Pokémon: Sfida al Grande Chaos

di Synchro
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Dopo la Catastrofe ***
Capitolo 2: *** Il Nido ***
Capitolo 3: *** Novartopoli ***



Capitolo 1
*** Dopo la Catastrofe ***


Dopo la catastrofe

 

C’è stato un tempo in cui la regione di Kalos era florida e pacifica, ma a tramare nell’ombra per portare distruzione e caos vi era il Team Flare, capeggiato da Elisio.

Tra gli uomini ai suoi comandi vi era uno scienziato, tanto geniale quanto malvagio e spietato: Xante.

Quest’ultimo perfezionò una macchina capace di controllare la mente di umani e Pokémon, riuscendo ad utilizzarla sul Pokémon leggendario Hoopa.

Messe poi le mani sul Vaso del Vincolo, Elisio ed il team Flare utilizzarono il potere di Hoopa per richiamare i leggendari Xerneas e Yveltal, soggiogandoli grazie all’invenzione di Xante.

I Superquattro, gli unici allenatori oltre alla Campionessa che potevano contrastare la forza dei Pokémon leggendari, vennero trasportati in un luogo sconosciuto insieme all’intera Lega Pokémon dagli anelli di Hoopa.

Diantha, rimasta allora da sola, venne sconfitta e imprigionata.

A quel punto, il team Flare estese l’attacco con i propri uomini e i due leggendari Xerneas e Yveltal sull’intera regione di Kalos.

Le principali città vennero rase al suolo, i capipalestra sconfitti e catturati, così come gli abitanti.

Entro breve tempo, di quella florida regione rimase solo il ricordo.

Tuttavia, è proprio nei periodi di caos, che nasce la speranza.

Gli abitanti di Borgo Bozzetto insieme al professor Platan, prima di venir imprigionati, riuscirono a far scappare un piccolo gruppo di giovani e inesperti allenatori, speranzosi che quei ragazzi e ragazze riuscissero un giorno a sconfiggere il Team Flare e a riportare la pace.

La speranza di Kalos è riposta in Mark, il più coraggioso del gruppo; Anna, dolce e gentile, contraria alle lotte di pokémon; Jack, il più esperto nella cura dei pokémon; Roxy, tra tutti la più avventurosa; ed infine la piccola Julia, non ha ancora l’età per divenire allenatrice, tuttavia s’impegna in egual modo degli altri.

Questi cinque giovani allenatori si troveranno ad affrontare sfide e imprevisti lungo la loro missione, per riportare la speranza nella regione di Kalos!

 

 

Da qualche parte nel Percorso 1

 

- Dannazione! Dannazione!- gridai, infuriato come non mai.

- Calmati Mark, la situazione è già abbastanza critica senza che tu seppellisca quel minimo di spirito che ci rimane.- mi rimproverò Anna, mentre Roxy cercava di consolare la sua sorellina Julia.

Certo, la faceva facile lei, ma era avvenuto tutto così all’improvviso.

Quando quegli strani tipi vestiti di rosso, che nell’ultimo mese si vedevano sempre più frequentemente alla TV, erano piombati nella nostra città insieme ai due Pokémon leggendari; la situazione era già diventata catastrofica.

Mia madre, insieme ai genitori di Anna, Jack, Roxy e Julia, ci aveva portati fino ai confini della nostra piccola cittadina, Borgo Bozzetto, insieme ad un uomo.

Questi si era presentato come il Professor Platan, ma non serviva che si presentasse, io l’avevo incontrato un paio di settimane prima, quando era venuto di persona per farmi scegliere il primo Pokémon.

In un punto quasi nascosto, vi era una sorta di grande tenda, montata su una base con quattro ruote, il tutto legato ad un Rhyhorn.

Gli adulti ci fecero salire su quello strano veicolo e nel mentre mia madre mi diede la Pokéball nella quale era contenuto il suo fidato Manectric.

- Ascoltate, io e gli abitanti di Borgo Bozzetto tenteremo di trattenere qui il team Flare, voi allontanatevi da qui e restate nascosti.

Attendete un paio di giorni e se non dovesse arrivare nessuno, proseguite e cercate di ritrovare i Superquattro.- ci aveva spiegato il professor Platan.

- Perché dobbiamo scappare?! Posso combattere contro di loro! Sconfiggerò tutti loro e i due Pokémon leggendari!- gridai.

- Non è possibile, Mark! Non sei abbastanza forte.. nessuno di noi lo è per tenere testa a quei Pokémon.

Adesso vai, prenditi cura degli altri e restate nascosti.- mi aveva risposto mia madre, con le lacrime agli occhi.

Jack allora afferrò le briglie e ordinò a Rhyhorn di partire.

Mentre ci allontanavamo dalle nostre case, vedevo la devastazione che piano piano stava avvolgendo Borgo Bozzetto.

Questo accadde almeno quattro giorni fa.

Da allora, nessuno si era fatto vedere.

Secondo le istruzioni del professor Platan, ci saremo dovuti muovere già due giorni fa, ma francamente nessuno di noi aveva avuto la forza per allontanarsi.

- Cosa facciamo adesso?- domandò Jack

- E lo chiedi anche? Staniamo quelli del team Flare e li costringiamo a liberare i nostri genitori!- esclamai.

- Non è così semplice, Mark…- intervenne Roxy, - loro sono in tanti, hanno anche i due Pokémon leggendari dalla loro parte; dobbiamo seguire il suggerimento del professore e cercare i Superquattro.-

- E dove li andiamo a cercare?! Nessuno sa dove sia finita la Lega Pokémon.-

- Da qualche parte dovremo pur iniziare, Mark! Non possiamo restare a lungo fermi qui, prima o poi il team Flare ci troverà.- concluse Anna.

Mentre io, Anna e Roxy discutevamo, Jack aveva preparato un giaciglio in un angolo della tenda e ci aveva sistemato Julia, sfinita dall’ennesima giornata passata a piangere e preoccuparsi per i suoi genitori.

- Io avrei un suggerimento...- si fece avanti Jack, - dirigiamoci verso Rio Acquarello per procurarci pozioni e medicine per i Pokémon e altre provviste, dubito che con tutto quello che sta succedendo, il Centro Pokémon sia ancora attivo.-

- Io continuo a dire che dobbiamo affrontare quegli esaltati invece di scappare!- ribattei.

- Ha ragione Jack, dobbiamo pensare ai nostri approvvigionamenti invece di buttarci in lotte impossibili da vincere.- concluse il discorso Roxy.

Jack si mise alla guida del nostro “carro” e ordinò a Rhyhorn di proseguire, mentre io mi sistemai nella tenda, scuro in volto.

- Mark, siamo tutti preoccupati per quello che è accaduto ai nostri genitori, ma non possiamo affrontare il team Flare adesso, i nostri Pokémon rischiano solo di rimanere feriti nel tentativo.- mi disse Anna, adagiatasi accanto a me, mentre Roxy si sistemò accanto alla sorella.

Io sbuffai e non risposi.

Non sono abbastanza forte… queste erano state le parole di mia madre, prima che fossimo costretti a scappare.

Io SONO forte!

Perché gli altri non lo capiscono?

Dopo alcune ore, arrivammo a Rio Acquarello, ma lo spettacolo che vi trovammo era sconfortante: case ridotte in macerie e segni di distruzione ovunque.

- Sembra che non ci sia più nessuno…- mormorò Jack, facendo fermare Rhyhorn per farlo riposare qualche minuto.

- Vado in avanscoperta, voi aspettatemi qui.- dichiarò Roxy, scendendo dal carro e muovendosi con circospezione in mezzo ai ruderi.

Dopo alcuni minuti, la vedemmo ritornare e farci segno di via libera.

Lasciammo Julia che dormiva nella tenda, con Rhyhorn ed il carro ben nascosti, e ci addentrammo a Rio Acquarello.

La nostra prima tappa fu di controllare il Centro Pokémon, ma lo trovammo completamente distrutto.

Successivamente ci spostammo al Pokémon Market, che fortunatamente era ancora in piedi, nonostante i segni di devastazione.

Io e Jack provammo a forzare la porta, ma era incastrata.

- Vieni fuori, Blitzle!- esclamò Jack, lanciando la Pokéball.

Una volta fuori, ordinò: - Blitzle, usa Nitrocarica e sfonda la porta.-

Blitzle colpì la porta, ma che tuttavia non cedette.

Ritentò diverse volte e alla fine riuscì e sfondare la porta del Pokémon Market.

-Grazie, Blitzle, sei stato bravissimo, adesso riposati.- lo lodò Jack, facendo rientrare il suo Pokémon nella Pokéball.

All’interno mancava la corrente, ma fuori c’era il sole quindi l’interno non era completamente buio.

Seguendo le indicazioni di Jack, prendemmo diverse pozioni, antidoti, antiscottatura, antigelo, antiparalisi, e alcuni revitalizzanti.

Fu quasi per caso che trovai anche diverse Pokéball vuote.

- Queste ci torneranno utili, nel caso ci capitasse di incontrare Pokémon forti.- dissi, mettendole insieme agli altri oggetti.

- Mi sento una ladra ad agire così.- mormorò Anna.

- Anche volendo, non c’è nessuno a cui pagare questa roba, quindi tecnicamente non è un furto, è sopravvivenza.- le rispose Roxy, aiutando Jack a trasportare gli oggetti.

Tuttavia, prima che uscissimo, sentimmo in lontananza il suono di motori.

- Qualcuno si sta avvicinando.- bisbigliò Roxy, facendoci segno di restare bassi e di non fare rumore.

Dopo alcuni minuti, arrivò rombando un gruppo di motociclisti.

- Cosa vogliono questi, adesso?- mormorai.

- Niente di buono, probabilmente vorranno approfittare della devastazione per saccheggiare le case nei dintorni.- ipotizzò Jack.

- Speriamo che non riescano a trovare il nostro carro, dobbiamo sbrigarci a ritornarci e ad allontanarci da qui.- ci suggerì Anna.

Tuttavia, il gruppo di motociclisti si fermò proprio nella piazza di Rio Acquarello, di fronte al Pokémon Market.

Insomma, eravamo bloccati.

- Anche questo posto è ridotto ad un cumulo di macerie capo; non si è salvato quasi nulla.- disse uno di quei motociclisti, rivolgendosi al tipo più grosso del gruppo.

- Già, questo lo vedo, direi che sarebbe una buona idea allearci con il team Flare, potremo procurargli nuova manodopera in cambio di privilegi.- disse quest’ultimo, sghignazzando.

Un altro motociclista constatò: - Ma capo, qui non c’è anima viva. Probabilmente quelli del team Flare avranno già catturato tutti.-

Il capo si mise a ridere: - HAHAHAHA, sul serio credi che nessuno sia riuscito a scappare? Lo sento, qui in torno ci devono essere delle persone che sono sfuggite al team Flare, ci basterà prenderle e portarle ad una delle loro basi per ingraziarci i generali.-

Questa non ci voleva, quei folli erano venuti fin qui per catturare eventuali fuggiaschi.

- Dobbiamo scappare il prima possibile, prima o poi entreranno qui.- ci bisbigliò Anna.

- Li scaccerò via!- dichiarai, ma mentre mi alzavo in piedi, Roxy mi trascinò nuovamente a terra.

- Niente mosse azzardate, Mark! Ricordati che mia sorella è da sola sul carro, non voglio che non ci trovi al suo risveglio.- mi sussurrò Roxy con decisione.

Io strinsi i pugni per la frustrazione, ma Roxy aveva ragione.

- In ogni caso, uscire da qui senza farci vedere non sarà semplice; però potremo depistarli.- mormorò dopo alcuni istanti Roxy.

- Hai in mente un piano?- le chiese Jack.

Roxy annui: - Loro sono venuti qui in cerca di fuggiaschi, se riusciamo a provocare del rumore nell’edificio dall’altra parte della strada, i motociclisti si fionderanno a controllare e a noi basterà sgattaiolare via.-

- D’accordo, cerchiamo qui intorno qualcosa da lanciare, ma restiamo bassi.- ci disse Jack.

Dopo alcuni istanti, passati a strisciare su gomiti e ginocchia, trovammo una Pokébambola.

Questa vibra e fa rumore, l’ideale per distrarre i Pokémon o, come in questo caso, una banda di scocciatori a due ruote.

Aspettai che i motociclisti non guardassero da questa parte e poi lanciai la Pokébambola dritta dentro un altro edificio.

Quest’ultima fece un gran fracasso, che attirò l’attenzione dei motociclisti, che infatti si fiondarono a controllare.

Noi ne approfittammo per uscire e muoverci bassi tra i ruderi, quando udimmo un urlo.

- Ehi, capo, guarda cosa ho trovato!- gridò un motociclista che si era allontanato dal gruppo.

Sbarrai gli occhi, quello stava trascinando Julia dritta verso il gruppo di motociclisti.

- L’ho trovata che camminava tra i ruderi e l’ho sorpresa alle spalle.- spiegò il motociclista, tirando Julia per la maglia.

- Ben fatto, chissà che ci fa una bambina tutta sola da queste parti...- disse il capo dei motociclisti, avvicinandosi poi a Julia e chiedendole, con un ghigno: - Dimmi, bambina, dove sono i tuoi genitori? Sono qui attorno?-

Julia era molto spaventata, infatti gridò: - MAMMA! PAPÀ! ROXY! AIUTO!-

Roxy stava già per saltare fuori dal nascondiglio, ma io fui più svelto di lei: -Ehi tu! Lasciala andare!-

Il capo dei motociclisti mi guardò e rise: - HAHAHA! Avevo ragione, una bambina così piccola non poteva essere qui da sola. Bene bene, abbiamo un paio di giovani fuggiaschi da portare al team Flare.-

- Voi non ci porterete da quei folli! Io vi sconfiggerò qui e subito!- esclamai, tirando fuori una Pokéball.

- Mi stai sfidando, ragazzino?!?- replicò il capo dei motociclisti, tirando fuori a sua volta una Pokéball.

Dopo alcuni secondi, lui la lanciò, dicendo: - Fatti avanti, Cacturne.-

- Pronto a combattere, Manectric!-

- HAHA! Vorresti affrontare il mio Cacturne con un Pokémon di tipo Elettro? Non sai che le mosse Elettro non sono molto efficaci sui Pokémon d’Erba?- mi schernì lui.

- Manectric usa Scintilla.- ordinai.

Manectric colpì con l’attacco Cacturne, tuttavia lui non sembrava aver subito molti danni.

- Sei solo un principiante, ragazzino; Cacturne usa Pugnospine!- esclamò il capo dei motociclisti.

Le spine di Cacturne si allungarono e corse contro Manectric, così ordinai: - Manectric, schivalo.-

Con un balzo, Manectric riuscì ad evitare l’attacco di Cacturne, così continuai: - Adesso usa Ondashock!-

- Illuso, Cacturne vai con Sbigoattacco!- ribatté il capo dei motociclisti.

Prima che Manectric potesse attaccare, Cacturne riuscì a colpirlo.

- Non arrenderti, continua con Ondashock!- dissi.

Manectric lanciò il colpo che colpì in pieno Cacturne, ma anche stavolta sembrò che non avesse subito gravi danni.

- Cacturne, finisci il Pokémon di quel moccioso con Pugnospine!- gridò il capo dei motociclisti.

Cacturne partì all’attacco; dovevo pensare ad una mossa risolutiva, dovevo far presto per liberare Julia.

Poco prima che Cacturne riuscisse a colpire Manectric, gli ordinai: - Evitalo e usa Rogodenti!-

Manectric annuii e balzò di lato, evitando il Pugnospine di Cacturne e colpendolo in pieno con Rogodenti.

Questa volta Cacturne subì un colpo critico, tanto che cadde a terra, esausto.

- Non è possibile… Cacturne ritorna.- farfugliò il capo dei motociclisti.

Manectric mi si avvicinò e ringhiò contro la banda, mentre io esclamai: - Hai perso! Adesso libera Julia!-

- Non ci penso nemmeno! Ragazzi, distruggete quel ragazzino!!- sibilò con rabbia il capo dei motociclisti.

Ma prima che i suoi sgherri potessero fare alcun ché, Roxy balzò fuori e lanciò una Pokéball, ordinando: - Charmander, usa Muro di Fumo!-

Il Charmander di Roxy creò una grande nube di fumo, che avvolse completamente i motociclisti, disorientandoli.

- Torniamo al carro, presto!- gridò Anna, mentre Jack s’affrettava con le provviste verso il carro.

Io corsi, richiamando Manectric nella Pokéball, in cerca di Julia per liberarla, quando la vidi uscire a tentoni dal fumo.

- Qui Julia, fai presto!- le dissi.

Lei mi vide e corse verso di me, ma il motociclista che prima l’aveva presa, le corse dietro, pronto a riacciuffarla.

Stavo per far uscire il mio Froakie, quando da una Pokéball sistemata nella tasca di Julia, uscì un Oshawott, che colpì in pieno il motociclista con Pistolacqua.

- Grazie, Oshawott.- lo ringraziò Julia, mentre Oshawott era palesemente in imbarazzo per quel complimento.

Io e Julia arrivammo al carro mentre Jack, Anna e Roxy erano già a bordo, così ci allontanammo il più in fretta possibile.

- Non sapevo che tu avessi un Pokémon, Julia, sei ancora piccola per essere un’allenatrice.- le dissi, sorpreso.

- Lo so, ma Oshawott è mio amico; è stato papà a darmelo.- mi rispose lei, abbracciando il suo Pokémon.

Annuii e non le chiesi altro, mentre ci allontanavamo sempre di più da Rio Acquarello.

Kalos era cambiata.

Tutto per colpa del team Flare.

Ma noi eravamo ancora liberi.

Liberi, per sconfiggerli!

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Capitolo 2
*** Il Nido ***


Il Nido

 

Bosco Novartopoli

 

- Dovremmo averli seminati ormai, comunque dubito che riusciranno a trovarci dentro questo bosco.- asserì Jack, mentre dava da mangiare a Rhyhorn.

Era una fortuna che oltre Rio Acquarello si estendesse un bosco, l’ideale per riprendere fiato.

- Si può sapere cosa ti è saltato in mente, Julia? Perché sei scesa dal carro da sola?!- strillò Roxy, visibilmente in collera con la sorellina.

- Io… io non vi ho trovati quando mi sono svegliata… ho avuto paura che mi aveste lasciata da sola, sono scesa a cercarvi… non volevo farvi spaventare…- spiegò Julia, singhiozzando.

Roxy sospirò a lungo, poi abbracciò Julia, dicendole: - Va tutto bene, avremmo dovuto dirtelo, fortunatamente non è successo nulla di grave, tranquilla.-

- Già, tutto grazie a me e Manectric!-

- Non essere così spavaldo, Mark; e poi mi spieghi perché all’inizio della lotta continuavi a far usare mosse di tipo Elettro a Manectric se conosceva Rogodenti? Sarebbe stato meglio fargli usare quella mossa fin da subito per mettere in difficoltà l’avversario.- puntualizzò Roxy.

- Io e i miei pokémon possiamo vincere anche senza le combinazioni tra i tipi.- dichiarai.

La reazione degli altri fu uno scuotimento di testa, in segno di rassegnata negazione.

- La tua testardaggine finirà per far soffrire Manectric..- borbottò Anna.

- Almeno io ho sfidato il capo di quella banda per salvare Julia, a differenza tua!-

- Lo sai che non mi piacciono le lotte di Pokémon!- esclamò Anna, irritata.

La situazione si stava scaldando, finché Jack non calmò gli animi: - Su su, calmatevi, per adesso ci fermiamo qui nel bosco, domattina proseguiremo fino a Novartopoli e speriamo di trovare qualcuno che non voglia catturarci per conto del Team Flare.-

Per la notte ci organizzammo come ormai da giorni avevamo deciso: Roxy e il suo Charmander si occupavano di accendere il fuoco per poi controllare la zona circostante per evitare brutte sorprese, Jack e Anna andavano in cerca di bacche per i Pokémon, e io dovevo occuparmi della cena.

Julia nel frattempo giocava insieme a Oshawott.

Fu proprio mentre cucinavo che qualcosa saettò sopra di me.

Mi girai, ma non vidi nulla; poi accadde nuovamente.

Ma questa volta vidi i rami di un albero agitarsi, doveva esserci un Pokémon che si spostava di albero in albero.

- Vieni fuori, fatti vedere!- esclamai, tuttavia non si mosse una foglia.

- L’hai voluto tu, vieni fuori Froakie!- dissi, facendo uscire il mio Pokémon.

- Froakie, usa Bolla contro quei rami!- gli ordinai.

Froakie sparò le bolle contro i rami, ma poco prima che lo colpissero, un ombra si allontanò dall’albero, rivelando un Fletchinder!

Il Fletchinder si gettò in picchiata, colpendo Froakie con il becco.

- Forza Froakie, usa Attacco Rapido!- esclamai.

Froakie balzò di ramo in ramo per raggiungere Fletchinder, ma all’ultimo riuscì a schivare l’attacco.

- Quel Fletchinder è forte, voglio catturarlo; Froakie, usa Idropulsar!- ordinai, interessato a quel pokémon.

Froakie saltò dall’albero e creò una sfera d’acqua mentre cadeva verso Fletchinder.

Lui rispose nuovamente con Beccata, ma Froakie questa volta fu più veloce e lo colpì in pieno.

Fletchinder, a causa dell’urto, precipitò schiantandosi a terra.

Approfittai del momento e gli lanciai la Pokéball.

Io e Froakie restammo in attesa, finché la ball smise di agitarsi.

- Evvai! Abbiamo preso un Fletchinder!!- esclamai, entusiasta per la cattura.

Ero così entusiasta… che mi scordai che la cena era rimasta sul fuoco.

Quando mi girai, mi accorsi che oramai la cena era irrimediabilmente bruciata… accidenti!

- Ma dove stavi guardando?! Adesso cosa dovremmo mangiare, sentiamo?- mi sgridò Anna.

- Ti ho già detto che stavo catturando un Pokémon e mi sono distratto.- risposi.

- Quindi è per la tua distrazione che ora ci tocca andare a dormire a stomaco vuoto!? Non potevi stare più attento?-

- Come potevo combattere contro un Pokémon selvatico e controllare la cena nello stesso momento? Non ho mica gli occhi dietro la testa!-

- Calma, abbiamo trovato alcune baccabana, sono molto dolci, direi che per stasera possano bastarci; piuttosto Mark, ti consiglio di dare queste baccacedro a Froakie e Fletchinder, li aiuteranno a riprendersi.- ci disse Jack, consegnandomi poi le bacche.

Quella sera andò come aveva detto Jack, io e gli altri divorammo quelle dolci bacche, tuttavia Anna mi costrinse a lavare la pentola bruciata come punizione.

A spegnere il fuoco ci pensò Julia, dietro incoraggiamento di Roxy, con il suo Oshawott.

L’indomani riprendemmo la strada verso Novartopoli, tuttavia c’era qualcosa nell’aria che non mi faceva stare tranquillo.

Anche Jack, alla guida, si guardava attorno.

Ad un tratto Jack fermò il carro in modo brusco.

- Cosa succede Jack?- gli chiese Anna.

Jack si voltò verso di noi, dicendo: - Abbiamo un problema.- per poi indicare gli alberi davanti a noi.

Ci sporgemmo fuori dalla tenda e notammo una quantità enorme di Kakuna appesi agli alberi, dritti in mezzo al sentiero che conduceva all’uscita del bosco.

- Oh, diamine…- mormorò Roxy.

- Non possiamo prendere un altra strada?- chiese Anna.

- Purtroppo l’altro sentiero è troppo ripido per il carro, dovremo inventarci qualcosa per passare.- rispose Jack.

- Ma che problema c’è? Sono soltanto Kakuna, li sconfiggiamo in pochi istanti e ripartiamo.- dissi, tirando fuori la Pokéball di Manectric.

Tuttavia, Anna mi fermò: - Ma sei impazzito? Se ci sono i Kakuna significa che qui intorno ci sono anche i Beedrill!-

- Ha ragione, e visto il numero dei Kakuna, direi che si tratta di un grande sciame di Beedrill.- continuò Roxy.

- E allora? Sarà solo qualche Pokémon in più da battere.- risposi, per nulla preoccupato.

- Ti sbagli Mark, i Beedrill sono in attesa che i Kakuna si evolvano, quindi sono molto più aggressivi del normale, potrebbero attaccarci all’improvviso se mettiamo un piede in mezzo a quel nido.- mi spiegò Jack, tenendo sempre d’occhio la zona.

- Ma non possiamo stare qui fermi come stoccafissi in attesa che se ne vadino!- ribattei.

Mi lanciai fuori dalla tenda e gridai: - Fatevi avanti Beedrill!!-

In meno di un secondo, un ronzio si diffuse tutt’intorno e dagli alberi vicini sciamò un esercito di Beedrill.

- Ma perché ci metti sempre nei guai, Mark?!?- esclamò Anna.

- Tranquilla, li sistemo tutti in un baleno; Fletchinder pronto a combattere!- dissi, facendo uscire il mio nuovo Pokémon.

I Beedrill mi puntarono, però rimasero immobili a mezz’aria.

- Non fate la prima mossa? Beh, allora la faremo noi, Fletchinder vai con Beccata, colpiscine quanti ne puoi!- ordinai.

Fletchinder partì rapido, ma poco prima che raggiungesse il Beedrill più vicino, venne colpito da qualcosa di rapido.

Fletchinder atterrò e mi accorsi che era avvelenato.

- Ma che è successo?- chiesi, sbalordito.

- Lassù, guardate!- gridò Anna, indicando qualcosa sopra lo sciame.

Aguzzai la vista e vidi un altro Beedrill, solo che questa volta…

- Come è possibile? Un Beedrill… verde?!?- esclamai, ancora più sbalordito di poco fa.

- Stai attento Mark, quel Beedrill cromatico è molto forte, ha colpito il tuo Fletchinder con Velenpuntura.- mi mise in guardia Roxy.

Un avversario… forte?

Era proprio quello che volevo!

- C’è la fai, Fletchinder?- domandai e al suo annuire deciso, gli ordinai: - Allora vai con Attacco Rapido!-

Fletchinder volò ancora più veloce, incredibilmente però Beedrill riuscì ad evitarlo e a colpirlo nuovamente con Velenpuntura.

A quel punto, il Beedrill verde emise alcuni versi in direzione dello sciame per poi indicare il carro.

Gli altri Beedrill sciamarono dritti contro quest’ultimo!

- Charmander, Woobat, venite fuori!- disse Roxy, facendo uscire i suoi Pokémon.

- Aiutaci anche tu, Servine!- continuò Anna, facendo uscire anche il suo Pokémon.

- Charmander, usa Muro di Fumo; Woobat, tu invece vai con Aerasoio!- ordinò Roxy.

Il fumo emesso da Charmander distrasse i Beedrill, cosicché Woobat riuscì a colpirli.

Tuttavia, alcuni riuscirono ad evitare l’attacco.

- Servine, usa Vorticerba, tienili a distanza!- ordinò Anna.

Servine colpì i Beedrill che erano riusciti a sfuggire ai Pokémon di Roxy, facendoli allontanare.

- Diamine, dobbiamo aiutarle Fletchinder!- dissi.

Fletchinder, tenendo duro contro il veleno, volò verso gli altri Pokémon, però il Beedrill verde si mise in mezzo, e fece indietreggiare il mio Pokémon con Doppio Ago.

- Levati dai piedi, devo aiutare i Pokémon di Anna e Roxy!- protestai.

Tuttavia quel Beedrill c’è l’aveva proprio con me.

- Ho capito, questo Beedrill è il capo dello sciame.- disse Jack, scendendo dal carro.

Prese una delle sue Pokéball, dicendo: - Mettiamo fine a questa faida, Ivysaur!-

Il Pokémon di Jack, dal bocciolo che aveva sul dorso, emise un profumo che si diffuse in tutta l’area, facendo calmare i Beedrill.

- Mi spiace se l’impeto del mio amico vi ha disturbati, lasciateci passare e non vi disturberemo più.- disse Jack al capo dei Beedrill.

Quest’ultimo lo fissò a lungo, infine si allontanò, seguito dal resto dello sciame.

- Forza, torniamo sul carro.- ci incoraggiò Jack, facendo rientrare Ivysaur.

Prima che mi muovessi, mi lanciò una fiala: - È un antidoto, dallo subito a Fletchinder.-

Spruzzai l’antidoto sul mio Pokémon, che guarì subito dall’avvelenamento.

Io, Anna e Roxy richiamammo i nostri Pokémon e risalimmo sul carro, proseguendo in mezzo ai Kakuna.

Restammo in silenzio finché non oltrepassammo gli ultimi Pokémon, dopodiché chiesi: - Jack, si può sapere come hai fatto?-

- È ovvio, Mark, grazie al Profumino di Ivysaur che ha fatto sì che i Beedrill si calmassero, ho potuto spiegare la situazione al loro capo, chiedendogli il permesso di proseguire.

Dopotutto, è lui il responsabile di quei Kakuna, quindi solo lui poteva farci passare.- mi spiegò Jack, sorridendo.

- A differenza di Mark che agisce prima di pensare.- mi rimproverò Anna.

Io sbuffai, anche se aveva ragione.

Il mio Pokémon non era riuscito a colpire quel Beedrill neanche una volta.

Vorrà dire che la prossima volta affronteremo altri avversari forti, per migliorare.

Verso sera, Jack ci disse: - Guardate, poco più avanti c’è Novartopoli!-

Un’altra città, chissà cosa ci avrebbe atteso, laggiù?

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Capitolo 3
*** Novartopoli ***


Novartopoli

 

Poco distante da Novartopoli

 

Dopo essere riusciti ad attraversare il bosco, eravamo giunti a Novartopoli.

Già da lontano ci era parso di notare dell’attività, tuttavia Jack ci aveva suggerito di accamparci lontano dalla città per questa notte.

- Novartopoli sembra ancora abitata, potremo andarci per trovare aiuto.- propose Anna.

- So che hai ragione Anna, tuttavia ormai è il tramonto e non sarebbe prudente imbatterci in persone che la pensino come i motociclisti di Rio Acquarello.- le rispose Jack.

- Andrò da sola in avanscoperta, voi restate qui sul carro nascosti finché non torno, intesi?- dichiarò tutto d’un tratto Roxy.

- Ma sei impazzita? Non andrai lì da sola, vengo con te!-

- Ti prego Mark, questa volta fate come vi dico.

Restate sul carro insieme a mia sorella.- chiuse il discorso Roxy, scendendo dal carro.

- Fai attenzione, sorellona.- le augurò Julia.

Roxy annuì lentamente, senza voltarsi, per poi muoversi rapidamente verso Novartopoli.

 

 

Novartopoli

 

Roxy si muoveva con rapidità ma anche con molta prudenza e circospezione.

Si poteva quasi scambiarla per un ninja.

Appena giunta all’ingresso della città, Roxy aveva scoperto l’origine dell’attività che avevano notato prima di arrivare: l’intera area era piena di reclute del Team Flare.

Questi avevano rimesso in funzione il Centro Pokémon della città, probabilmente per curare i propri Pokémon, ma perché?

Roxy ne doveva sapere di più, non voleva commettere lo stesso errore commesso a Rio Acquarello, questa volta doveva accertarsi che ci fosse una possibile via di fuga qualora il Team Flare avesse scoperto il carro.

Corse silenziosamente tra le macerie lasciate dal passaggio dei Pokémon leggendari, tuttavia giunta quasi all’uscita settentrionale della città dovette fermarsi.

Una squadra di reclute se ne stava lì, in attesa.

Ma perché si trovavano qui?

La risposta a questa domanda non si fece attendere molto, infatti l’arrivo di altre due reclute fece comprendere a Roxy che quel gruppo era lì di guardia.

- Allora, avete avvistato niente, prima che vi diamo il cambio?- chiese una delle due reclute appena arrivate.

- Niente da segnalare, sembra che la nostra ladruncola questa notte non voglia farsi vedere.- rispose ridendo una recluta, mentre si allontanava verso il centro della città.

Roxy decise di seguire quest’ultima, per scoprire dove si erano stabiliti quelli del Team Flare.

Restando nell’ombra, Roxy seguì la recluta fino ad un grande veicolo, simile ad un camion corazzato.

Che veicolo era?

Quando aveva invaso Borgo Bozzetto, il Team Flare non era arrivato con una cosa simile.

E poi c’era anche un’altra questione: il Team Flare stava cercando una ladra, di conseguenza Novartopoli era completamente sorvegliata.

L’idea di Jack di aspettare prima di entrare in città era stata provvidenziale, ma adesso era impossibile non solo entrarvi, ma anche proseguire il loro viaggio.

Viaggio che però era privo di meta, come aveva fatto notare qualche giorno fa Mark.

Senza una vaga idea di dove cercare i Superquattro, la loro era soltanto una semplice fuga alla cieca.

Roxy si sedette dietro alcune macerie, in attesa di vedere se, oltre alla recluta appena entrata, si trovasse anche qualcun altro a bordo di quel veicolo.

L’attesa divenne lunga, mentre il tramonto lasciava posto alla notte.

Una fresca brezza notturna fece muovere i suoi capelli rossi, corti la maggior parte eccezion fatta per una coda di capelli più lunghi.

Fu proprio quest’ultima che attirò l’attenzione di una recluta che passava di lì.

- Chi va là?- esclamò quest’ultimo, mentre si avvicinava.

Roxy si maledisse di essere stata così sciocca in un momento simile e con uno scatto, si allontanò dal suo nascondiglio.

Tuttavia, quella recluta continuava a starle alle calcagna, attirando altre reclute dai dintorni.

Appena svoltato l’angolo, una mano sbucata dal nulla afferrò il polso sinistro di Roxy, trascinandola all’interno di una casa in rovina.

Roxy si ritrovò immobilizzata, con una mano che le chiudeva la bocca, mentre una voce le sussurrava: - Non fare rumore. Rimani in silenzio finché non ti lascio andare!-

Roxy annuì lentamente, mentre all’esterno le reclute del Team Flare si erano radunate.

- Ho visto una sagoma muoversi tra le macerie, probabilmente è quella ladra!-

- Cosa aspettiamo, sparpagliamoci e staniamola!-

Roxy e lo sconosciuto che l’aveva presa rimasero in attesa finché il rumore di passi non fu lontano, dopodiché Roxy fu libera dalla stretta.

Si voltò di scatto e tirando fuori la Pokéball, esclamò: - Chi sei? Un membro del Team Flare?-

Lo sconosciuto, fin’ora rimasto nell’ombra, si spostò dove filtrava la luce della luna, rivelando in realtà di essere una persona che Roxy non si sarebbe mai aspettata di vedere.

- Tu sei… l’infermiera Joy?!- esclamò sorpresa.

- E tu sei?- le chiese di rimando l’infermiera.

- Mi chiamo Roxy… sei in combutta con il Team Flare?-

- Ovviamente no, stavo cercando appunto di non farmi scoprire, prima che tu ti facessi notare.- le rispose seccata l’infermiera Joy.

Roxy ritrasse la Pokéball; anche se sapeva chi fosse, per lei era difficile vedere un infermiera vestita di scuro.

- Cosa fai qui a Novartopoli?- le chiese l’infermiera.

- Potrei farti la stessa domanda.-

- Lavoravo al Centro Pokémon di questa città prima che venisse attaccata dal Team Flare, sono in fuga da allora.

Fortunatamente ho incontrato un gruppo e mi sono unita a loro, sono tornata per portare via i Pokémon che sono rimasti nel Centro Pokémon.- le spiegò l’infermiera Joy.

- Io sono qui in avanscoperta, i miei amici sono accampati poco distanti.- le rispose Roxy.

- Sei molto giovane per questo genere di cose.- le fece notare l’infermiera.

- È l’unica cosa che so fare.- le disse Roxy, abbassando lo sguardo.

Era vero.

Muoversi furtiva, da sola, era ciò che le è sempre riuscito meglio.

I suoi genitori erano contrari che lei diventasse un allenatrice di Pokémon, così lei andava da sola nella foresta per osservare i Pokémon selvatici per studiarne le caratteristiche.

Divenne così abile nel passare inosservata e a muoversi nel silenzio più totale, che anche il suo carattere divenne più schivo, in special modo nei confronti della sorellina.

Tutto era cambiato un giorno di qualche anno fa, quando Julia aveva appena cominciato a camminare.

Roxy si era nuovamente rifugiata nella foresta per restare da sola, nessuno l’aveva notata, eppure la sua sorellina riuscì a ritrovarla.

Tuttavia, mentre le andava incontro, inciampò contro uno Scolipede addormentato.

Il Pokémon si era svegliato infuriato come non mai, a quel punto Roxy corse rapida e presa in braccio la sorellina, corse verso Borgo Bozzetto inseguita dal Pokémon.

Fu la madre di Mark, che si trovava nella foresta in cerca di bacche, ad accorgersi delle due bambine e scacciò via lo Scolipede selvatico con Manectric.

Da allora, Roxy non era più stata sfuggente nei confronti di Julia, anzi, voleva proteggerla più di ogni altra cosa.

- Hai idea di cosa sia quell’enorme veicolo del Team Flare?- domandò Roxy.

- Sembra essere una loro base mobile, perché ti interessa?- le rispose l’infermiera.

- Potrebbero esserci delle informazioni riguardanti i Superquattro, devo entrare in quel veicolo!- esclamò Roxy.

- Sei impazzita per caso? Hai idea di quante reclute ci sono qui a Novartopoli?- ribatté l’infermiera Joy.

- Devo tentare, non possiamo continuare a vagare senza meta in eterno!- concluse Roxy, dirigendosi fuori dal rudere dove si erano nascoste.

- Aspetta.- la fermò l’infermiera Joy, - in fondo, se riusciamo a infiltrarci dentro la base mobile mentre le reclute sono impegnate altrove, riusciremo a ottenere ciò che ci serve.-

Roxy sorrise all’infermiera, felice che l’infermiera Joy stesse dalla sua parte.

Muovendosi con attenzione, Roxy e l’infermiera si nascosero vicino alla base mobile, in attesa che le reclute si allontanassero.

Non dovettero attendere molto, in quanto era ancora in corso la “caccia alla ladra”.

Una volta che il campo fu libero, Roxy e l’infermiera Joy s’introdussero all’interno della base mobile.

L’interno era altamente tecnologico: computer, monitor, radar e altro ancora.

L’infermiera Joy si sistemò davanti ad uno dei computer e cominciò a navigare tra i vari file presenti, mentre Roxy teneva d’occhio l’esterno.

Dopo minuti che parvero ore, l’infermiera esclamò: - Trovato!-

Roxy si avvicinò e lei spiegò: - Le coordinate che stai cercando si trovano all’interno del computer centrale dei laboratori del Team Flare, a Luminopoli.-

- Ok, allora sarà lì che andremo, adesso pensiamo a liberare i Pokémon dal Centro Pokémon.- disse Roxy.

- Quello è compito mio, tu dovresti tornare dai tuoi amici.- le rispose l’Infermiera Joy.

- Tu mi hai aiutata, ora tocca a me. Non mi piace essere in debito con qualcuno.- dichiarò Roxy, sorridendo.

L’infermiera Joy non poté altro che accettare l’aiuto di quella coraggiosa ragazza.

Lei e Roxy uscirono dalla base mobile, tuttavia ad attenderle vi furono due reclute del Team Flare.

- Ma guarda, a quanto pare la nostra ladra ha anche una complice.- disse una delle reclute, tirando fuori una Pokéball.

- In questo caso diamo alle due signorine una bella lezione; vieni fuori Skorupi!-

- Fatti avanti Sandile!-

I due Pokémon delle reclute scesero in campo.

- Purtroppo io non ho Pokémon con me.- confessò l’infermiera Joy.

- Non preoccuparti, mi occupo io di loro, tu corri al Centro Pokémon.- le rispose Roxy.

- Charmander, Leafeon, tocca a voi!- esclamò poi, facendo uscire i suoi Pokémon.

Quando i Pokémon di Roxy scesero in campo, l’infermiera Joy fece come le aveva detto Roxy e corse verso il Centro Pokémon.

- Skorupi, usa Missilspillo su Leafeon!- ordinò una delle reclute.

- Charmander, proteggi Leafeon con Bruciatutto!- ordinò Roxy.

Skorupi lanciò il Missilspillo, tuttavia Charmander si mise in mezzo alla traiettoria, incenerendo il colpo con Bruciatutto.

- Leafeon, usa Fendifoglia su Sandile!- continuò Roxy.

Leafeon corse rapido contro Sandile, colpendolo in pieno prima che potesse reagire.

- Sandile, usa Sabbiotomba su Charmander!- ordinò l’altra recluta.

- Charmander finisci Skorupi con Bruciatutto!- continuò Roxy.

Poco prima di venir intrappolato dalla sabbia, Charmander riuscì a colpire Skorupi, sconfiggendolo.

- Vai Leafeon, usa Megassorbimento!- ordinò Roxy.

Leafeon colpì Sandile, rubandogli l’energia e sconfiggendolo.

Le due reclute richiamarono i loro Pokémon, a quel punto Roxy ordinò: - Charmander, Muro di Fumo!-

Una nube di fumo avvolse tutt’intorno e Roxy ne approfittò per raggiungere il Centro Pokémon.

Vide alcune reclute prive di sensi all’ingresso, l’infermiera Joy si era data da fare.

Entrò e la raggiunse al deposito delle Pokéball, dove la vide intenta a mettere quante più sfere dentro un carrello.

- Vuoi una mano?- le chiese Roxy, aiutandola a prendere le Pokéball.

- Volentieri, hai sconfitto le due reclute?-

- Certamente.- concluse Roxy, ridendo.

Dopo una decina di minuti, le due ragazze riuscirono a riempire il carrello con tutte le Pokéball.

- E adesso come farai? Se esci con tutte queste Pokéball, non riuscirai a fare molta strada.- le domandò Roxy.

- Non preoccuparti, i miei compagni mi stanno aspettando appena fuori città, cercheremo di farci notare per allontanare il Team Flare, così tu e i tuoi amici potrete proseguire.- le spiegò l’infermiera Joy, salutandola.

Roxy la guardò uscire dal Centro Pokémon e allontanarsi senza essere vista, dopodiché ritornò verso il carro, in attesa che la sua “compagna di avventura” mantenesse fede alla sua parola.

- Allora, come mai ci hai messo così tanto? Eravamo tutti preoccupati, tanto che Mark sarebbe venuto a cercarti, se Julia non ci avesse convinti ad aspettare.- le disse Anna.

Roxy guardò Julia: - A quanto pare sei l’unica che si fida completamente di me.-

- Perché sei la migliore, sorellona!- le rispose Julia, abbracciando la sorella.

- Come è andata?- domandò Jack.

- Non preoccupatevi, il Team Flare è in città, ma tra poco alcuni amici ci libereranno la strada.- rispose enigmatica Roxy.

- Amici? Di chi parli?- le chiesi.

- È un segreto, Mark.- mi rispose Roxy, facendomi l’occhiolino.

Valle a capire le ragazze.

Dopo alcuni minuti, il rumore di quello che sembrava un enorme veicolo in movimento, rimbombò su tutta la zona.

Quando il rumore si affievolì, Roxy ci disse: - Possiamo andare, dobbiamo arrivare a Luminopoli per scoprire dove sono i Superquattro.-

- D’accordo Roxy, rimettiamoci in marcia.- concordò Jack, ordinando a Rhyhorn di partire.

Attraversammo Novartopoli ormai deserta e proseguimmo verso Luminopoli.

Durante il nostro passaggio, notai alcuni segni di una lotta di Pokèmon che pareva svoltasi da poco.

D’impulso guardai Roxy, ma lei mi sorrise enigmatica, per poi tornare a guardare altrove.

Chissà che era successo?

In ogni caso, grazie a Roxy, adesso sapevamo dove trovare le informazioni che ci servivano.

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