1939-7 settembre; Bosco Smeraldo.
Buio, buio e ancora buio.
La testa gli girava e ogni rumore rimbombava nella testa di Alec.
L'agente penzolava pietosamente da un albero, il paracadute impigliato tra
i rami del Bosco Smeraldo e una striscia di sangue gli rigava la tempia.
Dolorosamente l'uomo, riuscito ad aprire gli occhi, iniziò confuso a
guardarsi intorno: cespugli, muschio, pokemon coleottero ovunque e un
incombente penombra caratteristica dei sottoboschi.
Liberatosi definitivamente del paracadute cadde al suolo con un tonfo,
faticosamente si alzò e con un cupo lamento tentò di pulire, con un pezzo
di stoffa, il suo viso insanguinato.
Anche se stanco doveva rimanere vigile "ora sei in territorio nemico Alec,
da solo e senza cibo, non puoi abbassare la guardia".
Raccogliendo le ultime forze rimaste impugnò la pistola, che gli era
rimasta fortunatamente nel fodero, e iniziò a dirigersi ad ovest, verso il
monte argento, sperando di incontrare membri della resistenza che potessero
aiutarlo. "Inoltrarmi nel centro del territorio nemico, ora come ora
sarebbe una follia, per di più le truppe di Nolf sanno che sono a Kanto"
pensò grigio Alec.
Continuò a camminare almeno per altri cinque chilometri, con la notte che
si faceva sempre più vicina, mano alla pistola e alla pokéball, quando
percepì con la coda dell'occhio del fogliame muoversi e sentì un ramo
spezzarsi, subito si voltò verso l'origine del rumore e disse 《 Se sei
umano, esci allo scoperto e,disarmato, alza le mani al cielo, sappi che ho
una pistola e che non ho paura di usarla》
Il fruscio sembrò fermarsi per un attimo, poi si fece sempre più concitato.
Preso alla sprovvista Alec fu sul punto di sparare quando vide spuntare
dalle frasche una faccia fin troppo familiare 《Ehi capo!!! È salvo anche
lei, non sa che piacere è rivederla!》esclamò un commosso Rob Winston.
《dopo che i nostri aerei sono stati attaccati l'ho proprio persa di vista,
credevo fosse morto》 piagnucolò il ragazzo abbracciando Alec in un moto di
commozione.
Un po' spiazzato il maggiore rispose impacciato al segno di affetto del
collega, ma in cuor suo sollevato di aver reincontrato il ragazzo, anche
dall'alto della sua esperienza, senza un compagno, sopravvivere sarebbe
stato difficile.
《Anche tu, Winston, mi sei mancato》 rispose dandogli delle paterne pacche
sulla schiena 《Ma se non vogliamo farci definitivamente uccidere è meglio
se ci muoviamo, e anche alla svelta》.
Asciugatosi un attimo gli occhi e ripresosi dalla commozione Rob rispose
《ha ragione capo, scendendo col paracadute avevo visto in lontananza una
fitta rete di sentieri che procedevano verso il monte Argento, ma dovremmo
tenerci alla larga da ogni contatto umano, quindi credo che la scelta
migliore sia continuare il traggitto nella foresta almeno fino alle pendici
del monte. Se non sbaglio da quelle parti dovrebbe esserci uno dei nostri
informatori》 disse mostrando una mappa, la sua superficie era costellata di
segni in codice. 《Perfetto incamminiamoci, ma prima le giuste precauzioni》
Con un agile movimento della mano afferrò la sua pokéball e premette il suo
piccolo pulsante.
Da una lampo di luce si materializzò il suo pokémon
《Il mio Granbull sarà in grado di fiutare l'odore di qualsiasi estraneo》
《Capo posso rendermi utile anche io allora!》 detto ciò evocò un arzillo
growlithe che subito iniziò a fiutare il terreno alla ricerca di chissà
cosa.
《Okay siamo pronti, il nostro obbiettivo è raggiungere la montagna prima di
notte》
《ricevuto Capo, mettiamoci in cammino》
Il sole era ormai tramontato e le pendici del monte ancora lontane
《Winston!》
《Ehm...sì capo?》
《Si può sapere dove diamine siamo? Come la stai leggendo questa mappa?!》
《Con gli occhi...?》 ridacchiò nervoso il ragazzo.
Spazientito e stanco Alec strappò dalle mani del collega la mappa, la
esaminò attentamente e dopo poco la girò sottosopra.
《Winston》disse con aria minacciosa 《ti ricordi più o meno cosa ti avevo
detto due ore fa?》
《Che le ero mancato anche io?》disse incerto
《Beh dimenticati tutto razza di imbecille, Stavi leggendo la mappa al
contrario!!》urlò irato
verso un impauritissimo agente silver.
《Pezzo d'asino ora ci siamo persi in questa cazzo di foresta senza acqua e
cibo, con nemici prontissimi ad ucciderci brutalmente! Che ho fatto di male
per meritarmi questo?!》 sospirò sconsolato Alec.
Non ebbe neanche il tempo di disperarsi realmente che i due loro pokémon
iniziarono a ringhiare, avendo probabilmente fiutato la presenza di
qualcuno.
《Capo forse dovremmo nasconderci》si allarmò il minore.
Senza perdere tempo i due richiamarono nelle pokéball i due pokémon e si
nascosero in dei cespugli.
《Ahi, proprio io dovevo beccare quello con le spine?》 sussurrò lamentoso
Rob.
《Si chiama legge del contrappasso o più comunemente Karma Winston; ora
taci》
Dopo attimi che sembrarono ore, dall'oscurità del bosco comparvero due
figure con delle lanterne.
《Sei sicuro di aver sentito bene?》 disse uno dei due uomini.
《Sicurissimo, ho sentito delle urla e di certo non erano pokémon》
《Pensi siano intrusi?》 chiese guardinga una delle voci
《Dubito sia qualcuno dei nostri》
Senza perdere la calma Alec cercò con lo sguardo Rob, ma di lui nessuna
traccia.
All'improvviso si sentì una terza voce da dietro l'erba alta che esclamò
contenta 《Guardate cosa ho qui! Credo di aver trovato l'intruso》
《Lasciami, lasciami andare!》 ringhiò il povero agente Winston.
"Non ci credo" pensò Alec "questo ragazzo è un disastro semovente". Con una
buona dose di coraggio impugnò la pistola "o la và o la spacca" e si alzò
di scatto gridando 《Lasciate il ragazzo e alzate le mani》i tre uomini
rimasero un attimo spiazzati per poi avvicinarsi minacciosi all'agente
《Fermi o sparo》intimò Alec
《Non penso ne avrai le possibilità》affermò l'uomo ,che teneva stretto Rob,
con un sorrisetto.
Alec fu sul punto di premere il grilletto quando sentì un forte dolore
dietro la nuca, poi il nulla.
Il risveglio fu doloroso quasi quanto quello nel Bosco Smeraldo, ma questa
volta si ritrovava in una stanza, in una stanza abbastanza buia e
puzzolente a dirla tutta.
《Cazzo, che dolore》grugnì il povero Alec.
《Si è svegliato》esclamò una vice sconosciuta.
Senza neanche il tempo di riprendersi realmente venne preso di forza e
fatto sedere su una sedia, legato e con una luce puntata in faccia.
Accanto a lui un altrettanto legato Rob.
《 Chi siete? 》chiese una voce ad Alec che però non rispose, sia perché era
troppo confuso sia perché non era intenzionato a rivelare nessuna
informazione.
La luce era talmente forte da impedirgli anche di distinguere gli uomini
che lo stavano interrogando.
Al suo tacere gli venne buttata in faccia una secchiata di acqua gelida che
lo lasciò senza fiato.
《Spero che almeno tu sarai più collaborativo del tuo amico, quindi spita il
rospo: siete agenti del governo, spie di Nolf o membri dei battaglioni
della pena? 》
Alec sebbene si fosse ripreso tornò in uno stato di confusione"ma di che
sta blaterando? Battaglioni della pena? Ma dove diamine sono finito?"
Riflette stordito dalla precipitosità degli eventi. "Beh, non so di cosa
stia parlando ma meglio giocare ogni carta a mia disposizione".
《 Calma, calma amico, che ne dici se prima abbassiamo questa luce eh?
Potrebbe stimolare la mia parlantina》 disse Alec con la voce più sicura e
disinvolta che in questo momento gli potesse riuscire.
《 E sia 》 disse la voce.
Abbassata la luce riuscì più o meno a distinguere le figure degli uomini
che gli stavano davanti: tre persone incappucciate e ben piazzate
sembravano essere di guardia ad un uomo ben più esile ma sempre con il viso
coperto.
L'uomo, che sembrava essere il capo, era l'unico seduto e indossava un
completo verde militare e uno strano anello al dito mentre gli altri dei
comuni vestiti da cittadino.
Un idea balenò come un lampo per la mente dell'agente, anche Rob sembrò
esserci arrivato, tant'è che si girò verso il suo collega, quasi mentore.
《 Sto ancora aspettando una risposta 》 chiese stizzito l'uomo.
《 Vuoi sapere chi siamo giusto?
Beh allora io potrei anche risponderti "Olympus" 》 azzardò Alec sperando di
non aver fatto un buco nell'acqua.
L'uomo con l'anello lo guardò incerto per poi impallidire leggermente.
《 liberateli e alla svelta》 ordinò per poi avvicinarsi lento ai due agenti.
Avvicinandosi l'uomo fu scrutato, dalla testa ai piedi, dall'occhio vigile
e allenato di Alec. Più che uomo era ancora un ragazzo, forse con la stessa
età di Winston, sicuramente sotto i trenta. Seppur alto e tonico, la sua
stazza non era comparabile a quella dei sui combattenti.
La mascella dai tratti squadrati e l'esperessione fiera facevano imtuire
una sua predisposizione al comando, anche se la sua immagine era un po'
messa in discussione da due ridicoli baffi alla "Kalos". Per finire i suoi
capelli castani, in antitesi ai suoi occhi verdi, tagliati corti facevano
comunque intuire ad una sua provenienza dall'esercito.
《 Mi dispiace per come vi abbiamo trattato》 disse desolato grattandosi un
po' nervosamente il gomito
《ma la sicurezza non è mai troppa e non ci aspettavamo di ricevervi così
presto 》
L'uomo aspettò che Alec si rimettesse in sesto e poi gli strinse la mano.
《 io sono il capo della resistenza del settore alpino, nome in codice De
Gaulle, è un piacere incontrarvi agente Gold e Silver》
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