L'eclissi nera

di chrono storm01
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo: Aiden ***
Capitolo 2: *** Da sconosciuti a compagni di viaggio ***
Capitolo 3: *** Pokèmon volant, Allenatori mament ***
Capitolo 4: *** Il museo degli spettri ***
Capitolo 5: *** Buio e Psico: guerra nel bosco ***
Capitolo 6: *** Un'evoluzione nell'esibizione ***
Capitolo 7: *** Attenzione! Pokèmon aggressivi. ***
Capitolo 8: *** Una fidanzata per Aiden ***
Capitolo 9: *** La prima palestra ***
Capitolo 10: *** Elementare Beldum, elementare ***
Capitolo 11: *** Megapietre e Caverne ***
Capitolo 12: *** Baci per la stampa ***
Capitolo 13: *** Mai dire reality ***
Capitolo 14: *** Prima sfida: la corsa a ostacoli. ***
Capitolo 15: *** Labirinti e cucina di classe ***
Capitolo 16: *** Le follie del coordinatore ***
Capitolo 17: *** Lotte miste ***
Capitolo 18: *** MegaFinale da cattura Pokèmon ***
Capitolo 19: *** Il gioco delle coppie ***
Capitolo 20: *** La selva floreale ***
Capitolo 21: *** Gryfulgur: guardiano del tuono ***
Capitolo 22: *** Il mistero si risolve ***
Capitolo 23: *** Shopping col nemico parte 1 ***
Capitolo 24: *** Shopping col nemico parte 2 ***
Capitolo 25: *** Le nuove reclute ***
Capitolo 26: *** Grazia innata a Borgo Garofano ***
Capitolo 27: *** La potenza del dragone ***
Capitolo 28: *** Le prime missioni ***
Capitolo 29: *** Amore e Rivalità ***
Capitolo 30: *** Laboratori, spiaggie e stanze segrete ***
Capitolo 31: *** Un'accademia affollata ***
Capitolo 32: *** Megaevoluzioni e megarivelazioni ***
Capitolo 33: *** La performance di Misty ***
Capitolo 34: *** Heldian, pokèmon aiutante ***
Capitolo 35: *** La Vileplume fuggitiva ***
Capitolo 36: *** Il debutto di Mandy ***
Capitolo 37: *** Una città ammaliante ***
Capitolo 38: *** Un incarico da superquattro ***
Capitolo 39: *** Una sfida con la campionessa ***



Capitolo 1
*** Prologo: Aiden ***


~~Aiden uscì di casa pieno di entusiasmo: finalmente avrebbe avuto il suo primo pokèmon!
“Ma chi posso scegliere?” si chiese mentre si dirigeva verso il laboratorio della professoressa Gladis
“In quel laboratorio c’è la più ampia gamma di pokèmon iniziali mai vista” pensò il ragazzo “La professoressa Gladis ha viaggiato in lungo e in largo per ottenere i pokèmon iniziali di tutte le regioni”
Senza nemmeno accorgersene era arrivato davanti al laboratorio Pokèmon.
Fece un bel respiro profondo ed entrò.
“Aiden, finalmente sei arrivato!” disse una donna leggermente in carne e un po’ bassina con degli occhiali dalla montatura rossa.
“Oggi sono arrivati altri otto allenatori, e quindi sceglierai insieme a loro spero che non ti dispiaccia”
Per Aiden era indifferente, ma sua madre diceva sempre che doveva fare nuove amicizie e così…
“Certo, non vedo l’ora di conoscerli” disse fingendosi entusiasta.
“Bene allora bando agli indugi: in fondo i quattordici anni li avete già compiuti tutti da un pezzo quindi… vieni!” disse la professoressa.
Aiden si voltò e guardò ancora una volta la fontana che si trovava davanti al laboratorio Pokèmon: la celebre fontana di Luxoropoli, dove il famoso Dorien aveva iniziato il suo viaggio.
“Tra poco anch’io inizierò il mio viaggio a Ecllisior, la regione piena di misteri  e di leggende sui Pokèmon che ci vivono”
L’unica terra in cui si trovavano Pokèmon da tutte le sei regioni principali.
Il ragazzo scrollò le spalle e seguì la professoressa Gladis.
La porta della stanza contenente le sfere pokè degli starter conteneva già otto allenatori
“E va bene, vediamo di fare un po’ di amicizie” pensò il ragazzo scocciato.

 

Angolo Autore
Ehila allenatori e allenatrici.
Questa storia interattiva parlerà del viaggio di nove allenatori e vedrete che ne succederanno delle belle.
Se volete partecipare mandatemi un messaggio privato
Ecco la scheda OC

Nome:

Cognome:

Aspetto fisico:

Carattere:


Squadra di Pokèmon (accetto Pokèmon di tutte le sei le generazioni e uno deve essere uno starter. Fennekin è già prenotato.) i pokèmon devono essere tutti base e si evolveranno nel corso della storia:


Cosa vuole diventare (pokèmon master, coordinatore, intenditore pokèmon…):

Altro:

Non metto l’età perché devono avere tutti 14 anni.


Spero che partecipiate numerosi

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Capitolo 2
*** Da sconosciuti a compagni di viaggio ***


~~Aiden seguiva la professoressa Gladis e intanto sbirciava dentro ad ogni stanza che superavano:
Creazione di nuove pokè ball, rigenerazione dei fossili, analizzatore dei dati dei Pokèmon…
Ma davanti a lui si ergeva minacciosa quella porta, dove vedeva otto allenatori pronti a iniziare il loro viaggio a Ecllissior.
“Ma cosa te ne importa?” pensò “Tanto li vedrai una volta e poi addio e chi si è visto si è visto”
Ma niente da fare: era sempre nervosissimo quando si trattava di conoscere nuovi esseri umani.
Il ragazzo si passò una mano tra gli indomabili capelli biondi, prese un respiro profondo ed entrò.
Nel mezzo della stanza c’era un tavolo pieno di pulsanti e schermi vari, ma Aiden era troppo occupato a fissare le pareti, piene di scaffali contenenti almeno una ventina di Pokè ball.
Vicino al grande tavolo stavano in piedi otto ragazzi, di cui sette sconosciuti.
“Almeno c’è anche Alima” pensò il ragazzo con sollievo vedendo l’amica.
La ragazza lo salutò con la mano.
Aveva i capelli bianchi con una ciocca azzurra che arrivava poi al verde veleno.
Gli occhi erano uno viola e l’altro verde mentre una cicatrice le partiva dal sopracciglio e le arrivava alla guancia.
Aiden sorrise di rimando: chissà forse la sua migliore amica avrebbe deciso di viaggiare con lui.
Non fece in tempo a osservare gli altri ragazzi che la professoressa Gladis richiamò la loro attenzione
-Bene ora che ci siete tutti possiamo anche cominciare. Qualcuno sa già che Pokèmon vuole scegliere?-
Tutti, eccetto Aiden e Alima, alzarono una mano.
-Dimenticatevi tutto. In questo laboratorio sono i Pokèmon che scelgono con quale allenatore partire, quindi adesso io aprirò le Pokè ball mentre voi dovrete comportarvi come fate di solito, magari facendo una cosa che fate abitualmente- disse la professoressa.
Detto questo si premette un pulsante e tutte le Pokè ball si aprirono insieme liberando venti Pokèmon, uno più entusiasta dell’altro.
Aiden osservò gli altri allenatori.
Una ragazza dai capelli ricci e lunghi si avvicinò ai Pokèmon, ma inciampò e cadde a terra pesantemente.
-Ahia” disse mentre si rialzava
Subito le si avvicinò timidamente un Cyndaquil, che cadde anch’esso lungo disteso
-Come dici?- chiese la ragazza rivolta al Pokèmon –Vuoi partire con me?-
Il Pokèmon fuocotopo annuì con il musino e tornò a infilarsi nella Pokè ball, che venne subito presa dalla professoressa Gladis e data alla ragazza.
Una ragazza dai capelli color rame e gli occhi verdi azzurri, invece, non stava mai ferma e correva da una parte all’altra della stanza.
Un ragazzo dai capelli neri se ne stava appoggiato ad un angolo della stanza vicino a una ragazza dai capelli biondi che cercava di fare amicizia con tutti i Pokèmon.
Un occhialuto con i capelli biondi scuri stava parlando ai Pokèmon con molta serietà, ma solo un Charmander lo stava ascoltando veramente.
Una ragazza bassina dai capelli ricci venne avvicinata da un Froakie cromatico che sembrava voler viaggiare con lei.
Invece un ragazzo dai capelli marroni con riflessi rossastri si avvicinò a un Mudkip che se ne stava vicino a una parete lontano dagli altri allenatori, per cercare di fare amicizia con lui
Piano piano tutti vennero avvicinati da un Pokèmon: un Torchic per la ragazza che cercava di fare amicizia con tutti, un Treecko per il ragazzo tenebroso all’angolo, un Charmander per il ragazzo che parlava coi Pokèmon con molta serietà, un Totodile per la ragazza che non si fermava mai, mentre il rossiccio convinse il Mudkip a viaggiare con lui.
Ad Aiden venne in mente solo di sedersi per terra e estrarre dal suo zaino il suo libro preferito: “Le leggende dei Pokèmon”
Cominciò a leggere un po’ in imbarazzo, ma subito dopo le prime righe si sentì osservato.
Si voltò e notò un Fennekin che cercava di leggere il libro.
-Non mi dire che sai leggere?- chiese il ragazzo incredulo.
Il Fennekin emise un paio di verso e annuì col musino.
-Dice che ha imparato col tempo e che vorrebbe viaggiare con te.- disse la ragazza coi capelli ricci che sembrava capire il linguaggio dei Pokèmon.
-Davvero?- chiese Aiden
Il Fennekin annuì convinto e si andò a infilare nella Pokè ball che la professoressa Gladis porse al ragazzo.
Alla fine solo Alima era rimasta senza Pokèmon visto che non sapeva cosa fare, ma notò una piccola Zorua in un angolino.
Si avvicinò e cominciò a parlarle
-E tu che ci fai qui?- le chiese
Il piccolo Pokèmon la osservò curioso e poi guardò supplicante la professoressa Gladis
“A quanto pare piaci molto a NightMoon, e se vuoi puoi averla. Ma devo avvertirti che non entra mai nella Pokè ball, a meno che non ci sia una vera e propria emergenza.-
Alima guardò la piccola Zorua
-Non importa, scelgo lei-
Tutti i nove ragazzi avevano avuto il proprio Pokèmon.
-Posso chiamarlo Blaze?- chiese timidamente la ragazza bionda indicando il suo Torchic
-Certo, ma lui deve essere d’accordo- rispose la professoressa
Il Torchic annuì energeticamente e saltò in braccio alla sua allenatrice.
-Ehi vuoi conoscere il mio altro Pokèmon?- chiese la sportiva al suo Totodile
Il Pokèmon saltellò felice cercando di morderle la mano
-D’accordo, eccoti Skitty-
Il piccolo Pokèmon felino uscì dalla Pokè ball e salutò Totodile.
-Adesso che tutti avete il vostro primo Pokèmon, posso darvi il Pokedex- disse la professoressa Gladis consegnandone uno ad ognuno di loro e poi dandoli anche delle Pokè ball.
-Poi posso registrarvi ufficialmente come allenatori: ma volete essere registrati come singoli o come gruppo?-
Nella regione di Ecllissior esistevano due tipi di allenatori: i singoli e i gruppi. I gruppi consistevano in più allenatori che viaggiavano sempre insieme e che potevano ricevere tutti le medaglie anche se solo uno di loro batteva il capopalestra.
-Gruppo?- chiese il ragazzo dai capelli biondo scuri –Ma se neanche ci conosciamo-
-Ho capito facciamo tutti in singolo allora?- chiese la professoressa
Tutti annuirono.
La donna sparì dietro una porta e i nove rimasero in un silenzio imbarazzato.
La professoressa si era appena messa al computer quando il telefono del laboratorio squillò
-Pronto?- disse Gladis alzando la cornetta.
-Sono io- disse una voce ben nota alla donna
-Tu? Non pensavo venissi più qui. Pensavo vivessi ad Unima ora- disse la professoressa stupita.
-Vivevo ad Unima, ma adesso sono tornato qui per motivi personali, e ho bisogno del tuo aiuto- rispose chiunque ci fosse all’altro capo dell’apparecchio.
-Farò il possibile, cosa ti serve?-
-Che tu registri quei nove ragazzi come gruppo-
-E perché, scusa?-
-Perché solo così Ecllissior e l’intero mondo potranno continuare ad esistere-
-Non capisco- disse Gladis confusa
-Non devi capire, ma farmi questo favore- rispose l’interlocutore
La donna esitò, ma poi rispose di sì e chiuse la telefonata.
Poi tornò al computer e i nove ragazzi divennero ufficialmente un gruppo di allenatori.
Rientrando nella stanza dove la aspettavano i ragazzi cercò di pensare a una scusa plausibile.
-Ragazzi purtroppo c’è stato un piccolo problema tecnico- esordì
-Che intende dire con questo?- chiese Aiden
-Che senza volerlo vi ho registrato come gruppo e quindi adesso vi toccherà viaggiare insieme, altrimenti non vi verranno conseguiti né i fiocchi da coordinatori, né le medaglie-
I nove ragazzi si guardarono incapaci di crederci.
-Ma la registrazione non si può annullare?- chiese Alima
-No, no e no. Ora scusatemi, ma ho molto da fare- disse nervosamente spingendoli verso l’uscita
I nove ragazzi furono sbattuti fuori dal laboratorio senza troppi complimenti.
-E adesso?- chiese la ragazza bionda
-Io direi di presentarci- disse la ragazza bassa coi capelli ricci –Io sono Niagara e se volete viaggiare in gruppo per me non ci sono affatto problemi-
-Io sono Arya- disse la bionda –E anch’io sono disponibile a viaggiare con voi-
Aiden guardava le due come se fossero aliene: come facevano ad essere così cordiali con allenatori mai visti prima?
-Io sono Clive- esordì il biondo –E se proprio devo viaggerò con voi-
-Io sono Chiara- disse la ragazza dai capelli ricci e color nocciola –E devo avvisarmi su un paio di cose: io sono la nipote di Giovanni del team Rocket. Sì di quel simpaticone che voleva conquistare tutta Kanto. E poi se state vicino a me lo fate a vostro rischio e pericolo. Rischiate seriamente di farvi del male-
-Il mio nome è Alex- disse il ragazzo dai capelli neri e gli occhi rossi –Di solito viaggio in solitaria, ma posso fare un’eccezione per voi, anche perché sono costretto-
“Finalmente qualcuno che mi somiglia un po’” pensò Aiden sollevato
La sportiva si fece avanti
-Io sono Mandy. E sì la compagnia non mi dispiace, quindi perché no?-
-Io sono Mark- disse il ragazzo dai capelli rossicci –E sì direi che posso anche viaggiare insieme a voi-
Aiden notò che aveva lanciato un’occhiata amichevole a lui e a Alex, che entrambi avevano ignorato.
Alima si fece avanti
-Io sono Alima- disse mentre Zorua le saltava in braccio –E l’asociale qui presente è Aiden-
Il ragazzo salutò gli altri con un gesto della mano mentre il suo Fennekin usciva dalla Pokè ball e si posizionava sulla sua spalla.
-Che ne dite se  cominciassimo ufficialmente il nostro viaggio proprio qui davanti alla statua del Charizard d’acqua?- propose Niagara –Proprio come Dorien-
Aiden osservò la fontana che rappresentava un Charizard che sputava acqua anziché fuoco. Il suo scultore era un amante delle stranezze e così scolpì un Charizard anziché un Pokèmon d’acqua. Ciò le aveva fatto guadagnare il soprannome.
Nessuno degli altri otto trovò niente da ridire.
Niagara tese la mano e aspettò che gli altri posizionassero le loro sopra la sua.
Arya, Chiara, Mark e Mandy la posizionarono subito seguiti da dei titubanti Clive ed Alima.
Alex e Aiden si guardarono straniti, ma poi posizionarono le loro mani su quelle degli altri.
-Bene adesso ognuno dovrà andare a salutare le proprie famiglie, credo- disse Arya –Quindi ci rivediamo qui tra poco-
Tutti i ragazzi si allontanarono, ma vennero bloccati da un rumoroso “splash”-
Chiara era finita nella fontana.
-Vi avevo parlato di guai vero?- chiese mentre gli altri cercavano di trattenere le risate


Dieci minuti dopo quasi tutti erano ormai arrivati alla fontana del Charizard d’acqua.
-Ma dov’è finita la sfortunella?- chiese Clive
-Eccomi!- Chiara e Cyndaquil stavano correndo verso di loro.
Ovviamente inciamparono all’unisono e finirono entrambi a terra
-Certo che voi due vi siete proprio trovati- scherzò Mark
-In effetti- ammise la ragazza –Allora da dove iniziamo?-
-Io propongo di andare verso Folgoropoli- disse Clive –Così potremo trovare la prima palestra e poi vicino c’è anche un stadio per coordinatori. A proposito voi cosa volete fare? I coordinatori o i Pokèmon master? Io il Pokèmon master-
-Anch’io- dissero Chiara e Alima all’unisono
-Io voglio diventare maestro di tipo buio- disse Alex
-Intenditrice Pokèmon- rispose Niagara
-Io proverò a vincere sia il gran festival che la lega- disse Mark
-Si può?- chiese Arya -Allora lo farò anch’io-
-E pure io- disse Aiden –Fennekin mi sembra ansioso di provare tutto-
Il Pokèmon volpe annuì saltellando intorno al suo allenatore.
-Ma aspettate, se andiamo a Folgoropoli dovremo passare dal Bosco Volante- spiegò Alex -Dite che siamo già pronti?-
-Sì, in fondo siamo in nove- disse Arya –Non è possibile che veniamo sconfitti tutti dai Pokèmon selvatici o dagli allenatori-
-Va bene andremo lì- disse Alima –Ma solo se saremo tutti d’accordo-
Tutti quanti eccetto Alex erano favorevoli, ma alla fine anche lui decise di dire di sì.
I nove ragazzi uscirono così dalla città di Luxoropoli e si avviarono su una piccola stradina di campagna, in lontananza si vedeva un bosco mentre vicino a loro si scorgeva il mare e alcuni Wingull che volavano nel cielo.
-Voi che tipi di Pokèmon vorreste catturare?- chiese Arya ad un tratto.
Aiden non ci aveva mai pensato: che tipo di Pokèmon avrebbe voluto catturare?
-Non saprei- disse Alima controllando che Zorua e Fennekin non si allontanassero troppo mentre giocavano.
-Nemmeno io-  disse Aiden
Anche gli altri erano indecisi.
-Io so che vorrò catturare almeno un Pokèmon di tipo volante- continuò Arya
-Credo che servirebbe anche a me- disse Aiden
-Io invece proprio non saprei- disse Niagara
-Ragazzi- disse Alex –Siamo arrivati-
Davanti ai nove si ergeva il Bosco Volante, chiamato così per la grande quantità di Pokèmon di tipo volante presenti al suo interno.
-Allora siete pronti?- chiese Clive
-Andiamo!- disse Chiara prendendo a braccetto Niagara e Arya.
Mark si avvicinò a Aiden e Alex cercando di fare amicizia, ma i due continuavano ad ignorarlo.
Così i ragazzi entrarono nel folto bosco ignari di essere osservati dagli occhi di molti, molti Pokèmon di tipo volante.

 


Angolo Autore
Ecco il secondo capitolo che è servito per presentare i personaggi e i loro starter.
Ecco a voi i creatori di questi strepitosi OC:
Mark Williams creato da Hailstorms
Arya Solaris creata da Legendary Fairy91
Clive Montmor creato da BB BeyondBirthday
Chiara Rocket creata da Chiara Forever
Alex Shadow creato da white_chaos_dragon
Alima Kurai creata da Felicity Rune
Mandy Yamada creata da LenK
Niagara Casteltron creata da _Windurin_
Beh, questo capitolo era un po’ introduttivo, dal prossimo partirà l’avventura vera e propria.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto.
Secondo voi chi era lo strano figuro che ha convinto la professoressa Gladis a registrare i ragazzi come un gruppo?
L’Uragano Temporale

 

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Capitolo 3
*** Pokèmon volant, Allenatori mament ***


~~I nove ragazzi camminavano nel bosco allegri:
Fennekin, NightMoon e Froakie giocavano correndo da una parte all’altra del sentiero controllati dall’occhio vigile di Niagara.
Chiara dialogava con Arya e Alima rischiando di inciampare ogni due secondi, ma le due ragazze la sorreggevano in tempo.
Clive si guardava intorno affascinato da ogni cosa che vedeva, mentre Mandy correva da un albero all’altro.
Mark provava continuamente a socializzare con Aiden e Alex, ma i due non lo degnavano di uno sguardo e si scambiavano occhiate esasperate.
-Guardate ragazzi quello è un Pidgey- disse Mandy indicando un ramo di un albero
-E quello è un Pidove- disse Clive additando un altro albero.
In breve arrivarono anche molti Fletching, Starly, , Taillow e altri Pokèmon volanti.
-Non sono un po’ troppi secondo voi?- chiese Chiara cercando di nascondere la paura.
-In effetti- ammise Aiden prendendo in braccio Fennekin.
Anche Niagara e Alima recuperarono i propri Pokèmon un po’ preoccupate per quello strano raduno.
-Credo che abbiamo invaso il loro territorio- disse Alex
I Pokèmon iniziarono a battere le ali contemporaneamente creando un fortissimo vento
-Credo che stiano usando raffica- urlò Clive per farsi sentire
-Ma dai!- rispose sarcastico Alex.
I nove ragazzi furono costretti a chiudere gli occhi, che cominciavano a lacrimare per il forte vento.
-Correte, qui non ci vogliono!-
Gli allenatori corsero via alla cieca sparpagliandosi per il bosco.
Clive e Mandy si ritrovarono da soli in un’ampia radura.
-Sai dove sono finiti gli altri?- chiese il biondo
-Non so nemmeno dove siamo finiti noi- rispose la sportiva
I ragazzi si videro arrivare davanti un pericoloso Fearow accompagnato da numerosi Spearow
-Okay credo che sia il caso di fuggire- disse Clive
-No, dobbiamo provare a batterlo- replicò Mandy
-Sei impazzita? Ci schiaccerà!-
-Non se uso Skitty- disse la ragazza lanciando la Pokè ball.
Il Pokèmon felino venne fuori con entusiasmo
-Ci alleniamo insieme ormai da anni- spiegò la ragazza.
Il Fearow si lanciò subito all’attacco.
-Vediamo di renderlo subito inoffensivo: Skitty usa attrazione- ordinò Mandy
La Skitty fece l’occhiolino al Fearow che venne circondato da cuori e si innamorò all’istante del Pokèmon felino.
-E adesso basta con la tenerezza: doppiasberla!-
Skitty scattò verso Fearow usando la coda come frusta e dandoli frustate sul becco fino a che il Pokèmon non fuggì seguito dai suoi sgherri.
-Facile- commentò la ragazza mentre Clive la fissava allibito.


Intanto Alima e Niagara erano giunte nei pressi di un fiume.
-C’è l’abbiamo fatta: siamo sfuggite a quei Pokèmon indemoniati- disse Niagara
-Sì, ma siamo sfuggite anche agli altri. Non li vedo più.- constatò Alima
-In compenso io vedo qualcos’altro- disse la riccia.
Vicino al fiume stava uno Swanna accomodatosi su una roccia che sembrava dare ordini a tre poveri Ducklett che correvano da tutte le parti per accontentarlo.
-Ma tu guarda che diva- commentò Alima ricevendo un verso di approvazione da Zorua.
-Credo che meriterebbe una lezioncina- disse Niagara
-Hai ragione- disse la tenebrosa
-E so anche chi può dargliela- ridacchiò la riccia.
Froakie emise un verso come a chiedere il permesso di lottare
-No Akie quella Swanna si merita una lezione come si deve e i tuoi attacchi d’acqua non sarebbero troppo efficaci-
In quel momento Swanna si mise a strillare versacci contro uno dei Ducklett, reo di averle bagnato le candide piume.
-Mawile tocca a te- disse Niagara lanciando una Pokè ball.
Il Pokèmon mascella uscì dalla pokè ball guardando la sua allenatrice con sguardo annoiato, sembrava dire “Perché hai dovuto chiamare proprio me?”
-Tu hai un Mawile?- chiese Alima stupita mentre la mascella di Zorua si aprì talmente tanto che rischiò di staccarsi.
Mawile voltò le spalle allo Swanna come facevano sempre quei Pokèmon e quello sembrò vacillare.
-Prepotenza abbassa il livello di attacco dell’avversario- disse la ragazza ad Alima.
Nonostante tutto il Pokèmon biancuccello si dette un contegno e sputò una raffica di bolle contro Mawile
-Vai Queen evitalo- disse Niagara
Mawile evitò l’attacco con aria annoiata
-Adesso usa carineria-
Mawile corse verso lo Swanna affibbiandole un morso con l’enorme corno gigante.
-Ma quello non era sgranocchio?- chiese Alima
-Ehm, sì. Vedi Mawile non era mia, ma di una mia amica. E da quando è stata abbandonata io mi sono presa cura di lei, ma fa sempre quello che vuole- spiegò Niagara.
-Adesso usa vento di fata-
Mawile colpì Swanna con metaltestata
-Basta dirli il contrario di quello che vuoi che faccia e lo otterrai- spiegò ad Alima
La ragazza e NightMoon si guardarono confuse.
Lo Swanna usò eterelama, ma la Mawile schivò senza problemi
-Ora vai con sgranocchio-
Come era prevedibile il Pokèmon usò carineria mettendo in fuga l’arrogante Pokèmon.
I tre Ducklett si avvicinarono a Mawile e Niagara per ringraziarle e per un momento Alima giurò di aver visto un sorriso sul volto di Queen che però venne subito mascherata con un’aria annoiata.
Niagara sorrise ai tre Pokèmon e fece tornare Mawile nella pokè ball.


Mark, Aiden e Alex si erano ritrovati insieme sul sentiero.
-Mi spieghi perché ci sei venuto dietro?- chiese Alex
-Perché mi state simpatici- disse il rosso
-Avrei preferito starti meno simpatico- disse Aiden
-Quindi vedi di non parlarci troppo- disse Alex
-Ehm, ragazzi…- disse il rosso
-Non adesso Mark- disse Aiden
-Ragazzi è urgente-
-Cosa c’è adesso?- chiese Alex ostile
I due ammutolirono quando videro cosa voleva dire loro Mark.
Dietro di loro si stava formando un turbine d’aria
-Oh, cavolo- dissero i due all’unisono
Vicino al turbine si trovava un Dragonite che fissava i tre minaccioso.
-Via- urlarono i tre all’unisono.
Mark e Alex presero una via mentre Aiden, con Fennekin al seguito, si lanciò tra gli alberi.
-Siamo fortunati. I Dragonite sono molto rari- disse Mark mentre lui e Alex correvano per seminare il Pokèmon.
-Ma che fortuna!- ironizzò Alex ansimando
-Ma è strano di solito sono amichevoli- continuò il rosso
-Possiamo rimandare la lezione a dopo?- chiese il tenebroso

Intanto Aiden e Fennekin correvano a perdifiato quando il ragazzo finì addosso a qualcosa, trascinandolo a terra.
-Scusa Chiara- disse Aiden quando si accorse di aver buttato a terra la ragazza.
Si rialzò subito notando Arya che li guardava.
-Dove sono gli altri?- chiese
-Bella domanda- disse la bionda
I tre continuarono a camminare fino a giungere a una radura con undici alberi: cinque per ogni lato e uno al centro esatto della radura.
Tutti gli alberi erano pieni zeppi di piccoli Pokèmon di tipo volante mentre in quello centrale erano appollaiati solo tre Pokèmon: uno Starly, un  Pidgey e un Fletching.
-Credo che quei tre siano i leader- disse Chiara
-Mi sa tanto che hai ragione- constatò Arya
I tre Pokèmon volarono fino a terra e si posizionarono davanti agli allenatori
Il Fletching cinguettò minaccioso seguito dallo Starly e da un’occhiataccia del Pidgey.
Aiden si sentiva particolarmente interessato da quel Fletching.
-Non so cosa crediate voi- cominciò il ragazzo –Ma noi non abbiamo cattive intenzioni, vogliamo solo passare per il vostro bosco-
I tre Pokèmon sembrarono consultarsi, ma prima che terminassero tre strani figuri spuntarono dai cespugli.
Indossavano un’uniforme nera con un sole grigio disegnato sopra.
Uno aveva i capelli rossi mentre le altre due sembravano gemelle coi capelli neri e lunghi fino alla schiena.
-E voi chi sareste?- chiese l’uomo
-Potremmo farvi la stessa domanda!- disse Arya con un’acidità mai vista prima dagli altri due.
-Noi siamo del team Ombrya e questo deve bastarvi per sloggiare e lasciarci catturare questi tre guastafeste- disse una delle due donne indicando i tre Pokèmon uccello.
-Già così almeno i Pokèmon del bosco Volante la smetteranno di tormentarci- disse l’altra.
-Dovrete passare su di noi!- disse Aiden mettendosi davanti a Fletching con fare protettivo.
Lo stesso fecero Arya e Chiara con Pidgey e Starly.
-Ho capito vi daremo una lezione: vai Zubat-
Il Pokèmon pipistrello uscì dalla pokè ball seguito da due Misdreavus.
-Sei pronto Fennekin?- chiese Aiden
Il Pokèmon annuì convinto.
-Forza Cyndaquil-
-Vai Torchic-
I due starter uscirono dalla Pokè ball entusiasti
-Zubat usa sanguisuga-
-E voi andate con psiconda- dissero le gemelle all’unisono.
-Fennekin schiva e usa braciere-
Il piccolo Pokèmon schivò Zubat e usò braciere colpendolo in pieno
-E ora graffio-
Il Pokèmon pipistrello cadde a terra esausto.
-Usate braciere anche voi- ordinarono le due ragazze.
I due Misdreavus vennero colpite, ma tornarono alla carica.
-Cyndaquil, muro di fumo-
Il Pokèmon fuocotopo sputò un fumo nero che confuse i due Pokèmon stridio.
-Ancora braciere-
I Pokèmon spettro caddero a terra esausti.
-Ma come è possibile?- chiese il rosso, con una smorfia, facendo rientrare il suo Zubat.
-E adesso andatevene e lasciate in pace questi Pokèmon- disse Aiden
I tre sparirono nella vegetazione.
I ragazzi si batterono il cinque.
-Siamo stati grandi- disse Arya.
-Non mi stanno particolarmente simpatici i ragazzi- disse Chiara ad Aiden –Ma tu non sei poi così male-
Il ragazzo sorrise prendendo in braccio Fennekin.
-Ma i veri eroi sono stati i nostri Pokèmon- disse poi.
Le ragazze erano d’accordo.
I tre ragazzi si voltarono verso i tre Pokèmon uccello.
-Beh spero che adesso vogliate farci passare- disse Aiden.
I tre spiccarono il volo posandosi ognuno sulla spalla di uno di loro.
-Ma… che sta succedendo?- chiese Arya, confusa
-Sapete ragazzi credo che vogliano venire con noi- disse Chiara fissando Starly, felice.
-Davvero?- chiese Aiden rivolto verso Fletching.
Il piccolo Pokèmon pettirosso fece un giro intorno al ragazzo cinguettando allegro.
-Hanno capito il nostro valore quando li abbiamo protetti nonostante loro ci abbiano attaccati con ostilità- spiegò Chiara
-Allora possiamo catturarli?- chiese Arya
-Io ci proverei- disse Aiden
I tre estrassero una pokè ball e i volatili premettero il pulsante col becco prima che i tre potessero lanciarle, infilandocisi dentro.
Le pokè ball si agitarono nelle mani dei ragazzi e il cuore di Aiden, Arya e Chiara cominciò a battere più forte.
Quando le tre sfere emisero delle scintille per poi spegnersi i tre ragazzi saltarono di gioia.
-Sì! Abbiamo…. Disse Chiara
-… il nostro primo…- continuò Arya
-…Pokèmon!- terminò Aiden
In quel momento attirati dalle grida di gioia dei ragazzi arrivarono Clive, Mandy, Alima e Niagara.
Mark e Alex arrivarono poco dopo completamente senza fiato.
-Comincio a pensare che la sfortuna di Chiara sia contagiosa- disse il tenebroso –Siamo stati inseguiti da un Dragonite! Un rarissimo Dragonite!-
-Ma la mia sfortuna stavolta è andata in vacanza- spiegò la ragazza –Ho catturato il mio primo Pokèmon!-
In quel momento qualcosa di molliccio e disgustoso cadde in testa alla ragazza.
-Vi prego ditemi che non è quello che penso- disse la nipote di Giovanni
Clive osservò lo stormo di Taillow che era appena passato sopra di loro.
-Credo proprio che sia quello che pensi- disse poi.
-Adesso basta con le chiacchere- disse Alex –Vediamo di uscire da questo bosco prima che faccia buio-
I nove si rimisero in marcia con Chiara, Arya e Aiden in cima alla fila pieni di ottimismo (nonostante quella cosa appiccicosa che era ancora tra i capelli di Chiara).
Avevano catturato il loro primo Pokèmon!


Angolo Autore
Eccovi il terzo capitolo.
Spero tanto che vi piaccia la prima cattura di alcuni dei nostri ragazzi.
Abbiamo anche avuto la prima apparizione del team Ombrya, ma questi sono solo i membri più inoffensivi. Vedrete di cosa sono capaci alcuni tra i più forti.
Ditemi cosa pensate del capitolo con una piccola (o anche lunga) recensione.
p.s. il titolo è una rivisitazione del detto latino: Verba Volant, Scripta Mament.
L’Uragano Temporale

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Capitolo 4
*** Il museo degli spettri ***


~~I nove compagni di viaggio erano quasi arrivati alla fine del bosco
-Tra poco dovremmo arrivare a Orionopoli dove si trova lo stadio per le gare Pokèmon- disse Clive controllando la mappa di Eclissior –E poi da ì potremo andare fino a Folgoropoli per la prima medaglia-
-Ma se solo uno di noi vince il fiocco lo daranno a tutti?- chiese Arya
-Sì, così come le medaglie- rispose il biondo
-Credo che dovremmo allenarci un po’ prima di arrivare allora- disse Aiden
-Non so se parteciperò- spiegò Mark –Ho un solo Pokèmon per ora-
I ragazzi continuarono a camminare chiacchierando del più e del meno quando si trovarono davanti a un’enorme struttura per metà ricoperta dalle piante.
-E questo cos’è?- chiese Alima
-Questo è il Museo di Orionopoli, costruito alla fine del Bosco Volante- disse un uomo comparendo dal nulla –Ed è aperto al pubblico-
-Che dite lo visitiamo?- chiese Alex che sembrava attirato da quel museo da brividi.
Tutti accettarono mentre Chiara sembrava aver paura, ma seguì subito gli altri dentro.
Senza notarlo, scostò un po’ di erba alta da un cartello rivelandone il contenuto:
“Attenzione! Il museo è stato infestato. Non entrare!”
La ragazza non notò la scritta ed entrò nel museo insieme agli altri.

I nove allenatori entrarono trovando l’edificio in rovina
-Scusate per questa confusione, ma dobbiamo ristrutturare il museo- disse la guida –Adesso vi lascio liberi di girare per il museo e vedete di non incontrare Pokèmon pericolosi-
-Non ho capito bene l’ultima parte-
-Vedete di non sporcare ho detto- sogghigno la guida
I nove si divisero in piccoli gruppetti e l’uomo rimase solo nella stanza.
-L’hanno bevuta- disse.
Si tolse la felpa del museo e rivelò una maglia nera con l’emblema di un sole grigio.
-Adesso quei ragazzini non ci daranno più fastidio: quei Pokèmon di tipo spettro li conceranno per le feste- ridacchiò uscendo dal museo abbandonato.


Aiden era stato seguito da Mark nella stanza delle armi:
i due ragazzi ammirarono lance, archi e bellissime spade.
Aiden ne vide una a terra.
-Guarda quella spada! È meravigliosa-
Poi si chinò per raccoglierla.
Mark assunse un’espressione preoccupata.
-No! Non farlo!-
Il ragazzo raccolse la spada notando solo dopo che all’elsa era attaccato un panno blu.
Il panno si avvinghiò al braccio del ragazzo e la spada si animò.
-Ma questo è un Honedge!- disse Aiden in preda al panico.
-Sì, ma non capisco come è possibile che tu sia ancora vivo- constatò Mark –Gli Honedge assorbono l’energia vitale di coloro che intrappolano nella morsa del loro panno, a meno che non pensino di aver trovato l’allenatore gusto per loro. Ma questo è ancora più strano visto che gli Honedge e la loro linea evolutiva scelgono solo allenatori destinati a diventare re o campioni di qualcosa-
-Quindi vuol dire che mi ha scelto come allenatore?- chiese Aiden brandendo il Pokèmon come una vera spada
-Probabile- disse Mark –Forse pensa che tu abbia le carte in regola per diventare campione di Ecllissior-
Aiden si fissò il braccio avvinghiato nella stretta del Pokèmon armabianca con a fianco il fodero della spada.
-Credi quindi che dovrei catturarlo?- domandò nuovamente.
Mark annuì.
Aiden estrasse una delle sue Pokè ball e catturò l’Honedge.
La sfera ondeggiò un poi per poi spegnersi.
-Evvai! Ho catturato un Honedge!- disse Aiden mentre Fennekin saltellava contento intorno al suo allenatore.
Aiden fece subito uscire il suo nuovo Pokèmon che si avvinghiò nuovamente al suo braccio.
-Credo che gli piaccia stare così- suppose Mark
-Beh, è forte! Mi sembra di essere uno spadaccino- disse Aiden
In quel momento davanti ai due apparvero uno stormo di Yamask e un Cofagrigus.
-Mudkip tocca a te- disse Mark facendo uscire il Pokèmon.
-Sei pronto Honedge?- chiese Aiden
Il Pokèmon si staccò dall’allenatore e si mise in posizione d’attacco
-Sono troppi per noi due da soli- fece notare Mark.
-Vieni anche tu Fletching- Aiden lanciò una Pokè ball.
Il Pokèmon pettirosso si preparò alla lotta e così fece Fennekin.
-Honedge usa furtivombra-
Il Pokèmon spada scomparve nel buio distraendo i nemici
-Fennekin, vai con braciere e tu Fletching beccata-
Fennekin lanciò diverse palle di fuoco mentre Fletching si lanciava contro i nemici.
Le palle di fuoco si misero a roteare intorno al becco di Fletching.
Il Cofagrigus si preparò al contrattacco, ma in quel momento Honedge apparve da dietro colpendolo furtivamente.
Subito dopo anche Fletching colpì il Pokèmon sarcofago mandandolo via.
-Mudkip ora usa pistolacqua- ordinò Mark
L’attacco del Pokèmon bastò a mandare in fuga gli Yamask.
-Sai una cosa?- disse poi il rosso a Aiden –Quella mossa di Fennekin e Fletching non era male come mossa da coordinatore e nemmeno la strategia di distrarre Cofagrigus per farlo colpire a sorpresa da Honedge. Credo che quel Pokèmon abbia visto giusto: tu hai stoffa Aiden-
Il ragazzo arrossì: i complimenti lo mettevano sempre a disagio.
-Okay andiamo a cercare gli altri per avvertirli dei Pokèmon- disse poi
Mark annuì.
I due si allontanarono con i rispettivi Pokèmon.


-Ma dovevamo proprio venire in cantina?- chiese una timorosa Chiara ad Alima e Alex
-Se hai paura puoi anche cercare gli altri- disse il tenebroso
-Paura io?- balbettò la ragazza –Ma figuriamoci-
I tre ragazzi si erano avventurati nei sotterranei del museo.
-Non vi sembra un po’ strana quest’atmosfera?- chiese ad un tratto Alima
-Già. È diventato tutto freddo- rispose Chiara
Alex indicò un punto alle spalle delle due ragazze
-Ehm, Chiara quella non dovrebbe essere la tua ombra?- chiese poi.
Sul terreno c’era l’ombra della ragazza che però si muoveva mentre la sua proprietaria  era ferma.
-Quella non è un’ombra- balbettò Alima –Quello è un Gengar-
Il Pokèmon comparve dal pavimento e mostrò i denti bianchi ai ragazzi.
-Via!- disse Chiara cominciando a correre seguita dagli altri due.
-Ma è possibile che devo sempre essere inseguito?- disse Alex esasperato.
Solo in quel momento si accorse che era rimasto solo: aveva preso una direzione diversa rispetto alle ragazze e al Gengar.
Era finito in una stanza piena di cianfrusaglie: strumenti vari, rocce, piante ormai appassite.
L’attenzione del ragazzo venne calamitata da una roccia particolare, di color marrone d con una strana fessura in mezzo.
Il ragazzo tese la mano verso la roccia, ma prima che potesse toccarla una strana essenza viola cominciò a venire fuori dalla fessura.
L’essenza presa la forma di un cerchio seghettato con ai bordi dei cerchi verdi e un ghigno verde e spaventoso.
-Uno Spiritomb!- disse il ragazzo indietreggiando –Treecko tocca a te-
Il Pokèmon geco uscì dalla pokè ball e si preparò alla lotta
-Cominciamo con assorbimento-
Treecko assorbì un po’ dell’energia dello Spiritomb.
Il Pokèmon proibito non si scoraggiò e scomparve nell’ombra arrivando addosso a Treecko in un attimo.
-Adesso megassorbimento- ordinò Alex.
Con una potenza ancora maggiore il Pokèmon legnogeco assorbì l’energia dello Spiritomb bloccandolo per un attimo.
-E adesso Pokè ball- gridò il tenebroso intrappolando Spiritomb in una sfera.
La sfera si agitò convulsamente per poi spegnersi.
Alex la raccolse tranquillo, ma allo stesso tempo felice.
-Adesso vediamo di trovare gli altri- disse sistemando la Pokè ball nello zaino, mentre Treecko li saltava sulla spalla.


Sempre nei sotterranei intanto:
-Dove diavolo è finito Alex?- chiese Alima nella fuga.
-Non lo so, ma tu continua a correre- rispose Chiara.
Le ragazze erano ancora inseguite dal Gengar, ma poi Alima si stufò.
-Adesso basta! NightMoon pensaci tu!-
La piccola Zorua saltò giù dalla spalla di Alima e divenne uguale a Gengar.
-Usa falselacrime-
NightMoon sembrò mettersi a piangere facendo vacillare Gengar.
-E ora inseguimento-
Il Pokèmon illusione partì all’attacco colpendo Gengar con un colpo fortissimo.
-E ora finta-
Il Pokèmon spettro ricevette un altro colpo e capito che non era aria tolse il disturbo passando attraverso una parete.
NightMoon tornò Zorua e saltellò contenta attorno alla sua allenatrice.
-Ottimo lavoro NightMoon- si complimentò Alima.
In quel momento arrivò anche Alex.
-Ah, siete qui. Venite dobbiamo avvertire gli altri che il museo è infestato- disse
-Venite, venite, la fa facile lui- si lamentò Chiara –Tanto lui non è stato inseguito in un cunicolo buio per cinquecento metri almeno-


Nella sala dei fossili Clive e Arya stavano ammirando i reperti esposti quando sentirono un verso sospetto provenire dall’angolo della stanza.
-Lo hai sentito anche tu?- chiese Arya
Clive annuì avvicinandosi alla parete.
Quando fu arrivato lì vicino delle enormi mani emersero dal muro facendo trasalire i due ragazzi.
Dalla parete arrivarono un Dusknoir, un Dusclops e due Duskull di cui uno con un’aria molto triste.
-Charmander aiutaci tu- disse Clive estraendo la Pokè ball.
-Blaze, Phoenix venite anche voi- disse Arya lanciando le due sfere.
I tre Pokèmon uscirono pronti alla lotta.
-Blaze vai con braciere, e tu  Phoenix turbosabbia-
-Charmander usa ira di drago-
I due attacchi colpirono il Dusclops e uno dei Duskull mentre turbosabbia confuse i quattro spettri.
Il Dusknoir provò a colpire Pidgey con Pugnodombra, ma lo oltrepassò senza toccarlo.
-Grazie tipo normale- scherzò Arya –E adesso Raffica-
Phoenix usò raffica spazzando via uno dei Duskull mentre Charmander sconfiggeva il Dusclops.
Dusknoir però attaccò il Pokèmon di Clive con un feroce pugnodombra sotto lo sguardo triste e impotente di Duskull.
Il piccolo Pokèmon guardò Charmander cadere a terra e venire sollevato come una bambola di pezza dal suo stadio evolutivo.
Senza pensarci Clive tentò di salvare il suo Pokèmon venendo però scagliato via.
Vedendo la sofferenza causata da Dusknoir, Duskull proruppe in un potente geloraggio che congelò il Dusknoir permettendo a Charmander di liberarsi e di mandarlo via.
In quel momento arrivarono Mark e Aiden seguiti da Fennekin, Mudkip e Fletching mentre Honedge se ne stava avvinghiato al suo allenatore
-Aiden perché hai una spada?- chiese Arya
-Veramente è un Honedge che mi ha scelto come allenatore- spiegò il ragazzo –Ma a voi cosa è successo?-
-Siamo stati attaccati da un Dusknoir- disse Clive -E sarebbe potuto finire male se non fosse intervenuto lui- disse indicando Duskull.
Il Pokèmon spettro stava facendo amicizia con Charmander che poi si avvicinò al suo allenatore supplicante.
-Credo che voglia che tu catturi Duskull- disse Arya.
Clive guardò prima il suo starter e poi Duskull, indeciso
Alla fine prese una sfera pokè e la lanciò verso Duskull catturandolo.
-Beh sembra che abbia preso il mio primo Pokèmon- sorrise il biondo quando la sfera si spense.
-Adesso dobbiamo trovare gli altri- disse Aiden, che sembrava un vero e proprio cavaliere con il suo Honedge attaccato alla mano.


Niagara e Mandy erano andate nella sala delle armature piena di armature medievali.
-Chissà come riuscivano a muoversi con queste cose addosso- si chiese Mandy guardando una delle pesanti armature presenti nella stanza.
Ad un tratto le pesanti ferraglie  cominciarono a muoversi verso le ragazze chiudendole in un angolo.
-Akie usa subito pistolacqua-
Il Froakie ubbidì e una delle armature cadde a terra trascinando con se tutte le altre.
I reperti si ruppero rivelando di essere pieni di Shuppet e di Banette.
Tutti i Pokèmon se la presero con uno Shuppet, quello che era nella prima armatura, che venne preso di mira da sberleffi e versi aggressivi.
I Pokèmon spettro scomparvero lasciando da solo il povero Shuppet che teneva lo sguardo basso e che non aveva risposto a nessun insulto.
Niagara si avvicinò al Pokèmon:
-Ma perché ti fai trattare così?- chiese
Shuppet la guardò strano come se non gli fosse mai capitato che qualcuno parlasse con lui senza insultarlo o incolparlo di qualcosa.
Akie si avvicinò al Pokèmon cercando di fare amicizia.
Sul volto di Shuppet si dipinse un piccolo sorriso e cominciò a discorrere con Froakie un po’ titubante come se temesse che da un momento all’altro lui potesse attaccarlo.
-Sai- disse Niagara –Se ti va puoi viaggiare con noi. Ti prometto che nessuno ti incolperà più per futili motivi-
Il Pokèmon sembrava indeciso, ma poi fece fluttuare una delle Pokè ball di Niagara nella sua mano e ci si infilò dentro.
-Credo che sia un sì- sorrise Mandy mentre la Pokè ball si agitava per poi spegnersi.
Niagara annuì quando arrivarono Alex, Chiara e Alima
-Ragazze dobbiamo andarcene- disse Chiara –Questo museo è…-
-Infestato?- disse Mandy –Lo sappiamo-
Uscirono dalla sala trovandosi davanti agli altri ragazzi
-Ah, eccovi- disse Aiden
Lo sguardo dei quattro andò a posarsi sulla mano del ragazzo avvinghiata nella presa di Honedge
-Vi presento il mio nuovo Pokèmon- disse Aiden –Honedge. È un tantino appiccicoso-
I nove si diressero verso l’uscita senza venire più disturbati da nessuno Pokèmon.
-Ma se il museo era infestato e abbandonato…- cominciò Clive –Allora la guida chi era?-
I nove calarono nel silenzio.
Arya, Chiara e Aiden si guardarono: a tutti e tre era venuta in mente la solita cosa.
-Credo che fosse un membro del team Ombrya- cominciò la bionda
-Un’organizzazione che abbiamo incontrato nel bosco Volante- spiegò Chiara
-Tre dei suoi membri volevano catturare Fletching e gli altri- disse Aiden mentre il suo Fletching gli si posava sulla spalla.
-Allora credo che dovremmo stare più attenti in futuro- disse Clive –Potevamo finire male in quel postaccio-
Gli altri si mostrarono d’accordo.
I ragazzi si rimisero in marcia ormai arrivati alla fine del bosco Volante e in lontananza si cominciava a scorgere Orionopoli.

 

Angolo Autore
Ecco qua un nuovo capitolo.
In cui ci sono state molte catture: il tipo spettro è parecchio gettonato.
Spero tanto che vi sia piaciuto.
L’Uragano Temporale.

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Capitolo 5
*** Buio e Psico: guerra nel bosco ***


~~I nove allenatori si dirigevano verso Orionopoli dove Mark, Arya e Aiden avrebbero provato a conquistare il loro primo fiocco.
-Non vedo l’ora di arrivare- disse la bionda
-Tranquilla arriveremo tra poco- disse Clive
-Pensate di essere pronti per la gara?- chiese Mandy
I tre annuirono.
-Siamo arrivati!- annunciò Niagara
I tre ragazzi e il Fennekin di Aiden corsero subito verso lo stadio Pokèmon per avere i dettagli dell’iscrizione.
-Salve- esordì Arya –Vorremo iscriverci alla gara Pokèmon di domani-
La ragazza sorrise
-Spiacente, ma le iscrizioni per la gara Pokèmon in doppio inizieranno domani mattina e la gara si terrà nel pomeriggio- disse
-Aspetti- fece notare Mark –La gara è in doppio?-
La ragazza annuì.
Aiden ringraziò e uscì seguito dagli altri due.
-Devo assolutamente catturare un Pokèmon prima di domani- disse il rosso –Non voglio perdermi la prima gara-
I tre furono raggiunti dagli altri ragazzi
-Ehi ragazzi abbiamo saputo che vicino al sentiero Eclissi c’è uno spiazzo dove possiamo allenarci- disse Mandy
-E cosa stiamo aspettando?- chiese Aiden entusiasta –Andiamoci subito!-
-Io vi raggiungo dopo- disse Clive –Prima passo al centro Pokèmon-
Niagara, Arya, Alex e Chiara si unirono a lui mentre Mark, Alima e Mandy seguirono Aiden ai campi di allenamento.
Appena arrivato il ragazzo lanciò la sfera di Fletching e fece uscire il piccolo Pokèmon.
-Fletching, Fennekin, oggi ci alleniamo su una combinazione tra beccata e braciere: la chiameremo becco di brace-
I due Pokèmon saltellarono eccitati.
-Fletching tu usi beccata mentre Fennekin lancia braciere verso il tuo becco e così le mosse si uniscono e Fletching attaccherà con una beccata di brace- spiegò l’allenatore mentre gli altri tre lo fissavano interessati
-Non l’ho mai visto così determinato- commentò Mandy
-Nemmeno io- Alima era stupita
I primi due tentativi del ragazzo andarono a vuoto, ma al terzo…
-Fletching, beccata-
Il Pokèmon pettirosso si lanciò in velocità.
-Fennekin vai con braciere-
Il Pokèmon volpe si coordinò con Fletching e lanciò una sfera di fuoco verso il becco dell’uccellino.
Il becco di Fletching divenne rovente, ma grazie alla sua piccola affinità di fuoco non si scottò e la combinazione riuscì perfettamente.
I tre esultarono mentre Mark si avvicinò a Aiden
-Ottimo lavoro!- esordì –Quella è un’ottima combinazione-
Aiden ringraziò Mark e notò l’assenza di Alima e Mandy.
-Dove sono le ragazze?- chiese
-Hanno deciso di andare a fare una passeggiata verso il sentiero-
-Okay. Però questa combinazione mi serve per il round di lotta, e mi serve qualcosa per l’esibizione.- disse il biondo
-L’ideale sarebbe un Pokèmon che si abbini bene con Honedge nell’esibizione, visto che Fletching e Fennekin formano un grande duo- spiegò Mark
-Un Pokèmon che si possa abbinare bene con Honedge dici?- ripete Aiden –Non so forse…-
In quel momento dai cespugli spuntarono due piccoli Pokèmon che si diressero verso i ragazzi
-Ma questi sono un Gothita e un Solosis- disse Mark
Prima che potessero dire altro i due Pokèmon usarono psichico sollevandoli in aria e portandoli con loro.
-Ho come l’impressione che siamo nei guai- disse Aiden mentre i due venivano fatti levitare nel folto della vegetazione.
Fortunatamente Fletching e Fennekin li stavano seguendo da vicino.


Intanto Alima e Mandy si erano inoltrate nel bosco
-Non ti sembra che sia un po’ troppo buio?- chiese Mandy
-A me il buio piace- disse Alima -Però è vero. Sembra quasi sera-
Gli alberi facevano talmente tanta ombra che il sole quasi non si vedeva e le due ragazze erano praticamente immerse nell’ombra.
Ad un tratto sentirono un rumore proveniente da un cespuglio.
Le due si voltarono e videro uno Sneasel allontanarsi nel bosco.
-Che ci fa uno Sneasel qui?- chiese Alima a Mandy
L’atleta non rispose: stava osservando lo Sneasel con interesse.
Poi si riscosse
-Seguiamolo e vediamo dove ci porta-
Le ragazze si addentrarono nei cespugli.


Al campo di allenamento erano appena arrivati gli altri cinque ragazzi.
-E gli altri dove sono?- chiese Niagara
-Saranno andati a fare un giro- disse Clive –Io ne approfitto per fare un po’ di pratica nella lotte. Chi si allena con me?-
-Io- disse Alex
-Niagara ti va di lottare con me?- chiese Chiara
La ragazza annuì.
-E io mi allenerò per l’esibizione in doppio- disse Arya

 

Intanto in una piccola valle del bosco:
-Lasciateci andare!- disse Mark ai due Pokèmon
Subito i ragazzi caddero a terra.
-Viva la delicatezza- ironizzò Aiden
Si trovarono davanti a una massa di piccoli Pokèmon di tipo psico e folletto.
Si avvicinò un Granbull che sembrava essere il capo della combriccola.
-Perché ci avete portati qui?- chiese Mark
Aiden non prestava attenzione né a lui né al Granbull avvicinandosi a un punto ombroso della radura dove si trovava un piccolo Ralts dall’aria triste.
-Ehi, piccolo che ti succede?- chiese il ragazzo con gentilezza
Appena si accorse di lui il Pokèmon si nascose dietro un cespuglio
-Scusalo, non si fida degli essere umani- disse una voce femminile
Aiden si voltò e vide una ragazza dai capelli verdi e lunghi con gli occhi azzurri.
-Io sono Daisy e questo è il mio Inkay- disse indicando il Pokèmon che fluttuava sopra di lei.
Il piccolo Pokèmon calamaro salutò allegro i ragazzi.
-Sapete questi Pokèmon di tipo psico e folletto sono da giorni in lotta con dei Pokèmon veleno e buio che vivono nell’altra parte del bosco. Io e mia sorella Aurora stiamo cercando di calmare gli animi con i nostri Inkay, visto che sono Pokèmon sia di tipo psico che di tipo buio, ma sembra che non vogliano saperne-
-E perché stanno litigando?- chiese Mark
-A quanto pare nessuna delle due fazioni ha intenzione di cedere all’altra un frutteto pieno di bacche e tutti i giorni lottano per decidere a chi debba andare, ma finisce sempre in parità- spiegò Daisy –Prima non succedeva, ma poi la Gardevoir che era a capo della fazione dei Pokèmon psico si è ritirata e al suo posto è salito al potere quel Granbull che ha deciso di dichiarare guerra allo Shiftry a capo dei Pokèmon di tipo buio-
Aiden ascoltava attento mentre Mark scrutava preoccupato la massa dei Pokèmon nella radura
-Non ci sono anche degli Unown vero?- chiese –Mi spaventano un sacco-
Aiden lo guardò strano
-Tu non hai idea di quello che hanno passato mia cugina Misty e i suoi amici a Jotho tempo fa- si giustificò il ragazzo –Gli Unown possono ipnotizzare la gente o farla sparire nel nulla-
-Lasciamo stare- disse Aiden.
Poi notò che i Pokèmon si stavano muovendo.
-Stanno andando a lottare- disse Daisy sospirando –Non sappiamo proprio come farli smettere-
-Beh allora interverrò io- disse Aiden –Con l’aiuto di Honedge calmerò i Pokèmon-
Poi fece uscire il Pokèmon armabianca.
-Tu possiedi un Honedge?- Daisy era incredula
Aiden annuì mentre Honedge si attaccava al suo braccio.
Incuriosito, Ralts venne fuori dai cespugli e si mise a guardare con interesse il Pokèmon spada di Aiden.
-Forza andiamo- disse il biondo sorridendo al Pokèmon sensazione.


Dall’altra parte della foresta Alima e Mandy avevano seguito lo Sneasel fino a raggiungere una ragazza con un Inkay che le fluttuava sopra la testa e un Ekans arrotolato ai piedi.
Si potevano notare, tra i cespugli, dei Pokèmon tutti rigorosamente di tipo buio o veleno che si dirigevano in un qualche posto
-Ma che sta succedendo?- chiese Alima
-Questi Pokèmon stanno andando a lottare contro altri Pokèmon di tipo psico e folletto. Io ho cercato di farli ragionare, ma solo Sneasel e Ekans mi hanno ascoltato.
Sneasel si avvicinò a Mandy mentre Ekans strisciò verso Alima.
-Ma cosa vogliono?- chiese Mandy
-Dopo aver visto come si è ridotto il loro gruppo di Pokèmon sono costantemente alla ricerca di nuovi allenatori, e sembra che vi abbiano prese in simpatia-
-Che ne dici  NightMoon?- chiese Alima alla sua Zorua.
Il Pokèmon squadrò Ekans e annuì felice.
Alima lanciò una Pokè ball.
-Ehi, Sneasel a te piace correre?- chiese Mandy con energia.
Sneasel annuì incrociando le zampe.
-Allora… benvenuto a bordo- disse la ragazza lanciando una sfera Pokè
-E adesso andiamo a fermare la lotta- dissero le due in coro.

 

Nel frattempo al campo di allenamento:
-Phoenix usa turbosabbia e tu Blaze braciere- ordinò Arya
Il turbine di sabbia venne spazzato via e divenne rosso illuminando l’aria di granelli sabbiosi e luccicanti.
-Perfetto! Questa combinazione ci servirà nel primo round- disse Arya -Adesso però facciamo una pausa-
La ragazza si fermò e osservò le lotte dei suoi amici:
Il Charmander di Clive era in difficoltà contro lo Spiritomb di Alex mentre lo Starly di Chiara da lei chiamato Sora lottava contro lo Shuppet di Niagara (soprannominato Pumpkin) e continuavano ad attraversarsi a vicenda senza riuscire a colpirsi.
In quel momento dai cespugli uscirono Fennekin e Fletching con aria preoccupata e allarmata.
-Ma sono i Pokèmon di Aiden, perché sono qui?- chiese Arya cercando di calmare i due Pokèmon.
Ma loro non volevano placarsi e sembravano volerli condurre nel bosco.
-Credo che dovremo seguirli- disse Niagara addentrandosi tra i cespugli.
Gli altri la seguirono subito.

 

Intanto al frutteto conteso:
-Okay, adesso che siamo qui avete dei piani per calmarli?- chiese Daisy mentre vicino a lei si muovevano preoccupati Solosis e Gothita.
Aiden aveva avvicinato Ralts con cautela e adesso il Pokèmon si faceva accarezzare da lui, ma solo da lui perché quando Mark tentò di avvicinarsi si nascose dietro il biondo.
-Io credo che dovremmo cercare di farli ragionare- disse Aiden
-Sì, ma come?- domandò Mark
-Voi vedete cose potete fare con questi Pokèmon mentre io parlo con i due capi- disse Aiden allontanandosi con Honedge al braccio e Ralts al seguito.
Mark si addentrò tra i Pokèmon seguito fedelmente da Solosis che non lo mollava un secondo.
Il rosso notò Alima e Mandy che sbucavano dai cespugli e si avvicinò.
-Mark!- dissero le due in coro
-E quello chi è?- chiese poi Mandy indicando Solosis -Il tuo nuovo Pokèmon?-
Mark stava per negare, ma poi gli venne in mente che Solosis sarebbe stato un ottimo Pokèmon.
-Ora che mi ci fai pensare- disse –Potrebbe esserlo. Che ne dici Solosis ti va di viaggiare con me?-
Il Pokèmon di tipo psico annuì convinto e il rosso lo fece entrare in una Pokè ball.
-Bene sono felice di questa cattura, ma adesso dobbiamo fermare questa lotta- disse Alima
-Se ne sta già occupando Aiden-
-Come? Aiden sta affrontando questi Pokèmon da solo?-
-Ora che lo dici così, mi hai fatto capire che è una pessima idea- disse il rosso
Intanto Aiden aveva avvistato il capo della fazione psico che si preparava ad attaccare il capo dell’altra fazione.
Senza pensarci si mise in mezzo ai due che si lanciavano l’uno contro l’altro e si preparò a incassare il colpo che però non arrivò mai.
Infatti Honedge aveva usato ferrostridio fermando la carica dei due, ma non sarebbe potuto durare ancora per molto.
Fortunatamente Ralts usò teletrasporto su Aiden portandolo fuori dalla traiettoria dei due Pokèmon.
Poi usò incantavoce e attirò l’attenzione di tutti i Pokèmon presenti cominciando un dialogo che sembrava voler manifestare l’inutilità della guerra.
Ralts fu talmente convincente che tutti quanti i Pokèmon si calmarono e fissarono quelli dell’altra fazione con occhi diversi.
Incantavoce aveva avuto l’effetto sperato!
Così in poco tempo Daisy e Aurora convinsero i Pokèmon a vivere insieme nella foresta e a condividere il frutteto.
I ragazzi poterono così andarsene, ma non prima che Aiden chiedesse a Ralts di viaggiare con lui.
Il Pokèmon accettò subito e entrò in una sfera pokè uscendo subito dopo per camminare a fianco del suo allenatore.
I ragazzi trovarono così i loro compagni di viaggio e Aiden presentò a tutti il suo nuovo Pokèmon.
Gli allenatori tornarono al campo di allenamento e senza volerlo Aiden sbatte contro una ragazza facendola cadere.
-Oh, scusami tanto: ero distratto-
Tese una mano che la ragazza afferrò.
Aveva un cappello bianco e una maglietta nera con una gonna e degli stivali rosa.
Aveva i capelli blu, gli occhi azzurri e un Piplup sulla spalla.
-Non importa- disse mentre il Piplup sembrava avercela col ragazzo –Scusa la domanda, ma tu sei un coordinatore?-
Aiden annuì un po’ confuso
-Allora ci rivedremo presto. Ora scusami, ma devo andare- disse correndo via.
-Che tipa strana- commentò Mandy
-Ho come l’impressione di averla già vista- disse invece Mark
-Adesso basta parlare- disse Clive –Andiamo al centro Pokèmon che si sta facendo tardi. E domani voi dovete allenarvi per la gara- disse indicando i tre coordinatori.
I ragazzi annuirono e si diressero verso il centro Pokèmon.

 

Angolo Autore
Tah-Dah!
Eccomi tornato.
Spero che questo capitolo vi piaccia.
Avete capito tutti chi era la ragazza apparsa alla fine del capitolo vero?
Se non lo avete capito lo capirete nel prossimo capitolo quando si terrà la prima gara Pokèmon.
L’Uragano Temporale

 

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Capitolo 6
*** Un'evoluzione nell'esibizione ***


~~I nove amici avevano preso una stanza al centro Pokèmon che offriva riparo per la notte agli allenatori.
La maggior parte dei ragazzi si era addormentata subito, ma non tutti.
Arya, ad esempio, era troppo nervosa per la gara del giorno seguente e si era diretta sulla terrazza del centro insieme a Blaze.
Faceva freddo, ma nonostante i brividi la ragazza sentiva il bisogno di prendere un po’ d’aria.
Rimase per qualche minuto a contemplare le costellazioni del cielo di Ecllissior: il Luxio, La Gardevoir, il Bulbasaur e molte altre.
Erano tutte bellissime e la ragazza sorrideva solo a vederle.
“Chissà se anche i miei cugini stanno guardando il cielo adesso?” si chiese.
L’ultima lettera che aveva ricevuto diceva che il viaggio a Kalos con i loro nuovi amici Ash e Serena stava andando bene. Lem aveva ritrovato il suo Shink che si era evoluto in un Luxio e Clem aveva salvato un Lapras con dei suoi nuovi amici.
Stava ancora riflettendo su queste cose quando sentì qualcosa che le calava sulle spalle dandole un piacevole tepore.
Si volto di scatto e vide il volto sorridente di Aiden
-Neanche tu riesci a dormire vero?- chiese il ragazzo.
Arya si accorse che non indossava la felpa, visto che gliela aveva messa sulle spalle.
-No tienila- disse mentre la ragazza faceva per togliersela –Non vorrai ammalarti proprio prima della gara?-
Arya sorrise imbarazzata e si perse negli occhi verdi del ragazzo.
“Non avevo mai notato quando fossero belli i suoi occhi” pensò, arrossendo poi per il suo stesso pensiero.
-Sei sicura di stare bene?- chiese il ragazzo –Sei diventata rossa-
-No, sto benissimo. Adesso rientro e cerco di dormire- disse
Aiden annuì e rientrò nel centro.
-Ah, a proposito- lo fermò Arya.
Il ragazzo si voltò.
-Grazie per la felpa-
-Figurati- sorrise il ragazzo
Subito dopo Blaze si avvicinò alla ragazza.
-Cosa? No che non ho una cotta per lui- disse in modo poco convincente
Il Torchic la fissò con uno sguardo molto eloquente.
-Okay, inutile fingere con te. Certo che mi piace, ma lui non mi noterà mai- disse sconsolata
Blaze le saltò in braccio, pigolando.
-Grazie Blaze, ma non credo che essere bella per gli standard dei Torchic mi aiuterà a conquistare un ragazzo umano- disse
Poi scrollò la testa e tornò a dormire.

 

La mattina dopo Aiden, Arya e Mark si fiondarono a iscriversi alla gara per poi passare la mattina ad allenarsi.
Il pomeriggio arrivò in fretta e i tre ragazzi erano nei camerini per prepararsi mentre i loro amici erano sugli spalti per sostenerli
Nei camerini Arya stava finendo di prepararsi mentre Aiden non aveva idea di come vestirsi.
La ragazza lo raggiunse mentre era alle prese con il pettine.
Arya indossava un vestito semplice, bianco e blu con degli stivali blu e i capelli raccolti in un nastro bianco.
-Beata te che sei già pronta- disse Aiden –Io sono il primo ad esibirmi e non sono ancora pronto. Non riesco nemmeno a pettinarmi-
-Vieni faccio io- disse lei prendendo la spazzola e cominciando a pettinare l’amico.
In pochi semplici colpi di spazzola i capelli di Aiden erano perfettamente pettinati.
Poi Arya porse dei vestiti al ragazzo.
-Provati questi- disse
Aiden era un po’ titubante, ma poi andò a cambiarsi.
Tornò vestito con dei pantaloni neri e una cintura con attaccata una piccola catena. Aveva una maglia gialla coperta da una camicia rossa.
Tra i capelli aveva una ciocca rossa.
-Credi che stia bene?- chiese ad Arya
Per la ragazza stava molto bene, forse anche troppo bene.
-Sì- si limitò a rispondere.
In quel momento l’annunciatrice cominciò a presentare i giudici
-Benvenuti alla gara Pokèmon di Orionopoli- esordì trionfante –Passo subito a presentarvi i nostri giudici: Per cominciare abbiamo il Signor contesta-
Un signore vestito di rosso con un papillon nero salutò il pubblico.
-Poi il presidente del Pokèmon fan club: il signor Sukizo-
Un signore basso vestito di grigio salutò tutti
-Sono sicuro che la gara sarà davvero notevole- disse
-E infine abbiamo il giudice speciale della gara: venuta qui a Ecllissior per partecipare al gran festival ecco a voi la vincitrice della Coppa Adriano. Diamo il benvenuto a Lucinda-
Dietro le quinte Aiden e Arya rimasero di stucco.
-Ma è la ragazza dell’altra sera!- disse il ragazzo, incredulo.
-Ma certo! Come ho fatto a non riconoscerla prima?- disse Mark appena la vide –E dire che il mio amico Kenny me l’avrà descritta milioni di volte. E poi l’ho vista anche in alcune gare-
-Adesso passiamo al primo concorrente della gara.
Aiden si diresse verso il corridoio che dava sul palco.
Il cuore gli batteva forte e si sentì totalmente smarrito, ma ormai aveva deciso e quando sentì il suo nome salì sul campo preparandosi a dare spettacolo.
Vide il pubblico che lo guardava e venne preso dal nervosismo.
-Ralts, Honedge, tocca a voi- disse lanciando due Pokè ball con le rispettive capsule.
Ralts uscì in una miriade di stelle mentre Honedge apparve in un turbine di fulmini.
-Che scelta incredibile!- disse la presentatrice –Un Honedge è raro da vedere tra i coordinatori specialmente nelle esibizioni-
-Ralts usa doppioteam su Honedge- disse Aiden
Molte copie del Pokèmon armabianca apparvero sul palco
-Ora fogliamagica-
Le foglie iridescenti si sparsero sul palco.
-Honedge, tagliofuria-
Tutti gli Honedge si lanciarono contro le foglie di Ralts spargendo una finissima e bellissima polvere color arcobaleno.
Il pubblico restò estasiato.
-Ora Ralts usa ripetutamente incantavoce-
Ralts mandò in aria diversi cerchi rosa pieni di note.
Honedge vi passò attraverso senza mancarne nemmeno uno.
Il pubblico applaudì.
-Adesso vai con teletrasporto-
Ralts si teletrasportò all’altezza di Honedge che la afferrò con il panno blu e la lanciò in aria.
-Honedge vai con furtivombra-
Il Pokèmon spada scomparve nell’ombra trascinando con se anche Ralts.
Riapparvero a terra in un tripudio di fogliemagiche.
L’esibizione era terminata e il pubblico scoppiò in un fragoroso applauso.
-Vediamo cosa ne pensano i nostri giudici- disse la presentatrice.
-È stato uno spettacolo pieno di grazia e di combinazioni impreviste- disse il signor contesta
-Ottimo lavoro. È stato davvero notevole- disse il signor Sukizo
-Devo dire la verità- disse Lucinda –Non mi sarei mai aspettata tanta bravura da un coordinatore alle prime armi-
Aiden sorrise incapace di trattenere la felicità per l’esibizione e tornò dietro le quinte mentre si preparava il secondo concorrente.
Fennekin, Arya e Mark lo aspettavano dietro le quinte.
-Sei stato grande!- disse Mark
-Davvero bravissimo- sorrise Arya
-Fenn, Fennekin-
Aiden ringraziò gli amici e si complimentò con Ralts e Honedge.
I coordinatori si susseguivano uno dopo l’altro e arrivò il turno di Arya.
-Puoi farcela- le disse Aiden sorridendole.
Lei si sforzò di non arrossire.
-Blaze, Phoenix pronti a partire-
Il Torchic e il Pidgey uscirono in una cascata di coriandoli rossi e blu.
-Phoenix inizia con turbosabbia-
I due Pokèmon vennero avvolti in un turbine di sabbia.
-Blaze disperdi la sabbia con braciere-
La sabbia divenne più scura e volò in ogni direzione.
-Ora Phoenix vai con turbine-
Il turbine del Pokèmon raggruppò la sabbia portandola a creare una specie di tornado.
Il pubblico si mise ad applaudire.
-Blaze usa turbofuoco e Phoenix vai con raffica-
Il Pidgey venne intrappolato in un turbine di fuoco, ma con raffica deviò le fiamme creando un effetto splendido.
-Adesso usate il salto-doppio-
Torchic saltò sopra Phoenix saltando poi più lontano.
Il Pidgey andò sotto Blaze per sostenerlo e per farlo saltare più in alto.
Continuarono così, Blaze a saltare e Phoenix come trampolino, per un altro paio di salti e poi si posarono entrambi sulle spalle di Arya salutando il pubblico.
I giudici apprezzarono molto l’esibizione della ragazza.
-Ci sono riuscita- disse tornando dietro le quinte
-Sei stata davvero brava- disse Aiden
-Grazie- disse la ragazza.
Dopo altri due coordinatori toccò a Mark che stupì il pubblico con i suoi numeri psichici
-Mudkip pistolacqua e Solosis vai con Psichico-
Il getto d’acqua venne deviato da psichico che la fece levitare in aria prendendo le forme più verie.
-E ora fangosberla e psiconda
Il fango di Mudkip venne rinchiuso nella psiconda e fatto letteralmente esplodere sul palco.
Il pubblico e i giudici applaudirono.
Mark tornò dietro le quinte mentre gli ultimi concorrenti si preparavano ad esibirsi.
Poi il primo round finì e i giudici dovevano decidere chi sarebbe passato al turno successivo.
Intanto sugli spalti:
-Secondo voi riusciranno a passare?- chiese Niagara
-Beh, sono andati molto bene quindi credo che abbiano abbastanza possibilità- assicurò Clive
-Speriamo…- disse Chiara
I giudici avevano deciso e gli otto coordinatori che sarebbero passati al secondo turno.
I primi due volti ad apparire sullo schermo erano conosciuti, ma il terzo era quello di Aiden.
Poi arrivò il quinto con la faccia di Mark e subito dopo quello di Arya.
I tre ragazzi esultarono felicissimi.
Senza pensarci Arya abbracciò Aiden per poi scusarsi con lui imbarazzatissima.
Poi comparvero gli abbinamenti per le lotte.
Mark era il primo e avrebbe affrontato un certo Barney mentre Arya era seconda contro una ragazza di nome Pretty.
Aiden era l’ultimo contro a una ragazza di nome Lara.
Mark andò bene nella sua lotta, ma anche il suo avversario era molto forte
-Chespin usa frustata e Gloom vai con Acido-
L’acido di Gloom andò a bagnare la liane di Chespin rendendole velenose.
Solosis riuscì a evitare l’attacco, ma Mudkip venne preso nella stretta della mossa superefficace.
Ciò fece perdere a Mark diversi punti.
-Solosis usa psichico-
-Gloom precedilo con paralizzante-
Il Gloom fu più veloce e paralizzò Solosis che cadde a terra.
-Finiamo l’opera- disse Barney con una luce divertita negli occhi.
-Chespin usa morso su Solosis e Gloom assorbimento su Mudkip-
Le mosse superefficaci misero K.O i Pokèmon finendo l’incontro prima del tempo.
-E Barney passa al prossimo turno-


Dopodiché toccò ad Arya che riuscì a mantenere la parità per i primi tre minuti della sfida.
Poi la sua avversaria decise di far partire l’attacco.
-Leafeon usa foglielama e Seel vai con Ventogelato-
Le foglielama si congelarono divenendo foglie gelate.
-Schivate-
I Pokèmon di Arya evitarono l’attacco
-Andate con turboraffica-
Le lingue di fuoco nel vento volarono verso gli avversari.
I due Pokèmon vennero colpiti in pieno.
-Non vi scoraggiate. Usate bottintesta e azione.-
I due partirono all’attacco, ma prima che giungessero a destinazione si sentì un suono che annunciava la fine dell’incontro.
Le due guardarono il punteggio.
-Passa alle semifinali… Arya con i suoi Pokèmon-


L’incontro di Aiden cominciò bene per lui, ma l’avversaria non si dava per vinto
-Dedenne usa tuonoshock e Pelipper usa idropulsar-
Le due sfere si fusero insieme in una combinazione che fece perdere punti a Aiden.
Ma Fletching e Fennekin schivarono il colpo.
-Fennekin usa nitrocarica e Fletching vai con beccata-
Il Pokèmon pettirosso si posizionò davanti mentre Fennekin dietro.
I due Pokèmon vennero avvolti nelle fiamme mentre il becco di Fletching si allungò e partirono alla carica.
La combinazione costò all’avversaria di Aiden molti punti e  i suoi Pokèmon vennero colpiti.
Il tempo scadde subito dopo e Aiden passò in semifinale.


Sugli spalti Mark aveva raggiunto i suoi amici per assistere alle semifinali vedendo Aiden che affrontava un Liepard e un Bulbasaur con Ralts e Honedge.
-Usate fogliafuria-
Ralts usò fogliamagica e Honedge le tagliò in piccole lame con  tagliofuria mandandole contro gli avversari.
A tempo scaduto Aiden aveva nettamente vinto.
La seconda semifinale fu molto più difficoltosa per Arya.
Il Gloom e il Chespin di Barney stavano vincendo su Blaze e Phoenix grazie al paralizzante di Gloom.
-Non mollate!- tentò di dire lei ordinando un altro attacco, ma i suoi Pokèmon erano paralizzati e impossibilitati ad attaccare.
-Bene finite con Morso e Acido-
Phoenix e Blaze erano fuori gioco e Barney passò in finale.

La sfida finale tra Barney e Aiden stava per iniziare e il ragazzo aveva schierato nuovamente Fletching e Fennekin.
-Sta per iniziare la finale qui a Orionopoli. Sentiamo cosa ne pensano i nostri giudici- disse la presentatrice.
-Sono certo che vedremo una finale incredibile- disse il signor Contesta
-Sì, sarà davvero notevole- rincarò il signor Sukizo
-Credo che non si possano ancora fare previsioni- disse Lucinda –Entrambi gli sfidanti sono stai davvero bravi e tutti e due meritano la vittoria-
-La finale di Orionopoli comincia… adesso-
Il tempo cominciò a scorrere.
Barney iniziò come sempre con l’attacco
-Chespin usa morso e Gloom usa acido-
Gloom lanciò l’acido contro Fletching mentre Chespin si lanciò contro Fennekin.
I due Pokèmon evitarono l’attacco, ma Barney ordinò a Gloom di usare velenpolvere, avvelenando Fennekin.
-Fletching usa beccata e Fennekin braciere-
La combinazione funzionò facendo perdere punti a Barney, ma Fennekin non sembrava stare bene.
-Gloom acido e Chespin rotolamento-
Chespin rotolò verso i Pokèmon coperto oltretutto dall’acido di Gloom colpendoli con un colpo superefficace.
Fletching si rimise subito in volo, ma Fennekin rimase a terra.
-Puoi farcela Fennekin- disse Aiden –Io credo in te. Ma ciò che devi tenere in considerazione è la salute. Se ti senti male non importa del fiocco, ma di te-
Fennekin fissò attentamente il suo allenatore, pronto a rinunciare a un fiocco per non farlo stare male e si sentì pervaso di energia.
Il Pokèmon volpe venne coperto da una luce abbagliante.
Le sue dimensioni aumentarono, si alzò su due zampe e la coda si allungò.
-Ma è proprio quello che penso?- chiese Aiden.
Quando la luce si spense non c’era più Fennekin, bensì un Braixen con in mano un rametto.
Il Braixen fissò il suo allenatore con convinzione.
-Bene allora Fletching vai con attacco rapido e Braixen usa…-
Briaxen sfoderò la sua nuova mossa psicoraggio che si avvolse intorno a Fletching e al suo attacco.
Gli avversari vennero colpiti in pieno.
Barney strinse i denti e si preparò a ordinare l’attacco successivo, ma il tempo era ormai scaduto.
-Il vincitore del fiocco di Orionopoli è Aiden- annunciò la conduttrice.
A consegnare il fiocco a Aiden fu Lucinda in persona.
-Sapevo che potevi farcela- sussurrò a Aiden mentre lo premiava.
In realtà Aiden ricevette tre fiocchi di cui due erano per Arya e Mark.
I nove allenatori uscirono dallo stadio sul far della sera con Aiden ancora felicissimo per la vittoria e per l’evoluzione di Fennekin.
-Sei stato grande- disse battendo il cinque al suo Pokèmon
-Grazie Aiden- disse Arya –Per merito tuo abbiamo anche noi un fiocco-
-Ma figuratevi- disse il ragazzo
I ragazzi vennero bloccati da una voce
-Ehi, Aiden aspetta!-
Lucinda e il suo Piplup stavano correndo verso di loro.
-Volevo complimentarmi di nuovo con te per la vittoria- disse la ragazza –Ma vedete di non adagiarvi sugli allori perché alle prossime gare ci saremo anche noi vero Piplup?-
Il Pokèmon pinguino annuì convinto.
-Certo ci conto- sorrise Aiden.
Gli venne da pensare a come viaggiare in gruppo lo avesse cambiato: riusciva a parlare liberamente con le persone senza balbettare o sentirsi a disagio.
La ragazza lo abbracciò.
“Okay, forse sul contatto fisico devo ancora lavorarci. Questo mi mette ancora un po’ a disagio”
Lucinda li salutò e si diresse verso l’uscita della città.
Arya la guardò allontanarsi.
“È  normale che mi sentissi gelosa quando lo ha abbracciato?” pensò.
-Allora dove andiamo adesso?- chiese Alima
-Se andiamo in quella direzione- disse Alex indicando una via della città –Arriveremo presto a Folgoropoli-
-Allora andiamo di là- disse Chiara –Dopo la gara per i coordinatori tocca a noi allenatori divertirci un po’-
Come prevedibile non guardava dove metteva i piedi e cadde lunga distesa.
Gli altri risero mentre lei si rialzava.
-Non c’è niente da ridere!- disse, ma era evidente che stava  per mettersi a sghignazzare anche lei.
I nove ragazzi partirono così alla volta della prima palestra e la prima medaglia.


Angolo Autore
Eccomi.
Questo capitolo ha la prima gara e la prima evoluzione.
Lucinda non ha avuto un grande ruolo, ma vedrete che tornerà molto presto così come compariranno anche dei vecchi amici del nostro caro Ash.
Presto tornerà a colpire anche il Team Ombrya.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto
L’Uragano Temporale.

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Capitolo 7
*** Attenzione! Pokèmon aggressivi. ***


~~I nove ragazzi stavano per entrare in un piccolo boschetto.
-Secondo la guida questo bosco viene chiamato bosco del Rancore- disse Clive
-E perché lo hanno chiamato così?- chiese Chiara
-Qui non c’è scritto- rispose il biondo
-Comunque sia il nome non promette niente di buono- disse Aiden mentre Braixen annuiva convinto.
-Sì, ma dobbiamo passare di lì se vogliamo arrivare a Folgoropoli- protestò Alex
I ragazzi entrarono così nel bosco.

 

Intanto in un luogo sconosciuto.
I tre agenti del Team Ombrya sudavano freddo: presto il capo li avrebbe convocati al suo cospetto.
Il primo era l’uomo dai capelli rossi che aveva cercato di catturare Fletching, Pidgey e Starly nel bosco Volante.
Il secondo era un uomo di mezza età: quello che si era fatto passare per guida del museo infestato.
Il terzo invece era affiancato da due preoccupatissimi Chespin e Gloom: si trattava di Barney, il ragazzo sconfitto alla gara di Orionopoli da Aiden.
Il primo si mangiava le unghie, il secondo batteva nervosamente la gamba sul pavimento nero e il terzo respirava profondamente per calmarsi.
-Potete entrare- annunciò la segretaria che li guardava con un sorriso compiaciuto: se il grande capo convocava qualcuno, erano guai grossi.
I tre si alzarono nervosamente ed entrarono.
La stanza era buia, l’unica luce veniva da un acquario contenente dei Finneon e dei Lumineon.
Una scrivania era presente nella stanza.
Era fatta in mogano nero ed era pregiatissima: il capo amava il lusso.
Appeso al soffitto come un preistorico e gigantesco Zubat, stava un Aerodactyl che aprì gli occhi al loro passaggio.
La sedia dove stava il capo era girata e il suo corpo non era visibile.
-Bene, bene. Ecco qua i nostri falliti- disse con tono calmissimo, ma che non lasciava intendere niente di buono.
I tre deglutirono.
-Vi avevo specificatamente detto che non avrei accettato fallimenti-
-Ma sommo- cominciò Barney –Sono solo dei ragazzini-
-Dei ragazzini?- il tono di voce si alzò, minaccioso –Dei ragazzini? Se N voleva che quei ragazzini restassero uniti voi dovete dividerli!-
-Ma capo era sicuro che fosse N?- chiese il signore di mezza età –L’intercettazione telefonica era molto disturbata, forse non era lui-
-Riconosco la voce di mio nipote quando la sento! Quello sciocco pacifista ha già mandato a monte i piani di mio fratello e adesso vuole arrestare anche me!- urlò l’uomo –Ormai non esistono più Team in questo mondo: Il team Rocket è diventato ridicolo. Insomma avete visto chi reclutano?-
Sullo schermo al plasma alle sue spalle apparvero una ragazza dai capelli fucsia, un ragazzo dai capelli blu e un Meowth.
-Adesso però sono a Kalos quindi non ci disturberanno. Il Team Magma e il Team Idro sono stati completamente debellati e così il Team Galassia e il Team Plasma. Siamo rimasti solo noi.-
L’uomo dai capelli rossi tentò di venire al dunque.
-E questo vuol dire che noi dobbiamo…-
-…Dovete portarmi quei ragazzini. E voi avete fallito miseramente. N è latitante e non so dove sia, ma quelli allenatori sono facilmente rintracciabili e voglio che voi me li portiate qui!-
I tre tremarono.
-Avete già fatto un errore, e sappiate che non accetterò un altro fallimento da parte vostra. Adesso quei nove guastafeste stanno entrando nel bosco del Rancore e forse avrete fortuna e i Pokèmon rabbiosi che ci vivono faranno il vostro lavoro, ma se usciranno indenni da lì, toccherà a voi catturarli-
I tre annuirono e uscirono dalla stanza veloci come un razzo.

 

I nove ragazzi erano ormai nel folto della foresta.
Tutti erano calmi e si guardavano intorno, ma Aiden avvertiva una strana sensazione.
Arya lo guardava con la coda nell’occhio sentendosi ridicola, ma allo stesso tempo incapace di distogliere lo sguardo dal ragazzo.
La ragazza venne avvicinata da Niagara.
-Scusa la domanda Arya, ma… per caso ti piace Aiden?-
La bionda arrossì.
- Cosa te lo fa pensare?- chiese balbettando
-Non saprei: forse mi ha insospettito il fatto che continui a fissarlo senza farti notare?- disse ironicamente la ragazza
Arya sospirò.
-Certo che mi piace. L’ho capito l’altra sera, prima della gara e adesso non riesco a togliermelo dalla testa-
L’aspirante intenditrice sorrise.
-L’amore è amore- si limitò a commentare
-Tu non capisci!- disse lei sforzandosi di non farsi sentire da nessuno –Lui non mi guarderà mai-
-La pensano tutti così. Ma vedrai che ti renderai conto di esserti sbagliata-
-Vorrei poterti credere- sospirò la ragazza
Niagara stava per ribattere, quando l’aria si riempì di ruggiti minacciosi.
-Ragazzi avete sentito vero?- chiese Clive
Tutti annuirono.
Dai cespugli spuntarono un Nidoking e una Nidoqueen che guidavano un gruppo di Nidorino e Nidorina e nessuno dei tanti Pokèmon sembrava avere intenzioni amichevoli.
-Via!-
I nove ragazzi e i loro Pokèmon si dispersero nella foresta.


Mark si era ritrovato vicino a un fiume.
Il ragazzo si sedette su una roccia sulla riva per riprendere fiato.
Dall’acqua sbucò un Lombre che trascinò il ragazzo nel fiume portandolo via con se.


Intanto Niagara, il suo Froakie e Clive si erano persi nel bosco.
-E adesso che facciamo?- chiese il biondo
-Non chiederlo a me-
Un rumore di passi risuonò nella foresta e un Exploud apparve dai cespugli e ruggì minaccioso verso di loro.
-Queen tocca a te-
Niagara sfoderò la sua Mawile.
Il Pokèmon apparve con aria annoiata.
-Comincia con morso-
Mawile fece l’occhiolino a Exploud circondandolo di cuori, ma l’attacco attrazione  non ebbe effetto.
-Ho paura che sia una femmina- disse Niagara mentre Queen indietreggiava, l’aria annoiata sostituita da una arrabbiata, come se dicesse: “Come osi minacciarmi?”
I quattro fuggirono a gambe levate.


Mandy era finita da sola in una piccola radura quando sentì degli enormi goccioloni che cominciavano a caderle addosso.
-Ci mancava il diluvio!- disse arrabbiata.
Nel bel mezzo della pioggia notò delle scintille elettriche provenire da un cespuglio.
Si avvicinò con cautela notando un piccolo Electrike nascosto in una tana.
-Ehi piccolo- disse amichevole –Neanche a te piacciono i Pokèmon di questo bosco eh? Come darti torto-
Il Pokèmon lampo alzò il musetto fissando curioso la ragazza.
-Hai fame?- chiese –Non ho cibo per Pokèmon, ma porto sempre con me una barretta ai cereali. Mangio quasi esclusivamente quelle- disse aprendo una barretta e mettendola sotto il naso del Pokèmon che non riuscì a resistere e la addentò famelico.
Mandy sorrise.
-Sapevo che avevi fame- disse.
Poi fece per allontanarsi
-Ora scusami, ma devo cercare i miei amici. Buona fortuna-
La ragazza mosse un paio di passi, ma poi si voltò e notò che il Pokèmon lampo la aveva seguita.
-Cosa vuoi ancora?- chiese
L’Electrike indicò lo zaino di Mandy col muso.
-Vuoi venire con me?- chiese la ragazza estraendo una sfera Pokè
Il Pokèmon saltellò felice prima di infilarsi nella Pokè ball.
Mandy fu tentata di farlo uscire dalla Pokè ball, ma decise che, vista la pioggia, il Pokèmon elettrico sarebbe stato meglio nella sfera.


Alex, Chiara, Alima e la sua Zorua erano stati sorpresi dalla pioggia e si erano rintanati in un albero cavo, ma appena erano entrati si erano sentiti mancare il terreno sotto i piedi e si erano ritrovati in un’enorme caverna sottoterra.
Poi sentirono dei versi sospetti e videro un branco di Pokèmon che spuntavano da un cunicolo.
-Durant!- urlarono i tre in coro fuggendo via.

 

Aiden era rimasto solo con Braixen, ma quando la pioggia aveva cominciato a cadere lo aveva ritirato nella Pokè ball.
Si ritrovò sul fondo di un dirupo e vide che in cima si trovava Arya minacciata da un Tauros e che stava indietreggiando lentamente verso il ciglio del dirupo.
-Arya attenta!- urlò
La ragazza si distrasse quando lo sentì urlare e la terra sotto di lei franò facendola precipitare.
Aiden agì senza pensare: corse il più veloce possibile fino ad arrivare nel punto dove stava per cadere Arya prendendola al volo.
La ragazza, dal canto suo, aveva chiuso gli occhi aspettando l’impatto che non era mai arrivato.
Aprì gli occhi e si ritrovò tra le braccia di Aiden con il suo volto a poca distanza da quello del ragazzo.
Arya arrossì e tentò di balbettare un “grazie” senza riuscirci.
-Non devi ringraziarmi- disse lui tirandola fuori dall’imbarazzo –L’avrebbe fatto chiunque-
“Ma non tutti mi avrebbero fatto battere così il cuore” pensò la bionda.
Subito dopo starnutì e il ragazzo si affrettò, per la seconda volta, a togliersi la felpa e mettergliela sulle spalle con un sorriso.
-Non c’è ne affatto bisogno- disse la ragazza sforzandosi di non balbettare.
Abbassò gli occhi, per non far notare il suo rossore notando come la maglietta bagnata del ragazzo si fosse appiccicata al suo petto mettendogli in risalto i muscoli e amplificando a mille il nervosismo di Arya.
-Adesso sarà il caso di cercare gli altri- disse lui
Lei si riscosse dai suoi pensieri annuendo leggermente anche se per lei potevano benissimo rimanere da soli e si mise a camminare dietro al ragazzo che le faceva andare il cuore a duemila.

 

Mark era stato trascinato fino a una colonia di Lombre e Lotad capitanata da un Ludicolo che sembrava avercela con lui.
-Non so cosa pensiate di me, ma io non ho combinato nulla- disse per giustificarsi mentre il Ludicolo si metteva a inveire contro di lui, ma il ragazzo ovviamente non capiva nulla.
-Ehm, avete un traduttore simultaneo?- chiese con un sorriso innocente.
Il Pokèmon spensierato (che tanto spensierato non era affatto) non sembrò cogliere l’umorismo del ragazzo.
-E pensare che i Ludicolo sono Pokèmon felici di natura- disse il ragazzo .-Credo che mi toccherà lottare - disse Mark prendendo le sue Pokè ball.
Mudkip e Solosis uscirono dalle sfere pronti alla lotta.
-Che razza di bosco pazzoide- disse il ragazzo prima di partire con la lotta.


Mandy girò a vuoto nel bosco per un po’ fino a trovare Niagara e Clive insieme a Queen.
-Credo che non riusciremo a evitare la lotta- disse Clive.
-E allora lottiamo!- disse Mandy -Siete pronti?-
Gli altri annuirono.
L’Expluod arrivò di gran carriera urlando contro i ragazzi e i due Pokèmon di Niagara.
-Adesso non sono più così sicura- disse vedendo le dimensioni dell’enorme Pokèmon.
-Ormai siamo in ballo e balliamo: vieni Charmander- disse Clive estraendo la sfera.
-È  ora di lottare con Sneasel-
Il Pokèmon usci dalla Pokè ball
-Sneasel parti con finta-
Snasel si avvicinò fulmineo all’Expluod e tirò un forte pugno a tradimento.
-Ora Charmander usa braciere-
La sfera di fuoco colpì il Pokèmon
-Queen termina con carineria-
Contrariamente a ciò che diceva la sua allenatrice il Pokèmon dette un morso con le enormi mascelle scagliando via Expluod.
-Ma ti fiderai mai di me?- chiese Niagara
Mawile non la guardò nemmeno.
-Ok, ho capito- disse facendola rientrare nella sfera.


Arya seguiva Aiden e tra i due si era creato un silenzio imbarazzante.
-Sai forse dovrei regalartela quella felpa- disse Aiden tentando di alleggerire la tensione –L’hai usata più tu di me da quanto è iniziato il viaggio-
-Se la rivuoi io…-
-Stavo solo scherzando. È più utile a te che a me-
Quasi a volerlo sottolineare la ragazza starnutì nuovamente.
-Con questo freddo ti ammalerai- disse Aiden guardandola preoccupato –Ma non so proprio che altro fare se non… questo-
Il ragazzo mise il braccio attorno la spalla di Arya e la strinse a sé riscaldandola.
-Così stai meglio?- chiese
La ragazza stava molto meglio e il suo viso era rosso come il muso di un Magby.
Non ebbe tempo di rispondere però, che un Poliwrath spuntò dai cespugli avvicinandosi minaccioso.
Aiden le prese la mano e la trascinò via di corsa.

 

Chiara, Alima  e Alex stavano correndo nella caverna per sfuggire ai Durant quando Chiara inciampò e cadde a terra
-Non pensate a me- disse alzando la testa –Salvatevi voi-
Alex e Alima si avvicinarono
-Non andiamo da nessuna parte Chiara- disse il tenebroso
-Intendi dire che non mi lascerete in balia dei Durant?-
-Intendo dire che la caverna è finita e che siamo bloccati-
La pasticciona si alzò sospirando e i ragazzi si prepararono ad affrontare i Pokèmon
-Vieni fuori Cyndaquil-
-Vai NightMoon-
-Tocca a te Treecko-
I tre Pokèmon si prepararono alla lotta.
-Guardate ragazzi- disse Alima –Lassù c’è un uscita. Se riusciamo a distrarre i Durant possiamo arrampicarci e fuggire-
-Me ne occupo io- esclamò Chiara –Cyndaquil, muro di fumo-
Il fumo di Cyndaquil distrasse i Pokèmon formica il tempo sufficiente per permettere ai tre di fuggire.


Mark stava lottando contro il Ludicolo, ma le cose non si mettevano bene.
-Mudkip usa fangosberla e Solosis, smettila di fissare quel rametto e usa Introforza-
Il piccolo Pokèmon lo ascoltò (-Finalmente- disse Mark) e lanciò la sua sfera d’energia contro Ludicolo colpito subito prima dalla fangosberla di Mudkip che cadde a terra.
Mark non aspettò che si rialzasse: ritirò Mudkip nella Pokè ball, prese Solosis  sotto il braccio e fuggì velocemente
-Andiamocene, tanto non credo che ci offriranno un tè- disse mentre correva via.


Mark correva via dal Ludicolo.
Aiden trascinava Arya lontano dal Poliwrath.
Chiara, Alex e Alima correvano per allontanarsi dai Durant.
E Niagara, Clive e Mandy cercavano i loro amici.
I nove si ritrovarono in una radura e tutti stavano correndo.
-Frenate!- urlarono all’unisono.
L’impatto fu inevitabile.
I ragazzi si scontrarono nel bel mezzo della radura.
Dopo essersi rialzati, non persero tempo a salutarsi, ma si affrettarono a uscire dal bosco.

 

Intanto in una città di Ecclissior:
-È incredibile essersi trovati qui non trovate?- chiese una voce femminile che apparteneva a una ragazza dai capelli arancioni.
-Sì, non avremmo mai creduto che saresti venuta anche tu- disse una voce maschile, ma acuta appartenente a un bambino dai capelli neri e degli occhiali.
-Che ne dici di venire con noi?- chiese invece una ragazza dai capelli castani accompagnata da un Blaziken.
La ragazza che aveva parlato per prima annuì.
I tre si avviarono in una stradina battuta.

 


Tornati nel bosco del Rancore:
Il ragazzo camminava instancabilmente, i capelli verdi si muovevano nel vento.
Sapeva che quello che stava facendo era strano e che se quei nove allenatori lo avessero scoperto non avrebbe saputo come spiegare loro la verità.
Sapeva solo che i Pokèmon continuavano a sussurrare che il Pokèmon Eden era in pericolo. E che solo quei ragazzi potevano salvarlo.
Ripensò a suo zio e al suo passato che nessuno avrebbe mai immaginato.
Camminava ancora seguendo i ragazzi nel loro viaggio.
Avevano tutti fatto amicizia con almeno un Pokèmon dall’inizio del loro viaggio e dei sentimenti d’amicizia si stavano sviluppando sempre più fortemente nei ragazzi.
“Anche più dell’amicizia” pensò il ragazzo ricordando la scena di Aiden che prendeva Arya al volo impedendole di cadere.
Il ragazzo non sapeva se quell’amore fosse pericolo per l’esito della missione, ma sapeva che al cuore non si può comandare.
Non sapeva dove si nascondeva suo zio.
Non sapeva quanti sgherri aveva al suo servizio o se avesse saputo del suo arrivo.
Sapeva solo che se il Pokèmon Eden fosse caduto nelle mani di suo zio, i Pokèmon leggendari che andavano lì a rigenerarsi non sarebbero potuti continuare a esistere e che senza i Pokèmon leggendari protettori del mondo, tutto sarebbe stato perduto e il Team Ombrya avrebbe dominato il mondo.
Il ragazzo strinse i pugni.
L’operazione “Eclissi nera” stava per cominciare e lui la avrebbe fermata con l’aiuto di quelli allenatori.

 

Angolo Autore
Eccomi qua!
Allora:
Uno: spero che il capitolo vi piaccia.
Due: credo che sappiate tutti chi erano quei tre ragazzi in un certo punto di Ecllissior.
Tre: dovreste anche aver capito qualcosa di più sul boss malvagio di turno e sul misterioso nipote (alias N).
Quattro:Spero che il capitolo vi piaccia.
Cinque: Tra poco sarà il momento di affrontare la prima palestra.
Sei: Spero che il capitolo vi piaccia (Ma questo forse l’ho già detto).
L’Uragano Temporale.

 

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Capitolo 8
*** Una fidanzata per Aiden ***


~~I nove ragazzi avevano deciso di fermarsi a mangiare qualcosa prima di arrivare a Folgoropoli e ne avevano approfittato per far prendere un po’ d’aria ai Pokèmon.
Braixen leggeva uno dei libri di Aiden a quella che sembrava essere alta voce a Solosis che lo ascoltava felice.
Mudkip aveva intavolato una conversazione che aveva finito a portarlo a litigare con Queen.
-Scusate, ma credo che Mudkip sia un po’ maschilista- disse Mark agli altri.
Il piccolo Pokèmon stava infatti cercando di portare gli altri Pokèmon maschi dalla sua parte, ma nessuno lo ascoltava minimamente.
Ralts esercitava i suoi poteri psichici insieme al Duskull di Clive e allo Shuppet di Niagara.
Pidgey, Starly e Fletching giocavano felici in aria.
Sneasel e Skitty stavano facendo amicizia e lo stesso valeva per Spiritomb e Honedge.
Ekans invece stava discutendo con Mudkip mettendosi dalla parte di Queen, mentre Eletricke si mise dalla parte di Mudkip.
Intanto i ragazzi  avevano appena finito di mangiare quando Aiden fece un respiro profondo e cominciò a spiegare una cosa ai compagni.
-Ragazzi, prima di arrivare a Folgoropoli vi devo dire una cosa importante- esordì –Un anno fa mio padre si è trasferito lì per lavoro e ogni tanto mi scrive-
-E qual è il problema?- chiese Mandy
-Non so perché, ma mio padre si è sempre fissato sul fatto che dovessi trovarmi una ragazza e mi presentava sempre a figlie di suoi amici. Quando è partito continuava scrivermi di aver trovato delle ragazze da presentarmi e io ero talmente snervato che gli ho scritto che avevo una ragazza e che presto gliela avrei fatta conoscere-
-E quindi?- chiese Niagara: il discorso cominciava a prendere una strana piega.
-E quindi sto chiedendo a voi ragazze se una può fingersi la mia fidanzata- disse il biondo esitante.
Le ragazze rimasero stupite.
-Vi prego- mormorò Aiden
Niagara colse la palla al balzo
-Scommetto che ad Arya non dispiacerebbe aiutarti, vero Arya?-
La bionda arrossì, ma annuì, grata all’amica.
Aiden la abbracciò.
-Grazie, grazie- disse –Così non farò una brutta figura con mio padre-
I ragazzi scoppiarono in una spontanea risata ripartendo per Folgoropoli.

 

Non passò molto prima che la città apparisse all’orizzonte.
-Ormai siamo arrivati- annunciò Clive studiando la mappa
-Dov’è che lavora tuo padre Aiden?- chiese Arya
-Al laboratorio scientifico dii Folgoropoli. Studiano molte teorie sui Pokèmon-
I ragazzi non fecero in tempo a entrare nella città che un urlo scosse l’aria
-Aiden, finalmente sei arrivato!-
A parlare era stato un uomo con i capelli biondi lunghi fino alle spalle e gli occhi verdi.
Il viso era pieno di gioia mentre si avvicinava ai ragazzi e stringeva Aiden in un forte abbraccio
-Papà ti prego non davanti ai miei amici- disse il ragazzo imbarazzato
-Ah, quindi finalmente ti sei fatto degli amici- disse l’uomo
-Ma io ho già avuto degli amici- protestò il ragazzo
-Sì, Alima- disse il padre di Aiden salutando la ragazza.
-Comunque questi sono Clive, Alex, Mark, Niagara, Mandy e  Chiara, mentre lei è Arya- disse indicando la bionda-La mia… ragazza-
Il cuore di Arya cominciò a battere più velocemente, ma si ritrovò subito la mano stretta nella forte morsa del padre di Aiden.
-È un vero piacere conoscerti Arya. Io sono Albert, il padre di questo testone qui- disse
Poi si rivolse ad Aiden
-E dimmi vi siete già baciati?- chiese
Aiden arrossì.
-No! Papà, ma cosa dici?-
-Bene allora voi due venite subito con me- disse prendendo a braccetto i due “fidanzati” –A voi invece consiglio di visitare le nostre coste: troverete Pokèmon d’acqua di tutti i tipi-
Poi scomparve all’orizzonte trascinando con sé Aiden e Arya
-Credo che per quei due sarà dura- disse Chiara
“ Io invece credo proprio che Arya si godrà la farsa molto più del previsto” pensò invece Niagara.

 

La scena che Aiden si trovò davanti lo stupì.
-Vi prego ditemi che non è vero- disse mettendosi una mano sulla fronte.
Davanti ad Aiden e Arya si trovava un laghetto bellissimo circondato da un piccolo boschetto.
Nel laghetto c’era una piccola gondola a forma di Swanna con suo padre come rematore.
I due ragazzi furono praticamente obbligati a salire sulla gondola che partì.
L’atmosfera era molto romantica, tanto che Aiden capì subito cosa voleva il padre.
“Vuole che io baci Arya” pensò.
Anche la ragazza era arrivata alla stessa conclusione.
-Senti Arya, se non te la senti io dirò la verità a mio padre- sussurrò il ragazzo
-No, ormai siamo arrivati a questo punto e andremo avanti-
Aiden si avvicinò alla ragazza e chiuse gli occhi fino a che le labbra dei due non si incontrarono.
Quello che doveva essere un finto bacio a stampo divenne immediatamente un vero bacio.
Aiden capì solo in quell’istante perché si era sentito nervoso quando era da solo con Arya nel bosco del Rancore o perché fosse stato tanto felice quando la bionda aveva accettato di fingersi la sua fidanzata.
“Ma se lei non mi ricambiasse?” si chiese il ragazzo.
I due si staccarono solo in mancanza di ossigeno, ma prima che potessero cercare di chiarirsi un’esplosione risuonò dappertutto.
-Veniva dalla costa- disse Albert
-I ragazzi sono lì- disse Aiden.
Aiden e Arya tornarono in fretta a riva e si misero a correre verso il mare.

 

Intanto sulla spiaggia:
I ragazzi, i loro Pokèmon e il Braixen di Aiden non avevano fatto in tempo ad arrivare che sentirono un’enorme esplosione provenire dal fondo marino.
-Ma che cavolo è stato?- chiese Mark.
-Non ne ho idea- rispose Mandy
I ragazzi si avventurarono sugli scogli per cercare di capire cosa era successo.
Arya e Aiden arrivarono poco dopo notando qualcosa che emergeva dalle acque.
-Ma quello è Lapras!- disse Albert vedendo il Pokèmon che si avvicinava alla riva.
-Tu conosci quel Pokèmon?- chiese Aiden
-Sì. Questo Lapras vive in queste acque da un po’ di tempo. Credo che si sia allontanato dal suo territorio per sfuggire ai bracconieri che lo cacciavano- rispose il padre
Aiden osservava incantato Lapras: quella specie di Pokèmon lo aveva sempre attirato molto.
Lapras arrivò fino alla riva e sembrò rivolgersi proprio ad Aiden e Arya.
-Hai bisogno di aiuto?- chiese Aiden
Il Lapras annuì col muso e si voltò chiedendo ai due ragazzi di salirgli in groppa.
I due si guardarono titubanti
-Che dici dovremmo fidarci?- chiese Arya
Aiden si limitò ad annuire e salì in groppa a Lapras seguito dalla ragazza.
Il Pokèmon nuotò a largo e poi fece capire ai due che stava per immergersi.
-Ma noi non possiamo respirare sott’acqua- protestò Arya.
Lapras e i ragazzi vennero ricoperti da uno scudo color acquamarina che permetteva ai due di respirare sott’acqua.
-Sta usando salvaguardia- disse Aiden.
Lapras si diresse verso delle rovine sottomarine popolate da Pokèmon di specie più svariate.
-Non ne sono sicuro, ma quel muro non sembra essere stato sfondato con una specie di bomba?- chiese Aiden indicando una parete delle rovine ormai distrutta e circondata da alghe appassite e da un alone nerastro
Arya annuì e sperò con tutto il cuore che non fosse lì che Lapras li voleva condurre.
Ma il Pokèmon entrò proprio nelle rovine.


Intanto in superficie gli altri ragazzi stavano camminando sugli scogli.
Clive avvistò una canna da pesca abbandonata e non resistette all’impulso di provarla.
La tirò in acqua senza accorgersi che una delle sue Pokè ball era caduta per terra.
In un primo momento il galleggiante rimase fisso, ma poi affondò e fu allora che Clive tirò su la canna rivelando ciò che c’era attaccato
-Un Magikarp?- disse stupito.
Il ragazzo stava per liberare il Pokèmon, ma quello si staccò dall’amo e cadde dritto sulla sfera di Clive aprendola e auto catturandosi.
Clive era stupito
-Ma che è successo?- chiese agli amici
-Hai appena ricevuto un Magikarp- disse Chiara tentando di fingersi raggiante.
Mark invece non riuscì a trattenersi dal ridere
-Questa sì che è una cattura!- disse tra una risata e l’altra.
Clive non era un tipo collerico, ma quando si arrabbiava erano guai.
-La vuoi piantare?- chiese a voce parecchio alta
Mark nemmeno lo ascoltava.
Senza pensare, Clive prese una delle Pokè ball di Mark e la tirò lontano, vicino a uno Slowpoke che stava pescando.
Il Pokèmon rosa vide la sfera e con moderata lentezza la toccò curioso entrandoci dentro.
Mark fissò atterrito la sua Pokè ball che catturava un Pokèmon con le stesse modalità della cattura di Clive.
Il biondo trattenne a stento una risata.
-Scusami Mark, ma quando perdo la calma non riesco a controllarmi-
-Non fa niente- disse il rosso raccogliendo la sfera –Almeno ho un nuovo Pokèmon che può guidarci-
Poi fece uscire il suo Slowpoke.
Il Pokèmon si guardò intorno con calma.
-Slowpoke guidaci fino al luogo dell’esplosione-
Slowpoke lo guardò confuso e mosse un paio di passi lenti per poi fermarsi.
Mark sospirò e lo fece rientrare nella sfera.
-Ma perché proprio uno Slowpoke?- chiese.

 

Intanto Lapras aveva portato Aiden e Arya fino a una parte delle rovine priva di acqua.
-Credo che non potrà più seguirci- disse Arya
Invece Lapras uscì dall’acqua e si mise a camminare sulla terra usando le pinne.
-Sai camminare fuori dall’acqua ?- chiese Aiden
Il Pokèmon annuì.
-Forte-
I tre avanzarono verso un portone altissimo e ornato di perle.
Arya notò che il portone presentava alcuni spazi vuoti come se le perle lì attaccate fossero state rubate.
Varcata la soglia si trovarono davanti a un bellissimo spettacolo.
Si trattava di una stanza bellissima come se quello fosse stato un tempo un castello di una famiglia reale.
Nel bel mezzo della stanza si trovava una fontana rotonda con dentro alcuni Feebas.
Davanti a quella fontana si trovavano tre figure di cui due molto conosciute a entrambi.
Le gemelle del bosco Volante erano impegnate nel cercare di catturare tutti i Feebas mentre un ragazzo le osservava.
I capelli blu gli arrivavano fino alla schiena.
Era molto alto e magro e quando si voltò ad osservare i ragazzi i due si stupirono.
Gli occhi erano azzurrissimi come il mare limpido e chiaro mentre il volto possedeva tratti vagamente femminili, ma per un qualche motivo era impossibile pensarlo come una ragazza, si capiva perfettamente che si trattava di un maschio.
Il volto era magnetico e se Arya non si fosse innamorata del ragazzo che stava accanto a lei si sarebbe sicuramente presa una cotta per quel tizio.
Le labbra sottili si incresparono in un sorriso.
Doveva avere un paio d'anni in più dei ragazzi. -Voi dovete essere due di quei ragazzini di cui il capo ha tanta paura- disse.
-E tu invece chi saresti-?- chiese Aiden
L’uomo si inchinò.
-Mi presento: io sono Richard, luogotenente Ombrya, per servirvi o meglio per catturarvi-
Poi si rivolse alle gemelle che tentavano di catturare i Feebas
-Sono proprio questi i ragazzini?- chiese
Le due annuirono senza osare guardarlo negli occhi e poi ripresero a usare i loro retini.
-Bene. Quindi adesso potrò sfidarvi in una lotta e voi vedete di trovare il Diamante dell'Energia-
-Non è così facile eccellenza- disse una
-Uno di questi Feebas deve averlo mangiato- continuò l’altra
-Non mi interessano i vostri problemi, voi dovete trovare quel diamante!- disse Richard in tono acido.
-E adesso occupiamoci di voi: Roserade, battili con  eleganza-
Il Pokèmon floreale apparve davanti ai due ragazzi.
Aiden fece per afferrare una Pokè ball, ma Lapras lo bloccò.
-Vuoi lottare tu?- chiese il ragazzo
Il Pokèmon trasporto annuì e si voltò verso il ragazzo.
-Credo che voglia che tu lo diriga nella lotta- disse Arya
-Davvero?- chiese Aiden
Lapras fece sì con la testa e si preparò alla lotta.
-Roserade rendilo inoffensivo con Meloderba-
-Non ci provare. Lapras rispondi con canto-
Le due melodie si scontrarono eliminandosi a vicenda.
-Roserade una fogliamagica-
-Non credo proprio: nebbia-
La nebbia coprì il campo di lotta disorientando il Pokèmon floreale
-Se non sai come fare le combinazioni non metterti mai contro un coordinatore- disse Aiden –Usa Geloscheggia-
Lapras creò dei pezzi di ghiaccio
-E adesso mischiali a idropulsar-
Idropulsar si gelò.
-Vai con Gelopulsar-
La sfera congelata andò dritta verso Roserade mettendola al tappeto.
Richard mise il Pokèmon nella sfera con un ringhio.
-Ok ragazze adesso è il momento di rimediare al fatto di esserveli fatti sfuggire nel Bosco- disse alle gemelle.
Le ragazze estrassero le loro sfere, ma prima che potessero usarle un Feebas saltò fuori dall’acqua sputando una grossa pietra che colpì le due ragazze facendole cadere a terra.
La pietra finì dritta nelle mani di Richard
-Guarda chi si vede, il diamante dell'Energia. Beh adesso possiamo anche andarcene- disse uscendo dalla stanza
-Ma signore…-
-Zitte! Non ho detto nulla quando vi siete intascate le perle del portone, ma basta con le proteste. Venite, adesso mi servono i vostri Seaking per uscire di qui-
Le due lo seguirono senza fiatare.
Aiden restò vicino a Lapras a guardare i tre che si allontanavano mentre Arya si era avvicinata alla vasca dei Feebas.
-Ehi certo che tu hai proprio un’indole combattiva- disse rivolta alla Feebas che aveva colpito le gemelle con il diamante.
Il Pokèmon pesce saltellò nell’acqua per annuire.
-Che ne dici, ti va di venire con me?- chiese la ragazza estraendo una Pokè ball
La Feebas annuì e Arya la catturò felice.
Intanto anche Lapras aveva chiesto a Aiden di catturarlo e il ragazzo aveva accettato senza protestare.
Poi i due ragazzi erano montati nuovamente in groppa a Lapras.
Arya continuava a pensare al bacio con Aiden che nonostante fosse nato come una finta era diventato un bacio spontaneo e tutt’altro che privo di passione e si chiese se forse il ragazzo poteva provare qualcosa per lei quando Lapras, quasi avesse intuito i suoi pensieri su Aiden, accelerò costringendola ad abbracciare il ragazzo per evitare di cadere dalla sua groppa.
Il ragazzo stava formulando più o meno gli stessi pensieri quando sentì Arya che gli aveva cinto il corpo con le mani e, a differenza di quando qualcun altro lo toccava, con Arya non avvertì quel disagio anzi provò una piacevole sensazione.
I ragazzi arrivarono in superficie, ma gli altri loro amici arrivarono prima che i due potessero parlare di ciò che era accaduto nella gondola, bombardandoli di domande su ciò che era appena accaduto.
Dopo che Aiden e Arya ebbero presentato Lapras e spiegando dei membri del Team Ombrya vennero avvicinati dal padre di Aiden.
-Beh, ragazzi a questo punto credo che siate pronti per sfidare Arianna, la nostra capopalestra e direttrice del laboratorio di ricerca. Quella ragazza è incredibile: ha solo diciotto anni e dirige la palestra e il laboratorio in modo sublime-
I ragazzi annuirono
-E dov’è la palestra?- chiese Clive
-Vi ci porto io- disse Nicolas –Ma ricordate che se volete accedere al laboratorio dovrete prima vincere contro Arianna-
I ragazzi si prepararono e seguirono il padre di Aiden nei vicoli della città.

 

Intanto in un percorso vicino:
-Sapete, a viaggiare così sembra quasi di essere tornati in viaggio con Ash- disse Misty a Vera e Max.
La ragazza dai capelli castani sorrise
-E come va la tua palestra Misty?- chiese poi
-Bene, ma le mie sorelle odiano lottare e la palestra rischia di andare in rovina. Per fortuna che le aiuta Tracey, che però mi ha detto che forse verrà qui- rispose la rossa
-Speriamo un bene- disse Max
-Sì, ma scommetto che se arriverà anche Tracey le mie sorelle daranno le medaglie senza lottare. Comunque avevo troppa voglia di viaggiare un po’. E poi mio cugino Mark è partito per il suo viaggio pochi giorni fa. Voi invece perché siete partiti?-
-Vera ha intenzione di vincere il Gran Festival, ma a quanto pare anche il coordinatore per cui ha una cotta è venuto qui- disse Max
-Te lo ripeto per la centesima volta Max: io non ho una cotta per Drew- disse la ragazza rossa in volto
-Certo come no-
 A Misty venne da ridere nel vedere quella scena quando dal suo zaino partì una luce.
-Oh no, di nuovo-
Psyduck uscì dalla sua Pokè ball e si guardò intorno confuso
-Ma perché non ti ho lasciato in palestra?- chiese la ragazza con stizza
Il papero la fissò confuso
-Rientra prima che di farmi perdere la pazienza- disse Misty facendo rientrare Psyduck.
Intanto però uscì dalla sua Pokè ball Corsola che si avvicinò ai due ragazzi saltellando.
-Corsola, anche tu?- chiese Misty esasperata dai suoi Pokèmon facendo rientrare anche il Pokèmon corallo.
Stavolta furono Max e Vera a mettersi a ridere e i tre continuarono a camminare allegramente.

 

Angolo Autore
Eccomi!
Salve gente.
In questo capitolo abbiamo visto il primo luogotenente del team Ombrya, quattro catture (di cui due involontarie) e un bacio, prima finto, ma poi moooooolto vero.
Vi ho anche presentato il padre di Aiden e, in parte il primo, o meglio la prima, capopalestra.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto.
L’Uragano Temporale.

 

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Capitolo 9
*** La prima palestra ***


~~Richard si trovava nell’ufficio del capo, con un sorrisetto di trionfo in volto, e giocherellava con il Diamante dell'Energia passandoselo da una mano all’altra.
-Allora Richard mi hai detto di aver compiuto la missione- esordì il capo lentamente
L’uomo rispose affermativamente porgendo la pietra preziosa al suo capo.
-Esatto, e ci sono riuscito molto prima degli altri- disse poi con autocompiacimento.
-Ottimo lavoro- disse l’uomo seduto sulla poltrona rimirando il diamante con sguardo avido –Almeno qualcuno non mi ha deluso-
-Quindi merito di scavalcare Zoey nella scala dei gradi?- osò chiedere il blu
-Con calma, Richard. Le pietre sono otto e voi luogotenenti siete quattro, quindi prima di poter aumentare di grado dovrai recuperare anche la Giada della Grazia- disse l’uomo
-Ma signore…-
-Zitto! E ora vattene via-
Il luogotenente uscì dalla stanza trattenendo la rabbia: altro che Giada della Grazia, li avrebbe sbattuto in testa un bel pietrone della durezza.
Rimasto solo, l’uomo si alzò.
I capelli verdi erano lunghi simili a quelli del nipote, ma gli occhi erano neri e pieni di luce malvagia.
Camminò lentamente per la stanza seguito dal suo Aerodactyl.
Il MegaDiadema si trovava in bella mostra sulla sua corona, brillando dei riflessi dell’arcobaleno.
L’uomo aprì una porta ed entrò in una stanza illuminata dalla luce delle candele.
Era vuota, eccetto che per un piccolo altare circolare.
L’uomo vi posizionò la sua corona lì sopra che presentava otto posti vuoti, tutti delle stesse dimensioni mettendo in risalto la MegaPietra.
Poi prese il diamante e lo inserì in uno dei fori provocando una luce cristallina che si spense poco dopo.
Il boss del team Ombrya sorrise: il momento si avvicinava.
-Quando la corona sarà completa basterà trovare il Passaggio e il segreto del Pokèmon Eden sarà mio-
Una risata lugubre risuonò nei meandri del misterioso palazzo.

 


Intanto a Folgoropoli i nove ragazzi seguivano il padre di Aiden verso la palestra della giovane Arianna
-Vi avviso che non so se sarà aperta- disse Albert –Arianna è spesso fuori per lavoro e i suoi orari sono strani e incoerenti-
I ragazzi arrivarono davanti a un edificio giallo elettrico con una folgore dipinta sopra la porta.
-Scusate il ritardo, ma la palestra si aprirà solo alle quattro del pomeriggio- lesse Clive sull’avviso lasciato sulla porta. –Manca ancora un ora-
-Almeno avremo del tempo per decidere che si scontrerà con Arianna- disse Alex
-Ho un’idea!- propose Niagara –Approfittiamo di questa ora per visitare la città, e poi il primo che arriva alla palestra affronterà Arianna-
Gli altri accettarono e si allontanarono in piccoli gruppi.


Niagara e Arya stavano passeggiando per le vie della città quando l’intenditrice azzardò la domanda che le premeva fare.
-Allora come è andata al tuo “appuntamento” con Aiden?- chiese Niagara.
E già dal rossore della faccia dell’amica si capiva che ci erano stati interessanti sviluppi.
-Ehm… io… lui…noi…- balbettò la ragazza
-Vuoi dirmi cosa è successo tra voi due o no?-
-Ci siamo baciati!- disse tutto d’un fiato la bionda
-Ma è fantastico! E come è stato?-
-All’inizio dovevamo fare una finta, ma poi siamo andati oltre-
-Intendi dire che vi siete dati un vero bacio?-
-Sì, il mio primo vero bacio! Ma adesso non so proprio cosa pensare, non so se gli piaccio o se era tutta una finzione- disse Arya
-Se è stata una finzione, da quello che mi hai detto, Aiden deve saper fingere proprio bene- disse Niagara con una punta di malizia.
Le due ragazze vennero avvicinate da uno strano tizio in camicie bianco.
-Salve ragazze, mi sembrate due aspiranti allenatrici- esordì
Le due annuirono confuse.
-Bene. Io lavoro al laboratorio di scienza Pokèmon e mi servirebbe un allenatore che ci aiuti con un esperimento prendendosi cura di un Pokèmon un po’ particolare-
-Beh posso aiutarvi io se volete- propose Niagara
L’uomo sembrava sollevato.
-Aspettatemi un attimo, torno subito-
Lo scienziato entrò nel laboratorio e ne uscì poco dopo affiancato da un Gothitelle e con una Pokè ball in mano che consegnò a Niagara.
-Sarebbe questo il Pokèmon di cui mi dovrei occupare?- chiese Niagara indicando Gothitelle.
-Non esattamente- rispose l’uomo.
Fluttuando grazie ai poteri psichici di Gothitelle, venne portato fuori un Beldum, completamente incurante di ciò che accadeva intorno a lui.
Il Pokèmon ferrosfera venne fatto cadere a terra senza troppi complimenti.
-Ti do un paio di avvisi: odia stare nelle sfere e non cammina, quindi dovrai usare dei poteri psichici per trasportarlo. Beh detto questo… auguri-
Lo scienziato e il Pokèmon sparirono nel laboratorio lasciando le due allibite.
-Ragazzi ce ne siamo liberati!- sentirono dire all’uomo raggiante.
Niagara si rassegnò e fece uscire Shuppet dalla Pokè ball.
-Pumpkin aiutami a trasportare Beldum- disse.
Il Pokèmon spettro sollevò Beldum.
-Ma sei sicura di volerlo tenere?- chiese Arya titubante
-Certo. In fondo che sarà mai? Sono certo che legheremo, vero Beldum?-
Il Pokèmon rispose con un leggero ronzio.
-Con grande entusiasmo- disse l’aspirante intenditrice.

 

Aiden si aggirava con Alex e Alima vicino al laghetto dove Albert aveva portato il figlio e Arya.
-Come mai c’è una gondola a forma di Swanna?- chiese Alex
-Non è ho la minima idea- disse Aiden cercando di mantenere il suo normale colorito e di non pensare a una bionda di sua conoscenza.
Come evocata Arya arrivò in quel momento accompagnata da Niagara, il suo Shuppet, e un Beldum che fluttuava in aria con fare disinteressato.
-E quello chi è?- chiese Alima indicando il Pokèmon ferrosfera.
-Il mio nuovo Pokèmon da quando ho capito- disse la ragazza
Aiden stava per fare un'altra domanda quando quattro Eevee, di cui uno cromatico, e due Shinx spuntarono dai cespugli e saltarono addosso ai ragazzi facendo cadere loro gli zaini rovesciando le loro Pokè ball.
Ogni Pokèmon tranne uno dei due Shinx prese una sfera tra i denti portandola via.
-Ci hanno portato via i Pokèmon!- disse Aiden mentre gli altri raccoglievano le proprie cose.
-A me manca la Pokè ball di Melody- disse Arya riferendosi alla sua Feebas.
-Mi hanno rubato la sfera di Ka- disse invece Alima parlando della sua Ekans.
-Quei dannati Pokèmon hanno portato via Spiritomb- disse Alex con rabbia.
-E a me Queen- disse Niagara preoccupata.
-A me invece manca la sfera di Honedge- notò Aiden
-Dobbiamo andare subito a recuperarli!- proclamò Alima
-Ma come facciamo con l’appuntamento?- chiese Niagara
-I nostri Pokèmon sono più importanti. Saranno gli altri a sfidare Arianna-
Tutti si mostrarono d’accordo, ma Niagara sollevò un nuovo problema.
-E come facciamo con Beldum? Pumpkin da solo non riuscirà a portarlo velocemente per non perdere di vista gli Eevee-
Aiden ci pensò su un attimo per poi tirare fuori due delle sue Pokè ball rimaste.
-Fletching, Ralts, venite fuori-
I due Pokèmon vennero fuori dalle sfere.
-Ralts e Braixen aiuteranno Pumpkin a portare Beldum mentre Fletching e Phoenix cercheranno quei piccoli ladri dall’alto-
Tutti annuirono e Arya chiamò il suo Pidgey che si librò in aria con Fletching per cercare la banda degli Eevee.
Nel frattempo i cinque ragazzi e i sei Pokèmon si addentrarono nel bosco.

 

Intanto alla palestra di Folgoropoli.
-Prima!- disse Mandy allegra arrivando sulla porta della palestra aperta.
A seguire arrivarono Chiara, Clive e Mark.,
-Quindi toccherà a me sfidare la capopalestra- disse la sportiva felice.
Gli altri sospirarono.
-Aspettate un attimo: dove sono gli altri?- chiese Chiara.
-Arriveranno- disse Clive alzando le spalle –Tanto anche se non vedranno l’incontro in palestra, la medaglia ce l’avranno lo stesso-
I  quattro ragazzi entrarono in palestra.
L’ambiente era enorme: Il terreno era normale, ma non era quello ad attirare l’attenzione, bensì le immagini di Pokèmon elettrici al neon che campeggiavano sulle pareti.
Vicino al campo di lotta c’era un ragazza sui diciotto anni, vestita di colori accesi e con dei capelli biondi che si mischiavano a ciocche rosa.
Gli occhi avevano una sfumatura color ambra e mostravano una luce combattiva di chi non si arrende mai.
-Salve sfidanti- disse convinta –Io sono Arianna la capopalestra di Folgoropoli-
Non aveva affatto l’aria di una capopalestra o di una scienziata, ma il tono con cui parlava diceva tutto sulla sua sicurezza.
-Allora da quanto ho capito siete un gruppo di allenatori. Chi di voi sarà il mio sfidante?-
Mandy si fece avanti con sicurezza.
-Sarò io- disse
Arianna annuì e fece segno a un ragazzo di dirigersi al centro del campo di lotta.
-Bene siete pronti per la lotta?-
Mandy annuì mentre gli altri tre prendevano posto sugli spalti.
-Sapete, visto che questa sarà la mia decima lotta in palestra da quando ho iniziato, oltre alla medaglia Folgore i vincitori potranno avere anche questo- disse Arianna indicando una teca, posta sugli spalti e contenente un uovo dalla sfumatura nera e giallastra.
Chiara si avvicinò curiosa.
-Wow. Se vinciamo posso averlo io?- chiese la pasticciona.
Clive e Mark annuirono e Mandy fece il segno dell’ok dal campo di battaglia.
-Sta per iniziare la lotta in palestra tra la capopalestra Arianna e la sfidante Mandy di Luxoropoli- disse il ragazzo che faceva l’arbitro –Ogni allenatrice potrà usare due Pokèmon. Alla sfidante e solo alla sfidante sarà concesso di effettuare cambi-
Mandy e Arianna si prepararono afferrando una Pokè ball.
-La lotta inizia ora-

 


In quello stesso momento nel bosco:
-Dove diavolo si sono andati a cacciare quei ladri?- chiese Alex destreggiandosi tra i cespugli.
-Non essere così duro, credo che siano dei cuccioli- disse Aiden
In quel momento arrivarono Fletching e Phoenix allarmati.
-Avete trovato qualcosa ?- chiese Arya
I due Pokèmon annuirono e presero una direzione costringendo in gruppetto a seguirli.
I Pokèmon uccello condussero i ragazzi verso una caverna dove si notavano i sei Pokèmon che avevano rubato le loro Pokè ball.
Uno degli  Shinx emise un richiamo e dalla caverna emerse un Luxray che si rivolse ai cinque Pokèmon con aria minacciosa.
I Pokèmon deposero alle sue zampe le Pokè ball e indietreggiarono.
Il Pokèmon prese le sfere e le portò dentro per poi rivolgersi ai piccoli con un ruggito.
Gli Eevee e gli  Shinx fuggirono a zampe levate.
I ragazzi avevano assistito a tutta la scena
-Ma quindi non sono loro a rubare volontariamente, ma è quel Luxray che li obbliga- spiegò Aiden
-Che razza di carogna- protestò Alima –Manda gli altri Pokèmon a fare il lavoro sporco al posto suo-
-Ma perché ruba le sfere?- chiese Niagara.
-Di questo ci occuperemo dopo, adesso vediamo da parlare con quei Pokèmon- disse Alex.
I ragazzi si diressero nel luogo da dove erano passati i sei Pokèmon di prima.
Raggiunti gli Eevee e gli Shinx sulla riva di un fiume i ragazzi si avvicinarono con cautela.
I sei Pokèmon si misero immediatamente sulla difensiva e pronti a respingere un attacco nemico.
-Aspettate ho un’idea- disse Arya –Mandiamo i nostri Pokèmon a parlare con loro. Così li spiegheranno tutto-
Gli altri annuirono e così vennero mandati in “missione di comunicazione” (così l’avevano denominata i ragazzi) Braixen, NightMoon, Phoenix e  Treecko.
I quattro Pokèmon spiegarono tutto al gruppetto che rispose a sua volta.
Dopo una piccola discussione Braixen fece cenno di avvicinarsi agli allenatori.
I ragazzi fecero dei piccoli passi verso i Pokèmon fino ad arrivare vicino a loro.
Due degli Eevee saltarono subito verso i ragazzi, uno si posizionò  sulla spalla di Alex e l’altro ai piedi di Aiden.
Il biondo si abbassò e prese il piccolo Pokèmon in braccio cominciando ad accarezzarlo.
Uno degli Shinx si avvicinò cauta ad Alima mentre uno degli Eevee rimase in disparte.
L’Eevee cromatica e la Shinx, che sembravano essere i leader del gruppo, si fecero avvicinare da Arya.
-Sapete catturare uno Shinx mi servirebbe proprio- disse la bionda guardando il piccolo Pokèmon.
-Potremmo pensare prima a recuperare le nostre sfere e poi a catturare nuovi Pokèmon- chiese Alex snervato.
I ragazzi annuirono.
-Ma non possiamo andare tutti- disse Alima –Facciamo così: Niagara resterà qui insieme al suo Beldum, a Pumpkin, ad Akie e al Ralts e al Braixen di Aiden e se entro un po’ di tempo non ci vedrà arrivare andrà ad avvertire gli altri. D’accordo?-
Niagara annuì e i ragazzi, seguiti dai Pokèmon selvatici, si diressero verso la caverna del Luxray

 


-Pachirisu tocca a te- disse Arianna schierando il Pokèmon elettroscoiattolo.
-Sneasel pronto a lottare- disse Mandy lanciando la sfera di Sneasel.
I due Pokèmon si fronteggiarono.
-Pachirisu usa comete-
Le comete volarono veloci verso Sneasel che le schivò fulmineo.
-Usa Finta- disse Mandy
Sneasel corse verso l’avversario che schivò con una capriola all’indietro.
-Usa elettrococcola-
Pachirisu colpì in pieno Sneasel con la scarica elettrica.
-Non abbattiamoci: usa ventogelato-
Pachirisu venne investito da una scarica di vento glaciale.
-E adesso ferrartigli-
Sneasel dette un secondo colpo al Pokèmon scoiattolo che cadde a terra, rialzandosi subito.
-Non male, ma ancora non ci siamo: usa attacco rapido-
Pachirisu partì in velocità.
-Schiva-
Sneasel schivò il primo colpo, ma l’avversario tornò indietro e lo colpì alle spalle.
-Chiudiamo la partita con…- cominciò Arianna, ma Mandy agì più velocemente.
-Vai con finta-
Sneasel colpì Pachirisu che finì a terra incapace di continuare a lottare.
-Pachirisu è esausto quindi il vincitore è Sneasel- disse l’arbitro
-Ottimo lavoro amico mio- disse Arianna facendo rientrare il proprio Pokèmon.
-Adesso però non cantare vittoria. Devo ancora schierare il mio pezzo forte- disse la ragazza scuotendo i lunghi capelli.
-Galvantula, vai-
Il Pokèmon ragno arrivò sul campo fissando Sneasel con decisione.
-Vediamo di terminare subito con lui: usa attrazione-
Sneasel venne circondato da cuori e si innamorò all’istante.
-Bene e ora segnoraggio-
Galvantula lanciò il segnoraggio mandando il povero Sneasel, già al limite per la lotta contro Pachirisu, a terra.
-Sneasel non è più in grado di lottare- proclamò  l’arbitro.
-Non mi importa delle debolezza di tipo: io schiero Totodile- disse Mandy facendo uscire il suo starter.
Sugli spalti, i tre amici rimasero di stucco.
-Come? Ha schierato Totodile?- chiese Clive incredulo
-Addio medaglia Folgore- disse Mark
-Prima di parlare guardate lo scontro- disse Chiara ammirando l’uovo nella teca poco lontana.

 


Frattanto nel bosco gli altri membri del gruppo avevano raggiunto la caverna di Luxray e vi erano entrati.
Dopo un po’ che camminavano, con i due Shinx che facevano luce si trovarono davanti a Luxray, ma il Pokèmon non era solo.
Vicino a lui c’era una ragazza dai lunghi capelli rossi e gli occhi verdi come uno smeraldo.
Era slanciata e molto magra.
Era di una bellezza incredibile, ma sembrava avere un che di malvagio nel suo sorriso.
Quando aprì la bocca per parlare Alex avrebbe potuto giurare che i suoi denti scintillavano di luce propria.
-Salve cari ragazzini. Io sono Zoey, luogotenente Ombrya. In teoria io non dovrei essere qui, ma a Borgo Garofano a cercare lo Zaffiro del Valore, ma questo il mio capo non lo sa e non credo che sarete proprio voi ad andare a dirglielo- disse sorridendo.
Poi si avvicinò per scorgergli meglio
-Ahimè io odio la violenza, ma visto che mi avete scoperto sono costretta a impedirvi di dire a qualcuno della mia operazione di furto Pokè ball. Ed è un vero peccato- disse mettendo una mano sotto il mento di Alex e obbligandolo a guardarla –Specialmente perché tu sei davvero un bel tipo-
Alex si ritrasse
-Scordatelo, insomma ho solo quattordici anni!-
-E che significa? Io ne ho sedici. Comunque adesso è il momento di lottare. Luxray occupatene tu con sprizzalampo-
Il Pokèmon si illuminò di elettricità e corse verso i ragazzi, senza però arrivarci.
-Lapras usa canto- disse Aiden tirando la sfera del Pokèmon.
Lapras apparve sulla scena addormentando il Luxray.
-Pensi di mettermi in difficoltà? Florges tocca a te-
Il Pokèmon dal manto rosso apparve nella grotta.
-Voi recuperate le sfere, me ne occupo io- disse Aiden affiancato da uno degli Eevee.
-Florges usa Petalodanza- ordinò Zoey
Lapras venne colpito e Aiden decise di farlo rientrare a causa degli attacchi superefficaci.
-Eevee te la senti di provare tu?- chiese Aiden
Eevee annuì e si schierò nella lotta.
-Vai con comete- disse Aiden
Florges non evitò l’attacco e venne colpita.
-Non ti arrendere e usa Petalodanza-
Eevee evitò l’attacco grazie alla sua velocità
-Adesso Eevee usa attrazione-
Eevee fece l’occhiolino a Florges che venne coperta di cuori.
-Non ci sperare: i Florges sono solo femmine-
Ma gli occhi di Florges si fecero a forma di cuore
-Cosa?- disse con stizza la ragazza
-Non ho mai detto che Eevee era una femmina- disse Aiden
-Un Pokèmon maschio che usa attrazione non me lo aspettavo, ma non importa: continua con Petalodanza-
Ma il Pokèmon giardino non stava ascoltando e fissava Eevee, innamorata.
Sei un Pokèmon inutile!- urlò Zoey rimettendola nella sfera.
Solo in quel momento si accorse però che le sfere che aveva rubato erano state prese dai ragazzi che erano fuggiti prima della fine della lotta.
-È stato un piacere batterti-disse Aiden scappando via seguito da Eevee.
La ragazza rimase con un palmo di naso.
-Però, sono abili- commentò alla fine.


I ragazzi erano tornati nel punto dove avevano lasciato Niagara e dopo aver controllato che tutte le Pokè ball fossero al loro posto, si rivolsero ai sei Pokèmon selvatici.
-Spero che abbiate imparato la lezione- disse Niagara.
Tutti annuirono con il muso.
Aiden si avvicinò a uno degli Eevee.
-Prima nella caverna ho visto il tuo stile di lotta e mi sembra perfetto per le gare Pokèmon e anche per le lotte: ti va di viaggiare con me?-
Eevee annuì felice saltellando sul posto.
Nel frattempo un altro Pokèmon eone aveva praticamente costretto Alex ad essere catturato.
Alima aveva catturato uno degli Shinx e poi anche la Eevee che se ne stava sempre in disparte.
Arya invece si era avvicinata all’altra Shinx.
-Allora che ne dici ti va di venire con me?-
Il Pokèmon lanciò uno sguardo alla Eevee cromatica come a dire “non andrò senza di te”
-Ok, ho capito: se volete venire entrambe vi catturerò tutte e due, ma se solo una di voi non vorrà viaggiare con me non catturerò nessuna-
Shinx scodinzolò mentre la Eevee sembrava indecisa, ma poi accettò e così Arya le catturò entrambe.
Le due Pokèmon però uscirono subito dalla Pokè ball.
-Credo che non amino tanto le sfere- disse Aiden
-Non importa le terrò così- disse Arya.
E così i ragazzi si diressero verso la palestra di Folgoropoli insieme ai loro nuovi Pokèmon.

 

Appena Totodile arrivò sul campo in palestra entrarono i cinque ragazzi dispersi che raggiunsero gli amici sugli spalti.
I tre notarono Shinx, Eevee e soprattutto Beldum.
-Ma che cosa avete fatto?- chiese Chiara
-Vi spieghiamo dopo- disse Niagara sedendosi, mentre Pumpkin, ormai esausto, fece cadere Beldum sugli spalti.
-Sarà fin troppo facile- stava dicendo Arianna in campo –Galvantula usa Coleomorso-
Galvantula si aggrappò a Totodile con i denti ferendo il piccolo Pokèmon
-Totodile non perderti d’animo usa morso-
Felice di poter fare ciò che adorava (ovvero mordere) Totodile morse Galvantula il più forte possibile.
-Scrollatelo di dosso-
Galvantula si agitò convulsamente, ma Totodile era ben saldo sulla presa.
Alla fine riuscì a staccarlo a fatica
-Usa attrazione- ordinò Arianna
Totodile schivò l’attacco veloce, ma venne colpito da una poderosa energisfera.
-Finiscilo con  elettrotela-
Il Pokèmon venne colpito dalla ragnatela elettrica e cadde a terra.
-Coraggio Totodile, so che puoi farcela-
Totodile tentò di alzarsi, ma ricadde pesantemente a terra.
L’arbitro iniziò a parlare:
-Totodile non è più in grado…-
Ma venne interrotto da una luce che illuminò il Pokèmon facendo crescere le sue dimensioni e cambiare la forma della mascella.
Quando si rialzò in piedi il Pokèmon di Mandy era divenuto un Croconaw.
Croconaw scattò verso Galvantula colpendola con pistolacqua.
-Ora usa morso- disse Mandy
Croconaw morse Galvantula, ma invece di limitarsi al morso sfoderò la sua mossa gelodenti congelando il Pokèmon.
Il ghiaccio si ruppe subito, ma Galvantula non era più in grado di lottare.
-Galvantula non è più in grado di lottare quindi vince Croconaw e la vincitrice della sfida e la sfidante Mandy-
Mandy esultò mentre Arianna fece rientrare Galvantula sospirando.
Poi si avvicinò alla ragazza.
-Sei stata brava: eccoti la medaglia Folgore-
-Sì- disse Mandy alzando la medaglia dalla forma di un fulmine azzurro col braccio sinistro –Ho vinto la medaglia Folgore-
Subito dopo Croconaw le addentò il braccio destro.
-No, Croconaw, mollami! Per favore! Ahia, mi stai facendo male!-
La ragazza venne liberata mentre tutti quanti i ragazzi ricevevano la medaglia da Arianna e Chiara si prendeva l’uovo messo in palio.
-Bene, adesso che avete vinto potete anche visitare i laboratori di scienze della città- disse la capopalestra –Allora vi va?-
Niagara fissò Beldum
-Per carità, no! Chissà quale altro Pokèmon tenterebbero di rifilarci-Disse mentre spingeva gli amici verso l’uscita.
-Ehi, ma io volevo vedere i laboratori- protestò Mark
-Meglio di no, potrebbero darti un Voltrob che esplode o un Butterfree che si rifiuta di volare- disse la ragazza.
E così i nove si diressero verso l’uscita della città visto che Niagara sembrava avere fretta di andarsene, sempre con Beldum trasportato a turno dai Pokèmon con poteri psichici del gruppo.

 


Angolo Autore
Eccomi!
In questo capitolo abbiamo
uno: la seconda evoluzione
due: il secondo luogotenente Ombrya (che a quanto pare si è presa una cotta per Alex)
tre: sei(!) catture
quattro: un Pokèmon maschio che usa attrazione
Mi sembra sia tutto.
Nel prossimo capitolo vedrete invece:
uno: un Pokèmon che cercherà di risolvere un caso
due: tre personaggi che vi ho già presentato
tre: ContestShipping (forse).
E molto altro.
L’Uragano Temporale

 

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Capitolo 10
*** Elementare Beldum, elementare ***


~~I nove ragazzi stavano camminando nel bosco diretti alla città di  Fiordiloto quando vennero avvicinati da una ragazza vestita da cameriera.
-Scusate tra di voi ci sono Aiden, Mark e Arya?- chiese.
I tre ragazzi annuirono.
-Siete invitati alla festa della contessina Priscilla de Closeis- disse la ragazza.
I tre consultarono gli amici.
-Allora che ne dite?- chiese Aiden.
-Perché no?- chiese Chiara accarezzando il suo uovo.
I ragazzi allora seguirono la cameriera verso la villa della contessa.

 

Nel frattempo nello stesso bosco:
-Allora ragazzi qual è la prossima tappa?- chiese Misty ai due compagni.
-Allora la prossima gara è a Borgo Garofano e per andare da lì potremmo passare da Fiordiloto- disse Vera controllando la mappa.
Gli altri due annuirono.
Il trio stava oltrepassando una piccola collinetta rocciosa quando sentirono una voce
-Ma guarda chi si vede-
Vera, arrivata in cima, vide colui che aveva parlato e si distrasse cadendo proprio addosso al ragazzo.
Il volto di Vera si ritrovò vicinissimo a quello di Drew.
-Scusami, sono inciampata- disse rialzandosi
-Non fa niente, tanto lo sapevo che eri un’imbranata- disse il ragazzo cercando di ostentare indifferenza, ma il suo volto era rosso come un pomodoro.
-Vera perché sembri un peperone ambulante?- chiese Max arrivando. Poi notò Drew –Adesso capisco: c’è il tuo fidan…-
Ver si affrettò a tappare la bocca al fratello
-Eh eh- disse nervosamente –Lo sai come sono i bambini: si inventano sempre un sacco di bugie-
Poi arrivò anche Misty che si limitò a presentarsi a Drew senza domande indiscrete.
-Allora che ci fai qui?- chiese Vera
-Sono qui per il tuo stesso motivo: partecipare al gran festival di Ecllissior- disse Drew accarezzando il suo Roserade
I quattro continuarono insieme e la conversazione sarebbe potuta sfociare nel silenzio (o nell’imbarazzo se Vera non avesse tenuto saldamente la mano sulla bocca del fratello) quando arrivò una donna vestita da cameriera.
-Scusate siete voi Vera e Drew, i coordinatori di Hoenn?-
I diretti interessati risposero affermativamente e la donna cominciò a spiegare loro ciò che la sua collega aveva spiegato ai nove allenatori.
I quattro decisero così di partecipare alla festa e vennero condotti in una sfarzosissima villa.
Una volta entrati rimasero di stucco per il lusso che traboccava da quella casa.
Specchi d’oro, quadri incorniciati d’argento, lampadari di cristallo.
I ragazzi vennero condotti nella sala da ballo dove c’erano molti coordinatori di cui alcuni conosciuti.
-Ehi, ma quello è Mark- disse Misty notando il cugino insieme ai suoi amici.
-Ed è insieme ad Aiden il vincitore della gara di Orionopoli- notò Drew
- Quella invece è proprio Lucinda- disse Vera guardando la ragazza dai capelli blu che li veniva incontro.
-Vera da quanto tempo- disse abbracciando la ragazza mentre Piplup saltellava felice.
-E questo non è Drew, il ragazzo che ti pi…-
Vera la interruppe
-Forza ragazzi andiamo a conoscere il cugino di Misty- disse con entusiasmo.
-Intendi il ragazzo che è con Aiden?- chiese la blu –Io li ho già conosciuti-
-Allora andiamo a fare una rimpatriata- insistette la castana.
I ragazzi si avvicinarono agli allenatori.
-Misty come stai?- chiese Mark felice
-Cuginetto, avevo saputo che eri partito per il tuo viaggio, ma non sapevo che fossi in gruppo-
Il cugino spiegò tutta la storia della registrazione e della professoressa Gladis mentre Lucinda salutava tutti.
-Ciao ragazzi ci si rivede- Disse allegra
-Ciao Lucinda- disse Arya, non senza una punta di gelosia.
Intanto Aiden si era avvicinato a Drew e Vera per presentarsi.
-Ciao io sono Aiden e…-
In quel momento il suo Eevee uscì dalla sfera e studiò bene Vera, poi Drew e poi tornò a guardare Vera ed esplose in un verso di trionfo.
-Ma che sta facendo?- chiese Vera
-Se è quello che credo, dovrete sopportarlo per parecchio- disse Aiden.
Poi Eevee saltò giù dalla sua spalla e si avvicinò al Roserade di Drew
“È una mia impressione o quei due si piacciono?” (nota autore: i dialoghi tra Pokèmon saranno inseriti nelle virgolette) chiese al Pokèmon floreale.
“Sì, è da un sacco di tempo lo dico, ma non mi ascolta nessuno”
“Oh, io ho uno speciale sesto senso per queste cose. Non preoccuparti ti aiuterò io a metterli insieme”
-Ma che si staranno dicendo?- chiese Vera, curiosa.
Intanto Lucinda stava parlando con gli altri ragazzi.
-Allora voi cosa avete fatto in questo tempo? Io sono riuscita a vincere un fiocco- disse la coordinatrice
-Noi abbiamo vinto la medaglia Folgore e un uovo Pokèmon- disse Mandy
-Nonché un Beldum- disse Niagara indicando il Pokèmon.
In quel momento una ragazza scese le scale accompagnata da degli squilli di tromba che richiamarono l’attenzione.
Aveva i capelli neri e gli occhi verdissimi.
Indossava un vestito azzurro pieno di piccoli zaffiri.
-Salve coordinatori, io sono la contessa Priscilla e ho dato questa festa per festeggiare voi e la grazia che mettete nelle vostre gare. Quindi senza indugi do ufficialmente inizio alla danze-
Una musica lenta si diffuse nell’aria e alcune coppie iniziarono a ballare.
Chiara affidò l’uovo a Niagara e trascinò Clive in pista.
Misty si mise a ballare col cugino mentre Aiden con Arya.
Drew invece guardò indeciso Vera quando, con una spinta di Eevee e Roserade, si avvicinò a Vera e prese coraggio.
-Vieni ti insegno come si fa- disse tendendo il braccio evitando di guardare la ragazza negli occhi.
Lei lo guardò come se le avesse chiesto di portarle la luna, ma poi annuì e afferrò il braccio del ragazzo che la condusse in mezzo alla pista.
Vera però era molto impacciata e continuava a pestare i piedi al suo cavaliere.
-Scusa, sono una frana- disse
Drew sorrise
-Lasciati guidare da me. Avvicinati- disse stringendola a se e facendo arrossire entrambi per la vicinanza dei loro volti, distanti pochi centimetri l’uno dall’altro.
Vera si lasciò guidare da lui e cominciarono a ballare bene.
Per la ragazza era sparito tutto quanto: la sala, gli ospiti, quella contessina snob. Erano rimasti solo lei e Drew.
Per quanto potesse negarlo Vera sapeva perfettamente di avere una cotta per il ragazzo davanti a se.
“Ma non dovrà saperlo nessuno” pensò “Tantomeno Drew”
Eevee e Roserade li stavano guardando raggianti e si batterono il cinque.
In quel momento però l’aria venne scossa da un urlo agghiacciante
-Ma che cos’era?- chiese Misty –Un Pokèmon?-
-No- disse una cameriera –Era la contessina-
I ragazzi si precipitarono nella stanza da cui proveniva l’urlo trovano la contessa Priscilla in lacrime.
-L’hanno rubata… hanno rubato la mia collana preferita- disse tra una lacrima e l’altra.
-Era molto preziosa?- chiese Lucinda
-Era fatta d’oro con dei ciondoli di rubini e topazi-
-Riflettiamo- disse Aiden –Potrebbe essere stato chiunque quindi dovete chiudere le porte e trovare un detective che risolva il caso-
Dopo quelle parole si sentì un cigolio metallico e si vide che Beldum si era attivato.
Il Pokèmon ferrosfera osservò attentamente la scena del crimine e poi si rivolse ai ragazzi con un paio di cigolii metallici.
-Ha detto che alcuni di noi dovranno andare a cercare nella villa mentre altri resteranno qui a controllare la stanza-
-Beh avete sentito il Detective- ironizzò Mark –Tutti in azione-

 


Arya e Aiden insieme ai loro Pokèmon si erano addentrati per i corridoi della villa.
-Allora…- esordì il ragazzo –A proposito del bacio dell’altro giorno…-
Il ragazzo non riuscì a concludere la frase perché una voce risuonò nel corridoio
-Ma tu non sei Aiden, il vincitore della gara di Orionopoli?- chiese una ragazza dai capelli raccolti in due trecce elaborate con un vestito azzurro.
-Sì, sono io- disse il ragazzo
-Ah, ne ero sicura. Io sono Ursula e sono single- disse la ragazza.
Poi notò Arya
-E tu saresti?- chiese annoiata
-Io sono Arya e anche io ho partecipato alla gara di Orionopoli- disse la bionda, acida.
-Oh, giusto, eri quella patetica perdente che si è fatta battere in semifinale-
Poi dimenticò completamente Arya e si rivolse a Aiden
-Vi dispiace se vengo con voi?- chiese aggrappandosi al biondo
-No, credo di no- disse Aiden, a disagio.
Ursula si mise a camminare insieme al ragazzo seguita da Arya che stringeva i denti rosa di gelosia.

 

 

Intanto Alex e Mark:
-Potrebbe essere stata Zoey a rubare la collana- riflette Alex a voce alta
-E chi sarebbe Zoey?- chiese Mark
-Una luogotenente Ombrya che si è presa una cotta per me-
-E tu che ne pensi di lei?- chiese il ragazzo
-E qu-questo cosa centra?- chiese Alex improvvisamente nervoso
-Centra visto che sei arrossito-
-Prova a dirlo a qualcuno e ti pentirai di avermi conosciuto- disse Alex minaccioso
-Ma…-
-Zitto-
-Io…-
-Cammina-

 

 


Intanto Lucinda e Misty si erano ritrovate in biblioteca dove avevano visto una figura sparire dietro uno scaffale.
Insospettite l’avevano seguita fino a trovare…
-Nando?-
Il menestrello dai capelli neri e la tunica verde con la sua arpa a forma di Mew salutò Lucinda sollevato.
-Oh sei solo tu. Dopo la mia ultima esperienza coi furti ho preferito rimanere nascosto in biblioteca fino alla fine delle indagini.
-Capisco- disse Lucinda mentre Piplup annuiva.
-Io invece no- disse Misty confusa
-Ops, ho saltato le presentazioni: Nando, lei è Misty capopalestra di Kanto e Misty, lui è Nando allenatore e coordinatore. Tempo fa era stato accusato del furto dell’Adamasfera a Sinnoh-
I due si strinsero la mano quando la porta della biblioteca di chiuse e qualcuno girò la chiave nella toppa.
-Hanno chiuso la porta?- chiese Lucinda, sgomenta
-Hanno chiuso la porta- confermò Misty.
I tre presero così a urlare aiuto.

 


In un altro corridoio della villa, Vera e Drew erano da soli, se per da soli si intende con due Pokèmon che spiano da poco lontano.
L’Eevee di Aiden e Roserade infatti, ormai presa sul serio la missione cupido, seguivano i due a distanza aspettando l’occasione giusta.
Occasione che si presentò poco dopo quando Drew mostrò a Vera i due fiocchi che aveva vinto a Ecllissior.
Con uno scatto da velocista, Roserade spinse Vera addosso al suo allenatore costringendo la ragazza ad afferrare la prima cosa disponibile per non cadere, cosa che erano le spalle di Drew.
La coordinatrice di Hoenn arrossì notando oltretutto di aver fatto cadere il porta fiocchi del ragazzo.
-Lascia faccio io-dissero all’unisono inginocchiandosi entrambi per prendere il contenitore.
Vera posò involontariamente la sua mano su quella di Drew per ritrarla subito dopo alzandosi in fretta.
Intanto Eevee e Roserade si batterono nuovamente il cinque.

 

Tutto il resto del gruppo invece era rimasto sulla scena del crimine e tutti osservavano Beldum, che pochi minuti prima fluttuava grazie a Shuppet e che in quel momento levitava in giro per la stanza cercando scrupolosamente degli indizi.
-Ma siamo sicuri che non l’abbiano sostituito?- chiese Alima meravigliata.
-Ha avuto un cambio repentino- disse Niagara.
Poi Beldum fece segno ai ragazzi di cercare sotto uno dei mobili della stanza.
Max infilò la mano e tirò fuori una bandana identica a quella della sorella.
-Una bandana come quella di Vera?- chiese Clive
-Chi può averla lasciata?- chiese Chiara.
-Qualcuno che voleva incolpare Vera- disse Max convinto della sua tesi. –E c’è una sola persona che vorrebbe farlo-
Poi si rivolse alla contessa Priscilla
-Tra gli invitati c’era anche un ragazzo vestito di verde e un po’ strano?- chiese
La contessa ci pensò su un attimo
-Mi sembra di sì. Era accompagnato da un Pokèmon…-
Per Max era abbastanza
-So chi è stato disse- uscendo dalla stanza e seguito da tutti quanti, primo tra tutti Beldum.
Lungo la strada incontrarono prima Aiden con Ursula abbarbicata addosso e Arya vicina a scagliare i suoi Pokèmon contro alla ragazza, e poi Vera e Drew con i loro spioni al seguito.
Poi sentirono un urlo di Mark
-E tu chi saresti?-
Si fiondarono tutti nel corridoio dove Alex e Mark fronteggiavano un ragazzo.
-L’unica persona che avrebbe voluto danneggiare mia sorella e che aveva già usato degli abiti come i suoi è lui quindi… ecco qua il colpevole- disse Max
-Harley- ringhiarono tra i denti Vera e Drew.
Il ragazzo dai capelli lunghi e viola affiancato dal suo Cacturne era alle strette.
-Andiamo è stato solo uno scherzo come quello che ho fatto alle vostre amiche chiudendole in biblioteca- disse
-Cosa hai fatto?- chiese Vera
-Ops, parlo sempre troppo-
-Harley voleva incolpare Vera per impedirle di partecipare alle gare Pokèmon e così non sarebbe riuscita a partecipare al gran festival- spiegò Max
-Ma non sarebbe successo niente: Vera sarebbe solo dovuta restare in prigione fino alla fine del gran festival- disse il ragazzo tentando di giustificarsi.
Ci vollero Drew e Aiden per impedire a Vera di lanciarsi contro il ragazzo.
-Bene, mi avete scoperto, ma non mollerò senza lottare-
Cacturne si parò davanti al suo allenatore.
Prima che qualcuno potesse fare qualcosa, Beldum si lanciò contro i due con il suo riduttore mettendo il Pokèmon cactus al tappeto.
Poi toccò ad Harvey che ricevette il dolce peso di Beldum dritto nello stomaco.
Subito dopo il Pokèmon si lasciò cadere di nuovo a terra indifferente a tutto e tutti.
-Però che velocità! Lo chiamerò Arrow- disse Niagara al metà tra il sorpreso e il deluso per il ritorno del suo Pokèmon allo stato vegetativo.
La contessa Priscilla recuperò la sua collana.
-Sei fortunato che sono di buon umore per la festa- disse contro Harvey –Altrimenti non te la saresti cavati così facilmente. E adesso vattene via subito.-
Harvey fece rientrare Cacturne e fuggì a gambe levate.
Liberati i tre chiusi in biblioteca, la festa proseguì fino a sera, senza più imprevisti.
Alla fine della festa Priscilla volle ringraziare i ragazzi
-Ho visto che avete un uovo con voi e voglio aiutarvi: Blissey usa covaouva-
Il Pokèmon felicità prese con delicatezza l’uovo dalle mani di Chiara e se lo mise nel marsupio scaturendo una luce bianca.
Poi restituì l’uovo a Chiara.
Sul guscio iniziarono a crearsi parecchie spaccature fino a che tra le mani di Chiara non spuntò un piccolo Pichu che saltellava felice.
-Oh, è così carino- fece la ragazza intenerita.
I ragazzi poi uscirono dalla villa della contessa Priscilla.
-Ehi, visto che andiamo nello stesso posto, perché non andiamo insieme?- propose Vera ai nove ragazzi.
Tutti accettarono con entusiasmo e così i quattordici ragazzi partirono insieme per il viaggio.

 


Angolo Autore
Buona domenica a tutti amici allenatori!
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto.
In questo capitolo ne sono successe di cose:
uno: abbiamo scoperto il lato investigativo di Beldum
due: Abbiamo avuto il contestshipping
tre: Eevee e Roserade si sono dimostrati accaniti shipper
quattro: Ursula si è innamorata di Aiden
cinque: quel simpaticone di Harvey voleva incastrare Vera
E mi sembra tutto
Nel prossimo capitolo avremo:
uno: Un canyon labirintico
due :due Pokèmon particolari
tre: romanticismo (ormai tra la AidenxArya, la ZoeyxAlex e la VeraxDrew qualcosa ci deve essere per forza)
E molto altro.
L’Uragano Temporale

 

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Capitolo 11
*** Megapietre e Caverne ***


~~Era ormai mattina inoltrata a Ecllissior e quattordici ragazzi accaldati stavano camminando in un canyon desertico.
-Ieri eravamo in mezzo a un bosco e oggi sono rimaste solo queste stupite liane- disse Niagara, la lingua di fuori per il caldo.
Infatti la vegetazione aveva lasciato il posto al deserto e l’unica specie vegetale rimasta erano delle liane verdi.
-Tra poco dovremo trovare la grotta Crepaccio e là dovrebbe esserci un bel fresco- disse Clive, speranzoso.
-Speriamo perché io non reggo più- disse Misty.
Due dei Pokèmon intanto erano impegnati in una conversazione, almeno a sentire loro, molto importante.
“E quindi tu dici che quello di Drew è un problema di fiducia?” chiese Eevee a Roserade
“Io credo proprio di sì. Non metterebbe la sua vita nelle mani di nessuno, nemmeno in quelle di Vera”
I ragazzi arrivarono a un bivio: da una parte continuava il sentiero e dall’altra l’entrata della grotta.
Sopra i ragazzi invece si ergeva minacciosa un gran quantità di rocce in equilibrio precario.
I ragazzi sospirarono di sollievo al pensiero del fresco presente nella grotta, ma prima che potessero entrare sentirono due potenti ululati.
Da qualche parte dietro di loro erano sbucati due Absol che ululavano contro i ragazzi, minacciosi.
Il rumore causato dagli ululati fece cadere le pietre e i ragazzi e i due Pokèmon selvatici si ritrovarono nel pieno di una pioggia di massi cercando di entrare al riparo della caverna.
Le pietre spostarono un’enorme polverone e, una volta diradato, Niagara si rese conto di essere rimasta fuori dalla caverna insieme ad altri ragazzi e Pokèmon e che l’ingresso era stato sbarrato dalle rocce.
Dopo un rapido appello venne appurato che Aiden, Alex, Mark, Arya, Drew, Vera, Braixen, gli Eevee di Aiden e Arya e il Roserade di Drew erano rimasti bloccati nella grotta mentre gli altri erano rimasti fuori.
-E adesso che facciamo?- urlò Alima per farsi sentire anche dagli altri.
-Forse più avanti la caverna ha uno sbocco- disse Aiden –Andiamo avanti e vediamo se riusciamo a ritrovarci-
E così i ragazzi si misero in cammino.


Nella caverna i sei ragazzi e i loro Pokèmon procedevano in fila indiana illuminati solo dalla torcia ricavata dal rametto di Braixen.
Vera si era istintivamente aggrappata al braccio di Drew e ciò mandava in visibilio l’Eevee di Aiden e Roserade.
Mark e Alex chiudevano la fila.
-Ti ho detto di toglierti dal mio spazio- disse Alex.
Dopo la rivelazione della sua cotta per Zoey era, se possibile, ancora più scontroso e acido con Mark.
-Ma che ti prende oggi?- chiese il rosso, confuso.
-Niente, ti ho solo detto di lasciarmi in pace- continuò spingendolo via.
Il ragazzo afferrò il braccio di Alex istintivamente e sarebbero caduti entrambi contro la parete se non ci fosse stato un buco enorme che li fece finire dentro una specie di scivolo scavato nella roccia.
-Avete detto qualcosa?- chiese in quel momento Aiden.
Tutti fecero no con la testa.
-Ma dove sono finiti Mark e Alex?- chiese poi Arya
-Un minuto fa erano qui- disse Drew
-Dovunque siano non possiamo fare altro che andare avanti- disse Vera
I quattro andarono avanti ancora più preoccupati.


Intanto nella calura:
-Ma perché non è toccato a me finire nella caverna?- chiese Alima boccheggiando.
-Vorrei saperlo anche io- disse Lucinda mentre Piplup aveva voluto rientrare nella Pokè ball per via del caldo sfiancante.
Alima girò una curva e notò uno degli Absol di prima che si assicurava che lo seguissero.
-Lo vedete anche voi o è un’allucinazione?- chiese agli altri.
Tutti annuirono
-Chissà perché vuole che lo seguiamo- disse Clive
-Beh lo scopriremo presto- disse la tenebrosa riprendendo a camminare.

 

-Aaaaaaaaaaaah-
Mark e Alex finirono faccia a terra in una stanza buia.
-Dove diamine siamo finiti?- chiese il tenebroso
-Non lo so, ma è tutta colpa tua- disse Mark rialzandosi e pulendosi i vestiti dalla polvere –Mi dici cosa ti ho fatto di male, per spingermi fin qua sotto?-
Alex non rispose.
-Comunque tu vedi niente?- chiese poi il rosso.
Alex stava per rispondere quando senza accorgersene toccò qualcosa di strano.
-Guarda un po’ cosa ho trovato- disse passando uno di quelli oggetti a Mark.
Alex aveva trovato due paia di occhiali per la visione notturna.
Mark se li infilò e quello che vide lo fece impallidire.
La stanza in cui si trovavano era piena di piccoli geyser che sputavano fuori gas dal sospetto color viola.
Tutt’intorno levitavano dei Koffing e dei Weezing.
-Qualcosa mi dice che qui è tutto pieno di veleno- disse ad Alex
Il ragazzo annuì.
-E come facciamo a passare?- chiese poi
-Non saprei, forse dovremmo farci aiutare da uno dei Pokèmon qui, che magari potrebbe assorbire i gas qui attorno. Potrei provare a catturarne uno-
-Sì, ma ci vorrebbe un Pokèmon immune al veleno-
-L’abilità di Solosis è magicscudo quindi subisce danni solo da attacchi diretti e non da alterazioni di stato- si illuminò Mark. –Solosis tocca a te-
Il Pokèmon uscì dalla sfera e si mise a seguire uno dei Koffing.
-Concentrati Solosis, troviamo un Pokèmon che voglia lottare contro di te-
Una Koffing si era avvicinata a Solosis e aveva deciso di sfidarlo.
-Perfetto. Vai con psiconda-
L’onda psichica colpì il Pokèmon velenuvola, ma quello non si scoraggiò e uso un potentissimo fango contro Solosis.
Subito dopo usò garanzia mandando a terra Solosis.
-Non demordere, colpisci con Psichico-
Koffing non resistette all’attacco superfefficace e finì a terra.
-Vai Pokè ball- disse Mark lanciando un sfera contro Koffing
La sfera si agitò convulsamente e poi si spense facendo esultare il ragazzo.
Stando ben attento a evitare le nuvole di gas, Mark recuperò la sfera di Koffing e la fece uscire.
-Koffing aiutaci e assorbi i gas velenosi-
Koffing si espanse e assorbì i gas permettendo ai ragazzi di passare oltre fino a uno stretto corridoio.

 

Aiden, Arya, Vera, Drew e i loro Pokèmon arrivarono a un ponte sospeso nel vuoto, circondato da liane verdi.
-S-sarà sicuro?- chiese Arya, deglutendo preoccupata.
-Vado prima io- disse Aiden muovendo passi cauti sul ponte.
Uno dopo l’altro Aiden, Braixen, Arya, gli Eevee e Roserade erano passati senza problemi.
Quando toccò a Vera e Drew però dal fondo del crepaccio cominciarono ad arrivare strane raffiche di vento che facevano dondolare il ponte.
I ragazzi accelerarono il passo, ma un asse si spezzò sotto i piedi del ragazzo.
-Drew!-  Vera prese la sua mano appena prima che lui cadesse.
Il ragazzo si tenne stretto con una mano a una delle liane.
-Lascia andare la liana, sennò non riesco a tirarti su- disse la castana.
Il verde non sembrava convinto –N-non sono sicuro di p-potermi fidare-
-Devi fidarti di me! Ti prego, non voglio perderti- disse la ragazza totalmente incurante che qualcuno potesse capire il suo interesse per lui.
Drew la guardò e poi mollò la liana permettendo a Vera di tirarlo su e di arrivare indenni dall’altra parte del ponte.
I ragazzi arrivarono in un corridoio quando lo zaino di Drew si illuminò e Absol uscì dalla sua sfera.
Il Pokèmon ululò con tristezza e si lanciò in avanti costringendo gli altri a seguirlo di corsa.

 

Allo stesso modo anche coloro che erano fuori dalla grotta seguivano Absol nel Canyon, ma continuavano a perdersi in tutti quei viottoli rocciosi.
Alla fine Alima, Lucinda e Mandy avvistarono il Pokèmon che correva su una stradina dirittta.
Le tre partirono a corsa lasciando gli altri nel labirinto naturale.
Absol condusse le ragazze fino a un piccolo altare di roccia dove si trovava una roccia che brillava di luce.
Davanti all’altarino però si trovava un uomo sconosciuto alle tre ragazze, ma che due die loro compagni avrebbero riconosciuto all’istante.
-Salve ragazze, non è una bellissima giornata per rubare una Megapietra- disse voltandosi verso di loro.
Fece il baciamano a Mandy che arrossì leggermente e poi si apprestò a farlo anche alle altre due ragazze.
-Prova a toccarmi leccapiedi malformato e te la vedrai con NightMoon- informò Alima.
Richard rinunciò.
-Bene, bene. Credo che voi vogliate impedirmi di rubare la Manectricite- disse poi
-Quella è una Manectricite?- chiese Mandy improvvisamente interessata.
-Esatto, ma possiamo anche saltare la parte del “dovrai passare su di noi” o del “io sono più forte di voi” e passiamo direttamente alla lotta. Vai Garchomp-
Il Pokèmon arrivò sulla scena con un ruggito aggressivo.
-Ka tocca a te-
-Vieni Skitty-
-Forza Togekiss-
I tre Pokèmon affiancarono Absol contro Garchomp.
-Quattro contro uno non è leale: Roserade vieni anche tu e usa fogliamagica-
Il Pokèmon floreale colpì Skitty con le foglie.
-Skitty usa attrazione su Garchomp- disse Mandy
I cuori circondarono Garchomp, ma non ebbero alcun effetto.
-Io uso solo Pokèmon femmine: sono più eleganti- disse Richard
-Adesso ci vorrebbe l’Eevee di Aiden- disse Alima
-Roserade attacca Skitty con tossina- ordinò il luogotenente Ombrya
Il Pokèmon venne colpito da tossina e venne avvelenato.
Skitty si rivolse acida verso Mandy che, scocciata, la rimise nella sfera.
-Scusate ragazze, ma Skitty odia perdere e vuole rientrare non appena si sente in difficoltà-
-Garchomp, vai con Dragartigli-
Ka venne colpita dal potente colpo e cadde a terra esausta.
Alima la fece rientrare e Absol  le si affiancò.
-Io posso usare Absol, ma serve qualcuno che sconfigga Garchomp- disse la tenebrosa
-Lascia fare a me e a Togekiss: il tipo drago non ha effetto contro il tipo folletto- disse Lucinda convinta.-Togekiss usa vento di fata-
Garchomp venne pesantemente colpito cadendo a terra e ricevendo una potente forzasfera contro prima che potesse rialzarsi.
-Absol usa morso-
Absol morse Roserade e la batte in poco tempo.
Richard fece rientrare entrambi i Pokèmon.
-Questa volta avete vinto voi, ma non sarà sempre così- disse scuotendo i capelli blu –E ora, se volete scusarmi, devo trovare una Giada-
L’uomo se ne andò rapidamente lasciando le ragazze stupefatte.
-Bene, bene vedo che state migliorando- disse una voce.
Un ragazzo dai capelli lunghi e verdi saltò giù da una roccia e prese la Megapietra.
-Manectricite eh? Meglio che resti in mani sicure-
Si avvicinò a Mandy e gliela mise in mano.
-Tu hai un Electrike vero? Quindi questa potrebbe servirti- disse.
Poi si avvicinò ad Alima.
-Tu sei molto interessante. Avverto il tuo potere, ma non ne capisco la ragione.-
La ragazza rimase di stucco: nessuno aveva mai saputo del suo potere di parlare mentalmente con i Pokèmon, e come faceva quel bel (e Alima sottolineava “bel”) ragazzo a saperlo.
N si allontanò lentamente.
-E comunque, a Absol piacerebbe viaggiare con te- disse prima di andarsene.
-Ma quello chi era?- chiese Lucinda stranita
Alima rimase a osservarlo incantata, fino a che non scosse la testa e si rivolse a Absol
-Davvero vuoi viaggiare con me?- chiese
Il Pokèmon annuì e Alima lo catturò.

 

 

Intanto nella caverna:
L’Absol di Drew aveva guidato ragazzi in una stanza dove si trovava Zoey con due pietre in mano.
-E tu che ci fai qui?- chiese Arya con grande aggessività
-Sono solo venuta a prendere la mia seconda Megapietra. La prima l’ho trovata proprio dopo il nostro primo incontro- disse la rossa
In quel momento arrivarono anche Mark e Alex e quest’ultimo arrossì pesantemente nel vedere la luogotenente Ombrya.
-Toh, è arrivato il bel tenebroso- disse Zoey con uno sguardo improvvisamente interessato.
Insieme ai due arrivò anche uno dei due Absol della frana che ringhiò contro Zoey.
-Tenete a bada quel botolo pulcioso- urlò la rossa
-E tu lascia quelle Megapietre- disse Arya.
-Luxray, Florges tocca a voi-
I due Pokèmon arrivarono in campo.
-Io penso a Luxray insieme a Absol- disse Alex
-E Florges è già sconfitta- disse Aiden –Eevee usa attrazione-
Eevee fece l’occhiolino alla Pokèmon che si innamorò all’istante.
-Argh detesto quando lo fai!- disse Zoey con rabbia
-Absol usa inseguimento-
Absol colpì Luxray con l’attacco seguito da un potente morso.
Presto anche Luxray venne sconfitto e Zoey lo fece rientrare.
-Va bene, potete prendervi le Megapietre, ma io mi prenderò qualcos’altro-
Si avvicinò a Alex e premette le sue labbra su quelle del ragazzo.
Quando si staccò sorrise soddisfatta.
-La prossima volta ti do anche il mio numero- disse prima di uscire di scena.
Alex era rimasto stupito mentre Mark stava cercando di non ridere e così anche gli altri.
L’Eevee di Aiden invece era andato in visibilio dalla felicità.
I ragazzi presero le pietre che Zoey avevano lasciato a terra.
-Ma che pietre sono?- chiese Arya
-Non saprei proprio- rispose Drew
Dopo che Alex ebbe catturato Absol, i ragazzi si misero a discutere su che pietre fino all’uscita della caverna dove trovarono anche tutti gli altri.
-Sono un Absolite e una Sceptilite- disse Alima dopo aver guardato bene le pietre.
-Allora tu puoi tenere l’Absolite mentre io la Sceptilite- disse Alex ancora rosso.
-Certo, ma… perché sei rosso?-
Alex fulminò Mark con lo sguardo per impedirli di dire nulla mentre gli altri quattro ragazzi presenti al momento del bacio sapevano bene cosa voleva dire sentirsi imbarazzati per amore e non aprirono bocca.
-Fa caldo qui- si limitò poi a dire il tenebroso.
-Forza andiamo- intervenne Max –Tra poco arriveremo a Fiordiloto-
I ragazzi si rimisero così in viaggio verso nuove avventure.

 

Angolo autore
Eccomi tornato amici allenatori
Spero che il capitolo vi piaccia!
E detto questo vi saluto e vi do appuntamento al prossimo capitolo.
 A proposito questo capitolo forse mi è venuto un po’ corto, ma cercherò di farli più lunghi  i prossimi.
L’Uragano Temporale

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Capitolo 12
*** Baci per la stampa ***


~~Era scesa la sera e i quattordici ragazzi si erano accampati all’uscita del canyon, ormai vicini a Fiordiloto.
Nessuno aveva, però voglia di mettersi a dormire e si misero attorno a una torcia a raccontarsi storie.
-…E così Manaphy dovette rimanere al Tempio di Mari- disse Vera con le lacrime agli occhi: ricordare Manaphy la faceva sempre intristire.
Misty aveva raccontato la storia del Collezionista e del suo tentativo di catturare Zapdos, Moltres e Articuno.
Poi la discussione era volta sulle leggende del mondo Pokèmon
-Mi è appena venuta in mente una domanda- disse Lucinda –Qual è la storia della creazione di Ecllissior e di quel famoso Dorien di cui parlano tutti?-
-Io credo di potervelo spiegare in modo abbastanza dettagliato- disse Aiden accarezzando il suo Eevee che, dopo aver conosciuto Vera e Drew, si rifiutava di entrare nella Pokè ball.
-Alla creazione del mondo Pokèmon, Regigigas separò l’enorme terra creata da Arceus, creando le regioni. La leggenda vuole che mentre Regigigas stava creando la regione di Ecllissior con le sue corde il sole venne oscurato nella prima eclissi della storia.
I Mew che vivevano in quella terra si spaventarono credendo che il sole fosse sparito e così usarono tutti i loro poteri per creare il Pokèmon Eden, un luogo che sarebbe stato sempre incontaminato dai problemi del resto del mondo.
Quando l’eclissi finì, però i Mew si dimenticarono di tutti i problemi e della terra che avevano creato.
Secondo la leggenda però la terra non si dimenticò di loro e continuò ad aspettarli con la sua purezza fino a quando i Pokèmon leggendari iniziarono a frequentarlo per potersi riprendere in seguito a scontri troppo duri o all’uso spropositato dei loro poteri-
Tutti rimasero a bocca aperta, ascoltando rapiti Aiden.
-Ma poi le cose iniziarono a cambiare: i poteri dei Mew che avevano creato l’Eden erano troppo limitati per poter creare la vita più evoluta di alcuni vegetali. Ma con le visite dei leggendari, l’Eden acquisì un po’ del loro potere arrivando a creare forme di vita mai viste prima. Pokèmon con grandi poteri che le leggende chiamano “I Guardiani Della Natura”- concluse Aiden con enfasi.
-È una storia bellissima!- disse Misty dopo un breve silenzio.
-E Dorien invece chi era?- chiese Lucinda, curiosa.
-Ad Ecllissior tutti conoscono Dorien. Si tratta di un famoso allenatore che partì da Luxoropoli viaggiando per tutta la regione e vincendo tutte le medaglie. Vinse la lega con facilità e sfidò tutti i Superquattro battendoli uno dopo l’altro. In seguito sconfisse l’attuale campione spodestandolo. Rimase in carica per anni finché non venne sfidato da Miriam. Perse pesantemente e dovette cedere il suo status di campione a lei. Sparì pieno di vergogna e nessuno lo ha più rivisto. Molti pensano che sia andato in altre regioni, ma io personalmente credo che sia ancora qui a Ecllissior, magari ad allenarsi-
I ragazzi erano stupiti da tutte le storie e leggende che venivano raccontate sulla regione dove si trovavano e continuarono a raccontarsi storie per tutta la sera.

 

Nello stesso momento da tutt’altra parte:
Richard e Zoey erano stati convocati d’urgenza dal capo.
-Che hai combinato stavolta?- chiese Richard senza guardarla negli occhi.
-Io?- Zoey era scandalizzata –Ma se eri d’accordo anche tu con la spedizione per le Megapietre-
-Sì, ma ti avevo chiaramente detto di non accennare niente al capo-
-E secondo te io vado a cercarmi i guai?-
-Con te non si può mai dire. Sei capace di tutto-
La litigata venne interrotta dalla segretaria che fece entrare i due nell’ufficio.
-S-salve capo- esordì Zoey con nervosismo.
-Come state oggi?- chiese invece Richard.
-Zitti voi due. Sapete perfettamente che odio i leccapiedi e comunque questo non vi salverà dalla vostra punizione- disse il capo.
-Ma che cosa abbiamo fatto di male?- chiese Zoey pur conoscendo perfettamente la risposta
-Cosa? E avete anche il coraggio ti chiederlo? Vi avevo detto, senza possibilità di errore, che la priorità era quella di recuperare le pietre magiche. Il Diamante dell'Energia e l’Agata della Velocità da soli non bastano. Mancano ancora sette pietre per aprire il portale e voi dovete concentrarvi sul trovarle: nessuno vi aveva detto che potevate rubare sfere Pokè o Megapietre che, d’altronde, nemmeno avete trovato. Siete dei falliti! Non siete capaci di fare niente!-
I due rimasero in silenzio fissando il capo con soggezione.
-E-ecco n-noi..- cominciò Zoey
-Non c’è ecco che tenga. Non voglio sentire né un se né un ma, voglio solo trovare quelle pietre. E, tanto per essere chiari, quando sarò il dominatore del mondo anche voi sarete premiati. Ma se non mi aiuterete…-
Mentre parlava gesticolava costantemente e si avvicinava minacciosamente ai luogotenenti
-…Finirete nelle prigioni della sede oppure a pulire la strada dove pascolano i Tauros!-
I due repressero l’impulso di rispondergli a tono.
-E adesso andatevene, prima che perda definitivamente la pazienza-
I luogotenenti si affrettarono ad andarsene.
L’uomo respirò a fondo per calmarsi: quei due gli facevano venire un nervosismo…
Ma c’era un pensiero che lo confortava: presto avrebbe potuto aprire il portale per il Pokèmon Eden.

 

 

Il giorno dopo arrivarono a Fiordiloto, sede di un famoso museo e di una palestra guidata da Elsio, capopalestra di tipo Folletto.
I ragazzi si diressero subito al centro Pokèmon per curare i loro amici.
Usciti dal centro decisero di fare un giro al museo per poi decidere chi avrebbe sfidato il capopalestra.
Non appena furono entrati si misero ad ammirare l’enorme quantità di reperti presenti.
Mentre Piplup guardava un corallo preistorico, Lucinda notò una figura familiare che stava uscendo dal museo.
Lasciò il suo Pokèmon dentro e uscì.
Appena arrivata fuori capì di non essersi sbagliata.
-Ciao Paul- disse sorridendo e avvicinandosi a lui.
Il ragazzo la guardò strano.
-Ah, Linda giusto? Eri quella ragazzina che viaggiava con Ash- disse poi con indifferenza
-Che? Io non mi chiamo Linda, ma Lucinda e pensavo che finalmente lo avresti imparato- disse lei piccata
-E perché avrei dovuto? Speravo seriamente di non vederti più. Non dirmi che con te c’è anche quel bambino- continuò il ragazzo guardandosi attorno come se temesse di vedere Ash spuntare dal nulla.
-No, Ash si trova a Kalos. E, giusto per curiosità, tu che ci fai a Ecllissior?-
-Ho semplicemente deciso di sfidare da lega di Ecllissior e sinceramente speravo di trovare allenatori un po’ più preparati come avversari, ma se ci sei anche tu a viaggiare qui, non credo che ci sia molta gente forte-
-Come ti permetti? Mi spieghi perché fai sempre così?- chiese Lucinda alzando la voce
-Così come?-
-Così. Ti chiudi sempre a riccio dietro uno scudo di offese e derisioni, come se avessi paura di fare amicizia con qualcuno- disse Lucinda –Tratti male tutti: persone e Pokèmon mentre invece dovresti imparare a essere più aperto-
-Io non ho intenzione di avere amici- disse Paul, secco
-Allora hai fallito, perché anche se ti comporti così io ho intenzione di esserti amica- disse la blu con un sorriso.
-Non ti ci impegnare troppo- disse il viola allontanandosi indifferente
Lucinda lo guardò allontanarsi
“Spezzerò quel guscio Paul, non importa quanto ti opporrai” pensò rientrando nel museo.


I ragazzi avevano deciso di mangiare al sacco su uno dei numerosi giardini della città.
L’Eevee di Aiden e Roserade stavano architettando un piano per mettere insieme Vera e Drew, quando l’occasione giusta si presentò.
-Ragazzi che ne dite di dare un’occhiata alla palestra?- chiese Clive ai suoi amici.
I ragazzi annuirono.
-Che ne dite ragazzi vi va?- chiese Arya ai Pokèmon.
Shinx annuì seguita da Braixen, mentre i due Eevee decisero di rimanere con gli altri.
Misty decise di allontanarsi per andare a vedere la piscina cittadina dove in serata si sarebbe tenuto uno spettacolo di Pokèmon d’acqua e Max si unì a lei entusiasta.
Lucinda ne approfittò per allontanarsi in cerca di Paul e così Drew e Vera rimasero soli con i tre Pokèmon.
-Che ne dici di andare a fare un giro nel bosco?- chiese Drew un po’ imbarazzato.
Vera accettò e i due si inoltrarono tra le foglie seguiti dai tre Pokèmon.
“Allora cosa potremmo fare per farli dichiarare?” chiese l’Eevee di Aiden
“Non saprei forse potremmo…” iniziò Roserade
Ma, attirato dal rumore fatto dai tre Pokèmon, un Nidoking sbucò dalla vegetazione facendo fuggire Roserade dietro il suo allenatore e Vera mentre i due Eevee venivano inseguiti dal Pokèmon nella foresta.

 


Misty e Max si erano diretti verso la piscina di Fiordiloto vedendo molti Pokèmon acquatici che si esercitavano per lo spettacolo serale.
Max era incantato e si era avvicinato agli addestratori di Pokèmon per farsi spiegare tutti i dettagli mentre Misty fissava attentamente i Pokèmon che nuotavano armoniosamente.
-Quel Dewgong l’ho già visto…- disse -…e anche quell’Azumarill-
D’improvviso si sentì coprire gli occhi da un paio di mani.
-Indovina chi sono- disse una voce che la ragazza conosceva bene
-Tracey?- tentò trattenendo un sorriso
Il ragazzo le si presentò davanti
-Come hai fatto a riconoscermi?- chiese
-Non saprei. Forse mi ha insospettito il fatto che il tuo Azumarill e il Dewgong della mia palestra sono in acqua a prepararsi per lo spettacolo- rispose Misty
Tracey sorrise
-Sì, siamo stati contattati da Ecllissior per uno spettacolo organizzato dal capopalestra in persona e le tue sorelle hanno mandato me- disse poi
-Te? Pensavo che non vedessero l’ora di lasciare la palestra-
-In effetti era vero, ma poi hanno scoperto lo stile di lotta dei coordinatori e hanno deciso di adottarlo in palestra e hanno mandato me. E poi volevano che venissi a trovarti- disse arrossendo leggermente
-E perché?-
-Lo sai che le tue sorelle si sono fissate sul fatto che io e te stiamo insieme-
Misty arrossì.
-Ma non è affatto vero!-
-Non è a me che lo devi spiegare- disse il ragazzo –Adesso però devi aiutarmi: solo tu puoi far imparare a questi Pokèmon la coreografia in tempo e poi ho un’idea-
Cominciò a sussurrare qualcosa all’orecchio della ragazza
-Visto che si tratta di una specie di recita interpretata dai Pokèmon tu dovresti…-

 


I due Eevee fuggivano a zampe levate, ma Nidoking non mollava la presa.
I due Pokèmon riuscirono ad arrampicarsi su un albero.
Il Pokèmon predatore si fermò proprio sotto ai due Pokèmon.
I poveri Eevee cercarono di fare meno rumore possibile, ma in quella situazione, perfino il loro respiro sembrava talmente rumoroso da farli scoprire.
Nidoking si guardava intorno circospetto.
Alla fine il Pokèmon se ne andò sbuffando per essersi fatto sfuggire le prede e gli Eevee tirarono un sospiro di sollievo e scesero dall’albero.
Nel mezzo della discesa però la Eevee di Arya scivolò e trascinò di sotto anche l’Eevee di Aiden.
I due Pokèmon caddero in un cespuglio.
L’Eevee di Aiden si tirò fuori dal cespuglio pieno di rametti impigliati nel pelo notando che l’altra Pokèmon era nelle stesse condizioni.
Per il Pokèmon di Aiden fu come vederla per la prima volta e mentre lei si scuoteva il pelo lui la fissò incantato rendendosi conto che dopo aver cercato di portare l’amore si era ritrovato lui stesso ad innamorarsi.
L’Eevee cromatica lo fissò divertita e poi gli tolse un ramo da dietro l’orecchio dirigendosi verso il luogo da dove erano partiti.
L’altro Pokèmon eone scosse la testa e la seguì.

 


Lucinda stava cercando Paul per continuare la conversazione che lui aveva interrotto, quando si ritrovò davanti a un precipizio che offriva uno spettacolo meraviglioso.
La ragazza si avvicinò al ciglio guardando meravigliata il paesaggio : alberi verdissimi e addirittura un lago spettacolare.
La blu non si accorse che la terra sotto i suoi piedi si stava sfaldando, cosa di cui invece si accorse Piplup.
-Pipl Pipl Piplup- disse con agitazione
-Cosa c’è Pipl..- in quel momento il terreno franò e Lucinda sarebbe caduta nel vuoto se una mano non l’avesse afferrata e trascinata indietro.
Lucinda si ritrovò a poca distanza dal viso di Paul, indifferente come sempre, ma che nonostante tutto l’aveva salvata.
-Grazie- disse semplicemente
-Non ho fatto niente- disse il viola
-Sì, ma se davvero non volevi che fossi tua amica allora non mi avresti salvata- insistette la ragazza
-Andiamo, nemmeno io sarei riuscito ad arrivare a tanto a livello di crudeltà. Semplicemente ti ho impedito di cadere e non avrei dovuto farlo se tu fossi stata più attenta- disse Paul
-Certo come no. Comunque come hai fatto a trovarmi? Mi stavi seguendo?-
-Ma che ti viene in mente? Ti ho visto mentre stavi per cadere di sotto e sono intervenuto- spiegò il ragazzo mettendosi le mani in tasca e allontanandosi nuovamente.
-Proprio non riesco a capirti- disse Lucinda, ma lui non la ascoltava già più.

 

Intanto Drew e Vera stavano passeggiando nel bosco seguiti da vicino dal Roserade del ragazzo.
Il verde si sentiva nervoso e pieno di imbarazzo
“Non capisco cosa mi succede. Perché sono così nervoso?” si chiese
Forse perché era con Vera: l’unica davvero capace di farlo innervosire e fargli battere il cuore più veloce.
Lei che non era come tutte le altre, l’unica con cui due moine e una rosa non bastavano. La ragazza che all’inizio credeva una semplice ragazzina, ma che si era dimostrata una vera coordinatrice di talento.
Drew non poteva negare dell’effetto che gli dava la sua presenza, né che si sentisse abbattuto sapendo che lei non poteva e non avrebbe mai potuto provare niente per lui.
Anche la castana era nervosa.
Ma perché si era dovuta innamorare di Drew? Un ragazzo che aveva ai suoi piedi un sacco di ragazze in tutte le regioni e che probabilmente la riteneva una sciocca ragazzina o una semplice rivale.
Avrebbe potuto avere qualunque ragazza, quindi non era possibile che scegliesse lei.
In quel momento sentirono delle urla di entusiasmo.
-Ragazze avete visto? Quello è Drew, il coordinatore di Hoenn- disse una vocetta stridula che Vera odiò fin dal primo istante.
Un gruppo di ragazze circondò Drew spingendo via Vera.
-Drew mi fai un autografo?-
-Vuoi uscire con me?-
-Mi regali la tua giacca?-
Il verde sembrava stranamente a disagio mentre la castana era rosa dalla gelosia.
“Non è possibile che io sia gelosa di quel pallone gonfiato” pensò Vera con rabbia
“Di quel bellissimo pallone gonfiato” la corresse una vocina nella sua testa.
Solo allora una delle ragazzine che sbavavano dietro a Drew la notò
-E questa chi è?- chiese con lo stesso entusiasmo con cui Vera avrebbe detto “Tentacool”.
Le altre ragazze la guardarono.
-Ma certo è Vera, la finalista della coppa Adriano- disse una di loro –La ragazza di Drew-
A sentire quelle parole Vera arrossì.
-Come? Io non sono la sua ragazza!- disse
-Davvero? Ma vi hanno dedicato anche una puntata di “Coordinatori famosi” come coppia- disse una delle fan
-Giusto: era l’episodio quattro della seconda stagione-
-No, l’episodio quattro parlava della figlia di Olga, Lucinda. Loro erano nell’episodio tre-
-Ah sì, è vero-
Vera perse la pazienza.
-Non mi importa di questo: il punto è che noi non siamo una coppia! Aspetta, mi hanno dedicato una puntata di quel programma?-
Le ragazze annuirono e poi la afferrarono per il braccio portandola vicino a Drew.
-Okay adesso abbracciatevi per la foto- disse una di loro.
Vera si sbatte la mano sulla fronte
-Vi ripeto che non siamo una…-
Drew la interruppe
-Tanto è inutile provarci: queste fan si inventano di tutto ed è impossibile smuoverle dalle loro idee. Facciamo prima ad assecondarle- disse sottovoce.
La castana non era affatto convinta, ma lasciò che lui le mettesse la mano intorno alle spalle e che le fan facessero le loro foto.
-Okay adesso una mentre vi baciate- disse
Per la coordinatrice fu troppo.
Abbracciare il ragazzo che le piaceva solo per le fan poteva anche starci, ma il suo primo bacio non poteva darlo a quel verdino sbruffone.
-Non ci riesco- disse sottovoce –Non posso fingere-
-E allora non fingere- disse Drew avvicinandosi alla ragazza –Sai è da un po’ di tempo che volevo dirtelo-
-Cosa?- chiese la ragazza mentre il suo cuore partiva a mille.
-Che sei la ragazza più imbranata, pasticciona e permalosa che abbia mai conosciuto- disse lui
-Ah, certo-
-E che per qualche motivo mi sono innamorato di te- continuò lui con un sorrisetto sulla faccia.
Vera rimase senza parole.
-E che voglio dimostrartelo- il ragazzo cinse i fianchi di Vera con le braccia e unì le loro labbra in un bacio.
Improvvisamente a Vera non importava più della fan irritanti, dei flash delle fotografie e dei loro urletti maliziosi. Era troppo impegnata a godersi il bacio con Drew, il suo primo bacio.
La ragazza capì all’istante che non avrebbe mai dimenticato quel momento bellissimo, meraviglioso e  magico.
Drew invece non si sarebbe mai aspettato di trovare il coraggio di baciare Vera e soprattutto non si sarebbe aspettato di sentirsi così splendidamente.
Nonostante avesse ricevuto molte richieste di fidanzamento o di appuntamenti da parte di molte ragazze non ne aveva mai accettato nessuno e non aveva mai baciato una ragazza.
Quel bacio che entrambi aspettavano ormai da molto tempo terminò solo quando si staccarono per respirare.
Le fan (di cui entrambi si erano dimenticati) li ringraziarono e corsero via parlottando tra loro.
I due invece si guardavano negli occhi e quando Vera fece per parlare si sentirono due strani versi di trionfo provenire dai cespugli.
-Ros Rose Roserade-
-Eev Eev Eevee-
I due guardarono i cespugli.
-Avanti venite fuori- disse Drew
Roserade, che nel frattempo era stato raggiunto dai due Eevee, uscì allo scoperto insieme ai Pokèmon eone.
-Abbiamo un paio di spioni a quanto vedo- disse il ragazzo
-Calmati Drew, in fondo e anche grazie a loro se hai trovato il coraggio di dichiararti- disse Vera abbracciandolo.
-Vuoi dire che anche tu…-
-Sì, mi piaci anche tu e anche da parecchio- rispose Vera.
Drew sorrise raggiante e i due tornarono indietro, seguiti dai Pokèmon.

 

I nove allenatori, dopo aver visto la palestra di Elsio, una specie di studio televisivo, e avevano trovato Vera, Drew, Lucinda e tutti i Pokèmon.
-Allora cosa avete fatto mentre eravamo alla palestra?- chiese Arya
-Niente-  Dissero i tre all’unisono.
-Ma, Misty e Max?-
Proprio in quel momento arrivò Max
-Ragazzi, Misty ci vuole tutti alla piscina comunale-
Il gruppo si diresse alla piscina e lo spettacolo che li si presentò davanti li fece scoppiare a ridere.
-Ah ah impagabile- disse Aiden
-Troppo forte- rise Vera.
Sostenuto da uno Stunfisk, lo Psyduck di Misty era al centro della piscina e, mentre molti Pokèmon d’acqua come dei Dewgong o dei Luvdisc nuotavano con grazia, il Pokèmon papero tentava di abbozzare una coreografia ruotando stranito o cadendo lungo disteso e creando un bellissimo effetto comico.
-Allora che ne dite?- disse Misty arrivando accompagnata da Tracey.
-Bellissimo- disse Lucinda mentre Piplup si rotolava dalle risate –Davvero meraviglioso-

 

Quella sera lo spettacolo fu un successo.
A presentarlo fu Elsio in persona
-Benvenuti amici di Fiordiloto. Oggi avremo un bellissimo spettacolo di Pokèmon d’acqua organizzato dalla brillante Misty, membro delle famose Sorelle Sensazionali di Kanto- disse con fare coreografico –E adesso godetevi lo spettacolo-
I Pokèmon si misero a nuotare in acqua e nei primi minuti tutto proseguì normalmente, ma poi arrivò Stunfisk con Psyduk sul dorso che ballava sgraziatamente.
Il pubblico scoppiò a ridere vedendo il Pokèmon di Misty che rovinava la bravura degli altri Pokèmon.
Lo spettacolo terminò con un tonfo di Psyduck che cadde dritto in acqua e venne portato in salvo dal Dewgong della palestra di Celestopoli.
Il pubblico applaudì mentre tutti continuavano a ridere per la performance del Pokèmon.
-Misty ho appena sentito le tue sorelle- disse Tracey raggiungendo i ragazzi –Mi hanno detto che puoi tenere Dewgong e ti hanno mandato una Pokè ball mentre hanno anche detto che posso viaggiare con voi per continuare gli studi da Osservatore Pokèmon-
Misty si congratulò con lui felice.
-Beh noi invece dobbiamo ancora decidere chi sfiderà il capopalestra- disse Clive
-Quel tipo mi sembrerebbe uno che lotta con lo stile dei coordinatori quindi credo che dovrebbe essere uno tra Mark, Aiden e Arya a sfidarlo- propose Max con occhio clinico.
I ragazzi erano d’accordo.
-Ne parleremo un’altra volta- disse Vera –Adesso andiamo a festeggiare l’arrivo di Tracey-
I ragazzi si diressero verso il centro Pokèmon, pronti a nuove sfide e avventure.

 

Angolo Autore
Eccomi qui!!!!!
In questo capitolo è tornato un nuovo vecchio compagno e non solo.
Vera e Drew si sono dichiarati, ma questo non vuol dire che per loro i problemi sono finiti.
Si avvicina invece la seconda lotta in palestra e vi avviso già che Elsio vorrà far partecipare i ragazzi a un programma televisivo. Secondo voi quale?
L’Uragano Temporale

 

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Capitolo 13
*** Mai dire reality ***


~~Era una bella mattinata di sole a Fiordiloto e i ragazzi si erano svegliati di buonumore.
-Ma dov’è Mandy?- chiese Chiara quando furono tutti riuniti
L’atleta entrò in quel momento nel Centro Pokèmon seguita da Electrike.
-Ciao ragazzi, già svegli?- chiese mentre riprendeva fiato –Fuori si sta meravigliosamente-
-Allora chi sfiderà Elsio?- chiese Clive rivolto verso i tre coordinatori.
I ragazzi si guardarono.
-Io propongo Arya- disse Niagara accarezzando la testa metallica di Beldum.
-Sì, credo che il suo stile di lotta andrebbe bene per sfidare uno come Elsio- ammise Aiden
Anche gli altri ragazzi erano d’accordo e così il gruppo si diresse verso la palestra.
Appena entrati vennero illuminati da un riflettore.
-Ed ecco arrivare gli sfidanti!- disse una voce –Chi tra questi quindici ragazzi sfiderà Elsio?-
A parlare era stata una ragazza con in mano un microfono che se ne stava sugli spalti.
In mezzo al campo invece si trovava un uomo dai corti capelli castani che indossava uno smoking rosa che era un vero e proprio pugno in un occhio.
-Benvenuti sfidanti- esordì –Io sono Elsio, capopalestra di Fiordiloto…-
Si interruppe vedendo che tutti fissavano il suo vestito.
-Oh questo? Scusate, ma la costumista si è messa in testa di provare tutti i vestiti per Loto Channel, uno dei canali più seguiti di Ecllissior, e nemmeno il fatto che dovessi stare in palestra l’ha fatta ragionare. Allora chi di voi è il mio sfidante?-
Arya si fece avanti un po’ timorosa
-Ci provo io- disse
-Bene, ma prima di cominciare devi firmare questo- disse Elsio porgendole un contratto composto da un faldone di fogli e una penna.
La ragazza firmò dove le indicava il capopalestra seppur un po’ titubante.
-Posso vedere quel contratto?- chiese Niagara.
Elsio le porse il foglio.
-Bene adesso la sfida può iniziare- disse la telecronista che fungeva anche da arbitro –Inizia la sfida tra il capopalestra Elsio e la sfidante Arya. Ogni contendente potrà usare tre Pokèmon-
-Cottonee tocca a te- disse Elsio lanciando la sfera.
-Vai Elettra- disse Arya mentre la sua Shinx scendeva in campo
-Cottonee inizia con cottonspora-
Il Pokèmon cotonpalla colpì Shinx con dei batuffoli di cotone che diminuirono la sua velocità.
-E ora megassorbimento-
-Schiva- disse Arya
Elettra non fu abbastanza veloce e la sua energia venne assorbita da Cottonee.
-Contrattacca con azione-
Elettra partì di corsa colpendo in pieno il piccolo Pokèmon che rotolò a terra.
-Usa foglielama-
Le foglie colpirono Shinx che non fece in tempo a scansarsi.
-Chiudi con vento di fata- disse Elsio trionfante.
Elettra cadde a terra esausta
Arya si morse il labbro inferiore.
-Sylvia tocca a te- disse.
La sua Eevee si lanciò all’attacco.
-Comincia subito con morso- disse Arya
La Pokèmon partì e morse Cottonee.
-Concludi con comete—disse Arya.
Le comete di Sylvia colpirono Cottonee lasciandolo a terra esausto.
-Ottimo lavoro Cottonee, adesso riposati- disse Elsio facendolo rientrare-Ora tocca a te Carbink-
Il Pokèmon gemma apparve sulla scena.
Intanto sugli spalti:
-Dopo una prima vittoria di Elsio, i due sfidanti sono di nuovo pari. Cosa accadrà adesso- urlò la presentatrice
-Ma siamo tutti qui- protestò Alex –Non c’è bisogno di usare il microfono-
Intanto l’Eevee di Aiden stava tifando convinto.
-Certo che il tuo Eevee prende proprio sul serio la sfida eh?- disse Mark.
-Io credo che sia qualcos’altro- disse Aiden notando che Eevee stava guardando Sylvia adorante.
-Carbink usa sassata-
-Contrasta con comete-
Dallo scontro uscì vincente l’attacco comete che colpì il Pokèmon.
-Vai con occhioni teneri-
La Pokèmon evoluzione rivolse uno sguardo languido a Carbink che vacillò.
-E ora di nuovo comete-
L’attacco colpì il Pokèmon gemma buttandolo a terrra.
-Carbink non è più in grado di combattere quindi vince Eevee-
Elsio non si scompose.
-Gardevoir tocca a te-
Il Pokèmon abbraccio uscì dalla sfera.
-Inizia con divinazione-
Gardevoir si illuminò e poi si spense senza effetti aggiuntivi.
-E ora psichico-
Eevee venne sollevata in aria e sbattuta a terra senza troppi complimenti.
-Sylvia non mollare e vai con morso- disse Arya.
Gardevoir venne colpito dall’attacco superefficace.
-Ora comete-
-Contrasta con fogliamagica-
I due attacchi si annullarono a vicenda.
In quel momento Eevee subì la divinazione di poco prima e cadde a terra esausta.
Arya arretrò di un passo preoccupata.
-A entrambi i contendenti rimane solo un Pokèmon- disse la cronista.
-Blaze tocca a te- disse Arya facendo uscire il suo starter.
-Comincia con beccata-
Il Pokèmon pulcino colpì Gardevoir col becco.
-E adesso braciere e poi turbofuoco-
I due colpi colpirono il Pokèmon psico.
-Reagisci con Incantavoce-
Il cerchio di note venne schivato da Torchic.
La lotta continuò incalzante fino a quando Blaze non si illuminò e cominciò a cambiare di dimensioni.
Divenne più alto e gli crebbero due ali dotate di artigli e un accenno di coda.
-Oh no questo non ci voleva- disse Clive sugli spalti
-E perché? Si sta evolvendo- protestò Mark
-Sì, ma Combusken è di tipo fuoco lotta mentre Gardevoir di tipo psico folletto e così Arya avrà lo svantaggio di tipo-
L’evoluzione era terminata e Combusken era pronto alla lotta.
-Vai con attacco rapido-
Il Pokèmon rampollo partì in velocità colpendo Gardevoir.
-Vai con beccata- disse Arya
-Contrattacca con assorbibacio-
I due Pokèmon si lanciarono uno contro l’altro creando un polverone.
Quando quest’ultimo di diradò solo uno dei due Pokèmon era ancora in piedi.
-Vince la sfida…. Aaaaaaaaaaaaaaarya- urlò la cronista
La ragazza esultò insieme ai  suoi Pokèmon.
-Va bene siete stati bravi e vi siete meritati la medaglia Fata- disse Elsio prendendo la medaglia raffigurante un cuore viola con un ciondolo rosa all’interno.
Tutti i ragazzi presero la medaglia e stavano per andarsene, ma Elsio li fermò.
-Aspettate un momento: che ne è del nostro contratto?- chiese
I ragazzi si voltarono a guardarlo.
-Sì, quello che sta leggendo la vostra amica- disse ancora il capopalestra.
Proprio in quel momento Niagara stava leggendo l’ultima pagina del faldone.
-Che cosa?- urlò con rabbia –Come sarebbe a dire che dobbiamo partecipare a uno dei tuoi show?-
Elsio alzò le braccia per giustificarsi
-Beh siete voi che avete firmato e quindi adesso parteciperete al nostro reality show oppure pagherete la penale prevista-
-Questo è uno sporco ricatto!- disse Misty
-No cara, questo è lo show business- rispose l’uomo.
-E cosa dovremmo fare in questo show?- chiese Tracey
-Semplice. Vivrete in una villa poco lontano dalla città e ogni tanto dovrete affrontare una sfida che darà l’immunità a una delle tre squadre. Le altre squadre andranno al televoto e il pubblico potrà scegliere chi eliminare- spiegò Elsio
-E quale sarebbe lo scopo di questa sciocchezza?- chiese Niagara.
-Il vincitore vincerà una fornitura per un anno di poffin- disse il capopalestra
-Ma se siamo solo noi a partecipare perché non ci consegnate direttamente i Poffin?- chiese Vera ironicamente
-Perché ci sono altri sei partecipanti che ancora non avete incontrato e che conoscerete alla villa.
I ragazzi vennero trascinati contro la loro volontà verso la villa.


Arrivati fuori città gli allenatori si trovarono davanti a una villa sfarzosissima.
-Ma è meravigliosa!- disse Chiara mentre Nora le saltava sulla spalla.
-Adesso potete conoscere gli altri partecipanti- disse Elsio con fare da conduttore –La prima è una ragazza determinata a raggiungere i suoi obiettivi: Ursula-
La ragazza dai capelli rossicci scese da una limousine accompagnata dal suo Gabite, salutando tutti
-Ciao Lulù- disse ironica –E ciao Aiden- disse notando il ragazzo.
Arya emise un ringhio sommesso.
-Poi abbiamo un ragazzo pronto a tutto per avere vendetta su Vera: Harley-
Harley e il suo Cacturne scesero da una seconda limousine.
-Questa è la mia occasione- disse guardando Vera senza farsi notare.
-Poi abbiamo un ragazzo che ha accettato solo quando a saputo della partecipazione di Lucinda: Conway-
-No, Conway no- disse Lucinda, disperata.
-Sì, Conway sì- disse il ragazzo arrivando con il suo Slowking
-Poi arrivano due ragazzi molto preparati sui Pokèmon: Brock e Spighetto-
I due ragazzi scesero con Pansage e Croagunk.
-Brock?- dissero Vera e Misty incredule
-Spighetto?- chiese invece Lucinda, l’unica che lo aveva conosciuto. –C’è anche Iris con te?-
-Non proprio- disse il verde –Iris non ha voluto partecipare, però c’è…-
-Burgundy, la grande Intenditrice Pokèmon!- disse la ragazza arrivando col suo Dewott.
-E chi è?- chiese Lucinda
La ragazza si accasciò a terra
-Ma perché lui lo conoscono tutti e a me non mi riconosce mai nessuno?- chiese, disperata.
Alla fine i ragazzi erano in ventuno.
-Bene, presto uno di voi sarà una grande star- disse Elsio –Vi spiego meglio le regole: ogni allenatore sarà accompagnato da uno e solo uno dei suoi Pokèmon e potrà muoversi solo accompagnato dal suo Pokèmon-
-Non è giusto!- protestò Niagara –Io non posso stare alle vostre regole perché Beldum non si muove mai e non entra nella Pokè ball-
-Spiacente cara, ma questo è un tuo problema- disse il capopalestra –Nelle sfide verrete sempre accompagnati dai Pokèmon e a ogni sfida ci saranno sempre due eliminati: colui che ha fatto la performance peggiore e quello che sarà scelto dal pubblico-
Aiden fece rientrare Braixen, visto che Eevee si rifiutava di entrare nella sfera, mentre Arya doveva scegliere tra Sylvia ed Elettra che odiavano entrambe le Pokè ball. Niagara invece fu costretta a far rientrare Akie e Pumpkin facendo cadere Beldum a terra.
Mandy fece uscire Skitty, Clive Charmander, Alex Treecko e Mark Mudkip.
-Io scelgo Beautifly- disse Vera facendo uscire il Pokèmon.
-Vieni Azumarill- disse Tracey
-Io invece scelgo…- iniziò Misty
Ovviamente una luce le illuminò lo zaino e Psyduck uscì dalla sfera.
-Forse è meglio così- disse Misty –Almeno non potrai uscire nel momento sbagliato facendomi squalificare-
-Bene adesso che siete tutti pronti possiamo iniziare subito- disse Elsio –Prima andate a sistemarvi e poi inizieremo con la prima sfida-

 

Angolo Autore
Salve!
Questo è un capitolo che introduce il programma di Elsio: un reality show.
Vi spiego bene le regole.
1: In ogni capitolo ci saranno almeno due eliminazioni di cui una la sceglierò io e una la sceglierete voi recensori.
2: Tutti i recensori possono votare anche chi non ha dato l’OC per la storia.
3: Per la prima eliminazione dovete mandarmi un messaggio privato con tre nomination una per ogni squadra. Colui che riceverà più nomination sarà eliminato insieme al suo Pokèmon.
Le squadre sono:

 Venomoth Volanti:
Lucinda
Ursula
Aiden
Chiara
Brock
Niagara
Conway


Mantine Graziosi
Vera
Drew
Harley
Clive
Alex
Mark
Arya


Donphan Rotolanti
Misty
Tracey
Spighetto
Burgundy
Mandy
Alima
Max (partecipa con il  Munchlax della sorella)

Dovrete mandarmi un nome per ogni squadra.
4: Se avete delle idee per le sfide che vorreste far fare ai ragazzi sono tutte ben accette.
Spero che l’idea di questo gioco vi piaccia.
L’Uragano Temporale

 

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Capitolo 14
*** Prima sfida: la corsa a ostacoli. ***


~~Cap 14

-Allora prima di sistemarvi devo dirmi come sono formate le squadre- disse Elsio tirando fuori una pergamena in cui erano scritte le composizioni delle squadre.

Venomoth Volanti:
Lucinda
Ursula
Aiden
Chiara
Brock
Niagara
Conway


Mantine Graziosi
Vera
Drew
Harley
Clive
Alex
Mark
Arya


Donphan Rotolanti
Misty
Tracey
Spighetto
Burgundy
Mandy
Alima
Max


-Cosa?- disse Alex con rabbia –Io non sono un Mantine Grazioso!-
-E io non sono un Donphan Rotolante- protestò Alima
-Le squadre sono già decise e niente riuscirà a cambiarle- disse Elsio con un sorrisino –Adesso andate a sistemare i bagagli-
I ventuno ragazzi entrarono nella villa.
-Ma perché non ho controllato prima di firmare?- si chiese Arya entrando con Sylvia e Elettra nella stanza delle ragazze dei Mantine.
-Non ci pensare, può essere un’esperienza interessante- disse Vera, l’unica altra ragazza della squadra.
In quel momento entrò Elsio.
-Spiacente Arya, ma non puoi tenere due Pokèmon con te- disse il capopalestra.
-Ma Elettra e Sylvia odiano le Pokè ball- protestò la bionda.
-D’accordo. Visto che grazie a te vi ho incastrato tutti e quindici ti farò questo favore e mi occuperò della tua Shinx. Tu tieniti l’Eevee- disse l’uomo prendendo in braccio Shinx e portandola via.
-Già lo odio- disse Vera
-Non dirlo a me-

 

In una delle stanze dei Venomoth, Niagara, Lucinda e Chiara dovevano sorbirsi quella simpaticona di Ursula.
-Sono sicura che vinceremo- diceva la ragazza con le trecce –In fondo io e Gabite siamo imbattibili insieme-
Niagara invece era seduta sul letto sconsolata: Lei, Aiden, Brock, Lucinda e Chiara avevano dovuto portare Beldum tutti insieme con l’aiuto dei loro Pokèmon nella stanza e non sarebbero riusciti a portarlo in braccio per le sfide.
-Mi sa che sarò la prima eliminata- diceva a ragazza, sconsolata.
Chiara e Lucinda avrebbero voluto motivarla, ma nessuna delle due riusciva a trovare una buona ragione che avrebbe aiutato Niagara con Beldum.
In quel momento arrivò Conway
-Posso aiutarvi io- disse avvicinandosi a Lucinda.
-E come?-
-Il mio Slowking può portare Beldum dentro e fuori dalla villa per le sfide-

 

Conf. Conway
Il confessionale era una grande sfera Pokè rotonda.
-E viste le scadenti prestazioni di Beldum, non credo che Slowking dovrà riportarlo dentro la villa. Niagara verrà sbattuta fuori subito-

 

Intanto  nelle stanze dei Donphan:
-Non ci credo che appariremo in televisione- disse Mandy a Skitty.
La Pokèmon sembrava entusiasta all’idea.
-Io non avrei mai accettato, ma Elsio ha quel contratto- disse Alima
-Secondo me potrebbe essere divertente- disse Burgundy cercando di essere amichevole.

 

Conf. Burgundy
-Credo che gli altri abbiano un’idea sbagliata di me. Io non sono cattiva, vorrei solo migliorare come intenditrice. E devo ammettere che Spighetto è un bravo intenditore-

 


Conf. Misty
-Ricapitolando: sono obbligata a partecipare a un reality per degli stupidi poffin e per di più il mio partner e Psyduck. Almeno sono in squadra con Tracey.- poi si accorse di ciò che aveva detto -Ma cosa avete capito. Siamo solo amici- disse tutta rossa.

 

Elsio apparve nel corridoio delle stanze.
-Forza ragazzi. È il momento della prima sfida- disse
I ventuno malcapitati seguirono l’uomo nel cortile dove rimasero stupiti.
Elsio aveva preparato un percorso a ostacoli con un asse sospesa, ostacoli e molto altro.
-Bene. Il vostro compito nella sfida sarà semplice. Dovrete superare la rete delle spine, l’asse del pericolo, la giungla delle liane e il domatore di Tauros-
I ragazzi guardarono preoccupati ila rete fatta di spine sotto a cui sarebbero passati, l’asse dove dovevano restare in equilibrio, la fila di liane che avrebbero dovuto oltrepassare e infine i Tauros che dovevano superare.
-E in tutto questo i Pokèmon resteranno ai lati del percorso e dovranno attaccare gli avversari per rallentarli-
Sia Harley che Ursula trattennero la gioia nel sentire quell’affermazione.

 

Conf. Harley
-Osp, Cacturne ha sbagliato mira e il missilspillo ha colpito Vera. Può capitare-

 

Conf. Ursula
La ragazza aveva in mano una moneta.
-Testa colpisco Lucinda, croce colpisco Arya- disse lanciandola in aria.
La moneta cadde sulla mano.
-Testa, e Lucinda sia-

 

Conf. Lucinda
-Ho una brutta sensazione-


I ragazzi si disposero sulla linea di partenza mentre i Pokèmon ai lati del percorso.
-Pronti, partenza, via!-
I concorrenti partirono di corsa verso la rete di spine mentre i Pokèmon partirono con gli attacchi.
Vera schivò un missilspillo
-Harley! Siamo in squadra insieme, dì al tuo Cacturne di non puntare me!- disse con rabbia al ragazzo.
-Scusa Vera- finse Harley


Conf. Vera
-Non lo sopporto! Per fortuna che non rimarrà molto a lungo-


La ragazza corse in avanti, ma si tirò indietro per evitare il pistolacqua del Dewott di Burgundy e rischiò di cadere a terra quando Drew la sostenne.
-G-grazie- disse la ragazza arrossendo
-Di niente-


Conf. Drew
-Non mi importa del reality o dei poffin. A me interessa solo stare un po’ con Vera-


-Ehi coppietta felice, volete vincere oppure no?- chiese Alex interrompendo il momento.

 

Conf. Alex
-Non mi interessa del gioco di squadra, ma io non sono affatto un perdente. Mantine Grazioso o non Mantine Grazioso-

 

Mandy fu la prima ad arrivare alla rete e cominciò a gattonare sotto di essa.
-Ahi, ahi, ma di che cavolo è fatta?-
-Di spine ve l’ho detto- disse Elsio allargando le braccia.

 

Conf. Mandy
-Stupido contratto-

Presto anche gli altri iniziarono a strisciare sotto la rete.
Spighetto venne colpito dal paralizzante del Roserade di Drew  e rimase bloccato.
-Qualcuno potrebbe darmi una mano?- chiese l’intenditore.
Burgurdy gli prese la mano.
-E sappi che lo faccio solo perché siamo in squadra insieme- disse mentre lo portava fuori dalla rete
Spighetto annuì e restò confuso a guardarla mentre lei correva verso l’ostacolo successivo.


Conf. Spighetto
-Burgundy mi ha aiutato?-

 

Aiden uscì dalla rete e qualcuno gli porse una mano per farlo alzare.
Il ragazzo alzò lo sguardo e vide Arya che gli sorrideva.
Non fece in tempo ad afferrare la sua mano però che Ursula lo afferrò e lo portò in piedi.
-Forza compagno di squadra andiamo a vincere- disse senza lasciarli la mano.
In quel momento le comete dell’Eevee di Aiden la colpirono in pieno.
-Ma che peccato- disse Arya con ironia –Vieni continuiamo insieme-
Aiden guardò Ursula e poi seguì Arya.


Conf. Aiden
-Okay, Ursula ci sta palesemente provando con me, ma sbaglio o Arya era gelosa?-

 

Conway non aveva ancora raggiunto l’asse quando era stato attaccato dallo Skitty di Mandy che gli era saltato in testa e lo attaccò con doppiasberla.
Lucinda lo superò con una risatina.

 

Conf. Lucinda
-Tra Conway e Ursula non so chi sia peggio. E il peggio è che sono entrambi in squadra con me-


Ad arrivare per primo all’asse fu Brock che tentò di mantenere l’equilibrio, ma venne colpito dal folglielama del Treecko di Alex ed era caduto nel fango.
-Stai bene?- chiese Niagara avvicinandosi a lui.
Brock la guardò con occhi strani
-Oh, mia cara Niagara non avevo mai fatto caso ai tuoi bellissimi occhi.  Ti prego permettimi di aiutarti a vincere- disse il medico Pokèmon
-Sei caduto di testa?- chiese la ragazza.
Subito la faccia di Brock si contorse in un’espressione di dolore: Croagunk gli aveva tirato una potente velenpuntura.
Il Pokèmon, Misty e Max  trascinarono all’unisono via il ragazzo.
-E dire che glielo dicevo che si sarebbe fatto male a continuare così- disse il ragazzino.


Conf. Niagara
-Forse sarebbe quasi un bene essere eliminata: se questi sono i concorrenti…-

 

Il primo a superare l’asta fu quindi Tracey seguito da Mark e Lucinda.
I tre correvano verso le liane quando vennero fermati da Gabite.
-Dannata Ursula, scommetto che lo ha fatto apposta- disse Lucinda
Il Pokèmon si lanciò contro di loro, ma venne bloccato da Piplup.
I due iniziarono una rissa e gli allenatori ne approfittarono per superarli.


Intanto un po’ più indietro molti ragazzi erano finiti fuori gioco.
Drew, Aiden, Arya, Harley, Misty, Max, Niagara e Ursula erano gli unici ancora in gioco che ancora non avevano superato l’asse sospesa.
Gli otto superarono l’asta uno dopo l’altro quando, arrivati verso le liane sentirono un annuncio di Elsio.
-Da questo momento chi cade verrà automaticamente eliminato dalla sfida-
I ragazzi ci si misero d’impegno, ma Aiden, Drew e Max caddero dalle liane mentre gli altri, in modalità scimmia, passarono di liana in liana fino ad arrivare al recinto dei Tauros dove Tracey, Lucinda e Mark stavano cercando di domare un Tauros.


Conf. Mark
-Lezione Pokèmon numero 14: per domare un Tauros prendetelo per le corna-


Mark aveva infatti preso le corna del suo Tauros riuscendo a direzionarlo verso il traguardo.
-I vincitori della prima sfida sono i Mantine Graziosi!- annunciò Elsio con gioia.
I ragazzi si riunirono intorno al conduttore.
-Bene adesso annunciamo il primo eliminato del gioco ovvero colui che si è impegnato di meno. È stato un testa a testa tra due, ma il perdente è Spighetto  che si trascina a casa anche Pansage-
-Cosa?- disse il ragazzo –Ma la mia squadra ha vinto-
-Ma tu no. – disse Elsio –E visto che sei stato il primo a finire fuori gioco, adesso sei eliminato. E non sei il solo. Prima della sfida abbiamo aperto il televoto per eliminare qualcuno. Drew, Conway e Tracey hanno ricevuto un solo voto. Invece tra Harley e Ursula c’è stato un vero testa a testa, ma visto che il nostro Harley gode dell’immunità la seconda eliminata della gara è Ursula-
Subito arrivò un taxi dove vennero spinti i due ragazzi e i loro Pokèmon.
-Ciao, ciao Ursula- disse Lucinda mentre il taxi partiva
-Non ci mancherai- rincarò Arya
-Ma dove li mandate?- chiese Burgundy.
-Non saprei. Li mettiamo su un taxi e li mandiamo via- rispose Elsio.
I ragazzi lo guardarono strano.
-Beh che c’è? Vi ho costretto a partecipare a un reality e vi stupite di questo?- disse prima di venire attaccato dalla Shinx di Arya.
-Toglietemelo di dosso!- disse mentre i ragazzi ridevano e quasi si rotolavano a terra.
-Due dei ragazzi sono fuori gioco- disse tra uno scontro e l’altro con Elettra –Restate con noi per scoprire quanti e quali se ne andranno nel prossimo episodio-

 

Angolo Autore
Ecco la classifica aggiornata:
21: Spighetto
20: Ursula
Per adesso è tutto.
Da ora in poi potrete votare una sola persona alla volta.

L'Uragano Temporale.

 

 

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Capitolo 15
*** Labirinti e cucina di classe ***


~~La mattina dopo la prima sfida i ragazzi erano felici: almeno lo erano Lucinda e Arya per l’eliminazione di Ursula.
Chi invece non era affatto felice era Burgundy.

 

Conf. Burgundy
-Non so cosa mi prenda- disse la ragazza –Dovrei essere felice perché per una volta ho battuto Spighetto e invece…-

 

Nella stanza delle ragazze dei Mantine, Arya canticchiava felice.
-Perché sei così contenta?- chiese la castana
-Perché odiavo Ursula e adesso se ne è andata- rispose la bionda
-E non è che la odiavi perché aveva puntato Aiden?- chiese Vera maliziosa
-E perché dovrei? Io e Aiden siamo solo amici- tentò la ragazza –Si vede così tanto?-
Vera sorrise
-Sì, ma stai tranquilla: secondo me gli piaci-
-Grazie Vera- disse Arya –E come va con Drew?-
-Benissimo: lui è così dolce e carino e… non tentare di cambiare argomento: stiamo parlando di te e Aiden. Devi assolutamente dirgli quello che provi-
-Ma se lui non mi ricambia?-
-Devi provare! Se Drew non avesse avuto il coraggio di dichiararsi, noi due non staremmo insieme. Non potrai sapere cosa prova se non glielo chiedi- disse la castana.
La bionda annuì.


Conf. Arya
-Vera ha ragione! Devo farmi coraggio e rivelare tutto ad Aiden-

 

Elsio si affacciò dalla porta:
-Forza ragazze si parte per la sfida- disse con un tono fintamente gentile.
Le ragazze uscirono dalla stanza, scocciate e seguirono l’odioso capopalestra.


I ragazzi si ritrovarono davanti ad una strana struttura.
-Benvenuti al Labirinto Dei Nidoking, chiamato così per via dei Pokèmon che vi abitano. Ma visto che dei Nidoking erano troppo poco come difficoltà abbiamo messo anche un bel Druddigon- disse Elsio
Aiden iniziò subito a tremare.


Conf. Aiden
-Q-quando ero piccolo v-venni quasi a-aggredito da un D-Druddigon e adesso m-mi f-fanno p-parecchia p-paura-


-Ogni squadra entrerà da un’entrata diversa- spiegò Elsio mentre cercava di tenere a bada Elettra –Il primo che uscirà darà l’immunità alla sua squadra mentre l’ultimo verrà automaticamente eliminato. E ricordate che il pubblico voterà per eliminare qualcuno-
Poi la Shinx di Arya gli saltò addosso.
-Adesso voi entrate e voi stupidi cameraman liberatevi da quella palla di pelo con la rabbia-
Arya strinse i pugni per evitare di rispondere a tono al conduttore che aveva offeso la sua Shinx.
Le tre squadre entrarono e, appena Niagara fu sicura che gli altri non la sentissero, si rivolse alla sua squadra.
-Siamo proprio in un brutto guaio, ci vorrebbe un po’ di logica per uscire da qui- disse a voce alta.
Subito si avvertì un cigolio metallico.
Liberatosi dai poteri di Slowking, Il Beldum di Niagara si era attivato ed si era addentrato nel labirinto.
-Presto seguiamolo- disse Niagara mettendosi a correre

 

Conf. Niagara
-Se non puoi battere la personalità di Beldum, allora sfruttala a tuo vantaggio-


Intanto i Mantine avevano deciso di dividersi.
Vera aveva spinto Arya a cercare Aiden per poi allontanarsi con Drew, seguita da Harley.
Alex si era trascinato dietro Mark e Clive.


Conf. Alex
-Se vuoi vincere, tieniti vicino i membri più forti della squadra, e parliamoci chiaro a parte me, i migliori sono Mark e Clive. Almeno loro hanno un cervello, non vogliono tradire la squadra e  non sono innamorati-

 

-Ragazzi mi sentite?-
Alima e la sua Zorua si erano completamente perse quando sentirono un ringhio proveniente da un corridoio vicino.
-Va bene Mandy hai ragione non dovevo allontanarmi, ma non c’è bisogno di mettersi a ringhiare-
Dal corridoio spuntò un enorme Nidoking.
-Adesso ho capito perché si chiama il Labirinto de Nidoking- disse Alima un attimo prima di correre via.


Conf. Alima
-Elsio farà meglio a guardarsi le spalle-

 

Intanto Aiden e il suo Eevee avevano perso di vista il gruppo e il ragazzo era spaventatissimo.
-Io non ho paura, io non ho paura- ripeteva il ragazzo.
Poi vide un’ombra che si avvicinava.
-Io ho molta paura!- urlò il ragazzo.
L’ombra si rivelò essere Arya.
-Aiden tutto bene?- chiese la ragazza vedendo che il biondo stava tremando.
-Arya, per fortuna che sei arrivata- disse Aiden correndo verso di lei.
La ragazza venne travolta dall’abbraccio di Aiden.
-Ti prego non lasciarmi solo. I Druddigon mi spaventano terribilmente- mugolò il ragazzo senza lasciarla.
Arya rimase stupita.


Conf. Aiden
-So che tutti quelli che hanno visto questa scena mi giudicano un fifone, ma i Druddigon mi fanno andare fuori di testa-


-Tranquillo se non ti va di stare solo continuiamo insieme- disse la bionda
Aiden annuì e i due iniziarono a avanzare insieme, mentre l’Eevee di Aiden si avvicinò a quella di Arya con qualcosa tra i denti.
Il Pokèmon mise ai piedi della Eevee un piccolo fiore trovato nelle siepi che costituivano il labirinto.
La Pokèmon di Arya prese il fiore e si avvicino all’Eevee di Aiden dandogli una leccata dietro l’orecchio.
L’altro Pokèmon divenne raggiante e i due si misero a camminare a fianco.
-Non sono carini?- chiese Aiden ad Arya mentre li guardava.
Alla ragazza, che stava riflettendo su cosa dire ad Aiden, venne un’idea.
-Sai, si dice che i Pokèmon riflettano la personalità dei propri allenatori- cominciò la ragazza
-Che intendi dire?-
-Che alla mia Eevee piace il tuo Pokèmon e a me… piaci tu- terminò la ragazza tutto d’un fiato
-Cosa?-
-Sì Aiden, tu mi piaci. Mi piaci da quando mi hai rassicurata prima della gara di Orionopoli- disse la ragazza prendendo coraggio.
Aiden sorrise
-Ecco vedi Arya non so come dirtelo…- disse
La bionda abbassò lo sguardo
-Non devi dire niente: sapevo che non potevo piacerti-
-Ma tu mi piaci-
-E che tu eri troppo perfetto per una come me. Aspetta che hai detto?-
-Sì mi piaci anche tu. Da quando abbiamo finto di stare insieme per mio padre- disse il biondo
-E Ursula?-
-Che centra Ursula?-
-Andiamo è ovvio che gli piaci- disse Arya scocciata.
-Sì è vero, ma a me non piace lei. A me piaci tu-
La ragazza arrossì e il suo imbarazzo crebbe quando Aiden le prese la mano.
Aiden chiuse gli occhi e si avvicinò ad Arya.
La ragazza invece rimase ad occhi aperti decisa a godersi il suo primo vero bacio (quello finto sulla gondola per lei non contava).
I due si baciarono con passione mentre i loro Eevee li guardavano felici.


Conf. Eevee di Aiden
-Ev, Eevee, Eeve, Eve! (trad: finalmente si sono baciati!)-

 

Intanto:
-Dov’è finito quell’idiota di Clive?- chiese Alex con stizza.
-Non saprei era qui un attimo fa- disse Mark.
In quel momento un Druddigon si parò davanti ai due ragazzi.
-Me ne occupo io- disse Alex –Vai Treecko usa foglielama e poi assorbimento-
Il Pokèmon eseguì, ma Druddigon sembrava che nemmeno li avesse sentiti gli attacchi.
Il Pokèmon  grotta attaccò allora con Dragartigli e Treecko schivò per un pelo.
Il Pokèmon legnogeco si caricò d’energia e venne avvolto da una luce intensa che si spense rivelando un Grovyle che attaccò Druddigon con tagliofuria.
-Grande!- disse Alex –Si è evoluto in Grovyle-
Un attacco fendifoglia mise al tappetto il tipo drago portando Grovyle alla vittoria.
-Ottimo lavoro- disse Alex –E adesso troviamo l’uscita-
I tre si rimisero in marcia.


Intanto i Donphan:
-Tranquilli ragazzi saremmo fuori in un attimo- disse Tracey –Il mio Azumarill troverà l’uscita seguendo la voce di Elsio con il suo superudito-
I ragazzi rimasero in silenzio, ma si sentiva un fastidioso “Crunch crunch”
Tutti si voltarono verso Mandy che stava mangiando una barretta ai cereali
-Ne volete una?- chiese
Trecey si sbatte una mano sulla fronte
-Per favore smettila. Azumarill ha bisogno di silenzio per trovare l’uscita-
Il Pokèmon acquaniglio imboccò subito un corridoio seguito dagli altri.

 

Conf. Mandy
-Adesso non si può nemmeno mangiare in pace-

 

I Venomoth stavano correndo dietro a Beldum
-Lucinda sei sicura che non vuoi uscire con me?- chiese Conway cercando di riprendere fiato.
-Sono sicurissima di non voler uscire con te- disse la blu –Preferirei diventare la migliore amica di Ursula-
-Mia dolce Niagara siamo sicuri che questa sia la giusta direzione?- chiese Brock all’aspirante intenditrice.
-Almeno così pensa Arrow. E smettila di chiamarmi dolce-


Conf. Brock
-Che ragazza, che bellezza-
Croagunk usò velenpuntura sul suo allenatore
-Che dolore-

 

Intanto Vera e Drew seguiti da Harley erano arrivati in una stanza dove c’era un burrone.
I ragazzi sarebbero dovuti passare dalla sottile striscia di pietra vicino alle siepi del labirinto.
Harley decise di cogliere l’occasione e corse verso Vera per spingerla di sotto.
Peccato che Drew lo avesse visto e trascinò via Vera e così fu il perfido coordinatore a rischiare di cadere.
-Un piccolo aiuto?- chiese dopo essersi aggrappato a una sporgenza


Conf. Drew
-Harley è vicinissimo all’eliminazione fidatevi di me- disse facendo l’occhiolino alla telecamera.
Da qualche parte giunsero dei sospiri estasiati.
-Ehi calmatevi, sono fidanzato!-

 

I due ragazzi lo ignorarono e proseguirono vedendo l’uscita in lontananza.
Giunti fuori dal labirinto videro che Niagara, Brock, Conway e Lucinda dei Venomoth e tutti i Donphan eccetto Alima erano già usciti.
-I vincitori sono i Venomoth- disse Elsio –Ma chi sarà l’ultimo ad uscire che se ne andrà?-
La prima ad arrivare fu Alima che uscì di corsa urlando.
Poi toccò ad Aiden e Arya seguiti da Alex e Mark.
Harley arrivò con le mani piene di spine segno che aveva dovuto farsi aiutare da Cacturne a risalire.
-Dentro il labirinto ci sono ancora Clive e Chiara- disse Elsio
D?un tratto si sentirono dei passi: qualcuno stava arrivando.
Un viso fece capolino dall’uscita e era quello di…
-Grazie per avermi aspettata- disse Chiara rivolta alla sua squadra.
Clive arrivò subito dopo.
-Bene, bene. Chiara si è salvata per un pelo mentre Clive e Charmander dovranno salire su un taxi insieme a colui che è stato il più votato del pubblico- disse Elsio.
Clive sospirò, sconsolato mentre gli altri si fecero attenti
-Il pubblico ha deciso di eliminare… Harley!-
-Che?- chiese il verde incredulo.
-Avete capito bene. Harley, sei fuori-
Giunse un taxi su cui i due ragazzi e i Pokèmon dovettero montare.
-Clive ci vediamo a Fiordiloto una volta finito il reality- disse Niagara rivolta all’amico
-Non tornare più Harley- disse invece Vera.
Il taxi partì e Elsio congiunse le mani.
-Bene adesso passiamo alla seconda sfida del giorno-
-Ma sei impazzito?- chiesero tutti i ragazzi all’unisono
-Spiacente ragazzi, ma abbiamo i tempi di produzione da rispettare quindi adesso torniamo alla villa dove farete la sfida di cucina-
I ragazzi protestarono, ma Elsio tirò fuori i loro contratti
-Volete pagare la penale?-
Tutti tacquero e si diressero alla villa mormorando cose irripetibili contro Elsio.

 

Conf. Alex
-Io..-

 

Conf. Niagara
-…Lo…-

 

Conf. Alima
-…Detesto!-

 


I ragazzi erano stati portati nelle cucine dove avrebbero dovuto cucinare un piatto prelibato, ma allo stesso tempo bello a vedersi.
-Ma dove siamo a PokèChef?- chiese Aiden
-Sono certo che sarà un mappazzone- disse Alima
-La sfida inizia adesso!- disse Elsio

 

I Venomoth si erano affidati a Brock e Niagara i due intenditori del gruppo.
-Allora potremmo preparare La Torta Gran Budew al limone- propose il ragazzo
-Sì, ma dobbiamo trovare delle rose rosse da mettere nell’impasto- protestò Niagara
-Allora proviamo con Lo Stufato di Erbe di Bulbasaur-
-Ma ci vuole un Bulbasaur che mescoli lo stufato ululando alla luna come dice la ricetta-
Gli altri membri della squadra li guardavano stupiti.
-Non serve fare un piatto di alta cucina- disse Lucinda prendendo un mestolo –Basterà preparare il Soufflè alla Piplup-
-Ma ci vuole un bollaraggio che renda la pasta morbida-
Lucinda indicò il suo Pilpup zittendo i due.

 

Conf. Lucinda
-Insomma se non li avessi fermati avrebbero continuano a cercare una ricetta fino alla fine del tempo a disposizione-

 

Conf. Conway
-Sa anche cucinare! Lucinda è davvero perfetta!-

 

I Donphan erano in crisi
-Ma perché è stato eliminato proprio Spighetto?- chiese Burgundy mentre toglieva dal forno un dolce ancora troppo crudo che le esplose in faccia.
-Forse non è stata una buona idea preparare la Torta Esplosiva alla Skitty- disse Mandy
-Era l’unica ricetta per cui avevamo il Pokèmon che ci serviva- disse Tracey indicando Skitty
-Sì, ma se non calcoliamo bene i tempi il dolce esploderà- disse Misty
-Dobbiamo riprovare- disse Max che cercava di tenere lontano il Munchlax di Vera (con cui partecipava) dagli ingredienti.
-Forza Skitty usa doppiasberla sulla pasta- disse Mandy
Il Pokèmon sbagliò mira e prese in pieno il sacco della farina che si rovesciò infarinando tutti-

 

Conf. Burgundy
La ragazza era piena di farina
-Ma proprio Spighetto doveva farsi eliminare?- ripete con rabbia.

 


Intanto i Mantine cercavano di preparare il Tiramisù ai petali di Roserade.
-Quanti biscotti ci vogliono?- chiese Mark
-Prova con quattro o cinque- propose Drew
-Metto del cioccolato o del caffè?- chiese Arya
-Metticeli tutti e due- disse Vera


Conf. Vera
-Ma chi è che sa cucinare? Odio sempre di più questo show-


-Forse possiamo offrire a Elsio una delle mie Pokèmelle- disse Vera
-In quel caso credo che ci squalificherebbe- ironizzò Alex
-Ma che simpatico. Intanto tu non ci provi nemmeno-
-Solo perché non ho voglia di fare una cosa stupida non significa che non stia facendo nulla-
-Ma tu non stai facendo nulla!-
Drew li interruppe
-Ragazzi non c’è tempo per litigare. Dobbiamo darci da fare- disse
-Ecco ascolta il tuo fidanzatino- disse Alex


Conf. Alex
-Proprio non li sopporto i miei compagni di squadra! Io voglio vincere, ma sono circondato di imbranati. Se solo ci fosse Zoey…- poi si rese conto di quello che aveva detto –Cioè volevo dire… lasciamo stare-

 


-Il tempo è scaduto!- annunciò Elsio
I ragazzi portarono i loro piatti.
I Venomoth avevano un Soufflè molto gonfio che presentava diverse bolle sopra come se il bollaraggio di Piplup ci fosse rimasto dentro.
I Mantine avevano un Tiramisù cosparso di petali di rosa ricoperti di cioccolato.
E i Donphan avevano fatto una torta a forma di coda di Skitty.
Burgundy incrociò le dita per avere un po’ di fortuna.
Elsio era pronto a fare da giudice.
-Prima di dire chi ha vinto vi dirò chi si  impegnato di meno nella sfida e che di conseguenza sarà il primo eliminato-
I ragazzi si guardarono.
-Dopo aver visto le registrazioni della sfida di oggi posso dire che uno di voi ha fatto una cosa che lo ha portato alla squalifica. Infatti adesso squalifico… Alex-
Il ragazzo si avvicinò minaccioso a lui.
-E perché sarei squalificato?- chiese
-Per due motivi: per prima cosa il tuo Treecko si è evoluto e quando all’inizio dello show vi ho detto che si poteva usare un solo Pokèmon, intendevo una sola specie di Pokèmon e Treecko e Grovyle sono due specie diverse. E poi perché  non hai minimamente partecipato alla sfida di cucina. Adesso sei pregato di andartene mentre io decreto il vincitore-
Il ragazzo venne portato via da due guardie.
-Bene adesso passiamo alla sfida…-

 


Angolo Autore
Ecco il nuovo capitolo.
Ho dovuto anche iniziare a eliminare degli OC perché affidandomi solo al voto gli OC sarebbero probabilmente rimasti fino alla fine.
Per questo la votazione di questo capitolo si potrà fare solo contro un OC e senza sapere quale delle tre squadre vincerà l’immunità.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto.
L’Uragano Temporale.

 

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Capitolo 16
*** Le follie del coordinatore ***


~~Elsio assaggiò i piatti dei ragazzi a cominciare da quello dei Venomoth.
-Non male- disse –Ma è un po’ insapore-
Poi passò a quello dei Mantine
-Buono, ma i petali di rosa non ci stanno esattamente bene- proclamò
L’ultimo ad essere giudicato fu il piatto dei Donphan
-Uhm…-
I ragazzi lo guardavano in attesa.
Improvvisamente ci fu un’esplosione di panna che finì sulla faccia di Elsio

 


Conf. Chiara
-Hahahahaahahahhaahhaahah-

 

Conf. Vera
-Hahahahahahahahahahahahahahaah-

 


Conf. Burgundy
-Cavolo, questa non ci voleva!-

 

Il giudice di gara si alzò e si avvicinò ai Donphan.
-Questa torta è…-
I ragazzi si prepararono alla squalifica.
-…Sublime! Davvero esplosiva, proprio come deve essere una Torta Esplosiva alla Skitty. I vincitori sono i Donphan!-
I ragazzi rimasero a bocca aperta e i Donphan esultarono.
-Secondo il pubblico invece l’eliminato di questa sfida è… Mark!-
-Che?- chiese il ragazzo stupefatto –Perché io?-
-Il pubblico ha deciso così- si giustificò Elsio –Quindi raggiungi gli altri eliminati col taxi-
Il ragazzo venne trascinato via.
Elsio si mise a guardare i Mantine.
-Vedo però che i poveri Mantine sono in tre mentre le altre squadre sono in sei quindi metteremo una persona, che verrà scelta proprio dai membri dei Mantine, nella loro squadra- annunciò –Allora chi scegliete?-
La scelta avvenne all’unanimità
-Aiden- dissero i tre insieme.
Il biondo rimase stupito e Elsio lo trascinò vicino ai tre.
-Bene da adesso Aiden è un Mantine-

 

Conf. Aiden
-Non mi dispiace troppo cambiare squadra: insomma Drew e Vera sono miei amici e Arya è la mia ragazza. E poi così non dovrò più sentire Brock che cerca di conquistare Niagara-

 

-Bene adesso eccoci arrivati alla prossima sfida. Siete tutti pronti?-
I ragazzi annuirono.
-Vi porteremo in un luogo magico!- disse Elsio.
I  ragazzi vennero bendati e messi su una macchina.
Quando li tolsero le bende si ritrovarono in un posto che molti di loro conoscevano.
-La nostra prossima sfida è una gara Pokèmon?- chiese Mandy arrabbiata –Ma questo è sleale! Alcuni di noi sono più abituati alle gare-
-E io non posso lottare con Beldum- disse Niagara
-E io non posso usare Psyduck- disse Misty
-E per di più tutti i Mantine sono coordinatori- disse Alima.
Elsio non rispose.
-Avete finito?- chiese poi –Bene. Questa sfida mi è stata imposta dalla produzione perché a quanto pare lo show non ha molto successo e vogliono finirlo al più presto, ma visto che un vincitore ci deve essere dobbiamo continuare. Per questo in quindici inizieranno questa sfida, ma quando sarà finita solo undici di voi saranno ancora concorrenti mentre gli altri quattro saliranno sul taxi-
I ragazzi si guardarono spaventati.
-Per questa sfida non esistono squadre e ognuno giocherà per sé. Ah si. Visto che questa in teoria è una gara ufficiale il vincitore riceverà un fiocco: il primo fiocco di Fiordiloto-
I coordinatori festeggiarono mentre tutti gli altri erano molto poco entusiasti.
-E adesso andate a prepararvi per il round di esibizione- disse Elsio congedandoli.


Nei camerini molti dei ragazzi si lamentavano per la sfida

 

Conf. Alima
-Questa è una vera ingiustizia. Io non sono portata per le esibizioni di grazia e di bellezza. Spero di rifarmi al round di lotta-

 

Conf. Conway
-Posso permettermi anche di perdere la prima sfida, tanto gli eliminati saranno quattro e i perdenti del primo round saranno sette. Quindi ci sarà un modo per salvarsi anche se perdo l’esibizione. Matematico-

 


-A giudicare le esibizioni sarò io- disse Elsio –A cominciare sarà Drew-
Il verde salì sul palco con Roserade.
-Comincia con fielepunte-
Il Pokèmon sparò in aria delle scie viola
-Deviale con fiortempesta-
La tempesta fiorita fece roteare le fielepunte su se stesse creando un bellissimo effetto che face rimanere Elsio a bocca aperta.
-Concludi con Petalodanza-
I petali volarono e si disposero in posizioni ben precise creando una parola nell’aria.
Le ragazze tra i concorrenti emisero un –Ooooooooooooh- di felicità
-Quant’è dolce- disse Niagara
-Che gesto romantico- fece Arya
I petali avevano formato la scritta “Vera” a grandi lettere  in aria.
La castana era arrossita e guardava il suo fidanzato con un’espressione felicissima.
-Sì, niente male- fece Elsio con noncuranza. –Adesso tocca a Niagara-
La ragazza salì sul palco, ma Beldum non la seguì.
-Conway- fece Niagara –Aiutami-
Ma il ragazzo scosse la testa
-Ognuno per se, te lo ricordi?- disse però il ragazzo.
Niagara guardò implorante Lucinda.
La ragazza ruotò gli occhi e si avvicinò a Conway dandogli un bacio sulla guancia.
Subito il ragazzo fece segno al suo Slowking che trasportò Beldum sul palco
-Mi devi un favore- disse Lucinda mentre su puliva le labbra con un fazzoletto
Niagara annuì, ma nonostante tutto Beldum non voleva saperne di muoversi.
-Ti prego Arrow fa qualcosa- disse Niagara disperata

 

Conf. Niagara
-Ma perché proprio io dovevo farmi sbolognare quel Beldum?-

 

 

Conf. Lucinda
La ragazza stava facendo dei gargarismi con dell’acqua.
-Niagara mi deve un’enorme favore-

 


L’aspirante intenditrice dovette abbandonare il campo lasciando il posto ad Aiden e il suo Eevee.
-Inizia con attrazione-
Eevee fece l’occhiolino e un cerchio di cuori si levò in aria
-E ora comete-
Le comete passarono proprio in mezzo ai cuori mentre si chiudevano assumendo una sfumatura di rosa.
Le comete volarono in ogni direzione con grazia.
Dietro le quinte Arya e la sua Eevee guardavano l’esibizione dei loro fidanzati.
-Guarda che così rischi di sbavare- disse Alima, sarcastica.
-A quale delle due ti riferisci?- chiese Mandy fissando l’allenatrice e la sua Pokèmon
-Ad entrambe-
-E ora usa supplica e occhioni teneri-
Eevee si avvicinò ad Elsio sorridendo e facendo uno sguardo languido.
Il Pokèmon si fece accarezzare e poi tornò al fianco del suo allenatore.
-Molto tenero, ma a cosa è servito?- chiese Elsio
-Guardati il polso- disse Aiden
Elsio vide che gli mancava l’orologio il quale si trovava tra i denti di Eevee.
-Però è anche un ladro- disse Vera guardando l’esibizione –Quel Pokèmon non smetterà mai di stupirmi-

 


Conf. Aiden
-Aspirante cupido, fidanzato e ora anche ladro. Questo Eevee sa fare un sacco di cose. Ed è anche parecchio determinato. E un po’ irritante-
Eevee si strusciò felice al suo allenatore.

 

Le esibizioni continuavano una dopo l’altra
Alima andò malissimo e anche Mandy non riuscì a mettere troppa grazia nell’esibizione.
Lucinda e Vera furono ovviamente bravissime e così anche Arya.
Burgundy rivelò di essere una brava coordinatrice riuscendo ad esaltare le doti del suo Dewott.
Misty fallì miseramente a causa di Psyduck, Tracey e Azumarril andarono abbastanza bene.
Brock e Croakung cominciarono bene, ma quando Brock fece un complimento a Niagara il Pokèmon rospo usò la sua velenpuntura sull’allenatore.
Chiara e Nora (la sua Pichu) furono molto brave, ma Max non riuscì a controllare Munchlax che si fiondò sul buffet del catering.
Invece Conway non si impegnò nemmeno.
Alla fine del primo round, Elsio chiamò tutti per dire che era passato al secondo turno.
Ovviamente passarono Vera, Arya, Aiden, Drew e Lucinda, i coordinatori del gruppo, ma al secondo turno passarono anche Burgundy e Chiara e per ultimo Tracey.
-Tutti gli altri dovranno lottare per evitare l’eliminazione, subito dopo aver decretato il vincitore- disse il capopalestra di Fiordiloto.
Il primo scontro fu quello tra Drew e Tracey.
Il risultato fu abbastanza scontato.
-Azumarill vai con idrondata-
La coda del Pokèmon si illuminò di azzurro, ma prima che potesse raggiungere l’avversario il tempo terminò decretando la vittoria di Drew.

 

Conf. Tracey
-Almeno ho evitato l’eliminazione-

 


Poi toccò a Burgundy sfidare Chiara
-Nora usa fulmine- disse Chiara tentando di sfruttare il vantaggio di tipo.
-Dewott evitalo e vai con conchilama- disse Burgundy
Il Pokèmon apprendista evitò l’attacco e colpì la piccola Pokèmon.
-Non mollare e vai con raggioscossa-
-Fatti colpire e tieni duro- disse Burgundy

 

Conf. Chiara
-Credo che alla nostra intenditrice principiante manchi qualche rotella-

 


Dewott venne colpito, ma rimase in piedi.
-Ottimo, chiudi con vendetta-
Dewott si lanciò su Nora colpendola con forza che venne amplificata dal colpo ricevuto prima.
Pichu cadde a terra esausta.

 

Conf. Burgundy
-Dopo aver perso al primo round a tutti i tornei a cui ho partecipato mi sono allenata nelle strategie-

 

 

Dopo toccò a Lucinda contro Aiden
-Usa bollaraggio- disse Lucinda
-Evita e vai con comete-
Piplup venne colpito duramente.
-Idrobolla presto-
Piplup sfoderò una combinazione di bollaraggio e idropompa colpendo il Pokèmon evoluzione.
Il tempo era scaduto.
Per pochi punti, ma a vincere era stata Lucinda.

 

Conf. Aiden
-Se mi dispiace perdere? Un po’ sì, ma Lucinda è molto abile e non c’è vergogna a perdere contro una brava coordinatrice-

 

L’ultima sfida fu quella tra Arya e Vera.
-Ventargenteo- disse Vera
L’Eevee di Arya schivò.
-Usa comete-
Il Pokèmon di Vera venne colpito .
-E ora riduttore-
Un secondo colpo arrivò al Pokèmon farfalla.
-Non mollare vai con Psichico- disse Vera.
Ma il tempo era scaduto e la vincitrice era Arya.

 

Conf. Arya
-Non ci credo che ho vinto contro Vera! Insomma si tratta della finalista della Coppa Adriano di Sinnoh-

 

-Piplup idrobolla- disse Lucinda
La combinazione fece calare i punti di Drew che tentò di contrattaccare.
-Fiortempesta- disse il verde
Piplup venne colpito, ma usò una superefficace beccata che fece cadere Roserade a terra.
-Roserade usa…- cominciò il ragazzo
-Spiacente Drew, ma non hai più tempo- disse Elsio –Lucinda è la prima finalista-

 

Conf. Lucinda
-Sì. Posso ancora vincere-

 


Poi iniziò l’ultima semifinale.
-Riduttore misto a comete- disse Arya.
Il suo Pokèmon si coprì di comete e si lanciò verso Dewott atterrandolo.
-Usa vendetta- disse Burgundy
Sylvia schivò il colpo e il tempo finì decretando la seconda finalista: Arya

 

Conf. Arya
-Perfetto c’è lo fatta!-

 

La finale era iniziata:
-Piplup usa idropompa-
-Sylvia vai con comete-
I due attacchi si annullarono a vicenda.
-Prova con beccata-
-Usa riduttore-
Ancora una volta gli attacchi si annullarono facendo perdere punti a entrambe le sfidanti.
-Il tempo sta per scadere- fece notare Elsio
-Usa beccata d’acqua- disse Lucinda
-Riduttomete- disse Arya.
Il becco di Piplup si allungò e divenne azzurro mentre Eevee si coprì di comete e si lanciò all’attacco.
I due Pokèmon si scontrarono e si sentì un segnale che indicava che il tempo era scaduto.
Le due ragazze guardarono il tabellone.
-E la vincitrice è… Arya!
La bionda e Eevee esultarono e ricevettero i fiocchi da Elsio.
-Brava Arya, ma saresti stata più brava se avessi addestrato meglio la tua Shinx- disse Elsio girandosi e mostrando la schiena dove si era attaccata, chissà come, Elettra.
-E adesso passiamo alle lotte per le eliminazioni- disse il Capopalestra mentre due operatori video cercavano di staccare Elettra –Il primo scontro sarà Misty contro Max-
I due ragazzi salirono sul palco con i loro Pokèmon.
-Munchlax vai con centripugno-
-Psyduck schiva- disse Misty.
Il Pokèmon venne colpito alla testa e a Misty venne un’idea
“Se viene colpito ancora alla testa gli verrà il mal di testa e i suoi poteri si manifesteranno” pensò la ragazza
-Usa azione- disse Max
Il Pokèmon attaccò Psyduck, ma lo morse con frenesia.
-No, Munchlax la testa di Psyduck non è una caramella- disse Max.
In quel momento gli occhi del Pokèmon papero divennero blu.
-Sì. Ci siamo!- disse Misty
Il Pokèmon usò confusione stordendo Munchlax per poi metterlo al tappeto con psichico.
-Vince Misty- fece Elsio –Quindi Max è il primo dei quattro eliminati-


Conf. Max
-Avrei dovuto aspettarmelo-

 

Poi toccò a Conway sfidare Alima.
-Non sperare di vincere contro di me- disse Alima –I tuoi attacchi psichici non hanno effetto conto NightMoon-
Conway tacque e non disse niente.
La Zorua prese la forma di Slowking e lo scontro iniziò.
-Vai con finta- disse Alima
-Protezione-
L’attacco venne deviato dallo scudo di Slowking
-Usa inseguimento—
-Evita-
Stavolta il Pokèmon venne colpito, ma Conway passò all’attacco
-Usa tuononda seguito da geloraggio- disse
NightMoon venne paralizzata e poi ricevette un tremendo geloraggio.
-Prova di nuovo con inseguimento-
Zorua non riuscì a usare l’attacco a causa della paralisi.
-E ora idropulsar-
Slowking vinse così l’incontro.
-E vince Conway eliminando Alima- disse Elsio


Dopodiché fu il turno di Mandy contro Brock.
-Croakung usa velenpuntura- disse Brock
Skitty venne colpita.
-E ora breccia-
Stavolta il Pokèmon gattino schivò.
-Vai con attrazione- disse Mandy
Skitty fece l’occhiolino a Croagunk facendolo innamorare.
-E adesso vinci con doppiasberla-
La coda di Skitty colpì ripetutamente il Pokèmon rospo mandandolo al tappeto.
-Vince Mandy e Brock viene eliminato- annunciò Elsio
-Scusami e io?- disse Niagara da un angolo –Non sono rimasti altri avversari-
-Sicuramente avresti perso- disse Elsio –E quindi sei eliminata-
La ragazza si avvicinò al conduttore mollandogli uno schiaffo.
-Ehi, attenta alla faccia!- disse il capopalestra
-Ormai sono eliminata quindi posso fare quello che voglio-

Conf. Niagara
-Non lo sopporto!-


Conf. Mandy
-Ero sicura che avrei potuto vincere. Non c’è nessuno Pokèmon maschio che può resistere a Skitty. A parte forse l’Eevee di Aiden che conosce attrazione-

 

I ragazzi vennero riportati alla villa dove Arya dette uno dei fiocchi di Fiordiloto ai suoi amici e ne affidò uno ad Alima.
-Portalo a Mark- disse la ragazza.
Alima annuì per poi venire spinta nel taxi con la sua Zorua.
Subito dopo vennero stipati dentro anche gli altri tre ragazzi con i loro Pokèmon mentre Vera fece rientrare il suo Munchlax nella sfera.
-Bene, ne restano undici- disse Elsio –Quanti ne eliminerò la prossima volta? E il pubblico chi vorrà eliminare? Scopritelo restando con noi-

 

Angolo Autore
Salve!
Spero che il capitolo vi piaccia.
Da adesso potete votare una persona tra tutti i concorrenti rimasti.
Il titolo del capitolo è ovviamente preso dal film d’animazione “Le follie dell’imperatore”
L’Uragano Temporale

 

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Capitolo 17
*** Lotte miste ***


~~Ormai metà dei concorrenti iniziali era stata eliminata dopo solo tre puntate e le squadre non esistevano più.
Tutte le ragazze del gruppo erano riunite nella stessa stanza e così i ragazzi.
-Credo proprio che tra poco uno di noi vincerà una fornitura di poffin- commentò Lucinda rivolta alle altre concorrenti.
-Direi proprio di sì- rispose Burgundy guardandosi intorno

 

Conf. Burgundy
-Vera, Arya, Lucinda, Mandy, Chiara, Misty e io siamo le ragazze rimaste in gara e se il pubblico dovesse votare che eliminare tra noi credo proprio che sceglierebbe me. L’unica cosa che mi consola e che di sicuro il prossimo a uscire sarà Conway-

 


Conf. Lucinda
-Cari ascoltatori  se siete miei fan…- Lucinda prese fiato come se dovesse dire una cosa importante -…Dovete votare Conway! Vi prego, per favore! Quel ragazzo mi sta stressando in un modo pazzesco-

 


Nella camera dei ragazzi il clima era teso
Gli unici rimasti in gara erano Aiden, Drew, Conway e Tracey.
-Sembra che le ragazze siano più forti in questo gioco- disse Tracey per sdrammatizzare.
-Non esattamente- spiegò Conway sistemandosi gli occhiali –La prima sfida è stata vinta da Mark, la seconda grazie al Beldum di Niagara che è asessuato, la terza è stata vinta da tutta la squadra e l’ultima da Arya. Quindi matematicamente maschi e femmine sono pari-
Gli altri tre lo fissarono come se stessero guardando un robot.

 

Conf. Drew
-Con Conway in circolazione, non c’è bisogno di preoccuparsi per la votazione del pubblico-

 

Conf. Aiden
-Quel genio matematico  quasi inquietante-

 

Conf. Tracey
-Se non ho una cosa carina da dire su una persona, di solito non dico niente. E infatti su Conway posso dire… niente-

 


Conf. Conway
-So di non essere molto popolare tra i concorrenti, ma a voi del pubblico piaccio, vero?- chiese facendo l’occhiolino.
Gli arrivò in faccia una secchiata d’acqua.
-Messaggio ricevuto, grazie-

 


Gli undici rimasti vennero convocati da Elsio che, per la prima volta da quando lo conoscevano, era tutto spettinato.
-Tu… Tu… TU!- urlò rivolto verso Arya
La bionda deglutì preoccupata
-La tua Shinx è una bestia furiosa! Mi ha nascosto il pettine e adesso non posso più pettinarmi come vorrei-
Tutti rimasero di stucco: il capopalestra aveva davvero reagito così… per un pettine?
-Adesso passiamo alla sfida prima che mi venga una crisi di nervi- disse l’uomo conducendo tutti fuori, al campo di lotta della villa.
-La sfida di oggi consiste nel mostrare le vostre abilità di allenatori- spiegò il conduttore –Ma un bravo allenatore deve saper usare tutti i Pokèmon che ha a disposizione e quindi vi presento…-
Prese uno strano macchinario simile a una roulette
-Il rimescola Pokèmon-
Tutti lo fissarono male.
-Un po’ meno entusiasmo gente- ironizzò Elsio –In questa sfida dovrete mettere tutte le vostre sfere Pokè in questo macchinario e poi verranno fatti degli abbinamenti a casaccio per le sfide e ognuno dovrà pescare tre Pokè ball a caso con cui dovrò lottare-
Conway tossicchiò con imbarazzo
-Vorrei precisare- cominciò –Che noi siamo dispari quindi uno di noi resterà senza sfidante-
Il capopalestra di Fiordiloto sbuffò
-Il pubblico ha già votato il concorrente che voleva eliminare e la votazione è unanime, o quasi-
-E questo cosa vorrebbe dire?- chiese Conway improvvisamente nervoso

 


Conf. Conway
-Non mi piace la piega che sta prendendo questo discorso-

 

Conf. Lucinda
-Mi piace molto la piega che sta prendendo questo discorso-

 


-L’eliminato avrà il compito di fare da arbitro per le sfide di quelli rimasti in gara e guarda caso l’eliminato sei proprio tu Conway. Altre obiezioni?-
Il ragazzo tacque.

 

Conf. Lucinda
La ragazza fece scoppiare una stella filante
-Sì! Eliminato! È stato eliminato!-
Piplup tirò in aria dei coriandoli.

 

 

Elsio fece portare uno schermo.
-Prima mettete qui tutte le sfere- disse
I ragazzi misero le loro Pokè Ball nel rimescolatore.
-Ma io non posso!- protestò Arya –Sylvia e Elettra odiano le sfere-
-Non mi importa!- urlò Elsio –Fai entrare quelle due nella sfera oppure sei squalificata-
Elettra decise di entrare, ma solo dopo aver rivolto uno sguardo sprezzante, mentre Sylvia non voleva saperne.
-Hai altri venti secondi- ghignò Elsio
Aiden si avvicinò alla ragazza insieme al suo Eevee che saltò giù dalla sua spalla e sembrava conversare con la Pokèmon di Arya.
Sylvia sembrava riluttante, ma quando il Pokèmon di Aiden strofinò il naso della Eevee con il suo, Sylvia si convinse ed entrò nella sfera.
-Il tuo fidanzato lo ascolti mentre la tua allenatrice no, eh?- chiese Arya, irritata.
Aiden fece rientrare il suo Eevee.
-Su non te la prendere- disse mettendo un braccio intorno alla spalla della ragazza –In fondo quando si è innamorati si ascolta più volentieri il fidanzato che qualcun altro-
Dal volto di Arya sparì subito ogni segno di arrabbiatura.

 

Conf. Arya
-È davvero un ragazzo dolcissimo. E mi aiuta sempre in ogni occasione. Mi piace davvero tanto-

 

Conf. Aiden
-Insomma lei è la mia ragazza e io sarò sempre pronto ad aiutarla.-

 

 

-Volete piantarla con queste moine da fidanzati?- chiese Elsio con nervosismo –Mettete qui dentro le sfere Pokè e andate con gli altri ad aspettare l’annuncio degli sfidanti-
I due eseguirono.
-Bene adesso ecco a voi la prima coppia di contendenti- disse il capopalestra.
Sullo schermo apparvero i volti di Aiden e Tracey.
I due ragazzi si avvicinarono al macchinario di Elsio e, a turno, girarono la roulette prendendo tre sfere ciascuno.
-La sfida inizia… ora- esordì Conway con aria annoiata
I due ragazzi lanciarono una sfera ciascuno.
-A quanto pare Aiden dovrà iniziare con il Mamoswine di Lucinda- urlò Elsio vedendo che Conway non aveva intenzione di mettere entusiasmo nella telecronaca –Mentre a Tracey è andata peggio e inizierà con lo Psyduck di Misty-
Visto che Psyduck non sembrava aver intenzione di lottare fu Aiden a iniziare la lotta –Mamoswine usa geloscheggia-
Il Pokèmon duezanne creò una sfera di ghiaccio
-E adesso mangialo- ordinò il ragazzo
Mamoswine eseguì vestendosi di una specie di armatura con degli spuntoni glaciali che spuntarono sul pelo.

 

Conf. Aiden
-Ho visto delle gare di Coordinatori e conosco le mosse speciali di Lucinda-

 

-Attacca con gelodenti- continuò Aiden.
Il pokèmon obbedì e si lanciò contro Psyduck
-Per favore Psyduck fa qualcosa!- disse Tracey in preda al panico.
Il Pokèmon papero sembrò accorgersi solo in quel momento di Mamoswine che gli correva incontro.
L’impatto fu inevitabile e Psyduck finì al tappeto.
Tracey lo fece ritornare e prese la seconda sfera pescata chiamando fuori il Pokèmon che era dentro.
-Il secondo Pokèmon di Tracey è il Flygon di Drew- annunciò Elsio

 

Conf. Tracey
-Ci mancava la debolezza di tipo-

 

-Usa alacciaio- ordinò Tracey
Il Pokèmon drago attaccò Mamoswine con velocità impedendogli di schivare.
-Sfruttiamo la tua velocità Flygon: continua con alacciaio-
Colpi ripetuti arrivarono addosso al povero Mamoswine che crollò a terra, esausto
Aiden lo fece rientrare e lanciò la seconda sfera.
-Questa sarà una sfida tutta aerea- spiegò Elsio –Aiden lotterà con il Mothim di Burgundy-


Conf. Burgundy
-Non so se questo sia un bene per Aiden perché Mothim l’ho catturato solo poco tempo fa, dopo l’ultima volta che ho visto Spighetto e i suoi amici-

 


-Flygon usa alacciaio- disse Tracey
Il Pokèmon si lanciò all’attacco.
-Usa raffica- disse Aiden dopo aver controllato le mosse di Mothim sul Pokèdex.
Il Pokèmon falena sbatte le ali creando un vento potentissimo che lanciò Flygon a terra.
Aiden rimase a bocca aperta, ma Burgundy non era da meno.

 

Conf. Burgundy
-Io… ho…un…Pokèmon così…potente?-

 


-Vai con dragospiro- disse Tracey
-Contrasta con Psichico-
Le due mosse si scontrarono e l’energia psichica colpì Flygon mentre allo stesso tempo il dragospiro colpì Mothim.
I due Pokèmon caddero a terra incapaci di continuare la lotta.
-A quanto pare tutti e due hanno l’ultimo Pokèmon da usare- disse Elsio
I due lanciarono la sfera mandando in campo…
-Aiden userà il suo Eevee mentre Tracey lo Skitty di Mandy-

 

Conf. Mandy
-Aiden è nei guai. Sono pochi i Pokèmon che possono resistere a Skitty-


-Usa attrazione- urlò Tracey
-Schiva-
Skitty fece l’occhiolino a Eevee, ma il Pokèmon schivò il cerchio di cuori volanti.
-Usa comete- disse Aiden
L’attacco di Eevee colpì il suo avversario
-Usa geloraggio- ordinò Tracey a Skitty
Eevee venne colpito in pieno e, quando l’attacco terminò, aveva il pelo ricoperto di brina.
-Adesso usa…- iniziò Aiden, ma si interruppe quando vide che Eevee si era illuminato e stava iniziando a cambiare forma.
Quando la luce si spense al posto dell’Eevee c’era un bellissimo Glaceon.
Arya si volse verso la sua Eevee
-Guarda un po’ il tuo fidanzato- commentò ironicamente.
Ma Sylvia era troppo occupata a fissare Glaceon, adorante.
-Usa ventogelato- ordinò Aiden
Il vento glaciale colpì Skitty e subito dopo arrivò un potente comete che mandò al tappeto la Pokèmon.
-Il vincitore è Aiden!- disse Elsio
-Ma evoluzioni erano proibite- contestò Tracey
-No, perché in questa sfida potevate usare più Pokèmon- spiegò il conduttore –Quindi Tracey sei eliminato-


Conf. Aiden
-Che bello, ho un Glaceon!-

 

Il Piplup di Lucinda, sotto il comando di Misty,  cadde a terra esausto.
-Ottimo lavoro Lapras- disse Drew al Pokèmon di Aiden, che aveva steso l’avversario con un potente fulmine.
-Adesso a Misty rimane l‘ultimo Pokèmon mentre Drew può contare su Lapras e un altro Pokèmon- annunciò Elsio

 

Conf. Misty
-Le cose non si mettono bene-

 

Misty lanciò la sfera che conteneva lo Starly di Chiara
-Vai con geloscheggia- ordinò il verde
Lapras attaccò, ma Starly fu più veloce e schivò.
-Usa beccata- fece Misty
Sora colpì Lapras e poì continuò con un attacco rapido.
-Usa fulmine- dichiarò Drew.
Il povero Starly venne colpito cadendo a terra esausto.
-Drew è il vincitore e quindi Misty viene eliminata- esclamò Elsio con entusiasmo.
La terza sfida vedeva Lucinda contro Vera.
-Vai con finta- disse Vera allo Sneasel di Mandy
Il Pokèmon colpì il Ralts di Aiden nello stesso momento in cui quello usava incantavoce ed entrambi finirono a terra.
-Entrambe le ragazze hanno a disposizione l’ultimo Pokèmon- commentò Elsio.
Le due lanciarono la sfera facendo uscire il Pidgey di Arya per Vera e il Dewott di Burgundy per Lucinda.
-Usa raffica e poi beccata- disse Vera.
Lucinda lasciò che il suo Pokèmon venisse colpito.
-E ora attacco rapido- continuò Vera.
Dopo quel colpo Lucinda sorrise e passò all’attacco.
-Usa vendetta- urlò.
Dewott partì di corsa e saltò in alto colpendo Phoenix con tutta la forza che aveva, amplificata dai colpi ricevuti contro.
Il Pokèmon uccellino finì al tappeto.
-La vincitrice è Lucinda!- annunciò Elsio.
Drew fissava Vera preoccupato e si diresse verso di lei, abbracciandola.
Il capopalestra li spinse via.
-Passiamo alla quarta sfida: Burgundy contro Mandy-

 

Conf. Drew
-Ah, Vera-


Conf. Vera
-Perché non sono riuscita ad essere un po’ più forte?-

 

Burgundy sconfisse il Croconaw di Mandy, usato proprio dalla sua allenatrice, grazie al Togekiss di Lucinda che venne sconfitto dal Munchlax di Vera.
-Chiudi con raggiaurora- urlò l’intenditrice al Dewgong di Misty.
Il raggio colpì Munchlax mandandolo a terra privo di energie per continuare.
Mandy mandò il suo ultimo Pokèmon, il Roserade di Drew, che vinse facilmente portando anche Burgundy a usare il terzo Pokèmon ovvero il Venonat di Tracey
-Usa petalodanza-
-Schiva-
Venonat schivò l’attacco
-Usa segnoraggio-
Roserade venne colpito, ma si rialzo in fretta.
-Continua con cozzata zen-
Venonat si lanciò contro Roserade mandandolo fuori dal campo e anche dalla lotta visto che Mandy fu costretta a far rientrare il Pokèmon.
-Vince Burgundy e adesso abbiamo l’ultimo scontro: Arya contro Chiara.
Le due si misero in posizione sfoderando il loro primo Pokèmon.
Arya mandò in campo la sua Eevee mentre Chiara il Corsola di Misty.
-Corsola usa forzantica- ordinò Chiara.
Sylvia tentò di schivare, ma venne colpita per poi agire con riduttomete che mandò Corsola al tappeto.
Il Pokèmon successivo di Chiara fu il Sawsbuck di Burgundy che mandò al tappeto Sylvia con un paio di calciosalti ben piazziati.


Conf. Chiara
-Mi dispiace per Arya, ma io voglio quei poffin- esclamò Chiara con la golosità che si poteva vedere nei suoi occhi.

 

Sawsbuck e il  Masquerain di Drew, appena chiamato in campo da Arya si sconfissero a vicenda lasciando i due con i loro ultimi Pokèmon ovvero Elettra per Arya e Nora per Chiara.
Le due Pokèmon lottarono con foga: volavano fulmini da ogni parte del campo e le due correvano una contro l’altra, ma nessuna riusciva a vincere.
Ad un tratto però Nora venne avvolta da un’intensa luce che si spense lasciando il posto ad una Pikachu con la coda che presentava una rientranza a forma di cuore.
-Si è evoluta!- gridò Chiara saltellando per la felicità.
Nora usò un attacco rapido molto potente che mandò Elettra a terra.
La Shinx era esausta e Arya fu costretta a farla rientrare.
-E quindi la quinta finalista è Chiara mentre Arya è eliminata- dichiarò Elsio con infinito piacere per poter finalmente buttare fuori Elettra.


Conf. Aiden
-Mi mancherà un sacco- esclamò il ragazzo con tristezza mentre il suo Glaceon era altrettanto depresso per la sua fidanzata.


Quella sera, dopo che i ragazzi ebbero ripreso i loro Pokèmon, Conway, Mandy, Tracey e Misty vennero spinti nel taxi senza troppi complimenti mentre perfino Elsio capì che Vera e Arya avevano bisogno di salutare i fidanzati.
-Vinci per entrambi- disse Vera abbracciando Drew.
Il ragazzo la strinse forte e così fece Aiden con Arya.
Poi le due coppie si baciarono mentre Sylvia e Glaceon si salutavano con tenerezza.

 

Conf. Chiara
-Improvvisamente mi sento in colpa per aver battuto…-

 

Conf. Lucinda
-…Battuto Vera nella lotta-

 

Conf. Aiden
-Devo vincere. Devo farlo per lei-
Glaceon sembrava d’accordo.

 


Le due ragazze salirono sul taxi salutando i loro fidanzati con la mano.
La vettura partì e i due (o meglio i tre, contando Glaceon) la guardarono allontanarsi.
Poi tornarono alla villa decisi più che mai a vincere la gara.

 

 

Angolo Autore
Ciao a tutti!
Ecco un nuovo capitolo.
Chiara, Aiden, Burgundy, Drew e Lucinda sono i cinque finalisti del reality di Elsio.
Nel prossimo capitolo ci  sarà la finale del reality e, come sempre uno degli eliminati lo sceglierete voi.
Spero che il capitolo vi piaccia.
L’Uragano Temporale

 

 

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Capitolo 18
*** MegaFinale da cattura Pokèmon ***


~~La villa era ormai quasi vuota.
Solo cinque concorrenti erano rimasti in gara

 


Conf. Burgundy
-Io tra i cinque finalisti? Tutte le volte che ho partecipato a qualcosa sono stata eliminata al primo round mentre stavolta sono una dei finalisti e, sorpresa delle sorprese, il pubblico non mi ha ancora eliminata-

 


Conf. Lucinda
-Sinceramente non mi aspettavo di arrivare fino a questo punto, ma visto che ci sono proverò a vincere-

 


Conf. Drew
-Come ho già detto nella prima puntata, a me non interessa niente di poffin, ma voglio vincere per Vera-

 


Conf. Aiden
-Se devo essere sincero, adesso non mi importa poi molto della vittoria. Certo, mi piacerebbe arrivare primo, ma sono felice anche se vince qualcun altro. Io sono già arrivato fin qui e questo mi basta-

 


Conf. Chiara
-I poffin si avvicinano sempre di più! Anche se, per essere sincera, non mi sarei mai aspettata di arrivare fin qui. E senza fare troppi pasticci per di più- disse la ragazza appena prima di cadere dalla sedia.

 

I cinque ragazzi vennero riuniti da Elsio.
-Allora finalisti- iniziò il presentatore –Ci avviciniamo alla fine del programma e presto uno di voi vincerà-
-Vinceremo tutti- rispose Chiara –Perché almeno smetterai di farci fare sfide stupide-
Elsio la ignorò.
-La prossima sfida mostrerà le vostre doti di cattura Pokèmon. Verranno liberati nel bosco alcuni Pokèmon che voi dovrete catturare con delle safari ball provenienti direttamente dalla zona safari di Ecllissior. Chi ne catturerà di più in un determinato tempo sarà il vincitore o la vincitrice-
Il presentatore sembrava un attore di teatro da come parlava lentamente e con enfasi.
-Ma…- disse poi alzando un dito –Non tutti potrete partecipare alla sfida perché il pubblico ha votato una persona che verrà eliminata-
I cinque si irrigidirono.
-Il primo finalista è… Drew!-
Il verde si fece avanti.
-Poi c’è… Chiara!-
Anche la ragazza fece un passo in avanti
-Il terzo finalista è… Aiden-
Il biondo avanzò mentre le due ragazze rimaste si guardavano negli occhi.
-Lucinda e Burgundy, Burgundy e Lucinda. I voti erano quasi tutti per voi- spiegò Elsio girando intorno alle due ragazze.
-L’ultima finalista… verrà decisa dagli altri concorrenti-
Le due protestarono
-Perché?- chiese Lucinda
-Perché avete ricevuto lo stesso numero di voti contro e quindi saranno Drew, Chiara e Aiden a scegliere chi di voi andrà in finale insieme a loro- spiegò il capopalestra di Fiordiloto. –Quindi adesso i tre voteranno nel confessionale. Ricordate che dovrete votare colei che volete mandare in finale.

 

 

Conf. Drew
-Io voto per Burgundy. Il motivo, dite? Non ha eliminato la mia ragazza, al contrario di Lucinda-

 


Conf. Aiden
-Non ho niente contro Burgundy, ma non la conosco bene quindi voto per Lucinda-

 


Conf. Chiara
-Non so per chi votare quindi…-
Prese una monetina
-Testa voto per Burgundy, croce voto per Burgundy-

 


Elsio si preparò a leggere i voti.
-Il primo voto è per Lucinda-
La blu sorrise.
-Poi abbiamo un voto per Burgundy-
Stavolta fu l’intenditrice a sospirare di sollievo.
-L’ultimo voto manda in finale… Burgundy!- gridò il conduttore
La ragazza esultò mentre Lucinda si incupì.
-Lucinda il taxi ti attende- esclamò Elsio.
La coordinatrice salì sulla vettura mentre tratteneva Piplup che voleva saltare addosso al presentatore.
Il taxi partì e Lucinda salutò i ragazzi rimasti.

 

Conf. Burgundy
-Sono stata scelta per la finale! Allora forse non mi odiano tutti!-

 


-Bene ora che abbiamo i quattro finalisti… portate le safari ball!-
Degli assistenti portarono un contenitore pieno di sfere.
-Molti Pokèmon sono già liberi nel bosco e vi avviso che non sono affatto docili e innocui. Potrete prendere solo due safari ball alla volta e, visto che siamo nella finale potrete essere accompagnati da tre dei vostri Pokèmon-
I finalisti scelsero i loro Pokèmon.
Burgundy affiancò Mothim e Sawsbuck al suo Dewott, mentre Drew scelse Masquerain e Absol insieme a Roserade.
Chiara fece uscire Cyndaquil e Starly e Aiden scelse Braixen e Ralts.
-La sfida inizia… ora!-
I ragazzi presero due safari ball a testa e si addentrarono nel bosco.

 


Chiara e i suoi Pokèmon sentivano ruggiti e versi poco rassicuranti provenire dalla vegetazione.
-Se non fosse per quei poffin mi sarei già ritirata da tempo- disse la ragazza parlando con Nora per rassicurarsi.
La Pikachu rispose con un verso flebile: anche lei era un po’ spaventata e lo stesso valeva per Cyndaquil e Sora.
-È una mia impressione o qualcuno ci sta osservando?- chiese Chiara
I Pokèmon annuirono e infatti subito dopo un Crawdaunt dall’aspetto poco rassicurante spuntò dai cespugli facendo sobbalzare la ragazza.
-Nora usa fulmine- ordinò la ragazza, balbettando.
Pikachu obbedì mandando al tappeto il Pokèmon canaglia che Chiara catturò con una safari ball.

 

Conf. Chiara
-E uno! Ma se spuntano tutti così all’improvviso dovrò prendere un calmante una volta finita la sfida-

 


Drew consegnò ad Elsio le due safari ball contenenti due Dodrio per poi prendere altre sfere e tornare nella foresta.
Il verde aveva elaborato una strategia per trovare i Pokèmon: Masquerain scandagliava l’area dall’alto, Roserade restava mimetizzato nella vegetazione e Absol, grazie al suo istinto, lo avvisava prima che arrivassero i Pokèmon.
Infatti era già riuscito a catturare due Pokèmon in poco tempo, ma il terzo sballò tutti i suoi piani.
Mentre camminava con Absol e con Roserade che restava in disparte quando Absol si mise ad ululare.
Il ragazzo capì immediatamente che si stava avvicinando un Pokèmon, ma non riusciva a vedere nulla.
-Absol smettila!- gridò Drew con le mani sulle orecchie –Non riesco a concentrarmi con questo frastuono-
Il Pokèmon smise immediatamente di ululare, ma sembrava non esserci niente in vista.
Una massa di pietre si sollevò da terra, colpendo Roserade in pieno.
-Ma quella era forzantica- esclamò Drew stupito.
Subito dopo Absol venne colpito da un artiglio fatto d’ombra
-E quello era ombrartigli. Ma certo! È un Kecleon!- intuì il coordinatore –Absol la prossima volta che ti attacca usa individua-
Absol si protesse con Individua mentre Kecleon attaccava con sbigoattacco.
Il Pokèmon camaleonte sbatte contro la barriera rendendosi visibile.
Drew prese una safari ball e catturò il Pokèmon.


Conf. Drew
-Posso farcela! Posso riuscire a vincere-

 


Aiden e i suoi Pokèmon stavano andando bene.
Glaceon faceva un certo effetto a tutte le Pokèmon di sesso femminile che incontravano.
-A questo punto la mossa attrazione non serve quasi più- scherzò Aiden mentre catturava una Gardevoir.
Glaceon non sembrava, però, particolarmente contento del suo successo con le femmine.
Stai tranquillo vedrai che Sylvia non si arrabbierà. Basta che tu le sia fedele-
Il Pokèmon nevefresca annuì con muso.
Intanto Braixen sfruttava i suoi poteri psichici insieme a Ralts.
Il ragazzo aveva già catturato tre Pokèmon (guarda caso tutte femmine) quando si ritrovò davanti a un enorme Aggron.
-Briaxen usa braciere, Ralts psichico- ordinò il biondo.
Le due mosse crearono una combinazione emozionante che colpì in pieno il Pokèmon di tipo acciaio buttandolo a terra e permettendo a Aiden di catturarlo.
Solo in quel momento l’allenatore si accorse che…
-Ma dov’è Glaceon?-
Il Pokèmon stava fuggendo da un Aron, naturalmente femmina.

 

Conf. Glaceon
-Glac Glaceon Gla (trad: Ma sono matte queste Pokèmon!)-

 

 

Burgundy e i suoi Pokèmon non erano messi benissimo.
La ragazza era riuscita a catturare solo due Pokèmon e il tempo, almeno secondo Elsio quando era andata a prendere altre sfere, stava per scadere.
-Forza ragazzi dobbiamo farcela!- spiegò l’intenditrice per motivare la squadra.
Il più motivato di tutti era Mothim che sembrava essere in sintonia perfetta con la sua allenatrice.
Era grazie a lui che Burgundy aveva catturato i primi due Pokèmon e sempre grazie a lui venne catturato il terzo.
Il Pokèmon falena, infatti aveva trovato un nido di un Pinsir che era stato messo al tappeto da Sawsbuck e catturato.

 

Conf. Burgundy
-È  l’ora della valutazione! Questo Mothim è davvero perfetto per me e la sua personalità rispecchia perfettamente la mia- disse alzando il dito indice mentre Mothim alzava la zampina.

 

 


I quattro ragazzi si ritrovarono tutti insieme a consegnare le sfere ad Elsio per il risultato.
Chiara, Drew e Aiden avevano catturato cinque Pokèmon ciascuno mentre Burgundy era ferma a tre.
-Il tempo sta per scadere, ma i Pokèmon cominciano a scarseggiare e nella foresta ne sono rimasti solo tre, quindi adesso prendete tutti tre safari ball per catturare i tre Gabite presenti ancora nel bosco-
I finalisti presero le sfere e si allontanarono in diverse direzioni.

 

Conf. Aiden
-Ci avviciniamo al vincitore-

 

Conf. Drew
-Uno di noi vincerà-

 


Conf. Chiara
-Poffin-

 

 

Conf. Burgundy
-Già non mi aspettavo di poter arrivare fin qui, ma adesso non credo di poter riuscire a vincere-

 


Burgundy e i suoi Pokèmon camminavano tra gli alberi quando l’intenditrice notò uno strano bagliore provenire da un ramo.
Si arrampicò trovando un nido di chissà quale Pokèmon dove c’erano due pietre strane.
La prima venne riconosciuta subito dalla ragazza.
-Ma quella è… una pietrachiave!-
Attirata dalle pietre l’intenditrice le prese entrambe riprendendo poi il cammino.

 

Conf. Burgundy
-Queste pietre hanno qualcosa che… mi attira. Ma non capisco cosa-

 

 

Burgundy arrivò in una radura dove vide i tre Gabite che si guardavano attorno circospetti.
-Perfetto! Sono la prima- pensò la ragazza.
Poi però vide delle figure tra gli alberi: anche gli altri erano lì!
Una telecamera e uno smoking rosa che spuntavano da un cespuglio tradivano anche la presenza di Elsio, ma alcuni dei tipi che vedeva aggirarsi tra gli alberi non li riconosceva.
Venne avvicinata dai tre concorrenti rimasti in gara
-Ma quelli chi sono?- chiese confusa
-Sono membri del team Ombrya- ringhiò Aiden
-Del che?-
-Ehi voi!- urlò una voce
Li avevano visti!
 Quattro uscirono allo scoperto trovandosi davanti a una pesona che Aiden e Chiara già conoscevano.
-Ma tu sei quel tipo del bosco volante!- disse Chiara
-Brava hai indovinato. Ecco il tuo premio: Golbat sistemali!-
Il Pokèmon pipistrello arrivò sulla scena lanciandosi contro i ragazzi.
-Non ci pensare nemmeno: Glaceon geloraggio-
Il raggio del Pokèmon di Aiden colpì in pieno Golbat mandandolo al tappeto.
-Forza ragazzi usate l’eclissi nera- disse allora il rosso richiamando Golbat.
I due che erano con lui presero una strana macchina da cui uscì un raggio nero che colpì i tre Gabite.
I Pokèmon presero una strana sfumatura nera mentre gli occhi si fecero viola.
I Gabite si diressero minacciosi verso i ragazzi.
-Vi presento i Pokèmon neri, Pokèmon molto più potenti di quelli originali, ma per il momento incontrollabili. Posso dirvi solo questo visto che non conosco altro, ma sappiate che le cose sono molto più complicate di come sembrano- disse il rosso con un ghigno stampato sulla faccia.
-E a-adesso che f-facciamo?- chiese Chiara mentre i Gabite si avvicinavano.
-Dobbiamo lottare, non abbiamo altra scelta- rispose Drew
I ragazzi avevano nove Pokèmon da usare mentre i Gabite neri erano solo in tre, ma furono loro a vincere.
Pochi istanti e i Pokèmon dei finalisti erano al tappeto, mentre erano rimasti in piedi solo Nora, Roserade, Glaceon e Mothim.
-Sono troppo forti- esclamò Chiara
-Come facciamo a batterli?- chiese Burgundy
-L’unico modo sarebbe una megaevoluzione, Ma non abbiamo né megapietre né Pokèmon in grado di megaevolversi- si rassegnò Aiden
Burgundy si affrettò a prendere le due pietre trovate nel nido
-Questa è una Pietrachiave e questa invece una megapietra anche se non so di che Pokèmon-
Come il rosso capo della spedizione vide le pietre si avvicinò ai ragazzi.
-Ehi ragazzina, dacci le megapietre che ci ha rubato quello Spearow- gridò minaccioso
Burgundy arretrò d’istinto cadendo all’indietro.
La megapietra le sfuggì di mano finendo tra le zampine di Mothim e mettendosi a brillare.
Una luce intensa illuminò i ragazzi e i Gabite .
-Oh no, la Mothimite!- urlò il rosso

 

Conf. Chiara
-Esiste la Mothimite?-

 

Conf. Aiden
-Mothim può megaevolversi?-

 

Conf. Burgundy
-Ho un Pokèmon che si può megaevolvere?-

 

Conf. Drew
-Quando pensi di sapere tutto sui Pokèmon… ecco una novità!-

 

 

Quando la luce si affievolì l’aspetto di Mothim era differente:
Le ali erano tutte della stessa misura e di colore viola che sfumavano al verde acido sulla punta.
Le antenne erano più lunghe, color verde acido.
Il corpo e gli occhi erano diventati viola.
-MegaMothim?- chiese Burgundy, meravigliata.
Il Pokèmon annuì e iniziò a girare attorno ai tre Gabite neri.
Poi li colpì con psicoraggio seguito da eterelama.
I tre Pokèmon caddero a terra esausti, tornando normali mentre i tre membri del Team Ombrya se la davano a gambe.
Solo in quel momento Elsio uscì dal cespuglio dove era nascosto con una telecamera sotto braccio.
-Incredibile gente, i Gabite sono ancora lì! Il primo che li catturerà vincerà il reality!-
Aiden, Chiara e Drew raccolsero le tre safari ball di Burgundy, cadute quando lei era finita a terra e catturarono un Gabite ciascuno.
-Visto che le sfere sono di Burgundy i punti vanno a lei- disse Aiden, sorridendo
-Se lo merita dopo quello che ha fatto- rincarò Drew
Elsio scosse la testa
-No il punto va anche a chi li ha catturati quindi tre punti per Burgundy e uno per ognuno di voi. Di conseguenza avete pareggiato e quindi siete tutti vincitori e vi dividerete il premio-
I ragazzi esultarono felici.


Tornati finalmente a Fiordiloto con il loro premio trasportato su delle carriole i quattro si salutarono.
-Spero che ci rivedremo Burgundy- disse Chiara
-Sono sicura di sì- rispose l’intenditrice –Ma la prossima volta spero che anche voi riuscirete a usare la megaevoluzione-
La ragazza si allontanò mentre i tre venivano scortati da Elsio dai loro amici.
Ci furono baci, abbracci e anche un po’ di abbuffate (il Mamoswine di Lucinda si mangiò una parte del premio dei tre ragazzi prima che lo fermassero).
-Credo proprio che a questo punto non ho altro materiale con cui incastrarvi- spiegò Elsio –A parte la ricevuta firmata dai tre vincitori per la consegna del premio dove vi impegnate a partecipare al festival di Roselia dove dovrete cantare delle canzoni con i vostri Pokèmon-
-Fa un po’ vedere- disse Niagara
Elsio le passò il contratto e la ragazza lo strappò in mille pezzi.
-Adesso non hai più niente da farci fare- esclamò poi contenta.
E così i ragazzi partirono alla volta di Borgo Garofano per vivere nuove avventure.

 

Angolo Autore
Eccomi!
Il reality è finito e ci sono stati quattro vincitori e una megaevoluzione.
Alzino la mano tutti coloro che si aspettavano che Burgundy potesse megaevolvere un Pokèmon.
Poche mani alzate a quanto vedo.
Non importa. Spero che il capitolo vi sia piaciuto con la prima apparizione dei Pokèmon neri che forse potrebbero ricordare i Pokèmon Ombra di “Pokèmon XD”, ma poi si spiegherà anche questa somiglianza.
Per la cronaca, il tipo di MegaMothim è Coleottero/Veleno e la sua abilità è levitazione.
L’Uragano Temporale.

 

 

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Capitolo 19
*** Il gioco delle coppie ***


~~Era ormai pomeriggio inoltrato e i ragazzi stavano camminando verso Borgo Garofano, ma prima avevano deciso di fare un’altra tappa.
-E questo festival del Luvdisc sarebbe da queste parti?- chiese Mandy con poco entusiasmo.
-Sì, Mandy e potresti fare finta di essere almeno un pochino felice- rispose Niagara
-E perché dovremmo?- chiese Alex –Insomma un festival che celebra l’amore può piacere solo alle due coppiette- continuò indicando con un cenno del capo Aiden, Arya, Vera e Drew.
-A me piace- contestò Misty –Questo festival è fatto per le coppie e trovo stupendo come la serata vada passata ammanettati ad un’altra persona-
-Dillo ai criminali e ai poliziotti- ironizzò Alex.
-Ti ricordo, Alex, che prima di una certa ora bisogna avere per forza un partner oppure devi andartene- continuò la capopalestra di Celestopoli.
-Adesso basta!- intervenne Clive per fare da paciere –Facciamo così: prima ceniamo e poi andiamo al festival dei Luvdisc, così se voi non vorrete entrare, resterete ad aspettarci-
Nessuno ebbe da obbiettare e così i ragazzi si fermarono a preparare la cena.
Dopo il pasto i ragazzi avvistarono un grande parco giochi.
-Quello è il festival dei Luvdisc?- chiese Mandy –Allora mi troverò subito un fidanzato!-
-Io credo di sapere con chi ti piacerebbe uscire- commentò Alima facendo l’occhiolino a Lucinda
-Chi? Richard? È troppo vecchio per me- tentò di sdrammatizzare Mandy, arrossendo.
-Ma andiamo, avrà la stessa età del ragazzo che ti ha dato la Manectrite- rispose Lucinda.
Stavolta toccò ad Alima arrossire.
Il gruppo si avvicinò all’entrata dove vennero consegnate un paio di manette a ciascuno di loro.
-E ricordate che dopo le nove e mezzo di sera dovrete avere un compagno- disse il bigliettaio.
Appena entrati, le strade si divisero.
-Io vado da solo- annunciò Alex allontanandosi.
-Anch’io- disse Mandy
-Idem- rincarò Lucinda
I tre si allontanarono in diverse direzioni.
-E state attenti a chi vi ammanettate! Ricordatevi il bacio della mezzanotte- urlò Niagara
-Sì, zia- disse Alex.
Aiden e Arya si allontanarono insieme e così anche Vera e Drew.
-Ehm, Tracey ti va di venire con me?- chiese timidamente Misty.
L’Osservatore Pokèmon annuì arrossendo mentre Chiara si ammanettò convinta a Clive.
-Ti dispiace?- chiese poi
Il ragazzo la fissò stranito –No, certo che no-
-Bene e adesso…- iniziò Niagara prima di sentire un sospettoso “clic” arrivare dal suo polso.
-Vi prego ditemi che non è lui- sussurrò la ragazza voltandosi lentamente.
Davanti a lei c’era Brock.
-Oh no- disse l’aspirante intenditrice.
-Ciao tesorino- esclamò il medico Pokèmon –Finalmente staremo un po’ da soli-
-Dov’è Croagunk quando ti serve?- mugolò Niagara alzando gli occhi al cielo.
Da dietro Brock spuntò una ragazza dai capelli molto voluminosi con un Axew sulla spalla.
-E dire che Spighetto mi aveva avvisato di stare attenta che non trovasse una ragazza di nome Niagara- commentò la ragazza.
-Tu devi essere Iris- intuì Niagara un secondo prima di venire trascinata via da Brock.
-Sì sono proprio io- si presentò Iris –Invece lui è Axew- continuò indicando il suo Pokèmon che salutò i ragazzi.
-Se volete io posso passare la serata con uno di voi tanto dovrò restare tutta la sera dietro a Brock e la vostra amica-
-Vengo io con te!- si offrì Max –Così potrò salvare la povera Niagara dalle grinfie di Brock-
I due si ammanettarono lasciando da solo Mark.
-E io che faccio?- si chiese il ragazzo.
-Tu mi devi spiegare cosa ci trova il tuo amico Aiden in quella Arya- urlò una ragazza che si avvicinava a Mark in modo minaccioso.
Il Coordinatore tentò di allontanarsi, ma Ursula lo raggiunse e ammanettò i loro polsi.
-E adesso dovrai spiegarmi- commentò
-Non credo proprio- si rifiutò il ragazzo.
-Queste manette hanno un congegno a tempo e non si apriranno prima della mezzanotte quindi ti conviene parlare oppure parlerò io e ti assicurò che ho molte cose da dirti-
Mark  sembrava essere diventato più piccolo –Sai che parli davvero con molta enfasi?- chiese timidamente.
-Zitto! Ah sì lo so, ma grazie per averlo notato-

 


Lucinda girava per il festival guardando le bancarelle insieme a Piplup quando vide una massa di capelli viola a lei famigliare.
Raggiunse subito il ragazzo e prima che lui la notasse si ammanettò a lui.
-Ma che…?- chiese Lui prima di vederla –Lucinda- disse poi rassegnato.
-Esatto Paul, sono io e adesso che siano legati insieme, possiamo parlare con calma- rispose lei
-Lo sai vero che così sembri una stalker?-
-Non esagerare, in fondo non dobbiamo mica baciarci-
-Ah no? Allora che mi dici del bacio di mezzanotte?-
Lucinda sbiancò
-Ops- si limitò a dire sorridendo innocente.
-Okay, cerchiamo almeno di divertirci. Ti porto sulla ruota panoramica- disse il ragazzo trascinandosela dietro.
I due salirono sulla giostra in un carrello a forma di Mega ball e quando, furono molto in alto Lucinda si mise a guardare dal finestrino, estasiata.
-Ma è bellissimo- esclamò.
-Sapevo che ti sarebbe piaciuto- commentò Paul lasciandosi sfuggire un sorriso.
-Ti ho visto!- lo rimbeccò Lucinda –Hai sorriso-
-No, ti sbagli, hai visto male. Ora torna a guardare il paesaggio-
La ragazza obbedì, certissima però di aver visto Paul che sorrideva.
“Allora anche lui è umano” pensò “Wow, certo che da qua si vede tutta la fiera”
Ad un tratto un’ombra scura coprì il carrello, spaventando la ragazza.
-Aiuto! E quello cos’è?- urlò Lucinda aggrappandosi a Paul.
-È solo un pallone- spiegò Paul.
Lucinda notò che aveva ragione: si trattava di un pallone pubblicitario a forma di Goodra.
Solo allora notò di aver abbracciato Paul e si staccò imbarazzata.
-Ehm, scusami- esclamò.
-Non fa niente- disse il viola voltandosi per non far notare alla ragazza il suo rossore.

 

 

Spighetto, dopo essersi raccomandato con  Iris di tenere d’occhio Brock, stava girando per la fiera quando gli parve di vedere una persona conosciuta tra la folla.
-Ehi Burgundy sei proprio tu?- chiese l’intenditore.
La ragazza tentò di defilarsi, ma lui la raggiunse.
-Ehi, perché scappi?- chiese con un sorriso a trentadue denti.
Burgundy arrossì.
-Ecco…io… devo andare! Devo raggiungere il mio capo: l’intenditore… Bancarell Degiostri- esclamò inventandosi un nome guardando quello che aveva intorno a lei.
-Non cercare di inventarti scuse. Oh, sono quasi le nove e mezzo. Che ne dici di passare la serata insieme?- rispose Spighetto.
La ragazza non sapeva cosa rispondere e, prima che potesse dire niente, venne ammanettata al polso di Spighetto dal ragazzo stesso.
-Su, vedrai che ci divertiremo!- disse Spighetto sorridendo.
“Sì, ma come faccio a ignorare quel tuo fantastico sorriso?” si chiese la ragazza arrossendo lievemente.

 

Intanto Alex stava camminando tenendo lo sguardo fisso a terra quando andò a sbattere contro qualcuno.
-Stai un po’ più attenta a dove guardi…- iniziò prima di notare dei capelli rossi molto famigliari.
Subito dopo arrivò un clic di manette.
-Zoey!- urlò Alex
-Ciao bellissimo- rise la ragazza trascinandoselo vicino.
Il tenebroso si sentì spaventato: Zoey era l’unica persona capace di confonderlo.
-Forza andiamo a vincere un pupazzo- disse la luogotenente trascinandolo con sé.
Alex rimase per un attimo incantato a guardare il viso della ragazza, ma poi si riscosse.
-No, Zoey non è una buona idea. Siamo nemici-
-L’amore è più forte di tutto questo!- replicò Zoey portandolo via.

 

 

Alima vagava per le bancarelle mentre mangiava uno spuntino di Swablu. Morbido come le sue piume, diceva lo slogan.
-Ma guarda chi si vede- disse una voce già sentita dalla ragazza.
Alima alzò lo sguardo vedendo un’inconfondibile massa di capelli verdi.
-Tu sei quello del deserto vero?- chiese fingendo indifferenza
-Sì, sono proprio io. N.-
-N e poi…?-
-Chiamami N. e tu invece sei quella che comunica con i Pokèmon mentalmente, giusto?-
-Sì, ma tutti gli altri mi chiamano Alima. Solo io, tu e il mio migliore amico Aiden sappiamo del mio potere-
-Ve bene manterrò il segreto- sorrise il ragazzo.
Alima si decise a fare la domanda che tanto le premeva.
-Non è che ti andrebbe… insomma non se hai voglia di…- balbettò
-Passare la serata con te?- chiese N –Volentieri-
Il cuore di Alima fece una capriola mentre N li ammanettava insieme.
-Allora dove ti va di andare?- chiese N.
-Non saprei, ti va l’ottovolante?-
Il verde rispose affermativamente e i due si avviarono insieme verso la giostra.

 

Mandy correva da una giostra all’altra pur sapendo che l’ora di andarsene per coloro che non avevano un partner si avvicinava.
Si stava appunto divertendo quando venne avvicinata da un ragazzo che lavorava lì.
-Scusami, ma se non hai un compagno non puoi restare-
-Sì ora me ne vado- esclamò Mandy
-Veramente lei ha un compagno- disse una voce di un ragazzo che si stava avvicinando.
Mandy riconobbe all’instante la chioma di capelli blu.
-Richard?- chiese stupita
Il blu si ammanettò a lei con un sorriso che all’atleta parve quasi ipnotico.
“Ma è sempre stato così bello o mi sto sbagliando io?” si chiese tra sé.
-Perché lo hai fatto?- chiese lei una volta che il lavoratore si fu allontanato
-Perché non potevo lasciare una donzella in difficoltà in una sera come questa. Oggi l’amore si sente nell’aria. Perfino il capo ci ha dato una serata libera- rispose lui.
“Anche se in realtà ce la siamo presa noi da soli” pensò invece Richard.
-Forza vieni, ti porto a mangiare qualcosa-
La ragazza lo segui, ancora stupita.

 

Mentre il povero Mark veniva rintronato dalle chiacchere di Ursula, Iris e Max stavano seguendo Brock che aveva portato Niagara al gioco “Vinci un Pokèmon raro” dove stava tentando inutilmente di pescare un Magikarp con i denti.
La povera Niagara veniva schizzata d’acqua (e di saliva di Brock) ogni volta che il ragazzo tentava di pescare uno dei Pokèmon carpa.
-Adesso basta!- urlò la ragazza al limite della sopportazione.
Spostò Brock e immerse il viso nella vasca prendendo un Magikarp per la oda in tre secondi netti.
Il negoziante rimase stupito
-P-puoi scegliere uno qualunque d-dei Pokèmon che si trovano lì- disse indicando una sfilza di acquari e gabbie contenenti Pokèmon di piccole dimensioni.
Niagara osservò preoccupata i poveri Pokèmon rinchiusi, ma nessuno di loro sembrava infelice eccetto una piccola Dratini che stava accasciata sul fondo della gabbietta con  aria triste.
-Prendo lei- disse estraendo una sfera.
Una volta ricevuta la Pokèmon, Niagara abbracciò Brock.
-Grazie- esclamò –Certo ho fatto tutto io, ma tu mi hai portato qui-
Il medico Pokèmon era felicissimo.
-Che ne dici di ringraziarmi con un bacino?- chiese poco prima di venire colpito da Croakung.
-Finalmente!- esultò Niagara.

 


Intanto:
-Grazie per questo peluche di Sylveon, Aiden- disse Arya dando al suo ragazzo un veloce bacio a stampo.
-Se mi ringrazi sempre così, te ne vinco altri cento- scherzò lui.
Allo stesso modo anche Glaceon aveva ricevuto una leccata affettuosa da Sylvia.
I due si imbatterono in Vera e Drew quando:
-Attenzione innamorati, tra poco sarà mezzanotte e finirà il festival del Luvdisc- annunciò una voce da un altoparlante.
-Certo che il tempo è proprio volato- disse Arya –Abbiamo fatto solo: il labirinto, l’ottovolante d’acqua, il tunnel dell’amore…-
Vera la interruppe
-Sì abbiamo capito. Ma sarà il caso di prepararsi al bacio di mezzanotte per poi andare a cercare gli altri-
Iniziò il conto alla rovescia e tutte le coppie li intorno si prepararono al bacio.
C’è chi si baciò sulla guancia, chi faceva il baciamano, ma i quattro innamorati optarono per un classico bacio alla Kalos*.
Quando si staccarono in mancanza di ossigeno sentirono le manette che si staccavano e si avviarono insieme a cercare gli altri.

 


Alima aveva passato una serata divertentissima e aveva conosciuto meglio N, trovandolo un ragazzo molto gentile e… carino anche se questo non lo avrebbe mai ammesso.
Ma quando arrivò il momento del bacio di mezzanotte, la ragazza entrò in crisi.
-Scusa N, ma quando ti ho proposto di passare la serata insieme mi ero completamente dimenticata del bacio- tentò di giustificarsi.
In realtà era una terribile bugiarda: si ricordava perfettamente del bacio, ma voleva passare la sera con N.
-Non importa- disse lui –In fondo non è niente di male-
Ma quando lui le dette un bacio sulla guancia subito prima che le manette si staccassero, Alima sentì come una scossa elettrica che le attraversava il corpo.
-Beh, ci vediamo presto-  esclamò il ragazzo allontanandosi mentre lei lo guardava inebetita.

 


Se c’era qualcuno che voleva che la mezzanotte non arrivasse mai, quello era proprio Alex.
I motivi erano due: perché avrebbe voluto stare più tempo con Zoey, ma perché allo stesso tempo non voleva baciarla.
Invece arrivò presto il conto alla rovescia e lei si stava avvicinando pericolosamente al suo viso.
-Ehm, Zoey, forse possiamo saltare il bacio. Credo di avere il raffreddore- esclamò Alex
-Tranquillo, io ci passo sopra. Baciarti mi basta-
Quando il conto alla rovescia terminò la ragazza lo baciò con passione.
Non appena le manette si staccarono Alex si staccò da Zoey e scappò via.
“Accidenti se sa baciare, quella ragazza” pensò mentre si allontanava.

 

Mandy non era riuscita a capire perché Richard aveva deciso di stare con lei tutta la sera, ma si era divertita molto, specialmente sulla ruota panoramica, quando era inciampata e finita in braccio al ragazzo.
-Grazie per la serata- tentò di temporeggiare mentre si avvicinava la mezzanotte –Ma non serve che mi baci per forza-
-Se ti da fastidio, ti farò un semplice baciamano- sorrise lui con i suoi denti bianchissimi e scintillanti.
-Cinque, quattro, tre…- sentiva Mandy mentre guardava negli occhi di lui –Due, uno-
I ragazzi si stavano guardando negli occhi e, senza nemmeno accorgersene, si stavano baciando.

 


Mentre Mark era obbligato a fare il baciamano a Ursula, Iris dava un amichevole bacetto sulla guancia a Max e Niagara baciava sulla guancia Brock, ancora infortunato, anche per Clive e Chiara era arrivata la mezzanotte e così anche per Misty e Tracey.
I primi due erano caduti in un silenzio imbarazzante e, visto che Clive non si decideva, Chiara gli dette un veloce bacio sulla guancia, per poi staccarsi le manette, tutta rossa.
Invece Misty e Tracey si erano seduti su una roccia, lontano dai rumori e dalla confusione.
Tracey fece a Misty una domanda che si poneva da tempo.
-Ehi, Misty, ma tu… pensi mai ad Ash?- chiese.
-Sì- rispose lei –Molte volte, ma… mi chiedo se lui pensi mai a me-
Tracey abbassò lo sguardo.
-Si è sempre comportato come un bambino e abbiamo viaggiato insieme da molto, e… una volta credevo di provare qualcosa per lui-
-Come quella volta che eri gelosa di Melody?- chiese Tracey
-Non mi ricordare quell’avventura che ho ancora l’ansia. Comunque sì, ma adesso non ci credo più. Se gli fossi piaciuta sarebbe tornato a trovarmi prima o poi. Ma almeno ho te- esclamò la ragazza prendendo la mano di Tracey –Come amico, intendo-
-Certo- disse il ragazzo.
Tutt’intorno risuonò il conto alla rovescia e Misty dette un bacio sulla guancia al ragazzo appena prima che si staccassero le manette.

 

Anche per Spighetto e Burgundy giungeva la mezzanotte.
-Per tradizione dovremmo darci un bacio- spiegò l’intenditore
-Potremmo anche evitare- esclamò Burgundy
-Ma la tradizione è la tradizione- rispose il ragazzo dando un bacio sulla guancia della ragazza.
Lei rimase di stucco e quando le manette si staccarono e il ragazzo la salutò, lei rimase lì ferma e si mosse solo quando il ragazzo scomparve dalla sua vista.

 

 


Lucinda e Paul avevano passato una bella serata, alla fine, per quanto il ragazzo tentasse di rimanere indifferente.
Alla fine arrivò la mezzanotte anche per loro.
-Mettiti bene in testa che io non ti bacio- esclamò Paul, con freddezza.
Lucinda non sapeva cosa rispondere ma quando il conto alla rovescia terminò, la ragazza seguì il suo istinto e senza pensarci troppo premette le sue labbra su quelle di Paul.
-Ma io sì- disse poi prima di allontanarsi lasciando il ragazzo interdetto.

 

I ragazzi si ritrovarono all’uscita della fiera e mentre si allontanavano:
-Allora avete fatto qualcosa di interessante stasera?- chiese Arya
-No- disse Mandy
-Niente- esclamò Alex
-Niente degno di nota- rincarò Lucinda
-Non me la raccontate giusta- disse Arya.
Infatti anche Glaceon stava studiando attentamente i tre ragazzi con lo sguardo.
Così i nostri eroi ripartirono alla volta di Borgo Garofano e di nuove avventure.


*Il bacio alla Kalos è il corrispondente al bacio alla francese visto che Kalos è ispirata alla Francia.

 

 

Angolo Autore
Oggi vi parlo nascosto dietro uno scudo per evitare che qualcuno mi voglia colpire per l’Hikaryshipping e l’Orangeshipping.
*Arriva addosso allo scudo una scarpa*
Davvero? Una scarpa?
Comunque in questo capitolo ci concentriamo sulle storie d’amore (non si era capito).
Spero che vi sia piaciuto.
L’Uragano Temporale.

 

 

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Capitolo 20
*** La selva floreale ***


~~Era mattina presto e Zoey e Richard si stavano dirigendo verso il loro prossimo obiettivo: le Miniere Garofano.
-Allora come è andata ieri sera?- chiese Zoey con un sorrisetto malizioso
-Okay- rispose Richard senza nemmeno ascoltarla.
-Come okay? Avrai avuto un milione di proposte di uscire, eppure non hai mai reagito così- continuò Zoey
-Zoey- chiese lui un po’ titubante –Noi litighiamo sempre, ma in fondo siamo amici vero?-
-Certo. Prenderci in giro è il nostro gioco- sorrise lei –Sennò chi mi aiuterebbe con i miei brufoli? La migliore crema anti acne la produci tu stesso-
Richard rise.
-Bene allora c’è una cosa che volevo chiederti: ti è mai capitato di innamorarti?-
Zoey arrossì pensando istintivamente a un certo tenebroso.
-P-perché c-cosa hai sentito?- chiese
-Niente solo che per la prima volta io… credo di essermi innamorato- continuò il blu
-Senti Richard, io sono lusingata, ma…-
-No, no, no! Non si tratta di te!- si affrettò a precisare lui –Lasciamo stare e concentriamoci sul nostro compito altrimenti il capo ci manderà a pulire dove pascolano i Tauros-
Zoey annuì: se c’era qualcosa che sapeva fare era non considerare i suoi sentimenti fino a quando non incontrava Alex.

 


Intanto vicino a Borgo Garofano, superata la Selva Floreale, Paul stava camminando spedito con le mani in tasca e con la mente in subbuglio.
A lui non piaceva affatto quella stupida ragazzina che stava sempre con Ash a Sinnoh e che continuava a seguirlo anche lì ad Ecllissior.
“Perché dovrebbe piacermi? Per il suo sorriso? O per quel viso così carino? O perché quando mi ha abbracciato sulla ruota panoramica il mio cuore è partito a mille?”
Poi si rese conto che si stava umiliando da solo.
“Non mi importa di tutto questo! Lei non mi piaceva, non mi piace e non mi piacerà mai!”
Ma allora perché quel bacio non lo aveva disgustato e, anzi, gli era piaciuto?

 

Invece il gruppo dei ragazzi era diretta verso la Selva Floreale.
-Allora Niagara sei contenta del tuo nuovo Pokèmon?- chiese Tracey alla ragazza.
L’aspirante intenditrice guardò la Pokè ball dove era contenuta la sua Dratini e annuì.
Invece chi non era felice erano Mandy, Lucinda, Alex e Alima, i ragazzi che avevano lasciato il gruppo la sera prima.
-Adesso voi dovete dirmi con chi siete usciti ieri sera!- esclamò Arya.
Al suo fianco non c’erano né  Sylvia né Elettra, bensì Glaceon, impegnato come la ragazza a interrogare i quattro.
Invece alle spalle dei due stava Chiara con in mano un taccuino da disegno. Infatti la ragazza era stata nominata addetta agli identikit da Arya e aveva preso la situazione molto sul serio.
-Sapete che possiamo tenervi dentro fino a che non parlate, vero?- chiese infatti la castana ai quattro ragazzi.
-Lo sai che non è un vero interrogatorio, giusto?- chiese Alex senza entusiasmo
-Scusate, mi sono un po’ fatta prendere la mano- sorrise la ragazza che parlava con i Pokèmon.
Aiden guardava stupefatto Arya e Glaceon, che non staccavano lo sguardo dai ragazzi, con Sylvia sulla spalla.
-Certo che tra la mia fidanzata e il tuo, non saprei proprio dire chi è il più testardo- commentò il biondo.
Sylvia annuì, d’accordo con il ragazzo.
Per Glaceon fu facile capire chi era il ragazzo con cui era stata Lucinda: gli bastò parlare con il Piplup della ragazza che cantò come uno Chatot.
A quel punto il Pokèmon nevefresca si rivolse a Chiara che iniziò a disegnare.
-Capelli viola, vestito blu, sguardo antipatico… dovrebbe essere più o meno così- disse la ragazza mostrando a tutti il foglio da disegno.
-Bè direi che eccetto il talento di Chiara nel disegnare, non possiamo ricavarne niente- commentò Arya
-Ah sì, si chiama Paul- ricordò Chiara.
A quel punto Vera si illuminò
-Ma certo Paul! Me ne avevi parlato una volta Lucinda. Non era quel rivale di…-
A quel punto Lucinda le tappò la bocca.
-Non dire altro Vera oppure mi rovinerai!- esclamò la blu.
Arya cercò allora di riprendere la sua indagine, ma…
-Oh guarda, siamo arrivati alla Selva Floreale!- esclamò Mandy con finto entusiasmo –Meglio evitare di parlare per non disturbare i Pokèmon che vivono qui-
-No! Il discorso non è finito! Non smetterò di parlare fino a che non scoprirò la verità! Sarò la vostra ombra!-
Aiden roteò gli occhi e si avvicinò alla fidanzata facendola ammutolire con un bacio.
-Questo sì che era un bel modo di farla stare zitta- ironizzò Alex
I ragazzi si addentrarono tra la vegetazione che era talmente fitta da non permettere nemmeno di vedere la luce del sole.
Mentre camminava creandosi un sentiero tra le foglie, Chiara notò un Pokèmon sparire tra le piante.
-Ehi, ragazzi avete visto?- chiese la ragazza –Quello era un Tangela!-
E con queste parole, Chiara si lanciò all’inseguimento del Pokèmon.
I suoi compagni di viaggio le corsero immediatamente dietro, ma la pasticciona era già sparita.
-Dividiamoci e cerchiamo di trovarla- ordinò Niagara
I ragazzi si divisero in piccoli gruppetti e si persero nel folto della foresta.

 

-Ahi, buca! Ahi, anche questa! Ohi, questa invece morde!-
Alex stava camminando nella foresta accompagnato da Mark.
-Non è stata una pianta a morderti, ma uno Spinarak- precisò il coordinatore.
-Non cambia niente! Ma anche Chiara doveva proprio perdersi qui?-
Mark tentò di cambiare discorso anche se sapeva che sarebbe stato un argomento molto rischioso
-Sai che credo proprio di sapere con chi sei stato ieri sera- iniziò il ragazzo
Alex si voltò verso di lui.
-Come?-
-Sì, scommetto che hai passato la serata con Zoey-
Il volto di Alex sembrava sul punto di esplodere.
-Non è affatto vero! E comunque non hai prove- rispose il ragazzo
-Invece sì. Non ti saresti arrabbiato così se non fosse stato vero-
Alex fece per replicare, quando si accorse  che Mark stava guardando dietro di lui.
-Ma che…- chiese voltandosi
Mark sembrava aver visto un Pokèmon leggendario
-Quello è uno Snubbull! Io adoro il verso degli Snubbull!- urlò il coordinatore facendo scappare il Pokèmon.
Subito il ragazzo afferrò Alex per il braccio
-Andiamo! Devo catturarlo!-

 


Intanto Vera e Arya erano arrivate in una delle rare radure presenti nella selva, ma…
Vera deglutì arretrando di un passo.
-Questa non ci voleva!- balbettò Arya.
La radura era piena di Victreebel e Weepinbell e anche di pietrefoglie.
I Pokèmon si slanciarono contro le ragazze che avevano osato interrompere il loro rito d’evoluzione.
-Wartortle tocca a te!- gridò Vera lanciando la sfera.
-Vai Phoenix- urlò Arya
I due Pokèmon apparvero sul posto preparandosi alla lotta.
I Pokèmon usarono tutti insieme foglielama, ma Phoenix reagì con raffica lanciando le foglie contro i loro assalitori.
-Wartortle usa geloraggio-
Il Pokèmon lanciò un raggio gelido contro i Pokèmon facendo scappare alcuni Victreebel che vennero subito seguiti dagli altri Victreebel e dagli Weepinbell.
Le due ragazze esultarono e si batterono il cinque.
Solo allora Arya notò un piccolo Axew che era rimasto in un angolo della radura, legato con delle liane.
La bionda si avvicinò al Pokèmon, probabilmente catturato dai Victreebel, e lo liberò dalle liane.
Axew esultò e si avvicinò con gratitudine alla ragazza.
Arya estrasse una sfera Pokè e sorrise al Pokèmon.
-Ti andrebbe di viaggiare con me?- chiese
Il Pokèmon drago annuì con gioia e si infilò nella sfera.
La ragazza esultò felice.

 


Nel frattempo Drew, Aiden e Clive cercavano Chiara disperatamente, soprattutto Clive.
-Chiara- urlava il ragazzo seriamente preoccupato.
-Non l’avevo mai visto così- commentò Aiden
-Qualcosa mi dice che Clive si è preso una bella cotta per Chiara- continuò Drew
Alla parola “cotta”, Glaceon si fece improvvisamente interessato, ma venne subito richiamato da Braixen e Roserade che sembravano aver trovato qualcosa.
Aiden prese ciò che gli porgeva il suo starter.
-Ma è la Pokè ball di Nora!- disse il bionda mostrando l’oggetto a Drew e Clive –Deve essere passata di qui-
In quel preciso momento un grido risuonò poco lontano.
I tre si guardarono e si misero a correre in quella direzione.

 

 

Nel frattempo Alima, Niagara, Misty e Tracey avevano raggiunto un punto della selva dove le piante erano tutte tagliate.
-E questo cosa sarebbe?- chiese Niagara
-C-credo di saperlo- balbettò Alima indicando un punto tra l’erba ancora alta.
Infatti era appena spuntato uno Scolipede, accompagnato da molti Venipede.
-Devono essere stati loro a tagliare le piante- intuì Tracey
I Pokèmon si lanciarono a gran carriera contro i ragazzi.
Il gruppo si getto di lato esponendosi allo stridio dei Venipede che li stordì.
-Ci vuole subito un’idea!- urlò Max con le mani sulle orecchie.
-Ci penso io- gridò a fatica  Misty prendendo una sfera. –Psyduck aiutaci-
Il Pokèmon papero uscì dalla Pokè ball e subito si mise le mani alla testa.
Il piano di Misty però dette subito i suoi frutti infatti gli occhi di Psyduck si illuminarono e il Pokèmon lanciò un potente psichico che sollevò contemporaneamente tutti i Venipede, lanciandoli via.
Subito dopo Scolipede si lanciò contro di lui mandandolo al tappeto.
A quel punto intervenne Akie, che saltò addosso a Scolipede, ma il Pokèmon non sembrava sentire niente.
-Forza Akie- lo incitò Niagara  -So che puoi farcela-
Ma il Pokèmon rullo mandò il povero Froakie a sbattere contro un albero.
Allora Alima e Tracey usarono rispettivamente Ekans e Venonat contro Scolipede iniziando una lotta tre tipi veleno.
Akie alzò la testa dolorante guardando lo scontro da lontano, rammaricandosi di non essere riuscito a vincere.
Mentre la lotta imperversava, Niagara guardava Akie che cercava di rialzarsi e notò qualcosa di insolito.
-Ma quella è…-
Un lampo blu attraversò la radura colpendo duramente Scolipede.
Un Frogadier si parò tra Scolipede e i Pokèmon dei ragazzi.
-Akie?- chiese Niagara incredula.
Il Pokèmon annuì creando una sfera blu tra le zampe e lanciando la sua idropulsar contro il Pokèmon rullo che cadde pesantemente a terra per poi fuggire, seguito subito dai suoi seguaci Venipede.
-Bel lavoro Akie!- disse Niagara al suo Pokèmon.
Il Pokèmon Schiumorana cromatico esultò con la sua allenatrice.

 


Intanto Mandy, Lucinda e Max avevano trovato una caverna isolata e soprattutto priva di piante dove avevano deciso di riposarsi un po’.
I ragazzi avvertirono uno strano verso provenire dalle profondità della grotta.
-Che cosa sarà stato?- chiese Max
-Sembra il grugnito di qualche Pokèmon- commentò Mandy
Invece di un Pokèmon dal buio emersero Alex e Mark e il secondo aveva in braccio uno Snubbul.
-Evviva! Finalmente ho uno Snubbull!- disse Mark –Grazie per avermi accompagnato Alex-
-Non c’è di che! Anche perché mi hai costretto tu!-
Solo dopo i due si accorsero degli altri.
-Oh ciao ragazzi. Adesso ho uno Snubbull-
-Lo abbiamo notato- commentò Lucinda

 


Intanto tra gli alberi:
-Aiuto! Aiuto!-
Chiara era rimasta intrappolata in una ragnatela d’Ariados con accanto a lei Nora e il Tangela che aveva inseguito.
-Vi prego aiutatemi! Io sono terrorizzata dagli Ariados!- nemmeno lei stessa sapeva a chi stava chiedendo aiuto, ma come per magia Aiden, Clive e Drew arrivarono in suo soccorso.
-Tranquilla Chiara, adesso ti salviamo noi! Urlò Clive per farsi sentire
-Sì, ma prima converrà che ti guardi alle spalle- disse Drew
Dietro ai tre ragazzi infatti, erano arrivati diversi Ariados dall’espressione tutt’altro che amichevole.
-Aiutami Magikarp- urlò Clive
Aveva decisamente scelto il Pokèmon sbagliato.
Infatti Magikarp si mise a boccheggiare in cerca d’acqua per poi lanciarsi in una piccola pozza lì vicino.
-Miei eroi- ironizzò Chiara, dalla sua posizione poco comoda.
Per fortuna Aiden e Drew usarono i loro Pokèmon.
Braixen, Glaceon e Roserade attaccarono i Pokèmon ragno mettendoli al tappeto in breve tempo.
Poi un geloraggio tagliò le ragnatele di chiara e i due Pokèmon.
La ragazza non perse tempo e, dopo essere atterrata, catturò Tangela che era ancora a terra tramortito.
-Dopo tutta questa avventura per lui, dovevo catturarlo per forza- commentò
Una volta ritrovatisi, i ragazzi trovarono l’uscita della foresta dirigendosi verso Borgo Garofano.

 

Poco distante dai ragazzi invece, si trovava N che stava guardando una sfera Pokè, l’unica da lui mai posseduta.
Fece uscire dalla sfera il Pokèmon in essa contenuto.
Il Pokèmon in questione era una specie i polpo da otto tentacoli, ognuno di un colore diverso mentre il corpo era bianco.
-Tranquillo Polypies, tutto si sistemerà.
Il Pokèmon scosse la testa
“Non basta dire che tutto si sistemerà per sistemare veramente le cose N. sai perfettamente che devi spiegare tutto a quei ragazzi e anche parlarli di me” comunicò telepaticamente il Pokèmon.
-Hai ragione, ma non sono certo di essere pronto. E poi se parlo di te mio zio potrebbe venirlo a sapere e ti cercherebbe per farti rivelare l’ingresso del Pokèmon Eden-
“D’accordo questo te lo concedo, ma dovrai lo stesso rivelare a tutti delle pietre magiche e del perché sono stati scelti loro”
-Ti prometto che lo farò- assicurò N rimettendolo nella sfera.
“Oh, zio” pensò il ragazzo “Ma che cosa ti passa per la testa? Ma io ti fermerò e salverò i Pokèmon”

 


Angolo Autore
Ciao!
Premetto che questo capitolo è un po’ corto, ma non è facile farli tutti lunghi.
In ogni caso spero vi sia piaciuto perché è abbastanza fondamentale per la trama, almeno l’ultima parte.
L’Uragano Temporale

 

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Capitolo 21
*** Gryfulgur: guardiano del tuono ***


~~Borgo Garofano si avvicinava sempre di più e, mentre Arya era ancora impegnata nel suo interrogatorio a Alex, Alima e Mandy, Chiara era stata avvicinata da Glaceon.
Il Pokèmon emise un paio di versi che la ragazza capì perfettamente.
-Io innamorata di Clive?- sussurrò piano, arrossendo -Non è affatto vero-
Il Pokèmon nevefresca la guardò con un’occhiata molto eloquente.
-Okay è vero, ma ti prego non dirlo a nessuno- supplicò rossa come un pomodoro, mentre Nora se la rideva sulla sua spalla.
Glaceon annuì, ma in realtà stava solo fingendo: il Pokèmon progettava in realtà di aiutare Chiara e Clive a esternare i propri sentimenti.
I ragazzi continuarono a camminare tranquilli fino a che non si trovarono davanti a una strana caverna.
-E questa cos’è?- chiese Mark, curioso.
-Dovrebbero essere le Miniere Garofano- spiegò Clive controllando la mappa.
I ragazzi sarebbero passati oltre se dalle profondità della miniera non fosse arrivato un urlo che fece impallidire tutti.
-Qualcosa mi dice che dovremmo indagare- disse Niagara
Alla parola “indagare” si sentì un cigolio metallico che ormai era famigliare a tutti e Beldum si fiondò nella grotta costringendo i ragazzi e i loro Pokèmon a seguirlo.


-Ecco ci avrei scommesso!- urlò Alex mentre agitava le braccia per allontanare gli Zubat –Ci siamo persi-
-E come se non bastasse abbiamo anche perso di vista Arrow- si preoccupò Niagara
-Almeno abbiamo trovato una lanterna- disse Arya reggendo un’antica lanterna da miniera.
-Ehi guardate un po’ laggiù- esclamò Lucinda indicando un punto indistinto –Che cos’è?-
Il gruppo seguì la direzione indicata dalla ragazza e trovarono dei carrelli da miniera-
-Bene, possiamo usare questi per trovare Arrow- propose Tracey.
Nessuno ebbe nulla da obbiettare e salirono sui carrelli spingendo una leva per farli partire.
-Questa è stata un’ottima idea non trovate?- chiese Aiden mentre Arya lo abbracciava per tenersi stretta.
-Sì, ma abbiamo un problemino- disse Mark dal carrello dietro.
Solo allora i ragazzi notarono che i vagoni erano tutti staccati tra di loro e quando arrivarono a uno scambio presero tutti una direzione diversa.
-Tenetevi forte!- urlò Mark rivolto ai suoi compagni di carrello Clive e Chiara mentre le rotaie erano disposte con curve molto tortuose.
I ragazzi vennero sballottati a destra e a manca per poi frenare bruscamente.
I tre ragazzi scesero con la testa che li girava come una trottola.
-Fermate il mondo- gridò Chiara confusa.
-Chi è che sta facendo girare la caverna?- chiese invece Clive cercando di reggersi in piedi.
Quando i ragazzi ripresero l’equilibrio si trovarono davanti a un lago sotterraneo popolato da un grande numero di Slowpoke e Slowbro.
Mark prese la sfera del suo Slowpoke facendo uscire il Pokèmon.
-Guarda Slowpoke, ci sono un sacco di tuoi simili. Perché non vai a fare un po’ d’amicizia?-
Il Pokèmon lo fissò con uno sguardo su cui si poteva scorgere la stupidità e poi si avviò verso il laghetto.
Mark sorrise
-Avete visto? Finalmente mi ha capito!-
Invece il suo Pokèmon si posizionò nella sua posizione di caccia immergendo la coda in acqua per pescare.
Mark si sbatte una mano sulla fronte.
Chiara decise di chiedere ai Pokèmon dove erano finiti.
-Scusate- chiese ad alcuni Slowpoke –Sapete dove ci troviamo?-
I Pokèmon la fissarono con sguardi vuoti.
Per fortuna a risponderle ci pensò uno Slowking
“Siete nella grotta dell’evoluzione” disse usando la telepatia “Ma siete arrivati in un brutto momento. È in corso la migrazione degli Slowpoke e Borgo Garofano è in preda alla siccità. Io sono pronto a compiere il rito della pioggia, ma…”
-Ma?- chiese Clive
“Ma sono arrivate delle strane persone che hanno catturato Enny e Conan, i custodi della caverna. Senza le rocce di re che loro possiedono non possono esserci altri Slowking e senza alcuni Slowking il rito della pioggia non funzionerà.” Concluse il Pokèmon.
I ragazzi capirono subito a chi si riferiva Slowking.
-Il Team Ombrya è arrivato fin qui- intuì Mark
-Bravo ottima intuizione- disse una voce che li fece sobbalzare.
I ragazzi si ritrovarono davanti a una persona che ormai Chiara conosceva bene.
-Di nuovo tu, capelli rossi?- chiese la ragazza con acidità.
Non chiamarmi capelli rossi!- urlò l’uomo con stizza.
-E come devo chiamarti? Non conosco nemmeno il tuo nome. Anche se secondo me ti chiami Larry-
-Dici? Secondo me si chiama William- contestò Clive
-No, siete in errore. Non vedete che ha una faccia da Antony?- si intromise Mark
-Larry!-
-William-
-No! Antony-
Il rosso rimase a fissarli con un ringhio sommesso.
-Callum, mi chiamo Callum!- gridò con rabbia
-Callum?- chiese Clive
-Che nome ridicolo- rise Chiara tenendosi la pancia
-Piantatela! Kadabra fagliela pagare-
Il Pokèmon umanoide di tipo psico uscì dalla sfera brandendo il suo cucchiaio.
Chiara mandò Cyndaquil all’attacco mentre Clive tentò di prendere una sfera pokè, ma inciampò buttando a terra una delle sue sfere che fece uscire Magikarp il quale si mise a nuotare nel laghetto degli Slowpoke.
Mark invece, richiamò il suo Slowpoke, ma il Pokèmon lo ignorò e continuò a pescare.
Allora Mark chiamò Snubbull che lo ignorò e andò a mordere la coda a Slowpoke.
Il rosso fece uscire allora tutti gli altri suoi Pokèmon, ma Solosis si mise a esplorare la caverna, mentre Mudkip e Koffing si misero a litigare.
-Ma insomma c’è uno dei miei Pokèmon che mi ascolta?!- gridò Mark con rabbia.
Poi però gli venne un’idea e si mise a frugare nelle tasche dei pantaloni azzurri.
-Trovato!- urlò prendendo una caramella.
Non appena Slowpoke vide la caramella, abbandonò tutto e si scrollò di dosso Snubbull, correndo dal suo allenatore.
-Avrai questa caramella non appena avremo battuto Kadabra- annunciò Mark spingendo il suo Pokèmon a prepararsi alla lotta.
Vedendosi in svantaggio numerico, Callum schioccò le dita e due reclute arrivarono da un corridoio portando una strana macchina.
-Ma quella non è una macchina per lo scambio Pokèmon?- chiese Clive.
Il membro Ombrya annuì richiamando il suo Kadabra nella sfera e posizionandolo sulla macchina scambi.
Lo stesso fece una della reclute.
Solo quando lo scambio fu avviato, Mark capì a cosa mirava il rosso.
-Fermatelo!- gridò, ma ormai lo scambio era finito.
I due ripeterono l’operazione riconsegnando la sfera di Kadabra a Callum che richiamò il Pokèmon.
Non appena uscì dalla sfera Kadabra venne avvolto da una luce che si spense lasciando un potente Alakazam.
-Questa non ci voleva proprio- commentò Chiara
-Vai con energipalla-
Alakazam emise una sfera verde che lanciò contro Cyndaquil.
Il piccolo Pokèmon schivò l’attacco che finì nel lago facendo balzare fuori Magikarp.
Il contraccolpo a terra riempì il Pokèmon carpa d’energia illuminandolo di una potente luce che fece aumentare di molto le sue dimensioni.
Clive stava fissando a bocca aperta il suo Magikarp che diventava un potentissimo Gyarados.
Il Pokèmon lanciò una potente idropompa contro Alakazam.
Il Pokèmon si riparò con schermoluce deviando l’attacco addosso al povero Slowpoke che finì dritto dritto nel lago.
Allora Gyarados usò fulmine colpendo in pieno Alakazam e prima che potesse reagire, gli arrivò addosso anche lo stesso Gyarados che lo colpì con gelodenti mandandolo al tappeto.
Callum fece rientrare il suo Pokèmon ritirandosi.
-Ehi dove stai andando? Liberate i custodi della grotta!- urlò Chiara
Gli sgherri del Team Ombrya la ignorarono, sparendo nei corridoi della miniera.
Mark corse a vedere come stava il suo Sowpoke tirandolo fuori dall’acqua.
Il Pokèmon uscì lasciando la coda nell’acqua e, quando la tirò fuori, Mark si rese conto che attaccato alla sua coda stava uno Shellder.
-Aspetta, ma questo significa…?-
Il Pokèmon di Mark si illuminò e si alzò su due zampe mentre Shellder si fondeva con la sua coda, trasformandosi in uno Slowbro.
-Due evoluzioni in una volta sola- commentò Chiara ammirata –Adesso però raggiungiamo il Team Ombrya-
I tre ragazzi corsero dietro ai tre uomini.

 

Dopo che il loro carrello si fu schiantato, Aiden, Arya, Drew, Vera e i loro Pokèmon, si erano incamminati per la caverna.
-E come se non bastasse la lanterna si è rotta e fa anche un freddo Snover- si lamentò Arya.
Aiden le mise un braccio intorno alle spalle.
-Poteva andarci peggio! Braixen ci farà luce con il suo rametto - la rassicurò lui.
I ragazzi proseguirono il cammino per un po’ fino a quando non si ritrovarono in un’ampia stanza con due figure famigliari.
-Richard?- chiese Aiden vedendo il ragazzo dai capelli blu.
-Zoey?- disse invece Arya.
I due luogotenenti Ombrya si voltarono verso di loro.
-Ma guarda chi si vede- esordì il blu
-Che cosa state tramando?- chiese Drew, sulla difensiva.
-Noi nulla ma il nostro superiore Archie… molto- rispose Zoey incrociando le braccia.
-E non vi conviene sfidarlo- continuò Richard
-Non ci importa cosa pensate voi. Non vi permetteremo di continuare con i vostri piani- li ignorò Arya superandoli.
-Non dite che non vi avevamo avvertito- disse Zoey
-Ma… non dovremmo cercare di fermarli?- chiese Richard
-No, oggi non ho voglia di lottare- concluse la rossa.
I quattro ragazzi si ritrovarono in una stanza piena di stalattiti e stalagmiti e soprattutto di pietre preziose che stavano attaccate alle pareti brillando.
Pokèmon catturati e reclute con la divisa del Team Ombrya stavano scavando con le meni o con dei picconi.
Nel centro della caverna stava un uomo che dava le spalle ai ragazzi di cui si vedevano solo i capelli brizzolati.
L’uomo teneva in mano un libro e si voltò lentamente sentendo i passi dei ragazzi.
-E allora, mentre i Roserade ballavano su una melodia ipnotica, dalle profondità della foresta un varco temporale si aprì lasciando uscire il guardiano del tempo, Celebi- l’uomo lesse un passo dal libro che teneva in mano –Non è stupendo questo libro sulle leggende dei Pokèmon?-
Aiden tirò fuori il suo dallo zaino.
-Certo è anche il mio preferito- disse
Solo allora l’uomo li guardò davvero.
-Ma guarda, un intenditore. Sono pochi i giovani che apprezzano la lettura- disse chiudendo il libro.
Aveva gli occhi grigi che racchiudevano un qualcosa di misterioso.
La carnagione era pallida e il volto aveva tratti duri e spigolosi.
La divisa era quella classica del Team Ombrya, ma l’uomo indossava una catenina d’oro che terminava proprio nel centro del sole con un ciondolo a forma di Celebi.
-Credo di dovermi presentare. Io sono Archie, luogotenente Ombrya. Ma non lo sono sempre stato: ho passato gran parte della mia vita a cercare di catturare Celebi, il viaggiatore nel tempo. Ma mi sono arreso e ho deciso di aiutare un vecchio amico e la sua organizzazione- spiegò l’uomo –E voi sareste?-
-Arya-
-Drew-
-Vera-
-Non parlavo con voi tre, ma con il ragazzo laggiù- protestò Archie indicando Aiden.
-E allora perché ha usato il plurale?- chiese Vera
-Forse voi giovinastri non lo sapete, ma dare del voi è una forma di rispetto- spiegò l’uomo.
-Comunque io sono Aiden- si presentò il ragazzo con un cenno della mano.
-E adesso andatevene. Devo trovare lo Zaffiro del Valore e l’Azzurrite della Conoscenza. Golem occupatene tu, ma non ammaccare troppo il biondo: quello lo voglio come apprendista- disse Archie
-Scordatevelo!- urlò Aiden
-Bravo ha già imparato a darmi del voi. Andremo d’accordo- lo ignorò l’uomo lanciando una sfera da cui uscì il Pokèmon roccioso.
Golem si avvicino minaccioso quando venne colpito da una potente idropulsar.
Subito dopo arrivò Akie seguito dalla sua allenatrice e da tutti i ragazzi del gruppo esclusi Clive, Chiara e Mark.
Insieme a loro arrivò anche Arrow.
-L’avete trovato, a quanto vedo- commentò Arya
-Veramente è lui che ha trovato noi, altrimenti saremmo ancora a vagare nella miniera- precisò Misty.
-Voi occupatevi di Golem- disse Mandy –Io libero i Pokèmon-
La ragazza si allontanò seguita da Lucinda e Alex.
-Io invece avrei due paroline da dire al signor esigo rispetto- commentò Arya che superò Golem ancora a terra, preceduta da Vera, Drew e Aiden.
-Tranquilli faccio io- assicurò Misty prendendo una sfera –Staryu tocca a te-
Il Pokèmon stella apparve sulla scena aspettando ordini dall’allenatrice.
-Usa pistolacqua seguito da bollaraggio- ordinò Misty
Il Pokèmon colpì Golem con pistolacqua per poi mandarlo al tappeto con bollaraggio.
Intanto nella grotta arrivò anche Callum seguito dai suoi sgherri che portavano due ragazzi legati.
Una era una ragazza dai capelli neri legati in due trecce e occhi verdi mentre l’altro era un ragazzo basso dai capelli castani e occhi blu.
Subito dopo di loro arrivarono anche Chiara, Clive e Mark seguiti dai loro Pokèmon.
-Ci siamo persi qualcosa?- chiese Chiara notando i Pokèmon costretti a scavare e tutti i loro amici che affrontavano uno strano tizio.
-Ci aggiorneranno dopo- taglio corto Mark –Adesso vediamo di liberare i guardiani degli Slowpoke-
I tre si diressero verso Callum e i suoi sgherri, ma vennero subito notati.
-Golbat tocca a te- urlò l’uomo lanciando la sfera del Pokèmon.
-Ci pensiamo io e Slowbro, voi andate a liberare i guardiani- disse Mark
Intanto Lucinda, Alex e Mandy erano andati a liberare i Pokèmon prigionieri, trovando anche specie non native delle grotte.
-Povera Skarmory- commentò Mandy liberando una Pokèmon dalla catena a cui era legata.
Subito il Pokèmon armuccello si andò a nascondere dietro di lei.
-Guarda che è inutile. Sono troppo piccola per poterti nascondere del tutto, ma se vuoi puoi nasconderti in una delle mie sfere e continuare il viaggio con me-
Non ci fu bisogno di ripeterlo, subito la Pokèmon si infilò nella sfera.
Nello stesso momento Lucinda stava liberando un Houndour così come Alex.
Il ragazzo approfittò del momento di debolezza del Pokèmon per catturarlo, per via del suo tipo buio, mentre l’altro Pokèmon si mise a correre felice in cerchio.
-Dove può esserci una cattura possono essercene anche due- commentò Mandy, talmente interessata alla velocità del Pokèmon da catturarlo.
Così mentre Nora metteva al tappeto i due Stunky degli sgherri di Callum e Mandy, Lucinda e Alex liberavano i Pokèmon, Arya, Drew, Vera e Aiden sfidavano Archie.
Ma il luogotenente non li guardava nemmeno e si mise a scavare anche lui con un piccone.
-Attento nonnetto oppure potresti farti male alla schiena- scherzò Arya con acidità per essere stata ignorata.
-Calmati Arya, non c’è bisogno di arrabbiarsi- la calmò Aiden
-Uhm, è la tua fidanzata eh? Bene la assumerò come segretaria- commentò Archie.
-Per l’ultima volta, io non voglio farle da assistente- protestò Aiden
-Bravo continua pure a darmi del voi-  disse il luogotenente
Aiden si fece rosso di rabbia, ma prima che potesse dire qualcosa, il piccone dell’uomo sbatte contro qualcosa di luccicante.
Archie si chinò a raccogliere due pietre.
-Eccole! L’Azzurrite della Conoscenza e lo Zaffiro del Valore- esultò l’uomo.
Poi posò lo sguardo su Aiden
-Tieni apprendista, conservamela un attimo-  disse lanciando al ragazzo l’Azzurrite.
Non appena la pietra sfiorò le mani di Aiden, scaturì una luce blu che costrinse tutti quanti, eccetto Aiden a chiudere gli occhi.
Il ragazzo si ritrovò in un tripudio di blu dove le uniche cose presenti erano lui e l’Azzurrite che sembrava implorarlo di toccarla nuovamente.
“Ma che succede?” chiese il ragazzo accorgendosi di parlare mentalmente
“Non avere paura” gli rispose una voce “Tocca la pietra.”
Aiden era incerto, ma si fece convincere dalla pietra e la sfiorò avvertendo delle parole dentro di lui.
“Da adesso sei tu, il primo prescelto”
Quando riaprì gli occhi, Aiden era nuovamente nelle miniere Garofano, ma davanti a lui c’era qualcosa che non avrebbe mai pensato di vedere.
Un incredibile Pokèmon mai visto prima era lì, vero come la pietra che i ragazzi stavano calpestando, ma allo stesso tempo sembrava un’allucinazione.
Era un Pokèmon quadrupede con il muso ricoperto di piume bianche e un becco azzurro.
Il corpo era ricoperto di pelliccia candida attraversata da quelli che sembravano lampi blu, mentre le ali erano grandi e ampie e parevano un cielo in preda a una terribile tempesta.
Le zampe erano possenti, di color azzurro e punteggiati di punti bianchi come stelle, mentre la coda era fatta a forma di fulmine e terminava con una pietra che assomigliava in tutto e per tutto all’Azzurrite della Conoscenza.
Il Pokèdex di Aiden non riconosceva quel Pokèmon, ma il ragazzo sapeva perfettamente sia il suo nome che le mosse che conosceva.
-Gryfulgur usa Magiantica- urlò il ragazzo.
Il Pokèmon si alzò in volo con le possenti ali sprigionando una sfera viola che spezzò con le zampe, lanciando i frammenti contro il Noivern che Archie aveva usato per cercare di difendersi da lui.
Il Pokèmon venne colpito e indietreggiò, ma l’attacco non era ancora concluso.
-Vai con Folgorattacco-
Gryfulgur iniziò a girare su se stesso caricandosi di energia e lanciandosi contro Noivern e mettendolo K.O.
Archie fu costretto a tagliare la corda ordinando la ritirata e fuggendo con lo Zaffiro del Valore.
Una volta passato il pericolo Gryfulgur brillò per poi tornare al suo stato di pietra.
“Ti basterà pensarmi e io mi libererò dalla pietra” sentì Aiden dentro di se.
Il ragazzo raccolse l’Azzurrite della Conoscenza e sorrise mettendosi la pietra in tasca.
Solo allora gli altri trovarono il coraggio di avvicinarsi
-E-e quello c-cosa era?- chiese Arya
Aiden non staccò lo sguardo dalla pietra
-Uno dei Guardiani della Natura- spiegò Aiden
-E questo cosa significa?- chiese Alima
-Forse posso dirvelo io- esclamò una voce.
I ragazzi si voltarono e si ritrovarono davanti a…
-N!- gridò Alima sempre più confusa.
-Venite- disse il ragazzo –Vi spiegherò tutto-


Dopo essersi assicurati che il rito della pioggia degli Slowking si sarebbe svolto senza problemi, i ragazzi lasciarono la miniera per seguire N.
-Adesso ci devi spiegare cosa diamine era quel Pokèmon- annunciò Arya nonostante Aiden sentisse già di saperlo.
-Va bene, vi spiego- esordì N pronto a raccontare la storia del Pokèmon Eden.

 

Angolo Autore
Sì lo so ho interrotto sul più bello!
Questo capitolo è ricco di colpi di scena e vi devo spiegare un paio di cose.
Le pietre racchiudono un Pokèmon ciascuna che libereranno solo nelle mani dei loro prescelti.
Gryfulgur è un Pokèmon di tipo Magia/Elettro ed è il Pokèmon partner di Aiden.
I Pokèmon partner dei vostri OC lo potrete creare voi ed ecco le regole
1: il Pokèmon potrà avere due tipi
2:Il tipo primario deve essere il tipo Magia
Sì le regole sono solo queste per il resto potete inventarvi ogni cosa.
Spero che il capitolo vi piaccia.
L’Uragano Temporale.

 

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Capitolo 22
*** Il mistero si risolve ***


~~Piccole gocce di pioggia, segno che il rito della pioggia di Slowking aveva funzionato, cadevano sui ragazzi che seguivano N tra gli alberi intorno a Borgo Garofano.
-Allora vuoi spiegarci?- insistette Alima.
N continuava a camminare senza nemmeno voltarsi a guardarli fino a quanto si fermò bruscamente in una valle verde e si sedette sull’erba.
-Spero che non vi dispiaccia bagnarvi un po’- esordì con calma.
I ragazzi si sedettero con nervosismo: l’unico calmo era Aiden che stringeva sempre in mano l’Azzurrite della Conoscenza. All’inizio anche lui era spaventato, ma continuava a sentire la voce di Gryfulgur, proveniente dalla pietra, nella sua mente.
“Non ti preoccupare” diceva la voce del Pokèmon “Presto saprai tutto”
-Per cominciare- fece N –Conoscete la leggenda del Pokèmon Eden?-
Tutti annuirono: ogni tanto la sera Aiden tirava fuori il suo libro di leggende e ne leggeva un passaggio, e quello letto più spesso era proprio il racconto del Pokèmon Eden.
-Bene allora possiamo andare avanti. Il potere dei Mew che crearono l’Eden era troppo limitato per poter dare la vita, ma quando i Pokèmon leggendari iniziarono a usare quel luogo incontaminato per riprendere le energie, la terra iniziò ad assorbire un po’ del loro potere e nel tempo creò delle creature leggendarie che vennero chiamate “Guardiani della Natura”-
-Sappiamo anche questo- lo interruppe Mandy
-Quello che non sapete però è che i Guardiani lasciarono il Pokèmon Eden per sigillarne l’ingresso impedendo a chiunque che non fosse un Pokèmon leggendario di entrare e presero la forma di pietre preziose, ognuna collegata a una loro virtù- continuò N
I ragazzi pendevano dalle sue labbra.
-Purtroppo non so nient’altro- terminò il verde –Ma forse il Pokèmon del nostro amico potrà dirci qualcosa di più- spiegò indicando Aiden.
Il ragazzo annuì e si concentrò sulla pietra chiamando Gryfulgur col pensiero.
Il Pokèmon apparve, ruggendo maestoso.
-Strano- si stupì N  –Non riesco a capire quello che dice-
-Nemmeno io- ammise Chiara tendendo l’orecchio come se il Pokèmon Grifone avesse parlato piano.
“Non possono sentirmi” annunciò Gryfulgur ad Aiden “Solo il prescelto può parlare con il suo partner Guardiano”
-A quanto mi ha detto Gryfulgur ogni prescelto può capire solo il proprio Pokèmon Guardiano- spiegò il biondo ai suoi amici.
-Allora per evitare ad Aiden di farci da traduttore, vi rivelerò il mio segreto- si convinse N prendendo la sua sfera e facendo uscire Polypies.
“Era ora” si lamentò il Pokèmon “Un Guardiano della Natura non merita di essere trattato in questo modo”
-Ti ricordo che Gryfulgur ha passato anni chiuso in una pietra mentre gli altri Guardiani non sono ancora stai liberati- rispose N
-Aspetta un secondo- interruppe Alex –Questo scricciolo sarebbe un Guardiano della Natura?-
Il Pokèmon agitò i tentacoli con sdegno.
“Esatto ragazzino. E sono anche uno dei più antichi esistenti. Cammino su questo mondo prima che lo popolassero gli umani come te!”
Alex ammutolì.
-Scusate, ma Polypies è un po’ permaloso- lo giustificò N.
“Non sono permaloso! Io esigo rispetto! Sono pur sempre un Pokèmon rispettabile” urlò telepaticamente il Pokèmon.
-Okay piantiamola e spiega a tutti la funzione delle pietre- disse N.
Il Pokèmon borbottò, annui.
“Io sono Polypies, capo dei guardiani. Infatti non sono stato sigillato in una pietra, ma non sono mai riuscito a tornare nel Pokèmon Eden dopo la chiusura del suo ingresso per un motivo che nemmeno io conosco. Ho vagato per anni per tutta la terra dei Pokèmon e molta gente ha provato a catturarmi: un certo collezionista di Pokèmon psicopatico che continuava a parlare di un certo Lugia…” iniziò il Pokèmon
-Lo conosciamo- dissero Misty e Tracey in coro: l‘uomo di cui stava parlando aveva rischiato di sconvolgere il clima mondiale.
“Una specie di pirata pazzo e semi-robot…” continuò Polypies
“Phantom” mormorò Vera ricordandosi del pirata che voleva rapire Manaphy per arrivare al tempio dei mari.
“E questi sono solo alcuni dei più recenti” terminò il Pokèmon.
-Grazie per il riassunto- commentò N –Ma adesso devi spiegare a questi ragazzi la storia delle pietre.
Il Pokèmon agitò i tentacoli “Ci sto arrivando, N. Rilassati” disse “Le pietre racchiudono in loro i Guardiani della Natura e ci sono due modi per riaprire l’ingresso del Pokèmon Eden: la prima è quella di riunire le pietre nella corona dell’Eden, uno speciale manufatto andato perduto anni fa”
-Andato perduto per modo di dire- precisò N –In realtà la possiede mio zio-
-Tuo zio?- chiese Alima.
-Non ve l’avevo già detto? Mio zio è il capo del Team Ombrya così come mio padre era il capo del Team Plasma- ammise N
-Chissà che pacchia le riunioni di famiglia- ironizzò Mandy.
“Tralasciamo i problemi nella famiglia di N” interruppe Polypies “Anche perché tra zii e padri che cercano di conquistare il mondo e un figlio che parla con i Pokèmon dicendo di sentire la loro voce interiore, le riunioni di famiglia andrebbero fatte in un manicomio”
I ragazzi risero di gusto e anche lo stesso N si lasciò sfuggire un sorriso.
“Il secondo metodo per aprire l’ingresso del Pokèmon Eden è di attivare tutte le pietre, liberando tutti i Guardiani e l’ingresso si aprirà automaticamente e solo io so dove si trova” concluse il Pokèmon.
-Ma sapete almeno che aspetto hanno questi guardiani?- chiese Arya
“No” disse Polypies “Tutti gli anni che sono passati mi hanno fatto dimenticare il loro aspetto”
“Anche a me purtroppo” rimbombò la voce di Gryfulgur dentro la mente di Aiden.
“Ma in compenso mi ricordo bene le pietre dove sono prigionieri i Guardiani” si rianimò il Pokèmon piovra “L’Azzurrite della Conoscenza ad esempio rappresenta la voglia si sapere di più e l’intelligenza”
Aiden poso la mano sul collo piumato di Gryfulgur che si fece accarezzare volentieri.
“Poi lo Zaffiro del Valore che rappresenta l’onore e la lealtà nonché la determinazione. Il Diamante dell'Energia invece simboleggia la vitalità e l’energia. Poi c’è la Giada della Grazia che ovviamente simboleggia la grazia e l’eleganza” Polypies fece una pausa.
“Poi l’Agata della Velocità che rappresenta la velocità di corpo e le capacità atletiche. L’Ametista della Fiducia simboleggia le persone di cui ci si può fidare senza pensarci due volte. Il Turchese della Positività che rappresenta l’ottimismo e la positività. Poi c’è il Rubino del Coraggio che simboleggia il coraggio e l’audacia. E  l’Ossidiana della Sincerità che sta a significare una persona che difenderà sempre i suoi amici con sincerità.” Concluse il Pokèmon.
-E voi siete certi che noi siamo i prescelti?- chiese Mark
N annuì.
-Non ho dubbi. Ne sono sicurissimo. Voi avete tutte le qualità indicante dalle pietre, vero Polypies?-
Il Pokèmon annuì
“Non ci sono dubbi. I prescelti siete voi. Per questo N ha insistito con la professoressa Gladis per farvi viaggiare in gruppo”
-Aspetta un momento- fece Clive –Quindi sei stato tu a farci viaggiare in gruppo?-
N annuì con aria colpevole.
-Spero che non vi sia dispiaciuto, ma era l’unico modo per tenervi sempre sotto sorveglianza- spiegò
Aiden guardò senza nemmeno accorgersene Arya mentre Chiara guardò Clive con la coda dell’occhio: per loro conoscersi si era rivelato più che positivo.
Avevano trovato degli amici straordinari in quel viaggio e vissuto avventure che da soli avrebbero potuto solo immaginare, per non parlare di quello che stava accadendo loro in quel momento.
-Ma cosa dobbiamo fare?- chiese Chiara
“Dovete trovare tutte le pietre altrimenti il team Ombrya potrebbe riuscire ad aprire il varco per il Pokèmon Eden” esclamò Polypies agitando i tentacoli
-Aspetta, perché hai detto dovete?” chiese Mark
-Perché non potremo aiutarvi- spiegò N –Polypies deve restare nascosto ed io con lui. Se mio zio venisse a sapere della nostra presenza, voi sareste in pericolo perché per adesso nessuno sa che siete i prescelti-
“Dimentichi che il ragazzo ha fatto uno spettacolino con Gryfulgur proprio davanti a uno dei luogotenenti Ombrya” precisò Polypies “Quindi credo che sappiano tutto”
-Già- disse Vera –Quindi potreste anche viaggiare con noi-
N scosse la testa.
-No. Lo faccio per proteggervi. Mio zio è terribile- esclamò il ragazzo
-Non può essere così forte- protestò Lucinda
-Fidatevi di me: è troppo forte per noi. Tutti i suoi Pokèmon sono capaci di megaevolversi e grazie alle sue pietrachiavi multiple può farli evolvere tutti insieme- sospirò N –Per questo non posso viaggiare con voi-
“E nemmeno io” comunicò Polypies
-Non importa!- si alzò Aiden –Noi possiamo farcela: troveremo le pietre e fermeremo il team Ombrya-
-Per te è facile- si abbatte Niagara –Noi non abbiamo Pokèmon Guardiani, disponiamo solo dei nostri Pokèmon-
-Aiden ha ragione- commentò Arya alzandosi insieme a Mark e Alima –Possiamo farcela!-
-Basterà comportarci normalmente per non attirare i sospetti del Team Ombrya su di noi- proseguì Mandy alzandosi seguita da Vera, Drew e Lucinda.
-E anche se non siamo prescelti- rincarò Max –Noi vi aiuteremo-
Aiden porse la mano ad Alex che sorrise debolmente e la afferrò mentre Chiara tirava su Clive e Niagara.
Anche Misty e Tracey erano pronti e i ragazzi misero le loro mani una sopra l’altra.
-Pokèmon Eden!- urlarono tutti insieme sotto lo sguardo orgoglioso di N
-E tu dove andrai?- chiese Alima rivolta verso il verde.
-Io sarò sempre con voi, anche se non mi vedrete- spiegò lui
-Detta così sempre che tu ci voglia pedinare- ironizzò Chiara
-In un certo senso…- rispose il ragazzo.
I quindici ragazzi si separarono così da N, diretti verso Borgo Garofano.
“Ma perché non li hai rivelato la vera identità di tuo zio?” chiese Polypies
-Non volevo spaventarli- fece N –Mio zio è cambiato rispetto a come era una volta e forse loro lo conoscevano per come era prima-
Il ragazzo fece rientrare il Pokèmon nella sfera e si allontanò dalla valle.

 


Nella sede del Team Ombrya intanto, due persone stavano discutendo.
-Secondo te stiamo facendo la cosa giusta?- chiese Zoey indecisa.
-Non lo so- rispose Richard, più confuso di lei.
I due avevano assistito all’apparizione di Gryfulgur e il Pokèmon sembrava aver rischiarato la mente ad entrambi, che adesso si stavano chiedendo cosa dovevano fare.
-Non sono più tanto sicuro che l’obiettivo del capo sia l’ideale giusto da seguire- sussurrò Richard per non farsi sentire.
-In fondo cosa c’è di bello nel dominare il mondo?- domandò Zoey, spostandosi una scopa dalla faccia.
Per fare quella conversazione si erano dovuti nascondere in un ripostiglio per le pulizie: se qualcuno li avesse sentiti, avrebbero rischiato grosso.
-Forse non sono quei ragazzi ad essere dalla parte sbagliata- riprese la rossa.
-Forse siamo noi ad esserlo- intuì Richard
-Ma non è questo il momento di farci delle domande esistenziali- replicò allora lei –Siamo vicini a raggiungere il nostro obiettivo-
-Il nostro, o quello del capo?- chiese volutamente il ragazzo dai capelli blu –Pensaci Zoey: per il capo abbiamo abbandonato tutto. Tu hai dovuto lasciare la tua palestra e cederla ad Elsio, io invece ho rinunciato a diventare super coordinatore, Archie è stato costretto a venire qui dalla regione di Johto-
-Non aveva rinunciato da solo?-
-No. È stato minacciato perché il capo voleva l’esclusiva sui Pokèmon leggendari. Tutta la storia dei vecchi amici e solo una scusa. E poi c’è lei-
-Parli di Bunny?- chiese Zoey accigliandosi nel sentire il nome di una rivale.
-Già. Nessuno sa nulla di lei se non che è una donna, informazione ricavata dalla segretaria del capo che sente la sua voce dal suo ufficio, ma non l’ha mai vista entrare. Lei sì che è un vero mistero. Chi è? Da dove viene? Perché si è messa al servizio del Team Ombrya?-
-Forse per il nostro stesso motivo- fece notare Zoey –Perché le sono stati promessi onori e gloria-
Richard sospirò senza sapere come replicare.
-Forse. Ma non spetta a noi decidere per lei o per Archie. Noi dobbiamo fare ciò che riteniamo giusto- continuò
-Ma se ci scoprono sono guai seri. Non voglio nemmeno immaginare cosa ci farebbe il capo. Altro che pascolo dei Tauros- contestò Zoey tirando fuori dalla tasca una medaglia, quella che un tempo era stata la medaglia Fantasia che era a forma di diamante colorata di diversi colori. Una medaglia che aveva dato a molti allenatori prima di venire reclutata dal Team Ombrya.
-Io non so qual è la parte giusta, Richard- spiegò Zoey –Ma allo stesso tempo non so cosa fare per capirlo. Per il momento non smuoviamo troppo le acque. Vediamo dove ci porta questa strada e poi decideremo- concluse uscendo dallo sgabuzzino.
-A patto di non finire in prigione- esclamò Richard seguendola.
Ma entrambi i ragazzi si chiedevano una cosa: perché le loro teste li dicevano di restare dov’erano, mentre il cuore voleva cambiare fazione?

 

Nell’ufficio del capo del Team Ombrya, Archie stava facendo il rapporto della missione.
-E quindi sono riuscito a portare via lo Zaffiro del Valore- concluse l’anziano.
L’uomo che lo ascoltava si alzò: quel giorno indossava una tunica bianca e nera che gli copriva i piedi. Il volto era coperto da un cappuccio e sulla sua scrivania stava la Corona con incastonate dentro tre pietre sacre: il Diamante Sacro, l’Agata della velocità e da poco lo Zaffiro del Valore.
-E così ti sei fatto sfuggire l’Azzurrite della Conoscenza- iniziò con tono calmo.
Archie era sulle spine: sapeva bene che il capo avrebbe potuto anche partire con una delle sue sfuriate tutto ad un tratto.
-Ma non importa. Visto che è stata attivata il suo effetto ci sarà lo stesso. Il punto però e che sei stato tu ad aiutare quel ragazzo a liberare il Guardiano del Tuono- continuò.
-Lo so capo e ne sono tremendamente dispiaciuto, ma ormai non si può riavvolgere il tempo. Solo Dialga e Celebi possono…-
Il capo prese il suo scettro e lo sbatte a terra con stizza.
-Basta con questo Celebi! Ti ho già detto che non voglio sentirlo nominare mai più dalla tua bocca-
Archie abbassò la testa in segno di rispetto, quasi deluso però: quello non era più il ragazzo che aveva conosciuto a Johto una volta, prima che il suo carattere cambiasse drasticamente.
-Ti ho già fatto un favore ad arruolarti e tu continui ancora con questo Celebi. Il Pokèmon Tempovia non verrà solo perché lo vuoi tu-
“Un favore!” pensò Archie stringendo i pugni “Mi hai costretto a smettere di inseguire Celebi e ad arruolarmi. Pensi davvero che possa esserti fedele? Io lavoro in solitaria e questo non cambierà mai”
In quel momento il capo si alzò in tutta la sua altezza per sovrastarlo.
-Vattene, prima che ti dia una punizione- disse.
Archie non se lo fece ripetere due volte e uscì dalla stanza.
-Se n’è andato?- chiese una voce femminile, che parlava con un tono molto dolce.
-Sì Bunny, puoi entrare- confermò il boss del Team Ombrya
-Ricordati il nostro accordo: ogni volta che parliamo, tu devi levarti il cappuccio- protestò la voce.
L’uomo sbuffò, ma si tolte il cappuccio rivelando i suoi capelli verdi e gli occhi scuri.
Da un angolo della stanza spuntò… un Lopunny!
-Ti trovo bene Bunny- commentò il capo.
-Con me i convenevoli non attaccano boss. Passiamo subito al dunque- disse il Pokèmon –Prima di tutto ti rinfresco la memoria nel caso stessi cominciando a pensare che un Lopunny come luogotenente sia strano”
Il capo si sedette: conosceva a memoria quel ricatto.
-Il prototipo dell’Eclissi Nera è riuscita a farmi diventare un Pokèmon parlante prima di esplodere e tutti sono disposti ad ascoltare un Pokèmon parlante. Ti ricordo quindi che non puoi licenziarmi perché in quel caso tutti le agenti Jenny di Ecllissior conoscerebbero la tua postazione nonché la tua fedina penale- disse il Lopunny con un sorrisetto sul musetto angelico.
-Lo so, lo so. Adesso possiamo passare al rapporto sulle pietre?- chiese il capo
-Come vuoi D…”
-Non chiamarmi per nome, non farlo mai, Bunny oppure conoscerai la mia ira. Quella vera-
Il Pokèmon Coniglio deglutì, ma finse di restare calma mettendosi a lisciarsi le orecchie.
-Come stavo dicendo prima della brusca interruzione, sono a buon punto per trovare la locazione del Turchese della Positività-
-Ottimo- replicò l’uomo, la rabbia non ancora svanita.
Quel nome… quel nome che non gli apparteneva più. Non aveva più il coraggio di farsi chiamare per nome da quella sconfitta, da quando aveva deciso di conquistare tutto per poter avere sempre il comando.
Quel nome che adesso detestava perché tutti ricordavano quel nome, ma non l’uomo che c’era dietro.
-Puoi andare- congedò il suo luogotenente –Passa dal retro visto che ti piace l’alone di mistero-
Bunny se ne andò con eleganza scuotendo le lunghe orecchie e lasciando l’uomo ai suoi pensieri.
Rimasto solo, il capo ordinò alla segretaria di non far passare nessuno, e tirò fuori dalle tasche delle Pietrechiavi, una per ogni suo Pokèmon.
Tutte quelle pietrechiavi che non erano bastate per vincere quella lotta, la lotta che lo aveva cambiato per sempre.
-Il mondo sarà mio, che N lo voglia o no-

 


Nel frattempo molto lontano da lì:
Una donna osservava un enorme campo lotta circondato da degli spalti per degli spettatori tutti ancora vuoti.
I preparativi per la Lega di Ecllissior erano già iniziati, ma nonostante fosse la persona più importante per quella manifestazione, lei non doveva fare niente.
-Miriam stai bene?- chiese una ragazza giovanissima di quindici anni al massimo, che indossava un lungo vestito verde punteggiato di petali di fiori.
Aveva i capelli castani incorniciati da una coroncina di fiori e gli occhi verdi e i lineamenti del viso ancora infantili.
La campionessa di Ecllissior scosse i lunghi capelli biondi.
-Sì Lyla, sto bene- rispose all’amica Superquattro.
-Ti vedo strana di questi tempi. Sei preoccupata per la Lega?- chiese Lyla.
-No, sono felice che stia arrivando il momento del nostro torneo, ma ultimamente penso sempre di più a Dorien. Tu sai che tipo era? Io lo conosco solo per la lotta che abbiamo fatto-
Lyla scosse la testa.
-Mi dispiace Mir, ma io sono arrivata dopo di te qui alla lega. Conosco Dorien solo per sentito dire- rispose l’amica –Non credo tu possa chiedere proprio alla Superquattro più giovane di tutti. Ti ricordo che perfino il mio Venusaur è più vecchio di me-
Miriam sorrise: in effetti Lyla aveva sostituito sua nonna, superquattro fino a poco tempo prima che aveva deciso di andare in pensione e aveva presentato a Miriam la nipote.
Sulle prime lei era riluttante, ma dopo averla vista lottare l’aveva arruolata subito e come premio la nonna della ragazza le aveva dato la sua Venusaur, fedele compagna d’avventura.
Miriam e Lyla avevano fatto subito amicizia ed erano diventate grandissime amiche.
-Pensi che gli altri lo conoscano?- chiese la Campionessa
-Credo di sì. Tutti e tre sono qui da prima del tuo arrivo, quindi hanno conosciuto Dorien- sorrise Lyla
La campionessa le sorrise ansiosa: ogni volta che pensava a Dorien veniva colta dall’ansia per un motivo a lei stessa sconosciuto. Forse perché, per quello che lo conosceva lei, Dorien era un tipo abbastanza collerico.
La ragazza ricordava come se fosse avvenuto il giorno prima, quando Dorien aveva dovuto usare il suo ultimo Pokèmon: era arrabbiatissimo e quando aveva perso se ne era andato senza dire una parola.
Miriam non aveva più pensato all’ex campione fino all’arrivo di Lyla.
Uno degli hobby della ragazza era infatti leggere le carte e, quando le aveva lette la prima volta dopo essere diventata Superquattro, era andata subito da Miriam, spaventatissima.
“Succederà qualcosa” disse la ragazza quel giorno “Qualcosa di grave che verrà causata da un campione decaduto”
Miriam l’aveva presa subito sul serio perché più volte Asia, la nonna della ragazza, le aveva parlato delle carte della nipote, rese magiche da uno Xatu.
E da quel giorno lei e Lyla avevano cercato informazioni su Dorien, ma gli altri Superquattro erano spesso in giro per Ecllissior e non c’era nessuno che potesse aiutarle.
Tutto ciò che le carte di Lyla avevano rivelato era stato “Pokèmon Eden” il luogo delle leggende di Ecllissior.
Le due ragazze avevano viaggiato in lungo e in largo ed erano riuscite ad avere un nome: “Team Ombrya”
Nessuno sapeva dove si nascondeva quella potente organizzazione, ma Miriam e Lyla sospettavano che il suo capo fosse nientemeno che colui che un tempo era stato il più grande allenatore di Ecllissior.
-Dimmi la verità, Miriam- iniziò la Superquattro di tipo erba distogliendo la campionessa dai suoi pensieri –Secondo te Dorien sarebbe il tipo di persona che vuole sempre avere il comando?-
Miriam non rispose, ma il suo silenzio fece intuire la risposta che non avrebbe voluto dare.
-Non ti preoccupare lo troveremo- la rassicurò Lyla –Ecllissior sarà sempre al sicuro-
La Campionessa non rispose: la sua unica certezza era che Ecllissior le avrebbe riservato sempre molte avventure.

 

Angolo Autore
Finalmente riesco ad aggiornare!
*arrivano coriandoli e festoni*
Spero tanto che questo capitolo (un po’ corto lo so, ma pieno di novità e colpi di scena) vi piaccia.
Avete capito tutti chi è il capo del Team Ombrya, vero?
Ci vediamo al prossimo capitolo.
L’Uragano Temporale

 

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Capitolo 23
*** Shopping col nemico parte 1 ***


~~-Allora, volete dirmi con chi siete usciti la sera del festival?-  Arya, aiutata dal Glaceon di Aiden, continuava con il suo interrogatorio.
Ormai appurato che Alima era stata con N, la bionda e il Pokèmon non avevano intenzione di mollare la presa su Alex e Mandy.
-Abbiamo appena scoperto di essere dei prescelti per aprire il varco del Pokèmon Eden- si lamentò Mark -E tu continui con il tuo interrogatorio da quattro soldi?-
-E che c'è di male?- si rivoltò l'altra -L'amore è la cosa più importante-
-Non se c'è in palio l'universo- ironizzò Alex
-In effetti Arya, dovresti rilassarti  un po'- continuò Mandy
-E lo stesso vale per te, Glaceon- spiegò Aiden, rivolto al proprio Pokèmon.
Niagara annuì: Arya e Glaceon stavano davvero esaurendo tutti. L'aspirante intenditrice era pronta a sbattere la testa contro un albero.
-Se non arriviamo subito a Borgo Garofano-  Max strinse i pugni -Non risponderò più di me-
-Allora siamo fortunati- ridacchiò Drew, mentre anche Roserade sospirava di sollievo -Quella è Borgo Garofano! Gli sproloqui di Arya sono finiti!-
-Finalmente- fu ciò che urlarono tutti.
Il gruppetto entrò nella cittadina immersa nel verde, iniziando subito a programmare ciò che volevano fare.
-Domani in città c'è una gara Pokèmon- li informò Max, leggendo la sua guida -Quindi avete ancora parecchio tempo per iscrivervi-
-Io vorrei fare prima un salto al centro commerciale della città- propose Mark
-Io ci sto, e voi?- chiese Niagara al resto del gruppo.
-In realtà io volevo allenarmi per la gara- rivelò Drew
-Ed io e Misty volevamo visitare il Lago Irideo, dove si dice vivano molti pokèmon d'acqua rari- spiegò Tracey
-Forte!- Esclamò Vera -Io e Max possiamo unirci a voi?-
-Certo!-
Drew, Misty, Vera, Max e Tracey salutarono i ragazzi per dirigersi verso le loro destinazioni, mentre gli altri andavano verso il centro commerciale della città.
-Ho sentito dire che sono molto avanzati in fatto di computer-  Spiegò Mark entusiasta.
-Forse ci saranno anche dei costumi utili per le gare Pokèmon- esclamò Arya
-Oppure dei poffin!- esclamò Chiara famelica.
-O attrezzi sportivi- rincarò Mandy
-Abbiamo capito, ognuno di noi vuole qualcosa di diverso- Niagara zittì tutti, mettendosi ad accarezzare Akie sulla testa.
Il gruppetto arrivò in prossimità del centro, e quasi tutti rimasero a bocca aperta.
-Vi avevo detto che era enorme?- chiese in quel momento Mark ridacchiando.
Davanti ai nove si stagliava una struttura titanica, dotata di molti piani.
-Non pensavo che fosse così grande- esclamò Alima -Ci vorrà una bussola per non perdersi-
-Come ci organizziamo?- domandò Alex
-Possiamo fare che ognuno va dove gli va, e che ci troviamo all'uscita tra un'ora?- propose Niagara -Che ne dite?-
Nessuno ebbe da obbiettare: gli allenatori entrarono e si sparsero per i negozi.

 


-Che ne dite?- chiese Niagara uscendo da un camerino indossando una maglietta verde e dei jeans azzurro chiaro -Può essere il look adatto per salvare il mondo?-
Le facce poco entusiaste di Mandy e Alima dicevano di no.
-Perché non provi una tuta da ginnastica o una divisa da pokèatleta?- chiese Mandy -Sono sicura che ti starebbe d'incanto-
-Io invece proverei dei toni più scuri- si limitò a dire Alima con fare disinteressato, controllando con lo sguardo NightMoon, che correva da un corridoio ad un altro del negozio insieme ad Akie.
-Ho decisamente scelto le persone sbagliate per chiedere un consiglio di moda- decise Niagara entrando nuovamente nel camerino per rimettersi i suoi abiti -Mandy è fissata per lo sport e ad Alima non importa di essere alla moda-
-Scusa se non penso solo ai vestiti o alle borse firmate- ironizzò Alima facendo ridere le altre due.
Le ragazze vennero interrotte da un frastuono improvviso.
-Cos'è stato?- domandò Mandy scattando in piedi.
Le tre amiche videro una miriade di scatole da scarpe cadute a terra, con Akie che le fissava preoccupato.
Dal mucchio spuntò la testa di NightMoon, che ridacchiava soddisfatta.
-Ecco, lo sapevo!- commentò Alima -Quella Zorua combina solo guai. Adesso tu vieni qui e metti tutto a posto-
Ma la piccola pokèmon si era già defilata.
-Quella pokèmon è impossibile!- urlò Alima piccata, mentre Mandy e Niagara si mettevano a ridere
La ragazza si mise a correre per tutto il negozio, cercando di prendere NightMoon, buttando tutto all'aria.
-Quanti soldi hai tu?- chiese Niagara
-Perché?- domandò a sua volta Mandy
-Perché temo che dovremo risarcire il negozio per il disastro che ha combinato Alima- sospirò l'intenditrice.

 


-Allora, che si fa?-
La voce entusiasta di Mark si sparse per il centro commerciale e si guadagnò un'occhiataccia da Aiden e da Alex.
-Io e Alex volevamo andare in libreria- esclamò Aiden -Tu invece ci segui sempre come uno stalker-
-Già mi spieghi cosa vuoi da noi?- rincarò Alex
-Ve l'ho già detto: voglio solo fare amicizia con voi- si giustificò il ragazzo.
-Ma noi non vogliamo fare amicizia con te- replicò Aiden
-Va bene: capisco Alex, ma pensavo che tu ti fossi aperto un po' di più per merito di Arya- Mark incrociò le braccia con fare offeso.
-Arya è la mia ragazza: è normale che con lei sia più espansivo- Aiden cercò di chiudere il discorso e di accelerare il passo, ma Mark continuava a seguirli.
-Oh andiamo, non fate gli asociali- si lamentò il rosso senza pensare a quello che avrebbe scatenato quell'affermazione.
I due ragazzi si voltarono, lanciando a Mark delle occhiatacce che lo fecero impallidire.
-Cosa hai detto?- chiesero i due ragazzi all'unisono, con un tono molto minaccioso.
-Sapete una cosa? Dimentichiamoci del passato, e più nello specifico, dimentichiamoci di ciò che ho detto cinque secondi fa- il tentativo di Mark di cavarsi d'intralcio andò a vuoto.
-Spiacente caro, ma io ho un'ottima memoria- esclamò Alex avvicinandosi ancora di più all'ottimista.
Mark, con uno scatto da Pokèatleta, superò i due mettendosi a correre disperatamente.
Aiden e Alex si scambiarono una semplice occhiata, e partirono all'inseguimento.
Il Glaceon di Aiden guardò i tre allontanarsi e si mise a seguirli trotterellando, per raggiungere il suo allenatore.

 


Chiara si era diretta verso un negozio di dolciumi come ipnotizzata, seguita da Clive, Arya e le sue pokèmon.
-Poffin, poffin, poffin, poffin- la sfortunata ripeteva quella nenia da almeno dieci minuti, da quando il gruppo si era diviso.
Arya e Clive avevano pensato che farla andare da sola in quello stato non sarebbe stato prudente, e avevano deciso di seguirla.
-Poffin, poffin, poffin, poffin- continuava senza sosta la ragazza. Da quando il Mamoswine di Lucinda si era mangiato il premio vinto dai ragazzi nel reality, Chiara era alla disperata ricerca di un negozio di poffin o di una pasticceria.
La ragazza entrò sbavando nel negozio, ma Clive la afferrò per un braccio.
-Aspetta Chiara- la bloccò -Non vorrai spendere davvero tutti i tuoi soldi in poffin, vero?-
Lo sguardo minaccioso che gli rivolse la ragazza, però, lo fece impallidire.
-Io. Voglio. Quei. Poffin!- urlò Chiara scrollandoselo di dosso ed entrando nel negozio di gran carriera.
-Fermiamola prima che saccheggi il negozio e si faccia arrestare perché non ha abbastanza soldi!- Arya si fiondò dietro all'amica, seguita dalle sue pokèmon e da Clive.
Chiara aveva già riempito una busta di poffin, ma non accennava a fermarsi.
Clive allora fece la prima cose che gli venne in mente: prese una sfera pokè e chiamò in suo aiuto Duskull.
-Vai con stordiraggio!- ordinò al pokèmon.
Il tipo spettro lanciò un raggio di luci verso Chiara, che prese a girare su sé stessa con confusione.
Mentre Clive la portava fuori dal negozio, Arya le prendeva la busta di dolci dalle mani e la metteva sul bancone, davanti allo stupito commesso.
-Quant'è?- chiese con fare innocente.
Arya uscì dal negozio addentando un poffin, trovando Chiara e Clive seduti su una panchina.
-Tieni- le disse lanciandole la busta di dolci -E vedi di non farti venire un altro attacco d'astinenza da zuccheri-
Mentre Chiara mangiava un paio di poffin, incurante di scoprire se fossero per Pokèmon o per umani, Clive notò un'ombra sospetta sparire tra i corridoi del centro.
-Avete visto anche voi?- chiese mentre Duskull gli girava intorno -Quel tizio aveva l'uniforme del team Ombrya-
-Dici davvero?- chiese Arya alzandosi, insieme a Elettra e Sylvia, che si misero a ringhiare al solo nome del malvagio team.
Il ragazzo ne era più che sicuro e i due trascinarono via Chiara.
-Ma non ho ancora finito i poffin- si lagnò lei.
-Quei dolci ti devono durare fino alla prossima città- la avvisò Arya -Vacci piano-
Chiara, portata a forza dai due, finì per sbattere contro un palo in mezzo al corridoio.
-Ahio-
-Scusa- esclamarono i due all'unisono.

 


Mark era stato inseguito fino al magazzino, dove finalmente gli altri due si erano stancati di corrergli dietro ed erano tornati a cercare di evitarlo.
-Eddai ragazzi, non volevo offendervi- tentò di farsi ascoltare il rosso -Non ditemi che siete ancora arrabbiati-
-Sì- risposero i due in coro -Siamo asociali e anche permalosi!-
-Wow- esclamò Mark -Voi due siete fatti per essere amici-
I due si scambiarono un'occhiata: in effetti erano più simili di quanto si aspettassero.
-E noi tre siamo fatti per essere amici- continuò Mark, beccandosi l'ennesimo sguardo arrabbiato da parte dei compagni di viaggio.
D'improvviso Mark notò delle strane scintille elettriche arrivare da uno scatolone.
Si avvicinò e lo aprì con curiosità, trovandosi davanti ad una cassa piena di computer.
Stava per richiuderla, quando, veloce come un lampo, un Porygon uscì dalla cassa con fare aggressivo.
-Ehi, calmati, non voglio rubare niente, e non ho intenzione di rompere niente- tentò di giustificarsi -Ragazzi, potreste darmi una mano?- chiese poi voltandosi.
Ma Alex ed Aiden erano spariti: l'avevano lasciato solo.

 

 

Alima, Niagara e Mandy correvano dietro alla fuggitiva NightMoon, che ne aveva combinate di tutti i colori nel negozio d'abbigliamento.
Mandy stava per agguantare la Pokèmon dispettosa, quando questa curvò, entrando nei magazzini del centro.
-Che dite la...- iniziò a chiedere l'atleta, subito prima che Alima e Niagara la superassero, correndo dietro alla Zorua -...Seguiamo?- terminò allora la ragazza.
-Ma allora non conto nulla!- si lamentò poi entrando nel magazzino.
Si ritrovò davanti un labirinto di scatole e scatoloni, in cui Niagara e Alima erano già sparite.
-Aiuto!!!- la ragazza sentì la voce di Mark in lontananza, e si mise a correre, per raggiungere l'amico.
-Arrivo Mark!-
Corse il più velocemente possibile, facendo anche uscire Electrike nel frattempo.
Ma quando arrivò in soccorso di Mark, vide che ciò che minacciava il ragazzo era un Porygon che gli volteggiava attorno con fare minaccioso.
-Ma fai sul serio?- domandò scandalizzata.
-Mandy, aiutami! Questo Pokèmon non ha intenzioni amichevoli- esclamò Mark
-E perché non hai usato uno dei tuoi Pokèmon o non hai provato a catturarlo?- disse l'altra.
-Ops! Il panico non mi fa ragionare bene- si giustificò Mark
- Quando mai hai ragionato bene?- replicò Mandy
Mark estrasse una Pokè ball per lanciarla contro Porygon, ma non appena questo vide come la sfera luccicava, ci si infilò dentro di sua spontanea volontà.
-Un Porygon che ama la pulizia- constatò Mandy -Chi l'avrebbe detto?-
La ragazza si inginocchiò ad accarezzare Electrike, per poi rivolgersi nuovamente a Mark.
-E adesso vediamo di trovare gli altri-
Il ragazzo annuì, estraendo una seconda sfera pokè.
-Solosis, tocca a te-
Il pokèmon uscì dalla sfera con entusiasmo, mettendosi subito a cercare di acchiappare il pokèmon elettrico di Mandy.
-Ma cosa mi è passato per la testa?- si chiese Mark -Slowbro, vieni fuori!-
Lo Slowbro lo guardò con fare confuso, per poi iniziare a camminare per i corridoi dei magazzini.
-Dite che c'è da fidarsi?- chiese Mandy agli altri due Pokèmon, mentre Mark seguiva Slowbro senza esitazione.
Solosis andò subito dietro al suo allenatore, al contrario di Electrike, che non sembrava molto convinto.
-Dobbiamo seguirlo per forza- replicò Mandy -Se lo lasciamo solo, chissà cosa potrebbe combinare-
I due andarono dietro a Mark e ai suoi Pokèmon, l'uno molto diffidente, e l'altra con le dita incrociate, sperando di trovare in fretta Alima e Niagara.

 


Non molto distante, Arya, Clive e Chiara, con tanto di bernoccolo in fronte per quanto riguardava quest'ultima, avevano seguito il membro del team Ombrya  fino ai magazzini.
-Clive sei sicuro di aver visto uno degli ombrosi?- chiese Chiara massaggiandosi la fronte, ridacchiando alla sua stessa battuta.
-Sì, era quel tipo della caverna... com'è che si chiamava?- replicò il ragazzo.
-Aspetta: era qualcosa tipo Rallum, Caddul, Tattot... ora ci sono: Slalom!- rispose Chiara con convinzione.
-Non so di cosa stiate parlando- esclamò Arya -Ma sono certa di non volerlo nemmeno sapere-
-Ottima decisione- ammise Clive -Ma adesso vediamo di trovare il team Ombrya e fermare i loro piani-
-Elettra, fa un po' di luce- ordinò Arya facendo un cenno d'intesa alla sua Pokèmon, che iniziò a sprizzare scintille elettriche.
-Cyndaquil, aiutaci anche tu- Chiara lanciò in aria la sfera del suo starter, che se ne uscì rotolando, finendo lungo disteso.
Il piccolo pokèmon topo si nascose dietro la sua allenatrice.
-Dice che questo posto non gli piace- spiegò Chiara
-Dobbiamo fermare il team Ombrya, non restare qui a prendere il tè- rispose Arya -E ci vogliono tutte le forze possibili-
-In effetti forse era meglio qualcuno di un po' più coraggioso- Chiara prese un'altra sfera.
-Sora, contiamo su di te!-
Lo Starly si posizionò sulla spalla della ragazza, con un verso carico d'orgoglio.
-Dice che adesso che c'è lui possiamo stare tranquilli- narrò Chiara.
-Sì, adesso sono proprio più tranquillo- commentò Clive

 


Alex e Aiden, insieme al Glaceon di quest'ultimo, camminavano nei magazzini del centro commerciale, godendosi la tranquillità.
-Calma, finalmente- esclamò Alex con uno strano sorriso sulle labbra -Mark è con il suo amico Porygon e non tenta di fare amicizia e Arya è a fare shopping e non mi stressa per sapere con chi sono stato al festival delle coppie-
-Con Zoey- si limitò a dire Aiden.
-E tu come lo sai?- si lasciò sfuggire l'altro. -Cioè... non è affatto vero!-
-C'ero anch'io quella volta nella caverna, ricordi?- chiese Aiden riferendosi al primo bacio tra Zoey e Alex -Mi è bastato fare due più due-
-Se osi dirlo a qualcuno...- la minaccia di Alex venne interrotta da un gesto della mano dell'altro.
-Con me il tuo segreto è al sicuro- assicurò il biondo -Anche se non posso dire lo stesso per quanto riguarda Glaceon: quel pokèmon è un chiacchierone-
-Purchè non lo dica a Chiara, a me sta bene- si accontentò Alex
I due camminarono in silenzio per un paio di minuti, fino a quando Aiden non ruppe il silenzio.
-Sai, pensavo a quello che ha detto Mark prima- commentò
-Al fatto che siamo asociali?-
-No. Al  fatto che siamo molto simili- continuò l'altro.
-Io tutte queste somiglianze non le vedo- replicò Alex incrociando le braccia.
-Siamo entrambi un po' chiusi, a volte passiamo per strani, e non abbiamo mai avuto molti amici- elencò Aiden
-In effetti- fu costretto ad ammettere Alex -Ma sì, in fondo avere un amico non potrà farmi così male-
I due si batterono il cinque, quando un rumore improvviso li fece sobbalzare entrambi.
Aiden corse a nascondersi dietro una cassa, seguito da Alex e da Glaceon.
-Ti avviso subito che il coraggio non è la mia miglior dote- lo informò Aiden -Quindi dovrai essere tu quello valoroso-
-Io il braccio e tu la mente?- chiese Alex
-Non potrei essere più d'accordo-
Dall'oscurità spuntarono un paio di reclute del team Ombrya, seguite da un anziano luogotenente che Aiden ben conosceva.
-Oh no, lui no!- si lagnò il ragazzo.
-Chi è?- chiese il tenebroso
-Storia lunga- evitò di spiegare l'altro -Vediamo di non farci scoprire e poi seguiamoli, così scopriremo cosa hanno in mente-
-Non è esattamente quello che farei io- esclamò Alex -Ma sei tu l'uomo dei piani, perciò va bene-
I due rimasero nascosti, ignari che i loro compagni fossero nello stesso magazzino, ognuno occupato in diverse attività.
Alima e Niagara erano alla ricerca della Zorua della prima, cercate a loro volta da Mark e Mandy.
Arya, Chiara e Clive invece, cercavano anch'essi il team Ombrya.
Insomma, in quel magazzino, si stava svolgendo qualcosa di molto importante, all'insaputa di tutti i clienti.
I nove ragazzi riusciranno a capire cosa sta accadendo?

 


Angolo Autore
Eccomi qui !
Con un ritardo enorme, lo so e mi dispiace, ma non voglio lasciar perdere questa storia.
Non so se qualcuno di voi stava ancora sperando in un mio aggiornamento (io spero di sì).
So anche che il capitolo non è neanche un granchè, ma mi voglio appellare alla vostra capacità di perdonarmi.
Vediamo di fare il punto della situazione.
Dopo aver scoperto la verità, i ragazzi sono alle prese con il team Ombrya in un centro commerciale e, come avrete capito, questo capitolo si dividerà in due parti.
Vi chiedo ancora scusa per l'abnorme ritardo.
Spero che il capitolo vi piaccia.
L'Uragano Temporale

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Capitolo 24
*** Shopping col nemico parte 2 ***


~~Mark, Mandy e i loro pokèmon vagavano per il magazzino del centro commerciale, senza sapere dove andare o chi cercare.
I ragazzi seguivano Slowbro, Mark con fiducia e Mandy con molta più diffidenza, affatto convinta che il pokèmon sapesse cosa fare.
La ragazza, esasperata, si sedette su una cassa senza badare a Mark, che rimproverava Solosis sul fatto di mettersi a seguire ogni cosa che vedeva.
Il suo Electrike si sedette ai suoi piedi, come un pokèmon da guardia, pronto a difendere la sua allenatrice da eventuali pericoli.
Dopo essersi ripresa dagli sproloqui di Mark, Mandy era pronta a rimettersi in marcia, ma alzandosi si rese conto che il compagno di viaggio non l'aveva aspettata.
-Mi ha lasciato qui da sola? Ancora?- chiese incredula -Oh, ma cos'è? Uno scherzo?-
La ragazza stava ancora urlando la sua frustrazione, quando Electrike, le dette un colpetto sul muso per richiamare la sua attenzione.
-Che succede Electrike?- chiese la ragazza con più calma.
Il pokèmon le indicò col muso un corridoio e all'atleta parve di sentire dei passi che si avvicinavano.
Si guardò intorno cercando un nascondiglio, visto che il nervosismo di Electrike pareva negare la probabilità che fossero i suoi amici.
Si nascose malamente dietro una cassa, tenendo stretto Electrike perché non saltasse addosso allo sconosciuto.
Il ringhiò del pokèmon, però, si sentiva perfettamente anche a molta distanza.
Mandy si fece coraggio e saltò la cassa, parandosi davanti al membro del team Ombrya, perché il sesto senso della ragazza le diceva che proprio di quei tizi si trattava, estraendo un paio di sfere pokè.
-Tu?- chiese poi facendo cadere le sfere, bloccando contemporaneamente Electrike dal lanciarsi addosso all'altro.
-Che ci fai qui?- il tono di Richard sembrava preoccupato -Presto, nasconditi-
Il luogotenente la spinse nuovamente dietro la cassa, insieme al proprio pokèmon e alle due pokè ball.
Subito dopo un paio di reclute Ombrya sfilarono davanti al loro nascondiglio, avanzando senza notarli.
Mandy si strinse istintivamente al ragazzo vicino a lei, osservando le reclute senza capire.
-Siete venuti qui a fare shopping?- chiese a Richard, confusa.
-Magari- replicò l'altro -Le cose sono molto complicate. Tu piuttosto, cosa ci fai qui?-
-Eravamo venuti qui per fare shopping e...- iniziò a spiegare Mandy -Ma cosa sto dicendo? Sei tu il cattivo! Sei tu quello che deve darmi delle spiegazioni. Perché il team Ombrya è qui? Cosa cercate?-
-Okay, ora ti spiego tutto- esclamò Richard -Ma prima potresti fare rientrare il tuo Electrike?-
Il pokèmon puntava Richard con uno sguardo feroce, pronto a saltargli addosso in ogni momento.
Mandy fece rientrare Electrike nella sfera.
-E adesso parla- ordinò.
-Sai che sei stupenda quando dai ordini?- la lodò lui
-E non flirtare- precisò, nonostante fosse arrossita -Perché sei qui?-

 


Nel frattempo, non molto lontano da lì:
-Lo sapevo che questa era una pessima idea!- sbottò Arya
I tre ragazzi e i loro pokèmon erano stati scoperti dal team Ombrya e avevano ingaggiato una lotta con un paio di reclute.
Peccato però che gli Ariados dei due avessero bloccato Arya e Clive come salami con la loro ragnatela, lasciando Chiara a tremare da sola, incapace di dare ordini al suo Starly.
Arya tentò di lottare con Elettra e Sylvia, ma anche loro vennero catturate dagli Ariadosi, così come Cyndaquil.
Le reclute Ombrya si misero a ridere davanti a Chiara.
-Povera ragazzina: sembra che i nostri pokèmon non le piacciano- esclamò uno.
-Peggio per lei. Vorrà dire che ci seguirà dal capo senza fare storie- rise l'altro.
Starly, offeso dagli insulti rivolti alla sua allenatrice, tentò di attaccare gli Ariados, ma venne ricacciato indietro.
-Chiara- la chiamò Arya -Capisco che tu abbia paura, ma devi aiutarci. Siamo attaccati ad una parete da una ragnatela gigante e tu sei l'unica libera-
Le parole della coordinatrice non sembrarono far effetto; Chiara continuava a tremare con lo sguardo fisso sui pokèmon ragno.
-Chiara, ti prego- esclamò Clive -Fallo anche per te! Devi aiutarci: non possiamo permetterci di venire catturati dal team Ombrya!-
Chiara sembrò riprendersi: guardò prima Arya, poi i pokèmon intrappolati e dopo fissò lo sguardo su Clive.
-Io posso farcela- disse a sé stessa -Sora, conto su di te-
Starly rispose con un frullio d'ali e con un verso determinato.
-Usa doppioteam per confonderli-
Il pokèmon creò diverse copie di sé, e tutti i cloni si misero a volare intorno ai pokèmon insetto e ai loro allenatori.
-E adesso aereoassalto-
Tutti i pokèmon saltarono addosso agli Ariados, ma solo il vero Sora li colpì, facendoli rotolare entrambi lontano.
-Usate velenospina!- urlarono le reclute all'unisono.
I pokèmon colpirono Starly,che cadde a terra.
-E ora Psichico-
Il povero Sora volteggiò in aria, finendo contro una cassa del magazzino.
-Oh no!- Chiara corse a vedere come stava il suo pokèmon, ma quello si rialzò subito con un verso sdegnoso.
D'improvviso però, Starly venne avvolto da una luce bianca e iniziò a cambiare forma, diventando più grande.
Quando tornò normale, Sora era diventato un possente Staravia.
Staravia partì all'assalto dei due Ariados, usando Riduttore.
I due pokèmon nemici finirono a zampe all'aria, e Sora ne approfittò per colpirli con Attacco d'ala.
I pokèmon ragni, dopo l'ultimo attacco, erano esausti e vennero fatti rientrare.
-Io propongo una ritirata- disse la recluta Ombrya
-Approvato!- Rispose l'altro
I due si diedero alla fuga, lasciando una trionfante Chiara a liberare i suoi amici.
Sora usò le ali per rompere le ragnatele, e Arya e Clive andarono  subito a complimentarsi con Chiara per la lotta.
-Ottimo lavoro!- ridacchiò nervosamente Clive
Chiara arrossì leggermente, e Arya osservò i due con una luce divertita negli occhi.
Staravia le si posò sulla spalla, dandole una leggera beccata alla spalla.
-Sì, sei stato bravo anche tu- Arya abbozzò una carezza al pokèmon -Anzi, sei stato bravissimo!-

 


Alex ed Aiden seguivano il team Ombrya a distanza ravvicinata, stando ben attenti a non farsi scoprire.
-Secondo te che ci fanno qui?- chiese il biondo
-Di sicuro non stanno facendo shopping- ironizzò Alex.
Il tenebroso si perse per un attimo nei suoi pensieri, chiedendosi se anche Zoey fosse con il team Ombrya.
-A cosa stai pensando?- domandò d'un tratto Aiden
-A niente- replicò Alex in tutta fretta.
Il coordinatore si trattenne dal ridergli in faccia: dall'espressione era evidente a cosa stesse pensando il ragazzo. E anche se non lo avesse capito, il muso entusiastico di Glaceon lasciava ben poche alternative.
Il pokèmon nevefresca infatti, era saltato sulla spalla di Alex, guardandolo con fare eloquente.
Alex fece finta di niente.
-Zitti tutti e due. Vediamo di seguire il team Ombrya, piuttosto- Alex era arrossito leggermente.
Aiden capì che non era il caso di aggiungere altro e scambiando uno sguardo d'intesa con Glaceon, riprese a camminare dietro all'amico.
Le reclute Ombrya e il luogotenente Archie camminavano davanti a loro, ma si fermarono all'improvviso.
-Controlla che non ci sia nessuno- esclamò il luogotenente.
I due ragazzi fecero appena in tempo a nascondersi che una recluta andò a controllare il corridoio.
Poi si mise a controllare anche dietro le varie casse di merci.
-Wow, dev'essere qualcosa di molto importante, se vogliono essere sicuri di non essere seguiti- spiegò Alex
-Ehm... Alex- disse Aiden -Dove stanno controllando, adesso?-
-Dietro le casse-
-E dove siamo noi, ora?-
-Dietro le casse... Oh- capì Alex
-Esatto! Ci scopriranno- bisbigliò il biondo -A meno che...-
Prese una sfera pokè dal suo zaino e fece uscire Ralts.
-...A meno che Ralts non usi teletrasporto per portarci dietro una delle casse che hanno già controllato- continuò Aiden
-Idea geniale- approvò il tenebroso -Ecco perché sei tu la mente-
Aiden afferrò la manina di Ralts e prese in braccio Glaceon.
-Adesso!- sussurrò.
I due ragazzi e i due Pokèmon sparirono, per riapparire poco lontano.
Subito dopo una delle reclute al seguito di Archie controllò il posto dove erano nascosti fino a poco prima.
-Non c'è nessuno capo-  lo informarono poi tutte le reclute in coro.
Archie annuì e si diresse verso uno scaffale, facendo uscire il suo Golem.
Il pokèmon roccioso spostò lo scaffale facilmente, rivelando una porta nascosta.
-E quella da dove sbuca?- Alex quasi parlò ad alta voce per la sorpresa.
-Non lo so- esclamò Aiden -Ma penso che lo sapremo presto- Poi si rivolse a Ralts.
-Grazie amico, il tuo intervento ci è stato di grande aiuto-
-Ral, Ralts- Il Pokèmon sembrava determinato ad aiutare l'allenatore, guardando però male Alex.
-Ha qualche problema con me?- chiese il ragazzo.
-Non si fida molto delle persone- lo informò Aiden -Credo che si fidi di me perché ha sviluppato con me un legame empatico, in quanto suo allenatore-
-Se lo dici tu-

 


Niagara e Alima avevano trovato Zorua ed insieme a lei ed a Akie si erano messe a cercare Mandy.
-Ma in che razza di posto siamo finite?- chiese Alima irritata.
-Si tratta di un magazzino per la merce- fece notare Niagara anch'essa di pessimo umore -E, per la cronaca, non ci saremmo dovute venire a ficcare se non fosse stato per la tua Zorua-
-Stai forse cercando di incolpare la mia NightMoon?- chiese Alima mettendosi sulla difensiva.
-Togli pure il forse-  continuò Niagara
-Infatti il tuo Frogadier ha aiutato molto- fece notare la tenebrosa
L'aspirante intenditrice strinse i pugni.
-Almeno non è stato lui a devastare il negozio lasciando me e Mandy a pagare i danni!- replicò -La colpa è della tua piccola vandala!-
Alima sembrava scandalizzata, mentre NightMoon e Akie si mettevano a distanza di sicurezza dalle due.
-Prova a ripeterlo, intenditrice da strapazzo- la minacciò avvicinandosi pericolosamente.
-Come mi hai chiamato sottospecie di... Alex e Aiden?-
-Questo sarebbe un insulto?- chiese Alima confusa.
-No- Niagara la fece voltare e anche l'asociale notò i due compagni di viaggio nascosti dietro una cassa con tanto di Glaceon e Ralts al seguito.
Come le videro, Alex fece loro segno di nascondersi, mentre Aiden indicò il team Ombrya poco lontano.
Le due ragazze si abbassarono, stroncando così la loro precedente litigata, e rimasero ad osservare il luogotenente Ombrya che forzava la porta segreta e vi entrava lasciando di guardia delle reclute.
Niagara mimò con il labiale un “Che facciamo?” a cui Alex rispose dicendo “Aspettiamo un attimo e poi entriamo”.
-Sembra che avremo a che fare con i cattivi di nuovo- commentò Niagara.
-Chissà perché non mi stupisce più di tanto- esclamò stizzita Alima.

 


-Una porta segreta?-
-Stttt- Richard tappò la bocca a Mandy che, ancora incredula per il racconto del ragazzo, urlò il suo stupore ai quattro venti.
-Esatto- sussurrò poi -Sembra che il direttore del centro commerciale abbia fatto costruire una stanza speciale che usa per tenerci la sua collezione di pietre preziose-
-E voi siete qui per svaligiare questa stanza o solo per vedere se c'è anche una delle pietre che cercate?- chiese Mandy incrociando le braccia.
-Solo per vedere se c'è una delle pietre speciali- buttò fuori Richard tutto rosso -Svaligiando la stanza-
-Ne ero certa- ridacchiò Mandy -Ma come avete fatto a entrare senza farvi notare?-
-Siamo passati dal retro e...- stava rispondendo il luogotenente, quando avvertì un rumore arrivare dal corridoio di fianco -Presto, nascondiamoci!-
Il ragazzo afferrò Mandy per un polso e la trascinò nello stretto e buio spazio tra due scaffali, dove i due entravano a malapena e dovevano stare praticamente abbracciati.
Mandy era sicura di essere arrossita violentemente, vista la poca distanza tra il suo volto e quello di Richard, ma il ragazzo non sembrava essersene accorto, troppo impegnato nel controllare il corridoio dove si affacciavano.
Le reclute del team Ombrya arrivarono presto, guidate da Zoey. Marciavano come un sol uomo, mentre la sedicenne luogotenente camminava con fare distaccato, come se non le interessasse niente di quello che stava accadendo.
La ragazza perse però del tutto quell'aria di menefreghismo quando vide Richard e Mandy nascosti in mezzo ai due scaffali.
L'occhiata che le mandò il ragazzo fu abbastanza eloquente da far capire che nessuno doveva accorgersi della ragazza a cui era abbracciato.
-Voi andate pure avanti- liquidò la sua squadriglia con un ordine confuso -Io devo... fare una cosa-
Una volta che le reclute se ne furono andate (non prima di chiedersi come fosse possibile che una come Zoey fosse diventata luogotenente), la rossa si avvicinò cautamente agli altri due.
-Richard!- lo apostrofò malamente -Non potevi scegliere un altro posto per pomiciare con la tua ragazza?-
Mandy, nel sentirsi etichettare come ragazza di Richard, arrossì ancora di più. Non che l'idea le dispiacesse poi tanto.
-Lei non è la mia ragazza- iniziò Richard -Anche se... no, volevo dire... è complicato- se ne uscì poi dopo essersi intricato da solo.
-Senti, non è questa la cosa importante adesso- esclamò Mandy rivolta a Zoey -L'importante è che nessuno mi noti. Se sanno che siamo qui...-
-Siamo?- Zoey si fece improvvisamente interessata -Siete tutti qui? Anche Alex?-
Mandy annuì confusa.
-Sì, perché?-
Zoey fece un gesto con la mano, come ad indicare che era una cosa troppo complicata da spiegare -In questo caso, sarò lietissima di aiutarti, Sandy-
-Mi chiamò Mandy-
-Fa lo stesso-
Zoey prese la ragazza a braccetto e se la trascinò dietro, seguita da Richard, che aveva l'aria di non aver capito niente della conversazione appena avvenuta.

 

Mark non si accorse di star parlando da solo fino a quando non glielo fece notare Arya.
Il ragazzo stava elencando a Mandy (che aveva incontrato Richard diversi minuti prima) le capacità del suo Slowbro quando aveva trovato Arya con uno Staravia in spalla e un Cyndaquil al fianco, insieme alle altre sue due pokèmon, con Clive e Chiara poco più indietro impegnati in quello che Arya avrebbe definito uno strano modo di flirtare.
La prima domanda che la ragazza gli fece, tra le innumerevoli che avrebbe potuto scegliere, fu: “Perché stai parlando da solo?”
Solo allora il ragazzo si accorse che Mandy lo aveva lasciato solo chissà quanto tempo prima.
La domanda che scelse Mark, invece fu: “Perché hai uno Staravia sulla spalla?”
Seguì l'intero racconto della mini avventura dei tre ragazzi e dell'evoluzione di Sora.
-Quindi il team Ombrya e qui?- chiese Mark dopo il racconto della bionda.
-Vuoi dire che non te ne sei accorto?- domandò a sua volta l'altra.
Mark scosse la testa piccato.
-L'unica cosa di cui mi sono accorto è che il tuo fidanzato è un vero asociale- replicò
-A me piace così- rispose Arya lanciandogli un'occhiataccia -E, tornando al team Ombrya, che facciamo?-
-Non lo so- ammise il rosso -Non so nemmeno da che parte andare. E quei due?- chiese poi indicando Clive e Chiara, che parlavano tra loro come se né lui né Arya fossero lì.
-Fanno così da un po'- spiegò la bionda -E arrossiscono ad ogni affermazione-
Mark sospirò.
-E va bene, vediamo almeno di trovare la strada giusta- esclamò poi il ragazzo
I quattro si misero a camminare, anche se il senso dell'orientamento di due di loro li aveva salutati ed era andato a farsi una vacanza, mentre gli altri due conversavano incantati, del tutto ignari di quello che li circondava.

 

Mandy seguiva Zoey con aria sospettosa, mentre Richard dava l'impressione di non voler fare molto affidamento sull'amica.
-Zoey, sei certa che Mandy non corra rischi?- chiese il blu preoccupato -Non voglio che le succeda niente di male-
E dopo quell'affermazione Mandy fu certa di essere completamente partita per lui.
Se ne accorse per via di diversi fattori, tra cui il rossore sulle guance ed il fatto che se avesse provato a parlare in quel momento le sarebbe uscito solo uno strano mugolio sospetto.
-Stai tranquillo, la tua ragazza è al sicuro- stavolta tocco a Richard arrossire -Ci nasconderemo fino a quando non saremo certi di poter fare irruzione nella stanza in tutta sicurezza. È un piano perfetto!-
Richard non replicò, ma sapeva che le parole “Zoey” e “Piano perfetto” non corrispondevano quasi mai, e sperò che quella fosse una delle rare volte che coincidevano.
Guardò Mandy con la coda dell'occhio e si ritrovò a pensare che avrebbe cercato comunque di proteggerla.
Subito dopo però si rimproverò da solo.
“Quella ragazza è il nemico! Non posso affezionarmi a lei” pensò poco convinto.
-D'accordo gente!- la voce perentoria di Zoey lo riscosse dai suoi dubbi -La porta è oltre questa curva. Io mi nasconderò dietro quelle casse mentre voi dietro quelle altre. E fatemi il favore di non perdervi l'uno negli occhi dell'altro proprio nel momento più importante-
I due arrossirono di nuovo, ma annuirono e si nascosero dietro un gruppo di casse.
Zoey stava per fare lo stesso dalla parte opposta, quando si sentì chiamare.
-Psst, Zoey- sussurrò qualcuno nelle vicinanze.
La rossa si guardò intorno, senza notare nessuno, quando qualcuno le afferrò il polso e la spinse via.
Quel qualcuno era Aiden, che la trascinò con sé dietro le casse di merce e si scansò giusto in tempo per fare in modo che la luogotenente finisse esattamente addosso ad Alex.
-Ma chi si vede- mormorò la ragazza con voce suadente.
La carnagione di Alex invece aveva improvvisamente perso il suo pallore ed era diventata rossa come quella di un Magby
-Ehm... ciao- biascicò imbarazzato.
Aiden batte il cinque al suo Glaceon guardandoli soddisfatto.
Zoey si rialzò di malavoglia, non prima di aver sfiorato con un bacio le labbra di Alex, che era arrossito talmente tanto da evolversi e sembrare un Magmar.
-Voi che ci fate qui?- chiese poi cercando di darsi un contegno.
-Da quello che ho sentito mentre parlavi con Richard e Mandy- rispose Aiden -La stessa cosa che fate voi: aspettiamo il momento giusto per entrare in azione-
-Il mio piano era un po' più semplice, ma è lui la mente- spiegò Alex piccato
-Oh certo, perché entrare, sconfiggere tutti e farli scappare a gambe levate e poi cercare di parlare con il nemico era un ottimo piano- ironizzò il biondo.
-Va bene, perdiamoci pure in dettagli- fu la risposta del tenebroso.
Zoey ridacchiò e per un attimo si chiese cosa sarebbe successo se avesse conosciuto Alex alla sua palestra di Fiordiloto. Cosa sarebbe successo se fosse partita in viaggio con loro? Sarebbe diventata parte del gruppo unito che aveva sempre invidiato dei nove ragazzi? E soprattutto, sarebbe stato più facile stare con Alex in quel caso? Se lo chiedeva spesso, ma forse non avrebbe mai avuto una risposta, forse avrebbe dovuto trovarsela da sola.
-Allora quanti siamo?- si rese contro solo dopo di aver detto “siamo” come se fosse anche lei parte del gruppo.
-Noi- Alex indicò sé stesso, Aiden, i due pokèmon dell'amico e Zoey -Poi Alima , Niagara e i loro pokèmon-
-Sommati a Mandy e Richard- aggiunse Aiden -Quindi direi che siamo un bel gruppetto-
-Siamo abbastanza da poterli battere- osservò quindi Zoey, riutilizzando la prima persona plurale senza accorgersene -C'è Archie lì dentro, giusto?- domandò poi.
Alex annuì. -Non si è schiodato da lì nemmeno un secondo da quando è entrato-
Dalla parte opposta del corridoio Niagara ed Alima stavano avendo qualche problema con Richard.
-Che ci fa lui qui?- sussurrò infatti Alima non appena lui e Mandy le trovarono.
Dopo che Mandy ebbe spiegato tutto, né Alima né Niagara erano ancora convinte.
-Ma perché hai dovuto portarlo qui?- chiese Niagara -Potrebbe tradirci-
-Lui non ci tradirà!- replicò Mandy -Ha evitato di farmi scoprire per ben due volte ed ha convinto anche Zoey ad aiutarci-
-C'è anche lei?- domandò Alima -Allora siamo a posto!-
-Possiamo almeno sapere cosa ha intenzione di fare il team Ombrya?- chiese Niagara con più diplomazia.
-Credo che stiano cercando uno dei Preziosi della Natura, quelli in cui si sono insediati i guardiani!- rispose Richard
-Cosa?!- Alima alzò pericolosamente la voce -Dobbiamo assolutamente fermarli!-
La ragazza si alzò di scatto e saltò le casse insieme a Zorua e Mandy.
-Vieni Skitty!- urlò la ragazza lanciando la sfera.
Poi gettò un'occhiata a Richard, che diceva: “Resta qui, non farti scoprire”
Niagara si gettò nella mischia subito dopo con Akie mentre il luogotenente Ombrya rimase in disparte, sapendo di non poter intervenire a costo della sua copertura.
Poco lontano, Alex lanciò uno sguardo implorante ad Aiden, che annuì.
-Tanto ormai ci hanno scoperto- commentò.
I due si fecero avanti, ma Zoey, pronta ad intervenire, venne trattenuta da Richard
-Che stai facendo?- chiese con rabbia al collega.
-Non possiamo farci scoprire mentre tradiamo il team Ombrya!-
-Non mi importa!- ringhiò Zoey -Ho scelto da che parte stare!-
-Anch'io! Forse...- esclamò Richard -Ma se ci facciamo scoprire non potremo più aiutarli nello scoprire cosa trama ancora il capo-
-Odio quando hai ragione-
Le reclute a guardia della stanza intanto, erano state sconfitte con molta facilità e i cinque erano entrati di gran carriera nella stanza segreta.
Si erano ritrovati in mezzo alle pietre preziose più brillanti che avessero mai visto, con Archie che osservava da vicino pietra per pietra.
Quando li vide, non si scompose minimamente, anzi.
-Ah, è lei- esclamò con il suo solito modo di parlare rivolto ad Aiden -Ha deciso di accettare la mia proposta di lavoro?-
-No!- rispose il biondo, guardato strano dai quattro amici ignari -Non verrò a lavorare per lei. Ma perché continuo a parlare così-
-In ogni caso la vostra irruzione è inutile- stavolta il luogotenente parlava a tutti e cinque i ragazzi -Qui non c'è nessun Prezioso della Natura. Team Ombrya... ritirata!-
L'anziano si diresse verso la porta, per poi voltarsi nuovamente verso Aiden.
-E lei- esclamò con fare altezzoso -Se ha bisogno di un lavoro, mi chiami-
Porse al ragazzo un biglietto da visita che quello prese meccanicamente.
Poi l'anziano capo uscì e si portò dietro l'intero team Ombrya, lasciando nella stanza cinque ragazzi confusi.
Alima, stranita, si appoggiò ad una parete e subito partì una sirena d'allarme.
-Perché suona solo ora?- urlò Niagara per farsi sentire
-Credo che l'abbia attivato Alima toccando il muro- intuì Mandy
-Che allarme stupido!- gridò arrabbiata la ragazza in questione.
Subito dopo la porta si aprì di scatto lasciando entrare un ometto grassoccio e basso, con dei baffi ben curati e dei vestiti perfettamente lindi.
-Giù le mani dalle mie pietre, infido Team Ombrya!- urlò entrando, bloccandosi di scatto notando i ragazzi -Voi non siete il team Ombrya!-
-Ma che intuito- ironizzò Alima -In realtà loro sono appena scappati-
-E in realtà credo che lei dovrebbe mettere un allarme che scatti quando viene forzata la porta, non quando si toccano le pareti- fece notare Alima
-L'avrebbero aperta comunque- replicò l'omino -Mio cugino ha le chiavi-
-Suo cugino?- Chiese Aiden -Sta forse parlando di Archie?-
-E di chi altri? Io sono Edmond, il direttore del centro commerciale ed ero certo che mio cugino sarebbe venuto a farmi una visitina-
I cinque ragazzi uscirono dalla cassaforte insieme ad Edmond e si ritrovarono davanti a Richard e Zoey.
-Siete nei guai?- chiese Zoey
-Signore, noi possiamo testimoniare a loro favore- continuò Richard
Edmond rise sguaiatamente.
-State tranquilli, so come sono andate le cose. E poi si vede che sono bravi ragazzi. Be, quasi tutti- esclamò lanciando un'occhiata a Alex ed Alima.

 

Una volta chiarite le cose, i cinque ragazzi ed i due luogotenenti si avviarono verso l'uscita, trovando Arya, Clive, Chiara, Mark e i loro pokèmon proprio vicino alla porta.
-Vi abbiamo trovati!- esultò Mark -Suppongo che l'allarme fosse colpa vostra- esclamò poi rivolto verso Zoey e Richard
-In realtà è colpa nostra- rivelò Niagara.
-Colpevole, vostro onore- ammise Alima.


La spiegazione fu lunga e dettagliata, offerta davanti ad un saporito gelato.
-Wow- fu tutto quello che riuscì a dire Arya -Non posso credere di essermelo perso-
-Bene, ora che tutto si è chiarito- disse Mark -Possiamo riprendere il nostro viaggio-
-Venite anche voi?- lo sguardo di Mandy rivolto a Richard era vagamente supplichevole.
Richard e Zoey lasciarono ai ragazzi il tempo di salutare Edmond prima di rispondere.
-Non possiamo venire con voi, ma abbiamo una proposta- esclamò Richard
-Per tre di voi- continuò Zoey
-Più nello specifico per voi tre- Richard indicò prima Mandy, poi Aiden e dopo ancora  Alex.
-Perché proprio noi?- chiese Mandy
-Possiamo proporvi come assistenti luogotenenti, così potreste infiltrarvi, ma abbiamo bisogno di qualcuno che possa essere accettato da Archie, e tu sei l'unico che può farcela- disse Zoey rivolta ad Aiden
-In effetti- intuì Arya -Archie lo vuole come assistente dalla prima volta che lo abbiamo visto-
-E perché proprio noi due?- chiese allora Alex indicando Mandy e sé stesso.
-Questione di necessità- risposero in coro i due.
-Allora, ci state?-

 

 

Angolo Autore
Allora, ci staranno?
Scusate il ritardo ragazzi, ma tutti vanno in vacanza, e non avevo internet.
Il capitolo mi sembra abbastanza lungo e spero che vi piaccia.
Secondo voi i ragazzi accetteranno la proposta?
Lo scoprirete nel prossimo capitolo.
L'Uragano Temporale

 

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Capitolo 25
*** Le nuove reclute ***


~~Un silenzio innaturale era calato sul gruppetto di ragazzi.
-Voi state davvero chiedendo ai nostri amici di entrare nel team Ombrya?- Niagara appariva sconvolta e anche gli altri ragazzi non erano da meno.
Tanto per contrastare con la drammaticità del momento, il gelato di Chiara cadde dal cono e si spiaccicò a terra con un sonoro “plop”.
-Se volete davvero salvare Eclissior e scoprire cosa progetta il nostro capo, allora non avete altra scelta- sottolineò Zoey -Continuare a viaggiare senza un piano preciso non vi aiuterà-
-E quindi voi credete che noi metteremmo l'incolumità dei nostri compagni nelle vostre mani?- la domanda di Arya era decisamente retorica.
-Non se ne parla nemmeno!- rincarò Clive
-Sarebbe troppo pericoloso!- fece notare Chiara mentre tentava di raccogliere il gelato da terra e di pulirlo soffiandoci sopra.
Alima la squadrò disgustata.
-Che c'è?- chiese lei -Vale la regola dei cinque secondi!-
-Potremmo lasciare a dopo i discorsi sul cibo?- chiese Mark -Adesso abbiamo un argomento leggermente più importante da affrontare-
-Se vogliamo essere giusti, però, la decisione non spetta noi- esclamò Niagara posando lo sguardo sui tre diretti interessati.
Mandy, Aiden ed Alex non avevano ancora spiccicato parola dopo che i due luogotenenti avevano fatto la fatidica domanda.
La prima a riprendersi dallo shock fu Mandy.
-Credo che sia la cosa migliore da fare- sospirò la ragazza -Ci intrufoleremo nel team Ombrya il tempo necessario per scoprire i loro piani e magari proveremo a rubare al loro capo uno dei Preziosi della Natura. Poi torneremo da voi e riprenderemo a viaggiare insieme-
-Quindi ci stai?- domandò Richard
-Sì, ci sto- Mandy si mise al fianco dei due membri Ombrya -E voi?-
Aiden appariva ancora indeciso, mentre Alex si fece avanti senza esitazioni.
-Ci sto anch'io- decise a bruciapelo, ricevendo un debole sorriso da parte di Zoey.
Aiden lanciò un'occhiata ad Arya e poi si rivolse a Richard.
-Possiamo almeno portare i nostri pokèmon?- chiese
-Certo! Non vi chiederemmo mai di privarvene- rispose il ragazzo.
-Io non sono molto bravo a prendere decisioni- Rivelò il biondo leggermente imbarazzato -Ma stavolta so cosa devo fare. Ci sto anch'io-
Mentre il ragazzo si metteva al fianco degli altri due amici infiltrati, Arya si fece avanti.
-Non posso mandarti da solo!- quasi urlò, con il rischio di farsi sentire da ogni cliente  del centro commerciale -Fatemi venire con voi. Non c'è un quarto luogotenente?-
-Certo che c'è- disse Zoey dispiaciuta -Ma non accetterà mai un assistente, la sua identità è segreta a tutti tranne che al capo. Mi dispiace-
Arya si tirò indietro e Niagara le passò una mano intorno alle spalle per consolarla.
-Allora è deciso!- esclamò Richard -Partiremo oggi stesso-
Il gruppo si diresse all'uscita del centro commerciale, ognuno immerso nei propri pensieri, tutti riguardanti l'annuncio appena fatto.
Niagara si guardò intorno, spaesata: il gruppo era tutto quello che aveva avuto da parecchio tempo a quella parte. La ragazza si ricordava ancora la loro partenza che aveva coinciso con l'arrivo della primavera.
“Siamo sempre rimasti insieme da quel giorno a questa parte” pensò la ragazza guardando gli alberi carichi di bacche di piena estate con aria persa “Se all'inizio non riuscivo ad immaginare il mio viaggio con loro, adesso non riesco ad immaginare il mio viaggio senza di loro”
Si guardò intorno per vedere come stavano i suoi compagni.
Mark aveva perso il sorriso che campeggiava sempre sul suo volto ed aveva un'espressione seria che non gli si addiceva affatto.
 Arya aveva appoggiato la testa sulla spalla di Aiden, Sylvia ed Elettra la seguivano mogie, così come Glaceon; Alima si sforzava di apparire indifferente alla situazione, ma aveva la testa incassata nelle spalle e una smorfia più triste del solito sul volto. Accanto a lei Chiara e Clive erano immersi in chissà quali pensieri.
Mandy e Alex camminavano a fianco dei luogotenenti Ombrya, incapaci di dire qualcosa.
Niagara aveva sempre pensato di essere quella che teneva unito il gruppo, che sedava le liti e calmava gli animi. Se non fosse riuscita ad impedire che la banda si sciogliesse si sarebbe sentita vuota, una fallita.
Come arrivarono al centro pokèmon, si ritrovarono davanti Drew, Vera, Lucinda, Tracey, Misty e Max.
Il gruppetto si avvicinò con dei sorrisi raggianti, ma mano a mano che la distanza si affievoliva, capirono che qualcosa non andava.
Già di per sé la presenza di Zoey e Richard sembrava gridare: “Ehi! Guardateci! Qui sta succedendo qualcosa di strano!”, se poi si sommavano anche le facce tristi dei nove, che parevano appena caduti in una depressione di gruppo, si intuiva abbastanza velocemente che al centro commerciale i ragazzi non avevano solo fatto del semplice shopping.
-Che ci fanno qui quei due?- chiese Lucinda trattenendo Piplup dall'assaltare Richard.
-E cosa sono quei musi lunghi?- aggiunse Max preoccupato.
-Direi che è il momento di dare delle spiegazioni- intuì Clive

 

-E voi avete accettato?- gridò Vera incredula
-Sttt- si premurò di dire Zoey -Non possiamo certo sbandierarlo ai quattro venti! È un segreto e se ci scoprono diventerà molto rischioso-
-Non potete assolutamente farlo!- si impuntò Misty
-Non credo che sia una buona idea- ammise anche Tracey
-Ma dobbiamo farlo!- sussurrò Mandy energica -Così potremo scoprire i piani segreti del Team Ombrya-
-L'idea sembra buona persino a me- alzò le spalle Alex
-E poi non vi preoccupate, saremo parecchio discreti- li rassicurò Aiden -O almeno, io e Alex lo saremo-
Mandy gli diede una gomitata amichevole.
-Stai insinuando che io non so essere discreta?- chiese divertita
-Il punto è che riusciremo a cavarcela senza problemi- la ignorò Aiden
La conversazione venne interrotta dallo squillare di una suoneria.
-Scusate!- disse Zoey -È il mio-
La rossa si allontanò per rispondere al telefono e i ragazzi ripresero a parlare.
-Chi ci assicura che non sia una scusa per consegnarvi al capo del team Ombrya?- chiese Lucinda con aria diffidente, lanciando a Richard un'occhiataccia.
-Io mi fido di loro!- replicò Mandy
-Anch'io!- rincarò Alex
-E poi, se avessero voluto catturarci, ci avrebbero portati tutti alla sede del team Ombrya con una scusa, non solo noi tre- ragionò Aiden
Mandy lo guardò male.
-Che c'è? Scusa se non mi fido dei membri di un'organizzazione criminale. E comunque sono una persona molto diffidente di natura!- la informò il biondo
-Ma se qualcuno vi riconosce?- obiettò Misty
-Non sono i molti a conoscerci al team Ombrya e vedremo di nasconderci da loro. Il vero problema è Archie- spiegò Alex -Aiden dovrà lavorare per lui. Siamo sicuri che non dirà al capo di avere come apprendista un membro del gruppo tanto odiato?-
-State tranquilli!- esclamò Richard con un sussurro -Quando vuole Archie sa essere molto discreto. Non direbbe mai al capo di averti come apprendista, perché saprebbe cosa comporterebbe: verrebbe immediatamente retrocesso al pascolo dei Tauros-
Alima, rimasta fino a qual momento in silenzio, si intromise:
-E come facciamo con N? Dobbiamo informarlo!- disse
-Voi siete in contatto con N?- si stupì Richard
Alima si morse il labbro inferiore nel capire che aveva rivelato un segreto di cui sarebbe stato meglio non parlare per il momento.
-Lasciamo perdere! Fate come se non avessi parlato- Alima indietreggiò imbarazzata, e Max e Vera trattennero una risata.
Drew stava per sollevare un'altra obiezione quando Zoey tornò da loro con fare agitato.
-Ragazzi, era la segretaria del capo. Dobbiamo subito tornare alla sede. Non c'è più tempo. Salutatevi e partiamo- annunciò
-Quindi non abbiamo modo di convincervi a restare- capì Lucinda -In questo caso buona fortuna, ragazzi-
Drew batte il cinque ad Aiden mentre Vera abbracciava Mandy.
Max non nascose la sua eccitazione nel sapere che dei suoi amici sarebbero stati spie, Misty salutò tutti con velata tristezza e Tracey tentò di restare allegro, senza riuscirci troppo bene.
Alima restò in disparte per non far vedere la tristezza, Niagara abbracciò Mandy mentre Mark si aggrappava al braccio di Alex per salutarlo, anche se questo tentava di scrollarselo di dosso.
-Ragazzi, non stiamo mica partendo per sempre. Non diventeremo davvero reclute del team Ombrya- fece notare Mandy
Niagara sperò che fosse la verità, ma non riusciva ad esserne convinta.
Clive e Chiara non riuscivano a spiccicare parola e Arya si limitò ad abbracciare Mandy e ad attirare Aiden in un bacio.
Quando si staccarono, i tre ragazzi si diressero verso i due luogotenenti.
-Allora...ci vediamo presto- esclamò Mandy mostrando ai ragazzi un pollice in su.
-Ci mancherete- informò Aiden
Prima che Alex potesse aggiungere qualcosa, Zoey gli afferrò il braccio.
-Tempo scaduto, dobbiamo andare!- ordinò trascinandolo via.
Richard fece la stessa cosa con Mandy, che si portò dietro anche Aiden.
Niagara li guardò allontanarsi fino a quando non sparirono nel folto del bosco che circondava la città.
“Andrà tutto bene” tentò di convincersi “I ragazzi scopriranno in fretta i piani del team Ombrya e torneranno da noi”
Eppure non era tranquilla.

 

I tre amici camminavano dietro ai luogotenenti da un po' di tempo, ormai.
-Allora, adesso possiamo sapere dove si trova la sede del team Ombrya?- chiese Alex con impazienza.
-La sede si trova esattamente al centro della regione di Eclissior- spiegò Zoey -Così dovunque noi siamo, non ci mettiamo molto a raggiungerla-
-E non abbiamo un mezzo per raggiungerla, tipo una specie di Ombyra mobile?- tentò di sdrammatizzare Mandy per sciogliere la tensione che sapeva essersi creata.
-No, ma se volete possiamo prendere il treno- rispose Zoey
Mandy pensò che stesse scherzando, ma poi vide lo sguardo serissimo della ragazza e tacque.
-E comunque non preoccupatevi: basterà superare la Foresta del Sole Nero- dichiarò Richard -Ovvero il posto dove ci troviamo ora-
-Che nome allegro- bisbigliò Aiden accarezzando Glaceon.
Man mano che i cinque avanzavano, la vegetazione si faceva sempre più fitta e arrivava sempre meno luce del sole sul terreno.
-Che razza di posto!- Mandy si guardò intorno alla ricerca di uno spiraglio di luce, ma gli alberi erano troppo fitti.
-A me piace- mormorò Alex che al contrario degli altri due era a suo agio in quell'ambiente.
-C'avrei scommesso- si limitò a commentare Aiden.
Camminarono per un altro paio d'ore: la foresta era più estesa di quanto i tre si aspettassero.
-Ci siamo quasi- ripete Zoey per la ventesima volta.
Mandy sperò che dicesse la verità: non ne poteva più del monotono paesaggio che si trovava davanti.
-Mi sembra di vedere qualcosa- informò Alex socchiudendo gli occhi -Una specie di costruzione-
-Allora siamo arrivati davvero- esclamò Richard -Dobbiamo iniziare a spiegarvi un paio di regole base-
I tre si fecero attenti.
-Per prima cosa dovrete registrarvi come membri effettivi- spiegò Zoey -Nome, cognome, pokèmon e tutto il resto, solo allora potrete avere la divisa del team-
-Ma nessuno conosce i nostri nomi lì dentro, vero?- chiese Aiden sospettoso.
-No, vi conoscono solo di vista- replicò Richard -Ma con la divisa non vi riconosceranno. Nessuno è un fisionomista da noi-
-Ma dovremo sostenere una specie di addestramento?- domandò Mandy
-Non se noi riusciremo ad intercedere per voi e a farvi diventare subito assistenti luogotenenti- disse Zoey -E visto che siamo i membri più importanti dopo il capo, non dovrebbe essere un problema-
-C'è altro che dovremmo sapere?- chiese Alex
-A lungo andare potrebbero esservi affidate delle missioni. E se vorrete sabotarle, cosa che credo farete, dovrete essere discreti- replicò Zoey
-E se volete allenare i vostri pokèmon abbiamo dei campi d'allenamento. Sono sempre vuoti, ai membri Ombrya non interessa molto la salute dei propri pokèmon- continuò Richard
-Possiamo anche curarli?- chiese Mandy
-Certo! Abbiamo anche noi un centro pokèmon, non siamo mica così crudeli!-
-Okay, adesso basta- Zoey interruppe la conversazione -Ci siamo, oltre questi alberi c'è la nostra sede-
Mandy, Alex ed Aiden percorsero a corsa l'ultimo tratto della Foresta e lo spettacolo che si ritrovarono davanti li stupì.
-La sede...- balbettò Mandy
-...Del team Ombrya...- continuò Alex
-...È un castello antico?- esclamò Aiden
Il castello era antico e rovinato dal tempo, ricoperto di edera e di muschio, sembrava abbandonato da un paio di secoli.
Le mura erano piene di crepe, i merli erano rotti e il ponte levatoio sembrava pronto a staccarsi da un momento all'altro.
-Be, cosa vi aspettavate?- domandò Zoey quando lei e Richard li raggiunsero -Che fosse un edificio moderno che dava nell'occhio con un'insegna luminosa che diceva: “Sede del team Ombrya”?-
-Se così fosse stato tanto valeva scrivere nell'insegna “Benvenuta polizia”- ironizzò Richard per darle manforte.
-In effetti...- notò Alex
-Non hanno tutti i torti- ammise Aiden
-Allora, siete pronti per diventare parte del nostro team?- chiese solennemente Zoey
I tre ragazzi si scambiarono degli sguardi d'intesa e poi annuirono solennemente: erano pronti.

 

Zoey e Richard si fecero avanti e si fecero notare.
Subito dopo il ponte levatoio iniziò ad abbassarsi e i due luogotenenti fecero segno ai tre di raggiungerli.
Una volta entrati, i ragazzi furono ancora più sorpresi di prima.
-Si vede che abbiamo rimodernato gli interni?- chiese Zoey con aria compiaciuta.
La stanza dell'ingresso aveva le pareti completamente nere, e i mobili erano bianchissimi.
Dietro una scrivania candida che sembrava brillare di luce propria, una segretaria dai capelli castani e gli occhi chiari stava davanti ad un computer con aria annoiata e  divenne improvvisamente interessata, non appena entrarono i cinque ragazzi.
-Salve luogotenenti- salutò con fare reverenziale -Avete portato tre nuove aspiranti reclute?-
-Non esattamente- la corresse Richard con gentilezza -Vorremmo che due di loro diventassero i nostri assistenti, mentre lui- continuò indicando Aiden -Sarà l'assistente del luogotenente Archie-
-Ah, bene- la segretaria ritornò annoiata di colpo e iniziò a ripetere una tiritera già detta un sacco di volte -Nomi e squadra di pokèmon grazie-
La prima a farsi avanti fu Mandy.
-Mandy Yamada- si presentò. Poi elencò la sua squadra di pokèmon uno per uno e lasciò il posto ad Aiden.
-Aiden Crios- esclamò il biondo -E lui è il mio Glaceon-
Il pokèmon si presentò con fare allegro mentre il suo allenatore elencava gli altri cinque suoi pokèmon.
-Alex Shadow- il tenebroso fu il più laconico possibile e si limitò a dire il nome dei propri pokèmon senza aggiungere altro.
Terminata l'iscrizione, ai ragazzi venne consegnata una divisa ciascuno e Richard e Zoey li portarono nei bagni dove avrebbero potuto cambiarsi.
Alex ed Aiden si cambiarono in fretta, e si presentarono dai due alleati con una magia nera con un sole grigio sul petto e sulla schiena, dei pantaloni lunghi bianchi e delle scarpe da ginnastica grigie.
Di Mandy invece non si ebbero più notizie fin quando Zoey non entrò a recuperarla nel bagno delle ragazze.
-Io non esco vestita così!- sentirono urlare Mandy
-Invece lo farai!-
-No! Mi vergogno!-
Zoey trascinò Mandy fuori dal bagno e Richard rimase incantato.
A differenza di Zoey, che indossava la divisa da luogotenente, una maglia nera e dei pantaloncini bianchi, più una felpa grigia sopra la maglietta, Mandy era vestita come  una recluta Ombrya.
Aveva una maglietta nera uguale a quella di Aiden e Alex, ma invece dei pantaloni aveva una gonna di media lunghezza bianca di cui a quanto pareva si vergognava.
-Allora?- chiese rassegnata -Sto così male?-
Richard si riscosse solo in quel momento e tutto quello che riuscì a dire fu: -No, tutt'altro-
Zoey lo fece riprendere definitivamente con un colpetto al braccio.
-Vedi di non incantarti troppo- lo avvertì -Dobbiamo portare i ragazzi nel posto dove lavoreranno e poi fargli vedere i dormitori-
-Giusto- Richard si riscosse dalla trance dove era piombato e arrossì leggermente -Andiamo, forza-
I tre compagni di viaggio passarono di corridoio in corridoio e dovunque si girassero lo stile di arredamento era sempre lo stesso: il bianco dei mobili che contrastava con le pareti nere.
Zoey e Richard si fermarono davanti a due porta, luna di fronte all'altra.
-Questo è il dormitorio maschile- Richard indicò la porta di sinistra.
-E questo quello femminile- Zoey poggiò la mano sulla porta di destra.
I due luogotenenti non diedero il tempo agli infiltrati di commentare, perché ripresero subito a camminare di gran carriera.
Per tenere il passo, i tre furono costretti a mettersi a correre e quando i due si fermarono, gli allenatori gli sbatterono contro.
-Qui ci sono i nostri uffici- informò Zoey indicando tre porte -Bunny non ne ha uno perché non si fa mai vedere da nessuno. Le informazioni per i piani segreti si trovano tutte qui o nell'archivio generale-
-Ma è Archie che riceve le maggiori informazioni, quindi il tuo compito sarà principalmente quello di ottenere informazioni- spiegò Richard ad Aiden.
-E noi che facciamo, la tappezzeria?- mugugnò Alex
-Il tuo compito principale, Alex, sarà quello di sabotare le nostre armi ruba pokèmon, mentre tu, Mandy, sarai la nostra inviata sul capo- ordinò Zoey lisciandosi distrattamente i capelli con una mano.
La sportiva si portò una mano alla nuca, sfiorandosi i corti capelli rossicci.
-E cioè cosa dovrei fare?- chiese
-Sabotare le missioni esterne. Se ti dimostri sportiva e tonica, probabilmente sarai sempre scelta per le missioni- tradusse Richard
-Oh, ora sì che è chiaro-
-Bene. Le nostre strade si dividono qui- esclamò Richard -Aiden, tu dovrai farti accettare da Archie, ma visto come ti ha trattato finora non dovrebbe essere complicato. Alex, tu farai l'apprendista di Zoey mentre io penserò a Mandy-
Glaceon emise un verso di giubilo, che Aiden interpretò subito come segno che i sensi di Cupido del pokèmon si erano messi in azione.
-Be, allora... buona fortuna ragazzi!- Mandy stese la mano di fronte a sé, aspettando che anche gli altri facessero lo stesso.
-E va bene. Buona fortuna a tutti- si disse Aiden dopo una leggera esitazione mettendo la mano sopra quella di Mandy.
-Okay, buona fortuna e tutta quella roba lì anche a voi- esclamò Alex sovrapponendo il proprio palmo a quello degli altri.
-Per Eclissior!- i ragazzi furono costretti a sussurrare per non farsi sentire.
La loro avventura di spionaggio nel team Ombrya era ufficialmente iniziata!

 


Angolo Autore
Ehilà, ciao a tutti quelli che seguono la storia!
Questo capitolo segna l'inizio di una nuova parte di storia!
Infatti per un po' i ragazzi viaggeranno senza Alex, Aiden e Mandy.
Il capitolo è piuttosto statico, e serve principalmente per introdurre la missione di spionaggio.
Oltretutto non sono convinto che sia venuto bene questo capitolo, ma ehi, siete liberissimi di contraddirmi.
Un grazie a tutti i recensori e anche tutti quelli che leggono la mia storia!
Spero che il capitolo vi piaccia.
L'Uragano Temporale!

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Capitolo 26
*** Grazia innata a Borgo Garofano ***


~~Aiden aspettò che Richard e Zoey portassero i suoi due amici nei rispettivi uffici, poi fece un respiro profondo, si fece coraggio e appoggiò la mano sulla maniglia.
Archie non gli era mai piaciuto molto, come non gli piaceva il fatto che lo volesse come assistente, anche se trovava intrigante il fatto che il luogotenente fosse un appassionato del leggendario Celebi.
Aprì la porta ed entrò nell'ufficio bloccandosi a metà di un passo.
Su una parete della stanza, dipinta di verde, campeggiava una gigantografia di una mappa della regione di Johto con un enorme cerchio rosso di vernice che incorniciava quello che, se Aiden ricordava bene, doveva essere il bosco di Lecci.
Alle altre pareti erano attaccati ritagli di giornale che parlavano dei vari avvistamenti di Celebi. Uno in particolare attirò l'attenzione del ragazzo. Il titolo era “Avvistato un pokèmon misterioso nei boschi di Ecllissior. Il dio del tempo Celebi cambia habitat?”
Non ebbe il tempo di approfondire la lettura, perché come lo vide, il luogotenente gli si avvicinò con passo sicuro.
-Ah, lo sapevo che avresti accettato la mia proposta. Io ottengo sempre quello che voglio, prima o poi. Certo, sulla faccenda di Celebi ci sto ancora lavorando, ma presto otterrò anche quello- ridacchiò convinto, stringendo con forza la mano di Aiden.
-In effetti la sua offerta era impossibile da rifiutare- si costrinse a dire il biondo -E poi lavorare per il team Ombrya era così allettante-
Probabilmente era un attore migliore di quanto pensasse, perché Archie non si mostrò minimamente sospettoso.
-Quindi ora sono il suo assistente?- usare il voi lo infastidiva parecchio, ma era meglio assecondare l'uomo.
-Diciamo che sei in prova- lo informò Archie -Ti sottoporrò ad una serie di test per vedere se sei idoneo ad essere il mio assistente, e ora che sei un mio sottoposto, posso darti del tu-
“Ma che bello” pensò ironicamente il ragazzo.
-E visto che si sta facendo tardi, ti consiglio di andare al dormitorio, prima che occupino tutti i letti. La prova d'intelligenza ti aspetta domani- spiegò il luogotenente.
Aiden uscì dall'ufficio con un sospiro di sollievo: era andata bene.

 


La mattina dopo, i dodici ragazzi iniziarono ad esplorare Borgo Garofano, e cinque di loro cominciarono a prepararsi per la gara pokèmon in programma nel pomeriggio.
O meglio, cinque di loro avrebbero dovuto prepararsi, ma solo quattro di loro si stavano effettivamente allenando.
Vera si allenava con Blaziken, cercando di sfruttare al meglio le mosse del proprio starter.
Drew aveva deciso che alla gara avrebbe preso parte con Absol.
Lucinda e Pachirisu facevano pratica per usare a loro vantaggio la grazia e la tenerezza del pokèmon.
Mark invece progettava l'esordio nelle gare di Porygon e il pokèmon stava coccolando il computer che Mark aveva comprato per lui al centro commerciale.
Arya però non sembrava dell'umore giusto per partecipare ad una gara. Il suo fidanzato e una delle sue migliori amiche avevano appena iniziato una pericolosa missione di spionaggio in casa del loro più grande nemico e tutta la sua voglia di esibirsi in un concorso sembrava essere partita con loro.
La bionda era seduta su una roccia con aria depressa, con accanto Sylvia, nelle sue stesse condizioni, con Elettra e Blaze che le guardavano sconsolati senza sapere cosa fare.
Niagara e Chiara avevano provato a consolarla, ma nessuna delle due era riuscita nell'intento (anche se Chiara era riuscita a strapparle una risata quando, nel tentativo di fare un balletto per tirarle su il morale era caduta pesantemente a terra).
Quando anche la nipote del capo del team Rocket si era ritirata, Niagara pareva aver iniziato un'imitazione delle condizioni della coordinatrice e si era seduta su una panchina della città, con l'aria pensosa invece che depressa.
E fu allora che Chiara capì che avrebbe dovuto seguire Alima e Clive nella loro passeggiata.

 

La tenebrosa e l'occhialuto erano partiti di buon mattino per scandagliare i sentieri intorno a Borgo Garofano alla ricerca di N, a cui Alima voleva assolutamente rivelare tutto dell'operazione “Ombrya”, così era stata ribattezzata la missione di spionaggio dei tre ragazzi.
Clive si era dimostrato l'unico d'accordo con lei, mentre ad Arya non sembrava importare e a Niagara e Chiara N non stava così simpatico da volerlo incontrare nuovamente.
-E poi io non credo che sarebbe una buona idea dire tutto allo stalker naturista- aveva commentato la sfortunella supportata dall'aspirante intenditrice.
-N!- chiamava Alima, che, anche se non lo avrebbe mai ammesso, voleva assolutamente rivederlo ancora. -Sei qui?-
Clive la seguiva senza prendersi la briga di chiamare il ragazzo: N non stava molto simpatico nemmeno a lui, ma cercarlo gli sembrava la cosa più giusta da fare.
Però non capiva perché proprio Alima avesse avuto l'idea di cercare il ragazzo. Solo a lei sembrava stare simpatico il ragazzo, nonostante li avesse seguiti per tutto il viaggio senza farsi notare e le sue spiegazioni poco chiare sul team Ombrya e sul Pokèmon Eden.
Così Clive si limitava ad andare dietro alla ragazza senza apparente interessamento.
Si stava proprio guardando intorno quando notò un Elekid apparire dai cespugli per poi rituffarcisi subito dopo.
Dopo un breve ragionamento, avvisò Alima che si sarebbe allontanato un attimo e si addentrò nella vegetazione per seguire il pokèmon: si era fatto un'idea precisa su quale dovesse essere la sua squadra ideale, e un pokèmon di tipo elettro gli sarebbe proprio servito.
E poi, Alima poteva parlare con N anche da sola.
La ragazza fu stranamente compiaciuta di poter stare da sola con N, ma non lo avrebbe mai e poi mai ammesso.
Continuò a camminare per un po', fino a quando non si ritrovò in un'ampia radura, dove vari pokèmon giocavano allegramente.
NightMoon si unì ad un gruppo di Oddish che giocavano a rincorrersi ed Alima rimase a guardarla con un sorriso soddisfatto sul volto.
Passò rapidamente in rassegna l'intera vallata, e dappertutto c'erano pokèmon che giocavano allegri, eccetto che per un Deino rintanato sotto un albero.
Alima lo osservò interessata, lanciò un'altra occhiata alla sua Zorua e poi si diresse verso il pokèmon di tipo drago.
La pokèmon la osservò con fare distratto, ma quando vide che continuava ad avvicinarsi, le rivolse un verso scontroso.
Alima afferrò una sfera pokè per prepararsi alla lotta.
-Shin, vieni fuori!-
Il suo Absol entrò in scena ululando convinto, pronto a lottare.
-Inizia con danzaspada-
La sciabola sulla fronte di Absol brillò e il pokèmon iniziò una specie di danza, che terminò quando tutto il suo corpo si illuminò.
-E ora doppioteam-
Subito dopo aver aumentato il proprio attacco, Absol si duplicò varie volte, fino a quando una folla di pokèmon catastrofe era comparsa nella radura.
I pokèmon nella valle avevano smesso di giocare per osservare il combattimento e Zorua era tornata al fianco della sua allenatrice.
-E adesso attacco rapido!-
Tutti gli Absol partirono a corsa verso la Deino, che gli schivò uno dopo l'altro con agilità.
Quando tutti i falsi furono spariti, fece un verso di scherno ad Alima e si lanciò contro Absol con bottintesta, colpendolo con potenza.
Poi formò una sfera indaco davanti al muso e Shin ricevette in pieno una possente dragopulsar
Absol non fece in tempo a rialzarsi che Deino usò boato, rimandandolo a forza nella sfera e facendo uscire Shinx.
La pokèmon baleno scosse la coda con aria di superiorità, preparandosi alla lotta.
-Amane, vai con scintilla- ordinò Alima
Shinx si caricò d'elettricità e si lanciò contro Deino, colpendola in pieno.
Il pokèmon però non si fece scoraggiare e rispose con una potente neropulsar che mandò Shinx lunga distesa.
-E ora fulmindenti-
Il morso elettrificato non andò a segno però, e Shinx venne invece colpita da bottintesta, seguito da dragopulsar.
La pokèmon crollò a terra, apparentemente esausta.
Alima stava per rimetterla nella sfera, quando la pokèmon venne avvolta da una luce bianca e iniziò a crescere di dimensioni.
Subito dopo una possente Luxio era pronta alla lotta.
Si lanciò contro Deino, colpendola con l'appena imparato sprizzalampo con una velocità incredibile e poi sfoderò morso, e anche quello andò a segno.
Poi colpi Deino con scarica, ma quella rispose con dragopulsar, a cui seguì un bottintesta.
-Okay, adesso è il momento giusto- Alima sfoderò una sfera pokè e la lanciò a Deino.
La sfera ondeggiò un paio di volte, per poi aprirsi e liberare la pokèmon.
Deino non perse tempo e colpì Luxio con dragopulsar, mandandola al tappeto.
Alima lo fece rientrare, ma non si diede per vinto. Ormai voleva catturare quella Deino a ogni costo.
Una volta controllato che non ci fosse nessun essere umano nelle vicinanze, Alima si portò le dita indice e medio della mano destra alla tempia e subito nei suoi occhi le pupille si allargarono, inondando tutto di nero.
Alima stava comunicando mentalmente con la pokèmon, ammansendola e cercando di convincerla a viaggiare con lei.
Il tentativo parve non funzionare perfettamente, ma Deino appariva già più indecisa.
Così, quando Zorua entrò in campo, bastarono un paio di mosse per farla cadere a terra, essendo già stata danneggiata nello scontro precedente.
Allora Alima sfoderò nuovamente la pokè ball e stavolta il tentativo di cattura andò a segno.
La ragazza però non ebbe il tempo di esultare perché sentì un applauso rimbombare nella radura.
Quando si voltò, impegnato ad applaudire in modo leggermente sarcastico, c'era N, circondato da pokèmon allegri che gli facevano le feste.
-Interessante, davvero interessante- esordì avvicinandosi ad Alima, che si sentiva la bocca improvvisamente secca -Con il tuo potere hai fatto vacillare le convinzioni di quella Deino e sei riuscita a catturarla-
Si fermò solo quando le fu vicino, ad una distanza che ad Alima sembrava troppo poca. Era seriamente tentata di baciarlo, ma non lo avrebbe fatto mai e poi mai.
Per una come lei non era facile lasciarsi andare all'amore. Aiden glielo diceva sempre, quando ancora non erano partiti per il viaggio, che era troppo rigida, ma lei non poteva farci niente.
Se N non l'avesse ricambiata e le avesse rifilato la scusa del “Sei soltanto un'amica” o se ancora peggio avesse riso di lei, non sarebbe riuscita a sopportarlo.
E così si limitava a fare finta di niente, o almeno a provarci, visto che non le riusciva troppo bene.
-Perché mi cercavi?- chiese il ragazzo riscuotendola dai suoi pensieri.
-Ok, adesso ti spiego-

 

 

La gara pokèmon stava per iniziare, ed Arya aveva deciso: non le andava di partecipare a quella gara, avrebbe lasciato a Mark il compito di vincere per loro.
I concorrenti stavano decidendo quale pokèmon usare nel primo round.
Vera aveva pensato di usare Glaceon nel primo round e Blaziken nel secondo allo stesso modo di Drew che nel primo round avrebbe usato Butterfree e, se avesse passato il turno, avrebbe continuato con Absol.
Sia Mark che Lucinda invece erano ancora indecisi, ma ormai non c'era più tempo per pensare.
Mark era il primo ad esibirsi e stava ancora controllando tutte le sue sfere per decidere quale pokèmon usare nel primo round, quando venne chiamato sul palco.
-E va bene, userò Porygon- afferrò una sfera e sistemò il bollo che aveva scelto.
Salì sul palco con determinazione e lanciò la sfera.
Slowbro arrivò sulla scena in un tripudio di bolle di sapone, mandando Mark nel panico.
“Oh no, ho preso la pokè ball sbagliata” pensò. Nella fretta di andare sul palco, aveva afferrato la prima sfera disponibile, credendo che fosse quella di Porygon.
“Okay, niente panico. Posso farcela” si convinse.
-Comincia con idropulsar-
Il pokèmon creò una sfera d'acqua continuando a tenerla fra le zampe.
-E ora falla roteare con psichico- ordinò il ragazzo.
Usandola come se fosse un pallone, Slowbro fece roteare la sfera sulle zampe, sollevandola lentamente in aria e facendo vari giochi di prestigio che incantarono il pubblico.
-E adesso mandala in aria con cozzata zen-
Mentre la fronte gli si illuminava di un bianco tendente al viola, Slowbro colpì l'idropulsar con una testata, mandandola in alto.
Poco dopo la sfera blu iniziò a scendere, prendendo velocità e potenza.
-Preparati a romperla con spaccaroccia-
il braccio di Slowbro si illuminò, pronto a colpire idropulsar.
-Aspetta, aspetta- Mark si preparò a dare il segnale al pokèmon -Ora!-
Il colpo ben assestato di spaccaroccia ruppe idropulsar riempendo la sala di polvere azzurra, che fece applaudire il pubblico, estasiato.
-Adesso usa focalcolpo-
Slowbro creò la sfera e lanciò anch'essa in aria.
-E ora idrovampata-
Slowbro alzò la testa e lanciò un fiotto d'acqua fumante contro focalcolpo, che venne colpito e divise in due il getto d'acqua creando una specie di effetto fontana in cui la sfera di energia stava proprio in mezzo.
Il pubblicò applaudì con entusiasmo l'esibizione di Mark.
Sugli spalti, Misty batteva le mani per il cugino con entusiasmo, così come Chiara, Max, Tracey e Arya, mentre Niagara era ancora immersa in chissà quali pensieri, e si rianimò d'improvviso.
-Posso sapere a cosa stai pensando?- chiese Chiara all'intenditrice
-Pensavo ad un modo per far stare meglio Arya- rivelò la ragazza indicando l'amica.
Solo allora si rese conto che la bionda stava guardando le esibizioni con un sorriso sul volto, con Sylivia in spalla.
-Per questo non volevo partecipare alla gara- informò la ragazza – Guardarne una mi ha sempre messa di buonumore. Così ho pensato che se non avessi avuto la responsabilità di partecipare mi sarei sentita meglio stando sugli spalti a guardare-
-Oh- commentò Niagara. Nella foga di pensare a come far star bene l'amica, non si era resa conto che lei aveva trovato la soluzione da sola.

 

Dietro le quinte intanto, Mark stava sospirando di sollievo. Quell'errore avrebbe potuto sbatterlo fuori dalla gara al primo round.
Drew, Vera e Lucinda si complimentarono con lui mentre altri coordinatori si esibivano.
Poco dopo fu proprio il turno di Vera, che mandò in scena Glaceon.
Il pokèmon sfruttò al meglio la propria grazia, congelando la propria palla ombra con geloraggio, per poi farla rimbalzare con una potenza inaudita sul proprio specchiovelo.
Dopo sfoderò geloscheggia, e quando i pezzi di ghiaccio lanciati in alto gli ritornarono addosso, usò codacciaio per colpirli tutti, nessuno escluso.
Il pubblico apprezzò molto Vera, qualcuno addirittura si alzò in piedi ad applaudirla lasciandola inebetita e imbarazzata.
Per Lucinda fu molto difficile esibirsi dopo Vera, visto che la ragazza aveva lasciato dietro di sé un'alta aspettativa da parte del pubblico, ma il suo Piplup se la cavò egregiamente: congelò il suo becco con geloraggio usando una beccata ghiacciata per rompere a metà il mulinello creato poco prima.
Poi usò idropompa e ci entrò dentro con perforbecco, creandosi una sorta di bolla personale.
Terminò creando tante bolle gelate con bollaraggio e geloraggio in rapida successione.
Anche Lucinda venne acclamata dal pubblico e ricevette la sua meritata dose di applausi prima di tornare dietro le quinte.
Drew fu uno degli ultimi ad esibirsi: il suo Butterfree combinò psicoraggio e ventargenteo creando un magnifico raggio, che terminò creando una polvere luccicante viola e verde.
Poi si esibì in una lunga eledanza velocizzata da ventoincoda e terminò creando un miniuragano unendo raffica e turbine.
Anche Drew, come gli altri prima di lui, prese molti applausi e tornò dietro le quinte con calma, lasciando il posto all'ultimo coordinatore ad esibirsi.
Al termine del primo round, i giudici si riunirono per decidere chi sarebbe passato al round successivo.
Dietro le quinte, c'era chi era nervoso e chi no.
Drew, ad esempio, manteneva la calma senza difficoltà, nessuno sapeva se per scarsa modestia o per grande autocontrollo (Vera propendeva più per il secondo, però, perché sapeva che Drew era bravo a fingersi indifferente alle cose), mentre gli altri tre amici erano molto nervosi, specialmente Mark, che aveva dovuto improvvisare l'esibizione sul momento, avendo sbagliato pokè ball.
Vera e Lucinda invece si rassicuravano l'un l'altra, certe che l'amica avesse fatto un'esibizione praticamente perfetta.
Quando la presentatrice disse che i volti degli otto coordinatori che sarebbero passati al secondo turno, i tre ragazzi scattarono in piedi e Drew rimase appoggiato ad un muro con fare disinteressato, ma volse lo sguardo verso lo schermo.
Il primo volto ad apparire raffigurava una ragazza dai capelli castani con una bandana tra i capelli: Vera.
La coordinatrice di Hoenn si trattenne dall'esultare per vedere se anche i suoi amici erano passati.
Il quarto volto era quello di Lucinda, seguito a ruota da quelli di Mark e Drew.
Solo allora i ragazzi poterono esultare, mentre i volti degli ultimi coordinatori passati al secondo round apparivano uno dopo l'altro.
Poco dopo le foto si disposero a creare gli abbinamenti delle sfide.
Sia Vera che Lucinda dovevano lottare contro dei ragazzi mai visti prima, ma Mark era stato abbinato a Drew.
-Oh no- si disse. Drew era un coordinatore abilissimo, non sarebbe stato affatto facile batterlo.
Il primo scontro della seconda parte della gara vedeva Lucinda scontrarsi contro un ragazzo, e i due vennero subito chiamati sul palco.
Lucinda prese la sfera di Pachirisu e si rivolse ai suoi amici.
-Ditemi buona fortuna!-

 


Nel bosco vicino a Borgo Garofano, Clive seguiva l'Elekid che aveva avvistato nel tentativo di trovare un posto adatto per cercare di catturarlo.
Il momento giusto arrivò quando si ritrovò vicino ad un fiume, con l'Elekid che si era fermato lì a riposare.
Facendo un rapido calcolo, intuì che usare Charmander con la foresta così vicina sarebbe stato troppo rischioso mentre Gyarados era doppiamente debole al tipo elettro, così prese la sfera di Duskull.
-Forza, tocca a te-
Il pokèmon arrivò sulla scena con determinazione, pronto a lottare.
Elekid si fece avanti, segno che era abbastanza combattivo da non arrendersi di fronte ad una sfida.
-Usa palla ombra-
Duskull colpì in pieno Elekid, ma quello non si scoraggiò e usò ondashock.
-Schiva!- ordinò Clive
Il pokèmon fluttuò via velocemente evitando la scarica
-Inseguimento!- Duskull si lanciò addosso al pokèmon elettrico che tentò di rispondere con colpo basso, ma attraversò Duskull senza toccarlo, visto che il tipo lotta non ha effetto sul tipo spettro.
-E adesso geloraggio-
Duskull emise un raggio gelato, che Elekid contrastò con schermoluce, riuscendo a non farsi colpire.
Clive pensò subito ad una strategia.
-Duskull, gira intorno ad Elekid più veloce che puoi- esclamò
Duskull obbedì: il piano di Clive era quello di confondere Elekid ed usare geloraggio, ma il pokèmon non si fece imbrogliare.
Iniziò a girare anch'esso, ma nel senso inverso a quello in cui girava Duskull e usò ripetutamente tuononda, fino a quando non lo colpì.
Duskull si bloccò, ma Elekid era talmente impegnato a esultare che non badò più a lui, e questo fu un errore.
Infatti Clive ordinò nuovamente geloraggio e questa volta l'attacco andò a segno, mandando Elekid lungo disteso.
Clive ebbe il tempo di prendere la sfera pokè e di catturare il pokèmon, raccogliendo la sfera con un sorrisetto di trionfo.
Stava per tornare indietro, quando sentì delle voci vicino a lui.
Si lasciò alle spalle il fiume e arrivò nei pressi di una piccola valle, dove Alima stava raccontando a N il piano di Richard e Zoey.
Stava per raggiungerli, ma per qualche motivo sentì il bisogno di rimanere nascosto.
Dopo averlo ringraziato per l'ottima lotta ed aver usato un antiparalizzante su di lui, Clive fece rientrare Duskull e si mise ad ascoltare la conversazione.
-Allora, che ne pensi?- stava chiedendo in quel momento Alima

 


-Dolcebacio misto a scarica-
La lotta di Lucinda stava andando bene per lei, ma l'avversario non si dava per vinto e incitava la sua Cherrim ad attaccare.
La grazia del pokèmon di tipo erba faceva perdere vari punti alla ragazza, che però reagì con la combinazione che aveva appena ordinato al pokèmon.
Pachirisu sparse vari cuori in giro per poi saltarci sopra usando scarica, creando dei cuori elettrificati che viaggiavano ad alta velocità verso l'avversario.
Lo Cherrim riuscì ad evitare i primi due cuori, ma il terzo la colpì ed oltre a restare affascinato  venne confuso e prese l'attacco scarica in pieno.
Questo fece perdere molti punti al ragazzo e prima che potesse ordinare un nuovo attacco, la conduttrice fermò la gara: il tempo a disposizione era finito. Lucinda era passata al turno successivo.
Mentre Iniziava l'incontro di Vera, Misty faceva un tifo sfegatato sugli spalti insieme ad Elettra e Sylvia mentre Tracey disegnava sul suo quaderno l'elettrobacio di Pachirisu, con il pokèmon scoiattolo sullo sfondo che lanciava l'attacco.
-Wow Tracey, ti è venuto proprio bene- lo lodò Misty avvicinandosi al ragazzo per guardare meglio il disegno.
-Grazie. È solo uno schizzo- minimizzò il ragazzo.
I due si voltarono verso l'altro nello stesso istante, i volti così vicini che i nasi quasi si toccavano.
Entrambi arrossirono e tornarono a guardare Blaziken e Vera che lottavano contro una ragazza e il suo Milotic.
Vera era momentaneamente in svantaggio, anche a causa del tipo superefficace dell'avversario.
-Usa megacalcio!- Vera però era determinata a vincere e Blaziken voleva che la sua allenatrice fosse fiera di lui, così lottò duramente per la vittoria.
Subito prima che colpisse Milotic, Vera sfoderò una strategia a sorpresa.
-Subito dopo passa a stramontante ardente-
Blaziken colpì Milotic e poi la trascinò in alto con stramontante e calciardente.
-Colpisci con idrondata- ordinò l'avversario di Vera
Blaziken venne colpito, ma i punti che aveva fatto perdere al Milotic con la combinazione di prima bastarono per ottenere un pareggio.
-Ancora stramontante-
-Idrondata-
Entrambi i coordinatori persero lo stesso numero di punti, ma Vera ordinò rapida un altro attacco.
-Beccata-
Blaziken colpì Milotic subito prima che una sirena annunciasse il termine della gara. Anche se per pochi punti, Vera aveva vinto.

 


-Credo che sia stata un'ottima idea- annunciò N
-Ma non ti sembra troppo pericolosa?- chiese Alima
-Non saprei. L'importante è salvare i pokèmon, tu che parli mentalmente con loro dovresti sapere come è complesso il loro universo-
Clive rimase a bocca aperta per un sacco di tempo, fino a quando la mascella non prese a fargli male: Alima sapeva fare cosa?
-Ma non pensi che sarà troppo rischioso per Alex, Mandy e Aiden?- insistette la ragazza
-Beh, il vostro compito è quello di proteggere Ecllissior, e dovete fare quello che è necessario- rispose lui come se fosse ovvio.
A quell'affermazione disinteressata, Clive perse la calma. Anche lui sapeva essere calcolatore e freddo, ma ormai aveva legato con i suoi amici e non poteva sopportare che il loro gesto di coraggio venisse ignorato.
-E così per te non siamo altri che marionette, eh?- chiese irrompendo nella vallata -Noi corriamo i rischi e tu stai dietro le quinte a prenderti il merito?-
-Clive!- Alima pareva preoccupata -Quanto hai sentito?-
-Ho sentito tutto! E con te farò due chiacchiere più tardi, ma adesso devo parlare con il signorino appaio e scompaio-
Si rivolse a N con un'occhiataccia.
-Visto che è quello che serve per Ecllissior, perché non ci vai tu nel team Ombrya?- chiese imbestialito.
-Perché mi conoscono tutti, non poteri mai presentarmi lì- replicò il ragazzo alzandosi da terra -E ora scusatemi, ma devo andare. Questo clima di ostilità non mi piace affatto. Disturba i pokèmon!-
-Invece la tua faccia disturba me!- urlò Clive -E se vedrò la tua faccia tutta pace e amore ancora una volta ti scatenerò contro i miei pokèmon-
N se ne andò con calma e tranquillità mentre Clive, ancora arrabbiato, si rivolse ad Alima.
-E adesso parliamo del tuo piccolo segretuccio-

 


Lo scontro tra Mark e Drew era iniziato già da un po' e il ragazzo e il suo Absol erano in vantaggio.
La combinazione di idropulsar e ventagliente, che tagliava in più parti la sfera, e le lanciava contro il nemico, costò molti punti a Mark.
Il ragazzo però si rifece grazie all'attacco tripletta, che il ragazzo riuscì a combinare in un unico raggio di tre elementi che colpirono in pieno Absol.
Poi usò una combinazione di segnoraggio e scarica, riuscendo a far passare Mark in vantaggio.
A meno di un minuto dal termine della gara, Drew tentò di confondere Porygon con flash e colpirlo con codacciaio, ma fu il contrario.
Usando lo stesso metodo usato da Zoey nel gran festival di Sinnoh, Mark ordinò a Porygon di usare psicoraggio, inefficace sul tipo buio dell'avversario, per poter preparare una potente tripletta mentre Drew si concentrava sul raggio psichico, non dando tempo al verde di mettere in pratica il suo piano.
E così Mark passò alle semifinali, in cui avrebbe dovuto affrontare un ragazzo ed il suo Graveler.
Sugli spalti intanto, Chiara lottava contro un mal di pancia, causato dai troppi dolci comprati e mangiati.
-Te lo sei meritato- la prese in giro Max -I dolci dovevano essere per tutti e sei, invece tu nei hai pappati più di metà-
Per fortuna Niagara aveva portato con sé un digestivo, ma ci volle un po' prima che facesse effetto.
Chiara infatti ricordava molto vagamente l'incontro tra Lucinda e Vera.
Si ricordava un paio di belle combinazioni, tra cui l'elettrobacio di Pachirisu e lo stramontante ardente di Blaziken.
Si accorse che l'incontro era finito solo dopo aver represso un conato di vomito, notando che la faccia di Vera campeggiava sul teleschermo, segno che aveva vinto lei.
Durante l'incontro tra Mark e il ragazzo con il Graveler stava già meglio, ma la lotta non fu molto avvincente.
Quasi tutti gli attacchi di Graveler persero infatti gli effetti quando Porygon usò magnetascesa e Mark bombardava l'avversario di attacchi a cui non riusciva a reagire.
Ala fine del terzo minuto di tempo, Graveler era esausto e Mark e Porygon avevano passato il turno ed erano arrivati in finale.

 

La finale tra Vera e Mark sarebbe stata combattuta da Porygon e Blaziken.
Mark lottava per il terzo fiocco suo e di Arya e Aiden mentre Vera per il secondo fiocco (il primo era stato quello della gara di Fiordiloto, che Elsio aveva dato a tutti quelli che avevano superato il primo turno).
Quando il tempo iniziò a scorrere, Mark partì all'attacco.
-Comincia con psicoraggio!- ordinò
Mark voleva sfruttare l'attacco superefficace del suo pokèmon, ma non aveva messo in conto la velocità di Blaziken, che evitò senza problemi.
Vera pote così passare al contrattacco, ordinando di usare stramontante.
Quando Porygon evitò l'attacco, la ragazza usò un piano b.
-Ora turbofuoco- esclamò trionfante
Blaziken iniziò a roteare e colpì Porygon con l'attacco rovente
-Vai con scarica!-
Blaziken era troppo vicino per poter evitare l'attacco e venne colpito in pieno.
-Non darti per vinto Blaziken, puoi farcela: calciardente!-
Il calcione colpì Porygon e Mark perse altri punti.
-Segnoscarica!-
Porygon mescolò segnoraggio e scarica e Vera perse molti punti, ma si riprese subito
combinando vampata e attacco rapido, che permise al pokèmon di usare l'attacco di tipo fuoco con grande velocità.
-Psicoraggio!-
L'attacco di tipo psico colpì Blaziken buttandolo a terra e Mark infierì con tripletta, che lo congelò.
Vera parve entrare nel panico, non sapeva come uscire da quella situazione.
Ormai non rimaneva molto tempo e anche se erano più o meno pari, Mark poteva attaccare il suo pokèmon congelato.
Il flusso dei suoi pensieri venne interrotto dal vapore che iniziò a levarsi dal ghiaccio.
Blaziken alzò le sue fiamme ed utilizzò una nuova mossa: la potentissima fuococarica, che colpì Porygon e fece perdere molti punti a Mark.
-Segnoraggio!- Mark tentò di riprendere terreno con l'attacco coleottero, e il segnale del tempo scaduto suonò subito dopo che Blaziken venisse colpito dall'attacco di Porygon.
Entrambi i ragazzi guardarono il punteggio.
Vera aveva vinto la lotta e la gara.
La ragazza corse ad abbracciare Blaziken e a complimentarsi per la nuova mossa imparata mentre Porygon usò magnetascesa per arrivare all'altezza del volto di Mark e strofinarsi a lui in segno d'affetto per farsi perdonare.
-Tranquillo, non è stata colpa tua- lo consolò il ragazzo accarezzandolo.
Mentre Vera veniva premiata, Mark raggiunse gli altri sugli spalti.
Misty e Lucinda erano contente per l'amica e negli occhi di Drew si leggeva l'orgoglio per la vittoria della fidanzata.
Max saltellava di gioia insieme ad Arya mentre Tracey, una di nuovo in salute Chiara e Niagara applaudivano la compagna di viaggio.
Terminata la premiazione, il gruppo uscì dallo stadio e si trovarono davanti ad Alima e Clive.
-Allora?- chiese Niagara -Lo avete trovato-
Clive annuì, lanciando un'occhiataccia ad Alima di cui nessuno si accorse: sebbene ancora arrabbiato con lei, aveva accettato di mantenere il segreto.
-Ha detto che gli sembrava una buona idea- annunciò Alima
-E ha fatto altri commenti insensibili che non dirò perché altrimenti avrei un crollo nervoso- informò Clive sistemandosi gli occhiali. Dopo l'incontro con N aveva ripreso quella freddezza che aveva un po' perso durante il viaggio-
-Ora tocca alla lotta in palestra- ricordò Chiara -Chi affronterà il capopalestra?-
-Ci penseremo in seguito- esclamò Misty -Ora andiamo a riposarci un po'-
I dodici amici si diressero verso il centro pokèmon, pronti a festeggiare la vittoriosa Vera e il suo nuovo fiocco.

 


Angolo Autore
Ed ecco il nuovo capitolo.
Ho iniziato da quello che avevo lasciato in sospeso lo scorso capitolo, ovvero il fatto che Aiden dovesse farsi accettare da Archie.
Poi sono passato alla gara pokèmon: ho fatto vincere Vera perché aveva meno fiocchi di tutti (Arya, Mark, Aiden, Vera e Lucinda ne hanno due mentre Drew ne ha tre).
Spero che il capitolo vi piaccia.
L'Uragano Temporale

 

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Capitolo 27
*** La potenza del dragone ***


~~-Non è male correre qui, anche se all'aria aperta è tutta un'altra cosa!-
Mandy ed il suo Electrike correvano per i corridoi della sede del team Ombrya, come facevano spesso da quando il pokèmon era stato catturato.
-Comunque preferisco correre qui che fuori. Quella foresta non mi piace affatto-
Electrike rispose con un cenno nervoso del muso: quando Mandy lo aveva fatto uscire dalla sfera, le aveva ringhiato, perché quasi non la riconosceva vestita da recluta Ombrya. Per fortuna la ragazza gli aveva subito spiegato tutto.
La sportiva si bloccò un attimo, pensosa.
-Uhm... oggi c'è la prova di lotta pokèmon femminile- spiegò -E non so con quale pokèmon lottare-
Electrike abbaiò entusiasta, ma la ragazza scosse la testa.
-Sei davvero gentile, Electrike, ma credo che userò Croconaw-

 

Aiden e Alex si erano svegliati di buon mattino e si erano diretti in mensa per la colazione.
-Non avrei mai immaginato che fossero tanto organizzati, qui- commentò Aiden stiracchiandosi.
-In effetti è vero- esclamò Alex -Hanno una mensa, una biblioteca e addirittura una sala computer-
I due ragazzi e Glaceon entrarono nella sala, gremita di reclute Ombrya e si diressero verso il tavolo dove stava il cibo.
Aiden afferrò un sacchetto di cibo per pokèmon, un toast e della marmellata di baccapesca.
-Ora scusami, ma devo andare. Archie mi aspetta per la prova di intelligenza, qualunque cosa significhi-
-Ti seguo anch'io- Anche Alex afferrò un paio di cose dal tavolo -Devo trovare l'armeria e non ho idea di dove cercarla. Zoey ha detto che mi aiuterà, ma è impossibile capire quella ragazza-
-Ti piace, vero?- chiese Aiden con un sorrisetto sarcastico.
-Che? Certo che no!- si impuntò il ragazzo incrociando le braccia.
-Se lo dici tu- la ben poco velata ironia del biondo fece arrossire ancora di più Alex.
-Piantala e vai dal tuo cacciatore di Celebi- replicò il tenebroso allontanandosi scocciato.
Aiden prese la direzione opposta alla sua e, non appena girato l'angolo, lui e Glaceon si misero a ridere.

 


Il gruppo dei dodici ragazzi si era svegliato presto, e stavano discutendo per decidere a chi sarebbe toccato sfidare il capopalestra di Borgo Garofano.
-Allora, riflettiamo un attimo- analizzò Clive per l'ennesima volta -Il capopalestra è specializzato in tipo drago quindi ci vuole qualcuno che abbia almeno due pokèmon che possono contrastare questo tipo-
-Se proprio insisti- Alima non sembrava tanto convinta, ma assecondò il ragazzo, non voleva tirare troppo la corda con lui, visto che era ancora arrabbiato con lei per via del suo segreto -In questo caso io posso candidarmi. Deino è tipo drago, mentre Absol può usare mosse di tipo ghiaccio-
-Io invece non posso provarci- intuì Chiara -Nessuno dei miei pokèmon è superefficiace sul tipo drago-
-Io sì- Niagara annuì trionfante -Ho in squadra Dratini e Akie che può usare mosse di tipo ghiaccio-
-Io sono nella stessa situazione di Chiara- spiegò invece Mark
Arya non disse nulla: aveva già lottato a Fiordiloto e quindi voleva lasciare il posto agli altri. Comunque non avrebbe potuto lottare, perché aveva solo Axew che poteva contrastare bene i pokèmon del capopalestra.
-E visto che nemmeno io ho i requisiti giusti- spiegò Clive -Rimangono Niagara e Alima. Chi di voi due lotterà?-
Tutti iniziarono a esporre la propria idea, e presto si creò un gran caos generale, con tutti che parlavano e nessuno che ascoltava.
Ad un certo punto Chiara batte il pugno sul tavolo del centro pokèmon dove i ragazzi stavano discutendo.
-Ora basta! Tireremo a sorte. Se esce testa, combatte Niagara, se esce croce, combatte Alima- gridò esasperata tirando fuori una monetina che lanciò in aria senza dare a nessuno il tempo di replicare.


Poco dopo, il gruppetto di ragazzi entrò nella palestra, trovandosi di fronte ad uno spettacolo insolito.
Le mura della palestra erano verniciate di indaco, il campo lotta era esternamente un normale rettangolo, ma all'interno, invece della classica sfera pokè, c'era disegnata col gesso la sagoma di un Dragonite.
Attaccata ad un muro, stava una parete d'arrampicata, mentre dall'altra parte della palestra c'era una piscina .
Insomma, più che una palestra, sembrava un circolo ricreativo.
In cima alla parete d'arrampicata, c'era una sagoma confusa, agganciata ad una corda.
Non appena li vide, senza pensarci troppo, si lasciò andare, cadendo a tutta velocità, per trattenere la corda e rallentare solo quando il terreno si avvicinò.
I dodici ragazzi rimasero a bocca aperta, fino a quando Lucinda, distogliendo lo sguardo, notò un paio di figure famigliari.
-Iris? Spighetto?- chiese, attirando l'attenzione del compagni di viaggio -Che ci fate qui?-
Iris sorrise accarezzando Axew: -Sono qui per vedere la palestra di tipo drago di Ecllissior, ma non pensavo di trovarmi di fronte a uno splendore come questo-
-In effetti la palestra è molto carina- sottolineò Misty
-Ma io non mi stavo riferendo alla palestra- precisò Iris
Solo in quel momento la figura che prima si era lanciata dalla parete d'arrampicata si avvicinò ai ragazzi.
-Allora, chi di voi ha intenzione di sfidarmi?- chiese con voce profonda.
-Amici, vi presento Gabriel- esclamò Spighetto con un gesto teatrale -Il capopalestra di Borgo Garofano-
-Gli amici di Spighetto sono amici miei- fece il ragazzo con un sorriso.
Aveva i capelli biondi e perfettamente pettinati e gli occhi azzurro ghiaccio.
Era molto alto e muscoloso, dalla carnagione perfettamente abbronzata e il sorriso  che pareva scintillare tanto erano bianchi i suoi denti.
Lucinda si accorse vagamente che il ragazzo aveva ignorato Iris volutamente e che aveva lanciato alla ragazza un'occhiata divertita, ma era troppo occupata a fissare il viso del ragazzo per badarci troppo.
A tutte le ragazze del gruppo sfuggì un sospiro estasiato e i maschi le guardarono male, lanciando uno sguardo invidioso a Gabriel.
-Capito di cosa stavo parlando?- domandò Iris senza staccare lo sguardo dal capopalestra.
Le ragazze annuirono meccanicamente.
Ci pensò Drew a riscuoterle dal loro torpore: -Allora? Questa lotta in palestra?- esclamò incrociando le braccia. Non gli piaceva che qualcuno avesse più successo di lui con le ragazze.
Subito dopo trascinò Vera sugli spalti, seguito da Tracey, che fece lo stesso con Misty e da Clive che portò con sé Chiara.
Alima, meno incantata delle altre, afferrò per un braccio Lucinda e Arya, ricordando alla bionda che era fidanzata.
Niagara rimase davanti al capopalestra.
-Sarò io la tua sfidante- esclamò convinta superandolo e andando a posizionarsi sul campo lotta.
-Iris, mi faresti il favore di fare da arbitro?- Gabriel si avvicinò all'aspirante maestra drago -Voglio che tu assista ad un incontro professionistico di un esperto di draghi. Potresti imparare qualcosa-
Prima che la ragazza potesse replicare, le prese la mano e la condusse a un lato del campo lotta, lasciandola senza parole.
Spighetto gli osservò con un sorriso sornione.
Gabriel si mise all'altro lato del campo lotta fronteggiando Niagara, e solo allora ad Iris venne in mente una risposta a tono che avrebbe potuto dare al ragazzo, ma ormai lo scontro stava per iniziare.
-Inizia lo scontro tra Gabriel, capopalestra di Borgo Garofano- Iris ringhiò quelle parole, odiava essere presa in giro e restare senza parole. La sua rivalità col ragazzo, in quanto entrambi allenatori di tipo drago, era parecchio acuta, ma spesso lei non aveva idea di cosa dire per rispondergli a tono -E la sfidante Niagara. Ogni partecipante potrà usare tre pokèmon, ma solo la sfidante potrà effettuare cambi. Lo scontro inizia adesso-
Gabriel sfoderò la sua prima sfera.
-Ti ricordo che se vincerai avrai in premio, oltre alla medaglia Dragone, anche un Fossilmascella che potrà rigenerare un Tyrunt- informò Niagara.
La ragazza sorrise raggiante, ancora più determinata a vincere: i Tyrunt le piacevano un sacco.
Prese anche lei una sfera e la lanciò, facendo uscire Zelda, la sua Dratini.
-Sei pronta a lottare?- chiese
La pokèmon rispose alzando la testa con alterigia, come se fosse ovvio.
Gabriel tirò la propria pokè ball e uno Sliggoo entrò in scena alzando le zampette allegro.
E subito iniziò la lotta.

 

Quando Aiden arrivò all'ufficio di Archie, trovò il luogotenente ad aspettarlo davanti alla porta.
-Bene, sei arrivato- osservò mettendosi di fronte al ragazzo -La prima prova può iniziare. Ti ricordo che potrai servirti dell'aiuto di un solo pokèmon nella prova-
Aiden annuì, fece rientrare Glaceon e mandò fuori Braixen.
-Lui è senza dubbio il pokèmon più intelligente della mia squadra- spiegò convinto
Lo starter del ragazzo incrociò le zampe con orgoglio.
-Ottimo. Adesso andiamo nel luogo della tua prima prova- Archie si mise in marcia ed Aiden, seppur a malincuore, lo seguì.
L'anziano si fermò solo davanti ad un grande portone di legno, lo aprì e ci si infilò dentro, richiudendo la porta in faccia ad Aiden e Braixen.
Il biondo entrò nella stanza scocciato, e si ritrovò davanti all'ingresso di quello che sembrava in tutto e per tutto un labirinto, con le pareti incise in lingua Unown.
Il primo, strano pensiero che Aiden fece fu: “Mark avrebbe parecchia paura di questo posto, visto che ha paura degli Unown” mentre il secondo gli fece ricordare il labirinto in cui li aveva mandati Elsio nel reality, con tanto di annesso Druddigon.
-Questo posto viene usato spesso per le prove d'orientamento delle reclute, ma per te ho aggiunto ad ogni bivio degli indovinelli. Dovrai capire a quale pokèmon si riferisce l'enigma e prendere la direzione corrispondente alla risposta esatta. Io ti aspetterò all'uscita con un cronometro. Se uscirai entro un certo limite di tempo passerai alla seconda fase di addestramento. Tutto chiaro?-
-Veramente no...- iniziò a dire il ragazzo, ma Archie era già uscito dalla stanza, lasciandolo solo.
Aiden si rassegnò ad entrare nel labirinto seguito da Braixen.
Proseguì ammirando le incisioni sulle pareti del primo corridoio, fino a quando si ritrovò davanti al primo bivio.
Un cartello era affisso proprio tra un sentiero e l'altro, e Aiden si sforzò di leggerne la scrittura:
“Quale di questi due pokèmon si può definire una vera e propria leggenda?” il cartello diceva questo, e dopo averlo letto il biondo controllò i disegni affissi alle due pareti.
Attaccato con il nastro adesivo alla parete di destra, tanto per far vedere come la prova fosse stata preparata in fretta e furia, c'era il disegno di uno Zapdos mentre alla parete di sinistra campeggiava il disegno di un possente Arcanine.
Aiden rimase perplesso. La risposta sembrava talmente ovvia che si insospettì, affatto sicuro che le cose fossero come sembravano.
-Non capisco-  Si rivolse a Braixen, confuso -Zapdos è un pokèmon leggendario, quindi si può definire una leggenda. Dovrebbe essere questa la risposta, tu che dici?-
Braixen si teneva una zampa sotto il muso, perplesso anch'esso. Poi però sembro avere un'idea. Si diresse verso il proprio allenatore e estrasse dal suo zaino, che fortunatamente il ragazzo portava sempre con sé, il suo libro preferito, quello delle leggende pokèmon.
Scorse velocemente le pagine fino ad arrivare ad un capitolo intitolato “Arcanine, il pokèmon messaggero”, che parlava di un Arcanaine che grazie alla propria velocità diventava un messaggero, portando messaggi ai pokèmon che ne avevano bisogno.
Braixen indicò trionfante le prime righe della storia, che Aiden si affrettò a leggere.
-Arcanine, registrato dal pokedex come specie pokèmon leggenda...- narrò Aiden prima di bloccarsi -Ma certo! La specie degli Arcanine è pokèmon leggenda! Quindi ci si può riferire a lui anche così. È questa la risposta! Braixen, sei un genio- esultò il biondo
Il pokémon scosse una zampa con un espressione che sembrava dire “Mi sembra ovvio” e prese la direzione indicata dalla foto di Arcanine.
Aiden lo seguì: se tutte le domande fossero state così, si sarebbe divertito molto in quel labirinto.

 


-Allora, ragazze, oggi iniziamo la prova di combattimento- esclamò Zoey
Alla luogotenente era stato dato il compito di presiedere alla lezione, e aveva deciso di trasformarlo in una specie di torneo.
Essendo la lezione per le reclute più giovani, partecipavano solo otto ragazze, tra cui l'infiltrata Mandy.
La sportiva stette a guardare la prima sfida: una ragazza bionda e il suo Dustox che sfidavano una brunetta bassina con il suo Gogoat.
Lo scontro vide vincitrice la bionda e quando il Gogoat dell'altra ragazza andò al tappeto, molte delle reclute risero della ragazza, mentre l'allenatrice di Dustox la prendeva in giro.
Mandy la identificò subito come la classica reginetta che si trova sempre nelle accademie pokèmon. Non avrebbe mai pensato di trovarne anche lì. Aveva sempre odiato quel tipo di persone, non poteva sopportarle minimamente.
-E vince Britney- dal tono poco entusiasta di Zoey, anche la rossa doveva sopportarla molto poco.
Mandy partecipò al terzo scontro: dopo un altra lotta tra un Lotad e un Masquerain, vinta dal secondo, l'atleta venne chiamata in campo da Zoey, contro una delle ragazze che aveva riso alle battute di Britney, una ragazza castana pesantemente truccata che lottava con un Aromatisse.
Il Croconaw della ragazza si mise in posizione d'attacco, pronto a combattere.
L'avversaria di Mandy non sembrava affatto intimorita, e l'atleta capì immediatamente che era troppo sicura di sé e che sconfiggerla non sarebbe stato difficile.
Senza troppo entusiasmo, Zoey dette inizio alla lotta.

 

-Zelda, vai con schianto- ordinò Niagara
Dratini scattò contro Sliggoo colpendolo duramente, ma il pokèmon non sembrò risentirne troppo.
-Continua con idrondata-
La coda del pokèmon si illuminò d'azzurro e tentò di colpire Sliggoo.
Ma Gabriel, che fino ad allora non aveva ancora parlato dall'inizio della lotta, sorrise sarcastico.
-Schiva-
Sliggoo sgusciò via sfruttando il corpo viscido ed evitò l'attacco.
-Vai con fanghiglia-  esclamò il capopalestra.
Sliggoo mandò contro Zelda un'ondata di fango che la prese in piedi.
-E ora dragopulsar-
La sfera superefficace colpì Dratini mandandola a terra.
-E ora corposcontro-
-Aspetta che sia vicino e usa geloraggio- Niagara tentò di colpire con un attacco molto potenza a distanza ravvicinata, ma Gabriel la anticipò.
-Usa geloraggio ora-
Sliggoo lanciò il raggio ghiacciato subito prima di Dratini e i due colpi si scontrarono l'uno contro l'altro, annullandosi a vicenda.
-Vai con tuononda- Niagara cercò di giocare di anticipo e di paralizzarlo momentaneamente per poi colpirlo con vari attacchi, ma non appena il pokèmon venne colpito, Gabriel ordinò di usare pioggiadanza.
Come la pioggia prese a cadere, Sliggoo guarì.
-Che?- Niagara era incredula, mentre dagli spalti i ragazzi erano preoccupati: Gabriel sembrava davvero bravo nelle lotte.
-L'abilità di Sliggoo è idratazione, quindi guarisce con la pioggia- spiegò il capopalestra con orgoglio, facendo a Iris un occhiolino sarcastico, come per fargli notare la sua abilità nelle lotte.
Iris arrossì e se non avesse dovuto rimanere imparziale, avrebbe incoraggiato Niagara a vincere la sfida.
L'aspirante intenditrice però non si fece confondere, anzi tentò una nuova strategia per vincere.
-È l'ora della valutazione!- gridò convinta, sotto lo sguardo attonito dei compagni -La mia Dratini è un pokèmon perfetto per le lotte, perché la sua calma e la sua eleganza la faranno sempre risultare perfetta, anche quando sarà sull'orlo della sconfitta. Lei e il suo stile di lotta sono come una bibita fresca in estate, rinfrescanti e piacevoli-
La valutazione da intenditrice della ragazza sembrò avere ridato speranza sia a Niagara che a Zelda.
Mentre la lotta riprendeva, Spighetto mormorò tra sé: -Quella ragazza ha stoffa-
-Zelda, vai con tornado- Niagara attaccò convinta.
Il colpo tipo drago prese in pieno Sliggoo che venne intrappolato nel tornado.
Niagara ne approfittò.
-E ora codadrago-
-Evita- tentò Gabriel, ma Sliggoo era ancora intrappolato nel tornado.
Quando Zelda colpì il pokèmon, quello finì a terra, esausto.
-Sliggoo non è più in grado di lottare- ridacchiò Iris, incapace di trattenere l'entusiasmo per la sconfitta del ragazzo -Quindi il vincitore è Dratini-
-Ottimo lavoro Sliggoo- disse Gabriel in tono premuroso -Ora puoi tornare a riposarti-
Il ragazzo afferrò una seconda sfera pokè.
-Okay, adesso si fa sul serio!- esclamò irritato per la sconfitta. Lanciò uno sguardo a Iris e questa gli rispose con un sorriso sarcastico, che lo innervosì ancora di più.
Lanciò la sfera pokè e fece uscire il suo secondo pokèmon.
-Vieni fuori Dragalge-
Il pokèmon cavalluccio marino si appoggiò a terra con la coda, muovendo le pinne con eleganza.
-Usa tossina!-
Dratini venne colpita dall'attacco che la avvelenò, ma subito si illuminò di una luce bianca.
-Cosa...?- Gabriel era stupito, ma Niagara sorrise.
-Ora tocca a me sorprenderti: l'abilità muta di Dratini cura i problemi di stato- ridacchiò la ragazza -E adesso idrondata-
-Bloccala con le pinne-
Dratini tentò di colpire Dragalge con la coda azzurra e bagnata, ma quello la bloccò con le pinne, intrappolandola.
-Usa dragopulsar!- ordinò Gabriel trionfante.
-Tenta di liberarti- Niagara pareva allarmata, ma Zelda non riuscì a dileguarsi dalla presa del pokèmon.
La sfera che Dragalge stava formando era pericolosa, specialmente a distanza ravvicinata.
Zelda venne colpita in pieno e finì a terra.
Prima che si potesse rialzare, Gabriel ordinò fangobomba, seguito da ventogelato.
Quando la nebbia creata dall'attacco ghiaccio si dissolse, Dratini era esausta.
-Dratini non è più in grado di lottare- Iris quasi ringhiava da tanto era arrabbiata -Quindi vince Dragalge-
Niagara fece rientrare Zelda e fece un cenno a Akie, accanto a lei.
Frogadier entrò in campo convinto, pronto ad aiutare l'allenatrice.
-Comincia con idropulsar-
La sfera colpì in pieno Dragalge, che non sembrò risentirne troppo.
-Tossina- Gabriel giocò di strategia e avvelenò l'avversario con l'attacco del proprio pokèmon -Seguito da dragopulsar-
La sfera colpì in pieno Frogadier, che però non si diede per vinto.
-Vai con coro-
Akie emise un verso acuto che colpì Dragalge facendolo arretrare, ma il pokèmon non sembrava averne troppo risentito, proprio come era accaduto all'attacco precedente.
-Muro di fumo- Niagara tentò di confondere il nemico con la nube che Akie creò -E ora abbattimento-
Gabriel non riusciva a vedere Frogadier e lo stesso valeva per il suo pokèmon, che venne colpito in pieno dall'attacco roccioso cadendo a terra.
-E ora attacco rapido!- Niagara credeva di avere la vittoria in pugno.
-Velenocoda!- ordinò però Gabriel, e, con un gesto fulmineo, Dragalge si girò e colpì Akie con la coda illuminata di viola prima che questo potesse raggiungerlo.
Come se non bastasse, il veleno lo danneggiò pesantemente, facendolo crollare a terra.
-Akie!- Niagara era preoccupata per lo starter, ma quello si rimise subito in piedi.
-Dragopulsar- ordinò però Gabriel prima che Niagara potesse dire qualcos'altro.
L'attacco prese Akie e lo mandò al tappeto, esausto.
Niagara lo fece rientrare preoccupata, mentre sugli spalti i ragazzi erano pronti a salutare la medaglia Dragone.
-Non credo che riuscirà a vincere- sospirò Alima.
-Forse hai ragione- constatò Vera -Quell'affascinante capopalestra è molto forte-
Drew le lanciò un'occhiataccia.
-Ti ricordo che sei fidanzata- ringhiò con fare geloso.
Lei gli appoggiò una mano sulla spalla.
-Ma dai, dicevo così per dire-
-Secondo me può farcela- Mark non perse l'ottimismo -Niagara è molto brava.
-Mark ha ragione- Anche Chiara credeva nell'amica.
La ragazza era pronta a sfoderare il suo terzo pokèmon, ma non era sicura su chi scegliere.
Ci stava appunto pensando quando, indietreggiando, urtò Shuppet, che stava sorreggendo Beldum con i suoi poteri psichici dietro di lei e lo fece distrarre.
Arrow cadde pesantemente a terra, proprio dentro i confini del campo di lotta.
-Quindi il tuo terzo pokèmon è Beldum- commentò Gabriel
-Che? No, assolutamente no- negò la ragazza
-Mi dispiace dirtelo, Niagara- si intromise Iris e si vedeva benissimo che le dispiaceva davvero -Ma visto che il tuo Beldum è entrato nel campo di lotta, secondo le regole della palestra deve lottare-
Niagara si disperò all'istante: avrebbero perso di sicuro.
Anche sugli spalti i ragazzi formulavano gli stessi pensieri. Come avrebbe potuto vincere Beldum se nemmeno si muoveva?
Gabriel ridacchiò con fare sbruffone.
-Forza Dragalge, vinciamo la sfida: vai con dragopulsar-
Il pokèmon sfoderò l'attacco e colpì in pieno Beldum, che non si mosse minimamente.
-Ti prego, Arrow, fa qualcosa- lo supplicò Niagara -Io so che puoi farcela-
Seguì una potente idrondata a cui Beldum reagì con un debole ronzio.
-Per favore!- Niagara non sapeva più cosa fare.
-E adesso idropompa-
Gabriel era pronto a usare l'attacco più potente del suo pokèmon, che stava caricando il suo getto d'acqua.

 


Alex aspettava davanti all'armeria della sede del team Ombrya.
Zoey gli aveva detto che lo avrebbe aiutato a sabotare le armi del team Ombrya, ma la ragazza non si era ancora fatta vedere.
Stava per rassegnarsi a fare da solo quando sentì dei passi e vide arrivare Richard.
-Mi dispiace- spiegò il ragazzo -Ma a Zoey è stata affidato il comando di una lezione e a chiesto a me di aiutarti-
Alex annuì leggermente deluso, per poi aprire la porta e scivolare dentro la stanza di soppiatto.
Richard lo seguì, e trovò Alex a bocca aperta, incapace di dire qualcosa.
L'armeria era gigantesca e c'erano dozzine di robot ruba pokèmon.
-E io dovrei sabotare tutta questa roba?- chiese il ragazzo.
-No. Solo la maggior parte- tentò di rassicurarlo Richard -Su, dai iniziamo così faremo in fretta-
Alex non poteva crederci: se avesse dovuto sabotare tutti quelle armi, sarebbe rimasto infiltrato nel team Ombrya per almeno vent'anni.
Si diresse verso l'aspira pokè ball più vicina mugugnando qualcosa del tipo: “E io ho pure accettato di farlo”

 


Mandy aveva sconfitto senza problemi quell'Aromatisse. Il problema era venuto dopo.
Infatti Croconaw, come suo solito, dopo la vittoria le aveva morsicato la gamba, causando le risate di Britney e del suo gruppetto.
Nella semifinale del torneo, aveva battuto facilmente una rossa e la sua Florges, ma mentre combatteva pensava già a come sconfiggere la bionda antipatica.
Finalmente era arrivata la finale, e Britney si era posizionata sul campo lotta insieme al suo Dustox con superiorità, mentre Mandy incitava Croconaw.
-Lo scontro finale della prova di lotta femminile inizia ora. E vedete di fare in fretta, che io sono occupata- Zoey, con il suo solito entusiasmo inesistente, dette inizio allo scontro.
-Dustox usa ventargenteo- ordinò la bionda.
Il suo pokèmon creò il vento argentato e lo spedì contro Croconaw.
-Schiva e contrattacca con gelodenti- incitò Mandy.
Croconaw evitò l'attacco e saltò addosso a Dustox mordendolo con zanne gelate.
Il pokèmon velentarma se lo scrollò di dosso riprendendo quota.
-Oh, andiamo, non ti sforzare troppo- la prese in giro Britney -Sappiamo tutti chi è la più forte, qui. Vai con psicoraggio-
Stavolta Croconaw non fu abbastanza veloce e venne colpito, indietreggiando di un paio di passi.
-Contrattacca con pistolaqua-
Colpito dall'attacco, il Dustox nemico cadde a terra e Mandy ne approfittò..
-Continua con morso-
Croconaw prese Dustox tra le mascelle, bloccandolo, ma l'avversaria non si fece intimorire.
-Vai con ronzio- esclamò ridacchiando.
Dustox prese a ronzare con potenza e Croconaw, vista anche la vicinanza, dovette mettersi le zampe nelle orecchie, dando il tempo a Dustox di liberarsi.
-Di nuovo pistolacqua- Mandy tentò di recuperare, ma Britney ordinò al proprio pokèmon di usare schermoluce, che deviò l'attacco.
-E ora velenoshock-
L'attacco colpì Croconaw, che cadde a terra, molto provato.
-Croconaw!- urlò Mandy preoccupata -Stai bene?-
Britney iniziò a ridere con superiorità e l'atleta dovette ammettere che la ragazza era brava.
Croconaw si rialzò a fatica, avvolto da una luce blu.
-Quello è acquaiuto!- esultò Mandy notando l'attivarsi dell'abilità del pokèmon. -Vediamo di sfruttarlo: pistolacqua-
Il colpo fu molto più forte di quello usato prima e ancora una volta Dustox crollò a terra.
-Attaccalo con gelodenti-
-Rispondi con ronzio-
Croconaw si lanciò contro Dustox con le zanne gelate e, dopo averlo colpito, venne ricacciato indietro da ronzio.
Dustox riprese quota e Croconaw rimase in piedi, ma uno dei due presto sarebbe caduto a terra esausto.
Infatti Dustox, sotto lo sguardo attonito della sua allenatrice, finì a terra incapace di continuare a lottare.
-Dustox non può più continuare, quindi vince Croconaw. Mandy è la vincitrice del torneo-
Mandy esultò e corse ad abbracciare Croconaw, che le morse affettuosamente il braccio.
Britney uscì dalla stanza con le sue assistenti al seguito, ringhiando.
-Hai vinto questa battaglia, maschiaccio- ghignò con rabbia -Ma la guerra non è ancora finita-
Mandy continuava a esultare, ignara di essersi fatta una nuova nemica che le avrebbe reso difficile la vita nel team Ombrya.

 


Aiden e Braixen vagavano per il labirinto e il biondo non faceva altro che complimentarsi con sé stesso per aver scelto di usare il suo starter nel labirinto.
Avrebbe rischiato di sbagliare diverse risposte se il suo pokèmon non lo avesse aiutato a scegliere quella giusta.
Fino a quel momento lo starter non aveva sbagliato nemmeno una risposta.
Aveva capito che il pokèmon in via d'estinzione per il suo pacifismo era Lapras e non Farfetch'd e molto altro.
Nell'ultima domanda che avevano superato aveva indovinato che il pokèmon che poteva copiare la maggior parte delle mosse esistenti con la sua mossa peculiare era Smeargle e non Ditto, in quanto la mossa di quest'ultimo, trasformazione, poteva essere imparata anche da Mew.
Aiden stava appunto ringraziando il proprio pokèmon battendogli il cinque, quando arrivarono all'ennesimo bivio.
Sul cartello dell'indovinello c'era il seguente enigma: “La famosa profezia delle isole Orange recita così : “Di fuoco, ghiaccio e fulmine l'armonia giammai va offesa, o il mondo solo rovina dai tre titani dovrà difendere. Il gran custode della acque giungerà allora a placar contesa ma il suo canto solitario fallirà e il campo sarà un forte a scendere. O prescelta creatura, stringi tra le tue mani quei tre e, come una sola pedina i loro congiunti tesori domeranno la bestia marina*”. Quali sono i quattro Pokèmon a cui si riferisce la profezia?”
I due disegni alle pareti raffiguravano quattro pokèmon ciascuno.
Alla parete di destra il disegno mostrava Articuno, Zapdos, Moltres e Lugia, mentre quello di sinistra raffigurava Raikou, Entei, Suicune e sempre Lugia.
Aiden si sforzò di ricordare: aveva già sentito quella profezia, qualcuno gliel'aveva già raccontata.
-Ma certo!- esultò -Misty! È stata lei a descrivermi questa profezia, ci aveva raccontato la loro avventura sulle isole Orange-
Braixen annuì. Se lo ricordava anche lui quel momento.
-Ma di quali pokèmon parlava Misty?- si chiese il ragazzo ad alta voce -Non riesco proprio a ricordare. È passato un sacco di tempo-
Stavolta anche Brixen sembrava in difficoltà, ma ci pensò Aiden a risolvere quell'enigma.
-Misty aveva parlato di un collezionista pokèmon che voleva catturare Lugia, e per farlo doveva turbare l'armonia di... Zapdos, Moltres e Articuno! È questa la risposta esatta!-
Prese la direzione di destra con convinzione, e Braixen lo seguì, decidendo di fidarsi del suo allenatore.
Il corridoio inciso era più lungo degli altri e terminava in un'ampia stanza, con un secondo portone, identico a quello d'entrata.
Archie lo aspettava appoggiato alla porta, e quando lui e Braixen arrivarono, li accolse con un applauso, fermando il cronometro.
-Ottimo lavoro!- lo lodò -Tu è il tuo pokèmon siete stati bravissimi. Considerando il poco tempo che ci avete messo, non avete sbagliato nessuna risposta. La prima prova è superata!-
-Quante altre prove ci sono?- chiese Aiden preoccupato.
-Diciamo che sei già a metà strada. La seconda prova è una prova pratica. Ti dirò cosa devi fare a breve- lo informò Archie -Per adesso sei libero, fai pure quello che vuoi-
Aiden si costrinse a ringraziare Archie e si defilò, in cerca di Alex o di Mandy.
Non appena si chiuse la porta alle spalle, Aiden abbracciò Braixen.
-Grazie amico! Senza di te la prima prova sarebbe stata molto più complicata- esultò battendogli il cinque.
Braixen rispose con un gesto che voleva esprimere superiorità, ma il suo sorriso sincero tradiva l'affetto che provava per l'allenatore.

 

 

L'idropompa di Dragalge partì a tutta potenza verso Beldum e sugli spalti tutti si erano ormai rassegnati al fatto che avrebbero dovuto sfidare nuovamente Gabriel.
-Beldum, ti prego!- Niagara non sapeva più cosa fare.
Il pokèmon sembrava ancora inerte, quando venne avvolto dall'ormai famigliare luce bianca che Niagara avrebbe giudicato la cosa migliore che potesse capitare ad Arrow.
A Beldum crebbero due zampe metalliche e aumentò di dimensione, trasformandosi in un Metang.
Proprio mentre idropompa arrivava verso di lui, Metang usò protezione e l'attacco andò a vuoto.
Niagara esultò.
-Sì. Si è evoluto!-
Poi controllò nel pokèdex le mosse appena imparate e si preparò all'attacco.
-Vai con confusione!-
 Metang partì a tutta velocità verso Dragalge e lo colpì con una scarica di pugni.
-Ma quello non è pugnoscarica?- chiese Spighetto dagli spalti.
-Di sicuro non è confusione- replicò Tracey
-Perfetto- commentò Niagara -Adesso ho due pokèmon che fanno il contrario di quello che dico- esclamò riferendosi a Queen.
Ma Metang non sbagliava mosse per capriccio, bensì perché quella era la sua prima lotta (il fatto che avesse usato riduttore contro Harley alla villa della contessa Priscilla non contava).
-Dragalge, rispondi con fangobomba- ordinò Gabriel piccato. Pensava di avere la vittoria in tasca e invece quello aveva sbaragliato tutti i suoi piani.
Metang venne colpito da fangobomba senza ricevere danni: il tipo veleno non aveva effetto sul tipo acciaio.
-Vai con inseguimento!- Niagara tentò di usare la psicologia inversa, ordinando a Metang la mossa inversa a quello che voleva, come faceva anche con Mawile.
La strategia funzionò: Metang usò contro Dragalge un superefficiace psichico, seguito da cozzata zen, ordinata sotto forma di magnetascesa, che lo mandò al tappeto.
-Dragalge non è più in grado di lottare- ridacchiò trionfante Iris -Vince Metang-
Gabriel ringraziò il pokèmon e lo fece rientrare, prendendo una terza sfera.
-Altaria tocca a te-
Il pokèmon canterino entrò in scena con un cinguettio grazioso, sbattendo le soffici ali.
-Vai con dragodanza!-
Altaria roteò varie volete su sé stessa illuminandosi di indaco, aumentando le proprie statistiche.
-E adesso dragopulsar- Gabriel lanciò il proprio pokèmon all'attacco.
Niagara ordinò a Metang di schivare, ma Arrow non fu abbastanza veloce e venne colpito.
-Usa meteorpugno- esclamò allora Niagara
Metang si mosse a grande velocità, usando agilità.
 Ormai intuito come funzionava la poca esperienza di Metang, che scambiava le mosse tra loro, Niagara chiese di usare agilità, e Metang si lanciò contro Altaria a grande velocità, usando meterpugno.
-Incantavoce-
L'attacco di tipo folletto venne schivato da Arrow, ma Gabriel lo usò solo per poterlo distrarre e farlo colpire da dragopulsar.
-Vai con coro- Gabriel era sempre più determinato.
Metang schivò ed usò confusione, ovviamente ordinata sottoforma di pugnoscarica.
Altaria rispose con nube, confondendo il pokèmon e colpendolo con un potente dragospiro.
-Vai con meteorpugno- lo scopo di Niagara era quello di aumentare ancora la velocità di Metang, ma il pokèmon colpì davvero Altaria con il potente pugno punteggiato di stelle, segno che iniziava a imparare quale mosse era quale.
-Inseguimento-
Quella volta però Arrow usò nuovamente psichico, non aveva ancora capito bene tutto.
Per Niagara fu difficile capire quali mosse Metang sapeva riconoscere e quali no, ma tentò di cavarsela come meglio poteva.
-Usa ancora nube- Gabriel tentò di confondere nuovamente Arrow, ma stavolta Niagara non si fece sorprendere.
-Usa agilità-
Metang riconobbe la mossa e volteggiò velocemente, impedendo ad Altaria di colpirlo.
Poi Niagara ordinò inseguimento e Arrow colpì il pokèmon con psichico.
-Cozzata zen-
Anche quella mossa venne riconosciuta e Metang si lanciò nella nebbia, che si diradò al suo passaggio.
La strategia si ritorse contro Gabriel, perché il suo Altaria non vide arrivare l'attacco.
-Continua con riduttore-
-Meteorpugno-
Entrambi i pokèmon si lanciarono uno contro l'altro e vennero colpiti dall'attacco avversario.
Metang inciampò atterrando, ma rimase in piedi, mentre Altaria cadde a terra esausta.
-Altaria non è più in grado di lottare, quindi vince Metang- Iris si tratteneva a malapena dall'esultare per la sconfitta del ragazzo che la prendeva in giro -La vincitrice è la sfidante Niagara!-
Niagara corse ad abbracciare Metang, che si lasciò cadere nuovamente a terra con un ronzio, ma mentre cadeva fece l'occhiolino all'allenatrice.
Sugli spalti tutti i ragazzi applaudirono Niagara, che aveva ribaltato una lotta a un certo punto sembrava persa e i ragazzi si fecero avanti per prendere le medaglie.
Gabriel estrasse dalla tasca delle medaglie Dragone, color indaco a forma di testa di drago che terminava con delle ali.
Dette la prima in mano a Niagara e poi una ad ogni ragazzo che le porgeva la mano.
Misty, Vera e Drew fecero finta di essere anche loro allenatori in cerca di medaglie, per poter prendere le tre destinate a Mandy, Aiden e Alex.
-Beh, a questo punto noi possiamo anche andare- notò Chiara.
-Ah no, aspettate- lo fermò Gabriel -Vi devo ancora dare il fossilmascella-
Si allontanò un attimo e i ragazzi rimasero ad aspettare.
-E voi cosa farete?- chiese Lucinda a Spighetto e Iris.
-Non saprei- rispose Iris dubbiosa -Io volevo venire qui per vedere la palestra di tipo drago, ma ora non so dove potremmo andare-
-Io un'idea l'avrei- spiegò Spighetto -Vicino alla prossima città, Sugaropoli, c'è un'importante accademia per intenditori pokèmon. Mi piacerebbe farci un salto-
Niagara si fece interessata.
-Un'accademia per intenditori? Vorrei venirci anch'io. Che ne dite di viaggiare per un po' con noi?- chiese mentre il suo Shuppet sollevava di nuovo Metang con i suoi poteri psichici -Per voi va bene, vero?- domandò poi rivolta al resto del gruppo.
-A noi va benissimo- ammise Vera con fare amichevole.
In quel momento tornò Gabriel con il fossilmascella e lo mise in mano a Niagara raccomandandosi di averne cura.
-Che stavate dicendo?- chiese con fare innocente.
-Oh, niente, io e Iris abbiamo deciso di viaggiare per un po' con i ragazzi- spiegò Spighetto.
-Che?- Gabriel sembrava scandalizzato -Ehm... non è che posso venire anch'io?-
-Per noi andrebbe bene- prese la parola Misty -Ma tu non dovresti rimanere alla palestra?-
-Oh, posso chiedere a mia sorella di prendere il mio posto. Siamo capopalestra a pari merito, e in questo periodo sta iniziando il suo turno di capopalestra e sta finendo il mio. Eccola che arriva- informò il biondo
Una ragazza entrò nella palestra: aveva circa sedici anni, un anno in più del fratello, e gli assomigliava molto: aveva gli stessi capelli biondi e gli stessi occhi azzurri, ma era molto più slanciata e magra e leggermente meno abbronzata.
Toccò ai maschi del gruppo in quel momento restare a bocca aperta.
-V-vedo che è una caratteristica di famiglia- balbettò Drew ricevendo una gomitata da Vera.
Mark si trattenne a stento dal chiedere alla ragazza se era single mentre le ragazze tentavano di attirare la loro attenzione.
Misty colpì Tracey con il gomito sulla pancia, facendolo piegare in due, Chiara pestò il piede di Clive e Lucinda incrociò le braccia piccata, mormorando qualcosa che pareva simile a un: “E poi dicono a noi”.
-Quindi vorresti viaggiare con questi ragazzi, Gabriel?- chiese con fare noncurante -Per me va bene, in fondo sono migliore di te come lottatrice e per gli sfidanti sarà più complicato vincere contro di me-
-Grazie Crystal- si costrinse a dire Gabriel cercando di ignorare la presa in giro della sorella, mentre Iris le sorrideva per essere riuscita a tenere testa al maestro drago -E poi sarà un onore viaggiare insieme a tutte queste avvenenti fanciulle... e Iris-
Le ragazza arrossirono leggermente mentre Iris divenne rossa di rabbia.
-Quindi puoi viaggiare con noi?- chiese l'allenatrice di Axew con un misto di delusione e speranza.
-Sì, credo di sì- Gabriel prese dalla tasca tutte le medaglie che aveva e le lanciò alla sorella, che le prese al volo.
-Vedi di non far sfigurare la palestra, Crystal- le raccomandò.
-Stai tranquillo, io non sono te- rispose lei.
Mentre i ragazzi uscivano dalla palestra, Crystal bloccò Iris.
-Ehi, scusa, tu sei Iris, giusto?-
La ragazza annuì confusa.
-Sì, perché?-
-Volevo solo raccomandarti di tenere testa a mio fratello. È più simpatico di quanto possa sembrare- ridacchiò
-Certo, lo farò. Non ho intenzione di farmi mettere i piedi in testa da uno come lui- assicurò la maestra drago uscendo dalla palestra per raggiungere i ragazzi.
Crystal la guardò uscire con fare interessato: quando suo fratello prendeva in giro una ragazza invece di provarci con lei, c'era sempre qualcosa sotto.

 


*Si tratta della profezia del secondo film pokèmon: “Pokèmon due: La forza di uno”

 


Angolo Autore
E boh, uno scrive il capitolo e d'improvviso si inventa un capopalestra che viaggia col gruppo principale.
E, nel caso non si fosse capito, ci saranno degli sviluppi per quanto riguarda questo personaggio e una certa maestra drago, ma andiamo con ordine.
Prima di tutto ecco il nuovo capitolo.
Qui ho messo la sfida in palestra, l'evoluzione di Beldum (che probabilmente era stata prevista da tutti quando è finito nel campo lotta per sbaglio), la prova d'intelligenza di Aiden e una rivale per Mandy.
A quanto pare sto cercando di complicarmi la scrittura: mando tre personaggi nel team Ombrya e me ne metto altri tre nel gruppo.
Spero che il capitolo vi piaccia.
L'Uragano Temporale

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Capitolo 28
*** Le prime missioni ***


~~I quindici ragazzi in viaggio avevano lasciato Borgo Garofano non appena poterono.
Camminarono per tutto il pomeriggio: avevano intenzione di lasciarsi la città e i ricordi legati ad essa il più lontano possibile.
A dodici di loro non andava affatto di ricordare che tre dei loro amici erano partiti da lì per una missione pericolosa, ma non era tutto.
Clive tentava di lasciarsi alle spalle l'incontro con N e Alima il fatto che Clive avesse scoperto il suo segreto.
Niagara e Arya invece speravano di scordare la depressione che entrambe avevano provato.
Solo per Vera e Mark Borgo Garofano racchiudeva pensieri positivi: la coordinatrice di Hoenn era allegra per la vittoria nella gara, e Mark era felice per la sua performance nello stadio pokèmon, sebbene poi avesse perso in finale.
Si fermarono nel mezzo del bosco, quando iniziò a calare la sera.
Spighetto iniziò a preparare la cena, mentre Mark e Tracey iniziavano a preparare le tende.
-Abbiamo un problema- informò Tracey -Abbiamo solo quattro tende: una da quattro persone che prendono le ragazze e tre per tre persone al massimo. Quindi due di noi dovranno dormire all'aria aperta-
L'Osservatore Pokèmon però, non disse che quando Mandy, Aiden e Alex erano ancora con loro, facevano a turno e due di loro stavano nei sacchi a pelo. Tra i ragazzi c'era il tacito accordo di non parlare dei tre con i nuovi compagni di viaggio.
Tanto né Iris né Gabriel li avevano mai visti e Spighetto li aveva visti una volta sola, al reality, e non sapeva che viaggiavano insieme a loro.
-Non c'è problema- spiegò Iris accarezzando Axew -Posso dormire fuori io e lascio alle altre ragazze tutto il posto. Tanto avrei dormito fuori comunque-
-E io posso fare lo stesso- Gabriel sorrise suadente alla prima ragazza che gli capitò a tirò, in questo caso Lucinda -Lo faccio volentieri-
Era tutta la giornata che il maestro drago ci provava con le ragazze del gruppo: aveva aiutato Vera ad attraversare un fiume saltando sulle pietre che spuntavano dall'acqua, aveva soccorso Chiara ogni volta che era caduta e aveva addirittura insistito per prendere in braccio Misty quando questa si era fatta male alla caviglia, ferita poi curata da Iris e la sua conoscenza di erbe capaci di lenire il dolore.
Il capopalestra era riuscito così a far ingelosire Drew, Clive e Tracey e a far arrabbiare Iris in modo esagerato, entrambe cose che voleva ottenere fin dall'inizio.
Per questo la cena fu molto tesa: Drew, Tracey e Clive occuparono i posti accanto a Vera, Misty e Chiara prima che ci si potesse mettere il ragazzo, che era finito accanto a Iris, la quale non perdeva occasione per dargli un bel calcione negli stinchi.
Niagara osservava i pokèmon giocare, orgogliosa di Metang che parlava con il suo Shuppet, mentre Koffing e Mudkip erano impegnati nel loro classico litigio, con Queen che si era messa dalla parte della Koffing e Sora da quella di Mudkip.
Cyndaquil si nascondeva dietro una roccia, Solosis fluttuava tra gli alberi con allegria, Snubbul tentava di mordere lo Shellder attaccato alla coda di Slowbro.
Piano piano tutti i pokèmon vennero fatti rientrare, eccetto quello che odiavano le sfere e i ragazzi si ritirarono nelle tende.
Sylvia ed Elettra si misero a riposare sull'erba insieme a Metang, Akie e NightMoon.
Piplup invece entrò nella tenda delle ragazze, ma Chiara lo scagliò fuori e il pokèmon si rassegnò a dormire sull'erba.
Iris si stava arrampicando su un albero, mentre Gabriel si sdraiava sotto di esso per guardare le stelle.
-Non sono stupende le costellazioni?- chiese d'improvviso il ragazzo.
Iris non si voltò neanche a guardarlo.
-Ora fai finta di essere un ragazzo sensibile, eh?- chiese ironica -Cos'è, un'altra tattica di seduzione?-
-Figurati se ci provo con te- ridacchiò in risposta il ragazzo.
Axew superò l'allenatrice e si sistemò su un rampo ampio e frondoso, mentre la ragazza cercava di raggiungerlo.
-Dovevo immaginarlo, non facevi battute su di me da qualche minuto- rispose piccata.
Afferrò un ramo più sottile degli altri, e questo gli rimase in mano.
Presa dal panico, la maestra drago cominciò a perdere l'equilibrio.
Gabriel si alzò per aiutarla, tentando di prenderla al volo.
-Tranquilla, Iris, ti prendo io- le disse allargando le braccia.
Iris perse completamente la presa e cadde addosso a Gabriel, che venne trascinato a terra.
I due si ritrovarono una sopra l'altro, con le facce a distanza ravvicinata.
-Sapevo che prima o poi mi saresti saltata addosso- ridacchiò Gabriel
Iris arrossì, per la prima volta da quando aveva conosciuto il ragazzo, non di rabbia, ma di imbarazzo e si lasciò rotolare al fianco del capopalestra a guardare le stelle.
-Hai ragione, sono stupende- esclamò cercando di fare finta che niente fosse successo.
Il biondo non sapeva cosa dire, non gli capitava spesso di restare senza parole, e quella era una delle rare volte. Si limitò ad annuire.
Rimasero a guardare le stelle per un po', senza parlare.
Poco dopo il ragazzo sbadigliò, allargando le braccia e mettendone una intorno alle spalle di Iris senza neanche accorgersene.
Quando la ragazza si rese contro di quello che stava facendo, si alzò di scatto.
-Ehm... si è fatto tardi- balbettò salendo nuovamente sull'albero.
Raggiunse Axew e si mise accanto a lui, chiedendosi cosa le stesse succedendo.
Gabriel si risistemò nel sacco a pelo, cercando di capire cosa aveva significato quel momento.
“Eppure era così bello, guardare le stelle con lei” pensò

 


Aiden entrò nell'ufficio di Archie con Glaceon al seguito, chiedendosi cosa gli avrebbe riservato la seconda prova a cui l'avrebbe sottoposto il luogotenente.
-Ah, bene sei arrivato- Archie gli andò incontro -Devo chiederti di far uscire tutti i tuoi pokèmon dalle sfere-
Aiden obbedì: ormai non si chiedeva più cosa volesse Archie, perché tanto era inutile discutere con lui, quindi lanciò in aria le cinque sfere.
Braixen si posizionò accanto a Glaceon con aria di superiorità, Fletching sorvolò l'intera squadra e si mise sulla spalla di Aiden con autorità mentre Ralts si nascose dietro Aiden, poco fiducioso nei confronti degli altri.
Honedge si appiccicò al polso di Aiden come suo solito mentre Lapras teneva sott'occhio tutti e cinque gli amici, con aria matura.
Archie esaminò da vicini tutti i pokèmon: Braixen gli lanciò uno sguardo sprezzante, Ralts tentò di sfuggirgli e Honedge si rifiutò di staccarsi dal suo allenatore, ma il luogotenente li studiò tutti, per poi mettersi a fare su è giù con la testa come se fosse ovvio.
-Allora?- chiese il ragazzo.
-Hai superato anche questa prova, quella della squadra,  ma questa era facile- rivelò Archie  -I tuoi pokèmon ti hanno seguito tutti per lo stesso motivo: ognuno dei tuoi pokèmon ha una forma di intelligenza tutta sua. La genialità del tuo Braixen, l'intelligenza romantica di Glaceon, la maturità della tua Lapras, l'empatia del tuo Ralts, la leadership del tuo Fletching e il fatto che il tuo Honedge sappia riconoscere le potenzialità di un allenatore. Sono venuti con te perché sanno che sei destinato a qualcosa di grande-
Ad Aiden tornò in mente quando Mark, nel museo degli spettri, gli aveva detto che Honedge aveva riconosciuto in lui un allenatore destinato a grandi cose. Questo perché era stato lui a prendere la spada. Se l'avesse presa Mark o qualcun altro, Honedge avrebbe riconosciuto anche in loro degli allenatori eccezionali. Poi gli tornarono in mente le parole di N e Gryfulgur. Honedge aveva capito che loro erano i prescelti per salvare il Pokèmon Eden, proprio come l'aveva capito N.
-Adesso ti manca solo l'ultima prova- Archie si diresse al muro tappezzato di ritagli di giornali e prese quello che Aiden aveva notato la prima volta che era entrato lì dentro, quello dell'avvistamento di Celebi a Ecllissior.
-Dovrai portarmi almeno una foto di Celebi- il luogotenente gli lanciò una macchina fotografica -Fallo, e sarai ufficialmente il mio apprendista-
Aiden era stupefatto: avrebbe dovuto fare in un giorno ciò che lui non era riuscito a fare in tanti anni? Lesse velocemente l'articolo: il pokèmon tempovia era stato visto nel Bosco di Velluto, vicino a Estropoli.
-Potrai portare con te un altro membro del team Ombrya a tua scelta- lo informò Archie -E ora vai e torna vincitore-
Aiden fece rientrare la maggior parte dei propri pokèmon eccetto Glaceon e uscì dalla stanza.
Quella era una sfida impossibile: non era nemmeno certo che la notizia dell'avvistamento fosse vera.
Si diresse verso gli uffici degli altri due luogotenenti riflettendo su chi portare con sé, e aprì la porta dell'ufficio di Richard: la sua scelta era ricaduta su Mandy. Le abilità sportive dell'amica gli sarebbero tornate utili.
Dopo aver informato i due però, ebbe una risposta amara.
-Mi dispiace, ma ci hanno già affidato una missione- esclamò Mandy -Io e Richard andiamo a Picco Astrale, insieme ad un altro paio di reclute-
Mandy continuò a preparare lo zaino per la missione e Aiden si ritirò, andando nell'ufficio di Zoey per chiedere a Alex, ma anche lì...
-Anch'io sono stato scelto per la mia prima missione: andrò nei dintorni di Borgo Garofano- anche il tenebroso era già impegnato.
Aiden lo guardò uscire dall'ufficio con sguardo afflitto, chiedendosi come sarebbe riuscito a cavarsela nella ricerca.
-E adesso come faccio?- si disperò il biondo -Mi toccherà andare a cercare Celebi da solo!-
-Non necessariamente- Zoey si alzò dalla sua poltrona -Io non ho niente da fare. Pensavo di stare tutto il giorno qui a non fare niente, ma se vuoi posso venire con te-
-Grazie Zoey!- esclamò il ragazzo con gratitudine -Dobbiamo partire subito. Raggiungimi fuori appena sei pronta-
Il biondo uscì dalla sede del team Ombrya con la macchina fotografica di Archie in mano.
Non aspetto neanche un minuto che si ritrovò davanti Zoey, pronta a partire.
-Allora? Andiamo?-

 

L'entusiasmo di Mandy per la sua prima missione sparì non appena scoprì con chi si sarebbe dovuta accompagnare.
Quando Richard le elencò i nomi delle altre due reclute che lo avrebbero accompagnato, la sportiva per poco non gli scatenò contro Electrike.
-Con noi verranno Lucy- disse il ragazzo, nominando un nome che, se Mandy non sbagliava, era quello della ragazza col Gogoat presa in giro da Britney il giorno precedente -E Britney-
-Che? Vuoi portare con noi quella reginetta viziata?- chiese l'atleta -Se quella scopre che io devo sabotare le missioni mi denuncia al capo senza troppi complimenti-
-E non potevi dirmelo prima che ti eri fatta una nemica?- chiese Richard -Ormai è troppo tardi per cambiare reclute. Dovrai riuscire ad agire sotto copertura. E per favore, niente risse-
-Non prometto niente- Mandy incrociò le braccia.
Richard le prese il mento tra le dita e la costrinse a voltarsi verso di lui.
-Per favore- esclamò con il suo migliore sguardo tenero -Fallo per me-
Mandy avrebbe voluto dire di no e fare di nuovo la faccia offesa, ma non riusciva a tenere il broncio a Richard, e tanto meno a resistere al suo sguardo.
-E va bene- si rassegnò, leggermente arrossita -Ma lo faccio solo per te-
Il viaggio verso il Monte Astrale venne reso sopportabile solo da Lucy, una delle ragazze che veniva con lei e Richard in missione.
Se avesse parlato troppo con Richard, qualcuno avrebbe potuto insospettirsi, così a Mandy non rimase che cercare di fare amicizia con le altre ragazze.
Parlare con Britney era assolutamente fuori discussione, sia perché Mandy non capiva niente di trucco e di moda, ma soprattutto perché la sportiva avrebbe tanto voluto spaccarle la faccia.
Non le era rimasto altro che Lucy, la povera ragazza esclusa dal gruppo delle “Reclute Alfa” (così le chiamava la brunetta, soprannome che a Mandy piacque subito) e ovviamente presa in giro.
Lucy era più simile a lei di quanto pensasse: anche la ragazza era stata costretta ad entrare nel team Ombrya, la sua era più una tradizione di famiglia. Suo nonno aveva fatto parte del team Ombrya, sua madre e suo padre si erano incontrati proprio durante una missione, e Lucy era stata spedita nel team non appena possibile.
Mandy fece rapidamente amicizia con la ragazza mentre Richard se ne stava chiuso nel suo silenzio da luogotenente impegnato e Britney lo seguiva con aria di superiorità, lanciando ogni tanto uno sguardo sprezzante alle altre.
-Ma perché non hai mai provato a ribellarti alle alfa?-  domandò la ragazza.
-Sei nuova, vero?- replicò Lucy -Lo zio di Britney è uno dei superquattro, e lei non fa che vantarsene. È stata due anni ad allenarsi con lui prima di venire qui, ed è fortissima. Sei fortunata che non ha usato il suo Glalie l'altro giorno, nel torneo. Suo zio è specializzato in tipo ghiaccio, e ha allenato quel pokèmon al massimo-
Mandy si chiese se lo zio di Britney sapesse che la nipote faceva parte del team Ombrya, ma si astenne dal fare quella domanda, visto che Britney doveva aver sentito che parlavano di lei e le teneva d'occhio.
-Ci siamo quasi- annunciò Richard -Ricordate, il nostro compito è catturare i pokèmon di tipo roccia dell'area, che sono più forti degli altri-
Il messaggio che le stava lanciando, tradusse Mandy , era che avrebbe dovuto impedire che i pokèmon venissero catturati.
La ragazza si chiese se Lucy avrebbe dato ascolto agli ordini o no, ma non poteva assolutamente rivelarsi alla nuova amica, era troppo rischioso.
Cominciò a preparare un piano per impedire la cattura dei Pokèmon, chiedendosi come avrebbe fatto ad eludere Britney.
Ma la reginetta le aveva puntato gli occhi addosso, pronta a seguire ogni sua mossa.
-Quella non me la racconta giusta- aveva sussurrato stringendo gli occhi con fare aggressivo -Sarà meglio controllarla-

 


Alex odiava i suoi compagni di missione.
Era stato affiancato nella missione da un paio di persone: un ragazzo di qualche anno più grande di lui e da un uomo che si atteggiava a capo della missione, sebbene fosse anch'esso una semplice recluta.
I tre dovevano dirigersi a Borgo Garofano per rubare i pokèmon dell'accademia per intenditori. Sembra che il capo li reputasse quei pokèmon abili nelle più varie discipline, ma ogni volta che pensava a che tipo di pokèmon potessero avere gli intenditori, gli veniva in mente in Beldum di Niagara, che passava tutto il giorno a farsi trasportare senza muovere un dito metallico.
Il ragazzo accanto a lui si chiamava Spencer: aveva i capelli rossi e molte lentiggini sul viso. Lo sguardo allegro contrastava con la divisa del team Ombrya.
L'uomo invece era Steve: un tipo dai capelli corvini e la bocca sempre corrucciata, con uno sguardo antipatico e afflitto. Zoey gli aveva già parlato di lui, era stato il suo rivale al posto di luogotenente, e quando era stata promossa lei, l'uomo era stato tutt'altro che contento.
Stavano camminando nel bosco, diretti all'accademia per Intenditori, quando ad Alex parve di sentire un vociare allegro.
-Avete sentito anche voi?- fece l'errore di chiedere Alex
Entrambi i suoi compagni di missione annuirono.
-Dovremmo andare a controllare- replicò Spencer sedendosi su una roccia piatta.
-Hai ragione- ammise Steve con aria da capo -Vai tu, novellino- ordinò a Alex
“Stai calmo, stai calmo” pensò Alex costringendosi ad annuire con aria remissiva “Almeno potrò allontanarmi”
Si diresse verso il punto da dove sentiva arrivare le voci, che sembravano quasi avere un che di familiare, insospettendo il ragazzo.
Si nascose tra gli alberi per osservare meglio il gruppo di ragazzi che passava sul sentiero davanti a lui.
La prima persona che vide Alex fu un ragazzo biondo e muscoloso, il classico tipo che ci prova con ogni ragazza che vede, affiancato da una ragazza con i capelli molto voluminosi e viola,che lo guardava male con un Axew sulla spalla e credette di essersi sbagliato: i suoi sospetti erano infondati.
Ma quando notò un ragazzo dai capelli verdi vestito da cameriere che chiacchierava allegramente con una ragazza dai capelli ricci e castani e gli occhi a mandorla, sormontati da degli occhiali la riconobbe immediatamente: quella era Niagara.
Riconobbe uno dopo l'altro tutti i membri del suo gruppo, con tanto di pokèmon al seguito.
-E adesso come faccio?- si chiese. Se i ragazzi avessero incontrato il team Ombrya, lui avrebbe dovuto per forza combattere contro di loro.
-Ragioniamo un attimo- tentò di calmarsi -Forse se li avverto della nostra presenza, riuscirò ad evitare l'incontro-
Alex uscì da dietro gli alberi e si fiondò in mezzo al sentiero.
-Tu?- chiesero all'unisono dodici dei quindici ragazzi.
Alex annuì leggermente imbarazzato, senza sapere cosa dire.
-Che ci fai qui?- Chiara si guardò intorno come se Mandy e Aiden potessero apparire da un momento all'altro.
-Sono in missione- li avvertì il ragazzo mentre Gabriel, Iris e Spighetto lo fissavano confusi -Dovete nascondervi, altrimenti ci toccherà lottare uno contro l'altro-
-Hai paura che potremo batterti?- chiese Alima con fare di superiorità.
-No, ho paura del contrario- rispose il tenebroso con sicurezza.
-Scusate, non vorrei interrompere questo interessante dibattito- si intromise Iris -Posso sapere cosa diamine sta succedendo qui?-
-Ehm... vi spieghiamo dopo- fece Tracey
-Storia lunga- tentò di replicare Arya
-Ho un'idea! Potete nascondervi in quella grotta laggiù- Alex indicò una piccola caverna -Poi quando avremo finito la missione vi avviserò-
-E va bene, ma solo perché non mi va di lottare contro di te- concesse Clive.
I quindici ragazzi e Alex entrarono nella grotta e l'infiltrato stava per spiegare meglio la storia della missione, quando sentì la voce di Spencer arrivare da fuori.
-Alex, sei qui?-
-Nascondetevi!- il tenebroso spinse gli amici in un affranto roccioso, che li conteneva a malapena.
Iris, in fondo al gruppo, finì contro Gabriel e fu costretta ad abbracciarlo per riuscire a non cadere e non urtare gli altri e i due ragazzi arrossirono nuovamente.
Alex uscì in tutta fretta dalla grotta, trovandosi davanti il collega.
-Scusa se ci ho messo tanto Spencer- si giustificò -Non c'era nessuno, devo aver sentito male: per precauzione ho controllato anche nella grotta, ma è completamente vuota-
Il rosso annuì, senza fare altre domande.
-Vieni, torniamo indietro. Se Steve si innervosisce, poi è ancora più intrattabile, se possibile- informò la recluta Ombrya sbuffando.
I due si allontanarono per compiere la missione, ma Alex ogni tanto lanciava delle occhiate preoccupate alla grotta.

 


-E così è questo il Bosco di Velluto?-
Zoey e Aiden avevano viaggiato per un po', in quello che entrambi avrebbero definito un silenzio imbarazzante, fino a quando non erano arrivati all'entrata del bosco.
-Ed è qui che dovrebbe esserci Celebi?- chiese ancora Zoey
-Sì-  rispose Aiden ad entrambe le domande -Almeno così dice Archie-
-Buono quello. È talmente ossessionato da Celebi che lo vede anche a servire il caffè al bar- replicò la ragazza
-Non me ne parlare- Aiden accarezzò Glaceon -Nel suo ufficio è pieno di foto di Celebi e di ritagli di giornale. Secondo me, se lo trova invece di catturarlo gli chiede l'autografo-
I due ragazzi ridacchiarono battendosi il cinque.
-Beh, vediamo di trovare in fretta il nostro amico viaggiatore nel tempo- Zoey si addentrò nella foresta con Aiden al seguito.
I due ragazzi si guardarono intorno: il bosco era molto fitto, con un fiumiciattolo che lo attraversava e molti fiori intorno.
Vari pokèmon giocavano all'ombra degli alberi, tra cui vari Shinx, Buneary, Helioptile e Numel, tutti pokèmon strani da trovare nei boschi.
-So che questo bosco ha un ecosistema molto vario- spiegò Aiden a Zoey -Sembra che ci siano sia grotte adatte ai Numel che aree desertiche che piacciono agli Helioptile-
Zoey si guardò intorno, quando posò gli occhi su una Numel dalla gobba più grande di quella degli altri, che identifico subito come una femmina.
-Ti scoccia se tento di catturare un pokèmon?- chiese la ragazza prendendo una sfera pokè.
-Fai pure- Aiden continuò a guardarsi intorno alla ricerca di un qualsiasi indizio che potesse condurre a Celebi.
-Luxray, vieni fuori-
Il pokèmon felino arrivò sulla scena con un ruggito fiero, scuotendo la lunga criniera.
Il Numel appariva indifferente a quello che la circondava, ma quando Luxray la guardò con fare di sfida, si alzò e la raccolse, mettendosi di fronte al pokèmon avversario.
-Vai con morso- ordinò Zoey
Luxray scattò in avanti, mordendo Numel, che rispose con un potente riduttore.
-Sgranocchio-
Prima che il pokèmon occhiluce potesse raggiungerla, l'avversaria usò geoforza, che lo buttò a terra.
-Proviamo con la strategia, usa bullo!- tentò Zoey
Numel venne confusa e cominciò a girare in tondo, usando geoforza su sé stessa.
-E ora, vai con la sfera!-
Zoey afferrò una pokè ball e la lanciò alla pokèmon.
La sfera si dimenò un paio di volte, per poi illuminarsi nuovamente e spegnersi del tutto, segno che il pokèmon era stato catturato.
-Sì!- Zoey raccolse la sfera -Ho catturato una nuova pokèmon!-
-Ottimo lavoro- si congratulò Aiden.
D'improvviso un'ombra saltò fuori da un cespuglio, diretta verso Luxray.
Una seconda pokèmon occhiluce si era incollata al pokèmon di Zoey, strofinandogli il naso sul pelo folto.
-Ma che gli prende?- domandò Zoey confusa
-Credo che quella pokèmon si sia innamorata del tuo Luxray- spiegò Aiden, lanciando a Glaceon uno sguardo per chiedere conferma.
Il pokèmon annuì convinto, per confermare quello che aveva detto l'allenatore.
Il Luxray di Zoey sembrava imbarazzato, ma l'altra pokèmon continuava a manifestargli il suo affetto con delle leccate sul manto.
-Che dici, continuiamo la ricerca di Celebi?- chiese Zoey confusa, senza sapere cosa dire riguardo al proprio pokèmon e all'altra Luxray.
-Sì, ma ho un'idea per fare più in fretta- Aiden afferrò due sfere pokè -Fletching, Lapras, venite fuori!-
I due pokèmon arrivarono in scena, Lapras nuotando nel fiume e Fletching posato sul ramo di un albero.
-Fletching cercherà via aria, mentre Lapras via acqua- spiegò l'allenatore biondo
-Ottimo piano- ammise la ragazza -E noi lo cerchiamo via terra-
Mentre i due pokèmon andavano alla ricerca di una traccia di Celebi, i ragazzi sparirono tra gli alberi.

 


Il Monte Astrale era un'enorme montagna, circondata da boschi lussureggianti.
Mandy guardò la cima e le parve di scorgere la neve nei punti più alti della montagna, ma era talmente distante che non poteva esserne certa.
-Bene ragazze, ora ci dividiamo- Richard indicò le tante piccole grotte che si aprivano nella roccia -Lucy, tu vieni con me in una caverna, mentre Mandy e Britney andranno in un'altra-
Mandy impallidì quando Richard nominò i due gruppi.
Si trattenne dall'urlargli contro e tentò comunque di parlarci.
-Britney, vai pure dentro, io perlustro un attimo i dintorni- informò cercando di simulare indifferenza.
-Okay, vado, ma solo perché sono io a volerlo- rispose la bionda allontanandosi sbuffando.
-Vai anche tu Lucy, io controllo che non ci sia nessuno- si giustificò Richard
La castana parve sospettosa, soprattutto perché Mandy si era già offerta di perlustrare l'area, ma entrò nella caverna senza lamentarsi.
-Perché mi hai messo in squadra con quella lì?- chiese l'atleta -Io la odio e lei odia me!-
-Non potevo fare altrimenti: dovevamo stare ognuno in una squadra diversa, altrimenti non avremmo potuto sabotare la missione- rispose il ragazzo.
-Per prima cosa, se tu e Alex avete fatto bene il vostro lavoro, le aspira pokè ball dovrebbero non funzionare, e poi, potevi mettermi in squadra con Lucy. Se faccio qualcosa di sbagliato, sua altezza reale mi terrà d'occhio ancora di più-
-Anche Lucy sospetta di te: gli hai dato l'impressione di una che si trova qui non per sua volontà, esattamente come lei. Se scoprisse che sei una spia, non so cosa potrebbe fare- comunicò il ragazzo -Meglio una che ti tiene d'occhio per rivalità, che una che già sospetta di te, non pensi?-
Mandy fu costretta ad ammettere che l'intuizione era giusta, e si costrinse a seguire Britney nella grotta.

 

-Lascia che ti ripeta di nuovo la missione-
Mandy stava prendendo in seria considerazione l'idea di saltare addosso alla bionda: da quando erano sole, non faceva altro che trattarla con sufficienza, come se fosse una stupida.
-I pokèmon di tipo roccia che lavorano nelle grotte sono di proprietà dei padroni della pensione pokèmon- elencò Britney -Quindi il nostro compito sarà quello di rubare le sfere pokè ai vecchietti che usano i pokèmon per estrarre l'oro del monte per il comune di Frastagliopoli e catturare i pokèmon, così estrarranno oro per noi-
Mandy strinse i pugni: era un piano orribile e crudele, che avrebbe privato la città di fondi sufficienti. Tipico del team Ombrya.
-Adesso il problema sta nel trovare le sfere pokè e la coppia della pensione- riflette Britney ad alta voce -spero di trovarla prima, io, così guadagnerò punti con il capo e presto potrò sostituire Zoey come luogotenente-
Mandy la squadrò preoccupata: Britney luogotenente? Ci mancava solo quello!
Le due camminarono nella grotta per un po' di tempo, alla ricerca di un qualsiasi rumore che potesse assomigliare ad uno scavo.
Quando lo sentirono, Britney spinse a terra Mandy e si fiondò verso quella direzione.
L'atleta la recuperò velocemente, grazie alla sua rapidità allenata con Electrike.
Si ritrovò davanti ad un bellissimo spettacolo.
Una coppia di anziani osservava con sguardo bonario dei pokèmon che scavavano un filone d'oro.
Steelix, Onix, Golem, Aggron e molti alti pokèmon di tipo roccia e acciaio scavano con le loro zampe e code.
Britney si avvicinò di soppiatto ai due anziani, aspira sfere in mano e pronto all'azione.
Si parò davanti ai due con aria spavalda, azionando l'aspira pokè ball.
-Adesso i vostri pokèmon sono miei!- gridò trionfante
Peccato che quello sembro non funzionare: il sabotaggio di Alex aveva fatto effetto, pensò Mandy con un sorrisetto.
Si costrinse a non scoppiare a ridere quando Britney tentò di convincere i padroni della pensione che si trattava di uno scherzo, ma la risata sparì non appena la donna richiamò uno Steelix, ordinandogli di cacciare via le due ragazze.
Britney fece uscire il suo Dustox, ma il pokèmon usò sassata e lo mise al tappeto.
Allora Mandy fece uscire Houndour.
-Huondour, fai finta di combattere con Steelix, ma fatti sconfiggere- gli sussurrò .
Il pokèmon però si rifiutò categoricamente, guardandola con sufficienza.
Britney li superò entrambi correndo alla massima velocità, fuggendo dallo Steelix.
Mandy la seguì e Houndour corse dietro all'allenatrice non appena vide lo Steelix arrivare minaccioso verso di lui. Sarà anche stato un ribelle, ma non era così scemo da non capire quando ritirarsi.
Quando Mandy raggiunse Britney, si costrinse a togliersi dalla faccia quel sorriso sarcastico che gli era venuto quando la ragazza era stata cacciata dalla grotta.
-Dici che Richard e Lucy avranno più fortuna?- chiese la sportiva.
Britney, colpita nell'orgoglio dalla sconfitta, non rispose.
Subito dopo però, preceduti da grida e da uno strano scalpiccio, Richard e Lucy, in groppa al Gogoat di quest'ultima, uscirono dalla grotta a tutta velocità.
-Siamo stati inseguiti da uno Steelix imbufalito- informò Richard mentre Lucy controllava che Gogoat stesse ben -Voi ne sapete niente?-
Mandy e Britney si guardarono per un attimo, e quella volta capirono di essere d'accordo.
-No!- risposero con fare innocente.

 

Alex, Spencer e Steve proseguivano verso l'accademia per intenditori, e il tenebroso sperava che i suoi amici gli avessero dato retta e non si fossero mossi da lì.
Purtroppo per lui, però quando i tre membri Ombrya si ritrovarono in un'ampia radura, il gruppo dei ragazzi era lì, e stava evidentemente facendo finta di chiacchierare, anche se Alex sapeva benissimo che erano lì ad aspettarli.
Quei simpaticoni volevano umiliarlo: lui li aveva chiesto (gentilmente, oltretutto, l'eccezione che conferma la regola) di restare dov'erano e loro li avevano superati di soppiatto per creare a pennello un incontro casuale.
Alex avrebbe giurato che l'idea era o di Alima o di Arya (la bionda era ancora arrabbiata con lui perché non gli aveva detto con chi era stato la sera del festival).
-E voi che ci fate qui, team Ombrya?- chiese Niagara (“Ma che attrice” pensò Alex).
-Sono nuovamente in cerca di pokèmon da rubare- replicò Arya, a quanto pare anche lei era in cerca del premio PokèOscar.
Viste le false reazioni recitate alla perfezione anche da tutti gli altri (Iris, Gabriel e Spighetto compresi), Alex cominciò a chiedersi perché non fossero ancora stati ingaggiati come cast in un film, preferibilmente comico, visto che le facce di alcuni dei ragazzi erano leggermente ridicole.
-Fatevi da parte, novellini- li apostrofò malamente Steve -Non è affar vostro-
-Oh, sì che lo è, invece- replicò Chiara -Nora, pronta alla lotta!-
La sua Pikachu s avanzò minacciosa verso le reclute Ombrya e Alex capì che non avrebbe potuto evitare la lotta.
Misty tentò di afferrare una sfera, chiamando in causa il suo Politoed, ma Psyduck uscì da solo, mettendosi a passeggiare in giro, costringendo l'allenatrice a rincorrerlo.
Così si fece avanti Arya con il suo Axew, fronteggiando Steve e il suo Purugly mentre Nora si metteva ad affrontare il Linoone di Spencer comandata da Chiara, mentre Alima e la sua Deino (che Alex vedeva per la prima volta, non sapeva che la ragazza avesse un Deino) affrontavano proprio il tenebroso, che si difese con Eevee.
-Usa dragopulsar- ordinò la ragazza trionfante.
-Evita- Alex aveva cercato di evitare la lotta, ma i suoi compagni non lo avevano ascoltato e allora li avrebbe sconfitti tutti, se necessario.
Mentre combatteva contro Alima, si accorse vagamente che Spencer aveva perso il suo incontro in poco tempo, vinto da Chiara, mentre l'Axew di Arya perdeva contro Purugly.
Alex ordinò a Eevee di usare comete e poi riduttore, contrastati da Alima con dragopulsar.
Poi Eevee venne colpito da bottintesta.
Intanto, Chiara, che dopo la vittoria aveva sfidato Steve, aveva battuto anche il suo Purugly, lasciando Alex come unico membro utile del team Ombrya.
Alima vinse l'incontro con un potente dragopulsar e Eevee cadde a terra esausto.
-Stavolta avete vinto voi, ragazzini- ringhiò Steve incrociando le braccia -Ma il team Ombrya non si arrende mai-
L'uomo ordinò la ritirata, e Alex era troppo scocciato per replicare.
Con un'altra occhiataccia al gruppo di amici, si mise a seguire i due colleghi.

 

 

Aiden e Zoey camminavano nel bosco già da parecchio tempo, senza nessuna traccia di Celebi.
Il Luxray di Zoey era sempre seguito dall'altra pokèmon, che non lo mollava un secondo, ma sembrava che il felino iniziasse a gradire le attenzioni che gli riservava la femmina della stessa specie.
D'improvviso, Fletching si presentò ad Aiden, cinguettando allarmato.
-Credo che dovremo seguirlo- commentò Zoey -Sembra preoccupato-
I due seguirono Fletching, che li portò fino al fiume, dove li attendeva Lapras.
I ragazzi vennero invitati a salire sul dorso della pokèmon che partì a tutta velocità, con Fletching al seguito.
Il pokèmon trasporto iniziò a rallentare vicino ad una radura da dove si avvertivano degli strani rumori metallici.
Un enorme macchinario meccanico a diverse zampe, si muoveva per tutta la valle, comandato da un uomo mascherato che rideva soddisfatto.
-Finalmente riuscirò a trovare Celebi, e potrò comandare il team Rocket!-  l'uomo mascherato si sfregava le mani soddisfatto.
Aiden e Zoey scesero dal dorso di Lapras, il biondo fece rientrare i pokèmon e si nascosero dietro un albero.
-Ma quanti cavolo sono a voler catturare Celebi?- chiese Zoey esasperata - Possibile che un pokèmon leggendario sia tanto desiderato?-
-Sai, essendo un leggendario- replicò Aiden -I bracconieri che lo cercano abbondano. Io invece vorrei sapere chi è che ha scritto l'articolo dell'avvistamento di Celebi per potergli dire due paroline- strinse i pugni il ragazzo.
-In ogni caso dobbiamo affrontarlo- intuì Zoey -Se Archie non ti accetta come assistenza, l'operazione salta-
La rossa uscì dal suo nascondiglio, dirigendosi a passo deciso verso il malintenzionato.
Il biondo sospirò e poi la seguì.
I due Luxray fecero lo stesso, visto che la femmina non era interessata a mollare l'altro.
-Ehi tu, bracconiere!- lo aggredì verbalmente Zoey -Fatti da parte, Celebi è nostro-
-C'è forse il tuo nome scritto sopra, ragazzina impudente?- chiese il cacciatore con ironia -Non puoi battermi, io sono il Predatore Mascherato*-
-Non mi interessa chi sei?-ringhiò la ragazza -Io e il mio amico ora ti batteremo, quanto scommetti?-
Il Predatore Mascherato rise ed estrasse dalla tasca una sfera pokè completamente nera.
-Non credo proprio, perché io ho questa. Vai Dark Ball-
Lanciò la sfera contro il Luxray di Zoey, ma quello venne spinto via dalla compagna, che venne presa al suo posto.
La sfera volò in mano al Predatore Mascherato, che la liberò trionfante.
La Luxray che fino a poco prima stava sempre al fianco di quello di Zoey, aveva gli occhi assenti e guardava Zoey e Aiden con fare aggressivo.
-Attacca- ordinò il bracconiere.
Mentre Luxray eseguiva ed attaccava il pokèmon di Zoey, il cacciatore pokèmon afferrò altre sfere, nel tentativo di catturare gli altri pokèmon.
Aiden chiamò in causa Ralts e gli ordinò di deviare le Dark Ball con i suoi poteri per impedire che catturassero il Luxray di Zoey.
Il pokèmon però era comunque in difficoltà perché non aveva il coraggio di colpire la femmina che fino a poco prima era stata tanto tenera con lui.
Il pokèmon sembrava voler cercare di parlare con l'altra, subendo i suoi attacchi.
Zoey guardava il suo pokèmon preoccupata. Il rapporto tra lui e l'altra pokèmon le ricordava il suo con Alex, con lei che cercava di conquistarlo e lui che la ignorava.
Non sapeva come aiutare il suo Luxray quando Aiden la spinse via con lui, evitandole di essere colpita da una Dark Ball che Ralts aveva deviato male.
-Non si sa mai- aveva commentato il ragazzo -Non sappiamo che effetto ha sulle persone-
In quel momento, il Luxray di Zoey cadde a terra, spinto dall'altra pokèmon.
-Dobbiamo trovare un modo per sconfiggerlo- Zoey afferrò la sfera pokè di Numel -Ma non posso farcela da sola-
Aiden afferrò una sfera a sua volta, mandando in campo Braixen e Honedge.
-Braixen, tu prenderai il posto di Ralts nel deviare le sfere lanciate dal Predatore, mentre lui e Honedge ci aiuteranno contro di lui-
Il pokèmon annuì, e mentre prendeva il posto di Ralts, una sfera sfuggì al controllo di entrambi e stava per atterrare sul Luxray di Zoey.
-Honedge, devialo con il tuo panno- ordinò Aiden
Il pokèmon scattò velocemente, e deviò la sfera che ritornò in mano al proprietario.
-Non potete battermi!- rise lui -I miei pokèmon oscuri sono troppo forti-
-Ralts vai con fogliamagica, Honedge, furtivombra-
Ma quando le mosse colpirono Luxray e la scaraventarono a terra, il pokèmon di Zoey corse a difenderla, cercando di farla riprendere con delle leccate sul muso.
Quando la pokèmon si rialzò, il bracconiere le ordinò un altro attacco.
La pokèmon esitò un attimo, non sembrava aver intenzione di attaccare nuovamente il Luxray di Zoey.
Nelle mani del bracconiere, la sua Dark Ball si spezzò e il controllo mentale perse il suo effetto.
Il pokèmon occhiluce di Zoey la portò subito a sicuro e il Predatore Mascherato estrasse un'ennesima Dark Ball.
-Ma quante ne hai?- chiese Zoey arrabbiata
-Parecchie, altrimenti che bracconiere sarei?- rispose ridendo il criminale.
Lanciò la sfera, che conteneva un Dodrio molto arrabbiato.
-Numel, usa geoforza- ordinò Zoey
Ma Dodrio fece un potente balzo ed evitò l'attacco, lanciando un attacco tripletta contro la pokèmon.
-Vai con inseguimento-
Dodrio colpì Honedge facendolo cadere a terra ed infierendo con un altro attacco uguale.
Poi lanciò nuovamente tripletta contro Numel, mandandola al tappeto.
Dopodiché, attaccò Honedge con spennata, e il pokèmon, tentò di contrastare con inseguimento.
Il Predatore Mascherato però ordinò nuovamente inseguimento e anche Honedge cadde a terra esausto.
Allora Glaceon tentò di attaccare, ma anche lui venne messo rapidamente al tappeto, seppur riuscendo a mettere in difficoltà Dodrio, a causa della potenza della Dark Ball.
Visto che I due Luxray non accennavano ad attaccare e Braixen continuava a deviare le Dark Ball, lanciate dal cacciatore pokèmon nel tentativo di catturare i pokèmon mentre erano distratti, era rimasto solo Ralts ad affrontare il Dodrio.
-Vai con incantavoce-
Ralts emise un verso armonioso che colpì in pieno Dodrio, ma l'attacco sembrò sortire poco effetto.
-Ora fogliamagica-
L'attacco andò a vuoto e Ralts venne colpita da inseguimento di Dodrio.
-Puoi farcela Ralts- lo rassicurò Aiden vedendo che il pokèmon iniziava a darsi per vinto -Io credo in te-
Ralts guardò l'allenatore e il legame empatico formato con esso parve saldarsi ancora di più.
Una luce bianca avvolse il pokèmon, che iniziò a crescere leggermente.
Subito dopo, un potente Kirlia era apparso in scena, evolutosi da Ralts.
Il pokèmon uso l'appena imparato psichico, sollevando in aria Dodrio e facendolo roteare varie volte per poi schiantarlo a suolo.
Dodrio reagì con tripletta, che colpì in pieno Kirlia.
La lotta continuò per un po' e all'inizio i due sembrarono essere in parità, ma la potenza amplificata dalla Dark Ball di Dodrio riuscì a mandarlo in vantaggio.
Zoey fissava preoccupata lo scontro, sentendosi estremamente inutile.
D'improvviso però, le sembrò di vedere un lampo verde tra gli alberi.
Corse al limitare della radura e stavolta fu certa di vedere Celebi nascondersi tra gli alberi. Chi l'avrebbe mai detto? Archie aveva avuto ragione!
-Celebi per favore, aiutaci!- esordì la ragazza -Noi vogliamo aiutarti, e tu puoi aiutare noi-
Una specie di buco verde si aprì tra un ramo e un altro, come una ragnatela luminosa, e una macchia verde si fiondò nel varco al alta velocità: Celebi aveva appena viaggiato nel tempo.
-Speriamo che abbia capito che vogliamo aiutarlo- Zoey si voltò nuovamente ad osservare la lotta, Kirlia stava per essere sconfitto.
Proprio quando Dodrio stava preparando la tripletta che avrebbe sconfitto Kirlia, il varco temporale si aprì nuovamente, e ne uscì Celebi, con qualcosa tra le mani.
Il pokèmon stringeva una pietra azzurra, luccicante e cristallina, che Zoey identifico immediatamente.
Il pokèmon tempovia, sotto lo sguardo stupito di Aiden e del Predatore Mascherato, lasciò cadere la pietra.
Kirlia la prese al volo e, come la toccò, iniziò a cambiare nuovamente forma, venendo nuovamente avvolto da una luce bianca.
Il pokèmon divenne molto più alto e combattivo, trasformandosi in un potente e completamente evoluto Gallade.
-Gallade, vai con danzaspada- esclamò Aiden, dopo aver controllato le nuove mosse del pokèmon.
Le braccia del pokèmon si illuminarono di bianco e Gallade iniziò una specie di danza.
-E ora psicotaglio-
Con gli arti illuminati di violaceo, il pokèmon si lanciò contro Dodrio e lo colpì con potenza.
-Psichico-
Dodrio venne sollevato in aria, cadendo a terra dopo essere stato roteato un paio di volte, esausto.
-Come?- il Predatore Mascherato fece un disperato tentativo di catturare Celebi con una Dark Ball, deviata dal pokèmon stesso, ma Zoey gli piombò addosso, legandolo con il laccioerboso della sua Florges.
-E adesso a te dovrà pensarci la polizia- ridacchiò Zoey battendo il cinque ad Aiden mentre il criminale balbettava parole irripetibili -Avverto subito l'agente Jenny-
Mentre Zoey telefonava, Aiden e Gallade si avvicinarono a Celebi.
-Ehm...- chiese il ragazzo imbarazzato -Non è che potrei fotografarti?-
Il pokèmon sembrava confuso, ma non oppose resistenza quando Aiden sollevò la macchina fotografica e gli faceva una foto.
Dopo aver controllato che fosse venuta bene, si rivolse nuovamente al pokèmon.
-E lascia che ti dia un consiglio: ti conviene cambiare habitat. Fidati, so quello che dico-
-Non posso credere che mi abbia ascoltato- Zoey corse verso il pokèmon -Ha viaggiato nel tempo per portarci una pietralbore, così che Kirlia potesse evolversi-
Proprio in quel momento, i due Luxray tornarono verso di loro, il pokèmon di Zoey che sosteneva la compagna, leggermente zoppicante.
-Non posso portare questa foto a Archie- Aiden strinse la macchina fotografica -Organizzerebbe subito una spedizione in questo bosco e rovinerebbe l'ecosistema. E adesso che Luxray è ferita, non potrà difendere gli abitanti della foresta-
Zoey fissò la coppia di pokèmon poco distante, la tenerezza che c'era nei gesti del suo pokèmon elettro la colpì profondamente.
-Non necessariamente- rivelò con indecisione -Io non ho nessuna intenzione di separare questi due pokèmon-
-Zoey, stai dicendo quello che penso?- chiese Aiden preoccupato.
-Luxray, tu dovrai restare qui per proteggere questo bosco- Zoey si chinò ad accarezzare il manto del pokèmon -E resterai al fianco della tua compagna. Sei libero, Luxray-
Il pokèmon occhiluce la fissò, senza sapere come reagire.
Aiden, Braixen e Gallade rimasero in disparte, anche loro incapaci di dire qualcosa.
-Io non posso permettere che questo bosco venga distrutto per cercare Celebi- Zoey volse lo sguardo sul pokèmon tempovia, che sbatteva le ali a mezz'aria, intenerito dalla scena a cui stava assistendo -Tu devi restare a proteggere questo posto-
Luxray strofinò il muso sulla mano di Zoey, leccandogliela con delicatezza.
-Terrò la tua pokè ball sempre con me- promise Zoey -E ti verrò a trovare appena potrò. Ma tu devi promettermi che farai quello che ti ho chiesto-
Luxray annuì convinto per poi mettersi al fianco della compagna.
Braixen e Gallade lo salutarono con un cenno e Aiden con un gesto della mano.
-E se poi avete voglia di fare dei cuccioli, beh, io farò la baby sitter quando vorrete uscire da soli- Zoey tentò di risollevare l'atmosfera con una battuta.
Poi si voltò verso Aiden -Andiamo- disse semplicemente
I due si lasciarono alle spalle la vallata e i due pokèmon, con Zoey sembrava sul punto di piangere e Celebi che li seguì fino a quando non arrivarono all'uscita del bosco.
Celebi tese la manina per stringerla con quella di Zoey, poi fece lo stesso con Aiden.
Dopodiché si librò in volo, emanando onde d'energia verdi chiare.
Venne illuminato dallo stesso raggio energetico e sparì, viaggiando nuovamente nel tempo.
-Stai bene?- chiese Aiden appoggiando la mano sulla spalla di Zoey
-Come se te ne importasse!- Zoey non era abituata ad essere confortata dagli altri, il Gallade di Aiden lo capì immediatamente.
-Ehi, sei la fidanzata del mio migliore amico- rise maliziosamente il biondo -Dovremo pur cercare di andare d'accordo, non trovi?-
Zoey ridacchiò a sua volta.
-Grazie- si limitò a dire -Comunque sì, sto bene-
Aiden capì che non era vero, ma non sapeva cosa dire: non era mai stato troppo bravo a relazionarsi agli altri. Era riuscito a dire ad Arya che le piaceva solo perché lei aveva fatto la prima mossa ed era diventato amico di Alex perché il tenebroso era ancora più scontroso di lui.
-Sono certo che Luxray sarà felice con la sua nuova compagna- tentò di rassicurarla -E poi, beh, non si muoverà di qui molto presto: dovrà aspettare l'attacco del team Ombrya. Potrai venire a trovarlo quando vorrai-
-Grazie, grazie davvero- Zoey lo abbracciò d'istinto e Aiden dovette sforzarsi per non allontanarla: il contatto fisico continuava ad innervosirlo parecchio, ma sapeva che al momento la ragazza aveva bisogno di conforto.
Quando Zoey si staccò, Aiden tentò nuovamente di farla sentire meglio:
-E sono certo che quando Alex tornerà dalla missione, ti consolerà volentieri- spiegò facendole l'occhiolino. Essere l'allenatore di un pokèmon come Glaceon gli faceva uno strano effetto.
Zoey ridacchiò e gli diede una gomitata amichevole.
-Adesso vediamo di tornare alla sede, e speriamo che ad Archie vada bene la foto, altrimenti se lo cerca da solo il suo Celebi-

 


La prova di Aiden era stata brillantemente superata, ed Archie si era messo a saltellare dalla felicità con la macchina fotografica in mano, senza sapere che il pokèmon aveva già cambiato coordinate spazio-temporali.
Alex invece, era stato travolto dall'abbraccio di Zoey non appena era tornato dalla missione, ovviamente solo nell'ufficio della luogotenente, per evitare che qualcuno li vedesse e si insospettisse.
Più o meno nello stesso momento, nel Bosco del Velluto, un agente Jenny trovò il Predatore Mascherato legato da un laccioerboso, e scoprì che il criminale era un bracconiere pokèmon ricercato a Johto.
Anche Mandy e Richard tornarono alla sede e i cinque infiltrati si riunirono nell'ufficio di Zoey per fare un resoconto delle missioni.
-Beh, sembra che gli unici a cui è andata bene siete voi- commentò Mandy
-Il nostro compito era proprio quello di sabotare il team Ombrya- spiegò Aiden -Solo che io dovevo prima farmi accettare da Archie, e adesso che ci sono riuscito posso cercare le informazioni che ci servono-
-Per Ecllissior- esclamò Mandy stendendo la mano davanti a lei.
-Ma non abbiamo già fatto questa scenetta?- domandò Alex piccato, mettendo la mano sulla sua.
Aiden fece lo stesso e, dopo una leggera esitazione, anche Zoey e Richard fecero lo stesso.
-Per Ecllissior!- esclamarono convinti.

 

*Il Predatore Mascherato è l'antagonista principale del film “Pokèmon: Celebi, la voce della foresta”

 


Angolo Autore
Ed ecco il nuovo capitolo!
Non so cosa dire: in questo capitolo ci sono state due evoluzioni, un pokèmon liberato, un pokèmon catturato e un criminale arrestato, nonché la prima apparizione di un pokèmon leggendario nella storia.
Il capitolo non mi convince molto, ma spero che vi piaccia.
L'Uragano Temporale

 

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Capitolo 29
*** Amore e Rivalità ***


~~Erano ormai un paio di settimane che i ragazzi viaggiavano verso Sugaropoli.
I quindici si erano fermati ogni tanto a riposare nei paesini che punteggiavano quella parte di regione, vicino alla costa.
Il mare era poco lontano da dove si trovavano e gli allenatori non vedevano l'ora di arrivarci.
-Ma tra il dire e il fare, c'è di mezzo una grotta- si lamentò Niagara sbuffando.
Arya annuì.
-Già, la Grotta Labirinto è l'unica cosa che ancora si frappone tra noi e la costa- informò
-Non vedo l'ora di esserci!- Misty fremeva dalla voglia di farsi un bel bagno tra le onde.
Il suo Azurill, fuori dalla sfera proprio per la gioia che animava la capopalestra, squittì saltellando in giro.
L'Azzumarill di Tracey lo seguiva, adempiendo i suoi doveri di genitore.
-A chi lo dici!- Anche Lucinda sembrava pronta a tuffarsi -Non vedo l'ora di provare il mio nuovo costume! Sono certa che mi starà benissimo. D'altronde, ho scelto il costume perfetto-
Piplup la guardava poco convinto, ammiccando verso Vera, che scoppiò in una risata.
-Che hai da ridere?- chiese Lucinda con fare offeso, mentre Piplup dalla sua spalla le faceva le boccacce.
Vera rideva talmente tanto che iniziava a dolergli la pancia.
Quando Lucinda si accorse che il suo pokèmon la stava prendendo in giro, inizio a inseguirlo in tutto il circondario, causando l'ilarità di tutto il gruppo.
Max controllava costantemente che lo Psyduck di Misty e il Munchlax di Vera non si mettessero nei guai, aiutato da Akie.
Chiara camminava in testa al gruppo, attenta nel notare la Grotta Labirinto in lontananza, ma così rischiava di cadere a terra ad ogni passo.
Fortunatamente per lei, Alima le stava accanto, pronta a sostenerla.
-Siamo quasi arrivati- informò Clive -Mi sembra di vedere la grotta!-
-Meno male- commentò Mark
Gabriel si avvicinava prima ad una ragazza e poi ad un'altra, soddisfatto di farle arrossire ogni volta.
Evitava invece Iris, che si rifiutava di parlare con lui e procedeva a braccia incrociate. Ogni volta che il biondo tentava di iniziare una conversazione con la ragazza, questa gli mandava un'occhiataccia che lo faceva desistere.
-Eccoci!- Drew si fermò davanti alla grotta Labirinto, allargando le mani con fare teatrale da coordinatore.
-Ma non rischiamo di perderci?- chiese Chiara dubbiosa -Già dal nome-
-Non credo ci sia questo rischio- assicurò Lucinda tentando di afferrare Piplup, sfuggente come non mai -Mal che vada, ci riuniremo all'uscita-
-E trovare l'uscita non sarà troppo complicato: basterà farsi aiutare dagli altri allenatori: la grotta labirinto ne richiama tantissimi, per la sua varietà di pokèmon e per le sue bellezze naturali- Tracey impugnò il blocchetto per disegnare -Non vedo l'ora di poter disegnare qualcosa-
-Scommetto che sarà stupendo- assicurò Spighetto
-Perché non entriamo a scoprirlo di persona invece di stare qui a gingillarci?- domandò Clive sbuffando seccato.
-D'accordo, ma non arrabbiarti- lo calmò Alima: la ragazza voleva evitare che Clive si arrabbiasse troppo. Rischiava di rivelare il suo segreto agli altri, e non era certa di come l'avrebbero presa.
“Se solo ci fosse Aiden” si ritrovò a pensare la tenebrosa.
Il ragazzo era stato il suo migliore amico prima di partire per il viaggio e ogni tanto Alima non aveva resistito alla tentazione di parlare con i pokèmon. L'amico l'aveva scoperta in una delle sue conversazioni ed era stata costretta a rivelargli tutto, esattamente come a Clive.
I quindici amici entrarono nella caverna di buona lena.

 


Nella sede del team Ombrya, intanto, era in corso una riunione del gruppo che Mandy aveva rinominato “I Guardiani della Natura”
Erano due settimane che i ragazzi erano infiltrati nel team e cominciavano ad ambientarsi.
Il lavoro di sabotaggio delle armi di Alex stava funzionando alla grande e sempre più missioni fallivano per “problemi tecnici”.
Anche Mandy faceva il suo dovere: tutti si stavano ancora chiedendo come fosse stato possibile che i pokèmon rubati al torneo Ghiacciolo (torneo per soli tipi ghiaccio) si fossero liberati dalla gabbia metallica che li teneva prigionieri congelando metà della sede del team Ombrya prima di tornare dai proprio allentori. La cosa strana era che la serratura non risultava forzata, sembrava che qualcuno l'avesse aperta con la chiave (Mandy ancora rideva di gusto quando qualcuno glielo ricordava).
Anche Aiden si dava da fare: dopo essere diventato l'assistente di Archie, aveva avuto accesso al grande archivio del team Ombrya e rubava i documenti che descrivevano nel dettaglio piani di missioni future con l'aiuto dei suoi pokèmon.
Quello che si dava più da fare era Fletching. Grazie alle sue piccole dimensioni, rubava i piani e si nascondeva, uscendo dalla stanza in tutta calma.
Braixen e Gallade usavano i loro poteri psichici con prudenza, anche per confondere i sorveglianti che li scoprivano.
Lapras, Glaceon e Honedge invece facevano le sentinelle e quando qualcuno si avvicinava, il pokèmon spada si fiondava dal suo allenatore per avvertirlo.
Richard e Zoey aiutavano i ragazzi come potevano e tra i luogotenenti e gli infiltrati iniziava a crearsi una bella amicizia.
-Allora ragazze, come è andata nell'ultima missione?- chiese Alex.
A Zoey e Mandy era stata affidata una missione importante nella Pianura Glaciale, all'estremo nord di Ecllissior che era miseramente fallita.
Le due si guardarono e risero complici, evitando di rispondere alla domanda.
-Bene- si limitò a dire Mandy -E voi invece? Come va il sabotaggio delle armi?-
-Non c'è male- replicò Alex laconicamente.
-E anche il sabotaggio all'archivio va più che bene- Aiden accarezzò Glaceon -Infatti oggi pensavo di prendermi un turno di pausa per allenarmi sul campo lotta-
-Vengo con te- informò Richard -Le mie pokèmon hanno bisogno di allenamento-
-Noi invece dobbiamo partire per un'altra missione- Zoey si alzò indicando Mandy e Alex -Dobbiamo infiltrarci ad una festa per ricconi insieme a altre reclute-
-E chi sono le reclute?- chiese Mandy con le dita incrociate, sperando che la luogotenente non dicesse quel nome.
-Porteremo le reclute più snob, così sarà più facile farsi passare per nobili. Quindi ho per forza dovuto scegliere un paio di quelle che chiamano “reclute alfa”: Britney e il suo braccio destro, una certa Annabeth-
Mandy si sbatte una mano sulla fronte.
-Ci avrei scommesso-

 

 

La grotta Labirinto presentava corridoi lunghi e stretti, in cui poteva passare una sola persona alla volta.
-Io sinceramente non vedo tutte queste bellezze naturali- si lamentò Chiara -Il nome di questa grotta non è certo stato dato a caso-
-Aspetta prima di lamentarti- Drew camminava davanti alla pasticciona e dietro a Vera, tenendo le mani sulle spalle della fidanzata -La bellezza spesso si trova all'interno e non all'esterno-
-Mi sembra che siamo già all'interno da un po', poeta mancato- continuò Alima incrociando le braccia.
La maggior parte del gruppo non era stata molto entusiasta di entrare nella caverna, eccezion fatta per Tracey, Lucinda e Spighetto, tutti ansiosi di esplorare anche quel nuovo ambiente.
-Andiamo ragazzi!- Lucinda allargò le braccia e Gabriel, davanti a lei, dovette abbassare la testa per non essere colpito -Sarà stupendo!-
-Sono d'accordo!- Spighetto agitò il pugno in aria, e stavolta toccò a Arya abbassarsi.
-Ragazzi, forse è meglio evitare di muoversi troppo fino a quando i sentieri sono così stretti- tentò di dialogare Niagara voltandosi verso gli amici.
L'intenditrice sbatte però contro Misty, la prima della fila, che si era fermata di colpo.
I quindici ragazzi sbatterono uno contro l'altro, e Chiara, quando finì addosso a Drew, inciampò, trascinandosi dietro tutti quanti in una reazione a catena.
Iris stava per finire a terra, ma Gabriel si frappose fra lei e il terreno, e la maestra drago gli finì nuovamente addosso.
-Ma che ti prende?- domandò Lucinda a Misty mentre si rialzava.
La rossa, l'unica a non essere caduta, si limitò ad indicare davanti a sé, in una grotta ampia e luminosa.
Stalattiti e stalagmiti trasparenti, di un materiale che sembrava cristallo, si erano formate in tutta la caverna, riflettendo la luce che proveniva dal un foro nel soffitto, creando un effetto spettacolare.
Come lo videro, anche i ragazzi rimasero senza parole, esattamente come Misty.
-Io vi avevo avvertito- ricordò Drew compiaciuto -La bellezza sta all'interno-
-Sì, come ti pare- sbuffò Clive
Lucinda si mise ad esplorare la grotta con Piplup, forse progettando una strategia da coordinatrice per una gara seguita subito da Vera.
Drew si fiondò sulla fidanzata per evitare che rompesse qualcosa: quando ci si metteva, Vera era peggio di Chiara.
Axew saltò giù dalla spalla di Iris per esplorare i dintorni e l'allenatrice gli andò dietro insieme a Gabriel, mentre Spighetto controllava come fosse possibile che si creasse quel gioco di luce.
Gli altri ragazzi rimasero all'ingresso della caverna, e stavano per raggiungere gli amici, quando un lampo verde passò loro davanti, colpendo un grappolo di rocce alla fine del corridoio.
Mentre le rocce crollavano, un altro colpo risuonò vicino allo sbocco sulla caverna, creando una seconda frana.
Quando il polverone si diradò i sei ragazzi erano intrappolati in mezzo a due ammassi pietrosi.
-Ragazzi!- Lucinda e gli altri corsero verso di loro -State bene?-
-Sì!- urlò Mark per farsi sentire -Ma siamo bloccati!-
-Cercate aiuto!- ordinò Arya -Fate presto!-
-Okay- accordò Spighetto -Propongo di dividerci, così troveremo più in fretta qualcuno ce ci aiuti o l'uscita per chiamare i soccorsi. Forza, sbrighiamoci!-
Spighetto prese una strada in solitaria, così come Lucinda, mentre Vera andava con Drew, Misty con Tracey e Iris era seguita da Gabriel.

 

 

Aiden entrò nella sala d'allenamento deserta, seguito da Glaceon e Richard.
-Allora, hai voglia di fare una lotta contro di me?- chiese il luogotenente afferrando una sfera pokè -Lilligant, tocca a te-
Aiden fece per prendere una pokè ball, ma si bloccò.
-In realtà...- informò leggermente imbarazzato -C'è un pokèmon che vorrei tanto far allenare, ma devi promettermi che non ne parlerai con nessuno, al massimo solo con Zoey-
-Stai parlando di quel Guardiano della Natura che hai liberato alle miniere?-
-Lo sai?- domandò il biondo stupito
-Certo che lo so! Hai dato spettacolo davanti a tutti, Aiden- fece notare il ragazzo -Forse nessuno conoscerà il tuo volto, ma stai pur certo che il tuo amico Gryfulgur è ben noto qui dentro. Fallo pure allenare, ma stiamo ben attenti che non arrivi nessuno-
Aiden prese velocemente l'Azzurrite della Conoscenza, che si illuminò, liberando Gryfulgur.
Aiden venne nuovamente avvolto da quella sensazione che non provava da quando aveva liberato il pokèmon di fronte a N: si sentiva come legato a Gryfulgur, come se toccando quella pietra il ragazzo avesse liberato, oltre al pokèmon, anche un legame profondo con lui.
Il pokèmon si fece accarezzare da Aiden, inviandogli pensieri positivi.
-Che dici, amico, ti va di presentarti al resto della squadra?- chiese il ragazzo
Gryfulgur annuì maestoso, e il ragazzo afferrò tutte le sue sfere pokè.
-Venite tutti fuori!-
Quando gli altri pokèmon uscirono dalle proprie sfere, apparirono tutti molto sorpresi, tutti eccetto Honedge, che sembrava quasi aspettarselo.
Richard si posizionò dall'altra parte del campo lotta con il suo Lilligant, pronto a lottare.
Gryfulgur sfoderò le ali, fluttuando delicatamente di fronte all'avversario.
-Ti dispiace se faccio io la prima mossa? Lilligant, vai con fiortempesta!- ordinò Richard
La tempesta fiorita colpì in pieno Gryfulgur, che cadde a terra, rialzandosi velocemente.
-Usa falcecannone!-
La sfera elettrica venne evitata da Lilligant, che venne però colpita da fulmindenti.
-Solarraggio!-
Lilligant iniziò a preparare la sfera di luce solare, ma venne sorpresa dalla velocità di Gryfulgur.
-Incantesimo!-
Una luce viola avvolse il pokèmon grifone, roteando intorno a lui per poi fiondarsi addosso a Lilligant, bloccando il suo solarraggio.
-Eledanza-
Lilligant si esibì in un ballo pieno di grazia, per poi colpire il pokèmon di Aiden con energipalla.
-Adesso una magiantica-
Gryfulgur creò la sfera viola e la spezzò con le zampe, i frammenti presero a volare verso Lilligant e la colpirono.
La lotta continuò senza esclusioni di colpi, e dopo un po' entrambi i pokèmon sembravano quasi esausti.
-Vai con fiortempesta!- ordinò Richard
-Usa...- stava esclamando Aiden, quando Gryfulgur si illuminò di nuovo, rientrando nella pietra preziosa.
“Sta arrivando qualcuno” si limitò a comunicare telepaticamente il pokèmon all'allenatore
Subito dopo, una recluta Ombrya entrò nella sala allenamenti, ed Aiden impallidì.
Quello era l'agente del Bosco Volante, il rosso che i ragazzi avevano incontrato più volte sul loro cammino.
-Ah, ciao Richard- sbuffò la recluta non appena lo vide -Che ci fai qui?-
-Sai com'è, Callum- rispose Richard ironico -Di solito in questo posto si allenano i pokèmon-
Aiden tentò di uscire di soppiatto, facendo rientrare tutti i pokèmon mentre il rosso era concentrato su Richard, ma Callum lo notò appena prima che potesse afferrare la maniglia della porta.
-E quello chi è?- domandò avvicinandosi al biondo, squadrandolo attentamente.
-Mi sembra di averti già visto. Possibile?- esclamò sospettoso.
Aiden nascose istintivamente Glaceon dietro di sé, Callum lo aveva già visto quando si era introdotto sul set del reality di Elsio.
-Forse abbiamo fatto delle missioni insieme- tentò di giustificarsi -Ma io non mi ricordo assolutamente di te-
-Sarà- concesse lui -Ma tu non mi piaci-
-La sensazione è reciproca, grazie!- Aiden non riuscì a trattenersi, pur sapendo che provocarlo non sarebbe stato d'aiuto.
-Ti sfido in una lotta- il rosso si diresse verso il campo d'allenamento -E non accetterò un no come risposta-
-Accetto- il biondo gli si mise di fronte, mentre un impotente Richard, che non si aspettava minimamente una situazione simile, si rassegnò a fare da arbitro.

 

 

-Stupide missioni snob- Alex si sentiva decisamente ridicolo.
Era stato costretto a vestirsi da sera, con uno smoking nero con tanto di cravatta e, al contrario delle ragazze, il suo vestito era orribile.
Le sue compagne di missione invece erano decisamente eleganti, con vestiti sgargianti, adattissimi per un ballo regale.
Mandy però si sentiva nella sua stessa situazione, si sentiva una bomboniera ambulante e il suo vestito non faceva altro che impigliarsi nei cespugli.
Al contrario, se Britney e la sua tirapiedi erano simili in tutto e per tutto alla contessina snob che aveva dato una festa per coordinatori, Zoey era totalmente a suo agio nel suo vestito nero.
Ad Alex la ragazza sembrava decisamente stupenda e il tenebroso dovette fare di tutto per non sbavare e per evitare di fissarla costantemente.
-Ma non potevano mandarci in missione in una veste meno pomposa?- chiese Mandy scocciata.
-Smettila di lamentarti- l'apostrofò Britney con superiorità -Pensa che andremo ad un ballo e potremo divertirci un po', prima di compiere la missione. Magari potremo ballare. Oh, è vero, chi mai chiederebbe di ballare a te?-
La reginetta e l'altra recluta alfa risero, e Mandy strinse i pungi per evitare di risponderle a tono. Non poteva permettersi di farla arrabbiare ancora, visto che già sospettava di lei.
-Dai ragazzi, basta litigare!- Zoey tentò svogliatamente di riportare la pace. La ragazza era chiaramente dalla parte di Mandy, ma anche lei non poteva insopettire Britney -Siamo quasi arrivati alla villa-
-Però vi avviso: non so quanto riuscirò a fingere- informò Alex
-Tranquillo, saremo veloci- Zoey gli fece l'occhiolino di nascosto dalle altre -La missione sarà un successo-

 


Lucinda correva nella grotta, Piplup abbarbicato sulla spalla, cercando l'uscita della grotta per aiutare gli amici.
Trovava un bivio dopo l'altro, senza sapere mai che direzione prendere e così era Piplup a decidere per lei, indicando con la zampina il corridoio che gli sembrava giusto.
Lucinda aveva deciso di fidarsi del suo pokèmon (altrimenti avrebbe dovuto scegliere a caso, anche se probabilmente anche Piplup faceva lo stesso) e partiva a corsa non appena le veniva detto dove andare.
Era preoccupata per i suoi amici, si sentiva quasi in colpa, perché le sembrava che uno dei due colpi che aveva fatto crollare le pietre fosse un pietrataglio e le era venuta in mente una sola persona che avrebbe avuto abbastanza faccia tosta da cercare di danneggiarli con un pokèmon che conosceva quella mossa.
Mentre ci pensava, le venne voglia di correre ancora più veloce e accelerò, voltando l'angolo della grotta scelta da Piplup.
Girando l'angolo però, sbatte contro qualcosa o, per meglio dire, qualcuno.
-Ahia- si lamentò -Scusa, non ti avevo nota...- iniziò a dire prima di vedere a chi era andata addosso.
-Tu?- domandò stupita, indietreggiando di un passo, mettendo il piede su una pietra scivolosa e rischiando di finire (nuovamente, considerata anche la caduta di prima) a terra.
Una mano però le afferrò la spalla, tenendola saldamente in piedi.
-Che ci fai qui?- chiese Paul, una mano in tasca e l'altra ancora sulla spalla di Lucinda
-Paul! Come stai?- il primo approccio di Lucinda fu amichevole, ma poi notò che il ragazzo la guardava freddamente.
-Io bene. Ma tu sei talmente sbadata che per non cadere a terra avresti bisogno di una guardia del corpo- rispose il viola con tono annoiato.
-Possibile che tu debba sempre offendermi?- sbottò la blu -Io cerco sempre di trattarti bene e tu invece non ci provi nemmeno! Pensavo che saremmo potuti diventare almeno amici-
Lucinda arrossì, ripensando istintivamente al bacio che gli aveva dato al festival.
-Io non cerco amici!- scandì Paul -Sbaglio o te lo avevo già detto?-
-Senti, io vorrei restare qui a farmi insultare da te- ironizzò Lucinda -Ma sono leggermente di fretta, quindi...-
Paul la bloccò, spingendola delicatamente verso una parete rocciosa e appoggiando la mano sulla pietra per non farla andare via.
-Puoi fare come ti pare, ma prima voglio chiarirmi con te su quel bacio- disse duramente.
Lucinda non sapeva cosa pensare: cosa voleva dirgli Paul? E perché le si era avvicinato così tanto?
-Se vuoi dirmi solo che sono stata una stupida a baciare uno come te, allora puoi risparmiartelo, perché ho capito il mio errore e lo ammetto- esclamò
-No, non è solo questo. Io voglio sapere perché mi hai baciato- il tono di Paul sembrò addolcirsi e Lucinda sospirò di sollievo, nemmeno lei sapeva perché, forse perché non la riteneva stupida e superficiale.
-Perché... io... tu... cioè....- balbettò la ragazza nel tentativo di spiegarsi, ma venne interrotta.
-Ehi, Lucinda, anche tu qui?-
Una figura famigliare entrò nella visuale di Lucinda, che impallidì.
-Conway?- chiese incredula.
-Proprio io- l'occhialuto si fiondò al fianco di Lucinda, mentre Paul, confuso, non sapeva cosa dire -Che fortuna incontrarci qui, eh?-
-Non puoi proprio immaginare quanto io sia contenta- ironizzò la blu, in cerca di un'idea. Se non si fosse dileguata in fretta, Conway avrebbe iniziato a seguirla nel tentativo di avere un appuntamento con lei.
Guardò prima Conway e poi Paul e d'improvviso si ricordò di una cosa che le aveva raccontato Arya tempo prima, su cosa aveva fatto Aiden per il padre.
-Sai Conway, sono davvero molto felice che tu sia qui, così posso presentarti Paul, il mio ragazzo- prese a braccetto il viola -Tesoro, lui è Conway, un vecchio amico di Sinnoh-
-Piacere- Paul stese la mano per presentarsi, guardando Lucinda con un'occhiataccia, soprattutto per via della parola “tesoro”.
Conway sembrava deluso, ma strinse comunque la mano di Paul, per poi mettersi a controllare con lo sguardo i due, sospettoso.
-Ma questo non è il rivale di Ash?- chiese poi -Ma sì, quello che ha partecipato anche alla lega di Sinnoh, ma ha perso hai quarti di finale. Non è lui?-
-Sì, è proprio lui- Lucinda si costrinse a sorridere -Ed è il mio fidanzato-
-Lucinda, non è che stai semplicemente cercando di trovare scuse per non uscire con me?- Conway si toccò la montatura degli occhiali come faceva sempre quando intuiva qualcosa.
-No- prese l'iniziativa Paul -Io sono realmente il suo ragazzo. E posso dimostrartelo-
Si avvicinò a Lucinda e la baciò senza preavviso, lasciando basito Conway
La ragazza all'inizio parve disorientata, ma poi rispose al bacio, mettendo le mani attorno alle spalle del ragazzo.
Quando si staccarono, Conway era a bocca aperta, e Piplup non era affatto da meno.
L'occhialuto fu costretto a ritirarsi afflitto, allontanandosi e lasciando i due da soli.
-Grazie!- esclamò Lucinda -Sei stato fantastico! Sai fingere davvero molto bene!-
Paul si appoggiò ad una parete con nonchalance, con un sorrisetto beffardo sul viso.
-E chi ti dice che stavo fingendo?- domandò, per poi incamminarsi nella stessa direzione da dove era sbucava Lucinda.
La blu era basita. Paul se ne era andato come se nulla fosse successo, lasciandola con il dubbio: l'aveva baciata veramente o stava fingendo? Probabilmente aveva voluto ripagarla con la stessa moneta, andandosene subito dopo un bacio.
-Tu che dici Piplup?- chiese all'amico.
Il pokèmon però, era ancora troppo sbalordito per quello che era successo prima, e rispose con un flebile “Pipl”

 

 

Callum mandò in campo Golbat, pronto a lottare contro Aiden.
Il biondo invece, rifletteva su quale pokèmon usare: Glaceon, Braixen e Fletching li aveva già usati contro di lui e temeva che il rosso avrebbe potuto riconoscerli, così aveva deciso di usare i tre pokèmon a lui ancora ignoti.
-Lapras, tocca a te- esclamò lanciando la sfera.
La pokèmon trasporto entrò in scena con un canto melodioso.
-Vai con aerasoio- ordinò Callum
-Rispondi con fulmine-
Le due mosse si scontrarono a mezz'aria e si annullarono a vicenda, senza vincitori né vinti.
-E ora usa canto- esclamò Aiden
Mentre delle note cristalline e calme volavano verso Golbat, il rosso avversario pensò ad una strategia.
-Rispondi con supersuono-
Lo stridio annullò l'effetto di canto, e Golbat scattò verso Lapras, colpendola con velenodenti, seguito da comete.
-Geloraggio- contrattaccò Aiden
Stavolta fu Golbat ad essere colpito, ritrovandosi le ali coperte di brina.
-Acrobazia-
Golbat iniziò a svolazzare in ogni punto del campo lotta, colpendo Lapras con rapidità.
-Vai con purogelo-
Il campo iniziò a coprirsi di ghiaccio, ma Golbat si difese con protezione, evitando l'attacco.
-Usa eterelama-
-Vai con pistolacqua- ordinò Aiden
Il colpo di Golbat fu più potente e la pokèmon di Aiden venne colpita.
-E ora velenodenti, seguito da aerasoio-
Aiden non riuscì a pensare in tempo ad una strategia e i due attacchi colpirono Lapras, che cadde a terra esausta.
-Sei stata brava- la lodò Aiden rimettendola nella sfera -Ora rimettiti in forze-
Il biondo sfoderò una seconda sfera pokè.
-Honedge, tocca a te-
Il pokèmon armabianca fluttuò sul campo, pronto alla lotta.
-Attacca con velenodenti- ordinò Callum
Golbat colpì Honedge, ma visto che il tipo veleno non ha effetto sul tipo acciaio, l'attacco non danneggiò minimamente il pokèmon.
-Vai con furtivombra- disse Aiden.
Honedge sparì di colpo, ricomparendo alle spalle di Golbat e colpendolo, mentre questo si guardava intorno per trovarlo.
-E ora ferrostrido-
Lo stridio metallico di Honedge, unito al fatto che Golbat era bravo a percepire gli ultrasuoni, stordì molto il pokèmon pipistrello.
-Vai con aeroassalto-
Golbat venne colpito e svolazzò in giro un po' confuso, per poi rimettersi in forze pronto alla lotta.
-Nottesferza-
Il colpo andò nuovamente a segno e Callum tentò di replicare con eterelama, che colpì Honedge senza troppe conseguenze.
-Ancora aeroassalto-
Il colpo di Honedge venne dato con foga ancora maggiore, e Golbat cadde al suolo esausto.
-Golbat non è più in grado di lottare- decretò Richard -Vince Honedge-
Il pokèmon venne fatto rientrare, e Callum prese un'altra sfera.
-Donphan, pronto a lottare-
Il pokèmon armatura barrì entrando in campo, scalciando d'impazienza.
-Inizia con battiterra-
Donphan scalciò nuovamente, stavolta più forte, per battere il terreno e sollevare colpi di terra che colpirono Honedge, danneggiandolo.
-Rispondi con  furtivombra- tentò di attaccare Aiden.
Ma Callum ordinò a Donphan di usare rotolamento e di correre per tutto il campo, con una tale velocità che per Honedge fu impossibile comparire a sorpresa e colpirlo.
Subito dopo il pokèmon lo colpì con privazione e, dopo che che Honedge fu caduto a terra, usò rotolamento su di lui.
Honedge cadde a terra, esausto, mentre Callum esultava.
-Honedge non è più in grado di combattere. Vince Donphan-
Aiden fece rientrare Honedge, dopo averlo ringraziato per la lotta.
-Gallade, tocca a te-

 

Tracey e Misty camminavano nella caverna, senza sapere bene dove andare.
-Tracey, secondo te la direzione era quella giusta?- chiese Misty con nervosismo -Se non troviamo l'uscita, i nostri amici potrebbero rischiare molto-
Tracey le prese la mano con delicatezza.
-Stai tranquilla Misty, andrà tutto bene- esclamò cercando di darle sicurezza -Dobbiamo essere ottimisti. Pensare come farebbe Ash-
Si pentì subito di aver pronunciato il nome dell'amico in viaggio a Kalos: sapeva bene che per Misty quel ragazzo aveva significato tanto, ma che lui non era mai tornato a trovarla, si era semplicemente limitato a viaggiare in altre regioni, facendosi nuovi amici.
Tra l'altro, la rossa era anche leggermente gelosa delle altre amiche di Ash: quando Vera l'aveva invitata a Hoenn per una vacanza, e Misty aveva scoperto che la castana aveva rivolto l'invito anche a Lucinda, che all'epoca non conosceva, ci era rimasta malissimo quando la blu si era presentata come un'amica di Ash.
Infatti Misty si rabbuiò subito: da un po' di tempo ormai, Misty aveva categoricamente proibito a chiunque di nominare l'amico viaggiatore e aveva smesso di andare a trovare la madre del ragazzo e di andare al laboratorio del professor Oak.
-Scusa, non volevo dire questo- si affrettò a dire Tracey. Lui era quello che più si era dato da fare per evitare che Ash venisse nominato. Anche per questo aveva chiesto ad Arya di tacere sulle lettere che le arrivavano dai cugini Lem e Clem, specialmente sul fatto che Ash avesse incontrato la sua vecchia amica Serena.
-No, è tutto a posto- replicò Misty -Non è colpa tua se quell'idiota insensibile non è mai passato a trovarmi nessuna delle volte che è passato a Kanto-
Tracey cercò di rimediare alla gaffe facendo uscire dalla sua sfera Venonat.
-Venonat, aiutaci a trovare l'uscita- ordinò dando una carezza al pokèmon.
Il pokèmon annuì con il capino, mettendosi davanti a Misty.
-C-che cosa vuole?- chiese la ragazza infastidita.
-Vuole una carezza- spiegò Tracey -Negli ultimi tempi è molto più affettuoso-
Misty indietreggiò, spaventata, senza sapere come comportarsi.
-Ehm... e non potrebbe evitare di farsi accarezzare da me? A me non piacciono i pokèmon coleottero- informò la ragazza.
-Dai, io so che puoi farcela- Tracey le prese di nuovo la mano, avvicinandola a Venonat.
Misty si lasciò condurre dal ragazzo, fino a posare la mano sulla testa del pokèmon per fargli una debole carezza.
Tracey guardò Misty sorridendo.
-Visto, non era difficile-
I due si sorrisero, ma quel momento venne interrotto da Venonat, che partì a corsa per la grotta.
-Presto, seguiamolo-

 


Drew era certo che si sarebbero ritrovati in quella situazione.
Certo, in effetti non aveva calcolato la ragazza con le treccine, i capelli rossi e il Gabite, ma quelli erano dettagli.
Lui e Vera si erano addentrati nella grotta, e si erano ritrovati davanti a colui che Drew riteneva responsabile delle frane.
-Non posso credere che tu abbia avuto il coraggio di fare una cosa simile- urlò Vera scandalizzata -Sei proprio privo di scrupoli-
-Basta con tutti questi complimenti, cara Vera- minimizzò Harley.
Il coordinatore malvagio era in piedi di fronte ai due ragazzi, con il suo Cacturne accanto e la coordinatrice della festa della contessa e del reality, Ursula, se Drew non ricordava male.
-Andiamo, è stato tutto uno scherzo innocente- ridacchiò Ursula con il suo Gabite a fianco.
-Uno scherzo innocente?- chiese Drew -Ma cosa state farneticando?-
-Oh, non fatene una tragedia. Stanno tutti bene, e ci siamo tutti divertiti tanto, vero?- chiese Harley con una risata.
Drew dovette trattenere Vera, per impedire che si gettasse addosso ai due, che se ne andarono, annoiati.
-Non crederete di essere a posto così?- li urlò dietro Vera -Vi impedirò di vincere anche un altro singolo fiocco!-
Drew la sollevò di peso, per evitare che tentasse di inseguirli, dandole un bacio veloce per calmarla.
-Okay, adesso mi sento meglio- concesse la castana -Ma me ne serviranno ancora per calmarmi del tutto-
-Ci pensiamo dopo- ridacchiò Drew -Adesso andiamo ad aiutare i ragazzi-

 


“Questa festa fa schifo!”
Questo era il pensiero di Mandy sul ballo a cui era costretta a partecipare.
Britney e la sua cara amica stavano ballando con damerini impacchettati in abiti eleganti e sofisticati, Mandy stessa aveva dovuto rifiutare un paio di inviti ricevuti da dei viscidi conti o baroni.
Alla sportiva invece pareva che Alex si stesse divertendo parecchio più di lei.
Infatti Zoey lo aveva trascinato a ballare (con la scusa che, essendo lui l'unico maschio tra loro, sarebbe dovuto toccare a lei, in quanto luogotenente, ballare con lui) rubandogli un bacio a tradimento ogni volta che era certa che Britney non li potesse notare.
Mandy era certa che ad Alex queste attenzioni non davano affatto fastidio, anzi.
Ad un certo punto, però, la ragazza si stufò di fare tappezzeria e si mise a camminare lungo i muri facendo finta di niente, passando alla parte del piano ideata da Zoey.
Il piano consisteva nel avvisare l'organizzatore della festa, un ricco industriale che produceva pokè ball, in concorrenza con l'azienda di Romantopoli, che il Team Ombrya si era infiltrato alla festa.
Contando il fatto che la fama del team lo precedeva, probabilmente l'industriale avrebbe sospeso la festa, avvertendo gli invitati. E a quel punto, a loro non sarebbe rimasto altro da fare che scappare.
Individuò la porta che sembrava portare all'ufficio del padrone di casa e ci si infilò con sicurezza.
Uscì pochi minuti dopo, con aria soddisfatta.
Non si era accorta però, che Britney aveva assistito a tutta la scena.
Infatti, quando un signore di una certa età si fiondò fuori dalla stanza con uno scatto da pokèatleta e avvisò gli ospiti che il team Ombrya era infiltrato tra loro, Zoey ordinò la ritirata, non senza una punta di compiacimento nella voce: il suo piano aveva funzionato.
Ma mentre uscivano di soppiatto dalla villa, Britney controllò Mandy con lo sguardo.
“Che ci è andata a fare lì dentro?” si chiese pensierosa “Non appena è uscita lei, è uscito anche l'organizzatore che sapeva della nostra missione. Qui qualcosa non torna”
Ma tenne per sé le sue considerazioni: non era così stupida da accusare Mandy. Prima le servivano le prove. E per averle, le sarebbe bastato tenere d'occhio la ragazza. E le avrebbe trovate, quelle prove.

 

-Donphan, usa garanzia-
-Schiva-
Donphan attaccò il pokèmon di Aiden, ma questi schivò con grazia e velocità.
-Rispondi con fendifoglia-
Le braccia di Gallade si illuminarono di verde chiaro e delle foglie presero a vorticare intorno a lui.
Poi colpì Donphan, mandandolo lungo disteso.
Il pokèmon armatura si rialzò e lo colpì con rapigiro.
-Ora vai con psichico- ordinò Aiden
-Protezione- replicò con sicurezza Callum
-Fintoattacco- deviò allora il biondo.
Gallade cambiò attacco e si fiondò addosso a Donphan, eludendo protezione e colpendo il pokèmon.
-Psichico-
Donphan venne fatto roteare in aria e venne lanciato a terra senza troppi complimenti, esausto.
Callum lo fece rientrare con rabbia, afferrando un'altra sfera pokè.
-Alakazam, tocca a te!-
Il pokèmon psico levitò fino al terreno, pronto alla sfida.
-Inizia con energipalla-
La sfera verde venne lanciata contro Gallade e lo colpì in pieno, facendolo arretrare.
-E ora psicoraggio-
-Rispondi con fendifoglia-
Gallade evitò l'attacco, colpendo Alakazam, per poi sollevarlo in aria con psichico.
-Palla ombra- ordinò Callum con nervosismo.
Gallade non riuscì a schivare l'attacco e cadde a terra, rialzandosi immediatamente.
-Non puoi vincere- lo prese in giro Callum -Siamo troppo forti per voi-
-Questo lo pensi tu! Forbice x- rispose Aiden
Gallade corse verso Alakazam e lo colpì con la mossa superefficacie.
-Attacca con psichico- ordinò Callum frustrato -E vedi di vincere-
Aiden non poteva credere che qualcuno potesse trattare così i pokèmon. Prima che potesse partire per il suo viaggio, i pokèmon erano stati i suoi migliori amici (anche perché aveva sempre avuto pochi amici umani, ma in quel momento per lui non era quello il dettaglio importante) e odiava che qualcuno li trattasse male.
Gallade sembrò percepire le emozioni del suo allenatore: evitò l'attacco e si lanciò verso l'avversario, colpendolo ripetutamente con l'appena imparata zuffa.
Alakazam cadde a terra, esausto.
-Alakazam è esausto, quindi vince Gallade. Il vincitore è Aiden!- spiegò Richard
Callum fece rientrare il suo pokèmon e si allontanò arrabbiato.
-Io odio perdere!-
Mentre usciva dalla stanza, lanciò uno sguardo ad Aiden: anche il biondo si era appena trovato un nuovo rivale.
Ma per il momento era troppo impegnato ad esultare, abbracciando Gallade.
-Sei stato grande!-

 

 

I sei ragazzi e i loro pokèmon, ancora intrappolati tra le due frane, camminavano in tondo, aspettando l'arrivo degli amici.
-Ma che razza di soccorsi sono?- domandò Alima esasperata.
-Sono certa che arriveranno tra poco- la calmò Niagara, che cercava di non far trasparire il proprio nervosismo.
-Sì, sono sicuro che mia cugina ci aiuterà- continuò Mark
D'improvviso, uno tremito scosse le pietre. Seguito da un altro, e da un altro ancora, fino ad arrivare al crollo di tutte le rocce, che sollevarono un polverone.
Quando la polvere si diradò, davanti ai ragazzi stavano un Manectric, l'agente Jenny,  Spighetto, Iris e Gabriel.
-Abbiamo trovato l'uscita!- rivelò l'intenditore con il suo solito fare teatrale.
-Smettila di dire sciocchezze e mostraci dov'è, questa uscita- dichiarò Chiara -Non ne possiamo più di questa grotta-
Dopo aver ringraziato l'agente Jenny, i ragazzi seguirono il trio verso l'uscita, trovando, ad aspettarli fuori dalla grotta, gli altri compagni di viaggio.
-Allora?- chiese Misty -Andiamo al mare?-
Tutti esultarono, partendo in una corsa sfrenata verso la costa.





Angolo Autore
Ed ecco il nuovo capitolo!
Scusate se ci ho messo un po' ad aggiornare, ma anch'io ho riniziato la scuola.
Quindi spero che capirete.
Spero anche che il capitolo vi piaccia.
L'Uragano Temporale

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Capitolo 30
*** Laboratori, spiaggie e stanze segrete ***


~~Misty entrò nel centro pokèmon entusiasta, saltellando in giro in preda ad un'incontenibile euforia.
Era da un sacco di tempo che Tracey non vedeva Misty così contenta, probabilmente da quando la ragazza aveva organizzato lo spettacolo a Fiordiloto.
Quando gli altri ragazzi la seguirono nell'edificio, si trovarono davanti una scena stranissima.
Misty aveva trascinato l'infermiera Joy in una specie di balletto, mentre il Chansey aiutante teneva il ritmo con le zampine.
-Ehm, Misty...- la richiamò Vera a bocca aperta -Qualcosa mi dice che hai voglia di andare al mare-
-Cosa te lo fa pensare?- domandò la ragazza mentre l'infermiera girava su sé stessa confusa.
-Intuito femminile- ridacchiò Vera -Adesso facciamo curare i tuoi pokèmon e poi andiamo in spiaggia, okay?-
Misty annuì e consegnò le sue pokè ball all'infermiera Joy, che traballò verso il bancone.
Mentre i loro pokèmon venivano curati, i ragazzi stavano decidendo cosa fare in giornata.
-Io preferirei visitare la città prima di andare al mare- annunciò Niagara, tirando fuori una guida dallo zaino -Sembra che qui a Perlamarina, ci sia un grande laboratorio scientifico-
-Mi unisco volentieri a te- si offrì volontaria Arya -Sono curiosa di visitare questo posto-
-Idem per me- alzò la mano Clive
-Io invece ho voglia di andare al mare- replicò Chiara -E verrà con me anche Alima-
-Ma...- tentò di dire la tenebrosa, interrotta dalla pasticciona.
-Niente ma! Devi prendere un po' di sole, non puoi restare sempre così pallida!- esclamò Chiara abbracciando l'amica.
-E tu Drew verrai al mare con noi, vero?- chiese Vera facendo gli occhi dolci al fidanzato.
-Certo perché no?- rispose lui -Vengo volentieri-
Nel frattempo, Iris era seduta in un angolo del centro pokèmon, aspettando che Axew venisse curato e fosse pronto per tornare al suo fianco, quando sentì l'infermiera Joy parlare con un ragazzo al bancone.
-Sì, pare che un Haxorus selvatico viva nella foresta qui vicino e sembra che non sia molto amichevole! Non ti consiglio di avventurarti in quel posto da solo!-
-Interessante!- commentò la ragazza -Potrei dimostrare che sono un'ottima maestra drago!-
-Non ci pensare nemmeno!- Gabriel le si mise accanto -Non ci riusciresti mai!-
-Io invece vado lo stesso- si intestardì Iris -Non devo certo rendere conto a te!-
La ragazza aspettò il ritorno di Axew, poi si alzò, informò gli amici che andava a fare un giro e uscì dal centro pokèmon.
-Dove credi di andare?- appoggiato a una parete del centro, Gabriel sembrava averla aspettata.
-Adesso ti metti a seguirmi?- chiese la ragazza
-Hai sentito l'infermiera Joy: non è il caso di andare da quell'Haxorus da soli- esclamò innocente il ragazzo -Quindi verrò con te per evitare che tu ti metta nei guai come al solito!-

 

 


-Allora, abbiamo qualche nuova missione in programma?- domandò Aiden entrando nell'ufficio di Zoey
-Non mi pare- rispose Alex -Hai tempo per una delle tue incursioni nell'archivio-
-A proposito di questo- mormorò il biondo con aria da cospiratore -Mi servirebbe l'aiuto di uno di voi, credo di aver scoperto qualcosa di strano in archivio-
-Io non posso- spiegò Zoey -Devo tenere una lezione di agilità ad alcune reclute, ed Alex dovrà parteciparvi, lo vedo poco atletico al momento! Sai, farebbe bene anche a te-
-Grazie, ma passo- proclamò Aiden -Io e gli sport non ci stiamo molto simpatici a vicenda. Chiederò a Mandy e Richard-
-Richard deve aiutarmi a tenere la lezione!- lo avvisò Zoey
Il ragazzo uscì e si imbatte proprio in Mandy, e le spiegò tutta la storia.
-Certo che vengo!- assicurò Mandy -Non mi va di partecipare alla lezione di Zoey e Richard. Mi piacerebbe fare un po' di movimento, ma sicuramente ci sarà anche Britney e per un po' vorrei evitarla!-
-Va bene, allora ti aspetto all'entrata dell'archivio tra mezz'ora!- sussurrò il ragazzo guardandosi intorno guardingo.
-Ehm, Aiden...- commentò Mandy mentre il biondo si allontanava camminando rasente le pareti -Non siamo in un film di spionaggio-
-Oh. Giusto!-

 

 

-Che bella cittadina!- commentò Niagara
Lei, Spighetto, Arya, Clive, Max, e Lucinda avevano optato per un giro per la città di Perlamarina, soprattutto per via del suo rinomato laboratorio scientifico.
-Hai proprio ragione!- esclamò Lucinda
-In effetti è un posto bellissimo- concesse Clive -Ma adesso che ne dite di andare a visitare il laboratorio?-
-Per me va bene- disse Spighetto -Non è molto lontano, possiamo arrivarci in pochi minuti-
Poco dopo, i ragazzi si ritrovarono davanti ad una struttura molto imponente, bianca e pulitissima.
Accanto ai cancelli spalancati c'era una targhetta che recitava “Laboratorio Perlaceo”
Il gruppetto entrò nell'edificio, Clive e Niagara in testa a tutti, e si avvicinò alla scrivania della segretaria.
-Salve, vorremo visitare l'edificio!- esclamarono in coro i due
-Fate pure, la visita è libera!- esclamò lei con una faccia contrariata. Si vedeva che non era d'accordo con l'idea di far entrare i visitatori -Ordine della direttrice-
-Che simpatica accoglienza!- sussurrò Arya ironica a Lucinda mentre salivano al primo piano.
-In quanto a gelo può fare concorrenza a un Glaceon- commentò a sua volta la coordinatrice in risposta.
Non appena furono arrivati al primo piano, un ricercatore distratto finì addosso a Clive.
-Scusami, Scusami, Scusami!- si affrettò a dire, rialzandosi e facendo rialzare il ragazzo, cercando anche di pulirlo come poteva dalla polvere.
-Scusatemi, sono talmente distratto che non faccio caso a dove vado!- spiegò -Io sono Brad-
Aveva gli occhi marroni e i capelli neri, indossava un camice aperto che lasciava intravedere una maglietta verde e aveva dei pantaloni blu.
-A proposito, avete visto i miei occhiali? Devono essermi caduti nello scontro!-
-In realtà sono sulla tua testa- ridacchiò Spighetto
Il ragazzo si toccò la fronte e si abbassò gli occhiali sul naso.
-Oh, scusate!-
-Sarà la quinta volta che lo dice- mormorò Max a Niagara
-Ora devo andare, ma se volete una visita guidata non esitate a venirmi a cercare!- fece allontanandosi -E scusate ancora-
-Facciamo pure sei- rispose Niagara a Max
-Che tipo- ridacchiò Clive facendo per riprendere il cammino, ma una voce lo bloccò.
-Ehi voi!-
I ragazzi si voltarono e notarono una faccia familiare sorriderli dalla fine del corridoio.
-Voi non siete i ragazzi che mi hanno sfidato qualche tempo fa?- chiese la ragazza
-Arianna!- la riconobbe Arya -Ma certo, hai perso contro Mandy e il suo Croconaw e hai dato a Chiara il suo uovo di Pichu!-
-Già, sono proprio io- la ragazza si avvicinò percorrendo a grandi falcate il corridoio.
-E che ci fai qui?- domandò Niagara
-Ci lavoro!-replicò Arianna -Sono in trasferta qui a Perlamarina per uno studio sui fossili. La domanda è cosa ci fate voi qui-
-Siamo venuti per visitare il laboratorio- spiegò Niagara -E speravo anche che qualcuno potesse aiutarmi con il mio Fossilmascella...-
-Hai un Fossilmascella?- chiese Arianna incredula -Vai nella seconda stanza a sinistra e spiega che ti mando io, ti aiuteranno a ricreare un Tyrunt-
Niagara la ringraziò e si allontanò.
-Voi altri invece venite con me!- proclamò poi decisa -Vi porto a fare un giro-

 


-Che razza di idea!-
Vera, Chiara, Drew, Misty, Tracey, Mark e Alima erano andati al mare, e quest'ultima era tutt'altro che contenta di esserci.
-Non riesco proprio a capire come hai fatto a convincermi!- commentò la tenebrosa -Ah, ora ricordo: Chiara mi ha trascinata a forza!-
-Uff, quanto sei noiosa!- esclamò la pasticciona -Avevi bisogno di divertirti un po'! A proposito, hai portato il costume?-
-Certo che no!- rispose Alima sbuffando -Il mio unico costume da bagno è nero, il nero attira il calore e la mia pelle, se tu non te ne fossi accorta, è bianca come il latte  di Miltank, perciò non posso mettermi il costume sotto il sole, a meno che tu non abbia una protezione solare livello cinque milioni!-
-Bastava dire no- sbuffò allora Chiara
Misty lanciò il suo asciugamano sulla spiaggia.
-Allora, mettiamo bene in chiaro che io non ho intenzione di farmi rovinare la giornata, quindi se arriva qualche team malvagio ditegli di prendere il numeretto e di mettersi in fila, perché oggi io mi dedicherò completamente alla mia giornata al mare-
-Ben detto Misty- approvò Vera -Oggi le parole d'ordine non sono “missione” o “Team Ombrya”, ma “relax” e “divertimento”-
-Sono d'accordo!- ridacchiò Mark afferrando la pokè ball di Mudkip -Quindi, se volete scusarmi, io vado a mettere in pratica il piano di Vera-
-Io farò un giro sulla spiaggia- si giustificò Alima -Vieni con me NightMoon?-
La Zorua però si era già trovata un angolino all'ombra dove riposarsi.
-Traditrice-

 

 

-Allora, qual'è questo grande segreto?- domandò Mandy appena entrata nell'archivio.
Aiden la guardò male.
-Scusa, perché non lo dici un po' più forte?- domandò sarcastico il biondo -Da Kalos non ti hanno sentito bene!-
-Come sei pignolo!- minimizzò la sportiva
-Gallade, vieni fuori!- lo chiamò Aiden lanciando la sua sfera.
Il pokèmon entrò in scena e si diresse verso uno scaffale pieno di libri.
-Dopo esserci stato varie volte, Gallade si è reso conto che la disposizione dei libri cambiava sempre e che uno di essi nascondeva un meccanismo segreto- spiegò Aiden -che apre una porticina nascosta proprio qui accanto-
Gallade sfiorò appena un libro sulla mensola più alta dello scaffale e un passaggio segreto si aprì.
-Wow!- commentò Mandy, colpita -E lo hai già esplorato?-
-No, ho pensato di venirvi subito ad avvertire- esclamò il ragazzo
-Okay, allora andiamo a scoprire cosa nasconde!-comandò Mandy afferrando Aiden per un braccio -Ma siamo certi che non ci chiuderà dentro, vero?-
-Tranquilla, Gallade sa aprire il passaggio anche dall'interno- assicurò Aiden
Mandy non se lo fece ripetere e si avventurò dentro, trascinandosi dietro l'amico e seguita da Gallade.

 

 

-Benvenuti al corso per l'agilità- annunciò Richard alle reclute -Qui vi allenerete per essere certi di poter affrontare ogni tipo di missione!-
-Quindi dovrete affrontare un percorso ad ostacoli- esclamò Zoey -Prima di tutto dovrete mantenere l'equilibrio sulla trave, poi vi arrampicherete sulle funi annodate fino ad una piattaforma, da cui scenderete tramite uno scivolo, che vi porterà ad un piccolo labirinto. Una volta usciti da lì, avrete finito. Facile no?-
Mentre tutti si lamentavano, Alex non riuscì a fare a meno di pensare che persino il percorso ad ostacoli inventato da Elsio nel reality era più semplice.
Mentre ci stava ragionando, venne avvicinato da Britney.
-Ciao Alex- mormorò la ragazza con voce flautata.
-Ciao Britney- rispose il ragazzo di malavoglia -Cosa vuoi?-
-Devo per forza volere qualcosa?- chiese Britney -Magari voglio solo parlare con te-
-Ne dubito-
-Sai, sei così adorabile quando tenti di scoraggiare la gente- esclamò Britney avvicinandosi pericolosamente -E che begli occhi che hai, non me ne ero mai accorta-
Ci sapeva fare, questo Alex doveva ammetterlo, ma c'era sicuramente qualcosa di strano nel comportamento della ragazza.
-Ora scusami, ma devo andare!- Alex si allontanò dalla ragazza, lasciandola sola.
-Funzionerà!- sussurrò la ragazza convinta. Il suo piano avrebbe funzionato. Far innamorare di lei i ragazzi le era sempre riuscito bene e sarebbe riuscita a farcela anche quella volta.
Conquistare uno degli amici di Mandy e fargli svelare la verità sulla ragazza: niente di più semplice.
All'inizio Britney voleva provarci con Aiden, ma aveva saputo che aveva la ragazza e niente, per una conquistatrice come lei, era peggio di un fidanzato fedele, così aveva deciso di provarci con Alex, e anche se il ragazzo avrebbe sicuramente provato a resistere al suo fascino, sarebbe riuscita a farlo innamorare di lei.
Venne richiamata da Annabeth perché Zoey stava per dare il via alla prova.
-Pronti? Via!-
Tutte le reclute partirono insieme.

 

 


-Che posto stupendo!- commentò ammirata Lucinda -Davvero tu sei a capo di tutto questo Arianna?-
-In un certo senso- rispose la capopalestra -Non è facile dirigere un laboratorio, ma è molto appagante-
-Fate delle scoperte importanti qui?- domandò Clive
-A bizzeffe- si vantò Arianna -Qui a Perlamarina si concentrano gran parte degli scienziati di Eclissior. Facciamo studi sulla psicologia dei pokèmon, sui fossili e stiamo cercando di progettare un dispositivo per far parlare i pokèmon, abbiamo qualche progetto proprio in uno di questi uffici-
-Immagino anche che abbiate subito parecchi tentativi di furto- esclamò Spighetto
-In effetti sì- sbuffò la ragazza -Ma abbiamo un ottimo servizio di sorveglianza e da qui non è uscito nessuna scoperta particolare, almeno non prima del brevetto! Fidatevi: nessuno riuscirà mai a derubarci!-
-Siamo stati derubati!- urlò proprio allora qualcuno
-Ma tu guarda che tempismo- commentò Lucinda mentre insieme al gruppo correva a controllare.
-Cos'è successo?- chiese Arianna affiancandosi alla donna che aveva gridato.
-I progetti del dispositivo per parlare con i pokèmon- mormorò questa preoccupata -Sono spariti!-
-Che?- Arianna si lasciò cadere proprio mentre Arya le metteva dietro una sedia per evitare che finisse a terra -Non è possibile! Come è successo?-
-Un paio di minuti fa sono andata a prendere dei risultati per delle ricerche importanti, e quando sono tornata, i progetti erano svaniti-
-Chiudete subito le porte!- ordinò Arianna rialzandosi -Il colpevole non può essere uscito e nessuno uscirà di qui fino a quando non avremo risolto questo caso!-
-Tre, due, uno...- sussurrò Clive rivolto a Max
Subito il Metang di Niagara entrò nella stanza fluttuando e iniziò a perquisirla scrupolosamente.
-Sbaglio o è il Metang che prima fluttuava sorretto da uno Shuppet?- domandò confusa Arianna
-Non sbagli- confermò tutto il gruppo in coro -Lunga storia-
-Mi dispiace, non riesco mai a controllarlo- Niagara arrivò di corsa -Fa sempre quello che vuole lui!-
-Non fa niente- disse la capopalestra -Ma cosa sta facendo?-
-Avete appena subito un furto, no?- domandò Niagara -Beh, Metang è fissato con queste cose, e farà di tutto per risolvere il caso-
-Che bella notizia- esclamò Arianna
-Non sono sicuro che lo sia davvero- ridacchiò Max

 

 


-Idiota!-
-Isterica!-
-Antipatico!-
-Prepotente!-
Iris e Gabriel litigavano da quando erano entrati nel bosco, su come avrebbero fatto ad ammansire quell'Haxorus.
-Puoi discutere quanto vuoi, ma “andare lì e vedere cosa succede” non è un piano-
-Sì certo, perché tentare di calmarlo parlando faccia a faccia con lui è un piano geniale!-
-Non riesco a capire perché tu mi abbia seguito!- brontolò Iris -Tu mi detesti e io ti detesto, quindi potevi anche lasciarmi andare da sola!-
-Tu da sola in una foresta? Saresti più pericolosa dell'Haxorus- rispose Gabriel ironico.
-Ah, sei impossibile!- esclamarono i due insieme.
Il litigio venne troncato da un verso feroce che proveniva da poco lontano.
-Dici che potrebbe essere lui?-
-O lui o qualcuno molto nervoso-
Iris si lasciò sfuggire una risatina.
-Forse è il caso di andare a controllare- spiegò ancora Gabriel
-Come faremmo senza il tuo intuito?- domandò sarcastica la ragazza
I due si addentrarono tra i cespugli.

 


Chiara era completamente bagnata e avrebbe preferito schizzarsi facendo il bagno, piuttosto che ricevere un gavettone da un Bidoof che aveva voglia di giocare.
-E tu cosa vuoi?- domandò al pokèmon cercando di non perdere la pazienza
Il Bidoof ridacchiò sotto i baffi.
Poco lontano, Mark e Mudkip giocavano in acqua, insieme a Misty e Tracey mentre Vera e Drew, su proposta della ragazza, costruivano un castello di sabbia.
Zorua e Nora invece si rilassavano all'ombra.
Solo allora Chiara si accorse che Alima mancava all'appello.
-E la tenebrosa dov'è?- chiese rivolta a Vera e Drew
-Non era andata a fare una passeggiata?- rispose confusa Vera
-Sì, ma è via già da un po' di tempo- commentò ancora Drew -Forse dovremmo andare a cercarla-
I tre andarono nella direzione da cui era passata Alima, seguiti dal Bidoof che aveva bagnato prima Chiara.
-Non c'è dubbio: è passata di qui!- spiegò Drew indicando le orme lasciate sulla spiaggia da qualcuno.
-E non solo lei- esclamò Vera notando altre impronte -Quelli sembrano tanto gli stivali che usano nel team Ombrya-
I tre seguirono le orme fino ad arrivare a degli scogli, dove la traccia si interrompeva bruscamente.
-Qui c'è qualcosa che non va- disse Chiara, -Le traccie spariscono prima degli scogli, e questo non è normale-
-Hai ragione- ammise Drew -Dividiamoci e cerchiamo degli indizi!-
I tre si divisero, e Chiara si avventurò sugli scogli, mentre Drew e Vera restavano nei pressi della sabbia.
-Trovato niente Chiara?- chiese Vera dopo un po'
Nessuno rispose.
-Chiara?-
-Aspetta qui, vado a controllare- la bloccò Drew, raggiungendo il posto dove stava cercando prima Drew.
Vera attese invano per cinque minuti, prima di decidere di avventurarsi anche lei tra gli scogli.
Raggiunse una strana insenatura tra le rocce, e sentì delle voci conosciute.
-Siete dei farabutti!- esclamò Chiara, che insieme a Drew ed Alima era stata legata da dei membri del Team Ombrya.
-Lasciateci subito andare!- rincarò Alima
-Non prima di aver ricevuto dal nostro contatto quello che stiamo aspettando- replicò una ragazza dai capelli neri, supportata dalla propria gemella.
Vera tentò di allontanarsi per avvisare gli altri, ma inciampò e urtò una roccia, facendosi scoprire.
Le due gemelle la catturarono subito e la portarono dentro la piccola grotta.
Quello che nessuno sapeva era che un Bidoof aveva visto tutta la scena e corse subito verso da dove era venuto, per andare ad avvertire qualcuno.

 

 

 

Alex aveva superato la trave senza problemi, ma quando iniziò la scalata della corda, Britney lo raggiunse.
-Allora Alex, prima non sono riuscita a parlarti- spiegò la ragazza
-Non abbiamo nulla di cui parlare!- replicò Alex tentando di superarla.
-Andiamo, neanche sai cosa ti voglio dire-
-Okay, cosa mi vuoi dire?- domandò il ragazzo sbuffando.
-Va bene: ti va di uscire con me?- chiese Britney, aspettandosi un immediato sì.
Alex però fece l'ultima cosa che si sarebbe aspettata: si mise a ridere, come se si stesse divertendo più che mai.
-Ahahahaha! Non dirmi che dici sul serio?-
-Certo! Perché non dovrei?-
-Per almeno un milione di motivi che adesso non ho il tempo di spiegarti- commentò il tenebroso -E ora se vuoi (o anche se non vuoi) scusarmi...-
Alex fece per superarla, ma Britney lo trattenne per il braccio, facendogli perdere l'equilibrio.
Il ragazzo cadde all'indietro, rimanendo impigliato tra le corda con la gamba, e iniziando a penzolare.
-Ops- commentò Britney ridacchiando -Ti giuro che non volevo farlo-
-Certo, come no!- Alex tentò di afferrare la corda con la mano, ma non ci riusciva.
Britney lo lasciò lì e lui venne superato da tutte le altre reclute.
Quando riuscì a liberarsi, erano già entrati tutti nel labirinto, tranne Britney, che lo aspettava sulla piattaforma dello scivolo.
Alex non le lasciò neanche il tempo di dire nulla e si lasciò scivolare giù, seguito subito dopo dalla ragazza, che gli rotolò addosso.
-Togliti!- il ragazzo la scostò in modo molto poco cortese -Non hai altro da fare piuttosto che darmi fastidio?-
-Ehi voi due!- li richiamò Zoey, la gelosia che si leggeva in modo chiarissimo sul suo volto (e non che ad Alex dispiacesse poi vederla gelosa di lui) -Siete indietro! Raggiungete gli altri!-
Alex corse all'entrata del labirinto e si mosse praticamente a casaccio, pronto a tutto pur di togliersi Britney di torno.

 

 

Mandy e Aiden seguirono un corridoio segreto fino ad arrivare ad una stanza che somigliava in tutto e per tutto all'ufficio di un luogotenente.
C'era una scrivania con un computer di ultima generazione, una poltrona girevole, una libreria abbastanza fornita e un grande armadio a muro, con accanto una seconda porta.
-Ma che cosa ci fa un posto del genere qui?- domandò Aiden facendo rientrare Gallade.
-In effetti non ha molto senso- ammise Mandy
Proprio in quel momento i due sentirono una voce arrivare dalla seconda porta.
-Presto, entriamo lì!- Mandy si fiondò dentro l'armadio, fortunatamente vuoto, seguita da Aiden e Glaceon.
Il ragazzo chiuse le ante appena in tempo, perché subito dopo qualcuno entrò.
-Perfetto! Ho localizzato il turchese della positività! Adesso potrò recuperarlo e il capo mi sarà molto riconoscente e si ricorderà di me quando conquisterà il mondo-
-Chi può essere?- chiese Mandy cercando di sbirciare nella fessura tra le due ante.
-Zoey e Richard avevano parlato di un quarto luogotenente- ricordò Aiden
-Giusto! Com'è che si chiamava? Bunny?-
Da fuori l'armadio, il Lopunny mosse le orecchie, sospettosa, ma poi scosse la testa.
-Adesso sarà il caso di ricominciare le ricerche- esclamò poi, dirigendosi verso la porta da cui era entrata -Uscirò dalla finestra dell'ufficio del capo-
Subito dopo aprì la porta e se ne andò, lasciando campo libero a Mandy ed Aiden.
-Quella porta deve arrivare all'ufficio del capo- commentò Mandy -Ma adesso è meglio uscire, prima che ritorni Bunny-
-Sono d'accordo- disse Aiden
I due tornarono nel corridoio segreto che dava sull'archivio e uscirono.

 

 

Misty si vide arrivare incontro un Bidoof allarmato, che tentò ripetutamente di comunicarle qualcosa.
-Credo che voglia che lo seguiamo- commentò Mark
-Credo che sia proprio il caso- informò Tracey -Tutti gli altri sono spariti-
Il trio, insieme a NightMoon e Nora, seguì il pokèmon fino alla piccola grotta dove tenevano prigionieri gli altri.
-Il nostro contatto deve consegnarci dei piani rubati dal laboratorio di Perlamarina- esclamò una delle gemelle -E voi arrivate per puro caso qui a dare fastidio? Sì, certo, e io dovrei crederci-
-Ma è andata così!- insiste Chiara -Noi non sappiamo niente del vostro contatto e tantomeno del furto dei progetti-
-E ora che facciamo?- domandò Tracey allarmato -Sono in troppi, non possiamo sconfiggerli da soli-
-Potremmo andare a chiedere aiuto- propose Mark
Ma Misty stava già entrando nella caverna.
-Come è possibile che puntualmente voi veniate a rovinarci ogni divertimento?- esordì rivolta al Team Ombrya -Per una volta volevo godermi una giornata al mare, ma voi dovevate per forza rubare quei progetti, giusto? Mi avete seriamente stancato!-
La ragazza afferrò tutte le sfere che aveva, e chiamò a sé tutti i suoi pokèmon.
Psyduck, Staryu, Corsola, Dewgong e Politoed apparvero in scena, pronti ad obbedire agli ordini dell'allenatrice.
Ma la predica di Misty era stata più che sufficiente a dissuadere i membri Ombrya dal continuare la missione.
La ragazza aveva un'aria talmente agguerrita, che nessuno se la sentiva di affrontarla in una lotta pokèmon.
In poco tempo, il Team Ombrya se ne andò, lasciando i ragazzi da soli.
Mentre slegavano gli altri, Chiara, liberata per prima, venne avvicinata da Bidoof.
-Quindi sei stato tu ad avvisare i ragazzi?- domandò -Grazie di tutto! Ehy, non è che ti va di viaggiare con me?-
Bidoof saltellò entusiasta ed entrò nella sfera che la ragazza gli offriva.
-E adesso noi torniamo in spiaggia e ci godiamo una giornata al mare, chiaro?- spiegò Misty
Nessuno osò contraddirla.

 


Iris e Gabriel spuntarono in una radura, dove un iroso Haxorus stava mangiando delle bacche.
-Okay, adesso sta a vedere come agisce un vero maestro drago!- si vantò Gabriel facendosi avanti
Cinque secondi e un ruggito dopo era già tornato dietro i cespugli.
-Sì, proprio un grande maestro!- ridacchiò Iris, avvicinando il pokèmon.
-Ehi, Haxorus- esordì con calma -Cosa ne dici di calmarti un po'? Tutti dicono che sei un pokèmon molto arrabbiato, ma io so che tu sei solo nervoso, forse per via di un'evoluzione imprevista-
Il pokèmon la guardò in modo strano, e poi le ruggì contro.
Iris fece esattamente ciò che aveva fatto Gabriel prima di lei: era fuggita a gambe levate.
-Okay, forse dovremmo tentare di fare squadra- ammise Gabriel piccato
-Credo tu abbia ragione. Tentiamo di fargli capire che noi vogliamo aiutarlo- spiegò Iris
I due tornarono alla carica, camminando lentamente verso Haxorus.
-Dai bello, noi vogliamo solo aiutarti- esclamò Gabriel
-E tu devi permetterci di farlo- continuò Iris, avanzando con la mano tesa, come a chiederle il permesso di accarezzarlo.
Il pokèmon ruggì nuovamente e Iris ebbe una lieve incertezza, ma Gabriel le prese la mano per sostenerla.
Lei gli sorrise, e insieme si avvicinarono al pokèmon, che continuava a scrutarli sospettoso.
Quando gli arrivarono davanti, Iris tentò di accarezzarlo e, se sulle prime il pokèmon si scansò, in seguito lasciò che la ragazza lo toccasse.
-Bravissimo!- lo lodò Iris -Tu non sei cattivo, vero?-
Il pokèmon emise un verso di felicità.
-Stava solo difendendo il territorio- commentò Gabriel -Non possiamo biasimarlo per questo-
-Doveva solo imparare a capire che noi umani non siamo un pericolo per lui- approvò Iris
-Però! Sei brava!-
-Grazie! Anche tu, un pochino-
Haxorus, tentando di farsi nuovamente accarezzare da Iris, rischiò di farla cadere, ma Gabriel la sostenne in tempo.
-Mi dispiace di averti ignorato e di aver detto che non sei una brava maestra drago- rivelò il ragazzo
-Scuse accettate, ma ad una condizione...-
-E cioè?-
Senza pensarci troppo, Iris lo baciò, per poi correre via.
Il ragazzo rimase confuso per un secondo, per poi sorridere e correrle dietro.

 

 

-Siamo tutti qui riuniti per scoprire chi ha rubato i progetti del dispositivo per parlare con i pokèmon- spiegò Arianna a tutti coloro che lavoravano al laboratorio -Tutti voi dovrete sottoporvi ad un controllo che eseguirà questo Metang-
Il Metang di Niagara ronzò e iniziò a perquisire tutti.
Niagara si fece attenta, soprattutto mentre Metang esaminava Michelle, la segretaria scorbutica che li aveva accolti, ma il pokèmon rilevò niente.
Tutti gli scienziati, compresi Brad, Arianna e Kelly, la donna che aveva scoperto il furto, vennero esaminati, ma nessuno risultò sospetto e così Metang iniziò a perquisire anche i ragazzi.
Niagara si stava già chiedendo come avesse fatto il colpevole a far uscire i progetti, quando Metang si allarmò, proprio mentre stava esaminando Clive.
E infatti il ragazzo aveva in tasca i progetti.
-Tu?- chiese Arianna sconvolta -Pensavo foste brave persone-
-Sapevo che non avremmo dovuto aprire le porte agli estranei- sussurrò Michelle
-Non può essere stato Clive!- si impuntò Arya -Non è stato da solo un attimo da quando siamo entrati!-
-Allora siete suoi complici!- esclamò Kelly
-No, non era questo che intendevo!- tentò di rimediare Arya
-No!-
Spighetto aveva fermato tutti, e si era messo in testa il cappello da investigatore.
-Oh no, ci mancava questa!- commentò Lucinda
-Non può essere stato Clive, ma tutte le persone che hanno parlato con lui avrebbero potuto infilarli in tasca i progetti, quindi il colpevole altri non è che...-
Tutti attesero un nome, ma Spighetto non aveva intenzione di interrompere la suspense.
-Dillo!- sbuffò Lucinda
-...Michelle!- Spighetto puntò il dito accusatore contro la segretaria -Voleva ad ogni costo che il laboratorio chiudesse al pubblico, e così ha inscenato il furto, cercando di incolpare Clive-
-Questo non ha senso!- sbottò Michelle -Non avevo occasione di farlo!-
-Questo è... vero- si abbatte Spighetto
-Ma il tuo non è un ragionamento sbagliato- mormorò Niagara -C'era qualcuno che poteva infilare i progetti nelle tasche di Clive-
-Chi?- domandò esasperata Arianna
-Questa persona aveva interagito con Clive ed aveva avuto occasione di mettere mani sui progetti e si tratta di...-
Niagara puntò il dito contro qualcuno.
-...Brad!-
-Cosa?-
-Brad ha rubato i progetti, ma sapeva che presto il furto sarebbe stato scoperto!- spiegò Niagara -Così ha finto di urtare Clive per mettergli in tasca i progetti, per poi riuscire a recuperarli in un secondo momento-
-Ha senso- ammise Spighetto
-Bella storiella- esclamò Brad -Ma ti mancano le prove-
-Hai ragione, ma sono certa che le telecamere di sicurezza ti incastreranno!- disse Niagara
-Le telecamere? Ma le avevo spente e...-
-Ed ecco le prove- lo interruppe Niagara
-Ecco cosa succede a fidarsi degli stagisti!- esclamò Arianna -Ragazzi, voi potete andare, accompagnerò io Brad dall'agente Jenny-
I ragazzi erano già vicini alle scale, quando qualcuno chiamò Niagara.
-Ehi tu!- un ricercatore si avvicinò con un Tyrunt in al seguito -Questo è tuo-
-Stavo per dimenticarmene- Niagara si chinò ad accarezzare Tyrunt -Wow, sei proprio un bel pokèmon! Ti va di viaggiare con me?-
Il pokèmon annuì e si fece catturare volentieri.

 


All'entrata dell'ufficio di Zoey, Alex incontrò Aiden e Mandy
Il primo aveva un aria distrutta e si muoveva velocemente per evitare Britney, mentre i secondi avevano un'aria circospetta e l'aria di chi aveva appena scoperto un segreto.
-Non chiedere- dissero i tre all'unisono, entrando nell'ufficio.

 

 

Davanti al Centro Pokèmon di Perlamarina, stavano arrivando tre gruppi di persone.
Il primo era formato da due persone, piene di rametti incastrati ovunque, il secondo era preceduto da un Metang che fluttuava da solo, fiero di sé stesso, seguito da persone appena accusate da un furto, mentre il terzo era in costume e seguita da tutti i pokèmon di Misty ed erano stati presi in ostaggio dal Team Ombrya.
-Non chiedete!- esclamarono tutti in coro

 

 

Angolo Autore
Lo so, lo so, sono in ritardo immenso.
Scusate ma ho iniziato il liceo è il tempo per scrivere si è decisamente ridotto.
E così sono tornato con questo capitolo che non mi convince (nessun capitolo mi convince mai, lo so, ma sono fatto così).
Spero comunque che vi piaccia e che l'attesa sia valsa la pena.
L'Uragano Temporale

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Capitolo 31
*** Un'accademia affollata ***


~~-Fuori di qui!-
Zoey stava cercando di aprire a forza la porta del suo ufficio, per buttare fuori Mandy, Aiden e Alex.
-Non possiamo uscire!- protestò Mandy -Britney ci ha notati mentre entravamo e adesso è appostata qui davanti e aspetta che usciamo per farci l'ennesimo terzo grado!-
-E voi fate finta di non sapere di cosa stia parlando!- replicò Zoey -E poi siete qui da un sacco di tempo, a questo punto se ne sarà andata-
Mandy sbirciò dal buco della serratura
-No, è ancora lì. Non ci mollerà fino a quando non otterrà una confessione- informò la ragazza
-Non è detto che sospetti per forza qualcosa- tentò nuovamente Zoey, sbirciando nuovamente fuori -E guarda caso adesso è andata via. Fuori!-
La luogotenente li buttò tutti fuori senza tanti complimenti.
-Possibile che non capisca?- si chiese Mandy furiosa -Secondo lei dovremmo dire tutta la verità a Britney? “Ehi, lo sai che io, Alex ed Aiden siamo spie che cercando informazioni per distruggere il Team Ombrya? E non solo, Zoey e Richard ci stanno aiutando!” secondo voi come la prenderebbe?-
-Mandy- iniziò Aiden -Sbaglio o avevamo già fatto quel discorso sul tenere la voce bassa?-
-Già, scusate, temo di essermi lasciata un po' prendere- ammise la ragazza
I tre si allontanarono, e, come voltarono l'angolo, Britney spuntò dalla direzione opposta.
Aveva in mano un cellulare e premette sullo schermo.
“Ehi, lo sai che io, Alex ed Aiden siamo spie...” la voce di Mandy si propagò per il corridoio: Britney si era nascosta per far uscire i ragazzi e al momento giusto aveva registrato la confessione di Mandy.
La ragazza si allontanò trionfante.
Subito dopo, Zoey, inorridita, aprì la porta del suo ufficio.
-Oh cavolo, Mandy aveva ragione!-
La ragazza partì a corsa per i corridoi.

 


-Da che parte allora?-
I ragazzi stavano per arrivare a Sugaropoli, ma prima avrebbero fatto una tappa all'accademia per intenditori lì vicino.
-Ci siamo quasi ragazzi!-Niagara appariva eccitata -Finalmente portò esercitarmi come intenditrice!-
-Contenta tu- commentò Alima
-In verità anch'io sono curiosa di scoprire come studiano gli intenditori- rivelò Chiara -E se tutti cucinano bene come Spighetto, chissà che prelibato buffet!-
-A me sembra solo una perdita di tempo- esclamò Clive con fredezza
-Ma che è successo a Clive?- domandò Chiara rivolta ad Alima -Prima della gara a Borgo Garofano non era così-
-Non ne ho idea- mentì Alima
In realtà la ragazza sapeva benissimo cosa era successo a Clive. Proprio quando aveva iniziato a fidarsi di loro, aveva scoperto il suo segreto che non aveva rivelato a nessuno.
Ad Alima non sembrava poi una cosa così grave, ma probabilmente Clive si era sentito tradito da una delle poche persone in cui aveva riposto la sua fiducia e si era chiuso nuovamente a guscio dentro di sé, e se Chiara avesse scoperto che era colpa sua, si sarebbe arrabbiata con lei.
-Ecco l'accademia!- annunciò Lucinda
In lontananza i ragazzi potevano scorgere un edificio austero, che nulla poteva sembrare se non una scuola: era enorme e bianca, con una parete ricoperta d'edera.
-È bellissima!- mormorò Niagara
La ragazza accelerò il passo.
-Allora, come mai andate così piano?- chiese rivolta agli altri -Forza, andiamo all'accademia-

 


-Cosa ha fatto?-
Zoey aveva indetto una riunione d'emergenza per via di Britney, dove aveva spiegato a tutti cosa tramava la reginetta.
-Che disastro, che disastro- Mandy camminava in cerchio nella stanza, disperata.
-Ehi- la rimproverò Zoey -Non scavarmi un solco nell'ufficio, ho appena rinnovato il mobilio-
-E adesso cosa facciamo?- domandò Aiden
-Intanto teniamo occupata Britney per impedirle di andare dal capo- propose Richard
-So che vogliono organizzare una nuova missione per andare all'accademia degli intenditori a Sugaropoli- commentò Alex
-Ma certo!- intuì Aiden -Se Richard prende il comando della missione...-
-...Potrò portarvi con me in missione insieme a Britney...- continuò Richard
-...Così eviteremo che Britney vada subito dal capo...- capì Mandy
-...E allo stesso tempo faremo in modo di prenderle il telefono per cancellare la registrazione...- esclamò Zoey
-...E così non avrà più prove per incolparci!- disse Alex trionfante
-Vado subito a propormi come capo per la missione!- avvisò Richard uscendo dalla stanza.
-Però c'è un problema- spiegò Zoey -Se porteremo in missione solo Britney e voi tre, lei capirà l'inganno e non si presenterà, o lascerà qui il telefono-
-Allora potremmo portare con noi anche Lucy!- propose Mandy -Faremo sapere a Britney della missione tramite lei, e così quando scoprirà che ci siamo anche noi, sarà troppo tardi per tirarsi indietro!-
-Geniale!- approvò Aiden, battendo il cinque all'amica.
-Però!- commentò Zoey -Siamo una bella squadra!-
I ragazzi annuirono
-Beh, che state aspettando?- chiese poi sgarbata la luogotenente -Andate a prepararvi per la missione!-

 


Niagara entrò nell'accademia e rimase basita.
L'ingresso era pieno di classe, con quadri di pokèmon appesi alle pareti e delle eleganti scale di marmo bianco.
Una donna dai capelli castani, affiancata da un Lilligant, andò subito ad accoglierli.
-Benvenuti, allenatori erranti. Siete qui per una visita alla nostra prestigiosa accademia?- chiese con grazia
Il Lilligant abbozzò un inchino e Max fece lo stesso.
-Ehi, è divertente- commentò il ragazzino
-Seguitemi, io sono Olivia e sarò la vostra guida in questo tour di classe- spiegò la donna con fare teatrale.
Tutto il gruppo, Spighetto e Niagara in primis, si accodò dietro Olivia.
-Questa accademia è enorme ed ha molte stante, ma solo un quarto di esse sono usate come aule. Le altre sono biblioteche, stanze per l'allenamento dei pokèmon, cucine, sale da ballo e molte altre-
-Una sauna no, eh?- mormorò ironica Vera rivolta a Chiara facendola ridere.
-Di qua invece abbiamo una delle nostre classi- esclamò Olivia -Stiamo tenendo una caccia al tesoro e gli indizi possono essere interpretati solo dai bravi intenditori-
-Scusate, sapete per caso da che parte è la biblioteca?- si intromise una ragazza
-Burgundy?- chiese Spighetto incredulo
-Spighetto!?- Burgundy sembrava in imbarazzo -Cosa ci fai tu qui? Sei un intenditori di classe A, non hai bisogno di lezioni!-
-Siamo venuti a visitare l'accademia- spiegò il ragazzo
-Ah! Anch'io!- mentì la ragazza
-In realtà Burgundy ha deciso di partecipare a uno dei nostri corsi- spiegò Olivia -Adesso sta partecipando anche lei alla caccia al tesoro della scuola-
-Davvero?- chiese Spighetto -Io e Niagara potremmo darti una mano mentre gli altri visitano la scuola-
-Sarebbe fantastico- ammise Niagara -A voi va bene?- chiese poi rivolta agli amici
-Certo!- assicurò Arya -Vai pure!-
Spighetto e Niagara si avvicinarono a Burgundy per leggere l'indizio che aveva in mano, e gli altri continuarono la visita guidata con Olivia.

 

 

-Sai chi guida la missione?-
-No-
Britney e Lucy stavano camminando verso l'uscita del castello, in un silenzio imbarazzante rotto da Lucy, che aveva fatto una domanda alla reginetta.
Mandy l'aveva avvisata di non far sapere niente a Britney sui membri che avrebbero preso parte alla missione e Lucy non sapeva perché, ma se si trattava di un complotto ai danni della recluta alfa, beh, chi era lei per rovinare la festa?
Mandy le aveva anche chiesto di controllare che Britney portasse il telefono con sé, e in effetti la ragazza era apparsa molto indecisa sul portare o no il cellulare, ma alla fine aveva optato per un sì.
Non appena uscirono dal castello e Britney si ritrovò davanti, guarda caso, alle cinque persone coinvolte nella registrazione, capì tutto, ma ormai rifiutarsi sarebbe stato troppo sospetto.
-Bene, siete tutti pronti?- domandò Zoey -Ci intrufoleremo dal retro e tenteremo di raggiungere il magazzino dove conservano le pokè ball-
“Sì” pensò Alex “Se solo esistesse”
All'accademia non c'era nessun magazzino di pokè ball, era tutta una copertura per trovare una scusa e partire.
-Adesso posso sapere cosa state tramando?- domandò Lucy avvicinandosi a Mandy
-Niente, perché?- mentì la sportiva
-Non fare la finta tonta!- protestò l'altra -Prima mi chiedi di portare Britney fuori senza farle scoprire niente e poi quando vi vede quasi le scappa un conato di vomito. Voi state senza dubbio complottando qualcosa-
-Okay te lo dico, ma tu dovrai tenerlo per te- mormorò Mandy -Dobbiamo assolutamente recuperare il cellulare di Britney per un motivo che non ti posso rivelare. Ci aiuterai?-
-E va bene- concesse Lucy -Ma solo perché Britney è talmente antipatica che sarà un piacere farle un dispetto-
Mandy ridacchiò.
-Grazie!-

 

Dopo un paio di ore di cammino, arrivarono nei pressi di Sugaropoli.
-Bene, da adesso la parola d'ordine è “discrezione”- svelò Zoey -Non dobbiamo assolutamente farci notare troppi, anzi, sarà il caso di dividerci una volta entrati-
I sette ragazzi si avvicinarono all'accademia di soppiatto, raggiungendo una porta sul retro.
-E adesso come facciamo?- domandò sottovoce Mandy avvicinandosi a Zoey -Se ci dividiamo Britney non vorrà mai stare in coppia con uno di noi-
-L'unica soluzione è mandarla in coppia con Lucy per poi fare finta di incontrarle per caso- sussurrò Richard, che si era accostato alle due ragazze -E qualunque cosa accada, non dobbiamo farle capire che vogliamo il suo telefono. Non so cosa l'abbia trattenuta dal portare subito la registrazione al capo, ma non esiterà a mandarla a una delle sue amiche alla sede-
-Non ha portato subito il telefono al capo per umiliare ulteriormente Mandy- spiegò Zoey -Conosco le persone come lei. Prima l'avrebbe tenuta sulle spine, magari addirittura ricattandola e poi sarebbe andata a spifferare tutto-
Mandy si lasciò sfuggire un ringhio sommesso.
-Okay, io vado con Mandy- fece Richard -E tu Zoey puoi andare con Alex-
-Non litigate per venire con me, mi raccomando!- mormorò ironico Aiden, sopraggiunto in quel momento -Comunque non importa, andrò da solo!-
Il gruppo si divise in quattro gruppi: Zoey e Alex, Mandy e Richard, Lucy e Britney e Aiden da solo.

 

 

-E questa era la biblioteca!-
Nessuno ne poteva più delle spiegazioni di Olivia.
La donna si era rivelata leggermente prolissa.
Mark e Max erano pronti a sbattere la testa contro il muro, a Vera e Chiara stava colando la bava da quando erano annoiate e perse nei loro pensieri, Alima e Misty sarebbero saltate volentieri addosso ad Olivia se non fossero state trattenute da Clive e Tracey, e Drew, Arya e Lucinda facevano finta di ascoltare le spiegazioni dell'intenditrice, ma anche loro non ne potevano più.
I più furbi erano stati Gabriel ed Iris, che era stata trattenuta dal ragazzo
-Non mi hai ancora spiegato il perché del bacio dell'altro giorno- esordì il ragazzo
-Perché? Non ti è piaciuto?- domandò con malizia la ragazza
Il capopalestra si imbarazzò.
-Non intendevo dire questo! È solo che...-
-Sai, è molto divertente vederti in difficoltà con le ragazze- rivelò allora Iris avvicinandosi -È che credo di averti giudicato male- esclamò poi -In fondo potremmo anche essere amici-
-E tu baci così tutti i tuoi amici?-
-Beh, ammetto anche che non mi sei totalmente indifferente, contento?-
-Anche tu mi piaci, se è questo che intendi- commentò Gabriel appoggiandosi al muro.
-Scommetto che non basterebbe un taccuino intero per scrivere il nome di tutte le ragazze a cui lo hai detto- sbuffò Iris
-In effetti- il biondo si beccò una gomitata -Ma tu mi piaci sul serio-
-E anche questa scommetto che è una delle tue frasi tipiche-
-Vuoi baciarmi o no?-
Gabriel attirò a sé Iris e la baciò.
-Non ti avevo detto di sì- commentò Iris staccandosi -Ma va bene lo stesso-
Un secondo dopo i due sentirono applaudire.
Erano tutti gli altri ragazzi, che avevano ringraziato Olivia, dicendole che avrebbero continuato la visita da soli.
-Da quando siete qui?- domandò Iris in imbarazzo
-Da abbastanza tempo!- rivelò Chiara
-E non potevate farvi gli affari vostri?-
-Così è più divertente- continuò la pasticciona -Che ne dite di trovare una stanza dove riposarci un po'?-
Tutti erano d'accordo, a parte Arya.
-No grazie, ho davvero voglia di visitare questo posto da sola- disse la ragazza allontanandosi.

 

 

-Allora, cosa dice l'indizio?- chiese Spighetto
-Dice che il prossimo biglietto centra con un pokèmon adatto ad una persona vivace, sensibile ed empatica-
-E che vuol dire?- Niagara appariva confusa
-Qui in accademia ci sono stante tematiche dedicate ad alcuni pokèmon- spiegò Burgundy -Probabilmente dobbiamo andare in una di queste stanze-
-Una persona sensibile ed empatica, ma molto vivace, eh?- riflette Niagara -C'è per caso una stante dedicata a Lucario?-
-In effetti sì, è un aula al secondo piano- approvò Burgundy -Proviamo lì-
Una volta arrivati, attaccato ad una statua di MegaLucario, c'era il biglietto successivo.
-Grande Niagara, avevi ragione!- la lodò Burgundy andando a recuperare il biglietto.
-Allora non mi sbagliavo- mormorò Spighetto -Forse quella ragazza ha davvero stoffa-
-Per il prossimo indizio trovate il pokèmon perfetto per qualcuno di elegante, ma combattivo-
-Elegante ma combattivo?- domandò Spighetto -Non è un po' un controsenso?-
-Forse no- rispose Niagara -Un pokèmon elegante e combattivo... come un Roserade per esempio!-
-Giusto!- esultò Burgundy -Potrebbe essere!-
-Andiamo a controllare allora-

 


Dopo aver vagato per una miriade di corridoi, Arya dovette ammettere di essersi persa.
-Ma perché non sono rimasta con gli altri?- si chiese piccata -Ma no, io volevo fare la visita in esclusiva!- continuò poi ironica
Aprì un paio di porte a caso, ritrovandosi prima in una stanza completamente dedicata a Lilligant e poi in una a tema di Eevee e delle sue evoluzioni.
La ragazza ammirò una statua di tutte le evoluzioni di Eevee insieme a Elettra e Sylvia, ma d'un tratto la Eevee aguzzò le orecchie e trotterellò verso il lato opposto della stanza.
-Dove vai Sylvia?- chiese Arya notando che la pokèmon era sparita dietro la statua.
-E tu che ci fai qui?- sentì d'un tratto, ed Arya avrebbe giurato di aver già sentito quella voce.
Insieme ad Elettra girò intorno alla statua e notò Sylvia che si avvicinava ad un Glaceon.
-Aiden?- chiese incredula
-Arya?-

 

 

Nel giardino dell'accademia, i ragazzi si rilassavano.
-Non è un posto bellissimo?- commentò Lucinda
-Hai proprio ragione- approvò Chiara -Speriamo però che Niagara faccia in fretta con quella caccia al tesoro, ho voglia di affrontare il capopalestra-
-La capopalestra- esclamò una ragazza poco lontano
-E tu chi saresti?- domandò Alima infastidita
-Sono Emily, la sorella di Olivia- si presentò la ragazza
Aveva i capelli castani e lunghi fino alle spalle, gli occhi marroni  e un sorriso sbruffone sul volto.
-A Sugaropoli abbiamo una capopalestra donna- continuò imperterrita
-E che tipo è?- domandò curiosa Misty -Io so solo che allena pokèmon di tipo roccia-
-La capopalestra di Sugaropoli non è una ragazza che non sa mai quando parlare e quando no- intervenne Olivia, che si era avvicinata senza che il gruppo se ne accorgesse -E oltretutto non fa altro che rompere e fracassare le cose e che è fin troppo impulsiva. Vero Emily?-
-Uff, sai che lei preferisce essere definita vivace e sicura di sé- ribatte Emily
-Ed è anche permalosa, anche se devo ammettere che ha un certo stile di lotta, altrimenti non sarebbe diventata capopalestra così giovane-
-Questo perché è un'eccellente lottatrice ed ha sempre pronta una strategia-
-Credo di essermi persa- mormorò Chiara a Vera
-O Emily è la capopalestra e le piace parlare in terza persona- rispose la coordinatrice -Oppure queste due la conoscono di persona-
-E va bene, lo ammetto- sbuffò Emily -Sono io la capopalestra-
-Ma tu pensa!- ironizzò Alima -Che notizia sconcertante-
-Noto che l'umorismo non è il tuo forte- la rimbeccò Emily
-Come fai ad essere una capopalestra?- chiese Mark -Avrai più o meno la nostra età-
-Ho quindici anni per essere precisi, ma alleno pokèmon da cinque anni- rispose Emily
-Comunque sia, non credo che sarà difficile batterla- riprese la parola Alima
-Come prego?- Emily si avvicinò alla ragazza -Dici eh? Allora perché non ci sfidiamo subito in una lotta uno contro uno?-
-Ci sto!-

 

 

Mandy vagava per l'accademia per intenditori in compagnia di Richard, nervosissima.
La ragazza aveva fatto uscire Houndour ed Electrike per avvisarla nel caso si fosse avvicinato qualcuno.
Il pokèmon elettrico aveva tentato di avvicinare Houndour per fare amicizia, ma quello gli aveva ringhiato contro.
-Mandy, cerca di calmarti- le disse Richard mentre i due uscivano dall'ennesimo nascondiglio improvvisato -Sei troppo nervosa!-
-Non posso calmarmi!- replicò la sportiva -Questi intenditori pokèmon sono dappertutto, spuntano da ogni corridoio! Sembra che stiano facendo una caccia al tesoro! E per di più non sappiamo dove si siano cacciate Lucy e Britney! Se non riusciremo a recuperare quella registrazione, la nostra missione sarà compromessa!-
Richard mise le mani sulle spalle della ragazza e la bloccò.
-Tu ti devi tranquillizzare!- esclamò il ragazzo -Non puoi affrontare una missione così delicata mentre sei nervosa!-
-Okay, hai ragione- ammise lei -Ma...-
-Niente ma! Ti devi solo rilassare e tutto andrà bene. Abbiamo dalla nostra parte alleati seri ed ormai esperti-
-Forse hai ragione- acconsentì Mandy.
I due entrarono in una stanza dedicata ad Eevee, piena di foto del pokèmon, delle sue evoluzioni e con Aiden e Arya in un angolo che si baciavano.
-Cosa state facendo?- gridò sconcertata Mandy -Vi pare questo il momento?-
“E dire che si era appena calmata” pensò Richard cercando di evitare di mettersi a ridere.
-Secondo te anche gli altri perdono tempo a baciarsi durante una missione così importante?- brontolò la sportiva, mentre i due non sapevano come giustificarsi -A proposito ciao Arya, ti trovo bene... ma non è questo il punto!-
-Scusa Mandy- balbettò Aiden
-Già, ci dispiace tanto!- rincarò Arya
-Il punto è che- continuò Mandy -Non si può trascurate così il dovere!-
La ragazza uscì in corridoio, già nervosa, e per poco non finì a terra.
Zoey stava baciando Alex proprio davanti a lei.
-Oh, ma andiamo!- li rimbeccò irritata -Anche voi?-
-Ehm...- tentò di dire Zoey, ma Mandy si era già allontanata, seguita dai suoi pokèmon e da Richard.
Aiden e Arya si affiancarono a Zoey e Alex.
-Nervosetta eh?- commentò la luogotenente

 


-Siete pronte per la lotta?- domandò Clive che era stato ritenuto il più adatto ad arbitrare la sfida, considerato che Olivia era tornata a supervisionare la caccia al tesoro.
-Certo che sono pronta!- assicurò Alima -Vieni Shin!-
-Vai Aerodactyl- chiamò Emily
Absol fronteggiò il pokèmon volante con sguardo freddo.
-Vai con psicotaglio- iniziò Alima
Absol partì all'attacco saltando verso Aerodactyl.
-Vai con cadutalibera- ordinò Emily
Il pokèmon fossile afferrò Absol e lo trascinò con sé in volo, lasciandolo cadere a pesantemente a terra.
-Non mollare e usa inseguimento-
Absol colpì di soppiatto l'avversario.
-E ora usa danzaspada!-
Absol eseguì una specie di danza che aumento il suo attacco.
-Ti credi tanto furba?- domandò piccata Emily -Aerodactyl, usa supersuono!-
Absol venne travolto dall'attacco sonoro, rimanendone confuso.
-Oh no, questa non ci voleva- commentò Lucinda, che seguiva la lotta insieme agli altri.
-E ora forzantica!-
Aerodactyl generò alcune rocce e le buttò contro Absol.
-Rispondi con attacco rapido- tentò di contrattaccare Alima
Ma Absol era troppo confuso e non eseguì l'attacco.
-Alacciaio!- continuò trionfante Emily
L'attacco andò a segno, ma riuscì anche a far sparire la confusione di Absol.
-Adesso vai con attacco rapido!-
Absol colpì duramente Aerodactyl, ma Emily rispose con abbattimento.
Entrambi i pokèmon cominciavano a mostrare segni di stanchezza.
-Adesso mi hai stufata!- esclamò Emily -Ora vedrai la vera forza di Aerodactyl!-
La ragazza si scostò la manica della maglietta, rivelando un megabracciale e solo allora Alima notò la collana con una megapietra che portava Aerodactyl.
-Aerodactyl, megaevoluzione!-
Il pokèmon venne avvolto da una potente luce.
Possenti aculei crebbero sulle ali, sul dorso e sulla coda, le due piccole corna vennero sostituite da due spine e una crebbe sul mento.
-Si è megaevoluto!- si stupì Vera
-Vai con metaltestata!-
-Schiva-
Absol non fu abbastanza veloce per evitare l'attacco e venne colpito in seguito da un potente riduttore, e finì a terra, esausto.
-Absol non è più in grado di lottare- decise Clive -Il vincitore è Aerodactyl, quindi vince lo scontro Emily!-
-Evvai!- esultò la capopalestra mentre Aerodactyl riprendeva la sua normale forma.
-Sei stato bravo- Alima fece rientrare Absol, incredula di aver perso.
--Non te l'aspettavi, eh?- commentò Emily trionfante -Adesso scusatemi, ma devo tornare in palestra-
-Non credere di aver vinto!- rispose Alima -Voglio una rivincita!-
-Potresti sfidarmi in una lotta ufficiale in palestra- propose Alima -Sempre che tu ne abbia il coraggio-
Alima la guardò allontanarsi: avrebbe fatto di tutto pur di vincere quella medaglia.

 

 

Burgundy, Spighetto e Niagara avevano risolto indizio dopo indizio fino al biglietto che li aveva portati in biblioteca.
-E voi cosa ci fate qui?- domandò con rabbia Niagara
Il trio aveva incrociato Lucy e Britney e ovviamente le divise delle due non erano passate inosservate.
-Vieni Pansage!- lo chiamò Spighetto
-Vai Akie-
-Forza Dewott-
-Vai Gogoat-
-Tocca a te Glalie-
I cinque erano pronti alla lotta e proprio in quel momento sopraggiunsero Mandy e Richard.
-Dobbiamo aiutarle- commentò Richard -E trovare allo stesso tempo il modo di toglierle il telefono-
-Forse so come fare- spiegò Mandy -Arriviamo ragazze-
Mandy corse verso di loro insieme ai suoi pokèmon per aiutarle, e al momento giusto finse di inciampare e fin' addosso a Britney.
Dalla tasca della ragazza cadde il telefono e Lucy lo afferrò al volo.
“Vai a cancellare la registrazione, ti copriamo noi” mimò con le labbra la sportiva all'amica, che corse via con il suo Gogoat.
-Dove sta andando quella codarda?- chiese irritata Britney
-Abbiamo chiamato i rinforzi, e Lucy è andata ad aspettarli- si inventò di sana pianta Mandy, sperando che la reginetta ci cascasse.
Niagara aveva seguito quello scambio di battute cercando di capirci qualcosa.
-Ah, ci rinuncio- sbuffò poi -Akie vai con idropulsar-
-Pansage, solarraggio- ordinò Spighetto
-Dewott, usa acquagetto-
-Glalie, vai con bora-
-Electrike usa attacco rapido e tu Houndour, vai con finta-
L'attacco del Glalie di Britney congelò l'acquagetto di Dewott che si bloccò a mezz'aria mentre il solarraggio di Pansage colpì Electrike e Houndour schivò l'idropulsar colpendo Akie da dietro.
Poi rivolse a Pansage un'occhiataccia, come a voler rimarcare il fatto che solo lui era autorizzato a maltrattare Electrike.
-Dobbiamo riuscire a scappare- disse Mandy -Troviamo un diversivo-
-Lasciate fare a me- si offrì Britney -Glalie, vai con liofilizzazione-
Numerosi cristalli di ghiaccio si formarono attorno agli avversari e li bloccarono in un iceberg, che si ruppe.
-Oh no!- esclamò Niagara mentre tutti e tre i pokèmon cadevano a terra esausti
-Liofilizzazione è superefficace contro il tipo acqua- spiegò Spighetto
-Almeno abbiamo vinto la caccia al tesoro e messo in fuga il Team Ombrya- continuò Burgundy
-Come sarebbe a dire in fuga?- chiesero gli altri in coro.
Mandy, Britney e Richard si erano dileguati.

 

 

Lucy si era rintanata dietro un albero fuori dall'accademia per togliere la registrazione dal cellulare di Britney, ma non aveva resistito ad ascoltarla.
L'aveva appena eliminato tutto l'eliminabile per quanto riguardava il file incriminato, quando venne raggiunta da Zoey, Alex ed Aiden che si era staccato (nel senso letterale del termine) a fatica da Arya.
-Brava Lucy, sei riuscita a prenderle il cellulare- la lodò Zoey
-Non l'avrai mica ascoltata, vero?- chiese poi dubbioso Aiden, notando la faccia sconvolta di Lucy
-A dire il vero...- esitò la ragazza
-Oh no!- drammatizzò Zoey -Perfetto! Il numero di persone estranee alla missione che sa tutto adesso è raddoppiato-
-Manterrai il segreto, giusto?- le chiese Aiden supplicante
-Beh...-
La ragazza venne interrotta dall'arrivo dei tre membri mancanti.
-Presto andiamo via!- li mise fretta Richard -Ci hanno scoperti-

 

 

Verso sera, all'accademia per intenditori, Olivia si apprestava a premiare i vincitori della caccia al tesoro.
-C'è solo un problema, però- informò la donna -Il premio è uno solo è non è affatto divisibile. A chi di voi tre andrà-
-A Niagara- affermò fiducioso Spighetto
-Giusto- proclamò Burgundy -È merito suo se abbiamo vinto-
-Grazie ragazzi- li abbracciò Niagara
-Allora non resta che dare il premio a Niagara- Olivia prese uno scrigno e lo aprì -E con orgoglio che do a questa ragazza un Megabracciale ed una Pietrachiave-
Olivia mise in mano a Niagara il prezioso oggetto.
-Usalo con cura- si raccomandò la donna -Vi servirà per vincere la lotta contro mia sorella-
Una volta terminata la premiazione, Spighetto si avvicinò al gruppo.
-Beh ragazzi, per ora le nostre strade si dividono- spiegò -Ho intenzione di restare un  po' qui per seguire qualche corso-
-Io invece devo tornare a Borgo Garofano per gestire la palestra- fece Gabriel
-E io andrò con lui- rincarò Iris -Credo che resterò nei dintorni di Borgo Garofano per ora-
-È stato divertente viaggiare con voi- li salutò Lucinda
-Condividere teorie da intenditori con Spighetto- riprese Niagara
-E combinare pasticci con Iris- aggiunse Chiara
-Vi auguro di vincere contro Emily- ridacchiò Iris
-E buona fortuna con la vostra missione- disse Spighetto
E così, mentre Iris e Gabriel partivano per Borgo Garofano e Spighetto entrava nell'accademia per intenditori, il gruppo riprendeva il viaggio.

 

 

Alla sede del Team Ombrya, Lucy entrò nell'ufficio di Zoey.
-Sai già cosa vogliamo dirti, vero?- chiese Mandy, che era stata informata dagli altri dell'accaduto.
-Lo so- Lucy si sedette sulla poltrona davanti alla scrivania di Zoey
-Non puoi tradirci!- si intromise Aiden
-Devi mantenere il segreto- rincarò Alex
-Tu sai che stiamo facendo la cosa giusta- continuò Zoey
-Non dire nulla di tutto questo al capo!- tentò Richard
-E io che ti credevo un'amica!- esclamò Mandy
-Calmatevi!- li bloccò Lucy -Non dirò niente! Anzi, sono dalla vostra parte e vi aiuterò. Non mi è mai piaciuto come si comporta il Team Ombrya-
-Davvero?- Mandy corse ad abbracciarla -Grazie, grazie!-
-Però dovete spiegarmi tutto- riprese Lucy
-E va bene, ma faremo un po' a turno- commentò Alex -Si tratta di una storia un po' lunghina-
Mandy iniziò a raccontare, felice di avere dalla sua parte una nuova amica.

 

 

Angolo Autore
Ed ecco il nuovo capitolo.
Il primo capitolo in cui tutti i protagonisti e co-protagonisti erano riuniti in un'unica struttura, l'accademia per intenditori.
Alima ha una nuova rivale, Niagara un nuovo Megacerchio e gli infiltrati una nuova alleata.
Spero che il capitolo vi piaccia.
L'Uragano Temporale

 

 

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Capitolo 32
*** Megaevoluzioni e megarivelazioni ***


~~-Vi volete sbrigare?-
Alima incitava i compagni di viaggio a raggiungere il centro pokèmon di Sugaropoli.
-Sapete, credo che non ci sarà bisogno di discutere per scegliere chi lotterà contro Emily- commentò Chiara -Alima è parecchio determinata a batterla da quando ha perso la sfida all'accademia-
-In effetti...- approvò Mark
-Non sono sicuro che sia una buona idea- disapprovò invece Clive -Alima allena pokèmon di tipo buio, che non è superefficace contro il tipo roccia-
-Clive, non si può risolvere tutto con le strategie- lo riprese Arya -Ed Alima è pronta alla lotta, ne sono sicura-
-Anche se- ammise Niagara -Forse la sua competitività e il suo carattere un po' complicato non la aiuteranno-
-Secondo me dovremo comunque lasciarla tentare- continuò Mark -Chi è d'accordo con me?-
Arya e Chiara alzarono la mano convinte, mentre Niagara appariva un po' titubante, ma alla fine anche lei alzò la mano.
-E va bene- sbuffò Clive -Sarà Alima a lottare-
Una volta arrivati al centro, i ragazzi fecero curare i loro pokèmon e mentre aspettavano, Niagara si avvicinò ad Alima, che stava decidendo quali pokèmon usare contro Emily.
-Allora Alima, sei pronta a lottare?- chiese
-E a te cosa importa?- rispose sgarbata la ragazza
-Non dirmi che sei ancora arrabbiata con me per quello che è successo al centro commerciale- si stupì Niagara, credeva che quel litigio fosse ormai superato
-No, non è per quello- concesse la tenebrosa -Sono solo nervosa, ecco! Voglio assolutamente vincere contro Emily, ma lei ha un pokèmon in grado di megaevolvere e io non sono sicura di poterla battere-
-Si tratta di questo?- domandò allora l'intenditrice -Tu sei più che capace di vincere questa lotta, io so che tu puoi farcela. Ma se posso fare qualcosa per farti stare tranquilla...-
Niagara si sfilò dal braccio il Megacerchio vinto alla caccia al tesoro e lo mise in mano ad Alima.
-Cosa stai facendo?- chiese lei -Questo è tuo, l'hai vinto tu. Non puoi regalarmi un oggetto così prezioso e potente-
-Beh, io non ho nessuna megapietra ancora- spiegò Niagara -Tu invece hai un Absolite, no? Se ti sentirai in difficoltà, potrai tentare di far megaevolvere Shin-
Alima si rigirò tra le mani il Megacerchio.
-Grazie Niagara, grazie davvero!-

 

 


-Allora, questa comunicazione importante?-
Lucy si infilò di soppiatto nell'ufficio di Richard, trovandoci tutta la squadra degli infiltrati al gran completo.
-Io e Richard abbiamo parlato a lungo e abbiamo preso una decisione- spiegò Zoey
-È ormai più di un mese che siete infiltrati nel Team Ombrya- continuò Richard -Ma adesso la missione è stata compromessa. Britney ci ha scoperti e sarà difficile sabotare ancora le missioni, considerato che lei sospetta di noi-
-Quindi anticiperemo la missione più importante, quella che avevamo programmato fin da quando vi abbiamo proposto di infiltrarvi- Zoey si alzò per essere sicura che tutti capissero la solennità del momento -Dobbiamo trovare un modo per intrufolarci nell'ufficio del capo e cercare di rubare i Preziosi della Natura che conserva-
Tutti rimasero senza parole.
-State dicendo sul serio?- domandò Lucy -Sarà impossibile trovare un accesso segreto all'ufficio-
-In verità abbiamo trovato un passaggio segreto che porta proprio nell'ufficio del capo- esclamò Aiden
-Ma sarà comunque una missione disperata- sbuffò Mandy -Il capo non esce praticamente mai dal suo ufficio-
-In  realtà c'è una stanza proprio accanto all'ufficio, in cui i luogotenenti, e qualche volta alcune reclute, si riuniscono per discutere di missioni importanti e delicate- esclamò Richard -Io e Lucy potremmo fare da esca e attirare lì il capo, mentre voi quattro entrerete nell'ufficio e raccoglierete il maggior numero di informazioni-
-Se tutto andrà bene, dopo questa missione voi potrete tornare dai vostri amici e Lucy potrà cominciare il suo viaggio da allenatrice- fece Zoey
-E voi che farete?- chiese Alex
-Forse anche noi saremo pronti ad andarcene dal Team Ombrya- rispose Richard -Ma ci penseremo più avanti-
-Va bene, quindi riassumendo- constatò Alex -Stiamo per affrontare la missione più pericolosa che un membro Ombrya possa anche solo concepire con il pensiero, e se veniamo catturati o scoperti finiremo come minimo nelle prigioni più segrete del castello?-
-In pratica sì- rispose Zoey
-Ma sì, proviamoci-
-Allora, tutti d'accordo?-
I ragazzi annuirono solennemente: erano pronti.

 

 

La palestra di Sugaropoli rappresentava perfettamente gli habitat tipici dei pokèmon di tipo roccia.
L'intero pavimento era coperto di sabbia e il campo lotta era pieno di stalagmiti e si trovava sulla cima di un canyon roccioso.
-Neon elettrici, studi televisivi, palestre e piscine, e adesso anche canyon- commentò Chiara -Secondo voi è troppo chiedere una palestra normale?-
Il gruppo iniziò la salita, Alima in cima a tutti.
-Credo proprio che Emily non sarà un'avversaria facile- mormorò Misty a Mark
-Credo tu abbia ragione- rispose il ragazzo -Sembra una ragazza molto tosta ed ha un pokèmon in grado di megaevolversi, ma Alima non è da meno-
La tenebrosa scalava il canyon desertico, pensierosa.
Teneva in mano il Megacerchio di Niagara e lo scrutava attentamente, incerta se usarlo oppure no.
Se avesse fallito e Absol non fosse riuscito a megaevolversi? E se invece si fosse megaevoluto, perdendo però contro Aerodactyl?
Alima aveva dato la colpa della prima sconfitta al fatto che Emily avesse il vantaggio della megaevoluzione. E se fosse riuscita a sfidarla ad armi pari, perdendo lo stesso? No, non poteva assolutamente uscirne sconfitta.
-Benvenuti sfidanti!-
Alima non si era nemmeno accorta di essere arrivata in cima.
-Allora? Sei pronta alla seconda sconfitta?- le domandò Emily con aria di superiorità.
-Non credo proprio che sarò io ad uscirne sconfitta- rispose convinta
Prese la sua Absolite dallo zaino e fece uscire Shin dalla sfera.
-Okay Absol, adesso tu assisterai alla lotta e al momento giusto potrai sfidarti di nuovo contro Aerodactyl- spiegò consegnandogli l'Absolite.
Il pokèmon si sistemò appena fuori dal campo di lotta e Alima si rivolse a NightMoon
-Ti senti pronta a lottare?- chiese
Zorua non se lo fece ripetere e saltò subito dentro il campo lotta.
-Inizia la sfida tra la capopalestra Emily e la sfidante Alima. Sarà una sfida tre contro tre e solo alla sfidante sarà concesso di cambiare pokèmon-
-Shuckle, tocca a te!- Emily chiamò il suo primo pokèmon
-Zorua, vai con finta!-
NightMoon si era trasformata in Absol e aveva attaccato Shuckle con forza, infliggendogli però pochissimi danni.
-Usa pariattacco!- ordinò Emily
Shuckle si illuminò e lo stesso accadde a Zorua e tra i due parve esserci una specie di scambio.
-Adesso la tua Zorua e Shuckle hanno lo stesso valore d'attacco- si vantò Emily -Sai com'è, essendo Shuckle un pokèmon debole di attacco, bisogna pur arrangiarsi. E ora vai con ingannoforza-
Shuckle invertì i suoi valori di attacco e difesa, aumentando a dismisura il primo e mantenendo il secondo ad un valore accettabile.
-La vuoi piantare con la strategia? Zorua, usa provocazione!-
La pokèmon, sottoforma di Absol, provocò Shuckle con la zampa, impedendogli mosse non di attacco.
-Se proprio ci tieni... vai con frana-
Shuckle lanciò vari massi contro Zorua, che tentò di evitarli.
La pokèmon schivò i primi, ma poi venne colpita.
-Rispondi con ripicca- ordinò Alima
-Aspetta che sia vicina e usa coleomorso-
Zorua colpì il pokèmon, ma venne a sua volta morsa e l'illusione perse l'effetto.
-Ora rotolamento.
Shuckle si chiuse nel guscio e si lanciò contro Zorua, ma non era molto veloce e la pokèmon pote schivarlo senza problemi.
Shuckle però rimbalzò contro le stalagmiti come in un flipper, acquistando velocità e colpendo ripetutamente Zorua.
-Adesso mi stai stufando- proclamò Alima -Zorua usa agilità seguita da finta-
La pokèmon aumentò la sua velocità e colpì rapidissima l'avversario.
-Continua con rotolamento- ordinò Emily
-Non credo proprio: usa attaccalite-
Zorua fece infuriare Shuckle impedendogli di usare nuovamente la mossa.
-Vai con coleomorso-
Shuckle rotolò verso Zorua usando lo stesso metodo di prima, mordendola con forza.
-E adesso frana-
La scarica di sassi colpì duramente Zorua, mandandola al tappeto.
-Zorua non è più in grado di lottare, quindi vince Shuckle-
-Zorua tutto bene?- chiese Alima
La pokèmon si riscosse e tornò al suo fianco, mentre Shin studiava l'avversario.
Alima afferrò una sfera pokè dallo zaino.
-Ka, tocca a te-
Ekans entrò in campo pronta alla lotta.
Nel frattempo, a lato del campo lotta, Clive notò diversi pokèmon che vagavano nel deserto.
-Che strano- commentò -Secondo voi sono pokèmon selvatici?-
-Sì- rispose Misty -La guida dice che ad Emily piace che pokèmon selvatici abbiano popolato la sua palestra e lascia che gli allenatori tentino di catturarli-
Clive fissò lo sguardo su un Larvitar che mangiava un paio di rocce per irrobustirsi.
-Charmander, tocca a te-
Il pokèmon entrò in scena con serietà.
-Che ne dici di tentare di catturare un Larvitar?- propose Clive iniziando a scendere dal canyon.
Il pokèmon lo seguì entusiasta.

 


-Allora, siamo tutti in posizione?- domandò Alex
-Richard, ci siete?- Zoey si rivolse al suo walkie talkie
-Sì, siamo pronti. Al vostro segnale entrerò nell'ufficio del capo e insieme a Lucy ci inventeremo di sana pianta una missione delicata da sottoporre al suo giudizio e voi potrete entrare-
Zoey, Alex, Aiden e Mandy erano nell'ufficio segreto scoperto dagli ultimi due e aspettavano l'opportunità per iniziare la missione.
Nel frattempo Mandy si prendeva cura di Skarmory, Alex si allenava con Eevee contro la Numel di Zoey e Aiden comunicava telepaticamente con Gryfulgur.
“Lo sento” stava dicendo il Guardiano della Natura “Tre dei Preziosi sono vicini”
-Sappiamo che il Team Ombrya ha il Diamante dell'Energia e lo Zaffiro del Valore, quindi possiedono anche un'altra pietra di cui non siamo a conoscenza-
Mandy accarezzò la testa di Skarmory
-Zoey, tu ne sai qualcosa?-
-Sì, il capo ne ha parlato un paio di volte- confermò la luogotenente -Ha mormorato qualcosa sull'Agata della Velocità, mi pare-
-Potrebbe essere la tua pietra, Mandy- ipotizzò Alex
-Forse- ammise la sportiva -Ma siamo sicuri che si attiverà?-
-Perché non dovrebbe?-
-Non lo so- rispose Mandy -Ma non mi sento molto sicura su questa faccenda delle gemme. Non sono certa di avere le capacità di liberare un pokèmon guardiano che aprirà il varco di un luogo importantissimo per il mondo-
-Io ci sono riuscito- proclamò Aiden -E io non ho niente di particolare in più di te-
-Aiden, noi sapevamo già che a te sarebbe successo- protestò lei -Honedge l'aveva predetto al museo, ricordi? Non ho detto niente quando N ci ha spiegato tutta la storia, ma... non credo di essere una delle prescelte-
-Non è affatto vero!- la bloccò Alex
-Mandy, noi tutti crediamo in te- si intromise Zoey
-Grazie ragazzi- Mandy chiuse il discorso riprendendo ad accarezzare Skarmory, ma ancora non si sentiva sicura.
D'improvviso il walkie talkie si accese.
-Zoey, mi ricevi?- chiese Lucy
-Sì, come procede?- chiese la ragazza
-Richard e il capo sono appena usciti dall'ufficio e si stanno dirigendo verso la stanza delle strategie. Avete campo libero!-
-Grazie Lucy- esclamò Zoey -Iniziamo subito la seconda parte del piano-
Zoey si rimise in tasca il walkie talkie e si rivolse ai ragazzi.
-Okay ragazzi, da qui in poi le cose si fanno pericolose- spiegò la luogotenente -Dopo questa missione o fuggiamo da qui o finiamo in qualche prigione, non credo ci siano altre possibilità- Siete pronti?-
-Sì- proclamarono i tre in coro -Siamo pronti-

 


Clive e Charmander si avvicinarono di soppiatto a Larvitar, nascondendosi dietro una roccia.
-Allora, quando ti do il segnale tu lo prendi di sorpresa e io ne approfitto per catturarlo, va bene?-
-Char, Charmander!-
-Okay, usa graffio!-
Il pokèmon lucertola scattò colpendo Larvitar, senza però scalfirlo minimamente a causa della sua armatura.
Il pokèmon peldisasso rispose con morso, ferendo Charmander.
-Vai con braciere seguito da ira di drago- ordinò Clive
I due attacchi andarono a segno e Clive lanciò la sfera contro Larvitar, che però si libero subito e lanciò contro Charmander un attacco frana.
Il pokèmon cadde a terra, rialzandosi lentamente.
-Charmander, riesci a continuare?- domandò Clive
Il pokèmon saltellò un paio di volte, convinto.
-Bene, allora usa muro di fumo-
Lo starter fallì l'attacco a causa del fulmisguardo di Larvitar, che gli abbassò la difesa.
-Usa ira di drago e falla girare intorno a lui-
Charmander fece roteare l'attacco distraendo l'avversario, per poi confonderlo ancora di più con muro di fumo.
Una volta diradato il fumo, Clive rilanciò la sfera, che stavolta catturò Larvitar.
-Evvai! Ho catturato un Larvitar!- trionfò il ragazzo mentre Charmander esultava con lui.

 

Nel frattempo in cima al canyon, Alima era in svantaggio di un pokèmon.
-Sei pronta Ka?- domandò Alima  -Allora vai con velenospina-
-Rintanati nel guscio!- ordinò Emily con un sorrisetto sbruffone, ma Alima non si lasciò cogliere impreparata.
-Mira ai fori nel guscio-
Ka lanciò le sue spine velenose proprio dentro al guscio, colpendo in pieno Shuckle e danneggiandolo.
-Usa ripeti- esclamò Mandy trionfante, dimostrando che provocazione aveva perso l'effetto.
Shuckle fissò Ekans in modo intimidatorio.
-Non mi pare una mossa molto efficace- la prese in giro Alima -Vai con pantanobomba-
Ekans tentò di usare l'attacco, ma si ritrovò a usare di nuovo velenospina.
-Cosa?-
-Mi dispiace, ma ripeti costringe il tuo pokèmon ad utilizzare l'ultima mossa scagliata, quindi per un po' il tuo Ekans potrà usare solo velenospina- si vantò Emily
Alima tentò di non far notare la sua preoccupazione.
“E ora che faccio?” si chiese -Ma certo! Tenta di usare ripetutamente pantanobomba-
Ekans si ritrovò ad usare nuovamente velenospina, che Shuckle evitava facilmente rotolando per tutto il campo, ma d'un tratto Ka riuscì a lanciargli contro una sfera di fango, che lo fece indietreggiare.
-Grande! È riuscita a far durare pochissimo l'effetto di ripeti!- la lodò Vera
-Non credere di aver vinto! Usa frana!-
L'attacco colpì in pieno Ka, e Emily ordinò al pokèmon muffa di utilizzare rotolamento.
-Usa arrotola su una delle stalagmiti!-
Ekans si arrotolò alla stalagmite più vicina, evitando gli attacchi e approfittandone per aumentare attacco, difesa e precisione.
-E ora usa acido!
-Sassata!-
L'acido di Ekans corrose tutte le pietre che l'avversario gli lanciava contro, fino ad arrivare a colpirlo duramente.
-Vai con acidobomba!-
-Schiva!-
Shuckle tentò di evitare una possente sfera velenosa, ma non fu abbastanza veloce.
-Ora vai con fangonda- ordinò Alima
-Riparati usando fossa-
Shuckle evitò l'onda velenosa nascondendosi sotto terra, per poi spuntare e colpire Ekans.
-Attacca con pantanobomba-
-Usa di nuovo fossa-
Shuckle si nascose nuovamente.
-Usa fossa anche tu-
Ka raggiunse l'avversario in fretta.
-Ottimo, proprio quello che speravo- ghignò Mandy
-Che?-
-Usa rotolamento-
Ekans venne riportata in superficie, colpita dall'attacco di Shuckle.
-Usa velenospina e poi nube-
Ekans prima spinse Shuckle a tentare di evitare l'attacco rotolando via, e poi lo confuse con nube.
-Vai con sassata-
Shuckle iniziò a lanciare massi in ogni direzione fino a quando riuscì a colpire Ekans.
-Ora battiterra-
Shuckle piantò i tentacoli a terra e causò un piccolo terremoto che colpì Ekans.
-E ora sassata!-
-Schiva-
Ka riuscì ad evitare i primi due massi, ma il terzo la colpì e la mandò al tappeto.
-Ekans non è più in grado di lottare, quindi vince Shuckle-
-Sei stata bravissima- Alima fece rientrare la sua pokèmon -Shin, tocca a te-
Absol si posizionò sul campo, desideroso di lottare.

 


-E cosi e questo il famoso ufficio- esclamò Alex, per nulla impressionato.
Era una stanza ampia e buia, con un'unica grande finestra sempre coperta da delle tende.
In un angolo c'era un enorme acquario pieno di Finneon e Lumineon e una pregiata scrivania nera campeggiava in mezzo alla stanza, con una poltrona dietro, quella del capo, e due davanti, per i suoi ospiti.
Appeso al soffitto si riposava un Aerodactyl.
-State tranquilli, è molto amichevole- li rassicurò Zoey -Non è un pokèmon del capo, credo che lo usi Bunny per alcune missioni-
Mandy si avvicinò all'acquario ammirata, mentre Aiden si accostò ad una porta nera, che si mimetizzava con le pareti.
-Dev'essere qui che il capo nasconde la corona e le gemme- constatò il ragazzo.
Glaceon attirò la sua attenzione, mettendosi a fiutare un fascicolo sulla scrivania del capo.
-E questo invece cos'è?- domandò Zoey
-Sembra il fascicolo sui pokèmon del capo- rispose Aiden mettendosi a sfogliarlo -Un  Pinsir, un Ampharos, un Heracross...- Aiden appariva sempre più titubante mentre leggeva -Un Medicham, un Gardevoir e un Altaria. Non è possibile-
-Eh sì- fece Zoey -Il capo può fare megaevolvere tutti e sei i suoi pokèmon. Sarebbe forte, se non fosse così malvagio-
Si interruppe perché Aiden aveva buttato a terra il fascicolo.
-Lui... lui...- balbettò
-Aiden stai bene?- chiese Mandy raggiungendolo
-Lui...lui è...Dorien!-
-Cosa?- gridarono i tre in coro
-Sì, adesso tutto corrisponde. È l'unico allenatore di cui si sappia possa megaevolvere tutti i suoi pokèmon. Quando N ci ha detto che anche il capo poteva farlo, ho pensato che lo avesse in qualche modo imitato- esclamò il biondo stringendo i pugni -Ma quella è la stessa squadra con cui Dorien è passato alla leggenda! Non può più essere una coincidenza!-
-Sei sicuro che sia lui?- chiese Mandy -Magari ha la stessa squadra apposta per farlo credere-
-No, Aiden ha ragione- confermò Zoey -Ora sì che tutto ha un senso! Nessuno conosce il nome del capo, e nessuno l'ha mai sentito pronunciarlo. Oltretutto voci di corridoio dicono che in passato abbia subito una sconfitta e abbia perso tutto-
-Okay, quindi per riassumere: colui che vuole distruggere il mondo è stato per anni la massima autorità di Eclissior?-
-Sì-
-E ha fatto quello che ha fatto solo perché ha perso il titolo-
-Può darsi-
-Wow, finalmente qualcuno meno sportivo di me- ridacchiò Alex
-Ti sembra il momento?- domandò furente Aiden -Non posso credere che sia davvero lui. Per anni ho preso come modello di vita un criminale!-
-Aiden, tu non potevi saperlo- tentò di giustificarlo Mandy
-Lo so, ma...-
-Niente ma!- continuò Zoey -Non è colpa tua-
-E poi in fondo l'importante è che tu non diventi come lui- rincarò Alex
-Avete ragione ragazzi. Adesso facciamo arrestare quel criminale-
-Non possiamo- si intromise Mandy -La porta è chiusa a chiave-
-So io come fare- assicurò Aiden -Gallade, tocca a te. Usa teletrasporto e portaci al di là della porta-
Il pokèmon lama esegui l'attacco, e i ragazzi vennero trasportati nella stanza accanto.

 


Intanto, Clive era tornato ad assistere all'incontro tra Alima ed Emily.
-Come sta andando?-
-Non bene- ammise Drew
-Quello Shuckle è un avversario molto temibile- spiegò Chiara -Ha sconfitto sia NightMoon che Ka-
-Quindi Alima ha solo Absol e invece Emily ha ancora tre pokèmon?- chiese ancora Clive
-Proprio così- sbuffò Mark
-Stt- li bloccò Misty -la sfida sta riprendendo-
-Shin, attacca con nottesferza!-
Absol colpì Shuckle ad alta velocità, senza lasciargli il tempo di evitare-
-Rispondi con rete vischiosa!- ordinò Emily
-Non credo proprio. Usa provocazione!-
Ancora una volta Shuckle venne costretto ad usare solo mosse d'attacco, e così Emily usò sassata, che Absol evitò facilmente.
-Vai con frana!- continuò la capopalestra
-Usa individua-
Shin riuscì a proteggersi facilmente, ma Emily attaccò nuovamente con coleomorso.
-Precedilo con sbigoattacco-
Proprio mentre Shuckle stava per colpirlo, Absol usò sbigoattacco, colpendolo duramente e mandandolo al tappeto.
-Shuckle non è più in grado di lottare! Vince Absol- spiegò l'arbitro
-Finalmente!- esultò Alima -Quello Shuckle era invincibile!-
-Brivissimo Shuckle, mi sei stato molto di aiuto- Emily lo rimise nella sfera -E tu non esultare troppo, questo era solo il mio primo pokèmon. Sudowoodo, tocca a te!-
Il pokèmon imitazione entrò in scena ballando allegro.
-Absol, attacca con ventagliente-
Absol formò un vento sferzante e lo lanciò contro Sudowoodo.
-Rispondi con colpo basso-
Sudowoodo scattò per colpire Absol, ma il pokèmon lo schivò senza problemi.
-Ora vai con nottesferza-
-Usa mimica!-
Sudowoodo venne colpito dalla mossa, ma studiandola attentamente riuscì anche a ripeterla e colpire Shin.
-Vai con danzaspada!-
-Sdoppiatore-
Absol aumentò il suo attacco, e riuscì anche a evitare la carica di Sudowoodo.
-Continua con sdoppiatore-
-Vai ancora con sbigoattacco-
Absol precedette nuovamente l'avversario buttandolo pesantemente a terra.
-E ora geloraggio-
-Constrasta con gelopugno-
Il raggio gelato venne deviato, coprendo di brina una delle stalagmiti.
-E ora mimica!-
Sudowoodo replicò geloraggio, colpendo Absol.
-Vai con frana- ordinò Emily
-Individua-
Absol evitò l'attacco, ma Emily ne approfittò per farlo colpire con un potente colpo basso.
-Adesso mi hai stufato! Usa doppioteam, e poi ventagliente-
Absol creò varie copie di sé stesso, e poi ogni copia lanciò contro Sudowoodo il suo attacco.
L'avversario non riuscì a capire quale fosse il vero attacco e venne colpito da tutti i ventaglienti, finendo al tappeto.
-Sudowoodo non è più in grado di lottare- proclamò l'arbitro da bordo campo -Vince Absol-
-Non cantare vittoria- Emily ammonì Alima -Adesso tocca alla mia punta di diamante! Aerodactyl!-
Il pokèmon fossile entrò in campo.
-Se non ti dispiace comincio io- esordì Emily -Aerodactyl, vai con dragopulsar-
Absol venne colpito dal possente attacco drago, ed Alima rispose con nottesferza, seguita da ventagliente.
-Attacca con cadutalibera!-
-Aspetta che sia vicino ed usa sbigoattacco-
Aerodactyl venne colpito da sbigoattacco, ma riuscì lo stesso a portare Absol in altò e lasciarlo cadere.
-Okay, adesso è il momento!- decise Alima toccando il megacerchio -Shin, megaevoluzione!-
Le due pietre si illuminarono e Absol venne avvolto da una luce bianca, ma quando questa si diradò, Shin non era cambiato affatto.
-No!- si disperò Alima -Non ha funzionato!-
-Invece con me funzionerà, ne sono certa- si vantò Emily -Aerodactyl, megaevoluzione!-
Il pokèmon avversario cambiò nuovamente aspetto, riempendosi di spine e apparendo ancora più potente.
-Dragopulsar!-
-Schiva!-
La velocità di Aerodactyl nel lanciare l'attacco fu maggiore di quella di Absol, che venne colpito, finendo a terra.
Alima non sapeva più cosa fare, si sentiva sperduta e insicura.
Absol non era riuscito a megaevolversi, proprio come lei aveva temuto, e la colpa non era certo del suo pokèmon.
La vittoria era sempre più lontana.
Niagara notò che l'amica era incerta e sentì il bisogno di aiutarla.
-Alima!- la chiamò -So che puoi farcela! Io credo in te! Tutti noi crediamo in te! Absol crede in te! Devi crederci anche tu e vedrai che tutto andrà bene!-
“Niagara ha ragione!” si convinse Alima “Io posso farcela!”
-Aerodactyl chiudiamo la partita, usa dragopulsar!-
-No!- protestò Alima -Shin, megaevoluzione!-
Absol venne nuovamente avvolto da una luce bianca, ma stavolta il suo aspetto mutò: ciuffi di pelo gli crebbero alle zampe e sul muso, la coda prese la forma di un'ala e il pelo formò sul suo dorso delle ali bianche.
-Non può essere!- si stupì Emily
-Ci sono riuscita! Shin, ci siamo riusciti!- Esultò invece Alima
Shin evitò dragopulsar a gran velocità.
-Vediamo di indebolirlo. Aerodactyl, vai con visotruce!-
Mentre Aerodactyl usava la mossa però, uno specchio si formò davanti a Absol, rispendendo al mittente la mossa e abbassando la velocità di Aerodactyl.
-Ma che cos'era?- chiese Misty
-Era l'abilità di MegaAbsol- spiegò Drew -Magispecchio rispedisce al mittente le mosse di stato-
-Usa geloraggio!-
Shin colpì in pieno l'avversario, mandandolo a terra.
-Non mollare e vai con attacco d'ala!-
-Sbigoattacco!-
Absol fu più veloce e ferì Aerodactyl.
-E ora geloraggio!-
-Forzantica!-
I due attacchi andarono a segno, ma solo un pokèmon era ancora in grado di lottare.
-Aerodactyl non è più in grado di lottare, quindi vince Absol. Vince la lotta Alima!-
Emily, sconcertata, rimise Aerodactyl nella sfera, mentre Shin tornava normale e raggiungeva Alima per esultare.
-Sei stato bravissimo!- lo lodò la ragazza accarezzandolo.
Emily si avvicinò, sorridendo.
-A quanto pare ti avevo sottovalutata, cara Alima- disse -Mi dispiace di aver detto che non eri in grado di battermi-
-Scuse accettate- Alima le batte il cinque.
-Ma non credere di aver vinto la guerra!- continuò la capopalestra -Siamo uno pari, e ti assicuro che ci sarà un'altra occasione per decretare la vincitrice-
-Ci conto- approvò Alima
-Per adesso però, lascia che ti dia la medaglia canyon- Emily prese dalla tasca una medaglia a forma di stalagmite e la mise in mano ad Alima.
Anche gli altri ebbero le medaglie, e riuscirono a farsi dare anche le medaglie destinate ad Aiden, Mandy e Alex.
E così, salutando la capopalestra e promettendo a sé stessa di sfidarla di nuovo, Alima riprese il viaggio con i suoi amici.

 


I ragazzi si erano ritrovati davanti all'intera squadra di Dorien, a guardia della corona.
Aiden aveva mandato in campo anche Gryfulgur, che fronteggiava Pinsir, mentre Gallade sfidava Gardevoir.
Il Florges di Zoey lottava contro Altaria, Mandy e Skitty affrontavano Ampharos e Alex comandava Houndour e affrontava Heracross.
-Mandy, tenta di avvicinarti alla corona- fece Zoey
La sportiva provò a raggiungere il piedistallo al centro della stanza, ma venne bloccata da Medicham.
-Sneasel tocca a te!- Mandy mandò in campo il pokèmon.
Sapeva che Skitty se la sarebbe cavata da sola e ne ebbe la conferma quando notò Skitty che frustava con la coda un innamorato Ampharos.
Nel frattempo la lotta imperversava:
Alex riuscì a battere Heracross e corse in aiuto di Zoey, in difficoltà contro Altaria.
Gryfulgur aveva sconfitto Pinsir e stava aiutando Gallade e Skitty aveva battuto facilmente Ampharos.
-Sneasel, vai con ventogelato!-
Sneasel soffiò un vento gelido addosso a Medicham, che rispose con calcinvolo, buttandolo a terra ed infierendo con palmoforza.
-Vai con finta-
Sneasel colpì il nemico a tradimento, ma quello rispose con contrattacco, buttandolo a terra.
Proprio mentre Medicham stava per sferrare l'attacco che lo avrebbe mandato al tappeto, un attacco segnoraggio lo colpì.
Mandy si voltò e notò Glaceon, che la incoraggiava, affiancando Sneasel.
Medicham tentò di usare palmoforza, ma Glaceon fu più veloce ed lo colpì con geloscheggia.
Mentre il pokèmon nevefresca fronteggiava Medicham, Sneasel si rialzò, determinato a lottare e si lanciò in  aiuto di Glaceon.
Mandy ne approfittò per raggiungere la corona.
Era un oggetto bello ed elegante, con ben sei pietrechiave e tre Preziosi della Natura.
Mandy però venne attirata da una pietra di varie sfumature di colore: l'Agata della Velocità.
Allungò una mano per afferrare la pietra, ma prima lanciò uno sguardo alla stanza dietro di lei.
Altaria aveva battuto sia Florges che Houndour e Sneasel e Glaceon stavano ancora lottando contro Medicham.
Aiden invece comandava i suoi due pokèmon contro Gardevoir.
Senza pensarci troppo, Mandy afferrò la pietra e subito una luce di vari colori la avvolse.
Si ritrovò completamente da sola, con l'agata che fluttuava davanti a lei.
“Tocca la pietra” le disse una voce nella sua testa
“Non credo di essere pronta!” rispose telepaticamente lei
“Lo sei!” insiste la voce “Il guardiano della velocità ti aspetta”
Mandy corse ed afferrò la pietra.
“Benvenuta, seconda prescelta”
Mandy si ritrovò nuovamente nella stanza segreta, e davanti a lei c'era un pokèmon che Mandy vedeva per la prima volta, ma che conosceva perfettamente.
Era un pokèmon mammifero con il pelo bianco e le orecchie lunghe, mentre la coda e il pelo intorno al collo, più folto del resto, erano viola.
Una sporgenza di pelo viola partiva dal collo e terminava in due foglioline unite da una pietra arancione, sporgenza che assomigliava ad un cappello a punta.
Aveva tra le zampine anteriori l'Agata della velocità.
-Hollimin, vai con magibrillio-
Il pokèmon colpì Medicham sfolgorando di luce rosa.
-E ora lampofolletto-
A grande velocità, Hollimin si illuminò di rosa e comincio a roteare su sé stesso, colpendo Medicham e spedendolo a tappeto.
Nel frattempo, Gallade e Gryfulgur avevano battuto Gardevoir e la Numel di Zoey era riuscita a sconfiggere Altaria.
In quella confusione generale, il walkie talkie di Zoey si accese.
-Zoey cosa avete combinato?- chiese Richard -Hanno sentito il rumore di quella lotta  in tutta la sede. Stanno arrivando, dovete scappare. La missione è annullata-
Zoey tentò di afferrare la corona, ma venne respinta da un campo energetico: probabilmente Medicham prima di essere sconfitto aveva creato una difesa per il piedistallo.
-Gryfulgur, sfonda la parete!- ordinò Aiden facendo rientrare Gallade e Glaceon.
-Skarmory, ci serve il tuo aiuto!- la chiamò Mandy -C'è un problema: Skarmory può trasportare solo due persone-
-E Gryfulgur solo una- disse Aiden -Uno di noi resterà qui-
-Resto io!- si offrì Zoey -Farò in modo che nessuno possa seguirvi-
-No- si impuntò Alex -Rimarrò io. Però dovete promettermi che non tornerete dal gruppo. Se lo farete, ci metteranno pochissimo a rintracciarvi e cattureranno tutti quanti-
-Hai ragione- ammise Mandy
-Grovyle, sfonda la porta. E voi cosa fate ancora qui? Scappate!-
-Non possiamo lasciarti qui!- protestò Zoey
-E invece lo farete!-
Skarmory prese delicatamente Zoey tra le zampe e Alex la spaventò, in modo che partisse.
Poi costrinse anche Aiden a partire e Hollimin corse via per seguire la propria allenatrice.
Nel frattempo, Grovyle aveva sfondato la porta.
-Presto, sono riusciti a fuggire!- chiamò a gran voce
Raggiunse le altre reclute.
-Certo che ve la siete presa comoda!- protestò -Sono scappati da troppo tempo ormai. Ho tentato di bloccarli, ma erano troppo forti.
Richard e Lucy lo raggiunsero.
-Ormai non vale più la pena di inseguirli- commentò il luogotenente rivolto a tutti, per poi concentrarsi su Alex -Vieni, tentiamo di capire chi sono i fuggitivi-

 

Nel frattempo, in una foresta lontano da lì.
-E ora cosa facciamo?- domandò Aiden accarezzando Gryfulgur
-Non abbiamo scelta- considerò Zoey -Dobbiamo cercare di sfuggire al Team Ombrya. Da adesso siamo fuggitivi-

 

 

Angolo Autore
Ed ecco il nuovo capitolo.
La storia si complica molto: Richard, Lucy e Alex continueranno la missione nel Team Ombrya, mentre Aiden, Mandy e Zoey dovranno viaggiare insieme per un po', tentando di sfuggire al capo, che li cercherà disperatamente
Spero che il capitolo vi piaccia.
L'Uragano Temporale

 

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Capitolo 33
*** La performance di Misty ***


~~-Allora?-
Richard era stato convocato nell'ufficio del capo per fare rapporto.
-Abbiamo identificato i fuggitivi: si tratta delle reclute Mandy Yamada e Aiden Crios e, mi dispiace dirlo, della luogotenente Zoey...-
Richard non finì la frase, perché il capo sbatte un pugno sulla scrivania.
-Sapevo che era inaffidabile!- sbottò il capo -Quella ragazza è sempre stata troppo ribelle! Va bene Richard, puoi andare-
Il luogotenente, logorato dai sensi di colpa, uscì in fretta dalla stanza.
-Campo libero?- chiese Bunny nell'ombra.
-Vieni pure, Bunny-
-Perché mi hai convocato?- chiese il Lopunny scuotendo le lunghe orecchie.
-Perché ormai non mi fido più di nessuno- rivelò il capo -Per questo affiderò a te questa missione-
-Quale missione?-
-Trovali-
Fuori dalla porta intanto, Richard e la segretaria del capo stavano origliando la conversazione.
-Quella donna è un vero mistero- commentò la segretaria tornando al suo posto.
Richard concordò, ma al tempo stesso era molto preoccupato.
“Dove cavolo sei finita Mandy?”

 


-Come mi sta?-
I tre fuggitivi si erano rifugiati nella cittadina di Solaria, e la prima cosa che avevano fatto era stato trovare un negozio di vestiti.
-Dobbiamo passare inosservati- aveva spiegato Zoey -E le divise del Team Ombrya vengono un filino notate tra la folla-
E così i tre si erano completamente rinnovati il look.
Aiden aveva preso, sotto consiglio di Zoey, dei jeans strappati sul ginocchio, una maglietta verde a maniche corte e una felpa verde scuro.
Mandy aveva optato per una maglietta bianca a maniche corte e dei pantaloncini corti da calcio neri.
Zoey invece aveva comprato dei pantaloni lunghi grigi, una maglietta bianca senza maniche e una felpa nera.
-Sai Zoey- commentò Mandy -Da quando ti conosciamo, è la prima volta che ti metti dei vestiti normali-
-Come scusa?- la ragazza sembrava offesa
-Intendo dire che prima indossavi sempre la divisa del Team Ombrya- tentò di spiegarsi Mandy
Aiden tentò di bloccare le due prima che le gaffe di Mandy scatenassero una rissa.
-Ragazze, ma ora cosa dovremo fare secondo voi?-
-In effetti non lo so- replicò Mandy -Non possiamo tornare dal gruppo, perché prima o poi a qualcuno verrà in mente un collegamento, sempre che Archie non dica tutto prima, e se ci troveranno metteremmo nei guai anche gli altri-
-Ragazzi, secondo me ci conviene per un po' viaggiare normalmente, come se si trattasse di un normalissimo viaggio- consigliò Zoey
-In questo caso, credo di avere un'idea- sorrise Mandy -Oggi da queste parti fanno una gara di orienteering a squadre e danno in premio un uovo di pokèmon-
-Una gara di che?- domandò Zoey
-Orienteering- ripete Mandy -Si tratta di una competizione di orientamento, dove bisogna trovare varie postazioni e superare diverse prove per avere dei timbri che, una volta avuti tutti, ci faranno vincere la gara-
-Sembra divertente- ammise Aiden
-Possiamo usare un pokèmon ciascuno- continuò Mandy -E io sa già che pokèmon userò. Skarmory, vieni fuori!-
La pokèmon uscì, ma come notò Zoey e Aiden, si nascose dietro all'allenatrice, superandola però di almeno cinque centimetri.
-Io userò Numel- decise Zoey
-E io Glaceon-
-Forza, andiamo ad iscriverci-

 


-Ciao Daisy!-
Misty stava parlando con la sorella grazie allo schermo del centro pokèmon, ma quella appariva preoccupata.
-Sorellina, devi farci un favore- esclamò Daisy -Non siamo molto pratiche di lotta, così ci chiedevamo se potevi mandarci alcuni dei tuoi pokèmon per la palestra-
-E perché proprio i miei?-
-Perché i tuoi sono più abituati a lottare. Per esempio potresti mandarci il tuo Staryu, che è molto forte. Allora, ci aiuterai?-
-Beh, se per voi è così importante...-
-Grazie sorellina- squittì Daisy -Se vuoi in cambio possiamo mandarti uno dei tuoi pokèmon-
-Non importa- replicò Misty - Vi farò avere Staryu al laboratorio del professor Oak, non è lontanissimo da Celestopoli-
Mentre Misty chiamava il professore per operare il trasferimento, gli altri guardavano in televisione la classifica dei video.
-E questa era l'esibizione della performer Serena, al numero due. Il video della settimana invece è quello della Regina di Kalos, Aria!-
Sullo schermo apparve una ragazza dai capelli rosa che si esibiva insieme ai suoi Delphox e Aromatisse.
-Cavoli, è davvero brava- commentò Niagara
I ragazzi annuirono
-Ma per favore!- intervenne Misty, tornata in quel momento dal colloquio con professor Oak -Non è difficile essere performer pokèmon! Anch'io riuscirei a vincere una chiave della principessa-
-Beh, allora è il tuo giorno fortunato- sogghignò Max leggendo la guida -Pare che oggi qui si svolga un varietà pokèmon. Potresti partecipare, così sapremo se sei davvero così brava-
-Certo, sarei capacissima di vincere- Misty si stava arrampicando sugli specchi per non partecipare al varietà -Ma non ho un vestito adatto!-
-Te ne presto uno io!- le assicurò Lucinda -Ne ho uno verde azzurro che ti starà d'incanto-
Misty non sapeva più che dire: non aveva più scuse.
-I miei pokèmon non sono abituati...- tentò
-Hai tutta la mattina per allenarti- replicò Arya
Misty sospirò: l'avevano incastrata.

 


Nel frattempo nel Team Ombrya:
-Ragazzi, la situazione è disperata- esordì Richard appena Lucy e Alex furono entrati nell'ufficio.
-Sai Richard, adoro il tuo ottimismo- ridacchiò Lucy
-Qual'è il problema?-
-Nessuno... se non contiamo il fatto che tre nostri amici sono fuggitivi e che noi siamo bloccati qui con una recluta che tenterà in tutti i modi di farci scoprire!- sbottò il luogotenente.
-Andiamo, Britney non è poi così pericolosa- contestò Alex
-Questo lo credi tu- replicarono in coro gli altri due
-Conosco Britney da abbastanza tempo- continuò Lucy -E posso assolutamente dire che è una ragazza molto pericolosa. È capace di fare di tutto per raggiungere i suoi obiettivi, non importa contro chi si dovrà sfidare-
-Sapete, comincia a starmi simpatica- ironizzò Alex
-Comunque ho un'altra notizia- spiegò il luogotenente -Mi hanno affidato una missione nella Foresta Arcobaleno, vicino a Sugaropoli. Pare che abbiano avvistato un pokèmon misterioso-
-Bene!- Alex si alzò in piedi -Chi viene con noi?-
-Provate a indovinare chi si è offerta?-
-Ma tu pensa che fortuna- sospirò Lucy -Possibile che ci segua ovunque?-
-Considerato che vuole mandarci in prigione- considerò Alex -Direi che è abbastanza possibile-
-Una di queste volte ricordami di spiegarti cos'è il sarcasmo- sbuffò Lucy

 


Mandy stava correndo ad iscrivere la sua squadra alla gara, quando una ragazza le sbatte contro, ed entrambe caddero a terra.
-Oh, scusami- fece la ragazza aiutandola a rialzarsi -Sono così sbadata! Pensa che volevo partecipare alla gara di orienteering, ma non mi ero accorta che si tratta di una sfida a squadre-
Era una ragazza bionda che indossava un cappello verde e aveva l'aria vivace.
-Non fa niente, tranquilla- la rassicurò la sportiva -Se vuoi puoi partecipare con noi! Io sto andando ad iscrivere la mia squadra proprio ora-
-Davvero posso partecipare? Grazie! A proposito, non credo di essermi presentata: io sono Belle-
-Mandy-
-Credo che parteciperò con il mio nuovo pokèmon. Gloom, tocca a te!- Belle lanciò in aria una sfera e ne uscì il pokèmon, che si mise in una posa plastica per farsi ammirare da Mandy.
-Sai, è un po' vanitoso. L'ho catturato che era ancora un Oddish usando il mio Escavalier, e pare che...-
-Vieni, andiamo ad iscriverci- la interruppe Mandy per evitare che la ragazza attaccasse bottone -Poi ti presenterò ai miei amici-

 


-Questa è una cosa ridicola!-
Misty stava cercando di allenarsi per non sfigurare nel varietà pokèmon, ma la coreografia che aveva pensato era un disastro.
La ragazza, certa della facilità della cosa, aveva promesso a Psyduck che avrebbe partecipato con lei, ma il pokèmon non riusciva a coordinarsi con Corsola, l'altro pokèmon che aveva scelto, e non faceva altro che combinare disastri.
-Non posso assolutamente partecipare con Psyduck- constatò la ragazza -Farebbe un disastro e l'esibizione sarebbe più disastrosa di quanto non sia già-
-Perché non usi Psyduck nell'esibizione a tema?- propose Niagara -Così limiterai i danni-
-Potrebbe essere un'idea, e poi ormai gliel'ho promesso. Speriamo solo che non ci siano da preparare i pokèbigne- Misty si immaginò un bignè preparato da Psyduck, che sarebbe senza alcun dubbio esploso in qualche maniera.
La capopalestra si sedette a terra, sbuffando contrariata.
-Che ti succede Misty?- le chiese Tracey -Prima eri sicura di vincere-
-L'ho detto tanto per dire- rispose la ragazza -Ma le performer sono molto brave, e riescono a mettere grazia in tutto quello che fanno. Ho visto un paio di varietà pokèmon, e io non ho un briciolo dell'eleganza che hanno loro-
-Dai, non fare così- tentò di rassicurarla lui -Tu sei capace di fare qualsiasi cosa, anche a esibirti con eleganza. Se ti metti in testa una cosa, non  ti arrenderai fino a quando non l'avrai compiuta-
Tracey non tentò di dissuadere Misty dal partecipare, perché sapeva benissimo che non si sarebbe mai ritirata, c'era in palio il suo orgoglio.
-Sei sicuro che posso farcela?- Misty appariva titubante
-Certo che sono sicuro!-
-Allora ci proverò!- Misty si rialzò -Userò Psyduck nel round a tema, e poi mi esibirò con Corsola e Politoed-
-Beh, prima dovresti passare il turno- commentò Alima
-E infatti io lo passerò!-
-Sono felice che tu sia così determinata Misty- sorrise Niagara -Ma sai vero che il tempo per l'iscrizione durerà ancora pochi minuti?-
-Oh cavolo, mi sono scordata di iscrivermi!-
Misty corse via a grande velocità.
-Lo stadio è dall'altra parte!- la avvisò Mark
La ragazza tornò indietro.
-Grazie!- biascicò senza fermarsi

 

 

-Secondo me dobbiamo andare di là!-
Belle, entusiasta, dirigeva il gruppo insieme alla sua Gloom, e Zoey, Aiden e Mandy erano costretti a correrle dietro.
-Non credo- commentò Mandy -La prima postazione dovrebbe essere di là- spiegò indicando una direzione con il braccio.
-Perché non proviamo a consultare la bussola che abbiamo in dotazione?- chiese ancora Belle
-Forse perché tu l'hai fatta cadere nel fiume?- rispose Aiden
-Ah, giusto-
Belle corse nuovamente via.
-La prossima volta, dovrai farci conoscere tutte le persone che vuoi far unire a noi- minacciò Zoey prendendo per il braccio Mandy
-Te lo giuro- anche la sportiva non riusciva a stare dietro alla bionda.
-L'ho trovata!-
I tre ragazzi raggiunsero Belle, che li aspettava davanti alla postazione dove l'addetto della gara era pronto a spiegare la prova.
-Si tratta di raggiungere un masso al centro di quel laghetto e riportare qui il modellino di pokè ball. Allora potrete avere il timbro-
-Oh no- Zoey si avvicinò alla riva -Ad uno di noi toccherà bagnarsi-
-Non per forza- Aiden si rivolse a Glaceon -Usa geloraggio e crea una strada per il masso-
Mentre Glaceon creava un strada gelata, Belle si mise a saltellare.
-Posso andare io, ragazzi?- chiese
I tre amici si ritrovarono ad immaginare Belle che pattinava sul ghiaccio finendo dritta dritta in acqua.
-Forse è meglio se vado io- si offrì Mandy -Ho molto senso dell'equilibrio-
La ragazza mise un piede sul ghiaccio, poi fece lo stesso con l'altro.
Fece appena in tempo a pensare: “Ehi, è facile” ed era già a terra.
-Okay, riproviamoci...- esclamò
-Mandy...- la chiamò Belle
-Non ora-
La sportiva slittò, cercando disperatamente di non finire a mollo e si scontrò pesantemente contro il masso, afferrando uno dei tanti modellini di sfere.
-Ragazzi...- tentò ancora Belle
-Fammi almeno tornare- la interruppe nuovamente Mandy
Fece la stessa fatica per tornare indietro e affidò la sfera all'addetto, che timbrò la loro scheda di partecipazione.
-Okay, cosa volevi dire?- domandò allora a Belle
-Non potevi mandare Skarmory?-
Aiden trattenne Mandy giusto in tempo, per evitare che si lanciasse su Belle
-E non potevi dirlo cinque minuti fa?-

 

 


-Attenta a quello che fai!-
Alex era appena stato colpito da una pianta, che Britney aveva scostato per passare, per poi rilasciarla apposta.
-Ops, scusa- cinguettò in tono mellifluo -Mi dispiace tanto, traditore-
Britney era stata l'unica recluta ad offrirsi per quella missione, così erano solo loro quattro.
-Sai Britney, puoi insultarci quanto vuoi- rispose Lucy -Ma tanto non hai uno straccio di prova. Sarebbe la tua parola contro la nostra-
-Chi ti ha autorizzata a parlare?- chiese sgarbata la reginetta -Una perdente come te non dovrebbe avere tanta sfrontatezza!-
-Io non sono una perdente!-
-E cosa saresti?-
-Una persona buona, al contrario di te! Non ti sopporta più nessuno, Britney. Sei solo un'egoista, sei meschina e profittatrice-
Britney non sembrava affatto impressionata.
-Ragazzi, smettetela di litigare- tentò di calmarle Richard
-Dici così solo per invidia- replicò la bionda malamente -Ma in fondo, posso capirti. Se fossi nei tuoi panni, mi invidierei di certo-
-Sarai anche bella fuori, ma dentro sei una brutta persona- Lucy iniziò a vacillare
-Intanto però io non ho delle amiche, al contrario di te-
-Da quando delle poverette che ti seguono perché sei forte nelle lotte e bella si chiamano amiche?-
-Ma non dovremo intervenire?-domandò Richard ad Alex
-In una lite tra donne? No, direi proprio di no-
-Sai cosa c'è?- decise Britney -Invece di sfidarci a parole, che ne dici di una lotta pokèmon?-
-Ci sto!-

 


Al varietà pokèmon, il gruppo di amici aveva già preso posto.
-Voi dite che vincerà?- domandò Vera
-Chi può dirlo- commentò Mark -Se mia cugina ci si mette d'impegno, può riuscire in tutto-
Dietro le quinte invece, Misty aveva messo da parte il vestito prestatole da Lucinda ed era stato costretta a mettersene uno simile alla toga da laureato, con relativo tocco in testa.
La ragazza era nervosa e Psyduck, che girava per la stanza con aria sperduta, non contribuiva a farla calmare.
Sullo schermo apparve un uomo biondo vestito elegante, che parlava con l'accento.
-Signore e signori, io sono monsieur Gilbert, e vi accompagnerò in questo viaggio per decretare la regina di Ecllissior. Come tutti voi sapete, una perfetta regina deve essere bella e intelligente, ed è per questo che la l'esibizione di oggi sarà il pokèquiz. Diamo il benvenuto alle prime tre performer in gara-
Mentre le prime tre ragazze affrontavano la prova, Misty si sentiva sempre meno sicura.
Il pokèmon delle performer avrebbe dovuto aiutarle, e non era certa che Psyduck sarebbe stato capace di completare anche una semplice prova.
Stava appunto rimuginando su questi pensieri, quando si accorse che la sfida era finita.
-Performer Misty, presto tocca a te!- la chiamò di fretta un'addetta ai lavori.
La ragazza prese per la zampa Psyduck portandoselo dietro
-Okay Psyduck, adesso tu farai esattamente quello che dice il presentatore, capito?-
Psyduck non si degnò di farle sapere se aveva capito o no.
-E adesso diamo il benvenuto alle prossime performer!-
La piattaforma dove stavano Misty e altre due ragazze vestite come lei stava salendo verso il palco e quando arrivò, le ragazze si ritrovarono davanti ad un vasto pubblico e Misty si sforzò di sorridere.
-Bene- annunciò Gilbert -Possiamo dare inizio alla sfida! I pokèmon delle ragazze dovranno recuperare la sfera nascosta in uno dei tre massi e portarla all'allenatrice, che solo allora potrà rispondere alla domanda! La prima che risolve tre indovinelli passa al turno successivo!Prima domanda: Starmie, pokèmon misterioso, ha un doppio tipo. Acqua e... quale? Via alla sfida!-
I pokèmon delle altre performer, un Masquerain e un Buneary partirono alla volta delle rocce, mentre Psyduck si avviò con calma, ma nella direzione opposta.
-Psyduck!- lo chiamò Misty -Di là!-
Il pokèmon non riuscì a capire e la prima domanda venne indovinata dalla ragazza con il Buneary.
Al secondo giro, Psyduck capì la direzione da prendere, ma non riuscì a rompere la roccia e indovinò la ragazza con il Masquerain.
-Forza Psyduck!- lo incitò Tracey dagli spalti -Puoi farcela!-
-Prossima domanda: quale mossa deve conoscere Yanma per evolversi in Yanmega?-
Psyduck passò subito in vantaggio, ma all'ultimo inciampò e sbatte la testa contro la roccia.
Si rialzò circondato da un'aurea viola ed usò psichico, frantumando il masso e portando la sfera verde a Misty.
-La performer Misty si guadagna la risposta!- spiegò monsieur Gilbert
-Si tratta di forzantica!- rispose certa la ragazza
-Ottimo! Un punto anche per Misty!-
Psyduck riuscì a farle dare la risposta anche alla domanda successiva, ma poi venne battuto dal Buneary.
-Attenzione, questa potrebbe essere l'ultima domanda del round. Kirlia ha due possibili evoluzioni: Quale di queste può essere solo di un particolare sesso?-
I pokèmon partirono insieme e Psyduck si ritrovò ad un testa a testa contro Buneary.
Nel tentativo di far prima, Psyduck si tuffò sulla prima roccia disponibile, con la testa illuminata nuovamente di viola e diede una violenta testata.
-Sta usando cozzata zen!- si stupì Misty
La pietra si spaccò e Psyduck tornò dall'allenatrice
-La risposta è Gallade!-
-Giusto! La performer Misty passa al round di esibizione libera!-
-Sì! Sei stato grande Psyduck-
-Ve l'avevo detto io- spiegò Mark tra il pubblico -Misty ha molte qualità nascoste-
-Beh, ma in questo caso è anche merito di Psyduck!- esclamò Niagara
Nel frattempo Misty era tornata a prepararsi dietro le quinte, per cambiarsi d'abito e preparare la sua esibizione.

 

 

I ragazzi avevano superato varie prove, ma Belle stava combinando un disastro dopo l'altro.
Aveva spinto Zoey nel fiume, bloccato Aiden su un albero, spaventato Skarmory e molto altro, e il tutto senza volerlo.
Il gruppo aveva ricevuto tutto i timbri eccetto uno e stavano appunto raggiungendo l'ultima postazione quando Zoey avvicinò Mandy e Aiden
-Ragazzi, qualcosa non va- sussurrò
-Perché?-
-C'è un Lopunny che ci segue da parecchio tempo- disse la ragazza -Potrebbe appartenere a qualcuno del Team Ombrya-
-Sei sicura?-
-Sicurissima-
Zoey poi ammiccò rivolta verso un albero, dove si poteva notare una recluta Ombrya mal nascosta.
-Che facciamo?- chiese Mandy
-Facciamo finta di niente e se il team Ombrya ci attacca, combattiamo-
I quattro raggiunsero l'ultima postazione, una prova di ballo, e i tre fuggitivi tirarono un sospiro di sollievo: Belle non poteva far danni.
-Questa è la sfida perfetta per Gloom!- assicurò Belle, ma prima che il pokèmon potesse provarci, il Team Ombrya li raggiunse.
-Eccovi qua, fuggitivi- esclamò una donna dai capelli castani raccolti in una coda di cavallo, dagli occhi verdi e slanciata come un gatto.
-Rachel!- disse Zoey
-La conosci?-
-Era una delle mie rivali al ruolo di luogotenente- informò la ragazza
-Cottonee, tocca a te- Rachel lanciò una sfera, mentre altre reclute raggiunsero i ragazzi per lottare.
-Ma che succede?- si chiese Belle
-Storia lunga- minimizzò Mandy -Sappi solo che noi siamo i buoni-
-Allora vi aiuteremo anche noi. Forza Gloom-
-Sei pronta Numel?- chiese Zoey -Usa geoforza-
Numel colpì Cottonee, ma quello rispose con vento di fata.
-Vai con frana-
-Gigassorbimento-
Entrambi gli attacchi andarono a segno, e Zoey ne approfittò per usare lavasbuffo.
Cottonee cadde a terra, rialzandosi subito, ma Rachel, considerato lo svantaggio di tipo, tirò fuori una pietra dalla tasca.
-Una pietrasolare?- chiese Zoey
-Sarà utile per far evolvere Cottonee- ridacchiò l'avversaria
In quel momento però, l'eterelama dello Skarmory di Mandy, schivato dal suo avversario, finì ai piedi di Rachel, che mollò la pietrasolare.
La pietra finì dritta in mano a Gloom, che iniziò ad illuminarsi, diminuendo di dimensioni fino a diventare una bellissima Bellossom.
-Wow, si è evoluta!- esultò Belle
Zoey ne approfittò per usare riduttore e così Numel vinse contro Cottonee.
Rachel fu costretta a far ritirare le altre reclute (che stavano comunque perdendo contro i ragazzi).
-Non ho capito niente di ciò che è successo- commentò Belle -Ma è stato divertente-
-Dobbiamo ancora finire la sfida però- si ricordò Mandy
L'addetto alla postazione, non avendo pokèmon a disposizione, non aveva preso parte alla lotta, era molto stupito da quello che era successo con il Team Ombrya, ma doveva comunque andare avanti con la sfida.
-Dobbiamo ballare, eh?- chiese Belle entusiasta -Bellossom, vai con petalodanza!-
Il pokèmon iniziò a ballare e la sua allenatrice le andò dietro, seguendo la sua coreografia.
Così i ragazzi ricevettero anche quel timbro, e poterono dirigersi verso il traguardo della gara.

 

 

-Sta per iniziare la lotta tra Lucy e Britney- Richard era stato scelto come arbitro -Ogni sfidante potrà usare solo due pokèmon e non saranno ammessi scambi-
-Perderai miseramente cara- esclamò Britney -Dustox, tocca a te!-
-Forza Zubat-
-Tu lo sapevi che Lucy aveva uno Zubat?- domandò Alex
-No, in effetti no- rispose il luogotenente -Diamo il via alla lotta-
-Psicoraggio-
-Schiva-
Il pokèmon di Britney fu più veloce e Zubat venne colpito, ma Lucy contrattaccò con comete.
-E ora velenodenti-
-Ventargenteo-
Zubat si lanciò contro Dustox, ma il suo ventargenteo lo tenne a distanza.
-E ora ronzio-
-Supersuono-
Il frastuono di Dustox venne coperto dal supersuono di Zubat, che riuscì a confondere Dustox.
-E ora comete-
-Schermoluce-
Dustox girò su sé stesso e per poco non colpì la sua allenatrice con psicoraggio, subendo tra l'altro comete.
-Adesso mi hai veramente stufato- ringhiò la bionda -raffica-
-Acrobazia-
Zubat venne colpito dall'attacco e Britney infierì con ronzio.
-Ancora acrobazia-
Ad altra velocità, Zubat volò verso Dustox, ma Britney ne approfittò.
-Ronzio-
Subito prima che Zubat lo colpisse, Dustox usò ronzio, danneggiandolo molto per via della distanza ravvicinata e del potente udito di Zubat.
-Oh no!- si preoccupò Lucy -Zubat stai bene?-
Il pokèmon barcollò un paio di volte, per poi iniziare a brillare di una luce bianca.
Le ali crebbero rafforzandosi e aumentò di dimensioni, diventando un possente Golbat.
-Grande!- esultò Lucy -Usa...-
Zubat lanciò contro Dustox delle lame fatte d'aria
-Ha imparato eterelama!- si stupì Alex
Il pokèmon velentarma venne pesantemente colpito, ma Britney rispose con psicoraggio.
Mentre l'attacco arrivava, Lucy ordinò di usare comete.
Entrambi gli attacchi andarono a segno, e i due pokèmon caddero a terra, esausti.
-Questo non significa nulla- sbuffò Britney facendo rientrare Dustox -Glalie, tocca a te-
-Grazie Golbat, sei stato grande- sorrise Lucy -Riolu, tocca a te-
-Okay, dove li teneva nascosti tutti questi pokèmon?- Si chiese Alex
-Usa liofilizzazione- Britney non perse tempo e il suo pokèmon congelò Riolu, danneggiandolo.
-Liberati con palmoforza-
Il palmo di Riolu si illuminò e frantumò il blocco di ghiaccio.
-Bora-
Un vento glaciale colpì in pieno Riolu
-Attacco rapido-
-Bloccalo con bottintesta-
Glalie colpì Riolu con il testone, lanciandolo ai margini del campo lotta.
-Idropulsar-
-Assorbipugno-
Riolu spaccò la sfera azzurra, colpendo Glalie e recuperando energia.
-L'hai voluto tu- esclamò Britney scostandosi i capelli -Purogelo-
Il campo lotta iniziò a congelarsi e lo stesso accadde a Riolu.
Quando tutto tornò normale, il pokèmon emanazione era esausto.
-Ah- esultò Britney -Sapevo che eri una perdente. Non sei riuscita a vincere nemmeno grazie al vantaggio di tipo-
Lucy fece rientrare Riolu, ma Alex notò che aveva stretto i pugni dalla rabbia.
-Prima o poi ti sconfiggerò Britney, te lo prometto!-
In preda alla vergogna, Lucy scappò, confondendosi tra le fronde.

 

 

Misty era nervosissima: tra poco sarebbe toccato a lei e non riusciva a pettinarsi.
-Come faccio, come faccio?- si chiese ad alta voce -Sono pessima per quanto riguarda queste cose-
-Se vuoi posso aiutarti io- propose una ragazza
Misty la riconobbe: era quella che aveva vinto la prima sfida a tre del varietà.
Era alta e slanciata, dai capelli biondi lunghi fino alle spalle.
Gli occhi avevano una sfumatura color ambra che la faceva apparire ancora più simpatica di quanto già non sembrasse.
-Ciao, io sono Beatrix- si presentò con fare amichevole -Ti ho notato nella sfida, il tuo Psyduck è davvero simpatico-
Psyduck sembrò apprezzare il complimento, il che era strano considerato che quanto Misty lo criticava sembrava sempre non capire.
-Io sono Misty- esclamò la ragazza, mentre Beatrix prendeva dalle sue mani il pettine e scrutava il suo vestito.
-Il tuo vestito è stupendo- la lodò
-Me l'ha prestato una mia amica- spiegò Misty
-Ora lascia fare a me- disse facendola sedere -Mi occuperò io della tua acconciatura-
Passarono alcuni minuti in cui Beatrix lavorò nel modo più preciso possibile, almeno fino a quando Misty non venne chiamata sul palco.
-Tocca a me!- fece la capopalestra alzandosi di scatto
-Sarai bravissima!-
-Corsola, Politoed, venite presto-
I due pokèmon la raggiunsero e insieme il trio arrivò fino alla pedana da cui avrebbero avuto accesso al palco.
-Ed ora ecco a voi la performer Misty!-
Misty si ritrovò nuovamente sul palco, ma si sforzò di non farsi prendere dal panico.
Tra il pubblico intanto, i suoi amici erano estasiati.
-Non ci credo- esclamò Mark
-È bellissima- si stupì Tracey
Misty aveva un vestito verde azzurro come il mare, di media lunghezza, a cui Lucinda aveva applicato in vari punti delle piccole sfere a simboleggiare le perle marine.
Aveva i capelli sciolti su cui figuravano minuscole decorazioni verdi e bianche, come le alghe e la schiuma marina.
Sembrava in tutto e per tutto una sirena, coda a parte.
-Forza ragazzi!- gridò la ragazza saltando in aria insieme ai suoi pokèmon -Corsola, usa sparalance-
Corsola lanciò in aria delle frecce bianche, che volteggiarono intorno a Misty e Politoed mentre i due volteggiavano.
-Politeod vai con bolla e Corsola specchiovelo-
Politeod lanciò le sue bolle contro lo specchiovelo di Corsola e quelle rimbalzarono raddoppiando di dimensioni.
-Politoed megapugno-
Il pokèmon rana saltò contro le bolle, facendole scoppiare una dopo l'altra
-Corsola salta!-
Il pokèmon saltò verso Misty e lei gli diede lo slancio, facendolo andare al centro del palco.
-Politoed, rimbalzo e Corsola forzantica-
Corsola lanciò in aria dei massi e Politoed rimbalzò su di essi, lasciando il pubblico meravigliato.
-E ora acquanello-
Corsola creò vari anelli acquatici e Politoed e Misty ci saltarono attraverso.
-E adesso combinate geloraggio e gemmoforza-
Politoed creò un bellissimo effetto congelando le gemme di Corsola, balzando da una parte all'altra insieme all'allenatrice.
I due pokèmon si misero poi a fianco di Misty, terminando l'esibizione in posa.
Il pubblico applaudì ammirato, e Misty pote tornare dietro le quinte ad aspettare il verdetto.
Dopo di lei c'era una sola ragazza e così poco dopo la capopalestra era tornata sul palco per conoscere la vincitrice.
-Bene gentile pubblico- proclamò Gilbert -Avete le bacchette brilla e vota, quindi votate la vostra preferita-
Tracey e gli altri accesero la bacchetta di verde, il colore assegnato a Misty, e votarono.
Centinaia di luci di diversi colori volavano verso le performer e davanti alle ragazze si formarono dei lucchetti, che iniziarono a riempirsi.
Tutte stavano ricevendo molti voti, ma a Misty pareva di averne pochissimi.
Alla fine della votazione, il lucchetto di Misty era pieno per più della metà.
La ragazza scrutò quello di Beatrix, accanto a lei, che aveva ricevuto pochi voti in meno, mentre non fece caso alle altre.
-E la vincitrice del varietà di Sugaropoli è... la performer Misty!-
-Che?- si chiese la ragazza mentre il pubblico applaudiva -Ho vinto?-
-Congratulazioni cara Misty!- disse Gilbert mentre il suo Klefki volava verso di lei -Questo è il tuo primo passo per diventare Regina di Ecllissior-
Misty, ancora incredula, afferrò la chiave che il pokèmon le porgeva.
-Ho...ho vinto una Chiave della Principessa!- esultò incredula -Ci sono riuscita-
-Wow- si stupì Max sugli spalti -Non credevo ci sarebbe riuscita davvero-
-Beh, è una delle Sorelle Sensazionali, no?- proclamò Mark
-E poi è sempre bravissima, in tutto quello che fa- dichiarò Tracey, contento per la ragazza.

 

 

I quattro ragazzi avevano raggiunto per primo il traguardo della gara di orienteering e avevano vinto il primo premio: un uovo pokèmon rosa.
-Ma chi lo prenderà?- chiese Mandy
-Io no!- si rifiutò Belle -Non avrei nemmeno dovuto partecipare!-
-E noi abbiamo le squadre al completo- intuì Aiden -Quindi...-
-Perché no?- si chiese Zoey -Va bene, lo prendo io!-
La ragazza ricevette l'uovo e, dopo aver salutato Belle, i tre poterono riprendere il loro “viaggio”.

 

Misty uscì dallo stadio vestita come sempre e corse verso i suoi amici.
-Ho vinto una chiave, ho vinto una chiave- canticchiò allegra raggiungendoli e mettendo il vestito in mano a Lucinda.
-Grazie ancora!-
-Ehi Misty!-
La ragazza si voltò e si ritrovò davanti Beatrix.
-Sei stata bravissima. Anche se mi hai battuto solo di poco- ridacchiò facendole l'occhiolino -Adesso puoi ambire a diventare Regina di Ecllissior-
Misty si stupì, come se non avesse mai pensato a quell'eventualità.
-Ma ricordati comunque che non ti lascerò vincere facilmente la prossima volta- rivelò Beatrix -E spero proprio che anche la prossima volta userai Psyduck-
Il pokèmon sembrava nuovamente lusingato.
-Ciao!-
Beatrix si allontanò allegra, lasciando basita Misty.
-Che c'è?- chiese Clive -Come mai hai quella faccia?-
-Non avevo mai pensato di poter ambire al titolo di Regina di Ecllissior- spiegò la ragazza -Ma non sono sicura di volerci provare-
-Beh, è una tua decisione- esclamò Tracey -Ma sono sicuro che potresti farcela-
Misty appariva ancora indecisa, tenendo in mano la sua Chiave della Principessa.

 

 

Lucy si era rintanata in una piccola radura, ai piedi di un albero.
Le era capitato troppe volte di sentirsi umiliata e quella era stata la goccia che aveva fatto traboccare il vaso.
-Ti batterò Britney!- promise ad alta voce -Sconfiggerò te e l'intero Team Ombrya!-
Aveva appena finito la frase quando notò un piccolo pokèmon che si avvicinava.
-E tu che pokèmon saresti?-
Sembrava un pokèmon mammifero, ma aveva sulla schiena un guscio con alla base una parte grigia e una piccola coda.
Il pelo era bianco e il guscio verde.
Aveva un'aria amichevole e si avvicinò a Lucy senza alcun timore.
La ragazza tentò di riconoscerlo con il pokèdex, ma non ci riuscì-
-Held, heldian?- squittì il pokèmon annusandola sospettoso -Heldian!- proclamò poi saltellando
-Sai, sei proprio simpatico!- commentò Lucy accarezzando -Sei tu il pokèmon misterioso avvistato, eh?-
Il pokèmon non rispose e indicò le sue tasche.
La ragazza estrasse una sfera pokè e gliela mostrò.
-Volevi questa?-
Il pokèmon si lanciò sulla sfera entrandoci dentro fino ad essere catturato, per poi uscirne subito dopo.
-Heldian!- la salutò ancora muovendo la codina
-Sai, penso che ti chiamerò Heldian- proclamò Lucy
-Lucy!!-
-Dove sei?-
Erano Alex e Richard che la cercavano: poteva fidarsi di loro, ma non sapeva se era saggio mostrare Heldian a Britney.
-Puoi uscire, Britney se ne è andata-
La ragazza tornò dagli amici insieme al suo nuovo pokèmon.
-E quello che cos'è?- domandò Alex
-Potrebbe essere quel nuovo pokèmon per cui ci hanno mandati qui- ipotizzò Richard
-Ci ho pensato anch'io- spiegò la ragazza -Ha voluto per forza farsi catturare da me. Non possiamo consegnarlo al team Ombrya-
-Su questo sono d'accordo- approvò Alex -Ma come facciamo a farlo passare inosservato? Dobbiamo trovare un modo per studiarlo senza che nessuno ci scopra-
Lucy accarezzò il suo nuovo pokèmon.
-Ci riusciremo- assicurò -Sono certa che questo pokèmon ha una forza nascosta, ne sono più che sicura-
-Heldian!- canticchiò il pokèmon sicuro di sé.
-Strano, è come se percepisse la tua determinazione- ridacchiò Richard
-E chi può saperlo? Magari è proprio così-
E così, ideando un nuovo piano, i tre tornarono nella sede del Team Ombrya per la loro missione.

 

 


Angolo Autore
Ed ecco il nuovo capitolo.
Non so che dire: Misty performer, nuovo pokèmon, è stato un capitolo ricco di novità.
A proposito del nuovo pokèmon, Heldian,  ringrazio Camy25 che lo ha creato per me e me lo ha inviato tramite messaggio privato. Grazie Camy, spero di aver reso bene Heldian(anche se ci tengo a dire che nei prossimi capitoli verrà decritto meglio).
E poi abbiamo il ritorno di un'altra allenatrice del canon: la pasticciona Belle!
Spero che il capitolo vi piaccia!
L'Uragano Temporale

 

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Capitolo 34
*** Heldian, pokèmon aiutante ***


~~-Secondo voi che pokèmon ne verrà fuori?-
Zoey, Aiden e Mandy avevano lasciato Solaria per avventurarsi nella Foresta Arcobaleno e Zoey portava in braccio il suo uovo, curiosa.
-Un pokèmon rosa, questo è certo- commentò Aiden
-Sì, ma i pokèmon rosa non sono poi così tanti- lo riprese Mandy -E poi il rosa potrebbe indicare il tipo folletto-
-Beh, qualunque pokèmon sia, scommetto che sarà fortissimo- promise Zoey -Esattamente come Florges e Numel!-
I tre chiacchierarono un altro po' prima di arrivare in una radura piena di apparecchiature chiaramente scientifiche, dove una donna e due uomini erano vicino ad un computer.
-E voi chi sareste?- chiese d'un tratto uno degli uomini, dai capelli castani e l'aria scontrosa, notandoli.
-Potremmo farvi la stessa domanda!- rispose Zoey
-Un attimo. Aiden, Mandy siete proprio voi?-
La donna si era voltata e allora i due ragazzi la riconobbero.
-Professoressa Gladis!- esclamarono sorpresi
-Ragazzi! Come mai non siete con il gruppo?-
-Ehm, è una lunga storia, ma ci siamo separati solo temporaneamente- rispose Aiden evasivo -Comunque questa è la nostra amica Zoey-
-Piacere!- si presentò la ragazza -Scusi se non le do la mano, ma sono un po' occupata al momento- fece accennando al suo uovo.
-Zoey...- mormorò la professoressa perplessa -Mi pare di conoscerti-
-Ehm... non credo proprio- replicò la ragazza nervosamente
-Oh, beh, probabilmente mi starò sbagliando io- rispose la scienziata -Comunque vorrei chiederti un favore. Le uova pokèmon hanno ancora molti misteri da svelare e mi piacerebbe poter analizzare il tuo, ti dispiace?-
-No, certo che no- accettò la ragazza presa alla sprovvista -Fate pure i vostri esperimenti, a me basta riavere l'uovo al più presto-
-Grazia cara- esclamò la professoressa Gladis prendendo l'uovo da Zoey e portandolo verso un particolare macchinario.
-Come mai siete qui?- chiese Mandy cambiando argomento
-Pare che sia stato avvistato un nuovo tipo di pokèmon, mai scoperto in nessun'altra regione- spiegò la professoressa -Siamo venuti qui per studiarlo, e per ora i dati che abbiamo raccolto fanno ben sperare-
-Si tratta davvero di un nuovo pokèmon?- domandò Aiden incuriosito
-Eh sì. L'abbiamo classificato come pokèmon aiutante e, dato il suo verso caratteristico, l'abbiamo chiamato Heldian- descrisse la professoressa -Pare sia di tipo folletto mentre il tipo secondario varia da Heldian ad Heldian-
Aiden tirò fuori dal suo zaino (quando erano fuggiti dal Team Ombrya era riuscito a portarselo dietro) un quaderno per gli appunti, e si mise a scrivere tutti i dati.
-Perché non venite con noi ad osservare il comportamento degli esemplari in natura?- chiese la professoressa Gladis -Qui vicino ne vive una colonia intera-
-Perché no?- rispose per tutti Zoey

 

 

-Che posto magnifico-
I ragazzi avevano lasciato Sugaropoli per dirigersi verso Solaria, dove si sarebbe svolta una gara pokèmon e dovevano per forza passare dalla Foresta Arcobaleno.
Chiara vagava da una parte all'altra ammirando gli alberi lussureggianti mentre gli altri camminavano tranquilli, eccetto Misty, che stringeva in mano la sua nuova chiave della principessa senza far caso a dove stava andando, tanto che Tracey doveva starle accanto per evitare che sbattesse contro un albero.
-Chiara dovresti fare più attenzione- la rimproverò Vera -Potresti sbattere contro...-
Un tonfo, simile al suono di una persona sfortunata che sbatte contro un albero, interruppe la frase della coordinatrice.
-Grazie dell'avvertimento Vera- balbettò una confusa Chiara tornando verso il gruppo.
D'un tratto Clive, in cima al gruppo, si fermò di scatto.
-Cos'hai Clive?- chiese Mark
-Quel Dratini- il ragazzo indicò un albero su cui riposava un Dratini cromatico.
-Wow, è carinissimo- squittì Chiara -Devo assolutamente catturarlo-
-Non credo proprio, lo catturerò io- rispose Clive prendendo una sfera pokè.
I due ragazzi lanciarono le sfere nello stesso momento, ma quella di Clive deviò la sfera della ragazza e prese alla sprovvista il Dratini.
Mentre la ball di Clive tentava di catturare il pokèmon quella di Chiara stava finendo contro una Vulpix che si riposava lì vicino.
La pokèmon, con pronti riflessi, mandò indietro la sfera con la coda, colpendo sulla fronte Chiara.
Il Dratini invece uscì dalla sfera e si dileguò.
La Vulpix fece lo stesso, seguendo il Dratini con superiorità.
-Catturerò quel Dratini- insistette Clive
-E io quella Vulpix- commentò Chiara
-E perché?- chiese Tracey
-Perché lo trovo molto interessante- spiegò la ragazza -Forza, andiamo a cercare quei pokèmon-
-Ci sto!- approvò Mark -Però forse è meglio dividerci in due gruppi, così non perderemo troppo tempo a cercarli entrambi-
-Bella idea- esclamò Arya -Io vado con Chiara-
-Io invece con Clive- si offrì Max
I ragazzi si divisero velocemente e così Arya, Vera, Drew, Lucinda e Mark andarono con Chiara mentre Niagara, Misty, Tracey, Max e Alima si unirono a Clive.

 

 

Richard, Alex e Lucy erano riusciti a far intrufolare Heldian nella sede Ombrya nascondendolo dentro la sua sfera, ma il pokèmon preferiva stare al fianco di Lucy.
-Okay, non c'è nessuno- assicurò Alex -Venite pure-
Al ragazzo era stato assegnato il compito di assicurarsi che la strada per il laboratorio fosse libera, in modo da portarci Heldian di nascosto.
-Secondo voi di che tipo sarà Heldian?- si chiese Lucy
-Boh- rispose Alex -Magari è un tipo normale-
Lucy accarezzò il suo pokèmon, incerta. Chissà perché aveva scelto di farsi catturare da lei, si domandò.
Una volta raggiunto il laboratorio, Richard spinse tutti dentro insieme a lui e chiuse a chiave la porta dall'interno.
-Okay, voi fate analizzare Heldian dai macchinari, io controllo se in rete c'è qualche notizia su questo pokèmon- fece
-Agli ordini- ironizzò Alex -Possiamo fare qualcos'altro per lei ammiraglio?-
-Piantala con l'umorismo e datti da fare. E comunque io sono luogotenente-
Richard si mise al computer mentre Lucy e Alex iniziarono a far analizzare Heldian dai macchinari, ma non fecero in tempo.
-Trovato!-
Richard saltò sulla sedia, facendo trasalire gli altri due.
-L'ho trovato, l'ho trovato- cantilenò il ragazzo
-Lucy, puoi prestarmi un attimo un martello?- chiese Alex sarcastico -Te lo restituirò subito con una simpatica ammaccatura a forma di testa di luogotenente-
-Spiacente Alex, non ho martelli sottomano- replicò la ragazza
-Sul sito del laboratorio della professoressa Gladis hanno appena postato una notizia sulla scoperta di un nuovo pokèmon-
-Certo che le coincidenze sono all'ordine del giorno qui- commentò allora Lucy
-Pare che abbiano registrato la specie come pokèmon aiutante, e l'hanno chiamata Heldian. Il tipo primario è folletto e scrivono che ne hanno anche uno secondario, ma che per adesso risulta ancora ignoto- spiegò Richard
-Forse sono di tipo erba- ipotizzò Lucy notando il guscio verde -Perché non proviamo a fare una lotta con Heldian?-
-Giusto- disse Alex -Così sapremo quali mosse conosce!-
-Okay, andiamo al campo lotta, tanto sono sempre vuoti- esclamò Lucy
-Fate pure, io rimango qui a raccogliere altre notizie- spiegò Richard

 

 

-Dovrebbero vivere da queste parti-
La professoressa Gladis stava conducendo Zoey, Aiden e Mandy nel luogo dove era stata avvistata la colonia degli Heldian.
-Vi avverto che sono per la maggior parte anziani e femmine- spiegò la studiosa -Perché tutti i pokèmon giovani partono per trovare un allenatore da aiutare e solo ogni tanto tornano a far visita nelle zone d'origine e alcune femmine restano per accudire i cuccioli-
-Che aspetto hanno?- si chiese Mandy mentre Aiden continuava a prendere appunti
-Sono di piccole dimensioni e sono pokèmon mammiferi, anche se presentano un guscio sulla schiena. Sono in genere molto amichevoli con gli umani, ma non si faranno catturare se non pensano di legarsi ad un allenatore per sempre-
-Sembrano davvero pokèmon interessanti- intuì Zoey
-Sì lo sono- approvò la scienziata -Eccoci, sono qui vicino-
I ragazzi si abbassarono tra i cespugli per sbirciare senza farsi notare e Glaceon si appiattì per mimetizzarsi, anche se il suo pelo era riconoscibilissimo in mezzo all'erba.
Zoey stava per pestare un rametto con il piede, ma se ne accorse appena in tempo.
-Per fortuna...- sospirò di sollievo.
Subito dopo dalla vegetazione spuntò un Venonat che si mise a saltellare intorno a Zoey, come se fosse preoccupato.
-Stttt- si raccomandò la ragazza -Stiamo cercando di non spaventare gli Heldian-
Venonat non le diede retta e si diresse proprio dove secondo la professoressa Gladis c'era la colonia degli Heldian.
-Quel Venonat dev'essere loro amico- ipotizzò la ragazza
-Crede che i suoi amici siano in pericolo- capì la scienziata -Però ho un'idea-
La professoressa tirò fuori dalla tasca una sfera pokè
-Manderò la mia Sewaddle in missione di mediazione- spiegò la donna -Quando si tratta di calmare i pokèmon, è molto brava-
Fece uscire il pokèmon grancucito e gli spiegò la situazione, mandandolo in missione.
-Quando tornerà ci spiegherà se gli Heldian ci permetteranno di avvicinarli- esclamò con sicurezza la studiosa
-Però- commentò ammirata Mandy -Non è diventata una scienziata per niente-

 

 


Alex e Lucy arrivarono al campo lotta con grande difficoltà: molte reclute si aggiravano per la sede perché pareva che un pokèmon selvatico si fosse introdotto nella base.
Quando entrarono nella stanza però, la trovarono già occupata.
Per la precisione occupata da una copia perfetta di Alex.
-Okay, oggi dev'essere la giornata delle novità- capì il ragazzo -Ma io sono abbastanza sicuro di non avere un gemello-
Il secondo Alex saltò in aria e cambiò forma, atterrando con le fattezze di un pokèmon mammifero.
-Ora si spiega tutto- disse Lucy -Si tratta di uno Zorua-
-Uno Zorua, eh?- chiese Alex -Interessante. Spiritomb, tocca a te-
Il pokèmon priobitò entrò in scena con orgoglio, lasciando stupita Lucy.
-Tu possiedi uno Spiritomb?-
-Beh, tu hai un Golbat e un Riolu di cui non ci avevi parlato- rispose Alex -Solo tu puoi tenere nascosti agli amici i tuoi pokèmon?-
-Touché- concesse Lucy
-Usa furtivombra- attaccò Alex
Spiritomb parve sparire, per apparire ad alta velocità dietro Zorua e colpirlo.
Quello replicò con inseguimento, ma Alex ordinò di usare una rapida serie di funestovento, che bloccò al muro l'avversario.
Zorua si liberò usando ripicca, ma Spiritomb lo sorprese con stordiraggio.
A causa della confusione, Zorua non riuscì ad evitare finta e Alex ne approfittò per lanciare una sfera pokè.
La sfera intrappolò il pokèmon e iniziò a scuotersi, fino a quando la cattura non venne confermata.
-Beh, direi che era questo il pokèmon selvatico, no?- domandò poi il ragazzo raccogliendo la sfera.
-Forse- ironizzò Lucy -Allora, sei pronto per questa lotta?-
-Certo!-

 


-Vulpix!!-
-Credo che così otterrai solo di farlo scappare- commentò sarcastico Drew
-In effetti...- ammise anche Lucinda
-Uffa!- protestò Chiara -Come credete di trovarla allora?-
-Perché non proviamo con una delle mie pokèmelle?- propose Vera
-No, non credo sia il caso- si affrettò a dire Drew
-Sono così terribili?- sussurrò Mark a Lucinda
-Abbastanza-
-Ragazzi, perché non usiamo uno dei poffin della scorta di Chiara?- chiese Arya
-Che?- domandò Chiara -La mia scorta segreta? No, non credo sia il caso-
-Ma sì, li abbiamo presi in una delle migliori pasticcerie della regione- esclamò Mark -Attirerebbero qualunque pokèmon-
-E va bene- sbuffò Chiara -Proviamo con un poffin piccante, ad un tipo fuoco dovrebbe piacere-
tirò fuori dalla sua busta di dolciumi un poffin rossiccio e lo posizionò su una pietra, per poi andare a nascondersi dietro un albero insieme agli altri.
Dovettero aspettare poco prima che la Vulpix che aspettavano si presentasse.
La pokèmon annusò con fare pignolo il dolciume per poi dargli un piccolo morsetto elegante.
Chiara, che conosceva bene l'arte di gustarsi i dolci, aspettò che la pokèmon finisse il pasto prima di pararglisi davanti.
-Bidoof tocca a te!- esclamò la ragazza
Il pokèmon scese in campo saltellando di gioia, pronto a lottare.
-Usa rotolamento-
Bidoof si arrotolò lanciandosi contro Vulpix, che rispose con turbofuoco.
I due si scontrarono, ma Bidoof ne uscì vincente grazie all'attacco superefficace.
-Squit, ora vai con bottintesta-
Vulpix non si fece sorprendere e lo tenne a distanza con extrasenso.
-Palla ombra-
Vulpix venne colpita, ma si rimise subito in piedi, pronta a continuare la lotta.
Scattò subito con attacco rapido, ma Chiara ne approfittò.
-Laccioerboso-
Squit fece spuntare una radice e Vulpix ci inciampò.
Chiara lanciò così una sfera pokè, facendoci entrare la pokèmon.
La sfera ondeggiò un paio di volte, ma poi si spense, confermando la cattura.
-Evvai!- esultò Chiara -Ho catturato una Vulpix!-
-Sei stata bravissima- la lodò Mark
-Già, davvero un ottimo lavoro- confermò anche Arya
Prima che Chiara potesse rispondere, Vera notò un pokèmon tra i cespugli.
-E quello che pokèmon è?- chiese la castana agli amici
Lucinda tentò di analizzarlo con il pokedex, ma quello non lo riconobbe.
-Un pokèmon mammifero con un guscio?- commentò Drew -Non mi pare di ricordarne uno così-
-Proviamo a seguirlo- propose Arya
I ragazzi andarono dietro al pokèmon con fare guardingo.

 

 

-Dovrebbe essere qui intorno-
L'Azumarill di Tracey stava cercando segni della presenza di Dratini per Clive e l'Azurill di Misty studiava le mosse del genitore.
-Siamo sicuri?- chiese Alima diffidente
-Certo- assicurò Tracey -Il mio Azumarill è bravissimo a cercare le tracce.
-Se lo dici tu- sbuffò Alima
-Stttt- li zittì malamente Clive
-Calma Clive, non credo che fuggirà per un po' di rumore- esclamò Niagara accarezzando Akie e Pumpkin -E poi, alla peggio, mettiamo in azione Arrow-
Il Metang ronzò di piacere nel sentir nominare il suo nome, ormai iniziava a fidarsi della sua allenatrice.
-Eccolo!- lo notò Clive -Elekid, tocca a te-
Il Dratini era a riposare all'ombra di un albero, ma si fece pronto alla lotta non appena Elekid gli si avvicinò.
-Parti con comete-
Il Dratini cromatico evitò l'attacco con grande agilità, rispondendo con codadrago, ma Elekid contrastò con tuonopugno.
Dratini tentò di usare tornado, ma Clive ordinò ad Elekid di usare schermoluce, seguito da ondashock.
Dratini venne colpito, ma rispose con idropulsar.
-Tuonopugno-
Dratini schivò l'attacco e si mise a saltare a gran velocità per tutta la radura.
-Lancia tutt'intorno le tue comete-
L'attacco venne deviato dappertutto, colpendo anche Dratini, e Clive lanciò la sua sfera, che si mosse alcune volte, prima di bloccarsi.
-Sì. Ci sono riuscito!-
-Bravissimo Clive- si complimentò Niagara
-Scusate ma... che sta facendo Azumarill?- domandò Misty
Il pokèmon di Tracey era impegnato a cercare qualcosa tra i cespugli, e ad un tratto partì di gran carriera, costringendo i ragazzi a seguirlo.

 

 

La professoressa Gladis e i ragazzi aspettavano l'avvertimento di Sewaddle, che non si fece aspettare troppo.
Un ronzio infatti si propagò per tutto il bosco, richiamando l'attenzione del gruppo.
-Dev'essere lei- intuì la studiosa -Ci avverte che è andato tutto bene-
-Allora possiamo andare- esclamò Zoey -Sono ansiosa di scambiare due paroline con quel Venonat-
I quattro si fecero avanti ed entrarono in un'ampia radura.
Si ritrovarono davanti ad uno scenario inaspettato: davanti ad una piccola grotta, una ventina di esemplari di Heldian si stava dedicando alle più disparate abilità, tra le quali anche quella di giocare con altri pokèmon.
Sewaddle stava facendo amicizia con uno degli Heldian che sembravano più anziani mentre su una piccola roccia il Venonat di prima stava sorvegliando la valle e si  mise in allarme quando li notò.
La professoressa Gladis si avvicinò alla sua pokèmon mentre Aiden e Mandy facevano amicizia con gli Heldian più giovani e Zoey si accostò al Venonat.
-Sei un tipetto nervoso tu, eh?- domandò sarcastica -Beh, senza dubbio sei molto allarmista-
Quello parve lanciargli un'occhiataccia, ma la ragazza fece finta di niente.
-Sei anche permaloso a quanto pare- ridacchiò la ragazza -Mi piaci-
-Sono davvero simpatici- rise Mandy accarezzando un Heldian -Ehi, vi va di fare una corsa con me ed Electrike?-
Alcuni accettarono mentre gli altri pokèmon rimasero vicino ad Aiden e Glaceon.
Alcune femmine si avvicinavano a Glaceon, attratte da lui, ma quello si nascondeva dietro l'allenatore per evitarle.
La professoressa invece raccoglieva dei dati sugli Heldian.
-Bene, bene, bene- mormorò d'un tratto una voce femminile -Ma che bella scenetta-
Zoey riconobbe subito la voce, incredula.
-Rachel!- intuì la ragazza -Il Team Ombrya ci ha trovati ancora!-
-Il Team Ombrya?- chiese la professoressa Gladis
-Cavoli, siamo proprio delle frane a nasconderci- commentò Mandy
Zoey notò un Lopunny che si allontanava tra la vegetazione, ma non fece in tempo a seguirlo perché Rachel sfoderò il suo pokèmon più potente, Shelgon.
Venonat si fece avanti per proteggere gli Heldian ed usò contro Shelgon psicoraggio, ma Rachel lo vanificò con dragospiro.
L'attacco si diresse verso Venonat, ma Zoey lo afferrò e lo portò al sicuro.
-Devi stare attento, sai?- lo prese bonariamente in giro.
La ragazza fece per estrarre una sfera pokè per lottare, ma Venonat lo bloccò.
-Vuoi provarci tu?-chiese -Perché no?-
I ragazzi si prepararono alla lotta contro il Team Ombrya.

 

 

-Okay, siamo pronti?- domandò Alex
-Ovvio-
Alex aveva deciso di lottare con Spiritomb mentre l'Heldian di Lucy era pronto a sfoderare le sue mosse.
-Spiritomb parti con psichico-
Lucy non ordinò nessuna contromossa, perché non sapeva che mosse conosceva Heldian.
Il pokèmon venne sollevato in aria per poi essere buttato a terra, ma rispose con magibrillio, che Spiritomb evitò, per poi sorprenderlo con fogliamagica.
-Neropulsar-
Heldian evitò l'attacco ed utilizzò rotolamento, chiudendosi nel guscio.
-Anticipalo con finta- ordinò Alex
Heldian venne battuto in velocità da Spiritomb, che lo colpì.
Il pokèmon aiutante utilizzò energipalla, ferendo l'avversario.
-Palla ombra-
-Fogliamagica-
L'attacco spettro ebbe la meglio e colpì Heldian, ma Lucy rispose con magibrillio.
-E ora rotolamento-
-Ancora finta-
Spiritomb fu nuovamente più veloce e stava per colpire Heldian quando il pokèmon fece spuntare dal guscio delle ali che fece illuminare di verde, colpendo Spiritomb e stupendo sia Alex che Lucy.
-Ma che mossa era?- chiese il ragazzo
-Non saprei- rispose Lucy -Sembrava una specie d'attacco d'ala, ma di tipo erba-
-Potremmo chiamarla alanaturale- propose Alex
-Perché no? Heldian, vai con alanaturale-
Heldian ripete l'attacco, ma Alex si difese con palla ombra.
-Finta-
-Energipalla-
La sfera d'erba colpì Spiritomb che contrattaccò con neropulsar
-E adesso psichico-
-Magibrillio-
Entrambi gli attacchi andarono a segno e i pokèmon caddero a terra, rialzandosi subito dopo.
-Io direi di chiuderla qui- propose Lucy
-Sono d'accordo- approvò Alex -Facciamo che è un pareggio-
I due si strinsero la mano, quando Richard entrò nella stanza.
-Pare che il secondo tipo degli Heldian vari insieme al colore del loro guscio- spiegò il luogotenente -E di conseguenza anche alcune mosse che possono imparare-
-Infatti il tuo è di tipo erba e impara mosse come energipalla- constatò Alex
Heldian si avvicinò alla sua allenatrice.
-Sei proprio un pokèmon straordinario-

 

 


-E voi cosa ci fate qui?-
Clive, Chiara e i rispettivi gruppi si erano riuniti vicino ad una radura.
-Abbiamo seguito uno strano pokèmon e ci siamo ritrovati qui- spiegò Vera
-Noi invece abbiamo seguito l'Azumarill di Tracey- esclamò Niagara -Sembrava volerci condurre qui-
-Ma... notò d'un tratto Arya -Quelli non sono Aiden, Mandy e Zoey?-
-Hai ragione!- si stupì Drew -E c'è anche il Team Ombrya-
-E gli strani pokèmon di prima- continuò Lucinda
I ragazzi intervennero sul campo, mettendosi a lottare contro le reclute che tentavano di catturare gli Heldian, mentre Zoey fronteggiava Rachel e Mandy e Aiden si erano ritrovati davanti niente di meno che Britney.
I due ragazzi stavano appunto lottando contro il Glalie della ragazza con Electrike e Glaceon.
-Adesso mi avete davvero stufato- sbuffò la bionda -Glalie, geloraggio-
La ragazza fece al suo pokèmon l'occhiolino e l'attacco venne indirizzato volutamente non contro i pokèmon avversari, ma contro Aiden e Mandy.
Ad accorgersene per prima fu Arya, che stava lottando con Axel, il suo Axew, Elettra e Sylvia contro un paio di reclute.
La ragazza mollò tutto non appena si accorse del pericolo incombente e corse verso il fidanzato e l'amica, spingendoli via dal raggio di tiro dell'attacco, ma finendo lei stessa nella sua traiettoria.
Tutto avvenne troppo in fretta perché gli altri potessero fare qualcosa e proprio quando Arya era pronta ad essere colpita, i suoi pokèmon si misero davanti a lei tentando di respingere il colpo con i loro attacchi.
Arya venne messa in salvo da Aiden, ma i suoi pokèmon non riuscivano a deviare il geloraggio a causa della troppa potenza del pokèmon di Britney.
-Forza Glalie, mettici più energia- lo spronò Britney
-Forza ragazzi, potete farcela- esclamò invece Arya
Gli attacchi di Elettra e Sylvia vennero presto annullati completamente, lasciando Axel a respingere da solo il geloraggio.
Il pokèmon si concentrò al massimo e venne avvolto da una luce bianca.
-Sì!- esultò Arya
-Non può essere!- sbuffò invece Britney
Axel si evolvette in un potente Fraxure e la sua ira di drago divenne più potente, deviando il geloraggio di Glalie.
-Stupidi traditori- si impuntò Britney -Glalie, usa purogelo-
-Adesso basta- intervenne Aiden -Glaceon, attrazione-
Glaceon fece l'occhiolino a Glalie, che si circondò di cuoricini, mentre tutti speravano che Glalie fosse femmina.
Fortunatamente l'attacco andò a segno e Glalie si innamorò, facendo arrabbiare Britney.
-Cosa stai facendo?- chiese arrabbiata -Attacca-
-Peccato per te, Britney- la prese in giro Mandy -Chissà come farai a vincere ora?- Mentre Mandy terminava la lotta, Arya si rivolse ad Axel.
-Sei stato bravissimo- spiegò felice accarezzando il pokèmon
-Grazie Arya- si fece avanti Aiden -Ci hai salvati-
-Non c'è di che- arrossì improvvisamente la ragazza -Sai, stai bene vestito così-
-Anche tu-
-Ma io non ho cambiato look-
-Ehm...giusto-
Mentre i due continuavano a flirtare, Zoey e Venonat sfidavano Rachel.
-Usa dragopulsar- esordì Rachel
-Schiva- ordinò Zoey controllando nel frattempo le mosse conosciute da Venonat -E poi inibitore-
Venonat inibì la mossa dragopulsar per poi attaccare con psicoraggio, colpendolo.
-Cozzata zen-
-Usala anche tu-
I pokèmon si lanciarono uno contro l'altro con cozzata zen, ma fu Shelgon ad uscirne  vincitore.
-Continua con cozzata zen-
-Tienilo a distanza con segnoraggio-
Venonat colpì l'avversario con potenza, ma Rachel rispose con dragospiro, buttandolo a terra.
-Velenpolvere- Zoey giocò di strategia e avvelenò l'avversario -E poi ancora segnoraggio-
L'attacco andò a segno.
-Non cantare vittoria- la ammonì Rachel -Usa oltraggio!-
Shelgon liberò un potente attacco che mandò Venonat lungo disteso.
Il pokèmon insetto parve farsi prendere dal panico, ma Zoey rimase calma.
-Ehi, stai tranquillo, va tutto bene- gli assicurò -Io sono certa che puoi farcela-
Il pokèmon si riscosse e si rialzò fiducioso e contemporaneamente Shelgon soffriva l'effetto di velenpolvere.
-Attacca con cozzata zen- ordinò Rachel
-Usa anche tu cozzata zen-
I due pokèmon si scontrarono nuovamente, ma fu Venonat a battere Shelgon, al contrario della volta precedente.
-Dragopulsar-
Shelgon non riuscì a usare l'attacco a causa dell'inibitore usato prima da Venonat, che attaccò con psicoraggio.
-Oltraggio-
-Segnoraggio-
I due raggi si incontrarono a mezz'aria, e l'attacco di Venonat annullò l'altro, colpendo Shelgon e mandandolo al tappeto.
-Sì!- esultò Zoey -Sei stato grande-
Rachel fece rientrare Shelgon in preda alla rabbia, per poi guardarsi intorno.
Lotte infuriavano tutt'intorno, e le reclute del Team Ombrya le avevano perse quasi tutte.
Il membro Ombrya notò una ragazza lottare con uno Staravia contro una delle reclute alfa mentre lì vicino un occhialuto stracciava una recluta con il suo Charmander.
Una ragazza dall'aria matura aveva appena vinto una battaglia e si complimentava con il suo Shuppet, accanto ad un ragazzo che combatteva con il suo Porygon.
Poco lontano una ragazza rossa, una castana e una dai capelli blu lottavano con i loro Corsola, Skitty e Buneary, affiancate da due ragazzi e un'altra ragazza, uno con un Roserade uno con un Azumarill e la terza con un Eevee.
Non le restava altra scelta che ordinare la ritirata.
-Tanto per la cronaca- spiegò a Zoey -Ti detesto-
-Sentimento reciproco-
Mentre il Team Ombrya si ritirava, Rachel lanciò un'occhiata al nuovo gruppetto di ragazzi e le venne un'idea.

 

 

Una volta che i cattivi se ne furono andati, i ragazzi si riunirono attorno alla professoressa Gladis, che si era premurata di mettere al sicuro tutti gli Heldian.
-Okay, io non sono molto veloce con i ragionamenti- mise le mani avanti Chiara -Ma voi non eravate infiltrati nel Team Ombrya? Perché stavate lottando contro di loro?-
-Siamo riusciti a fuggire dopo che Mandy ha recuperato l'Agata della Velocità- spiegò Zoey -Ma qualcosa è andato storto, così Richard e Alex sono rimasti laggiù-
-Quindi potete tornare in viaggio con noi?- chiese Arya speranzosa
-No- rispose categoricamente Mandy -Il Team Ombrya ci cerca e vi metteremmo in pericolo tornando con voi-
-Tanto siamo finiti nei guai più volte comunque- replicò Chiara ricordando l'episodio sulla spiaggia a Perlamarina
-Non credo che sia il caso- proclamò Zoey -Lasciamo calmare le acque della nostra fuga e poi giudicheremo se sarà il caso di venire in viaggio con voi-
-E va bene- accettò riluttante Niagara -Mi pare una buona idea-
-Anche a me- ammise Alima -Beh, allora buona fortuna-
-Permettetemi di viaggiare con voi allora- si fece avanti Arya
-No- si impuntò Aiden -Sarebbe troppo pericoloso, e non ho intenzione di permettere che ti accada qualcosa-
Mentre gli altri discutevano, Chiara venne avvicinata da Glaceon.
-Come dici?- chiese la ragazza
-Gla, glaceon-
-Alima innamorata? Anche Lucinda? E pure Tracey? Dici sul serio?- domandò ancora la pasticciona
-Glaceon- continuò il pokèmon
-Vuoi davvero affidarmi il ruolo di cupido del gruppo mentre tu non ci sei? Grazie Glaceon, ne sono onorata- accettò la ragazza accarezzando il pokèmon -Farò il possibile per i ragazzi-
Il pokèmon le lanciò uno sguardo fiducioso, che sembrava dire “So che lo farai”.

 


Dopo aver salutato i ragazzi, Zoey, Aiden, Mandy e i loro pokèmon si accomiatarono anche dagli Heldian e fecero per seguire la professoressa Gladis al suo campo ricerche per recuperare l'uovo di Zoey, ma l'ex luogotenente venne fermata da Venonat.
Il pokèmon la trattenne per una gamba, saltellando come suo solito.
-Credo che voglia essere catturato- suggerì Aiden
-Dici sul serio?- chiese Zoey, inginocchiandosi vicino a Venonat -Vuoi viaggiare con me?-
Il pokèmon annuì con convinzione, e Zoey estrasse una sfera per farcelo entrare.
Venonat si fece catturare più che volentieri, e Zoey esultò per la sua nuova cattura.
Ma per lei le novità non erano ancora finite. Infatti non appena i ragazzi arrivarono al campo, i due assistenti della scienziata le corsero incontro.
-Il tuo uovo...- spiegò il primo
-...Sembra che stia per schiudersi- continuò il secondo
La ragazza corse verso il macchinario e prese in braccio l'uovo, appena prima che iniziasse a schiudersi.
Una luce bianca avvolse il guscio e quando questa si spense, in braccio a Zoey c'era una piccola e tenera Cleffa.
-Clef- pigolò confusa.
-Ehi- la salutò Zoey -Sei proprio carina, sai?-
La ragazze afferrò una seconda sfera pokè e la porse alla pokèmon
-Ti va di viaggiare con me?- domandò con fare comprensivo
La pokèmon non sembrò capire perfettamente, ma si infilò nella sfera e si lasciò catturare.
I tre poterono così rimettersi in viaggio, ma la professoressa Gladis prese da parte Zoey.
-Adesso ti ho riconosciuta- esclamò convinta -Tu sei l'ex capopalestra di Fiordiloto-
-Sì, è vero- balbettò Zoey, conscia che era inutile negare -Per favore, non lo dica ai miei amici-
-Perché?- replicò la donna -Non mi pare una brutta cosa-
-Non lo è- convenne Zoey -Ma non mi va ancora che lo sappiano-
-Va bene, rispetterò la tua decisione- disse la scienziata -Ma non la capisco-
-Grazie- Zoey sospirò di sollievo: non era ancora pronta a condividere il suo passato con gli altri e non sapeva quando lo sarebbe stata.
Mentre Mandy e Aiden salutavano la professoressa, a Zoey tornò in mente quelo strano Lopunny che aveva notato entrambe le volte prima dell'arrivo del Team Ombrya, e che poi non era stato usato da nessuno in battaglia.
Rachel non aveva un Lopunny, conosceva la sua squadra a memoria, e nemmeno i membri più importanti del Team.
Allora quel pokèmon da dove veniva.
-Allora?- chiesero Aiden e Mandy in coro -Andiamo?-
I sospetti della ragazza passarono in secondo piano, per il momento le bastava sapere che poteva contare su due amici fedeli ed era felice per l'aggiunta alla sua squadra di Venonat e Cleffa.
E così i tre ragazzi, poterono riprendere il loro viaggio.

 

Angolo autore
Ed ecco il nuovo capitolo!
Abbiamo conosciuto meglio gli Heldian e ci sono state ben quattro catture (due da parte di Zoey).
Bunny sta venendo allo scoperto, ma Zoey ha notato le sue mosse. Quanto ci metterà scoprirla? E cosa nasconde il suo passato? E cosa ha in serbo Rachel per i ragazzi? Gli Heldian riserveranno altre sorprese? Lo scoprirete presto.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto.
L'Uragano Temporale

 

 

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Capitolo 35
*** La Vileplume fuggitiva ***


~~-Allora Alima, qualche novità?-
Il gruppo stava viaggiando verso Solaria, dove si sarebbe tenuta una gara pokèmon, per poi dirigersi dalle parti di Astutopoli, sede del capopalestra Tony.
Chiara aveva ne aveva approfittato per avvicinare Alima, ricordandosi del compito affidatole da Glaceon.
-Viaggiamo insieme da mesi ormai- rispose la ragazza stranita -Non credo di sapere qualcosa che tu non sai-
-Ora che ci penso, non abbiamo mai parlato di ragazzi- tentò nuovamente la pasticciona -Ti piace qualcuno, per caso?-
-Non potresti parlarne con Arya o Vera?- replicò Alima -Sono senza dubbio più esperte-
-Sì, ma...- Chiara cercò disperatamente una scusa che potesse giustificare la sua voglia di affrontare con Alima quell'argomento, ma non la trovò.
Alima e i sentimenti erano proprio due argomenti agli antipodi.
-Fingi che non ti abbia detto niente- si ritirò sconfitta la nipote del capo del Team Rocket
Chiara prese in considerazione l'idea di farsi aiutare da Niagara (Arya le aveva detto che l'intenditrice l'aveva aiutata con la sua storia d'amore), ma decise di agire in solitaria, per dimostrare la sua bravura nel creare coppie.
Arya camminava in cima alla fila con accanto Elettra e Sylvia, quando le si parò davanti una ragazza.
Aveva i capelli lunghi e biondi e gli occhi azzurri
Era alta e magra e doveva avere qualche anno in più dei ragazzi.
-Ehi tu- la apostrofò con una leggera arroganza -Ti sfido ad una lotta pokèmon, ma dovrai usare la tua Eevee-
Arya rimase un attimo stupita, ma si riprese subito e accettò la sfida.
-Ci sto-
Tracey venne scelto per fare da arbitro e la lotta poté iniziare.
-Pronta Sylvia?- chiese Arya mentre la sua pokèmon entrava in campo
-Vaporeon, tocca a te- chiamò invece la ragazza, che non si era nemmeno presentata.
-Inizia la lotta tra Arya e...- chiese Tracey incerto
-Kim- spiegò la ragazza -Mi chiamo Kim-
-Inizia la lotta tra Arya e Kim. Ogni sfidante potrà usare solo un pokèmon-
-Cominciamo noi, Vaporeon, usa raggiaurora-
Il raggio gelato partì alla volta di Eevee, ma Arya contrattaccò con comete.
L'attacco di ghiaccio però ebbe la meglio e Sylvia venne colpita.
-Attacco rapido- attaccò Arya
Eevee partì a grande velocità.
-Scudo acido-
Quando Sylvia arrivò da Vaporeon, quello si dissolse e Eevee lo mancò.
Il pokèmon bollajet si riformò subito dopo, e Kim gli ordinò di usare idropulsar.
-Usa morso- tentò Arya
Sylvia riuscì a evitare l'attacco e a colpire Vaporeon attaccandosi alla sua coda.
-Fanghiglia-
Vaporeon scatenò un'ondata di fango in campo, catapultando lontano Eevee.
-E adesso la nostra arma segreta- decise Ryan -Ultimascelta-
Vaporeon colpì con potenza inaudita Sylvia, mandandola al tappeto.
-Eevee non è più in grado di combattere- spiegò Tracey -Vince Vaporeon, quindi la vincitrice è Kim-
-Sylvia stai bene?- chiese Arya
La pokèmon si scosse e tornò al suo fianco.
-La tua Eevee è molto forte, ma forse dovresti farla evolvere- esclamò Kim avvicinandosi -Io sono un'esperta di Eevee, ho deciso di diventarlo da quando mio cugino Virgil ha vinto la lega di Unima usando solo questo pokèmon e le sue evoluzioni-
-Grazie per il consiglio- disse Arya -Ma non saprei, a dire la verità-
-Comunque, qualcun altro tra voi ha un Eevee o una sua evoluzione?- chiese la ragazza -Quando sono partita per il mio viaggio mi sono ripromessa di sconfiggere tutti gli allenatori che allenano questi pokèmon-
-In questo caso dovrai sfidare anche me- si fece avanti Alima -Ho un Eevee-
-Ehi, ci sono anch'io- ridacchiò Vera -Glaceon è ansioso di lottare-
-Bene, chi viene per prima?- chiese la ragazza -Io e Vaporeon siamo pronti alla sfida-

 

 


-Allora ragazzi, novità?- chiese Alex entrando nell'ufficio di Richard
-Certo Alex- replicò sarcastica Lucy -Nei cinque secondi in cui tu hai partecipato al corso di lotta pokèmon maschile, il capo ci ha convocato e ci ha elevato al rango di luogotenenti-
-Si tratta forse di un modo gentile di dire no?-
-Tu che pensi?-
-Che forse ti preferivo quando non avevi fiducia in te stessa- disse Alex sedendosi al posto vacante di Richard.
Il luogotenente entrò subito dopo, entusiasta.
-Grandi novità!- annunciò il ragazzo
Alex scoccò a Lucy un'occhiata trionfante.
-Sono riuscito a farmi affidare dal capo la ricerca di Mandy, Zoey e Aiden- spiegò il ragazzo -Pare che Rachel abbia ricevuto altri ordini e la missione è stata affidata a me. L'unico ordine del capo è che porti almeno tre reclute-
-Ho un bruttissimo presentimento- esclamò Lucy preoccupata
-Buffo, stavo per dire la stessa cosa- continuò Alex
-E quindi...beh, Britney si è offerta volontaria per venire con noi-
-Perché non mi sorprende?- domandò piccato Alex -Quella ragazza deve sempre metterci i bastoni tra le ruote-
-Non riesco proprio a sopportarla- replicò Lucy
-Lo capisco ragazzi, ma non potevo assolutamente rifiutare la sua richiesta, sarebbe stato troppo sospetto-
-Per una volta avrei preferito risultare sospetto-
Intanto Heldian e Zorua giocavano per la stanza. Era venuto fuori che Zorua aveva seguito i ragazzi da quando Heldian si era fatto catturare da Lucy, lo avevano capito perché i due pokèmon sembravano conoscersi da tempo.
-E va bene- si arrese Alex -Andiamo. La parte positiva è che almeno non sta più fingendo che io le piaccia-
Il ragazzo fece rientrare Zorua, e lo stesso fece Lucy con Heldian.
-Non vorrai davvero cercare i ragazzi, vero?- chiese intanto Lucy a Richard
-Certo che no- rispose il luogotenente -Farò finta di aver ricevuto informazioni che sembravano confermare la presenza dei ragazzi dalle parti della Pianura Primavera, spero solo che non si stiano dirigendo proprio lì-

 

 

-Che ne dite di andare verso la Pianura Primavera?-
Zoey stava esaminando la mappa di Ecllissior per decidere dove dirigersi.
-Non saprei- replicò Mandy -In realtà avrei una richiesta per voi-
-Beh, e cosa aspettavi a dircelo?- chiese Aiden
-Mi vergognavo un po'- esclamò la ragazza -Qui intorno si terrà un torneo di lotta a squadre e i vincitori potranno sfidare i famosi atleti pokèmon Daniel e Liz. Volevo chiedervi se potevate partecipare con me-
-Certo che ti aiuteremo- approvò Zoey -Mentre mi allenavo con Florges, Cleffa ha dimostrato di voler provare a lottare e questa sarebbe l'occasione perfetta-
-Ci sto anch'io- decise Aiden -Glaceon dovrebbe abituarsi a lottare in squadra-
-Grazie ragazzi- li abbracciò Mandy -La gara è qui vicino, corriamo ad iscriverci-
La sportiva afferrò per un braccio entrambi gli amici e li trascinò via, fino ad un campo lotta poco lontano.
-Salve, vorremmo iscriverci al torneo- si presentò Mandy ad una ragazza che stava dietro ad un bancone improvvisato.
-Nessun problema- sorrise lei -Le lotte sono solo in triplo, perciò se siete tre ogni allenatore potrà usare un solo pokèmon-
Mentre Aiden e Zoey firmavano il modulo d'iscrizione, Mandy decise rapidamente di  usare Skitty.
Le prime lotte iniziarono subito, e Mandy, Zoey e Aiden dovettero aspettare la terza lotta prima di scendere in campo.
Erano stati abbinati a due ragazzi, uno dei quali usava due pokèmon, con un Garbodor, una Kangaskhan e uno Spinda.
-La lotta può iniziare- proclamò l'arbitro una volta che anche i ragazzi ebbero mandato in campo i loro pokèmon
-Partiamo noi Kangaskhan- proclamò l'avversario -Usa megapugno su Glaceon-
-Garbodor, aiutalo con fangobomba su Cleffa, e tu Spinda usa stordipugno-
-Glaceon, replica con segnoraggio- ordinò Aiden
Kangaskhan venne bloccato a metà della sua corsa, mentre Zoey ordinava a Cleffa di  usare fogliamagica, ma l'attacco venne battuto da fangobomba e Cleffa venne colpita.
-Skitty, usa assistente- fece invece Mandy
Mentre Spinda le arrivava contro, Skitty sfoderò la mossa di Skarmory eterelama, rispendendolo indietro.
-Garbodor, infierisci con sporcolancio su Cleffa-
-Skitty, proteggila con doppiasberla-
Il pokèmon micio scattò, ma Kangaskhan tentò di bloccarlo.
.Non provarci nemmeno- replicò Aiden -Glaceon, attrazione-
Kangaskhan si bloccò, innamorandosi di Glaceon e Skitty riuscì a deviare sporcolancio, dando a Cleffa il tempo di rialzarsi.
-Spinda, usa ipnosi- ordinò uno dei due avversari
-Fermalo con canto- fece Zoey
-Usa canto anche tu- continuò Mandy
I due attacchi canto si unirono e surclassarono ipnosi, addormentando Spinda.
-Skitty, adesso svegliopacca-
Il pokèmon saltò contro Spinda, evitando Garbodor che tentò di fermarla mentre Kangaskhan perdeva contro Glaceon, che a forza di geloraggio lo stava sconfiggendo.
Con una svegliopacca ben assestata, Spinda venne messo al tappeto, e la stessa sorte toccò poi a Kangaskhan.
Rimaneva solo Garbodor, che metteva in difficoltà Cleffa a causa della poca esperienza di quest'ultima e della debolezza di tipo.
-Vai con fangobomba-
-Reagisci con botta-
Cleffa venne colpita duramente e cadde a terra esausta.
-Skitty, vai con doppiasberla-
Skitty si lanciò contro Garbodor menando fendenti con la coda.
-Glaceon, aiutala con geloraggio-
Garbodor venne colpito dal raggio gelato mentre Skitty continuava a usare doppiasberla e il pokèmon venne presto mandato al tappeto.
L'arbitro annunciò la loro vittoria, mentre Zoey si occupava di rimettere in sesto Cleffa.
-Clef- pigolò la pokèmon, dispiaciuta.
-Non è certo colpa tua- assicurò Zoey -Forse è colpa mia, ho sbagliato a farti lottare così presto-
-Cleffa!- la pokèmon si rimise subito in piedi, nuovamente pronta alla lotta.
-Va bene, va bene- sorrise Zoey -So che puoi farcela-

 

 


-E adesso ultimascelta-
Il Glaceon di Vera se la stava cavando bene nella lotta contro Kim, ma la ragazza aveva problemi con la mossa ultimascelta, che era molto potente.
Se Vaporeon riusciva ad usare tutte le mosse che conosceva, per ultima poteva usare anche ultimascelta, che danneggiava enormemente l'avversario.
Ed essendo una mossa fisica, Glaceon non poteva nemmeno respingerla con specchiovelo.
-Vai con ventogelato-
-Fanghiglia-
Il fango raggiunse Glaceon, subito seguito da una potente idropulsar.
Se Vaporeon fosse riuscito a usare nuovamente raggiaurora e scudo acido, poi sarebbe riuscito a usare ancora ultimascelta, e Glaceon sarebbe senza dubbio finito al tappeto.
-Geloscheggia-
-Scudo acido-
Vaporeon si disciolse per aumentare la difesa e quando si riformò Vera tentò di usare azione, ma Kim fu più veloce ed ordinò raggiaurora.
-No!- esclamò la ragazza -Glaceon, usa specchiovelo-
L'attacco ghiaccio venne spedito indietro colpendo Vaporeon al doppia della potenza, ma quello riuscì a resistere e usò ultimascelta, colpendo Glaceon e mandandolo a terra, esausto.
-Sei stato bravissimo, ora puoi riposarti- lo lodò Vera facendolo rientrare
-Il tuo pokèmon è davvero forte- esclamò Kim -Si nota che è stato ben allenato. Secondo me dovresti fargli imparare una mossa di tipo acqua, come per esempio idropulsar-
-Potrebbe essere un'idea- approvò Vera -Grazie-
-Beh, adesso tocca a te- disse Kim indicando Alima
-Certo, ti sfiderò volentieri! Eevee, vieni fuori-
La pokèmon si presentò sulla scena, fissò Kim e Vaporeon e poi si voltò verso Alima, scuotendo la testa.
-Come sarebbe a dire che non hai voglia di lottare?- chiese Alima alla pokèmon -Scusa Kim, ma Eevee non lotterà fino a quando non le andrà. È un pochino lunatica-
-Non importa, posso aspettare- sorrise la ragazza -Nel frattempo mi presento un po' meglio. Mio padre, mio fratello e io dirigiamo un allevamento di pokèmon di ogni tipo-
-Davvero?- chiese affascinata Lucinda -Wow, che bello!-
-Sì,  lo è- confermò Kim accarezzando Vaporeon -Mi chiedo come stia andando-
l'Eevee di Alima si riposava all'ombra di un albero, incurante del fatto che tutti aspettassero un suo cambio di umore per la lotta.
-E voi due invece avete già un'idea per far evolvere le vostre Eevee?- chiese l'esperta di Eevee rivolta a Alima e Arya.
-Può darsi- sorrise sorniona la coordinatrice -Ammetto che un'idea l'avrei-
-Io invece ne sono certa- replicò Alima -Mi piacerebbe che Eevee diventasse una Umbreon-
-Beh, gli Umbreon sono senza dubbio pokèmon molto maestosi, ma possono essere difficili da allenare- spiegò la ragazza -Comunque, credo che sia un'evoluzione adatta per la tua pokèmon. Per quanto riguarda te- replicò poi rivolta ad Arya -Considerato anche il soprannome che le hai dato, suppongo che tu voglia far evolvere la tua Eevee in una Sylveon-
-In effetti...- ammise la ragazza -Sylveon è un pokèmon che mi è sempre piaciuto.
-Beh, in questo caso sarà l'amicizia che ti lega a Sylvia che la farà evolvere- continuò Kim -E lo stesso vale per te Alima, ma tu dovrai allenare il tuo Eevee di sera-
-Non so voi ragazzi- intervenne allora Mark -Ma io vorrei far sgranchire un po' i miei pokèmon-
-Sono d'accordo- proclamò Alima -E dato che aspettiamo Tsuki- e così dicendo accennò alla sua Eevee -Potremmo restare qui per parecchio-
-Ottima idea- si alzò Kim -Ne approfitterò per presentarvi la mia squadra di pokèmon. Venite fuori-
La ragazza lanciò in aria due sfere pokè.
Uno Stunky si presentò davanti ai ragazzi, mentre in un laghetto lì vicino compariva un Qwilfish
-Strano, da come ne parlavi, sembrava che tu allenassi solo evoluzioni di Eevee- commentò Clive
-Oh no, quello lo fa solo mio cugino Virgil- informò Kim -Da noi alla fattoria a ognuno viene donato  come primo pokèmon quello con cui ha legato di più, ma poi catturiamo gli altri pokèmon in base al gusto personale-
-Che carino- Chiara si avvicinò a Stunky per accarezzarlo, affiancata da Cyndaquil.
-Attenta a non spaventarlo, potrebbe emettere un tanfo che resterà per un giorno intero- la avvisò Drew
Chiara si ritrasse, conscia che uno dei suoi pasticci avrebbe potuto benissimo spaventare Stunky.
I ragazzi fecero uscire tutti i loro pokèmon, aspettando che Eevee fosse pronta per la lotta.

 

 

-Sei proprio sicuro di averci portato in un posto dove sarebbero diretti i fuggitivi?- chiese Britney, pur conoscendo esattamente la risposta.
-Certo che ne sono sicuro- mentì spudoratamente Richard
-Ma dai- commentò Alex -Possiamo almeno smetterla con questa farsa? Sappiamo tutti e quattro che questa missione non serve a niente. Non dobbiamo più fingere tra noi, anche perché Britney non può più fare nessuna registrazione!-
-Non so come abbiate fatto, ma non avevate alcun diritto di bloccare il mio registratore- sbuffò la reginetta
Richard sogghignò di orgoglio, era bravo con l'informatica.
Il gruppetto arrivò nelle vicinanze di una piccola fattoria e la stavano appunto sorpassando quando un possente tonfo scosse il granaio accanto alla fattoria.
-Cos'è stato?- chiese Alex
-L'ego di Britney?- propose Lucy
-Andiamo a controllare se stanno tutti bene- decise Richard
-E perché- chiese Britney -Non sono affatto affari nostri-
-Si chiama umanità Britney- replicò Lucy -Anche se nel tuo dizionario non esiste questa parola, suppongo-
Lucy bussò alla porta, iniziando con un -Salve...-, ma poi ammutolì.
Ad aprire era stato un ragazzo castano, dai capelli lunghi fino alle spalle, gli occhi verdi , ed era alto e dal fisico asciutto.
-Posso aiutarvi?- chiese con gentilezza
Lucy tentò di articolare una frase qualsiasi, ma riuscì ad emettere solo un poco simpatico grugnito vago.
-Ma ciao- Britney la scostò di forza, stringendo la mano al ragazzo -Io sono Britney, e se te lo stai chiedendo, sei fortunato, non ho un fidanzato al momento-
 -Cos'era quel rumore?- la interruppe Alex
-Oh- intuì il ragazzo-Avanti, entrate-
I quattro entrarono nella casa (o meglio, tre di loro entrarono in casa, mentre Lucy, ancora incapace di proferir parola,venne trascinata dentro da Richard) trovandosi in un comodo ingresso mentre il ragazzo si dirigeva in una cucina piccola, ma molto accogliente.
-Papà, pare che Rose abbia nuovamente fatto confusione- urlò con poca delicatezza -Ah, a proposito, io sono Ryan-
-Piacere, Richard- si presentò il luogotenente -E chi è Rose?-
-Lunga storia- minimizzò lui-Ve ne parlerà mio padre-
Un uomo di mezza età, dai capelli castani e gli occhi dello stesso colore scese le scale ritrovandosi davanti i ragazzi, vestiti con la divisa del Team Ombrya, che parlavano amichevolmente con il figlio.
-Non dirmi che è scappata nuovamente?- esordì ignorando completamente gli ospiti
-No, ma pare che abbia spostato ancora il materiale isolante. Non vorrei che a breve sfondasse la parete- spiegò Ryan
-Va bene, tu porta i nostri ospiti a fare un giro, io vado a rinforzare le protezioni del granaio-
L'uomo si allontanò accennando un saluto, mentre Ryan conduceva i ragazzi sul retro della casa.
-Venite, vi mostro il nostro allevamento di pokèmon- disse in tono orgoglioso
Sul retro della fattoria c'era un campo recintato, dove molti pokèmon, anche rari, giocavano insieme.
-Wow- ammirò Lucy, finalmente ripresa  -Che posto stupendo!-
-Già, è bello, vero?- chiese Ryan - La nostra famiglia si prende cura di questi pokèmon fino a quando non trovano un allenatore, vero amico?-
I ragazzi non capirono a chi si stava riferendo, ma la tasca del ragazzo si illuminò, e un Litleo si presentò in scena, strusciandosi alle gambe del suo allenatore.
-Quando viveva qui, Litleo voleva sempre prendersi cura degli altri pokèmon, ma era anche curioso e voglioso di viaggiare, così ha scelto me come allenatore che viaggio per tutta la regione, ma che spesso e volentieri torno ad aiutare mio padre, al contrario di quella scansafatiche di mia sorella
-E tua madre dov'è?- si chiese Alex
-Mamma è la capopalestra di Nevischiopoli ed è quasi sempre in sede. I suoi pokèmon di tipo psico sono potentissimi- si vantò Ryan
-Scusa se torno sull'argomento, ma chi è Rose?- insistette Richard
-Rose è una Vileplume, che al contrario degli altri pokèmon è molto competitivo non si fida degli umani. Con l'evoluzione è diventata molto aggressiva e siamo stati costretti a chiuderla nel granaio, ma ogni tanto riesce a sfondarlo-
Subito dopo, un rumore simile a quello di prima, ma amplificato, fece tremare il terreno.
Lucy perse l'equilibrio e per evitare di cadere si aggrappò al braccio di Ryan, ritraendosi subito dopo imbarazzata.
I quattro corsero dal padre di Ryan per controllare che stesse bene, ma lo trovarono a terra tramortito, accanto ad un buco nella parete del granaio.
-Oh no, Rose è nuovamente scappata- si disperò Ryan -Dobbiamo andare a cercarla, ma non posso lasciare mio padre da solo-
-Resterà Alex- lo offrì Richard
-Aspetta che?- chiese il diretto interessato
-Io propongo di dividerci- esclamò Britney -Io vado con Ryan-
La bionda afferrò il ragazzo e lo trascinò via con sé, lasciando da soli i tre amici.
Lucy strinse i pugni, ma Richard la prese a braccetto prima che potesse fare qualcosa e la portò nel bosco circostante.

 

 

La squadra di Aiden, Mandy e Zoey era riuscita a vincere tutte le sfide del torneo, compresa la finale ed erano arrivati allo scontro con i due pokèatleti professionisti.
Il problema era però che Zoey, troppo preoccupata per la salute di Cleffa, era riluttante a farla lottare, e così la pokèmon era costretta a restare in retroguardia, lasciando lottare Glaceon e Skitty e usando solo mosse come canto o ripeti.
La pokèmon stella era desiderosa di lottare, ma Zoey non glielo permetteva e anche se Cleffa sapeva che lo faceva per proteggerla, non riusciva a capirla.
La sfida stava per iniziare, e Mandy era emozionatissima.
-Ci pensi Skitty? Finalmente li conosceremo-
I due esperti, una donna castana e un uomo dai capelli rossi, erano pronti alla lotta e avevano mandato in campo un Jumpluff, un Machamp e un Dragonite.
Mandy e Skitty erano già pronte alla lotta e lo stesso valeva per Glaceon, ma Zoey era molto nervosa.
-Zoey, se non te la senti...- iniziò Mandy
-No!- si impuntò la ragazza -Non permetterò che questo momento venga rovinato dal fatto che sono una pessima allenatrice-
Zoey si avvicinò al campo lotta e Cleffa la fissò con fiducia.
-Okay, facciamolo allora- esclamò trionfante Mandy
-Parte la sfida tra Mandy, Zoey e Aiden, contro i pokèatleti esperti Daniel e Liz- annunciò l'arbitro.
Fu Mandy a fare la prima mossa, ordinando a Skitty di eseguire canto, supportata da Cleffa mentre Glaceon le proteggeva da altri eventuali attacchi creando una sorta di barriera usando ventogelato.
-Schiva- ordinò Liz al suo Jumpluff -E usa parassiseme-
Il pokèmon evitò l'attacco, ma allo stesso tempo i semi vennero dispersi per il campo grazie al ventogelato di Glaceon
-Usate granfisico e dragodanza- esclamò Daniel
I due pokèmon aumentarono le loro statistiche preparandosi ad attaccare.
-Doppiasberla- tentò di passare all'attacco Mandy
-Aiutala con fogliamagica- continuò Zoey
Skitty venne coperta dalle foglie di Cleffa e si lanciò contro Machamp.
-Bloccala-
Il pokèmon lotta chiuse la mano intrappolando Skitty per la coda, neutralizzando entrambi gli attacchi.
-Movimento sismico-
-Cerca di liberarti Skitty!- urlò preoccupata Mandy
Aiden e Zoey non sapevano come agire, perché colpendo Machamp avrebbero potuto ferire anche Skitty, ma d'improvviso ad Aiden venne un'idea.
-Zoey, tieniti pronta. Glaceon, caricati in groppa Cleffa e usa attacco rapido-
Cleffa saltò addosso a Glaceon e il pokèmon corse verso Machamp, evitando sia il solaraggio di Jumpluff che la dragofuria di Dragonite.
Arrivati vicino all'avversario, Cleffa saltò e Zoey ordinò di usare dolcebacio, confondendo Machamp e riuscendo a far liberare Skitty.
-Vai con assistente-
-Proteggi Machamp con rimbalzo- spiegò Liz a Jumpluff
Direttamente da Croconaw, Skitty usò gelodenti, ma Jumpluff si mise in mezzo prendendosi il morso al posto di Machamp.
Entrambi i pokèmon ne uscirono danneggiati, e Skitty venne anche colpita da una paralisi.
-Infierisci con dragofuria- esclamò Daniel rivolto a Dragonite
Il pokèmon stava per colpire duramente Skitty, ma Glaceon lo bloccò con geloraggio.
Skitty riuscì così a mettersi al sicuro, e si rivolse a Mandy con acidità, ma la ragazze le rispose a tono.
-Non posso cambiarti, è contro le regole! Stiamo lottando contro i nostri idoli Skitty! Abbiamo sempre voluto provarci!- replicò la sportiva
Nel frattempo Glaceon e Cleffa continuavano la battaglia e la piccola pokèmon stava mettendo in seria difficoltà Dragonite mentre Glaceon si occupava di Jumpluff e Machamp, ancora confuso, rimaneva in disparte.
Sia il pokèmon drago che quello gramigna vennero messi al tappeto in poco tempo.
-Ottimo lavoro!- li lodarono i loro allenatori
Subito dopo però, un potente incrocolpo colpì prima Cleffa e poi Glaceon, mandandoli entrambi al tappeto.
Machamp era guarito dalla confusione e non aveva perso tempo.
Skitty avrebbe dovuto affrontare da sola, e per di più paralizzata, il pokèmon di tipo lotta.

 


Era ormai calata la sera e finalmente l'Eevee di Alima si era convinta a voler lottare contro il Vaporeon di Kim.
-Sta per iniziare la lotta uno contro uno tra Kim e Alima- annunciò Tracey
-Risparmiaci la manfrina per favore- lo bloccò Alima -Eevee, vai con morso-
La pokèmon le lanciò un'occhiata che sembrava significare “Lo so cosa devo fare” e si lanciò contro Vaporeon.
-Raggiaurora-
Eevee schivò grazie alle sue piccole dimensioni e colpì l'avversario, ma quello reagì con fanghiglia.
Trascinata dal fango, Eevee tentò di resistere con comete, ma non ci riuscì.
-Vai con attacco rapido-
L'occhiata di Eevee sembrò dire “Grazie, come farei senza i tuoi suggerimenti?” in modo decisamente sarcastico.
-Scudo acido-
L'attacco di Tsuki fallì miseramente e la difesa di Vaporeon aumentò vertiginosamente.
-E adesso idropulsar-
-Bloccalo con comete-
L'attacco di tipo normale ebbe la meglio, ma Vaporeon, dopo essere colpito, usò ultimascelta.
Il pokèmon scattò e con potenza colpì Eevee, mandandola a terra.
-Tsuki stai bene?- chiese Alima preoccupata -Riesci a continuare?-
Tsuki si alzò e la fissò piena di determinazione.
Subito dopo la pokèmon venne avvolta da una luce bianca e iniziò a cambiare forma, aumentando di dimensioni.
La pokèmon divenne una possente Umbreon, che scattò con finta, evitando fanghiglia e colpendo l'avversario.
-Brava Alima!- la lodò Kim -L'amicizia che ti lega a Tsuki l'ha fatta evolvere-
La pokèmon usò garanzia, bloccando il tentativo di usare idropulsar di Vaporeon.
-Ma non credere che ci arrenderemo- continuò la ragazza -Raggiaurora!-
Il raggio gelato venne bloccato e rispedito indietro da un attacco psichico.
Scudo acido neutralizzò garanzia e permise a Vaporeon di usare idropulsar.
-Ultimascelta-
-Lucelunare-
Vaporeon colpì Umbreon, ma quella si riprese subito e usò comete.
Vaporeon tentò di incassare l'attacco, ma cadde a terra esausto.
-Sì!- esultò Alima -Sei stata grande Umbreon!-
“Sì, lo so” sembrò dire la pokèmon
-Beh ragazzi, a questo punto credo di poter riprendere il mio viaggio- assicurò Kim.
-È stato un piacere conoscerti- la salutò Arya
-Tranquilli, sono sicura che ci incontreremo nuovamente- spiegò la ragazza allontanandosi con Vaporeon salutando i ragazzi con la mano.

 

 


-Skitty, vai con canto-
-Schivalo e usa incrocolpo-
L'attacco andò a vuoto e Machamp si avvicinò pericolosamente.
-Assistente!-
Skitty usò ventogelato, gentilmente offerto da Sneasel.
Mandy sapeva che assistente era l'unica mossa non fisica di Skitty insieme a canto e attrazione, ma la prima era troppo facile da schivare e non era sicuro che la seconda avrebbe funzionato, e solo usando mosse speciali poteva evitare che Skitty subisse gli effetti della paralisi.
-Dinamipugno-
-Ancora assistente-
Skitty sfoderò il lanciafiamme di Houndour, tenendo ancora una volta Machamp a distanza.
-Riprova con incrocolpo-
-Assistente-
Il pokèmon micio usò scarica di Electrike e ancora una volta l'attacco di Machamp andò a vuoto.
Mandy sembrava nel panico e Aiden e Zoey sentirono il dovere di aiutare l'amica.
Entrambi misero una mano su una spalla della ragazza, dimostrando di credere in lei e ridandole fiducia.
-Puoi farcela- spiegò Zoey
-Noi crediamo in te- disse Aiden
-Avete ragione- rivelò Mandy -Skitty, attrazione-
Fortunatamente Machamp era maschio e si innamorò di Skitty, che poté con tutta calma usare doppiasberla, mandando al tappeto l'avversario.
-Sì!- Esultò la ragazza -Ci sono riuscita! Ho sconfitto i miei idoli!-
-Detta così suona strana come frase- commentò Zoey mentre accanto a lei Cleffa esultava.
I due sconfitti si complimentarono con Mandy e le diedero numerosi consigli.
-La tua Skitty è molto forte- spiegò Liz
-Diventerebbe ancora più forte se tu usassi questa- Daniel le porse una pietralunare
Mandy la afferrò incredula.
-Grazie- balbettò tornando dai suoi amici -Sapete ragazzi, credo di essere pronta!-
-Per cosa?-
-Per la mia prima gara di pokèathlon-

 

 

-Ragazzi!-
Si era fatto tardi e Alex aveva deciso di andare a cercare Richard, Lucy, Ryan e, ma sì, anche Britney.
Aveva fatto uscire il suo Eevee per farsi aiutare, ma temeva di essersi perso.
-Richard! Lucy!-
-Alex? Sei tu?- una voce maschile arrivò da dietro un cespuglio
-Richard? Lucy è con te?-
-No, ci siamo persi di vista- spiegò il luogotenente raggiungendolo -Non vorrei si fosse cacciata nei guai-
-Dobbiamo trovarla! Eevee, te la senti di provarci?-
Il pokèmon annuì, un po' indeciso, ma notando l'espressione decisa di Alex si convinse del tutto.
Eevee venne avvolto da una luce intensa e poco dopo i due erano guidati da un Umbreon.

 

 

 

-Richard?-
Lucy si era persa nel bosco, ed era ufficialmente terrorizzata.
Aveva perso ogni punto di riferimento e non sapeva più dove andare, semplicemente seguiva l'istinto, ma d'un tratto sentì un botto arrivare da una radura vicina.
La ragazza corse verso il rumore, sperando che fosse stato causato da uno dei suoi amici.
Purtroppo aveva ragione solo a metà.
Infatti il rumore era stato provocato da Rose, la Vileplume fuggitiva, che stava attaccando Ryan spingendolo verso il ciglio di un dirupo.
-Oh cavolo!- Lucy corse verso i due afferrando una sfera pokè, ma proprio mentre stava per lanciarla inciampò in un sasso.
Volò pesantemente addosso a Ryan, trascinandolo a terra con sé.
Si ritrovarono l'una sopra l'altro, con i volti distanti un paio di millimetri.
Lucy arrossì pesantemente e si immobilizzò, senza riuscire a dire o fare niente.
Anche il ragazzo dal canto suo era arrossito, ma si accorse anche che Rose stava preparando un attacco petalodanza contro di loro.
Spinse via Lucy dalla traiettoria dell'attacco e venne colpito duramente.
-Rose ti prego ascoltami- si rialzò il ragazzo -Non devi esserci ostile. Vogliamo solo aiutarti-
La pokèmon sembrò molto indecisa e arretrò un attimo, avvicinandosi al ciglio del dirupo.
Un pezzo di terra si staccò e Vileplume sarebbe caduta giù, ma Ryan saltò verso di lei, buttandosi per recuperarla.
Lucy corse a controllare e arrivò appena in tempo per afferrare la mano del ragazzo ed evitare ai due una caduta senza dubbio poco salubre.
Rimasero così, Lei che tentava di tirarli su e lui che teneva saldamente la pokèmon per non farla cadere, fino all'arrivo degli altri.
Britney, piccata per essersi separata da Ryan, fu quasi tentata di spingere giù Lucy, ma Alex e Richard furono più veloci e aiutarono i ragazzi e Vileplume.
Rose rimase in braccio a Ryan, tremante, per tutto il tragitto fino alla fattoria.
-State tutti bene?- chiese il padre di Ryan notando il figlio e Lucy sporchi di terra -Cosa è successo?-
-Ti basti sapere che Rose adesso si fida di noi- sorrise Ryan -Papà, puoi farmi il favore di tenerlo tu?-
L'uomo lo prese in braccio e Rose non si divincolò, ormai certo che gli umani non avevano cattive intenzioni nei suoi confronti.
-Stai bene?- chiese suadente Britney
-Sì, tutto bene- esclamò il ragazzo mentre il padre entrava in casa -Anche se gradirei sapere perché dei membri Ombrya mi hanno aiutato-
I ragazzi avevano sperato che il ragazzo non avesse riconosciuto le divise, ma purtroppo non era stato così.
-Non è una cosa facile da spiegare- iniziò Lucy
Richard però la interruppe e vuotò il sacco.
Ryan era sempre più perplesso, ma alla fine del racconto sorrise.
-Potevate dirmelo subito, questo cambia tutto!- disse mentre Britney stringeva i pugni dalla rabbia -Anzi, ho un'idea migliore! Mi infiltrerò con voi!-
-Che?- Lucy sembrava scandalizzata e tentò in tutti i modi di dissuadere il ragazzo, ma non ci fu verso.
Mentre Ryan andava a preparare le sue cose, Richard e Alex si avvicinarono alla ragazza.
-E così passerete insieme più tempo del previsto- cinguettò Richard con fare sarcastico.
-Stai zitto, Richard- lo gelò la ragazza -Non è il momento di fare battute!-
-Finalmente uno sviluppo interessante di questa storia- ridacchiò invece Britney -Era da un sacco di tempo che nel team non arrivava un ragazzo così carino-
Lucy si sbatte una mano sulla fronte: si doveva far piacere proprio lo stesso ragazzo che piaceva a Britney? Contro di lei non aveva speranze. I ragazzi cadevano tutti nella sua rete di flirt e bellezza.
Ryan uscì dalla fattoria con un sorriso a trentadue denti e uno zaino in spalla.
-Allora, pronti per la missione?- chiese
-Altroché- Britney lo prese a braccetto e lo portò con sé in cima alla fila -Sono più che pronta-
Ryan sorrise a Lucy e la ragazza rimase per l'ennesima volta senza parole.
“Accidenti se è carino” pensò senza volerlo la ragazza.

 

 

 

Lontano da lì, Uno Skitty stava terminando di evolversi.
Un grazioso Delcatty apparve davanti a Mandy, che aveva appena esposto il suo pokèmon ad una pietralunare.
-Siamo pronte Delcatty!- rivelò la sportiva -Siamo pronte per raggiungere l'obiettivo che ci eravamo prefissate-
La pokèmon annuì decisa e saltò in braccia a Mandy
Anche se Delcatty non l'avrebbe mai ammesso, Mandy era pur sempre la sua allenatrice e le voleva molto bene.
Si erano allenate per anni per essere pronte per il pokèathlon e ormai pokèmon e allenatrice erano come sorelle.
-Sì, siamo pronte!-

 

 

Angolo autore

Ed ecco il nuovo capitolo.
Qui ci concentriamo su Lucy e Mandy, con qualche lotta per i nostri amici in viaggio “tradizionale”.
Boh, non saprei che altro dire!
Spero che il capitolo vi piaccia!
L'Uragano Temporale

 

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Capitolo 36
*** Il debutto di Mandy ***


-Solaria è vicina!- esultò Vera saltellando entusiasta – L’ho appena avvistata!-
-Vera, datti una calmata!- la bloccò Alima – So che, per motivi a me ignoti, siete felici di partecipare ad un’altra gara pokèmon, ma non c’è nessuna fretta!-
-In realtà c’è fretta!- la contraddisse Max – Pare che le iscrizioni siano quasi chiuse-
-Ormai siamo arrivati, niente ci fermerà!- rincarò Lucinda, felice quando l’amica
-In realtà…- ripeté pedante Max
-Quando usa questo tono non lo sopporto- sussurrò la blu a Chiara
-La gara di oggi sarà in doppio- svelò Max leggendo la sua guida
-E quale sarebbe il problema?-
-Doppio nel senso che si partecipa in coppia- spiegò il ragazzino, lasciando a bocca aperta Lucinda
-Come?!- chiese la ragazza sconvolta – Ma noi siamo solo cinque coordinatori perciò…-
Si voltò di scatto verso gli altri quattro, ma Vera si era già avvicinata a Drew mentre Arya e Mark si accordavano tra loro.
-E io come faccio?- domandò incrociando le braccia piccata – Ehi, magari uno di voi potrebbe fare coppia con me!- propose indicando gli altri.
-Ehm…-  nessuno diede segno di averla presa sul serio, eccetto Alima, che mormorò uno scocciato “Scordatelo”.
-E va bene, me lo troverò da solo il partner!- decise allora la ragazza – Andiamo Piplup, li precederemo a Solaria e troveremo qualcuno con cui fare coppia-
Mentre il pokèmon pinguino faceva al gruppo la linguaccia, Lucinda partì a corsa lungo il sentiero che portava a Solaria, arrivando presto in città.
-Che egoisti- mormorò rivolta a Piplup – Gli chiedi di umiliarsi in diretta televisiva e loro si rifiutano. Beh, detta così non suona affatto bene-
La blu entrò a Solaria di fretta, cercando imperterrita qualcuno che paresse un coordinatore.
Ad un tratto avvistò una figura familiare dal mantello verde e sorrise euforica.
-Nando!- chiamò a gran voce raggiungendo il menestrello – Che fortuna incontrarti qui-
-Lucinda, che piacere- Nando la salutò togliendosi il cappello e facendo un leggero inchino – Cosa ti porta da queste parti?-
-Sono qui per il tuo stesso motivo, suppongo: la gara a coppie- spiegò la ragazza – A proposito, come va con i fiocchi e le medaglie?-
-Molto bene!- sorrise l’altro – Ho già vinto tre fiocchi e cinque medaglie-
-Ottimo lavoro- tergiversò Lucinda, aspettando il momento giusto per fare a Nando la sua proposta – Allora, suppongo che tu  voglia partecipare alla gara di oggi, e per farlo ti servirà un compagno…-
-Oh, l’ho già trovato- rispose ingenuamente Nando – Una ragazza di Kanto mi ha chiesto di fare coppia con lei poco fa e io ho accettato!-
Lucinda si costrinse a sorridere, ma in realtà c’era rimasta molto male.
-Allora ci vediamo più tardi, alla gara- lo salutò con la mano la ragazza, allontanandosi.
-Uff, è ora come faccio?- si chiese Lucinda – Non ho nessun compagno per la gara-
L’ultima frase venne ripetuta subito dopo da una voce femminile proprio dietro di lei.
La blu si voltò sorridente, in contemporanea con la persona che aveva appena parlato.
Ma il sorriso sparì subito dal suo volto.
-Tu?- chiesero le due in coro
 
 
 
-Allora, qualche novità?- chiese Richard entrando con aria innocente nel suo ufficio.
-Nessuna, a parte ovviamente il fatto che hai permesso ad un novellino come Ryan di unirsi al team, così adesso c’è un’altra persona qui dentro che sa tutta la verità!-  lo affrontò Lucy  -Come se le cose non fossero già abbastanza complicate-
-Dici così solo perché lui ti piace!- rispose lui
-Come scusa?- balbettò lei – Non è assolutamente vero, è comunque non hai nessuna prova!-
-Non hai bisogno di fingere Lucy, si capisce benissimo che hai una cotta per lui, e anche parecchio- continuò Richard – E comunque è carino che a te piaccia qualcuno!-
-Davvero?- chiese lei – Beh, ma comunque non importa, perché lui non mi piace, non importa cosa pensi tu.
-Come vuoi- borbottò l’altro poco convinto
In quel momento Ryan entrò nell’ufficio: portava i capelli raccolti in un codino e aveva le maniche della divisa arrotolate alle spalle.
-Ehi ragazzi- li salutò con un cenno della mano –Come va?-
Lucy tentò di rispondere, ma le parole non le uscivano in alcun modo.
-Cerca almeno di non sbavare- la avvisò sottovoce Richard, riscuotendola
-Allora, abbiamo qualche missione da sabotare?- continuò il ragazzo mentre arrivava anche Alex.
-Intanto abbiamo la missione di non urlare il nostro piano ai quattro venti per evitare di finire nelle prigioni della sede- intervenne il tenebroso –O peggio, nei bagni. Cavoli il capo è un milionario, quando gli costa reclutare un’impresa di pulizie?-
-Lasciamo perdere questo argomento per favore- si oppose Lucy –Non ho nessuna intenzione di sapere cosa si nasconde nei bagni dei maschi-
-E io non ho nessuna intenzione di finire in cella, perciò il signor bocca larga deve fare più attenzione!- rispose Alex indicando Ryan
-Scusa amico, non volevo certo farci imprigionare- si scusò lui –Sono ancora nuovo qua e dovete spiegarmi le regole-
-Regola numero uno: non dire niente a nessuno sulle missioni da sabotare, specialmente a Britney-  spiegò laconico Alex –La reginetta del male non vede l’ora di poterci mettere sotto chiave-
-Quella ragazza dà decisamente i brividi- approvò Ryan, facendo sorridere nuovamente Lucy.
-Poi dovrai riuscire a orientarti per la base- continuò Richard –Cercando di ricordarti dove sono le stanze più importanti-
-E poi ti inseriremo in alcune lezioni e in alcune missioni- si intromise Lucy
-Io inizierei con il visitare la sede- propose Ryan –Solo che io non sono molto bravo ad orientarmi, potreste accompagnarmi voi?-
-Peccato, io ed Alex siamo impegnati in una missione- esclamò Richard
-Davvero?- fece in tempo a chiedere il ragazzo prima di ricevere una gomitata dal luogotenente
-Sì, davvero!- riprese –Ma Lucy è completamente libera, quindi ti può accompagnare lei-
-Perfetto!- Ryan si diresse verso l’uscita dell’ufficio –Andiamo!-
-Questa me la paghi!- sussurrò Lucy rivolta verso Richard, stando ben attenta a non farsi sentire da Ryan
-Io credo che mi ringrazierai- rispose tranquillo lui
 
 
 
 
Mandy, Aiden e Zoey arrivarono davanti all’arena Pokèathlon in cui l’atleta si sarebbe cimentata nella sua prima gara.
-Okay, non sono più tanto sicura che sia una buona idea- balbettò Mandy improvvisamente in soggezione –Non credo di essere pronta-
-Oh sì che sei pronta!- rispose Zoey
-E in ogni caso non ti permetteremo di tirarti indietro proprio adesso- continuò Aiden – Hai già deciso quali pokèmon userai?-
-In effetti dovrei pensarci prima di iscrivermi- constatò Mandy – La gara si basa sulla velocità, perciò…-
-Potresti partecipare con Skarmory, Delcatty ed Electrike- propose il biondo – Ma anche Sneasel ed Houndour sono molto adatti-
-Beh, Skarmory è molto veloce, ma non so se è pronta a stare davanti a così tanta gente- ragionò Mandy – E non sono sicura che Houndour mi obbedirebbe. Credo che opterò per Sneaesel, Delcatty ed Electrike-
La ragazza tirò fuori le tre sfere pokè dei suoi pokèmon: -Venite fuori!-
Una volta usciti, i pokèmon si avvicinarono alla loro allenatrice.
-Allora, siete pronti per la nostra prima gara?- chiese Mandy  - Ci siamo allenati tanto per questo e sono certa che siamo pronti-
I tre pokèmon risposero fiduciosi.
-E dire che cinque secondi fa era convinta di non potercela fare- sussurrò Zoey ad Aiden
-Forza, andiamo ad iscriverci!-
 
 
 
 
 
-Qualcuno ha più saputo niente di Lucinda?-
A Solaria la gara stava ormai per iniziare: i coordinatori erano dietro le quinte e i ragazzi avevano preso posto sugli spalti.
-No, dopo la sua fuga indignata non ci ha più fatto avere sue notizie. Sarà arrabbiata con noi- ipotizzò Niagara
-O magari non ha trovato nessun compagno e si vergogna troppo per dircelo- propose Alima
-Viva l’ottimismo- rispose ironico Clive
-In ogni caso tra poco scopriremo se è riuscita ad iscriversi!- tentò di calmare tutti Misty
Dietro le quinte invece, gli altri lo avevano già scoperto.
-Vuoi davvero partecipare alla gara con lei?- chiese piccata Arya – Seriamente?-
-Non avevo nessun’altra possibilità- replicò Lucinda
Accanto a lei la sua compagna di squadra Ursula aveva la stessa espressione rassegnata della blu.
-Non siamo riuscite a trovare nessuno con cui partecipare- spiegò la rossa
-Chissà come mai- sussurrò Vera ad Arya, facendola ridacchiare.
Lucinda le aveva provate tutte prima di accettare Ursula: aveva chiamato tutti i suoi amici  coordinatori, compresi Kenny e Zoey, che si trovavano a Sinnoh, e l’aveva sfiorata persino il pensiero di chiamare Conway, idea a cui aveva rinunciato perché riteneva di avere ancora una dignità.
-Comunque non abbiamo scelta: dobbiamo collaborare!- constatò Lucinda – Non sarà affatto facile, me lo sento-
-Beh, buona fortuna- disse Drew frettolosamente – Ma adesso noi dobbiamo andare sul palco-
Drew e Vera afferrarono le pokè ball scelte e si diressero verso il palco.
Quando uscirono davanti al pubblico, lanciarono le sfere.
-Masquerain, tocca a te-
-Coraggio Beautifly-
I due pokèmon coleottero comparvero in scena con eleganza.
-Masquerain, vai con bolla!- ordinò Drew
-Beautifly, usa raffica-
Il pokèmon del ragazzo creò una serie di bolle che Beautifly fece volteggiare per tutto il campo con una raffica di vento.
-Adesso usa ventargenteo- ordinò Vera
-Usalo anche tu-
I due pokèmon fusero insieme i loro venti argentati creando una specie di tornado luccicante.
-Usa millebave tutt’intorno al tornado- esclamò Vera
-E tu vai con geloraggio-
Il pokèmon farfalla tracciò tutt’intorno al turbine dei filamenti che vennero congelati da Masquerain, i quali presero a girare intorno al vortice.
-E ora introforza- spiegò Drew
-Potenzialo con psichico!-
Masquerain sparò il suo introforza nel centro del tornado, e Beautifly potenziò il colpo in modo tale che esso riuscisse a far scoppiare il vortice creando una pioggia di polvere azzurra ghiaccio e argento.
I due allenatori terminarono l’esecuzione tra gli applausi del pubblico e tornarono dietro le quinte, dove si abbracciarono entusiasti.
-Siete state bravissimi- si complimentò Mark
-Davvero stupendi- fece eco Arya
-Eccezionali- approvò anche Lucinda
-Niente di che- brontolò invece Ursula
-Mark, tra poco tocca a noi!- intervenne Arya
-E noi dobbiamo terminare di prepararci per la nostra esibizione- spiegò Ursula
-Ma io sono già pronta- protestò Lucinda
-Vuoi davvero salire sul palco con quell’acconciatura?- domandò con un sorrisetto sarcastico la rossa – Contenta tu-
Lucinda si guardò allo specchio improvvisamente preoccupata e Vera le corse vicino per rassicurarla, mentre Mark afferrò la sua pokè ball e Arya terminava di pettinare Elettra.
I due aspettarono l’annuncio della presentatrice prima di entrare in scena e sfoderare i loro pokèmon.
-Koffing, vieni fuori-
-Tocca a te Elettra-
La pokèmon velenuvola si presentò con un fiocco blu sulla testolina ed Elettra saltò sul palco entusiasta.
-Inizia con vortexpalla- ordinò Mark
Koffing iniziò a rotolare appoggiandosi sopra alla testa di Shinx, che la fece scorrere lungo il suo dorso fino a tenerla in equilibrio sulla coda.
-Ora lancia Koffing e usa Scintilla!- continuò Arya
Con un colpo di coda, Elettra lanciò in aria Koffing e le lanciò contro un attacco scintilla, che iniziò a rotolarle intorno, creando una sorta di sfera elettrica.
-Neropulsar sulla coda di Shinx- comandò Mark
Koffing smise di rotolare e lanciò un neropulsar addosso a Shinx, che iniziò a roteare la coda, facendosi volteggiare attorno l’attacco e creando un tornado nero, che fece esplodere dopo qualche secondo, causando gli applausi del pubblico.
-Perfetto!- li lodò Mark – Adesso Koffing crea della bolle di veleno-
-E tu Elettra saltaci sopra-
Il pokèmon veleno creo delle bolle viola che fece volare verso Shinx, la quale con agilità ci saltò sopra fino ad arrivare davanti a Koffing, su cui rimase ferma in equilibrio, terminando così l’esibizione.
Mentre il pubblico applaudiva, i due pokèmon tornavano a terra e Mark e Arya si inchinarono agli spettatori, tornando dietro le quinte.
-Siete stati incredibili!- li accolse subito Vera con entusiasmo
-Ottimo lavoro-  rincarò Drew, mantenendo il suo solito tono rilassato
Lucinda riuscì a biascicare a malapena un “Bravi”, poi tornò ad occuparsi dei suoi capelli.
-Troppo tardi cara, tocca a noi- la chiamò Ursula, già pronta a salire sul palco –Con un po’ di fortuna il pubblico sarà talmente concentrato sui tuoi capelli da non notare la tua faccia-
Lucinda afferrò la pokè ball che le serviva contando mentalmente fino a dieci per evitare di essere arrestata per omicidio e raggiunse la compagna.
Le due raggiunsero il palco e iniziarono la loro esibizione.
-Piplup, è il tuo turno-
-Wormadam, tocca a te-
-Usa bollaraggio- ordinò Lucinda
-Disperdi le bolle con confusione-
Wormadam comandò mentalmente le bolle disperdendole per tutto il palco e iniziando a farle girare in una sorta di vortice.
-Adesso intrappola le bolle con mulinello- Lucinda interruppe il numero di Wormadam e dopo diversi giri ad alta velocità, Piplup fece esplodere il mulinello in una leggere pioggia che incantò il pubblico.
-Come hai osato interrompermi?- sussurrò piccata Ursula –Wormadam, usa psicoraggio su Piplup-
-Rispondi con geloraggio-
Le due avevano trasformato l’esibizione in una lotta per mettere in mostra il proprio pokèmon, ma nessuno se ne era accorto, perché i due raggi, scontrandosi, avevano creato un’esplosione viola che sparse sul campo un leggero strato di brina, facendo sembrare l’effetto puramente voluto.
Wormadam usò caduta massi, ma Piplup li ruppe tutti quanti usando perforbecco per poi lanciare contro l’avversario una potente idrompompa.
Ursula però ordinò al suo pokèmon di usare rafforzatore per proteggersi e di infilarsi proprio dentro il getto d’acqua. Una volta dentro, Wormadam usò introforza e creò varie onde d’acqua illuminate dalla luce dell’attacco.
Il pubblico applaudì le due, e solo allora esse si resero conto di essere ancora impegnate in un’esibizione.
Imbarazzate, Ursula e Lucinda conclusero la performance salutando in pubblico e si ritirarono velocemente dietro le quinte.
-È tutta colpa tua!- la aggredì subito Ursula
-Mia?- chiese scandalizzata Lucinda – Sei tu che volevi a tutti i costi oscurare il mio Piplup!-
-Perché il mio Wormadam è chiaramente superiore- replicò Ursula
-Superiore?- Lucinda era ad un passo dal lanciarsi contro l’altra, ma fortunatamente Vera e gli altri arrivarono in tempo per bloccarla.
-In ogni caso siete state abbastanza brave- tentò di calmarle Vera, supportata da Mark, mentre Drew e Arya guardavano sullo schermo l’esibizione della coppia successiva.
-Accidenti, questi sì che sono bravi- commentò la ragazza mentre sullo schermo appariva uno Slowbro che guidava con psichico l’attacco fogliamagica di un Roserade – Il tipo in verde mi sembra familiare-
Drew invece fissava  la ragazza accanto all’uomo descritto da Arya: -Quella e Solidad- disse all’amica -È una coordinatrice esperta-
I due vennero raggiunti dagli altri e Lucinda riconobbe all’istante il compagno di Solidad.
-Ecco con chi si è accordato Nando- esclamò la blu
-Non sarà affatto facile battere quei due- Vera si strinse al fidanzato – Hanno un’intesa incredibile-
-Beh, anche noi- rispose Drew, guadagnandosi un abbraccio di Vera
 
 
 
 
Intanto tra il pubblico:
-Ursula e Lucinda?- Max doveva ancora riprendersi dallo shock – Avete visto anche voi vero?-
-Sì- confermò Chiara, che scrutava bene i suoi amici per capire chi di loro nascondesse i dolcetti che avevano comprato per non farglieli prendere – Anche se non riesco a crederci-
-Non sono nemmeno andate particolarmente male- commentò Tracey
-Nemmeno particolarmente bene- replicò Alima sarcastica mentre Nando e Solidad terminavano la loro esibizione.
-Effettivamente non so se riusciranno a passare il primo round- anche Misty era un po’ perplessa – Ad un certo punto sembrava che stessero lottando-
-Probabilmente perché stavano lottando- rispose Clive – Si sono praticamente messe a litigare-
-Zitti- bloccò tutti Niagara – Stanno per dare i risultati-
-Perfetto amici!- annunciò la conduttrice – Adesso sullo schermo appariranno i volti delle coppie che hanno passato il turno-
Il primi volti ad apparire furono quelli di Nando e Solidad, subito seguiti da Vera e Drew. I volti di Arya e Mark furono i quinti a presentarsi, mentre l’ultima coppia a passare il turno era quella di Lucinda e Ursula.
-Evvai!- esultò con entusiasmo Chiara –Sono passati tutti!-
-Chi l’avrebbe mai detto?- disse Alima con il suo solito ottimismo
Anche dietro le quinte c’era molta sorpresa, ma Ursula e Lucinda avevano esultato solo per un paio di secondi, per poi mettersi nuovamente a litigare.
Gli altri quattro seguivano con attenzione gli abbinamenti: Vera e Drew erano stati abbinati ad una coppia di coordinatrici sconosciute, così come Ursula e Lucinda, mentre Arya e Mark si dovevano scontrare con Nando e Solidad.
-Oh cavolo- la ragazza impallidì – Sarà uno scontro molto difficile-
-Credo proprio di sì- ammise anche Mark
 
 
 
 
Improvvisamente Mandy era nuovamente nervosa.
La ragazza aveva avuto poco tempo per prepararsi, perché la funzionaria che l’aveva accompagnata nelle stante degli atleti le aveva spiegato che entro dieci minuti si sarebbero dovuti presentare sul campo.
Così in quel momento Mandy si trovava in uno stadio enorme e pieno di spettatori, ai bordi di una pista di atletica che girava tutt’intorno ad un campo per varie discipline, e guardando il pubblico venne improvvisamente presa dal panico.
Cercò con lo sguardo Aiden e Zoey per farsi sicurezza, ma non li trovò da nessuna parte e la sua ansia crebbe a dismisura.
Aveva scoperto di essere destinata a salvare il mondo, ma ancora non era in grado di stare davanti a tante persone con disinvoltura.
Mentre l’atleta respirava profondamente ed Electrike cercava di calmarla, sugli spalti Aiden e Zoey erano pronti a fare in tifo per l’amica.
-Quanta gente- constatò Zoey tenendo in braccio Cleffa – Speriamo che riesca a mantenere la calma-
- Sono certo che può farcela- rispose Aiden accarezzando Glaceon – Si è allenata tanto per questo momento-
I due si interruppero quando si accorsero che il presentatore aveva iniziato a parlare.
-Benvenuti alla gara di velocità di qualificazione del torneo del pokèathlon- urlò l’uomo per sovrastare la folla e zittirla – Nella gara di oggi i pokèatleti metteranno in campo i loro pokèmon più veloci per ottenere il titolo di Maestro della Velocità e avvicinarsi così alla qualificazione per il grande torneo che incoronerà il Pokèatleta Supremo della regione di Eclissior! Ricordiamo ai nostri partecipanti che per accedere al torneo bisogna aver vinto almeno due titoli prima della scadenza del termine di gara, prevista tra un paio di mesi-
Mandy si guardò rapidamente intorno senza smettere di ascoltare, per studiare i suoi rivali. Tutti avevano già i loro pokèmon a fianco e sembravano determinati quanto lei, se non di più.
-La prima sfida di oggi è la corsostacoli!- esclamò entusiasta il conduttore – I pokèmon dovranno correre sulla pista di atletica il più velocemente possibile, stando però ben attenti agli ostacoli che spunteranno a sorpresa lungo il percorso. Agli allenatori verranno consegnati speciali visori che consentiranno di veder spuntare gli ostacoli prima dei pokèmon, così starà agli allenatori, che seguiranno i pokèmon da bordo campo, dire loro quando saltare. Scegliete quale pokèmon mandare in campo e preparatevi!-
-Okay ragazzi- propose Mandy rivolta ai suoi pokèmon – Che ne dite di far fare ad Electrike? Lui è il più allenato nella corsa-
Delcatty e Sneasel annuirono, d’accordo con l’allenatrice, e il pokèmon elettrico si posizionò con gli altri sulla linea di partenza.
Mandy si mise il visore speciale e si preparò a partire a sua volta, aspettando il via del presentatore.
-Pronti…- Aiden e Zoey si sporsero per vedere meglio Mandy
-Partenza…- Mandy aveva tutti i muscoli pronti a scattare
-Via!-
I pokèmon e gli allenatori partirono in contemporanea. Dopo i primi cinquanta metri iniziarono ad apparire i primi ostacoli e i primi ordini di saltare. Mandy ignorò gli altri che la superavano o che cadevano e tentò di concentrarsi solo su Electrike, riuscendo a fargli saltare i primi due ostacoli.
Tentò disperatamente di non pensare a tutte le persone che la fissavano come se aspettassero un suo singolo errore, ma non ci riuscì, perse la concentrazione e non si accorse del terzo ostacolo, in cui Electrike inciampò goffamente perdendo molte posizioni.
La ragazza venne così presa dallo sconforto: si sentiva una morsa allo stomaco e non riusciva ad avvisare Electrike degli ostacoli. Al contrario di lei, il pokèmon non si perse d’animo e riuscì a rimontare alcune posizioni, ma senza gli avvertimenti di Mandy per lui era molto difficile.
Riuscì ad arrivare da solo in sesta posizione, poi però perse la pazienza e si rivolse a Mandy con un ringhio sommesso che sembrava dire: “Smettila di auto commiserarti e passa all’azione!”
-Electrike ha ragione- realizzò la ragazza – Non devo aver paura di fallire solo perché qualcuno mi giudicherà! Devo gareggiare per me stessa e per nessun altro! Electrike, salta!-
Il pokèmon accelerò vistosamente e non si fece prendere di sorpresa dall’ostacolo che spuntò davanti a lui, al contrario dei due pokèmon in quinta e in quarta posizione.
Adesso davanti a lui c’erano solo uno Sceptile, un Jumpluff e un Charizard e mancavano gli ultimi cento metri.
Electrike cercò arrivò alle calcagna di Jumpluff tentando di superarlo, ma quello non si fece raggiungere e lo distanziò ulteriormente.
-Forza Electrike, so che puoi farcela!- Mandy sapeva che se il suo pokèmon fosse arrivato sul podio le avrebbe dato modo di recuperare più facilmente nelle sfide successive. Improvvisamente la ragazza si accorse di un ostacolo che era spuntato all’improvviso – Salta, presto!-
Electrike saltò e superò l’ostacolo, ma Jumpluff e Charizard fecero lo stesso. Fortunatamente Sceptile, che fino a quel momento era in prima posizione, non riuscì a regolarsi con il salto e inciampò, facendosi superare da tutti e tre.
-Sì!- esultò Mandy quando Electrike tagliò il traguardo al terzo posto – Ottimo lavoro!-
-Grande!- tra il pubblico, Zoey si alzò in piedi, facendo cadere Cleffa, che venne presa al volo da Aiden.
-Se riesce a mantenere questi risultati potrebbe davvero vincere!- Aiden tentò di fare un rapido calcolo dei punti
- Adesso che ha rotto il ghiaccio andrà come un treno!- rispose Zoey convinta – Vincerà, ne sono certa!-
 
 
 
-E qui abbiamo la sala allenamenti-
Lucy aveva condotto Ryan per tutta la sede, facendogli visitare ogni stanza importante. L’entusiasmo del ragazzo pareva aumentare di minuto in minuto, sembrava un bambino in gita scolastica.
-Non riesco a credere di essere davvero un infiltrato!- sussurrò Ryan sorridendo -È davvero entusiasmante!-
- Contento tu- Lucy si sforzava di mantenere il suo solito atteggiamento, ma l’allegria di Ryan era contagiosa
-Le altre stanze però sono molto più affollate- constatò il ragazzo – Come mai nessuno si sta allenando con i suoi pokèmon?-
-Beh, quasi nessuno si interessa della salute dei propri pokèmon da queste parti, tutto quello che importa a molti è che siano in grado di combattere- spiegò la recluta – Forse Alex prima stava esagerando, ma questo non è affatto un gioco. La nostra missione è molto pericolosa e rischiamo seriamente di finire in qualche prigione sotterranea o peggio. Alla prima occasione dobbiamo rubare la corona e filarcela-
-Già, la corona- ripeté il ragazzo – E dire che ero certo che fosse solo una leggenda-
-Lo ero anch’io prima di poco tempo fa- replicò l’altra – Va bene, ora proseguiamo nel giro-
-No, aspetta!- Ryan la bloccò con una leggera presa sul polso, e Lucy arrossì istantaneamente – Non riuscirò mai a ricordare la posizione di tutte queste stanze e corridoi, perciò tanto vale che facciamo una lotta tra pokèmon. Ti va ?-
Lucy avrebbe voluto mettersi a saltare dalla felicità, dato che aveva una scusa per passare un po’ di tempo in più con il ragazzo che le piaceva prima che Britney lo inebriasse con le sue chiacchiere e le sue moine, ma usando tutto il suo autocontrollo si limitò a dire: “Perché no?”
I due ragazzi entrarono nella sala allenamenti e si posizionarono l’uno di fronte all’altro, ai lati opposti del campo lotta.
-Tre contro tre ti va bene?- propose Ryan con un sorriso
-Ci sto!- approvò Lucy – Gogoat, tocca a te!-
-Bellsprout, fatti valere!-
I due pokèmon di tipo erba apparvero sulla scena, pronti alla lotta.
-A te la prima mossa- concesse Ryan
- Bene- commentò Lucy – Parti con battiterra!-
Gogoat iniziò a pestare per terra con gli zoccoli, ma Ryan non si scompose più di tanto e si limitò a incrociare le braccia mentre Bellsprout incassava il colpo.
-Energipalla- comandò poi e il pokèmon lanciò fulmineo una sfera verde colpendo Gogoat – E poi fangobomba-
-Schiva e vai con semebomba!-
Bellsprout però fu più veloce e Gogoat venne colpito dall’attacco superefficace
-Non ti arrendere e vai con sintesi!- ordinò Lucy
-Bloccalo con avvolgibotta!- Ryan non smetteva di sorridere nemmeno durante la lotta.
Il pokèmon fiore fece spuntare delle liane con cui bloccò l’avversario impedendogli di curarsi, ma Lucy non si lasciò cogliere alla sprovvista: - Tiralo verso di te e usa ripetutamente aeroassalto-
Gogoat colpì Bellsprout con l’attacco e il pokèmon fiore venne spinto lontano. A causa delle sue stesse liane ancora avvolte intorno all’avversario però il contraccolpo lo rispedì vicino a Gogoat, che lo colpì nuovamente e lo rispedì lontano, ripetendo all’infinito l’attacco.
Il povero Bellsprout sembrava una pallina da flipper impazzita e a causa della velocità con cui volava da una parte all’altra non riusciva a ritirare le liane.
Ryan sembrò avere un attimo di indecisione, ma poi si riscosse ed ebbe un’idea.
-Aspetta di essere il più vicino possibile a Gogoat e usa acido!-
Lucy capì troppo tardi cosa voleva fare l’avversario, e Bellsprout colpì il pokèmon cavalcatura da vicino con un attacco superefficace.
Gogoat fu costretto a fermarsi e Bellsprout ebbe tempo di liberarsi dalla sua presa, tentando di riprendere l’equilibrio.
-Chiudi con energipalla!-
Lucy non riuscì a dare ordini al suo pokèmon, perché esso venne colpito duramente e cadde a terra, esausto.
-Ottimo lavoro amico mio!- La ragazza fece rientrare il pokèmon e prese una seconda sfera – Riolu, è il tuo turno!-
 
 
-Ma che cosa stanno facendo?-
Alima fissava disorientata il campo lotta. Il secondo round era iniziato da un po’ e Vera e Drew avevano passato il turno senza nessuna difficoltà, mentre Lucinda e Ursula…
Le due stavano lottando proprio in quel momento contro due coordinatrici che stavano usando un Plusle e un Minun (Lucinda trovava la cosa estremamente ironica, considerando la cosa successa a Sinnoh qualche anno prima), usando Quilava e Gabite.
Le ragazze non cercavano nemmeno di coordinare i loro attacchi contro le avversarie, ognuna sembrava lottare per sé, ma per pura fortuna i loro attacchi continuavano a combinarsi estasiando il pubblico.
-Quasiasi cosa sia sembra funzionare- commentò Clive mentre Quilava si lanciava contro i nemici con ruotafuoco e per pura fortuna il pietrataglio di Gabite gli roteava intorno.
-Sì, ma dubito che l’effetto fosse voluto- replicò Niagara confusa
Alla fine della gara le due rivali avevano decisamente molti più punti, e passarono così alla semifinale.
Subito dopo toccò ad Arya e Mark, che usavano Snubbul e Pidgey contro Solidad e Nando, i quali lottavano con Lopunny e Pidgeot.
I due amici erano molto in difficoltà, specialmente per l’azzeccata combinazione di bora di Lopunny e danzadipiume di Pidgeot che creava un vento di piume gelate il quale disorientava Phoenix e Snubbul.
Arya e Mark non erano riusciti a trovare combinazioni con i loro pokèmon nel breve tempo che avevano avuto per allenarsi e quindi erano ancora più preoccupati.
L’unica combinazione che pareva funzionare era quella in cui Pidgey usava tornado e Snubbul carineria mentre si trovava al suo interno. L’immunità di Snubbul al tipo drago gli impediva di farsi male e così chi rimaneva intrappolato dentro il vortice veniva colpito anche da carineria.
-Phoenix, usa coro- ordinò Arya
-Vai con gelodenti-
Pidgey creò gli anelli sonori, e Snubbul ci saltò dentro con eleganza fino a colpire Lopunny, facendo perdere diversi punti a Solidad e Nando.
-Rispondi con tifone!- decise Solidad
-E tu vai con focalcolpo- Nando strimpellò un motivetto con la sua lira
Il focalcolpo di Lopunny si incastonò nel tifone rendendolo più potente e attirandoci dentro Snubbul e Pidgey.
-Oh no!- Mark guardò rapidamente il tempo: mancava solo un minuto ed erano in netto svantaggio – Sono intrappolati! Come facciamo?-
Arya sembrava altrettanto preoccupata: -Ragazzi!- esclamò rivolgendosi ai pokèmon – Cercate di liberarvi, so che potete farcela!-
I due pokèmon non riuscivano a smettere di roteare, ma Pidgey avvertì il richiamo della sua allenatrice e tentò disperatamente di uscire dal vortice. Lo sforzo del pokèmon venne ripagato quando venne avvolto da una luce bianca ed iniziò ad aumentare di dimensioni, fino a quando un potente Pidgeotto non si liberò dal tifone e lo bloccò con eterelama, liberando così anche Snubbul e facendo perdere punti agli avversari.
-Grande!- esultò Arya –Attacca con eterelama!-
-Fai lo stesso- Solidad non perse la calma e reagì prontamente, annullando l’attacco di Pidgeotto
In Mark e Arya stava iniziando a crescere la fiducia e la voglia di vincere, ma prima che potessero dare altri ordini, un suono li bloccò.
-E il tempo è scaduto!- intervenne la conduttrice – Vincono di poco Nando e Solidad!-
-Oh no!- esclamò Arya – Ci abbiamo messo troppo a sbloccarci-
Mentre i due tornavano dietro le quinte e venivano consolati da Vera e Lucinda, Drew seguì sullo schermo gli abbinamenti successivi.
-Siamo contro Nando e Solidad- intervenne con voce grave – Sarà uno scontro molto difficile-
I due passarono tutto il tempo che li separava dalla semifinale ad allenarsi con i loro Flygon e Skitty, compresa la gara di Ursula e Lucinda contro due coordinatori.
-Non sei capace di fare nulla!- sentirono d’un tratto provenire dal corridoio che portava al palco
-Io? Ma se è stato Quilava a mettere al tappeto gli avversari-
-Sì, ma solo dopo gli attacchi del mio Gabite!-
-Ehi!- intervenne Vera, lasciando un attimo da parte gli allenamenti – Se non ho capito male avete vinto, quindi perché lamentarsi?-
-Perché lei è insopportabile!- dissero le due in coro
 
 
 
 
-Vai così Sneasel!-
La seconda gara del pokèathlon era il gioco della bandierina, dove un pokèmon per ogni squadra doveva raccogliere dal campo il maggior numero di bandierine e portarlo al suo allenatore.
Sneasel era bravissimo a rubare le bandierine agli altri pokèmon ed era in competizione con un Accelgor, che apparteneva all’allenatore del Charizard che aveva vinto la prima prova.
Il pokèmon di Mandy prendeva bandierine su bandierine e davanti a Mandy, Electrike e Delcatty si era già radunato un piccolo mucchio di bandiere, ma anche Accelgor si dava molto da fare e aveva appena portato una decina di bandiere al suo allenatore, un tizio biondo con i capelli completamente spettinati ad arte.
Sneasel rubò delle bandiere ad un Jolteon, poi ne raccolse un’altra seminascosta dietro un ostacolo. Accelgor tentò di derubarlo colpendolo da dietro di nascosto, ma Sneasel aveva dei sensi troppo sviluppati per poter essere preso di sorpresa e con un salto si portò al sicuro.
-Sei grande Sneasel!- lo incoraggiò Mandy quando il pokèmon si fermò per portarle le bandiere e lui le rispose con un’occhiata annoiata che sembrava dire: “Ma dai?”
Davanti ad ogni allenatore stava una bilancia che indicava in tempo reale quante bandierine avesse raccolto il suo pokèmon. Il tempo stava per scadere e Mandy era in vantaggio sull’allenatore di Accelgor per sessantotto a sessantatre, ma l’avversario poteva ancora recuperare.
-Continua così!- sugli spalti anche Zoey e Aiden incitavano Sneasel – Siete in vantaggio!-
Finalmente il conduttore annunciò la fine della gara e Mandy aveva raccolto settanta bandiere, mentre il rivale sessantacinque.
La ragazza raggiunse così il secondo posto nella classifica generale, ma se fosse riuscita a vincere l’ultima sfida sarebbe senza dubbio arrivata prima.
-Bene!- annunciò il presentatore –La classifica parla chiaro! Il vincitore sarà o Mandy o Sid, e a decidere tutto sarà l’ultima gara, in cui gareggerà ogni pokèmon! La staffetta!-
L’attenzione di tutti tornò a rivolgersi al campo di atletica, dove alcuni funzionari stavano sistemando ostacoli di vario tipo.
-Ogni allenatore scegliere in che ordine far partire i propri pokèmon. Ogni pokèmon dovrà percorrere un terzo della pista di atletica. La prima squadra che completa un giro vince! Adesso diamo un po’ di tempo agli atleti di decidere l’ordine dei pokèmon.
-Okay ragazzi, proviamo così- propose Mandy –Facciamo iniziare Electrike, poi prosegue Sneasel e alla fine toccherà a Delcatty. Che dite?-
Sneasel e Electrike annuirono, mentre Delcatty non disse niente, il che era un buon segno dato che di solito si lamentava sempre di tutto.
-Okay, allora posizionatevi e state pronti- disse la ragazza – E ricordate: le cose più importanti sono il divertimento e la passione. Io credo in voi e se anche voi crederete in me scommetto che potremmo farcela! Forza, andiamo a vincere!-
 
 
 
 
-Palmoforza!-
-Acido!-
Riolu evitò l’attacco velenoso e colpì Bellsprout col palmo della mano, per poi infierire con attacco rapido.
-Ora vai con fangobomba!-
-Schiva!-
Riolu non riuscì ad evitare l’attacco e cadde in ginocchio, avvelenato.
-Attacca con assorbipugno-
-Foglielama!-
Usando il pugno, Riolu riuscì a deviare le foglie e a colpire Bellsprout, mandandolo al tappeto.
-Sei stato bravissimo!- lo lodò Ryan –Ora tocca a te Snorunt!-
Il pokèmon cappelneve entrò in scena e Ryan gli ordinò subito di usare ventogelato, che colpì Riolu.
Dopodiché Ryan ordinò a Snorunt di usare bottintesta, ma Lucy riuscì a sfruttare palmoforza per bloccarlo e intrappolarlo nella presa di Riolu.
-Usa l’altro braccio e usa assorbipugno ripetutamente- Lucy ripeté la strategia usata con Gogoat, e Riolu colpì pesantemente il povero Snorunt.
Ryan iniziò a pensare ad una contromossa, ed improvvisamente ebbe un illuminazione.
-Ricopri Riolu di geloscheggia-
Snorunt utilizzò l’attacco fino a coprire totalmente Riolu e farlo sembrare un ghiacciolo a forma di pokèmon.
Lucy cercò di intuire dove voleva andare a parare Ryan, ma non ci riuscì.
-E adesso attaccalo con tutte le schegge in contemporanea!-
Tutti i pezzi di ghiaccio colpirono Riolu, lanciandolo all’indietro e liberando Snorunt.
Lucy si ritrovò a fissare Ryan, ammirata dalla sua strategia e quando il ragazzo si accorse che lo stava guardando le sorrise sincero, facendola arrossire.
-Vai con gelodenti-
-Assorbipugno!-
I due pokèmon si lanciarono uno contro l’altro, colpendosi a vicenda e Snorunt finì al tappeto, ma subito dopo Riolu subì l’effetto del veleno e lo seguì.
-Ottimo lavoro, sei stato incredibile- disse Lucy facendo rientrare Riolu mentre Ryan si complimentava con Snorunt e mandava in campo il suo Litleo.
Lei invece decise di mandare Golbat. Non era ancora certa di potersi fidare di Ryan al punto di mostrargli Heldian.
-Parti con echeggiavoce!-
-Sovrastalo con supersuono-
Golbat coprì l’attacco di Litleo e lo confuse.
-Continua con velenodenti-
-Prova ad usare riduttore!- ordinò Ryan
Litleo non diede segno di aver capito l’ordine e non fece nulla, se non incassare violentemente veleno denti, seguito da un eterelama.
Fortunatamente per Ryan, l’ultimo attacco riuscì a guarire Litleo dalla confusione.
-Sprizzalampo!-
-Fermalo con comete!-
L’attacco non riuscì a bloccare Litleo, che colpì Golbat facendolo cadere a terra.
Il pokèmon pipistrello si rialzò subito, non prima però che Ryan avesse ordinato a Litleo di usare fossa per nascondersi.
-Spunta dal terreno e attacca con echeggiavoce-
-Non credo proprio- sorrise sarcastica Lucy – Usa comete nella fossa-
Golbat eseguì e Litleo venne colpito e spinto fuori, cadendo pesantemente a terra.
-Non ti arrendere, colpisci con rogodenti!- ordinò Ryan
- Bloccalo prima con eterelama!-
Litleo non riuscì ad arrivare addosso a Golbat perché venne prima colpito dall’attacco volante.
Il sorriso di Ryan sembrò incrinarsi. Non sapeva come riuscire a battere Golbat.
-Echeggiavoce-
-Comete!-
Entrambi gli attacchi andarono a segno, ma solo uno dei pokèmon era ancora in grado di lottare.
-Bravissimo Golbat!- Lucy corse ad abbracciare il suo pokèmon mentre Ryan metteva nella sfera Litleo e le si avvicinava.
-Ottimo lavoro Lucy- si complimentò con il suo solito sorriso sincero – Sei davvero una brava allenatrice. Prima di te solo mia sorella è riuscita a vincere contro di me-
-Grazie, ma non sono poi così brava- si schermì subito la recluta, ripensando alla sua sconfitta con Britney – Credo sia stata solo fortuna!-
-Ah, non essere così modesta!- con la sua solita espansività, Ryan le mise un braccio intorno alle spalle imbarazzandola – Sei una brava allenatrice e sei anche carina, non capisco perché sei così insicura-
Lucy non riuscì ad articolare una frase decente, non sapeva se perché aveva ancora il suo braccio intorno alle spalle o perché l’avesse chiamata “carina”, cosa che non aveva mai fatto nessuno.
Riuscì a biascicare un “grazie” sommesso e si affrettò ad uscire dalla stanza per evitare che il ragazzo iniziasse a notare qualcosa.
“Forse Richard aveva ragione” si ritrovò a pensare “Credo proprio che dovrò ringraziarlo”
 
 
 
La seconda semifinale fu uno spettacolo.
Sugli spalti, i ragazzi si godettero un incredibile spettacolo di combinazioni stupefacenti.
Vera e Drew davano ordini ai loro pokèmon come se fossero una persona sola. Sembrava che si leggessero il pensiero a vicenda.
La combinazione di bora di Skitty con il lanciafiamme di Flygon era incredibilmente potente e maestosa e grazie all’attacco assistente di Skitty riuscirono ad avvolgere con turbofuoco la codadrago di Flygon.
Anche Solidad e Nando però non erano da meno: oltre alla bora piumata usata anche nella sfida precedente, i due abbinarono molte altre mosse come rimbalzo ed eterelama, in cui il pokèmon coniglio rimbalzava da una parte all’altra del campo circondata dalle lame d’aria.
-E ora vai con stordipugno- ordinò Nando
-Raffica-
La raffica di Pidgeot si mise a rotare intorno alle orecchie di Lopunny, permettendogli di sferrare pugni velocissimi contro Skitty.
Vera ribatté con doppia sberla colpendo Lopunny mentre Flygon usava frana contro Pidgeot.
-Vai con bora- ordinò ancora Nando, sempre rilassato
-Danzadipiume- comandò Solidad
- Rispondete con dragospiro…- iniziò Drew
-…E incantavoce- continuò Vera
I due attacchi si combinarono e annullarono la mossa dei rivali per poi colpirli duramente, facendo perdere loro diversi punti.
Intanto sugli spalti, quasi tutti si godevano la gara.
-Dammi quei dolcetti!- urlò Chiara
-No!- rispose determinata Misty – Te li mangeresti tutti!-
La pasticciona aveva scoperto che la rossa era stata scelta per conservare i dolci comprati al bar dello stadio e da allora non l’aveva più lasciata stare.
-Chiara per favore, non vuoi vedere Vera e Drew che tentano di arrivare in finale?- chiese Misty
-No, voglio solo quei dolci- Chiara cercò di strapparle di mano la busta di dolciumi, ma Misty non aveva intenzione di cedere. Entrambe sapevano essere molto testarde quanto volevano.
Il tempo stava per scadere e Vera e Drew decisero di giocarsi il tutto e per tutto.
-Lanciafiamme e bora!- urlarono in coro i due fidanzati
I due attacchi si fusero insieme creando dei ghiaccioli infuocati, ma gli avversari non batterono ciglio.
-Lopunny, specchiovelo- ordinò tranquillo Nando
L’attacco del pokèmon coniglio rispedì al mittente la combinazione e Flygon e Skitty vennero colpiti pesantemente, finendo entrambi a terra, mentre Vera e Drew perdevano una buona manciata dei loro punti.
-Tempo scaduto!- intervenne la presentatrice – Seppur di pochissimi punti, passano in finale Nando e Solidad!-
Vera e Drew fecero rientrare i propri pokèmon e si complimentarono con gli avversari, per poi abbracciarsi.
Tra il pubblico invece tutti applaudivano i due amici, Chiara compresa, dato che aveva finalmente avuto la sua dose di dolcetti.
Drew e Vera si ritirarono dietro le quinte.
-Siete stati molto bravi- li lodò Solidad. Lei e Nando li avevano seguiti dietro le quinte – Ma ancora non abbastanza-
Drew fece per risponderle, ma quella sembrava una delle rare volte in cui il verde era senza parole e anche Vera non sapeva cosa dire, e così Nando e Solidad si allontanarono per prepararsi alla finale.
I due fidanzati invece raggiunsero Mark e Arya, che stavano discutendo per decidere se seguire la finale da lì o se raggiungere gli altri.
-Siete stati davvero bravi- commentò Mark quando li notò
-Loro lo sono stati di più- rispose acidamente Drew andando a recuperare i suoi pokèmon
-Odia perdere contro Solidad- sussurrò Vera – State tranquilli, adesso vado a calmarlo io-
Non appena la castana si allontanò, spuntarono Ursula e Lucinda, che tanto per cambiare stavano battibeccando.
Mark e Arya non ebbero tempo per chiedere loro il motivo dell’ennesimo litigio (anche se in realtà non avevano nessuna intenzione di farlo), perché le due vennero chiamate sul palco per la finale.
-Tu che dici, eviteranno di fare un disastro?- chiese la bionda
-Chi può saperlo?- rispose lui – Magari ci stupiranno-
I due scoppiarono a ridere insieme: -Nah!-
 
 
Ursula e Lucinda mandarono sul palco i loro pokèmon e si prepararono a fronteggiare Nando e Solidad.
Anche se la finale sembrava già scritta, Lucinda e Ursula non avevano intenzione di arrendersi e avevano deciso di tentare di andare d’accordo per sconfiggere i rivali.
Quando il tempo iniziò a scorrere, furono loro a lanciare il primo attacco.
-Gabite, dragartigli- ordinò Ursula determinata
-Quilava, vai con comete!-
Le comete cominciarono a roteare intorno alle braccia di Gabite, che si lanciò contro Lopunny e Pidgeot.
-Pidgeot, confondilo con danzadipiume!- comandò con calma Solidad
Il pokèmon sparse tutt’intorno molte piume che rallentarono la corsa di Gabite e gli fecero perdere l’orientamento.
-Passiamo al contrattacco- propose Solidad – Pidgeot, tifone-
-Lopunny, focalcolpo-
I due pokèmon ripeterono la combinazione e ricrearono il tornado con al centro la sfera di energia che lo amplificava.
-Non ci provate!- si oppose Lucinda – Eruzione-
-Combinalo con terrempesta!-
Le due mosse si fusero insieme creando una tempesta di sabbia rovente che annullò il tornado e colpì Pidgeot e Lopunny, ferendoli e facendo perdere loro l’orientamento e molti punti.
-Dirada la sabbia con bora- Nando non si scompose e Lopunny eseguì.
Poi Pidgeot usò eterelama in mezzo al vento gelido e una lama gelata volò fino a colpire Gabite e Quilava.
Lucinda e Ursula persero molti punti: gli avversari avevano annullato la loro mossa ed erano riuscite a colpire i loro pokèmon con una buona combinazione. Erano in svantaggio, ma avevano ancora il tempo per recuperare.
Seduti tra il pubblico, intanto, i ragazzi erano sbalorditi.
-Chi sono quelle due sconosciute?- domandò Alima stupita
-Che abbiano capito che litigare non porta a nulla?- si chiese Tracey
-Ne dubito- lo contraddisse Niagara – Sono entrambe troppo testarde per capirlo. Probabilmente hanno optato per una tregua temporanea e appena finita la lotta torneranno ad odiarsi-
- Credo proprio che tu abbia ragione- approvò Clive
-Però dobbiamo ammettere che sono brave- mugugnò Chiara tra un dolcetto e l’altro – Sarebbero un’ottima squadra-
Sul campo lotta Lucinda aveva fatto lanciare all’attacco Quilava con ruotafuoco e Ursula aveva usato pietrataglio per fare in modo che il pokèmon venisse coperto da pietre roventi, ma Nando riuscì a respingere l’attacco con rimbalzo di Lopunny.
Lucinda e Ursula tentarono allora di replicare la terrempesta rovente, ma Nando non si fece cogliere impreparato.
-Respingi l’attacco con specchiovelo- ordinò convinto.
Lopunny tentò di deviare l’attacco e di respingerlo, ma la potenza della tempesta di sabbia parve troppo per il pokèmon coniglio: specchiovelo si infranse e l’attacco colpì Lopunny.
Lucinda stava per esultare, ma si accorse del sorrisetto sul volto di Solidad e capì che il fallimento di Lopunny era programmato.
Infatti l’avversaria ordinò a Pidgeot di usare tifone, che si scontrò contro la tempesta già indebolita da specchiovelo e la annullò, colpendo oltretutto Gabite e Quilava.
Lucinda lanciò un’occhiata al punteggio. L’ultimo attacco era costato loro una manciata di punti e in quel momento erano in netto svantaggio e il tempo rimasto bastava solo per un ultimo attacco.
-O la va o la spacca- mormorò rivolta ad Ursula, che per tutta risposta annuì.
-Pietrataglio!- comandò a Gabite
-Eruzione!- continuò Lucinda
I due attacchi crearono una pioggia di magma e pietre che si diresse verso i rivali.
-Specchiovelo!- si difese Nando
Lopunny tentò di contenere l’attacco e Pidgeot si parò dietro di lei per ripararsi. Lucinda guardò gli avversari e capì che non avevano nessuna strategia per ribattere al loro attacco. Se specchiovelo si fosse infranto, sarebbero stati colpiti e avrebbero perso molti punti.
Lopunny cercò di proteggersi con tutte le sue forze, ma specchiovelo si infranse e il pokèmon coniglio e Pidgeot vennero colpiti pesantemente, creando una nube di fumo e facendo perdere a Nando e Solidad molti punti.
Subito dopo un segnale indicò che la sfida era terminata e tutti si voltarono a guardare il punteggio. Lucinda sperava che l’ultima combinazione avesse colmato lo svantaggio.
-La coppia vincitrice della gara di Solaria è…- cantilenò entusiasta la conduttrice – … La coppia di Solidad e Nando!-
Lucinda sospirò: l’ultimo attacco non era stato sufficientemente potente per riuscire a superare i rivali.
Mentre Nando e Solidad venivano premiati, le due si ritirarono dietro le quinte.
-Beh, comunque siamo state brave, no?-
-Sì- approvò Ursula – Il mio Gabite è stato superlativo. Peccato per il tuo Quilava, altrimenti avremmo vinto-
-Come scusa?- chiese piccata la coordinatrice di Duefoglie – Il mio Quilava è stato perfetto! È il tuo Gabite che non è stato abbastanza forte!-
- Credo che tu abbia le idee confuse, esattamente come i tuoi capelli- commentò la rossa  -Abbiamo perso per colpa tua!-
-No, abbiamo perso per colpa tua!- ribatté l’altra
Continuarono a litigare anche quando tornarono dai ragazzi, ognuna dando all’altra la colpa della sconfitta.
-Dicevamo a proposito del fatto che avevano deciso di non litigare più?- chiese sarcastica Niagara a Tracey
-Sperare non costa nulla- rispose lui alzando le spalle
- Dai ragazze, siete state bravissime e avete perso di poco. Non c’è motivo di litigare- tentò di rabbonirle Mark
-Zitto tu!- lo bloccarono entrambe in coro
-Beh, è bello sentirsi apprezzati- commentò per tutta risposta il ragazzo
Il gruppo si diresse a salutare Nando e Solidad, dopodiché anche Ursula dovette ripartire e finalmente tornò la pace.
Per circa cinque secondi.
Subito dopo infatti Lucinda iniziò ad incolpare tutti di non averla aiutata quando aveva chiesto loro di partecipare con lei, costringendola così a gareggiare con Ursula.
-Secondo voi potremmo chiuderla in un sacco fino alla prossima città?- propose Chiara agli altri.
- Oppure potremmo semplicemente comprarci dei tappi per le orecchie- replicò Max
-Nah, l’idea del sacco è decisamente migliore- approvò Alima – Dobbiamo solo procurarci una grossa clava e…-
-Va bene, lasciamo perdere- Misty alzò le mani per fermare il discorso – Devo già sopportare il monologo di Lucinda, non ho intenzione di ascoltare anche il dialogo su come zittire Lucinda!-
I ragazzi ridacchiarono e si rimisero in cammino.
 
 
 
 
La staffetta era iniziata e Mandy era più determinata che mai.
Ormai sapeva di avere una possibilità di vincere, e non avrebbe rinunciato proprio a quel punto.
Grazie alle sue piccole dimensioni, Electrike sgusciava tra i vari ostacoli e gli altri pokèmon ed era in seconda posizione, con il suo testimone in bocca. Davanti a lui c’era solo il Charizard di Sid, che era quasi arrivato vicino ad Accelgor, il secondo membro della squadra dell’avversario della ragazza.
-Electrike, cerca di recuperare- lo incoraggiò Mandy, facendo accelerare il pokèmon, che saltò un tronco posto in mezzo alla pista e distanziò ulteriormente uno Sceptile che voleva superarlo.
Riuscì quasi a raggiungere Charizard e passò il testimone a Sneasel due secondi dopo la partenza di Accelgor.
Sneasel partì a tutta velocità, determinato a raggiungere Accelgor, che aveva osato tentare di rubargli le bandiere nella seconda sfida.
-Vai così!- esultò Mandy quando il suo pokèmon raggiunse Accelgor ed evitò una roccia verso cui l’avversario tentava di spingerlo.
-Accelgor, non farti superare!- anche Sid seguiva il suo pokèmon da bordo campo e lo incitava, ma Sneasel era più rapido e scaltro. Il pokèmon saltò su una roccia, si diede lo slancio e spiccò un salto che lo portò a distanziare il rivale.
Così Delcatty fu la prima del terzo tratto a partire con il testimone tra le fauci.
-Sì!- esultò Zoey tra il pubblico, mentre Cleffa improvvisava un balletto entusiasta – Vai così Mandy!-
-Se riesce a mantenere questo ritmo è fatta!- le fece eco Aiden
Anche il terzo pokèmon di Sid, un Glameow, era partito e cercava di raggiungere Delcatty, accelerando il più possibile.
-Continua così Delcatty!- Mandy la seguiva orgogliosa della sua pokèmon – So che puoi farcela!-
Non avrebbe dovuto dirlo, perché Delcatty venne distratta da quelle parole e non si accorse di star andando dritta contro una roccia, su cui sbatté pesantemente, cadendo a terra.
-No!- urlò Mandy preoccupata – Delcatty, tutto bene?-
La pokèmon si rialzò senza un lamento, e venne superata da Glameow prima di riuscire a ripartire.
-Incredibile signori!- spiegò l’annunciatore – Mandy sembrava avere la vittoria in pugno e invece la situazione si è ribaltata!-
-No, non può essere!- si disperò Zoey – E adesso?-
-Delcatty può farcela- Aiden era fiducioso – Quel pokèmon ha la giusta dose di determinazione per recuperare-
Infatti il pokèmon finezza si lanciò in una corsa sfrenata e in breve raggiunse Glameow, quando mancavano ormai una trentina di metri all’arrivo.
-Forza!- gridò Sid – Non farti superare!-
-Vai Delcatty, so che puoi farcela!- esclamò invece Mandy – Ci siamo allenate proprio per questo momento!-
La pokèmon si lanciò in uno sprint finale, ma Glameow non sembrava disposto a mollare il primo posto e fece lo stesso.
-Sembra un vero e proprio finale al photofinish!- spiegò il conduttore – Sono praticamente pari-
Mancavano una decina di metri all’arrivo e Delcatty si giocò il tutto e per tutto: con un salto superò Glameow, ma Mandy si accorse subito che era sbilanciata. Se non avesse superato il traguardo con quel salto, sarebbe senza dubbio caduta a terra e Glameow avrebbe vinto.
Con un slancio Delcatty superò il traguardo e rovinò a terra subito dopo, felicissima.
-Sì!- Mandy esultò e corse ad abbracciare Delcatty – Abbiamo vinto! Sei stata fantastica!-
Delcatty miagolò qualcosa che sembrava senza dubbio:“Sono sempre fantastica”, ma poi si lanciò in braccio alla sua allenatrice, entusiasta.
Tra il pubblico, anche Aiden e Zoey stavano esultando per la vittoria di Mandy e continuarono a farlo anche mentre la ragazza veniva premiata con un piccola bandiera con il simbolo di un pokèmon che correva a tutta velocità.
-Con questo premio Mandy è a metà strada per la qualificazione per il grande torneo di Eclissior!- spiegò il conduttore una volta consegnata la bandierina – Un’altra vittoria in una prestazione diversa e potrai confrontarti con i migliori pokèatleti della regione-
Mandy e i suoi pokèmon erano visibilmente emozionati nel prendere la bandiera.
-Ragazzi, è ufficiale!- mormorò lei ai suoi pokèmon – Siamo atleti del pokèathlon!-
Poco dopo la ragazza e i suoi pokèmon, ancora pieni di entusiasmo ed increduli, raggiunsero i loro amici.
-Sei stata grande!- Zoey abbracciò subito Mandy e poi trascinò nell’abbracciò anche Aiden
-Concordo- approvò il biondo mentre Glaceon e Cleffa si complimentavano con i pokèmon di Mandy
-Grazie ragazzi- Mandy rispose all’abbraccio di Zoey e sorrise – Non riesco ancora a crederci, è una sensazione incredibile! Sono una vera pokèatleta-
-Ehi, lo sei sempre stata- la corresse Aiden – Solo che adesso è ufficiale-
- Giusto!- approvò l’ex luogotenente – E adesso sei a metà strada per diventare una vera professionista!-
Mandy sorrise nuovamente e si rivolse ai propri pokèmon.
-Ragazzi, vi devo ringraziare- esclamò – Senza di voi non sarei mai riuscita a vincere. Gran parte del merito, se non tutto, è senza dubbio vostro-
Electrike fece le feste alla sua allenatrice, mentre gli altri due tentarono di mantenersi distaccati, ma si notava perfettamente che erano fieri sia di loro stessi che dei loro compagni di squadra e della loro allenatrice.
I tre ragazzi decisero di fermarsi nella città che ospitava la gara per festeggiare Mandy insieme a tutti i loro pokèmon.
 
 
 
Angolo Autore
Perdono, perdono, perdono!
Lo so che non aggiornavo questa storia da secoli e che probabilmente nessuno si aspettava che lo facessi, ma non la voglio interrompere.
Mi dispiace davvero di non essere riuscito a finire prima il capitolo, ma tempo fa ne avevo scritto metà e mi si è rotto il computer e ho perso tutto quello che ci stavo scrivendo. Dopo un periodo in cui non sapevo che continuare questa storia o no, ho deciso di provarci e ho riscritto questo capitolo, che tra l’altro non mi sembra nemmeno venuto benissimo.
Spero che ci sia ancora qualcuno che stia seguendo la storia e che il capitolo vi piaccia e vi do appuntamento al prossimo.
L’Uragano Temporale (che si scusa nuovamente).
 

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Capitolo 37
*** Una città ammaliante ***


Lucy entrò di soppiatto nell’ufficio di Richard, trovandoci Alex e Ryan che sembravano aspettare qualcuno.
-Beh, come mai quelle facce?- chiese perplessa la ragazza -È successo qualcosa?-
-Non ancora- spiegò Ryan con un sorriso un po’ troppo tirato per essere completamente sincero
-Che significa non ancora?- rincarò Lucy
- Significa che Richard è in riunione con i luogotenenti e altri membri in primo piano del team- Alex si alzò dalla sedia di Richard – Tornerà a momenti con il programma del giorno. E probabilmente farà un’entrata a effetto come quelle che fa di solito-
- Orribili notizie!- Richard irruppe nella stanza e Ryan e Lucy si voltarono a fissare Alex, stupiti-
-Un classico- si limitò a dire lui
-Non so cosa questo significhi e non voglio neanche saperlo- li interruppe Lucy – Fatto sta che la situazione è grave!-
- Quantifica grave da uno a dieci- commentò Ryan
-Trenta!- Richard si sedette e tentò di riorganizzare le idee – Voi sapete che cos’è l’eclissi nera?-
-Sì- rispose pronta Lucy
-No- le fece eco Ryan
-Nì- terminò Alex – Aiden, Chiara e Drew hanno avuto a che fare con quel coso qualche tempo fa, ma io no-
-Qui non si parla d’altro- esclamò Lucy – La super arma inventata dagli scienziati dell’organizzazione è uno degli argomenti più gettonati. Una volta colpito un pokèmon, questo diventerà malvagio e più potente-
- Il team Ombrya possiede davvero un’arma così pericolosa?- domandò Ryan scandalizzato – Non sapevo nemmeno esistesse qualcosa di simile-
- Nessuno è mai venuto a saperlo perché l’arma è molto difettosa e i vari prototipi si sono rivelati veri e propri disastri- spiegò Richard frettolosamente -Gira voce che il primissimo tentativo riusciva addirittura a far parlare i pokèmon, mentre quelli successivi non ottennero nessun risultato. Quello usato contro i tuoi amici a Fiordiloto è esploso poco dopo. Purtroppo però oggi ci è arrivata la notizia che in gran segreto il capo ha fatto riparare l’arma e ha fatto eseguire un collaudo in una città vicina a Solaria, Assiopoli-
-Ebbene? Arriva al punto!- lo interruppe malamente Alex – Dobbiamo andare ad Assiopoli e sabotare la missione senza farci notare, giusto?-
-Non è così facile- assicurò preoccupato Richard – L’eclissi nera adesso funziona perfettamente. Ha colpito un Pokèmon e ha potenziato a dismisura le sue capacità, rendendolo però malvagio e incontrollabile. Oggi sono arrivati gli informatori del capo e la città è già sotto il controllo del pokèmon malvagio. Dobbiamo intervenire oggi stesso-
-E lo faremo- assicurò Lucy – Sappiamo almeno di che pokèmon si tratta ?-
-No, pare che gli informatori non siano riusciti a vederlo- continuò Richard – Sarà una sorpresa anche per noi. Ho già chiesto il permesso per un’altra missione, così avremo una copertura. Forza andiamo!-
 
 
 
 
 
-Ho come l’impressione che ci siamo persi-
Mandy, Aiden e Zoey avevano lasciato la città del pokèahtlon in mattinata e avevano camminato per qualche ora senza meta sotto il sole estivo, fino a quando si fermarono in aperta campagna e dovettero ammettere di essersi persi.
-Se solo Zoey mi avesse lasciato consultare la mappa!- disse Aiden piccato
-Le mappe sono inutili, è molto più divertente trovare la strada giusta da soli- rispose l’ex luogotenente – E poi comunque noi stiamo viaggiando senza un’esatta destinazione da raggiungere, quindi nessuna strada per noi è sbagliata-
-Se tu non l’avessi notato- replicò Aiden – Non siamo su nessuna strada. E nemmeno su un sentiero. Non siamo neanche su una mulattiera, siamo direttamente in mezzo al nulla!-
-Effettivamente- si trovò costretta ad ammettere Zoey. Erano finiti in mezzo ad un campo erboso, circondato da una parte da un bosco ombroso e dall’altra da un frutteto.
-Ragazzi, non è il caso di litigare- tentò di mediare Mandy – Laggiù ci sono degli alberi da frutta, qualche persona o qualche pokèmon passerà sicuramente per prendere un po’ di cibo e noi potremo chiedere indicazioni-
I tre raggiunsero il frutteto e si inoltrarono tra gli alberi, alla ricerca di qualcuno a cui chiedere e come previsto da Mandy avvisarono un uomo che raccoglieva delle bacche mature e li sistemava con gesti automatici in un cestino che portava al braccio.
-Scusi signore…- si presentò Mandy avvicinandosi
Quello non parve averla sentita e continuò a raccogliere bacche.
-Ehm… scusi- ripeté Mandy con voce leggermente più alta.
Ancora una volta l’uomo non fece una piega.
-Signore, ci potrebbe indicare la strada per la città più vicina per favore?- intervenne Zoey quasi urlando, senza nessun risultato.
A quel punto Mandy scosse delicatamente l’uomo per la spalla, ma nuovamente quello sembrò non notarlo minimamente.
L’uomo terminò di riempire di frutta il cestino e fece per andarsene, ma Zoey lo bloccò, senza ottenere nessuna reazione.
-Okay, questo è decisamente strano- commentò la ragazza
Aiden si spostò di fronte all’uomo con Glaceon e notò il suo sguardo ebete.
-Sembra quasi… ipnotizzato- constatò il biondo agitando la mano davanti alla faccia dell’uomo
-Hai proprio ragione- ammise Mandy – Io propongo di lasciarlo andare e di controllare dove va, così scopriremo da chi è stato soggiogato-
-Buona idea!- approvò Zoey lasciando andare l’uomo – Facciamo così-
L’uomo iniziò a muoversi meccanicamente e il trio lo seguì lungo il campo erboso fino a raggiungere un piccolo sentiero, che l’ipnotizzato percorse con passo sostenuto, come un robot.
-Credete che sia un piano del team Ombrya?- domandò Mandy
-Probabilmente sì, ma non credo che siano stati loro a ipnotizzare quest’uomo. Non hanno nessuna invenzione capace di farlo- rispose Zoey
Il tizio camminò fino ad arrivare nei pressi di una piccola cittadina di campagna e i ragazzi cominciarono a notare varie persone di ogni età che si aggiravano per le strade come automi privi di volontà.
-C’è decisamente qualcosa che non va- commentò Zoey notando una donna che le passava accanto con una brocca d’acqua in mano – E forse ho capito cosa!-
-Cosa esattamente?- chiese Aiden, che tentava di controllare ancora l’uomo che seguivano
-L’eclissi nera!- rispose la ragazza – Tutto questo deve essere opera di un pokèmon influenzato dal team Ombrya!-
-Un pokèmon di tipo psico?- propose Mandy
Zoey stava per rispondere, ma si interruppe quando sentì uno strano rumore in lontananza: -Lo sentite anche voi?- chiese
-Sì- confermò Aiden – Sembra uno scrosciare d’acqua-
I tre si diressero nella direzione da dove proveniva il rumore e si ritrovarono sulle sponde di un fiume impetuoso che sembrava tagliare a metà la città.
-Non credo che un pokèmon di tipo psico possa fare questo- esclamò il biondo osservando il fiume che scorreva ad alta velocità.
-Non sappiamo se è stato proprio il pokèmon influenzato- commentò Mandy
- Siamo in una cittadina in balia di un pokèmon malvagio e per puro caso il fiume della città sembra un mare in tempesta? Non credo proprio- rispose Zoey
-Credo che il malvagio sia un pokèmon di tipo acqua- rincarò Aiden
-Potrebbe trattarsi di uno Slowbro, o di uno Slowking- Mandy si appoggiò al parapetto del marciapiede per osservare meglio il fiume
-Può darsi….- Aiden non sembrava convinto – Ma so chi può aiutarci a capire tutto!-
Il biondo afferrò una pokè ball e la lanciò in aria: -Braixen, tocca a te!-
Il pokèmon volpe entrò in scena incrociando subito le braccia con aria di superiorità: guardò prima il fiume in piena, poi le persone ipnotizzate e infine si girò verso Aiden e tese una zampa.
Il ragazzo sospirò, mise una mano nello zaino, prese uno dei suoi libri, l’enciclopedia dei pokèmon e lo porse a Braixen.
-Si comporta sempre in modo così modesto?- sussurrò ironica Zoey a Mandy
-Più o meno sì- rispose l’atleta
Il pokèmon scorse le pagine fino a trovare quella che cercava, e con un’occhiata soddisfatta diede indietro il libro al suo allenatore, indicandogli un’immagine specifica.
-Ma certo!- esclamò Aiden – Come ho fatto a non pensarci? È tutto perfettamente logico!-
-Ehm… - tossicchiò Zoey – Voi sapientoni potreste rendere partecipi anche noi o sarebbe chiedere troppo?-
 
 
 
-Non provarci nemmeno!-
Il gruppo dei ragazzi si era fermato per pranzare e avevano deciso di far uscire i loro pokèmon e di rilassarsi un po’, ma il relax non era durato molto.
Mentre i ragazzi parlavano del più e del meno e i pokèmon mangiavano e giocavano tra loro, Piplup si era avvicinato di soppiatto al tavolo e in special modo al piatto di Chiara
Con un balzo agilissimo, il pokèmon aveva rubato alla ragazza uno dei poffin della scorta della ragazza. Aveva così avuto inizio un inseguimento con Piplup che fuggiva dalla pasticciona con il dolce tra le zampette.
-Se provi a mangiarlo ti farò volare talmente in alto che andrai a trovare Rayquaza nella stratosfera!- gridava Chiara furibonda, mentre quasi tutti gli altri ragazzi si erano messi a ridere.
- Piplup non cambierà mai- commentò Lucinda scuotendo la testa
Alla fine Chiara acchiappò il ladruncolo e si riprese il poffin, ma non fece in tempo a mangiarlo, perché il Mamoswine di Lucinda glielo tolse dalle mani e lo mangiò senza troppi complimenti.
-No… non… il mio…- balbettò disperata la ragazza – Il mio poffin!!!-
Mamoswine la guardò appena, poi tornò a riposarsi all’ombra di un albero.
-Non può averlo fatto davvero- continuò Chiara, sempre traumatizzata – Quello era il mio ultimo dolcetto. Fino alla prossima città dovrò fare senza-
Mentre Arya e Vera tentavano di consolarla, Akie e il Mudkip di Mark corsero dai rispettivi allenatori con fare allarmato.
-Cosa vuoi Akie?- domandò perplessa Niagara, ma in quel momento la loro traduttrice ufficiale era in crisi di astinenza dolciaria
-Credo che dovremo seguirli- propose Mark
I ragazzi fecero rientrare i loro pokèmon e si misero a seguire Frogadier e Mudkip, che li condussero fuori dal sentiero, nel bel mezzo della vegetazione, fino a raggiungere la loro destinazione.
-Ma cosa diamine…- balbettò Drew
- Che accidenti significa questo?- commentò Clive
I ragazzi si erano ritrovati davanti ad un fiume in piena, dove si agitavano addirittura delle onde. La corrente andava velocissima e le sponde del fiume erano colme di pokèmon d’acqua che ne erano usciti a fatica.
-Cosa può aver causato un disastro simile?- domandò Vera
-Che ci sia lo zampino del team Ombrya?- propose Misty
-Non ho la risposta a nessuna delle due domande- spiegò Max consultando la guida – Però qui vicino c’è una città, forse dovremo andare laggiù e chiedere spiegazioni-
-Buona idea!- approvò Tracey
- Io dire piuttosto unica idea- rispose Alima – Ma andiamo pure-
 
 
 
 
Lucy aveva cercato di immaginarsi lo scenario in cui avrebbero trovato la città di Assiopoli, ma non aveva nemmeno pensato a ciò che si ritrovarono davanti.
Le strade della città erano piene di persone che vagavano con sguardi ebeti come ipnotizzati. Alcuni svolgevano dei compiti, altri puntavano in un’unica direzione, in cui si diressero anche i ragazzi.
Arrivati nella piazza principale della città, il quartetto si ritrovò davanti un grande trono costruito con materiali di fortuna, intorno a cui giravano molte persone e pokèmon, con in mano vassoi di bacche e soprattutto brocche d’acqua. Sopra il trono stava seduto un pokèmon che sembrava comunicare ordini ai cittadini, senza però parlare in alcun modo.
-Non è possibile!- esclamò Lucy
-Non ci credo!- rincarò Alex
-Non me lo sarei mai aspettato!- disse Richard
-Un Poliwhirl?- chiese perplesso Ryan
Sul trono infatti sedeva proprio un pokèmon girino, solo che la sua pelle era nera, mentre la pancia era viola con la spirale che continuava a roteare senza sosta.
-Come accidenti ha fatto un Poliwhirl a combinare questo disastro?- chiese Alex mentre il gruppetto si nascondeva in un vicolo
- Deve essere stata la sua spirale- spiegò Richard – Probabilmente l’eclissi nera gli ha dato il potere di ipnotizzare le persone-
-Grazie, non ci sarei mai arrivata da sola!- commentò Lucy – E noi come facciamo a sconfiggerlo? Ha un intero esercito ai suoi piedi!-
-Se riusciremo a sconfiggerlo in una lotta l’eclissi nera perderà il suo effetto- replicò Richard – Una volta persi i sensi, il pokèmon tornerà completamente normale-
-Resta sempre il problema di come avvicinarlo però- Ryan era agitato. Era la sua prima missione e si ritrovava già ad affrontare una situazione gravissima.
-Potremmo aiutarvi noi- li interruppe una voce femminile
I quattro si voltarono in perfetta sincronia e si ritrovarono davanti a Zoey, Mandy e Aiden.
-E voi cosa ci fate qui?- chiese Richard mentre Lucy correva ad abbracciare Mandy
-Ci siamo capitati dopo aver trovato in aperta campagna un tipo ipnotizzato da Poliwhirl. L’abbiamo seguito e siamo arrivati qui- disse Zoey
- Aspettate, ma lui chi è?- chiese sospettosa Mandy, notando Ryan.
Dopo le spiegazioni di Richard e un breve resoconto del viaggio del trio da parte di Zoey, i ragazzi si riunirono per elaborare un piano d’azione e sconfiggere il Poliwhirl malvagio.
-Ci serve un diversivo per distrarre gli sgherri di Poliwhirl così da permetterci di attaccarlo- decise subito Aiden
-Due di noi potrebbero fare da esca mentre gli altri aspettano qui nascosti- propose Richard – Qualcuno si offre volontario?-
Nessuno disse una parola.
-Okay, tireremo a sorte- esclamò allora il luogotenente – Qualcuno ha delle pagliuzze o devo fare la conta?-
-Certo, chi non si porta sempre dietro delle pagliuzze nel caso servissero per tirare a sorte?- chiese ironico Alex
-Mi mancava questo umorismo distruttivo- commentò Zoey prendendolo per mano e facendolo arrossire, strappando a Glaceon un verso entusiastico.
La conversazione venne interrotta da una serie di rumori provenienti dalla piazza principale della città.
I sette si affacciarono dal vicolo e si trovarono davanti ad una scena a dir poco inaspettata.
-Cosa accidenti sta succedendo qui?- chiese una voce maschile molto famigliare ad almeno cinque di loro.
-Mark?- chiesero in coro Mandy, Aiden ed Alex
I loro amici erano arrivati in città per chiedere spiegazioni sullo stato del fiume e si erano ritrovati davanti una schiera di uomini e pokèmon che soddisfacevano ogni singolo capriccio di un Poliwhirl dalla colorazione inusuale.
-Ho la netta impressione che il fiume non sia l’unica cosa strana qui- sussurrò Lucinda
Quando li notò, Poliwhirl non parve innervosirsi e con tutta calma puntò uno dei suoi pugni verso il gruppetto. Subito dopo, il pugno si illuminò di azzurro e parve coprirsi d’acqua, per poi lanciare un getto nella loro direzione.
Quello doveva essere una sorta di segnale, perché all’istante tutto l’esercito di ipnotizzati del  pokèmon lasciò perdere i propri compiti e si mise a correre in direzione dei ragazzi.
-Temo che costoro non siano molto portati al dialogo- commentò Tracey
-In compenso io sono molto portata alla fuga!- replicò Vera – Via!-
-Proviamo a dividerci, in questo modo li confonderemo!- propose Arya
I ragazzi si dispersero per i vicoli della città, inseguiti da uomini e pokèmon.
-Che dite, questo basta come diversivo?- chiese Richard
-Ma non dovremmo aiutarli?- propose Mandy
-Nah, se la caveranno perfettamente- ribatté Alex
-Adesso non ci resta che trovare un piano per sconfiggerlo- commentò Ryan
I ragazzi uscirono dal vicolo e si avvicinarono di soppiatto alla piazza, ma Zoey e Glaceon trattennero Lucy.
-Ottima scelta!- ridacchiò maliziosa la rossa – Ryan è davvero carino-
-Cosa? Come?- Lucy arrossì istantaneamente – No, ti sbagli di grosso, a me non piace affatto Ryan. Cioè, mi piace come amico, ma non mi piace in quel senso-
-Non fare la finta tonta, ho visto come lo guardi- replicò Zoey – E poi non riuscirai ad ingannare il Glaceon di Aiden, queste cose le fiuta a chilometri di distanza!-
Glaceon annuì con forza per confermare la tesi di Zoey e Lucy arrossì ancora di più, finendo per assomigliare ad una baccamodoro.
-Adesso non c’è tempo per discutere di questo, dobbiamo salvare questa città- si difese Lucy raggiungendo gli altri.
- Dettagli, sempre i soliti dettagli-
 
 
 
-Non riesco a credere che finiamo sempre in questi guai!-
Alima e Chiara stavano fuggendo da un gruppetto di persone e pokèmon ipnotizzati, questi ultimi lanciavano alcuni loro attacchi.
Alima si era appena chinata per evitare un foglielama di un Floette mentre Chiara aveva schivato per un pelo un assorbimento lanciato da un Oddish.
-Io vi avevo avvertito- balbettò Chiara – A viaggiare con me si guadagnano molti colpi di sfortuna gratuiti-
-Scusa, tu che parli con i pokèmon non potresti tentare di farli ragionare?- domandò ancora la tenebrosa
-Questi pokèmon non parlano, si limitano a tentare di catturarci- rispose la sfortunata – Quel Poliwhirl deve averli ipnotizzati molto bene-
-Io ancora non capisco cosa possa essere successo a quel pokèmon-
-Credo ci sia lo zampino dell’eclissi nera- Chiara evitò un vento di fata – Una volta ne ho visto l’effetto su dei Gabite ed era molto simile, ma mi pare che questo Poliwhirl sia ancora più potente-
-Non possiamo continuare così- commentò Alima, stufa di correre – Prima o poi dovremo affrontarli-
-Oppure potremmo nasconderci- propose Chiara
-Andata!-
Le due svoltarono l’angolo e si infilarono nel primo negozio che trovarono, chiudendosi la porta alle spalle.
I loro inseguitori proseguirono la corsa e le due ragazze poterono tirare un sospiro di sollievo.
Solo allora Chiara si rese conto di essere entrata in una pasticceria.
-Questo è un segno del destino!- commentò la pasticciona con gli occhi che le luccicavano – Bene, io faccio scorta di dolcetti!-
-Non mi torna- Alima si guardò intorno perplessa – Tu non hai mai fortuna, deve esserci una trappola-
Infatti in quel momento due pokèmon uscirono da dietro il bancone: un Machoke e un Pangoro con le mani piene di dolci. Probabilmente erano stati mandati da Poliwhirl a prendere alcuni snack prima del loro arrivo.
-Zorua, attacca subito con finta- Alima anticipò l’attacco degli avversari e NightMoon colpì duramente Machoke, mentre Chiara faceva intervenire Cyndaquil.
-Nitrocarica su Pangoro!- ordinò la nipote del capo del team Rocket
Il pokèmon occhiotruce però risposte con sberletese e lanciò Cyndaquil contro la parete.
-Non credevo che potessero lottare senza l’ordine di Poliwhirl- si stupì Alima mentre Machoke tentava di colpire Zorua con doppiocolpo
-Forse l’ordine di tentare di catturare gli intrusi è stato dato a tutti i pokèmon- rispose Chiara – Comunque non abbiamo tempo per le congetture. Cyndaquil, ruotafuoco-
-Zorua vai con ripicca-
I due attacchi andarono a segno, entrambi gli avversari finirono a terra e Zorua e Cyndaquil terminarono la lotta con inseguimento e comete.
-Grande!- Alima e Chiara si batterono il cinque e Zorua e Cyndaquil esultarono, forse un po’ troppo presto.
Infatti un altro pokèmon spuntò da dietro il banco della pasticceria e non appena lo notarono entrambe le ragazze impallidirono.
-Oh no- balbettò Chiara – Uno Stunky!-
-Okay, muoviamoci piano fino all’uscita, forse riusciremo a non farlo spruzzare- propose Alima
Stunky però aveva altri piani e alzò la coda, pronto ad attaccare.
Non appena se ne accorse, Alima raggiunse la porta e lei e NightMoon riuscirono ad uscire dal negozio. Purtroppo però Chiara e Cyndaquil  non furono altrettanto fortunati. I due poveretti rimasero bloccati nel negozio mentre Stunky emetteva un odore ben poco gratificante e niente affatto gradevole.
Quando la visuale nel negozio tornò normale, Alima vide Chiara e Cyndaquil svenuti. Avrebbe voluto andare ad aiutarli, ma non aveva nessuna intenzione di ricevere in faccia il tanfo puzzolente di Stunky.
Mentre aspettava, la ragazza non si accorse di un Oddish che le stava venendo incontro di soppiatto. Il pokèmon malerba usò su di lei e su NightMoon sonnifero, e nel giro di pochi secondi anche l’esperta di tipi buio era svenuta.
 
 
 
 
-Qualcuno sa cosa accidenti sta succedendo là fuori?-
Vera, Arya e Lucinda si erano barricate in un negozio di abbigliamento, assediate da pokèmon e uomini che cercavano di catturarle.
-No, decisamente no- rispose Arya
-Credo che ci sia lo zampino del Team Ombrya- propose Lucinda, prendendo dagli scaffali una maglietta senza maniche verde – Oh, questa è davvero carina-
-Ti sembra il momento di pensare ai vestiti?- chiese Vera – Lì fuori vogliono farci prigioniere!-
-Beh, non mi pare un buon motivo per lasciar perdere un abito carino- rispose Lucinda
Un paio di Machop stavano provando ad aprire la porta, ma non ci riuscivano perché le ragazze avevano spinto sulla porta tutti i mobili che avevano trovato, cassa compresa.
-Non credo che la porta reggerà a lungo- esclamò Vera – Venusaur, vieni ad aiutarci-
-Mamoswine, anche tu-
I due pokèmon occupavano quasi tutto il negozio e con un po’ di fatica andarono a sbarrare ulteriormente l’entrata del negozio.
-Bene, da qui non entreranno- assicurò Lucinda
-E che mi dite delle vetrine?- sussurrò Arya – Questi automi non sono esattamente delle cime, ma prima o poi si accorgeranno di poterle rompere-
-Speriamo che siano infrangibili allora- alzò le spalle Lucinda –Altrimenti… Piplup, usa geloraggio sulle vetrine-
Piplup eseguì e rinforzò il vetro con uno strato di ghiaccio.
-Fatto!- si pavoneggiò la coordinatrice
-Okay, ci sono altri modi in cui potrebbero entrare?- chiese Vera
-Forse potrebbero scavare dal pavimento- propose Arya – Ma in questo caso troverebbero Sylvia ed Elettra ad attenderli, giusto ragazze?-
Le due pokèmon annuirono con aria combattiva.
-Bene, quindi la porta è protetta, le vetrine anche, il pavimento pure. Qualcos’altro da proteggere?- elencò la coordinatrice di Hoenn
-Non credo- rispose Arya – Eppure ho la sensazione di essermi dimenticata qualcosa-
-Magari hai solo voglia di provare un vestito- Lucinda le si avvicinò con in mano una maglietta bianca – Questa ti starebbe benissimo-
-Wow, è proprio carina- ammise Arya
-Pipl, Piplup!- tentò di inserirsi Piplup
-Non ora Piplup- lo bloccò Lucinda - Potresti abbinarla con questi pantaloni-
-Oppure con questa sciarpa- propose Vera raggiungendole
-Ev, Eevee- intervenne Sylvia, allarmata
-Aspetta un attimo- Arya non le diede retta e continuò a guardare i vestiti che le indicava Lucinda, mentre Vera aveva trovato alcune bandane che le piacevano molto.
-Shin, Shinx!- anche Elettra iniziò a preoccuparsi e finalmente le ragazze si girarono verso di loro.
Una polverina gialla stava filtrando nel negozio dai condotti d’areazione.
-Oh no, ecco cosa ci siamo dimenticate- Arya corse verso un condotto, ma non sapeva cosa fare.
-Stanno usando paralizzante!- Lucinda cominciava ad intorpidirsi, così come Vera e i pokèmon, ad eccezione di Elettra.
Subito dopo arrivarono dai condotti alcuni Oddish e dei Paras, che misero rapidamente al tappeto Shinx e iniziarono a spostare i mobili per aprire la porta ai loro alleati, con le ragazze impossibilitate a difendersi.
 
 
Mark, Clive e Niagara avevano corso per i vicoli di Assiopoli inseguiti da un’orda di pokèmon e uomini, ma grazie ad una strategia di corsa a zigzag e di nascondigli erano riusciti a seminare la maggior parte dei loro inseguitori.
Dietro di loro però c’erano ancora un Pinsir, un Carbink e un Ambipom e il trio non sapeva più dove fuggire: non avevano altra scelta se non affrontare in una lotta gli avversari.
-Sei pronto Mudkip?- chiese Mark mentre Niagara mandava in campo Queen e Clive Larvitar.
Il pokèmon fango pesce fronteggiò Ambipom, Mawile scelse come avversario Pinsir e Larvitar si mise davanti a Carbink.
-Parti con fangosberla!- ordinò Mark
-Colpisci con insidia- rincarò Clive
-Vento di fata- comandò Niagara ben sapendo che Queen avrebbe fatto tutto il contrario di ciò che le comandava.
L’attacco di Mawile e quello di Larvitar andarono a segno, ma Pinsir evitò fango sberla e colpì Mudkip con breccia.
Carbink tentò di colpire Larvitar con gemmo forza, ma Clive fece usare protezione per poi attaccare con frana.
-E ora vai con stridio- ordinò Clive
-Attacca con carineria- comandò invece Niagara
Mentre Larvitar abbassava la difesa dell’avversario, Queen usò sgranocchio su Ambipom, che tentò di ribattere con doppio smash, ma Mawile lo evitò senza troppo problemi.
Intanto Mudkip cercò di colpire Pinsir con pistolacqua, ma quello rispose con rafforzatore per poi colpire con movimento sismico.
-Sgranocchio!- spiegò Niagara
Queen non riuscì ad usare carineria perché Ambipom fu più veloce e la colpì con comete. Allora Mawile, offesa, lo colpì con un potentissimo metal testata mandandolo al tappeto.
-Ottimo lavoro!- la lodò Niagara, ottenendo come risposta uno sguardo stizzito che sembrava dire: “Certo che era un ottimo lavoro, cosa credi”
Poco dopo anche Carbink finì al tappeto, mentre Mudkip sembrava in difficoltà contro Pinsir, ma quando Larvitar fece per aiutarlo, questo rifiutò.
-Credo che voglia fare da solo- spiegò Mark, prendendo il suo zaino e trovando subito l’accessorio desiderato: un paio di occhiali da sole.
-Con questi ha sempre più fiducia in sé stesso- Mark lanciò al pokèmon gli occhiali, quello se li mise subito e sfoderò un geloraggio che colpì pesantemente Pinsir.
Il pokèmon cervolante rispose con breccia, ma Mudkip schivò l’attacco e lo colpì con pistolacqua.
-Grande- lo lodò Mark – Continua così!-
Mudkip guardò con fiducia il suo allenatore, poi cominciò ad essere avvolto da una luce bianca, divenne più grande e si alzò sulle zampe anteriori. Ben presto al posto di Mudkip si presentò un Marshtomp, che si tolse subito gli occhiali da sole.
Il pokèmon lanciò contro Pinsir un possente attacco fanghiglia, che lo mise al tappeto.
-Bravissimo Marshtomp, sei stato grande!- Mark corse ad abbracciare il suo pokèmon, che sembrava quasi imbarazzato da tutte quelle attenzioni.
-Perfetto ragazzi- intervenne Niagara rivolta sia agli amici che ai pokèmon – Credo sia il caso di andare a cercare gli altri-
 
 
 
 
-Io l’avevo detto che era una pessima idea!-
Misty aveva avuto l’idea di nascondersi sulle sponde del fiume, fiduciosa del fatto che nessuno sarebbe andato laggiù a cercare, e si portò dietro Tracey, Drew e Max, nonostante quest’ultimo fosse in disaccordo.
Il quartetto si era quindi ritrovato davanti al fiume in tempesta, senza un posto dove nascondersi e vennero presto raggiunti da alcuni dei servitori di Poliwhirl.
I ragazzi si ritrovavano da una parte una folla di persone e pokèmon e dall’altra un fiume in piena in cui era impossibile nuotare.
-Io l’avevo detto- brontolò ancora Max
-L’abbiamo capito- lo zittì Misty – A questo punto ci tocca lottare-
-Sicura che sia il caso?- chiese Tracey lanciando un’occhiata preoccupata al fiume – E se uno dei nostri pokèmon ci cade dentro?-
-Dobbiamo pur tentare- insisté Misty – Politoed, vieni ad aiutarci-
-Masquerain, tocca a te- chiamò Drew
-Forza Azumarill- disse Tracey
I tre pokèmon riuscirono a tenere per un po’ lontani gli avversari a suon di bollaraggio, geloraggio e ventargenteo, ma per ogni pokèmon esausto due si avvicinavano sempre di più, spingendoli verso il fiume.
-Misty, temo che l’unica soluzione che abbiamo sia quella di arrenderci- balbettò preoccupato Tracey
-Mi sa che hai ragione- ammise Misty – Non abbiamo molta scelta. Mi dispiace di avervi condotto in una trappola-
-Te l’avevo detto- ripeté Max
-L’hai già detto!- brontolò Misty – Ti si è forse rotto il disco?-
Invece di rispondere Max si limitò a sbuffare.
Subito dopo il quartetto si consegnò agli inseguitori e vennero portati in direzione della piazza.
 
 
 
 
Il gruppo rimasto nella vicinanze di Poliwhirl aveva sprecato un po’ di tempo ad elaborare un piano.
-Alcuni di noi potrebbero distrarlo mentre qualcuno gli si avvicina da dietro e lo mette al tappeto- propose Richard
-Siamo sicuri che sarebbe tanto imprudente da lasciarsi sorprendere?- chiese Lucy
Ben presto Mandy e Alex iniziarono a stufarsi di aspettare.
-Non potremmo affrontarlo e basta?- chiese la sportiva a Zoey
-Ragazzi, avere un buon piano è molto importante e non si può pretendere di elaborarne uno in poco tempo- rispose la rossa
-Forse potrei improvvisare una mappa della piazza disegnata con la polvere- sussurrò Richard – Dovrebbe volerci appena mezz’ora-
-Okay avete ragione, affrontiamolo pure- fece marcia indietro l’ex luogotenente
I tre entrarono a passo veloce nella piazza.
-Ehi tu, ipnotizzatore da strapazzo!- Alex attirò la sua attenzione
-Devi smetterla di terrorizzare questa città!- rincarò Mandy
- E poi quell’accostamento di colori ti sta davvero male!- intervenne Zoey
Poliwhirl si girò verso di loro con aria di sufficienza e si limitò ad alzare un pugno. Subito l’acqua uscì da tutte le brocche abbandonate sul pavimento e si accumulò in un enorme bolla sopra la testa del pokèmon.
La bolla prese subito la forma di un Octillery d’acqua con un numero indefinito di tentacoli, e alcuni di loro partirono verso i ragazzi per catturarli.
-Con il senno di poi la nostra idea non era molto geniale- balbettò Alex evitando un tentacolo di poco e mettendosi a correre per non essere preso dagli altri
-Tu dici?- Aiden schivò un getto d’acqua e afferrò una sfera pokè – Lapras, aiutaci!-
La pokèmon entrò in scena e venne subito colpita da un tentacolo d’acqua, che però non riuscì a catturarla. Non appena l’acqua entrò in contatto con Lapras questa ne prese il controllo grazie all'abilità assorbacqua.
-Attacca Poliwhirl con fulmine- ordinò Aiden
Il pokèmon girino deviò l’attacco con psichico e lo fece finire dritto contro Mandy.
La ragazza si buttò a terra per evitare il fulmine, ma così facendo si espose ai tentacoli d’acqua, e uno di essi la catturò.
-Garchomp, libera Mandy con doppiocolpo - ordinò Richard lanciando la sfera della sua pokèmon
Garchomp corse verso il tentacolo che aveva intrappolato Mandy, che la stava portando vicino a Poliwhirl, ma il pokèmon girino non si fece sorprendere ed usò ipnosi.
Dalla spirale di Poliwhirl partì un raggio viola che colpì in pieno Garchomp, annullando la sua volontà e trasformandolo in un burattino del pokèmon.
Richard fece rientrare Garchomp prima che Poliwhirl potesse darle degli ordini, ma Mandy era sempre intrappolata nell'Octillery d’acqua e si avvicinava sempre più al pokèmon modificato, pronto ad ipnotizzarla e nessuno poteva aiutarla.
Aiden e Alex erano bloccati dietro Lapras, che li proteggeva dai tentacoli, ma non riuscivano a muovere un passo, mentre Lucy, Ryan e Zoey erano troppo occupati a tentare di evitare di fare la stessa fine di Mandy per poterla soccorrere.
Richard tentò di correre in aiuto della ragazza, ma Poliwhirl lo inchiodò ad un muro con psichico, immobilizzandolo.
Il getto d’acqua lasciò Mandy proprio davanti a Poliwhirl, che stava già preparando il suo attacco ipnosi, quando improvvisamente una raffica di massi lo raggiunse, colpendo pesantemente e distraendolo, così da permettere all’atleta di fuggire da Poliwhirl, che perse anche l’influenza su Richard.
Clive, Mark e Niagara spuntarono da un vicolo e raggiunsero gli amici.
-Wow, dovette averlo irritato parecchio- commentò Niagara vedendo lo scempio della piazza, con i tentacoli d’acqua che facevano buchi nei muri e staccavano ciottoli dal pavimento.
-Sì lo sappiamo, siamo stati degli idioti, adesso aiutateci- la interruppe Alex
Queen e Larvitar si lanciarono all’attacco, ma Poliwhirl li rese inoffensivi con ipnosi, sorte che toccò presto anche a Lapras.
I ragazzi continuarono a fuggire dai getti d’acqua di Poliwhirl cercando di trovare un suo punto debole per attaccarlo per diversi minuti, ma l’unico risultato che ottennero fu quello di far ipnotizzare quasi tutti i loro pokèmon.
A resistere ancora erano rimasti in pochi. Il Glaceon di Aiden congelava ogni raggio che gli capitava a tiro, mentre il suo Honedge fluttuava tra un tentacolo e un altro senza mai farsi prendere. Lo Spiritomb di Alex lanciava vari attacchi e si rintanava nella sua pietra, rotolando via ogni volta che Poliwhirl lanciava un attacco ipnosi, il Marshtomp di Mark invece deviava i getti d’acqua e tentava di rispedirli al mittente. L’Houndour di Mandy usava la sua velocità per evitare ogni colpo, mentre lo Shuppet di Niagara e il Duskull di Clive usavano i loro poteri psichici. Il Venonat di Zoey correva in preda al panico evitando i getti d’acqua, il Lilligant di Richard invece piroettava da una parte all’altra con grazia. Il Bellsprout di Ryan sfruttava il suo corpo filiforme per evitare gli attacchi del pokèmon malvagio e il Golbat di Lucy volava con agilità senza mai farsi colpire.
Ogni tanto qualcuno dei pokèmon riusciva a lanciare un attacco in direzione di Poliwhirl, ma questo lo deviava con psichico senza fare una piega, rischiando oltretutto di colpire qualcun altro.
Il pokèmon aveva appena deviato un megassorbimento di Lilligant e ne approfittò per mettere a segno un colpo a sorpresa. Con uno scatto repentino, Poliwhirl lanciò un geloraggio contro Richard: il luogotenente si accorse dell’attacco e si scansò, ma venne colpito di striscio ad una gamba, che si congelò insieme alla strada delle piazza, bloccandolo a terra
Lilligant corse subito in aiuto del suo allenatore ma non riuscì a raggiungerlo, perché Poliwhirl la colpì con un attacco ipnosi, costringendo Richard a ritirarla nella sfera.
-Non riesco a muovermi ragazzi- avvisò il luogotenente
-Houndour, cerca di aiutarl…- Mandy si interruppe per schivare un getto d’acqua e si sbilanciò, rischiando di cadere.
Poliwhirl ne approfittò e le lanciò contro un altro tentacolo, che iniziò a rotearle intorno intrappolandola al centro di un vortice d’acqua. La ragazza riusciva a respirare, ma non sarebbe stata utile agli altri.
Houndour si lanciò contro il tornado d’acqua usando rogodenti, ma riuscì solo a farne evaporare una piccola parte.
-Fuori due- commentò preoccupata Zoey – Ragazzi, mi pare che stia vincendo lui-
E le cose si misero anche peggio. Infatti in quel momento iniziarono a tornare gli schiavi di Poliwhirl, che si dirigevano verso di lui con i ragazzi. Da una parte giacevano svenute Alima e Chiara, quest’ultima emanava un odore molto poco gradevole, mentre dall’altra un gruppo di Paras e Oddish portava Lucinda, Vera e Arya che, paralizzate, inveivano contro i loro rapitori. Infine c’erano Misty, Tracey, Drew e Max, che erano circondati da una folla di persone che non permettevano loro la fuga.
-No, non può essere- si preoccupò Aiden, soprattutto notando che Arya era stata presa – Li hanno catturati tutti-
-Dobbiamo intervenire in fretta- commentò Ryan – Adesso oltre a questo stupido Octillery d’acqua ci sguinzaglierà contro anche il suo esercito-
Lucy e Alex tentarono di correre in soccorso dei ragazzi, ma non riuscirono a raggiungerli a causa dei getti d’acqua e dei pokèmon ipnotizzati che lanciarono contro di loro attacchi di ogni genere.
Così i nove ragazzi vennero condotti al cospetto di Poliwhirl. Il pokèmon non perse tempo e lanciò ipnosi contro il gruppo di Misty, senza nascondere un verso di trionfo.
Le altre cinque erano invece al momento inoffensive, così il pokèmon girino si limitò ad ordinare a due uomini di legarle, per poi mandare tutti all’attacco degli altri.
Alex si ritrovò così a fronteggiare con Spiritomb Tracey e Max. Senza troppi sensi di colpa, il ragazzo ordinò al pokèmon di usare ipnosi, ma quella di Poliwhirl era troppo forte per essere spezzata, così si limitò a mettere al tappeto i due con funestovento.
-Ehi, vacci piano!- urlò in mezzo alla confusione Vera, ancora paralizzata – Quello è mio fratello!-
-Ricevuto, la prossima volta mi lascerò aggredire- ironizzò Alex
Poliwhirl intanto continuava a lanciare attacchi anche in mezzo alla folla, senza badare troppo a chi colpiva. Lanciò un potente geloraggio verso Lucy, che stava combattendo con Golbat contro un paio di pokèmon. La ragazza non si accorse dell’attacco e sarebbe senza dubbio stata colpita, ma Ryan intervenne e la spinse via in tempo, lasciando abbattere il raggio su un cespuglio, che si coprì all’istante di brina.
-Gra… grazie- ebbe appena il tempo di balbettare Lucy, certa di essere nuovamente arrossita, prima che venissero raggiunti da altre persone ipnotizzate.
-Non c’è di che- rispose comunque Ryan, che chissà come riuscì a trovare la forza per sorriderle.
Zoey e Venonat si ritrovarono a mettere fuori combattimento Misty e Drew con cozzata zen, mentre gli altri cercavano di ferire il meno possibile le persone e i pokèmon ipnotizzati che li attaccano, ma erano costrette a farli almeno svenire.
Arya, Lucinda e Vera non potevano fare altro se non assistere impotenti alla scena e urlare per cercare di svegliare Alima e Chiara, nonché cercare di non tossire per l’odoraccio emanato da Chiara
-Seriamente- borbottò Lucinda – Cosa accidenti le è successo?-
-Potrebbe esserle capitato di tutto- rispose Arya – La sua sfortuna è leggendaria-
Nei minuti che seguirono Alima riuscì finalmente a riprendersi, ma non per i richiami delle altre tre ragazze, bensì per l’odore di Stunky di cui era ricoperta la povera Chiara.
-Alima!- esultò Arya – NightMoon, presto slegala! Poi andate subito ad aiutare Mandy!-
Alima avrebbe voluto fare molte domande, tra le quali per esempio: “Cosa accidenti sta succedendo esattamente?” o “Perché non potete farlo voi” o ancora “Non potrei semplicemente colpire quel Poliwhirl il testa?”, ma invece scelse – Dov’è Mandy esattamente?-
-Laggiù, intrappolata in quel vortice d’acqua- Vera cercò di indicare con il braccio in direzione dell’atleta, ma non riuscì a muoversi.
Zorua usò i denti per strappare la corda con cui era legata Alima e la ragazza si alzò e cercò di dirigersi da Mandy senza farsi notare.
Intanto Clive e Mark erano stati bloccati dall’esercito di Poliwhirl, ma continuavano comunque a dare ordini a propri pokèmon, mentre Niagara era stata accerchiata e lei e Shuppet combattevano per non essere sopraffatti.
Lucy e Ryan stavano schiena contro schiena per evitare colpi a sorpresa, Aiden e Alex tentavano di far crollare la massa d’acqua di Poliwhirl e Zoey provava ad arrivare nelle vicinanze delle ragazze bloccate per aiutarle.
-Mandy, sono qui- sussurrò Alima raggiungendo il vortice che intrappolava l’amica – Come faccio a liberarti?-
-Separa il vortice dal resto dell’Octillery d’acqua- suggerì l’atleta – Dovrebbe diventare acqua normale una volta lasciata a sé stessa.
La corvina annuì ed ordinò a Zorua di usare graffio sulla sommità del vortice. La strategia funzionò e l’acqua smise di roteare intorno a Mandy, cadendole però addosso.
-Accidenti!- imprecò la ragazza completamente zuppa – Okay, adesso andiamo a liberare Richard. Dov’è Houndour?-
Il povero pokèmon era stato catturato dall’esercito del pokèmon malvagio ed era stato spedito a fare compagnia a Vera, Arya e Lucinda.
-Okay, tu vai a liberare Richard, io andrò ad aiutare Zoey a liberare le altre- spiegò l’atleta.
Le due si separarono e subito Alima raggiunse il luogotenente: -Bene, adesso vediamo di liberarti, caro il mio ghiacciolo-
-Meno ironia e più olio di gomito- si limitò a dire Richard
Alima stava per ordinare a Zorua un attacco, quando un geloraggio colpì sia lei che la pokèmon inchiodandole a un muro di un negozio e immobilizzandole.
Alex e Aiden intanto lottavano contro l’enorme massa d’acqua. Glaceon tentava di congelare tutta l’acqua e Spiritomb provava a disperderla con funestovento, ma entrambi i pokèmon vennero presto messi al tappeto.
Rimase così solo Honedge, e ad Alex venne un’idea.
-Aiden, forse Honedge può risalire la corrente d’acqua fino al centro e usare un attacco per disperderla- propose il ragazzo
-Ottima idea!- accettò il biondo – Honedge, risalì l’acqua e quando sarai al centro usa ferrostridio
Il pokèmon si staccò dal polso di Aiden e si infilò in uno dei tentacoli vorticanti, iniziando a risalirlo fino al centro. L’acqua però si muoveva con tale violenza che per il pokèmon era difficile evitare di esserne trascinato via. Sulle prima tentò con aeroassalto, ma riuscì ad arrivare solo a metà tentacolo.
-Coraggio Honedge, dipende tutto da te!- lo incoraggiò Aiden – Puoi farcela!-
Honedge si sforzò ancora di più per risalire la corrente, e così facendo si illuminò di una luce bianca, sdoppiandosi.
Subito dopo un possente Doublade raggiunse il centro della massa acquatica e iniziò ad usare ferrostrido ad una potenza inaudita, annientando completamente l’acqua comandata da Poliwhirl e facendola ricadere a terra, addosso a tutti i presenti nella piazza.
-Ottimo lavoro!- lo lodò Aiden mentre Doublade tornava ad attorcigliarsi al suo polso, stanchissimo.
La situazione si stava decisamente capovolgendo: i ragazzi avevano messo fuori combattimento quasi tutto l’esercito di ipnotizzati e Poliwhirl sarebbe presto rimasto da solo contro tutti.
Il pokèmon decise così di giocarsi il tutto e per tutto. Lanciò i suoi geloraggio ed idropompa su tutti i pokèmon dei ragazzi, mandandoli al tappeto e lasciando Mark e Clive bloccati da alcuni dei suoi sgherri. Poi si lanciò con corposcontro prima addosso a Zoey e poi contro Alex, paralizzandoli entrambi.
Il pokèmon tentò di fare lo stesso anche con Mandy, ma l’atleta riuscì ad evitarlo appena in tempo e si portò al fianco di Aiden, venendo raggiunta subito da Ryan, Lucy e Niagara, gli unici ancora liberi.
-E adesso cosa facciamo?- chiese l’intenditrice – Non abbiamo più pokèmon-
- Beh, non è del tutto esatto- rispose Aiden
-Che intendi dire?- chiese Ryan
-Abbiamo ancora due pokèmon- realizzò in quel momento Mandy
-Cosa?- riuscì a dire Lucy prima che il grido “Via!” di Zoey li fece rendere conto dell’attacco ipnosi lanciato da Poliwhirl.
Ryan, Lucy e Niagara si lanciarono da una parte, mentre Mandy e Aiden dall’altra.
-Non abbiamo scelta, prendiamo le pietre!- commentò Aiden
Il biondo tirò fuori l’Azzurrite della Conoscenza mentre Mandy faceva lo stesso con l’Agata della Velocità.
-Hollimin, tocca a te-
-Vieni Gryfulgur-
I due guardiani della natura si presentarono sulla scena e andarono a fronteggiare Poliwhirl.
-Falcecannone- ordinò Aiden
-Forza lunare!- rincarò Mandy nessuno dei due attacchi andò a segno e Poliwhirl colpì Gryfulgur con idropompa, infierendo poi con geloraggio su Hollimin
-Magiantica!- comandarono i due in coro
Entrambi i pokèmon crearono una sfera viola con le zampe e la spezzarono, colpendo il pokèmon girino e facendolo cadere a terra.
Esso tentò di rispondere con ipnosi, ma entrambi i pokèmon schivarono.
Non riuscirono però ad evitare l’idropompa che venne subito dopo e sia Gryfulgur che Hollimin caddero a terra, con Poliwhirl pronto ad infierire.
-Oh no- si disperò Niagara – Rischiano di perdere! Ci vorrebbe qualcuno che distragga Poliwhirl per far riprendere Gryfulgur e Hollimin-
A Lucy venne improvvisamente un’idea: forse c’era qualcuno che poteva aiutarli.
Poliwhirl stava preparando un potente geloraggio, ma non riuscì a lanciarlo, perché venne sorpreso da un potente energipalla che lo spinse a terra.
Tutti si voltarono nella direzione da cui era arrivato l’attacco: Heldian saltellava allegro, orgoglioso di ciò che aveva appena fatto.
Lucy sorrise: non aveva tirato fuori Heldian durante la lotta perché non sapeva se rivelare a Ryan l’esistenza del pokèmon e quella si era rivelata un’idea vincente.
Infatti Poliwhirl venne distratto da Heldian e lanciò contro di lui geloraggio, a cui il pokèmon di Lucy rispose con foglia magica, permettendo a Gryfulgur e ad Hollimin di riacquistare le forze.
Poliwhirl non ci mise molto a mettere fuori combattimento Heldian, ma quando si voltò si ritrovò davanti i due guardiani della natura, pronti a riprendere la lotta.
-Folgorattacco!- ordinò Aiden
-Lampofolletto- gli fece eco Mandy
Hollimin si illuminò di rosa mentre Gryfulgur venne ricoperto da energia elettrica e tutti e due si lanciarono contro Poliwhirl, che tentò di rispondere con corposcontro.
L’attacco dei due guardiani però ebbe la meglio, e Poliwhirl venne spedito a terra, esausto. La pelle del pokèmon tornò del suo colore abituale, mentre i ragazzi ancora liberi si affrettarono ad aiutare i compagni.
Mandy liberò Richard e Alima mentre Niagara sfoderò un antiparalizzante per curare Arya, Lucinda, Zoey, Vera e Alex. I quattro ipnotizzati tornarono normale, così come tutti gli altri, che lasciarono andare Mark e Clive.
Con Chiara invece nessuno aveva idea di cosa fare, perciò non rimase altro che aspettare che riprendesse i sensi.
-Grazie per averci liberato!- intervenne una donna a nome di tutti gli abitanti – Vi saremo eternamente grati! Fateci sapere se possiamo fare qualcosa per voi-
-Noi vorremmo trattenerci, ma dobbiamo tornare alla base- spiegò Richard – Siamo già in ritardo, non vorrei che qualcuno si insospettisse-
-Capisco- ammise Zoey, attirando subito a sé Alex – Bacio portafortuna?-
-Chi sono io per dire di no?- Alex non riuscì nemmeno a finire la frase che le labbra di Zoey erano già sulle sue.
Mandy salutò Richard con un abbraccio e diede a Richard un bacio sulla guancia.
Glaceon si avvicinò a Lucy e le disse qualcosa, ma la ragazza non capì.
-Credo che il messaggio sia più o meno “Non lasciartelo scappare”- tradusse sommariamente Aiden, facendo arrossire la ragazza per l’ennesima volta.
Una volta che il quartetto se ne fu andato, gli altri accettarono l’invito dei cittadini di Assiopoli ad unirsi a loro per la cena.
Mentre Chiara si faceva una doccia (che divenne presto due, tre e poi ancora quattro docce) senza però riuscire a levarsi l’odore di Stunky, gli altri aiutarono i cittadini ad allestire i tavoli e la cena, fatta eccezione per Aiden e Arya, che ricevettero da Glaceon praticamente l’ordine di uscire per un appuntamento.
-Mi dispiace dei danni che abbiamo fatto- spiegò Zoey ai cittadini – Se volete loro possono ripagare tutto- commentò poi additando i ragazzi dell’altro gruppo.
-Molto simpatica!- rispose Misty piccata, ma per loro fortuna gli abitanti della cittadina rifiutarono ogni tipo di risarcimento, troppo grati verso coloro che li avevano salvati.
Durante la cena, a cui partecipò anche il povero Poliwhirl, che privo dell’influenza dell’eclissi nera si era rivelato un normalissimo pokèmon amichevole, i ragazzi chiacchierarono allegramente, ma dopo di essa dovettero separarsi nuovamente.
-Ve l’ho già detto ragazzi, è troppo pericoloso- ripeté Zoey – Credo che vi stiano già tenendo d’occhio per quella faccenda con gli Heldian, viaggiando con voi vi metteremmo solo in pericolo-
-Mi dispiace dirlo, ma Zoey ha ragione- esclamò Chiara, da cui tutti si tenevano ancora a distanza.
Mandy ed Aiden dovettero così salutare tutti ed entrambi i gruppi ripresero i loro viaggi in direzioni diverse.
 
 
 
 
 
 
Angolo Autore
 
Ed ecco il nuovo capitolo!
Ammetto che non mi sembra un granché, anche se è un capitolo molto importante, perché rappresenta il primo approccio dei ragazzi con la versione definitiva dell’eclissi nera.
In ogni caso che il capitolo vi piaccia.
L’Uragano Temporale
 
 

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Capitolo 38
*** Un incarico da superquattro ***


-Secondo la guida siamo ormai vicini ad Astutopoli- lesse Max – A separarci dalla città c’è solo Monte Psichico, che dovremmo raggiungere tra poco-
Erano passati alcuni giorni da quando i ragazzi si erano ritrovati ad Assiopoli a lottare contro il Poliwhirl influenzato dall’eclissi nera, e in quel lasso di tempo avevano percorso molta strada attraversando le Pianure Rosate, così chiamate perché punteggiate di fiori che in estate ricoprivano i prati con i loro petali rosa.
-Monte psichico?- chiese incuriosita Vera – Ci vivono molti pokèmon di tipo psico?-
-Pare di sì, ma qui non specifica quali specie- rispose Max
-Io non vedo l’ora di arrivare ad Astutopoli!- fremette Mark – Avremo finalmente l’occasione di sfidare il famosissimo Tony!-
-Famosissimo mi pare un’esagerazione- sbuffò Clive – Quel tipo è solo un esagitato a cui piace fare cose pericolose e metterle sulla pokèvisione. Ricordate quando è andato a stuzzicare quello Slaking? L’ha disturbato proprio mentre dormiva, e il pokèmon l’ha spedito dritto all’ospedale-
-Quel video è famosissimo, è arrivato anche a Sinnoh!- ricordò Lucinda – Se non mi sbaglio lo misero nella top ten dei capipalestra più famosi-
-Già- approvò Chiara – Quando mi sento giù guardo uno dei suoi video, è l’unica persona più sfortunata di me-
“Ne guarderei volentieri uno anche adesso!” pensò la sfortunata, di pessimo umore. Aveva passato un giorno in isolamento totale a causa della puzza lasciatali da Stunky ad Assiopoli, mentre nei restanti aveva tentato di parlare con Alima, Tracey e Lucinda, i ragazzi che Glaceon le aveva indicato come innamorati di qualcuno, ma non era riuscita ad ottenere niente. Alima si rifiutava di parlare di sentimenti (“Dubito persino di poterli provare” era la sua risposta quando tentava di affrontare l’argomento), mentre Lucinda e Tracey tendevano a cambiare discorso ogni volta che provava ad addentrarsi nell’argomento “amore”.
-Ecco il Monte Psichico!- la voce entusiasta di Niagara interruppe i suoi ragionamenti: erano arrivati all’entrata della montagna.
-Forza, andiamo!- li esortò Drew – Non vedo l’ora di scoprire che Pokèmon vivono qui!-
Drew, Max, Arya, Clive, Misty e Alima entrarono senza indugio nella caverna, mentre i sei restanti vennero bloccati dal rumore sommesso di passi.
-Che è stato?- chiese Chiara spaventata
-Credo che fosse il vento- rispose Lucinda
Il rumore si ripeté, più vicino.
-O forse no- balbettò Vera
-Ragazze calmatevi, probabilmente è solo qualche allenatore che viene a visitare la montagna!- tentò di rabbonirle Tracey
-Non entrate nella montagna!- urlò all’improvviso una voce femminile, facendo trasalire tutti e rischiando di far svenire Chiara.
Una ragazza dai capelli neri a caschetto che doveva avere qualche anno in più dei ragazzi spuntò dai cespugli con fare allarmato e si frappose tra i ragazzi e l’entrata della montagna.
-Perché non dovremmo?- domandò sospettosa Niagara
-Perché gli abitanti non vogliono essere disturbati- riprese la ragazza – Io sono Courtney, e sono venuta qui con alcune mie amiche. Siamo entrate nella caverna tutte insieme e…-
-E…- la spronò a continuare Tracey
-E sono tutte sparite!- spiegò la ragazza – Sono riuscita ad uscire per pura fortuna. In quella grotta vive qualcuno che fa sparire le persone-
-Bene, grazie mille per l’informazione- Chiara strinse la mano della ragazza e si voltò, dando le spalle alla grotta – Noi andiamo via: siamo molto socievoli, ma se costoro non vogliono avere compagnia chi siamo noi per poterli giudicare?-
-Ferma- la bloccò Niagara – Non possiamo andarcene, i nostri amici sono lì dentro-
-Già, Niagara ha ragione!- rincarò Mark
-Sono riuscita a fare una foto dei pokèmon che ci circondavano- Courtney prese il suo cellulare e mostrò loro una foto – Credo siano questi i pokèmon che fanno sparire la gente-
La foto di Courtney mostrava alcuni pokèmon neri filiformi a forma di lettere con un grosso occhio al centro: degli Unown.
-A pensarci bene ha ragione Chiara- Mark fece dietro front – Forza, andiamo a cercarci dei nuovi amici-
-Mark!- lo riprese Lucinda – C’è anche tua cugina lì dentro!-
- Gli Unown sono pericolosi!- rispose il ragazzo – A Johto Misty e i suoi amici si sono ritrovati in una situazione a dir poco spaventosa-
-Proprio per questo dobbiamo andare ad aiutarli- riprese Tracey – Scommetto che gli Unown non sono cattivi, forse hanno solo trasportato le persone da un’altra parte della grotta-
-Ne dubito fortemente- rispose Courtney
-E se anche fossero davvero pericolosi?- esclamò Vera – Vuoi davvero lasciare le tue amiche così?-
-Okay, hai ragione- ammise Courtney – Verrò con voi nella grotta. Forza, andiamo!-
I sette entrarono nella grotta, o meglio, cinque di loro entrarono mentre gli altri due vennero trascinati dentro a forza.
 
 
 
 
Richard entrò nel suo ufficio e ci trovò l’intera squadra di sabotaggio al gran completo.
-Ragazzi, abbiamo una nuova missione- spiegò il ragazzo senza entusiasmo
-Come mai tutta questa allegria?- chiese ironico Ryan
-Perché so chi è stato a proporre la missione- rispose il luogotenente
-Fammi indovinare- propose Lucy – Si tratta per caso di una ragazza rompiscatole e bionda il cui sinonimo è strega?-
-Bingo- Richard mise sulla scrivania il fascicolo della missione – E questa non è neanche la cosa peggiore. Britney ha proposto una spedizione a Porto Glaciale-
-Un momento- lo interruppe Alex – Porto Glaciale non è quella famosa cittadina a nord dove si trova la casa del superquattro Oliver, l’esperto di tipo ghiaccio?-
-Che purtroppo è anche lo zio di Britney- intuì Lucy – Britney ci vuole praticamente portare in casa sua. Ha senza alcun dubbio un piano-
-Temo proprio che voglia provare a smascherarci- concordò il luogotenente – Ormai non possiamo tirarci indietro, dobbiamo andare a Porto Glaciale ed impedirle di farlo. La missione che ha proposto è quella di spiare i metodi di lotta di suo zio e, se si presentasse l’occasione, di rubare i suoi pokèmon-
-Quindi noi dovremmo entrare nella super sorvegliata casa di Oliver insieme alla sua malvagia nipote che come minimo tenterà di congelarci e chiuderci nella ghiacciaia della casa?- riassunse Alex
-In pratica sì- confermò Richard
-La prossima volta cosa farà, ci proporrà per una missione per derubare la campionessa?- ironizzò il tenebroso
-Non darle idee- rispose Lucy – Di solito quando rispolvera la storiella dello spiare suo zio è perché vuole rovinare qualcuno-
-Un attimo- intervenne Ryan – Non è la prima volta che propone missioni di questo genere?-
-Lo fa continuamente ed ogni volta per puro caso un luogotenente perde il posto o delle reclute si ritirano- spiegò la ragazza – Nessuno sa cosa faccia Britney durante queste missioni, perché nessuno ne ha mai voluto parlare. Ma qualsiasi cosa sia, non è affatto positiva-
-Okay ragazzi, parlando non risolveremo niente- commentò Alex – Tutto quello che possiamo fare è sventare il suo piano e possibilmente farla finire in prigione-
-Mi piace questo piano- approvò Ryan
-E va bene- zittì tutti Richard – Britney ci aspetta fuori. Partiamo subito-
 
 
 
 
-Questa città è davvero carina-
Mandy, Zoey ed Aiden erano arrivati ad Astutopoli, una grande città marittima, ed avevano fatto un veloce giro turistico, per poi raggiungere il porto.
-Sì, è molto pittoresca, ma non è per questo che siamo qui- Zoey zittì sgarbatamente Mandy – Oggi dobbiamo compiere una missione-
-Una missione?- ripeté confuso Aiden – Zoey, hai forse battuto la testa e perso la memoria? Non siamo più nel team Ombrya-
-Lo so, infatti dobbiamo proprio evitare che il team Ombrya, e più nello specifico Dorien, diventi più potente- rispose la ragazza – Poco prima della nostra fuga, ero sulle tracce del Turchese della Positività, una delle pietre che custodisce i guardiani, ma il compito mi è stato tolto prima che potessi scoprirne l’esatta posizione-
-E allora?- domandò Mandy
-Beh, un giorno ero appena stata dal capo per un rapporto e una volta uscita ho sentito che diceva a qualcuno di entrare- raccontò l’ex luogotenente – Ho per puro caso origliato la conversazione ed ho sentito una voce femminile dire di aver localizzato il Turchese, suppongo fosse Bunny. In ogni caso ho sentito che la pietra era nascosta in un’isola a largo di Astutopoli-
-Quindi tu vorresti recuperare il turchese?- intuì Aiden
-Non solo- continuò la ragazza – Di sicuro qualcuno è a cercare la pietra in questo esatto momento e con un po’ di fortuna potrebbe essere la stessa Bunny. Sarebbe l’occasione perfetta per scoprire la sua identità!-
-Scoprire l’identità di Bunny?- Mandy ed Aiden ripensarono al loro incontro con la misteriosa luogotenente nella stanza segreta a cui erano riusciti ad accedere dall’archivio – Ci stiamo!-
-Sai come potremmo arrivare sull’isola?- domandò Aiden
-Beh, se non sbaglio c’è un tour oceanico che parte da qui una volta al giorno e si ferma proprio sull’isola- esclamò Zoey
-Sai anche quando parte?- chiese Mandy
-Aspettate, controllo io- Aiden prese il suo cellulare e fece una ricerca – Il sito ufficiale del tour dice che parte… mezz’ora fa-
-Accidenti!- Zoey pestò il piede per terra con stizza – Perderemo un giorno intero e daremo più tempo a Bunny di trovare la pietra-
-Beh, potremmo andarci anche da soli- propose Mandy – Usando i nostri pokèmon. Io per esempio potrei volare fino all’isola con Skarmory-
-Lapras invece non avrà problemi a portare due persone- rincarò Aiden – Ottima idea Mandy!-
- Che trovata geniale!- approvò anche Zoey – Forza, fate uscire i vostri pokèmon, cosa aspettate?-
 
 
 
 
-Perché siamo entrati?-
-Questa è una pessima idea!-
-Possiamo anche trovarci nuovi amici!-
-E oltretutto all’entrata c’è un cartello che dice che non è educato disturbare i pokèmon che vivono nella grotta!-
Mark e Chiara non facevano che lamentarsi della scelta degli amici. Il primo tremava in mezzo al gruppo, guardandosi intorno frenetico, mentre la seconda era abbarbicata al braccio di Niagara.
-Ve l’abbiamo già detto: dobbiamo aiutare tutte le persone che sono state fatte sparire dagli Unown!- rispose Vera – E comunque Mark in questa grotta c’è anche tua cugina!-
-Tanto ne ho altre tre!- ribatté il ragazzo – Sentite, io non ho intenzione di affrontare pokèmon pericolosi come gli Unown-
-Pericolosi?- chiese perplesso Tracey – Ma sanno usare solo introforza!-
-E con ciò?- disse Mark – Sono comunque potentissimi. Trasportano le persone nella loro dimensione, le ipnotizzano  e creano dal nulla quello che vogliono!-
-Effettivamente- ammise Vera – Misty mi ha raccontato di ciò che è successo a Johto e devo ammettere che…-
-Vera, non ti ci mettere anche tu!- la bloccò Lucinda – Abbiamo già ben tre persone terrorizzate, non ce ne servono altre!-
Infatti anche Courtney era molto nervosa e i ragazzi avevano dovuto bloccare anche lei per evitare che potesse fuggire, così Lucinda era costretta a portarla a braccetto per tenerla sempre d’occhio.
-C’è una cosa che non capisco- intervenne Tracey – Questa montagna si chiama Monte Psichico. Possibile che ci vivano solo degli Unown e nessun altro pokèmon di tipo psico?-
-Oh, ci vivono altri pokèmon, ma sono molto più rari degli Unown- spiegò Courtney – Ci sono notizie di avvistamenti di pokèmon come Solrock, Lunatone e Baltoy, e alcuni pensano che si possano trovare anche dei Woobat e dei Beldum-
-Capito Arrow?- chiese Niagara rivolta al suo Metang, trasportato dal suo Shuppet – Ci sono dei tuoi simili qui-
Il pokèmon rispose con un ronzio annoiato.
-Non so perché, ma quello non mi sembrava un “Evviva” o un “Che bello”- commentò sarcastica Vera
-Ha detto, e cito testualmente- tradusse Chiara – “Buon per loro”, oltretutto senza troppo entusiasmo-
- Comunque non mi pare ci siano così tanti Unown- commentò Vera – Non ne ancora apparso nessuno-
-Giusto, mettiti anche a lamentarti perché non ci sono!- sbottò Mark
-Wow, calma- tentò di cavarsi d’impiccio la coordinatrice di Hoenn – Da come ne parlava Courtney sembrava che fossero molto comuni-
-E poi non hai motivo di innervosirti tanto- continuò Tracey – Non abbiamo prove per affermare che gli Unown abbiano fatto sparire le persone-
-Ah no?- intervenne Chiara – E allora perché gli altri non ci sono venuti a cercare quando si sono accorti che non gli avevamo seguiti? Forse perché sono stati rapiti!-
-Oppure perché hanno dato per scontato che gli avremmo raggiunti- rispose il ragazzo
-Oh, la mia ipotesi è molto più logica!- disse la pasticciona – E se questo non vi basta come prova, basta guardare come si comportano i pokèmon. Anche Piplup è spaventato!-
-Piplup è più fifone di te, è normale che sia spaventato- Lucinda accarezzò il suo pokèmon che, molto nervoso, le si era incollato alla spalla – Akie e Pumpkin al contrario sono molto tranquilli-
-Facciamo così: adesso provo a chiamare Misty e la metto in vivavoce, così sapremo se stanno bene o no- propose Tracey afferrando il suo cellulare e cercando il numero della ragazza.
Il ragazzo chiamò l’amica e si mise il telefono all’orecchio. Per i primi tre squilli non rispose nessuno, e Chiara e Mark erano sempre più preoccupati, ma poi avvertirono la voce della capopalestra.
-Tracey, per fortuna mi hai chiamato- la ragazza parlava con tono concitato e preoccupato – Dovete fare presto, è rimasto poco tempo-
-Ma… dove siete?- chiese il ragazzo, ma lei non sembrava intenzionata a lasciarlo parlare.
-Gli Unown…- balbettò Misty – Ci hanno portato… abbiamo trovato…-
-Misty, credo che stia cadendo la linea- la avvisò Tracey – Non riesco a capire bene-
-Delle ragazze… siamo finiti in…- riuscì a dire la ragazza prima che la linea cadesse completamente, lasciando la grotta nel silenzio.
-Lo sapevo!- gongolò Chiara – Gli Unown li hanno trovati e sono finiti nella loro dimensione. Le ragazze di cui parlava sono le amiche di Courtney, e diceva che era rimasto poco tempo perché il varco per la dimensione degli Unown si sta richiudendo-
-Se così fosse sarebbe un motivo in più per tirarli fuori di lì- la interruppe Vera – Non ho alcuna intenzione di lasciare il mio fidanzato e mio fratello nei guai-
-Vera ha ragione, dobbiamo senza dubbio aiutarli- rincarò Niagara
-Non potremmo semplicemente andarcene e lasciare un bigliettino per gli Unown in cui chiediamo di ridarci i nostri amici?- propose Chiara
-Non ti rispondo nemmeno- si limitò a dire l’intenditrice
Tracey provò più volte a chiamare Misty, così come Vera tentò di fare lo stesso con Drew, ma pareva che tutti fossero irraggiungibili.
I ragazzi si addentrarono sempre più nella grotta, ma eccetto alcuni Woobat che svolazzavano per la grotta, non trovarono nessun pokèmon.
-Quando avete camminato prima di trovare gli Unown?- domandò Lucinda a Courtney.
- Non ne sono sicura- rispose la ragazza confusa – Se devo essere sincera questo posto non lo ricordo. Credo che a questo punto li avessimo già incontrati-
-Allora devono essere qui, nascosti da qualche parte!- ipotizzò Mark guardandosi intorno come se potesse identificare gli Unown mimetizzati tra le rocce.
-Mark, non essere ridicolo- fece in tempo a dire Vera prima che uno strano ronzio si propagasse nell’aria – Cos’è questo rumore?-
Subito dopo un Unown di forma circolare apparve da dietro l’angolo, facendo rabbrividire Mark, Chiara e Courtney.
-State calmi, un Unown da solo non può fare molto- tentò di rabbonirli Tracey
Il pokèmon venne però raggiunto da un paio dei suoi simili di forma differente e i tre iniziarono ad illuminarsi e a girare in circolo intorno ai ragazzi.
-Io vi avevo avvisato!- Mark stava tremando – Scappiamo fuori, forse siamo ancora in tempo-
Il ragazzo e Chiara si voltarono per andarsene e si trovarono davanti altri sette Unown, che iniziarono a roteare insieme ai primi tre.
-Oh cavolo, è esattamente quello che è successo alle mie amiche- rabbrividì Courtney – Sono state circondate dagli Unown che giravano senza sosta e d’un tratto… puff, sparite!-
-Ammetto che sto iniziando ad aver paura anch’io- ammise Vera stringendosi a Courtney e a Lucinda
Sempre più Unown si misero a ruotare intorno ai ragazzi, quasi circondandoli in una cupola. Presto i pokèmon iniziarono ad emettere un raggio viola, che lentamente circondò il gruppetto.
Niagara fu la prima a sparire, insieme ad i suoi pokèmon. Non appena la ragazza svanì, Chiara venne presa dal panico e abbracciò Tracey, la prima persona disponibile. Purtroppo per lei però, anche il ragazzo venne risucchiato dagli Unown.
-Perché siete voluti venire qui dentro?- chiese la ragazza – Sapevo che era una pessima idea!-
Prima di poter aggiungere altro, gli Unown fecero sparire anche lei.
Dopodiché toccò a Piplup, seguito a ruota da Lucinda.
Mark, Vera e Courtney, i tre rimasti, cercarono un modo per uscire dal cerchio di Unown.
-Voi e la vostra stupida generosità!- balbettò Courtney prima di svanire nel nulla.
-Avevamo l’occasione di salvarci, ma voi dovevate per forza aiutare gli altri- Mark cercò di afferrare la sfera pokè di Slowbro per contrastare i poteri dei pokèmon, ma venne fatto sparire.
-Perché non ho creduto a Mark e Chiara?- si chiese Vera, rimasta sola in mezzo ai pokèmon – A questo punto quasi quasi preferisco raggiungere gli altri-
Un attimo dopo anche lei svanì: gli Unown avevano esaudito il suo desiderio.
 
 
 
 
-E così è questa Porto Glaciale?-
I cinque membri Ombrya avevano raggiunto la città in autobus (Alex si era rifiutato di camminare per ore nel freddo del nord Eclissior) ed erano scesi in una piccola cittadina in cui sembrava sempre inverno.
-Capisco perché è l’ambiente perfetto per i pokèmon di tipo ghiaccio- commentò Alex – Questo posto è a dir poco congelato. Mi stupisco che i cittadini siano ancora capaci di muoversi-
I ragazzi non avevano pensato di portare con loro niente per scaldarsi, e Britney si era guardata bene dall’avvertirli, così in quel momento lei, abituata a quel clima, non stava poi così male, mentre loro tremavano dal freddo.
-La casa di mio zio è da questa parte- disse Britney con tono neutro – Forza freddolosi, andiamo-
-Freddolosi?- chiese Ryan – Ci saranno almeno tremila gradi sotto zero-
-Esagerato- ridacchiò maliziosamente la bionda – E comunque se vuoi posso scaldarti io-
Ryan la ignorò, mentre Lucy, Alex e Richard repressero un conato di vomito.
-Sentimi bene, regina delle snob- intervenne Alex – Tu sai cosa siamo noi, e noi sappiamo che strega sei. Quindi parla chiaro: perché hai proposto questa stupida missione?-
-Non so proprio di cosa stai parlando- rispose innocente Britney – Io ho solo proposto una missione-
-Non siamo così scemi, sappiamo che proponi questa missione almeno due volte all’anno!- continuò Lucy – Non porta mai a nessun risultato, ma in compenso tu ci guadagni sempre qualcosa. L’ultima volta che hai proposto questa spedizione un luogotenente si è dimesso e due reclute che ti erano antipatiche sono improvvisamente diventate tue schiavette!-
-Coincidenze- si limitò a rispondere la reginetta
-Certo, come no- ribatté Richard – Ti avviso, non cadremo nella tua trappola-
-Sì, come volete- borbottò la ragazza – In ogni caso siamo arrivati a casa di mio zio-
-Casa?- domandò Alex – Questa è una reggia!-
Il quintetto era arrivato davanti ad una villa enorme con un giardino altrettanto grande, con l’erba coperta di brina
-Lo zio tiene sempre la temperatura della casa molto bassa e ogni tanto fa congelare il prato da uno dei suoi pokèmon- spiegò Britney – In ogni caso oggi lui è fuori città, viaggia molto spesso, la casa è isolata perciò nessuno farà caso a noi, ed io so dove tiene le chiavi-
La ragazza infilò la mano in uno dei vasi bianchi davanti al cancello e afferrò un portachiavi che ne custodiva una decina.
La bionda usò una chiave per aprire il cancello: entrò e poi si rivolse ai compagni.
-E voi non venite?- chiese con tranquillità.
I quattro si guardarono l’un l’altro, tutti sospettosi, ma non avevano molta scelta: uno alla volta, i ragazzi entrarono nel giardino della casa del superquattro.
Mentre si chiudeva alle spalle in cancello, Lucy ebbe la netta impressione di essere già finita in trappola, eppure non riusciva a capire cosa stesse pianificando Britney.
Il gruppo percorse il vialetto che attraversava il giardino portando fino alla porta della casa, che Britney aprì con una delle chiavi che aveva recuperato.
I ragazzi si ritrovarono in un ampio ingresso, con le pareti piene di quadri che raffiguravano pokèmon di tipo ghiaccio, il quale portava ad un ampio salone con pareti e talmente bianche da far pensare che nella stanza fosse appena nevicato.
-Bel posticino- fischiettò ammirato Alex – Deve essere un tipo particolarmente ricco-
-Sì, lo è- rivelò Britney
Lucy si guardò intorno e si avvicinò ad un mobile su cui campeggiavano numerose fotografie. Alcune ritraevano l’intera famiglia, altre solo un uomo attraente dai capelli biondi che doveva essere lo zio di Britney.
-Bene, adesso cosa dobbiamo fare?- chiese Richard esaminando la sala
-Io propongo di dividerci e di cercare La Ghiacciaia, il luogo dove mio zio fa vivere alcuni pokèmon selvatici molto forti quando per loro è troppo caldo- spiegò Britney avvicinandosi pericolosamente a Ryan e facendo stringere i pugni dalla rabbia a Lucy.
-Non serve- intervenne Richard per dar manforte all’amica – Sono certo che tu sai perfettamente dove si trova La Ghiacciaia, quindi non c’è bisogno di dividerci, basta che tu ci conduca lì-
Britney era chiaramente seccata: avrebbe voluto passare un po’ di tempo da sola con Ryan, sia per farlo innamorare di lei che probabilmente per mettere a punto il suo piano, ma non riuscì a trovare le parole per ribattere.
-E va bene, vi porterò alla Ghiacciaia- si arrese poi – Seguitemi-
La bionda si inoltrò nella casa, che all’apparenza sembrava deserta.
-Ma tuo zio lascia questa casa completamente sguarnita? Senza un allarme né servitù?- domandò Ryan
-Ci sono sia i domestici che l’allarme- spiegò Britney – Ma uno dei suoi maggiordomi è un membro Ombrya sotto copertura: prima l’ho chiamato e gli ho chiesto di allontanare tutti i domestici con una scusa, e anche di togliere l’allarme, entrambe cose che evidentemente deve aver fatto-
-Ah ecco- commentò Alex – Anche se è un tuo parente, non poteva essere davvero così stupido-
I minuti successivi passarono con Britney che guidava il gruppo con a fianco a Ryan, con cui flirtava spudoratamente e gli altri tre indietro di qualche passo. Dal canto suo, Lucy si tratteneva dallo scoppiare a ridere perché Ryan ignorava ogni tentativo della ragazza. Lucy non sapeva se il ragazzo non si accorgeva di come la bionda ci stesse provando con lui o se la stesse volutamente umiliando, ma lo spettacolo era comunque uno spasso.
Anche Richard ed Alex si stavano decisamente divertendo, in special modo quest’ultimo. Vedere una persona meschina, snob e che lo irritava da matti venire umiliata in diretta era uno spettacolo che lo faceva davvero sentire bene.
Presto i cinque arrivarono in un corridoio ancor più gelido degli altri.
-Perché credo che la Ghiacciaia si trovi da queste parti?- chiese Ryan abbracciandosi tremante.
-Come sei perspicacie- lo lodò Britney – Siamo arrivati, la Ghiacciaia è proprio qui. Questa è l’entrata per il personale, ma c’è ne un’altra da cui si arriva direttamente fuori dalla casa, così i pokèmon ghiaccio possono entrare liberamente. Tanto la porta che da sulla casa è sempre chiusa a chiave, perciò nessuno si preoccupa che qualcuno possa entrare da lì-
La bionda brandì il portachiavi e iniziò a cercare quella giusta per la porta. Una volta trovata, la aprì.
Richard, Ryan ed Alex entrarono subito nella Ghiacciaia, un ambiente pieno di neve e ghiaccio con molti pokèmon selvatici che giocavano, mentre Lucy rimase sulla porta, sospettosa.
-Tu non entri?- chiese la ragazza a Britney
-No- rispose lei, spingendola dentro e richiudendo la porta con uno scatto.
I quattro ragazzi si ammassarono subito contro di essa battendoci con i pugni.
-Britney, che stai facendo?- chiese Ryan – Facci uscire subito-
-Spiacente caro, il piano originale non prevedeva di intrappolare anche te- rispose la bionda – Purtroppo però non ti sei voluto staccare da questi sfigati, perciò sono stata costretta a farlo. Fidatevi, un po’ di tempo qui dentro vi farà bene. Forse capirete che intralciare la mia ascesa al potere del team Ombrya non è una buona idea-
-Non posso credere che tu sia davvero così perfida!- gridò Richard
-Allora non mi conosci abbastanza- continuò la reginetta – Cercare di uscire è inutile, la porta è impossibile da sfondare, e ho fatto chiudere la seconda entrata dal maggiordomo. Rilassatevi pure, fate amicizia con i pokèmon e chiamatemi solo quando Ryan sarà pronto a diventare il mio ragazzo, Richard a rinunciare al suo ruolo di luogotenente in mio favore e voi altri due rompiscatole a smettere nella vostra stupida missione e ritirarvi-
Con una risatina, Britney si allontanò dalla porta, lasciandoli soli.
-Non posso credere che siamo caduti davvero nella sua trappola- disse Lucy – Come degli idioti-
 
 
 
 
-Eccoci arrivati!-
Skarmory atterrò sulla sabbia dell’Isola dei Mantine, così chiamata per i branchi di pokèmon di quella specie che migravano in quelle spiagge.
Anche Lapras aveva raggiunto la spiaggia e Aiden e Zoey, dopo aver ringraziato la pokèmon e averla rimessa nella sfera, raggiunsero l’amica.
-Okay, secondo le ricerche di Bunny il Turchese della Positività è nascosto da qualche parte nella foresta- spiegò Zoey – Il problema è che anche se riuscissimo a prenderlo, non sapremmo come attivarlo-
-Essendo la pietra della positività, credo che custodisca il guardiano di Mark- ipotizzò Aiden – Perciò solo lui potrà attivarla-
-Beh, a questo penseremo più tardi- li interruppe Mandy – Adesso l’importante è recuperare la pietra-
I tre fecero per dirigersi verso la vegetazione all’inizio della foresta, ma vennero bloccati da un attacco energipalla che si schiantò proprio davanti a loro.
-Fermi là!- intervenne una voce femminile, facendoli voltare tutti e tre.
Una ragazza dai capelli lunghi e castani sormontati da una coroncina di fiori e dagli occhi verdi, che aveva più o meno la stessa età dei ragazzi, affiancata da un Carnivire, li stava raggiungendo.
-Non osate fare un altro passo- continuò la ragazza cercando di apparire spavalda – Quella pietra deve restare esattamente dov’è, chiaro?-
-E tu chi saresti?- chiese sorpresa Zoey
-Ha un volto famigliare- mormorò Mandy ad Aiden
-Già…- rispose il biondo
- Non importa chi sono, vi basti sapere che sono qui per proteggere il Turchese della Positività!- spiegò la ragazza arrivando a fronteggiarli – Questo significa che non lo lascerò prendere né a voi né a nessun altro-
-Aspetta un attimo…- esclamò Aiden – Ma certo! Ora ti riconosco! Tu sei…-
-Lyla!- completò per lui Mandy – La superquattro di tipo erba!-
-Come?- chiese Zoey – Questa ragazzina è una superquattro? Ma l’esperta di tipo erba della lega non è la mitica Asia?-
-Lo ammetto, sono proprio io- spiegò Lyla – Mia nonna ha deciso di lasciare il suo ruolo qualche tempo fa e mi ha proposto come sua sostituta-
Il suo Carnivire parve confermare la sua versione.
-Ma se sei davvero una superquattro, cosa ci fai qui, e perché vuoi proteggere il turchese?- domandò Mandy confusa
-Perché so che il Team Ombrya lo sta cercando- spiegò la ragazza – Così come lo sa anche la mia cara amica Miriam. Abbiamo iniziato a fare ricerche su Dorien quando sono diventata superquattro e… ma perché lo sto dicendo a voi? Voi siete senza dubbio agenti del team Ombrya!-
-Beh, diciamo che lo siamo stati- ammise Zoey – Ma in realtà eravamo solo infiltrati- continuò evitando di dire che lei aveva davvero fatto parte del team Ombrya.
-Infiltrati?- chiese la ragazza – E come faccio a sapere che non state mentendo?-
-Beh, ci hai visto arrivare no?- domandò Mandy – I nostri pokèmon non sembrano fidarsi di noi?-
-Effettivamente…- ammise Lyla – Va bene, ma se non siete spie del team Ombrya, allora perché sapete del Turchese della Positività?-
-Probabilmente perché anche noi stiamo facendo quello che fai anche tu- commentò Zoey – Cerchiamo di proteggere le pietre-
-Okay, ho un’idea migliore per risolvere questa situazione- propose Aiden – Mandy, che ne dici di mostrargli i nostri amici?-
-Ottima idea- approvò Mandy – Questa è l’Agata della Velocità-
-E questa L’Azzurrite della Conoscenza-
Hollimin e Gryfulgur apparvero in scena davanti a Lyla, lasciandola sbalordita.
-I Guardiani della Natura!- Lyla si avvicinò per accarezzare Gryfulgur e Hollimin, che stranamente si lasciarono toccare da lei – Allora esistono davvero! E se si sono fidati di voi, allora devo farlo anch’io-
-Bene, perciò raccontaci cosa avete scoperto tu e la campionessa- propose Zoey
-Giusto- approvò Lyla – Io e Miriam abbiamo fatto diverse ricerche e siamo riuscite a capire che Dorien aveva fondato il team Ombrya. Ci sono volute altre settimane di ricerche, ma siamo riuscite a capire a cosa mirava esattamente. Abbiamo capito che cercava le pietre che custodivano i  Guardiani della Natura e abbiamo deciso di ostacolarlo. Purtroppo Miriam non deve restare ad assistere all’organizzazione della lega di Eclissior, quindi mi sono attivata io. Non sappiamo ancora se fidarci abbastanza degli altri superquattro, perciò per il momento siamo sole. È un sollievo sapere di avere degli alleati-
-Una superquattro ci ha appena chiamati alleati- Mandy era entusiasta – Non posso crederci!-
-Ehi, sono una ragazza anch’io- si schermì Lyla – Anche se ammetto che mi piace avere dei fan-
-Scusa la domanda, ma da quanto sei qui?- chiese Zoey – Perché io sono quasi certa che il team Ombrya sia già alla ricerca della pietra-
-In realtà sono appena arrivata- ammise la superquattro – Non ho ancora avuto tempo di esplorare l’isola-
-Allora che ne pensi di farlo insieme?- propose Aiden, che sembrava emozionato quanto Mandy – Unendo le forze saremo senza dubbio più potenti del team Ombrya!-
-Buona idea!- disse Lyla facendo rientrare il suo Carnivire – Va bene, andiamo-
 
 
 
Niagara si ritrovò improvvisamente in un’altra parte della grotta e perse l’equilibrio, cadendo a terra. Subito dopo le finì addosso anche Akie, mentre Pumpkin riuscì grazie alla sua prontezza di riflessi ad evitare che anche Arrow le cadesse sopra, salvandola così dal suo dolce peso.
-Che strano- mormorò la ragazza – Prima pensavo quasi che avessero ragione Mark e Chiara, ma questa non mi pare la dimensione degli Unown-
La ragazza si guardò intorno perplessa, ma non notò nessuno,né umani né pokèmon, almeno fino alla comparsa di Tracey, che le finì dritto addosso.
-Ma dove siamo finiti?- chiese il ragazzo non appena riuscì ad orientarsi
-Che ne dici di parlarne dopo, quando saremo entrambi in piedi?- propose l’intenditrice.
Tracey fece per alzarsi, ma improvvisamente anche Chiara gli finì addosso, aumentando ancora il peso che stava sopra Niagara.
-Che strano, la dimensione degli Unown è uguale al Monte Psichico- commentò la ragazza – E voi perché state lì sdraiati?-
-Chissà perché!- risposero in coro entrambi, subito prima che anche Lucinda e Piplup andassero ad aumentare la pila.
-Ragazzi, potreste farmi il favore di togliervi di lì prima che appaia…- iniziò Niagara.
Non ebbe nemmeno il tempo di finire la frase, perché Courtney apparve dal nulla.
-…Qualcun altro- terminò la ragazza –Okay, adesso però…- e anche Mark si unì a loro -… Toglietevi-
-Ci siamo tutti?- chiese Lucinda, appena prima dell’arrivo di Vera.
-Bene, ora che siamo tutti potete anche togliervi da sopra di me!- propose Niagara
Tutti i ragazzi si alzarono e si ripulirono i vestiti dalla polvere.
-Ma dove siamo finiti?- domandò Mark
-Beh, mi pare ovvio- rispose Tracey – Siamo ancora nel Monte Psichico, ma non mi è chiaro perché gli Unown ci abbiano portati qui-
-Noi lo sappiamo- intervenne una voce femminile
Alima spuntò da dietro l’angolo insieme al resto del gruppo.
-Appena siamo entrati siamo subito stati circondati dagli Unown- spiegò Drew – E ci hanno trasportato in un posto dove c’erano già alcune ragazze-
-Devono essere le tue amiche- intuì Vera rivolta a Courtney
-Gli Unown non avevano cattive intenzioni- spiegò Arya – Volevano solo avvisarci-
-Avvisarvi di cosa?- domandò Courtney
-Di un cedimento nella grotta- continuò Alima – Gli Unown avevano paura che potesse esserci una frana nella grotta e hanno provato a farlo capire agli umani che hanno trovato. Purtroppo però non facevano che spaventare gli umani-
-Allora siamo intervenuti subito- intervenne Clive – Gli Unown ci hanno portato all’uscita, noi abbiamo mandato le altre ragazze a chiamare i soccorsi per chiudere la zona dove c’è il rischio di frana e noi siamo rimasti ad aspettarli-
-Quando mi hai chiamato ho cercato di avvertirti- spiegò Misty a Tracey – Ho detto che abbiamo trovato il cedimento, ma che avevamo poco tempo per chiamare aiuto, vi ho avvisato della presenza delle ragazze e ho cercato di spiegarvi in che punto della grotta eravamo finiti, ma è caduta la linea-
-Ma perché gli Unown non ci hanno portato subito da voi invece di aspettare per trasportarci qui?- domandò ancora Mark
-Probabilmente noi ci eravamo già attivati per risolvere il problema-ipotizzò Max – Quindi non avevano più bisogno di aiuto, e vi hanno trasportati qui solo quando vi siete avvicinati troppo al punto in cui minacciava la frana-
-Effettivamente ha senso- ammise Chiara – Sapevo che non c’era motivo di essere spaventati-
-Due minuti fa la pensavi diversamente- la rimbrottò Mark
-Disse colui che voleva lasciare tutti in pericolo perché aveva paura- ribatté Chiara
-Avanti, ammettetelo, eravate entrambi terrorizzati, esattamente come Piplup- li interruppe Lucinda
Il pokèmon pinguino saltellò come per indicare che lui non aveva affatto avuto paura, ma quando Akie da dietro gli toccò la testa, saltò subito in braccio a Lucinda, tremante.
-Già, proprio la quint’essenza del coraggio- confermò ironica Niagara – Comunque quando gli Unown ci hanno circondato eravamo tutti spaventati, nessuno escluso. Vero ragazzi?-
-Vero- ammisero tutti in coro
-Bene, adesso che abbiamo superato l’argomento- intervenne Tracey – L’uscita della grotta è qui vicino?-
-Sì, basta percorrere un altro paio di cunicoli- spiegò Alima – Le ragazze sono andate a cercare aiuto già da un po’, se la stanno decisamente prendendo comoda-
-Beh, però gli Unown potrebbero aprire un servizio a pagamento- ipotizzò Chiara – All’entrata della grotta raggiungono i viaggiatori, si fanno pagare e li portano direttamente all’uscita-
-Io non userei mai un servizio simile- esclamò Mark – Questi saranno anche buoni, ma io ho comunque il terrore degli Unown-
-Anch’io ne sono un po’ spaventata, dopo ciò che mi è accaduto a Johto- confermò Misty
-Un po’?- chiese sarcastico Max – Quando ci hanno circondato ti sei messa ad urlare come un’isterica-
-Senti chi parla!- gli rispose Misty – Tu hai iniziato a correre in cerchio cercando di evitarli-
In quel momento arrivarono tre ragazze, che dovevano essere le amiche di Courtney, seguite da un’agente Jenny ed altri poliziotti.
-Queste ragazze mi hanno detto che in questa caverna c’è una zona a rischio frana che sarebbe meglio chiudere per evitare feriti- disse l’agente Jenny – Dov’è?-
-Non sapremmo dirlo con esattezza- spiegò Drew mentre Courtney andava ad abbracciare le sue amiche – Però loro potranno portarla nel luogo esatto-
Il ragazzo indicò alcuni degli Unown che levitavano placidi sopra di loro.
Una volta spiegata tutta la storia alla poliziotta, essa si fece condurre volentieri dai pokèmon nel luogo a rischio, che venne presto chiudo. Dopodiché gli agenti ringraziarono i ragazzi e li lasciarono all’uscita del Monte Psichico.
-Ragazzi- propose loro Courtney – Io e le ragazze vorremmo invitarvi a pranzo per ringraziarvi dell’aiuto.
-Accettiamo più che volentieri!- rispose Niagara a nome di tutti
-L’importante è allontanarsi da questo posto!- esclamarono all’unisono Mark e Chiara.
Il gruppo si unì così temporaneamente alle altre quattro ragazze, dirigendosi verso Astutopoli.
 
 
 
 
I quattro infiltrati nel team Ombrya erano ancora chiusi nella Ghiacciaia.
-Quando ho detto che Britney ci avrebbe congelati e chiusi nel frigo- balbettò tremante Alex – Non credevo che l’avrebbe fatto davvero-
-Qui dentro fa troppo freddo!- commentò Ryan – Forse potremmo abbracciarci tra noi per scaldarci, altrimenti diventeremo presto dei ghiaccioli-
-Nessuno provi ad abbracciarmi!- si affrettò a dire Alex non appena l’altro ebbe concluso la frase.
Lucy si strinse istintivamente a Ryan, salvo poi arrossire nell’accorgersi di ciò che aveva appena fatto. Il ragazzo le sorrise come suo solito e le passò un braccio intorno alle spalle, imbarazzandola ancora di più.
-Siamo sicuri che non ci sia modo di uscire?- chiese Richard sbirciando sospettoso i pokèmon selvatici che occupavano la stanza e non sembravano nemmeno averli notati – E, cosa più impellente al momento, siamo certi che questi pokèmon non siano ostili?-
- Potremmo lasciarlo scoprire a Snorunt- propose Ryan afferrando la sfera del pokèmon – Voi avete altri pokèmon di tipo ghiaccio che potrebbero aiutarci?-
-Purtroppo no- spiegò Alex – Forse se i pokèmon sono amichevoli riusciremo a farci aiutare a sfondare la porta, oppure quella lastra di ghiaccio con cui Britney ha chiuso l’altra porta-
-Vieni Snorunt, prova a fare amicizia con gli altri pokèmon- lo chiamò Ryan
Il pokèmon cappelneve si presentò in scena entusiasta, saltellando di gioia nel notare il clima gelido della stanza. Snorunt saltellò subito verso gli altri pokèmon ghiaccio, mettendosi a parlare con loro.
Dopo tempo fece cenno al suo allenatore e agli altri di avvicinarsi senza problemi: i pokèmon non erano aggressivi.
La stanza era piena di ogni tipo di pokèmon di tipo ghiaccio, che giocavano tra loro o si riposavano. Alcuni Bergimite correvano da una parte all’altra rincorrendosi, mentre dei Vanillite sfidavano un paio di Spheal a chi riusciva a creare il pezzo di ghiaccio più grande.
Lucy notò addirittura un Amaura che si crogiolava al fresco in un angolo.
-Che accidenti ci fa un Amaura qui?- chiese stupefatta la ragazza – Non erano estinti?-
-Ora che mi ci fai pensare ricordo di aver letto da qualche parte che alcuni scienziati hanno tentato di reinserire nell’ecosistema di Eclissior degli Amaura che sono riusciti a ricreare- spiegò Ryan, a cui la ragazza era ancora abbracciata – Gli hanno liberati qui a Porto Glaciale e hanno dato loro dei Gelomai, così da permetterli di viaggiare liberamente per tutta la regione-
-Forte- commentò la ragazza guardando ammirata Amaura
Richard iniziò a tentare di spiegare ai pokèmon selvatici di cosa avevano bisogno, mentre Alex pensava al modo migliore per vendicarsi di Britney.
-Vuoi provare a fare amicizia con Amaura?- propose Ryan a Lucy, richiamando a sé Snorunt – Snorunt è molto brava in queste cose-
-Beh, ammetto che mi piacerebbe molto catturarne uno- esclamò la ragazza – Ma non mi sembra il momento giusto per distrarsi-
-Oh, Richard riuscirà a farsi capire- provò a convincerla il ragazzo indicando il luogotenente, che stava gesticolando per spiegare ad un Glalie e ad un Saleo i loro problemi – Vieni, andiamo-
Lucy stava per ribattere, ma Ryan la prese per mano e la condusse verso Amaura, lasciandola senza parole. Il pokèmon tundra li osservò sospettoso, nonostante Snorunt cercasse di calmarlo.
-Ehilà- si presentò Lucy tendendo una mano per accarezzarlo – Sei proprio carino, sai?-
Amaura inclinò la testa, sempre più sospettoso, ma lasciò che Lucy lo accarezzasse.
-Non avresti per caso un’idea per uscire da qui?- domandò ancora la ragazza – Che so, un modo per sfondare il ghiaccio ad esempio?-
Il pokèmon le lanciò un’occhiata un po’ più allegra, che sembrava dire “Questo si può fare!”. Si alzò e si diresse a grandi passi verso la barriera di ghiaccio creata per impedire loro la fuga. Amaura si fermò dinnanzi ad esso e si concentrò. Subito i cristalli che aveva sui fianchi si illuminarono e dei massi si alzarono dal terreno, abbattendosi contro il ghiaccio con potenza.
-Ha rotto il ghiaccio con forzantica!- esultò Lucy – Ottimo lavoro-
Alex, allertato dal rumore, li raggiunse subito, mentre Richard non se ne era nemmeno accorto, preso com’era dalla sua pantomima.
-Ehi, se hai finito di giocare al gioco dei mimi- lo richiamò Alex – Ci sarebbe una strega bionda a cui dare una lezione!-
I quattro tornarono subito alla porta d’ingresso, che avevano lasciato socchiusa, ed entrarono di soppiatto nella villa dello zio di Britney, mentre l’Amaura che aveva rotto il ghiaccio li seguiva incuriosito.
-Dove credete che si nasconda Britney?- domandò Richard
-Dovunque sia, puoi stare certo che le darò una bella lezione- rispose Alex furibondo
-No- lo interruppe Lucy – Me ne occupo io-
-E va bene- decise Alex – Ma solo perché la odi più di me-
- Speriamo di riuscire ad intimidirla- disse Ryan – Le ho dato un due di picche e mi ha chiuso in una cella frigorifera, non oso pensare cosa ci farebbe se la battessimo in una lotta-
-Tu che dici, ti va di provare a lottare contro una snob antipatica?- chiese Lucy ad Amaura – Sarebbe fantastico riuscire a batterla nel suo campo: il tipo ghiaccio-
“Perché no?” disse lo sguardo di Amaura.
I quattro raggiunsero il salone principale nel totale silenzio ed iniziarono a sentire la voce di Britney.
-Certo Annabeth, il piano ha funzionato alla perfezione- diceva la ragazza, al telefono con una delle sue schiavette – Quegli stupidi ci sono cascati in pieno. Presto sarò luogotenente, avrò un ragazzo supercarino e nessuno oserà più ostacolarmi-
Alex strinse i pugni con rabbia, ma si trattenne perché sapeva che Lucy ci sarebbe andata ancora più pesante.
I ragazzi irruppero nel salone tutti insieme, lasciando basita la reginetta.
-Annabeth, ti devo richiamare, al momento ho una faccenda da sbrigare- Britney attaccò il telefono e afferrò la pokè ball di Glalie – Come accidenti avete fatto ad uscire?-
-Evidentemente il tuo piano non era poi così perfetto, snob psicopatica!- commentò Alex – Cavolo, anche i miei insulti sembrano congelati-
-Sei pronto Amaura?- domandò Lucy – Diamole una bella lezione-
-Non credo proprio- brontolò la bionda – Glalie, usa geloraggio-
-Rispondi con forzantica!- ordinò Lucy
L’attacco gelido venne annullato e Glalie venne colpito dalle rocce di Amaura, che infierì con raggiaurora.
-Vai con morso-
-Schiva!-
Amaura non fu abbastanza veloce e venne colpito da Glalie.
-E adesso liofilizzazione!- continuò Britney
-Usa schermoluce per proteggerti-
L’attacco di Glalie però fu più forte e lo schermoluce di Amaura si infranse, lasciandolo esposto a liofilizzazione
-E adesso bottintesta!- continuò Britney
Glalie colpì duramente l’avversario, che venne buttato a terra.
-Coraggio Amaura, riesci a continuare?- chiese preoccupata Lucy, mentre dietro di lei Richard, Alex e Ryan erano pronti ad intervenire.
Il pokèmon tundra si alzò e riuscì a schivare gelo raggio, colpendo Glalie con raggiaurora.
-Ora mi avete davvero stufato!- sbuffò Britney – Purogelo!-
-Schiva!-
Con uno scatto Amaura evitò l’attacco potentissimo e lanciò contro Glalie la sua forzantica.
-Credi davvero di potermi battere?- domandò con superiorità Britney – Glalie, ancora purogelo-
-Bloccalo con tuononda-
Amaura paralizzò Glalie, che cadde al suolo e si ritrovò a subire nuovamente forzantica.
-Cosa accidenti sta facendo?- chiese Britney furibonda con il suo pokèmon – Alzati subito e vai con geloraggio!-
-Schermoluce!-
Glalie riuscì a lanciare il raggio contro Amaura, ma quello si infranse contro schermoluce.
-E adesso vai con forzantica!-
I massi di Amaura colpirono pesantemente Glalie, mandandolo al tappeto.
-Cosa?- ringhiò Britney facendo rientrare il suo pokèmon – Non è possibile! Non puoi avermi battuto, tu sei una sfigata!-
-Amaura, vai con geloraggio grazie- comandò ancora Lucy
Il raggio gelato andò dritto contro Britney, congelandola all’istante.
-Oh, finalmente un po’ di calma!- esultò Alex – Ben lavoro Lucy-
-Sei stato grande Amaura!- si complimentò Lucy – Ti va di farti catturare?-
Il pokèmon sembrò pensarci un attimo, poi parve dire: “In fondo non c’è niente di meglio da fare qui” ed annuì.
Lucy lanciò contro di lui una sfera e lo catturò, per poi dirigersi verso gli amici.
-Allora, come sono andata?- chiese agli amici con un sorrisino di trionfo
-Sei andata benissimo!- le sorrise Ryan, facendola nuovamente stupire di quanto fosse facile per lui mandarla nel panico – Io ti avevo detto che avevi talento-
-Mi dispiace interrompere il flirt- E lì Richard fu fortunato perché Lucy non era a portata di schiaffo – Ma di lei che ne facciamo?- chiese indicando Britney
-Io propongo di lasciarla così fin quando ci andrà- commentò Alex con un sorrisetto – Intanto noi possiamo fare un giretto nella villa e divertirci un po’-
-Proposta accettata!- dissero in coro gli altri
 
 
 
 
-Io sapevo che sarebbe finita così- commentò Mandy
I tre ragazzi e Lyla si erano addentrati un po’ nella foresta fino ad arrivare ad un laghetto dove alcuni Mantine e Mantyke si rilassavano. Lì avevano trovato alcune reclute Ombrya capitanate da Rachel, ed ovviamente erano finiti a lottare contro di loro.
A giudicare da quello che avevano sentito, il Turchese doveva trovarsi sul fondo del laghetto, e perciò la lotta tra Zoey e Rachel si era presto trasformata in una rissa per tuffarsi per prima.
Mentre Mandy, Aiden e Lyla (in special modo quest’ultima) vincevano lotte su lotte contro le reclute, Zoey si stava azzuffando con Rachel, così come la sua Numel lottava contro lo Shelgon della rivale.
Shelgon riuscì presto a mandare al tappeto Numel e si ritrovò ad affrontare Lyla ed il suo Exeggcutor, che lo teneva a distanza con il suo verdebufera.
Rachel e Zoey invece erano quasi arrivate al laghetto, ma pareva che un Mantyke del lago non fosse affatto d’accordo, e le ricacciava indietro con il suo eterelama.
-Smettila subito, stupido pokèmon!- lo offese Rachel subito dopo il terzo attacco andato a segno.
La ragazza sfoderò il suo Pelipper e attaccò il Mantyke con geloraggio, distraendosi e lasciando a Zoey il tempo di tuffarsi in acqua.
La ragazza raggiunse il fondo del laghetto, dove nuotavano alcuni Remoraid, e afferrò il Turchese della Positività, che brillava come una Grandeperla.
Fece per tornare in superficie, quando le venne un’idea. Nuotò verso il gruppo di Remoraid e lo spaventò, spingendo alcuni di loro verso Mantyke.
La ragazza riaffiorò proprio mentre alcuni dei Remoraid urtavano Mantyke, facendo così iniziare la sua evoluzione.
Sotto lo sguardo attonito di Rachel e soddisfatto di Zoey, un elegante Mantine terminò di evolversi e lanciò contro Pelipper un potente psicoraggio.
Il pokèmon tentò di ribattere con idropulsar, ma l’abilità assorbacqua impedì a Mantine di venirne danneggiato.
Pelipper usò attacco d’ala, ma Mantine rispose con eteralama seguita da bollaraggio e lo mandò al tappeto.
Anche il resto delle reclute aveva perso tutte le lotte e così Rachel fu costretta ad ordinare la ritirata.
Ancora una volta, mentre tutti se ne andavano, Zoey notò un Lopunny che csi muoveva circospetto nella vegetazione, esattamente come era successo le altre due volte che il avevano avuto a che fare con il team Ombrya. La cosa era troppo sospetta per poter essere una coincidenza.
Prima che potesse parlarne agli altri però, la ragazza venne raggiunta da Mantine, che sembrava volerla ringraziare per averla fatta evolvere.
-Mant, Mantine!- spiegò agitando le pinne
-Di niente- rispose la ragazza – Sei proprio un bel tipo, sai? Hai tenuto testa a Rachel senza problemi. Ti va di diventare uno dei miei pokèmon?-
-Mant!- Il pokèmon accettò e si infilò nella sfera che la ragazza gli porgeva.
Dopo averla catturata, Zoey venne raggiunta dagli altri tre e mostrò loro il turchese della positività.
-Ora che non è attivato, sembra una pietra normalissima- commentò Lyla
-Credo tu abbia ragione- confermò Aiden – Dovremmo portarla a Mark, credo che sia la sua pietra-
-Voi conoscete anche altri prescelti?- chiese Lyla stupita
-Noi conosciamo tutti i prescelti- precisò Mandy
-Incredibile!- commentò Lyla – Questa missione è stata molto più proficua del previsto! Dovete assolutamente presentarmeli!-
-Beh, in realtà non sappiamo esattamente dove trovarli, al momento- spiegò Zoey – Però se vuoi potremmo…-
-No, non importa!- la interruppe Lyla – Prima di questo dobbiamo assolutamente fare una riunione di squadra-
-Riunione di squadra?- ripeté confuso Aiden
-Certo!- confermò la superquattro – Ormai siete ufficialmente membri della squadra, sono sicura che Miriam sarà felicissima di conoscervi-
Mandy ed Aiden si voltarono l’uno verso l’altra.
-Conosceremo la campionessa?- balbettò Aiden
-Non posso crederci!- continuò Mandy – Sarà strepitoso!-
-Allora, che ne dite- chiese Lyla, pur sapendo perfettamente la risposta, con un pizzico di vanità – Vi va di conoscere la mia amica Miriam?-
-Sì!- risposero in coro gli altri tre – Certo che sì!-
 
 
 
 
 Angolo Autore
Ed ecco il nuovo capitolo!
I nostri amici hanno avuto a che fare con pokèmon misteriosi, ville glaciali e superquattro!
Vi avviso che da sette agosto sarò in vacanza per due settimane e non so se riuscirò ad aggiornare prima del mio ritorno (il ventuno agosto).
Spero che il capitolo vi piaccia.
L’uragano Temporale
 
 
 
 

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Capitolo 39
*** Una sfida con la campionessa ***


-Mi autocandido per sfidare il capopalestra!- esclamò con convinzione Clive
I ragazzi erano seduti ad uno dei tavoli del centro pokèmon di Astutopoli per scegliere colui che avrebbe sfidato il capopalestra.
-Certo Clive, ti faremo sapere al più presto, ma la lista d’attesa per coloro che usano frasi stupide per dire “Voglio farlo io” è piena- ironizzò Alima – Io, Niagara e Arya abbiamo già lottato contro gli altri, quindi rimanete tu, Chiara e Mark. Scegliete pure, per me è indifferente-
- Come dite?- chiese Chiara, smettendo per un attimo di chiacchierare con Lucinda. La ragazza era talmente presa dalla sua nuova attività di cupido da essersi completamente dimenticata della lotta in palestra – Ah, io non credo di essere pronta per lottare in palestra, ho tante cose da fare, quindi fate voi-
-E io ti cedo volentieri l’onore se ci tieni tanto- aggiunse Mark alzando le spalle distrattamente
-Bene, allora è deciso!- Clive si alzò con fare frettoloso – Forza, che aspettate? Andiamo da quel buffone!-
-Perché tutta questa fretta, Clive?- chiese perplessa Niagara – Non credo che Tony scappi-
-Io ho molta voglia di affrontarlo!- spiegò solenne Clive – Non riesco proprio a sopportare quello sbruffone-
-Andiamo, Tony non è così male- commentò Arya – I suoi video sono divertenti e lui sembra molto simpatico-
-A me non è mai piaciuto, lo trovo un idiota spericolato- commentò il ragazzo – Non vedo l’ora di dargli una lezione!-
-Modesto il ragazzo- sussurrò Vera a Lucinda, facendola ridacchiare .
I dodici, con Clive in testa, uscirono dal centro pokèmon e si diressero verso la palestra.
-Io comincio a non capirci più niente- Chiara si avvicinò ad Alima confusa – Clive sembra proprio cambiato da quando siamo ripartiti da Borgo Garofano. Non pare anche a te?-
-Dici?- domandò Alima tentando di non far trasparire il suo imbarazzo – A me non sembra proprio-
Le due avevano già avuto una conversazione simile a quella, e il senso di colpa di Alima stava decisamente iniziando a pesarle. A causa sua Clive si era completamente chiuso in sé stesso.
Il gruppo raggiunse la palestra, una grossa struttura dipinta con colori pastello ed entrò senza esitazioni.
-Siamo sicuri di non aver sbagliato indirizzo?- chiese Tracey dopo essersi guardato intorno
-Una palestra normale è chiedere troppo?- sbuffò incredula Chiara
-Pare proprio di sì- commentò Vera
I ragazzi erano finiti all’ingresso di un enorme stanza in cui si susseguivano una dopo l’altra un’infinita serie di rampe per bici e skateboard.
-Ma che razza di posto è?- chiese perplessa Misty – Capisco che ogni palestra deve rispettare la personalità di chi la guida, ma così mi sembra troppo-
-E noi come facciamo a raggiungere il capo palestra?- domandò Chiara guardandosi intorno alla ricerca di una strada praticabile.
-Credo che l’unica via possibile sia quella di percorrere le rampe- si arrese Drew
I ragazzi iniziarono a percorrere la prima rampa, e ovviamente Chiara non riuscì a fare neanche un passo senza cadere.
Dopo una decina di rampe, in cui solo Chiara finì faccia a terra (anche se senza l’intervento di Drew, Vera sarebbe caduta almeno tre volte), il gruppo arrivò finalmente al campo lotta, alle cui spalle si trovava ovviamente un’ennesima rampa per bici occupata.
Il biker si esibì in una serie di evoluzioni spericolate e pericolose, che gli riuscirono per pura fortuna, ma si fermò non appena notò i ragazzi.
-Oh, voi dovete essere degli sfidanti- intuì il ragazzo togliendosi il casco e rivelando una massa spettinata di capelli rossi – Io sono Tony, ma immagino che già lo sappiate. Allora, chi di voi mi sfiderà?-
-Io- Clive si fece avanti con solennità
-Bene, allora che aspettiamo?- domandò Tony portandosi ad una delle estremità del campo lotta – Iniziamo-
-Come scusa?- chiese Clive – E l’arbitro dov’è?-
-Arbitro?- ridacchiò Tony come se Clive avesse appena fatto una battuta molto divertente – Chi ha bisogno dell’arbitro? Io sono dell’idea che nessuno sfidante degno di questo nome possa barare , e se uno lo fa, io mi rifiuto di dargli la medaglia. Facile, no?-
-Cosa?- Clive era scandalizzato – Tu non stai alle regole? Ma l’arbitro serve per garantire una lotta pulita e…-
-Oh, che pizza. Un maniaco delle regole- sbuffò Tony – Senti, vuoi lottare o no?-
-Certo che voglio- confermò Clive
-Bene!- sorrise Tony – Sarà una lotta tre contro tre, tu potrai cambiare pokèmon mentre io no-
Il capo palestra afferrò una sfera pokè e Clive fece lo stesso.
-Forza, iniziamo!- proclamò Tony, ed entrambi lanciarono le loro sfere.
 
 
 
-Wow- balbettò stupefatta Mandy
-Mi hai tolto le parole di bocca- rispose Aiden
I tre ragazzi erano stati portati da Lyla (e dal suo autista personale) fino allo stadio dove si sarebbe svolta la lega pokèmon.
I preparativi per il torneo erano in pieno fermento e diversi uomini correvano da una parte all’altra del giardino davanti allo stadio.
-Miriam è bloccata qui- spiegò Lyla – Non può andarsene perché tutti dicono che lei deve coordinare i lavori, ma in realtà gli organizzatori se la cavano benissimo da soli. A proposito, voi partecipate alla lega?-
-Sì- confermò Mandy – L’ultima volta che abbiamo incontrato i nostri amici avevamo quattro medaglie-
-Oh, fate parte di un gruppo di allenatori?- la domanda della superquattro era chiaramente retorica – Sapete come funziona, no? Fino ai round a lotta totale, ogni scontro è affidato ad un solo membro del gruppo, poi ognuno può usare uno solo dei suoi pokèmon. Le squadre dei gruppi di allenatori sono sempre quelle più eterogenee. Se no sbaglio prima di Dorien i campioni erano proprio un trio di allenatori potentissimi. Di solito si alternavano alla guida della lega, così da poter continuare a viaggiare-
Aiden e Mandy ascoltarono distrattamente Lyla, erano troppo occupati a cercare con lo sguardo la campionessa.
-Oh, ecco Miriam- si interruppe l’esperta di tipo erba, indicando una figura femminile che osservava annoiata il via vai di gente seduta sugli spalti riservati al pubblico.
-Oh, accidenti, credo di stare per svenire- Mandy si appoggiò a Zoey – Lei è il mio idolo, io la adoro-
-Ehi, Miriam!- si sbracciò Lyla per farsi notare – Aspettaci, stiamo arrivando!-
Miriam sorrise nel notare l’amica, ma quando si accorse che era accompagnata dai tre ragazzi, assunse un’espressione dubbiosa.
Il quartetto raggiunse presto la campionessa e Lyla si sedette accanto a lei, facendo cenno agli altri di fare lo stesso.
-Ricordi di avermi mandato ad Astutopoli per il Turchese della Positività?- sorrise Lyla abbracciando l’amica – Beh, ho fatto di meglio. Non solo ho recuperato la pietra, ma ho anche trovato due prescelti e un’ex luogotenente Ombrya-
-Come sarebbe a dire?- Miriam si alzò di scatto – Come sarebbe a dire due prescelti e una luogotenente Ombrya-
-Ex luogotenente- precisò Zoey
-Loro sono Aiden, Mandy e Zoey- spiegò Lyla – I primi due sono i prescelti dall’Azzurrite della Conoscenza e dell’Agata della Velocità, mentre l’altra è una ex luogotenente Ombrya che li ha fatti infiltrare nella loro sede-
-Okay, non ci sto decisamente capendo niente- balbettò Miriam rivolgendosi per la prima volta ai tre ragazzi – Non potreste spiegarmi tutto da capo-
-Beh, tutto è iniziato quando siamo andati a prendere gli starter dalla professoressa Gladis…- iniziò spedita Mandy
-Non così da capo- precisò Miriam
Una volta raccontata tutta la storia dei Preziosi della Natura e degli infiltrati nel team Ombrya, Miriam parve calmarsi.
-Oh, bene. Per una volta Lyla non ha portato qui degli agenti del team Ombrya sotto copertura- sospirò di sollievo Miriam – Sapeste quante volte è successo. E così voi sareste dei prescelti?-
-Beh, se vuoi possiamo mostrarti Gryfulgur e Hollimin, i nostri guardiani- propose Aiden
-Oh, non importa, se foste veri agenti Ombrya avreste già provato a catturarci- commentò Miriam – Quindi voi conoscete anche tutti gli altri prescelti?-
-Esatto!- confermò Zoey – Uno al momento si trova nel team Ombrya, mentre gli altri sei dovrebbero essere più o meno ad Astutopoli-
-E delle pietre invece sapete qualcosa?-
-Abbiamo con noi il turchese e sappiamo che il diamante e lo zaffiro sono nelle mani di Dorien- spiegò Mandy, che per l’emozione continuava a balbettare – Delle altre non sappiamo nulla-
-Capisco- disse Miriam – Ma perché non avete portato il Turchese al suo prescelto?-
-Temo che sia colpa mia- spiegò timidamente Lyla – Ho ritenuto che fosse più importante aggiornarti sulla situazione-
-Va bene, non importa- affermò Miriam alzandosi con calma – Appena potrete Lyla vi accompagnerà ad Astutopoli per consegnarlo. Per il momento invece siete miei ospiti-
- S-siamo ospiti della campionessa- perfino Zoey sembrava colpita dall’affermazione
-In cambio però dovrete farmi un piccolo favore- continuò Miriam – Sapete, è da un po’ che alcuni degli organizzatori mi chiedono di fare un piccolo collaudo del campo lotta, ma non sono mai riuscita a trovare il giusto sfidante. Che ne dite di una lotta sei contro tre? Io userò tre pokèmon mentre ognuno di voi ne userà due dei suoi. Che ve ne pare?-
-Ci stai proponendo una sfida contro di te?- chiese Aiden incredulo
-Esatto- confermò Miriam – Allora, vi va?-
-Certo che ci va!- Zoey scattò in piedi, saltellando entusiasta – Sarà grandioso!-
 
 
 
 
-Allora, abbiamo in programma delle missioni per oggi?- chiese Alex entrando nell’ufficio di Richard
-No- rispose subito Lucy, scocciata – Oggi è il giorno della festa delle reclute-
-Festa della che?- domandò Ryan
-Qualche tempo fa, quando Zoey era appena entrata nel team, propose di creare una giornata libera da missioni di ogni tipo e di organizzare una festa per tutti quanti- spiegò Richard
-E Dorien ha promosso l’idea?- chiese Alex diffidente
-No, semplicemente a lui non importava più di tanto, bastava che la festa non interferisse con le sue missioni di recupero pietre- continuò Richard – Quindi Zoey ha organizzato la festa e l’ha fatta diventare ufficiale-
-Quest’anno però Britney ha approfittato della sua assenza per cambiare le regole a modo suo- Lucy porse ad Alex un volantino su cui era pubblicizzato il ballo delle reclute Ombrya.
-Un ballo?- chiese disgustato Alex – Che idea stupida!-
-Lo so!- confermò Ryan – Perciò avevamo pensato di non andarci e di passare la giornata in modo più divertente-
-Io proporrei un bel pic-nic nel bosco del Sole Nero, così potremo rilassarci lontano da Britney e i suoi sotterfugi- esclamò Richard
-Buona idea!- approvò Ryan – Almeno Britney non potrà flirtare con me. Devo ammettere che è brava, ma mette anche i brividi-
-Anch’io ci sto- commentò Alex – Almeno potrò allenarmi un po’ con i miei pokèmon-
-A me basta stare lontana da tutti quei vestiti da sera e da Britney, quindi la tua idea mi va più che bene- rincarò Lucy
-Okay, allora è deciso- confermò Richard – Vado a preparare qualcosa da mangiare, voi andate pure nel bosco e trovate lo spazio giusto. Io vi raggiungo dopo-
 
 
-Un Gyarados, eh?- chiese Tony notando il pokèmon scelto da Clive – Non sarai mica uno di quelli che pensa solo al vantaggio di tipo, vero?-
-E se anche fosse?- rispose piccato Clive squadrando il Rapidash di Tony
-Va beh, iniziamo allora- lasciò perdere Tony – A te la prima mossa-
-Gyarados, vai con idrondata- ordinò Clive
-Evitalo con agilità-
Gyarados si lanciò verso Rapidash con la coda illuminata di blu, ma il pokèmon caval fuoco schivò senza problemi e aumentò la sua velocità.
-Adesso vai con velenpuntura- comandò Tony
-Schivalo-
Rapidash si mosse talmente velocemente che Gyarados non riuscì neanche a reagire e venne colpito dall’attacco di tipo veleno.
-Questa velocità mi sta decisamente dando sui nervi- ringhiò Clive – Dragodanza!-
Il pokèmon atroce aumentò le proprie statistiche e lanciò una potente idropompa che Rapidash non riuscì a schivare.
-Bella mossa, hai colmato la differenza di velocità- esclamò ammirato Tony – Ma ovviamente non basterà. Fuocobomba-
-Annullalo con idrondata- Clive fece un sorrisetto di trionfo. Se Tony usava contro di lui attacchi poco efficaci, allora non era messo molto bene.
L’attacco di Gyarados annullò fuocobomba in una nube di vapore.
-Ottimo, è proprio quello che volevo- sorrise Tony – Rapidash, sprizzalampo-
Disorientato dal vapore, Gyarados non vide arrivare Rapidash, che lo colpì con l’attacco elettro, buttandolo a terra.
-Gyarados!- urlò preoccupato Clive, ma il pokèmon si rialzò subito, non senza un po’ di fatica.
-Idropompa!- urlò Clive, più che mai determinato a battere Rapidash
-Fuocobomba!-
Idropompa annullò facilmente marchiatura e colpì Rapidash buttandolo a terra.
-Infierisci con idrondata-
Gyarados si lanciò contro Rapidash, che si stava lentamente rialzando, e si preparò a colpirlo con la coda.
Ma proprio mentre idrondata colpiva il pokèmon caval fuoco, Tony mise in atto la sua strategia.
-Sprizzalampo-
Rapidash si coprì di elettricità e la trasmise a Gyarados, ferendolo.
-E ora velenpuntura!-
L’attacco veleno lanciò Gyarados dall’altra parte del campo e lo mandò al tappeto.
-Bel lavoro amico- Clive era furibondo – Duskull, tocca a te!-
Il pokèmon spettro si presentò in scena con un’espressione all’apparenza sconsolata.
-Comincia subito con divinazione!- ordinò Clive
- Fuocobomba-
Mentre Duskull prevedeva il futuro, Rapidash gli lanciò contro il potente attacco, ma il pokèmon riuscì a schivarlo e gli rispose con palla ombra, che lo colpì in pieno.
-Vai con velenpuntura-
-Psichico!-
Duskull tenne Rapidash a distanza con l’attacco psichico
-E adesso vai con inseguimento- ordinò Clive
- Velenpuntura-
Duskull cercò di colpire Rapidash, ma il pokèmon lo anticipò e lo colpì con l’attacco veleno.
Subito dopo però, Rapidash subì divinazione e venne pesantemente colpito, finendo a terra esausto.
-Bravissimo amico- lo lodò Tony rimettendolo nella sfera – Magcargo, tocca a te-
Il pokèmon lava entrò in scena con allegria e si preparò alla lotta.
-Divinazione – ordinò subito Clive
-Impedisciglielo con smog-
Duskull venne circondato dallo smog e non riuscì ad usare divinazione, ed in più venne anche avvelenato.
-Oh no!- esclamò da bordo campo Niagara – Questa sì che è sfortuna-
-State tranquilli, sono certo che Clive riuscirà a vincere- commentò Mark – L’importante è che riesca a sciogliersi un po’-
-E adesso lavasbuffo-
-Palla ombra-
I due attacchi si scontrarono a mezz’aria, ma quello di Magcargo ne uscì vincitore e colpì duramente Duskull, ma Clive non si arrese.
-Inseguimento-
-Forzantica-
Magcargo lanciò contro Duskull vari massi, ma il pokèmon li evitò tutti quanti e lo colpì con inseguimento.
-Adesso vai ancora con inseguimento- ripeté Clive
-Confondilo con smog-
Duskull evitò la nube velenosa con facilità e colpì nuovamente il pokèmon lava.
-Ripresa!- ordinò Tony
-Non provarci! Palla ombra!-
Duskull distrasse Magcargo ferendolo con palla ombra ed impedendogli di curarsi.
-Sei davvero un rompiscatole!- sbuffò Tony – Mettiamolo fuori combattimento con lava sbuffo!-
-Contrastalo con palla ombra!-
Duskull non riuscì a lanciare la sfera di tenebre a causa del veleno, che lo ferì, e venne così colpito da lava sbuffo.
-Ottimo!- esultò Tony – E ora vai con forzantica!-
-Rispedisci i massi al mittente con psichico!-
Duskull deviò i massi e li rispedì addosso a Magcargo, che non riuscì a schivarlo e venne colpito.
-E ora tienilo in aria con psichico-
-Cosa?- chiese confuso Tony
Duskull sollevò Magcargo e lo tenne in aria.
-Lavasbuffo-
Magcargo non riuscì ad usare l’attacco perché ancora nella morsa di psichico
-E ora lancialo e vai con palla ombra!-
Duskull lanciò in aria Magcargo, confondendo sia lui che l’allenatore, per poi colpirlo duramente con palla ombra, facendolo cadere esausto al suolo.
-Sì!- esultò Vera – Clive è in vantaggio!-
Subito dopo però, Duskull subì gli effetti del veleno e finì a terra, esausto.
-Okay, come non detto- ritrattò subito Vera
-Ah, la lotta si fa interessante!- commentò Tony – Monferno, è il tuo turno!-
-Charmander, tocca a te-
 
 
 
 
-Allora, chi comincia?-
-Io- Zoey si fece avanti – Sono proprio curiosa di vedere cosa sa fare la campionessa-
-Te lo mostrerò con piacere- sorrise Miriam – Inizierò con una delle mie punte di diamante: Kingdra, mostra di cosa sei capace-
- Florges, tocca a te!-
-A te la prima mossa- concesse Miriam
-Bene! Florges, forza lunare!-
Florges lanciò l’attacco, che Kingdra non riuscì a schivare in tempo, ma nonostante l’efficacia del tipo folletto sul drago, il cavalluccio marino non sembrò risentirne affatto.
-Pioggiadanza- comandò Miriam calmissima
Kingdra causò subito una leggera pioggia e poi lanciò un idropompa contro Florges, che finì a terra a causa della potenza del colpo.
-Non ti arrendere Florges, usa petalodanza-
-Bollaraggio -
L’attacco di tipo acqua annullò in un istante quello di tipo erba e buttò nuovamente a terra Florges.
-Ancora petalodanza!- ordinò Zoey, pur sapendo che dopo Florges si sarebbe confusa.
-Schiva!-
Con incredibile velocità, Kingdra evitò Florges e la colpì con bora.
-Com’è possibile?- chiese perplessa Zoey – Prima non era così veloce-
-Kingdra ha nuotovelox, quindi sotto la pioggia è molto più veloce- spiegò calmissima Miriam – E ora usa ancora bora-
Florges tentò di schivare, ma venne pesantemente colpita e finì al tappeto, esausta.
-Bravissima Florges- Zoey rimise la pokèmon nella sfera – Wow, non sono nemmeno riuscita a scalfire quel Kingdra, ma Venonat cambierà la situazione!-
Il pokèmon coleottero saltellò sul campo come se fosse in preda al panico e si rivolse preoccupato a Zoey.
-Tranquillo, andrai alla grande- promise la luogotenente – Parti con cozzata zen-
- Bollaraggio!-
Venonat riuscì ad annullare bollaraggio con cozzata zen, e così colpì Kingdra, che tentò di rispondere con idropompa.
-Schiva!- Venonat non riuscì ad evitare l’attacco, ma Zoey sorrise ugualmente – Non importa, va bene lo stesso. Inibitore!-
Venonat inibì l’attacco idropompa di Kingdra, che rispose con dragopulsar.
-Evita presto!-
Venonat riuscì a schivare la mossa e si lanciò contro Kingdra usando velenodenti.
-Contrasta con bollaraggio!-
Bollaraggio riuscì a fermare l’avanzata di Venonat, ma in quel momento la pioggia cessò e Kingdra tornò alla sua velocità normale.
-Non importa, ce la faremo lo stesso!- affermò con convinzione Miriam – Dragopulsar-
-Fangobomba!-
I due attacchi si scontrarono e dragopulsar annullò l’altro, colpendo oltretutto Venonat.
-Venonat, tutto bene?- chiese preoccupata Zoey
Il pokèmon insetto annuì leggermente affaticato, ma anche Kingdra iniziava a mostrare segni di cedimento.
-Usa ancora pioggiadanza!- ordinò Miriam
-Non farglielo fare! Fermalo con psicoraggio!-
L’attacco psichico impedì al pokèmon drago di far piovere nuovamente, ma quello non si perse d’animo ed attaccò con dragopulsar, colpendo Venonat e spedendolo a terra.
Il pokèmon si rialzò con una certa fatica e Kingdra provò a colpirlo con bollaraggio, ma Venonat si lanciò in una potente cozzata zen e colpì pesantemente l’avversario, che finì per la prima volta in quella lotta a terra.
-Kingdra, riesci a continuare?- dopo aver ricevuto una risposta affermativa Miriam ordinò di usare geloraggio.
Venonat venne colpito dal raggio e cadde nuovamente a terra, ma si rialzò nuovamente, seppur molto faticosamente.
-Venonat sei sicuro di farcela?- domandò Zoey in preda all’ansia.
Il pokèmon insetto non sembrava disposto ad arrendersi e lanciò contro Kingdra un potente fangobomba, che annullò l’attacco geloraggio dell’avversario e lo colpì.
-Okay, credo sia arrivato il momento di usare il nostro attacco migliore!- proclamò Miriam – Kingdra, dragobolide!-
Il pokèmon lanciò una meteora che salì fino a dividersi e causare una pioggia di meteore.
-Oh no, e adesso?- domandò Zoey, senza nessuna idea.
Improvvisamente la luce solare iniziò ad incanalarsi verso Venonat, che iniziò a formare una sfera.
-Sta usando solarraggio!- commentò Lyla da bordo campo, riconoscendo subito la mossa erba
Venonat lanciò solarraggio proprio mentre veniva colpito da dragobolide, e l’attacco riuscì a raggiungere Kingdra.
Quando il fumo causato da dragobolide si diradò, entrambi i pokèmon erano al tappeto.
-Non ci credo- Zoey fece rientrare Venonat per farlo riposare – Ho battuto un pokèmon della campionessa!-
-Ottimo lavoro Zoey- si complimentò Aiden dandole il cambio sul campo
-Il tuo Venonat è un bravissimo lottatore- confermò ammirata Miriam – E da quello che ho potuto notare credo che sia prossimo all’evoluzione-
Poi la campionessa si concentrò sullo sfidante successivo e afferrò un’altra pokè ball.
-Ma non montatevi troppo la testa, non siete i primi che riescono a sconfiggere uno dei miei pokèmon- disse la donna –Crustle, conto su di te-
-Sei pronto Glaceon?- domandò Aiden, e subito il suo pokèmon saltò nel campo lotta – Iniziamo subito con geloraggio-
-Contrasta con abbattimento-
I due attacchi si annullarono a vicenda, ma Aiden fu più veloce a reagire ed ordinò a Glaceon di usare segnoraggio, che colpì Crustle.
-E ora vai con levitoroccia- ordinò subito Miriam – E poi usa ritirata-
Crustle piazzò dei massi che levitavano a mezz’aria e poi si ritirò nel guscio per aumentare la difesa.
-Prova a farlo uscire con palla ombra- tentò Aiden, ma l’attacco non parve sortire effetto.
-Devastomasso- ordinò calmissima Miriam, facendo colpire Glaceon da un attacco potentissimo che lo fece cadere.
Mentre Crustle si ricaricava, Aiden tentò di scalfire il guscio dell’avversario con ripetuti geloraggi, ma gli attacchi si infrangevano contro la roccia del pokèmon senza alcun effetto.
-Ancora devastomasso e poi ritirati-
-Schiva saltando sul guscio di Crustle- ad Aiden venne finalmente un’idea per sfuggire agli attacchi della campionessa.
Glaceon evitò il masso gigante e saltò su Crustle, fuori dalla portata delle sue chele.
Il pokèmon scogliocasa tentò di liberarsi dell’ospite sgradito, ma non riusciva a raggiungerlo e così Glaceon poteva piazzare ogni tanto qualche geloraggio o palla ombra.
-Okay, qui c’è un’unica soluzione!- proclamò Miriam – Usa gettaguscio-
Crustle si liberò della sua pietra e aumentò molto la sua velocità, facendo però scendere le difese.
-Bene, proprio quello che volevo- sorrise Aiden – Glaceon, piazzati davanti all’entrata del guscio di Crustle e bloccagli il passaggio-
-Toglilo di lì con devasto masso-
-Schiva e prova con attrazione!-
Glaceon evitò l’enorme roccia e fece l’occhiolino a Crustle, che venne circondato da dei cuori.
-Evita presto!- comandò Miriam – Non ho nessuna intenzione di scoprire se l’attacco può funzionare o no-
Grazie all’aumento di velocità derivato dalla mancanza del guscio, Crustle schivò con facilità e lanciò nuovamente devastomasso contro Glaceon, riuscendo a colpirlo.
-Come è possibile che quel Glaceon sia ancora in piedi?- chiese sorpresa Lyla, notando che il pokèmon di Aiden si rialzava – L’ha colpito con due attacchi superefficaci e potentissimi-
Infatti subito dopo Glaceon cadde a terra esausto, costringendo Aiden a rimetterlo nella sfera per riposare.
-Bravissimo amico mio- lo lodò Aiden prima di scegliere il pokèmon successivo – Gallade, tocca a te-
 
 
 
 
 
-Che pace, che calma, che…-
-…pizza- Alex interruppe sgarbatamente Ryan – Anche a me piace questo posto, ma non c’è bisogno che continui la tiritera-
Alex, Lucy e Ryan avevano raggiunto la Foresta del Sole Nero e avevano trovato uno spiazzo erboso e in ombra perfetto per un pic-nic.
I ragazzi approfittarono dell’assenza di Richard per allenarsi un po’ con i loro pokèmon. Lucy presentò Amaura al resto della sua squadra e il pokèmon legò subito con la Snorunt di Ryan. Zorua ed Heldian giocavano a rincorrersi insieme a Litleo e Umbreon, mentre Absol, Houndour e Golbat si rilassavano all’ombra. Bellsprout e Gogoat raccoglievano alcune bacche da degli alberi usando frustata mentre Riolu e Grovyle si allenavano nella lotta, sotto lo sguardo critico di Spiritomb, che pareva sottolineare ogni loro errore.
-Però Ryan ha ragione- ammise Lucy sedendosi sull’erba – Da quando sono nel team Ombrya, ho avuto sì e no due occasioni per rilassarmi così-
-A proposito, mi pare di non avertelo mai chiesto- si ricordò Alex – Da quanto tempo sei nel team Ombrya?-
-Appena ho compiuto quattordici anni i miei genitori mi hanno dato il compito di catturare il mio primo pokèmon- spiegò Lucy – Quando ci sono riuscita catturando Skiddo, loro mi hanno parlato della loro esperienza nel team Ombrya e mi ci hanno mandato per la mia “formazione”-
-Formazione?- chiese perplesso Ryan
-Volevano che diventassi una ladra, come loro- sbuffò Lucy – Fin da piccola mi hanno abituato in modo che potessi divenire un’abilissima ladra, ma sono sempre stata un vero disastro. Mi hanno pizzicata un paio di volte per taccheggio ad un centro commerciale, fortunatamente però i miei avevano una certa influenza e sono riusciti a farmi liberare-
-Wow- Alex non si sarebbe mai aspettato che Lucy avesse dei genitori simili. Sembrava una ragazza normalissima, non una che aveva ricevuto un educazione formata da furti e truffe – Cioè… wow-
-Lascia stare, anch’io quando ci penso non riesco a capacitarmene- rispose Lucy sorridendo amaramente – I miei mi vogliono bene, è solo che non condividono la mia visione del mondo. Sono entrata nel team Ombrya perché non mi andava di deluderli per l’ennesima volta-
-Ehi, non ti devi biasimare solo perché non sei voluta diventare una criminale- commentò Ryan per consolarla
-Teoricamente lo sono già- gli ricordò Lucy indicandosi la maglia del team Ombrya – Comunque, Alex, per rispondere alla tua domanda, quando siete arrivati voi ero nel team già da cinque o sei mesi-
-Comunque stai tranquilla- Ryan le si sedette accanto e le mise una mano sulla spalla – Non sei l’unica ad aver avuto una strana infanzia. Quando avevo dieci anni mia madre ha lasciato mio padre senza dare sue notizie, e due anni dopo abbiamo ricevuto un invito per andare all’inaugurazione della sua palestra, così di punto in bianco. Mia sorella non è mai riuscita a perdonarla-
Alex cominciava a sentirsi in imbarazzo, nonché il terzo incomodo, quindi decise di fermare gli altri due prima che la situazione diventasse ancora più delicata.
-Ehi ragazzi- disse cercando di mantenere un tono allegro – Non è questo il momento di lasciarci prendere dalla malinconia. Oggi dobbiamo divertirci, ricordate?-
-Non posso credere che lo stia dicendo proprio tu- commentò Ryan
-Già, nemmeno io- sbuffò Alex – Però è vero, non abbiamo motivi per parlare di ricordi spiacevoli-
-Non posso credere di starlo per dire, ma Alex ha ragione ad essere ottimista- esclamò Lucy, d’accordo con l’amico – Proviamo a parlare d’altro mentre aspettiamo Richard-
-Giusto- concordò anche Ryan – Che ne dite di…-
Ma subito si zittì, perché sentì delle voci provenire da non lontano.
-Le sentite anche voi?- chiese con fare circospetto
Lucy e Alex annuirono e i tre tesero l’orecchio per distinguere meglio le voci
-Allora, non ti pare un buon piano?- domandò una voce femminile che Lucy riconobbe all’stante: era Rachel
-Forse- rispose un’altra voce sconosciuta, sempre femminile – Ma sei sicura che i traditori c’entrino con quei rompiscatole?-
-Ma di che accidenti stanno parlando?- chiese confuso Ryan
-Io temo di saperlo- sussurrò in tutta risposta Alex
 
 
 
 
I due pokèmon starter di tipo fuoco si fissavano ostili da un lato all’altro del campo di battaglia.
-Voi dite che vincerà?- mormorò dubbiosa Alima dal bordo del campo
-Ma certo, lo vedo molto determinato- rispose Chiara
-Sarà- commentò Drew – Non vorrei però che si distraesse a causa del suo disprezzo per Tony-
-Monferno, parti con ruotafuoco- ordinò Tony
-Confondilo con muro di fumo- replicò Clive
Monferno non riuscì ad orientarsi e l’attacco andò a fuoco, ma Tony si riprese subito ed ordinò di usare pugnorapido.
-Protezione!- pugnorapido si abbatté sulla barriera creata da Charmander, ma Monferno la eluse con fintoattacco e colpì Charmander.
-Adesso passiamo all’attacco- esclamò con convinzione Clive – Rogodenti!-
-Pugnorapido!-
I due pokèmon si scontrarono e Charmander riuscì a mordere l’avversario, venendo però poi colpito da pugnorapido, che lo spedì a terra.
-Infierisci con ruotafuoco!-
-Non farti sorprendere e vai con protezione-
Monferno colpì Charmander, che non riuscì ad attivare protezione in tempo.
Il pokèmon lucertola si alzò leggermente affaticato e Clive gli ordinò di usare pirolancio,  a cui Monferno non riuscì a rispondere.
-Monferno usa attacchi fisici, perciò se riesco a tenerlo a distanza è fatta- intuì Clive – Charmander, continua con pirolancio-
-Ruotafuoco-
Monferno risalì la fiammata lanciata da Charmander e riuscì a colpirlo, ma il pokèmon lucertola piazzò un potente rogodenti.
-Usa ancora ruotafuoco!- ordinò deciso Tony
-Rogodenti- 
I due pokèmon si scontrarono ed entrambi parvero essere potenziati dalle fiammate che stavano loro intorno. Per un istante Monferno parve avere la meglio, ma poi Charmander venne avvolto da una luce bianca che iniziò a fargli cambiare forma, e che si spense lasciando un agguerrito Charmeleon, che annullò ruotafuoco e colpì con rogodenti il nemico.
-Grande, finalmente si è evoluto!- esultò Clive – E adesso andiamo a vincere: vai con pirolancio-
-Schiva e vai con pugno rapido-
L’attacco di Charmeleon fu molto più potente di quello precedente, e il pokèmon briccone non riuscì a schivarlo.
-Non credere di aver vinto solo per l’evoluzione- sorrise Tony incrociando le braccia – Ancora pugnorapido-
-Rogodenti-
Monferno corse velocissimo verso l’avversario, colpendolo prima che questo riuscisse anche solo a provare ad usare rogodenti.
Charmeleon cadde a terra, ma si rialzò subito dandosi lo slancio con le braccia e con un gesto fulmineo si voltò e fece inciampare Monferno sulla sua coda prima che riuscisse ad allontanarsi.
-E adesso vai con pirolancio-
Monferno venne colpito dall’attacco a distanza ravvicinata e fu spedito dall’altra parte del campo.
-Adesso mi hai davvero stufato!- proclamò Tony – Monferno, pugnorapido!-
-Rogodenti!-
Per la terza volta, i due si incontrarono a metà del campo lotta: Monferno tentò di piazzare il suo pugno, ma Charmeleon si tirò indietro, evitò il colpo e colpì pesantemente l’avversario, buttandolo a terra esausto.
-Evvai!- Charmeleon corse ad abbracciare il suo allenatore, rischiando però di cadere a terra per la fatica – Sei stato grande amico mio-
-Ottimo lavoro Clive- Tony rimise Monferno nella sfera – Ti sei meritato la medaglia lava-
Il capo palestra prese dalla tasca una medaglia a forma di vulcano e la consegnò a Clive, mentre i suoi amici si avvicinavano per complimentarsi con lui e per prendere le loro medaglie.
-Grazie- esclamò Clive, costretto ad ammettere con sé stesso che Tony non era affatto uno stupido come sembrava dai suoi video.
Dopo aver preso le medaglie (comprese quelle per Aiden, Mandy e Alex), i ragazzi salutarono Tony e andarono subito a festeggiare la vittoria.
 
 
 
 
Gallade entrò in campo e subito venne ferito da levitoroccia, ma si riprese subito.
-Parti subito con fendifoglia- ordinò il biondo
-Rispondi con abbattimento- indicò Miriam a Crustle, che aveva approfittato dell’entrata in campo di Gallade per infilarsi nuovamente nel guscio.
A causa dell’alta velocità di Gallade, e di quella molto bassa di Crustle, il pokèmon lama colpì l’avversario con facilità, ma quando tentò di infierire con psicotaglio, Crustle usò ritirata e si rimise nel guscio.
-Ora attacca con devastomasso!- ordinò Miriam
- Proteggiti con psicotaglio-
Il masso enorme annullò l’attacco di Gallade e lo colpì, facendolo finire in ginocchio, ma il pokèmon si rialzò subito con fierezza e approfittò dell’attimo in cui Crustle si ricaricava per piazzare una zuffa.
-Il tuo Gallade è davvero molto potente in attacco, ma non basterà- assicurò Miriam – Crustle, ritirata-
-Dato che ti aumenti la difesa, permettimi di aumentare l’attacco- proclamò Aiden – Gallade, danzaspada-
I due pokèmon aumentarono le loro statistiche migliori e poi Miriam ordinò un altro devastomasso.
-Non ci provare- la bloccò Aiden – Usa psicotaglio-
Gallade usò la sua lama illuminata di viola e con un enorme sforzo riuscì a tagliare devastomasso, vanificando gli sforzi di Crustle e colpendolo con psicotaglio.
-Bella mossa- approvò Miriam – Ma non abbastanza. Presto, ritirati nel guscio-
Gallade tentò di scalfire il guscio con fendifoglia e zuffa, ma era troppo resistente.
-Abbattimento!- ordinò di scatto Miriam
Gallade non riuscì ad allontanarsi in tempo e ricevette un potente abbattimento a distanza ravvicinata, che lo fece finire a terra.
-Attaccalo con psicotaglio-
-Usa ancora ritirata-
Crustle riuscì a mettersi al sicuro prima dell’arrivo dell’attacco e Gallade non riuscì a colpirlo, ma ad Aiden venne un’idea.
-Ribalta il guscio con psichico-
Gallade ribaltò il guscio di Crustle, sbilanciandolo e bloccandolo in quella posizione.
-Ma come…-
Per la seconda volta nella lotta, Aiden era riuscito a far diventare il guscio di Crustle uno svantaggio per lui, costringendo Miriam  a farlo uscire.
-Gettaguscio- ordinò piccata la campionessa – E vai con devastomasso-
Grazie all’aumento di velocità, Gallade venne colpito dal potente attacco e finì a terra, ma si rialzò, seppur notevolmente affaticato.
-E ora vai con zuffa!-
-Abbattimento!-
Gallade percepì la determinazione dell’allenatore e schivò l’attacco dell’avversario e lo colpì pesantemente spedendolo dritto contro il guscio abbandonato e mandandolo al tappeto.
-Sì, sei stato grande!- Aiden si complimentò con il suo Gallade e poi lo ritirò nella sfera, decidendo che il pokèmon era troppo stanco per continuare.
-Ottima strategia- si complimentò Miriam mentre Aiden dava il cambio a Mandy – Costringere Crustle ad uscire per ridurre la sua difesa. Questa lotta mi sta davvero affascinando-
Mandy si fece avanti con nervosismo, stringendo in mano una sfera pokè.
-T-tocca a te Delcatty- balbettò la ragazza facendo entrare in campo il pokèmon
-Vieni fuori Hitmontop- chiamò invece Miriam
-Parti subito con attrazione!- ordinò Mandy
-Schiva e vai di triplocalcio-
Il cerchio di cuori venne facilmente evitato da Hitmontop, che roteò sulla testa fino a Delcatty e la colpì pesantemente ben tre volte.
-Reagisci con dobbiasberla-
-Rapigiro!-
Hitmontop tentò di mettersi a girare vorticosamente, ma Delcatty glielo impedì e lo schiaffeggiò con la coda, facendogli perdere l’equilibrio.
-E adesso canto!- ordinò trionfante Mandy, approfittando del momento di debolezza dell’avversario
L’attacco andò a segno e Hitmontop si addormentò, ma Miriam non parve esserne turbata.
-Sonnolalia- ordinò con calma, stupendo tutti i presenti eccetto Lyla.
Hitmontop si mise a roteare sulla testa e colpì Delcatty con triplocalcio.
-Miriam è bravissima a compensare le debolezze dei suoi pokèmon- spiegò Lyla – Nel caso un avversario abbia un pokèmon con mosse che fanno addormentare, lei usa Hitmontop-
-Buona idea quella di sonnolalia- ammise Mandy – Ma abbiamo un modo per neutralizzarla. Svegliopacca!-
Delcatty colpì Hitmontop, svegliandolo ma causandogli nel frattempo il doppio dei danni.
-Brutte notizie Mandy- spiegò Miriam con un sorriso di trionfo – Quella era una mossa fisica. Contrattacco!-
-No! Schiva!-
Hitmontop sorprese Delcatty e la spedì dritta a terra, esausta.
-Sei stata davvero bravissima amica mia- Mandy rimise Delcatty nella sfera – Ottimo lavoro. Electrike, ora è il tuo turno!-
Il pokèmon lampo entrò in scena con un ruggito determinato e partì subito all’attacco con scarica.
Hitmontop non riuscì a reagire in tempo e venne colpito, ma rispose con un potente triplocalcio.
-Attacca con rapigiro!-
-Confondilo con doppioteam-
Hitmontop si ritrovò a roteare sulla testa cercando di colpire tutti i cloni di Electrike, che lo avevano circondato.
-Sorprendilo con attacco rapido-
-Fatti colpire e reagisci con contrattacco!-
Tutti i cloni partirono nella direzione di Hitmontop e il  vero Electrike lo colpì; in tal modo però si rivelò e venne colpito da contrattacco, che lo mandò a terra.
-Electrike, riesci ad andare avanti?- chiese preoccupata Mandy mentre il suo pokèmon si rialzava a fatica.
Electrike annuì e lanciò contro Hitmontop una potente scarica.
Hitmontop riuscì a schivare l’attacco e si lanciò in un ennesimo triplocalcio, ma Electrike lo aspettava al varco e lo colpì con scintilla, mettendosi poi al sicuro da un eventuale contrattacco.
-Confondilo con rapigiro!- ordinò Miriam
Hitmontop iniziò a girare intorno all’avversario ed Electrike non sapeva da dove aspettarsi l’attacco, che arrivò sottoforma di un potente triplocalcio, impossibile da evitare.
Poi Hitmontop fece per riprendere a girare, ma Mandy lo precedette ed ordinò ad Electrike di fermarlo con scintilla.
L’attacco andò a buon segno, ma era proprio ciò che Miriam sperava.
-Contrattacco!-
Electrike non riuscì ad evitare l’attacco e venne nuovamente buttato a terra.
-Oh no, Electrike!- urlò Mandy – Ti prego, dimmi che stai bene!-
Sentendo la sua allenatrice così disperata, Electrike si rialzò senza un lamento, anzi si esibì in un fiero ruggito, durante il quale iniziò il processo di evoluzione.
-Non ci credo!- balbettò Mandy – Si sta…-
Presto sul campo di battaglia comparve un Manectric che si lanciò contro l’avversario in un potente sprizza lampo.
-Impressionante- ammise Miriam scostandosi una ciocca di capelli dal viso – Ma non basterà. Triplocalcio!-
Hitmontop non fu abbastanza veloce e sprizzalampo andò a segno senza problemi, buttandolo a terra.
-Contrattacco!-
-Presto, schiva!-
Con uno scatto, Manectric si tolse dalla traiettoria di Hitmontop e lo colpì con scarica.
-Triplocalcio!- Miriam stava cominciando ad innervosirsi
-Doppioteam!-
Hitmontop colpì cloni su cloni fino a trovare finalmente quello vero, che spedì lontano con un calcio.
Manectric atterrò in piedi e si lanciò subito in uno sprizzalampo, mentre Hitmontop tentava rapigiro.
I due avversari cozzarono l’uno contro l’altro e vennero entrambi spediti indietro dall’urto.
Sembravano tutti e due affaticati, ma nessuno pareva essere pronto a cedere-
-Contrattacco!-
-Tienilo a distanza con scarica!-
Hitmontop evitò il flusso di energia elettrica, e arrivò a colpire il nemico, ma questo usò sprizzalampo non appena venne toccato da contrattacco.
Il pugno spedì Manectric a terra, mentre Hitmontop rimase in piedi, stordito. Il pokèmon scarica fece per alzarsi, ma poi crollò a terra. Contemporaneamente con Hitmontop.
-Non ci credo!- balbettò Mandy
-Non può essere- le fece eco Aiden
-Abbiamo davvero…- commentò Zoey
-…Pareggiato con la campionessa- terminò per loro Miriam – Già. Siete stati molto bravi. Ognuno di voi ha un diverso stile di lotta, ma sono tutti molto interessanti-
Mentre Aiden, Mandy e Zoey esultavano e parlavano della lotta appena conclusa, Lyla si avvicinò a Miriam.
-Dimmi la verità- sussurrò la ragazza – Hai impiegato tutte le tue forze?-
-Almeno un buon ottanta per cento- assicurò la donna – Quei tre faranno strada, me lo sento-
 
 
 
 
-Sei sicuro che stiano parlando dei tuoi amici?- sussurrò Ryan
Il ragazzo era ancora nascosto, insieme con Lucy e Alex, tra i cespugli per ascoltare la conversazione tra Rachel e la sconosciuta. Anche i loro pokèmon, che avevano capito la gravità della situazione, facevano silenzio.
-I traditori probabilmente sono Mandy, Aiden e Zoey- confermò Lucy
-Mentre i rompiscatole, e su questo punto sono d’accordo con quella tizia, sono gli altri- completò Alex
-Certo che centrano qualcosa- i tre si interruppero quando sentirono Rachel riprendere il discorso – Alla radura degli Heldian gli hanno aiutati senza esitare un secondo. Inoltre il biondo corrispondeva alla descrizione del prescelto dell’Azzurrite, che insieme ad altri due pare essersi staccato dal gruppetto. E guarda caso uno dei due sarebbe proprio una ragazza dai capelli corti-
-Potresti aver ragione- pensò ad alta voce la sconosciuta – Ma se così fosse, questo significherebbe che il terzo ragazzo è ancora infiltrato qui-
-Non è difficile capire di chi si tratta- continuò Rachel – Deve essere senza dubbio l’apprendista di Zoey. E non è tutto, scommetto che ha anche degli alleati-
-Ora che mi ci fai pensare, ultimamente Richard e Zoey si comportavano in modo sospetto- intuì la sconosciuta
- Già, ma c’è anche qualcun altro, sono pronta a scommetterci- la teoria di Rachel era purtroppo più che fondata – Ricordi l’ultima missione punitiva di Britney, quella simpaticissima piccola me?-
Alex, Lucy e Ryan rabbrividirono, sia perché Rachel era vicina alla verità, sia perché aveva definito “simpaticissima” Britney
-No, non me la ricordo, perché?- domandò improvvisamente annoiata l’interlocutrice della ragazza.
-Perché è miseramente fallita. Richard, l’ex assistente di Zoey e altre due reclute avevano preso parte a quella missione. Sono pronta a scommettere che loro sono l’intera squadra di sabotaggio e che Britney ha scoperto tutto, ma non ha nessuna prova per accusarli-
-Siamo sicuri che Rachel non sia un’investigatrice privata?- mormorò disperata Lucy – Come cavolo ha fatto a scoprirci?-
-Che ne pensi Bunny, ti sembra una possibilità?- domandò Rachel dopo aver esposto la sua teoria.
-Rachel sta parlando con Bunny?- Alex cercò di sbirciare le due tra i cespugli, ma notò solo la testa di Rachel che guardava in basso. Evidentemente Bunny era più bassa di lei.
-Ammetto che sembra plausibile- rispose Bunny – Appena possibile interrogheremo Britney, non credo che si farà problemi a dirci tutto-
-Scommetto che non avrà nessun problema a farlo- mormorò preoccupato Ryan
-Bene, allora siamo d’accordo?- chiese Rachel – Non insospettiamo i traditori, agiremo dopo il ballo-
Le due donne si allontanarono dalla radura e le loro voci si persero nel bosco.
-Oh no, e adesso che facciamo?- si disperò subito Lucy
-Okay, manteniamo la calma- provò a tranquillizzarla Ryan
-No, ha ragione a preoccuparsi- Alex iniziò a girare in tondo – Abbiamo solo una possibilità. Dobbiamo fuggire con la scusa di una missione!-
Proprio in quel momento, arrivò Richard con in mano un cestino.
-Allora, pronti per un pic-nic?- chiese sorridente il ragazzo – Beh?-
-No, non credo che sia il momento- proclamarono in coro gli altri tre.
 
 
 
-Ehi ragazzi, ho un regalo per voi-
Miriam raggiunse il trio con in mano tre pietrechiavi, una per ognuno di loro.
-Oh cavolo, grazie!- Mandy afferrò la sua pietrachiave e se la mise subito al polso, mettendosi poi a frugare nel suo zaino – Tempo fa ho trovato una Manectrite, adesso finalmente potrò usarla-
-Oh, meno male che l’hai detto, perché ti stavo per offrire una megapietra- aggiunse in  quel momento Miriam – Sapete le colleziono e quando posso le offro agli allenatori. Pensavo ad una Galladite per te Aiden, mentre tu Zoey avresti qualche richiesta?-
-Beh, ecco, io avrei una Numel, perciò…- Zoey sembrava imbarazzata nel fare una simile richiesta ad una campionessa
-Capito!- Lyla spuntò in quel momento portando uno zaino che sembrava pesare parecchio – Una Galladite e una Cameruptite in arrivo-
La superquattro posò con sollievo lo zaino a terra e ci frugò dentro fino a trovare le pietre richieste: - Ecco a voi!- disse offrendole ai due ragazzi con un sorriso.
Aiden e Zoey presero le megapietre ringraziando mille volte sia Lyla che Miriam.
-Ehi ragazzi, non c’è bisogno di dire grazie così tante volte- li bloccò la campionessa – In fondo da oggi siamo come una squadra per sventare i piani del team Ombrya-
-Grazie!- esclamò Mandy, prima di capire bene cosa aveva appena detto – Cioè, per noi è un piacere aiutarti!-
Zoey si fece avanti leggermente titubante e mise la mano stesa davanti a se.
-Che ne dite di fare come quando ci siamo infiltrati nel team?- propose la ragazza
-Perché no!- Mandy mise la mano sopra quella di Zoey, e poi guardò Aiden.
-Buona idea! – approvò il biondo facendo lo stesso.
Miriam mise la mano su quella del ragazzo e poi fece un cenno a Lyla, che si fece avanti.
-Per Eclissior al tre!- proclamò Mandy – Uno, due, tre…-
-Per Eclissior!- gridarono i cinque in coro
 
 
 
 
Angolo Autore
Ed ecco il nuovo capitolo.
Scusate se vi ho fatto aspettare un po’, ma spero che ne sia valsa la pena.
In questo capitolo abbiamo un paio di lotte molto importanti, e scoperte che non sono affatto da meno.
Spero che il capitolo vi piaccia.
L’Uragano Temporale
 
 
 
 

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