gelosia e pulizie

di Antincendio
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Jeager sei in ritardo. ***
Capitolo 2: *** Jaeger sei DI NUOVO in ritardo. ***
Capitolo 3: *** stupide sensazioni. ***



Capitolo 1
*** Jeager sei in ritardo. ***


i personaggi sono creati e di proprietà di Hajime Isayama e questa storia non è scritta per scopo di lucro ma per puro diletto.

 
 
Pulizie e gelosia

 
"EREN"
"EREN CAVOLO, SIAMO IN RITARDO"
"ADESSO BASTA TI BUTTO GIU', NON VOGLIO FARE IL DOPPIO DEL LAVORO PER CAUSA TUA"
furono le ultime parole che Eren sentì prima di spiattellarsi con la faccia sul pavimento, mugolò con tono di disapprovazione.
"Armin, sei una merda, che c'è?"
"ci sono le pulizie, levi, paura, quello ci uccide se non siamo lì entro 5 minuti" 
fu solo allora che Eren si alzò di scatto rendendosi conto di quale pericolo lui e il suo amico stavano correndo, avrebbe preferito affrontare un gigante classe 10 pur di non affrontare il capitan Levi, in due minuti era vestito e in altri 3 sia lui che Armin correvano verso il loro patibolo, arrivarono nell'esatto momento in cui il capitano stava illustrando le aree che ognuno avrebbe pulito.
"oh bene, facciamo le ore piccole e poi arrivano in ritardo eh?" lo sguardo gelido del capitano si voltò su loro, Eren notò Armin che deglutiva, lui cercò di fare il sorriso più perfetto che aveva nella speranza che gli avrebbe salvati "posso chiedere il perchè?" continuò il capitano mentenendo il suo sguardo gelido e annoiato su di lui, secondo Eren alle volte si divertiva, con la coda dell'occhio notò lo sguardo preoccupato di Mikasa, forse il capitano era veramente peggio del patibolo.
"E' colpa mia signore, non mi sono svegliato in tempo" una botta di coraggio, non avrebbe mai permesso che Armin pagasse anche per lui, dopotutto era lui che si era svegliato in ritardo, il capitano non si smosse, rimase in silenzio pochi secondi, secondi che sembravano durate un eternità "bene, allora tu passerai tutta la giornata con me, così mi assicurerò che tu faccia il tuo dovere" poi spostò lo sguardo verso Armin "tu, tu andrai con Mikasa".
Furono le ultime parole, poi il capitano alzò la mano con svogliatezza e la dondolò come per dire che potevano cominciare, gli altri in pochi istanti si erano dileguati ed Eren era sicuro che quella sarebbe stata una giornata molto, molto dura.
"bene, Jaeger, oggi staremo tutto il giorno insieme, direi che possiamo cominciare" disse afferrando una vecchia scopa e tirandola verso Eren che l'afferrò "signore, mi scusi.."
"stai zitto e lavora".
 
 
"sono distrutto" mugolò Eren lanciandosi sul letto "mai più una cosa del genere preferisco allenarmi tutto il giorno, mai più pulizie, sopratutto se sono con il capitano" continuò a lamentarsi mentre i suoi amici lo ascoltavano ormai indifferenti "eddai Eren, non può essere andata così male" cercò di consolarlo Armin.
"già, è andata peggio" disse poi affondando la faccia nel cuscino "beh, in ogni caso ti devi alzare, abbiamo fissato con Conny e Sasha e Jean di andare a bere qualcosa, quindi alza il culo dal letto e muoviti" fu così che Mikasa lo afferrò per un braccio e lo costrinse a lavarsi e cambiarsi prima di raggiungere gli altri.
Erano tutti lì che bevano ridendo su qualche stupida battuta di Conny mentre Sasha divorava un panino ripieno di qualche strano intruglio, notò che ad un'altro tavolo si trovava anche il capitano Levi in compagnia di Petra Rall e del capitano Ervin Smith, spostò subito lo sguardo e raggiunse gli amici.
"Finalmente, abbiamo ordinato anche per voi, delle birre, vanno bene?" chiese Sasha sputando qualche pezzetto di pane masticato mentre sulla bocca aveva un sorriso sbilenco "bene, ma ti prego, non parlare con la bocca piena" la sgridò Armin cercando di togliersi delle briciole sbavate dalla giacca con una faccia abbastanza disgustata.
"buonasera, i vostri amici hanno già ordinato per voi ma mi chiedevo se avevate anche fame?" una cameriera piuttosto carina gli stava guardando sorridendo, Eren la osservò prima di sorriderle "per me niente grazie" lei annuì e si girò andando via.
"piuttosto carina, non trovi?" chiese Conny puntandogli il gomito nel fianco "molto" rispose il moro "perchè non ci provi, magari è la tua sera fortunata" magari lo era davvero, fu così che Eren si alzò sotto lo sguardo stupito di Conny che credeva che l'amico non avesse il coraggio di fare una cosa simile. In pochi passi aveva già raggiunto la cameriera che era ferma al bancone aspettando qualcuno che la chiamasse o qualcosa da servire ma la fortuna era dalla parte di Eren, il locale quella sera era piuttosto vuoto apparte la sua compagnia, il capitan Levi e  qualche persona in più "buonasera" disse nervoso "oh? mi scusi, ha cambiato idea?" chiese "veramente, io, mi chiedevo, quando tu avessi il giorno libero, ti volevo invitare ad uscire" lei con uno sguardo piuttosto lusingato gli sorrise "domani, sarebbe un piacere".
"mi chiamo Eren"
"Eleonor"
"piacere mio"
"ora mi devi scusare ma purtroppo devo tornare a lavoro, facciamo domani alle 17 qui davanti?" Fu prima che Eren potesse rispondere che qualcun'altro lo fece per lui "il signor Jaeger domani avrà da fare per tutto il giorno, dubito che la potrà vedere, magari un'altra volta, Jaeger, dobbiamo parlare, subito" si girò di scatto pronto a rispondere a tono a chi si era messo in mezzo alla sua conversazione con la giovane e bella cameriera ma si bloccò trovando lo sguardo freddo del capitano Levi "scusami" disse alla ragazza raggiungendo il capitano fuori dal locale.
"signore?" 
"domani avrai doppie pulizie, con me, per essere arrivato in ritardo oggi ovviamente, faremo molto tardi la sera e non voglio che tu prenda appuntamenti"
"signore? mi ha già sfinito oggi, come pretende che insomma.."
"se tu fossi sfinito non saresti qua a bere e provarci con giovani donne, non è una domanda Jaeger, è un ordine sempre che tu non voglia uscire dal corpo di ricerca farai come ti dico, senza discutere"
"si, si signore"
"domani alle 8:00 ti voglio davanti a me, in orario possibilmente a meno che tu non voglia fare triple pulizie"
"no, no signore, a domani signore".
 
 
 
fine del primo capitolo.

vorrei cominciare con lo scusarmi con voi, purtroppo sono dislessica e non avere qualcuno che sempre ti aiuta rende le cose difficili, chiedo ancora scusa per gli errori, spero vi possa lo stesso piacere, ciao :D

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Capitolo 2
*** Jaeger sei DI NUOVO in ritardo. ***


Pulizie e gelosia
"Jaeger così lasci tutta la polvere, devi spolverare e poi passare la cera sopra i mobili di legno"

"la candeggina, usa quella cazzo di candeggina"

"non si usa così la scopa!"

"come sarebbe a dire che non hai mai lavato un pavimento? almeno le basi"

"JAEGER TOGLI SUBITO LA TESTA DA QUEL SECCHIO"

"sei un caso disperato"

E così la giornata passò lenta e inesorabilmente noiosa, verso le 23:00 Eren non si sentiva più le spalle, i muscoli sembravano più indolenziti a pulire che dalla sua ultima trasformazione e aveva la schiena a pezzi, per di più avrebbe volentieri sputato in faccia al comandante Levi.

"Bene, direi che siamo sopravvissuti a questa terribile giornata, Jaeger nelle pulizie fai schifo e ti lamenti ogni 5 minuti ma almeno adesso qua è pulito, puoi andare dalla tua cameriera adesso, no?"

"capitano?"

"non avevi fissato con la giovane donna che lavora in quel locale?"

"mi prende in giro? lei ha annullato il mio appuntamento facendomi sembrare un'idiota"

"bada a come parli con me, non tollero simili comportamenti"

"mi scusi signore"

"meglio, dimmi allora, cosa farei adesso?"

"penso che me ne andrò a letto, a dormire, grazie a lei la mia schiena è distrutta"

"d'ora in poi arriverai in orario, hai il mio permesso di dormire fino a tardi domattina, solo come eccezione"

"capitano" disse Eren prima di allontanarsi in tutta fretta, si stiracchiò uscendo all'aria fresca, quella sera aveva l'aria pungente, la brezza gelida gli attraversava i capelli creandogli una sensazione di piacere e solo in quel momento Eren si rese conto che in realtà era meno stanco di come credeva, certo aveva i muscoli a pezzi e non si sentiva più le ossa ma infondo non aveva sonno e forse Armin e Mikasa erano ancora al locale e magari anche Eleonor si trovava lì, sorrise a quel pensiero ma poi scosse la testa ricordandosi del giorno libero della ragazza, tanto valeva andarsene a letto e cercare di risposare.
Si avviò per le stradine buie della città tenendo la testa bassa, c'era silenzio, in effetti forse c'era un pò troppo silenzio per essere solo le 23 di sera, fu proprio nel momento in cui alzava la testa che andò a sbattere contro qualcuno.
"guarda dove va" ma non fece in tempo a concludere perchè si ritrovò davanti Eleonor, indossava una deliziosa gonna lunga rossa con una maglia bianca sopra, i capelli neri gli incorniciavano gli occhi azzurri, era bellissima "Eleonor, ti ricordi..?"

"Eren, giusto? scusa non guardavo"

"non fa niente, cosa fai in giro a quest'ora, può essere pericoloso"

"alla fine sono dovuta andare a lavoro stasera, c'era più gente del solito e il mio capo mi ha chiesto di fare il turno"

"capisco, io torno adesso dalle pulizie, speravo di incontrarti al locale ma poi mi sono ricordato che avevi il giorno libero, forse sarei dovuto semplicemente venire eh?"

"abbiamo chiuso poco fa, Eren posso chiederti...di accompagnarmi? come hai detto te può essere pericoloso e non ho voglia di incontrare brutti tipi e tu fai parte del corpo di ricerca, insomma...mi sentirei"

"al sicuro? non c'è problema"

Fu così che si tennero compagnia, in silenzio senza parlare di molto in effetti, Eren cominciava a sentire il sonno e la stanchezza e la voglia di parlare era poca ed Eleonor non sembrava una ragazza particolarmente loquace, si fermarono solo quando ebbero raggiunto l'abitazione della ragazza.

"ci siamo, grazie" disse lei

"non ti preoccupare, non lascerai mai una dolce fanciulla da sola" Eren si esibì in un bellissimo inchino.

"ti andrebbe di...entrare?" chiese lei arrossendo, Eren sorpreso sorrise ed annuì seguendo la ragazza in casa, non potevano certo sapere che qualcuno stesse passando di lì e che con sguardo indiscreto posò gli occhi su di loro.


Eren si svegliò di soprassalto, erano circa le 11:30 del mattino, si stiracchiò soddisfatto, quella notte si era divertito con la giovane cameriera, lei era molto carina e gentile e non poteva fare a meno di notare che era anche molto bella, fu proprio in quel momento che il moro si ricordò di essere ancora a casa della ragazza, si girò non trovandola nel letto, sul cuscino un biglietto.
-Sono andata a lavoro, quando esci sbatti la porta per favore, grazie per stanotte, mi sono divertita con te, se stasera puoi ci vediamo al locale, baci-
Eren sorrise prendendo quel biglietto e infilandolo in tasca, si rivestì velocemente e corse fuori da quella casa, si sentiva pieno di energie, arrivò al campo 10 minuti dopo con un sorriso che gli bucava il volto, il gruppo si trovava davanti al capitano Levi che stava dando istruzioni sulla prossima missione, la prima a notare il suo arrivo fu Sasha.
"Eren" urlò attirando l'attenzione di tutti "ti sei divertito ieri sera eh? ti ho visto con la cameriera entrare in quella casa" rise sotto i baffi.

"Jaeger vedo che ci divertiamo e vedo che siamo ancora in ritardo, per la seconda volta e non di poco stavolta" si introdusse il capitano.

"capitano? lei ieri ha detto..."

"io ieri non ho detto proprio nulla, salterai il pranzo e resterai qua con me così potrò ripeterti ciò che hai perso, non voglio scuse, chiaro?"

"ma signore"

"niente ma Jaeger, tu starai qua"

L'ultima cosa che sentì alle sue spalle fu Sasha che sussurrò "poverino, deve saltare il pranzo, io morirei" come poteva essere così stupida da non capire che era colpa sua se adesso lui doveva saltare il pranzo.


Quando a mezzogiorno tutti si allontanarono per andare a pranzo il capitano fece cenno ad Eren di raggiungerlo.

"Capitano, è stato lei a dirmi che potevo arrivare in ritardo stamattina, io non capisco"

"era chiaro che tu dovessi andare a dormire dopo le pulizie non ha giocare al dottore con la cameriera, non mi pigliare per il culo Jaeger, tu sei un soldato non una sgualdrina"

"signore questa è un ingiustizia, mi rifiuto di" fu così che si ritrovò sdraiato in terra, colpito da un calcio del suo superiore "non rispondermi" concluse il più grande, Eren si alzò a fatica reggendosi lo stomaco,
sentiva la voglia di vomitare improvvisamente.

"chiedi scusa" lo sguardo gelido del capitano gli trapassò lo stomaco.

"mi scusi"

"molto bene, adesso ti ripeterò quello che ti sei perso e questa notte dormirai nei miei alloggi così mi assicurerò che tu riposi e che domani sia in orario"

"signore ma io stasera avrei un appuntamento importante con Mikasa"

"non trattarmi come un'idiota Jaeger, Mikasa capirà, farai come ti dico e adesso presta attenzione, è importante che tu ascolti per la prossima missione"

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Capitolo 3
*** stupide sensazioni. ***


Puliza e gelosia
 
Il caporale Levi gli era rimasto attaccato tutto il giorno come una cozza al proprio scoglio, sembrava pagato per stare lì, avevano passato il pomeriggio ad allenarsi con gli altri ma ovunque si girasse gli occhi del capitano erano lì, aveva persino avuto difficoltà ad andare a prendere un pò d'acqua.

"Non lo sopporto più" si lamentò con Armin che si era fermato per riposare

"Chi?"

"Il caporale, mi segue ovunque!"

"Dici? non credo, forse sei solo paranoico"

"No Armin, facci caso, mi segue, vuoi vedere?"

"No, non voglio vedere. Calmati, in effetti ha ragione in questi giorni sembri un pò con la testa tra le nuvole sai? c'entra questa cameriera, non è che ti sei innamorato?"

"Ma figurati, è carina ma niente di più, insomma anche io voglio un pò di spazio"

"Eren, tu di spazio ne hai anche troppo e poi..."

"Devo dormire nei suoi alloggi, vuole assicurarsi che io mi riposi per la missione di domani"

"Chiamarla missione è un complimento, dobbiamo solo pulire i cannoni che ci sono sulle mura" il biondo si alzò da terra "devo tornare ad allenarmi, sta tranquillo, è solo una notte, cosa mai potrebbe accadere?"

"Non so? magari mi fa togliere tutti gli acari dalle sue lenzuola" urlò mentre l'amico si allontanava, forse era davvero lui che stava diventando paranoico? dopotutto però aveva davvero la sensazione che il capitano gli stesse un pò troppo addosso, insomma un pò di più di come un normale caporale dovrebbe fare.


"Questo è il tuo letto Jaeger, voglio che tu dorma, domattina ti voglio vedere in piedi alle 7:00 senza scuse, ti auguro una buonanotte"

"Capitano, posso dirle una cosa senza che lei vada in escandescenza?"

"Io non vado mai in escandescenza recluta"

"Trovo che lei mi stia dando addosso, mi sento legato"

"Bene, vuol dire che funziona, sii meno insolente, in questi giorni ti prendi un pò troppe libertà e se non vuoi che ti rifili un'altro calcio nello stomaco io mi calmerei"

"capitano, buonanotte" affermò Eren prima di sbattergli la porta in faccia e togliersi la maglia, ma Levi non aveva voglia di farsi rispondere così da un moccioso insolente, riaprì la porta di scatto, negli occhi sembrava sembrava esserci un'inverno perenne.

"Jaeger!"

"c-capitano?" Eren cercò di capire cosa aveva appena fatto, aveva appena sbattuto la porta in faccia all'uomo più forte della generazione umana, deglutì "mi scusi" ma il capitano si mosse veloce verso di lui bloccandolo tra se stesso e il muro, il petto di Eren si abbassava e si alzava velocemente sorpreso da quella reazione del capitano "Jaeger se non vuoi che la cosa sia veramente molto dolorosa per te io d'ora in poi terrei a freno quella linguaccia che ti ritrovi" gli sussurrò nell'orecchio provandogli dei brividi lungo tutta la schiena.

"s-si capitano, mi scusi" 

"bene, vedi ci capiamo recluta" disse prima di sfiorargli il collo con la mano e allontanarsi da lui uscendo dalla camera senza aggiungere altro, il moro non capiva, la presenza del capitano riusciva allo stesso tempo a farlo sicuro e inquietato, e quella sensazione, gli aveva messo i brividi, per qualche istante avrebbe voluto che il capitano non si allontanasse da lui, aveva il suo odore ancora dentro le narici e gli piaceva, scosse la testa, era il suo caporale, suo superiore, non poteva farsi prendere da questo tipo di sentimentalismi, certo, non poteva nemmeno sapere che nella stanza accanto qualcuno stava provando la stessa cosa.


Mattina inoltrata, il sole alto sul campo di addestramento sembra non voler scendere o almeno abbassare la temperatura, c'è odore di sudore e un gran polverone causato dalle persone che si allenano si attacca alla pelle sudaticcia, Eren è accanto a Mikasa, lei lo sta guardando preoccupata "Eren come è andata stanotte?" e lui sembra risvegliarsi da un sogno lontano "oh? bene, si, tutto bene" è ovvio, non è andato tutto bene.

"Eren!" qualcuno alza un braccio verso di lui, la riconosce, dall'altra parte del capo all'entrata c'è Eleonor che lo chiama sorridendo, ha un cestino in mano, lui si alza e avanza verso la ragazza "ti ho portato qualcosa per il pranzo" dice lei arrossendo "ieri non ci siamo visti e mi chiedevo insomma se..."

"grazie" disse lui afferaando il cestino da cui proveniva un'ottimo odorino "ha un buon odore, è stato un bel pensiero"


"JAEGER" il capitano, ancora.
"cazzo. devo andare, passo stasera se posso, mi tengono alle strette" e prima che lei possa aggiungere qualcosa il ragazzo gli ha già scioccato un bacio sulla guancia per poi correre via.


"Hey! Eren me ne dai un pezzetto di qualsiasi cosa sia?" chiede Sasha per la decima volta, gli sembra di avere un gufo sulla spalla.

"Sasha, no."

"eddai, non avrai intenzione di mangiartelo tutto? ti farebbe male"

"va bene, va bene basta che la smetti!" lei sorride e un rivolo di bava le scende mentre lui gli passa un pezzo del panino "grazie" urla lei per correre via prima che l'amico cambi idea.

"ti ha portato il pranzo" il capitano è accanto a lui che lo guarda "beh, si" 

"E dimmi Jaeger, è la tua ragazza?"

"non ancora"

"te lo detto, non ho bisogno di una sgualdrina qui dentro, meno rapporti sentimentali hai fuori da questo campo meglio sarà per te, chi ti dice che alla prossima spedizione non morirai sotto il piede di un gigante se non peggio?"

"Quale è il suo problema? saranno cazzi miei, non crede?" si alza allontanandosi da lui, correndo verso la direzione dei suoi amici che stanno mangiano in gruppo, lontano da quella sensazione, non lo ammetterà mai, ad Eren Jaeger non piace il caporale Levi.

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