Is Love or Madness?

di drosmigs_62
(/viewuser.php?uid=738617)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Tutto ha un inizio ***
Capitolo 2: *** Diari, prof e una festa ***
Capitolo 3: *** Calcio? No, grazie! ***
Capitolo 4: *** Prepararsi non è facile! ***
Capitolo 5: *** Festa e fiocchi di neve ***
Capitolo 6: *** Spannung ***



Capitolo 1
*** Tutto ha un inizio ***


Is Love or Madness?

Capitolo I
Tutto Ha un Inizio

-Secondo me questi professori non sono capaci di valutare gli alunni come si deve!-  - Lo dici solamente perché non prendi mai più di cinque, Applejack, se per una volta studiassi…- Twilight si zittì all’occhiataccia dell’amica. Era mercoledì pomeriggio e le sei amiche sedevano tranquillamente ad un enorme tavolo, nella biblioteca comunale. - Andiamo Twilight! Inutile che cerchi di aiutarla, se uno non ci arriva, non ci arriva.- Commentò spavaldamente Rainbowdash, i piedi sul tavolo intenta a leggere un libro di Daring Doo. Rarity si unì alla conversazione, pronta a vedere la reazione di Aj,che arrivò puntuale. - Come prego? Quindi credi di essere più intelligente di me?- La ragazza arcobaleno chiuse rumorosamente il libro e osservò l’amica, con aria di superiorità. - Senz’altro! Io sono almeno il 20% più intelligente.- D’un tratto la bionda scattò in piedi e portò il suo volto attaccato a quello  dell’amica. - Rimangiatelo, mela marcia!- -A me fanno schifo! Le mele marce, ovvio, non le mele. Quelle mi piacciono, ma non ne vado matta…tranne se sono fritte, allora me ne faccio una scorpacciata….mi viene già l’acquolina! Anche se in realtà il mio frutto preferito è la fragola. Non trovate anche voi che sia “mmmm…” specie con le meringhe….Comunque di che cosa stavate parlando, che non stavo ascoltando?- Pinkie Pie era seduta sulla sedia, schiena dritta come sull’attenti e i due occhi color ghiaccio pieni di follia. Tra le amiche ci fu un attimo di silenzio , seguito da una fragorosa risata. -Oh Pinkie Pie, certo che sei uno spasso.- Ridacchiò Aj, sorridendo a Rainbow che ricambiò apertamente. Ora tutto era tornato apposto. Twilight guardava le sue amiche affascinata. Era bello vedere come ognuna fosse fondamentale per creare la giusta armonia: Rarity era generosa, Fluttershy gentile, RainbowDash leale, Applejack onesta e PinkiePie allegra e gioiosa. Era riuscita ad attribuire una dote a tutte quante, fuorché a se stessa…ma più ci pensava più si allontanava dal trovare la soluzione. 

Passò il tempo e le sei decisero di spostare la loro lettura dal tavolone in legno, al salottino adibito di divani e poltrone.

 

Pinkie saltellò tranquillamente verso la poltrona più vicina. Non prendeva mai nulla da leggere, lei si divertiva ad indovinare cosa stava succedendo nei libri delle sue amiche, scrutandone i volti. Per esempio, quando Rainbow sorrideva soddisfatta significava che Daring Doo aveva appena compiuto un’impresa eroica lasciando il nemico a bocca aperta. Mentre se Rarity arricciava dolcemente il naso, significava che qualcuno aveva espresso un’opinione differente dalla sua…e via così.

Stava per sedersi, quando Fluttershy le occupò il posto, il viso immerso in un enorme albo sulla zoologia. -Hey Shy! Stavo per sedermi io.-  La rosa fece un balzo quando si accorse che Pinkie la guardava con le braccia conserte. - Oh santo cielo,  scusa, scusa scusa…se vuoi…puoi sederti in braccio a me.- Pinkie spalancò gli occhi dall’incredulità. Fluttershy odiava il contatto fisico, soprattutto il suo! - Cosa? Ma sei sicura?- La fucsia era convinta di aver sentito male, non era possibile. Non che la cosa le desse fastidio, con gli altri lo faceva sempre. Fluttershy mosse timidamente la testa in cenno di consenso. - Oh…bhe…- Iniziò Pinkie, passandosi una mano sui suoi folti capelli ricci. - Semmai TU ti puoi sedere su di me. Mi hai visto? Ti spiaccicherei!- Scherzò Pinkie, cercando di concludere la conversazione, che la metteva sempre più a disagio. -Okay, forse hai ragione…- Così dicendo Shyshy si alzò, aspettò che Pinkie si sedesse e le si accoccolò in braccio. Pinkie Pie la guardava stupefatta.  

 

Come mai mi si siede in braccio? Di solito non si fida di me… 

 

Improvvisamente sentì qualcosa stingersi a lei. Guardò l’amica. Fluttershy aveva chiuso il libro, teneva la testa appoggia sul suo petto e un braccio stretto attorno alla sua vita. La riccia sentì un brivido correrle lungo la schiena. - Pssst, Rarity…- Bisbigliò cercando di chiamare l’amica che sedeva difronte a loro. La ragazza alzò lo sguardo, guardandola al di sopra degli occhiali da vista che le conferivano un’aria da maestrina. Osservò attentamente Pinkie Pie. Aveva gli occhi spalancati e pieni di terrore, respirava velocemente e sembrava avere un estremo bisogno di aiuto. - Tutto bene, tesorino? Non hai una bella cera…- A quelle parole Pinkie, esplose. - TUTTO BENE!?- Poi si tappò immediatamente la bocca, rendendosi conto di aver usato un tono non del tutto idoneo all’ambiente. Fluttershy mugugnò qualcosa, infastidita dall’urlo di Pinkie, ma ciò non la fece spostare, anzi si accoccolò ancora meglio. Ogni angolo del corpo della riccia era teso e aveva cominciato a sudare freddo. Poi continuò verso Rarity. - Ha-hem …intendevo…tutto bene!? No che non  va tutto bene. Guarda Fluttershy!- Bisbigliò agitata e così dicendo abbassò gli occhi sull’amica. Rarity si tolse gli occhiali e chiuse il libro. - Sì l’ho vista. Ma cosa c’è che non va? E’ normale tra amiche. Tu per prima dovresti saperlo, visto che ti appiccichi sempre a noi….poi almeno lei sta ferma…- Finì la frase a bassa voce. Pinkie la guardava con gli occhi sbarrati, come se stesse cercando di analizzare ciò che le era stato detto. 

 

Già Pinkie Pie…è normale. In fin dei conti lei te lo ha chiesto, potevi sempre dirle di no…ma allora perché non riesco a rilassarmi? Perché ho il cuore a mille e fatico a respirare? Quando è Rainbow a sedersi in braccio non ho tutti questi problemi, anzi mi diverto pure a darle fastidio…

 

…cos’ho che non va?

 

 

 

    -Pinkie Pie- 

    -Pinkie Pie!-

 

    …

 

-PINKIIIIE PIEEEE!!!!-

Pinkie fece un salto sulla poltrona e scosse energicamente la testa cercando di capire cos’era successo. Twilight era in piedi davanti a lei, cappotto e capello, e la fissava sorridente mentre si infilava un paio di guanti. - Finalmente! Ti ci vuole una cannonata per svegliarti a te!- 

 

Svegliarmi?

 

Applejack le si avvicinò e le diede una pacca sulla spalla, che per poco non lussò. - Coraggio festaiola! Vestiti che è ora di andare. Ho una fame da lupi!!- E così dicendo le lanciò in grembo un piumino azzurro pastello. Pinkie lo prese e si accorse che Fluttershy non c’era più. Alzò lo sguardo in velocità e la vide avvolta in un cappotto verde selva, intenta in una chiacchierata con Rainbowdash. Si sfregò le mani sugli occhi, come era possibile? Forse l’aveva sognato. 

 

Le amiche camminavano tranquillamente lungo la strada. Gli alberi secchi si alternavano ad alti lampioni; il cielo era coperto di nuvole che annunciavano un imminente nevicata. 

-Per tutte le mele caramellate! Farà un bel freddo questa notte!- Esclamò Applejack alzando il capello per riuscire a guardare in cielo. Twilight camminava sorridente, ascoltando il dolce fruscio delle foglie secche. - He sì! Ormai l’inverno è arrivato.- A quelle parole il volto di Rarity s’illuminò. - E’ fantastico!- Twily inclinò la testa di lato. -In che senso? Non mi pare ti piaccia così tanto giocare sulla neve..- La stilista fece schioccare secca la lingua più volte facendo di no col capo. - Mia cara, non capisco come tu possa farmi una domanda simile. Durante l’inverno la gente ha bisogno di nuovi vestiti, cappotti, stivali, guanti, sciarpe…insomma non vedo l’ora di cominciare a lavorare su una nuova collezione!- Fluttershy sbucò timidamente da dietro Aj e si rivolse alla ragazza. - Hemm…perdona la mia intrusione Rarity, ma volevo sapere si ti serviva una mano, visto tutto il lavoro che c’è da fare…- La viola sprizzò gioia ovunque a quelle parole. - Oh dolcezza certo che ho bisogno di aiuto! Mi serve giusto una modella che sfoggi al pubblico i miei lavori e tu, tesoro, sei perfetta!- Fluttershy emise un gridolino di terrore. - Mo..modella? Ad un pubblico…Oh cielo Rarity, non credo di potercela fare…- -Sciocchezze, vedrai che andrà tutto a meraviglia! Ascolta ho già in mente dei capi…- Così dicendo le due si misero a chiacchierare allegramente di moda.

-Hey, Pinkie Pie, non hai aperto bocca da quando abbiamo lasciato la biblioteca. Ti senti bene zuccherino?- Pinkie camminava in fondo al gruppo, la testa bassa e i folti capelli schiacciati sotto ad un berretto di lana. - Uhmm..?- Si sentiva strana, per la prima volta non aveva voglia di parlare. - Sì, sì Applejack. Tutto oki…- Stava per proseguire quando lo squillo di un clacson sferzò l’aria. Un’ enorme Jeep si era accostata a bordo strada e ora abbassava lentamente il finestrino. - Hey Sorellona! Siamo venuti a prenderti. Salta sù, Granny sta preparando una cena coi fiocchi!-  Una ragazzina, dai lunghi capelli rossi e con un enorme fiocco in testa si sporgeva pericolosamente dall’auto. - Heylà Applebloom! Fammi spazio che salgo. - Esclamò Aj voltandosi poi a salutare le amiche. 

L’auto riparti e le ragazze continuarono a camminare. 

 

 

Pinkie ascoltava i discorsi e sorrideva alle varie battute, ma la sua mente era ancora fissa a ciò che era successo in biblioteca. Non passò molto tempo che salutarono anche Twilight e Fluttershy. 

Ora le amiche avevano smesso di parlare e camminavano silenziosamente lungo il quartiere. Rarity scriveva al cellulare con qualcuno e improvvisamente disse di essere arrivata. Si fermarono difronte ad una lussuosa casetta bianca, con le tende in pizzo color notte. -Bhe ci si vede domani, a scuola!- Esclamò poi si chinò e dette due bacioni a Rainbow e a Pinkie. Rainbowdash approfittò del gesto per fare una battutina di cattivo gusto e poi si congedarono. 

-Sai, Pinkie…- Cominciò la ragazza arcobaleno aspettando un cenno d’ascolto da parte dell’amica. Pinkie la guardò spenta e le sorrise debolmente. -…hey, ma sicura di non avere la febbre?- Domandò Dash.- Hai un’aspetto orribile!- A queste parole Pinkie sembrò svegliarsi e scosse energicamente il capo.

 

 

Coraggio Pinkie Pie svegliati! Si può sapere perché ti comporti così? ….è per questo strano peso che hai sul petto, non riesci ad ignorarlo?….

 

NO

 

 

-Scusami Dashi, davvero, sono solo stanca e a furia di sentire Aj parlare di cibo è venuta fame pure a me!- Poi sfoggiò un enorme sorriso. Rainbow la guardò storta, poi riprese con il suo discorso. - Dunque, stavo dicendoti….sai che ho conosciuto una ragazza?- Pinkie alzò gli occhi al cielo. Conosceva l’amica. Era lesbica fino al midollo, ci provava con tutte quelle che le andavano a tiro e la maggior parte delle volte finiva con la testa infilata dentro qualche cestino. Una volta ci aveva provato perfino con lei! -Wow che novità! - Rainbow aggrottò la fronte. - Non essere sarcastica Pinkie! Sono seria questa volta.- La ragazza era convincente, quindi la riccia decise di ascoltarla. - Allora, come si chiama?- Dash si passò una mano sui corti capelli arcobaleno…- Ecco..io non lo so… Vedi l’ho conosciuta durante una partita…ti spiego. Io ero lì, pronta per tirare in porta, quando questa mi è passata davanti come un fulmine e in un lampo era già a metà campo, con il pallone attaccato ai piedi. - -Hahahahahahaha, hahahah….ti ha fregato!- Pinkie era scoppiata in una risata fragorosa, al punto che si stava quasi dimenticando del peso che portava dentro. - PINKIE PIE!- Rainbow la guardava furibonda. - Ops…scusa…hehehe…continua…- -Allora: a fine partita eravamo tutte nello stesso spogliatoio, cioè non lo stesso proprio, ma erano comunicanti…quindi non appena fui sicura che nessuno mi vedesse sgattaiolai di là. Mi ero già preparata il mio discorso da flirt, quando la vidi. Era splendida, indossava solamente un top nero e un paio di slip ed era intenta ad asciugarsi i capelli…aaaaahhh…stupenda….- Pinkie si mise a passarle una mano davanti agli occhi. -Yuuhuu! Il pianeta Terra, chiama Rainbowdash, il pianeta Terra chiama Rainbowdash…rispondi Rainbowdash!- Per un attimo l’amica non si accorse della sua presenza, ma poi il suo sguardo ritornò vispo e presente. - Scusami è che non puoi capire…- Pinkie alzò un sopracciglio e incrociò le braccia in petto. - Okay, come credi tu…ora prosegui?- -Sì,sì certo!…Dunque, io feci per andarmene, ma lei mi vide. Mi bloccò prendendomi una spalla e mi guardò fissa negli occhi. Poi mormorò “ Hey, mi ricordo ti te…sei quella che ci ha segnato un goal vero?” Io non riuscii a trattenermi e le risposi che ne avrei segnati due se non mi avesse fermata, e lei… “Lo so! ma ti avevo inquadrato da subito, sei la più carina! Comunque è un peccato che le tue compagne di squadra non siano altrettanto brave altrimenti, sareste in vetta alla classifica…” Poi una delle sue amiche la chiamò dicendole di sbrigarsi, che dovevano andare. Io allora mi stavo allontanando quando lei mi fermò “Aspetta, posso avere il tuo numero? Così ti chiamo e ci si vede per una …partitina…mi sono spiegata?” - Rainbow si fermò e mise le mani nelle tasche posteriori dei jeans con aria infastidita. - Cos’è successo dopo?Come è andata?- Pinkie era impaziente. - E’ successo che le ho dato il numero, le ho detto il mio nome…E POI LEI SE NE ANDATA!- Pinkie si morse il labbro. - Bhe, ma che importa, ti richiamerà no?- Rainbow la guardò nervosa. - Ma non è questo il punto! Il problema è che è stata lei a provarci con me! E io ho fatto la figura della bambinetta smidollata.- 

Le due andarono avanti a discutere a lungo fino a quando non arrivarono a casa di Pinkie. La madre della ragazza la stava aspettando sull’uscio con aria poco accogliente. - Cavolo è tardissimo, ora mi annienteranno…- Bisbigliò Pinkie, cercando di nascondersi dentro al piumino. -Salve signora Pie! Mi dispiace per l’ora, è colpa mia. Pinkie me l’aveva detto, ma io l’ho trattenuta quindi…- -Mia figlia ha un cervello per ragionare! Se avesse voluto sarebbe già tornata!- Rispose gracchiando la signora lanciando un occhiataccia alla figlia. - Scusami mamma…- - Le scuse le farai a tuo padre! Ora fila in casa, Pinkamena!- Pinkie si voltò verso Rainbow, gli occhi tristi. - Scusami, ci vediamo domani a scuola…- La ragazza la strinse in un abbraccio. - A domani Pinkie…oh, dimenticavo…- Si avvicinò al suo orecchio e bisbigliò piano. - …bella mossa con Shyshy, prima. E’ proprio carina…- Così dicendo corse via lasciando Pinkie con uno sguardo confuso e una terribile sensazione allo stomaco. 


------------------------------------------
Spazio Autore
Heeyy!! Ciao a tutti! Spero di cuore che questa "piccola" intro vi sia piaciuta e vi abbia incuriosito! Era da un pezzo che volevo scrivere una storia del genere, e finalmente ce l'ho fatta! ^^ Ti ringrazio già se sei arrivato fin qua, mi fa molto piacere.
Non esitate a segnalarmi errori di ortografia, o comunque a lasciare un piccolo commento :) 
Oki, doki, loki, alla prossima

Drosmigs

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Diari, prof e una festa ***


Is Love or Madness?

Capitolo II
Diari, Prof e una Festa
 

Twilight camminava tranquillamente lungo il corridoio della scuola. Le era piaciuto passare il pomeriggio in biblioteca e, non sapeva perché, ma sentiva il bisogno di scriverlo a qualcuno. In effetti era da un po’ di tempo che le rigirava questa idea nella testa. Delle volte approfittava delle lettere che mandava a suo fratello in college, per soddisfare questa voglia; non gli scriveva granché, ma solo semplici osservazioni su che cosa fosse per lei l’amicizia e robe varie.

Forse doveva usare un diario…

Improvvisamente smise di camminare e si fermò un attimo per riflettere su ciò a cui stava pensando…

-Andiamo Twilight,un diario? E’ roba da bambine!- Cercò di auto convincersi,ma con scarsi risultati.

La ragazza continuò a passeggiare tra gli studenti, quando da dietro ad un armadietto sbucò l’allegra testa di Applejack, intenta nell’ammirare una mela grande quasi quanto la sua faccia. - Ciao, Aj!- Salutò Twily. - Heylà zuccherino! Come te la passi?- Rispose l’altra riponendo il frutto nell’armadietto. La ragazza le si avvicinò e cominciò a raccontarle della sua serata passata a ripassare formule chimiche, algoritmi e località straniere dai nomi impronunciabili. Pian piano al duo si aggiunse anche Rarity, la quale  iniziò, come da routine, a criticare i vestiti di una ragazza di nome Cocò Pomel. Quest’ultima gestiva una piccola boutique all’angolo di via St. Wirl The Bearded ed era l’unica in grado di tenere testa agli abiti di Rarity. - Insomma, io sono una persona tollerante, ma quell’abbinamento di colori…ugh…come dire per non offendere? …è davvero orribile, la cosa più disgustosa che abbia mai visto!- Applejack le camminava affianco, sbattendo pesantemente i suoi stivali a terra. - Per non parlare della gonna…è assolutamente antiquata..- Twilight si voltò a guardare anche lei l’altra ragazzina, la quale sembrava essere vestita come una di quelle star che intervistano in Tv. - Scusami Rarity, ma davvero non capisco? Non ce l’avevi anche tu quella gonna l’inverno scorso?- La viola sospirò paziente. - Infatti, tesoro, e mi hai mai visto con quella quest’anno? - Twily aprì la bocca per rispondere, ma la ragazza continuò. - Ovviamente no. E’ della scorsa stagione; certo, per delle ragazze senza il minimo senso del gusto quella sembrerebbe all’ultima moda…- Poi si girò rapidamente verso la cowboy. - Perdonami mia cara, non ti sei offesa vero? Non era mia intenzione. - Aj la guardò basita sbattendo più volte le palpebre. - No, perché avrei dovuto?- Twilight guardò gli abiti malconci e logori della campagnola e capii al volto ciò che stava cercando di dirle Rarity. - Niente Aj…-  - No, ferme qua! Ora mi spiegate un po’ sta storia…- Per loro fortuna la campana suonò proprio in quel momento e le amiche furono costrette ad interrompere i loro discorsi ed a salutarsi. 

 

-Pinkamena Diane Pie.-

Silenzio.

-Pinkamena Diane Pie-

Gli alunni cominciarono a guardarsi intorno cercando di capire se la compagna fosse presente.

-PINKAMENA DIANE PIE-

La professoressa cominciava a spazientirsi. I ragazzi si erano tutti voltati e fissavano confusi la ragazzina dai ricci capelli fucsia, che era intenta a scribacchiare qualcosa in un quadernino.

-Psst…Pinkie, la prof. ti chiama. - Sussurrò una ragazzina dai folti capelli biondi e gli occhi color miele leggermente strabici. Pinkie alzò curiosa la testa dal suo lavoro, dette una rapida occhiata alla professoressa e continuò a scrivere. 

-PINKIE PIEE!!!-

-Presente Professoressa!- Squillò allegra la voce di Pinkie, come se quella fosse stata la prima volta che veniva chiamata. Ciò parve infastidire molto l’insegnante. - Signorina, deve imparare a rispondermi subito quando faccio l’appello.- Pinkie alzò innocentemente un sopracciglio e la guardò perplessa. - Ma non è quello che ho fatto?- Una fragorosa risata seguì le sue parole. - Questo è troppo signorina Pie!- La ragazzina parve sul l’orlo di una crisi isterica. - MA COSA HO FATTO QUESTA VOLTA!?- Altre risate e il volto della Prof si tinse di un rosso acceso. Una lampadina parve accendersi all’interno della testa della ragazza. - Aaannnn…professoressa deve saperlo che se mi chiama con il nome completo io non rispondo, non sono più abituata, vede è…è che…tutti..mi..- La sua voce andò a infievolirsi sempre più, man mano che la professoressa si faceva strada tra i banchi e  avanzava verso di lei. -Esci.. subito.. dalla.. mia.. classe!- Le parole le uscirono a fatica per via della rabbia, il volto paonazzo e gli occhietti piccoli puntati sulla ragazzina. - Ma..ma io ..- - ESCIIII!!!!- La riccia non se lo fece ripetere due volte e volò fuori dall’aula. 

 

“Complimenti davvero brava!” 

 

“Sei un disonore, fila via!”

 

“Mamma, perché Pinkamena è così strana?”

 

“Non riesco a credere che tu sia nostra figlia…”

 

“STUPIDA!”

 

Le voci della sua famiglia cominciarono a ronzarle in testa. Più i sensi di colpa crescevano, più le voci diventavano forti e cattive. - Basta andate viaaa!!!- Pinkie si portò le mani tra i capelli e cominciò a correre cercando di fuggire da quel tormento. Teneva gli occhi chiusi, le gambe si muovevano veloci, nonostante non avesse mai praticato uno sport. Correva ed improvvisamente…SBAM!

La ragazzina ruzzolò per terra. 

 

Ma cosa…?

 

Alzò lo sguardo, massaggiandosi la fronte. China davanti a lei c’era Fluttershy, che la guardava con gli occhi pieni di rimorso. - Oh per mille…mi dispiace tantissimo, scusami..-  Pinkie rimase lì imbambolata alla vista dell’amica, da non accorgersi nemmeno che l’altra le stava porgendo la mano per rialzarsi. -Hey Pinkie…cosa c’è?- Improvvisamente la riccia tornò alla realtà e si rialzò goffamente, evitando di avere contatti con l’altra. - Niente. Perché dovrebbe esserci qualcosa.- Rispose sorridendo. Fluttershy la guardò e prima che potesse fare qualcosa la stava già abbracciando. 

 

Oh no Fluttershy no! Stai lontana da me! 

 

-He..hey Shyshy, tranquilla…ho detto che sto bene.- Pinkie cercava delicatamente di scrollarsela di dosso, ma era incredibile la forza che l’amica utilizzava. La riccia si guardò intorno nella speranza di trovare qualcosa che l’obbligasse ad andarsene, ma nulla servì. 

 

 

Un estintore! Bhe certo, potrei sempre iniziare a strillare dicendo che la classe di scienze sta andando a fuoco, così lei si volterebbe per guardare e io….scappo? No,no,no,no…non va bene..

Le dico che devo tornare a lezione, sì questa è perfetta! Poi però lei mi vorrà accompagnare e se io rimetto piede in classe quella lì mi disintegrizziza!! Uffa!!!

 

…le chiedi di lasciarti…

 

-Hemm…Fluttershy, ora puoi anche lasciarmi.- La rosa fece un balzo rapido all’indietro e le sue guance si tinsero lievemente di rosso. - Oh Pinkie, mi dispiace…è che avevo visto che stavi piangendo e quindi…pensavo, no non importa…-  Pinkie si sentì in colpa per averla mandata via e stava già pensando ad una scusa, quando rifletté su quanto l’altra le avesse appena detto: stava piangendo? 

Si portò lentamente le mani sulle guance e rimase a bocca aperta non appena sentì che erano bagnate dalle lacrime. Solo in quel momento si rese conto di avere gli occhi lucidi e il respiro poco regolare. Poi riportò lo sguardo sull’amica, era visibilmente preoccupata e spostava rapidamente il peso da una gamba all’altra. - Hai un fazzoletto?- Shyshy si frugò nelle tasche del morbido maglione e tirò fuori un pezzo di stoffa. - Grazie.- Pinkie lo prese e vi si asciugò il viso. Poi lo restituì sorridendo. - Ora va meglio! Beh io devo andare, quindi…ciao- Disse cercando di sgattaiolare via. Non capiva ancora il perché, ma si sentiva a disagio a stare con l’amica. - Aspetta!- Pinkie si voltò.

 

Ma cosa fai?? Te ne stavi andando, ti ricordo…

 

La rosa la guardava esitante. - Hemm…- 

 

Lo so, ma io sono sua amica…

 

Fluttershy respirò a fondo. - Ecco, noi del gruppo del sostegno animali diamo una festa per beneficenza sta sera e…- Pinkie la guardò vivace. Al solo pensiero di una festa le si erano drizzati i capelli e una forte adrenalina l’aveva pervasa. Adorava le feste e di certo lei non poteva mancare. - …volevo sapere se ti andava di venire!- Finì Shyshy tutta d’un fiato come se avesse paura di sentirsi dire quelle parole. -Sì Sì Sììì!! Certo che mi va di venire! Anzi, porterò pure dei palloncini e delle caramelle, dei nastri e una torta! Uh uh uh …posso portare vero i miei cupcakes? Ti pregoooo… piacciono a tutti, quindi porto quelli alla fragola, al cioccolato, al caramello…oh e anche la crostata di mele! Se c’è anche un solo membro degli Apple, sicuro che andrà a ruba…Ma soprattutto posso portare anche Gummy??- Pinkie saltellava su e giù per l’allegria. Finalmente era ritornata la pazza Pinkie Pie di sempre. Fluttershy la guardava perplessa, non sapendo cosa rispondere. - Bhe…suppongo che i cupcakes vadano bene..ma non sono sicurissimissima che Gummy sia il benvenuto. oh santo cielo, non che non lo voglia, ma magari potrebbe creare….scompiglio?- Pinkie si passò una mano sul mento, ripensando all’ultima volta che aveva portato con se Gummy. 

-In effetti gli alligatori non stanno simpatici a tutti…Okay, però posso portargli un po’ di torta?- Fluttershy fece spallucce timidamente. - Ce..certo, suppongo di sì.- Pinkie fece un altro balzò in aria. - Evvai! Allora a sta sera.- Si voltò girando su un piede solo, fece per andarsene ma  si fermò di nuovo. - Aspetta! Ma dov’è questa festa?- Fluttershy era ancora ferma che cercava di capire quanto era successo. - La teniamo qui, nella palestra della scuola, Pinkie, come tutti gli anni…- -Oh giusto! Che sciocchina!- Esclamò sbattendosi una mano sulla fronte. Dopodiché saltellò via. 

 

Che bello, che bello!! Una festa sta sera! Non vedo l’ora di andarci…però prima devo pensare a cosa mettermi…


-----------------------------
Spazio Autore
Eeeee....ecco un altro capitolo! Sono contenta che la storia sia piaciuta, veramente! 
Dunque, questo capitolo non è troppo lungo, però devo dire che mi sono divertita a scrivere la parte di Twilight, dopotutto dovevo prestarle un po' di attenzioni! ^^ 
Ad ogni modo spero che il racconto continui a piacervi e ci si sente al prossimo capitolo! :3
Oki, doki, loki alla prossima

Drosmigs

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Calcio? No, grazie! ***


Is Love or Madness?
 
Capitolo III
Calcio? No, grazie!

 

La palla finì dritta in porta ad una velocità tale, che per poco non sfondò la rete. - Coraggio zuccherino! Non arrenderti. La palla non ti farà male, tranquilla!- Applejack si era alzata in piedi e urlava dagli spalti del campo da calcio dietro scuola. - Esatto tesoro, Applejack ha ragione, devi buttarti.- Circa un mese fa Twilight aveva deciso che voleva imparare a praticare qualche sport e Rainbowdash si era offerta di farle da allenatore. 

La prima settimana avevano provato con il basket, ma era stato un fiasco totale. Poi il softball, peggio ancora; poi pallavolo, tennis, atletica…niente da fare. Così questa settimana stavano provando il calcio, per la gioia di Rainbow. In realtà il problema non era Twilight, non che la sua imbranataggine fosse di aiuto,  ma il punto era che l’altra eccelleva in quasi tutti gli sport e perfino i ragazzi più bravi faticavano a tenerle testa. Inoltre il freddo l’aveva resa ancora più attiva. -Coraggio Twily, questa te la tiro piano!- Urlò Dash dal centro campo. Twilight era in porta e ce la metteva tutta per parare i tiri dell’amica, ma se solo si fosse messa in mezzo il pallone le avrebbe distrutto la faccia. - Hai…hai detto piano, vero?- Rainbow si era allontana per prendere la rincorsa. - Sì piano…- Fece per partire e un sorrisetto le si formò in volto. - …o quasi!- Partì a correre veloce come un razzo, stese la gamba e in un lampo BLAM, il suo piede colpì con tutta forza il pallone che partì come un siluro, dritto verso Twilight. 

-Dai questa la pari, questa la pari, questa la pariii….- Pinkie si era alzata e saltellava su e giù per incoraggiare l’amica. Improvvisamente un tonfo sorto e il rumore di una caduta. - ….no, non la pari- La ragazza era a terra. Rainbow corse subito da lei e l’aiutò ad alzarsi. - Scusami, pensavo che ti saresti spostata, come sempre.- L’altra aveva la faccia rossa e le usciva del sangue del labbro. -Tesoro devi andare subito in infermeria! Coraggio, reggiti a me ti accompagno.- Così Rarity aiutò Twilight a rialzarsi e le due si avviarono verso la scuola. Le altre le avevano raggiunte e guardavano Rainbowdash con fare accusatorio. - Cosa c’è? Per fino il portiere degli Wonderbolts si è spostato quando ho fatto quel lancio lì! Nessuno è così stupido da pararlo. - Aj fece un passo avanti verso l’amica, cercando di mantenere il controllo. - Già, peccato che Twilight non abbia la minima idea di come si pratichi questo sport e cercava solamente di impegnarsi! TU, piuttosto..- Rainbow arricciò il naso infastidita. - Cosa centro io, adesso?- - Tu avresti dovuto regolarti. Ma per te è impossibile vero? Sei troppo piena di te per pensare un po’ anche agli altri!- La ragazza le si avvicinò minacciosa, ma funzionava poco, poiché Applejack era almeno venti centimetri più alta di lei, per non parlare della corporatura. -Non azzardarti a dirmi più una cosa del genere, frocetta!- Pinkie e Fluttershy si guardarono terrorizzate. Era da quando si erano incontrate che Rainbow continuava ad insistere nel dire che Applejack fosse gay, ma da quando la bionda si era fidanzata con Thomas questo discorso era stato chiuso. In un lampo la cowboy si fiondò sopra l’altra e iniziò a colpirla in volto. Rainbow, da canto suo, era veloce e riuscì in fretta a liberarsi dalle grinfie dell’altra. - Rimangiati subito quello che hai detto, sgualdrina!- Urlò irata Aj. -Prima tu, checca!- Un altro secondo e le due erano nuovamente a rotoloni per terra intente a darsele di santa ragione. -Vi prego basta…- Mormorò Fluttershy, con le lacrime agli occhi, ma le due non la sentirono. - Basta…- Pinkie si voltò e si accorse che l’amica aveva cominciato a tremare. Una rabbia le salì da dentro e si buttò sulle due cercando di allontanarle. - Non ti immischiare Pinkie!- Le urlò Rainbow. - Lei cerca di aiutarti, ingrata!- Ruggì Applejack assestandole un pugno sul torace. Pinkie era in mezzo e fu colpita in testa da un calcio. - Basta…- Fluttershy si avvicinò al gruppo lentamente, con gli occhi sbarrati. - HO DETTO BASTAAA!!!- Urlò con tutte le sue forze e le tre si voltarono stupite e disorientate dal sentire l’amica urlare. 

- Si può sapere che sta succedendo qui!???- La voce di Rarity rimbombò alle loro spalle. La ragazza correva nella loro direzione, mentre finiva di chiudersi il cappotto. Dietro di lei Twilight guardava la scena, tenendosi un sacchetto di ghiaccio davanti alla bocca.  - Insomma ragazze, siete peggio dei bambini!- Brontolò aiutando Applejack a rialzarsi. - Pinkie Pie, anche tu?- Esclamò, notando la ragazza alzarsi massaggiandosi la testa e con il piumino mezzo sgualcito. - Evita di fare la mammina, Rarity!- Sibilò acida Rainbowdash, asciugandosi il sangue che le colava dal naso. - Insulti anche lei ora?- Sbottò Aj, mentre si sistemava il capello in testa. Poi si voltò e si avviò verso l’istituto. Twilight e Rarity si voltarono verso Fluttershy, l’unica che sembrava incolume. - Ma cosa è successo?-

***  

Erano passate parecchie ore dalla lite di quella mattina. Per riuscire a calmare le due, Pinkie e Twilight si erano offerte di andare a mangiare fuori,una con Rainbow e l’altra con Applejack. 

Pinkie si stava riempiendo il vassoio di spaghetti cinesi e Rainbow la guardava disgustata. -E’ già il terzo piatto che prendi! Ma come fai a mangiare così tanto?- La riccia si diresse al tavolo e fece spallucce. - Non lo sho… - E così dicendo si infilò in bocca un altro boccone.Rainbow si sistemò meglio sulla sedia. -Sai, mi dispiace un po’ per Applejack, ma se l’è cercata!- Pinkie inghiottì rumorosamente, poi si rivolse all’amica. - Ma se è stata lei a dartele per prima?- Rainbow le lanciò un occhiataccia e l’amica capì che era meglio cambiare discorso. - Comunque non ti ho neanche detto: sta sera vado ad una festa!!!- Dash si riempì il bicchiere di lemonsoda. -  Davvero? Forte! E dov’è?- Pinkie mandò giù un altro boccone. - In palestra a scuola. E’ la festa di beneficenza per gli animali, sai, mi ci ha invitato Fluttershy.- Rainbow balzò sulla sedia elettrizzata dalla notizia. - Ho ho hooo!! Senti senti chi ci sta a provare!!Sarai soddisfatta…- Pinkie storse lievemente la testa. - Che intendi? - L’amica scoppiò in una piccola risata. - Avanti non fare la finta tonta, si vede che ti piace! E a quanto pare tu piaci a lei…-

-I..io le piaccio?- Rainbow bevve un sorso. - Ovvio! Non hai visto come ti si è spiaccicata addosso l’altro pomeriggio in biblioteca? Quella è cotta fidati di me. - Pinkie sentì nuovamente quel peso sullo stomaco. - Non lo so…- -Andiamo,vuoi dirmi che non si comporta stranamente?- Pinkie ripensò all’incontro di quella mattina nel corridoio e di come l’altra sembrasse tanto agitata.

 

In effetti Rainbowdash ha ragione, si sta comportando diversamente…forse le piaccio davvero!

 

Aspetta! Perché sono felice di questa cosa? Lei mica mi piace è un’amica e basta…o forse questa sensazione allo stomaco…

 

-Sì, lo sapevo! Ti sei innamorata!- Pinkie per poco non si soffocò con il boccone che aveva in bocca. - COSAAA!!!??? No, non mi sono innamorata!- Rainbow distese la schiena e incrociò le braccia dietro la testa. - Ah no? E perché sei rossa come un peperone, allora?- La riccia si sentì un verme. Aveva ragione. - Tranquilla anche tu le piaci, se no non ti avrebbe chiesto un appuntamento.- Pinkie aggrottò la fronte. - Un appuntamento?- Rainbow sospirò esasperata. - Pronto? Me lo hai detto tu che ti ha invitato ad andare alla festa con lei.- In quel momento tutta l’euforia che aveva al pensiero della festa si tramutò in panico e rimpianse di aver accettato. - Oh no! E’ terribile!! Che cosa faccio Rainbowdash?? Ti prego, ti supplico, puoi venire con me?!- La ragazza fece una smorfia, e poi riprese a bere. - Non ti capisco proprio, però accetto. Passo io da te alle sette!- 



-----------------------------
Spazio Autore
Ciao a tutti!! Finalmente un nuovo capitolo, mi spiace di averci messo un po' ma purtroppo ero via...(da ora in poi cercherò di aggiornare più frequentemente, lo prometto!! ;P) 
Dunque che dire, mi sono divertita molto a scrivere questo capitolo
e spero di essere riuscita a trasmettere questa leggerezza anche a voi che (coraggiosamente lo devo ammettere ^^) lo avete letto!
Fatemi sapere che ne pensate, se vi va, e ci si vede (che poi è più giusto ci si ..."legge" ? *fa una faccia confusa e poco convinta*) al prossimo capitolo!
Oki, doki, loki alla prossima

Drosmigs
 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Prepararsi non è facile! ***


Is Love or Madness?

Capitolo IV
Prepararsi non è facile!

 

Aveva passato tutto il pomeriggio a preparare dolci, con l’aiuto di sua mamma. Una volta finito si era chiusa in camera a provare e riprovare abiti di tutte le misure e dimensioni. - Huffa!!- Sbottò alla fine guardando il cumulo di vestiti accanto al letto. - Possibile che nulla vada bene?!- Si diresse verso una gabbia di vetro, posta sopra alla sua scrivania. Dentro c’era un cucciolo di alligatore. Pinkie lo osservò come in attesa di una risposta da parte dell’animale. Lo aveva trovato sulle rive di uno stagno e da allora se ne prendeva cura. - Andiamo Gummy, ti prego dammi una mano!- Sospirò sedendosi di peso su un puff, poi si voltò a guardare l’ora. 

 

Manca poco alle sette…fortuna che Dash ha accettato di venire con me. Però un po’ mi dispiace per Fluttershy, chissà che faccia farà quando vedrà che non sono sola…

 

…tanto tu non la meriti…

 

Si alzò e cominciò a frugare tra i vestiti. - Non so nemmeno se devo essere elegante, o basta una semplice felpa…io vorrei solo sentirmi a mio ag…e questo?- Pinkie tirò fuori uno sfarzoso abito rosa, con ricami bianchi e azzurri su tutta la gonna. Sul volto le spuntò un lieve sorriso, era quello giusto.

 

 

DLING…DLONG!

-Vado io mami!- Esclamò Pinkie correndo giù per le scale. In fretta aprì la porta; erano appena scattate le sette e le sembrava impossibile che l’amica fosse già lì. - Heylà Pinkie Pie! In perfetto orario, hai visto?- La ragazza arcobaleno la guardava sorridendo. Indossava una giacca nera, una camicia bianca che cadeva sopra ai lunghi pantaloni neri da cui sbucavano un paio di scarpe da ginnastica blu e gialle. Sciarpa dello stesso colore delle scarpe attorno al collo, e un paio di guanti rifinivano il tutto. - Ciao Rainbow! Wow mi hai davvero stupita…aspettami qui, prendo il piumino, i dolci e arrivo.- Dopodiché tornò dentro, salutò tutta la famiglia, ascoltò la ramanzina del padre che si assicurava che non tornasse dopo le undici; infilò i cupcakes e le crostate dentro una borsa, prese finalmente il giubbino e le due partirono. 


-----------------------------------
Spazio Autore
Heylà! Già questo capitolo è veramente corto, ma non temente mi rifarò con il prossimo! ^^ Diciamo che ho vuluto usarelo come anticipazione ...
Dunque, Pinkie + Party = Divertimento estremo, ma...sarà così anche questa volta? (io lo so, hahaha...no okay, basta! ;P) 
Oki doki loki, alla prossima

Drosmigs

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Festa e fiocchi di neve ***


Is Love or Madness?

Capitolo V
Festa e fiocchi di neve
 

La scuola non era molto distante, per loro fortuna, e nel giro di un quarto d’ora erano già lì. La musica proveniente dalla palestra echeggiava per il corridoio. Studenti di tutte le età chiacchieravano sereni,alcuni con bicchieri di drink in mano. -Eccoci arrivate! Non vedo l’ora di scatenarmi in pista!- Rainbow la precedette per aprirle la porta della sala. L’interno era completamente diverso, c’erano addobbi floreali ovunque, ai lati, dove solitamente viene riposto il materiale, erano stati installati dei piccoli recinti per dei cuccioli di cane. Il centro della palestra era sgombro in modo da lasciare lo spazio agli invitati per ballare e il resto era occupato da sedie e tavoloni. -Oh Pinkie Pie sei arrivata! Pensavo te ne fossi dimenticata…- Fluttershy era spuntata da dietro le due e guardava l’amica sorridente. - Ciao, Shyshy! Bello qua, avete fatto le cose in grande quest’anno!- Rainbow si fece avanti dandole una lieve pacca sulla spalla. - Rainbow!Oh sono così contenta che sia venuta anche tu. Quest’anno le dona….- -Sì beh anch’io sono felice di vederti, ora però devo andare, ci si vede in giro!- Esclamò la ragazza, voltandosi a fare l’occhiolino a Pinkie Pie che la guardava stupita. - Co…come te ne vai??- 

 

RAINBOWDASH!!! Avrei dovuto aspettarmelo…e adesso che faccio? 

 

Fai finta di niente, no?

 

Pinkie si voltò verso Shyshy. Sentiva tutti i muscoli tesi, inoltre non vedeva l’ora di appoggiare la borsa con i dolci da qualche parte poiché cominciava ad aver male alle braccia. - Che ne dici Pinkie se ti accompagno a mettere giù tutta quella roba…- Mormorò Fluttershy, come se le avesse appena letto nel pensiero. Le due si spostarono in silenzio verso i tavoloni. La riccia teneva lo sguardo basso e cercava in tutti i modi una scusa per svignarsela via prima della fine della festa. 

-Pinkie Pie! Che bello vederti!- Applejack era appena tornata dalla pista da ballo e guardava le amiche ansimante. - Quelli per caso sono dolci?- Chiese la bionda, allungando curiosa un braccio verso il sacchetto che Pinkie teneva in mano. - Esatto! Mi dai una mano a sistemarli sui tavoli?- Esclamò radiosa Pinkie Pie. Non le pareva neanche vero di poter interrompere quello spiacevole silenzio che le circondava. - Assolutamente sì, solo se poi posso mangiare qualcosa…- Sorrise la bionda prendendole di mano i vassoi. - Sento odore di mele!! Ho già l’acquolina in bocca!!- Pinkie sorrise soddisfatta, sapeva che le crostate di mele avrebbero fatto faville.  La cowboy però si allontanò e le due rimasero nuovamente sole. - Hemm…allora, grazie per avermi invitato…spero non ti abbia dato fastidio se ho chiesto a Rainbow di accompagnarmi..- Era pronta a vedere l’amica infastidita per ciò che aveva fatto, ma Fluttershy la guardò con gli occhi pieni di gratitudine. - Oh cielo, Pinkie, non mi ha infastidita affatto! Anzi ti ringrazio, è da anni che cerco di convincerla a venire e non ci ero mai riuscita!- Improvvisamente le balzò al collo e le sgnaccò un bacio sulla guancia. Pinkie si irrigidì ancora di più al sentire le soffici labbra dell’amica premute contro il suo viso. Il cuore riprese a correre come un treno e il peso allo stomaco aumentò. 

-Bhe…ee..allora non c’è di che…- Mormorò Pinkie non appena l’altra mollò la presa. Fluttershy la stava guardando dritta negli occhi, sembrava volesse capire a cosa stesse pensando e a Pinkie ciò non piaceva. - Pinkie…io volevo chieder…- Il battito cardiaco della riccia aumentò la velocità da “come un razzo” a “pericolo di morte”. Improvvisamente sentì la gola seccarsi e iniziò a sudare freddo dalla paura. O forse era il piumino che aveva ancora addosso? Aspettò che l’amica finisse la frase, ma non la finì mai. - TreeHugger!!- Esclamò la rosa buttandosi a capofitto tra le braccia di una ragazza rasta che era appena apparsa dietro a Pinkie. - Fluttershy la tua aura armoniosa mi rallegra sempre lo spirito.- Pinkie storse il naso. 

 

Aura armoniosa?? Ma come parla quella…Bha e poi perché indossa un sacco di patate abbellito da fiori? ..

Guardala come abbraccia Fluttershy, ma chi sei? Scommetto che si sono appena conosciute….non ha alcun dirit- ASPETTA!! Ma che dico!! Insomma Pinkie Pie ma che discorsi fai?? ….sembri….GELOSA….

 

Pinkie inspirò profondamente e poi si allontanò per appendere la giacca. -Andiamo Pinkie, ammettilo…Rainbow ha ragione su di te, ti sei innamorata…- Chiuse un attimo gli occhi e cercò di distrarre la mente da tutto ciò che la circondava, ma con la musica a palla e le grida degli studenti era alquanto difficile. 

Erano passate già due ore da quando lei e Rainbow erano arrivate. Pinkie le aveva trascorse fissa accanto al tavolo dei dolci e non aveva mai smesso di tenere sott’occhio Fluttershy. Dall’altro canto, l’amica non si era più fatta sentire e ballava scatenata con TreeHugger.

- Scusa..?- Pinkie sentì qualcuno chiamarla da dietro, ma fece finta di non aver sentito: ora si era aggiunto un tipo “strano” alle due. E… “strano”, non è tanto per dire, ma era proprio strano! Lungo pizzetto e sopracciglia completamente bianchi, una giacca marrone di pelo, con cucita a mano una lunga coda rossa, pantaloni con le gambe di diverso colore; il tutto reso ancor più singolare dalla sua altezza elevata.

  

E quello adesso che cosa vuole? Le è appiccicato….snort, non ce la faccio più, dove si è nascosta Rainbow?

 

-Ha heam….ragazzina dai capelli fucsia?!- La voce la chiamò nuovamente, stavolta il tono era decisamente seccato. Pinkie si voltò lentamente, sorridendo come se le avessero appena detto che aveva vinto alla lotteria. - Sì? Chiamami pure Pinkie Pie, o solo Pinkie!- Poi si mise a fissare il suo interlocutore. Una ragazza un po' più alta di lei la stava fissando preoccupata; aveva un fisico atletico, due occhi color miele, i capelli biondi dal taglio sbarazzino erano tirati all’indietro e le conferivano un aspetto aerodinamico. - Posso farti una domanda…hemm…Pinkie, giusto?- La ricca scosse energicamente la testa facendo sobbalzare la montagna di capelli. - Tu sei amica di RainbowDash?- Pinkie rimase perplessa da quella domanda. - Sì, ci conosciamo dal primo anno…perchè? Sei sua amica anche tu?- L’altra si passò nervosa una mano sui capelli e portò lo sguardo a terra. - Diciamo che ci conosciamo…ora so che penserai che sia meschino, ma volevo sapere se sai se sta con qualcuno- Pinkie aggrottò la fronte, per la domanda a lei posta.

 

Ma tu guarda! Sembra che Rainbow abbia un’ammiratrice….hihihihi come è divertente!! Già mi immagino la sua faccia appena glielo racconterò

 

La ragazza stava ispezionando tutta la palestra, probabilmente in cerca di Dash. - No! Non sta con nessuno.- Affermò convinta Pinkie, poi però le venne in mente del discorso fatto dall’amica la sera prima, di quella ragazza che aveva conosciuto durante la partita e di come ne fosse rimasta folgorata. - …però ha una cotta per una, non so se ti interessa.- Aggiunse non volendo combinare casini. La bionda sembrò abbattersi a questa notizia. - Ah…bhe, grazie lo stesso, volevo solo invitarla a giocare una …partitina. Okay allora ciao e scusa per il disturbo.- Mormorò prima di girarsi e dirigersi verso i bagni. - Che tipo!- Esclamò sorridendo Pinkie Pie. Sentiva però che c’era qualcosa di famigliare in quella ragazza. Era molto bella e se l’avesse già incontrata l’avrebbe senz’altro riconosciuta,no…c’era qualcos'altro , qualcosa nel suo modo di parlare..- PARTITINA!!- Esclamò improvvisamente come se le si fosse appena accesa una lampadina nel cervello. Ora ricordava, Rainbow le aveva detto che la ragazza in spogliatoio le aveva chiesto di fare una partitina!

 

OH NO!! Era lei! Quella di cui Rainbowdash mi ha parlato era lei, ed era interessata a Rainbow. Devo dirglielo immediatamente, ma è sparita! Cosa faccio?? 

 

Poi partì a correre verso i bagni. Aveva appena mangiato chili e chili di cioccolata e bignè e ad ogni passo se li sentiva rimbalzare nello stomaco. - Ugh non mi sento troppo ben…Eccola! HEI TU! FERMA !!- Riprese la corsa, che questa volta durò meno, per sua fortuna. La ragazza si voltò incuriosita. - Uh ciao Pinkie, cosa c’è? E’ successo qualcosa?-Ci volle un po’ prima che l’altra riuscisse a riprendere fiato e a risponderle. - Io…huff..mi sono sbagliata! Tu…lei..insomma, sei la ragazza della partita? Quella che ha chiesto a Rainbow il numero senza nemmeno dirle come si chiama?- Sul volto della bionda apparve uno splendido sorriso e una luce di speranza iniziò a brillarle negli occhi. - Sì, sono io! Mi chiamo Lightning Dust!- Pinkie si sistemò l’abito. - Perché non me lo hai detto prima? Rainbow non fa che parlare di te!-  - Ho sentito il mio nome! Qualcuno sente  mancanza di miticità?- RainbowDash era apparsa da dietro Lightning e guardava Pinkie sorridendo senza rendersi conto della ragazza che aveva di fianco. La bionda per poco non esplose di gioia, si voltò e in un attimo …SMACK! Baciò Rainbow senza farselo ripetere due volte. La cosa parve piacere anche all’altra, perché ci misero un bel po’ prima di staccarsi. Pinkie era rimasta ferma, provava gioia per l’amica, invidia perché non stava succedendo a lei e molto imbarazzo nel trovarsi lì difronte alle due. 

 

Pinkie Pie camminava accanto ai tavoli di cibo, ormai vuoti e pieni di bicchieri usati. Aveva lasciato Rainbow e Lightning ormai da un bel po’, quelle due erano proprio fatte l’una per l’altra! Ora però si sentiva sola. Prese un pacchetto mezzo vuoto di patatine e si sedette a terra a sgranocchiarsele. 

-Pinkie Pie! Per tutte le mele caramellate, che ci fai li? Non avrai mica bevuto troppo!- La fucsia alzò lo sguardo lentamente. Applejack era in piedi difronte a lei e si teneva per braccetto con un alto ragazzo dai capelli bruni e gli occhi verdi, ed un leggero accenno di barba. - No, Aj tranquilla non mi sono nemmeno avvicinata agli alcolici. Ciao, Thomas!- Il ragazzo sorrise dolcemente e  fece un cenno col capo. - Per fortuna! Ci sono stati ragazzi che sono stati mandati via perché non si reggevano neppure in piedi…- Applejack scosse il capo, nello stesso modo che faceva sua nonna quando qualcosa le dava proprio fastidio. - Hey, cowgirl, che ne dici se cominciamo ad avviarci verso casa?- Scherzò il ragazzo, colpendola affettuosamente sulla spalla. - Okay, Thomas fammi solo salutare Pinkie.- La riccia si alzò goffamente in piedi, conoscendo già il saluto che si facevano tra amiche. La bionda la strinse in un forte abbraccio, dopodiché la salutò alzando lievemente il cappello che portava in testa. Pinkie li osservò uscire dalla palestra, insieme a molti altri studenti. Alzò lo sguardo e guardò l’ora sul tabellone. -Dieci e mezza…meglio che vada anch’io- Si avviò goffamente, i piedi le facevano male per via delle scarpe strette. Rainbowdash era seduta in un angolo della palestra e chiacchierava animatamente con Lightning. - R..Rainbow, io vado a casa!- La ragazza alzò di scatto la testa e si mise a guardare l’amica. - Aspetta, ti accompagno..- Le sue parole erano gentili, ma la sua foce aveva esitato a dirle. Pinkie sapeva che la ragazza voleva restare ancora lì. - Tranquilla, Dash! Vado con Applejack e Thomas, non ti preoccupare, rimani pure.- Rispose la riccia sorridendo. Non era vero, certo, ma sapeva che l’amica avrebbe insistito per accompagnarla anche se non le andava, perché tutto si poteva dire di Rainbowdash, ma non che fosse sleale. 

Pinkie si mise il piumino e appoggiò le mani sulla porta, si fermò e dette un ultima occhiata alla palestra, provò un senso di amarezza nel vedere che Fluttershy se ne era già andata.

 

Che cosa ti aspettavi…sii onesta Pinkie, perché mai avrebbe dovuto essere lì?

…forse per finire di dirmi ciò che mi stava dicendo prima…

Andiamo, tanto lo sai che non ti vuole…non ti vorrà mai nessuno!

 

 

Pinkie scosse il capo e finalmente uscì. 

Fuori il vento gelido le graffiava il volto e aveva cominciato a nevicare, ma a Pinkie non importava, si sentiva come se nulla le importasse più. Alzò gli occhi verso la strada innevata, rimpiangeva di non essere rimasta a casa. - La festa più brutta di sempre!- Si soffiò sulle mani, sfregandole e cercando in qualche modo di scaldarsi. Era incredibile come la strada sembrasse lunga con quel freddo, d’estate in cinque minuti era già a casa. Camminava battendo i denti e con gli occhi socchiusi per colpa del vento. 

 

Fortuna che domani è l’ultimo giorno di scuola e poi siamo in vacanza! 

 

Non vedeva l’ora di essere a casa e poter dormire finché voleva, uscire con le amiche e mangiarsi tonnellate di cioccolata con la panna all’Angolo Zuccherino. 

Una nuvola di candido vapore le usciva dalla bocca ad ogni respiro.

-PINKIE PIE?-  Pinkie si voltò e i suoi occhi si spalancarono dalla gioia e dallo stupore. Fluttershy le stava correndo in contro,avvolta in un enorme giaccone di lana. - Cosa ci fai ancora qui? Rainbow mi ha detto che te ne eri andata ancora mezz’ora fa!- Pinkie sorrise lievemente. -B..b..be ecco..io..m..me..me ne sono and..d.d.data te..t.tempo f..f.f..fa!- Non riusciva nemmeno a parlare da quanto le battevano i denti. Fluttershy la guardò impietosita  e si portò le mani alla bocca. - Oh santo cielo Pinkie…sei bianca come un cadavere…con questo freddo non puoi andare in giro vestita così.- Fu solo in quel momento che Pinkie si rese conto di avere solo il piumino a coprirla e le gambe erano completamente nude. Non si era nemmeno messa i guanti. Riportò lo sguardo sull’amica e fece un passo in dietro quando se la ritrovò praticamente appiccicata al volto. Shyshy allungò una mano. - Ferma! Vieni qui…- Aveva il tono più dolce del mondo e sembrava stesse parlando ad un cucciolo spaventato. Le parole uscivano con delicatezza e i movimenti erano lenti. Pinkie fece incerta un passo in avanti. - C..c.cos..sa c..c..c’è?- La ragazza sciolse la sciarpa di lana che aveva attorno al collo e, con molta cura, la intrecciò tra le loro due teste. Poi alzò gli occhi e rimase a fissarla sorridendo. In un attimo il corpo di Pinkie si riempì di calore, ma non era per via della sciarpa. - G..grazie!- Mormorò stentando un mezzo sorriso. Fluttershy rimase a guardarla ancora per un po’ e poi la tirò a se in un caldo abbraccio. - Va meglio ora?- La sentì mormorare da dietro la sua spalla. - Sì…grazie.- Fluttershy scoppiò in una lieve risatina. - Smettila di ringraziarmi.- Rimasero ferme così. La neve cadeva intorno e sopra di loro, dolcemente. Pinkie sentiva il suo cuore battere a mille.  

 

Coraggio! Ora…dille che ti piace..avanti lo sai che non aspetta altro!

 

Lo sai? 

 

Pinkie aprì tremante la bocca ma le parole le si fermarono in gola, in compenso uscì una dolce nuvoletta bianca. Fluttershy le si staccò e le prese una mano. Lentamente se la mise in tasca. - Non ti da fastidio, vero? Cerco solo di scaldarti, hai le dita gelide. - Pinkie era ammutolita e mosse appena il capo in cenno di consenso, non sicura nemmeno lei a che cosa stesse rispondendo.

Camminarono così, fino alla casa della riccia. - Bhe, allora ciao Pinkie!- Disse stringendola in un altro abbraccio, questa volta molto più breve. - Mi ha fatto piacere camminare con te, a domani!- Pinkie rimase ferma a salutarla, mentre l’altra si allontanava sempre di più, fino a sparire nei fiocchi di neve. 



----------------------------------
Spazio Autore
E rieccomi qui! 
Come vi avevo detto questo è già più lungo come capitolo ^^ Spero che l'arrivo di Lightning non vi abbia sconvolto troppo...devo dire che a me ha sempre interessato come personaggio ed era da un po' che volevo metterla in una stroia!
Per il resto non vedo l'ora di scrivere il prossimo capitolo...ehehehe ora le cose cambieranno drasticamente! O_o
Oki doki loki, alla prossima

Drosmigs

 

 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Spannung ***


Is Love or Madness?

Capitolo VI
Spannung


Twilight aveva preparato la cartella con solo il libro di algebra all’interno. Oggi era l’ultimo giorno di scuola prima delle vacanze e , per quanto amasse studiare, anche lei non vedeva l’ora di rilassarsi e staccare un po’  la spina. La sera precedente le sue amiche erano andate alla festa di beneficenza a scuola, ma lei no. Era rimasta a letto a rimuginare su quell’idea che tanto la tormentava: sull’amicizia. Fino a qualche anno fa, lei non sapeva nemmeno che cosa fosse un’amica, aveva scoperto così tante cose e finalmente concordava con il proverbio che afferma che chi trova un amico trova un tesoro…Ora camminava verso scuola soddisfatta. Stringeva fra le mani un piccolo diario, ricoperto in pelle e con gli angoli color oro. A furia di pensare, la sera prima, era giunta ad una conclusione: forse lei non era l’unica ad aver bisogno di scrivere ciò che provava, forse l’ esperienze delle altre potevano insegnare qualcosa anche a lei…da qui l’idea di tenere un diario, uno solo per tutte e sei, nel quale ognuna avrebbe scritto quel che scopriva riguardo all’amicizia o, perché no, magari qualcosa che sapeva già. 

-Heylà ragazze!- Salutò sorridendo il gruppo di amiche che già si era riunito davanti a scuola. 

Notò con sorpresa che tra le cinque era apparsa un’altra testa, una bionda mai vista prima. - Ciao, Twily, ti presento Lightning Dust…lei..ecco..è la mia ragazza!- Esclamò Rainbow mentre la sua faccia diventava color rubino. Twilight le porse la mano, era felice che l’amica si fosse trovata qualcuno. In effetti ora che ci pensava Rainbow e Pinkie Pie erano le uniche due ad essere ancora single : lei aveva Flash, Applejack Thomas, Rarity stava con Elusive e si sentivano voci sul fatto che Fluttershy e Big Macintosh stessero insieme.  - Piacere, io mi chiamo Twilight Sparkle. Sei nuova di qui? Non ti ho mai visto..- Lightning ricambiò la stretta sorridendo. - No,no…io vengo dalla Crystal Prep, ho solo accompagnato Dashi!- Così dicendo si voltò verso Rainbow e la baciò a stampo. In quel momento il suono sordo della campanella risuonò da dentro l’istituto e le ragazze dovettero salutarsi.

 

 

Non aveva chiuso occhio per tutta la notte, per colpa di quello che era successo. Pinkie faticava a seguire la lezione e ogni tanto Derpy, la sua vicina di banco, le doveva dare una scrollata per svegliarla. 

 

Oggi o mai più! Dopo ieri sera…lei si è  praticamente dichiarata.. devi farlo ti presenti da lei e glielo dici! Coraggio Pinkamena Diane Pie, tu ce la farai!!

 

….ce la farò davvero?Da quando sono così sicura?…

 

NO!

 

La sua testa era un vortice di pensieri. Ricordava  tutti i momenti passati con Fluttershy in questi giorni, più ci pensava più le sembrava evidente quanto lei piacesse all’amica. Tutte quelle carezze, quegli abbracci dovevano pur valere qualcosa. Tutto ciò risuonava molto buffo nella sua testa. Era buffo come tutto fosse cambiato così velocemente, fino a un mese fa lei non faceva altro che pensare ad un ragazzo di nome Cheese Sandwich, il quale parecchie volte aveva provato a chiedere un appuntamento alla riccia, ma senza successo. 

La campanella suonò di nuovo segnando così la fine delle lezioni e di conseguenza l’inizio delle vacanze natalizie!!! Pinkie si mise in spalla la cartella e si avviò decisa verso la classe di Fluttershy. Ragazzi di tutte le età si apprestavano ad uscire dall’edificio, alcuni avevano iniziato a lanciare cappelli da Babbo Natale in giro,  altri si erano messi a cantare, mentre la voce della preside mandava gli auguri attraverso gli altoparlanti. 

Eccola lì, una nuvola di capelli di zucchero filato. - Fluttershyyyy!!- Pinkie prese a correre, il cuore a mille. Si faceva strada a spintoni attraverso gli studenti. - Oh cielo, ciao Pinkie. - Salutò sorpresa l’amica nel vedere la riccia fiondarsi davanti a lei ansimando. - C..ciao Shyshy..- Le due rimasero in silenzio per qualche minuto. 

 

Avanti che stai facendo?…parlale! Coraggio 

 

Pinkie tremava dalla testa ai piedi, era molto più difficile di quanto avesse immaginato. Ora era lì, Fluttershy era lì ed era tutto reale, i suoi splendidi occhi acqua marina, la sua pelle vellutata, il suo dolce profumo e la sua splendida voce…vero, tutto vero! -Cosa…cosa volevi?- Pinkie scosse la testa per riorganizzarsi le idee. - Io ecco..io volevo solo farti gli auguri di Buon Natale!-

 

NO!! Ma che fai…

 

La rosa le sorrise felice. - Grazie, Buon Natale anche a te!- E così dicendo la chiuse nuovamente in un abbraccio. Pinkie ricambiò la stretta, lasciandosi inebriare dal profumo dell’amica e dandole un bacio sulla sua candida guancia. Fluttershy si staccò lentamente dall’abbraccio e la guardò senza mai smettere di sorridere. - Bhe, allora buone vacanze! Ciao!- Così dicendo si infilò la giacca e si avviò verso la porta.

 

Fermala! Devi dirglielo…

 

Pinkie ebbe un fremito lungo la schiena, in un lampo afferrò l’amica per un braccio e la portò a se. - Hey, Pinkie ma che sta…!!!- Senza rifletterci la riccia appoggiò le sue labbra su quelle dell’amica. Un esplosione di emozioni la sopraffece. Chiuse lentamente gli occhi. Le labbra di Fluttershy scivolarono dentro le sue, erano dolci e carnose. Una sensazione di piacere le corse giù per la gola e le invase tutto il corpo. Il cuore le batteva a mille nel petto, non sapeva cosa stesse accadendo intorno a loro ma non le importava, voleva solo che quel momento non finisse mai…voleva di più! Iniziò a baciare l’amica con più foga, lentamente cercò di farsi spazio con la lingua. Respirava affannosamente dal naso, un calore tremendo le pulsava in mezzo alle gambe. 

 

Che succede? Perché fai così? 

 

    ….perchè è troppo bello…

 

Improvvisamente, come un fulmine a ciel sereno, Fluttershy la colpì violentemente sulla guancia e fu costretta a fermare il bacio. Pinkie ansimava, le pupille dilatate. Alzò stupita lo sguardo verso l’amica e provò una fitta terribile al cuore, che cancellò tutta l’euforia del bacio. 

Shyshy aveva la mano ancora a mezz’aria. Gli occhi erano lucidi e le guance rigate dalle lacrime, mentre sul viso uno sguardo di confusione misto a terrore . -PERCHE’??!!- Urlò. Aveva la voce rauca, quasi irriconoscibile. Improvvisamente Pinkie, si sentì un verme. Voleva andarsene, correre via…uccidersi! Non voleva più stare lì, non poteva sopportare il dolore di aver ferito un’amica e di aver provato piacere…si disgustava. -TI HO CHIESTO PERCHE’ MI HAI FATTO QUESTO?!- Le parole trafissero Pinkie come un pugnale…un pugnale avvelenato dritto al cuore. -Io..io..io..- Non riusciva a parlare. La voce le tremava, tutto aveva iniziato a girare, solo il volto dell’amica rimaneva fermo e ben nitido. Pinkie chiuse gli occhi e abbassò lentamente la testa, come se facendo ciò riuscisse a diventare invisibile. -Per favore, Pinkie Pie…rispondimi!- Fluttershy aveva cambiato tono, non era più arrabbiato bensì pieno di tristezza e di paura. Pinkie strinse i pugni così forte che le unghie le si conficcarono nei palmi. - …mi dispiace…- Fu l’unica cosa che riuscì a dire, dopodiché iniziò a piangere come non aveva mai pianto in tutta la sua vita. Era un pianto silenzioso, lento e faceva un male cane. Fluttershy guardava l’amica con gli occhi sbarrati, come l’avesse appena vista trasformarsi in qualcosa di orrido e abominevole. Senza mai distogliere lo sguardo, la rosa si chinò per riprendere lo zaino, che le era caduto quando Pinkie l’aveva tirata a se, e senza dire una sola parola uscì dall’istituto.

 

Twilight camminava serena per i corridoi ormai vuoti della scuola superiore di Canterot. Si era fermata dieci minuti per parlare con un professore riguardo ai compiti per le vacanze e ora non vedeva l’ora di andare a casa a mangiare. Tra l’altro quel pomeriggio sarebbe dovuto tornare anche suo fratello, che non vedeva da quasi un anno. Probabilmente porterà anche la sua fidanzata, una certa Cadence. La ragazza si infilò il giaccone e tirò fuori il cellulare. Rainbow Dash le aveva scritto un messaggio. Lo lesse e fu piacevolmente sorpresa nel scoprire che l’amica aveva già qualcosa da scrivere nel LORO diario. Quella mattina, durante la ricreazione le aveva chiamate tutte e si era messa a spiegare loro ciò che sentiva, le sue considerazioni e di come le fosse venuta in mente l’idea di tenere un diario in sei. Le sue amiche erano tutte molto scettiche all’inizio, poi le era parso di aver visto qualcosa brillare nei loro occhi, una luce, come se non vedessero l’ora di iniziare a scriverci. Twilight sorrise ancor di più riempiendosi i polmoni di aria fresca. La porta della scuola le si chiuse alle spalle, ora era in vacanza ufficialmente. Scese con calma gli scalini, ricoperti dal ghiaccio e dalla neve, alzò lo sguardo per gustarsi il bianco paesaggio urbano, quando scorse qualcosa, vicino alla statua che si ergeva difronte all’edificio. -Pinkie Pie?- Mormorò, accelerando il passo in direzione dell’amica, che giaceva distesa per terra. - Pinkie Pie!!- Questa volta urlò cercando di attirare l’attenzione dell’amica e iniziando a correre. -Pinkie, Pinkie! Che ci fai qui? Coraggio alzati…si gela per terra!PINKIE PIE!!!- Twilight si era inginocchiata accanto alla riccia e aveva iniziato a scuoterla nella speranza che l’altra si svegliasse, ma era tutto inutile. Improvvisamente un lugubre presentimento le corse su per la schiena e le fece venire la nausea. - Pinkamena Diane Pie ti ordino di alzarti all’istante!!- Ordinò, ma la sua voce cominciava ad incrinarsi. Con foga lanciò lontano il suo zaino e si liberò anche di guanti e sciarpa, per riuscire ad essere più agile nei movimenti. Si alzò e passò le sue braccia sotto quelle dell’amica cercando di sollevarla, ma con difficoltà. Lei non era certo la persona più forte o più atletica, ma neppure Pinkie era la più leggera ed esile. Così dopo vari sforzi riuscì solamente a spostarla di mezzo metro. Twilight si passò una mano sulla fronte per asciugare il sudore. - Avanti Pinkie, non farmi chiamare l’ambulanza….coraggio svegliati, APRI GLI OCCHIII!!!- Urlò a squarciagola, come se in questo modo l’amica riuscisse a sentirla. Rapidamente corse al suo zaino, fece per prendere il telefono, ma nella botta il retro si era aperto e la batteria era volata chissà dove. - Maledizione! Anche questa adesso!- Con uno scatto felino si fiondò sul corpo dell’amica in cerca del suo cellulare. - Andiamo, dimmi che ce l’hai, dimmi che è qui nelle tasche. - Passava svelta le mani su tutto il corpo di Pinkie tastando ogni tasca. - Niente, neppure in quest…! Aspetta…- Le sue mani avevano tastato qualcosa, qualcosa di strano però. Sicuramente non era il cellulare. Aprì esitante la giacca, anche se sapeva di non star facendo nulla di male le infastidiva mettere le mani nelle tasche dell’amica. Con delicatezza ne tirò fuori un piccolo contenitore arancione dal tappo bianco. Velocemente girò l’oggetto e l’esse l’etichetta. - “Self-Esteem”??- Dette una rapida occhiata all’amica distesa a terra. Poi continuò a leggere. - “Garantito per far aumentare la vostra autostima”- Si portò le mani alla bocca e scosse lentamente la testa. - …Oh..Pinkie Pie, perché non ce ne hai parlato?- Le veniva quasi da piangere al pensiero di come l’amica fosse sempre così solare, così allegra, di come apparisse sicura di se, …felice! Twilight voltò il contenitore e lesse le ultime righe, evidenziate in giallo. - “Attenzione l’overdose porta negativi effetti collaterali”- Questa frase le fece gelare il sangue nelle vene, soprattutto perché l’oggetto pesava estremamente poco. Con le mani tremanti e il fiato sospeso aprì il coperchio…VUOTA!! La confezione era completamente vuota e sicuramente non lo era perché erano state finite a tempo debito. Di colpo si voltò verso l’amica, ancora immobile, la pelle bianca e le labbra tendenti al viola. - NO!NO! NO! Non puoi farmi questo Pinkie Pie!! Non puoi farTI questo!- In un lampo le tornarono in mente le spiegazioni di cosa fare in casi di emergenza,che aveva imparato grazie ad un corso scolastico al quale quasi nessuno era andato. Con forza iniziò a premerle sul torace. I suoi movimenti erano per lo più meccanici, poiché la sua testa era da tutt’altra parte. In cuor suo sperava che non fosse troppo tardi, che l’amica non avesse davvero preso l’intera scatola di pillole, che fosse semplicemente svenuta…ma era più che cosciente che nulla di tutto ciò fosse plausibile. -Coraggio!…..ti…..devi…..svegliare….- Diceva tra un colpo e l’altro, stringendo i denti per il freddo e la paura.  Improvvisamente le venne una fitta terribile allo stomaco e dovette alzarsi per riprendere fiato. - Oddio…sto per vomitare!- Alzò lo sguardo dall’amica e si guardo intorno, possibile che non passasse nessuno? La nausea non le passava. - Perché mi devo sentire male? Perché mi viene da…- Improvvisamente portò lo sguardo su Pinkie e gli occhi le brillarono di speranza. -…Vomitare! Deve vomitare ciò che ha ingerito!!- In un lampo si chinò a terra e appoggiò la testa dell’amica sulle sue gambe. Prese un bel respiro, le aprì la bocca e vi infilò due dita all’interno. Si aspettava di trovarla viscida e bagnata dalla saliva, invece era secca ed asciutta, cosa che la terrorizzò ancora di più. Spinse le dita con ancora più forza fino a toccarle l’ugola. Come per magia il corpo dell’amica si irrigidì all’istante ed iniziò a tossire. Twilight entrasse velocemente la mano, appena in tempo, perché l’amica si chinò in avanti e cominciò a vomitare. La scena avrebbe fatto storcere il naso a chiunque, ma Twilight rimaneva lì ferma a guardare sorridente l’amica, con gli occhi bagnati dalle lacrime. - Pinkie Pie sei vivaaaa!!- Esclamò appena l’altra si fermò e si mise a sedere goffamente. In un lampo Twilight le saltò al collo. Non era mai stata così felice di riabbracciare un’amica in tutta la sua vita!


---------------------------------
Spazio Autore
Già già, ammettetelo che non ve lo aspettavate! XD No, dai....spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto, o che quantomeno vi abbia lasciato qualcosa ;P
Ora un info per chi non lo sapesse, (credo pochi in realtà ^^) Il titolo del capitolo è una parola tedesca, usata in narrativa per indicare il punto di massima tensione della storia, ovvero il culmine che stravolge l'equilibrio iniziale. Pensavo che fosse semplicemente perfetto per questo capitolo, quindi...niente! ahahaha
Fatemi sapere che ne pensate e evidenziate gli errori, davvero, ho ancora moooolto da imparare e conto su di voi! 
Oki doki loki, alla prossima

Drosmigs

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3513041