L'affare di Jai Wilcox

di hola1994
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'INGANNO DI JAI WILCOX ***
Capitolo 2: *** IL CAMPEGGIO HILLGREST ***



Capitolo 1
*** L'INGANNO DI JAI WILCOX ***


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PERCHE' MI HANNO UCCISO JAI? -.- VEDERE I SUOI OCCHI DISPERATI MI STRAPPA IL CUORE! QUI NON SARA' MORTO.

1 L'INGANNO DI JAI WILCOX

A Langley Jai Wilcox guida fino alla CIA, lui è una spia e ha lasciato i servizi segreti Inglesi per aiutare Arthur Campbell ad arrestare Ben Mercer l'ex fidanzato di Annie Walker... va nella sala riunioni c'è Joahn Campbell: è una donna alta con i capelli biondi ricci e gli occhi marroni; spiega la loro prossima missione.”Annie... dovrai fingerti del museo Smithsonian e andare a Berlino per incontrare Simon Fischer. Ruba il tablet. L'areo parte alle 23.00.”quando tutti se ne vanno Jai chiama Joahn per parlare di Annie.

Devo diventare suo amico per sapere di Ben... e poi?”
“Eri tu l'addestratore di Ben. Cosa farebbe? Se lo prendi ti lascio il mio ufficio...”
“Quale? Arthur non me lo darebbe mai. È tuo!”lui è leale e ambizioso (Jai), vuole fare carriera ma gli unici che non danneggia sono quelli a cui tiene... Henry lo chiama.”Perché vuoi farmi arrestare per tradimento? Io non c'entro!”

Papà... adesso non posso... ci sentiamo un'altra volta.”dice il figlio guardando Johan; lei non lo sopporta (Henry) perché fa cose illegali! Henry rimane vedovo e dopo la morte della moglie Sana si fidanza con una giornalista di scandali perché vuole rivelare i segreti del suo nemico Arthur.”No... Annie se sa che la usi non ti perdonerà.”

Io non uso le persone per fare carriera... ciao!”spegne la chiamata e va alla scrivania di Annie.“Questo è il mio indirizzo, con noi ci sarà anche mia sorella Danielle!”dice contenta dandogli il foglietto, Jai gli piace veramente e non sospetterebbe mai di essere usata! A Washington DC intanto Danielle griglia le costolette per festeggiare, dopo tre anni da sola sua sorella Annie conosce un uomo.”Annie. Spero che il tuo amico si diverta! Come si chiama?”

Si chiama Jai Wilcox, lavora al museo con me...”

Eccolo! È arrivato! Entra! Siamo in cucina!”dice Danielle festosa aprendo il cancello, Jai le sorride cortese.”Sei la sorella... immagino... ciao! Sono Jai.”
“E' carino... con i suoi capelli neri ricci e gli occhi marroni! Nel suo paese devono corteggiarlo in molte! Non fartelo scappare...”sussurra divertita Danielle alla sorella portando in veranda i piatti... continua ha guardarlo, Jai intanto spegne il telefono per non essere disturbato da Henry.”Siamo amici non fidanzati. Io penso ancora a Ben...”siedono a tavola.

Che lavoro fate? Annie non mi dice mai nulla!”
“Io vivo qui da pochi mesi. Abitavo a Londra. Sono solo un uomo in giacca e cravatta che ha vestiti costosi.”dice vantandosi della sua ricchezza, al lavoro indossa sempre vestiti e scarpe da 900 – 2000 dollari inutilmente perché poi quando deve andare a salvare qualcuno non può tenerli.”Annie mi ha detto che lavorate insieme... è vero?”prima di svelare il suo segreto Annie viene interrotta dall'amico.”Sì. Lei fa le mostre e io il centralinista... so che con questi vestiti da 2000 dollari sembro ridicolo.”

La mamma dice che sei molto carino. È vero?!”chiede la figlia di Danielle scherzando.

Andate a letto! È tardi e non alzatevi!”ordina alle bambine imbarazzata, quando vanno a letto gli sorride di nascosto, lui, però anche se non dice nulla se ne accorge... squilla il telefono. È Henry che lo richiama.”Quando vuoi vieni a casa... voglio aiutarti.”

Adesso non sono a casa. Ciao!”risponde infastidito guardando Annie, la sorella va in cucina a riordinare.”Avete un problema tu e Henry? Mi dispiace.”lo consola.

Un problema?! Ne abbiamo tanti... io lo chiamo Mostro...”è dispiaciuta ha vederlo così giù quindi decide di farli incontrare.”Vorresti chiarire le cose? Se vuoi posso stare con te...”controvoglia accetta anche se crede che non serva perché la loro relazione si è rotta anni fa.”Ok. Tua sorella è sposata? Abitate insieme?”
“Il marito è andato in California con l'amante per questo viviamo insieme. L'aiuto quando posso.”spiega sentendosi in colpa lavorando troppo.

Non serve sentirsi in colpa, accettando questo lavoro sapevi che sarebbe stato così.”saluta e se ne va; a parte la telefonata con Henry si è divertito! Per una volta sentiva di essere amato senza doppi fini... QUESTA SENSAZIONE PERO' NON DURERA'... LE SPIE SONO COSTRETTE DALL'ADDESTRAMENTO AD USARE GLI ALTRI PER AVERE INFORMAZIONI UTILI.

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Capitolo 2
*** IL CAMPEGGIO HILLGREST ***


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2.IL CAMPEGGIO HILLGREST

Dopocena Jai è in auto, sta guidando verso Villa Wilcox... essendo notte le luci di lampioni, insegne pubblicitarie, fari, cartelli stradali e semafori illuminano tutto! 

Avvicinandosi alla casa si agita.
Vuole evitare suo padre... arrivato nel cortile della Villa spegne l'auto ed esce; le lampade di ferro attaccate al muro illuminano la porta d'ingresso, entra... Henry aspetta seduto sul divano.”Non rispondermi mai più in quel modo al telefono... volevo sapere come stavi!”
“Certo... papà... come faccio a eseguire il compito affidatomi da Joan?!”

Dove hai lasciato l'intelligenza di cui ti vanti sempre? Dimmi. Jai...”domanda quell'uomo divertito, il figlio lo fissa con disprezzo.”So cosa devo fare... Annie... è mia amica... non voglio deluderla!”
“La domanda è semplice: vuoi lasciare un mostro in giro?”il figlio va in camera, accende la lampada sul comodino e da essa esce una luce soffusa blu... Jai inizia ad odiare suo padre quando Sana muore; secondo lui sono stati i Cartelli Messicani. Squilla il telefono; arriva un messaggio da Danielle. Lo prende e legge: SCUSA SO CHE E' TARDI... HO CHIESTO AD ANNIE IL TUO NUMERO; SPERO NON TI DISPIACCIA. QUANDO POTRO' RIVEDERTI? NOTTE! Richiama assonato.”Ciao. Stavo andando a dormire. Domani se puoi vorrei portarti in montagna!”
“Sì! Grazie... senza figlie... però... è stato... imbarazzante prima! Ci vediamo alle 10.00.”dice Danielle eccitata prima di riagganciare... mentre infila il pigiama Jai accende l'aria condizionata, quella sera è afosa! Punta la sveglia sulle 08.30 poi si stende sul letto e dorme.

SOGNO DI JAI.

Viviamo a Londra io, Henry e mia madre... siamo quasi sempre da soli; papà lavora sempre, studiando all'università di Oxford mi trasferisco là. QUEL GIORNO ORRIBILE LO RICORDO FIN TROPPO BENE... ERANO LE 15.30; CAMMINAVO PER I CORRIDOI QUANDO SENTO IL TELEFONO SQUILLARE. Rispondo.”Ciao. Papà! Ho appena finito l'esame... verrò a casa domani alle 19.30.”dico contento mentre guardo gli altri studenti camminare o correre.”La... mamma... è morta in auto. L'hanno investita! Puoi venire?”domanda piangendo.

Certo. Ok. Arrivo con il primo treno...”spengo la chiamata; corro in stanza e preparo le valigie. Torno a Londra. Vado con mio padre all'obitorio.”Come vi chiamate? Signor?”domanda il medico leggendo dei fogli davanti ad un corpo.”Wilcox. Mia moglie Sana è morta ieri...”vedere quel cadavere massacrato mi strazia! TORNO A SCUOLA E FINISCO GLI ESAMI... dal telegiornale so che i Cartelli l'hanno uccisa! TI SPARERO'.

Ricordi e sogni si mischiano. È mattina. Jai quando la sveglia suona mette una maglia nera, cappotto verde, scarponcini e jeans... sale in moto; prende Danielle; partono per i boschi.”Ti porto al Campeggio Hillgrest! Andavo con la mia famiglia.”spiega all'amica nostalgico; dopo quei mesi sofferti per la separazione dal marito Danielle vuole innamorarsi di quello strano ragazzo Inglese. Non riesce o... può stare senza fidanzato.”Annie mi ha detto che sei laureato in economia. Chi andrebbe al lavoro vestito così?”chiede divertita stringendolo, sente che ha i muscoli! È attratta da lui e lo conosce dal giorno prima.”Sì. Già... per rispondere al telefono non serve l'abito formale!”

Che ti piacessero le cose eleganti, belle e costose lo capito dalla tua auto.”
“Sì... amo le auto e i vestiti lussuosi...”dice forte, sentire che lei gli affida tutta sé stessa lo fa vergognare perché l'ordine di Joan DEVE ESSERE ESEGUITO! In montagna anche se sono le 12.00 c'è un venticello fastidioso e fresco. Arrivati al lago scendono dalla moto; montano la tenda poi lui cucina quattro trote; mangiano affamati... Jai l'accarezza sulla gamba, lei è contenta di quel gesto.

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