La leggenda degli elementi

di Harry Fine
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I quattro elementi ***
Capitolo 2: *** Rimpatriate con sorpresa ***
Capitolo 3: *** Sapore amaro ***
Capitolo 4: *** Un problema ***
Capitolo 5: *** Prigionieri dei rimpianti ***
Capitolo 6: *** Lezione di volo ***
Capitolo 7: *** La storia di Naraku ***
Capitolo 8: *** Battaglia al chiaro di luna ***
Capitolo 9: *** Senza speranza ***
Capitolo 10: *** Una storia ***
Capitolo 11: *** Un risveglio turbolento ***
Capitolo 12: *** Un problema in più ***
Capitolo 13: *** Un deserto di guai ***
Capitolo 14: *** Vittoria inaspettata ***
Capitolo 15: *** Un passato indimenticabile ***
Capitolo 16: *** Viaggi ***
Capitolo 17: *** Preparativi ***
Capitolo 18: *** C'è chi danza coi segreti ***
Capitolo 19: *** Due fratelli a confronto ***
Capitolo 20: *** Ti capisco ***
Capitolo 21: *** Apri gli occhi ***
Capitolo 22: *** Squadra quasi al completo ***
Capitolo 23: *** La rinascita degli elementi ***
Capitolo 24: *** Un addio infelice e una decisione ***
Capitolo 25: *** Una battaglia infinita ***
Capitolo 26: *** Una fine gloriosa ***
Capitolo 27: *** Un finale perfetto ***



Capitolo 1
*** I quattro elementi ***


All’inizio del tempo, quattro spiriti leggendari diedero origine al mondo. Per popolarlo, crearono i primi uomini, su cui regnarono con giudizio per molti secoli. Prima di tornare nel loro mondo, donarono ad essi la capacità di controllare i quattro elementi naturali, per difendersi e mantenere l’equilibrio in loro assenza. Coloro che ricevettero l’acqua erano i più saggi e generosi, conoscitori della medicina e dell’immensa pace degli oceani e crearono le loro tribù nei punti più freddi del mondo. Coloro che ricevettero il fuoco erano i più coraggiosi e forti, grandi cavalieri di guerra e inventori dell’arte della fucina e crearono la loro nazione nei luoghi più caldi del mondo. Coloro che ricevettero la terra erano i più onesti ed energici, padroni della vita nelle foreste e protettori assoluti della giustizia e crearono il loro regno nei luoghi più grandi del mondo. Infine, coloro che ricevettero l’aria erano i più gentili e furbi, creatori dei venti e soccorritori dei più deboli e crearono i loro templi nei luoghi più calmi del mondo. Ciascun gruppo fondò la propria cultura, compensando i difetti l’una dell’altra. L’armonia mondiale sembrava inattaccabile, ma, un giorno, il fuoco cercò di divorare e consumare gli altri elementi, distruggendo in un attimo quel millenario equilibrio. E ormai, la sanguinosa lotta tra i popoli va avanti da più di duecento anni. Ma, chissà, forse qualcuno riuscirà a riportare il mondo al suo antico splendore.

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Capitolo 2
*** Rimpatriate con sorpresa ***


Due enormi navi stavano attraversando lentamente le gelide acque dell’oceano artico. La prima era di legno con una forma stretta e allungata di colore rosso e giallo, mentre la seconda era più larga e fatta di metallo di colore verde e giallo. Entrambe si stavano avvicinando sempre di più alle lande ghiacciate del polo nord. Quando arrivarono davanti ad una parete di ghiaccio, sembrava che il loro viaggio fosse finito, ma questa, all’improvviso, si alzò in volo, permettendo il passaggio alle due imbarcazioni. Una volta oltrepassato il varco, davanti agli occhi degli equipaggi si stagliò una meravigliosa città costituita interamente da eleganti pagode di ghiaccio azzurro. Quando le due imponenti navi attraccarono, dalla prima scesero cinque individui, dalla seconda quattro. I passeggeri della prima nave erano un uomo sui quarant’anni dai lunghissimi capelli argentei legati in una coda alta e gli occhi dorati. Indossava un kimono maschile bianco con dettagli rossi ed era molto alto con accanto una donna bellissima dai lunghissimi capelli neri e gli occhi castani vestita con un elegante kimono femminile color lavanda. Al loro seguito, c’erano un ragazzo molto attraente sui diciassette anni dall’aria burbera vestito con ampio kimono maschile rosso che somigliava veramente molto al quarantenne, visto che possedeva gli stessi occhi dorati e i lunghi capelli argentei. Poi c’era una ragazzina molto graziosa sui quindici anni dai capelli sciolti color castano scuro con un codino laterale e gli occhi dello stesso colore e vestita con un abito arancione e giallo. E un ragazzo diciottenne molto pallido di pelle e dal fascino tenebroso con i capelli rosso scuro e uno dei suoi occhi verde spento coperto dalla sua frangia laterale. Lui portava un kimono attillato bianco e nero. Quelli della seconda imbarcazione, invece, erano un uomo di quarant’anni dalla pelle bianca come i suoi capelli corti e i suoi occhi erano eterocromatici, infatti uno era dorato e l’altro verde acqua, dal volto gioviale e vestito con un kimono maschile piuttosto ampio bianco e nero, accompagnato da una coppia di ragazze, una sui vent’anni e una sui sedici, molto somiglianti tra di loro e anche decisamente belle per via dei lunghi e lisci capelli neri, gli occhi castani e le forme aggraziate dei loro corpi ed entrambe erano vestite con degli eleganti kimono verdi e oro, e da un ragazzo albino con un cipiglio gelido sul volto pallido e affilato come quello di una volpe, lunghi capelli candidi e un paio di impressionanti occhi viola con le pupille allungate. Quando i tre adulti si videro, si salutarono a vicenda con cordialità e affetto. 《Inu! Izaioy! Che immenso piacere rivedervi dopo tanto tempo.》 Disse il quarantenne con gli occhi eterocromatici. 《Anche noi siamo molto contenti di rivederti Miketsukami, dopo il nostro matrimonio non abbiamo più avuto occasione di incontrarci. Vorremmo solo che la situazione fosse migliore.》《Avete ragione, ma adesso rivedremo la mia Ririchio e potremo escogitare una maniera per riportare tutto alla normalità. Comunque, loro sono per caso i tuoi allievi?》《Si. Loro sono nostro figlio Inuyasha e i suoi compagni di addestramento Rin e Kurama. Sono ottimi dominatori dell’aria e potrebbero diventare degli eccellenti maestri in futuro.》《Loro, invece, sono Tomoe e le sorelle Kagome e Kikyo. Anche loro sono tre dominatori della terra di altissimo livello, nonostante la giovane età.》《Molto piacere.》 Si dissero i ragazzi a vicenda. Tutti quanti si incamminarono per le vie scolpite nel ghiaccio della città fino ad arrivare davanti ad un imponente costruzione che scintillava al sole. Una volta dentro, Miketsukami, Izaioy e Inu si diressero spediti insieme ai loro allievi verso una donna molto attraente sui trentotto anni con dei lunghi e liscissimi capelli neri dai riflessi viola, gli occhi ametista e vestita con una lunga veste blu coperta da una pelliccia bianca. Dietro di lei, c’erano tre ragazzi dall’aria concentrata. Il primo era sui vent’anni e aveva corti capelli neri legati in un codino, occhi blu e una veste color cobalto con ampie maniche nere, la seconda, sui diciotto, aveva lunghi capelli e occhi castano chiaro e un fisico sottile e delicato avvolto da un abito aderente con due spacchi laterali, e il terzo dimostrava sedici anni ed era un ragazzo albino con i capelli corti, due occhi smeraldo con la pupilla allungata dall’aria leggermente trasognata e con un kimono bianco addosso. Quando la donna riconobbe i nuovi arrivati, i suoi occhi si illuminarono di contentezza. 《INU! IZAIOY! Sono così contenta di rivedervi, saranno passati vent’anni dall’ultima volta che ci siamo incontrati!》 Urlò mentre correva ad abbracciare i due. 《HEY! Credo che tu dovresti salutare anche qualcun altro. Ad esempio, tuo marito.》 Commentò l’albino dagli occhi eterocromatici con finta stizza. 《Guarda che stavo scherzando. Anche tu mi sei mancato moltissimo Miketsukami.》 Disse la donna con un sorriso leggermente sardonico sul volto. 《Comunque, loro sono i miei allievi, Miroku, Nanami e Mizuki. Sono ottimi dominatori dell’acqua. E io sono Ririchio, la loro maestra. E loro sono i vostri allievi vero?》《Si anche loro sono dominatori di tutto rispetto. Siamo tutti molto felici di rivederti, anche se vorrei che questi incontri fossero solo semplici rimpatriate. Invece, dobbiamo discutere urgentemente della situazione attuale tra i popoli e…》《Scusate, ma perché anche noi allievi dobbiamo assistere a questa riunione? Non siamo maestri, quindi, a che scopo siamo qui anche noi?》 Chiese Mizuki. I quattro adulti si guardarono. 《Direi che è arrivato il momento di chiarire la situazione. Come ben sapete, da molto tempo la nazione del fuoco ha deciso di attaccare gli altri popoli, solo che questo non è l’unico problema. Voi sapete perfettamente che esistono alcune persone nel mondo in grado di controllare gli elementi naturali e costoro sono chiamati dominatori. Vedete, un tempo, quando eravamo giovani come voi, noi quattro eravamo i guardiani degli elementi, dei dominatori molto più potenti del normale che avevano il compito di salvaguardare L’armonia. Io ero il guardiano dell’aria, Izaioy la guardiana del fuoco, Miketsukami il guardiano della terra e Ririchio la guardiana dell’acqua. Tutti insieme proteggevamo le quattro nazioni, ma poi un antico sovrano della nazione del fuoco, il signore del fuoco Onigumo, spinto dalla sua insaziabile sete di potere, decise che, per poter fare ciò che voleva e diventare invincibile, era necessario eliminare definitivamente gli altri tre domini e ha scatenato questa inutile guerra. E oggi, il suo discendente Naraku ha continuato il progetto del suo antenato, rendendo il conflitto sempre più sanguinoso e terribile grazie all’enorme esercito di dominatori del fuoco che ha creato. Non è ancora riuscito a realizzare il suo scopo, visto che non è ancora in grado di sopprimere un esercito completo dei suoi nemici, ma ha già mietuto molte vittime tra dominatori e non dominatori tra le tribù dell’acqua, i templi dell’aria e il regno della terra, anche se gli abitanti di quest’ultimo hanno opposto una buona resistenza e hanno respinto le reclute del fuoco. Gli attacchi, però, si stanno intensificando sempre di più e… tra gli eserciti che ci sono alleati ci sono state delle perdite molto importanti.》. Inu rivolse un’occhiata nervosa a Miketsukami e Ririchio. Infatti, i due si erano adombrati di colpo e senza apparente motivo. Il dominatore dell’aria prese fiato e ricominciò a parlare. 《Noi quattro, purtroppo, saremo nuovamente costretti a separarci per proteggere le rispettive nazioni, visto che la tribù dell’acqua del polo sud è stata completamente privata dei suoi dominatori, e quindi riprendere il nostro ruolo di guardiani, ma temiamo che l’esercito dei dominatori del fuoco possa attaccare di sorpresa e voi…》 Non riuscì a finire la frase, perché il suono di una potente esplosione richiamò l’attenzione di tutti. 《Parli del diavolo e spuntano le fiamme!》 Commentò Inuyasha. 《Siamo sotto attacco!》Urlò Ririchio.

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Capitolo 3
*** Sapore amaro ***


Inu, Izayoi , Miketsukami, Ririchiyo, Inuyasha, Rin, Kurama, Tomoe, Kikyo, Kagome, Miroku, Nanami e Mizuki corsero fuori dall’edificio e videro che delle enormi palle di fuoco stavano bersagliando la città, ma non c’erano dominatori nemici. 《Che cosa sta succedendo!?》 Chiese la maestra dell’acqua ad una guardia lì vicino. 《Non sappiamo come, ma le navi della nazione del fuoco hanno scoperto il passaggio d’entrata per la città è hanno iniziato a lanciare proiettili di fuoco dalle catapulte. Non sono ancora riusciti ad entrare, ma temiamo che sia questione di ore.》《Almeno abbiamo il tempo di organizzare una difesa adatta. Io disporrò i nostri dominatori dell’acqua a protezione della città e sarò a capo del contrattacco, ma prima voi guardie dovete portare in salvo tutti quelli che sono troppo giovani o troppo vecchi per combattere, tutti i non dominatori e anche gli invalidi. Presto!》《Come possiamo aiutarti?》 Chiese Miketsukami a sua moglie. 《Mettetevi al riparo insieme ai vostri allievi e restate nascosti. Non potrei mai perdonarmi se vi succedesse qualcosa a causa mia.》《Scordatelo Ririchyio. Io sono tuo marito e Inu e Izayoi sono i nostri migliori amici. Abbiamo giurato tempo fa che, se uno di noi fosse stato in pericolo, gli altri sarebbero corsi in suo aiuto. Non verremo meno al nostro patto.》. La donna rimase sorpresa e intenerita da queste parole. 《Allora immagino di non avere scelta. Seguitemi, ci disporremo insieme agli altri in difesa. Dominatori dell’acqua, venite con me! Dobbiamo proteggere la città.》. Dopo questo ordine, tutti i cittadini entrarono in attività. Mentre i guerrieri si disponevano lungo la linea di combattimento e alzavano alti muri di ghiaccio attorno alla città con il loro dominio, Kikyo si fece avanti, prendendo la parola. 《Ci uniremo anche noi apprendisti alla battaglia. D’altronde, dobbiamo aiutare i nostri maestri. Noi tre gli dobbiamo molto.》 Disse con una serietà che non si addiceva affatto ad una giovane donna come lei. Questo tono gelido e atono colpì profondamente Ririchyio. Ora che ci pensava, molti di quei ragazzi sembravano completamente apatici. Infatti, guardando i volti di Kikyo, Tomoe e Inuyasha, vide una strana ombra di tristezza e solitudine. Il rumore di una nuova esplosione la riscosse da quei pensieri. 《Va bene. Prendete posto tra i ranghi e buona fortuna.》. Tutti annuirono. Quando si schierarono, i dominatori dell’acqua iniziarono a muovere le braccia in modo fluido e aggraziato come se stessero ballando, facendo in modo che l’acqua attorno a loro si muovesse e si schiantasse contro le palle di fuoco, spegnendole e facendole affondare tra le onde. Ririchyio era senza dubbio la più abile. I suoi movimenti delicati ed eleganti spostavano immense masse d’acqua senza il minimo sforzo, permettendo di neutralizzare quasi tutte le palle di fuoco, creando una gigantesca cupola d’acqua che avvolse tutto il villaggio, per poi congelarsi. All’improvviso, i proiettili si fecero molto più numerosi di prima, bucando lo scudo in molti punti e facendolo crollare. Questo costrinse i guerrieri ad intensificare i movimenti del dominio, creando addirittura delle trombe marine per evitare che i colpi andassero a segno, nonostante questa tecnica prosciugasse gran parte della loro forza. Anche Inu, Inuyasha, Rin e Kurama iniziarono a muoversi per aiutare le truppe con il loro controllo sull’aria. I loro movimenti erano molto più rapidi rispetto a quelli dei dominatori dell’acqua, ma comunque eleganti ed anche molto efficaci. Infatti, l’aria intorno a loro iniziò subito a vorticare secondo il loro volere, cambiando la traiettoria dei colpi e permettendo ai loro alleati di distruggerli con meno sforzo. 《A me sembra che ci sia qualcosa di strano. La nazione del fuoco non gestisce i suoi attacchi da lontano. Preferisce scontri aperti faccia a faccia. Qualcosa puzza di bruciato.》 Commentò Tomoe, mentre osservava la battaglia in corso. Di colpo, una sfera di fiamme molto più grande delle altre arrivò in volo verso la città, oltrepassando le mura. Sembrava anche che dentro ci fosse qualcosa. Anzi, qualcuno. Una figura maschile dal fisico tonico e con lunghissimi capelli. 《Quello non è un proiettile. È un dominatore che… usa il fuoco per volare!?》 Chiese Mizuki in tono basito. 《Un momento… c’è solo una persona che conosce quella tecnica! Non può essere!》 Urlò Izayoi allarmata, riconoscendo all’istante il nuovo ed imminente pericolo. La sfera, che sembrava agire per vita propria, schivò con estrema facilità i colpi di acqua che cercavano di colpirla e arrivando a terra. Subito, scomparve, rivelando il suo padrone e creatore. Un ragazzo sui ventuno anni dal volto bello, gelido e serio che somigliava in una maniera quasi inquinante ad Inuyasha e Inu, visto che i suoi occhi taglienti erano due pozze dorate e i capelli, lunghi fino a terra, erano argentei come i loro. Indossava un’armatura leggera nera e rossa con il simbolo della nazione del fuoco, ovvero una fiamma, proprio al centro del petto. Istintivamente, Izayoi, suo figlio e suo marito si irrigidirono, mentre sul volto del ragazzo si dipingeva un’espressione di odio puro. Il giovane della nazione del fuoco incominciò a parlare con un tono insolitamente gelido e calmo per un dominatore del fuoco come lui. 《Popolo della tribù dell’acqua. Io sono Sesshomaru, il portavoce delle parole del mio sovrano e padrone, il signore del fuoco Naraku. In nome del suo potere, vi ordino di arrendervi. Se ci consegnerete tutti i vostri dominatori senza opporre resistenza, non sarà arrecato alcun danno alla città e i non dominatori saranno lasciati liberi. Avete la mia parola.》. La sua espressione glaciale non era cambiata di una virgola. Non una sola emozione era trasparita dal suo volto. Inuyasha si fece subito avanti con un’ espressione combattiva e risoluta. 《Chi qti credi di essere per venire qui a dettare legge Sesshomaru?》 Chiese con astio. 《Ma guarda. Allora sei finalmente cresciuto. Credevo che fossi ancora il bambino che non riusciva a dominare neanche uno spiffero d’aria.》 Disse lui senza la minima espressione. 《Pensavi che non avrei cercato anche io un maestro?》《No. Sono sicuro che tu sia migliorato moltissimo, ma sotto sotto sei sempre il solito poppante che eri prima.》. Il diciassettenne lo colpì a sorpresa con una scarica di vento che lo sollevò in aria con violenza. Il suo avversario non battè ciglio e atterrò con eleganza. Evitando un altro colpo, disse 《Notevole, davvero notevole. Sei senza dubbio migliorato, ma non basterà il tuo dominio dell’aria per fermarmi.》. Per ribadire il concetto, lanciò una sfera di fiamme ricorrendo al suo calore corporeo per crearla, ma il colpo non fece molta strada. Un’onda la travolse e la fece scomparire. Ririchyio si fece avanti con fierezza. 《Questo luogo non sarà mai della nazione del fuoco e tu non sei abbastanza potente per battere tutti i dominatori dell’acqua che vedi attorno a te.》《Non ne essere così sicura amica mia. È un dominatore abilissimo, forse il migliore che ci sia in quell’esercito.》 Disse Izayoi con tristezza. 《Comunque, Ririchyio, se vuoi metterla sul piano numerico, io sono pronto.》 Disse il giovane con freddezza. Le fiamme di due fiaccole lì vicino si concentrarono sui palmi, ingigantendosi all’istante in venendo scagliate verso il cielo. Subito una pioggia di fiamme si riverso sulla barriera di ghiaccio che circondava il villaggio, distruggendola e costringendo i dominatori dell’acqua ad arretrare per non essere scottati, solo Miroku, Nanami e Kurama rimasero dov’erano utilizzando l’acqua marina e i venti gelidi per riparare i danni. Nonostante i loro sforzi, la muraglia crollò ugualmente. Subito Ririchyio e Inuyasha si lanciarono contro Sesshomaru, colpendolo, ma non riuscendo ad infliggergli alcun danno. Intanto, dalle grandi navi di metallo della nazione del fuoco iniziarono a scendere tantissime truppe che si riversarono in città. Subito Nanami e Mizuki corsero in aiuto della loro maestra, creando delle lame d’acqua per fermare le lingue di fuoco. Anche Rin iniziò a darsi da fare. Con movimenti rapidi simili a quelli di una danza, cercò di dominare l’aria attorno a lei, ma non fu il vento ad alzarsi, bensì una melodia. Subito, Inu, Izayoi e i due allievi maschi dell’aria si tapparono le orecchie, premurandosi di far fare lo stesso anche agli altri. La ragione di questo fu presto spiegata. Sembrava che la musica avesse uno strano effetto su chi la sentiva, infatti, i dominatori del fuoco iniziarono a ballare in maniera rapida e forsennata, non riuscendo a controllare i propri movimenti e quindi perdendo il controllo sulle fiamme. 《È LA NOSTRA OCCASIONE! VIENI TOMOE, DOBBIAMO DISTRUGGERE LE LORO NAVI!》 Urlò Kikyo per farsi sentire. Subito i due giovani dominatori della terra crearono dei paraorecchie con delle alghe prese dai fondali marini e, seguiti da Miketsukami, corsero verso le navi nemiche, utilizzando una tecnica di dominio molto complessa: il dominio del metallo. Con movimenti potenti e leggermente rigidi iniziarono ad ampliare la loro percezione sul loro elemento. La tecnica che volevano mettere in pratica era la seconda più complessa di tutto il loro dominio, quindi richiedeva una grande concentrazione. Appena riuscirono a sentire la terra dentro il metallo, iniziarono a muoversi, strappando alle navi lunghissime placche metalliche. Appena ne ebbero strappate abbastanza, le trasformarono in lunghe lame che sminuzzarono le imbarcazioni, facendole esplodere. I dominatori del fuoco, non aspettandosi questo attacco a sorpresa, rimasero scioccato per un attimo, e questo gli fu fatale. Kurama usò i suoi poteri per impedire ai loro nemici di attaccare di nuovo e funzionò abbastanza bene. L’aria attorno ai loro nemici sembrò congelarsi parzialmente, rendendo i movimenti dei suoi nemici estremamente lenti e anche Kagome ne approfittò. Concentrandosi al massimo, fece crescere tantissime alghe dal fondale, che legarono i soldati del fuoco come se fossero salami, bloccandoli del tutto, e impedendo alle fiamme circostanti di essere dominate. Infine, Ririchyio e i suoi allievi li congelarono, lasciandoli rigidi come stoccafissi. Sembrava che la battaglia stesse volgendo a favore della tribù dell’acqua, ma questa situazione non durò a lungo. Sesshomaru puntò i palmi delle mani contro una delle poche navi rimaste, iniziando a muoversi con mosse rapide ed energiche, e mise in pratica il dominio del fuoco in una sua forma molto insolita, ma comunque potentissima. L’imbarcazione cominciò subito a surriscaldarsi finché non esplose con forza immane. Una poderosa ondata di fiamme travolse tutto il polo nord, sciogliendo in parte il ghiaccio che lo costituiva e buttando a terra gli abitanti, che rimasero scioccati e bruciacchiati. Approfittando di questo smarrimento, il dominatore del fuoco ordinò ai soldati 《Ora attaccate! Non dovete dargli il tempo di riprendersi!》. Subito i dominatori nemici utilizzarono le fiamme scaturite dall’esplosione della nave per colpire e mettere al tappeto gran parte dei guerrieri dell’acqua. Presto Ririchyio e tutti gli altri combattenti della tribù del nord furono sopraffatti dall’esagerato numero dei loro nemici. Anche Inu, Izayoi e Miketsukami furono costretti ad arrendersi. Solo che sembrava che i soldati del fuoco non fossero interessati solamente a loro quattro. Infatti, le truppe nemiche continuavano a chiedere 《Dove sono i vostri allievi?》《Proprio qui!》Urlò Nanami, facendo un segno ai suoi compagni. Una poderosa ondata di vento, d’acqua e di roccia travolse i soldati, ma in nove ragazzi non avrebbero mai potuto vincere. Il padre di Inuyasha, intuendolo, decise di cogliere di sorpresa i loro nemici. Con il suo dominio, creò un tornado attorno a suo figlio e agli apprendisti di Ririchyio e Miketsukami, sollevandoli in aria, bloccando sia loro che i dominatori del fuoco, e spingendoli tutti verso l’alto. 《Un attimo… che cosa sta...!? Padre! Che diavolo state facendo!?》 Urlò il ragazzo dai capelli argentei, cercando, inutilmente, di tornare indietro. Inu si limitò a sorridere, mentre veniva portato via insieme a tutti gli altri guerrieri della tribù dell’acqua.

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Capitolo 4
*** Un problema ***


Il tornado creato da Inu continuò a trasportare Inuyasha, Rin, Kurama, Tomoe, Kikyo, Kagome, Miroku, Nanami e Mizuki nel cielo finché il ragazzo dai capelli argentei, furibondo come non mai per quello che era successo, creò una potente onda d’urto che divelse tutto, compreso uno spiazzo di alberi della foresta che stavano sorvolando, facendoli precipitare. Erano tutti talmente scioccati, che non riuscirono nemmeno ad urlare. Fortunatamente, la loro caduta fu ammortizzata da una nuvola solida evocata dalla dominatrice dell’aria quindicenne. 《Ma che accidenti ti è preso razza di stupido!? Hai rischiato di farci sfracellare per terra!》 Urlò il ragazzo dai capelli rossi appena tutti furono tornati a terra. Per tutta risposta, un vero e proprio schiaffo d’aria gli arrivò in piena faccia. 《Che diavolo ti prende!?》《Che mi prende!? Mi prende che mio padre e mia madre siano stati catturati insieme a Ririchyio, Miketsukami e tutti i dominatori dell’acqua della tribù artica e portati via verso la nazione del fuoco! E noi non siamo stati in grado di fare niente per aiutarli. Io sono stato umiliato da quell’emerito imbecille di mio… cioè, di Sesshomaru e la città è stata distrutta!》《Ok Inuyasha, adesso calmati ti prego. Troveremo una soluzione.》 Disse Kagome piuttosto preoccupata, visto che, a causa del nervosismo del ragazzo, l’aria circostante aveva iniziato a diventare sempre più impetuosa e gelida, sradicando alberi e rocce enormi dal terreno. 《Non essere così ottimista. Inuyasha ha ragione. Abbiamo fallito tutti quanti. Purtroppo, non siamo stati in grado di salvare i nostri maestri o gli abitanti dell’artico.》《È perché non abbiamo ancora sviluppato abbastanza i nostri domini per poter affrontare la guerra contro la nazione del fuoco.》 Continuarono Kikyo e Tomoe con aria leggermente depressa. 《Ma…ma non possiamo rimanere così, con le mani in mano. Dobbiamo fare qualcosa.》 Disse Mizuki. 《Io comincerei dal capire dove siamo e cosa…AHHHHH! MIROKUUUUU!!》 Urlò Nanami, mollando un pugno tremendo contro la faccia dell’interessato, facendogli addirittura sanguinare il naso per la botta. 《Che cosa ha fatto?》《Mi ha toccata. Ancora!》 Disse lei, mentre una scintilla assassina le balenava negli occhi. 《Che ci posso fare, il corpo femminile è come una calamita per me. Non posso farci niente.》 Rispose lui con un sorriso sornione e uno sguardo tutt’altro che casto. Un altro pugno, questa volta da parte di Inuyasha, lo mise subito a tacere. 《Per favore, chiudi il becco. Siamo già con l’acqua alla gola in questo momento, non abbiamo tempo per le tue fantasie da maniaco pervertito. Dobbiamo capire come ritrovare e liberare i nostri maestri e i dominatori catturati.》 Disse il ragazzo con aria burbera. 《Io prima proporrei di allenarci un po’. Non siamo ancora abbastanza capaci per battere l’esercito dei dominatori del fuoco, ma con un po’ di buona volontà possiamo farcela. E, soprattutto, io credo che sarebbe utile se tutti noi ci osservassimo a vicenda.》 Esclamò Rin con un sorriso solare sul volto. 《Perché scusa?》 Domandò Tomoe. 《Perché, se dobbiamo combattere fianco a fianco, è meglio conoscere le proprie debolezze e quelle degli altri.》《Allora direi di cominciare. Siamo finiti nelle giungle al confine nordovest del regno della terra. Non c’è posto migliore di questo per addestrarsi con i domini di acqua, terra e aria. Poi, una volta finito, ci recheremo verso la capitale del regno della terra, Ba Sing Se, per cercare una maniera per riavere indietro i nostri maestri.》 Sentenziò Kikyo. Tutti annuirono energicamente e si misero in posizione. I primi furono i dominatori dell’acqua. Sfruttando un fiume lì vicino, iniziarono subito. Miroku colpì i bersagli costruiti da Tomoe con una scarica di acqua che, a metà strada, diventò vapore acqueo e, dopo aver avvolto i fantocci in una nuvola, si congelò, stringendo tutto in una gelida morsa. Nanami, invece, creò un’onda che spazzò via tutto, per poi congelare il terreno e permettere alla sua creatrice di pattinare e colpire i bersagli con l’ausilio di una spada di ghiaccio. Infine, Mizuki avvolse le sue braccia in due tentacoli liquidi che colpivano con estrema precisione, dandogli anche una certa agilità, e poi l’acqua che li componeva si fece verdastra e, ogni volta che mandava a segno un colpo, il punto centrato veniva corroso in un lampo. 《Bel lavoro.》 Commentò Kurama. 《Grazie. Io e Mizuki non conosciamo il controllo di tutti gli stati dell’acqua, ma sappiamo come compensare. Ora tocca a voi.》 Disse la dominatrice castana rivolta a Kikyo, Kagome e Tomoe. I tre iniziarono subito. La prima, usufruendo dei minerali ferrosi presenti nel terreno per creare delle piccolo le sfere metalliche che partirono a tutta velocità, trasformando i bersagli in dei colabrodo, poi, trasformando i proiettili in catene, li bloccò e, usando la roccia, li appiattì come frittelle. Kagome, invece, utilizzò le piante. Queste si allungarono di colpo ed iniziarono a stritolare i fantocci e poi, con uno strano uragano di fiori, li scaraventò lontano con forza. 《Tu conosci il dominio dei fiori Kagome?》《Si Rin. Non sono molto ferrata con le rocce e non sono capace di dominare il metallo, ma le piante non hanno segreti per me.》 Disse la ragazza con un sorriso orgoglioso. Anche il dominatore della terra albino si diede da fare. Rocce e liane impacchettarono e triturarono i bersagli e poi uno strano polline si alzò dagli alberi circostanti, nascondendo i fantocci alla vista degli altri e facendoli sparire nel nulla. Infine, Inuyasha li sollevò in aria, creando un tornado di considerevole grandezza che poi si solidificò, trasformandosi in una pioggia di lame che li fecero completamente a brandelli. Kurama iniziò ad urlare, sollevandoli in aria con una scarica sonora e poi li spinse con forza sul terreno, spiaccicandoli senza rimorso con una specie di cannonata ad aria compressa. E Rin, creando di nuovo quell’arcana musica attorno a lei, costrinse tutti gli animali, principalmente uccelli, ad attaccare, distruggendo gli ammassi rocciosi senza problemi. 《Direi che per ora possa andare, ma dobbiamo assolutamente continuare così se vogliamo prevalere sui nostri nemici.》 Disse Kikyo con fermezza e gli altri annuirono. Mentre i nove giovani dominatori si esercitavano con tutta la loro forza, nel bel mezzo dell’oceano atlantico del nord, in una grande nave di metallo della nazione del fuoco, Inu, Izayoi, Ririchyio e Miketsukami erano stati rinchiusi in quattro spesse gabbie metalliche e incatenati con pesanti catene di ferro, quindi anche completamente impossibilitati ad usare i loro domini. Tutti recavano sulle loro schiene i segni profondi e ancora sanguinanti delle frustate ricevute dai loro carcerieri, ma avevano ancora abbastanza forza per poter parlare tra loro. 《Sei stato bravissimo Inu. Hai salvato i ragazzi appena in tempo.》《Era il minimo. Se io non avessi deciso di recarmi al polo nord insieme a Izayoi, Inuyasha, Rin e Kurama, l’attacco alla tribù dell’acqua non sarebbe mai avvenuto. E quindi, è quasi tutta colpa mia se ora siamo bloccati qui.》《Non dire stupidaggini Inu. Non è stata colpa tua. Anzi, sei stato un aiuto veramente prezioso, rendendo onore a tutti i nomadi dell’aria. È solo che i soldati della nazione del fuoco erano troppo numerosi per noi.》 Lo rimproverò sua moglie. 《È vero. Non è stata colpa tua. E poi, ci hai evitato di vedere Tomoe e gli altri cadere uno dopo l’altro per proteggerci. Non lo avrei sopportato un’altra volta. Soprattutto se fosse stato uno di quei ragazzi.》 Disse Miketsukami con tristezza. Ririchyio colse subito l’allusione del marito e si sbrigò a rimbeccarlo. 《Sai benissimo che la storia di Ryota non è accaduta a causa tua. Non potevi farci proprio niente. Stavi lottando da solo contro Naraku. Neanche tu avevi la benché minima chance di vincere. Lui voleva solamente salvarti.》 Gli disse, cercando di ricacciare indietro le lacrime. 《Meglio la mia morte piuttosto che la sua.》. Gli altri due dominatori sapevano fin troppo bene di cosa stavano parlando i loro amici. Nonostante fosse accaduta dieci anni prima, la morte di quel ragazzo tanto compassionevole ed onesto era ancora una ferita ancora aperta e mai rimarginata per loro. Avevano finalmente avuto ciò che desiderava ogni coppia, ma Naraku glielo aveva portato via proprio facendo leva sull’affetto del giovane, arrivando addirittura ad ucciderlo davanti alla persona che lo amava di più. E l’ex guardiano della terra non si era mai perdonato per non essere stato abbastanza forte da salvare se stesso e lui, e per essere rimasto inerte di fronte all’orribile assassinio e alla risata soddisfatta del suo avversario, che sorrideva davanti a lui con la faccia ancora imbrattato del sangue del giovane. Proprio mentre ripensava a questo, scorse la sottile catenella dorata al collo della sua sposa, maledicendo per l’ennesima volta il signore del fuoco per quello che aveva fatto. Ad un certo punto, delle guardie aprirono le celle e cominciarono a trascinarli grazie alle catene attorno ai loro polsi verso gli ambienti più interni della nave. 《Che cosa volete da noi?》 Chiese il dominatore dell’aria. 《Il nostro padrone vuole vedervi. Consideratevi onorati. Soprattutto tu, rinnegata. Non capita tutti i giorni che una persona esiliata dalla nazione del fuoco possa vedere il nostro signore.》 Disse la guardia di sinistra, rivolta ad Izayoi. I quattro furono portati in un’elegante cabina dalle pareti scarlatte, un grande letto rosso e con una grande scrivania al centro. Proprio davanti ad essa, c’era un uomo abbastanza attraente sulla trentina dai lunghi e crespi capelli neri, la pelle di una strana tonalità giallastra, i lineamenti orientali e gli occhi a mandorla rossastri. 《Saluti, amici miei. Saranno dieci anni che non ci vediamo.》 Disse con un sorriso fintamente dolce. 《Che ne dite di una bella chiacchierata?》.

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Capitolo 5
*** Prigionieri dei rimpianti ***


Inu, Izayoi, Ririchyio e Miketsukami stavano fissando l’uomo davanti a loro con estrema sorpresa e da almeno dieci minuti. Non potevano assolutamente credere ai loro occhi. 《NARAKU!? Che cosa ci fai tu qui?!》 Domandò L’uomo dagli occhi eterocromatici, scioccato dalla presenza del trentenne. 《Semplice. Quando ho saputo che tu, Inu e Izayoi stavate andando insieme ai vostri allievi verso il polo nord per rivedere Ririchyio e parlare con lei, sono venuto qui di persona per farvi una proposta più che vantaggiosa per tutti.》《E sarebbe?》《Ho bisogno che voi veniate alla mia corte fino alla notte più lunga dell’anno, quando l’ombra predomina sulla luce.》《E perché dovremmo farlo?》 Chiese pungente la dominatrice dell’acqua. Il signore del fuoco si limitò a sorridere di nuovo, prendendo tra le dita il medaglione d’oro che la donna portava al collo. 《Questo ciondolo, contiene una foto vero? Una sua foto.》. Lei non potè fare a meno di annuire. 《Una foto del mio Ryota.》 Aggiunse a mezza voce. L’uomo aprì la porticina e osservò il volto ritratto all’interno. Era quello di un giovane uomo con un sorriso sul bel volto dai tratti leggermente volpini, i capelli neri e con gli stessi occhi eterocromatici dorati e verde acqua di Miketsukami. 《Mi dispiace veramente molto per quello che gli è successo. Non avrei voluto che quello scontro avesse quell’esito così tragico. Purtroppo, però, sono stato costretto a farlo a causa della situazione.》《Non è vero! Sei stato tu ad ucciderlo proprio davanti a me! Era solo un ragazzo. Aveva appena compiuto diciotto anni. Credi sul serio che noi possiamo credere alle tue parole dopo ciò che gli hai fatto e di come hai riso dopo averlo ucciso!? E poi, che cosa c’entra Ryota con questa storia!?》 Domandò il dominatore della terra, sprizzando odio da tutti i pori. Si ricordava perfettamente cosa era successo dieci anni prima. L’immagine di Ryota che si metteva tra lui e Naraku mentre quest’ultimo fendeva l’aria con una spada e di come lui gli aveva sorriso un’ultima volta, prima che la lama gli trapassasse il petto da parte a parte, macchiando il volto sadicamente divertito del dominatore del fuoco. Lui, probabilmente intuendo i pensieri dell’uomo, sospirò. 《C’entra eccome. So bene che quello che ho fatto mi ha macchiato di un crimine orribile, ma è proprio per questo che voi dovete venire alla mia corte. Non vi sarà fatto alcun male, dovrete solo restarci fino al solstizio d’inverno. Se lo farete, avrò la possibilità di cambiare tutto. Dopotutto, non era un semplice soldato dominatore vero?》 Chiese rivolto a Ririchyio e Miketsukami. I due furono obbligati ad annuire davanti alla verità di quelle parole. Gli occhi cremisi del signore del fuoco diventarono due fessure sottilissime. 《Beh, potrei anche decidere di… riportarlo indietro.》. La dominatrice dell’acqua sbarrò gli occhi e rizzò il capo di scatto. 《Potresti farlo davvero? Potresti ridarcelo!?》《Certo. Basterebbe solo che mi concedeste il vostro aiuto e accettaste di riaverlo.》 Rispose lui. La donna era estremamente combattuta. Da un lato, il suo desiderio di avere di nuovo Ryota al suo fianco e di vederlo diventare adulto, cosa che gli era stata negata, era molto forte, ma dall’altro, i suoi doveri di guardiana dell’acqua, anche se non ricopriva più quella carica, le imponeva di rispondere di no a quella proposta tanto allettante che avrebbe potuto ridarle tutto ciò che aveva perduto e rimpianto per così tanto tempo. 《Non farlo Ririchyio! Non devi accettare! Sai bene che lui non vorrebbe tornare indietro secondo le regole di strani rituali mistici proibiti o attraverso la negromanzia.》 Le disse suo marito, cercando di estirpare il seme del dubbio che si era insinuato nella coscienza di sua moglie. 《Questo potrebbe anche essere vero, ma io credo che tu non voglia semplicemente fargli vedere che è stato rimpiazzato.》 Disse Naraku con gli occhi sempre più penetranti. Miketsukami rimase senza parole. 《Cosa vorresti insinuare con questo, maledetto!?》《È molto semplice. Tu hai rimpiazzato Ryota con un'altra persona, trattandola come un figlio per cercare di dimenticare ciò che era accaduto a quel ragazzo. Hai usato un individuo che gli somigliava per colmare il vuoto che lui aveva lasciato.》 Continuò l’uomo. A quelle parole, il dominatore della terra non potè fare a meno di ripensare ad un bambino dai grandi occhi viola. 《Ti stai sbagliando. Io conosco benissimo Miketsukami. L’amore incondizionato che prova per la sua famiglia e per le persone che gli stanno a cuore non potrà mai fargli rimpiazzare Ryota con qualcun altro.》 Si intromise Inu. Naraku, allora, si rivolse a lui. 《Non credo che con la situazione in cui sei tu possa essere molto obbiettivo.》 Gli disse con freddezza. 《Io, invece, credo che sia il caso di finirla con queste stupidaggini.》 Ribatté il dominatore della terra. Muovendo la testa, dominò il metallo delle catene attorno ai loro polsi e le fece esplodere, liberandoli tutti e quattro. Subito Inu creò un tornado che scaraventò il dominatore del fuoco contro il muro e il suo amico dagli occhi eterocromatici lo bloccò con le stesse catene che avevano immobilizzato loro in precedenza. Gli ex guardiani, cogliendo l’occasione, corsero fuori dalla cabina e si precipitarono sul ponte. 《Senti, Miketsukami, mi dispiace di aver pensato anche solo per un istante di aiutare Naraku.》《Non importa. Ti capisco.》 Le disse suo marito. Subito le reclute del fuoco, incluso Sesshomaru, cercarono di colpirli, ma non avevano fatto i conti con Ririchyio. Infatti, la dominatrice dell’acqua, essendo circondata dal suo elemento, scatenò una vera e propria tempesta d’acqua, travolgendo tutti quanti con onde e spruzzi salati di altissima potenza, mandandogli al tappeto completamente. 《Mi sembra di essere tornata ai tempi d’oro dei guardiani.》 Commentò eccitata, osservando i suoi avversari tramortiti. Ma, quando credette di averli abbattuti tutti, ebbe una brutta sorpresa. Il ragazzo dai capelli argentei si era avvolto con una sfera di magma, che si era raffreddata e solidificata, proteggendolo. 《Mi dispiace, ma non vi permetterò di fuggire.》 Disse senza il minimo calore. 《Ti prego Sesshomaru, non puoi farci questo. Vieni con noi e smettila con questa follia.》 Lo supplicò Izayoi. Il ragazzo la guardò con la sua solita freddezza. 《Io non sono interessato alle tue suppliche. Devo svolgere il mio dovere》. Il suo palmo si accese con le sue fiamme e il giovane dominatore lanciò il suo attacco. La donna rimase ferma con un’espressione fiera mentre la fiammata si avvicinava al suo viso, ma poi, questa cambiò direzione, schiantandosi contro una parete. Naraku comparve dal nulla di fronte a loro. 《Aspetta! Non devi colpirli. Non adesso. Sai che ci servono vivi tutti quanti.》 Disse rivolto al ventunenne. Lui si fece da parte senza la minima resistenza. A quel punto, la dominatrice del fuoco, senza nessun motivo apparente, iniziò ad attaccare con estrema violenza. Vortici e saette fiammeggianti travolsero tutto, riscaldando a tal punto il metallo della nave, che questo diventò rosso e bollente. Ad un certo punto, dal palmo di Izayoi si generò una potentissima scarica elettrica che colse di sorpresa il signore del fuoco e lo colpì in pieno petto. Miketsukami evocò subito delle grosse rocce dai fondali, che di schiantarono con forza contro l’imbarcazione, sollevando nel contempo enormi onde che permisero a Ririchyio e ad Inu di congelare tutto il ponte grazie all’acqua gelata e i venti altrettanto freddi, e riuscendo a bloccare i movimenti di Naraku. Lui, sorprendendoli tutti, iniziò subito a ridere beffardamente, mentre il suo corpo si incendiava come una torcia ed eliminava il ghiaccio circostante. Una volta libero, si concentrò a fondo ed iniziò ad assorbire il calore corporeo dei quattro dominatori. Loro sentirono dei brividi di freddo scendere lungo le loro schiene, che si fecero sempre più intensi, esattamente come la sensazione di gelo che li stava pian piano avvolgendo. La donna dagli occhi castani comprese subito di che tecnica si trattasse e cercò di contrattaccare, ma, essendo una dominatrice del fuoco, l’assenza di calore era un problema non indifferente per lei, che evocava il suo elemento proprio attingendo da esso. Presto, lei, suo marito e la dominatrice dell’acqua caddero a terra, nonostante tentassero di resistere, ranicchiandosi in posizione fetale per cercare di proteggersi dell’imminente assideramento. Solo Miketsukami, anche se con grande sforzo, mostrava ancora abbastanza resistenza per poter proteggere i suoi compagni. Intanto, Naraku e Sesshomaru guardavano la scena. Il primo con un sorriso sadico, il secondo senza la minima emozione. 《Per favore ragazzi, cercate di resistere. Non possiamo farci sconfiggere così. Dobbiamo resistere per le nostre terre e anche per i nostri allievi.》. A quelle parole, Inu, con enorme sforzo, si mise in piedi. Il suolo lo attraeva come una calamita, ma cercò di resistere. 《Ha ragione lui. Se cadiamo noi, rischieranno di cadere anche le città e le colonie delle nostre nazioni e anche le persone che ci vivono. E, soprattutto, deluderemmo tutti i nostri allievi. Dobbiamo continuare a combattere.》. Ririchyio, sostenendo anche Izayoi, si rialzò. L’uomo dagli occhi eterocromatici sorrise a sua moglie con dolcezza. Solo allora il signore del fuoco smise di assorbire il loro calore. 《Vedo che non avete intenzione di cedere. Non importa. Vi batterò lo stesso.》《Io non ne sarei tanto convinto.》 Commentò il dominatore della terra. Grazie ai suoi poteri lanciò una placca di metallo contro l’uomo dai capelli neri, che però la evitò senza battere ciglio e, appena fu abbastanza vicino a Miketsukami, gli poggiò con forza una mano sul petto, precisamente all’altezza del cuore, e sorrise in maniera sinistra. Di colpo, una fiamma verde e oro prese vita dal punto toccato e, in breve tempo, avvolse tutto il corpo del dominatore, che si sentì come se gli stessero strappando via un braccio. 《MIKETSUKAMI!》 Urlò sua moglie spaventata, guardando il corpo in fiamme dell’uomo che si contorceva, scosso da tremende e potenti convulsioni. Subito la donna dominò una grossa massa d’acqua che lo annaffiò da capo a piedi, ma che non riuscì né a spegnere il fuoco, né a far cessare i tremendi spasmi. Anche gli altri due tentarono di aiutarlo, ma non c’era verso di strappare via dal suo corpo quel manto verde e oro. Ad un certo punto, quello strano mantello fiammeggiante si staccò completamente dal dominatore della terra, senza intaccare in alcun modo la sua carne, e volò verso Naraku, concentrandosi in una piccola fiammella sul suo palmo. L’uomo dagli occhi eterocromatici cadde a terra senza la minima ferita, ma a lui parve che lo avessero tagliato in due. Era come se gli mancasse qualcosa di veramente importante. Si sentiva completamente vuoto e spossato. Subito i suoi amici si precipitarono da lui. 《Che ti succede?》《Non lo sento.》《Cosa?》《Non sento più il mio dominio.》. Gli altri ex guardiani lo guardarono scioccati, mentre il signore del fuoco commentava 《Ora, finalmente, è mio. Tutto mio.》. Appena finì di dire questo, portò il piccolo fuoco alle labbra e lo inghiottì.

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Capitolo 6
*** Lezione di volo ***


Tomoe, Kikyo e Kagome avevano sentito una strana fitta al costato appena Naraku aveva inghiottito la strana fiamma verde e oro. Nonostante fossero passate due settimane, il dolore non voleva saperne di sparire. Dopo l’ennesima sessione di allenamento, si guardarono tutti piuttosto sconcertati. 《La state sentendo ancora anche voi?》《Si Kikyo. È come se avessi la sensazione di aver perso qualcosa.》 Disse sua sorella, abbastanza preoccupata. 《Io, invece, percepisco che qualcuno è in pericolo. E temo che non tarderemo a scoprire di chi si tratta.》 Ribatté il ragazzo albino, occultando la sua paura dietro un’espressione stoica e seria. I loro amici subito si girarono verso di loro. 《Di cosa state parlando? Sono due settimane che avete qualcosa di strano.》 Disse Kurama. I tre, anche se avevano sperato di nascondere la loro inquietudine ai loro compagni, decisero finalmente di rivelare le loro inquinanti sensazioni. 《Non lo sappiamo esattamente. È una specie di allarme. Sentiamo un pericolo imminente.》 Disse Kagome.《Vi siete lasciate contagiare dalla paranoia di quella kitsune?》 Chiese il dominatore dai capelli rossi indicando l’albino dagli occhi viola. Lui, piuttosto seccato per questo soprannome e per il tono di presa in giro, gli rispose per le rime 《Senti, razza di tengu da strapazzo, tu non puoi permetterti di giudicare nessuno. E poi, a chi è che dai della kitsune?》《E tu a chi stai dando del tengu, brutta faccia di volpe!?》《A te, brutto corvo spennato da strapazzo!》. Inuyasha e gli altri li guardavano con aria rassegnata. Ormai, Tomoe e Kurama avevano sviluppato un senso di intolleranza reciproca che scatenava continuamente delle dispute, anche per i motivi più stupidi. Come in quel momento, visto che il tono della conversazione si stava alzando parecchio. 《Vuoi soltanto darti delle arie.》《Senti un po’ chi parla! E poi, questa è una cosa seria. Temo sul serio che sia successo qualcosa a…》《Al tuo maestro forse? Devi capire che adesso sarà stato portato da Naraku. E se si trova lì, ha ben poche possibilità di sopravvivere.》. Un masso lo colpì in pieno stomaco mandandolo contro un albero. 《Credo che dovresti solamente stare zitto se non vuoi finire molto male.》 Gli disse con una fredda rabbia. Per fortuna, Nanami e Rin riuscirono a fermarlo in tempo. 《Aspetta. Non serve a niente arrabbiarsi così. Soprattutto perché Miketsukami non è uno sprovveduto. Saprà di sicuro cavarsela.》 Gli disse la dominatrice dell’acqua. Lui, facendo uno sforzo immane per non ammazzare il rosso, si tranquillizzò. Ad un certo punto, una potente raffica di vento passò in mezzo agli alberi. Subito, gli occhi della piccola dominatrice dell’aria si illuminarono e lei si catapultò verso Inuyasha e Kurama. 《Avete sentito che vento stupendo?》《Si. Non sembra male.》 Commentò il ragazzo dagli occhi dorati con la sua solita aria burbera. 《Lo facciamo? Dai, vi pregoooo! Sono secoli che non proviamo. Ci divertiremo!》 Implorò, mettendo in mostra un paio di occhioni da cucciolo. 《Perché no. Ci serve un minimo di distrazione, se non vogliamo diventare paranoici come una certa kitsune. E poi, quello è il più grande divertimento per noi dominatori dell’aria.》 Concordò il ragazzo dai capelli purpurei. L’ultimo alzò gli occhi al cielo. Quei due a volte si comportavano esattamente come una coppia di bambini. 《Ok. Dobbiamo essere più in alto, però. Molto, molto, molto più in alto.》 Disse col suo immancabile cipiglio burbero, nonostante anche lui avesse voglia di riprovare quella tecnica. La ragazzina, sentendo quelle parole, sorrise e si rivolse a Kagome. 《Non è che potreste...?》《Certo.》. La dominatrice della terra e il suo compagno di addestramento batterono i piedi sul terreno in contemporanea e una grossa colonna di roccia li sollevò tutti quanti di almeno dieci metri. 《Ma si può sapere che cosa volete fare?》 Chiese Kikyo che, senza un motivo apparente, era diventata di un’inquietante colore verdastro. 《Ti senti bene?》 Le chiese Miroku. 《Hai forse bisogno di un po’ di conforto maschile?》 Chiese con l’aria da pervertito che tutti i suoi compagni avevano imparato a riconoscere e a temere dopo pochi giorni. La dominatrice della terra gli scoccò un’occhiata da gelare il sangue, nonostante stesse seriamente rischiando un attacco di panico. I tre dominatori dell’aria gli ignorarono e si buttarono giù dal pilastro senza preavviso, lasciando a bocca aperta tutti gli altri. Di colpo, si alzarono tutti in volo, creando le correnti circolari come quelle di un turbine, iniziando a cavalcarle ed eseguendo delle strabilianti acrobazie e evoluzioni aeree, proprio come se stessero ballando insieme ai venti. Ad un certo punto, i loro corpi sembrarono diventare eterei e trasparenti come l’aria stessa, dando a tutti loro una piacevole sensazione di completa libertà e fusione col proprio elemento. Dei sorrisi allegri comparvero sui loro volti, anche su quello di Inuyasha, sorprendendo tutti, ma quella non fu l’unica sorpresa. A causa dei venti, anche Kagome, Miroku, Kikyo, Tomoe, Nanami e Mizuki iniziarono a sollevarsi in aria. 《Che…che cosa sta succedendo adesso!?》 Urlarono tutti, colti di sorpresa. L’unica che non sembrava spaventata era la dominatrice della terra più giovane. Osservava affascinata la danza dei tre, che non avevano mai interrotto i loro movimenti. Ad un certo punto, il ragazzo dagli occhi d’oro la prese per un braccio e la trasportò con sé, lasciandola senza fiato. Anche Kurama e Rin, sempre con un sorriso divertito sulle labbra, presero due dei loro amici per ciascuno e li trasportarono in alto con loro. Subito la ragazza ventenne dai capelli neri, per colpa dall’esagerata distanza dal suo elemento, diventò di nuovo verde, sbarrò gli occhi per lo spavento e si attaccò come una cozza al ragazzo dai capelli argentei, che aveva afferrato anche lei oltre a sua sorella, facendolo arrossire leggermente. La minore, invece, si stava divertendo un mondo e osservava l’immensa distesa di alberi lussureggianti sotto di loro con occhi luccicanti. 《Voi fate sempre questo per divertirvi?》《Si.》《È stupendo! Non mi ero mai sentita così libera.》《Sono d’accordo. Per me è senza dubbio la cosa più meravigliosa che ci sia.》. La ragazza rimase leggermente sorpresa. Di solito il diciassettenne non esternava mai i suoi sentimenti o le sue emozioni davanti a loro. Ma in quel momento sembrava aver deciso di far cadere quella maschera di burbera indifferenza, e sorrideva apertamente alla sedicenne, che ricambiava con allegria. Quel momento magico fu interrotto dalle urla isteriche di Kikyo. 《No! Non è una cosa meravigliosa! Voi due, razza di dominatori assatanati che non siete altro! Riportatemi subito a terra! È UN ORDINE!》. I due iniziarono a ridere di fronte a quella reazione, mentre il ragazzo scendeva di quota, interrompendo la misteriosa e affascinante tecnica di dominio. Subito il suo corpo tornò alla normalità e il sorriso ridiventò solita espressione burbera. 《È stato veramente bello. Grazie mille Inuyasha.》 Gli disse Kagome con un sorriso gentile. Lui non commentò, limitandosi ad osservarla con i suoi limpidi occhi dorati, nonostante gli piacesse quel sorriso. Anche gli altri tornarono con i piedi sul terreno, e tutti sembravano entusiasti, specialmente i due dominatori dell’acqua più giovani. Solo Tomoe, forse per darsi un contegno, rimaneva in disparte, anche se con un lieve sorriso rivolto a Rin e Nanami, le sue compagne di volo. L’unica che sembrava essere tutt’altro che divertita era La dominatrice della terra più grande. Era rimasta sdraiata a pancia in giù per tutto il tempo dopo il suo ritorno con i piedi sul terreno, non muovendo un solo muscolo. 《Kikyo? Stai bene?》《No! Come diamine fate tu e Tomoe, due dominatori della terra, a stare così lontani dalla terra senza problemi!?》. Nessuno riuscì a resistere all’impulso di scoppiare a ridere di fronte alla faccia sconvolta della ragazza. Ad un certo punto, Kurama, utilizzando la vista super sviluppata data dal suo dominio, vide che, al confine della giungla, si estendevano verso il cielo delle enormi ed imponenti mura. 《Voi sapete che cosa sono quelle costruzioni?》. Rin e Inuyasha tesero le orecchie e utilizzarono il loro udito, sempre sviluppato all’inverosimile, sentirono le voci, i rumori dei passi e delle monete che di solito popolano una grande città. 《È una città. A giudicare da tutti i suoni che si sentono e la loro diversità tanto ampia, è assolutamente enorme.》. Miroku si strofinò il mento. 《Ma certo! Dev’essere per forza la capitale assoluta del Regno della terra, Ba Sing Se!》《È vero. È lì che vive l’attuale re della terra, Mikage!》 Esclamarono Mizuki e Rin. 《Io credo che dovremmo andare a chiedergli udienza.》《Perché dovremmo farlo Tomoe?》《Perché lui è un vecchio amico di Miketsukami e Inu. Lo hanno aiutato molto quando era nei suoi primi anni di regno. Se avessimo il suo appoggio e quello del suo esercito, sarebbe più facile sconfiggere Naraku e salvare i nostri maestri.》 Rispose lui prontamente. 《Io credo che abbia ragione.》 Approvò Inuyasha. 《Anche noi.》 Si unirono Nanami, Kagome, Mizuki, Miroku e Rin. Alla fine, anche Kurama e Kikyo furono costretti ad annuire. Subito i dominatori dell’aria più grandi crearono un tornado che li sollevò di nuovo di almeno quindici metri da terra e iniziò a trasportarli tutti, con grande disappunto della dominatrice della terra più grande, sempre più velocemente verso le grandiose ed imponenti mura della città di Ba Sing Se.

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Capitolo 7
*** La storia di Naraku ***


Quando i nove giovani dominatori arrivarono a destinazione, il sole era quasi completamente tramontato. Una volta attraversate le enormi mura, davanti ai loro occhi si stagliò una città per la quale l’aggettivo gigantesca era un vero e proprio eufemismo. Era composta interamente da case robuste, alte due piani e simili a pagode dipinte interamente di verde e oro. Tutte portavano lo stemma del regno della terra, un grande cerchio dorato con un quadrato più piccolo all’interno, e tutte le innumerevoli strade brulicavano di vita in maniera incessante, nonostante la tarda ora. Ma l’edificio più imponente di tutti era il gigantesco palazzo alto almeno sei piani e largo il doppio che si trovava sopra un promontorio al limitare della città. Era sempre color smeraldo e oro, ma era pieno di colonne massicce e diverse decorazioni arabescate che ritraevano motivi di foglie e piante. Per accedere al portone, da cui sarebbe passato comodamente anche un pachiderma mastodontico, bisognava salire una scala di marmo lunghissima. 《Wow. Quello deve essere per forza il palazzo reale.》 Disse Miroku. 《Infatti è così. Dobbiamo subito andare a parlare con lui.》 Disse Tomoe. 《Inuyasha? Tu, Kurama e Rin avete ancora abbastanza energia da poterci trasportare tutti in volo?》《Certo. Non basta così poco a…》《NO! Niente volo! Cammineremo via terra!》 Disse Kikyo. 《Ma ci metteremmo ore anche solo ad arrivare ai piedi di quella scalinata e faremmo addirittura giorno prima di arrivare al portone! Hai idea di quanto sia grande Ba Sing Se!?》《È vero. Non possiamo perdere così tanto tempo.》 Concordò Nanami. 《Si. Almeno, volando ci risparmieremmo una sfacchinata epocale ed inutile.》 Rincararono Mizuki e Kurama. Anche gli altri erano d’accordo, quindi la dominatrice della terra fu di nuovo costretta a chiudere gli occhi per non guardare in basso. Nonostante avessero volato alla massima velocità, ci volle quasi un’ora e mezza per arrivare, tant’è che i bagliori rosati del tramonto erano quasi del tutto scomparsi dietro le montagne. Ma, di certo, avevano impiegato un settimo del tempo che ci avrebbero messo andando a piedi o anche solo più lentamente. Appena si ritrovarono di fronte all’imponente portone, i dominatori dell’aria si sedettero tutti a terra, piuttosto esausti per aver volato così velocemente, nonostante cercassero di non darlo a vedere. 《Va tutto bene?》 Chiese loro l’albino dagli occhi verdi. 《Tranquilli. È tutto a posto.》 Risposero i tre con il fiatone. 《Bene. Adesso che siamo arrivati, è il momento di…》 Iniziò a dire Kagome, ma non terminò la frase. Una specie di lunga corda metallica si era attorcigliata attorno al suo polso, bloccandole il braccio. Subito altre piovvero dal tetto, legandola come un salame. 《AIUTO!》 Urlò lei. Dal soffitto scesero all’istante almeno quindici soldati. Erano tutti uomini trentenni vestiti con delle lunghe ed ampie tuniche verdi e nere e dei cappelli a disco che gli coprivano metà del volto. 《Quelli devono essere per forza dei dominatori del metallo.》 Sentenziò Mizuki. 《Nessuno può provare ad entrare nel palazzo. Noi siamo i Dai li, le guardie di sua maestà il re della terra. Abbiamo il compito di respingere tutti gli intrusi.》 Dissero tutti all’unisono. Subito i ragazzi si fecero avanti. Tomoe si diede da fare fin dall’inizio, creando una piccola onda sismica che buttò tutti i loro avversari a gambe all’aria senza la minima difficoltà. 《Attenzione. Sono dominatori della terra!》 Urlò uno di quei tipi. I dominatori del metallo attaccarono per primi, buttando a terra i due dominatori dell’acqua più giovani con delle placche metalliche. I due cercarono di contrattaccare, ma non ci riuscirono. Solo allora Nanami si accorse di un dettaglio più che cruciale per lei e i suoi due compagni di dominio. 《Accidenti. Noi non abbiamo acqua da dominare qui! Siamo completamente inutili.》 Disse, decisamente frustrata. 《Parla per te bellezza. Io ho i miei assi nella manica. Letteralmente.》 Le rispose Miroku con il suo solito sorriso sghembo. Come aveva detto, dalle maniche del suo kimono partirono due potenti getti d’acqua che colsero di sorpresa quegli stranissimi tizi. Subito, si premurò di trasformarla in vapore, avvolgendo alcuni dei suoi avversari, e congelarla in un attimo, bloccando quasi un quarto delle guardie dentro un blocco. Anche Kikyo e Inuyasha cominciarono a darle di santa ragione, dominando grosse masse di aria e roccia e buttando i Dai li giù dalla scalinata. Poi, si precipitarono a districare dalle funi di metallo Kagome, che, una volta libera, creò una gigantesca bufera di foglie che sbattè tutte le guardie contro il muro, lasciandole svenute per terra o le buttò giù dalla scalinata. 《Se mi fate arrabbiare, ne pagherete le conseguenze.》 Disse con un’espressione che metteva paura. Subito entrarono tutti e iniziarono a correre per gli innumerevoli corridoi del castello ricoperti da lunghi tappeti pregiati e affreschi sulle pareti, cercando la sala del trono. Alla fine, si ritrovarono di fronte ad un portone chiuso a chiave imponente quasi come quello dell’entrata del palazzo. 《Bene. Io credo proprio che ci siamo.》 Commentò Rin eccitata. 《Si. Allora, chi di voi fa gli onori di casa?》 Domandò Kurama con il suo solito tono sarcastico. 《Credo di poterci pensare io.》 Disse Kikyo. Con i movimenti rigidi che caratterizzavano il suo dominio, iniziò ad accartocciare il portone di metallo, abbattendolo. Si ritrovarono dentro un stanza grande quanto l’intero villaggio della tribù dell’acqua. Era completamente verde e oro e piena di colonne e affreschi, come il resto, ma era caratterizzata da un’eleganza troppo celestiale da poter essere descritta a parole. Sul trono al limitare della sala, c’era un uomo sulla quarantina dal volto pallido e cordiale, con un paio di occhi giallo limone nascosti dietro un paio di occhiali tondi e i capelli corti dello stesso colore delle sue iridi. Vestiva con un elegante kimono verde smeraldo e verde chiaro abbastanza ampio e pregiato e un anello con il simbolo del regno della terra, simbolo della sua appartenenza alla dinastia reale, sul suo indice. Subito alcuni Dai li cercarono di respingere i nove dominatori, ma Nanami e Mizuki, ancora seccati per essere stati messi al tappeto dagli altri soldati, dominarono l’acqua presente in un paio di scenografiche fontane lì vicino e resero pan per focaccia ai loro avversari. Tutti corsero verso il re, che era rimasto calmo di fronte a quella scena. 《Sapevo che prima o poi ci saremmo incontrati. Devo dire che Inu, Miketsukami e Ririchyio hanno fatto un ottimo lavoro nell’insegnarvi l’arte del dominio. Non mi aspettavo niente di meno da voi. Comunque, perché siete venuti qui?》《Perché dobbiamo chiedere il vostro aiuto, mio re.》 Rispose Tomoe con un inchino. 《Non serve essere così formale, mia cara shiro kitsune. Io sono un grande amico del tuo maestro. Chiamami Mikage.》 Gli rispose l’uomo gentilmente. Lui rimase leggermente sorpreso nel sentirsi chiamare “volpe bianca” anche da lui, ma decise di passarci sopra. 《Visto? Perfino il re della terra ti dà della kitsune.》 Disse Kurama, incapace di trattenersi. Il ragazzo, stavolta, gli rivolse un’occhiata inceneritrice, per poi rivolgersi nuovamente a Mikage. 《Abbiamo bisogno del suo aiuto per rispondere agli attacchi della nazione del fuoco. Hanno distrutto entrambe le tribù dell’acqua e stanno collezionando troppe vittorie nelle colonie del regno della terra e nei templi minori dei monaci dell’aria. E la cosa più grave è che Naraku ha rapito tutti i quattro ex guardiani. Temiamo che possa avergli fatto qualcosa di male. Lo percepiamo tutti.》. Questa volta, l’uomo perse la calma. 《Non ci posso credere. Prima Renshou. E adesso anche Miketsukami. Non avrei mai creduto che potesse spingersi così in là.》《Scusi, ma chi è Renshou?》. Mikage sospirò. 《Renshou, era uno dei miei migliori amici. Un tempo, eravamo tutti amici. Guardate.》. Muovendo le mani, il pavimento del suo palazzo si deformò, facendo apparire una specie di superficie riflettente simile ad uno specchio. All’interno si potevano vedere i volti di tre ragazzi sui diciannove anni. Il primo era Miketsukami, il secondo Mikage, mentre il terzo era un ragazzo attraente con i lunghi e spettinati capelli color porpora spento raccolti in una coda bassa e un tatuaggio arabescato blu che partiva dalla tempia destra fino al petto, attraversando uno dei suoi occhi verde petrolio. 《Come ben sapete, Inu, Izayoi, Ririchyio e Miketsukami non erano i soli a voler diventare guardiani. Come voi, eravamo tre apprendisti per elemento. Quelli sono gli aspiranti protettori della forza della terra. Io, Miketsukami e Renshou. Per l’aria erano Inu, Kagura e Suiro. Per l’acqua Ririchyio, Nobara e Sakuna. E per il fuoco erano Izayoi, Suiro e…Naraku.》. L’ultimo nome fece sbarrare gli occhi a tutti i presenti. 《Naraku voleva diventare un guardiano?》《Si. Ma un tempo era diverso. Un tempo, era uno dei miei più cari amici.》. La scena riflessa dentro l’enorme specchio cambiò. Adesso, oltre a i loro maestri, Naraku, Renshou e Mikage, c’erano altro cinque ragazzi più o meno della loro età. I primi due, probabilmente dominatori dell’aria, dato che indossavano dei kimono bianchi e rossi, erano una ragazza con una crocchia di capelli neri, gli occhi rossi e i lineamenti affilati ed eleganti, e l’altro era un ragazzo bellissimo con lunghi capelli lavanda chiaro che incorniciato il volto delicato e gli occhi calmi dello stesso colore. I secondi, sicuramente dominatori dell’acqua visto i colori azzurri del loro abbigliamento, erano un uomo molto alto con una benda su uno dei suoi occhi verdi, una treccia di capelli bianco-violastri e la pelle di una strana colorazione semi-verdastra. Poi, accanto a lui, c’era una ragazza bellissima con lunghissimi capelli platinati, l’incarnato pallido e un paio di impressionanti occhi verde acqua. E l’ultimo, senza dubbio un dominatore del fuoco, era decisamente imponente, con severi occhi verde spento sul volto spigoloso e cortissimi capelli castano scuro. 《Loro sono tutti gli apprendisti precedenti a voi. Un tempo, eravamo carissimi amici.》 Disse con una punta di malinconica. 《Che cosa è successo?》 Chiese Kagome. 《Beh, dopo la fine del nostro addestramento, i vecchi guardiani ci chiamarono per annunciarci quelli che avevano ritenuto degni di diventare i nuovi guardiani. Eravamo tutti decisamente emozionati, e avevamo anche promesso che, su chiunque fosse ricaduta la scelta, gli altri non avrebbero portato rancore nei loro confronti. Alla fine, i prescelti furono, come ben sapete, Inu per l’aria, Ririchyio per l’acqua, Miketsukami per la terra e Izayoi per il fuoco. Noi altri eravamo orgogliosi di loro, ma Naraku no. Era più che comprensibile. Tutti quanti pensavamo che sarebbe stato lui il protettore della nazione del fuoco, soprattutto perché non c’erano mai stati guardiani donne per il fuoco, ma quella volta non fu così. Questo fatto diventò la sua ossessione. Per quanto lui fosse il principe ereditario, voleva anche proteggere attivamente il suo popolo. E per questo, nonostante fossero passati quasi due anni, non faceva che implorare Renkotsu, il suo maestro, di cambiare idea. Ma lui rifiutava sempre, convincendolo sempre di più che lui avesse deciso di non nominarlo guardiano solo perché aveva paura del suo potere. Alla fine, decise che, secondo lui, l’unico modo per riavere quello che gli era stato tolto, era affrontare e sconfiggere definitivamente Izayoi. Lei, che lo reputava come un fratello maggiore, non volle farlo, ma lui attaccò comunque. Jiro intervenne per fermarlo, scatenando ancora di più la sua rabbia. Lui utilizzò il suo dominio per causare un’enorme esplosione che costrinse ad intervenire anche me e gli altri. Per evitare di fare del male a qualcuno, Inu, Kagura e Suiro ci trasportarono tutti al polo sud. Lì, Naraku disse che, se lo avessimo aiutato a convincere Renkotsu, tutto sarebbe tornato come prima. Noi gli rispondemmo che i nostri maestri erano sempre stati saggi e sceglievano cosa fare pensando solo al bene delle nazioni. Questa fu, per così dire, la proverbiale goccia che fece traboccare il vaso. Utilizzò una delle tecniche più potenti del dominio del fuoco, il fulmine, e continuò ad attaccare come un forsennato. Come se noi fossimo stati degli estranei, non persone che lo avevano sempre considerato un fratello. Infatti, noi non volevamo combattere al massimo, per non fargli del male, ma poi accadde. Un fulmine più potente degli altri fece franare il terreno del monte a strapiombo dove si stava svolgendo lo scontro. Solo io, Jiro, Inu, Izayoi, Ririchyio e Miketsukami riuscimmo a salvarci, mentre gli altri, colti di sorpresa, precipitarono giù. Quando Naraku si rese conto di ciò che era successo, di quello che lui aveva fatto succedere, rimase immobile a causa dell’orrore perché sapeva che non c’era più niente da fare. Scendemmo tutti giù dalla montagna e li vedemmo. I loro corpi straziati dalla caduta e dalle pietre che erano precipitate con loro.》. I suoi occhi erano diventati lucidi, mentre lo specchio mostrava l’immagine di cinque corpi ricoperti di sangue, gli occhi vitrei e gli arti piegati in angolazioni innaturali, circondati da neve e rocce. Mikage riprese a parlare. 《Solo Suiro, incredibilmente e miracolosamente, riuscì a sopravvivere, ma riportò gravissime lesioni in tutto il corpo, soprattutto alla colonna vertebrale, rendendolo quasi completamente paralitico. Purtroppo, le morti di Renshou, Nobara, Kagura e Sakuna e la paralisi permanente di Suiro spezzarono definitivamente il profondo legame che avevamo avuto fin da bambini. Naraku spodestò suo padre e, dopo aver scacciato Izayoi dalla sua casa e preso il suo figlio maggiore sotto la sua ala, continuò, con ancora più crudeltà, questa inutile guerra che, prima di quella battaglia al polo, avrebbe cercato in ogni modo di fermare.》《Un secondo.》 Intervenne Nanami. 《Chi sarebbe il figlio maggiore? Izayoi è la madre di Inuyasha.》《Si, ma lei è Ririchyio erano rimaste entrambe incinta piuttosto giovani. Ma, per la sua identità, credo che lo abbiate già incontrato.》. Tutti ci arrivarono in un lampo, ma rimasero in silenzio. Il re della terra riprese. 《A causa sua, Inu fu costretto a tornare ai templi dell’aria con Suiro per proteggerli. Ririchyio dovette a separarsi da suo figlio Ryota, appena undicenne, per tornare alla tribù dell’acqua artica e lui fu affidato a suo padre Miketsukami, che tornò qui con me. Io presi il mio posto sul trono e lui addestrò il suo piccolo. Purtroppo, dopo sei anni, le truppe della nazione del fuoco riuscirono ad arrivare qui, a Ba Sing Se, e cercarono di espugnare le mura. I nostri dominatori della terra, inclusi io, Ryota e suo padre, combatterono con coraggio e forza, respingendo quasi tutti i soldati, ma non sapevamo che Naraku era tra loro. Quando ce lo ritrovammo davanti, era decisamente cambiato. Era diventato un tiranno maligno, sadico e pronto a tutto pur di soddisfare i suoi scopi. Ci disse che aveva completamente distrutto la tribù dell’acqua antartica e che, se non volevamo fare la stessa fine, avremmo dovuto arrenderci e consegnargli il regno. Noi, ovviamente ci opponemmo e lui ricominciò ad attaccarci. Miketsukami fece altrettanto, ma non fu in grado di sopraffarlo. Ryota intervenne per salvare suo padre, ma venne colpito a tradimento. Un fulmine. La stessa medesima tecnica che uccise i miei più cari amici, stroncò anche la vita di un ragazzo innocente davanti ai miei occhi. Non mi ero mai sentito così inutile e impotente come in quei momenti. Dopo, le cose peggiorarono sempre di più, fino ad arrivare alla situazione attuale.》 Terminò con tristezza, mentre lo specchio svaniva. 《Perché ci sta raccontando tutto questo?》 Domandò Tomoe. 《Perché ora tocca a voi, shiro kitsune. Siete diventati l’unica possibilità di fermare Naraku. E fare quello che noi non siamo stati in grado di fare in una vita. Dovete solo aspettare l’arrivo della notte più lunga dell’anno.》. Stava per aggiungere qualcos’altro, ma un forte rumore segnalò la presenza dei dominatori del fuoco. 《Ma che razza di tempismo!》 Urlò Inuyasha, esasperato.

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Capitolo 8
*** Battaglia al chiaro di luna ***


Quando Inuyasha e gli altri tornarono sulla gigantesca muraglia che proteggeva la città, il cielo era diventato blu come gli abissi e la luna era quasi del tutto sorta. Ma, appena i nove dominatori guardarono in basso, videro che delle grosse macchine di metallo simili a carri armati dentellati stavano sparando palle di fuoco contro l’imponente protezione di Ba Sing Se. Attorno ad essi, c’erano alcune truppe con delle uniformi nere e rosse, mentre gli altri dominatori del fuoco stavano usando delle specie di rampini di ferro per arrampicarsi sulle mura e oltrepassarle. Soprattutto, tra loro c’era una ragazza con una coda alta di capelli castano scuro che combatteva come un’assatanata. I Dai li e alcuni cittadini dominatori della terra stavano cercando di respingerli con tutte le loro forze, ma avevano abbastanza difficoltà a causa del calore delle fiamme. Subito, Tomoe e Kikyo saltarono giù dalla muraglia e, con l’aiuto di Kurama, atterrarono in mezzo alle file dell’esercito vicino senza farsi neanche un graffio. La ragazza dai capelli neri si affrettò ad accartocciare una delle macchine lì vicino con il suo dominio del metallo e la utilizzò per immobilizzare completamente i soldati, prontamente buttati a terra dai suoi compagni, attorno a lei. Intanto, Kagome, Mizuki, Nanami e Miroku utilizzavano delle lunghissime fruste di piante e d’acqua per far cadere i dominatori che si stavano arrampicando sull’imponente muro e Inuyasha li mandava definitivamente al tappeto con dei piccoli, ma potenti, tornadi di vento. Rin, nel frattempo, stava volando attraverso le strade di tutta la città per richiamare più guerrieri possibile a difendere la capitale del regno della terra e avvertendo i non dominatori di mettersi al sicuro, rifugiandosi il più lontano possibile dal tremendo scontro che sarebbe scoppiato a breve tra le due fazioni. 《Vorrei venire anch’io ad aiutarvi se possibile.》 Disse ad un certo punto una voce maschile e pacata alle sue spalle. La ragazzina si voltò e si ritrovò di fronte Mikage in persona. Sorrise radiosa a quella proposta. 《Certo. Più siamo meglio è. Abbiamo bisogno di tutto l’aiuto dei dominatori della terra.》《Ovviamente, i nostri dominatori mancanti si uniranno a noi. Andiamo.》. La quindicenne annuì e si sollevò nuovamente, con il re in spalla, in volo verso il campo di battaglia. Appena tornarono, la situazione stava già letteralmente precipitando. Le mura erano state ricoperte di scalfitture molto profonde in troppo poco tempo. Tra le truppe nemiche ci dovevano essere per forza anche dei dominatori dell’esplosione. Una rarissima tecnica di dominio del fuoco che dava la capacità, ai pochi in grado di apprenderla e di padroneggiarla, di far esplodere qualsiasi cosa con la sola forza del pensiero. Di colpo, un potente raggio esplosivo fece crollare un pezzo di muro. Tutti si voltarono verso il punto d’origine e scorsero di sfuggita uno scintillio argenteo. 《Sesshomaru.》 Ringhiò Inuyasha con disprezzo e frustrazione. 《Ne sei sicuro?》 Chiese Miroku. 《Certo. Conosco fin troppo bene mio fratello. È uno dei pochissimi a poter dominare così bene le esplosioni.》 Rispose il dominatore dell’aria. 《Un secondo, FRATELLO!? SESSHOMARU È TUO FRATELLO MAGGIORE!?》 Chiesero tutti in coro urlando, per poi rimanere a bocca spalancata come tanti pesci lessi. L’unico a non sembrare sorpreso da quella rivelazione era, ovviamente, Mikage.《Non mi direte sul serio che non ci eravate arrivati da soli. Quante persone ci sono, a parte me e mio padre, con i capelli argentei e gli occhi dorati?》 Chiese Inuyasha, sarcastico e anche piuttosto sorpreso. Gli altri sembrarono realizzare solo allora il perché di quella inquietante somiglianza tra il loro amico e il dominatore del fuoco. Ad un certo punto, una buona parte del muro crollò. 《Accidenti. Questo è un problema più grosso del previsto.》 Dissero Kikyo e il re della terra. 《Cosa volete dire?》 Chiesero Nanami e Mizuki. 《I dominatori del fuoco non possono causare danni di questa portata. Tra i nostri nemici devono esserci per forza dei dominatori della terra che ci hanno tradito.》 Disse Kikyo. Quasi istantaneamente, il fratello del dominatore dell’aria saltò sulle mura, rimanendo fermo a guardare tutti i presenti. 《Non è proprio così, ma vi assicuro che avrete una sorpresa che vi lascerà senza fiato.》 Disse una voce maschile e arrogante. Un ragazzo abbastanza muscoloso sui diciotto anni con la pelle abbronzata, gli occhi azzurri e i capelli castano scuro raccolti in una coda alta e la ragazza che combatteva come un’assatanata erano arrivati sopra le mura e ora li stavano guardando accanto a Sesshomaru. Lei, sui sedici anni, era di corporatura magra e slanciata, ma leggermente più tonica di quella di Kagome, la pelle era stranamente chiara e gli occhi erano castano scuri come la sua lunga coda di cavallo. 《Salve. Io sono Koga. Lei è Sango. Noi e Sesshomaru siamo i generali dell’esercito della Nazione del fuoco. Voi dovete venire con noi. Il nostro signore vorrebbe parlarvi con urgenza.》 Disse il ragazzo.《Naraku? Noi non abbiamo niente da dire a quel maledetto! Vogliamo solo riavere indietro i nostri maestri!》 Disse Kurama con disprezzo, facendo turbinare l’aria attorno a lui. Subito Kikyo utilizzò un blocco di metallo per colpire i tre dominatori del fuoco e bloccarli dentro un blocco. Il trio iniziò subito a dimenarsi, senza risultati. Ad un certo punto, il metallo si spaccò, liberando i tre giovani. 《Dite sul serio? Credevo, invece, che aveste molte cose da dirmi.》 Ribatté una voce maschile calda e profonda. Il signore del fuoco atterrò alle spalle di Koga e Sango. 《Tu! Che cosa vuoi!?》 Ringhiò Inuyasha. Lui gli fece un sorriso piuttosto accondiscendente. 《Ma guarda. Tu devi essere il figlio minore di Inu. Lo sai, sei proprio l’immagine dei tuoi genitori alla tua età. Comunque, io sono qui per farvi una proposta più che vantaggiosa per tutti noi.》《E sarebbe?》《Vorrei che i nuovi guardiani di aria, acqua e terra, che sono ovviamente tra di voi, mi aiutassero a completare un certo progetto a cui sto lavorando da parecchio tempo.》《Sai benissimo che noi non sappiamo chi siano i nuovi guardiani. Anche sei fossero tra di noi, non abbiamo nessuna idea sulla loro identità.》 Disse Miroku. 《Beh, Sesshomaru è già stato designato per essere il nuovo guardiano del fuoco quando io sarò troppo vecchio. Mancano solo gli altri tre per completare il quadro.》《E chi avrebbe deciso di investire mio fratello di questa sua nuova carica? Nostra madre, per colpa tua, non lo vede da quasi dodici anni!》《Infatti, sono stato io a sceglierlo come mio successore. Io, che sono il legittimo ed unico guardiano del fuoco.》《Quel titolo spetta unicamente ad Izayoi. È lei la vera protettrice della sua nazione. E tu lo sai!》 Disse Nanami. 《Izayoi? Lei è solo una debole. È stata scelta solo perché Renkotsu aveva paura di me e Jiro era troppo borioso per essere uno dei quattro protettori. È solamente una scelta di ripiego perché nessuno ha voluto ammettere che ero io l’unico abbastanza forte e competente da meritare l’onore di essere un guardiano. Perché nessuno ha capito la supremazia che avevo, e che ho, su tutti gli altri.》《Infatti, con questa tua tanto decantata grandezza, sei solo riuscito ad ingigantire ancora di più questa inutile e stupidissima guerra. La tua stirpe ha stroncato rapporti di pace millenari e tu non sei migliore.》 Gli dissero Kagome, Mizuki e Rin. 《Questa vostra affermazione è giusta, ma vi assicuro che io considero un terribile spreco ogni singola goccia di sangue dominatore versata.》《A me sembra che non te ne importi poi molto, invece. Tu stesso hai ucciso un numero interminabile di dominatori e persone innocenti. Compreso il figlio di Ririchyio e Miketsukami. Nessuno ti definirebbe come una persona magnanimo.》 Gli disse Kagome, disgustata da quell’essere che si vantava di essere l’unico e autentico guardiano del fuoco. Lui, nonostante un lampo di rabbia avesse attraversato i suoi occhi rossi, riprese a parlare con il tono pacato e accondiscendente di prima. 《Ho solo bisogno di voi per completare il mio progetto più importante. Una volta ultimato, voi potrete essere i miei guerrieri più forti, aiutandomi a proteggere il nuovo ordine. E poi, voi riavreste indietro i vostri maestri senza che a loro venga fatto alcun male.》《E noi dovremmo fidarci di te?》 Chiese Nanami con sarcasmo. 《Temo di dover considerare questa tua domanda come un no alla mia proposta. Che peccato. Speravo che foste più illuminati del mio maestro e di tutti quelli che mi hanno rifiutato come guardiano.》《Come no. Altre persone hanno deciso di riporre la loro fiducia in te, ma non hanno avuto una gran bella ricompensa per questo azzardo.》. Questa volta Kurama aveva avuto la lingua un tantino troppo lunga. Infatti, il signore del fuoco lanciò una potentissima fiammata, bloccata per un soffio dal dominatore dell’aria, che rischiò di buttare giù un altro pezzo delle mura di Ba Sing Se. I colpi di fuoco si fecero sempre più violenti, mentre Naraku cercava di colpire i nove ragazzi senza la minima esitazione, ricorrendo anche al dominio della lava. Ad un certo punto, una sfera di magma stava per colpire in pieno Nanami, ma Tomoe creò una parete di roccia che impedì alla meteora di colpirla, ma il colpo fu troppo forte. Il muro si sfaldò completamente, cogliendo di sorpresa l’albino, che venne colpito in pieno petto. Quando tutti lo videro crollare a terra come una bambola rotta, si precipitarono verso di lui alla massima velocità. La parte superiore del kimono era stata polverizzata, facendo vedere che i pettorali, e quasi tutto il busto, erano ricoperti di profonde scottature rosso vivo ricoperte di sangue e vesciche. 《Si può sapere che cosa credevi di fare razza di idiota!?》 Urlò la dominatrice dell’acqua dai capelli castani. Dire che stava per piangere era un eufemismo. Ad un certo punto, lei, Miroku e Mizuki sentirono l’impellente bisogno di volgere lo sguardo verso l’alto. Quando guardarono il cielo, videro che la luna piena scintillava in tutta la sua bellezza. I tre dominatori dell’acqua sentirono uno strano brivido attraversare i loro corpi. Uno stupendo bagliore blu e azzurro iniziò ad irradiarsi dalle loro membra, facendoli sentire più forti che mai. Muovendo le braccia all’unisono con movimenti fluidi ed eleganti, richiamarono quasi subito l’acqua racchiusa nel terreno. Una poderosa onda travolse i soldati ai piedi delle mura, spazzandoli via quasi del tutto insieme ai carri armati. 《Ma che cosa sta succedendo?》 Chiese Kagome. 《I dominatori dell’acqua possiedono il così detto “dono della luna”. Questo regala loro la capacità di potenziare il controllo sul loro elemento, donandogli molta più potenza e padronanza su di esso. E più la luna diventa completa, più le loro capacità aumentano.》 Rispose il re della terra. Una volta spazzato via quasi tutto l’esercito nemico, Nanami e Miroku, come guidati da una forza invisibile, scesero sul campo di battaglia. Puntando le mani verso il soldati, percepirono qualcosa. Ogni singola vena, capillare, ventricolo e arteria. Ma, soprattutto, il loro sangue. Con i loro movimenti iniziarono a farlo muovere secondo i loro desideri, costringendo le membra degli uomini rimasti a seguirlo, finché non si formarono del tutto. Appena i due si resero conto di quanto era successo, rimasero totalmente scioccati. Stavano per cadere sulle ginocchia, sopraffatti dalla sensazione di disgusto verso se stessi, si ricordavano che qualcuno aveva bisogno di aiuto. Grazie ad un paio di colonne d’acqua tornarono sopra le mura. Quando arrivarono, Nanami si rivolse verso Tomoe con le mani avvolte da della strana acqua luminosa. Nonostante cercasse di celarlo, la paura di fargli del male come aveva fatto ai soldati la stava divorando, ma, comprendendo che il ragazzo non avrebbe resistito molto tempo, decise di procedere. Passando con delicatezza i polpastrelli sulle scottature sui suoi pettorali scolpiti, le vide guarire e scomparire lentamente, distendendo i lineamenti del ragazzo dagli occhi viola, precedentemente contratti dall’estremo dolore. Le sue palpebre si strinsero, per poi aprirsi. 《Che cosa…?》. Non fece in tempo a terminare la frase, che Nanami lo stava già stritolando con un abbraccio degno di una piovra. 《Ci sono riuscita! Sei guarito! Stai bene! Mio Dio, stai bene! RAZZA DI IDIOTA! MI HAI FATTO PERDERE TRENT’ANNI DI VITA! Ma sono troppo felice di vederti vivo e sveglio!》Urlò lei, prima felice, poi arrabbiata, e poi di nuovo felice. Davanti a quello spettacolo tutti si misero a ridere, ma, quando si voltarono, videro che Sesshomaru, Sango, Koga e il signore del fuoco, furiosi a causa della sconfitta del loro esercito, stavano per attaccarli un’altra volta. Le fiamme sui palmi dell’uomo dai capelli neri iniziarono lentamente a trasformarsi, fino ad arrivare allo stato di fulmini crepitanti. Le scariche elettriche stavano per essere scagliate contro i giovani dominatori, ma Mikage si intromise all’ultimo secondo, costringendo il suo amico di un tempo a fermarsi. 《Fermo Naraku!》《Stai fuori da questa storia tu!》《Altrimenti che farai? Mi eliminerai come hai fatto con Nobara, Sakuna, Kagura e Renshou? La loro memoria conta così poco per te?》 Chiese con tono freddo e calmo, nonostante il suo sguardo fosse estremamente malinconico. Questa volta, il volto del dominatore del fuoco si contrasse in una smorfia decisamente simile al rimpianto. 《Tu…, non hai idea di cosa loro fossero per me. Non gli avrei mai fatto del male. Me ne vado, ma non finisce qui!》 Disse, buttandosi giù dalle mura. I tre ragazzi del fuoco ci rimasero letteralmente di sasso. Stavano per dire qualcosa, quando tutta la muraglia si ricoprì di profondissime crepe, iniziando a tremare e perdere pezzi. Poi, di colpo, crollò quasi completamente, facendo precipitare i tredici dominatori verso il basso. Sesshomaru e Koga riuscirono ad aggrapparsi in tempo e Kikyo fu abbastanza veloce da creare un pilastro, dove atterrò insieme a Rin e Mizuki. Per fortuna degli altri, Inuyasha e Kurama volarono rapidissimi verso Kagome e Mikage, afferrandoli entrambi al volo e portandoli al sicuro. 《Non preoccuparti. Ti tengo.》 Disse il ragazzo dai capelli argentei, vedendo la faccia atterrita della ragazza. Tutti e quattro arrivarono sul pilastro appena in tempo. Intanto, Tomoe aveva utilizzato il suo dominio sulle piante per farsi afferrare insieme a Nanami da delle lunghe liane, portandoli in salvo. 《Grazie.》《Tu hai salvato me per prima. Ero in debito.》 Rispose lui freddo, anche se con un piccolo sorriso. Gli unici che mancavano all’appello erano Miroku e Sango. Infatti, i due erano precipitati leggermente più lontano rispetto agli altri. Solo il ragazzo riuscì, grazie al dono della luna, a creare due tentacoli d’acqua e attaccarsi alla parete, mentre la ragazza continuava a precipitare. Guardandola, il dominatore dell’acqua provò un grande rimorso. Lui, un donnaiolo di primissima qualità, che lasciava precipitare una così bella ragazza, nonché una grande guerriera, verso un’ingloriosa morte come quella? Non lo avrebbe mai permesso. Neanche ad una dominatrice del fuoco come lei. Utilizzando uno dei suoi tentacoli, acchiappò al volo Sango, che intanto era svenuta, per la vita e iniziò a tirarla su il più in fretta possibile. Appena riuscì a mettere in salvo sia se stesso che lei, vide che Naraku non sembrava ancora soddisfatto dal suo precedente attacco. Infatti, batté il piede sul terreno, creando un’enorme onda sismica, accompagnata da uno tsunami di fango e rocce. 《Può…lui…lui può…dominare la terra!?》 Urlò Rin. 《Non è possibile!》 Gridarono di rimando gli altri. Mikage guardò l’onda che stava per arrivare e chiamò a se tutti i dominatori della terra della città. Muovendosi in perfetta sincronia, riuscirono a bloccare il colpo. 《Come può essere che Naraku ora sia capace di dominare la terra!? Che abbia a che fare con quella sensazione che Tomoe, Kikyo e Kagome sentivano?》 Si chiese Mizuki. 《Non importa ora. Anche se sembra potente, non è abbastanza addestrato nel dominio della terra per poter battere me è tutti gli altri dominatori di Ba Sing Se. Voi tornate indietro e mettetevi in salvo. Questa è una cosa che devo fare in quanto re della terra. Voi andate.》 Disse, mentre si muoveva con i gesti rigidi ed energici caratteristici del suo dominio, cercando di respingere l’onda insieme agli altri guerrieri. 《Che cosa!? Non possiamo lasciarti da solo! Non in questa situazione. Non possiamo permettere che tu muoia. Ne noi, ne i nostri maestri lo accetterebbero.》 Si impuntò Tomoe. 《Non importa se io muoio o meno. Lasciatemi combattere finché riesco. Vi proteggerò come hanno già fatto i vostri maestri. Andate. Forza!》. Anche se con estrema riluttanza, Inuyasha, Rin, Kurama, Tomoe, Kikyo, Kagome, Miroku, portando in braccio Sango, Nanami e Mizuki scapparono nuovamente verso la giungla.

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Capitolo 9
*** Senza speranza ***


Intanto, nelle putride e nere segrete di ferro del palazzo reale della nazione del fuoco, Inu, Izayoi e Ririchyio, accuratamente incatenati con pesanti catene di ferro massiccio, stavano accudendo al meglio che potevano Miketsukami. Dopo che Naraku gli aveva tolto il dominio, sembrava improvvisamente invecchiato di cinquant’anni in un colpo solo e il suo corpo era decisamente cambiato. Al posto del fisico tonico, attraente e abbastanza muscoloso che aveva prima, adesso possedeva un aspetto fin troppo magro e fragile, con la pelle di un bianco grigiastro insalubre e cadaverico. I suoi capelli, un tempo bianchi e splendenti, erano diventati di un colore smorto e i suoi occhi, quelle poche volte che riusciva ad aprirli, apparivano vuoti e rassegnati. Oltre a questo, il suo organismo sembrava estremamente provato e debole, dato che soffriva di frequenti febbri con deliri così forti da portarlo ad implorare la morte, come in quello stesso momento. Continuava ad agitarsi nel sonno, scosso da potenti brividi di freddo, nonostante scottasse in maniera impressionante. Sua moglie aveva tentato di curarlo più volte con il suo dominio dell’acqua, ma era servito solo a far scendere lievemente la febbre, senza dare nessun altro risultato. 《Cosa possiamo fare? Sono più di tre giorni che la situazione non migliora. Anzi, è peggiorata! Finirà per morire se non facciamo qualcosa!》 Disse la donna dagli occhi viola, preoccupata all’inverosimile per suo marito. 《Quel maledetto! Spero che lo facciano fuori. Non avrei mai creduto che fosse in grado di fare una cosa del genere! Nessuno dovrebbe essere in grado di farlo! Soprattutto se queste sono le conseguenze!》 Urlò con estrema rabbia. 《Lo so. Ma adesso dobbiamo cercare di rimanere calmi e cercare di riflettere sull’accaduto per cercare di aiutarlo. Vi ricordate che cosa è successo a Miketsukami quando ha perso il suo dominio?》《Si. Naraku gli ha messo una mano sul cuore e poi quelle strane fiamme verdi hanno...》《No, no, no! Non era questo che intendevo. Avete per caso visto l’espressione di Miketsukami?》《Era di odio puro quando ha cercato di colpirlo. Ma che cosa c’entra questo con quello che è successo al suo dominio e anche a lui?》 Domandò Izayoi alzando un sopracciglio. 《C’entra eccome. Quando ero più giovane, mi sono accidentalmente imbattuto in una triade di strane formule che non appartenevano in maniera specifica a nessun dominio, poiché tutti, se conoscono il modo di apprenderle e padroneggiarle, sono in grado di attuarle con estrema facilità. Erano la triade delle formule proibite.》. A sentire quel nome, le due donne sentirono entrambe un brivido correre lungo le loro schiene. 《Come hai fatto a trovare il rituale per una delle formule proibite!?》 Chiese Ririchyio scioccata, continuando a tamponare delicatamente la fronte del suo consorte con una pezza umida ricavata dal suo kimono. 《Dato che il tomo dove ho trovato tutti i diversi passaggi per quei rituali era nascosto nella biblioteca del tempio dell’aria dove vivevo prima di sposarmi, posso dire che è stata solo una fatalità. Anche se nemmeno io ho idea di come possa essere finito lì. Comunque, la formula che ho trovato spiegava come un dominatore potesse rubare completamente il potere ad un suo simile. Il rituale richiedeva che quello che stava per essere “prosciugato” fosse in uno stato emotivo molto forte e, soprattutto, negativo. Emozioni come l’odio, la frustrazione, la rabbia, il desiderio di vendetta, la paura, la disperazione, l’infelicità e il senso di colpa sono perfetti per compiere questo incanto proibito. Appena una di queste sensazioni raggiunge un picco, è possibile trovare un modo per prosciugare un dominatore. Temo, anzi, sono sicuro, che Naraku abbia scoperto e imparato questo rituale, anche se non ho idea del suo scopo finale, oltre forse quello di diventare un dominatore molto più potente di tutti gli altri.》《E esiste un modo con cui potremmo invertire l’effetto e far tornare normale Miketsukami?》 Chiese speranzosa la dominatrice dell’acqua, mentre teneva la testa del marito sulle ginocchia. 《Io…purtroppo non lo so.》 Rispose Inu tristemente. 《Speriamo solo che i ragazzi riescano a cavarsela. So che sono forti e hanno tutti un talento innato per il dominio, ma non sono del tutto sicura che riusciranno a battere le schiere del fuoco. Se dovessero venire qui, sarebbe un disastro!》《Izayoi, non dubiterai sul serio di tuo figlio e dei nostri allievi.》 Le disse Ririchyio con un tono leggermente di rimprovero. 《Non è questo. È solo che…stavo pensando a quanto sarebbero state diverse le cose se io non fossi mai stata nominata guardiana del fuoco. Vorrei che tutto tornasse come quando eravamo tutti insieme. Prima che Nobara, Sakuna, Kagura, Renshou e Suiro precipitassero in quel maledetto strapiombo per mano di Naraku. Vorrei non essere mai stata scelta come erede di Renkotsu. Se fosse stato eletto lui, adesso io avrei ancora entrambi i miei figli qui con me, tuo figlio Ryota sarebbe ancora vivo, la guerra sarebbe finita da tempo e adesso noi non saremmo in questa situazione così critica e disperata.》 Disse malinconica. 《Non devi dirlo neanche per scherzo. Il tuo maestro ti ha scelta perché eri la più adatta per ricoprire quel ruolo. Se lui non è in grado di accettare questa scelta, significa solo che era interessato esclusivamente al titolo di guardiano, non al compito di mantenere la pace che da questo deriva. Se fosse stato veramente pronto a farsi carico di quel ruolo, sarebbe anche stato pronto ad accettare una risposta negativa alla sua richiesta di riceverlo. Gli altri non hanno mai mostrato sentimenti di gelosia nei miei confronti o in quelli di Miketsukami e Ririchyio. Questo dimostra quanto loro fossero candidati perfetti, mentre Naraku non lo era per niente.》 Le disse Inu perentorio. 《Ha ragione lui. Noi dobbiamo…》. L’improvviso e lontano rumore dell’arrivo delle navi da guerra fece scattare i tre amici come molle. Dopo neanche un’ora, si sentì anche cigolio delle porte delle celle accanto alle loro che si aprivano. I quattro ex guardiani, dato che Miketsukami era riuscito a tornare momentaneamente in sé, si alzarono preoccupati. Cercando di sbirciare attraverso la finestrella sul portone di ferro, videro che alcuni soldati in armatura nera e rossa discretamente feriti stavano trasportando delle specie di sarcofagi quasi alti come un uomo e fatti di legno grosso, che oscillano pericolosamente e producevano degli strani urli soffocati. 《Fermi voi! A meno che non vogliate fare una brutta fine!》 Urlò una voce. Il suo proprietario altri non era che Koga in persona. Trasportava un contenitore ancora più piccolo degli altri. Aveva solo un buco nella parte superiore, che lasciava intravedere un naso. Questo dimostrava che dentro quegli affari c’erano delle persone. 《Smettila di muoverti! Ora avrai dei perfetti compagni di cella.》 Disse il ragazzo. Gettò di malagrazia il sarcofago dentro la stanza di Inu, Izayoi, Ririchyio e Miketsukami. I tre dominatori ancora coscienti, nonostante le catene, spaccarono il legno e tirarono fuori la persona prigioniera. Figurarsi la loro sorpresa quando si ritrovarono di fronte, stremato e pallido come un fantasma, uno dei loro migliori amici, nonché il re della terra. Il suo corpo e le sue vesti erano ricoperti di sangue secco, fango e sporcizia causati dallo scontro tutt’altro che facile che aveva disputato contro Naraku. 《Mikage! Santo cielo! Che ti è successo? Non mi dire che i dominatori del fuoco hanno piegato la millenaria città di Ba Sing Se!》 Urlò Ririchyio. Lui si limitò ad un sorriso stanco e privo di allegria. 《Purtroppo si. Non so come, ma Naraku è riuscito ad apprendere il dominio della terra. Con quello ha distrutto le mura e il nostro esercito tutto in un colpo. Abbiamo cercato di salvare la città, ma siamo stati tutti sconfitti.》. A quella frase, i quattro ex guardiani sbarrarono gli occhi, diventando bianchi come cenci. 《Ecco cosa intendeva quando ha detto che “era suo”. Si stava riferendo al dominio di Miketsukami! Questa è l’ennesima conferma che quell’idiota ha scoperto l’incanto di cui vi stavo parlando. È un disastro!》 Urlò Inu. Solo allora l’ormai ex re della terra vide il corpo dell’uomo. Nonostante avesse riacquistato la lucidità, non sembrava affatto migliorato. 《Che cosa ti è capitato?》《Naraku. Non ho idea di come, ma mi ha sottratto il dominio. Purtroppo, per colpa mia quel maledetto lo ha usato per conquistare Ba Sing Se, riuscendo a fare qualcosa che i suoi antenati non sono stati capaci di attuare in più di due secoli. Mi dispiace veramente tanto Mikage.》 Disse con voce arrocchita. Fu improvvisamente scosso da un colpo di tosse che rischiò di fargli perdere l’equilibrio. L’uomo biondo stava per soccorrerlo, quando la porta della cella si aprì. Sulla soglia, Naraku, Sesshomaru e Koga li stavano osservando. 《Siete così carini quando cercate di fingere di volerci aiutare a vicenda. Fate venire il voltastomaco.》 Commentò il ragazzo più giovane. Sfruttando il suo nuovo dominio, il signore del fuoco mosse le catene verso di lui e costrinse i cinque uomini a seguirlo verso il salone più ampio di tutto il palazzo, ovvero la sala del trono. Appena si fermarono, Inu, Izayoi, Ririchyio, Miketsukami e Mikage videro che si trovavano di fronte ad una specie di grosso cerchio nero che era stato disegnato sul pavimento con diversi e complicati simboli mistici. 《Che cosa sarebbe?》《Questo è semplicemente il luogo dove il mio rituale prenderà vita. Mancano ancora due settimane alla notte più corta dell’anno, ma qui è già tutto pronto per accogliere i miei ospiti.》 Disse, indicando il soffitto. Questo era completamente scomparso, lasciando il posto alla meravigliosa visione del cielo stellato. 《Quando la luna di mezzanotte del solstizio d’inverno sarà si affaccerà su questo cerchio, io sarò finalmente in grado di realizzare i miei scopi. Ma ho bisogno di un piccolissimo aiuto. Mi servono tutti i quattro domini. Ho già terra e fuoco, ma non posso lasciare che voi mettiate a rischio la riuscita del mio piano. Quindi, ho preso le mie precauzioni e le mie sicurezze, facendo in modo che siate proprio voi ad aiutarmi.》. A queste parole seguì la comparsa di nove specchi simili a quello che Mikage possedeva nel suo palazzo. Ognuno mostrava il volto di uno dei loro allievi. Tutti sembravano piuttosto provati e privo di forza, ma sembravano ugualmente fieri e pronti ad affrontare tutto. E sembrava anche che avessero legato un solido rapporto tra di loro, soprattutto perché Inuyasha, Kikyo e Tomoe non avevano più sul volto quelle espressioni innaturalmente apatiche e malinconiche. Sembravano nettamente cambiati, nonostante non fossero passate più di due settimane da quando si erano visti l’ultima volta al polo nord, nonostante quel momento sembrasse lontano anni e anni. Mentre tutti pensavano a questo, la voce dell’uomo dai capelli neri li riscosse. 《Sesshomaru e Koga mi hanno riferito che i vostri preziosi allievi sono molto migliorati con il controllo dei loro elementi, dato che hanno aiutato in modo egregio i dominatori della terra di Ba Sing Se contro il mio esercito, ma mi hanno anche detto che vogliono venire qui per permettervi di fuggire.》 L’ultima frase fece sgranare gli occhi a tutti i presenti. 《Devo solo aspettare che si presentino qui, così io potrò prendere loro tutto, inclusa la loro lealtà, rendendoli semplici marionette nelle mie mani. Non avranno il minimo libero arbitrio. Esisteranno solo per soddisfare ogni mio ordine senza fiatare o ribellarsi. Finalmente avrò un esercito di schiavi assolutamente inarrestabile per le mie conquiste future.》 Disse, mentre gli specchi mostravano le immagini di Inuyasha, Rin, Kurama, Tomoe, Kikyo, Kagome, Miroku, Nanami e Mizuki con gli occhi spenti e privi di vita, mentre distruggevano tutto ciò che gli stava intorno grazie ai loro domini sotto la guida del signore del fuoco. Il suo tono quando lo disse e il suo sguardo erano pieni di un piacere tale, che Ririchyio non riuscì più a resistere. La rabbia così a lungo repressa in lei esplose come uno vero e proprio tsunami. I suoi occhi viola si illuminarono per un attimo di un lampo blu e lei urlò con furia 《MALEDETTO! TU NON FARAI NIENTE A TOMOE, NANAMI O AGLI ALTRI! NOI NON TE LO PERMETTEREMO!》. Iniziò ad assorbire tutta l’acqua presente nell’aria circostante, creando delle lame di ghiaccio lunghe e affilate come spilli. Le catene attorno ai suoi polsi e a quelli dei suoi amici si ruppero e tutti si lanciarono contro Naraku. Onde sismiche, di fiamme e di vento scaricarono tutta la loro potenza su di lui e sui due ragazzi. La ex guardiana del fuoco stava per utilizzare due grosse sfere di fuoco contro il suo nemico, ma qualcosa, o meglio, qualcuno, glielo impedì. Di colpo, Sesshomaru si era piazzato di fronte a sua madre, facendo da schermo al signore del fuoco con il proprio corpo. La donna esitò, non lasciando partire il suo attacco, e questo le risultò fatale. I capelli argentei del ragazzo si trasformarono in fiamme che, avvolgendo tutto il suo corpo, lo trasformarono in una meteora di fiamme che colpì Izayoi in pieno, schiantandosi insieme a lei sul pavimento. Quando il ventiduenne si rialzò, vide che sua madre lo stava guardando in modo malinconico. Quello sguardo così pieno di rimpianto, dolore, ma anche di amore, fece vacillare per un attimo il gelido autocontrollo del ragazzo. Una minuscola lacrima scese lungo lo zigomo della donna, mentre una strana energia rossa e arancione la circondava completamente. 《Sesshomaru, non ho mai capito perché hai voluto tradirci.》《Perché ero stufo di vivere in mezzo a quei pacifisti patentati dei dominatori dell’aria. Almeno qui posso essere un vero dominatore del fuoco. Se avessi un po’ più di iniziativa, mi avresti seguito.》 Disse, recuperando la freddezza. Naraku si voltò verso i due e puntò una catena contro Izayoi. 《NO!》. Inu si buttò verso sua moglie, mentre Mikage e Ririchyio tenevano testa a Koga. Appena lo ebbero sistemato, rinchiudendolo dentro un cerchio di rocce congelate, loro due e Miketsukami corsero verso la loro amica. Ma quando arrivarono era troppo tardi. La piccola fiammella che racchiudeva il dominio di Izayoi era già stata inghiottita. 《Adesso sono a metà dell’opera. Rimanete solamente voi due.》 Disse rivolto ad Inu e Ririchyio. Dopo neanche un attimo, il pavimento metallico si aprì, facendo precipitare Mikage e due ex dominatori verso il basso. Gli altri due cercarono di salvarli, ma non ci riuscirono. 《TU!》 Disse la donna dagli occhi viola. 《Che cosa c’è Ririchyio? Non ti starai arrabbiando vero?》《Smettila!》《Che cosa ti fa infuriare di più? Che vi abbia traditi? Che abbia quasi ucciso te e il resto dei guardiani? Che tutti mi trovassero migliore di te?》 Chiese con un sorriso sadico sulle labbra. Di colpo, un’energia blu e azzurra circondò la donna da capo a piedi, mentre lei si alzava in volo, sorretta da una colonna d’acqua con gli occhi fiammeggianti di collera. 《Io mi fidavo di te! NOI CI FIDAVAMO DI TE! Ti abbiamo dato tutto e tu ci hai trattati come IMMONDIZIA!》 Urlò, sfoderando tutta la sua enorme ira. 《Tu hai ucciso mio figlio! E ora…devi pagare!》. Un’onda di marea enorme sbucata dal nulla travolse tutto, mentre lei cercava di colpire Naraku anche con spruzzi di vapore bollente e lame di ghiaccio, anche se senza il minimo risultato. Di colpo, ad un gesto del signore del fuoco, l’acqua si trasformò in fango e tantissime mani di fanghiglia afferrarono Ririchyio e iniziarono a trascinarla verso il basso, nonostante lei cercasse di resistere con tutte le sue forze. Mentre l’energia del suo dominio veniva risucchiata dal suo nemico, lei affondò completamente dentro il lago di fango. 《RIRICHYIO!》. Inu cercò di salvare la sua amica, ma un’onda giallo-marroncina lo colpì in pieno, buttandolo contro il pavimento. Quando alzò lo sguardo, vide che Naraku si era avvicinato a lui. 《Adesso sei rimasto solo tu. Non potrai più…》. Un’onda d’aria lo colse di sorpresa, buttandolo con la faccia contro il muro. Venti freddi e caldi si alternavano, minacciando di distruggere tutto. Il dominatore nemico si voltò e iniziò a dominare il metallo presente nella stanza. Inu si ritrovò bloccato, ma si liberò. 《Vedo che stai cercando di trattenerti. Speravo che avessi ancora abbastanza energia per utilizzare una certa forma di dominio.》《Non mi occorre utilizzare quel genere di attacco.》. Le onde d’aria placavano senza troppi problemi i tre elementi di Naraku, una convergenza di tutti e tre lo bloccarono definitivamente. 《Ora, è il momento di finirla.》《So benissimo quello che vuoi fare, ma non mi interessa. Speravo soltanto che tu fossi ancora in grado di tornare indietro. Mi dispiace solo di essermi illuso per così tanto tempo.》《Tu sul serio credevi che tutto potesse tornare come quando eravamo ancora dei ragazzini?》《Speravo solo che tu ti fossi pentito di quello che avevi fatto a Kagura, Renshou, Suiro, Nobara e Sakuna.》《Non azzardarti a tirare di nuovo fuori questa storia. Sai benissimo che è solo colpa di Renkotsu. Ma adesso non importa. Con i poteri tuoi, quelli di Miketsukami, Ririchyio e Izayoi io sarò l’unico guardiano.》 Disse lui, impassibile, mentre tendeva la mano contro il suo petto. Mentre l’energia del dominio dell’aria veniva assorbita da lui, al maestro del dominio parve che, nonostante l’espressione sadica, il suo sguardo avesse vacillato per un attimo di fronte a lui.

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Capitolo 10
*** Una storia ***


Dopo la durissima battaglia e la sconfitta di Ba Sing Se, Inuyasha, Rin, Kurama, Tomoe, Kikyo, Kagome, Miroku, Nanami, Mizuki e Sango erano stai costretti a rifugiarsi nuovamente nelle foreste che circondavano la capitale ed erano stati obbligati ad assistere impotenti alla presa della gigantesca città e alla inevitabile cattura dei suoi cittadini dominatori e non dominatori. 《MALEDIZIONE! Non un’altra volta!》 Urlò il ragazzo dai capelli argentei sbattendo il pugno sul terreno. L’aria intorno a lui iniziò a vorticare, spinta dalle sue emozioni troppo forti. 《Abbiamo fallito di nuovo. Mikage è stato catturato e noi siamo senza alleati e senza la minima speranza di battere l’esercito di Naraku.》 Disse Kikyo. 《Senti, la situazione è già abbastanza disperata. Non abbiamo bisogno dei tuoi commenti depressivi bellezza.》 Le disse il ragazzo coi capelli rossi in tono aggressivo. 《Io stavo solo commentando la situazione.》 Ribatté lei, stizzita dal tono del dominatore dell’aria. 《Beh, risparmiatelo!》 Le rispose lui, egualmente stizzito. 《Ok. Adesso provate a calmarvi. Non serve a niente arrabbiarsi così. Non possiamo iniziare a litigare tra noi.》 Disse Rin. Perfino lei e Mizuki, di solito i più allegri e pronti al dialogo, erano piuttosto irritabili e nervosi. 《Tu non ti impicciare!》 La rimbeccò la dominatrice della terra. I tre dominatori si guardarono in cagnesco, mentre le rocce e l’aria circostante avevano iniziato a muoversi a causa della loro crescente irritazione. Quando gli altri se ne accorsero, cercarono subito di farli smettere. 《Finitela tutti e tre! Questa è una situazione che nessuno si sarebbe mai aspettato. Naraku è molto più potente del previsto e ha sottomesso troppe nazioni e a noi non servono a niente i vostri litigi da poppanti.》 Disse Inuyasha con freddezza e senza mezzi termini contro i tre, mettendoli a tacere. Anche gli altri erano tutti spossati e arrabbiati con se stessi a causa del loro ennesimo fallimento. Sango era ancora priva di sensi e Miroku non si muoveva dal suo capezzale senza mostrare la minima espressione, anche se aveva comunque azzardato qualche mano morta sul corpo della ragazza incosciente. Solo Nanami e Tomoe erano apparentemente calmi. Però lei continuava a guardare il vuoto con aria scioccata. 《Nanami? Va…tutto bene?》 Chiese il ragazzo dagli occhi viola, preoccupato e leggermente impacciato. Si diede subito dell’idiota. Era ovvio che non c’era niente che andava bene. Era completamente persa in sé stessa. Lui non era mai stato capace di rincuorare le persone tristi e adesso gli dispiaceva molto, perché non aveva idea di come aiutare la ragazza, di solito energica e ottimista. 《No. Non c’è assolutamente niente che va bene. Sono un mostro!》. La voce della dominatrice dell’acqua lo riscosse dai suoi pensieri, lasciandolo sorpreso con quell’osservazione. 《Perché dovresti dire una cosa del genere di te stessa?》《Perché è la verità. Non hai visto quello che ho fatto a quei soldati? Li ho letteralmente usati come delle marionette! Percepivo tutti i fluidi dentro di loro e volevo che mi ubbidissero. Non avevo mai provato ad utilizzare il dominio in presenza della luna piena, ma la sua apparizione di stanotte mi ha fatto sentire così bene, così potente, così libera di utilizzare il mio dominio. Ma poi ho capito quello che avevo fatto è mi sono resa conto dell’errore e ho anche capito perché Ririchyio non ci faceva mai usare i nostri poteri con la luna in una fase avanzata. Riesco ancora a sentire i battiti dei cuori di tutti quei soldati nella mia testa.》 Disse con voce spezzata. Stava per scoppiare a piangere. Tomoe era nel panico, nonostante cercasse di mostrarsi calmo. 《Ti stai sbagliando. Non…non sei affatto un mostro. Hai aiutato molto a bloccare quei soldati.》《Si. Ma so che, se lo avessi voluto, avrei potuto stritolare i loro cuori in un attimo. Non voglio più sentire quel genere di impulso. Soprattutto per voi altri.》 Disse, spiazzando il ragazzo. 《Sei preoccupata per noi?》《Certo! Se dovessi perdere il controllo e uno di voi si ritrovasse manovrato come una marionetta? O peggio, se utilizzassi il mio potere in modo errato e fermassi uno dei vostri cuori? Vi farei del male e io non avrei più il coraggio di fare qualsiasi cosa.》《Ti assicuro che non succederà. Io ho fiducia in te. Noi abbiamo fiducia in te.》《Come puoi esserne sicuro? Anche con te. In questo preciso momento riesco a sentire ogni singola goccia di sangue dentro di te. Riesco a percepire il tuo battito. Non ti preoccupa questo?》《Tutti i domini hanno dei lati buoni e dei lati maligni. Il mio, per esempio. Se dovessi cedere troppo a emozioni come la rabbia, rischierei di causare violenti terremoti che distruggerebbero tutto in poco tempo. E la stessa cosa vale per Kagome e Kikyo. Ma non conta quali siano le tue doti come dominatrice, conta come le utilizzi e con quali intenzioni. Tu sei in grado di dominare il sangue, ma questa capacità può essere usata bene nelle mani giuste. Sono certo che tu e Miroku e anche Mizuki, se scoprisse di possedere anche lui questa capacità, imparerete ad usarla senza fare del male alle persone a cui tenete.》 Disse il ragazzo. 《Ti ringrazio Tomoe.》 Disse lei con un sorriso sulle labbra, poggiando la sua testa sulla spalla del ragazzo, rendendo leggermente più rosei i suoi zigomi. Quando tutti i loro compagni si furono addormentati, i due ripresero a parlare. 《Mi racconti qualcosa di te?》 Chiese di colpo la ragazza castana. Il dominatore della terra rimase un attimo sorpreso da questa richiesta. 《Che cosa ti dovrei dire?》《Tutto ciò che ti viene in mente. Anzi. Dimmi, come hai conosciuto Miketsukami?》《D’accordo. Allora, io non sono di origini nobili come lo è Inuyasha. Ero una persona qualunque che, per i primi otto anni della sua vita, ha vissuto da solo per le strade di Ba Sing Se.》《Come!?》《Diciamo solo che mio padre, una persona molto ricca e alto locata, nonché molto vicina al re della terra precedente a Mikage, si era preso qualche piccola “libertà” durante il suo matrimonio e io sono stato il risultato indesiderato di una stupida leggerezza fatta da un uomo ricco nei confronti di una plebea di buon cuore, ma senza cibo o soldi per mantenersi. Mia madre, non potendo chiedere aiuto a mio padre, ed essendo troppo povera per farsi dare assistenza da chiunque altro, fu costretta a portare avanti la gravidanza e a partorire completamente da sola. Io la ammiro molto per questo. Anche se, purtroppo, non mi ricordo nulla di lei. Credo che sia morta pochi anni dopo la mia nascita, dato che, fin da quando ne ho memoria, ho vissuto completamente da solo. Non vado fiero del mio passato e del modo in cui l’ho vissuto. Per mantenermi, ho mentito a molte persone, ho rubato e mi sono preso gioco delle regole sull’uso corretto del dominio molte volte. Però, mi sentivo molto solo. Ero ancora un bambino e volevo solamente trovare mio padre e chiedergli una casa. Un giorno, quando avevo sette anni, riuscì finalmente a trovare la sua residenza. Quando mi vide, mi riconobbe subito, nonostante non mi avesse mai visto, dicendo che avevo gli occhi come quelli di mia madre. All’inizio, credevo che si sarebbe inginocchiato, abbracciandomi e chiedendomi di venire a vivere con lui, ma non andò così. Non avevo capito che lui era spaventato nel vedermi perché sapeva che, se la moglie mi avesse visto, tutto il suo matrimonio e il suo enorme patrimonio sarebbero andati a rotoli per colpa mia. Mi cacciò in malo modo ricorrendo al suo dominio. Io non capì perché non mi voleva, così continuai a bussare e a piangere, ma non mi aprì nessuno. Ero talmente triste. Tutte le speranze che, anche solo per un attimo, avevo nutrito nel mio cuore, erano andate in pezzi. Così, ripresi la mia solita vita da ladruncolo di strada, finché un giorno incontrai un giovane uomo con degli strani e bellissimi occhi eterocromatici che rispondeva al nome di Miketsukami. Lui si accorse che gli avevo rubato molto denaro grazie al mio dominio del metallo è iniziò ad inseguirmi. Mi acchiappò quasi subito, ma io fuggì di nuovo. Non ci fermammo prima del crepuscolo. Alla fine, lo costrinsi ad arrendersi, anche se credo che lo avesse fatto apposta. Stavo per scappare con la mia refurtiva, ma lui mi disse qualcosa. Qualcosa che nessuno mi aveva mai detto. Mi disse che lo avevo colpito con la mia astuzia e le mie doti, seppur acerbe, di dominio della terra. Mi chiese chi e dove fossero i miei genitori, ma io non ne volevo parlare e lui mi capì. Poi, mi chiese se volevo andare con lui. Io ero diffidente all’inizio, ma lui mi mostrò che era in grado, proprio come me, di controllare la terra. Mi promise una casa e un maestro che mi avrebbe aiutato a coltivare le mie capacità. Io accettai e andammo nella sua casa. Lì, trovai tutto quello che avevo sempre desiderato. Cibo, affetto, un posto dove stare e delle amiche. Kikyo e Kagome vivevano già con lui da qualche tempo e mi accolsero come se fossimo tutti fratelli. Miketsukami e Ririchyio furono come un padre e una madre per me. Avrei tanto voluto essere il prossimo guardiano della terra per potergli dimostrare che non si erano sbagliati scegliendo di accogliermi, ma ho fallito nel volerli aiutare e adesso loro sono prigionieri di Naraku.》. Nanami era rimasta molto colpita da quella storia. Non immaginava che Tomoe avesse passato tanto tempo senza nessuno che lo aiutasse, ma cavandosela sempre. Questo le fece provare un grande senso di rispetto misto a tenerezza verso quel ragazzo tanto schivo e freddo all’apparenza. Poggiò nuovamente la testa sulla sua spalla. 《Mi dispiace di aver…》《No. È giusto che tu sappia di questa parte della mia vita. Sono certo che saprai mantenere il segreto.》 Disse con uno dei suoi rarissimi sorrisi, dandole un lieve bacio sulla fronte. Questo mandò letteralmente in fiamme il bel viso della ragazza. Il giorno dopo, Inuyasha fu il primo a svegliarsi e vide che Nanami si era addormentata addosso a Tomoe, aggrappandosi al suo kimono come se fosse la sua ancora di salvezza. Gli spuntò subito un sorriso divertito sul volto, non potendo evitare di pensare quanto avrebbe voluto che anche a lui e a qualcun altro succedesse la stessa cosa. Si diede immediatamente dello stupido per quel pensiero così futile. Lui doveva concentrarsi sul salvataggio dei suoi genitori e sulla sconfitta di Naraku. Dopodiché, si sedette su una roccia e aspettò che gli altri si decidessero a svegliarsi. Quando lo fecero, iniziò ad annunciare a tutti la sua nuova decisione. 《Ragazzi, ormai è inutile continuare a girare intorno al cespuglio. Dobbiamo…》. Il ragazzo non terminò la frase, perché fu costretto a schivare una frusta di fiamme che rischiò di colpirlo in pieno volto. Sango si era svegliata e adesso era in posizione d’attacco di fronte a loro.

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Capitolo 11
*** Un risveglio turbolento ***


I palmi di Sango si stavano già preparando a colpire con le loro fiammate, ma L’attacco non prese mai vita. Infatti, tutti videro Inuyasha scattare come una molla verso la ragazza dominatrice del fuoco, ma con una tale rapidità da risultare quasi invisibile ai loro occhi. Le rifilò uno schiaffo tale da lasciare il segno delle cinque dita e poi la scaraventò contro un albero grazie ad un vortice di vento. Lei si rialzò e iniziò a ruotare sulle punte come una ballerina, creando delle sottili, ma letali, fruste di fuoco che rischiarono di colpire il ragazzo dai capelli argentei. Lui creò delle correnti contrarie e poi spiccò il volo. Di colpo, i suoi capelli crebbero in un attimo, diventando tre volte più lunghi di prima. La sua chioma lo avvolse come se fosse un riccio e lui si catapultò a tutta velocità verso la ragazza. Lei, non aspettandosi un attacco così inusuale, venne centrata in pieno e schiacciata senza pietà contro il terreno. Incredibilmente, Sango, nonostante il tremendo dolore causato probabilmente da qualche contusione, si rialzò e si buttò fermò Inuyasha. Lui la vide arrivare e la colpì con un grosso blocco di aria solidificata. Mentre i suoi capelli tornavano normali, lui fece comparire una lunga spada di vento solido e la puntò verso la ragazza. Lei, per tutta risposta, tirò fuori da chissà dive un’enorme boomerang dosso piallato e glielo tirò contro. Lui lo bloccò con la sua spada e lo prese in mano con aria beffarda. 《Un Hiraikotsu autentico? Vedo che te ne intendi, mi congratulo con te, ma questa arma, per quanto utilissima, non è abbastanza per battermi.》 Disse, bloccandola nuovamente contro un albero con un turbine di vento. Poi, le puntò un dito contro la gola, illuminandolo con una strana luce verde acqua. 《A meno che tu non voglia morire di asfissia, ti consiglio di non tentare più un’azione così stupida come attaccarci. Capisci corallina?》 Le chiese con una freddezza pari a quella del fratello. 《Non osare chiamarmi mai più così. E non permetterti di darmi ordini sporco dominatore dell’aria!》 Gli urlò contro la ragazza. 《Non è colpa mia se Sango significa corallo. E se in futuro tu minaccerai di nuovo me o i miei amici con le tue fiamme, noi non aspetteremo un secondo ad attaccare. Te lo assicuro.》 Disse, creando una corrente d’aria molto più calda delle altre per farglielo capite. La ragazza lo guardò con disgusto. 《Quindi Sesshomaru diceva la verità quando ti ha definito un meticcio.》. Neanche finito di parlare, che la mano di Inuyasha si stava stringendo con forza attorno alla sua trachea. 《Non provare a chiamarmi mai più in quel modo. E poi, lui chi si crede di essere? Abbiamo gli stessi identici genitori. E loro sono un dominatore dell’aria e una dominatrice del fuoco. Se io sono un meticcio, lui lo è tanto quanto me, anzi, addirittura peggio. È un traditore senza onore e senza un minimo di altruismo verso gli altri. Neanche verso chi è stato buono nei suoi confronti. Ti assicuro che lui è l’ultima persona che può permettersi di giudicare o sputare sentenze contro qualcuno.》. Quando il ragazzo si voltò, e vide le facce scioccate di Kagome, Kikyo, Tomoe, Miroku Nanami, Mizuki, Rin e Kurama che lo guardavano con la bocca spalancata. 《Beh? Che cosa c’è? Credevate che sarei rimasto impalato mentre ci affumicava come se fossimo dei prosciutti?》 Chiese, piuttosto sorpreso anche lui dagli sguardi ammirati dei suoi compagni di viaggio. 《Non si tratta solo di questo! Ti rendi conto che il vostro scontro e la vostra conversazione non sono durati più di un minuto?!》 Chiese la dominatrice della terra più giovane, mantenendo sempre i suoi occhioni castani sgranati al massimo. 《E poi…da quando in qua i tuoi capelli possono fare una cosa del genere!? È stato fortissimo! Dico sul serio.》 Gli disse la ragazzina dell’aria, ritrovando la sua solita ed inestinguibile allegria. 《Già. Sembravano anche più belli di quelli di Nanami.》 Commentò il dominatore dell’acqua albino. 《Intendete quella cosa dello schianto? Ecco…》. Il ragazzo stava andando nel panico, anche se lo nascondeva molto bene. Lui, esattamente come Tomoe, non era esattamente abituato a stare sotto gli occhi di tutti. E, soprattutto, non era abituato a tutti quei complimenti. 《Ti assicuro che è stato veramente…fantastico!》 Esultò Kagome, facendolo arrossire leggermente. 《E poi, cosa sarebbe questa storia del meticcio?》 Chiese Kurama. Il ragazzo si rabbuiò di colpo. 《È semplicissimo. Visto che mia madre è una dominatrice del fuoco e mio padre è un dominatore dell’aria, io posso attuare delle tecniche con il mio dominio che agli altri maestri del mio elemento risultano impossibili, così come certe loro tecniche per me sono impossibili. Ma per questa mia diversità, tutti hanno iniziato a darmi del meticcio. Incluso quel maledetto di Sesshomaru, come se lui fosse diverso. Non sarebbe capace di volare come me se nostro padre non fosse un dominatore dell’aria. E non potrebbe neanche controllare così facilmente le sue esplosioni senza la sua natura di dominatore ibrido.》《Non è possibile. Naraku ci ha detto che Sesshomaru proviene da una nobile famiglia esclusivamente composta da dominatori del fuoco puri. È per questo che lo ha scelto come capo dell’esercito e come prossimo guardiano del fuoco Non può averci…AAAAHHH!》 Urlò di colpo, rifilando una micidiale cinquina sulla faccia di Miroku. Il giovane dominatore dell’acqua si era avvicinato di soppiatto a lei e aveva messo in atto la sua solita e ormai famigerata mano morta. I suoi amici non poterono fare a meno di battersi una mano sulla fronte con aria rassegnata. 《Ma non riesci a darti una controllata neanche se la ragazza che molesti è una dominatrice del fuoco abbastanza potente da farti arrosto!?》 Gli chiese Kagome. 《Che ci vuoi fare? Era talmente morbido e invitante. Non ho potuto resistere alla tentazione. E poi, la sua proprietaria è così carina. Quindi, non sono affatto pentito.》 Rispose lui, con la sua solita aria da pervertito e facendo un occhiolino malizioso verso Sango, che sembrò in parte rabbonita dall’ultimo quest’ultimo commento. Anche il ragazzo dai capelli argentei sembrava più rilassato e si rivolse nuovamente verso la ragazza dominatrice del fuoco. 《Mi potresti spiegare questa storia che Sesshomaru proviene da una famiglia esclusivamente composta da dominatori come lui?》《Naraku ha detto a noi reclute che lui sarebbe stato il nuovo capo del nostro esercito, e che era un dominatore molto più potente di noi perché assolutamente puro. Non posso credere che ci abbia mentito.》 Disse, leggermente seccata per gli insulti verso Naraku.《Comunque, adesso che tutti abbiamo placato i nostri bollenti spiriti, che cosa ci stavi dicendo Inuyasha?》 Chiese Mizuki.《Semplice. Ormai abbiamo perso entrambe le Tribù dell’acqua e la città più potente e importante del Regno della terra. Le colonie minori non reggeranno a lungo se saranno costrette a combattere attivamente contro l’esercito del fuoco, esattamente come i templi dell’aria. Abbiamo solo una possibilità. Andare nella Nazione del fuoco e combattere contro Naraku. Dobbiamo riportare indietro i nostri maestri. Loro possono esserci di aiuto dicendoci che cosa vuole fare quel pazzo e se è possibile fermarlo.》《EHI! Non osare parlare in questo modo del mio signore.》《Senza offesa Signorina, ma stai parlando dello stesso signore che non ha mosso neanche un muscolo per venirti a cercare? A lui non importa niente di te o degli altri soldati del suo esercito. Gli importa solo del suo tornaconto.》《Già. Miroku ha ragione. A lui interessa solo ciò che riguarda lui. Tutti i suoi seguaci sono solo tante marionette nelle sue mani. Per lui potente anche morirgli davanti. Non gli importerebbe niente.》《No. Lui…lui vuole portare un nuovo ordine nel mondo dominatori dal caos. Esattamente come i suoi avi, lui vuole far comprendere a tutti, dominatori e non dominatori, di come lui possa essere una guida perfetta per questo mondo. E ha promesso che perdonerà anche tutti i ribelli come voi》 Disse con gli occhi che brillavano. 《Mi dispiace deluderti, ma quello che ha causato caos in questo mondo è stato proprio la sete di conquista dell’avo di Naraku. E la sua stirpe ha continuato. Questa inutile guerra è nata a causa loro.》 Le disse pungente Kikyo. 《Non importa ora. Dobbiamo ritrovare i nostri maestri. Avete qualche idea su come potremmo infiltrarci senza essere riconosciuti?》 Chiese Kurama. 《Semplice. Tra poco ci sarà il festival delle fiamme danzanti. Arrivano dominatori del fuoco da ogni parte del mondo per godersi quella festa. Quale occasione migliore per introdursi indisturbati nella Nazione del fuoco.》 Commentò Kagome. 《Che cosa sarebbe questo festival delle fiamme danzanti?》 Chiese Rin con la sua solita curiosità. 《Semplice. È una festività in cui il popolo si riunisce per festeggiare la fine del precedente raccolto e per augurare al prossimo altrettanta prosperità.》 Spiegò Miroku. 《Ottimo. Allora sarà quello il momento in cui andremo ad affrontare Naraku. Non possiamo permetterci di aspettare oltre.》《Bene. Quando andiamo torneremo nella mia Nazione?》 Chiese la ragazza con la coda alta. 《Cosa!?》《Io vengo con voi, ovviamente.》 Rispose lei. 《Scordatelo.》 Dissero all’unisono Inuyasha, Tomoe, Kikyo e Kurama. 《Non abbiamo tempo da perdere facendo i secondini con una pazza lanciafiamme.》《Sentite, non riuscirete ad entrare in città. Siete troppo riconoscibili. Avete bisogno di me. Io vi posso aiutare.》《Si. Come no. Sappi che non ci fidiamo affatto di te. Non possiamo correre il rischio.》 Le disse perentorio il ragazzo dai capelli argentei. 《E poi, non ci occorre il tuo aiuto. Possiamo mimetizzarsi senza problemi.》 Disse il ragazzo dagli occhi viola. 《Come?》 Chiese Nanami. 《Così.》. Una nuvola di polline si alzò dagli alberi circostanti e cominciò a vorticare attorno alla figura del ragazzo, nascondendola completamente agli occhi dei suoi amici. Di colpo, la nube si diradò, lasciando tutti quanti bocca aperta. 《Allora? Come sto?》 Chiese lui con un sorriso volpino.

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Capitolo 12
*** Un problema in più ***


Miroku, Mizuki, Kagome, Kikyo, Rin e Sango rimasero senza fiato davanti alla visione che stavano guardando. Ma la più sorpresa di tutti era Nanami. Fissava Tomoe con una faccia totalmente scioccata, mentre Kurama e Inuyasha sorridevano leggermente. Perché? Perché il ragazzo si era letteralmente trasformato. I lunghi capelli erano diventati castano chiaro, la pelle aveva acquisito una sfumatura rosea che prima non c’era ed era decisamente più basso. Ma la cosa più impressionante di tutta la situazione era che il suo fisico aveva perso ogni singola traccia di mascolinità, mostrando le forme delicate e femminili del seno sul suo petto, lineamenti più dolci sul viso e una linea molto più morbida per i fianchi e per le gambe. In poche parole, il giovane albino si era trasformato in una copia quasi del tutto perfetta di Nanami. L’unica cosa che era rimasta uguale erano i suoi occhi, sempre viola e magnetici, e la forma leggermente volpina del volto. 《Co…cosa…cosa ti è.... cosa ti è successo!?》 Urlarono quasi tutti i presenti a bocca aperta. 《Semplice. Il dominio del polline mi permette di creare una sorta di illusione attorno a me. Un’illusione che mostra agli altri quello che io voglio che vedano. È utile per mimetizzarsi e nascondersi senza fatica.》 Rispose lui con la sua voce di sempre. 《Quindi…puoi trasformarti un una ragazza? E puoi mutare in qualsiasi forma?》 Chiese la dominatrice dell’acqua con aria ammirata. 《Certo. Possiamo farlo anche noi dominatori dell’aria. Non è solo “miss” Kitsune ad esserne capace.》 Disse Kurama con aria leggermente da spaccone. Una nuvola lo avvolse e, appena si diradò, anche lui era radicalmente cambiato. Ora dimostrava molti più anni, almeno quarantotto. Era diventato più alto, la linea della mascella si era fatta rigida, severa e coperta da una curata barba rosso cupo. Sulla fronte e intorno agli occhi si potevano scorgere delle piccole rughe abbastanza marcate e i capelli erano più corti di prima, ma comunque ben pettinati. 《Che ne pensate di questo? Come sto?》《Fantastico! Quindi potete cambiare forma come più vi piace? Che forza! Come mai io non conoscevo questa tecnica di dominio dell’aria così strepitosa?》 Chiese la ragazzina con i capelli castani con gli occhi luccicanti. 《Perché è una fase del dominio troppo avanzata per te.》 Le rispose Inuyasha. 《Anche tu sei in grado di fare una cosa del genere?》 Gli chiese Kagome. Lui annuì. 《Allora potresti… farcelo vedere?》 Chiese la ragazza, con gli occhi scintillanti. Anche se apparentemente controvoglia, il ragazzo creò una nuvola attorno a sé e anche lui cambiò radicalmente. Adesso era diventato molto più basso perfino di Rin. I capelli erano rimasti lunghi fino alla vita, ma incorniciavano un viso con lineamenti decisamente più delicati e infantili con un paio di grandi occhi d’oro vispi, curiosi e spensierati, nonostante l’espressione fosse rimasta burbera come prima. In pratica, era ritornato ad essere un bambino. Subito la dominatrice della terra più giovane e la ragazzina dell’aria si catapultarono su di lui, stringendolo forte come se fosse un grande peluche. 《Ohhhh! Sei così adorabile!》 Urlarono entrambe, incapaci di trattenersi. Il ragazzo non poté fare a meno di arrossire a causa dello stretto contatto con il corpo della ragazza dai capelli neri e del complimento. 《Però! Questo si che è un bel trucco. Potreste utilizzarlo per nascondere il vostro vero aspetto e infiltrarci tra gli abitanti.》 Commentò Miroku. 《È esattamente quello che vogliamo fare.》 Risposero i tre, cambiando di nuovo forma. Ora erano tornati identici a prima, ma la loro pelle aveva un colorito bronzeo come quella di Koga. I capelli avevano acquisito un colore nero come la pece e gli occhi erano castano scuro. Tutti vestivano con casacche, pantaloni e stivali, il tutto molto attillato, di colore rosso e nero. Erano diventati tre comunissimi ragazzi delle colonie della Nazione del fuoco. 《Come stiamo?》 Chiese Kurama.《Nessuno potrebbe riconoscervi. Adesso, però, dobbiamo pensare anche a come noi potremmo sembrare abitanti della Nazione del fuoco.》 Disse Kikyo, pratica come sempre. 《Un attimo. Non dire qual è il tuo piano.》 Disse Inuyasha, mentre lui è il dominatore coi capelli rossi puntavano le mani verso Sango. La ragazza si ritrovò di colpo bloccata dentro un grosso cono di aria solida. 《Ma che diavolo State facendo!?》《È una semplice garanzia bellezza.》 Le rispose il rosso. Tutti si voltarono gli uni verso gli altri. 《Bene. Adesso che l’abbiamo…impacchettata, cosa facciamo con lei?》《Non saprei. Io vorrei portarla con noi.》《Miroku, non possiamo correre il rischio che ci bruci vivi. Anche se è rimasta calma dopo che Inuyasha l’ha mandata al tappeto, resta comunque inaffidabile e non possiamo correre il rischio.》 Gli rispose Kikyo. 《Ma non possiamo lasciarla qui.》 Ribatté Rin. 《Ha ragione lei Kikyo. È un rischio, ma non possiamo abbandonarla così.》 Disse Kagome. 《Io non mi fido di lei. Conosce i nostri veri volti e sa per quale motivo stiamo andando nel territorio dei nostri nemici. Se scappasse e lo dicesse a qualcuno, manderebbe a rotoli tutto il lavoro.》《E poi, non possiamo fidarci di lei perché è una dominatrice del fuoco. Soprattutto, abbiamo già visto che è pronta anche a colpirci a tradimento.》 Dissero Inuyasha e Tomoe. 《E se ci fosse un compromesso? Potremmo provare a neutralizzare il suo dominio.》 Propose Mizuki. 《E come dovremmo fare?》《I dominatori del fuoco hanno bisogno del loro calore corporeo e di ossigeno per creare le loro fiamme. Blocchiamoli e lei non sarà più in grado di controllare neanche un fiammifero.》 Disse Nanami. 《In poche parole, volete farla morire per assideramento e anche per asfissia?》 Chiese sarcastico l’albino. 《Ma no! Basta che noi dominatori di acqua e aria usiamo i nostri poteri.》 Ribatté Miroku. Tutti annuirono e decisero di tentare. Si rivolsero verso Sango e puntarono le loro mani verso di lei. Subito la ragazza sentì dei brividi e una leggera mancanza di aria attorno a sé, m entrerà il cono d’aria era sparito. 《Cosa è successo?》《Abbiamo deciso di portarti con noi, ma, per sicurezza, abbiamo deciso di bloccare temporaneamente il tuo dominio.》 Disse Miroku. La ragazza sospirò, ma annuì senza parlare. Doveva assolutamente tornare nella Nazione del fuoco per avvertire Naraku delle intenzioni e delle straordinarie capacità di quei nove e giovani dominatori. Quindi, decise di fare buon viso a cattivo gioco e cercare di imbrogliare quei tipi abbastanza a lungo per realizzare il suo piano. Appena si alzò, il ragazzo coi capelli argentei, il tengu rosso e la ragazzina castana si disposero a triangolo attorno a loro. Muovendosi con gesti rapidi e ampi, iniziarono a creare un potentissimo vortice di vento attorno a loro. 《Hem… che cosa stanno facendo?》 Chiese sussurrando la ragazza con la coda di cavallo alla dominatrice della terra più giovane. 《Semplice. Ci fanno da mezzo di trasporto. Comunque, il mio nome è Kagome.》 Rispose lei con un sorriso cordiale e porgendole la mano. L’altra rimase piuttosto sorpresa dalla gentilezza con cui quella che, tecnicamente, era la sua nemica le aveva parlato, ma ricambiò la stretta di mano. 《Perché sei così educata con me? Non dovresti disprezzarmi? Sono una pazza incendiaria ricordi?》《Beh, sembri diversa dagli altri dominatori del fuoco che ho visto. Più….normale.》 Disse con un sorriso scherzoso. Anche l’altra si ritrovò quasi subito a sorridere, contagiata dalla sua spontaneità. Era così intenta a chiacchierare con Kagome, che era piuttosto sorpresa dalla facilità con cui avevano cominciato a parlare, che non si accorse subito del fatto che Inuyasha, Rin e Kurama li avevano già sollevati tutti in volo da qualche tempo. 《HEY! Che…che cosa sta succedendo!?》 Urlò la dominatrice dell’acqua fuoco.《Stai tranquilla Sanguccia. Stiamo solo volando verso casa tua.》 Disse Miroku con la sua faccia pervertita. Subito su quella stessa faccia vennero stampate le cinque dita roventi della ragazza. 《Osa di nuovo toccarmi in quel modo o a chiamarmi di nuovo Sanguccia e io ti taglio le dita!》 Urlò con foga, scatenando l’ilarità di tutto il gruppo. 《Sembra che tu sia diventata il bersaglio preferito del nostro caro pervertito.》 Commentò Nanami ridacchiando. 《Ti assicuro che lo fa con tutte. Anche se le tue cinquine potrebbero fargli passare la voglia, ma ne dubito fortemente.》 Continuò a dire la castana. Le tre ragazze continuarono così, a ridere e scherzare, fino allo spuntare della luna. A quel punto, successe l’imprevisto. I tre dominatori dell’aria, che avevano ormai esaurito le loro forze da molto tempo, non riuscirono più a continuare il volo, decidendo di scendere di quota, ma la cosa risultò leggermente più complicata e brusca del previsto. A causa della loro stanchezza, il vortice che li sorreggeva scomparve di punto in bianco, lasciandoli tutti urlanti e in caduta libera. Atterrarono tutti piuttosto malamente, anche se sul morbido. Il primo fu Inuyasha, che venne schiacciato da Kagome, Rin e Kikyo, che finirono una sopra l’altra. Poi, Tomoe si ritrovò abbattuto da Nanami, Mizuki e Kurama. E infine, Miroku e Sango finirono con la faccia schiacciata sul terreno. Appena si alzarono, videro che erano finiti in un gigantesco deserto di sabbia dorata. 《Dove siamo? Ragazzi, dove diamine ci avete portato? Inuyasha…》Iniziò ad urlare la dominatrice della terra più giovane, quando vide la faccia dei tre dominatori dell’aria. Erano tutti provi di sensi, sudati e rossi come pomodori, nonostante tremassero di freddo. 《Ragazzi? Che cosa vi succede?》 Chiese Mizuki, preoccupato, scuotendo leggermente, e inutilmente, Rin. Kikyo toccò la fronte della ragazzina, come sua sorella e Tomoe fecero con gli altri due. 《Accidenti! Hanno la febbre! E si direbbe alta. Che cosa facciamo?》 Chiese allarmata la ragazza con i lunghi capelli neri alla maggiore. 《Non ne ho idea. Siamo in un deserto. Temo che dovremo cavarcela da soli.》 Disse grave il dominatore dell’acqua.

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Capitolo 13
*** Un deserto di guai ***


Miroku, Nanami, Mizuki, Sango, Tomoe, Kikyo e Kagome erano molto preoccupati per le condizioni dei tre dominatori dell’aria, perfino la ragazza del fuoco non era rimasta indifferente di fronte alla malattia improvvisa di Inuyasha, Rin e Kurama. 《Ma… ma che cosa potrebbe averli fatti ammalare così in fretta? Avete qualche idea?》 Chiese timidamente al dominatore della terra, osservando il petto dei tre alzarsi e abbassarsi con irregolarità. 《Temo che sia stata l’estrema fatica senza riposo.》 Rispose l’albino dagli occhi viola, utilizzando una striscia di stoffa umida per tamponare delicatamente la fronte della ragazzina. 《Cosa vuoi dire?》《Hanno dovuto sopportare troppi sforzi senza un attimo di tregua. Prima, hanno dovuto trasportarci fino a Ba Sing Se. Poi, ci hanno portato al palazzo di Mikage, dall’altra parte della città più enorme del mondo. Dopo, hanno sopportato insieme a noi la battaglia contro la Nazione del fuoco. E, infine, noi gli abbiamo chiesto di trasportarci in volo verso la tua casa, senza considerare che siamo nel Regno della terra, che occupa tutta l’Eurasia, e la nostra destinazione è in Africa e loro ci hanno trasportato per ore prima di crollare. Siamo stati degli stupidi a non pensare a questa evenienza e al loro bisogno di riposo.》 Disse Kikyo, frustrata, mentre cercava di rinfrescare Kurama con una pezza bagnata. 《Ma io credevo che volare per loro non richiedesse alcuno sforzo.》 Disse Mizuki. 《Si, è vero. Ma temo che trasportare anche noi utilizzando costantemente il loro dominio sia molto più complicato e stancante per tutti loro rispetto al volo normale.》 Rispose Kagome, cercando di far bere, senza successo, un po’ d’acqua fresca ad Inuyasha.《E adesso che cosa facciamo?》 Chiese il dominatore dell’acqua più giovane con aria preoccupata. 《Non possiamo muoverci in fretta come prima senza di loro.》《Ha ragione lui. Non riusciremo mai ad uscire da questo posto senza il loro aiuto e prima di quel dannato festival per poter salvare Inu, Izayoi, Ririchyio e Miketsukami. Soprattutto perché questi sono i deserti più estesi di tutto il mondo.》 Disse Tomoe. 《Non potreste provare voi a guarirli?》 Chiese Sango a Miroku. 《Io non so come guarire, ma loro si.》 Disse, accennando a Nanami e Mizuki. 《È vero, sappiamo guarire, ma non sono sicura che con la febbre funzioni allo stesso modo delle ferite. Non penso che il nostro intervento servirebbe a qualcosa.》《Potremmo almeno provare a farlo, Nanami. Giusto?》《Si. Spero che funzioni, ma ci serve dell’altra acqua.》. Subito il ragazzo col codino diede ai due la sua borraccia. I ragazzi iniziarono a muovere le braccia, illuminando il loro elemento è mettendolo sui corpi dei tre dominatori dell’aria. Loro sembrarono rilassarsi un po’ e il rossore febbrile delle loro guance diminuì, esattamente come i brividi, ma il loro respiro rimase comunque irregolare. Solo che le palpebre del ragazzo dai capelli argentei si strinsero, per poi aprirsi. 《Inuyasha! Come stai?》 Chiese Kagome, letteralmente stritolandolo in un abbraccio degno di una piovra gigante. Il diciassettenne ringraziò di essere già rosso, perché, sennò, sarebbe diventato un pomodoro ambulante. Ma poi, fu costretto a dire 《Kagome… non… riesco a… respirare!》 Disse, diventando quasi viola per la stretta esagerata. 《Oh, scusa, scusa, scusa. Non volevo strozzarti! Come…come ti senti?》 Disse la ragazza, mollandolo. 《Sto… benissimo. Forza… riprendiamo il… volo.》 Disse, alzandosi di scatto. Questo risultò deleterio, visto che un forte capogiro rischiò di fargli perdere l’equilibrio e farlo cadere per terra. Furono Tomoe e Kagome a sorreggerlo, evitando al suo naso un duro incontro con la sabbia dorata. 《Potresti evitare di prenderci in giro e dirci come ti senti veramente?》 Le chiese retoricamente la ragazza coi capelli neri. Il dominatore dell’aria ringhiò, stizzito, ma, inghiottendo un bel po’ di orgoglio, disse 《Ok. Sono senza energie. Mi dispiace.》 Disse, abbassando lo sguardo per la vergogna. 《Ti dispiace? E per che cosa? Dovremmo essere noi a chiedervi scusa. Siamo stati degli sciocchi a pensare di poter arrivare nella Nazione del fuoco in così poco tempo e senza pause.》 Disse Kagome, sorridendogli dolcemente. 《Ha ragione lei. Io credo che dovremmo aspettare qui fino a quando tu, Rin e il tengu non vi sarete ripresi.》 Disse il ragazzo dagli occhi viola. 《Ha ragione lui. Non possiamo strapazzarvi ulteriormente.》 Dissero tutti gli altri, convinti. 《Ma siete matti!? Avrò la febbre, ma so che tutto questo caldo non è causato dal mio problema. Lo vedo che siamo in un deserto.》《Già. Ha ragione. Non possiamo permettervi di rimanere qui. Rischiereste troppo.》 Disse Kurama, che si era appena svegliato. Subito tutti lo aiutarono ad alzarsi, insieme a Rin. 《Ragazzi… noi non… non possiamo rimanere qui. Nei deserti del Regno della terra vivono le creature più spaventose di questo mondo.》《Già. Nessuno, a parte quegli idioti dei predoni della sabbia, sarebbe così stupido da rimanere qui a disposizione degli psammosquali. Quegli affari non aspettano un secondo a mangiarsi i viaggiatori. Se restiamo qui, rischiamo di diventare uno spuntino per animali del deserto.》. Dissero i due ragazzi. 《Ma se continuate ad usare il vostro dominio con questo ritmo sfiancante, sarete completamente inutili contro Naraku. Non potete sottoporvi ad altri sforzi come quelli degli ultimi giorni.》 Disse Kikyo. 《Ehm, ragazzi?》《Non adesso Mizuki. Kikyo ha ragione. Dovete rimanere a riposo.》《Ragazzi?》《Non. È. Il. Momento. Mizuki. Se non vi riguardate, finirete solo per aggravare di più le vostre condizioni. Non possiamo correre questo rischio.》《RAGAZZI!》 Urlò l’albino dagli occhi verdi. 《Che c’è!?》 Urlarono tutti. 《C’è…quello.》 Rispose il dominatore dell’acqua, indicando un’enorme nube dorata in rapido avvicinamento. 《Una tempesta di sabbia?》 Chiese Sango.《Non credo. Almeno, non è una tempesta di sabbia naturale.》 Rispose Miroku. Infatti, sembrava che in mezzo alla nuvola di granelli ci fossero dei veicoli simili a barche a vela fatti di legno, ma si muovevano librandosi a un metro da terra e facendosi sospingere dai venti del deserto. 《Accidenti. Quando ho menzionato quegli idioti dei Predoni della sabbia, era solo per fare una battuta.》《Non è il momento Kurama. Andiamo!》 Urlò Inuyasha. Ignorando le proteste di tutti sul suo stato di salute, il caparbio dominatore dell’aria scatenò una potente vento che li sollevò in breve da terra, facendo saltare tutti a gran velocità, come se fossero dei canguri. In poco tempo, misero un bel po’ di distanza dalla tempesta di sabbia, arrivando quasi a seminare i predoni. Credevano di avere una possibilità di scappare senza difficoltà, ma il ragazzo perse nuovamente le forze e l’aria li abbandonò, facendo si che tutti ritornassero zavorrati a terra dalla forza di gravità. 《Accidenti Inuyasha! Maledizione a te e al tuo orgoglio troppo grande!》 Urlò Kagome, mentre lui si rialzava. Anche Rin e Kurama stavano per sollevarsi tutti in aria, ma il ragazzo dai capelli rossi vide qualcosa che lo fece diventare ancora più pallido di quanto già non fosse. Quel “qualcosa” era un’enorme spuntone bruno che sbucava dalla sabbia e inseguiva i predoni della sabbia a tutta velocità. 《Oh mio… CORRETE! TUTTI! PRESTO!》 Urlò, creando più venti che poteva per scappare nonostante il grosso dispendio di energia. 《Che cosa è!?》 Chiese la ragazzina, aiutandolo. 《Non c’è tempo, continua a dominare.》《Si.》. Anche l’ultimo dominatore dell’aria e i tre dominatori della terra utilizzarono i venti e la sabbia circostante per tenere il gruppo in aria. 《Che diavolo sta succedendo!?》 Urlò Mizuki. Il rosso gli rispose con una nota di puro panico nella voce. 《Quello che ci sta inseguendo è un…》. Un enorme boato lo interruppe. Un animale lungo si è no quindici metri dal corpo tozzo come quello di un pesce e ricoperto da una pelle castano-dorata saltò fuori dalla sabbia e si avventò sui mezzi dei predoni, spalancando le mascelle irte di denti lunghi come coltelli, ma mancandoli di poco. Appena il mostro saltò di nuovo fuori dalla nube di sabbia, tutti i ragazzi poterono vederlo con chiarezza. Aveva sei pinne lungo il corpo, che aveva le sembianze di uno squalo, ma non aveva gli occhi e adesso stava puntando verso di loro. Tutti rimasero agghiacciati davanti a quella enorme creatura. 《Quel coso è un psammosqualo! La creatura più letale di questo mondo!》《Ma perché devono succedere sempre tutte a noi?!》 Urlò Miroku. I suoi compagni di dominio stavano utilizzando l’acqua a loro disposizione per sostenere le forze dei loro amici, riuscendo nell’intento, ma, anche così, non potevano andare abbastanza veloci per seminare il terribile animale. 《Che facciamo?》 Urlò Rin. 《Non lo so! Mai stata in una situazione così!》 Rispose Kagome. 《Che facciamo adesso?》 Chiese Kikyo. 《Cerchiamo di non farci mangiare.》 Rispose retoricamente Tomoe. Di colpo, però, sembrò che la sfortuna avesse voglia di perseguitare ancora di più i dieci ragazzi. Lo psammosqualo, mulinando con forza la coda, distrusse completamente le barche a vela dei predoni della sabbia e fece fare la stessa fine ai loro proprietari, per poi rivolgersi verso di loro, iniziando ad inseguirli. 《Ma che cavolo!》 Urlò Inuyasha. L’acqua di Nanami e Mizuki aveva ridato a lui e ai suoi compagni di dominio tutte le loro energie, ma non erano in grado di seminare quella creatura. Ad un certo punto, l’enorme bestia saltò di nuovo fuori dalle dune, creando un’enorme onda di sabbia e roccia che sbalzò tutti i giovani dominatori per terra. Quando si rialzarono, videro che quello affare era troppo vicino per poter essere evitato. 《Ok. Adesso abbiamo solo una scelta.》 Sentenziò Sango.《Sarebbe?》 Chiese Kagome. 《Combattiamo.》

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Capitolo 14
*** Vittoria inaspettata ***


Di fronte alla proposta di Sango, tutti i suoi compagni di viaggio sgranarono gli occhi. 《Stai scherzando spero! Non è che stai delirando anche tu per la febbre?》 Disse Kurama. 《Niente affatto. Io non sono tipa da scherzare su certe cose.》《Ma… ma… è un’idea folle! Anzi, una missione suicida!》 Urlò Nanami. 《Ha ragione lei. A quanto ne so, neanche i nostri maestri hanno mai provato a fare una cosa così folle!》 Disse Rin, preoccupata. 《Sentite, l’unico modo in cui un dominatore del fuoco può onorare il suo popolo o può morire, è sul campo di battaglia. E, visto che non posso più tornare nell’esercito, meglio questo scontro che una fine ingloriosa diventando una vecchia inutile e rachitica. Questo è l’ultimo modo che ho per dare lustro alla mia Nazione e la mia famiglia. Se vincerò, sarò finalmente in pace con me stessa.》 Disse la ragazza con il suo boomerang d’osso tra le mani, guardando lo squalo avvicinarsi. 《Tu hai seriamente qualche problema. Come speri di portare onore alla tua patria se muori mangiata da uno psammosqualo.》 Disse Tomoe. Lei lo ignorò. 《Ok. Non abbiamo altra scelta.》 Disse Inuyasha con un sospiro di esasperazione, alzandosi in volo, seguito da Kagome, Kikyo e i dominatori dell’acqua. La ragazza con la coda di cavallo rimase piuttosto interdetta. 《Ma che cosa state facendo?》《Non crederai che ti lasceremo andare da sola.》《State dicendo sul serio!》 Urlò il rosso. Un doppio pugno da parte di Tomoe e Nanami lo misero a tacere. 《Certo. Siamo una squadra. E in una squadra, ci si aiuta a vicenda senza riserve. Non conta il tipo di dominio, o quanto possa essere folle l’impresa che uno di noi vuole affrontare.》《Ha ragione. E poi, tu sei una nostra amica. Non potremmo mai lasciarti da sola.》 Disse Mizuki, mentre tutti gli altri annuivano con vigore. Questo lasciò Sango decisamente spiazzata. Non aveva mai avuto degli amici in vita sua. Si riscosse appena in tempo per dire 《Ma è un suicidio. Lo avete detto voi poco fa.》《Non proprio. Lo sarebbe senza dubbio se fossi da sola, ma, combattendo tutti insieme, forse abbiamo una possibilità. Sembra che Inuyasha e gli altri si sentano un po’ meglio, quindi ci saremo tutti bellezza.》 Rispose Miroku con un sorriso. 《Io so anche come aumentare le nostre possibilità di sopravvivere.》 Disse Nanami. Creò delle piccole bolle d’acqua luminosa che furono ingerite dai suoi compagni. Subito si sentirono bene. Anche i tre dominatori dell’aria si sentivano bene e pieni di energia, come se la febbre fosse sparita del tutto. Dopo essersi “ricaricati” grazie alla castana, tutti si misero in posizione di battaglia, mentre lo squalo della sabbia si stava avvicinando. Appena fu abbastanza vicino, saltò di nuovo fuori dalla sabbia. I ragazzi furono costretti a separarsi per non essere travolti dalla gigantesca mole del mostro. I dominatori della terra crearono una valanga di sassi utilizzando le rocce circostanti. I macigni centrarono la pelle dell’animale, ma non gli fecero neanche il solletico. Anzi, lo psammosqualo iniziò a mulinare la coda con estrema velocità, creando un tornado di sabbia che catturò i tre ragazzi, nonostante la loro resistenza. Subito i loro compagni utilizzarono acqua e aria per generare delle specie di tentacoli che afferrarono il trio e iniziarono a trascinarlo in salvo, mentre i tre utilizzavano i loro poteri per rallentare il vortice. Ad un certo punto, le pinne del mostro sbatterono sul terreno, creando un’ondata di sabbia che li mandò tutti a terra. L’animale del deserto saltò, pronto a travolgerli, ma Kagome fu più rapida. Creando un’altra onda di sabbia, trasportò i suoi amici lontano dal raggio di azione dello psammosqualo. Ma lui non demorse, ripartendo come un fulmine e cercando di nuovo di colpirli con la sua mole. Con estrema velocità, Mizuki evocò dell’acqua che avvolse le sue gambe, trasformandole in una sorta di lunghissima coda serpentina. Muovendosi più rapido che mai, fece scattare la sua “estremità”, colpendo più volte il muso del mostro come una frustata e spostandosi sempre in tempo per evitare i suoi colpi di pinna e le sue zannate. Per quanto l’animale fosse molto pericoloso, era anche ostacolato dalla sua stessa ed ingombrante stazza. Accorgendosi di questo fatto, i suoi compagni si misero subito a lavoro. Miroku e Nanami iniziarono ad utilizzare la stessa tecnica del loro amico, colpendo con precisione micidiale. E Rin iniziò a muoversi con rapidissime mosse da ballerina, creando una gigantesca onda d’urto sonora ad altissimo volume, che centrò in pieno il muso dell’animale. Quest’ultimo parve parecchio disorientato e confuso dal colpo. 《Sapevo che avrebbe funzionato!》 Urlò con un sorriso a trentadue denti. 《Come hai fatto?》 Chiese la ragazza dell’acqua. 《Ecolocalizzazione. È questo il modo in cui le creature cieche si muovono nel sottosuolo. Usano un suono che rimbalza sulle pareti delle gallerie come un radar per orientarsi. Troppi suoni li mandano in confusione.》《Ottima idea, ma non distraetevi. Quel coso non è stato ancora sconfitto.》 Disse Tomoe. Lui e Inuyasha avevano creato delle spade di aria solida e roccia tagliente e adesso stavano cercando di squarciare la dura pelle corazzata dello psammosqualo. Anche i due dominatori dell’acqua più adulti li aiutarono, creando delle lame di ghiaccio e lanciandogliele addosso. Ma lui si riprese dallo stordimento causato dai suoni e provò di nuovo ad inghiottirli. Avendoli colti di sorpresa, li avrebbe di sicuro intrappolati tra i suoi denti seghettati, ma Sango, Kagome e Kikyo gli bloccarono le mascelle con un grosso grumo di macigni fiammeggianti. L’animale ruggì di dolore e frustrazione, ma ripartì subito all’attacco. Kurama è Mizuki agirono in modo tempestivo, creando una sorta di enorme specchio di aria solida e acqua che impedì alle gigantesche fauci di chiudersi sui loro compagni. 《Cosa possiamo fare? Non reggeremo a lungo continuando solo a difenderci.》 Disse Rin. 《Lo sappiamo. Ma non possiamo farci niente. Quel coso sembra indistruttibile. E noi non potremo continuare a reggere i suoi colpi per sempre.》 Disse il rosso, continuando a tenere in piedi la protezione. Subito gli altri dominatori di acqua e aria si spostarono al loro fianco per aiutarli. 《Sentite, abbiamo visto che quel coso non riesce ad andare veloce se noi lo colpiamo sui lati. Potremmo approfittarne.》《Si, ma se non riusciamo a forare la sua corazza non avremo nessuna speranza.》《Ma non sappiamo come fare. È fatta per resistere a tutte le insidie che si trovano nel deserto e a tutti gli animali che lo abitano. E credo che neanche il metallo possa scalfirla. Ci vorrebbe un diamante per tagliarla come si deve.》 Disse scoraggiata e irritata Kagome. Quest’ultima frase fece scattare una lampadina nella mente di sua sorella. Subito le chiese 《Che casa hai detto?》《Ho detto che ci vorrebbe un diamante per tagliarla come si deve.》《Ma certo!》 Urlò Kikyo, più raggiante di quanto i suoi amici l’avessero mai vista. 《Possiamo utilizzare il dominio del diamante per bloccarlo! Neanche uno psammosqualo potrebbe liberarsi da una stretta così.》《Cosa? Ma è una follia.》《Non è vero Tomoe. Al contrario di te e Kagome, io non sono in grado di controllare la natura. Però, Miketsukami mi aveva detto che, proprio a causa di questa mia mancanza, avrei potuto essere una dei pochi in grado di manipolare le gemme.》《Si, ma non ne ha mai avuto la conferma. E ora non è il momento adatto per sperimentare nuovi poteri.》《Ma quale altra scelta abbiamo? Scappare e, probabilmente, venire uccisi da quella creatura, oppure provare con quella tecnica e riuscire a salvarci. So che non è da me fare un azzardo così, ma non possiamo lasciare nulla di intentato.》. L’albino dagli occhi viola fu costretto ad acconsentire. 《Ma come possiamo trattenerlo abbastanza a lungo? Ci vorrà di sicuro un po’ di tempo per poter evocare tanto diamante da bloccare una creatura di quelle dimensioni.》《Ehm, ragazzi? Scusate se interrompo la riunione di guerra, ma credo che dovreste muovervi. Non riusciremo a bloccare questo affare ancora per molto.》 Disse Inuyasha. Lui e i dominatori di acqua e aria avevano tutti la fronte imperlata di sudore e i volti contratti per lo sforzo di bloccare i terribili colpi dello psammosqualo. 《Ok. Tentiamo. Dobbiamo solo tenere quel coso lontano da Kikyo il tempo necessario perché lei riesca a creare una prigione abbastanza grande da intrappolarlo.》. Gli altri annuirono e scattarono a tutta velocità contro il loro mostruoso nemico. Miroku creò una gigantesca colonna d’acqua che centrò l’animale proprio sul muso, precisamente sul naso. Essendo quello il punto più sensibile dell’animale, lui si ritrovò piuttosto rintronato. 《Non dobbiamo dargli tregua. Carica!》 Disse Nanami. Lei è Mizuki crearono una sorta di lunghissimi tentacoli di ghiaccio che legarono il mostro del deserto. Lui iniziò subito a dimenarsi, mentre i due amici cercavano di trattenerlo con tutte le loro energie. Subito Rin, Kurama e Inuyasha crearono un ciclone di vento, nuvole e suoni, supportando i loro amici. Intanto, Kikyo iniziò a muoversi con forza, richiamando la forma più forte e complicata del suo dominio. Concentrandosi al massimo, iniziò a richiamare i minerali cristallini e li face crescere. Quasi subito, la sua fronte si ricoprì di sudore, ma ci riuscì ugualmente. Delle piccole lame di Diamante iniziarono a fuoriuscire dalla sabbia e ad allungarsi sempre di più. Lo psammosqualo se ne accorse e si lanciò verso la ragazza dai capelli neri. Sua sorella capì le sue intenzioni e utilizzò delle rocce molto acuminate per ostacolarlo e fargli distogliere l’attenzione dalla maggiore, lanciandogliele nelle cavità dove quel mostro avrebbe dovuto avere gli occhi. Lui ruggì di dolore, mentre del sangue iniziava a colare sulla sabbia. Di colpo, mosse la coda e scaraventò Kagome in aria. Lì, Inuyasha la afferrò e entrambi crearono un uragano di sabbia per tenere fermo il mostro, aiutati anche da Tomoe e gli altri dominatori di aria e terra, mentre Rin lo bombardata con tutti i suoni possibili e Sango creava fiammate di altissima potenza. Appena riuscirono a bloccarlo per abbastanza tempo, la dominatrice della terra più grande creò una specie di enorme e affilata mano adamantina che afferrò lo psammosqualo e iniziò a stritolarlo con forza, ma non era ancora sufficiente, perché, nonostante le molteplici ferite, l’animale continuava a divincolarsi con caparbietà per sfuggire alla presa. 《Accidenti! Se non basta questo a fermare quell’affare, non ho proprio idea di come potremo cavarcela.》 Disse Miroku. 《Aspettate. Ci sono! La pelle è gli organi interni degli psammosquali sono composti in parte da silicio.》 Disse la dominatrice della terra più giovane. 《E allora?》 Chiese Kurama. 《Ma non ci arrivi, tengu da strapazzo? Il silicio ad altissime temperature diventa vetro.》 Disse l’albino dagli occhi viola. 《E noi qui abbiamo una dominatrice del fuoco che fa proprio al caso nostro.》 Continuò Mizuki. Sango, sentendosi chiamata in causa, rispose 《Voi vorreste che io lo trasformassi in una statua di vetro?》《Vedo che impari in fretta Sanguccia. Si. È proprio quello che ti stiamo chiedendo.》. La ragazza ci pensò su e annuì. 《Va bene. Speriamo che funzioni.》. Iniziò subito a correre rapidissima e, sfruttando le correnti d’aria create dai suoi compagni di viaggio, arrivò in un lampo sul dorso dell’animale. Cercando di non cadere di sotto a causa dei suoi movimenti scomposti, appoggiò le mani sulla pelle e iniziò ad irradiare un’altissima quantità di calore sotto forma di onde fiammeggianti. Subito, queste iniziarono ad irrigidire lo strato epiteliale superiore e a farlo diventare più duro. Pian piano, diventò liscio e leggermente trasparente. Lo psammosqualo si stava letteralmente pietrificando. Mentre la ragazza del fuoco e quella della terra facevano il loro lavoro, Miroku, Nanami, Mizuki, Inuyasha, Rin, Kurama, Tomoe e Kagome colpivano l’animale con frustate d’acqua, uragani di vento e valanghe di roccia, facilitando il lavoro delle due ragazze. Appena lo strato di vetro raggiunse le pinne e la coda, il mostro non aveva più armi a disposizione. La dominatrice del fuoco capì che il mostro stava per cedere e incrementò ancora di più le onde di calore. Lo strato cristallino si diramò anche sul ventre e all’interno dell’animale. Ormai, il muso era L’ultima parte del suo corpo a non essere stata trasformata, ma anche quello iniziò ad essere vetrificato. Appena successe, la dominatrice dai capelli neri diede il suo ordine e la mano di Diamante iniziò a stringere così forte da ricoprirlo di crepe, per poi mandarlo letteralmente in frantumi. Appena realizzarono di avercela fatta sul serio, tutti i ragazzi caddero in ginocchio, finendo lunghi distesi per la stanchezza. Poi, la ragazzina dell’aria iniziò a ridere debolmente, continuando ad aumentare, fino a contagiare tutti gli altri. 《Ci… ci siamo riusciti! Non ci posso credere! Ci siamo riusciti sul serio!》 Urlò la dominatrice dell’acqua castana con l’adrenalina alle stelle. 《Giuro che non avrei mai creduto di fare una cosa di questo genere.》 Disse il rosso. 《Se è per questo, neanche io!》 Rispose l’albino dagli occhi viola. 《Già. Neanche i dominatori del fuoco più esperti ci avevano mai provato. Vorrei che Koaku fosse qui. Sono certa che schiatterebbe di invidia》 Disse la ragazza con la coda di cavallo, aprendosi per la prima volta in un sorriso spensierato come quello di Rin. 《Beh, questo dimostra una cosa.》 Disse la ragazza dai capelli neri con un grande sorriso sul volto. 《E cioè?》 Chiese il ragazzo dagli occhi dorati. 《Che siamo i più forti di tutti!》 Rispose lei, slanciato il pugno al cielo e facendo ridere tutti fino a reggersi lo stomaco. Adesso si, che erano pronti ad affrontare qualsiasi sfida.

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Capitolo 15
*** Un passato indimenticabile ***


Dopo l’avventura vissuta contro lo psammosqualo, i ragazzi avevano trovato una maniera di muoversi molto rapidamente, senza dover fare un totale affidamento sui tre dominatori dell’aria. Tomoe, Kikyo e Kagome utilizzavano la sabbia del deserto per spostarsi, facendola muovere come un’onda su cui tutti potevano sdraiarsi e riprendere le forze. Così, Inuyasha, Rin e Kurama potevano riposarsi il tempo necessario per guarire del tutto E dargli il cambio. Così facendo, riuscirono a giungere molto in fretta alla fine dell’immensa distesa di granelli dorati. Appena arrivarono al confine, il paesaggio iniziò a diventare di nuovo verdeggiante e ricco di acqua. Nonostante avessero attinto il più possibile dalle piccole oasi che avevano incontrato, alla prima sorgente bevettero avidamente. Dopo altre tre ore di viaggio, proprio mentre il sole stava tramontano, si fermarono in mezzo ad una foresta. Lì, Sango si sbrigò subito ad accendere un bel fuoco. Tutti si sedettero intorno ad esso. 《Grazie mille Sanguccia. Questo è proprio quello che ci serviva.》 Disse Miroku con la sua solita espressione da pervertito. Subito la cinquina lo prese in piena faccia, mettendolo fuori gioco. 《Scusalo. Non è proprio in grado di controllare i suoi impulsi da maniaco.》 Le disse Kagome con aria rassegnata. La ragazza sorrise. 《HEY! Non è mica colpa mia se il suo fondoschiena è così invitante. È perfetto quasi quanto la persona che lo possiede.》 Replicò il ragazzo. La diciassettenne arrossì, leggermente lusingata dal complimento del ragazzo. 《Comunque, tralasciando l’infatuazione di Miroku per la qui presente incendiaria, cosa facciamo adesso? Siamo comunque lontanissimi Dalla nazione del fuoco. Dobbiamo sbrigarci.》《Non importa la distanza. Una volta arrivati sulla costa ci penseremo noi a trasportarvi grazie all’acqua marina.》 Disse Mizuki. 《Comunque, dato che nessuno di noi ha intenzione di dormire, di che cosa potremmo parlare?》 Chiese Rin. 《Io sono curioso di sentire la storia di Sango.》 Disse Nanami. L’interessata rimase piuttosto sorpresa. 《Perché vi dovrebbe interessare la mia storia?》《Tu sei una nostra compagna ora. E poi, siamo curiosi.》《Ok. Allora, Io sono entrata nell’esercito del fuoco seguendo le orme di mio padre. Lui era la persona più incredibile che avessi mai conosciuto. Era forte, affettuoso e intelligente, ma anche tremendamente testardo e orgoglioso. Io e mio fratello gemello Koaku abbiamo ereditato il mostro dominio proprio da lui. È stato uno dei… maggiori responsabili della distruzione totale della tribù dell’acqua antartica. Quella fu la missione che rese famoso lui è tutti i suoi compagni. Ma anche quella da cui non fece mai più ritorno.》 Disse, con gli occhi più cupi. 《Io e il mio fratellino eravamo appena arrivati all’età di cinque anni quando morì. Purtroppo, non lo conoscevamo molto. Anche se gli eravamo affezionati, non lo vedevamo quasi mai a causa delle sue continue missioni. Mia madre era rimasta incinta durante una sorta di pausa in cui lui era tornato a casa. Essendo noi due dei bambini e la mamma una non dominatrice, dopo la sua morte, la nostra famiglia non fu più costretta a fornire dei nuovi soldati. Solo che io sapevo che Koaku non avrebbe rinunciato all’onore di servire l’esercito. Per noi dominatori del fuoco servire la propria patria e il nostro signore è una cosa stupenda. Farlo è l’onorificenza più alta che uno di noi si possa guadagnare. Che il soldato muoia in battaglia o torni vittorioso, verrà sempre e comunque ricordato come un eroe. Quindi, conoscendo la voglia sproporzionata di mio fratello di mettersi in gioco, decisi di offrirmi volontaria per prima appena raggiunta l’età giusta, ovvero dieci anni. Non avete idea di come mi guardò. Era talmente deluso. Mi sentivo malissimo per aver rovinato il suo sogno, ma sapevo che era la cosa giusta. Appena giunta in accademia conobbi Sesshomaru e Koga, i migliori dominatori di tutte le nostre truppe e strinsi una specie di amicizia competitiva con loro. Dopo i sei anni di allenamento previsti per noi giovani reclute, il signore del fuoco ci convocò quasi tutti e ci avvertì che eravamo stati inclusi nelle prime file dell’esercito. Ormai, non vedo mia madre e il mio gemello da sette anni. Sono stata a malapena informata che lei è rimasta sulla sedia a rotelle.》《Ma è orribile.》 Disse Miroku. 《Non così tanto. Ci ho fatto l’abitudine. Quasi tutte le reclute non vedono più la loro famiglia dopo essersi arruolati.》 Rispose lei con un sorriso mesto. 《Beh, mi dispiace molto per come ho sempre considerato quelli come te.》 Le disse Kagome. 《E perché?》《Perché vi ho reputato dei mostri senza cuore fin da quando ero piccola. Non mi ero mai soffermata sul fatto che anche voi aveste rinunciato a qualcosa di così importante come la famiglia.》. Anche il dominatore dell’acqua dai capelli neri le si avvicinò, poggiandole una mano sulla spalla con gentilezza. 《Beh, bisogna dire che noi non abbiamo avuto una grande fortuna con le nostre famiglie.》 Sentenziò Kikyo. 《Già. Nemmeno noi due siamo state graziate. Beh, più o meno.》 Ribadì Kagome. Inuyasha le guardò con curiosità. 《Beh, noi due un tempo vivevamo in uno dei villaggi minori del regno della terra insieme ai nostri genitori. Abbiamo avuto un’infanzia felice, ma qualcosa, ovvero i dominatori del fuoco, attaccarono le nostre case e misero tutto a ferro e fuoco” distruggendo le nostre vite in un attimo. I nostri genitori combatterono fieramente con tutti gli altri abitanti, ma entrambi furono uccisi senza pietà, insieme a tutti gli altri adulti. Noi due eravamo solo due bambine, ma fummo anche le uniche ad uscire vive da quel massacro. Dopo essere fuggite, forse per un miracolo, trovammo rifugio a Ba Sing Se. Lì, venimmo trovate da un signore anziano che, non avendo mai avuto figli, decise ti tenerci con sé. Era una persona buona e anche molto paziente. L’unica cosa che gli dava fastidio, era il fatto che noi fossimo in grado di dominare la terra, cosa di cui lui non era capace. Non lo dava a vedere, ma era terrorizzato all’idea che noi potessimo andarcene via perché lui non era un dominatore. Un giorno, infatti, quando noi avevamo già raggiunto la pubertà, Miketsukami bussò alla nostra porta insieme a Tomoe. Quando il nostro padre adottivo li vide, capì per che cosa erano venuti, ma ascoltò ugualmente il nostro maestro. Rimase rigido e irritato per tutta la conversazione, ma Il peggio arrivò quando lui gli chiese il permesso di averci come allieve. Scoppiò il finimondo. Nostro padre iniziò ad urlare senza motivo, dicendo che lui non gli avrebbe mai permesso di rovinarci con i suoi insegnamenti. Noi non capivamo che cosa ci fosse di male, ma lui arrivò addirittura a minacciarlo. Allora Tomoe lo spedì letteralmente contro la parete. Noi difendemmo nostro padre colpendolo con tanti sassi, e lui fece altrettanto senza pensarci un attimo.》《Aspetta, tu? Il Tomoe che conosco ha fatto davvero una cosa così!?》 Chiese Nanami all’albino con aria sorpresa. Tutti si misero a ridere di gusto. 《Certo. Ci siamo tenuti tutti e tre i bernoccoli per una settimana.》《Già, ma tutte quelle sassate furono utili. Quando nostro padre vide ciò che stavamo facendo per lui, sembrò quasi folgorato. Forse il nostro tentativo di aiutarlo lo aveva colpito moltissimo. Quindi, accettò di farci addestrare, ma a patto di poterci fare visita ogni giorno. È morto circa sette anni fa, ma noi continueremo a volergli bene come se fosse stato davvero nostro padre.》. Di fronte a quella storia, Sango rimase molto colpita. Non avrebbe mai ceduto di dirlo, ma stava iniziando a pensare che la sia iniziale idea di raggirarli non fosse più tanto buona. Dopo tutte le peripezie che avevano condiviso e quelle che tutti sembravano aver passato da bambini, si sentiva in qualche modo più vicina a tutti loro, come se fossero diventati veramente suoi amici. Di colpo, però, le venne in mente qualcosa che voleva sapere da tanto tempo. 《Sentite, io devo fare una domanda ad Inuyasha.》 Disse di getto. 《E cioè?》 Rispose lui. 《So che tu sei il fratello minore di Sesshomaru. L’ho capito fin da subito. E non mi ha turbata poi tanto il fatto che voi due combattiate l’uno contro l’altro. Piuttosto, vorrei sapere perché, dato che entrambi avete vissuto nei templi dell’aria per tutta l’età infantile, lui è entrato a far parte del nostro esercito? Quelli del tuo elemento non sono dei monaci molto rigidi sull’importanza estrema della pace interiore e tra le nazioni?》. Il volto del ragazzo dai capelli argentei, prima così allegro, si oscurò di nuovo. 《Semplice. È stata colpa di una stupida discriminazione nei suoi confronti. Mio fratello si è sempre sentito messo da parte dai dominatori dell’aria. Perché loro erano, a detta sua, “dei pacifisti incalliti e senza speranza”, mentre lui era di indole più passionale, proprio come me. Eravamo considerati due pesti. Ma, nonostante io e lui fossimo stati cresciuti da due genitori buoni e praticamente perfetti, Sesshomaru non poteva accettare di vivere lontano dalla nazione del fuoco e dalle sue usanze, come, invece, aveva fatto mia madre. A complicare le cose, nessuno lo voleva intorno a causa dei suoi poteri, a detta loro, troppo distruttivi. Solo io non lo ritenevo un mostro, perché lui era mio fratello maggiore. Lo vedevo come una sorta di eroe, specialmente a causa delle sue capacità. Io lo difendevo sempre di fronte alle accuse degli altri bambini, perché gli volevo bene più di chiunque altro, e desideravo solo che lui si sentisse finalmente a casa. Sapevo che anche io ero un emarginato proprio a causa di questo mio attaccamento nei suoi confronti, ma non mi importava. Volevo solo sostenere lui, desideravo aiutarlo a sentirsi almeno un po’ meno solo. E facevo tutto questo perché sapevo che, come io c’ero per lui, lui ci sarebbe stato per me in caso avessi avuto bisogno del suo aiuto. Io pensavo questo a causa del fatto che, a quel tempo, io ero ancora un bambino inesperto e lui era molto diverso da ora. Sorrideva con gentilezza e allegria, si divertiva davvero a giocare con me, e credevo che mi volesse bene, così come speravo che ne volesse ai nostri genitori. Insomma, pensavo che fosse un qualsiasi ragazzino normale, ma stava solo fingendo. Tutto quello che faceva era solo una maschera per celare la sua rabbia e il suo rancore nei miei confronti e in quelli di chiunque altro dietro una facciata di finta spensieratezza. Non so perché, ma non mi sono mai accorto del suo graduale cambiamento, fino a quando non mi ha abbandonato e mi ha lasciato. All’inizio Vedevo solo che, più il tempo passava, più il suo carattere peggiorava. Diventava sempre più freddo e inespressivo. Sia con me, che con i miei genitori. Aveva anche smesso di sorridere e utilizzava le sue fiamme per vendicarsi su chi lo maltrattava, facendo anche del male senza motivo, e godendone pure, nonostante tutti gli insegnamenti di nostro padre. I monaci cercavano di farlo comportare meglio, ma non serviva a nulla. Più loro cercavano di domarlo, più lui si ribellava. E poi, mentre cresceva, la mia presenza al suo fianco risultava sempre superflua. Se prima ero una mano a cui aggrapparsi e un amico con cui confidarsi, dopo diventai solo un’ombra fastidiosa che cercava di fare aprire inutilmente il guscio di ghiaccio che si era costruito attorno. Le cose andarono sempre peggio, finché un giorno tornò al tempio con qualcosa di diverso. Era raggiante, come non lo era mai stato prima di allora. Non era raro che si allontanasse senza permesso per passeggiare da solo nei boschi sulla montagna, ma quel giorno lo segnò in modo irreparabile, e anche io ebbi la stessa sorte. Mi disse che aveva incontrato un uomo che gli aveva offerto la possibilità di andare nella Nazione del fuoco e di imparare tutto quello che un vero dominatore avrebbe dovuto sapere. Sulle prime, i miei genitori rimasero piuttosto perplessi, specialmente Mia madre. Ma, capendo che c’era qualcosa che non andava, Disse a mio fratello che non era saggio fidarsi di qualcuno che non si conosceva, anche se gli offriva la possibilità di realizzare il suo sogno. Credo che questa non fosse la reazione che si aspettava, infatti, si arrabbiò molto. Urlò che era stufo di vivere rintanato come un topo dentro le biblioteche, piuttosto che combattere sul campo di battaglia. Decise di andarsene seduta stante. Ignorò tutti i richiami e le suppliche mie e dei miei genitori. Mi aveva letteralmente abbandonato, ma la cosa che mi fece più male è come mi allontanò. Mi disse che non lo potevo capire, perché ero solo un bambinetto debole, addirittura un inutile meticcio, con cui non condivideva il proprio dominio. Dopo tutto quello che avevo fatto per aiutarlo, lui mi ha gettato via come se fossi spazzatura. Fu una cosa orribile, ma compresi che non serviva a nulla cercare di comprendere il suo gesto. Dovevo solo dimostrargli quanto si sbagliava. Così, decisi che gli avrei dimostrato che io potevo batterlo e fargli capire quanto sia stato stupido a lasciare me e i nostri genitori. E ho intenzione di farlo. Quel maledetto me la pagherà. E anche molto cara!》. I suoi amici si erano tutti zittiti. Di colpo, tutti avevano perso la voglia di parlare. Miroku spense il fuoco e cercò di dormire insieme agli altri. Quando si furono tutti addormentati, Kagome si avvicinò timidamente ad Inuyasha, l’unico ad essere rimasto sveglio oltre a lei. 《Ehm… va tutto bene?》《Certo. Non ho il minimo problema.》 Disse lui con aria burbera. La ragazza, conoscendo la cocciutaggine del suo compagno di viaggio, decise di riprovare. 《Senti, perché non mi avevi mai detto quello che era successo tra te e Sesshomaru? Lo sai che a noi puoi raccontare tutto.》《Perché avrebbe dovuto interessarti in qualche modo? È solo la storia di due fratelli che si sono ritrovati l’uno contro l’altro. Non è poi così importante.》《Come sarebbe a dire?! Tu sei mio… nostro amico. Ci… ci tengo a te. Non puoi sperare che io ignori i tuoi problemi. Voi ci avete sempre aiutato. E io, te ne sono molto grata.》 Disse, arrossendo leggermente. Il ragazzo non riuscì a trattenere una risatina. Quella ragazza con la sua gioiosa goffaggine gli metteva addosso un tale senso di tenerezza. Era una di quelle persone che non si può fare a meno di proteggere. 《Non ridere! Io cerco di consolarti, e tu mi ridi in faccia!? Sei un vero e proprio cafone!》 Gli urlò contro. Il ragazzo riconsiderò all’istante la sua teoria. Quella non era una persona tenera, ma una ragazza gravemente lunatica e bipolare. 《Senti, non è colpa mia se sei così imbranata da non saper mettere due parole in fila.》 Gli rispose. 《HEY! Ribadisco, sei la quintessenza del cafone.》. I due iniziarono subito a discutere animatamente, finché la ragazza tirò addosso al suo amico una grossa massa di fango informe. I capelli di lui diventarono castani per la melma. 《Ok. Questo è troppo!》《Ma davvero? E dimmi, che cosa vorresti fare?》 Chiese lei sarcastica. Con un sorrisetto sardonico sul volto, Inuyasha evocò una piccola e densa nuvola grigia sopra la testa di Kagome, del tutto ignara della minaccia, e schioccò le dita. Una vera e propria pioggia torrenziale si scatenò sulla malcapitata, che si ritrovò bagnata da capo a piedi in meno di un secondo. 《INUYASHA NO TAISHO! FAI SMETTERE SUBITO QUESTO DANNATO NUBIFRAGIO!》《Solo se mi chiedi scusa per avermi dato del cafone.》《Mai. Preferisco sopportare questo.》《Bene. Allora preparati a diventare una prugna secca.》 Rispose il dominatore dell’aria. La pioggia aumentò fino a quando la ragazza fu costretta a cedere. 《OK! OK! Scusa se ti ho dato del cafone, ma ora fai smettere questa nuvola. Non ne posso più!》《Come la signora desidera.》 Rispose lui, facendo sparire la nube. La dominatrice si ritrovò fradicia e tremante. 《Me…. Me…. Me la pagherai per questo. Etciù!》. Uno starnuto potentissimo fece capire al ragazzo che si sarebbe presa un raffreddore se non si fosse asciugata. Subito, slacciò la casacca del suo kimono e gliela porse. Dato che il fisico di lei era molto minuto, fu sufficiente a ripararla per bene. 《Come stai?》 Le chiese lui sedendosi accanto a lei. 《Tutto a posto. Non basta questo per mettermi fuori combattimento.》《Ottimo. E poi, volevo dirti che anche a me dispiace di averti presa in giro, ma mi ha fatto piacere che ti interessi di me.》. I due erano molto vicini. Nonostante il rossore per quel contatto, Kagome Disse 《Senti, Inuyasha, volevo dirti che, dopo aver sentito la tua storia, sono più disposta che mai ad aiutarti. Voglio che questa guerra finisca. E tu sei il più adatto a farlo.》《Io? E perché credi che sia la persona più indicata?》《Beh… ecco… mi dai questa sensazione.》 Rispose lei, diventando quasi viola per l’imbarazzo. Nonostante questo, la ragazza poggiò la testa sulla spalla del suo amico. Entrambi sorrisero, mentre si abbandonavano a quella strana sensazione che sembrava permeare tutto ciò che li circondava.

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Capitolo 16
*** Viaggi ***


Il giorno dopo, i dieci dominatori ricominciarono il loro viaggio. Inuyasha, Rin e Kurama crearono il tornado e iniziarono a trasportare i loro amici verso la costa ad altissima velocità. Essendosi completamente ripresi dalla febbre, riuscivano di nuovo a sopportare lo sforzo senza problemi. 《Finalmente vedrò il mare. Sono così eccitata!》 Non potè fare a meno di dire la ragazzina. 《Come sarebbe?》 Le chiese Nanami in tono sorpreso. 《Beh, quasi tutti i dominatori dell’aria come noi vivono per tutta la vita dentro i templi a meditare sul suo contributo per accrescere la conoscenza del proprio dominio. Non giriamo molto il mondo. A parte l’oceano artico non abbiamo mai visto cose come il mare. Le scoperte più grandi le stiamo facendo adesso.》《Questo è tremendo. Ma vedrete che l’oceano è una delle cose più incredibili che si siano mai viste.》 Le assicurò Mizuki. Infatti, dopo tre ore di viaggio, appena i ragazzi dell'aria si ritrovarono di fronte la gigantesca e scintillante distesa turchina, non poterono fare a meno di spalancare gli occhi, rimanendo incantati. Gli altri non riuscirono a trattenere una risata davanti alle loro facce. Subito Inuyasha li guardò tutti in cagnesco, ritornando il solito ragazzo burbero di sempre. Appena tutti si furono calmati, Miroku e i suoi compagni di dominio iniziarono a muoversi lentamente e elegantemente, creando delle masse di acqua che sollevarono i loro amici e cominciarono a portarli in mare aperto, sempre più velocemente. 《Hey, Sango?》 La chiamò Kagome.《Si?》《Che effetto ti fa sapere che tornerai a casa tra breve?》 Le chiese la ragazza con sincero interesse. La domanda colse leggermente di sorpresa la guerriera del fuoco. 《Sinceramente non saprei. Ormai non mi posso più definire una cittadina della Nazione del fuoco.》《Come?》《Beh, all’inizio, quando ci siamo conosciuti, vi consideravo solo dei figli di papà che si credevano chissà chi perché erano stati scelti come aspiranti al titolo di prossimi guardiani. Non mi importava poi molto di quello che avevate passato, dato che pensavo che voleste solo cambiare il mondo a causa del vostro ruolo. Ma, da quando mi avete raccontato i problemi che avete dovuto affrontare da bambini, ho iniziato a pensare che forse non eravamo poi così diversi. E ho anche capito che mi piace stare con voi. Tu, Nanami e Rin siete le sorelle che non ho mai avuto. Inuyasha, Tomoe e Kikyo, invece, sono come dei fratelli maggiori per tutti noi. E Miroku, beh, è una presenza che mi fa divertire.》《È molto bello che tu dica questo, ma che cosa c’entra questo con la storia che non puoi più considerarsi membro della nazione del fuoco?》《Visto che ho deciso di rimanere insieme a voi, ho tradito Naraku e, di conseguenza, ho tradito la mia patria.》《E questo non ti disturba?》《No. Non era questa la vita che volevo. Costretta a combattere fino alla morte o fino alla vecchiaia per proteggere un fratello troppo sconsiderato e una madre paralitica. Non fraintendermi, io li amo entrambi e volevo essere onorata, ma avrei anche desiderato che la mia famiglia non si dividesse a causa di questa guerra.》 Rispose lei con amarezza. La ragazza dai capelli neri decise all’istante di distrarla dal discorso. Subito dominatore dell’acqua le venne in aiuto. 《Allora, cos’è questo festival delle fiamme danzanti?》《Oh, è un’usanza della nazione del fuoco. Dato che non tutti i cittadini sono adatti a dare aiuto combattendo nell’esercito, molti degli abitanti lavorano la terra. Ma, dato che i territori di casa mia sono prevalentemente aridi, è sempre molto difficile far nascere qualcosa, nonostante tutte le tecniche innovative che abbiamo ideato. Quindi, per questioni puramente superstiziose, se un raccolto va bene, festeggiamo con una serata di balli e divertimento.》《Si direbbe molto interessante. Ci andiamo?》 Chiese Rin ad Inuyasha con i suoi occhioni da cucciolo spalancati e scintillanti. Lui sorrise leggermente. 《Va bene. Ne approfitteremo per introdurci nella Nazione del fuoco senza dare nell’occhio.》《Grazie! Grazie! Grazie! Grazie fratellone!》 Urlò la ragazzina, stritolandolo in un abbraccio degno di una piovra. 《Fratellone? È tua sorella?》 Gli chiese Tomoe. 《Non di sangue. Io, Rin e Kurama ci siamo allenati insieme fin da quando eravamo bambini e, dato che loro non avevano genitori, mia madre, mio padre e il maestro Suiro hanno offerto loro un posto nella nostra casa. All’inizio non facevamo altro che bisticciare per qualsiasi cosa, ma poi, quando gli raccontai meglio la faccenda di Sesshomaru, diventammo uniti come una vera famiglia.》《Già. Questo cagnolino non si era mai aperto così tanto con qualcuno prima. Ed era sempre antipatico e scorbutico con tutti. Non che la cosa sia cambiata poi molto, ma sta migliorando. Anche se adesso che ha trovato un asociale come lui, potranno farsi compagnia tra loro.》 Commentò il rosso indicando il ragazzo dagli occhi viola. 《Tra poco mangerò spezzatino di tengu se non chiudi il becco.》 Gli dissero i due albini con aria feroce. Nanami, Kagome e Rin scoppiarono a ridere, seguite da tutti gli altri. Pian piano che il tempo passava, il mare iniziò a tingersi di rosso grazie alla luce del crepuscolo. Notandolo, Kikyo disse 《Ragazzi, sta scendendo la notte. Io credo che sia meglio andare più veloci se non vogliamo accamparci in alto mare.》《Più di così non ci riusciamo. Siamo già al massimo. Dobbiamo muoverci in perfetta sincronia.》《Lasciate fare a me allora.》 Sentenziò Inuyasha. Cercando di non scivolare sulla schiuma marina, si voltò e diede una spinta all’aria. Di colpo, un tornado scaturì dai palmi del ragazzo e questo fece si che iniziassero a muoversi ad una tale velocità da farli rimanere senza fiato. 《Come hai fatto!?》 Urlò Sango cercando di sovrastare il rumore dei venti e di evitare di essere frustata dai capelli dei suoi amici. 《Propulsione ad aria. Con questa è impossibile andare lenti.》 Le rispose lui. Quando finalmente arrivarono sulla costa, si sedettero sulla sabbia per riposarsi un attimo. 《Uff. Mai usato tanta acqua tutta insieme.》 Commentò Mizuki. 《Bene. Ragazzi, ora che siamo arrivati dovremo assicurarci di arrivare alla capitale prima del festival. Ovvero domani notte.》《E come facciamo ad arrivarci entro questo limite di tempo se siamo sulla costa? Abbiamo già visto che non possiamo abusare troppo del volo.》《Fortunatamente, non ci troviamo troppo distanti dalla nostra destinazione. Siamo arrivati sulla costa orientale. La capitale non è dislocata particolarmente lontana da qui. Basterà una notte intera di cammino e saremo arrivati.》《Ma non credo che ci riusciremo. Sono giorni che siamo costretti a viaggiare senza sosta e senza un secondo di sonno. Forse tu sarai abituata bellezza, ma noi no purtroppo.》 Le fece notare Miroku. Sango si accorse solo allora delle profonde occhiaie che cerchiavano i suoi occhi blu. E anche gli altri non erano in condizioni migliori, anche se cercavano di dimostrare il contrario. 《Va bene. Avete ragione. Credo che sia meglio dormire un po’.》. Neanche finito di dirlo, che tutti erano crollati. La castana sbarrò gli occhi. Non aveva mai visto nessuno addormentarsi in modo tanto svelto. Ma, vedendo un’occasione, decise di coglierla al volo. Osservò tutti i ragazzi uno per uno. Inuyasha si era addormentato con Kagome che stringeva i suoi capelli come se fossero una coperta. Kurama, Rin e Mizuki si erano letteralmente acciambellati gli uni sugli altri, russando beati. Tomoe e Nanami si erano assopiti schiena contro schiena, con la testa di lei poggiata sulla spalla di lui. Kikyo era rigida anche durante il sonno. E Miroku aveva una faccia da maniaco pervertito come al solito, mentre muoveva le mani sulla sabbia. “Non voglio assolutamente sapere cosa sta sognando” Pensò. Si sedette su uno scoglio che spuntava dalla sabbia e iniziò a riflettere. Non sapeva esattamente il perché, ma si sentiva in qualche modo legata a quel gruppo tanto eterogeneo, ma unito allo stesso tempo. Da quando stava con loro, si sentiva diversa. Libera. Ecco la parola giusta. Era libera di scherzare, di sorridere e anche di divertirsi. Ora non aveva nessuno che la obbligasse a fare qualcosa contro la sua volontà. Ora aveva trovato degli amici. Ripensò a quello che aveva detto alla ragazza dai capelli neri. Di come lei non fosse più una vera abitante della nazione del fuoco a causa del cambiamento che aveva subito grazie a loro. Ripensò alle risate che aveva condiviso con Kagome, Nanami e Rin. A come Inuyasha, Tomoe e Kikyo avessero combattuto al suo fianco. Alle avance di Miroku, che stava iniziando ad apprezzare. Alle battute condivise con Kurama e Mizuki. Ma, soprattutto, al modo in cui l’avevano salvata a Ba Sing Se e a come l’avevano aiutata e accettata nonostante la sua natura. Non ne comprendeva il motivo, ma tutti loro la facevano sentire a casa. Come se fossero sul serio la sua vera famiglia. Forse, dopotutto, l’onore in battaglia non era la sua unica aspirazione. Magari, Naraku non era il sovrano potente, ma mangiamo che lei aveva sempre ammirato e che sperava di incontrare. E quindi, non serviva che lei tradisse quelle persone che l’avevano accolta senza troppe riserve. 《Si. È questa la mia casa adesso. Non le mancherò di rispetto facendo il doppio gioco.》 Disse a sé stessa prima di stendersi accanto a Miroku e lasciarsi andare al sonno con un sorriso ad ornare le sue labbra.

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Capitolo 17
*** Preparativi ***


La mattina dopo, quando i dieci ragazzi si svegliarono dalla meritata nottata di sonno, si misero subito in cammino con passo spedito. Strano, ma vero, non incontrarono il minimo ostacolo durante il viaggio via terra. Appena scoccò il mezzogiorno, Sango Disse a tutti di fermarsi. Si trovavano in una pianura brulla e rocciosa, praticamente disabitata. 《Ragazzi, adesso che siamo qui, dovremmo procurarci gli abiti adatti per il festival di stasera.》《Nessun problema. Possiamo crearli in un attimo con le nostre illusioni.》 Disse Tomoe. 《Non credo che sia una buona idea. Se perdeste la concentrazione anche solo per un istante, rischieremmo di apparire con i nostri veri aspetti davanti a tutti.》《E allora che cosa facciamo?》 Chiese Rin. 《Credo che dovremo chiedere a qualcuno di “prestarceli”.》 《Intendi rubarli?》 Chiese Kikyo. 《Si. Purtroppo non abbiamo altra scelta. Qui vicino ci sono dei geyser che le famiglie ricche utilizzano per asciugare i loro vestiti. Ne approfitteremo per prenderli senza farci scoprire.》 Le rispose la dominatrice del fuoco. 《Ok. Per me va bene. Muoviamoci.》 Disse Inuyasha senza troppi preamboli. Appena arrivarono al luogo indicato, videro tantissimi buchi nel terreno che emanavano vapori caldi che asciugavano lentamente gli indumenti appesi a delle corde sopra di essi. 《Io continuo a pensare che non sia una buona idea.》 Commentò la giovane donna dai capelli neri.《Ohhhh, io prendo il kimono di seta.》 Disse invece Kagome. Correndo rapidissima si impadronì dell’oggetto dei suoi desideri e scappò dietro un cumulo di rocce. Subito Miroku, Tomoe, Kurama e Inuyasha la imitarono, per poi andare dietro i massi, seguiti quasi subito da Mizuki, Rin e Sango. Alla fine, anche Nanami e Kikyo, le più recalcitranti al furto, eseguirono tutto senza problemi. Appena ognuno di loro si procurò gli indumenti adatti, scapparono a tutta velocità per evitare di essere scoperti. 《Nonostante io disapprovi questo genere di comportamento, devo dire che è stato… divertente.》 Commentò la giovane donna dagli occhi castani. Tutti gli altri ridacchiarono. 《Ok. Adesso dobbiamo solo sapere se questi abiti sono della taglia giusta.》 Disse sua sorella. I ragazzi allora se ne andarono, trattenendo Miroku con la forza per impedirgli di sbirciare, e attesero. Quando le ragazze diedero loro il permesso di guardare, ci mancò poco che perdessero letteralmente le mascelle da quanto le avevano spalancate. Erano tutte stupende. Kagome indossava un elegante kimono di seta color magenta che fasciava il suo corpo alla perfezione, valorizzando le sue forme gentili, e lasciava un lungo ed elegante strascico dietro di lei. Le ampie maniche scendevano quasi fino a terra. Tutto era decorato con sofisticati e sobri motivi di fiori di loto. In vita aveva un obi di colore rosa pallido e i piedi erano fasciati dai soliti sandali, mentre i capelli erano sciolti e le rimase vano morbidamente su spalle e schiena. Nanami sfoggiava un aderente kimono rosso fuoco che risultava un pochino più ampio rispetto a quello della sua amica. Era decorato con dei motivi di fiori di ciliegio che le Ornavano i lati del vestito in complicati arabeschi e fermato da un obi giallo. Le maniche erano ampie, ma più corte rispetto a quelle della sua amica. I suoi capelli erano stati acconciatori in una crocchia sulla testa. Kikyo portava un regale kimono abbastanza ampio dorato con delle rifiniture bianche stretto sotto il seno. I lunghissimi capelli scendevano sulla schiena in maniera perfetta. Le ampie maniche e la Gonna erano impreziosite da complicati arabeschi color oro freddo. Tutto questo, a differenza delle altre ragazze, le conferiva un’aura di algida bellezza. Sango aveva sciolto i suoi capelli, lasciandoli cadere sul tessuto purpureo del suo abito. A differenza delle altre, lei invece portava una veste piuttosto particolare. Un vestito color porpora scollato senza maniche le avvolgeva il busto ed aveva una gonna, che le arrivava a metà polpaccio, con due spacchi sui lati e, sotto di essa, dei pantaloni attillati. Ai piedi aveva dei semplici sandali. Un abito da guerriera in poche parole. Infine, Rin portava un vestito arancione abbastanza scollato decorato con semplici ed eleganti arabeschi dorati che le arrivava alle caviglie. Le maniche erano come quelle del kimono di Nanami e aveva raccolto i capelli in una crocchia. La vita sottile era cinta da un obi giallo. Il tutto era molto leggero e giovanile. 《Allora? Come… ehm, stiamo?》 Chiese timidamente la dominatrice dell’acqua con aria imbarazzata. I loro compagni, dopo essere riusciti a recuperare abbastanza capacità mentali per parlare, dissero 《Perfette. Assolutamente perfette.》. Subito dopo, toccò ai ragazzi. Quando anche loro furono pronti, toccò alle ragazze restare piuttosto colpite. Inuyasha aveva ripreso il suo aspetto da dominatore del fuoco. I suoi lunghi capelli erano ritornati neri, così come i suoi occhi, e coprivano tutta la sua schiena, che era fasciata insieme a tutto immagini resto del corpo da un kimono molto simile a quello che indossava normalmente, ma era di un rosso cupo, quasi nero. I muscoli del busto e delle braccia si vedevano in maniera distinta anche se erano nascoste sotto il tessuto. E le gambe erano nascoste dagli ampi pantaloni. Nonostante fosse piuttosto semplice come completo, lo valorizzata perfettamente. Anche Tomoe aveva di nuovo i capelli neri come un dominatore del fuoco, ma i suoi occhi erano rimasti viola. Lui portava un kimono maschile blu oltremare con uno scollo a V che faceva intravedere i pettorali. Le maniche molto ampie impedivano la vista delle sue braccia, ma non delle mani. I pantaloni, sempre ampi, coprivano le gambe. Anche quel modo di vestire era abbastanza sobrio, ma gli si addiceva. Kurama aveva sostituito il colore rosso cupo dei capelli con un castano chiaro indossava un kimono maschile piuttosto aderente simile a quello che indossava prima, ma era di colore completamente nero con rifiniture dorate sulle maniche e sui pantaloni. Mizuki portava un semplice abito rosso a mezze maniche con una specie di soprabito nero con i bordi dorati e portava degli stivali neri. I suoi capelli bianchi erano stati ricoperti da uno strato di una strana sostanza nerastra che li aveva tinti del colore giusto. Infine, Miroku aveva sciolto i capelli, che ora gli arrivavano quasi alle spalle. Indossava un kimono maschile completamente nero con i bordi blu scuro che era tenuto fermo da una spilla dorata appuntata all’altezza della spalla. Le maniche erano molto ampie e portava dei sandali ai piedi. 《Però. Devo dire che sembrate sul serio dei dominatori del fuoco.》《Grazie Sanguccia. E che te ne pare dei nostri travestimenti?》《Possono andare bene. Ora dobbiamo solo entrare in città e aspettare la notte. Una volta terminato il festival, potremo seguire tranquillamente gli abitanti fino ad un villaggio e aspettare lì fino a quando metteremo in pratica la vostra idea per salvare Inu, Izayoi, Ririchyio, Miketsukami e Mikage.》《Si. Ma non solo per questo.》《Che intendi dire Inuyasha?》《Vi ricordate quando Mikage ci ha detto di aspettare la notte più lunga dell’anno? Beh, io credo che ci sia qualcosa sotto. Dobbiamo Scoprire di che cosa si tratta. Tanto, si tratta solo di restare un po’ di tempo in più.》 Rispose lui. Tutti annuirono e ricominciarono la marcia verso la città. Appena arrivarono era già sera e videro che tutti gli abitanti, che si erano preparati al meglio per il festival, si stavano muovendo verso il palazzo. Loro si unirono al gruppo e nessun prestò particolare attenzione nei loro confronti. I dieci amici, mentre percorrevano le strade, non poterono fare a meno di notare che la città era estremamente imponente. Certo, non raggiungeva minimamente le dimensioni di Ba Sing Se, ma era comunque gigantesca. Era composta da eleganti pagode di legno nero e rosso scuro alte due piani. Tutte avevano il simbolo della nazione del fuoco, ovvero una fiamma inscritta dentro un cerchio, sopra. Quando tutti arrivarono al palazzo reale, dove avrebbe abito luogo l’evento, videro che era gigantesco. Era realizzato in legno di ebano nero e rosso scuro come le case del villaggio, solo che sembrava una versione il quintuplo più alta e larga rispetto alle abitazioni, nonché molto più elegante, dati i vari decori intarsiati nel legno rivestiti in lamine dorate. L’enorme cortile era stato allestito a festa. Tantissime lanterne scintillanti erano appese sopra le teste dei partecipanti e illuminavano la zona, che era occupata per la maggior parte da dei lunghissimi tavoli di legno. Su una specie di palco era seduta un’orchestra di almeno quaranta componenti pronti a suonare. 《Wow.》 Non poterono fare a meno di commentare tutti i presenti. Ad un certo punto, apparve una persona in particolare che fece scendere brividi di inquietudine e di rabbia lungo le schiene dei dieci giovani. La persona di cui avevano tanto sentito parlare. Naraku, Il tanto odiato signore del fuoco, sedeva placidamente su un trono metallico con un sorriso sulle labbra. Accanto a sé c’erano Koga e Sesshomaru. Il primo vestiva con la sua tenuta da guerra, mentre il secondo portava un kimono candido con ampie maniche. Una sorta di corpetto metallico stringeva il suo busto e sulle maniche c’erano degli arabeschi rosso. Il capo della nazione, invece, indossava una lunga tunica nera, rossa e dorata fermata sul davanti da una sorta di ciondolo dorato. L’abito fasciava il suo fisico tonico e si confondeva in parte con la lunghissima chioma corvina. I suoi occhi scarlatti fissarono la folla radunata di fronte a lui con finta benevolenza. 《Benvenuti. Miei concittadini e miei guerrieri. È un vero Onore per me potervi accogliere nel mio palazzo per festeggiare l’annuale festival delle fiamme danzanti. Ora, è il momento di ringraziare con i nostri canti e balli la buona annata dei nostri raccolti e di pregare che i prossimi siano altrettanto proficui, esattamente come la nostra ormai prossima vittoria sugli altri popoli.》 Disse con orgoglio. Tutti i cittadini inneggiarono in approvazione. Nonostante avessero sentito i muscoli contrarsi per la rabbia, Inuyasha mantenne il controllo e fece un cenno a Kagome e a tutti gli altri. Loro annuirono in maniera impercettibile, dando segno di aver capito. La festa stava per cominciare, esattamente come il loro piano di salvataggio per i loro maestri. Speravano solo che non ci fossero gravi inconvenienti. In quel momento la gigantesca orchestra iniziò a suonare e i cittadini si divisero in coppie, dando il via.

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Capitolo 18
*** C'è chi danza coi segreti ***


La cosa che sorprese maggiormente Inuyasha fu la spensieratezza e l’allegria che tutti i presenti mostravano in quel momento e che lo aveva contagiato in breve tempo. Danzavano tutti insieme, seguendo La musica incalzante. Sembrava quasi che tutto quello che stava accadendo, la guerra, le ingenti perdite subite dalle quattro nazioni, i guai combinati da Naraku, non fossero mai esistiti. L’unica cosa che preoccupava i maschi del gruppo in quel momento, erano le occhiate poco caste che certi uomini dedicavano alle loro amiche. Di colpo, uno di quei tizi iniziò ad avvicinarsi a Nanami. Tomoe, però, dopo averlo visto, si schiarì la gola e si rivolse alla dominatrice dell’acqua. 《Ti andrebbe di ballare con me?》 Le chiese, con uno strano rossore in faccia. Lei, dopo un’iniziale sorpresa, tirò fuori un sorriso smagliante e, cercando di non mettersi ad urlare di felicità, accettò. I loro amici li videro mentre si avviavano in pista e si lasciavano trasportare dolcemente dalla melodia e la assecondavano con eleganza, mentre il tizio che aveva cercato di invitare la ragazza era rimasto lì impalato come uno stoccafisso. L’albino dagli occhi viola sorrise dolcemente alla ragazza e la strinse a sé, provocando l’invidia di molti uomini presenti. Tutti rimasero interdetti davanti a quella scena, dato che il ragazzo non era mai stato molto incline al contatto fisico, mentre Rin sospirava con aria sognante. 《Come sono carini insieme.》 Commentò, mentre guardava la castana, leggermente rossa in viso a causa del contatto così stretto con il corpo dell’albino, farsi prendere in vita dalle mani del ragazzo e lasciarsi guidare da lui senza protestare. 《Ma che cosa stanno facendo quei due?》 Chiese Kikyo con una smorfia contrariata sul volto. 《Stanno ballando. Non lo vedi?》 Le chiese il dominatore dell’acqua più giovane. 《Certo che lo vedo! Ma Come accidenti fanno a ballare e divertirsi in un momento come questo!?》《Lo fanno Perché ogni tanto serve un pochino di divertimento, anche nelle situazioni più disperate.》 La rimbeccò bonariamente Miroku. 《Ma non possiamo perdere la concentrazione.》《No. Ti sbagli. Non dobbiamo dare nell’occhio. Se rimaniamo fermi come mummie, qualcuno potrebbe sospettare qualcosa. Per cui…. Sango, gradienti accompagnarmi per un ballo?》 Chiese con un’aria seria decisamente insolita per lui. Lei sorrise e prese la mano che lui le porgeva. 《Come potrei rifiutare una supplica tanto accorata.》 Disse, ridacchiando. I due si allontanarono dai loro compagni e si unirono all’altra coppia senza la minima esitazione. Anche loro ballavano insolitamente bene insieme. Miroku era così contento di potersi divertire un po’ con la ragazza, che riuscì addirittura a tenere a freno la sua mano morta per tutta la durata del loro contatto fisico, anche se con grande sforzo. Di fronte a quello spettacolo, Anche gli altri decisero di seguirli. Tutti dovettero ammettere che si stavano sentendo decisamente bene a non dover combattere o scappare tutto il tempi. Anzi, si stavano perfino divertendo. Ad un certo punto, però, Rin andò a sbattere per sbaglio contro la schiena tonica di qualcuno e cadde a terra. 《Oh! Mi… mi scusi… io… non…》 Cercò di dire, ma si fermò. Si era zittita in un secondo, appena quello splendido sguardo dorato in particolare incontrò il suo color cioccolato. 《Si è fatta male Signorina?》 Le chiese Sesshomaru, aiutandola a rialzarsi. 《No. Sto… sto bene? E… lei?》 Chiese la ragazzina, inspiegabilmente rossa in viso e ricolma di imbarazzo, sperando di non essere riconosciuta dal fratello maggiore di Inuyasha. 《Stia tranquilla. Io non mi sono fatto niente.》《Bene. Ne sono felice. Buona… buona serata.》《Aspetti! Che cosa ne dice di concedermi l’onore di un ballo? Così potrei sdebitarmi per averla fatta cadere.》. Quel tono. Quel tono di voce caldo e cordiale, totalmente differente da quello glaciale che aveva sempre associato a lui, la fece letteralmente sciogliere. Con un sorriso accettò la mano che il ventiduenne le stava porgendo e incominciarono la danza. La ragazzina non sapeva quanto la sua presenza stesse mandando in crisi Sesshomaru. Non aveva idea del perché, ma Quell’ultimo sorriso, così spontaneo e solare, lo aveva colpito in modo particolare. Quella ragazzina gli comunicava un senso di tenerezza e allegria tale da farlo sentire allegro a sua volta, anche senza nessuna motivazione apparente. Entrambi iniziarono a muoversi con gentilezza, mentre le forti braccia del ragazzo sorreggevano il corpo delicato della ragazzina con estrema cura. Davanti a tutta quella premura, Rin non potè fare a meno di chiedersi se davvero quello fosse il ragazzo spietato che aveva conosciuto al polo nord e che aveva affrontato a Ba Sing Se. Perché adesso Le sembrava una persona normale ed estremamente bella e gentile. L’unica pecca in tutta quella perfezione era l’ombra malinconica con non lasciava mai il suo volto, ma che lei avrebbe tanto voluto far sparire. Nessuno dei due, però, si era accorto, assorti com’erano nei loro pensieri e nella loro danza, delle occhiate preoccupate che i compagni della ragazzina gli lanciavano. 《Secondo voi l’ha riconosciuta?》 Chiese Kurama. 《Dovremmo intervenire?》 Domandò invece Mizuki. 《No, ci sono troppi dominatori del fuoco qui. Dobbiamo fare attenzione. Non perdiamoli di vista per nessuna ragione.》 Disse Inuyasha. Tutti annuirono. Mentre stavano osservando il giovane uomo e la loro amica, la musica cambiò e Kagome decise di chiedere una cosa al ragazzo dai capelli apparentemente neri. Con la faccia in fiamme parlò. 《Senti, Inuyasha,… tiandrebbediballareconme?》 Disse tutto di un fiato. 《Che cosa?》《Ti…ho chiesto se…ti va di ballare con me.》 Ripeté la ragazza più lentamente. Lui la guardò senza dire una parola. La giovane si stava già preparando a ricevere un rifiuto da lui, quando la risposta del ragazzo la colse di sorpresa. 《Certo che si. Mi farebbe molto piacere.》. La ragazza, nonostante la faccia che le andava a fuoco per l’imbarazzo, lo accompagnò e incominciarono a Danzare. I movimenti di lui, contrariamente a quello che si aspettava, erano estremamente delicati, come se avesse avuto paura di mandarla in frantumi. Le mani sfiorava il suo corpo con estrema attenzione. Ma poi La musica, man mano che la danza proseguiva, si fece più allegra e veloce, facendo si che tutti e due iniziassero a ballare in maniera più frenetica. Lui la stringeva con fare dolcemente possessivo, mentre rivolgeva occhiate strafottenti a tutti quelli che prima avevano puntato gli occhi sulla ragazza. Appena la danza arrivò al suo culmine, i due si ritrovarono uno sopra l’altro, con lui che sorreggeva con un braccio la schiena di lei e un braccio della ragazza attorno al collo del suo partner, mentre le lunghe ciocche corvine di entrambi si mescolavano le une con le altre. Ad un certo punto, Kagome sentì delle voci femminili che squittivano invidiose per la sua fortuna e la insultavano in maniera decisamente poco femminile. Abbassando la testa, vide le ragazze che stavano parlottando male di lei e, seguendo il buon esempio che le aveva dato Tomoe, rivolse loro un’occhiata arrogante e strafottente, mimando con la bocca “Lui è mio”. Poi, ignorando le molteplici imprecazioni sommesse nei suoi confronti, si fece trasportare dall’emozione, prese lo slancio e poggiò le sue labbra su quelle del ragazzo, sentendole morbide e bollenti sulle proprie. E, dopo un iniziale sorpresa, anche il dominatore dell’aria ricambiò il bacio con grande passionalità, scatenando le urla degli altri presenti. Di colpo, per i due ragazzi tutto sparì. Non esisteva più nulla. Non c’erano più le guerre, Naraku o tutte le persone lì vicino. C’erano solo loro e la musica che accompagnava quel momento così perfetto. Ma poi, quel momento finì. Attirato dai suoni delle ragazze scandalizzate, Sesshomaru si era allontanato da Rin e si era avvicinato alla fonte del rumore, ovviamente seguito dalla sua compagna di ballo, Kurama, Tomoe, Kikyo, Mizuki, Nanami, Miroku e Sango. Quando il giovane uomo dagli occhi dorati vide i due ragazzi, non fece particolare caso al bacio, bensì al volto spigoloso e ben disegnato di lui. Anche se il suo aspetto era cambiato, il suo viso era rimasto comunque troppo simile a quello di Izayoi per non essere riconosciuto da lui. E specialmente adesso che i suoi capelli erano diventati scuri come quelli di sua madre, era la sua copia perfetta. Lo era sempre stato dopotutto. 《Inuyasha.》 Sussurrò tra i denti. Il ragazzo si voltò, spalancando gli occhi neri, capendo di essere stato scoperto. Ora il fratello ne aveva la conferma. Visto in quel modo, il secondo figlio di Inu era ancora più identico alla madre di quanto non fosse con il suo vero aspetto. 《Che cosa ci fai tu qui sporco meticcio?》《Non ho idea di che cosa tu stia parlando.》 Ribatté lui con apparente indifferenza, cercando di darsi un contegno. 《Non cercare di imbrigliarmi con i tipi stupidi trucchi. Non hai abbastanza potere per creare un’illusione veramente degna di questo nome.》. Il ragazzo sorrise mestamente. 《E va bene. Mi hai scoperto.》 Disse con aria sicura, apparendo davanti a tutti con il suo vero aspetto. 《Siamo coraggiosi stasera vedo. Bene. Perché ho intenzione di sfidarti per un’ultima volta. Ne ho abbastanza di avere sempre la tua seccante figura in mezzo ai piedi.》《Ok. Accetto.》《Cosa!?》 Chiese Kagome, ma il ragazzo la zittì. Allora Tomoe scivolò alle spalle della ragazza e la portò via, nonostante le sue proteste. Di colpo, Sesshomaru vide che gli amici di suo fratello erano letteralmente spariti. 《Accidenti! Tu stavi prendendo tempo per permettere ai tuoi amichetti di scappare!》《Bravo. Hai Indovinato. Allora hai il cervello dentro quella testa dura.》 Rispose lui con un sorrisetto di derisione stampato in faccia. 《Maledizione!》. Il ragazzo stava per colpire il fratello minore, quando Naraku fece la sua comparsa tra i due. Inuyasha trattenne a stento un brivido di fronte allo sguardo cremisi dell’uomo. Lui, stranamente, gli rivolse un sorriso quasi paterno. 《E così tu saresti il secondogenito di Inu e Izayoi. Non sono sorpreso di vederti così forte e sicuro di te da sfidare tuo fratello. Mi farebbe piacere averti tra le mie file sai?》《Beh, grazie, ma non grazie. Non mi schiererò mai con quello che ha causato la guerra, catturato i miei genitori e che ha ucciso i suoi migliori amici.》. Naraku sospirò. 《Hai conosciuto Mikage a quanto vedo. Riguardo quella storia, io non avrei mai fatto del male a Suiro, Kagura, Renshou, Nobara e Sakuna. Loro, Inu, Izayoi, Miketsukami, Ririchyio, Mikage e Jiro erano la mia famiglia, ma non ho avuto altra scelta. Tua madre non era abbastanza forte per ricoprire il titolo di guardiana del fuoco e io volevo solo riavere ciò che era mio di dirirto. Se Renkotsu mi avesse dato retta fin da subito, invece di nascondersi come un topo, adesso le cose sarebbero molto diverse. Ma adesso non posso più parlare con te ragazzo mio. Anche se sono certo che ci rivedremo molto presto.》 Disse, andandosene via con passo lento e sempre con quello strano sorriso sulle labbra. 《Sconfiggilo, ma non ucciderlo. Sarò solo io ad avere l’onore di distruggere il bene più caro di Izayoi proprio davanti ai suoi occhi.》 Sussurrò in maniera quasi impercettibile a Sesshomaru quando andò vicino al suo orecchio. Lui annuì.

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Capitolo 19
*** Due fratelli a confronto ***


Dopo che il signore del fuoco si fu allontanato con passo lento, Sesshomaru e Inuyasha si misero entrambi in posizione di battaglia. 《Stavolta non vincerai. Non ti permetterò di aiutare Naraku a realizzare i suoi sporchi propositi.》《Scusa, fratellino, ma un poppante come te non potrà mai battere uno come me.》 Disse il maggiore con freddezza. Di colpo, una fiammata eruppe dai suoi palmi e rischiò di cogliere di sorpresa il minore, che, però, fu abbastanza rapido da deviarla in tempo con i suoi venti. Poi, cercò di creare un piccolo tifone per buttare il suo avversario a terra e renderlo più vulnerabile, ma lui, avvolto da un’aura infuocata che fungeva da propulsore, si muoveva troppo velocemente per essere colpito. All’improvviso, il diciassettenne ebbe un colpo di genio. Usando l’aria circostante, creò una sorta di enorme muro che bloccò la corsa continua del dominatore del fuoco e lo rinchiuse in una scatola di aria solida. Il ventiduenne gli rivolse un’occhiata di scherno. 《Non crederai sul serio che basti così poco per battermi.》. Dalle sue dita partì un raggio esplosivo che mandò in pezzi la sua prigione improvvisata e scaraventò violentemente il suo creatore contro una parete lì vicino. 《Visto Inuyasha? Nel combattimento sarò sempre e comunque io il migliore tra noi due. Tu non sarai mai nulla in confronto a me. Sei solo un meticcio che nessuno vuole o considera buono in qualcosa.》《Io, almeno, conservo il mio onore. Tu, invece, lo hai buttato via nello stesso istante in cui ci hai traditi per Naraku, nonostante tutto quello che io e i nostri genitori avevamo fatto per te.》《Non tentare di ricamare ancora su questa storia.》《Come posso non farlo?! Ti sei dimenticato che i nostri genitori sono stati catturati proprio dal tuo signore e, soprattutto, per colpa tua? E che io ho sopportato anni e anni di disprezzo solo perché volevo farti sentire a casa!?》《Assolutamente no.》《E non ti importa neanche un po’?》《No. Non mi interessa. Voi avete preso le vostre strade seguendo le vostre idee su ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, ed io ho fatto altrettanto. Nient’altro.》 Ripeté con la sua solita e spietata freddezza. Un’altra vampata rischiò di centrare il ragazzo dai capelli argentei, ma lui saltò appena in tempo. Decise anche lui di utilizzare qualche nuova tecnica. I suoi capelli si chiusero di nuovo attorno a lui come se fosse un riccio e lui partì a tutta velocità verso il fratello. Ma anche lui aveva una sorpresa in serbo per lui. I suoi capelli diventarono letteralmente di fuoco, mentre anche lui si chiudeva su se stesso, trasformandosi in una meteora infuocata. Stavolta, però, Inuyasha fu più veloce e centrò il suo avversario prima che potesse prendere abbastanza velocità. Sesshomaru cadde per terra, permettendo al fratello minore di travolgerlo più e più volte di fila. Alla fine, però, il maggiore creò un’onda di magma che impedì al ragazzo di proseguire la sua corsa. Lui deviò la direzione all’ultimo secondo e poi creò una ventata gelida che solidificò la lava in un attimo. Poi, si alzò in volo e partì in un picchiata velocissima. Ma il suo avversario, utilizzando nuovamente le sue fiamme come se fossero dei propulsori, gli andò incontro. Iniziò così uno scontro aereo in cui i due si sfidavano dentro un gigantesco uragano di vento e fuoco in un continuo, forsennato e turbinoso movimento, mentre sotto, nel palazzo, tutte le persone presenti al festival assistevano a quello scontro titanico. Ad un certo punto, i due ragazzi tornarono con i piedi per terra. Avevano entrambi il fiatone per lo sforzo di reggere gli attacchi reciproci. 《Devo ammettere che sei decisamente più abile di quanto credessi, te lo concedo. Ma, per me, sarai sempre e solo il mio debole e piccolo fratellino minore.》《Mi spiace per te, ma non sono più così piccolo!》. Rivolgendo una mano verso il cielo, Inuyasha fece si che le nuvole si raccogliessero sopra di loro. 《Non mi batterai con un po’ di atmocinesi da quattro soldi.》 Disse Sesshomaru con fare sprezzante. Le fiamme sulle sue mani si trasformarono lentamente in fulmini che crepitarono nell’aria in tutta la loro pericolosità. Era pronto a scagliarli contro il minore, quando anche lui abbassò il braccio. Un altro fulmine scese dal cielo e colpì il suo avversario in pieno. Quando si rialzò, tutti videro che aveva il kimono mezzo distrutto ed emanava una strana puzza di capelli bruciati. 《Come hai fatto!? Il fulmine non è una tecnica di dominio dell’aria.》《Se fossi rimasto con noi, avresti saputo che entrambi, dato il dominio misto che possediamo grazie a nostro padre e nostra madre, siamo in grado di utilizzare tecniche di fuoco e aria, anche se in maniera diversa dagli altri.》《Maledizione.》 Imprecò sottovoce il maggiore. Tutti e due ricominciarono a colpire, solo che, stavolta, il diciassettenne decise di usare la vecchia maniera per combattere. Così, gli rifilò un calcio nello stomaco. Suo fratello rispose con una ginocchiata. Così i due cominciarono a darsele di santa ragione e senza risparmiarsi. Inuyasha colpì con un calcio volante, ma venne preso da un calcio in pieno stomaco che gli tolse il fiato. Subito Sesshomaru, approfittando del momentaneo vantaggio, saltò e incominciò a cercare di tirare calci al mento del minore, che si proteggeva come meglio poteva con l’ausilio delle braccia. Poi, Venne scaraventato contro una parete da un calcio, ma si riprese subito e centrò il suo avversario prima con una micidiale testata e poi con un altrettanto micidiale pugno sul mento. Forse ci mise un po’ troppa foga, visto che il fratello venne scagliato in aria come se fosse una piuma. Preso da un’improvvisa scarica di adrenalina, il diciassettenne lo raggiunse con un semplice salto e, dopo un calcio ben assestato alla schiena, gli afferrò il collo con una mano, stringendo forte. Poi, si buttò in una picchiata vertiginosa e fece si che la prima cosa a colpire il terreno fosse la faccia di suo fratello. Lui si liberò grazie ad una fiammata e si voltò, furente, verso il dominatore dell’aria. Il suo naso era piegato con una strana angolazione ed era molto gonfio e perdeva sangue a fiotti. In pratica, il suo avversario glielo aveva fratturato senza porsi problemi. E adesso la sua figura, di bianco vestita fino a neanche mezz’ora prima, era sporca, malconcia e incrostata di rosso, esattamente come quella del fratello. Le sue bruciature sfrigolavano e sanguinavano leggermente, ma lui si impose di ignorare il dolore e di non perdere la concentrazione. 《Ora basta. Direi che è il momento di finirla con queste stupidaggini!》 Esclamò Sesshomaru. 《Sono d’accordo.》 Assentì l’altro. Entrambi ripartirono all’attacco, mettendo a segno e ricevendo colpi tremendi da entrambe le parti. Adesso volavano, pugni, calci, schiaffi, testate, fiammate e tornadi che ridussero il meraviglioso giardino del palazzo in una distesa bruciata e semi distrutta in breve tempo. Ormai, sembrava che lo scontro dovesse continuare senza avere mai una fine, ma qualcosa attirò l’attenzione del minore dei due fratelli. Una guardia grossa almeno il triplo di lui e alta il doppio teneva Tomoe e Kagome appesi per i capelli come se fossero una coppia di bambole di pezza. I due cercavano di divincolarsi, ma la stretta era ferrea e impediva loro la fuga. 《Che cosa ci fate voi qui!? Non Dovevate scappare?!》 Chiese il loro amico con aria orripilata. 《Ci hanno intercettati mentre tornavano indietro per salvarti e ci hanno colti di sorpresa!》 Risposero i due in coro. 《E gli altri dove sono!?》 Domandò di nuovo il ragazzo, con una vena pulsante sulla fronte. 《Non lo sappiamo. Gli abbiamo persi di vista》《Io penso che non ti serva conoscere la loro sorte. Tra poco, li raggiungerai in ogni caso.》 Gli rispose Sesshomaru. Inuyasha aveva una voglia immane di dirgli di andare a quel paese, in maniera decisamente poco signorile, ma sapeva che le vite dei suoi amici erano troppo importanti per rischiare. Con uno scatto, però, suo fratello gli fu di nuovo addosso e lo scaraventò lontano con un raggio esplosivo. 《Ok. Non possiamo abbandonarlo in questo modo. Gli occorre un aiuto.》 Sentenziò l’albino dagli occhi viola. 《Zitto feccia! Tu e la tua amichetta non vi libererete tanto facilmente.》《Questo lo so. Semplicemente hai fatto un grosso errore.》《E sarebbe?》. Con un ghigno volpino, il ragazzo Si guardò intorno e vide una lunga spada che faceva proprio al caso suo. Utilizzando il suo dominio del metallo, fece sollevare in aria l’arma, che arrivò roteando come un elica e troppo velocemente per essere fermata. Accadde tutto in meno di un secondo. La lama affilata recise buona parte dei suoi lunghi capelli, permettendogli di sfuggire alla presa che lo teneva fermo, e si conficcò fino all’elsa nel petto della guardia, trapassandolo da parte a parte. Con un verso gutturale, l’uomo lasciò andare Kagome e crollò pesantemente a terra. Entrambi corsero verso il loro amico e lo aiutarono ad alzarsi. Lui li ringraziò e tutti e tre partirono alla carica a suon di sassate e schiaffi di vento. Il loro avversario si accese di nuovo come una torcia, ma, di colpo, una gigantesca massa di acqua travolse tutto e lo spense letteralmente, lasciandolo fradicio e fumante di rabbia. Miroku, Nanami e Mizuki atterrarono con eleganza sul pavimento, seguiti da Kikyo, Sango, Kurama e Rin. Quando il ventiduenne la vide, non potè evitare di lanciarle un’occhiata sorpresa. 《Mi dispiace.》 Sussurrò la ragazzina con tristezza. Anche lui stava per dirle qualcosa, ma vennero interrotti prima che potessero iniziare il discorso. Battendo un piede per terra, la giovane donna dai capelli neri fece crescere tantissimi e affilati cristalli di Diamante e li lanciò verso il fratello di Inuyasha. Lui si rimise in guardia appena in tempo e lanciò una colata di lava contro i nuovo arrivati, fermando le lame adamantine. Solo che il ragazzo dagli occhi verdi fu più lesto di lui. Due tentacoli di acqua gli avvolsero le braccia e raffreddarono il magma in un secondo. Poi, il fluido si fece stranamente verdastro, e il suo padrone rifilò una forte frustata doppia sul petto di Sesshomaru, cogliendolo di sorpresa e gettandolo a terra. Lui sentì, oltre al dolore, anche una strana debolezza e un forte capogiro. 《Veleno.》 Disse tra i denti. Sapeva che, con questo svantaggio, non avrebbe resistito ancora per molto tempo. Vide che i ragazzi si erano radunati, pronti a colpire di nuovo. Stavolta, decise che era meglio non avvicinarsi troppo. Lanciò un raggio esplosivo che scaraventò tutti contro i muri e si avvicinò al fratello, steso per terra con varie ferite su tutto il corpo. 《Visto? Non siete niente in confronto a me. Neanche quando lavorate tutti insieme. Non siete degni di dirvi dominatori. E tu non sei degno di definirti progenie del grande Inu no Taisho. Ha fatto un grosso errore a concepirti. Se non ci fossi stato tu, si sarebbe risparmiato un sacco di sofferenze.》. Quest’ultimo commento fu la proverbiale goccia che fece traboccare il vaso. Una runa luminosa a forma di vortice di vento si accese proprio al centro della schiena di Inuyasha, mentre una luce bianca e verde acqua lo avvolgeva. Il suo corpo si fece di colpo etereo e semi trasparente come l’aria che dominava. Mentre la pelle diventava verde acqua, i capelli bianchissimi erano allungati anche più di quelli del fratello maggiore e si muovevano velocissimi attorno al corpo del loro proprietario come se fossero in preda ad un’eterna tempesta. La schiena, le braccia e le gambe erano ricoperte di antichi e luminosi simboli mistici. Sul suo volto, con un paio di occhi senza iridi e pupille, c’era un’espressione gentile che lo rendeva praticamente identico a sua madre. 《Che cosa gli è successo?》 Chiesero tutti i presenti. Perfino Koga, che era intervenuto in quel momento per aiutare Sesshomaru, non potè fare a meno di spalancare la bocca per la sorpresa di fronte all’improvvisa metamorfosi del diciassettenne. Suo fratello stava per dire qualcosa, ma l’espressione dolce dell’essere etereo si deformò, diventando improvvisamente crudele. I filamenti di vento che gli facevano da capelli avvolsero il ventiduenne in un turbine da cui lui non fu in grado di fuggire. Cercò di dare fuoco a tutto ricorrendo alle energie che gli erano rimaste, ma i suoi colpi fiammeggianti attraversavano il corpo del suo avversario senza fargli neanche un graffio. Di colpo, la massa di aria che lo avvolgeva si fece solida e lo bloccò, per poi portarlo di fronte ad Inuyasha. Lui gli sorrise in maniera quasi sadica, mettendo in mostra i denti affilati. 《Sai che ti dico? Avevi ragione. Tu ed io non abbiamo niente in comune.》 Disse con voce frusciante e tagliente come i venti che lo componevano. Di colpo, la prigione di vento che bloccava il ventiduenne svanì e i due ricominciarono la loro battaglia. Stavolta, però, c’era qualcosa di diverso. Sesshomaru sembrava aver perso la concentrazione e la sua forza, visto che parava sempre di poco i colpi che il fratello minore gli lanciava e ne incassava molti di più rispetto a prima. Inuyasha, invece, si muoveva con una tale leggerezza ed eleganza, da sembrare parte dell’aria stessa. I suoi amici non poterono fare a meno di pensare che Quel ragazzo non sembrava avere niente a che fare con il loro compagno di viaggio burbero, ma comunque clemente nei confronti degli avversari. Di colpo, il giovane uomo dagli occhi dorati fu di nuovo catturato e immobilizzato. 《Mettiamo bene in chiaro una cosa Sesshomaru.》 Iniziò l’essere etereo, mentre il corpo di suo fratello iniziava ad essere compresso dalla massa di aria. 《Io non sono un dominatore…》 Proseguì, mentre la pressione diventava insopportabile sul corpo del fratello. 《Indegno.》. La presa aumentò ancora di più. 《E non sono io…》 Continuò, rendendo ancora più forte la stretta dell'aria. 《UN DISONORE!》 Terminò con un urlo rabbioso. Suo fratello sentì un dolore terribile che partiva dalla spalla sinistra e si diramava per tutto il braccio. Era tanto acuto e persistente, che lo fece urlare a pieni polmoni. 《Inuyasha smettila!》 Urlò Kikyo, ma lui la ignorò, intensificando maggiormente la forza della sua presa, sempre con quell’inquietante sorriso sul volto. Un orribile rumore di ossa rotte provenne dall’arto di Sesshomaru, e Inuyasha, con ghigno, lo lasciò andare per terra. Stava per buttarsi ancora contro di lui, che era rimasto immobile con un’espressione scioccata in viso a causa di quella sconfitta, ma Kagome lo fermò appena in tempo. 《Basta! Ma che cosa stai facendo? Questo non è l’Inuyasha che conosco io. Lui mostrava compassione per i suoi nemici.》 Disse con voce decisa e perentoria. Una strana espressione infelice comparve di colpo sul volto del ragazzo. Quasi di rimpianto. Provò a dire qualcosa, ma La luce lo avvolse nuovamente. I capelli tornarono come prima, la pelle si fece nuovamente rosea, i denti ridiventarono normali. Appena il processo fu terminato, Lui crollò a terra, svenuto e senza più energia. Koga provò a colpirlo in quel momento di debolezza, ma venne afferrato da un lungo tentacolo di acqua e liane e fu portato via, insieme al ragazzo svenuto, mentre gli altri giovani dominatori scappavano verso la città.

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Capitolo 20
*** Ti capisco ***


Quando Kagome e tutti gli altri si fermarono, erano completamente senza fiato. Dopo quella specie di attacco che aveva avuto Inuyasha, non si erano fermati fino a che non erano arrivati nelle zone disabitate della città. Tomoe e Miroku misero delicatamente a terra il loro amico svenuto e Nanami fece sparire il tentacolo di acqua, lasciando cadere a terra Koga, repentinamente legato e bloccato da delle rocce cristalline evocate da Kikyo. La dominatrice dell’acqua e quella della terra più giovane si precipitarono al capezzale del ragazzo dai capelli argentei con aria preoccupata. Intanto, il dominatore del fuoco iniziò ad urlare. 《Lasciatemi andare! Dannati mocciosi che non siete altro!》《Mocciosi? Ma se tu hai la nostra età.》 Ribatté Kurama piccato. 《Non importa. Lasciatemi andare.》《Ma chiudi il becco lupastro.》 Gli disse l’albino dagli occhi viola. 《Zitto, faccia di volpe che non sei altro!》 Gli rispose a tono lui. Il litigio tra i tre ragazzi Continuò senza sosta, aumentando sempre di più il volume delle loro urla. 《SILENZIO! FATELA FINITA TUTTI QUANTI!》 Gridarono le due ragazze. Avevano uno sguardo talmente spaventoso, che i tre ammutolirono all’istante. Ottenuta la quiete desiderata, Kagome e Nanami ricominciarono ad osservare il ragazzo incosciente. 《Non capisco che cosa possa essergli successo. Non ho mai sentito parlare una cosa come quella, neanche da Ririchyio. Nemmeno nei libri in cui ho studiato la storia del nostro mondo si parla di poteri di quel tipo.》《Già. Neanche io credevo che una metamorfosi del genere fosse possibile. Di colpo è diventato una sorta di creatura di aria.》《E avete visto cosa ha fatto a Sesshomaru durante il combattimento!? Lo ha letteralmente stracciato!》 Esclamò Mizuki. 《Non gli ha lasciato scampo. Se non avessi osservato quella battaglia con i miei stessi occhi, direi che chiunque racconti una cosa simile sia soltanto uno che ha bevuto troppo.》 Rincarò la dose Sango. A quel punto, il suo collega si accorse di lei e sul suo volto si dipinse un’espressione di assoluta incredulità. 《Sango?! Che cosa ci fai tu qui con loro!? Perché non mi aiuti a liberarmi!?》《Non indovini?》 Chiese lei tranquillamente. 《Ci hai traditi! Hai buttato alle ortiche il tuo onore e il tuo orgoglio di dominatrice del fuoco!》《È proprio qui che ti sbagli. Fino a qualche settimana fa ti avrei senz’altro dato ragione, ma adesso ho capito che era un errore. L’onore non nasce solo dal combattere per il tuo sovrano o per la tua patria, ma anche dal modo in cui lo fai e dai compagni che ti affiancano. Ma, soprattutto, su come affronti i tuoi avversari. Per quanto nel nostro esercito ci sono tantissimi guerrieri più che validi, affrontano i nemici in modo assolutamente deplorevole pur di vincere le battaglie. Non avremmo mai battuto le Tribù dell’acqua o Ba Sing Se, se non avessimo utilizzato inganni e sotterfugi . Abbiamo attaccato il Polo sud durante il periodo di tregua e Naraku ha strappato il dominio di Miketsukami al suo proprietario pur di battere la capitale della terra. Questo non è combattere con onore. È pura e semplice vigliaccheria da parte nostra.》. Questo discorso mise a tacere il ragazzo dagli occhi azzurri, che cominciò a riflettere anche lui sull’impensabile sconfitta di Sesshomaru. A quel punto, continuando ad arrovellarsi per cercare qualche spiegazione per quella situazione tanto strana, una lampadina si accese nella mente di Kikyo. 《Ragazzi, io credo di aver capito che cosa è successo ad Inuyasha.》《Sul serio? Avanti, allora, fuori il rospo.》《Credo che lui sia stato semplicemente sopraffatto dal suo dominio in maniera momentanea.》 Rispose la ragazza. 《Ne ho sentito parlare. Si tratta di momenti in cui il dominatore, messo in grande difficoltà da un avversario, perde il controllo di se stesso e si lascia andare al potere del suo elemento. Questo causa una metamorfosi e una perdita di memoria sui momenti della sua mutazione. E, per quanto sia utile in battaglia, è estremamente pericoloso e difficile da utilizzare. Se il dominatore rimane per un periodo breve in quella forma, resta semplicemente in uno stato di sonno per qualche giorno. Ma, se si mantiene troppo tempo in quello stato, rischia di dissolversi nel suo elemento. Trasformandosi in un demone privo di coscienza e ricordi riguardo alla sua vita di prima.》 Disse Tomoe. 《Un secondo. Vuoi dire che Inuyasha sarà fuori gioco per Qualche giorno? Noi non possiamo aspettare qualche giorno! Tra una settimana sarà il solstizio!》《Lo so. Ma non possiamo combattere contro Naraku senza Inuyasha. Saremmo troppo deboli.》 Disse l’albino. Miroku emise un sospiro pensieroso. 《Potremmo provare con i poteri guaritori di Mizuki e Nanami. Magari riusciamo a rigenerare sufficientemente il suo potere per farlo svegliare più in fretta.》《Potrebbe funzionare, ma non sono sicuro che il processo verrà accelerato più di tanto.》《Vale la pena provare.》 Ribatté la castana. Subito i due dominatori dell’acqua più giovani utilizzarono l’acqua contenuta nelle loro borracce e iniziarono a muoverla sul suo petto. Il corpo del ragazzo cominciò a brillare debolmente, mentre le ferite che aveva riportato nello scontro con suo fratello svanivano. I due continuarono il loro lavoro, facendo spostare il loro elemento anche sulle braccia, le gambe, il volto e la schiena. Il corpo continuava a brillare, ma tutti e due videro che non potevano fare poi molto per lui. Ad una loro richiesta, Kikyo creò una sorta di buca fatta di metallo che i ragazzi riempirono con la loro acqua guaritrice e ci posero dentro il corpo svenuto del dominatore dell’aria. 《Abbiamo reso più rapida la rigenerazione della sua energia, ma non credo che il nostro potere sortirà un effetto particolarmente potente. Anche con la continua immersione, ci vorrà un po’ di tempo prima che sortisca il suo vero effetto.》《Ci dispiace.》. I due avevano un’aria mortificata. 《Non importa, ragazzi. Sono certo che adesso Inuyasha potrà farcela benissimo da solo.》 Disse Kagome con un sorriso gentile. Tutti annuirono e si stesero a terra per dormire. Poco dopo, russavano tutti sonoramente, tranne quattro. Koga, Sango, Tomoe e Nanami erano ancora vigili. 《Che cosa sperate di ottenere, esattamente, combattendo contro Naraku? Non avete speranze di vincere. È troppo potente.》《Non credo proprio. Hai visto che cosa ha fatto Inuyasha no? Ne tu, ne il tuo signore sapete di cosa noi siamo effettivamente capaci.》 Ribatté il ragazzo. I capelli candidi, ridotti ad una zazzera corta e liscia, gli davano un’aria molto più giovane e innocente rispetto a prima. 《Certo. Ma neanche voi avete idea di che cosa lui possa fare quando combatte seriamente. Vi siete imbucati ad un ballo senza che lui se ne accorgesse, ma non siete capaci di tenergli testa. C’è un motivo se lui è stato definito come il più glorioso tra tutti i signori del fuoco. E adesso ha anche i domini degli altri tre elementi. Siete spacciati. Dopo che avrà conquistato tutto il mondo, la Nazione del fuoco diventerà la più potente tra tutti i popoli.》. Sango, nonostante, fino a poco tempo prima, fosse perfettamente d’accordo con lui, era vicina al tirargli una delle sue ormai celeberrime cinquine, ma Nanami la precedette. 《Ma lo capisci o no che a lui non frega niente della sorte dei suoi seguaci!? Ve lo abbiamo detto a Ba Sing Se, e adesso è sempre la stessa cosa. Appena avrà conquistato il potere assoluto, non lo condividerà con nessuno di voi. Siete solo delle marionette nelle sue mani. Tu, Sesshomaru, e chiunque altro lo serva e lo idolatri come te. Perché vi ostinate a non capirlo. Basta solo vedere che cosa ha fatto alla famiglia di Inuyasha.》 Disse con una nota di compassione nella voce. 《Questo non importa. Io ho dovuto sopportare molto di più di quel cagnolino bastonato.》《Come no. Lo so bene che sei il figlio di una delle più celebri e importanti famiglie delle colonie del fuoco.》 Ribatté sarcasticamente la ragazza con la coda alta. 《Certo. Ma sono sempre stato considerato una piaga. Da tutti. Compreso mio “padre”.》 Disse in tono amaro. 《Come sarebbe a dire?》 Chiese Sango, decisamente sorpresa da quell’affermazione. 《Semplice. Mio “padre” non è mai stato in grado di concepire una vita, era sterile. Ma nessuno credeva che fosse colpa sua. Incolpavano sempre mia madre. Lei era una ragazza che era stata costretta a sposarsi da lui. Quindi, la consideravano solo un parassita incapace di procreare. Ma poi, un bel giorno, lei rimase misteriosamente incinta. Suo marito sarà pur stato un imbecille, ma anche lui aveva capito che qualcosa non andava. Comprese, da alcune voci di corridoio, che il mio vero padre era il giovane sciamano del villaggio da cui mia madre proveniva e che l’avevano sempre corteggiata. Lei gli aveva chiesto di donarle un figlio, e lui glielo diede. Nonostante questo, il marito di mia madre decise di lasciarci vivere fino al momento del parto per evitare uno scandalo, continuando a spargere la voce che sarebbe finalmente nato un altro membro nella famiglia Yoro. Ma Disse anche che ci avrebbe ucciso entrambi se fossi stato una femmina. Fortunatamente, ebbe l’erede maschio che voleva e lasciò mia madre in vita. Ma Decise che, per evitare che mi reclamasse come suo figlio, lo sciamano doveva morire. Lo bruciarono vivo, legandogli mani e piedi per impedirgli di utilizzare il suo dominio. E purtroppo, io e mia madre, nonostante fossimo entrambi vivi e vivessimo molto bene, fummo etichettati da molte persone come un’adultera e un figlio di seconda scelta. Per dodici anni non ho avuto la minima idea del perché tutti si comportassero male con me. Ma poi, Mia madre cadde vittima di una malattia letale poco prima del mio arruolamento e mi confidò tutto. Quando la vidi spirare, decisi che l’avrei fatta pagare a suo marito per averle fatto tanto male. Lui voleva che entrassi a far parte della parte di esercito che un tempo aveva servito lui, ma io andai direttamente da Naraku. Gli dissi tutto quello che mi era successo, come se fosse un vecchio amico, e che desideravo poter entrare a far parte del suo esercito personale e che volevo farla pagare a quel mostro che aveva tormentato mia madre. Invece che punirmi per la mia audacia, lui mi disse che gli piacevo e che avrebbe realizzato i miei desideri. Mi ammise tra le sue reclute principali con Sesshomaru e Sango, raccomandandoci tutti e tre personalmente. Mio “padre” non era d’accordo, ma a me non importava nulla. Poco tempo dopo, fu ritrovato con la gola squarciata dentro un vicolo della zona malfamata della città. Quando mi recai lì, Vidi un uomo vestito con una veste di pelliccia bianca che mi disse solo “desiderio esaudito”. Non so perché, ma, quando compresi che lo aveva inviato il mio signore, sentii una strana felicità riempirmi il petto. Capì che ero stato ascoltato dalla persona più potente del mio popolo nonostante la mia età e la mia storia. E decisi che avrei servito colui che aveva finalmente vendicato i miei genitori con estrema dedizione e lealtà. Non basterete certo voi a farmi cambiare idea sul suo conto è sul debito che ho con lui.》. Gli altri tre si guardarono negli occhi, con aria impressionata. Sembrava proprio che tutti i ragazzi che conoscevano fossero stati sempre sfortunati nella loro infanzia. Alla fine, fu Tomoe a prendere la parola. 《Senti, so bene che cosa significa essere rifiutato dal proprio padre, ma io credo che non sia comunque giusto uccidere qualcuno perché non ti ha voluto, anche se fosse l’uomo peggiore del mondo. Altrimenti non sei poi così diverso da chi ti ha fatto del male.》《Non importa. Per una volta qualcuno mi ha dato una mano. Non potrei mai tradire una delle due uniche persone che mi abbiano mai aiutato.》《Ribadisco che ti capisco completamente. Io sono un figlio indesiderato e scomodo proprio come te. Ma credo che sia il caso di farti vedere la verità su di lui, perché non si merita la tua lealtà. Quindi, ti propongo un patto.》《Che genere di patto?》《Semplice. Tra pochi giorni noi dovremo affrontare Naraku in ogni caso per riuscire a salvare i nostri maestri. Tu resterai con noi fino ad allora. E, se non avrai ancora cambiato idea su di lui, ti lasceremo andare. Ci stai?》. Koga ci riflettè sopra. Dopotutto, come sarebbero riusciti a fargli cambiare idea in così poco tempo? Li avrebbe assecondati fino a che non si fossero ritrovati di fronte a Naraku e lui avrebbe potuto combattere al fianco del suo signore e sconfiggere definitivamente la piaga di quella ribellione. 《E va bene volpe. Mi hai convinto.》 Disse con sicurezza.

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Capitolo 21
*** Apri gli occhi ***


Dopo quattro giorni, la situazione non era cambiata poi molto. Inuyasha era ancora in uno stato di incoscienza e nessuno si era azzardato ad uscire dal loro nascondiglio tra i vicoli disabitati della città o a liberare Koga, per timore che li attaccasse alle spalle, cosa molto probabile. Kagome, Nanami e Mizuki avevano tutti quanti un diavolo per capello. Perfino il ragazzo dagli occhi verdi, di solito molto lento allo stress e all’Ira, stava minacciando di iniziare ad urlare per la frustrazione. Nessuno dei metodi curativi che lui e la sua compagna di dominio avevano utilizzato era servito. Sango, Tomoe e Kikyo non erano in condizioni migliori. Essendo costretti a fare la guardia al loro “ostaggio”, che ostentava una certa soddisfazione nel vedere il ragazzo dai capelli argentei ridotto in quello stato, erano tutti sull’orlo di una crisi di nervi. Infatti, l’albino dagli occhi viola aveva dovuto ricorrere a tutto il suo autocontrollo per non strozzare il dominatore del fuoco con le sue stesse mani, e le altre due avevano seguito il suo esempio, seppur riluttanti. Quella sera, al tramonto, nessuno riuscì a trattenersi più. 《Che cavolo! Non siamo in grado di fare niente per aiutare Inuyasha a svegliarsi, figuriamoci provare a sconfiggere Naraku da soli. Come abbiamo solo potuto pensarlo.》 Esclamò Miroku, demoralizzato. La situazione era talmente disperata, che per i precedenti quattro giorni non aveva mai provato ad utilizzare la sua mano morta, il che faceva capire quanto fosse preoccupato. 《Non posso credere a quello che sto per dire, ma sono d’accordo con lui. Che cosa possiamo fare? Senza Inuyasha e con un peso morto come quell’incendiario non saremo in grado di fare nulla contro un signore del fuoco psicopatico.》 Concordò Kurama. Kikyo e Sango non poterono fare a meno di annuire, accompagnate anche da Nanami e Tomoe. 《Insomma ragazzi, non possiamo arrenderci così proprio adesso. Durante questo periodo in cui siamo rimasti insieme, Siamo maturati. Abbiamo accresciuto le nostre doti di dominatori, siamo diventati veramente amici, non siamo più solo compagni di viaggio o di battaglia. Ci siamo confidati reciprocamente e spontaneamente delle cose di cui non avevamo mai parlato a nessuno. Ci siamo salvati la vita a vicenda più di una volta e ci siamo sostenuti l’un l’altro nei momenti di difficoltà. E poi, io non credo che Inuyasha vorrebbe vederci così. Demoralizzati e pronti a gettare la spugna come se fossimo un branco di codardi. Come se tutto quello che abbiamo passato fosse un gioco.》《Kagome ha ragione. Non possiamo rinunciare solo perché lui non è in grado di aiutarci in questo momento. Il peso di questa guerra e della salvezza dei nostri maestri non grava solo sulle spalle di Inuyasha. È qualcosa che dobbiamo condividere e sostenere se vogliamo essere noi a vincere. Forse lui non ci potrà supportare al momento. Forse saremo sconfitti. Ma lo saremo in ogni caso se non ci proveremo. E questo non possiamo permetterlo.》 Disse Rin. I loro amici non poterono fare a meno di battere le palpebre, dato che erano stati colti un pochino alla sprovvista da quell’improvviso discorso di incoraggiamento. Però, non poterono fare a meno di dirsi d’accordo. 《Avete ragione. Dobbiamo provare. Non lasceremo quel tizio vinca a tavolino.》 Esclamò Nanami con ritrovata energia. Tomoe, Kurama e Mizuki furono d’accordo con lei, esattamente come Sango, Miroku e Kikyo. Perfino Koga era rimasto impressionato, sentendo le loro parole. Di colpo, si sentì un rumore simile a quello di un applauso. Tutti i presenti si voltarono verso la fonte del suono, pronti ad affrontare un nemico, ma rimasero piuttosto sorpresi nel ritrovarsi di fronte un solo uomo, che non sembrava neanche avere intenzioni ostili. Era estremamente alto e possente, con i tratti del viso, segnato da una lunga cicatrice sullo zigomo, spigolosi e severi, esattamente come i suoi occhi verde scuro. Aveva i capelli molto corti e castano scuro. Ai ragazzi parve quasi di averlo già visto da qualche parte. 《Chi sei tu?》 Chiese Kagome. 《Credevo che Mikage vi avesse già parlato di me.》 Disse lui. 《Un minuto. Tu sei Jiro. Eri uno degli apprendisti di Renkotsu insieme a Izayoi e Naraku.》 Disse Kurama. Un sorriso amaro ornò il volto dell’uomo. 《Indovinato. Dopo che quello stolto ha ucciso i miei amici, io me ne andai per allenarmi in solitudine e cercare un modo per sconfiggerlo. Mi dispiaceva molto lasciare Inu, Izayoi, Ririchyio, Miketsukami, Suiro e Mikage, ma non riuscivo più a guardarli senza vedere i momenti che avevamo trascorso insieme a Naraku, Kagura, Renshou, Nobara e Sakuna. Comunque, so bene di non avere alcuna possibilità di distruggere quel vile assassino. Ormai ho fallito la mia missione. Specialmente ora che ha ottenuto i domini di acqua, terra e aria, non potrei farci nulla. Quindi, tocca a voi, i nuovi guardiani, sistemare la situazione.》. I ragazzi non poterono fare a meno di spalancare gli occhi. 《E come possiamo fare?》《Venite con me.》 Disse semplicemente lui. Dopo un breve scambio di sguardi, Kikyo liberò Koga, per poi legargli le mani con delle manette di metallo, e si misero in marcia. Gli undici dominatori seguirono Jiro fino ad arrivare ad una grande grotta nascosta dentro una collina. Lì, seduta davanti ad un fuoco, c’era ad attenderli un’altra persona. Era un uomo di età indefinibile, i luoghi capelli lilla gli arrivavano fino ai fianchi, e gli occhi, dello stesso colore osservavano le fiamme. La pelle era bianchissima e sedeva su quella che sembrava una sedia a rotelle di metallo. Appena Kurama e Rin lo videro, non poterono trattenere un’espressione sorpresa. 《Fratello Suiro?》. Lui si voltò e le labbra si piegarono in un sorriso. 《Ragazzi miei. È così bello rivedervi.》. I due dominatori dell’aria lo abbracciarlo con affetto. Anche lui sembrava felice, ma La sua espressione si incupì quando vide il corpo inerme di Inuyasha. 《Che cosa gli è capitato?》《Ha affrontato suo fratello Sesshomaru in battaglia difficilissima, ma ha perso il controllo del suo elemento per un breve periodo e ora è ridotto così.》 Gli rispose Kagome. 《Capisco. Povero ragazzo. Non mi sorprende affatto che sia successo proprio a lui. Con tutto quello che ha dovuto sopportare, non mi sorprende.》《Ma come facciamo a svegliarlo? Tra neanche tre giorni sarà il solstizio d’inverno. E Naraku sta aspettando proprio quella data per attuare il suo piano.》. Lui rimase immobile. 《Purtroppo io non posso fare molto. Non sono un dominatore dell’acqua ed Essendo paralizzato dal collo in giù, ho perso gran parte dei miei poteri sull’aria. Ma si può provare a fare qualcosa.》《E cioè?》《Potreste condividere parte della vostra energia gli uni con gli altri. In questo modo riuscirete a rigenerare la sua molto più in fretta. Potreste addirittura svegliarlo all’istante.》. I ragazzi annuirono, pronti a tutto. Si sedettero in cerchio attorno ad Inuyasha e unirono le mani. 《Bene. Adesso, concentratevi su di lui. Dovete immaginare che una parte della vostra energia si estenda oltre voi ed entri in lui. Nel contempo, dovete sentire reciprocamente le vostre essenze.》. Tutti annuirono, iniziando a concentrarsi. Costrinsero anche Koga a farlo. Per un po’, non sentirono nulla, ma poi scattò qualcosa. Improvvisamente, Percepirono le essenze gli uni degli altri come se fossero stati connessi da un filo. Di colpo, si sentirono come se fossero diventati una cosa sola. Videro i loro ricordi, i loro poteri, le loro emozioni, le loro anime e i loro desideri. Tutti percepirono una pace incredibile e, lentamente, la fecero fluire verso il loro amico. Osservarono le loro vite scorrere davanti ai loro occhi come un film, percependo le molteplici sensazioni che avevano provato in quei momenti. Una luce abbagliante di colore bianco li avvolse, mentre sentivano che anche lo spirito del dominatore dell’aria si univa ai loro. Sentirono di colpo tutto quello che provava nei loro confronti. E si sorpresero. Un profondo affetto e un forte desiderio di proteggerli tutti, uno in particolare, impregnava i suoi pensieri, insieme al divertimento e al coraggio che mostrava normalmente quando stava insieme a loro. Kagome non potè Fare a meno di sorridere di fronte a quel lato tanto dolce e protettivo del ragazzo, che normalmente rimaneva nascosto sotto una maschera burbera e leggermente arrogante. E solo lei, per un secondo, rivide la scena del loro bacio, con tutte le emozioni di passione, possessività, dolcezza e desiderio che gli aveva provocato, facendola arrossire di botto. Quando tutto si concluse, videro che gli occhi del ragazzo dai capelli argentei si erano aperti di nuovo. Lui si mise a sedere e si striracchiò come se si fosse appena alzato dal letto. Tutti, dopo un iniziale sbigottimento, gli si gettarono letteralmente addosso, abbracciandolo e mandandolo lungo disteso per terra. 《SEI TORNATO! SEI TORNATO! SEI TORNATO!》 Urlarono tutti in coro. Perfino Kikyo e Tomoe, che cercavano sempre di darsi un contegno, non riuscirono a resistere. Il ragazzo provò a dire qualcosa, ma La bocca venne di nuovo bloccata da Kagome, che, incurante della presenza degli altri, aveva poggiato le proprie labbra sulle sue. Dopo un iniziale sorpresa, anche lui rispose, beandosi di quel contatto stupendo che aveva tanto desiderato riprovare dopo il festival delle fiamme danzanti. Intanto, Jiro e Suiro osservavano da lontano quella scena romantica. 《Sono proprio come lo eravamo noi. Vero?》 Chiese il secondo con un sorriso intenerito. 《Già. Giovani e pronti a sostenersi l’un l’altro in questa difficile guerra. Esattamente come lo eravamo io e te ai nostri tempi. Prevedo che questa sarà un’ottima generazione per i guardiani. Molto migliore rispetto alla nostra Spero solo che la fortuna gli sorrida più di quanto abbia mai fatto con noi.》 Disse il secondo. 《Credi sia il caso di parlargli del progetto di Naraku?》《Si. Oramai mancano pochi giorni. Devono sapere a che cosa vanno incontro.》.

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Capitolo 22
*** Squadra quasi al completo ***


Dopo un paio di giorni dal suo risveglio, Inuyasha, in seguito ad una strigliata ricevuta da parte di Kikyo, che gli aveva intimato di trattare bene sua sorella, si era completamente ripreso ed era nuovamente pronto a combattere. E, quando riuscì finalmente ad alzarsi in piedi, si avvicinò a Jiro e Suiro. 《È un vero piacere rivederti ragazzo mio. Tu, Kurama e Rin mi siete mancati moltissimo quando ero ancora al tempio dell’aria.》《La ringrazio fratello Suiro.》 Disse lui, con un’espressione leggermente più morbida del normale. 《Ok. Basta con le smancerie. Abbiamo già sopportato le effusioni da ragazzini tue e di Kagome, direi che può bastare così.》 Commentò Koga. Da quando il ragazzo dai capelli argentei aveva ripreso conoscenza, tra i due avevano iniziato a scoppiare tremendi litigi, anche se non si conoscevano quasi per niente. 《Tu sei solo geloso lupastro. Con quella faccia non riuscirai mai a conquistare una come Kagome.》 Ribatté il diciassettenne con un sorriso sardonico. 《Come osi! Razza di cane bastonato!》 Ribatté lui, infervorandosi di nuovo. Neanche due secondi dopo, i due ricominciarono, per la decima o undicesima volta di fila, a prendersi in giro in maniera decisamente troppo colorita. 《Mamma mia. Non ho mai visto qualcuno litigare in questa maniera con una persona che ha conosciuto da appena due giorni.》 Commentò Nanami, cercando di non ridere davanti a quella scena. 《Già. Il tuo ragazzo è un uomo decisamente singolare.》 Rincarò Sango rivolta alla ragazza dai capelli neri. 《Parla per te. Il tuo è ancora peggio.》 Rispose prontamente Kagome, facendole un occhiolino. La ragazza e Miroku, apparentemente senza motivo, diventarono rossi come pomodori. Appena tutti si furono calmati, e ci volle anche un bel po’, i due adulti invitarono gli undici dominatori più giovani a sedersi vicino a loro. 《Ragazzi, sappiamo bene che siete tutti molto potenti e anche piuttosto portati per il dominio dei vostri elementi, soprattutto grazie a questo viaggio che avete cominciato insieme, ma temiamo che, stavolta, avrete un problema decisamente più importante e pericoloso quando vi scontrerete con Naraku.》《E cioè?》 Chiese Kikyo.《Abbiamo reclutato diverse spie in città e all’interno del castello, per ricavare delle informazioni sul piano del nostro nemico. I primi tempi non abbiamo ottenuto molte informazioni utili, ma, da qualche tempo, le cose sono cambiate. Da quanto ci hanno riferito, dopo che Naraku ha ottenuto il potere di dominare fuoco, terra, aria e acqua, ha passato gran parte del suo tempo da solo all’interno della sala del trono, ovvero la più grande del castello. Quelle poche volte in cui alcuni dei nostri servi-spia potevano entrare lì, vedevano che il pavimento era segnato con tantissimi simboli runici estremamente antichi, quasi dimenticati perfino dai più saggi dei monaci dei venti. Lo ha riferito proprio uno di loro pochi giorni prima del vostro arrivo. E hanno sottolineato anche che il soffitto di quella sala è stato completamente rimosso.》《Ehm, questo dimostra solo che Naraku è un pazzo furioso. Non ci dice che cosa ha intenzione di fare per vincere la guerra.》 Disse Kurama. 《No. È qui che ti sbagli. Naraku sarà un folle, ma è molto intelligente e astuto. Non perderebbe mai tanto tempo a far qualcosa che potrebbe rivelarsi inutile. Abbiamo chiesto più informazioni e, facendo delle ricerche, abbiamo Scoperto che si tratta di un antichissimo rituale di evocazione per richiamare gli spiriti nella nostra dimensione. Per attivarlo servono tre cose. La presenza di un dominatore per ciascuno degli elementi in maniera simultanea, quindi Naraku può provvedere da solo, una formula ormai dimenticata da secoli e un cerchio scritto con un codice runico altrettanto antico che deve essere illuminato dalla luce della luna del solstizio d’inverno.》. Queste parole fecero scattare Inuyasha e i suoi compagni come delle molle. 《Quindi Naraku ha intenzione di richiamare degli spiriti nella nostra dimensione per prevalere definitivamente sulle altre nazioni e vincere la guerra!?》 Chiese Tomoe con aria sorpresa e preoccupata. 《Esatto. Non siamo sicuri di quale genere e di quale quantità, ma ha senza dubbio intenzione di farlo.》《Ma perché? Ha già un esercito di dominatori al suo seguito. A che gli servono degli spiriti?》 Osservò ragionevolmente Miroku. 《Forse perché sa che i dominatori, seppur fedeli, sono comunque in grado di ribellarsi ai suoi ordini, ma gli spiriti sono molto diversi dagli umani. Quando ne evochi alcuni, questi potrebbero essere controllati come degli schiavi da te senza il minimo problema o accenno di ribellione. Sarebbero delle marionette nelle sue mani. E poi, credo che lui ormai ritenga inutile il suo esercito. Avendo trovato una maniera per tenere testa a tutte le nazioni senza dover intervenire lui stesso, arrivando facilmente alla vittoria, i suoi seguaci non gli servono più a niente.》. I ragazzi erano diventati bianchi come lenzuoli, specialmente Koga. 《Questo non è possibile. Insomma. Noi… noi lo abbiamo seguito fin da quando eravamo dei ragazzini. Esattamente come i nostri antenati hanno servito i suoi. Non potrebbe mai farci questo.》. Suiro stava per rispondergli con la sua solita calma, ma Jiro lo precedette. 《Purtroppo, anche noi da giovani la pensavamo come te. “È il nostro migliore amico. Non potrebbe mai tradirci”. Io, Suiro, Inu, Izayoi, Ririchyio, Miketsukami, Mikage, Nobara, Sakuna, Kagura e Renshou speravamo di poterci fidare Di Naraku, ma abbiamo fatto un grosso errore. Sono sicuro che il tuo signore non ti ha mai raccontato che cosa ha fatto quando era giovane.》. Di fronte al cenno di diniego del ragazzo dalla pelle scura, l’uomo Proseguì con estrema foga. 《Dopo che Izayoi fu scelta come guardiana del fuoco, lui diede voce a tutto il suo disprezzo nei nostri confronti. Provammo a farlo ragionare. A fargli capire che, se il nostro maestro aveva scelto lei, aveva una buona ragione. Ma lui non volle ascoltare ragioni e poi lo fece. Ci attaccò senza ritegno, nonostante noi lo considerassimo un fratello. E, alla fine, fece precipitare giù da una montagna Renshou, Nobara, Sakuna, Kagura e Suiro. I primi quattro morirono tutti sul colpo e l’ultimo rimase paralizzato dal collo in giù, ma a lui non importava nulla e se ne andò. Quindi, ragazzo, se non gli è interessato se i suoi migliori amici erano morti, cosa ti fa credere che voi soldati del suo esercito possiate e contare qualcosa per lui?》. Questa rivelazione, soprattutto fatta in quel modo tanto crudele, fece accasciare Koga sulle ginocchia. Quella visione fece provare uno strano senso di dispiacere a tutti i suoi compagni. Dopotutto, Naraku era stato l’unico ad aiutare quel ragazzo. 《Jiro. Credo che tu abbia un po’ esagerato.》 Disse Suiro al suo vecchio amico con tono di rimprovero. 《No. Abbiamo bisogno di molti seguaci. E lui mi è sembrato perfetto.》 Ribatté lui. Intanto il dominatore del fuoco aveva preso da parte Tomoe, Nanami, Kagome e Inuyasha. 《Va bene volpe. Hai vinto tu.》《Che intendi?》《Mi avevi detto che Naraku non era la persona che io pensavo e idolatravo, ma credevo che stessi semplicemente cercando di confondermi per farmi venire dei dubbi infondati. Ma adesso capisco che ho fatto un grosso errore a non ascoltare. Non ero a conoscenza di questa storia e delle azioni di quel tipo.》《Lo sappiamo lupastro. Non preoccuparti.》 Gli disse il diciassettenne. 《Lui ha ragione. Sono certa che tu volessi solo sdebitarti per l’aiuto che ti aveva dato. Ti assicuro che nessuno più di noi ti può capire. Ma adesso fai parte del nostro gruppo. Saremo noi ad aiutarti, saremo noi la tua famiglia. Domani andremo al palazzo di Naraku e lo batteremo prima che possa evocare i suoi spiriti e distruggere tutto.》 Disse la ragazza dai capelli neri con un sorriso. Questo fece leggermente arrossire Koga. 《Certo. E io vi aiuterò. Non ho intenzione di rimanere con le mani in mano.》《Per noi va benissimo. Benvenuto nel gruppo.》 Gli disse Nanami. 《Ma ti terreno comunque d’occhio lupastro. Non sgarrare quindi.》 Si intromisero Inuyasha e Tomoe. L’altro annuì. Il giorno dopo, gli undici guerrieri ripartirono alla volta del castello di Naraku. Appena li videro arrivare, i soldati di guardia diedero l’ordine di attaccare. Subito delle palle di fuoco iniziarono a piovere addosso ai giovani dominatori. Subito Tomoe innalzò dei muri che le placarono. 《Bene ragazzi. Non possiamo fallire. Se oggi perdiamo, vedremo sparire il mondo come noi lo conosciamo per mano di Naraku.》 Disse Kikyo con aria estremamente seria. 《Dobbiamo assicurarci che non succeda.》 Continuò Koga. 《Certo. Noi siamo pronti. Miroku, Nanami, Mizuki, dovete assolutamente spegnere quei lanciafiamme ambulanti. Così potremo passare indisturbati.》 Disse Rin ai suoi amici. 《Che situazione stressante.》 Commentò il ragazzo col codino nero. Subito Sango sentì una mano toccarla in un punto in particolare. 《MA È MAI POSSIBILE CHE NON PENSI AD ALTRO!?》《Scusa, ma è così morbido e invitante, mi aiuta a gestire la tensione.》. Per tutta risposta, lei gli mollò l’ennesimo ceffone in piena faccia. Lui, per tutta risposta, le diede un bacio sulle labbra, cogliendola di sorpresa, ma facendola sentire estremamente bene. 《Ma…. Vi sembra il momento giusto per mettersi a fare i piccioncini!》 Urlò Tomoe, mentre cercava di bloccare i proiettili infuocati. Intanto, quei due non si erano separati, anzi, avevano iniziato a dondolare sul posto. 《Ok. Basta così. Dobbiamo rimanere concentrati.》 Li rimbeccò Kurama. Dopo che i due si furono separati, i tre dominatori dell’acqua partirono alla carica. Con un elegante movimento, fecero si che l’acqua circostante invadesse le grandi scalinate e iniziasse a trascinare via i soldati. Subito Quest’ultima, vedendo il pericolo imminente, iniziarono a lanciare vampate tremende. Subito la ragazza castana generò dei muri di ghiaccio per difendere se stessa e i suoi compagni. I colpi distrussero le protezioni, ma vennero egualmente fermati da esse. Subito tutti e tre ripresero la loro marcia contro i nemici. Loro opposero una grandiosa resistenza, sparando colpi di fuoco a più non posso ma Miroku generò un’altra debole ondata di acqua salata e poi la trasformò in una coltre di ghiaccio, bloccando i movimenti delle guardie. Infine, Mizuki, con un rapidissimo gesto del braccio, creò un’onda velenosa che paralizzò definitivamente i nemici e li bloccò. Una volta fatto, tutti e undici ripresero la loro corsa, all’interno del palazzo. Dopo neanche tre metri, si videro arrivare addosso altre guardie. 《Ok. Direi che non serve a nulla sprecare energie.》 Commentò Kagome. Con un potente colpì a terra, fece si che il pavimento franasse e facesse cadere le truppe in un baratro. I ragazzi ripartirono a tutta velocità, finché non arrivarono di fronte ad un’immensa porta di metallo. 《Posso avere l’onore?》 Chiese Inuyasha. 《Prego.》 Gli Risposero gli altri. Creando un piccolo uragano sul palmo della mano, abbatté la porta in un colpo solo. Quando entrarono nella sala del trono, videro che, come avevano detto Jiro e Suiro, il pavimento era segnato con un gigantesco cerchio di rune e che il sole, perfettamente visibile attraverso il soffitto sfondato, stava già arrivando al suo culmine. Ma, soprattutto, si accorsero che, seduto sul trono, Naraku li stava guardando. 《Benvenuti, ragazzi miei. A quanto pare Jiro e Suiro hanno fatto la loro parte, dicendovi della mia intenzione di evocare gli spiriti.》 Disse l’uomo dai capelli neri con finta noncuranza. I ragazzi lo fissarono, senza parole. 《Vuoi dire che quei due lavoravano per te!?》《No. Certo che no. Nessuno dei due avrebbe mai potuto passare dalla mia parte. Sono state le loro spie a fare il doppio gioco con loro. Sono stato io a dirgli cosa riferire e loro lo hanno fatto. E adesso, voi siete caduti nella mia trappola.》. Accanto a lui, comparve Sesshomaru, glaciale come al solito, insieme ad Inu, Izayoi, Ririchyio e Miketsukami, adeguatamente incatenati. Quando i loro apprendisti li osservarono, sentirono una fitta al petto per il dispiacere. Erano tutti ridotti decisamente male. Erano dimagriti troppo, tanto che si potevano perfettamente contare tutte le costole dei loro addomi, gli occhi erano stanchi e segnati da occhiaie profonde e i capelli e le vesti erano arruffati e sporchi come mai prima di allora. Appena si accorsero della presenza dei loro allievi, l’orrore si impadronì subito dei loro volti. 《Inuyasha! Rin! Kurama! Che cosa ci fate qui!》《Tomoe! Kagome! Kikyo! Ma che Credete di fare!》《Miroku! Nanami! Mizuki! Siete degli imprudenti! 》 Urlarono disperati tutti quanti insieme. 《Sappiamo che il pericolo incombe su di noi, ma Vogliamo aiutarvi comunque. Abbiamo fatto tanta strada, tanti sacrifici e tanti progressi pur di liberarvi e far cessare questa inutile guerra, non permetteremo a quel tipo di averla vinta. Riporteremo la pace.》 Ribatterono i ragazzi con grande fierezza. A quelle parole, Un grande sorriso sadico si dipinse sulla faccia del signore del fuoco. 《E allora, se siete tanto spavaldi e sicuri di voi, venite avanti, ragazzini. Io sono qui per voi.》

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Capitolo 23
*** La rinascita degli elementi ***


I ragazzi, dopo aver creato uno scudo di Diamante attorno ai loro maestri, si misero in posizione di combattimento. Naraku, dopo aver sorriso in maniera sardonica a loro indirizzo, attaccò per primo. Una volta Alzatosi in volo, cominciò a far turbinare e i venti per creare un grande ciclone, ma Kurama e Rin, percependo il pericolo dell’attacco, iniziarono a controllare i suoni circostanti e ad amplificarli enormemente, scatenando una tremenda baraonda sonora che fece perdere la concentrazione all’uomo e lo costrinse ad interrompere l’assalto imminente. Subito Kikyo ne approfittò, creando delle lunghe funi di metallo che avvilupparono il corpo del loro avversario in una presa ferrea e iniziò a sbatterlo dappertutto e con estrema violenza. Di colpo, però, il corpo del signore del fuoco si incendiò, sciogliendo i tentacoli metallici e atterrando in piedi. Allora, cominciò a sparare tremende fiammate contro i ragazzi. Subito, Miroku, Nanami e Mizuki iniziarono a muoversi e l’acqua nelle loro borracce si mosse con loro, creando dei muri liquidi che bloccarono i colpi fiammeggianti. Dopo l’ennesima parata, i tre dominatori dell’acqua intrappolarono il loro nemico dentro una gigantesca bolla d’acqua, ma lui non sembrò curarsene poi molto. 《Che succede? Non dovrebbe mettersi ad annaspare disperatamente in cerca di ossigeno?》 Chiese Koga con aria sorpresa. Non aveva mai visto un dominatore del fuoco rimanere così calmo mentre era immerso nell’elemento opposto al proprio. 《No. Sta utilizzando una tecnica incrociata di aria e acqua per respirare anche lì dentro.》 Disse Nanami, con la fronte contratta, esattamente come quella degli altri due, a causa della fatica per trattenere l’uomo dentro la sua prigione. 《E sta cercando di far esplodere la nostra sfera. Neutralizzatelo prima che ci riesca, non resta molto tempo!》 Rincarò la dose Miroku. 《È presto fatto.》 Disse Inuyasha. Saltando rapidissimo verso la bolla, ci appoggiò le mani sopra e cominciò a risucchiare l’ossigeno dall’acqua. Stavolta, perfino Naraku si ritrovò in difficoltà. Doveva ammettere che il lavoro di squadra di quei ragazzi lo stava mettendo leggermente alle strette, ma non si sarebbe mai lasciato sconfiggere tanto facilmente e, soprattutto, non in quella maniera, visto che era così vicino al compimento del suo piano. Quindi, utilizzando il dominio della terra, evocò delle grosse liane che afferrarono i quattro ragazzi che, non avendo più alcuna possibilità di movimento, furono costretti ad interrompere L’attacco e l’uomo tornò libero. Sango e Koga, osservando che i loro amici erano nei guai, crearono delle fruste di fiamme che tagliarono le piante e li liberarono. Subito Tomoe iniziò a far cadere delle grosse rocce dal cielo e a scagliarle contro l’uomo dai capelli neri. Nonostante la sorpresa, il signore del fuoco le dominò senza problemi e le spedì addosso al loro proprietario. Subito Rin e Miroku crearono una specie di banco di nebbia e vapore acqueo solidificato che fermò i macigni appena in tempo. Nonostante lo scontro non fosse contro un esercito intero, ma con un uomo solo, i ragazzi stavano già iniziando ad avere il fiatone per la fatica. 《Che facciamo? Saremo anche superiori a lui dal punto di vista numerico, ma non serve comunque a niente. Fino ad ora Non siamo riusciti nemmeno a scalfirlo.》 Disse Kikyo. 《Ha ragione lei. Lui è molto più esperto di noi. Non resisteremo a lungo se continuiamo così.》 Commentò Mizuki. 《Non diamoci per vinti. Continueremo a combattere. Se moriremo, moriremo per una buona causa e, soprattutto, lo faremo insieme.》 Disse Kagome. Gli altri annuirono con decisione. Proprio in quel momento, a Miroku venne un lampo di genio. 《Ci sono! Ragazzi! Ho capito come possiamo fare per lottare ad armi pari contro di lui!》 Urlò, assolutamente euforico. 《Davvero? Parla allora!》 Lo esortò Inuyasha. 《Ok. Lui utilizza gli elementi in varie combinazioni per metterci in difficoltà, perché sa di poterli dominare tutti. Ma anche noi siamo in grado di farlo. Quindi, se lavoriamo tutti come una sola persona, riusciremo a bloccarlo.》《Dunque stai dicendo che, ad ogni attacco, noi dobbiamo combinare i poteri per poterlo parare come si deve?》 Chiese Koga. 《Esatto.》 Disse lui. Tutti gli altri si guardarono reciprocamente. 《Direi che è un’ottima idea. Spero solo che funzioni.》 Disse Sango. Dopo che tutti si furono messi d’accordo, Rin svelse il muro di nebbia e tutti ricominciarono la lotta in maniera ancora più furiosa rispetto a prima. Naraku riversò su di loro tutto ciò di cui era capace. Frustate d’acqua, lame di ghiaccio, fiammate, colate di magma, raggi esplosivi, macigni, liane, turbini e suoni cercarono di colpirli e distruggerli, ma i Ragazzi, mettendo in pratica l’idea del loro compagno, opposero una resistenza veramente perfetta. Ad ogni attacco, tutti e undici agivano prontamente, annullando qualsiasi effetto o danno. Sembrava impossibile, ma perfino Naraku stava iniziando ad accusare la stanchezza. Dominare tutti e quattro gli elementi insieme non era certo uno scherzo e neanche affrontare quei ragazzi, doveva dargliene atto. Inuyasha, Rin e Kurama, osservando che il loro nemico era leggermente in difficoltà, decisero di sfruttare al meglio il momento propizio. 《Ok ragazzi. So bene che siete stanchi, ma dobbiamo assolutamente impedire che quel pazzo evochi gli spiriti nella nostra dimensione.》 Disse il ragazzo dai capelli argentei. 《Ma come?》 Chiese La ragazzina. 《Facile. Se gli impediamo di recitare la formula quando i primi raggi lunari toccheranno il sigillo, il suo rituale andrà a rotoli e noi vinceremo.》 Le rispose il diciottenne dai capelli rossi. 《Esatto. Dobbiamo impegnarci per sfiancarlo il più possibile.》. Tutti e tre annuirono e presero il volo. Non appena furono in cielo, iniziarono ad effettuare delle acrobazie sempre più veloci e spettacolari. Naturalmente, l’aria attorno a loro incominciò ad accompagnare i loro movimenti, fino a quando tutti e tre si trasformarono in delle meteore di vento che colpirono Naraku in pieno e ripetutamente. Quando tornarono normali, credettero di avergli inflitto qualche danno, ma si sbagliavano. Quando il signore del fuoco si rialzò, era perfettamente illeso. Allora, anche Miroku, Nanami e Mizuki decisero di colpire. Creando delle affilatissimi le di ghiaccio, le lanciarono verso il loro nemico in mezzo ad un vertice, creando una specie di bufera. Lui, senza scomporsi, creò un muro di fuoco che fermò il colpo e rischiò di scottare i tre ragazzi, prontamente portati in salvo dai dominatori della terra. Anche Kagome, Kikyo e Tomoe utilizzarono le loro tecniche migliori, spedendo delle grosse placche di roccia e Diamante contro di lui. Anche stavolta non servì a niente. I massi devastanti furono respinti senza fatica, esattamente come i raggi esplosivi di Sango e Koga. In quel momento, entrambe le parti partecipanti alla battaglia sembravano essere in perfetta parità. Uno aveva dalla sua parte l’esperienza e la capacità innata di padroneggiare tutti i quattro elementi insieme, gli altri potevano contare su un ottimo lavoro di squadra e un grande coraggio. Dando prova proprio di quest’ultimo, I due dominatori del fuoco partirono all’attacco. Il primo lanciando sfere di magma, l’altra muovendo delle fruste di fiamme. Naraku lanciò contro di loro delle tremende vampate, ma, cogliendolo di sorpresa, la ragazza assorbì il fuoco nel suo corpo e glielo rispedì addosso, facendolo cadere a terra. Quando si rialzò, venne centrato in pieno da una stoccata velenosa del dominatore dell’acqua albino e poi gli altri otto dominatori lo centrarono con estrema foga utilizzando tutta la forza di cui disponevano. Quando il tremendo polverone causato dai colpi elementali si diradò, tutti i presenti poterono vedere che gli attacchi combinati gli avevano fatto scendere un rivolo di sangue dalla bocca, ma niente di più. Il signore del fuoco, di fronte alle facce scioccate dei suoi giovani avversari, non potè fare a meno di dire 《Sapete, devo darvi atto che le vostre capacità sono più che eccellenti. Siete stati senza dubbio i dominatori più forti e interessanti con cui mi sia misurato negli ultimi venticinque anni. Superate di gran lunga i miei vecchi compagni, gli eserciti delle tribù dell’acqua, quello del regno della terra e perfino il mio. Solo Sesshomaru è al vostro livello e credo che, se non potessi dominare i quattro elementi da solo, anche io sarei stato sconfitto. I miei complimenti. Ma temo che nemmeno tutta la vostra bravura o la vostra forza basterà a battermi.》《E sentiamo, cosa te lo fa credere?》 Chiese Kagome, cercando di mostrarsi spavalda. Il loro interlocutore sorrise maligno e indicò il cielo. Con sommo orrore dei ragazzi, questo si era già tinto delle sfumature arancioni e rosse del crepuscolo. Nessuno di loro si era accorto che stavano combattendo ormai da ore, troppo presi dalla voglia di salvare i loro maestri e tutto il loro mondo. 《DANNAZIONE!》 Imprecarono tutti quanti insieme. 《Esatto. Non avete più nessuna speranza. Tra poco i più grandi spiriti della storia saranno sotto il mio controllo. E allora nessuno potrà più fermarmi, ne voi, ne i vostri maestri, ne nessun altro in questo mondo.》. Quella rivelazione fece scattare le teste di tutti quanti come se fossero stati colpiti da un fulmine. 《Hai intenzione di evocare gli spiriti primordiali? Quelli che crearono il mondo è i dominatori?!》 Chiese Tomoe. 《Esatto ragazzo mio. Ho capito, guardando il comportamento di Sango e Koga, che nessun umano mi sarà mai veramente fedele. Si possono creare troppi dubbi. Nelle loro menti ci sono troppi pensieri. E io non ho bisogno di potenziali ribelli tra le mie file. Ma solo di esseri potenti e schiavizzati da me, che possano servirmi senza ripensamenti.》《Ma a che cosa ti serve evocare quegli spiriti se hai già il potere di controllare Acqua, terra, aria e fuoco tutti insieme?》 Chiese Miroku. 《Semplice. I miei antenati avevano già iniziato il progetto di unificare tutte le nazioni sotto il loro potere, ma si sono sempre affidati troppo al caso, confidando nei loro alleati e senza cercare una soluzione alternativa, nonostante questa fosse ad un palmo dal loro naso. Di certo, hanno fatto un Ottimo lavoro, ma sono comunque morti tutti senza concludere nulla. Ma adesso, le cose sono cambiate. I vecchi guardiani sono stati sconfitti, i loro apprendisti non sono in grado di battermi, e tra poco i miei spiriti riusciranno finalmente a sottomettere il mondo e a ricostruirlo a mia immagine e somiglianza. E io, finalmente, mi godrò lo spettacolo di tutti voi che vi siete ribellati a me mentre vi contorcete per terra come dei vermi, implorando la mia pietà.》 Annunciò con un sorriso sadico che gli deformava il volto. Dopo un secondo di attesa, Nanami non potè fare a meno di dire ai suoi amici del fuoco 《E voi sul serio veneravate questo pazzo visionario!?》. Nonostante la situazione critica, tutti quanti iniziarono a ridacchiare. Con rinnovata determinazione e nuova energia, partirono nuovamente all’attacco, solo che, stavolta, decisero di combinare i colpi tutti quanti insieme, pensando di poter rompere più facilmente la guardia dell’avversario, ma anche loro vennero colti di sorpresa dall’effetto sortito da questa convergenza. I loro vortici di vento, d’acqua, di terra e di fuoco si sovrapposero gli uni sugli altri, trasformandosi in una specie di onda di pura energia benefica che iniziò a travolgere tutto con violenza. Stavolta, persino Naraku sentì un leggero senso di inquietudine germogliare dentro di lui. Quel colpo era qualcosa che non aveva mai visto in vita sua.《Sesshomaru!》 Urlò. Subito il ragazzo dai lunghissimi capelli argentei si interpose tra il signore del fuoco e il colpo che lo stava per prendere in pieno, cercando di fermarlo utilizzando i suoi poteri di fuoco. All’inizio, pensava di potercela fare, ma si sbagliava di grosso. Di colpo, l’onda luminosa lo travolse e lo fece cadere a terra. Solo che non sentì dolore, ma solo uno strano senso di calore e di pace al centro del petto. Dopo che lui fu messo fuori combattimento, gli undici amici tornarono a concentrarsi su Naraku, ma si accorsero solo in quel momento che la luna era sorta e stava illuminando il sigillo. Il signore del fuoco sorrise in maniera sinistra. 《Bene. Direi che è stato divertente ragazzini, davvero lo è stato molto, ma adesso è arrivato il momento di concludere per sempre questa era e aprire finalmente quella di Naraku.》. Subito dopo iniziò a declamare ad alta voce una sorta di poema in una lingua dal suono cacofonico e allo stesso tempo melodico di cui i ragazzi non capirono una sola parola. Quando Terminò, però, tutti osservarono con terrore il simbolo disegnato sul pavimento illuminarsi di luce variopinta e iniziare a ricoprirsi di crepe e spaccarsi. Poi, tutto sembrò fermarsi. Alcuni ebbero addirittura l’ardire di tirare un sospiro di sollievo, quando accadde. Una mano enorme spaccò il terreno e iniziò a fare leva per permettere al suo proprietario di uscire. Quando finalmente ci riuscì, Inuyasha e i suoi amici poterono vedere l’aspetto dello spirito che stava uscendo fuori. Aveva la forma di un giovane uomo piuttosto muscoloso alto almeno venti piani. Il suo corpo agile, scattante ed etereo era di un bianco semi trasparente come l’aria, i lunghissimi capelli, stranamente legati in una coda alta, erano fatti di vento e vorticavano attorno al suo corpo in maniera incessante, quasi fossero un uragano. I suoi occhi senza pupille e senza cornee erano di un inquietante viola scuro. Dopo di lui, fece la sua comparsa uno spirito estremamente più grosso e muscoloso del primo. La pelle era di uno strano verde castano, simile al colore del terriccio e delle piante rigogliose. Aveva delle robuste radici al posto dei piedi e il suo petto era protetto da una specie di placca di pietra e Diamante. Dal cranio gli spuntavano delle lunghissimi capelli verdi pieni di foglie simili a delle lunghissime liane e i suoi occhi erano identici a quelli del compagno. Il terzo aveva l’aspetto di un uomo altrettanto alto e possente. La parte superiore del corpo era di colore arancione, rosso e oro e ardeva e scintillava come un incendio perennemente vivo. Mentre dalla vita in giù sembrava composto da magma rosso leggermente solidificato. I lunghi capelli fulvi si muovevano in continuazione in un turbinio di lingue di fuoco e gli incorniciavano il volto, su cui spiccavano gli occhi violetti. Infine, una quarta figura emerse dal terreno. Stavolta aveva l’aspetto di una giovane donna dai capelli completamente fradici di un blu marino che le scendevano fino alle caviglie, percorrendone il corpo formoso ed elegante. Inoltre quest’ultimo era interamente composto da una sostanza di colore azzurro trasparente che, come l’acqua stessa, si ricopriva di mille increspature ad ogni suo minimo movimento. Sul suo volto spiccavano i soliti occhi viola. Inuyasha, Kagome e i loro compagni di squadra, di fronte a quello spettacolo, sentirono dei brividi di terrore, di rispetto e di meraviglia scendere lungo le loro schiene. 《Io sono Kaze. Spirito dei tornadi, dei fenomeni del cielo e delle tempeste.》 Disse il primo con una voce simile all’ululato dei venti. 《Io sono Chikyu. Spirito dei terremoti, della natura e della vita del sottosuolo.》 Si pronunciò il secondo con una voce simile al suono di una valanga. 《Io sono Kasai. Spirito delle eruzioni vulcaniche, degli incendi e della lava.》 Si presentò, con una voce simile ad un carbone ardente. 《Io sono Mizu. Spirito delle maree, delle correnti marine e degli oceani.》 Disse con una voce frusciante come il suono delle onde. Tutti e quattro si rivolsero verso Naraku e si inchinarono in segno di sottomissione. 《Siamo pronti ad ubbidire. Cosa desidera mio signore?》 Dissero tutti insieme. Lui, a quella vista, sorrise con orgoglio. 《Adesso che voi siete stati assoggettati ai miei ordini, io vi comando di attaccare. Andate in ogni angolo del mondo, trovate tutti quegli stolti che in questi anni hanno osato sfidarmi e opporsi al suo volere e dategli la lezione che si meritano. Distruggete ogni loro difesa e ogni loro speranza di vittoria usando tutto il vostro potere distruttivo. Cancellate definitivamente la loro ribellione e costringeteli a sottomettersi al mio volere come avete fatto voi.》《Si, mio signore.》 Dissero le quattro entità elementali prima di partire alla volta delle altre Nazioni sotto gli sguardi scioccati degli undici giovani dominatori.

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Capitolo 24
*** Un addio infelice e una decisione ***


Inuyasha e gli altri giovani dominatori erano in un profondo stato di shock. Nonostante tutti gli sforzi che avevano compiuto, Naraku era ugualmente riuscito ad evocare gli spiriti primordiali e a mandarli per il mondo ad eseguire i suoi ordini. 《Non è possibile. Abbiamo fallito.》 Disse Kikyo. 《Siamo… Siamo stati... sconfitti. È tutto perduto.》 Continuò Nanami. Di fronte alla disperazione dei suoi avversari, il signore del fuoco non potè fare a meno di sorridere. Finalmente aveva realizzato il suo piano e presto non avrebbe avuto più niente che potesse intralciarlo. Sui suoi palmi iniziò a crearsi una sfera esplosiva che, una volta lanciata, avrebbe quasi sicuramente distrutto metà del palazzo reale e, probabilmente, una buona parte della città, ma era disposto a pagare quel futile prezzo pur di eliminare i vecchi guardiani e i loro apprendisti. Stava per scagliare L’attacco contro i ragazzi, che erano ancora a terra dopo l’onda d’urto causata dall’apparizione improvvisa dei quattro spiriti, quando una fiammata, fusa con una nuvola solida lo travolsero e lo bloccarono sul posto. Tutti i presenti guardarono verso l’alto, risvegliando di colpo dallo stato di trance in cui erano caduti. Videro che Jiro e Suiro stavano arrivando in volo, levitando grazie ai poteri sull’aria dell’uomo dagli occhi lavanda. Quando atterrarono attraverso il tetto sfondato, cominciarono a bombardare l’uomo dai capelli neri con tutto ciò che avevano appreso sui loro domini, impedendogli di muoversi a causa della sorpresa. 《Ragazzi, non tutto è perduto. Non ancora. Siamo un grado di vincere questa guerra, ma è indispensabile la vostra presenza per farlo.》《Esatto. Sbrigatevi, portate via i vostri maestri e andate a fermare gli spiriti. A lui ci pensiamo noi.》 Dissero i due uomini in tono deciso. Dopo quell’ordine, Tomoe, Inuyasha, Miroku e Koga, che erano tornati in sé, recuperarono Miketsukami, Inu, Ririchyio e Izayoi, portandoli via in volo, insieme ai loro compagni, grazie ai dominatori dell’aria. Appena arrivarono al confine della città, rifugiandosi nella caverna in cui avevano incontrato Suiro, poterono osservare perfettamente la scena che si stava presentando di fronte a loro. Naraku, dopo essersi ripreso, vide che i suoi nemici principali erano scappati e diventò rosso per la rabbia, mentre nei suoi occhi guizzava una scintilla di odio. 《Maledetti! Questa me la pagherete cara! Voi due non siete morti insieme a Nobara, Sakuna, Kagura e Renshou, ma adesso rimedierò. Ne ho abbastanza di avere sempre degli stupidi eroi da quattro soldi che credono di potermi intralciare!》 Disse urlando. Lanciò subito un raggio esplosivo che fu evitato dai due per un soffio. Suiro, essendo paralizzato, fu costretto a levitare per evitare il colpo, si portò su in cielo. Jiro, invece, arrivò dritto contro il signore del fuoco, centrando con un pugno avvolto dalle fiamme proprio nel mezzo dello sterno. Lui, però, nonostante l’iniziale sorpresa, riuscì a rispondere a tono, usando la stessa tecnica, per poi colpire Suiro con una pioggia di fiammelle e facendolo schiantare a terra e addosso al suo compagno di battaglia. Inizialmente, credette di avere la vittoria in pugno, ma poi, il terreno si spaccò di colpo e Mikage emerse da esso con tutta la sua furia ed energia. Una gigantesca placca di metallo venne lanciata contro di lui e tagliò il trono su cui l’uomo era seduto. Lui evitò il colpo alzandosi in volo e cercò di bloccarli con delle lame di ghiaccio. Quando queste furono prontamente fermate e rispedite al mittente da un colpo di vento da parte del dominatore dell’aria, Naraku, accecato dall’ira, scagliò un terribile fulmine contro di loro. Il dominatore del fuoco e quello della terra evitarono L’attacco appena in tempo, rimediando solo delle piccole bruciature sulle loro vesti, ma Suiro non riuscì a spostarsi abbastanza in fretta a causa della sua paralisi. I suoi amici videro la scena come a rallentatore. La letale scarica elettrica colpì il loro compagno in pieno petto, trapassandolo, e lo fece precipitare a terra, dove si schiantò con un tonfo sordo. I lunghi capelli sparsi a ventaglio sul terreno, i vestiti bruciati e impregnati del sangue che stava ancora uscendo a fiotti e gli occhi aperti e vuoti, privi di qualsiasi scintilla di vitalità. Gli altri due uomini e i ragazzi, che stavano ancora assistendo alla scena, aprirono la bocca in urlo muto e disperato. Quell’uomo tanto gentile e compassionevole nei confronti di tutti era scomparso per sempre, raggiungendo gli altri guardiani, uccisi dalla stessa identica tecnica che aveva spezzato il dominatore dai capelli lavanda. I due adulti corsero al suo capezzale, cercando di trattenere le lacrime, ma era troppo tardi per aiutarlo. Solo Naraku sembrava non curarsi della sorte terribile di quello che, un tempo, era stato uno dei suoi migliori amici. 《Questa non possiamo perdonartela Naraku! Sei solo un mostro insensibile e senza cuore! Hai rovinato la vita di tutti noi! E solo perché non ritenevi giusto che Izayoi fosse stata scelta da Renkotsu. Ma aveva ragione lui quando ha effettuato la sua scelta. Lei era, è, e sarà sempre migliore di te, sotto ogni punto di vista. Non potrai mai superarla. Nemmeno tra un milione di anni!》 Urlarono i due, esprimendo con i loro sguardi e le loro parole tutto il rancore e l’odio che provavano nei suoi confronti. La faccia dell’uomo dai capelli neri era deformata da una smorfia orribile, che metteva in mostra tutta la sua collera, ma anche la sua soddisfazione per l’assassinio che aveva appena compiuto. 《Non importa quello che dite. Ormai Inu, Izayoi, Ririchyio e Miketsukami sono del tutto inutili, visto che hanno perso il loro dominio. E quei ragazzini non sono abbastanza forti per fermare i miei spiriti prima che conquistino tutto il mondo e me lo consegnino, e voi raggiungerete presto il vostro amico. Non servirà a niente questa vostra patetica e strenua resistenza. Smettetela di opporvi. Vi prometto che, se lo farete, vi concederò una morte rapida e indolore.》. I due si guardarono. 《Mai!》 Urlarono insieme. L’altro capì che non sarebbe riuscito a toglierseli di torno usando le parole, e quindi decise di sbarazzarsene utilizzando tutti i poteri di cui era capace. Con dei turbini d’acqua spedì a terra i due, ma Mikage la mutò in fango e spedì un’onda densa e marroncina contro il suo nemico. Lui riuscì a bloccarla con una fiammata, ma venne colto di sorpresa da un tremendo raggio di esplosione che attraversò la fanghiglia e lo spedì contro una delle pareti con un colpo terribile. Poi, delle lunghe liane lo inchiodarono ad essa, per poi iniziare a sbatterlo qua e là con forza. Unendo due dita, lanciò una fiammata che tagliò i viticci e ripartì all’attacco. Fiammate e terremoti stavano distruggendo il palazzo, gettando nel panico più totale i cittadini, che sentivano le scosse e le esplosioni, senza capire che cosa stesse succedendo. Poi, Naraku, estremamente furioso, decise di mettere definitivamente la parola fine a quella battaglia e alla ribellione dei suoi vecchi compagni. Iniziò a condensare una sfera composta di acqua, fuoco, terra e aria che si trasformò in un vortice di pura energia. Questo, una volta lanciata verso il suolo, creò una gigantesca colonna di luce biancastra che iniziò ad allargarsi e travolse inesorabilmente Jiro e Mikage. I due diedero il meglio delle loro tecniche di dominio per fermare il colpo mortale, ma la loro strenua resistenza non servì a nulla. L’onda luminosa li avvolse e iniziò a consumare lentamente i loro corpi. 《Temo che sia arrivata la fine anche per noi.》 Disse l’ormai ex re della terra malinconicamente. 《Già. Abbiamo perso la nostra battaglia, ma abbiamo combattuto come si addice ad un vero guerriero. Adesso, è tutto nelle mani di Inuyasha e dei suoi amici.》 Ribatté il dominatore del fuoco con un sorriso appena accennato. 《Sono certo che loro riusciranno dove noi non siamo riusciti. Sono molto migliori di quanto lo siamo mai stati noi.》. Entrambi annuirono, quando vennero colti da una strana sensazione di leggerezza. I due sorrisero, mentre sentivano che Nobara, Sakuna, Kagura, Renshou e Suiro li stavano aspettando a braccia aperte. La luce bianca cancellò completamente le loro figure, lasciando Naraku da solo sul campo di battaglia, con una strana sensazione al petto. Intanto, i ragazzi, dopo aver assistito impotenti alla morte di Suiro, Mikage e Jiro, si svegliarono dal loro stato di shock. 《Questo è troppo. Dobbiamo andare.》 Disse Tomoe. 《Esatto. Saremo noi a fermare gli spiriti. Non c’è altra scelta. Io, Rin e Kurama torneremo ai templi dell’aria per salvaguardarli e proteggere i monaci.》 Continuò Inuyasha. 《Io, Nanami e Mizuki ritorneremo alla tribù dell’acqua settentrionale per difenderla da ulteriori attacchi.》 Procedette Miroku. 《Io, Kikyo e Tomoe andremo nel regno della terra il più in fretta possibile per fermare sul nascere gli assalti.》 Disse Kagome. 《Ok. Io vengo con voi.》 Si inserì Koga. 《E io vado al polo nord con Miroku.》. Tutti quanti assentirono quasi simultaneamente davanti a quella decisione. I loro maestri non riuscirono a trattenere un sorriso orgoglioso. 《Si. Siamo assolutamente sicuri che ci riuscirete.》《 Noi non siamo stati capaci di vincere questa guerra, ma voi siete migliori.》《Siamo certi che ci renderete orgogliosi.》. I ragazzi abbracciarono i quattro adulti. 《Prendete questi.》 Disse Inu, estraendo dalla manica quattro piccole sfere di aria solida. 《Vi permetteranno di raggiungere le vostre mete abbastanza in fretta da fermare gli spiriti. Spero che la sorte vi sorrida.》《Grazie padre.》 Disse il ragazzo dai capelli argentei, per poi spiccare il volo insieme a tutti i suoi compagni.

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Capitolo 25
*** Una battaglia infinita ***


Dopo un breve periodo di volo in gruppo, gli undici dominatori si divisero, per poter raggiungere le tre nazioni sotto attacco per evitare che si scatenasse il peggio. I primi ad arrivare a destinazione furono Kagome, Kikyo, Koga e Tomoe. Loro stavano inseguendo a rotta di collo lo spirito dei venti, che si stava dirigendo verso la loro patria a gran velocità, scatenando, nel contempo, uragani e terribili tempeste di vento in ogni luogo che attraversava. I tre dominatori della terra, per evitare di essere sopraffatti e spazzati via dal continuo turbinio dell’aria, stavano schizzando nel cielo ad una velocità talmente folle, da sorprendere persino loro stessi. Quando videro la gigantesca ed eterea figura dello spirito Kaze, che incombeva minaccioso sulla vastissima città di Ba Sing Se, capirono che quella sarebbe stata, senza ombra di dubbio, la battaglia più dura che avrebbero mai potuto sostenere. Più si avvicinavano all’immenso essere primordiale, più gli uragani causati dai movimenti dei capelli e dai suoi respiri diventavano intensi. Proprio quando i tre arrivarono al suo cospetto, l’incarnazione dell’aria parlò. 《Popolo del regno della terra. Io sono Kaze, lo spirito dei venti e degli uragani. Vengo qui, in nome del mio padrone Naraku, per chiedervi di sottomettervi a lui senza lottare. Se lo farete, io me ne andrò in pace, e non ci saranno inutili spargimenti di sangue innocente.》. Proprio quando Terminò di parlare, una roccia lo colpì all’altezza della tempia. A questa, ne seguirono molte, molte altre. 《Noi non ci consegneremo mai a quel folle del tuo padrone!》 Urlò una voce. 《Esatto. Combatteremo fino alla morte se si rivelerà necessario.》 Rincarò un’altra. Allora lo spirito mosse il braccio con forza, scatenando una terribile bufera di venti freddi che avvolse tutta la città e iniziò a congelare ciò che restava delle antiche mura della città. I dominatori più esperti, notando L’attacco, provvedettero ad innalzare degli enormi scudi di diamante per proteggersi e bloccare l’assalto, creando una sorta di enorme e durissima cupola. Allora, anche i tre aspiranti guardiani della terra e il ragazzo del fuoco decisero di scendere in campo per proteggere la loro patria da Kaze. Sfruttando la loro nuova capacità di volare, iniziarono a ruotare rapidissimi intorno allo spirito di vento, creando delle lunghe liane e catene di metallo incandescente che cercarono di legarlo, ma gli passarono semplicemente attraverso senza fargli niente. 《Accidenti. Quel coso è fatto di aria. Come si fa a combattere l’aria!?》 Esclamò Kagome frustrata. Tomoe cercò di utilizzare il suo dominio sul polline per creare alcune delle sue illusioni, ma non servì a nulla. Il vento spazzava via ogni cosa che incontrava e la faceva a pezzi in meno di un secondo. Di colpo, i ragazzi si accorsero che il turbini stavano creando delle specie di gabbie in continuo movimento attorno ai loro corpi. Quando queste si fermarono, i tre sentirono che i loro corpi venivano compressi all’inverosimile e che, quindi, erano caduti in una trappola. Lo spirito, data la sua altezza, non era un grado di catturarli con le mani, ma non ne aveva bisogno. Lui era il vento stesso. Poteva plasmarlo e muoverlo come più gli piaceva, perché non era altro che una vera e propria estensione del suo corpo. Kikyo, capendo che, di lì a poco, sarebbero precipitati verso la loro fine, creò delle placche di metallo che spaccarono l’aria solidificata e li liberarono appena in tempo. Poi, Kagome e Tomoe fecero partire a tutta velocità delle colate di fango gigantesche verso di lui. Queste sembrarono funzionare, ma non erano sufficienti. Anzi, servirono più che altro a far infuriare Kaze. L’aria circostante creò un gigantesco tifone di venti, grandine e pioggia, addensando nel cielo una delle più grandi tempeste mai viste nella storia dei dominatori. 《Che cosa possiamo fare!? Verremo tutti schiacciati!》 Urlò Koga, cercando di resistere all’impetuosità del tifone. 《No. Assolutamente no. Abbiamo sconfitto uno psammosqualo, riusciremo anche a battere questo mostro.》 Gridò Tomoe di rimando. A quel punto, il ragazzo albino notò una cosa molto importante. All’interno del petto erano rimaste impigliate alcune particelle di fango e roccia, che sembravano, in qualche modo, rallentare i movimenti dello spirito, anche se di poco. Il dominatore della terra, capendo che quella poteva essere la loro unica ancora di salvezza, diede fondo a tutto il suo potere. La terra diventò di colpo molle e fangosa, generando delle tremende onde che iniziarono a travolgere lo spirito. Queste gli passavano attraverso, ma ad ogni attacco, una piccola percentuale di fango restava imprigionata dentro il suo corpo, rallentando i suoi movimenti e rendendolo parzialmente tangibile. Quando lo spirito se ne rese conto, cercò di fuggire, ma non aveva scampo. I ragazzi iniziarono a bombardare il suo corpo con ogni genere di attacco di terra e fuoco, colpendolo in più punti. Il loro nemico non riusciva a crederci. Lui, che era il più potente e il più antico tra tutti i dominatori dell’aria, si stava ritrovando in difficoltà combattendo contro dei ragazzini. Capì che non sarebbe riuscito a batterli da solo, così decise di tirare fuori il suo asso nella manica e riportare in equilibrio la battaglia. Il suo corpo etereo si tramutò in un ciclone, che catturò tra le sue spire Kagome, Kikyo, Tomoe e Koga, portandoli via con sé. I ragazzi cercarono di opporre resistenza, ma non ebbero abbastanza tempo per reagire. I venti li trasportarono per almeno due ore, mentre loro cercavano disperatamente di liberarsi dalla loro stretta. Quando, finalmente, lo spirito li liberò, i quattro videro che erano finiti da tutt’altro parte rispetto a dove erano prima. Si trovavano tra le cime delle Alpi italiane, nei luoghi più brulli e protetti, dove sorgevano i bellissimi templi dell’aria, costruzioni bianche e azzurrine, luoghi di eterna meditazione e sommo apprendimento. Solo che la solita quiete che avvolgeva quei luoghi così mistici era spezzata dai rumori di uno scontro. Questo perché, non c’erano solo loro e Kaze in quel posto, erano presenti anche tutti i loro amici, che stavano combattendo strenuamente contro Mizu, Kasai e Chikyu, che sembravano inarrestabili, ma avevano ricevuto ugualmente molti danni. Si vedeva che nessuna delle due parti se la stava cavando tanto bene. Sui corpi di Inuyasha e di tutti gli altri spiccavano diversi tagli ed escoriazioni causate dai diversi impatti che avevano avuto col terreno o con le pareti rocciose. Il ragazzo dai capelli argentei fu il primo ad accorgersi del loro arrivo. 《Kagome! Ragazzi! Allora siete qui.》 Disse, bloccando nel contempo una frustata d’acqua da parte dello spirito marino. 《Si. Non so perché, ma quel pallone gonfiato d’aria ci ha trasportato fin qua.》 Rispose Koga, evitando un masso lanciato dall’entità di terra. 《Beh, almeno adesso potete aiutarci.》 Disse Miroku. Lui, Nanami e Mizuki stavano cercando di contenere il più possibile le fiamme del mostro lavico, ma erano tutti stremati. Anche se gli scontri non erano iniziati poi da molto tempo, quelli erano esseri in grado di scatenare attacchi di potenza indescrivibile. Cercare di ribellarsi a loro, era quasi come cercare di afferrare del fumo. Infatti, nonostante tutti i loro attacchi, utilizzati anche in combinata, quegli affari sembravano non sentirne nemmeno la presenza. Di colpo, però, Rin mandò a segno una terribile onda sonora che colpì Mizu in pieno. La superficie del suo corpo fu come attraversata da un’increspatura, che mandò leggermente in tilt la forma fisica dello spirito, facendo venire un’idea ad Inuyasha. 《Kurama! Rin! Mi servono tantissimi suoni. I più alti e tremendi che riuscite ad evocare. Dobbiamo farli convergere tutti contro quella bolla d’acqua ingrassata. Voi altri tenete lontani gli altri spiriti.》. I due interpellati si disposero sui lati della presenza elementale ed iniziarono a muovere le braccia. Una vera e propria tempesta di suoni antichi e lontani si riversò in quella valle tra i monti. La presenza acquatica si portò le mani alla testa, come se fosse stata affetta da una forte emicrania, mentre il suo corpo si muoveva fuori controllo, assumendo varie forme in maniera sempre più convulsa, in balia di tutti quei rumori che le impedivano di tenere sotto controllo la sua forma. Però, nonostante le diverse difficoltà, riuscì a mandare una frustata d’acqua contro la ragazzina dell’aria. Lei, colta di sorpresa, non riuscì a scansarsi. Pensò che fosse arrivata la sua fine, ma un’ombra dai lunghissimi capelli argentei si parò di fronte a lei e rispedì il colpo al mittente appena in tempo. La quindicenne, quando vide il suo salvatore, non potè fare a meno di restare a bocca aperta, esattamente come tutti i suoi compagni. Sesshomaru era intervenuto per aiutarla, ed ora le stava porgendo la mano per aiutarla a rialzarsi, sorridendo le in maniera gentile. La ragazza, seppur arrossendo vistosamente, accettò l’aiuto e si tirò su. Quando tutti gli altri riconobbero il dominatore del fuoco, gli lanciarono diverse occhiate sorprese. Lui, riprendendo di colpo la sua solita espressione gelida ed imperturbabile, disse 《Ne parliamo dopo va bene?》 Chiese. Un rumore bizzarro li fece voltare tutti. Mizu era riuscita a riprendere il controllo della sua forma fisica e stava per ritornare all’attacco, accompagnata dai suoi compagni. Ma stavolta, i ragazzi sapevano cosa fare. Kurama e Rin ricominciarono a creare i suoni, dando fondo a tutti i loro poteri, mentre Inuyasha iniziava ad evocare i venti. Ma non erano semplici venti. Le nuvole, sospinte dalle potenti correnti d’aria, iniziarono ad ingombrare il cielo, per poi caricarsi di energia elettrica. 《Venite qui, mocciosi!》 Urlò la creatura d’acqua, correndo a tutta birra verso di loro, proprio come farebbe un toro con un matador. Lo spirito, tra la troppa foga, l’attacco sonoro e i venti che deformavano il suo corpo in vari modi e costringendola a focalizzarsi su questo, non si accorse subito del pericolo in cui si trovava. Quando si rese conto dell’enorme cumulo di nubi, era ormai tardi. Inuyasha, nonostante il tremendo sforzo che stava sopportando per tenere in piedi la tempesta, sorrise in una maniera leggermente spaventosa. 《Ti saluto.》 Disse semplicemente. Abbassò il braccio, facendo cadere un terribile ed enorme fulmine su Mizu. L’urlo di dolore che seguì all’impatto, fece accapponare la pelle a tutti i presenti. All’inizio, sembrava che stesse cercando di resistere alla terribile scarica. Incredibilmente, però, probabilmente anche grazie alle poderose tempeste di suoni di Rin e Kurama, la forma fisica dello spirito non resse il colpo al alta tensione ed esplose, letteralmente, rilasciando una gigantesca nuvola blu e azzurra. Quando questa si dissolse, al posto dell’entità astrale c’era solo un gigantesco cratere, i non cui scintillava un grosso cristallo di zaffiro, prontamente recuperato dal ragazzo dai capelli rossi. Inuyasha e i suoi due compagni di dominio rimasero leggermente spiazzati dalla facilità in cui erano riusciti a batterla, ma furono costretti a riaversi in fretta, visto che dovettero evitare di essere travolti da una tremenda colata di lava lanciata da Kasai. Per fortuna, la scansarono e permisero a Miroku, Nanami e Mizuki di cogliere di sorpresa lo spirito. Sfruttando i diversi fiumi che solcavano le montagne circostanti, trasformarono la piana in un gigantesco lago. Lo spirito di fuoco, ritrovandosi di colpo dentro un elemento sfavorevole, cercò di non muoversi troppo, per evitare di far solidificare ancora di più le sue gambe, che si stavano trasformando in semplice pietra lavica stando a contatto con l’acqua. Dalle sue braccia iniziarono a piovere delle scintille fiammeggianti, che si abbatterono sui ragazzi. Per fortuna, l’acqua circostante eliminò l’effetto del colpo prima che potesse diventare pericoloso. 《Direi che, avendo eliminato un avversario in maniera piuttosto originale, anche noi potremo fare qualcosa di speciale.》 Disse Miroku con un sorriso sornione. Tutti e tre sparirono sott’acqua, iniziando a mettere in pratica una delle prime tecniche che avevano appreso da Ririchyio. Tutta l’acqua lì presente si spostò di colpo in cielo, trasformandosi in neve. Quando scese di nuovo giù, travolgendo tutto con la forza di una valanga, Chikyu, Kaze, Kagome e tutti gli altri fecero appena in tempo a proteggersi, mentre Kasai, ancora bloccato per terra dalle sue parti solidificate, venne centrato in pieno. Una gigantesca nuvola di vapore si alzò dal corpo dello spirito, mentre questo di ricopriva di placche laviche raffreddate. 《Dannati mocciosi. Il mio signore Naraku ha dato l’ordine di conquistare le altre tre nazioni e di distruggere chiunque cerchi di ostacolarlo. Voi farete esattamente quella fine.》《Io non penso proprio.》 Ribatté Nanami. Altra acqua si riversò nella valle, solo che stavolta, guidata dai poteri dei tre dominatori dell’acqua, iniziò ad aumentare, ricoprendo completamente lo spirito del fuoco. Quando vide le mani di fiamme, che la presenza elementale aveva rivolto verso l’alto per cercare aiuto, sparire sotto i flutti, Mizuki iniziò ad esultare, ma la sua gioia fu breve. Uno scintillio fiammeggiante fece evaporare gran parte dell’acqua lì presente, mentre Kasai riemergere in tutta la sua furia. Nonostante tutto, lo spirito era riuscito a trovare la forza sufficiente per resistere e rispondere all’attacco. Le vampate rischiavano di distruggere tutto, ma la continua azione delle onde ne limitava gli effetti. 《Ragazzi, adesso dobbiamo assolutamente farlo sprofondare. Non riusciremo a tenere tutta quest’acqua sotto controllo ancora per molto.》 Disse Miroku. Gli altri due annuirono. Muovendo le mani in perfetta sincronia, fecero in modo che il lago che avevano creato si trasformasse in un gigantesco mulinello che catturò Kasai tra le sue spire. La pressione annientò la forma fisica dello spirito. Un’esplosione tremenda, seguita da una nuvola arancione e rossa, fece comprendere a tutti che anche il secondo spirito era stato sconfitto. L’unica cosa che era rimasta di lui era un grosso rubino, che era caduto tra le mani di Mizuki. A quella vista, Chikyu e Kaze si precipitarono a tutta velocità verso i ragazzi, ma tantissimi raggi esplosivi impattarono di colpo contro lo spirito della terra, causando una poderosa esplosione. Una fiammata si propagò sul suo corpo, bloccandolo lì in un continuo turbine arancione. Tutti rivolsero la loro attenzione verso il punto di provenienza dell’attacco. Sesshomaru aveva puntato la mano contro lo spirito prima che chiunque altro riuscisse anche solo a muovere un muscolo. 《Caspita.》 Esclamarono ammirati Sango e Koga. Entrambi si disposero al suo fianco. Fecero partire tantissimi raggi esplosivi e fiammate di notevolissima potenza. Ma la cosa più notevole era la tecnica di Sesshomaru. Ad ogni esplosione, riusciva ad ingigantire le fiamme che ne scaturivano, avvolgendo completamente il corpo dello spirito di terra. E lui, probabilmente perché era in parte vegetale, non riusciva neanche a muoversi per rispondere agli attacchi. 《Cavolo Inuyasha. Tuo fratello è davvero fantastico.》 Disse Rin con aria sognante. 《Hm hm. Hey Rin, non è che ti piace un po’ Sesshomaru?》 Chiesero Nanami e Kagome alla ragazzina con un sorriso sardonico. Lei arrossì violentemente. Intanto, Koga e Sango stavamo facendo piovere una colata di magma su Chikyu. Lui si era acceso come una torcia, consumandosi lentamente, mentre i tre dominatori del fuoco lo guardavano senza mostrare apparente interesse. Di colpo, la presenza astrale cercò di tirare un pugno verso di loro, ma la ragazza fece schiacciare le sue fruste di fuoco attorno al suo polso, mentre gli altri due facevano allungare di nuovo il fuoco sul suo corpo, per poi solidificarlo in un colpo solo. 《Wow. Quei tre sono incredibili.》 Commentò Kikyo. 《Già. E Sanguccia è davvero eccitante quando combatte!》 Disse Miroku con la sua solita aria da pervertito. Gli altri sospirarono con aria rassegnata mentre guardavano i tre utilizzare l’involucro di lava solidificata per comprimere il corpo di Chikyu, mettendoci sempre più forza, fino a quando anche la sua forma fisica collassò, sparendo in una nuvola verde e oro, lasciando dietro di sé solo uno smeraldo di dimensioni enormi, prontamente recuperato da Sesshomaru. Alla fine, Kaze era rimasto da solo. Cercò di colpire i primi nove dominatori e mandarli al tappeto, ma Kagome, Tomoe e Kikyo gli arrivarono addosso più in fretta di quanto avesse previsto. Tutti e tre videro che i brandelli di fango che avevano utilizzato contro di lui erano ancora bloccati dentro il suo petto e decisero ti di approfittare di questo suo punto debole. 《Hey Kaze, vuoi farti un bel bagno di fango?》 Chiese la ragazza più grande. L’acqua evocata dai tre dominatori dell’acqua si trasformò in fango, provocando enormi onde castane, che costrinsero lo spirito a ritirarsi. Avendo già avuto un assaggio dei suoi poteri, decisero di non dargli tregua e di impedirgli di muoversi. Subito Tomoe e Kagome, avendo già visto che piante e rocce non servivano a niente contro di lui, utilizzarono la stessa tecnica della sua compagna di dominio. Valanghe ed eruzioni di acqua fangosa iniziarono a spuntare da ogni parte. Lo spirito, sempre più costretto alla ritirata, si ritrovò ben presto accerchiato. 《Non è possibile! Noi, gli spiriti primordiali, sconfitti da un gruppetto di ragazzini!? Non è possibile!》《Non esserne tanto sicuro. Abbiamo affrontato minacce tremende. Non siamo arrivati impreparati a questa battaglia.》 Risposero in coro. Di colpo, Kikyo battè il piede a terra, creando dei lunghi schermi di Diamante, che iniziarono a sovrapporsi e a bloccare lo spirito del vento all’interno di un gigantesco prisma, ma non era ancora finita. Anche i suoi compagni iniziarono a darsi da fare, generando delle lunghissime liane e delle placche di metallo che avvolsero il prisma, bloccando qualsiasi punto di accesso per l’aria. Poi, iniziarono a comprimere il tutto fino a trasformarla in una palla di dimensioni minuscole. 《Inuyasha, a te l’onore.》 Urlò la ragazza più giovane. Il suo ragazzo sorrise e lanciò una tremenda lama d’aria solida che fece sparire Kaze in una nuvola bianca e verde acqua, facendo rimanete al suo posto solo un gigantesco diamante. Quando le quattro gemme furono presenti, iniziarono a risplendere, fino a quando i quattro spiriti primordiali non rifecero la loro comparsa. I ragazzi si prepararono a lottare di nuovo, ma loro li fermarono. 《Aspettate. Non è nostra intenzione farvi del male.》 Disse Chikyu. 《Certo, come no.》 Ribatté sarcasticamente Kurama. 《È vero. Era Naraku a manovrarci come se fossimo dei burattini.》 Continuò Mizu.《Ha ragione lei. Per questo vi ringraziamo di averci liberato. Ora non gli permetteremo più di controllare le nostre menti.》 Disse Kaze. Neanche finito di dirlo, che il signore del fuoco fece la sua comparsa, fluttuando sopra le loro teste. 《Non vi permetterò di ribellarvi in questa maniera. Voi vi siete arresi completamente a me. Forse il controllo che avevo su di voi si è indebolito, ma non i vostri obblighi. Io sono il vostro signore!》 Urlò. I quattro spiriti vennero di colpo assorbiti dentro il corpo dell’uomo dai capelli neri. Quando questo successe, lui iniziò a mutare. La sua stazza aumentò fino a diventare pari a quella di Kasai, la sua pelle si fece di colpo Nero rossastra, segnata da diversi simboli runici colorati di un rosso acceso. Gli occhi si accesero di giallo e i capelli diventarono filamenti di ombre. 《Adesso si che posso conquistare tutto il mondo!》 Urlò lui con un sorriso folle. 《Oh, ma andiamo! Un’altra volta!》 Gridarono i ragazzi tutti in coro.

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Capitolo 26
*** Una fine gloriosa ***


Inuyasha, Kagome, Miroku, Nanami, Mizuki, Rin, Kurama , Tomoe, Kikyo, Sesshomaru, Koga e Sango stavano osservando dal basso la gigantesca figura di Naraku. Oltre ad essere sempre stato un folle assetato di potere, adesso era anche diventato un mostro enorme che possedeva tutti i poteri più grandi e pericolosi degli elementi naturali racchiusi dentro di se. Le sue abilità di dominio avevano raggiunto un punto tale da potersi paragonare più a quelle di un dio che a quelle di un uomo. Insomma, peggio di così non poteva proprio andare. 《Questo è un vero disastro!》 Disse Miroku, tenendo lo sguardo fisso e scioccato sulla nuova forma del loro nemico. 《Questa è un’osservazione ovvia.》 Commentò sarcastico Kurama, con la stessa identica espressione. Intanto, il signore del fuoco si era voltato verso di loro con un sorriso orribile. 《Bene, miei cari ragazzi, adesso che ho assorbito dentro di me, oltre ai poteri dei guardiani, anche quelli degli spiriti primordiali, nessuno su questa terra ha abbastanza potere per potermi battere o anche solo sperare di farlo. Chiunque tentasse, andrebbe semplicemente incontro alla propria inesorabile fine. Arrendetevi dunque. Risparmiatevi una morte atroce. Dopotutto, siete dei dominatori con poteri assolutamente incredibili, che neanche io avrei mai pensato di vedere in persone così giovani. Sarebbe un enorme spreco uccidervi. Vi assicuro che verreste serviti con tutti gli onori più grandi se vi sottometterete a me.》. L’espressione dei ragazzi, da scioccata, si fece di colpo arrabbiata e quasi offesa. 《Ci stai davvero chiedendo di nuovo di unirci a te!? Dopo tutto quello che hai fatto a noi, ai nostri cari e a tutto il resto del mondo!? Scordatelo! Meglio la morte che vivere sotto il tuo regno fino alla fine dei nostri giorni!》 Urlò Inuyasha a nome di tutti gli altri, che annuirono vigorosamente. Un ringhio di frustrazione emerse dalla gola di Naraku. Poi, la sua espressione ritornò pacata e quasi beffarda, come al solito. 《Tu sei proprio come i tuoi genitori. Anzi, sei identico a tua madre. Te lo hanno mai detto? Disgustosamente devoto alla causa e pronto a fare le pazzie più insensate per difendere i tuoi amici. Non mi sorprende affatto.》. Il ragazzo sorrise con spavalderia. 《E io non mi sorprendo affatto che un tipo megalomane come te creda di non poter essere più fermato. Noi abbiamo sconfitto Kaze, Kasai, Chikyu e Mizu, gli spiriti che hanno creato i dominatori. Un loro brutto surrogato non è neanche minimamente comparabile a loro.》. Se il suo intento era quello di farlo infuriare, ci era riuscito perfettamente. Il colosso iniziò a tirare pugni sul terreno in rapidissima sequenza. Tutti i dodici dominatori saltarono in alto, schivando per un soffio i suoi cazzotti, ed iniziarono a colpire il corpo di Naraku con i loro elementi. Purtroppo, però, i loro attacchi erano come le punture delle zanzare, fastidiosi ed inutili. Ad un certo punto, Sesshomaru arrivò proprio davanti al naso del suo vecchio signore. 《Ah. Mio caro Sesshomaru. Vorrei tanto sapere il perché del tuo tradimento. Cosa ti ha spinto a lasciarmi?》. Un sorriso beffardo apparve sul volto del ventiduenne. 《Lo stipendio era troppo basso.》 Disse, facendo partire un raggio esplosivo che centrò in pieno lo zigomo destro dell’uomo. Inuyasha non potè fare a meno di fissare senza parole suo fratello. 《Scusa, Sesshomaru, tu…. Hai appena fatto una battuta?!》《Credo di sì.》 Ridacchiò lui, facendo spalancare la bocca al minore per la sorpresa. 《Ma sei… bipolare o cosa!?》《Semplicemente, una persona speciale mi ha aiutato a capire che vivere per sempre sotto il dominio di Naraku non era ciò che volevo. Quindi, vi aiuterò a fermarlo.》 Disse il maggiore. Questa risposta sorprese non poco il fratello minore, che aveva già una mezza idea di chi potesse essere quella persona speciale, ma lui sorrise ugualmente. 《Bene. Allora, conta pure su di me.》 Disse, tendendo la mano verso di lui. L’altro la strinse con orgoglio. Entrambi ripartirono alla carica, seguiti da Tomoe e Miroku. Colate laviche, valanghe di sassi, uragani di vento e mareggiate travolsero il colosso, ma lui si mise addirittura a ridere di fronte a quei tentativi. 《Siete patetici. Credete di potermi fermare così? Adesso vi darò una dimostrazione di come sia un potere veramente distruttivo!》. Una violenta scossa di terremoto spaccò il terreno, facendo emergere dalle crepe delle taglienti lame adamantine ad altissima velocità, minacciando di infilzarli tutti. Kikyo fece appena in tempo ad ostacolarne la crescita, permettendo a tutti di scappare, altrimenti sarebbero stati ridotti come degli spiedini di dominatori. Subito dopo, però, il diamante andò in frantumi, e al posto degli spuntoni apparvero tantissimi geyser di acqua bollente, che allargarono ancora di più le crepe del terreno, riversando gocce roventi in ogni dove, rischiando di scottare i ragazzi in maniera abbastanza seria. Solo Sango sorrise vittoriosa. Un’aura rossa la avvolse e lei si precipitò verso le colonne acquatiche, ignorando i richiami di Miroku e Koga. Quando ci saltò dentro, queste si raffreddarono di colpo, e lei ne uscì completamente indenne, anzi, sembrava avere ancora più energia di prima. Infatti, un fulmine tremendo prese forma tra le sue mani. Sesshomaru e Koga si unirono a lei, creando così un enorme turbine elettrico che colpì in pieno petto Naraku, più precisamente una piccola gemma nera di ossidiana incastonata al suo interno, in mezzo ai pettorali. Questa andò in mille pezzi e lui urlò di dolore, accasciandosi a terra. Approfittando dell’occasione, Miroku, Nanami e Mizuki raccolsero tutta l’acqua lì presente dentro una gigantesca sfera azzurra, che diventò un veleno altamente corrosivo grazie ai poteri del giovane albino dagli occhi verdi. Quando la bolla velenosa si schiantò sulla schiena, questa iniziò subito ad essere corrosa e un’altra ossidiana, che era incastonata tra le scapole, andò in frantumi, facendo in modo che la sua figura fosse presa da una specie di sfarfallio distorto, come se fosse stato un’immagine sfocata e sul punto di sparire. 《Finalmente sta cedendo! Non diamogli tregua!》 Urlò Kagome. Lei, sua sorella e Tomoe iniziarono a dominare la terra circostante, rivolgendo il terremoto, che stava ancora squassando il terreno, verso il suo creatore, ma aggiungendo anche un’altra sorpresa. Le zolle di terra che si separavano, iniziando a volare vorticosamente attorno a lui, agendo come delle mazze, creando delle sfere chiodate, e cercando di fargli perdere l’equilibrio e di farlo precipitare nelle crepe sul terreno. Ad un certo punto, l’ennesima mazzata lo centrò proprio nel mezzo dello stomaco. La terza ossidiana esplose e un altro sfarfallio, stavolta più accentuato di quello precedente, colse il suo corpo, che stava iniziando, apparentemente, a collassare su se stesso. Vedendo che, finalmente, stavano riuscendo a dargli una batosta degna di questo nome, Inuyasha, Rin e Kurama si alzarono in volo, cominciando a girare rapidissimi. Un vero e proprio concerto di venti, caldi e freddi, si scatenò nel valico. Ogni qual volta che le masse di aria di diversa temperatura si scontravano le une con le altre, si generavano venti e correnti aggiuntivi, che diventano sempre più potenti e distruttive, riuscendo anche, soprattutto grazie all’improvvisa instabilità del corpo di Naraku, iniziare a sbatterlo dappertutto con tutta la violenza di cui i tre ragazzi erano in capaci. Alla fine, il colosso finì per sbattere con forza la fronte contro una sporgenza acuminata della montagna. L’ultima ossidiana si infranse all’istante. Dai quattro fori si generarono delle luci azzurre, rosse, verdi e gialle, che avvolsero il corpo di Naraku. All’inizio, i ragazzi pensarono che stesse svanendo nel nulla, ma si dovettero ricredere. Le luci variopinte diventarono di colpo nere, riversando dentro il loro nemico tutta la loro energia. Quando la luce si spense, tutti e dodici videro che era diventato ancora più alto e muscoloso di prima. La pelle era di un nero pece veramente orribile. Gli occhi, che erano diventati quattro, avevano conservato il loro colore scarlatto e il suo corpo, dalla fronte fino alla punta dei piedi, era ricoperto di tatuaggi runici biancastri e rossastri, i denti erano aguzzi come quelli di uno squalo e i capelli si muovevano come serpenti. 《Bene. Vi ringrazio ragazzi miei. Adesso che ho liberato tutto il potere di cui dispongo, ne voi, ne nessun altro potrà mai osare sfidarmi. E lo dimostrerò proprio adesso, facendovi a pezzi.》. Muovendo appena un braccio, creò una ventata nera che scaraventò tutti per terra, come se fossero stai delle inutili zanzare. Subito dopo, delle fruste d’acqua scura si riversarono su di loro. Nanami, che si era schiantata un po’ più lontano rispetto agli altri, non ebbe il tempo sufficiente per proteggersi. Per sua fortuna, Tomoe fu abbastanza tempestivo da innalzare un muro con i minerali ferrosi circostanti. 《Lei non si tocca. Trovati una ragazza tutta tua.》 Disse, facendo arrossire la ragazza, ma si riprese quasi subito, aiutando l’albino a rispedire le ondate contro il loro creatore. Subito, lui ricreò il vento oscuro, ma Kagome creò una barriera di roccia che lo bloccò. 《Non possiamo farcela.》 Commentò sua sorella. 《Per stavolta devo essere d’accordo con lei. Siamo tutti sfiniti e quel tipo sembra praticamente indistruttibile!》 Rincarò la dose Koga. 《Non possiamo arrenderci adesso! Dobbiamo continuare a combattere. Se fallissimo, non ci sarebbe più nessuno in grado di fermarlo!》 Disse Rin, cercando di spronare i suoi amici, nonostante anche lei fosse allo stremo. 《Si, ma stavolta è molto diverso rispetto alle altre occasioni in cui ci siamo scontrati con lui.》 Disse Sango.《Ha ragione la mia Sanguccia. Era già forte prima, ma adesso è veramente imbattibile.》 Disse Miroku, cercando di calmare il fiatone. 《No. Forse c’è ancora una speranza. Vi ricordate quando Inuyasha si è trasformato in un’incarnazione del suo elemento per battere Sesshomaru? Non si limitava ad utilizzare i suoi poteri, era proprio lui i poteri stessi. Forse potremmo fare lo stesso anche noi.》 Disse Kagome. 《Ma… ma… vi ricordate che cosa ci hanno detto Jiro e Suiro sui rischi di questa tecnica? Se restassimo troppo tempo in quella forma, non potremmo più tornare alla normalità.》 Disse Nanami. 《Purtroppo, è un rischio che dobbiamo correre pur di sconfiggere quel pazzo. Ha già creato fin troppi disastri. 》《E se non vinciamo oggi, non ne avremo più la possibilità.》 Dissero Inuyasha e Kurama.《Ok. Adesso dobbiamo concentrarci su come assumere quella forma. Lasciamo che siano gli elementi a guidarci.》 Continuò Tomoe. Tutti si misero in cerchio, in posizione di meditazione con gli occhi chiusi, in assoluta concentrazione. Una sensazione sgradevole colse di botto i dominatori dell’aria. Gli sembrò quasi di essere strattonati da un potentissimo uragano, che li trasportava via, allontanandoli dai loro corpi e dalla loro coscienza. Subito, i capelli diventarono lunghissimi e trasparenti, iniziando a muoversi tutt’intorno come se fossero in preda a un’eterna tempesta. La pelle assunse una sfumatura verde acqua trasparente, eterea e impalpabile come l’aria stessa. Al centro delle loro schiene si accese un punto luminoso. I tre si alzarono in piedi, aspettando i loro amici. Subito dopo i dominatori della terra sentirono la brutta impressione di essere avviluppati da piante e terriccio, come se la terra li stesse inghiottendo. Anche loro iniziarono a sentire sempre di meno il proprio corpo e a perdere la propria sensibilità. La loro pelle si fece verde smeraldo, i piedi diventarono radici, sui corpi comparvero delle placche cristalline e i capelli diventarono lunghissime liane miste a filamenti metallici. Un punto luminoso si accese all’altezza del loro ombelico. Poi, i dominatori dell’acqua iniziarono a non sentire più aria dentro i polmoni, come se stessero affogando nel mare, non sentendo più i loro corpi fisici. I capelli erano diventati di un colore azzurro verdino come le alghe, bagnati fradici, mentre i loro corpi, ora flessibili e mutevoli, erano d’acqua azzurro trasparente. Un punto luminoso si accese sulla loro fronte e anche la loro metamorfosi fu completa. Infine, i dominatori del fuoco sentirono un acuto dolore dappertutto, come se stessero venendo bruciati vivi, senza più sentire le loro membra. I corpi e i capelli si fecero di fiamme guizzanti, rosse, dorate e arancioni, che danzavano nell’aria circostante. Anche loro ebbero il loro punto luminoso, proprio al centro del petto, e si unirono a tutti gli altri. Ora, non era rimasto quasi niente dei veri loro, erano molto più simili agli spiriti primordiali. Privi di apparenti emozioni, atteggiamenti o pensieri umani. Erano guidati dalla forza impetuosa del loro potere. Ora avevano solo il compito di distruggere il loro nemico. Tutti volarono contro Naraku con una sincronia a dir poco inquietante. Quando lui li vide, si mise a ridere fragorosamente. 《Bene. Quindi, pur di sconfiggermi, voi avete deciso di rinunciare a voi stessi e di lasciarvi dominare dagli elementi. Molto eroico come tentativo, ve lo concedo, ma questo nuovo potere non vi servirà a niente comunque. Vi schiaccerò come dei moscerini.》. I dodici dominatori non batterono ciglio, rimanendo imperturbabili e freddi come lo era Sesshomaru prima di schierarsi dalla loro parte. Subito, il gigante lanciò una fiammata tremenda verso le creature d’aria, ma quella che prima era Sango si mise in mezzo, assorbendo il fuoco e aumentando il suo potere, sorridendo beata quando le fiamme le arrivavano addosso. Subito, lui riprovò, lanciando contro di loro enormi macigni, ma quello che prima era Tomoe allungò le radici e li stritolò in un attimo. Tentò anche con vortici di vento e d’acqua, ma non servirono a niente perché quelli che erano Kurama e Mizuki avevano assorbito i suoi colpi senza battere ciglio. Anzi, gli stavano pure sorridendo in una maniera quasi beffarda, come se gli stessero chiedendo se non sapesse fare di meglio. Naraku, davanti a quella nuova capacità, dovette ammettere che quella battaglia poteva risultare veramente troppo problematica per lui. Nonostante tutto il suo potere, quei ragazzi avevano sul serio qualcosa di speciale, qualcosa che avrebbe potuto permettergli di sopraffarlo. Se non li avesse eliminati subito, avrebbe rischiato di perdere quella battaglia, e se fosse accaduto, tutto il suo sogno di unificare il mondo sotto il suo potere sarebbe andato in fumo. Riprovò nuovamente ad attaccarli, sputando fuoco dalla bocca, ma Sesshomaru e Koga si misero in mezzo e assorbirono il suo attacco. Di colpo, però, il gigante si accorse che i suoi poteri sul fuoco sembravano essersi indeboliti. Poi, vide che degli strani filamenti verdi metallizzati stavano avvolgendo il suo corpo. Erano i capelli dei vecchi Kagome, Tomoe e Kikyo. Stavolta, Naraku sentì chiaramente i suoi poteri indebolirsi, come se i ragazzi fossero delle spugne e stessero assorbendo lentamente la sua energia. Poi, sentì delle mani stringersi attorno al suo corpo. Quelli che prima erano Miroku, Nanami e Mizuki avevano cambiato forma, e ora stavano lentamente assorbendo i suoi fluidi corporei, indebolendolo ancora di più. Cercò di toglierseli di dosso, ma quelli rimanevano incollati a lui come cirripedi. Poi, sfruttando i suoi poteri sull’aria, creò una sfera vorticante, che li scacciò, ma che permise anche ai vecchi Inuyasha, Rin e Kurama di colpire di sorpresa. Si avvicinarono a lui ed inspirarono con forza. Un turbine enorme avvolse il loro nemico all’altezza del viso, togliendogli tutto l’ossigeno che aveva nei polmoni. Infine, si raggrupparono tutti, girando in circolo intorno a lui. Una strana aura di pura energia li avvolse, proiettando una gigantesca colonna bianca e luminosa tutto attorno il corpo di Naraku. Lui vide che delle crepe stavano lentamente sfaldando la sua forma fisica. Cercò di resistere, ma una poderosa scarica di energia annientò le sue forze e gli fece saltare via il braccio destro, riducendolo subito in cenere. 《Non è possibile!? Io sono infinitamente più forte di voi! Perché voi siete riusciti a battermi!? Perché!?》《Perché loro hanno qualcosa in più rispetto a te Naraku.》 Disse una voce femminile a lui molto conosciuta. Inu, Izayoi, Ririchyio e Miketsukami erano spuntati dal nulla e stavano osservando lo scontro ancora in corso. 《Loro sono stati abbastanza coraggiosi da arrivare a rinunciare a sé stessi pur di fermarti. Hanno dimostrato che il loro spirito di sacrificio è molto superiore al loro bene personale. Sacrificarsi per fare in modo che tutti gli altri si salvino. Ecco cosa gli ha dato la forza per batterti. E questa è una cosa che tu non hai mai voluto capire. Se lo avessi compreso tanti anni fa, credo che saresti stato felice. Esattamente come lo siamo stati noi per tutto questo tempo.》 Disse l’uomo dagli occhi dorati. Il colosso si voltò verso di loro, mentre sentiva che le sue energie stavano lentamente svanendo nel nulla. Potè vedere sui loro volti solo dispiacere e nostalgia, non soddisfazione per la sua disfatta, come si sarebbe aspettato. Continuando a pensare a questo, vide che le crepe sul suo corpo si stavano diffondendo rapidamente, raggiungendo il suo volto, la mano rimasta e i piedi. Alla fine, la colonna di luce causò Un’esplosione di dimensioni enormi, lasciando a terra solo un mucchio di cenere al posto di Naraku. Una nuvola scintillante emerse da essa e si concentrò sui quattro adulti. Quando entrò nei loro corpi, tutti si sentirono rinvigoriti e di nuovo completi, come se un legame spezzato si fosse risaldato. Videro i segni delle malattie e della debolezza svanire dai loro fisici, facendoli tornare alla normalità. Tutti stavano per esultare, ma i loro occhi caddero sui ragazzi, rimasti atoni e in disparte. Tutti quanti avevano ancora la propria forma di elemento. 《Oh no. Hanno varcato il limite.》 Disse Miketsukami, guardando Tomoe con sommo dispiacere. Ririchyio accarezzò lentamente il volto di Miroku. 《Purtroppo si.》. Izayoi sembrava la più sconvolta. 《Non è possibile. I miei due figli si erano finalmente ricongiunti. Perché non posso avere una famiglia vera!?》 Esclamò, abbracciando i suoi figli, che non avevano mostrato la minima emozione. Anche Inu sembrava molto addolorato per quello che era successo. Anche lui abbracciò i suoi figli. 《Ci siete riusciti. Avete sconfitto Naraku. Siete stati veramente molto coraggiosi, entrerete nella leggenda ragazzi miei.》《Vorrei solo che non gli fosse costato tanto.》 Disse Ririchyio. 《Purtroppo non abbiamo potuto fare nulla.》 Commentò suo marito. Stavano per lasciarsi andare allo sconforto, ma qualcosa lo evitò. Un lampo di genio passò nella mente del dominatore dell’aria. 《C’è una cosa che possiamo fare. Se riuscissimo a risvegliare i loro ricordi, potremmo anche farli tornare normali.》. Subito tutti si lanciarono nei racconti più impensabili, felici e divertenti delle vite di Inuyasha e di tutti gli altri. Nonostante tutto, però, sembrava non funzionare. Poi, di botto, i quattro spiriti primordiali saltarono fuori dal cumulo di macerie. 《Questi ragazzi hanno dimostrato di essere profondamente meritevoli della nostra benevolenza. Hanno fatto l’impossibile per salvare noi e tutto ciò che abbiamo creato. Quindi, riceveranno un dono da noi.》 Disse con aria solenne. Una potente luce li avvolse tutti e le entità spirituali svanirono nel nulla. Poi, di colpo, Nanami tornò normale, cadendo addosso a Tomoe. Lui, ritrovandosela addosso in quel modo, si ritrasformò a sua volta, diventando rosso come i capelli di Kurama. 《Che carini.》 Non potè fare a meno di dire L’ex guardiana dell’acqua. Poi, Inuyasha e Sesshomaru cambiarono nuovamente forma. A loro volta, Kagome e Rin mutarono aspetto, piombandogli addosso, stanche morte. Dopodiché, Kikyo, Kurama e Mizuki si ritrasformarono, crollando esausti per terra. Infine, Miroku tornò alla normalità, piombando addosso a Sango, palpandola inavvertitamente. Questa riprese la sua vera forma, mollandogli uno dei suoi celeberrimi ceffoni, lasciando senza parole il quattro adulti. Infine, Koga si riprese per ultimo e piombò per terra di faccia. Neanche un attimo dopo, tutti e dodici si ritrovarono i loro maestri addosso. 《Ragazzi! Ci siete riusciti! Avete sconfitto Naraku! La guerra è finita grazie a voi.》 Urlarono tutti dalla gioia. I ragazzi erano ancora intontiti e senza energia a causa della battaglia appena conclusa, ma sorrisero leggermente. 《Finalmente.》 Commentarono tutti.

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Capitolo 27
*** Un finale perfetto ***


In un elegante tempio di granito, celato tra le montagne dell’Italia, un uomo dai lunghissimi capelli argentei e un paio di grandi occhi d’oro stava rincorrendo per gioco una bambina di circa sei anni con lunghi capelli nerissimi e gli occhi vispi e luminosi identici ai suoi, mentre una donna quasi uguale alla piccola li osservava con un sorriso divertito sulle labbra sottili. 《Basta Hitomi. Sei troppo brava, non riesco a prenderti.》 Disse suo padre tra le risate, cercando di calmare il finto fiatone. 《Ma come Inuyasha. Hai combattuto per settimane e mesi una guerra terribile contro il signore del fuoco, e ora non riesci ad acciuffare tua figlia? Mi deludi.》 Gli chiese sua moglie con tono scherzoso. 《Perché non vieni tu, Kagome, a catturarla allora? Così faresti un po’ di movimento.》 《E questo che vorrebbe dire? Che sono grassa?》《No. Che sei pigra.》 Gli rispose lui, facendo ridacchiare sua figlia. Poi, il suo viso si fece di colpo annoiato. 《Uffa. Quando arrivano lo zio Tomoe e la zia Nanami? E la zia Kikyo e lo zio Koga? Secondo voi verranno anche lo zio Kurama e lo zio Mizuki? E magari anche zio Sesshomaru e zia Rin!? È da tanto che non li vedo. Forse ci saranno addirittura la zia Sango e lo zio Miroku! Sarebbe assolutamente fantastico se ci fossero tutti quanti!》 Intervenne la ragazzina, stroncando il battibecco sul nascere. I due genitori sorrisero entrambi di fronte alla parlantina e agli occhi scintillanti della loro bambina. Dopotutto, le avevano dato il suo nome proprio per questo motivo. 《Non so se verranno, ma anche io spero di sì. Mi piacerebbe rivedere mio fratello e tutti gli altri.》 Disse l’uomo, con un sorriso. Di colpo, sentirono una voce maschile giungere da lontano. 《HITOMI! HITOMI!》. Un bambino sui sette anni con un paio di grandi ali d’acqua atterrò di fronte ai tre. Aveva dei grandi occhioni viola, il viso pallido leggermente volpino e dei corti capelli castano chiaro. 《Ryota! Sei arrivato!》 Urlò lei, abbracciando il suo amico, facendolo arrossire. Poi, un’altra coppia di figure comparve dal nulla. Un uomo albino dal volto affilato e gli occhi dello stesso colore del ragazzino e una donna dal volto a cuore incorniciato da lunghe ciocche castane. 《Zio Tomoe! Zia Nanami! Che bello, siete arrivati! Sono felice che siate riusciti a venire.》 Urlò la figlia di Kagome e Inuyasha, arrivando a tutta velocità contro i due, che la abbracciarono. 《Ogni scusa per vedere la mia nipotina preferita.》 Rispose Tomoe abbracciandola. 《Già. È bellissimo rivederti Hitomi. Comunque, Ryota, quante volte ti ho detto che non devi esagerare con l’uso delle tue ali? Lo sai che non sei ancora abbastanza esperto sul dominio dell’acqua per fare lunghi tratti in volo.》《Lo so mamma, è che volevo mostrare agli zii e ad Hitomi quanto sono migliorato.》 Disse lui, arrossendo. I genitori, intenerito, stavano entrambi per dire qualcosa, quando una voce ben conosciuta fece sobbalzare tutti i presenti. 《Lasciatemi stare questo mio povero nipote. È l’unico con cui si possa sul serio parlare. Per fortuna non ha preso il tuo caratteraccio kitsune. È gentile e disponibile come la sua bellissima madre.》 Disse un uomo dai folti capelli rossi e la pelle candida, facendo l’occhiolino alla diretta interessata. 《Ed ecco qui. Il tengu rompiscatole è arrivato. Ed io che speravo di essermene liberato.》 Commentò sarcastico l’albino dagli occhi viola rivolto a Kurama. 《E poi, non azzardarti nemmeno a guardarla. Lei è già sposata. Col sottoscritto.》 Gli disse poi con astio. Gli altri tre dominatori alzarono gli occhi al cielo. Nonostante fossero passati dodici anni dalla sconfitta di Naraku, i litigi tra quei due non avevano mai smesso di scoppiare. 《Andiamo. Vi sembra il caso di fare così di fronte ai miei nipotini?》 Chiese Mizuki, sbucato da non so dove. Entrambi gli rivolsero delle occhiate tutt’altro che gentili, ma entrambi smisero di urlarsi addosso. 《Ciao zio Mizuki! Zio Kurama! Che bello, siete arrivati!》 Urlarono all’unisono Hitomi e Ryota, abbracciandoli. 《Certo. Non possiamo mancare a queste rimpatriate. Soprattutto perché ci siete voi bambini.》《E tra poco arriveranno anche tutti gli altri.》 Dissero entrambi. Neanche due minuti dopo, ogni singolo ragazzo della loro vecchia compagnia fece la sua entrata in scena. Sesshomaru teneva sottobraccio Rin, che mostrava orgogliosa il pancione della gravidanza di otto mesi, Koga, che avvolgeva le spalle di Kikyo, che era diventata, inaspettatamente, sua moglie da diversi anni, e Miroku che teneva la mano pericolosamente vicina ad un punto intoccabile di Sango, già pronta a colpire, come sempre. Gli altri sei uomini notarono che tutti erano rimasti esattamente identici a prima, solo che non erano più semplici ragazzi, bensì degli adulti forti ed esperti nei loro domini. E non c’erano solo loro. Quattro bambini, due maschi e due femmine, sui sette anni si erano lentamente avvicinati agli altri due ragazzini, allontanandosi dai loro genitori. Il più alto, un bambino con i capelli nerissimi e la pelle ramata, prese la parola. 《Ciao. Io sono Akira. Sono il figlio di Kikyo e di Koga.》 Disse, tendendo la mano amichevolmente verso Ryota, dimostrandosi decisamente più aperto al sorriso rispetto a sua madre, che gli somigliava molto. Lui la strinse timidamente, mentre Hitomi rivolgeva un sorriso smagliante verso i suoi quattro potenziali amici. 《Noi siamo Koaru e Kaoruko. I figli di Sango e Miroku. Piacere.》 Dissero altri due bambini. Erano un maschio e una femmina, chiaramente gemelli, con gli occhi di un bel blu e i capelli castani legati per il primo in una coda alta, per la seconda in una treccia. Assomigliavano a Sango in una maniera quasi inquietante. Entrambi avevano un’aria vispa e vivace, anche se il ragazzino sembrava essere meno scatenato rispetto alla sorella. Infine, si fece avanti l’ultima ragazzina, una bella bambina i cui lineamenti erano praticamente identici a quelli di Hitomi. Aveva dei corti capelli argentei e un paio di grandi occhi dorati, in risalto sulla pelle anche troppo chiara. 《Io sono Hazuki. Sono… la figlia di Sesshomaru e Rin.》《C’eravamo arrivati anche noi. Sei identica allo zio Sesshomaru.》 Commentò l’altra bambina dagli occhi d’oro, facendola arrossire. Anche Inuyasha dirette ammetterlo, ma sorrise ripensando al giorno in cui lui, Tomoe, Koga, Sesshomaru e Miroku avevano chiesto a Kagome, Nanami, Kikyo, Rin e Sango di sposarli. C’erano stati dei pianti disperati, soprattutto da parte del dominatore dell’acqua, guance rosse ai limiti dell’impossibile, da parte dei tre ragazzi dai capelli argentei oltre che delle ragazze, e anche balbettii impensabili, fatti dal dominatore del fuoco. Ripensando a questo, non si era accorto che, neanche due minuti dopo l’essersi conosciuti, sua figlia e gli altri ragazzini avevano già stretto amicizia e si stavano divertendo tutti e sei come dei pazzi grazie ai loro poteri sugli elementi, che utilizzavano sempre sotto lo sguardo attento dei loro genitori e zii. 《Anche noi eravamo così iperattivi alla loro età?》 Chiese Kikyo, osservando il figlio usare del fango per schizzare i due gemellini, che rispondevano per le rime e senza risparmiarsi. 《Purtroppo si Kikyo. Voi due da bambine eravate tremende. Non riuscivate mai a stare ferme.》 Commentò Tomoe, guardando il figlio che, dopo aver vinto l’iniziale timidezza, aveva iniziato a gavettonare senza pietà Koaru e Hazuki, ovvero gli unici due dominatori del fuoco del gruppetto, mentre i due cercavano invano di mettersi in salvo, esattamente come tutti gli altri. Solo Hitomi rimase dentro la mischia, facendo lo sgambetto al ragazzino e poi aiutandolo a rialzarsi, facendolo arrossire. Inuyasha sorrise intenerito davanti a quella scena, stringendo più forte la sua Kagome, anche lei sorridente insieme agli altri. Non era passato poi così tanto tempo dalla sconfitta di Naraku, ma lui aveva trovato una felicità simile all’utopia. Aveva costruito una famiglia a dir poco perfetta, che molti avrebbero invidiato, affrontando molteplici problemi della vita quotidiana, soprattutto durante la gravidanza della moglie e i primi mesi di vita della figlia, a causa della sua inesperienza e un certa insicurezza mista a paura per tutte quelle novità, ma proprio grazie a queste era diventato veramente felice. Lui, Kagome e i loro amici erano diventati, nel corso degli anni, molto più potenti di prima, assumendosi le cariche di guardiani che avevano il loro maestri in passato. Certo, a volte c’erano stati dei pazzi che avevano cercato di portare avanti l’opera dell’ormai defunto Naraku, ma nessuno era mai riuscito a farcela. Per un secondo, tutti quanti tornarono ai tempi in cui combattevano ancora la guerra contro il signore del fuoco e al modo in cui erano maturati durante quel periodo. 《Hey. Va tutto bene papà? Mamma?》 Chiesero all’unisono le voci curiose di Hitomi, Ryota, Hazuki, Koaru, Kaoruko e Akira ai loro genitori, risvegliandoli di colpo dai loro pensieri. 《Certo bambini. Stavamo solo ripensando ad una cosa.》《Pensavate ancora a quando tu, la mamma e gli zii eravate ancora dei ragazzi?》 Chiesero di nuovo i piccoli tutti insieme. 《Forse.》 Le risposero loro con un sorriso. Eh già. Non avrebbe potuto chiedere di meglio.

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