Se Ami Sai

di SabineeShirai
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Inizio (1\3) ***
Capitolo 2: *** Ritorno a casa. (modificato) ***
Capitolo 3: *** Verità ***
Capitolo 4: *** Inizio (2\3) ***



Capitolo 1
*** Inizio (1\3) ***


Sakura era una sedicenne come tutte le altre, aveva degli amici, aveva il ragazzo della quale era innamorata e che, ironia della sorte, non la ricambiava.
Andava a scuola, fumava e beveva come tutti, e come altre volte per quella sera i suoi amici aveva organizzato una serata memorabile.
Così lei, Ino, Hinata e Ten Ten, si misero d'accordo per prepararsi tutti a casa di Ino.
Sakura però non aveva idea che la sua vita sarebbe cambiata una volta tornata a casa.
Infatti appena entrata aveva scoperto dai suoi genitori che sarebbero partiti la settimana successiva.
Lei aveva urlato che non sarebbe mai partita, che non avrebbe mai lasciato i suoi amici. Ma suo padre era irremovibile, dovevano lasciare Konoha e trasferirsi a New York per affari. 
A casa loro era arrivato Dilan un diciasettenne, tutto muscoli e cervello. Si era innamorato di Sakura quasi subito. 
Ma Sakura amava Sasuke, lo amava dall'età di dieci anni. 
Per dimenticarlo era uscita con Kiba e Rock Lee, ma ora non sapeva come gestire Dilan.
Salì di fretta le scale, prese l'occorrente per la sera e per la notte, infatti avrebbe dormito da Ino, e uscì.
Con il suo motorino era arrivata a casa Yamanaka.
''Sakura che hai? Sembri sconvolta.'' disse Ino vedendola.
''Mi trasferisco a New York, tra una settimana, sette giorni. Te ne rendi conto?'' disse tra le lacrime.
''Andrai via? Mi lascerai con i miei guai da sola?'' domandò Ino tristemente.
''Sai che non voglio farlo, ma papà non cambia idea. E poi c'è Sasuke, io continuo ad amarlo. E non voglio lasciarti sei l'unica amica, prima di Hinata e Ten Ten, mi sentirò sola senza di te.'' disse abbracciandola.
''Va bene, tra poco arriveranno le ragazza e noi siamo un disastro.'' disse rincuorata dalle parole di Sakura.
''Non voglio che lo sappia nessuno per il momento.'' disse tirando su con il naso.
''Va bene.'' sorrise la bionda.
Dopo pochi minuti arrivarono le altre due amiche e si prepararono per la serata. 
Ino indossava un abito lungo fino al ginocchio e con uno spacco laterale della gamba sinistra, color lilla.
Hinata decise che era meglio nascondere che fare vedere, suo padre l'avrebbe punita se l'avesse vista. Così scelse un abito giallo molto coperto davanti.
Ten Ten scelse un pantalone nero e un top blu. 
Sakura voleva divertirsi, Ino le aveva prestato un abitino lungo fino ai piedi con lo spacco laterale della gamba destra. A lei quell'abito stava bene, era adatto alle sue piccole forme. Era di un rosso sangue, aveva raccolto i capelli in una treccia lunga che percorreva la schiena scoperta. 
Ino decise di lasciare i capelli sciolti, invece Ten Ten li aveva legati in un unica coda bassa. Hinata li aveva arricciati e acconciati. Sembravano modelle, tutto arricchito da un trucco leggero ed elaborato e da tacchi alti da 15 cm ciascuna.
Le dovevano prendere Naruto, fidanzato di Hinata un tempo innamorato di Sakura, Sasuke l'amore impossibile di Sakura,Shikamaru e Neji.
L'Uchiha aveva preso una limousine con tanto di autista per portare in giro gli amici.
Anche se era schifosamente ricco, considerando il patrimonio lasciato dai suoi genitori morti insieme al loro primogenito Itachi in un incidente,compresa l'azienda, il suo sogno era quello di diventare architetto. Studiava per quello insieme all'amico Naruto.
Sakura sapeva molte-troppe cose su di lui, primo perché erano cresciuti insieme e secondo perchè Naruto raccontava sempre di cosa facevano assieme. Loro erano come fratelli.
E Sakura invidiava il loro rapporto, per lei Naruto era un fratello, ma Sasuke non capiva se era ancora suo amico.
Adesso aspettavano in salotto i quattro ragazzi.
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Appena suonò il campanello, tutte le ragazze avevano già indosso i cappotti. 
Quando uscirono fuori, ad aspettarle c'erano quattro ragazzi elegantissimi, anche Naruto lo era.
Tutti i ragazzi per le loro accompagnatrici avevano preso una rosa, una per ognuna di loro. Ino aveva una rosa gialla, Hinata viola e Ten Ten verde. Solo Sakura non aveva nulla, perchè lei si era ritrovata come cavaliere Sasuke Uchiha.
La delusione dei suoi occhi la lessero tutti, voleva scappare via. 
''Wooow sei uno schianto, Sakura!'' disse Naruto.
Ma lei era troppo ferita per parlare.
Sasuke non riusciva a parlare, era sconvolto. La sua amica era una donna esattamente come le altre, lui non se n'era mai accorto. Lei indossava felpe che la ricoprivano tutta e a volte si comportava da vero maschiaccio.
Adesso imvece era lì in tutto il suo splendore, che lui era stato preso alla sprovvista.

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Capitolo 2
*** Ritorno a casa. (modificato) ***


Avviso: i capitoli saranno tre passati e tutti presenti, spero che vi piace questa storia
Dieci anni aveva trascorso lontana dal suo villaggio natio e ora vi era appena atterrata con le sue bambine accanto a sè. 
Del suo ritorno aveva avvertito solo Ino, che le aveva pulito la casa.
Adesso era in aereoporto che aspettava il taxi e sperava che nessuno sarebbe venuto a conoscenza del suo ritorno. Sperava che soprattutto una certa persona non lo venisse mai a sapere.
Salirono sul taxi per recarsi nella sua vecchia casa, ma quando arrivarono trovarono Naruto, Hinata e Ino.
''Sakura? Sakura sei tornata.'' urlò Naruto in lacrime per la contentezza.
''Shhh non svegliare Sophie.'' disse Isabelle, smontando la gioia di Naruto.
''Si deve svegliare tesoro.'' disse con un sorriso dolce Sakura.
''Allora quando lei dorme, io la sveglio.'' disse impuntandosi. Mise il broncio che era uguale a quello di suo padre.
Naruto la fissava, quella mocciosa era un peperino al pari della madre.
''Non lo farai tesoro. Entriamo.'' disse Sakura aprendo la porta della casa dov'era nata e cresciuta.
Una volta messa Sophie nella culla che era stata sua e Isabelle davanti ai compiti, Sakura si sedette con i suoi amici in salotto.
''Allora cosa mi raccontate di bello?'' chiese lei.
''Niente di che. Abbiamo aperto uno studio di architettura da quasi cinque anni.'' disse Naruto.
''Abbiamo?'' domandò Sakura.
''Io e Sas...'' ma non finì la frase che Sakura s'intristì.
''Sakura ci dispiace per i tuoi genitori e per tuo marito.'' le disse Hinata.
''Anche a me, se nè andato troppo presto.'' ancora non riusciva a superare la morte di Dilan.
Era morto prima che lei partorisse la piccola Sophie, era incinta di cinque mesi quando un malore lo aveva colpito. 
Aveva rischiato di perderla per lo shock.
''Mammina perchè piangi?''chiese Isabelle.
''Nulla tesoro, hai finito i compiti?'' domandò.
''Sì. Posso giocare?'' chiese.
''Sì che puoi.'' le baciò la fronte e la piccola andò a giocare.
''Sarebbe una compagna di giochi perfetta per Boruto.'' sorrise Naruto.
''Avete anche voi un bambino?'' domandò Sakura.
''Sì è nato dopo che sei andata via. Io e Hinata ci siamo sposati due anni dopo appena compiuti diciotto anni.'' spiegò Naruto.
''Mi sono persa tante cose andando via da Konoha, New York è bella, ma il Giappone è un'altra cosa.'' spiegò lei.
''Quanti anni ha Isabelle?'' domandò Naruto.
''Dieci.'' rispose senza riflettere.
''Eri incinta quando sei andata via?'' domandò piano Naruto.
''No, che dici? Belle è la figlia di Dilan.'' rispose arrabbiandosi.
''Ma tu hai detto...'' disse lui senza finire.
''So cosa ho detto. Io e Dilan stavamo già insieme.'' disse lei.
''Ma se stavi con Sas'ke. Lo hai tradito?'' disse lui.
''Naruto basta, non roviniamo anni di amicizia per niente. Sasuke è sempre stato stronzo e Sakura ha fatto molto bene a girarsi intorno.'' Parlò Ino che era stata in silenzio per tutto il tempo.
''Io e Naruto siamo divorziati.'' disse Hinata.
''Coosa?'' disse Sakura.
''Sì, lo siamo da quasi tre anni.'' rispose Naruto.
''Ma perchè?'' chiese Sakura che aveva sempre tifato per loro.
''Ora la stronza sta con Kiba.'' disse Naruto.
''Modera il linguaggio, tu stai con quella gatta morta di Kathie.'' disse Hinata alzandosi.
''Basta.'' disse Sakura calmando gli animi.
''Sarà meglio che vada, Kiba mi aspetta.'' disse Hinata alzandosi.
''Va da quell'idiota che ti brama da quando avevi dieci anni.'' disse Naruto.
Uno schiaffo gli fece girare il volto: era stata la cara Hinata a darglielo.
''Almeno mi ha sempre amata, mentre tu amavi un'altra.'' disse andando via sul serio.
Si sarebbe scusata in seguito con Sakura.
Anche Naruto dopo un paio di minuti se ne era andato.
Erano rimaste solo Sakura e Ino.
''Tu lo sapevi che si erano lasciati?'' domandò Sakura.
''Sì, io e Sasuke abbiamo tentato a farli tornare insieme, ma sono testardi. Loro nonostante tutto si amano ancora.'' disse Ino.
''Sasuke che prende parte ad un gioco di squadra? Mi prendi in giro!'' disse Sakura incredula.
''E' cambiato molto da quando sei andata via. Il giorno dopo la vostra partenza affrettata era venuto a cercarti.'' disse Ino.
''Non ci credo proprio, lui non mi ha mai voluto.'' disse alzandosi. Sua figlia si era svegliata. ''Sarà meglio che vai anche tu...'' disse solamente.
Ino se ne andò rammaricata e triste, voleva farle capire che Sasuke l'aveva sempre amata.
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Intanto Sasuke era in ufficio a lavorare, quando di corsa era entrata Karin, la sua futura sposa. Lei lo amava, ma lui non ne era più capace da quando la donna che aveva amato a sedici anni se ne era andata senza più tornare.
''Amore mio, sei pronto?Dobbiamo andare a cena da Naruto.'' disse la rossa, Naruto era suo cugino e lei ne aveva approfittato per stare con Sasuke.
''Ho tanto lavoro da fare, ci vediamo lì a casa di Naruto.'' disse annoiato.
''Uffa! Sei sempre distratto con me.'' disse mettendo il muso.
''Sei pesante Sak...Karin!'' troppo tardi si accorse dell'errore che aveva commesso.
''Tu non la dimenticherai mai, non è così?'' domandò lei arrabbiata.
''Andiamo a casa da Naruto.'' si alzò e prese la sua giacca.
''Non dici nulla, tu l'ami ancora?'' domandò.
''Io non amo nessuno. E ora andiamo.'' disse.
''No. Ci vediamo direttamente da Naruto.'' disse andandosene.
Si rimise seduto e si prese la testa tra le mani, non era riuscito a dimenticarla e mai ci sarebbe riuscito. Lei gli era entrata nella pelle da quando avevano sedici anni.
Si alzò per permettere al suo cervello di tornare indietro di dieci anni.
Chiuse lo studio e uscì, casa di Naruto non era lontano dall'ufficio e voleva camminare.
Si ritrovò nei pressi di casa Haruno, era chiusa da dieci anni, ma più andava avanti e più vedeva che la luce della cucina era accesa.
Immaginò che qualche ladro fosse entrato, così passò per il giardino ed entrò dalla finestra della cucina, gli passò un flash back dell'ultima volta che era entrato lì, prima della partenza affrettata. Era difettosa la finestra e non si chiudeva bene, chiunque se lo sapeva poteva entrare.
Voleva fare tutto piano, così andò verso il salone sentiva che qualcuno bisbigliava, era già pronto a chiamare la polizia.
Ma appena mise piede in salotto, ciò che vide lo lasciò senza fiato.
Una giovane donna dai capelli rosa intenta ad allattare un neonato.
La ragazza alzò gli occhi e lo vide, un lampo li attraversò.
''Sak...kura...''inghiottì aria perchè non sapeva che dire.
''Sas'ke!'' sussurrò coprendosi.
''Sei tornata?'' domandò.
''Sì. Ma come sei entrato?'' domandò a sua volta.
Lui le spiegò che c'era un difetto nella finestra e se non voleva ladri in casa doveva ripararla.
C'era imbarazzo e poca comunicazione, non sapevano che dirsi dopo dieci anni. Ma lui vedendola nel suo cuore per un attimo si era accesa la speranza di poter tornare da lei.
''Scusami...'' disse lei andando in camera delle bambine. Non capiva perchè era lì.
Adagiò la piccola Sophie nella culla, ma prima si prese il tempo di farle fare il ruttino.
Intanto Sasuke si girava intorno, conosceva a memoria quella casa, si guardò intorno e nel salone accanto alla foto dei suoi genitori, c'era Sakura vestita da sposa e accanto a lei quello che suo padre aveva scelto come sposo.
Si era sposata, ma in giro vedeva solo giochi e niente che potesse appartenere al marito. Che fosse divorziata? Ma dov'erano i suoi genitori?
''Ti sei sposata? E lui dov'è?'' domandò una volta entrata.
''Perchè sei qui?'' domandò lei invece di rispondere.
''Rispondi alle mie domande, me lo devi.'' disse lui.
''No io non ti devo nulla.'' rispose.
''Allora rispondi? O sveglio tutta la casa, voglio vedere se tuo padre scende a proteggere sua figlia.'' disse alzando la voce.
''Smettila, vuoi sapere? Bene, i miei genitori sono morti da nemmeno due anni e mio marito ha avuto un infarto...'' ma non continuò perchè scoppiò a piangere.
''Mi dispiace...''disse lui, si sentiva in colpa.
''No, per favore va via, non voglio che mia figlia ti veda.'' disse.
''Sei anche mamma, Sakura io...'' non finì la frase, perchè una bimba dai capelli neri e lunghi si era svegliata.
''Mammina che succede e chi è questo signore?'' disse la piccola.
A Sasuke prese un colpo, quella bambina aveva dieci anni. Guardò Sakura che era corsa dalla bambina.
''Tesoro va a letto.''disse facendola andare via.
''Mamma chi è?'' si impuntò.
''Lui è un vecchio amico, era un mio compagno di scuola...''ma non finì la frase che Belle si era precipitata da Sasuke.
''Piacere io sono Isabelle, ma tutti mi chiamano Belle. La mamma non mi ha mai parlato di te.'' disse offrendogli la mano.
Sakura era in ansia, lui non doveva capire.
''Piacere io sono Sasuke Uchiha.'' disse stringendogli la mano.
''Sai il mio papà è morto prima che Sophie nascesse.'' Disse di punto in bianco.
''Vai ora Belle.'' disse Sakura.
Sasuke guardò per un attimo la bambina, era Sakura all'età di dieci anni. A quel tempo non lo lasciava mai in pace litigando con Ino.
Una volta convinta la bambina, rimasero soli.
''E mia figlia.'' disse subito.
''No è figlia di Dilan, mio marito.'' disse lei.
''Quindi è lui nelle foto, stavate insieme quando ti vedevi con me?'' domandò.
''Sì, era il mio fidanzato.'' mentì lei.
''Hai tradito tutti e due. Mi hai cercato solo per essere il tuo primo, ma poi hai sposato lui. Sei...'' uno schiaffo gli arrivò in pieno viso.
''Tu non sai nulla di me, ora sei pregato di andare via. Subito.'' sibilò lei a denti stretti per non urlare.

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Capitolo 3
*** Verità ***


Sasuke era sconvolto, la guancia gli bruciava. Era arrabiato appena sarebbe andato da Naruto in quelle condizioni avrebbe litigato con Karin.
Appena arrivato a casa Uzumaky, prese in disparte l'amico e andarono in cucina.
''Tu lo sapevi che era tornata?'' domandò Sasuke.
''L'ho scoperto soltanto perchè Ino ci ha invitato oggi a casa degli Haruno.'' rispose Naruto.
''E non ti è passato per la mente di avvertirmi?'' domandò.
''No. Perchè oggi ho litigato con quella stronza di Hinata.'' disse innervosendosi.
''Quella bambina mi somiglia, io lo vedo che mi somiglia.'' disse Sasuke.
''Me ne sono accorto. Perchè non dirtelo che era tua figlia?'' domandò Naruto.
''Lo scoprirò e mi dovrà dare una spiegazione plausibile.'' disse lui.
''Naru amore vieni, voglio farti vedere una cosa.'' disse Kathie.
''Si arrivo amore.'' disse Naruto.
''Smettila Dobe di comportarti da idiota.'' gli disse Sasuke.
''Ehi ti sei calmato?'' domandò Karin.
''Sì. Senti Karin io non voglio continuare questa storia.'' iniziò.
''Che stai dicendo? Sasuke ci dobbiamo sposare, mio padre mi sta pressando.'' disse lei.
''Tuo padre desidera soltanto mettere mani sulla mia eredità.'' disse sprezzante.
''No. Sasuke io ti amo, voglio stare con te.'' disse lei tra le lacrime.
''Io credo di avere una figlia.'' disse solamente.
Gelo.
''Che stai dicendo?'' disse lei.
''Sakura è tornata con una bambina di dieci anni che mi somiglia e somiglia a mia madre.'' spiegò.
''Quindi è tornata. E tu che farai? Correrai da lei?'' domandò.
''No. Voglio soltanto capire se lei è mia. Poi si vedrà.'' rispose.
''Ok. Ma che facciamo per il momento?.'' chiese.
''Non lo so. Io sono confuso. Lasciamo le cose come stanno. Rimaniamo così.'' le disse avvicinandosi a lei e baciandola.
Si baciarono a lungo, Sasuke era confuso e molto.
Sakura era tornata e lui voleva sapere la verità.
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Sakura passeggiava per tutta casa, ma lei era nervosa. Sasuke dopo dieci anni lo aveva rivisto.
Era cambiato e anche molto, era sempre bello. Ma che pensava, lei era cambiata non lo amava più. 
Ma aveva visto Isabelle, ma non doveva accadere, non così. 
Andò in cucina a trovare un modo per chiudere la finestra non voleva trovarselo in giro.
Sasuke era imprevedibile, e lei doveva stare attenta.
Venne raggiunta da Isabelle.
''Ehi mammina tutto bene?'' domandò.
''Sì tesoro. Perchè sei ancora sveglia?'' domandò.
''Sai ho sentito dire cos'ha detto quell'uomo.'' rispose.
''Cosa hai sentito?'' domandò.
''Che è mio padre. E' vero?''
''No.Tuo padre era Dilan.'' le rispose.
''Mamma non mi mentiresti vero? Io non sono più una bambina. Sai che sono intelligente, ma so di non averlo preso da papà. Tu lo sei, sei un medico.'' le disse.
''Tesoro non ti mentirei mai. Sasuke non è tuo padre.'' le rispose.
''Per ora ti credo, ma io mi sono vista allo specchio, papà aveva i capelli rossi, tu c'è li hai rosa. Io invece sono nera. Solo Sophie somiglia a papà.'' disse.
''Va bene. Vieni qui. Non odiarmi, ok.''
''E' mio padre!'' disse.
''Sì ti ho avuto a sedici anni, lui e io non stavamo più insieme.'' le rivelò.
''Io voglio conoscerlo.'' le disse.
''No. Per il momento mantieni il segreto. Mi hai detto tu di non trattarti come una bambina, allora manteniamo il segreto. Non voglio avere problemi.'' le disse.
''Va bene. Sai mamma anche Dilan era il mio papà. Gli ho voluto bene, ma lo sapevo che io e lui non avevamo nulla in comune.'' disse abbracciandola.
Sakura si stupiva di sua figlia, era sveglia ed era un genio come lo era lo zio Itachi. E lei lo aveva conosciuto.
Andarono a dormire, e Sakura per la prima volta era più leggera, il suo cuore lo era. Dilan aveva sempre creduto o almeno credeva che lui la considerasse sua figlia. 
Ma poi le cose era andate a male e lui si era trovato un'amante, erano morti entrambi in un incidente. 
Ora era tornata nella sua città e voleva vivere in pace.

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Capitolo 4
*** Inizio (2\3) ***


Sakura dopo aver raccontato a Sarada di Sasuke, si sedette sul divano e con la mente viaggiò indietro di dieci anni. Non lo faceva mai quel viaggio nel passato, ma quella sera i suoi ricordi la invasero.
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Sasuke e Sakura erano seduti vicini, tutti i loro amici erano accoppiati.
Solo loro erano soli, Sasuke alla festa sarebbe stato con Karin, invece Sakura si sarebbe adattata.
Appena scesi i ragazzi che erano fuori guardarono le ragazze e le scortarono all'interno. Senza rendersi conto della cosa, Sasuke aveva gelato la maggior parte dei presenti.
Appena dentro il ragazzo fu raggiunto da Karin che gli saltò letteralmente addosso e gli mise la lingua in bocca.
Sakura li guardò con disgusto e si allontanò. Appena si spostò però venne raggiunta da un Kiba raggiante e già brillo.
''Sa...kura, sei bel...lis...sima.'' l'abbracciò troppo calorosamente.
''Ki...ba, sei ubriaco. Lasciami.'' urlò per farsi sentire.
''Balliamo?'' le disse trascinandola.
''No. Lasciami.'' si staccò dal ragazzo molto facilmente.
Kiba venne raggiunto da una ragazza e se ne andò, lasciando in pace Sakura.
Sapeva che era stata una pazzia uscire con quel vestito.
Si avvicinò al bar e il barista la squadrò da capo a piedi.
''Cosa ti posso offrire, bellezza?'' le chiese l'uomo.
Sakura lo fissò: era un ragazzo sui 25 anni e forse più, aveva un tatuaggio sulla nuca rasata a zero e un sorriso con denti bianchissimi. 
''Bhe un martini con vodka.'' replicò.
''No. Acqua minerale, è minorenne.'' disse Sasuke arrivandole alle spalle.
''Lasciami in pace. Voglio un martini.'' disse impuntandosi.
''Se sei minorenne, bellezza lascia perdere il martini, bevi un'analcolico.'' 
''Non lo voglio l'analcolico, voglio un po' di alcool. E poi perchè a lui sì?'' disse indicando Sasuke che prendeva un alcolico.
Il barista però le diede solo un analcolico.
Si allontanò dal bar e andò a sedersi, guardava tutti i suoi amici divertirsi, mentre lei, per colpa di Sasuke non lo poteva fare.
''Ehi bellezza, tieni te lo offro io un martini.'' disse un ragazzo che si era seduto accanto a lei.
''Ecco... grazie.''disse prendendo il drink senza chiedere nulla.
Ma mentre lo portava alla bocca, qualcuno glielo levò dalle mani.
''No.'' disse Sasuke.
''Ehi gliel'ho offerto io.'' disse il ragazzo.
''Forse al bar non hai capito, la ragazza qui è minorenne.'' disse trascinando Sakura con sè.
Uscirono all'aria aperta e fuori ad aspettarli c'era la limousine. Sasuke aprì la portiera e si trascinarono dentro.
''Questo Sasuke, è rapimento.'' urlò lei.
''No, è solo che non voglio stare qui.'' disse lui.
Sakura si rintanò nel sedile il più lontano possibile da lui.
Nonostante fosse coperta aveva freddo. Si rannicchiò sul sedile e chiuse gli occhi. Non voleva tornare a casa e affrontare i suoi genitori, non se la sentiva.
Sasuke si era avvicinato a lei e le porse la sua giacca, gliela poggiò sopra le spalle e nel farlo le sfiorò il viso, era bagnato di lacrime.
''Perchè piangi?''le domandò.
''Nulla.'' sussurrò.
''Cosa ti tormenta Sakura?'' le domandò prendendole le mani.
''Io... amo un ragazzo che nemmeno mi parla.'' disse anche se non aveva intenzione di confessargli che era lui que ragazzo.
''E' Naruto? O Rock Lee?'' domandò arrabbiato.
''No.'' rispose.
''E' chi?'' domandò lui.
''Tu.'' sussurrò.
Sperava che lui non la sentisse, ma si sbagliò.
''Perchè?'' domandò
''Fai solo domande?'' domandò lei a sua volta.
''Io. Ma perchè? Sto con Karin.'' disse.
''Lo so. Ma mi piaci da quando andavamo alla scuola elementare.'' rispose.
''Io... Mi sono comportato da stupido.'' disse prendendole il viso tra le mani.
Sakura era arrossita e qualcosa scattò nel cuore di Sasuke.
La baciò sulle labbra un bacio pieno di inesperienza per lei e di esperienza per lui.
Lui le aprì le labbra e le infilò la lingua in bocca e lei l'allacciò alla sua.
Si baciarono per molto tempo, ma Sasuke voleva andare oltre, anche lui la voleva.
''Sas'ke? Sas'ke, fermati per... favo...re.'' sussurrò lei sulle sue labbra.
''No, non parlare.'' e si rituffò suquelle dolci labbra.
''Io...Non sono pronta.'' sussurrò.
''Ok...Ma non voglio staccare le mie labbra dalle tue.'' le disse.
E continuarono a baciarsi per ancora molto tempo.
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Sakura tornò al presente rossa in viso. Non voleva ricordare che una settimana dopo era partita, lasciando Sasuke per sempre.
 

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