Winx Club: the Story of the Sisters

di Gaira
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I Ricordi Riaffiorano ***
Capitolo 2: *** La morte di Selina ed Eldora ***
Capitolo 3: *** Una notizia sconvolgente ***
Capitolo 4: *** Il rapimento di Daphne ***
Capitolo 5: *** Conversazione tra due ninfe ***
Capitolo 6: *** Vento di mare ***
Capitolo 7: *** Rivelazioni ***
Capitolo 8: *** La prova di Scamandria: la prima pietra p.t 1 ***
Capitolo 9: *** La prova di Scamandria pt2 ***
Capitolo 10: *** Il labirinto di Kivet: la seconda pietra ***



Capitolo 1
*** I Ricordi Riaffiorano ***


                                                              The Story of the Sister
                                                               I Ricordi riaffiorano
Era una fresca mattinata di primavera alla prestigiosa  scuola per fate di Alfea ,  dato che era una domenica le allieve non avevano lezioni.
 Era passato circa un anno dalla sconfitta di kalshara e dalla perdita dei cuccioli fatati,  le winx erano nel  loro salottino che univa le loro camere da letto, chi era a leggere un libro, chi ad allenarsi e chi semplicemente a godersi le brezza primaverile che arrivava dal balconcino lasciato aperto. 
Però all’appello ne mancava una.
“ Ragazze dove … dove ha detto che sarebbe andata Flora?” Chiese Stella sdraiata comodamente sul divanetto rosa sbadigliando a metà della frase.
“Stella, quante volte te lo dobbiamo ripetere, è uscita con Helia ma  non ci ha voluto dire dove andavano ” Rispose seccata Tecna  continuando a fissare il suo PC e a schiacciare tasti.
Flora non era in camera sua aveva detto alle winx che sarebbe uscita con Helia ma invece era sola, con in mano un boquet di rose gialle e di gigli bianchi.  Era completamente immersa nei suoi pensieri mentre camminava per un sentiero della tortuosa Foresta di selva fosca, i suoi pensieri si concentravano sul volto sorridente e felice di una ragazza dai lunghi capelli ramati, ricordava di quanto lei e quella ragazza si divertivano a ricorrersi sulle colline del pianeta delle natura.  Continuava a camminare tenendo ben stretto il boquet  avvolto in una carta bianca legato in fondo con un nastrino  viola, era quasi arrivata a destinazione intravedeva di già quella lucente pietra bianca , che splendeva grazie ai raggi del sole. Ogni anno in quel preciso giorno dell’anno si recava nell’esatto centro della foresta di selva fosca, dove si trovava quella pietra bianca dalla forma ellittica.
Alla fata della natura divennero lucidi gli occhi riempiendosi di lacrime che sarebbero cadute al sol sbattere di ciglia, ormai era davanti alla pietra si inginocchiò posando a terra il boquet e leggendo le solite rune che ogni anno incrociavano i suoi occhi. Si lasciò andare in un pianto  disperato allo stesso tempo liberatorio, quel dolore che si teneva dentro da tanto  troppo tempo, mai scorderà quel giorno, il giorno in cui sua sorella morì.
Erano passati anni eppure mai dimenticherà la frase che sua madre le disse, le rimarrà impressa nella mente per sempre anche se era solo una bambina.
“Tesoro, tua sorella è morta”
L a frase che la spiazzò completamente che la fece diventare una bambina timida riservata con cui non si confidava  mai con nessuno.  Il motivo per cui tutti gli anni andava a quella pietra a dare un saluto  sua sorella maggiore, ma la cosa strana è che non si ricordava il motivo della sua morte.
 
Nota degli Autori
Ciao a tutti autori e autrici la vostra Gaira è tornata con
una nuova storia assieme al suo adorabile (come no)
fratellino Frippo, ma tornando alla fic era da un po’ di
tempo che mi frullava in mente l’idea che la nostra fatina
della natura avesse una sorella più grande morta.
Mi dispiace davvero farla soffrire è che sono sadica e mi piace
Frippo: questo rivolto a lei ovviamente
Ci scusiamo il primo capitolo un po’ corto ma non volevamo
scrivere tutto in un solo capitolo. Fateci sapere cosa ne pensate con
una piccola recensione anche negativa ovviamente.
Saluti
Da Gaira e Frippo
P.S (di Gaira) gli aggiornamenti saranno più o meno ogni sabato
o domenica e per quanto riguarda l’altra storia “Il cuore della natura”
se non oggi o domani aggiorno
 
 
 

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Capitolo 2
*** La morte di Selina ed Eldora ***


Si rialzò a malavoglia dalla pietra, ma non poteva star via molto era in giro da quella mattina e aveva mentito alle ragazze su dove  sarebbe andata. Si girò nella stessa direzione dalla quale era venuta e iniziò a camminare lentamente. Ricordava perfettamente come i suoi parenti avevano cercato di consolarla quando aveva appreso la notizia, nessuno le aveva mai rivelato su come era morta la sua adorata sorellona, sospirò fermandosi un attimo, le faceva male ripensare a lei, a tutti i sorrisi dolci che le rivolgeva,  oppure quando cadeva le porgeva sempre una mano per rialzarsi. Riprese il suo cammino, i suoi genitori le avevano detto che lei era morta a causa di una malattia che la tormentava da anni, ma crescendo capì che quella era solo una scusa inventata per non far sapere come era morta veramente. Un sorriso amaro le si dipinse sul volto, non era poi così sciocca da credere ad una stupidaggine del genere. Aveva colto in flagrante sua madre discutere con suo padre proprio di questo, ciò che dicevano non era collegato ad una malattia. Ma infondo non poteva nemmeno esserne così sicura era piccola e di Daisy conosceva ben poco. Era sua sorella,  sicuramente qualcosa le aveva detto ma aveva 6-7 anni, chiedere ai suoi genitori era praticamente impossibile, sua madre piangeva ancora la sua primogenita e suo padre rinnegava ancora la sua morte. Daisy era la ninfa della Terra, di questo ne era certa, non si era accorta che mentre pensava era arrivata al' entrata della foresta esattamente dove era partita. Sospirò rumorosamente e a passo spedito incalzò la stradina per il cancello di Alfea, non aveva voglia di vedere le Winx, ricordare la sorella le provocava sempre un dolore atroce, non aveva mai accettato di non averla più vicino. Entró all' interno della scuola, vide le Winx radunate intorno al pozzo dei desideri. 

"Flora, ma non eri con Helia, pensavamo fossi con lui, noi andiamo proprio ora a Fonterossa"Annunció Stella salutando l'amica con un gesto della mano.

"Eh...si c'è stato un cambio di programma e sono andata a fare una passeggiata" 

"Okay, comunque vuoi venire con noi?" Domandó Musa. 

Flora annuì solamente  e seguì le altre verso la strada per il collegio di cavalieri.
*****
Sulla Terra una stremata Selina si affiancò alla sua fata madrina.
"Continua così Selina e vedrai che migliorerai"
"Lo spero" Disse lei
Le due si diressero verso la casa di Eldora fino a quando una figura si paró davanti alle due. 
"Così sei tu la fata madrina di cui ho tanto sentito parlare" pronunciò la ragazza rivolta alla fata  più anziana. 
" Tu chi sei e che cosa ci fai qui" Disse a denti stretti la ex strega dei serpenti
" Qualcosa che voi conoscete bene, voglio il Legendarium"
Le due sussultarono appena udirono le parole pronunciate dalla strana ragazza che avevano davanti.
"Non otterrai mai quel libro ora vattene di qui" Eldora dopo averle detto quelle parole si trasformò in fata e intimò nuovamente la ragazza ad andarsene, ma questa non si spostò di un millimetro. 
La fata madrina scagliò un raggio color oro contro la sua nuova nemica. Anche Selina si mise in posizione d'attacco e lanció una sfera verdognola. Sebbene l'avessero attaccata la figura femminile non retrocesse di un passo, allungó una mano e assorbì gli incantesimi delle due. Destando stupore nei confronti della fata e dalla ex strega. 
" Basta giocare voglio quel libro!" Con decisione la ragazza lanció un raggio viola verso le sue nemiche, le quali furono sbalzate a terra a qualche metro di distanza da dove si trovava lei. 
Si avvicinò ad Eldora, la prese per il colletto del vestito e la tiró su. 
"Se non me lo dici tu ci penserò da sola" sibiló, in un istante una sfera Viola scuro comparve accanto a lei, con un gesto della sua mano la sfera colpì in pieno petto la fata, la quale urló dal dolore. La ragazza dai capelli viola, lasció andare malamente la donna che finì rovinosamente a terra, Selina aveva gli occhi sgranati dallo stupore per la scena a cui aveva appena assistito e non si accorse che la figura femminile le si trovava davanti. 
" C-cosa le hai fatto" sussurrò la neo fata, quella non rispose ignorandola completamente e genero un' altra sfera, la quale fluttuava sulla sua mano aperta, la ragazza dai capelli verdi non fece in tempo a replicare che le si insinuò nel petto, un  dolore da spezzarle l' anima invase Selina che non poté trattenere le urla del dolore e in quel momento capì cosa era successo alla sua fata madrina: era morta. 
Selina chiuse gli occhi e finì a terra ormai priva di vita. 
La ragazza nel frattempo aveva ghignato compiaciuta e si era addentrata nella casa della ormai ex fata madrina. Rovistò negli scaffali e nei soprammobili, ovunque ma non trovó il libro. Prese una porta e si ritrovò in un' altra stanza su un mobilino in legno vi era il tomo che cercava, protetto da un incantesimo protettivo. Non fu difficile disattivarlo è una volta fatto prese il libro tra le mani. Sapeva che era stato "chiuso per sempre", ma questo fatto non la scoraggió prese la chiave con la quale era stato chiuso, si concentrò un ' aura blu la circondó, lo smeraldo che risplendeva nella chiave divenne nero fino a quando non si formò una crepa. Inserì la chiave nella fessura la giró è il Legendarium si aprì. Sfoglió alcune pagine soffermandosi su una che narrava la leggenda di tre streghe.
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Nota dell' autrice
Ciao, lo so sono una persona orribile, non ho aggiornato da secoli, ma ho le mie buone ragioni, e ho avuto problemi
col pc, sto scrivendo dal telefono appunto, sono capitoli corti questi due ma poi gli altri si allungheranno. In questo capitolo si parla della morte di Eldora e Selina, e della comparsa di questa nuova nemica.
ringrazio lettori silenziosi e recensori.
A presto 
Gaira

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Capitolo 3
*** Una notizia sconvolgente ***


                                 Una notizia sconvolgente 
La ragazza dai capelli viola posó una mano sull' immagine che raffigurava le tre streghe:le Trix.
"Trix,  uscite dal libro per vendicarvi di chi vi ha fatto questo" 
Le tre streghe comparvero davanti alla ragazza che le aveva fatte uscire, erano confuse e stordite. 
"Tu chi sei, perché ci hai liberate?" Domandó la sorella maggiore nonché strega del ghiaccio
"Ci sarà tempo per le spiegazioni, comunque potete chiamarmi: Katalya" pronuncio, ghignando malefica.
*********
Le Winx procedevano verso Fonterossa, Stella parlava animamente con Bloom e Aisha, Tecna ascoltava un po' la conversazione, Musa le era accanto mentre Flora camminava più isolata dalle altre. Musa si era accorta della lontananza dell' amica e decise di andarle vicino.
" Flora, tutto a posto?" Domandó.
La fata della natura non rispose.
"Flora?Flora? Ma che hai?" 
"Uhm... Niente Musa davvero" Rispose questa volta
" Guarda che se è successo qualcosa con noi puoi parlarne" 
" Grazie, ma davvero va tutto bene"
Le sei ragazze raggiunsero la scuola per specialisti e raggiunsero in fretta l'entrata, dove le stavano aspettando gli specialisti. 
"Ragazzi" Urló la fata della luce splendente, sbracciandosi per farsi vedere e corse velocemente in direzione del suo fidanzato.
Brandon si ritrovò con la fidanza incollo. Le ragazze ridacchiarono per la visione della loro amica attaccata al fidanzato. 
"Ehi Bloom" la richiamó il proprio ragazzo
La ragazza dai capelli rossi si avvicinò al proprio specialista,  dandogli un tenero bacio. La fata della tecnologia scambió un abbraccio con Timmy, mentre Musa si teneva a debita distanza dallo specialista dai capelli violetti,in quanto da quando era tornato non gli aveva rivolto la parola nemmeno una volta. 
Riven, a inizio anno era tornato a Fonterossa, non dando concrete spiegazioni su come fosse arrivato lì e il perché del suo ritorno. 
La fata di Linphea preferì non andare ad Helia, il dolore bruciava ancora forte nel cuore della giovane. 
"Flora, va tutto bene?" Chiese lo specialista corvino
"Uff... Perché tutti me lo chiedete, sì, sto bene" Rispose irritata lei, lo specialista retrocesse di qualche passo ma fu fermato dalla fata. 
"Scu-scusa è che ho ricordato un evento spiacevole e preferirei non parlare" 
Lui annuì solamente. Le coppiette si separorono dal gruppo, tutti tranne la fata della musica e quella della natura, che rimasero li all' entrata del bosco da cui erano arrivate, i rispettivi ragazzi si misero a parlare da loro. 
"Musa, non vai da Riven?" Domandó Flora rivolta alla fata di Melody
"Potrei farti la stessa domanda con Helia"
"È solo che preferisco stare un attimo da sola" 
"Allora ti lascio in pace" 
"No... Non volevo ...dire questo"
Ma la ragazza dai capelli blu si allontanò dall' amica, appoggiandosi con le spalle al tronco di un albero. Proprio in quel momento arrivó Roxy correndo raggiunse il gruppo di fate e specialisti. 
"Roxy!" Esclamò la fata dai capelli rossi, che, appena aveva visto l'amica si era avvicinata. 
La fata degli animali si piegò sulle ginocchia per recuperare fiato. 
"Roxy, che succede come mai sei qui"Le domandò Tecna.
"W-Winx, sono stata avvisata da Nebula, di andare immediatamente sulla Terra è successo qualcosa di molto grave" Aggiunse la fata, scrutando le sei fate e i ragazzi. 
"Che è successo?" Si intromise Brandon
"I-io non lo so, lei mi ha solo detto di recarci subito là con voi"
"Se l'ha detto Nebula significa che deve essere qualcosa di estremamente grave" disse Aisha.
"Venite anche voi ragazzi, vero?" Domandó Stella più rivolta al suo ragazzo che agli altri specialisti. 
"Certo" taglió corto il principe di Eraklyon.
Le sei fate si guardarono un attimo negli occhi, si trasformarono in fate Butterflix.  Anche Roxy si trasformò nella sua forma fatata. Si presero le mano, concentrandosi e si teletrasportarono.
*******
Nel frattempo nella casa di Eldora.
"Quindi, Katalya che vuoi?" Domandó la strega delle illusioni incrociando le braccia al petto, seccata. 
"Tutto a tempo debito Trix, prima dobbiamo andarcene di qui" 
"Perché, da quel che vedo siamo sole" pronunciò Stormy, andando all'entrata e indicando con la mano i corpi esanime di Selina ed Eldora. 
 " Pensi che la scomparsa di una energia magica come quella di quella fata non si noti, ben presto  ne arriveranno altre  " Disse lei ammiccando mentre parlava alla ex fata madrina. 
" Dobbiamo trovare un altro posto"continuò lei. 
" Noi non prendiamo ordini da te e poi se arrivano altre fate, possiamo benissimo sconfiggerle" Parló spazientita la streghe delle tempeste.
"Assolutamente no, siete ancora troppo deboli per via della 'liberazione' dal Legendarium, comunque dovrete ubbidirmi per forza perché io ho questa" Katalya, sventolò sotto il naso delle tre streghe la pagina raffigurante la loro storia. 
"Posso rispedirvici quando voglio, ma se mi ubbidirete forse vi lascerò andare" 
Le tre sorelle si guardarono un attimo e poi fu Icy a prendere la parola.
"Si, d'accordo faremo quel che vuoi però devi promettere che quando il tuo piano o quel che vuoi sarà concluso, ci darai la nostra libertà o noi..."
"Va bene va bene, accetto la vostra condizione ma andiamocene da qui" disse interrompendo la strega. 
"E dove vorresti andare" chiese Darcy.
" Mi serve un posto sicuro dove possa controllare una persona" 
"Allora sappiamo noi dove andare" Disse entusiasta la più piccola delle sorelle.
"A Torrenuvola " 
"Intendi quella scuola per streghe, la preside è una strega potente e poi non devo essere notata per ora" 
"Abbiamo più volte 'occupato' quella scuola e poi l'ufficio della Griffin è pieno di artefatti magici che possono essere utili" confermo Icy ghignando.
In quel momento la ragazza avrebbe voluto dire qualcos'altro ma, guardando dalla porta vide una fata dai capelli corti e blu. 
"Va bene ma ora andiamo velocemente!" Esclamò la ragazza dagli occhi blu, utilizzó i suoi poteri sulle streghe teletrasportandole via da quel luogo. Prima di andare via anche lei lanció il Legendarium a terra vi scagliò contro un raggio violetto, il libro a contatto con l'incantesimo si incenerì. Katalya ghignó soddisfatta e anche lei andò via. 
******
Quando Nebula arrivò sulla Terra non voleva pensare a quel che aveva percepito, aveva chiaramente sentito l'energia di una fata terrestre venir meno, ma quella energia era diversa era più forte dalle altre, capì che veniva da una città terrestre e subito vi si diresse. Arrivata nella foresta intravide la casa della fata madrina Eldora e correndo la raggiunse. Era sconcertata per la visione che le si presentava davanti: Selina e la fata erano a terra apparentemente senza vita. Sgranò gli occhi incredula, si avvicinò meglio nessuna emanazione magica arrivava dalle due il che significava che la sua paura più grande si era avverata erano: morte. Lanció immediatamente un segnale di avvertenza Roxy per contattare le Winx.
*********
Le sei  fate  assieme a Roxy e con gli specialisti, raggiunsero in fretta l'entrata della foresta in cui all'interno vi era la casa della loro amica fata. 
Le sette si misero subito in volo cercando di arrivare il prima possibile, anche loro, tutte percepivano qualcosa di strano, i ragazzi si misero a correre e in poco tempo raggiunsero la dimora della fata madrina, ma il loro 'viaggio ' fu fermato dalla regina delle fate terrestre. 
"Nebula!" Esclamò urlando la fata degli animali andando accanto alla fata maggiore della guerra e della pace. 
"Nebula, che è succ..." Chiese Bloom atterrando, appena scese a terra vide la sua vecchia amica a terra e da lì immaginó il peggio. 
" O mio dio, Selina" Gridó in preda al terrore. 
Furono Sky e Stella a fermarla, prendendola per un braccio ciascuno.
"Fermati Bloom vedrai...vedrai che è... tutto a posto" cercó di convincerla la sua migliore amica ma neanche lei credeva che andasse tutto bene. 
La fata dai capelli rossi varcava di divincolarsi in ogni modo, si agitava e urlava il nome dell' ex strega dei serpenti, sotto lo sguardo  triste dei suoi amici. 
Tecna cercava di mantenere la calma e si avvicinò ai corpi. Dopo una piccola analisi la fata della tecnologia disse:
" Sembra siano state soffocate, ma non ci sono segni di strangolamento" Affermò
Timmy si avvicinò anche lui abbassandosi all' altezza delle due donne. 
" Si, è come ha detto Tecna è molto strano" Nel frattempo che diceva queste parole, aveva preso il viso di Selina con una mano e l'aveva 'girato' per vedere meglio il collo. 
"Quindi sono entrambe..." Cercó di parlare Roxy non riuscendo a pronunciare quella parola. 
Tecna si alzò,  la guardò negli occhi e annuì e poi abbassò  lo sguardo. 
La fata della fiamma del drago si fermò abbassò lo sguardo anche lei, inconsapevole che calde lacrime avevano iniziato a rigarle le guance. 
*******
Katalya insieme alle Trix aveva raggiunto la scuola per streghe. 
"E ora?" Chiese
"È ora sta a vedere di cosa siamo capaci" Disse la sorella maggiore ammiccando alle altre sorelle. 
Tutte e quattro si teletrasportarono nell'aula magna della scuola. Le streghe, tutte, sussultarono o sgranarono gli occhi alla vista delle tre streghe oscure. 
"Trix, non uccidete nessuno ho bisogno che siano tutte vive" 
"Come?!" Domandó stupita la strega delle tempeste. 
La ragazza la guardò furiosa e lei distolse lo sguardo dal suo.
Delle studentesse provarono ad attaccare le nemiche ma tutti i loro attacchi furono bloccati da uno scudo creato dalla ragazza. 
"Ma che fai! Possiamo benissimo sconfiggerle" ringhió adirata la strega delle illusioni.
" Voi tre, occupatevi della preside e delle professoresse,  di loro potete farne quel che volete, ma della direttrice lasciatela viva" 
"Volete muovervi!"sibiló arrabbiata la Viola.
Le Trix fluttuarono verso l'ufficio della loro ex preside. 
Non appena le tre streghe se ne andarono, Katalya annulló lo scudo, tese le mani in avanti, utilizzó un incantesimo ipnotico e tutte le studentesse presenti in quella sala furono sotto il controllo della ninfa del vento.
Le tre streghe raggiunsero l' ufficio della Griffin , colpendo chiunque ostacolasse il loro cammino.  Si ritrovarono davanti alla porta e con un colpo Stormy la buttó giù, e si mostrarono davanti alla loro ex direttrice.
Nota dell'autrice 
Ciao^^ 
Sono tornata ad aggiornare presto, in questo capitolo si capisce che cosa è la ragazza una ninfa. In questi capitoli non viene descritta Katalya, viene solo detto che ha i capelli Viola e gli occhi blu, questo perché è fatto a posta. Sono tornate le Trix ma il Legendarium è andato distrutto, ma le Winx ancora non lo sanno, ma hanno appreso la notizia che Selina è Eldora sono morte eheheh
Va bene 
A presto 
Gaira

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Capitolo 4
*** Il rapimento di Daphne ***


La preside di Torrenuvola, fu sconvolta nel vedere le sue ex allieve, lasció cadere i libri che aveva in mano, portandosi una mano davanti alla bocca. 

"V-voi... Non dovreste essere qui" 

"Beh, da quel che vede, siamo qui davanti a lei in carne e ossa" Disse Darcy

"C-come avete fatto ad uscire dal Legendarium?"

"Le interessa davvero?" Chiese Stormy giocherellando con le dita creando delle piccole saette.

"Cosa fate qui andatevene subito dalla mia scuola" sibiló la preside

"Questa è anche la nostra scuola...ora!" Esclamò Icy.

"No, mai!" Griffin lanció un raggio contro le tre streghe, ma quest'ultimo, schivarono agilmente il colpo lanciato dalla preside e fu poi Darcy a contrattaccare. 

La strega delle illusioni si mise l'indice e il medio di entrambe le mani sulle tempie, chiuse gli occhi concentrandosi maggiormente, cercó di utilizzare le sue onde ipnotiche, ma l'attacco fu facilmente 'deviato' dalla Griffin. 
Fu allora Stormy ad attaccare, lanció una serie di fulmini sulla strega ma anche il suo incantesimo non servì a nulla. Nello stesso momento si unì anche la sorella maggiore, utilizzando una raffica di schegge di ghiaccio. Ma niente, nessuno dei tre attaccati lanciati dalle Trix, furono sufficienti a sconfiggere la strega. 

"Ma siete davvero le tre famose Trix di cui ho sentito tanto parlare, non mi sembra che stiate facendo un buon lavoro" Urló la ninfa appena arrivata, indicando la preside dell'istituto.

"Ma t-tu sei..." Cercó di dire, ma fu fermata dalla ragazza che le scagliò contro un raggio che scaraventó a terra la Griffin. 

"Lei ti conosce?" Le domandò la strega del ghiaccio. 

" Uhm, diciamo che non l'ho incontrata di persona, ma ha sentito parlare di me"

Griffin, nel frattempo aveva tentato di rialzarsi ma con scarso successo in quanto Katalya le aveva scagliato contro una sfera blu e la fece ricadere e perdere i sensi. 

"Trix,  fate  una cosa, se volete davvero essere utili, legate la preside in modo che non possa reagire appena si sveglierà" 

" Eh , non trattarci così..." Stormy fu interrotta dalla ninfa che fece a vedere alla strega la pagina del Legendarium. 
La strega delle tempeste ringhió arrabbiata ma fu sua sorella a metterle una mano sulla spalla e a calmarla. 

" Tu intanto che farai?" Domandó adirata la sorella maggiore tra le Trix.

" io devo andare a controllare la persona di cui vi avevo parlato" Rispose lei 
*******
Nella foresta di Gardenia le Winx avevano spostato i corpi di Selina ed Eldora dentro la casa di quest'ultima e coperte con due lenzuoli. 
La fata della fiamma del drago si era nel frattempo calmata ma era rimasta sempre abbracciata al suo principe. 
"Tecna, hai capito chi è stato a fare...questo" 
Chiese Aisha alla fata della tecnologia. 
Lei non rispose, si mise a braccia conserte e si spostò in un'altra stanza per riflettere. 
Appena varcó la soglia dell'entrata calpestó per sbaglio qualcosa. 
"Ma questo" Tecna sgranò gli occhi e allontanó immediatamente il piede. 
"Ragazze, venite qui, presto!" Esclamò la fata chiamando le sue amiche.
"Cosa urli in un momento del genere" Disse la fata della luce splendente 
"Tecna, ma che ti prende?" Le chiese Musa avvicinandosi a lei. 
"Questo" indicó un libro o quello che doveva esserlo, ma era tutto incenerito e nero solo qualche pagina si era salvata.

"Cosa?! Questo libro?" Chiese irritata Stella per essere stata disturbata in un momento del genere. 

 Tecna sospirò pesantemente .
"Stella, quel libro è... È il Legendarium" 

"Cosaaaa!!" Urló lanciando via il tomo, me 
nella caduta qualche pagina si era staccata volando via.

"Ma no... Non è Po-possibile" balbettò impaurita la fata di Linphea.

"Invece, invece...si" sussurrò Aisha prendendo una pagina, mostrandola alle altre, raffigurava la leggenda dei licantropi anche se era mezza strappata, l'immagine dei lupi era ancora ben visibile.

"N-no, abbiamo chiuso il libro, con la chiave e...e n-no" pronunciò Bloom ancora sconvolta per la visione dell'ex amica morta. 

"Già, la chiave, ma dov'è, l'avevamo lasciata qui assieme al libro" Disse Musa. 

"Eccola" Stella si chinò sul pavimento raccogliendo la ormai ex chiave del Legendarium, osservandola meglio poteva notare  che lo smeraldo era nero, sembrava che fosse cambiata la pietra. 

"Fa vedere" La fata di Zenith le prese la chiave di mano.
"Si, è proprio questa!" Esclamò 

"Pensi che la morte di Selina ed Eldora c'entri con la distruzione del Legendarium? E perché la chiave ha quell'aspetto?Tecna.." Musa fu brutalmente interrotta dalla nominata.

"Calmati Musa, una domanda alla volta non so se c'entri, potrebbero essere state eliminate perché ostacolavano i loro piani..."

"Quali piani hai già capito che potrebbe esserci un nuovo nemico" Chiese la fata della natura, la quale era stata in silenzio tutto il tempo. 

"Beh, se non ti convince la morte di una delle più potenti fate della Dimensione Magica, comunque non lo so... Sarebbe meglio tornare ad Alfea e chiedere a Faragonda." 

"Ragazze, io e Nebula porteremo Eldora e Selina a Tir Nan Og per celebrare il loro funerale" Disse Roxy affacciandosi alla porta dato che era rimasta per tutto il tempo nella stanza accanto.

Le ragazze annuirono,  Tecna prese in mano il libro e la chiave e le sei fate uscirono da quella stanzetta. 
*******
A Torrenuvola, Katalya stava spiando dalla sfera di cristallo nell'ufficio della preside, una donna  dai capelli biondi che camminava tra grandi corridoi della scuola per fate.
"Allora, è lei la persona che volevi 'controllare'" le chiese Icy appoggiata allo stipite della porta.

La ninfa sbuffó irritata.
" Si, ma sono cose che riguardano solo me, voi non dovete intromettervi per ora" 
" Comunque, avete fatto ciò che  vi ho chiesto?"

"Si, ma ancora ci devi spiegare cosa vuoi farci con lei" 
 "E cosa hai fatto a tutte le studentesse e alle professoresse?"

"Se pensi che le abbia uccise, ti sbagli, le ho semplicemente ipnotizzate, mi servono tutte, ho uno scopo ben preciso. Comunque ora devo andare, non fate nulla alla Griffin finché non torno" 

"Dove vai?" 

"Ad Alfea" Rispose brevemente 

"Che ci vai a fare in quella scuola per fate?!"

"Te l'ho detto a controllare quella persona" 
*******
Nei vari corridoi della grande scuola per fate di Alfea, la professoressa di storia della magia camminava diretta all'uscita del collegio, dopo aver tenuto la sua attuale lezione. 
Raggiunse il giardino che costeggiava l'edificio, in quell'ora del giorno le studentesse stavano facendo ritorno nelle proprie stanze per prepararsi alla cena. 
Daphne non aveva voglia di andare in mensa a sentire la noiosa Griselda chiederle come era andata la giornata. 
Sospirò e si sedette-o meglio si accasciò sulla panchina-, non seppe nemmeno lei per quanto tempo stette a osservare le fronde degli alberi muoversi a ritmo del vento, ma la brezza serale fu rimpiazzata da una vera e propria tormenta. La ninfa di Domino dovette alzarsi e coprirsi gli occhio con un braccio. 
"Ma chi si rivede" ghignó malefica Katalya.
Alla donna morirono le parole in gola, non poteva crederci,  la aveva davanti, dopo anni che pensava che anche lei se ne fosse andata,  eccola lì, che la guardava dall'alto in basso con quei suoi strani occhi blu. 

"No, tu non puoi essere... No" deglutì rumorosamente 

"Ma, non sei felice di rivedermi, Daphne"
No, quella ragazza dai lunghi capelli viola e dai profondissimi occhi blu, che indossava una maglietta violetto con delle spalline sottili e una lunga gonna dello stesso colore non poteva essere la sua adorata, Ilya.

 "Ilya, sei tu, vero?"

" Non mi riconosci neanche più ora, è vero che ho cambiato look, ma..."

"No, Ilya" sussurrò allungando la mano verso di lei, in un disperato tentativo di toccarla

"Eh non chiamarmi Ilya, ho smesso di esserlo molto tempo fa, ora sono Katalya"

"Kat- no no tu..." Daphne rimase visibilmente sconvolta dallo apprendere che la ragazza davanti a lei non era la sua adorata amica; ninfa del vento: Ilya.

" Sai quel che voglio, basta con i convenevoli, dammela!" 

"C-cosa?"

"Oh non fingere, sai benissimo cosa intendo, quindi Daphne, non voglio combattere con te, dammi ciò che mi appartiene" Disse la ninfa del vento allungando la mano per ricevere quel che le apparteneva.
La ninfa di Domino scappó diretta verso la scuola, la ninfa del vento si posizionò davanti   a lei. 
Katalya la fermò e le prese con una mano il collo alzandola da terra.

"Avanti, Daphne, la voglio, è mia! Evitiamo un combattimento che finirà con la tua sconfitta."
Alla principessa ereditaria di Domino vennero gli occhi lucidi, pensare che da ragazze erano inseparabili. 

*Flashback*
"Daphne, pensi che riuscirò a diventare brava come te!" Chiese speranzosa una giovane Ilya, la ninfa dei venti stava atterrando ora dal suo volo, i lunghi capelli bianchi si muovevano a ritmo con le sue ali, e gli occhi cristallini scrutavano la ninfa del Sirenix.
"Ma, si vedrai, con tanto allenamento ce la farai" 
La giovane ninfa sorrise all'amica.
*Fine Flashback*

 La ninfa, buttó giù dalla stretta la professoressa facendola cadere malamente a terra.
Boccheggió, prendendo grandi respiri, portandosi una mano al collo.

"Avanti, ninfetta, dammi ciò che voglio"

"N-no... Mai!" Calde lacrime amare scesero copiose dai suoi occhi ambrati.

"Oh... Che fai, piangi? Sono lacrime, per me?" Dopo quella frase rise istericamente prendendo il viso della donna con una mano, i loro sguardi si incrociarono: blu nell'ambra caldo, Ambra nel blu. No, decisamente due colori che insieme non stavano bene. 

"Daphne, dammela o io non esito a farti del male" Detta quella frase, la ragazza materializzò una spada, tutta fatta da piccoli cristalli viola, la brandì, puntando la punta vicino alla gola della donna. 

" Me la vuoi dare, ora!" 

" No, mai... Ilya, scordatelo!"

"Non chiamarmi più così, sono Katalya!" Urló, un colpo secco e piantó la spada nella spalla della ninfa. Ella gridó dal dolore, una macchia rossa di sparse dalla spalla della fata, tingendo di rosso il verde dell'erba sottostante. 

" Bene, dato che non me lo hai detto.., eh penso che ti porterò con me" 

Katalya sollevò malamente Daphne,che, nel frattempo aveva perso i sensi. 
Scomparendo tra il fogliame del boschetto.
***** 
Le Winx tornarono ad Alfea giusto in tempo per ammirare il tramonto, si diressero assieme agli specialisti nell'ufficio della loro preside.  Ma furono fermati da quest'ultima in uno dei corridoi.

" Ragazzi" 

"Preside, come mai qui" Domandó Aisha

"Dobbiamo parlarle" Disse subito Tecna

"Non ora, Bloom, sai già che è... Successo?" Domandó la direttrice.

"No, perché?" 
Arrivó in quel momento il marito di Daphne.

"Thoren?! Cugino, come mai qui?" Chiese Sky.

"Daphne, non... Non c'è più" disse flebilmente abbassando la testa.

"Cosa?!" Domandó stupita la principessa di Solaria. 

Bloom guardò confusa la sua preside, ma questa annuì.

Nota dell'autrice
Ciao a tutti ;)
Ho iniziato a scrivere alle 23:00 e sono più o meno le 1:30, ma che dire è piuttosto lungo, ma ci sono molti colpi di scena, mi sa che devo sbrigarmi a postare c'è mia madre che mi sta assillando -in effetti- , grazie a tutti i recensori, i lettori silenziosi e tutti. 
Ciao
A presto 
Gaira
P.S il nome Katalya, viene dal greco e non è precisamente così ma l'ho modificato, levando le ultime due lettere e significa "Tempesta". Ilya è una modifica al nome elfico "ilyssa" che significava Tutto Miele.

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Capitolo 5
*** Conversazione tra due ninfe ***


                                                              Conversazione tra due  ninfe
Bloom sbatté così forte le mani sulla grande scrivania della presidenza,  da far sussultare tutti nella stanza. 

"No, non può essere!" Urló infuriata.

"No,no,no,no,no,no" disse mettendosi le mani tra i capelli e iniziando a fare avanti indietro davanti agli occhi increduli dei suoi amici.

"Bloom, per favore cerca di calmarti" cercó di dire Faragonda

"Calmarmi!No, che non mi calmo, lei non capisce, prima vengo a scoprire che la mia amica d'infanzia colei con cui giocavo sempre, si allea con il nostro peggior nemico, poi riesco a farla tornare sulla retta via facendole seguire  la strada della magia fatata, ma poi viene uccisa da qualcuno che non sappiamo neanche chi sia e adesso vengo a sapere che mia sorella, l'unica che è sempre riuscita a infondermi coraggio, è SCOMPARSA!!!" Urló in preda al terrore, terrore puro per aver visto con i suoi occhi il viso ormai senza vita di Selina, terrore perché Daphne la sorella che aveva potuto abbracciare solo due anni prima non c'era più. 
Scoppiò in un pianto disperato e liberatorio, fiondandosi tra le braccia di Sky.
Anche il principe era visibilmente scosso dalla reazione della fata, ma doveva essere forte in quel momento e iniziò a carezzarle i capelli.
Si creò un silenzio imbarazzante,  i singhiozzi della fata della fiamma del drago riecheggiavano nell'ufficio. Fu poi la principessa di Solaria a prendere parola. 

"Th-Thoren,... Tu ne sai qualcosa?" Chiese Stella dopo un momento di incertezza.

"No, sono stato chiamato qui dalla preside" Rispose.

"Allora, Preside?" Domandò Tecna.

"Sono state due studentesse a notare Daphne fuori dalla scuola e una strana ragazza che l'attaccava" Rispose.

"È sicura che non fosse un'altra studentessa"Chiese Musa.

"Impossibile, nessuna allieva sarebbe tanto potente da abbatterla" 

"Lei ha qualche idea di chi possa essere stato e chi vorrebbe Daphne?" Domandò la fata dei fluidi.

"Non mi interessa chi è stato... Rivoglio mia sorella" Pronunciò Bloom, staccandosi da Sky.

"Bloom, non possiamo 'riprenderla' se non sappiamo chi è stato" Le riferì la fata della tecnologia.
*****
A Torrenuvola,  Katalya era arrivata con Daphne e l'aveva legata ad un tavolo con dei braccialetti che le bloccavano i polsi e le caviglie che le impedivano di usare la magia. Aveva ripreso i sensi, anche se la spalla destra le dava fitte lancinanti, anche se aveva smesso di sanguinare.

"Non ti basta averti portata fin qui, mi vuoi dare la pietra!" Disse lei, mettendosi le mani sui fianchi
La ninfa di Domino continuava a divincolarsi, cercava di tenere lo sguardo sempre girato dalla parte opposta a quella della ex amica. 

"Te l'ho già detto, te la puoi scordare!" Esclamò questa volta più arrabbiata.

"Oh, Daphne non te lo ha mai detto nessuno che... Sei patetica!" Ridacchiò divertita.

"E tu eri molto più forte quando eri Ilya!"

"Adesso mi stai facendo veramente arrabbiare"

"E quindi era la ninfa che volevi prendere" Stormy comparve  dalla porta della stanza in cui era imprigionata Daphne.

"Senti Stormy, dato che vuoi divertirti, 'gioca' pure con lei"
La strega ghignò diabolicamente avvicinandosi al tavolo.
Intanto la ninfa aveva raggiunto una stanza al piano inferiore.

"Ah ma allora ci sei pensavo fossi andata assieme a quelle fatine, da quel che mi ha detto Icy" Disse Darcy.

"Fatine?No, non importa lascia stare, alla Griffin, non avete fatto niente"

"No" tagliò corto la strega del ghiaccio.

"Bene-poi guardò la preside che era semi-cosciente" E ora vediamo di riuscire a trovare ciò che mi appartiene. Preside Griffin, lei mi conosce, vero?"
La preside di Torrenuvola era legata ad una sedia, le mani dietro la schiena legate con una corda fatta di piccoli frammenti di ghiaccio e la stessa cosa anche per le caviglie.

"Tu...tu sei l-la ninfa d-del vento" Balbettò ancora indebolita. 

"Si, vedo che mi conosce, bene, dato che sa chi sono di sicuro saprà dirmi dov'è la mia gemma"

"No"

"Oh avanti siete tutti così testardi da non volermelo dire, allora! Esclamò, aprì il palmo della mano usando un incantesimo ipnotico. Fu allora che la direttrice, parlò.

" La tua pietra ce l'ha l-la ninfa dell" Ma la preside fu interrotta da un grido.

"Ma ora che succede?" Sibiló infastidita.
Si diresse all'uscita per andare nuovamente dove era tenuta prigioniera la ninfa di Domino.

"Stormy, ti avevo detto semplicemente di torturarla un po' non di ucciderla" 

" Non le stavo facendo niente, tranquilla" 

"Ho bisogno di lei ma se è morta non me ne faccio niente"
La strega delle tempeste andò via arrabbiata nera.
 La principessa di Domino, stava ancora gemendo dal dolore infertole da Stormy.
Katalya sospirò chiudendosi la porta alle spalle, questa volta nessuno l'avrebbe disturbata.

"Daphne cara, non ti è bastata la tortura che hai dovuto subire, vuoi parlare ora!!"

"Quella era Stormy, come hai fatto a liberarla dal Legendarium?"

"Ho solo evocato la loro leggenda"

"C'ero anch' io quando abbiamo chiuso il libro per sempre, come è possibile che tu l'abbia riaperto?!"

"Come perché? Sono molto brava a mutare pietre magiche e a trasformare un incantesimo che 'chiude' in uno che 'apre'"

"I-Ilya, perché fai tutto questo?" Chiese girando la testa verso la ninfa.

Mhh, davvero? Non pensavo fossi sciocca fino a questo punto"

Le parole di Katalya ferirono moltissimo Daphne, erano molto amiche e non pensava che potesse arrivare a ferirla non solo fisicamente ma anche psicologicamente, il morale della professoressa era definitivamente a terra. 

"Per colpa tua, perché sennò?"

"C-cosa?Cosa avrei fatto io da farti fare tutto questo??!" Domandò incredula.

"Vuoi forse dire che non c'entri nulla! Tu sei sempre stata la migliore sempre, ed io che cercavo di eguagliarti finivo sempre per essere messa in ridicolo!" Pronunciò a denti stretti guardando il pavimento per alcuni secondi.

"No, non può essere, Ilya, noi eravamo amiche, io volevo solo aiutarti"

"Aiutarmi!!Ti destreggiavi sempre come fossi la più brava, l'unica a saper combattere a saper incoraggiare le altre... Io"

"Ilya" Questa volta Daphne stava piangendo, nemmeno lei sapeva perché,  aveva cercato di reprimere le lacrime che pungevano gli occhi, ma erano troppo forti.

"Non piangere Daphne non ho bisogno della tua compassione, piuttosto  mi hai interrotta proprio quando stavo per scoprire chi aveva la mia gemma" 

"Cosa ci farai una volta che ce l'avrai?"

"Ti arrendi già all'evidenza che la ritroverò" 

"Ovvio che no" Questa volta il suo tono della voce era deciso e risoluto.
"Io ho sempre cercato di essere di aiuto a tutti non ho mai voluto che tu credessi che io avessi un atteggiamento da egoista"

"Ed invece l'avevi, e poi, ammettilo mi hai sempre riso alle spalle,  tu e Daisy. Anche lei era uguale a te, era forte e non facevano che ammirarla e io ero sempre in disparte! Ed è per questo che me ne sono andata quel giorno! È ora sai anche perché sono scappata lasciando voi ninfe e mia sorella. Non so nemmeno perché mi sono messa a dire queste cose" 
Si alzò in piedi, mettendosi di spalle all'ex compagna.

"Ma sai sono stata felice di non dover più sentir le chiacchiere noiose su fiori e pozioni di Daisy"

"Daisy è morta!" Urlò la prigioniera guardando in modo truce le spalle della vecchia amica.
"È stata uccisa!"

Per qualche secondo le parve vedere l'immagine di Katalya tremare.
La ninfa del tifone non seppe perché il suo corpo aveva preso a tremare come una foglia, sapeva che, dopo le  sue parole il suo corpo aveva smesso di rispondere  ai suoi comandi.

"E così, è...è morta"Dopo un momento di esitazione riprese a parlare 
"Trix!" Urló arrabbiata, lasciando quella stanza e di conseguenza anche la ninfa di Domino.
*****
Qualche ora più tardi Daphne stava camminando lungo il sentiero di fronte alla scuola per streghe, si teneva con il braccio sinistro la spalla destra, zoppicava per via del 'giochetto' che aveva fatto con Stormy e aveva gli occhi pieni di dolore per l'indifferenza che aveva provato Katalya quando le aveva detto di Daisy. Continuò a camminare, camminare e camminare. Si ritrovò alla fine di una foresta, aveva la vista offuscata scorgeva in lontananza  un grande palazzo rosa e poi il buio.

Nota dell'autrice 
E rieccomi qua! In questo capitolo-che non mi convince molto, ed è anche più corto rispetto agli altri- si capisce di più del passato di Katalya/Ilya e viene nominato un'altra volta in nome Daisy. Ma anche la ninfa del tifone,-si perché se da buona è del vento diventata cattiva è del tifone- nomina una sua presunta sorella. E Bloom invece è disperata per la sua. 
A proposito, il titolo della storia-The story of The sisters- non riguarda soltanto la nostra fatina fiorita ma bensì tutte le coppie di sorelle che troveremo. Detto questo mi dileguo sennò diventa più lungo del capitolo stesso. Ringrazio lettori silenziosi e recensori.
Baci 
Gaira


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Capitolo 6
*** Vento di mare ***


                                                    Vento di mare
Urli, voci, passi tutto si mescolava nella mente di Daphne sentiva soffice sotto il corpo e qualcuno che chiamava insistentemente il suo nome, qualcosa le stava toccando la schiena, la vista offuscata e i capelli sul viso non miglioravano certo la situazione. Tutto il corpo era fermo, voleva rispondere ai richiami di quelle voci, ma le corde vocali sembravano non voler emettere alcun suono, la bocca non voleva aprirsi, e le braccia tantomeno muoversi. Poi uno strano calore le pervase il corpo si sentiva stranamente al sicuro e non capiva come, con quella sensazione si addormentò.
******                                                                                 Era mattina presto ad Alfea, i caldi raggi del sole stavano facendo capolino dalle montagne,  e tra le tende rosse dell' infermeria della scuola qualche spiraglio solare  filtrava tra la stoffa. Fu il riflesso di quest'ultimo su uno specchio posato proprio di fronte alla professoressa di storia della magia la causa del suo risveglio.
Quando riaprì gli occhi Daphne si rese conto di essere su un lettino, aveva provato a mettersi a sedere, ma una forte fitta alla spalla la fece ricadere all'indietro. Sospirò pesantemente, l'ultima cosa che ricordava era la strana decisione di  Ilya, cioè Katalya,  di liberarla, chissà perché poi,  ora che era libera poteva benissimo raccontare tutto alle Winx e sperare con il loro aiuto di far tornare la ninfa del tifone in quella che era prima, ovvero la ninfa del vento, la bella Ilya, sua allieva e amica. 
Chiuse gli occhi un momento e l'immagine della strega delle tempesta fu subito nitida tra i suoi pensieri, le Trix, come avevano fatto a liberarsi, no, la viola le aveva detto chiaramente che era stata lei, ma perché? Poi aveva parlato della gemma, avere di nuovo a che fare con quello strumento di morte no, non voleva rivedere il sangue di una sua amica scorrere. Non ce la faceva più dolore o no,  la donna decise di alzarsi, quando i piedi nudi toccarono il gelido pavimento sussultò, quasi quasi poteva benissimo restarsene a letto, la spalla le pulsava e la stessa cosa per le caviglie e i polsi, ma quanto era stata legata su quel tavolo, si chiese.
*******
Quella sera Bloom non voleva dormire sembrava ancora di più in ansia di prima, eppure avevano ritrovato Daphne ed era ancora viva, certo conciata un po' male ma  viva.
"Bloom, gli specialisti vanno via, vieni a salutarli?"  Chiese Stella, la fata del sole splendente era affacciata alla porta della camera della fata della fiamma del drago.

"Si, arrivo" Tagliò corto lei, andando insieme all'amica.
Le Winx e gli specialisti erano nel cortile a salutare proprio quest'ultimi.

"Sicuri di non volere un piccolo passaggio?" Chiese la fata dei fluidi facendo apparire piccole scintille dorate sulle dita. 

"No, grazie Aisha, andiamo a piedi" Confermò lo specialista occhialuto.

"Come volete" Disse lei

"Ma non rischiate di fare tardi? È già sera!" Chiese nuovamente Musa.

"Ti preoccupi per me?" Le chiese allora Riven.

"Di te no di certo!" Detto questo si girò nella parte opposta a braccia conserte. 
Helia poggiò una mano sulla spalla dello specialista dai capelli magenta, ma questo lo scansò arrabbiato.

"Ci fate sapere delle condizioni di Daphne, poi?" Chiese Brandon.

"Si, di quello non preoccupatevi" Rispose la fata della natura.
Nel mentre stavano parlando la fata dai capelli rossi e quella dai capelli biondi raggiunsero il gruppo. 
Stella non ci pensò due volte e si fiondò ad abbracciare il suo amato specialista, mentre Bloom non si avvicinò più di tanto,  rimanendo vicino alle scale salutando il suo principe con un cenno della testa. 
Una volta che il gruppo di ragazzi scomparì oltre al cancello della scuola, le sei fate accerchiarono quella del fuoco. 

"Saputo niente ?" Le chiese Tecna avvicinandosi. 
La fata prese un profondo respiro e rispose:
"Niente, Ofelia è ancora a medicarla e Faragonda non mi dice niente, oh e io sono così esasperata da tutto questo non sapere." 

"Bloom, come stai?" Le domandò la fata della musica poggiandole una mano sulla spalla.

"Male Musa, Selina è morta e mia sorella stava per fare la stessa fine se non la trovavamo" Qualche lacrima prese a rigarle il volto, stropicciandosi gli occhi già rossi e gonfi dal pianto precedente. 

"Dai tranquilla, Daphne è una forte se la caverà!" Esclamò Flora 
Dopo quella conversazione, si diressero nel loro appartamento e ognuna nella propria stanza, troppe emozioni in una volta sola. 
*****
Era in piedi, ferma immobile davanti alla porta della stanzetta, cosa fare aprire per vedere se c'era qualcuno o rimettersi a dormire, non sapeva che ore erano, poteva essere l'alba come poteva essere mezzogiorno. Si guardò un attimo, indossava una vestaglia azzurrina e i lunghi capelli biondi raccolti in uno chignon ormai disfatto, ma chi glie lo aveva fatto? Decise di scioglierselo e con le mani 'pettinarsi' sistemando un po' i ciuffi ribelli, decisa avanzò verso la porta, ma prima che potesse mettere la mano sulla maniglia questa si era abbassata, di conseguenza la porta si era aperta e da lì era entrata Ofelia, l'infermiera della scuola.

"Oh, professoressa Daphne, ma che ci fa sveglia a quest'ora, come si sente?" Domandò sorpresa di trovarla in piedi.

" S-sto molto meglio, ma che ore sono?"

"È da poco sorto il sole" 

" Ah, comunque devo parlare con la preside Faragonda" 

"Non è il caso, ha subito una grave ferita, deve riposarsi" 

"N-no, è davvero urgente, è proprio di questo che devo parlarle, o meglio la persona che l'ha fatto." Mentre parlava si toccò la spalla, sussurrando a bassa voce l'ultima frase riguardante Ilya. 

"Se è davvero così grave, va bene, ma non ora tutti stanno ancora dormendo aspetti qualche ora e poi potrà dirle tutto" 
La donna si diresse alla finestra e scostò di poco le tende, illuminando di poco la sala, mentre Daphne decise di rimettersi a riposare ancora un po'.
****
A Torrenuvola la ninfa del tifone non aveva riposato un solo secondo quella notte, aveva controllato che l'ex amica  -incosciente- di tutto si dirigeva  proprio al castello di Alfea. 

"Ora me lo devi spiegare!" Tuonò improvvisamente Stormy, apparendo dalla porta dell'ufficio della Griffin " Perché hai deciso di liberare quella fata!" 

"Vorrai dire ninfa!" Puntualizzò la viola alzando l'indice, cosa che irritò moltissimo la strega. 

"Senti, sono stufa di questo tuo comportamento, avevamo in pugno la sorella di Bloom e tu che fai, la liberi!!" Questa volta era davvero arrabbiata. 

"Oh, sai quanto adoro vederla infuriata" sussurrò Darcy ad Icy mentre osservano tutta la scena. 

"Bloom? Ti stai riferendo a una di quelle fate di cui  mi avete parlato?" Domandò ma più a se stessa" Quindi ha una sorella la cara Daphne, interessante" 

"A me non importa cosa tu voglia fare con la fa-  la ninfa, ma io voglio vendicarmi di quelle lucciole, voglio strappare le loro ali con le mie mani" La strega delle tempeste serrò i pugni guardando il basso ricordandosi di quello che le Winx le avevano fatto. 

"Si, anche noi vogliamo vendicarci di tutte loro, bambocci compresi, quindi smettila con questi giochetti, poi non ci hai neanche detto che diavolo stai cercando!" Anche Icy era arrabbiata, sputò fuori tutto andando vicino alla sorella minore. 
La ninfa fece quello che le due streghe non si aspettavano, scagliò un raggio azzurro contro le due, scaraventandole al muro.

"Sorelle!" Esclamò Darcy raggiungendole.

"Vuoi unirti a loro anche tu?" Domandò maligna tenendo in mano una sfera blu.
"Voi, non potete parlarmi così, se non fosse per me a quest'ora sareste ancora in mezzo a quelle leggende nel libro, ho ancora la pagina con la vostra storia e posso benissimo 'ributtarvici' dentro, rivolgetevi a me ancora  così e finite male Trix!" 
Le tre streghe ammutolirono all'istante, nessuno le aveva mai tenuto alle strette come in quel modo. 
"Quel che sto cercando non è affar vostro, ed ora scusate" Detto questo se ne andò dirigendosi nella cella al piano inferiore dove era tenuta la Griffin. 
Aprì la porta con un violento colpo, facendo sobbalzare la povera preside legata. 

"Sono già abbastanza arrabbiata, perciò se non vuole finire in polvere mi dice immediatamente quale ninfa ha la pietra dell' Nēptu." 
*****
La prima delle Winx a svegliarsi fu Tecna, si era alzata presto e messa subito alla sua scrivania a controllare il Legendarium e la chiave che ancora non avevano potuto mostrare alla loro preside.

"Tecna" un sussurro proveniente dal letto della fata della musica. 
"Sei già sveglia? Beh in effetti sono le 7" constatò poi. 

"Si, stavo vedendo il Legendarium" 
Musa si alzò stiracchiandosi e si avvicinò alla scrivania della compagna di stanza. 

"Ma cosa vuoi vedere, è tutto bruciato ed è rimasta visibile solo qualche immagine, mentre la chiave è completamente diversa da come l'avevamo lasciata"

"È proprio questo,  perché questo 'mutamento', cosa è successo? E poi chi è che l'ha aperto e distrutto?" 

"Non lo so, so solo che non riesco a pensare a stomaco vuoto" 

"Forse hai ragione mostreremo il libro a Faragonda dopo colazione" 

"Ragazze, anche voi in piedi!? Allora dato che siamo tutte sveglie venite di qua"  Aisha era entrata in camera loro e con un cenno della mano invitate ad unirsi a loro in salotto.

"Buongiorno, non pensavo foste già alzate!" Si meravigliò Flora.

"Non tutte però" la fata della tecnologia indicò Stella, la quale abbracciata ad un cuscino dormiva sul divanetto rosa.   

"Si, apparte lei" ridacchiò Bloom.

"Vedo che stai meglio" Disse Musa circondando le spalle della rossa con un braccio. 
Quest'ultima annuì.

"Ragazze, noi pensavamo di mostrare alla preside il Legendarium con la chiave" Espose Tecna ciò che aveva detto prima con Musa. 

"Si, ma prima facciamo colazione!" La voce proveniva dalla fata della luce, aveva ancora gli occhi chiusi e alzò un braccio in aria per farsi vedere. 

"Si, ovvio" pronunciarono in coro tutte e cinque.
******
A Fonterossa Thoren -il quale era diventato insegnante- non riusciva proprio a essere calmo, ne Ofelia, ne Faragonda volevano che restasse accanto a Daphne, "poteva coinvolgersi troppo" avevano detto. Ma lei era sua moglie non poteva lascarla, ma alla fine non aveva avuto scelta, Sky l'aveva portato via. 

"Credete che si qualcosa di importante se le ragazze ci hanno chiamato di gran fretta" la voce di Brandon veniva ovattata alle orecchie dell'uomo, alzando la testa di scatto.  

"No Brandon, sarà solo un'unghia rotta della tua ragazza che ora starà facendo una tragedia e ti vuole accanto" Questa era la voce di Nex la sua arroganza là si può percepire a Kilometri di distanza. 
Il professore non stette più ad ascoltare aprendo la porta di scatto per poi rivolgersi ai due ragazzi. 

"State andando ad Alfea?" Domandò, l'ansia nella voce del ragazzo. 

"Si, ci hanno chiamato, a quanto pare Daphne si è svegliata, vieni con noi?" Chiese lo specialista castano.
L'altro annuì e seguì i due fuori dal corridoio. 
*****
Le Winx non fecero in tempo a raggiungere la mensa che furono richiamate dall'ispettrice Griselda, la quale ordinava a tutte e sei di dirigersi nell'ufficio della preside. 
Una volta giunte si stupirono nel vedere Daphne in piedi davanti alla scrivania. 
Bloom con le lacrime agli occhi le corse incontro. 

"Sorella, come stai?" Le chiese ancora attaccata al suo collo. 

"Molto meglio sorellina" Rispose.

"Preside, era solo per Daphne che ci ha fatto venire qui?" Domandò Tecna che aveva portato con se il Legendarium, non fidandosi di lasciarlo in camera. 

"No, in effetti c'è dell'altro,  riguarda ciò che mia ha appunto detto la vostra professoressa" 

"Preside, gli specialisti sono arrivati" Annunció la dittatrice di Alfea alias Griselda.

"Falli entrare anche loro devono sentire ciò che ha da dirvi Daphne"
I ragazzi entrarono salutando ognuno la propria ragazza. 
Thoren raggiunse immediatamente la moglie cingendola in uno stretto e caldo abbraccio. 

"Si, ho da dirvi qualcosa di molto importante" Cominciò lei " Purtroppo, colei che mi ha rapito io la conosco o meglio la conoscevo" 

"Chi è " chiese Sky.

"Voi non la conoscete ma sapete benissimo chi è sua sorella" 

"Perché è la sorella di qualche nemico che abbiamo sconfitto?" Domandò preoccupata la fata del sole splendente non nascondendo una nota di preoccupazione nella voce. 

La ninfa annuì.
"Politea!" 
Nota dell'autrice
Eh eh ciao^^, perdonate il ritardo ma questo capitolo è stato duro da scrivere, infatti è fatto da avvenimenti in cui nel presente non si capisce molto ma nelle vicende di quello che è successo prima. Comunque Daphne è stata ritrovata e si scopre essere stata liberata, Ilya rivela il nome della pietra ovvero Nēptu in greco il nome completo Nēptunus cioè Nettuno, ho modificato il nome accorciandolo, ho usato il nome Nettuno perché è il pianeta più ventoso del sistema solare ed essendo lei ninfa del vento XD. 
Vabbe da me domani comincia la scuola perciò gli aggiornamenti saranno un po' lenti. Ah già colpo di scena ecco svelata un'altra coppia di sorelle Ilya e Politea ve lo avevo detto che il titolo riguarda la storia di più sorelle. Dopo questo vi lascio. 
A presto 
Gaira

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Capitolo 7
*** Rivelazioni ***


           Rivelazioni
Le Winx sgranarono gli occhi, Sky fu il più sorpreso degli specialisti-lui era stato rapito da Politea e ne conosceva la potenza-.

"Mi stai dicendo che quella medusa troppo cresciuta ha una sorella?" Disse Stella facendo un cenno con la mano come per accentuare il disgusto provato.
"Politea era una ninfa? Pensavo più a una strega" continuò poi la principessa di Solaria 

"Politea era una ninfa, la ninfa di Andros"

"Come di Andros, possibile che non ne abbia mai sentito parlare!" Esclamò Aisha sentendosi chiamata in parte.

"Il pianeta, è diviso in due,  Politea era la ninfa degli oceani di Andros, la ninfa terrestre e dei fluidi, sempre del pianeta era ed è Saphira.
"Comunque, penso che conosciate tutte la leggenda delle nove ninfe di Magix, giusto?" Chiese lei.

"Io si, le ninfe sono custodi di incantesimi o elementi sono le fate più potenti mai esistite nell'intero universo magico, si dice che esse siano immortali" Disse Bloom.

"Ed ognuna è legata ad un pianeta magico, come me, sono la ninfa del Sirenix, ma anche di Domino" Continuò poi.

"Questo c'entra qualcosa con la persona che ti ha rapito?" Le chiese Thoren appoggiandole una mano sulla spalla. 

"Purtroppo si, colei che mi ha presa è Ilya o meglio lo era, una ex ninfa" 

"Daphne, ti stai forse riferendo alla ninfa del vento" le domandò Faragonda poggiandosi l'indice e il pollice sul mento per riflettere meglio.

"Si, lei un tempo era buona, ma capisco solo ora  perché decise di andarsene" 

"Puoi raccontarci tutta la storia, così capiremo meglio tutto quanto?" Musa era un attimo insicura se chiederle quella cosa, avrebbe potuto toccare un tasto dolente. 

"Dovete sapere che durante la battaglia tra la Compagnia della Luce e le Streghe Ancestrali, anche noi ninfe prendemmo parte allo scontro, ma Ilya se ne andò via prima che tutte noi aderissimo a collaborare con la Compagnia. Era la più piccola del gruppo e sentendosi forse più debole decise di andarsene. Accadde tutto in un giorno di primavera, assieme al gruppo di Faragonda avevamo rintracciato le streghe in una foresta, provammo ad attaccarle ma loro erano molto più forti,  in quanto possedevano uno dei più antichi manufatti della Dimensione magica:la pietra di Nēptu. Esso è un'antica pietra forgiata un tempo sul pianeta Melody, e quindi appartenete alla custode -o ninfa- del pianeta. Ma l'avevano loro, la usarono per provare a batterci e sfortunatamente ci riuscirono. Fu grazie all'intervento dei cavalieri e maghi della Compagnia che riuscimmo a sconfiggerle, la pietra fu affidata a noi per metterla al sicuro, decidemmo di 'dividerla' in quattro pezzi e affidare alle ninfe più forti un pezzo. Ma purtroppo qualche giorno più tardi le streghe ancestrali tornarono alla carica, seppur indebolite, uccisero la ninfa del Terra per vendetta, e tramutarono me,  poi ci fu anche il tradimento di Politea e ancora una volta la Compagnia Della Luce  le sconfissero e le esiliarono definitivamente ."

Il flusso di pensieri di Flora si era fermato, nella sua mente si ripeteva solo la frase "uccisero la ninfa della terra per vendetta". Daisy era la ninfa della terra, sua sorella era la ninfa della terra, ne era sicurissima, quindi era così che la sua amata sorella era morta, la sua fine era dovuta alla vendetta delle streghe antenate, non poteva essere, o forse sì?! Troppe domande, tutte domande che avrebbe voluto riferire a Daphne per una risposta più chiara, ma non aveva svelato a nessuno questo suo segreto, non poteva uscirsene con:" ah, mia sorella era la ninfa della terra quella uccisa, si chiamava Daisy" certo che no! Avrebbe voluto scappare alla pietra, sentirsi al sicuro e poter leggere quelle strane lettere incrociate che sono le rune scolpite su di essa. Non poteva, le ragazze stavano chiedendo spiegazioni, le lacrime pungevano gli occhi, non doveva piangere!No no no! 

"Flora, tutto bene?" Helia si era avvicinato a lei sussurrandole dolcemente quelle parole.

"I-io, n-"

"Flora, Helia che succede?" A interrompere le parole della fate vi pensò la preside Faragonda.

"I-io, si"

"Non è vero, avevi quella strana luce negli occhi anche quando sei tornata dalla tua passeggiata ieri, Flora che succede?" Questa volta a parlare fu Musa. 

"È vero in effetti c'è qualcosa, i-io avevo una sorella..."

"C-come avevi e...e Miele?" Chiese scioccata la fata del sole.

"N-no, avevo una sorella maggiore s-si chiamava Daisy ed io credo, no, sono sicura che fosse  la ninfa della terra."

"Si, ci parlava tanto di te,  della dolce sorellina di Daisy,.. mi dispiace Flora" Aveva guardato il basso tutto il tempo, ma nello scusarsi aveva sul volto un sorriso amaro.

"Allora era vero, tutto vero, o-ora scusate ma..." Lasciò la frase in sospeso scappando via dalla presidenza, lasciando stupiti tutti quanti. 

Helia decise di rincorrerla, non era molto veloce ma era scappata via prima di lui, aveva un po' di vantaggio rispetto a lui. 

"Flora aspetta" Urló.

La fata della natura si girò rendendosi conto di avere qualcuno alle calcagna.
Si fermò di colpo.

"Helia" le lacrime lasciate libere, scendevano copiose sulle guance, avrebbe voluto smettere ma il sapere la verità in quel modo le aveva provocato solo altro dolore.

"Perché, non me lo hai detto Flora?" Domandò, con una certa ansia mischiata un po' alla furia di essere stato all'oscuro per tutto quel tempo di quel segreto, si stava facendo sentire.

"Non l'ho mai detto nessuno, perché non è mai stato necessario che ve lo dicessi, mi dispiace"

"Non ti preoccupare" Non poteva arrabbiarsi con lei, infondo erano cose private, e vederla così triste gli faceva male.
*******
Il presidenza le fate e i ragazzi rimasero li, avevano capito che era meglio se parlava Helia, dato che lui con le parole ci sapeva fare.

"Trix!" Uscì fuori Daphne dopo un po' di tempo rimasta in silenzio.

"Cosa scusa?" Domandò Tecna.

"Trix, Ilya le ha liberate dal Legendarium! Le ho viste!"Ecslamò.
"Quando sono stata rapita mi hanno portata a Torrenuvola, è lì il loro covo"

"Oh no di nuovi quelle streghe" a parlare fu Bloom serrando un pugno in aria.

"Ma il Legendarium, non è stato distrutto?" Domandò con una certa ingenuità Brandon.

"È andato distrutto? Ma ragazze perché non me lo avete detto prima!" Esclamò adirata la preside.

"Volevamo mostrarglielo, ma poi c'è stato il racconto di Daphne e Flora, insomma eccolo qui" Disse Tecna, mentre tirava fuori il libro da una borsa a tracolla che si era portata.
Provando ad appoggiarlo sulla scrivania, alcune pagine si erano strappate ed altre volate via dalla rilegatura. 
La preside aveva provato a sfogliare qualche pagina, ma con scarso successo, poiché alcune  le si erano 'distrutte' in mano.

"Purtroppo non c'è più nulla da fare, nemmeno con un potente incantesimo restauratore il libro tornerebbe come prima" Dichiarò in fine. 

"E la chiave?" Domandò il principe di Eraklyon.
La preside prese in mano anche quella -che era stata precedentemente poggiata sulla scrivania da Tecna-, osservandola minuziosamente, lo smeraldo nero era molto strano. 

"È stato tramutato, ha invertito l'incantesimo, ovvero in uno che serve per 'chiudere' in uno per 'aprire', purtroppo la chiave va distrutta ormai non serve più a niente" 
*****
Fu Brandon che si offrì di andare a cercare Helia e Flora per spiegare ai due le conclusione alle quali erano arrivati, quando li trovò i due ragazzi erano seduti sul bordo del pozzo dei desideri. 

"Helia, Flora, vi devo parlare" Esclamò appena li vide.

Fu Helia a prendere la parola.
"Avete deciso qualcosa?" 

"Si, dato che questa Katalya, vuole la pietra Daphne e la preside Faragonda hanno deciso di dividerci in gruppi per andare a recuperare i pezzi delle pietre, e per controllare a Torrenuvola" 
La fata di Linphea annuì.

"Quando partiamo?" Domandò lo specialista corvino.

"Domani stesso" Annunció lo specialista castano.

Nota dell'autrice 
Finalmente dopo le varie lunghe spiegazioni si capisce tutta la storia che gira attorno a Daisy, Daphne, Ilya/Katalya e Politea.
Ricompare il nome Daisy XD, finalmente viene svelato il motivo della sua morte ehehehe *risata perfida*, Flora prende coraggio e anche il suo segreto e svelato, comunque dal prossimo capitolo inizierà la vera avventura, in questi serviva solo farsi una bella cultura generale su ninfe, poteri, rapimenti, morti e quant'altro. Per quanto riguarda Politea dato che nell'episodio 5x23, si vede un'immagine di lei in  acqua e nel film "Il mistero degli abissi", lei è tutta trasformata in medusa ho deciso di adattarla ad Andros, chissà allora Ilya a quale appartiene? Capitolo di transito e più corto ma nel prossimo finalmente si va in missione!!
Bye
A presto 
Gaira 
P.S quando Daphne dice poi mi hanno tramutata e il tradimento di Politea, ovviamente non sono in ordine cronologico,(solo questi due)
P.P.S ringrazio recensori e lettori silenziosi.

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Capitolo 8
*** La prova di Scamandria: la prima pietra p.t 1 ***


                      La prova di Scamandria :  la prima pietra p.t 1
Bloom, Sky, Daphne e Thoren furono scelti per recuperare il frammento della pietra in mano alla ninfa delle acque: Scamandria. 
Scamandria era senza ombra di dubbio la più forte ninfa della compagnia, protettrice e custode delle acque del pianeta Magix, viveva nel lago Sylfe uno dei laghi più grandi del pianeta, distava parecchio da Magix city ed era per questo che i ragazzi avevano deciso di prendere la Hawk, la navetta serviva per i viaggi transdimensionali, e, poi, per quattro persone era enorme, ma era sicuramente la più veloce e loro avevano una certa fretta. 

" Quindi ci darà la pietra, vero?"Chiese Bloom seduta su uno dei sedili di comando rivolta alla sorella. 

"Conoscendo Scamandria tende sempre a sottoporre alle persone che la vanno a interpellare una prova, una sorta di prova di forza solo dopo averla superata potranno  rivolgerle la parola" Rispose.

" Ma tu la conosci di certo non farà fare tutto questo ad una sua amica ed ex compagna di guerra" 

" Mhh non ne sarei così tanto sicura!" Esclamò. 

"Beh qualunque cosa voglia fare la supereremo." Esclamò più deciso che mai il principe di Eraklyon. 

" Ragazzi vi informo che siamo quasi arrivati si intravede già il lago" Informò poi Thoren.

"Aspetta, non atterrare troppo vicino al lago, mi raccomando" Disse la ninfa.
E dopo aver risposto con un sonoro 'd'accordo' iniziò la procedura di atterraggio. Fece atterrare la navetta all'inizio del bosco che costeggiava il lago, in mezzo agli alberi. 
Per richiamare la ninfa dell'acqua dovevano raggiungere la sponda del lago, perciò attraversare il bosco. 
Strada facendo i ragazzi incontrarono un uomo sulla cinquantina, indossava un cappello di paglia e aveva in mano una canna da pesca. 

"Mi dispiace ragazzi ma se siete venuti qui per pescare o fare un'escursione al lago, non potete andare"

"Come mai?" Chiese stupita la ragazza dai capelli biondi.

"Non avete visto il tempo, sta per arrivare un violento temporale, se non volete inzupparvi fareste meglio ad andare via" Detto questo l'uomo se ne andò dalla parte opposta a quella della squadra.

"Ora che lo vedo è vero ci sono un sacco di nuvole nere, Daphne che facciamo?Daphne mi hai sentita?!" Chiese Bloom.

La sorella  maggiore della fata della fiamma del drago sembrava confusa e stranita dalle parole di quell'uomo. Piovere al lago Sylfe, impossibile! La pioggia è pur sempre acqua, acqua controllata appunto dalla ninfa di questo elemento, Scamandria non faceva mai piovere in quel periodo dell'anno.

"Daphne mi hai sentita!" Ripetè la rossa.

" Non ci faremo certo scoraggiare da un po' di pioggia dai andiamo" E riprese il suo cammino seguita dai due cavalieri e da una confusa Bloom. 
Arrivarono alla sponda del lago dopo mezz'ora di cammino. Quello che si presentò ai loro occhi quando arrivarono fu un'enorme distesa azzurra illuminata un po' da qualche coraggioso raggio di sole che filtrava dalle nuvole facendo brillare qualche schizzo mosso dal vento, gli alberi erano mossi dal vento perdendo qualche foglia che si depositava sulla superficie cristallina. 

"Caspita, questo posto è davvero bellissimo" Esclamò Thoren rimanendo incantato dalla vastità della superficie d'acqua e dalla natura che lo circondava. 

"Hai ragione questo posto è stupendo" Si aggiunse anche Bloom.

"Si, ma ora dobbiamo trovare la ninfa che abita appunto qui, Daphne tu sai da dove partire?" Domandò Sky pensando subito alle cose pratiche.  
Fu allora Daphne che avanzò arrivando alla riva del lago, raccolse un sasso che era lì e lo lancio violentemente verso l'acqua, ma stranamente non affondò rimase fermo lì, sulla superficie illuminato da un'aura azzurrina.

"Ma com..." Ma Bloom fu bloccata dall'improvvisa apparizione di una creatura. 
Il drago era sbucato dal lago, la sua trasparenza faceva capire che era appunto costituito da acqua non aveva una fine la coda era fusa con il lago stesso. 

"D-Daphne è la prova che dobbiamo superare?" Chiese incerto il marito arretrando di qualche passo intimorito dalla bestia. 

"Si" Rispose camminando lentamente all'indietro verso i suoi amici. 
Ma l'enorme creatura con violenza si scagliò proprio contro di lei. Bloom non ci penso due volte e in un paio di secondi fu trasformata. 
Volando si avvicinò alla sorella

"Attacco fiammeggiante!" Un raggio rosso parti dalle mani di Bloom diretto verso il drago, ma naturalmente fuoco contro acqua è scontato chi sia il vincitore. L'incantesimo fu proprio 'spento' ma comunque  fermò la creatura. Allora anche la ninfa si trasformò nella sua versione Sirenix e assieme alla sorella minore cercò di fermare la bestia. Quando le due fate provarono ad attaccare il drago questo non considerò le due e si lanciò verso i cavalieri. Fu tutto inutile la spada di Sky oltrepassava il drago essendo costituito da H2O, mentre col martello di Thoren generando delle scosse sismiche fermava la possente creatura per qualche secondo per poi tornare più infuriato di prima. Si susseguirono una serie di minuti in cui il solo a fare qualcosa era l'ex paladino  di Linphea, ma fu raggiunto anche dalle due ragazze che con  una convergenza cercarono di attaccare la creatura mitica, fallendo miseramente poiché il loro attacco a contatto con la 'pelle' della bestia si era annullato lasciando solo un gran fumo. 

"Aspetta Bloom, mi è venuta in mente un'idea, accerchiamolo e creiamo intorno a lui una sorta di gabbia da cui non possa uscire!" Propose la futura regina di Domino. 

"Come? Il fuoco si spegne a contatto con l'acqua e la magia è inutile!" 

"Sfruttiamo la natura allora, cos'è che assorbe l'acqua?"

" La sabbia e la terra!" Esclamò subito la fata. 

"Direi che qui c'è ne è un po'!" 
La fata della fiamma del drago annuì prontamente e volando raggiunse i ragazzi per attuare il piano. 

La ninfa de Sirenix tese le mani in avanti e i palmi iniziarono a brillare di un intenso color oro.

" Danza delle foglie!" Un grande mulinello sollevava la terra e la sabbia, chiuse gli occhi per concentrarsi meglio, il vortice si avvicinava alla bestia e fu lì che intervenì Bloom.

"Incanto della Libertà" Un altro mulinello stavolta di fiamme si sollevò da terra unendosi a quello della sorella, formandone uno ancora più grande, qualche goccia di pioggia stava iniziando a cadere bagnando i due stremati specialisti. Il vortice circondò il drago che in pochi minuti si era ritrovato nell'occhio del ciclone. Il vento aveva aumentato di intensità rischiando di far perdere l'equilibrio all'esile figura della fata dai capelli rossi. Ancora un altro po' e Bloom sarebbe rovinata a terra, ma per fortuna il drago fu fermato in tempo prima che la fata della fiamma del drago cadesse. La creatura infatti fu indebolita a causa del vortice e tornò sul lago. Le due fate fermarono l'incantesimo e Bloom evitò di cadere a terra. 

" E ora?" Chiese Sky dopo che si era creato del silenzio imbarazzante.
Ma non fu uno dei suoi amici a rispondere ma fu una voce esterna a pronunciare il nome della ninfa del Sirenix.
In un momento tutta l'acqua di cui era fatto il drago scivolò via come quando si riemerge da un bagno in mare, lasciando vedere una ragazza dai lunghi capelli castani, gli occhi color nocciola e un lungo abito azzurro, blu e bianco le cingeva il corpo dono alle caviglie. Camminava in punta di piedi sulla superficie cristallina, come se fosse pavimento. Scrutava i quattro ragazzi, piano piano sull'acqua camminò andando vicino alla riva. 

"Daphne" pronunciò una voce calda e giovane uscì dalle sottili labbra della fanciulla.

"Scamandria io..." tra i tre amici si sollevarono bisbigli del tipo "lei è scamandria?la. ninfa delle acque" "è una ragazzina".

"Era da tempo che non ti vedevo" Continuò ignorandola completamente.

"Si, ma ti prego Scamandria ascoltami abbiamo qualcosa da dirti" 

"Dimmi ti ascolto".

"Vedi, iIlya cioè  Katalya vuole..."

" la pietra di Neptun, so che volete il pezzo che custodisco".

"Ti prego Scamandria ne abbiamo veramente bisogno se finisse nelle mani di Ilya sarebbe la fine!" Si intromise Daphne stanca di essere messa a tacere.

"Ovviamente ve la darò ma se volete riunire la pietra prima che lo faccia Katalya, come farete?" Domandò.

"C-cosa?" Balbettò Bloom chiedendo spiegazioni alla professoressa di storia della magia. 
Lei lo sapeva bene a cosa si riferiva a...
Un improvviso boato fece sussultare tutti, il cielo ora era completamente ricoperto da pesanti nuvoloni neri, lampi di luce e tuoni rompevano la quiete del lago. 
Dal cielo comparvero quattro figure ovvero le Trix e Katalya.

"La ninfa del Sirenix e la ninfa dell'acqua, un raduno di vecchie compari" Sorrise diabolicamente.

"Trix voi occupatevi della cara sorellina di Daphne io delle mie care compagne" 

"Ma con estremo piacere" Disse Stormy lanciandosi su Sky attaccando con delle saette.

"Daphne non mi dire che lei è..." 

"Katalya, si Scamandria hai detto bene" Dopo questo iniziò una violenta battaglia tra le tre ninfe, e, seppur essendo in vantaggio numerico Daphne e Scamandria non riuscivano a tenere testa alla ninfa del tifone. In più la pioggia non aiutava e neanche il vento.  

A terra Sky era contro Stormy cercava di pararsi come poteva dai suoi attacchi, ma la strega delle tempeste sembrava non voler cedere.  Darcy si era accanita contro Thoren, il quale però era quello messo meglio, in quanto riusciva a tenere testa alla strega delle illusioni perfettamente. Icy si scontrava con la fata della fiamma del drago uno scontro nel quale ad avere la meglio era la strega dei ghiacci, in quanto la fata dai capelli rossi era indebolita a causa del precedente incantesimo fatto con la sorella. 

Sopra al lago Katalya continuava a scagliare i suoi incantesimi  contro le due ninfe.

"Arrendetevi finché siete in tempo, datemi il pezzo e vi risparmierò, soprattutto tu Daphne, non hai sofferto abbastanza?! Sfera dei venti" 

Una sfera blu scuro colpi in pieno la fata scagliandola a diversi metri di distanza accanto ad un albero. Si rialzò massaggiandosi la parte dolorante, ma un urlo le fece gelare il sangue nelle vene. 

Nota dell'autrice 
Ciao a tutti, scusate il ritardo ma sono stata abbastanza impegnata. Come avevo già preannunciato si parte per le missioni. In questo primo gruppo vi sono Bloom, Daphne, Sky e Thoren che devono andare dalla temutissima Scamndria, apro una parentesi su questo nome, non è che mi faccia impazzire ma l'ho usato poiché è la versione femminile di 'Scamndro' ovvero il fiume che comprare nel poema dell'Iliade, essendo appunto un fiume ho voluto usare il nome per la ninfa dell'acqua. Prima che arrivino le Trix Scamandria fa un'importante domanda ricollegata alla storia chi ha capito a cosa si riferisce? Ora smetto perché diventa più lungo dld capitolo stesso. 
A presto 
Gaira
P.S capitolo corto pensavo di scriverne una sola parte ma con tutto quello che ho in mente sarebbe venuto troppo lungo perdonate.

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Capitolo 9
*** La prova di Scamandria pt2 ***


La prova di Scamandria pt2
 L'urlo proveniente dalla fata dai capelli rossi arrestò momentaneamente la battaglia. Daphne era incredula per ciò che i suoi occhi le mostravano, la sorella minore era tra le braccia dell'ex ninfa dei venti, la quale le puntava minacciosamente alla gola, la spada, la stessa con la quale l'aveva colpita. Sky era vicinissimo alle due, stringeva i pugni sull'elsa della sua spada pronto ad attaccare, Thoren -dopo aver atterrato Stormy- si era affiancato al cugino pronto anche lui ad ogni evenienza. Scamandria si era immobilizzata e la tempesta che incombeva sul gruppo si era annullata.

"Daphne Daphne Daphne, cosa vogliamo fare, mi dai la pietra o mi attacchi nel vano tentativo di fermarmi? Sai, in quel caso io non esiterò ad aprire la gola della tua amata sorellina."

"Ti-ti prego, n-non farle niente" Balbettò impaurita per quello che sarebbe accaduto a Bloom, insisté la ninfa. 

"Daphne, se vuoi che non le  succeda nulla devi solo darmi ciò che è mio" Disse marcando bene l'ultima parola.

Cosa poteva fare? La pietra non era in mano sua ma l'aveva Scamandria, già la ninfa dell'acqua era la custode di un frammento della pietra, un frammento tanto importante che a costo di proteggerlo non esiterebbe a sacrificare delle vite, è sempre stata così, sarà pure una ninfa buona ma per custodire qualcosa di estremamente importante non ha paura ad uccidere, una ninfa spietata nonostante l'aspetto da brava fanciulla. 

"Scamandria!" Urlò guardando in modo supplichevole negli occhi color nocciola della ragazza. 
"Ti prego!" Gridò implorando l'ex compagna di guerra.

"Ti prego, ucciderà Bloom!" Chiese a sua volta Sky. 

"Ti conviene ascoltare quello che ti dicono altrimenti..." E in quel momento avvicinò ancora più vicino la lama della spada di cristallo vicino alla gola, un  sottile rivolo di sangue scorse dalla ferita lungo i cristalli viola. 
La fata della fiamma del drago cercò di soffocare un gemito di dolore ma qualsiasi movimento era impedito dalla stretta dell'ex ninfa, strizzò gli occhi e strinse i denti.

"D-Daphne, non ascoltarla, non darle la pietra!" Cercò di urlare più forte che poteva Bloom, ma con scarso successo. 

"Ninfa, se fossi in te le darei ascolto, sono sicura che Katalya sarebbe perfettamente in grado di farla fuori!" Esclamò Stormy.

"Peccato non potersi togliere la soddisfazione di ucciderla personalmente" Si lamentò la strega delle illusioni.

"Zitte!!" Intimò la sorella maggiore alle due minori. 

"La scelta è tua Scamandria!" Urlò spazientita Katalya. 

Ma la ninfa dell'acqua non fece nulla, rimase impassibile non si mosse e tantomeno disse niente. Alla ninfa del Sirenix si inumidirono gli occhi e apri la bocca per lo stupore, davvero, davvero una della sua amica non sarebbe disposta a fare quel sacrificio era davvero meglio far morire una povera ragazza innocente? 

"Se è così..." dopo quella affermazione, il principe di Eraklyon si mosse pronto a scattare, ma le tre streghe si pararono davanti impedendo ogni movimento del principe accerchiandolo.

"Oh Sky, in questo momento mi fai quasi pietà ma sai penso che finalmente la tua principessina riceverà ciò che merita davvero..." Pronunciò acida Darcy lasciando intendere il resto della frase al futuro sovrano di Eraklyon.

"Non provare ad intralciarci!" Esclamò furente Stormy e da lì partirono una serie di colpi alternati dalle tre sorelle, che, Thoren e Sky cercarono di evitare in tutti i modi.

Nel frattempo Daphne stava piangendo, se sarebbe morta Bloom non se lo sarebbe mai perdonato e tantomeno perdonato Scamandria. Katalya aveva avvicinato la spada talmente tanto alla gola della fata da procurarle un taglio da cui usciva sangue. Bloom tentava di soffocare i gemiti di dolore stringendo i denti, ma ogni volta era come essere sempre più vicini alla fine, ciò che, effettivamente stava accadendo. Sarebbe stato sufficiente un movimento repentino de braccio dell'ex ninfa e ...
No, non poteva pensarci, non voleva nemmeno doveva trovare un modo per uscire da quella situazione. 

"Scamandria!!!" Urlò la sorella maggiore 
"Ti prego" Questa volta un sussurro, aveva guardato così profondamente negli occhi marroni dell'ex compagna di guerra, da averci visto una scintilla di, pietà? Che stesse provando pietà per tutto quello che stava succedendo? Che stesse provando pietà perché aveva visto Daphne così debole e restia nel combattere contro una sua ex compagna, amica e allieva? Perché? Erano queste le domande che tormentavano la mente della principessa ereditaria di Domino, ma non aveva tempo per dare delle risposte, doveva trovare la forza di rialzarsi e fermare Ilya. 
Ma come, la pietra era in possesso di... un'idea era baluginata nella sua testa, un'orribile, pessima idea, ma non aveva scelta. 
Sussurrò un "mi dispiace" rivolta alla castana e un potente raggio azzurrino partì dalle sue mani che colpì in pieno la donna. 
La ninfa troppo stupita dal gesto inaspettato della ragazza bionda, non fu così "pronta" e l'attacco la prese in pieno gettandola nelle profondità del suo lago. Nella caduta un piccolo oggetto brillante era rimasto qualche secondo immobile nel vuoto, un battito di ali e la mano nivea della ragazza dagli occhi ambra afferrò il misterioso oggetto. Il quale di un intenso color azzurro brillava intensamente. Tornò a terra e si avvicinò a colei che teneva in ostaggio la tanto amata sorella. 

"Eccolo, Ilya, il frammento" Disse aprendo la mano e rivelando una piccola pietruzza di forma ovale azzurra. 

"Bene" Guardò avida la ninfa del tifone "Dammelo!" Esclamò con rabbia. 

"Prima, libera Bloom e dopo te lo darò" Disse più decisa che mai non c'era tempo per le indecisioni e le insicurezze. 

"Sai, io potrei tagliare la testa alla tua cara sorellina e poi prendermi ciò che è mio, ma sono troppo buona, perciò facciamo così, io lascerò la fata e tu contemporaneamente darmi la pietra" 

Daphne spostò lo guardo prima da Ilya a Bloom, notando in quest'ultima uno sguardo sofferente. Così decise. 

"Va bene, accetto ma se ti vedo fare anche un solo movimento sospetto, io..." 

"Si si, mi farai del male, ma ti ho promesso che lo 'scambio' avverrà simultaneamente perciò non preoccuparti" Detto questo assieme alla fata della fiamma del drago si avvicinò a Daphne, e Daphne fece la stessa cosa. Quando si trovarono ad un braccio di distanza, la ninfa del Sirenix allungò il braccio per darle la pietra un forte boato scosse la quiete che si era andata a creare. Le Trix-le quali erano state atterrate dai due specialisti- si girarono in direzione del lago, spaventate sgranarono gli occhi. Un enorme e furente dragone d'acqua era spuntato fuori dalla distesa cristallina. Ruggì, un verso così forte da far tremare la terra. Anche Katalya era sorpresa, così meravigliata che lascio andare la fata dai capelli rossi, la quale, non lasciandosi sfuggire l'occasione scappò velocemente verso i due cavalieri. La bestia sorprese anche Daphne, che spaventata si lasciò cadere dalle mani il frammento,che, cadde sulla riva del lago, portato poi via dalle piccole onde createsi dai movimento della creatura. La ninfa del tifone essendo stanca e stufa di tutta quella faccenda si decise di ritirarsi assieme alle tre streghe. Il drago tornò alle sembianze della figura femminile di Scamandria. 
"Daphne la prossima volta che farai una cosa del genere, non sarò così buona da risparmiarti, ma comunque è meglio che tu vada" Disse abbastanza seccata. I ragazzi non se lo fecero ripetere due volte e si voltarono per andare, ma di nascosto la ninfa dell 'acqua mise il frammento nel mantello di Sky. 
_________________________
Ehi, non sono morta! Incredibile! Con questo capitolo si conclude la battaglia contro Scamandria, la ninfa non voleva dare la pietra e così Daphne se le è dovuta prendere da sola, anche se come abbiamo visto alla fine ha deciso di darglielo comunque. Non ho altro da aggiungere, anche perché devo andare, ringrazio chiunque legga la storia e recensisca, mi fa sempre piacere sentire i vostri pareri. 
A presto 
Gaira

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Capitolo 10
*** Il labirinto di Kivet: la seconda pietra ***


Il labirinto di Kivet: la seconda pietra.         Nello stesso momento che Daphne, Bloom, Sky e Thoren erano da Scamandria anche il gruppo composto da Tecna, Timmy,Brandon e Stella erano in viaggio per raggiungere il pianeta Eraklyon protetto dalla ninfa Kivet custode delle pietre preziose. Il secchione del gruppo era impegnato ai comandi della navetta  assieme a Brandon mentre le due fate si erano sedute dietro e parlavano tra di loro. Quando un insistente  'bip' costrinse la fata della tecnologia ad interrompere la conversazione e a guardare il telefono. 

" Ragazzi, è Sky, mi ha scritto che hanno preso il primo frammento della pietra!" Esclamò felice.

"Bene, questo vuol dire che siamo in vantaggio su Katalya e le Trix" Constatò Stella euforica. 

Le due fate continuarono a discutere sull'impresa compiuta dagli amici, mentre a Tecna continuavano ad arrivare messaggi sempre più dettagliati sulla prova di Scamandria e su ciò che aveva fatto il gruppo di Sky. Dopo circa mezz'ora da quella chiacchierata il gruppo atterrò sul pianeta natio dello specialista biondo. Timmy compì le ultime manovre di atterraggio 'posizionando' la navetta in un punto indicato da Brandon ossia in una foresta, in mezzo a grandi alberi. 
Quando scesero tutti dal velivolo la domanda sorse spontanea alla fata della tecnologia.

" Daphne ci ha detto che un'altra delle ninfe in possesso del frammento della pietra è la ninfa Kivet, ma secondo voi dov'è?" Chiese, e la fata bionda e lo specialista occhialuto si scambiarono delle occhiate un po' come per dire " Tu non lo sai?" ma fu Brandon a rispondere.

" Sapete sulla ninfa Kivet vi sono molte leggende, alcune sono storielle raccontate ai bambini prima di dormire, narrano che sia una ninfa mutaforma cioè che possa cambiare il suo aspetto a suo piacimento, acquistando anche diversi poteri, altre narrano che acquisisca i suoi poteri da dei cristalli magici, ma..."

"Brandon non abbiamo tutto il giorno puoi arrivare al punto" Disse Tecna che voleva procedere con la missione.

"Ma tutte raccontano che abiti in una grotta ricca di minerali e una delle grotte più grandi nei dintorni di Eraklyon ricchissima di minerali e pietre preziose è proprio questa!" Esclamò indicando l'angusta entrata di una grotta. 

"Ah" fu il solo commento che uscì dalle labbra della ragazza  dai capelli corti. 

Guidati da Brandon i quattro entrarono nella grotta. Avevano appena percorso pochi passi quando si girarono e non videro più l'entrata, ma non se ne preoccuparono più di tanto in quanto già informati da Daphne si sarebbero aspettati di affrontare qualche prova. Percorsero la strada molto vicini sempre allerta nel caso di qualche pericolo, Stella invece si allontanava per ammirare le molte ametiste e cristalli azzurri che ricoprivano le pareti rocciose, i quali brillavano di luce propria ammaliando la fata del sole splendente. 

"Stella, puoi rimanere con noi non è prudente che ti allontani" Le disse il fidanzato raggiungendola. 

"Dai Brandon sono qui non torno mica indietro" 

"Va bene dai andiamo, Tecna Timmy..." Non appena si girò per vedere gli amici questi erano scomparsi. 
Brandon prese un respiro e poi disse 
"Dai ragazzi se è uno scherzo non è divertente" 
Ma nessuno rispose.

"B-Brandon iniziò ad avere paura e-erano qui, possibile che siano andati avanti senza di noi?" 

" No..." Rispose in un sussurro il moro.
_______
"Stella!!Brandon!!!" Erano più di cinque minuti che Tecna urlava i nomi dei compagni ma nessuna risposta era mai arrivata.

"Com'è possibile non ci siamo divisi eppure non li troviamo più" 

"Sai Timmy se lo sapessi te lo direi" Rispose seccata. 
Lo specialista sospirò mentre la fidanzata continuava a brancolare nel buio gridando quei due nomi.

"Senti Tecna, basta, non serve a niente non ti possono sentire, non sprecare forze inutilmente" 

"Eh allora che facciamo? Senza Brandon non sappiamo dove andare"!

"Non puoi usare qualche incantesimo di localizzazione?"

"Credi che non ci avessi già provato altrimenti secondo te non avrei trovato un modo più intelligente per trovarli?" 

"Va bene, ma calmati che ti prende?" 

"Eh scusami, comunque anche tu non hai qualcosa in grado di aiutarci  a rintracciarli?" 
Il ragazzo negò con la testa.
La fata sospirò e rimase a pensare un modo per ritrovare gli amici.
_____
"Ascoltami Stella secondo me dobbiamo procedere" 

"Cosa? Senza Tecna e Timmy?! "

"Si, e se fosse proprio questa la prova da superare, non ci hai pensato?" 

"Non lo so" 

"Comunque non possiamo rimanere fermi qui tutto il tempo, sarebbe meglio andare e credo lo pensino anche qui due" 
Stella anche se non molto convinta annuì ma quando provò ad avanzare una forte luce la costrinse a chiudere gli occhi.

Davanti agli occhi dei due ragazzi increduli si mostrò colei che tanto cercavano: la ninfa kivet.
Una donna anzi meglio una ragazza ( tanto era  giovane che non sembrava una potente ninfa della Dimensione Magica), il volto dalla pelle nivea, le sottili labbra rosee incurvate in un sorriso, gli occhi grandi e argentei e i lunghi capelli anch'essi argentei fermati da un fermaglio composto da uno zaffiro e delle rose. Il vestito azzurro e rosa decorato con piccole rose di un delicato rosa confetto e le esili braccia fasciate da lunghi guanti rosa. Impugnava lo lo scettro che la contraddistingueva tra il gruppo di ninfe,  in quanto l'unica a possederne uno, un bastone bianco con in cima una sfera contenente piccoli frammenti di cristallo. 

"Principessa di Solaria:Stella e lo scudiero di Eraklyon:Brandon, io sono la ninfa Kivet, mi congratulo per essere arrivati a questo punto so che siete qui per il frammento della pietra che custodisco, ma per ottenerla dovrete arrivare alla fine di questa caverna, io sarò lì ad aspettarvi, ma vi devo avvertire che questa non è una semplice grotta è un vero e proprio labirinto e dovrete superare diverse creature per raggiungermi, se accettate queste condizioni non potrete più ritirarvi e nel caso arriviate dove sono io vi darò il mio frammento. In questa prova misurerò la vostra intelligenza e la vostra fiducia nei confronti dell'altro."

" E se nel caso fallissimo" Azzardò quella domanda la bionda preoccupata. 

"In quel caso non riceverete il frammento e non potrete mai più richiedermelo" 

Brandon prese un lungo respiro e con convinzione affermò

"Va bene, accettiamo"
_____
Kivet espose le stesse condizione anche a Timmy e Tecna i quali abbastanza confusi e timorosi si scambiarono diverse occhiate impauriti e disorientati. 
Ma anche in quel caso i due all'unisono dissero 
"Accettiamo"
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Nota dell'autrice
Ehi, si sono una bruttissima persona che non aggiorna per più di...                                            non mi ricordo quanto, ma sono riuscita ad aggiornare questa prima parte della prova o meglio dire del labirinto della ninfa Kivet, questa prima parte non è niente di che, ma un'introduzione a questi capitoli che riguardano il gruppo di Brandon, Tecna,Timmy e Stella. La prova gli ha divisi ma entrambi hanno accettato la prova della ninfa. Cosa succederà per saperlo dovrete leggere il prossimo capitolo che verrà pubblicato dopo il 26. Ringrazio i recensori e i lettori silenziosi. Vi auguro un Buon Natale. 
Alla prossima 
Gaira

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