Accadde a Londra

di margheritaviola
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1 ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** 3 ***
Capitolo 4: *** 4 ***



Capitolo 1
*** 1 ***


Accadde a Londra Primo capitolo A Nottingham Hill strada famosa di Londra cammina un uomo alto, segaligno, capelli neri lisci e baffi sottili e spioventi. si aggira con fare misterioso per la strada. Porta un cappello calato sulle orecchie, una giacca nera, stretta e lunga e un paio di scarpe di pezza che camminando non fanno rumore. Nelle prime ore del mattino la strada ,come tutta Londra, è umida, piovigginosa e fredda. L' uomo commina con fare sospetto gettando sguardi furtivi di qua e di la'. Chi sarà mai? Per ora Howard Hughes è un uomo di personalità oscura. Quella mattina,la signorina Trevor, si siede pesantemente sulla sedia accanto alla sua scrivania, trae un sospiro di sollievo e consultando delle carte, inizia il suo lavoro. Zitella, capelli raccolti sul capo da uno chignon, magra, ossuta e con uno sguardo di chi mai ha conosciuto un uomo. Non di può definire brutta ma ha uno sguardo triste e rassegnato come da chi non aspetta nulla nella vita. Difatti nella sua casa, nei sobborghi di Londra l'aspetta solo un gatto rosso e spelacchiato, Max, che le tiene compagnia quando rientra. Lavora in banca, fa la cassiera e tutti i giorni è alle prese con conti e clienti. Vita monotona e grigia ma quella .mattina si rende testimone di un qualcosa di diverso dalla solita routine. Howard Hughes entra con fare circospetto, si guarda intorno di qua e di là, e che bello non c'è neanche il poliziotto, e si fionda davanti allo sportello di miss Trevor. Lei chiede in che cosa gli può essere utile ma l'uomo, estraendo con fare circospetto la mano destra dalla tasca della giacca, le punta una calibro 38 sul viso e con voce roca e sottile le ordina di consegnargli tutto ciò che ha un cassa. Miss Trevor all'inizio non capisce cosa sta accadendo, alza lentamente le mani in alto e cerca disperatamente, con il piede, di premere il bottone della sicurezza per dare l'allarme. Ma Hughes è più pronto e veloce, scavalca il banco, afferra miss Trevor per i capelli e la trascina verso la cassaforte Lei lancia un urlo disperato e acuto e tutto si ferma:. I clienti distesi a terra, gli altri impiegati con le mani in alto, volti terrorizzati, le saracinesche che si abbassano e le porte blindate che si chiudono e cosa succederà mai? Ci ritroviamo al secondo capitolo e nel frattempo buona lettura e inviatemi suggerimenti di come volete vada questa storia......... .

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Capitolo 2
*** 2 ***


Secondo capitolo. Dove eravamo rimasti, miei lettori? Ah! Già? Al trascinamento di miss Trevor. Howard Hughes trascina la poverina per i capelli, lei starnazza come un'oca ,sembra Olivia la fidanzata di Braccio di Ferro ,ma nessuno muove un passo per aiutarla. Tutti terrorizzati, muti e fermi come tante statue di sale. Trova uno sgabuzzino, la spinge dentro, le lega mani e piedi con la carta gommata e con una bella striscia larga di schotch le chiude la bocca. Finalmente un po' di silenzio. Si gira intorno, pensa al da farsi e allora perché non prendere il direttore e farsi aprire il caveau? Eh si, che idea luminosa. Torna indietro, va nel salone dove sono tutti, afferra il direttore e gli intima di prendere le chiavi e di portarlo nei sotterranei. Il tutto sempre sotto la minaccia della pistola. Il direttore, tutto tremante, lo asseconda e vanno verso una porticina, scendono innumerevoli scale ma quante ne sono?, scendono, scendono sotto terra e finalmente si trovano di fronte ad un muro di ferro. Afferra il direttore per la cravatta, quasi lo strozza e lo attacca ad un gancio che penzola. Prende le chiavi e freneticamente cerca di aprire la porta, ci riesce e, che meraviglia, la cassaforte è lì, grande , maestosa e ma come arrivarci? Eh si! Ci sono le strisce luminose per tutta la stanza. L'allarme ma dov'è l'allarme? Si guarda freneticamente intorno e...è lì. Come arrivarci? Idea luminosa: uno sgabello. Si gira intorno, lo trova e finalmente tira la leva. Le luci si spengono e adesso: cassaforte a me. Entra e poi: la combinazione eh si la combinazione, torna indietro arrabbiandosi con sé stesso : ladro da strapazzo, ma che ladro sei? Oh ma c'è il direttore, lui si, che la sa. Si avvicina al malcapitato che nel frattempo fa sforzi immani per liberarsi, gli intima di dargli i numeri utili ad aprire la cassaforte. Glieli dà e finalmente: due giri a destra, cinque a sinistra e poi di qua e poi di là e le parte si spancano. Che meraviglia, pensa: pacchi di banconote messi, con ordine e pazienza certosina da chi è addetto, uno sull'altro; gioielli favolosi e scintillanti, pietre e gemme, perle, bracciali, collane, anelli e tanto altro da riempire gli occhi e la fantasia di tutti. Che meraviglia, pensa ma come fare per portar via tanta bellezza? Pensa, pensa che ci ripensa, batte l'indice sul naso e poi....anche poco per cambiargli la vita. Si, si anche poco.....al lunga le mani, forse trenano un po' e le affonda freneticamente in quel ben di Dio. Afferra, infila quanto più può' : nelle tasche della giacca, nei pantaloni, nelle scarpe e poi....corre, corre a perdifiato verso l'uscita. Si ma dov'è l'uscita?. Gira a vuoto, sbatte di qua e di là e cerca di guadagnare tempo. Nel corridoio trova una porticina, s'infila e via come il vento. Si salverà? Riuscirà a tornare da dove è venuto? Mah! Nel frattempo il direttore si libera e finalmente riesce a chiamare Scotland yard . presto accorrente, c'è stata una rapina nella nia banca. Poco dopo, a sirene spiegate, arriva una macchina, ne scendono due uomini: l'ispettore Ringhio e il suo assistente Ben. Ringhio basso di statura, grasso, calvo col parrucchino messo di traverso, occhiali scuri, voce tonante: beh, ne succede qui? Ben lo segue come un cagnolino al guinzaglio. È alto e allampanato, mento lungo e naso gibboso capelli neri e ciuffo sulla fronte. Sembra un lampione. Entrano, si guardano intorno e iniziano gli interrogatori....alla prossima, miei cari lettori, se vi piace ommentii nulla? Se ci saranno, mi raccomando positivi altrimenti, ci arrabbiamo ahahahah

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Capitolo 3
*** 3 ***


Terzo capitolo L'ispettore Ringhio raduna tutti presenti in un salotto adiacente lo studio del direttore e assistito dal fidato agente Ben, li fa sedere comodamente. Chiede le loro generalità ma....dov'è miss Trevor? La malcapitata è ancora chiusa nello sgabuzzino e mugolando disperatamente spera che qualcuno la liberi. Quel qualcuno è Ben che la riporta dagli altri quasi a braccia. Capelli arruffati e sciolti disordinatamente sulle spalle curve, piedi incrociati tra di loro, mani e corpo tremanti, pallida con occhi socchiusi. Poverina, che pietà. Dunque, signori miei, esordisce Ringhio, spiega temi la dinamica della rapina ma ognuno si stringe nelle spalle. Solo il direttore dice qualche parola e miss Trevor piange sommessamente. Or dunque, sicuramente tra di voi c'è un complice ed io lo scoprirò. Una sola persona non può aver fatto tutto da solo. Ben annuisce e sembra che mento e naso si tocchino. Silenzio assoluto, mani conserte, occhi bassi, non si ricava un ragno dal buco. E allora qui ci vuole Segugio.it. L'ispettore si precipita al telefono e.... segugio.it immediatamente qui. Uno stridio di freni e Segugio.it entra. Ma voi vi chiederete chi è. Segugio.it è un cane altrimenti chiamato Aku o più semplicemente Bambl dalla sua padrona miss Roxy. È una cagnolona grande e grossa con manto beige e chiazze marrone chiaro, occhi grandi e languidi con lunghe ciglia alla Jessica Rabbit, muso bello e naso che capta tutti gli odori e per questo è chiamata con il nome d'arte: Segugio.it È una tipa spiccia senza fronzoli: odia le crocchette, quando le vede storce il naso ma adora la pasta al sugo, i piselli e i fagioli e ldelle polpette ne va matta. .Abbaia ferocemente ai rumori molesti, sbadiglia rumorosamente. Ama dormire felicemente acoccolata su letti e divani e si innamora facilmente degli uomini che le piacciono specialmente del pizzaiolo a cui dedica baci, salti e coccole. Storce il muso ai suoi simili e parla, eh si, parla con la sua padrona: biscotto, coccole e carezze soprattutto sulla pancia. Che goduria! Ma veniamo a noi. Segugio.it entra, si guarda intorno con circospezione, si siede accanto al'l ispettore e aspetta ordini. Cosa vorrà mai che lei faccia? Lo saprete prossimamente.

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Capitolo 4
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Quarto capitolo Or bene l'ispettore Ringhio incomincia con le sue investigazioni coadiuvato da Segugio.it e dall'agente Ben. Ad ogni sua richiesta di risposta c'è uno scodinzolamento di coda del cane e una affermazione del capo di Ben. Ma lasciamo da parte le investigazioni e vediamo un po' che fine ha fatto Howard Hughes. Dopo essere scappato dalla banca, corre a perdifiato per le vie di Londra. Corre, corre, col cuore in gola, sente le sirene della polizia, crede che siano per lui, ansia, terrore, respiro corto, oddio quando arrivo. Finalmente arriva nel suo quartiere, la sua casa, rallenta il passo, respira, si calma. Estrae le chiavi, apre la porta, entra, richiude. Raggiunge il tavolo, accende l'unica luce che scende a penzoloni dal soffitto e riversa tutto il malloppo sul piano: soldi, gioielli. Che meraviglia, che splendore, che luccichio. Affonda le mani in quel ben di Dio; la fronte s' imperla di sudore, le gocce scendono lungo il viso, bocca aperta e lingua fuori. Non ci posso credere, è tutto mio pensa e nel frattempo gira e rigira le mani nelle collane e pietre preziose. Ad un tratto un pensiero lo colpisce: come farò a smaltire tutto ciò? Va bene : domani metterò il tutto nella cassetta di sicurezza della stazione e poi....si vedrà. Sente il bisogno di stendersi, si butta sul letto: braccia aperte, gambe divaricate, chiude gli occhi e....incubi spaventosi si affollano nella sua mente : mostri che vogliono stringerlo con catene, poliziotti con le manette, cani che lo rincorrono. Che paura! Si sveglia di soprassalto ,il cuore in tumulto, apre gli occhi, li gira intorno alla stanza ma non c'è nessuno, silenzio assoluto, il malloppo è sul tavolo.... Si rilassa, si riadagia sul letto e finalmente dorme il sonno del giusto. Domani, domani si vedrà. L' indomani arriva, si sveglia, con calma si riveste, prende una borsa capiente, infila tutto e si avvia per le scale. Si guarda intorno, on c'è nessuno, cammina svelto e arrivato alla stazione, deposita il tutto. Trae un sospiro di sollievo, tutto è andato bene. Ora bisogna cambiare look. Entra in una sartoria e dopo un po' ne riesce tutto rinnovato. Completo grigio fumo di Londra, camicia e gilè azzurro chiaro, scarpe stile Old England, bombetta e ombrello per affrontare la pioggetellina tipica inglese e si avvia fischiettando verso la city. Alto, impettito, sembra un lord, si un lord e perché no? Lord Everest cugino alla lontana di queen Elisabeth alla conquista di un nuovo mondo. Entra in un locale, chiede un prive', ordina un the'. Al latte o al limone? Ma, si al latte, e' piu' schic. Arriva il cameriere, depone il vassoio sul tavolino. Lo lascia solo. Lui si distende sulla poltroncina, stende le gambe, sorseggia il the' con i pasticcini e rilassa e lentamente tira duori la pipa, accende il fornelletto e avvolto tra le nuvole profumate del tabacco, pensa dolcemente che cosa fara' dopo. Alla prossima avventura ..... .

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