I 7 Mondi

di FalbaLove
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Tutto ricomincia dopo sette anni ***
Capitolo 2: *** Due mondi in pericolo ***
Capitolo 3: *** Solaria ***
Capitolo 4: *** Il bacio ***
Capitolo 5: *** Il ritorno del bel tenebroso ***
Capitolo 6: *** Icy ***
Capitolo 7: *** La Principessa di Domino ***
Capitolo 8: *** Bagno Nudi ***
Capitolo 9: *** Saladin e l'interlocutore fantasma ***
Capitolo 10: *** Daphne ed Arcadia ***
Capitolo 11: *** Riven e il piano di Saladin ***
Capitolo 12: *** Discoteca ***
Capitolo 13: *** La Verità ***
Capitolo 14: *** Il Quadro ***
Capitolo 15: *** La Bella di Notte ***



Capitolo 1
*** Tutto ricomincia dopo sette anni ***


AVVERTENZE

Allora la storia fa schifo. Vorrei trovare parole decisamente più carine nei miei confronti,ma è impossibile negare l'innegabile: purtroppo è una storia che ancora oggi, a distanza di 4 anni, amo e che veramente vorrei finire, ma per ora ho altri progetti. Questo però non mi impedirà nè di continuarla nè di revisionarla perciò non vedo l'ora di rimetterci le mani su. Se questo mio avvertimento non ti ha fatto desistere dal leggerla, beh... buona fortuna!


-Ufff non posso crederci che domani rincomincerà di nuovo la scuola-una voce scocciata e lamentosa provenì da un delle tante stanza della grande,famosa e tanto agoniata scuola di Alfea.
-Stella sei sempre la solita- rispose di comando la sua migliore amica nonchè leader del noto gruppo della Winx.
A quella risposta la bionda fece una smorfia,ma ben presto il suo volto fu coperto da un cuscino che,scagliato a grande velocità,si andò a stampare sul suo bel visino.
-Tecna!-gridò di rimando stizzita la Fata della Luna e del Sole notando che però le altre sue due amiche stavano ridendo a crepapelle per il fatto appena successo.
-Uhm dovrei interpretare questo vostro gesto come un segno di sfida?-intimidò mentre molto felpatamente si dirigeva verso il suo suntuoso letto che come suo solito era pieno di cuscini pomposi e ricamati di vari colori:con un balzo si tuffò e iniziò a scagliare tutti i cuscini contro la Fata della Fiamma del Drago e la Fata della Tecnologia.
-Ahhhh-urlò divertita Bloom buttandosi contro la sua amica e sedendosi in modo molto poco regale _di sicuro non consono a una principessa come lei_ su di lei
-Uhm vediamo se riuscirai a resistere alla mia arma segreta!-gridò tra le risate iniziando a percorrere velocemente tutto il corpo della bionda,ma soffermandosi maggiormente sui fianchi.
-No,no,no! Il solletico no! Basta Bloom mi arrendo! Mi arrendo!-questa arresa fu accompagnata da profonde risate da parte della bionda cosa che divertì ancora di più la sua agguzzina
-Che ne pensi Tecna? Abbiamo vinto?-continuò Blooom questa volta però rivolta alla sua compgna di "squadra" la quale aveva assistiso divertita a quelllo spettacolo su una sedia della camera reale della biondina
-Beh tecnicamente per essere attendibili al 100 % proporrei di chiedere all'arbitro-e dette quelle parole si girò a guardare la quarta fata in quella stanza che però era restata tutto il tempo in disparte a leggere uno strano libro .
-Allora?-domandarono impazienti le due fate mentre Stella continuava a divincolarsi tra le risate e le lacrime
-Flora forza parla!-oramai la Principessa di Solaria era arrivata al limite di sopportazione,ma nonostante avesse chiamato ad alta voce l'amica essa non sembrò accorgersene anzì continuò a guardare assorta il suo libro. Bloom con un cenno mandò finalmente Tecna a svegliarla da questo suo stato di trans da cui non sembrava uscire.
-Flora,tesoro stai bene?-domandò con tono leggermente allarmato la Principessa di Zenith sfiorando con delicatezza la spalla dell'amica la quale sembrò sobbalzare a quel gesto evidentemente non calcolato: e finalmente i suoi occhi color giada andarono a guardare qualcos'altro in quella stanza e non più le pagine ingiallite del libro.
-Tecna!-escalmò quasi spaventata.
-Flora ci puoi dire cosa stavi leggendo?-chiese con tono materno la Winx più matura del gruppo:provò anche a sporgersi ,ma l'amica,più lesta,chiuse in fretta il libro.
-Scusatemi ragazze,ma ero assorta nei miei pensieri-commentò cercando di abbozzare un sorriso sincero anche se le amiche si lanciarono un'occhiata quasi preoccupata.
-Vi serve forse qualcosa?-continuò questa volta alzandosi e andando a raggiungere vicino al letto le sue amiche
-Beh a quest'ora se aspettavo te sarei morta dal ridere!-le rispose stizzita la bionda sbuffando e incrociando le braccia in modo bambinesco:Tecna evitò di dire quanto fosse illogica questa sua frase e preferì alzare gli occhi al cielo.
-Flora sei sicura di stare bene? In questi giorni ti vedo un po' assorta nei tuoi pensieri...Lo sai che ti puoi sempre confidare con noi-e detto ciò la rossa allungò la mano per stringere quella dell'amica la quale ricambiò con uno dei suoi soliti sorrisi sinceri.
-Sì state tranquille e poi in questo momento non dovreste pensare a me visto che Stella è in piena crisi per l'inizio della scuola-dentro alla mente della mora l'unico pensiero fu quello di cercare di cambiare argomento e per fortuna ci riuscì con questa sua frase visto che l'amica all'udire la parola proibita incominciò a urlare schiacciando la testa su un cuscino per armortizzare il suono che se no si sarebbe sentito per tutta Magix.
-Ma si può sapere come mai siamo ancora qua? Dopo tutto abbiamo preso il diploma da fata... Io sono stanca di passare le notti a studiare e di farmi venire l'agitazione per i voti!-disse scocciata cercando di risistemare i suoi biondi capelli che per l'attacco isterico si erano scompigliati.
-Se studiassi...-fu l'unico flebile commento che uscì dalla bocca della fata della Tecnologia che subito  si tappò la bocca conoscendo lo stato isterico dell'altra Winx in quei giorni:per fortuna la Principessa di Solaria non sembrò aver sentito e allora dalla sua bocca uscì un sospiro di sollievo accompagnato da una risatina divertita della mora che era stata abbastanza vicina da poter udire il commento.
-Beh vuol dire che cercherò di consolarmi con la serata di sta sera-disse sorridendo in modo maligno la bionda alzandosi e saltellando si avvicinò alla sua -enorme- cabina armadio che era molto più grande dell'appartamento diviso dalla rossa e dalla mora.
-Cosa intendi dire con questo?-domandò la sua migliore amica sapendo quanto le regole di Alfea fossero superflue per la ragazza.
-Ehm io e Brandon abbiamo deciso di uscire sta sera-rispose semplicemente lei uscendo con 10 paia diverse di gonne in meno di dieci secondi. Tecna,Flora e Bloom si diedero una occhiata e poi iniziarono a scuotere la testa in segno di disapprovazione
-Stella lo sai benissimo che non possiamo uscire il giorno prima delle lezioni!-la sgridò in modo autoritario la Fata della Natura  cercando di mantenere l'espressione più seria possibile;a volte la sua amica sembrava proprio una bambina e ci voleva molta pazienza per sopportarla.
Per tutta risposta la Winx alzò gli occhi al cielo iniziando a sbuffare
-Mamma mia quanto sei perfettina Flora! Cosa ci sarà mai di male nel voler trascorrere una serata con il proprio fidanzato. Mi merito un po' di romanticismo nella mia vita visto che tra poche settimane mi rimetterò di nuovo a studiare giorno e notte-
-Si come no... Ma a chi vuole darla bere-questa volota però il commento di Tecna,rivolto più a se stessa che alle altre ragazze presenti,arrivò alle orecchie della Principessa la quale iniziò a fare una sfuriata con i fiocchi all'amica. Intando,mentre aspettavano che la fata sbollisse,Flora e Bloom si andarono a sedere sul soffice materasso della Winx di Solaria
-Flora quindi tu non hai intenzione di fare niente?-le domandò la Fata del Fuoco all'amica che la guardò senza capire.
-Beh intendevo con Helia... Lo sappiamo tutte che oggi è il vostro anniversario-concluse facendo un occhiolino all'amica. Flora rimase stupita dalle parole dell'amica:era così impegnata in quei giorni che si era completamente dimenticata che oggi,il giorno 11 settembre, lei ed il suo dolce specialista avrebbero fatto ben 5 anni insieme. Sorrise un attimo e si sentì quasi in imbarazzo per essere stata così stupida.
-Ci eravamo già detti che per oggi sarebbe stato molto meglio non vederci:dopotutto domani iniziando le lezioni e io non vorrei andare contro il regolamento-commentò timidamente giocherellando con la gonna rosa del suo vestito.
-Cosa?!-esclamò subito Stella drizzandosi in piedi come una molla
-Non si tratta di un giorno qualunque,ma di un anniversario veramente importante che dovreste trascorrere nel romanticismo più assoluto. Mi sembra impossibile che tu lasci tutto andare solo per delle stupide REGOLE- e non a caso sottolineò l'ultima parola. Flora abbassò lo sguardo forse un po' triste
-E che in questo periodo io sono molto impgenata con i miei esperimenti e quindi ho preferito rimandare- commentò alzando le spalle
-Stella lasciali stare! Questi sono solo affari loro e comunque stai tranquilla che avrete molti momenti in futuro per recuperare-commentò la rossa alzandosi e dirigendosi verso la doccia.
-Io vado per prima!-urlò dalla sua stanza mentre Stella sbuffava essendosi fatta fregare il turno.
-Già speriamo-fu l'ultima cosa che sospirò la ragazza di Linphea prima di alzarsi e di ritornare alla scrivania.


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Intanto non lontano dalle stanze delle 4 Winx,sempre ad Alfea ma davanti al cancello, si fermò una Wind River da cui scese una ragazza togliendosi il casco
-Grazie Nex per questo bellissimo pomeriggio-commentò la ragazza dai capelli ricci sbarazzini allungando il casco al ragazzo davanti a lei che imitò il suo gesto
-Figurati principessa e poi lo sai che mi fa piacere se riesci a trovare un po' di tempo per me-rispose con un occhiolino e tirando con delicatezza la ragazza verso di lui. Lei per tutta riposta rise di gusto 
-Uhm vedo che mi sono proprio trovata un ragazzo casanova-disse tra le risate e dandogli un bacio a stampo al suo Specialista. Lui le sorrise dolcemente prima di rimettersi il casco.
-Ora vado Aisha perchè se no Codatorta potrebbe farmela pagare cara per il mio ritardo-
-Beh potresti dirgli che sei stato in compagnia della tua fidanzata che ha dei bisogni-rispose lei sbuffando e introciando le braccia al petto:odiava a volte Fonterossa per come cercava di mettersi sempre in mezzo tra lei e il SUO fidanzato. Non erano ancora iniziati i corsi e già avevano i minuti contati per passare insieme il tempo
-Su tesoruccio sai che odio vederti imbronciata!- commentò lui allungano la sua mano per accarezzarle il viso,ma lei lo respinse in malo modo.
-Promettimi che troverai il tempo per me anche quando inizieranno le lezioni-a quel suo capriccio Nex non riuscì a trattenere una risatina divertita:anche se non vedeva spesso questo lato bambinesco della sua fidanzata doveva ammettere che gli piaceva .
-Giuro, a costo di dormire ad Alfea-le ripose mandandole un bacio e ripartendo. Aisha si ritrovò così sola a guardare la moto che,a grossa velocità,si allontanava da lei e godendosi la piccola brezza che stava accompagnando uno degli ultimi giorni d'estate. Quando oramai il suo fidanzato era un puntino lontano decise di entrare dentro al colleggio. Stava camminando tranquillamente per il giardino quando vide in lontananza una chioma blu molto familiare e quindi decise di avvicinarsi curiosa per vedere se i suoi dubbi fossero fondati.
-Musa cosa ci fai qui?-le domandò sedendosi accanto a lei sul muretto di Alfea. La ragazza sembrò un attimo sorpresa di vederla.
-Pensavo-rispose alzando le spalle e ritornando a guardare il tramonto
-A Riven?-disse schietta l'amica che sapeva che con il tatto non sarebbe riuscita ad ottenere niente dalla sua amica. L'altra rimase un attimo interdetta dalla sua domanda ma poi scosse la testa con decisione
-No tranquilla, stavo solo pensando-commentò cercando di non pensare al ragazzo che 13 mesi prima l'aveva lasciata per cercare se stesso. Aisha le sorrise
-Posso rimanere anche io a pensare insieme a te?-a quella domanda questa volta Musa scosse la testa in segno di affermazione. E fu così che i 4 occhi blu iniziarono a guardare estasiate il bellissimo tramonto che quel giorno il sole offriva.


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Mentre tutta Alfea si praparava a trascorrere la notte delle figure misteriose correvano alla luce della luna tra gli alberi di Linphea
-Presto fretelli muoviamoci!-gridò una delle 3 figure incappuciate.
-Finalmente liberi...-mormorò un'altra mentre un sorriso malefico si dipinse sul suo volto
-Uffff non riesco ancora a usare i miei poteri-
-Tranquillo fratello quando riusciremo a concludere il piano che per 100 lunghi anni abbiamo ideato tutto il mondo magico cadrà ai nostri piedi-
-E finalmente faremo provare tutto il dolore che abbiamo provato in tutti questi anni al mondo magico-una risata malefica si disperse tra i rami del pianeta della Natura
-Otteremo la nostra vendetta!-urlò la figura quasi animalesca più indietro lasciando cadere a terra una fiammella di fuoco che dopo pochi secondi iniziò a bruciare gli alberi intorno.


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-Allora ragazze che ne pensate?- La fata del fuoco che fino a due secondi prima stava cedendo agli occhi sempre più pesanti dovette,obbligata, riaprirli anche se controvoglia.
-Stella è il ventesimo vestito-sospirò la ragazza per poi sbadigliare. Successivamente si stiracchiò emettendo un suono molto animalesco e ritornò ad appogiare il capo,oramai pesante come un masso, sulla spalla di Aisha, anche lei seduta sul letto di Stella 
-Lo so Bloom è inutile che me lo ricordi a OGNI singolo vestito!Ma io voglio apparire perfetta per il mio cici-disse con sguardo innamorato e togliendosi,di nuovo volle sottolineare Tecna,il vestito azzurro che cadde miseramente a terra. Musa lo guardò e provò una gran pena per esso visto che era stato così tanti anni con Stella e quindi decise di ri-raccoglierlo posandolo successivamente sulla sedia.
-Non ho niente da mettermi!-iniziò a piangere Stella in biancheria e buttandosi a terra disperata. Tecna ,dopo aver alzando gli occhi al cielo,la raggiunse cercando di mantenere il maggior autocontrollo possibile.
-Dai non piangere-disse con tono materno notando che oramai la stilista si era buttata allo sconforto più totale
-Ma sei sicura di non avere proprio NIENTE da metterti?-le domandò candidamente Musa affacciandosi alla cabina-armadio e osservando i milioni di vestiti appesi che si ditruibuivano perdendosi nell'orizzonte
-Se vi dico di no dovete credermi! Lo so già che farò tardi! Così litigherò con Brandon che mi vedrà vestita malissimo e quindi mi lascerà-frignò la ragazza sotto lo sguardo spazientito di Tecna.
-Beh ti ricordo che una volta ti sei trasformata in una specie di rana...-disse senza pensare alle conseguenze la Fata Della Fiamma del Drago ricordando un episodio del secondo anno ad Alfea. Purtroppo a quelle parole Stella iniziò a piangere ancora più forte. Flora,che per tutto il tempo era rimasta in un angolo della stanza tra i suoi pensieri,finalmente si decise ad intervenire se non voleva che tutta Alfea sentisse la sua migliore amica.
-Su Stella stai tranquilla. Che ne dici di guardare nel mio armadio?-le domandò come se fosse una madre che si rivolge alla figlia capricciosa. A quella proposta Stella la guardò con gli occhi pieni di lacrime e il labruccio
-Sei sicura che in mezzo a quell'ammasso di obrobri saprai trovare il vestito per una ragazza sofisticata come me-?Aisha ringraziò che Stella si stesse rivolgendo con la più mite del gruppo. Comunque Flora ignorò completamente quel commento e anzi le sorrise dolcemente
-Al massimo facciamo un buco nell'acqua,ma almeno sapremo che ci abbiamo provato. Ma dammi fiducia-concluse allungando le mani per aiutarla ad alzarsi da terra e  conducendola verso la sua stanza:le altre quattro Winx si guardarono e subito seguirono le due fatae correndo. Non volevano sicuramente perdersi quello    spettacolo.

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-Ehm Brandon vuoi farci un bagno con il gel?-lo derise il principe di Eraklyon mentre il suo scudiero continuava a guardarsi allo specchio
-Guarda che lo consumi-continuò il suo amico dai capelli color arancio accompagnato dalle risatine di tutti.
-Certo che l'invidia a volte brucia vero?-e detto questo si mandò un bacio al suo riflesso. Helia alzò gli occhi al cielo per poi buttarsi a sedere sul letto del suo compagno di stanza da quando Riven aveva lasciato il gruppo,Nex.
-Weee quanta eleganza qui! Che bel damerino che vedono i miei occhi-tutti e  quattro i ragazzi si girarono a guardare il nuovo arrivato del gruppo che aveva appena aperto la porta.
-Ci proverei se non fossi già fidanzato-continuò abbandonando il casco sulla scrivania
-Non so se sentirmi onorato o scioccato dal tuo commento-replicò questa volta il moro
-Se noi siamo di troppo usciamo-il principe di Eraklyon che fino a questo punto non aveva smesso neanche un secondo di ridere di nuovo si intromise nel discorso ricevendo un'occhiataccia da parte del suo scudiero.
-Dai ragazzi sapete come è fatta Stella e quanto ci tengo all'aspetto esteriore-questa volta il ragazzo provò a giustificare tutta l'ansia che aveva in corpo per quella serata:effettivamente era da molto tempo che non si concedevano una serata romantica solo loro due. Si avvicinò al letto dello Specialista nipote di Saladin per prendere la giacca di pelle marrone lasciata lì in precedenza.
-Allora Helia andiamo?- A quella domanda il giovane lo guardò sorpreso
-Brandon non ti ricordi che devi uscire con Stella e non con me?-disse divertito avvicinandosi a lui e cercando di sistemare i suoi capelli.
-Helia lo sappiamo tutti che giorno è oggi-il ragazzo sembrava ancora non capire e così il moro dovette richidere l'aiuto al suo migliore amico.
-Intendiamo che oggi è il vostro giorno speciale-
-Tuo e di Flora-preferì specificare il più timido del gruppo sistemandosi gli occhiali.
-Ragazzi io e Flora ne abbiamo parlato e preferiamo non festeggiare oggi il nostro quinto anniversario a causa della giornata stressante di domani-
-Sei stato tu a decidere o Flora?-domandò curioso Nex anche se Helia non riusciva a capire cosa intendesse dire.
-è stata lei,ma io ho accettato perchè...-
-Helia ,Helia,Helia-disse Brandon con fare paterno avvicinandosi a lui sotto lo sguardo di disapprovazione di Sky e quello divertito di Nex
-Possibile che tu non sia ancora riuscito a capire le ragazze? Dopo 5 anni con una ragazza anche se si tratta di Flora e cioè la fata più buona e dolce al mondo-
-Io non capisco...-
-Quando le ragazze dicono di non voler far niente di speciale in realtà VOGLIONO fare qualcosa di speciale-
-Sky tu non conosci Flora. Lei quando dice una cosa intende esattamente quello cosa-
-Ragazzo mio,ma allora proprio non capisci-
-Lascia Sky ora ci penso io-disse Timmy alzandosi finalmente dalla sedia su cui era comodamente stravaccato.
-Anche Tecna l'anno scorso quando abbiamo festeggiato i cinque anni insieme non voleva fare "niente di speciale" e così io non organizzai niente:non ti dico la sfuriata che mi fece!Iniziò a dire che io non tenevo a lei,che non l'amavo e successivamente non mi parlò per una settimana... ve lo ricordate?-domandò mogio mogio mentre tutti annuivano. Helia si grattò la testa nervosamente
-Ma Flora è diversa...-mormorò
-No,no,no Flora è una ragazza e quindi è esattamente come le altre-tagliò questa volta lo scudiero
-Quindi...-
-Quindi muoviti a prepararti che tra massimo cinque minuti partiamo-tagliò corto questa volta.


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Faragonda guardò fuori dalla grande vetrata del suo ufficio il cielo stellato che quella sera regalava ad Alfea. Nonostante quello spettacolo così tranquillo sentiva sulla pelle e nell'aria uno strano presentimento e in cuor suo sperava con tutto il cuore di sbagliarsi dopo tutto quello che quell'anno aveva dovuto affrontare.
-Toc Toc-il suono del battere sulla porta risuonò per tutto l'ufficio della direttrice.
-Avanti-disse Faragonda che sedendosi sulla sua sedia iniziò ad esamire alcune carte. Subito si fece avanti il professor Palladium estremamente agitato
-Preside questo è un messagio da parte della Griffin-mormorò correndo verso la scrivania e cosegnandole una lettera. Faragonda lo guardò leggermente sorpresa da quel messaggio e iniziò ad aprirla mentre sentiva sempre più forte il presentimento. Dentro vi era un messaggio che non si attardò a leggere;passarono pochi secondi prima che potesse spostare gli occhi da quel pezzo di carta. Palladium intando, che aveva letto insieme a lei, aveva gli occhi sgranati e le mani tremanti
-Preside...-mormorò notandola stranamente silenzionsa
-Mi sa che dovremmo avvertirla-continuò sperando in un segno di vita da parte della donna che però scosse decisa il capo -Ha già sofferto molto quest'anno-concluse riponendo la lettera nel suo casseto.


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-Flora va tutto bene?-le parole della fata fecero voltare lo sguardo della mora verso la figura che era con lei sul balcone ad osservare l'amica bionda che si stava allontanando in groppa alla Wind Rider con il suo fidanzato.
-Sì grazie ...e solo che ho una strana sensazione-sentenziò osservando la camicia da notte rosa e corta che indossava causa ancora le alte temperatura.
-Cosa intendi?-domandò questa volta. La fata della Natura alzò le spalle
-Non lo so neanche io-concluse sinceramente mentre lasciava che i suoi occhi fossero rapiti dalle stelle.Ma prima che Musa potesse riparlare la loro attenzione fu rapita da delle corde che si agganciarono al mancorrente del balcone:le due Winx si guardarono impaurite ed entrambe stavano per trasformarsi quando dei capelli blu fecere la loro comparsa sotto lo sguardo sbigottito delle due fatine.
-Ehi ferme,non trasformatevi-urlò una voce famialire mentre anche una mano faceva la sua comparsa
-Helia?!-domandò poco convinta la sua fidanzata ma quando comparve anche la sua testa non ebbe più dubbi
-Ehm potreste aiutarmi?-domandò gentilmente visto che si era bloccato nella sua scalata: a quelle parole le due fate si avvicinarono e lo presero per le mani,aiutandolo.
-Grazie ragazze-esclamò lui quando finalmente toccò con i piedi la terra ferma
-Si può sapere cosa ci fai qui?-domandò Flora guardando l'orario e facendogli notare i suoi vestito poco da giorno.
-Lo so che avevamo detto di non fare niente oggi però non potevo non vederti-disse sinceramente prendendo le sue mani tra le sue e porgendole una bellissima rosa rossa. Lei lo guardò stupita
-Helia ...-lui rise sincermanete a quelle parole e si avvicinò sempre di più al viso della sua ragazza
-Ehm io andrei di là-disse Musa molto imbarazzata di assistere ad un momento così intimo dei suoi amici. I due fidanzati si guardarono per un secondo per poi scoppiare entrambi a ridere
-Scusa Musa-mimò lui con le labbra mentre la ragazza in pigiama si allontanava sorridendo.
-Dove eravamo rimasti?-chiese con un furbo sorriso la mora. Helia ancora si sorprendeva di quei gesti così avventati della sua ragazza;era veramente cambiata dalla prima volta in cui la incontrò. Non ebbe però il tempo di dire altro che la mora si fiondò sulle sue labbra. Il bacio fu intenso ed entrambi speravano che quel momento non finisse mai.
-è tutto così fantastico;ci sei tu,la luna e io non potrei desiderare altro-esclamò Flora staccandosi con estrema fatica dalle labbra del suo ragazzo. Helia sorrise divertito ripensando alle parole sbagliate dei suoi amici:era vera che Flora era una ragazza,ma di sicuro era molto più speciale.
-Vieni-lo invitò la ragazza prendendolo per le mani e conducendolo sul suo letto. I due,appena ebbero chiuso la finestra, ripresero a baciarsi e pian piano le mani dello Specialista iniziarono a percorrere il corpo sinuoso e conosciuto della mora: a prendere però l'iniziativa fu proprio la fatina la quale tolse la maglia di tela verde al fidanzato che era oramai solo un'inutile ostacolo.
-Aspetta-esclamò però lui notando che le sue mani erano già scese fino alla cintura
-Cosa c'è?-gli domandò lei innocentemente  e con le gote rosee
-Bloom?-a sentire quel nome la ragazza si morse nervosamente il labbro cosa che fece scattare una risata al ragazzo. -Dovrei essere gelosa? Pensi ad un'altra proprio mentre stiamo per fare l'amore-disse con evidente imbarazzo al pronunciare quella parola cosa che fece intenerire il giovane. Senza che però potesse ribattere lei si buttò addosso a lui il quale ricadde sul letto. Si lasciò cullare ancora qualche secondo dai baci della ragazza,ma improvvisamente -purtroppo-il suo lato razionale ritornò a galla.
-Flora dico sul serio, cosa facciamo con Bloom?-disse indicando il letto vuoto della sua conquilina. A quel punto Flora capì subito a cosa si stesse riferendo il suo fidanzato e si grattò il capo nervosamente.
-Aspetta qui. Vado a parlare con le altre ragazze-concluse alzandosi e dandogli un bacio a stampo . Stava per uscire quando però lui la chiamò
-Ehm potresti portare fuori anche lui? Mi inquieta un po' il guardone-e rise indicando Kiko che per tutto il tempo  stava guardando mangiando tranquillamente una carota. Flora sorrise e prese tra le sue braccia il coniglietto.


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Bloom stava camminando per il lungo corridoio di Alfea alla ricerca di un minimo di campo per poter telefonare a suo sorella Daphne.
-Uffff dannato telefono-sbottò mentre finalmente il campo era arrivato a uno su quattro. All'improvviso si accorse di essere arrivata nelle lunghe scalinate che portavano alle segrete di Alfea.
-certo che sei proprio strano-esclamò mentre cercava in rubrica il numero della sorella. Quando ebbe schiacciato il tasto verde, lo accostò all'orecchio mentre provenivano degli squilli intermittenti dall'altro capo. Ad un tratto però gli occhi si fecero più pesanti,la vista iniziò a girare e dovette aggrapparsi alla parete per non cadere. Il telefono scivolò giù dalle mani e le ginocchia incominciarono a cedere.
-Cosa sta succedendo...-disse flebilemente la Fata della Fiamma del Drago ma ad un tratto tutto si fece nero e l'unico rumore che si sentì fu un grande tonfo
-Pronto sei tu Bloom? Mi senti?-fu l'ultimo rumore che la fata sentì in lontananza e che proveniva dal cellulare.


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Toc toc-un bussare timido attirò l'attenzione della Fata della Musica e della Fata della Tecnologia le quali si guardarono senza sapere chi potesse essere.
-Aspettavate visite?-domandò Aisha che in quel momento si trovava in quella stanza alla ricerca del suo spazzolino. Le due scossero la testa,ma comunque Tecna si alzò per andare ad aprire
-Flora?-esclamò sorpresa la Fata di Melody
-Ma non eri con Helia?-continuò sotto lo sguardo interdetto delle altre due.
-Helia?-domandò Aisha mentre sul viso di Tecna comparve un sorrisino malizioso
-Ehm sì mi è venuto a trovare per il nostro anniversario facendomi una sorpresa-disse lei abbassando gli occhi leggermente imbarazzata
-A trovare ... sì certo-continuò Tecna alludendo alla spallina abbassata della sua camicia da notte. A quelle parole il colorito ambrato abbandonò la pelle della fata venendo sostituito da uno rosso pomodoro.
-In verità sono qui per chiedere ad Aisha se puoi far dormire Bloom con te-l'imbarazzo in quel momento era tanto per la mora e le altre tre la guardarono sorridenti
-Ma certo!-esclamò contenta  e Flora ricambiò con un sorriso sincero.
-Vi lascio anche Kiko-disse infine facendo scendere il coniglietto alquanto irato per essere stato preso in braccio.
-Dai ora muoviti! E mi raccomando non "parlate" per tutta la notte- per questa volta anche Flora non riuscì a non mostrare una risata sincera e dopo aver mimato con le labbra un "grazie" chiuse la porta dietro di sè.
-Ufff un po' mi manca-disse esasperata la Fata della Musica buttandosi sul letto
-Cosa?-chiesero in coro le altre due senza capire
-Questo! L'essere innamorata-esclamò sincera l'altra alludendo alla coppia di fidanzatini
-Dai che sono sicura che prima o poi arriverà anche il tuo momento-cercò di consolarla la sua migliore amica con un sorriso materno.
-Io vado a letto-
-Va bene amica,ma Bloom?-
-Mi ha detto che andava a telefonare a sua sorella quindi ne avrà per molto o almeno penso Tecna- e detto questo la Fata dei Fluidi stampò due baci sulle guancie delle amiche.


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Helia sono tornata-mormorò sotto voce la Fata della Natura rientrando nella sua stanza e cercando di fare il minor rumore possibile,ma appena richiuse dietro di sè la porta rimase un attimo interdetta:Helia,infatti,era disteso e addormentato sul suo letto. Flora lo guardò  dispiaciuta ma poi nel vederlo dormire così angelicamente non riuscì a non sorridere. Si avvicinò a lui e si sdraiò iniziando ad accarezzare dolcemente i suoi capelli. Più lo guardava e più le sembravano lontani il giorno in cui lo conobbe;rise dolcemente quando si ricordò del momento in cui riuscì a dire cosa provava ad Helia grazie a Chatta. -Helia ti amo-sussurò flebilmente e stava per addormentarsi quando qualcuno la baciò
-Veramente credevi che mi fossi addormentato?-domandò lui mentre i suoi occhi celesti si illuminavano alla luce della luna. Iniziò dolcemente a baciarla per poi scendere sul collo e con molta calma sfilò le spalline della camicia da notte della sua fidanzata:gliela tolse e rimase per un secondo incantato a guardare il suo corpo ,per lui,perfetto.
-Ti amo,buon anniversario Amore mio-sussurò all'orecchio della ragazza prima di ritornare a baciarla sempre più giù. -Helia-sussurò lei al culmine del suo piacere.


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-Allora buonanotte Stella-disse il giovane scudiero di Eraklyon facendo scendere davanti al cancello di Alfea la bella fidanzata.
-Notte Brandon e grazie per questa magnifica serata-concluse lei stampandogli un dolce bacio sulle labbra.
-A domani principessa-
-Notte- e con questo ultimo saluto lanciò un ultimo sguardo alla moto sempre più lontana. Ora però c'era la parte più difficile e cioè rientrare ad Alfea DOPO il coprifuoco. Per fortuna,ma anche stranamente,Griselda e Faragonda non vi erano nei paraggi e quindi la fata potè percorrere indisturbata i corridoi di Alfea.Ad un certo punto però il suo piede si scontrò con un oggetto non identificato.Quando si chinò per controllarlo,lo trovò tremendamente familiare
-Ma questo è il cellulae di Bloom-osservò viste le numerose chiamate e i 5  messaggi da parte di Danphe. Intanto si accorse di essere arrivata nel salottino delle loro camere:stava per aprire la stanza di Bloom e Flora quando udì un distinto rumore -Ti amo piccola mia- e subito capì di chi si trattasse. Un sorriso comparve sul suo volto nel sapere che la sua amica era finalmente felice.
-Glielo porterò domani a quella sbadata,molto probabilmente starà dormendo da Aisha-pensò tra sè e sè dirigendosi nella sua stanza. ****************************************

-Allora Faragonda cosa hai intenzione di fare?-la voce forte e decisa della Griffin fecero distogliere l'attenzione della preside dai suoi pensieri
-Dobbiamo per forza fare qualcosa-continuò questa volta il Preside di Fonterossa attraverso lo schermo che mostrava il suo rugoso viso all'amica
-Indubbiamente è una situazione molto grave,ma preferirei non esporre per ora la mia allieva-disse sospirando visto che tutto quello che era successo nell'ultimo anno era ancora impresso nella sua mente
-Ma non possiamo neanche restare con le mani in mano!-
-Per ora non abbiamo ancora la certezza che si trattino di loro-cercò di calmare la sua collega anche se dentro di sè sapeva benissimo quale fosse la realtà
-Sapevamo chi erano e quello che avevano fatto e dobbiamo ammettere di aver sottovalutato il problema-disse seriamente il Preside e tutti e tre ,per la prima volta,si trovarono perfettamente d'accordo
-Comunque c'è una notizia positiva:per ora non sono ancora riusciti a prendere l'essenza di nessun pianeta-concluse seriamente la Griffin sotto il sorriso amaro degli altri due. Improvvisamente si sentì bussare e un chioma lilla entrò nell'ufficio
-Mi ha fatto chiamare Preside?-disse gentilmente con tono regale;subito però notò nel suo volto giovane e fresco ampie occhiaie
-Vedo che i primi effetti si stanno facendo sentire-disse seriamente facendola sedere e notando le sue poche energie
-Io... Io mi sento così debole. Però non posso restare qui ad Alfea,devo andare nel mio regno
-Mi raccomando fai attenzione,per me sarebbe meglio farti restare qui ma...-
-Ma io sono una principessa e questo è uno dei miei doveri. Adesso mi scusi ma parto immediatamente-e si alzò di scatto lasciando la stanza
-Anche tu sai che loro sono le uniche-questa volta a parlare fu la Preside di Torrenuvola,ma Faragonda per tutta risposta emise solo un sospiro.


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Capitolo 2
*** Due mondi in pericolo ***


-Toc toc-era la terza volte che Nex udiva battere sulla porta e nonostante i suoi continui mugolii di disapprovazione comunque l'artefice di quel fastidioso rumore non accennava a smettere.
-Avanti!-gridò scocciato e coprendosi con le mani il volto notando l'entrare della luce con la persona.
-Forza pigroni è ora di alzarsi! Saladin ci ha ordinato di andare ad Alfea perchè è stata indetta una riunione speciale-precisò il principe di Eraklyon spalancando le finestre e facendo entrare la luce di primo mattino all'interno di tutta la stanza. Nex per tutta risposta gridò in segno di disapporvazione,ma Sky si fermò prima di ribattere
-Ma dove si trova Helia?-chiese più a se stesso che all'altro Specialista.
-Non ti dicono niente le parole Flora e anniversario?- il biondo sorrise e subito gli lanciò addosso i suoi vestiti
-Muoviti dormiglione-concluse chiudendo dietro di sè la porta.
***********************************************************
La luce del sole solleticò il naso della ragazza di Linphea mentre i suoi occhi color giada provavano a fare chiarezza sul luogo a lei circostante. All'improvviso però si sentì accarezzare il volto in modo dolce e subito i suoi occhi si incrociarono con un altro paio blu e molto penetranti
-Ben sveglia principessa-disse lui sedendosi sul letto e lei rimase quasi incantata nell'osservare il suo corpo così perfetto e nudo vicino a lei.Le sue gote si fecero sempre più rosse e il ragazzo lo notò subito. Un sorriso sincero apparve sul suo volto mentre la stringeva tra le sue braccia. Ad un tratto però la porta si spalancò
-Flora!-gridò la bionda,ma appena si accorse delle condizioni dei due subito si pentì di questa sua irruenza.
-Ehm scusate-continuò molto imbarazzata mentre Flora si copriva il corpo ed Helia faceva lo stesso,ridendo però questa volta .
-Dai Stella stai tranquilla non è successo niente. Piuttosto forse ci devi dire qualcosa?-commentò seneramente il ragazzo mentre Stella continuava a guardare da tutt'altra parte con lo sguardo imbarazzato.
-Faragonda ci ha chiamate d'urgenza per una riunione speciale. Ci saranno anche gli specialisti,ma vedo che visto che sei già qua...-continuò giocando nervosamente con i capelli.
-Va bene Stella ci vediamo sotto-disse Flora alzandosi e infilandosi velocemente una camicia da notte,ma si sentì girare la testa e si dovette appoggiare al letto.
-Tutto bene amica?-le chiese Stella aiutandola ad alzarsi
-Ehm si grazie... scendiamo subito-concluse salutando la ragazza che finalmente lasciò la stanza e quello che era appena successo. ****************************************************************************************************************************
Intanto nella stanza affianco Tecna e Musa si stavano domando come mai provenissero così tanti rumori dalla stanza della fata dei Fluidi quando improvvisamente la loro porta si spalancò -Aisha,ma cosa succede?-le domandò cuoriosa la fata di Melody notando la sua faccia sconvolta.
-Ieri sera mi sono addormentata presto e stamattina lei... lei non c'era-
-Di chi stai parlando?-domandò senza capire Tecna.
-Bloom- precisò con sguardo allarmatoa. Le due si mandarono un'occhiata cupa e subito si avvicinarono
-Stai tranquilla ora chiamo Timmy e gli domando se è con Sky-disse la Fata della Tecnologia cercando di non scomporsi e di mantenere la calma. ma non ebbe neanche il tempo di prendere il suo telefono che un'altra figura irruppe nella stanza
-Ragazze, Bloom è stata trovata priva di sensi nelle segrete ed ora si trova in infermeria-concluse la Fata della Terra,Roxy,sotto lo sgomento di tutte. ****************************************************************************************************************************
Flora e Helia si incamminarono velocemente tra i corridoi pieni di fate:dopo tutto quello era il primo giorno per molte ad Alfea e guardando le loro facce si ricordò d quel primo anno in cui conobbe le SUE ragazze. Sorrise al pensiero della vecchia Flora,ma doveva mettere che un po' le mancava. Tra tutte quelle ragazzine notò però molti sguarid interessati verso il suo fidanzato:alzò un sopracciglio e subito allungò la mano per raggiungere la sua. Dopo tutto non era più la timida Flora del primo anno. Helia si fece scappare una risatina divertita dalla reazione della ragazza,ma prima che potesse dire altro si ritrovarono davanti alla Presidenza e cioè davanti all'ufficio di Faragonda
-Speriamo di non essere gli ultimi-esclamò il pacifista mentre Flora sperava di non ricevere domande scomode sul fatto che fossero arrivati insieme. Appena aprirono la porta vennero accolti da tutti gli Specialisti,ma notò che stranamente mancavano tutte le Winx a parte Stella
-Finalmente-esclamò l'ispettrice Griselda per poi allontanarsi per bacchettare e torturare le nuove arrivate.
-Helia,Flora dobbiamo parlarvi di una cosa improtante-questa volta le parole mature e serie provenirono dalla Preside. Tutti i ragazzi si guardarono sorpresi per il tono così serio. Flora si avvicinò agli altri ma ebbe di nuovo un mancamento.
-Oddio Flora,di nuovo!-esclamò spaventata la bionda mentre Brandon per fortuna riuscì a prenderla in tempo prima di cadere a terra.
-Ehi tutto apposto?-domandò lui preoccupato mentre la fata si toccava dolorante al testa
-Si grazie Brandon... non so cosa mi sia successo-continuò mentre Sky le allungava le mani per farla alzare.
-E proprio per questo che vi abbiamo convocato-fece serio il nonno di Helia.
-Ieri notte a Linphea vi è stato un grande incendio che ha bruciato più della metà degli alberi della foresta Soffio Limpido-a quelle parole Flora sbiancò
-Ma come è successo?-chiese sconvolto Helia che conosceva molto bene la grandezza di quel bosco che contava un numero di albero pari a quelli in tutta Magix. Faragonda però scosse la testa
-In verità non si sa se sia stata doloso o se è stato provocato dalla sicità che sta colpendo quel pianeta negli ultimi mesi:oramai sono passati 4 mesi dal'ultima volta che Linphea ha visto la pioggia-tutti i ragazzi impallidirono a quella notizia immaginando la secca che doveva esserci.
-Ecco perchè Flora è così debole-sussurò la bionda avvicinandosi all'altra Winx oramai sempre più pallida.
- Dovete quindi dirigervi a Linphea per vedere cosa riuscite a scoprire-concluse Saladin.
-Musa,Helia,Brandon,Stella e Sky andranno su Linphea per controllare che sia tutto a posto-ma non riuscì a concludere la frase che il telefono di Stella squillò. Mentre la sua allieva rispondeva Faragonda dentro di sè sperava che non stesse accadendo proprio quello che temeva,ma purtroppo quando la Principessa di Solaria chiuse la chiamata tutti notarono la sua espressipone affranta -
-Cosa è successo?-le domandò Timmy
-Era mio Padre... è successo un fatto strano a Solaria...Il sole sta scomparendo-concluse sotto la faccia attonita di tutti. ****************************************************************************************************************************
Intando,in un luogo molto lontano e non definito nel tempo,due occhi ghiacciati si spalancarono nel buio più totale.
-Icy-quando la strega udì il suo nome si alzò improvvisamente digrignando i denti
-Chi sei?-domandò senza sapere dove guardare
-Prima dimmi se tu sei la famosa strega del ghiaccio-continuò irrevocabile la voce sconosciuta. Icy intanto conitnuava nervosamente a guardarsi tutta intorno.
-Ho bisongo del tuo aiuto-continuò
-E per questo ti libererò-
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Bloom quando riaprì gli occhi notò di non essere più ad Alfea,ma in un castello familiare completamente deserto e buio. Provò ad affacciarsi alla finestra,ma vide che il cielo era completamente oscurato. Si sentiva frastornata e aveva mal di testa,ma non capiva come mai si trovava in quel luogo e soprattutto chi l'aveva portata lì. "che strano" pensò prima di evocare una piccola fiammella di fuoco giusto per fare luce e per capire dove si trovava. Camminò per alcuni minuti lungo un corridoio molto regale e la sua attenzione fu rapita dalle numerose crepe nel terreno. Ad un tratto entrò finalmente in una stanza,ma notò con suo grande stupore di trovarsi in una sala del trono:con un gridò fece capire che finalmente aveva capito dove si trovava.... I disegni di Luna e Sole che percorrevano tutte le pareti non le lasciavano molto scampo alla fantasia
-Solaria!-disse a se stessa. Con suo grande sgomento però vide molti corpi a terri;subito si abbassò vicino al primo uomo che era sdraiato a faccia in giù. Quando lo rigirò notò che si trovava del re di Solaria,il papà di Stella,Radius. Indietreggiò di qualche passo notando lo strano pallore della sua pelle e la temperatura eccessivamente fredda. Ad un tratto però i suoi piedi dovettero fermarsia causa di un ostacolo. Si girò di scatto preparandosi già al peggio ma quando vide di chi si trattava rimase di sasso:
-Oddio Stella-urlò accasciandosi a terra affianco al corpo senza vita dell'amica. Anche lei aveva la pelle di un pallore molto strano e i suoi occhi erano completamente svuotati della sua vitale energia solare. I suoi occhi si fecero sempre più lucidi mentre provava in tutti i modi di svegliarla
-Ti prego non morire! Non puoi farmi questo!-urlò con le lacrime che scendevano copiosamente dalle guacie buttandosi sul suo corpo.
-Bloom svegliati!-si sentì improvvisamente tirare per le spalle
-Stella!-gridò però la ragazza abbracciando la sua migliroe amica Quando però riaprì gli occhi si ritrovò di nuovo ad Alfea con le sue amiche che la guardavano sorprese -Bloom stai bene?-le domandò preoccupata Aisha mentre Ofelia correva verso di lei probabilmente chiamata dalle sue amiche
-Si ragazze,grazie-rispose lei vaga asciugandosi le gocce si sudore dalle tempie
. -Cosa stavi sognando?-le domandò Tecna accarezzandole dolcemente la guancia. -è stato solo un brutto sogno....-cercò di tagliare corto per non rievocare quell'orribile momento;a Musa però non sfuggirono le sue mani che stavano ancora tremando come foglie per la paura.
-Ma cosa ci faccio qui?-domandò notando che si trovava in infermeria -Non ti ricordi?-le chiese Musa sedendosi affianco a lei. La rossa però scosse la testa con decisione
-L'ultimo mio ricordo risale a ieri sera:stavo cercando campo per chiamare mia sorella,ma poi tutto è diventato buio-spiegò alzando le spalle
-Questa mattina ti hanno trovato a terra svenuta,ma Ofelia ha detto che molto probabilmente si è trattato di una mancanza di forze-provò a ribattere la Fata dei Fluidi .
-Le altre dove sono?-Bloom non vedeva l'ora di riabbracciare la sua migliore amica per mettere fine a quegli orribili incubi.
-Faragonda ci ha convocato nel suo ufficio con gli Specialisti,ma noi appena siamo venute a sapere di te siamo corse qui per controllare come stavi-
-Ma visto che stai bene andiamo a vedere cosa desidera la Preside perchè mi sa che non sono buone notizie-tagliò corto Musa concludendo la frase della sua migliore amica. Provò ad alzarsi ma sentì una mano trattenerla
-Vengo anche io-rispose seria la Principessa di Domino alzandosi con fatica
-Non puoi Bloom! Sei troppo debole-commentò Tecna sostenendola. Sul volto della leader delle Winx comparve un sorriso amaro
-Ci vuole ben altro per mettermi KO e voi lo sapete:e poi si tratta di sicuro di una cosa importante e non posso mancare- Le altre tre si guardarono preoccupate ,ma sapendo benissimo quanto fosse testarda la loro amica decisero di aiutarla ad alzarsi e vestirsi ****************************************************************************************************************************
-Purtroppo sta succedendo Faragonda-le parole serie e piene di preoccupazioni interruppero il silenzio che aveva occupato l'ufficio di Faragonda.
-Cosa intendi nonno?-chiese Helia a nome di tutto il gruppo che aveva capito che i due stavano nascondendo qualcosa.
-Ora è troppo tardi per le spiegazioni:dovete andare il prima possibile su Solaria e Linphea per ottenere delle informazioni-tagliò corto la donna affacciandosi alla sua enorme finestra
-La squadra per Linphea rimane invariata! Su Solaria invece si dirigeranno Tecna,Timmy,Bloom,Nex,Aisha e Roxy-decretò Faragonda senza staccare gli occhi dal cielo -Perchè manda Roxy e non me? Io devo andare sul mio pianeta!Dalla mia gente,dalla mia famiglia-esclamò Flora con le poche forze in sè e Faragonda rimase un attimo basita dalla grinta che Flora aveva dimostrato in quel momento:doveva ammettere che era davvero cambiata in quegli anni.
-Sei troppo debole Flora e quindi rimarrai qui!-
-Faragonda io vorrei andare al posto di una delle ragazze su Solaria-questa volta a parlare fu Stella che decida guardava negli occhi il capo di Alfea.
-Lo sia anche tu Stella che senza sole i tuoi poteri sono nulli e quindi non saresti di alcun aiuto sul tuo pianeta-replicò la direttrice in tono autoritario
-Sì ma io sono la Principessa di Solaria e quindi è un mio dovere andare ad aiutare i miei genitori e tutto il popolo-continuò lei impassibile stringendo i pugni. Faragonda diede un'occhiata a Saladin e poi ritornò con lo sguardo sugli occhi marroni della fata
-Va bene,ma devi promettermi che farai molta attenzione-
-Preside anche io voglio andare su Linphea, la prego!-disse preoccupata Flora ripiangendo subito il tono troppo autoritario e arrossendo per il suo comportamento troppo impertinente
-Ho detto di no!-continuò lei e tutti rimasero sorpresi notando,per la prima volta,una Faragonda così autoritaria
-Ma la prego... Stella...-sibillò lei mentre le lacrime si facevano sempre più vicine:strinse i pugni ma non demordeva ad abbassare lo sguardo.
-Stella è la Principessa di solaria mentre tu non lo sei di Linphea. Cristal è già partita ieri sera e quindi il tuo aiuto sarebbe inutile. Questo è un ordine-replicò spazientita e in modo aggressivo. A quelle parole però Flora si alzò di scatto e corse via dalla presidenza.
-Ehi Flora ma dove corri?-chiese sorpresa Aisha
-Ci siamo perse qualcosa?-infatti proprio mentre la Fata della Natura stava lasciando la stanza aveva incontrato sulla soglia le tre fate mancanti. -
No,vi farete raccontare tutto dagli altri. Ora andate,svelti!-replicò Faragonda
-Ah Bloom non  stai bene?-domandò la preside notando uno strano pallore sul viso della sua allieva. Bloom si era decisa a parlare del suo problema con la sua guida,ma capì che quello era di sicuro il momento meno giusto per farlo. Scosse la testa poco convinta e lasciò la stanza con i suoi amic
-Non credi di aver esagerato?-disse bisbigliando Saladin alla sua collega per non essere udito dagli studenti anche se prima di uscire ricevette un'occhiataccia dal nipote. Quando furono finalmente soli la Preside si accasciò alla sedia.
-Deve capire quale è il suo ruolo anche se non mi sarei mai aspettata un comportamento così da parte sua-disse con una nota di malinconia mentre sentiva dentro di sè un senso di tristezza:questi momenti le facevano capire quanto fossero cambiate le sue ragazze e forse la colpa era anche sua.
-Ora però abbiamo anche noi un compito da fare:convoca qui anche la Griffin... dobbiamo subire avvertire Andros- ****************************************************************************************************************************
Intanto su Solaria le tenebre avanzavano sempre di più e tutto il regno era terrorizzato. Nel palazzo reale tutti faceva del loro meglio per offrire aiuto e sostegno ai primi malati a causa della mancanza di luce.
-Radius-lo chiamò la sua ex moglie avvicinandosi e notando quanto fosse debole
-L hai chiamata?-domandò con un briciolo di speranza cercando di farlo sedere. Lui sorrise debolmente in segno di affermazione e la regina potè fare un sospiro di sollievo
 -Tranquillo sono sicuro che arriveranno presto-
-Ora non pensare a me e vai a difendere l'essenza:sono sicuro che quello di Faragonda non fosse solo un presentimento-commentò indicando la porta,ma la Regina scosse la testa con decisione facedo ondeggiare i suoi capelli biondi
-Non posso lasciarti solo soprattutto ora che il cielo è completamente oscurato-un sorriso amaro comparve sul suo volto
-Lo sappiamo tutti e due che ben presto attacheranno! Su ora vai...-sibillò sempre più stremato. Luna lo guardò un seconod per poi uscire di corsa dalla stanza reale -Stella,figlia mia, ti prego... aiutaci-commentò sfinito mentre oramai ogni sua forza vitale lasciava il suo corpo. *************************************************************************************************************
Flora incominciò a correre per tutti i corridoi di Alfea vuoti a causa dell'orario e per questo tirò un sospiro di sollievo:per fortuna tutti erano a lezione. Tra le lacrime si diresse nell'unico posto che in quel momento la poteva far sentire bene:la sua serra. Appena entrò in quello stanza si accasciò a terra indebolita:sentiva sempre più lontani i suoi poteri e sicuramente non era in grado di trasformarsi. Cercò di asciugarsi come meglio poteva il viso mentre le parole della Preside le risuonavano in mente come una scomoda cantilena
"Stella è la Principessa di Solaria mentre TU non lo sei di Linphea" Più ripensava a quella frase e più capiva quanto fosse vera: aveva proprio ragione Fragonda. Negli ultimi anni , a forza di missioni di salvataggio,aveva creato intorno a sè una specie di fantasia irrealizzabile: doveva ricordarsi che a differenza di Bloom,Aisha,Tecna e Stella lei non aveva nessun diritto sul suo pianeta. Questo suo ritorno alla realtà le fece male e per un secondo si dimenticò di quanto stesse soffrendo il suo pianeta. Strinse la mani al petto come per confortarsi da sola:oramai le risultava impossibile comunicare con le piante. Quel giorno ,doveva ammetterlo,sarebbe stata solo una zavorra per gli altri e quindi avrebbe fatto meglio a pregare per loro piuttosto che mettersi in mezzo
-Miele resisti-fu l'ultimo pensiero che le balenò in testa prima di ritornare in stanza **************************************************************************************************************
-Ragazzi mi raccomando fate attenzione. Non so cosa stia succedendo,ma ho un brutto presentimento-commentò Sky rivolto all'altro gruppo che si stava preparando,come loro dopotutto, per la missione nel grande ingresso di Alfea. Per un secondo soffermò il suo sguardo su quella della sua fidanzata la quale però abbassò la testa come se fosse impaurita:il biondo Principe di Eraklyon aveva già intuito che qualcosa preoccupava la sua Prinicpessa e promise a se stesso di rassicurarla una volta ritornati
"Se ritornere..." Decise di non dare conto a questo piccolo pensiero che come una zecca infastidiva la sua mente ad ogni missione
-Helia dove stai andando?-domandò Brandon sostenendo con difficoltà la sua fidanzata che stava avendo alcuni giramenti di testa
-Io devo parlare con Flora...-provò a ribattere lui,ma fu prontamente fermato dalla Fata di Melody
-Helia hai sentito cosa ha detto Faragonda:dobbiamo partire subito-commentò con aria seria guardandolo negli occhi. Lui rimase colpito da quel gesto e capì che per una volta doveva mettere da parte il suo amore per la mora
-Sono sicuro che questi momenti da sola la aiuterranno a riflettere-lo consolò Timmy dandogli una pacca sulla spalla. Iniziarono tutti a salire sulle proprie navette,ma prima di passare per ultima qualcuno fermò Aisha
-Ti prego fai attenzione a lei:è la cosa più importante per me-disse serio alla sua amica:lei sorrise dolcemente lasciandolo sorpreso da quel gesto
-Tranquillo-rispose infine salutandolo con la mano. E così due navi partirono per i due pianteri magici:Linphea e Solaria. Roxy,che aveva fatto scambiò con Stella,guardò triste fuori dalla finestra del veicolo.
-Ehi tutto bene?-a sentire quelle parole si spaventò un attimo e si girò di scatto
-Ehi tranquilla sono io:faccio così tanta fatica?-le domandò il Principe di Eraklyon che aveva lasciati i camandi al suo migliore amico. Lei,a quelle parole,si sentì un po' più leggera e si lasciò andare a una risata
-No, ero immersa nei miei pensieri-rispose leggermente imbarazzata:nonostante fossero passati oramai 3 anni dal loro primo incontro e nonostante avessero compiuto molte missioni insieme si sentiva sempre un po' in soggezione
-Devi stare tranuqiulla e rilassarti;sappiam tutti quali sono i tuoi poteri e tutti ti consideriamo un degno aiutante e non una sostituta di Flora-commentò lui. A quelle parole La Fata degli Animali rimase sbalordita dalla facilità con cui era riuscito a leggere nei suoi pensieri:arrossì per un secondo.
-Anche tu però nascondi qualcosa- Sky alle parole dell'allieva di Alfea annuì.
-Se vuoi puoi parlarmene,dopotutto siamo amici,no?-disse sincermamente sfoggiando il suo sorriso migliore. Rimase un attimo sorpresa dalla facilità con cui aveva pronunciato quelle parole,ma lui non le lasciò il tempo di pensare al suo gesto
-Si,hai ragione. Il fatto è che ho sentito molto distante oggi Bloom come se volesse evitarmi. Tu per caso sai il motivo?-Roxy a quella domanda si fermò di scatto:cos'era quello strano sentimento che si stava impossessando del suo cuore. Faceva male e soprattutto le faceva pensare brutte cose sulla sua grande amica. Scosse la testa come per liberarsi di quello strano stato
-Beh grazie per questa bella chiaccherata;io torno ai comandi-concluse lui sforzandosi di sorridere e interpretando male il suo gesto. Roxy lo guardò allontanarsi e una piccola lacrima scivolò lungo la sua guancia.
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Intanto sullo stesso veicolo,poche stanze dopo,Musa si stava rilassando con le cuffie alle orecchie e la musica al massimo:le mancavano un po' i vecchi pomeriggi durante i primi anni ad Alfea durante i quali trascorreva il tempo da sola e con la sua musica. Ogni volta che ripensava ai tempi passati si chiedeva come aveva fatto il tempo a sfuggirle così in fretta dalle mani;un velo di tristezza occupò i suoi occhi,ma fu subito spazzato via nel pensare a tutte le belle esperienze trascorse con le sue amiche. Mentre si lasciava andare ai suoi pensieri vide Helia entrare nella stanza davanti a quella delle ragazze con una espressione triste in viso:doveva ammettere che negli ultimi mesi il suo rapporto con lo Specialista era migliorato grazie alla partenza di Riven. Oltre alle sue amiche anche lui aveva provato a farla sentire meglio e per questo si sentiva in debito con lui:ci pensò un attimo e decise che era giunto il momento giusto per sdebitarsi. Posò sul suo letto le cuffie e fece un respiro molto grande. Quando si ritrovò davanti alla stanza dei ragazzi bussò una decina di volte,ma non ricevendo risposta non indugiò ad entrare:ed eccolo lì il nipote di Saladin sdraiato su un fianco a guardare con malinconia una piccola piantina,molto probabilemente era un dono della sua amica.
-Allora che ti dice di bello?-domandò divertita notando la sorpresa del ragazzo nel vederla
-Musa?!-esclamò lui alzandosi e sbattendo la testa contro il letto che si trovava sopra al suo. La ragazza provò per un secondo a reprimere la risata,ma poi la sua bocca si disegnò in un sorriso e una risata fragorosa ruppe il silenzio
-Ehi non è divertente prendersi gioco delle sventure altrui...-commentò lui e lei subito capì che forse aveva fatto un enorme errore.
-Scusa-replicò gentilmente e sedendosi accanto a lui.
-Volevo solo vedere come stavi-continuò guardandolo negli occhi:subito però vide il viso di Riven sovrapporsi al suo e quindi decise di abbassare lo sguardo immediatamente.
-Beh mi sembra che io non sia l'unico qui a non stare un granchè-rispose tornando serio. Lei annuì debolmente.
-Posso fare qualcosa per farti stare megli?-chiese lasciandolo spiazzato per questo suo gesto così spontaneo che per un secondo le ricordò Flora,la sua Flora.
-Credi che abbia abbastanza pazienza per ascoltare un'altra persona distrutta?-continuò questa volta indicando la piantina:il ragazzo finalmente si lasciò andare ad una risata sincera e per un attimo la ragazza si sentì il cuore leggermente più leggero.Si allungò per prenderla dalle sue mani,ma quando le toccò rimase pietrificata dalla scossa che ricevette lungo tutta la colonna vertebrale.
-Ehi questo è il mio psicologo personale!-replicò lui divertito allontando la piantina:Musa lo guardò,sembrava non essersi accorto di nulla.
-Grazie-disse lui subito dopo
-Mi hai fatto sorridere e per questo ti sono grato-Musa sorrise a sua volta
-Ti ero debitrice,ma ora visto che non ho più favori da farti scomparirò-disse ridendo e alzandosi arricciando il naso:lui la guardò intensamente e poi la prese per una mano tirandola dolcemente verso di sè
-Grazie amica-sospirò abbracciandola. Musa rimase pietrificata da quel gesto:un calore confortante si porpagò per tutto il suo corpo. Si sentiva finalmente bene ,felice e in pace con se stessa,ma improvvisamente sentì su di lui l'odore dolce e fresco della sua amica
-Ora devo andare-replicò staccandosi da lui e allontanandosi senza dargli neanche il tempo di ribattere.



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Capitolo 3
*** Solaria ***


-Ma dove mi trovo?-la voce agitata della ragazza Della Fiamma Del Drago risuonò nell'aria. Sentiva la testa girare e trovò estremamanete difficile rialzarsi :provò a guardarsi intorno,ma notò di trovarsi in una landa desolata e arida. Il terreno,secco,era pieno di crepe e la fata decise di incamminarsi nonostante le difficoltà:l'aridità però sembrava estenedersi fino all'orizzonte e infatti, nonostante stesse camminando da molto tempo, non vide nessun'altro essere vivente.
Si sentiva sola,persa e profondamente abbattuta;si ricordava di essere diretta con i suoi amici verso Solaria,ma poi nella sua mente rimaneva solo il buio. Possibile che l'avessero abbandonata? Cercò di scacciare questo pensiero e si rimise di nuovo in moto,ma ad un tratto si dovette fermare poichè davanti a lei si estendeva un enorme cratere  per chilometri:la sua mente non riusciva a capacitarsi su quale pianeta potesse trovarsi,ma ad un tratto notò qualcosa che attirò la sua attenzione e che avrebbe messo pace tra i suoi dubbi. Una piccola figura si trovava a terra,nel cratere,e sembrava priva di vita:Bloom si guardò intorno alla ricerca di qualsiasi tratto per poter scendere,ma notò che non vi erano e quindi prese una decisione.Vide una sporgenza e subito capì che se voleva scendere avrebbe dovuto scalare la parete al contrario. Per sua sfortuna -come se già non ne avesse avuta abbastanza-la roccia era molto franabile e più volte rischiò di perdere l'equilibrio. Appena i suoi pieni toccarono terra emise un sospiro di sollievo,ma la sua felicità durò poco visto che iniziò a correre verso quel piccolo essere. Durante il tragitto notò qualcosa di strano in quel enorme cratere:strane pietre colorante erano sparse a terra,ma molte di esse non avevano la classica forma tondeggiante visto che erano per lo più allungate. Cercò di scacciare questo pensiero e finalmente si accasciò affianco a quella creatura che non era più lunga del suo avambraccio:date le piccole dimensioni non poteva essere che un bambino molto piccolo,ma constatò che al posto delle gambe aveva una piccola coda. Un tremendo dubbio si concretizzò una volta che la girò per osservare il suo volto
-Lemmy-mormorò impaurita notando che si trattava della Selkie del portale dell'oceano di Andros. Al pronunciare del suo nome, la piccola aprì leggermente gli occhi
-Ma dove siamo e soprattutto cosa è successo?-continuò accarezzanodola dolcemente
-Bloom-sospirò lei oramai stremata
-Siamo su Andros... L'essenza...-ma non riuscì a concludere gli  che ogni forza abbandonò il suo piccolo corpicino. Una lacrima rigò il viso della fanciulla ma appena si rese conto delle parole della piccola Selkie impallidì
-Questa è Andros?-si domandò ad alta voce notando la desolazione.
Quando riaprì immediatamente gli occhi Bloom notò che landa era completamente sparita.Impaurita si alzò seduta e constatò il luogo in cui si trovava. Sospirò notando che era nella stanza delle ragazze sulla nave diretta verso Solaria:si toccò il petto constatando che il suo battito era aumentato,il suo cuore batteva freneticamente. Non riusiciva neanche a sbattere le palpebre per la paura di ritornare di nuovo in quel luogo orribile
"Possibile che si trattasse solo di un sogno?" domandò a se stessa.
"Prima Solaria e adesso Andros... Cosa sta succedendo?"si chiese,ma non ebbe il tempo di darsi una risposta da sola che sentì la nave sbandare e lei fu catapultata addosso a una delle pareti.


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-Dove mi trovo?-una voce gelida e priva di emozioni risuonò in quel luogo strano:era come un stanza delimitata da 4 pareti,,bianche,ma ogni volta che la ragazza provava ad avvicinarsi esse si allontanavano donandole un senso di sconforto:si accasciò a terra,era molto indebolita.
-Icy-a sentire pronunciare il suo nome la strega si alzò in piedi. Si guardò intorno,ma vide solo bianco,solo uno stupido colore!
-Fatemi uscire-digrignò cercando di trasformarsi,ma essendo così debole ogni tentativo fu vano.
-Icy-di nuovo il suo nome. Non riusciva a capire e questo la innervosiva ancora di più
-Icy-ancora,ancora e ancora:una stupida cantilena formata solo dal suo nome le martellava la testa e  non potè fare altro:si accasciò cercando di comprire la testa con le mani,ma ad un certo punto si bloccò
-Icy-questa volta la voce era diversa,era una voce familiare,ma allo stesso tempo le faceva provare un grandissimo odio:barcollando si alzò e lì la vide
-Bloom...-sospirò guardandola con odio.Davanti a lei infatti vi era la sua peggior nemica che sorridendo la guardava divertita.
-Icy-continuò lei iniziando a svolazzare allegra per tutta la stanza:La strega Del Ghiaccio sapeva di essere indebolita,ma ad un certo punto qualcosa dentro di lei convertì il suo odio. Si sentì stranamente più forte come se avesse riconquistato le sue energie;ma come era possibile? Come aveva fatto a trasformare questa sua emozione in una eneregia così potente? In quel momento però non riuscì a darsi una risposta visto che il suo obiettivo era proprio davanti a lei
-Ti distruggero Fatina-sogghignò e scagliò una sfera di ghiaccio contro la piccola ragazza.Icy rimase estasiata da questo suo incantesimo;era forte e non riusciva a credere che provenisse da lei. Oramai in cuor suo sapeva che la piccola Principessa era spacciata,ma quando alzò la testa il suo ghigno di soffisfazione si tramutò in sorpresa e ribrezzo. La fata infatti era riuscita a fermare il suo incantesimo e lo guardava estasiata tra le sue mani;la strega la osservò sorpresa
-Sono contenta,sono davvero contenta-replicò la sua nemica. Icy sembrava non capire:perchè non la stava attaccando?
-L'avevo detto io ai miei fratelli che saresti stata un ottimo aiuto-continuò quella e lì Icy capì:non si trattava di Bloom!
-Chi sei?-domandò lei mettendosi sulla difensiva
-Io ti ho liberato...Non ricordi?-continuò quella strana entità:Icy sentì sudare freddo.Se l'aveva liberata da dove era allora si trattava di una persona con enormi poteri magici
-E cosa vorresti da me?-continuò lei
-Voglio che tu distrugga qualcuno per me e poi insieme conquisteremo il mondo-e una risata agghiacciante risuonò per tutta la sala.


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Tutti stavano a guardare fuori dalla finestra dalla astronave a bocca aperta:lo spettacolo davanti ai loro occhi era peggio del loro peggiore incubo. Nessuno osava dire niente e persino Brandon non riusciva a osservare quello spettacolo così orrendo
-è...è orribile-sibillò Roxy venendo stretta dalla sua amica la quale non riusciva neanche ad aprire bocca
-Cosa può esser successo?-continuò Sky mentre non riusciva a staccare gli occhi da quel paesaggio di desolazione e sofferenza:Il bel mondo di Linphea,conosciuto in tutto il mondo per la sua bellezza,era stata completamente devastato. Dove prima vi erano lunghi paesaggi pieni di prati,piante e fiori ora vi era una lunga desolazione piena di cenere. Musa sentiva una tremenda tristezza dentro di sè ed alzò lo sguardo per osservare lo Specialista:Helia era come incantato a guardare il suo pianeta.
-Ragazzi siamo arrivati-tagliò corto Brandon indicando il grande castello ricoperto di piante arrampicanti. Quando atterrarono tutti ebbero quasi paura di uscire
-Forza ragazzi cosa state aspettando?-concluse Sky che per ora sembrava il più lucido dei 5. Appena misero un piede fuori dalla nave tutti rimasero estasiati:sembrava di essere in una grandissima serra piena di ogni tipo di Fiore,pianta o erba provenienti da ogni singolo pianeta. Helia riacquistò ben presto il suo sorriso ritrovandosi in quel luogo così pieno di ricordi:niente sembrava invariato e per un secondo si rivide da piccolo mentre giocava con la sua migliore amica.
-Ragazzi-una voce dolce,ma allo stesso tempo debole fece voltare tutti i ragazzi verso il lungo corridoio delimitato dalle piante che gli avrebbe portati direttamente all'entrata del castello: Appena videro che si trattava della Principessa di Linphea,Helia fu il primo a correrle incontro.
-Krystal!-gridò con una nota di preoccupazione notando lo stato malato e sciupato della ragazza:i suoi capelli,una volta rosa e lucenti,si erano appesantiti e ingrigiti mentre il suo viso mostrava ampie occhiaie che delimitavano i suoi occhi,stanchi e tristi.
-Helia-provò lei a ribattere e ricambiando l'abbraccio dell'amico. Musa rimase a guardare i due amici e subito un pensiero le si balenò in testa
"Qualcuna non sarebbe molto contenta di vedere il suo comportamento"disse dentro se stessa,ma improvvisamente un dubbio l'assalì? Era sicura che quella "Qualcuna" fosse Flora?
-Sono molto felice di vedervi-a interrompere i suoi pensieri ci pensò Krystal
-Abbiamo visto l'orribile spettacolo dalla navetta in volo,ma cosa è successo?-le domandò Brandon aiutando il suo amico a sostenere la Principessa.
-Venite seguitemi dentro al castello:lì avremmo tutto il tempo per parlare-rispose lei cercando di abbozzare un sorriso
-Sei sicura di farcela?-le domandò preoccupato Helia notando le sue poche forze
-Linphea ha perso gran parte dei suoi alberi e questo mi ha indebolito,ma lo stesso vale per ogni abitante di Linphea:non riesco neanche più a trasformarmi. Ma dove si trova Flora?-domandò curiosa non notando la sua rivale.
-Non è qui-replicò scocciata Musa notando che la Principessa continuava a fare la gatta morta con il suo amico:dentro di sè intanto stava riprovando lo stesso sentimento che l'aveva afflitta quando ,anni prima,aveva visto Darcy con Riven.
-E forse è meglio così-continuò impassibile osservando ,senza far trasparire le emozioni, la ragazza negli occhi.
Lei la guardò per alcuni secondi,ma poi riprese a camminare aiutata dagli Specialisti.
-Allora Krystal ci vuoi dire cosa è accaduto?-a parlare questa volta fu Roxy notando che finalemente tutti i suoi amici si erano accomodati e seduti nella sala allestita apposta per loro. Krystal guardò  con serietà le due fate sorseggiando la sua tisana
"Deve essere senza dubbio un'usanza di Linphea" si ricordò Musa ripensando a quando,nei primi anni, Flora la cotringeva a bere ogni mattina una tisana depurativa.
-Ieri sera purtroppo 3 prigionieri sono scappati da Rineo-i ragazzi si guardarono interrogativi
-Rineo è la prigione più sicura su tutta Linphea-ci tenne a precisare lo Specialista:tutti però non capivano ancora cosa centrasse questo con l'incendio
-SI trattavano dei criminali più pericolosi che si trovavano da anni qui:i loro nomi sono Vayu,il dio del vento(NOTA:divinità islamica da qui ho ripreso il nome),Chantico,dea del Fuoco(NOTA:divinità Atzeca) e  Aipaloovik,dio dell'acqua(NOTA:divinità inuit)-
I ragazzi si guardarono senza capire
-Dei?-domandò quasi sarcastico Brandon,ma fu subito congelato dallo sguardo della Principessa di Linphea
-Si,  sono delle vere e proprie divinità con poteri enormi;furono risvegliati all'incirca 200 anni fa durante degli scavi. Erano rimasti intrappolati durante una potente eruzione che avvenne più di 25000 anni fa-
-Sono stati loro  a cusare tutto questo?-domandò preoccupato il nipote di Saldin
-Molto probabilmente sì-
-Ma come mai sono così pericolosi:insomma quale sarebbe il lor piano?-domandò curiosa Musa,ma la ragazza sembrò non calcolare la sua domanda
-Purtroppo vogliono privare i pianeti della loro essenza vitale-
-Essenza?-esclamarono tutti in coro
-Sì essenza dei 7 pianeti più antichi;ho provato a cercare qualcosa nella biblioteca di Linphea o a chiedere ai mie genitori,ma nessuno sa quali sono-rispose affranta la Pincipessa
-Ma cosa se ne fanno delle essenze dei pianeti?-
-Immagina Roxy la vita di tutti gli esseri e del pianeta se  stessero in mano a 3 pazzi e moltiplicalo per 7:avrebbero un potere indistruttibile. Ipotizzo che il loro scopo sia quello di vendicarsi e di portare a termine il loro piano che venne interrotto  dalla Compagnia della luce...-disse con un certo rammarcio la principessa,ma nessuno di loro diede importanza alle parole della ragazza perchè tutti si soffermarono sulla Compagnia della Luce
-Hai detto Compagnia della Luce?-cercò di capire meglio la Fata di Melody,ma ricevette per tutta risposta un'occhiataccia da parte della Principessa
-Quella che formò mio nonno con Faragonda,la Griffin,i genitori di Bloom e Hagen?-domandò leggermente sorpreso e notando la sua amica in leggera difficoltà. Krystal fece segnò affermativo con il capo mentre giocava nervosamente con i suoi capelli
-Quindi Faragonda sapeva cosa stava succedendo?-intervenne all'imporovviso Brandon.
-Ecco ragazzi io non ve lo volevo dire fino a quando non sarei stata sicura,ma ho notato un comportamento strano nella Preside quando ci ha chiamati nel suo ufficio e lo stesso vale per tuo nonno-concluse Musa sorridendo allo Specialista:si soffermò un attimo al gesto appena compiuto. Insomma non era sicuramente qualcosa che avrebbe mai fatto lei cioè Musa:notò però lo sguardo pieno d'odio dell'altra ragazza e un sentimento di rivalsa si impossessò di lei.
-Musa ha ragione! Dobbiamo chiedere spiegazione alla Preside,magari lei sa quali sono i pianeti da cui vogliono prendere l'essenza!-commentò il fidanzato di Flora facendo un occhiolino all'amica per dirle che aveva avuto una buona idea:improvvisamente la fata della musica di sentì avvampare.
-Ma questo incendio vuol dire che sono riusciti a prendere l'essenza di Linphea?-chiese spiegazione il principe di Eraklyon osservando lo sguardo turbato del suo migliore amico che guardava verso le ragazze:improvvisamente si domandò chi stesse guardando.
-No,è molto indebolito,ma per fortuna non hanno provato a rubarlo-Tutti tirarono un sospiro di sollievo a quella notizia
-Purtroppo ragazzi ho paura che lo stesso non valga per Solaria-commentò questa volta Roxy abbassando lo sguardo quasi mortificata notando con quanta curiosità la stava guardando Sky.
-Roxy ha pienamente ragione!Dobbiamo andare ad aiutare i nostri amici e poi penseremo a parlare con Faragonda-concluse Helia e tutti si ritrovarono pienamente d'accordo.
-Bisogna andarere!-e dette queste parole tutti seguirono Brandon verso la navette
-Helia aspetta-la morbida mano di Krystal bloccò il braccio dell'amico costringendolo a girarsi
-Non vuoi restare qui...con me?-domandò leggeremente imbarazzata la ragazza mentre le sue gote si facevano sempre più rosee;il suo migliore amico mise una mano sulla sua
-Mi dispiace,ma i miei amici hanno bisogno di aiuto e lo stesso vale per Flora-commentò notando la delusione negli occhi azzurri della Principessa di Linphea
-Ma anche io ho bisongo di te! Sono sicura che le amiche di Flora riusciranno a consolarla ... Ti prego non andare... io sono sola-disse tristemente mentre sentiva che la rabbia scorreva per tutto il suo corpo
-Mi dispiace Krystal,ma la mia ragazza ora ha bisogno di me-concluse flebilmente il ragazzo sentendosi profondamente in colpa. Krystal non riusciva a capire come 20 anni di amicizia potevano essere sostituiti da pochi anni di amore,ma i suoi pensieri furono interrotti da una presenza poco amica
-Helia andiamo forza! Brandon è molto preoccupato per Stella-tagliò corto Musa inventandosi la prima scusa in mente:in realtà non si era allontanata con gli altri e aveva ascoltato tutto il discorso nascosta fuori dalla stanza. Era molto contenta che Helia avesse detto di no a Krystal ,ma sapeva benissimo che l'aveva fatto per Flora e non per lei
"Meglio così ,quella smorfiosa deve smetterla di fare la gatta morta;Helia non è il ragazzo giusto per lei"e mentre questo pensiero la rendeva più gioiosa provò a non sentire un altro in cui si chiedeva se fosse invece il ragazzo giusto per lei
-Ti prometto che ritornerò il prima possibile-concluse il giovane lanciando un'ultima occhiata triste verso l'amica e uscendo per primo;Musa stava per fare lo stesso quando si sentì prendere per un braccio
-Se venti anni di amicizia non bastano per valere più di Flora nel suo cuore allora tu non hai nessuna possibilità-disse digrignando i denti e guardandola fissa negli occhi. Musa si liberò facilmente dalla stretta della Pincipessa e senza darle alcuna risposta si allontanò dalla stanza reale


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-Come mai è già notte?-domandò Bloom entrando nella sala comandi e massaggiandosi la testa per la botta
-Non è notte Bloom;stiamo sorvolando Solaria-le rispose in tono deciso Tecna. Bloom rimase scioccata da quella affermazione:come poteva un pianeta così pieno di luce e solarità ritrovarsi in quella situazione? Stavano per atterrare quando Tecna osservò con preoccupazione i nuvoloni neri che coprivano interamente il cielo di Solaria
-Qui c'è qualcosa che non va:le nuvole non mi sembrano un fenomeno naturale,ma direi più artificiale-commentò rivolta al suo ragazzo;doveva ammettere che aveva paura,ma di sicuro non doveva mostrarla in quel momento. Si girò e vide Stella che era seduta a terra e che respirava a fatica
-Oddio Stella stai bene?-domandò molto preoccupata e avvicinandosi a lei. Stelle  provò ad abbozzare un leggero sorriso,ma subito subì una fitta di dolore al capo
-Sapevo che non saresti dovuta venire! Ma sei troppo testarda tu-commentò leggermente adirata:odiava vedere le sue amiche soffrire e in quei casi si sentiva sempre impotente.
-Tranquilla sto bene-cercò di nacondere il dolore mentre si alzava a fatica.
-Ora andiamo-tagliò corto mentre Nex l'aiutava a sostenersi. Quando scesero dalla navetta che era atterrata proprio davanti al bellissimo castello di Solaria tutti rimasero a bocca aperta nel constatare quanto fossero messe male le cose
-Gurdate è tutto così senza vita-esclamò triste Aisha notando la desolazione del paessaggio:tutto appariva così spento e grigio e persino il palazzo aveva assunto una connotazione più tetra.
-Gli alberi stanno soffrendo e si nota-continuò avvicinandosi a un pino che non era messo in buone condizioni. Camminarono per una manciata di metri e finalemente entrarono a palazzo
-C'è nessuno?-domandò leggermente preoccupato Nex che non era ancora abituato a stare in luoghi così sfarzosi,ma subito sentì che qualcosa non andava:ai lati del lungo corridoio di ingresso si trovavano distese e pallide molte guardie. Corsero immediatamente verso di lei e constatarono che facevano fatica a respirare
-Questo deve essere l'effetto della mancanza di luce-commentò seriamente il leader delle Winx accendendo una piccola fiamma per fare un poì di luce all'interno di quell'enorme edificio
-Stella è messa praticamente nelle stesse condizioni-si intromise Timmy indicando la sua amica che oramai era stata presa in braccio dal fidanzato di Aisha a causa delle sue poche forze.
-I miei genitori...-sospirò debolmente indicando le scale.
-Stella ha ragione:prima andiamo a cercare i sovrani e successivamente orteremo su Magix Stella. Sicuramente con il sole di lì si sentirà molto meglio-tagliò corto la Fata della Fiamma del Drago e tutti iniziarono a percorrere le scale
-Tecna cosa succede?-domandò leggermente stranito Timmy vedendo che la sua fidanzata guardava impassibile un punto nella stanza
-Sto cercando di mettermi nei panni di Stella che deve guardare tutta questa sofferenza provata dal suo popolo-disse lei senza distogliere il suo sguardo
-Scommetto che quello che ho appena detto non è perfettamente logico-commentò mentre un sorriso si faceva spazio sul suo viso tirato:ad un certo punto sentì però una mano calda cercare la sua e senza esitare la strinse forte
-A volte ti preferisco così illogica-commentò dolcemente il suo ragazzo baciandola a fior di labbra
-Andiamo!-continuò senza lasciare il tempo a Tecna per pensare a quello appena accaduto:la ragazza per tutta risposta si lasciò guidare dal suo ragazzo convinta dentro di sè che l'avrebbe seguito fino in capo al mondo
-Finalmente piccioncini;se non l'aveste notato prima qui non siamo messi benissimo-li sgridò in tono ironico Nex quando finalmente i due gli raggiunsero davanti alla porta della sala del trono
-Speriamo di non trovare brutte sorprese-commentò più rivolta verso se stessa Aisha spalancando le porte:quando entrarono notarono subito a terra una moltitudine di persone che quasi morte non riuscivano a muovere nessun muscolo;la loro attenzione però fu atterata da un signore che con la corono in testa era disteso a faccia in giù
-Papà...-esclamò tra le lacrime Stella provando a correre verso di lui,ma dopo pochi passi si accasciò a terra
-Stai tranquilla principessina ti aiuto io-si offrì gentilmente Nex  e lei rimase quasi stupita da quel suo gesto così diverso dal suo solito
-è ancora vivo?-domandò con le lacirme che le scorrevano giù dalle guancie mentre Aisha si era avvicinata a lui. Toccò con attenzione il suo collo per verificare il suo battito cardiaco. Nessuno riusciva a fiatare e nessuno sapeva cosa dire all'amica per farla stare meglio.
-Sì,ma è molto debole,scusa Stella-balbettò osservando la sua grande amica mentre si accasciava urlando e piangendo sul corpo di suo padre. Improvvisamente sentirono un grido provenire dalla stanza reale
-è la voce di una donna! Forza andiamo!-commentò agitata Tecna senza riusciare a staccare lo sguardo dalla sua amica che continuava inutilmenete a chiamare suo padre
-Bloom forza!-urlò Aisha notando che la rossa si era fermata all'entrata quasi pietrificata;dentro alla mente della ragazza infatti continuavano a passarle davanti le immagini del suo sogno. Era così simile e lei sentiva la paura crescere in sè
-Non farti pregare!-uscì da questo suo incubo quando sentì la mano di aisha trascinarla dietro di sè
-Nex cerca di tenere calma Stella-sussurò allontanandosi da quella stanza seguendo Timmy e Tecna che intanto consultavano la mappa sul suo altare
-Dovrebbe essere questa!-urlò Timmy mentre Aisha faceva a tutti il segno di scansarti:con un calcio riuscì a far cadere la porta chiusa a chiava. Lo spettacolo che però si presentò davnti fece rimanere tutti di sasso. Nella stanza reale infatti una figura incappuciata aveva appena scaravantato a terra la regina di solaria e teneva in mano un piccolo cuore giallo ridendo in modo malefico:le Winx non riuscivano a capire come mai avessero così tanta paura nel vedere quella figura
-Chi sei?-ringhiò Tecna rivolta verso la strana entità:quella sembrò finalmente accorgersi della ragazza e un ghigno comparve sul suo volto. Intanto Aisha era corsa verso la Regina che era a terra svenuta,o almeno così sperava
-Finalmente siete arrivate... vi stavo aspettando-commentò l'essere
-Regina Luna mi sente?-chiese disperata Aisha provando a sveliare la donna che teneva tra le sue braccia:quella sembrò un attimo aprire gli occho
-Aisha... sono felice di vederti. Ha preso l'essenza di solaria... aiutateci-mormorò prima di svenire nuovamente sfinita.
Tutti si guardarono perplessi:cosa poteva essere l'essenza di Solaria? L'essenza di un mondo?
-Non so cosa tu abbia rubato,ma devi ridarcelo immediatamente!-tagliò corto Bloom mentre sentiva che la sua Fiamma stava aumentando sempre di più di potere. La strana figura si lasciò andare a un sorriso malefico:tutti videro perfettamente i denti aguzzi e le labbra scarlatte e ebbero improvvisamente paura. Non era sicuramente umana nonostante le sue fattezze:Tecna rabbrividì,ma Timmy di nuovo le strinse forte la mano.
-Tynix-mormorarono tutte e tre le ragazze insieme trasformandosi
-Ora ti daremo una bella lezione-commentò sarcastica la riccia
-Onda di Andros-esclamò mentre una raffica di luce si scagliava contor l'esssere;rimase soddisfatta quando notò che il colpo era andato a segno anceh se non riusciva più a vederlo causa la grande nube che si era formata attorno a lui. Quando però finalmente iniziò a diradarsi il suo sorriso sparì improvvisamente
-Davvero pensavi che mi avresti potuto sconfiggere così facilemente?-ghignò lui mentre aveva concentrato il suo attacco dentro a una palla
-ma come è possibile?-si domandò la principessa di Andros
-Ora ti faccio vedere io come è un vero attacco-e detto questo,senza lasciare tempo  alla nemica di ribattere,rimandò indietro l'attacco
-Aisha-esclamò atterrita Bloom notando l'amica che veniva spazzata contro una colonna che si sfracellò ricoprendola
-Questo non dovevi farlo!-continuò mentre i suoi poteri aumentavano sempre di più
"Finalmente vedrò la fiamma del Drago in azione" pensò il loro nemico senza far scomparire il suo sorriso beffardo.
-Saetta di Domino-una potente scarica di fiammelle fu scaraventata verso l'avversario il puale,per un solo secondo,cambiò il suo sorriso
-Tutto qui?-le domandò deviando l'attacco verso la finestra che andò in frantumi
-Ma...Ma c-come è possibile?-disse senza parole Blooom dinanzi a così tanta potenza. Strinse però di nuovo i pugni
"NOn voglio e non posso far realizzare il mio incubo"pensò ripreparandosi a riattaccare.
-Ora ti sistemo io:Fuoco dell'unicorno-Tutti si coprirono gli occhi di fornte a una luce fortissima. Bloom dal canto suo si accasciò a terra molto debole. Purtroppo quando gli occhi riuscirono di novo a mettere a fuoco la situazione ebbero una cattiva sorpresa
-Sono stanco di giocare-pronunciò serio e con un tono maligno il ladro che non riportava nessun danno dall'attacco
-Ora lascia fare a me- e con un semplice mvimento di mano Bloom si vide arrivare addosso una forte sscarica di vento che la sollevò e che la fece girare su se stessa a una forte velocità come se fosse un turbine mentre la Fata gridava dal dolore
-Bloom resisti ci pensiamo noi!Lasicala stare mostro-Timmy si parò davanti alla finestra rotta per cercare di togliere ogni via di fuga al loro nemico
-Toglieti bamboccio-replicò lui saccentemente
-Altrimenti?-continuò Timmy che anche se in cuor suo stava morendo di paura non aveva nessuna intezione di deludere Tecna.
-Non mi hai lasviato altra scelta-e una forte scarica d'aria colpì il petto del ragazzo il quale,perdendo l'equilibrio,cadde fuori dalla vetrata.
-Timmy!-gridò Tecna notando il suo fidanzato mentre cadeva da una altezza molto alta
-Scegli piccola fatina: o il tuo fidanzato o l'essenza di Solaria-ghignò la strana figura. Tecna sentì improvvisamente il cuore accelerare dinanzia  quella scelta così importante:diede una ultima occhiata alla figura incappucciata prima di buttarsi anche lei giù dalla vetrata
-Te la farò pagare-sibillò prima di volare a una grande velocità verso il ragazzo.
Il strano mostro si guardò intorno e poi rise malvagiamente alla vista del cuore:si inginocchiò  e chiuse gli occhi respirando ad intervalli regolari
-Sorella,Fratello sono riuscito a prendere la prima essenza-disse telepaticamente
-Bravo,ora puoi tornare. ottimo lavoro Vayu-commentò una voce femminile dentro la sua mente
-Purtroppo ho avuto dei piccoli problemi,ma come sospettavamo la Fiamma del Drago non è ancora abbastanza potente-concluse dando un'ultima occhiata a Bloom prima di scoparire.



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Capitolo 4
*** Il bacio ***


Quando il gruppo diretto a Linphea entrò dentro all'atmosfera di Solaria ebbero le stesse reazioni del gruppo precedente di fronte a quella landa desolata e senza vita
-Speriamo di non essere arrivati troppo tardi-sbuffò Sky mentre pilotava il veicolo:i suoi pensieri naturalmente erano tutti rivolti alla sua ragazza e pregava che si trovasse in buone condizioni. Musa intanto,appoggiata a uno dei quattro muri,cercava di non focalizzare il suo sguardo su uno dei 3 Specialisti
"Forse è solo la mancanza di Riven"
Mormorò tra sè e sè e forse è proprio quello che desiderava. Otto anni di grande amicizia con la Fata della Natura e stava per mettere tutto a repentaglio solo per una infatuazione passeggerà.
-Siamo arrivati-concluse serio Brandon facendo atterrare la Navicella.Quando scesero riconobbero subito quella dei loro amici che si trovava poco distante da loro
-Io e Musa proviamo a guardare al castello reale mentre voi date un'occhiata alla navetta-Sky rimase interdetto da questo gesto:dopotutto era lui il capo degli specialisti ma sapeva benissimo quale potesse essere il suo stato d'animo al momento.
Entrati dentro la dimora reale si resero subito conto di quanto fosse realmente grave la situazione
-S-sono tutti m-morti?-Musa si portò la mani sul viso
-No,sono solo indeboliti a causa della mancanza di luce,ma non gli resta molto tempo-constatò il ragazo avvicinandosi;e così ripresero a camminare,in silenzio.
-Musa-ad un tratto lui si fece estremamente serio
-Tu vuoi bene alle tue amiche?-chiese,ma la ragazza non capiva come mai le avesse fatto una domanda così ovvia
-Sono tutto per me-rispose con il cuore e questo lui lo sapeva
-Allora non fare del male a Flora,non se lo merita-tagliò corto aumentando il passo. Musa si fermò come pietrificata:in quale razza di mostro si stava trasformando?
-Musa vieni!-le parole preoccupate dello specialista la fecero accorrere nella sala del Trono:lì vi erano molti uomini a terra compreso il re,ma dei loro amici neanche l'ombra.
-Brandon,Musa-la voce allarmata di Helia fece voltare gli occhi ai due ragazzi verso la direzione da cui erano venuti.
-Li abbiamo trovati,ma sono in gravi condizioni-sentenziò sotto lo sguardo attonito di tutti. All'improvviso tutto il castello iniziò a muoversi
-Un terremoto-cercò di avvertire i suoi amici Musa,ma durante la scossa fu scaraventata addosso a una parete svenendo
-Brandon muoviamoci a uscire di qui!-cercò di avvertire il suo amico lo specialista caricandosi sulle spalle la ragazza svenuta:Brandon rimase un attimo a fissarli,ma subito corse fuori anche lui.
-H-helia-mormorò frastornata Musa.Improvvisamente un sorriso si dipinse sul suo volto
-Tranquilla ti porto fuori di qui-continuò lui calmo abbozzando un sorriso. Quando furono sulla navetta anche Brandon potè constatare lo stato fisico di tutti i suoi compagni:per fortuna Nex era riuscito a portarli tutti in salvo.
-Come stanno?-chiese preoccupatoil ragazzo avvicinandosi alla sua fidanzata che inerme dormiva su un brandina:a volte,a distanza di pochi minuti,aveva degli spasmi. Gli piase il cuore vederla in  quello stato,ma capì che non era di sicuro quella messa peggio.Aisha,anche lei svenuta,aveva profondi tagli e lividi su tutto il corpo:Nex era riuscito a tirarla fuori dalle macerie,ma sentiva i suoi battiti molto deboli.
-Bloom...-sussurò teneramente il principe di Eraklyon. Roxy con delicatezza posò la sua mano sulla spalla dello Specialista
-Tranquillo, le sue condizioni non sono gravi,ma ha solo bisogno di riposare-provò a consolarlo guardandolo dritto nei suoi occhi azzurri:per un secondo si sentì in pace con se stessa.
-Finalmente è finita la scossa!-disse esausto Nex accasciandosi su una delle poltrone di comando e osservando Timmy e Tecna che stavano riposando abbracciati,ma per fortuna senza danni.
-Come facciamo ora? Non possiamo lasciare gli abitanti di Solaria in questo stato senza contare che abbiamo poco carburante e quindi non possiamo accogliere tutti gli abitanti-commentò tristemente il nipote di Saladin adagiando la Fata della Musica su una delle brandine
-Mi dispiace ragazzi,ma io sono troppo debole e quindi non riuscirei a fare molto con i miei poteri-Roxy abbassò la testa imbarazzata:sapeva benissimo che se ci fosse stata Flora al posto suo tutto questo non sarebbe successo.
-Tranquilla sappiamo che faresti di tutto per salvarci-la consolò il Principe guardandola e poi sorridendo:Roxy rimase incantata dal suo sorriso.
-Non c'è neanche segnale e quindi ogni tentaivo di comunicazione sarebbe van...-ma lo scudiero fu interrotto da una forte scossa:tutti si aggrapparono a qualcosa sperando che finisse presto. E così fu
-Sembra che il pianeta stia morendo-
-Ed è proprio così-quelle parole,pronunciate da una voce così familiare,fecero girare tutti i ragazzi verso l'entrata:e lì videro una ragazza che per loro sembrò un miraggio.
-Flora sei tu?-esclamò felicissimo Helia correndo ad abbracciarla.
-Ma come sei arrivata qui?-chiesero tutti notando anche che il suo affaticamento era nettamente esaurito.
-Non c'è tempo per le spiegazioni;gli alberi mi hanno detto che tutto il pianeta sta morendo,qualcuno,una figura molto oscura,ha rubato l'essenza del pianeta-
-Oh no!-gridarono in coro i 3 specialisti e Roxy che erano stati informati da Krystal.Solo Nex sembrò non capire
-Quindi il pianeta di Solaria è destinato a morire con tutti i suoi abitanti-le lacrime assalirono Roxy che si buttò a terra affranta:la sua amica però si diresse vicino a lei e le fece alzare lo sguardo.
-Non arrendiamoci:in realtà ci sarebbe un'ultima cosa che posso provare a fare...addormentare l'intero pianeta-dichiarò seria
-Ogni animale,ogni pianta,ogni essere vivente e lo stesso pianeta rimarrano come addormentati fino a quando non riusciremo a recuperare l'essenza-
-Ma è un incantesimo molto potente e difficile... Sei sicura di riuscirci?-le chiese preoccupata
-Tranquilla Roxy,voglio provare. Ma se non ci riuscirò tutto l'intero mondo sarà destinato a morire-
-Allora dobbiamo provarci-rispose serio Brandon
-Voi mettetevi in volo... ci vediamo dopo-concluse la fata del fiore ma venne fermata
-Mi raccomando fai attenzione:ricordati io mi fido di te-Flora sorrise felice al commento del suo ragazzo e si sentì improvvisamente molto più forte. Con gli occhi tristi salutò i suoi amici che presero il volo e quando rimase sola dentrò di sè sentì un dolore atroce accasciandosi a terra. Era ancora terribilmente debole,ma era riuscita a volare fino a Solaria grazie a una pozione anti-dolore e ripristina forze di cui però stavano per finire gli effetti.
-Natura dammi la forza-esclamò;aveva bisogno di ogni energia di quel pianeta visto che a male pensa riuscì a trasformarsi:purtropppo sentiva il dolore della Natua che stava morendo con il pianeta.
-Forza Flora!-


Helia guardò il pianeta e una scarica di luce verde abbaggliò tutti:curiosi si affacciarono pregando dentro di loro che tutto fosse andato per il meglio e  notarono tutto il pianeta più grigio e nessun segnò di vita.Nessuno osava chiedersi se la ragazza c'è l'avesse fatta,ma improvvisamente la fata si teletrasportò nell'astranova. Si accasciò a terra con un sorriso soddisfatto
-Ci sono riuscita-sibilò ma subito si rese conto di essere ritornata normale. Un presentimento l'assalì immediatamente
-Oddio Flora!-Roxy corse subito contenta verso la sua amica abbracciandola e lasciandosi andare a un pianto di felicità
-Bravissima-commentarono Sky e Brandon visto che Nex stava alla guida dell'altra navetta.


-Sei la mia eroina lo sai?-Lo Specialista si avvicinò silenziosamente alla sua ragazza abbracciandola da dietro:da quando erano partiti infatti lei era rimasta a guardare fuori dalla finestra.La baciò dolcemente sulla guancia
-Sei stanco vai a riposarti-disse senza guardarlo per paura che potesse leggere dentro di lei
-Tu non vieni con me?-le domandò dolcemente ma lei scosse la testa regalandogli un bacio sulla fronte. Quando fu abbastanza lontano e lo vide scomparire in stanza appoggiò delicatamente il palmo della mano sulla finestra:una lacrima rigò la sua guancia.


-Stai bene Flora?-il silenzio di riposo che occupava l'intera astronave su interrotto dalla domanda del fidanzato di Stella accompagnata da un sonoro sbadiglio
-Sì,stai traquillo-cercò di tagliare corto lei:oramai tutti stavano dormendo per la stanchezza,ma la fata aveva troppa paura:non voleva fermarsi a riflettere e capire cosa fosse realmente successo.
-Ehi a me puoi dirlo-continuò lui staccandosi un secondo dai comandi e appoggiando la mano sulla coscia dell'amica.
-No dico davvero,ma grazie mi fa piacere che tu ti preoccupi ancora per me-Brandon notò il sorriso falso della ragazza:non sapeva proprio mentire,ma l'aveva capito in tutti questi anni. Decide di non indagare di nuovo,ma quando si risedette ai comandi notò  un enorme asteroide venirgli contro
-Attento!-esclamò la fata della Natura:provò a trasformarsi ma durò meno di un secondo e ogni tentativo di fare un incantesimo fu vano. Brandon però fu più veloce e riuscì a schivarlo con una deviata molto pericolosa
-Flora-sibilò quando il peggio era oramai passato
-Ma...come è possibile?-le domandò inserendo il pilota automatico e avvicinandosi alla fata che si trovava a terra a piangere. Di scattò l'abbraccio e questo allievò un po' il suo dolore. Quando fu di nuovo pronta ad alzare il capo lui notò un immenso dolore nei suoi occhi pieni di lacrime
-Brandon,io ho perso i miei poteri. Non sono più una fata-



Un'ora dopo,a mezzanotte passata,le due navette atterrarono finalmente ad Alfea:Ofelia non perse tempo e ben presto tutti i feriti furono portati in infermeria.
-Tranquillo sta già meglio-cercò di consolare Brandon Roxy che aveva sentito l'energia vitale dell'amica aumentare lievemente.
-Faragonda vi aspetta nel suo ufficio-la voce di Griselda invitò tutti i sani a raggiungerla nell'ufficio della preside e di lasciare riposare i malati. Brandon rivolse un'occhiata a Flora la quale abbassò il capo ricordando quello che era accaduto sulla navetta
"-Cosa significa che hai perso i tuoti poteri?-mormorò profondamente scioccato il moro stringendo forte la sua mano
-Io li ho usati tutti per salvare Solaria-
-Potevi dircelo! Avremmo cercato un altro modo!Noi..-
-Voi cosa Brandon? Io ho dovuto fare la mia scelta:salvare un intero pianeta con tutti i suoi abitanti o restare una stupida Fata dei Fiori!-sapeva che con quelle parole lei non voleva offenderlo,ma si notava che non aveva ancora dimenticato quel suo errore.
-dobbiamo dirlo a Faragonda,alle altre ragazze o addirittura a Saladin... Non può finire così-Flora abbozzò un sorriso
-Io ho fatto la mia scelta;ti prego non dirlo a nessuno-continuò lei accarezzandolo dolcemente:in questi anni era maturato molto il rapporto tra i due anche se sin da subito avevano instaurato un legale particolare,soprattutto dopo la missione ad Eraklyon per liberare,durante il primo anno, Diaspro.
-Promettimelo-continuò lei lasciandosi sfuggire un'altra lacrima
-Oh Flora...-ma non fece in tempo a ribattere che la mora l'abbracciò"



Si sentì però osservato e vide lo sguardo confuso di Helia che lo fissava.Per fortuna la voce di Faragonda interruppe ogni sguardo
-Ragazzi sono contenta di vedervi-
-Io un po' meno!Perchè ci ha mentito?-Nex era profondamente sconvolto dalle condizioni di Aisha e per questo la preside non si scompose a questo suo commento visto che i compagni l'avevano messo al corrente di tutto
-Mi dispiace,ma non volevo darvi troppe preoccupazioni:Vayu,Chantico e Aipaloovik non sono 3 individui qualunque... Sono 3 dei-disse mordendosi il labbro al ricordo dell'orribile combattimento che era accaduto anni prima.
-Hanno dei poteri incredibili e soprattutto il loro piano è orribile... Vogliono privare dell'essenza i sette pianeti più antichi:Solaria,Andros,Linphea,Senith,Melody e Domino sono in pericolo-Tutti si guardarono atterritti:quelli non erano sei pianeti qualsiasi,ma i sei pianeti natali delle Winx. Sky però notò qualcosa di strano nelle parole di Faragonda
-Ma ne manca uno-mormorò sotto lo sguardo curioso di tutti. Faragonda annuì
-L'ultimo pianeta,quello mancante,rimane ancora un mistero:riuscimmo a bloccarli e a catturarli prima che riuscissero a mettere in atto il loro piano,ma in quella battaglia morirono tantissime persone-il ricordo dei bambini,degli abitanti morti durante il tentativo di fermarli non abbandonavano ancora la sua coscienza
-Dobbiamo subito andare ad Andros!-la voce di Nex fece destare tutti dai loro pensieri
-Ho già avvertito l'intera Magix e il consiglio ha inviato un'armata per proteggere il Pianeta di Aisha-sentenziò Faragonda:in cuor suo sperava di convincere i ragazzi a non affrontare questa missione così pericolosa. Urla,dolore e ditruzione avevano portato quelle tre entità
-Lo sa benissimo che non rimarremo con le mani in mano-
-Roxy avete visto cosa hanno fatto a Bloom e agli altri:in più ora sono ancora deboli,ma più essenza guadagneranno più poteri avranno!-
-Proprio per questo Preside! Dobbiamo usufruire del momento-questa volta fu Helia a parlare:Flora stranamente non aveva aperto bocca.
-Niente vi portà far cambiare idea?-tutti si guardarono seri e poi scossero la testa. La grande fata sospirò
-Vi prego fate attenzione:ho rischiato troppe volte di perdervi- Tutti stavano per uscire dall'ufficio,ma Flora sentì chiamare il suo nome
-Voglio scusarmi con te Flora:sono stata troppo dura e senza di te tutta Solaria sarebbe spacciata.Ma sei sicura figliola di sentirti bene? Sento i tuoi poteri incredebilmente deboli-
-Devo andare-e detto questo la ragazza abbandonò la stanza sotto lo sguardo attonito della Preside.



Il re di Andros si accasciò esausto a una parete:il caldo torrido rendeva quasi impossibile anche solo respirare.
-Maestà state bene?- Il re abbozzò un sorriso per cercare di non far preoccupare il suo braccio destro,Roy.
-Teredor!- la madre di Aisha entrò nella stanza correndo.
-Cosa succede Nibe?-vedeva la preoccupazione negli occhi della moglie.
-Tuo fratello è appena arrivato... e dice di avere notizie teribili. Il mare su Andros sta svanendo-



-Bloom...Bloom-la fata della Fiamma del Fuoco si sentì chiamare. Aprì gli occhi e rimase estasiata da quello che vide:Intorno a lei si sestendeva una bellissima foresta e le sembrò,per un secondo,di essere lei il fulcro di tutta questa Natura.
"è-è un altro sogno?" si chiese osservando quello spettacolo . Ad un certo punto notò una bambina vicino a un grande albero
-Ehi ciao-disse sorridendo e guardandola nei suoi occhi verdi.
-Mi sai dire dove siamo?-ma  la bambina,accennando a un dolce sorriso,scappò via
-Ehi dove stai andando?-incuriosita decise di seguirla,ma fece estramente fatica causa le numerose piante.
-Non è un posto adatto questo per una bambina come te...-ma non ricevette risposta. Ad un tratto di fermò a guardare un grande albero dai fiori lilla:sulla lua corteggia aveva come disegnato un volto a lei molto familiare. Quegli occhi,quel viso,la lunga chioma e la corona da principessa le ricordavano qualcuno,ma si sentì nuovamente chiamare
-Come fai a sapere il mio nome?-ma di nuovo la bambina si limitò a guardare se la stava seguendo
-Lo sai che non è buona educazione non rispo...-ma subito si bloccò e lo stesso fece la strana bambina:finalmente erano arrivate. Bloom era estasiata:si trovavano in una specie di grande stanza formata esclusivamente dalle piante. Vide la bambina avvicinarsi ad una strana teca di vetro e coprirsi tristemente il viso con i suoi capelli,mori con sfumature bionde:e mentre si avvicinava la udì piangere
-Perchè piangi?-ma il suo sguardo fu rapito dalla ragazza che sembrava dormire dentro la teca.
-Flora?-disse notando la bellissima amica che dormiva
-è morta?-domandò ,ma lei scosse la testa.
-Devo tirarla fuori da qui:fatti da parte-e subito si trasformò in fata cercando in tutti i modi di rompere il vetro.Ma dopo molti tentativi,tutti vani,sentì la bambina toccarle dolcemente la spalla.
-Perchè la vuoi disturbare mentre riposa?-e a quel tono di voce così dolce Bloom capì chi era la bambina:ma stranamente sulla sua maglietta rosa iniziò ad espandersi una macchia rossa
-Oddio stai male?-domandò tra le lacrime,prendendola in braccio, e notando che si trattava di sangue:provò a cercare le ferite,ma non le trovò
-Ti prego dimmi cosa ti sta succedendo-la bambina,tra il dolore,sorrise
-Sei così buona... forse è per questo che lei ti vuole così bene. - Bloom non capiva
-Ma tu sei Flora,Flora da piccola! Come puoi morire?-La bambina accarezzò dolcemente il suo volto
-Io sono la parte fatata di Flora... e ora addio,dolce e coraggiosa profetessa-e con queste ultime parole scomparve trasformandosi in tante farfalle

-Nex dobbiamo andare-la voce decisa di Brandon fece voltare il ragazzo che aveva passato l'ultima ora,al posto di dormire,a guardare la sua ragazza che non si era ancora svegliata:inorridiva alla vista delle profonde ferite e dei lividi che rovinavano la sua bellissima pelle. L'accarezzò dolcemente:strinse la sua mano e si avvicinò al suo orecchio
-Riposati amore mio;penserò io al tuo regno-e le diede un dolce bacio sulla fronte.Stavano per salire sulla navetta quando una voce familiare li fermò
-Aspettate vengo anche io-Disse Musa salendo sulla navetta
-Sei sicura?mi sembri ancora molto debole-cercò di convincerla Sky.
-Tranquilli e poi devo farlo per Aisha-disse rivolgendo un sorriso ad Helia il quale si sentì sollevato nel vederla. Voleva parlare con Flora per capire cosa avesse dal loro ritorno,ma la vide allontanarsi con Brandon. Non era mai stato un tipo geloso,ma sentiva uno strano sentimento corrodergli dentro. In più Flora aveva gli occhi perennemente tristi e maliconici e questo gli faceva provare un dolore atroce. Aveva sempre reputato la loro coppia solida ,ma qualcosa dentro di lui lo stava facendo dubitare:perchè non voleva parlare con lui,il suo ragazzo, e anzi preferiva un amico?


-Tutto bene?-la voce melodiosa dell'altra Winx fece distogliere i suoi pensieri da quell'essere,per lui, perfetta. Erano già da un po' di tempo in viaggio e Musa aveva notato lo strano comportamento del ragazzo
"Musa smettila di fare la sciocca.Lui è Helia,l'amore della tua grande amica,non il tuo" Ma poi aveva pensato che non ci fosse niente di male a provare ad essere un'amica per lui:dopotutto lo vedeva così teso e perso nei suoi pensieri e lo stesso valeva per l'amica che aveva uno strano comportamento con il fidanzato di Stella.
Lui accennò un sorriso forzato cercando di far scomparire dal suo volto ogni tensione
-Lo sai che non sai proprio fingere?-disse ridendo e questo fece calmare le acque per un secondo
-E lo so che è per Flora,ma per qualsiasi cosa io sono qui-continuò prendendogli la mano e per un secondo sentì il cuore scoppiare:lui si buttò sul letto a pancia in su iniziando a guardare il soffitto
Intanto nella camera di fronte a quella
-Flora non vedi quanto sta male Helia?Devi parlargli-la fata della natura non staccò gli occhi dalla piccola piantina che aveva regalato molto tempo prima ad Helia:non riusciva a comunicare con lei e questo la faceva stare ancora più male. Oramai era senza poteri e doveva accettarlo
-Io non me la sento...Non voglio fargli del male-
-Ma così facendo lo fai stare ancora peggio-Flora ci pensò un secondo:e due occhi azzurri si materializzarono nella sua mente.
-Ok,ma non gli dirò niente-Brandon alzò gli occhi al cielo godendosi la vittoria non completa. Salutò con un cenno di mano lo scudiero e si diresse verso la stanza accanto che però era chiusa ,ma all'improvviso sentì una risata di due persone a lei familiari e così,facendo un gesto che anni prima non si sarebbe mai sognata di fare,aprì leggermente la porta notando la sua amica e il suo ragazzo sdraiati a parlare:li fisso incanta dalla gioia che vedeva nei loro occhi,ma poi ripresero a parlare.
-Ti ricordi il nostro primo incontro?-disse con un sorriso:Musa rimase un attimo incantata,ma subito si mise nella sua stessa posizione
-Certo! La cosa che più mi ricordo è  la clamorosa sconfitta di Riven!-continuò ripensando a quel momento così lontano nel passato
-è vero!-di nuovo l'espressione pacifica e felice si rimpossessò del suo viso
-E quando Tecna ti ha sgridato perchè disegnavi su un foglio?-
-Continuava a drmi strane parole che centravano con tavolozze elettroniche e altre cose e io nella mia mente non capivo niente-una risata si espanse per tutta la sale.
Flora sorrise dolcemente nel vedere il suo ragazzo felice anche se non era stata lei a farlo
-Stella invece mi ricordo che appena ti addocchiò chiese sfacciatamente a Brandon di presentarle quel bel ragazzo!Lui era su tutte le furie-ma subito si accorse di quel che aveva detto
-Un bel ragazzo?Sarei forse io?-
-Ti piacerebbe vero?-continuò lei girandosi sul fianco ma si accrose che anche lui fece lo stesso e quindi si ritrovarono a pochi centimetri di distanza:sentiva il cuore battere alla velocità della luce e si perdeva nei suoi bellissimi occhi azzurri... così profondi ma anche così confusi da quella situazione. Allungò dolcemente la mano per accarezzargli la guancia:sentiva una strana forza spingerla verso di lui,verso quelle labbra rosee così morbide. E,senza pensarci,chiuse gli occhi baciandolo dolcemente:lui rimase per un secondo confuso da quel gesto,ma,prendendola per le spalle,la allontanò
Flora si sentì come pietrificata da quel gesto mentre un dolore atroce proveniva dal suo petto:non poteva credere a quello che aveva appena visto. Musa,la sua grande amica,aveva appena baciato Helia. Strinse i pugni mentre sentiva le lacrime fare capolineo:si accasciò aterra. Perchè l'aveva fatto... Perchè?


Intanto la nave era appena atterrata su Andros e quando i sette giovani scesero si ritrovarono i 4 sovrani a guardarli con preoccupazione
-Flora,Musa siamo così contenti di vedervi-esclamò la Regina Niobe correndo ad abbracciare le due ragazze che oramai erano come delle figlie:Roxy si sentì esclasa ma vide Sky sorriderle e subito si sentì più leggera. Nex intanto si era avvicinato ai genitori della sua ragazza per salutarli
-Regina Niobe,Regina  Ligea,Re Teredor e Re Nettuno è un piacere rincontrarvi-eslcamarono invece gli altri inchinandosi.
-Ragazzi!-una voce familiare fece voltare tutti i presenti e con meraviglia di tutti,notarono il loro amico
-Roy-esclamarono Sky,Helia e Brandon abbracciandolo:da quando aveva lasciato il gruppo,notando l'interesse di Aisha per Nex,aveva deciso di diventare un soldato su Andros.
-è bello rivedervi!-continuò felice abbracciando successivamente le due ragazze:ma subito notò le occhiaie pronunciate della fata della Natura.
-Ehi-sussurò guardandola e lei si sforzò a fare un sorriso.
-Come sta andando? Nessuna comparsa per ora?-Sky fu il primo a rompere la tensione. Il padre di Aisha scosse la testa con decisione
-Per fortuna non si sono ancora fatti vedere-
-Uffff certo che qui fa proprio caldo-disse Nex notando quanto fosse alta la temperatura
-L'unica cosa che ci preoccupa è proprio questa:la temperatura è elevatissima e purtroppo sta facendo evaporare tutta l'acqua-alle parole serie dell'altro Re di Andros i ragazzi furono condotti davanti a una delle tante rive che collegava il mondo marino a quello terrestre.
-è orribile...-mormorò Flora:Helia avrebbe voluto con tutto il cuore andarla ad abbracciarre,ma si sentiva un verme. Riusciva perfettamente ancora a sentire le labbra della migliore amica della sua ragazza suelle sue. Vide che Musa lo stava guardando,ma lui la ignorò
-Oh no... sento soffrire tremendamente i pesci-Roxy si accasciò a terra
-Stanno arrivando...-mormorò toccandosi la  testa

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Capitolo 5
*** Il ritorno del bel tenebroso ***


Intanto ad Alfea un urlò si propagò alle sei di mattino
-Bloom che succede?-la voce assonnata di Stella svegliò la sua migliore amica di soprassalto.La bionda si avvicinò alla ragazza che continuava a tremare
-Stai tranquilla ci sono qui io;è stato solo un sogno-disse dolcemente   accarezzandola  anche se dentro di sè era profondamente sconvolta dal suo comportamento. Le porse un bicchiere d'acqua che aveva trovato sul comodino e finalmente smise di tremare
-Me ne vuoi parlare?-domandò ancora Stella quando notò le sue condizioni migliori. Bloom,ancora profondamente scossa,si sedette
-Dove si trova Flora?-domandò seria la rossa
-Non lo so penso a Linphea...-
-Devo andare a Linphea-commentò quella per tutta risposta.
-No questo te lo scordi! Non vedi in che condizioni siamo?-mormorò Stella a bassa voce fissando l'amica nei suoi profondi occhi blu.
-Stella tu non capisci:io devo andare lì-La bionda trasalì. Era così determinata. Sbuffò allontanando una ciocca di capelli dal volto
-Io lo sapevo di essere troppo buona-mormorò ma subito vide la Fata del Fuoco del Drago slanciarsi verso di lei
-Ehi piano così mi soffochi-esclamò divertita mentre Bloom l'abbracciava
-Mma chi sta facendo tutti questi schiamazzi?-la voce infastidita di Tecna fece voltare entrambe verso la brandina affianco a loro
-Oh finalmente ti sei stancata a stare abbracciata a Timmy-la derise Stella che aveva un conto in sospeso con lei:Tecna a quelle parole fissò per un secondo il suo fidanzato che dormiva e poi arrosì violentemente. Bloom non riuscì a trattenere le risate
-Ma dove siamo?-continuò Tecna
-In Infermeria,deve averci portato Nex qui -sussurrò la leader delle Winx
-Perchè andate a Linphea?-continuò la fata della tecnologia che aveva sentito l'ultima parte del discorso
-Non vuole dirmelo-sentenziò Stella
-Allora hai intenzione di venire Tecna?-le chiese seria Bloom
-Quando partiamo?-la voce inaspettata della Fata dei Fluidi fece sobbalzare tutte le quali si girarono notando la loro amica profondamente rovinata da tagli e lividi,ma già in piedi e vestita.


Nel castello di Linphea Krystal dormiva profondamente:i suoi capelli lilla incorniciavano alla perfezione il suo bel viso e la sua pelle candida risplendeva grazie alla luce lunare. Improvvisamente una sua finestra si aprì lasciando entrare un vento gelido. La principessa mugugnò tirandosi la coperta fin sotto al mento ma non si svegliò. Un mano gelida,pallida e con lunghe unghie affilate blu accarezzò le sue gote rosee
-Finalmente ci incontriamo Principessa Krystal-


-Roxy stai bene?-subito Flora si avvicinò all'amica che oramai stava piangendo:dolore,sofferenza e pianti erano le uniche cose che provenivano dall'Oceano di Andros
-Flora devi farla smettere di usare i suoi poteri-anche Musa era accorsa vicino alla principessa della Terra
-Musa stanne fuori!-ringhiò però la mora.Mai avevano visto Flora arrabbiarsi e soprattutto mai con Musa.Lei rimase un attimo scioccata da questo suo comportamento,ma subito si allontanò piangendo
-Perchè non vai a consolarla?-mormorò con gli occhi lucidi verso Helia il quale era rimasto anche lui basito dal suo comportamento:a quelle parole capì tutto.
-Forse è meglio se ci allontiamo un attimo-le disse serio Brandon prendendola per un braccio e lo stesso fece con Roxy che sembrò essersi calmata:Flora,allontanadosi,rivolse un'ultima occhiata al suo ex specialista mentre una lacrima le scivolava lungo la guancia
-Ma cosa è accaduto?-commentò scioccato Sky verso ilfidanzato della fata di Linphea:lui non rispose,si limitò ad abbassare il capo
-Forse è meglio che raggiunga Musa prima che si cacci nei guai-si intormise Roy raggiungendo la Fata di Melody che si era allontanata verso il palazzo,ma in Helia un solo pensiero balenò in mente:l'aveva persa.


-Mi vuoi dire cosa ti è successo?-disse serio Brandon quando furono lontani. Flora non osava alzare lo sguardo,ma dentro di sè era stanca,stanca di piangere.
-Helia e Musa si sono baciati-rispose con un sospiro sendendosi su una delle rocce:Brandon guardò sconsolato Roxy che non sapeva cosa dire. Si sedette accanto a lei e l'abbracciò
-Lui mi ha tradito! Due delle persone più importanti nella mia vita mi hanno tradito!Perchè?Cosa ho mai fatto di male!-urlò la fata
-Io mi sento un verme e per di più non riesco a incolparli:continuo a pensare che molto probabilmente la colpa è solo mia e che sono io che li ho trascurati...-Brandon rimase basito dall'altruismo e dalla bontà con cui Flora si prendeva la colpa
-Ragazzi Ascoltatemi!La temperatura si è alzata di altri 10 gradi-specificò Roxy guardando il suo orologio
-Avete per caso caldo?-una voce maligna,ma femminile fece alzare tutti in piedi
-Chi ha parlato?-esclamò lo scudiero estraendo la sua arma:purtroppo non videro nessuno
-Rimetti la tua arma a riposo tanto non ti servirà niente- e questa volta,davanti  a loro,comparve una donna,incappucciata grazie ad una lunga tunica blu,ma che lasciava svelato un sorriso malvagio:le labbra blu davano l'idea di una persona congelata, i denti seghettati e storti quando si aprivano lasciavano spazio ad una lingua grigia che saettava ad ogni parola
-Chi sei?-chiese Roxy
-Ma come? Io sono Chantico,la dea del fuoco- e detto questo si tolse il cappuccio:lo spettacolo che videro fece inorridire tutti. La sua testa era infatti priva di capelli di  verde smorto mentre due piccoli occhi viola erano stracolmi d'odio. Sulla guancia destra aveva un tatuaggio di una fiammela:alla vista delle loro faccie spaventate inziò a ridere sguaiatamente.
-Avete per caso paura?-domandò
-Cosa vuoi dai noi?-
-Oh piccolo umano Faragonda non vi ha parlato di me? Peccato speravo di averla segnata a vita con la mia presenza. Ma voi sapete benissimo cosa voglio:non intralciatemi!- digrinò i denti al pensiero della vecchia fata leccandosi le labbra
-Lasciate fare a me ragazzi! Believix!-gridò Roxy trasformandosi
-Ferma Roxy!Ti ricordi cosa ha detto la Preside?è troppo forte per te!-replicò Flora cercando di fermarla,ma Brandon le si mise davanti
-Cerca di non esporti-le sussurrò
-Tranquilla Flora prima la sistemo e poi potrai chiarirti con Musa-
-Ma che scena commovente!-una risata agghicciante proveniente da Chantico rimise la fata della Terra in posizione di attacco
-Artiglio di Lupo-esclamò Roxy e un  fascio verde di energia dalle forme di un vero e proprio lupo con gli artigli si scagliò contro la nemica:quella però iniziò a ridere mentre scaraventava il suo incantesimo contro un albero,distruggendolo.
-Ora ti faccio vedere io ,bamboccia-disse la dea del fuoco mentre tra le sue mani si formava una sfera rossa che solo a guardarla accecava
-Urlo di Fenice-un raggio di dimensioni enormi,rosso fuoco,bruciando l'aria si diresse verso Roxy
-Roxy stai attenta!-disse preoccupata Flora:si sentiva inutile e inerme davanti a quello spettacolo,ma nè lei nè lo Specialista riuscivano a mantenere gli occhi aperti. Un urlò di Roxy però fece preoccupare tutti e due:quando li riaprirono  videro che la ragazza,tentando un inutile scudo,era stata colpita e scaraventata lontano. Il suo corpo non era riuscito a fermarsi addosso ad un tronco e ora lì  vi era un enorme buco provocato proprio da lei. Tutti e due inorridirono mentre un ghignò malefico comparve sul viso della dea. Chi avrebbe mai potuto fare tutto ciò se non un mostro?
-Cosa hai fatto !-gridò piena di dolore la mora,accasciandosi. Brandon,anche lui molto scosso, iniziò a correre velocemente verso la creatura sfruttando il fatto che stesse guardando l'enorme buco nell'albero:sguainò lo spadone,ma con un movimento repentino una mano verde,rugosa e piena di vene bloccò l'arma proprio mente stava per colpire
-Cosa abbiamo qui? Un eroe?-sogghignò Chantico facendo roteare l'altra mano:a quel gesto delle piccole fiammelle si scagliarono contro il ragazzo tutte intorno al perimetro del suo corpo. E lì Brandon capì quale era il suo piano:ogni suo muscolo,anche il più piccolo,era come immobilizzato nella posizione d'attacco
-Lascialo!-urlò la fata della Natura con le lacrime agli occhi
-Ora finalmente vi farò vedere cosa siamo capaci di fare-e detto questo,Chantico, puntò il suo dito contro il ragazzo:e dalla punta,sotto gli occhi attoniti di Flora,uscì un raggio che iniziò ad attraversare il petto del ragazzo bruciando i vestiti e la sua stessa pelle. Lo Specialista incominciò ad urlare con tutta la forza che aveva in corpo
-Quanto adoro gli urli di sofferenza! Non credi anche tu che siano una dolce melodia?-domandò divertita,ma Flora era in ginocchio
-Ti prego lascialo andare-mormorò oramai disperata e con gli occhi verdi pieni di lacrime. Chantico sospirò annoiata mentre il fidanzato di Stella,per il dolore,era svenuto.
-Mi sono trattenuta anche troppo-ghignò malefica scaraventando il ragazzo a terra:si avvicinò a Flora e la costrinse ad alzare il capo prendendola per i capelli oramai intrinsi di lacrime
-Ti risparmio perchè odio fare del male a chi non ha armi nè poteri,ma ricordati che la prossima volta non sarò così clemente-e detto ciò scomparì. La Fata strisciò verso il suo amico e innorridì notando l'enorme e profonda ferita sul suo torace che sembrava averlo quasi squartato a metà:provò in tutti i modi a far smettere di sanguinare con i suoi vestiti,ma fu tutto inutile. Allora estrasse dalla sua tasca una bottiglietta di vetro
-Ti farà male Brandon,ma è l'unica cosa che posso fare-mormorò versando il liquido:altre urla da parte dello specialista risuonarono per l'intero pianeta.



Chantico si trovava nel castello di Andros:sentiva l'essenza vicina e ogni suo muscolo fremeva. Ad un tratto sentì due voci provenire da una delle tante stanza:veloce come una serpe accostò l'orecchio alla porta
-Si può sapere cosa sta succedendo Musa?-
-Come ho potuto?Io sono un mostro Roy-rispose l'altra ragazza all'amico. Chantico sbuffò:stava solo perdendo tempo,ma ad un tratto sentì finalmente qualcosa di utile
-Smettila di dire stupidaggini Musa!-esclamò una voce maschile,forse il ragazzo di nome Roy
-Non mi credi?! Come definiresti tu una ragazza che bacia e si innamora del fidanzato della sua migliore amica? Ora Flora,la ragazza più buona al mondo,sta soffrendo per il mio egoismo... Io non so cosa fare Roy!-Alle parole di quella Musa Chantico sorrise contenta:indubbiamente questa si sarebbe rivelata una informazione utile. Però in quel momento aveva un'altra missione da fare:sentiva l'essenza chiamarla e non riusciva più a resistere al canto.  Chiuse gli occhi e si lasciò guidare:camminò lungo il corridoio fino a quando non si trovò davanti a una porta chiusa a chiava;ma non era sola l'essenza,lei poteva sentirlo.Si morse il labbro mentre faceva confluire tutta la sua energia tra le sue mani:inspirò e lanciò la sfera di fuoco facendo frantumare la porta;quando notò le persone dentro la stanza iniziò a ridere di piacere.
-Re e Regine di Andros... è un piacere rivedervi-ghignò mentre tre ragazzi armati e con la stessa divisa del moro si paravano davanti a loro.




-Blooom ricordami di non darti mai più ascolto-sussurrò una voce femminile nell'ombra di Alfea:quattro figure infatti si raggiravano per i corridoi
-Dobbiamo arrivare nell'ufficio della preside e prendere la pietra del Centurione;è l'unica che ci può far teletrasportare così lontano,fino a Linphea-mormorò la rossa in risposta alla lamentela di Stella
-Non vorrei essere la guastafeste di turno,ma ti ricordo che la pietra è incastonata nel ciondolo di Faragonda:lo stesso ciondolo che lei non si toglie mai-preferì precisare Aisha ancora all'insaputa di cosa stava accandendo sul suo pianeta.
-Aggiungerei che è logicamente impossibile trovarlo-
-Tecna cerca di avere un po' di più di fiducia-ma subito la Fata,Principessa di Domino,smise di parlare:erano finalmente arrivate davanti all'ufficio che era,naturalmente,chiuso
-Ora come lo apriamo genio?-sibilò Stella guardando l'enorme lucchetto che chiudeva la portae che era a prova di magia
-State a guardare-e detto ciò Bloom prese una delle forcine dalla folta chioma di Aisha infilandola dentro:un secondo dopo aveva,con aria soddisfatta, il luccetto in una mano e la maniglia della porta nell'altra
-Ma come hai fatto?-domandò estasiata Aisha che non aveva mai visto una cosa simile
-Beh quando vivi sulla Terra,senza poteri,  e perdi continuamente le chiavi della bici diventa una cosa abituale-commentò divertita entrando nella stanza. Si misero subito alla ricerca e dieci minuti dopo Tecna guardava soffisfatta la collana
-L'ho trovata ragazze!-disse vittoriosa mentre la pietra,di un azzurro limpido,brillava.
-Ok pronte a partire?-ma Stella si rese conto che Aisha guardava con le lacrime agli occhi uan lettera trovata nel cassetto della loro Preside
-Ehi cosa succede?-domandò preoccupata la fata del Sole e della Luna avvicinandosi
-Stanno attaccando Andros...-mormorò Aisha,ma Stella,l'unica a non aver incontrato Vayu,non capiva
-Ma di chi stai parlando?-ma fu ignorata
-Sei sicura?-Aisha fece cenno di sì con la testa
-Io devo andare lì-continuò seria. Bloom l'abbracciò di scatto
-Buona fortuna ragazze:scusatemi ma io devo salvare il mio pianeta-E detto questo la Fata dei Fluidi toccò la pietra svanendo all'istante
"Non preoccupatevi madre e padre:sto arrivando"
-Qualcuno mi può spiegare cosa sta succedendo?-urlò Stella stizzita
-Ti spiegheremo tutto a Limphea,ma ora andiamo- commentò Tecna e detto questo tutte e tre si presero per mano :con la collana al collo la fata Dai capelli Rossi sparì insieme alle sue amiche
"Stiamo arrivando Flora"


-Chantico!-urlò spaventata La Regina Niobe protetta da Helia
-Ma che bello! Tutto questo tempo e vi ricordate ancora di me... Oh è un onore-rise lei mimando un inchino
-Regine uscite da questa stanza-disse senza staccare lo sguardo dalla creatura lo zio di Aisha.
-Maestà dovreste anche voi:qui ci pensiamo noi-suggerì il Principe di Eraklyon. Chantico iniziò a battere le mani ridendo sempre di più
-Vedo che lo spirito da eroe non ti abbandona mai Nettuno-
-Taci mostro-si intormise questa volta il papà di Aisha mentre osservava sua moglie e sua cognata scappare dall'uscita di sicurezza
-Se desideri l'essenza del mio regno dovrai prima passare sul mio corpo-continuò
-Iniziamo a giocare:ho già perso troppo tempo con due mocciose e un moretto impertinente-a udire quelle parole Helia capì subito a chi si riferiva
-Cosa hai fatto a Flora e agli altri?-urlò pieno di dolore guardandola negli occhi:la dea del fuoco finalmente intuì come poteva usare quella domanda a suo vantaggio
-La stupida fatina degli animali a provato a fermarmi,ma è così debole che mi faceva pena. Invece il vostro amichetto a provato a difendere le due damigelle e quindi sono stata quasi costretta a ferirlo a morte,mi capite?-Sky sentì ribollire la rabbia dentro di sè
-E cosa hai fatto a Flora? Se hai anche provato a toccarla io..- Ma la nemica alzò un dito muovendolo in segno negativo
-Io non attacco chi è senza armi e senza poteri:non sono mica un mostro-
-Tu menti! Io mi to riferendo alla mia fidanzata Flora,la fata della Natura-e lì finalmente Chantico capì come mai aveva sentito nella ragazza mora quell'odioso odore di Fata
-Ma quindi non te l'ha detto che ha perso tutti i poteri?Oramai è solo una stupida umana che sa solo piangere,ma noto che questo non è l'unico segreto nella vostra relazione-Tutti si guardarono sgranando gli occhi:non riuscivano a credere a quello che avevano appena sentito.
-Non osare parlare così di lei,mostro-Helia non riuscì più  a trattenere la rabbia e iniziò a correre verso l'essere verde:scagliò i suoi raggi laser che si legarono attorno al braccio del mostro. Chantico però,dopo averli guardati con sorpresa,alzò di scatto il braccio e scaraventò il ragazzo addosso a uno dei muri
-Helia!-replicò Nex avvicinandosi con l'alabarda del vento,la sua arma.
Chantico però creò intorno a lei uno scudo rosso fuoco che l'arma colpì:Nex sentì il manico bruciare e di scattò lasciò l'arma.La dea ne approfittò per sferrare un pugno sulla pancia del Paladino che finì vicino ad Helia.
-Tocca a voi maestà ora- e detto questo si avvicinò a grande velocità contro i due sovrani i quali,con enorme difficoltà,incominciarono a combattere la bestia. Sky non poteva fare altro che guardare impotente visto che dietro di lui,dentro a una teca,si trovava un cuore Blu:l'essenza di Andros. Con facilità però il mostro riuscì a scaraventare a terra le due spade dei regnanti i quali si ritrovarono senza armi:incominciò un corpo a corpo,ma dopo poco, tutti e due furono scaraventati a terra.
-E ora rimaniamo solo noi due-disse con aria spavalda riferita al biondo:Sky aveva paura,molta,ma non osava indietreggiare. Davanti a lui apparve una figura femminile:era una ragazza rossa che sorrideva. Questa allucinanzione gli diede maggior coraggio:e con un urlo impugnò la spada


-Hai sentito?-Musa ad un tratto si asciugò le lacrime alzandosi in piedi. Roy,ancora scioccato,fece cenno affermativo. Un dubbio si insinuò nelle loro menti:che fossero arrivate le tre misteriose e orribili creature? Musa si diresse verso la porta. Provò a spingere e a tirare diverse volte,ma era tutto inutile
-Ci hanno chiusi dentro!-urlò infine guardando l'ex specialista spaventata. Lui allora provò diverse volte ad usare la spada,ma era inutile
-Non puoi provare con la tua magia?-domandò Roy preoccupato pensando ai sovrani,ma Musa scosse la testa.
-Purtroppo un maleficio è la causa di tutto ciò: e a vederlo così sembra davvero molto potenete. I miei poteri sono inutili-

Sul viso della dea del fuoco si disegnò un sorriso soddisfatto:davanti ai suoi occhi,avidi e bramosi,teneva il cuore. Lo leccò e subito si sentì più forte:iniziò a ridere ,ma qualcosa attirò la sua attenzione. Una ragazza infatti,dalla pelle scura e gli occhi azzurri,la stava guardando con terrore e odio allo stesso tempo;sentiva odore di Fata.
-Lascialo mostro-sibilò Aisha che cercava di non farsi distrarre dai numerosi corpi dei suoi amici e dei suoi parenti. Chantico allargò maggiormente le narici:vi era un'altro odore oltre a quello di fata.Era molto forte ed era emanato dal suo sangue:rise di gusto quando capì chi le si trovava davanti
-Principessa di Andros è un piacere conoscerla. Mi hanno parlato tanto di lei- Aisha non si scompose anzi strinse i pugni.
-Lascia l'essenza!-urlò questa volta ancora più forte Aisha
-E se non lo faccio?-
-Te ne petirai-La dea sembrava divertita da quella situazione:si sentiva incredibilmente forte grazie a quella seconda essenza. In più si sarebbe vendicata nei migliore dei modi uccidendo la deliziosa e amata figlia di Teodor.
-Pugno infermale!-a quelle parole la fata Dei Fluidi vide venire incontro a sè un pugno di fuoco a una velocità incredibile. La dea rise mentre il punto in cui vi era la ragazza era offuscato da vapore liquido,ma subito il ghigno svanì quando si accorse che la ragazza si era riuscita a difendere con uno scudo e sorrideva soddisfatta
-Maledetta-sibilò Chantico.
-Ti ho ordinato di lasciare il mio pianeta!Onda di Andros!-e un fascio di energia acquatica si scagliò contro Chantico che provò inutilemnte ad evitarla ma fu scaraventata contro una delle quattro pareti.
-Te lo ripeto per un'ultima volta:lascia stare Andros-un'altro fascio si stava ricreando tra le mani di Aisha:Chantico però era troppo frastornata per combattere e quindi chiuse gli occhi aspettandosi la sua fine. Invece un urlo proveniente da Aisha la sorprese
-Vayu?-esclamò sorpresa e felice di vedere suo fratello che aveva introppolato Aisha in un vortice. Si avvicinò a lei per aiutarla
-Ho preso l'essenza ma mi sa che abbiamo sottovalutato i nostri nemici-commentò avvicinandosi alla principessa svenuta e introppolata sorretta da Vayu.
-Lasciala,la voglio uccidere-digrignò i denti:aveva subito un affronto e ora doveva pagare. Il fratello sospirò ma con uno schiocco di dita lasciò cadere a terra Aisha che urlò per la botta.La dea si avvicinò prendendola per i capelli
-Ora la finirai di darmi fastdio!Forcone infuocato- e una saetta velocissima fu scagliata sul cuore di Aisha:una figura misteriosa però si contrappose sopra al petto della ragazza.
-Oh no Ophir-sussurrò dolorante la Principessa mentre tra le sue braccia teneva il padre di Nabu:molto sangue usciva dal suo petto
-Andiamocene fratello:sento rumore di passi-e così entrambi svanirono nell'ombra. Aisha però continuava a piangere
-Perchè l'ha fatto? -un grido di dolore provenì dal padre del suo grande amore.
-Aisha voi siete la principessa di Andros ed è mio dovere difenderla-intanto i dubbi di Chantico era reali visto che sulla porta apparvero Faragonda,Saladin,la Griffin e un esercito armato.
-Grazie-mormorò ancora l'uomo sputando del sangue
-Io non capisco-sussurrò la ragazza con le lacrime che scendevano copiose dalle sue guancie
-Non ti ho mai ringraziata per aver reso mio figlio così felice,Lui ti amava tantissimo... Ricordatelo sempre- e così un urlo di Aisha si estrese sull'intero pianeta mentre ogni piccola particella di vita lasciavano il corpo dell'uomo


Aisha guardava tristemente il mare che calava sempre di più a causa del grande caldo:Andros aveva perso la sua essenza e molto presto sarebbe morto. Una lacrima percorse la sua guancia finendo nel mare:poteva sentire le urla disperate della madre di Nabu. Aveva perso ogni persona cara a lei e Aisha non riusciva a non darsi la colpa. Sentì una mano amica appoggiarsi sulla sua spalla:quando si voltò vide  il sorriso tirato della sua amica
-Fragonda mi ha detto di chiamarti:dobbiamo fare la conta dei feriti-sibilò Musa aiutandola ad alzarsi. La Principessa non rispose ma la seguì. Si fermarono quando arrivarono davanti al castello:Faragonda guardava triste i suoi ragazzi che,svenuti e feriti,erano adagiati sulle brandine di emergenza. Avrebbe voluto sgridarli per essere stati così testardi e sconsiderati,ma poi osservò il suo collega distruto nel vedere le condizioni del nipote e decise di mordersi la lingua. Musa appena notò Helia disteso corse incontro a lui e lo stesso fece Aisha con Nex
-Si riprenderanno?-domandò con la paura in cuore:aveva provato a reprimere i suoi sentimenti e si sentiva ancora un essere orribile,ma soffriva nel vedere il ragazzo che amava in quelle condizioni anche se lui,ne era certa,la odiava. Anche Roy,in disparte,guardava sconsolato la ragazza che amava;soffriva ma oramai ci era abituato. Per fortuna Saladin scosse la testa
-Hanno solo ferite superficiali,ma sono stanchi e devono riposare:lo stesso vale per tuo padre e tuo zio-commentò guardando Aisha. All'improvviso sentirono rumori di passi e tutti ebbero di nuovo paura:con loro stupore però viderono un soldato con un ragazzo moro sulla schiena:un orribile ferita sul petto fece rabbrividire Griffin che subito si avvicinò
-Oddio Brandon!-urlò agitata Aisha:sul viso della Grififn comparve un sorriso amaro
-è-è morto?-sussurrò Roy,l'unico che riusciva a parlare alla vista di quella ferita gravissima. La Professoressa di Torrenuvola però scosse la testa
-La ferita è grave,ma è stata ben disinfettata e ciccatrizzata. Se la caverà. Mi chiedo solo chi possa averlo curato così bene:qui sono state usate delle erbe mediche-
-Non era solo-commentò il soldato e dietro di lui comparve Flora,profondamente distrutta in volto,e con Roxy che camminava a fatica appoggiata alla sua spalla
-Flora,Roxy sono così contenta di vedervi!-gridò Aisha sentendosi improvvisamente meglio e più leggera. Andò ad abbracciarle tra le lacrime:Musa appena la vide sentì la necessità di correre da loro,ma si limitò a scostarsi da Helia. Flora le rivolse un'occhiata indifferente.
-Ma cosa vi è accaduto?-domandò preoccupata la principessa di Andros facendo adagiare,con l'aiuto del suo ex ragazzo,Roxy a terra.
-Flora devi dirglielo-mormorò la fata degli animali tenendosi il fianco dolorante,ma la Griffin fu più veloce
-Sei stata tu vero?-disse indicando il ragazzo moro. Flora annuì
-Perchè non hai usato la tua magia?-domandò senza capire Aisha:dopotutto avrebbe potuto guarirlo in un secondo. Ma la ragazza continuava a non parlare.
-Flora devi dirci qualcosa?-questa volta a parlare fu la direttrice:in cuor suo sapeva cosa stava per dire la Fata,l'aveva capito il giorno prima nel suo ufficio,ma aveva persino lei paura ad ammetterlo.
-Io ho perso i miei poteri-disse abbassando tristemente i suoi occhi color giada e osservando le sue mani oramai non più magiche. Tutti rimasero scioccati dalle sue parole
-Ma non è possibile-mormorò La Griffin
-Li ha usati tutti per salvare Solaria,non è vero?-Flora fece cenno di sì alle parole della Preside
-Ho  dovuto fare una scelta:o i miei poteri o un intero piante-Aisha,sconvolta,si buttò ad abbracciarla:Flora per un secondo si sentì meglio tra le sue braccia ,ma subito venne riassalita dai sensi di colpa.
Sotto lo sgomento di tutti scansò gentilmente Aisha e si avvicinò al suo oramai ex-ragazzo senza degnare di uno sguardo Musa. Lo accarezzò dolcemente:era così indifeso e bello,ma dentro di sè continuava a darsi la colpa per quello che era successo.Gli diede un dolce bacio sulle labbra. Poi si rialzò  e si diresse da Saladin sussurrandogli qualcosa all'orecchio:il vecchio,profondamente sconvolto,annuì e poi agitò il suo bastone magico:un portale dimensionale si creò davanti ai loro occhi
-Questo è il tuo portale ragazza:ti porterà ovunque vorrai-disse abbracciandola:dopotutto per lui era come una nipote e sapeva quanto amasse Helia. Lei gli regalò un ultimo sorriso.
-Te ne vai?-domandò Roxy piangendo mentre Flora si dirigeva davanti alla sua via di fuga.
-Ti prego non mi lasciare Flora!-urlò pieno di dolore Roy
-Non puoi  lasciarci! Noi siamo i tuoi amici,noi non possiamo vivere senza di te!- Aisha si accasciò  a terra mentre una piccola lacrima scendeva per la guancia della fata della Natura.Flora diede un ultimo sguardo ad Aisha e poi si soffermò sulla sua ex-amica
-Vorrei odiarti,ma non ci riesco. Continuo a darmi la colpa ma io non me lo merito,io non mi merito di soffrire. Prenditi cura di lui-sussurrò mentre Musa iniziava a piangere.
-Non cercatemi-fu l'ultima cosa che sentirono prima di vedere la sua figura scomparire con il portale. Rimase solo un vento dolce e leggero che arrivò fino alle orecchie di Helia
-Ti amo amore mio-sembrò dire per un secondo. E lì,sul pianeta oramai senza vita,tante lacrime bagnarono il suolo



Il Mio angolo
Ok sono stata molto cattiva con questo finale ma pensate veramente che sia finito qua il capitolo? Vi lascio ancora un piccolo spezzone giusto per mantenere le mie promesse.



Due occhi verdi guardarono il loro riflesso nella vetrinetta di vetro del locale,davanti al bancone su cui era seduta:i suoi capelli mori,oramai corti fino alle spalle e irregolari,facevano da cornice al suo volto,profondamente scavato dalla sofferenza e dalla mancanza di sonno. Chiuse un secondo gli occhi e questo mostrò il suo pesante trucco nero che li definiva:continuò a girare il suo bicchiere di Vodka mentre intorno a lei,in quel bar così familiare,una grande quantità di persone rideva,beveva e chiaccherava:lei però si sentiva come in una bolla. Avvicinò il bicchiere e bevve:un sorriso amaro comparve sul suo volto e osservò il segno nero del suo rossetto che aveva lasciato sul vetro. All'improvviso fu costretta ad abbandonare la sua bolle
-Ehi,ma come mai una bella ragazza come te sta qui da sola?-Sbuffò;ancora non riusciva ad abituarsi alla cafonaggine degli abitanti di quel pianeta. Decise di ignorarlo ma lui non demordeva:sentiva però uno strano odore,molto familire che però non sentiva da molto,troppo, tempo.
-Cosa c'è sei arrabbiata? Non vorrai mica tenere il muso;dopotutto io sono il miglior cantante del locale-continuò costringendola a girarsi. E lì Flora impallidì:quegli occhi blu-violetti così conosciuti la stavano scrutando da cima a fondo.
-Posso confessarti una cosa? Assomigli molto ad una mia cara amica... Ma è da molto che non la vedo più. Comunque piacere:mi chiamo Riven-

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Capitolo 6
*** Icy ***


Flora rimase incantata dalla vista del suo amico:il suo sorriso,spavaldo e strafottente, era sempre lo stesso nonostante tutti i mesi. I suoi vestiti,tremendamente terrestri,le facevano intuire che era da molto tempo a Gradenia e soprattutto il fatto che avesse detto cantante la rendeva enormemente felice. Sapeva quanto fosse amante della musica anche se questa sua passione la doveva a ... No subito notò che Riven la fissava aspettando risposta. Aveva quasi paura a parlare e si morse un labbro:possibile che lui non l'avesse riconosciuta? Era cambiata così tanto?
-Beh il gatto ti ha mangiato la lingua?-disse ridendo e a quella risata,così familiare, non riuscì a non fare lo stesso. Stava per ribattere qualcosa quando tre ragazzi si avvicinarono al suo amico salutandolo
-Ehi Riven oggi sul palco sei andato forte!-Flora sorrise come una bambina alla vista di Jason,Mark e Rio:aveva saputo da Bloom che finalmente erano riusciti a "sfondare"(una parola molto strana usata spessa dalla Fata ex-terrestre) nel mondo della musica e che presto avrebbero fatto uscire il loro secondo CD. Per un attimo le sembrò di essere tornata ai vecchi tempi,ma poi si ricordò il motivo per cui si trovava lì
-Questa bella ragazza non c'è la presenti?-esordì Rio guardadola negli occhi:sapeva benissimo che era stata una cotta passeggera per il ragazzo durante il periodo a Gardenia,ma sperava con tutto il cuore che non la riconoscesse.
-Giusto vi presento...-iniziò l'ex-Specialista,ma subito si accorse che non aveva ancora chiesto il nome a quella ragazza così strana
-Aurora-lo aiutò lei salutando tutti e tre i membri della band. Subito però si chiese come mai avesse scelto quel nome:beh sperava di ricordarselo.
-Piacere noi siamo Andy,Rio e Mark-le rispose dolcemente il cantante del gruppo presentando anche il chitarrista e il batterista della band.Flora sorrise imbarazzata.
-Ora vi lasciamo soli-continuò facendo un occhiolino a Riven e subito Flora divenne rossa:doveva cercare di controllarsi! Quella lì era la vecchia Flora.
-Simpatici i tuoi amici-cercò di spezzare lo stesso strano silenzio che si creava anni prima durante le prime volte che parlavano. Lui le sorrise.
-Vieni spesso in questo bar a bere...-annusò il suo bicchiere-Vodka alle quattro del pomeriggio?-le domandò sedendosi affianco a lei.
-No e tu vieni spesso a importunare le ragazze al bar?-Riven non riuscì a trattenere una risata
-Beh solo con le più carine-commentò richiamando l'attenzione di Klaus,il padre di Roxy. Flora alzò gli occhi.indubbiamente in quel'anno e mezzo non aveva perso la sua spavalderia.
-Abiti qui vicino?-le chiese curioso sorseggiando uno dei fantastici frullati alla fragola di Klaus. Flora scosse la testa
-No, per ora sono in una casa d'affitto da un giorno però mi mantengo lavorando nel negozio di fiori Fiamma del Drago-subito si rese conto di quello che aveva appena detto e si tappò la bocca:pregò che il ragazzo non ci avesse fatto caso .
-Ah io conosco la proprietaria e suo marito:sono Mike e Vanessa giusto? Devi sapere che sono i genitori di una mia amica-il suo commento fu accompagnato da una nota di amarezza:le faceva piacere capire che in tutti quei mesi lui non si era dimenticato di loro.
-Ora scusami,ma devo andare-si alzò di botto,ma Riven fu più veloce e la bloccò per un braccio
-Te ne vuoi andare così?- Flora fece finta di non capire
-Io volevo chiederti se volevi uscire con m...-ma Flora svelta gli mise un dito sulla bocca:le salivano i brividi al pensiero di uscire da sola con Riven.
-Facciamo così:tu sai dove io vengo a bere e dove lavoro. Se il destino vorrà ci rincontreremo,ma sappi che possiamo essere solo e soltanto amici,ok?-mormorò abbassando lo sguardo imbarazzato:cercava di reprimere il suo lato fragile,ma a volte le veniva naturale.
-Sono sicuro che il destino ci farà rincontrare-concluse Riven baciando la mano galantamente: e così Flora si ritrovò a fissare il suo amico che si allontanava. Per un secondo sentì la tristezza allontanarsi

Stella si toccò la testa emettendo mugognii:faceva tremendamente freddo e iniziò a guardarsi attorno. Per fortuna il teletrasporto aveva funzionato,ma non era sicura che le avesse mandate proprio a Linphea
-Ragazze,ma dove siamo?-domandò a Tecna e Bloom mentre si guardava intorno:il paesaggio,pieno di fiori e piante,era reso candido dalla neve che continuava a scendere.
-Mamma mia si gela-commentò Tecna rialzandosi e osservando l'orma del suo corpo sopra lo strato ancora minimo di neve.
-A Linphea-a parlare questa volta fu Bloom che notò,in lontananza,il castello di Krystal.
-Non pensavo che qui potesse nevicare-rispose Stella starnutendo:intanto Tecna si era chinata a osservare ed ad analizzare la neve a terra.
-Allora?-domandò curiosa la Fata della Fiamma del drago
-Questa non è semplice neve:è intrinsa di magia nera-spiegò la Fata rialzandosi ed anallizando i dati.
-Non abbiamo tempo da perdere:dobbiamo raggiungere in fretta il castello-commentò seria Bloom senza lasciare tempo alle altre due amiche di farle delle domande come il motivo per cui si trovavano lì.
Oramai era da dieci minuti che camminavano e la dimora non sembrava poi così lontana:Tecna,che consultava la mappa,si fermò all'improvviso. Le altre due si girarono incuriosite
-Questo posto è estremamanete familiare-sussurrò osservandosi intorno:nonostante fosse tutto innevato e si facesse molta fatica a vedere la Fata della Tecnologia aveva il presentimento di esserci già stata lì.
-Tecna ti ricordo che siamo su un pianeta pieno di Fiori e Piante che si ripetono all'infinito?è ovvio che tutto ti sembrì così familiare-disse leggermente seccata la Principessa del Sole e della Luna,ma Tecna non le diede ascolto
-A te non ricorda niente Bloom?-questa volta anche la rossa esaminava con attenzione il paesaggio intorno a loro.
-Stella,secondo me Tecna ha ragione:nonostante tutta la neve io sento di esserci già stata qui-e senza lasciare tempo alla bionda di ribattere decise di seguire il suo istinto e di dirigersi verso il fumo che si vedeva lontano.
-Che pizza sono stanca! E in più sto morendo di freddo:se  non ci fermiamo da qualche parte penso che diventerò un cubetto di ghiaccio-si lamentò per la decima volta la bionda
-Così almeno terrai la tua boccaccia chiusa-ribattè la Fara di zenith,ma Bloom fece cenno di stare zitte alle due. Infatti finalmente avevano raggiunto il punto da cui proveniva il fuoco:era una piccola casetta con affianco quella che sembrava a tutte una serra.
-Ma io questa casa la conosco! è la casa di Flora-urlò contenta la bionda iniziando a correre verso la casetta verde
-Aspetta protrebbe essere pericoloso!-provò ad avvertirla la sua migliore amica,ma oramai era troppo tardi. Stella aveva raggiunto l'abitazione e aveva aperto la porta:subito si bloccò come pietrificata.
-Stella,ma devi bussare prima di entrare-la sgridò Tecna avvicinandosi a lei,ma improvvisamente i suoi occhi caddero all'interno della casa e si lasciò andare ad un urlo.
-Ma cosa è accaduto?-si domandò impaurita la bionda mentre Bloom si avvicinava con attenzione ai due cubetti di ghiaccio in cui vi erano congelati Rodolos e Alyssa,i genitori di Flora. La ragazza provò a toccarli,ma lo sentì bruciare.:era senza dubbio opera di un incantesimo.
-Questa è opera di qualcuno di molto potente! Dobbiamo raggiungere il castello e sperare che i tre dei non abbiano ancora preso l'essenza di Linphea-e a quelle parole nessuna delle altre due osò obbiettare.
-Bloom hai pensato al fatto che noi conosicamo benissimo una persona che può causare questo?-a rompere il silenzio dopo venti minuti di camminata ci pensò la bionda. A quelle parole Bloom fece cenno di sì con il capo
-Ma è illogico!Insomma sono state imprigionate in un tempo non conosciuto-ribattè Tecna
-Sì,ma quante volte abbiamo pensato di averle sconfitte e invece ce le ritrovavamo tra i piedi?-continuò Stella
-Ora abbiamo altro a cui pensare:siamo arrivate-questa volta a parlare fu Bloom che posò una mano sulla porta ghiacciata della reggia reale
-Ci penso io-continuò. Le sue amiche si scostarono e lei chiuse gli occhi concentrando tutte le sue forze sulle sue mani
- Fiamma del Drago-urlò e un raggio di fuoco dalla forma di un grande drago incandescente mandò in frantumi la porta.
Tecna si affacciò
-Strano non c'è nessuno-mormorò,ma Stella le fece subito cambiare idea
-E quelli cosa sono?-disse seria indicando altre statue di ghiaccio contenenti alcune guardie
-Muoviciamo-tagliò corto Bloom salendo le scale.
-Questa deve essere la stanza di Krystal-mormorò a bassa voce Tecna osservando la mappa sul suo palmare.
-Strano che non sia congelata-continuò bussando:non ricevette risposta e quindi aprì la porta preparandosi al peggio,ma non vi era nessuno.
-Dove potrebbero essere Krystal e gli altri?-ma un urlò in tutto il castello si propagò.
-Proveniva dalla stanza del trono:andiamo forza-replicò la fata della Tecnologia.  Per fortuna lì le porte erano già aperte e dopo aver evitato alcuni blocchi con dentro altre guardie si ritrovarono nella stanza del trono:lo spettacolo che videro però le lasciò a bocca aperta. Vi era Krystal a terra e priva di forze:le due persone che però  si trovavano in aria attirarono la loro attenzione.
-Icy,Vayu allontanatevi da Krystal-ordinò Bloom non facendo non notare la sua sorpresa nel rivedere la sua nemica e lo stesso valeva per le altre due Winx:sentendosi chiamare Icy e l'altra figura incappucciata si allontanarono dalla Principessa
-Oh guarda chi si rivede! Le piccole fatine:ti sono mancata Bloom?-la voce gelida di Icy risuonò per tutta la stanza:ma come era riuscita a scappare?
-Per niente:mi domando cosa ci fai con loro-
-Oh piccola Bloom oramai dovresti sapere che io sto con i vincenti
-E in quanto a me io non sono Vayu:mi presento il mio nome è Aipaloovik-mormorò la figura incappucciata molto somigliante a Vayu inchinandosi
-Voi dovete essere una parte delle Winx:Icy mi ha parlato di voi,ma non mi ha riferito quanto foste bello-continuò con la sua voce calda e melodiosa
-Dove sono i nostri amici?Dove si trova Flora?-domandò Bloom stringendo i pugni:non poteva essere arrivata tardi. i due però si guardarono confusi
-Non so cosa tu stia dicendo fatina. Qui non ci sono i vostri fidanzatini e le vostre amichette-rispose Icy giocherellando con le dita
-Non ti credo strega!-continuò sempre più furiosa Bloom mentre le altre due provavano a calmarla. Icy alzò le spalle con menefreghismo
-Se avete finito di chiaccherare io mi assenterei una attimo donzelle-mormorò dolcemente Aipaloovik
-Mi attende l'essenza di un mondo-
-Voi non andrete da nessuna parte! Tynix-urlò la leader delle Winx e una luce si diffuse per l'intera stanza. Quando Icy riaprì gli occhi si ritrovò le tre fate trasformate.
-Occupatevi di Aipaloovik mentre io sconfiggo Icy-ordinò Blooom
-Sconfiggere?-domandò divertita Icy
-Io non so come mai tu ti sia unita a questi criminali,ma rispondi a una mia domanda!Dove sono Darcy e Stormy?- a quelle parole la strega abbassò lo sguardo e una vene di tristezza di dipinse sul suo volto:sembrava così umana.
-Dardi di ghiaccio!-mormorò subito dopo senza darle una riposta:un turbine di sfere di ghiaccio si diressero verso la Principessa di Domino che riuscì però a parare con lo scudo Fuoco dell'unicorno.
-Ti vedo affaticata cara rivale-constatò la Strega:era vero visto che non si era ancora prfettamente stabilizzata dalla battaglia con Vayu
-Scaglie infuocate-questa volta fu lei a scaraventarle contro fiammelle infuocate:Icy provò a formare uno scudo di ghiaccio intorno a lei,ma fu colpita al braccio
-Maledetta!-urlò scagliandosi contro.
Intanto nella stessa stanza Stelle e Tecna combattevano contro il nuovo nemico
-Incanto dello Splendovivo-alle parole della ragazza una luce accecante si levò dal corpo di Stella raggiungendo la figura misteriosa che però creò una bolla d'acqua che contenne l'incantesimo
-Principesse ci rimarrei male se vi colpissi:dopotutto siete troppo belle-ghignò senza mostrarsi. Tecna strinse i pugni
-E allora fatti sconfiggere:Lampo del Tecnoiattolo-questa volta un raggio magico di energia elettrica si diresse verso Aipaloovik: non fu abbastanza veloce per schivarlo,ma fu colpito e sbattuto a terra.
-Bravissima Tecna-si congratulò la Principessa di Solaria,ma subito notarono il corpo dell'uomo sciogliersi ed evaporare.Non ebbero il tempo di  accorgersi che la figura misteriosa si stava ricomponendo dietro alle loro spalle
-Mi dispiace bellezze,ma io vi avevo avvertito-sussurrò ai loro orecchi imprigionandole in una bolla d'acqua:subito Bloom si accorse delle amiche in pericolo.
-Stella,Tecna  !-urlò arrabbiata sprigionando un fascio di fiamme arancione vivo contro la strega che venne scaraventata contro la parete più vicina
-Liberale!-ordinò a Aipaloovik mentre le sue amiche stavano per annegare
-Ogni tuo desiderio è un ordine per me-replicò lui facendo scomparire le bolle e le due Winx caddero a terra. Intanto Icy si era rialzata e stava per attaccare Bloom
-Avrò la mia vendetta fatina:dardo ghiacciato- urlò scagliando una sfera di ghiaccio.A quelle parole Blooom,spacciata,si girò in direzione della strega coprendosi gli occhi e aspettando l'attacco,ma una figura si mise in mezzo. Quando riguardò nella stanza vide la principessa Krystal a terra,dolorante. Aveva il braccio sinistro completamente congelato e respirava a fatica
-Mai distogliere lo sguardo dal nemico-sussurrò quella svenendo
-Cosa hai fatto! L'hai condannata a morte!-Blooom sentiva solo più rabbia e malinconia:pensava ai suoi amici,a Flora,alla paura di perdere tutto e al sacrificio di Krystal. Improvvisamente iniziò ad alzarsi in volo mentre la sua pelle emanava una luce arancione
-Ma cosa sta succedendo?-mormorò Icy spaventata:non ebbe neanche il tempo di ribattere che con un urlò Bloom sprigionò tutta quella energia colpendo entrambi i nemici. si accasciò a terra strisciando verso la principessa. Aipaloovik intanto era riuscito a malapena ad alzarsi:sentiva il sangue scendere dalla sua testa,ma approfittando  della distrazione della fata rubò la pietra. Subito udì rumori di passi:guardò intensamente il cuore rosa che teneva tra le mani e prese tra le braccia la strega,anche lei gravemente ferita.
-Aipaloovik-si girò e vide Faragonda,Griffin e Saladin fissarlo.
-Non questa volta-mormorò lui teletrasportandosi. I 3 viderono scomparire davanti ai loro occhi uno dei nemici peggiori:ma non si fermarono a pensare alla loro sconfitta visto che subito si diressero verso Blooom e verso Krystal:intanto la fata piangeva chiamando invano la principessa.
-Bloom cosa è successo?-domandò Faragonda chinandosi sul corpo inerme della ragazza oramai completamente ghiacciato
-La prego Preside la salvi-mormorò la fata mentre continuava a chaamarla.Faragonda provò a spezzare l'incantesimo,ma era troppo forte,persino per una fata come lei. sospriò pensando all'unico modo che vi era per salvarla
-Fatti da parte Bloom-ordinò all'allieva che venne fatta alzare della preside di Torrenuvola
-Saladin,Griffin l'unica cosa da fare è l'incantesimo Mutante-Bloom e le altre due Winx che si erano riprese non conoscevano quell'incantesimo. Saladin era visibilmente dubbioso,ma tutti si riunirono in cerchio attorno al corpo della ragazza:iniziarono a pronunciare parole strane e antiche e le tre Winx videro il corpo della loro amica alzarsi in volo e trasformarsi. Le braccia si allungarono sempre di più e lo stesso fecero le dita affusolandosi,le dita dei piedi si insinuarono nel pavimento mentre i capelli si trasformavano in... fiori.  Krystal apparve davanti a loro come un bellissimo albero dai fiori lilla:lo stesso del sogno di Bloom
-Perchè non l'ha salvata?-domandò Bloom toccando la corteccia
-L'incantesimo era troppo potente e questo era l'unico modo per salvarle la vita:fino a quando non ritornerà l'essenza di Linphea rimarra un albero-constatò la Griffin
-E come facciamo con il resto degli abitanti,con i genitori di Flora?-replicò Tecna
-Fino a quando non riprenderemo l'essenza rimarrano congelati. Ora ritorniamo ad Alfea abbiamo molte domande da farvi-

-Sei sicura che ti troverai bene nel tuo appartamento? Perchè per noi non c'è nessun problema se occupi la stanza di Bl...-ma subito la donna dai capelli castani e gli occhi dolci si fermò per paura di offendere la ragazza davanti a lei che oramai considerava come una figlia
-Tranquilla Vanessa:io ti sono già grata per il lavoro che mi hai offerto-replicò con un sorriso Flora e per un attimo alla mamma di Bloom sembrò di rivedere quella fata dolce e timida così diversa da adesso:se l'era ritrovata la sera prima davanti a casa,a notte fonda,con gli occhi pieni di lacrime. L'avevano fatta entrare,ma lei era rimasta molto vaga nel rispondere:aveva confessato che aveva lasciato Alfea senza avvertire le sue amiche e che aveva perso i suoi poteri. Cercava un luogo dove stare tranquilla e quello era l'unico che le era venuto in mente:Vanessa l'abbracciò forte come se fosse Bloom. Poi aveva giurato di non dire neinte alla figlia. Le aveva offerto di passare la notte lì e il mattino dopo si era ritrovata la ex-fata così cambiata:doveva aver sofferto molto.
-Lo sai che per me non c'è alcun problema;anzi mi sei estremamente utile con i fiori e le piante-confessò. Flora si sentiva in pace in mezzo a quel verde e anche se non riusciva più a usare i suoi poteri capiva ancora il linguaggio della piante,non senza poca fatica però.
-Ci vediamo domani Vanessa. Buona notte-concluse lei salutandola con la mano. Stava per uscire quando si voltò di nuovo a guardarla
-Grazie,davvero-concluse arrossendo e Vanessa si sentì un po' più felice mentre la guardava allontanarsi. Flora uscì dal negozio e rabbrivì a causa dell'aria autunnale. Si coprì meglio con la sciarpa fucsia che indossava e si diresse verso appartamento:subito però si blocò notando una figura maschile appoggiata ad una parete del negozio. Si voltò leggermente preoccupata ma quando questa si avvicinò il suo viso venne illuminato dal lampione
-Non era mia intenzione spaventarti-si scusò Riven sorridendo. Lei fece un sospiro di sollievo
-Tranquillo ci vuole ben altro per farmi prendere paura:piuttosto che ci fai qui?-continuò senza fermarsi. Lui allora accelerò il passo
-Beh è stato il destino a condurmi qui-lei alzò un sopracciglio e lui sospirò
-Ok mi hai scoperto:avevo voglia di vederti,come amico-aggiunse e questo fece ridere Flora. Ad un tratto si bloccò davanti a un portone su cui era disegnato un fiore
-Io sono arrivata-commentò indicando il suo appartamento
-Ehm scommetto che non mi farai entrare-
-Esatto-rispose lei guardandolo negli occhi. Si notava la sua delusione
-Come conosci Vanessa e Mike?-domandò  curioso:Flora si morse il labbro... doveva trovare velocemente una scusa
-Amici di famiglia-replicò e lui sembrò crederci
-Tu?-domandò anche se sapeva benissimo la risposta
-Sono i genitori di una mia cara amica e sono stati loro ad aiutarmi quando sono arrivato qui insieme a Klaus-commentò. Flora si chiese come mai Vanessa non glielo aveva detto
-Sei qui da solo?-continuò. era curiosa di sapere cosa fosse accaduto all'amico nei mesi passati
-Sì sono arrivato più o meno 11 mesi fa senza sapere dove andare e dove dormire:Klaus mi ha offerto di nuovo un lavoro al bar e Vanessa e Mike mi hanno aiutato a trovare un appartamento-concluse imbarazzato
-Di nuovo?-domandò Flora sempre più divertita
-Sì all'incirca 2 anni fa ho abitato qua con i miei amici e con delle mie amiche per una missione top secret-le rispose lui divertito e lei sorrise al ricordo di quei giorni
-E ora dove sono i tuoi amici?-vide una nota di tristezza disegnarsi sul suo viso
-Sono molto lontani da qui,ma sono sicuro che sono felice... è da molto che non li vedo. Ora tocca a te raccontarmi qualcosa-commentò lui:Flora sorrise e aprì la porta
-Buona notte Riven-concluse salutandolo e rinchiudendo la porta dietro di sè. Sorrise contenta di aver ritrovato un amico e si buttò stanca sul letto. La stanza era ancora spoglia e in disordine,ma qualcosa attirò la sua attenzione:a terra vi era infatti un suo ritratto. Una lacrima scivolò giù dalla sua guancia e si addormentò abbracciandolo.

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Capitolo 7
*** La Principessa di Domino ***


Un piccolo spiraglio di luce si insinuò nel buio più profondo della stanza:una testa,cicondata da capelli biondi,si insinuò nel piccolo spiraglio e richiuse dietro di se la porta. Rimase immobile a fissare la figura che dormiva nel lettino dell'infermeria:forse per paura di svegliarlo o perchè non riusciva a capire come qualcuno potesse fare così del male a una persona così fantastica. Iniziò a giocherellare con le unghie nervosamente:sarebbe stata all'altezza? Lei non era mai stata la spalla su cui piangere,questo compito era sempre stato della sua amica Flora... Cercò di non ricordare quel nome:faceva ancora troppo male averla persa. Lei di solito era la ragazza con cui divertirsi e fare baldoria e subito si rese conto che forse stava commenttendo un errore. Si rigirò verso la porta pronta a riaprilra:la sua mano candida scorreva veloce sulla maniglia. Ma poi capì che non poteva farlo:non poteva non andare dall'uomo che amava. Facendo il minor rumore possibile si avvicinò al ragazza:dormiva e a lei sembrò bellissimo,ma poi la vide. Vide quell'enorme ciccatrice sul suo petto:sembrava un marchio,il marchio della sofferenza. Una lacrima scivolò velocemente giù dalla sua gota:lui era forte,ma lei sarebbe riuscita ad esserlo attrettanto? Un mugolio addormentato provenì dalla bocca del ragazzo che emise un sonoro sbadiglio:rimase stupido però quando la  vide
-Stella-mormorò ancora stanco. Lei arossì dolcemente sedondosi vicino:lui però notò il suo sguardo posarsi sporadico sul suo petto.
-Sono orribile-disse lasciandola spiazzata:poteva benissimo capire come si stava sentendo,ma non il dolore che aveva provato
-Smettila di dire stupidaggini-lo bacchettò lei.
-Ma guardami! Insomma non potrò più andare al mare per paura di essere fissato...-mormorò triste Brandon. In quel momento sperò con tutta se stessa di essere Flora,ma lei non c'era:gli aveva lasciati. Osservò quel petto rovinato dove adorava addormentarmi sopra la notte e si chinò: le sue labbra,avvicinandosi alla ciccatrice,la sfiorarono:lui rimase interdetto dal  gesto
-Hai per caso baciato la ciccatrice?-domandò divertito:adoravo il suo sorriso
-Brandon tesoro è ovvio che ti guardaranno quando sarai in spiaggia-rimase deluso dalle sue parole ,ma lei non aveva ancora concluso la frase
-Perchè avrai sempre più vicino a te la ragazza più bella al mondo-commentò ridendo e lui fece lo stesso. Le strinse forte la mano e lei si accocolò affianco a lui:sentivo il suo profumo.
-Per caso la conosco già la ragazza più bella al mondo?è una tua amica?-Stella sbuffò a quella sua affermazione e lo guardò con sguardo trucido;ma mentre Brandon rideva la bionda non riuscii a non fare lo stesso.
-Ti amo-sussurrò mentre i suoi occchi si rispecchiavano in quelli dello Specialista
-Anch'io-sussurrò mentre lei baciava il suo petto scendendo sempre di più e i suoi occhi si facevano vogliosi della Winx


Respirò a pieno il profumo di casa:si accoccolò sul balcone della sua stanza occupata solo da lei.I suoi occhi caddero sulle cose di Flora oramai ammassate in tristi scatoloni. Le sue piante erano nella stanza di Aisha da cui non era ancora uscita:sia lei con le sue amiche e sia  Nex avevamo provato più volte a parlare,ma la porta chiusa a chiave e lo scudo magico  avevano fatto intuire a tutti  che non erano ben accetti:è,come tutti,profondamente scossa dall'addio della sua migliore amica... Una leggera brezza accarezzò i capelli rossi:doveva essere forte,doveva farlo per le altre. Non poteva e non voleva lasciarsi sopraffare dal dolore:ad un tratto i suoi pensieri furono interrotti dalla presenza silenziosa di qualcuno. Si girò e notò la preside sulla soglia:provò a sorriderle,ma risultò solo una smorfia falsa. Lei,senza fiatare,prese una delle due sedie,dove Bloom e Flora passavamo le notti a parlare, e si accomodò vicino alla Winx sorridendole:la sua espressione serena mise un po' di calma tra le sue idee.
-Penso che sia ora di parlare Bloom cara-mormorò e Bloom sapeva perfettamente a cosa di riferisse:con uno schiocco di dita apparvero sul tavolino due tazze di thè accompagnate con dei pasticcini. L'autunno era arrivato e con lui anche l'aria fredda.
-Quanti cucchiaini?-domandò allungandosi per predere la zuccheriera,ma la fata scosse gentilmente la testa:Flora le aveva insegnato in quegli anni a sentire il vero gusto del thè e i tre cucchiaini con cui partiva all'inizio ora cercava di evitarli. Le porse la tazza e lei la ringrazò con un timido sorriso e un
-Grazie-
-Da quando sono iniziati?-la prima a parlare fu lei che ruppe il silenzio. A quelle parole riapparvero nella sua mente di nuovo quegli orribili sogni,ma provò a non dare a vedere la sua sofferenza
-La sera prima che su Solaria scomparisse il sole e poi si sono susseguiti nel tempo fino alla conquista dell'essenza di Linphea-la Preside annuì
-Il fatto è,preside,che sono tremendamente reali!Ma non riesco a darmi pace:come mai tutto questo succede a me? Questi sogni premonitori sono un dono oppure no...Io vorrei solo delle risposte...ancora-sospirò:da quando era arrivata ad Alfea grazie a Stella otto anni prima milioni di domande sulla sua vita,sui suoi poteri e sui suoi sentimenti avevano trovato risposta. Faragonda però continuò a guardare l'orizzonte
-Senza dubbio ci daranno un bel vantaggio contro i tre nemici anche se credo che non riattaccheranno per un po' di tempo-
-Quattro nemici-Bloom si sentiva in dovere di correggere la Preside la quale si limitò ad annuire
-Mi chiedo solo come mai Icy si sia unita a loro senza le sorelle-continuò avvicinandosi al tavolino per posare la tazza oramai vuota
-Mi dispiace ,ma questa è un'altra domanda a cui non so rispondere,cara-le rispose la preside. Bloom accennò un sorriso e poi giocherellò nervosamente con le unghie
-Come sta Aisha? Dopo la partenza di Flora dobbiamo tutti rimetterci in piedi e recuperare non solo fisicamente-Bloom capiva perfettamente a cosa si riferisse l'anziana Fata:nessuno era ancora riuscito a dire ad Helia della partenza della ragazza. Improvvisamente sentirono un'altra figura apparire in balcone,dietro di loro
-Ora ti lascio figliola,ma appena saprò di più te lo verrò a dire. Mi raccomando: so quanto tenessi a Flora,ma lei ha preso la sua strada e nessuno di noi dovrà cercarla-concluse alzandosi e salutando anche l'altra presenza:gli occhi azzurri di Bloom si persero nuovamente nell'orizzonte quando sentirono qualcosa posarsi sulle sue spalle
-Grazie-mormorò notando la coperta che il suo ragazzo le aveva poggiato sulle spalle.
-Come stai?-le chiese preoccupato:da uando erano tornati entrami dalla missione non erano ancora riusciti a parlare e lui la sentiva enormemente disante
-Non riesco a non darmi la colpa per la sua partenza:io ero una delle sue migliori amiche e non le sono stata accanto quando a perso i suoi poteri... Non oso pensare a come si senta adesso-il ragazzo di slanciò l'abbracciò e lei finalmente fece uscire quelle lacrime da troppo tempo trattenute.
-Non è colpa tua Bloom-provò lui a consolarla anche se sapeva che la ragazza non credeva alle sua parole
-Helia?-domandò staccandosi dal suo petto e coprendosi con la coperta
-Non gli abbiamo ancora detto niente,ma inizia a fare domande:Musa sta provando a stargli accanto,ma...-
-Secondo te dovrei avercela con Musa?-la domanda della rossa lo lasciò spiazzato
-Flora era una delle sue migliori amiche e lei lo ha baciato...-Anche Sky ci aveva pensato molto in quelle ore,ma poi scosse la testa
-Riven se ne andato lasciandola da sola e tutti sappiamo quanto le sia stato vicino Helia:molto probabilmente sentendosi così fragile si è affezionata ancora di più al nostro amico e avrà travisato i suoi sentimenti-
-Ma se lo ama veramente? Io non credo di poterla odiare anche se ha fatto del male a Flora-lui le diede un bacio sui suoi capelli rossi
-Sai benissimo che all'amore non possiamo ribellarci:io credo che Musa si stia accusando già accusando abbastanza da sola-concluse il ragazzo. Bloom si girò verso di lui guardandolo nei suoi occhi così simili ai suoi:ma poi abbassò lo sguardo
-Ehi perchè non mi dici cosa ti turba?Non c'è la faccio a vederti così Bloom... Insieme abbiamo superato tante cose- Ma la ragazza scosse la testa:non voleva farlo soffrire più di quanto non stesse già male adesso. Il suo migliore amico aveva rischiato di morire e Flora se n'era andata:questa volta avrebbe sopportato lei da sola. Non rispose alla sua domanda ma continuò a fissare il pavimento. Sky si alzò di botto
-Pensavo che il nostro amore potesse superare ogni cosa,ma la tua testardaggine mi fa dubitare- e detto questo rientrò in casa. Bloom si ritrovò da sola:molte lacrime scivolavano giù dai suoi occhi,tutte intrinse di  dolore.

Il Principe di Eraklyon camminava nervosamente e speditamente per i corridoi di Alfea:possibile che in tutti quegli anni Bloom continuava a nascondergli le cose. Mentre camminava non si accorse di una figura conosciuta che cammiva in senso opposto  guardando furoi dalla finestra.  I due,inevitabilmente,si scontrarono
-Oh Sky scusami-mormorò Roxy raccogliendo i libri caduti miseramente a terra:alzò gli occhi epr vedere il volto del suo amico,ma lo trovò stranamente teso e cupo.
-Scusa Roxy ma devo andare-concluse senza neanche salutarla:Roxy strinse a sè i libri. Perchè stava così male vedendolo soffrire?


Aisha si stropicciò confusa gli occhi mentre nelle tenebre più totali si svegliava. Era sdraiata sul suo letto e leggiadra si diresse verso la grande finestra della sua stanza:scostò leggermente le tende solo per far entrare un po' di luce e per constatare che aveva dormito fino a tardi. Infatti quando guardò l'orologio notò che erano le due passate. Si rimise di nuovo nel letto:non voleva lasciare l'unico posto che la faceva sentire al sicuro. Sentiva ancora la sofferenza del padre di Nabu che moriva tra le sue braccia e l'ultimo guardo che la sua migliore amica le aveva rivolto prima di andarsene via per sempre. Osservò sul suo comodino al foto sua e della mora che portava,ridendo,sulle spalle. L'aveva scattata 7 anni prima,durante il suo primo anno ad Alfea,quando erano ancora entrambe single:notava la giovinezza nei suoi occhi e la felicità di aver trovato finalmente della amiche. Forse aveva ragione l'Aisha di allora:l'amore è una cosa stupida che fa soffrire. Senza di esso Nabu sarebbe ancora vivo e Flora non l'avrebbe lasciata:si buttò di nuovo a piangere con il viso schiacciato sul suo soffice cuscino lilla quando sentì qualcuno sfiorare la sua testa con delicatezza:si alzò e notò la piante preferita di Flora,la pianta carnivora Aurora, che le sorrideva. Non riusciva a comunicare con lei,ma la Fata della Natura le aveva insegnato che con le piante erano inutili le parole:loro capivano perfettamente i sentimenti degli umani. L'accarezzò,ma sentì qualcuno bussare alla sua porta
-Aisha ti prego aprimi-mormorò preoccupato il suo fidanzato:un'altra persona che standole vicina l'avrebbe fatta soffrire quando se ne sarebbe andato. Non rispose e il giovane riprovò di nuovo ad aprire la porta chiuse sempre a chiave. sospirò e lei lo sentì accasciarsi sulla porta:lei fece lo stesso e si sedette con la schiena su quella tavola di legno che li separava.
-Non so te,ma io mi trovo molto patetico a parlare con qualcuno che non mi risponde-ma anch a questa battuta la Principessa di andros non rispose. Si fece coraggio e parlò di nuovo
-Ok allora conitnuerò a parlare come uno stupido da solo anche se lo so che mi stai ascoltando-replicò e Aisha si sorprese:la conosceva così bene.
-Uhm scommetto che una storia ti potrà tirare su di morale- e così Aisha ascoltò la storia che Nex iniziava a raccontare:parlava di una bellissima Principessa sconvolta per la morte di una persona a lei molto cara e due ragazzi,uno molto più bello dell'altro volle precisare,che si battevano per conquistare il suo cuore
-Spero con tutto il cuore che possa vincere il ragazzo biondo;da come lo descrivi è molto affascinante-disse ridendo Aisha e Nex finalmente udì la voce della sua fidanzata.
-Nah secondo me non ha nè classe nè carisma-ribattè lui ridendo
-Grazie Nex;sono contenta di averti vicino,ma non sono ancora pronta-
-Lo sai che ti aspetterò in eterno-rispose lui e sul suo viso si dipinse un sorriso


Tecna camminava per i corridoi cercando la sua amica:voleva parlare. Improvvisamente la vide seduta su una delle tante panchine ad Alfea:le si avvicinò e si sedette affianco. Musa non sembrava affatto sorpresa di vederla
-Ehi-esclamò senza entusiasmo. Tecna abbozzò un sorriso
-Sei qui perchè mi odi?-quella domanda da parte della sua migliore amica la spiazzò:come poteva anche solo credere che la odiava? Di slanciò l'abbracciò,ma lei iniziò ad urlare
-Lasciami!Io sono un mostro,non merito il vostro affetto:ho fatto tanto di quel male a Flora che oramai non merito più niente-A Tecna salirono le lacrime agli occhi
-Ehi guardami-mormorò alzando il viso candido dell'altra fata:i suoi occhi violetti erano pieni di sofferenza.
-Noi non ti potremmo mai odiare e questo devi mettertelo in testa-un'altra lacrima scivolò lungo la guancia di Musa alle parole di Tecna
-E so con tutto il cuore che anche Flora la pensa così-continuò la Fata della Tecnologia mentre il tramonto illuminava il suo volto
-Perchè lei è troppo buona... e io mi sono innamorata del suo ragazzo baciandolo...Lo tradita-Musa abbassò lo sguardo dicendo quelle parole
-Flora lo sa che non l hai fatto per farla soffrire!L'amore non si puù comandare anche se hai sbagliato a baciarlo-la rimproverà Tecna fissandola intensamente
-Ma la scelta di andaresene e di non chiarire con te e sua e tu non puoi prenderti la colpa di questo-continuò evitando di aggiungere il fatto che Flora non era più come loro
-Lei ha sacrificato i suoi poteri per salvare un pianeta e io invece sono stata capace solo di baciare Helia:io me ne devo andare da Alfea,non voglio più farvi del male..-ma improvvisamente sulla sua guancia si posò la mano dell'altra fata:aveva appena ricevuto uno schiaffo
-Smettila di dire sciocchezze Musa! I sentimenti che proviamo per te non sono cambiati:noi ti vogliamo bene e per sempre lo faremo perchè noi siamo le Winx-concluse porgendole il mignolo come i primi anni in cui dividevano la stanza insieme
-Per sempre-concluse la Fata di Melody avvicinando il suo dito a quello della migliore amica.


Flora si svegliò di soprassalto:impaurita si guardò intorno ma tutto le sembrava così sconosciuto. Si sedette sul letto e finalmente capì dove si trovava:fece un grosso sospiro notando la sua nuova casa in affitto spoglia e disordinata. Aveva sempre odiato il disordine e quindi sgridava sempre... No quello non era il momento dei ricordi. Vide affianco a sè il ritratto che oramai conservava gelosamente da sette anni. Sorrise:forse per quello poteva fare una eccezione. Si diresse velocemente verso il bagno e lì guardò l'ora:le nove e venti. Si fece una doccia cercando di non lasciare vagare la sua mente:non voleva stare male. Quando uscì si guardò allo specchio:il viso quel giorno era più riposato e i suoi occhi verdi sembravano meno stanchi. Dopo poco constatà il vantaggio dei capelli corti:5 minuti dopo si diresse in camera da letto per vestirsi.Doveva ammettere che ora che era senza poteri sembrava una bambina:doveva rimparare a fare le cose senza la magia e questo era estremamente difficile. Tirò fuori una maglia corta che lasciva scoperto l'ombelico:Vanessa le aveva dato alcuni vestiti di Bloom. Da mettere sotto avrebbevoluto indossare la bella gonna rosa,ma oramai aveva cambiato vita e questa le ricordava troppo le vecchia fata Flora:in più aveva paura che Riven la scoprisse. Dopo essersi infilata con non poche difficoltà il paio di jeans blu a vita alta che la sua ex-amica indossava ben 8 anni fa,si diresse verso lo specchio per truccarsi:non era mai stata una tipa appassionata al make-up,ma ora scopriva sempre di più quest'arte magnifica. Senza paura sipassò il rossetto blu sulle labbra e contornò gli occhi con eyeliner:si sorrise soddisfatta.


Icy fissò con i suoi occhi gelidi la ferita profonda che era stata magistralmente curata da Chantico:un sorriso sofferente apparve sul suo volto quando si chinò verso al comodino. Afferrò quello che sembrava una cornice e se la mise sul letto:una lacrima provò a scappare dai suoi occhi ma fu più veloce il suo dito che spezzò la sua corsa. Guardò i sei occhi che sorridenti erano in quella cornice e con un urlo di rabbia congelò la cornice.
"Mai più Icy,sei troppo forte per piangere"mormorò riposando l'oggetto sopra al comodino

Due gambe snelle e abbronzate entrarono nel Frutti Music Bar mnetre due occhi verdi si guardavano intorno. La gente che faceva colazione era molta e la ragazza si avviò verso il bancone
-Cosa posso offrirti?-domandò curioso l'uomo così somigliante a Roxy sorridendo
-Un frullato limone e banana-risposta lei accennando ad un sorriso
-Oh mi dispiace,ma è da tanto che non lo facciamo più-commentò lui con una nota di amarezza:effettivamente era il frullato preferito di Roxy e molto probabilmente aveva smesso con la partenza dell'ultima fata terrestre.
-Klaus per una ragazza così bella possiamo fare un'eccezione-una voce materna si levò da dietro la ragazza
-Devi essere speciale se ti ha preso in simpatia-commentò l'uomo sussurrando a Flora la quale si girò per vedere chi avesse parlato:e lì vide due occhi azzurri come il ghiaccio  capelli lunghi marroni
-Scusalo a volte straparla-le disse con un sorriso sul volto mentre si sedeva affianco:nonostante gli anni fossero passati manteneva ancora la sua bellezza.
-Stai aspettando qualcuno?-continuò fissandola intensamente:Flora,un po' in soggezione per quel suo gesto,fece cenni di sì con la testa
-Sei la fidanzata di Riven?-a quella domanda rimase spiazzata e arrossì violentemente
-Scusa non volevo farmi gli affari tuoi,ma ieri pomeriggio vi ho visti insieme-provò a scusarsi notando la sua troppa franchezza. La ex fata,ancora imbarazzata, però scossie la testa:perchè tutti continuavano a definirla la sua fidanzata?
-No siamo solo amici;veramente lo conosco solo da un giorno visto che mi sono appena trasferita-farfugliò io e finalmente Klaus si avvicinò consegnandole il frullato. Morgana intanto continuava a fissarla
-Se cerchi Riven tra poco si esibisce- riferì il padre di Roxy mentre Flora assaggiava,dopo anni di astinenza,il frullato più buono al mondo. E prima che potesse rispondere vide una chioma viola salire sul palco con al  collo una chitarra:lui sembrò cercare tra il pubblico una persona. Quando i loro occhi si incontrarono lui la salutò facendole l'occhiolino:il suo colorito cambiò improvvisamente mentre iniziava a cantare. Cercò di non dare a vedere il suo stato di animo anche se si sentiva addosso lo sguardo d'odio di alcune ragazzine,probabilmente delle spasimanti.
-Ogni volta non perde occasione per fare il cascamorto,ma io non lo pago per questo-commentò leggemente alterato Klaus mentre Morgana scoppiava in una risata
-Sì lo so:se sapesse quante volte ha fatto impazzire Mu...-ma si tappò subito la bocca:si stava per far scoprire.
-Hai per caso detto Mus...-ma Morgana non finì la frase che un cagnolino le venne incontro abbaiando:lei sorridendo lo prese in braccio accarezzandolo dolcemente
-Lui è Artù il cane di nostra figlia:scusalo ma è sempre un po' scontroso con le persone nuove-commentò Klaus mentre Artù i annusava diffidente Flora,ma improvvisamente le saltò addosso facendo le feste riconoscendola
-Devi avere proprio un dono per stargli simpatica subito-rise il padre di Roxy allontanandosi
-Già direi quasi un potere fatato-aggiunse Morgana senza staccarei gli occhi di dosso dalla ragazza :per sua fortuna sentii delle mani coprirle gli occhi
-Chi sono?-cantò una voce maschiile
-Uhm forse qualche cantante stonato?-improvvisò e lo vide sbuffare.
-Io vi lascio ragazzi-li salutò Morgana con lo sguardo ancora dubbioso
-Ehi ma cosa ci fai qui?- domandò Riven sorridendole
-Beh Vanessa mi ha dato la giornata libera per abituarmi a questa città e visto che non conosco nessuno pensavo-ma lui prontamente le mise un dito sulla bocca
-Non aggiungere niente per oggi sarò la tua guida personale-disse facendo un inchino.
-Allora andiamo?-continuò posando al chitarra
-Vediamo come te la cavi ma stai attento perchè io non sono una tipa che si sorprende facilmente,amico-lo derise la mora correndo fuori dal bar
-Ho molti assi nella manica amica-lerispose lui divertito prendendola per mano e correndo insieme


Bloom corse per il corridoio di Fonterossa più veloce che poteva mentre rileggeva per la quinta volta il messaggio che le aveva inviato Timmy. Quando arrivò davanti alla stanza in cui il ragazzo di Tecna le aveva detto di venire vide tutti i suoi amici tranne Brandon
-è vero quello che mi hai scritto Timmy?-domandò la rossa notando lo sguardo triste di tutti e principalmente quello di Saladin. Un grido pieno di disperazione provenì dalla stanza che fece gelare le vene di tutti:Bloom guardò con sguardo serio i suoi amici e poi chinò la testa mentre un rumore assordante proveniva dalla stanza. Saladin di nuovo si aavvicinò alla porta e bussò:per un secondo il trambusto sembrò fermarsi
-Helia sono io,tuo nonno-bisbigliò il vecchio avvicinando l'orecchio alla porta
-Andatevene via tutti-mormorò però il ragazzo con la voce piena di rabbia.
-Forse è meglio dargli ascolto:più tardi proveremo di nuovo a parlargli-commentò serio il principe di Eraklyon evitando gli occhi azzurri della principessa di Domino. Intanto dentro alla stanza chiusa a chiave il ragazzo dai lunghi capelli blu udiva il distinto rumore di passi farsi sempre  più lontani. Una lacrima scivolò giù dal suo viso bagnando il quadro che portava la sua firma:la lacrima si allargò storpiando il sorriso della fanciulla dipinta.Diede un ultimo sguardo alla ragazza con gli occhi verdi e poi buttò il dipinto fuori dalla finestra. Si girò digrignando i denti guardandosi intorno:nella stanza regnava il caos più totale. Tutto era stato buttato a terra e tra vetri e pezzi di sculture il ragazzo raggiunse il suo letto. Si accasciò oramai senza forze mentre le parole di suo nonno rimbombavano nella sua mente
"-Figliolo Flora se ne andata:ha deciso di lasciarci-
-No,no,no lei non mi può aver lasciato,lei non può averlo fatto-urlò il ragazzo accasciandosi a terra mentre suo nonno non sapeva cosa fare per consolarlo
-Ci ha espressamente detto di non cercarla-continuò ma oramai negli occhi di Helia vi era solo rabbia"
Quello che era successo dopo era un insieme di ricordi vaghi:aveva buttato fuori dalla sua stanza suo nonno e aveva iniziato a distruggere dalla rabbia ogni cosa che incontrava nella stanza,ma quando aveva dovuto ditruggere uno dei tanti dipinti in cui aveva raffigurato la sua ex-ragazza non vi era riuscito
-Perchè mi hai lasciato amore mio...-sussurrò guardando la cornice sul comodino dove due ragazzi sorridevano abbracciati e felice. E con due occhi verdi nella mente si addormentò



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Capitolo 8
*** Bagno Nudi ***


Flora udì distintamente la moto fermarsi
-Ora posso aprire gli occhi?-domandò a Riven mentre quello la aiutava a scendere da quell'aggeggio infernale troppo diverso e scomodo rispetto alle Wind Rider.Per tutto il giorno l'aveva accompagnata a visitare Gardenia:era così diversa rispetto a come se la ricordava. Sembrava un posto completamente nuovo,ma Riven era riuscito a farle visitare i posti migliori:con sua grande sorpresa aveva constato che i terrestri avevano imparato ad amare di più la natura...Forse il suo desiderio non era stato sprecato
-Aurora non essere troppo curiosa-rispose lui togliendole il casco dalla testa:oramai si era fatta sera e lui le aveva proposto di mangiare insieme tenendole però nascosto il ristorante in cui voleva portarla. Sbuffò mantenendo ancora gli occhi chiusi:sentiva un fantastico profumo mentre il suo stomaco continuava a brontolare.
-Hai fame?-domandò divertito sentendo il rumore proveniente dal suo basso ventre:subito la ragazza si sentì in tremendo imbarazzo.
-Ehi stavo scherzando e poi mi piaci ancora di più se sei una buongustaia-rise lui:Flora cercò di non soffermarsi su quel "mi piaci ancora di più" e sentì la sua mano calda insinuarsi tra la sua.
-Ora seguimi-le sussurrò con la sua voce calda:un brivido percosse la schiena della ex-fata mentre si lasciava portare dall'amico fidandosi ciecamente.
-Pronta ad aprire gli occhi?-ad un tratto il ragazzo si bloccò:Flora respirò a pieno quel fantastico profumo di cibo che si era fatto molto più forte. Appena aprì gli occhi rimase estasiata dalla vista.Si trovavano entrambi in piedi davanti ad un ristorante stupendo che si affacciava sulla riva:era pieno di dischi e altre cose che richiamavano alla musica come delle chitarre appese ai muri o altri strumenti che creavano una perfetta armonia con i vari tavoli su cui già alcune persone stavano iniziando a mangiare.
-Bello vero?-commentò lui notando il suo sguardo affascinato:sicuramente il tema non le era perfettamente geniale,ma doveva ammettere che era veramente bello.
-Forza vieni:ti presento il titolare che è un mio grande amico-la invitò lui a salire le scale:Flora però si guardò miseramente la maglietta e i jeans che indossava
-Non penso di essere adatta ad un locale così di...classe-ammise leggermente in soggezione:il ragazzo davanti a questa sua insicurezza si mise a ridere.
-Tranquilla che sei perfetta-la rassicurò e questa volta Flora si decise a seguirlo.Il ristorante dentro era ancora più bello che fuori,ma mentre lei era distratta ad ammirare sentì perfettamente Riven parlare con qualcuno. Quando si voltò però si rese finalmente conto chi era il propietario
-Aurora voglio presentarti Jason Queen,un grande produttore discografico e ora anche propietario di questo bellissimo ristorante dedicato alla musica-Flora si morse nervosa il labbro mentre Jason la salutava calorosamente.Non poteva crederci:tutte le figure del suo passato stavano facendo ritorno
-Piacere mio-commentò l'uomo
-Riven esagera sempre presentarmi,ma senza di lui io non sarei riuscito ad aprire questo ristorante-aggiunse dando una pacca al ragazzo:a Flora sembravano così lontani quei momenti in cui Riven schiumava di rabbia alla sua vista. Il periodo lontano da loro,da Musa,l'avevano reso un ragazzo migliore
-Accomodatevi dove volete-concluse mentre una cameriera li portava in un tavolo che dava sul mare:Flora sentiva l'odore salino solleticarle il naso.
-Beh che ne pensi?-domandò leggermente impazziente Riven mentre l'occhio di Flora cadeva sul menù:l'ex-Specialista notò la ragazza irrigidirsi.
-Ehi tutto ok?-cercò di toccare la sua mano,ma Flora la tolse velocemente. Osservava quella scritta che la riempiva di domande
-Questo ristorante si chiama "La Musa"?-sussurrò guardandolo negli occhi:lui non riusciva a capire questo suo atteggiamento. Flora si alzò rapidamente e farfugliò un
-Devo uscire un attimo-scappando via successivamente.

Helia fu svegliato di soprassalto:sentiva battere ripetutamente sulla porta. Intorno a lui era buio,segno che era sera,ma il ragazzo si ostinava a non parlare
-Aprici Helia!-intimò Sky,preoccupato.Percepì subito la voce di Timmy,Nex, e Brandon
-Se no?-rispose il ragazzo con tono di sfida
-La sfondo e sai che non scherzo:siamo solo preoccupati per te-
-Sto bene-mentì rifacendosi la coda ai capelli,ma il Principe non demordeva
-Helia vogliamo aiutarti-continuò ed Helia si arrese:cercando di non pestare i vetri e gli oggetti a terra si avvicinò alla porta girando la chiave e aprendola. Davanti a sè si trovò i suoi 4 amici che lo guardavano,vestiti di tutto punto,seri e con l'aria esasperata
-Vestiti!-ordinò Brandon lanciandogli i vestiti addosso:non era i suoi e molto probabilmente erano del biondo.
-Ehi amico,ma cavolo...-imprecò esasperato Nex entrando,accendendo la luce,nella sua stanza che -purtroppo- condivideva con lui. Guardò con tristezza tutte le sue cose a terra,ma il viso teso di Sky e l'occhiataccia da parte di Brandon lo fecero desistere dal dire qualsiasi altra cosa
-Non ho voglia di uscire-rispose Helia riaccasciandosi sul letto:Timmy sbuffò,ma poi parlò
-Helia non puoi restare qui a marcire:abbiamo deciso che per stasera andremo a mangiare fuori e tu verrai con noi-
-Sono appena riuscito con parole carine e baci a convincere Aisha e non ho paura di usare la stessa arma con te-lo derise Nex sedendosi ssul letto:Helia sorrise,ma lo nascose.
-Se tra cinque minuti non sei in sella alla tua Wind Rider vengo e ti mostrerò che sono un ottimo baciatore-concluse il Paladino lasciando stanza seguito da Brandon e Timmy. Sky stava per chiudere la porta ma si fermò
-Vuoi parlarne?-domandò ma Helia scosse la testa
-Sto bene,ma grazie-concluse

Flora si sfilò facilmente il paio di scarpe da ginnastica dai piedi posandole a terra:i suoi piedi si intrufolarono tra la sabbia.Il mare davanti a lei ondeggiava al chiaro di luna e la invitava a rinfrescarsi con la sua acqua:la mora non si fece pregare e i suoi piedi entrarono in contatto con il freddo pungente di quel liquido trasparente. I suoi capelli,corti,vibravano in aria mentre guardava triste la luna
"Chissà se anche lui la sta guardando"si domandò,ma i suoi pensieri furono interrotti
-Aurora,ma cosa è successo?Ho detto per caso qualcosa di sbagliato?-le domandò confuso Riven avvicinandosi  a lei che però lo evitò andandosi a sedere sulla sabbia bianca dove si era tanto divertita negli anni passati.Lui fece lo stesso riattirando la sua attenzione
-Allora?Dove ho sbagliato?-Flora levò gli occhi al cielo di fronte alla sua testardaggine
-Da quanto lo conosci Jason?-quella domanda che non centrava niente sorprese Riven che però decise di stare al gioco
-Quando venni sulla Terra, anni fa-rispose lui facendo una piccola pausa
-Non lo sopportavo:il fatto era che avevo travisato i suoi sentimenti verso la mia...-
-Ragazza-concluse Flora. Lui annuì
-Sì,ma a quell'epoca ero un pazzo geloso e per poco non la persi-
-La devi amare tanto-replicò la mora sapendo già la risposta
-Un tempo sì,tanto. Ma poi ho capito che i nostri caratteri troppo diversi,ma allo stesso troppo simili per alcuni versi ci stavano corrodendo l'amore e lo stavano trasformando in odio e stupida gelosia-La mora rimase sopresa nel trovare l'amico così aperto nei suoi confronti
-è suo il nome che avete usato per il ristorante?-Questa domanda aveva un pizzico di gelosia e lui se ne accorse anche se non riusciva a capire come avesse fatto ad indovinare
-Sì il suo nome era Musa,lo stesso che ora ha la figlia di Jason-
-Ti manca?-ancora un'altra domanda scomoda
-Sempre,ma come mi mancano i miei amici:ancora ripenso al modo in cui li ho lasciati-Flora sorrise verso la luna sentendosi dire quello
-Ma oramai sono riuscito a costruirmi una vita perfetta qui a Gardenia che non scambierei per niente al mondo. Tu non mi hai ancora mai detto niente di te-domandò curioso e Flora si bloccò:non doveva esporsi
-Ti basta sapere che vengo da molto lontano,ma ho deciso di lasciare tutto alle spalle-era l'unica risposta che le era venuta in mente.Lui notò la tristezza nei suoi occhi e quindi si alzò immediatamente
-Forza smettiamola di pensare al passato e andiamo a mangiare-commentò allungandole le mani. Lei lo osservò interrogativa,ma subito accettò il suo invito. Stavano per rientrare quando decise però di bloccarlo
-Non ti affezionare a me Riven-commentò decisa rispecchiando i suoi occhi verdi in quelli del ragazzo:lui fece una smorfia e poi ricominciò a camminare



Specialisti e Winx passeggiavano allegramete per le vie principali di Magix:quella sera il vento autunnale aveva dato un po' di tregua e quindi il clima ricordava molto quello primaverile. Helia osservò divertito le coppiette che passeggiavano davanti a lui:Stella continuava a trascinare il povero fidanzato da un lato della via all'altro in corrispondenza delle vetrine più belle. Lui sorrideva cercando di non mostrare il suo poco interesse:quando li conobbe non avrebbe mai scommesso su una loro possbile storia a lungo termine,ma con il tempo aveva dovuto ricredersi. Aisha invece leggermente sovrappensiero camminava fissando il pavimento:lui sapeva perfettamente come si sentisse e così decise di affiancarla
-Ehi-la salutò dolcemente e lei alzò finalmente lo sguardo
-Sono contenta di vedere che stai bene-sussurrò lei con aria  triste
-Beh ho visto giorni migliori,ma penso che lo stesso valga per te-precisò notando le sue occhiaie
-So che non dovrei dirtelo,ma lei mi manca così tanto-mormorò facendo scivolare una lacrima.Lui abbozzò un sorriso amaro
-Anche a me,ma ho capito che non è giusto per noi e per le persone che ci vogliono bene farci del male continuando a pensare a lei-Aisha lanciò uno sguardo veloce verso Nex che rideva sguaiatamente con Sky e sorrise
-Non fraintendere le mie parole:io la amo e per sempre la amerò,ma ha deciso di lasciarci senza spiegazioni e di questo noi non possiamo incolparci-
-Grazie-Aisha sfoderò uno dei suoi sorrisi sinceri raggiungendo il suo ragazzo e prendendolo per mano:lui sembrò un attimo spiazzato da quel gesto,ma poi le diede un piccolo bacio.
Roxy osservò leggermente confusa Bloom e Sky che per tutta la serata si erano evitati:l'amica continuava a fissarlo con occhiate fugaci mentre parlava con Tecna e Musa mentre il biondo,dopo aver parlato e scherzato con Helia e Timmy,si era leggermente staccato dal gruppetto. Roxy non ci pensò due volte e lo raggiunse
-Perchè hai quel musone?-gli domandò sfoderando un sorriso smagliante:lui alzò un sopracciglio
-Sai che non avresti futuro come attore:si vede lontano un miglio che la stai evutando-continuò guardadolo serio;lui scoppiò ad una risata e Roxy si sentì subito meglio
-Non ti posso nascondere proprio niente?-commentò sarcastico
-Me ne vuoi parlare?-gli domandò a sua volta,ma lui scosse la testa
-è una così bella serata che non voglio rovinarla con le mie lamentele:sono solo contento che Helia stia un po' meglio-rispose lui osservando il nipote di Saladin che rideva con Timmy:nei suoi occhi azzurri rimaneva un velo di tristezza,ma quella sarebbe passata solo con il tempo.
-Dovresti  trovarti qualcosa per distrarti:ho un'idea!-esclamò la Principessa,figlia di Morgana,alzando le braccia felici
-Domani tu verrai con me nel bosco davanti a Magix così mi aiuterai a catalogare gli animali presenti e in più potrai distrati-
-Scommetto che non posso rifiutare-rise lui divertito
-No Principe-gli rispose lei divertita
-Ci sto allora!-commentò facendole l'occhiolino


-Sono pieno-urlò disperato Riven allontanando da sè la fetta di torta oramai mangiata a metà:Flora non riuscì a non ridere
-Pensavo che volessi divorare anche me-commentò divertita facendo notare al ragazzo quando avesse mangiato. Improvvisamente sentì il cellulare squillare e lo estrasse dalla borsetta:era un messaggio da Helia,un altro. Oramai il suo cellulare era l'unica cosa che la legava ai suoi amici. Voleva aprirlo,ma sapeva benissimo che avrebbe solo causato dolore:oramai aveva fatto la sua scelta. Cercò di fermare il prima possibile l'unica lacrima che si era lasciata sfuggire,ma Riven se ne accorse e capì che la sua sofferenza proveniva da quel cellulare;era così impegnato a fissare la ragazza che non si accorse che il telefono era lo stesso modello che più di un anno fa Tecna gli aveva regalato.
-Seguimi Aurora-mormorò lui con un sorriso beffardo:lei si alzò e lui,tenendola per mano,l'accompagnò verso una strana scatola tutta colorata. Riven notando l'espressione incuriosita della ragazza di fronte a quello strano oggetto appoggiato in un angolo del locale si mise a ridere
-Questo è un JukeBox:veniva usata molti anni fa dai terrestri per sentire la musica-la informò lui
-terrestri? E tu chi sei,un'alieno?-lo derise la mora nonostante sapesse che non proveniva da quel pianeta
-Si perchè non sembro un alieno-grignò lui in tono malefico:Flora rise,come non faceva da molto tempo.
-Ti fidi di me?-mormorò lui guardandola nei suoi occhi verdi
-Uhm potrei-rispose la fata un po' dubbiosa
-E allora vieni-senza sapere cosa volesse fare Riven la portò sopra al palco del ristorante;i commensali vedendoli esultarono felici mentre Jason porgeva ai due i microfoni. Flora però,con gli occhi a palla,sentì il cuore accelerare mentre tutti fissavano lei:scese velocemente dal palco lasciando Riven da solo.Lui però fu rapido e la bloccò
-Riven scusa ma io non posso farlo:insomma tutti mi fissano!-rispose parlando a macchinetta senza riprendere fiato mentre un'espressione terrorizzata dominava sul suo volto
-è solo una canzone Aurora!Ti prego sconfiggi le tue parole-quella frase rappresentò nella mente della giovane due occhi azzurri:strinse i pugni e sospirando lo segui sul palco. Quando partì la musica chiuse gli occhi immaginandosi nella sua stanza:e mentre le parole,come fatate,uscivano dalla sua bocca immaginava davanti a sè un ragazzo che dolcemente la fissava. Ben presto si accorse di essere arrivata alla fine della canzone:tutti iniziarono ad applaudire e lo stesso Jason batteva soddisfatto le mani. Con un sorriso stampato sul volto  si girò verso il suo amico che le fece un'occhiolino:ce l'aveva fatta



Helia si allontanò divertito dai suoi amici che stavano provando,con scarsi risultati,a giocare ad uno strano gioco chiamato biliardo:in quel locale gli schiamazzi erano alti e lui sentiva la necessita di prendersi una boccata d'aria. Osservò il mare di Magix che quella sera era particolarmente mosso:non era in mare più bello che avesse mai visto,ma gli riportava in mente tanti,troppoi ricordi. Si sedette su uno degli scogli e si lasciò cullare dal rumore delle onde:la luna piena faceva da protagonista quella sera. Un pensiero prese possesso della sua mente
"La starò guardando anche lei?"ma il suo flusso di idee e considerazioni fu interotto dal rumore di passi sempre più vicini
-Distrubo?-domandò leggermente imbarazzata Musa:da quando lei lo aveva baciato non si erano più parlati nè chiariti. Helia scosse la testa. Da quando si sedette passarono alcuni minuti di silenzio imbarazzato tra i due interrotto solo dal rumore del mare. Ad un tratto però Musa smise di giocare nervosamente con i suoi capelli e si voltò verso di lui
-Non c'è la faccio a continuare così Helia:odio questo comportamento così freddo tra di noi che mi fa solo soffrire di più-lui ascoltò attentamente le sue parole che sembravano una dolce melodia accompagnata dal vento
-Possiamo parlare di quello che è successo sulla navetta?Io vorrei chiederti scusa-continuò,ma lui la guardò dolcemente
-Non ti devi assolutamente scusare Musa -lei sembrò confusa dalle sue parole,ma poi riparlò
-Ma Helia io ti ho baciato facendo soffrire sia te che Flora:e ora so che se è andata via è anche per colpa mia-ma lo Specialista scosse la testa con decisione
-Non devi neanche pensarlo Musa:il bacio che mi hai dato sulla navetta era sì  uno sbaglio,ma era la rappresentazione dei tuoi sentimenti nei miei confronti. Devo scusarmi io con te:forse ti ho illuso in questi mesi,forse ti ho fatto intendere qualcosa di sbagliato. Per quanto riguarda Flora solo lei sa il motivo per cui ci ha lasciati e penso che dovremmo aspettare ancora un po' prima di scomprirlo,ma io l'aspetterò amandola- Musa  che sapeva perfettamente che Helia non ricambiava i suoi sentimenti ma sorrise intenerita
-Quindi..-sibilò
-Quindi perdonami Musa,ma io non ricambio i tuoi sentimenti. Ora come ora il mio cuore appartiene a Flora anche se lei se ne è andata:io voglio essere chiaro con te e non darti false speranza. Per ora non sono pronto a rinnamorami,ma non possiamo sapere cosa ci riserva il futuro-sottolineò guardando le stelle
-Grazie Helia per le tue belle parole:quindi siamo di nuovo amici?-azzardò la fata di Melody arricciando il naso
-Lo siamo sempre stati-commentò lui notando che si alzava
-Io vado dentro;tu non vieni?-gli domandò con un sorriso da maschiaccio
-Cinque minuti e vi raggiungo-le rispose mentre lei si allontava raggiungendo i suoi amici. Oramai solo Helia estrasse il cellulare dalla tasca:velocemente selezionò i messaggi e inziò a scrivere. Quando udì il rumorino che ogni volta il telefono emetteva all'invio avvenuto con successo dei messaggi lo rimise in tasca:sospirò mentre continuava a vedere in lontananza una figura femminile,ma senza lasciare spazio allo sconforto decise di raggiungere di nuovo i suoi amici.

-Oddio non ci posso credere che ho cantato davanti a tutte quelle persone-esclamò entusiasta Flora mentre passeggiava affianco a Riven lungo la spiaggia deserta visto l'orario. Lui sorriso divertito
-Vedo che ti esalti per poco-commentò con una boccaccia:lei lo guardò con aria di sfida e incrociò le braccia
-Scusami mister spericolato,ma io non sono una ragazza che ama rischiare.Insomma se le regole ci sono ci sarà un motivo-spiegò alzando le spalle,ma lui si era appena fermato
-Male-le rispose,ma lei non capiva
-Perchè ?Cosa intendi?-
-Per me una vita non è vissuta se non si fanno a volte delle sciocchezze-continuò cercando di non   guardarla:per un attimo Flora rimase estasiata nel vedere la sua aria così rilassata nel guardare le stelle
-Sai Aurora che a volte mi ricordi una mia amica?-Flora deglutì
-Si chiama Flora ed è una delle ragazze con cui ero venuto a Gardenia-Flora era estremamente curiosa di sapere cosa lui pensasse relamente di lei
-Descrivimela-propose sedendosi sulla sabbia vicino a lui
-Beh non ho molto da dire:le voglio molto bene,ma è sempre stata una ragazza che non ama rischiare come me e io questo proprio non lo capisco.Insomma la vita è una sola!-esclamò alzandosi in piedi e correndo verso il mare, libero:Flora rise ma poi notò la sua faccia illuminarsi
-Ti fidi di me?-Flora alzò gli occhi al cielo a quella frase:odiava sentirla
-No ora non più-rispose mettendo il broncio,ma lui non demorse
-Ti prego Aurora! Vivi la vita per un giorno-Flora rimase colpita da quelle parole:aveva sempre rispettato le regole e neanche una volta,nemmeno nella più piccola anticamera del cervello,le era venuto in mente di ignorarle.Però ora Riven la guardava con quegli occhi pieni di vita e di speranza e la mano tesa verso di lei:sapeva che se ne sarebbe pentita,ma decise di afferrarla.Lui allora la tirò verso il mare
-Fermò che vuoi fare!-strillò lei mentre l'acqua le bagnava le caviglie
-Vivere-urlò lui contento togliendosi la maglia e tuffandosi in mare
-Aurora non farti pregare-sussurrò mentre si lasciava trasportare dalle onde. Un luccichio si accese nei suoi occhi:si guardò intorno e sotto lo sguardo sbigottito di Riven si tolse la maglia e i jeans restando in reggiseno e mutande. E così si buttò in mare e sotto l'acqua ogni suo muscolo sembrava urlare la parola libertà. Nuotò verso di lui che era ancora incredulo dal suo gesto
-Allora finalmente ho vissuto?-gli domandò ridendo
-Dimmi principessa di cosa sa la libertà?-domandò lui mentre i loro corpi si sfioravano in mare. Flora sembrò pensarci su per un secondo
-è salata-rispose sarcastica e a quel punto Ruven si fiondò sulle sue labbra:un brivido scosse tutto il suo corpo regalandole una sensazione mai provata.Cinse le sue gambe al suo corpo forte e caldo mentre ricambiava il bacio:era tutto così fantastico e lei si sentiva felice. Il bacio intanto si fece sempre più intenso e Riven continuava a far scendere le sue mani,esperte e leggere,per tutta la sua schiena regalandole un'emozione fantastica. Quando poi si staccarono,con la luce da testimone,si guardarono intensamente negli occhi
-Questo naturalmente era un bacio da amici-ci tenne lui a precisare,ma la sua attenzione fu rapita dallo sguardo malizioso di lei che si tolse il reggiseno rituffandosi in acqua e facendogli gesto di seguirla.Riven si morse il labbro mentre raggiungeva quella strana ragazza così familiare:ma ogni dubbio volò via una volta che fece di nuovo combaciare le labbra con le sue


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Capitolo 9
*** Saladin e l'interlocutore fantasma ***


Una figura incappucciata per la scuola di Alfea si aggirava per i corridoi:solo il rumore di suoi spazi spazzava via il silenzio della notte. Ad un tratto,in corrispondenza di un bivio,si fermò e iniziò a guardarsi attorno aspettando qualcuno:dopo cinque minuti un'altra figura,molto più bassa le si avvicinò e insieme,nel silenzio più assoluto si dirissero verso la biblioteca. Quando furono dentro si tolsero finalmente i cappucci rivelando la loro identità
-Faragonda come mai mi ha chiamato così urgentemente?-mormorò a bassa voce ristemandosi la coda bionda la sorella di Bloom:Faragonda l'aveva chiamata molto preoccupata e lei aveva lasciato i suoi genitori,suo marito e il suo regno,Domino,per accorrere dalla donna che era stata così importante per la sorelle
-Scusami Daphne,ma ho un urgente problema e solo tu puoi aiutarmi-la ragazza assunse una faccia cupa mentre Faragonda le esponeva la questione. Appena finì di parlare Daphne era profondamente scossa:non riusciva a credere che fosse successa una cosa così orribile a una delle persone più importante per lei. Prese tra le sue mai quelle della vecchia fata e le sorrise
-La aiuterò preside:conti pure su di me-concluse avvicinandosi ad alcuni libri:che la ricerca abbia inizio.
Intanto faragonda,piena di pensieri,si allontanò leggermente dai libri che stava consultando la ragazza:si trattavano di libri molto antichi e preziosi su cui vi erano molte informazioni degli anni passati. Si sistemò meglio gli occhiali mentre il suo dito scorreva velocemente tra i titoli dei volumi impolverati,ma appena vide un titolo i suoi occhi grigi si illuminarono:con cura lo estrasse dallo scaffale e constatò,grazie alla polvere su di esso,che da molto tempo nessuno lo aveva più letto. A fatica adagiò l'oggetto su uno dei tanti tavolo e passò una mano sulla copertina marrone del libro:le sue dita rugose analizzarono sapientemente i caratteri antichi con cui era stato scritto il titolo e sorrise.
-Ha trovato qualcosa Faragonda?-la voce di Daphne fece sobbalzare la donna la quale richiuse subito il libro scuotendo la testa
-Per ora niente di utile-concluse e la fata sembrò crederci. Tirò un sospiro di sollievo mentre,con uno schioccare di dita,inviava con la sua magia il libro nella sua stanza,l'unico posto sicuro oramai.


Il sole che stava per sorgere illuminò gli occhi vecchi e stanchi del preside di Fonterossa:egli guardava estasiato l'alba davanti all'enorme vetrata del suo ufficio sorridendo. Quando guardava quel meraviglioso spettacolo si sentiva in pace con se stesso e tutti i problemi sembravano svanire. Udì bussare alla sua porta  e sopreso guardò il suo orologio:le sei. Un po' titubante boffonchiò un avanti e la porta velocemente si aprì:sull'uscio lo guardava con occhi assonati il suo fidato collega e amico,Codatorta.
-Scusi non volevo disturbarla-commentò lui notando l'aria stanca del nonno di Helia;quello però scosse la testa mentre i suoi lunghi e grigi capelli assecondavano ogni suo movimento.
-Tranquillo Codatorta spero solo che siano buone notizie-disse esasperato e con già troppi pensieri in testa.Il Professore però sorrise soddisfatto
-Mi ha appena chiamato la Preside Faragonda  per sapere se il suo piano stava procedendo secondo i piani:insomma si riferiva a...-ma il Preside si alzò di scatto dalla sedia facendogli segno di tacere:si portò le mani dietro la schiena e si mise di nuovo a guardare in lontananza.
-Dille che tutto sa andando al meglio-concluse serio e Codatorta annuì con un sorriso sul volto
-Sa pensavo di non potermi fidare di una persona così,ma si sta dimostrando molto più in gamba di ogni mia aspettativa:soprattutto se contiamo tutte le volte in cui ha provato ad attaccarci o a complottare contro di noi-Il Preside annuì per fargli intuire che anche lui non era stato molto convinto e fiducioso riguardo al pieno fino a quel momento,ma per loro fortuna le cose finalmente sembravano andare per il meglio.
-Ora vai pure Codatorta:devo fare la telefonata-e detto ciò si ritrovò nuovamente solo nel suo grande ufficio:aprì un cassetto della sua scivania ed estrasse un apparecchio telefonico. Ovviamente lui lo trovava estremamente scomodo e antiquato,ma faragonda gli aveva spiegato che era molto più sicuro rispetto al comucatore virtuale e lui aveva dovuto accettare. Con le mani tremanti schiacciò l'unico numero presente in rubrica e ancora dubbioso accostò l'apparecchio all'orecchio:molti squillì fecero dubitare il vecchio,ma all'improvviso sentì rispondere
-Sono io-parlò serio Saladin mentre l'altra voce parlava a bassa voce
-Volevo sapere solo sapere come stavi-continuò leggermente allarmato nel sentire la sua voce così strana. Udì ancora una risposta dall'altra parte
-Quando sarà giunto il momento ti risponderò,ma ora è ancora troppo presto.Mi raccomando il nostro piano non deve e non può fallire-ascoltò serio la risposta
-Va bene. Ricordati che sarò io a ritelefonarti-concluse Saladin staccando il telefono dall'orecchio:un sorriso sicuro si fece spazio sul suo viso



Tecna passeggiava da sola per le strade ancora spoglie di gente visto l'orario mattutino di Magix:ogni tanto si specchiava in alcune vetrine di elettronica ,ma la maggior parte del tempo la passava a fissare le sue scarpe che veloci si alternavano una davanti a l'altra. Aveva voglia di stare da sola e così quella mattina si era svegliata presto e aveva deciso di fare una passeggiata:la notizia che presto il suo pianeta sarà sotto attacco,le recenti sconfitte e la partenza della loro amica l'avevano stabillizzata. Aveva provato ad essere la più forte del gruppo,ma era stato troppo difficile e sentiva la responsabilitàdi far stare bene tutti che gravava sulle sue spalle:ma chi avrebbe pensato a lei?  Odiava confidarsi con le persone,esporre i suoi problemi e persino con Timmy a volte si dimostrava fredda e staccata. Ad un tratto notò un ragazzo seduto da solo su una panchina che leggeva un libro:affianco a lui,stravaccato,vi era un'altro ragazzo che dormiva eatamente. A quella scena rise e si avvicinò sempre più vicino a loro
-Serve aiuto?-domandò gentile costringendo così il ragazzo ad alzare gli occhi dal libro:appena i suoi occhi verdi si rispecchiarono nei suoi azzurri sembrò sbiancare all'istante.
-N-no grazie-balbettò mentre continuava a guardarla come se fosse un fantasma. Lei allora alzò le spalle e guardò il suo libro
-Un saggio su come aumentare i propri poteri grazie all'energia prodotta dal vento:ma allora lei è un mago-parlò sorridendo la fata della Tecnologia
-Sì io sono un aspirante mago-aggiunse il ragazzo
-Molto probabilmente le sembrerà un cosa stupid...-ma non fin la frase che Tecna lo guardò di traverso
-Stupida?Io adoro questo genere di libri:amo mischiar i miei poteri magici con la tecnologia-aggiunge e il ragazzo sembrò per un attimo rilassarsi.
-Vuole sedersi?-le chiese gentilmente indicando lo spazio di panchino libero affianco a lui. Tecna accettò con piacere
-dammi pure del tu il mio nome è Tecna-e detto questa la fata allungò la mano verso di lui:lui rimase un attimo interdetto,ma poi ricambiò il gesto
-Il mio nome invece è...Alex-concluse leggermente imbarazzato
-Mentre lui sarebbe...-continuò Tecna indicando il ragazzo che dormiva beatamente
-è mio fratello:come ogni sera ha deciso di andare in giro per locali a infastidire le ragazze e a bere e ora io devo fargli passare la sbornia se non voglio che nostra sorella ci sgridi-rispose Alex sorridente e anche la fata inziiò a ridere. Ad un tratto però il suo cellulare squillò e  e Tecna osservò il ragazzo che di fretta prendeva il suo telefono dalla tasca:lui si scusò un attimo allontanandosi,ma involontariamente udì la chiamata
-Ah ciao è bello sentirti anche se non mi aspettavo proprio ora-commentò lui leggermente imbarazzato. passò un secondo in silenzio in cui evidentemente parlava l'altra persona
-Non ti devi preoccupare:lo sai che non  abbiamo niente di cui preoccuparci per ora. Ma prima volevo chiederti come mai in questi giorni siamo fermi:insomma mi sembra che stiamo perdendo solamente tempo. Rendimi partecipe del tuo piano-Tecna cercò di non guardarlo,ma sentì la sua voce improvvisamente cambiare e farsi molto più profonda e le sembò di averla già sentita,da qualche parte. Alex intanto sbuffava
-Devi smetterla di trattarmi come se fossi un bambino!Perchè devi sempre comportarti così? Lo sai che sto dubitanto sempre di più di te anche se provo con tutto il cuore a fidarmi-ancora un altro silenzio
-Ok ci sentiamo presto-quando chiuse la chiamata si riavvicinò di nuovo alla fata
-Ehm scusami era...mia sorella-replciò lui,ma Tecna non sembrava che stesse dicendo la verità
-Io ora devo ritornare dalle mie amiche-concluse Tecna rialzandosi,ma lui la bloccò
-Aspetta mi ha fatto piacere incontrarti e volevo chiederti se ti andava di rivederci così magari mi puoi dare qualche aiuto con il mio progetto-Tecna non sapeva se fidarsi o meno:dopotutto lo conosceva da due minuti.
-Facciamo così:domani alla stess ora qui. Se ci sarai potremmo di nuovo parlare se no-allungò una mano verso di lui
-è stato bello conoscerti Alex-concluse mentre lui la guardava sollevando un sopracciglio
"Ma sei pazza Tecna? Questo potrebbe essere un maniaco o uno stupratore seriale"si allarmò nella sua mente la sua parte irrazionale
-Va bene Tecna a domani allora-rispose lui stringendole la mano



Icy si svegliò di soprassalto nel suo letto:si guardò intorno e constatò che si era trattato di un altro incubo,il terzo in una stessa notte. Si toccò la fronte ancora bagnata di sudore mentre il suo cuore riprendeva a battere regolare,ma ad un tratto udì il suo cellulare squillare
-Era ora! Sai quante volte ho provato a telefonarti? Cosa vuoi adesso-rispose seccata mentre l'altra voce faceva una pausa:la voce,ancora scossa,usciva dalla sua bocca molto strana:era più flebile e acuta e quasi non le sembrò la sua.
-Non è importante come sto io adesso perchè di me non ti devi preoccupare,sciocco:piuttosto voglio avere io delle risposte e tu sai a cosa mi sto riferendo. I patti erano chiari e se ho deciso di collaborare con voi è perchè avevo i miei buoni motivi-ascoltò sbuffando la risposta del suo interlocutore risdraiandosi sul letto
-Lo so è inutile che continui ancora a stressarmi:io so fare il mio lavoro quindi tu pensa al tuo. I patti sono chiari e io manterrò la mia promessa-si girò su un fianco mentre molte parole arrivavano al suo orecchio
-Ehi no aspetta cosa vuol dire che sarai tu a ritelef...-ma non finì la frase che sentì che l'altra persona aveva richiuso la chiamata:lanciò il cellulare che andò a sbattere contro una delle quattro pareti della sua nuova stanza. Silenziosamente,dopo aver visto l'ora,rimise la testa sul morbido cuscino mentre la rabbia le ribolliva dentro. udì dei passi sempre più vicini e la porta si spalancò
-Sono contenta di vederti sveglia:forza alzati-la invitò Chantico con un sorriso malvagio sul volto



Sky camminava veloce tra gli alberi del bosco di Magix:conosceva quel luogo come le proprie tasche ma con lo sguardo stava cercando una chioma fucsia. Appena la notò di spalle si avvicinò si soppiatto e senza farsi notare mise le sue mani sugli occhi della ragazza
-Indovina chi son-ma non riuscì a finire la frase che la fata,spaventata,lo afferrò per una mano e con una perfetta mossa di karate lo sbattè a terra. Sky dolorante vide Roxy spalancare gli occhi notando chi era la sua vittima e si avvicinò a lui preoccupata
-Oddio Sky non pensavo che fossi tu... scusami-concluse allarmata:lui abbozzò un sorriso mentre lei lo aiutava a rialzarsi
-Ricordami di non averti mai come nemica-rise lui massaggiandosi la testa:lei rise e questo lo fece sorridere.
-Beh di sicuro ti batterei femminuccia-lo derise raccogliendo il libro che per lo spavento le era caduto a terra.
-Allora inziamo?-domandò Sky allegro:grazie all'idea di Roxy non stava più pensando a Bloom e questo lo faceva sentire molto meglio. Lei annuì soddisfatta
-Ma che bravo allievo volenteroso-commentò,ma improvvisamente il silenzio del bosco venne interotto dallo squillare del cellulare. Roxy si scusò e si allontanò prendendo in mano il cellulare di chiara origine terrestre:se Timmy l'avesse visto sarebbe inorridito. Mentre cercava un luogo tranquillo dove rispondere prese in peino una pietra e ruzzolò a terra:Sky subito accorse sentendo le urla di dolore della ragazza.
-Stai bene?-le domandò ma lei,con la faccia sofferenza,riuscì a rispondergli
-Scusa è urgente-replicò indicando il cellulare e portandolo vicino all'orecchio:la sua voce però era piena di dolore.
-Ciao sono davvero molto contenta di vederti-biascicò toccandosi la caviglia dolorante
-Si è tutto ok:sono felice di sentirti in allarme per me. Ho letto il tuo messaggio attentamente e mi sembra davvero strano:insomma sei sicura che la sensazione che hai sentito sia vera? Con tutti i luoghi mi sembra improbabile che...-ma subito si stoppò:evidentemente l'altra persona stava parlando.
-Non devi preoccuparti ho già iniziato a fare molte ricerche. MA ora promettimi che non farai sciocchezze-mormorò allarmata:di sicuro si trattava di una persona cara a Roxy.
-Ok,ci sentiamo presto. Un bacio-appena chiuse la chiamata Sky le andò di nuovo incontro
-Ti fa tanto male-le domandò guardando la sua caviglia sempre più gonfia
-No tranquillo Sky posso alzarmi benissimo da sola-mentì mentre si aiutava con un albero a rimettersi in piedi,ma appena la sua caviglia mise aderenza a terra di nuovo urlò per il dolore. Sky scosse la testa
-Vedo che la testadaggine è una caratteristica comune nelle ragazze. Dai ti aiuto io-commentò sarcastico Sky chinandosi verso di lei,ma Roxy,rossa in volto,lo fermò
-Sky ti ho detto che non ho niente-ma di nuovo una faccia sofferente comparve sul suo viso
-Se io faccio finta di crederti ti lascerai aiutare da me-alle parole del Principe Roxy si mise a ridere:come faceva a farla stare così bene con poche parole. Era un  ragazzo così speciale,altruista e buono...
"Come fa Bloom a comportarsi così male con lui? Non se lo merita affat..." Ma subito bloccò i suoi pensieri:stava pensando,per la prima volta,a una cattiveria verso la ragazza che l'aveva sempre sostenuta. Intanto le forti braccia di Sky si avvolgevano intorno al suo corpo e lui,senza sforzo, la prese in braccio. In quella posizione Roxy si sentì svenire
-Forza ti accompagno in infermeria-concluse lui guardandola con sguardo preoccupato:i loro occhi si incrociarono. Non riusciva a staccare lo sguardo e,stranamente,anche Sky continuava a fissarla con i suoi occhi così enigmatici. Senza riuscire più a reprimere i suoi sentimenti Roxy chiuse gli occhi e avvicinò le sue labbra alle sue impaurita di ricevere un rifiuto. Con sua grande sopresa notò che Sky non si stava allontanaod anzì iniziò ad accarezzarle dolcemente i capelli:oramai sentiva le sue labbra sfiorare quelle dello specialista quando un'altra fitta la costrinse ad urlare per il dolore. Subito riaprì gli occhi e sitrovò davanti al viso di Sky confuso e imbarazzato
-Muoviamoci se non vogliamo che la tua caviglia peggiori-tagliò corto lui senza guardarla,ma Roxy in quel momento si sentiva molto,troppo ben:stava per baciare il suo specialista e lui non sembrava esserne così  dispiaciuto.




Flora si rigirò tra quelle lenzuole così setose e profumate:era appena entrato uno spiraglio di luce,ma la fata si sentiva profondamente stanca. Ad un tratto il suo braccio toccò qualcosa:aprì gli occhi impaurita e si mise a sedere. vicino a lei c'era Riven che dormiva beatamente:sgranò gli occhi mentre si guardava attorno allarmata. Le cose che però vedeva non erano famigliare e così subito capì:si trovava nella stanza da letto di Riven
"Tranquilla Flora magari stai solo facendo ipotesi affrettate"cercò  di calmarsi anche se questo suo pensiero odorava di bugia:appena si guardò notò,con suo grande sgomento che era nuda,completamente nuda. Arrossì di lampo notando che lo stesso valeva per Riven che fortunatamente stava dormendo a pancia in giù:mille ipotesi affollavano la sua mente e ad un tratto le sembrò di scoppiare.
"Flora concentrati cerca di ricordare la serata"si disse tra sè e sè chiudendo gli occhi e facendo mente locale:ad un tratto vari flash occuparono la sua memoria. Il ristorante La Musa,Jason Queen,il palco su cui aveva cantato,lo sguardo triste di lui e infine il bagno in mare:putroppo subito le venne in mente il momento in cui lei,poichè era stata lei a prendere l'iniziativa,l'aveva baciato e successivamente entrambi si rano tolti ogni indumento. Vergonga,imbarazzo,sentimento di tradimento e  paura erano i sentimenti che aveva provato ma dopo poco si erano trasformati in desiderio,godimento,dolcezza e passione. Come un lampo le venne in mente il viso di Riven che,bagnato dall'acqua del mare,le sorrideva sinceramente accarezzandola dolcemente e mentre dentro di lei si espandeva una senzazione fantastica,diversa da quella che Helia le faceva provare quando facevano l'amore:questa era altrettando dolce intensa,ma insieme vi era ancora il desiderio dell'altra persona mischiato al pericolo ed alla consapevolezza di quanto fosse sbagliato. Subito si rese conto dell'errore:aveva fatto l'amore con Riven! Non uno qualsiasi,ma l'ex ragazzo della sua migliore amica e un caro amico del suo fidanzato:solo in quel momento però le rivenne in mente il momento in cui aveva visto Musa baciare Helia e non si sentì più così tanto in colpa. Restava il fatto che non era stata una botta e via:per lei era significato qualcosa. Lei lo volevo e di questo ne era certa:non era più il suo amico Ruven scorbutico e geloso,ma la sera prima aveva imparato finalmente quale era il suo vero carattere e beh era fantastico. Però si sentiva male dentro nel fare questo a Musa,a Riven ed ad Helia:lei lo aveva lasciato,ma lei sapeva di amarlo ancora. Ma allora cosa provava per quel ragazzo affianco a lei? Purtroppo non sapeva rispondere. Sapeva solo che gli aveva mentito e che doveva dirgli la verità:non voleva farlo soffrire.Ad un tratto notò che Riven si stava svegliando e quindi velocemente si riasdraiò affianco a lui facendo finta di dormire:Riven sbagliò e poi iniziò ad accarezzarla dolcemente. Flora si senti al settimo cielo:le sue mani erano morbide e la sfioravano come se fosse un fiore prezioso. Si voltò verso di lui e i suoi occhi verdi si incrociarono con un paio violetti-blu:lui la fissava sorridendo felice e la baciò dolcemente.
-Buongirono principessa-esclamò sedendosi sul letto e lei fece lo stesso. Il suo sguardò però cadde in basso,dove ora non si era il lenzuolo che copriva e subito divenne bordeaux:cercava imbarazzata di guardare tutto tranne quello mentre tirava su il lenzuolo per coprirsi. Lui sembrò molto divertito
-Ehi stai tranquilla non devi essere imbarazzata:sta notte è stato fantastico-replicò e lei rispose al suo sorriso sentendosi meno in soggezione
-Anche per me-replciò con aria maliziosa:Riven si morse il labbro a quel suo gesto.
-Quindi ora noi amici andiamoa fare colazione?-domandò mentre Flora sapeva benissimo dove lui voleva arrivare. Prese una mano tra le sue e lo guardò seria
-Riven io non sono ancora pronta a impegnarmi,ma devi sapere che per me questa notte è stata importante e soprattutto volevo ringraziarti... Per tutto quello che fai per me-si sorprese per la grande facilità con cui aveva pronunciato quella frase:non era più la Flora che si vergognava per un seplice "ti voglio bene". Lui iniziò a ridere
-Bambina io non voglio velocizzare le cose-e la attirò a sè abbracciandola:Flora respirò a pieno il suo profumo,il suo vero profumo e lo baciò dolcemente sul collo. Lui sorrise malizioso mentre Flora continuava a percorrere ogni suo angolo di pelle con le proprie labbra,ma dopo un po' lui la fermò
-Aurora vorrei tanto,ti giuro che lo vorrei con tutto il cuore,restare a letto con te,ma sia io che tu dobbiamo andare al lavoro-Flora non riuscì a trattenere una risata a quella frase che le provocava allo stesso tempo sia imbarazzo ma anche gioia.Riven si alzò,ma improvvisamente udì il cellulare squillare
-Scusami un attimo,ma tu intanto fai come se fossi a casa sua-mormorò mentre si allontanava in un'altra stanza con in mano il telefono che gli aveva regalato Tecna. Individuò una camicia a terra del ragazzo e la indossò dirigendosi in cucina:stava cercando tra le mensole il thè quando udì,involontariamente,la sua voce al telefono
-è un piacere risentirla anche alle sette del mattino-commentò con ilarità il giovane mentte tossiva:molto probabilmente si era preso un bel raffreddore durante l'insolito bagno notturno e infatti la sua voce era molto più roca del solito
-La smetta con queste smancerie:lo sa benissimo il motivo per cui ho accettato l'incarico e non riguarda assolutamente lei. Ma ancora non mi ha spiegato come mai è successo tutto questo:insomma non avrebbe mai agito così! Io voglio delle risposte-Flora rimase sorpresa da quella conversazione,ma non riusicva a capire con chi stesse parlando.Ci fu un'altro momento di silezio mentre Riven camminava nervosamente
-Sono cambiato io:oramai non sono più lo stesso che conoscevi tanti anni fa. Se do la mia parola la mantengo,ma sono contento di essere ancora utile-Flora intando stava prendendo una tazza mentre continuava a sentire la strana conversazione
-Arrivederci-concluse:sicuramente si trattava di qualcuno d'importante. Un minuto dopo Riven era ritonrato in cucina
-Che fai?-le domandò scaraventando leggeremente arrabbiato il telefono sul letto:Flora però non doveva fargli capire che aveva origliato la sua conversazione
-Il thè,ma vedo che non c'è l'hai...-mormorò dispiaciuta:sin da quando era piccola sua mamma l'aveva fatta abituare a bere infusi ogni giorno e anche ad Alfea aveva mantenuto questa sua sana abitudine coinvolgendo anche le altre Winx. Lui sorrise a quelle sue parole e si diresse verso un sacchetto della spesa
-Tranquilla anche io non ne faccio mai a meno-rispose dandole un bacio,ma Flora trovò motlo strano questo suo gesto:gli anni prima aveva sempre deriso questa sua ossessione e stranamente aveva comprato una scatola nuova di thè proprio il giorno precedente. Tra l'altro notò con gioia che si trattava del suo thè preferito:rosa e vaniglia. Non diede però penso a questi due dubbi e si accocolò tra le sue braccia,felice



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Capitolo 10
*** Daphne ed Arcadia ***


Le lunghe gambe ambrate  della ex fata di Linphea si muovevano velocemente sulla strada grigia e affollata di Gardenia:molta gente le passeggiava accanto ma la ragazza manteneva gli occhi fissi sul pavimento. I suoi pensieri erano tanti e aveva preferito  dirigersi al negozio da sola rifiutando l'invito di Riven di accompagnarla con la moto:doveva ammettere che odiava quel mezzo ma il motivo principale era che aveva bisogno di mettere in chiaro le sue idee. Da quando era arrivata sul pianeta terrestre non si riconosceva più: aveva lasciato le persone più importanti per lei e aveva imboccato una vita nuova,senza magia,. E poi era arrivato lui:non lo vedeva da più di un anno e gli aveva mentito spudoratamente. Per sua fortuna però aveva iniziatoa  conoscerlo meglio lontano da quel luogo così pieni di pressioni e tensioni e aveva scoperto un suo lato del tutto nuovo,che forse neanche Musa aveva mai conosciuto:il problema era che aveva agiuto di impulso,come mai aveva fatto nella sua vita e aveva tradito il ragazzo che pensava di amare. Ma soprattutto aveva tradito Musa,l'amica che non riusciva ad odiare anzi aveva provato a capire e ritrovandosi nella stessa situazione si sentiva un verme:una parte dentro di lei,da sempre tenuta nascosta, continuava a ripeterle che quella era una nuova vita e che lei non era più la fata della Natura,ma una normale ragazza a cui mancava tantissimo la sua vecchia vita e i suoi amici. Sospirò:non sapeva a quale parte dovesse dare la ragione e in più continuava a rimuginare sulla strana conversazione di ... Oddio non sapeva nneanche come definirlo. Senza rendersene conto era arrivata da Vanessa che aveva già aperto il negozio:vide tutte le piante e i fiori dalla vetrina e per un attimo le sembrò che la stessero salutando.
-Buongiorno Flora-la salutò in modo materno la madre di Bloom mentre posava delle begonie in un vaso. Flora le regalò un sorriso e poi prese il grembiule da lavoro che aveva lasciato due giorni prima sul bancone. Si avvicinò vicino a delle piccole piante grasse e inziò ad annaffiarle:Vanessa la osservava sorridendo notando tutto l'amore che ci metteva a fare quel alvoro.
-Sono contenta di rivederti di nuovo sorridere-sospirò mentre la ragazza rimaneva un po' interdetta da quella frase
-Si insomma non posso capire quanto sia stato difficile per te lasciare tutto e beh riabituarti a una vita così diversa-mormorò avvicinandosi a quella ragazza con cui sentiva avere un legale molto speciale.Flora iniziò a giocherellare con i capelli:quel gesto le ricordava tremendamente Bloom. Guardò nuovamente le piante e le accarezzò con dolcezza
-Mi manca ogni giorno-sospirò mentre i suoi occhi verdi si illuminavano
-Mi dispiace tantissimo Flora-a quelle parole la abbracciò di slancio e per un attimo la ex-fata si sentì a casa. All'improvviso,prima che Flora potesse farle la domanda che si era preparata,udirono la porta aprirsi e la ragazza provò ad asiugarsi alcune lacrime sul volto.
-Buongiorno-strillò una voce fastidiosa che fece rabbrividere Flora:si girò di scatto,pregando dentro si sè,ma purtroppo dinanzi a lei si ritrovò una ragazza dai capelli corvini e con degli occhiali violi che stava ispezionando alcune piante.
-Ciao Vanessa,sono qui per l'Alchilea millefogilie-mormorò sbuffando e scostandosi una ciocca dal viso:Flora si girò verso la donna con aria sorpresa mentre questa sorrideva divertita.
-Io te la vado a prendere subito,ma intanto ti presento l mia nuova assistente-concluse dando una spinta a Flora e lasciando la stanza. A quelle parole Mitzi iniziò a guardarla dall'alto al basso avvcinanadosi pericolosamente:La fata deglutì mentre cercava di non fiatare davanti a quella ragazza così odiosa e altezzosa.
-Piacere mi chiamo Mitzi-concluse alla fine quella allungando la mano:Flora tirò un sospiro di sollievo quando finalmente capì che non era riuscita a riconoscerla.
La mora stava per ribattere quando la corvia subito spalancò gli occhi e avvicinò il suo viso fino a due centimetri di dispanza
-Ma aspetta io ti conosco.... Tu sei Flora!-esclamò osservandola a una distanza davvero troppo ravvicinata:Flora alzò gli occhi al cielo
-Ehm ciao Mitzi è davvero molto bello rivederti-mentì,ma quella iniziò a guardarsi con sospetto tutt'intorno.
-Stai cercando qualcosa?-mormorò la fata notando la sua agitazione
-Dove si trova? Dov'è lei!-esclamò irritata e subito Flora capì
-Mi dispiace,ma questa volta ci sono solo io-sospirò amareggiata mentre Mitzi si rallegrava del fatto che la sua nemica non ci fosse. Mentre scostava nuovamente i suoi capelli un bracciale volò dal suo braccio andandosi a posare sulla terra della pianta carnivola:il  volto della nemica di Bloom sbiancò. Flora,capendo la situazione,iniziò a ridere mentre Mitzi osservava il suo gioiello tenuto ostaggio dalla pianta
-Guarda che non morde-disse con dolcezza mentre recuperava il bracciale e porgendoglielo dolcemente
-Ma non sono carnivore?-sospirò quella rinfilandosi il bracciale:Flora,a quelle parole,iniziò a ridere
-Beh devi sapere che la loro dieta si basa principalmente di mosche e zanzare e che non gradiscono molto la carne umana-continuò tra le risate:MItzi intuendo le sue parole errate si aggiunse alla sua risata
-Noto che avete fatto già amicizia-Vanessa infatti era appena ritornata nel negozio con in mano una bellissima pianta piena di fiori color avorio e davanti ai suoi occhi castani aveva visto le due ragazze ridere a crepapelle.
-Grazie Vanessa-la ringraziò la corvina prendendo la piantina
-Effettivamente devo ammettere che sono contenta di averti rivisto:tieni-mormorò dopo aver cercato per un minuto un fogliettino nella sua borsa che poi diede alla mora leggermente imbarazzata
-Questa sera a casa mia ci sarà una festa per il mio compleanno:mi aspetto di vederti-concluse con un occhiolino e uscendo dal negozio:il sorriso sincero che alla fine rivolse alla mora la lasciò spiazzata mentre guardava pietrificata l'invito. Successivamente spostò i suoi occhi pieni disorpresa su Vanessa
-C'è forse dietro il tuo zampino?-domandò curiosa
-Guarda che è molto cambiata dall'ultima volta che vi siete viste:dai prova a darle un'altra possibilità-esclamò la fiorista:Flora ci pensò un attimo su e poi sorrise
-Perchè no-concluse sfoderando un sorriso e avvicinandosi all'innaffiatoio.


Tecna si guardò intorno:il parco di Magiz era completamente privo di gente quella mattina a parte alcuni sportivi. Lanciò un sassolino nervosamente che rotolò fino a un cespuglio:il rumore di un messaggio attirò la sua attenzione. Lo estrasse e subito intuì di chi si trattava
"Sei di nuovo uscita presto questa mattina...come mai?"decise di ignorare il messaggio della sua migliore amica per evitare di metirle:non sapeva neanche lei come mai era ritornata lì quella mattina per vedere il perfetto sconosciuto. Eppure l'incontro di ieri l'aveva resa più allegri e in più Alex le stava tremendamente simpatico. Guardò l'orologio notando il ritardo del suo misterioso amico e subito si malì di essere venuta. Pensava realmente che lui ci sarebbe stato? Si alzò sbuffando per il suo comportamento così illogico mentre ripercorreva la strada per la fermata ad Alfea:intando mentre la sua figura era solo più un puntino lontano un ragazzo dai capelli biondi e le lentiggini protagoniste sul suo viso arrivò trafilato nel parco di Magix:con in mano un grande librone camminò guardandosi intorno alla ricerca di una chioma fucsia. Quando però notò l'orario si sedette sconsolato sulla panchina:sospirò mentre i suoi occhi verdi diventavano improvvisamente tristi. Dopo aver ripreso fiato si allontanò sperando che la mattina dopo sarebbe arrivata in fretta per viderla.


Sky osservava sconsolato il soffitto della sua stanza:era appena mattina e il cielo era ancora timidamente illuminato dal sole. Sospirò mentre non riusciva a non pensare a quello che era accaduto il giorno primo:si sentiva profondamente confuso mentre nella sua mente si mischiavano una chioma fucsia e una rossa. Urlò dalla disperazione tuffando la testa sul suo cuscino. Brandon,notando l'alterazione dell'amico,si affacciò leggermente preoccupato dal bagno dove si stava lavando.
-Tutto bene amico?-domandò leggermente preoccupato mentre Sky si era alzato di scatto dal letto e furioso sollevava i pesi. Lo scudiero sogghignò:quando si comportava così sicuramente vi era lo zampino di Bloom. Sospirò preparandosi a diventare il perfetto consulente di cuore e si avvicinò al biondo il quale lo fulminò con lo sguardo
-Sto bene-rispose lui senza dare neanche tempo al moro di parlare
-Amico se continui così ti scoppierà il braccio:è ovvio che non stai bene-constatò divertito allontanando il pesetto da lui che alterato si sedette sul suo letto.
-Forza confidati con il tuo amichetto:problemi con Bloom?-disse Brandon dandogli una pacca sulla spalla:il principe sospirò mentre pensava cosa dovesse dire all'amico e cosa invece era meglio celare
-In questi giorni,dalla partenza di Flora,è davvero strana:è sempre distaccata e nonostante io cerchi ogni volta di capirla lei continua a prendersela con me mentendomi-confessò buttandosi sul letto a pesomorto. Brandon sospirò,ma visto che oramai non era nuovo a consolare l'amico per problemi con la sua ragazza non si perse d'animo
-Beh cerca anche di capirla:infondo Flora,una delle loro migliore amiche,se ne andata senza spiegazioni e tu sai quanto ci tenesse a lei Bloom-concluse il ragazzo che sapeva perfettamente quando fosse profondamente scossa la sua fidanzata nonotsante cercasse di non darlo a vedere. Sky arricciò il naso grattandosi il capo
-Ma io lo o perfettamente! Ed è per questo che ho cercato di starle accanto senza pressioni,ma a volte lei è talmente cucciota-esclamò alzando lo sguardo
-Secondo me dovresti parlarle-alle parole del suo migliore amico il principe di Eraklyon si  alzò in pieni stringendo i pugni
-Hai ragione Brandon! Le parlerò:dopo 8 anni non possiamo comportarci ancora come due liceali-sospirò mentre cercava di eliminare il viso di Roxy dalla sua mente
-Bravo Romeo,ma ora abbiamo lezione con Codatorta quindi muoviti  prepararti-lo derise Brandon mentre l'altro si avvicinava all'armadio leggermente esaltato



Una navicella di chiara origine di Domino atterrò nel strano pianeta,La Torre Rossa. Una figura regale,ma con il viso coperto da un lungo mantello avorio scese dalla navetta.
-è sicura Principessa di voler andare da sola?-domandò un uomo peino di distitivi affacciandosi da una delle finestre. La donna svelò il suo volto sistemandosi i capelli dorati e sorrise dolcemente
-Stia tranquillo:sono grata che mi abbia accompagnato,ma ora devo svolgere la mia missione-rispose dolcemente e la guardia reale sorrise preoccupata
-E solo che questo piante non mi sembra un luogo molto ospitale-continuò mentre il suo sguardo si perdeva ad osservare quel luogo privo di vita e cicondato da una strana foschia gialla.
-Veramente lei non è sola-esclamò una vocina uscendo a tutta velocità dal mezo e buttandosi a terra guardandosi intorno in modo molto teatrale
-Stia tranquillo capitano ci penserà Chatta a proteggermi e ora devo andare:ci vediamo al mio ritorno-commentò allontanandosi seguita dalla piccola fatina.
Erano già passati più di cinque minuti che camminavano in silenzio,cosa strana per Chatta,quando improvvisamente la sorella di Bloom decise di interromperlo
-Odio doverlo chiedere,ma sei sicura che...-
-Certo che sono sicura Daphne!Riesco a sentire la strada-mormorò la piccola fatina bionda mentre percorreva la strada al suo fianco. La ragazza fece un piccolo sorriso mentre notava lo sguardo cupo della fatina
-Scusami Chatta non volevo dubitare di te,ma sono anche preoccupata per le tue condizioni insomma come ti senti da quando...-
-Da quando la mia fata mi ha lasciato?-mormorò quella mentre una lacrima le rigava il volto. Daphne la guardò cercando di consolarla quando improvvisamente sentirono qualcosa che si era attorcigliato attorno al braccio della ragazza.
-Oh no ancora lui-urlò Chatta notando un mostro dai mielle occhi che si avvicinava verso di loro trascinando Daphne.
-Tranquilla ora ci penso io a sistemare questo bestione!Sirenix- e una luce bianca abbagliò la piccola che si riparò dietro alle spalle della fata.
-Ora vediamo se provi di nuovo ad attaccarci!Danza della foglie-e a quelle parole  un turbine di foglie verdi grazie all'invocazione dell'elemento della Terra si scagliarono contor il nemico che si sciolse davanti ai loro occhi.
-Evvai ce l'abbiamo fatta!-esclamò felice la fatina chiaccherona abbracciando la ragazza.
-Ora però muoviamoci anche perchè sento che ne stanno arrivando altri-continuò la bionda mentre ripresero il loro cammino. Dieci minuti dopo Chatta si fermò all'improvviso
-Io non posso andare oltre-disse mentre Daphne toccava quella che davanti a loro sembrava una specie di bolla invisibile
-E perchè?-domandò preoccupata mentre la sorpassava senza difficoltà,ma la fatina la guardava preoccupata dall'altro lato
-Avvicinarsi alla Torre Rossa è pericoloso-esclamò,ma la guardiana originale della Fiamma del Drago non capiva
-Ma come pensavo che il pericolo non ti spaventasse?-
-Questo è un pericolo diverso che io non posso affrontare.. Mi dispiace Daphne-mormorò la Pixie con un sorriso tirato.
-Tranquilla me la saprò cavare anche da sola:non fare così... Sono sicura che la nostra missione sarà un successo-esclamò mentre la fatina si rianimava di coraggio.
-Ora torna alla navetta così sarai in salvo e non preoccuparti io c'è la farò-commentò accompagando però le sue parole con un piccolo "Lo spero".
-Uhm chissà dove si trova il portale-si domandò a voce alta Daphn guardandosi intorno a quel luogo spaventoso. All'improvviso notò una grande porta in legno e si avvicinò timorosa
"Credo sia questo"e girò la maniglia con decisione. Davanti a lei,aperta la porta,si ritrovò una targa antica con scritte in oro. Si inginocchiò per osservarla meglio.
-Sembra una ligua antica e arcaida..-mormorò a fior di labbra mentre le sue dita continuavano ad ispezionare le scritte.Quando finalmente riuscì a tradurla la pronunciò completa nella sua mente
"Solo le anime pure e coraggiose potranno attraversare questo portale" improvvisamente saltò di gioia ricordandosi le parole di faragonda e notando che in realtà quella tavola era una piccola,minuscola porta. Cercò con calma nel suo mantello tirando fuori una piccola ampolla a forma di fiore:sorrise e chiuse gli occhi mentre le sue mani candide svitavano il tappo. Finalmente aperta prese quel piccolo contenitore e sparse su se stessa il contenuto,la polvere di fata
"-Ricordati  Daphne che solo una creautura da cuore puro potrà attraversare il portale- Mormorò silenziosa la preside sedendosi sulla poltrona situata nel suo ufficio
-Ma Faragonda come potrò sapere se lo sono?Insomma io...-ma la vecchia fata decise di interromperla
-Daphne io credo in te e sono sicura che sarai all'altezza e ora ,prima di partire,prendi questa:è la polevere di fata che ti garantirà le dimensioni giuste per entrare. La principessa guardò per alcuni istanti quella ampolla cosìì strana e stava per ribattere,ma Faragonda fu più veloce di lei.
-Si Daphne i tuoi pensieri sono esatti,ma ora non posso darti altre risposte:è giunto il moemnto che tu vada" e mentre le parole di Faragonda continuavano a ripetersi nella sua mente la fata sentì il suo corpo mutare e quando i suoi occhi castani si riaprirono notarono con entusiasmo le sue piccole dimensioni.
Prendendo coraggio sorpassò la porta della Torre Rossa ritrovandosi in un luogo a lei sconosciuto,come se fosse in cielo tra le stelle. Fece alcuni passi indietro,ma la porta,dietro di lei,svanì. Sentì il suo cuore accelerare,ma improvvisamente la sentì:un'energia celestiale attraversare il suo corpo. Un sorriso involontario comparve sul suo volto mentre l'energia positiva si propagava dentro di lei.  Sentiva la forza crescere dentro di lei e non riuscì a non volare sentendosi magnificamente bene accompagnata da quello spettacolo meraviglioso:delle nuvole,soffici e calde,la circondarono e un minuto dopo si ritrovò nel Regno Dorato. Tutto era esattamente come Faragonda le aveva raccontato e si sentì onorata di poter ammirare quello spettacolo incantato. Ad un tratto si accorse di un piccolo elfo che la guardava sorridendo
-Ti stavamo aspettando:seguiti,gli anziani vogliono riceverli-e così la fata di Domino,senza emettere alcun rimore,seguì quella simpatica creatura lungo il corridoio dorato.
-è bellissimo qui...-bisbigliò a se stessa accorgendosi però di essere arrivata in una grande piazza alla fine del corridoio. In mezzo a quello spiazzo,che aveva il perimetro circondato da colonne d'oro,vi era una meravigliosa fontana dalla quale si materializzò una creatura. Daphne non riusciva a credere ai suoi occhi
-Sono Arcadia,la Fata Guardiana del Regno Dorato-mormorò la strana creatura considerata la prima fata ad aver sbattuto le ali che aveva l'aspetto simile a quello di una fata Enchantix. Daphne osservò con attenzione  la sua pelle azzura, i candidi occhi dorati e il viso pronunciato. La Donna le sorrise mentre la fata abbozzava un inchino
-Tu sei Daphne da Domino,vero?-mormorò con voce melodiosa e la ragazza fecce un cenno di affermazione.
-Sono venuta qui,grande Arcadia,perchè mi servirebbe la Stella d'acqua-mormorò intimorita,ma la fata non cambiò espressione
-Mi ricordo,non molti anni fa,che delle altre ragazze erano giunte fino a qui per averle e usarono il loro potere per eliminare Valtor-disse continuanaod a fissarla. Lei annuì
-Erano mie amiche e ora avrei bisogno di nuovo di una di esse per aiutare una di loro-abbassò il capo
-Vedo dentro di te il potere del Fuoco del Drago,l'opposto del potere delle Stelle,ma dimmi,Principessa di Domino,quanto ci tieni ad averle?-la domanda della Guardiana la lasciò un attimo interdetta,ma cercò di non dalro a vedere
-Più di ogni altra cosa!Mi servono per aiutare una persona a me molto cara e a cui tengo davvero... Sennza di lei io non mi troverei qui-rispose con una nota di tristezza.
-Il tuo animo è puro,ma questo non basta:dovrai entrare nel labirinto di Cristallo e se riuscirai a trovare l'uscita avrai quello che cerchi-
-Ma se non ci riuscirò?-domandò preoccupata la sorella di Bloom
-Io sono parte del tempo e sono al di fuori di esso:quindi se non ci riuscirai rimarrai qui-Improvvisamente notò la figura di Arcadia farsi sempre più rarefatta mentre tutto intorno a lei cambiava:era inziata la sfida.


Aisha scese con facilità dalla Wind Rider rubata ad Helia a Fonterossa:ripose con cura il casco sul veicolo e guardò l'edificio cupo davanti a lei oramai conosciuto.  Sorrise mentre si incamminava verso l'ingresso notando le occhiate di invidia delle studentesse di Torrenuvola:un sorriso amaro coparve sul suo viso. Odiava andare in quella scuola,ma Faragonda l'aveva pregata di consegnare una lettera alla Preside Grffin e quindi non aveva potuto dire di no. Cercò di aumentare il passo facendosi coraggioe  cercando,come sempre,di ignorarle. Aveva visitato tantissime volte quel luogo,ma ogni volta le venivano i brividi quando metteva piedi lì dentro. In più l'intero edificio era conosciuto in tutta Magix per avere un'entità propria e quindi trovava impossibile il sapersi orientare:sospirò mentre passava nell'ennesimo corridoio simile agli altri  e buttò a terra stizzita la mappa digitale che aveva rubato a Tecna,ma che non serviva a niente. All'improvviso videfinalmente una porta e si avvicinò un po' timorosa:purtroppo dietro non vi era nessuna stanza,ma un muro. Stava per chiudere la porta quando sentì un incantesimo nero,molto potente. Toccò quello che sembrava un muro,ma la sua mano venne scansata da una carica elettrica,molto forte. Non riusciva a capire come mai qualcuno avesse qualcosa da nascondere,ma dentro di lei ardeva la curiosità di scoprire cosa si celasse dietro a quel muro. Per fortuna l'incantesimo era relativamente debole in confronto ai suoi poteri e con una bariera di Morfix riuscì a rompere il muro. Con sua grande sopresa davanti ai suoi occhi azzurri si presentò un lungo corridoio buio. Stringendo i pungi si incammincò mentre la porta dietro di lei si chiudeva:tutto era buio e per un attimo si domandò dove fosse,ma poi intravide in lontananza una luce abbastanza luminosa e decise di proseguire. Quando finalmente imboccò l'uscita da quel tunnel buio si portò la mani al volto coprendosi la bocca perla sorpresa:i suoi occhi azzurri guizzavano per l'ennorme stanza bianca piena di medicinali e altri oggetti per curarsi mentre due figure,sdraiata su due lettini anche essi completamente bianchi,erano sdraiate  e addormentate.
"no,non può essere"mormorò a se stessa avvicinandosi a loro:la loro pelle,di un bianco cadaverico,era ricoperta da garze e bende,ma alcuni punti lasciavano intravvedere lividi e profondi tagli mentre il loro viso aveva profonde ciccatrici. Indietreggiò quasi spaventata da quello spettacolo ma snetì una strana presenza dietro di lei:spaventata si voltò riconoscendo un volto amico
-Aisha,oh no cosa ci fai qui?-esclamò con gli occhi pieni di sgomento Lucy,la migliore amica di Mirta
-Dimmi cosa sta succedendo qui e come mai loro si trovano in questa situazione-rispose la principessa guardando negli occhi la strega dai capelli verdi



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Capitolo 11
*** Riven e il piano di Saladin ***


Sky camminava veloce per i corridoi di Alfea:si sentiva gli occhi puntati addosso di molte ragazze della scuola che sghignazzavano guardandolo o sorridevano salutandolo sfacciatamente. Lui sorrise imbarazzato pregando di non essere più lui il motivo di interesse per le ragazze mentre la luce di tardo pomeriggio gli illuminava il volto attraverso le vetrate. Nella sua mente vi era solo una chioma rossa che cercava con insistenza di notare tra tutta quella gente,ma oramai era da cinque minuti che andava in giro per la scuola. All'improvviso notò in lontananza Roxy che stava tranquillamente parlando con altre ragazze decisamente più piccole di lei:deglutì nervosamente mentre il ricordo del giorno precedente gli ritornava in mente.
"Sky non hai niente da temere:tu ami con tutto il cuore Bloom e sai perfettamente che quello che è accaduto ieri è stato un semplice e stupido errore"si confidò con se stesso e quindi decise di avvicinarsi a lei e di domandarle dove si trovasse la sua amica.
-Ehm ciao Roxy-mormorò visibilmente imbarazzato mentre la ragazza si voltava a guardarlo leggermente sorpresa:le altre due studentesse lo fissarono con sguardo divertito e poi inventarono una scusa per lasciarli soli non prima di aver guardato l'intero corpo del ragazzo soprattutto da dietro
-Ehi ciao Sky:è bello vederti-disse lei sorridendo:non sembrava per niente turbata o agitata e Sky si maledì per essere un tipo così fissato:infondo quello di ieri non era stato proprio niente e l'atteggiamento di Roxy gli stava dando un'altra conferma
-Stavo cercando Bloom...sai per caso dove sia?-le chiese mentre lei lo seguiva fuori dall'edificio:a quelle parole gli occhi della ragazza si fecero per un secondo malinconici,ma subito ripresero la solita vitalità.
-Scusami,ma oggi non l'ho vista. Magari è in stanza con... da sola-concluse la frase abbassando lo sguardo e notando il suo errore. Lui però cercò di non farci caso
-Andrò a vedere,grazie mille-la saltò allontanandosi,ma lo trattenne per un braccio
-Aspetta ti accompagno tanto non ho niente da fare-disse dolcemente superandolo
Stavano camminando per il corridoio di Alfea che portava alla stanza della Winx quando improvvisamente Sky parlò
-Come sta la tua caviglia?-domandò guardando fisso in avanti mentre sentiva le sue mani sudare. Lei fece un piccolo sorriso e poi fece una piccola corsetta
-Tranquillo mi sono rimessa alla grande:dovresti cercare di preoccuparti di meno,Sky-lo rimporverò mentre lui accennava a una risata.
-Ok io vado a vedere se Bloom è dentro:ehm ci vediamo...-mormorò il ragazzo aprendo la porta della stanza:Roxy si morse nevosamente le spalle mentre vedeva il biondo entrare dentro e chiudersi la porta dietro. Si sedette sconsolata a terra  sistemandosi i capelli:sentiva ancora le sue mani sul suo corpo e non riusciva a togliersi quella meravigliosa sensazione sulla pelle. Ad un tratto udì nuovamente il cellulare squillare e notò sullo schermo lo stesso numero del giorno precedente
-Pronto?-domandò incerta mentre una voce familiare le rispondeva
-Ma sai sicura?Ancora con questa storia?-questa volta però la voce dell'interlocutore era molto più decisa e convinta
-Va bene vi raggiungo entro sta sera-concluse salutando l'altra persona e rimettendo il cellulare in tasca:appoggiò la testa al muro sospirando:l'aspettava un bel viaggio fino a Gardenia.


Bloom udì bussare nervosamente alla sua porta:si alzò sbuffando dal letto abbandonando il libro di Poziologia e si diresse a piedi nudi fino alla porta della sua stanza. Rabbrividì al contatto del pavimento molto freddo. Un secondo dopo Sky era davanti a lei con un sorriso tirato
-Cosa ci fai qui?-domandò leggermente confusa e con poca voglia di compagnia. Lui sospirò alle sue parole e strinse i pugni:all'improvviso si rese conto del tono che aveva usato e si sentì in colpa di fronte all'uomo che amava
-Scusami-mormorò prendendo la sua mano tra le sue
-Non volevo rivolgermi a te con questo tono,ma sono un po' agitata oggi-concluse abozzando un sorriso e lui sembrò calmarsi
-Allora come mai sei venuto?-gli domandò mentre entrambi si adagiavano sul letto della rossa. Lui la guardò intensamente negli occhi
-Mi mancava la migliore fata del mondo,e forse un peccato mortale?-disse lui sorridendo e a quella battuta la fata non riuscì a reprimere una risata.
-Grazie anche tu  mi mancavi soprattutto dopo la litigata di ieri-ma lui scosse la testa con decisione
-Ieri oramai è passato,io oggi sono qui per stare insieme alla mia ragazza-mormorò avvicinandosi a lei:Bloom sorrise maliziosa e fece combaciare le sue labbra con le sue e lo baciò con passione. Sentiva la mancanza di quelle labbra così perfette  e le accarezzò dolcemente i capelli rossi facendola sdraiare sul letto. Senza smettere di baciarla fece scorrere velocemente le sue mani sul corpo morbido e longilineo della Principessa di Domino soffermandosi sul suo seno. Lei sospirò per un secondo lasciandosi trasportare dalle emozioni:le mani dello specialista si fecero sempre più avide scendendo fin sotto l'ombelico:Bloom si lasciò sfuggire un gemito,ma subito riprese controllo del suo cervello annebbiato dalla passione.
-Sky io devo studiare-sospirò allontanando il ragazzo e rimettendosi i pantaloni. Lui la guardò senza capire
-Ti prego non rendere le cose ancora più difficili:in questi giorni ho davvero tanto da studire e non posso..-
-Non puoi fare l'amore con il tuo ragazzo? Bloom dimmi:non puoi o non vuoi?-urlò lui arrabbiato e per un secondo Bloom ebbe paura di vederlo così alterato
-Non posso,ovvio!-esclamò lei senza riconoscerlo
-Sono stanco,davvero. Io ce la metto tutta,ma così non posso continuare. Ora me ne vado così sarai contenta-urlò adirato sbattendo la porta della sua stanza. La fata si rannicchiò con le lacrime agli occhi sul letto singhiozzando:perchè doveva essere sempre così difficile? E con le lacrime che cadevano velocemente dalle sue guancie bagnando il cuscino si addormentò sentendosi sola al mondo.

Sky uscì adirato dalla stanza della sua ragazza:Perchè si comportava così? Non riusciva a darsi risposte mentre percorreva alterato il corridoio di Alfea. Gli sembravano così lontani quei momenti in cui erano felici e in cui lui si sentiva pienamente innamorato di lei. Era così assorto che non sentì una voce chiamare il suo nome e si voltò solo quando si sentì toccare
-Ehi ma vuoi fermarti un attimo?-domandò leggermente seccata ma allo stesso tempo preoccupata Roxy. In quel momento le sembrò l'unica cosa buona della giornata
-Te ne sei andato talmente adirato che non mi hai neanche sentito!Vuoi parlarmene?-continuò ora visibilmente preoccupata mentre il principe scuoteva la testa
-Niente Roxy,non voglio far star male un'altra persona visto che sono un buono a nulla-commentò sarcastico,ma Roxy lo fulminò
-La vuole smettere Principe di essere così ingiusto con se stesso?-lui rise a quella sua battuta mentre l'accarezzava dolcemente il volto
-Basta ora non ne posso più di vederti sempre triste! sta sera io e te andremo a Gardenia-Sky rimase colpito da quelle sue parole:non sapeva come mai si doveva dirigere lì,ma in quel momento sapeva che l'unica cosa che lo faceva stare bene era Roxy e allontanarsi da Bloom gli sembrava un'ottima idea.

-Bloom,Bloom-una voce molto familiare chiamò la ragazza dalla chioma rossa. Si alzò all'improvviso sedendosi sul letto,ma notò che era in camera sua. Si asciugò il volto ancora bagnato guardandosi intorno:era indubbiamente da sola.
-Bloom,Bloom-ancora il suo nome e di nuovo quella voce così familiare:ma ad un tratto la vide,davanti a sè sorridente. Si alzò con le lacrime agli occhi e allungò una mano per accarezzare dolcemente il suo volto:a quel gesto i suoi occhi azzurri brillarono.
-Flora sei tornata?-domandò abbracciandola,ma la fata svanì all'improvviso. Si guardò intorno chiamando il suo nome ma era scomparsa
-Non puoi farmi qeusto! Non puoi farmelo di nuovo!-urlò a squarciagola buttandosi a terra,sulle ginocchia. Una mano le toccò la spalle
-Ma lei non è da sola-e dette queste ultime parole due occhi violacei-blu scomparirono davanti a lei. Un urlo di Bloom spezzò il silenzio della sua stanza alle otto di serala fata tra le lacrime e il sudore si sedette di nuovo sul letto,questa volta il suo vero letto. Si toccò il cuore che batteva molto velocemente portandosi una mano sulla testa
-Riven e Flora...-sospirò alzandosi e dirigendosi verso la doccia


Musa guardava da dieci minuti il cellulare davanti a lei:sospirava e continuava a fissarlo come se si fosse impossessato di lei
-Non l'hai ancora fatto?-domandò esasperata la fata del Sole notando di nuovo la fata di Melody seduta sul SUO letto e impalata nella stessa posizione:sbuffò sistemandosi l'asciugamano tra i capelli bagnati. Erano noti i suoi larghi tempi per lavarsi eppure per tutto quel tempo la fata di Melody era restata lì. Si avvicinò al suo letto e si sedette accanto a lei
-Musa,ma mica hai paura che ti mangi?-domandò leggermente ironica,ma la ragazza non rise:era più grave del previsto
-Stella io non me  la sento:insomma dopotutto...-mormorò ma la bionda si era già allontanata leggermente irritata
-Mamma mia Musa se sapevo che ci voleva un'eternità non avrei mai accettato di venire a mangiare con te!-boffonchiò aprendo il cassetto dell'intimo. La fata della Musica si buttò sul letto a pancia in su restando a guardare le stelle appese al letto della principessa di Solaria:oramai era buio visto che si stavano per fare le sette e si trovava con una prenotazione per sei in un ristorante a Magix,con una delle invitate scorbutica e acida e con l'invitato principale che non lo sapeva ancora. Si buttò il cuscino in faccia urlando
-Ehi guarda che non ti farò percorrere la strada più facile del soffocamento:muoviti a chiamare Helia e chiedigli se vuole venire a mangiare con me,te e Brandon-la rimproverò la biondina con indosso solo l'intimo:l'altra,per tutta risposta,le fece una linguaccia. Prese coraggio e dopo un lungo respiro compose il numore

-Se gli dici che vengo anche io sicuramente verrà-mormorò nella sua cabina armadio la bionda,ma la ragazza con i capelli blu alzò gli occhi al cielo. Oramai il celllulare squillava a vuoto da parecchi secondi e stava per perdere le speranze quando udì finalmente qualcuno rispondere
-Pronto?-domandò Helia e Musa si morse il labbro agitata
-Ehi ciao Helia,sono Musa-disse lei impacciata
-Ciao, ci sono dei problemi?-domandò lui leggermente preoccupato e con la voce rivolta in lontananza:evidentemente stava facendo qualcosa
-Ehm no. Volevo solo chiederti se volevi andare a mangiare con me,Stella e Brandon da qualche parte:pensavamo poi di andare in discoteca-aspettava senza respirare la risposta del ragazzo mentre strani rumori di sottofondo la distraevano
-Per me va bene,ma gli altri?-dentro di sè Musa iniziò ad esultare,ma decise di mantenere la calma
-Devo ancora chiederlo a Tecna e Timmy,ma sono sicura che Bloom,Sky,Roxy e Aisha non possano-replicò mantendosi distaccata  anche se la gioia  era tanta
-Ok va bene vi veniamo a prendere alle otto?-domandò,ma a quelle parole Stella le diede un'occhiataccia e Musa capì
-Lo sai che a Stella un'ora non basta per prepararsi quindi facciamo per le nove altrimenti la nostra Principessa si lamenterà per tutto il tempo-lo sentì ridere dall'altra parte e un sorriso involontario comparve sul suo viso mentre Stella la fulminava con lo sgaurdo
-Va bene a dopo-concluse e Musa si buttò felice tra le braccia di Stella esultando
-Musa se non mi molli morirò prima ancora di diventare regina-mormorò dolorante quella mentre Musa le dava un bacio sulla guancia
-Cosa sta succedendo qui?-domandò leggermente allarmata Tecna seguita da Bloom
-Sta sera noi tre andiamo in discoteca quindi levati quei vestiti da ragazza pazza e senza stile e telefona a Timmy-replicò Stella ridirigendosi nella sua cabina armadio:Tecna la fulminò e furiosa si diresse nella sua stanza. Musa sorrise divertita,ma notò subito lo sguardo triste e cupo di Bloom
-EHi cosa è successo?-domandò allarmata accarezzandola
-Niente tranquilla-mormorò quella poco credibile
-Sembra che tu abbia visto dei fantasmi-sentenziò mentre la rossa abbandonava la stanza sospirando un
-Sì,due-


-Buongiorno Ragazze-la voce paterna,ma con una leggera stanchezza di Mike fece voltare le due lavoratrici di casa verso l'entrata della cucina:entrambe infatti,oramai calata la sera,avevano deciso di prendersi una tazza di thè e di chiudere il negozio. Vanessa lo baciò dolcemente mentre Flora,leggermente in imbarazzo,lo salutò con dolcezza. Lui conoscendo il carattere mite e poco aperto della ragazza,estremamente diverso da quello di sua figlia,la salutò con getilezza sedensi anche a lui al tavolo e addentando uno dei biscotti.
-Uhm ma sono buonissimi-grugnò lui sorprendendosi:a quella sua faccia così buffa le due donne scoppiarono a ridere.
-Sono contenta che ti piacciono Mike:li ho fatti con una ricetta di famiglia-commentò Flora mentre osservava l'uomo addentarne un'altro.
-Flora vuoi per caso fermarti a cena?-domandò Vanessa togliendo dalle mani del marito l'ennesimo biscotto. Flora abbassò lo sguardo in soggezione
-Se non disturbo accettto volentieri-tutti e due si guardarono sorridendo
-Tu non disturbi affatto:e poi ci fa piacere ritornare in tre dopo la partenza di Bl...-ma subito l'uomo si bloccò ricevendo un'occhiata di rimprovero da parte della moglie
-Non fa niente Mike:posso capire come ci si senta quando  ti manca qualcuno-commentò senza tristezza aiutando la donna a sparecchiare
-Che ne dici della pizza?-domandò Vanessa prendendo il telefono:però un espressione leggermente curiosa si impossessò del viso ambrato della ragazza
-Pizza?-chiese guardando la donna senza capire
-Non dirmi che non sai cos'è la pizza?-disse ironico l'uomo,ma Flora scosse la testa
-A volte sentivo Bloom parlarne ma a Magix non c'è niente di simile-concluse mentre Mike non riusciva a capacitarsi come un mondo così all'avanguardia come Magix non avesse una cosa così buona come la pizza
-è perfetto allora! Oggi ti faremo provare un cibo buonissimo-
-Di pure il più buono al mondo-aggiunse il marito sotto gli occhi divertiti di Flora.
Quando Vanessa chiuse la chiamata Mike era appena salito per farsi una doccia e le due si accomodarono in salone. L'attenzione della ragazza fu attirata da una foto molto bella esposta sul tavolino tra i divani
-E questa?-domandò divertita osservando l'espressione della piccola bambina con i capelli rossi che ,in piedi sul tavolo,stava usando un cucchiaio di legno come spada. Vanessa si mise subito a ridere osservandola
-Aveva 5 anni e già allora desiderava essere una fata-commentò divertita mentre i suoi occhi si illuminavano:Flora fu grata di assistere a quel momento così bello tra madre e figlia.
-Vanessa io ti devo chiedere una cosa molto importante-disse con tono serio la ragazza guardando la donna nei suoi occhi castani
-Perchè non mi avete detto di Riven?-a quella domanda gli occhi di Vanessa si incupirono.
-Si insomma io l ho incontrato e lui mi ha raccontato tutto... Vanessa perchè non me l'avete detto?-
-Flora è complicata la cosa,ma non siamo stati noi a volertelo nascondere-Flora scosse la testa senza capire
-E allora chi?Insomma dove sarebbe il problema?- Flora giocò nervosamente con i capelli
-Siete amici?-domandò in pensiero la donna. A quelle parole le gote della ragazza si arrossarono
-Beh diciamo che siamo forse qualcosa di più anche se non gli ho mentito sulla mia identità-la donna rimase colpita dalle sue anche se dentro di lei si celava qualcosa che non poteva dirle
-Sono contenta;è davvero diventato un ragazzo fantastico-aggiunse
-Ma non mi hai ancora detto chi...-ma Flora non finì la frase che suonò il campanello
-Vado io,vado io,vado io-urlò scendendo le scale velocemente Mike e rompendosi quasi l'osso del collo
-Ne parliamo dopo-concluse Vanessa sorridendo e andando in cucina con le pizza


 Flora si diresse al bancone del "Frutti Music Bar":nonostante il suo corpo fosse lì non riusciva a non pensare a come avesse potuto quella persona mentirle così. Dopo aver parlato con Vanessa aveva capito tutto e dentro di sè si sentiva sfruttata e ingannata. Si sedette mentre aspettava forse l'unico volto amico in quel momento:Riven. La musica era alta,ma lei era così assorta dai suoi pensieri che non sentì neanche una voce familiare chiamarla e si rese conto soltanto qaundo una mano si posò sulla sua spalle
-Ehi ciao Aurora-mormorò sorridendo la propietaria del bar nonchè madre di una sua grande amica,Morgana. Ogni volta che la fissava sembrava quasi che sapesse tutto,ma non le aveva ancora detto niente quindi era molto improbabile. Lei abbozzò un sorriso con il suo rossetto verde ma gli occhi della fata continuavano a scrutarla e si sentì leggermente in imbarazzo.
-Sto aspettando Riven... ha detto che mi vuole portare a vedere una sorpresa-balbettò mentre continuava a sentirsi profondamente imbarazzata e a disagio. Notando che il silenzio contiuava a dominare iniziò a pregare che il suo... ehm amico arrivasse in fretta. E per fortuna le sue richieste furono esaudite visto che Riven si avvicinò a loro
-Ehi ciao-mormorò provando a darle un bacio a stampo ma lei cambiò direzione del viso.
-Andiamo?-domandò leggermente alterata mentre evitava Morgana:RIven confuso la seguì scusandosi con la sua capa,ma mentre se ne stava andando Morgana la bloccò per un braccio. Sentì come se della energia magica stesse prenetando per il suo braccio e sentiva molto male ma Morgana continuava a fissarl penetrante con i suoi occhi azzurri:Flora ebbe realmente paura...Perchè si comportava così
-Ora andiamo-replicò seria liberandosi dalla presa e raggiungendo Riven:un sorriso comparve sul volto della fata che si diresse verso il telefono:doveva fare una telefonata molto importante
-Roxy sono io. Bambina mia vieni subito a Gardenia... Mi sa che ho trovato Flora-


Riven guardò dallo specchietto la ragazza che era abbracciata dietro di lui sulla moto:stavano sfrecciando a forte velocità e i suoi bellissimi capelli mori ondeggiavano a causa dell'aria,ma qualche cose attirò la sua attenzione. Gli occhi tristi e malinconici della ragazza:ad un tratto lasciò la strada principale di Gardenia e imboccò una stradina non sterrata. Notò Flora leggermente disorientata,ma non le diede peso e cotinuò ancora per alcuni chilometri fino a quando non arrivarono a un grande spiazzo verde dove alcuni ragazzi danzavano e suonavano. Flora scese dalla moto sorpresa e si guardò intorno estasiata mentre anche il ragazzo faceva lo stesso. Osservò con i suoi occhi pieni di vita alcune piccole lanterne di tutti i colori a terra e poi lo guardò intensamente
-Ma non dovevamo andare alla festa di Mitzi?-gli domandò con sguardo estasiato mentre le notte oramai era completamente calata. Il ragazzo posò i caschi e accarezzò dolcemente i suoi capelli
-Conosco quella spocchiosa di Mitzi e non mi è mai stata simpatica:non sono poi tipo da feste in grande stile e quando Andy e gli altri mi hanno detto di questa festa ho subito voluto farti una sorpresa-disse leggermente deluso per la reazione della mora e abbassando lo sguardo:però snetì subito una mano accarezzargli dolcemente lo sguardo.
-Grazie Riven qui è fantastico-mormorò fissandolo intensamente con i suoi occhi verdi:improvvisamente si sentì felice.
-Vieni allora e ti avverto già che ci sarà una sorpresa-esclamò felice estrendo un telo da stendere sull'erba fresca attorno ai ragazzi
-Un'altra?-domandò le divertita raggiungendolo verso Andy e gli altri
-Ehi Riven sei riuscito a venire!-esclamò Andy sorpreso mentre Roy salutava Flora che ricambiò con un sorriso
-Certo amico-lo salutò lui. Andy sorrise alla vista di Flora e le fece un occhiolino ma subito dopo tutti e tre ritornarono agli strumenti
-Mi concede questo ballo?-domandò facendo un inchino e Flora scoppiò a ridere
-Uhm vediamo ... Mi dica perchè dovrei accettare?-rispose lei sfidandolo:Riven si morse il labbro vedendola così bella
-Forse perchè sono il ragazzo più bello oggi-a quelle parole la ragazza inarcò un sopracciglio.
-Mi dispiace,ma non mi piacciono gli egocentrici-esclamò incrocaindo le braccia:lui le andò vicino e la baciò a sua sopresa:Flora accarezzò dolcemente i suoi capelli ricambiando. Riven sentì il suo odore pizzicargli il naso e si staccò amaramente da quelle labbra così morbide.
-Su forza andiamo-mormorò all'orecchio del ragazzo raggiungendo le altre persone che si muovevano a ritmo di musica.

Intanto non molto lontano un'altra moto,molto più speciale delle altre,atterrò sull'erba.
-Grazie per avermi accompagnato Sky-mormorò la fata della terra porgendogli il casco della Wind Rider mentre respirava a pieni polmoni l'aria terrestre che le era tremendamente mancata. Il ragazzo le sorrise anche se si osservava divertito i vestiti terrestri:doveva ammettere che un po' gli erano mancati
-Mi puoi dire ora come mai siamo qui?-le domandà scuotendo i suoi cpaleli biodni,leggermente appiatiti dal casco:Roxy rise divertita e abbassò subito lo sguardo leggermente indecisa:sapeva quanto lui volesse bene a Flora e la telefonata di sua madre le sembrava ancora enigmatica
"-Pronto?-disse indecisa
-Roxy,sono io-
-Mamma!-mormorò felice la ragazza
-Roxy devi credermi. La tua amica Flora è qui sulla Terra,a Gardenia, e non è sola-Roxy a quelle parole rimase pietrificata:non aveva ancora accettato la partenza di una delle sue più grandi amiche e anche se si ricordava che Flora aveva detto di non voler essere rintracciata,in cuor suo sperava che sarebbe riuscita a convincerla
-Ne sie sicura?-domandò allarmata
-L'ho sentito:ho sentito l'energia fatata debole in lei...-"
-Roxy è così grave?-domandò ridendo il ragazzo notando il suo silnzio:lei abbozzò un sorriso
-Il fatto è che mia madre... è riuscita a trovare Flora-a quelle parole il ragazzo indietreggiò come se avesse visto un fantasma
-Ma non è possibile insomma.... Lei ci ha lasciati e ha preso un portale per andare in uno dei tanti pianeti in questo universo...-Roxy lo fermò immediatamente notando la sua sorpresa
-Sky lo so che per voi è difficile credermi,ma mia madre ne è certa:e per questo che mi ha chiesto di venire a Gardenia... Se non  fosse stata una cosa importante non te l'avrei mai chiesto di accompagnarmi-il Principe di Eraklyon sembrava ancora stordito dalla notizia anche se non era passata solo una settimana dalla scomparsa dell'amica
-Flora ci ha espressamente detto che non voleva essere cercata-ribattè seriamente e Roxy annuì
-Ma se avessimo la possibilità di farla ritornare indietro?Tutti insieme poi potremmo provare a ritrovare i suoi poteri e tutto ritornerebbe come prima...-mormorò con le lacrime agli occhi la fata. Sky si sorprese a quelle parole che esprimevano il desiderio di tutti.
-Io .... a me mi manca tantisssimo-concluse iniziando a piangere:il principe subito l'abbracciò
-Va bene faremo un tentativo,ma ricordati che non ne siamo sicuri:asciugati il viso che sei molto più bella quando sorridi-a quelle parole Roxy si sentì estremamente in imbarazzo mentre Sky si malediva:perchè non riusicva a controllarsi.
-Almeno sappiamo dove si trova?-disse la prima domanda che aveva in mente:l'imbarazzo era tanto
-Sì,mia madre ha detto che si deve trovare qua vicino-disse guardandosi intorno,ma il ragazzo aggrottò la fronte
-Ma qui siamo in una specie di campo:insomma a parte l'erba io non vedo niente...-ma Roxy gli fece cenno di chiudere la bocca. Udiva in lontananza della musica.
-Forza seguimi-mormorò prendendolo per mano. Seguirono la musica e si ritrovarono in una grande campo verde dove molti ragazzi ballavano e chiaccheravano:Roxy sorrise nel guardare quello spettacolo così terreste.
-Ma questa è una festa-esclamò divertito Sky e Roxy rise
-Sì una festa terrestre,ma ... quelli non sono Andy e gli altri?-domandò Roxy avvicinandosi verso di loro,ma Sky la bloccò per un braccio
-Dobbiamo cercare di non dare troppo nell'occhio e soprattutto di non farci notare se non vogliamo che si formino domande-disse lui sorridendo e inziando a guardarsi in giro.
-Senti qualcosa?-le domandò:dopotutto lei poteva sentire la poca energia fatata rimasta nella ragazza.
-Si sento che Flora è vicina-esclamò mentre i suoi occhi azzurri si illuminavano

-Allora ti stai divertendo Principessa?-disse Riven fissandola intensamente nei suoi occhi verdi:lei arricciò delicatamente il naso
-Sì tanto e questo lo devo solo a te-mormorò baciandolo.
-Sei pronta per la sorpresa?-le domandò osservando l'orologio;lei lo guardò curiosa
-Cosa sarebbe?-domandò notando che stendeva il telo sull'erba verde e che tutti i ragazzi facevano lo stesso.
-Tra poco lo vedrai-mormorò lui sedendosi sopra:Flora alzò un sopracciglio e si mise affianco a lui.Rimase a fissarlo mentre lui scrutava il cielo. Era così bello,ma all'imporvviso la sua attenzione fu attirata da dei botti e quando guardò in cielo notò delle strane esplosioni di colore
-Ma...cosa sono? Insomma sono bellissimi...-mormorò a bocca aperta mentre Riven sorrideva soddisfatto
-Si chiamano Fuochi d'artificio e qui su Gardenia sono una delle principali attrazioni... Non gli avevi mai visti?-lei scosse la testa meravigliata da quello spettacolo mentre Riven le prese la mano.
-Aspettami qui voglio farti una foto-disse ridendo e alzandosi
-Ma così ti perderai lo spettacolo-parlò lei con aria triste:lo trovava un momento molto bello e volevo passarlo con lui
-Vado a prendere la fotocamera e torno-rispose sorridendo beffardo
-Promesso?-chiese lei con tono bambinesco
-Promesso bambina-concluse allontanandosi. Non riusciva a togliersi quel sorriso da ebete dal volto mentre si dirigeva verso la sua moto
"Riven ti stai comportando come un bambino alla sua prima cotta"si sgridò mentalmente,ma non poteva farci niente. Ad un tratto notò però qualcuno di estremamente familiare e si sentì congelare
"Cazzo Sky e Roxy,ma cosa ci fanno qui?"Si domandò nascondendosi dietro ad un albero e ascoltando la conversazione dei due ragazzi
-Allora che ne dici dei Fuochi d'artificio?Anche noi terrestri a volte siamo all'avanguardia-sorrise divertita la fata notando lo sguardo estasiato del principe
-Sono bellissimi...non avevo mai visto niente di simile-sospirò lui prendendo la sua mano:Roxy si colorì all'istante,ma Riven conitnuava a origliare
-Forza lumacone dobbiamo cercare Flora-a quelle parole Riven impallidì
"Merda!"imprecò cercando,senza farsi vedere,di raggiungere la sua moto. Tirò fuori dalla sacca una strana pozione
"Come mai si trovano qui?"pensò e subito gli tornò in mente Morgana...sospirò pensando a quanto fosse stato sciocco,ma finalmente un sorriso beffardo comparì sul suo volto tirando fuori una boccetta. Guardò leggermente disgustato il contenuto e l'etichetta con un chiaro segno che faceva intuire la sua origine:Fonterossa. Ma senza esitare la bevve
"E ora veniamo alla seconda parte"pensò tra sè e sè mettendosi in tasca un'altra boccietta di liquido rosa.
-Ehi finalmente sei arrivato-disse dolcemente Flora mentre Riven,con una strana faccia,si accomodava vicino a lei. Lui abbozzò un sorriso,ma sembrava stranamente nervoso e si guardava in giro con aria sospetta
-Ma cosa è successo?-domandò leggermente allarmata,ma lui cercò di sorridere
-Niente... Tranquilla mi è parso di vedere un mio amico,ma si vede che mi sono sbagliato-mormorò poco convinto,ma Flora sapeva perfettamente che le stava mentendo
-Ti ho portato del succo di frutta-disse lui guardandola negli occhi e porgendole un bicchiere con dentro una strana sostanza rosa.
-Grazie-abbozzò lei accocolandosi tra le sue braccia,ma con mille pensieri in mente. Intando Riven,con la coda dell'occhio,aveva notato i suoi due ex amici farsi sempre più vicini. Osservò Flora portarsi il bicchiere fino alle labbra e berlo. A quel punto ogni forza mancò alla ragazza che cadde all'indietro rovesciando il bicchiere,ma per fortuna Riven la prese tra le sue braccia
-Mi dispiace amore mio-sospirò baciandola
-Sky la sento sempre più vicina-mormorò toccandosi la testa Roxy:Sky allora si guardò intorno alla ricerca della chioma mora della sua amica e poi la vide. Una ragazza abbracciata a un altro con una capigliatura molto,troppo familiare.
-Forse l'abbiamo trovata-sussurrò il ragazzo avvicinandosi alla coppia distesa sul telo.
Un mano si posò sulla spalle di Riven mentre teneva tra le braccia la fata e dentro di sè sperava che tutto andasse per il meglio. Si girò si scatto e i suoi occhi violetti-blu si scontrarono con quelli troppo conosciuti del Principe di Eraklyon
-NOn è possibile...-sibilò completamente scioccato Sky fissandolo intensamente. Roxy intando si era avvicinata a Flora che stava dormendo profondamente,ma quando guardò il suo volto rimase di sasso:quella ragazza non era assolutamente la sua amica.
-Qualche problema amico?-domandò aggressivo e con il cuore a mille Riven fissando il principe e alzandosi in piedi.
-Nessuno...-mormorò quello fissando il ragazzo moro e dagli occhi azzurri davanti a lui:non lo aveva mai visto in tutta la sua vita,ma sentiva dentro di sè che quel ragazzo lui lo conosceva.
-Sky l'energia proveniva da qui,ma questa ragazza non è Flora.. Mi sa che mia madre si è sbagliata-sibillò all'orecchio del ragazzo che continuava a fissare il moro davanti a lui
-Allora? Forse ti ho causato fastidio? Perchè se no potete lasciare me e la mia ragazza in pace-ringhiò Riven sentendo le mani sempre più sudate:per sua fortuna la pozione aveva funzionato
-Scusaci non volevamo essere così sfacciati,ma vi avevamo scambiati per dei nostri amici-mentì la ragazza e Riven sorrise beffardo
-Allora addio principo-concluse Riven in modo arrogante mentre Roxy tirava via Sky.
-Mi dispiace abbiamo fatto un buco nell'acqua... Ehi Sky ma mi senti?-domandò Roxy mentre si dirigevano di nuovo verso la loro Wind Rider:il ragazzo era estremamente pensiero e taciturno
-Io quel ragazzo l'ho gia visto... Ma dove-urlò alterato Sky,ma subito notò Roxy
-Scusami è stata solo una impressione:comunque almeno sappiamo che Flora non si trova a Gardenia-sospirò sorridendo e prendendo il casco
-Beh il lato positivo è che non hai pensato a Bloom e che hai visto i fuochi d'artificio-replciò lei sorridendo e lui fece lo stesso
-Grazie Roxy,riesci sempre  a farmi sorridere-commentò lui mentre la ragazza montava in moto. Il principe fece lo stesso,ma il suo piede frantumò qualcosa:si chinò e vide molti vetri a terra
-Cosa c'è?domandò curiosa la fata della terra mentre Sky esaminava quell'oggetto
-Sono solo dei vetri-mormorò lui vago infilandosi velocemente in tasca,senza farsi notare,l'etichetta dell'oggetto che sopra conteneva lo stemma di Fonterossa.
Sky mise in moto la Wind Rider,ma nella sua mente non riusciva togliersi lo sguardo di sfida dello strano ragazzo:come mai gli era così familiare? e soprattutto come mai aveva detto Principino?

Riven guardò scomparire la Wind Rider e emise un sospiro di sollievo:i fuochi erano finiti,ma Flora non si svegliava ancora segno che molto probabilmente la pozione data da Faragonda era molto potente,ma aveva dovuto correre quel rischio. Fissò la fata che riposava beatamente:oramai l'effetto della pozione era finito e tutti e due erano di nuovo ritornati con il loro aspetto. Le accarezzò dolcemente il viso baciandola
-Piccola Flora ci sono qui io per proteggerti-commentò abbracciandola.

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Capitolo 12
*** Discoteca ***


Musa guardò il suo riflesso allo specchio:i lunghi capelli azzurri le ricadevano scomposti sulle spalle mentre i suoi occhi fissavano il suo riflesso poco perfetto. Gli occhi malinconici erano la ciliegina sulla torta ed una espressione schifata si disegnò sul suo volto:fissò poco convinta il vestito che Stella le aveva praticamente ordinato di indossare,ma storpiò la bocca notando tutti i nastrini e le aperture sui fianchi. Sospirò mentre lo provava ancora poco convinta e finalmente un obrobrio cambarì sullo specchio:digrignò i dneti osservadosi così...così...poco Musa.
Stella si osservava soddisfatta allo specchio:il suo bel fisico con il vestito l'avevano finalmente rallegrata dopo giorn davvero duri per lei. Il suo regno e i suoi genitori erano in grave pericolo e solo Flora,non la Principessa di Solaria,era riuscita a salvarli anche se solo momentaneamente:guardò tristemente la cornice sul suo tavolo e silenziosamente si avvicinò. Osservò divertita quella foto che oramai da quattro anni la accompagnava:dodici occhi felici fissavano divertiti l'obiettivo. Un sorriso comparve sul suo volto mentre continuava a guardare lei e le sue amiche:una lacrima scese velocemente dalla sua guancia andandosi a spargersi sul suo viso. Ricordava come se fosse stato ieri quel giorno:avevano deciso di andare al luna park per festeggiare il suo compleanno e lei dopo non poche lamentele aveva deciso di accettare:continuava a ripetersi che quel luogo poco glam non era giusto per la sua festa,ma a fine serata si accorse di aver trascorso il più bel giorno di tutta la sua vita. Oramai le lacrime scendevano velocemente dai suoi occhi marroni mentre continuavano a trascorrere nella sua mente i ricordi di quel giorno

"-Ragazze guardate! Un stand per farci una foto-mormorò con la bocca piena Musa addentando nuovamente lo zucchero filato
-Io la trovo una splendida idea...così ci ricorderemo per sempre questo giorno-aggiunse sognante la fata della Natura. Stella sorrise divertita
-Beh se io starò in primo piano sicuramente sarà una foto stupenda-commentò Stella incrociando le braccia:le altre cinque ragazze si fissarono con sguardo di sfida.
-Allora muoviti Principessa-urlò da lontano la sua migliore amica correndo insieme le altre:Stella sorrise  e le raggiunse."

Una risata involontaria uscì dalla sua bocca ricurva dipinta di rosso allungandosi a prendere un fazzoletto sul comodino:perchè i momenti belli finiscono così presto?

"-Allora ragazze posso scattare la foto?-domandò divertito il fotografo osservando quelle belle e strane ragazze davanti a lui che si erano addobbate con strani boa,occhiali enormi e cappelli di ogni colore.
-Ragazze-la voce commossa della Principessa di Solaria fece voltare tutte le altre Winv già pronte e in posa.
-Io volevo solo dirvi grazie:grazie per essere delle amiche così fantastiche-a quelle parole si sentì circondare da cinque volti commossi
-Anche io vorrei ringraziarvi:per avermi reso la vita così fantastica e per avermi reso una persona migliore-commentò con un sorriso sforzato Aisha abbracciandole
-Stella per caso ti stai commuovendo?-domandò con aria di sfida Tecna osservando la bionda con evidenti lacrime che facevano capolinea dai suoi occhi
-Ragazze io vi giuro che per voi ci sarò per sempre;non so dove saremo tra 10 anni,ma voi siete e per sempre resterete le mie migliroi amiche-mormorò Bloom con evidenti lacrime lungo il viso
-Idem-commentò Musa mettendo la mano in mezzo al loro cerchio,sopra a quella di Bloom
-Logico al 100%-aggiunse Tecna
-Per sempre ragazze-
-Mi unisco alle parole di Flora-continuò Aisha
-Per sempre Winx-concluse Stella abbracciandosi"

-Vi voglio bene-sussurrò la ragazza stringendo forte la cornice,ma all'improvviso la porta della sua stanza si aprì di scatto e una Musa infuriata comparì sulla soglia. Senza neanche darle il tempo di ribattere si avvicinò alla bionda sventolando il vestito
-Stella come hai potuto pensare che mi sarebbe piaciuto?-urlò infuriata la ragazza mentre Stella si asciugava le lacrime velocemente ricomponendosi
-Sono una cicciona! Ecco questa è la verità e per colpa tua...-ma subito fissò il viso dell'altra Winx portandosi le mani sulla bocca
-Oddio Stella cosa ti è successo?-mormorò fissando il suo volto bagniato con il trucco completamente sbavato:quella subito cercò di negare l'evidenza
-Niente Musa sto benissimo-disse con tono altezzosoma palesemente falso riposando quello che sembrava un quadretto sul comodino:e senza dare altro tempo alla fata di Melody si diresse nella sua cabina armadio. La ragazza dai capelli blu osservò il suo profilo scomparire e poi prese con mano tremante l'oggetto che prima aveva posato.
Stella piangeva in silenzio contro il muro:non voleva farsi sentire,ma anche se provava a cercare di fermare il pianto tutto sembrava impossibile. Ad un tratto si sentì abbracciare da dietro
-Scusami ti prego:sono una stupida,amic-mormorò la voce melodiosa al suo orecchio.Lei sorpresa si voltò e vide il volto dell'altra fata che la guardava con dolcezza e la accarezzò il viso con amore.
-Dimmi Musa,anzi promettimi,che non mi lascerai mai-sussurrò quella fissandola seria con i suoi occhi marroni
-Non lasciarmi tu... Voi siete la parte migliore di me-continuò mentre piangeva. Musa di slaciò l'abbraccio
-Saremo per sempre insieme te lo prometto:voi venite e verrete per sempre prima di tutti-Stella a quelle parole abbozzò un sorriso.
-Ora prepariamo:abbiamo un appuntamento-concluse prendendo per mano la sua amica amante della musica




Aisha continuava a fissare incredula la strega cercando di captare qualcosa dalla sua epressione
-Parla Lucy!-urlò avvicinandosi alle due ragazze sdraiate sui lettini e così inermi.
-Ti scongiuro Aisha non urlare!Ci scopriranno...-mormorò. Aisha la prese per un braccio costringendola a fissarla nei suoi occhi azzurri e sinceri
-Dammi un buon motivo per non farlo se non vuoi che dica tutto questo alla Griffin-a quelle parole la ragazza sospirò sconfitta e le fece segno di seguirla:Aisha ancora confusa la seguì nella piccola stanza affianco senza non aver dato alla fine un'occhiata alle due streghe. Lucy si sedette preoccupata sul divanetto completamente nero della sua stanza:evidentemente aveva collegato quel laboratorio magico per esigenze. Continuava a giocare con le mani perdendo tempo,ma Aisha voleva subito delle risposte visto che mille domande le balenavano in mente
-Parla Lucy:cosa ci fanno Darcy e Stormy ridotte in quelle condizioni terribili e perchè tu te ne stai prendendo cura?-Aisha aveva una voce seria e inflessibile anche se mille dubbi si insinuavano nel suo cuore
-Tutto è accaduto poche settimane fa:è stata Icy a portarmele-la Principessa non riusicva a capire
-Ma Icy ora sta con le tre divinità e li sta aiutando a conquistare i pianeti!-si alzò di scatto infuriata
-Aisha ti prego stai calma!-sentenziò l'altra e subito la mora si accorse del suo temperamente troppo avventato risedendosi accanto a lei e si scusò
-Scusami Lucy,ma vai avanti-
-L'anno scorso il Cigno dell'Infinito con il vostro aiuto è riuscito ad inviare le Trix in un limbo fuori dal tempo-La Winx annuì sapendo la storia
-Ed è proprio lì che Chantico la trovata invitandola ad unirsi a lei e ai suoi fratelli per la conquista dell'intero universo. Icy naturalmente voleva lasciare quel luogo orribile e quindi decise di andare con loro per distruggervi,ma le cose non andarono come aveva previsto-fece una piccola pausa sospirando
-Chantico aveva poca fiducia in lei e continuava a vivere nella paura di essere tradita e così decise di attaccare la cosa più importante per lei come pegno:cercò le altre due Trix attaccandole e riducendole in fin di vita. Quando le riconsegnò a Icy le garantì che se lei avesse tentato di tradirla avrebbe ucciso quelle due streghe senza poteri-Aisha era completamente sorpresa da quella confessione,ma ancora non capiva alcune cose
-Ma come mai ha portato proprio a te Stormy e Darcy-un sorriso amaro comparve sul volto della strega
-Ho dovuto farlo poichè lei ha preso Mirta-una lacrima scivolò lungo la sua carnagia che aveva uno strano pallore,ma la fata strinse la sua mano tra la sua.
-Mi dispiace tantissimo Lucy,ma ora come stanno quelle due?-sospirò
-Per ora sono stabili,ma anche tu hai visto in che condizioni sono... Le ho salvate per miracolo... Avevano tagli profondi e bruciature in tutto il corpo:per la prima volta vidi Icy piangere quando me le portò-la mora annuì.
-Ma lei ha ancora Mirta e noi non possiamo lasciarla nelle sue mani!-
-Aisha ti prego non devi dire niente a nessuno:Icy ha giurato di uccidere la mia migliore amica se avessi rivelato a qualcuno la presenza della sue sorelle-
-Lucy io e le Winx ti aiuteremo e vedrai che tutto si risolverà-ma la strega scosse agitata la testa
-è stato già un errore che tu scoprissi tutto ciò:ti prego,ti scongiuto promettimi che non lo dirai alla tue amiche o a Faragonda-Aisha la fissò poco convinta nei suoi grandi occhi verdi e deglutì nervosamente,ma poi notò il suo sguardo supplichevole
-Va bene Lucy,ma ti prometto che riusicrò a liberare Mirta-concluse lasciando la strega sul divano e dirigendosi nell'ufficio della Griffin piena di pensieri in mente.




Daphne si guardò intorno spaventata:si trovava nel labirinto di Cristallo. Era confusa e impaurita,ma sapeva quale era la sua missione. Imporvvisamente i muri incominciarono a muoversi quasi come se volessero indicarle una via. Si morse il labbro leggermente confusa,ma sapeva che doveva seguire l'istinto e così,piena di dubbi,si incamminò. Ad un tratto però tutte le strade iniziarono a farsi sempre più uguali e sentiva che non sarebbe stata in grado di farcelo,ma ad un tratto udì una voce chiamarla e davanti ai suoi occhi si materializzò Arcadia
-Piccola Daphne sei finalmente giunta alla tua destinazione-La ragazza però sembrava non capire:insomma era stato tutto così facile.
-Dietro a questa porta vi è la tua famiglia:tuo padre,tua madre,tua sorella Bloom e tuo marito che ti aspettano-A quelle parole la ragazza si avvicinò a quella strana porta magica dove le persone per lei più importanti erano abbracciate e felice,ma prima che potesse parlare Arcadia fece apparire un'altra porta
-Qui ci sei tu,molti anni fa-mormorò mentre Daphne guardava la se stessa del passato... uno spirito senza il suo corpo. Ricordare quei momenti faceva male,molto male.
-Io non capisco-mormorò guardandola nei suoi occhi azzurri:la prima fata sorrise dolcemente
-DEvi scegliere quale delle due porte preferisci-
-Non capisco questa domanda... insomma è ovvio che sceglierò ora   e per sempre la mia famiglia-sospirò la fata accarezzando il lro riflesso
-La stella D'acqua e l'uscita però ti stanno aspettando dall'altra parte:ricordati principessa che non potrai mai riavere quello che lascerai dall'altra porta-una lacrima svivolò veloce lungo la guancia rosea della ragazza. Fissò suo marito che sorridente la invitava a venire da lui,ad abbracciarlo cosa che non avrebbe mai potuto più fare se avesse preferito l'altra parte
-Io non voglio ritornare come prima! Io voglio mantenere questa vita!-urlò disperata la ragazza
-Allora Daphne la tua scelta è facile-mormorò la Guardiana indicandole la sua famiglia:Daphne,oramai convinta,si avvicinò alle persone a lei più care pronta ad unirsi a loro,ma poi i suoi occhi caddero sulla sorella che tristemente la stava guardando
-Bloom mi dispiace tanto,ma io non posso tornare da te-disse a bassa voce accarezzando il viso della sorella:Arcadia era sorpresa
-Tu hai fatto tantissimo per me proteggendomi e regalandomi di nuovo un corpo,ma so quanto ti serva questa stella d'acqua! Ti renderebbe di nuovo felice e io mi sono promessa che non ti avrei mai reso triste. Inoltre tu con tutte le tue amiche mi siete state continuamente accanto e questo è l'unico modo per ringraziarvi-diede un dolce bacio sulla fronte della ragazza e si avviò verso l'altra porta con gli occhi tristi:diede un'ultima occhiata alla sua famiglia
-La cosa che disidero di più al mondo e di vivere ocn voi,ma non posso farlo... addio amori miei-mormorò uscendo dall'altra porta. Quando riaprì gli occhi era nuovamente sul Regno Dorato,ma le sue braccia,tutto il suo corpo era di un trasparente cristallino. Chinò il capo triste risentendo di nuovo quella sensazione di vuoto che per troppo tempo l'aveva accompagnata,ma sentì di nuovo una figura dinanzia  a lei
-Ti sei comportata bene Principessa di Domino-disse seria Arcadia avvicinandosi alla sua immagine poco nitida
-Hai dimostrato che tieni di più agli altri che a te stessa e quindi ti darà la tua stella d'acqua. Questa stella è vecchia come l'intero universo magico ed è l'unica cosa che potrà aiutarti-Daphne la guardò seria
-Grazie-sospirò prendendo la scatolina. Daphne si voltò la sentì qualcosa bloccarla
-Sei riuscita a superare la prova brillantemente Daphne complimenti-la ragazza non riusicva a capire cosa intendesse Arcadia:aveva ricevuto le stelle dopotutto
-E quindi ti ripagherò come feci anni addietro alle tue amiche e alla persona che vuoi aiutare-a quelle parole La donna versò sulla ragazza una polevere e pian piano lei riacquistò il suo corpo
-Ora puoi andare futura regina di Domino-
-Ma io non capisco...-mormorò però la sorella di Bloom
-Il mondo avrà bisogno di una regnante forte e leale come te,ma ora è giunto il momento di salutarci- e accarezzando dolcemente le spalle di Daphne fece comparire uan porta
-Grazie Arcadia,grazie di cuore-concluse prima di superare quella porta luminosa
"Il tuo gesto nobile verrà ripagato Futura Regina...Sono sicura che ci rivedremo"mormorò dentro di sè la prima fata vedendo scomparire Daphne.


Bloom continuava a guardare da lontano la Wind Rider che stava arrivando ad Alfea:sotto i suoi occhi stanchi,tristi,ma anche pieni di sconforto notò il suo Principe che salutava la sua,a quanto pareva,amica. Si buttò a terra notando il suo sguardo:lo stesso che vedeva all'inizio della loro relazione. Le lacrima provavano ad uscire dai suoi occhi azzurri,ma oramai era stanca di piangere,di disperarsi e di preoccuparsi per gli altri. Rise notando Kiko che portava a rallegrarla con divertenti capriola,ma aveva fatto la sua scelta e niente poteva farle cambiare idea. Strinse i pugni mentre camminava difilato per i corridoi di Alfea:le sarebbero mancati così tanto. Bussò con isistenza sulla porta della Direttrice aspettando una sua risposta e con sua grande sorpresa notò che era già aperta:molto probabilmente lo sapeva già.
-Bloom sei arrivata-mormorò seria la Preside Faragonda. La ragazza un po' dubbiosa si avvicinò
-Grazie Preside di tutto,ma è giunto il momento...Lo sento-La donna la guardò con i suoi vecchi occhi grigi e vide finalmente quanto fosse cambiata:non aveva più l'insicura e testarda ragazzina che accolse con fittizio nome nella sua scuola,ma finalmente vide una vera donna
-L'hai già detto hai tuoi amici?-ma alla domanda della Preside la ragazza scosse la testa
-Glielo dirò,non si preoccupi,ma adesso non era il momento giusto-la donna alle parole della fata annuì.
-Fai attenzione bambina e avvertimi se ci saranno altri sogni-concluse dandogli un bacio sulla fronte
-Addio Faragonda-mormorò Bloom sulla soglia della porta,ma l'altra sorrise
-No Bloom questo è un arrivederci-concluse



-Allora ragazzi che ne dite di andare in discoteca?-disse scherzando Brandon e abbracciando la sua ragazza mentre si mangiava un gelato:a quelle parole Musa si alzò di scatto dalla panchina su cui era seduta
-Per me va bene!Adoro ballare-commentò sorridente sotto le risate divertite di tutti. Timmy guardò Tecna che sembrava leggermente assorta e che era rimasta da parte per tutta la cena
-Tecna sei sicura di stare bene?-a quella domanda la Winx lasciò il suo stato di trans e accennò un sorriso
-Sì tranquillo Timmy e comunque anche per me va bene-concluse guardando gli altri,ma Timmy continuava ad essere dubbioso. Quando tutti e sei i ragazzi,dopo una piccola coda,riuscirono ad entrare dentro al locale subito si divisero
-Io e Brandon andiamo in pista!-urlò nell'orecchio delle amiche a causa dell'alto volume la bionda e subito dopo la videro allontanarsi verso il centro della pista.
-Musa scusa,ma accompagno Timmy al bar così possiamo prendere un coktail-e detto questo Helia e Musa si trovarono da soli.
-Che vogliamo fare?-domandò la ragazza avvicinandosi a lui:per un secondo respirò il suo fantastico profumo. Lui alzò le spalle con un sorriso
-Ti va di ballare?-la ragazza si aspettava solo quelle parole e prendendolo per mano si buttò tra la folla alla ricerca dei due amici. Quando finalmente li videro si unirono a loro
-MUsa!-esclamò sorpresa la ragazza mentre ballavano allegramente
-Ti stai divertendo?-sussurrò e la ragazza annuì mentre il suo sguardo si posava sullo specialista che si scatenva davanti a lei
-Tantissimo amica-concluse


-Un rum e cola e un sex on the beach-disse leggermente seccata la fata della Tecnologia avvicinandosi al bancone e facendosi spazio tra gli omoni che la fissarono con strani sguardi:provò a reprimere il disgusto per loro mentre afferrava i due bicchieri che dolcemente le aveva consegnato il baristo. Appena si girò però non vide più Timmy:ad un tratto si trovò sommersa tra la gente e sentì l'ansia aumentare. Anche se era una cosa altamente illogica sin da piccola soffriva di ansia e claustofobia:si toccò il petto mentre i suoi battiti continuavano ad aumentare. Si sentiva sempre più schiacciata e anche se provava a farsi spazio tra la gente continuava a sbatterci contro:iniziò a correre ansiosa mentre il suo respiro si faceva sempre più faticoso. Individuò in lontananza una porta di vetro che dava sul giardino e abbandonando a terra le bibite l'aprì:respirò a pieni polmoni l'aria serale di Magix mentre finalmente stava riprendendo possesso delle sue facoltà mentali. Sospirò lasciandosi cullare dalle stelle e dal cielo notturno,ma ad un tratto si sentì sfiorare
-Alex-mormorò sorpresa la ragazza notando la faccia amica dello strano mago

Uno strano rumore di piatti e bicchieri solleticò l'udito dell'ex fata che un tenero mugognio aprì gli occhi:tutto intonro a lei era buio e subito allungò la mano per prendere la sveglia e controllare l'orario. Erano le due di notte. Abbandonò stanca l'ggetto luminoso e si girò a pancia in sù osservando di nuovo il soffitto di casa sua....A quel suo pensiero subito si allarmò:come mai era a casa sua? L'ultima cosa che ricordava erano i fuochi d'artificio e una strana sensazione dopo:stanchezza e occhi pesanti come sassi,ma poi più nulla. Storpiò la bocca cercando di darsi qualche risposta,ma udì di nuovo lo stesso rumore. Veloce e leggermente impaurita si mise seduta aspettandosi forse un ladro in casa,ma con sua grande sorpresa notò Riven che,dopo aver aperto il frigo,si stava versando dell'acqua in un bicchiere.
-Riven?-domandò leggermente turbata la ragazza osservando il ragazzo nel suo cucinino e con addosso solo dei boxer. Lui sembrò non sentirla e così decise di alzarsi:rabbirvidì quando i suoi pidi toccarono terra,ma subito si intrufolarono dentro alle sue morbide e rosa ciabatte.
-Ehi Riven-mormorò dolcemente attaccata allo stipite della morta e guardando l'ex specialista che aveva lo sguardo leggermente turbato:a quelle sue parole lui si girò sorpreso di vederla
-Aurora come mai ti sei svegliata?-le chiese avvicinandosi a lei e regalandole un dolce bacio sulla fronte:lei sorrise a quel gesto così dolce,così non da Riven.
-Ma cosa è successo?Non dirmi che mi sono addormentata durante ao fuochi d'artificio-
-Beh bella addormentata,devo ammettere che quando dormi sei peggio di un ghiro:ho provato più volte a svegliarti,ma quando poi ho capito che era tutto inutile ti ho portato di peso a casa e fidati se ti dico che non è stato facile-a quelle parole iniziò a ridere mentre la ragazza gli dava una leggere sberla sul gomito
-Grazie Riven e scusa se ho rovinato il nostro appuntamento-mormorò dispiaciuta,ma lui l'accarezzò dolcemente
-Tranquilla ce ne saranno molti in futuro:comunque spero che non ti dispiaccia se mi sono autoinvitato-concluse indicando l'altra parte del letto matrimoniale che aveva chiari segni che indicavano che era stato occupato. A quelle parole le gote della ragazza si colorirono,ma poi lo raggiunse nel letto.
-Questo cosa è?-domandò curioso Riven raccogliendo da terra un foglietto:subito Flora sbiancò ricordandosi due sere prima.
-Niente-disse agitata tirandolo via dalle sue mani
-Spero che non fosse importante per te perchè è rovinato-commentò lui lasciando correre quel suo comportamente e sdraiandosi sul letto:Flora rimase colpito  da quelle parole e subito guardò il suo disegno. Per un attimo il suo cuore si fermò quando vide il suo volto sbiadito e alcune sbavature:all'improvviso le venne in mente la notte in cui aveva pianto stringendolo tra le braccia. Riven intanto aveva chiuso gli occhi:dentor di lui ribolliva la rabbia conoscendo perfettamente cosa fosse quel disegno così rovinato,ma il rumore di singhiozzi lo trattennero dall'addormentarsi.
-Cosa succede?-domandò preoccupato notando la ragazza in lacrime e subito capì che era stato un insensibile
-Niente Ruven tranquillo-commentò lei ancora tra le lacrime e tenendo la testa bassa verso quel ricordo oramai completamente rovinato.
-Mi dispiace di essermi comportatoi in modo così scorbutico-confessò lui accarezzando il suo braccio così morbido:lei sembrò calmarsi un attimo a quel suo gesto
-Era importante per te?-domandò questa volta serio fissandola negli occhi:Flora rimase stupita da quel gesto così convinto,ma scosse la testa mentendo sia a lui che a se stessa
-No tranquillo-mentì posandolo sul comodino
-Perchè mi menti? Lo vedo nei tuoi occhi-alle parole del ragazzo la ex fata rimase molto colpita;non se lo sarebbe mai aspettata da uno come lui
-Me l'aveva regalata una persona molto importante per me-rispose questa volta sincera:un sorriso comparve sul suo viso a quel ricordo così felice e lontano. Si morse il labbro ricordandosi che vi era anche lui. Riven sembrò leggermente deluso dalla sua frase
-E lo è ancora per te.. Insomma...-ma Flora gli mise tempestivamente un dito sulla bocca.
-Fa parte del mio passato e ha ancora una parte molto importante nel mio cuore-disse seria fissandolo decisa con i suoi occhi verdi
-Ma anche tu lo si e molto per me-Riven la guardò stupito dal comprotamento così diretto della piccola Flora
"Cosa ti hanno fatto bambina per cambiarti così tanto?"si domandò dentro di sè,ma subito scacciò ogni pensiero e si fiondò sulle sue labbra,baciandola. Lei sembrò divertita da quel suo gesto e ricambiò,accasciandosi sul letto. Accarezzò dolcemente il suo corpo e la sua schiena mentre sentiva le sue mani fare lo stesso:rise maliziosa buttando lontano la sua camicia da notte. Riven la guardò beffardo mentre i suoi occhi scorrevano sul suo corpo ambrato e perfetto.
-Ti amo piccola-mormorò lui tra il godimento mentre una sensazione fantastica si impossessava dei loro corpi sudati.Flora sorrise dolcemente a quelle parole mentre Riven si accasciava stanco sul letto. Lo baciò felice sul naso accoccolandosi tra le sue braccia mentre gli occhi di entrambi si facevano sempre più pesanti
-Anche io... Riven-sussurrò quasi impercettibilmente con un sorriso dolce sul volto.

Un sorriso felice si dipinse sul volto della ex-Fata:le coperte soffici le accarezzavano il viso mentre degli spiragli di luce le illuminavano dolcemente il viso. Si girò dall'altra parte del letto dove Riven stava dormendo:restò affascinata a guardare quel ragazzo mentre mille dubbi le si balenavano in testa... Come poteva,una cosìì bella,essere anche così  sbagliata? All'improvviso udì qualcosa vibrare:si alzò di scatto individuando l'oggetto che avrebbe potuto svegliare il ragazzo. Velocemente si diresse in cucina e afferrà il cellulare di Riven:diedi una occhiata al letto e poi decise di rispondere. Non sapeva come mao,ma sentiva una strana energia provenire da quel coso e quindi senza esitare avvicinòall'orecchio il telefono
-Pronto Riven mi senti?-



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Capitolo 13
*** La Verità ***


-Tecna ciao-mormorò leggermente imbarazzato lo strano ragazzo biondo davanti a lei:la ragazza per un secondo si sentì il cuore leggero nel vedere la faccia amica
-Alex,ma cosa ci fai qui?-domandò Tecna nascondendo le mani che continuavano  a tremare per lo spavento
-Beh ho accompagnato mio fratello,ma non avrei mai pensato di incontrarti qui soprattutto dopo sta mattina-concluse abbassando lo sguardo:la Fata della Tecnologia scrutò con i suoi intensi occhi azzurri il ragazzo davanti a lei... Era così timido che le sembrava di parlare con Timmy. Vide con la coda dell'occhio una sdraio posizionata sul prato vuoto e si sedette
-Effettivamente mi dovresti dare una spiegazione sul fatto che tu non sia venuto-replicò impassibile:gli occhi a quelle parole si illuminarono alla luce delle stelle.
-Ma quindi sei venuta?-replicò leggermente agitato,ma subito,notando il suo sguardo indagatore,provò a nascondere il troppo entusiamo
-E solo che mia sorella mi ha costretto a doverla aiutare con dei suoi affari e quindi,quando sono arrivato al parco con ben 30 minuti di ritardo, ho visto che non c'eri... All'inizio ho addirittura temuto che non fossi neanche venuta-la ragazza rimase un attimo colpita da quel ragazzo così diverso da lei:lo scrutò con attenzione. Era senza dubbio un bel ragazzo,ma la sua insicurezza e timidezza lo rendevano particolare e anche più tenero davanti ai suoi occhi. Subito scosse la testa a quei pensieri così sbagliati e illogici
-Perchè non avrei dovuto?Mi sembri un ragazzo molto sveglio e poi adoro il tuo progetto-replicò senza neanche pensarci:un bagliore si accese sul suo viso
-Quindi ti andrebbe di vederci domani mattina:giuro che sarà puntuale-Tecna si alzò sorridendogli
-Perchè no?-gli rispose alzando le spalle.
-Grazie Tecna-mormorò lui e lei si sentì avampare:quel ragazzo era così strano...
-Tecna!-una voce familiare fece voltare la fata della Tecnologia verso l'ingresso della discoteca,da dove provenivano rumori e musica. Una chioma arancione si agitava e lei sorrise notando la preoccupazione sul suo viso che veniva spazzata via dalla felicità. Lo salutò con un gesto molto aggraziato e subito si ricordò del suo vecchio amico
-Scusa Alex,ma ora devo tornare dai miei amici...A domani-replicò regalandogli un sorriso pieno di affetto e sincera,uno dei pochi visto il suo carattere,e si allontanò lasciando il ragazzo ad ammirare i suoi capelli fucsia scomparire



Musa si asciugò il sudore che ricopriva tutta la sua fronte pallida e si sedette stanca,ma felice su una sedia del giardino. Si fermò ad osservare Magix che quella sera stava mostrando tutta se stessa:mille luci illuminavano gli edifici e i bar. Ad un tratto sentì una mano freddo posarsi sulla sua spalla e fece un sussulto
-Qualcuna qui ha la cosa di paglia?-domandò ironica Stella con un bicchieri gelato nelle sue mani. Musa la fulminò con gli occhi entre vedeva Helia e Brandon avvicinarsi verso di loro
-Eccoci qui bellezze:vi mancavamo?-chise ironico Brandon passando a Musa un bicchiere stracolmo di un liquido azzurro ghiacciato:ricambiò il gesto regalandogli un sorriso mentre il moro si accomodava vicino alla sua fidanzata abbracciandola.  Musa osservò divertita Stella che sbuffando si toglieva le scarpe decisamente troppo alte e scomode ma con la coda dell'occhio fissò il ragazzo che aveva gentilmente messo la sedia accanto alla sua.
-Stanca?-le domandò sereno continuando a fissare il cielo stellato:la ragazza però scosse la testa decisa
-Per niente,ma avevo senza dubbio bisogno di una boccata d'aria-confessò assaggiando il suo drink. Helia aggrottò un sopraccciglio avvicinandosi inaspettatamente al suo orecchio
-Io direi che forse è meglio se ci facciamo una passeggiata-un brivido percorse la schiena di Musa,ma subito intuì a cosa si riferisse:Brandon e Stella infatti,senza neanche degnarli di attenzione,si stavano baciando con passione
-Ottima idea:quei due non si vergonando di niente-ribattè la fata seguendolo. Camminavano vicini e solo il rumore della notte accompagnato dalla musica della discoteca giungeva alle loro orecchie.
-Seconod me quei due non sanno cos'è il pudore-scherzò la fata mentre Helia a quella sua battuta sorrideva divertito
-Beh almeno si nota che sono innamorati-aggiunse leggermente cupo
-Io mi ricordo ancora di quando facevano a gara per le loro conquiste-continuò Musa sorridendo e guardando il ragazzo accanto a lei:i suoi occhi azzurri sembravano persi tra le stelle.
-Tra tutti gli alti e i bassi sono riusciti a restare insieme:so per certo che Stella ama con tutto il cuore Brandon-finì la fata della musica sedendosi sul prato:Helia sorrise a quel gesto grattandosi nervosamente la testa e si accomodò affianco a lei
-Hai mai dei rimpianti?Insomma non c'è un momento nel tuo passato in cui hai scelto tra due  strade...-il ragazzo la guardò  senza capire e corruciò la fronte
-Mi domando sempre cosa sarebbe successo se non vi avessi incontrato:molto probabilmente avrei lasciato Fonterossa per inseguire i miei sogni di artista-sospirò fissandola:Musa respirò a fatica...Era veramente bellissimo.
-Ma penso di non avere abbastanza talento-concluse alzando le spalle e girandosi a guardare il cielo:la mano di Musa però afferrò la sua
-Helia tutti sappiamo che nella pittura hai un talento unico e secondo me dovresti coltivarlo-disse tutto d'un fiato fissandolo intensamente con i suoi occhi blu. Lui abbozzò un sorriso
-Dovrei?-domandò leggermente scosso:forse doveva riprendere in mano il suo futuro e dedicarsi di nuovo a quella passione così grande finita nel dimenticatoio? La ragazza annuì felice
-Certo e io ti aiuterò-concluse mentre lui la fissava felice
-Nel senso che sono sicura che tutti vorrano aitarti-si corresse leggermente imbarazzata
-Grazie Musa-mormorò lui regalandole un bacio sulla guancia e alzandosi
-Torniamo a ballare?-le chiese e la ragazza annuì
-Arrivo subito-sussurrò impercettibilmente accarezzandosi la guancia
-Di niente Helia-rispose oramai da sola e le sue parole si mischiarono con il vento per formare una canzone notturna



Bloom osservò sconsolata le due valigie blu sul suo letto e diede un'ultimo sguardo alla sua stanza che l'aveva accompagnata per così tanti anni, oramai vuota. Sorrise amaramente stringendo i pugni,ma il rumore di una chiave che girava nella serratura la fece alzare di botto mentre il suo cuore,agitato,batteva all'impazzata. E davanti a sè vide entrare sorridenti e felici Tecna,Stella e Musa:quelle notandola cambiarono volto,ma subito la loro attenzione fu attirata dalle valigie
-Bloom cosa sta succedendo?-domandò leggermente sorpresa Tecna mentre la sua migliore amica continuava a fare passare il suo sguardo dalle valigie alla sua figura. Lei provò a sorridere,ma venne fuori solo una smorfia
-Ragazze io...-ma non finì la frase che Stella le si parò davanti con sguardo infuriato
-Non osare dire un'altra parola e vai a letto-disse digrignando i denti e con aria di sfida:Bloom sospirò notando il comportamento dell'amica
-Non rendere le cose ancora più difficile Stella,ti prego...-sussurrò fissandola con dolcezza
-Io rendo le cose più difficile? Tu ci vuoi abbandonare,cazzo Bloom!-urlò prendendola per un braccio
-Stella, Domino  ha bisogno di me-mormorò cercando di scusarsi,ma l'altra scosse la testa  furiosa
-Balle Bloom!Grosse,grandi e false Balle!Sai cosa?Vuoi lasciarci?Bene allora fallo ma non tornare a strisciare da noi-ringhiò allontanandosi nella sua stanza. Bloom era rimasta spiazzata da quel suo comportamento e cercò lo sguardo delle sue amiche
-Io vado a consolarla-sospirà Musa con gli occhi lucidi udendo le grida di dolore dell'amica
-Tecna...-concluse rivolgenndosi all'ultima sua amica rimasta:quella stosse le labbra e si avvicinò a lei posandole una mano sulla spalla
-Non dire niente Blooom,ma promettimi solo che tornerai-disse e lì Bloom capì
-Non posso,mi dispiace-concluse allontandosi con le valigie.
Aisha camminava triste per i corridoi di Alfea:anche se il suo corpo si trovava lì,la sua mente vagava altrove. Camminava veloce con le mani nelle tasche e lo sguardo basso:Nex la prendeva sempre in giro per queste sue pose  così maschili. Un sorriso involontario comparve sul suo volto
"Perchè stupido riesci a farmi stare meglio anche quando sei lontano?"mormorò a se stessa,ma ad un tratto si scontrò con qualcuno.  Stava per infuriarsi quando notò la sua amica con le lacrime agli occhi
-Bloom cosa è successo?-domandò preoccupata abbracciandola senza notare i bagagli
-Grazie Aisha per essermi sempre stata affianco:ti voglio bene,ricordatelo-concluse senza aggiungere altro e lasciando lì Aisha con altre domande nella testa.

-Toc toc-Faragonda si alzò subito dalla sua poltrona. Udì la porta spalancarsi e sorrise alla vista della figura davanti a lei
-C'è l ho fatta!-sussurrò con un sorriso sincero sul viso la principessa di Domino porgendole il piccolo scrigno:subito la donna si buttò tra le sue braccia abbracciandola. La fata si lasciò cullare da quel gesto così materno e inaspettato
-Non avevo dubbi-disse sistemandosi gli occhiali e osservando la Stella d'Acqua:subito però i suoi occhi si incupirono.
-Dice che potrà farlo?-domandò con paura Daphne
-Lo spero Daphne... questa è l'unica speranza rimasta a noi-rispose la preside riponendo lo scrigno nel suo cassetto.
-Sono sicura che funzionerà e che lei riuscirà a riac...-ma la bionda non concluse la frase che un piccolo viso triste e pieno di lacrime si affacciò
-Daphne sono pronta:ritorniamo a casa-mormorò Bloom sotto lo sguardo cupo della sorella



Sky continuava a rigirarsi nel letto:i suoi pensieri erano confusi così come i suoi sentimenti. Aveva bisogno di parlare,di confidarsi con qualcuno e così,prendendo coraggio si avvicinò al letto dove il suo migliore amico dormiva:voleva capire come mai si sentiva così bene con Roxy e sapeva che il motivo non erano solo le continue litigate con Bloom. Sorrise divertito mentre osservava Brandon che sbavava nel sonno e per un secondo si lasciò trasportare da quello spettacolo così infantile,ma allo stesso tempo divertente. Ad un tratto,nel silenzio della notte, udì qualcosa battere contro la finestra:sbuffò mentre si dirigeva verso la grande finestra che dava sul balcone,ma rimase stupito nel vedere davanti a lui ...Lei. Lei che ora gli sorrideva dall'altra parte del vetro. Senza dire niente aprì la finestra e la richiuse dietro di sè,uscendo in balcone
-Bloom cosa ci fai qui?-domandò leggermente allarmato mentre in lontananza vedeva un navette di Domino
-Sky devo tornare a Domino... Non riesco più a stare qui,ad Alfea-il ragazzo rimase di sasso a quelle parole mentre i suoi sorrisi si susseguivano nella sua mente
-Ma come?Insomma noi...-mormorò fissando quell'angelo dagli occhi tristi davanti a lui:lei sorriso amaramente prendendo le sue mani tra le sue
-Quando avrai deciso io sarò là-concluse sviorando con le sue labbra quelle del ragazza:e lì Sky si rese conto di qaunto fosse speciale la fata dai grandi poteri. Un'espressione di sofferenza si stampò sul suo volto mentre sempre più lontana vedeva all'orizzonte la sua navetta.



-Riven mi senti,sono io Saladin-sussurrò la voce anziana senza capire come mai nessuno rispondesse:Flora intanto guardava,come incastrata in un incubo,il muro davanti a lei senza lasciare trasparire alcuna emozione dai suoi occhi verdi. La sua mano,senza alcuna forza,cadde senza vita lungo il suo fianco mentre il cellulare ruzzolava terra. Riven accorse agitato in cucina ritrovandosi Flora completamente immobile e non notando il cellulare a terra
-Ehi cosa è successo?-domandò accarezzandole la guancia e avvicinandosi a lei preoccupo.
Flora,quando sentì la sua mano scivolare sulla sua guancia,si girò di scatto guardando con rabbia a terra:Riven non riusciva a capire il motivo di questo suo comportamente,ma ogni sua parola veniva completamente ignorata dalla ragazza,ma alla fine lo vide,vide il suo cellulare a terra e si sentì gelare il sangue.
-Aurora cosa stavi facendo con il mio cellulare?-domandò prendendola per i polsi
"Ti prego Flora"sospirò dentro di sè mentre la ragazza continuava ad evitare il suo sguardo
-Flora ti prego guardami!-mormorò oramai stravolto:a quelle parole la ragazza si voltò verso di lui con gli occhi pieni di lacrime
-Non ti permettere a chiamarmi così...-sussurrò a denti stretti. Riven si allontanò da lei iniziando a camminare per tutta la stanza nervoso:era arrivato il momento.
-Ti prego lascia che ti spieghi-disse fissando quegli occhi così conosciuti,ma che in realtà si era accorto di aver realmente conosciuto in quegli ultimi giorni
-No,stai zitto!Devi stare solo zitto-urlò piena di rabbia la ragazza scaventandosi addosso a lui e guardandolo con sguardo pieno dìodio
-Sei contento ora?Il tuo  piano con Saladin è andato a buon fine:volevi portarmi a letto e prenderti gioco dei miei sentimenti?-Riven scossa la testa
-No Flora non era questo:te lo giuro-
-Me ne frego dei tuoi giuramenti Riven,sono stanca delle parole:perchè l'hai fatto? Oddio Riven sai da quanto tempo ci conosciamo? 8 stupidi anni! Cos'è ti sei stancato di prendere in giro Musa e hai deciso,ora che sono più vulnerabile,di farlo con me? Sai come mi sento Riven,sai come mi sento?!-urlò scaraventandosi addosso al ragazzo e sbattendo i pugni sul suo petto:l'ex specialista non riusciva più a riconoscere la ex-fata davanti a lui
-Ti avevo detto espressamente di non farmi soffrire perchè sono stanca!Stanca di essere la ragazza dolce e stupida della Winx:stanca di essere usata!-
-Flora ora smettila-la sgridò lui cercando di fermarla,ma lei continuava a piangere e a urlare
-Io mi sono fidata di te... Per me sei stato una figura amica in un momento buio e per un attimo ho provato qualcosa per te che in otto anni non avrei mai creduto...-Riven rimase sorpreso da quelle parole:lei ci teneva veramente a lui e lui sapeva perfettamente quanto fosse importante Flora nel suo cuore.
-Flora ascoltami ti prego-gridò lui abbracciandola e tenendola ferma:lei provò a ribbelarsi,ma poi si lasciò andare a quell'abbraccio annusando il suo profumo. Riven accarezzò dolcemente i capelli mori della ragazza:la stessa ragazza che non aveva mai considerato,la stessa ragazza che trovava così diversa da lui
-Lasciami parlare principessa-sussurrò dolcemente ,ma Flora si staccò da lui fissandolo negli occhi
-Vattene Riven-sibilò con gli gonfi e un'espressione stnca,sciupata.
-Dammi solo un minuto-ribattè il giovane
-Vattene!-urlò questa  volta la ragazza accasciandosi a terra e piangendo disperatamente. Riven rimase di sasso:aveva appena fatto del male alla ragazza a cui teneva di più. Raccolse da terra le sue cose e uscì da quella casa:pieno di rabbia iniziò a urlare disperato per il corridoio tirando un forte calcio al muro
-Stupido,stupido,stupido-pronunciò mentre una lacrima scivolava per il suo volto


Helia sentì una leggera brezza sfiorargli delicatamente il viso come una carezza:si stiracchio con un sorriso felice compiacendosi del sole di prima mattina. Si sedette sul letto scansando il lenzuolo dalla sua pelle e spostò una ciocca ribelle dei suoi capelli dal volto. I suoi occhi azzurri ancora leggermente assonnati si posarono sul corpo del suo compagno di stanza che stava beatamente dormendo:non l'ho aveva sentito rientrare quella notte nonostante fosse tornato tadi,molto tardi. In quei giorni gli Specialisti erano constantemente in missione alla ricerca di Icy e dei tre dei. Sembrava un bambino e almeno durante il sonno riusciva a mostrare la sua parte più tenera:si alzò osservando piacevolmente il sole che stava timidamente sorgendo dalle montagne di Magix. Sospirò osservando quello spettacolo e subito gli ritornarono in mente le parole di Musa:un'espressione dubbiosa comparve sul suo viso mentre ripensava e rimuginava. Si morse il labbro ancora indiceso questa volta notando i suoi strumenti di pittura abbandonati in un angolo della stanza:scosse la testa e poi decise di fare quella pazzia.
La sua mano,con il pennello,scorreva veloce sulla tela mentre colori e forme si materializzavano quasi magicamente e un sorriso,felice,si dipingeva sul suo volto.  Degli occhi verdi,dolci e felici si dipinsero in lontanaza mentre una chioma blu vibrava seguendo perfettamente il tratto del pennello. Helia sorrise soddisfatto e di nuovo felice.



Tecna continuava a sospirare appoggiata all'abero:le occhiaie marcate facevano presagire le sue poche ore di sonno mentre il suo persistente fissare l'orologio facevano intendere il suo grande nervosismo. Si grattò i capelli nervosamente mentre constatava per la milionesimo volta di essere in anticipo,grande anticipo.
"Tecna smettila di essere così,smettila di comportarti come una bambina!Insomma non ti riconosco:non hai mai fatto così" si sgridò menttalmente:dopotutto doveva solo incontrare Alex,ma qualcosa in quel ragazzo lo rendeva diverso ai suoi occhi. Prima che potesse indagare cosa fosse quel "diverso" si sentì sfiorare delicatamente il braccio
-Alex!Sono contenta di vederti-mormoò la ragazza sorridendo,ma subito si pentì di questo suo gesto
"Smettila di comportarti così!Lo conosci solo da due giorni!" Dove era finita la ragazza razionale e strettamente logica che aveva impiegato un anno pper esprimere i suoi contrastanti sentimenti a Timmy?
Notò lui sorriderle dolcemente mentre i suoi occhi,azzurri,ma pieni di segreti,si illuminavano all'alba
-Davvero?Davvero sei contenta di vedermi?-sussurrò quasi impaurito e Tecna aggrottò la fronte:doveva smetterla di comportarsi così,lei aveva Timmy.
-Ehm sì... che ne dici se parliamo del tuo pregetto seduti da qualche parte?-domandò cercando di non pensare nonostante fosse impossibile.
-Sono le sei di mattina non penso che troveremo qualche bar aperto-commentò lui divertito:subito la ragazza si morse la lingua notando del suo errore
-Vieni-disse lui sorridendole e afferrando il suo polso:un'espressione decisamente confusa si dipinse sul suo volto mentre Alex la portava sullo spiazzo di erba bagnato dalla ruggiada mattutina.
-Che ne dici?-chiese indicando l'erba:Tecna però alzò un sopracciglio interrogativa
-Non dire niente;ci penso io-e detto questo dalle sue mani uscì dell'energia magica:una pecie di vento spazzò via le piccole goccie e Tecna,sorpresa,si accomodò tra l'erba verde. Alex sorrise soddisfatto
-Beh te l'avevo detto che era un mago-commentò facendole un occhiolino e la ragazza dalla chioma fucsia scosse la testa divertita.

 

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Capitolo 14
*** Il Quadro ***


Oramai è passata una settimana dal ritorno della Principessa di Domino sul suo pianeta:tutto il popolo era felice di avere finalmente la famiglia reale completa,ma la ragazza,da quando lasciò Alfea, era completamente diversa e nessuno rivede più l'allegria sul suo viso.
La regina Marion percosse lentamente il lungo corridoio del palazzo reale con gli occhi pensanti e assorti:i suoi capelli rossi e morbidi ricadevano confusionati lungo le sue spalle mentre cercava inutilmente di allontanarli dal suo pallida viso. Finalmente si fermò davanti ad una enorme porta rossa adornata con vari disegni tribali:sorrise quasi forzatamente alla guardia che ricambiò con un inchino. La sua mano sicura percorse la maniglia e successivamente,una volta entrata nella stanza, richiuse la porta dietro di lei.
Una figura esile e aggraziata si trovava appoggiata alla grande finestra della stanza con il viso assorto nei suoi pensieri:la stanza,osservò la regina,era abbellita da varie foto e ricordi preziosi della ragazza. Sorrise contenta osservando un piccolo quadretto in cui 6 ragazze sorridevano felici e accarezzò con dolcezza la collana a forma di cuore che conteneva stampata sopra il sigillo di Eraklyon. A passi leggeri si avvicinò alla figlia accarezzandole i capelli rossi così simili ai suoi:da parte sua la Principessa si dimostrò leggermente sorpresa,ma poi ricambiò il sorriso sincero della madre.
-Bloom,figlia mia, noto da quando sei arrivata qui della tristezza nei tuoi occhi...-mormorò preoccupata accarezzandole il viso:lei si coccolò di quel gesto così materno e pieno di amore,ma poi i suoi occhi azzurri,così simili a quelli del marito,fissarono intensamente i suoi
-Non è niente mamma:sto bene,devo solo abituarmi alla vita qui-senteziò sforzandosi di non dare a vedere i suoi sentimenti reali
-Bloom io capisco quando soffri:sono tua madre-La fata abbassò lo sguardo a terra mentre faccia malinconica prendeva nuovamente possesso del suo volto
-Sto bene,tranquilla-mentì nuovamente prendendo le sue mani:la regina sbuffò. La figlia,purtroppo,oltre agli occhi aveva preso dal marito anche la testardaggine e tanti anni di matrimonio le avevano insegnato a non indagare oltre,ma che doveva usare un'altra strada.
-Va bene,farò finta di crederti. Se mi cerchi per parlare mi troverai nella sala del trono-mormorò lasciando quella stanza:Bloom fece un cenno di saluto con la mano,ma di nuovo il suo sguardo fu rapito nuovamente dal cielo quel giorno sereno a Domino.
Mentre l'ex membra della Compagnia della Luce si dirigeva verso la sua mente non riusciva a non pensare alla figlia:odiava vederla così triste e anche se era estremamente felice di riavere la sua famiglia al completa sapeva benissimo che a Bloom mancava l'altra sua famiglia che negli anni in  cui non c'era l'aveva supportata. La notizia dell'allontanamento e dei poteri persi di Flora avevano scombussolato anche lei visto che oramai le altre cinque Winx erano diventate come delle figlie:ma sapeva perfettamente  quando male avesse fatto a Bloom,lei sempre disposta a sacrificarsi per le persone più chare. Quando entrò nella Stanza reale ancora immersa nei suoi pensieri si sentì circondare da delle braccia familiari le spalle
-Marion ti vedo turbata?-constatò Oritel
-Si tratta di Bloom:non c'è l'ha faccio più a vederla in questo stato...Dobbiamo fare per forza qualcosa!-mormorò convinta la regina e Oritel annuì impercettibilmente
-Allora non sono stata l'unica a notare la sua stranezza-quattro rumori di passi veloci fecero voltare i coniugi e notarono i due neo sposi teneramente abbracciti.Marion sorrise sinceramente notando la faccia contenta e piena di amore della sua figlia maggiore,ma doveva ammettere che solo grazie all'ultimo evento si era resa pienamente conto di quanto fossero cresciute le sue bambine.
-Brandon mi ha riferito che Bloom ha lasciato Alfea senza dare spiegazioni a nessuna delle Winx e anche mio cugino è rimasto spiazzato da questo suo gesto-disse serio Thoren accarezzando i capelli biondi della moglie
-Non possiamo continuare così!Insomma da quando è tornata non è più lei:passa tutto il tempo a guardare il cielo e ha sempre una faccia maliconica-continuò Daphne con preoccupazione;odiava vedere la sua adorata sorella in quello stato. Oritel guardò la moglie negli occhi e questa annuì come se avesse letto nei suoi pensieri
-Abbiamo solo una cosa da fare-disse serio spiegando la sua idea.



Brandon lasciò con una certa fretta la stanza che condivideva con Sky il quale era ancora profondamente sconvolto dalla partenza della sua Principessa e che aveva passato l'intera ultima settimana nella discordia più totale:sbuggò notando che continuava per la duecentesima volta a telefonare alla leader della Winx e scosse la testa cercando di accostare senza fare rumore la porta. Fissò il corridoio e vide con sollievo che era vuoto:effettivamente neanche la sua settimana era stata dei migliori visto che tutte le altre amiche erano profondamente scosse dalla secondo partenza del gruppo Winx,ma Stella questa volta sembrava la più scossa. Cercava di non dare a vedere la sua sofferenza ostentando un finto distaccamento. Non aveva ancora pianto nè si era sfogata per lui,ma non gli era passato inosservato il suo continuo evitare le altre persone. Digitò velocemente sul suo apparecchio telefonico il numero della sua amica e accostò l'oggetto al telefono. Dopo neanche uno squillo una voce femminile rispose e un sorriso amaro comparve sul viso del moro
-Ehi Tecna-disse dolcemente mentre sentiva chiaramente le urla isteriche della sua fidanzata
-Oddio Brandon non avresti potuto scegliere momento peggiore per telefonarmi-constatò la fidanzata di Timmy allontanandosi dal rumore. Un ghignò si dipinse sul suo volto
-Contento di sentire il tuo entusiasmo nel sentirmi,ma tranquilla che vale lo stesso per me-a quella sua battuta udì l'altra sospirare:a volte si divertiva a infastodire quella ragazza così diversa da lei
-Spero che tu abbia un motivo importante per chiamarmi se no chiudo immediatamente-
-Il tuo tono seccato mi aiuta ad essere molto più felice,ma comunque volevo solo dirti che questa sera dovete assolutamente venire a Fonterossa-mormorò divertito
-Perchè?-lo interruppe lei
-Non ne ho la più pallida idea,ma Helia ha detto che è per una cosa urgente-
-Tu lo sai che questa serata sarà orribile?-commentò sarcastica
-Sì lo so:con Stella e Sky sarà molto dura,ma proviamoci-concluse
-Va bene,a dopo stupido-replicò la ragazza attaccandogli il telefono in faccia. Il ragazzo alzò gli occhi al cielo mentre benediva Timmy per il suo temperamento,ma poi udì un grido pieno di rabbia da parte del Principe e quindi decise di rientrare.

La ragazza di Domino passeggiò lungo il bel giardino del suo pianeta:aveva bisogno di aria fresca e ora il suo corpo si stava gioviando di tutti quei profumi e della brezza che le rinfrescava la pelle. Camminò osservando incuriosita le varie piante e i vari fiori:guardava i nomi,ma naturalmente poche volte riconosceva il tipo di pianta. Sicuramente Flora se fosse stata con lei le avrebbe spiegato minuziosamente ogni pianta e le origini dei loro nomi e la ragazza avrebbe sbadigliato sonoramente,ma l'avrebbe ascoltata lo stesso con piacere:il suo sguardo si incupì quando si rese conto che doveva tenersi a mente che Flora non c'era e che molto probabilmente non si sarebbe mai più fatta viva. I suoi occhi azzurri caddero casusalmente su dei fiori rossi veramente molto belli:si chinò osservando il loro colore che le ricordava molto i suoi capelli. Ne annussò uno dolcemente e si rallegrò col  profumo:la sua attenzione però fu attirata da delle persone che comparvero dietro di lei rubandole con la loro ombra la luce del sole di primo mattino.
-Mamma,papà cosa ci fate qui?-domandò curiosa abbandonando quella bellissima pianta e rialzandosi:Daphne comparve subito dietro di loro e stava per salutarla quando notò la sua strana faccia preoccupata e assorta sul suo volto
-Bloom dobbiamo parlare-replicò serio il padre:la ragazza di Gardenia aggrottò le sopracciglia mentre cercava qualche indizio nei loro visi
-Da quando sei tornata da Alfea non sei più la stessa e per questo abbiamo deciso di farti cambiare aria-Bloom non riusciva ancora a capire e quindi inclinò la testa
-Aria?-domandò leggermente curiosa
-Sì:non fraintenderci Bloom noi siamo molto felici di averti qui,ma non così. Sappiamo che hai dei problemi con i tuoi amici e con Sky,ma sappiamo anche che non sono affari nostri. Facci almeno questo favore:abbiamo chiamato le uniche due persone che possono farti ritornare il sorriso e quindi Vanessa e Mike ti stanno aspettando. Siamo sicuri che lasciare il regno magico ti giovierà-Bloom cercò di ribattere,ma Daphne la interruppe
-Non voglio sentire un no Bloom-disse seria incrociando le braccia:la rossa si trattenne dal ridere davanti a quel gesto così inusuale della sorella.
-Prima però devi parlare con una persona-alle parole del padre una chioma grigia e molto familiare comparve davanti ai suoi occhi azzurri che non riuscirono a reprimere un'espressione sorpresa
-Faragonda cosa ci fa qui?-domandò la ragazza mentre la preside la fissava divertita
-Bloom i tuoi genitori mi hanno detto tutto e per questo devi prendere questo-un piccolo scrigno familiare fu consegnato tra le sue pallide  mani
-Ma io questo scrigno lo conosco...-provò a dire la ragazza e la preside con la sorella annuirono
-Questa è una stella d'acqua che Arcadia a donato a tuo sorella-la ragazza si voltò basita verso la sorella che la guardò accennando un sorriso
-Io non riesco a capire?Insomma non mi vorrete mica dire che Valtor-Ma la vecchia fata la fermò all'istante
-Tranquilla bambina mia,lui non centra niente-e la capa delle Winx sospirò di sollievo
-Questa stella d'Acqua ha in sè un potere fortissimo,molto più potente di quanto le nostre menti potranno mai concepire-Daphne annuì alle parole della donna
-Questo lo so! Ma sono delle nemiche per la fiamma del Drago-la interruppe la ragazza
-Daphne lo sai che hai fatto una pazzia?Poteva essere pericoloso!-la sgridò la rossa che era iper protettiva nei confronti della sorella maggiore
-Non prendertela con lei-rispose seria La preside
-Ma non capisco perchè ha mandato lei è non me,ma soprattutto a cosa ci serviranno?Per Chantico e gli altri?-la donna scosse la testa
-Sono stata io a mandarla quindi lei ha solo seguito il mio piano-
-Piano?-
-Sì Bloom:devi sapere che c'è una cosa che io e Saladin non vi abbiamo mai detto-Bloom rimase sorpresa da quelle sue parole
-Sappiamo dove si trova Flora-la fata indietreggiò completamente persa da quelle parole:perchè le aveva nascosto ciò?
-Si trova a Gardenia con Riven-
-Cosa?-domandò con sgomento
-Con Riven?-giocò nervosamente con i capelli
-Sì bambina e la Stella d'Acqua è per lei:le ridarà i suoi poteri-



-Non capisco perchè Helia ci ha convocate con così tanta urgenza-commentò Musa portandosi in modo maschile le braccia dietro al capo mentre tutte e 4 insieme a Roxy camminavano in silenzio verso Fonterossa:la Fata della Tecnologia alzò le spalle mentre non staccava gli occhi dal suo palmare.
-Non ne ho la più pallida idea,ma deve essere importante,penso-rispose e Musa sospirò:dalla sera in discoteca e l'abbandono di Bloom le tensioni tra Specialisti e Winx erano state davvero molte e quindi non aveva avuto più l'occasione di parlare con lui.
-Spero che non ci voglia molto-disse scocciata la Fata di Solaria entrando a Fonterossa e facendo rimbombare il rumore dei suoi tacchi sul pavimento per tutta la scuola:Aisha sembrava stranamente assorta come lo era stata per tutta la settimana
-Grazie per avermi invitato ragazze-parlò ad un tratto Roxy per smorzare per un secondo la tensione:le sembrava impossibile la situazione tra le Winx mentre si ricordava ancora perfettamente i momenti felici su Gradenia. Era profondamente scossa dalla partenza di Bloom,ma la cosa che più la preoccupava era come si poteva sentire Sky:l'ultima volta che aveva parlato con lui era stato a Gardenia dove aveva fatto un buco nell'acqua causa lo sbaglio di suo madre. Finalmente le dieci gambe snnelle si fermarono davanti alla stanza di Helia e Nex:Musa,leggermente curiosa,bussò delicatamente e un Brandon sorridente aprì la porta
-Benvenute bellezze-disse ammiccando,ma Stella lo fulminò con lo sguardo entrando dentro:Aisha alzò le spalle dispiaciute mentre il ragazzo fissava come di sasso il punto in cui prima si trovava la chioma bionda. Quando le Winx e   Roxy entrarono dentro alla stanza dei due Specialisti notarono che vi era una tenda blu che la divideva e che tutti i ragazzi,escluso Helia,stavano parlando.
-Ehi ciao-mormorò imbarazzato Timmy andando incontro a Tecna la quale abbozzò un sorriso mentre il viso di Alex si sovrapponeva sul suo. Scosse le testa con decisione e lo baciò di sfuggita. Aisha invece fu subito avvicinata da ex che l'accarezzò dolcemente e la ragazza lo abbracciò con una strana enfasi:Nex era leggermente sorpreso ma subito la baciò dolcemente.
Stella senza degnare Brandon andò a sedersi vicino al Principe che si trovava assorto nei suoi pensieri e in disparte. Brandon si grattò nervosamente il capo sospirando e Musa gli si avvicinò
-Tranquillo è solo scossa dalla partenza di Bloom:riuscirete sicuramente a chiarirvi-mormorò abbracciandolo e il ragazzo alzò gli occhi al cielo
-Speriamo,ma tra lei e Sky penso che prima o poi espatrierò-Musa rise
-Ma dove si trova Helia e soprattutto qual'è la ragione di questa tenda?-ma Brandon non sapeva nulla:stava per ribattere quando la tenda si scostò leggermente e un Helia estremamnete sorridente apparve davanti ai loro occhi
-Amici sono contento di vedervi-sussurrò felice cercando però di ignorare Sky e Stella
-Amico,ma ci spieghi il motivo di tutto ciò?-mimò Nex leggermente arrabbiato nel vedere la sua stanza nuovamente incasinata.Helia si garttò i capelli e poi parlò nuovamente
-Beh visto che siete le persone più importanti della mia vita volevo rendervi partecipi di questo-e subito lasciò cadere a terra la tenda che rivelò un quadro su un cavalletto. Gli amici si guardarono senza capire mentre si avvicinavano all'opera d'arte ammirando
-Oddio Helia,ma lo hai fatto tu?-mormorò estasiata la Fata dei Fluidi ammirando la tela davanti a lui:il ragazzo arrossì
-Lo devo solo a Musa:è stata lei che mi ha dato la spinta di ricominciare-Musa rispose al suo sorriso pieno di gratitudine e poi ritornò a guardare il quadro:era bellissimo. Un bel paesaggio primaverile durante l'alba era stato magistralmente dipinto:mille petali di fiori svolazzavano felici in cielo illuminati dai rossi e rendevano tutto molto romantico. Il cielo rosato rendeva tutto più realistico,ma quello che attirò la sua attenzione era una agazza,dai lunghi capelli mori e degi occhi verdi pieni di serenità che osservava estasiata un bellissimo flore blu. Musa guardò leggermente malinconica il suo volto e tutti constatarono che si trattava della winx della NAtura,ma decisero di tacere notando tutta la sua felicità
-Helia io non ho aprole...è stupendo-constatò Stella che si era sciolta davanti a tanta bellezza
-Grazie amici,il vostro parere è importante per me-tutti gli sorrisero felici
-Hai davvero talento amico-lo elogiò Nex e per un attimo si dimenticò della confusione che avrebbe sicuramente dovuto mettere lui a posto.
-Musa puoi venire un attimo fuori?-domandò Helia indicando il balcone e la ragazza leggermente sorpresa lo seguì mentre un clima glaciale si rimpossessava della stanza
-Cosa c'è?-domandò curiosa osservando il  bel viso del ragazzouna voce continuava a ripeterle che lui aveva disegnato Flora,lui non l'aveva ancora dimenticata. Scaciò queste malelingue e ascoltò la sua sorpresa
-Beh volevo sapere le tue opinioni:insomma poi volevo ringraziarti perchè sei stata tu a rendermi di nuovo felice-Musa si bloccò davanti a quelle sue parole sincere e di slanciò lo abbracciò
-Tu sarai un grande artista Helia,ti fidi di me?-lui annuì dubbioso e entrambi si misero a ridere osservando le stelle
-La ragazza disegnata è Flora?-quella domanda così sbagliata le uscì di sfuggiata dalla bocca:si pentì immediatamente sapendo di aver fatto un errore. IL ragazzo però ignorò queste sue parole e estrasse qualcosa dalla tasca che subitò passò a Musa
-Ma cosa è?-domandò Musa osservando il foglio di carta
-Aprilo-rispose lui sinceramente. Quando Musa lo osservò attentamente rimase a bocca aperta mentr eil suo cuore continuava ad accelerare. davanti a sè infatti aveva il suo volto che felice e sorridente cantava una melodiosa canzone
-Oddio Helia ma questa sono io?-lui abbozzò un sorriso notando il suo entusiasmo
-Volevo trovare un modo per ringraziarti perchè è solo grazie a te Musa se io sono tornato a sorridere-la fissò intensamente nei suoi occhi blu e lei si sentì avampare:erano molto vicini e potevano rispecchiarsi completamente attraverso gli occhi dell'altro. Musa si sentì sviorare dolcemente la mano dal ragazzo e ricambiò la presa:solo il rumore della notte accompagnava quel momento
-Heli io..-provò a parlare la ragazza ma lui fece cenno di non parlare col capo e finalmente spezzò la distanza tra le loro labbra


Stella guardava curiosa i suoi due amici fuori sul balcone:nonostante dentro fosse distrutta il suo lato curioso e ghiotto di pettegolezzi non riusciva a rimanere quieto. Ad un tratto si sentì battere sulle spalle e si voltò confusa:dietro di lei  vide Brandon che la osservava con un sopracciglio alzato.
-Non lo sai che non è buona educazione fissare la gente?-disse sarcastico e con un ghigno,ma la bionda scosse la testa
Vattene Brandon-concluse allontanandosi,ma lui la bloccò per un braccio
-Stella basta con questo comportamente da bambina!Stiamo insieme da 7 anni e lo sai perfettamente che di me ti puoi fidare !-urlò e la ragazza lo fissò con aria di sfida
-Io non devo sfogarmi nè ti voglio parlare, egocentrico-grignò ma il ragazzo non mollò la presa
-Stella io ti amo e odio vederti così:so perfettamente quanto tenessi a Bloom e so,anche se non lo mostri,che stai soffrendo veramente tanto,ma a volte il tuo orgoglio ti rende così fredda verso le persone che ti amano-la ragazza rimase di sasso davanti a quelle parole:lui la conosceva talmente bene!Sentì la presa allentarsi intorno al suo polso e il moro si girò deluso:Stella si maledì per il gesto che stava per compiere,ma girò con violenza le spalle del moro e lo baciò con passione.
-Ehm...ma quindi...-cercò di boffonchiare il ragazzo sorpreso da quel gesto una volta che le sue labbra si staccarono da quelle rosate della fidanzata:la ragazza storse la bocca ancora indecisa se avesse fatto bene o meno con il suo gesto
-Non montarti la testa ciccino-tagliò corto incrociando le braccia:lui sorrise divertito e dolcemente la attirò a sè
-Ti amo bambina-concluse mentre la sua testa aderiva perfettamente tra i suoi biondi e morbidi capelli:la ragazza si sent' finalmente bene tra le braccia del suo amato e sentì che le lacrime stavano facendo sempre più capolinea dai suoi occhi marroni
-Promettimi che tu non mi lascerai mai-disse decisa e il ragazzo la sentì stringersi ancora di più a lui
-Mai principessa:ricordati che io ci sarò per sempre...Per te-

Tecna se ne stava comodamente seduta sul letto di Nex ad osservare da lontano il quadro di Helia:anche se non amava quel tipo di arte troppo poco tecnologica doveva ammettere che era davvero molto bello. Le dava idea di serenità e felicità:boffonchiò qualcosa maledicendosi a pensare quelle cose così poco da Tecna... Si girò su un fianco
"Oddio perchè ti stai comportando così?Questa non sei tu..."sospirò a questo suo pensiero che però non voleva concludere:aveva perfettamente ragione,quella non era lei,ma Flora. La sua dolce amica che forse non avrebbe mai più rivisto:gli occhi azzurri si fecero immediatamente malinconici,ma la sua attenzione fu rubata dal suo cellulare che iniziò a vibrare. Leggermente scocciata alzò goffamente il sedere facendo aderire la schiena sul materasso e estrasse il suo aggeggio:con sua grande sorpresa notò che il messaggio appena arrivato era da parte di Alex
-Mi sono divertito questa mattina,ma soprattutto perchè c'eri tu:se sei libera domani pomeriggio ti andrebbe di uscire con me?- le sue guancia,mentre quelle parole scorrevano nella sua mente,si fecero improvvisamente più rosee e si sentì avampare
"Tecna smettila!Devi dirgli chiaramente che hai un fidanzatoo!"la sgridò la sua parte razionale e lei si morse nervossamente il labbro:perchè non glielo aveva detto?Insomma aveva parlato spesso dei suoi amici a quello strano ragazzo,ma di Timmy no... Prima che qualsiasi altro pensiero stupido potesse impadronirsi della sua mente ripose il cellulare sul comodino rimettendosi subito sdraiata con le braccia dietro alla testa:doveva assolutamente chiarire le cose con Alex,non voleva illuderlo. Eppure stava così bene con quel ragazzo...
-Ehi cosa fai?-un viso sorridente e rilassato comparve sopra la sua testa e lei potè chiaramente rispecchiarsi nei suoi occhiali:Timmy la guardava divertito e lei sorrise a notare quel volto così familiare.
-Baciamo-disse convinta osservando le sue labbra che come sempre erano screpolate. Lui all'udire quella richiesta così diretta si sorprese mentre le sue gote si facevano sempre più imbarazzata
-Ma Tecna che cosa dic...-ma lei non gli fece finire la frase che allungò velocemente una mano verso il suo colletto e con forza fece chinare il suo capo verso di lei:un secondo dopo le loro labbra,anche se all'incontrario,aderirono perfettamente.
Oramai aveva deciso:nel suo cuore vi era solo posto per Timmy


Aisha era l'unica rimasta ad osservare il qaudro:più precisamente continuava ad analizzare l'unica figura presente in quel paesaggio. Fissava con attenzione i lunghi boccoli che le ricadevano sulle spalle e la pelle abrata illuminata alla perfezione dall'alba:un sorriso amaro si dipinse sul suo viso mentre continuava a non riuscire ad allontanare i suoi occhi dalla ragazza.
"Dove sei amica mia?"si domandò mentalmente mentre passava una mano sul braccia:le mancava tantissimo. All'improvviso sentì delle braccia circondarla da dietro e una testa sbarazzina poggiarsi sulla sua spalle abbronzata
-Nex?-domandò leggermente allarmata mentre il ragazzo le lasciava un bacio sulla guancia rosata a causa del truccoc
-è bellissimo vero?-mormorò lui osservando con i suoi vispi il quadro:lei sorrise e annuì
-Anche lui continua a pensare a lei-continuò e la ragazza respirò a fatica
-Anche io-concluse chiudendo gli occhi mentre il profumo del ragazzo si impossessava del suo corpo
-Ti amo Aisha:la ritroveremo,te lo giuro-le mormorò lui dolcemente all'precchio e lei dentro di sè sapeva che poteva fidarsi



Riven per l'ennesima volta quella sera aveva chiamato il numeor di Flora:purtroppo,come ogni volta durante quella settimana,le chiamate andavano a  vuoto e lui doveva sorbirsi la segreteria telefonica. Si passò tristemente le mani tra i capelli menttre nervosamente fissava un fiore a terra
-Stupi Riven....Cazzo!-urlò arrabbiato mentre non riusciva a dimenticare le sue mani sul suo corpo,i suoi baci lungo il collo e i suoi meravigliosi occhi verdi:si portò disperato la testa tra le mani emntre un flashback occupava la sua mente
"Era una giornata come le altre e Gardenia si stav a preparando a lasciare l'estate ed ad abbracciare l'inverso:Riven mugulò leggermente scosso e contrario mentre il rumore della sveglia suonava all'impazzata. Odiava alcune cose della Terra e la sveglia era sicuramente una di esse. Sbadigliò alzandosi e grattandosi il capo:subito un'espressione assonata e contraria si impossessò sul suo viso. Osservò attorno a sè gli scatoloni che ogni mattina sembravano attentare alle sue caviglie e alzò gli occhi al cielo:da quando aveva lasciato Alfea,Musa e i suoi amici si era trasferito nell'unico posto in cui aveva qualcuno che poteva aiutarlo,ma nonostante fosse passato più di un anno non riusciva ancora a mettere apposto le cose. Forse perchè dentro di sè ardeva ancora il desiderio di ritornare a Fonterossa ...Ma subito scosse la testa. La vita a Gardenia gli aveva dato la possibilità di ricominciare,di essere un altro Riven e doveva ammettere che gli piaceva. Osservò,come ogni mattina,il quadro sul suo comò e rise leggermente osservando le persone più importanti della sua vita:i suoi amici. Subito però sentì uno strano rumore e si rese conto che proveniva dal suo cellulare:saltando allegramente un cuscino abbandonato miseramente a terra raggiunse l'ogetto colpevole di tanto rumore e guardò il suo display:storse il naso mentre leggeva il nome del suo vecchio preside.Era sicuramente la prima chiamata che riceveva da lui:quando aveva lasciato tutti aveva ricevuto numerose chiamate dai suoi amici,ma le aveva ignorate tutte e ben presto il suo cellulare aveva smetto di squillare. Non voleva ritornare di nuovo nella sua vecchia vita,ma qualcosa dentor di lui lo stava spingendo a rispondere:maledicendosi avvicinò l'affare al suo orecchio
-Saladin se vuole farmi una predica tardiva sbaglia-mugugnò in tono rabbioso,ma sentì il vecchio sospirare
-Per quanto possa essere felice di risentirti Riven la mia chiamata ha uno scopo preciso-il ragazzo aggrottò la fronte
-Devi aiutarmi-sibillò
-Oramai non sono più un allievo di Fonterossa e quindi non posso esserle d'aiuto-rispose acido;stava per riattaccare quando però il vecchio gridò
-Riven è importante si tratta di Flora-il ragazzo si sarebbe aspettato una telefonata magari per un problema di Musa,ma cosa centrava lei?Insomma non era mai stato in buoni rapporti con la fata della Natura
-Continui-però disse sorprendendosi di se stesso
-Il fatto è che siamo tutti in pericoli:Icy e tre divinità molto potenti stanno cercando di rubare l'essenza dei mondi e ci sono già riusciti con Solaria,Linphea...-ma il ragazzo decise di interromperlo
-Mi risparmi ogni problema:voglio sapere solo di Flora...Non mi faccia perdere tempo-sibillò scossiata e udì il preside sospirare
-Ha perso i poteri Riven-l'ex specialista indietreggiò sorpreso e con una faccia piena di terrore
-Ma è impossibile?insomma ci deve essere un modo-boccheggiò ma l'anziano non sembrò ascoltarlo
-Ha sacrificato ogni suo potere fatato per salvare il pianeta di Stella,ma ora non è questo il problema:ha deciso di lasciare le Winx-il ragazzo si sedette sul letto toccandosi la barba oramai troppo lunga
-è terribile-
-Sì Riven è terribile:mi ha chiesto di crearee un portale per lei per potersene andare senza dare spiegazione-
-Ma ora dove si trova?Oddio saranno tutti stravolti-
-Sì hai ragione ragazzo e qui entri in gioco tu-
-Io??-
-Sì si trova a Gardenia ora,l'ho letto nel suo pensiero. Quindi ora tu sei la nostra unica speranza-
-Io,ma cosa posso fare?-intando il ragazzo non riusciva a non pensare a come si sentisse Helia,il suo grande amico,in quel momento:se lo sarebbe aspettato da Tecna o Musa quel gesto,ma non dalla sua amica timida e introversa
-Riven so che sei a Gardenia-Il giovane rimase di sasso da quelle parole,ma prima che potesse rispondere il nonno del suo amico riprese il discorso
-Pensavi veramente che ti avrei lasciato andare per l'universo senza tenerti d'occhio?Ragazzo mio non hai proprio imparato niente su di me-Riven scosse la testa mentre un sorriso comparve sul suo volto:allora non si erano dimenticati di lui
-Stalle vicino Riven:ora ha bisogno di qualche faccia amica vicino a lei. è troppo scossa e sono sicuro che quella povera ragazza sta soffrendo tantissimo- l'ex specialista annuì impercettibilmente:sapeva quanto si fosse affezionati alla fidanzata del nipote che oramai considerava una di famiglia. Gli occhi violacei del ragazzo si posarono sul volto della bella mora sul suo quadro:rincontrarla avrebbe voluto dire riaprire di nuovo il suo passato?
-Se vuoi puoi anche non accettare,ma lei è una tua amica e ha bisogno di te-Saladin aveva interpretato lo strano silenzio del suo interlocutore come un momento di riflessione.
-Va bene,ma a delle condizioni-mormorò serio emntre distoglieva lo sguardo dai suoi occhi verdi e colmi di gioia
-Quali?-domandò curioso l'anziano
-farò finta di riconoscerla:non voglio aprire troppo la porta dle mio passato e soprattutto ,cpnoscendo i miei amici,ben presto me li ritroverò qui a Gardenia alla ricerca della nostra amica quindi avrò bisogno di alcune pozioni-
-Grazie ragazzo-sussurrò finalmente felice Sladin
-Non lo sto facendo per lei,ma lo faccio solo per Flora.. Le voglio ancora bene-commentò sorpreso Riven udendo quelle parole"
Un sorriso amaro comparve sul suo volto:voleva starle vicino,aiutarla a stare bene,ma aveva combinato solo casini,come il suo solito. Aveva conosicuto una ragazza nuova,una nuova Flora,che forse si era aperta così solo con Helia:e aveva imparato,sciocco,ad amarla. Ma ora l'aveva persa,aveva perso quella ragazza fantastica:lanciò con violenza un sasso che rotolòò velocemente verso delle scarpe femminili
-Mi scusi-mormorò senza alzare la testa a quella persona che stranamente si era fermata davanti a lui. Non udì risposta,ma ad un tratto si snetì abbracciare:sorpreso finalmente alzò lo sgaurdo e si ritrovò tra le mani dei capelli rossi e un forte profumo di muschio bianco
-Bloom-mormorò surpreso con gli occhi sbarrati mentre delle braccia esili lo abbracciavano tra le lacrime

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Capitolo 15
*** La Bella di Notte ***


Riven accostò nuovamente le sue labbra alla colorata,lunga cannuccia e ben presto assaporò con piacere un succo al kiwi:fissò con i suoi occhi violacei il viso tirato e pallida della ragazza davanti a lui che era intenta a tagliare la pizza in malo modo:sghignazzò di nascosto notandola mentre finalmente assaporava quel cibo fantastico sbuffando per togliere dal suo viso la ciocca rossa ribelle. Guardò con attenzione ogni suo singolo tratto:i suoi capelli sbarazzini regalavano giovanezza al suo viso oramai maturo,ma con le guancie che ardevano come un fuoco sembrava una piccola bambina dispettosa. Lei si sentì osservata e lo squadrò mordendosi il labbro
-Sono contenta di averti rivisto Riven-commentò velocemente quasi come se avesse paura di pentirsene:infatti si portò velocemente il tovagliolo alla bocca cercando di non guardare il grugno del ragazzo:dentro di sè l'ex-specialista era molto confuso,ma sentiva una strano sentimento caldo e pacifico farsi spazio dentro di lui cercando di rinvigorire le sue osse,la sua carne. Ero lo stesso sentimento che aveva provato quando i suoi occhi si erano rispecchiati in quelli tristi e malinconici dell'ex-fata della Natura:gli erano mancati i suoi amici.
Sbuffò come per permettere alla sua frase di scappare e ritornò a bere il suo succo di frutta storcendo la bocca davanti al sapore acidogniolo del frutto.
-Allora Bloom vuoi dirmi come mai sei qui?-tagliò corto:la ragazza annuì e dopo aver bevuto un sorso di una strana bevanda marroncina e piena di bolle tipica terrestre decise di rispondere al ragazzo:troppe domande si stavano infatti affollando nella mente di lui. Insomma se l'era trovata da un momento all'altro davanti ad abbracciarlo e non aveva avuto nessuna via di fuga per nascondere la sua presenza:qualcosa però dentro di lui escludeva la casualità e percepiva lo zampino dei loro due presidi.
-Sono stata mandata qui da Faragonda:so che c'è anche Flora con te-disse accennando a un sorriso,ma che risultò più una smorfia amara:il ragazzo per un secondo corrucciò la fronte all'udire il suo nome,il nome della ragazza che gli mancava terribilmente e che non sentiva da troppo,troppissimo tempo.
La ragazza notò il suo rabbursi e allungò una mano verso la sua,ma il ragazzo la scansò malamente:aveva oramai fatto un taglio con il passato,doveva ricordarselo. Lei sembrò un attimo turbata da quel suo gesto da  vecchio Riven,ma cercò di non dargli peso.
-Ti prego Riven dimmi come sta:io...Noi non la vediamo da molto tempo-mormorò senza perdere il suo temperamente e Riven rivide i vecchi momenti passargli tra i ricordi:giocherellò nervosamente con i denti valutando fino a quanto poteva raccontarle della sua storia con l'altra Winx. Decise,come sempre,di tenere nasconto tutto:avrebbe detto lo stretto necessabile sperando che la fata non si sarebbe fermata a lungo.
-Sta bene tranquilla,ma se vuoi vederla di persona ora lavora da tua madre-tagliò corto e l'altra sembrò quasi turbata dalle sue parole:i suoi genitori in tutti quei giorni le avevano celato la veritò e cioè che Flora si trovava lì a Gardenia?Per un secondo le balenò in testa la pazza idea di un coinvolgimento da parte dei suoi genitori adottivi nel piano di Saladin e Faragonda.
-Ora mi vuoi dire cosa ci fai qui?-continuò lui leggermente staccato:allontanò quasi stizzito il bicchiere vuoto da davanti a lui e si lasciò andare completamente contro lo schienale della sedia. Bloom iniziò a ghiocherellare,come suo solito,con la cannuccia della sua coca cola osservando divertita le bolle esplodere contro i bordi del bicchiere.Fece scorrere con velocità le sue mani verso la sua borsa verde e cercò confusionatamente:dopo alcuni secondi in cui l'ex di Musa non la smetteva di sospirare annoiato mise davanti a entrambi una scatolina. Riven all'inizio le diede un'occhiata di circostanza,ma ad un tratto vide i suoi occhi illuminarsi
-Ma questa scatola io la conosco:dentro ci sono le...-
-Le stelle d'acqua-concluse la rossa la sua frase  e lui ne sembrò leggermente irritato,ma poi continuò ad udire le parole di Bloom interessato
-Veramente dentro c'è ne solo una:Daphne è andata nel Rego Dorato per recuperarla-il ragazzo continuava a capire poco della faccenda:cosa centrava quello strano coso che in passato gli aveva aiutati a sconfiggere Valtor con lui e Flora?
-E quindi?-
-Riven tu non capisci:questa è l'ultima speranza per far riacquistare i poteri a Flora-disse seria non staccando i suoi occhi azzurri da lui il quale rilassò il viso sorpreso:scrutò il volto della amica alla ricerca di qualche altro indizio mentre un solo pensiero gli ballava in mente
"La mia Flora riacquisterà i poteri?"ad un tratto però si accorse di una cosa:La sua Flora era la normale ragazza senza poteri,la Flora fata invece era la ragazza legittima di Helia....Voleva velamente che tutto ritornasse come prima,alla normalità?
Bloom notò lo strano silenzio del ragazzo...era così strano,così diverso.
-Uhm bene-mugugnò alzandosi improvvisamente dalla sedia:i suoi occhi fissarono prepotenti per alcuni secondi il bicchiere verde oramai vuoto e poi spostò il suo sguardo sulla Winx
-Prima però dovresti chiederlo a lei-
-Riven tu non capisci:Flora finalmente potrà ritornare una fata,una Winx e tutto..tutto ritornerà come prima-disse lei con un'allegria mai vista e sorridendo sinceramente:tutto sarebbe ritornato alla normalità,tutto si sarebbe ristabilito
-Sono contento per voi Bloom,ma io la mia parte l'ho già fatta. Voglio starmene fuori da questa faccenda,la mia vita è qui a Gardenia ora-sbottò lasciando agli occhi azzurri della Winx le sue spalle farsi sempre più lontane.


Una figura femminile si incamminò per il lungo corridoio fatto solo di specchi:i suoi tacchi risuonavano spezzando il silenzio inquietante di quel momento. I suoi occhi rossi e ardenti si soffermarono per l'ennesima volta davanti a una porta:il disgrignare dei suoi denti si propagò per tutta la stanza vuota,un l'altra. Si leccò le labbra irreguita e la sua lingua blu saettò.
-Dove cavolo sono finiti?!-grignò tra se stessa alzando il labbro in tono di sfida davanti al suo riflesso. Si soffermò a guardare quegli occhi così pieni di odio e rabbia e per un attimo si sentì incantata:allungò le lunghe unghie verso quel suo riflesso e lo accarezzò delicatamente lungo il perimetro beandosi dello scricchiolio tra unghia e vetro. Tirò il capo indietro beandosi di quel rumore senza smettere e un'espressione di felicità di dipinse sul suo verde volto. Avvicinò quasi incantata il suo viso e le sue labbra allo specchio e annussò quella strana parete:sogghignò soddisfatta e la leccò facendo scorrere la lingua su quel muro che faceva forse troppo contrasto con il colore bluastro. Si passò nervosamente una mano sul viso accarezzandosi dolcemente,ma ad un tratto i suoi occhi si riabbuirino nuovamente e un grido malefico di nuovo si propagò per l'intera stanza. Si accasciò malamente sul pavimento sbattendo le ginocchia,ma questo non sembrò turbarla
-Dove siete finiti fratelli!-urlò con tutta la forza che aveva in corpo mentre sentiva la rabbia salirle con velocità su,sempre più su per il suo corpo inebriandola:la vista si fece più mossa e disorientata,ma lei sembrò bearsi di questo sentimento.
-Icy!-continuò,ma per la seconda volta non ricevette alcuna risposta e le sue parole si fecero sempre più deboli fino a quando le sue orecchie non le udirono più. Scosse la testa arrabbiata e per un secondo il cappuccio minacciò di scoprire il suo capo,ma velocemente lo afferrò.
-Imbecilli...mi tocca sempre fare tutto da sola-boffonchhiò tra sè e sè,ma all'improvviso i suoi occhi individuarono qualcosa di piccolo muoversi per il corridoio timidamente:si morse il labbro e assunse una posizione felina facendo aderire pienamente i suoi palmi al pavimento. Sorrise divertita osservando quell'animaletto indifeso,ma poi il suo viso si rabbuì e con uno scatto raggiunse l'oggetto desiderato afferandolo tra le mani. Osservò per un secondo le sue mani raccolte  a pugno e con discrezione le avvicinò al suo volto. Aprì con delicatezze le sue lunghe dita mostrando tra i suoi palmi un piccolo scarafaggio marrone che spaventato cercava di scappare
-Piccolino siamo rimasti soli-mugugnò rivolgendosi a quello strano animale utilizzando un tono dolce e calmo,troppo strano per una come lei
-Ma non preoccupparti bastiamo . Se quegli imbecilli non ci sono vorrà dire che io e Zenith ci incontreremo da soli-finì questa frase stringendo rapidamente la mano e beandosi dello scriccolio provocato dall'uccisione dell'animale
-Preparati Zenith-concluse alzandosi e lasciandosi sfuggire il povero cadare che cadde disintegrato e immobile a terra.



Un'ombra camminò velocemente e senza farsi notare per i corridoi verdi di Torrrenuvola. Lucy sospirò fissandosi sconsolata gli stivali da biker logorati e impolverati:quel giorno la Griffin aveva obbligato tutte le sue allieve a una esercitazione "speciale" nel grande e polveroso giardino della scuola.Alzò un sopracciglio stanca mentre i suoi occhi verdi cambiarono direzione e osservarono solo per un secondo i capelli miseramente sporchi. Cercò di dimenticare quella brutta giornata mentre si preparava ad imboccare un'altro lungo e tetro corridoio che rispecchiava alla perfezione lo stile della Preside:ad un tratto si fermò udendo degli strani rumori dietro di sè e due occhi gelidi sulla sua schiena. Di scattò controllò dietro di lei,leggermente impaurita,ma non notò nulla di strano,soprattutto nessuno. Sospirò ancora poco convinta e continuò la sua strada:la sua mano scivolava lungo i muri verdi, pallida come quella di un cadavere e le vene che delimitavano le sue dita le sembrarono dello stesso colore smorto. Fece una smorfia amara mentre si adentrava,furtiva e leggermente spaventata,nella sua stanza segreta;sospirò guardando i due corpi distesi delle due ragazze. Sorrise forse ripensando ai vecchi tempi in cui loro rappresentavano i suoi idoli:si diede della sciocca mentalmente mentre delicatamente toglieva con accuratezza una benda dalla mano di Darcy osservando le condizioni della ferita.
Un taglio,molto profondo,divideva quasi a metà il suo palmo ,ma per fortuna oramai la sua grandezza era quasi dimezzata grazie alle sue cure:prese con attenzione un barattolo di disinfettante e ne sbruzzò un po' sopra mentre la strega,addormentata,faceva comparire sul suo viso un'espressione sofferente
-Come vi siete conciate...-mormorò ricoprendo la ferita. Ad un tratto si bloccò come un masso quando uan mano gelida si posizionò sulla sua spalla e il suo cuore iniziò a battere forte,sempre più forte.
-Icy-sospirò girandosi e fissando l'altra strega che seria la stava fissando con i suoi occhi azzurri,così vuoti e pieni di tristezza.
-Come stanno?-queste parole risultarono quasi come un ordine a cui rispondere piuttosto che a una domanda:Lucy alzò impaurita un labbro e indietreggiò balbettando
-Stanno meglio Icy,ma ora dimmi di Mirta-le parole risultavano molto difficili da pronunciare e tutto ciò fu un enorme sforzo per la ragazzza,ma il viso sorridente e divertito della sua amica,della sua migliore amica non riusciva ad abbondare la sua mente. Icy la ignorò avvicinandosi ai volti pallidi,ma sereni delle sue sorelle
-Io mantengo sempre i patti pidocchio,ora lasciami sola-grignò osservando impassibile e tesa la strega lasciare con sconforto la stanza.non poteva pensare a lei o ai suoi stupidi pensieri in quel momento. Il suo sguardo,quando fu certa di essere rimasta sola,si posò sulle due sorelle che dormivano:deglutì a fatica avvicinandosi a loro. I suoi occhi gelati fissarono velocemente ogni loro centimetro del corpo:oramai sapeva a memoria le loro ferite,i loro lividi e le loro ciccatrici...le apparivano tutte le notti,nei suoi incubi. Guardò amaramente la sua sorellina più piccola,Stormy:analizzò il suo viso che sembrava così rilassato e in pace. Non era truccata e doveva ammettere che senza tutto quel mascherone sembrava molto più giovane e fresca:si passò la sua mano sulla guancia constatando che fosse gelata. Storse le labbra e l'avvicinò alla sua bocca dipinta di fretta da un rossetto blu:ci soffiò con velocità per riscaldarla. La passò dolcemente lungo il perimetro del viso di Stormy:faceva così male vederla così. Sentì gli occhi farsi sempre più umidi e con stizza lasciò la strega del Vento dirigendosi dall'altra sorella,Darcy,forse quella messa peggiò tra le due. Appoggiò la sua mano sul suo petto;sembrava così strana,così pallida ,così non lei. Sentì il suo cuore battere piano,ma con decisione e subito si calmò ascoltando quella poca energia vitale in lei.
-Non vi lascerò qui,sorelline:tra poco noi tre staremo di nuovo insieme...Ve lo prometto-pronunciò sibilando scandendo le parole mentre stringeva forte la sua mano tra le sue:quella,senza aprire gli occhi,iniziò ad agitarsi ed a emettere strani versi pieni di sofferenza.
-Lucy! Darcy ha di nuovo la febbre-urlò con tono acido senza ricevere però immediata risposta. Guardò il volto pieno di dolore di una delle due sue ragioni di vita e subito avvicinò il suo volto a quello della strega:baciò dolcemente la sua fronte facendo aderire perfettamente le sue labbra blu. La sorella sembrò gioviarsi da quel suo gesto e pian piano i suoi muscoli si rilassarono.
-Icy cosa sta succedendo?-domandò leggermente allarmata l'alieva di Torrenuvola evidentemente accortasi delle sue urla.
-Prenditi cura di loro,idiota-mormorò quella avvicinandosi alla porta e dando un'ultima occhiata alle due ragazze distese. Lucy percepì la figura di Icy sparire dietro di lei mentre due parole fredde e glaciali ondeggiavano per tutta la stanza
-Vi vendicherò-e la ragazza sapeva perfettamente che questa volta la Strega del Ghiaccio non si sarebbe fermata di fronte a nulla.





Alex fissava nervosamente l'orologio al suo polso:la lancetta dei minuti sembrava essersi trasformata in quelle delle ore. Sbuffò notando che il suo abnorme anticipo si stava sempre più affievolando. Si guardò di nuovo intorno cercando con lo sguardo dei capelli fucsia,ma di nuovo ritornò a fissare il suo orologio. Mille dubbi circolavano nella sua mente:che avesse avuto un contrattempo o peggio che le fosse successo qualcosa? Scosse la testa come per cercare di eliminare ogni supposizione e fece un grosso respiro:sentì il battito ritornare normale. Riprese in mano la bella rosa fucsia comprata oramai mezz'ora prima dal fioraio che si stava facendo sempre più sciupata:alzando gli occhi al cielo si ripreparò a ridirigersi verso la fontana per bagnare nuovamente il fiore. Ad un tratto però si sentì sfiorare la spalla e curioso si girò:un sorriso involontario si dipinse sul suo volto alla vista di quegli occhi azzurri perfetti che ogni sembravano l'ottava meraviglia del mondo.
-Tecna...sei...sei-mormorò,ma la vista di quella fata gli aveva tolto anche la forza di parlare. Era sempre stata bellissima ai suoi occhi nei giorni precedenti,ma quel giorno sembrava ancora più bella:era rimasta sempre semplice,ma gli faceva enormemente piacere vederla più curata,più truccata poichè questo voleva dire che l'aveva fatto per lui...Lei aveva pensato a lui.
Tecna rise divertita davanti a quella sua goffaggine
-Alex il gatto ti ha mangiato la lingua?-lo derise lei dolcemente:si spostò dietro all'orecchio una ciocca ribelle non riuscendo a smettere di sorridere
-Bellisima-concluse il ragazzo porgendole come un robot la rosa:Tecna rimase un attimo interdetta da quel suo gesto visto che lei era tutto tranne che una ragazza da rose e smancerie,ma decise di non darlo avedere. Era la prima volta che un ragazzo gliene regalava una:su Zenith tutti i suoi ex-fidanzati puntavano ai gadget più nuovi o ai telefeni più sofisticati e anche Timmy non era mai da meno. La osservò un secondo e poi la accostò al naso:il suo profumo dolce le solleticava il naso. Era davvero molto bella con i suoi petali morbidi e per un attimo si lasciò trasportare da quel regalo così inusuale.
-Grazie Alex,sei stata molto carino-lo ringraziò lei cercando di non dare troppa importanza a quel "Bellissima":effettivamente quella sera stranamente si era truccata più del solito e con più accuratezza e addirittura il vestito era stato scelto con attenzione. A casa continuava a ripetersi che era da molto che non usciva e che quindi per una volta voleva di nuovo risentirsi bella per se stessa,ma in quel momento quella stupida risposta non riusciva ad avere nessun sostentamento.
-Allora andiamo a cena-tagliò corto cercando di lasciare per una sera il cervello spento
"Stella ci riesce per molto più tempo"si divertì con se stessa seguendo quello strano ragazzo.


Flora osservava triste la sua pianta preferita,la Bella di notte:i suoi fiori viola erano ancora chiusi mentre fuori la luce del tramonto faceva brillare ancora la città illuminando con una luce soffusa anche i suoi posti più bui e nascosti. La ragazza sospirò accarezzandola dolcemente e le sue dita ambrate sicure scivolarono tra i suoi petali:una lacrima rigò il suo volto mentre il colori di quei fiori le ricordavano troppo i suoi occhi. Si portò la mani sul volto coprendolo:non voleva pensare,non voleva stare ancora male. Si era sentita una stupida pedina,ma dopotutto la stupida era stata solo e soltanto lei:lui non era cambiato,era lo stesso stupido e ottuso egoista Riven di sempre. Quello che trattava male le persone che non conosceva e ancora peggio quelle che provavano ad avvicinarsi. Lui era come un fuoco ardente:non potevi avvicinarti troppo per non rimanere bruciato. Ma lei era una  ex-fatina della Natura che era rimasta vittima dei suoi stessi sentimenti:non era servito vedere da fuori la storia con Musa...Era stata una sciocca e anche se ci provava riusciva a dare la colpa solo a se stessa. Lo conosceva,sapeva come era fatto,ma dopo otto anni in cuore suo sperava,forse,che il ragazzo davanti a lei avesse lasciato dietro di sè tutti i suoi difetti:si morse il labbro ripensando alla prima volta che aveva visto quello strano specialista.
Era arrivata da pochi giorni ad alfea ed era una ragazza piena di sogni e aspettative:dopo poco aveva fatto amicizia con due Principessa,una bionda e una rossa. Non era mai stata una persona molto popolare e piena di amici a Linphea,ma trasferendosi a Magix volevo e desiderava fare un taglio con il passato,con la sua vecchia vita. Dopo poco si unirono anche a loro Musa e Tecna. Non riusciva a credere di poter essere amica con quattro fate così diverse da lei,ma con il tempo aveva scoperto che quelle ragazze erano diventate parti importanti della sua vita. E poi erano arrivati quattro ragazzi da una scuola non poco lontana da Alfea:era sempre stata impacciata con l'altro sesso. A volte rimaneva incantata a guardare gli occhi innamorati di Sky e Brandon nei confronti delle due Winx desiderando qualcuno anche per lei così,ma poi si era unito anche un altro specialista molto strano:Riven era entrato a far parte del gruppo come un fulmine nel ciel sereno. Era così inquietante con i suoi occhi bui e l'espressione arrogante che poco dopo fece breccia nel cuore di Musa:doveva ammettere che si era sentita sempre in soggezione con lui,ma con il passare del tempo la Fata della Musica era riuscita a sciogliere il ghiaccio e l'indifferenza che occupavano il suo cuore e l'aveva reso un uomo migliore. Poi,inaspettatamente, aveva lasciato tutti:quando l'aveva rivisto dopo così tanto tempo per un attimo le sembrò di essere ritornata indietro ai primi anni di Alfea quando tutto era più felice. Sospirò
-Come ho fatto a innamorarmi di una persona così?-domandò flebilmente osservando la piantina davanti a sè:appoggiò esasperata una mano sul grande vetro della vetrina  osservando il sole farsi sempre più lontano e scomparire tra le montagne. Non riuscì a non pensare a quando a Magix trascorreva la serata a guardare il tramonto con Helia:faceva così male pensare ancora a lui. Il primo specialista che aveva fatto battere il suo cuore e di cui era sicura di essere ancora innamorata:lui le mancava terribilmente con i suoi occhi azzurri sicuri e profondi e il suo sorriso che la prima volta che lo vide le fece battere forte il cuore. Ma oramai aveva scelto di abbandonare la sua vecchia vita e lui ne era una parte importante di essa:sperava con tutto il cuore che stesse bene e che non soffrisse per lei. Il suo cuore,anche se faceva male da ammettere,oramai apparteneva a due uomini. Ad un tratto la sua attenzione fu attirata dal suo telefono che vibrò:sul suo viso ambrato comparve una smorfia amara mentre dentro di sè sentiva di conoscere già alla perfezione il mittente che oramai da una settimana le tartassava di chiamate e messaggi. Con una espressione sorpresa scopriì che Riven questa volta non centrava niente e anzi il numero era sconosciuto:aprì leggermente titubante l'SMS mentre giocherellava nervosamente con le dita e con le unghie dipinte da uno smalto rosa confetto. Sorrise divertita leggendo quei pochi caratteri ricoscendo perfettamente il mittente. Digitò velocemente una risposta e dopo neanche un minuti un secondo messaggio comparve sul suo display
-Alla nove sotto casa mia-questa volta Flora si lasciò scappare le parole mormorandole tra sè e sè. Storse il labbro indecisa su cosa rispondere al misterioso interlocutore:sicuramente non era una cosa da lei e quindi...
Scosse la testa oramai convinta su cosa rispondere ma le sue lunga dita affusolate stavano per scrivere un messaggio di risposta quando i suoi occhi color giada caddero sulla Bella di Notte che finalmente si stava aprendo mostrando la parte più nasconsta di lei,ma allo stesso tempo più bella
"Flora ma cosa stai facendo?"si domandò osservando sconsolata il suo messaggio:strinse i pugni e corrucciò la frnte.Senza neanche lasciare il tempo al suo cervello di pensare cancellò ogni sua parola e digitò velocemente
"Va bene ci vediamo lì"concluse buttandosi ancora troppo indecisa sulla sedia di vimini di Vanessa.


-Mike-urlò dolcemente vanessa mentre controllava per l'ennesima volta il suo stufato:appena abbassò lo sportello del forno dell'aria calda si accostò al suo  fresco viso e lei potè solo allontanarsi con uan smorfia sofferente e infastidita.
-Cosa c'è?-domandò il marito entrando nella cucina con un grande sorriso e addosso finalmente i vestiti di casa:era decisamente più comodi rispetto a quelli da pompiere.
-Flora mi ha detto che voleva restare ancora una oretta in negozio per finire alcune cosa...Potresti andarle a chiedere se vuole mangiare con noi?-non fece in tempo a ricevere risposta che notò suo marito troppo vicino alle patate fritte appena sfornato:con uno scatto rapido allontanò la mano famelica del marito dalla sua opera d'arte.
-Mike-lo rimproverò lei cercando di mantenere un'espressione seria anche se si vedeva benissimo che non avrebbe resitito per molto.
-Va bene vado carceraria-mugugnò lui altrettando divertito schioccando un dolce sulle sue guancie accaldate. Uscì dalla cucina fischiettando:non riusciva a non oensare a quanto si fosse affezionata in quelle settimane Vanessa a Flora. Oramai la conoscevano da molti anni come una delle migliori amiche di loro figlia,ma,complici anche le grande passioni in comune tra le due, in quegli ultimi giorni Vanessa gli era sembrata molto più felice e spenseriata. Sapeva perfettamente quanto pesasse alla moglie avere sempre lontana la figlia e sapere che è spesso in pericolo. Fece scorrere sicuro la mano sulla maniglia e aprì la pirta che collegava il negozio di Vanessa con la loro casa,ma quando vi entrò non ci vide la ex-fata della Natura,ma solo un piccolo bigliettino rosa. Curioso si avvicnò e lo lesse ad alta voce
-Sono dovuta andare via urgentemente. Ci vediamo domani un bacio- sorrise notanto la bella e sicura scrittura della fata:alzò le spalle pensando che era contento che la Winx si fosse fatta degli amici a Garnedia. Spese tutte le luci e abbassò le tapparelle:per oggi potevano entrambi concedersi il meritato riposo. Chiuse la porta e girò la chiave per alcuni giri:stava per ritornare il cucina quando udì uno strano rumore provenire dal salone. Corse velocemente in cucina e notò che tutto era come prima con eccezione della scomparsa di Vanessa:leggermente allarmata udì la moglie urlare. Si sentì gelare il sangue e subito accorse verso il salone pregando dentro di lui che non si fosse appena consumato il peggio;ma quando arrivò nella prima stanza in comunicazione con la porta di ingresso non riusciva a credere a quell che vedeva:sgranò gli occhi mentre il suo cuore iniziava ad accelerare e i suoi occhi inumidirsi. Davanti alla porta d'ingresso,spalancata,l'alta e slanciata figura della moglie stava piangendo a dirotto su una spalla.
-Oddio Bloom-mormorò Mike guardando la bella ragazza che lo stava fissando teneremente con le lacrime che scivolavano uand i seguito all'altra sulle sue guancie rosate.
-Papà-concluse lei correndo tra le sue braccia
-Bambina mia-

Gli occhi azzurri e curiosi di Tecna continuavano a fissare pensierosi i fiori violacei dalla ringhiera su cui era appoggiata:erano davvero belissimi ed rea sicura di non averli mai visti. Piegò leggermente il capo mentre cercava nel database del suo cervello di capire quale fossero il loro nome. Stava per far scivolare velocemente la sua mano nelle tasche della sua piccola ,ma spaziosa borsetta blu alla ricerca del suo tecnologico palmare per avere una risposta,ma dovette interrompere la ricerca poichè un brivido percorse la sua schiena. Il vento freddo accarezzò di prepotenza la sua pella infiltrandosisotto i vestiti e alla fata non restò che coprirsi come meglio poteva. Ad un tratto però qualcosa di pesante e caldo si posò sulle sue spalle regalandole un leggero torpore:osservò sorpresa la figura che si era appena accostata affianco a lei.
-Si chiama Bella di notte-replicò Alex senza lasciarle neanche il tempo di ringraziarlo:la fata arricciò il naso osservando il viso del ragazzo che,estasiato,ammirava quella bellissima pianta.
-Non sapevo che fossi amante delle piante-coomentò leisistemandosi come meglio poteva la giacca con il forte profumo maschile,il suo.L'altro per tutta risposta scosse la testa
-Non lo sono,ma devo ammettere che questo fiore mi ha sempre affascinato-concluse andandosi a sedere verso la panchina poco distante da loro due:Tecna alzò gli occhi al  cielo pensando a quanto fosse enigmatico a volte Alex,ma decise di sedersi accanto a lui.
-Tecna-mormorò il ragazzo osservandola teneramente negli occhi:la ragazza rimase per un secondo incantata da quegli occhi azzurri che nascondevano forse troppi segreti. Subito però il viso di Timmy si sovrappose al suo e sgranò lo sguardo:era venuta lì per un motivo molto preciso,doveva ricordarselo.Al mago però non sfugì questo suo strano comportamento e allungò la sua mano verso quella candida e morbita della ragazza che però la ritrasse velocemente portandosela verso la testa e iniziò a passarla nervosamente tra i capelli. Alex sbuffò,ma non demorse:era la prima volta che provava sentimenti così forti per una ragazza. Non riusciva a non pensare tutto il giorno a lei e non riusciva a dimenticare il suo sorriso,per lui,perfetto:il suo modo leggermente saputello di contraddirlo e la risata nervosa che a volte aveva quando si trovava in situazioni imbarazzanti.
-Volevo dirti che ho passato una serata molto bella-si sentì per un attimo mancare appena si rese conto di aver realmente pronunciato quella frase:però decise di non staccare gli occhi dal suo viso e di decifrase ogni suo sguardo. La Winx dal canto suo continuò a fissare nervosa e impacciata l'orizzonte,ma il suo sguardo leggermente sorpreso e il suo mordersi imbarazzata il labbro lo rilassarono.
-Io vorrei dirti-iniziò,ma questa volta lei si girò all'improvviso scuotendo la testa.
-Ti prego Alex io non posso e non voglio continuare così. Il fatto.. oddio è troppo difficile-mormorò mentre il cuore del ragazzo batteva all'impazzata:si stava per dichiarare,ma lei l'aveva fermato all'improvviso. Strinse i pugni.
-Non dire niente ti scongiuro-concluse la fata  portando delicatamente la sua mano sul suo petto. Un secondo dopo si ritrovò il viso del ragazzo davanti al suo:le sue labbra carnose e morbide aderirono perfettamente a quelle rosate dell'abitante di Zenith che sentì una strana senzasione invaderle il corpo. Ogni sua anche più piccola anticamera del cervello le stava ordinando di staccarsi immediatamente da quel ragazzo e di pensare a Timmy,il suo fidanzato,ma la le sue labbra e le sue mani cercavano di avvicinare sempre di più a lei il mago. Chiuse gli occhi godendosi quel bacio e cercando per una volta di ignorare la sua parte logica mentre un "Non è più tempo di parole,Tecna"si propagava nell'aria frizzante autunnale fino a giungere alle sue orecchie. Sorrise continuando a baciarlo:come poteva una cosa così sbagliata essere allo stesso tempo così bella?


Il Mio Angolo
Buonasera a tutti. Ok sono passati davvero molti giorni dall'ultima volta che ho pubblicato...Mi dispiace davvero molto,ma purtroppo è mancata una persona a me molto cara e quindi... Non c'è bisogno di dire che mi manca davvero molto,ma questa è la vita e non sarò certo nè la prima nè l'ultima a dover affrontare una situazione come questa. Adoro scrivere e devo ammettere che mi è mancato molto:questo capitolo originariamente era davvero molto diverso,ma quando lho ripreso in mano ho deciso di stravolgere tutto e beh questo è quello che è uscito. Non so sarà stato il mio umore non dei migliori o qualsiasi altra cosa,ma ho fatto davvero fatica a renderlo,ai miei occhi,decenti.
Grazie,davvero grazie a tutte le persone che leggono,recensiscono e mettono tra le preferite questa storia:io ci sto mettendo davvero molto impegno e spero che si veda.
Spero di pubblicare presto il prossimo capitolo,ma questi ultimi giorni sono stati davvero molto duri.
Mando un bacio enorme
Grazie di  cuore
FalbaLove

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