Sempai... ho un problema...

di Astrale20
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La Forza Portante del Tricoda. ***
Capitolo 2: *** Il ritorno del passato. ***
Capitolo 3: *** Cena disastrosa. ***
Capitolo 4: *** Primi nemici ***
Capitolo 5: *** Il motivo di essere mostri- la storia di Tayoko. ***
Capitolo 6: *** Help me... Obito. ***
Capitolo 7: *** Un colpo, mille rabbie. ***
Capitolo 8: *** THE END. PURTROPPO. ***



Capitolo 1
*** La Forza Portante del Tricoda. ***


Capitolo 1: La Forza Portante Del Tricoda.

 

NARRAZIONE DEIDARA

Stramaledette riunioni... stavo per far esplodere Tobi! Sarebbe diventato Arte! Uffa... UN.

 

Le solite scartoffie “siete dei perdenti, non riuscite a catturare delle forze portanti, prendete esempio da me e Konan”... insomma, finita la ramanzina, il capo assegnò le missioni.

 

-... infine, Deidara e Tobi andranno a reclutare una forza portante... quella del Tricoda.- forse aveva solo sbagliato ad usare i termini, ma a me una cosa suonava strana -Reclutare? Non dovremmo catturarli i Junkiiriky? Un?- (non so se Junkiiriky si scrive così... -.-”ndAutrice) -No. Il Tricoda si è diviso ed una forza portante di tale potenza, ci farebbe comodo. Cattureremo la parte libera.- sempre franco, il Leader... un.

 

-Tobi è felice di andare in missione con il Sempai! Perchè Tobi is a good Boy!- Ed eccolo che ricomincia... -Non posso andare in missione con Danna? Un?- Io continuo a sperare che Pain un giorno remoto mi rimandi in missione con lui... non ne posso più della girella!!!

 

-Hai fatto esplodere Hiruko, idiota. Devo ripararla prima di ripartire in una nuova missione.- Sasori... sempre serio, quello lì, non si diverte mai! Però... anche io, potevo evitarlo? È da mesi che si trastulla sul legno di quell'aggeggio pur di ripararlo.

 

Alla fine mi arresi, dovevo ripartire con quel... quel... “COSO”. Non ho il coraggio di chiamarlo “essere umano” non lo è! Prova una sola emozione, qualunque cosa succeda! Lui gli insulti gli accoglie come complimenti, sorride sempre... nulla lo turba... allora come mai un ragazzo così ha tradito il proprio villaggio? Sempre ammesso che ce l'abbia, un villaggio. Un.

 

Ammetto che da questo punto di vista lo invidio. Non invidio la sua stupidità, no, a quella non ci tengo proprio -Siiiiiiiiiiiii! Ha sentito Deidara-Sempai? Andremo ancora in missione insieme! Perchè Tobi is a good Boy!- appunto...

 

Gli ologrammi di tutti i membri dell'organizzazione scomparvero. Hidan se la rideva. Quello è sadico e allo stesso tempo masochista... è strano. Certo, come se qualcuno in questo gruppo di spostati possa essere normale.

 

Uscì dal covo insieme al Dolcetto che saltellava più in là.

 

Ci siamo messi in viaggio. Voglio arrivare il prima possibile dalla Forza Portante per poi ritornare al covo... almeno avrei avuto qualcuno, si spera una bella gnocca, un po' più intelligente con cui parlare al posto di Tobi. Un.

 

Saltavo da albero a albero molto facilmente, anche la caramella era facilitata in questo precorso, allora sa fare qualcosa di diverso da fare la mascotte! Un!

 

-Quando arriviamo Sempai?-

-Non ora, Tobi... un.-

-E ora?-

-No-

-E ora?-

-No-

-E ora?-

-No-

-E ora?-

-NO!!! BASTA TOBI, TI AVVISO IO QUANDO ARRIVIAMO!!! UN!!!-

 

Questo che avete appena letto è stato il nostro dialogo dopo tre minuti di viaggio. Tobi mi stava dove so sin dal primo istante (arte) che lo avevo visto. Neanche sentito la sua voce. Lo avevo solo visto e mi è stato subito antipatico. Un.

 

Secondo me questo ci crepa per primo fra tutti noi.

 

Arrivammo nel punto prestabilito in cui avremmo dovuto catturare la forza portante. Proprio catturare, visto che Pain non aveva mai nemmeno parlato di aver avvisato il Soggetto in questione. Bel capo! Un!

 

Tre stramaledette ore in cui dovetti tener a bada l'animaletto che mi avevano rifilato. Tre ore in cui mi passò in mente più di una volta di farlo saltare in aria, cosa che non potei purtroppo fare perchè dovetti risparmiare Argilla per il futuro scontro. Un.

 

Finalmente qualcuno si presentò. Una ragazza con i capelli bruni corti ed una maschera azzurra con una farfalla d'oro in alto a destra e dei decori del medesimo materiale intorno ai buchi per gli occhi con dei vetri a specchio che non permettevano di intravedere i suoi occhi. La maschera copriva sino al naso, per poi continuare con delle strisce di tessuto viola che le coprivano giusto poco dopo la bocca. Un.

 

-Ragazzina, hai visto una Forza Portante? Un?- So che mi risponderà di no sicuramente, ma tanto vale provare -Si, Akatsuki, Ce l'avete davanti agli occhi una forza portante.- come pensavo... ora me ne vad- ASPETTA, COSA?!? -Tu saresti una forza portante? Non farmi ridere ragazzina, dicci la verità. Un.- -Non sto mentendo, il vostro capo vi ha detto di cercare il Tricoda, giusto? Allora, lo avete difronte.-

 

Tobi, da solito idiota qual'è, vuole dimostrare con orgoglio i suoi neuroni Bacati... -Ieeeeeeeeeeeeeee! Sentito Deidara-Sempai? L'abbiamo trovata! E come ti chiami, Forza Portante-Chan?- Ma da quale canile proviene questo demente patentato? Anzi, Laureato -Visto che sarà l'ultima cosa che sentirete, mi chiamo Tayoko, e tu devi essere Tobi.-

 

Tante chiacchiere, troppe, a mio parere -Se, se ragazzina, allora, se sei davvero tu il Junkiriiky del Tricoda, dimostramelo- accidenti alla mia boccaccia. Un. Infatti la così detta “ragazzina” si cosparse il corpo di chakra verde, la schiena si fece corazzata e due code del demone vennero fuori. Un.

 

Ficcai le mie mani dentro le borse d' argilla. Sudai freddo. Non ero preparato ad uno scontro con una forza portante! Un!

 

Feci, stupidamente, la prima mossa e Tayoko parò gli uccelli esplosivi con una facilità imbarazzante, mentre Tobi aveva preso, da solo Jashin sa dove, dei pon-pon ed aveva iniziato a ballare stupidamente incitandomi a combattere. Un.

 

Ora si mosse lei e con una velocità inumana chiuse i suoi arti e la sua testa dentro se stessa* (cosa abbastanza strana) travolgendomi, facendo volare le mie borse fonte di potere, a trecento metri di distanza! O cavolo. Un.

 

-Non sei forte come mi aspettavo, donnina, credo che il tuo compagno sia più forte, o almeno spero, altrimenti non ci sarebbe divertimento!- mi deride pure! Come osa quella ragazzina...? UN?!?

 

-Non insulti Deidara-Sempai, Tayoko-Chan!- mi difese come al solito Tobi... non è capace di cambiare battuta? Mi si parò davanti con le braccia incrociate e credo espressione imbronciata dietro la maschera... Aleluia! Un'emozione diversa dalla solita! Un!

 

Tayoko ci fissò per qualche secondo per poi scoppiare a ridere -AHAHAH! Avreste dovuto vedervi! Sembrate due gay sul l'orlo del fidanzamento!- Cos...? perchè prima ci stava combattendo ed ora sta abbassando la guardia? Un?

 

Evidentemente feci una faccia confusa ed arrossita per la vergogna (davvero faceva quest'effetto vedere Tobi che mi difendeva?), perchè mi rispose al volo -Idiota, guarda che Pain mi ha avvertito. So perchè siete qui, vi seguo volentieri, tanto non ho nessuno da tradire...- mi parve che si fosse rabbuiata, con quest'ultima frase... perchè? Un?

 

C'erano tante cosa da chiarire, questo è sicuro.

 

Tornammo in tutta fretta al covo -Scusa, Tayoko, Giusto?- Lei mi rispose con una voce molto più dolce di prima, la quale non mi dispiacque molto -Si? Deidara?- -Ehm... ma tu terrai la maschera per tutto il tempo che ti conosceremo? Un?- e si, avevo troppa curiosità! E poi mi bastava già un solo idiota Mascherato. Un.

 

-Se ti preoccupi per il mistero, stai tranquillo, diventerete i miei compagni e voglio che almeno voi sappiate tutto di me.- fiuuuu... me la sono scampata... non voglio rincorrerla d'ovunque pur di vedere il suo volto! -Siiiiiiiiiiiii! Sempai, ha sentito? Anche Tobi è contento di scoprire un mistero! Perchè Tobi is a good Boy!- -Non ne dubito, Tobi.- rispose lei tenera. Quella ragazza aveva due personalità ben distinte: una tenera per quando è calma; ma contemporaneamente è una furia malefica in battaglia. Un.

 

La ragazza che avrebbe detestato Hidan, un'altra, ed ovviamente a lui sarebbe piaciuta lei... ne sono sicuro. Un.

 

*Il Demone Tricoda è un Demone Tartaruga, e le tartarughe tirano gli arti e la testa dentro il guscio. Così ho pensato che potesse essere uno dei suoi poteri!

 

Note D'Autrice:

Hallo!!! Nuova storia con l'Akatsuki! (che sorpresa... ndTutti) che ci volete fare? Mi vengono idee solo con loro...

comunque, vi è piaciuto il capitolo? La narrazione di Deidara andava bene? Vi avviso però che non è lui il protagonista, anche se molte cose saranno narrate da lui! ^.^ Non faccio spoiler per quanto riguarda la trama, anche se me lo richiederete nei commenti! >-<

Ciau! :3 Astrale20.

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Capitolo 2
*** Il ritorno del passato. ***


 CAPITOLO2: Il Ritorno Del Passato.

                            NARRAZIONE DEIDARA
Finalmente siamo arrivati... mi sento spoglio senza argilla a presso. Un.

Entrammo in tutta fretta nel covo. Non mi ero dimenticato della promessa di Tayoko di levarsi la maschera una volta difronte a tutti i membri dell' Akatsuki. Akatsuki che il Capo aveva convocato (vedi anche: costretto a convocare) per l'occasione. Un. 

-Oggi Tobi e Deidara hanno portato un nuovo membro tra noi! Accogliete, per favore, Tayoko!- questa era una Konan entusiasta di avere una nuova ragazza all'organizzazione. Si sedette sul divano, composta e squadrò tutti dall'alto in basso. Per vedere un po' con chi ha a che fare, per poi emettere un chiara sentenza -Siete strani.- Cademmo a terra tutti insieme -Simpatici, ma strani.- sospirammo in contemporanea.

Tossicchiai per attirare l'attenzione -Ehm, ehm, Tayoko, non mi avevi detto una cosa?- tentai di alludere alla promessa -Ah! Si, Deidara hai ragione, ora mi tolgo la maschera!- tutti si ammassarono attorno a lei per vedere a tutti i costi per primi. Un.

La mano della ragazza passò delicatamente sulla maschera, la quale si sollevò immediatamente, facendo sollevare piano le frange viola sopra le labbra, poi sopra le guance viola ed infine a scoprire i bellissimi occhi color cioccolato, che risplendevano, davanti ai capelli del medesimo colore. Un.

Sarei stato lì ad osservarla per ore... se non fosse che notai Tobi sobbalzare. Si girò e corse via, verso la stanza che mio malgrado condividevamo. Lo seguì. C'era decisamente qualcosa che non andava in lui. Un.

Lo ritrovo pochi minuti dopo, steso a terra, in iperventilazione. Sgrano gli occhi. L'ho preso per le braccia e lo trascino verso la sala dove sono tutti. Tento di attirare l'attenzione -Ehi! EHI!! Kakuzu! Capo! Abbiamo un piccolo problema!! UN!!- dissi, alludendo al corpo praticamente morto del mio compagno.

Tutti si girarono verso di me. E tutti si rigirarono verso le nuova arrivata... arrivarono solo 2 persone: Kakuzu, ed il Capo, coloro che avevo chiamato. -Fammi vedere. Poi voglio un pagamento salato per aver curato LUI- e te pareva, se non voleva un pagamento... ma francamente non so perchè il capo è venuto... un...

Lo caricammo sul suo letto di camera nostra. Kakuzu scacciò in malo modo me e Pain, che ovviamente non permise a lui di dargli ordini, quindi protestò pure. Li fermo, ricordandogli che c'è qualcuno in iperventilazione steso sul letto. Non mi vuole proprio dare retta!! Un!!

Fortunatamente arriva Konan, che prende a braccetto Pain, e si allontanano insieme per qualche luogo nascosto. Io esco dalla stanza ed inizio a passare il tempo creando Arte. Non so il perchè ma ad un certo punto mi è davvero importato... di TOBI. Ok, ora sono io ad avere qualche malattia. Un. 

È come se sentissi che per una volta c'era qualcosa di veramente umano in lui. Non so perchè. Sesto senso, forse. Un.

Dopo un paio d'ore Kakuzu esce dalla stanza in cui si era barricato con Tobi. Mi alzo, ma prima che potessi chiedergli qualunque cosa, mi interrompe -La mia paga, grazie- lo conosco... ormai so come negoziare per avere una buona cura -Ti darò i soldi non appena vedrò che le tue cure faranno effetto. Un.- questo trucchetto me lo ha insegnato Hidan, quando si fa riattaccare la testa e si accorge che c'è qualcosa che non va. Un.

-Gli ho applicato una mascherina per tranquillizzare il respiro ed il battito cardiaco. Verrò tra mezz'ora a somministrargli un tranquillante. Fai in fretta.- gelido come al solito... per lo meno è bravo in ciò che fa. Entrai nella stanza. Un.

Vidi la Girella seduta a lato del letto con la testa retta dalle braccia. Mi sedetti a fianco a lui e lo guardai -Sempai... lei cosa farebbe se vedesse una ragazza... identica ad un'altra morta che amava...?- Aveva la voce, di solito allegra, annegata nella tristezza. Sgranai gli occhi, non so cosa accidenti rispondere!! Tento di fare l'intellettuale rispondendo alla sua domanda con un'altra domanda -Ehm... dipende da cosa intendi... un...- alla faccia della contro-domanda... questa suonava di più come una richiesta di spiegazioni! Ed ora che ci penso era proprio quello che voglio ottenere. Un.

-Voglio dire... sarebbe felice, perchè hai trovato qualcuno di identico... o sarebbe triste, perchè non è realmente lei...?- Oh mamma... altro che stupido e stupido! Da quando in qua Tobi si pone domande esistenziali?!? Mi paralizzo. Diamine, e mo'? Cosa gli dico? Sposto lo sguardo prima da una parte e poi da un'altra, e così via. Come se sperassi che un oggetto in quella stanza mi desse la tanto agognata risposta. Un.

-Io... ecco... è quello che è successo a te, vero?- gli chiedo a bruciapelo. Noto che sospira profondamente. Delle gocce cadono dal mento coperto... dubito che sia saliva o altro. Quelle erano lacrime. Lacrime di uno che ne aveva passate tante nella sua vita. Grande! Stramaledetto senso di colpa! Avevo colpito un tasto dolente ed ora mi sentivo in colpa. Bello! Un!

-E-ecco... io... se non vuoi rispondere, pazienza! Ora io me ne vado e...- Mentre mi alzo, una mano mi afferra la cappa dell'organizzazione. È la sua mano. Ed io che pensavo di essermi scampato il problema “Risposta Domanda Esistenziale”! -Aspetti... la prego...- Mi risiedo. Deglutisco. Tento di guardarlo dritto negli occhi... pardon, occhio. Un.

-C-cosa c'è?- Non volevo mettere sale nella ferita già abbastanza profonda di suo -Nulla... un consiglio da te... Deidara.- Avevo colpito moooooolto in profondità se arrivava a darmi del “tu” e non del “lei” come fa di solito e per di più... la voce, non era solo triste, era anche... profonda. Vide il mio profondo disagio, in effetti, non è che potessi dare molti consigli ad una maschera... un...

Solleva il volto da quell'incavo che erano diventate le sue mani e si sfila la girella che perennemente gli aveva coperto il volto. Ha lo sguardo triste. Rigato dalle lacrime che io gli avevo fatto scendere. Lacrime fermate a forza dalla sua volontà. -Allora? Io aspetto.- Fu lui a risvegliarmi dai miei pensieri. Gli dico la prima cosa che mi viene in mente non dannosa per il genere umano e che possa un minimo aiutarlo. Un. 

-Sfogati.- Sembra accogliere il mio suggerimento. Sposta lo sguardo in basso. Stringe i pugni. Si lancia su di me e... mi abbraccia. Non ferma più le lacrime. Trattiene a stento i singhiozzi di tristezza e dolore. All'inizio sono scettico e tengo le braccia lontane. In un attimo la veste si inzuppa e appoggio le braccia al letto, sospiro (che scena Yaoi O.o ndAutrice). La curiosità ora è nettamente aumentata. Sto per chiedergli spiegazioni, quando, con la coda nell'occhio, Tobi vede la maniglia della porta abbassarsi. Un.

Si riprende, si stacca e si rimette la maschera, mentre la porta si apre e Kakuzu entra con una siringa più grande di lui in mano -Siete stati insieme più di mezz'ora senza che qualcosa esplodesse... questa cosa sa molto di Yaoi.- (APPUNTO!!!! ndAutrice) -KAKUZU!!! NON TI HANNO MAI INSEGNATO A BUSSARE?!?- Ecco... perchè ogni volta che mi serve della privacy succede sempre così? Anche quando faccio la doccia mi ritrovo Zetsu affianco! Dice che vuole capire se sono maschio o femmina! Un!

-Calmo Principessino. Devo solo somministrare a Tobi un tranquillante, poi esigo i miei soldi.- Principessino... mi mancava questa, sul serio, non me lo avevano mai detto -Kakuzu-sempai, non insulti il Sempai Deidara!- non era una scoperta che mi difendesse... più che altro: aveva cambiato voce e carattere in si e no... quanto? Mezzo secondo? Se, mezzo secondo è anche troppo! Un!

-Calmatevi voi due. Altrimenti mi arrabbio e sapete che quando mi arrabbio mi sale l'omicidio di massa.- ok, quando lo dice è meglio dargli retta. -Bravi... ora, il tempo è denaro, e noi ne stiamo spendendo sin troppo!- detto questo prende bruscamente il polso di Tobi, trascina in alto la manica della tunica e pianta l'ago enorme della siringa nel braccio della malcapitata girella, che, in tre secondi e mezzo, cade sdraiato nel letto, dormendo profondamente. Un.

-Finalmente... Deidara, ho sentito tutto. Quella ragazza porterà solo guai.- ero confuso -In che senso?- il Tirchio roteò gli occhi -Conosci la strage della Nebbia, in cui furono ritrovati un centinaio di corpi morti del villaggio ed uno di una ragazza che apparteneva a Konoha?- Avevo sentito qualcosa al riguardo. L'assassino di tale strage non fu mai trovato -Si... ma, perchè?- -Ho una mezza idea che la ragazza di cui ti parlava Tobi fosse la copia di Tayoko, o meglio, è lei la copia di questa ragazza...- Un.

Deglutisco. So a che punto vuole arrivare. -Quindi l'assassino...- Continuò lui la frase – ...È il nostro Tobi...- Girai piano la testa. Guardai il corpo addormentato del soggetto. Un brivido mi attraversò la schiena, mentre mi immaginavo la scena di lui che uccideva un intero esercito di nemici... ora mi chiedevo come diamine avesse fatto, se riesco a farlo volare via con una facilità imbarazzante... anche se avvolte, quando l'esplosione è troppo grande, è come se lo attraversasse... e credo c'entri qualcosa anche il fatto che i caffè, quando lì fa, vengono salati. Un.

Aspetta un secondo... -TU HAI ORIGLIATO! B*******!- Mi fissò con occhi gelidi -Piano con gli insulti. Chiaro? Dammi i miei soldi e basta.- Accidenti... questo mi spilla di qualunque cosa io possieda... IDEA!!! -Ok... ma sappi che il fatto che hai origliato, verrà sparso in tutta l'organizzazione... Curiosone... e dubito che tu voglia farti chiamare così, giusto?- Hihihi... sono malefico... -Ma... ma... i soldi...- -O soldi. O presa in giro per la vita.- sono irremovibile. Un. 

2 cuori saltarono. Aveva deciso di rinunciare ai soldi! Quanto godo! Ora l'ho in pugno!



NOTE D'AUTORE:
Deidara & Tobi: Davvero? Yaoi?!?
Si, non ho resistito!
Rin: Copia tarocca... 
Tayoko: ehi! Sei tu che sei identica a me! ù.ù
Rin: ripetilo, se hai il coraggio! C-O-P-I-A  T-A-R-O-C-C-A!!!
Forza ragazze! Non scannatevi, che mi servite entrambi!
Tobi (Obito): RIN... T-T
Kakashi: che ci faccio qui? Non c'entro ancora niente! 
È quello che mi chiedo anche io... oooook... 
Rin: KAKASHI! *3* 
Kakashi: RIN?!?
Ok... mo basta, prima che venga un colpo al cuore a chiunque... 

Recensite! Leggete! PLEAS! Per chi segue l'altra mia fiction “Una vita interdimensionale” pubblicherò il capitolo 10 e poi mi aspetto 3 recensioni! Di qualunque tipo, altrimenti non pubblico più! XP
P.S. La scena alquanto Yaoi tra Deidara e Tobi, non fraintendetela davvero come Yaoi! Non è quella l'intenzione! XP
Ciau! :3 Astrale20

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Capitolo 3
*** Cena disastrosa. ***


CAPITOLO 3: Cena disastrosa.

 

NARRAZIONE DEIDARA

Ora di cena, dopo la bella ronfata di Tobi. Fui costretto a sedermi affianco a Danna e alla girella... non tanto di mia spontanea volontà, principalmente stavo facendo la doccia e sono arrivato in ritardo... e quello era l'ultimo posto disponibile. Un.

 

Tayoko era ben lontana da Maschera Arancione, fortunatamente... è pesante, anche se non sembra! Konan arrivò poco dopo con la cena. Ci versò lei la roba nel piatto, come una madre... SIAMO CRIMINALI!!! NON BAMBINI DI TRE ANNI!!! (A volte, almeno i bambini di tre anni, hanno un comportamento meno infantile di voi... -.-” ndKonan) Cos'altro devo dire? La cena è andata molto bene, a parte Hidan... un...

 

Quell'idiota, infatti, sedutosi vicino a Tayoko, allungava una mano indiscreta verso il sedere della ragazza. Tobi, quale finto stupido, iperprotettivo, con problemi psicologici, con un solo occhio qual è, notò subito la mossa cauta dell'Albino, e per evitare qualche molestia da parte sua per la presunta “Copia Dell'Innamorata” attirò l'attenzione su di lui -Hidan-Sempai... cosa sta facendo?- Alla faccia della stupidità! Un!

 

Il Jashinista si bloccò di colpo, senza nemmeno avere il decoro di levare la manina, in modo da dimostrare ancora di più la sua colpevolezza... infatti la ragazza, accortasi di questo “piccolo” particolare, sorrise falsamete, per poi chiedere a L'interessato -Ti piace la cena?- Voce mielosa... troppo mielosa... anche Konan fa così, solo quando abbiamo combinato qualcosa di sbagliato. Un.

 

-S-Si...?- Rispose timoroso l'oggetto della vendetta. Tayoko caricò un pugno di chakra dietro la schiena, in modo che nessuno potesse vederlo. -Bene!- Rispose lei, prima di sbattere la testa di Hidan nel piatto con quel pugno di prima! La forza ovviamente non mancava -ALLORA GODITELA!!!- Finì in bellezza, spalmando ancora di più la testa del malcapitato, che non osò sollevare il capo. Trattenni una risata. Un.

 

Tayoko, una volta finita la cena, si alzò, fece il giro lungo, in modo da passare dietro a me e Tobi. A quest'ultimo, schioccò un bacio delicato sulla guancia coperta dal tessuto elastico della maschera, sussurrando -Grazie.- Lui si immobilizzò. Di nuovo! Io non lo trascino di nuovo! Un!

 

Andai a letto poco dopo tutti gli altri. Tobi era ancora seduto immobile, probabilmente pensando a qualche flashback doloroso sul suo passato, come praticamente succede a tutti in queste situazioni, dovrebbero inventarsi qualcosa di più fantasioso. Mi sdraiai e aspettai la girella. Erano tutti addormentati, quindi potevo approfittarne e chiedergli spiegazioni in più.

 

Aspettai mezz'ora.

Aspettai un'ora.

Aspettai un'ora e mezza.

Mi stancai di aspettare. Mi diressi a passo spedito verso la sala da pranzo infuriato nero. Trovai il Lecca-Lecca ancora immobile, al buio. Era inquietante vedere solo la maschera arancione al buio... mi avvicinai. -Tobi?- Nessuna risposta. Gli passai la mano difronte agli occhi -Tobi?!- Ancora niente -TOBI!!!!- Nulla... uffa! Mi aveva stancato! Un!

 

Plasmai un uccello d'Argilla e glielo feci esplodere davanti al naso. Oh, si è risvegliato, ma vagamente! Ha scosso la testa, si è toccato la guancia “colpita” per poi sospirare ed alzarsi, dirigendosi in camera nostra. Lo seguì sperando in qualche minuto di tempo per parlare. Nulla. Appena si è sdraiato, è crollato nel sonno più profondo. Ho fatto cilecca... di nuovo! Un!

 

Il giorno seguente, il Capo decise di mandarmi in missione insieme a Sasori ed a Tobi. Ci ritroviamo tutti e tre con Pain sulle dita della statua del Re Dell'Inferno -La vostra missione questa volta sarà catturare la Forza Portante del Monocoda.- Disse schietto il Leader. Eravamo appena tornati! Perchè non ci manda la Donnola ed il Pesce? Loro non vanno in missione da un mese! Un!

 

-Con voi verrà Tayoko. È la sua prima missione, fatela sentire bene. Mi raccomando: fatela tornare integra... e sopratutto vergine.- Dicendo questo ci scrutò ancora più intensamente con i suoi inquietanti occhi violacei. Dall'ombra emerse la figura di Tayoko, che mi fece rabbrividire pensando a ciò che (probabilmente) Tobi ha fatto l'ultima volta che ha perso una così... anche se in effetti, la cosa è stupida: Disperarsi per una che non è chi pensi... però, vista la sua reazione anni fa, mancava solo che ad uccidere la ragazza fosse stato il suo migliore amico! (Povero ingenuo... ndAutriceE¾DelMioMondo)(O.o ndDeidara) Un!

 

Mi misi in mezzo a Tobi e Tayoko, per evitare che lui svenisse in mezzo al tragitto... io non lo porto! Sasori ha Hiruko e qualche milione di marionette, scomodarne una per trasportarlo, no? Arrivammo al deserto di Suna, il Villaggio Della Sabbia, dove il Terzo Kasekage possedeva in se il Monocoda. Un.

 

Sapete il bello? È che ho affrontato appena ieri una forza portante che teoricamente dovrebbe essere più forte! Quindi non avrò una grandissima difficoltà nell'affrontarlo (a parte che Tayoko mi ha sconfitto malamente.). Tant'è che ho chiesto a Danna se potevo affrontarlo io da solo. Lui ha risposto -D'accordo... ma fa in fretta, non voglio aspettare più di tanto.- Si! Un!

 

Notte. Ero un po' preoccupato per la storia di Tobi “Di che mi preoccupo! Tobi è un adulto, anche se non sembra, è un adulto! E non mi devo preoccupare se da un momento all'altro ci potrebbe polverizzare in un modo tra l'altro sconosciuto!” ok... sembro una madre con il figlio (non prendetemi in giro dopo questa frase perchè sembro una donna!). Un.

 

Stavo per andare dentro la città, quando Danna mi fermò e mi sussurrò in un orecchio -Se è per Tobi, Kakuzu mi ha detto tutto, ci penso io.-

 

Primo: STRAMALEDETTO TIRCHIO DEI MIEI STIVALI!!! Prima origli e poi lo spifferi in giro! Ma già avrei voluto farlo esplodere!

Secondo: GRANDE DANNA!!! Non avrai ragione sull'Arte, ma a volte ti rendi utile!

 

Montai sul mio uccello Artistico d'Argilla e parto, dopo aver sentito Tobi -Tobi la saluta Sempai, perchè Tobi is a good Boy!- E te pareva... continuo a detestarlo quando fa così. Anche se ho visto l'altro suo lato, e non me lo sono lasciato raccontare da qualcun'altro come qualcuno di mia conoscenza... non faccio nomi! (*Coff* Sasori *Coff*) (Meno male che non doveva fare nomi... -_-” ndSasori)

 

Volai su Suna per un po'. Posizionai dei ragnetti e gli feci esplodere “KATSU!” poi apparve il Kasekage, il mio obbiettivo.

 

Iniziò lo scontro.

 

NARRAZIONE SASORI

Io, Tayoko e Tobi eravamo bloccati fuori. Tobi saltava qua e la gridando a squarcia gola -TOBI IS A GOOD BOY! TOBI IS A GOOD BOY!- Ho serissimi dubbi che questo INDIVIDUO possa essere la causa dello dello sterminio di centinaia di uomini della Nebbia... o che abbia questi problemi psicologici. -Tobi, per favore, siediti e fa silenzio, altrimenti ci scopriranno subito, e dubito che vuoi che il tuo Sempai debba affrontare più nemici del necessario!- La ragazza la pensava esattamente come me.

 

-D'Accordo... Tobi starà zitto... Tayoko-Chan...- Aveva già subito un piccolo cambiamento nella voce. -Bravo Good Boy!- Sorrise lei, mettendosi la maschera particolare. -Il Monocoda. Sai fornirmi informazioni su di lui?- Chiesi, nel caso molto probabile che Deidara fallisse. -Si... dunque, Sabaku no Gaara... Forza Portante del Monocoda- Un cambiamento repentino di personalità caratterizzò la sua spiegazione.-Tre anni fa combinò un disastro a Konoha, durante l'esame di selezione dei Chunin... il Nove-code lo fermò per un pelo. Ora Kasekage, 16 anni, più giovane Kage della storia, a quanto si ricordi la gente.-

 

Spiegazione chiara. Così mi piace, una che lavora in fretta senza far perdere a me e agli altri tempo.

 

-Quindi cosa dici dovremmo fare?- Chiesi da dentro Hiruko, con voce imparziale. Non mi rispose. Un oggetto bianco ben identificato atterrò difronte al nostro nascondiglio -Fatto Danna! Un!- Poi la sua creatura depositò a terra un ragazzo dai capelli rossi, con una scritta sulla fronte, “Amore”, cadde ai miei piedi. Con un po' di riluttanza afferrai il corpo e lo portai nel covo più vicino possibile. Dopo quello che ha combinato il Bombarolo era molto probabile che ci mandassero contro qualche truppa ben addestrata (Povero illuso... ndAutriceE¾DelMioMondo)(O.o... Mi spiegate chi siete voi? ndDeidara)(Tu parli con noi... teoricamente non dovresti, ma siamo in una fiction! NdAutriceE¾DelMioMondo).

 

Lasciammo Tobi e Tayoko di guardia. Anzi, non lo decidemmo noi, ma il Capo. Io, Deidara e Kakuzu ci guardammo negli occhi. Speravamo che non succedesse nulla di grave ai due di guardia... altrimenti la sgridata me la prendo io, sono il più grande fra me e la Donnina, il che avvolte è fastidioso. Molto fastidioso.

 

 

 

NOTE D'AUTRICE (?):

Ho deciso di cambiare i tempi dal presente al passato... sono abituata così, altrimenti mi dimentico e succede un caos... XP

Piaciuto? Finalmente pubblico! I capitoli delle prossime fiction arriveranno a presto, non temente!

Deidara: quindi perchè mi hai inserito nella narrazione di Danna? Un?

Ho deciso che sarai il mio assistente Narratore >.<

Deidara: Ehi! Per decidere ciò, dovrei essere d'accordo anche io! Un!

No. Non è così quando narro io, mettitelo in testa, Bambolina!

Deidara: Ci rinuncio... Hai la Tobite acuta, ragazza... un...

Lo so... ecco perchè io sono... MADARI UCHIHA!!! MUAHAHAHAHAHAH!!!

Deidara: Salvatemi da questa pazza... T-T un... T-T

MUAHAHAHAHAHAHAH!!!

Lo so... scleri mentali... un po' eccessivi... ma bo!

Ciau! :3 Astrale20.

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Capitolo 4
*** Primi nemici ***


Primi nemici

 

NARRAZIONE TOBI

Quella ragazza mi metteva in grandissimo disagio. Passammo tutto il tempo di guardia a stare zitti ed osservare se arrivavano nemici, principalmente era lei quella che osservava se arrivavano nemici, io guardavo lei. Pensavo a quel volto gentile che mi accompagna in ogni incubo... ogni notte.

 

So che non è lei... ma per qualche strano motivo, le volevo bene come se fosse lei. Forse perchè un po' ci speravo... ho sempre sperato che quella che vidi anni addietro morire, fosse solo una crudele illusione... ovviamente questa mia speranza era vana, i miei (il mio) occhi (occhio) non mentono (mente) mai. Purtroppo. Il mio amore si era trasformato in vendetta... anche se non mi spiegavo perchè provassi a sterminare il villaggio ed il mondo, non ostante colui che mi levò la luce da sotto il naso, era uno solo...

 

-Lasciateci passare.- Questa voce ferma la sentimmo il terzo giorno. Erano arrivati per tentare di salvare il terzo Kazekage. Era davvero troppo tardi per lui. -Avete sentito o no? Lasciateci passare! Lì dentro c'è un nostro amico!- Questa voce era più infantile, fastidiosa -O scusate! Mi dimentico che voi non sapete cos'è l'amicizia!- Continuò imperterrito il ragazzino biondo da cui proveniva la fastidiosa voce.

 

-Calma, calma, moccioso... arriviamo...- Disse stanca Tayoko -Tobi is a good boy!- Esclamai, per ora devono pensare che sia l'ultimissimo dei loro problemi. -TU?- Esclamò il Jonin dai capelli argentei... quel maledetto...

 

-Dovrei farti la stessa domanda!- Rispose lei -Perchè sei qui? A Konoha avevi detto di non avere cattive intenzioni!- Continuava a sostenere lui. Aspetta... A KONOHA?!? -Esatto, avevo! Ma sai, quando perdi la memoria dei tuoi ultimi dodici anni non ricordando nemmeno il tuo nome, qualcosa per sopravvivere ti inventi!- Perdere la memoria? Dodici anni? KONOHA?!? Io non ci capisco più nulla...

 

-Va bene! Ma pensavo un lavoro onesto, quando all'ospedale hai detto che volevi cavartela da sola!- Ospedale? KONOHA?!? Non conoscono il significato della parola “comprensibilità”, è evidente... -Kakashi-Sensei... lei conosce questa ragazza?- Chiese una ragazza dai capelli rosa maiale -Si Sakura... stai attenta, è pericolosa, molto pericolosa.- Rispose.

 

Ovviamente anche il biondo dovette prolungare la propria permanenza -In che senso?- -Nel senso, Naruto, che quella davanti a noi, è la forza portante del Tricoda...- Naruto rimase sconvolto. Anche lui è una forza portante, lo so. Io so tutto. Io sono... ma chi prendo in giro! Almeno con chi mi conosce dovrei esternarmi, no?

 

-M-Ma allora perchè stai con loro?! Lo sai che vogliono estrarre il demone da dentro di te, uccidendoti?!?- Si rivolse poi lui alla sopracitata Junkiriiky -Se avrebbero voluto farlo, l'avrebbero già fatto, non credi, idiota?-

 

Come se non si sapesse che lo è... anche se parlo io, che mi fingo stupido a prescindere (e non sai quanto è fastidioso... -.-” ndDeidara).

 

-Allora? Io mi sto annoiando! Perchè non giochiamo a fare la guerra?- Domandai ingenuamente. Non volevo si trattenessero un minuto di più -KAGE BUNJIN NO JOTSU!- Gridò come un forsennato il ragazzo biondo, lanciandosi contro di noi -RASENGAN!- Il suo obbiettivo ero io. Ed avendo già provato in passato questa tecnica sulla mia pelle, non ci tengo ad avere un buco nello stomaco, letteralmente.

 

“Kamui!” Un mio pensiero bastava per farmi diventare intoccabile. Il ragazzo mi passò attraverso. -Ora se non vi dispiace, toccherebbe a me!- Tayoko sfoggiò tutta la sua spavalderia, attivando due code del demone Tricoda e partendo all'attacco con la stessa foga e lo stesso carapace della prima volta contro Deidara -Schiva questo! Jonin!- Disse, prima di rinchiudersi in se stessa girando vorticosamente in direzione di Kakashi.

 

Questa sua azione, mentre io me ne stavo seduto su un masso ad oscillare le gambe come un bambino annoiato, colpito ripetutamente, ed inutilmente, da Sakura e Naruto. Ad un certo punto mi stancai ed al trecentesimo Rasengan della Volpe, con un gesto fulmineo, mi inchinai all'indietro, presi un sasso che abbandonai sulla schiena del biondino con la stessa grazia di un elefante in preda a crisi epilettiche.

 

-Bravo! Non tutti riescono a schivare questo colpo!- Sentì Tayoko complimentarsi con il Jonin. -Quando hai lo Sharingan, non diventa molto difficile.- La sbeffeggiava pure! Dannato... e poi quello è il MIO Sharingan... pazzesco, mi sta a non più di dieci metri di distanza e non si accorge chi sono! Va be che mi credeva schiattato sotto un masso, ma dovrebbe sapere che mi piace l'arancione! Ok, stiamo ritornano al discorso “Schiattato” e stiamo aprendo quello “A chiunque può piacere l'arancione”.

 

Componeva simboli... simboli che conoscevo bene... troppo, troppo bene! La sua mano venne pervasa dal chakra del fulmine e con una corsa veloce si avvicinò pericolosamente alla ragazza. La quale stette immobile a fissare quel groviglio di elettricità. Perchè non si muoveva?!? Tremava, respirava affannosamente, aveva paura... perchè?

 

Con un gesto protettivo nei suoi confronti attivai Il Mangekyu e risucchiai l'attacco, senza assorbire il suo utilizzatore -Cosa?! Non ho usato il... allora come?!- Una frase di senso compiuto no? I miei pensieri furono interrotti da un suo sguardo sospettoso. Accidenti! Non deve sapere che sono in vita! Sarebbe un disastro per i miei piani! -Tobi is a good boy...!- Mi affrettai a rispondere alla sua domanda muta con più credibilità possibile.

 

Distolse lo sguardo scuotendo la testa come per dire “è impossibile...” ed invece è possibile, idiota!

 

Il covo si aprì, facendo scomparire tutte le figure presenti all'interno, tutte, eccetto quelle di Deidara e Sasori, presenti lì in carne ed ossa a differenza degli altri -Allora? Tutto a posto Sempai?- Chiesi in tono ingenuo -Certo... un...- Poi si rivolse al marionettista -Danna, posso occuparmi io del Novecode?- -Fai in fretta- Fu la risposta sbrigativa dell'altro.

 

Il Bombarolo trascinò dentro il becco bianco di una delle sue sculture il corpo ormai morto del Kazekage, spiccando il volo il più lontano possibile dalla caverna dov'era situato il nostro covo -NON FUGGIRAI!!- Urlò, ancora, Naruto, andandogli dietro -Fermo incosciente!- Tentava di rimproverarlo Kakashi, seguendo il suo irresponsabile allievo.

 

Intanto una vecchietta e la ragazza dai capelli rosa stavano fissando Hiruko, aspettando non si sa bene cosa.

 

Sasori uscì dalla marionetta, rivelando il suo vero corpo. Io e Tayoko restammo a guardare per tutto lo scontro -Tayoko-Chan, come mai prima non hai schivato quel colpo?- Chiamatemi impiccione, ma dovevo chiarire almeno questo -Tobi... sai mantenere un segreto?- Disse, rabbuiandosi. Ed ora mi sento in colpa! Perfetto!

 

-S-Si! Certo, perchè Tobi is a good boy!- Alzai le mani al cielo, un po' per rassicurarla, un po' perchè fa parte del personaggio di Tobi. La feci sorridere. Un tuffo al cuore mi fece ricordare quegli incubi tanto dolorosi.

 

-Io...- Abbassava lo sguardo, dolente -Se non vuoi parlarne non ne sei obbligata, Tayoko-Chan!- Le dissi -Ehm... no, no, tranquillo! È solo... che è imbarazzante...!- Rise, mettendosi una mano dietro la testa.

 

-E che io ho...- La sabbia Ferrifera di Sasori le impedì di continuare

 

-Uff... volevo dire che ho...- Un urlo disumano proveniente dalla ragazza la bloccò ancora

 

-Che barba! Io ho...- Sta volta, l'urlo proveniva da Deidara. Mi venne un pizzicore all'occhio destro. Evidentemente qualcuno stava usando quello sinistro (Che frase strana, se ci pensate ç.ç ndMadariUchiha) (Perchè ti chiami Madari? Non sei l'autrice? NdDeidara) (Si, ma mi ha stufato scrivere “ndAutrice” come fanno quasi tutti quando intervengono U.U ndMadariUchiha) (ooooook... ndDeidara) (e poi c'era il Copyright su “Madara” ndMadariUchiha) (Potete per favore smetterla di interromperci? ndTayoko&Tobi)

 

-BASTA! Tobi, spostiamoci.- -Si Tayoko-Chan! Tobi le obbedisce perchè Tobi... is a good boy!- Mica tanto, mettiamola così.

 

Mi diresse in una parte molto distante dalla grotta ed ancora più lontana da Deidara -Finalmente... volevo dire che...- Abbassa ancora di più la voce -Io... ho paura dei fulmini...- Rimasi senza parole, fortunatamente avevo la maschera, altrimenti si sarebbe notata la mia mascella scardinata.

 

-Lo so... è imbarazzante...- Si grattò la testa ed io ripresi conoscenza -No! Tayoko-Chan! Non ti devi preoccupare! Anche Tobi ha paura! Tobi te lo dice, perchè Tobi is a good boy! Però perchè ha paura, Tayoko-Chan?- -Be... di notte, spesso, sogno una figura che mi viene incontro con violenza... e... e mi perfora il petto con dei fulmini... è terrificante... tu piuttosto di cosa hai paura?-

 

Da cosa cominciare? Vediamo... questo non era il caso... quello nemmeno... no, forse nemmeno questo va bene -Tobi ha paura di... di essere smascherato... di non riuscire ad attuare il suo sogno... ha paura...- Mi fermai, non volevo continuare, non potevo... -Ha paura...?- ok, se me lo chiedeva gentilmente potevo dirglielo -Ha paura...

 

 

NOTE D'AUTORE:

Lo so, sono malvagia ad interrompere proprio qui, non per niente sono Madari Uchiha!

Deidara: Ancora questa storia... basta! Mi sto scocciando altamente!

Pazienza U.U decido io quando te ne andrai, ooook?

Deidara: E meno male che il manga è finito...

Ma l' anime no! Quindi, sopporta in silenzio.

Deidara: dovrei essere morto in entrambi!

Dettagli U-U.

Deidara: Perchè non si muovono a darmi la pensione...? Non ne posso più...

Pazienza!

MUAHAHAHAHAHAHAHAHAH

 

Bien! Recensite, leggete, ecc, ecc, e

Ciau! :3 Astrale20. 

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Capitolo 5
*** Il motivo di essere mostri- la storia di Tayoko. ***


Il perchè di essere mostri - la storia di Tayoko.

 

NARRAZIONE TOBI

-Ha paura... di perderti...- Alla fine, vedendola più volte, mi ero affezionato a Tayoko come mi affezionai a Rin... ora mi ero innamorato di un'altra... innamorato di lei... ancora. Non so nemmeno chi sia realmente, ma il viso dolce e la voce soave mi bastavano per capire i miei sentimenti... all'inizio ero confuso. Ora non lo sono più. La amo.

 

-Tobi...- Mi chiamò lei, guardandomi incredula. Un rumore di legno squarciato attirò la nostra attenzione. Un brivido mi percorse la schiena; purtroppo avevo un'idea di cosa poteva essere quel sinistro suono.

 

Entrammo nel covo, io precedevo Tayoko, correvamo come degli ossessi. Sasori era stato perforato da delle marionette guidate dalla sua stessa nonna -Prendila come una ricompensa per aver vinto...- Esalava debolmente il marionettista, riferito forse alla ragazza che non si perdeva una singola lettera.

 

-SASORI!!- Dietro di me sentì le urla disperate della bellissima Junkiiriky, fiondatasi sul rosso. Prese con forza una delle lame che trafiggevano il corpo della marionetta e la estrasse con tutta la sua forza, usò perfino il Tricoda, pur di fare in fretta -TOBI! VIENI, VELOCE!- Mi chiamava lei, arrivata alla seconda lama da estrarre. Io scossi la testa in segno di assenso, correndo poi da lei -Tayoko-Chan, togliti.-

 

La guardai in seguito, scostando leggermente la maschera, scoprendo lo Sharingan -Tobi... tu...- -Si Tayoko-Chan, ti spiegherò tutto più tardi.- Le risposi sbrigativo, fissando poi concentrato l'arma affilata, che scomparve in un vortice trasparente. Sasori cadde a terra.

 

-Non ha battito... troppo tardi...- Sentenziò lei, tenendo il polso senza pulsazioni; fissava sconsolata il corpo senza vita del rosso, ancora con l'espressione quasi annoiata che caratterizzava il suo volto. Immobile. Senza vita. Ci sarà anche lui nel mio mondo prefetto. Ci saranno tutti. Compresa Tayoko.

 

-Ma non è detto che non possa salvarlo!- Disse, rianimandosi improvvisamente, concentrando il chakra per calarsi in seguito sul corpo immobile. Congiungendo le mani sprigionò un'energia verde che mi fece rabbrividire. Era una forza spaventosa, capace di distruggere... quanto di curare. La vecchia Chiyo e la rosa guardavano ancora in silenzio, esterrefatte da quel gesto altruista da parte di alcuni criminali.

 

La zona del petto dov'era intrappolato l'ultima parte umana della marionetta sembrava quasi come se si illuminasse. Incredibilmente gli occhi di Sasori si rianimarono, mentre lui si alzò improvvisamente, respirando affannosamente. Tayoko aveva appena compiuto un miracolo -Sasori... è vivo...- Osservava la ragazza, anche lei con il fiatone.

 

-Cosa...?- Chiese confuso ed impassibile lui -Tayoko-Chan l'ha rianimata, Sasori-Sempai!- Dissi allegro io, insieme a lei, felice come non mai, al punto di alzarsi, prendermi per mano e saltellare in cerchio! Il tutto sotto gli occhi sgomenti della vecchia e di Sakura.

 

-Sakura! Per favore... portami da Gaara...- La supplicava la vecchia -Certamente, venga.- Rispose la rosa, prendendola sotto braccio, dirette verso una zona tranquilla dove avevano accasciato il corpo morto del Kazekage. -Gaara... non ho fatto in tempo a salvarti...- Piagnucolava il ragazzo biondo, mentre noi quattro eravamo diretti al covo.

 

La Vecchia Chiyo era biascicata a terra, ma lui non si era ancora risvegliato.

 

-Ragazzi... aspettatemi, per favore... ho una cosa da fare.- Chiese la Junkiiriky -Cosa? Un?- Deidara non fece in tempo a dirgli questo, che lei si era già volatilizzata.

 

NARRAZIONE TAYOKO

Arrivai alla zona dove si erano appostati gli “eroi”. Quando mi videro, mi sbarrarono la strada, pronti a combattere -Cosa vuoi ancora?! Non ti è bastato aiutarli per uccidere un tuo simile?!?- Sbraitava verso di me il biondino, ma io non avevo la più pallida idea di attaccarli -Voglio solo curarlo.- Dissi, indicando il corpo del Kazekage -Che ti fa credere che di crediamo?- Io risposi con un zelo degno di un Uchiha -Come hai detto tu, è un mio simile.-

 

Sembrava quasi scosso dalle mie parole... perchè mi lasciò passare. Mi accovacciai, nella stessa posizione usata poco prima con Sasori, anche qui il cuore del paziente si illuminò sotto le mie cure. Pochi minuti dopo mi alzai -Fatto... la vecchia è stata utile, ha fornito l'energia vitale necessaria per poter effettuare un'ultima trasfusione di chakra, in modo da rianimarlo. Si risveglierà fra poco.- Li rassicurai, voltandomi ed andandomene.

 

-Perchè... va bene che sei una forza portante, ma siamo pur sempre nemici!- Mi chiese la ragazza che mi aveva osservato anche nella cura di Sasori. Ero ancora di spalle, e mantenendo la stessa calma di prima, le risposi -Molti dicono che i Nukenin siano mostri. Ma nessuno si è mai chiesto perchè fossimo mostri, magari, chissà, ci conosciamo e nemmeno te ne ricordi... o me ne ricordo io.- Poi me ne andai sul serio, lasciando un alone di mistero sulla mia figura.

 

-Cosa gli hai detto? Un?- Mi chiese curioso Deidara -Oh... nulla di importante... più che altro, forse è meglio che vi spieghi alcune cose sul mio conto...-

 

Giungemmo al covo prima del previsto. Quello screanzato di Hidan, nel tentativo di sedurmi (ancora) si era messo a petto nudo con, a detta di Kakuzu, la scusa del sacrificio... fra l'altro trovo inutile l'utilizzo di tali modi per adorare un dio di cui non è certa l'esistenza, l'unica cosa che ottenne da me fu un colossale ceffone appena mi chiese spudoratamente di baciarlo. Mi levai la maschera, lasciando intravedere la mia fronte dal colore perlaceo.

 

Sdraiandomi sul divano, pensai a come parlare agli altri della mia situazione... dopotutto ormai glielo detto, e poi, come avevo detto loro la prima volta, sono miei compagni, è giusto che almeno loro sappiano tutto di me. -Ragazzi...- Neanche a parlargli di cosa volevo dirgli... che si sono radunati (per sesto senso presumo, e spero.) attorno a me, persino tutti i Pain erano presenti!

 

-Ehm... ok. Io volevo...- Ad interrompermi fu il vedere gli occhi di Itachi tingersi di rosso sangue -Non riesco ad accedere ai ricordi dai dodici anni in giù, Capo.- Questa sua affermazione mi inquietò. Voleva dire che in tre millisecondi aveva scrutato quasi diciassette anni?!? Be, poco importava. Tanto avrei raccontato tutto.

 

-Come non riesci ad accedere?- Chiese freddo Pain -Ecco di cosa vorrei parlarvi... non riesce ad accedere... perchè io non ho nessun ricordo dei miei dodici anni in giù.- Tutti mi guardarono ancora più incuriositi di prima... o almeno QUASI tutti.

 

-Allora... iniziamo...

La prima cosa che ricordo, è stato risvegliarmi in un campo d'erba molto, estremamente vasto. Mi sedetti per fare una specie di riordino delle idee... ma non ricordai nulla, nemmeno il mio nome. Un raggio di sole mi accecò, prima di rendermi conto di avere fame, molta fame, oltre ad essere in possesso di una maschera particolare. Quella che vedete voi. In seguito, svenni per la fame. Aprendo gli occhi, mi accorsi di essere in un letto di ospedale. Affianco a me un ragazzo dai capelli argentati, un occhio scuro e l'altro coperto dal copri fronte del villaggio della foglia. Quello lo ricordavo.-

 

-Il Jonin...- -Proprio così Sasori.

 

-Tutto apposto?- Mi chiese lui. Non risposi. Avevo paura. Mi sedetti sul letto, pronta a scappare, strinsi le coperte che si adagiavano sulle mie gambe -Se ti preoccupi per la maschera... l' Hokage non te l'ha tolta. Voleva preservare la tua identità come io preservo la mia.- Parlava lentamente, in modo che io mi rassicurarsi, erano parole gentili... funzionò. -Come ti chiami?- Mi chiese improvvisamente -I-io... non ho un nome... non... non ricordo nulla...- Gli dissi, prima che un altro, fastidioso, raggio di sole si impose sul mio viso -Che ne dici di Tayoko? Significa “Raggio di sole”... direi che è azzeccato!- Mi sorrise. Quel sorriso, anche se coperto, mi rassicurava, in qualche modo, mi rassicurava.

 

-Si... grazie. Tu invece? Come ti chiami?- Volevo sapere la sua identità -Hatake Kakashi. Ti ho ritrovato in un campo verde... non sai come ci sei finita? Ti ho portato qui... Appena i medici hanno constatato la tua condizione, ti hanno attaccato quella flebo, ti hanno salvato la vita.- Mi spiegò un po' la situazione. Mi guardai intorno, in cerca di un segno che mi aiutasse a ricordare qualcosa. In seguito mi alzai, sperando di uscire. Barcollai, caddi. Fortunatamente Kakashi era al mio fianco, e mi sorresse -Dove hai intenzione di andare? I medici dicono che tu sei una forza portante... quella del Tricoda... questo lo ricordi?- Risposi debolmente, in preda ai capogiri -N-no...- Ma una voce nella mia testa mi fece ricredere.

 

Guardati la pancia sciocca... fino a prova contraria c'è ancora il sigillo.” -D-DOVE SEI?! L-LO HAI SENTITO ANCHE TU?!?- Il ninja fece segno di no con la testa. Deglutì. Mi guardai il corpo. Dovevo avere circa... 12, 13 anni. Mi sollevai la maglietta, per poi osservare nel mio ventre una spirale con dei puntini intorno -Il Sigillo del Diavolo...- Decretò l'altro presente nella stanza, osservandomi -Come... come lo sai..?- La mia voce era debole e rotta dallo sconforto, tutta un'altra storia rispetto ad ora, non solo perchè sono cresciuta.

 

-Ho letto qualcosa su un libro. È una tecnica suicida, chi la usa, inesorabilmente muore. Spero di non vederla e usarla mai.- Parlava con una tale sicurezza... lo invidiavo. Mi risedetti nel letto, presa da un mancamento improvviso. -Cosa hai intenzione di fare una volta uscita di qua? Rimarrai al Villaggio della Foglia, oppure te ne andrai in giro per il mondo?- Mi chiese curioso lui -Non lo so... penso che mi cercherò un lavoro... probabilmente fuori da questo Villaggio. Ancora grazie per il tuo aiuto...- Sta volta fui io a sorridergli, anche se non si notò molto. Avevo già un mio piano. Qualcosa sulle arti ninja, specialmente quelle curative, mi tornarono a mente. Volevo scappare la notte, da sola, mi sarei avventurata per il mondo.

 

Giunse la notte, ed io attuai il mio piano. Scrissi solo un biglietto a Kakashi: “Grazie mille. Io vado in giro, probabilmente mi rivedrai per il paese del Fuoco... ma in caso contrario, addio. Spero che sia un arrivederci.

-Tayoko.” Poi andai. Coperta dal buio e illuminata dalla luce della luna e delle stelle.

 

… ecco fatto. Gli altri anni li passai ad allenarmi... poi il resto lo conoscete.- Ci misi una buona mezz'ora per finire. -Ehi, squilibrati, ce l'abbiamo il parafulmine?- Chiedeva intanto quel pescetto troppo cresciuto di Kisame -Costa troppo.- Fu la risposta immediata di Kakuzu. Sembrava essere ormai un'abitudine... ma del resto, quando si convive con questi strani individui che rischiano di farci saltare in aria ogni tre minuti... (soprattutto Deidara) ti devi arrangiare! Quello che non mi tornava era perchè lo chiedesse...

 

BOOM.

 

Oh no...

 

 

 

NOTE D'AUTORE:

Yeya gente! Come se la caveranno? Sta a voi aspettare o scrivermi nei commenti come la pensate! Chi sa... magari qualcuno indovina il contenuto principale del prossimo capitolo! Se uno mai ci riuscisse, lo comunicherò nel prossimo spazio autori e ci sarà la comparsa: o del suo personaggio preferito, o della sua rappresentazione! (per quest'ultima opzione, basta lasciarmi la descrizione. Compreso il villaggio di appartenenza, a chi sta simpatica/o carattere, aspetto fisico, ecc, ecc...) allora,

Ciau! :3 Astrale20.

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Capitolo 6
*** Help me... Obito. ***


Help Me... Obito.

 

NARRAZIONE TAYOKO

-AAAAAAAAAH!!!!- Possiamo dire che non era esattamente un urlo tipico di una che ha disarmato un criminale in mezzo secondo...

 

Saltai dal divano a mo' di gatto, con i capelli ritti in testa per lo spavento. L'unico posto che mi venne in mente il più in fretta possibile, fu... sotto il tavolo. Già. Come se un tavolo di legno puramente infiammabile potesse proteggermi da una tempesta. Tremavo dalla paura -Ehi... ti va di stringerti a me per riscaldarti, bel bocconcino?- Hidan ci stava di nuovo provando... quanto è idiota? Non rispondete... è meglio.

 

-NO C*******!!!- Gli risposi in preda al panico -Che linguaggio colorito la signorina...- Mi rispose lui. Pain lo guardò come per dire “Senti chi parla...” non solo lui, tutta l'Aka, soprattutto Kakuzu.

 

-Hidan-Sempai! Non trovo il caso di chiedere certe cose, non vede che Tayoko-Chan ha paura?- Quel misterioso omino dal volto rigato (per quanto mi avesse mostrato) mi incuriosiva non poco, anche se la curiosità non mi distraeva dalla mia fifa nera...

 

Deidara lo guardava con gli occhi sbarrati e tentava di comunicarli con ampi gesti delle braccia “Fermo!! stai esagerando!!” come capì tutto questo mentre ero sotto il tavolo per la paura... non lo so. Lui, accorgendosi dello pseudo errore, si corresse subito -Tobi is a good Boy!- E tutte le occhiate sospettose che si era guadagnato si spostarono altrove.

 

Altro fulmine.

 

-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!!- Quanto terrore in un secondo... non solo detesto i fulmini e ne ho paura, ma mi ricordano quella scossa che sentì in testa quando mi risvegliai la prima volta... questa non gliel'ho raccontata, ho preferito evitarlo. Non so perchè.

 

Tobi si avvicinò a me -Tayoko-Chan...? Posso avvicinarmi?- Mi chiese -P-P-Perché...?- Era la mia debolissima risposta. Lui abbassò la voce, mentre io aprivo la mini gabbia di chakra del Cercoterio che mi ero formata -Ti devo spiegare una cosa...- Io capì. Lasciando che entrasse, sedendosi affianco a me. Prima di chiudere, barricandomi all'interno, vidi Hidan rosso e verde di rabbia e, probabilmente, invidia.

 

-P-P-parla... è i-insonorizzata...- Esalavo debolmente -Probabilmente non ci crederesti...- Lo fissai impaurita -Ci sono d-due cose a cui io n-non crederei... c-che q-questo temporale.... *Altro fulmine* F-F-FINISCA!!!- Poi mi ricomposi -Ehm... e c-che tu s-sia... che ne so...? … Madara Uchiha!- Si bloccò -Ah... veramente è proprio quello che ti stavo per dire...- Sgranai gli occhi. La voce... in qualche modo mi ricordava qualcosa. Qualcosa di familiare. Bo... probabilmente avrò sentito qualcun'altro con la voce simile... -C-C-COME M-MADARA!?!?!?-

 

-Be... veramente non proprio... posso dire di essere un suo... “Messaggero”.- Non mi calmava affatto -Ora hai capito il perchè dello Sharingan...- Ero terrorizzata... ma sapevo ancora ragionare -P-P-perché un solo... o-occhio?!-

 

-L'altro... l'ho regalato... ad un mio ex amico...-

 

-P-perché “ex”...?- Iniziava a scocciarsi, e questo lo avevo intuito -Quante domande! Forse un giorno lo saprai...- Mi avevano sempre descritto tutti gli Uchiha freddi e calcolatori... come presi da una sorta di maledizione... ma questo, di sicuro, è un'eccezione in piena regola!

 

Un altro tuono mi fece rabbrividire e sbattere i denti. Lui, già abbastanza vicino per la costrizione della gabbia di chakra, si strinse ancora di più, stringendomi a se con le braccia, come per fermare il mio tremolio... e fino a che un altro fulmine non ci cadde un po' troppo vicino, funzionò. Lo spinsi fuori, disattivando il chakra, correndo via da sotto il tavolo... attaccandomi allo, stranamente vicino, Deidara.

 

-Perchè non ti attacchi a me?- Mi chiese seducente Hidan, ancora a petto nudo, io non la presi esattamente bene, gridandogli contro -MI ATTACCHEREI A KAKUZU, PUR DI NON STARTI A MENO DI CINQUE METRI!!!- Questa cosa, incredibilmente, successe, perchè, accertatami che Deidara non era un luogo sicuro in cui nascondermi, mi rannicchiai sul divano, dove Kakuzu stava contando come suo solito i soldi.

 

Mi guardò male. Intuì che avrei dovuto staccarmi... ma non ne avevo la forza, troppa paura. Lo fissai negli occhi, impaurita, quasi con le lacrime agli occhi. Non gli feci né caldo né freddo. Io no. Il luccichio scarlatto di Tobi invece si -Basta che non scocci...- Un altro fulmine mi fece sobbalzare, e mi attaccai ancora di più al braccio del banchiere dalla paura -Tze... fortunato...- Si lamentava Hidan, incrociando le braccia e distogliendo lo sguardo.

 

Passarono ore prima che il temporale cessò, ed in contemporanea il terrore. -Fiuuuu... un altro passato...- Tirai un sospiro di sollievo, mentre le occhiaie formatesi quella notte temporalesca, iniziarono pesarmi. Andai nella scarna camera che mi avevano appioppato.

 

Un letto con una fragile e consumata montatura di legno; un comodino dello stesso legno cedente ed una lampadina che produceva solo una fioca luce azzurrina. Andava benissimo. Tenevo roba come i vestiti nel mio fidato zaino che avevo quasi sempre appresso. Volevo mettermi il grazioso pigiamino nero a nuvole rosse che mi aveva regalato Konan, ma appena seduta, un sonno talmente pesante da stendere chiunque, mi attanagliò, lasciando un corpo semi-morto stecchito sopra le coperte.

 

Sognai... sognai... cosa sognai? Semplicemente quella figura... quella figura che mi trapassava con un groviglio di fulmini in mano... ma questa volta la scena era più nitida: La figura sembrava quella di un ragazzino. Restava impossibile poterla identificare, era bianca come le nuvole. Aveva l'occhio destro nero, mentre quello sinistro era rosso come il sangue... sangue che altre orribili figure grigie armate guardavano sgorgare dal mio corpo dolorante. In lontananza intravedevo una figura nera come il carbone, anche lui con un occhio rosso, quello destro. Di solito il sogno si interrompeva poco dopo che la figura iniziale mi perforava... ma questa volta, feci in tempo ad intravedere delle lacrime. Lacrime sincere che sgorgavano dal volto di entrambe le figure.

 

Mi svegliai, anch'io in lacrime ed ansimante... perchè quella volta il sogno era più chiaro rispetto alle altre?

 

-Tayoko-Chan! L'abbiamo sentita urlare sino alla cucina!- Entrò velocemente Tobi. Mi parve di vedere un frangente del sogno sovrapposto alla persona di Tobi... la figura nera si alternava con la sua, formando una macchia nera indistinta, con una chiazza arancione... che mi ricordava qualcosa. Qualcosa di strano e familiare.

 

Mi tenni la testa, colpita da un mal di testa improvviso, a furia di fissare la strana sovrapposizione di quei due colori incompatibili -Tayoko-Chan! Cosa le prende?!- -N-Nulla Tobi... solo un piccolo mancamento...- Lo tranquillizzai. Sospirai, per poi dirigermi nella sala da pranzo, dove incontrai tutti gli sguardi curiosi degli altri. Alcuni mi fissarono come se fossi un'indemoniata, altri con pietà negli occhi.

 

Cenammo in pace, con Hidan il più lontano possibile, mentre Tobi era tra me e Deidara.

 

NARRAZIONE DEIDARA

Quell'idiota di Hidan aveva imparato la lezione, sedendosi tra Zetsu e Itachi. Entrambi gli prendevano la roba dal piatto: uno per fame incontrollabile, l'altro perchè non riusciva a distinguere il cibo suo da quello dell'Albino... povera Marmotta! MUAHAHAHAHAH!!!! UN!!!!

 

Dopo le solite cavolate del cupa-cupa vivente (per chi lo volesse sapere si è ficcato due forchette nelle orecchie...), riuscimmo a finire la cena in modo quasi normale (Ah! Non sapevo che “normale” fosse lanciarsi resti di purè di non si sa cosa a destra e a manca! NdMadariUchiha) (Ancora tu! Guarda che ti faccio esplodere! Un! NdDeidara!) (Provaci pure, chiamo Madara! NdMadariUchiha) (Non vengo... m'hai fregato il nome... -.-” ndMadaraUchiha) (E daiiiiiiiiiii!! ndMadariUchiha) (N-O ndMadaraUchiha)(Uffa... ndMadariUchiha)(Potete esibire i vostri scleri da un'altra parte? Qui si sta narrando una storia! NdDeidara). Un.

 

Tobi e Tayoko salirono per primi. Io non mi volevo perdere un solo attimo delle loro innumerevoli conversazioni. Così gli misi alle calcagna un uccellino minuscolo d'argilla, come feci quando erano dentro la gabbia di chakra, e mi concentrai per poter sentire quello che sentiva la mia opera d'arte. Un.

 

Erano in camera della ragazza.

-Tobi... mi hai detto di essere un “messaggero” di Madara... -

E fino a qui lo sapevo.

-... Ma qual'è il tuo vero nome?-

Ecco... ci siamo quasi... chiusi gli occhi per vedere ciò che vedeva la mia creatura.

-Tanto non avrebbe importanza. Non mi conosceresti lo stesso.-

Non si era levato ancora la maschera.

-Ma voglio sapere lo stesso! Ho avuto un sogno particolare... devo sapere chi sei realmente! Potrei recuperare la memoria!-

Questa mi sembrava una ragione più che giustificata!

-Ok... ti avverto che se non succederà nulla, non sarà colpa mia...-

Forza! Muoviti senza fare storie!

-Non importa! Potrebbe essere come dici tu, quanto essere quello che dico io!-

La ragazza non aveva tutti i torti... non avevano ancora scoperto la mia opera, era un buon segno.

-Va bene... io sono... Uchiha Obito.-

Esaminai a mente tutti gli Uchiha più famosi. Non mi venne in mente nessuno di nome Obito... a me no. A Tayoko forse si. Una specie di scossa la fece sobbalzare, provocandole un altro “mancamento”. Aprì gli occhi. Scossi la testa e decisi che per quel momento, avevo scoperto fin troppo. Giunto in camera mia, trovai una bruttissima sorpresa... un...

 

-Sempai! Non si spiano le persone!- Tobi giocava allegramente con il mio uccellino d'argilla... -Ehm...- Lui si alzò minacciosamente -Stia tranquillo Sempai... non le voglio far del male. Non fisicamente...- Non mi piacque affatto questa sua ultima affermazione. Specialmente perchè un luccichio scarlatto mi risucchiò in un'altra dimensione... Un...

 

-COSA?!? DOVE?!?- -Stia tranquillo Sempai... qui non ci può sentire nessuno.- Ancora quella voce, che se fosse un colore, sarebbe il nero più profondo... un tic all'occhio destro mi tradì, mostrando la mia paura. Più che giusta, aggiungerei... Un...

 

-V-Voglio andarmene...!! Non mi fido a stare con uno più piccolo di me qui dentro!- Quella dimensione dalle apparenti pareti violacee non mi piaceva per niente, specialmente se il padrone di quella dimensione sghignazzava -Tu credi che io sia più piccolo? Ti informo che ho quasi ventisette* anni...- C-come ventisette?!? A me pareva che ne avesse qualcosa tipo... diciassette, diciott'anni! Amala pena un maggiorenne! Un!

 

-Grazie comunque per avermi ritenuto più giovane...- -P-Perché mi hai p-portato qui...?!- Lui continuava a sghignazzare, quasi come se fosse ovvio ciò che voleva dirmi. In un attimo sbriciolò l'uccello, ancora in quel momento poggiato sulla sua mano. -Voglio solo che non lo spifferi in giro... specialmente a quel Jonin dai capelli argentei che ti ha staccato un braccio... sarebbe un bel problema per me se lo venisse a sapere...- Si interruppe, aspettando forse un mio sospiro di sollievo... che arrivò molto presto -... Ed ovviamente sarà anche un tuo problema...- Quindi mi fissò ancora più intensamente con il suo occhio rosso... facendomi sussultare. Un.

 

Non lo avrei mai detto a nessuno. Sicuro. Un.

 

*Sembra difficile da credere, ma Obito è più grande di Kakashi di qualche mese, in quanto nato il 10 febbraio lo stesso anno del compagno, nato invece il 15 settembre. Che scoperta!

 

 

SPAZIO DOVE QUELLO/A CHE SCRIVE DI SOLITO DICE QUALCOSA:

Ok... pubblico! L'ispirazione mi è arrivata come un fulmine a ciel sereno! Così mi sono messa al computer ed ho iniziato a sfornare pagine su pagine!

Madara: Ok, ma che c'entro?

Bo, Deidara e Basta mi aveva stancato!

Deidara: Potrei offendermi...

Pazienza!

Madara: Ma perchè ti chiami come me?

Perchè sei uno dei nemici principali. E sei cattivo U.U!

Madara&Deidara: -.-”

Vi siete mai accorti che i vostri nomi fanno rima? Kishimoto deve aver esaurito la fantasia con il nome di Madara...

Madara: Perchè io?!? E non la biondina, piuttosto?!

Deidara: Perchè si è venuto a sapere di te DOPO la mia morte, scomparsa, apparsa, strage di Fungirl...

Smettetela di discutere, mi sono accorta di questa cosa qua della rima solo nello spazio autore!

Ciau! :3 (prima che, litigando, mi distruggano tutto XD) Astrale20.

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Capitolo 7
*** Un colpo, mille rabbie. ***


UN COLPO, MILLE RABBIE.

 

NARRAZIONE DEIDARA

Qualche settimana dopo che Tobi, Madara, Obito, ComeDiavoloSiChiama, mi minacciò, il Capo ebbe la brillante idea di mandare una mega-spedizione composta da praticamente metà i membri dopo che quel debosciato di Hidan e il pazzo maniaco con istinti omicidi, chiamato comunemente “Kakuzu”, ritornassero dalla loro missione della cattura del Bicoda... Freschi freschi di stragi umane! Un!

 

E purtroppo per me, la mega spedizione era composta da:

Me, Hidan, Kakuzu, Tobi e Tayoko... IMMAGINATE LA FORTUNA!!! UN!!!

 

Per lo meno non sarei mai stato il solo a poter evitare gli innumerevoli svenimenti della girella... un...

 

-Uffa... quando arriviamo?! Mi sto scocciando!!- Maledetto Jashinista... ecco perchè non volevo entrare nell'organizzazione...! Sono tre ore, letteralmente, che si lamenta di continuo: “Devo fare dei sacrifici” “mi fanno male le gambe” “Ho sonno” “Ho fame”... Sto iniziando a pensare che Kakuzu sia un SANTO per riuscire a sopportare una disgrazia simile! È peggio dei bambini piccoli! -Smettila Hidan...- Per tutta risposta, Heidi continuò -Contaci, vecchiaccio! Voglio fermarmi, punto e basta!- L'altro si fermò... Un...

 

... Per poi girarsi con gli occhi di fuoco e tagliare la testa all'Albino... Così impara! Dal canto loro, invece, Tobi e Tayoko si tapparono a vicenda gli occhi... Immaginatevi un tizio con una maschera arancione che copre gli occhi ad una tizia con la mascella scardinata e la maschera quasi totalmente dorata... è una scena esilarante! Tant'è che mi sono quasi buttato a terra dal ridere! Un!

 

-Che ridi, bambolina mestruata?! FA MALE!!!- Il tentativo di Hidan di zittirmi non funzionò, anzi, vedere una testa tirata su per i capelli parlare da sola, mentre il suo corpo sta facendo l'ebete per tentare di riprendersela, è ancora più divertente! -Smettila di ridere o giuro che la testa la taglio anche a te.- Le minacce di Kakuzu sono meno divertenti. Un.

 

Solo quando riprendemmo il viaggio, mi accorsi di un altro particolare... il Banchiere aveva rimontato la testa di Heidi al contrario! HAHAHA!! Ora quando corre sembra uno zombie per davvero! Poche volte mi sono divertito così tanto! Anche se per evitare di fare la sua stessa fine decisi di starmene bello che zitto. Un.

 

-Dobbiamo andare a riprendere il corpo di uno dei dodici ninja guardini. Costano un occhio della testa.- Ovviamente. Decisi di non ribattere e di continuare spedito la missione. Prima finivamo, prima ritornavamo al covo. Ad un certo punto gli alberi iniziarono a scarseggiare, così decidemmo di continuare a piedi. Dopo qualche minuto buono, Kakuzu attaccò a caso un uccello che si era posato beatamente su un ramo. Un.

 

-Che fai, Tirchiaccio Ateo?- - Nulla. Ho avuto un presentimento negativo.- Non mi convinse esattamente questa spiegazione, ma meglio dargli retta, non si sa mai che voglia staccare la testa anche a me. Un.

 

-Tobi is a good boy! Ecco perchè non si è ancora lamentato!- La voglia di farlo saltare in aria era sorprendente, ma mi trattenni, anche perchè la mia attenzione fu attirata da Tayoko, pensierosa e bella come sempre. Un.

 

-Cosa ti prende? Un?- Le chiesi delicatamente -E che... Deidara, se te lo dico mi prometti di non farne parola con Tobi?- Sempre più curiosa accettai la condizione che mi imponeva la ragazza -Io ho recuperato... ho recuperato la... la memoria...- Un colpo al cuore mi prese, chiesi subito qualunque cosa si ricordasse... ed inaspettatamente, fu la cosa meno probabile che mi fosse capitata negli ultimi 19 anni, ed io ne ho davvero 19. Un.

 

Mi spiegò tutto a voce bassissima, in modo che la girella inseguitore di farfalle non sentisse una sola lettera. Un.

 

Come un fulmine arrivarono cinque kunai con una carta bomba attaccata dietro, che esplose insieme alla mia Arte al minimo contatto, creando una nube scura attorno a noi. Scorsi rapidamente che Kakuzu nascose alla velocità della luce un suo arto (schifo) dentro il terreno, staccandoselo dal resto del corpo. Un.

 

Poi due pugnali e tre kunai ci volarono incontro, noi li schivammo per un pelo, ma rimanemmo impiglati... per le ombre...? Un...?

 

-Fatto, presi. Quei pugnali e quei kunai sono fatti dello stesso materiale, che in questo caso permette alla lama di acquisire le stesse caratteristiche del chakra dell'utilizzatore...- Ci spiegò un ragazzo dalla stranissima capigliatura ad ananas nera. Un.

 

Accidenti...! Non potevo muovermi per attaccare...! Hidan fu presto costretto a muovere come il perfetto rincretinito che è, la sua falce, diretto verso il Banchiere a tutta velocità. Lui allora tirò fuori il braccio prima nascosto, liberandosi del pugnale e così potendo muoversi nuovamente, schivò il colpo. Un.

 

Dopo circa un quarto d'ora passato a fissarci e riuscire a liberarci grazie alle code del demone di Tayoko, lei, come un fulmine vide lesta un colpo direzionato a Kakuzu, così decise con maestria di buttarsi verso il banchiere, levandolo così dalla traiettoria del colpo, finendoci lei. Un.

 

I punti vitali non vennero colpiti, tuttavia il groviglio di fulmini colpì la maschera ed il volto della ragazza, la prima si spezzò, mentre il secondo avrebbe avuto una non poco aggraziata cicatrice diretta sulla guancia, sulla spalla e sul collo. Un.

 

La Junkiriiky cadde a terra, oscurando il suo volto. Un.

 

Il seguito, è meglio che non ve lo racconti io, non sono la persona più adatta per questo compito.

 

NARRAZIONE TOBI

Appena vidi la prima goccia di sangue sgorgare da quella ferita formatasi dopo il colpo di Kakashi, non ci vidi più dalla rabbia. Come una furia espansi tutto il mio chakra, tanto da spaccare il terreno attorno a me. Rimasi immobile a fissare con l'occhio spalancato quella scena ritornata come un flashback crudele del passato.

 

Il Mangekyu mi possedette ed iniziò a sanguinarmi l'occhio. Non badai al dolore ed iniziai a camminare lentamente, terrorizzando nemici e amici, che iniziarono ad indietreggiare, mentre io avanzavo pericolosamente.

 

All'improvviso mi scagliai contro il Jonin della Foglia con tutta la mia potenza, il quale, colto di sorpresa, si ritrovò alle strette.

 

-MI HAI SEMPRE POTRATO VIA TUTTO!!! PRIMA RIN, ORA TAYOKO. COS'ALTRO VUOI?!?- Urlavo, impazzendo e non preoccupandomi minimamente di mantenere segreta la mia identità. -MI HAI POTRATO VIA LA LUCE ANNI ORSONO. LO VUOI FARE ANCHE ADESSO?!?- Continuavo imperterrito nei miei colpi ripetuti più e più volte, senza diventare intoccabile. Quest'errore mi costò definitivamente l'identità. Il mio avversario, ormai stufo di continuare a prendere colpi, decise di rialzarsi e di colpirmi, fermandomi.

 

Ci staccammo per un attimo imperdibile -Cosa vuol dire... che ti ho portato via la luce anni or sono? E come fai a conoscere Rin?!- Decisi di rispondere senza indugi, così da chiarire una volta per tutte -Davvero?! Non ti ricordi?! La frase “Chi infrange le regole viene considerato feccia di bassa lega, ma chi abbandona i propri compagni diventa feccia della peggior specie” Ti dice qualcosa, e, Kakashi?!- Ormai la copertura era definitivamente saltata, ma poco importava, a questo punto.

 

-O-... Obito...?- -Perspicace! Tu che dici?!- Rivelai infine. Lui abbassò lo sguardo, ripensando agli eventi che ci cambiarono nel tempo. -Ora hai capito? Quella ragazza che hai colpito... assomigliava alla nostra Rin... alla MIA Rin...- Ma Tayoko, sentito ciò, intervenne immediatamente, con una rivelazione inaspettata -No, io SONO Rin...- Sia io che Kakashi ci girammo, fissandola interrogativi.

 

-Non te l'ho voluto dire per paura della tua reazione... ma... quando mi hai rivelato chi eri, mi è tornata la memoria... ora vi spiego...- Detto questo, prese parola, raccontando ciò che ci cambiò per l'ennesima volta il nostro destino...

 

-Quando Kakashi mi trafisse, anni fa, vidi tutto ciò che fece Obito dopo la mia morte, grazie al demone Tricoda rinchiuso in me, demone di cui non eravate a conoscenza, e sempre esso mi chiese “Ti do un'opportunità. Vuoi bene ai tuoi compagni?” Senza perdere tempo risposi un sincerissimo “Si”, ed in seguito il demone... “Sei vera. Ti do l'opportunità di rinascere con il tuo corpo, in cambio una parte di me, della tua anima, verrà annullata, impedendoti di risvegliare la mia terza coda, il vero potere. Rinascerai senza memoria. Un giorno la recupererai, ma non ti so dire se tra tre giorni... o tra trent'anni.” Senza aspettare altro rischiai il tutto per tutto, chiedendo che tutto ciò venga realizzato. Così rinacqui in quel campo verde, dove tu mi trovasti, Kakashi.-

 

La storia poteva benissimo trattarsi di una semplicissima presa in giro per farci smettere di combattere... ma quella voce sincera non potevo scordarla. Era lei. Era Rin.

 

In seguito lei si avvicinò ad entrambi e con le braccia ci abbracciò dal collo.

 

-Scusate, amici...-

 

 

 

NOTE D' AUTORE:

Ho notato con dispiacere che non molti hanno letto la storia di Tayoko... e per questo che vi avviso! Per capire al meglio questo capitolo, vi consiglio di leggere anche quel capitolo!

 

P.S. Recensite, per favore. Ne ho bisogno per migliorarmi.

 

Ciau! :3 Astrale20.

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Capitolo 8
*** THE END. PURTROPPO. ***


THE END. PURTROPPO.

 

NARRAZIONE TOBI

-Scusate... amici...- Fu questa la risposta del Jonin, che si lasciò cadere una lacrima impercettibile nel suo viso. Non potei criticarlo, poi ché anche io piansi. Ed anche Rin... eravamo proprio un bel quadretto...

 

Poi arrivò Hidan con il suo solito tatto e rovinò tutto...

 

-Allora? Continuiamo a combattere o...- -Tu che dici, idiota?!- Lo sgridai. In questo momento avrei voluto strangolarlo come prima avrei voluto strangolare Kakashi. Arrivò uno sguardo assassino anche da parte di Kakuzu, ancora lì ad osservarci.

 

-Eh... scusa... quante lagne...- Mi portai una mano agli occhi da sotto la maschera. -Sei diventato più maturo, vedo... non mi hai mai fronteggiato in questo modo...- Ammise il Jonin.

 

Ad un certo punto del silenzio, Rin prese con forza la tunica dell' Akatsuki e... la tirò così forte che si stracciò, lasciandole in mostra i suoi soliti abiti. -Mi dispiace, ma l'Aka non fa proprio per me!- Disse poi con un sorriso a trentadue denti -Nemmeno per me...- Continuai io, strappando a mia volta la veste.

 

-Questo vuol dire che...- Chiese Kakashi, incredulo.

-Si...- Risposi io alla sua muta domanda.

-Ritorniamo a Konoha!- Finì in seguito lei, allegra.

 

-Come pensavo...- Una figura “Arcobalenata” Si fece avanti, dimostrandosi poi Pain, il mio sottoposto più forte. -Pensavi che non mi accorgessi di quello che ti stava accadendo?! Si vedeva lontano un miglio che ti eri innamorato di Tayoko... e per uno che ha il Rinnegan, un miglio è poco.- Accidenti... questa non ci voleva proprio...!

 

-Non ho paura di te. Vuoi iniziare uno scontro? Fai pure, difenderò i miei amici a costo della vita!- Rispose risoluta la ragazza. -Vi proteggerò meglio di come lo feci anni fa...- Ci garantì Kakashi. -Sono io che ho iniziato questa storia, quindi io la finirò.- Dissi infine imponendomi di fronte al mio nemico, ostruendo il cammino ai miei compagni.

 

-Non so cosa stia succedendo, ma se riguarda Kakashi-Sensei, aiuterò volentieri!- Si avvicinò poi in seguito Naruto, arrivato da poco. Ed ora che ci penso... è il figlio di Minato-Sensei... è identico a lui, però il carattere è delle madre, della madre sicuramente. Kushina Uzumaki era una euforica creatrice di caos. Per questo ero il suo preferito!

 

Il ragazzo biondo ci sorrise ampiamente. -Io non combatto... devo un favore a Tayoko. Arrivo.- Disse con solita calma Kakuzu, anche lui strappandosi la divisa ripetitiva dell'organizzazione. -Oh andiamo vecchio tirchio! Hai avuto la mia stressa identica idea!- Ammise Hidan, venendo poi anche lui da noi.

 

Arrivò anche Deidara a sostenerci, dicendo che ero pur sempre un suo compagno. Incredibilmente, tutti i membri dell'organizzazione che avevo forgiato in anni ed anni di pensiero di vendetta ed impegno, spuntarono fuori da chissà dove, ognuno con una scusa diversa:

 

Sasori disse che a Konoha c'erano fra i migliori strumenti per marionette;

Zetsu Nero e Bianco si sciolsero miseramente: Senza di me non possono attuare il piano di Madara.

Itachi volle venire perchè aveva deciso di dire la verità, verità che conoscevo anche io, a suo fratello.

Kisame voleva solo seguire Itachi.

Persino Konan a questo punto si rese conto dell'immane scemenza che la voglia di rivedere un amico aveva scaturito.

 

L'unico che mancava era Pain Deva.

 

Avanzai piano, con tutti che mi lasciarono passare -Allora? Tu che fai? Vieni oppure ti scontri? Io vado... sto facendo una sciocchezza... trasformare la realtà in un'illusione è davvero una sciocchezza. E questo me lo hanno insegnato loro.- Finito di parlare mi voltai verso i miei amici, ecco a chi mi riferivo.

 

-Combatto.- Rispondette lui, evocando poi tutti gli altri suoi corpi.

 

-Lo hai voluto tu... .- In seguito il Kamui imperversò anche nell'occhio di Kakashi, così unimmo il nostro potere. Riuscivamo quasi a comunicare con il pensiero.

 

-GRANDI!!! Ora arrivo anch'io!- Urlava Rin, arrivando a tutta birra, insieme agli altri.

 

Uno dei corpi di Pain prese fuoco, ma si spense. Itachi c'era.

Kisame roteò la Samehada in aria.

Konan liberò le ali di carta.

Hidan afferrò la falce.

Kakuzu tirò fuori i suoi cuori.

Deidara fece esplodere una bomba vicino a Deva.

Sasori si liberò di Hiruko.

C'erano tutti... tutti quelli che avevo ingannato per anni.

 

“Grazie ragazzi...” Pensai in quel momento. Per poi girarmi ed attaccare. Insieme a me si mosse uno sciame di alleati ed in poco tempo, il Regno Animale fu annientato.

 

Il Regno Umano fu preso di mira da tutti noi, finendo inesorabilmente risucchiato da me e Kakashi.

 

Uno dopo l'altro, tutti i Pain furono sistemati, mancava solo Deva.

 

-Hai ancora una possibilità.- Tentai di trattare con lui. -Sai cosa dico? SHINRA TENSEI!!- L'aveva voluta lui... dopo che il suo impatto gravitazionale ci ferì, spiegai il suo punto debole: non poteva utilizzarlo in un arco di tempo di cinque secondi di distanza l'uno dall'altro. Le marionette di Sasori furono corazzate di argilla esplosiva, che le fece svolgere un ruolo da Kamikaze, mentre i cuori di Kakuzu vennero ricoperte di sabbia Ferrifera, usata come barriera. Mentre Hidan si scagliava inutilmente contro il nemico.

 

Konan scagliava carte bomba a raffica, Itachi localizzava il raggio d'azione del colpo del nemico incenerendolo con l' Amateratzu. Kisame lo indeboliva, risucchiando con Samehada il chakra del nemico.

 

Alla fine, colpo dopo colpo, riuscimmo ad ottenere uno spazio di 5 secondi esatti, permettendo a Naruto di colpire, annientando con un “Rasen-Shuriken” l'ultimo corpo. Ora bastava trovare Nagato, ed il gioco era fatto.

 

Ci dividemmo ed iniziammo a guardarci intorno. Purtroppo Nagato non è stupido, aveva già provveduto, creando una sfera di chakra che lo difendesse dalle nostre abilità innate.

 

-Allora Rin? Trovato qualcosa?- Chiesi -No. Il sistema di localizzazione del mio Biju è disattivato da una forte concentrazione di chakra...- Vedevo il ragazzino biondo venire curato da Sakura. Il suo braccio destro, quello che aveva utilizzato per il Rasen-Shuriken, era fortemente danneggiato e riuscivo a scorgere al suo interno miriadi di scaglie affilate di chakra che gli penetravano l'osso. -Non sono utile nella ricerca... senza la terza coda non riesco ad attraversare la barriera.- Ammise sconsolata. Mi mancava il suo vero volto... mi mancava il suo carattere... mi mancava tutto di lei.

 

-Però posso aiutare nelle cure. Ragazzino, fammi vedere il braccio.- Si riprese poi, osservando cautamente il braccio ferito, diagnosticando poi: -Ahi ahi ahi... mi dispiace per te, ma c'è più di una bella frattura... non potrai usare questo braccio per tre mesi buoni... se va bene.- A questa notizia Naruto sgranò gli occhi. -C-come...?! No! Mi rifiuto! Devo andare a cercare Sas'ke e forse fra tre mesi sarà troppo tardi!-

 

È vero... Sasuke è scappato... ci sono cose che ho trascurato per troppo tempo. È ora che io me ne rioccupi.

 

-Ti voglio aiutare a cercarlo.- -Perchè dovresti?- Mi chiese -Perchè sono un Uchiha, e Sasuke è un mio parente che si è aperto all'oscurità. Non posso permettere che anche lui, come me, cada completamente nelle tenebre.- Risposi, lasciando non solo il ragazzino a bocca aperta.

 

-Io posso fare da esca per mio fratello.- Propose impassibile Itachi. A proposito...

 

-Quindi voi cosa farete? L'Alba si è sciolta... quindi ora?-

 

I miei vecchi compagni mi guardarono. Kakuzu fu il primo a rispondere -Non lo so. Non tornerò al villaggio di sicuro. Ho fame di denaro.- A seguirlo a ruota, il suo compagno Hidan -Ed io verrò con te, Tirchiaccio! Ho voglia di romperti i così detti sino all'inferno!- Dal canto suo, l'altro sospirò, andandosene per la sua strada.

 

Meno due.

 

Sasori guardò il cielo per un po', poi rispose -Io torno al villaggio della Sabbia... non ne posso più di scappare... chissà, magari se mi costituisco io mi diminuiscono la pena.- Infine incamminandosi anche lui.

 

Meno uno.

 

-Io ho intenzione di aprire una scuola per spadaccini. Magari non esattamente alla Nebbia, però...- Kisame pure andò.

 

Meno uno.

 

-Io continuerò a cercare Nagato per convincerlo a smettere. Forse se sono io mi darà ascolto.- Disse Konan sorridendo a malapena dietro quella maschera velata di tristezza. Infine andò anche lei.

 

Meno uno.

 

Se ne erano andati quasi tutti. Era strano non vederli continuamente affianco a me e sentire le loro critiche e i loro insulti. Profondamente strano.

 

-Tu cosa fai...? vuoi partire anche tu... Sempai...?- Chiesi, nostalgico dei momenti in cui si chiedeva come diavolo facessi a non esplodere con le sue creazioni. -Non ho in mente niente per il futuro... e non chiamarmi Sempai! Mi fai sentire vecchio!- Si arrabbiò lui. Decisamente mi sarebbe mancato... se non fosse che... -Penso però di venire con te al villaggio della Foglia. Mi sono stancato della vita da criminale. E poi devi ancora mostrare ai tuoi amichetti il tuo volto!-

 

Maledetto Deidara... l'unica cosa che non volevo fargli vedere...! -Devo dedurre che non vuoi farlo, eh, Obito?- Obito... erano secoli che qualcuno non mi chiamava con quel nome... che nostalgia.

 

-Ok, facciamo un accordo. Ora io ti dico una cosa che non conosci di me e tu mi mostri il tuo volto.- Strano. Una volta gli feci la stessa proposta perchè si levasse quel bavaglio. Iniziammo ad incamminarci anche noi verso il villaggio con Deidara ed Itachi dietro.

 

-Va bene... ci sto...- Alla fine accettai. -Quando ho sessioni di allenamento con i miei allievi... arrivo sempre in ritardo!- Una voglia di strangolarlo per tutte le volte che mi rimproverava quando arrivavo in ritardo di anche solo 5 minuti crebbe dentro di me... poi ci fu la goccia che fece traboccare il vaso: -Avvolte ci faceva aspettare quattro ore in piedi al campo di allenamento prima che arrivasse!- Confermò Sakura. Ed allora mi avventai contro di lui scuotendolo con tutte le mie forze.

 

-Ehm... piano ragazzi!- Ma non ascoltavo più né Naruto, né tanto meno Rin -E TU MI SGRIDAVI PER CINQUE MINUTI!! CHE FACCIA DI BRONZO!!- Urlavo, posseduto dal demonio.

 

-S-scusa Obito! Calma! Ti prego... mi sta venendo da vomitare...- Implorava Kakashi, mentre mi ricordai della promessa fatta poco prima... proprio quando le due code del Tricoda di Rin mi avvolsero e mi levarono la maschera...

 

-Sei migliorato di aspetto.- Come se io potessi conoscere il suo volto, con quel bavaglio! Però... nessuna reazione? Mi aspettavo... che ne so, la fine del mondo! Niente... un piccolo “Carino” da parte di Rin, e questo per me è tanto.

 

Cos'altro dovrei narrarvi? Probabilmente niente... costrinsero me, Rin, Itachi e Deidara a un anno di lavori sociali forzati al posto di un anno di galera, fortunatamente.

 

Riportammo Sasuke al villaggio, come? Non avete bisogno di saperlo. Con gli altri ex membri dell' Aka non ci vedemmo mai più. O forse ci vedremo di nuovo in futuro...? Questo non potete saperlo. E forse mai lo saprete. Io e Rin ci sposammo dopo tre anni; non potevo chiedere di meglio! Kakashi diventò Hokage e mio testimone di nozze con Itachi e Deidara. Il resto della storia la conoscete.

 

Chi lo sa... forse questo è un addio... o forse un arrivederci.

 

Sino a prova contraria, per me è il secondo caso.

Quindi...

 

 

ARRIVEDERCI.

 

 

 

NOTE D'AUTORE:

Finita! Vi è piaciuta come fine? Volete un continuo? Scrivetelo nei commenti! Mi interessa parecchio! È la mia seconda storia e ci ho messo un sacco di tempo per finirla... e per trovare le idee per finirla! Spero quindi che quelle 7 persone che siano arrivate a questo punto gradiscano la fine. Ed anch'io, come Obito, vi dico ARRICEDERCI, ed alla prossima storia!

Ciau! :3

Astrale20.

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