dolcemente peccaminoso

di bice_kaulitz
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** capitolo 6 ***



Capitolo 1
*** capitolo 1 ***


- Ragazzi abbiamo visite - annunciò Ronnie con la sua solita aria da capo.
- Che genere di visite? - domandò Brian.
Ronnie rise. Potevo assaporare ogni sua piccola scossa di felicità.
- Sto cominciando a preoccuparmi - dissi.
- Dai Max!! Non fare il guastafeste - sbruffai. Ultimamente non ci trovavamo mai daccordo. Eppure eravamo molto amici.
- Oh cazzo! - sussurrò Robert. Poi mi voltai verso il punto in cui il suo sguardo era rivolto. Un brivido mi scosse... Porca puttana.
- Ragazzi vi presento una mia amica. Karen loro sono i quattro coglioni che hanno l'onore di suonare con me -
Io continuavo a fissare i suoi lineamenti perfetti. Era splendida. I capelli corti di un biondo platino le coprivano una buona parte del viso. Gli occhi erano scuri e profondi. Per non parlare del suo corpo. Portava dei pantaloncini corti fino alle ginocchia e le calze a rete le coprivano le gambe. La maglietta nera era priva di scollature ma era aderente quanto bastasse per mettere in risalto le sue splendide forme. E poi le sue labbra... Sussurravano un leggero invito... Mordici. Il pircing a lato era il tocco finale.
- Gran pezzo di gnocca - sussurrò Robert.
- Puoi dirlo forte - dissi con la voce quasi del tutto assente. Lei si era seduta di fianco a Ronnie e stavano parlando. La sua voce era un richiamo al fondo della sensualità. Mi avvicinai a loro. Lei doveva essere mia.
- Karen credo che tu abbia riconosciuto... -
- Maxwell - concluse lei sorridendo.
- Piacere di conoscerti - le disse ricambiando.
- Il tuo non è un nome troppo da bravo ragazzo?? - chiese piegando leggermente la testa di lato. Mi faceva impazzire.
- Infatti. Puoi chiamarmi Max -
- Si sente di più l'odore del peccato -
Ronnie ed io ci guardammo negli occhi. Poi scoppiammo a ridere entrambi. Poi il volto di Karen si illuminò.
- Tu non ne hai mai commesso nella tua vita?? - chiesi.
- Io sono il peccato in persona mio caro bassista - Dovetti resistere all'inpulso di saltarle a dosso.
Per il resto del giorno parlammo di cose stupide e prive di senso. Ma io ero caduto nella sua trappola. Lei adorava stuzzicarmi con la sua voce e con sguardi maliziosi. Da quello che potei capire non era americana ma di origini italiane. Nonostante tutto afferrai il concetto: era un osso duro. Averla non sarebbe stato molto facile. Ora capivo perchè Ronnie la aveva portata qui... Ma anche lui era caduto nel suo tranello. Karen con tutta se stessa faceva credere di essere ormai tra le sue braccia ma nel momento giusto si smuoveva da tutta quella sensuale sinfonia e lui poteva solo che restare ipnotizzato da lei. Di certo era diversa da tutte le altre puttane che c'erano in giro. Era agressiva e satanica... Ma nello stesso tempo dolce e tenera. Quando poi se ne andò potei tirare un respiro di sollievo. Il desiderio che mi incatenava a lei diventava sempre più forte e si faceva sentire.
- Ronald se non te la scopi tu lo faccio io molto volentieri - dissi guardandolo dritto negli occhi.
- Non affannarti Max. L'ho vista prima io - sorrise. Pensava veramente che ormai fosse in suo potere. Ma non capiva che la situazione era capovolta.
- Potreste chiederle se le va di fare una cosa a tre - disse Robert.
- Non credo che il piccolo sia capace di reggere una nottata intera di sesso con quella li -
- Nemmeno tu lo sei mio caro - gli dissi come se volessi sfidarlo.
- Vedremmo -

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Capitolo 2
*** capitolo 2 ***


Un petalo cadde  vicino alla mia spalla. Lei lo prese con le sue bellissime dita e comincio ad esaminarlo. Poi lo ributto in acqua con gli altri. Il suo odore si confondeva con quello degli spruzzi caldi. Poi mi guardò... Sorrise e io ricambiai. Si avvicinò piano a me. I nostri corpi completamente nudi si chiamavano. Posò le sue labbra sulle mie. Io Cominciai ad accarezzarla. Le mie dita scorrevano beandosi di tutto quello. Poi anche lei cominciò ad allungare le mani. Oh... Piacere intenso.
- Max vuoi compiere un altro peccato?? - mi chiese maliziosa.
- Non dovresti nemmeno chiedermelo. Voglio sentirmi sporco della mia insulsa voglia di te - le morsi il labbro. Si mise a cavalcioni su di me. Poi lentamente la penetrai. Comiciò a leccarmi il collo.
- Max Max Max - ansimò nel mio orecchio.
- Max!! Porca miseria svegliati!! -
Aprii gli occhi. Merda... Era solo un sogno.
- Giorno coglione!! Dormito bene?? -
- Giorno stronzo. Stavo una meraviglia prima che mi svegliassi -
- Qualche sogno decente?? - sorrise Robert.
- Certo. Un'ottima scopata direi -
Rise e poi mi lasciò solo in camera. Karen... Quel sogno si sarebbe avverato. Se solo ti avessi avuta qui vicino a me. Non potevi sapere che cosa ti avrei fatta. Ma ci sarebbe stata la nostra notte di fuoco e passione.Forse sarei impazzito se non avessi avuto la mia qualità preferita di piacere. Ma non avevo fretta... Ma non avevo considerato un minuscolo particolare: Ronal era il coglione e lo stronzo più testardo di questo mondo.

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Capitolo 3
*** capitolo 3 ***


I giorni che seguirono furono molto ma molto difficili. Dovetti trattenere i miei istinti e reprimere ogni briciola di desiderio doveva solo che consumarsi e dissolversi. Poi come se non fossi già molto incazzato Ronnie continuava a fare battute a sfondo sessuale su di lei. Ma Karen gli rispondeva sempre per le rime. Sarebbe stata una dura impresa riuscire ad averla. Era passata ormai una settimana da quando le mie torture avevano avuto inizio... Ma non sapevo che il peggio doveva ancora venire.
Era una sera come tante e io e gli altri, escluso Ronnie che era uscito con Karen, eravamo seduti comodamente sul divano a guardarci qualche film orrendo, a divorare schifezze ed a tracannare birra. Bryan si alzò per andare alla finestra a fumarsi una sigaretta.
- Dio mio...!! - disse.
- Che c'è??? - chiesi guardandolo.
I suoi occhi erano pieni di stupore ma erano indecisi se confessare o mentire.
- No, niente - mentii
Robert si alzò ed andò vicino a lui. Sorrise beffardo. Li guardai fermi che fissavano chi sa che cosa sotto la finestra. Decisi di alzarmi pure io e di rendermi conto di cosa stesse succedendo.
- Forse sarebbe meglio che non guardassi!! - disse Bryan.
- Perchè?? - chiesi.
- Ci potresti rimanere male -
Ma era troppo tardi. Mi ero già affacciato dalla finestra e... La rabbia mi scosse.
Ronnie la stava baciando. Assaporava ogni centimetro delle sue labbra. Sentiva il suo profumo. Udiva le scosse di piacere che la percorrevano. Diedi un pugno al muro. Ero furioso con lui... E con me stesso. Poi lei si sedette a cavalcioni su di lui. Dovetti reprimere le urla di disaccordo. Ronnie le accarezzava i capelli e le mise una mano sotto la maglietta. Sentiva la sua pelle infuocarsi per l'eccitazione. Sapevo che sarebbero andati oltre. Non si sarebbero fermati solo a quel bacio prolungato. Infatti qualche minuto dopo entrarono nell'albergo e dopo sentii la porta di Ronnie sbattere con violenza.
Quella notte non dormii. Ero ossessionato dai loro lamenti di piacere e dalla passione che mi era sfuggita dalle mani.




















So che fa schifo. Ma ho visto che qualcuno la legge!! Pleaseeeeeeeee!!!!!! Recensiteeeeee!!!!!!! Voglio sapere che ne pensate!!  

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Capitolo 4
*** capitolo 4 ***


Il giorno dopo mi alzai molto tardi. Non riuscivo a togliermi dalla testa lei... Quando uscii dalla mia camera capii che la fortuna, almeno per il mio misero essere, era andata via del tutto. Era li, seduta per terra con una sigaretta in bocca e lo sguardo spento, del tutto assente. Poi per un secondo i suoi occhi incontrarono i miei. Risi amaramente.
- Non vedo il motivo per avere quell'aria così depressa - cercai di essere il più freddo possibile.
Lei sbattè la testa al muro.
- Sta zitto coglione... Non sai nemmeno di cosa stai parlando -
- Certo che lo so! Vi siete fatti una bella scopata con i fiocchi. Era quello che volevate entrambi -
- Taci!! - disse quasi gridando.
- Vi ho sentiti stanotte. Vi siete divertiti molto a quanto ho potuto capire -
Lei si alzò e mi prese per la maglia. Mi sbattè al muro. I suoi occhi erano lucidi.
- Ti ho detto di non emettere suono stronzo!! -
- Non vuoi affrontare la realtà eh?? Sei solo una puttana! Ti riempirei di botte se potessi farlo! -
Sentivo la sua rabbia crescere fino a quando non mi diede un pugno in faccia. Caddi per terra. Mi toccai il viso. Il sapore del mio sangue inondava il mio palato.
- Troia... - sussurrai.
- Tu non sai niente di me!! Non hai il diritto di giudicarmi!! - gridò sul punto di piangere.
- Io so che sei solo una lurida puttana!! E che per colpa tua butterei via la mia anima! Ma tu sei troppo impegnata a farti quel coglione per vedermi! -
Lei si allontanò. Vidi una lacrima scendere sul suo viso. La mia rabbia scomparve. Grandioso, avevo fatto piangere una ragazza. Bravo Max, sei un genio pensai amaramente.
Poi alzò lo sguardo. Era ferita e decisa a terminare tutto quello. Potevo quasi sentire l'odore della sua sporca delusione.
- E tu eri troppo impegnato a vedere quel volevi vedere -
Si voltò e cominciò a camminare. Io mi sedetti a terra fissando il sangue che avevo perso...
Gocce di dolore che bruciano altra sofferenza... 















Ringrazio forgottentearsMissNobody per aver recensito. Chiedo scusa se i capitoli sono corti!! Le idee sono tante ma non riesco proprio ad esprimerle. Però mi impegnerò promesso!! Spero che seguirete ancora la mia storia. E spero che altri commenteranno!


Un bacio

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Capitolo 5
*** capitolo 5 ***


 - Max cazzo ti decidi ad aprire?? -
Ormai cercavo solo di non sentire le loro voci che continuavano a chiamarmi. Ero disteso sul letto a fissare il soffitto.
Sentivo solo un immenso dolore. Nel petto non udivo più alcun rumore di quello che doveva essere il mio cuore.
- Max ti prego apri. Sta succedendo un casino e... Ronnie sta male -
Sentivo la paura nella voce di Bryan. Ma non era importante.
- Max esci -
- No -
- Perché?? -
Sentii una goccia calda scendere sul mio viso. Anche quella faceva male.
- Non me ne fotte un cazzo di lui!! -
Urlai sbattendo i pugni al muro.
- Esci -
Non potevo cedere. Non in quel momento. Ma ero stanco di tutta quella cazzo di situazione. Aprii la porta...
- Che è successo a Ronnie?? -
I suoi occhi erano quasi del tutto spenti e vagavano in cerca delle parole giuste.
- Sono entrato in camera sua ed era con... -
Lo fermai alzando la mano.
- Non voglio nemmeno sentire il suo nome -
Sospirò.
- Erano sballati -
- Le solite canne - dissi appoggiando la testa al muro.
- No... C'era dell'eroina -
Alzai lo sguardo che incontrò il suo. Ronnie non aveva mai esagerato fino a quel punto.
Cominciai a camminare verso la sua porta. Era aperta ed entrai.
- Non so se ti farà piacere vederlo in quello stato - disse a bassa voce.
Lui era in bagno tutto sudato mentre rimetteva. Il viso era pallido e smunto... Gli occhi gonfi.
- Come cazzo ti sei ridotto ? - lo presi per la maglia e lo sollevai.
Lui abbassò lo sguardo.
- Non capisci Max. Non è come credi - disse con quel poco di voce che gli era rimasta.
- Spiegai allora!! - dissi urlandogli in faccia.
Lo lascai accasciare sul pavimento.
- Volevi solo farti il fico e il duro di fronte a quella lurida puttana -
Sputai per terra... I suoi occhi si accesero di rabbia. Si sollevò e mi guardò con sguardo di chi aveva perso un pezzo di cuore.
- Non osare parlare di lei in quel modo!! -
- Cerca di vederla per quello che è per una volta Ronald!! -
Rise...
- Sei troppo stupido per capire -
- Parla... Illuminami con la tua conoscenza -
I nostri occhi non si lasciavano un solo momento. Sentivo l'odore della pazzia in lui.
-
È stata lei a costringermi a prendere quella roba - 

 

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Capitolo 6
*** capitolo 6 ***


Per qualche istante sentii la mia vita scomparire. Ronnie stava ancora male e lo lasciai li su quel pavimento freddo, sporco dei suoi errori. Camminai per i corridoi arrivando al terrazzo. Sapevo che lei era li. Il sole era nascosto dalle nuvole grigie.
- Ti fa ancora male il viso Maxwell??? -
- No... E a te fa ancora male il cuore? - chiesi avvicinandomi a dove era seduta. Vidi un falso sorriso dipingersi sul suo volto.
- Nella vita c'è sempre chi da o riceve pugni -
Mi sedetti di fianco a lei.
- Tu sei sempre stata quelli che li ha dati immagino -
- No, ti sbagli - Mi guardò negli occhi.
- E ti senti ripagata adesso che hai fatto diventare schiavo della droga Ronald?? -
Abbassò il volto.
- Io sono cattiva e senza pietà... Lo capisci vero?? -
- Si - dissi in un sussurro.
- Mio padre mi insegnò ad esserlo. Mi picchiava a sangue perché ero debole. Ma adesso sono un'altra persona. Non voglio più cadere a terra -
- Questo comprende il reprimere i tuoi sentimenti?? - un altro sguardo, un'altra persona di fianco a me.
- Si -
- Che cosa ci guadagni con tutto questo?? -
- Niente ma... Maxwell tu non sai che io sto morendo - disse ridendo.
- Che cosa vorresti dire? Sei malata? -
- Hai fatto centro campione - le sue risate sembravano quelle di una bambina felice. Poi mi prese il volto tra le mani e sfiorò le labbra con le mie. In fondo era quello che da sempre desideravo.
- Ronald adesso è di mia proprietà. Fino a quando sentirò di poter vivere lui starà con me senza opporsi. Non morirò sotto i tuoi occhi. Voglio essere sola quel giorno. Proprio come quando sono venuta al mondo - mi baciò ancora.
- Sei una stupida - dissi ricambiando il bacio.
- Non sono l'unica. Tu sei cotto della ragazza del tuo migliore amico - disse ridendo e allontanandosi da me. Si alzò in piedi ma cadde dopo qualche passo.
- Hai mai provato l'eroina Maxwell?? -
- No - ammisi scrutando il cielo scuro.
- Ha il dono di cancellare ogni cosa che succede dentro di te -
- Sei una stupida - ripetei con voce più decisa.
- Smettila di provare pietà per me! - mi gridò in faccia.
- Sei tu che mi stai dicendo tutto questo per farmi essere compassionevole nei tuoi confronti - I suoi occhi si accesero di fronte a quella verità.
- Forse è vero. Mi faccio schifo - disse ridendo ancora.
- Spero che morirai presto - dissi tra i denti.
- Si Max! Odiami!!!! Questo voglio da te!! Rabbia!! Diventerai la mia ombra!! Sei il mio perfetto successore!! - rise e si mise a cavalcioni su di me. Io sentivo solo un gran vuoto... Niente altro.
- Come sei ingenuo... - mi baciò stringendomi le braccia intorno al collo.
- Così mi strozzi - dissi ansimando.
- Ancora mi servi Maxwell -
Si alzò e sparì dietro la porta.

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