Raccolta di song-fics

di Wolf017
(/viewuser.php?uid=714152)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Briciole di te Sugarfree ***
Capitolo 2: *** Stitches Shawn Mendes ***
Capitolo 3: *** Sail awnolation ***
Capitolo 4: *** Faded Alan Walker ***
Capitolo 5: *** Bhoemian Rhapsody Queen ***
Capitolo 6: *** Aggiungi un posto a tavola -Jhonny Torelli ***
Capitolo 7: *** I hate you, I love you ***
Capitolo 8: *** Pity Party- Melanie Martinez ***
Capitolo 9: *** Dio ma quanto è ingiusto il mondo-Riccardo Cocciante ***



Capitolo 1
*** Briciole di te Sugarfree ***


Briciole di te

Sugarfree

Personaggi: Tsukiyama Shuu

Non ho più te e quel che c'è, è un niente che mi pervade.

Non ho più te di fronte a me c'è una strada da riasfaltare.

E solitudini... viaggiano, si scontrano nel mio cervello.

Non ho più te e quel che c'è è un uomo da riabilitare...

Era disteso lì, sul suo letto che faceva da padrone in un quella così grande e spaziosa camera.

Pensava che non era stato in grado di fermarlo, colui che tanto amava era riuscito a scappargli nuovamente.

La sua preda.

Solo con il passare del tempo si era reso conto che forse, non lo vedeva più come un saporito bocconcino, ma come un qualcosa di più.

Come un conoscente, un amico, o ancora meglio come un possibile amore.

Una specie di utopia.

Era ancora lì disteso pancia all'aria che contemplava il soffitto nel mentre la sua mente vagava su infelici pensieri che lo stavano consumando, e poco a poco qualche lacrima limpida e salata solcava il suo bel giovane viso, per poi ricadergli delicatamente sulla camicia bianca.

Quella camicia intrisa di lacrime e tristezza.

Quella tristezza che lo deturpava poco a poco.

Ora c'era solo solitudine.

Nonostante non si fosse comportato in maniera esemplare nei confronti dell'allora timido ragazzo corvino, lui gli era sempre stato accanto.

E sono spento e muoio dentro se solo avessi una briciola di te :
per quel che mangio

per quel che voglio mi sazieresti con un po' di te
Non chiedo altro non chiedo tanto solo una briciola di te.

Proprio come un fiume in piena, si fece vivido quel ricordo:

Ti prego puoi restare?...” implorava ormai a terra il gourmet.

Ma il ragazzo d'altro canto, si scusò e se ne andò.

Se solo fosse riuscito ad assaggiare quella così prelibata “pietanza”.

E invece, non ci era riuscito. Perchè?

Perchè si era legato a lui. Non voleva ammetterlo, ma di nuovo al pensiero di Kaneki Ken, faceva capolino assieme ad altri molti ricordi la parola amico.

Si, si era arreso dinanzi a quei pensieri che affogavano la sua mente affranta.

Ed ora più che mai si sentiva solo, ora che aveva la certezza che Kaneki Ken, non c'era più

Tutto finito, boom, andato perduto, chiuso il sipario.

Adesso con chi avrebbe parlato di libri?

Chi gli avrebbe tenuto compagnia?

Ma fossero solo questi i drammi, lui sentiva il bisogno di averlo accanto a sé.

Sentire la sua essenza,il suo io.

Eppure era accaduto, non aveva più lui.

Non ho più te...


 


 

https://www.youtube.com/watch?v=rStmMBi2plw

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Stitches Shawn Mendes ***


  1. Personaggi: Juuzou Suzuya

I thought that I've been hurt before but no one's ever left me quite this sore.
Your words cut deeper than a knife now I need someone to breathe me back to life.

Got a feeling that I'm going under
But I know that I'll make it out alive.

You watch me bleed until I can't breathe
I'm shaking falling onto my knees
And now that I'm without your kisses
I'll be needing stitches
I'm tripping over myself
I'm aching begging you to come help
And now that I'm without your kisses
I'll be needing stitches

Now I'm gonna reap what I sew
I'm left seeing red on my own

Chiunque avesse gettato l'occhio su quel ragazzo avrebbe pensato che ci fosse un qualcosa che non andava in lui.

Era piccolo di statura e abbastanza scarno, albino, occhi grandi e scavati.

Ma la cosa che risaltava di più su quel gracile corpicino, erano le cuciture rosse sparse un po' ovunque.

E poi, anche il suo sorriso dava a pensare.

Un sorriso inquietante, forse conferito anche da quelle cuciture rosse che si era provocato lui stessso.

Si pensa che la definisca arte.

La chiama body stitching.

Eppure quel ragazzino così strano, era un agente della CCG.

Ciò stava a significare per tutti, o almeno per chi non conoscesse la sua storia, che fosse solamente un tipo strano, ma apposto.

E invece, il suo passato era tutt'altro che pacifico.

Rapito in tenera età da un ghoul sanguinario, era costretto ad esibirsi per colei che chiamava Mama.

Questa lo maltrattava di continuo, arrivando persino alla tortura.

E visto che il suo aspetto era androgino, e tutt'oora lo era, era anche costretto talvolta a vestirsi da bambina .

Ma il dolore fisico fin tanto che ti viene provocato, dopo un po' smetterai di soffrirne, ma quello psicologico, è più difficile uscirne.

Diventi succube del tuo passato, ti pieghi a lui, ti tormenta.

Quel povero bambino innocente costretto ad uccidere con armi e non, dava spettacolo.

Usato. Sfruttato.

E mai più cresciuto.

Sembrava rimanere sempre un bambino sotto certi aspetti.

Non prende le cose seriamente tutt'ora, ma a differenza di un tempo, il suo lavoro da investigatore ha dato i suoi frutti promuovendolo a gradi superiori.

Needle and the thread gotta get you out of my head.

Needle and the thread gonna wind up dead.

Needle and the thread gotta get you out of my head get you out of my head

Ora era intento a ricamarsi.

Come se quelle cuciture lo aiutassero ad evadere dal suo passato, a distrarsi.

Trovava gli donassero un aspetto migliore.

Pensava lo adornassero.

Li usava come valvola di sfogo.

Sfogava la rabbia , forse, sulla sua pelle piuttosto che infierire su animali o persone.

Ora che il suo mentore Shinoara-san era in ospedale si sentiva stranamente triste.

Ma sperava, si lui sperava, che in un futuro si riprendesse finalmente da quel coma.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Sail awnolation ***


Sail di Awnolation

Personaggi: Vonrosewald Karren e Tsukyiama Shuu


 

https://www.youtube.com/watch?v=2CaypEojjKQ


 

Sail
This is how I show my love
I made it in my mind because
Blame it on my ADD baby

Era sola in quella stanza immensa intenta a contemplare il panorama primaverile.

Il giardino della famiglia Tsukyiama era ancora più bello in quella stagione.

I dolci petali del pesco cadevano delicatamente al suolo poiché il buon vento di quel giorno, li trastullava poco a poco fino a farli atterrare al morbido e fertile suolo.

In contrapposizione ai peschi, vi era un settore del giardino interamente dedicato alle rose.

Fu la vista di quelle rose che provocarono un insorgere di flashback, pensieri e preoccupazioni.

Si ricordò di quando giunse in Giappone, e di come la famiglia la accolse.

Fu un atto nobile.

All'epoca aveva poco più di dieci anni quando conobbe suo cugino che da subito si comportò da gentiluomo e la consolò.

La portò a vedere le rose e le spiegò che il suo cognome voleva dire “Foresta di rose”,

Kanae è impressionata e da quel momento diventa estremamente leale e riconoscente a Shuu e alla sua famiglia.

Tanto riconoscente da innamorarsi perdutamente di suo cugino...

Anche se la sua testardaggine le portò tanta sofferenza.

Tutto ciò non sarebbe accaduto se non avesse dovuto sostenere quel fardello tanto imponente: portare avanti la generazione della famiglia Rosewald.

Aveva accettato di fingersi uomo anche contro volontà, ma tutto questo lo stava facendo per la sua defunta famiglia.

Per suo padre che lottò invano per proteggerli, per sua madre, per i suoi due fratelli che per salvarle la vita, persero la loro.

La triste ragazza non sopportava più vivere come qualcun altro e nascondere addirittura il suo amore.

This is how an angel dies
Blame it on my own sick pride
Blame it on my ADD baby
Sail, sail



 

Quel che desiderava di più in quel momento però in quel momento, era riuscire a prendersi cura della Famiglia Tsukyiama in particolare del suo amato cugino.

Il suo compito le era stato impartito da Shuu-sama in persona.

Lo aveva fatto con una tale dolcezza. Le prese il volto fra le mani e con una voce spezzata dal dolore le disse di prendersene cura.

Kanae. Era quello il nome con il quale si faceva chiamare in famiglia.

Non era altro che l'unione delle iniziali dei nomi dei suoi fratelli, di sua mamma, di suo padre e il suo.

Eh si, era stufa anche di sentirsi chiamare così.

Stufa di tutto quello che riguardasse la sua monotona e schifosa vita...se si può realmente definire sua.

Ad ogni modo, anche se quasi tutti in famiglia conoscevano la sua vera identità la sua determinazione era tale da farle perseguire quel che lei definiva ormai scopo, obiettivo.

Pensava che solo il più giovane della famiglia ovvero suo cugino, non lo sapesse...

 

Maybe I should cry for help
Maybe I should kill myself (myself)
Blame it on my ADD baby


 

E così affranta dai troppi pensieri e bramante di risposte si diresse in serra dalle sue malinconiche rose.

E accovacciatosi vicino ad una di queste, la colse facendo attenzione a non pungersi.

Forse una delle cose per cui le rose le piacevano tanto era anche questa il fatto che nonostante fossero così delicate e bellissime all'apparenza, poi cogliendole si dimostravano anche pericolose e quindi temibili.

Incomincio a sfiorarle i petali rossi facendo attenzione a non stroppiciarli..

Ricordò una leggenda sulle rose rosse.

Un piccolo uccellino osservava dalla finestra un giovane disperato e spaventato dall'idea di un rifiuto da parte della ragazza che amava..

Preso coraggio il ragazzo aprì il suo cuore alla giovane donna che lo rispose promettendogli che se il ragazzo le avesse portato un fiore speciale, precisamente una rosa rossa a significare l'amore ardente, allora si sarebbero fidanzati.

Il ragazzo in preda al panico, tornò a casa pensando a dove avrebbe potuto trovare una rosa rossa .

E nel mentre il giovane uomo sembrava consumarsi l'anima per i pensieri negativi che lo affliggevano, l 'uccellino era rimasto ad ascoltare tutto l'accaduto.

Così, triste e affranto per il dolore causatogli dalla storia appena ascoltata, decise di sacrificarsi per il ragazzo.

Premette con tutta la sua forza il petto bianco sulla spina della rosa bianca che a mano a mano, si impregnava di un rosso scarlatto.

L'uccellino cinguettava dal dolore cos'ì forte, che il giovane uomo uscì di casa per il frastuono e si trovò una scenda del tutto inaspettata.

Una rosa rossa in mezzo ad un intero cespuglio di rose bianche e un uccellino dal petto rosso che le giaceva vicino ormai inerme...

Da qui il nome di pettirosso.

La rosa dunque per Karren stava a significare anche “sacrificio” e lei si sarebbe sacrificata per la sua famiglia e per il suo amato cugino.

Si strinse nelle spalle e con voce atterrita dal dolore e dal timore esordì:”Io mi prenderò cura di voi.”

La sua determinazione era un qualcosa di impareggiabile.

Una lacrima amara le solcò il viso fino a scendere sul terreno umido dove erano in procinto di spuntare altre rose. Anch'esse rosse come l'amore.

Sail with me into the dark.



 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Faded Alan Walker ***


Faded di Alan Walker

Personaggi: Haise Sasaki aka Kaneki Ken

You were the shadow to my light
Did you feel us . Another Start
You fade away, afraid our aim is out of sight
Wanna see us alive

Where are you now

Was it all in my fantasy

Where are you now – Atlantis
Under the sea

Another dream
The monsters running wild inside of me

So lost, I’m faded


 

Haise Sasaki o Kaneki Ken?

Chi sono realmente?

Una cosa è certa: non sono un umano e neppure un ghoul.

Sono un ibrido.

Anche se a volte, vorrei tanto sapere chi sono effettivamente.

Come se vivessi due vite, una parallela all'altra.

Un comune investigatore o un mezzo ghoul?

Non lo so.

Mi sento...sbiadire.

I ricordi mi corrodono.

Non sempre riesco a mettere da parte il mio lato ghoul di cui l'unica cosa che io ricordi è che non ha commesso sempre buone azioni.

Non voglio essere un mostro, ma in ambedue le situazioni sono un peccatore.

Uccidere per salvare o uccidere per nutrirsi?

Riflettendo entrambi i pensieri sono egoistici.

Allora sono sicuramente un egoista, ma per il resto?

Ricordi sbiaditi.

Persone del passato sbiadite.

Io sono sbiadito.

These shallow waters, never met
What i needed
I’m letting go – A deeper dive
Eternal silence of the sea
I’m breathing
Aliv
e

Where are you now
Under the bright
but faded lights
You set my heart on fire

Sono genuinamente confuso, lo si nota.

Dal mio sguardo vitreo o dai miei malinconici sorrisi.

Torneresti mai alla tua vita precedente?”

No, insomma ora ho una famiglia.” fu la mia risposta.

Non è quello che pensavo e penso tutt'ora.

Sono semplicemente terrorizzato dall'idea di che persona fossi nel passato, a quanto ho sofferto in passato...

Non voglio ricordare tutto questo, anche se fa parte della crescita personale.

A volte vorrei solo concedermi di crollare dinanzi all'evidenza dei miei flashback avvilenti.

Triste.

Malinconico.

Depresso.

Affranto.

A pezzi.

Chi sono realmente?


 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Bhoemian Rhapsody Queen ***


  1. Bhoemian Rhapsody Queen

    Seido Takizawa


 


 

Is this the real life ? 
Is this just fantasy ? 
Caught in a landslide 
No escape from reality 
Open your eyes 
Look up to the skies and see 
I'm just a poor boy, I need no sympathy 
Because I'm easy come, easy go 
A little high, little low 
Anyway the wind blows, doesn't really matter to me, to me


 

MI DISPIACE, MI DISPIACE.

Non credo di aver ancora del tutto realizzato, è questo un sogno o è pura fantasia?

Non credo sia tutta finzione.

Se questa fosse finzione, non credo proverei questo dolore disumano.

Appunto...come se ora ci fosse rimasto qualcosa di umano in me.

Un ghoul.

Che ironia della sorte!

Un ragazzo che per proteggere i suoi cari è entrato a far parte della CCG dopo anni intensi di studio, ed ora eccomi qua: un metà ghoul.


Mama, just killed a man 
Put a gun against his head 
Pulled my trigger, now he's dead 
Mama, life had just begun 
But now I've gone and thrown it all away 
Mama, ooo 
Didn't mean to make you cry 
If I'm not back again this time tomorrow 
Carry on, carry on, as if nothing really matters 

OH MAMMA MI DISPIACE!!!!

MI DISPIACE!

Oggi ho proprio realizzato di essere tutto furchè umano.

Oramai faccio parte delle ombre che si muovono notturne.

Il buio è la mia casa, esso si nasconde in me.

Sai mamma?

Ho ucciso un uomo per cibarmene.

Ammetto sia stato difficile all'inizio, ma alla fine, dopo un paio di vittime, ci fai l'abitudine.

Non riesco ancora ad accettare di essere diventato un mostro che in precedenza combattevo.

MI DISPIACE MAMMA!

MI DISPIACE!

Bismillah! No - we will not let you go - let him go 
Never let me go  
Oh mama mia, let me go 
Beelzebub has a devil put aside for me 
So you think you can stone me and spit in my eye 
So you think you can love me and leave me to die 
Oh baby - can't do this to me baby 
Just gotta get out - just gotta get right outta here 

 

Sai mamma, sento il mio corpo mutare nuovamente.
E' incredibile come ora, non riesco più ad avere contatti con gli umani.
Sai? La carne umana non così male, anzi è molo deliziosa.
I miei capelli castani hanno perso il colore, ora sono bianchi  e spenti.
Anche la mia esistenza ha perso colore.
Le mie labbra carnose e vive, ora sono nere e fredde come la morte.
Sono molto cambiato mamma.
Abbi cura di te, Seina e Rocky.

MI DISPIACE MAMMA.

 


 


 


 

 

Anyone can see 
Nothing really matters - nothing really matters to me 


 


 


 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Aggiungi un posto a tavola -Jhonny Torelli ***


Aggiungi un posto a tavola

Musical di Jhonny Torelli

Staff dell'Anteiku


 


 

Aggiungi un posto a tavola 
che c'è un amico in più 
se sposti un po' la seggiola 
stai comodo anche tu, 
gli amici a questo servono 
a stare in compagnia, 
sorridi al nuovo ospite 
non farlo andare via 
dividi il companatico 
raddoppia l'allegria. 


 

Era questo che ci raccomandava sempre di fare il Signor Yoshimura: sorridere agli ospiti, ed essere sempre cordiali.

Poche semplici regole.

Già, avrebbero dovuto essere semplici da eseguire, ma finivo sempre per litigare con quel Nishiki di merda.

Non passava attimo che non finivamo per prenderci a parolacce, e come se non bastasse quello stronzo sembrava far di tutto per farmi innervosire.

E quando non se la prendeva con me, ecco che lo sentivi litigare con Hoito Roma, una nuova cameriera.

Si era da poco trasferita nella ventesima circoscrizione , dopo essere stata reclusa per molto nella prigione di Cochlea, ma come aveva più volte fatto intendere, era qui anche per un'altra ragione chiamata “Kaneki Ken”.

Difficile ammetterlo, ma così non ci si annoiava mai!

Anche se d'altra parte, ti ritrovavi ogni sera appena terminato il turno con un lancinante mal di testa e eri alla ricerca disperata di un po' di quiete.

Si, non c'era un attimo di tranquillità in quel locale.

Chiedere un secondo di normalità era tanto, troppo!

Ogni giorno si presentavano nuove ed insolite situazioni.

Diciamo che le cose erano abbastanza soddisfacentemente normali prima dell'arrivo di Kaneki.

Il solo “essere metà ghoul” lo rendeva strano.

Il fuoco è sempre vivo 
la mano sempre tesa. 
La porta è sempre aperta 
la luce sempre accesa. 

E se qualcuno arriva 
non chiedergli: chi sei? 

E se qualcuno arriva 
non chiedergli: che vuoi?


 


 


 

Ma ciò che ho imparato stando qui all'Anteiku è proprio l'esserci sempre, per tutti.

Mi casa est tu casa”.

Non accaso avevamo una stanza dove poter accogliere i ghoul che si trovavano in difficoltà.

Aiutare il prossimo, era questo il nostro motto.

A costo di mettere a repentagilo la propria vita, bisognava aiutarsi a vicenda solo agendo in questo modo cercavamo di rendere questo mondo contorto in cui vivevamo, anzi in cui sopravviviamo.

Una sorta di prigionia.

Ricordo ancora quando arrivò qui Kankei.

Lo trovai che piagnucolava come una femminuccia,non faceva altro che farneticare e mi metteva i nervi.

Presa dall'impeto lo schiantai contro il muro vicino e lo costrinsi a mangiare quella carne che tanto ripudiava, quella dei suoi stessi simili.

Stavo per pestarlo quando si fece vivo il capo, facendomi ritrovare il senno che avevo momentaneamente perso.

E mi ricordò che...dobbiamo aiutarci a vicenda, sempre tutti.

Bè d'altro canto ho piacere nell'aver conosciuto Ken.

E corri verso lui 
con la tua mano tesa. 
e corri verso lui 
spalancagli un sorriso 
e grida: "Evviva, evviva! 


 


 


 


 


 

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** I hate you, I love you ***


I hate you, I love you di Gnash

Personaggi: Mutsuki Tooru, Haise Sasaki

Feeling used
But I'm
Still missing you
And I can't
See the end of this
And now all this time Is passing by
But I still can't seem to tell you why
It hurts me every time I see you
Realize how much I need you

I hate you I love you
I hate that I love you
Don't want to, but I can't put
Nobody else above you
I hate you I love you
I hate that I want you
You want her, you need her
And I'll never be her

I miss you when I can't sleep
Or right after coffee
Or right when I can't eat
I miss you in my front seat

Do you miss me like I miss you?
Fucked around and got attached to you
Friends can break your heart too, and
I'm always tired but never of you

Da quando te ne sei andato, sento come nu vuoto incolmabile.

Tento sempre di difendere il tuo nome da reati che a parer mio non hai commesso.

Sei sempre stato dolce e generoso nei nostri confronti, perchè mai avresti dovuto compiere tali gesta?

Ci sono tante cose che non quadrano...

La prima?

Me.

Perchè la tua assenza mi logora così tanto?

Ci ho meditato molto, sopratutto sui miei sentimenti, e credo di provare qualcosa per te.

Un qualcsa che va oltre il gemae alunno-insegnante, oltre la sola 'amicizia'...

Sarà amore?

L'amore è questa sensazione che mi pervade interamente il corpo?

Mi avvampano le goti, sento il cuore battere ad una velocità tale da somigliare ad un treno in corsa, le gambe sembrano cedermi e ho il respiro corto.

Ogni volta che ci vedevamo...


 


 

All alone I watch you watch her
Like she's the only girl you've ever seen
You don't care you never did
You don't give a damn about me
Yeah all alone I watch you watch her
She's the only thing you've ever seen
How is it you'll never notice
That you are slowly killing me

Però sai, ogni volta che ti ho davanti e provo questi sentimenti, ho davanti un'immagine nitida di te e la ragazza della caffetteria.

Sembra andiate molto d'accordo.

Sembra quasi interessarti.

Allora scatta la rabbia, verso me stessa e verso te che mi fai del male come mi hanno già ferita in precedenza...

Allora tu guardi lei, ed io guardo te mentre l'ammiri.

E mi logoro interiormente.

Perchè io sono una donna, non ne sono sicuro...

Eppure in certi attimi vorrei che provassi gli stessi sentimenti che provo io, nei miei confronti.

Il destino èp sempre avverso agli uomini.

I hate you I love you
I hate that I love you
Don't want to, but I can't put
Nobody else above you
I hate you I love you
I hate that I want you
You want her, you need her
And I'll never be her

Una cosa è certa, non sarò mai come lei.




ANGOLO DELLA PSEUDO-AUTRICE

Bene gente, colgo l'occasione per ringraziare il solo lettore che sopporta le mie piccole 'ceraturine'.
Dunque, si questo capitolo è arrivato ni ritardo per molti problemucci, ad ogni modo domani mi opererò  e dato il ricovero, non avrò con me il mio PC, quindi  gli interessati dovranno patire molto per avere un chappy nuovo.
Rinnovo nuovamente i ringraziamenti per chi legge, se volete esprimere un vostro parere sull astoria, siete liberi di recensire.
Sarò lieta di accogliere anche critiche, purchp siano costruttive.
Detto ciò mi dileguo...
Alla prossima!

°Lascio un velo di misteroc ome fossi un forestiero°

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Pity Party- Melanie Martinez ***


 
Pity Party
Melanie Adele Martinez

 

Did my invitations disappear?
Why’d I put my heart on every cursive letter?
Tell me why the hell no one is here
Tell me what to do to make it all feel better

Maybe it’s a cruel joke on me
Whatever whatever
Just means there’s way more cake for me
Forever forever

It’s my party and I cry if I want to cry if I want
To cry cry cry
I’ll cry until the candles burn down this place
I’ll cry until my pity party’s in flames
It’s my party and I cry if I want to
cry if I want to (cry cry cry)
I’ll cry until the candles burn down this place
I’ll cry until my pity party’s in flames

Essere nati quando corre l'anno bisestile ha i suoi difetti.
Essere nati "difettosi" durante l'anno bisestile è ancora peggio.
Non ho mai festeggiato il mio compleanno e non saprei neanche come festeggiarlo.
E' tutto un enorme punto di domanda.
Gli invitati sarebbero tanti, ma a partecipare ne sarebbero ben pochi.
Forse ci sarei solo io  con un vuoto immenso attorno e dentro.
L'unica cosa a non essere vuota sarebbe il mio stomaco, seppur di carne umana.

 

I’m laughing, I’m crying
It feels like I’m dying
I’m laughing, I’m crying
It feels like I’m dying
I’m laughing, I’m crying
It feels like I’m dying
I’m dying, I’m dying
It’s my party and I’ll cry if I want to
It’s my party and I’ll cry if I want to

It’s my party, it’s-it’s my party
It’s my party, it’s-it’s my party
It’s my party and I’ll cry if I want to
Cry if I want to (cry, cry, cry, cry)

Quante emozioni contrastanti. 
Quanti pensieri si sovrastano affollando la mia mente.
Le cose positive?
Diciamo che "festeggiando" il mio compleanno ogni quattro anni, ora ho intorno ai  sei anni e dunque,
sono ancora un bambino.
Sono un eterno Peter Pan.
Non ricevo regali inutili da persone.
Non sono obbligato ad andare al party di qualcuno perchè nessuno viene ai miei...in quanto inesistenti.
Per quanto possa odiare il fatto di essere al mondo, ci sono aspetti positivi dell'essere me.
Un bamino difettato,
Solo,
Sbagliato.

 

Furuta-kun

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Dio ma quanto è ingiusto il mondo-Riccardo Cocciante ***


Riccardo Cocciante- Dio ma quanto è ingiusto il mondo

Nishiki Nishio e Kimi Nishino

Dio, ma quanto è ingiusto il mondo
Bello in lui e brutto in me
Io la luna te la prendo
Ma non strappo amore a te
Lui, con quella sua freddezza
Senza te nei suoi pensieri
Trova in te la tenerezza
Là, nei tuoi occhi ne
r
i
Lei.
Tutto ciò che vi dirò sembrerà strano per chi non ha mai provato qualcosa del genere.
Il fatto è che è tanto difficile esprimere a parole ciò che si sente col cuore, e con l'anima.
Lei è per me, il sole per il girasole.
Lei è per me nutrimento.
Come la carne umana per i ghoul...
Io sono un ghoul.
Dio, ma quanto è ingiusto il mondo
Ama il tuo bel cavaliere
Tu sei liscia come un onda
E io sponda di miserie
Con la mia bruttezza insulto
La bellezza tua insolente
La natura sbagliò tutto
Mi ha fatto male, mi ha dimenticato

Mi nutro del suo amore, della sua dolcezza, del suo essere materna e della sua intelligenza.
Mi nutro dei suoi sorrisidi cui sono geloso, potrebe regalarli a tutti.
I auoi sguardi, anche di quelli mi cibo.
Quegli occhi così vivi. 
Mi rifletto in essi, e sembro assumere altro valore, non sono più nu ghoul spietato ma solo un'amante che brama i suoi baci.
Eppure lei, dall'aspetto angelico sta con me, demone terrestre.
Scherzo della natura.
Dio, ma quanto è ingiusto il mondo
Zero a noi e tanto a loro
Se la nostra razza è immonda
Di che razza è il loro cuore?
Sono nati nei merletti
Per far l'amore e la guerra
Ma anche a noi, stracci della terra
La vita piacerebbe bella
Ma da quale parte è Dio
Se ne sta con gli ostensori
O qui, dove lo prego io
Dal mattino fino a sera
Gesù Cristo che adoriamo
Quali figli preferì?
I Re Magi e il loro oro
O noi, che strisciamo
qui?

La sclera si tramuta in nero pece l'iride prende il colore scarlatto del sangue.
Lei è pura invece, candida.
Potrei associarla al sole in estate, i peschi in primavera, alla neve dell'inverno soffice e leggera come le nuvole autunnali.
Passerei la mia vita intera con te, se solo potessi...
La voce sua è come quella di una fata, smuove le paure che s'insinuano dentro me, e le tramuta in sogni, i nostri.
Eppure quando son con lei è più che magia, tutto appare bello e possibile, come il nostro stare assieme assurdo si tramuta in realtà.
Kimi è speciale.
La mia Kimi, è speciale.
Dio, com'è crudele un mondo
Che non sa legare i cuori
Sono brutto e tu sei bella
E mai mi amerai mai

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3521045