Un vestito firmato Valentino

di federica_lollipop
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** 1. Due Anime ***
Capitolo 3: *** 2. Xfactor ***
Capitolo 4: *** 3. Michael Holbrook Pennim...chi? ***
Capitolo 5: *** 4. Anxieties ***
Capitolo 6: *** 5. Ritardi e ciuffi argentei. ***
Capitolo 7: *** 6. Occhi azzurri come il cielo e occhi verdi come foreste. ***
Capitolo 8: *** 7. ***
Capitolo 9: *** 8. ***
Capitolo 10: *** 9. Something extraodinary, something real. ***
Capitolo 11: *** 10. Brutti sogni e cattivi presagi. ***
Capitolo 12: *** 11. I'll be the guard dog of all your fever dreams. ***
Capitolo 13: *** 12. Un bacio rubato. ***
Capitolo 14: *** 13. I try to picture me without you but I can't. ***
Capitolo 15: *** 14. L'amore non esiste, ma esistiamo io e te. ***
Capitolo 16: *** 15. I'll protect you forever. ***
Capitolo 17: *** 16. Fratelli. ***
Capitolo 18: *** 17. Il ragazzo biondo cenere. ***
Capitolo 19: *** 18. Let me love you. ***
Capitolo 20: *** 19. Sweetness. ***
Capitolo 21: *** 20. I had a one ticket to a place where all demons go. ***
Capitolo 22: *** 21. Vino rosso e crude verità. ***
Capitolo 23: *** 22. Una foto scattata sul naviglio. ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo Salve a tutti mi chiamo Charlotte Maybrook per gli amici Charlie ho 28 anni e vivo a Milano, lavoro come stilista per la nota casa di moda Valentino e diciamo che non mi lamento, anzi adoro lavorare insieme ad altri stilisti e con i modelli! Anche se mi trovo bene in quell'atelier desidererei tanto un giorno possedere un atelier tutto mio, anche se so che questo sogno è irrealizzabile. Fisicamente parlando non sono molto alta diciamo nella media ecco,i miei capelli sono castani,non sono molto lunghi e sono abbastanza mossi difatti ogni mattina è un disastro,invece i miei occhi sono color azzurro,non ve lo sareste mai aspettato vero? Molti amano definirli azzurro cielo...già io lo trovo pesantemente sdolciato.Parlando di amore-già che brutta parola-non sono stata fino ad adesso molto fortunata e quindi da come potete ben dedurre non sono fidanzata-grazie al cielo- e purtroppo non ci credo neanche più dopo aver scoperto che quel lurido verme del il mio ex mi tradiva con una mia collega dopo che stavamo insieme da 2 anni, in quel preciso istante quando lo scoprì sentì letteralmente il mio cuore farsi in mille pezzi e in più feci anche questa promessa a me stessa, cioè di non innamorarmi mai più di un'altra persona perché purtroppo ho imparato a mie spese che si soffre troppo e io non voglio ricascarci mai più, ma dopo questo discorso depressivo passiamo ad altre cose che è meglio va,la mia più grande passione dopo il mio lavoro è la musica classica io la amo letteralmente ogni volta che vado a teatro ad ascoltare qualche opera ne rimango sempre affascinata come se fosse il primo giorno, infatti grazie anche a mia mamma so suonare il pianoforte e il violino,ma come ho detto questa è solo una delle mie tante passioni,per esempio io amo la moda e con moda io intendo shopping devo ammettere che ho dei gusti un po' strani nello scegliere i vari capi a partire dagli accessori fino ad arrivare ad un paio di scarpe ,mi piace un sacco anche leggere libri di quasi tutti i generi,tranne quelli horror non so perché ma non mi sono mai piaciuti li trovo pesanti,nella mia stanza come minimo ci saranno più di 100mlibri negli scaffali posizionati di fronte al mio letto...già si amo molto leggere, nel tempo libero inoltre mi piace molto dipingere qualsiasi soggetto da un paesaggio ad un dolcissimo gattino. Viaggio molte volte per vari motivi, avvolte per lavoro o per farmi una piccola vacanza sperduta in qualche angolo del mondo, parlo fluentemente ben 4 lingue e sono l'inglese,lo spagnolo e il francese non sono del tutto italiana, mio padre era inglese e mia madre è nata in Italia però i miei nonni materni erano francesi quindi capite avvolte quando mi fanno la domanda " da dove arrivi?" e questo vi spiega anche dove deriva il mio cognome inglese eil mio nome francese.Abito nel centro di Milano in un appartamento tutto mio ed è abbastanza grande anche se è per una persona, la parte che però preferisco di più del mio appartamento è il mio studio, dove creo tutti i miei lavori ascolto la musica ,suono o dipingo ed avvolte invito anche la mia collega non che mia migliore amica Abygale ma io la chiamo Abbie,anche lei lavora come stilista per Valentino e lei abita in un condominio poco distante dal mio, infatti certe volte ci incontriamo la mattina per andare a fare colazione per poi andare a lavoro insieme. Io e lei ci divertiamo un mondo insieme, c'è sempre stata per me in varie occasioni e soprattutto mi ha aiutata a raccogliere i pezzi rotti del mio cuore dopo quello che ormai sapete anche voi,ci conosciamo da quando andavamo alle elementari anche se avvolte abbiamo qualche battibecco ma tutto finisce con una grossa risata da parte di tutte e due.Abbie fisicamente è un po' più alta di me ed ha capelli neri come la pece ei suoi occhi sono color verde foresta,la sua più grande passione dopo la moda è la musica ma non quella classica ma quella rock e le piace molto anche la musica rap già noi siamo un po' come il giorno e la notte ma sapete gli opposti si attraggono.....Bhè spero che la mia presentazione vi sia piaciuta e sia stata anche esauriente anche se non c'è molto da sapere su di essa e se mi fosse sfuggito qualche particolare lo scoprirete solo andando avanti a leggere la mia storia.Un bacio Charlie.

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Capitolo 2
*** 1. Due Anime ***


Tengo a dire che questa è la mia prima ff , ed è completamente inventata da me e non è stata inventata per offendere qualcuno. La sveglia suonò insistentemente e questo stava a significare che era di nuovo lunedì e che di conseguenza un altra noiosissima e banalissima settimana stava per incominciare.Yuppie! In contro voglia purtroppo mi alzai separandomi dal mio amato letto e guardai l' orario,la mia sveglia segnava le 7.05 devo trovarmi all'atelier alle 8.00 in punto perfetto ho ancora tempo, così camminai con il passo degno di uno zombie verso il bagno e mi feci una doccia in tempo record,poi dopo essermi asciugata corpo e capelli tornai nella mia stanza per vestirmi e scelsi di mettermi una camicia bianca con tanto di colletto , sopra la camicia ci misi un maglione bordeux e sotto mi misi dei collant neri e sopra essi mi misi una minigonna nera non troppo corta diciamo nella media , e poi per finire mi misi le mie adorate francesine nere tutte ricamate con ghirigori strani , tornai nuovamente in bagno e mi feci una treccia di lato e mi misi un velo di trucco e po' di mascara , poi presi il mio orologio da polso firmato Swatch che mi aveva regalato Abbie lo scorso natale dicendomi che lo aveva ideato un cantante molto famoso e ha anche un nome kuluku...kukuluki...va beh avete inteso ,Abbie quando me lo regalò mi disse che appena lo vide nella vetrina della gioielleria pensò subito a me perché era strano e colorato un po' come me, io però sinceramente lo trovo un po' bizzarro e grottesco però non so perché allo stesso tempo mi piace tantissimo,guardai il quadrante colorato che segnava le 7.40 e così mi affrettai a fare il caffè. Dopo averlo bevuto andai a prendere di corsa il mio cappello nero,la mia borsa e la cartelletta di plastica dove contenevo tutti i miei lavori, raccattai tutto e chiusi la porta del mio appartamento, e in un batter d'occhio mi precipitai subito fuori dall'entrata del condominio e subito la tipica dolce e fresca brezza autunnale mi colpì, e guardai di nuovo l'orologio e vidi che segnava le 7.49, e così mi misi a correre in mezzo alla folla che ormai occupava i portici del centro di Milano,l'atelier non dista molto lontano da casa mia e quindi come stamattina mi capita di arrivarci a piedi di corsa,ogni tanto mentre correvo con la coda dell'occhio vedevo qualcuno si girava guardandomi divertito ma poco mi importava l'importante è che non arrivi di nuovo in ritardo se no questa volta i miei colleghi mi linceranno ; ero quasi arrivata alla meta quando ad un certo punto la mia corsa fu arrestata quando andai a sbattere contro qualcosa o meglio qualcuno,l'impatto fu così brusco che persi l'equilibrio e cascai rovinosamente a terra,mi innervosì talmente tanto che gli sbraitai contro:-Ma insomma vuole spostarsi se vede una persona che corre!?!? Insomma siamo a Milano la città dove tutti corrono e lei cammina?!?!- in quel momento metà delle persone che stavano affollando il portico in quell'istante si girarono improvvisamente mi sentì avvampare,ok perfetto complimenti Charlotte hai fatto la tua prima figura di merda mattutina,imbarazzatissima abbassai lo sguardo e mi accorsi che quasi tutto il contenuto della cartelletta che avevo in mano era a terra questo è uno scherzo crudele, e senza degnare di uno sguardo il tizio con cui mi ero scontrata mi rialzai per poi ripiegarmi sulle ginocchia a raccolsi i miei lavori e lui e mi imitò e infine una volta finito tutto mi consegnò il mazzo di fogli -tieni-sistemai tutto di nuovo nella cartelletta-mi dispiace non volevo-aveva un accento molto strano ma che dico non strano sembrava molto inglese,emanava un profumo di menta fresca che fin da subito si insediò nelle mie narici,improvvisamente sentì le guance arrossarsi ma che mi prende oggi? io non sono così, non mi comporto così come una ragazzina davanti alla sua prima cotta,tossicchiai di solito lo faccio sempre quando sono in imbarazzo -no non si deve scusare, sono io invece che mi devo scusare con lei, dovevo guardare dove stavo andando-dissi molto fredda ritornando al mio solito carattere distaccato ci alzammo e guardai meglio il ragazzo, aveva due occhi color cioccolato e i capelli erano castani ed erano ricci ed era mooolto alto gli arrivavo giusto all'altezza del mento e notai che era anche mooolto carino, alt!cosa? carino? perché mi metto a pensare queste cose su un ragazzo-ho notato dai disegni that you fai la stilista-e improvvisamente mi ricordai che dovevo andare dritta spedita verso all'atelier sennò Abbie mi avrebbe strozzato con le sue stesse mani e così velocemente e seccamente lo liquidai- si già...adesso però devo proprio andare arrivederci- e gli feci un sorriso tirato tirato e mi allontanai di qualche passo ma subito dopo mi rigirai-e comunque grazie di avermi aiutata- mi allontanai definitivamente dal ragazzo/alto/diciamo carino/dall'accento inglese e ci scommetterei che mentre mi allontanavo sentì appena-but wait non mi hai detto nemmeno il tuo nome-ovviamente feci finta di niente,ma sul mio viso comparì senza motivo un piccolo sorriso. Guardai per la millesima volta il quadrante dell'orologio che segnava le 7.58,e fortunatamente ero già davanti alla porta dell'atelier finalmente sono arrivata speriamo che questa giornata continui meglio di come è iniziata,ed così senza indugiare entrai.....

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Capitolo 3
*** 2. Xfactor ***


Quando entrai all'interno,tutti correvano a destra e sinistra freneticamente come formiche in un formicaio,e da lontano vidi Abbie che mi corse in contro, con aria nervosissima e di solito è la persona più calma di questo globo,quindi mi allarmai-Charlie ma dove ti eri cacciata!?!? Valentino sta per arrivare!-disse mentre mi scrollava per le spalle sempre più nervosa e quel punto ne capì il motivo di così tanta eccitazione,solo che non capivo perché Valentino doveva venire a farci visita-ma per quale motivo Valentino viene?-lei mi guardò malissimo credo che se quello sguardo potesse uccidere credo che adesso mi ritroverei a terra colpita da un fulmine-come per quale motivo?!?!non te lo ricordi che oggi veniva a dirci quali di noi stilisti avrebbe avuto l'opportunità di lavorare come stilista personale di uno dei 4 giudici di Xfactor! e se i vestiti del tuo giudice che indosserà puntata per puntata saranno piaciuti al pubblico, avrai la fortuna di sedere al tavolo dei giudici alla finale!!!-esclamò tutto d'un fiato"ah già...che gioia"pensai,questa giornata non poteva che andarmi meglio e mi venne tutto in mente che la settimana scorsa ci avevano avvisato di quello che sarebbe successo oggi improvvisamente la porta si aprì, ed entrò il famosissimo stilista Valentino noi subito ci sistemammo in fila come dei soldatini eravamo 10 stilisti ed io ero in mezzo tra Abbie ed Edward un nuovo arrivato era molto gentile e simpaticissimo,una volta mi confidò che gli piaceva molto Abbie , ma a lei non le dissi niente, voglio che la cosa succeda in modo naturale senza farsi troppe paranoie ,avvolte vedo che si scambiano certi sguardi.Valentino si mise davanti a noi e incominciò a dire:-Salve a tutti vi ho convocati qui per annunciare i 4 stilisti fortunati che per tutta la stagione di Xfactor saranno gli stilisti personali di uno dei 4 giudici...-e andò avanti a parlare; a dir la verità a me non mi era mai piaciuto Xfactor e soprattutto non mi piaceva quel giudice spilungone che mi avevano raccontato che si faceva chiamare Mika non lo mai visto , ma secondo me uno che si chiama così di sicuro è un tipo viziato ed arrogante;ma se riuscirò a fare i miglior vestiti che il mondo abbia mai visto, magari riuscirò ad aprire un atelier tutto mio,mentre ero assorta nei miei pensieri, ad un certo punto notai che nell' entrata dell'atelier stavano entrando 4 omoni, in giacca e cravatta,a quel punto Valentino disse:-bene e con gran piacere che vi presento i manager dei 4 giudici che, dopo che vi avrò chiamato vi accompagneranno nelle loro auto e vi diranno chi sarà il vostro giudice ed altere informazioni,bene iniziamo subito- e tirò fuori un busta bianca contenente un foglio lo prese e disse:-il primo stilista fortunato è..........Edward Lown!!!. Mi girai verso di lui,e mi fece un sorriso a 32 denti,e Valentino disse:-bene signor Lown lei è uno dei 4 fortunati- ed Edward uscì con un di quegli omoni ,e Valentino riprese a parlare:-bene il prossimo stilista è......Jennifer Lancaster!-non la conoscevo molto bene ci avrò parlato pochissime volte; se ne andò con il secondo omone che la spettava davanti alla porta dell'entrata dell'atelier.Ormai erano rimasti solo 2 posti, il mio cuore iniziò a battere sempre di più, e mi girai verso Abbie ,anche lei era abbastanza agitata.Valentino si rimise subito a parlare –bene sono rimasti solo due posti...il prossimo stilista è..... Abygale Morrison! Lei subito si girò verso di me superiperfelice ed mi abbracciò, e gli dissi- fatti valere li dentro!!- e lei mi disse a sua volta-dai non dire così , che sicuramente la prossima sei tu!-e mi riabbracciò, e se ne andò anche lei accompagnata dal terzo manager; ero strafelice per lei, ma adesso rimaneva solo un posto, il mio povero cuore continuava a battere sempre più forte anche se ero convintissima che non mi avrebbero presa,e Valentino disse:-ok è rimasto solo un posto,l'ultimo stilista è...

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Capitolo 4
*** 3. Michael Holbrook Pennim...chi? ***


L'ultimo stilista è....Charlotte Maybrook! O mio dio! Non ci posoo credere! Faccio un sorriso ancora più grande di quello di Abbie ed Edward. E così inizio a camminare verso l'ultimo manager che mi aspettava vicino all'entrata del negozio mentre tutti gli altri stilisti mogi mogi se ne andavano. Solo che a metà strada qualcuno mi blocca prendendomi per il polso, mi giro e vedo che è Valentino che mi sta tenendo, e mi dice- cerca di fare del tuo meglio con questo giudice, posso contare su di te Charlotte? Perché sono sicurissimo che farai dei capolavori- disse sorridendomi, non vi avevo ancora raccontato un altro pezzo della mia storia, Valentino per me è come uno zio acquisito,io sono cresciuta nel suo atelier, dopo che finivo la scuola andavo li e stavo insieme a lui e intanto vedevo come veniva realizzato ogni singolo vestito,ed è anche un grande amico di famiglia perché i miei genitori lavoravano lì anche loro in veste di stilisti,e furono i primi stilisti che lavorarono per Valentino. Quando avevo ancora 17 anni i miei genitori morirono in un incidente, ero distrutta non sapevo più cosa fare, ma grazie a lui riuscì ad uscire da quella specie di incubo, crescendo lui vide che sapevo disegnare in modo sublime e così all'età di 20 mi assunse nel suo atelier come stilista. Però a lavoro non la facciamo notare questa amicizia,non sarebbe giusto nei confronti dei miei colleghi,di questo fatto lo sa solo Abbie; avvolte dopo il lavoro Valentino mi viene a trovare a casa mia o avvolte mi invita lui a cena anche per parlare un po' o se no per discutere sulle nuove collezioni... ma torniamo a noi; allora gli risposi - si lo farò puoi contare su di me!- e gli sorrisi — bene, allora torna vittoriosa Charlie!- e ricambiò il sorriso, ci salutammo e finalmente andai verso quell'uomo, che aveva ascoltato tutta la conversazione tra me e Valentino, aprì la porta e uscimmo e andammo verso la macchina mi correggo limousine tutta nera ed entrammo dentro,una volta entrati il manager si presenta — salve io sono John, e sono il manager del signor Michael Holbrook Penniman Jr il giudice che le hanno assegnato-e mi tende la mano, la stringo e mi presento, mi sorride e ricomincia a parlare dicendo-domani deve venire verso gli studi di Xfactor verso le ore 8.30, per il vestito che il signor Penniman dovrà indossare durante il primo live, è tutto chiaro ?- mi chiede —si è tutto chiaro-,-bene ora può andare signorina Maybrook-......

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Capitolo 5
*** 4. Anxieties ***


Scesi dall'auto, e subito nella mia mente si formò una domanda: Chi è Michael Holbrook Penniman Jr.!?!?!?!?!?,mi girai per chiederlo a quel manager ma ormai la macchina aveva girato l'angolo della strada, e rientrai nell'atelier... ......................................................................................................................................................................................................................................................................... Tornai a casa alle 17.00 e mi misi un po' sul divano a guardare un po' di e tv, intanto continuavo a pensare a chi fosse Michael holbrook e bla bla bla... voi adesso starete dicendo "ma cretina se sei così curiosa vai a cercarlo su internet no???"io non lo faccio perché non voglio rovinarmi la sorpresa e sono anche un po' spaventata ad andarlo a cercare magari è un cinquantenne inglese bruttissimo e pieno di se o magari una popstar che ha avuto un sacco di successo ed è straviziata; nessuno può saperlo quindi resisto alla curiosità;venni risvegliata dai miei pensieri dalla suoneria del mio telefono, corsi a prenderlo e risposi,era Abbie: -Ciaooo Charlie come va? sei stata presa?allora com'è il tuo giudice?-disse urlando dall'euforia -Si però calmati Abbie così romperai il mio povero timpano- -Allora ti hanno presa si o no?- -si mi hanno presa- -vedi lo sapevo...bhe e non sei contenta?- -si che lo sono è solo che...- -è solo che...cosa?- -è solo che sono un po' preoccupata perché non so chi sia il mio giudice,di lui so solo che si chiama Michael holbrook penniman jr. e che mi vuole per domani alle 8.30 per la bozza del disegno- -wow tra tutti e quattro ti sei beccata quello col titolo nobiliare hahahah, sinceramente non so chi sia questo Michael sai che io non seguo il programma, comunque sta tranquilla andrà tutto bene.- -hahaha e poi con la mia solita fortuna mi è capitato anche uomo,tu dici che si può cambiare giudice?-dissi io ridacchiando - oh mamma mia quanto la fai tragica, e che sarà mai Charlotte sono solo tre mesi non una vita intera e poi lo vedrai..che ne sò per due orette a settimana? non è la fine del mondo-sospirò-comunque, sei sicura che il manager ti abbia detto di trovarti li alle 8.30?- - si mi ha detto così, perché? -intanto andai in cucina a prendere un bicchiere d'acqua - strano perché a me mi hanno detto di trovarmi li per le 9.00, e anche ad Edward e a Jennifer hanno detto così-a momenti mi strozzai con l'acqua -COSA?!?!?fantastico iniziamo bene non è giusto però, mi è capitato quello più lunatico, ma perché? Io e la sfortuna andiamo a braccetto in questo periodo,uffa mi viene da piangere al solo pensarci, io non voglio alzarmi alle sette domani sai quanto ci vuole ad arrivare agli studi di Xfactor? Uffaaaa- piagnucolai - dai Charlie non frignare così non hai nemmeno iniziato poi che ne sai magari non è come te lo aspettavi dai pensa un po' positivo magari ti vuole li prima perché magari ha un impegno importante alle 9.00, o magari perché ci mette tanto sulla creazione del vestito, a proposito di orari ma come mai oggi sei arrivata giusto a pelo in orario all'atelier di solito arrivi quasi sempre in orario a parte negli ultimi cosa è successo?-pronunciando le ultime parole con un tono sarcastico. -ah si è che non ho sentito la sveglia e ho fatto tutto di fretta,e talmente andavo di fretta mi sono scontrata con un tizio molto alto che dopo avermi fatto rovesciare a terra la cartelletta con tutti i miei lavori mi ha aiutato a raccoglierli-dissi con un tono di voce incolore -ohh e dimmi questo tizio com'era era carino oltre ad essere alto?- -bhe si un po' lo era devo ammetterlo,credo avesse più o meno trent'anni, e poi non fare ohh lo sai che non mi interessano più queste cose- -dai non puoi rimanere per sempre single- -si va bene mammina ti prometto che non resterò per sempre zitella, ti basta?-dissi con una voce stridula -che scema che sei Charlie hahaha-ridacchiò -ma racconta non mi hai ancora detto chi ti è capitato a te e agli altri- -oh si giusto me ne stavo dimenticando,allora a me è capitato sorpresa delle sorprese Morgan! mentre a Ed gli e capitata Victoria Cabello e ad Jennifer Fedez- -ah...sono contenta per te visto che è strano come te almeno vi capite-dissi ridacchiando,poi però mi bloccai immediatamente,se a Abbie è capitato Morgan e a Ed gli è capitata la Cabello e ad Jennifer Fedez a me non rimane che...no non può essere a me rimane lui,ditemi che è uno scherzo per favore -ehiii Charlie ci sei ancora? tutto bene?....Charlotte! ma ci sei?- -si ci sono-dissi cupa- -ma che sta succedendo? Charlotte che cos'hai?- -stavo pensando che visto che a nessuno di voi è capitato quel Mika , vuol dire che Michael Holbrook Penniman Jr. è....- -Ma che ne sai Charlie,oh cavolo mi stavo già preoccupando,magari non fa più parte del programma, non ti fare troppi problemi -mi interruppe lei- -ok va bene mammina adesso però ti devo lasciare che vado a preparare qualcosa da mangiare - -ok ma tranquilla per domani e non farti troppi problemi- -va bene mammina,ciao- -hahahahah ciaoo- ..................................... Subito dopo andai a preparare qualcosa, e dopo aver finito di mangiare guardai un film, e dopodiché andai a letto piena di pensieri che occupavano la mia testa.

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Capitolo 6
*** 5. Ritardi e ciuffi argentei. ***


Mika's POV La sveglia suonò insistente e fastidiosa come sempre mi alzai e vidi che ora era:-le 8.15!-esclamai- oh God mi devo muovere o farò tardi- e così iniziai a correre a destra e a sinistra,talmente andavo di fretta sbattevo contro qualche mobile della casa ma ricomincio subito la mia corsa, quando fui pronto presi le chiavi della sprite e scesi le scale, abitavo in un condominio vicino al duomo molto strano perché praticamente ci abito solo io e il gatto dei miei così detti "vicini" ,possiedo un appartamento molto grande avvolte mi ci perdo pure io. Entrato in macchina misi in moto e mi incamminai verso gli studi di Xfactor.... Charlotte's POV Spensi la macchina e scesi e presi la mia valigetta, mi fermai davanti all' entrata e mi specchiai un attimo e sistemai il mio cappello, mi feci coraggio ed entrai dentro all' edificio. Entrata dentro vidi un sacco di persone che correvano di qua e di là, guardai il quadrante del mio orologio che segnava le 8.25 tirai un sospiro di sollievo per essere arrivata a quell'orario,non volevo fare brutta figura già il primo giorno di lavoro dopodiché andai da una ragazza seduta davanti a un computer e le chiesi dove si poteva trovare il signor Penniman la ragazza controllò al computer, e mi disse che il mio giudice non era ancora arrivato e che se volevo potevo aspettare il suo arrivo nella sala d'attesa, mi accompagnò e mi fece sedere in uno dei 4 divanetti che si trovavano all'interno della stanza poi mi disse che appena il signor Penniman sarebbe arrivato lei mi avrebbe chiamato.Perfetto iniziamo benissimo lo sapevo che sarebbe andata così non ci posso credere a questo punto venivo qui alle 9.00 facevo prima,no! invece il nostro my lord doveva farmi venire qui alle 8.30,intanto lui si è fatto mezzora in più di sonno e io no queste cose mi fanno veramente imbestialire non si scherza con il sonno della gente, giuro che quando entro gli metto le mani addosso io amo dormire è per questo che sono così arrabbiata.Uffa speriamo che questi 3 mesi passino in fretta... Mika's POV Guardai lo schermo del mio telefono, segnava le 8.50-oh no-dissi scesi subito dalla macchina e mi precipitai all'interno dell'edificio,una volta entrato vidi una ragazza che mi corse incontro e mi disse- oh signor Penniman finalmente è arrivato, nell'altra stanza c'è la sua nuova stilista che la sta aspettando da mezzora-Ah ok, me la mandi nel mio camerino, io intanto inizio ad incamminarmi-e mi avviai.... Charlotte's POV Mentre guardavo annoiata il mio telefono la ragazza a cui avevo chiesto informazioni prima entrò dicendomi che il mio giudice era finalmente arrivato,e che dovevo andare dritto per il corridoio fin quando non avrei trovato il suo nome appeso alla porta, detto questo presi la mia valigetta la ringraziai e iniziai a camminare lungo il corridoio guardando le varie porte bianche che si ponevano ai miei lati, su ognuna di loro c'era un nome diverso,sulla prima c'era scritto- Alessandro Cattelan-no,non è lui andai avanti e lessi- Victoria Cabello-no neanche passai avanti- Fedez- di sicuro non è lui ormai ne rimanevano solo 2, stavo per leggere il nome che c'era scritto sulla quarta porta quando all'improvviso si aprì colpendomi sul naso-Ahi!- esclamai portandomi le mani al mio povero naso che doleva in una maniera incredibile, oggi la giornata sta proprio iniziando per il verso sbagliato.Fantastico. -oh mi dispiace tantissimo signorina non volevo urtare una ragazza così graziosa come lei, sono mortificato non volevo colpirla sta bene?-oh...ehm...sì stia tranquillo si non si preoccupi non mi ha fatto male- dissi con voce un po' soffocata e allo stesso tempo irritata, poi appena il dolore si alleviò aprì gli occhi e alzai la testa e guardai meglio la persona che aveva aperto questa stramaledetta la porta,e mi ritrovai davanti dei capelli color argento con qualche ciocca nera dispersa qua e là ed erano così scompigliati che sembrava si fosse svegliato in quel preciso momento come si faceva a non riconoscerlo -ma lei è Morgan-Si in carne e cultura, no mi dia del tu il lei non mi piace soprattutto se è usato da una bella ragazza come lei-ditemi che non l'ha detto davvero, che situazione bizzarra-e comunque come si chiama mia bella signorina?-io sono Charlotte Maybrook la nuova stilista del signor Penniman- e ci dammo una stretta di mano-avrei una domanda da chiederti sto cercando il signor Michael Holbrook Penniman jr.-gli chiesi tutto d'un fiato, e vidi che sul suo viso si dipinse un sorrisetto divertito- ma è Mika-disse ridacchiando come un bambino,in quell'istante avvertì un vuoto allo stomaco e il fiato mi si mozzò in gola,e in quel preciso istante avrei tanto voluto scappare e andarmene da quel posto e non tornare mai più ma ormai il guaio era stato fatto-signorina sta bene?-mi chiese Morgan,annuì- e q-questo Mika s-sarebbe il signor Penniman?-ma certo che è lui ma signorina come fa a non conoscerlo per caso ascolta solo musica classica?- in teoria si - farfugliai imbarazzata-Comunque si trova qui nella porta accanto-ok grazie mille-e sorrisi,ricambiò e mi salutò con un gesto della mano e rientro nel suo camerino,certo che Abbie è stata proprio fortunata ad essergli capitata un giudice così, arrivata davanti alla fatidica porta con su scritto "Mika", "su Charlotte bussa non aver paura scema" mi dissi tra me e me,bussai ma non ricevetti risposta,oh ma andiamo bussai di nuovo con insitenza, e questa volta ottenni una risposta- Entri pure- aveva uno strano accento familiare,non gli diedi importanza ed entrai....

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Capitolo 7
*** 6. Occhi azzurri come il cielo e occhi verdi come foreste. ***


Charlotte's POV Entrata dentro vidi un sacco di cose sparse per tutta la stanza;libri,orologi,disegni,quadri molto colorati,scatole con incensi,fiori c'erano fiori in qualunque angolo della stanza, addirittura c'erano anche delle caramelle ;invece che sembrare un camerino di una pop star internazionale, sembrava la cameretta di un bambino di 5 anni.La stanza era abbastanza grande, c'era una specie di scrivania con sopra uno specchio tipo come quelle che si vedono nei film,poi c'era un divano con 2 poltrone davanti e un tavolino in mezzo,c'era di tutto e di più su quel tavolino,"il nostro my lord non sembra amare tanto l'ordine"dissi tra me e me mentre guardavo cosa c'era sul tavolino,c'erano un libro di Freud poi uno su don Camillo , varie caramelle e tantissimi orologi, ma la mia attenzione ricadde su uno in particolare,c'era un orologio che era tale e quale al mio, aveva gli stessi colori ed era della stessa marca del mio, lo presi in mano e iniziai a guardarlo poi mi venne subito una domanda che non mi ero ancora posta da quando ero entrata in quel camerino:"ma dov'è il signor Penniman?" .... Mika's POV Ero chiuso nello stanzino dove mi cambiavo,lo so sembra da stupidi ma io ero imbarazzato e nervoso,imbarazzato perché ero arrivato in ritardo facendola aspettate mezzora di sicuro mi vorrà mettere le mani addosso e nervoso perché è da quando ho ricevuto la telefonata dal mio manager che mi aveva avvisato che era una stilista, avevo tirato anche un sospiro di sollievo perché a me capitavano sempre quelli maschi, non che mi dispiaccia ma la maggior parte passava il tempo anziché a lavorare a ci provarci con me, se no ci mettevano un anno a capire che vestito volevo; dopo quella telefonata iniziai a diventare nervoso pensando chi Valentino abbia scelto a quale stilista affidarmi e allora nella mia testa iniziarono a formarsi mille pensieri e domande su come poteva essere questa stilista, e subito dopo mi arrivò una telefonata da Valentino dicendomi che aveva scelto per me una delle migliori stiliste di tutto l'atelier e poi mi disse di non preoccuparmi troppo perché appena l'avrei vista tutto il nervosismo che avevo e anche quello degli ultimi giorni sarebbe passato, io mi misi un po' a ridere,e poi lui mi disse di nuovo che l'indomani avrei capito perché diceva così, ad un tratto i miei pensieri furono interrotti da un tonfo subito seguito da un sonoro-Ahi!- aprì la porta e mi precipitai dalla persona che aveva emesso quel suono,la vidi ed era una ragazza accasciata a terra che mi dava le spalle e si lamentava tenendosi una mano, mi avvicinai ancora di più e vidi che la sua mano stava sanguinando-signorina sta bene?-dissi e si girò di scatto era la ragazza con cui mi ero scontrato l'altra mattina,il mio sguardo cadde subito su i suoi occhi color cielo erano bellissimi non li avevo proprio notati l'altro giorno quando ci eravamo scontrati,adesso avevo capito cosa Valentino volesse dire-ma noi non ci siamo già incontrati?- ehm si sono il ragazzo con cui si è scontrata l'altra mattina-dissi un po' imbarazzato ricordando quello che era successo l'altra mattina-Allora lei è Mika?-ehm direi proprio di si-e feci una pausa ma poi il mio sguardo ricadde sulla sua mano-signorina ma la sua mano sta sanguinando- lei rivolse lo sguardo su quest'ultima e diventò tutta rossa e si alzò subito -oh mamma mia che figura n-non volevo è c-che sono inciampata e sono caduta con la mano su quel vetro rotto, m-ma non si preoccupi mi passerà-disse arrossendo e come una bambina nascose velocemente la sua mano dietro la schiena,maledetto a me quel vetro l'avevo lasciato lì l'altra sera quando ho bevuto due o tre bottiglie e dopo di che ubriaco e colmo di rabbia le infransi contro il muro il motivo? perché il mio ragazzo mi aveva lasciato ed io come risposta ho iniziato a bere...vorrei tanto non averlo fatto-come mi passerà!mi faccia vedere- le presi la mano, era incredibilmente morbida aveva la pelle molto chiara il chè si sposava benissimo con i suoi capelli castani, ma a che sto pensando Michael che ti prende tu sei gay! mi ricordò la mia coscienza adesso ti devi concentrare sulla ferita non su quanto i suoi capelli e la sua pelle stiano bene insieme. Guardai la ferita per bene era un po' profonda e continuava ad uscire sangue,e sempre più pieno di sensi di colpa le dissi- Venga che gliela disinfetto- ma lei tolse subito la mano e disse- no non ce né bisogno sta benissimo così-disse in modo secco e freddo-non mi dica che ha paura che le bruci?-no- e allora mi dia la sua mano e si fidi di me non le metterò dell'alcool ma solo della semplice acqua-mi guardò per alcuni minuti e sospirò -ok va bene- e le sorrisi e lei ricambiò forzatamente e andai a prendere il kit del pronto soccorso e lo aprì e tirai fuori un pò di batuffoli di cotone e finsi di tingerli nell'acqua, lo so sembro un po' stronzo ma lo faccio per lei,ritornai e andammo a sederci,guardai la sua faccia che era un misto tra paura e preoccupazione-non si fida di me vero?- no si che mi fido-allora perché fa quella faccia? guardi facciamo una cosa mi tenga la mano e se sente bruciare la stringe va bene?- tesi la mia mano verso di lei e la guardò titubante poi lentamente mi tenne la mano a quel delicato contatto ebbi come un brivido ma non ci feci molto caso e iniziai a passare il batuffolo di cotone sulla mano e intanto che lo passavo lei di tanto in tanto stringeva gli occhi chiudendoli e lamentandosi emettendo piccoli mugoli,è così graziosa quando corruccia la fronte sembra una bambina-comunque io mi chiamo Charlotte Maybrook e io sarò la sua nuova stilista per i prossimi mesi, certo non è così che mi immaginavo di presentarmi ma almeno è un inizio- e ridacchiò e mi unì a lei quella risata è così cristallina Michael ritorna in te-finito-dissi alzandomi-di già?- annuì-wow la ringrazio, io di solito ci metto un'ora o se no devo chiamare la mia amica per farmi medicare- e mi regalò un sorriso a dir poco stupendo; aspetta ma da quando faccio questi pensieri?- sta bene signor Penniman?- oh si sto benissimo ti prego dammi del tu e chiamami semplicemente Mika- ok e anche lei ehm cioè tu dammi del tu-e in quel momento senza motivo i suoi occhi si impiantarono nei miei e giuro che a momenti potevo affogare in quegli occhioni azzurro cielo- b-bene vogliamo i-iniziare a disegnare?-disse rigirandosi subito dandomi le spalle e io feci un grande respiro ma che mi prende? che imbarazzo-si p-perfetto mettiamoci s-subito a lavoro!-............

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Capitolo 8
*** 7. ***


Charlotte's POV Ok forse l'ho giudicato male, è veramente carino e molto simpatico Abbie aveva ragione non dovevo preoccuparmi troppo,era veramente strano però nel senso buono è anche molto bello soprattutto i suoi occhi color foresta che più di cinque minuti fa mi avevano intrappolata all'interno di essi facendomi respirare a malapena, no aspetta un attimo questa non sono io questa che sta parlando io non mi innamorerei mai di una persona come lui -per il primo live pensavo di indossare qualcosa di stravagante, visto che è il primo bisogna stupire nò?-mi risvegliai dai miei pensieri-già.....vediamo un po' qualcosa di stravagante....ah ci sono delle farfalle le andrebbero bene?-si è perfetto-dopodiché presi la mia valigetta e tirai fuori tutto il materiale occorrente presi un foglio e una matita e un metro da sarta-ora devo prendere delle misure alzati e non ti muovere-ok- si alzò e iniziai a misurare la larghezza delle sue spalle non so perché ma mi sentivo un po' tesa come se fossi imbarazzata cosa che tra l'altro non mi era mai successa con un cliente,oh mamma mia speriamo che non è quello che penso e che inizia con la lettera A dai Charlotte quando mai pensi a queste cose non essere sciocca mi riprese la mia coscienza. Presi tutte le misure e le scrissi tutte su un bigliettino dopodiché tirai fuori un blocchettino dove c'erano tutte le tonalità di colori- che colore vuole come base del vestito?- beh visto che è un vestito con delle farfalle andiamo su un verde/marroncino-ok ,scelga pure- guardò tutte le tonalità del marrone e del verde e subito dopo disse indicando- voglio questo, mi piace questo marroncino un po' militare- ok perfetto- presi il foglio e iniziai a disegnare il suo corpo slanciato, e la sua stupen....ma a che sto pensando riprenditi Charlotte!,- ma tu hai il kukulakuku!-il che?- dissi un po' confusa- il tuo orologio si chiama kukulakuku- guardai il mio orologio- ah si intendi lui? si me l'ha regalato questo Natale la mia migliore amica Abbie dicendomi che l'aveva progettato un cantante famoso è il mio preferito in assoluto perché è tutto colorato e poi io amo i disegni tribali, ma aspetta adesso che ci penso ne hai uno identico-si mise a ridacchiare-si perché quel cantante famoso che lo ha progettato sono io- mi disse un po' imbarazzato sorridendomi, mamma mia quelle fossette sono stupende!...uh mamma di nuovo?!?! Ma a cosa penso?...-bhe allora devo farti i complimenti perché è veramente molto bello-dissi sorridendogli e lui ricambiò,mi rimisi a disegnare questa volta iniziai a disegnare il vestito- oh quasi dimenticavo le scarpe?- sono già apposto ne ho un sacco- ok e vuoi un cravatta o un papillon da abbinare?- cravatta-ok perfetto- e iniziai a colorare il vestito, dopodiché passai a disegnare le farfalle-sei straniera per caso? sai perché ho notato che when you say perfetto si sente un po' di accento inglese- ma come hai fatto?!? Solo poche persone se ne accorgono- beh sai ho vissuto gran parte della mia adolescenza a Londra e ci vivo tuttora- oh mio dio che figura,ma quanto sono deficiente-già vero che stupida,beh io non ho vissuto ha Londra però sono un po' inglese un po' francese e un po' italiana,inglese perché lo era mio padre francese perché lo era mia madre e Italiana perché io sono nata qui a Milano ed è da quando sono nata che abito qui-Amazing! e quindi quante lingue parli?- allora parlo fluentemente l'italiano, l'inglese e il francese e un po' di spagnolo e anche tu quindi sei inglese?- no precisamente sono anglo-libanese, mio padre è americano mentre mia madre è libanese però sono anche francese inglese e adesso anche un po' italiano e in più parlo un po' di cinese- ci mettemmo a ridere e proseguì il mio lavoro,dopo dieci minuti dissi-finito!-e glielo mostrai, prese il foglio e iniziò a guardarlo e poi disse-is very beautiful... è perfetto sei bravissima-... Mika's POV Wow quella ragazza è addir poco stupenda il disegno era bellissimo, capì nuovamente perché Valentino la reputava una delle migliori-grazie, è il mio lavoro- disse arrossendo, era ancora più bella quando arrossiva...aspetta cosa? Da quando penso queste cose di una ragazza,intanto guardavo lei che con una graffetta appiccicava il foglio dove prima aveva scritto le misure che aveva preso-bene qui il mio lavoro è finito, ora vado a consegnare la bozza all'atelier se vuoi ci possiamo scambiare i numeri di telefono così ti dico se è andato tutto bene se vuoi-sure!-e ci scambiammo i numeri - se vuoi ti accompagno io tanto non ho niente da fare dopo- no grazie non c'è n'è bisogno-disse di nuovo fredda questa ragazza non la capisco prima ride e scherza e poi diventa fredda e secca-ok ah quasi mi dimenticavo non mi sono ancora scusato per averti fatto aspettare di sicuro vorrai uccidermi-no non fa niente, io invece ti devo ancora ringraziare per avermi medicato la ferita- e mi sorrise,ricambiai e prese tutte le sue cose e le sistemò nella sua valigetta di cuoio vintage e dopodiché l'accompagnai alla porta-ciao- e senza preavviso mi diede un bacio sulla guancia a quel contatto delle sue morbide labbra che toccavano la mia guancia dove c'era ancora un po' di barba incolta un brivido ancora più forte di quello che avevo avuto prima mi percorse tutta spina dorsale mi sorrise e se ne andò,lasciandomi lì così con la mano che toccava il punto dove aveva lasciato l'umido bacio poi mi accorsi di Morgan che era appoggiato allo stipite della sua porta e sorrideva vedendo la scena che gli si presentava davanti e mi disse - Benvenuto di nuovo del circolo degli innamorati signor Penniman- disse ridendo e sorseggiando un po' del liquido che era contenuto nella sua lattina-io non sono innamorato è impossibile la conosco da appena due orette- beh quando c'è di mezzo l'amore tutto può succedere amico mio- e se ne andò.....

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Capitolo 9
*** 8. ***


Mika's POV Presi la mia roba,uscì e vidi Morgan che si stava fumando una sigaretta-allora vieni con lei sta sera?-rimasi un attimo confuso-eh?sta sera dove?-ma come ti sei già dimenticato? La festa di sta sera organizzata da Valentino per festeggiare l'inizio di Xfactor e ci aveva detto che potevamo invitare chi volevamo non ti ricordi neanche il discorso che abbiamo fatto insieme a fede e a vicky?-emh no- ma che ti è successo stai perdendo colpi o mi sbaglio? Comunque avevamo deciso di invitare i nostri nuovi stilisti- ah già e vero! oh my God è adesso che faccio me ne ero completamente dimenticato- bhe chiamala no?-no cioè si cioè...non ci sto capendo più niente! Cosa le posso dire-non so perché ma mi sentivo già agitato al solo pensiero di farle una telefonata-ok adesso calmati inventati qualche scusa no? e così dopo inizi a parlarle di sta sera e infine la inviti-ok perfetto, è solo che mi sento così in imbarazzo-uhhh qui qualcuno è quella parola che inizia con la lettera i- no non è vero-si quasi quasi ti credo-ridacchiò,buttò la sigaretta a terra e se ne andò lasciandomi lì da solo..... Charlotte's POV Ero appena uscita dall'atelier per consegnare il disegno e così rientrai in macchina,mentre guidavo per tornare a casa pesai al perché gli avevo dato quell'insignificante bacio sulla sua guancia non l'ho volevo veramente era come se il mio corpo in quei pochi minuti non rispondesse più ai miei comandi facendo di testa sua,da quando mi lascio andare così con un uomo che tra l'altro che conosco da appena due ore e che tra l'altro è anche una super pop star internazionale di solito non mi comporto così io di solito sono più chiusa però devo dire che quando gli diedi quel bacio un brivido mi percorse tutta la schiena certo magari per voi può essere una cosa stupida, ma per me è stata una cosa stranissima era come se una scarica elettrica mi avesse pervaso tutto il corpo.Parcheggiai la mia fidata mini rossa e camminai verso il portone di casa quando vidi Abbie davanti ad esso e urlai- Abbie che ci fai qui?- gli corsi incontro e ci salutammo- ah allora sei ancora viva? Non ti ha uccisa? Com'è? È bello? Hahaha sono qui perché ti devo preparare per sta sera oh e prima che mi dimentico di dirtelo viene anche Jennifer così vi conoscete è simpaticissima- oh ok mi fa piacere-dissi annuendo e ridacchiai-si sono ancora viva ma ferita oh non indovinerai mai chi è-e gli feci vedere la mano con sopra la medicazione-uh mamma e chi sarebbe il fortunato che è riuscito a medicarti? Lo sai che per farlo io a momenti ti devo legare alla sedia talmente hai paura-è stato Mika alias Michael Holbrook Penniman jr. alias il ragazzo diciamo carino che ho incontrato l'altra mattina, avevi ragione non dovevo preoccuparmi troppo è molto dolce e simpatico-uh non senti anche tu questo profumo? qui a casa Maybrook si inizia a sentire il dolce e inconfondibile profumo dell'amore nell'aria-Abbie!!-e lei si mise a ridere è sempre la solita,aprì la porta di casa ed entrammo vidi l'orario erano le 12.45 e così preparammo un panino per mettere qualcosa sotto i denti,mentre mangiavamo raccontai tutto a Abbie-uh mamma quando mai dai i baci sulla guancia ai ragazzi? Sono stupita signorina Maybrook- e ci mettemmo a ridere-lo so e la cosa più strana è che quando gliel'ho dato ho avvertito tipo un brivido corrermi lungo la schiena-e appoggiai il mento sul tavolo-ma allora questo è veramente grave!-esclamò e portò la sua mano sulla mia fronte-oh no Charlie ti sei innamorata! Questo sai cosa significa? Che domani ci sarà la fine del mondo!-e si mise a ridere di gusto mi alzai-ha ha Abbie molto divertente ma sai la sottoscritta-e mi indicai-non cadrà mai ai piedi di nessun uomo è tanto meno di una super pop star carina e tenerosa-e me ne andai a sedere in salone e lei mi raggiunse-beh ma sai non è mai detta l'ultima parola mia cara-e mi fece un sorriso malizioso e io in cambio le feci il terzo dito e lei mi fece la linguaccia ma subito dopo ricevette un cuscino in faccia-cogliona-mi disse ridendo e mi unì anch'io a lei-Jennifer mi ha scritto che tra un ora arriva, è ancora dentro l'atelier,intanto penso come preparati-la guardai stranita-ma prepararmi per cosa?- ma come per cosa? Charlie sei per caso impazzita? Per sta sera da Valentino, ha organizzato una festa per inaugurare l'inizio di Xfactor, e ogni giudice ha invitato il proprio stilista-si fermò-ma ti senti bene tesoro? hai una faccia pallida-no non ci posso credere che ci sono subito cascata con i suoi occhietti da cerbiatto che mi hanno completamente mandato il cervello in pappa-Charlie Mika non ti ha invitata?-mi chiese Abbie toccandomi la spalla e mi girai e feci no con la testa-che STRONZO!!!!-sbottai-oh Charlie, vieni qui- e mi abbracciò- non ci posso credere che stronzo e io che gli ho anche dato un bacio sulla guancia-calmati tesoro adesso esageri magari si è solo dimenticato-si dimenticato un cazzo-dissi, ma perché mi sto disperando così lui è solo un cantante straviziato con mille e mille ragazze che gli cadono ai piedi perché ne sono così dispiaciuta? non ci posso credere che lui in quelle poche abbia già scalfito il blocco di ghiaccio che c'è intorno a me ,i miei pensieri vennero improvvisamente interrotti dallo squillare del mio telefono ma semplicemente lo ignorai, ma la persona che chiamava dall'altra parte non ne voleva sapere di riattaccare,allora andai e risposi più infuriata che mai-PER IL MOMENTO SONO OCCUPATA RICHIAMI PIÙ TARDI!-quasi urlai dalla rabbia- ehm c-ciao- quella voce ormai la riconoscerei tra tante anche se le mie orecchie l' avevano sentita solo per poche ore ma aspetta oh mamma mia che figura di merda, mi girai verso Abbie e mimai con la bocca" è lui" e lei sorrise e tirò i pollici in sù- oh e-ehm scusami non volevo rispondere così e che sono un po' nervosa avevi bisogno di qualcosa?vuoi cambiare modello?-e per un lasso di tempo tutta la rabbia e la coltre di ghiaccio che si stavano accumulando nel mio cuore,sembravano essere sparite per magia-no va benissimo,volevo solo chiederti se era andato tutto bene con la consegna del disegno visto che non mi hai scritto, e poi volevo chiederti anche un'altra cosa...- oh mi sono dimenticata, l'ho completamente cancellato comunque è andato tutto bene, e l'altra cosa?- ehm si ecco volevo chiederti s-se tu v-volevi venire con me alla festa di sta sera, ti andrebbe?- a quelle parole rimasi pietrificata sentendomi una stupida più che mai e mi girai verso Abbie che aveva ascoltato tutta la conversazione mi guardò e mi sorrise mimandomi un "si"-se vuoi puoi anche rifiutare se non ti va-no no ehm cioè s-si va benissimo sono felicissima-sono felicissima? ma che mi prende, e dall'altra parte del telefono sentì lui emettere come un sospiro di sollievo-ok allora ti vengo a prendere sta sera?-si-e gli diedi il mio indirizzo- so allora see you tonight-bye-chiuse e rimasi un attimo lì imbambolata ma venni svegliata dalle risa di Abbie - hahaha dovevi vedere la tua faccia prima e dopo la chiamata hahahah- Abbie smettila-e gli feci il broncio ma subito dopo mi misi a ridere anch'io-sai sembrava quasi nervoso e imbarazzato-e ritornai a sedermi sul divano affianco a lei-oh che tenero-e fece gli occhi da cucciolo-si certo come no-e ci mettemmo a ridere-beh adesso ti posso acconciare e sistemare un po' -ok va bene, ma non so neanche che vestito possa indossare-mia cara Charlie questa è l'ultima cosa di cui ti devi preoccupare- "DING DONG" andai ad aprire era Jennifer, ci presentammo e parlammo un po' avevamo molte cose in comune e come aveva detto Abbie era anche molto simpatica, ad un certo punto Abbie si alzò in piedi dicendo:- bene ora basta parlare, Jennifer in piedi!- la nominata si alzò in piedi- ora vai prendere in macchina quello che ti ha dato un certa persona all'atelier-guardai confusa Abbie che mi fece un sorriso a trentadue denti Jennifer si alzò e uscì,dopo un po' tornò in casa con un vestito a dir poco stupendo- la nostra Charlie si merita un vestito degno di una principessa soprattutto sta sera- e mi fece l'occhiolino e io le tirai un'occhiataccia-ma chi te l'ha dato? Non ditemi che l'avete comprato?- all'inizio lì intenzione era quella poi però è arrivato Valentino che ci ha consegnato la bozza di questo vestito mi sa che l'ha disegnato lui-tolsero il cellofan e ne rimasi come estasiata era stupendo mi avvicinai e lo guardai meglio mi sembra strano ma quel vestito l'ho avevo già visto,allora corsi un attimo incamera e presi una vecchia foto che mi aveva dato Valentino dove c'erano mia madre che suonava il suo violino e poi c'erano davanti mio padre e Valentino che sorridevano; quella foto era stata scattata il giorno in cui mio padre e mia madre si erano conosciuti qua a Milano per la prima volta e dopo quella festa divennero inseparabili, e il vestito che indossava mamma era simile a quello che mi avevano mostrato Abbie e Jennifer e sempre mia madre mi raccontò che fu proprio Valentino in persona a disegnarglielo quanto mi mancano, scesi da Abbie e Jennifer che erano rimaste li un po' imbambolate e subito gli spiegai tutto mostrandogli la foto -allora speriamo che porti fortuna anche a te, tesoro- Abbie!- e ci mettemmo tutte a ridere- ma ora mettiamoci veramente a lavoro-disse Jennifer andai a farmi una doccia dopo di che iniziai a vestirmi,poi Abbie mi lisciò i capelli e in contemporanea Jennifer mi truccava-finito!- dissero in coro, e io andai allo specchio ero semplicemente io mi piaceva,mi girai verso di loro e le abbracciai-grazie ragazze siete favolose come farei senza di voi-però non piangere se nò ti cola il trucco e poi noi non riusciamo più a prepararci-disse Jennifer, e ci mettemmo a ridere- ma come mai l'ho avete fatto?-e loro si lanciarono uno sguardo d'intesa-Charlie l'ho abbiamo fatto perché oltre a volerti bene volevamo che tu fossi perfetta questa sera e poi diciamocelo non sei molto brava con queste cose ricordi come ti eri conciata alle superiori per uscire con Giacomo Bonetti?-e si mise a ridere-ah ah molto simpatica non mi avevi promesso che non ne avremmo fatto più parola?-dissi rossa ricordando quello che era successo con quel ragazzo-perché cosa è successo?-chiese innocentemente Jennifer prima che Abbie aprì bocca le risposi subito io-NIENTE! Non è successo niente-e fecero tutte e due uno sguardo malizioso-che sceme che siete,da te Jennifer proprio no me l'aspettavo-e ci rimettemmo a ridere e guardammo l'orario erano le 18.40, -bene è ora di andare- disse Abbie-ci vediamo sta sera- mentre se ne andavano Abbie si fermò davanti a me e mi disse- stai tranquilla andrà tutto bene, ah e mi raccomando cerca di tenere a bada gli ormoni davanti all'inglesino ed esigo che sta sera me lo presenti- Abbie smettila non è neanche il mio.....-dai dillo- Abbie!- esclamai imbarazzata, e se ne andò ridendo..... Mika's POV Ok sono le 20.00 ero super teso,non uscivo con una ragazza da un milione di anni;mi feci coraggio scesi dalla macchina e suonai il citofono, e sentì un -arrivo subito- strano mi aspettavo un"puoi aspettare un po' mi si è sbavato il trucco"o"o aspetta un secondo non sono ancora pronta"o altre cose così , ma perché mi faccio tutti questi problemi infondo è solo la mia stilista per i prossimi tre mesi e poi io sono gay ,ricordai a me stesso, venni svegliato dal mio stato di trans dal rumore del portone scricchiolante, e sbucò lei; era tremendamente bella, non era come le altre,tutto quello che indossava rispecchiava il suo io, no dai ma perché Morgan deve sempre avere ragione, Michael ricorda, sei gay-ciao- mi disse lei baciandomi sulla guancia,e di nuovo lo stesso brivido di oggi mi percorse la schiena-ciao,wow you are very beautiful tonight- ma cosa diavolo ho appena detto,no dopo questa è ufficiale sono impazzito, diventai tremendamente rosso-oh...ehm thank you,e anche tu sei molto bello sta sera-e arrossì oh mamma mia quando arrossisce...ok adesso basta io non posso pensare a queste cose, non mi era mai capitato di comportarmi così con una ragazza-grazie- dissi molto imbarazzato.Le aprì la portiera della sprite e salimmo in macchina, e partì; per un po' di tempo ci fu un silenzio quasi imbarazzante,fin che decisi di rompere il ghiaccio dicendo:-mi piace il tuo vestito l'hai disegnato tu?-grazie ,ma me l'ha disegnato Valentino, anche il tuo è bello...- e diventò improvvisamente rossa,oh ma andiamo? ancora questo fastidio alla pancia?!,-grazie pensa che è il mio preferito,mi piace indossarlo,chi sa chi è lo stilista,giuro che lo bacerei!- esclamai ridendo, e lei divento ancora più rossa-ho detto qualcosa di sbagliato- tolsi un attimo gli occhi dalla strada e la guardai- n-no è solo c-che lo stilista che ha disegnato il tuo vestito sarei io-disse, e diventai paonazzo,e lei si mise a ridere- perché ridi?-dissi facendo il finto offeso- no e che sei diventato di colpo tutto rosso-disse continuando a ridere- bene allora riformulo la frase- chi sa chi è lo stilista, giuro che quando parcheggio la macchina gli faccio il solletico, fino a farlo morire dal ridere- e ci mettemmo a ridere, no aspetta che ho detto!?!? dopo un po' parcheggiammo difronte ad una grande villa-finalmente siamo arrivati-disse lei stiracchiandosi, e mi girai verso di lei e la guardai-non dirmi che mi vuoi fare il solletico?-oh mi stai sottovalutando,eccome se lo farei-e lei disse- no dai ti prego- e mi fece gli occhi da cucciolo-va bene signorina Maybrook,ma la prossima volta non scapperà dalle mie grinfie tanto facilmente, ma perché continuo a dire queste cose è come se il mio corpo stesse facendo tutto da solo senza rispondere a i miei comandi e ci mettemmo di nuovo a ridere; la feci scendere e la presi sottobraccio, ma perché l'ho fatto? è ufficiale sto di sicuro impazzendo.Una volta entrati all'interno della grande villa vidi una marea di gente,mi girai ripetutamente per cercare i miei colleghi ma di loro nessuna traccia, quando ad un certo punto sentì qualcosa che stringeva il mio braccio, mi girai ed era Charlotte, che stava fissando qualcosa alle mie spalle diventando sempre più bianca come un lenzuolo e in quel preciso momento un dolore attanagliò il mio petto, come se il mio istinto mi stesse dicendo di proteggerla, nah è impossibile - ehi Charlotte are you ok?-dissi io con indifferenza ma il mio tono di voce risultò stranamente preoccupato lei si girò, sembrava quasi impaurita e allo stesso tempo stupita credo dal mio tono di voce e dalla mia faccia, e puntò i suoi occhi azzurro cielo su i miei-t-ti prego Michael non mi lasciare da sola sta sera,p-per favore-cosa? no non se ne parla-si va bene,ma perché?-ok ma solo perché siamo amici ho accettato,tutto qui-beh p-perché c'è.......

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Capitolo 10
*** 9. Something extraodinary, something real. ***


Charlotte's POV Wow non stavo così bene con un ragazzo da un sacco di tempo, lui è così dolce e simpatico....no aspetta io non dovrei dire queste cose, addirittura non lo sopportavo questo Mika,ma che mi succede;entrammo dentro e io ero a braccetto con lui...si lo so sono una stupida,però non ho potuto resistere e poi mi piace da morire quel contatto ma in ogni caso torniamo a noi.....e mi guardai un po' in torno per vedere se Abbie e gli altri erano arrivati, quando ad un certo punto vidi lui,la persona che non avrei mai voluto vedere di nuovo nella mia vita, e iniziai a stringere il braccio di Mika; ad un certo punto si girò verso di me e mi guardò preoccupato-ehi Charlotte are you ok?-mi disse con un tono altrettanto preoccupato e di questo ne rimasi altamente sorpresa-t-ti prego Michael non mi lasciare da sola stasera p-per favore?-ma perché l'ho detto, ma che mi prende oggi- si va bene ma perché?-bene e adesso che mi invento di certo non posso dirgli che mi deve stare appiccicato tutta la sera perché ho paura che il mio ex venga li con la sua Beatrice (spazio autrice:non ho niente contro il nome Beatrice) e a iniziare a guardarmi come per dire"la povera illusa pensava di trovare un ragazzo,ma invece rimarrà da sola fino alla fine dei suoi giorni-e prendendomi in giro,sì perché sapete quel maledetto giorno trovai lei nel letto su cui ci avevo dormito io poche ore prima e tra l'altro anche lei lavora da Valentino,a quel ricordo disgustoso deglutì-p-perché c'è una persona che conosco che non mi sta a genio e q-quindi.....-sospirò-si ho capito, che ne dici di andare verso Valentino?-e mi indicò dove si trovava,insieme a lui c'erano anche gli altri,io annuì e ci dirigemmo verso di loro,intanto che ci facevamo spazio tra gli invitati io stavo dietro di lui come per nascondermi.Arrivati vidi Abbie che mi corse in contro-ciao Charlie,ma che figo è l'inglesino indossa anche il vestito che hai disegnato tu un anno fa......ma allora come è andata in macchina avete solo parlato?- e fece un sorriso malizioso-Abbie smettila si abbiamo solo parlato...-e diventai un po' rossa ripensando alla convenzione che avevamo fatto in macchina e sorrisi- Uh mamma mia da quando fai quei sorrisi senza motivo e sei anche arrossita, uhhh qui qualcuno si è preso una bella cotta per un inglesino gay-no aspetta come hai detto?gay ?non lo sapevo...Uh mio Dio e io che ci credevo pure- ah ma allora lo ammetti che ti piace un po'-si ma non sapevo che fosse gay- beh ma tu provaci magari è anche etero-Abbie! Ma dove lo hai letto che è gay?-non l'ho letto me lo ha detto Morgan mentre parlavamo prima-ah...-beh ma non me lo presenti?-Abbie ma non sei neanche mia madre e lui non è il mio fidanzato-beh ma non vedo perché non me lo devi presentare,mi prese a braccetto e mi portò da lui,-hi Charlie who si she?- ti presento la mia migliore amica Abygale- e si strinsero la mano-Charlotte mi ha raccontato di te, sei la prima persona che chiama quando deve medicarsi- si ci metto un ora a convincerla- e si misero a ridere, ok forse questa conversazione sta prendendo una piega abbastanza imbarazzante-oh quasi mi dimenticavo come sta la mano?- mi chiese prendendola-di sicuro meglio-e me la guardò, poi alzò lo sguardo e quasi mi persi a guardare quegli occhi verdi foresta, sembrava che tutto intorno a noi si era fermato -beh credo che mi stanno chiamando,è stato un piacere conoscerti ora vado ciao- fu la voce di Abbie a svegliarmi da quel bellissimo incantesimo,-ciao Charlotte!- e poi arrivò Valentino-ciao Mika tutto bene?- e gli diede una pacca sulla spalla,- vi conoscete per caso?-ma certo che ci conosciamo, è da anni che compra i nostri vestiti-già-disse un po' imbarazzato Mika, ma ad un certo punto vidi passare dietro di loro quello li,e mi guardò e venne verso di noi, o mio dio e adesso che faccio?!?!?!..... Mika's POV Ad un certo punto notai che Charlotte, stava fissando qualcosa alle nostre spalle, e iniziò a impallidire di colpo come quando avevamo appena messo piede qui dentro,di nuovo quel male si insinuò nel mio petto così di istinto mi avvicinai a lei e la presi tra le braccia e subito si girò stupita da quel gesto e diciamo che anche io ne rimasi sorpreso ma mi importava poco,e le accarezzai la schiena per tranquillizzarla,e la feci sedere su una sedia che si trovava lì vicino - Ehi Charlie va tutto bene, ci sono io tranquilla dimmi che cosa ti turba?-wow non so neanche io da dove sono uscite queste parole,non mi rispose-hai bisogno di qualcosa?-lei mi fece no con la testa, poi mi girai un attimo verso Valentino, e vidi che stavano arrivando due ragazzi a braccetto che si misero a parlare con Valentino, e vedendo la faccia che aveva dipinta in volto quest'ultimo non sembrava che gli andassero a genio, poi il ragazzo si girò verso di noi e ci guardò con ghigno malefico disegnato in faccia,e in quel momento sentì Charlotte tremare e anch'io ebbi un brivido che percorse tutta la mia schiena, iniziò ad avvicinarsi a noi è più si avvicinava più lei diventava pallida e agitata e in quel momento capì chi era la persona che non gli andava a genio, la strinsi forte a me e le presi la mano come per farle capire che non era sola ma che io l'avrei protetta;si fermò davanti a noi e disse-oh Charlie da quanto tempo non ci vediamo,cos'è non ti senti bene stasera?sei un po' pallida-e si mise a ridere -lasciami in pace lurido e forse era anche meglio se non ci incontravamo sta sera- disse lei con tono acido- oh ma dai sei ancora arrabbiata per quel fattuccio? Hahaha dai Charlie sono passati due anni perché non ci metti una pietra sopra? ormai anche tu avrai qualcuno che ti ama alla follia-disse sghignazzando,in quel momento lei strinse ancora di più la mia mano-smettila di chiamarmi Charlie non sono più il tuo cagnolino,e la mia vita non è affar tuo stronzo!-e in quel momento tutte le persone che si trovano attorno a noi si girarono-oh oh oh da come vedo la gattina ha tirato fuori gli artigli- poi si girò verso di me, e mi squadrò da capo a piedi -piacere io sono Lucas sono l'ex di Charlie e lei sarebbe Mika...giusto?-disse sempre con quel ghigno malefico dipinto sulla faccia-se non le è chiaro Charlotte le ha appena detto di voler essere lasciata in pace,quindi se ne vada-dissi con freddezza -oh la nostra pop star si è innamorata di una ragazza come? Adesso non ti piace più l'uccello ?oh Charlie invece tu mi deludi adesso vai a letto con le star per ottenere soldi extra?- in quel momento non ci ho visto più mi staccai da lei e gli tirai un pugno sul naso e iniziammo a picchiarci,quando ad un certo punto sentì la voce di Charlotte che mi chiamava allora smisi e mi alzai e lo guardai in faccia, lo avevo ridotto veramente male e mi girai verso di lei - stai bene ?-ma sei scemo certo che sto bene sei tu che sei grondante di sangue-disse quasi sussurrando,intanto le persone guardavano attonite Lucas che cercava di alzarsi-vieni andiamocene-la presi per mano e camminammo verso l'uscita e intanto quel Lucas si era finalmente rialzato-NON FINISCE QUI VEDRAI CHARLOTTE-uscimmo ed arrivammo davanti alla macchina-dammi le chiavi guido io,spero che tu non abbia pensato di guidare ?-ehm si-e mi misi a ridere-certo che sei strano- ed entrammo in macchina-stai bene?-gli dissi ancora preoccupato-si tranquillo-e mi sorrise adesso aveva riacquistato il suo colorito-è solo che mi sono spaventato vedendoti....in quello stato-dissi improvvisamente sussurrando-niente di che,mi è già successo non è una novità-disse tristemente e mise in moto la macchina.Durante il viaggio nessuno dei due aveva osò più parlare;-Comunque grazie per avermi difeso,nessuno lo aveva mai fatto per me-e arrossì-per me è stato solo un piacere avergli dato una bella lezione a quello stronzo-e gli sorrisi,lei ricambiò e mi disse:-bene allora andiamo a casa mia o tua? così ti medico le ferite-mi guardai e in effetti avevo un po' di sangue che scendeva ancora dalle ferite- ma va non ti preoccupare so fare anche da solo-no insisto è il minimo che possa fare per ringraziarti allora mia o tua?-oh e va bene facciamo la mia se non ti dispiace-si va benissimo basta che mi dici dove andare- e mi sorrise,mamma mia dopo quello che ho combinato lo ammetto sono cotto di lei.Pacheggiata la macchina entrammo dentro,e andai in bagno a prendere il kit delle emergenze,prima di entrare nel salone mi fermai a guardarla era così carina sembrava un cucciolo smarrito girava per la sala ammirando gli strani oggetti messi sulle mensole,non ci posso ancora credere che avevo appena fatto a pugni per difenderla,però ne ero stranamente contento di averlo fatto come se qualcosa dentro di me mi stesse dicendo che avevo fatto la cosa giusta-ti piace?-le chiesi,lei si girò-si è stupenda, hai preso il kit?-si eccolo-e glielo diedi, e mi sedetti sul divano-adesso ti chiedo solo di stare fermo-e lei iniziò a intingere un batuffolo di cotone nel alcol,poi me lo passò con delicatezza sul sopracciglio e poi sulle nocche,io intanto la guardavo anzi mi correggo la stavo proprio fissando, e mi venne in mente quando prima che Valentino arrivasse ci stavamo guardando negli occhi intensamente,sembrava che tutto quelle persone che erano intorno a noi erano sparite e fu una cosa totalmente nuova per me neanche con il mio ragazzo avevo provato una cosa del genere;-ho finito!-grazie mille-dissi sorridendo,-beh è stato un piacere,ok ora vado a casa-come vai a casa sei impazzita!-erano le 23.30-soprattutto a quest'ora?!? No non se ne parla ti accompagno io-no non puoi guidare in quello stato,tranquillo prenderò la metro-COSA!?!?!?!ma hai idea Di quanta gente strana gira per Milano a quest'ora?!?! no tu dormi qui sta sera-oh e va bene ma solo perché insisti tanto, non sai quante volte fino a adesso ho preso la metro di notte e sono ancora viva-disse ridacchiando-però c'è un piccolo problema che cosa mi metto per dormire?-ma va per quello non c'è nessun problema te ne presto uno delle mie sorelle-ok grazie-vieni ti mostro un po' la casa- e infine dopo averle mostrato le varie stanze le mostrai la stanza più bella della casa-infine questo è il mio studio,dove scrivo canzoni o quando mi va suono-iniziò a girare per la stanza e subito dopo si catapultò su un vecchio violino che mi avevano regalato un paio di anni fa-wow ma è bellissimo questo violino- te ne intendi?-si è lo suono pure- beh allora perché non mi suoni un pezzo?-uhm... va bene-prese i l violino e iniziò a suonare una melodia abbastanza triste, era veramente brava sembrava che quel vecchio violino stesse cantando,una volta che ebbe finito applaudì e lei subito arrossì-wow sei bravissima-grazie,non sono fortissima-disse molto sussurrando,e sbadigliò coprendosi la bocca con la mano-Ma che ne dici se andiamo a dormire sono stanchissima-si va bene -uscimmo dalla stanza e andai a prendergli il pigiama,e glielo diedi-grazie e dove dormo?-ehm allora ho una stanza degli ospiti ma non si può dormire perché la sto ristrutturando....che ne dici se tu dormi sul mio letto e io dormo sul divano?-no,tu dormi sul letto,poi mi sento in colpa-beh allora non c'è altra scelta dormiremo tutti e due sul letto-o-ok- disse paonazza-tranquilla non ti farò niente- e ci mettemmo a ridere.Quella sera non riuscivo a prendere sonno e continuavo a girarmi e rigirarmi nel letto,lei invece dormiva beatamente, quando ad un certo punto la sentì agitarsi nel sonno, e così iniziai a passarle la mano su e giù per la sua schiena,alla fine si calmò e si girò verso di me e mi abbracciò-ti prego non mi lasciare da sola-era evidente che stava parlando nel sonno però ebbi comunque un vuoto allo stomaco, e se Morgan aveva ragione? veramente mi stavo innamorando di quella ragazza?......

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Capitolo 11
*** 10. Brutti sogni e cattivi presagi. ***


Charlotte's POV Ero per strada diretta verso l'atelier era stranamente vuota quel giorno,quando ad un certo punto sentì uno sparo assordante che mi rimbombò in testa e subito dopo udì delle urla quasi affannate-Charlotte! aiutami!-ma questa è la voce di Mika,sentì il mio cuore accelerare sempre di più il mio battito mi girai è quasi mi si gelò il sangue nelle vene,vidi Michael steso a terra in fondo ad un piccolo vicolo-MICHAEL!-e mi misi a correre ma i miei piedi sembravano essersi incollati al marciapiede e non volevano saperne di staccarsi e subito dopo mi si parò davanti Lucas con un sorriso al quanto inquietante- te l'avevo detto che te l'avrei fatta pagare Charlie- e mi scrollò davanti alla mia faccia la sua pistola con fare giocoso e si mise a ridere in un modo che mi fece accapponare la pelle ,finalmente riuscì a scollarmi dal marciapiede superai quel lurido bastardo spingendolo via e corsi verso Michael ormai pallido e freddo, mi piegai sul suo corpo e cercai di tirarlo il più possibile su-resisti adesso chiamo un...-venni interrotta da lui che mi appoggiò il suo indice sulle mie labbra per farmi segno di non parlare e mi sorrise e gli ricambiai ,poi con le poche forze che aveva riuscì ad alzare il braccio e iniziò ad accarezzare dolcemente la mia schiena e dopo di che mi abbracciò in quel momento mi sentì al sicuro,protetta da quelle braccia che mi tenevano stretta a loro, ormai calde lacrime solcavano il mio viso per poi subito dopo andare a finire sul suo freddo,presi il suo volto fra le mie mani-ti prego non mi lasciare da sola-e iniziai a singhiozzare e lui sempre senza dire una parola mi asciugò prontamente le mie gote bagnate e arrossate.....mi svegliai di colpo tutta sudata e respiravo a mala pena mi misi a sedere e mi girai e affianco a me c'era lui che dormiva beatamente come un bambino sospirai e mi persi ad ammirare le sua ciglia lunghe ,poi i suoi riccioli spettinati che contornavano perfettamente il suo viso e poi il suo petto che si alzava e abbassava armoniosamente mamma mia se era bello ma meglio lasciar stare non è cosa per me di sicuro mi ha difesa solo perché gli avrò fatto pena e poi lui è gay di sicuro avrà un ragazzo che lo starà aspettando da qualche parte del mondo,meglio non farsi false speranze sospirai-però meno male che era solo un sogno-dissi a bassissima voce e mi sdraiai di nuovo dandogli le spalle e allontanandomi il più possibile da lui,non devo assolutamente ricascarci di nuovo soprattutto con lui,pensai appoggiando la testa sul cuscino e mi rimisi a dormire.Il giorno dopo mi svegliai e mi guardai in torno un po' confusa e poi guardai l'orario erano le 8.40 adesso ricordo sono rimasta ad dormire da Mika, ma dov'è? ad un certo punto sentì delle urla che mi fecero sobbalzare-FUCK YOU !-ma non era la voce di Michael era di un altro uomo,sobbalzai di nuovo al rumore della porta che fu sbattuta violentemente e poi silenzio,ma che cavolo succede e improvvisamente iniziò a salirmi un po' di ansia ripensando al sogno che avevo fatto la scorsa notte,ma Lucas non poteva essere perché lui non sa neanche dire "ciao" in inglese,così decisi di alzarmi e di andare a risolvere il mistero,in punta di piedi scesi le scale e sentì dei singhiozzi che provenivano dalla cucina, entrai e mi trovai davanti Mika seduto sulla sedia con la testa fra le mani che piangeva e il mio cuore perse un battito e il fiato mi si mozzò in gola-Ehi va tutto bene?che succede?-dissi un po' titubante e mi avvicinai sempre di più a lui e appoggiai la mia mano sulla sua spalla e non ottenni risposta-ehi Mika?-LASCIAMI IN PACE!!!!!-sbottò improvvisamente-VATTENE VIA!-aggiunse girandosi dall'altra parte io ne rimasi sorpresa e spaventata allo stesso tempo,aveva gli occhi tutti arrossati e il viso era bagnato e rigato dalle sue lacrime in quel momento avrei tanto voluto abbracciarlo stretto asciugandogli le lacrime e dirgli che c'ero io con lui ma il mio ego mischiato insieme al mio orgoglio me lo impedirono-bene allora sai una cosa? vaffanculo- e feci una pausa per accertarmi che mi stesse sentendo bene-ci vediamo forse domani sera agli studi!- gli dissi in modo secco e freddo,e lui di rigetto mi guardò in cagnesco-bene! Fai come vuoi-disse a denti stretti feci un passo indietro e mi allontanai e sibilai-che pezzo di stronzo- mi stava veramente irritando il suo comportamento quasi da bambino di tre anni, si forse io non sono una persona abbastanza paziente ma scusatemi il giorno prima sei carino e simpatico e gentile e il giorno dopo fai tutto l'offeso perché chissà cosa ti è successo, e io che sono stata anche carina a chiedergli cosa aveva,ma è mai possibile che ci ricasco sempre ?chiamai Abbie e gli chiesi se poteva venire a prendermi il prima possibile e lei accettò-ma che roba ha combinato ieri sera il tuo inglesino è stato troppo forte e ho anche notato che pratica box-e si mise a ridere-Abbie non è il momento,muoviti a venire-dissi sempre più innervosita-ok ok come siamo nervosi,ma cosa succede?-poi ti spiego- e la congedai,mi infilai di nuovo il vestito dell'altra sera e aspettai Abbie intanto mi ero segregata nel secondo bagno che mi aveva mostrato la sera precedente, quando ad un certo punto sentì una melodia alquanto triste provenire dal suo studio che era la stanza accanto a quella in cui mi trovavo io,mi persi talmente tanto ad ascoltare quella dolce sinfonia che non mi accorsi che il mio telefono stava vibrando, era Abbie che mi aveva mandato un messaggio in cui diceva di essere arrivata allora aprì la porta del bagno e sgattaiolai fuori, arrivata davanti alla porta sentì che un altra porta alle mie spalle si stava aprendo, uscì immediatamente dall'appartamento e feci le scale di corsa e dopo uscì subito fuori sbattendo il portone e mi trovai la macchina di Abbie parcheggiata davanti ed entrai in fretta e furia-parti subito per favore-dissi affannata -ma che ti prende Charlie sei agitatissima che ti ha fatto?-no non mi ha fatto niente tranquilla poi ti spiego,però ora puoi partire ti prego?!?!-si va bene!-e partì controllai lo specchietto e vidi lui, aveva ancora gli occhi arrossati e mi guardava, si ok forse sono stata un po' troppo indelicata però che ci posso fare questo è il mio carattere non posso mica cambiarlo.Una volta entrate in casa Abbie mi fece il terzo grado, come al solito- beh però fammelo dire, un po' stronza lo sei stata-si lo so,un po' me ne pento,ma sai che caratteraccio ho- si è vero sei testarda come un bambino di 3 anni sei l'impazienza in persona e sei anche una grandissima vipera e fredda come il ghiaccio,però ti voglio bene comunque-io invece no- e feci la finta offesa, ma subito dopo ci mettemmo a ridere-ma sai che ho fatto un incubo bruttissimo-davvero dai racconta-e glielo raccontai tutto-wow ma che razza di mente contorta hai-oh bene adesso oltre ad avere un carattere di cacca ho anche la testa bacata, andiamo bene-hahaha però ammettilo quando l'altra sera ti ha difesa è stato carino, e devo dire che in quel momento non sembrava tanto gay anzi....- Abbie!smettila sei sempre la solita-e si mise a ridere,-comunque se hai sognato tutto questo ci sarà un motivo no?-la guardai con scetticismo-si il motivo è quello che abbiamo appena detto cioè che ho la testa bacata-dissi ridacchiando-ma no stupida io non intendevo quello-e fece un pausa-io dicevo che se ti sei sognata tutto quello vuol dire che allora qualcosa ti importa di lui e che finalmente stai superando piano piano tutto-disse gesticolando freneticamente-ma questo non vuol dire proprio niente magari me lo sono sognato per quello che è successo la sera stessa-replicai io,figuriamoci se io mi innamoro di uno come Mika proprio il mio opposto-e poi lui è gay-aggiunsi-beh ma questo non è un problema Charlie,te l'ho detto che a me non sembrava molto gay mentre faceva a scazzottate con quell'energumeno-e mi fece di nuovo un sorriso malizioso e io per tutta risposta le tirai un cuscino e ci mettemmo a ridere-va bene,allora andiamo a fare colazione?-disse infine Abbie sospirando-si dai, mi do una rinfrescata e arrivo-. ******************************* Dopo aver fatto colazione girammo un po' di negozi-non sei elettrizzata per domani sera? Domani staremo affianco ai nostri giudici per tutto l'extrafactor-CHE COSA?!?!!- quasi mi strozzai con l'acqua che stavo bevendo-come affianco?!??-beh si affianco per sapere quale vestito è stato il più apprezzato dal pubblico,non ricordi?-certo che mi ricordo, e solo che non sapevo che bisognava stare affianco a lui-beh ma non credo che ti dispiaccia visto che ci hai dormito insieme-Abbie!-dissi tutta rossa.Pranzammo a casa mia,chiacchierammo un po' e poi dopo Abbie se ne andò,nel tardo pomeriggio il mio cellulare squillò,e nella speranza che fosse lui lo presi subito,e invece non era chi speravo che fosse ma era solamente Valentino,-Pronto?-ciao Charlie-ciao Valentino-stai bene? cioè intendo per quello che è successo l'altra sera- si sto benissimo grazie,mi dispiace averti rovinato la serata-no non ti preoccupare sai che se non lo avrebbe fatto Mika glielo avrei tirato io un pugno in piena faccia a quello lì, a proposito di Mika sai che cosa gli è successo? Non risponde alle mie chiamate-in quel momento mi prese un angoscia terribile e ripensai subito al sogno oh no e se gli è successo qualcosa?-Charlie? Charlie? Ci sei ancora?-uhm si scusa ma mi è venuta in mente che devo andare a fare una commissione importante quindi adesso ti devo lasciare-ciao zio -dissi io ridacchiando lo chiamavo sempre così quando ero piccolina con la convinzione che lo fosse veramente-ciao Charlie-e ridacchiò anche lui, chiusi la chiamata e corsi a prendere la mia giacca,mi fiondai in macchina e misi in moto,arrivata davanti casa sua scesi e andai a suonare il citofono ma il portone non si aprì allora aspettai che qualcuno entrasse o uscisse in modo da intrufolarmi dentro ma non passava anima viva, allora decisi di fare alla vecchia maniera,tirai fuori dalla mia borsa una forcina e iniziai a girarla dentro la serratura fino a quando si sbloccò con successo entrai dentro e iniziai a salire su per le scale; arrivata davanti alla porta suonai il campanello ma nulla si mosse-Michael apri sono io Charlotte-ma non ottenni nessuna risposta dall'interpellato,allora presi il telefono e lo chiamai,se era lì dentro si sarebbe sentito il telefono squillare;ma non si sentiva niente, quindi stava a significare che molto probabilmente non era lì dentro,lasciai un messaggio vocale dicendogli che lo avevo cercato e che volevo sapere se stava bene, e di richiamarmi il prima possibile,scesi e rientrai in macchina e chiamai Abbie-Pronto Charlie di che hai bisogno?-mi potresti dare il numero di Morgan è urgente si tratta di Mika-magari è da lui ho è negli studi di Xfactor pensai-si ma certo- e me lo diede e la salutai e subito dopo chiamai Morgan-dai rispondi-Pronto con chi parlo?- si ciao sono Charlotte la stilista di Mika- oh ma certo! come va? Tutto bene? mi dispiace per come è andata a finire ieri la serata-si va più o meno bene e non preoccuparti non ci ho dato molto peso; comunque ti ho chiamato per sapere se Mika era lì con te-no non è qui e adesso che ci penso non lo sento da ieri sera prima che accadesse quella cosa lì-bene un altro buco nell'acqua,me lo sento che gli sta accadendo qualcosa di brutto-ma perché mi fai questa domanda?-e decisi di raccontargli di come erano andate le cose stamattina, stranamente sentivo di potermi fidare di lui,non so perché-capisco,forse ho capito cosa gli è successo,allora vieni a casa mia-e mi diede il suo indirizzo-io intanto chiamo una persona-ok ciao- chiusi e partì.Arrivata davanti casa sua suonai il citofono e il portone si aprì subito, salì le scale suonai il campanello e fece capolino la sua testa argentea-benvenuta a casa Castoldi-mi disse e gli sorrisi a differenza di quella di Mika era un po' più strana c'erano un sacco di scaffali pieni di libri di vario genere e data di pubblicazione,diciamo che per me sembrava di stare in paradiso poi nel centro del salotto c'era un pianoforte a coda color mogano e appoggiati sopra c'erano un sacco di spartiti e poggiai le mie dita sulla tastiera ora però basta distrarsi Charlotte, mi girai verso Morgan-allora fatta la telefonata?-si ed era come pensavo io -non osai chiedere qual era il motivo quindi tacqui-è stato lasciato dal suo...... beh ecco....compagno-ah-dissi un po' imbarazzata-si ecco praticamente,Mika una settimana fa si è accorto che lui lo tradiva per giunta con una donna e poi non si è fatto più sentire e stamattina è andato a casa di Mika per chiarire ma lui non ha voluto e si sono messi a litigare e si sono lasciati per sempre comunque ti sto raccontando tutto questo solo perché credo che lui si fidi di te e ne ho avuto la conferma ieri sera quando ti ha difesa-in quel momento sentì come un colpo allo stomaco era come se avessi rivissuto in un attimo quello che avevo passato io due anni fa,solo che lui sorrideva come se non fosse accaduto nulla io invece avevo reagito in tutt'altro modo- lo dobbiamo trovare-si e penso di sapere dove si trovi-salimmo nella mia auto e partimmo,intanto Morgan mi diceva dove andare-sai si vede anche se vi conoscete da un giorno che ci tenete l'uno all'altra-da cosa lo deduci?-dissi io con un tono abbastanza freddo e indifferente-lo deduco innanzitutto dalla faccia preoccupata che hai e poi anche dal tono di voce, e poi dai stai girando e stai facendo telefonate a destra e manca da quasi due ore per trovarlo e poi lui ieri non ci ha pensato due volte a tirare un cazzotto a quello lì-questo non significa niente è solo perché siamo amici-non credo da come stai arrossendo,oh accidenti se ne è accorto ma perché ogni volta che penso a lui le mie guance devono diventare color porpora-è solo che....-tentai di replicare io ma la verità era che aveva fottutamente ragione solo che non lo voglio ammettere ed era anche vero è da quasi due ore che giravo o che telefonavo a destra e a sinistra per tentare di rintracciarlo-lo so che non lo accetti ma infondo al tuo cuore sai che è vero-non risposi e guardai che ora segnava il mio orologio erano le 21.00-bene siamo arrivati-disse Morgan slacciandosi la cintura,c'eravamo fermati davanti ad una specie di discoteca scendemmo dalla macchina e subito il mio naso percepì il fastidioso odore dell'alcol stavamo per entrare dentro al locale quando sentì delle grida e dei forti schiamazzi mi girai nella direzione da cui provenivano e in lontananza vidi delle persone che stavano menando un ragazzo ormai accasciato a terra,ad un certo punto vidi spuntare un paio di riccioli no non ci posso credere,mi girai subito verso Morgan che stava per entrare dentro al locale -lo stanno picchiando!- e mi misi a correre più veloce che potevo verso quel gruppo-no Charlotte! Aspettami-non lo ascoltai e mi misi fra loro e Mika-non provate ad avvicinarvi!-urlai con tutto il fiato che avevo in gola anche se era ben poco a causa della paura e dell'ansia li guardai meglio in faccia e li riconobbi subito,erano Lorenzo e Mattia i due migliori amici di Lucas-oh mamma mia che paura che ci fai Charlotte,adesso il divertimento sì che è raddoppiato,abbiamo preso due piccioni con una fava-e si misero a ridere avvicinandosi sempre di più ad un certo punto sentì tirarmi la giacca era Mika mi abbassai. -Charlotte scappa,va via-no non ti lascerò qui- gli sorrisi e gli accarezzai la guancia e lui sorrise a mala pena ad un certo punto sentimmo dei vetri rompersi mi girai e vidi che Mattia era stato ferito alla testa ed era stato proprio Morgan che gli aveva rotto una bottiglia in testa e adesso gli stava tirando un pugno non avrei mai pensato che Morgan fosse così forte ad un certo punto venni presa da dietro e sollevata da terra e tirai un piccolo grido-lasciami!!!- e cercai di liberarmi dalla presa di Lorenzo ma era troppo forte-tu adesso vieni con me ti porto da Lucas ha detto che ti voleva vedere-disse ridendo-no lasciami!-urlai e prontamente me la tappò con la sua mano ma di sicuro non basterà per farmi stare zitta così io gli morsi la mano affondando bene i denti in modo di fargli male il più possibile lui tirò un grido che credo si sentì anche a tre quattro isolati da qui,lasciò la presa e caddi a terra ma mi riprese subito prendendomi per il colletto della giacca e mi fece sbattere violentemente contro la sua auto subito,sembra buffo ma anche quando stavo con Lucas non mi fidavo per niente di loro-COME TI SEI PERMESSA PUTTANA-e immediatamente sentì arrivarmi uno schiaffo in piena faccia, il dolore era lancinante lui rise e mi lasciò la giacca scaraventandomi nuovamente contro la macchina vedevo tutto sfocato e sentivo tutti i rumori in modo ovattato e mi portai una mano alla testa e me la massaggiai-TU LURIDO BASTARDO COME TI SEI PERMESSO DI TOCCARLA-ma questa è la voce di Mika e vidi a malapena la figura di Lorenzo venir presa da dietro e presa ripetutamente a pugni da credo Michael,no aspetta lui non può fare sforzi in quelle condizioni, così con le poche forze che mi erano rimaste mi alzai anche se barcollavo un po' intanto la vista stava tornando più o meno come prima,riuscì ad avvicinarmi sempre di più a Mika che stava riempiendo di botte Lorenzo che infine cadde a terra tramortito e Michael a sua volta si avvicinò a me-Char...-e mi svenne fra le braccia chiamai Morgan che aveva finito anche lui con Martia,e mi aiutò a portare Mika in macchina-Charlotte stai bene ?-mi chiese lui guardando la mia guancia che si era tinta di un color rosso scarlatto,annuì solamente adesso è più importante la salute dell'inglesino che la mia e gli diedi le chiavi e partì,io intanto mi ero seduta dietro con lui con la sua testa era appoggiata sulle mie gambe,e intanto gliela accarezzavo-sei ancora convinta di quello che mi hai detto prima?-mi disse Morgan-no avevi ragione su tutto- dissi farfugliando e arrossì-sei una brava ragazza so che ti prenderai cura di lui e so anche che riuscirai a riparare quel cuore spezzato-mi sorrise-e sono sicuro che lui farà altrettanto con te-e fece una piccola pausa-comunque non chiamarmi sempre Morgan chiamami Marco-ok-e gli sorrisi di nuovo e lui ricambiò...........

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Capitolo 12
*** 11. I'll be the guard dog of all your fever dreams. ***


Charlotte's POV Lo portammo a casa mia, Morgan mi aiutò a portarlo fino in camera mia dopo di che lo fece stendere sul letto,poi arrivai io e iniziai a medicargli tutte le ferite era veramente ridotto male,intanto sentivo il mio cuore battere all'impazzata come un tamburo-ma come farà domani con xfactor non può fare il programma conciato così-dissi mentre gli passavo il batuffolo sul suo petto che si alzava e abbassava armoniosamente-oh ma per questo esiste il trucco mia cara-già vero che stupida-e ridacchiai istericamente per mascherare il mio imbarazzo-credo che sia il nervosismo a farmi parlare senza motivo-dissi guardando Marco che mi sorrideva-è normale-disse solamente, una volta finite le medicazioni immersi un fazzoletto di stoffa nell'acqua fredda lo piegai e glielo misi sulla fronte per evitare che magari gli venisse la febbre e lo guardai-tranquilla si riprenderà- mi disse Morgan con un tono rassicurante-speriamo-si tranquilla vedrai domani si sarà già ripreso del tutto e sarà il solito rompi palle di sempre-e ci mettemmo a ridere-comunque che ne dici se mangiamo qualcosa ho una fame da lupi-guardai l'orologio ed erano le 22.30-ok ci sto che ne dici se preparo un sandwich?-per me va bene qualsiasi cosa basta che sia commestibile-e ci mettemmo a ridere.Finito di mangiare ci mettemmo a parlare un po' del più e del meno-quindi tu sai suonare il pianoforte e il violino wow affascinante-beh si però preferisco di gran lunga il violino-me lo puoi mostrare?-con piacere-mi alzai e andai a prenderlo-ecco questo è il mio violino-e glielo mostrai-ma è nero è bellissimo questo ti rende ancora più affascinante e misteriosa-beh grazie-dissi un po' imbarazzata-era della mia bis nonna che lo diede a mia nonna e poi mia nonna lo diede a mia madre e adesso ce l'ho io-mentre scrutava il violino mi disse-pronta per sederti al tavolo più famoso d'Italia?-sbuffai-si si prontissima-dissi sarcastica-beh ma non ti devi preoccupare, devi essere solo te stessa e poi c'è Michael e ci siamo anche io e Abbie-e mi sorrise e io ricambiai ma lui non sapeva che per me il vero problema non era apparire in televisione ma era stare vicino a lui-ah e Marco potresti non dirlo a Mika che insomma...mi piace perché non ne sono sicura al cento per cento diciamo che un cinquanta per cento di me dice di si mentre l'altra metà dice no e quindi voglio essere sicura del tutto capisci?-dissi imbarazzata-si certo che capisco potevi anche non dirmelo non glielo avrei detto comunque-e si fermò a guardarmi-sai prima mentre ti stavo guardando medicare le sue ferite pensavo a quanto Mika fosse stato così fortunato ad incontrare te sulla sua strada-disse sempre guardandomi ma adesso dritto negli occhi e io di tutta risposta sospirai-veramente sono stata io quella fortunata-e lui invece di rispondermi mi sorrise-scusami ma vado un attimo a fumarmi una sigaretta arrivo subito-si alzò e aprì la porta del balcone e uscì e ne approfittai per andare a sistemare il violino nel mio studio e passai davanti alla porta della mia camera che avevo lasciato socchiusa e sentì dei lamenti così entrai dentro e appoggiai lo strumento musicale sul comò vicino all'entrata e mi avvicinai al letto,emetteva dei lamenti e diceva cose sconnesse-Charlotte dove sei?-diceva continuando a ripetere il mio nome, mi sedetti affianco al letto e iniziai ad accarezzargli il viso-shhh tranquillo sono qui ci sono io con te-sussurrai e continuai finché non si calmò,dopodiché gli lasciai un bacio sulla fronte e me ne andai. Parlai ancora un po' con Morgan e poi mi andai a mettere il pigiama,mi lavai i denti e tornai in salotto e ci mettemmo a guardare la TV devo dire che non avrei mai pensato di guardare la televisione con Morgan seduto sulla mia poltrona era alquanto strano e surreale mentre guardavo la TV le mie palpebre lentamente cominciarono a cedere e così sprofondai nel sonno...... Morgan's POV Guardai il quadrante del mio orologio e vidi che segnava le 00.15 e mi girai verso Charlotte e la vidi stesa sul divano che dormiva e si trovava in una posizione abbastanza scomoda, allora andai verso di lei e la presi in braccio fortunatamente pesava quasi meno di una piuma e la portai nella sua camera dove c'era Michael che dormiva beatamente e la misi giù, lei subito si girò e si accoccolò affianco a lui come un cucciolo e lui l'abbracciò a quella scena sorrisi e uscì dalla stanza, finalmente Michael aveva trovato la persona giusta ne ero certo è come avevo appena detto era stato proprio fortunato ad incontrarla, qualche oretta fa ne avevo anche avuto la piena conferma quando si è seduta vicino a lui e ha iniziato a tranquillizzarlo accarezzandolo e parlandogli dolcemente avevo assistito a tutta la scena e davvero mi si era scaldato il cuore e lei non si era accorta neanche della mia presenza talmente era presa, tornai in salone e mi misi sul divano e finalmente mi addormentai...... Mika's POV Aprì gli occhi a causa dei primi raggi del mattino mi sentivo tutto indolenzito e in quel momento mi rivenne in mente tutto quello che era successo ieri Andy,il pub e poi i due ragazzi ma aspetta Charlotte! Solo in quel momento mi accorsi che c'era una piccola testa bruna appoggiata sul mio petto,la guardai ed era lei tirai un sospiro di sollievo e le accarezzai la testa,era così dolce quando dormiva,ieri mattina mi sono sentito tantissimo in colpa per averla ignorata e di averle sbottato in faccia sono stato un deficente ,poi mi rivenne in mente quando ieri quel verme schifoso l'aveva presa di peso strappandomela dalle mie braccia e le aveva tirato anche uno schiaffo strattonandola contro la machina al solo pensiero mi ribolle il sangue nelle vene di sicuro la prossima volta si ritrova nella terra dei morti se riprova a sfiorarla e poi la voleva riportare da quel verme di Lucas per poi chissà che farle al solo pensiero rabbrividì non lo avrei mai sopportato se l'avessero portata via da me,in quel momento istintivamente la strinsi a me non permetterò a nessuno di farle del male dovranno passare sul mio cadavere intanto continuavo ad accarezzargli la sua candida guancia dove c'era rimasto quel piccolo livido, oh Charlotte Maybrook cosa mi hai fatto ormai non posso più staccarmi da te è come se fosse diventata una parte di me non riesco a starle lontano se no mi sento mancare l'aria,alzai lo sguardo e mi guardai intorno per capire dove mi trovavo difronte al letto c'era una libreria piena di libri e spartiti musicali sembrava di stare nella camera di un hippie però era carina credo di trovarmi nella sua camera-hei! ben svegliato ferito di guerra!-mi girai e vidi Morgan appoggiato sullo stipite della porta-che mi guardava quasi mi veniva un infarto-non urlare scemo!sta ancora dormendo-dissi sussurrando-sei proprio cotto a puntino mio caro signor Penniman-no non è vero stai zitto -non negare l'evidenza mio caro cantante,allora perché prima le stavi accarezzando la guancia e avevi stampato in faccia un sorriso da ebete? E poi perché....-SMETTILA!-sbottai di colpo e sentì lei sobbalzare sul mio petto e subito dopo aprire gli occhi a malapena-ma che succede?Perché state urlando?-disse le con una voce assonnata-oh good morning Charlie,I'm sorry ma il signor Morgan non sa proprio come comportarsi-e lo fulminai,no aspetta come l'ho chiamata? Charlie? Ma da quando mi prendo tutta questa confidenza? Sono un emerito coglione-Michael stai bene!-urlò abbracciandomi-si ti pare che non mi sarei ripreso? Tu mi sottovaluti troppo ragazzina-dissi ridendo e inspirai il suo profumo sapeva di cocco era buonissimo poi le mi sorrise-comunque ti devo ancora ringraziare per ieri sera-e le sue guance si tinsero di un rosso scarlatto come fa ad essere così carina anche di prima mattina-e mi dispiace che ti abbiano picchiato-disse imbarazzatissima-Ehi non devi dispiacerti,anche io ti devo ringraziare che se non fossi arrivata tu adesso canterei nei piano bar dell'aldilà-ridacchiai e riuscì a strapparle un sorriso, era il sorriso più bello che abbia mai visto e giuro su qualsiasi cosa che lo rifarei altre 100 volte solo per farmi salvare da lei e le accarezzai la guancia deturpata-la prossima volta vedrai dovranno passare sul mio cadavere prima di provare a toccarti-e le baciai dolcemente la fronte lei di tutta risposta avvinghiò le sue piccole braccia attorno al mio busto e mi abbracciò infilando la sua testa dal mio petto e io la strinsi forte a me-grazie Michael-e chiusi gli occhi per assaporarmi meglio il momento ma purtroppo durò solo pochi minuti-voi dite che dovremmo denunciarli alla polizia?-disse poi guardando sia me che Marco-non credo che saprebbero rintracciarli-disse Morgan e lei annuì giuro che se me li ritrovo per le mani di nuovo non credo che la polizia li ritroverà vivi-dissi stringendo i miei pugni fino a far diventare le nocche bianche e lei appoggiò le sue mani candide su di esse-tranquillo non credo che in futuro servirà,allora ti posso offrire la colazione per sdebitarmi?sempre se te la senti e se stai meglio-disse sorridendomi e io ridacchiai-come al solito l'ho già detto tu my dear mi sottovaluti troppo-dissi alzandomi dal letto all'inizio barcollai un po' poi però riacquistai subito l'equilibrio-visto-le dissi sorridendole e lei ricambiò-Ehi me l'ha offrite anche a me la colazione?sono ancora qua se non ve ne siete accorti-disse Morgan alzando la mano-ma certo-disse Charlotte sorridendo-Marco ti posso chiedere un favore?-dissi io girandomi verso di lui-certo tutto è concesso per lei signor Michael mi dica sono a sua completa disposizione- e fece un inchino e Charlotte si mise a ridere, mi girai verso di lei e le mimai con la bocca"fa finta di niente,it's mad"e lei si mise a ridere ancora di più ma non stava ridendo per quello che dicevo io ma stava ridendo per quello che c'era alle mie spalle,mi girai e vidi Morgan che mi faceva le facce-tu sei completamente pazzo-dissi ridendo-comunque potresti accompagnarmi a casa mia? E dopo torniamo qui-con piacere-vi do le chiavi della mia macchina così non andate a piedi,però trattatela bene-ma certo la tratterò benissimo tranquilla-disse Morgan mentre scendevamo le scale,arrivati davanti alla porta Charlotte l'aprì e prima che me ne andai mi fermò-grazie ancora- e mi diede un bacio sulla guancia oh ragazzina quanto vorrei assaggiare le tue dolci labbra-a dopo -e le sorrisi.Arrivato a casa mi buttai subito sotto la doccia-poi tu mi devi raccontare cosa ti è successo ieri sera my lord-ridacchiò Marco-si poi ti racconto-dissi velocemente-sospirò-dovevi vedere ieri sera quando ti abbiamo portato a casa sua quanto era preoccupata per te-in quel momento ebbi un tuffo al cuore si era preoccupata per me?non gli risposi-poi sai ad un certo punto hai iniziato ad agitarti nel sonno e lei è subito corsa da te e ha subito incominciato ad tranquillizzarti accarezzandoti il viso e parlandoti dolcemente-fece una pausa oh Charlie,io non sapevo cosa dire sentivo soltanto il mio cuore battere come un pazzo e avvertì anche come molte volte si dice le farfalle nello stomaco-Michael non fartela scappare lei ci tiene molto a te amico mio-disse serio ma non gli dissi niente neanche questa volta-ti piace non è vero?-disse Morgan sempre serio-ehm.....n-no e poi perché mi fai q-questa domanda io s-sono gay-non mi fai fesso Michael,si vede lontano un miglio e poi non usare la scusa che sei gay che lo sai benissimo che ti piace-sbuffai-si è probabile-dissi rassegnato-se no ieri non avresti massacrato uno fino allo svenimento-disse sarcastico-e non le avresti detto "la prossima volta vedrai dovranno passare sul mio cadavere prima di provare a toccarti"-disse imitando la mia voce sbuffai-si si ma adesso possiamo parlare di qualcos'altro?-odio quando metto a nudo i miei sentimenti,uscì dalla doccia mi asciugai e mi vestì e andai in salotto-sono pronto andiamo-durante il tragitto Morgan non parlò per tutto il tempo intanto nella mia testa continuavano a rimbombare le parole di Marco "non fartela scappare lei ci tiene a te".Parcheggiammo l'auto sotto casa sua e citofonammo subito dopo scese lei in tutto il suo splendore aveva un maglione color panna con sopra una giacchetta di pelle e dei pantaloni skinny neri e dei mocassini lucidi del medesimo colore,portava su gli occhiali da sole e aveva lasciato i capelli sciolti"WOW" dissi tra me e me,appena mi vide subito mi corse in contro appendendo le sue braccia al mio collo e io feci la stessa cosa prendendola per i fianchi-wow da quanto tempo non mi vedevi ? non riesci proprio a stare senza di me vero?-dissi ci aria da finto vanitoso-che cretino che sei-e si mise a ridere,quella risata cristallina sembrava balsamo per le mie orecchie.Finita la colazione Morgan ci lasciò da soli perché aveva degli impegni importanti, e se andò facendomi l'occhiolino-e ora che facciamo?-le chiesi io-io avrei un idea hai visto il parco che c'è dietro al castello sforzesco?-diciamo solo una volta ma non l'ho girato tutto-bene allora vieni con me-e mi prese per mano e si mise a correre come una pazza entrati dentro al parco rallentò e iniziammo a camminare era tutto un enorme prato verde dove c'erano bambini che giocavano e persone che passeggiavano con i propri cani e anche persone che facevano jogging-a me piace da morire questa parte della città perché è tranquilla e isolata,vengo qui da quando ero una bambina-poi si fermò da vanti ad un enorme quercia-questo è il mio albero-disse entusiasta-come è tuo?- dissi perplesso ammirando il maestoso vegetale-si guarda-e indicò una scritta incisa sul l'albero,mi avvicinai e c'era scritto "Charlotte" e sotto c'era un piccolo cuore-Michael!-mi girai ma dietro di me non c'era nessuno-sono qua su-alzai il capo e la vidi era seduta su un ramo-dai che fai lì impalato sali su-mi arrampicai fino ad arrivare da lei e mi sedetti vicino,iniziando così a parlare del più e del meno per circa un paio di orette,parlammo anche delle nostre storie e così via-Mika ti posso chiedere una cosa?-si ma certo-potresti cantarmi una delle tue canzoni perché non le ho mai sentite-e le sue guance si colorarono di rosso,rimasi un po' lì ma le risposi-con piacere!- e le sorrisi mi avvicinai al suo orecchio e inizia a cantareguardai quegli occhi color del cielo lei fece lo stesso come era accaduto in precedenza,ad un certo punto venni svegliato dal mio stato di trance da un *CRACK* questo rumore non significava niente di buono e prima di cadere la presi tra le mie braccia e cademmo a terra per fortuna il ramo non era alto e quindi non ci ferimmo,ero steso sul prato con lei sopra-certo che in questi giorni stai cercando in tutti i modi di farti fuori-ci mettemmo a ridere e ci alzammo-ti va di accompagnarmi al atelier per ritirare il tuo vestito per stasera?-mamma mia mi ero completamente dimenticato che sta sera c'era il primo live,e poi c'è l'extrafactor e gli stilisti staranno con noi al tavolo,cioè Charlotte starà con me al tavolo-Ehi Mika ci sei?stai bene?se vuoi ci vado da sola non ce problema-si vengo con te-.dopo aver ritirato il vestito tornammo a casa sua-che ne dici di mangiare ho una fame...-in effetti anch'io ho una fame-si va bene-e si mise ai fornelli-ti posso dare una mano ad apparecchiare?-se ti va,va bene-.Dopo aver finito,mi avvicinai a lei mentre era impegnata a cucinare-che cucini di buono?-sto cucinando il risotto-il RISOTTO!-si,guarda che non è mica veleno-ma a me non piace il risotto-brontolai-dai sembri un bambino di cinque anni-disse ridendo-bambino a chi? Ritira subito quello che hai detto ragazzina-dissi con un tono da finto serio-no mai,sennò che mi fai?-disse sfidandomi-bene allora inizia a scappare-e lei si mise a correre e io la inseguì,diciamo che era abbastanza veloce,entro in camera da letto, e a quel punto dissi:-non hai scampo ragazzina- e risi, la presi in braccio e la stesi sul letto e la intrappolai con le mie braccia per non farla scappare-questo è quello che succede a quelli che osano sfidarmi-e iniziai a farle il solletico-no ti prego Michael smettila hahahah-si dimenava per liberarsi ma io non mollavo-hahahah dai ti prego-ti avevo avvertita l'altra sera che la prossima volta non mi saresti sfuggita-dai se no il riso si brucia-meglio così-per favore-sbuffai-oh e va bene ma non provare più a sfidarmi,ragazzina-e ci mettemmo a ridere.Mi mise il piatto davanti,e arricciai il naso,si sedette davanti a me-oh ma dai assaggia-lo assaggiai,-mh buono,ma come fai a farlo così buono-segreto professionale-e mi sorrise,quelle labbra...quanto vorrei premerle contro le mie.........

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Capitolo 13
*** 12. Un bacio rubato. ***


Charlotte's POV Avevamo finito di mangiare,si era divorato nel vero senso della parola il risotto, sembrava che non mangiava da chissà quando,-allora vedo che il mio risotto non ti ha avvelenato-dissi sarcastica-ha ha molto divertente, però devo dire la verità era buonissimo-e ci mettemmo a ridere-sembrava che non mangiassi da chissà quanto-hahah è solo che di solito non mangio cose così buone da quando avevo vent'anni-hahah lo devo prendere come un complimento?-diciamo di si-disse mentre andava a posare il suo piatto nel lavabo,-allora pronta per stasera?-ma perché tutti mi chiedono se sono pronta?cos'è ho una faccia preoccupata?- diciamo di si-dissi sorridendogli-dai sarà facile e poi ci sono io-già è questo che mi innervosisce di più- e sono certo che stasera il tuo vestito sarà il più votato-speriamo-e mi andai a sedermi sul divano,lui mi seguì e si sedette pure lui,-e comunque non mi sono ancora scusata per ieri mattina sono stata un po' indelicata-è anche colpa mia perché ti ho ignorata,e ti ho sclerato in faccia-e calò un silenzio fra noi due- è partito tutto una settimana fa ero appena tornato da Los Angeles,non vedevo l'ora di tornare dal mio compagno per riabbracciarlo,ma appena entrai vidi dei vestiti sparsi sul pavimento tra cui dell'intimo da donna,pregai tutti i santi che esistevano che non poteva essere quello che stavo pensavo ma ormai era evidente così andai verso la camera da letto e vidi lui che dormiva abbracciato ad una ragazza e da lì iniziammo a litigare, e lo cacciai di casa, non lo sentì più fino a quando l'altra mattina si presentò dicendomi di perdonarlo,ma io non accettai,e così siamo messi di nuovo a litigare e poi ci siamo lasciati- lo abbracciai,sapevo esattamente quello che stava passando e gli passai la mia mano su e giù per la sua schiena per confortarlo,Morgan aveva proprio ragione si fidava di me,ad un certo punto avvertì una strana sensazione come un vuoto allo stomaco saranno le cosiddette farfalle allo stomaco?no non ci voglio pensare speriamo di no-capisco come ti senti ho passato la stessa cosa con Lucas,però tu stai reagendo bene,io invece mi sono chiusa in me stessa costruendo dei muri attorno a me e così il mio cuore si è trasformato in un pezzo di ghiaccio per proteggermi dalla sofferenza e dal dolore che mi avevano provocato, ormai non credo neanche più nell'amore-dissi abbassando lo sguardo per evitare il suo penetrante,ma lui con la sua mano alzò il mio mento-no così stai esagerando con il definirti fredda,non lo sei affatto,hai solo bisogno che qualcuno riesca a riparare e a scaldare il tuo cuore-disse sorridendomi e guardandomi negli occhi,oh mamma mia quei occhi erano bellissimi "Charlotte non ricascarci di nuovo lo sai come andrà a finire, e di sicuro farà più male dell'ultima volta"mi riprese la mia coscienza,già aveva ragione e poi per giunta era pure gay è inutile sperarci,ad un certo punto squillò il suo cellulare mi guardo mortificato-ah questo dovrebbe essere John,si starà chiedendo dove sarò finito,mi dispiace ma il mio dovere di giudice mi chiama-non fa niente, allora ci vediamo sta sera-prese il suo vestito e lo accompagnai alla porta,dopo di che mi affacciai alla finestra e lo guardai salire su un taxi e andarsene.Dopo un paio d'ore suonarono il campanello, andai ad aprire la porta e mi trovai davanti Peter il ragazzo che lavora per l'atelier,è una specie di fattorino,gira per Milano per consegnare i vari vestiti,-oh ciao Peter come mai sei qui? ho già ritirato il vestito-di fatti non sono qui per quello-e prese un grosso scatolone che c'era dietro di lui,-questi vestiti te li manda il signor Valentino in persona-e mi porse una busta,la presi e la aprì-beh io ora devo andare ciao Charlie-ciao Peter-, andai a sedermi sul divano e iniziai a leggere la lettera "Mia cara Charlie, Ti ho inviato questi vestiti perché so che nell'armadio non ne avrai neanche uno,te ne ho mandati sette sono i tuoi migliori lavori,di sicuro sarai iper preoccupata per stasera ma tanto sarà passeggera vedrai appena sarai li vicino a chi sappiamo noi due.....ci vediamo stasera. Valentino" Mi misi a sorridere,già aveva ragione io non ho nessun vestito degno di questo nome,comunque questa sarà la quarta volta che mi dicono di stare tranquilla ma sono così nevrotica?boh non lo so;aprì lo scatolone,sembravo una bambina quando apre i regali di Natale,avevo un sorriso a trentadue denti,lo aprì e come aveva detto Valentino c'erano ben sette vestiti un più bello dell'altro, ci misi quasi un ora a scegliere quale mettere,ma poi riuscì ad decidere, passai un ora a mettere in ordine il mio studio,poi guardai l'orario,erano le 19.05 "ok era ora di andarmi a preparare,dovevo farmi trovare lì per le 20.25, per dare gli ultimi ritocchi al vestito,così andai a farmi una doccia e mi preparai..... Michael's POV Entrai nel mio camerino,all'interno c'era John seduto a braccia conserte sul divanetto -ciao John che ti è successo hai una faccia-dissi mentre andai ad appendere il mio vestito all'anta del mio armadio,si alzò e venne verso di me-è successo che un certo cantante che io conosco,l'altra sera alla festa ha voluto fare l'eroe prendendo a pugni un ragazzo-disse puntandomi un dito contro,sbuffai e mi sedetti sul divano e presi il mio libro di Don Camillo-oh no Michael non puoi sbuffare così, c'è in gioco la tua carriera lo sai benissimo, e di certo farò di tutto per impedire di fartela rovinare da quella troietta,e poi hai visto come è andata con Andy-mi alzai di colpo e lo presi per il colletto della camicia-prima cosa non osare chiamare Charlotte così,e seconda cosa la mia vita privata non è cosa che ti riguarda-oh ti sei innamorato di una ragazza a quanto pare,sai anch'io gli avevo messo gli occhi addosso-disse ridacchiando-sai poi quel giorno aveva una gonna che lasciava scoperte le sue belle gambe,sai per me sarà un gioco da ragazzi conquistarla e poi non vedo l'ora di sbattermela nel tuo camerino fino a farle urlare il mio nome,mentre tu sei lì impegnato a fare il coglione-disse sghignazzando,lo alzai da terra e con tutta la forza che avevo in corpo lo feci sbattere contro il muro-dovrai passare sul mio cadavere lurido verme,devi solo provare a sfiorarla e non vedrai l'alba del domani-ero decisamente infuriato-ok ok calma facciamo un patto tu stai lontano da lei,però devi essere il più gelido possibile per i prossimi due mesi,io farò altrettanto ma se invece farai il contrario,la vedrai piangere in questo corridoio con il suo povero cuoricino in mille pezzi-e se io riuscissi a conquistarla prima di te?-dissi sicuro di me,si mise a ridere-Hahahaha ma mi vuoi prendere in giro Michael,tu?hahah-è vero non riuscirò mai a dirgli "Ti Amo"girai lo sguardo e guardai il vestito,lo devo fare-va bene accetto-dissi sussurrando-oh vedi Michael che quando vuoi ragioni-esci da questa stanza-dissi cupo, e se ne andò, non avevo altra scelta,devo proteggerla costi quel che costi,nessuno si deve permettere di toccarla o di farle del male.Mi infilai il vestito, era bellissimo e mi calzava a pennello,poi la fantasia era bellissima,se prima ero tranquillo adesso ero come due giorni fa pieno di ansia e di preoccupazione,non so se riuscirò ad essere freddo con lei non ce la faccio, non so neanche se riuscirò a guardarla negli occhi,sentì bussare alla porta e il i battiti del mio cuore aumentarono improvvisamente, me lo sento è lei dissi un flebile-avanti-e andai a sedermi sconsolato sulla sedia che era difronte allo specchio,per guardarla, entrò tutta pimpante con un sorriso a trentadue denti,indossava un vestito con la stessa fantasia del mio che mi ero messo l'altra sera, e aveva i capelli lisci e li aveva lasciati sciolti,era la bellezza in persona-ciao! Allora come ti sta il vestito?,mamma mia sono super elettrizzata per stasera-disse euforica,non le risposi,mi limitai ad alzarmi,e le passarle affianco a testa bassa-riuscì solo a dire sussurrando-non ce la faccio-e uscì velocemente dalla stanza,e uscendo mi scontrai con Morgan o no lui no con lui non riesco a mentire-Michael ti senti bene, sei pallido che ti succede-non mi succede niente!-sbottai-si ma stai calmo e poi non è vero che non ti è successo niente,se no non avresti risposto così-sospirai,come avevo detto non riuscirò mai a mentire a Morgan,andammo nel suo camerino e gli raccontai tutto-e tu la ami?-beh credo di si ma che c'entra?-si che c'entra,perché se tu l'ami veramente te ne fregheresti di quello che ti ha detto quel verme schifoso-ma è proprio per questo che ho accettato,non voglio che la tocchi e le spezzi il cuore-Morgan mi guardò perplesso-no tu te ne devi fregare tranquillo ti aiuterò io, adesso tu ritorni da lei e ti scusi per come ti sei comportato-..... Charlotte's POV Ero rimasta lì come una scema,ma che gli è preso,era accaduto come l'altra mattina prima gentile e simpatico e poi diventa freddo e scontroso,spero solo che stia bene perché quando è uscito sembrava pallido,la porta si aprì-Michael ti volevo di....oh ma c'è solo lei signorina Maybrook-mi girai e vidi il manager di Mika sulla porta-s-salve signor John le serve qualcosa?-dissi in modo secco e incolore vedete adesso era subentrata la Charlotte fredda e timida,ero tornata quella di sempre,solo che invece con Mika era tutta un'altra cosa,-si stavo cercando il signor Penniman lei lo ha visto?-disse avvicinandosi pericolosamente a me-si è uscito un quarto d'ora fa-oh...capisco e ha lasciato una creatura così bella come lei da sola?-e mi prese la mano e me la baciò,era evidente che ci stava provando,e così tolsi subito la mano e feci una faccia schifata ad un certo punto la porta si riaprì e grazie al cielo entrò Mika-Charlotte io....e tu perché ti trovi ancora qui!?!?!-urlò tutto di un colpo,e notai dal suo sguardo che sembrava geloso....ma va magari è solo una mia impressione,guardandolo bene aveva anche riacquistato un po di colore -calmati capisco che sei nervoso perché è il primo live però controllati- disse il corvino sorridendo, Mika lo fulminò è lui uscì dal camerino, subito dopo Michael venne verso di me-stai bene?-mi disse preoccupato-certo che sto bene,piuttosto tu sei abbastanza strano sta sera-a quel punto sospirò e mi sorrise-si beh ecco....e che sono un po' nervoso-disse ridendo istericamente-allora ti piace il vestito si o no?-si ma certo che mi piace è stupendo! E anche tu lo sei ragazzina-mi ha appena detto che sono stupenda! no Charlotte datti una regolata,ricorda lui è gay mi rammentò la mia coscienza-oh che galante,hai intenzione di chiamarmi d'ora in poi ragazzina?-uhm...si direi proprio di si-e ci mettemmo a ridere,finito di dare gli ultimi ritocchi al vestito mi prese a braccetto e uscimmo,adoro quando mi prende a braccetto,non so il perché ma mi piace,arrivammo difronte alla porta che conduceva dentro il teatro-bene ora ci dobbiamo dividere-disse lui sorridendomi-già allora a dopo-a dopo ragazzina- e mi diede un bacio sulla guancia e arrossì, maledette perché si devono colorare di rosso ogni volta che sto con lui.Intanto io insieme agli altri entrammo in una stanza dove c'era una TV gigantesca,e c'erano anche altre persone che dovevano fare l'extrafactor e c'era anche Mara Maglionchi,che continuava a commentare tutto invece di sembrare un programma televisivo mi sembrava che stessi guardando una partita di calcio;mentre c'erano le pause Mika veniva morbosamente da me a chiedermi se andasse tutto bene,certo è molto gentile da parte sua ma non capisco che gli prende;alla fine è uscito un concorrente della squadra di Mika,credo si chiamasse diluvio,certo che è stata una bella pugnalata alle spalle quella che gli hanno dato gli altri giudici,io non lo sopporterei,per questo come mestiere faccio la stilista;il programma finì,mamma mia ero agitatissima-Charlie sei pronta?-mi chiese Abbie eccitata-s-si-ad un certo punto entro un ragazzo dello staff-bene adesso potete salire sul palco-"ok Charlotte si te stessa,ricorda non devi aver paura ci sono gli altri con te e soprattutto c'è lui quindi bella rilassata e vai"mi dissi tra me e me;una volta saliti c'erano già i giudici seduti ai loro posti,ci sedemmo anche noi,seduto all'inizio del tavolo c'era Morgan poi Abbie,poi la Victoria Cabello,Ed poi Mika,io poi Fedez e infine Jenn,-Ehi pronta?-mi chiese Mika sorridendomi-si tranquillo-un campanella suonò,il che significava che eravamo in onda-Bentornati all'extrafactor!,come sempre abbiamo i nostri giudici e da quest'anno qui al tavolo ci saranno anche i loro stilisti, che disegneranno ogni vestito che indosseranno durante i live, e come saprete ogni sera starà a voi decidere qual'è stato il miglior vestito della serata,ma andiamo a conoscerli-e il ragazzo che era vicino alla Maglionchi passò il microfono a Abbie-Ciao a tutti io sono Abbie,e sono la stilista del signor Morgan-e si diedero il cinque,poi Abbie passò il microfono a Ed che disse:- ciao io sono Edward, e sono lo stilista personale della qui presente Victoria Cabello-e si abbracciarono,no aspetta ma adesso tocca a me,ad un certo punto sentì una mano calda e grande stringere la mia,immaginate a chi apparteneva,Ed mi passò il Microfono,lo presi e iniziai a parlare tirando fuori tutto il coraggio che avevo in corpo-salve gente!io sono Charlie,e sono la stilista of Mr. Michael Holbrook Penniman Jr.-poi Mika si alzò e venne dietro di me, e appoggiò il suo mento sulla mia testa e mi prese il microfono- and vote our vestitiiiiii!!!!!-e ci mettemmo a ridere,poi passai il microfono a Jenn che disse:-ehilà io sono Jenn, sono la stilista tatuata del rapper tatuato d'Italia Fedez!-e mostrarono le loro braccia Tatuate;così dopo iniziarono a parlare di come era andata la puntata e commentavano i tweet ,-bene ma ora senza indugio andiamo a scoprire qual'è stato il vestito più votato di stasera,a quel punto la mano di Mika si intrecciò con la mia è iniziai a stringerla-allora il vestito più votato di stasera è quello........di Mika!!!! Con il 97% dei voti-ad un certo punto Mika si alzò e mi prese in braccio e iniziò ad urlare come un pazzo-te lo avevo detto che era il più bello-disse ridendo,e mi mise giù-Wow Charlie hai fatto proprio un bel lavoro-mi disse Mara-grazie mille, del resto è il mio lavoro-dopo di che parlammo ancora un po'.Finito l'extrafactor,salutai tutti,e poi andai da Mika-Michael io vado nel camerino a prendere la borsa-si va bene io ti raggiungo- dopo di che andai nel camerino di Mika per prendere la mia borsa e la porta si aprì-Ehi Mika già di ritorno?-dissi io ridacchiando-ma io non sono Mika mia cara-mi girai ed era John,che si stava avvicinando a me con un sorriso stampato sulla faccia alquanto inquietante-ma che vuole f-fare-e-indietreggiai spaventata e andai a finire attaccata contro il muro-oh non scappare non ti voglio fare male-e mi si parò davanti,oh ma dai ma che settimana di merda! Detto proprio con tutto il cuore-Michael non ti merita proprio perché non stai con me io si che sono un vero uomo- a quel punto mi incazzai veramente e gli tirai uno schiaffo in piena faccia-oh no,così mi fai arrabbiare-e mi prese i polsi e li strinse,per tenermi ferma,e intanto la sua faccia si avvicinava sempre di più alla mia, se non potevo usare le mani,allora usai le gambe e gli tirai un bel colpo su i sui così detti "gioielli" e si accascio a terra-beh adesso tanto uomo non sei-dissi soddisfatta,in quel momento entrò Mika-ma che succede?-e corse verso di me -Charlotte stai bene?-e mi abbracciò-si sto benissimo-poi guardò John che si alzava e se la dava a gambe levate -wow l'hai ridotto davvero male,d'ora in poi dovrò stare attento a non farti arrabbiare ragazzina-disse ridendo-già sarà meglio per te-e di colpo spinse la mia testa contro la mia,e le nostre bocche si toccarono,le sue labbra erano morbide e sapevano di ciliegie,poi cercò di intrufolarsi nella mia bocca,gli diedi il permesso e le nostre lingue iniziarono a inseguirsi e a fare strani balli,poi ci staccammo per la mancanza d'ossigeno e ci guardammo e ci sorridemmo,wow non provavo queste emozioni da un sacco di tempo, però a quel punto mi resi conto di quello che avevo appena fatto ero caduta di nuovo nella trappola chiamata amore,così scappai via e intanto Mika mi inseguiva dicendomi di fermarmi,entrai in macchina e misi in moto e partì...... Spazio alla malata mentale che scrive questa storia: Spero di non avervi annoiato con questo lungo capitolo,l'ho scritto per ringraziarvi a tutti voi che seguite la mia storia,al prossimo capitolo Un bacio federica_lollipop❤️❤️❤️

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Capitolo 14
*** 13. I try to picture me without you but I can't. ***


Mika's POV Finalmente la stavo baciando! Non sono riuscito a resisterle, il suo viso era così vicino al mio,e poi i nostri corpi erano appiccicati,le sue labbra erano morbide e il suo piccolo corpo sembrava fatto apposta per aderire con il mio,poi quel l'odore di cocco mi stava ubriacando,devo ammettere che non avevo mai provato nulla di simile con una ragazza,ci staccammo e ci sorridemmo,poi lei cambiò di colpo espressione,come se si fosse resa conto solo in quel preciso istante di quello che aveva fatto,e scappò via, o mio dio che ho combinato,e mi misi a rincorrerla gridandole di fermarsi ma non mi dava ascolto, salì in macchina e mise subito in moto e partì, subito dopo Abbie e Morgan mi raggiunsero-ma che è successo!?!?-mi chiesero in coro,non gli risposi e me ne andai a testa bassa,e adesso? di sicuro non mi vorrà più vedere,che coglione che sono stato, adesso penserà che la volevo solo usare,entrai nel mio camerino e mi buttai a peso morto sul divanetto, mi girai e notai che c'era una specie di block notes non troppo grande a terra,lo raccolsi e lo aprì c'erano un sacco di disegni stupendi,paesaggi,persone,animali,ma non c'era scritto il nome dell'artista arrivai all'ultima pagina e sul quel foglio vi era disegnato il mio ritratto in matita e da dietro le mie spalle spuntavano due maestose ali da angelo,rimasi stupefatto da quel disegno era curato in ogni minimo dettaglio,cercai dappertutto il nome del proprietario ma senza risultati, mi alzai ormai stanco e lo posai sulla scrivania.... *************************************Due giorni dopo Charlotte'a POV Dopo giovedì sera non sono più riuscita a dormire,ogni volta che provavo a dormire sentivo come se avessi un vuoto come se mi mancasse qualcosa,mi era passata la fame,e non facevo altro che pensare a quel maledetto bacio,come ho potuto lasciarmi trascinare,e la cosa più brutta è che mi è anche piaciuto! Ci credete?!? Ma che mi prende? Direi che una dovrebbe imparare, e poi quel bacio di sicuro me lo ha dato solo per sfogarsi,e se fossi rimasta a quest'ora sarei nel suo letto completamente nuda,di sicuro voleva quello, certo è logico perché non ci sono arrivata prima; prima fa la parte del principe azzurro e poi senza che te ne accorgi ti ritrovi nel suo letto e il giorno dopo con il cuore spezzato a metà, pff un classico delle celebrità;intanto Abbie, Ed, Jen,Morgan continuavano a chiamare ma io facevo partire subito la segreteria e non facevano altro che tempestarmi di messaggi chiedendomi che cosa fosse successo l'altra sera e se stavo bene, ma non rispondevo non volevo parlare con nessuno,capisco che erano preoccupati ma preferivo starmene un po' da sola,si lo so adesso starete pensando che sono una malata di mente, è tutta colpa del mio cervello che quando vede un uomo, va in tilt e inizia a mandare un allarme a tutto il corpo dicendo di nascondersi negli angoli più remoti della terra,ma questo non è niente in confronto a quello che ho passato con Lucas,ad un certo punto qualcuno lasciò un messaggio vocale,decisi di sentirlo con l'illusa speranza che fosse lui ma infatti era Valentino-ciao Charlie,ho saputo dell'altra sera,ma non voglio sapere niente,spero solo che tu stia bene-mi misi a sorridere,Valentino mi conosceva davvero bene-perché domani andiamo negli studi di Sky, vogliono intervistare i quattro nuovi stilisti di Xfactor!,se vuoi domani ti passo a prendere verso le 16.00, mi auguro che tu senta questo messaggio,se fosse così chiamami subito.....e se avessi bisogno di qualunque cosa sai che sono sempre a tua disposizione, ti voglio bene- e il messaggio finì,decisi di chiamarlo, e mi rispose subito-Pronto Charlie stai bene?-improvvisamente le lacrime mi salirono agli occhi-n-no non sto bene...-dissi tra un singhiozzo e l'altro-Charlotte arrivo subito-ok-misi giù,e finalmente riuscì a calmarmi e dopo dieci minuti suono il campanello di casa e aprì e apparve Valentino con in mano una busta piena di ciambelle,le mie preferite! quando alzò lo sguardo ebbe come un sussulto-Charlotte sei pallidissima!-mi guardai allo specchio che c'era nell'ingresso e mi specchiai effettivamente ero super pallida con due occhiaie da paura,e i capelli scompigliati,sembravo uno zombie, si avvicinò anche lui - Charlotte sei sicura di stare bene?-e mise la sua mano sulla mia fronte-o mio Dio ma sei bollente!-detto questo tutta la sala iniziò a girare vorticosamente d'istinto mi aggrappai a lui è un male atroce occupò la mia testa,fino a quando vidi tutto nero e non sentì più niente..... Valentino's POV In quel momento Charlie mi svenne tra le braccia, la sollevai e la stesi sul divano,agitatissimo presi il cellulare,e chiamai la prima persona che mi venne in mente,intanto che il telefono squillava andai a prendere di corsa il termometro e bagnai un panno nell'acqua fredda,furono le uniche cose da fare che mi vennero in mente,per questo ho chiamato una persona di cui mi potevo fidare-pronto?-oh ciao.... Mika's POV erano passati quasi due giorni,e come temevo non si era fatta sentire,io non avevo avuto il coraggio di chiamarla, è da giovedì sera che passo le notti in bianco e quella volta che riesco a prendere un po' di sonno,mi ritrovo a sognare lei che piange e che sbraita che sono un mostro e che le ho spezzato il cuore e che si fidava di me,e dopo se ne va via abbracciata a Lucas,lui poi tira fuori una pistola,io la chiamo cercando di avvertirla ma non mi sente,cerco di muovermi ma è come se avessi i piedi incollati a terra,poi gliela punta sul suo petto e preme il grilletto, subito dopo mi risveglio tutto sudato e con un forte dolore al petto,come se mi avessero piantato una pallottola nel cuore;poi non parliamo di venerdì mattina ad Xfactor ero completamente perso,continuavo a pensare a quelle labbra,Morgan vedendomi in quello stato mi chiese che mi prendeva così gli raccontai tutto,poi appoggio il suo orecchio sul mio petto-nessun battito,è proprio vero, una certa ladra dagli occhi color azzurro cielo ha rubato il cuore del signor Penniman-e si mise a ridere-già e poi non mi era mai capitato di reagire così per un bacio mi sento rintontito, ho avuto troppa fretta,e poi ci conoscevamo da più o meno due giorni- si diciamo di si ma non ho capito perché è scappata-beh credo proprio perché ci conosciamo da poco,e forse anche dopo l'esperienza che ha avuto,che egoista che sono stato!-urlai frustrato-beh se è così allora dalle tempo,prova ad andare da lei domani-e cosa le dico?- parlagli-parlai ancora un po' con lui e poi tornai a casa; i miei pensieri vennero improvvisamente interrotti dallo squillare del mio telefono corsi subito a prenderlo con la speranza che fosse lei,lo presi e vidi che Valentino mi stava chiamando,risposi-pronto?-oh ciao Michael ho bisogno subito di te Charlotte è svenuta,non so cosa fare, gli ho messo un panno freddo sulla fronte e un termometro sempre per la febbre-disse con tono di voce abbastanza preoccupato,oh no Charlotte-ok arrivo subito-, e senza pensarci due volte mi catapultai in fretta e furia in macchina,mentre guidavo sentì il mio cuore che batteva come un matto,e sempre lo stesso dolore al petto che avevo tutte le sere si fece sentire,corsi come un matto cercando di evitare il più possibile i semafori rossi,dovevo subito andare da lei.Intanto iniziò a piovere,scesi dalla macchina, e suonai il citofono, il grosso portone in legno si aprì subito,feci le scale tutte di corsa e trovai Valentino sulla soglia della porta d'ingresso-grazie al cielo sei arrivato subito- entrammo ed ebbi un colpo al cuore,vidi il suo piccolo corpo steso sul divano,era pallidissima sembrava un fantasma,corsi da lei e le presi la mano era freddissima-le hai già misurato la febbre?-si 39.7-oh my god,come ha fatto a prendersi questa febbre?-sinceramente non lo so,so solo che da giovedì che si comporta come quando ha mollato Lucas anzi sta perfino peggio! non vuole vedere o sentire nessuno,non dorme rifiuta il cibo,è come se poco a poco quegli occhi color azzurro cielo si spegnessero piano piano perdendo il loro colore fino a diventare di un azzurro grigiastro,credimi è una cosa dolorosa,vederla annegare nel dolore e tu sei lì senza esserne in grado di aiutarla-intanto il dolore al petto aumentò,cercai di ignorarlo-senti Michael non so che cosa sia successo giovedì tra te e lei, ma stai pur certo che se tu spezzerai ancora di più quel povero cuore,ti avverto che non starò lì con le mani in mano-annuì,mi alzai di scatto e la presi in braccio-tranquillo passerotto ci sono io adesso-le sussurrai,la portai in camera sua e sistemai i cuscini e la misi seduta-adesso che facciamo?-mi chiese Valentino- per prima cosa vai a prendere un bicchiere di acqua fresca,e prepara una tazza da tè e prendi una tachipirina,io intanto provo a svegliarla-e se non funzionasse?-dovremmo chiamare un ambulanza-Valentino annuì e uscì dalla stanza-mi girai verso di lei le diedi dei piccoli schiaffetti sulla guancia-Charlotte....Charlotte....ti prego ragazzina svegliati,mi dispiace così tanto non avrei dovuto,però per favore riprenditi....è tutta colpa mia -e le strinsi la mano congelata, mi salirono le lacrime agli occhi ma le ricacciai indietro-n-no non ti devi scusare è colpa del mio stupido cervello-alzai lo sguardo e incontrai due meravigliosi occhi azzurri,guardando meglio notai che non erano di quell'azzurro cielo intenso anzi sembravano spenti senza vita Valentino aveva ragione gli sorrisi ma subito abbassò sguardo imbarazzata e intimorita, era evidente per quello che era successo l'altra sera-Charlotte?-teneva ancora lo sguardo basso come se avesse paura di incontrare i miei occhi-per favore Charlotte guardami-la supplicai ma lei mi ignorò,continuando a fissare il pavimento-non protrai non guardare un uomo negli occhi per sempre,per colpa di uno stronzo,eppure in questi giorni non hai avuto timore di guardarmi negli occhi,perché adesso si?-alzai un po' la voce,lei continuò ad ignorare le mie parole;mi alzai spazientito,stavo per uscire dalla stanza per poi tornarmene a casa-m-mi dispiace ma non ci riesco!-mi girai di colpo a guardarla,teneva ancora la testa bassa e le sue mani si intrecciavano nervosamente tornai lentamente e andai a sedermi sul bordo del letto accanto a lei,le presi una mano e le accarezzai il dorso con il mio pollice-è perché ti ho baciata? E per questo che non riesci a guardarmi negli occhi non è vero?-lei annuì-allora mi vuoi morto?-lei alzò di colpo la testa-perché scusa?!?!-perché se nasconderai quei due diamanti di sicuro morirei-oh che sciocchezze-disse lei guardandomi,calò il silenzio,poi mi avvicinai e le sussurrai all'orecchio con voce roca-non so se hai notato cheriè,ma giusto 5 secondi fa i tuo due piccoli diamanti incastonati negli incavi degli occhi stavano guardando i miei-poi le mi tirò un pugno affettuoso sul braccio-scemo-adesso i nostri visi erano vicinissimi come l'altra sera,ma questa volta cercai di trattenermi-come ti senti?-iniziai a parlare per distrarmi un po' da quelle labbra tentatrici-mi sento la testa un po' pesante e sento freddo-mi alzai e presi la prima coperta che mi capitò sotto mano,dopo di che la coprì-grazie di tutto devo proprio dire adesso ti posso nominare ufficialmente il mio angelo custode-e mi sorrise,ricambiai-già sono d'accordo con te, diciamo che non avevo mai passato una settimana così turbolenta,e a dirti la verità la mia vita è un vero e proprio uragano- e ci mettemmo a ridere-Charlie! Meno male ti sei svegliata!-Valentino posò il vassoio con il bicchiere con l'acqua e una tachipirina e una tazza di tè fumante sul comodino accanto al letto e andò da lei e l'abbracciò-tranquillo non ero sul punto di morte-disse ridacchiando,poi prese la medicina e la mandò giù con l'acqua,e poi bevve tutto il tè,imbarazzatissimi raccontammo a Valentino del bacio poi disse-mamma mia quanto siete esagerati,avete fatto tutto questo casino per uno stupidissimo bacio-e si mise a ridere,a quel punto imbarazzato mi alzai-bene direi che il mio lavoro qui è finito-ma lei mi afferrò il braccio-ti andrebbe di farmi compagnia stanotte?-rimasi un po' li no Michael tu sei gay,mi disse la mia coscienza,oh ma chi se ne frega al diavolo!-si dai ci sto-allora posso stare tranquillo stasera-disse Valentino e mi fece l'occhiolino e a mia volta gli sorrisi-oh prima che mi dimentico Charlie va bene se sposto quel fatto di Sky per lunedì se ti senti meglio?-si è perfetto-lo salutammo e lo accompagnai alla porta e se ne andò;tornato in camera le dissi che io andavo a dormire in salotto,ma lei disse che non dovevo assolutamente dormire sul divano dopo una breve discussione lei ne uscì vittoriosa, così mi tolsi le scarpe e mi tolsi i pantaloni e rimasi solo con la camicia-ehm non ti dispiace che mi sono tolto i pantaloni?-n-no non fa niente-era bordeaux,le feci un sorriso malizioso e lei mi fulminò con gli occhi e si girò dandomi le spalle,dopo di che spensi le luci e mi misi sotto le coperte, e anch'io mi girai dandole le spalle-Mika-si?-mugolai sempre girato-mi dispiace per giovedì sera non volevo scappare-mi girai immediatamente e ci ritrovammo faccia a faccia riuscivo a percepire il suo respiro sul mio viso,non osai chiedergli perché lo avesse fatto-beh vedi io quando ho lasciato Lucas, ho sofferto così tanto, e così non credetti più nell'amore,e promisi a me stessa di non innamorarmi mai più di un altro uomo,e adesso non riesco neanche a guardarli negli occhi gli uomini e neanche a fidarmi di loro ,e poi pensavo che mi avevi dato quel bacio solo per poi portarmi a letto,vedi è che non voglio ripetere lo steso errore che ho fatto in passato,tanto lo so mi prenderai per una stupida -e iniziò a piangere silenziosamente,mi avvicinai a lei e la abbracciai e intanto le accarezzavo la testa,in quel momento capì perché era scappata,semplicemente perché aveva paura di rinnamorarsi- tranquilla capisco, fidati non sono quel tipo di persona non ti farei mai del male,no me lo perdonerei mai-dissi sorridendole-si che riesci a guardare negli occhi e a fidarti di un uomo,io ne sono un esempio, e comunque adesso ci sono io passerotto e non permetterò a nessuno di ferirti di nuovo dovranno passare sul mio cadavere-ok forse mi sono lasciato andare troppo-grazie Michael,passerotto? cos'è un nuovo soprannome? spero che con tutti questi soprannomi non ti sia scordato il mio vero nome- alzò la testa e mi guardò ridendo-no mi piacciono tutti e due ma aspetta un attimo com'è che ti chiami? Geltrude?no aspetta Lucy? Non era tipo un nome straniero? A si ci sono Charlotte come la torta-e ci mettemmo a ridere,poi d'un tratto il suo volto si incupì,-Michael?-si passerotto?-posso farti una domanda?-sure!-ehm ecco...volevo chiederti perché l'altra sera mi hai baciata?-semplice perché amo ogni singola parte di te,ed è da quella sera alla festa che appena chiudo gli occhi mi ritrovo la tua piccola figura davanti, gli avrei detto ma non parlai, intanto quei piccoli diamanti scrutavano con attenzione ogni mio singolo movimento,infine sospirò-capisco-e si rimise sotto le coperte dandomi di nuovo le spalle,ok forse è il momento giusto per farmi coraggio,oh che vada al diavolo tutto!-è difficile da spiegare...-dissi io,ma lei rimase ancora li immobile,andai avanti-non lo avrei mai pensato che potesse succedermi....-che cosa? di darmi un bacio?-disse lei ancora girata,e notando il tono della sua voce sembrava un pochino irritata-no...di innamorarmi di te-le parole uscirono dalla mia bocca senza che me ne rendessi conto,e sentì il mio petto più leggero come se mi fossi appena liberato di una cosa che mi tenevo dentro,adesso fu lei a girarsi di colpo-cosa?-disse lei con un filo di voce,quasi da sembrare un sussurro-mi hai rubato il cuore Charlotte Maybrook-dissi io ancora più sicuro lei mi guardò come se avesse visto un alieno-tu mi stai prendendo in giro-disse fredda e spintonandomi via,le presi il polso-smettila Charlotte-dissi quasi urlando e il suo viso si trovò a pochi millimetri di distanza dal mio-è la pura verità quella che sta uscendo dalla mia bocca,io non scherzo mai su queste cose,se ti stessi prendendo in giro di sicuro il mio cuore non batterebbe ogni volta che mi rivolgi uno dei tuoi splendidi sorrisi,e non batterebbe ogni volta che mi sfiori la guancia con le tue piccole mani e capisco che non credi più nell'amore, ma se me lo permetterai io ti farò ricredere su tutte le brutte cose che pensi su di esso e potrei anche salvarti,salvarci ma solo se...-prima che finissi lei si fiondò sulle mie labbra,mi erano mancate da morire,con il mio braccio la strinsi contro il mio corpo,e le sue piccole dita si intrufolarono nei miei ricci,giocandoci e attorcigliandoli attorno ad esse,intanto le nostre lingue proseguirono in uno dei loro strani balli,quando per mancanza di ossigeno ci staccammo a malincuore,ci guardammo ansimando e sorridemmo allo stesso tempo-anche tu mi hai rubato il mio cuore seigneur Penniman-disse in modo molto provocante-amo quando parli il francese ragazzina-si mise a ridere,parlammo quasi tutta la notte,mi racconto la storia fra lei e il suo ex,come aveva potuto quel lurido lasciare questa splendida creatura da sola,istintivamente la strinsi a me,lei appoggiò la sua candida testa sul mio petto, e ci addormentammo così l'uno avvinghiato all'altra..............

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Capitolo 15
*** 14. L'amore non esiste, ma esistiamo io e te. ***


Charlotte's POV non ci potevo credere lui il mio opposto si era innamorato di me, questa situazione mi sembrava così surreale ma devo ammettere che anche io quando lo vidi per la prima volta qualcosa scattò in me, tipo quando si dice un colpo di fulmine hahaha sembra che mentre ci scontrammo quella mattina cupido non perse tempo a scoccare le sue frecce perché se no non si può spiegare questo folle amore,all'inizio credevo stesse scherzando mentre mi diceva quelle parole però poi ha iniziato a dire che se mi stesse prendendo in giro il suo cuore non batterebbe ogni volta che gli sorrido o quando gli sfioro la guancia con la mia mano e la cosa mi fece mandare il cuore in tilt mandando a fanculo il cervello con le sue stupide incertezze e così fregandomene di tutto baciai le sue dolci labbra,lo feci come d'impulso ripensandoci un sorriso spontaneo e genuino si formò sulle labbra,ma venne immediatamente spazzato via da delle grida aprì gli occhi di colpo e vidi che era Michael che si agitava nel sonno,si dimenava e continuava a gridare il mio nome e piangeva continuando a girare la testa a destra e sinistra rimasi come pietrificata davanti a quella scena,mi misi a cavalcioni sopra di lui e iniziai a scrollargli le spalle-Michael svegliati! Sono qui,svegliati! Sono Charlotte Michael calmati! Michael!-lo scrollai ancora una volta e finalmente si svegliò aveva ancora le lacrime agli occhi e mi guardò sorpreso e sollevato allo stesso tempo istintivamente lo abbracciai,lui intanto continuava a singhiozzare sulla mia spalla continuando a sussurrare il mio nome gli accarezzai la schiena per tranquillizzarlo-tranquillo era solo un incubo ormai è passato sono qui Michael tranquillo-smise di piangere e mi guardò-Michael cosa è successo? mi hai fatto spaventare da morire-ma lui imperterrito continuava a guardarmi,questo significava che non ne voleva parlare ad un certo punto vidi che fece una smorfia di dolore e si portò una mano sul petto-Michael ti senti bene?-e mi avvicinai a lui-si non ti preoccupare cheriè, succedere sempre-e mi prese la mano e me la strinse,la sua voce sembrava come smorzata dal dolore mi avvicinai un po' e misi la mia mano sul suo petto e lo accarezzai,sapete come quando un bambino ha mal di pancia e tu cerchi di farglielo passare massaggiandogli il pancino,io feci la stessa cosa sembra stupida come cosa però almeno un po' funzionava perché vidi che iniziò ad tranquillizzarsi,smisi-va meglio?-si,vedo che hai delle mani d'oro ragazzina-e mi fece un sorriso malizioso era tornato il solito Michael-fai lo scemo anche quando ti senti male, sei proprio un bambino-e gli lanciai un occhiataccia-come hai osato chiamarmi bambino?-vedo che sei perspicace-dissi io mettendomi a ridere e gli asciugai con il mio pollice l'ultima lacrima superstite che gli era rimasta su una guancia e subito dopo lui prese la mia mano e iniziò a lasciarle piccoli baci dappertutto-osi sfidarmi di nuovo ragazzina? Sai come è andata a finire l'ultima volta che mi hai sfidato,e fidati questa volta ti assicuro che non sarà il solletico la mia punizione-e il suo sguardo cadde sulle mie labbra-non ci provare neanche-e sfilai la mia mano stizzita e iniziai a scappare, adesso immaginatevi la scena:due rincoglioniti giocano ad acchiapparella alle tre di notte in un condominio abitato vi lascio immaginare,alla fine corsi stremata in cucina e lui a grandi falcate mi seguì iniziammo a girare intorno al tavolo come due bambini lasciandoci scappare piccoli risolini,fino ad un certo punto quando due braccia possenti mi sollevarono da terra-ahhh ti ho presa ragazzina-e io intanto mi dimenavo cercando inutilmente di scappare emettendo dei gridolini,entrò in camera e mi buttò sul letto e mi intrappolò ancora una volta con le sue braccia per non darmi vie di fuga,ci guardammo negli occhi e poi le nostre teste si avvicinarono fino a far toccare le nostre labbra,le nostre lingue iniziarono a ballare,intanto lui mi cingeva i fianchi con le sue braccia,e io invece giocavo con i suoi morbidi ricci,sembrava che i nostri cuori andavano con lo stesso battito cardiaco,poi lui iniziò a lasciare piccoli baci sul mio collo fino a scendere più giù lasciando una scia di baci a quel punto mi irrigidì, e lui lo avvertì-ehi ehi va tutto bene passerotto, scusami se non te la senti mi fermo-annuì silenziosamente, e lui mi accarezzò una guancia-scusami mi sono lasciato prendere-non mi diede neanche il tempo di rispondere che si fiondò sulle mie labbra non so perché ma in quel momento sentivo di amarlo alla follia,ci staccammo e mi persi a guardarlo devo assolutamente sapere che cosa gli è successo prima mi ha fatto spaventare da morire,non voglio che stia così tutte le notti-Michael?-si?-cosa ti è successo prima? mi hai fatto spaventare a morte-il suo sguardo si incupì di colpo sembrava quasi combattuto-non è successo niente cheriè-il suo tono di voce si fece duro e freddo, ma perché non ti confidi con me Michael? l'altra volta non ha avuto problemi a raccontarmi del suo compagno, perché adesso non lo fai per uno stupido sogno? gli presi il suo viso tra le mie mani-Michael non ci credo,per favore confidati con me-n-no Charlotte non posso e non voglio-disse sempre più duramente-invece si che puoi non voglio e non riuscirò a vederti così da questa sera in poi in quello stato sembrando tormentato da chissà quale demone,mi fa star male ti supplico dimmi cosa ti tormenta magari ti potrò aiutare- e notai che il suo sguardo si addolcì un po'-Charlotte ti ho già detto che io n-non voglio dirtelo-sospirai e purtroppo la mia pazienza aveva oltrepassato ogni limite-bene se le cose stanno così allora vattene!-dissi io su tutte le furie-come prego?-e vidi il suo sguardo alterarsi-hai capito benissimo esci da casa mia!-dissi io trattenendo le lacrime ma ormai ero diventata brava a ricacciarle indietro-se non riesci neanche a confidarmi un fottutissimo sogno ,beh allora quello che mi hai detto sta sera non vale proprio un accidenti vattene!-quasi sbraitai si rivestì e mi guardò in cagnesco-te ne pentirai Charlotte!-tranquillo ho vissuto da sola fino adesso non ho bisogno di una celebrità viziata per sentirmi felice,quindi non credo che me ne pentirò piuttosto tu te ne pentirai-dissi io sputando tutta la rabbia che avevo in corpo,lui se ne andò come una furia sbattendo la porta di casa,mi affacciai alla finestra fuori ancora pioveva a dirotto e un senso di colpa attraversò il mio cuore e vidi lui aprire rabbiosamente la portiera dell'auto,e subito dopo partì a tutta velocità.Passarono due giorni chiamai Valentino chiedendogli se poteva spostare ancora una volta l'intervista per martedì pomeriggio perché non mi ero ripresa del tutto non più per la febbre ma per lui,accettò gentilmente;poi mi venne a trovare Abbie e mi sfogai un po' raccontandole che cosa era successo negli ultimi giorni,compreso sabato sera-tesoro però lasciamelo dire sei stata di nuovo una stronza-si lo so,lo so....ma guarda questa volta non me ne pento affatto...-eccola! guarda mi era proprio mancata la Charlotte orgogliosa e testarda che aveva fatto scomparire Michael-senti non è colpa mia se non si confida con me,e ha anche avuto la presunzione di dirmi che me ne sarei pentita,MA CHE RAZZA DI STRONZO!!!-quasi urlai,Abbie venne verso di me e mi abbracciò-ma è possibile che non ho fortuna con gli uomini? chi li capisce è un vero genio-vedrai che si sistemerà tutto tra voi-disse lei confortandomi-ma dimmi...l'inglesino bacia bene?-Abbie!!!-si o no?-come sei assillante-mi guardò con insistenza sospirai-oh si si bacia bene, contenta?-soddisfatta!-disse lei sorridendo,parlammo ancora un paio di orette, poi Abbie se dovette andare-allora ci vediamo lì domani?-domani dove?-ma come dove ad Xfactor-oh mio dio è vero,no Abbie domani non voglio andare non mi va di rivedere quello stronzo, va bene se mi do ancora per malata?-dai Charlie non fare la bambina, magari dopo quello che è successo ci ha messo una pietra sopra dopo tutto è Michael-mi abbracciò e se ne andò-vorrei tanto che avessi ragione-dissi sottovoce chiudendo la porta.Il giorno dopo mi ritrovai davanti alla fatidica porta guardai l'orologio le 9.00 sentivo l'ansia pura scorrermi nelle vene,entrai e tutti si voltarono a guardarmi sembrava che provassero pena per me e mi si avvicinò la ragazza a cui avevo chiesto informazioni l'altra volta-signorina Maybrook le consiglio di scappare finché è in tempo-come prego?-mi guardai intorno ancora più confusa e vidi che anche gli altri giudici compreso Morgan mi guardavano con aria di pena-ma che succede?-Morgan si avvicinò e parlò con la ragazza dello staff-vada pure l'accompagno io-mi prese a braccetto,ci inoltrammo nel corridoio dove c'erano i camerini dei giudici-Morgan ma che sta succedendo?-chiesi voltandomi guardando indietro ancora più confusa-mi ha raccontato di sabato scorso-quindi?-chiesi io incitandolo a continuare-vedi Charlotte,dopo sabato sera ecco...Michael sembra aver leggermente cambiato umore-e scusami cosa c'entra con stamattina?-intanto eravamo arrivati davanti alla sua porta,Marco stava per rispondermi quando venne interrotto da un grande tonfo e un urlo esasperato proveniente dall'interno della stanza quasi non mi venne la pelle d'oca così di colpo aprì la porta spaventata più che mai,la stanza era completamente sotto sopra quasi tutti gli oggetti che fino a qualche giorno fa si trovavano disordinatamente sui mobili adesso si giacevano rovinosamente a terra e anche due o tre sedie avevano fatto anche loro la stessa fine insieme a frammenti e schegge di varie bottiglie di vetro,sembrava che fosse appena passato un ciclone-beh credo che ti sia risposta da sola-mi disse Morgan sotto voce-buona fortuna-e se ne andò chiudendo la porta alle mie spalle che cretino raggiunsi il centro della stanza cercando di evitare più volte i vari oggettini-M-Michael?-la mia voce era abbastanza tremolante ma non ottenni risposta ad un certo punto una mano mi prese la spalla e mi fece girare su me stessa e sobbalzai-lei mi deve chiamare signor Penniman dandomi del lei e se non le è abbastanza chiaro io la voglio qui alle 8,30-si era completamente trasformato aveva la barba incolta,gli occhi arrossatissimi e odorava di alcol ed era molto più freddo e distaccato-S-Si certo-dissi intimorita adesso era tornato tutto come prima adesso avevo timore anche di lui lo guardai meglio e notai che sul dorso della mano destra perdeva sangue,mi avvicinai per prendergliela ma lui si scansò-fammi almeno medicare la tua mano non vedi come perde sangue ?-ma il mio istinto protettivo nei suoi confronti prese il sopravvento-no!-disse lui-ma con uno scatto veloce riuscì a prendergliela,ma lui continuava a dimenarsi ma io gliela tenevo ben stretta-stai fermo sennò non riesco a vedere se si è infettata o se è profonda sei sempre il solito bambino-mi lasciai scappare e lui improvvisamente si fermò e finalmente riuscì a vedere meglio il taglio,aveva solo una piccola scheggia che si era infilata-vai a sederti che te la tolgo e te la disinfetto-e lui come un bambino si andò a sedere sul divano,andai a prendere delle bende e dell'alcol è una pinzetta per estrarre la scheggia e mi misi difronte a lui e gli porsi la mia mano-dammi la mano almeno se ti fa male puoi stringere qualcosa-lui esitò qualche minuto però poi me la diede e io prontamente la strinsi subito attorno la mia,quasi ebbi un brivido era completamente congelata allora iniziai a sfregare freneticamente il mio pollice sul dorso della sua mano anche se credo che lo avrebbe scaldato ben poco-ok pronto?-lui annuì solamente e poggiò la mano dove si trovava la ferita sul mio ginocchio,mi feci coraggio presi la pinzetta e iniziai a tirare fuori il frammento di vetro lui immediatamente mi strinse la mano emettendo dei piccoli lamenti-Charlotte-sussurrò e io più cercavo di portare la pinzetta verso l'alto più lui emetteva delle grida strazianti e sussurrando nuovamente il mio nome come se fosse una supplica-tranquillo abbiamo quasi finito-e gli accarezzai nuovamente con il mio pollice il dorso della sua mano e lui di tutta risposta sospirò,certo che la situazione era buffa adesso si erano capovolti i ruoli come il primo giorno che ci siamo incontrati qua agli studi, finalmente riuscì a tirare fuori quella maledetta scheggia e lui immediatamente sfilò la sua mano dalla mia ed avvertì come un senso di vuoto, senza proferire alcuna parola iniziai a passare il batuffolo di cotone lungo la ferita alzai lo sguardo e vidi lui che per tutto il tempo teneva la testa girata dall'altra parte e non mi degnava di uno sguardo,guardai meglio come si era ridotto-perché lo hai fatto Michael?-osai dire io finendo di medicare la ferita,ma lui mi ignorò come aveva fatto l'altra sera-adesso vorrebbe iniziare a disegnare questo stramaledetto disegno!-sbottò lui-si basta che si dai una calmata-dissi io con insolenza vidi che a momenti stava per esplodere dalla rabbia ma lo ignorai e mi andai a sedere sulla sedia e tirai fuori tutto il mio armamentario,tirai fuori il foglietto delle misure che avevo preso l'altra volta,e iniziai a disegnare il figurino-cosa volevi come fantasia per il vestito?-niente!-sbottò di nuovo lui-ok! È niente sia-iniziai a colorare il vestito di blu,con una cravatta abbinata,e infine disegnai per abbellirlo un po' un occhio disegnato con degli strass,finito di disegnare mi alzai, e vidi che era ancora seduto sul divano con la testa girata dall'altra parte-bene io ho finito,quindi io vado-aprì la porta e prima di uscire mi voltai di nuovo a guardarlo avrei dato qualsiasi cosa pur di sentirmi dire di restare ma purtroppo questo non accadde,ripercorsi il corridoio e una volta entrata nella hall di nuovo tutti si fermarono a guardarmi feci finta di niente e me ne andai a testa alta,tornata dall'atelier pranzai e mi guardai un po' di TV poi presi il mio portatile e andai su YouTube e digitai il nome Mika mi apparvero un sacco di video,guardai il primo della fila si chiamava "Boum Boum Boum"il videoclip era molto bello ma la canzone mi sembrava un po' volgare,poi vidi quello di under water mi è piaciuto un sacco anche le parole erano molto belle,insomma passai metà del pomeriggio ad ascoltare le sue canzoni infine mi andai a preparare per l'intervista e subito un attimo dopo il campanello suonò era Valentino che era venuto a prendermi,iniziammo a parlare,ma poi entrammo in un argomento piuttosto spinoso -Charlie so di Michael-chi te l'ha raccontato?-chiesi io cercando di rimanere indifferente-Morgan-ah-dissi io prendendo la mia borsa-non mi aspettavo che potesse reagire in questo modo soprattutto uno come Mika-beh di tutto ci si può aspettare dalle persone.....ora andiamo?-si-scendemmo e partimmo.Entrata dentro il grande grattacielo vidi Abbie e Ed che si stavano baciando amorevolmente-beh almeno una di noi due è fortunata in amore- dissi sottovoce, strano che non me ne ha parlato ieri, entrammo nel grande studio dove c'erano seduti i due presentatori è accanto a loro c'erano 8 sedie incuriosita mi avvicinai a Jennifer-ma perché ci sono 4 sedie in più?-ma per i giudici per chi sennò-di colpo ebbi un vuoto allo stomaco"tranquilla hai visto stamattina com'era,di sicuro non verrà"mi tranquillizzò subito la mia coscienza deglutì rumorosamente e mi andai a sedere dovevamo mantenere gli stessi posti di Xfactor dopo di noi entrarono i giudici,io super agitata cercai i riccioli,ma di loro nessuna traccia e così tirai un grande sospiro di sollievo.L'intervista iniziò, ci fecero alcune domande basilari del tipo da dove vieni, quanti anni hai e cose simili poi di colpo la porta dello studio si aprì, e il mio cuore a momenti faceva capolino dal mio petto nella speranza/terrore che fosse lui ma invece non fu così perché al posto di quei riccioli fecero il loro ingresso delle ciocche mosse e brune che appartenevano niente di meno a Lucas,impallidì di colpo mi ero completamente scordata che lui lavorava come cameraman per Sky; iniziai a fissarlo e notando meglio aveva un po' un aspetto sciatto e i suoi occhi erano contornati da un leggero rossore sembrava quasi che fosse sbronzo,silenziosamente Morgan si avvicinò e si andò a sedere nel posto di Mika e mi prese la mano tenendomela stretta,durante l'intervista quel verme continuava a fissarmi in un modo strano quasi come il cacciatore tiene d'occhio la sua preda braccandola e improvvisamente mi salì un brivido lungo la schiena devo ammetterlo mi sentivo come indifesa senza Michael al mio fianco,fortunatamente l'intervista finì in fretta e tutti mano a mano se ne stavano andando,anch'io stavo per dirigermi verso l'uscita attraversando l'interminabile corridoio quando qualcuno da dietro improvvisamente mi tappò la bocca con la sua mano e il mio naso avvertì subito il pesante odore dell'alcol,forzatamente venni condotta in una stanzetta buia,quando entrammo la persona che mi aveva portata lì accese la luce e subito riconobbi la figura muscolosa di Lucas-oh ma ciao Charlotte o meglio vorrei dire passerotto-disse sghignazzando la sua voce era sconnessa e questo confermava la mia teoria che si fosse ubriacato,sentì un mugolio provenire dal angolo della stanza alle mie spalle mi girai e quasi il mio cuore per poco non saltò via dal mio petto,vidi Michael con un bavaglio alla bocca e legato con delle corde su una sedia e riportava dei lividi sul corpo mi avvicinai a lui-non provare ad avvicinarti ancora di più a lui Charlotte ho sparo-mi girai e vidi che puntava verso di me una pistola già quella pistola....ce l'aveva da quando stavamo insieme io ero contraria ma lui non ne voleva sapere dicendomi che serviva per tenerci al sicuro e tante altre cazzate che si inventava-ma ti sei rincoglionito per caso? Davvero?-non avrei mai pensato che un giorno quell'affare metallico si sarebbe rivolto verso di me che piuttosto a un malintenzionato, lui si mise a ridere-Charlotte quando imparerai che quando voglio una cosa la ottengo subito,sai però il tuo inglesino si è fatto onore,ha lottato fino allo svenimento,per impedirmi di toccarti-e rise di nuovo-sai è da martedì sera che vi seguo e vi osservo,e ho atteso il momento giusto per approfittare che lui si staccasse da te, e ho colto al volo l'occasione che venissi qui da sola,ma poi mi sono ritrovato lui che stava venendo da te.....ah l'amore che brutti scherzi che fa-cosa ci hai spiati?-avvampai improvvisamente al pensiero che ci aveva anche spiati anche sabato sera -tu sei completamente pazzo!!-urlai,e stringendo le mani a pugno infilzandomi le unghie nei palmi delle mani,cercai di raccogliere tutto il coraggio che mi era rimasto in corpo,è tempo di chiudere i conti con il mio passato che mi tormentava ormai da troppo tempo-perché non ci dai un taglio una volta per tutte, non credi di avermi già arrecato tanto dolore?!?-tuonai,ma ripresi subito-finalmente ho trovato una persona che mi ama e che mi fa provare sentimenti che non provavo più da tanto tempo,e adesso ti ripresenti così?!? ormai ho voltato pagina Lucas io ora amo lui non te-sentì Mika sospirare alle mie spalle,finalmente mi ero tolta un peso di dosso,Lucas fece una faccia sorpresa-come? non eri tu quella che mi chiedeva disperatamente di tornare insieme a lei e che eri ancora innamorata follemente-disse avvicinandosi a me a grandi falcate-già credevo di essere innamorata di te ma era solo un miraggio Lucas, ormai quella Charlotte fa parte del passato-dissi secca,in questo momento le nostre facce si trovarono a pochi centimetri di distanza come molto tempo fa-oh del passato? cosa ci trovi in quel frocio che io non...-non lo feci finire che gli tirai uno schiaffo,e piano piano la sua guancia si tinse di un rosso scarlatto-non ti permettere lui ha la gentilezza e la premura che tu non avrai mai-dissi a denti stretti e lui con un gesto repentino mi prese violentemente in braccio e mi butto su un divanetto che si trovava vicino a Michael-ah poco mi importa adesso sarai tutta mia-disse sghignazzando,io cercai disperatamente di liberarmi dimenandomi ma non ottenni nessun risultato vidi con la coda dell'occhio Mika che tentava di liberarsi dimenandosi come un cavallo in preda alla furia dalla presa delle corde ma anche lui fallì poi incrociò il mio sguardo e vidi che una lacrima gli percorse una guancia,ebbi come un vuoto allo stomaco Lucas sentendolo agitarsi si girò verso di lui divertito alla vista di quella scena-hahaha ma guardatelo il principe azzurro che tenta di liberarsi per salvare la sua amata-disse con le lacrime agli occhi-mio caro,spero che adesso ti goda lo spettacolo e che ti rifaccia gli occhi-disse sempre guardando divertito Michael che si agitava ancora di più devo trovare un modo per colpirlo e andare a liberare Mika mi guardai in torno e vidi che sul tavolino affianco al divano su cui mi trovavo c'era un vassoio d'argento, perfetto! poi lo stronzo si rigirò verso di me-ora veniamo a noi Charlie-mentre quel verme si avvicinava alla mia bocca con uno scatto rapido riuscì ad allungarmi e a prendere il vassoio e glielo tirai in testa con tutta la forza che avevo in corpo svenne e cadde terra,mi alzai e andai subito a liberare Mika,lo slegai e gli tolsi il bavaglio dalla bocca e si alzò-thanks-mi disse sorridendo-stai bene? Ti ha ferito?-dissi sfiorandogli il livido che gli si era formato sulla guancia lui fece una smorfia di dolore-no non ti preoccupare sono solo due bolli-disse sorridendomi mamma mia quelle fossette,lo abbracciai istintivamente mi era mancato da morire il suo profumo alla menta all'inizio rimase sorpreso,poi ricambiò anche lui-oh ma che bella scenetta quasi mi commuovo-era Lucas che si stava rialzando,Mika si mise davanti a me come per farmi da scudo-non ti avvicinare a lei bastardo!-disse Mika pieno d'ira-oh ma che paura che mi fai inglesino-e si mise a ridere ad un certo punto vidi che stava tirando fuori la pistola lentamente da dietro la giacca improvvisamente alcune immagini del sogno che avevo fatto qualche giorno mi tornarono in mente, no non devo assolutamente permettere che questo accada Mika non c'entra niente-sai prima non ho voluto spararti perché dovevi assistere a come facevo mia Charlotte ma adesso visto che è tutto saltato non c'è niente che mi vieta di farlo adesso goditi quest'ultimi secondi che stai passando con lei perché saranno gli l'ultimi-tirò fuori del tutto la pistola e premé il grilletto,in quel preciso istante spinsi Mika a terra e sentì un dolore lancinante colpirmi il bacino,caddi sopra Michael mi girai e andai a toccare subito il punto dove mi doleva mi girai e toccai dopo di che guardai la mia mano che era interamente sporca di sangue, il proiettile mi aveva presa sul bacino mi rigirai ancora e vidi che da esso usciva così tanto sangue...Lucas mi guardò terrorizzato e tremando fece cadere a terra la pistola,ad un certo punto vidi tutto a chiazze nere come macchie d'inchiostro riuscivo a vedere a malapena Michael che mi teneva stretta tra le sue braccia-no Charlotte! guardami passerotto-disse continuando ad accarezzarmi-...ho bisogno di te Charlotte io non posso vivere senza di te,ti prego farò qualunque cosa ma per favore resta con me ragazzina non lasciarmi-e piangeva stringendomi le mani e io gli sorrisi addolcita da quelle parole, poi si allungò e prese un piccolo telo che si trovava sul divanetto e me lo tenne premuto sopra la ferita per far bloccare il sangue,ormai non ho neanche la certezza se riuscirò più a rivederlo così sempre più stanca ed affaticata mi avvicinai a lui-ti amo Michael-dissi il più forte possibile ma il mio tono di voce risultò quasi un sussurro lui mi guardò e mi sorrise dandomi un lieve bacio sulle labbra-ti amo anch'io Charlotte-a quel punto la porta si spalancò ed entrarono dei poliziotti che andarono subito ad ammanettare Lucas,intanto uno di loro stava chiamando un ambulanzapoi entro Valentino che corse immediatamente verso di noi ,ma mi sentivo troppo stanca e così chiusi gli occhi nel vano tentativo di riposarmi, l'utima cosa che sentì fu la voce di Michael che mi chiamava insistentemente..........

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Capitolo 16
*** 15. I'll protect you forever. ***


Mika's POV Mentre Valentino veniva verso di noi Charlotte svenne tra le mie braccia,la chiamai ripetutamente ma non rispondeva così la presi immediatamente in braccio,e uscì dall'edificio,insieme a Valentino-ti prego ragazzina tieni duro-le dissi uscì fuori e fortunatamente l'ambulanza era appena arrivata,la consegnai ad un paio di infermieri,che la misero sulla barella e intanto mi diedero una controllata e mi lasciarono,e rientrarono dentro l'ambulanza li seguì,ma un poliziotto mi bloccò-signor Penniman,lei adesso viene con noi, dobbiamo interrogarla-no devo andare dalla mia ragazza-quelle parole mi uscirono spontanee,-non si preoccupi è in ottime mani se la caverà-mi disse il poliziotto,-Michael-mi girai era Valentino-non ti preoccupare ci vado io con lei-e mi sorrise,annuì, e dopo di che salì sull'ambulanza e partì-il poliziotto mi riaccompagnò dentro, nella stanzetta in cui mi trovavo prima dove adesso si trovavano altri poliziotti che facevano foto e che prendevano la pistola di Lucas,ma la prima cosa che saltò ai miei occhi fu il colore rosso scarlatto del sangue di Charlotte sul pavimento bianco a quella vista mi venne quasi da vomitare-bene signor Penniman,mi racconti tutto dall'inizio-si....ecco è iniziato tutto oggi pomeriggio,avevo quest'intervista,stavo per entrare dentro lo studio,quando ad un certo punto sento Lucas parlare al telefono in un angolo,vantandosi che entro stasera avrebbe fatto sua Charlotte-la ragazza a cui hanno sparato?-si,allora mi avvicinai di più per sentire quello che diceva,ma lui se ne accorse,chiuse la chiamata e venne verso di me,mi avvicinai e gli dissi di lasciare in pace Charlotte ma lui mi rise in faccia,e mi disse che non avevo speranze con lei,e che molto presto l'avrebbe fatta sua,allora non ci vidi più e gli tirai un pugno e così iniziammo a picchiarci,fino a quando mi tiro un pugno violento sulla pancia e caddi a terra,ma non mollai e cercai invano di difendermi,fino a quando svenni-e poi?-poi mi risvegliai e mi trovai legato ad una sedia e imbavagliato,poi entrò con Charlotte,che quando mi vide tento di avvicinarsi a me,ma lui la minacciò con la pistola,iniziò a parlare dicendo che è dalla sera di martedì scorso che ci segue e ci osserva e che stava aspettando il momento giusto per aggredire Charlotte,poi la prese e la fece stendere sul divano,però lei riuscì a liberarsi colpendolo con un vassoio d'argento-e lo indicai-poi venne subito a liberarmi,ma lui riuscì a riprendersi immediatamente,mi misi davanti a lei per proteggerla....poi accadde tutto velocemente-e mi salirono le lacrime agli occhi ma le ricacciai subito indietro-ok ho capito, basta questa testimonianza per incriminarlo-e mi sorrise,ricambiai e poi lui si alzò -solo...un ultima curiosità signor Penniman,mi può dire dove in che posizione vi trovavate lei e la signorina prima che lo sparo partisse?-certo-mi alzai e glielo mostrai-e la signorina dov'era dietro o affianco a lei?-più o meno affianco a me -si mise difronte a me facendo finta di puntarmi la pistola-è pazzesco-disse sottovoce il poliziotto-che cosa?-dissi io curioso-vede, se la signorina non l'avrebbe spinta a terra,la pallottola avrebbe colpito direttamente il suo cuore,lasciandole nessuna via di scampo,è stato davvero fortunato ad avere avuto la ragazza al suo fianco-disse il poliziotto sorridendo dopo di che mi lasciò andare,augurandomi buona fortuna per Charlotte,e mi disse anche di non lasciarmela scappare.Entrai in macchina, e agitato come non mai, chiamai immediatamente Valentino intanto sentivo l'adrenalina scorrermi velocemente nelle vene-pronto?-pronto ciao Valentino,Charlotte?-ti prego fa che stia bene pensai tra me e me -ciao Michael,purtroppo so solo che è in sala operatoria,per una trasfusione di sangue e stanno rimuovendo la pallottola dal fianco non so altro,tu adesso però vai a casa fatti una doccia calda e cerca di riposare,tanto con me ci sono Abbie e gli altri-ma....-niente ma ora va a casa hai bisogno di riposare-ok ciao-sospirai e chiusi,tornai a casa e mi buttai immediatamente nella doccia,effettivamente era l'unico modo per rilassarmi e distendere i miei nervi tesi,ripensai a quello che era successo continuando a ripetermi che se quella sera non avessi fatto di testa mia raccontandole quello stupido sogno forse tutto questo non sarebbe accaduto,in più sentendomi anche in colpa per stamattina per come l'ho trattata,poi immediatamente mi ricordai di lei che mi diceva "ti amo Michael"facendo affidamento a tutte le sue forze e come per magia riuscì a rilassarmi e ignorai anche se per poco i miei sensi di colpa che mi mangiavano vivo, ripensando ancora a quelle parole ebbi un forte dolore allo stomaco no dai non possono essere le famose farfalle allo stomaco ormai mio cuore si sta incatenando sempre di più al suo,in questi giorni quella piccola ragazzina dagli occhi color del cielo mi ha letteralmente scombussolato la mia vita capovolgendola completamente,pensai anche alle parole che aveva detto a Lucas"finalmente ho trovato una persona che mi ama e che mi fa provare sentimenti che non provavo più da tanto tempo" il mio cuore mi si scaldò al solo ricordo oh Charlie che cosa mi hai fatto, la stessa cosa vale anche per me, da quando sei entrata nel mio cuore sei riuscita a farmi scoprire una parte di me che ancora non conoscevo, vorrei tanto dirglielo in questo momento anche io,uscì dalla doccia mi misi una maglietta e mi infilai sotto le coperte ma non riuscivo a prendere sonno continuavo a girarmi e rigirarmi,continuavo ad essere preoccupato per lei e poi poco a poco i sensi di colpa ritornarono a farsi sentire così per distrarmi mi misi a pensare al suo corpicino e le sue piccole manine che accarezzavano le mie guance ,e ai suoi occhi azzurri quelli erano la parte migliore che ogni volta scrutavano ogni mio singolo movimento e il suo dolce profumo al cocco che ogni volta che lo sentivo mi mandava in tilt il cervello,ma la cosa che adoravo più di lei dopo i suoi occhi era quando posava la sua piccola testa bruna sul mio petto,ogni volta che succedeva una sensazione piacevole invadeva tutto il mio corpo,mi mancavano da morire i suoi dolci baci e il calore del suo corpo contro il mio e finalmente cullato da questi dolci pensieri riuscì ad addormentarmi.Il giorno dopo mi alzai e mi vestì di corsa,bevvi un po' di caffè e mi precipitai immediatamente in macchina continuando a ripetermi che di sicuro stava bene e che l'operazione era andata a buon fine ,stavo per dirigermi verso l'ospedale,quando immediatamente pensai"non posso presentarmi lì a mani vuote"così feci immediatamente inversione allora cosa le posso portare? ...ma certo! ci sono fiori, mi ricordo che quando le avevo parlato del mio amore incondizionato per i fiori lei aveva replicato dicendo che anche lei aveva una vera e propria dipendenza da quest'ultimi,e di conseguenza mi diressi verso il negozio del fioraio migliore di Milano;entrato dentro il negozio il profumo dolciastro dei fiori che amavo alla follia invase subito le mie narici-buongiorno posso aiutarla?-un signore abbastanza anziano uscì dal retro del negozio-si, ecco...devo prendere dei fiori-per chi?-mi chiese il signore gentilmente sorridendomi-ehm ecco...p-per la mia ragazza-dissi imbarazzato-s-si trova in ospedale-oh mi dispiace,sa già cosa prenderle?-mi guardai un attimo in giro-sinceramente no-allora venga che gliene faccio vedere qualcuno-me ne fece vedere tantissimi di diversi colori e profumi ma nessuno si addiceva a lei,mentre mi stava facendo vedere delle rose i miei occhi caddero su una piccola orchidea blu, era perfetta era piccola e delicata ma allo stesso tempo era strana e bellissima e emanava un profumo dolcissimo,direi che le si addice benissimo-prendo quella-dissi improvvisamente indicandola facendo trasalire l'anziano uomo-ma signore ha solo un fiore e pochi boccioli-prendendola dal ripiano in cui si trovava per mostrarmela-non fa niente,la prendo lo stesso-dissi sicuro,e lui mi guardò come se fossi un povero pazzo ma poco mi importava-ok! Come vuole lei-disse poi ormai sconfitto,la impacchettò per bene,presi anche un bigliettino e sopra scrissi:al mio piccolo angelo custode dagli occhi azzurri come il cielo-wow dev'essere davvero innamorato perso per scriverle così-mi interruppe il fioraio-si molto-dissi sorridendogli imbarazzato,sospirò-ah se fossero tutti come lei i ragazzi di oggi-e io annuì solamente,dopo di che il tutto venne sigillato da un nastro lilla speriamo solo che le piaccia, uscì e andai in una pasticceria che si trovava lì vicino e presi delle brioches , per Valentino e gli altri che di sicuro non avranno toccato cibo da ieri sera e presi anche un cupcake al cioccolato con scagliette di cocco per quando lei si sarebbe svegliata,almeno su questo andai a colpo sicuro,fortunatamente mi ricordai anche che il suo dolce preferito è il cupcake al cioccolato con le scagliette di cocco già molto sofisticato come la mia ragazzina, beh questo è uno dei tanti motivi per cui mi ha fatto innamorare di lei.Finalmente entrai dentro l'ospedale carico di tutta quella roba,andai alla reception e chiesi in che piano si trovava la signorina Maybrook-si trova al secondo piano camera 138-grazie mille-sorrisi e lei ricambiò,dopo di che presi l'ascensore,intanto mille pensieri invasero la mia testa, e con loro non tardarono anche ad arrivare tante domande e preoccupazioni"starà bene?"e se ha perso la memoria?"oh Michael non essere così sciocco"mi riprese la mia coscienza"e se non c'è l'ha fatta?" No non può succedere,non al mio passerotto"le porte dell'ascensore si aprirono e un brivido percorse la mia schiena i miei muscoli erano tesi come una corda di violino camminai lentamente guardandomi intorno c'erano un sacco di persone sedute sui seggiolini che si trovavano davanti alle porte delle varie stanze, certe erano mezze addormentate certe piangevano tenendo stretto un fazzoletto o altri oggetti poi c'erano anche stanze con le porte aperte dove dentro si trovavano spesso una o due persone che parlavano tranquillamente con la persona che si trovava sul letto altre camere c'erano solo vecchietti e altri pazienti che si facevano compagnia a vicenda parlandosi, Improvvisamente avvertì un forte senso di tristezza e anche paura beh ma del resto cosa mi aspettavo ero in un ospedale,spero solo che la mia ragazzina stia bene, da lontano riuscì a riconoscere la testa argentea di Marco,così attraversai il corridoio quasi correndo mentre mi avvicinavo sempre di più riuscì anche a vedere la testa di Abbie che dormiva beatamente appoggiata sul petto di Edward anche lui dormiva e la stessa cosa facevano anche Jennifer e Marco, l'unico sveglio diciamo era Valentino-ciao-dissi sottovoce una volta essermi avvicinato-ciao Michael,ti sei riposato? si ci ho provato avrò fatto più o meno tre quattro orette di sonno e non di più,Charlotte?-non ti preoccupare sta bene,hanno detto i dottori che è fuori pericolo e l'operazione è andata a buon fine si deve ancora svegliare,hanno detto che mentre la portavano in camera ha iniziato chiamarti nel sonno, ripetendo e chiedendo continuamente dove ti trovavi- tutto il mio corpo si rilassò all'istante e il mio cuore perse un battito, passerotto tranquillo giuro che non mi staccherò ma più da te,meno male che sta bene non so cosa avrei fatto senza di lei-veramente?-dissi con un sorriso a trentadue denti-si quindi credo che sia la conferma che stia bene-e sorrise anche lui-per chi è quella roba?-mi chiese indicando Valentino-oh questi?....allora, l'orchidea è per Charlotte e anche il cupcake mentre le brioche sono per voi,ma vedo che tutti sono ancora nella terra dei sogni-hahah si è che sono rimasti alzati tutta la notte, come noi anche loro erano super preoccupati-un infermiera uscì dalla stanza dove riposava Charlotte-signori se volete adesso potete entrare a farle visita sta ancora dormendo,ma non preoccupatevi è normale dopotutto quello che è successo, è stata molto brava non ha smesso di lottare neanche un secondo- sorrise e se ne andò,educatamente aspettai che Valentino entrasse dentro per primo dato che è una persona a lei molto cara,ma rimase lì fermo a guardarmi-allora entri si o no?-mi chiese-davvero posso entrare?-ma certo,si vede che non stai più nella pelle di vederla-e mi sorrise,gli diedi le brioches, ed entrai la prima cosa che vidi fu lei stesa su quel letto bianco,con un sacco di fili attaccati alle braccia,chiusi la porta alle mie spalle, e mi avvicinai quasi in punta di piedi per paura di poterla svegliare,posai l'orchidea e la busta che conteneva il cupcake sul comodino accanto a lei,aprì la finestra per fare entrare un po' d'aria fresca cacciando via quell'odore di disinfettante tipico degli ospedali e infine presi una sedia e mi misi accanto a lei,la guardai meglio adesso la sua pelle aveva il suo solito colore candido come la neve non più come quello che aveva assunto ieri che le dava un aspetto più da morta che da viva,le presi la mano un po' fredda e la strinsi accarezzandone con il pollice il dorso-Ciao ragazzina-dissi sussurrando-mi hanno detto che hai combattuto fino alla fine sono fiero di te-dissi stringendole la mano-sai che se non ci fossi stata tu non avrei avuto via di scampo,adesso anch'io ti posso ufficialmente dichiarare il mio angelo custode-dissi ridacchiando ripensando a quello che mi aveva detto l'area sera mi fermai un attimo e vidi su uno schermo che era posto dall'altra parte del letto,i battiti del cuore che aumentavano sempre di più,poi rivolsi lo sguardo verso di lei e vidi le sue palpebre muoversi era evidente che stava facendo finta di dormire,allora decisi di stare al suo gioco mi alzai dalla sedia e mi piegai su di lei facendo avvicinare il mio viso per far toccare le nostre labbra,quando si toccarono le nostre lingue iniziarono ad inseguirsi,poi lei avvolse le sue braccia intorno al mio collo, e come sempre si mise a giocare con i miei riccioli,mi staccai di colpo-ah ma allora sei sveglia mia piccola bella addormentata nell'ospedale-dissi ridendo-stronzo-disse anche lei ridendo dandomi uno schiaffo affettuoso sul petto,mi avvicinai di nuovo e la ribaciai con passione e lei ricambiò ancora più focosa e dopo un po ci staccammo-mi hai fatto spaventare da morire ragazzina, ho avuto paura che tu non potessi...-dissi ansimando e appoggiai la mia fronte contro la sua-non so cosa farei senza di te- -tranquillo non vado da nessuna parte senza di te-e mi accarezzò dolcemente la guancia-Charlotte?-si?-è quello che è accaduto ieri sera che più o meno ho sognato,tu che urlavi piangendo,dicendomi che ero un mostro e che ti ho rovinato la vita e cose simili,poi compariva Lucas che ti portava via da me,e poi tirava fuori una pistola,ma tu non te ne accorgevi,così iniziai a gridare in modo di avvertirti,ma non mi ascoltavi,allora io ceravo di muovermi,ma sembrava che si fossero incollate al terreno,poi lui ti punta la pistola al petto e infine preme il grilletto,dopo di che tutto finisce, e mi sveglio con quel maledetto dolore al petto,come se mi avessero piantato quella pallottola nel cuore e scusami tanto per quello che è accaduto l'altra sera ti avevo promesso che ti avrei protetto da qualunque cosa-no non è per niente colpa tua,lo hai detto tu stesso che se non l'avessi fatto tu adesso non ci saresti più e non è vero che il sogno che hai fatto si è avverato è del tutto diverso a quello che ci è capitato ieri, ricorda che d'ora in poi ci sarò sempre io accanto a te ogni sera per confortarti e sei l'unico che dopo tanto tempo è riuscito a farmi provare qualcosa ,e non nego neanche una parola di quello che ho detto l'altra sera,ti amo Michael-disse lasciandomi un bacio a stampo sulle labbra,non avevo parole per descrivere quello che aveva detto-anch'io ti amo passerotto-e strusciai il mio naso contro il suo-anche quando sei testardo come un bambino-disse ridacchiando,risi anch'io e la baciai di nuovo;dopo un paio di minuti ci staccammo e mi sedetti sul letto affianco a lei cingendole le spalle col mio braccio,intanto le si era accoccolata sul mio petto, poi mi ricordai dei regali-oh Charlotte, guarda cosa ti ho portato-allungai il braccio e li presi, prima gli diedi l'orchidea-Mika...è fantastica io adoro le orchidee,sono i miei fiori preferiti,poi blu è stupenda e fa anche un buon profumo-diciamo che era il fiore che ti si addiceva di più,c'è anche il biglietto-dissi un po' imbarazzato ripensando a quello che avevo scritto,lo prese e lo lesse,poi alzò lo sguardo e i nostri occhi rimasero incatenati per un po'-nessuno aveva mai fatto una cosa del genere per me,grazie Mika -disse con un tono gioioso,si fiondò sulle mie labbra e ricominciammo a baciarci-e grazie anche di esistere-disse lei sussurrando-non c'è di che ragazzina-dissi sorridendo, ci staccammo-c'è n'è un altro-e gli diedi il cupcake,aprì la busta,e fece un sorriso a trentadue denti-non ci posso credere ti sei ricordato che io amo questo tipo di cupcake!-si dovevo farmi perdonare per ieri mattina-dissi sorridendole-grazie-disse lei ricambiando,dividemmo il cupcake e lo mangiammo-anche tu ieri mattina mi hai fatto abbastanza paura-disse lei puntando i suoi due piccoli diamanti su di me-già scusami tanto non volevo-dissi imbarazzato e lei scoppiò a ridere-perché ridi?-hahahah P-perché hai la bocca tutta sporca di cioccolato hahahah sei proprio un bambino-ah si? Sei fortunata che hai tutti questi fili attaccati se no ti avrei fatto il solletico fino a farti diventare rossa dal ridere, e la stessa cosa vale per i baci sennò mi spingerei un po' più in là di un semplice bacio sulla bocca,visto che siamo in un ospedale,non voglio finire nel reparto ostetricia-e gli feci un sorriso malizioso,lei mi fulminò con lo sguardo-cretino!- e mi tirò un pugnetto sul petto e ci mettemmo a ridere-sai l'altro pomeriggio ho ascoltato alcune delle tue canzoni-ah...e-e cosa ne pensi?-dissi un po nervoso,si girò verso di me-penso che tu sia un cantante molto bravo oltre ad essere molto carino-e mi sorrise-solo una però mi ha colpito particolarmente sopratutto il video-e qual'è?-dissi incuriosito-emh...credo che si chiami boum boum boum e devo dire che il testo è molto fantasioso-disse ridacchiando arrossì-e ammetto che eri anche molto sexy mio caro cowboy-disse disegnando dei cerchi immaginari sul mio petto-oh ne sono lusingato signorina Maybrook-le presi la mano e le baciai il dorso,poi gli altri entrarono a salutarla mi staccai a malavoglia da lei,l'abbracciarono e la salutarono,parlammo un po',poi Charlotte mi chiamò-hai bisogno passerotto?-si ecco...noi adesso siamo....ecco...fidanjfjj-che cosa?-si ecco.... fidanzati no?-ma certo lo siamo ufficialmente-dissi sorridendomi-allora glielo possiamo dire a loro visto che sono nostri amici?-disse indicandoli,la guardai un po' titubante-poi mise la mano sul mio braccio-Michael se non ti va non fa niente-sospirai-si dai-dissi sorridendole-tutto è concesso al mio passerotto-mi sorrise-possiamo avere la vostra attenzione?-dissi io,e tutti si girarono verso di noi,poi sentì una piccola mano intrecciarsi con la mia e la strinse come per darmi forza-visto che siete i nostri amici più cari ,volevamo dirvi io e Charlotte che siamo ufficialmente fidanzati-tutti sorrisero,Morgan mi diede una pacca sulla spalla-ottima scelta ragazzo...ottima scelta-disse sottovoce sorridendomi-io lo sapevo! Siete fatti l'uno per l'altra-disse Abbie squittendo,poi si girò verso Edward-beh anche noi dobbiamo darvi la stessa notizia!-disse euforica,ci congratulammo con loro;e andammo avanti a parlare poi Marco insieme a Valentino andarono a prendere la pizza dopo di che parlammo e parlammo,poi Abbie e Edward e Jennifer se ne dovettero andare;-Allora chi rimane a vegliare la signorina?-chiese Morgan indicando Charlotte-beh mi sembra ovvio-disse Valentino ridacchiando,Marco di voltò e posò il suo sguardo su di me-ahhh giusto, lasciamo l'inglesino,cosi il giorno dopo ce la ritroviamo al piano di sopra dal ginecologo-Charlotte e Valentino si misero a ridere,e io gli tirai un copino.La sera Valentino e Morgan se ne erano già andati da un'oretta,durante il pomeriggio un infermiera ci disse che avrebbero dimesso Charlotte domani pomeriggio se gli esami erano apposto,Intanto si era appena addormentata,mi andai a stendere accanto a lei ci mettemmo nella stessa posizione di stamattina e dopo un po' le palpebre iniziarono a farsi pesanti e caddi tra le braccia di Morfeo......

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Capitolo 17
*** 16. Fratelli. ***


Charlotte's POV I raggi del sole entrarono dalla finestra andando così a colpire i miei occhi,li aprì lentamente per farli abituare alla luce e mi accorsi che ero ancora appoggiata sul petto di Mika,alzai la testa e lo guardai,stava dormendo beatamente e teneva la bocca socchiusa e i ricci ribelli contornavano il suo viso perfetto notai anche che aveva ancora dei piccoli lividi su di esso e anche sulle braccia gli accarezzai dolcemente la guancia dove c'era un po' di barba incolta,finalmente quel senso di vuoto che avevo provato in questi giorni se ne era andato e adesso ho capito chi è che creava quel vuoto e lo riempiva allo stesso tempo,se qualcuno mi avesse detto che mi sarei innamorata in una settimana di una persona,di sicuro lo avrei mandato a quel paese e gli avrei riso in faccia dicendo che sarebbe stato impossibile,ma adesso è tutta un'altra storia,poi portai la mia mano sulla sua che mi cingeva il bacino tenendomi stretta a sé e la cosa mi faceva sentire protetta e al sicuro,finalmente il mio cuore aveva ripreso a funzionare come una volta e non si sarebbe più sentito solo,perché c'era qualcuno che lo teneva stretto a sé e lo custodiva gelosamente riparandolo giorno per giorno,gli accarezzai il dorso della mano con il mio pollice mentre la tenevo stretta,ripensai a quello che mi aveva detto ieri,ci teneva davvero tanto a me, adesso l'unica mia paura era solo quella di perderlo che un giorno tutto questo sarebbe finito-good morning passerotto-alzai la testa e gli sorrisi-buongiorno anche a te-e gli diedi un bacio a stampo sulle labbra-hai dormito bene?-gli chiesi un po' preoccupata e gli accarezzai il petto-si benissimo cheriè-e mi accarezzò la guancia,feci la stessa cosa anch'io ma fece una smorfia di dolore,ritrai la mano-cheriè sei andata a beccare il livido-disse passandosi la mano sul punto dove gli doleva-oh scusa non volevo-dissi ridacchiando-ridi ragazzina, intanto fa un male cane-ok allora vediamo se riesco a rimediare-mi alzai un pochettino e gli diedi un bacio sulla guancia,ma lui subito dopo prese il mio viso e lo baciò e subito dopo si staccò-adesso va molto meglio-disse sorridendo-che scemo-e gli sorrisi.Un ora dopo Michael si alzò e andò a prendere del caffè alla macchinetta,e un infermiera e un dottore entrarono in camera e l'infermiera mi tolse tutti i fili che erano appiccicati alle mie braccia, dopo di che mi fecero un esame del sangue per vedere se tutto era ritornato come prima e poi se ne andarono;all'improvviso la porta si aprì ed entrò un ragazzo abbastanza alto e riccio e portava degli occhiali, assomigliava da morire a mika e subito dopo entrò anche una signora abbastanza in carne-ehm s-salve-dissi titubante,i due si girarono verso di me,come se si fossero accorti solo in quel momento della mia presenza ma non si degnavano di rispondermi-state cercando qualcuno?-riprovai ancora,ma i due continuarono a guardarmi perplessi come se non capissero cosa gli stessi dicendo....ma certo perché non ci ho pensato prima!-do you speak english?-i due come d'un tratto si illuminarono-oh yes we are looking for Mika,do you know where is he?-(S.A. nel dialogo tra Charlotte Mika e i due verrà scritto in italiano, per evitare di scrivere in inglese risparmiando tempo, ma fate finta che stiano parlando in inglese😅)-è andato a prendere un caffè-in quel momento la porta si aprì, ed entrò Mika che intanto stava bevendo il caffè e a momenti si strozzò con esso appena vide i due-Mika!-esclamò il ragazzo,che per tutto il tempo non aveva fiatato-ma che ti è successo? Sei pieno di lividi-l'espressione del suo viso cambiò e gli andò in contro ma Michael non ne fu felice anzi fece una faccia schifata come se disprezzasse quel ragazzo e subito dopo si scansò spingendolo via-che ci fate qui?-disse rabbiosamente-siamo venuti qui per farti una sorpresa e scusarci per come è andata a finire l'ultimo incontro.....ma a proposito dov'è Andy?-disse la signora in quel momento ebbi una fitta al cuore,come se una lunga lama avesse trafitto quest'ultimo, mi portai una mano al petto e iniziai a massaggiarmelo cercando di ignorarlo e in quel preciso momento vidi Mika trasformarsi, si fece più cupo e freddo i suoi occhi erano pieni di rabbia e rancore e così ancora più infastidito sbraitò-andatevene via! immediatamente-e subito dopo il ragazzo identico a lui disse facendo un sorrisetto maligno-scommetto che ti ha lasciato hahaha lo sapevo poverina la nostra super popstar hahaha e adesso per cercare di colmare il vuoto te la fai con questa troietta qui- disse con un tono acido indicandomi,stranamente per miracolo riuscì a trattenermi e non fiatai,Mika tentò di andargli incontro con fare minaccioso,ma fu fermato dalla signora-no Mika non farlo-gli disse poggiando le mani le mani sul suo petto ma lui si scansò di nuovo ,poi l'altro riccio si avvicinò a me-povera ragazzina illusa, anche tu sei caduta in una delle tante trappole di mio fratello? Sai una volta che si sarà stufato di te,se ne andrà spezzandoti il cuore e dimenticandoti per sempre-fratello?quindi questo significa che loro due sono i suo familiari, in questi giorni non mi aveva mai parlato di loro, poi il ragazzo mi prese la mano e la baciò,Michael ringhiò-peccato perché tu sei molto più bella delle altre vittime-e mi fece un sorriso malizioso,altre vittime? tolsi subito la mano e raccolsi tutto il coraggio che avevo in corpo gli tirai uno schiaffo e parlai puntandogli un dito contro-non osi parlare così di Mika,so che non è per niente quel tipo di persona e non si permetterebbe mai di fare una cosa del genere è tanto per chiarire lei non si deve permettere di chiamami in quel modo non sono né una sua amica né sua sorella, e dovrebbe chiamare in quel modo le ragazze che scaldano il suo letto tutte le sere-dissi tutto d'un fiato lanciandogli un occhiataccia-oh ma complimenti fratellone, te la sei scelta bene,bella,impavida e anche intelligente,non avrei mai pensato che esistesse una tua copia al femminile e wow non sapevo che riuscisse a capire l'inglese e parlarlo così fluentemente, questo ti rende ancora più affascinante mia cara -poi mi prese il mento con la sua mano ruvida per costringermi a guardarlo negli occhi-sai se un giorno dovrebbe succedere che quello lì ti scaricasse,non esitare a chiamarmi sai sarei molto felice che tu venissi a scaldare il mio letto-disse ridendo di gusto,all'improvviso Mika si scagliò contro di lui, scaraventandolo contro il muro tenendolo per la gola, mi venne da gridare per il gesto improvviso-sta alla larga da lei e da me Fortunè-disse Michael ormai su tutte le furie,non l'avevo mai visto così non era più in lui,non era più il Mika dolce e premuroso di stamattina,anzi tutto il contrario,sembrava che la rabbia si fosse impossessata del suo corpo-Michael lascialo!-lo implorò la madre, ma non gli diede ascolto continuava tenerlo inchiodato al muro mentre l'altro si divincolava per liberarsi ma senza risultati devo fare qualcosa sennò andrà a finire che l'ho ammazza veramente,mi alzai immediatamente ma quando mi misi in piedi un dolore lancinante mi colpì il bacino proprio dove c'era la ferita lo ignorai e mi avvicinai cautamente a lui-ehi Michael...Michael guardami-mi ignorò-Michael lascialo sennò otterrà quello che vuole.... la tua collera-non mi diede ascolto neanche questa volta,continuava a tenere gli occhi puntati sul fratello,i suoi bellissimi tratti ora erano contratti in un espressione di disgusto,odio e rabbia-dai Michael falle vedere chi sei realmente-disse ormai senza fiato Fortunè,ma riuscì a continuare a parlare-una persona senza cuore e senza niente, secondo te perché Andrew ti ha lasciato?-disse ridacchiando,la cosa lo fece infuriare ancora di più e così strinse di più la presa-tu non sai niente di quello che è successo tra me e Andy!-ormai il viso del fratello ormai bordeaux,afferrai il suo braccio e lo strinsi-Michael non è vero non ascoltarlo,tu sei la persona più dolce e gentile che abbia mai conosciuto,fai di tutto per rendere le persone felici e ti fai in quattro per difendere la persona che ami,e non è vero che non hai un cuore anzi ti giuro che lo custodirò gelosamente,ma ti prego ora basta-si girò verso di me e mi guardo negli occhi e io feci lo stesso,finalmente mollò la presa e Fortunè si accasciò a terra tossendo cercando di inalare più ossigeno possibile e subito dopo si rialzò e se ne andò guardando in cagnesco me e Mika che rimase come pietrificato e le sue mani iniziarono a tremare,le avvolsi subito tra le mie-Ehi ehi va tutto bene tranquillo-sembrava come se si fosse risvegliato da un incantesimo,subito dopo lo abbracciai e appoggiai la mia testa sul suo petto e sentì che tremava ancora e il suo cuore a momenti minacciava di scoppiargli nel petto talmente batteva forte-tranquillo Michael-e passai la mia mano su e giù per la sua schiena-forse è meglio se vi lascio soli-disse la madre di Mika alzai la testa e annuì e le sorrisi lei ricambiò e uscì dalla stanza,e a quel punto Michael iniziò a sfogarsi-scusami Charlotte non volevo mostrarti questa parte di me I-I'm a beast-disse nascondendosi nei mie capelli singhiozzando silenziosamente,gli accarezzai la testa,non lo avevo mai visto piangere così -no non è vero e poi sai come va a finire la bella e la bestia, che la bella salva la sua bestia,amandolo per quello che è, e io farò la stessa cosa, io ti amo per come sei e non scusarti davvero....è vero magari sei stato un po' troppo eccessivo,ma anch'io mi sarei infuriata in questo modo se mi avessero parlato così beh e poi tutti noi abbiamo un lato oscuro-dissi ridacchiando,anche se non ero brava ad usare parole dolci, feci del mio meglio per tranquillizzarlo-se vuoi saperlo il mio si pre senta ogni mese è dura dai 4 a i 5 giorni,quindi tieniti pronto-lo sentì ridacchiare,dopo di che ci sedemmo sul bordo del mio letto e ci mettemmo uno difronte all'altra,presi il suo viso e presi un fazzoletto gli asciugai tutte le lacrime,i nostri sguardi si incontrarono adesso lui aveva uno sguardo mortificato, un po' da cane bastonato,gli accarezzai una guancia-quindi loro due erano tua madre e tuo fratello?-azzardai a chiedergli, anche se sapevo già che il silenzio sarebbe stata la sua risposta, ma con mia sorpresa mi rispose dicendomi-si e se ti stai chiedendo perché a momenti lo ammazzavo è perché circa un mesetto fa prima che iniziasse Xfactor i miei genitori avevano organizzato una cena dove vennero tutte le mie sorelle con i loro fidanzati e mariti e così andammo anche io e il mio fidanzato,durante la cena Fortunè iniziò a fare battute sgradevoli e cattive su Andy e me continuando a punzecchiarmi,per un po' lo ignorai,ma dopo mi stancai così mi alzai e gli diedi un pugno in faccia poi ci alzammo da tavola e ce ne andammo via,lo so magari ho esagerato troppo ma io odio essere preso in giro-rimasi li a guardarlo,non dissi nulla e mi limitai ad annuire-comunque thank you Charlotte-e di che? Sono o non sono il tuo angelo custode-dissi sorridendogli,ripensando a quello che mi aveva detto ieri-già e vero-e sorrise,così lo baciai le sue labbra erano ancora salate ma calde-you are the most beautiful angel che ho mai visto-disse strusciando dolcemente il suo naso sul mio-che dici la facciamo entrare tua madre? O deve restare ancora lì fuori poverina-a quella frase lui si irrigidì,gli feci gli occhi da cucciolo-daiii Michael-lui mi guardo ancora e poi sospirò-ok va bene,ma solo perché sei tu-gli lasciai un bacio a stampo,si alzò dal letto e andò fuori a chiamare sua madre,mentre io rimasi seduta sul bordo del letto con le gambe a penzoloni, la madre di Mika rientrò seguita da Lui-salve-mi disse sorridendomi,mi strinse la mano-io sono Jonni la mamma di Mika-piacere di conoscerla, io sono Charlotte Maybrook-piacere mio Charlotte e per favore dammi del tu-poi spostai il mio sguardo su Michael che era rimasto affianco a me e guardava sua madre con freddezza-quindi voi due....ecco...state insieme?-disse Jonni indicandoci,fu Michael a risponderle prima che io potessi parlare-si stiamo insieme, certo sono ancora un po' scombussolato ma sento che affianco a lei mi sento felice-disse fiero fingendomi le spalle con il suo braccio-sono felice per te tesoro,si vede che ci tiene a te si è visto prima,sono veramente contenta che tu abbia trovato questa ragazza è anche molto bella-disse ridacchiando io arrossì un pochino,e dissi un flebile-grazie-e Andy vi siete lasciati vero?-sentì lui irrigidirsi così gli presi la mano e gliela strinsi-si mamma -riuscì solo a dire-capito l'unica cosa che mi importa è che tu sia felice-e ci sorrise-comunque Michael non fraintendere tuo fratello,all'inizio era venuto per scusarsi,poi però si vede che vedendo come lo hai respinto e vedendo anche Charlotte forse si è arrabbiato e anche ingelosito-come ingelosito?- dissi intromettendomi-vedi Charlotte Fortunè è sempre stato un tipo geloso soprattutto del fratello,lui era geloso della felicità e del successo del fratello è sempre stato così-si ma questo non lo giustifica per quello che ha fatto,sa benissimo che a me mi danno fastidio queste cose-disse Mika quasi sbraitando,iniziai ad accarezzare il dorso della sua mano con il mio pollice e lui sentendo quel contatto si tranquillizzò-lo so Mika e mi dispiace,per cosa è successo oggi scusate-disse sua madre a testa bassa, alzai lo sguardo e gli feci segno di andare da lei ma lui scosse la testa allora feci una faccia arrabbiata e lui sconfitto andò ad abbracciarla,mi sentivo in dovere di fargli fare pace con sua mamma io ormai non potevo più abbracciare la mia ma lui era ancora in tempo,sorrisi alla scena che si era creata davanti a me,poi sua mamma alzò lo sguardo e mi mimò un grazie i scrollai le spalle e le sorrisi.......

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Capitolo 18
*** 17. Il ragazzo biondo cenere. ***


Charlotte POV Parlammo ancora un po' con sua mamma,era una signora molto dolce e disponibile un po' come Mika,mi ricordava molto mia mamma-e come avete saputo che mi trovavo qui?-chiese Michael-non trovandoti in casa ne ad Xfactor allora abbiamo chiamato Morgan,che ci disse che ti trovavi in ospedale per un'amica e ci disse anche il piano è il numero della stanza-ah...e gli altri stanno bene?-disse con un filo di malinconia-si tranquillo sai com'è Yasmine è sempre inchiodata al suo lavoro mentre Paloma è impegnata con il piccolo e Zuleika è sempre con il suo fidanzato-Mika annuì,poi ci chiese da quanto ci conoscevamo e sapete le solite domande che una mamma fa quando il figlio si fidanza e quindi gli raccontammo velocemente quello che era accaduto in queste ultime settimane, ma tralasciammo il giorno in cui ci eravamo incontrati non so perché Mika decise di farlo .Nel pomeriggio la mamma di Mika se ne andò dicendomi che ci saremo riviste domani sera al live,dopo un oretta un dottore entrò,finalmente l'ora del giudizio era arrivata-salve-disse Mika-salve è lei la signorina Maybrook?-disse indicandomi-si sono io-bene gli esami sono andati a buon fine è tutto regolare,può tornare a casa-feci un sorriso a trentadue denti,finalmente me ne andavo,io odio gli ospedali e il loro odore-però deve stare a riposo sennò la ferita potrebbe riaprirsi e non deve fare assolutamente nessuno sforzo-poi alza lo sguardo e lo punta su Michael-ha capito nessuno sforzo,posso fidarmi di lei?-disse il dottore ridendo e guardandoci con malizia-si cristallino-disse Mika tutto rosso, il dottore se ne andò e io scoppiai a ridere-dai non ridere è grave!mi avrà preso per un pervertito-disse ancora più rosso-hahah il mio pervertito-e lo baciai-pronta per uscire ragazzina-disse lui cercando di cambiare discorso-si ma non possiamo uscire adesso non ho niente da mettere,dovremmo chiamare Abbie per mandarla a prendere qualche vestito-no non c'è n'è bisogno-disse guardandomi maliziosamente-che non ti salti in mente di farmi uscire con il camice,sai siamo in pieno Ottobre fa un freddo cane e non voglio che appena mettiamo il piede fuori dobbiamo subito rientrare dentro perché mi sono presa la broncopolmonite-dissi quasi urlando-beh allora prenderemo questo rischio-dai abbi un po' di pazienza-cercai di farlo ragionare ma senza risultati era più testardo di me e ce ne vuole per superarmi-no tu fidati di me non sentirai niente e poi sto aspettando troppo-disse ridacchiando, poi si fiondò sull'armadio e prese il suo cappotto e l'orchidea che mi aveva preso,la mia borsa e i miei vestiti e le mie scarpe ormai sporchi di sangue-quelli li puoi anche buttare-dissi a malincuore-ok-e li buttò nel cestino,poi senza che me ne accorgessi mi cinse le spalle e mi spinse fuori dalla stanza,meno male che avevo messo le ciabatte sennò mi avrebbe fatta uscire a piedi nudi poi mi prese per mano e insieme percorremmo velocemente il corridoio e ci buttammo immediatamente nell'ascensore-tu sei completamente pazzo,lo sai che ho una ferita più o meno lunga 20 cm che rischia di aprirsi-dissi ansimando-già scusa mi dispiace-disse ridacchiando alzai la testa e lo fulminai,arrivati al piano terra le porte dell'ascensore si aprirono e ricevetti un altra spinta e gli tirai un'altra occhiataccia,ci fermammo alla reception e firmai alcune carte;intanto che ci avvicinavamo all'uscita mi preparavo mentalmente per l'impatto che avrei avuto una volta fuori dall'edificio,usciti fuori strinsi gli occhi per ricevere l'impatto ma a mia sorpresa non sentì niente,perché un cappotto pesante blu mi stava cingendo le spalle,dal profumo che emanava alla menta capì a chi apparteneva,alzai la testa e i nostri sguardi si incontrarono-te l'avevo detto che ti dovevi fidare di me-disse sorridendomi-Michael così ti prenderai un malanno,hai solo la camicia addosso-dissi super preoccupata-con te al mio fianco non sento freddo chèrie-disse ridendo e detto questo mi prese in braccio a modi sposa e iniziò a correre verso la macchina,mi strinsi ancora di più a lui per trasmettergli un po' di calore e dopo di che entrammo-tu sei pazzo-dissi tirandogli un pugno affettuoso sul braccio,lui ridacchiò-puoi prenderti un malanno stupido-e far prendere freddo a te nah preferisco il malanno-e lo baciai,le sue labbra erano congelate a differenza delle mie e anche il suo naso lo era,ci staccammo-adesso mi sono scaldato,grazie ragazzina-disse ridacchiando-come va la ferita ti fa ancora male?-no non ti preoccupare -gli sorrisi e lui ricambiò,adoro quando si preoccupa per me mi fa sentire amata e protetta,subito dopo mise in moto e accese i riscaldamenti e partimmo-allora che dici di passare prima a casa tua per prendere le tue cose e poi andiamo a casa mia-voleva che andassi a vivere con lui a casa sua,quella frase mi lasciò un po' spiazzata oh mamma e adesso?non convivevo con una persona da un po' di tempo,e se andasse a finire come l'altra volta? sono sicura che questa volta il mio cuore non reggerà il colpo-Charlotte?-disse Mika riportandomi alla realtà-e se facciamo il contrario? Magari facciamo stare lì tua mamma è tuo fratello fino a quando ripartono-dissi,ormai fregandomene delle conseguenze,non so perché ma stare con Mika sembrava come imparare a volare,spaventoso ma allo stesso tempo eccitante-uhm...si dai è una buona idea-per tutta la durata del viaggio ci tenemmo la mano-e adesso ascoltiamo Ain't no mountain high enought di Marvin Gaye e Tammi Terrel ,buon ascolto-alzai il volume al massimo-non ascoltavi solo è interamente musica classica chèrie?-mi chiese Mika prendendomi in giro- dai non mi prender in giro questa è la mia preferita in assoluto è la prima canzone pop che al primo ascolto mi è subito entrata in testa,l'ho ascoltata anche quando stavo venendo per la prima volta negli studi di Xfactor-davvero? Anche a me è capitata la stessa cosa-disse sorridendomi-che ne dici se questa fosse la nostra canzone?-chiese-si dai mi piace come idea poi il testo è bellissimo-già-effettivamente pensandosi quella canzone descriveva un po' il nostro folle amore e iniziammo a cantarla a squarciagola insieme,lui cantava la parte cantata da Marvin Gaye e io la parte femminile Listen, baby, ain't no mountain high ain't no valley low Ain't no river wide enough, baby Cantò Mika puntandomi il dito If you need me, call me No matter where you are No matter how far Cantai anch'io Don't worry baby Just call my name I'll be there in a hurry You don't have to worry 'Cause baby, There ain't no mountain high enough Ain't no valley low enough Ain't no river wide enough To keep me from getting to you, babe Cantammo insieme e andammo avanti Remember the day I set you free I told you You could always count on me, darling From that day on I made a wow I'll be there when you want me Some way, somehow 'Cause baby, There ain't no mountain high enough Ain't no valley low enough Ain't no river wide enough To keep me from getting to you, babe Oh, oh, darling No wind, no rain All winter's cold can't stop me baby No, no, baby Cause you're are my goal. If you're ever in trouble I'll be there on the double Just sittin' for me oh, baby My love is alive Way down in my heart Although we are miles apart If you ever need a helping hand I'll be there on the double Just as fast as I can Don't you know that There ain't no mountain high enough Ain't no valley low enough Ain't no river wide enough To keep me from getting to you -sei bravissima- disse Mika-grazie me la cavo bene-dissi arrossendo Don't you know that There ain't no mountain high enough Ain't no valley low enough Ain't no river wide enough Ain't no mountain high enough... Arrivammo davanti casa sua,e lui scese e mi guardò-beh? non scendi?-mai sei pazzo fuori fa ancora freddo,piuttosto prendi-e gli lanciai la giacca-non ti voglio con la febbre a quaranta e il naso che cola-lui mi fece la linguaccia e corse subito dentro,subito dopo vidi una macchina parcheggiarsi davanti e da essa scese un ragazzo biondo brizzolato,appena vide il portone del condominio di Mika socchiuso e si fiondò dentro-ma che diamine?!?-dissi perplessa, e mi rimisi comoda sul sedile in attesa di Michael e chiusi leggermente gli occhi.Li riaprì e Mika non era ancora arrivato,guardai l'ora sul mio telefono è segnava le 18.30 ma che diavolo sta combinando è sceso che erano le 15.40-ma che mese di merda!!!-urlai frustrata,mi slacciai la cintura e mi guardai intorno se c'era qualcosa di caldo che poteva coprirmi,finalmente trovai una specie di coperta dentro al porta bagagli e vi lascio immaginare come abbia fatto ad arrivare al porta bagagli dal sedile del passeggero,me la misi sulle spalle e scesi notai che la macchina che si era parcheggiata qui poche ore prima non c'era più ma il portone era rimasto sempre socchiuso,entrai e salì le scale arrivata davanti al suo appartamento vidi che la porta era spalancata entrai dentro ancora più preoccupata,il pavimento era pieno di cocci di vasi e altre ceramiche, cercai di evitarle-ma che diavolo è successo?!?-dissi sottovoce-Mika?-silenzio,cercai di chiamarlo più volte ma non ottenni nessuna risposta,ancora più preoccupata decisi di salire le scale dove c'erano tre stanze:il suo studio,la sua camera e infine la camera degli ospiti,mi diressi direttamente in camera sua,la aprì e trovai Mika in piedi davanti alla finestra-Mika meno male...... stai bene-e sospirai,ma lui continuava a fissare fuori dalla finestra-Michael? Ci sei?-mi avvicinai ancora di più a lui-Mika che succede?-gli presi un braccio e lui si girò di colpo mi uscì un grido,era ricoperto di graffi e bolli e il sangue gli colava dappertutto-vedi cosa mi ha fatto per colpa tua-disse e due lacrime scesero dalle sue guance-c-chi è stato a ridorti così ?-riuscì solo a dire ad un certo punto da dietro le sue spalle uscì il ragazzo biondo che avevo visto prima-Michael ma che sta succedendo?-mi dispiace passerotto-e il ragazzo affianco a lui tira fuori una pistola io indietreggio e mi ritrovo appiccicata al muro poi la punta sul mio petto-I'm sorry darling but he is mine-disse sorridendo malignamente e preme il grilletto-Mikaaaaaa!!!-mi alzai di soprassalto tutta sudata era un sogno,mi guardai intorno,mi trovavo sul mio letto in camera mia e avevo ancora addosso il camice dell'ospedale, e in quel momento mi assalì un dubbio mi sarò anche immaginata anche il ragazzo che entrava di corsa nel condominio?-Charlotte stai bene?!?!?-disse Mika ansimando-si sto bene era solo un incubo-mi abbracciò e mi baciò la fronte-adesso è passato tranquilla-intanto le mie narici si riempirono del suo dolce profumo alla menta,poi alzai la testa-ma hai già preso tutto?-si e quando sono tornato in macchina ti ho trovata addormentata, e mi devi solo ringraziare per lo sforzo che ho dovuto fare portandoti in braccio...sai quanto pesi-disse sedendosi accanto a me-dai scemo,non è vero che sono pesante-e gli diedi un pugno affettuoso sul petto-che ore sono?-dissi stiracchiandomi- sono le 18.45-quanto ho dormito?-circa tre orette,io intanto sono andato ad Xfactor per le prove dei pezzi per domani,tranquilla non ti ho lasciata da sola,ho chiamato Abbie ed è rimasta qui per tutto il tempo-grazie-dissi sorridendogli poi guardai fuori dalla finestra,finalmente il sole si era deciso ad uscire e adesso stava tramontando mi alzai e andai verso la finestra io amo i tramonti sono così romantici e mi trasmettono tranquillità, quando mi capita mi metto lì a fissarli-è bellissimo vero?-senza che me ne accorgessi Mika venne affianco a me-già i adoro guardare i tramonti-Mika mi abbracciò e io appoggiai la mia testa sul suo petto e intanto tutte e due guardavamo il tramonto-hai fame?-si un po'-vuoi che ti porto la cena a letto se ti senti troppo stanca?-no vengo in cucina con te-ok-e mi baciò la testa,mi cambiai ma lui era ancora lì-dai va via,che mi devo cambiare-no-disse guardandomi malizioso-daiii-e lo spinsi inutilmente fuori-ok ok me ne vado-dopo di che scesi giù e trovai sul tavolo due pizze-sai non sono un bravo cuoco e così ho deciso di ordinarle e ti ho preso una margherita non sapendo che gusto prenderti-gli saltai addosso-grazie mille va benissimo-dissi sorridendogli-wow non sapevo che per renderti felice bastava prenderti la pizza,però mi merito una ricompensa-disse picchiettando un dito sulle sue labbra-sei il solito bambino-dissi ridacchiando-ah si e allora non ti do la piz...-non gli diedi il tempo di finire la frase che mi fiondai sulle sue labbra al gusto di ciliegia.Dopo aver finito di mangiare andammo nel soggiorno e Mika si stese sul divano e io mi accoccolai affianco a lui e appoggia come sempre la mia testa sul suo petto,adoravo quella posizione potevo sentire i battiti del suo cuore,intanto lui accarezzava dolcemente la mia guancia,dopo di che accesi la televisione-hai chiamato tua mamma per dirgli che poteva andare ad abitare casa tua per questi giorni-già fatto chèrie-e mi sorrise,o mio dio amo quelle fossette sono troppo dolci.Guardammo un film e poi stanchi morti andammo a dormire,io mi feci una doccia,ad un certo punto mentre ero dentro sentì la porta del bagno aprirsi-Michael esci immediatamente-dai ma non ti vedo neanche,abbi pietà chèrie fammi lavare i denti-e va bene però muoviti che io ho quasi finito-.Appena uscì già con la sua camicia con cui dormivo addosso"emanava il suo dolce profumo alla menta che oramai era diventato come una droga per me"venni presa da dietro e sollevata, tirai un urlo per lo spavento ma mi tranquillizzai subito quando riconobbi le risate del mio così detto "rapitore"- dai Michael lasciami-non è che per caso ti sono arrivate quelle cose, sai da come parli sembra di si-ah ah molto divertente, no non ancora-e mi stese sul letto e lui si mise sopra di me i nostri corpi erano distanti pochi centimetri, perché lui si stava sorreggendo sulle sue braccia per evitare di schiacciarmi, poi si calò e mi baciò, le nostre lingue iniziarono a ballare e inseguirsi, le mie braccia si avvinghiarono al suo collo e le mie mani andarono ad impigliarsi nei suoi morbidi e folti ricci, poi lui iniziò a lasciare piccoli baci sul mio collo sembrava che il mio collo andasse a fuoco ogni volta che le sue labbra lo toccavano e come l'ultima volta scese più giù lasciando una scia di baci che si stendevano dal mio collo e arrivavano fino al seno lasciandogli anche piccole carezze, io intanto feci scendere le mie mani sotto la sua maglietta andando ad accarezzargli il petto e i suoi addominali e lo sentì irrigidirsi sotto al mio tocco e di conseguenza mi irrigidì anch'io quando mi accorsi che stava cercando di togliermi la maglietta, mi fermai subito, lui se ne accorse e si butto a mio lato ansimando, o mio dio e se se l'è presa? all'improvviso lui si mise a ridere mi girai verso di lui-hahaha siamo due frane scusami e che di solito non sono abituato hahahah-e mi scappò anche a me una risata ripensandoci-non fa niente,non ti scusare- wow non se l'è presa, poi si girò verso di me-Charlotte se non te la senti ancora dimmelo, aspetterò avrò tutta la pazienza di questo mondo-disse sorridendo e tirando fuori sempre quelle fossette stupende-ok-come va la ferita lì sotto?-mi chiese accarezzandola-mi fa ancora un po' male ma va meglio adesso-dissi sorridendogli,dopo di che ci infilammo tutte e due sotto le coperte-goodnight ragazzina-buonanotte Michael-e ci baciammo e subito dopo mi addormentai cullata dai battiti del suo cuore.... Angolo Autrice/Malata di mente che scrive questa storia: Ehiiiii avete visto mamma mia la nostra Charlie ha le allucinazioni sarà reale il nostro ragazzo biondo si o no? e vi volevo consigliare di andare a sentire la canzone è veramente bella comunque mi volevo scusare se ci ho messo un po' di tempo per pubblicare di sicuro mi vorrete ammazzare e allo stesso tempo vi volevo ringraziare come sempre voi tutti che seguite la storia,GRAZIE!!!!!Un bacio Federica_lollipop❤️

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Capitolo 19
*** 18. Let me love you. ***


Mika's POV La sveglia suona insistentemente svegliandomi dal dolce sogno che stavo facendo,allungai il braccio verso quella macchinetta infernale e la colpì aprì gli occhi e guardai l'orario erano le 8.30, mi stiracchiai sbadigliando e abbassai lo sguardo e vidi la solita piccola testa bruna che dormiva beatamente sul mio petto,ogni giorno la trovo sempre più bella le accarezzai la guancia e poi smisi-ti prego continua-disse lei con una voce assonnata-ma allora eri sveglia ragazzina-dissi ridacchiando lei finalmente aprì gli occhi e mi sorrise-buongiorno-disse lei sbadigliando-buongiorno anche a te-e le diedi un bacio a stampo poi lei si riaccoccolò sul mio petto e la sua faccia si fece improvvisamente cupa-Michael cosa faremo adesso con la stampa intendo...parleranno se ci vedranno insieme-non mi era passato minimamente in testa-beh lo sappiamo solo noi e gli altri ma credo proprio che non diranno una parola a nessuno...solo che dobbiamo stare attenti a non farlo capire agli altri quando siamo ad Xfactor...prima o poi lo scopriranno ma quando succederà sarò pronto a dire tutta la verità-lei sospirò-io non ti voglio perdere ora che ti ho trovato-disse lei abbracciandomi, il mio cuore si scaldò letteralmente al suono di quelle parole-tranquilla non accadrà passerotto-e le baciai la fronte-Michael perché me?-disse guardandomi-uhm? In che senso?-non capivo cosa voleva dirmi-si ecco...perché tra tutte le ragazze che ci sono in questo mondo ti sei innamorato di me,insomma io sono solo una povera stilista depressa che vive a Milano e tu sei un cantante di fama internazionale-ehi ehi non dire così per me sei tutto non sei solo una stilista che ho incontrato per caso-dissi prendendole le mani-tu sei la persona che ha letteralmente ribaltato la mia vita e ogni giorno che passa mi rendo sempre di più conto che ho bisogno di stare con te per essere felice e poi io non ti ho scelta è stato il mio cuore ha dirmi che eri la persona giusta-intanto che parlavo le accarezzavo la guancia-e quando ti sei accorto che ero la persona giusta?-e mi sorrise e le ricambiai-dalla sera della festa,ho avvertito come un senso di protezione nei tuoi confronti quando hai iniziato a star male per colpa di quello stronzo-dissi sputando con rabbia le ultime parole,lei mi guardò con una faccia a dir poco meravigliata ridacchiai alla vista di quella faccia-non te l'aspettavi? E tu posso chiederti quando tu te ne sei accorta che ero la persona giusta per te?-sul subito mi guardò pensierosa,poi mi rispose-il giorno dopo-come il dopo?ma il giorno dopo le ho sbottato in faccia-quando ti ho sclerato in faccia?-e feci una faccia confusa-no stupido quando ha picchiato l'amico di Lucas fino a svenire per impedirgli di portarmi via-disse arrossendo immediatamente mi fiondai sulle sue labbra-sei davvero carina quando arrossisci-soffiai sulle sue labbra continuammo a baciarci e poi per mancanza di ossigeno a malincuore ci staccammo-andiamo a fare colazione-le dissi mentre mi alzavo,lei fece la stessa cosa ma appena si tirò in piedi-Ahi!-fece una smorfia di dolore e si tocco il fianco e mi fiondai subito da lei e la presi per i fianchi evitando di premere troppo sulla ferita-Charlotte che succede?-la feci sedere sul bordo del letto-non lo so,ma appena mi sono alzata ho sentito la ferita tirarmi tantissimo, magari è solo un po' indolenzita-disse guardandomi preoccupata-allora tu stenditi, ti porto io la colazione-no vengo con te-disse rialzandosi ma di nuovo fece quella smorfia e cadde ma io la presi subito tra le mie braccia-mi sa che oggi devi stare un po' a letto a riposare tutto il giorno-no non posso perdermi Xfactor e non voglio che tu faccia tutto da solo,ci sono un sacco di cose che devo sbrigare in primis devo andare a ritirare il tuo vestito all'atelier e poi devo anche apportargli delle modifiche-disse risedendosi sul letto-non fa niente se per una volta manchi non essere così testarda e poi non ci vuole niente ad arrivare all'atelier e ritirarlo e lo posso mettere prima di andare lì così puoi sistemarlo,per favore lascia che mi prenda cura di te-le dissi scostandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio-va bene ma come faccio ad andare in bagno? Se non riesco neanche a fare un passo-disse sbuffando esasperata-beh ti ci accompagno io-dissi sorridendo e le porsi il mio braccio l'afferrò e la presi in braccio e la portai in bagno arrivati davanti al lavandino la misi giù e le passai il mio braccio sotto il suo per sorreggerla, e iniziò a lavarsi i denti,la faccia e si pettinò i fluenti capelli una volta finito mi guardò-che c'è?-le chiesi guardando quei piccoli diamantini-c'è che dovrei andare in bagno-disse seria indicando il wc-ah...ehm ti accompagno lì davanti e poi esco,però poi quando hai finito chiamami-dissi imbarazzato e portandola lì davanti e me ne andai fuori,poi mi chiamò e la riportai a letto e mi indicò che vestiti prendere per cambiarsi li appoggiai affianco a lei-hai bisogno che ti dia una mano a vestirti?-e le sorrisi con malizia-no scemo questo posso anche farlo da sola-e ridacchiò, la sua risata era come balsamo per le mie orecchie-ok- e me ne andai in cucina a preparare la colazione,dopo di che gliela portai in camera e le bussai-posso entrare ragazzina? O sei ancora nuda perché sai se ti potessi trovare così non credo che potrei sopprimere i miei bisogni di uomo-sentì ridere dall'altra parte della porta-allora io entro nuda o non nuda-e aprì la porta e la trovai già vestita seduta sul letto, e immediatamente il suo sguardo cadde sul vassoio che portavo in mano-uhm quanta roba buona e io che pensavo che eri un pessimo cuoco-davvero?!?-dissi indignato facendo il finto offeso e immediatamente scoppiammo a ridere,posai il vassoio sul suo comodino e mi sedetti accanto a lei che velocemente si fiondò sulle fette di pane con sopra spalmata la Nutella-wow ti piace tanto il cioccolato da come vedo-e presi una tazza di caffè-si tanto-disse sorridendo.Finita la colazione,salutai Charlotte e andai all'atelier a prendere il mio vestito dopo di che andai al supermercato e presi tutto quello che Charlie mi aveva appuntato su un foglietto di carta,ovviamente mi diede i soldi per pagare ma pagai con i miei.Dopo di che tornai a casa-ragazzina sono tornato!-tutto tacque,andai in camera sua e la vidi stesa sul letto che dormiva tranquillamente con un libro in mano vedendo quella scena sorrisi e andai ad appendere il vestito sull'anta dell'armadio e me ne andai chiudendo la porta senza fare rumore,scesi le scale e andai in cucina a sistemare la spesa,una volta finito i miei occhi caddero sul calendario appeso al muro che era girato sulla pagina di Novembre ma visto che oggi ne abbiamo 30 Ottobre lo andai a prendere per girarlo sulla giusta pagina e vidi che sul giorno 10 Novembre c'erano disegnati dei palloncini e c'era anche scritto "Il Mio Compleanno!!!"già me l'ho aveva detto che lei li compiva il 10,devo farmi venire in mente qualcosa da regalarle.Preparato da mangiare andai di sopra a svegliarla... Charlotte's POV Mi svegliai di soprassalto sentendomi scuotere aprì gli occhi e vidi due occhi color nocciola-ben svegliata ragazzina-mi sono riaddormentata con il libro che stavo leggendo in mano-che ore sono?- chiesi sbadigliando, spostò lo sguardo sul quadrante del suo orologio-sono le 12.35 hai fame ? Perché ho preparato il pranzo-si grazie mille-e gli diedi un lieve bacio,mi prese di nuovo in braccio e andammo in cucina e mi fece sedere-non c'era bisogno che mi prendi in braccio riesco a camminare-e ridacchiai per la sua troppa premura-non voglio che ti faccia male di più se cammini a proposito come va ti fa ancora tanto male?-e portò i piatti in tavola-adesso non come sta mattina-e presi il primo boccone-hai fatto tutto? hai ritirato il vestito?-si ho fatto tutto-grazie sei un angelo-e lui mi mostrò uno dei suoi sorrisi più belli-credevo che l'avessi visto l'ho appeso all'anta dell'armadio-ah non ci ho fatto caso-finito di mangiare lui lavò i piatti e gli chiesi di andare a privarsi il vestito e se né andò in camera dopo un po' ritornò, dio mio gli stava perfettamente non aveva neanche bisogno di ulteriori modifiche-allora come sto?-mi chiese lui strappandomi ai miei pensieri-stai benissimo non ha nemmeno bisogno di modifiche-e sorrisi.Nel pomeriggio il dolore al fianco si alleviò un po' permettendomi di muovermi con le mie proprie gambe,ma camminando il dolore comunque si faceva sentire;verso le sei lui se ne andò raccomandandomi di non fare troppi sforzi e mi disse anche che avrebbe avvisato i produttori che sta sera non sarei andata,il resto del pomeriggio passo molto lentamente senza Michael e per ingannare il tempo mi guardai un po' di televisione e poi altrettanto lentamente arrivò la sera mi feci un panino al volo e mi rimisi sul divano non essendo abbonata a Sky non vidi X factor ma vidi un film e una volta finito andai in bagno mi cambiai e mi fiondai nel letto.Venni svegliata dal rumore della porta d'ingresso sbattuta credo sia tornato Mika guardai la sveglia e segnava le 23.30 di solito l'extrafactor finiva a mezzanotte e mezza e mi ricordai che mi ero dimenticata di chiudere la porta a chiave, e in quel momento sentì dei passi che salivano le scale scesi dal letto presi la mia borsa e mi appostai vicino alla mia porta appena quest'ultima si aprì mi fiondai sul malintenzionato e gli tirai una borsata in testa e lui si accasciò a terra-non avrai i miei soldi stronzo!-urlai-Charlotte sono io-abbassai lo sguardo e nel buio vidi un paio di riccioli-oh mio dio scusa Michael non volevo-trattenni le risate e mi abbassai si massaggiò la testa -ma cos'hai in quella borsa pietre?-scusami non volevo ho pensato che eri un ladro visto che non era ancora mezzanotte come mai sei già qui?-sono tornato prima perché mi mancavi ed ero preoccupato-disse un po' spazientito-oh grazie...-e arrossì-vieni qua-e allargò le braccia e senza farmelo ripetere mi fiondai immediatamente appoggiando la testa sul suo petto sentendo così i battiti del suo cuore-anche tu mi sei mancato-sussurrai e in quel momento sentì una specie di ticchettio sul parquet alzai lo sguardo e vidi un golden retriver salire le scale di corsa-ah mi stavo quasi dimenticando,lei è Mel la mia cagnolina me l'ha portata mia mamma per farmi una sorpresa spero che tu non sia gelosa e che ti piacciano i cani-ridacchiai-tranquillo li adoro-la cagnolina arrivò da noi e subito mi annusò tutta e la coccolai-le piaci il che è molto strano di solito non ha molta confidenza con gli sconosciuti-continuai a coccolarla-ha già la cuccia e le ci...-non riuscì a finire la frase-si ha tutto,doveva in realtà essere una sorpresa ma ormai è andata così-e si mise a ridere mi unì a lui,la sua risata era così contagiosa,ci alzammo-vieni piccolina andiamo a sistemare le tue cose,lasciamo che il tuo padrone si riprenda dalla botta-dissi rivolta al cane e scesi le scale seguita da Mel e presi la scatola do ve all'interno c'erano la sua cuccia,le ciotole e un giocattolo; una volta sistemato tutto lei si mise sulla sua cuccia e si addormentò,ritornai in camera e trovai Mika sotto le coperte che dormiva come un bambino-quando si dice che i cani assomigliano ai padroni-ridacchiai così mi infilai sotto le coperte e immediatamente venni catapultata nel mondo dei sogni. Il Giorno Dopo Il fastidioso rumore del citofono mi svegliò,mi alzai mi girai e vidi Michael che dormiva presi il mio orologio e lo guardai erano le 8.15 fortunatamente il dolore al fianco sembrava quasi sparito,uscì dalla camera e scesi le scale-chi è il demente che alle otto del mattino viene a citofonare-spinsi il bottoncino che permetteva di aprire il portone dopo di che suonò il campanello della porta,sbuffai e aprì la porta ed apparve Abbie-ciao Abbie tutto bene?-le chiesi sorpresa-si tutto bene,tu piuttosto stai bene ? ieri Mika mi ha raccontato-si sto bene grazie,ma perché ti trovi qui?-Abbie mi guardò-si ecco volevo che mi facessi un favore...-si spostò-ciao zia Charlie!-....

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Capitolo 20
*** 19. Sweetness. ***


Charlotte's POV Abbie mi guardò-si...ecco volevo che mi facessi un favore...-si spostò-Ciao zia Charlie!- e una piccola testa bionda mi saltò addosso abbracciandomi-Ciao Annabeth!-esclamai sorpresa,Annabeth è la bambina della sorella di Abbie,Lillian ma noi la chiamiamo Lilly la conosco da quando siamo bambine andando sempre a casa sua, e la piccola testa bionda è la mia nipotina acquisita e molte volte viene a casa mia perché i sui genitori avvolte sono via per lavoro, mi voltai e guardai Abbie-che tipo di favore ti devo fare?-anche se avevo già capito quale sarebbe stata la risposta-si volevo chiederti se potevi badare a lei questi due giorni, perché Lilly e suo marito sono fuori città per lavoro e io e Ed avevamo già pianificato di andare questo fine settimana al mare...-lo sapevo, la guardai-no dai Charlie non guardarmi così, per favore fallo per la tua migliore amica-e mi fece gli occhi da cucciolo-quindi voi stasera non ci siete alla riunione all'atelier per la nuova collezione-no...-dai zia Charlie posso stare con te?-disse Annabeth scendendo dalle mie braccia-non voglio rimanere con zia Abbie è cattiva,non vuole mai vedere cartoni animati con me-dai Charlie vedi che anche lei lo dice-le guardai entrambe come posso dirgli di no, sospirai-oh e va bene-siii rimarrò due giorni con la mia zia preferita-e la piccola testolina bionda si mise a saltellare-adesso non esagerare scriciolo-disse Abbie scompigliandole i capelli, mi misi a ridacchiare-tieni qua c'è tutto quello di cui ha bisogno-e mi porse un piccolo trolley rosa e lo presi-oh e Abbie alla fine ieri qual' è stato il vestito più votato?-quello di Ed-annuì-anche tu zia partecipi a quella gara?-mi disse Annabeth -si..-dissi accarezzandole la testolina-bene allora io vado ci vediamo-e mi abbracciò-grazie-divertiti-le sorrisi e diede un buffetto affettuoso a Annabeth-ciao diavoletto-e si fecero la linguaccia dopo di che se ne andò chiudendosi la porta alle spalle, presi la valigia e la portai su nella piccola stanzetta che si trovava vicino al mio studio è la sua stanzetta per quando viene a trovarmi, una volta era una stanza per gli ospiti ma tanto non veniva quasi nessuno a trovarmi e quindi ho deciso di rimbiancarla e l'adattai per una bambina di quattro anni , dopo aver sistemato le varie cose mi girai verso la bambina che in quel momento stava giocando con delle bambole-bene che ne dici se adesso prepariamo la colazione?-lei annuì, posò le bamboline a terra e saltellò in cucina la seguì-nooo c'è un cane- corse subito dalla povera mel che fino a tre secondi fa dormiva e adesso è attaccata da una piccola bambina che continua ad accarezzarle la testa, mi girai e iniziai a fare il caffè e tirai fuori la nutella-come si chiama?-disse Annabeth-si chiama melachi ma chiamala semplicemente mel -dissi sempre girata continuando a spalmare nutella sulle fette di pane -come mai oggi niente asilo piccola peste?-dissi ridacchiando, ma non ottenni risposta-Annabeth sto parl...- mi girai e non c'era-Anabeth ?- uscì dalla cucina e mi guardai in torno fin quando non la vidi in cima alle scale difronte alla porta della camera da letto salì le scalee lei scostò la porta-no Annabeth-sussurai lei entro e io la raggiunsi ma ormai era troppo tardi, il piccolo terremoto colpì anche Michael-ciaoooo zioooo-disse lei strillando e saltandogli ripetutamente sulla pancia,lui apri immediatamente gli occhi e la guardò stralunato, in quel momento mi scappò una piccola risata e mi avvicinai-Annabeth scendi un attimo fai riprendere lo zio Michael-dissi sempre ridacchiando, lei obbedì-ti va di andare a vedere i cartoni animati in sala?-si-e uscì correndo e mi girai verso Mika che aveva ancora quella faccia perplessa-mi avevi detto che non avevi fratelli-difatti è vero lei è Annabeth ed è la figlia della sorella di Abbie ma da sempre è come se fosse la mia nipotina acquisita, resterà a casa nostra oggi e domani perché i suoi genitori sono occupati con il lavoro e neanche Abbie può,spero che non ti dia fastidio-no non ti preoccupare va benissimo io adoro i bambini-e mi sorrise-mi sono scordato ieri di dirti che mia madre ci ha invitati ad andare fuori a pranzo con lei gli ho detto che ci saremmo stati-va bene e viene anche tuo fratello?-non lo so ieri sera non c'era-sospirai e lui improvvisamente mi prese per i fianchi , mi scappò un gridolino per la sorpresa e mi portò a se-comunque buongiorno ragazzina-e strusciò dolcemente il suo naso sul mio-buongiorno inglesino-e ci baciammo in quel momento un vortice di emozioni mi travolse ma si interruppe quando sentimmo una piccola risatina, ci staccammo e alzai la testa e vidi una piccola testa bionda ai piedi del letto-come siete carini-disse sempre ridacchiando-a si ?-e mi alzai di colpo e la presi-ah ti ho presa piccola peste-intanto lei rideva come una pazza e continuava a divincolarsi, andai a rimettermi dove mi trovavo prima e la lasciai e Mika iniziò a farle il solletico-no hahahaha zio basta hahaha-no non ti lascerò andare principessa-e lei scoppiò a ridere,ridacchiai anch'io erano così teneri credo che lui un giorno sarà un buon padre ma aspetta un attimo cos'è questo odore di bruciato? Oh no il caffè scattai in piedi e corsi subito in cucina dove ormai il caffè aveva fatto capolino dalla caffetteria-che disastro- spensi il fornello e corsi subito a prendere dello scottecs intanto si avvicinò mel che mentre ero piegata ad asciugare il caffè iniziò a leccarmi tutta la faccia-mel no smettila hahaha-cercai di togliermela di dosso ma fu tutto inutile-oh my God che è successo?-disse Mika entrando con la bambina in braccio-c'è stato un piccolo incidente di percorso con il caffè-dissi buttando gli ultimi pezzi di scottecs nella pattumiera, e rimisi il caffè nella caffetteria e ricominciai a spalmare la nutella,mise la bambina giù e si avvicinò a me cingendomi i fianchi-meno male che ero io quello che era un disastro ai fornelli-e ridacchiò- ha ha molto simpatico-infilai il dito nel barattolo e mi girai di scatto e gliela spalmai su tutta la faccia Annabeth vedendoci si mise a ridere come una pazza-vai zia!-e corse da me-oh allora è un complotto-e anche lui infilò il dito nel barattolo e si avvicinò immediatamente presi la testolina bionda in braccio e mi misi a correre inseguita da lui,arrivammo in salotto e iniziammo a girare attorno al tavolino-adesso vi prendo-zia corri ci sta raggiungendo!- riuscì ad arrivare al piano di sopra in camera da letto-non avete scampo princesses -misi Annabeth giù e subito la mia faccia venne ricoperta di nutella, alzai lo sguardo e lo fulminai con gli occhi-me la pagherai Penniman-lui sorrise e mi prese per i fianchi-sto tremando-soffiò sulle mie labbra e mi baciò azzerando la distanza che separava i nostri volti il bacio risultò molto dolce a causa della nutella ma mi ricordai subito che davanti a noi c'era una piccola spettatrice-Michael c'è la bambina-lui si lamentò e ci staccammo-dai andiamo a fare colazione, che devo andare a x factor per le assegnazioni-e ci sorridemmo-siete pieni di nutella-ridacchiò Annabeth.Dopo aver fatto colazione andammo a lavarci e ci vestimmo-come sto-disse Michael presentandosi davanti a me-stai benissimo-aveva una maglietta bianca con sopra una giacca semplice blu e con le sue solite collane variopinte e improvvisamente l'abbracciai-ti prego non andare-piagnucolai e inspirai il suo profumo alla menta-lo so ma devo andare-disse baciandomi la fronte-ah prima che mi scordo,volevo dirti che stasera devo andare ad una riunione all'atelier per la nuova collezione verso le sette,non ti dà peso rimanere con lei ?-no tranquilla ragazzina me la caverò con la piccola peste-mi sorrise e si mise il cappotto-ciao passerotto-e mi lasciò un bacio a stampo-ciao little princess - e diede un bacio sulla piccola testa bionda-ciao zio Mika-e gli diede un bacio sulla guancia dopo di che se ne andò-zia possiamo guardare la bella e la bestia? ti prego-disse congiungendo le piccole manine-va bene-sarà la cinquantesima volta che vediamo questo film-evvai!- e corse subito nella cameretta e ritornò con in mano il dvd;iniziammo a guardarlo e in quel momento salì sul divano anche mel-guarda zia guarda quella sei tu-disse indicando Belle-e invece quello è zio Michael-e questa volta indicò la bestia, le sorrisi l'innocenza dei bambini-zia?-si tesoro?-anche lo zio è un principe?-certo che lo è-davvero ? e quindi prima era trasformato in un mostro anche lui?-ridacchiai-non esattamente-passammo il resto del mattino a guardare il film.Guardai l'orologio che era appeso al muro della sala e vidi che segnava mezzogiorno in punto-dai tesoro alziamoci prima che torni quell'orso affamato di tuo zio-dissi alzandomi dal divano e andai in cucina e lei mi seguì, così mi misi ai fornelli e iniziai a preparare una semplice pasta con il pomodoro, intanto iniziai ad apparecchiare la tavola e Annabeth si andò a sedere su una sedia mentre melachi andò a mangiare le crocchette che c'erano nella sua ciotola, e in quel momento la porta si aprì-I'm back!-ciao zio!-e Annabeth corse verso di lui-ciao little princess- e la prese in braccio e si avvicinò a me-ciao ragazzina-mise giù la bambina e mi diede un bacio a stampo-ciao inglesino-sorrisi,mangiammo in fretta e furia e dopo aver pulito le stoviglie andammo a sederci tutti sul divano cane compreso-guardiamo un altro film?-disse Annabeth girandosi verso di noi-un altro!?!?-spero che non si sia portata dietro tutti i dvd della Disney-dai per favore-e fece due occhioni dolci grossi quanto una casa-dai anch'io voglio vedere un film-e anche Michael mi fece gli occhi dolci-Annabeth non puoi lo sai che adesso devi fare il riposino-e incrociai le braccia al petto-dai zia solo per oggi-dai passerotto solo per oggi-sei un bambino...e va bene vediamo questo film-siiii guardiamo Hercules!-e prese il dvd non quante volte ho già visto anche questo film diciamo che la protagonista femminile mi rappresenta molto, anche lei ha avuto una grossa delusione d'amore e non si fida più in quest'ultimo; verso la fine del film io e Mika ci accorgiamo che il piccolo terremoto è stato catapultato nel mondo dei sogni e così Michael si alza e la porta nella sua stanzetta, dopo un po' ritorna-oh che pace-sussurrai mentre lui si sdraiava accanto a me sul divano-già..non mi avevi detto che c'era una stanza dove si poteva dormire furba di una ragazzina-beh credo che ti avrebbe fatto molto piacere dormire in una stanzetta tappezzata di unicorni-dissi sarcastica-oh come siamo acidone oggi- mi prese per i fianchi e mi fece stendere sopra di lui e mi misi ad ammirare quegli occhi color foresta e subito dopo appoggiai la testa sul suo petto è la cosa più bella del mondo sentire i battiti del suo cuore dopo di che chiusi gli occhi e mi lasciai trasportare da quella dolce melodia.Venni svegliata da degli scossoni-Charlie sveglia-no Mika dammi altri cinque minuti e mi alzo-no ragazzina alzati sennò farai tardi alla riunione-nooo..-e mi rigirai-la mettiamo così? Bene-e improvvisamente sentì un piccolo corpicino saltarmi ripetutamente addosso-zia svegliati svegliati!-sbuffai-ok ok mi arrendo mi alzo-mi misi a sedere e sbadigliai-che ore sono ?-le sette meno venti-cosa?!?!-gridai e mi alzai e corsi subito verso la camera come ho fatto a dormire tutto questo tempo?-perché non mi hai svegliata subito-beh perché eri così tenera mentre dormivi-disse Mika appoggiandosi allo stipite della porta e lo fulminai,mi sistemai e presi tutto il necessario,dissi a Michael tutto quello necessario per la bambina e mi interruppe-ehi ehi calma non c'è bisogno che mi dici tutte queste cose sono abituato già con il mio nipotino-e me lo dici adesso?-dissi seccata-sorry-e ridacchiò sospirai-allora vado..ciao Annabeth-e baciai la guancia e lei ricambiò-ciao zia- mi alzai-ciao-e mi voltai ma subito qualcuno mi prese delicatamente per il polso e mi fece girare su me stessa e mi ritrovai faccia a faccia con lui-ciao passerotto- e mi baciò ardentemente facendo schiudere le mie labbra e intrufolandosi dentro esse dopo di che ci staccammo-stai attenta-appoggiai le mani sul suo petto-non ti preoccupare-e gli baciai la punta del naso e me ne andai... Mika's POV E se ne andò-zio io ho tanta fame-disse Annabeth tirando la mia giacca-ogni suo desiderio è un ordine sua maestà-e la presi in braccio e andammo in cucina,la feci scendere e iniziai ad ispezionare ogni angolo della cucina per pensare a cosa avrei potuto cucinare ma alla fine optai per fare dei toast e ne feci altri due per Charlotte,dopo di che lavai tutto sotto gli occhi attenti della piccola peste, una volta finito uscimmo un attimo fuori con mel, dopo di che rientrammo e andammo a sederci sul divano e lei si accoccolò vicino a me, e accesi la TV -zio?- si little princess?- la zia Charlie mi ha detto che sei un principe è vero?-disse continuando a guardare la TV-certo che è vero-e mi ha anche detto che prima eri trasformato in un mostro-si anche questo è più o meno vero-e dimmi come ti ha salvato?-vuoi che te lo racconti?- si dai racconta racconta!-allora accadde molto tempo fa ero stato catturato da un cacciatore di mostri,che voleva ad ogni costo prendersi Charlotte ma io glielo impedì,ma lei testarda com'è venne a salvarmi iniziando a prendere a calci e a pugni il cacciatore-davvero?-chiese lei ridacchiando- si e dopo un po' lui svenne e lei venne da me e mi liberò ma purtroppo il cacciatore si riprese subito e io cercai di proteggere Charlotte ma lui tirò fuori una pistola e sparò nella mia direzione dicendo-adesso vedrai se l'avrai mostro!-e sparò,ma fortunatamente Charlie mi spinse in un altra direzione,però la pallottola prese lei procurandole una ferita e immediatamente la presi tra le mie braccia e le dissi-ti prego non lasciarmi passerotto-e lei di tutta risposta mi disse che mi amava e ci baciammo e in quel momento avvenne la magia,io finalmente ritornai umano e la sua ferita sparì rimarginandosi e da quel momento diciamo che viviamo insieme felici fino ad adesso-la guardai e i suoi occhi brillavano e la sua bocca aveva preso una forma di una "o"-wow bellissimo!- e si mise a saltellare sul divano-sono contento che ti sia piaciuta-e le sorrisi,guardammo ancora un po' di tv poi guardai l'orologio e vidi che segnava le dieci e impunto-dai little princess andiamo a lavarci così andiamo a fare la nanna-no zio ancora cinque minuti-no tesoro sennò chi la sente più Charlotte-va bene- e scese dal divano.Dopo aver fatto tutto andammo nel lettone e immediatamente sprofondammo nel sonno... Charlotte's POV Finalmente tornai a casa,mamma mia non ne potevo più credo che non abbia mai assistito ad una riunione così noiosa, solo Dio sa quanto avrei voluto conficcare la mia matita nella testa di quegli stilisti snob e pieni di problemi e capricci non vedo l'ora di entrare nel letto e dormire,infilai la chiave nella toppa la girai ed entrai credo che sia un buon segno vedere che la casa non è esplosa chiusi la porta a chiave e salì le scale una volta aperta la porta la scena che si formò davanti a i miei occhi mi fece scaldare il cuore,c'erano Michael e Annabeth abbracciati l'uno all'altra,mi avvicinai silenziosamente e presi in braccio la piccola peste che in questo momento assomigliava più ad un angioletto-ti ho lasciato due toast se hai fame ragazzina-grazie inglesino-gli sorrisi e portai Annabeth nella sua stanzetta e l'adagiai sul piccolo letto, la coprì e subito dopo me ne andai lasciando la porta socchiusa,dopo di che andai in cucina a sgranocchiare i toast che mi avevano lasciato.Una volta cambiata mi infilai sotto le coperte e venni subito intrappolata da due possenti braccia-com'è andata?-disse lui con una voce impastata dal sonno,mi girai verso di lui-ma sì diciamo che è stato più noioso del solito mi mancavi tanto-e gli diedi un bacio a stampo,ma immediatamente lui prese il mio volto e iniziò a baciarlo in ogni angolo iniziando a scendere sino al collo e iniziò a tartassare la mia pelle e si mise sopra di me sorreggendosi con le sue braccia e io mi aggrappai alla sua schiena coperta da una t-shirt, ad ogni suo tocco sembrava che la mia pelle andasse a fuoco dopo di che scese più giù dove le altre volte ci eravamo fermati,io intanto riprovai anch'io infilando le mani sotto la sua maglietta e gli accarezzai gli addominali e il petto, lui si fermò e si tolse la maglia che cadde a terra e fece la stessa cosa anche con me sfilandomela delicatamente come se avesse paura di rompermi e io imbarazzatissima tentai di coprirmi con le braccia ma lui le tolse subito-non aver paura passerotto you're beautiful- e iniziò a lasciare caldi e umidi baci su i miei seni e accarezzandoli delicatamente ma venni distratta un attimo da dei singhiozzi-Michael...fermati-e lui mugolò qualcosa di incomprensibile ma continuò-Mika sento piangere fermati-lui si fermò-la bambina-disse scattando in piedi infilandosi la maglietta e corse di la feci la stessa cosa e andai anch'io ed entrai e trovai Mika in piedi con la bambina in braccio-tranquilla Annabeth ci sono qui io...era solo un brutto sogno ma adesso è passato-disse continuando ad accarezzargli la testolina mentre lei continuava a singhiozzare,mi avvicinai a loro e Michael me la diede e la presi in braccio-shhh..adesso è passato adesso ci siamo io e lo zio Michael e non ti potrà mai accadere niente se sei con noi-la guardai e finalmente smise di piangere poi Mika mi passò un fazzoletto e con esso asciugai le sue lacrime-ti va di dormire con noi stanotte?-lei annuì e così andammo in camera intanto Michael andò a prenderle un bicchiere d'acqua e glielo diede e lo bevve tutto d'un fiato,dopo di che andammo tutti sotto le coperte e Annabeth si mise in mezzo a me e Mika-buonanotte princesses-buonanotte zio-e gli diede un bacio sulla guancia-buonanotte inglesino- e gli diedi un bacio a stampo poi chiusi gli occhi e immediatamente caddi tra le braccia di Morfeo.....

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Capitolo 21
*** 20. I had a one ticket to a place where all demons go. ***


Charlotte's POV Aprì lentamente gli occhi sbattendoli velocemente per abituarmi alla luce del sole-hello passerotto dormito bene?-e immediatamente due labbra morbide e calde si posarono sulla mia fronte e io di conseguenza mi girai e gli accarezzai una guancia-si e tu inglesino?-e gli sorrisi, adoro questo tipo di buongiorno-hai intenzione di chiamarmi così per sempre?-disse lui con voce scocciata e sfoggiando le sue meravigliose fossette-si come tu fai con me mio caro-ridacchiai e infilai un dito in una delle fossette,in quel momento mi accorsi che la stanza era troppo tranquilla,abbassai lo sguardo e vidi che la piccola peste dai capelli biondi mancava e mi misi subito a sedere -Michael dov'è la bambina?-e scattai in piedi,ma immediatamente venni afferrata per un braccio-Ehi ehi mammina tranquillizzati perché la bambina è di là che guarda i cartoni animati-e mi tirò a se facendomi posizionare sopra il suo corpo come il giorno precedente e affondò quegli occhi verde foresta nei mie e ci fu quasi un minuto di puro silenzio con solo il sottofondo della tv accesa in salone -sono più che sicuro che un giorno sarai una madre perfetta-disse sussurrando e prendendomi le mani e subito dopo iniziò a baciarne delicatamente il dorso poi nocca dopo nocca ,al suono di quelle parole ebbi come un brivido-anch'io penso la stessa cosa quando guardo te e la bambina-e lui sfoggiò uno dei suoi sorrisi più belli giuro, la parte che amo più di lui è il suo sorriso è così bambinesco e allo stesso tempo rassicurante e contagioso -sai non mi dispiacerebbe avere un piccolo te che gira per casa-pensai ad alta voce e subito mi pentì di quello che avevo appena detto guardando il suo sguardo cambiare,immediatamente mi prese per i fianchi e mi ritrovai nella posizione opposta con lui sopra di me che si sorreggeva sui gomiti-su questo ti sbagli-disse con voce seria facendomi sentire abbastanza a disagio e imbarazzata,abbassai lo sguardo che sciocca a cosa penso di sicuro la nostra storia non potrà durare fino all'eternità soprattutto una relazione come la nostra, i miei pensieri furono interrotti quando la sua mano mi prese il mento e mi fece alzare lo sguardo-Ehi ragazzina stavo scherzando io non voglio solo un figlio da te ma tantissimi altri-disse ridendo e subito tutto il mio sistema nervoso si rilassò-Ehi inglesino tieni a freno gli ormoni non sono mica una fabbrica sforna bambini-e lui si mise a ridacchiare e mi unì a lui che mi lasciò un lieve bacio sulle labbra-ciao zia!- e il terremoto fece irruzione nella stanza e ci saltò addosso facendo perdere l'equilibrio a Michael che cadde addosso a me e dissi un soffocato-Ahi!-e subito lui e il suo peso si alzarono-sorry passerotto-disse lui ridacchiando e io di rigetto lo fulminai e subito dopo un altro peso ma questa volta più leggero mi cadde addosso-buongiorno!-dissi io scompigliandole i capelli e le scappò un risolino e rivolse lo sguardo a Michael-scusa zio-e gli sorrise lui la guardò facendo la stessa cosa-a si? E io non accetto le tue scuse- e si precipitò da lei facendole il solletico e lei intanto rideva implorandolo di smettere e intanto il mio pensiero andò a mio padre, già...quell'uomo sembrava nato solo per far comparire sul mio volto un sorriso,cercava sempre di farmi scappare qualche risata soprattutto quando ero giù di morale,con le sue battute che non facevano ridere ma io ridevo comunque solo perché era lui che le faceva e quando mia mamma mi riprendeva per aver combinato una delle mie e lui la imitava facendo versi e boccacce facendo scomparire il mio broncio e avvolte mi faceva anche il solletico; ma purtroppo le cose belle durano poco e così molto velocemente arrivò quella stramaledetta sera, il ricordo e la sensazione terribile che provai non si toglierà mai più dalla mia mente e rimarrà li per sempre,come una macchia d'inchiostro che non si laverà mai via, mi girai verso il piccolo calendario che tenevo sul comodino e vidi che oggi era il primo novembre quasi me ne ero dimenticata ,oggi li andrò a trovare anche se ogni volta che vado non riesco a starci più di cinque minuti perché inizio a stare male e a piangere ininterrottamente e così lascio lì i fiori e corro subito via -Charlotte?-la voce di Michael mi strappò dai miei pensieri grigi e pesanti e mi rivoltai -uhm?-s-stai piangendo,are you ok honey?- lo guardai e senza che me ne rendessi conto un altra lacrima calda e salata solcò la mia guancia non mi ero neanche accorta che stavo piangendo, mi si avvicinò silenziosamente Mika con in mano un fazzoletto preso dal comodino affianco e me lo porse,lo presi senza proferire parola e mi asciugai gli occhi sotto i suoi occhi attenti che mi studiavano come per capire il motivo delle mie lacrime e mi misi a sedere sul bordo del letto intanto vari ricordi di quella sera iniziarono a insidiarsi nella mia mente, ma improvvisamente venni abbracciata da dietro da due piccole braccine morbide-zia che succede?-mi chiese Annabeth con il capo appoggiato alla mia schiena-niente tesoro-la presi e la sistemai sulle mie gambe-pensavo al mio papà-e le feci un piccolo sorriso intanto si avvicinò anche Michael che si sedette vicino a me e passò la sua mano su e giù per la mia schiena e io di conseguenza mi appoggiai alla sua spalla, lui fece la stessa cosa appoggiando la testa sulla mia e chiusi un attimo gli occhi cercando di tranquillizzarmi lasciandomi cullare da quel momento. Andammo a fare silenziosamente colazione e dopo di che ci sistemammo-va bene se poi dopo che vengono a prendere la bambina andiamo...e-ecco a trovare i miei genitori, se per te non è un problema sennò ci vado anche da sola-dissi quasi nervosamente mentre rovistavo nel mio armadio per cercare qualcosa di decente da mettermi-tranquilla non c'è nessun problema mi sembrava ovvio che venissi con te- disse lui infilandosi una maglietta a maniche corte nera, finalmente trovai anch'io qualcosa da mettermi, una camicia nera con un cardigan lungo del medesimo colore andai in bagno e mi infilai il tutto , uscì e mi trovai Michael davanti anche lui era vestito quasi tutto di nero e senza motivo mi venne da sorridere e lui fece la stessa cosa e allargò le sue braccia io senza farmelo ripetere due volte mi ci fiondai affondando il viso nel suo petto non so perché è successo ma è come se fosse stato un gesto quasi meccanico in quel momento avevo proprio bisogno di braccia forti e salde che mi tenessero stretta a loro, rimasi lì per un paio di minuti senza fiatare poi ci staccammo e andai a vestire Annabeth, intanto che le infilavo i piccoli pantaloni lei mi fissava-quindi il tuo papà non c'è più zia?-rimasi un attimo spiazzata da quella domanda ma continuai a sistemarla e le risposi-si tesoro purtroppo si-e anche la tua mamma?-alzai lo sguardo smettendo di fare quello che stavo facendo-uhm anche lei-oh e allora adesso loro dove sono?-disse sempre guardandomi negli occhi-spero siano in un posto migliore-sospirai,intanto le immagini dei miei genitori quella sera continuavano a presentarsi davanti ai miei occhi mi alzai in piedi e insieme uscimmo dalla camera ma lei subito dopo mi fermò prendendomi la mano con la sua manina candida-zia non ti devi sentire sola ci siamo io e lo zio Michael con te-e mi fece un piccolo sorrisino e a sentire quelle parole le sorrisi a mia volta, la presi in braccio e lei avvolse immediatamente le sue braccine intorno al mio collo come un piccolo koala, le diedi un lieve bacio sulle gote leggermente arrossate-lo so piccola peste e non so cosa farei senza tutti voi-e scesi le scale e trovai Mika seduto sul divano piegato leggermente con i gomiti appoggiati sulle sue ginocchia intento a capire credo quello che dicevano i giornalisti al notiziario, guardandolo mi scappò un risolino e lui si girò e mi sorrise-non riesci a capire quello che dicono?-dissi mettendo giù la bambina che andò a sedersi anche lei sul divano-più o meno-si alzò e fece una pausa rigirandosi verso il televisore-io l'ho sempre detto che voi italiani parlate sempre e troppo velocemente-e ridacchiai e andai verso di lui e l'ho abbracciai da dietro e appoggiai la testa sulla sua schiena immediatamente il suo profumo alla menta invase le mie narici, avvolte mi chiedo se Valentino non mi avesse scelta per fare questa cosa con X factor come sarebbe andata si insomma se non l'ho avessi mai incontrato forse credo che avrei fatto sempre la stessa e solita e triste routine-a cosa pensi ragazzina?-e si girò verso di me e mi staccai-a come sarebbe andata se non ti avessi incontrato bell'inglesino-io penso che ci saremo incontrati comunque in un modo o in un altro-e mi attirò nuovamente a se facendo aderire perfettamente i nostri corpi e subito dopo mi baciò in modo dolce e delicato però mi dovetti staccare subito-Michael la bambina!-dissi indignata e lui si mise a ridere per la mia reazione-cretino-e ridacchiai e si unì anche Annabeth-dai zio un altro! come nella bella e la bestia- e si mise a saltellare sul divano-visto lo dice anche lei-e Mika si mise a ridere-sei proprio un cretino- e gli diedi un pugno affettuoso sul braccio e improvvisamente si mise a squillare il suo telefono lo prese e si mise a guardare il display e il suo sorriso venne sostituito da un espressione dura e seria-vado un attimo a rispondere-disse velocemente, non ebbi neanche il tempo di rispondergli che già era scomparso in camera chissà chi era quella persona per avergli fatto cambiare così velocemente stato d'animo, subito dopo si mise a suonare anche il citofono"chi è a quest'ora?"mi chiesi tra me e me così andai a schiacciare il tastino che faceva aprire il portone principale e dopo suonò il campanello, aprì la porta e davanti a me si presentò una testa bionda-ciao Lily!-Charlie!- e immediatamente ci abbracciammo- da quanto tempo che non ci vediamo?- disse lei sorridendo e io annuì ricambiando, già è un eternità che non ci vediamo-mamma!-arrivò Annabeth saltandole in braccio-ciao amore- e le diede un bacio sulla testolina-spero che non ti abbia dato fastidio avercela tra i piedi tutto il giorno,è solo che ho pensato subito di affidarla a te visto che non vi vedevate da molto tempo-no non ti preoccupare non mi ha dato nessun fastidio anzi mi ha fatto piacere stare con lei-e accarezzai una guancia alla piccola peste-sei arrivata prima come mai?-oh sai non pensavo di metterci così poco così ho detto ad Abbie di lasciartela per due giorni-annuì -e tu ti sei divertita tesoro?-si un mondo mamma!-e mi sorrise e scese dalle sue braccia-vado a prendere il mio zainetto-e corse via,sorrisi tra me e me io di solito non vado molto d'accordo con i bambini ma con Annabeth è diverso è come se ci fosse una specie d'intesa tra noi due io piaccio a lei e le piace a me, mi girai anch'io per andare a prendergli la valigia ma venni presa per il polso e mi girai- tu come stai Charlie ?- uhm?..i-io?si sto bene-dissi facendo spallucce-mi ha detto Abbie che hanno mandato in carcere Lucas per quello che è successo-uhm si...già-spero proprio che Abbie non le abbia detto niente di Mika, non mi ero mai sentita mai a così disagio con Lily, a lei le ho raccontato un sacco di cose intime quando ero ragazzina il mio primo bacio il ciclo e molte altre cose, insomma la consideravo come la mia sorella maggiore ma in questo momento non so perché mi sento un po' in imbarazzo e nervosa -eccomi-disse la peste bionda ritornando con lo zainetto rosa in spalla-zia vero che la vai a prendere tu la mia valigia?-ma certo-e andai a prenderla,entrata dentro la stanza raccolsi il suo pigiamino e aprì la valigia intanto che lo sistemavo sentì quasi urlare Michael dall'altra parte della stanza in inglese ma non si capiva molto sembrava come se si stesse trattenendo dal non urlare a squarcia gola e in più sussurrava, questa cosa non mi piace proprio dopo gli chiederò che cosa è successo, chiusi velocemente la valigia e scesi e la consegnai a Lily-beh allora ci vediamo?-mi chiese lei-si per qualsiasi cosa chiedi pure per me è un piacere-e mi abbassai-ciao piccolo terremoto-e le diedi un bacio sulla fronte-ciao zia-e mi abbracciò mi alzai-e lo zio Michael?-oh no Annabeth questo era proprio l'argomento che stavo evitando di toccare prima con tua madre-zio Michael?- disse Lily guardandomi interrogativamente ma allo stesso tempo sorpresa e maliziosa quindi vuol dire che Abbie non le ha detto niente meno male-ehm e-ecco è una s-storia lunga- dissi balbettando con le mie guance che andarono a fuoco, non so perché ma non voglio che anche lei sappia di me e Mika non voglio proprio-tranquilla mi spiegherai più avanti-fiù menomale salvata per un pelo,guardai la bambina che aspettava ancora una mia risposta-è ancora impegnato al telefono-e se tra poco non attacca credo che mi farà impazzire..si benvenuti nel mondo della mia incondizionata e maniacale gelosia-te lo saluto io da parte tua va bene?-va bene-disse un po' delusa credo. Annabeth e Lily se ne erano già andate da più di un quarto d'ora e lui era ancora chiuso in quella maledetta stanza e in tanto la mia gelosia iniziava ad impossessarsi del mio corpo ormai è da un ora che è li dentro con quel telefono e se...stesse parlando con il suo ex ? no Charlotte non essere così deficiente devi fidarti di lui mi rimproverò la mia coscienza, magari sta parlando di lavoro con qualcuno o sta parlando con un suo parente,ma la mia mente mi riportava sempre a pensare a quello guardai il quadrane del mio orologio e vidi che segnava quasi le 11.30 così andai a lavare le poche cose che erano reduci dalla colazione e diedi un attimo una sistemata alla casa tenendomi così distratta dal non andare li a sfondare la porta di quella stanza e prendergli il telefono e lanciarglielo fuori dalla finestra...no ok forse sto esagerando un po' , andai così a rintanarmi nel mio studio che era attaccato alla camera da letto e iniziai a sistemare le varie scartoffie che c'erano sul tavolo mi sedetti e iniziai a strappare e a buttare varie ricevute e lettere di diverso tipo e intanto si sentivano le sue urla credo di rabbia soffocate come prima,passarono cinque minuti e riuscì a sentire-bye-e subito dopo la porta aprirsi scricchiolando, mi alzai sistemando tutto velocemente e mi fiondai fuori e andai in cucina dove c'era lui che stava bevendo tutto d'un sorso un bicchiere d'acqua-tutto bene?-dissi indifferente lui sussultò credo che non si sia accorto della mia presenza-s-si tutto bene-e mise il bicchiere nel lavello sembrava quasi nervoso? credo-Annabeth?-adesso cerca anche di evitare l'argomento-è andata via con la madre un oretta fa e mi ha chiesto di salutarti-dissi marcando bene le parole un oretta fa ma lui si limitò solo ad annuire ma io cocciuta come sono ritornai sull'argomento chiamata più che sospetta-chi era al telefono?-dissi con voce incolore e mi guardò sorpreso-era John, mi ha chiamato perché sono molto indietro con il disco e poi sai com'è continua a farmi pressione dicendomi che il tempo stringe e altre cagate simili, ma tranquilla ho chiesto alla casa discografica di cambiarmi manager e mi hanno risposto che lo faranno il primo possibile-disse anche lui con un tono abbastanza freddo e distaccato,adesso quella sorpresa fui io-s-sicuro?- dissi confusa e piena di sensi di colpa continuando a ripetermi che ero una grandissima cretina-si non ti preoccupare fidati di me-e vidi che i suoi occhi diventarono freddi e fuggitivi ,...fidati di me...forse dovrei iniziare a farlo realmente-ti va di uscire per pranzo ho una fame! e così dopo andiamo a trovare i tuoi-mi chiese lui e annuì,non so quante volte ho cambiato umore oggi e il bello che siamo solo a mezzogiorno! veramente lui ha questa capacità di farmi cambiare stato d'animo neanche fossi una bipolare;misi su gli occhiali da sole visto che c'è una bella giornata di sole e lui fece la stessa cosa e uscimmo, andammo a piedi a mangiare in un ristorantino che si trovava in centro era un luogo molto carino e appartato,parlammo poco e niente se non per ordinare e alla fine del pasto facemmo a gara per pagare il conto ma alla fine vinse lui e ritornammo verso casa mia per prendere la macchina per andare al cimitero che si trovava appena fuori Milano e neanche una volta dentro l'auto nessuno dei due osò fiatare diciamo che parlavo solo io ma solo per dargli le indicazioni e subito dopo mi rigiravo per guardare fuori dal finestrino il paesaggio autunnale , sinceramente era la prima volta che andavo dai miei genitori al cimitero accompagnata da qualcuno neanche quando stavo ancora con Lucas mi era mai capitato, mi ricordo che solo una volta gliel'ho chiesto e mi aveva risposto che per niente al mondo avrebbe messo piede in un cimitero a meno che non ci sarebbe stato lui stesso dentro ad una bara perché a lui quei posti non gli piacciono proprio e non riusciva neanche a sforzarsi di farlo per me,già lo so cosa state pensando a che razza di stronzo pezzo di merda era io me ne rendo conto solo adesso a ripensarci, sentì sospirare e distolsi lo sguardo fuori dal finestrino per girarmi e rivolgere lo sguardo a Mika e iniziai a fissarlo perdendomi a ammirare i suoi lineamenti contratti quasi in una smorfia di di rabbia e i suoi occhi coperti dagli occhiali scuri fino ad arrivare alle sue mani che sembravano come incollate al volante e notai che le sue nocche erano bianchissime per il fatto che stringeva fortissimo il volante dell'auto,si vedeva che aveva qualcosa-Michael-lo chiamai ma non mi degnò neanche di uno sguardo-Mika-riprovai appoggiando la mano sul suo braccio e stringendoglielo un po'-che c'è?-alzò il tono di voce e continuò a tenere lo sguardo fisso sulla strada non può guidare se è nervoso così o ci farà ammazzare e poi io ho il terrore di queste cose dopo quello che è successo ai miei genitori-Michael accosta per favore -niente-Michael!-niente certo che questo ragazzo è più cocciuto di me ma nessuno mi batte-Mika accosta questa stramaledetta macchina!-lui digrignò i denti ed emise quasi un ringhio e fece quello che gli dissi dopo di che scesi velocemente dalla macchina e sbattei violentemente la portiera e mi girai di spalle guardando la boscaglia dopo pochi minuti sentì un altra portiera sbattere e mi rigirai ritrovandomelo davanti- qual è il problema?-dissi mettendo le braccia conserte lui mi guardò e sospirando si tolse gli occhiali da sole scoprendo così quelle foreste che aveva al posto degli occhi-lo sai qual è il problema Charlotte? è che non riesci neanche a fidarti fottutamente di me! e questa cosa mi manda totalmente in bestia-non è vero io mi fido di te-bugiarda oh coscienza tu stai zitta-è solo che non mi sembra normale che uno stia per quasi più di un ora al telefono causandogli così un cambio improvviso di umore..la cosa invece che fa imbestialire me è che non riesco mai a capire se stai fingendo di stare bene o no-iniziai ad urlare anch'io-guarda ritorniamo sempre sullo stesso discorso che non riesci a fidarti e poi non so tu come lavori ma il mio comporta soprattutto questo-quasi sbraitò sospirai e volsi lo sguardo altrove per evitare di non sclerargli in faccia,avevo litigato molte volte con Lucas ma riuscivo sempre a mantenere il controllo di me stessa,ma con Michael è veramente destabilizzante-ok lo ammetto subito ho pensato che stessi parlando con il tuo ex ma è solo perché avevo visto come la tua espressione è cambiata appena hai guardato il display,non voglio perderti Michael non voglio pensare che tu uno di questi giorni mi abbandonerai come mi è successo in precedenza-dissi sempre con lo sguardo rivolto altrove e iniziai a trattenere le lacrime che minacciavano di sgorgare fuori ma mordendomi l'interno delle guance e riuscì a ricacciarle indietro e mi rigirai verso di lui-lo sai che questo non mi permetterei mai di farlo e non so quante volte te l'ho detto-e si avvicinò di più mantenendo sempre lo sguardo fisso su di me e mi prese per i fianchi come fece sta mattina e a quel contatto delicato quasi mi sciolsi-senti Charlotte non volevo farti preoccupare mi dispiace è che ultimamente sono un po' stressato per l'album-mi soffiò sulle labbra-no non ti scusare è anche colpa mia oggi mi sento gelosa,nervosa e colma di rabbia ed ho voglia di litigare con tutti-dissi appoggiando le mie mani sul suo petto e gli lasciai un lieve bacio a stampo sulle labbra-oh la ragazzina è gelosa-si ma non montarti la testa inglesino-e ridacchiò e mi unì a lui.L'aria che circolava nella macchina si alleggerì e arrivammo davanti al grande parcheggio dove c'erano un sacco di macchine,una volta scesi andai subito a prendere due mazzi di fiori in un piccolo chiosco e così entrammo dentro e immediatamente Michael mi cinse le spalle stringendomi a sé e attraversando quell'entrata avvertì senso di nervosismo misto a tristezza e rimpianto,arrivati davanti a dove giacevano sistemai i due mazzi di crisantemi bianchi e rosa pallido-cosa è successo quel giorno?-mi chiese Mika-non fa niente se non ti va di raccontarmelo-no no è giusto che tu sappia che razza di figlia sono stata quella sera-feci una pausa e incominciai-è successo tutto la sera del 25 Marzo io avevo 17 anni e quello devo premettere non è stato il periodo più bello della mia vita non solo per quello che è successo di miei genitori ma anche per altri motivi, quel giorno in particolare avevo definitivamente rotto con il mio primo fidanzato sai com'è i primi amori...insomma avevo avuto la mia prima delusione amorosa della mia vita e la sera stessa io e i miei genitori dovevamo andare ad una specie di serata sai quelle feste eleganti dove non puoi mancare,e si teneva fuori Milano e io mi rifiutai di andarci perché non me la sentivo e così iniziammo a litigare pesantemente tutti e tre e la cosa che non mi scorderò mai sono le parole che gli ho detto"vi odio spero che sparirete presto dalla mia vita"e immediatamente mi pentì di quello che avevo detto,così loro di rigetto mi dissero di non azzardarmi mai più a rivolgergli loro la parola e così se ne andarono per andare a quella fottuta festa ma peccato che non sono mai arrivati a destinazione perché dopo due orette mi arrivò una telefonata per un attimo esitai mai poi cedetti, mi ricordo che stavo facendo quattro passi fuori per far sbollire la rabbia risposi e al posto di mio padre mi rispose un carabiniere che mi chiese se ero io la figlia dei signori Maybrook confermai e mi diede la terribile notizia che i miei genitori avevano fatto un incidente frontale cioè che una macchina che viaggiava contromano gli era arrivata addosso,sentì quasi come se la terra sotto i miei piedi si stesse sgretolando poco a poco e allo stesso tempo un vuoto allo stomaco e così chiamai subito Valentino che anche lui super preoccupato mi accompagnò subito all'ospedale una volta entrata nel pronto soccorso con gli occhi arrossati dal pianto mi misi a correre come una pazza lungo il corridoio cercando di trovare almeno uno dei miei genitori ma a mano a mano che le stanze diminuivano il mio cuore batteva sempre più forte ma alla fine venne verso di me un dottore che mi fermò prendendomi per le spalle e dicendomi che loro non c'è l'avevano fatta subito non gli credetti e gli dissi che stava mentendo ma man mano mi resi conto che era tutto vero-e improvvisamente scoppiai in un pianto liberatorio singhiozzando ripetutamente e subito Michael mi abbracciò facendomi nascondere il viso nel suo petto e intanto mi accarezzava dolcemente la testa-sshh tranquillo passerotto va tutto bene ci sono qui io-disse lasciandomi un lieve bacio sulla fronte-ti rendi conto l'ultima cosa che si sono sentiti dire era che la loro unica figlia li odiava e sperava che se ne andassero per sempre-dissi strozzata dai singhiozzi-non darti la colpa di sicuro non volevi dirgli realmente quelle parole e penso che loro non vorrebbero che tu ti distruggessi in questo modo per questo-oh Mika se non ci fossi tu.L'indomani mi alzai di buon umore e insieme andammo a fare colazione fuori e portammo anche Mel-allora come mai non ti piace che la gente ti prenda in giro?-dissi mentre ci sedemmo in un tavolino-come mai questa domanda?-beh mi sembrava giusto visto che ieri ti ho raccontato..-non mi fece neanche finire che mi interruppe-ok ok hai vinto tu,mi dà fastidio quando la gente mi prende in giro o cose del genere perché da piccolo spesso ero una preda facile dei bulli perché sai io ero quello che si vestiva diversamente e che era considerato uno stupido perché era dislessico e non solo venivo preso in giro dai bulli ma anche dagli stessi insegnanti e quindi questo mi ha portato ad essere suscettibile quasi a tutto,e questo mi successe in un istituto francese a Londra fu il periodo più brutto della mia vita avevo anche iniziato ad soffrire di sonnambulismo e alla fine venni anche buttato fuori dalla scuola-wow deve essere stato difficile per lui superare tutto questo, mi avvicinai con la sedia a lui e gli presi la mano e feci intrecciare le nostre dita e con il pollice iniziai ad accarezzargli il dorso della mano-mi dispiace tanto-ed in quel momento arrivò la cameriera che ci lasciò la nostra colazione-alla fine fu la musica a salvarmi e hahaha mi ricordo ancora mia madre quando mi disse"tu un giorno o finirai in carcere o diventerai qualcuno di importante-disse imitandola-beh su questo tua madre ci ha visto giusto- e ridacchiai;ritornati a casa andammo a sistemarci per andare a mangiare con la madre di Michael,intanto io ero indaffarata a farmi un acconciatura diversa dal solito poi mi infilai un vestitino semplice bordeaux e mi misi anche una collana lunga e sotto misi dei collant neri con le mie dr.Martens senza collo sempre del medesimo colore dei collant uscì dalla stanza e scesi al piano di sotto dove trovai Mika che appena mi vide immediatamente si bloccò sgranando gli occhi-wow ragazzina sei perfetta-e improvvisamente mi prese in braccio e mi lasciò dei baci su tutta la faccia-smettila scemo mettimi giù-solo se mi dici sono tua Mika-no mai-e mi misi a ridere-oh allora la metti così ragazzina?-mi caricò sulla spalla e iniziò a girare per casa-dai Michael basta mi arrendo-ridacchiai e si fermò-sto aspettando ragazzina-sospirai-sono tua Mika soddisfatto?-al cento per cento chèrie-e mi mise giù ma prontamente mi afferrò per i fianchi facendo combaciare in modo perfetto i nostri due bacini e mi baciò ardentemente e con desiderio-sei solo mia ragazzina-soffiò sulle mie labbra .Dopo aver parcheggiato ci avviamo verso il locale che si trovava proprio di fronte al naviglio e in lontananza riconobbi subito sua mamma che ci aspettava all'entrata,e mi accorsi che non si trovava da sola,affianco a lei c'era qualcuno ma non riuscivo a capire bene chi fosse ma più ci avvicinavamo più mettevo a fuoco e mi si gelò il sangue nelle vene ...oh no non ci posso credere è venuto anche lui sospirai lievemente e sentì allo stesso tempo Michael irrigidirsi-ciao Mika-a momenti mi mancò l'aria,e lui si mise a ridacchiare bene credo che tra poco ne vedremo delle belle se non si uccidono prima........ oh no non ci posso credere è venuto anche lui sospirai lievemente e sentì allo stesso tempo Michael irrigidirsi-ciao Mika-a momenti mi mancò l'aria,e lui si mise a ridacchiare bene credo che tra poco ne vedremo delle belle se non si uccidono prima

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Capitolo 22
*** 21. Vino rosso e crude verità. ***


Charlotte's POV Trattenni il fiato-Charlotte-mi salutò lui con un sorriso sghembo dipinto in faccia, intanto la mia piccola mano veniva stritolata sempre di più da quella grande di Mika-Fortunè- ricambiai io il saluto con indifferenza e dopo di che calò un silenzio tombale la tensione che alleggiava nell'aria si poteva tagliare tranquillamente con un coltello-Charlotte!- si intromise sempre con fare affettuoso la madre di Mika mettendo fine alle occhiate truci e piene di risentimento che si scambiavano i due fratelli, Joanie mi abbracciò con un calore che solo una madre può trasmettere-ciao-dissi sempre abbracciata a lei-adesso sei ancora più carina senza tutti quei fili addosso- disse lei facendo un sorriso a trentadue denti e la ringraziai flebilmente, ci staccammo e andò a salutare il figlio abbracciando anche lui e dandogli un tenero bacio sulla guancia e lui le regalò un sorriso facendo spuntare le sue dolci fossette, spontaneamente se ne formò uno anche sulle mie labbra alla vista di quei due intanto però lui continuava sempre a tenermi la mano ben salda alla sua-allora vogliamo entrare? sto letteralmente morendo di fame-suggerì Joanie dato che nessuno osava parlare, non mi era mai capitato di trovarmi in una situazione così glaciale e imbarazzante-perché sei venuto?- pronunciò Michael con astio rivolto verso il fratello ignorando completamente le parole della madre, ecco che ci risiamo mi sembrava strano che non avesse ancora detto una parola, Fortunè ridacchiò- ma che domande, per stare con il mio fratellone e per conoscere e accogliere in famiglia la sua nuova dolce metà- disse posando il suo sguardo su di me, io quasi rabbrividì poi lui aggiunse- mi dispiace per come mi sono comportato l'altra volta, non ti avrò dato una buona impressione di me quindi vogliamo ricominciare con il piede giusto cognatina?-e marcò bene l'ultima parola con un tono di voce strano, vi potrà sembrare surreale ma a me dava la sensazione di essere veramente dispiaciuto poi però mi rivenne in mente il ricordo di quello che aveva combinato l'altra volta e mi convinsi che non era affatto possibile che si sentisse in colpa per la scenata dell'altro giorno, poi mi porse la sua mano e sentì la mano di Mika stritolare sempre di più la mia credo che di questo passo tra un po' la mia mano diventerà viola per l'assenza di sangue e ossigeno-certo- e con indifferenza sciolsi l stretta del riccio sentendo la mano formicolarmi, e andai a stringere la mano fredda e callosa del fratello che continuava imperterrito a fissarmi. Entrati dentro al ristorante sempre avvolti da un religioso silenzio andammo a sederci al nostro tavolo e Michael come un bambino di tre anni si fiondò accanto a me e per il gesto avventato alzai gli occhi al cielo mentre dall'altro lato del tavolo si sederono l'altro riccio e sua madre,credo proprio che sia una pessima idea mettere i due ricci uno di fronte all'altro soprattutto se si trova un coltello affianco a loro, prontamente arrivò il cameriere che ci porto il menù e prese le nostre ordinazioni-e da bere cosa vi porto signori?-chiese poi gentilmente-io direi del vino rosso per tutti-disse improvvisamente Fortunè guardandoci cercando approvazione, Michael e la madre annuirono bene mai una gioia ci mancava solo l'alcol a completare il tutto, vedete uno dei miei tanti "difetti" se possiamo definirlo così è quello che non lo reggo molto bene diciamo per esprimermi in modo migliore sono quasi astemia e quando bevo un goccio di vino in più per esempio non capisco più niente sentendomi stordita e confusa all'ennesima potenza, quindi rendetevi conto di quanto è triste la situazione-allora Charlotte?- mi richiamò sulla terra Fortunè , immediatamente rivolsi lo sguardo in cerca di aiuto su Mika ma quest'ultimo era troppo impegnato a guardare chissà cosa-beh...ecco io ad essere sincera non reggo molto bene l'alcol quindi...-dissi incerta lasciando la frase in sospeso sperando che il mio pseudo ragazzo dicesse qualcosa dato che gli avevo raccontato i miei precedenti con l'alcol, ma come ho detto il suo sguardo era sempre rivolto altrove ignorando la mia richiesta silenziosa d'aiuto- ma come? o tutti o nessuno-ridacchiò, ma che ha da ridere? questo ragazzo sa solo fare altro che quello?-eh- disse improvvisamente il riccio alla mia sinistra e io sorpresa e stizzita come non mai mi girai a fissarlo con disapprovazione lanciandogli occhiatacce ma che gli prende è impazzito per caso? giuro che appena arriviamo a casa lo strangolo -eh..e allora prendiamolo si-dissi persa e con un tono sconfitto e sospirai rumorosamente-Charlotte cara puoi anche non prenderlo tranquilla ignora quei due bambinoni-e io rifiutai gentilmente la richiesta della tenera donna ridacchiando, ormai era troppo tardi il mio orgoglio si era già impossessato della mia mente-perfetto allora ci porti un barolo grazie- disse infine Fortunè e sospirai silenziosamente"di nuovo" mamma mia già mi sento alterata senza neanche aver bevuto niente andiamo benone. Il cameriere portò la bottiglia e la appoggiò in tavola e subito il riccio con gli occhiali la prese e versò il vino a tutti e quattro sempre con quel suo sorrisetto odioso stampato in faccia-propongo un brindisi- e alzò il suo calice-al mio fratellone Michael e alla sua incantevole fidanzata-e Mika inaspettatamente con un sorrisone stampato sul volto lo imitò-e anche a te fratellino caro-a momenti mi strozzai con la mia stessa saliva, perfetto signori e signore abbiamo perso ufficialmente Michael come mai gli è passato tutto quell'astio che provava per il fratello?avvolte proprio non lo capisco,alzammo tutti i bicchieri e li scontrammo tra loro facendogli emettere quel tintinnio tipico del vetro che sbatte contro altre superfici, prima di ingurgitarne il contenuto mi soffermai ad osservarne il liquido rosso incerta "ok Charlotte tranquilla bevilo tutto e così sarai apposto e non berrai una goccia di più" dissi tra me e me cercando invano di convincermi, mi decisi e lo bevvi tutto d'un fiato- oh Charlotte vacci piano abbiamo capito che non reggi l'alcol ma non è una buona scusa per ubriacarsi-disse Fortunè ridendo di gusto io sorrisi timidamente e cercai sempre lo sguardo di Mika ma credo che abbia deciso di ignorarmi per il resto del pranzo, improvvisamente mi scappò un piccolo singhiozzo e prontamente mi portai la mano davanti alle labbra oh no il barolo sta facendo effetto e questo non è un buon segno-ma allora cara Charlotte raccontaci un po' com'è il mio fratellone a lavoro, mi ha detto che fai la stilista e che gli stai disegnando dei vestiti per il live di x factor- mi riportò sulla terra nuovamente Fortunè e io alzai la testa e annuì,mi rivennero nuovamente in mente gli eventi delle ultime due settimane e incontrai finalmente lo sguardo di Mika che mi accennò un sorrisetto-anzi prima raccontami qualcosa di più interessante-disse improvvisamente Fortunè prima che potessi fiatare-raccontami un po' di come vi siete conosciuti dato che credo che anche la mia cara mamma sia un po' curiosa a riguardo- e rivolse lo sguardo alla madre che gli sorrise,e subito avvolta nel panico guardai Mika e mi ricordai che quando eravamo in ospedale quel giorno con sua madre lui decise di non raccontarle niente e io non ne capisco ancora il motivo, non ci trovo niente di scandaloso oh no e se si vergognasse di me difronte alla sua famiglia? forse è per questo che si sta comportando in questo strano modo che cos'ho che non va ? forse è perché sono solo un insulsa stilista? ma allora perché ha accettato di portarmi con se, se si vergogna? come al solito siamo sempre punto e a capo non capirò mai cosa gli passa per la mente a Michael , intanto sentivo la testa pulsarmi insistentemente e adesso che faccio invento? -passami la bottiglia- dissi improvvisamente e lo sguardo di Michael cambiò trasformandosi in meravigliato e sorpreso e il suo sorriso si inarcò-ma Charlotte hai detto che..-tentò di ribattere il fratello-no non ti preoccupare non fa niente ci ho ripensato passamela, passamela-e porsi la mia mano, ecco questo è l'effetto dell'alcol che mi sta già dando alla testa-ok come vuoi tu- e me la porse, ma il mio polso venne velocemente afferrato dalla grande e calda mano dell'inglesino-Charlotte se proprio sicura che sia necessario?-disse lui mantenendo la calma a denti stretti, cos'è adesso se la prende con me invece che con suo fratello? sfilai in malo modo il mio polso dalla sua mano-assolutamente-dissi con uno sbalzo di voce e versai dell'atro vino nel mio calice oh no vi prego fermatemi questa non sono io- beh da dove posso cominciare- dissi continuando a riempirlo-attenta-disse Mika guardando che il bicchiere si riempiva sempre di più e posai la bottiglia ormai a metà- vediamo..ehm- -dissi alzando il mio bicchiere e oscillandolo un po' rivolgendomi verso Fortunè mentre Mika continuava a tenere il suo sguardo intimidatorio puntato su di me come se cercasse di dirmi di tapparmi la bocca, ma ormai il danno era stato fatto e mi schiarì la gola per soffocare l'imbarazzo che si impossessava sempre di più del mio corpo insieme al liquido scarlatto- è accaduto due o tre settimane fa e-e io mi trovavo in centro q-qui a Milano precisamente nel parco c-che c'è all'interno del castello sforzesco-dissi io incerta e dando un veloce sguardo a tutti e due mentre ignorai lo sguardo fisso e duro di Michael e mi portai nuovamente il bicchiere alle labbra, sentì il liquido scendere giù per la mia gola velocemente lasciando dietro di se quel tipico bruciore, improvvisamente mi sentì più leggera e mi scappò un risolino-pioveva!..si p-pioveva a dirotto vero amore?-dissi gesticolando freneticamente e poi mi rivolsi verso l'inglesino che mi guardò con un espressione indecifrabile credo per il nomignolo smielato, e lui ogni secondo che passava più rosso in faccia mi fece un piccolo sorrisetto di approvazione e rivolse il suo sguardo ai suoi cari-e a un certo punto Michael si è avvicinato mi ha messo la giacca sulle spalle e mi ha sussurrato-cosa mi può aver sussurrato..-ehm caro perché non gli dici tu che cosa mi hai sussurrato-cercai aiuto in Mika rivolgendogli uno dei miei migliori sorrisi, e lui ridacchiò nervosamente e contagiata mi unì a lui la situazione ci sta decisamente scivolando di mano-dillo- lo incitai io ridendo ancora più forte-lo farei ma sono sicuro che non muori dalla voglia di dirglielo tu-disse lavandosene le mani ripassandomi la patata bollente, intanto la madre e suo fratello avevano dipinta in volto un espressione tra lo stranito e il divertito-hahah com'è furbino..ehm g-gli angeli non possono bagnarsi altrimenti non possono volare-dissi con enfasi sempre ridacchiando-wow bello e da dove ti è uscita questa Michael-disse il fratello-ah bellissimo si si-concordai io sorridendo-e tutto questo prima di rincontrarvi ad x factor?- chiese Joanie e io le annuì - mi ha offerto una cena e poi abbiamo passeggiato tutta la sera mano nella mano sotto il chiaro di luna e poi all'alba ovviamente...- e feci un sorriso malizioso facendo ridere il riccio con gli occhiali, ormai non avevo più il controllo del mio corpo-basta basta ti prego- mi fermò Michael prendendomi la mano prima che potessi proseguire e emise un sospiro-perdonatemi ma non vi stiamo raccontando la verità-e adesso fui io di nuovo quella stupita e tossicchiai nervosamente-come ben sapete non mi sono mai innamorato veramente delle varie donne che ho conosciuto fino a adesso...ma con Charlotte è cambiato tutto-e si voltò a guardarmi e iniziò a sfregare freneticamente il suo pollice sul dorso della mia mano -la verità è che io e lei ci siamo incontrati per caso in centro a Milano-uh uh-concordai io non riuscendo a dire altro ormai rossa come un peperone-in una mattina qualunque-diceva lui mantenendo sempre il suo sguardo lacerante su di me-è vero- aggiunsi io nuovamente schiarendomi più volte la gola sembrava che avessi un tic-quella mattina indossava un maglione bordeux e una gonna nera e alla testa portava un cappello nero che le dava un'aria da non so che rocchettara anche se non ne avesse per niente l'aspetto-e fece una pausa emettendo un piccolo risolino e alzando un sopracciglio-era vestita in modo quasi improponibile ai miei gusti ma è stato un colpo di fulmine-e in un momento tornai sobria e lo guardai perdendomi come sempre in quelle foreste e rimanendoci intrappolata-d-davvero?!-chiesi io, allora gli ero piaciuta fin da subito e non solo dopo quella festa, sentì il mio cuore perdere qualche battito-si- disse prontamente senza pensarci due volte, e scambiò un occhiata ai suoi familiari-io vado un attimo alla toilette torno subito- disse sua mamma allontanandosi dal tavolo-e mi è appena venuto in mente che devo andare un attimo a chiedere se hanno il bancomat per pagare-disse velocemente Fortunè imitando la madre, una volta soli Mika si avvicino sempre di più a me sussurrandomi nelle orecchie- Charlotte m-mi dispiace tanto-e si fermò sospirando- s-se vuoi ti porto a casa se non ti senti bene non ti preoccupare capiranno, oh damn it non dovevo farti bere quel vino perdonami ti prego sono stato un completo deficiente-disse lui tirandosi i ricci all'indietro nervosamente e scossi la testa- non fa niente tranquillo-riuscì a dire solamente e adesso si scusava, continuai a guardarlo in cerca di risposte ormai quest'uomo era diventato come un rompicapo irrisolvibile e mi accorsi tristemente che dopo un po' di tempo che è passato mi ha chiamata per nome senza quei suoi dolci nomignoli che fanno fare le capriole a mio cuore non lo faceva quasi mai. *** -signori ecco a voi i vostri piatti- disse il cameriere poggiandoceli difronte a ognuno di noi, stavo per addentare la mia pietanza quando avvertì un dolore lancinante alla testa e lasciai d'impulso la forchetta che provocò un rumore che attirò l'attenzione di tutti i presenti nel tavolo,mi portai una mano alla fronte tentando invano di massaggiarmi il punto dolente in modo da farmelo passare ma ogni secondo di più aumentava-cara?-mi chiamò quasi sussurrando preoccupata la madre di Mika-ehi Charlotte stai bene?-disse Michael con una voce alquanto preoccupata e portò la sua mano sulla mia spalla ma non fece niente non l'accarezzò dolcemente ne iniziò a massaggiarla per tranquillizzarmi...niente freddo e distaccato dov'è finito il mio vero Michael? mi accorsi nuovamente che mi aveva chiamata di nuovo per nome e mi rattristì ancora di più, ma che gli prende ? perché fa così? sospirai "ok Charlotte calmati questo è solo l'effetto dell'alcol che hai ingerito che ti sta facendo un brutto scherzo facendoti impazzire hai solo bisogno di tranquillizzarti e fartelo passare il più in fretta possibile" pensai tra me e me, annuì per rispondere alla domanda del riccio-v-vado un attimo a rinfrescarmi, v-voi continuate pure arrivo-e velocemente mi dileguai allontanandomi sempre di più, mi sciacquai la faccia fregandomene del trucco tanto ormai la dignità l'avevo già persa e immediatamente un senso di sollievo e freschezza mi tranquillizzò facendomi sospirare e il dolore alla testa si alleviò anche se poco e ripensai allo spettacolo che avevo appena dato e una lacrima solitaria solcò la mia guancia fino ad arrivare sotto il mio mento, così mi fiondai in uno dei bagni chiudendo la porta a chiave abbassando la tavoletta e la tavola del water e mi sedetti sopra lasciandomi trasportare da un pianto liberatorio sinceramente non so per cosa ma sentì alleggerirmi come se mi stessi sfogando ma cercai immediatamente di smettere anche se con scarsi risultati quando sentì la porta del bagno aprirsi di colpo, bene doppia figura di merda oggi Charlotte complimenti continua così che riceverai un premio-ragazzina?- Michael ma perché è entrato nel bagno delle donne? sentì il cuore a momenti scoppiarmi nel petto, ma lo ignorai continuando imperterrita a singhiozzare con il cervello che si impallava sempre di più-vattene via!-dissi brusca io-che succede?!- disse lui con voce come ormai sempre preoccupata e iniziò a battere leggermente le sue nocche contro la porta-ti prego va via ti supplico- dissi io flebilmente , questa giornata è proprio da cancellare dal calendario sentì sospirare e subito dopo il rumore dei suo passi che si allontanavano da me aprendo la porta e chiudendola e io sbuffai di rimando. E' inutile dirvi che appena mi calmai tornata al tavolo feci finta di niente senza pronunciare alcuna parola di scuse o cose simili e loro di tutta risposta si limitarono a guardarmi per pochi minuti per poi riprendere la loro conversazione e gliene fui estremamente grata, è inutile anche dirvi che per il resto del pranzo mangiai poco e niente "ormai il mio stomaco si era chiuso" bevendo solo rigorosamente acqua che trovai al mio arrivo al tavolo e la cosa mi fece arrossire e vergognare come non avevo mai fatto in vita mia e finalmente l'effetto dell'alcol sembrava essersi dissolto, poi finalmente arrivammo quasi alla fine del pranzo ordinando il dolce e improvvisamente la madre di Michael sospirò mettendosi a ridere di gusto e tutti ci girammo a guardarla straniti-che c'è mamma perché stai ridendo ?- chiese il riccio al mio lato con fare confuso-vedi Michael è che non vedevo da anni una coppia così affiatata-che?! affiatata? a questo punto credo di non essere l'unica a sbronzarmi già a due bicchieri di vino e credo che Michael si fece la stessa domanda guardando la sua faccia perplessa-sai prima che tu dichiarassi di essere gay avevo paura che ti saresti scelto una bambola invece che una ragazza perfetta, super ricca che puntava alla carriera e interessata solo alla tua figura di cantante famoso solo per poi finire su una copertina di qualche rivista di gossip,ma adesso dopo aver passato con voi questo pranzo mi sento come sollevata anche se non è l'aggettivo adatto-disse velocemente prendendomi la mano, e io la guardai sempre più confusa ma se oggi ho dato solo il peggio di me?-io desideravo per mio figlio proprio una ragazza come te cara Charlie simpatica scherzosa, generosa,focosa per tenere testa a quella testa calda e con un po' di difetti-disse poi posando lo sguardo sulla bottiglia di vino vuota e mi lasciai scappare un risolino, mi sentivo in un certo senso lusingata anche se questa giornata sta diventando sempre più strana sicuri che non mi trovo nel paese delle meraviglie e che adesso da sotto qualche tavolo non spunti il bianconiglio insieme allo stregatto?-oh g-grazie mille Joanie-dissi ricambiando con una leggera stretta sulla sua mano-si vede che vi amate molto-e infine ci sorrise, facendone uno che assomigliava a molto quelli di Mika però senza fossette che completavano il tutto, improvvisamente quest'ultimo sorrise dandomi una veloce occhiata come se si fosse illuminato-ma vedi mamma forse è come dici tu..il segreto sta nei difetti-disse lui tranquillamente dandomi un'altra occhiata, eccolo che ricomincia non gli basta tutto lo spettacolo che abbiamo dato? deve rovinare questo stramaledetto pranzo fino all'ultimo?dove vuole arrivare l'inglesino-beh ma caro io intendevo nel senso di sopportarli-no mamma io intendo di scoprirli proprio-ma dove vuole andare a parare? non riesco a capire e lui mi sorrise- e la mia Charlotte ne ha così tanti-"la mia Charlotte" lo scimmiottai mentalmente e per risposta gli feci un sorriso tirato ok riccio vuoi la guerra e guerra sia-già e anche quelli di Mika sembrano non finire mai-dissi io mantenendo un sorrisetto gelido e mi misi a ridere-oh ma cara questo lo so-e ridacchiò Joanie-disordinata-sibilò Mika oh ma sentite chi parla-è testardo-dissi prontamente io guardandolo nei sottecchi-permalosa-egocentrico-approssimativa-superficiale-continuai io assottigliando gli occhi come un felino-si fissa sulle persone e deve per forza capire che problema hanno-disse lui tutto d'un fiato a denti stretti-e lui dice di non volerlo fare ma poi la notte o ore dopo cerca una soluzione-dissi rievocando l'accaduto di ieri-ma io sono un cantante e quello si chiama lavoro sai?-disse acidamente sarcastico e io continuai a fissarlo con le sopracciglia corrucciate in senso di sfida, credo che quello fosse tutto lo sfogo per la settimana di fuoco che avevamo passato-forse m-mi sono persa-disse Joanie-a-anche io- disse Fortunè guardandoci come se ci fossero spuntate due teste-ecco a voi i dolci-disse arrivando il cameriere con i piatti in mano e da quel momento nessuno osò più fiatare. Una volta finito "finalmente" Mika e suo fratello fecero a gara per pagare, sembrava che la tensione che alleggiava fra i due poche ore fa fosse completamente sparita ovviamente vinse Michael che andò alla cassa a pagare mentre l'altro riccio si sedette al tavolo al posto di Mika affianco a me e improvvisamente il telefono della madre iniziò a squillare facendomi sobbalzare-oh questa è di sicuro tua sorella- disse rivolgendosi al ragazzo affianco a me-arrivo subito-e con un passo spedito si allontanò-oh Charlie Charlie quanto mi dispiace per te-mi disse senza un motivo preciso Fortunè, aveva il tono di voce strafottente con cui l'avevo conosciuto l'altra volta e questa cosa mi fece rabbrividire-c-come scusa?- dissi confusa-ma come Charlie non hai visto di come ti ha trattata oggi quello stronzo-e fece una piccola pausa guardandomi ma che?!-con freddezza, indifferenza e soprattutto senza quei adorabili nomignoli che ti da sempre quando siete soli-ok sto pensando seriamente che questo ragazzo mi abbia letto nel pensiero, tentai di ribattere schiudendo le mie labbra ma le richiusi subito perché era tutto vero-il gatto ti ha mangiato la lingua mia dolce Charlotte? come mai adesso non difendi più quel coglione di mio fratello?-disse prendendomi in giro-ah la verità fa male vero Charlie? -basta chiamarmi Charlie sghignazzò-permettimi di svelarti un segreto-e si avvicinò a me sfiorandomi con i suoi ricci la pelle scoperta del collo provocandomi il solletico-fa così con tutte le sue vittime quando si stufa di loro-sussurrò al mio orecchio afferrando con i suoi denti il lobo di quest'ultimo e lo spinsi subito via in malo modo-come ti permetti ?!-dissi io stizzita e indignata-oh mia ingenua Charlie ti ha presa nel sacco per bene- e portò una sua mano sulla mia guancia color porpora-s-smettila non è v-vero-dissi incerta-e invece si credimi e tu sei ancora in tempo Charlotte prima che lui ti spezzi il cuore-presi il suo polso allontanando la sua mano fredda dalla mia guancia-no non lo farebbe mai-dissi alzando la voce di poche cose sono sicura su quell'uomo e questa è una di quelle-ah si Charlotte?-disse lui frugando nelle sue tasche per poi tirare fuori il suo telefono e battendoci sopra le dita freneticamente-mi dispiace Charlie ma è l'unico modo per farmi credere-lo guardai confusa ma poi lui rivolse lo schermo luminoso su di me mostrandomi un immagine, no non è possibile sentì come una lunga lama affilata trapassarmi il petto provocandomi un dolore lancinante a quest'ultimo mi portai una mano alla bocca per soffocare un singhiozzo-adesso mi credi?-disse indifferente Fortunè guardandomi dritta negli occhi ma io invece continuavo a fissare l'orribile foto , intanto una o due lacrime scendevano copiose lungo le mie guance sempre di più arrossate-no non è possibile-e i miei pensieri si trasformarono in parole taglienti, la foto rappresentava lui che si baciava con il ragazzo biondo cenere che avevo visto l'altro giorno, dentro al suo camerino lo stesso posto dove ci eravamo dati il primo bacio di tanti che adesso graffiavano il mio cuore come tante piccole schegge di vetro, come aveva potuto? dopo tutto quello che ci eravamo detti ormai non sono più sicura di niente era tutto crollato come un castello di carte al primo soffio di vento, mi sembrava tutto troppo bello per essere vero-è-è Andy?-chiesi a Fortunè indicando l'atro ragazzo anche se sapevo che la risposta mi avrebbe fatto solamente più male di prima ma tanto non avevo più niente da perdere, il riccio annuì-le ho scattate il pomeriggio del giorno in cui ci siamo incontrati-quindi non mi ero immaginata il ragazzo fiondarsi nell'interno del condominio, quindi quando si sono visti a casa di Mika credo che si siano dati appuntamento ad Xfactor-e cosa ci facevi lì?-chiesi improvvisamente mantenendo un tono freddo dopo tutto sto sempre parlando con Fortunè che vuole solo la rovina del fratello, guardai intanto le varie foto che venivano dopo quelle del bacio avevano dipinti in volto degli sguardi d'intesa come se potessero comunicare tra loro quelli che non riuscivo a scambiare con lui-ero lì perché ero andato a parlare un po' con Morgan dato che ci conosciamo e se non ricordo male erano le quattro e mezza più o meno-tutto coincide la chiamata la freddezza l'assenza,sentì la voce morirmi in gola mentre nella mia mente ormai in tilt echeggiavano le sue parole "fidati di me" già...fidati, quindi tutti i miei sospetti erano fondati-senti Charlotte mi dispiace ma dovevo farlo-disse Fortunè dispiaciuto portando la sua mano sulla mia spalla ma lo spinsi subito via-non ho bisogno della tua pena-mi uscì di colpo la voce e mi alzai"adesso ho bisogno solo di una boccata d'aria fresca" pensai,intanto che camminavo barcollai due o tre volte ma prontamente mi appoggiavo a qualche sedia o tavolo sentivo gli sguardi di tutta la sala su di me potevo sentirli sussurrare-ma che le prende?-oh poverina-sta bene?-vedevo tutto in modo offuscato e doppio,quindi non era stato un colpo di fulmine, quindi non era amore corrisposto il suo mi stava solo prendendo in giro di nuovo, improvvisamente inciampai ma subito mi aggrappai al braccio saldo di qualcuno,sentì un cameriere dirmi in modo ovattato-si sente bene signorina?-annuì e mi affrettai il più possibile verso l'uscita sentendo la testa girarmi come una trottola, ed eccoti lì alla cassa tranquillo con il tuo solito sorriso smagliante dipinto in volto ignaro di quello che ho appena scoperto su di te ,stavo per andare verso di lui quando cambiai idea immischiandomi in un gruppo di persone che stava uscendo evitando di farmi vedere,non avevo alcuna voglia di litigare di nuovo con lui, uscita dal ristorante una folata gelida di vento mi accarezzò il volto riuscendo a farmi respirare meglio e senza pensarci due volte mi allontanai velocemente da quel posto ripercorrendo il Naviglio, dopo essermi accertata di essermi allontana del tutto sospirai e feci il punto della catastrofica situazione in cui mi trovavo intrappolata,non posso crederci è successo di nuovo tutto questo non può essere vero intanto lacrime salate rigavano il mio viso pallido che cosa è andato storto di nuovo? Sono io? È palese che ero solo un divertimento per lui e io mi sono lasciata illudere,ma allora tutte quelle scenate? sentivo la testa esplodere letteralmente mi appoggiai stremata alla ringhiera che impediva di cadere giù nel naviglio e mi persi a fissare le acque calme che scorrevano davanti a i miei occhi -MA ALLORA NON HAI CAPITO!-sussultai sentendo urlare un uomo girato di spalle che gesticolava freneticamente mentre sbraitava contro qualcuno al telefono,non vorrei proprio trovarmi nei panni di quella persona anche se io non mi trovo di certo in condizioni migliori-HO DETTO CHE DEVI TORNARE SUBITO A LAVORO E CERCARE SUBITO QUELLA STRAMALEDETTA CARTELLETTA-sbraitò ancora quasi senza fiato e vidi di striscio la sua faccia che era arrossatissima-NON ME NE FREGA NIENTE SE DEVI FARE ALTRO MUOVITI!VUOI ANCHE IL BACIO DELLA BUONANOTTE?!?!-le ultime parole mi fecero sussultare avevo sentito pronunciare quelle parole solo a una persona a me cara che non vedevo da tempo"muoviti a prendermi Charlotte o vuoi un bacino della buonanotte" il ricordo del ragazzino che ridendo correva per non farsi prendere da me mi attraversò la mente e velocemente mi rigirai ha guardarlo e adesso riuscì a guardargli meglio il volto quegli occhi celesti cristallini...non ci credo come mai è qui? mi avvicinai a lui che chiuse bruscamente la chiamata e anche lui fece la stessa cosa che feci io pochi minuti fa e sospirò portandosi il pollice e l'indice della sua mano stretti nella piccola gobba del suo naso-non crede di essere stato un po' troppo cafone-dissi io alle sue spalle e incrociando le braccia al petto-non credo se la praticante in questione non sa fare il suo lavoro e a lei non le hanno mai detto di farsi gli..-e si girò incontrando i miei occhi uguali e identici ai suoi e si bloccò non mosse un muscolo e io ridacchiai alla sua reazione-gli affari miei?-dissi sempre ridendo-scimmietta!-quel soprannome quanto mi era mancato e lui fece un espressione incredula-Edo..-il mio migliore amico di una vita quanto mi era mancato e gli saltai completamente in braccio stringendolo più forte che potei e lo abbracciai e lui mi lasciò un bacio sulla guancia e mi rimise giù,improvvisamente tutto quello che mi era capitato oggi scomparì dalla mia mente solo guardando quegli occhi color ghiaccio....... -il mio migliore amico di una vita quanto mi era mancato e gli saltai completamente in braccio stringendolo più forte che potei e lo abbracciai e lui mi lasciò un bacio sulla guancia e mi rimise giù,improvvisamente tutto quello che mi era capitat... Lui è il nostro caro Edo hahaha una new entry interpretato da Lino Guanciale e se non sapete chi è andate subito a cercarlo hahaha..... Adesso Michael si dovrà contendere la sua ragazzina se lei decide di mollarlo....ma adesso basta non spoilero altro... HELLO PEOPLE OF THE WHOLE INTERNET! Spero di esservi mancata anche se credo che tutti voi non morite dalla voglia di tirarmi in faccia il primo oggetto che vi ritrovate per mano, anyway...per farmi perdonare ho fatto un capitolo lungo ben quattromila e passa caratteri quindi amatemi haha scherzo, quindi come al solito se vi è piaciuto il capitolo fatemelo sapere mettendo una stellina e se volete delle informazioni sulla storia o i personaggi o se volete farmi sapere che vi è piaciuto io sarò ben disponibile a rispondervi. P.S. Ditemi che non sono l'unica a sbavare dietro quel pezzo d'attore hahaha no seriamente fatemi sapere se vi piace o se avete seguito una fiction dove c'era lui, così posso condividere il mio disagio con il resto dell'umanità. Ok basta se no questo spazio autrice degenera.Adieu *saluta con la manina e si va a rintanare* Un bacio ❤️ Federica_lollipop

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Capitolo 23
*** 22. Una foto scattata sul naviglio. ***


Michael's P.O.V. Finalmente avevamo finito di mangiare e io adesso ero alla cassa-ecco a lei- il cassiere mi porse lo scontrino-grazie-gli sorrisi e me ne tornai al mio tavolo ripensando al movimentato pranzo che avevo appena passato forse ci sono andato un po' giù pesante con Charlotte oggi non dovevo obbligarla a farle bere quel vino, ma di sicuro mi farò perdonare quando torneremo a casa non vedo l'ora di portarla via da qui per averla tutta per me e infine le spiegherò tutto,ovviamente come avevo già pensato lei ha frainteso il mio comportamento pensando che mi vergognassi di lei il solo pensiero mi fa venire un dolore al petto, lei non sa veramente che era solo per proteggerla ma sento che sta sera avremo risolto appena le avrò spiegato tutto nel nostro amato letto e non vedo l'ora di coccolarla e di riassaporare quelle dolci labbra che sono diventate peggio di una droga per me avvicinandomi sempre di più al mio tavolo non vidi il suo candido volto ed improvvisamente ebbi un vuoto allo stomaco iniziando a preoccuparmi, sento già odore di cattivi presagi "oh avanti Michael non essere così precipitoso magari è andata solo in bagno o si è assentata solo un momento" pensai tentando di tranquillizzarmi,ma la mia teoria venne trucemente confermata dalla faccia preoccupata di mia madre "e lei non è quasi mia preoccupata" mentre parlava con un cameriere che gesticolava freneticamente indicando l'uscita, aumentai il passo e mi avvicinai-l'ho vista barcollare a destra e sinistra mentre attraversava la sala sembrava come se fosse stordita o confusa e anche inciampata ma si è aggrappata prontamente al mio braccio allora io le chiesi se stesse bene ma le annuì solo e poi è uscita-disse infine il cameriere indicando di nuovo l'uscita del ristorante oh no Charlotte cosa hai fatto adesso? sentì quasi la testa esplodere di preoccupazioni e insulse domande-mamma? che succede?- chiesi intromettendomi con il cuore che batteva sempre di più a mille,non dovevo lasciarla lì da sola, lei sobbalzò come se si fosse accorta solo ora della mia presenza e la stessa cosa fece Fortunè girandosi verso di me ebbi un brivido a guardarlo aveva lo stesso colore di un lenzuolo-n-non troviamo Charlotte Michael se n'è andata-no non può essere,deve essere tutto un sogno e in quel momento non ci misi niente a fare due più due-CHE COSA LE HAI FATTO?! LURIDO-dissi sputandogli rabbia addosso e prendendolo per il colletto della sua camicia facendo poi sbattere violentemente la sua schiena contro il muro e lo sentì tremare sotto al mio tocco,ovviamente il mio piano di fare il freddo con lei per proteggerla da lui era fallito miseramente e la cosa mi fece sentire ancora di più in colpa, feci un ghigno- se l'altra volta non ti ho ucciso è stato per puro miracolo ma adesso l'hai fatta bella grossa-dissi sbattendolo nuovamente contro la parete color marrone scuro e lui mugolò dal dolore,tutti gli occhi della sala erano puntati su di noi ma adesso me ne importa ben poco-M-Michael te lo posso giurare n-non le h-ho fatto niente-disse a mala pena con il fiato corto-si e io ci credo due minuti che la lascio con te e lei sparisce come niente fosse...puf!-dissi ridendo istericamente-Mika dai lascialo dobbiamo trovare Charlotte adesso mollalo-disse mia madre staccando con forza le mie mani che erano avvolte al suo colletto,lui cadde a terra e come l'ultima volta cercò di inalare più aria possibile tossicchiando e sospirai aveva ragione mia mamma prima la mia ragazzina e poi farò i conti dopo con questo lurido verme-MA TI AVVERTO SE LE SUCCEDE QUALCOSA NE SARAI TU IL RESPONSABILE E GIURO SULLA COSA A CUI TENGO DI PIÙ CHE LA PAGHERAI CARA!- dissi a denti stretti e guardandolo in cagnesco ma lui non disse niente rimanendo a fissarmi, uscimmo dal locale-è adesso che facciamo? potrebbe essere andata da qualsiasi parte-dissi tirandomi i ricci all'indietro nervosamente-intanto proviamo a cercarla qui in giro non può essere andata tanto lontana-disse mia madre sorridendomi per tentare di confortarmi-tranquillo la troveremo non siamo mica in una giungla-aggiunse poi prendendomi le mani e guardandomi negli occhi riuscì solamente ad annuire essendo accorto di parole, ci dividemmo lei andò a sinistra e io a destra qualsiasi persona incontravo chiedevo se aveva visto la ragazzina dagli occhi azzurri cielo ma ogni volta ricevevo sempre la stessa risposta negativa,ad ogni "no" che ricevevo la speranza diminuiva sempre di più mi guardavo in torno freneticamente per trovare fra le tante teste quella castano mossa sussurrando il suo nome come se la cosa in qual modo potesse aiutarmi ma di lei nessuna traccia entravo dentro vari negozzietti e locali chiedendo di lei ma nessuno l'aveva vista passare arrivato alla fine del naviglio tornai subito indietro verso il ristorante dove ci eravamo dati appuntamento io e mia madre l'unica piccola speranza che mi rimaneva era lei "speriamo che ha avuto più fortuna di me" pensai, com'è possibile che sia passata mezzora e sembra che la mia ragazzina sia completamente scomparsa nel nulla senza lasciare alcuna traccia è tutto così follemente assurdo,sentivo l'angoscia impadronirsi sempre di più del mio corpo ogni minuto che passava e sentivo un dolore lancinante al petto che si espandeva sempre di più come una voragine, se le è accaduto qualcosa non me lo perdonerò mai, ridotto sempre di più a pezzi mi fermai e andai ad appoggiarmi alla ringhiera del naviglio "dove sei ragazzina?" pensai ormai divorato sempre di più da quella domanda che cosa le avrà detto mai quello stronzo per farla scappare così?vagai con lo sguardo per un paio di minuti quando improvvisamente si fermò su una signora non poco distante da me che stava scattando delle foto in giro forse lei potrebbe averla vista o meglio ancora immortalata in una delle sue foto e senza farmelo ripetere due volte mi avvicinai a lei ,era una signora di mezza età bionda non molto alta ed era alle prese con la sua macchinetta schiacciando i vari pulsantini che si trovavano su di essa-s-salve-tentennai e lei si girò- oh salve- disse lei guardandomi confusa per poi riposare lo sguardo sulla macchina fotografica- f-forse lei mi può a-aiutare-dissi cercando di attirare il suo sguardo su di me e fortunatamente ci riuscì-certo dimmi pure-sorrise-si ehm...ha per caso visto qua in giro circa mezzora fa una ragazzi..ragazza non molto alta con capelli castano mosso e con due occhi azzurri...-come il cielo?-finì lei precedendomi con mia sorpresa e il mio cuore riprese a battere freneticamente-ma certo che l'ho vista, non si possono scordare due occhi come i suoi....anche devo dire che in quel momento che l'ho vista erano contornati da un rossore come se aveva appena finito di piangere-dentro di me si stava attuando una guerra di sentimenti contrastanti,provavo speranza ma allo stesso tempo odio e ribrezzo per me stesso "come se aveva appena finito di piangere" sentì quelle parole perforarmi il petto come tante lame-difatti le ho chiesto se le potevo fare una foto dato che io nel tempo libero mi dedico alla fotografia e lei accettò volentieri e chiesi la stessa cosa anche al ragazzo che era con lei, anche lui era molto bello si assomigliavano molto credo che fossero fratelli-ragazzo? che ci faceva lì con la mia ragazzina? e se se l'è portata via con lui?sentì una scossa percorrermi la spina dorsale che fosse gelosia? Nah impossibile io non sono un tipo geloso,che poi suo fratello non poteva essere dato che lei mi aveva detto che era figlia unica-se vuole le faccio vedere la foto ? sembra disperato-annuì-è-è la m-mia ragazza-balbettai-oh-disse solamente lei premendo concentrata i tastini per cercarla-eccola qui!-disse poi porgendomi la macchina e velocemente la presi è sentì il mio cuore perdere due tre battiti, era lì che guardava con il sorriso stampato in faccia il ragazzo poco più alto di lei con i suoi stessi occhi azzurri quasi color ghiaccio con la barba incolta e aveva il suo stesso colore di capelli e la guardava teneramente ricambiando il suo sguardo cingendola con un braccio per le spalle e indossava un vestito completo di giacca e cravatta ,notai guardando bene la foto che lei era appoggiata con una guancia al suo petto,sembrava che si conoscessero e come aveva detto poco fa la signora sembravano fratelli...sentì il cervello andare completamente in fumo e tutti i miei muscoli diventare tesi come delle corde di violino e un altra scarica elettrica mi attraversò nuovamente la schiena, come si permette quello lì di toccarla lei è mia...ok ok l'ho ammetto forse sono un po' geloso, è solo che mi fa strano vedere Charlotte abbracciata ad un altro che non sia io-è lei vero?-mi chiese la signora e annuì, sentì letteralmente la rabbia e la gelosia farsi strada piano piano nel mio corpo, sono sicuro che adesso è con lui ma se solo sapessi chi sia questo qui-per caso le ha detto il suo nome?-dissi a denti stretti indicando il tizio che si trovava troppo vicino alla mia ragazzina-no mi dispiace-disse lei e io le porsi la sua macchina fotografica-non si preoccupi è stata più utile di quanto crede-la salutai e mi allontanai diretto verso il ristorante presi poi il telefono e composi il suo numero, continuava a squillare ma lei non rispondeva era ovvio che stava ignorando la chiamata è tipico di lei "ti prego ragazzina rispondi" avevo perso ogni speranza quando improvvisamente il telefono smise di squillare è scoppiai di felicità-ragazzina finalmente mi stavo seriamente preoccupando...-senta brutto stronzo Charlotte vuole essere lasciata in pace non richiami più o sennò le farà causa e non le conviene perché ha un avvocato davvero spietato- non riuscì neanche a controbattere che attaccò,come si permette stronzo a me? giuro che se lo trovo lo faccio fuori ma che sfacciato, anzi che sentire la dolce voce di Charlotte mi rispose un uomo con un tono freddo e rabbioso e anche protettivo...almeno sembrava di sicuro era il tizio della foto sentì il sangue ribollirmi nelle vene continuai a fissare il telefono con sguardo truce come se potesse in qualche modo fare fuori l'uomo che mi ha risposto,mi lasciai scappare un gridolino di frustrazione e subito dopo sospirai.Aspettai un paio di minuti mia madre davanti al ristorante che non tardò ad arrivare quasi correndo-M-Michael-disse col fiatone e aspettai che si riprese-l-l'ho vista-e fece un'altra pausa e io la fissai senza dire una parola-è dentro ad u-un bar ma con lei c'è anche un ragazzo...-identico a lei- finì io e lei annuì-ma come lo sai?-e le spiegai dell'incontro che avevo fatto con la signora amante della fotografia-portami da lei-dissi subito dopo e lei annuì e iniziò a camminare facendomi strada,dopo pochi minuti si fermò e ci trovammo davanti ad un grande bar-è lì-disse mia madre indicando e seguì il suo dito, e quasi il mio cuore si sgretolò alla vista di quella scena, ed eccola lì che rideva allegramente guardando lui che chissà cosa le raccontava di così esilarante poi lei però smise di ridere e iniziò a guardarsi intorno e lui le prese la mano e io strinsi sempre più forte il mio pugno fino a far conficcare le mie unghie nel mio palmo, potevo leggere il loro labiale"c'è qualcosa che non va Charlie?" gli chiese lui sempre tenendole la mano e incominciò ad accarezzarla, se tra poco non scolla la sua mano da quella della mia ragazzina gliela stacco i"n-no è solo che mi sento osservata"disse lei sempre facendo vagare lo sguardo in giro quando poi si andò a posare su di me e improvvisamente sbiancò come quella alla festa con Lucas e questo mi fece stare male perché non vuole vedermi? vuole vendicarsi per come l'ho trattata oggi? Oh se solo ne sapesse il motivo,l'uomo seguì il suo sguardo e adesso avevo anche il suo puntato addosso lo vidi poi mimare con le labbra "adesso basta" mi guardò in cagnesco e io ricambiai poi si alzò e uscì spedito venendo verso di me come una furia con Charlotte a suo seguito implorandolo do fermarsi e io strinsi le mie mani in due pugni,intatto la rabbia mi saliva sempre di più ma chi si crede di essere per tenere la mia Charlotte lontana da me? e gli andai incontro anch'io con fare minaccioso-Michael-mi chiamò mia madre ma la ignorai-VEDO CHE È DURO DI COMPRENDONIO LE HO DETTO DI STARLE LONTANO-le sue parole non fecero altro che innervosirmi ancora di più e gli tirai un pugno che gli fece perdere l'equilibrio e cadde a terra-non si permetta-sibilai a denti stretti e lui si portò una mano a lato della sua bocca pulendo via il sangue-NON LE È BASTATO PRENDERSI GIOCO DI LEI!-continuò a sbraitare lui e mi lasciò confuso io non le ho fatto niente perché dice così-EDOARDO!-quella voce,arrivò Charlotte che si piegò su di lui e gli prese il volto fra le mani e lo accarezzò-MA TI SEI BEVUTO IL CERVELLO PER CASO?-mi sbraitò contro lei e io indietreggiai-I-IO..-NON TI SEMBRA GIÀ ABBASTANZA-singhiozzò lei e per tutta risposta sentì il mio cuore spezzarsi letteralmente, ma continuavo a non capire di sicuro tutto questo è collegato a quello che le avrà raccontato quel coglione di Fortunè-ORMAI SO TUTTO MICHAEL È INUTILE CHE CONTINUI A FINGERE DI FARE IL PRINCIPE AZZURRO-continuò lei sputandomi addosso con rabbia ogni singola parola,io però non sapevo niente di quello a cui si riferiva....

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