Sanji Vinsmoke e la ciurma di cappello di paglia !

di SheilaPhoenix
(/viewuser.php?uid=199551)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Vinsmoke ***
Capitolo 2: *** Ciurme Nemiche ***
Capitolo 3: *** Crudeltà ***
Capitolo 4: *** Come puoi chiamarlo padre ? ***



Capitolo 1
*** Vinsmoke ***


Image and video hosting by TinyPic

Sanji si accese l'ennesima sigaretta, guardando il mare avanti a se si chiese cosa stesse facendo.

Sua sorella Reijiu lo guardava in silenzio, si avvicinò a lui levandogli la sigaretta per gettarla in mare.

<< Smettila di fumare >>

Lo rimproverò con fare materno.

<< Uffa, perchè non ti fai gli affari tuoi ? >>

<< Perchè ci tengo ai polmoni di mio fratello >>.

Disse con calma e fissando anche lei il mare, se solo Sanji non avesse un pessimo rapporto con i suoi fratelli, poteva salpare il mare con loro, anzi che con sua sorelle e morire di gelosia ogni volta che la vedeva flirtare con un uomo, o desiderare di buttarla in mare perchè gli nascondeva le sigarette.

Ma alla fine dei conti, solo lei era gentile con lui e Sanji aveva bisogno di qualcuno che fosse buono, che riuscisse a curare le ferite provocate dalla loro famiglia in passato.

La famiglia Vinsmoke, era assetata di potere, voleva governare anche al costo di uccidere un bambino o una donna, ma Sanji non era così crudele, da piccolo ricordava che amava cucinare, ma suo padre gli aveva impedito di mettere anche solo una mano sui fornelli, tanto da costringerlo a tenere dei guanti di ferro o una maschera pesante di ferro per punizione, per questo di notte Reijiu accompagnava Sanji in cucina per fare da palo e controllare la via libera, così non veniva scoperto.

Infondo lei era quasi buona come lui, ma non capiva come mai esistessero quei sentimenti, lei conosceva solo l'odio e il rancore, non comprendeva l'amore, neanche quello che provava nei confronti del suo fratellino.

<< Credi che prima o poi incontreremo quella ciurma ? >>

<< Non lo so, ma sono sicura che prima o poi passeranno di qui >>.

Sanji annuì guardando una ad una la foto da ricercato della ciurma di cappello di paglia, suo padre vista la fama della ciurma voleva far di loro degli schiavi, metterli in ginocchio ai suoi ordini, mentre Big Mama che pareva stesse cercando degli accordi con I Vinsmoke, voleva Rufy perchè a quando pare, anni addietro lui l'aveva sfidata, ma la loro battaglia era stata rimandata per qualche motivo, ed ora attendeva il suo arrivo.

<< E' un peccato, ci sono due belle ragazze a bordo di questa nave... Sarebbe un peccato far loro del male >>.

Disse guardando la foto di una ragazza con i capelli neri e un'altra da capelli color arancio, si soffermò su quella di Nami, era così bella, aveva un viso furbo e dolce al tempo stesso.

<< Tanto so che non farai loro del male, non ti preoccupare alle donne ci penso io >>

<< Okay, ma non uccideremo nessuno, vero ? >>

<< Nostro padre li vuole vivi, penso quindi di no >>.

Furono le ultime parole di sua sorella, prima che entrambi scorsero una nave all'orizzonte.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Ciurme Nemiche ***


Image and video hosting by TinyPic
La nave che si era appena avvicinata a loro, aveva come bandiera un teschio con il cappello di paglia, Sanji riconobbe subito che erano loro.
<< Sono loro, muoviamoci >>.
Disse spegnendo la sigaretta, i due fratelli tuttavia non dovettero fare niente, la ciurma si era appena fermata a chiedere aiuto.
<< Vi prego, c'è qualcuno che può aiutarci ? >>
Urlò un ragazzo con il naso lungo, Reijiu lo riconobbe come Usop il cecchino, ormai avevano imparato a memoria i loro nomi e anche le taglie che portavano.
<< Di cosa avete bisogno ? >>
Chiese fingendosi loro amica, Sanji era sparito alle sue spalle mentre lo spadaccino le rispondeva con aria preoccupata.
<< Il nostro capitano sta male, ha mangiato un pesce velenoso e non abbiamo un antidoto >>.
Reiju annuì comprendendo la situazione, si alzò improvvisamente in volo grazie ad un marchingegno che aveva sotto i suoi piedi, il cyborg che portava il nome di Francky ne rimase affascinato ed incuriosito.
<< Dove si trova ? >>
<< In infermeria >>
Rispose una ragazza dai capelli rossi, Reiju le sorrise, aveva notato un certo distacco da parte sua.
<< Non ti preoccupare, sono qui per aiutarvi >>.
La tranquillizzò subito, ma la navigatrice pareva guardarla con occhio vigile, condusse comunque la sconosciuta da Chopper e Rufy.
Appena Reiju mise piede in infermeria venne invasa dall'odore dei medicinali, guardò la piccola renna che con occhi lucidi scuoteva il suo capitano.
<< Mh... Posso fare qualcosa >>.
Disse attirando l'attenzione del dottore, quando questi la guardò, Reiju gli sorrise, aveva un sorriso ambiguo.
<< Sei davvero carino >>.
Gli disse accarezzandolo sulla testa, Chopper arrossì sussurrando un Grazie.
<< Non ti preoccupare, ci penso io al tuo capitano >>
Detto ciò, la sconosciuta iniziò ad aspirare dalla bocca del capitano il veleno, rimasero tutti pietrificati.
<< Non è possibile, come fai ? >>
Chiese Brook quasi senza parole, Reiju finì di succhiare il veleno e presto Rufy riprese il suo colorito.
<< Il veleno è il mio cibo >>.
Disse guardandoli tutti, sorrise ancora.
<< Siete stati fortunati ad incontrarci >>.
E anche loro erano stati fortunati a trovarli in quella terribile situazione, avevano tutti abbassato la guardia solo per salvare il loro capitano.
<< Ah, Rufy >>.
Chopper saltò giù dalla sedia e si mise in piedi, quando il suo capitano si svegliò improvvisamente mettendosi dritto sul lettino.
<< Cos-è successo ? >>
Chiese beccandosi prima un pugno da Nami e poi da Zoro.
<< E lo chiedi anche, ti sei mangiato la pelle del pesce che avevamo appena pescato nonostante Zeff e Paty ti avevano vietato di farlo >>.
Urlarono i due nominando i nomi dei loro cuochi di bordo.
<< Oh... Ahahah però era buono >>.
Disse beccandosi l'ennesimo pugno, questa volta da tutti i componenti della ciurma.
<< Paty e Zef ? >>
Reiju sembrava confusa, chi erano questi due che erano stati appena nominati, non li riconosceva come i componenti della ciurma.
<< Sono i nostri cuochi della nave, l'abbiamo incontrati nel loro ristorante, e io ho chiesto loro di venire con noi, entrambi vorrebbero girare tutto il mondo e scoprire nuovi sapori, al fine di diventare cuochi bravissimi così hanno subito accettato di seguirci >>.
Disse Rufy sorridente << Ma... Tu chi saresti ? >>
<< Come, Prima le spieghi chi sono i nostri amici e poi le chiedi chi sarebbe, comunque Rufy lei ti ha appena salvato la vita >>.
Disse Nami sospirando, il suo capitano si mise in piedi e uscì dalla stanza sotto le proteste di Chopper, ma non gli diede ascolto.
<< Grazie allora, perchè non ti fermi con noi, per gratitudine >>
Reiju si guardò attorno, quando vide suo fratello sulla nave sorrise, lo guardò e lui annuì.
<< Mi spiace, ma devo tornare >>
Rufy notò la nave della Germa e ne rimase estasiato, era enorme.
<< Wow, quella è la tua nave ? Oh ma c'è qualcuno lì >>.
Disse muovendo le braccia in segno di saluto, il gruppo guardò verso Sanji e incredulo domandò da dove saltava fuori << Prima non c'era >>
<< Forse era nella sua cabina, Ehi Sanji vieni a salutare >>.
Il biondo si accese una sigaretta e si mise in piedi sulla nave, gli bastò fare un salto per arrivare al loro cospetto.
<< Lui è mio fratello >>.
Disse Reiju osservando lo sguardo di Nami che stava fissando Sanji da un pò, sorrise immaginandosi che forse era già caduta ai suoi piedi, peccato per quello che l'attendeva.
<< Sanji, non essere maleducato e presentati >>.
Il ragazzo rimase in silenzio, ma poi abbozzò un sorriso.
<< Piacere, Rufy >>
<< Eh, sai il mio nome ? >>
<< Come non potrei, tutti sanno delle tue gesta >>.
Rispose con calma, Bugia, sapeva di lui perchè gli era stato ordinato di catturarlo.
<< Oh, mi fa piacere >>.
Disse iniziando a ridere lusingato, Sanji posò gli occhi su Nami, le prese una mano e gliela baciò chinandosi appena.
<< Ciao, bellissima >>.
Disse, Nami lo trovò sfacciato, ma nonostante ciò lo delineò come un gentiluomo e con uno sguardo molto penetrante, sentì le guance accaldarsi, ma cercò nonostante tutto di rimanere pacata.
Sanji lasciò la sua mano, non degnò di uno sguardo a nessun'altro.
<< Bene, noi dobbiamo tornare vero fratellino ? >>
Reijiu mise una mano sulla testa del fratello e gli scompigliò i capelli, gesto che fece sorridere il gruppo, ma infastidire Sanji.
<< Si, si va bene >>.
Sanji tuttavia l'allontanò e la precedette ritornando sulla nave, una volta rimati soli, Rufy decise di tornare in cucina per vedere a che punto era la cena, ma prima richiamò Sanji e Reiju per salutarli un ultima volta, notò lo sguardo del ragazzo, sembrava quasi dispiaciuto per qualcosa.
Una volta entrato in cucina, Rubber rimase a bocca aperta nel trovare i suoi due cuochi stesi a terra.
<< Ma, che succede ? >>.
Rufy si gettò sui corpi dei due amici, stavano dormendo, mentre Nami correva fuori per notare la nave di prima ancora vicina alla loro, le venne un presentimento, ma non fece tempo ad entrare in cucina che vide tutti i suoi amici svenuti a terra ed avvolti da una nuvola verde.
<< Gas ? >>.
Si chiese con il cuore in gola e iniziando a credere che quelle persone di prima, non erano affatto loro amiche.
 
Nel frattempo Sanji si era già infilato la maschera anti gas.
<< Vai a prenderli tutti tu >>.
Disse Reiju sedendosi, guardò il fratello saltare dalla nave, un tempo era un piccolo fifone, veniva pestato e preso in giro dai suoi fratello, compresa lei, anche se non lo faceva per fargli del male, il più delle volte lo aiutava.
Un giorno prese la decisione di liberarlo e farlo scappare dal loro castello, ma Sanji con le lacrime agli occhi si aggrappò a lei chiedendole di aiutarlo, iniziarono così dei duri allenamenti per farlo diventare più forte.
Ci riuscì, ma Sanji e suo padre non erano ancora in buoni rapporti, neanche con i fratelli se per questo, ma riusciva a tener loro testa.
 
Raggiunta la nave, Sanji si chiese come mai suo padre era interessato a queste persone che parevano abbastanza deboli, si erano fatti fregare da una semplice bombola di gas.
<< Ehi, tu fermo >>
La voce femminile di qualcuno, giunse alle sue spalle, Sanji si girò ritrovandosi puntato un lungo bastone di ferro alla gola, era la ragazza dai capelli arancioni che ora lo fissava con disprezzo.
<< Ciao, ci rivediamo bellezza >>.
Disse sorridendole e spostando il bastone, Nami però reagì provando a colpirlo, ma al ragazzo bastò bloccarlo con una mano per poi scaraventarlo lontano, Nami rimase senza parole e iniziava  a tremare, era troppo debole, quindi indietreggiò di poco .
<< Non è elegante puntare qualcosa ad uno sconosciuto, sai che potrei farti del male per questo ? >>
<< Hai fatto tu del male ai miei amici  >>.
Sanji si accese una sigaretta, annuì semplicemente.
<< Perchè ? Diciamo che la mia famiglia ha bisogno di nuovi sottomessi, schiavi come preferisci chiamarli tu >>
<< Non saremo mai ai vostri ordini, il nostro capitano ve lo impedirà >>.
Sanji emise una risata.
<< Ma, il vostro capitano finirà in mano a Big Mama >>.
Nami indietreggiò ancora , finendo con  la schiena al muro.
<< Mi da noia il fatto che tu possa essere ancora sveglia, ma non ti farò del male, come potrei >>.
Sanji le afferrò il braccio con prepotenza.
<< Se fai la brava, potrai venire sulla mia nave senza alcun graffio >>.
Sanji odiava comportarsi come un Vinsmoke, ma era costretto, forse anni prima doveva avere il coraggio di andarsene vista l'opportunità avuta.
 
 
Quando Reiju sentì il fratello risalire a bordo, gli lanciò un occhiataccia strana.
<< Ci hai messo troppo tempo, Insomma credevo avessi bisogno di aiuto >>.
Sanji mise a terra i corpi dell'intera ciurma, mostrò invece Nami che era ammanettata al suo polso.
<< Direi di no, ho solo trovato questa ragazzina ancora sveglia >>.
Nami strinse i pugni con forza, nessuno poteva chiamarla ragazzina.
<< Stronzo >>.
Disse a denti stretti mentre Reiju legava la nave di cappello di paglia alla loro, la Germa si rimise in cammino, verso il castello dei Vinsmoke.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Crudeltà ***


Image and video hosting by TinyPic
Judge Vinsmoke sedeva con entrambe le mani posate sui braccioli della sua sedia, fissava con noncuranza il muro macchiato da polvere da sparo mentre la ciurma di Rufy veniva legata ad un palo, accanto a lui vi erano i suoi uomini che lo avevano portato con tutta la sedia sulle spalle, di solito in quel posto giustiziava chi aveva osato prendersi gioco di lui o andargli contro, chi si opponeva ai suoi ordini.
<< Bravi figli miei, allora sono loro >>.
Disse guardando la ciurma, stavano iniziando a svegliarsi, lo spadaccino per prima di tutti, notò subito lo sguardo di Zoro macchiarsi di vergogna.
Di sicuro non credeva che si sarebbe fatto catturare in quel modo, Robin, invece  per prima cosa aveva notato di avere alle mani dei guanti di ferro che le coprivano tutta la mano vista la forma arrotondata, queste servivano per bloccarle i movimenti e quindi non avrebbe  potuto usufruire dell'aiuto del frutto del mare.
<< Non è stato difficile catturarli padre, ora Rufy si troverà con BigMama, pensate che sentiremo presto parlare di lei ? >>.
Reiju si era chinata a lui, mentre un non curante Sanji guardava i prigionieri e le macchie di sangue che si trovavano alle loro spalle, si chiese a chi appartenessero.
<<  Si,Se vorrà concludere l'accordo >>.
Rispose Judge alzandosi, Sanji sentì la presenza del padre affiancarlo e mettergli una mano sulla spalla, un senso di odio e disprezzo lo pervase, fin da piccolo quell'uomo lo aveva trattato quasi come se non fosse suo figlio, prendendosi gioco di lui assieme agli altri figli, perchè lui era debole rispetto a loro, lo aveva imprigionato, punito e picchiandolo fino a fargli perdere conoscenza, solo quando, stufo di avere un peso come lui, aveva deciso di liberarsene ed ucciderlo, Sanji si difese cacciato tutta la forza che aveva in corpo, in quel momento Judge scoprì la reale potenza del figlio, così iniziò ad allenarlo ancora più duramente.
<< Sanji, è arrivato il momento per te di farmi vedere quando sei cresciuto >>
<< Che intendi dire ? >>.
Chiese il ragazzo fissando l'uomo che gli aveva dato la vita, ma che poteva toglierla con uno schiocco di mano.
Judge allora prese le braccia del figlio e gli mise due guanti di ferro, come quelli che aveva Ribin, ma con i buchi per far uscire le dita della mano scoperte, Sanji non capì subito a che servissero.
<< Combatti per me, fammi vedere quando sei diventato forte >>.
Sanji scosse subito la testa.
<< No, non mi va per niente >>
<< Allora lo farà uno dei tuoi fratelli >>.
Disse Judge sogghignando, Sanji indietreggiò fissando i prigionieri, di sicuro suo fratello non ci avrebbe messo molto ad ucciderli, erano freddi e senza cuore, a loro non interessava spezzare una vita qualunque.
Una delle guardie del padre fece per liberare Nami, ma Sanji si piazzò subito accanto a questa e impedì la sua liberazione.
<< Combatterò io, ma non con una donna >>.
Disse mentre Yonji tornava a sedersi, dopo che il padre gli ordinò di farlo.
<< Okay, come vuoi Sanji >>.
Sorridendo il padre di Sanji tornò a sedersi, si gustò la battaglia con un sorriso soddisfatto sulle labbra.
Sanji liberò uno dei prigionieri a caso, questo iniziò a tremare.
<< E' solo un combattimento, non ti ucciderò >>.
Gli promise Sanji scagliandosi contro di lui, l'attacco andò a vuoto, ma il secondo, scaraventò il prigioniero contro il muro di cemento frantumandolo, Sanji lo affiancò prendendolo per il collo.
<< Come ti chiami >>
Gli chiese, non sapeva chi fosse, anche perchè non aveva alcuna taglia, non era come i suoi compagni.
<< P-Paty >>.
Rispose balbettando, Sanji annuì alzando la gamba e colpendolo mandandolo a terra, Paty si alzò mettendosi in ginocchio ma Sanji si scagliò ancora su di lui, la mano posata sulla sua fronte, al fine di spingerlo e farlo ricadere, ma improvvisamente  dal dorso del quanto di Sanji uscì una lama che trafisse Paty sulla testa.
Judge sorrise.
<< C-cos...? >>
L'urlo dei compagni del pirata costrinse Sanji a voltarsi estraendo la lama dalla testa dell'uomo, ormai era morto e ad ucciderlo era stato lui.
<< Bravo figlio mio, ora si che sei diventato un uomo AHAHAH >>.
Judge gli si avvicinò mettendogli una mano sulla spalla, il ragazzo dal naso lungo aveva iniziato ad urlargli contro.
<< Avevi detto che non sarebbe morto >>.
Sanji tuttavia, non riusciva a sentire niente attorno a se, se non le lacrime dei compagni di Paty, il suo corpo tremava, lui non aveva mai ucciso nessuno, con rabbia si sfilò i quanti di ferro notando solo in quel momento che avevano un buco dov'era contenuta la lama, li gettò a terra il più lontano possibile da lui, suo padre sapeva che non avrebbe mai ucciso nessuno, per questo glieli aveva messi.
<< Quando viene posato il quanto sul corpo di qualcuno , esce fuori automaticamente una lama, ecco perchè quando hai tirato appoggiato la mano sulla fronte di quel misero pirata l'hai trafitto uccidendolo, anche senza il tuo volere >>.
Judge sembrava soddisfatto, alla fine lo scopo del padre era testare quella nuova arma, la Germa era conosciuta grazie alle tecnologie d'avanguardia che possedeva.
<< Non dovevi farmelo fare >>
<< Oh avanti, sei un Vinsmoke senza palle o cosa ? >>.
Il padre del ragazzo rise dandogli delle pacche sulla spalla, Sanji lo allontanò in malo modo, la puzza del sangue gli stava dando la nausea.
<< Ora smettila di fare il bambino >>.
L'urlo di Judge fece tremare quasi tutti, mentre con una mano afferrava Sanji dai capelli e lo costringeva a chinarsi per poi colpirlo con il ginocchio, Sanji venne spinto fino ai prigionieri ma si alzò subito cercando di colpire il padre, questi lo evitò mettendosi di fianco al figlio e colpendolo alla testa con un pugno, finito di nuovo a terra il padre gli diede le spalle.
<< Prendetelo e dategli una punizione >>.
Disse ai suoi sottoposti, poi ordinò ai figli di mettere nelle prigionie la ciurma e di liberarsi del corpo di Paty.
Sanji osservò anche se con la vista annebbiata tutti i loro movimenti, poi venne preso di peso e legato ad un palo, gli venne messa in faccia una maschera di ferro, talmente tanto pesante che lo costringeva a tenere giù la testa.
<< Ci resterai per un bel pò >>.
Disse suo padre andandosene via, senza alcuna pietà per il figlio, senza cuore. 
Rejiu lanciò un occhiata al fratello dispiaciuta, le faceva male vedere Sanji trattato così, ma non poteva opporsi al padre o avrebbe ricevuto lo stesso trattamento, e aveva paura, solo per questo non diceva nulla.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Come puoi chiamarlo padre ? ***


Image and video hosting by TinyPic
Sanji non era riuscito a dormire per due notti, certo in quella posizione, legato ad un palo con tutta la pioggia della notte passata, come poteva farlo.
Suo padre, alla fine lo aveva tenuto legato per due notti e due giorni, ma ancora non si faceva vedere per liberarlo, alla fine lui aveva fatto come gli era stato chiesto, perchè trattarlo così, forse perchè aveva osato mostrargli il disappunto nell'aver ucciso qualcuno senza volerlo.
Alla fine, ancora non riusciva a concepire quello che era successo, anche con tutta la pioggia, Sanji riusciva a vedere la macchia di sangue di Paty, si trovava proprio di fianco a lui, era come se quel corpo si trovasse ancora steso a terra, e Sanji sentiva come un dolore strano, che non riusciva a spiegare, partirgli dal petto fino a risalire in gola.
<< Vedo che le forze non ti mancano ancora, fratellino >>.
Reiju aveva interrotto i suoi pensieri mentre in silenzio si avvicinava a lui, gli mise entrambe le mani sulle spalle prima di sfilare quella maschera dal suo volto, quello che vide furono due occhi gonfi, probabilmente aveva pianto, non sembrava neanche Sanji.
<< Hai pianto, vero ? >>
<< ... >>.
Sanji non le rispose, sembrava che fosse arrabbiato con lei, anche se non c'entrava nulla in tutto questo schifo.
<< Sono usciti tutti, per questo sono venuta a  portarti qualcosa >>.
Reiju mise avanti alla bocca di Sanji una polpetta di riso, lo vide guardarla in silenzio prima di decidere di dare un morso, l'espressione del fratello fu di disgusto.
<< Scusa, l'ho preparata io e di sicuro farà schifo >>.
Disse lei quasi in imbarazzo, Sanji si rese conto per la prima volta che sua sorella era molto simile a lui e a... Loro madre.
<< Va bene così >>.
Rispose cercando di sorridere, anche se le labbra non riuscirono ad inclinarsi verso l'alto, Reiju continuò quindi a far mangiare suo fratello.
<< Ricordo ancora quando eri piccolo, portavi da mangiare a nostra madre quando lei era quasi... Gli ultimi giorni della sua vita era sorridente, più del solito, perchè diceva che tu le preparavi certi pranzetti ottimi, Non te l'ho mai detto, ma un giorno ho assaggiato di nascosto una delle tue pietanze, faceva davvero schifo sai ? >>.
Reiju si mise a ridere, e anche Sanji dentro di se aveva voglia di ridere a quelle parole.
<< Capì solo dopo la sua morte perchè lei amava i tuoi pranzi, nonostante fossero disgustosi, senza sapore, mamma li amava perchè eri tu a prepararli, ci mettevi il cuore per lei, e noi figli non siamo mai andati a trovarla, neanche il giorno stesso che ci stava lasciando... Non sai quando ho sofferto, di sicuro lei non ci amava come amava te, io andavo a trovarla poco e niente, e quando lo facevo mi chiedeva spesso di te. Perchè non eri andato a trovarla, se eri malato, io allora rispondevo che stavi poco bene, non potevo dirle quello che faceva nostro padre... Mi spiace Sanji, eri solo da piccolo e lo sei anche ora, non riesco a salvarti >>.
Reiju si dava tante colpe, vedeva suo fratello subire tanto dolore a causa del padre e dei loro fratelli, solo lei gli era vicino, ma non faceva nulla per difenderlo.
<< Ho ancora fame >>.
Disse Sanji cercando di mettere fine alle lacrime della sorella, quella era l'unica cosa che poteva fare in quel momento, visto che era legato.
Mentre Reiju gli passava altro cibo, Sanji non poté non ringraziarla.
<< Grazie... E comunque, mamma nonostante tutto amava anche voi, mi chiedeva spesso come stavi o come stavano gli altri, dicevo sempre che eravate occupati a studiare con nostro padre >>.
Reiju ringraziò mentalmente il fratello per ciò che le aveva detto, in un certo senso le serviva sapere che loro madre non si era scordata di loro e che non gli odiava per non essere mai andati a trovarla durante la malattia.
<< Reiju posso chiederti una cosa ? >>
<< Si, dimmi >>.
Rispose guardandolo negli occhi.
<< Come fai tu... A chiamarlo papà, io non lo so più, e a volte vorrei proprio che non fosse mio padre >>.
Lei non rispose subito, forse perchè neanche lei lo sapeva, tuttavia mentre stava per dire qualcosa, Reiju allarmata rimise di tutta fretta la maschera di ferro a Sanji.
<< Credo siano tornati, Sanji ti prego, cerca di non perdere tutte le forze >>.
Sanji osservò la sagoma della sorella sparire così com'era apparsa, almeno per un breve momento non si era sentito completamente solo.
 
Reiju raggiunse il padre e i tre fratelli all'entrata del loro castello.
<< Padre >>
<< Reiju... >>.
L'uomo la guardò con aria interrogativa, sembrava quasi che avesse capito qualcosa.
Quando l'uomo la superò, Reiju lo seguì prima in silenzio, poi decisa a chiedergli di liberare Sanji.
 
Nel frattempo, nelle celle sotterranee...
<< Non capisco, come mai il padre l'ha trattato in quel modo >>.
Nami si era arrampicata sull'unica finestrella che dava loro l'aria, era riuscita a scorgere la sagoma di qualcuno incatenato, riconoscendo quasi subito Sanji, il loro rapitore.
<< Ha ucciso Paty, sinceramente non me ne importa di lui >>.
Disse Zoro guardando la navigatrice.
<< Ma... L'ha legato ad un palo con una strana maschera, non gli portano cibo da due giorni e due notti >>.
Si lamentò ancora scendendo dalla finestra, Robin le sorrise appena.
<< Ti sta tanto a cuore il ragazzo ? >>
Nami distolse lo sguardo dall'amica, scosse subito la testa negativamente.
<< Che ti salta in mente ? Quello... E' solo un crudele assassino >>.
Rispose, eppure ricordava ancora la prima volta che lo sguardo di Sanji si era posato sul suo , non sembrava così cattivo, sembrava per lo più, quello di un ragazzo in gabbia, come loro in quel momento.
Nami si soffermò a guardare i suoi compagni, Chopper aveva nascosto il viso tra le braccia e le gambe, Robin gli era seduta accanto voleva consolarlo, era ancora scosso dalla morte di Paty mentre Zef non parlava più, il clima era teso, se solo Rufy fosse lì con loro.
 
Quando qualcuno venne a sciogliere le catene, Sanji cadde pesantemente sul terreno bagnato e fangoso, si mise in piedi liberandosi dalla maschera di ferro, la prima cosa che vide, fu una lunga spada accanto al suo viso.
<< Nostro padre ha detto di liberarti, voleva mandare una guardia, ma ho preferito farlo io per vedere la tua faccia contraffatta dal dolore... E' divertente sai ? >>.
Ichiji, il gemello più grande di Sanji e Niji se ne stava lì a guardarlo divertito, la gamba alzata, pronta a picchiarlo di nuovo, lo colpì al petto facendolo cadere, ma nonostante il dolore Sanji non fiatò, anzi si lanciò contro di lui tirandolo per i fianchi, quando Ichiji si ritrovò a terra assieme a Sanji non ebbe modo di difendersi che il fratello gli assestò un pugno sul viso e poi un altro, lo vide tirare su un terzo colpo, ma privo di forze andò a vuoto, Sanji colpì il terreno facendo saltare il fango sui loro volti.
<< Fermi voi due >>.
Yonji il fratello più piccolo di Sanji e gli altri due gemelli si era avvicinato  mentre stavano litigando, sospirò stanco di ritrovarsi quasi sempre a dividerli.
<< Certo che siete peggio di cane e gatto, Ichiji lo sai che preferisco quando lo picchiamo tutti e tre >>
<< Zitto, sai benissimo che se voglio posso farvi fuori tutti insieme >>.
Ichiji si mise a ridere di gusto.
<< Ah davvero, Perchè non lo fai allora ? >>.
Sanji si mise in piedi lasciando andare il fratello, gli sorrise soddisfatto per quello che stava per dire.
<< Non voglio sporcarmi le mani, con delle fecce come voi >>.
Yonji sentendo quelle parole s'infuriò e provò a colpire Sanji, al quale bastò  solo alzare la gamba per non farsi toccare da lui.
<< Tutto qui quello che sai fare, da piccolo credevi di essere più forte di tutti e ora appena mi tocchi >>.
Sanji lo spinse via, prima di tornare dentro il castello avvertì loro di lasciarlo in pace, da solo, non voleva sentire neanche le loro luride voci.
<< Credo che dovresti andare a controllare nostra sorella >>.
Ichiji sorrise quando dopo aver detto quella cosa, Sanji si era precipitato nel castello senza neanche guardare avanti se stava travolgendo qualcosa o qualcuno.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3556781