Come sarebbe dovuto realmente finire

di miele_989
(/viewuser.php?uid=855245)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** 1_Ritorno a casa ***
Capitolo 3: *** 2_Emilia ***
Capitolo 4: *** 3_Amore ***
Capitolo 5: *** Marchesa Ristori ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Fabrizio non è mai morto, ferito gravemente, viene creduto morto da tutti... purtroppo è testimone di una grave congiura e deve essere messo al sicuro!! Anche a costo di vivere lontano dalla sua famiglia per tutta la vita.

Durante la permanenza di Elisa a Napoli, Anna è stata avvisata dai Francesi che il Conte Ristori era con loro al sicuro.. Anna dunque manda Emilia in collegio per proteggerla, una volta saputa la notizia... purtroppo riesce ad avere poche notizie riguardanti la salute del fratello, e non può nemmeno allontanarsi da Torino poichè tenuta sottocontrollo dai Benac, in particolare da Armand, il quale è arteficie del ferimento a Fabrizio.

Elisa quando torna non sa nulla, tant'è vero che per dare un futuro ad Agnese e Martino pensa addirittura all'ipotesi di risposarsi, ma tornata da Napoli con Cristiano, nota che sua cognata è schifata all'idea di vederla con un altro uomo.. e dopo aver lasciato Cristiano poco prima delle nozze viene a conoscenza della verità. Lei, Anna ed Antonio dunque lasciano Rivombrosa per qualche settimana..

Se Elisa vi fa ritorno fingendosi malata, i coniugi Ceppi organizzano un trasloco per Versaille, a poche ore di distanza da Parigi, dove vi è Emilia..

Per quanto ad Elisa piange il cuore all'idea di abbandonare i suoi figli, è costretta a mettersi in un programma di protezione testimoni, e deve dunque fingere la sua morte... ma ad Amelia non può nascondere la verità, ma questa non può parlare e si ritrova a crescere la piccola Agnese al posto di Elisa. Purtroppo data l'età dopo dodici anni muore... portando nella sua tomba il segreto.

Sono infatti passati 10 lunghi anni, anni in cui il Conte Martino Ristori dopo essersi arruolato come il padre, ha conosciuto la marchesa Vittoria Granieri Solaro; Agnese è tornata a Rivombrosa dopo essere stata in un collegio e ha subito avuto uno scontro con lo Sparviero.. si è innamorata di Andrea. Andrea Van Necker, ma Martino non è a conoscenza

Emilia non ha ancora fatto ritorno a Rivombrosa, troppo innamorata del cugino...



Ma i Conti Ristori stanno per fare ritorno... Fabrizio, Anna, ma soprattutto lei.. Elisa!!


Questo è solo un prologo, se non vi piace non continuo!! Ma è la mia idea.. Amo Emilia, e non l'ho ancora fatta tornare perchè voglio un entrata ad effetto!! Fabrizio ed Elisa l'hanno sempre amata.. di conseguenza aiuteranno lei e Martino

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** 1_Ritorno a casa ***


Mamma, mamma rispondi, mamma  Nooooooo!- Agnese si svegliò di soprassalto
Accadeva spesso che i suoi sogni erano turbati dall'assenza dei suoi genitori.. 
Sua madre era morta dieci anni fa, mentre suo padre.. 
Lei sapeva che era un grand'uomo, sapeva che la gente lo amava, sapeva di come aveva conosciuto sua madre, ma non lo ricordava, era troppo piccola per ricordare.

-Contessina è successo qualcosa?- domandò Dorina entrando nella stanza, illuminata solo da una candela
-Un incubo, adesso mi riaddormento!- rispose velocemente Agnese che non voleva dare disturbo alla sua cameriera personale
-Volete che aspetti fin quando  non prendete sonno?-
-Si grazie!- disse Agnese arrendendosi e spostandosi lasciando un piccolo spazio alla sua cameriera per sedersi nel letto
La mattina seguente Agnese si alzò di buon ora e decise di andare a fare un giro a cavallo.. Martino adorava leggere nel volto della sorella quell'aria spensierata! Tutto a quanto pare era dovuto alla conoscenza di un certo Andrea Casalegno.. incontrato a Torino nel palazzo della Principessa e Martino non vedeva l'ora di poterlo incontrare di persona a palazzo.
Se a Martino la spensieratezza di Agnese dava grande gioia, non si poteva dire lo stesso di Vittoria. Un'insolente marchesa, gelosa della bellezza della cognata.. essendo lei la promessa sposa del conte Ristori.

In un capanno poco lontano da loro, vi era una discussione in corso..
-Anna non tornerò dopo vent'anni a casa mia con un altro aspetto! Discorso chiuso-
-Fabrizio dalle retta, sarà solo una parrucca!- Elisa tentò invano di farlo ragionare
-Ho detto discorso chiuso!-
-Dobbiamo capire se i ragazzi sono in pericolo, se abbiamo via libera, sarà solo per qualche giorno!-
-Anna ci hanno rilasciato, possiamo tornare a casa, perché sprecare ancora del tempo?-
-Ascoltale Fabrizio!- disse Antonio cauto -Io mi farò passare per il medico di corte, mandato a Rivombrosa direttamente dalla principessa! Userò un bastone e mi comporterò come un anziano dottore negli ultimi anni di vita.. dirò che lei Anna è mia moglie e che voi due siete parte della mia famiglia! Chiederò a Martino ed Agnese ospitalità per qualche giorno!-
-Spero ve la neghino a tutti e tre!- sbottò Fabrizio non nascondendo un sorriso nella sua voce
-Sei sempre il solito!- disse Elisa avvicinandosi al marito e abbracciandolo -Hai un certo caratteraccio!-

-Martino, tua cugina è ancora ospite della principessa?- chiese Vittoria con aria scocciata
-Si, lei e Fulvio sono tornati da qualche giorno e la principessa li ospita volentieri!-
-Spero solo di non vederli qui a Rivombrosa- disse di getto Vittoria
-Vittoria, questa casa è mia quanto di Emilia!- sbottò Martino
-Suvvia Martino, i Conti Ristori siete voi e- venne bruscamente interrotta
-E anche mia zia, ovvero sua madre!- anche se Emilia se n'era andata convinta che quella non fosse casa sua, lui non poteva fare a meno di pensare che doveva ringraziare lei se lui era stato accettato inizialmente.. tra l'altro Emila c'era nata li al contrario suo
-Bene..- disse offesa girando lo sguardo altrove
-Vittoria, lo so che non vuoi nessuno in giro perché vorresti tutto perfetto in procinto delle nozze, ma ti assicuro che non devi preoccuparti, presto inviterò Emilia e Fulvio e non ti recheranno disturbo!- lui era cieco, o meglio fingeva di esserlo
-Lo spero Martino- disse lei prima di recarsi nelle sue stanze
L'aveva incontrata una sola volta, ma non era stupida, vedeva benissimo quando rispetto riceveva da tutti a corte, e spesso anche i servi ne parlavamo lodandola "Chissà quando tornerà la marchesina; che peccato che non sia qui; avrei giurato di vedere il signor Conte e la marchesina all'altare"
Per la sua autostima quelle insolenze erano veramente troppe, e lei non pensava di poterle sopportare..

-Anna- la richiamò Elisa mentre camminavano verso Rivombrosa
-Elisa cara, emozionata?-
-Non sai quanto, ma dimmi hai inviato quella lettera ad Emilia?-
-Oh si, le ho detto in breve che avrei voluto fare una sorpresa a tutti e tornare, ma le ho anche detto di cucirsi la bocca qualora fosse tornata a Rivombrosa-
-Lei cosa sa esattamente?- chiese Fabrizio
-Nulla, solo che io e Antonio abbandonammo Rivombrosa tristi per quanto accaduto ad Elisa, ma in questi anni non abbiamo scambiato nemmeno una missiva! Ho tanta paura Fabrizio- disse abbracciando il fratello -Paura che abbia commesso il mio stesso errore e che non abbia sposato il suo grande amore!-
Dopo un po, si ritrovarono nelle terre di Rivombrosa, ma furono immediatamente attaccati da Francesi
-Chi siete? Che fate qui?- era Loya a parlare
-Dobbiamo avvisare i Ristori capitano?-
-I Ristori? Dopo l'affronto della contessina? Non ci penso nemmeno.. Arrestateli!-
Fabrizio fece per muoversi ma qualcuno li anticipò... era la banda dello Sparviero
-Loya- disse Andrea facendo un mezzo inchino
-Non mettetevi tra i piedi!-
Fu l'ultima parola compresa dai prigionieri, perché poi iniziò un feroce attacco che vide come vincitori, proprio la banda dello Sparviero
-Marchese siete ferito?- chiese Jacopo avvicinandosi
-No, stai tranquillo è solo un graffio!- disse togliendosi la maschera
-Devo avvisare Martino!- disse Cesare togliendosi la maschera
-Non merita di sapere il Conte Ristori!- ribattè secco Andrea
-Lotti per la gente di Rivombrosa, ma non vuoi mettere al corrente i proprietari di queste terre?-
-Non è successo nulla, solo i Francesi che si stanno impadronendo del territorio, se qui c'è qualcuno che va avvisato è Agnese!-
-No!- rispose secco Cesare -La contessina deve starne fuori!-
-Andrea non siamo ipocriti, meno ne sa meglio è, soprattutto se viene a sapere chi siete realmente!-
-Io sono Andrea Casalegno, Jacopo, e non c'è altra verità che si deve sapere! Se i Ristori vogliono me e mia madre fuori da queste terre, non meritano di essere messi in guardia!-
-Agnese è una Ristori!-
-Agnese è diversa- disse lui con sguardo innamorato
Elisa e Fabrizio avevano uno strano sorriso sul volto. La loro piccolina era in buone mani, se l'uomo del quale si era innamorata era pronto ad abbandonare il titolo di marchese e diventare lo Sparviero, il Robin hood della situazione. Ma improvvisamente la banda si accorse di loro, fu Andrea ad avvicinarsi in modo amichevole..
-Spero questo resti un segreto, nessuno conosce l'identità dello Sparviero!- disse lui baciando la mano di Elisa e quella di Anna
-Pochi convenevoli, arriva qualcuno!- disse svelto Cesare
-Allontanatevi di qui, nascondetevi!- disse Andrea ai quattro
Ma Elisa e Fabrizio si accostarono dietro un albero, mentre fecero segno agli altri due di proseguire.. quell'uomo li aveva salvati e loro dovevano guardargli le spalle.. videro Andrea rimettere la maschera e uno dei briganti urlare
-Contessina!-
-Loya è venuto a palazzo furibondo, sta per andare al borgo, se non viene trovato qualcuno potrebbe addirittura mandarlo alla ghigliottina con l'accusa di cospirazione contro la corona! Dovete correre al borgo immediatamente, Martino sta tentando di prendere tempo!-
-Avete sentito?- urlò Andrea -Andate tutti al borgo, nascondete le armi e stiamo un passo avanti a Loya!- disse mandando via tutti e restando li con Jacopo
-Contessina, voi avvisate vostro fratello di tenere gli occhi ben aperti, se Loya viene a sapere che ci avete avvertiti, tuo fratello verrà messo in carcere!-
-Soprattutto dopo l'ultimo affronto, non è bello rifiutare una proposta di nozze in pubblico!- continuò Andrea ridendo
-Voi siete un vigliacco, toglietevi la maschera... se sono giunta fin qua e per proteggere la gente di Rivombrosa, non di certo per parlare con un vigliacco che non si toglie nemmeno la maschera prima di parlarmi!- dopo una breve risata Andrea e Jacopo abbandonarono il posto mandando Agnese su tutte le furie

-È bellissima!- disse Elisa in lacrime
-Come te d'altronde- rispose Fabrizio baciandola -Adesso andiamo, Anna ed Antonio ci aspettano!-
-Fabrizio!- lo richiamò lei dopo un po'
-Dimmi amore-
-Agnese non sa che il suo più grande amore è lo Sparviero!-
-Il suo più grande amore?- chiese Fabrizio geloso
-Basta capire come le parla!-
-Io invece penso alla tenuta, le cose non sembrano andare molto bene!-
-Vedrai che Martino se la caverà, sono solo un paio di giorni! Poi lo aiuteremo-
-Elisa, tu proprio non ci riesci a fare la contessa vero?- le domandò lui ridendo
-No, non penso di riuscirci!-
Arrivati a Palazzo, notarono che i loro figli avevano appena fatto ritorno..
-Fabrizio- sospirò Elisa con le lacrime agli occhi -I nostri figli!-
-Sono stupendi..- proseguì lui prima di fermarsi dietro ad Anna ed Antonio
-Posso fare qualcosa?- chiese Martino gentilmente
"Siamo proprio irriconoscibili, siamo stati bravi" pensò Elisa
Antonio disse loro, quanto avevano concordato e Martino su consiglio di Agnese fu felice di poter ospitare il nuovo medico di Rivombrosa e la propria famiglia..
-Martino non mi sembra il caso, questo castello sta diventando un borgo!- protestò la donna accanto a Martino
Elisa la trovò così insopportabile che solo le carezze di Fabrizio poterono evitare che le rispondesse male.
I Ristori non facevano differenze tra servi e padroni e quella li non meritava di stare a Rivombrosa se quelli erano i suoi ideali..
-Bianca fai preparare due stanze per i signori!- urlò Agnese senza darle modo di ribattere
-Certo contessina, due stanze matrimoniali?-
-Si, basta osservare le loro mani per capire che sono innamorati!- disse con aria sognante
-Martino rimproverala, maledizione è una contessa non la vicina della porta accanto!- sbraitò Vittoria salendo le scale
Martino guardò torvo Agnese mentre lei si fingeva tranquilla
-Che c'è?-  chiese sorridendo
-Voglio conoscere questo uomo che ti rende tanto felice!-
-Lo conoscerai promesso!- disse lei abbracciandolo
-Non provare ad abbindolarmi, sai bene che Vittoria è arrabbiata per il tuo rifiuto al capitano Loya-
-Avresti preferito averlo come cognato?-
-Ovvio che no, ma non farla infervorare è già nervosa di suo per le nozze!-
-Ah giusto le nozze.. sicuro di non aver cambiato idea?- domandò lei ridendo prima di scappare su per le scale inseguita da Martino
Ad Elisa uscì una lacrima, era a casa.. i suoi figli si volevano un bene immenso ed erano felici, quasi!
-Bentornata a casa!- le sussurrò Fabrizio all'orecchio
-Bentornato a lei Conte Ristori-
-Saliamo!- disse Anna frettolosamente -Non vedo l'ora di vederla dentro!- non vedeva l'ora di rivivere le sue terre, la sua casa.. finalmente a casa!
Anche Fabrizio si guardò intorno, le sue terre, la sua casa, le scuderie,  finalmente era a casa e poteva vivere un nuovo inizio con i suoi figli!


Ecco il primo vero e proprio capitolo, come vedete è solo un capitolo di passaggio che aiuta Fabrizio ed Elisa a capire come si sono evolute le storie dei loro figli e soprattutto il ritorno a casa, dopo circa vent'anni per Fabrizio!
  
 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** 2_Emilia ***


Fabrizio, Elisa, Anna ed Antonio erano abbastanza nervosi mentre sedevano a tavola con Martino ed Agnese...
A tenere banco vi erano le prossime nozze di Martino, che rallegravano molto Vittoria..
-Martino, hai ricevuto risposta da Emilia?-
-Si, verrà domattina!- disse Martino raggiante
-E verrà anche Fulvio?- chiese Agnese facendo andare di traverso l'arrosto a Martino -Lo prendo per un si!- disse trattenendo le risate
Ad Anna s'illuminarono gli occhi, avrebbe rivisto Emilia. La sua piccola bambina, cresciuta troppo in fretta!
-La marchesina Emilia?- disse Bianca fermandosi d'un tratto
-Proprio così Bianca!- rispose Martino
-Adesso basta!!- urlò Vittoria alzandosi dal tavolo e andandosene nelle sue stanze mentre Fabrizio rideva di nascosto
-Penso sia gelosa!- disse poi facendosi pestare un piede da Elisa
-Concordo signor.. mi scusi qual è il vostro nome?- chiese Agnese innocentemente
-Fa-Federico- 
"Siano benedetti i secondi nomi, altrimenti sarebbero stati guai" pensò Fabrizio
-Signor Federico, io penso che abbiate completamente ragione!- disse Agnese beccandosi un'occhiataccia -E.. se per sbaglio l'atmosfera di oggi vi appare tesa, non avete idea di cosa vi attende domani!- continuò lanciando uno sguardo al fratello che l'avrebbe volentieri uccisa
-Se volete scusarmi, mi ritiro nelle mie stanze!- disse Martino prima di baciare in fronte Agnese
-Martino- lo richiamò lei -Fulvio resta qui due giorni massimo!-
-Agnese..-
-Non è affar nostro, lo so! Ma io continuo a sperare in un miracolo-
-Sei cocciuta!-
-Proprio come nostra madre..- disse lei
Martino le sorrise e poi se ne andò..
-Vostra madre? Chi era?- chiese Fabrizio curioso di conoscere la risposta mentre gli altri lo guardavano scuotendo la testa
-Mi chiedo solo perchè!- disse Anna piano ad Antonio mentre Agnese rispondeva fiera a Fabrizio
-Una gran donna!- Elisa perse un battito, sua figlia aveva una grande considerazione di lei
-Tutto qui?-
-Signor Federico, non basterebbero anni per descriverla!-
-Qual'era il suo nome?-
-Elisa Sc-
-Elisa di Rivombrosa- disse Bianca entrando e lanciando uno sguardo ai quattro signori d'intesa
-Contessa Elisa Scalzi Ristori di Rivombrosa- proseguì Agnese
-Elisa di Rivombrosa?- domandò Antonio reggendo il gioco
-Contessina vi ho mai raccontato l'aneddoto di Elisa di Rivombrosa?- chiese Giannina avvicinandosi al tavolo
-No Giannina qual è?-
-Tua madre firmava le lettere con tuo padre come Elisa di Rivombrosa!-
-Come mai si inviavano missive?- domandò Agnese curiosa, non le aveva mai detto nulla Martino di questo fatto
-Perché lei era la dama di compagnia di tua nonna, e fu grazie a lei se tuo padre ritornò a Rivombrosa!-
-Non sai che invidia inizialmente..- ammise Bianca
-Oh si, penso di ricordare questa parte!- disse Agnese
-Ah si? E come è possibile?- domandò Bianca
-Angelo, mi raccontava queste storie quando eravamo a Napoli! Ora se non vi dispiace io mi ritiro nelle mie stanze, sono molto stanca e domani voglio accogliere al meglio mia cugina!-
I quattro restarono ad osservare Agnese mentre lasciava la sala, e Bianca approfittò dell'assenza dei conti per parlare con i nuovi arrivati..
-Marchesa!- disse prima di abbracciare Anna
-Bianca c'hai riconosciuti?- chiese Anna sconvolta
-Ho lavorato per anni qui, come avrei potuto non riconoscervi?- disse  abbracciando anche Antonio
-Ma voi due..- disse fermandosi davanti ad Elisa e Fabrizio -Voi non potete essere davvero voi!-
-Ed invece si!- disse Fabrizio alzandosi in piedi e facendola girare
-Conte, Elisa!- disse prima di abbracciare l'amica -Ma com'è possibile?-
-Vi spiegheremo tutto- le disse Elisa
-Ma solo quando saremo tutti!-
-Quindi aspettiamo la marchesina?-
-Proprio così!-
I quattro dopo aver salutato anche Giannina, si ritirarono nelle loro stanze.. ma se Anna si addormentò facilmente tra le braccia di Antonio, non si poté dire lo stesso di Elisa e Fabrizio, che restarono a parlottare a lungo..
-Mi manca la nostra stanza..- disse Elisa cupa
-A quanto c'ha detto Bianca, è una stanza chiusa, aperta solo per essere pulita!-
-Lo so.. ma è che sono passati così tanti anni!- Fabrizio per tutta risposta le baciò il capo per darle conforto
-Mia cara contessa, ho paura che questa farsa non finirà facilmente!- le disse infine lui
-Fabrizio, hai sentito Bianca no? Emilia domani torna a casa, e di conseguenza potremmo anche smettere di fingere!-
-Ho paura che tu e la mia cara sorella abbiate fatto male i conti! Voi avete dato inizio a questa farsa, ed io vi porrò fine con i miei tempi!-
Rimasero a stuzzicarsi per un pò, ma dopo la lunga e stancante giornata, il sogno ebbe la meglio

Emilia fingeva di essere interessata a quegli stupidi discorsi del marito.. lei non lo vedeva molto, ma quanto lo vedeva lui passava il suo tempo a denigrare la famiglia e la casa della sua consorte!
Emilia a volte tornava indietro con la mente addirittura di vent'anni.. le piaceva ricordare il suo primo incontro con Martino! La sua infanzia li a Rivombrosa, il primo vero amore che vide nascere sotto ai suoi occhi. 
Lei a volte ripensava a quella famosa chiacchierata con Elisa, quando Emilia le fece promettere che avrebbe sposato solo l'uomo che amava, e che l'avrebbe fatto anche lei. Beh in quel momento le si torceva lo stomaco, si sentiva in colpa.. aveva voglia di parlare con quella che era stata la sua istitutrice, sua zia, sua amica, sua sorella, anche una madre. Pensò alla volta in cui chiese aiuto a suo zio Fabrizio per andare a cavallo, con lo scopo di far passare del tempo insieme ad Elisa e Fabrizio.
A parte loro due nessuno sapeva che lei sapeva andare a cavallo, tutti la vedevano come la dama di corte.. Ma lei non era come sua madre, lei si sentiva a disagio in quei posti, e di certo il lavoro del marito non l'aiutava. Con l'emergere dei ricordi una lacrima la colse di sorpresa, lacrima che non sfuggì al marito.. il quale non perse tempo per offenderla per il suo poco carattere...
Stanca della situazione, Emilia fece sostare il cocchiere e scese dalla carrozza
-Emilia è già straziante stare qui a Rivombrosa, smettila di temporeggiare!-
-Se avete tanta fretta proseguite voi, la marchesa proseguirà con me!- disse una voce alle spalle della carrozza
-O mio Dio!- disse Emilia sorpresa mettendosi una mano davanti la bocca
-E voi chi sareste?- chiese Fulvio affacciandosi dalla carrozza
-Angelo Buondio, piacere di conoscerla!-
-Angelo ma che ci fai qua? E Celeste?- chiese Emilia andandolo ad abbracciare
-Purtroppo non è riuscita a venire, io ero di passaggio e volevo passare da Rivombrosa. Quando ti ho visto salire in carrozza, vi ho seguita per non fare il viaggio da solo, ma adesso penso lo farò in compagnia! Cocchiere, slegate un cavallo!-
-Ma signore, bisogna sellarlo!-
-Qui vicino vi era una scuderia, a quanto ne so è ancora ben fornita!-
-Marchesa, ho il vostro consenso?-
-No che non ce l'ha!- s'intromise Fulvio -Una marchesa che va a cavallo e abbandona la carrozza?-
-Se non vi va che vada a cavallo, prenderemo mezz'ora di pausa, non mi va di restare chiusa in carrozza!- disse Emilia repentina
-Perfetto! Slegate quel cavallo e andiamocene! Bel modo di farmi sentire a mio agio!- concluse Fulvio chiudendo la porta della carrozza
-Deve raccontarmi un bel po' di cose marchesina!- disse Angelo facendola salire sul suo cavallo e legando l'altro dietro
-Come facevi a sapere che sapevo andare a cavallo?-
-Me lo disse Elisa, sosteneva che non te la cavavi male!-
-La solita esagerata!- disse Emilia scuotendo la testa prima di avviarsi verso le scuderie con Angelo

-MARTINO!- le urla di Agnese si sentivano in tutto il palazzo -Martino svelto, è la carrozza di Emilia!!-
A quelle parole Anna spalancò la porta e iniziò a correre per le scale seguendo Martino ed Agnese
-Fabrizio presto, è arrivata Emilia!- disse Elisa trascinando giù dalle scale il marito ed il cognato
-Agnese quante volte devo ripeterti che non si corre nelle scale?- sbottò irritata Vittoria
-Non è il momento!- le rispose Martino mentre la porta della carrozza si spalancava!
-È un piacere vedervi, la mia stanza?- chiese furioso Fulvio mentre gli altri lo osservavano sconvolto
-Dov'è mia cugina?- chiese Martino
-Lo chiedete a me? Ho la faccia di uno che sa dov'è sua moglie?- affermò mentre Agnese faceva segno alla servitù di condurlo sopra
-Ma dove sarà?- chiese Anna portandosi le mani davanti il viso
-È mia nipote, si sarà scocciata di quell'idiota e avrà preferito farsela a piedi!- rispose Fabrizio che guardò in modo trucido Fulvio
-Vado a cercarla!- affermò Martino
-Vengo con te..-
-No, aspetta qui Agnese! Se arriverà dovrà pur esserci qualcuno ad accoglierla!-
-Martino e la nostra battuta di caccia?- domandò Vittoria alzando un sopracciglio
-Sono sicura che il signor Federico e sua moglie le faranno compagnia!- disse Agnese
-Cosa potrà mai accaderle?- chiese ancora Vittoria incrociando le braccia come una bambina
-Non vorrei essere proprio io a ricordarvi che lo Sparviero potrebbe prenderla, o mi sbaglio?- disse Martino mentre Vittoria annuì e si dileguò di sopra
-Lo Sparviero? Io oserei dire il Capitano Loya!-
-Anch'io Agnese, ma non mi pare il momento di discutere con Vittoria! Non le piaceva nemmeno l'idea di avere ospiti, figurarsi rovinarle i piani-
-Quando trovi nostra cugina, ammesso che tu non sappia già dove trovarla, passa dal borgo, alcune signore volevano salutarla-
-Va bene, tieni impegnati i nostri ospiti!-
i servi cominciarono a stabilire i loro compiti, ma c'era anche chi progettava una bella intossicazione per il "Falso pittore".. almeno così era chiamato da Bianca

Martino non ascoltò altro e si recò nelle scuderie, mentre Agnese si accomodò in giardino con i suoi genitori..
-Allora, mi pare di capire che la futura moglie di tuo fratello non vi vada molto a genio!- disse Fabrizio beccandosi un calcio di Elisa -Ha ragione mia moglie, non si sposeranno mai!- proseguì lui
-A proposito contessa, come avete capito che siamo sposati?- chiese Elisa cercando di rimanere distaccata
-La fede, e non solo quella al dito.. il vostro sembra un amore speciale!-
-Lo è!- disse Fabrizio prendendo la mano di Elisa
-Proprio come quello tra mio fratello e mia cugina!- proseguì Agnese sognante
-Non vedo l'ora di conoscere questa donna, sembra molto amata!-
-È molto amata, lei è l'unica in grado di tener testa a Martino, l'unica in grado di calmarlo, l'unica..-
-Sono cugini però!- disse Fabrizio iniziando la paternale che non gli si addiceva
-E quindi? Non hanno scelto loro di chi innamorarsi. Martino deve sposarsi, eppure porta al collo la croce di mia madre, che gli ha regalato Emilia!! Lei si è sposata e non c'è giorno in cui non paghi la sua scelta, e poi loro sono cresciuti insieme, hanno un rapporto non definibile a parole, bisogna vederli per capire!-
-Hai ragione, non esiste età, sesso, cultura o religione; non esiste classe sociale, né parentela, l'amore è unico ed improvviso! E se si amano, devono godersela-
-Anche tu sembri innamorata!- disse Fabrizio interrompendo la moglie
-Altro amore impossibile!-
-Non esistono amori impossibili, ma solo gente vigliacca!-
-E se lui per disgrazia fosse il figlio del più acerrimo nemico dei Ristori? Se lui non sapesse quando male ha procurato la madre? Se lui non sapesse quanto è dura per Martino cacciarli dal borgo, perché lui ha sofferto in primis?-
-Come si chiama?- chiese Fabrizio
-Andrea Casalegno, Andrea Casalegno Van Necker-
 
Un nuovo capitolo, un ritorno atteso!! E soprattutto un breve momento su Angelo, che secondo me era un bellissimo personaggio!!
Aspetto un vostro commento, baci:*

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** 3_Amore ***


Fabrizio a quel cognome si irrigidì, continuava ad essere incredulo..quella donna aveva provato ad uccidere Elisa, Agnese, Martino e perfino lui.
-Van Necker?- ripetette Fabrizio ad alta voce
-Il figlio di Lucrezia?- domandò Elisa sbiancando
-E così anche voi conoscete quella donna?- domandò Agnese sospirando
-Come fate ad essere innamorata di suo figlio? Quella donna è un'assassina, una manipolatrice una..- Fabrizio se possibile era ancora più irritato, ricordando il dolore che quella donna aveva procurato alla sua famiglia
-Lui è così diverso dalla madre!- disse Agnese con aria sognante, prima di irrigidirsi  -Io so quanto dolore ha procurato a me e alla mia famiglia- proseguì alzandosi seguita dai due -Ma lui non sa di cosa era capace sua madre, lui non è come lei!- disse quasi sull'orlo delle lacrime
-Calmatevi contessa- le disse Elisa guardando torvo il marito -Mio marito voleva semplicemente mettervi in guardia-
-Voi non capite, la reazione di Federico è più che comprensibile, ciò che mi preoccupa è che voi, che siete estranei la prendiate in questo modo, cosa dirà Martino non appena lo scoprirà?-
-Nulla! Perché voi aspetterete l'arrivo di vostra cugina per dirglielo contessina! Se questa famigerata ragazza ha su vostro fratello tanta influenza, la prenderà meglio del previsto- proseguì Elisa


-Ma questo posto io l'ho già visto- ammise stupita Emilia, entrando nel famoso capanno di Elisa e Fabrizio
-Certo che lo avete visto, vi ha accompagnata qui vostro zio marchesa-
-Angelo dammi del tu, comunque è un bellissimo posto! Un capanno fuori dal mondo- proseguì Emilia
-Ora su, andiamo! Gli altri si staranno preoccupando- affermò Angelo sellandole il cavallo
I due si misero in marcia, ma qualche metro più avanti incontrarono niente poco di meno che Martino.
Emilia si sentì quasi mancare alla sua vista, mentre Angelo dopo aver salutato Martino, partì per Rivombrosa.
-Marchesa- le disse lui in tono galante scendendo dal cavallo e facendo scendere anche lei
-Martino!- sussurrò Emilia abbracciandolo forte
-Mi ero preoccupato- le disse lui sciogliendo l'abbraccio
-Mi dispiace, non era mia intenzione! Solo che mi sentivo mancare l'aria e avevo bisogno di riposo. Poi..-
-Non devi giustificarti- la interruppe lui abbracciandola nuovamente -Ma piuttosto, dove hai imparato ad andare a cavallo?-
-Fabrizio- disse semplicemente
-Questo dovevi dirmelo!- ribattè lui
-Avrei dovuto, ma era un segreto- affermò lei ridendo e risalendo sul cavallo
-Vuoi venire a fare un giro con me in paese? Molti hanno saputo del tuo arrivo e volevano salutarti!- le chiese Martino salendo in sella
-Ne sarei felice- rispose lei con una dolcezza disarmante


Nel frattempo a Rivombrosa un semisconosciuto si aggirava nella tenuta, aspettando con ansia di vedere qualcuno a lui familiare.
-Angelo Buondio!- urlò una voce dal giardino -Aggirarvi nella tenuta come un ladro?- continuò salendo le scale
-Conte Ristori- sorrise Angelo
-Ma cosa ci fai qui?-
-Mi hanno lasciato libero. Hanno detto che potevo tornare a Rivombrosa dopo questi anni. Celeste voleva farmi compagnia ma non ha potuto, così sono venuto solo. Ditemi di voi, avete già detto ad Agnese e Martino chi siete realmente?-
-Se glielo avessimo detto, avremmo questi strani travestimenti addosso secondo te?- rispose Elisa sorridente
-E cosa aspettate? Non avete già perso fin troppo tempo?-
-Mio caro Angelo- disse Anna arrivando dietro di lui -Io ed Elisa aspettavamo l'arrivo di Emilia, ma Fabrizio vuole aspettare ancora!-
-Chissà perché dovevo immaginare di chi era l'idea!- affermò Angelo facendo ridere i tre


-A quando le nozze?- chiese Emilia a Martino con cortesia
-Per Vittoria anche domani- affermò Martino ridendo..Ma Emilia non sembrò apprezzare molto la risposta
-Accontentala allora!-
-Tu mi vorresti sposato?- chiese lui sofferente
-Io ti vorrei felice!-
-E come faccio ad essere felice se tu non sei al mio fianco?- affermò facendo sorridere Emilia
-Mi spiace non aver mantenuto la promessa!- disse lei, volgendo lo sguardo altrove
-No! Dispiace a me essermi attardato così tanti anni! So di aver sbagliato-
-Ormai è passato cugino!-
-Agnese spera che io non la sposi- disse lui fermando il cavallo
-Non la tratta bene?- chiese Emilia premurosa
-Non si prendono un granché!- affermò ridendo Martino
-Agnese ha la dolcezza di Elisa, ma ha lo stesso carattere di Fabrizio! Se non le va a genio, non fingerá un granché, e conoscendo Vittoria si scatenerà una tempesta ad ogni litigio- sorrise lei immaginando la scena
-E poi, sappiamo tutti che hai vissuto a Rivombrosa per circa 20 anni, quasi più di me-
-Ed immagino che non vada bene a Vittoria questa cosa!-
-Emilia, qualora lei sia scortese, prendi in mano le redini e rimettila al suo posto!-
-È la tua futura moglie Martino, non dire così!-
-Ricordo ancora i tuoi ordini ai domestici...mettevi in riga anche tua madre! Emilia sono sincero, non farti comandare da lei, non ne ha alcun diritto!-
-Sembri tuo padre- rispose lei sorridendo -In ogni caso è colpa delle buone maniere che mi ha imposto mamma da piccola!-
-Ecco perché trasgredivamo le regole! Non cambiamo queste buone abitudini marchesa!- Martino iniziò a galoppare alzando la voce nelle ultime parole per farsi sentire
-Non sfidarmi Martino, sono brava quanto te!- affermò Emilia iniziando l'inseguimento


Mentre Vittoria si era chiusa nelle sue stanze, Antonio ed Anna avevano preferito fare una passeggiata in carrozza. Elisa e Fabrizio invece si trovavano nelle scuderie a discutere di quanto affermato da Agnese..
-Ho paura che soffra-
-Fabrizio è responsabile, adesso ci siamo noi qui!-
-Sarà un bravo ragazzo?-
-Lo spero vivamente...aspetta, arriva Agnese con qualcuno!-
-E noi non facciamoci vedere..- disse lui nascondendosi con Elisa dietro un carro
-Andrea, Martino sarà di ritorno a momenti. Oggi non è il giorno adatto per parlargli..-
-Ma se ci sarà con lui vostra cugina-
-Se il marito di mia cugina si suicidasse, oggi sarebbe il giorno perfetto!!-
-Ahahahah vedrai che le cose si sistemeranno Agnese! Io devo andare- le disse dandole un casto bacio sulle labbra, prima che entrambi si allontanassero in opposte direzioni
-Quello non sarà mica lo sparviero?-
-Oh si, che bugiardo!-
-Fabrizio?-
-Si-
-Taci. Era un complimento il mio!-

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Marchesa Ristori ***


-Marchesa che piacere rivederla-
-Marchesina Radicati-
-È arrivata la marchesa, uscite-
-Sei amata a Rivombrosa, molto più di me- sorrise Martino alla cugina, scendendo da cavallo e aiutandola a fare altrettanto
-Anche tu sei amato Martino-
-No, non ho saputo essere all'altezza di mio padre, mi sono piegato ai francesi e ho concesso loro di compiere angherie contro i contadini-
-Rimedieremo Martino, il nome dei Ristori tornerà a risplendere qui a Rivombrosa-
Emilia abbracciò Martino e gli sorrise amabilmente. Sin da piccola era amata dai contadini del borgo per la sua gentilezza e con il suo aiuto, Martino era certo che le cose si sarebbero risolte.
Restarono al borgo per un pó di tempo. Emilia chiacchieró con tutti e promise loro dei cambiamenti. Parlò anche con Cesare ed altri alleati dello sparviero, che esaltarono le sue capacità e il suo lavoro svolto tra i contadini.
La quiete fu interrotta dall'arrivo delle truppe francesi
-Requisite le armi-
-Capitano Loya, voi non potete fare questo-
-Conte Ristori, io faccio il mio dovere, lei stia al posto suo-
-Hanno bisogno delle armi per mangiare, voi non potete requisirle- intervenne Emilia
-E voi chi siete di grazia?- la derise quasi il francese
-Marchesa Emilia Radicati Ristori di Rivombrosa, figlia della contessa Anna Ristori. Siete voi che dovreste presentarvi e vergognarvi di fare effrazione nelle mie terre-
-Marchesa Radicati- Loya scese da cavallo e salutò Emilia con cortesia -C'è stata una guerra, Torino l'ha persa-
-I contadini non pagheranno per le colpe altrui-
-Ci sono banditi tra i contadini-
-Anche mio zio, il conte Ristori, fu definito un bandito e fu quasi ghigliottinato. Ma era un eroe-
-Emilia- tentò di richiamarla Martino
-Zitto Martino. Rivombrosa non si abbasserà a questi soprusi. Ritornate al Forte e lasciate in pace i contadini-
Il tono di Emilia era fermo e irremovibile, ma il capitano Loya non si fece intimorire e lasciò che i soldati continuassero le loro perquisizioni.
-Avete sentito cos'ha ordinato la marchesa?-
Un uomo incappucciato fece capolino al borgo. Si tolse il mantello rivelando essere lo sparviero.
Martino afferrò la cugina per la vita e la attirò a sé per proteggerla
-Prendetelo- urlò Loya alle truppe
-Nascondete le armi, portartele al sicuro- urlò Andrea verso i contadini - È stato un piacere marchesa, conte Ristori- fece un breve cenno ai due, poi iniziò a galoppare verso i boschi, cercando di seminare i soldati
Loya e le truppe andarono via e Martino abbracció Emilia
-Stai bene?-
-Io sto bene Martino, la nostra gente no-
-Avete sentito lo sparviero? Radunate e nascondete le armi- urlò Martino ai contadini
-Non abbiamo dove metterle, il covo dello sparviero è pericoloso e a rischio-
-Io so come aiutarvi. Cesare raccogli le armi e seguimi- affermò Emilia salendo in sella
-Emilia- provó a fernarla Martino -No Martino, tu è meglio che non sappia nulla. Torna a Rivombrosa, per pranzo sarò a casa-
-Cesare te la affido- disse Martino avvicinandosi al contadino
-Non si preoccupi Conte, è in buone mani-

-Martino dovrebbe già essere di ritorno, è tardi- sbuffó spazientita Vittoria seduta in sala da pranzo
-Vittoria passavano dal borgo, avranno perso tempo- provó a ribattere Agnese, mentre Fulvio beveva l'ennesimo calice di vino
-Perso tempo Agnese? Questo non è più un castello. Ospitiamo una famiglia per un solo medico vecchio e decrepito, un viandante che è amico della servitú, tua cugina che è ospite in un momento poco appropriato e tuo fratello è in giro al borgo. Stai scherzando vero?-
-Se volete togliamo il disturbo- disse Fabrizio ironico -Che donna insopportabile- sussurró a Elisa, che non poté trattenere un sorriso
-Non disturbate affatto signor Federico. Rivombrosa non fa differenze tra classi sociali. Non lo faceva mia nonna quando assunse mia madre per lavorare qui. Non lo fece mio padre quando la tenuta passò nelle sue mani e diede lavoro alla moglie del viandante- mimó tra virgolette -Non lo farà mio fratello, che vi ricordo mia cara vittoria non è nato in queste mura-
-Agnese tuo fratello-
-Sono qui vittoria, sono qui- entrò Martino affannato
-Emilia?-
-Torna presto. Siamo stati al borgo, sono arrivati i francesi, poi lo sparviero..-
-E l'avete lasciata sola Martino?- lo rimproverò Agnese
-Ha ragione tua sorella Martino, lo sparviero è un uomo pericoloso- intervenne Vittoria
-Io ero più preoccupato per i francesi, ma ha tenuto testa a Loya. Sta bene, sta solo aiutando i contadini con una questione-
-Sta aiutando i contadini... Non sa proprio stare al suo posto- affermó Fulvio disprezzante
-Caro cugino- iniziò a rispondere Martino, prontamente fermato da Agnese
-Martino basta che stia bene- uno sguardo eloquente lo zittí

-Io invece non ho ben capito quale sia il problema-
-Fabrizio taci- provó a fermarlo Anna sussurrando per non farsi sentire
-Una marchesa in giro in un borgo con dei contadini- continuò Fulvio
-Va al di là della tua comprensione marito- un Emilia raggiante fece il suo ingresso in sala da pranzo, mentre Agnese scattava in piedi
-Emilia- urlò quasi mentre Anna fu trattenuta prontamente da Antonio
-Non puoi salutarla Anna, non ora-
A Fabrizio scese quasi una lacrima, mentre Elisa gli afferrava la mano
-È bellissima, mi sento come un padre per lei-
-Lo so e per lei è come se tu lo fossi veramente amore-
Poi incrociarono brevemente gli sguardi, mentre lei aveva già salutato tutti e Fabrizio si sentí quasi riconosciuto.
-Loro sono ospiti del nostro medico di corte- si affrettó a precisare Agnese
E lì Emilia riconobbe la madre, che quasi in lacrime tentava di non farsi beccare. Le fece un breve cenno del capo, capendo che qualcosa non quadrava e decise di reggerle il gioco
-È un piacere conoscervi, gli amici dei miei cugini sono anche amici miei-
-Marchesina Ristori- non ebbe nemmeno il tempo di sedersi a tavola che due braccia l'avvolsero
-Bianca, è un piacere vedervi-
-Marchesina Ristori?- chiese con tono dispregiativo Fulvio
Emilia si guardò bene dal rispondergli, non era il caso di far vedere a sua madre il triste matrimonio che si era scelta.
-Martino ha detto che avete incontrato lo sparviero-
-Si Agnese, per fortuna che al borgo ci sono uomini come lui-
-È un brigante- si intromise Vittoria
-Un brigante non protegge i contadini-
-Ruba ai nobili francesi-
-Ruba ai ricchi per dare ai poveri- la corresse Agnese
-Ha a cuore i contadini di Rivombrosa, questo è quanto basta- concluse Emilia
-Anche noi li abbiamo a cuore cara- continuó imperterrita Vittoria, poggiando una mano su quella del marito
-Come dicevo a mio cugino le cose devono cambiare. I contadini sono insoddisfatti, i francesi si stanno prendendo libertà che non possiamo concedergli e una rivolta al borgo è l'ultima cosa di cui Rivombrosa ha bisogno-
-Dopo il matrimonio metteremo tutto a posto-
-Sono felice di sentirvelo dire, anche perché ho intenzione di trattenermi in tenuta per un pó-
-Cosa stai dicendo?- urlò quasi Fulvio
-Tu puoi tornare a Torino se hai bisogno di ispirazione, io mi tratterò a casa mia. Ci sono alcune cose che vanno risolte-
-Prima lasci la carrozza per andare a cavallo, poi te ne vai al borgo anziché venire al castello e ora stai dicendo a tuo marito di andarsene, cosicché tu possa restare qui senza problemi?-
-Esattamente Fulvio-
-A cavallo? Martino ha insegnato a cavalcare anche voi?- chiese Agnese raggiante
-No cugina, è stato tuo padre, ma è una lunga storia- e a Fabrizio sembró che Emilia facesse un occhiolino

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3208142