Help me sister

di Baranjok
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Awake ***
Capitolo 2: *** Ashes to ashes ***
Capitolo 3: *** Dust to side chicks ***
Capitolo 4: *** Not Today ***
Capitolo 5: *** This is your fault ***
Capitolo 6: *** Don't let go ***
Capitolo 7: *** Mad World ***
Capitolo 8: *** If yoy leave ***
Capitolo 9: *** i won't forget ***
Capitolo 10: *** The truth behind the lie ***
Capitolo 11: *** I did it again ***
Capitolo 12: *** Kiss me ***
Capitolo 13: *** Say goodbye ***
Capitolo 14: *** Wake up ***
Capitolo 15: *** Moonlight ***
Capitolo 16: *** Mistake ***
Capitolo 17: *** Love to Hate ***
Capitolo 18: *** Help me ***
Capitolo 19: *** 1991 ***
Capitolo 20: *** P Like Problems ***
Capitolo 21: *** Baby boy ***
Capitolo 22: *** Merry oh-oh ! ***
Capitolo 23: *** Finale I (The right choice) ***
Capitolo 24: *** Finale II (Wish it was true) ***



Capitolo 1
*** Awake ***


 

-Dov’è mia figlia?!- la voce di Jocelyn risuonava nella sala degli Accordi.

Jace, Isabelle, Simon e Alec si guardarono intorno, il portale era ormai sparito da tempo, Magnus era riuscito a crearlo appena in tempo.
-Magnus, riportami indietro.- Jace aveva la voce incrinata.
-Non posso.- sussurò lo stregone ormai stremato.
-Ma non ha senso era dietro di noi.- Simon non si dava pace.
Jace stava camminando avanti e indietro in cerca di una soluzione.
-In che senso non puoi? Riportami da mia figlia.- Jocelyn aveva perso la pazienza.
-Le porte sono state chiuse non si può più passare.- Magnus si era accasciato al suolo ormai senza forze.
Isabelle stava singhiozzando rumorosamente, Jace aveva uno sguardo spezzato e Alec invece aveva il volto rigato dalle lacrime.
-Mi stai dicendo che i miei figli sono intrappolati li dentro, che non potrò mai più rivederli?!- Jocelyn si era appoggiata a Luke che era rimasto senza parole, sua sorella Amatis era appena morta e non avrebbe mai più rivisto Clary.
Simon invece era inespressivo, non riusciva ancora a capacitarsi del fatto che Clary non c’era.
-Avrei dovuto farla andare per prima, avrei dovuto- Jace si stava sentendo male, Alec lo prese appena in tempo, ma le loro vite sarebbero state infinitamente scosse da quest’evento. La guerra era finita, ma Clary non era più con loro.
 
 
 
 
-Fatemi uscire, fatemi uscire!- Clary colpì nuovamente il muro.
-ci deve essere un errore io dovrei essere a casa, dovrei essere a casa.- Clary ormai era più di due ore che continuava a battere violentemente contro il muro, ma sapeva benissimo che non vi era più via d’uscita. Aveva provato a creare più volte un portale che purtroppo non si era aperto. Il corpo di Jonathan, ferito dalla sua spada, era disteso a pochi centimetri da lei. Era tutta colpa sua, pensò Clary, era stato lui a causare tutto quel male, ed era stato sempre lui a sigillarla in quel posto. Imprecò sotto voce, non era stato lui, ma Sebastian, lui era solo suo fratello, Jonathan. Quando lo aveva colpito con la spada, era riuscita quasi a togliergli tutto il sangue demoniaco, quasi. I suoi occhi erano diventati di nuovo verdi, non proprio verdi come i suoi, da qualche parte vi era ancora traccia di nero.
-Clary?- la cercò sottovoce. Clary rimase bloccata sul posto, non sapeva bene come comportarsi con lui. In fondo lei non aveva mai avuto un fratello, e quella persona non significava assolutamente nulla per lei, o meglio non riusciva a distinguere l’uomo dal mostro.
-Clary?- la sua voce si alzò. Clary non poteva evitarlo per sempre, in fondo era bloccata con lui all’inferno. Quasi si sorprese a ridere.
Si avvicinò lentamente al fratello, era conciato piuttosto male, Magnus aveva detto che sarebbe riuscito a curarlo una volta fuori di li, aveva aperto un portale e tutti erano riusciti a passare, tutti tranne lei e… Jonathan.
Prese lo stilo e iniziò a praticare delle rune sulla pelle del fratello, non sapeva se avessero funzionato ma non c’era nient’altro da fare. Non che importasse, sarebbero comunque entrambi morti lì dentro, ma non voleva rimanere da sola. Il petto squarciato del fratello sembrò ricucirsi e con l’immagine di Jace davanti agli occhi Clary si addormentò.
 
 
2 mesi dopo

L’istituto era vuoto come al solito, Simon da quando era uscito dal portale aveva scoperto di non essere più un vampiro e con l’invito di Isabelle si era iscritto alla nuova accademia Shadowhunter per diventare uno di loro. Izzy d’altro canto per non stargli lontano si era trasferita dal padre ad Alicante.
Alec invece era rimasto all’istituto con Jace, non se la sentiva di lasciarlo solo in questo momento.
Magnus si era impegnato davvero tanto per cercare un modo di recuperare Clary, ma più il tempo passava più le speranze di ritrovarla viva scarseggiavano, senza acqua e cibo, Clary a quest’ora sarebbe stata trovata sicuramente morta. Ovviamente nessuno aveva osato pronunciare quella parola davanti a Jace o a Jocelyn, ma certamente entrambi erano arrivati alle stesse conclusioni.
Maryse cercava di sollevare l’umore di Jace, ma non c’era verso, era divorato da se stesso, sembrava una persona totalmente diversa e tutti i loro sforzi per farlo riprendere a vivere sembravano vani.
Fu esattamente il pomeriggio, quando si trovarono a cena con Isabelle e Simon che accadde qualcosa che riaccese le loro speranze.
-Mamma.- la voce di Max fece inorridire Maryse che ebbe quasi un attacco di cuore quando vide il più piccolo dei suoi figli chiamarla.
-Non sto sognando vero?- chiese Alec alzandosi di scatto dalla sedia.
Isabelle aveva già il volto ricoperto di lacrime e Jace sembrava essere sotto shock.
-Sono io mamma.- ripetè Max.
-ma com’è possibile, io…tu eri morto.- Maryse si mise le mani davanti la faccia.
-Mamma, è stata Clary, lei mi ha riportato indietro.-
 

 
 

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Capitolo 2
*** Ashes to ashes ***


-Cosa c’è per cena?- la voce di Sebastian arrivò perfettamente all’orecchio di Clary. Aveva deciso di chiamarlo così perché ancora non riusciva a fidarsi ciecamente del fratello.
-pesce.- bofonchiò Clary china sul fuoco.
Sebastian sbuffò sonoramente e Clary resistette all’impulso di non schiaffeggiarlo.
Erano ancora vivi, il che, era una specie di miracolo. Avevano creduto di morire due giorni dopo l’aver scoperto di non poter più ritornare a casa, senza cibo né acqua, ma una sera Clary aveva sognato delle rune, sapeva benissimo chi gliele aveva mandate, non era la prima volta che le succedeva un fatto del genere. La runa serviva per rendere potabile l’acqua del lago e inoltre la popolò di pesci, di ogni tipo.
-Non lamentarti, è tutto quello che abbiamo.- rispose Clary in tono sprezzante. Possibile che fossero già passati due mesi da quando erano intrappolati lì dentro?
Sebastian non rispose, era ancora troppo debole per poter reggere una conversazione di questo tipo. Clary aveva provato di tutto per farlo guarire velocemente, ma con scarsi risultati. Questo poi non era facilitato dal sangue demoniaco che scorreva nelle sue vene, la spada aveva curato solo una parte di Sebastian , forse la più ragionevole, mentre l’altra era rimasta danneggiata. Ma questo non bastò per scoraggiare Clary che in quei mesi aveva sperimentato sul fratello diversi tipi di rune, fatte appositamente per curarlo, ovviamente andavano perfezionate e ripetute continuamente, ma mano a mano che andava avanti si accorgeva che il fratello diventava più buono e più umile.

-Pensi che Max sia già andato a chiedere aiuto?- le chiese dopo aver cenato. Clary non rispose subito. Aveva lo sguardo rivolto verso il basso, si erano rifugiati per quella notte in una caverna che dava sopra un immenso burrone. Quei mesi trascorsi lì dentro erano stati i più duri della sua vita, stare lontano dalla sua  famiglia , dai suoi amici e da Jace l’avevano distrutta fisicamente. Per di più dovevano frequentemente cambiare postazioni poiché i demoni non facevano altro che attaccarli, ora che Sebastian non li controllava più. Era migliorata tantissimo con la spada , visto che Sebastian non riusciva ancora a reggersi in piedi saldamente e quindi lei era costretta a difendersi e difenderlo dai possibili attacchi. Non le erano ancora chiari i sentimenti che provava per Sebastian, da un lato lo odiava e pensò di odiarlo per sempre, ma dall’altro quando la guardava con i suoi occhi quasi del tutto verdi non poteva fare a meno di domandarsi se avrebbero mai potuto avere un rapporto fraterno come quello di Izzy e Alec. Le faceva male pensare a loro, soprattutto perché sapeva bene che uscire di lì avrebbe richiesto tempo, e molto di più sapeva che era quasi impossibile. Si girò delicatamente verso Sebastian che la stava fissando.
-lo spero- rispose asciugandosi le lacrime.
 
 
 
 
Ovviamente dopo che Max nominò Clary successe di tutto. Il consiglio fu radunato ad Idris e furono convocati tutti gli Shadowhunter più Jocelyn e Luke.
Jocelyn era dimagrita visibilmente, il suo viso era più spigoloso e i jeans che indossava gli andavano molto larghi. Luke invece si era lasciato andare, i suoi capelli e la sua barba erano lunghissimi.
-è solo un bambino non c’è bisogno di utilizzare la Spada!- stava dicendo Maryse in preda al panico. Quando i Lightwood erano arrivati ad Idris con Max , Robert era quasi svenuto dallo spavento.
-La legge è la legge.- sentenziò Jia.
-Mamma non preoccuparti- disse Max dolcemente avvicinandosi al centro della sala. Tutti erano taciturni, non riuscivano a credere ai propri occhi.
-Max Lightwood , sei veramente tu?- domandò Jia titubante.
-si- rispose Max, che razza di domande erano?
-sostieni di essere in contatto con Clarissa Morgenstern è cosi?-
-si- rispose ancora una volta Max.
-dove si trova?-
-non lo so.-
-puoi essere più specifico?-
-non lo so, io stavo ….ecco io ero morto, Sebastian mi aveva ucciso, non che l’abbia fatto intenzionalmente ma lo ha fatto, ero in pace, credo. Ma poi ho aperto gli occhi, ero su una panchina e Clary era seduta vicino a me. L’ho riconosciuta subito, è stata sempre gentile con me per quel poco che l’ho conosciuta – Max aveva iniziato a parlare a raffica, le sue mani stavano bruciando.
-quella ragazzina non può resuscitare i morti! È contro la legge.!- disse uno shadowhunter in lontananza. Tutti lo ignorarono.
-Prosegui.- disse Jia rivolta a Max.
-Clary mi ha detto che stava lavorando ad un modo per uscire da Edom con suo fratello, che stava provando a curarlo, per farlo ritornare normale e aveva scoperto che più lo curava più tutte le cose cattive che Sebastian aveva commesso stavano svanendo.- Max si interruppe, tutti erano a bocca aperta.
-Non capite? Quello che Sebastian mi ha fatto è stato malvagio, ma Clary curandolo ha rimosso tutto ed io sono ritornato in vita!.-
Tutti si stavano guardando in faccia e Jocelyn ormai non riuscii più a trattenere le lacrime.
-questo vuol dire che se Clary riuscisse a curarlo del tutto, tutte le persone morte a causa sua ritornerebbero?- Jia aveva chiesto fiduciosamente.
-si – rispose Max sorridendo.
-potrei riavere Amatis!- esclamò Luke.
-Max, sai se Clary è riuscita a trovare un modo per riaprire le porte di Edom?- la voce di Jia si alzò sul brusio generale della folla.
-no, non ancora comunque, ci sta provando questo è sicuro, mi ha detto di dirvi di continuare a vivere e di andare avanti con le vostre vite, mi ha detto che lei non smetterà mai di combattere per uscire di lì e mi ha detto che sa che tutti voi avete provato a farla uscire.-
 
 
-Avete sentito, Clary è viva noi dobbiamo aiutarla, se lei è sopravvissuta per tutto questo tempo vuol dire che c’è un modo per liberarla.- Jace aveva radunato Alec, Izzy , Simon e Magnus nella sua camera.
-Jace tu credi che se ci fosse stato un modo io non ci avrei provato? Sai benissimo che ci tengo tanto a Clary- Magnus disse dolcemente.
-non sto dicendo che non ci abbiamo provato sto dicendo di provarci ancora, di non arrenderci.-
-qui non si è arreso nessuno! Credi davvero che per me sia facile, continuare a vivere senza sapere se rivedrò o meno la mia migliore amica? Pensi che per me sia facile non sapere se stia bene e per quanto altro tempo possa resistere?- Simon aveva alzato la voce.
-non sto dicendo che è facile, diavolo io non vivo più! Mi sembra di impazzire ancora non riesco a capacitarmi del fatto che lei non sia qui con me, mi manca, costantemente, è un chiodo fisso, ma io non posso abbandonarla, è da sola in quel posto sperduto, sapete benissimo, noi ci siamo stati pochi giorni e siamo quasi morti, lei ci è stata per due mesi e chissà quanto altro tempo dovrà rimanerci- Jace aveva il viso rigato dalle lacrime, Izzy non lo aveva mai visto in quello stato.
-Qui nessuno si è arreso Jace!Io non mi arrenderò finché non mi diranno che Clary non c’è più! È una mia amica, ti ha salvato e ha riportato indietro Max, le sono grata di tutto, ma non possiamo fare niente finché non si trova un modo per riaprire le porte, e mi dispiace se ti abbiamo dato l’impressione di esserci arresi ma non è così!- Izzy aveva parlato in modo duro, ma fu efficace.
-Posso spendere due parole con Jace?- domandò Jocelyn entrando nella stanza.
-Certo, figurati- rispose in coro i ragazzi lasciandoli soli.
Jace abbassò lo sguardo, lui e Jocelyn non erano mai andati molto d’accordo e Jace non poteva biasimarla. Prima era stato impossessato da Lilith e aveva quasi ucciso Clary, poi era stato legato a Sebastian e aveva portato con sé sua figlia, e poi aveva avuto il fuoco celeste in corpo, la lista era bella lunga.
-ho pensato a lungo a questo momento, sarei dovuta venire a parlarti prima, ma ogni volta che mi avvicinavo all’istituto non riuscivo ad entrarci , mi ricordava troppo lei. Dio, ogni cosa mi ricorda lei. Devo aver fatto qualcosa di veramente grave per meritarmi questo. E forse l’ho fatto. Sposare Valentine è stato il più grave errore della mia vita. Pensavo che dopo la morte di Jonathan fossero finite le difficoltà della mia vita, perdere un figlio è qualcosa che ti cambia per sempre. Pensavo di uccidermi se non avessi scoperto che aspettavo Clary. Mi ero promessa di crescere mia figlia lontana da questo mondo, l’avrei protetta a qualsiasi costo, ma non le avrei permesso di vivere come Valentine aveva progettato. Le ho nascosto tutto e lì ho commesso un altro grave errore, e quando pensavo di poter riabbracciare mio figlio eccolo lì che minaccia di uccidermi, il sangue di demone aveva prevalso su di lui trasformandolo in un mostro e poi quando mia figlia lo ha ferito con la spada e stavo finalmente per riunire la mia famiglia ecco che i miei figli scompaiono. Forse ho sbagliato proprio tutto nella mia vita.-
-Perché mi stai dicendo queste cose?- Jace la guardò dritto negli occhi e gli si strinse il cuore. Jocelyn , così simile a Clary eppure così diversa sembrava essersi spenta.
-Ti sto dicendo questo, perché spero che tu mi capisca quando ti dico che io non ne posso più-
-cosa?- Jace aveva difficoltà a seguire il discorso.
- so che mia figlia è ancora viva , so che anche Jonathan in qualche modo sta bene, ma sono io a non stare bene, non vivo più,non mangio più non faccio più niente. Ho bisogno di staccare di andare avanti con la mia vita.-
-stai dicendo che vuoi mollare?. – Jace era sbalordito.
-no, non sto dicendo questo. Sto dicendo che un giorno i miei figli ritorneranno da me e io sarò pronta a riabbracciarli e fagli da madre come è giusto che sia, ma fino ad allora mi faccio da parte, perché altrimenti al loro ritorno io non ci sarò più- Strinse goffamente Jace tra le sue braccia e si dileguò.

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Capitolo 3
*** Dust to side chicks ***


-credi che riusciremo mai ad uscire da qui?- domandò Sebastian camminando al fianco della sorella.
Clary lo guardò dritto negli occhi, un tempo neri come il vuoto, adesso quasi normali, umani .
-lo spero proprio- borbottò in risposta, si stavano spostando in una zona più coperta e meno esposta ai demoni, ora che Sebastian era guarito del tutto non c’era bisogno di fermarsi sempre.
-ti vuoi già liberare di me?- le chiese il fratello facendo del sarcasmo.
-smettila!- rispose Clary inviperita.- non c’è alcun bisogno di fare il carino con me, sei guarito mi fa piacere sono felice per te ma ora dobbiamo trovare un modo per uscire!-
-calma, volevo solo socializzare-
-perché? Non ti è mai interessato niente di me, perché proprio adesso?-
-Clary non ero in me lo sai bene! E poi sei mia sorella, è ovvio che voglia conoscerti!-
- Ma a quale scopo? Se e quando usciremo di qui prenderemo strade separate, non voglio credere che tu voglia venire da mia madre!-
-Nostra madre vorresti dire! Clary non so cosa tu abbia fatto e soprattutto come ci sia riuscita, ma io davvero mi sento diverso- Clary era molto restia a fidarsi del fratello, anche se sapeva che le sue rune avevano fatto effetto, era stato un piccolo dono degli angeli, ovviamente però non era una cura definitiva.
-Sebastian, non c’è né bisogno io non ti conosco, non so chi sei, non so nemmeno se tutte le cose che mi hai detto prima di curarti siano vere! Insomma so che sei pentito e tutto, ma tu avrai delle opinioni no? Una piccola parte di te doveva essere d’accordo con tutto questo! Regnare ad Edom non credo che fosse un’idea solo del mostro all’interno di te-
-che tu ci creda o no, questo non era il tipo di vita che avrei voluto fare, avrei voluto avere una bella casa , vivere con i miei genitori e con te, ma sono cose che mi sono state negate dal principio, se Jocelyn non mi avesse abbandonato..-
-non dare la colpa a mia madre! Lei non poteva fare nulla è stato Valentine a privarci di tutto!- Clary aveva perso la calma.
-Fermiamoci qui, vado a cercare un po’ di legna- disse Clary allontanandosi da Sebastian.

 
 
Ritornare alla normalità sembrava una cosa facile per tutti, tutti tranne che Jace. Lui e Clary da quando si erano conosciuti non erano mai riusciti a stare insieme senza attirare guai, ovviamente il momento preferito di Jace era quando avevano fatto l’amore ad Edom per la prima volta due mesi fa, prima che tutto andasse in frantumi, non c’erano certezze che Clary riuscisse ad aprire le porte per ritornare da lui e dalla sua famiglia , e si sentì in colpa ad invidiare Jocelyn che con tanto dolore era riuscita ad andare avanti con la sua vita, pur sapendo che entrambi figli si trovavano in un’altra dimensione. Durante quel periodo la sua famiglia e suoi amici avevano cercato invano di farlo distrarre, andava a caccia come al solito, ma non era più lo stesso, si allenava, faceva le cose meccanicamente era come se una parte di lui fosse morta da quando Clary era scomparsa.
Sarebbe stato meglio se fosse morta, si trovò a pensare quella sera, almeno se ne sarebbe fatto una ragione. Che stupido che era, come poteva anche solo pensare una cosa del genere? Il suo volto era ricoperto di occhiaie, la notte non riusciva a dormire, faceva incubi su incubi in cui Clary gli veniva strappata via. È tutta colpa di Sebastian, se lui non fosse stato così malvagio, se avesse avuto l’occasione di ucciderlo prima, magari quando fossero stati ancora legati, Clary adesso sarebbe salva e in pace. Invece si trovava all’inferno con suo fratello.
-Jace si può?- domandò Alec affacciandosi alla sua porta.
-si- disse Jace debolmente.
-ti va di uscire stasera? Ti svaghi un po’?-
-No Alec, magari un altro giorno- disse Jace voltandosi.
-Andiamo, passiamo una serata tranquilla, soli io e te, non lo facciamo da tempo, potresti incontrare qualcuno..-
-Non voglio nessun’altro, voglio solo lei! Non lo capisci, non mi importa più di niente voglio ritrovarla e stare con lei per sempre!-
-Jace purtroppo non possiamo farci nulla, potrebbero volerci anni o di più-
-Non mi interessa, io devo aspettarla lei avrebbe fatto lo stesso per me.-
-Questo non puoi saperlo! Insomma se riuscirà a tornare e sono sicuro che ci riuscirà tu ci sarai, ma nel frattempo devi continuare a vivere, insomma lo ha detto pure lei, hai sentito Max vuole che andiamo avanti con le nostre vite!-
-Io…è troppo presto, non posso! –
-non ti sto dicendo di trovarti un’altra fidanzata adesso oppure di sposarti ed avere dei figli, ma ti sto dicendo di riprenderti e di andare avanti, non è standotene sdraiato nel letto che Clary ritornerà da te!-
Le parole di Alec facevano soffrire Jace, ma infondo stava dicendo la verità, starsene lì al letto non avrebbe portato a nulla di buono.
 
 
La stanza degli Accordi era addobbata a festa, ora che tutti gli Ottenebrati erano ritornati in vita, guariti, il Console pensò di organizzare un ricevimento.
-quella ragazza lo avrà guarito del tutto!- disse Jia a Maryse quella sera.
-si ho sentito che anche il Praetor Lupus è ritornato attivo, questo vuol dire che Sebastian sarà ritornato normale, o quasi- rispose Maryse stringendo delicatamente il più piccolo dei figli. Jace convinto da Alec e Izzy era al ricevimento, nonostante pensasse che non ci fosse ancora un motivo particolare per festeggiare, erano passati ormai 6 mesi, ma di Clary e Sebastian non vi erano tracce.
-Non capisco perché abbiano organizzato questa pagliacciata , infondo è merito di Clary se sono tutti qui, e lei non c’è!- esclamò Simon indignato. Izzy gli passò una mano sulle spalle per tranquillizzarlo.
Magnu che fino a poco tempo prima era stato in silenzio, prese i ragazzi in disparte.
-poiché faccio parte del consiglio ho preferito informarvi anticipatamente, il Console ha scoperto che le porte di Edom possono essere riaperte soltanto dall’interno e non viceversa, pertanto tutto sta nelle mani di Clary-
-Ma Clary lo saprà? Voglio dire è passato tanto tempo, magari sta ancora aspettando che qualcuno la cacci fuori- Izzy parlò sottovoce.
-Clary ce la farà, sarà complicato, alla fine Magnus è riuscito a cacciarci di li per un pelo.-
-Basta! Non voglio sentire più parlare di queste cose, ogni volta che qualcuno ritorna succede sempre questo! Ma Clary non c’è non è ancora tornata io non so più che fare!- Jace aveva alzato la voce catturando l’attenzione di tutti.
-Jace calmati- Maryse lo abbracciò teneramente.
-Jace mi dispiace abbiamo provato di tutto, abbiamo consultato i Fratelli Silenti e le Sorelle di Ferro, gli stregoni più potenti del mondo, ma non c’è nulla che possiamo fare, è merito di Clarissa se abbiamo potuto riabbracciare i nostri cari, ma purtroppo non la potremmo ringraziare mai di persona.- disse Jia parlando al di sopra di tutti. Jace sgranò gli occhi, allora era vero!Tutti ormai la davano per morta! Ma Clary non era morta, era viva, lui se lo sentiva dentro.
 
 


-Colore preferito?- domandò Sebastian prima di addormentarsi.
-non ne ho uno preferito, mi sono sempre piaciuti i colori, penso che dipenda dal tempo o dalla giornata, ora ti potrei dire che mi piace il nero, perché è quello che ci circonda.- Clary si girò per guardarlo ma già dormiva profondamente. Sospirò, beato lui pensò. Non riusciva mai a prendere sonno, soprattutto per paura di essere attaccati nel bel mezzo della notte. E poi la sua mente era piena di pensieri. Cosa starà facendo adesso Jace? Mi starà pensando? Mi starà cercando?
Quelle domande non ebbero mai risposta perché come una luce che divampa nel cielo la terra sotto i loro corpi tremò e Clary non fece in tempo ad afferrare suo fratello che cadde nel vuoto.

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Capitolo 4
*** Not Today ***


-Sebastian!- Clary urlò come una dannata, suo fratello era riuscito a prenderla per un braccio, mentre la terra sotto di loro tremava.
-Clary ti tengo!- Sebastian stava cercando di trattenerla.
-non lasciarmi!- Clary non aveva alcuna intenzione di morire in quel posto.
-Mai!- Sebastian con tutte le sue forze era riuscito a tirarla su, ma un masso cadde proprio sulla sua spalla, facendo cadere Clary nel fosso.
Clary chiuse gli occhi, stava per morire, in quel posto dimenticato da Dio, aveva quasi toccato il fondo, quando Sebastian la prese per il bavero della maglia a pochi centimetri da terra.
-Clary stai bene?- la voce del fratello la scosse. Non era morta? Stava sognando?
-Clary ti prego di qualcosa!- Sebastian stava piangendo, le lacrime gli caddero come pioggia sulla faccia.
Clary aprì gli occhi lentamente perdendosi nei verdi del fratello.
-Sebastian?- Disse sorpresa.
-Oh Dio! Stai bene – la strinse in un abbraccio . Clary un po' impacciata rispose all'abbraccio, non aveva mai stretto così tanto suo fratello.
-Mi hai salvato la vita! Perché lo hai fatto? Sei ferito?- Clary si staccò subito dal fratello per controllargli la spalla.
-sto bene, non preoccuparti! Pensavo di averti persa! -
-ma cosa è successo? Era un terremoto?-
-non lo so, ma questo posto non è sicuro per noi! -
-beh non abbiamo altra scelta, non possiamo uscire.-
-quindi è cosi vero? Rimarremo per sempre qui, moriremo qui-
-No! Io non morirò qua, non lo permetterò, voglio morire a casa mia, circondata dalla mia famiglia, non in questo posto dimenticato da Dio. Gli angeli mi hanno permesso di continuare a vivere, troveranno un modo per farmi uscire di qui- Clary si era alzata, Sebastian era riuscito a prendere tutte le loro cose.
-Dobbiamo cercare un altro posto per dormire- disse Sebastian alzandosi.
-si- rispose Clary incamminandosi con il fratello.

-si- rispose Clary incamminandosi con il fratello




-Buon Natale!- Urlò Magnus di gioia. Aveva organizzato una festa a casa sua invitando i ragazzi.
-Bhe tecnicamente noi non abbiamo mai festeggiato il Natale, l'anno scorso non ...- Alec si fermò. L'anno prima Clary non era con loro, avevano fermato la guerra ma avevano pagato un prezzo troppo alto. Era passato più di un anno, ma la mancanza di Clary si sentiva sempre, nessuno di loro era in vena di festeggiamenti, ma Magnus aveva pensato di organizzare una cena per stare in famiglia.
Simon aveva superato brillantemente il primo anno dell'accademia, e di li a pochi mesi sarebbe diventato uno shadowhunter a tutti gli effetti. Izzy ne era orgogliosa.
Jace invece a poco a poco era riuscito a ritornare in vita, ma stavano attenti tutti a non pronunciare il nome di Clary o Sebastian in sua presenza.
-Bhe l'importante è che siamo qui non è vero? Insomma è questo che avrebbe voluto no?- Simon aveva gli occhi lucidi. Per lui era molto difficile non condividere le festività, ma anche la vita di tutti i giorni con la sua migliore amica.
-a Clary!- disse Magnus alzando il calice con il vino.
-A Clary!- risposero tutti in coro.
-Bene adesso è il momento dei regali!- sentenziò Magnus alzando una mano e sparecchiando di colpo la tavola.
-regali? Io non ho fatto nessun regalo!- Jace era in imbarazzo.
-Oh beh, non fa niente, questo è per te- disse Magnus prendendo una scatola.
Jace l'apri, all'inizio pensò che fosse un libro, ma aprendolo trovo immagini animate di lui e Clary nei momenti più importanti della loro vita. Jace rimase senza parole.
-L'incantesimo è momentaneo, dopo un po' si fermeranno.-
-è fantastico grazie- disse Jace con le lacrime agli occhi.
-è stata un'idea di Alec.-
-bhe grazie davvero.-
Magnus ricevette da Simon e Izzy una vestaglia di raso piena di glitter, che Magnus indossò subito non curante della faccia imbarazzata di Alec. Magnus regalò ad Alec un'Arco rilegato in oro, Alec aveva le lacrime agli occhi, mentre Simon regalò ad Izzy una nuova frusta.
-Simon è grandiosa, grazie mille, ma io non ti ho preso nulla, non è usanza tra noi shadowhunter.- Isabelle non si era mai trovata in questa situazione.
-non devi farmi nulla, mi basti tu.- le disse Simon baciandola teneramente.
Tra le effusioni generali dei ragazzi, Jace si sentiva un pesce fuor d'acqua, avrebbe tanto desiderare stringere Clary tra le sue braccia , ma sapeva che era impossibile.

Tra le effusioni generali dei ragazzi, Jace si sentiva un pesce fuor d'acqua, avrebbe tanto desiderare stringere Clary tra le sue braccia , ma sapeva che era impossibile




Faceva molto freddo quella sera, nonostante si fossero ricoperti in quella grotta Clary non riusciva a smettere di tremare.
-Ci saranno 2 gradi sotto zero- dichiarò Sebastian battendo i denti.
-Bhe , morire congelata non è tra i miei desideri.- dichiarò Clary scocciata. Mai avrebbe pensato che ad Edom potesse nevicare.
-deve essere Natale.- dichiarò Clary facendo due conti mentali.
-Non ho mai festeggiato il Natale, non nella tradizione mondana perlomeno- rispose Sebastian.
Clary dovette trattenere le lacrime, per lei il Natale era uno dei periodi più belli dell'anno.
-Io invece si, la mamma addobbava la casa in una maniera eccezionale, e sopra il caminetto del salone metteva sempre la mia calza piena di schifezze, ricordo l'anno in cui scoprì che in realtà Babbo Natale era Luke, ci rimasi malissimo- Clary rise di gusto, quanto avrebbe desiderato bere una tazza di cioccolata calda.
Sebastian si fermò a guardarla. Adorava fare ridere sua sorella.
-cosa?- disse Clary guardandolo.
-Sei bellissima quando ridi- le disse Sebastian prendendole una mano.
-Pensi....voglio dire... credi che non torneremo mai a casa vero?-
-Io mi fido di te, ma è passato un anno Clary non penso che....- e si bloccò.
Clary si alzò di scatto, gli occhi di Sebastian erano ritornati neri come la pece. Non era la prima volta che capitava, Clary non era riuscito a curarlo del tutto, prese lo stilo, ma lui fu più veloce di lei.
-Sorellina, ti sono mancato?- le disse premendo le sue labbra sulle sue.
Clary non perdette la calma, come la prima volta che le era capitato, anzi agì d'astuzia e riuscì a bloccarlo per tracciargli di nuovo la runa, l'unica nota negativa era che lo metteva ko per un bel po'. Clary riprese fiato e aggrappandosi al fratello si addormentò, sperando in un miracolo.

 Clary riprese fiato e aggrappandosi al fratello si addormentò, sperando in un miracolo

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Capitolo 5
*** This is your fault ***


Nei mesi trascorsi con Sebastian, Clary si era sentita strana, come se ci fosse qualcosa di sbagliato in tutto questo, forse era stato uno scherzo del destino. Clary, la ragazza che voleva uccidere il fratello, si era ritrovata intrappolata con lo stesso in una dimensione demoniaca. All’inizio pensava che fosse uno stupido incubo, che prima o poi qualcuno sarebbe venuta a prenderla, ma si rese conto , ben presto, che non sarebbe arrivato nessuno a soccorrerla, e che quello che credeva uno scherzo, non era altro che la realtà. Ora invece non riusciva ad immaginare la sua vita senza Sebastian. Aveva imparato a conoscerlo per quello che era veramente ed era riuscita ad amarlo come un fratello. Cosa che Sebastian le aveva sempre ripetuto .
-E la mamma , raccontami un po’ di lei?- le chiese Sebastian appoggiandosi al suo grembo.
- Jocelyn è fantastica, è sempre stata un po’ iperprotettiva, considerando quello che le era successo, non potrei immaginarmela più perfetta di così, insomma ci sono stati dei giorni in cui avrei voluto staccarle la testa, e prenderla a morsi, ma lei ama, e lo fa davvero con tutto il cuore, sono sicura che avrebbe avuto un debole per te, forse il fatto di essere troppo simili, sia caratterialmente che fisicamente ci ha messo un po’ in competizione, ma alla fine lei è sempre mia madre- Clary aveva gli occhi lucidi.
-e Luke? Lui com’è? Valentine ne ha sempre parlato male, ma sono sicuro che non è cattivo.
-Luke è mio padre, lo è sempre stato, mi ci sono affezionata subito, mi ha trattato come una figlia sin dal primo momento anche quando lo chiamavo zio. La mamma non era molto d’accordo all’inizio, poteva essere un pericolo per me, ma lui ha rinunciato a tutto pur di stare con noi. Probabilmente se non fosse stato per Valentine saremmo stati una famiglia molto felice, stavano per sposarsi. Chissà se lo hanno fatto.-
-Io non credo.-
-perché? Gli ho detto di andare avanti di continuare a vivere.-
-si ma non credo che la mamma abbia voglia di festeggiare senza di noi-
-Sono passati due anni Sebastian! Non posso credere che abbiano messo in pausa la loro vita per me, per noi! Insomma credo che anche Jace a questo punto si sia trovato un’altra.-
-non dire sciocchezze! Jace ti ama più della sua stessa vita, ed è tutto dire. Non ti tradirebbe mai!-
-Non è un tradimento, sono passati due anni Sebastian non due giorni, per quanto ne sappia potrei essere morta, è ovvio che ad un certo punto lui decida di avere altre relazioni.-
-non è facile lasciarti andare Clary, credimi! Non pensare nemmeno per un secondo a cosa succede qui fuori, troveremo un modo, fidati.-
-a che scopo? Ci ho provato, Dio solo sa se l’ho fatto, ma non è servito a niente, siamo qui senza poter fare nulla per cambiare questo, ho compiuto 18 anni in questo posto schifoso e probabilmente invecchierò qui dentro e ci morirò.-
-No! Tu riuscirai ad uscire e avrai una vita bellissima, ti sposerai ed avrai dei figli.-
-si come no-
Sembrava tutto andare per il verso giusto, fino a quando Sebastian si ammalò.
 
 
 
-A Jocelyn e a Luke!- un boato di applausi si levò per tutta la sala. Jocelyn era rinata, i suoi capelli erano voluminosi e le sue guance rosee. Simon fu sorpreso di trovare l’invito nella sua casella postale. Il matrimonio di Jocelyn, la madre della sua migliore amica, a solo 2 anni dalla loro scomparsa. Ora che lui era diventato uno Shadowhunter a tutti gli effetti, partecipare a quell’evento gli sembrava proprio di cattivo gusto.
-Non ci posso credere!- sbottò Isabelle al suo fianco. Stava fissando Jace ballare con una ragazza.
-Izzy! Lascialo stare- Alec bloccò la sorella che stava andando verso di loro.
-Ma come può? Clary è ancora dispersa e lui se la fa con chissà chi.-
-Clary ha detto di andare avanti Isabelle, e Jace aveva bisogno di un po’ di svago.-
-un po’ di svago? Cosa crede che Clary stia facendo in questo momento? Sesso sfrenato con Sebastian? Con qualche demone?-
-Isabelle!- Simon inorridì.
-no non lo accetto! Vi state arrendendo tutti!- Isabelle aveva gli occhi pieni di lacrime.
-Non è vero, ma non abbiamo più notizie, non sappiamo nulla è passato molto tempo.-Magnus cercava di calmarla.
-e guardate Jocelyn, si è sposata, come se niente fosse, mentre sua figlia è bloccata chissà dove.-
-Non prendertela con lei, ha detto che aveva bisogno di continuare a vivere. L’hai vista anche tu l’ultima volta, stava malissimo e guardala ora-
-Non mi importa, io me ne torno a casa- Isabelle baciò velocemente Simone corse via.
-Lasciala andare, si calmerà- disse Alec bloccando Simon.
La musica si fermò e Jocelyn andò al centro della sala.
-Ringrazio tutti quelli che sono venuti per festeggiare con me e Luke, questo giorno è molto importante per me, e sono felice di condividerlo con voi tutti. Stare qui tra parenti e amici rende questo giorno ancora più magico, riavere Amatis e voi altri non potrebbe rendermi più contenta. Prego ogni giorno che la mia bambina e mio figlio ritornino da me e questo brindisi è anche per loro. Grazie a tutti-
 
Jace li raggiunse poco dopo.
-bel discorso non trovate- aveva il segno del rossetto sulle labbra. Simon, all’improvviso capì la rabbia di Isabelle.
-Già, io vado- salutò gli altri e si avviò verso l’uscita.
-ho detto qualcosa di sbagliato?- Jace fissò Alec e Magnus.
-No , è tutto apposto.- sentenziò Alec abbracciando il suo parabatai.
 
 
 
-Sebastian? Posso fare qualcosa per te?- Clary aveva provato di tutto, ma Sebastian non dava segni di miglioramento.
Respirava a fatica e ogni volta che tossiva c’erano tracce di sangue.
-Sebastian?- Clary lo chiamò di nuovo.
Non rispose. Clary si appoggiò sul suo petto per controllare il battito del cuore e la respirazione, ma era calma piatta.
-Sebastian!- Clary urlò più forte. Iniziò a fargli il massaggio cardiaco.
-Non puoi lasciarmi da sola. Non puoi ti prego- Continuava senza sosta, ma sembrava come morto.
-Sebastian , ti prego!- Clary ormai singhiozzava, non poteva resistere da sola in quel posto senza suo fratello,non poteva perderlo.
-Forza, ti prego respira respira.- Provò a fare rune su rune, che la distrussero fisicamente, tanto che le uscì il sangue dal naso.
-sebastian , torna da me, torna da me.- Le gocce di sangue caddero sul viso di suo fratello.
Passarono pochi minuti e Clary si fermò.
-No! Ti prego non può essere!- Suo fratello morto giaceva a pochi centimetri da lei. Clary si mise le mani sul viso per non vederlo e perse i sensi.
 
 

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Capitolo 6
*** Don't let go ***


Jace si era appena svegliato e il suo primo pensiero come al solito era rivolto a lei, a Clary. Come si era ridotto in questo stato? Come aveva solo potuto permettere a qualcun’altra di baciarlo e di toccarlo come solo lei poteva fare? Chi stava diventando? Non poteva porsi tutti questi problemi, lui sapeva da subito a cosa stava andando incontro e non poteva ritrarsi proprio adesso.

Izzy non gli rivolgeva più la parola e da una parte non poté fare a meno di essere d’accordo con lei, dall’altra invece gli dispiaceva molto.
-Stasera Pandemonium?- disse vicino la soglia della camera di Izzy.
-Così che possa sorbirmi un’altra serata vedendoti avvinghiato a chissà chi? No grazie.- rispose acida Isabelle.
-Non capisco. Hai qualche problema?- Jace stava per perdere la pazienza.
-No, sei tu che hai qualche problema! Sei tornato ad essere il solito sbruffone di sempre! Cambi ragazza come ti cambi la biancheria intima, e non hai pensato a lei in solo momento.- questo fu una doccia d’acqua fredda per Jace.
-Cosa sta succedendo? Chiese Alec appena arrivato in Istituto.
-cosa stai dicendo Izzy.-
-sto parlando di Clary, hai presente, bassina, rossa, la tua ragazza-
-so chi è Clary, ma sono passati due anni Isabelle, cosa avrei dovuto fare?-
-avresti dovuto aspettarla, lei se la situazione fosse stata inversa lo avrebbe fatto-
-questo non puoi saperlo.-
-e invece si, quando eri sparito con Sebastian lei ti ha aspettato, non ha mollato nemmeno per un secondo.-
-era diverso sono passate solo un paio di settimane qui si parla di anni, e non è detto che ritornerà-
Isabelle e Alec inorridirono.
-Come puoi parlare in questo modo? Che razza di uomo sei? Uno che si arrende dopo un piccolo ostacolo, mi dispiace non contare più sul mio appoggio, perché non lo avrai, non sei più mio fratello- quelle parole ferirono molto Jace che non lo diede a vedere.
-Izzy- Alec stava cercando di calmare la sorella, ma lei chiuse la porta alle sue spalle.
 
 
 
-Clary- una voce chiamava il suo nome.
-Clary!- ripetè più forte.
Clary aprì gli occhi debolmente, era Sebastian.
-Sono morta non è vero?- chiese stordita.
-No stai bene, stiamo bene.- rispose Sebastian.
Clary si guardò intornò per un bel po’ prima di proferire parola. Erano ad Edom e non c’era nessuna porta sbrilluccicante pronta ad accoglierli o al paradiso o all’inferno.
-lo sapevo- disse Clary coprendosi il viso.
-cosa? Cosa sapevi?-
-sono all’inferno , lo sapevo.- Clary non voleva vedere in faccia alla realtà.
-No , cioè si, ma non nel senso che intendi tu, siamo sempre ad Edom, mi hai salvato la vita Clary, sei solo svenuta per il troppo sforzo.- Sebastian la cullò tra le sue braccia e Clary piano piano si lasciò andare.
-Non sei morto? Stiamo bene?.- Clary stava piangendo rumorosamente.
-si tesoro, stiamo bene- Sebastian le dette un bacio in fronte e la abbracciò teneramente.
 
 
 
-questo posto ci sta uccidendo, dobbiamo andarcene da qui- le disse Sebastian dopo che Clary si era calmata.
-Già ma come? Non c’è modo-
-dobbiamo riprovarci, forse se evocassi qualche demone.-
-No! Non se ne parla, dopo tutto quello che ho fatto per curarti, non esiste che evochi demoni.-
-Clary è la nostra unica opportunità non ce ne saranno di altre.-
-No Sebastian ti prego! Fallo fare a me, non farlo tu.-
-Clary non ne saresti capace, e poi io sono in parte demone.-
Clary stritolò il fratello tra le sue braccia.
-Tesoro guardami, starò bene, andrà tutto bene, mi hai curato una volta ci riuscirai ancora, questo non è un addio, io sarò sempre con te- Sebastian prese il viso di Clary fra le sue mani e le sussurrava frasi dolci.
-Non voglio! Non è giusto, ti ho appena riavuto indietro, non posso lasciarti andare.-
-non ti lascerò mai, ma dobbiamo trovare una via d’uscita, quindi devo andare-
-vengo con te, lasciami venire con te.-
-No Clary è troppo pericoloso non voglio che ti accada nulla di male.-
Clary abbassò lo sguardo, e capì che non poteva convincerlo in nessun modo.
Sebastian le baciò teneramente la testa e se ne andò, lasciandola sola.


 
Jace ed Alec erano appena arrivati al Pandemonium, Simon aveva preferito restarsene a casa , perché condivideva lo stesso pensiero di Isabelle, ovvero che Jace aveva dimenticato Clary per sempre.
-Non è vero che pensi che Clary non tornerà giusto?- Alec stava cercando di parlare cautamente.
-Alec secondo te?Clary è tutta la mia vita, non posso e non voglio abbandonarla.-
-allora perché hai detto quelle cose ad Isabelle?-
-Perché non voglio essere giudicato! Sai bene quanto voglia Clary al mio fianco e quanto mi ci è voluto anche solo per uscire da quella maledetta stanza.-
-ne sono felice, ti ho spinto io a farlo.-
-ed è giusto e te ne sono grato, ma finchè non tornerà Clary da me, ho bisogno di svagarmi.- mentì Jace.
-Ma certo è giusto- commentò Alec dando una pacca sulla spalla a Jace.
 
 

 
Dopo la luna di miele Jocelyn e Luke avevano pensato di rinnovare la casa, la porta della camera di Clary non era stata più aperta da quando erano tornati da Idris due anni prima.
-cosa ne vuoi fare con questa?- domandò Luke indicando la porta.
Jocelyn non rispose subito.
-Jocelyn ti senti bene?-
-si si è solo che vorrei tenerla, per quando ritornerà- Jocelyn non aveva mai abbandonato l’idea che un giorno i suoi figli sarebbero ritornati da lei.
-si certo- rispose Luke abbracciandola. Da quando aveva riavuto Amatis in famiglia era come rinato.
-stavo pensando che potremmo dividerla, sai anche per Sebastian.-
-si potremmo ricavare un’altra camera , mi sembra una buona idea.-
-si, faremo così.-

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Capitolo 7
*** Mad World ***


Jace era appena uscito con Daisy, una vampira, dal Pandemonium. Stavano cercando un posto appartato.
-che dici qui va bene?- chiese Daisy dolcemente.
Jace sorrise appena e le puntò un coltello alla gola.
-Ascoltami bene, non ho tempo per queste sciocchezze, voglio che mi dici come entrare ad Edom!- Jace parlò cautamente. I suoi capelli biondi, si illuminarono al chiaro di luna, mentre il corpo della ragazza si contorceva dal dolore.
-Non lo so! Nessuno di noi lo sa. Il Conclave ci ha interrogato per giorni.- Daisy stava dicendo la verità, ma in cuor suo Jace sapeva che doveva provarci.
-Non dire cazzate, so che almeno uno di voi ci ha provato con successo- mentì Jace. Doveva scoprire come fare a trovare Clary.
-Non è vero! Nessuno di noi ha mai provato, te lo giuro- Daisy ansimò fortemente. Se avesse avuto un cuore, a quest’ora starebbe battendo all’impazzata. Jace , riluttante, allentò la presa, e Daisy scappò via da lui velocemente.
Era questo il suo segreto, non seduceva le donne per dimenticare Clary, lo faceva per avere informazioni su come riaverla indietro. Non aveva condiviso niente con nessuno, neppure con il suo Parabatai. Era disposto anche a farsi odiare da Izzy e Simon, pur di ritrovarla.
Ma la situazione cambiò drasticamente.
Tutti gli shadowhunter furono convocati ad Idris. Maryse non proferì parola per tutto il tragitto, mentre Isabelle teneva ancora il broncio con Jace, non era disposta a cedere.
Il Console convocò tutti nella sala degli accordi.
-Miei cari amici, purtroppo il male non riposa mai, e nemmeno noi. Si stanno verificando degli avvenimenti strani nella nostra casa, strani terremoti che causano un accumulamento di demoni-
-Demoni? Ad Idris?- Maryse sembrava scioccata, l’ultima volta che era successo, Max era morto. Strinse a se suo figlio con tutte le forze.
-Si, abbiamo provato a rintracciare l’epicentro ma con scarsi risultati, chiediamo il vostro aiuto immediato, qui in fondo troverete le vostre squadre, comincerete subito.-
La sala fu riempita da un brusio generale. Jace fissò a lungo Alec,che stava pensando alla sua stessa cosa, quando Maryse li raggiunse con un foglio.
-Seguitemi- disse indicando i figli e Simon.
Simon , che era nuovo in questo campo, si sentiva molto stranito.
-Ivy, Sean?- chiamò Maryse due ragazzi.
-Vi presento i miei figli, Jace, Alec e Isabelle, mentre lui è Simon.- Maryse fece le presentazioni.
-dunque voi 6 lavorerete insieme. Questa è la mappa della zona che dovrete controllare, questi sono dei sensori che dovrebbero permettervi di localizzare l’epicentro, e portate con voi le vostre armi, potrebbe essere pericoloso.- Maryse parlava velocemente mentre i ragazzi annuivano.
-il ritrovo è qui tra 2 ore, mi raccomando fate attenzione- baciò i suoi 3 figli e diede una pacca sulla spalla di Simon.
Jace stava fissando Ivy, era davvero una bella ragazza, alta , bionda con gli occhi azzurri, mentre il ragazzo Sean era moro con gli occhi verdi, quasi il verde di Clary.
-Quando avrai finito di sbavare su Ivy noi siamo pronti- disse Isabelle in tono duro.
Alec la ammonì con uno sguardo, mentre Ivy arrossì.
 
 
 
Erano passate due settimane da quando Sebastian era andato a trovare un modo per uscire. Clary non si era mai sentita così sola, e aveva paura di aver perso il fratello per sempre. I terremoti continuavano a susseguirsi, e per Clary trovare la forza per combattere i demoni stava vacillando.
Così decise di andare a trovare il fratello e fermarlo prima che fosse troppo tardi. Dirlo fu più facile che farlo. Edom sembrava un labirinto, e dopo l’ultima scossa, era diventato ancora più difficile orientarsi. Chiamare Sebastian ad alta voce poi non era poi stata una bellissima idea, una miriade di Demoni alati le si era scagliata contro, e Clary si era salvata per un pelo.
Fu solo quando aveva perso le speranze che lo trovò. Sebastian si trovava , seduto con le gambe intrecciate, al centro della sala del trono. Aveva la sua spada poggiata sulle gambe e gli occhi chiusi.
Clary lo chiamò, una, due , tre volte , senza ricevere risposta. Fu solo quando si accorse che non erano soli che ebbe paura.
-Chi sei?- chiese Clary all’uomo girato di spalle.
-Mi chiedi chi sono, figlia di Valentine?- L’uomo si girò, e Clary si rese conto che di umano non aveva niente.
-cosa hai fatto a mio fratello?- domandò Clary in preda al panico.
-Nulla di più di quello che mi ha chiesto di fare.- parlava ad enigmi.
-Conosci il mio nome, tu chi sei?- chiese ancora Clary, non aveva avanzato di un solo passo.
-Quante domande, chiedimi piuttosto se ho accontentato la richiesta di tuo fratello- rispose l’uomo.
- lo ha fatto?- chiese Clary avvicinandosi a Sebastian.
-questa domanda è piuttosto personale, ragazzina.- Clary non ci stava capendo più niente. Inziò a smuovere Sebastian, ma senza successo.
-è del tutto inutile, dove si trova adesso non può risponderti.-
-Dove si trova mio fratello!- Clary stava perdendo la pazienza.
-Tuo fratello, sta viaggiando tra le dimensioni, mi ha chiesto una via d’uscita e io gliela sto concedendo, ve la sto concedendo, solo se riesce a procurarmi una certa cosa.-
-che cosa?- domandò Clary .
-Vedi, Clarissa, sono su questa terra da molto tempo, molto di più di Lilith e degli altri demoni che popolano l’inferno. Il mio nome è Asmodeo, sono uno dei principi dell’inferno, e si da il caso che io possegga tutto e niente. La natura umana mi ha da sempre affascinato, io stesso ho sedotto una mondana ed ho avuto un figlio, credo che tu e lui vi conoscete abbastanza bene, se non mi sbaglio si fa chiamare Magnus Bane.- Clary sgranò gli occhi.
-Come ti dicevo, la natura umana, mi affascina parecchio, come mi affascinano gli umani, ho chiesto a tuo fratello di trovarmi uno dei più grandi tesori del tuo tempo e di portarmelo qui, una volta completata la missione sarete liberi di andare.- Asmodeo parlò tranquillamente.
-cosa te ne fai di un tesoro? Non è che hai bisogno di soldi per vivere- Clary era furente.
-Chiamalo pure uno sciocco desiderio di un vecchio.- Sorrise debolemente.
-quanto tempo ci vorrà? Insomma per quanto tempo può restare in questa situazione e non morire?-
- Forse qualche settimana, al massimo un mese , non di più- Asmodeo si era seduto sul trono con le mani incrociate sotto il mento.
-e che cosa succede se non riuscirà a tornare indietro?-
-Sebastian, mi ha chiesto che nel caso lui fallisse, di farti ritornare sulla terra, sana e salva-
-No!- Clary quasi urlò.
-bhè una promessa è una promessa, sapeva che ti saresti opposta, ma si da il caso che è quello che farò. Nel caso lui non riuscisse a trovarmi il tesoro, bhe, morirà, nel caso in cui non riuscisse a tornare indietro, rimarrà per sempre bloccato in un limbo, senza via d’uscita.-

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Capitolo 8
*** If yoy leave ***


I ragazzi erano ancora in pattuglia quando ci fu una scossa di terremoto, un grosso masso dalle montagne di Idris si staccò e per poco non travolse Ivy e Sean.
-state bene?- domandò come sempre premuroso Alec.
-si tutto bene- rispose Sean afferrando la sorella.
-sarà meglio dividerci o non troveremo nulla- propose Simon.
-buona idea- rispose Jace, posisizionandosi al fianco di Alec.
-bene, io starò con Simon- disse Isabelle.
-io andrò con Alec, mentre tu Jace starai con Ivy- disse Sean,Izzy girò la testa di scatto, ma non mostrò nessuna emozione.
-d’accordo – i ragazzi si divisero, perlustrando la zona da loro assegnata.
-così tu sei il famoso Jace- disse Ivy iniziando la conversazione.
-l’unico ed il solo- rispose Jace sfoggiando un sorriso.
-sei diverso da quello che mi immaginavo-
-in meglio o in peggio?-
-in meglio ovviamente- Ivy ci stava palesemente provando con lui.
-bhe, sono cambiato negli ultimi tempi, ora non faccio più cose eroiche da un bel po’-
-avete salvato tutta la popolazione da un pazzo sadico, dovrebbero farvi dei monumenti-
-addirittura, noi abbiamo fatto solo il nostro dovere,niente di più-
-no! Voi avete infranto le regole per salvarci tutti, ve ne siamo eternamente grati- rispose Ivy, abbassandosi, aveva intravisto un demone, ma Jace non stava prestando attenzione, e Ivy buttandolo per l’aria gli aveva appena salvato la vita.
-Grazie- rispose Jace affannato, non gli era mai capitato di abbassare la guardia.
- adesso siamo pari- rispose Ivy facendolo ridere.
-per quel mi riguarda, quel tipo Sebastian potrebbe anche morire, non capisco perché si diano tanta pena di salvarlo, in fondo è stata tutta colpa sua- continuò Ivy analizzando il corpo del demone.
-bhe, Clary prima che le porte si chiudessero per sempre, lo aveva guarito, non è più la stessa persona- gli faceva ancora male parlare di lei.
-si, ma il sangue di demone che è in lui non può essere cancellato così come se nulla fosse, sarà anche guarito ma chi ci da la certezza che non lo rifaccia di nuovo? Chi ci dice che non si ritrasformerà in un mostro?- Ivy era fuori di sé.
-ehi! Calmati, non dico che Sebastian sia un pezzo di pane, ma non merita tutto questo trattamento, e poi per salvare Clary dobbiamo per forza salvare anche lui-
-Clary! Ancora non l’hai dimenticata, probabilmente saranno morti, sono passati due anni Jace tu non ti dai ancora pace?-
-Clary è la mia ragazza, io la amo non intendo arrendermi- Jace era fuori di sé, chi si credeva di essere questa Ivy?
-bhe Sebastian ha ucciso i miei genitori, i Morgenstern sono e saranno sempre la più grande disgrazia che c’è in questo mondo, per me sono feccia e stanno nel posto in cui si meritano di stare-
-Clary non c’entra nulla con quello che Sebastian ha fatto-
-potrà anche non avere ucciso i miei genitori, ma lei ha il sangue macchiato tanto quanto il fratello e se ci sarà da scegliere, sta sicuro che sceglierà lui-



-Non capisco perché dobbiamo fare queste stupide ricerche, i sensori non funzionano bene ad Idris- Isabelle era più scontrosa del solito, non avevano trovato nulla di sospetto e le ore a disposizione stavano per finire.
-ehi, mi spieghi cosa c’è che non va?- Simon si fermò di scatto.
-niente, è solo che Jace è più odioso del solito-
-la dovresti smettere di trattarlo in questo modo, anche io sono d’accordo con te sul fatto di aver lasciato andare Clary, ma è tuo fratello e lui ha bisogno di andare avanti-
-e a me chi ci pensa? Clary mi manca terribilmente, era come una sorella per me, io non riesco a pensare che lei non sia più qui con noi e non voglio che Jace la sostituisca con una a caso-
-ma Jace non riuscirà mai a sostituire Clary, ma dobbiamo anche capire che potrebbe non tornare mai più-
-non dirlo-
-credi che a me piaccia dire queste cose? Ovvio che no, ma Izzy non puoi pretendere che siamo tutti uguali.-



Clary aveva ormai perso le speranze, Sebastian era entrato in uno stato di trance e non dava segni di vita, Asmodeo , il padre di Magnus , ridacchiava sonoramente ogni volta che provava a svegliarlo con una runa.
-altri due giorni e sarai dalla tua famiglia, non sei felice?- le domandò un giorno.
-io senza mio fratello non vado da nessuna parte-
-una promessa è una promessa.-
Clary stava perdendo la pazienza e così fece una cosa che cambiò totalmente il corso della sua vita.
-mandami anche a me, rinuncerò a tornare sulla terra, ma mandami da lui, potremmo trovare più facilmente il tesoro che stai cercando.- chiese Clary improrandolo.
-perché dovrei accontentarti?-
Ti prego, avrai il tuo tesoro, e noi andremo via non intralceremo i tuoi piani-
-voglio una cosa in cambio-
-che cosa?- domandò Clary spaventata.
-un tuo ricordo-
-quale ricordo?-
-del tuo amore per Jace- Clary sbiancò, cosa doveva fare? Rinunciare per sempre a una vita felice con Jace e salvare suo fratello oppure ritornare dalla sua famiglia e perdere Sebastian.
-il tempo scorre, ti consiglierei di prendere una decisione da subito-
-elimineresti ogni traccia di lui in me?- domandò Clary con le lacrime agli occhi.
-no, tu ricorderai tutto, ogni cosa, il vostro primo incontro, il vostro primo bacio, tutto, sarà lui a perdere lentamente il ricordo di te, finirà per chiedersi se tu sia veramente esistita- per Clary fu un duro colpo, avrebbe continuato a vivere in un mondo dove per Jace lei non significava niente? Sarebbe poi riuscita a trovare il tesoro per uscire da Edom o sarebbe rimasta intrappolata nell’oblio con Sebastian?
La decisione da prendere era dura, ma Clary ci ragionò attentamente e alla fine disse:
-Accetto-
Asmodeo sorrise debolmente e poi la fece cadere in un sonno profondo ai piedi di Sebastian.




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Capitolo 9
*** i won't forget ***


-Jace vieni qui- una ragazza dai lunghi capelli rossi chiamava lui, e lo invitava ad accomodarsi al suo fianco. Jace rimase folgorato da quel volto che senza pensarci la seguì.
-Non trovi che sia bellissimo?- chiese mostrando il paesaggio davanti a se.
-si- rispose Jace guardandola.
-potremmo vivere qui, sposarci, avere dei figli, sarebbe bello vero?- domandò la ragazza avvicinandosi a lui.
Jace rimase pietrificato, questa ragazza appena incontrata gli stava già proponendo una vita insieme.
-si forse tra dieci anni magari- rispose Jace imbarazzato. Lei corrugò la fronte.
-abbiamo aspettato già abbastanza- si alzò di scatto, il vestito bianco che portava si era strappato su un fianco.
-no, aspetta non volevo farti arrabbiare perdonami-fece per recuperare Jace.
-io ti ho aspettato, per tanto tempo e adesso che siamo pronti, che abbiamo superato letteralmente di tutto mi dici di aspettare altri 10 anni?- la ragazza era davvero furiosa.
-no, voglio dire è successo tutto così in fretta, io ho bisogno di conoscerti meglio-
-conoscermi meglio? Ma se sai tutto di me,tu più di tutti-
-davvero?-Jace era confuso, cominciò a guardarsi intorno. Erano ad Idris, questo lo sapeva, nella tenuta Herondale.La sua tenuta, ma chi era la ragazza.?
-Jace non prendermi in giro-
-non ti sto prendendo in giro è che non ricordo- disse sincero.
-cosa esattamente non ricordi?-
-il tuo nome, non so nemmeno come ti chiami.-
La ragazza indietreggio, stava scomparendo e il suo volto era ferito, sussurò un nome, ma Jace non riuscì ad udirlo e si svegliò di scatto.
-Jace tutto bene?- domandò Alec al suo fianco. Jace riprese a respirare normalmente, non era la prima volta che aveva incubi, ma era la prima volta che non riusciva a ricordarne il motivo.
-si, ho solo bisogno di bere un bicchiere d’acqua-disse alzandosi dal letto.
-vuoi che te lo vada a prendere?-domandò Alec premuroso.
-no, tranquillo, vado io.-
La cucina non era vuota come sperava. Izzy seduta sull’isola della cucina stava mangiucchiando un pezzo di torta.
-ciao Izzy- disse Jace toccandole un braccio. Isabelle per poco non si strozzò con la torta e gli rivolse un’occhiataccia truce.
-ho detto qualcosa di sbagliato?- domandò Jace preoccupato, da che aveva memoria lui e Isabelle erano sempre andati d’accordo.
Isabelle si alzò e a passo lungo lasciò la cucina e uno Jace parecchio confuso.
 
 
Clary aprì lentamente gli occhi, aveva avuto un incubo, Jace non ricordava nemmeno il suo nome. Si guardò intorno, non riconosceva affatto quel posto. Dove era capitata? Non era più ad Edom, ma non si trovava nemmeno a casa . Ricordò piano piano quello che il padre di Magnus le aveva fatto. Jace avrebbe perso ogni memoria di lei in cambio di portarla da Sebastian. Doveva assolutamente trovare suo fratello.
Il luogo in cui si trovava era molto buio, era una stanza. Le pareti però erano fatte di spazio, era come se si trovasse sospesa nello spazio.
-Sebastian?- provò a chiamarlo. Non riusciva a muoversi, aveva paura che alzandosi da terra sarebbe caduta nel buio. Chiuse gli occhi, ma non cambiò nulla, fu solo quando ebbe il coraggio di girarsi che vide suo fratello girato verso di lei.
-Sebastian!- disse ancora più forte. Suo fratello non rispose, aveva gli occhi aperti, ma era come paralizzato.Clary strisciò lentamente verso di lui, e lo toccò. Era di ghiaccio.
Si tastò le tasche dei suoi jeans cercando lo stilo, lo prese e cominciò a tracciargli una runa sul braccio. Non dovette attendere molto, perché Sebastian fu preso da un attacco spasmico, che Clary dovette bloccarlo per farlo calmare.
-è tutto ok, ci sono io, non sei solo- disse Clary accarezzandogli la testa.
-Clary sei tu? Non è un sogno?- domandò preoccupato.
-no sono qui- rispose Clary .
-no! Tu dovresti essere a casa, cosa è successo perché sei venuta?- domandò Sebastian acquistando lucidità.
-non potevo lasciare quel posto senza di te, sono venuta ad aiutarti così che possiamo tornare a casa insieme- disse Clary alzandosi. Scoprì che non sarebbe poi caduta nel vuoto. Sebastian la imitò e la tenne stretta per un bel po’ di tempo.
-cosa gli hai dato in cambio?- le domandò Sebastian sciogliendo l’abbraccio.
-cosa?- fece finta di niente Clary.
-andiamo, sono sicuro che non ti abbia fatto venire qui gratis-
-un ricordo- rispose sincera Clary.
-che tipo di ricordo?.-
-il ricordo mio, del mio amore per Jace-
-non ricorderai più Jace?-
-no, sarà lui a non ricordarmi.-
-perché lo hai fatto? Perché hai sacrificato così tanto per me?- le domandò Sebastian bloccandola.
-perché sei mio fratello e non voglio perderti, io ti voglio bene- disse Clary trattenendo le lacrime.
-e Jace? Potresti non poterlo più riabbracciare è questo quello che vuoi?-
-no, certo che no, ma non c’era altro modo, in ogni caso avrei perso uno di voi.-
-Clary…- disse Sebastian triste. Clary gli mise le dita sulla bocca.
-non dire nulla, mi ringrazierai quando saremo andati via-
 
 
 
Il mattino dopo Jace e Ivy continuarono le loro ricerche.
-che occhiaie, hai avuto un incubo?- domandò Ivy premurosa.
-una specie- rispose vago Jace, ogni ragazza con i capelli rossi per lui suscitava interesse, ma nessuna  era la sua ragazza dai capelli rossi.
-beh, spero che non rallenti il nostro lavoro, non mi va di essere rimproverata per colpa tua-
-non succederà, mi ripeti perché stiamo cercando l’epicentro del terremoto?. Domandò Jace, stava avendo qualche problema di concentrazione e vuoti di memoria, solo quella mattina aveva scoperto che lui e Izzy avevano litigato per chissà quale motivo e adesso non si rivolgevano più la parola.
-stai scherzando vero? È per quello che ho detto ieri sui due fratelli? No perché forse ho esagerato, ma io cercherò sempre vendetta su Sebastian-
-ovvio, Sebastian merita di morire. – concordò Jace.
-vaffanculo Jace.Mi stai prendendo in giro, solo ieri lo difendevi a spada tratta dicendo che prima di rimanere intrappolato ad Edom era cambiato e ora te ne esci con questo?-Ivy si era proprio arrabbiata.
-io non ho mai difeso Sebastian!- Jace inorridì.
Ivy lo guardò per mezzo secondo e poi scoppiò a ridere.
Jace era ancora più confuso di prima ma non riuscì a trattenersi.
-Cosa avete da ridere voi due?-domandò Isabelle interrompendoli.
-niente, Jace ha fatto una battuta- disse Ivy ricomponendosi.
-voglio ridere anche io su dimmela.- Izzy era inviperita.
-Izzy!- Alec la rimproverò.
-no, io ci rinuncio, torno a casa, non posso vivere con una persona che ignora il motivo principale per cui stiamo facendo questo, ho sopportato le vampire, le fate , ma questo non riesco proprio a concepirlo-
-ma di che cosa stai parlando?-Jace non riusciva a seguire il filo.
-Jace!. –Alec gli aveva rivolto uno sguardo avvelenato.
-cosa? Io non riesco a capire, stiamo facendo questo per salvare Sebastian, che come ho detto ad Ivy merita di morire, e voi mi dite che io ho sempre difeso Sebastian, io non ci capisco più nulla.-
-hai bevuto? Domandò Simon scocciato.
-cosa? No! Certo che no-
-stiamo facendo questo per Sebastian solo?- domandò Izzy fuori di sé.
-si- rispose Jace convinto.
Tutti gli sguardi si rivolsero verso di lui e Izzy e Simon andarono via infuriati.
-cosa ho detto di male ?- domandò ad Alec che deluso lo lasciò solo con Ivy.

 
 

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Capitolo 10
*** The truth behind the lie ***


Quando Jace ritornò in camera sua Alec si stava vestendo e non lo guardò nemmeno di striscio.
  • Si può sapere cosa ho fatto di male?- domandò Jace ancora confuso.
  • Non ho tempo da perdere, il gioco è bello quando dura poco. Va bene divertirsi e svagarsi, ma fare finta di non ricordarla mi sembra troppo- Alec era davvero furioso, aveva un appuntamento con Magnus e non voleva certo perdere tempo con Jace.
  • Ma ricordare chi?- Jace aveva uno sguardo livido. Si sedette di fronte ad Alec che gli rivolse uno sguardo truce.
  • Sei serio? Hai sbattuto la testa questa mattina?-
  • Ovvio che sono serio, non capisco di chi stiate parlando-
  • Di Clary Jace, la tua ragazza!-
  • Io non ho nessuna ragazza, non la conosco nemmeno questa Clary-
  • Jace smettila! Si serio!-
  • Ma sono serio, te lo giuro!.-
Alec si bloccò, il volto di Jace non trapelava emozioni.
-stai fermo qui,non muoverti, torno tra due minuti con Magnus.-
Scese le scale di corsa e andò in direzione dell’uscita.
 
 
-Cos’è che dobbiamo fa esattamente questa cosa?-domandò Clary tenendo Sebastian per mano.
Avevano trovato il tesoro di Asmodeo ma nessuno dei due aveva avuto il coraggio di toccarlo.
-una vecchia leggenda dice che chiunque lo tocchi può avere il potere di persuasione su ogni essere umano.- disse Sebastian avvicinandosi cautamente.
-allora prendiamolo noi e costringeremo Asmodeo a lasciarci andare via.- Clary lo stava quasi per toccare.
-ferma!- urlò Sebastian.-non è cosi semplice, solo un demone completo può governarlo.-
-ma se lo consegneremo a lui, il mondo finirà completamente!-
-ma se non lo faremo, resteremo bloccati qui per sempre oppure moriremo.-
Clary si accovacciò toccandosi le tempie, Sebastian le cinse le spalle e cacciò dalla tasca un fazzoletto con cui avvolse la pietra.
-non abbiamo altra scelta Clary, dobbiamo farlo-
Clary annuì debolmente e poi recitando a mente una formula fece ritorno con il fratello ad Edom.
 
 
  • Mi stai dicendo che non ricordi nulla di Clary?- domandò per l’ennesima volta Magnus.
  • Vi ho già detto duecento volte che non so nemmeno chi sia questa ragazza.-
Isabelle esasperata gli mostrò una foto. Era stata scattata due anni prima fuori dall’Istituto.
  • Aspettate un momento, io questa ragazza l’ho già vista- disse Jace indicandola.
  • Ci stai prendendo in giro? Stiamo parlando di lei.- Simon era furioso.
  • L’ho vista in un sogno, ricordavo i suoi capelli rossi.- disse Jace ammirando la ragazza.
  • Ok, calmiamoci, proverò ad entrare nella tua testa per vedere se c’è stato qualche problema.-
  • Cosa? No!io sto benissimo-
  • No che non stai bene Jace, non hai alcuna memoria di lei ed è già abbastanza strano-
  • Perché non me la fate vedere dal vivo, così potrei provare a ricordare.-
  • Clary è rimasta ad Edom con Sebastian- disse Isabelle fredda come il ghiaccio.
Jace inarcò le sopracciglia.
-con quel pazzo? Dobbiamo salvarla!- Scattò in piedi.
-credi che non ci abbiamo provato? Che siamo rimasti qui a girarci i pollici? Fammi entrare nella tua testa e ne verremmo a capo- disse Magnus bloccandolo su una sedia e cominciando a mormorare antiche formule.
 
 
-eccoci mio signore, ecco il vostro tesoro.- disse Sebastian inchinandosi al cospetto di Asmodeo. Clary lo imitò goffamente.
-fantastico- esclamò Asmodeo applaudendo debolmente. Sfilò velocemente la pietra dalle mani
-Ora possiamo andare?- chiese debolmente Clary.
-Cosa?-chiese Asmodeo studiando la pietra.
-erano questi i patti, mio signore- rispose Sebastian affiancando la sorella.
-ah giusto, bhe c’è stato un piccolo cambiamento, prendeteli!- disse indicando due uomini che incatenarono sia Sebastian che Clary.
 
 
 
 
 
-Bene- disse Magnus riaprendo gli occhi.
Jace si tastò il capo.
-cosa succede?- domandò Alec.
-a Jace è stata manomessa la memoria-
-cosa? Da chi?- domandò Jace in preda all’ansia.
-da mio padre- sentenziò Magnus zittendo tutti.

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Capitolo 11
*** I did it again ***


-Cosa significa da tuo padre?- domandò Alec confuso. Magnus non gli aveva mai parlato della sua famiglia.
-Risiede ad Edom, probabilmente sta giocando con i sentimenti di Clary, è molto esperto sul rubare ricordi.- rispose Magnus spostando lo sguardo.
-Tuo padre si trova ad Edom e solo ora ce lo dici? Avremmo potuto già salvare Clary!- urlò Simon.
-si e a quale prezzo? Ci sarebbero state delle conseguenze, e sono sicuro che Clary non le avrebbe accettate- 
-scusate cosa c’è che non va nel mio cervello?- domandò Jace ancora sdraiato sul lettino.
-il tuo cervello sta bene, è la tua memoria che ha qualche problema- rispose Izzy annoiata.
-si può sistemare?-domandò Jace toccandosi la testa.
-l’incantesimo di mio padre è potente, forse troppo, potrei provarci ma non recupereresti al pieno tutti i ricordi.-
-allora non provarci proprio-
-cosa? Vuoi dimenticare per sempre Clary, tutto quello che ha significato per te,il tuo amore per lei?- domandò Alec.
-scusatemi, avete detto che stavo una miseria perché non riuscivamo a trovare Clary, mi avete detto che ero chiuso che non volevo partecipare più a nulla, che non dormivo perché lei non era qui, francamente non è questo che voglio avere, ora sono felice mi sento bene, se e quando questa ragazza ritornerà sarò anche pronto a provarci ma fino ad allora preferisco non sapere nulla- disse Jace uscendo dalla stanza.





Delle braccia possenti bloccarono Clary, mentre Sebastian veniva fatto inginocchiare al centro della sala.
-Lasciateci andare, hai tutto quello che vuoi, puoi farci di tutto ma lasciaci tornare a casa- urlò Clary dimenandosi.
-Vedi Clarissa quest’uomo ha osato regnare nel mio regno, ho osato profanarlo e anche se in qualche modo sei riuscita a curarlo resterà per sempre una feccia e merita di essere punito.- disse Asmodeo avvicinandosi a Clary.
-perché? Perché mi hai affidato questa missione, hai tolto i miei ricordi a Jace se poi non ci avresti lasciato andare via comunque?-
-mi sono abbastanza divertito, questa- disse indicando la pietra- è un falso, la vera la posseggo io da più di un millennio, vi ho mandato lì perché avevo altre questioni urgenti da sbrigare e la vostra presenza mi annoiava e ho giocato con la memoria di Jace perché non sopporto il vostro modo di amarvi- Asmodeo le sfiorò una guancia e la baciò.
-lasciala andare!.-urlò Sebastian.
-oh no! Ho tutto quello che desidero proprio davanti a me, tua sorella sarà mia e tu assisterai- gli scagnozzi costrinsero Sebastian a guardare la scena, mentre Clary urlando a squarciagola non potè far altro che chiudere gli occhi.





-Ho sentito che hai perso la memoria- disse Ivy seguendo Jace.
-cosi pare-
-quindi davvero non ricordi Clary?-
-non ho alcun ricordo di lei, ne della nostra storia d’amore.-
-meglio!- rispose Ivy piazzandosi davanti a lui.
-perché? Eri gelosa?-
-l’ho sempre considerata sbagliata per te, troppo perfettina per i miei gusti e tu pendevi dalle sue labbra, si ha salvato il mondo e tutto il resto ma non era niente di speciale.-
-guarda che non è morta!- puntualizzò Jace.
-per quanto ne sappiamo lo potrebbe essere da anni, sia lei che quel sudicio del fratello, i Morgenstern dovrebbero tutti bruciare all’inferno- disse Ivy come se fosse veleno.
-si può sapere cos’hai contro di loro?- disse Jace sbattendola contro il muro.
-hanno ucciso la mia famiglia e quel Sebastian ha rischiato di distruggerci tutti, mi chiedi ancora perché ho tanta voglia di vederli morti? Tuo padre e tua madre sono morti a causa di Valentine! –
-Non nominare i miei genitori- disse Jace avvicinandosi a lei.
-non toccarmi.- rispose Ivy spingendolo via.
-altrimenti?- continuò Jace.
Ivy lo baciò.
Jace aprì gli occhi di scatto ma poi rispose al bacio. La prese in braccio e piano piano iniziò a morderle il labbro.
-però le voci su di te erano vere!- disse Ivy riprendendo fiato.
-quali voci?-
-sei un ottimo baciatore- disse Ivy togliendogli la camicia.
Jace la trasportò in camera sua e la posizionò sul suo letto. Ivy iniziò a spogliarsi aveva un corpo magnifico.
-sei bellissima- disse Jace baciandole il ventre.
Ivy sorrise teneramente per poi sbottonargli i jeans.
Jace la baciò con passione, non ricordò di essersi sentito così attratto da qualcuno, Ivy gemette sonoramente quando Jace si infilò dentro di lei.
I movimenti erano forti e decisi, Jace continuò a baciarla per tutto il tempo , aveva quasi raggiunto il culmine quando Izzy entrò nella stanza.




Quando Asmodeo la lasciò nuda , ferita e sola nella sua cella, Clary temette il peggio. Era stata violentata davanti al fratello che non aveva potuto fare nulla per salvarla. Lo avevano incatenato e tenuto fermo e nonostante le grida non era servito a nulla.
Clary pianse silenziosamente , poi Sebastian entrò nella sua cella.
-Clary- disse con gli occhi lucidi. Clary non riuscì a guardarlo in faccia, aveva addosso solo una lurida coperta e tremava dalla testa ai piedi.
Sebastian l’abbracciò e Clary pianse a dirotto.
-shh sono qui, stai tranquilla non permetterò che ti succeda più nulla- la cullò dolcemente.
-non ..riesco…a … respirare- Clary stava avendo un attacco di panico.
-Ehi piccola, concentrati su di me, blocca il respiro.- disse Sebastian prendendole il viso tra le mani.
-non…respiro.- continuò Clary piangendo.
-ce la puoi fare.- continuò Sebastian.
Clary scosse la testa stava diventando quasi blu, quindi Sebastian la baciò dolcemente sulle labbra e Clary riuscì a calmarsi.

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Capitolo 12
*** Kiss me ***


-Izzy!- Jace urlò e si rivestì velocemente mentre Ivy sorrise maliziosamente.
-Cosa cazzo combini?- Isabelle era di ghiacciò, trapassò Jace con lo sguardo.
-senti posso spiegarti non è come pensi…- cercò di giustificarsi Jace.
-fermo! Non voglio sentire nemmeno mezza parola da te, è esattamente come sembra! Ti abbiamo appena detto che la tua ragazza è dispersa e tu invece di occuparti a cercarla te ne sei andato a letto con la prima che capita!-
-Ehi!- urlò Ivy indispettita. Isabelle la ignorò completamente.
-Izzy ti ho detto che non ho alcun ricordo di lei, e mi dispiace ma finchè non tornerà io non posso pensarci.-
-sono un rimpiazzo?- domandò Ivy rivestendosi.
-non mi interessa, ti abbiamo proposto di provarci a ricordare, ma tu hai lasciato perdere perché non volevi.- Izzy era fuori di sé dalla rabbia.
-non posso ricordarla, mi farebbe stare troppo male, ripensarla e non averla vicino non è una bella cosa.- Jace si stava mordendo il labbro superiore.
-mi stai dicendo che potresti ancora provare dei sentimenti per lei?- Ivy continuava ad intromettersi nel discorso senza ottenere risposta.
-smettila! Ti stai arrampicando sugli specchi! Non voglio sentirti più! La mamma ti sta cercando- sbattè forte la porta e li lasciò soli.
 
 
 
 
Clary si svegliò lentamente tra le braccia di Sebastian. Dopo aver pianto fino allo sfinimento si era riuscita a calmare. Erano arrivati quasi a vedere finalmente una via d’uscita ma il loro desiderio non si era avverato, anzi sembrava che non ci fossero proprio più speranze.
 
-come ti senti?- le domandò Sebastian baciandole la fronte.
-meglio-mentì Clary, non voleva farlo preoccupare.
Arrivarono due uomini a portargli del cibo, Clary non lo toccò nemmeno.
-devi mangiare qualcosa!-le disse Sebastian aiutandola a sedersi, era ancora parecchio dolorante.
-non ho fame.- disse Clary avvolgendosi nelle spalle.
-tesoro, ti prometto che ti porterò fuori di qui, ma fino ad allora non puoi non nutrirti, morirai di fame.-
-la mia vita è finita! Sono stata violata e…- si bloccò, due guardie li trascinarono fuori al centro della sala, dove Asmodeo, seduto sul trono, stava osservando una minuscola palla di Natale.
-bene bene bene, vedo che vi siete svegliati!- disse sorridendo.
Clary deviò lo sguardo, non riusciva a sopportare la sua presenza, Sebastian la circondò con le spalle.
-cosa vuoi da noi?- domandò Sebastian guardandolo con dispetto.
-come ti ho già detto, questo non è altro che una punizione, sia per te che per tua sorella, io mi sto solo divertendo.-
-lasciaci andare!-
-così da permettere che tu riporti in vita il tuo piano malefico? No grazie!-
-e allora lascia andare via lei!-
-lei non ti lascerebbe mai! E poi troverebbe il modo di liberarti e questo non posso assolutamente permetterlo, tu sarai perseguitato solo e soltanto da me!-
Clary indietreggiò, due guardie la immobilizzarono , mentre le altre bloccarono Sebastian. Asmodeo si alzò lentamente, cacciò da dietro la schiena una frusta nera e sorrise. Clary capì tutto.
-no, ti prego non fargli del male-
Asmodeo rise più forte e iniziò a frustare Sebastian.
Ad ogni frustata il pavimento si macchiava di sangue. Clary urlò disperatamente e cercò di liberarsi più volte senza successo, l’ultima frustrata fu la più terribile e Sebastian perse i sensi.
 
 
 
 
 
-Maryse mi cercavi?- domandò Jace entrando nel suo studio.
-si, tesoro, volevo parlarti di una cosa importante, mi è stato riferito del tuo problema alla memoria, grazie a questo Magnus è riuscito a trovare un modo per localizzare suo padre, è stato il suo potere a scatenare questi terremoti, quindi ci sono buone speranze di recuperare Clary!- Maryse sembrava su di giri.
-bene- rispose Jace senza un minimo di emozione.
-pensavo che fossi più felice.-
-lo sono, ma io non ricordo nulla di lei e di me e lei insieme. Ovviamente sono contento che finalmente uscirà da quel posto, ma non so se sarà lo stesso.-
-Jace, tesoro, il vostro amore ti ha tenuto in vita per tutto questo tempo, lei ti ha riportato in vita quando Valentine ti aveva ucciso e ha riportato indietro il mio Max!Le devo tutto, sono madre di 4 figli grazie a lei, e non saprò mai come sdebitarmi con lei, ma non mollare Jace, non farlo, sarebbe il più grave errore della tua vita!-
 
 
 
 
 
 
-erano nudi?- domandò Simon quando Isabelle infuriata era entrata in camera sua a raccontargli il litigio con Jace.
-si erano nudi e non è stato un bello spettacolo fondamentalmente.-
-beh, ha detto che non ricorda Clary…-
-non è una giustificazione, è un codardo e un vigliacco, e Ivy è solo una lurida….-
-ehi, stai parlando di mia sorella!- Sean la interruppe, entrando in stanza con Alec.
-scusami , ma lei sa la situazione, non si sarebbe dovuta permettere-
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Jace, si sedette sotto un albero in giardino, dopo un’intera giornata di ramanzine, voleva solo un po’ di pace.
Ivy si sedette al suo fianco interrompendolo.
-ehi- disse timidamente.
-ehi- rispose Jace girandosi verso di lei.
-come va?-
-Ivy scusami per oggi, la situazione è complicata e …-
-shh, non ti preoccupare, so benissimo il motivo per cui Isabelle ha reagito in quel mondo, e forse abbiamo sbagliato a precipitarci a farlo, ma…-


-mi piaci Jace, mi sei sempre piaciuto e ho sempre provato una forte attrazione per te, e non voglio interrompere questo per via di una ragazza che non c’è.-
-anche tu mi piaci e anche io voglio continuare a frequentarti.-
-allora baciami.- Jace le prese dolcemente il viso e si lasciò trasportare dal bacio.

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Capitolo 13
*** Say goodbye ***


Clary , con una runa particolare, fece comparire del ghiaccio per curare le ferite di Sebastian, che stremato era colto da spasmi incontrollabili.
-morirò, va via senza di me- disse Sebastian appoggiandosi con la nuca sulle gambe di Clary.
-no, non morirai, ci sarò sempre io a curarti , ti aiuterò sempre, e ti proteggerò anche al costo della mia stessa vita- rispose Clary accarezzandolo delicatamente.
-tu sei troppo buona per me, non so cosa ho fatto per meritarti-
-non hai fatto nulla, sei mio fratello, ti volevo bene anche quando eri cattivo, anche se facevi delle cose orribili io non potevo fare a meno di amarti.-
-è finita questa riunione di famiglia?- disse Amsodeo facendo irruzione nella loro cella.Clary sobbalzò e Sebastian invece si irrigidì completamente.
-cosa altro vuoi?- domandò Clary alzandosi di scatto, non sopportava vedere suo fratello ridotto in quelle condizioni.
-cosa voglio? Vediamo, voglio te, sempre e comunque e voglio vedere morire tuo fratello e farlo bruciare- rispose Asmodeo stringendola tra le braccia.
-lasciala andare!- gridò Sebastian cercando di alzarsi.
- ma guardalo! Non ti reggi nemmeno in piedi, come vorresti difendere tua sorella?-
Clary aveva ancora in mano il suo stilo e senza nemmeno pensarci lo conficcò nell’occhio di Asmodeo.
C’era sangue dappertutto, le sue urla riempirono la sala completamente, Sebastian spalancò la bocca e poi senza nemmeno pensarci si alzò in piedi. Clary prese le chiavi dalla cinta di Asmodeo e liberò suo fratello, poggiò la sua spalla contro quella di Sebastian per aiutarlo a sorreggersi, la porta della cella era ancora aperta.
-ha mille soldati, non riusciremo mai ad andarcene, perlomeno non entrambi- disse Sebastian fermandosi.
-non ti lascio! È fuori discussione!-
-Clary abbiamo solo questa occasione non sprecarla, tu hai la mamma, Luke, Jace che ti aspettano, io non ho nessuno-
-tu hai me! Non ti basto?-
-certo che mi basti, ma…-
Clary fece una cosa di cui successivamente non si pentì. Lo prese tra le braccia e lo baciò con passione. Non si erano mai baciati, perlomeno non normalmente e mai da quando Sebastian era guarito, lei aveva preso l’iniziativa.
Sebastian non si ritrasse, anzi continuò a baciarla lasciandosi trasportare.
-questo ti basta?- domandò Clary riprendendo fiato.
-mi basta, sempre!- rispose Sebastian continuandola a baciare.
-allora andiamo via da questo posto.-
 
 
 
 
Il console convocò tutti gli Shadowhunter nella sala degli accordi. Simon e Isabelle furono i primi ad arrivare.
-quindi si farà? Riusciremo davvero a salvarla?- Simon era euforico.
-non facciamoci trasportare dalle emozioni, hanno detto che c’è una possibilità, per questo non hanno ancora avvisato Luke e Jocelyn.-
-ma è la loro madre! Dovrebbe esserci se li cacceremo fuori!-
-Simon, anche io voglio sperare che questa stessa giornata potremmo riabbracciare Clary, ma non voglio illudermi, sono passati due anni e non abbiamo mai trovato nulla!-
-ehi- Alec e Magnus li raggiunsero sedendosi al loro fianco.
-emozionati? Oggi si fanno magie!- disse Magnus sorridendo.
-vedi? Sono tutti emozionati tranne te- disse Simon rimproverando Isabelle.
-io sono emozionata ma…- si bloccò, il suo sguardo era diretto verso Jace e Ivy che, mano nella mano, facevano il loro ingresso.
-cosi adesso sono una coppia?- domandò Alec disgustato.
-a quanto pare si!- rispose Izzy.
 
-Un minuto di attenzione.-disse il Console portando tutti all’ordine.
-siamo qui, per compiere un gesto eroico, una nostra sorella, Clarissa Morgenstern, una ragazza che ha salvato più volte il nostro mondo e che dopo due anni di attesa, oggi verà liberata dalla sua prigionia, con lei si trova suo fratello Jonathan Christopher Morgenstern, meglio noto come Sebastian. Al momento non sappiamo quali siano le loro condizioni, sia fisiche che mentali,per questo chiediamo la massima disponibilità.Oggi si va all’inferno!-
 
 
 
 
-ci siamo quindi? Davvero la riavremo indietro? – Jocelyn fremeva dall’agitazione, era al telefono con il Console.
-si , tu e Luke se volete potete attendere ad Idris, ci vorrà del tempo, l’incantesimo di Magnus durerà due giorni massimo, quindi dobbiamo agire in fretta!-
-perché non è stato possibile aprirle prima le porte?-
-Il padre di Magnus, Asmodeo con la sua magia ha dato libero accesso ai suoi poteri, per questo è stato possibile localizzarlo.-
-perfetto, arriviamo subito- rispose Jocelyn abbracciando Luke.
 
 
 
-Clary aspetta- Sebastian aveva il fiatone.
-dobbiamo muoverci altrimenti ci prendono-
-no, ferma!-
-cosa?-
-stiamo per uscire di quei, abbiamo le chiavi per uscire, ma quel bacio per te cosa ha significato?-
-sebastian ti pare il momento?-
-no sono serio! Tu hai Jace, cosa succederà a noi?-
-Jace non ha ricordi di me!-
-ma tu di lui si, lo ami ancora?-
-si! È ovvio che lo amo ma…-
-ma cosa? Devo saperlo, non potrei sopportare di vederti con lui!-
-Sebastian, tu sei mio fratello,non potremo mai stare insieme,non per come vivo io.-
-e quindi? Perché mi hai baciato? Per convincermi ad uscire? Per provocarmi?-
-no! L’ho fatto perché provo qualcosa per te!- urlò Clary.
-io ti amo Clary! Ti ho sempre amata, anche quando il mio sangue era contaminato, vorrei farti mia, vorrei averti tutta per me!-
-ma non è possibile! Lo sai bene anche tu!-
-questo non cambia il mio modo di pensarti.-
-quindi che cosa stai dicendo?-
-che quando usciremo da qui, andrò molto lontano da te, vederti e non poterti baciare e toccare come vorrei,mi farebbe troppo male.-
-ma Sebastian io…-
-shh non dire niente, baciami –
Clary lo fece, si baciarono a lungo, le loro lingue si intrecciarono più e più volte fino a quando una luce abbagliante li catapultò contro il muro.

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Capitolo 14
*** Wake up ***


Clary si trovò bloccata sul pavimento della sala degli accordi. Era libera, era riuscita a scappare finalmente da Edom, ma non riusciva a muoversi, era come paralizzata. Una miriade di persone si accasciò su di lei , ma nessuno era chino su Sebastian, che inerme era a pochi centimetri di distanza. La luce abbagliante aveva colpito suo fratello alla spalla, voleva urlare , dire a tutti di controllarlo, di curarlo, ma le parole non uscivano. Magnus si fece spazio tra la folla e si chinò su di lei.
-Clary mi senti?-le domandò toccandola. Clary non rispose aveva lo sguardo terrorizzato, i suoi occhi si muovevano all’impazzata.
I fratelli Silenti la controllarono.
-è come paralizzata!- sentenziò Magnus toccandole i capelli.
Clary cercò di annuire ma con scarsi risultati, intravide Luke e sua madre abbracciati in un angolo che piangevano, e vide Izzy e Simon stringersi in un abbraccio.
-Clary se riesci a sentirmi chiudi gli occhi- le disse Magnus. Clary obbedì.
-ti senti bene? Si chiudi gli occhi una volta, no chiudi gli occhi due volte.- Clary chiuse gli occhi due volte.
A quel punto,qualcuno le tracciò una runa su un braccio e si addormentò.
 
 
 
 
 
-sono ridotti male- sentenziò Magnus entrando nella stanza del console.
-lo so, stiamo facendo di tutto per curarli, ma Sebastian…-
-cosa? Mio figlio è guarito, tutti voi avete visto cosa ha fatto mia figlia per curarlo, avete potuto riabbracciare i vostri cari grazie a lei e adesso volete rispedire mio figlio chissà dove?- Jocelyn era arrabbiatissima. Il console aveva convocato una riunione straordinaria per decidere il destino di Sebastian.
-Jocelyn , so benissimo cosa si prova a non avere un figlio vicino, ma meglio questo che saperlo morto- Jia era ostinata, era con le spalle al muro.
-Tutto questo la distruggerà! Come potete anche solo pensare a una cosa del genere?- Izzy rispose alzandosi.
-Isabelle!- Robert la rimproverò.
-d’accordo, quanti a favore di un completo reintegramento nella società Shadowhunter per Sebastian?- domandò Jia alzando la mano.
Quasi tutta la sala la seguì.
-quanti invece contrari?- Ivy, Sean e un’altra minoranza alzarono le mani.
-Benissimo, Sebastian potrà vivere con noi,ma sotto stretta sorveglianza- sentenziò Jia uscendo dalla stanza.
 
 
 
 
Clary si risvegliò riposata, nel lettino dell’infermeria, aveva un sorriso dolce stampato sul viso.
Luke e Jocelyn erano chini su di lei.
-ciao tesoro- disse Jocelyn stritolandola.
Clary rispose teneramente all’abbraccio, Luke invece stava singhiozzando.
-mi sei mancata tantissimo tesoro mio- Jocelyn non riuscì a trattenere le lacrime.
-mamma sono qui, non andrò mai più via- rispose Clary serena. Fu in quel momento che si ricordò di Sebastian. Si scansò bruscamente dall’abbraccio della madre.
-dov’è?-
-Chi?- domandò Luke.
-dov’è Sebastian?-
-sono qui!- rispose lui dal lettino successivo.
-stai bene?- domandò Clary cercando di alzarsi.
-sano come un pesce.-
-è sveglio da circa due ore, abbiamo avuto modo di parlare- rispose Luke rispondendo alla sua domanda silenziosa.
-che ore sono?-
-sono le 12:30- rispose Jocelyn continuandola ad accarezzare.
-per quanto ho dormito?-
-circa 12 ore- rispose Sebastian sorridendo.
 
 
 
 
Verso le due del pomeriggio, quando ormai Jocelyn e Luke erano andati via per farli riposare, Clary si distese nel lettino di Sebastian.
-stai veramente bene vero?- domandò di nuovo accarezzandolo.
-si sto bene- rispose Sebastian stringendola in un abbraccio.
In quel momento Alec, Magnus, Simon e Izzy entrarono nell’infermeria per salutarli.
Clary abbracciò a lungo Simon e pianse parecchio.
-ti voglio tanto bene- disse Simon non smettendo di stritolarla.
-Mi siete mancati tutti tantissimo, non è passato un solo giorno in cui non vi abbia pensati.-
Avevano tutti gli occhi lucidi.
-Grazie per averla protetta e per esserti fatto curare, mio fratello è ritornato da me grazie a te- disse Izzy rivolta a Sebastian.
-grazie a te per avermi perdonato, sono veramente dispiaciuto per tutto quello che ho fatto, mi dispiace moltissimo.-
-non eri in te, ti abbiamo esaminato, sei libero da ogni traccia di sangue demoniaco.- rispose Magnus poggiandogli una mano sulla spalla.
Clary sorrise e abbracciò tutti.
Verso sera, dopo aver cenato, Sebastian decise di fare due passi e Clary invece rimase in camera. Jace entrò timidamente.
-ciao- disse imbarazzato.
-ciao- disse Clary non nascondendo l’entusiasmo.
Jace si sedette al suo fianco.
-senti, sono veramente felice di vederti fuori da quel posto, e sono felicissimo nel constatare che stai bene, ma io non ricordo nulla, mi sono sforzato di ricordarti, ti guardo sei bellissima, ma non riesco…- si bloccò.
-Jace, ascoltami, ero di fronte ad una scelta, perdere Sebastian o perdere te, non sapevo se sarei mai uscita da quel posto,e non sapevo nemmeno se avrei potuto farcela da sola, la colpa è solo mia, mi dispiace.-
-forse con il tempo le cose si sistemeranno e torneranno al loro posto, ma io mi sto vedendo con un’altra.-
A Clary gli si spezzò il cuore.
-capisco, è assolutamente normale, sono passati 2 anni e mezzo, lo avrei capito anche se avessi tutti i ricordi intatti.-
-mi dispiace- disse Jace aveva gli occhi lucidi.
-non dispiacerti, ci siamo amati tanto, troppo, io probabilmente ti amerò per sempre, non so se ci saranno altre occasioni per noi, spero solo che sappia amarti come io ho amato te.- Clary si sforzò di trattenere le lacrime.
-ti auguro il meglio- Jace le baciò teneramente la fronte e poi a passo svelto la lasciò da sola. Clary si distese sul letto e scoppiò a piangere disperata.

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Capitolo 15
*** Moonlight ***


Due mesi erano trascorsi da quando Clary e Sebastian erano stati salvati, e due mesi in cui le vite di tutti erano state stravolte.
Jocelyn e Luke si risposarono davanti ai figli, Clary si commosse parecchio, mentre Sebastian era sempre più distante.
Avevano avuto parecchie discussioni, nonostante fossero vicini di camera, si vedevano di rado. Sebastian era stato chiaro, o sarebbero stati lontani o lui se ne sarebbe andato, spezzando sia il cuore di Clary che quello di sua madre. Clary, d’altro canto , era molto combattuta, provava un sentimento forte e genuino verso Sebastian che non le sembrava nemmeno così peccaminoso, era puro, ma non poteva rischiare di sconvolgere l’equilibrio familiare appena ristabilito.
Jocelyn ovviamente era al settimo cielo, con i figli riuniti e un marito amorevole non poteva essere più felice di così.
 
Clary aveva da poco ripreso a frequentare l’istituto per allenarsi, naturalmente tutti erano stati ben felici di accoglierla, tutti tranne Jace. Da quando l’aveva vista in infermeria non si erano più parlati. Un po’ perché non avevano nient’altro da dirsi, visto che Jace non aveva il minimo ricordo di lei, e un po’ perché si era creata una sorta di situazione imbarazzante da quando Ivy si era trasferita con il fratello Sean all’istituto di New York.
Il Console aveva deciso di fare una sorta di festa per festeggiare la chiusura di Edom e il ritorno di Clary e Sebastian nella società. Ovviamente Clary odiava essere al centro dell’attenzione e non amava affatto i balli , ma tutti si erano dati talmente da fare nei preparativi che non se la sentì di rinunciare. Sebastian invece ne sembrò subito entusiasta.
-Che cravatta metto per stasera?- domandò alla madre facendo capolinea in cucina.
-Quella bianca ti dona tantissimo- disse Jocelyn amorevolmente.
Clary invece era nello sconforto più totale. Era dimagrita moltissimo quindi la maggior parte dei vestiti non le andava più. Izzy e Magnus fortunatamente le avevano riempito l’armadio con abiti nuovi, dai gusti ambigui, così ne scelse uno color pesca al quale abbinò delle ballerine basse color carne. Raccolse i suoi capelli in due trecce separate e si incamminò nella sala.
-come sto?- domandò Clary facendo una giravolta.
-Stai un incanto- esclamò Luke abbracciandola. Jocelyn le sistemò uno scialle sulle spalle.
Sebastian invece si ammutolì, era arrossito debolmente, ma non aveva proferito parola.
-divertitevi stasera- disse Jocelyn salutando sull’uscio della porta di ingresso.
-mamma guarda che puoi venire anche tu se vuoi- disse Sebastian porgendole un braccio.
-lo so , ma preferisco rimanere a casa- rispose Jocelyn sorridendo.
 
 
Durante il tragitto verso l’istituto Sebastian era muto come un pesce, ad un certo punto Clary si fermò bruscamente sbuffando.
-cosa?-domandò Sebastian sorpreso.
-sarà sempre così, hai deciso di ignorarmi, far finta che io non esista?- domandò Clary urlando.
-Clary ne abbiamo già parlato, io non posso-
-non puoi cosa? Parlarmi, guardarmi?-
-Non posso stare vicino a te –
-se non lo hai notato viviamo insieme!-
-si e io sto facendo forza a tutto il mio autocontrollo per non introdurmi in camera tua tutte le notti per baciarti e toccarti!-
Clary si ammutolì.
-non sai quanto sia difficile per me non saltarti addosso in questo preciso istante!- le disse Sebastian toccandole una guancia e proseguendo fino a toccarle la punta del naso e poi le labbra.
Clary avvampò e socchiuse gli occhi.
-dovremmo andare, ci stanno aspettando-disse Sebastian risvegliandola.
 
 
 
La sala dell’Istituto era magnifica, Clary sapeva che era tutta opera di Izzy e Magnus.
Appena entrò notò subito Ivy e Jace scambiarsi effusioni, Clary girò lo sguardo e notò Izzy e Simon avvicinarsi a lei.
-allora ti piace?- domandò Izzy con uno strabiliante abito color oro con uno spacco laterale.
-è magnifico, grazie- disse Clary cercando di non piangere.
-è tutto ok?- domandò Simon toccandole una spalla.
-si è che ho bisogno di andare in bagno- mentì Clary correndo verso l’uscita.
Si sedette sugli scalini esterni cercando di calmare il suo battito cardiaco.
Sebastian invece era nascosto dietro un albero ad osservarla. Clary sentì un rumore di un ramo spezzato e lo notò.
-cosa ci fai qui fuori?- domandò raggiungendolo.
-c’è troppa gente- si giustificò Sebastian.
-già- rispose Clary deviando lo sguardo. Aveva dimenticato lo scialle all’interno e si strinse tra le spalle.
-hai freddo?-
-un po’-
-tieni- Sebastian si tolse la giacca e gliela poggiò sulle spalle.
-grazie-sorrise Clary avvicinandosi, inciampò sull’erba bagnata e cadde tra le braccia di Sebastian.
Sebastian la prese al volò, erano talmente vicini che le loro labbra si sfiorarono.
Sebastian perse tutto l’autocontrollo e la baciò con passione. Clary non si ritrasse, anzi continuò a baciarlo. Clary fece cadere la gicca di Sebastian all’indietro e cominciò a sbottonargli la camicia. Sebastian le slacciò il vestito che cadde sull’erba. Clary indossava un completo intimo di pizzo regalatole da Magnus. Gli occhi si Sebastian lampeggiarono. In pochi secondi erano liberi di tutti gli indumenti e fecero l’amore. Clary non si era mai sentita così desiderata e protetta in vita sua. Sebastian si muoveva dolcemente sopra di lei, la spinse contro l’albero e la baciò su ogni centimetro del suo corpo. Clary si lasciò completamente andare, noncurante della miriade di persone che erano all’interno dell’istituto.Sebastian sembrava non stancarsi mai, anzi ad ogni spinta sembrava sempre più carico, continuarono per ore e poi alla fine entrambi esplosero in urlo di piacere.

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Capitolo 16
*** Mistake ***


Clary si risvegliò nel suo letto, confusa e stordita. Dopo aver fatto l’amore con Sebastian all’esterno dell’istituto aveva ricordi vaghi. Alzò le coperte e scoprì che era nuda, i suoi vestiti erano sparsi per la camera. Si alzò mettendosi una vestaglia appoggiata alla scrivania, inciampò in qualcosa, anzi in qualcuno. Sebastian, nudo come lei, era sdraiato sul pavimento. Clary si passò una mano tra i capelli tutti attorcigliati e pieni di erba. Cosa diavolo avevano combinato quella notte? Diede uno sguardo veloce alla sveglia sul comodino, segnavano le 12:30.
-Clary sei sveglia?- urlò sua madre dalla cucina.
A Clary le si bloccò il respiro, non rispose, ma sapeva che era questione di minuti, prima che Jocelyn si presentasse in camera sua. Provò più volte a svegliare Sebastian, ma inutilmente, lo prese per le gambe e lo trascinò alla porta della sua camera, ringraziò l’Angelo, per aver fatto costruire a Luke una porta comunicante tra le loro camere. Fu quando che si sistemò i capelli che sua madre entrò prepotentemente nella stanza.
-perché non rispondi?- le domandò scocciata.
-mi sono appena alzata- disse Clary rallentando i suoi battiti.
-bhe, avete fatto abbastanza tardi ieri notte, vi siete divertiti?- domandò Jocelyn sedendosi sul suo letto. Clary scalciò i suoi slip sotto il letto.
-si moltissimo- rispose Clary sincera.
-molto bene, io e Luke usciamo per pranzo, vi va di venire?-
-veramente non ho molta fame, e credo che Sebestian dorma ancora-
-va bene,c’è qualcosa in frigo se doveste avere appetito, ci vediamo stasera- disse Jocelyn uscendo di casa con Luke.
 
Clary cominciò a sistemare freneticamente la stanza, cercando di eliminare ogni traccia di quella sera, o meglio, cercando di ricordare qualcosa.
-Clary- disse Sebastian sottovoce.
-Gesù! Mi hai fatto prendere un colpo!- esclamò Clary tremando.
-Clary – ripeté Sebastian.
-cosa c’è?- domandò Clary voltandosi verso di lui.
-quello che è successo ieri sera,tutto quello che è successo ieri sera, non deve succedere mai più- il suo sguardo era serio.
-cosa? Ma perché?- Clary si legò la vestaglia più strettamente.
-è stato uno sbaglio, noi non possiamo-
-ma sei stato tu a dirmi che non desideravi altro!-
-ed è così ma a quale prezzo? Nasconderci da tutti? Sobbalzare ogniqualvolta sentiamo un rumore? Vivere per sempre con la consapevolezza di non potere mai mostrare la nostra relazione in pubblico? Non è questo quello che voglio- Sebastian mantenne le distanze.
- Ma Sebastian, io non posso fare finta che non sia accaduto nulla! Non posso e non voglio-
-devi, se davvero ci tieni a me, se davvero vuoi far funzionare questa famiglia, se non vuoi che io me ne vada, dovrai fare finta che io non esista, che il fatto di vederti qui mi faccia venire voglia di rispogliarti e fare l’amore con te come se ne dipendesse la mia vita, del fatto che dirti queste cose, farti soffrire mi fa star male e ancora di più del fatto che non ci potrà mai essere niente di vero tra di noi per via del nostro sangue.-
-non possiamo evitarci per sempre, sei mio fratello, condividiamo una stanza!-
-davanti alla mamma e Luke ci comporteremo normalmente ma fuori di qui saremo due estranei-
-non farmi questo ti prego!- Clary stava piangendo.
-credi che a me piaccia? Che non ci stia male, ma è l’unico modo!- Sebastian uscì dalla stanza lasciandola sola.
 
 
 
 
 
-stavo pensando di andare a Parigi cosa ne dici?- Ivy era appena uscita dalla doccia indossando solo un misero asciugamano. Jace era sdraiato sul letto.
-Parigi? Bhe non mi pare di esserci già stato- disse Jace, ma nell’esatto momento in cui pronunciò quelle parole, ricordò lui e Clary sdraiati su un letto mentre si scambiavano dolci effusioni.
-ehi! Tutto bene?- domandò Ivy avvicinandosi.
-si – mentì Jace ancora turbato.
-se Parigi non ti piace, potremmo andare a Praga! Ho sempre desiderato visitare quella città-
Altri flashback sfiorarono la mente di Jace. Una discoteca e lui e Clary intrecciati contro una parete.Si alzò di scatto.
-amore cosa c’è che non va?- Ivy prese il suo volto tra le mani.
-sto bene, ho solo bisogno di un po’ d’aria- disse uscendo dalla sua camera.
 
 
Fuori dall’istituto vi erano Simon e Izzy intenti a baciarsi.
-scusate- disse Jace in imbarazzo.
-cercavi qualcosa?- domandò Isabelle.
-no- disse Jace sedendosi sugli scalini.
-tutto bene?- chiese Simon avvicinandosi.
-si sto bene, dov’è Clary?- domandò così di scatto.
-cosa?- Izzy corse verso di lui.
-sapete cosa? Ho bisogno di dormire.- detto questo corse in camera sua.
 
 
 
 
 
Clary cenò con Isabelle quella sera, non aveva notizie di suo fratello da quella mattina.
-allora che fine hai fatto ieri? Ti ho cercata ovunque!- disse Isabelle sorridendo.
-sono stata a letto con uno- disse Clary pentendosene subito.
-cosa? Chi? Voglio tutti i dettagli-
-non importa chi è, è stato uno sbaglio, è una storia che non può funzionare- Clary non poteva dileguarsi nei dettagli, non poteva rilevare di aver fatto l’amore con il fratello.
-non esistono le storie impossibili! Dai su, voglio sapere tutto! Com’è stato?-
-bellissimo- disse Clary massaggiandosi le tempie.
-non farti pregare!-
-la prima volta lo abbiamo fatto contro un albero, poi siamo rientrati dentro abbiamo rubato una bottiglia di champagne e lo abbiamo fatto in bagno, due volte, poi siamo stati sul tetto, ci siamo baciati a lungo per poi concludere la serata in camera mia-Clary ricordò ogni singolo istante di quella notte.
-ti ha beccata tua madre?- Izzy non stava più nella pelle.
-quasi- confessò Clary rossa di vergogna.
-oh mio Dio! Chi sei tu? E cosa ne hai fatto della dolce e innocente Clary!-
-Piantala sono sempre io!-
-come si chiama?-
-Johnny- mentì Clary.
-mai sentito! È uno shadowhunter anche lui?-
  •  
-e allora qual è il problema? Sei single,lui presumo sia disponibile, avete fatto sesso tutta la notte, non capisco cosa ci sia d’impossibile.-
-è complicato Izzy, stare insieme causerebbe troppi problemi, farebbe stare male le persone a me care!-
-guarda che se esci con un altro nessuno ti giudicherà! Sei una bellissima e intelligentissima ragazza, sicuramente non potremmo avercela con te per via che frequenti un altro! Infondo anche Jace e Ivy ormai sono una coppia ufficiale-
Clary si rabbuiò.
-è questo il problema? Jace? Sei ancora innamorata di lui?- Izzy le prese le mani.
-ma certo che lo sono! Come non potrei? È solo che Johnny mi ha preso in un modo che mi ha fatto sentire viva, diversa-
-e allora buttati, Jace ha fatto una scelta ha scelto lei, tu devi continuare a vivere-
 
 
 
 
 
 
Jace andò nel loft di Magnus, era abbastanza nervoso.
-ciao- Alec lo fece accomodare nel salone.
- mi dispiace interrompervi, ma ho delle notizie da darvi- Jace stava sudando freddo.
-che notizie?- Magnus nella sua vestaglia di seta si era appena accomodato al fianco di Alec.
-ricordo tutto! Mi ricordo di Clary!-

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Capitolo 17
*** Love to Hate ***


-sai ho sempre pensato che tu fossi stupido, ma mai fino a questo punto.- disse Magnus alzandosi di scatto dal divano.
-Magnus!- lo rimproverò Alec difendendo il suo parabatai.
-ha appena detto di ricordare tutto e invece di stare con Clary è venuto da noi! Ma sei un imbecille!- ribattè Magnus alzando la voce.
-bhe io ecco non saprei come comportarmi con lei, l’ho trattata male, sono persino stato con altre donne e ora dovrei andare da lei e dirle ti amo perdonami di tutto?-Jace era nervoso.
-bhe ovviamente non ti aspettare un ritorno in grande stile, ma dovresti parlare, dirle tutto e ricominciare pian piano-Alec cercava di farlo ragionare, mentre Magnus alzava le braccia e sbuffava di continuo.
-senti, non è stata colpa tua se la memoria ti è stata tolta, lei ha fatto una scelta e ha preferito rinunciare a te pur di salvare suo fratello, perché non pensava sarebbe mai uscita da Edom, e ora deve sopportare ogni santo giorno te e Ivy abbracciati e accoccolati, tanto da fare venire il vomito anche a me, tu hai agito senza ricordi, va da lei dille tutto e vedrai che da domani ritornerete ad essere i Clace che tutti amiamo-Magnus finì il discordo con uno strano sorriso sulle labbra.
-Clace?- domandarono Alec e Jace all’unisono.
-tu va da lei!- disse Magnus in tono autoritario.
 
 
 
 
Quando Clary ritornò a casa i suoi ancora non erano rientrati e la camera di suo fratello era chiusa a chiave.
-Sebastian apri la porta!- disse lei bussando fortemente.
Sebastian alzò il volume della musica.
-Sebastian per favore apri questa porta.-
Non ci fu risposta.
-Sebastian se non apri questa porta io giuro che…-
-cosa vuoi?- Sebastian portava solo i pantaloni del pigiama e aveva uno sguardo severo.
-voglio parlare,non mi hai dato l’occasione stamattina e voglio poter dire la mia.-
-Clary non c’è nient’altro di cui parlare, non possiamo stare insieme e quindi preferisco non stare con te in nessun modo.-Sebastian si passò una mano fra i capelli e Clary si morse il labbro inferiore.
-Non puoi cancellare quello che c’è stato tra di noi l’altra sera, non puoi lasciarmi dopo quella notte.-
-Clary non capisci? Più fai così più mi è difficile starti lontata, la scorsa notte è stata la più bella della mia vita, fare l’amore con te è stato magico e incredibile, non mi sono mai sentito così felice, ma poi ho realizzato che non importa come mi senta o cosa provi per te perché mi illuderei solamente.-
-ma illuderti in che senso? Tu sapevi che sarebbe stato impossibile avere una storia alla luce del sole, siamo fratelli!-
-si lo so! E allora perché tu l’hai fatto? Perché non mi hai fermato?-
-perché lo volevo! E lo voglio ancora! Voglio che tu mi bacia adesso!-
Sebastian si bloccò e la guardò dritto negli occhi.
-è questo ciò che vuoi?-
-si!-rispose Clary decisa.

-bhe non funziona così Clary! Io non sono un burattino che puoi comandare, non me ne starò fermo a vederti muovere i fili! Non hai pensato nemmeno un momento a pensare a come mi sarei sentito io dopo quella notte! Non ci hai pensato proprio! Cosa succederà se la mamma ci scoprirà? O peggio se qualcuno ci vedrà baciarci? Non hai pensato a quello?-
-certo che ci ho pensato! Ma se stiamo attenti, forse…-
-Clary io non voglio vivere nella paura! Non voglio dovermi trattenere con te, non voglio limiti, ti voglio tutta sempre!.-
-e allora cosa hai intenzione di fare?-
-vieni via con me, andiamocene lontano, creiamoci una nuova vita, saremo felici-
-non possiamo andarcene, siamo appena tornati!-
-non possiamo o non vuoi?-
-cosa vuoi dire?-
-sto parlando di Jace, è per lui che vuoi rimanere qui!-
-non è vero.-
-non mentirmi Clary, lo vedo come lo guardi, sei logorata dalla gelosia, lo ami come il primo giorno non è vero?-
-Sebastian non dire così..-
-non dire cosa Clary? Tu vuoi continuare ad avere una storia con me giusto? E cosa succederà quando Jace recupererà la memoria, mi lascerai solo come un cane? Oppure mi spezzerai di nuovo il cuore?-
-Jace ha una nuova relazione, seppur ricordasse non cambierebbe nulla.-
-ma smettila! Ma ti ascolti? Ivy è solo un rimpiazzo, proprio come lo sono io per te!-
In quel momento Jocelyn e Luke fecero ritorno a casa e Sebastian chiuse la porta.
 
 
 
 
 
-Amore pensavo non rientrassi più!- Ivy corse verso Jace e lo baciò teneramente. Jace la spostò delicatamente.
-qualcosa non va?- domandò Ivy.
-dobbiamo parlare- disse Jace sedendosi sul letto.
-ok dimmi.-
-Ivy tu sei una ragazza fantastica, bellissima e molto intelligente.-
-fermo! Mi stai lasciando vero?-
-Ivy...-

-no Jace, non mi va di sentire una sfilza di complimenti per poi sentirmi dire alla fine però non sei giusta per me o meriti di più.-Ivy si era alzata di scatto.
-ascoltami non voglio farti soffrire, io non ti amo non posso fingere-
-non mi ami? Ho cambiato vita e città per te perché tu mi volevi qui, stavamo per fare un viaggio e te ne esci con non ti amo più?-
-le cose sono cambiate.-
-da stamattina? Incredibile quanto poco io conti per te.-
-io amo Clary! È sempre stata lei e lo sarà sempre!.-
-Clary? Cosa c’entra lei adesso?.-
-ricordo tutto è successo oggi è stato un lampo e tutte le cose sono andate al posto giusto.-
-quindi io ero semplicemente una distrazione?-
-no non è stato così! Io davvero mi sento in colpa per quello che sto facendo, ma il sentimento che provo per lei non l’ho mai provato per nessun’altra e tu sei stata grandiosa ma non posso vivere senza di lei!-
-vattene Jace!ti prego lasciami sola.- Ivy aveva le lacrime agli occhi e Jace senza aggiungere altro uscì dalla stanza.
 
 
 
 
 
 
Clary, dopo essersi messa a letto, sentì dei sassolini sbattere contro la sua finestra. Si alzò di scatto e trovò Jace.
-Jace? Cosa ci fai qui? È successo qualcosa?-domandò Clary preoccupata.
-si, ti amo!- disse Jace baciandola.
-Jace! Cosa stai facendo?-
-Clary perdonami, ho sbagliato tutto, ma adesso ricordo! Ricordo il nostro primo bacio alla serra, ricordo quando siamo stati alla tenuta Wayland e abbiamo buttato tutti i libri per terra, ricordo di come è stato bello stringerti tra le braccia nei momenti dolorosi e come è stato bello fare l’amore con te e sentirti pienamente mia!-
-Jace- Clary stava piangendo.
-se è troppo tardi capirò, ma Clary io ti amo, non riesco a starti lontana.-
-Oh Jace..-Clary lo strinse forte.
-mi sei mancato tantissimo, credevo di non poterti più riabbracciare!-
-sono qui, non andrò da nessuna parte, mai più- Jace le accarezzò i capelli e poi si baciarono a lungo.
-mi perdoni vero?-domandò Jace dopo aver ripreso fiato.
-Jace non è stata colpa tua,certo che ti perdono.-
-ho già parlato con Ivy,possiamo riprendere da dove ci eravamo lasciati- Jace la accarezzò dolcemente.
-Jace io credo che dovremmo aspettare.-
-aspettare? Cosa?-
-bhe non mi sembra giusto nei confronti di Ivy spiattellare la nostra relazione ai quattro venti e poi sono passati quasi 3 anni.-
-lo so e non sai quanto ti ho cercata e quanto sono stato male, ma tu sei la persona più importante della mia vita e non voglio spendere nemmeno un altro secondo senza di te.-
-ti amo Jace- disse Clary spegnendo la luce.
-ti amo!- rispose Jace addormentandosi al suo fianco.

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Capitolo 18
*** Help me ***


I pizzicotti sulle guance non bastarono a Clary per farle capire che non stava sognando. Jace e lei erano ritornati insieme ed avevano dormito insieme.
-cosa stai facendo?- domandò Jace sorridendole.
-niente- mentì Clary balzando dal letto.
Jace la tirò a se e la baciò dolcemente. Stava iniziando a sbottonarle il reggiseno quando Clary lo fermò.
-ci sono i miei nell’altra stanza, non possiamo.- disse Clary arrossendo.
-hai ragione, ma ho così voglia di te- le disse accarezzandole la guancia.
-lo so anche io, ma qui non mi sembra proprio il caso.-
-ci vediamo dopo in istituto d’accordo?- le chiese Jace baciandola e uscendo così come era entrato dalla finestra.
Clary era così felice che entrò in cucina saltellando.
-siamo di buon umore questa mattina vero?- domandò Luke cuocendo le uova.
-si sono felice- disse Clary sorridendo.
-mi fa piacere.-Jocelyn sbucò tutta preparata dalla sua camera con le valigie in mano.
-andate da qualche parte?- domandò Clary.
-tesoro ti ho detto che abbiamo prenotato un finesettimana alla spa.- disse Jocelyn preoccupata.
-ah già è vero.-
-ma se non vuoi restare sola possiamo rinunciare-disse Luke avvicinandosi a lei.
-nonono, andate divertitevi.-
-bene tu e Sebastian fate i bravi, vi telefono appena arrivo- disse Jocelyn uscendo di casa.
Sebastian? Clary si era completamente dimenticata di lui.
A passo lento raggiunse la sua camera, ma trovò il letto occupato.
-Sebastian! Mi hai spaventata!- disse Clary chiudendo la finestra.
-Clary! – rispose Sebastian avvicinandosi a lei.

-ho sbagliato tutto, ho sbagliato a risponderti male, non avrei dovuto parlarti in quel modo ieri!-
-Sebastian davvero non c’è bisogno…-
-e invece si,io ti amo desidero una vita con te e se nasconderci è l’unica soluzione lo farò per te!-
-Sebastian io…-
-shh non aggiungere altro, ti amo e tutto il resto non importa!-la baciò dolcemente e uscì di casa di corsa.
Perfetto! Pensò Clary, adesso è tutto un casino.
 
                                 

-Jace!- Isabelle dall’altro lato dell’Istituto lo chiamò, e corse verso di lui.
-Izzy!- Jace era confuso non si parlavano da mesi.
-lo sapevo lo sapevo! Sono così felice che tu e Clary siete ritornati insieme.-Izzy lo stritolò.
-oh beh! Si anche io .- disse Jace imbarazzato.
-voglio sapere tutti i dettagli! Dimmelo !-
-Isabelle! Non ti racconterò un bel niente!-
-dai! Sono tua sorella!-
-magari un’altra volta.-
-a pranzo da Alec e Magnus, io e Simon ci saremo, porta anche Clary- disse Isabelle correndo verso l’uscita.
Jace sorridendo si incamminò per la sua camera e vi trovò Maryse.
-Maryse, cosa ci fai qui?- domandò preoccupato.
-ho saputo del ritorno dei tuoi ricordi, mi fa piacere.-
-si è successo ieri.-
-sono molto felice per te –

-ma non è questo il motivo per cui sono qui. Ivy e Sean sono partiti questa mattina presto, hanno fatto ritorno ad Idris, volevo informarti personalmente della faccenda.-
-capisco- disse Jace abbassando il capo.
-Ivy mi ha lasciato questa lettera da consegnarti- disse Maryse mostrandola.
-grazie- disse Jace accompagnandola all’uscita.
Nel momento esatto in cui la porta si chiuse, Jace aprì la lettera:
“Caro Jace, questi mesi trascorsi insieme sono stati i più belli della mia intera vita, abbracciarti e stringerti a me è stato bello come respirare. Sei stato tutto per me , ma capisco la tua decisione. So che sei sempre stato e sempre sarai innamorato di lei,ti chiedo solo di custodirmi nei tuoi ricordi proprio come tu rimarrai marchiato nei miei. Baci, Ivy”
Jace con gli occhi lucidi finì di leggere la lettera e si sedette sul suo letto.
 
 
 
 
 
 
-A Jace e Clary!- disse Magnus alzando il bicchiere di Champagne.
-a Jace e Clary!- esclamarono tutti in coro.
Magnus si era dato da fare, aveva trasformato il loft in una fortezza d’amore, le decorazione erano più morbide e meno appariscenti e il cibo in tavola delizioso.
Clary era felice, ma c’era qualcosa che le dava il tormento.Suo fratello le aveva detto che non appena Jace avrebbe ricordato loro sarebbero tornati insieme ed adesso suo fratello si era dichiarato e voleva una storia con lei. Era tutto così confuso.
-tutto bene?- domandò Simon sedendosi al suo fianco.
-si! No, non lo so.-
-sai che puoi dirmi tutto vero?- chiese Simon stringendole la mano.
-lo so, ma questa cosa davvero non posso dirla a nessuno, nemmeno a Jace!.-
-Clary se hai bisogno di aiuto io ci sono.-
-lo so Simon e ti voglio bene per questo,ma certe cose bisogna affrontarle da sole.-
-si lo so-
-che sono questi musi lunghi! Si fa festa!- Magnus fece partire una musica dance e tutti si scatenarono a ritmo di ballo.
-Ti amo così tanto lo sai?-disse Jace stringendola a se.
-si lo so! – rispose Clay divertita.
 
 
 
 
 
 
 
Una forza oscura si muoveva per le stradine di New York. Era invisibile ai mondani, perciò non fu un problema mischiarsi tra la gente, stava cercando un indirizzo, una scia. La sentì, il suo profumo, il suo richiamo. Arrivato all’indirizzo si fermò e a passo svelto si intrufolò nella sua camera.
 
 
 
 
Quando Clary fece rientro a casa, trovò un sacco di candele accese e una tavola apparecchiata. Sebastian con lo smocking era intento ad aprire una bottiglia di vino.
-Sebastian!- Clary aveva le lacrime agli occhi.
-sei tornata! Ci ho lavorato tutta la giornata, volevo che fosse una sorpresa!-
-è bellissimo!- disse Clary non sapendo come uscirne.
-sono felice che ti piaccia.- le si avvicinò a la strinse a se.
-Sebastian dobbiamo parlare.-
-si certo è ovvio.-
-no non mi stai ascoltando, dobbiamo parlare ora!.-
-d’accordo, parla!- disse Sebastian sedendosi.
Clary si bloccò, gli stava per spezzare il cuore e si sentì immensamente in colpa.
-io e Jace siamo ritornati insieme- disse tutto d’un fiato.
Sebastian sbiancò.
-cosa?- disse sobbalzando.
-è successo ieri sera, ricorda tutto io…mi dispiace tantissimo- Clary non riuscì più a trattenere le lacrime.
-no! È a me che dispiace! Ci avevo creduto per davvero! Guarda cosa sono diventato per te. Guarda quante cose ho cambiato nella mia vita per te! Ed è cosi che mi ripaghi? Mi stai facendo male lo sai? Io davvero non riesco a capire di come possa essere stato così stupido da fidarmi di te! Per te sono sempre stato l’altro vero? La ruota di scorta! –
-non è così Sebastian io…-
-guarda non riesci nemmeno a dirlo! Basta Clary, tutto quello che c’era o c’è mai stato tra di noi finisce qui! Non ti voglio nè più vedere né più sentire, per me sei morta!-Sebastian uscì di casa sbattendo la porta.
 
 
Clary esausta ritornò in camera sua. Uno dei suoi disegni alla parete era caduto per terra, si accovacciò per raccoglierlo e quando si alzò rabbrividì. In piedi davanti a lei c’era lui, Asmodeo.
-Ciao Clary!-

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Capitolo 19
*** 1991 ***


Sebastian ritornò furioso a casa dopo aver trascorso tutta la sera in un bar ad ubriacarsi. Il telefono di casa squillava incessantemente e la porta della camera di Clary era spalancata con la luce accesa. Sebastian si affrettò a rispondere.
-Pronto?-

-Sebastian , grazie al cielo! Sono ore che provo a contattarvi ma nessuno risponde!- Jocelyn era in preda all’ansia come al solito.
-Mamma, scusaci siamo appena rincasati- disse Sebastian cercando di risultare calmo.
-Clary non mi risponde nemmeno al cellulare è successo qualcosa?- domandò Jocelyn come sempre oppressiva.
-no mamma, siamo usciti con i ragazzi, non lo avrà sentito, adesso è sotto la doccia, la cercavi per qualche motivo in particolare?- domandò Sebastian.
-Nono volevo solo assicurarmi che andasse tutto bene, forse ci tratteniamo di più e qui non prende bene la linea, quindi chiamerò appena possibile ok?-
-perfetto mamma, divertitevi- disse Sebastian attaccando.
Era deciso ad andare direttamente in camera sua senza passare da quella di Clary, ma qualcosa lo convinse ad entrarci. La prima cosa che notò fu il freddo,le sue mani si strinsero in un’abbracciò, la finestra era rotta e pezzi di vetro ricoprivano il tappeto viola. Poi notò la scia di sangue sul pavimento.
-Clary?- provò a chiamarla con la voce tremolate.
Non vi fu risposta. In un nanosecondo Sebastian uscì dalla casa e si diresse velocemente all’istituto.
 
 
 
 
 
Distesa su un pavimento ghiacciato, Clary pian piano aprì gli occhi. Non riconobbe subito dove si trovava e questo per lei fu ancora più doloroso. Provò ad alzarsi in piedi ma il dolore alla testa e alla gamba le fece cambiare idea. Sentiva delle voci in lontananza, e fin quando non parlo Asmodeo non ricordò nulla dei fatti accaduti in precedenza.
-Bene bene bene ci siamo svegliati- disse Asmodeo avvicinandosi a lei.
-Cosa vuoi da me lasciami!- disse Clary rivolgendogli uno sguardo truce.
-Oh Clary, ma tu sei liberissima di andare dove vuoi!- disse Asmodeo aiutandola ad alzarsi.
Clary lo guardò storta e decise di correre, fu una pessima mossa perché Asmodeo le si smaterializzò davanti.
-Non così in fretta! Prima c’è una cosa che devi fare per me- disse Asmodeo.
-Cosa?- domandò Clary stremata.
-devi uccidere Sebastian e poi sarai libera come una farfalla-
-Non posso farlo!-
-Perché? Gli hai spezzato il cuore, hai scelto Jace, cosa ti serve Sebastian?-
-è mio fratello!-
-è tuo fratello e te lo scopi? Non mi sembri molto coerente!-
-Come fai a saperlo?-
-Oh io so tutto, quando hai attraversato il portale io ti ho seguito e ti ho spiato per aspettare il momento giusto! Tu mi hai ferito e fregato! Pensavi ti avessi lasciato in pace? Pensavi che fosse tutto finito? Non lo è! Ma sono clemente uccidi Sebastian e non mi rivedrai mai più!-
 
 
 
 
 
 
 
 
-Cosa vuol dire che Clary è sparita?- Jace si avvicinò a Sebastian prepotentemente.
-abbiamo litigato ,l’ho lasciata da sola, quando sono rientrato non c’era più nulla! La finestra della sua camera era rotta e c’era del sangue per terra.-
-Non ti viene in mente chi possa essere stato?- chiese Magnus avvicinandosi alla finestra di Clary, la stava esaminando su ordine di Maryse.
-no, insomma non c’è nessuno qui che voglia farle del male!- disse Sebastian.
Magnus chiuse gli occhi e tocco il sangue di Clary quandò li aprì il suo viso era inespressivo.
-Cosa c’è?- domandò Alec avvinandosi.
-dovevo capirlo che ci fosse il suo zampino!- disse Magnus dando un pugno alla scrivania di Clary, facendo cadere tutti i suoi colori.
-Chi?- chiese Jace piazzandosi davanti.
-Mio padre!- esclamò Magnus guardando verso Sebastian.
-cosa? No! Non è possibile, lui dovrebbe essere bloccato all’inferno! Letteralmente!- Sebastian era fuori di sé.
-già, a meno che non sia uscito insieme a voi!-Magnus concluse.
 
 
 
 
 
-allora abbiamo un’accordo?- domandò Asmodeo guardando Clary negli occhi.
-si- disse Clary piangendo.
 
 
 
 
 
2 giorni dopo
 
Le ricerche per Clary furono ufficializzate dal conclave, il quale decise di darle la priorità assoluta,non fu difficile per Magnus rintracciarla e di lì a poco sarebbero partiti per salvarla, quando fu lei a presentarsi da loro.
-Clary!- esclamò Simon abbracciandola.
-amore!- Jace la baciò dolcemente.
-sto bene- mentì Clary a tutti.
-cosa ti è successo? Eravamo tutti così preoccupati-
-io ecco, in relatà…- non concluse la frase che ci fu uno scoppio nella sala ricevimenti dell’Istituto.
Demoni di ogni genere, capitanati da Asmodeo fecero irruzione nella sala, attaccando chiunque.Clary si riparò alla svelta trascinando via Sebastian.
-Va via! Scappa il più lontano possibile- gli disse spingendolo via.
-cosa? Perché?-
-Non vuole me! Vuole te!-
-Clary io…-
-Va via!- urlò Clary di nuovo.
Un demone la attaccò alle spalle, Clary cadde riversa per terra, era in enorme difficoltà, senza un’arma e senza difese, era spacciata.
Sebastian la difese uccidendolo, ma Asmodeo lo bloccò contro il muro.
-Lascialo stare!- disse Clary rialzandosi.
-non avevamo un accordo?-
-No! Io non faccio accordi con degli infimi demoni!-Lo colpì forte al petto con la spada di Sebastian , alla quale aveva praticato una runa particolare.
-Cosa hai fatto sciocca ragazzina? – domandò Asmode rabbrividendo.
-Ti ho solo procurato un viaggio di sola andata all’inferno!- disse Clary soddisfatta.
Un’enorme lampo di luce illuminò la sala e Asmodeo sparì dalla loro vista.
Clary ritornò a respirare e si voltò verso Sebastian. Corse verso di lui per abbracciarlo ma lui la respinse.
-No Clary !- disse lui.
-cosa? Io credevo..-
-ti ho salvata solo perché non voglio che tu muoia, ma quello che ci siamo detti non cambia, mi hai fatto troppo male.-
-Sebastian io…-
-Fai un favore ad entrambi dimenticami, per sempre.-
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Quella sera Clary dormì in Istituto con Jace.
-ho temuto davvero di perderti, ti avevo appena riavuta indietro e…-
-shh Jace sono qui, non andrò da nessuna parte.-
Jace la baciò con passione, stava per spogliarla quando lo stomacò di Clary brontolò.
-sarà meglio che mangi qualcosa- sorrise Clary.
-già, ti aspetto qui- rispose Jace ridendo.
Clary corse verso la porta, ma dopo pochi secondi Jace la sentì riaprirsi.
-Cosa c’è hai cambiato idea?- disse Jace alzando lo sguardo.
-in realtà sono venuta per parlarti- disse Ivy guardandolo dritto negli occhi.
-Ivy?- Jace sbiancò, cosa diavolo ci faceva lei qui?

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Capitolo 20
*** P Like Problems ***


-Ivy cosa ci fai qui?-Jace si rimise subito la parte di sopra del pigiama.
Ivy , con gli occhi lucidi, e una tenuta molto lontana dal suo stile, stava ferma sullo stipite della porta in attesa di potersi muovere.
-Ivy?- Jace richiamò di nuovo la sua attenzione.
-Jace, scusami, sono davvero mortificata.- Ivy non dava cenni di movimento.
Jace le si avvicinò scostandola dalla porta.
-Cosa è successo? Ho ricevuto la tua lettera, sembrava  andasse tutto bene!-
-Jace non doveva succedere, io …mi dispiace moltissimo- Ivy stava singhiozzando.
-ma cosa? Non capisco? Mi stai spaventando!- Jace era terrorizzato.
 
 
 
Clary, dopo essersi preparata un bel panino, salì velocemente le scale per rientrare in camera di Jace, stava per precipitarsi dentro quando udì delle voci. Erano Jace e Ivy che stavano parlando. Era indecisa se ritornare in cucina oppure aspettare lì fuori.
-Jace  sono incinta!-Ivy si liberò di quell’enorme peso che portava ormai da più di una settimana.
Clary sobbalzò e fece rotolare per le scale il suo panino,fortunatamente né Jace né Ivy si accorsero del boato.
-Cosa? No! È impossibile!- la reazione di Jace era terrificante.
-Lo so, lo so il tempismo fa schifo, lo so che tu ami Clary e che sarà sempre e solo lei, so tutte queste cose e mi dispiace! Ma io sono sola, i miei genitori sono morti, mio fratello non sa badare a se stesso, figuriamoci un bambino. Non ti sto chiedendo di lasciarla o di ritornare insieme a me, ti sto solo chiedendo di esserci e di aiutarmi- Ivy stava piangendo a dirotto, Clary invece, recuperato il suo panino, si era nascosta dietro le scale.
-Ivy, mi dispiace moltissimo, ma io non me la sento di avere un bambino adesso….non so cosa fare!-
-Jace io questo bambino lo metterò al mondo che tu sia d’accordo o meno, ti chiedo solo un paio di giorni per pensarci e riflettere, starò in un albergo al centro, se cambierai idea saprai dove trovarmi, altrimenti questa sarà l’ultima volta che ci vedremo – gli porse un bigliettino con l’indirizzo e il numero della camera e sparì tra le scale.
Clary , riprese a respirare e si accasciò per terra e non si mosse per un bel po’ di tempo, dall’altra parte della stanza Jace fece la stessa cosa. Problemi? Oh eccome se ce ne erano.
 
 
-Sei sicuro?- ripetè di nuovo Jocelyn al figlio durante il tragitto in macchina.
-Mamma è la cosa migliore per tutti-
-lo so è solo che potremmo trovare una soluzione migliore, penso che lei ne soffrirà molto.- Jocleyn accostò la sua auto al parcheggio.
-Mamma ti prego, se non lo faccio dopo sarà peggio e poi lei adesso è felice!.- Sebastian scaricò le valigie e si diresse verso il terminale, Jocelyn al suo fianco si asciugò le lacrime.
-promettimi di scrivermi e chiamarmi spesso, almeno una volta al giorno. Non cacciarti nei guai , pensami e io e Luke verremmo a trovarti non appena ti sarai sistemato- Jocelyn sistemò varie volte la giacca del figlio senza mai guardarlo in faccia.
-Mamma, te lo prometto, tu dai questa a Clary e ricordati la promessa che mi hai fatto, solo quando sarà davvero pronta-
-promesso- disse Jocelyn piangendo.
Si abbracciarono a lungo e poi Sebastian si imbarcò.
 
 
 
 
 
-Jace- Clary entrò nella stanza dove lo trovò accovacciato per terra.
-Clary…-Jace provò a parlarle ma non disse una parola.
-ho sentito tutto, forse è meglio che io torni a casa.- Clary si affrettò a preparare la valigia.
-No Clary, ti prego resta! Ho bisogno di te!-
-Jace è una decisione che spetta solo a te, non puoi decidere insieme a me, è tuo figlio io non gli sono niente. Ci sentiamo domani- Clary lo sfiorò con una carezza  e si diresse a casa sua nel cuore della notte.
 
Jace scese in cucina e trovò Isabelle intenta a bere una tazza di te.
-Scusa non volevo disturbarti- disse Jace facendo dietrofront.
-Oh no, rimani fammi compagnia, cosa turba i tuoi sogni?- domandò scherzosamente Izzy.
-sarò padre!- disse Jace prendendosi la testa fra le mani.
Izzy sputò tutto il tè per terra.
-Oh Mio Dio!Clary è incinta???!- urlò saltellando.
-cosa urli? No, non è incinta- riprese Jace calmandola.
-ma come…oh! No Jace, non me lo dire!-
-perché ci devono sempre essere problemi? Andava tutto bene io e Clary eravamo felice e boom…adesso è tutto così complicato. Non so che fare-
-Non chiedermi  nessun consiglio!- Isabelle lo cinse per le spalle.
-Mi ha dato dei giorni per riflettere poi sparirà per sempre dalla mia vita-
-in quel caso potresti non conoscere mai tuo figlio o tua figlia-
-si ma se accetto potrei perdere Clary-
-non è detto, lei saprà capirti ogni decisione che prenderai però falla pensando a te stesso e non agli altri- gli diede un bacio sulla guancia lo lasciò da solo.
 
 
 
 
Quando Clary rincasò trovò stranamente sua madre sveglia nel salotto intenta a leggere un libro.
-Mamma- Clary le si avvicinò, aveva così voglia di piangere che dovette trattenersi solo per non farla preoccupare.
-Clary , ti stavo aspettando- disse la madre alzandosi e porgendogli una lettera.
-Cosa ?- domandò Clary dubbiosa.
-è per te sarò qui ad aspettarti dopo che l’avrai letta.-
Clary si precipitò in camera sua e la aprì.


“Cara Clary, so che non era così che volevi finisse la nostra storia, ma non c’è via di scampo. Ti amo e penso che una parte di me lo farà sempre, ma so che tu adesso sei felice, hai un ragazzo che ti merita e che farebbe di tutto per te e che forse sarà al tuo fianco per il resto della tua vita. Ho sempre pensato e sperato che un giorno io e te avremmo potuto vivere insieme come una coppia. Coma la mamma e Luke. Ho dovuto spiegare loro alcune cose senza scendere troppo nei dettagli, per far si che mi lasciassero andare. Mi hanno pregato di ripensarci mi hanno anche offerto una proposta , ma ho rifiutato perché sapevo che ti avrebbe fatta stare male. Non mi considero un uomo buono, ma so che sono una persona completamente diversa e migliore grazie a te. So che quando la leggerai probabilmente sarò già lontano. Il mio telefono non risponderà a nessuno dei tuoi messaggi o chiamate. Il mio indirizzo lo conoscono solo la mamma e Luke. Verranno a farmi visita sporadicamente e mi terranno aggiornato su di te. Non ti merito ma ti amo e se c’è anche una sola possibilità per noi due ti prego di avvisarmi. Fino a che non ti sentirai pronta e libera da ogni impegno non mi troverai, ma quando lo farai sarò lì ad aspettarti.
Con amore, Sebastian”


Clary finì di leggere la lettere e scoppiò in lacrime. Jocelyn entrò in camera sua e la abbracciò stretta a sé.
-Mamma ti prego dimmelo! Dimmi dov’è! Io non posso farcela senza di lui!-
-Shh, tesoro , è per il meglio! Tu hai Jace adesso, sei felice con lui!-
-Ma mamma! Io lo amo!- rispose Clary singhiozzando.
-Lo so tesoro, lo so!-

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Capitolo 21
*** Baby boy ***


Jocelyn si svegliò al fianco della figlia, avevano trascorso la notte a parlare e sfogarsi, finchè Clary non si era addormentata stremata tra le sue braccia.
Quando andò in cucina, Luke stava preparando la colazione.
-ehi, tutto bene?-domandò porgendole una tazza di caffè.
-è inconsolabile! Forse abbiamo sbagliato tutto-disse Jocelyn sedendosi sul divano.
-Jocelyn , cosa dici? Sono fratelli , tutto questo è completamente sbagliato, credimi abbiamo fatto più che bene.-
-lo so, ma sono entrambi infelici. Ho un figlio che si è trasferito a Londra e lavora in un pub! Lui che è uno degli shadowhunter più brillanti della sua età che lavora come un mondano! E poi c’è Clary che sta soffrendo-
-Tesoro cosa vorresti? Che si frequentassero di nascosto, sotto il nostro tetto senza poter uscire alla luce del sole?-
-no, ma odio questa situazione. Sono stati insieme due anni e mezzo in quel posto, non avevano altro che loro, non sono mai cresciuti come fratelli! Io…-
-non dire che è colpa tua!- la ammonì Luke.
  •  
-niente ma! Non è colpa tua , si sono innamorati , può succedere, ma l’importante è averli fermati in tempo…-
-sono stati a letto insieme, più di una volta Luke! Credo che siamo arrivati abbastanza in ritardo!-
-beh…non importa! Adesso Clary e Jace sono ritornati insieme, vedrai che tra un paio di mesi sarà tutto dimenticato e non preoccupati per Sebastian, è un bel ragazzo, sono sicura che troverà anche lui qualcuno- disse Luke cingendola.
-c’è solo un altro piccolo problema- disse Jocelyn voltandosi verso di lui.
  •  
-Ivy è incinta di Jace.-
-cosa?- disse Luke inorridito.
-già- rispose Jocelyn seccata.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Clary aprì gli occhi lentamente, aveva un gran bel mal di testa e teneva stretta la lettera di Sebastian sotto al cuscino. Dovette sbattere più volte le palpebre prima di realizzare che davvero in camera sua vi erano Magnus, Alec ,Izzy e Simon.
-Ragazzi? Cosa ci fate qui?- domandò Clary alzandosi di scatto dal letto.
-Abbiamo saputo di te e di Jace…cioè del fatto che Jace avrà un bambino da Ivy- disse Alec visibilmente dispiaciuto.
-non dovevate- disse Clary guardando la tavola imbandita di tutte le sue pietanze preferite.
-ti vogliamo bene Clary- disse Isabelle abbracciandola.
-ve ne voglio anche io.-
-allora cosa hai intenzione di fare?- domandò Magnus balzando al suo fianco.
-non lo so, non ne abbiamo ancora parlato, ovviamente non condizionerò la sua scelta-rispose Clary angosciata.
-quella sgualdrina! Scommetto che non è nemmeno vero!-disse Alec puntando i piedi.
-Alexander! Un po’ di contegno- lo rimproverò Magnus.
-Alec per quanto vorrei crederti purtroppo è vero, ero lì quando glielo ha detto e non stava mentendo- rispose Clary sorridendo debolmente.
-sarà ma c’è solo un modo per scoprirlo, basta fare uno di quei test che fate voi femmine- disse Alec arrossendo.
-un test di gravidanza? Non è una parolaccia Alec lo sai?- disse Izzy ridendo di gusto. Alec diventò Paonazzo.
 
 
 
 
 
 
 
 
Jace non aveva chiuso occhio quella notte. Il pensiero di dover diventare padre non lo aveva abbandonato nemmeno per un secondo.
Maryse si precipitò in camera sua.
-Jace! Stai per avere un bambino e non mi dici nulla!-Jace sobbalzò, non aveva mai visto Maryse così arrabbiata.
-Maryse, come…-
-so tutto! Allora? Che intenzioni hai?-
-non lo so, non ci ho ancora pensato, sono terrorizzato dall’idea!-
-beh, anche Robert lo era con Alec e con Izzy, quando è nato Max invece ci aveva già preso la mano. Allora è un maschio? Una femmina?-
-non lo so, non le ho chiesto nulla.-
-cosa? Cosa stai aspettando? Si tratta di tuo figlio, del tuo primo figlio!-
-Ma …ho paura- ammise Jace.
-lo so tesoro! Credi che io non ne abbia mai avuta? Un bambino ti stravolge il mondo ma è la cosa più bella che ti può capitare!-Maryse lo accarezzò dolcemente e poi lo lasciò solo.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Chiusa nella sua stanza d’albergo, Ivy stava morendo dall’impazienza. Il termine del suo patto stava per scadere e di Jace non si era vista nemmeno l’ombra. Si toccò più volte il ventre, secondo la sua ginecologa era appena entrata al terzo mese di gravidanza. Sorrise tra sé , avrebbe cresciuto quel piccolino anche da sola.
Mentre preparava le valigie si guardò attorno. Addio New York pensò melanconica. Prese la giacca e si incamminò triste verso l’uscita quando Jace le si piazzò davanti.
-lo voglio- disse Jace bloccandola.
-cosa?- domandò Ivy sovrappensiero.
-voglio questo bambino- ripetèJace.
-davvero?-Ivy stava piangendo di gioia.
-si- rispose Jace sorridendo.
Ivy saltellò di gioia e si strinsero in un abbraccio.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Spiattellata sul divano con una vaschetta piena di gelato a portata di mano, Clary stava guardando un documentario sui leoni, quando il suo cellulare squillò.
-pronto?- rispose senza nemmeno controllare chi fosse .
-Clary?-Jace aveva il fiatone.
-Jace tutto bene?-
-si, tutto alla grande- rispose lui.
-è successo qualcosa?-
-si, io lo voglio questo bambino,so che non ci siamo consultati e che mi hai chiesto di prendere questa decisione da solo, ma sono così felice che mi sembra di toccare il cielo con un dito!-
-wow… Jace sono felice per te- memtìClary.
-davvero? Lo sapevo che mi avresti capito! Ti amo così tanto- disse Jace dall’altro lato della cornetta.
-anche io!- rispose Clary un po’ meno convincente.
-Ivy alloggerà all’istituto, domani avremmo l’ecografia, magari vuoi venire anche tu?-
-non sono sicura che ad Ivy faccia piacere vedermi, in ogni caso penso che tu debba andarci da solo.-
-ok, ci vediamo nel pomeriggio?-
-si, a domani- riagganciò e affogò i suoi dispiaceri nel variegato all’amarena.

 

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Capitolo 22
*** Merry oh-oh ! ***


Erano passati due mesi da quando Jace aveva deciso di tenere il bambino. Clary non era più uscita di casa, metteva scuse su scuse e non si era più fatta vedere da Jace. Per due settimane aveva finto di avere la febbre alta, per altre due il raffreddore e poi mal di stomaco, insomma passava le giornate a mangiare cioccolato e a guardare la televisione. Non si allenava nemmeno più. Aveva provato più volte a contattare Sebastian ma il numero risultava inesistente. Non che avesse sperato di parlargli , ma la sua mancanza si sentiva ora più che mai. Jocelyn era molto preoccupata per la figlia , tanto da provare a mandarla da uno psicologo, Luke però si era imposto e Clary le era molto grata. Clary non era depressa, era solo triste.
Da una settimana a quella parte però Simon si era unito a lei per colazione, le faceva compagnia e ogni tanto le faceva fare una passeggiata per il quartiere con la scusa di bere un caffè. Quando per l’ennesima volta stavano facendo la maratona di Harry Potter, Simon sbottò.
-Adesso basta- esclamò alzandosi di scatto dal divano.
Clary lo guardò sbalordita.-Ma adesso si scopre che Piton è sempre stato buono-disse mettendo pausa.
-Non sto parlando di Harry Potter-disse Simon.
-e di cosa?-
-di te e della tua vita, non puoi evitare Jace per sempre, si inizierà ad insospettire-
-non lo sto evitando- disse Clary sistemandosi meglio sul divano.
-invece si! Febbre? Mal di denti , mal di schiena? Siamo seri? Quanto stupido pensi che sia?-
-Simon, senti non ne ho voglia-
-lo hai detto anche la settimana scorsa e quella prima ancora, cosa ti sta succedendo?-
-non lo so, quel bambino io non lo voglio- disse Clary esasperata.
-beh, tecnicamente non è tuo-
-lo so, ma farà comunque parte della mia vita.-
-fin quando non avrai figli tuoi.-
-cosa che non accadrà mai! Io non lo voglio un figlio, ne ora ne mai-
-Clary!-
-no Simon è così, eh poi sento Jace che è così felice per la nascita di questo bambino e io non riesco nemmeno a guardarlo in faccia!.-
-ehi ascoltami, stasera ti farai bella e usciremo insieme, io tu ,Jace, Magnus , Alec e Izzy.-
-Simon…-
-non mi interessa, hai bisogno di vederlo e di passare una serata tranquilla.-
-va bene- annuì Clary esasperata.
-perfetto a stasera- Simon la baciò sulla guancia e corse via.
Clary rimasta sola, si sdraiò sul divano e premette il tasto play, nessuno mette in pausa Harry Potter.
 
 
 
 
Ivy, al quarto mese di gravidanza, sfoggiava un piccolo pancino. Era molto emozionata perché di li a poco avrebbe scoperto il sesso del bambino. Jace , invece , era in compagnia di Izzy e Maryse che lo avevano sempre supportato per la sua scelta. Alec, invece si era tenuto a debita distanza il che faceva soffrire moltissimo Jace.
-siamo pronti, accomodatevi- disse un’infermiera.
Ivy si posizionò lentamente sul lettino, mentre Jace le teneva la mano. Erano tutti molto tesi.
-allora pronti a scoprire il sesso?- domandò la dottoressa.
Ivy e Jace annuirono, mentre Maryse e Izzy guardavano emozionate nel monitor.
-congratulazioni! È un bellissimo maschietto!- esclamò la dottoressa.
Jace sorrise mentre Ivy piangeva di gioia.
Maryse corse ad abbracciarli.
-sarò nonna di un bel maschietto- disse accarezzando delicatamente i capelli di Jace.
 
 
 
 
 
 
Dopo essersi fatta una bella doccia calda, Clary optò per un bel vestito color verde smeraldo con dei tacchi argentati. Si fece aiutare dalla madre a sistemare i capelli e si mise anche un filo di trucco.
-sei bellissima tesoro- disse Jocelyn mettendogli il cappotto, era il 23 dicembre e a New York  faceva abbastanza freddo.
-grazie mamma, io vado- disse salutandola.
Il ristorante scelto da Simon era bellissimo ed elegante, gli addobbi natalizi riflettevano le luci della città.
-Amore- Jace corse a salutarla.
-ciao- rispose Clary baciandolo.
-sei bellissima – disse Jace abbracciandola.
-grazie- disse Clary debolmente.
-ciao ragazzi- salutò Clary il gruppo.
-allora cosa volete mangiare?- il cameriere arrivò a prendere gli ordini.
Passarono una bellissima serata a ridere e a scherzare, fin quando Jace interruppe le risate.
-Ragazzi, oggi ho scoperto che avrò un maschietto, brindiamo?- domandò con un bicchiere di vino in mano.
Clary si alzò di scatto e corse in bagno.
-Clary apri sono Izzy.-disse Isabelle bussando alla porta.
-ehi non devi reagire così, ormai questo bambino farà parte della tua e della sua vita, tu lo ami? Ti vedi con lui tra 10, 20 anni? Allora supera questo momento , perdonalo se puoi per questa sua gioia, ma non ignorarlo.-
 
Il discorso esortativo di Isabelle aveva centrato a pieno i pensieri di Clary.  Simon lo aveva portato all’istituto, così Clary corse per tutta New York per dirgli che lo amava. Quando arrivò in camera sua però scoprì che stava con Ivy a guardare le foto dell’ecografia e quell’immagine gli fece più male di mille coltellate alla schiena. Fece dietrofront , era quasi arrivata all’ingresso quando Jace la bloccò.
-Clary! Dove vai?-
-torno a casa Jace-
-ma perché, ti comporti in modo strano, cosa c’è?-
-niente Jace-
-non mentirmi!-
-ok, io non voglio questo bambino-
-cosa? Ma tu mi avevi detto di scegliere con il cuore senza pensare al tuo giudizio.-
-esatto, ma non puoi costringere me a fare parte della sua vita.-
-ma..-
-Jace io ti amo, ma se rimani con me questo sarà il tuo unico figlio- si avvicinò lentamente e lo baciò a lungo prima di andarsene per sempre.

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Capitolo 23
*** Finale I (The right choice) ***


Scorrazzando sulla sua nuova decapottabile rossa , Clary circolava per le strade di New York, i suoi capelli,più lunghi e più folti, le sfioravano il viso. Svoltando a destra ,Clary si fermò a casa sua. Fece gli scalini a due a due, prima di bussare incessantemente alla porta. Ad aprirla fu Jocelyn, che con il grembiule sporco di sugo, la stritolò in un abbraccio.
-Luke, corri, è qui- urlò senza mai distogliere lo sguardo dalla figlia.
Luke corse verso l’ingresso e le prese in braccio facendole fare una giravolta.
-Mio dio, sei bellissima.- disse Luke dandole un bacio sulla guancia.
-grazie- Clary arrossì e posò le valigie all’ingresso.
-allora, raccontami, come va il lavoro?- domandò Jocelyn facendola accomodare in salotto. Avevano ritinteggiato i muri e aggiunto qualche mobile nuovo.
-benissimo, la settimana prossima c’è la mia mostra, dovete assolutamente venire a vederla!- trillò Clary eccitata.
-ma certo tesoro, non potremmo perdercela per nessuna cosa al mondo- dichiarò Jocelyn sorridendo.
Il viaggio era stato molto lungo, così Clary dopo essersi fatta una bella doccia calda si distese sul suo letto.
-si può?- chiese sua madre sul ciglio della porta.
-certo mamma, entra pure- disse Clary sedendosi.
-allora, bambina mia,mi sei mancata da morire.-
-anche tu mamma-
-come va? È da un po’ che non ci sentiamo,tutto bene?-
-si mamma,va tutto a meraviglia, sono felice!-
  •  
-si mamma, davvero, sono passati due anni, sto benissimo-
-sei sicura che tornare sia stata una buona idea?-
-certo! Ne abbiamo discusso a lungo e pensiamo che sia la decisione migliore!-
-d’accordo! Ma non voglio che tu soffra.-
-non succederà, te lo prometto.-
 
 
 
 
 
 
 
Il mattino dopo, fu frenetico. La sveglia suonò in ritardo, e Clary dovette fare appello a tutto il suo autocontrollo per restare calma. Sua madre cercava di sistemarle i capelli mentre Clary cercava di entrare nel vestito.
-ok, sei perfetta!- esclamò Jocelyn porgendole la borsa.
-grazie mamma, ma tu sei di parte- disse Clary voltandosi verso lo specchio.
-sta zitta! Sono sicurissima che se lui fosse qui ti direbbe esattamente le stesse cose-
Clary abbassò lo sguardo e poi sorrise.
-già- disse poi avviandosi verso la porta.
-tesoro, sei hai bisogno chiamami, verrò a prenderti.-
-mamma sta tranquilla, andrà tutto bene.-
-ok, a dopo tesoro. – baciò la madre sulla guancia e si incamminò verso l’istituto.
Camminare per quei corridoi e per quelle stanze, fu doloroso per Clary. Le mancava tutto, i suoi allenamenti, le assemblee, tutto.
Un bambino dai capelli biondissimi le corse di fianco.
-Stephen, aspettami non correre- la voce di Max, inconfondibile, la fece voltare.
-Clary?- domandò bloccandosi di colpo.
-Max? sei proprio tu? Oh Dio, quanto sei cresciuto!- Clary lo abbracciò strettamente.
-Clary sei venuta! Sono felicissimo.-
-beh, si, avevo fatto una promessa! Ma fatti vedere, sei proprio diventato un bel ragazzo, quanto hai adesso 15/ 16 anni?-
-16 a breve- trillò Max.
-zio Maaaax! Dove sei ?- Stephen richiamò la sua attenzione.
-scusami devo andare, ma ci vediamo dopo ok?- Max corse per il corridoio e Clary imboccò le scale.
La camera di Izzy era come la ricordava, c’erano solo più foto sulle pareti. Isabelle , con un vestito argentato, era girata di spalle.
-sei stupenda- disse Clary.
-sei qui? Non ci credo!Simon! Corri!- trillò Izzy stritolandola.
-Ciao ragazzi!.- disse Clary cercando di non piangere.
Le sue urla avevano attirato l’attenzione di tutti, così anche Magnus, Alec e Maryse entrarono in camera di Izzy per salutarla.
-quanto ti trattieni?- domandò Simon sciogliendo l’abbraccio.
-stasera ho il volo prenotato.-
-resti così poco?quando sei arrivata?-
-ieri sera, è stata una decisione presa all’ultimo momento-
-beh,allora non sprechiamo altro tempo- disse Magnus prendendola sottobraccio e portandola di sotto.
 
La cerimonia fu breve ma intensa. Ivy aveva un vestito da sposa fantastico, Stephen al suo fianco le mandava mille baci, e Jace era stupendo come al solito. Clary si sedette all’ultima fila, non voleva piangere, se lo era ripromesso, ma fu difficile mantenere la parola. Due mesi prima aveva ricevuto l’invito, aveva strappato il biglietto e lo aveva gettato nel fuoco. Ma più la data si avvicinava, più sentiva di dovere essere presente.
“ Cara Clary, il 22 Maggio mi sposo. Non avrei mai pensato di starmene seduto qui a scriverti per invitarti al mio matrimonio, perché non avrei mai pensato di sposare qualcuno che non sei tu. Ma eppure eccomi qui, mio figlio Stephen cresce sempre di più, la sua nascita ha portato gioia in questa famiglia e se pure ho cercato di non dimenticarti con tutto il cuore alla fine l’ho ceduto a lei, la madre di mio figlio. Sono felice e mi auguro che lo sia anche tu. Tua madre mi ha dato il tuo nuovo indirizzo e sono orgoglioso del tuo lavoro e del tuo successo. L’ultima volta che ci siamo visti ti avevo chiesto un favore, di esserci nei momenti più importanti della mia vita, hai già saltato la nascita di Stephen, promettimi di esserci per il mio matrimonio. Ti penso sempre, Jace”
 
Quelle parole non facevano altro che ferire Clary nel profondo così aveva preso i biglietti ed era salita sul primo aereo diretto a New York.
 
 
Man mano che la sala si sfollava , Clary si fece coraggio per andarsi a congratulare con gli sposi.
Jace la vide e sorrise , Ivy invece la ignorò.
-auguri ragazzi.- disse con un bicchiere di champagne in mano.
-grazie mille- disse Ivy prendendo Stephen in braccio.
-tesoro, ci vediamo dopo- disse baciando Jace appassionatamente.
-allora, hai fatto un gran bel passo- disse Clary cercando di spezzare il ghiaccio.
-si e grazie di essere venuta.-
-scherzi. Te lo avevo promesso.-
-sei bellissima- disse Jace.
Clary indurì lo sguardo.
-Jace non…non dirlo.-
- ma perché? L’ho sempre pensato e sempre lo penserò.-
-lo so, tuo figlio è stupendo-
-grazie, è un bambino splendido.-
-sono felice per te-
  •  
-si, hai tutto ciò che desiri, una moglie che ti ama, un figlio bellissimo che ti vuole bene.-
-si è vero.-
-bene, è stato davvero bello rivederti ma ora devo andare- Clary guardò l’orologio, il suo aereo partiva tra meno di due ore.
-di già? Non resti nemmeno per la torta?-
-non posso ho degli impegni-
  •  
-addio Jace- disse Clary abbracciandolo.
-aspetta! Non andartene ancora!-
  •  
-ti vedi con qualcuno?- domandò Jace di scatto.
  •  
  •  
-si- rispose Clary.
Jace abbassò lo sguardo.
-è una cosa seria?-
-molto- rispose Clary avvicinandosi a lui.
-lo ami?-
-da morire-
-bene, allora addio- Jace si allontanò velocemente da Clary.
 
 
 
Dopo aver salutato tutti, Clary passò per casa a prendere le valigie.
-tesoro, ci vediamo la settimana prossima, non vedo l’ora!- disse Jocelyn aiutandola a caricare la macchina.
Clary tentò per tutto il tragitto di non piangere, ma le fu impossibile. Cominciò a piovere a dirotto, dovette accostare per mettere il tettuccio alla macchina. Era zuppa fradicia, quando dall’altro lato della strada lo vide. Jace era lì immobile sotto la pioggia.
Clary gli corse incontro.
-cosa ci fai qui?-
-non potevo lasciarti andare così?-
-così come?-
-senza salutarti davvero.-
  •  
-posso baciarti? Almeno per l’ultima volta?-le domandò Jace.
Clary non rispose, ma avvicinò le sue labbra a quelle di Jace.
Il bacio fu triste e dolce allo stesso tempo, Clary piangeva , Jace la stringeva ancora più a sé, fin quando Clary si fermò.
-addio Jace- disse allontanandosi.
-addio Clary!-
 
 
 
 
 
 
 
  1.  
 
Blake correva felice sulla sabbia. La sua coda lunga e nera si muoveva così velocemente che Clary dovette accarezzarlo più volte per calmarlo. La spiaggia era deserta, c’era solo lui. Biondo, possente e bellissimo che le dava le spalle , seduto a riva.
Clary e Blake gli corsero incontro. Blake si tuffò in mare, mentre Clary si fermò ad abbracciarlo da dietro.
Sebastian sorrise e la strinse a sé.
-sei felice?- le domandò mettendosela sulle gambe.
-super felice- rispose Clary baciandolo.
-ti amo lo sai?- le chiese Sebastian alzandosi.
-anche io.- rispose Clary.
I loro cuori battevano all’unisono, Clary sapeva che questa era la scelta giusta e sapeva che sarebbe stata felice, per sempre.
 
 
 
 
 
Questo è il finale originario della mia storia, martedì pubblicherò il finale alternativo scritto apposta per voi.
 

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Capitolo 24
*** Finale II (Wish it was true) ***


La luce del sole penetrava dalla finestra della sua camera da letto. Clary si voltò dall’altra parte abbracciando Sebastian, che a petto nudo fissava immobile il soffitto.
-dovremmo alzarci- annunciò Clary mettendosi addosso la vestaglia.
-si, vado a farmi la doccia- Sebastian le diede un veloce sulle labbra e sparì nel bagno.
La vita con Sebastian proseguiva brillantemente, forse fin troppo bene. Jocelyn e Luke venivano a trovarli spesso, anche se non si  scambiavano mai effusioni davanti a loro, sarebbe stato troppo imbarazzante.
Sebastian lavorava in una palestra vicino casa, mentre Clary dopo aver conseguito la laurea in arte e disegno, aveva aperto una galleria d’arte e i suoi quadri stavano riscuotendo parecchio successo.
Era una mattinata come le altre, Sebastian era già uscito di casa , e Clary si stava infilando la giacca quando qualcuno bussò alla porta. Era un evento strano, poiché nessuno veniva mai a trovarli. Dall’altro lato della porta , in piedi , in tutta la sua bellezza c’era Isabelle.
-Izzy? Cosa ci fai qui? – domandò Clary sorpresa.
Isabelle non rispose ma si fece largo in casa sua.
-Bella casa complimenti- disse guardandosi attorno.
-grazie- rispose Clary abbassando lo sguardo.
-quindi hai lasciato tutto e tutti per trasferirti a Londra con tuo fratello? Tuo fratello Clary?-
-Izzy io..—
-No, non voglio sapere nulla, non mi interessa. Sono venuta qui per dirti che  dopo domani Jace si sposa, con Ivy! E so per certo che non la ama, non quanto ama te e so che anche tu lo ami! Siete fatti per stare insieme,fermalo ti prego, prima che sia troppo tardi.-Isabelle aveva le lacrime agli occhi.
-Isabelle sono passati 4 anni, non penso che..-
-stasera ritorno a casa, mi ci è voluto un po’ per trovarti , torna con me.-
-Isabelle, mi spiace non posso.-
-Va bene, l’aereo parte alle 21, se non ti troverò per quell’ora, allora questo è un addio-.Isabelle uscì di corsa dal suo appartamento e corse via per le strade.
Clary si afflosciò sulla sedia e non si mosse per il resto della giornata.
 
 
 
-amore sono a casa- la voce di Sebastian la risvegliò.
-ciao- disse Clary andandogli incontro.
-tutto bene ?-
-si- mentì Clary.
-davvero? Mi sembri strana-
-va tutto bene- ripeté Clary andando in cucina.
-Clary non mentirmi ti prego.-
-oggi è venuta Isabelle.-
-Isabelle? Come mai?-
-dopo domani Jace si sposa.-
-ah.-
-beh è venuta solo per avvertirmi di questo,  stasera va via.-
-quindi questo ti fa stare male.-
-no..non è vero.-
-andiamo Clary, è ovvio che sia così-
-Sebastian adesso le cose sono cambiate io e te stiamo bene.-
-davvero?-
-cosa?-
-sei infelice, lo sei stata dal primo giorno in cui siamo andati a vivere qui insieme. Hai cercato di essere felice, forse ci sei anche riuscita ma ti manca.-
-non dire così Sebastian. Io ti amo-
-forse ma non quanto ami lui. Sapevo che questo giorno sarebbe arrivato, ti amo da impazzire ma non posso negarti di essere felice con lui.-
-cosa stai dicendo?-
-sto dicendo ch è finita, va da lui, fermalo, sii felice.-
-mi stai lasciando?- Clary iniziò a piangere.
-ehi, non piangere, sarai sempre la benvenuta qui, ma non è questo il tuo posto.-
-Sebastian io..-
-va a preparare le valigie- la baciò lentamente sulle labbra e assaporò ogni secondo di quell’ultimo bacio.
Clary si allontanò da lui lentamente e preparò le valigie . Prima di varcare per sempre quella porta si voltò a guardarlo, così bello e pure così distante.
-ti amerò per sempre- disse Sebastian chiudendo la porta e si concesse finalmente di piangere.
 
 
 
Il viaggio fu lungo, Izzy era felicissima, mentre Clary aveva il cuore lacerato a metà. Si cambiarono al terminale. Isabelle aveva pensato già a tutto.
-ok. Jace è pronto, dobbiamo sbrigarci- disse Isabelle correndo per le strade di New York alla ricerca di un taxi.
-come fai a saperlo?-
-Simon mi ha mandato un messaggio, a proposito, sono incinta- annunciò eccitata.
-cosa ma è fantastico!-
-beh, lui è molto arrabbiato con te sei sparita come una ladra.-
-mi dispiace molto.-
-avremmo tutto il tempo per recuperare- la rassicurò Izzy.
L’istituto era bello come sempre, Isabelle la prese per mano ed entrambe corsero verso la camera di Jace.
-io aspetto di sotto- le disse Isabelle abbracciandola.
Clary annuì e poi si bloccò. Aveva commesso un grave errore, non sapeva cosa dire e poi era impacciata. Mentre stava per fare dietrofront , Jace aprì la porta.
-Clary?-
-Jace, ciao.-
-cosa ci fai qui ?-
-sono venuta per dirti che ti amo.-
-cosa?-
-lo so, sono passati tanti anni e tu sai per sposarti ma non potevo più trattenermi.-
-Clary ma perché? Te ne sei andata…io sono stato malissimo, mi hai spezzato il cuore e ora? Ti presenti qui e ti aspetti che io ritorni con te?.-
-no, ho commesso un errore gravissimo, lasciarti andare è stato doloroso per me ma me ne pento amaramente, so  che tu stai per sposarti e che hai un figlio ma io sono qui, qualunque decisione tu prenda, mi dispiace molto , ti amo Jace e…-
Jace la afferrò per le braccia e la baciò con passione, chiuse la porta a chiave e rimasero lì in quella stanza per tutta la giornata.
 
 
 
 
 
 
Epilogo.
Ritornare al Pandemonium fu piacevole, quella sera Izzy l’aveva fatta vestire come esca, il che fu una novità per Clary. La galleria d’arte di Londra  era stata chiusa e ne aveva aperta una nuova a New York. Stephen il figlio di Ivy e Jace cresceva a vista d’occhio, ora aveva 6 anni. Leila, invece, la figlia di Simon e Izzy ne aveva due ed era stupenda. La serata fu piacevole e lunghissima. Una volta usciti dal locale, Clary si trovò davanti tutti i suoi amici e la sua famiglia. C’era un grosso arco al centro della strada con tante luci sparse per i marciapiedi.
-Jace ma è bellissimo!- eclamò Clary .
-sposami- disse lui accompagnandola sotto l’arco.
-qui? Adesso?-
-si-
Clary annuì commossa, mentre sua madre e Isabelle le fecero da damigelle. Simon, il suo migliore amico, la affiancò.
-sei una sposa bellissima- disse baciandola sulla guancia.
La celebrazione fu molto intima, i pianti non mancarono. Stetta a Jace ,Clary si avviò tra gli invitati per ringraziarli. Sebastian con una donna al suo fianco, si fece largo tra la folla.
-sei splendida- disse arrossendo.
-Sebastian! Come sapevi?-
-Jace ci ha avvisato in tempo, non mi sarei mai perso il matrimonio di mia sorella.-
-grazie-
-Io vado da Alec, Susan vuoi da bere?- Jace prese per il braccio la compagna di Sebastian e li lasciò soli.
-come stai?- domandò Clary prendendolo per le mani.
-bene, meglio rispetto a prima.-
-Susan è davvero splendida-
-si lo è-
-grazie di essere venuto.-
-ciao Clary.- la strinse a sé per un minuto interminabile e poi si allontanò.
Clary si voltò a guardare tutti. Sua madre e Luke ballavano un lento. Maryse e Max stavano giocando a rincorrersi. Ivy e Stephen erano abbracciati stretti su una panchina. Leila , Simon e Izzy ballavano insieme. Magnus e Alec erano in un angolo appartati. Tutti sembravano felici. Jace la abbracciò da dietro.
-ti amo-
Clary sorrise dolcemente e lo baciò. Non si sarebbe mai stancata di quelle labbra e non avrebbe più passato neanche un solo istante senza di lui.
 
 
 
 
Eccoci qui alla fine di questo percorso. Non ci sono parole per esprimere la mia gratitudine e la mia felicità nel riscontrare tanto affetto e tanta partecipazione da parte di tutti. Una parte di me se ne va con questo finale . Mi prenderò una pausa di un po’ di tempo anche perché ho la sessione invernale di esami all’università e Dio solo sa quanto mi ci è voluto solo per ritagliarmi un piccolo spazio per scrivere i capitoli.
Ho intenzione di ritornare verso Aprile/Maggio con una nuova storia. Magari un continuo di questa , oppure solo delle piccole One shot sui Clace o sui Clabastian , oppure ancora se avete qualche idea su un continuo o una nuova storia sono ben lieta di leggerle. È stato un piacere farvi compagnia in questi mesi. Un bacio virtuale a tutti voi <3

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