Italian Trip

di WikiGabry
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo (prima parte): California ***
Capitolo 2: *** Prologo (seconda parte): Italia ***
Capitolo 3: *** Sorprese e Progetti ***
Capitolo 4: *** Preparativi ***
Capitolo 5: *** Su e giù dal Monte Bianco ***
Capitolo 6: *** Tra stambecchi e faraoni ***



Capitolo 1
*** Prologo (prima parte): California ***


Sud della California, 6:30 del mattino.
Il sole era appena sorto, e colorava il luogo di un rosso acceso
Un membro dello staff di una nota compagnia televisiva vagava per gli studi, alla disperata ricerca del suo direttore.
Finalmente trovò la porta del suo ufficio, e bussò freneticamente.
Da dentro arrivò un:-Avanti!
Il ragazzo entrò, e si trovò davanti il capo, un uomo sulla cinquantina con occhialini rotondi e capelli grigi.
-Spero che tu abbia un buon motivo per avermi disturbato a quest'ora...-disse il tipo, gelido.
Senza dire nulla, l'altro gli appoggiò una pila di fogli sulla sua scrivania.
Il direttore li osservò attentamente, e alla fine strabuzzò gli occhi:-Come è possibile che lo share sia diminuito del 5%?! Dove abbiamo sbagliato?
Il suo interlocutore rispose:-Dopo due stagioni il pubblico comincia ad annoiarsi dei personaggi...Forse dobbiamo cambiare qualcosa nel cast!
-Hai ragione-commentò il capo-Cacciamo tutti!
-Capo, non è possibile-replicò flebilmente il ragazzo-Everest, per esempio, è arrivata da poco, ed il pubblico non si è ancora stancato né di lei, né di Ryder...
-Tra un paio d'ore si sveglieranno tutti-constatò il direttore-Dì a Ryder di avvisare gli altri cuccioli del loro siluramento...
-OK, capo-concluse l'altro, uscendo dalla stanza-Farò come dice...
 
DUE ORE DOPO...
 
Ryder si sentiva male: aveva appena ricevuto la triste notizia, e si diresse verso le cucce delle reclute per comunicargliela.
I cuccioli si avvicinarono a lui, facendogli le feste come sempre, ma poi appresero il loro licenziamento.
-Non è possibile...-mormorò Chase, a nome di tutti-Come faremo senza di te?
-Non vi preoccupate-lo rassicurò Ryder-Sono sicuro che troverete un padrone che vi vorrà tanto bene almeno quanto ve ne ho voluto io...
-Ma dove andremo, ora?-chiese Marshall, dubbioso 
Ryder trasalì: non ci aveva pensato...
Si precipitò allora dal direttore, chiedendogli dove i cani si sarebbero trasferiti.
-Dimmi il primo Paese che ti viene in mente...-fu la sua risposta
Il ragazzino si guardò intorno, scorse un cartone di pizza abbandonato da qualche membro dello staff e rispose:-L'Italia!
-Bene, i cuccioli andranno in Italia!-dichiarò il direttore
Ryder informò i cuccioli della loro prossima destinazione e Rubble replicò:-L'Italia è molto lontana...
-Già-gli si accodò Rocky
-Dai ragazzi-fece Zuma, provando a sollevare il morale dei compagni-L'Italia è un posto bellissimo!
-Se guardiamo la finanza, non proprio...-commentò Skye, che aveva adocchiato una schermata di computer con una notizia sull'ennesimo aumento dello spread.
-Non preoccupatevi di quello, non vi riguarda-disse Ryder-Pensate solo a trovare qualcuno che vi dia amore e ospitalità.
Chase ci pensò un attimo, poi decise, dopo essersi consultato con i compagni:-Siamo pronti a partire!
 
Dopo i saluti a Ryder e all'amica Everest che sarebbe rimasta in America, Chase, Marshall, Rocky, Zuma, Rubble e Skye si imbarcarono da Los Angeles su un volo per l'Italia.
Ancora non sapevano cosa li aspettava...

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Capitolo 2
*** Prologo (seconda parte): Italia ***


Nord dell'Italia, 6:45 del mattino.
Dalle fessure delle tapparelle, il sole penetrò in camera mia, colpendomi agli occhi.
Contemporaneamente la sveglia suonò: un nuovo giorno era cominciato.
Mi trascinai giù dal letto, andai in cucina e mi feci il solito cappuccino con caffè intenso al massimo, per assicurarmi di stare sveglio a scuola.
Poi mi lavai, mi misi una maglietta a maniche corte e una felpa, presi lo zaino e uscii di casa.
La voglia di rimanere a letto era più tenuta del solito, e c'era un motivo: quello era l'ultimo giorno di scuola prima delle vacanze estive...

La giornata trascorse normalmente: lezioni noiose quanta basta, tentativi di finire con la mia compagna di banco i due pacchetti di patatine barbecue che aveva comprato all'intervallo e rimproveri regolari dei prof ai teppisti della classe.
Alle 13:20 tutto finì: io e i miei 28 compagni uscimmo da scuola ed andammo a pranzare in un McDonald's che si trovava nelle vicinanze.
Mentre masticavamo i caloricissimi panini, mi lasciai sfuggire una promessa:-Non prendete impegni stasera, perché, se tutto va bene, organizzo una festa epica a casa mia...
I miei amici accettarono subito e, terminato il pranzo, ci congedammo.
Avevo una buona ragione per aver proposto un mega party serale: i miei genitori, infatti, avrebbero accompagnato i miei nonni alla loro casa in montagna, poiché la macchina di mio nonno aveva subito un guasto.
Era quindi l'occasione più propizia per una serata di divertimento totale...

Tutto andò secondo i piani: alle 15:30 i miei mi salutarono e partirono insieme ai nonni a bordo della loro Audi.
Salii quindi in casa, e mandai un messaggio su WhatsApp ai miei amici, informandoli che la festa era confermata.
Dopodiché, andai al supermercato che si trovava a un centinaio di metri da casa mia per rifornirmi di pizzette, patatine, popcorn, salatini, bibite gassate e altre porcherie affini.
Quattro ore dopo, i miei ventotto compagni giunsero a casa mia.
Avevo preso qualche accorgimento per non lasciare alcun indizio del casino che avremmo fatto: ad esempio, avevo raccomandato ad una mia amica fumatrice di portarsi sigarette e accendino da casa (se proprio doveva) per evitare che prendesse le robe dei miei genitori.
La festa andò alla grande: mangiammo come dei maiali, bevemmo come dei cammelli e facemmo un bordello che neanche i Black Blocks.
Alle 23:30, i miei amici lasciarono il mio appartamento e mi fui costretto a sistemare tutta la casa come una sguattera.
Impiegai ben due ore per far tornare tutto come prima, e alla fine ero così stanco che non feci in tempo a mettermi a letto, crollando a peso morto sul divano.
Non sapevo che da lì a poco sarebbe successo qualcosa che avrebbe cambiato la mia estate...

ANGOLO AUTORE:
Ho detto metà maggio, e metà maggio è stato! :)
Mi scuso per tutto questo tempo senza aggiornamenti, ma avevo in corso un'altra storia :/
Da oggi in poi, ogni domenica un nuovo aggiornamento :D
Arrileggerci 
WikiGabry

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Capitolo 3
*** Sorprese e Progetti ***


Legenda:
*=potrete trovare tutto ciò nel primo capitolo 

Non riuscivo proprio ad addormentarmi: evidentemente avevo esagerato con la Coca-Cola...
Mi giravo e mi rigiravo, ma non c'era verso di chiudere occhio.
Ci misi addirittura un'ora a chiudere occhio, e il mio sonno pareva abbastanza leggero, visto che mi sembrava di udire qualche rumore di porta provenire dall'ingresso: ero sicuro che si trattassero di vaneggi post-party...
Alle 3:30, dopo ben sessanta minuti di sonno, la mia vicina di sopra (accesa nottambula) fece un rumore abbastanza forte con gli zoccoli, ed io, inevitabilmente, mi svegliai: good...
Aprii un occhio e notai sei sagome scure, disposte ordinatamente in fila davanti al mio divano.
Una di loro si mosse e mi diede una leccata alla guancia: in quel momento decisi di fare uno sforzo e aprire anche il secondo occhio.
Scrutai quindi la creatura che mi aveva leccato: si tratta di un bellissimo cucciolo di cane da pastore tedesco di 4-5 mesi, con un collare blu ed una medaglietta che recava il simbolo della polizia americana.
Gli sorrisi dolcemente:-Ciao!
-Buongiorno!-mi rispose lui, educatamente
Mi misi a sedere sul divano, e osservai anche le altre creature che avevo notato: si trattava sempre di cuccioli di cane, approssimativamente della stessa età del primo.
In ordine, riconobbi
-Un dalmata, con un collare rosso ed una medaglietta con sopra una fiamma
-Un meticcio (con probabili ascendenze da pastore scozzese), con un collare verde ed una medaglietta con sopra il simbolo del riciclo 
-Un labrador chocolate, con un collare arancione ed un'ancora sulla medaglietta
-Un bulldog inglese, con un collare giallo e una chiave inglese che stringeva un bullone sulla medaglietta
-Un cocker, con un collare rosa e una medaglietta con sopra un elica 
Feci mente locale: li avevo già visti da qualche parte...ma dove?
Il cucciolo maculato si accorse del mio momento di smarrimento e domandò:-Qualcosa non va?
-No, nulla-lo tranquillizzai io-Ma i vostri musi non mi sono nuovi...
-Forse, se ti dicessimo i nostri nomi, ti tornerebbe la memoria...-commentò il pastore tedesco
-Sì, è probabile-acconsentii io
-Allora ok-disse il cucciolo in blu, per poi presentarsi-Io mi chiamo Chase, mentre gli altri, in ordine, sono Marshall, Rocky, Zuma, Rubble e Skye...
Sentendo quei nominativi, mi tornò la memoria:-Ah, ora ricordo...Siete la PAW Patrol, e la mia sorellina vi adora da matti.
-Beh, grazie-disse il meticcio-Comunque sì: siamo noi...
Mi presentai a mia volta, ma avevo svariate domande da fare, e la prima della lista era:-Perché siete qui in Italia?
-È una lunga storia...-borbottò Zuma
-Ho tutta la notte per ascoltarla-lo invitai io-Ditemi pure...
A turno, i cuccioli mi narrarono la storia del loro arrivo in Italia, dal loro licenziamento all'addio a Ryder e Everest*.
La prima curiosità era soddisfatta, ed era il momento della seconda:-Per quale motivo parlate così bene l'italiano? Non sento nessun accento straniero...
-Quando siamo nati, siamo stati tutti adottati da alcune famiglie di immigrati italiani-spiegò Skye-E quindi abbiamo imparato perfettamente la lingua, e la sappiamo molto meglio dell'inglese...
La terza domanda era:-Perché vi trovate nel mio salotto?
-Quando ci hanno spedito oltreoceano, i produttori si sono occupati di trovarci una famiglia-mi informò Rubble-E quindi ci hanno portato a casa tua: sei disposto a tenerci?
-Devo parlarne con i miei genitori, ma penso che non ci siano problemi...-dissi io
I cagnolini gioirono, e le mie curiosità erano tutte soddisfatte, tranne una:-Come avete fatto ad entrare?
Marshall arricciò il naso:-Non è stato molto difficile, visto che la porta non era chiusa a chiave...
-COSA?! Oh, no!-esclamai io, temendo che qualche malintenzionato fosse entrato
-Tranquillo-mi rassicurò Rocky-Siamo qui da quando ti sei addormentato, e non abbiamo rilevato movimenti sospetti...
-Ah, meno male...-dissi io, per poi prendere il mio cellulare
-Chi chiami?-fece Chase, curioso
-Un amica di mia mamma, che ha un negozio di accessori per animali dove fa anche il B-A-G-N-O ai cani-risposi io, ricordandomi della fobia di Rocky-Se volete restare qui, dovete sottoporvi a questa prova, dato che mia madre è una maniaca del pulito...
-Ah, ok-accettarono i cuccioli
Nonostante fossero le 4:00 del mattino, la donna accettò di aprire privatamente il suo negozio per permettere la permanenza dei cani.
Tutto filò liscio, fino a quando arrivò il turno di Rocky: passai circa un quarto d'ora a cercare di convincerlo a entrare nella vasca, e solo dopo che il cucciolo pensò che, se non si fosse lavato, avrebbe potuto passare la sua vita in strada come randagio, accettò.
Alle 6:00, quando le prime luci dell'alba illuminarono la città, il lavaggio dei cagnolini era terminato, e io, dopo aver ringraziato la toelettatrice, potei fare ritorno a casa in compagnia dei cuccioli.
Ero stanchissimo, ma felice: avevo dei nuovi amici...

Tornato a casa, tentai di recuperare le ore di sonno che avevo perso durante la notte, e i cagnolini tentarono di fare lo stesso: dopotutto, si erano fatti 10 ore di volo per arrivare nel Belpaese...
I miei genitori e mia sorella (che aveva passato la notte a casa di un'amica), però, sarebbero giunti a casa entro le 10:00, quindi riuscimmo a dormire solo per tre ore.
Quando la mia famiglia varcò la porta di casa, mia madre notò subito i piccoli ospiti, domandando:-E questi chi sono? 
Io le spiegai tutta la situazione, precisando che i cuccioli richiedevano asilo a casa nostra: lei confabulò un po' con mio padre, e poi sospirò:-Va bene, piccoli: siete i benvenuti!
-Grazie, signora!-esclamarono i nuovi abitanti di casa mia
-Ah, ma parlano pure?-chiese mio padre, quasi divertito
-Certo!-intervenne mia sorella-Sono quelli della PAW Patrol...
Poi prese con sé Skye e la trascinò in camera sua, sotto il mio sguardo di compatimento: leggende narrano che qualunque essere vivente di sesso femminile di cui mia sorella entri in possesso verrà praticamente imprigionato nella sua stanza da letto...

La giornata fu parecchio monotona: se Skye si divertiva con mia sorella, io ed i cuccioli maschi riuscivamo a malapena a tenere gli occhi aperti dalla stanchezza...
Mio padre provò a convincerci ad uscire a fare un giro, ma le russa sonore di Rocky furono una risposta sufficiente...
A cena, mia madre diede un annuncio che attendevamo da tempo:-Ho preso un mese abbondante di ferie!
-Bene-commentò mio padre, che aveva ottenuto la pausa mensile un po' di tempo prima-Ora dobbiamo solo decidere come spenderlo...
In quel momento, ebbi un'illuminazione:-So io come possiamo occupare questo tempo: avete presente il camper degli zii?
-Certo!-disse mia sorella-Quella casa su ruote è fantastica...
-Visto che loro sono in vacanza alle Barbados fino a settembre, non credo che abbiano nulla in contrario se lo prendiamo in prestito per un po'...-dissi io
-E dove vorresti andare?-chiese mio padre
-Visto che abbiamo da poco accolto dei nuovi ospiti e abitiamo in un Paese ricco di bellezze, potremmo fare un viaggio on the road per le 20 regioni d'Italia, per far conoscere ai cuccioli la nostra terra-spiegai io
-Non è per niente una brutta idea...-commentò mia madre-Va bene, però l'itinerario lo decidi tu...
-Ok!-acconsentii, per poi rivolgermi ai cuccioli-Siete pronti per il viaggio più epico della vostra vita?
-SÌÌÌÌÌ!-esclamarono ad alta voce i cuccioli, felici al massimo.
Nella mia mente, stavo già formulando un percorso che avrebbe attraversato addirittura tre Stati...
Al momento di andare a dormire, mentre Skye si accoccolava sul letto di mia sorella, Chase, Marshall, Rocky e Zuma si stesero sul mio, e Rubble decise di sacrificarsi e dormire sul pavimento della mia camera: evidentemente, aveva capito che una persona pulita come mia madre non avrebbe apprezzato che un cane conosciuto per la sua bavosità dormisse sopra le mie lenzuola...
Nonostante fosse ancora un cucciolo, Rubble mi sorprendeva per pazienza e intuito...
Poi spensi la luce, e tutta la casa sprofondò nel sonno.
Stavamo per vivere una grande avventura...

LEGENDA:
*=potrete trovare tutto ciò nel primo capitolo

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Capitolo 4
*** Preparativi ***


 La mattina dopo, Marshall mi strofinò il muso sulla guancia, svegliandomi.
Io osservai l'orologio e domandai a bassa voce, mezzo addormentato:-Marshall, che ci fai sveglio a quest'ora? Sono le sei del mattino...
-Appunto-disse Chase, svegliatosi a sua volta-È tardi...
-Per cosa?-chiesi io, sempre più confuso
-Non dovevi stilare il programma per il viaggio?-si informò Rocky
-Sì, ma ho tutta la giornata per farlo-gli ricordai io-Vi devo ricordare quanto abbiamo dormito la notte scorsa?
-Uff, va bene...-acconsentì Zuma, tornando a dormire con i suoi amici
Ridacchiai e richiusi gli occhi a mia volta: i cuccioli erano decisamente troppo emozionati per l'avventura che stavamo per vivere...

Mi svegliai al mio solito orario, le 8:30, e aprii la finestra: pioveva, m***a!
Poco male, voleva dire che avrei avuto più tempo per accontentare i cuccioli, scrivendo l'itinerario dell'avventura...
Mi feci il mio solito cappuccino, diedi i croccantini ai cuccioli, sbrigai tutte le solite faccende mattutine e, finalmente, con i cuccioli a fianco, stesi una cartina fisico-politica dell'Italia sulla mia scrivania e tolsi il tappo al mio pennarello: il percorso finale stava per essere tracciato...
-Allora...-esordii io-Se per voi va bene, direi di partire da Nord, quindi dalla Valle d'Aosta...
Rubble osservò il piccolo rettangolo che stavo indicando con il pennarello e commentò:-Sicuro che ci sia qualcosa di interessante da vedere laggiù? Mi sembra una regione abbastanza piccola...
Skye stava per aprire la bocca per svelargli la principale attrattiva valdostana, ma io la anticipai per non rovinare la sorpresa:-Vedrai...Qualcuno ha qualcosa in contrario ad una tappa in questa regione?
Tutti i cuccioli approvarono, quindi decisi, segnando con un puntino la nostra meta:-Prima tappa in Valle d'Aosta. Passiamo alla prossima...
All'ora di pranzo l'itinerario era completo, ed ero molto soddisfatto di come esso era uscito...
Nel pomeriggio il sole si fece finalmente vedere, quindi portai i cuccioli in un parco per cani vicino a casa mia, per farli sfogare un po'.
I sei cagnolini si divertirono al massimo per circa un paio d'ore e, quando riprendemmo la strada verso casa mia, notarono subito il grosso camper dei miei zii parcheggiato sotto al mio palazzo.
Chase lo osservò e mi domandò:-È quello il nostro mezzo da viaggio?
Io annuii, e Marshall, eccitatissimo, propose subito:-Andiamo a vedere com'è dentro!-per poi lanciarsi in una maldestra corsa, durante la quale travolse tutti i suoi amici.
Io ridacchiai, e poi aprii il portone del camper, permettendo così ai cuccioli di osservare l'interno del mezzo:-Wow!-mormorò Rocky, stupefatto
Appena entrati, si notava un gigantesco divano, posizionato di fronte ad una magnifica televisione di 50 pollici.
Proseguendo, i cuccioli osservarono il modernissimo cucinotto da camper ed il tavolo da pranzo in marmo per quattro persone.
Verso la fine del mezzo, si trovavano due enormi letti da una piazza e mezzo e, alla punta estrema del camper, un letto matrimoniale.
-Beh-commentò Skye, quando fummo usciti-Direi che non potevi scegliere mezzo migliore per fare un viaggio del genere...
-La cosa migliore è la televisione-fece notare Rubble-Così possiamo giocare a Pup Pup Boogie sull'XBOX One di Gabry...
-Chi ti ha detto che la porterò con me?-ipotizzai per scherzo io, con l'obiettivo di vedere la reazione dei miei amici
Sulla PAW Patrol cadde un silenzio glaciale:-Scherzo...-ridacchiai io-Però dovete promettermi che mi farete giocare a quel videogioco...
-Ma è ovvio, amico!-accettò subito Zuma-Però non credo che riuscirai a sconfiggere il sommo Zuma, campione di Pup Pup Boogie...
-Non ti preoccupare: a Just Dance sono imbattibile...-dissi io, mentre Chase roteava gli occhi, divertito: erano mesi che il cucciolo di labrador rinfacciava scherzosamente all'amico la vittoria nella sfida al celebre videogioco...
Il resto della serata trascorse normalmente, ed andammo a dormire alla solita ora, anche se la mattina successiva ci saremmo dovuti svegliare relativamente presto: il nostro "Italian Trip" stava per cominciare...

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Capitolo 5
*** Su e giù dal Monte Bianco ***


ANGOLO AUTORE
Ebbene sì: dopo quasi tre mesi, sono tornato su questa fanfiction :)
Mi scuso moltissimo per questa lunga assenza, ma ho voluto prendermi una pausa estiva da EFP :/
Spero comunque che il capitolo vi aggradi ;)
Arrileggerci 
WikiGabry
N.B. La presente fanfiction non tiene conto delle reali condizioni meteorologiche della zona nella giornata citata, che sono state modificate per esigenze artistiche.

Da qualche parte nel Nord Italia
Venerdì, 10 giugno 
Ore 7:30

La sveglia poggiata sul mio comodino suonò, mentre le prime luci cominciarono a fare capolino tra il buchi delle tapparelle.
Con gli occhi ancora semichiusi, tastai nei dintorni con la mano, nel tentativo di porre fine a quel rumore infernale.
Per mia fortuna, fu Rocky, l'unico ad essersi svegliato insieme a me, con uno scatto fulmineo, a spegnere la sveglia con una zampa prima che lo potessi fare io.
Il meticcio, poi, mi chiamò:-Gabry, oggi è il gran giorno...
Io mi stropicciai gli occhi e gli sorrisi:-Già...Però ora mi devi aiutare a svegliare gli altri!
Rocky annuì, scese dal letto e levò tempestivamente la maschera da notte a Rubble, che aprì leggermente gli occhi e borbottò, frastornato:-Ehm...che c'è?
Io ridacchiai, divertito:-Sii un po' più delicato, Rocky...
Così dicendo, cominciai a grattare Chase nel punto che adorava, cosicché si svegliò in maniera tranquilla, come avevo previsto.
Dopo aver svegliato tutti i restanti cuccioli ed aver fatto una sostanziosa colazione a base di cappuccino e brioche alla crema, uscimmo finalmente tutti di casa.
Il sole splendeva alto nel cielo azzurro, e faceva discretamente caldo.
Salimmo tutti nel camper, mio padre si mise alla guida e mia madre sul sedile del passeggero.
Io, mia sorella ed i cuccioli, invece, ci dirigemmo nella nostra "camera" che, oltre ai due letti, contava alcuni armadi dove potemmo riporre le nostre cose, per poi trasferirci nei pressi della televisione alla quale, in circa 10 minuti, collegai sia l'XBOX One che il decoder Sky.
Dopodiché, Zuma infilò con la bocca il videogioco "Pup Pup Boogie" nell'apposito vano, ed i cuccioli cominciarono ad esibirsi, mentre il camper puntava verso nord, ossia verso la nostra prima tappa...

La Palud, Courmayeur, Aosta, Valle d'Aosta, Italia
Venerdì, 10 giugno 
Ore 10:45

Dopo circa due ore di viaggio, il torneo si concluse con la vittoria di Chase:-E ora chi è il Sommo? Eh?-ridacchiava il cucciolo di pastore tedesco
-Sei stato solo fortunato, amico...-commentò Zuma, sconfitto in finale dal cane poliziotto.
Mio padre a questo punto parcheggiò e disse:-Ragazzi, siamo arrivati!
-Vi consiglio di coprirvi un po', perché non fa per niente caldo...-aggiunse premurosamente mia mamma
Io e mia sorella ci mettemmo una felpa, mentre i cuccioli si fecero infilare da me i propri cappelli invernali, per poi scendere dal mezzo.
Effettivamente, la temperatura non superava i 7-8 Cº, il cielo era abbastanza nuvoloso.
Mio padre diede due biglietti a me e a mia sorella e ordinò:-Seguite me e la mamma.
Con i cuccioli al seguito, raggiungemmo una telecabina blu recante la scritta bianca "Funivia del Monte Bianco", consegnammo i tickets al controllore e ci portammo all'interno della cabina, che partì, fece una breve sosta alla stazione di Le Pavillon, e ripartì, direzione vetta...

Versante orientale del Monte Bianco (2850 m.s.l.m), Aosta, Valle d'Aosta, Italia
Venerdì, 10 giugno 
Ore 11:40

Man mano che la funivia saliva di quota, il paesaggio si imbiancava ed i dettagli cominciavano a svanire poco a poco: non ero particolarmente sorpreso dalla presenza della neve visto che, quell'anno, l'estate pareva ancora abbastanza lontana dall'arrivare...
-Questo posto è meraviglioso...-sillabò Skye, estasiata, col naso incollato al vetro della cabina
-Già...-sospirò Marshall
-Ma come fai a dire che ti piace se tieni gli occhi chiusi?-ridacchiò Chase, seduto a fianco di Skye
-E dai!-protestò il dalmata-Lo sapete che soffro di vertigini...
Presi quindi in braccio il cucciolo e gli chiesi:-Se io ti tenessi, avresti il coraggio di guardare...
-Beh...credo di sì-esitò Marshall, aprendo gli occhioni azzurri e rimanendo a sua volta incantato dallo splendido paesaggio innevato 
Notando il suo stato di trance, domandai al cucciolo:-Ti piace?
Lui si girò, mi diede una leccata sulla guancia e sorrise:-Sì, moltissimo...Grazie Gabry!
-Di niente-risi io
Rimanemmo poi in silenzio per parecchio tempo, mentre la cabina risaliva il cavo portandoci sempre più su...

Rifugio Torino (3375 m.s.l.m), Versante orientale del Monte Bianco, Aosta, Valle d'Aosta, Italia
Venerdì, 10 giugno
Ore 12:25

Finalmente, la funivia stoppò il suo corso e scendemmo: davanti a noi, tra il bianco della neve, si ergeva una grossa baita, con la sua denominazione scritta su un'insegna: Rifugio Torino.
Sebbene il clima fosse freddo, il cielo era comunque limpido e soleggiato, e potei tranquillamente rimanere in felpa.
Ci sedemmo ad uno dei tavoli e consumammo i nostri panini che ci eravamo portati da casa, poi io feci un salto in una struttura attigua, e noleggiai uno slittino di discrete dimensioni.
Rubble, notando il mezzo di trasporto che portavo sottobraccio, domandó:-Cosa vuoi fare con quel coso?
-Quando mai ti capiterà di scendere con un bob dalla montagna più alta d'Europa?-ribattei io, per poi domandare-Chi sono i primi che vogliono provare questa esperienza?
-Noi!-esclamarono in coro Rocky e Zuma, anticipando tutti gli altri
Con i due cuccioli al seguito, raggiunsi la cima di una collinetta, abbastanza ripida per una discesa adrenalinica, ma non troppo.
Dopodiché, mi sedetti dentro lo slittino, e feci accomodare il labrador ed il meticcio tra le mie gambe:-Siete pronti?-chiesi io
-Semaforo verde, signore!-confermò Rocky, sorridendo felice
Mi lasciai quindi andare e, dopo circa dieci secondi di veloce discesa, giungemmo al punto di partenza:-Wow, amico, è stato fantastico!-esclamò Zuma, euforico-Lo rifacciamo?
-Aspettate di nuovo il vostro turno-decisi io, per poi rivolgermi ai secondi classificati nella gara a chi prenotava per primo il giro in slittino-Chase e Marshall, seguitemi!
Trascorremmo buona parte del pomeriggio in questo modo, fino a quando, alle 17:30, mio padre ci richiamò:-Ragazzi, andiamo! La funivia non può aspettare i vostri comodi...
Tornammo quindi nella cabina, pronti per l'ultima tappa in salita...

Punta Helbronner (3462 m.s.l.m), Aosta, Valle d'Aosta, Italia
Venerdì, 10 giugno
Ore 18:30

La telecabina che ci portò all'ultima destinazione montana in territorio italiano era denominata "Sky Way Monte Bianco", ed aveva un'elettrizzante particolarità: durante la salita, il mezzo compiva continuamente una rotazione di 360º, fornendo una visione completa del paesaggio innevato che si stagliava sotto di noi.
Quando la funivia frenò in prossimità di Punta Helbronner, permettendoci di scendere, il sole stava già calando, e la sua luce rossastra colorava tutta la neve che ci circondava, regalando un'aula mistica al paesaggio, che spaziava dal Cervino al Monte Rosa, al Gran Paradiso, al Ruitor e, naturalmente, alla cima della montagna più alta d'Europa.
Insomma, la vista era talmente mozzafiato da non consentirci di parlare: rimanemmo in silenzio per circa un quarto d'ora, con Chase e Rubble vicini a Skye ed i restanti cuccioli al mio fianco.
Quella situazione mi dava da pensare: si sarebbe concretizzato un pericoloso triangolo amoroso con Skye al vertice?
"Nah" mi dissi "Sono comunque ancora cuccioli..."
Purtroppo, però, il suono della campanella della funivia ci riportò alla realtà, costringendoci a rimettere nuovamente piede nella cabina, pronti ad iniziare la discesa...

Chamonix-Mont Blanc, Alta Savoia, Rodano-Alpi, Francia
Venerdì, 10 giugno
Ore 19:30

Dopo aver sorvolato il ghiacciaio del Gigante ed aver fatto tre tappe intermedie sul versante francese della montagna, la funivia ci traghettò nel comune francese di Chamonix, al confine con il nostro Paese.
A Rubble sorse però un dubbio:-E ora come torniamo indietro? Dobbiamo fare il percorso al contrario?
-No, non preoccuparti-risposi io, indicandogli un bus in avvicinamento-Quel pullman ci riporterà a Courmayeur
-Ma...come?-chiese Marshall, incuriosito
-Qualche anno fa, degli ingegneri hanno scavato un tunnel nella roccia del Monte-spiegai pazientemente io
-Wow!-commentò Chase-Quindi passeremo sotto la montagna?
-Esattamente-confermai io
-Che bello!-esclamò Rocky
-Non so quante altre volte mi ricapiterà di passare sotto una montagna...-gli fece eco Zuma
-Se non ti sbrighi, non ti capiterà mai...-fece notare Skye, indicando il bus con le porte aperte
-Brava, Skye!-approvai io-Tutti su, ragazzi!

Courmayeur, Aosta, Valle d'Aosta, Italia
Venerdì, 10 giugno
Ore 20:05

Dopo un tragitto di ventidue chilometri (di cui la metà sotto la montagna), giungemmo nuovamente a Courmayeur e riprendemmo possesso del nostro camper.
Mentre mia mamma cominciava a tirare fuori l'occorrente per la cena, io mi sedetti sul divano e cominciai a sfogliare l'album fotografico del mio iPhone, con l'aiuto dei cuccioli, alla ricerca di una foto per il mio Instagram.
Mi decisi infine per un selfie che mi ero scattato al Rifugio Torino con tutti i cuccioli sullo slittino, che pubblicai su Instagram con la didascalia "La neve in estate? WTF?! #letitsnow #montebianco #pawpatrol"
La foto fece 20 likes nel giro di 10 minuti: un successone...
Dopo cena, mia sorella sparì in camera con Skye, ed io e i cuccioli maschi accendemmo la televisione, pronti a gustarci la partita inaugurale degli Europei di quell'anno tra la Francia e la Romania.
Tengo a precisare che, in quei giorni, avevo istruito per bene (calcisticamente parlando) i miei nuovi amici, e li avevo convertiti al culto azzurro e juventino.
La vittoria andò alla Francia per 2 a 1, con gol decisivo di Dimitri Payet (che, tra l'altro, avevo al Fantaeuropeo) allo scadere.
Al triplice fischio, raggiungemmo quindi mia sorella e Skye, che erano andate a dormire circa mezz'ora prima: poco adatto agli after, mi dicono...
Come prima giornata di viaggio, insomma, non poteva andare meglio...

TO BE CONTINUED...

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Capitolo 6
*** Tra stambecchi e faraoni ***


Autostrada A5 Torino-Monte Bianco, Piemonte, Italia
Sabato, 11 giugno 
Ore 8:45

La luce del sole si fece strada tra i fori delle mini-tapparelle della finestra che dava sul letto mio e dei cuccioli maschi, costringendoci ad aprire gli occhi.
Zuma fu il primo a saltare giù dal mio letto e si stiracchiò, soddisfatto:-Ah, che bella dormita...
Marshall fece per imitare l'amico, ma un improvviso sussulto del camper lo fece cadere per terra:-Siamo già in viaggio verso la prossima tappa?-intuì il dalmata, leggermente frastornato.
Io tirai su la tapparella e osservai fuori: effettivamente, ci trovavamo in autostrada, e dovevamo aver superato il confine tra Valle d'Aosta e Piemonte da massimo dieci minuti:-Ottima deduzione-ammisi io
-Andiamo a fare colazione, dai!-ci incitò Rubble, evidentemente attratto da qualche profumo, partendo a razzo verso la parte anteriore del camper.
Ridacchiando, io e gli altri cuccioli (eccetto Skye, che dormiva ancora con mia sorella) lo seguimmo.
Mio padre era alla guida, mentre mia madre aveva appena finito di preparare il mio cappuccino ed i croccantini dei cuccioli.
Rocky ingoiò l'ultimo boccone di cibo e mi domandò:-Dove si va oggi?
-Oggi si va al Parco Nazionale del Gran Paradiso a vedere gli stambecchi-gli risposi io, di rimando
-Mi sono persa qualcosa?-intervenne Skye, giungendo in cucina in compagnia di mia sorella
-Oggi andiamo a vedere gli stambecchi-la informò Chase
-Wow, che bello!-approvò la cagnolina, prendendo possesso della sua ciotola piena di cibo.
Questo discorso si consumò mentre il camper viaggiava a tutta velocità verso la destinazione successiva...

Ronco Canavese, Torino, Piemonte, Italia
Sabato, 11 giugno
Ore 9:45

-Ragazzi, siamo arrivati!-avvisò mio padre, parcheggiando.
Scendemmo dal mezzo: la temperatura si era alzata rispetto al giorno precedente, ed ora toccava quota 13 Cº, ma il cielo rimaneva quello nuvoloso del giorno prima, il che mi indusse a tenermi la felpa.
Davanti a noi campeggiava un piccolo edificio, che identificai facilmente come il centro visitatori del Parco.
Entrammo nella costruzione e ritirammo una mappa del Parco, dopodiché recuperammo gli zaini e ci dirigemmo verso il sentiero indicatoci dalla cartina, pronti a dare la caccia (con gli occhi) a questo parente cornuto delle capre...

Parco Nazionale del Gran Paradiso, Piemonte, Torino, Italia
Sabato, 11 giugno
Dalle ore 10:00 alle ore 11:30

Era oramai un quarto d'ora che ci muovevamo in salita sulla stretta stradina di montagna, e il Parco cominciava a mostrarsi nei suoi meravigliosi panorami fatti di montagne e vastissimi prati verdi.
Dello stambecco, però, non c'era ancora traccia...
-Sei sicuro che non abbiamo fatto un giro a vuoto?-mi domandò Rubble, ansimando, leggermente spazientito dalla mancanza di avvistamenti
-Stai tranquillo-replicai io-Vedrai che la nostra fatica non andrà sprecata...
-E poi-intervenne Skye-Anche se non dovessimo trovare gli stambecchi, questo panorama ci ripagherà di tutto...
-Che pensiero profondo...-sospirò Chase, guardando la piccola cocker con uno sguardo sognante, contrapposto alla punta di invidia che notai negli occhi di Rubble.
Rocky stava per scoppiare a ridere per lo sguardo dell'amico pastore tedesco, ma io lo presi in braccio e gli tappai la bocca appena in tempo:-Gabry, ma il triangolo l'avevi considerato?-sussurrò il meticcio, ridacchiando
-Non sprecare fiato inutile e cammina...-gli risposi io, divertito, mettendolo giù.

I cattivi pensieri di Rubble non trovarono fondamento: dopo neanche cinque minuti, infatti, in una radura poco sotto di noi, avvistammo il primo stambecco: aveva una corporatura massiccia, un folto pelo marrone, dei grossi occhi gialli e delle corna lunghe almeno cinquanta centimetri.
Stava brucando l'erba, e non sembrava accorgersi minimamente di noi:-Che ti dicevo?-feci io, all'indirizzo di Rubble
-Wow, non me li immaginavo così grandi...-commentò Zuma
Marshall, evidentemente per vedere meglio l'animale, si avvicinò al ciglio del sentiero ma, purtroppo per lui, si sporse troppo e finì nel prato tre metri sotto di noi, a poca distanza dallo stambecco: preoccupato per le sue condizioni, domandai:-Marshall, stai bene?
-Sì, tranquillo-fu la risposta
-Ora ti vengo a prendere-lo avvertii io-Ma stai immobile: gli stambecchi odiano le intrusioni nel loro territorio e, se quello ti scoprisse, potrebbe farti del male...
Detto questo, cominciai a percorrere silenziosamente il pendio della piccola collinetta su cui era presente il sentiero, ai piedi della quale si trovava la radura: era fondamentale non fare passi falsi, altrimenti io e Marshall saremmo finiti al pronto soccorso...
Per darvi un idea della velocità a cui mi mossi, per fare dieci metri impiegai due minuti, ma alla fine tutto si risolse per il meglio: riportai il cucciolo sano e salvo al resto del gruppo e la nostra visita poté proseguire...

Camminammo per il Parco ancora per un'oretta e mezza scarsa, avvisando ancora un paio di stambecchi, un camoscio e addirittura una marmotta, che mise la testa fuori dalla tana proprio nel momento in cui stavamo passando noi: che c**o...
Poi decidemmo di tornare al camper, pronti a partire per la seconda ed ultima tappa piemontese, ossia Torino.

Torino, Piemonte, Italia
Sabato, 11 giugno
Dallo ore 13:30 alle ore 19:00

Giungemmo nel capoluogo piemontese intorno all'una e mezza del pomeriggio, complice un nucleo di traffico, e fummo accolti da un clima caldo e soleggiato: l'opposto di quanto avevamo visto sulle Alpi...
-Allora anche in Italia c'è il sole...-fu il commento ironico di Rocky
-Eh, già-commentai io-Abbiamo un debito pubblico che fa spavento, ma il sole non ci manca...
Mio padre parcheggiò il camper in una via attigua al celebre Corso Vittorio Emanuele II, permettendoci di scendere.
-Ora che si fa?-domandò Chase, curioso
-Adesso andiamo a smaltire il pranzo che abbiamo appena fatto-gli risposi io
-Vuoi farci correre?-si informò Rubble, preoccupato
-No, no-ridacchiai io-Ora affitteremo delle bici, e andremo a farci un giro nel Parco del Valentino, che è considerato uno dei più belli d'Italia...
-Mi piace questa idea, andiamo!-approvò Zuma, cominciando ad avviarsi nella direzione da me indicata.
In poco tempo, trovammo un negozio di bici: mentre gli altri affittarono una normale monoposto, io scelsi una specie di piccolo risciò, dove presero posto i cuccioli (eccetto Skye che, naturalmente, preferì stare nel cestino della bici di mia sorella): il costo? Meglio non dirlo, ma tanto non pagavo io...
Dopodiché, da Corso Vittorio, entrammo nel parco, oltrepassando il celebre Arco della Vittoria: nonostante la temperatura fosse afosa, il polmone verde di Torino offriva svariati angoli d'ombra che incontravamo spesso durante il nostro percorso, che si snodava tra fontane, statue e fiori coloratissimi.
Mollando un attimo le bici, riuscimmo anche a visitare il noto Borgo Medievale, con i suoi meravigliosi giardini e piccoli corsi d'acqua.
Alla fine del giro, durato circa un paio d'ore, riconsegnammo le bici al venditore:-Questo giro mi è proprio piaciuto-commentò Skye, soddisfatta
-Sì, anche a me-si affrettarono a ribattere Chase e Rubble
Io ignorai questa nuova piccola competizione, preferendo rispondere alla domanda di Marshall:-Dove si va ora?
-Ora vedrete alcuni pezzi di storia-gli risposi io, controllando il programma che avevo sul cellulare-Andremo infatti a visitare uno dei musei più importanti d'Europa, il Museo Egizio...
Grazie alla metropolitana, non ci impiegammo molto a raggiungere la casa dei faraoni e, pagato il biglietto, accompagnai i cuccioli in giro per l'edificio, mostrando loro l'incredibile collezione di reperti egiziani che il museo poteva offrire: i cagnolini, in teoria, non potevano entrare, ma bastò un mio sguardo infuocato per zittire le proteste dell'inserviente...
Piccola informazione bonus: durante tutta la visita, tenni Marshall in braccio, poiché avevo paura che facesse qualche casino...
Terminata la visita, il sole stava già calando, colorando di rosso la bellissima Mole Antonelliana.
Mentre percorrevamo con la metro il tragitto per tornare a Corso Vittorio, mi venne in mente una cosa: avevo una piccola commissione da sbrigare...
Appena misi fuori la testa dalla stazione sotterranea, raggiunsi uno Juventus Store che si trovava nelle vicinanze, e ne uscii con un pacco di medie dimensioni in mano:-Cosa c'è lì dentro?-chiese Rocky, incuriosito 
-Ve lo dico quando torniamo sul camper...-risposi io, misterioso, mentre percorrevamo Corso Vittorio Emanuele II alla ricerca del nostro mezzo, che trovammo abbastanza in fretta.
Una volta che mi fui seduto sul divano in compagnia dei cuccioli, aprii il pacco, che conteneva cinque piccole maglie bianconere con il nome delle rispettive reclute della PAW Patrol sulla schiena: per curiosità, Rubble aveva il numero 2, Zuma il 3, Rocky il 4, Marshall il 5 e Chase il 6 (li avevo scelti io a caso).
Il labrador si rigirò la maglia tra le zampe:-È bellissima, grazie...
-Ma come hai fatto ad averle?-domandò Marshall
-Un amico di mio padre lavora in quel negozio-gli spiegai io-Quindi, appena avete deciso di tifare la mia squadra del cuore, ho deciso di farvi confezionare queste maglie...
-E per me niente?-intervenne Skye
-Tranquilla-feci io, tirando fuori un piccolo e grazioso parasole rosa-Visto che non ti piace il calcio, ho fatto levare lo stemma: ti piace?
-Oh mio Dio, certo che mi piace-ribatté la cagnolina, eccitatissima-Grazie, grazie, grazie!
-Di niente, ragazzi-ridacchiai io, divertito da tutto quell'entusiasmo
Quella sera, non facemmo niente di particolare, e andammo tutti a letto relativamente presto: tra stambecchi e faraoni, la giornata ci aveva positivamente stancato...

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