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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 29-08-2016 20:07 ***
Capitolo 2: *** The Moon ***
Capitolo 3: *** Forse l'errore sono io ***
Capitolo 1 *** 29-08-2016 20:07 ***
29-08-2016
20:07
Beh
inizierei raccontando di oggi.
Sono
esattamente 10 giorni che non esco. Mia madre mi voleva convincere
dicendomi: <<Dai
esci, andiamo a fare compere e poi ti porto in quel nuovo bar sul
porto. Ti offro un Aperol Spritz>> ed io
<<Ora ci
vuoi andare? Quando te l'ho chiesto l'altra volta non ti andava>>
e lei <<Neanche
ora mi va, ma se questo ti farà uscire ti ci
porterò>>
Dopo
questa risposta l'acidità si era già impossessata
di me <<Grazie
ma preferisco starmene a casa anche oggi>>
con un finto sorriso sulle mie labbra.
In
realtà non so cosa mi sta succedendo, sarà che
sto sotto al ciclo, boh sono priva di stimoli. In realtà
una parte di me voleva uscire con lei e mia sorella, l'altra
invece non rispondeva. Vi capita mai che a volte quando non riuscite ad
essere di parte verso voi stessi, iniziate una sorta di dialogo? Mi
spiego meglio, nel mio caso mi dicevo "perché non esci?" e
l'altra parte diceva "si sta
così comodi a casa su questo letto" e
l'altra ribatteva "ma
cazzo ci stai sempre ultimamente, alza il culo!"
Questo intendo. Ok scritto così sembra che stia davvero
perdendo il senno della ragione... E forse è
così, però penso che almeno una volta nella
vostra vita avrete avuto questo dibattito con voi stessi.
Anyway,
non ho fame, o almeno di giorno non mi va di mangiare nulla, ma la sera
divento un'abominevole porca che non mangia da giorni; voglio sempre
dormire.... E no, non sono un'altra depressa con la fissa del suo corpo
inadatto, ho un bel fisico anche se dovrei tonificarlo ma purtroppo
soffro della sindrome dell'incompletezza. Inizio tante cose ma non ne
porto a termine nemmeno una. Deduco che anche questa nuova avventura si
fermerà senza una fine decisiva, ma vabbò.
Mi
sono alzata dal letto alle 18, dopo il sonnellino pomeridiano mentendo
a mia madre che non ero crollata, mi sentivo un'intronata, sono andata
in bagno e quel povero cane che mi seguiva mi guardava con occhi troppi
dolci per non portarla a spasso.
Sono
10 giorni anche per lei che non cammina per le vie del paese, alla fine
sono scesa ma solo per lei.
Ragà
forse sono io che mi faccio le paranoie, ma quando sono uscita mi
sentivo gli occhi addosso, alzavo il mio sguardo per incrociare quelli
di qualche passante e lui o lei già mi guardava; dopo un po'
mi sono guardata perché davvero pensavo che avessi tipo la
zip aperta o mi colava il moccio, non lo so. Ero apposto, se l'avessi
detto a mia madre mi avrebbe risposto:"Sei una bella
ragazza è per questo che ti guardano" certo,
con due borse sotto agli occhi di chi ha dormito per più di
7 ore ed altre 3 ore pomeridiane; musica ad alto volume per non
pensare; chewing gum in bocca masticandolo in modo da menefreghista.
Sicuro mamma!
Faccio
schifo nel dormire, I know.
Invidio
chi non si fa paranoie inutili, so perfettamente che erano pensieri
scomposti, che non dovevo preoccuparmi di nulla, magari mi guardavano
per la bella maglia con su scritto "Donuts talk to me" loro mi parlano
ma io non le comprendo :(
Ma
stendiamo un velo pietoso su questa giornata iniziata decisamente male.
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Capitolo 2 *** The Moon ***
30-08-2016
04:39
Stanotte c'è una luna favolosa. Si vede appena, mentre
inizia la sua scalata
verso il centro del cielo. E' uno spicchio molto sottile, all'interno
è di un
arancione chiaro mentre agli angoli è rosso. Ho una
fissazione per questa
stella, anche per il sole però non so perché ogni
volta che la vedo devo
scrivere qualcosa. Mi ispira, infatti non a caso ho un tatuaggio del
sole e
della luna. Direi opposti che si attraggono e che appartengono un po' a
tutti
come caratteristiche caratteriali. In passato scrissi alcune cose:
"Stasera la luna è leggermente esposta…
Tranne per il lato destro che sta nella penombra.
È come se una parte di sé non
si dovesse mostrare… non farsi
guardare da miliardi di occhi.
Occhi invidiosi della sua straordinaria bellezza, della sua
luminosità, dal suo
essere così intrigante.
Il suo essere così rassicurante agli occhi di chi la guarda,
con un pizzico di
tristezza, malinconia e perché no, di nostalgia.
Da piccoli la luna affascinava… adesso invece…
rattrista.
Ma se ci pensi non è nemmeno questo, ha il potere di farti
pensare troppo, ma
non è lei ad ucciderti, sono i tuoi pensieri.
Sembra una persona affidata. La guardi e sembra che ti dica: <<
Parlami. Dimmi cosa ti turba, cosa ti porta ad uscire fuori al balcone
a
guardarmi con occhi sognanti… a volte anche con le
lacrime. Io sono sempre
qui se mi vorrai.
Ogni sera, fino all’alba però, di solito puoi
intravedermi anche quando c’è il
sole ma non preoccuparti è per farti capire che ci
sarò sempre. >>"
"01-2015 21:46
Hey
luna.. Dove sei finita?
Ho
bisogno della mia migliore amica..
Quando non ti vedo, mi sento sola..
Sei l'unica che mi consola.
Mi basta vederti per sentirmi meglio
Ma a volte sembri quasi un miraggio."
"25-08-2016
00:40
Ero diventata la luna ma non per l'essere lunatica,
bensì brillavo quando
c'era lei."
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Capitolo 3 *** Forse l'errore sono io ***
31-08-2016 20:36
Vi è mai capitato di esporvi ad un vostro amico/a, sorella/fratello o anche un genitore e non essere capiti?
Poiché qui non c'è una botta e risposta, vi racconterò la mia d'incomprensione su una situazione abbastanza delicata ed importante per me. Se vi andrà potete dirmi la vostra nei messaggi privati.
Fin da piccola ho capito che provavo una certa diversità nelle altre bambine, però a differenza di ora lo esponevo senza problemi. Giocavo sempre con i ragazzi, amavo le macchine, spade e quant'altro del tutto opposto al mio sesso. Non era un problema per me, ma altre persone sì, perché questi giochi danno solo la dimostrazione di quanto la società deve etichettare i sessi. Ricordo che da piccola ero così pazza per Bart Simpson che mi feci fare i suoi capelli, o in parte; avevo molto più coraggio di ora come quanto dissi al doposcuola che mi piacevano le ragazze e ci fu un commento che mi fece stare male "ae ora dobbiamo stare attente" come se fossi stata un'animale o quant'altro; ma va bene, eravamo tutti piccoli.
Successivamente a casa di mia zia alla TV passava un'intervista di una donna trans, ed io tra i vari commenti degli adulti dissi: "Io quando sarò grande lavorerò così tanto da permettermi l'operazione. Voglio essere un ragazzo" tutti rimasero sbalorditi. Beh ancora oggi ho i miei dubbi, ero piccola non capivo chissà quanto, ma poi con il passare degli anni ad una cena iniziarono a parlare di quando ero piccola, che ero un maschiaccio e mia zia disse rivolgendosi a mia madre "Ricordi quando pensavi che fosse omosessuale e ci stavi male?" Mi sentii di merda in quel momento, anche se in quella situazione ero fidanzata con un ragazzo, ma sapere che mia madre non accettava... ma la conversazione continuò e mia madre rispose "No vabbé, non riuscivo a capire perché si comportava in quel determinato modo.." E mia zia "Ed io che ti dissi? Anche se fosse che vuoi fare? non è più tua figlia?" e lei "No, ma sarebbe stato brutto"....
Brutto. Beh mamma è brutto sapere che c'è gente come te che ci discrimina, ci insulta, ci fanno sentire di merda perché voi gente "normale" non sapete ragionare. No, non si tratta neanche di ragionare, mi diresti che sulla Bibbia non c'è scritto di due uomini o due donne, però davanti agli altri sei così moderna e d'accordo nel dire di dare loro i diritti che meritano. Ti odio quando fai così, la finta moderna che accetta tutto, una madre modello...
Oggigiorno ho 21 anni, oltre ad avere insicurezze e carenze d'affetto causate da lei, mi decisi a dirle la verità su chi ero e le spiegai che mi fidanzai con una ragazza che stava lontana da me e che era molto probabile che dovevo salire. Non mi andava di mentirle; rivelai questo mio segreto anche alla mia "migliore amica" (che vabbè, poi scriverò com'è finito tutto) e ultimamente parlando con mia madre le dissi che avevo detto alla mia amica che ero bisex e la sua reazione mi fece davvero incazzare. Iniziò dicendo "L'hai detto anche a lei? Io non credo che dovresti dirlo in giro, non ne sei nemmeno sicura." Ed io con molto autocontrollo le risposi "Mamma, io sono sicura di ciò che provo" e lei ancora "Secondo me dovresti prima provarlo e poi quando starai con quella persona, che sia maschio o femmina, puoi dire di esserne sicura" ma che cazzo è tanto difficile accettarlo??
Che devo dirti che da piccola una ragazza più grande di me ci provò, mi baciò e mi accarezzò ed anche se era la prima volta che capitava a me piacque?!; o anche che al compleanno di mio cugino baciai una ragazza per il quale mi ero fissata? Un genitore lo sa se suo figlio ha altri gusti sessuali, cavolo per anni dovevo sentirmi dire "che maschio sbagliato"
Penso che sia la cosa più brutta per una persona non essere compreso, né tanto meno ci provano. L'essere bisex l'ho sempre visto come una cosa anormale, sì, proprio anormale. Ci fosse stato un giorno che mia sorella, pur sapendo tutto, si fosse avvicinata per dirmi come andavano le cose... Come mi sentissi. Zero. Penso, se non c'è neanche la tua famiglia a sostenerti, chi altro può farlo? In quel caso è ovvio che ti dai una svegliata e ti dici: "ci sarai tu per te stessa"
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