I Want To Stay With You

di _Hiromi_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Forever... ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Hello people ^_-
Prima di leggere, devo avvisarvi che questo capitolo l'avevo già pubblicato sul sito, come parte integrante della ficcy 'Bring Me To Life'. Però, rivedendola, ho pensato che sarebbe stato meglio separarla dato che non c'entrava molto con le altre due song-fic!

-MiharuLover: Mi spiace, ma ho dovuto cancellare anche la tua recensione ç_ç spero che commenterai comunque questo cappy! E grazie!! besitos!! ^_^

Buona lettura!!!

Legenda:

grossetto corsivo = pensieri Miharu
corsivo = conversazione

***

Uno sfiorarsi di mani...di sguardi...di paure...di sentimenti...
In fondo, è solo questo che siamo, vero Yoite?
Due facce della stessa medaglia...
Un'equazione matematica senza soluzione...
Due anime tormentate che trovano pace solo quando sono vicine...
Per quanto tu desideri sparire da questo caotico mondo...io non te lo permetterò...
Io ti salverò, perchè ho bisogno di averti qui...

***

Lo guardi come se lo vedessi per la prima volta.
Non riesci a capacitarti di quest'inaspettato risvolto della situazione.
L'hai raggiunto in quella piccola chiesa convinto che ti avrebbe chiesto di esaudire il suo desiderio, che ti avrebbe chiesto di cancellare la sua esistenza, e invece...
Le parole di Yoite ti rinbombano nella testa come se questa fosse vuota, come se non ci fosse altro a riempirla.
-Voglio vivere così il tempo che mi rimase...insieme a te...-
Trattieni a stento la gioia che quelle parole ti provocano, sorridendo dolcemente al praticante di Kira che ti sta di fronte.
Eri sicuro di non avere più tempo, eri certo che non avresti avuto scelta se non quella di farlo sparire, e ancora non avevi trovato un modo per salvarlo, e invece...
Yoite vuole passare insieme a te il tempo che gli resta da vivere, un tempo abbastanza lungo per trovare una soluzione al problema.
Vorresti dirgli che cosa stai pensando, che cosa ti passa per la testa, ma hai paura che non sia d'accordo con te, e non puoi rischiare.
Sei un egoista, e nel tuo essere egoista non vuoi lasciarlo andare....
Non lo lascerai morire senza tentare il tutto per tutto, perchè sai che moriresti anche tu insieme a lui, e brami un pò di felicità dopo la vita incasinata che hai vissuto fino a questo momento...e la tua felicità è irrimedibilmente legata a lui.
-Se è quello che vuoi.- sussurri, avvicinandoti senza alcun motivo. Semplicemente vuoi sentire il suo odore, il suo calore, la sua presenza...
-Andiamo Yoite...andiamo a casa.-
Lo prendi per mano e lo trascini dietro di te, fuori dalla chiesetta sotto i caldi raggi del sole.
Hai ancora un pò di tempo, e non lo sprecherai.

***

Sono passati due mesi da quel giorno, e adesso sai che cosa devi fare Miharu.
In questo periodo hai potuto ammirare il sorriso splendido di Yoite, sentire la sua risata leggera e apprezzare la sua compagnia e, ora più che mai, ti rendi conto che non puoi perderlo.
Non sai quanto tempo rimanga al ragazzo, sai solo che, quando questo scadrà, dovrai essere pronto ad agire, senza incertezze o ripensamenti.
Stavolta sai che cosa vuoi, e non permetterai che ti venga portata via dal fato spietato.
Inevitabilmente qualche dubbio te lo metti.
Quello che farai cambierà molte cose, non solo il destino di Yoite.
Tornerai indietro, cambierai il passato di tutti quelli che ti hanno incontrato, ma non te ne pentirai. Per una volta, vuoi che lo Shinrabansho esaudisca il tuo più grande desiderio.

Egoista

Lo sai, lo sai perfettamente anche senza il continuo ribattere della tua coscienza.
Sei egoista, e l'egoismo ti porterà ad agire.
-Yoite, vuoi qualcosa da bere?- chiedi premuroso, rivolgengogli un sorriso allegro.
-Una limonata, grazie.-
Annuisci e vai a prepararla seguendo le istruzioni scritte nella ricetta che Yukimi ti ha dato l'ultima volta che vi siete visti.
Speri che esca buona.
Prendi un vassoio e ci metti sopra quello che hai preparato, tornando velocemente dal ragazzo.
Con orrore ti accorgi che sta sparendo davanti ai tuoi occhi sbarrati.
Quello che tieni tra le mani cade a terra, ma non te ne curi e ti precipiti da lui, stringendo il suo maglione chiaro, mentre le lacrime fanno pizzicare in modo fastidioso gli occhi.

Nonononononononono!! Non ancora!

-Yoite!!-
Gridi con tutto il fiato che hai in gola. La paura ti sommerge come una violenta ondata, annebbiando i tuoi sensi.
-Yoite non mi lasciare!!-

Lui sparisce tra le tue braccia, ma i segni dell'arte segreta ti compaiono sul corpo, mentre la tua mente formula un solo pensiero:

Yoite resta con me.

***


Un bambino dai grandi occhi verdi passeggiava per la strada, da solo nonostante l'età, coperto da un cappottino nero: faceva davvero freddo.
I suoi stivaletti pesanti lasciavano delle piccole impronte sulla neve fresca, divertendolo non poco.
Un sorriso felice e innocente gli incurvava la bocca mentre andava dalla sua mamma, che lo aspettava poco lontano da lì, vicino al negozio di giocattoli che tanto gli piaceva.
Dopo qualche minuto la vide in lontananza e cominciò a correre verso di lei.
-Mamma!!-
La giovane donna si voltò verso di lui, sorridendo e chinandosi per prenderlo in braccio appena gli fu davanti.
-Miharu! Finalmente sei arrivato!-
-La casa di Kon è lontana. spiegò il bambino, evidentemente soddisfatto della sua opera. Aveva percorso i trenta metri che c'erano tra la casa dell'amichetto e il negozio tutto da solo.
-Sei stato bravissimo tesoro.- lo rassicurò la madre, sorridendo rivolgendogli uno sguardo colmo di amore e dolcezza.
Miharu cominciò a divincolarsi nella sua stretta: voleva scendere a terra per affondare di nuovo nella neve.
-Dai mamma! Andiamo! Fra poco il negozio chiude!- e prese a tirarla per la manica del giaccone, ansioso di comperare il nuovo giocattolo dei robot che tanto voleva.
-Ok ok, andiamo.-
Camminarono per la strada deserta nonostante fossero solo le sei di sera, mentre il bambino continuava a raccontare di quanto si fosse divertito a casa di Kon.
Ad un certo punto Miharu si staccò dalla madre correndo dritto davanti a sé.
-Mamma mamma! Guarda!-
La donna corse al suo fianco, allarmata dal tono del bambino.
Quando lo raggiunse rimase spiazzata da quello che vide: un bambino, forse un pò più grande del figlio, steso a terra. Aveva addosso solo un pigiama bianco piuttosto leggero, e non si muoveva.
-Mamma sta male?- chiese Miharu, fissando lo sconosciuto con curiosità inginocchiandosi vicino a lui.
Asahi non rispose, imbambolata com'era, la sua testa che lavorava febbrilmente cercando di trovare una soluzione.
Non poteva lasciare quel bambino lì, in mezzo alla strada con quel freddo; la sua coscienza glielo impediva.
-Che ne dici se facciamo una passeggiata fino all'ospedale?- disse l'adulta attirando l'attenzione del figlio, cercando di celare il panico che provava per non allarmarlo.
-Lo portiamo con noi?- chiese ancora Miharu innocentemente, alzando su di lei due occhioni lucidi e speranzosi. Quello poteva diventare un nuovo amichetto!
Con un pò di fatica Asahi lo sollevò tra le braccia, stringendolo forte a sé per trasmettergli un pò del suo calore corporeo: era gelato.
Fecero insieme qualche passo avanti, e in quel preciso momento una lussuosa macchina nera passava vicino a loro, a bordo c'erano il signor Hattori e la sua assistente.

I due passeggeri non videro mai quel bambino che sarebbe potuto diventare un'importante pedina nel loro piano...

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Capitolo 2
*** Forever... ***


***

Sono passati dodici anni da quella fredda notte d'inverno, e quei due bambini sono cresciuti...
Insieme...

Un ragazzo dai capelli neri piuttosto spettinati corse per la strada affollata, cercando di evitare di cozzare contro i passanti che gli sfrecciavano affianco.
Ricevette molti commenti sgarbati e seccati, ma li ignorò lasciandoseli alle spalle: era già in ritardo e non poteva perdere altro tempo.
Diede una veloce occhiata all'orologio che aveva al polso: 17.19.
Aumentò la velocità, il fiato corto e il cuore che batteva a mille per tenere lo sforzo cui lo sottoponeva.
'Cavolo! Sono in ritardo!'
Corse ancora per vari minuti, poi finalmente vide in lontananza il cartello a neon del cinema, luogo che avevano designato per il loro primo appuntamento ufficiale.
Si fermò di fronte all'ingresso, le mani poggiate sulle gambe leggermente piegate in avanti mentre respirava affannosamente per riprendere fiato.
Con una mano asciugò qualche goccia di sudore che gli scivolava via dalla fronte, mentre cercava con gli occhi quello che doveva essere il suo accompagnatore.
-Miharu-
Si voltò verso la direzione della voce, rinoscendo quel tono che pronunciava il suo nome con incredibile dolcezza. Un tono che rivolgeva solo a lui...
-Scusa per il ritardo! Mamma non mi faceva uscire!- sbottò il ragazzo, evidentemente scocciato.
-Non importa. Vogliamo entrare? Ho già comprato i biglietti.-
Dopo aver annuito, entrambi si avviarono verso la porta automatica che consentiva l'ingresso all'edificio, e il fresco provocato dall'aria condizionata li fece sospirare di sollievo. Nella strada c'era molto caldo, troppo per essere solo maggio.
-Yoite, che film dobbiamo vedere?- chiese Miharu rivolto all'altro. Era arrivato tardi e non aveva neanche chiesto che spettacolo dovevano vedere! Che sbadato che era!
Il più grande raccontò a grandi linee la trama del film mentre prendevano posto nelle loro poltrone.
La sala non era molto piena, e le persone era sparse qua e la tra le file. Ognuno poteva avere la propria intimità senza disturbare o essere disturbato dagli altri spettatori.
Quando le luci si spensero Miharu lanciò uno sguardo bieco al moro seduto al suo fianco, sentendosi arrossire senza motivo apparente.
Non era la prima volta che si trovavano da soli, eppure erano diverso dalle settimane precedenti, se ne rendeva conto.
Era imbarazzato, si, ma gli piaceva troppo trascorrere del tempo con lui, e non vi avrebbe rinunciato per niente al mondo sprecando in tempo a disposizione con la sua timidezza! Assolutamente!
Allungò timidamente una mano verso il bracciolo che divideva i due posti, stringendo le dita intorno a quelle di Yoite.
Distolse lo sguardo per evitare di incontrare i suoi profondi occhi blu, e fissò senza davvero vederlo il megaschermo sul quale cominciavano a susseguirsi i fotogrammi. Non cercò nemmeno di prestarvi attenzione, impegnato com'era a decifrare le proprie emozioni.
Non riusciva a spiegarselo, ma avvertiva dentro di sé una strana ed inspiegabile sensazione di pace, serenità, e la avvertiva solo quando era in compagnia di quello strano ragazzo che aveva incontrato una notte d'inverno di tanti anni prima.
Era strano, ma aveva la sensazione di averlo già visto, già incontrato. Era come se lo amasse da una vita, come se avesse bisogno di lui da sempre.
Piuttosto bizzarro a dire il vero, ma che importava in fondo? Erano lì per stare insieme, per trascorrere qualche ora da soli, per godere della loro intimità.
Anche se si fossero conosciuti in una vita precedente, che cosa sarebbe cambiato in quella attuale?
Nulla.
Il più piccolo si spostò leggermente verso l'amato, piegando la testa per poggiarla sulla spalla magra dell'altro.
Alzò gli occhi per guardarlo in viso, e Yoite ne approfittò per baciarlo.
Il loro primo bacio.
Il primo...
Davvero assurdo che fosse solo il primo! Eppure avevano avuto molto tempo!
Ormai erano...
Dodici anni che si conoscevano.
Dieci anni che si considerano come fratelli.
Cinque anni che si amavano di nascosto.
Cinque anni che soffrivano per non avere il coraggio di fare il passo decisivo.
E, assurdamente, solo pochi giorni che stavano insieme...
Insieme...come coppia, non più come fratelli o amici.
Solo due persone che si amano, niente più.
Il loro è un bacio dolce, casto, delicato...uno sfiorarsi di labbra appena accennato...
Si...
Un bacio leggero...
...simbolo di un amore profondo.
Intorno ai due tutto sparisce. Le persone, i suoni, il film. Non esiste più nulla.
Restano solo le loro emozioni e i loro sentimenti.
E quella sensazione di conoscersi da sempre...

Miharu Rokujo non può sapere che in un altro tempo, in un altro contesto, ha già conosciuto Yoite, e anche in quel periodo di cui ha perso i ricordi quel giovane lo aveva stregato con il suo fascino, rubandgli corpo, mente e anima, spingendolo ad un gesto estremo pur di restare al suo fianco.
Non lo sa, ma gli ha salvato la vita.
Non lo sa, ma è stato salvato da lui.
Non lo sa, ma il fato voleva che si incontrassero.
Non lo sa, ma loro sono legati dal filo indissolubile del destino.
Non si rende conto del limite al quale si potrebbe spingere per lui.
Ci sono tante cose che Miharu non sa, ma l'unica di cui è a conoscenza è forse la più importante, l'unica che davvero conta...


Ama Yoite.
Lo ama. Con tutto se stesso.
Lo ama, ed è ricambiato.
Lo ama....


E ora, in un altro mondo...in un altro tempo...saranno finalmente felici.

***

Ebbene...eccoci qua con il secondo capitolo!! A dire il vero...non so proprio se sarà l'ultimo...
Per ora metterò la ficcy come conclusa ma, se piace, potrei provare a fare anche un terzo cappy per descrivere la situazione degli altri personaggi! Sempre se vi interessa ^///^

Grazie MiharuLover per la tua recensione! Mi fa davvero piacere ricevere i tuoi commenti!

Grazie anche a himeno chan per aver messo la ficcy tra le seguite!! ^_^

Se volete spendere qualche minutino per lasciarmi una recensioncina, mi farebbe tanto piacere sapere che ne pensate ^///^

Alla prossima!!

Bacioni!!!

_Hiro_ ^__^

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