The beauty and the beast

di federica_lollipop
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


C'era una volta in un tempo molto lontano un bellissimo castello uno dei castelli più ammirati da tutta l'Inghilterra conosciuto non solo per l'eleganza per il lusso e per l'ospitalità ma anche per la grande fortuna che arrideva al suo signore il re James ,aveva tutto ciò che un uomo potesse desiderare un figlio, l'amore di una moglie bellissima la ricchezza e l'ammirazione del suo popolo.Molti anni dopo i due sovrani durante un viaggio in mare per colpa di sabotatore la loro nave affondò e i due   morirono e l'intero regno venne affidato al comando del giovane principe che al contrario di suo padre a lui  non interessava avere ricchezze essere amato e avere l'ammirazione dei suoi sudditi anzi tutt'altro e così in poco tempo ridusse il povero villaggio sottostante al suo castello in miseria aumentando le tasse e confiscando i terreni dove i contadini vi coltivavano per i suoi divertimenti come battute di caccia;l'unica cosa che gli importava di più al mondo era il  potere, avere sempre più potere sotto le sue mani,ogni giorno controllava e conquistava sempre più regni insieme ai suoi uomini,devastando e saccheggiando villaggi e castelli abusando delle  giovani donne che vi abitavano, dopo quello che successe ai suoi genitori l'animo del principe si fece più egoista e scuro e gelido come il ghiaccio, infatti gli abitanti del villaggio spesso  lo soprannominavano il principe di ghiaccio o il cuore di ghiaccio.Un altro dei suoi tanti divertimenti era passare le notti con una donna diversa da quella della notte precedente dandogli loro false speranze e la cosa che più odiava era  legarsi ad una di loro per troppo tempo.Ormai il nostro principe dal cuore gelido aveva già conquistato tutti i regni che lo  circondavano ma l'unico pezzo di terra che non aveva ancora esplorato era un piccolo bosco non poco distante dal suo castello, il principe ormai assetato dal potere e deciso a conquistare anche quell'inutile pezzo di terra, decise di partire insieme ai suoi uomini più fidati, entrati dentro al bosco la prima cosa che il principe vide fu una piccola casetta di legno con all'interno una giovane fanciulla dai capelli color dell'oro e gli occhi azzurri come l'oceano e il suo corpo raggiungeva quasi la perfezione, il principe ormai invaghito da quella figura, ordinò immediatamente ai suoi uomini di aspettarlo al castello i soldati guardando anche loro la  ragazza capirono quello che il loro signore aveva intenzione di fare, così ridacchiando obbedirono e se ne tornarono sulla via di casa.Il principe ancora più deciso entrò dentro la casupola, e subito si ritrovò davanti la giovane donna-A-avete bisogno di aiuto signore?-chiese la fanciulla impaurita dalla sua figura-no ho bisogno del tuo corpo straordinariamente perfetto-disse facendo un ghigno maligno e si avventò sulla malcapitata,ma fortunatamente lei con un gesto repentino prese il pugnale che portava sempre con se e con esso ferì il principe a un occhio,l'urlo che egli emise fu straziante,ma la ferita che gli provocò non fu tanto profonda da infliggere danni all'occhio-sai mi piacciono da morire quelle che si ribellano come te-disse il principe tenendosi l'occhio con la mano e facendole un sorriso malizioso,ormai i loro visi erano separati da qualche centimetro-a me invece quelli come voi mi fanno schifo-e gli sputò in un occhio-piccola sgualdrina come ti permetti!-disse il principe ormai su tutte le furie-adesso mi hai stancato-la prese di forza facendole cadere il pugnale di mano e la buttò sul letto e lui iniziò a togliersi la giacca e la camicia,la fanciulla più impaurita che mai lo fissò tremando-che fai stupida sgualdrina non stare lì impalata a fissarmi spogliati!-la ragazza ubbidì e si spogliò sotto agli occhi del suo aguzzino che la toccava con gli occhi,dopodiché lui si mise sopra di lei e iniziò a baciarla,lei intanto allungò il braccio verso il pugnale che giaceva a terra,una volta preso raccolse tutto il coraggio che aveva in corpo e ferì nuovamente al petto il principe ma questa volta la ferita fu più profonda, il cuore di ghiaccio urlò come non aveva mai fatto prima-t-tu come t-ti sei permessa sciocca sgualdrina adesso ne pagherai le conseguenze-e in quel momento il principe pieno d'ira e di rabbia sguainò la sua spada e la conficcò nel pieno petto della ragazza che disse-voi s-siete solo una bestia n-nessuno riuscirà mai ad amarvi c-che voi siate maledetto-e dopo altri due respiri morì,in quel momento la porta della casetta si spalancò ed entrò una signora molto anziana che indossava un vestito nero e i suoi capelli erano del color delle viole,che appena si ritrovò davanti quella scena raccapricciante il cesto che portava in mano le cadde a terra rovesciandone tutto il contenuto e urlò-VOI LURIDO COME AVETE POTUTO FARE QUESTO ALLA MIA POVERA FIGLIA,NON LA PASSERETE LISCIA!-il principe spaventato tento di rialzarsi per scappare ma la ferita al petto glielo impediva-voi vi ricorderete per sempre questo giorno perché è quello in cui verrete trasformato in un essere ripugnante pagherete per quello che avete fatto!e ricordate che se vorrete ritornare uomo l'incantesimo verrà spezzato solo e unicamente da un TI AMO ma tanto chi vorrà amare una simile bestia come voi-e la donna inizio a formulare varie frasi sconnesse e intanto le sue mani emisero vari fasci di luce che subito dopo lo colpirono,il principe urlò nuovamente dal dolore, lo sentiva in qualsiasi parte del suo corpo e la stanza iniziò a girare vorticosamente, fino a quando non vide più niente.I suoi uomini non vedendolo tornare ritornarono nel bosco ma invece di trovare la casetta di legno trovarono un demone più che un uomo steso a terra,molti dei suoi cavalieri spaventati da quella creatura scapparono a gambe levate urlando-un demone! un demone è sceso dal cielo!- mentre quelli più coraggiosi e fedeli al loro signore rimasero , uno di loro scese da cavallo e sguainò la sua spada e con essa girò il corpo della strana bestia,e subito tutti loro riconobbero il corpo del principe dal cuore di ghiaccio-oddio chi vi ha ridotto così Michael-disse il cavaliere sconvolto; subito dopo i cavalieri lo caricarono su un cavallo e lo portarono al castello, quel giorno il principe perse ogni cosa la perfezione del suo viso e addirittura i cavalieri e i domestici alla vista di quel demone spaventati lasciarono il castello , rimasero solo quelli più fedeli a lui.Mentre il nostro principe si rinchiuse nel suo castello, Michael divenne un uomo pieno di odio per se stesso e  per gli altri un uomo incapace di amare e di essere amato, una creatura ancora più crudele di quanto lo era  prima, ma io di tutto questo non sapevo ancora niente,  a quel tempo aspettavo solo il giorno in cui me ne sarei andata per sempre dal castello e finalmente avrei vissuto la vita che avevo sempre sognato libera viaggiando per il mare come aveva fatto un tempo mio padre-Principessa! Principessa!...ma dove siete?-oh si mi ero quasi dimenticata di presentarmi io sono la principessa Belle Dobois ma mi va bene solo Belle odio quando mi chiamano principessa, i miei capelli sono rossi come quelli di mia madre Elizabeth mentre i mie occhi sono verdi chiari ; amo leggere e combattere con la spada e soprattutto andare a cavallo-si Pervinca sono qui nella mia stanza-oh eccovi principessa, v-vi ho cercata d-dappertutto- disse entrando col fiatone-vostro padre vi cerca, vuole che mi seguiate nella sala del trono-oh no di nuovo un altro pretendente scelto da mio padre per farmi sposare, odio i matrimoni, io voglio essere libera e viaggiare per il mondo, sbuffai e la seguì una volta entrata nella stanza noto subito un ragazzo alto e palestrato con i capelli nero corvino e gli occhi verdi come smeraldi appena gira lo sguardo verso di me, inizia a sorridermi maliziosamente, oddio un altro tutto muscoli e niente cervello, si avvicina a me baciandomi la mano-principessa.....emh-Belle-dissi infastidita-giusto devo dire che vi si addice molto il vostro nome, io sono il principe Gaston e sono il più grande cacciatore di tutta l'Inghilterra- e a me cosa mi dovrebbe interessare?- dissi ancora di più infastidita-beh perché sarà il tuo futuro marito Belle-disse mio padre entrando-prego?!?!-dissi furiosa girandomi verso mio padre- e indovina ci sposeremo domani stesso zuccherino- disse il ragazzo dai capelli corvini,in quel momento  tutti i miei piani andarono in fumo,mi sentivo come un animale in gabbia,mi sentivo in trappola,non avevo più parole intanto mio padre si avvicinò-tesoro vieni un attimo con me...sir Gaston vi rubo un attimo la vostra futura sposa-ma certo sire-mi prese per mano e mi portò nella stanza accanto e dopodiché chiuse la porta-COME AVEVETE POTUTO!?!?!? I-IO non mi sposerò con una simile persona -urlai frustata-Belle calmati ho dovuto, lui ha il miglior esercito di tutta la Gran Bretagna, sai bene che il nostro regno è minacciato dagli invasori in queste ultime settimane, non ho avuto scelta-beh ma si poteva trovare un altra soluzione, poi avete visto  com'è conciato-mi dispiace figlia mia ma non c'era altra scelta, tu lo sposerai che ti piaccia o no e poi dovrai diventare regina prima o poi-ma almeno potevate avvertirmi che domani stesso mi sarei sposata-lo so ma...-in quel momento la porta si aprì di colpo-sire delle nostre navi hanno avvistato delle navi nemiche all'orizzonte-sapete dirmi per quando arriveranno più o meno?-le sentinelle hanno previsto che arriveranno domani mattina-guardai mio padre preoccupata-padre e adesso che faremo?-lui mi guardò- Belle mi dispiace ma il tuo matrimonio si farà oggi stesso se no sarà troppo  tardi-in quel momento rimasi pietrificata,e in quell'istante mi tornarono alla mente le parole che mi disse mia madre sul punto di morte : ricorda mia piccola Belle che un buon regnante si deve sacrificare per il suo popolo sempre, anche se questo comporta la sua felicità-va bene-dissi sussurrando, mio padre mi sorrise e io ricambiai tristemente-però le truppe di Gaston riusciranno ad arrivare in tempo prima di quei barbari?-chiesi-si ci riusciranno, il suo castello non è molto lontano da qui-bene-dissi infine sospirando-hai sentito- disse mio padre rivolgendosi al servitore-oggi si terrà il matrimonio di mia figlia ora va a chiamare il curato del villaggio e digli di spostare tutti gli impegni che ha perché oggi si sposa la principessa-il servitore annuì e corse subito via-padre?-quest'ultimo si girò-si cara?-vi volevo almeno chiedere se visto che ci saranno solo i servi ad assistere possiamo anche invitare la gente del villaggio sapete per me  loro sono come una seconda famiglia per me-si ma certo -disse abbracciandomi-grazie-uscimmo dalla stanza e tornammo nella sala del trono-sir Gaston ho una bella notizia per voi oggi stesso sposerete mia figlia!-disse mio padre entusiasta, sul subito il principe rimase a bocca aperta-ma è fantastico!-esultò-Pervinca!....Pervinca! ma dove vi siete cacciata-e l'interpellata entrò di corsa-si mi avete chiamata sire?-si oggi Belle deve indossare il vestito di matrimonio di sua madre-veramente?!? congratulazioni comunque ma certo vado subito a prenderlo...voi principessa andate pure nella vostra stanza io vi raggiungerò li-se ne andò e mio padre la seguì-a quanto pare sarai presto la mia futura sposa-disse Gaston facendo un ghigno maligno e stringendomi il braccio -lasciatemi,mascalzone-e soprattutto non vedo l'ora di assaggiarti zuccherino-disse alzando il mio mento per costringerlo a guardarlo negli occhi-voi siete solo un miserabile è questo quello che siete-tranquilla mia piccola volpe appena sarai tra le mie mano ti domerò una volta per tutte-e spinse la mia nuca contro la sua, e le nostre bocche si toccarono, tentai di staccarmi ma fu inutile, mi teneva stretta a se,a quel punto gli morsi il labbro e lui si staccò subito portandosi la mano sul punto dove gli doleva-questa me la pagherai, ma adesso devo andare quindi a dopo mia cara volpe, vado da tuo padre sai dobbiamo discutere su come le mie truppe proteggeranno il vostro regno sai per quello su cui ci sposeremo -disse ridacchiando,ok Belle conta fino a dieci , ignoralo e con tutta la calma possibile uscì dalla sala. Una volta indossato e sistemato il vestito e i capelli e il trucco, mi guardai allo specchio-sembrate una vera regina mia cara-disse Pervinca sorridendomi-grazie-e ricambiai-bene adesso vi lascio un po' da sola, i miei doveri mi chiamano- e uscì, e in quel momento in cui la porta si chiuse crollai,lacrime amare e rabbiose scesero dalle mie guance era veramente la fine della mia vita? E ripensai a quello che mi era capitato prima,una volta sposata che mi avrebbe fatto quell'animale,ormai sull'orlo della disperazione alzai lo sguardo e vidi la foto di mia madre-vi p-prego madre f-fate qualcosa-dissi singhiozzando come una bambina e in quell'istante qualcuno bussò alla porta-si?-dissi asciugandomi le lacrime-principessa è ora-arrivo-andai a sciacquarmi la faccia e uscì e davanti all'entrata della sala del trono trovai mio padre-pronta?-annuì, presi sottobraccio mio padre e le porte si aprirono, e una melodia partì sapete quelle che sentite di solito ai matrimoni, c'erano tutti gli abitanti del villaggio e tutti i servitori chi piangeva chi sorrideva...insomma erano tutti felici per me e io? ero felice? arrivati all'altare mio padre mi lascia e si va a sedere.La cerimonia inizia, e arriva la parte più importante- tu Gaston French vuoi prendere come tua legittima sposa Belle Dobois ?- si lo voglio- disse col sorriso stampato in faccia, come avrei voluto prenderlo a pugni in quel momento-bene...e tu Belle Dobois vuoi prendere come tuo legittimo sposo Gaston French?-ecco adesso toccava a me guardai mio padre che mi sorrideva, mi rigirai e guardai il ragazzo che avevo difronte-allora principessa lo vuole si o no?-mi disse il prete un po' spazientito-i-io...-e immediatamente le porte si spalancarono di colpo ed entrò, un uomo alto e prestante vestito completamente di nero e portava un mantello del medesimo colore che copriva tutta la schiena fino a fargli da strascico, mentre il suo volto era coperto da una maschera anche essa nera la quale uscivano dei ricci castani....

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


Belle's POV Quando quella figura oscura fece la sua entrata, tutti gli invitati iniziarono ad agitarsi compreso mio padre che sussurrò spaventato e allarmato-la bestia-preferirei essere chiamato il principe Michael dato che sarò il vostro sovrano-disse l'uomo con il volto coperto, poi si avvicinò a mio padre-deduco che voi siate il re Harold-mio padre annuì e notai nel suo sguardo un velo di paura-beh re Harold, vi consiglio di rinforzare le vostre truppe, perché sono molto debolucce soprattutto al confine non mi ci è venuto niente per entrare dentro al vostro regno e poi dentro al vostro castello-e indicò l'entrata della stanza, dove c'erano due degli uomini di mio padre stesi a terra con due pozze di sangue accanto-v-voi siete solo una bestia-disse mio padre a denti stretti, mentre l'altro a quell'affermazione si mise a ridere malignamente, alla vista dei due cavalieri sussultai e mi portai una mano alla bocca, e lo stesso fecero anche gli altri presenti ancora più terrorizzati, sentendo il mio sussulto il principe si girò verso di me e mi guardò-e voi chi siete mia bella fanciulla?-no lasciatela in pace- disse mio padre andandogli in contro e mettendosi davanti a lui per sbarrargli la strada, ma lui lo ignorò e gli diede uno spintone che fece cadere a terra mio padre, rimasi immobile davanti a quella scena, e riuscì solo a sussurrare-padre-intanto lui iniziò ad avvicinarsi, ma Gaston si mise davanti a me sguainando la spada e la puntò quest'ultima contro di lui-state alla larga lei è già promessa a me-disse affondando un po' la spada sul suo collo scoperto ma lui rimase lì fermo impassibile, e un rivolo di sangue uscì dalla ferita, ma subito dopo si richiuse magicamente e Gaston spaventato iniziò a tremare e di conseguenza la spada gli scivolò dalle mani cadendo a terra e provocando un rumore metallico che echeggiò in tutta la stanza il principe si rimise di nuovo a ridere di gusto e sorpassò il cacciatore fino ad arrivare davanti a me, fece un inchino e mi baciò la mano-come vi chiamate mia cara?-disse sempre con un ghigno malefico dipinto sulla faccia-Belle Dobois-dissi coraggiosamente nascondendo la paura che si era rifugiata nel mio corpo-allora Belle che ne dite di fare un accordo? io lascio in pace il vostro villaggio e il castello e lascio qui tutti i miei uomini per difendervi dai prossimi attacchi che da come ho sentito arriveranno presto-e in cambio?-chiesi decisa-ho bisogno di una nuova domestica quindi vi chiedo di venire con me, però per sempre fino alla fine dei vostri giorni-ci riflettei un po' di sicuro se non accetto il villaggio e il castello con i loro abitanti verranno devastati e saccheggiati e di sicuro mi sposerò con quel codardo, a quel pensiero rabbrividì, questa era la mia occasione , aprì la bocca per dare una risposta ma mio padre rialzandosi da terra mi precedette dicendo-Belle no non accettare lui è un demone non è un essere umano, ti prego non farlo-mi implorò adesso gli interessava con chi sarei andata allora neanche quel codardo può essere definito un essere umano e improvvisamente mi salì una rabbia improvvisa, intanto lui continuava a guardarmi-questa volta decido io il mio destino padre-dissi acidamente-no Belle, non te lo permetterò tu sei mia moglie!-disse Gaston-mi girai verso di lui-ti faccio notare che io non ho ancora detto si lo voglio-dissi con insolenza e lui mi guardò rabbiosamente -maledetta volpe prima o poi ti farò mia vedrai,una volta per tutte- disse sussurrando, lo ignorai e guardai il principe-a-accetto-dissi ignorando le suppliche di mio padre-bene il patto è fatto-disse ridacchiando l'uomo dal volto coperto poi mi prese il mento-tu non puoi essere figlia di Harold lui è sempre così insignificante, non è certo un caso che sia fallito, io potrei azzardare un altra spiegazione, tua madre si dev'essere ripassata uno dei suoi cavalieri si....e anche più di uno-a quell'affermazione mi scostai velocemente-voi siete solo uno scherzo della natura!-disse mio padre disperato, e il principe chiamò uno dei suoi uomini, poi si rivolse a me-ora andate nelle vostre stanze e prendete solo la vostra giacca per tenervi calda durante il viaggio-poi girò lo sguardo su uno dei suoi uomini-tu accompagnala e dopo di che legale i polsi e falla montare sul mio cavallo-detto questo iniziai ad avviarmi sotto gli occhi di mio padre ormai rassegnato e inorridito,fino a quando qualcuno mi afferrò il braccio tirandomi violentemente a se, in meno di tre secondi mi ritrovai appiccicata al copro spigoloso e muscoloso di Gaston-tu no hai capito niente tu non vai da nessuna parte!- disse sbraitandomi e stringendomi il braccio fino a far fermare la circolazione sanguigna mi dimenai ma più lo facevo più la presa aumentava, trattenni il fiato per non gridare dal dolore e in quel momento Gaston ricevette un pugno da qualcuno alle mie spalle molló la presa e perdendo l'equilibrio cadde nuovamente a terra, anch'io persi quasi l'equilibrio ma due braccia mi presero in quel momento un brivido percorse tutta la mia schiena, mi girai e vidi chi aveva sferrato quel pugno a Gaston e non era altro che il principe con il volto coperto-state bene?- disse freddamente-s-si grazie- dissi guardando il mio braccio dove ormai si era formato un grosso livido, anche lui posò lo sguardo su di esso e mi rimise velocemente in piedi come se si fosse pentito di avermi presa, poi andò da Gaston che era ancora seduto a terra-voi non vi permettete più di toccare ciò che appartiene a me, lei ormai è di mia proprietà quindi fatevene una ragione-disse il principe pieno di rabbia-avete capito?-disse puntando la sua spada alla gola di quel mascalzone-s-si è chiarissimo-disse impallidendo pft codardo-signorina andiamo che l'accompagno-disse il cavaliere che era rimasto affianco a me tutto quel tempo-si-dissi sussurrando e uscì silenziosamente dalla sala, ignorai corpi dei due cavalieri stringendo gli occhi per non guardare quella scena, mentre salivamo le scale scrutai meglio il ragazzo era un po' alto ma non superava il principe dal volto coperto, aveva gli occhi azzurri mentre i capelli erano su un biondo cenere-wow menomale che siamo arrivati mentre stavate dicendo si lo voglio se no adesso sareste la moglie di quell'essere-disse lui, poi si girò verso di me- l'ho per caso detto ad alta voce?-disse ridacchiando-ehm si-dissi sorridendogli- anch'io penso la stessa cosa-e sorrise anche lui-comunque io sono Charles White ma mi chiami solo Charlie-e mi porse la mano e io la strinsi a mia volta-io sono Belle Dobois da come ben saprete-si vi si addice molto il vostro nome-disse ridacchiando nervosamente-grazie me lo dicono tutti-e arrossì un po'- beh un motivo ci deve essere- e mi sorrise. Entrammo dentro la mia stanza e andai a cercare la mia giacca e i miei guanti-il v-vostro braccio vi fa ancora male ?-chiese imbarazzato,mi fermai un attimo e lo guardai-no adesso va molto meglio certo pulsa ancora ma non fa molto male, comunque grazie di avermelo chiesto - finalmente li trovai e meli misi-pronta- bene allora andiamo- scendendo Charlie si fermò un attimo, e mi prese delicatamente per le spalle-Belle dovete farmi un favore-annuì-vi prego state alla larga dal quell'essere crudele quando sarete al castello-ancora più confusa annuì e dissi-tu invece per favore proteggi mio padre e gli altri-tranquilla-mi disse baciandomi la fronte, non so perché ma questo ragazzo mi stava simpatico, sentivo di poter fidarmi di lui. Una volta usciti dal castello, lui mi legò i polsi e mi aiutò a salire sullo stallone nero, finalmente uscì anche il principe che montò subito, mi girai un attimo e vidi tutti quanti che mi salutarono e anche Pervinca che piangeva come un disperata mancava solo una persona, mio padre trattenni le lacrime e sorrisi tristemente, dopo di che partimmo - appoggiatevi a me se non volete cadere-ma neanche per sogno-lo ripeto gentilmente se non volete cadere appoggiatevi a me-no, vado a cavallo praticamente da quando sono nata quindi non ho bisogno di appoggiarmi a voi-dissi irritata, lui sbuffò esasperato-ma siete così cociuta?-detto questo fermò il cavallo e poi slegò i miei polsi e li prese a quel tocco un altro brivido salì su per la mia schiena, ma che mi succede?-ma che fate?-e cercai di dimenarmi ma fu inutile, fece appoggiare le mie mani su i suoi addominali e dopo di che legò nuovamente i miei polsi-vedete in questo modo non rifiuterete di certo- e così ripartimmo, e ormai rassegnata appoggiai la mia testa sulla sua schiena e a quel contatto lo sentì irrigidirsi, notai che la sua schiena non era liscia anzi sembrava che ci fossero dei rialzi, non diedi molto peso alla cosa e dopo di che mi addormentai.Ad un certo punto sentì delle grida aprì gli occhi per vedere chi aveva interrotto il mio sonno-finalmente ti sei svegliata- e mi ritrovai davanti l'uomo dal volto coperto, mi slegò nuovamente e scendemmo dallo stallone nero,alzai il capo e guardai il castello era enorme e c'erano statue raffiguranti piccoli diavoli e altri soggetti molto raccapriccianti,ad un certo punto il principe dal volto coperto afferrò il mio braccio e entrammo, era tutto così scuro e abbandonato davanti a me si trovavano due rampe di scale una che portava ai piani superiori e l'altra ai piani inferiori lui sempre strattonandomi scendemmo le scale che portavano credo alle prigioni,in quel momento non sapevo più a cosa pensare sentivo solo i battiti del mio cuore che a momenti minacciava di esplodermi nel petto,intanto arrivammo è quello a cui avevo pensato si avverò erano le scale che portavano alle prigioni in quel momento lasciò finalmente il mio braccio e prese le chiavi dalla tasca dei pantaloni e rimase lì fermo come se stesse pensando,trascorsero diversi minuti, un tempo che a me parve durare un secondo,il principe ancora accanto a me non mi aveva ancora rivolto la parola, d'un tratto udì un profondo sospiro,poi mi afferrò per un braccio e mi tirò nuovamente,ma senza forza,quasi come se fosse stato un gesto meccanico,lo guardai,come avrei voluto togliergli quella maschera e vederlo in faccia, ma la maschera ne nascondeva completamente il viso-che hai da guardare ragazza?-mi ringhiò lui-non è più concesso nemmeno di guardare?-replicai io,con sfida,ma la mia voce risultò stranamente incolore, il principe ringhiò nuovamente aumentando la stretta,risalimmo le scale e poi mi strattonò lungo una ripida scala a chiocciola, e poi più su per altre scale.Mi resi conto a mala pena che stavamo attraversando una serie di lunghi e cupi corridoi,polverosi,costellati da statue e figure simili a quelle che avevo visto all'esterno;ero troppo stanca e troppo scossa per poter prestare attenzione, e quando lui aprì una porticina all'ultimo piano della torre, quasi non mi accorsi che mi stava spingendo dentro-tu stanotte dormi qui dentro-sentenziò, solo in quel momento mi accorsi che mi trovavo dentro una stanzetta piccola e buia,molto stretta,in uno degli angoli era ammassato un pagliericcio umido,e l'unica fonte di luce era quella che filtrava da una piccola finestrella con incastonate delle sbarre di ferro-credevo che sarei rimasta nella cella..-mormorai sempre con voce incolore-si può sempre tornare lì se vuoi...-ghignò il principe,dopo qualche altro istante di silenzio disse:-mi servi, chiaro? Ti ho risparmiato le catene solo per questo- oh che onore!-commentai sarcastica, e notai che questo lo fece imbestialire, di scatto mi afferrò per la gola, e in quel momento il mio cuore si fermò per un istante,ma mi lasciò andare subito,scaraventandomi sul giaciglio di paglia, e solo in quel momento capì quello che mio padre mi aveva detto-non fare la spiritosa con me, non ti conviene!-mi minacciò, ed come risposta,mi sedetti e mi rannicchiai su me stessa,abbracciando le mie ginocchia-cosa c'è? credevi di venire qui a fare la signora come quando eri nel tuo castello servita e riverita? cavolo e i che pensavo che fossi più intelligente invece sei stupida e presuntuosa come tuo padre! meglio che ti riposi stanotte perché domani mattina comincerà il vero lavoro. E guai a te se provi a farmi qualche scherzo hai capito? io sono il padrone,qui,e pretendo rispetto-come pretendete che porti rispetto ad un essere come voi che non ha nemmeno il coraggio di mostrare il proprio volto ?-replicai acidamente fulminandolo,non mi rispose, si limitò solo a guardarmi, e io feci la stessa cosa guardandolo con odio e disprezzo,dopo di che ringhiò nuovamente in maniera sommessa,prima di andarsene sbattendo la porta.In che pasticcio mi sono cacciata,mi sono rovinata con le mie stesse mani che sciocca che sono stata,e iniziai a piangere sganciando le lacrime come cani rabbiosi, una volta calma mi stesi e tentai di chiudere occhio ma i mille pensieri e preoccupazioni e il freddo pungente me lo impedirono,ad un certo punto vidi una coperta di lana passare attraverso le sbarre di ferro della finestrella intagliata nella porta, una volta caduta a terra dopo passarono attraverso le sbarre un vestito di colore blu che a prima vista sembrava molto consumato e poi un grembiule bianco quelli che si usano per cucinare e che si legano alla vita,dopo aver raccolto la roba sentì dei passi allontanarsi velocemente,dopo di che mi risistemai e finalmente riuscì a prendere sonno.....

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