Under the Same Sky ~ Costa Est

di whitemushroom
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Villaggio ***
Capitolo 2: *** Scarpe ***
Capitolo 3: *** Palloncino ***
Capitolo 4: *** Felice ***
Capitolo 5: *** Problemi di ... ***



Capitolo 1
*** Villaggio ***


 




Villaggio

“Nathan Never. Trentacinque anni, maschio bianco. Peso medio, gruppo sanguigno B. Nove anni di servizio presso la pulizia municipale del quarto settore, nessun precedente penale, nemmeno una tangente di mille crediti o uno sgraffio ad un C 02. Encomio da parte del procuratore McBain per …”
“Basta, Reiser. So leggere”.
Legs appoggia la fronte al finestrino, grata per il silenzio appena sceso nel ristretto spazio del loro flyer. Si limita a guardare il bianco, il bianco senza fine.
L’uomo che stanno andando a prelevare non deve essere il massimo del divertimento; dipendesse da lei avrebbe lasciato questo sbirro fallito a marcire nel buco del culo della stazione orbitante di Tersicore, ma Reiser ha deciso di farne un Agente Alfa ed è sempre Reiser quello che a fine mese le sgancia uno stipendio da diecimila crediti spese escluse.
Un villaggio artificiale come ve ne sono mille altri solo tra Tersicore e Melpomene: paradisi perfetti dal clima controllato da una macchina che decide l’inverno o l’estate in base a quanta tintarella vogliano prendersi i loro inquilini. Fottuti luoghi del cazzo per ricconi ancora più del cazzo. Ma questo no.
Il flyer atterra rompendo il silenzio del posto; dal finestrino vede pochi volti, poche tuniche, occhi scavati di chi forse vede per la prima volta un flyer delle agenzie di sicurezza. La piazza su cui scendono sembra uno di quegli edifici dell’antica Eurasia, un tempio con colonne e pagode come quelli che si vedono nelle illustrazioni –o nelle feste private della Yakuza.
Niente feste in piscina, niente ballerine svestite ad accoglierli con un drink.
Solo un uomo con indosso una tunica Shaolin e lo sguardo freddo come il buio.

Reiser sbatte il portellone del flyer con tutta l’energia che ha in corpo. Legs gli si siede davanti, riponendo con un certo dispiacere la calibro novanta che aveva sperato di usare per convincere il nuovo arrivato.
Ma non ce ne è stato bisogno. Non ha mai visto Reiser fallire un investimento, dopotutto. “Cos’hai da sghignazzare, Legs?”
“Nulla, boss”.
In effetti da ridere non c’è molto: quando il suo capo ha visto che l’offerta non era sufficiente si è limitato ad alzare la posta; quel Never aveva una crepa, e Reiser vi è entrato dentro con tutto il coltello. L'agente Never verrà prelevato da un flyer tra tre giorni e dovrà dimenticarsi del suo bel villaggio di bonzi. “Però il novellino mi piace”.
Specie quel suo “Fanculo i tuoi diecimila crediti, Reiser!” che probabilmente avranno sentito fin su Marte.



Guest star

Edward Reiser: fondatore dell'Agenzia Alfa e suo primo direttore. E' un imprenditore privo di scrupoli che usa qualunque mezzo per raggiungere i propri fini. L'Agenzia Alfa scoprirà molto più tardi di essere sempre stata una copertura per i suoi traffici illegali.

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Capitolo 2
*** Scarpe ***





Scarpe

Avrebbe dovuto prevederlo.
“Non pretenderai che io indossi quelle cose lì, vero?”
Sì, sospira, avrebbe dovuto.
Lo sguardo di Nathan seguì l’indice accusatorio di Legs verso quelle cose che, nel caso specifico, erano un paio di innocenti scarpe da sera appena scagliate contro la parete. Scarpe che, almeno a giudicare dal commento acido di Reiser al momento della consegna, erano costate più della nuova motherboard del computer di Sigmund. “Non penserai di presentarti al ricevimento del senatore Hoenzoller in scarpe da ginnastica, Legs”.
“Invece lo penso sul serio. Anche scalza, se necessario!” risponde lei squadrandolo da sotto la parrucca, il trucco realizzato ad arte dalla pazienza androide di Link e l’abito in junoseta con annessa la pelliccia di almeno dieci animali in via d’estinzione. La loro copertura da coppia di imprenditori edili delle Sun Islands è quantomeno impeccabile. “Ti avviso, Nathan, l’ultima persona che ha provato ad impormi i tacchi si è ritrovata un buco nel cervello”.
Ecco perché Reiser ha lasciato questo compito a me …
Un’occhiata al timer gli ricorda che mancano meno di cinque minuti al flyer che li porterà al party. Grazie al cielo conosce abbastanza bene la sua amica. “Indossale e basta, Legs. Fanno parte dell’equipaggiamento. Operazione Dorothy”.
“Eh?”
“Un gioiellino appena uscito dalla tana del polacco. Sono collegate via onde tau a dei detonatori che Reiser ha già fatto piazzare in cinque stanze della villa” borbotta raccogliendo il malcapitato paio di scarpe da ballo incriminate e avvicinandole alla proprietaria. “Batti tre volte i tacchi e … beh, prima di farlo assicurati di essere a diversi isolati dalla festa. Sai, in caso la nostra copertura andasse a monte …”
“Peste, potevi dirmelo prima che erano armi!”
Non fa in tempo a frenare il suo entusiasmo che le scarpe vengono afferrate, calzate e strette ai piedi della proprietaria che si alza e le osserva con lo stesso orgoglio con cui lucida la sua collezione di fucili al plasma o i tirapugni ad impulsi. “Andiamo, musone, sbrigati a fare un nodo decente a quella cravatta o ci perderemo la serata”.
Nathan si lancia per le scale implorando la buona sorte che tutta la serata possa proseguire senza incidenti … altrimenti sarà costretto ad ammettere davanti al pugno di Legs di aver inventato una minuscola bugia per farle indossare un innocente paio di scarpe da donna.


Guest star

Sigmund Baginov: detto anche "Siggy" o "il polacco", è il terzo Agente Alfa reclutato. Adora i computer molto più delle persone, tant'è che smette di balbettare solo quando si rivolge alle macchine. Una brava persona, ma ha più scheletri nell'armadio di quanti se ne possa sospettare.

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Capitolo 3
*** Palloncino ***





Palloncino

Hai attaccato un unicorno di carta al palloncino.
Lo hai fatto dieci, venti volte, finché tutto il giardino non si è riempito di palloncini arcobaleno pronti a sospingere i sogni verso il cielo. Alcuni bambini provano ad inseguirli, altri battono le mani per la gioia mentre i loro sguardi li inseguono fin oltre i tetti e le punte degli alberi.
Ma non lo fai per loro, Nathan.
Vorresti il meglio per tutti, quello sì: ti piacerebbe sapere che qualcuno abbia fatto domanda per adottare Samuel o che arrivino i fondi per permettere l’operazione al cuore di Annie, se potessi daresti l’anima per ciascuno di loro perché sei un cuore d’oro, amico mio.
Ma il tuo amore, quello è solo per lei.
Lo sguardo spento della tua piccola Ann nemmeno si accorge degli unicorni, gli animali che un tempo sognava di inseguire nei parchi della vostra villa; uno glielo hai messo tra le mani disegnando persino un viso sorridente sul palloncino, eppure lei ha continuato a fissare il vuoto, quel vuoto da cui anche gli strizzacervelli più famosi della Costa Est non sono riusciti a dire quando la sua mente potrà uscire. Alcuni ti hanno anche risposto che rimarrà così “per sempre”, ma so che tu a quel “per sempre” non ti arrenderai mai.
Così come non smetterai mai di cercare quell’uomo che l’ha ridotta così, più spenta di un vegetale, incapace di vedere il sorriso del suo papà che non ha rinunciato ad organizzarle una piccola festa di compleanno.
La vera merda è starti a guardare da qui, Nathan. Da dentro un flyer parcheggiato fuori dal Sinclair Asylum, a riprenderti quando uscirai da questa festa che riesce solo a distruggerti; farti compagnia davanti a qualcosa di forte per impedirti di scoppiare in lacrime.
Sai, sei tu quel palloncino: un oggetto in grado di volare fino al cielo anche con qualcosa attaccato, con quella bambina di carta che prende vita solo nelle tue speranze. Sotto le mani sei solido, ma basta un ago minuscolo per farti esplodere e lasciar cadere a terra tutto, tutto il tuo passato ed anche una manciata del presente. E io che faccio? Sto qui a fremere di rabbia nella speranza di trovare quel figlio di puttana che ha rovinato la tua famiglia per piantargli una pallottola nelle palle.
Peste, sto diventando filosofica ed è colpa tua … il giorno che finirò dallo strizzacervelli ti farò arrivare il conto, sappilo.


Guest star

Ann Never: la figlia di Nathan. Ha assistito all'omicidio della madre da parte di Ned Mace, un criminale psicopatico che poi l'ha rapita e tenuta con sé per anni finché non è stata salvata dall'Agenzia Alfa. A seguito del trauma è diventata autistica; possiede enormi poteri telepatici, ma non sempre essi si manifestano.

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Capitolo 4
*** Felice ***





Felice

Non sapevo che Sigmund s'intendesse di musica -sintetica, ovviamente. Dalla sua postazione rivede gli accordi ed i toni che scorrono sullo schermo del computer. Janine distribuisce i testi delle canzoni con la stessa precisione con cui ci lascia sulla scrivania gli ordini del giorno mentre la minuscola Kay saltella tra i banchi per ricevere mille complimenti e farsi olografare nel suo abito da damigella.
Persino Al è venuto e con tutta la sua famiglia si sta occupando del buffet e di tenere lontana la folla di curiosi.
La verità è che anche a me è stato assegnato un compito, ma credo che la situazione mi sia sfuggita clamorosamente di mano. "Legs, è il sesto marsak'on che prendi ..."
"Giusto, posso ancora prendere il settimo!" esclama lei prendendo dal vassoio di un androide inserviente un bicchiere dal colore rossastro e con la tipica alga marziana che vi galleggia dentro. "Sto per fare da testimone di nozze alla donna che amo, Nat. Devo essere sbronza al punto giusto, sai?"
Il che riporta al mio gravoso incarico di far arrivare all'altare la testimone della sposa quantomeno in grado di intendere e di volere e di non farla esplodere in lacrime al momento meno opportuno: qui dentro sappiamo tutti che Legs quando si commuove spara. Il fruscio dell'abito bianco ci richiama al silenzio.
May entra col suo passo perfetto trascinando nei lunghi capelli neri lo sguardo di tutti; sorride ad ogni invitato allo stesso modo, quasi a suo agio tra i flash e le protocamere che ha trascorso una vita ad evitare, per poi interrompersi a metà della navata per impedire a Kay di inciampare nel suo strascico. Oggi metà della Costa Est vorrebbe essere nei panni dell'enorme figura che ha trascorso l'ultima mezz'ora a sistemarsi nervosamente la cravatta e che adesso si volta verso di lei con un'espressione che nessuno potrebbe mai immaginare su un volto segnato dalle cicatrici e dalla guerra.
"Sai qual è la fottuta verità? Che Branko è un mio amico e so che la renderà davvero felice. Più di quanto avrei mai potuto fare io" biascica Legs prima di salire le scale. Il sorriso che indossa è finto, lo sguardo anche, finto come l'espressione di gioia che rivolge a May mentre vorrebbe soltanto spingere lontano Branko e rimanere lì, su quelle scale, con quel completo scuro indosso.
So che fa male.
May e Branko sono tra i miei amici più cari e mi auguro che il loro matrimonio sia migliore del mio. Ma se c'è una persona che più di ogni altra vorrei vedere felice ... quella sei tu, Legs.
Tu che inghiotti lacrime amare pur di stare anche oggi al fianco di colei che ami.


Guest stars:

May Frayn: ex ladra, dopo diverse vicissitudini ha accettato di lavorare per l'Agenzia Alfa. Ha avuto una lunga storia d'amore con Legs, ma alla fine il suo cuore è andato a Branko. May è uno degli agenti storici della serie, nonché una delle figure femminili più seducenti.

Branko: l'enorme mutato (una razza creata dagli umani in laboratorio per svolgere i lavori più pesanti) rappresenta il braccio armato dell'Alfa, ma dietro la massa di muscoli si nascondono una grande ironia ed una mente attiva ed appassionata. Il suo rispetto per il concetto di famiglia e la sua devozione a proteggere i più deboli hanno catturato il cuore di May ed anche dopo tanti numeri sono una coppia salda e positiva.
 

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Capitolo 5
*** Problemi di ... ***





Problemi di ...

“Oggi sono molto contenta, zio Nat!”
È passato davvero molto tempo dall’ultima volta che si è seduto a tavola così, con un cibo diverso dalle solite barrette proteiche ed un visino sorridente accanto a lui.
Non avrebbe mai pensato di dover ringraziare quei narcotrafficanti di olocaina che gli hanno piantato tre proiettili nella spalla durante l’ultima missione nel Territorio; i due mesi di riabilitazione forzata sono stati la prima vera vacanza degli ultimi anni, ed è quasi riuscito a finire tutti i libri che aveva acquistato da Mac e che si era ripromesso di leggere. Inoltre la presenza di Kay –Branko e May lo hanno sostituito sul campo, quindi non poteva certo rifiutarsi di badare alla piccola per un po’- emana da sola un calore che gli ricorda lo sguardo sorridente di Ann quando le creava degli unicorni con la carta dei tovaglioli usati. Kay è una bambina meravigliosa: adora le belle giornate di sole e svolge tutti i compiti da sola, e le uniche preoccupazioni di Nathan sono di controllare che non rimanga troppo davanti all’olovisione, accompagnarla in piscina il mercoledì e prepararle i vestiti puliti quando torna con Legs dalla palestra dove impara il jeet kune do.
Nonché, ovviamente, farle mangiare qualcosa di diverso dai pasti preconfezionati che rappresentano la principale fonte di nutrimento di un qualsiasi agente speciale single. Non è proprio sicuro di aver preparato un piatto commestibile, ma Kay affonda la forchetta nella pasta con un grande sorriso. “Sai, oggi Franz mi ha detto che sono soltanto una sporca mutata e che non posso giocare con loro a palla prigioniera, ma poi ha capito di aver sbagliato e mi ha chiesto anche scusa!”
Inconsciamente Nathan emette un sospiro di sollievo. Sa benissimo quanto possano essere crudeli i bambini. “Sono molto contento di ciò. Cosa gli hai detto per fargli cambiare idea?”
“Oh, ho telefonato alla zia Legs e lei mi ha spiegato come fare!”
Quando sul visore della segreteria digitale compare il numero della presidenza della scuola di Kay, Nathan si rende conto di sentire davvero tantissimo la mancanza dei narcotrafficanti del Territorio.

“… E POI LO HA ATTERRATO CON UNA MOSSA DI JEET KUNE DO E GLI HA MESSO LA TESTA NEL GABINETTO!”
“Peste, è stata fantastica! E dimmi, ha anche tirato lo sciacquone come le avevo consigliato?”
“LEGS!”
Dall’altro capo del visore la sua amica sorride soddisfatta come non l’aveva vista da tempo. Nathan non la ricopre di insulti solo perché finirebbe solo per farsi sentire in tutti gli appartamenti vicini e su Legs avrebbero lo stesso effetto di un paio di carezze. “Hai idea di cosa diranno Branko e May quando lo sapranno?”
“Lo sanno già, vecchio musone. E Branko mi ha dato ragione. Adesso fai mangiare la piccola che tra un’ora passo a prenderla e la porto al cinema. Si merita un premio!”
“Veramente non mi sembra il caso di …”
Lo schermo diventa scuro, segno che Legs ha già chiuso la chiamata lasciando morire a metà tutto il discorso educativo che Nathan si era preparato prima di iniziare la conversazione. Dall’altra parte chiaramente Kay ha sentito tutto e la sente correre nella sua stanza producendo gridolini di gioia; Nathan detesta tutti quegli idioti che provano disgusto per i mutati, ma non è proprio convinto che insegnare ad una bambina le arti marziali e poi fargliele usare per far valere la propria ragione sia la cosa migliore. Con un sospiro scorre sulla rete il palinsesto del cinema e quando un enorme manifesto pubblicitario si carica sotto i suoi occhi capisce che Legs non porterà Kay a vedere un qualsivoglia film che parli di principesse o eroine. L’unica cosa possibile è mandare al diavolo un pomeriggio di puro riposo, vestirsi per uscire ed accompagnare quelle due al centro commerciale, in gelateria o al parco giochi pur di impedire a Legs di portare la piccola a vedere Godzilla distrugge Nuova Tokyo 5: la catastrofe per poi trasformarla in una teppista in erba.
Se un giornalista gli chiedesse quali siano i problemi di un agente speciale risponderebbe che salvare il mondo dai criminali è, in fondo, la parte meno impegnativa.
Salvarlo da Legs … quello è un altro discorso.


Guest star:

Kay: una bambina della razza dei mutati, delle creature nate in laboratorio per svolgere le mansioni più faticose. Dopo la guerra di Aristotele Skotos, Kay rimarrà una dei pochissimi mutati sopravvissuti alla catastrofe ed è stata adottata dagli agenti speciali May Frayn e Branko. E' dotata di grandiose capacità telepatiche.

 



Nathan Never e Legs Weaver
GLORIA AI NOSTRI EROI

 

FINE




Vorrei prendermi qualche ultima riga per dire che dedico questa raccolta al mio grandissimo papà, che mi ha appassionata alla serie e che continua oggi, come me, ad emozionarsi alle avventure di questi personaggi in un ambiente fantascientifico che ho iniziato ad amare proprio seguendo le sue orme. Grazie mille, papà, per avermi insegnato a volare con la mente.

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