Lacrime d'amore di YaoiManga4e (/viewuser.php?uid=72233)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** proologo ***
Capitolo 2: *** Cambia tutto ***
Capitolo 1 *** proologo ***
PROOLOGO
Andavo
avanti..il condizionatore dell'auto era rotto... e sudavo in maniera
oscena...
il sole picchiava forte... molto forte... con una mano guido con
l'altra mi metto il burro cacao e intanto mi specchio nello
specchietto, ho delle occhialie che sono enormi...
La direzione era quella della mia scuola solo un posto libero sotto un
bel cipresso... rubatomi da una maledetta ka blu metallizato...
Poco piu avanti vedo un altro posto libero ma quest'ultimo è
al sole... parcheggio e osservo il ragazzo all'interno della ka...
capelli scuro e occhi chiari... una specie di ''compagnio della
barbie'' uno da urlo....
la scuola non è ancora aperta e io come al solito mi dirigo
alla prima panchina per studiare chimica...mi sento picchiettare sulla
spalla e alzando lo sguardo vedo sempre quel ragazzo... con il
giubbotto di pelle e borchie sulle braccia...
-hey bello hai da accendere..?-mi parla stringendo i denti con lo
sguardo da tutt'altra parte..
-No scusa...-io lo fisso negli occhi anche se lui non fa lo stesso...
Se ne va... suona la campanella..mi metto lo zaino e mi fiondo in
classe...
Il primo giorno di scuola...Il primo giorno di universita...il moi
indirizzo era psikologia/psikologia criminale.
Entro in classe un sacco di faccie nuove... tutti prendono
posto...è pazzesco sebra ceh si conoscano gia tutti... io
come al solito solo...il banco di fianco a me è vuoto...
chissa quale è il compagno che manca?
Entra il professsore di chimica, ci alziamo in piedi e salutiamo... il
prof si siede con sguardo serio... un tipo strano..molto qloquente con
lo sguardo... probabimente si sara alzato male... e a giudicare dalla
camicia si è anche versato il caffe addosso...
lo sguardo serio ci fissa uno a uno... è un tipo giovane
alto e palestrato... carino si... ceh ci guarda tutti male... ma
sorride sotto i baffi a una ragazzina piccola minuta... ma cn grandi
tette...
passano diesci minuti...e poi entra lui il solito ragazzo... ceh si
siede affianco a me...
-ciao-dico in modo educato io...
-tse-quel verso cossi arrogante mentre mi guarda dallìalto
al basso... con aria di disgusto...cosa gli ho fatto?
passa l'ora e suona la campana... e cosi un'altra ora e poi l'altra
ancora..e il ragazzo mi ignora... completamente... non tira fuori
neanceh un libro... si guarda le unghie tutto il tempo... deve essere
ripetente di molte volte... ha circa tre anni piu di me...
conosco tutti i prof uno piu strambo dell'altro... ma in fondo posso
capirli se in tutti glia anni di cariera hanno sempre avuto individui
come il mio compagno di banco come alunni...
sta per suonare l'ultima campana...guardo l'orario consegnatomi dal
prof di chimica precedentemente e noto che alla prima ora il giorno
dopo avrei avuto latino... quindi la prima cosa appena arrivato a casa
sarebbe stato un bel ripasso di latino..
la campanella suona...procurandomi un leggero mal di testa...esco da
scuola entro in macchina e parto...dietro di me la solita ka... ma mi
sta perseguitando?
vedo ceh mi fissa... lo vedo dallo specchietto.. mi accendo una
sigaretta con l'accendino....e appena si accorge che avevo l'accendino
lo strano ragazzo mi mostra il dito medio...
stronzo...
mi squilla il cellulare.. un dei due quello con scritto tutto
glitterato il mio nome:Yani..
è mia madre che mi chiede a che ora sarei arrivato gli
rispondo ceh non lo so e chiudo il cellulare...
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Capitolo 2 *** Cambia tutto ***
durante questa mia nuova fanfiction ho voluto
provare a utilizzare un nuovo tipo di narrazzione... usando riflessioni
dei due non temporali che ho diviso da spazzi dopo ogni spazio che un
altro pezzettino che torna un po dietro co la storia...mettendo in
evidenza i punti di riflessione sotto il punto di vista del personaggio
opposto... poi capirete leggendo... mi pare stia venendo bene...buona
lettura!
ps se non vi piace ho p difficile fatemelo sapere che torno alla
narrazzione originale!=)
TUTTO CAMBIA;
Era sera e dopo quella giornata pesante avevo bisogno di rillassarmi...
mi diressi alla spiaggia... quasi deserta...e osservai la torretta del
bagnino...sopra un ragazzo...poco visibile non c'era abbastanza
luce....Yani guarda il mare...Yani assomiglia molto al mare...
è calmo ma anceh molto agitato in alcuni
momenti...è cristallino...e sembra tutto uguale e banale ma
al suo interno ci sono grandi tesori....basta pensare ai fondali...io continuavo a guardare il
mare..poi con la coda dell'occhio vidi il
bagnino avvicinarsi a me....perche? cominciai ad agitarmi....girai
subito il capo verso il mare di nuovo e attesi...dovevo farmi
desiderare..avevo tanta volgia di giocare...pareva carino...quando il
ragazzo fu vicino a me mi disse -hey sei tu? bella serata vero?cmq il
mio nome è cheis-sentii le parole del ragazzo e nn lo
guardai...mi parlava senza
neanceh guardarmi..con aria scazzata..ma comiciai a
provarci spudoratemente....un errore?no è e era nel
mio stile...provarci
mentre lo ignoravo...-stasera ci sono cose molto piu belle
della serata...-lo guardai dall'alto al basso con aria
maliziosa...facendogli un sorrisetto quasi sadico...dio quanto mi
divertivo!
Un
sorrisetto sghembo arricciò le morbide labbra del
Diciottenne(cheis) e i
dolci e giovani lineamenti sono erano ordinati in
un’espressione
cordiale. Gli occhi del colore dell’ambra,
curiosi,osservavano me. O, meglio, almeno per il momento, osservano il
mio
profilo.La scena era ancora immobile. Lo sguardo
dell’Universitario(cheis) è
ancora fisso sul mio profilo. Non è male. ecco la risposta
arrivare. Solamente alla fine delle frase Cheis si rivela. - Hai
perfettamente ragione... - Il sorriso persiste sul volto. Si direbbe
quasi che sta al mio gioco. Forse, ha qualche scheletro
nell’armadio il New Yorkese. Ma tanto, solo vivendo lo
scopriremo.
gli sorrisi in modo mooolto
snob porgendogli la mano come una checca isterica...-non dovevo
mettere questa tracolla rosa... stona in maniera mostruosa... ma cosa
avevo per la testa?mah...-ragionavo ad alta voce... con quella
vocina sottile...dolce...odiosa!...-ti piacciono i gatti? io ne
uno miaoh...-continuavo a cambiare discorso come un bambino piccolo
in cerca di attenzioni... mentre imitvo il verso dell'animale,cambiai
completamente espressione pero,gli occhi si socchiusero
producendo uno sguardo assai seducente... ma cosa stavo facendo? chissa
che strani messaggi subliminali stavano arrivando a Cheis...non
cercavo mica la scopata giornaliera..no no...pero mi divertivo e questo
mi bastava....mi
divertivo tanto...giocherellavo con i miei sottili
capelli...sottili...se ne
staccarono due e li la trsitezza interiore mi invase...mi cadrvano i
capelli...sintomo dell'anoressia....cerca di non pensarci...
Forse Cheis non stava al gioco..Effettivamente, è anche
possibile
che non abbia capito. E’ possibile che abbia frainteso il suo
tono. Stentavo a credere che il Cheis all'eta di diciotto anni non si
conosca..che abbia qualche segreto.
Però dal tono che aveva usato poco fa, sembrava proprio che
avesse intenzione di giocare con me. Era un tono troppo
allusivo per far intendere un’eventuale incomprensione.L’Oceano, nero
come la pece, era stranamente calmo e
fermo. Sulla superficie piatta si rifletteva la miriade di stelle e il
piccolo spicchio di luna crescente. Però, sono certo che il
Diciottenne non alludeva a questo.avevo visto piu volte Cheis fuori da
scuola con delle ragazze.... che fosse bissessulae?probabile... In ogni
caso, la scena procedeva.... Una mano si
materializza tra i due. Probailmente lui non aveva piu dubbi sull mio
intento,
ormai. Senza pensarci su, mi strinse la mano con un accenno di
virilità. forse si...era bisessuale, però non lo
dimostrava nemmeno troppo negli
atteggiamenti. – Effettivamente... -(si riferiva alla
tracolla) - Però c’è gente a cui sta
bene tutto.
- Mi sorrise alla sua stessa allusione. Ovviamente, anche il tono di
voce era molto allusivo. - Dipende dalla razza. -(qui si riferisce ai
gatti) Gli viene da
sorridere alla scenetta che stavo improvvisando... Simpatico il tipo.
Ovviamente, non sapendo nulla,lui nemmeno si accorse della mia reazione
alla caduta dei capelli. - Mi piacciono i tuoi capelli. – Il
suo
tono era diventato improvvisamente serio. probabilmente è un
grandissimo buffone
in fin dei cont Cheisi. - Ti vieto di strapparteli. - Ovviamente, il
sorriso, comparve spontaneo sul suo volto.
vidi che il ragazzo continua a stare al gioco e questo mi divertiva da
morire... ma tornai immediatamente serio all'ultima battuta del
ragazzo... io vole dirgliene dietro di tutti i colori volevo
inoltre dirgli che ero sulla via dellì anoressia..ma nn ne
avevo le palle
quindi mi alzai in piedie mi accarezzai la pancia e tirai vie le piaghe
dalla maglietta-trovi bella questa maglietta?-speravo tanto che Cheis
notasse la mgrezza estrema... ma io
non vuolevo ceh l'atmosfera diventasse troppo seria io volevo
giocare con
il bel ragazzo davanti a me...-allora ti piace la mia
maglietta...e mi rakkomando lamaglietta non guardare altro
intesi?hihi-ridacchiavo...in realtà a me avrebbe fatto solo
piacere se Cheis avesse guardato altro... osservai il sedere del bel
ragazzo....era messo
davvero bene...
Gli occhi del colore
dell’ambra di Cheis erano rimasti
fissi su di me, cercando di essere il più espressivi
possibili. Comunque, ora, mentre ancora lui
aspettava una mia reazione, estrasse dalla tasca un
pacchetto di sigarette. Sulla parte più grande si vede la
scritta
“Marlboro Gold”. Il pacchetto, ovviamente,
è seguito anche da un
accendino. Anche se era minorenne probabilmente non gli avevano fatto
storie i
Tabaccai. Con gesti fluidi e rapidi si accende una sigaretta e poi
ripone tutto l’armamentario. Fece un tiro e sputò
il fumo voltando la
testa verso sinistra. evitando cosi di sputarlo in faccia a
me.
Essendo stato impegnato in altro, non si era accorto che io avevo
evitato la sua domanda. - Molto bella. – Sembrava uno
studioso
guardando l’espressione che aveva assunto. Uno studioso che
stava
studiando un’opera d’arte. - Inutile e di impiccio,
ma bella. –
Ed ecco un’altra allusione.
Ora toccava a lui ad alzarsi. - E della mia che ne pensi?! - Girava
anche
sul posto, mostrando la polo verde che gli calzava a pennello. Non
èra
né troppo stretta né troppo larga...
all'ultima allusione diCheis io gli sorrisi....lo guardai... strane
immagini
passavano per la mia mente... no non èra da me... poi vidi
il ragazzo
alzarsi in piedi e porgermi la stessa domanda...-solitamente
apprezzo di piu quello che sta sotto le magliette...-io risposi...mi
avvicinai a lui
man mano rallentando... fisandolo negli occhi... lo continuavo a
fissare mentre feci scivolare la mia piccola mano esile e fredda sotto
la
polo del ragazzo accerrezzandogli il petto....poi lo gurdai leccandomii
le
labbra per poi ridacchiare...gli sfilai la maglietta e la buttai a
terra...-facciamo un bagno?-
Mentre Cheis fa la bella statuina e si concedeva ai mie sguardi,
continuava a
fumare tranquillo. La sigaretta, che èra stretta tra il suo
indice e il
medio della mano destra, raggiunse nuovamente le labbra. per un
attimo rimase sospesa tra le due morbide e rosse labbra, per poi
ritornare lungo il fianco. Il fumo lo sputava sempre di lato. Sorrise
alle mie parole.....Bene, la penssiamo allo stesso
modo.. Stava anche
per rispondere quando rimase pietrificato. Una mano fredda si posava
contro il suo addome. Gli addominali ben strutturati, sollecitati dal
freddo, si contraggevano. Ancora qualche istante e l’aria
fresca
della sera accarezzava il busto di Cheis. Era pietrificato. Pensava
che stessero giocando. Non se lo sarebbe mai aspettato. Era talmente
scioccato che la mano si rilassò e la sigaretta
cascò sullo scoglio.
Però, èra piacevolmente scioccato...si vedeva
bene.. Infatti, ben presto, un sorriso
malizioso si allargò sul suo volto. - Chi arriva per ultimo
fa penitenza! – Il lato
ragazzino esce fuori. Rapidamente la mano scense ai pantaloni. Per un
istante le dita lavoravano con la cintura. Velocemente la
slacciò e poi
passò al bottone dei pantaloncini corti. Qualche secondo e
fu in
Boxer neri. Il fisico era asciutto è anche leggermente
tonico. Alla
luce della luna si vedeva il profilo di qualche muscolo.
L’addome èra
piatto e i pettorali appena accennati. Anche le gambe erano gradevoli
allo sguardo. iniziò a correre verso il mare. forse voleva
arrivare per
primo. Doveva.forse aveva già una penitenza in mente.
io lo guardai sorridendo...-penintenza
eh?-appoggiai la tracolla allo scoglio e mi tolsi lentamente la
cintura borchiata... mi sfilai la maglietta... la luna illuminava con
il
suo chiarore quelle ossicine flebili..le ossa sulle spalle sporgenti
e le gambe sottili lui..la fame spesso si
faceva sentire... e i brividi di freddo pure...la mano destra
èra ancora
calda dal calore trasmesso dal corpo di Cheis.
...mi ritrovai in boxer
neri e mi dirissi verso il mare...a passi lenti entrai
nell'acqua...mentra guardavo la luna e quindi il ragazzo....piu mi
immmergevo e piu i miei Occhi brillavano al luccicchio della luna
sull'oceano...mi immersi completamente e raggiunsiil ragazzo
completamente in immersione per poi sbucargli a 2 centimetri dal
volto...
Cheis assunse una posizione stabile e si
girò verso la spiaggia.
Sorrise compiaciuto. probabilmente perceh ero ancora lontano. aveva
vinto lui e, quindi,
avrebbe avuto..
la sua penitenza. Le palpebre cadevano sugli occhi d’ambra e
probabilmente con l’immaginazione, inizia a pregustarsi la
sua vittoria. Quando
riaprì gli occhi il suo sguardo non mi ritrovò
piu. Nel frattempo,
per evitare di affondare, le gambe continuavano a muoversi. Si guardava
intorno alla ricerca di un segno. Niente. Probabilmente pensava che me
ne fossi andato. Proprio quando stava per perdere ogni speranza, un
volto
compare a pochissimi centimetri dal suo.si ero io.. Le goccioline
d’acqua
sulla mia pelle bianca davano un senso di leggerezza al mi volto. La
luna illuminava la cena con la sua luce romantica. - Ho vinto io,
allora... Eccola – Cheis, dopo un primo attimo di imbarazzo,
pronunciò parola con sicurezza ed improvvisa malizia. Le
orecchie più
allenate, nella frase, avrebbero potuto sentire anche una nota di
dolcezza. Senza
pensarci troppo, comunque, si sporse in avanti. Il volto si
piegò sul mio
verso destra e gli occhi si chiusero. Le sue morbide labbra, per un
istante solo, si posarono sulle mie. Un attimo e poi si
staccò.
Se ne volevo di più probabilmente dovevo prendermelo...
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