Allen Walker, Missione Cupido di stellapreziosa93 (/viewuser.php?uid=476475)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 1 *** Capitolo 1 ***
Era
stata una
giornata molto tranquilla all’organizzazione. Allen era
appena
tornato da una missione con Lenalee. Era ormai da qualche mese che
viveva e lavorava come esorcista, aveva imparato a conoscere i suoi
compagni, e a tutti si era affezionato, beh forse eccetto…
«
Ohi, Moyashi!! »
-
Ecco, lupus in fabula! - pensò Allen
«
La smetti di starmi tra i piedi? Devo andare ad allenarmi, vuoi che
ti usi come sacco da boxe? » Kanda, un esorcista
particolarmente
scontroso guardò storto il ragazzo dai capelli color neve,
come
sempre.
«
Taci! » certo, anche Allen, se punzecchiato, non era il tipo
da
tirarsi indietro o da ignorare un’offesa.
Cominciarono,
naturalmente, a discutere, quando ad un tratto apparve Lenalee
urlando:
«
Basta voi due, ma non cambiate mai?! »
La
ragazza era l’unica persona in grado di dominare il
caratteraccio
di Yuu Kanda, infatti egli, dopo un indignato e sonoro « Tch
» si
allontanò.
Allen
si girò verso l’amica e, osservandola meglio, le
sembrò
pensierosa e, forse, un po’ triste…
«
Che ti succede Lenalee? »
Lei,
sorpresa, alzò lo sguardo e, scuotendo il capo, disse
« Sto bene,
tranquillo Allen-kun! Stavo solo pensando che Lavi è ancora
in
missione con Bookman e… beh, è strano non vederlo
né sentirlo per
così tanto tempo, non credi? Sono già passate tre
settimane… »
«
Mmm… non è che ti manca, forse? »
Allen
la guardò curioso, da tempo aveva notato
l’interesse dell’allegro
Lavi, loro compagno esorcista e amico, per Lenalee e voleva scoprire
se anche lei provasse qualcosa per lui. Stava ancora pensando a
questo, quando un inaspettato pugno lo colpì in pieno viso,
così
forte da farlo cadere a terra!
«
Ehi, ma…! Ancora con i tuoi “pugni
affettuosi”, Lenalee?! »
«
Scusa, Allen-kun… è stato un riflesso!
» la ragazza, consapevole
di aver esagerato, aiutò il ragazzo a rialzarsi.
Quest’ultimo,
massaggiandosi la guancia dolorante, la vide voltarsi rapida, rossa
in volto. Non si era sbagliato! - Vuoi vedere che pure a Lenalee
piace Lavi? - pensò.
«
Ehm… devo andare Allen, ci vediamo più tardi!
»
«
Ehi, ma… »
Osservò
la sua figura allontanarsi e pensò tra sé che,
appena Lavi fosse
tornato, li avrebbe aiutati in qualche modo.
-
Dopo tutte quelle volte che il maestro mi aveva chiesto di preparare
una cenetta romantica per lui e la donna di turno, so bene come
rendere l’atmosfera perfetta per… ehm… -
L’immagine
di Lavi che ride un po’ brillo vestito come il maestro,
seduto sul
divano con due donne che lo guardano adoranti e in una mano una
bottiglia di saké gli attraversò la mente. Allen
si sentì quasi
male al solo pensiero, - Ripensandoci, forse le cene del maestro
Cross non erano propriamente romantiche… -
Il
giorno seguente Allen decise di chiedere consiglio a Miranda,
chissà,
forse lei aveva qualche esperienza nell’organizzare
eventi… Aveva
sentito dire che era stato uno dei suoi tanti lavori prima di
diventare un’esorcista.
«
Ehi, Miranda-san! » la ragazza sobbalzò sentendosi
chiamare così
all’improvviso,
«
Allen-kun! C-ciao! Scusami, non ti avevo sentito arrivare…
»
Miranda
era una ragazza molto insicura che aveva sempre paura di fare o dire
qualche sciocchezza,
«
Vorrei chiederti una cosa, ti va sederci? »
Un
po’ sorpresa, la ragazza acconsentì.
«
Ecco, forse te ne sarai accorta… non credi anche tu che due
nostri
compagni starebbero bene come… » si
guardò intorno circospetto e
notò con sollievo che erano soli. Se Komui
l’avesse sentito!
Geloso com’era della sorella! Allen rabbrividì al
solo pensiero,
poi riprese a parlare « … come più che
amici? Lavi e Lenalee, per
esempio…? ».
Miranda
lo guardò non particolarmente sorpresa, e ad Allen la cosa
non
sfuggì, « Non è che forse sai qualcosa
che io non so? Siamo
compagni, amici! A me puoi dirlo, so mantenere un segreto…
» si
avvicinò curioso, e la giovane disse sottovoce «
Lo penso anch’io,
credo proprio che sarebbero una bella coppia! Una volta stavo
chiacchierando con Lenalee ed era arrossita di colpo quando avevo
nominato “Lavi” senza rifletterci, lei stava
cercando di
ricomporsi, ma la cosa non mi era affatto sfuggita. Ehm ehm…
S-scusa, Allen-kun! Ora dovrei proprio andare! »
L’esorcista
era sbiancata di colpo e scappata senza lasciare il tempo ad Allen di
dire una parola,
-
Ma cosa diamine… - Ad un tratto, sentì una mano
posarsi sulla sua
spalla, si irrigidì sorpreso per poi voltarsi piano,
«
Lenalee arrossita… di cosa stavate parlando?
Allen…? »
Komui,
il fratello maggiore di Lenalee, guardava con sospetto il povero
malcapitato,
«
Io… ehm, ecco, hai capito male! Io parlavo di
Lee… ehm, Link! Sì,
proprio di lui! Ah ah! », rispose il ragazzo con una risatina
nervosa.
«
L’ispettore Howard Link che arrossisce? Non credo
che… »
cominciò Komui ma, in quel momento, apparvero Johnny e
Reever, due
addetti alla sezione scientifica dell’Organizzazione,
«
Allen! Vieni a mangiare con noi? Ti abbiamo cercato
dappertutto…
ehi, ma… che succede? »
i
due guardarono preoccupati prima Allen e poi Komui.
«
Ah ah! Nulla ragazzi, nulla! Andate pure, ne riparleremo
un’altra
volta, vero Allen? », di nuovo improvvisamente gioviale, il
supervisore strinse amichevolmente la spalla del ragazzo i cui
capelli sembrarono a Reever e Johnny più bianchi del solito.
Komui
se ne andò fischiettando, mentre Allen si
accasciò al suolo tirando
un enorme sospiro di sollievo. Poi si rivolse agli scienziati e
raccontò loro entusiasta la sua idea di organizzare un
appuntamento
ai suoi amici, ma essi lo fissarono preoccupati,
«
Ma al capo non hai pensato? » chiese Johnny,
«
Ora capisco, ti ha sentito parlare di questo con Miranda e si
è
insospettito! L’hai scampata bella! Se lo scoprisse, si
infurierebbe, lo sai… »
Il
caposezione fece un eloquente segno sotto la gola, pallido in volto,
« Oh peggio! Ti manderebbe contro uno dei suoi Komurin!
»
Allen
reagì con una risatina un po’ forzata, «
Non dire così, Reever!
Basta che voi lo teniate occupato per una sera, una sera soltanto! Vi
prego, ho bisogno del vostro aiuto. »
Johnny
sorrise, mise un braccio intorno al collo al ragazzo e,
avvicinandoglisi disse « Ehi Allen, da quando ti vuoi
improvvisare
Cupido, eh? Non ti facevo così romantico! »
L’esorcista
ricambiò il sorriso dell’amico un po’
imbarazzato, posò una
mano dietro la nuca e disse « Vorrei solo… aiutare
due amici. »
Gli
scienziati si scambiarono una rapida occhiata e annuirono,
«
Va
bene, lascia fare a noi, Allen! Gli daremo molto lavoro da fare, come
non ne ha mai avuto! »
«
Grazie ragazzi, sapevo di poter contare su di voi! »
esclamò il
ragazzo abbracciandoli.
Aveva
già pensato al resto. Lavi sarebbe arrivato il giorno dopo
e, in men
che non si dica, espose il suo piano ai suoi compagni esorcisti e
agli altri addetti alla sezione scientifica, a tutti in pratica,
tranne a Komui naturalmente! Si sentiva più emozionato che
mai! Era
davvero felice di poter fare qualcosa per i suoi cari amici, ed era
certo che sarebbe andato tutto liscio.
-
Bakanda è in missione, non lo scoprirà mai! Mi
ucciderebbe se
sapesse che l’appuntamento si svolgerà nella sua
camera, però la
sua è una delle più spaziose, anche
perché è semivuota, fa
tristezza solo a guardarla. Basterà spostare le sue cose,
mettere un
tavolo al centro della stanza, qualche candela qua e là, e
il gioco
è fatto! Chissà che faccia farebbe se lo sapesse!
- Allen emanava
un’aura di strana malvagità intorno al corpo e
sghignazzava tra sé
e sé mentre pensava questo.
«
A-Allen,
tutto bene? », Miranda lo stava guardando un po’
spaventata…
«
M-Miranda-san?! Ehm… sì, tutto bene! Allora, hai
pensato a come
portare Lenalee nella stanza? Io mi occupo di Lavi. », il
ragazzo si
era già ricomposto ed era tornato lo stesso di sempre,
«
Sì, allora… » la giovane donna estrasse
un biglietto dalla tasca,
quasi le cadde dalle mani, lo aprì e lesse « alle
20.00 in punto
metterò una benda sugli occhi a Lenalee e la
porterò nella camera
di Kanda, le parlerò di una sorpresa molto
speciale… poi tu
entrerai con Lavi, anche lui bendato, giusto? »
«
Sì, perfetto! »
Allen
annuì con determinazione, cosa sarebbe potuto andare storto?
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Capitolo 2 *** Capitolo 2 ***
«Oh,
da quanto tempo eh, vecchio panda? È passato quasi un mese
da quanto abbiamo
lasciato l’Organizzazione per quella missione in India
e… ehi, ma…! ?»
Lavi
riuscì appena in tempo a schivare un gancio destro in pieno
viso sferrato dal
suo maestro,
«
Quante volte ti ho detto di non chiamarmi così, razza di
allievo snaturato?! »
Quel
ragazzo dall’aria scherzosa si divertiva spesso a prendere in
giro il suo
maestro Bookman per via delle sue occhiaie, anzi, a dire il vero, Lavi
adorava
punzecchiare chiunque. Però dietro a quella maschera di
spensieratezza si
nascondeva, purtroppo, la paura di amare, di affezionarsi agli altri
esseri
umani che, solo fino a pochi anni prima, il giovane considerava dei
“pezzi di
Storia da registrare”. Ma ora era diverso. Aveva incontrato
Allen, Komui,
Marie, tutti gli scienziati, Miranda, Crowley, persino a Kanda si era
affezionato… un po’. E poi
c’era… Ogni volta che pensava a lei sentiva una
voragine
nel petto, gli sembrava di vedere il suo viso in qualsiasi viso di
qualsiasi
persona.
Lenalee.
Ammirava la sua compagna e amica esorcista per il suo coraggio e la sua
forza.
Avevano passato periodi felici e brutti insieme, con gli altri loro
compagni.
Per esempio, quando erano rimasti intrappolati nell’Arca dei
Noah, oppure
durante il viaggio alla ricerca di Marian Cross.
Ripensando
a quell’illusione che Road, un membro della famiglia Noah,
gli aveva mostrato,
rabbrividì: lei che giaceva in una bara trasportata
dall’acqua e un altro sé stesso
che gli diceva: “Anche lei, come tutti gli esseri umani,
è solo una parte della
Storia, non deve importarti, devi restare spettatore e non lasciarti
coinvolgere”. Fu proprio allora che capì la natura
dei suoi sentimenti nei suoi
confronti. Nei confronti di Lenalee.
Ma
proprio perché l’amava, non si sarebbe esposto,
l’avrebbe di certo protetta in
caso di pericolo… ma nulla sarebbe cambiato,
poiché “Un Bookman non si può
permettere di provare sentimenti”. Lavi, però, non
era solo un Bookman, ma
anche un normale essere umano e, grazie ai suoi amici e compagni
esorcisti, era
molto cambiato. Forse il vecchio gli avrebbe permesso di essere amico
di Allen,
di Crowley… lo era già in fondo, ma innamorato?!
No, se l’avesse saputo gli
avrebbe fatto di certo una ramanzina coi fiocchi.
-
Le resterò vicino, ma per lei dovrò sempre essere
solo un amico. – pensò deciso,
ma non senza provare un’incredibile tristezza in fondo al
cuore, - Eh già, sono
davvero cambiato da quando sono qui. -
«
Lavi! Sei tornato! », Allen e Crowley andarono incontro
all’amico con un grande
sorriso stampato in faccia.
Il
giovane Bookman ricambiò entusiasta, « Kuro-chan!
Allen! Come state? »
Naturalmente
anche Crowley, loro compagno e amico dall’aspetto un
po’ cupo e vampiresco, ma
dal carattere estremamente generoso e gentile, era deciso ad aiutare
Lavi a
conquistare il cuore di Lenalee, perciò lui e Allen si
scambiarono un’occhiata
eloquente, dopo la quale entrambi esclamarono
«
Lavi, ti abbiamo preparato un banchetto di bentornato! »
I
due compagni non si sarebbero mai aspettati, conoscendo la natura
apparentemente spavalda e giocosa di Lavi, che si sarebbe mostrato un
po’
imbarazzato, ma visibilmente contento, al suono di quelle parole.
Infatti,
disse molto colpito
«
Oh beh, grazie, non dovevate! Questa missione ci ha trattenuti
più del
previsto, ma non è stata particolarmente difficile, per
fortuna! »
Sorrise
e, ad un tratto, spostò lo sguardo dai visi dei suoi amici
per poter vedere se
alle loro spalle ci fosse qualcuno… e qualcuno
c’era, ma purtroppo non chi
avrebbe sperato di rivedere dopo un mese di assenza!
« Ah, baka Usagi!
»
Era
Yu Kanda. Lavi si divertiva a chiamarlo per nome per irritarlo,
perciò rispose
prontamente alla sua provocazione,
«
Ciao Yu! Dove stai andando? »
Preparandosi
ad una sfuriata in pieno “stile Kanda” con tanto di
katana sguainata pronta a
colpire, Bookman Junior si allontanò di qualche passo, ma
quello non lo guardò
storto, sembrava non avesse tempo da perdere.
«
Ora devo partire per una missione con Marie, non ho alcuna intenzione
di starti
a sentire. Ci vediamo, Moyashi, Crowley. »
Allen
si girò di colpo,
«
Ti ho detto mille volte che mi chiamo Allen! », ma ormai il
giovane spadaccino
si era già allontanato. Perciò strinse i denti,
non aveva senso litigare in quel
momento con lui, aveva cose ben più importanti a cui pensare.
-
Spero che Miranda abbia già portato Lenalee nella stanza,
ora manca solo… -
«
… Yu è sempre il solito scontroso, non
è vero Allen? Allen? Mi stai ascoltando?
A cosa pensi? »
«
S-scusa Lavi ero sovrappensiero! Dicevi di Kanda? »
«
Mmm, niente, le solite cose… »
C’era
una cosa che voleva domandare all’amico, ma si sentiva
stranamente in imbarazzo
a chiederlo, però perché mai? Anche lei
è loro amica, no? Non c’è niente di
male. Infatti, dopo un attimo di esitazione, aggiunse,
«
Ascolta Allen, Lenalee non c’è? »
A
quelle parole, Allen sembrò di nuovo attento e lo
guardò di sottecchi. Quasi
percependo i pensieri del compagno, Lavi si sentì le guance
in fiamme e disse
in fretta,
«
S-sì, insomma, siete tutti qui e… è
strano che non sia con te, con voi! »
A
quel punto intervenne Crowley esclamando « Lo scoprirai
presto! Invero! » e,
porgendogli una benda, aggiunse « Però dovrai
indossare questa. »
«
Ehi insomma, mi dite cosa sta succedendo? Si può sapere per
quale motivo mi hai
bendata, Miranda? »
Lenalee
aveva il presentimento che i suoi amici avessero preparato qualcosa per
lei,
però non era né il suo compleanno né
ricorreva un qualche anniversario, si era
forse dimenticata qualcosa?
«
Tranquilla Lenalee, è una sorpresa, te l’ho detto!
»
La
voce un po’ tremante della goffa e impacciata esorcista non
fece altro che
farla insospettire ancora di più, ma dal tono della sua voce
capì che sarebbe
stato qualcosa di piacevole, molto piacevole. Però, ad un
tratto le venne un
dubbio,
-
Oh no, e se ci fosse Komui dietro tutto questo? Magari qualcosa di
imbarazzante
come quel “Party dell’Amichevolezza”? -
La
ragazza dai capelli neri e i tratti orientali arrossì di
vergogna al pensiero
che potesse essere qualcosa di simile, questa
“fantomatica” sorpresa.
-
Aveva architettato quell’assurdo piano solo per scoprire
l’identità del fidanzato
che in realtà non avevo affatto!
Che
sciocco! Certo, avere un ragazzo non sarebbe poi così male,
però il lavoro di
esorcista è così pericoloso… Siamo in
guerra contro il Conte, e cose come
pensare all’amore, ad una futura famiglia… Non
posso permettermele. Komui e i
miei amici sono la cosa più importante, devo pensare a
proteggerli, sono loro
la mia priorità. -
Lenalee
era così persa nei suoi pensieri da non accorgersi che
Miranda l’aveva fatta sedere
di fronte ad un tavolo, senza ancora però toglierle la
benda. Improvvisamente
sentì una voce familiare,
«
Allen, Crowley! Mi spiegate cosa sta succedendo?! Sembra che stiamo
camminando
da ore, e io sono appena tornato dalla missione con Bookman,
avrò pur diritto a
fare un sonnellino! »
-
Lavi?! -
Pensò
Lenalee, sentendosi improvvisamente felice senza capirne bene il
motivo.
Allora, non aspettò un minuto di più, si tolse la
benda e corse incontro al
ragazzo. Lo abbracciò e lui, togliendosi a sua volta il
panno che gli copriva l’occhio
sano e quello perennemente nascosto dalla benda, arrossì
sorpreso e,
sorridendo, strinse a sé la giovane.
L’atmosfera
intorno a loro si fece strana, in qualche modo… romantica.
Allen
guardò emozionato i due amici abbracciarsi,
dopodiché scorse gli sguardi
entusiasti di Miranda e Crowley, che fecero un cenno come per dire
“Sta andando
tutto per il verso giusto!”.
«
Ehm ehm… » Allen tossì, facendo notare
la sua presenza « dobbiamo forse lasciarvi
soli? »
Subito
Lenalee e Lavi si staccarono dall’abbraccio con una risatina
un po’ nervosa e i
visi accaldati, esclamando,
«Ma
no, cosa dici? ».
Entrambi,
però, non poterono fare a meno di continuare a sorridere
guardandosi l’un l’altro.
|
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Capitolo 3 *** Capitolo 3 ***
-
Eh eh, proprio come avevo previsto! -
sfregandosi mentalmente le mani, Allen prese per un braccio Lavi
esclamando allegro,
«
Ecco qua, siediti pure! Non dovete preoccuparvi di nulla, io, Crowley
e Miranda vi abbiamo organizzato un appuntamento a due a sorpresa,
ta-dan!! »
Il
giovane esorcista batté le mani e subito si accese uno
schermo alle
sue spalle sul quale apparve un Komui molto agitato sommerso da
scartoffie, fogli e fascicoli che gli cadevano ripetutamente addosso,
«
Capo, c'è questo! » « E
anche questo! »
Erano
le voci di Reever e Johnny.
«
F-Fratellone? » mormorò perplessa Lenalee.
Con
un altro battito di mani, Allen spense il monitor e l'immagine
sparì,
«
Dato che si tratta di un appuntamento con un ragazzo, e sottolineo
RAGAZZO, sarà meglio che Komui non lo venga a sapere per
ora, sei
d'accordo con me Lenalee? »
I
begli occhi scuri della giovane lo guardarono un po' divertita,
«Oh
Allen-kun, non ti sembra di esagerare un po'? Insomma lui non... ehm
» ma subito il sorriso le si spense sulle labbra alla vista
delle
espressioni seriamente preoccupate dei suoi amici.
«
Beh sì, forse non hai tutti i torti... »
Bookman
Junior si guardò intorno con curiosità,
dopodiché la ragazza
sorridente di fronte a lui e infine Allen. Qualcosa non gli era
ancora chiaro. Perciò chiese,
«
Scusate, sono contento che ci abbiate organizzato una cena, ma
sbaglio o questa... è la camera di Yu? Se venisse a sapere
che gli
avete trasformato la stanza... »
Il
suo tono era scherzoso, ma una chiara punta di apprensione si
avvertiva nel tono della sua voce. Indicò con la mano le
candele
accese, i bicchieri elegantemente decorati, le rose dai diversi
colori...
«
Si può sapere dove avete trovato tutte queste cose?
»
«
Nell'armadio di Kanda, ovvio! Ah ah ah! » esclamò
Allen
completamente rilassato.
Sia
Lenalee che Lavi impallidirono visibilmente, e la ragazza
batté
furiosa una mano sul tavolo scattando improvvisamente in piedi,
«
Ma sei impazzito, Allen-kun?! Dev'essere così, per forza!
Non dirmi
che queste sono... le sue ciotole per la soba?! »
A
tutti, all'interno dell'Organizzazione e non, era proibito anche solo
avvicinarsi alla stanza di Kanda e, in particolare, alle ciotole
usate dallo scontroso esorcista per mangiare la sua adorata soba, ne
era incredibilmente geloso.
«
Persino voi, Crowley, Miranda-san... »
«
Tranquilli ragazzi, è tutto sotto controllo. Kanda si trova
a Matera
con Marie, occupato in una missione che durerà diverse
settimane!
Sistemeremo tutto prima del suo ritorno. »
Allen
sorrise ai presenti sicuro delle sue parole.
I
due ragazzi tentarono di nuovo di protestare, ma l'amico dagli occhi
grigi più brillanti del solito, li rassicurò
nuovamente dicendo che
Kanda non sarebbe mai venuto a saperlo e che lui, Miranda e Crowley
desideravano solo che trascorressero una tranquilla serata in
compagnia, senza preoccuparsi, almeno per una sera del loro duro
lavoro di esorcisti e della difficile guerra contro il Conte del
Millennio.
Sinceramente
colpiti dall'attenzione dei loro amici, Lavi e Lenalee si scambiarono
un'occhiata felice e si dissero d'accordo, sarebbero rimasti.
Allen
sospirò di sollievo, pensando tra sé e
sé -
Pff, meno male, per un attimo ho davvero temuto che se ne sarebbero
andati! -
«
Bene, allora... chi cucinerà per noi stasera? Immagino
Jerry-san,
adoro i suoi manicaretti, sono proprio curiosa! » chiese
gioviale la
ragazza dai tratti orientali, mentre cercava di spiare oltre la porta
della stanza, sicura che sarebbe spuntato da un momento all'altro
l'eccentrico cuoco dell'Organizzazione.
Ma
Miranda e Crowley, vestiti da perfetti camerieri, si erano
già
avviati verso le cucine, portandosi appresso anche Allen senza che
nessuno le rispondesse. Forse non l'avevano sentita.
«
Beh sì, immagino sarà lui... » rispose
allora Lavi toccandosi
nervosamente i capelli cremisi, erano soli.
-
Con i capelli un po' più lunghi sei davvero bella... -
avrebbe
voluto dirle, ma si trattenne. La guardò soltanto per un
attimo
senza dire nulla.
Durante
quelle settimane in cui non si erano visti, nonostante avesse provato
e riprovato a non pensare a lei, la sua immagine gli era apparsa il
sogno tante volte...
Il
giovane Bookman si preoccupava sempre della sua difficile posizione
di esorcista e, soprattutto, del suo maestro, Bookman senior.
-
Non posso affezionarmi ad Allen, Crowley, Miranda... ero sicuro che
l'Ordine sarebbe stato un posto come un altro, però poi ho
incontrato loro ed è cambiato tutto... -
«
… E allora ho pensato che il fratellone Komui di sicuro si
sarebbe
arrabbiato che avessi preso quei documenti senza il suo permesso, ma
poi mi sono detta, beh Reever mi aveva detto che erano urgenti e
allora... allora, ehm... Lavi, mi stai ascoltando? »
«
Sì, ehm dicevi? Scusami Lenalee, ero distratto, dicevi di
Komui? »
Da
qualche minuto la ragazza aveva notato lo sguardo assente del
ragazzo, che sembrava più interessato al tramonto serale che
brillava fuori dalla finestra piuttosto che a chiacchierare con lei.
Abbassando
un po' lo sguardo sul piatto, si mise una ciocca di capelli dietro
all'orecchio, dicendo
«
Non è niente, scusami tu, forse sto parlando un po' troppo.
Immagino
sarai stanco a causa del lungo viaggio di ritorno... »
Lenalee
mantenne il suo dolce sorriso sulle labbra, ma Lavi capì che
qualcosa le oscurava lo sguardo, che non si trattava di un sorriso
spontaneo. Preoccupato e, sentendosi un po' in colpa per la sua
disattenzione, cercò di scusarsi, ma non fece in tempo ad
aprir
bocca poiché in quel momento entrò nella stanza
Miranda con due
piatti in mano.
Lavi
si alzò prontamente, « Miranda! Aspetta, lascia
che ti dia una
mano! »
«
Non preoccuparti, Lavi. Prima di diventare un'esorcista ho fatto
innumerevoli lavori, tra cui anche la cameriera, la lavapiatti...
nonostante fossi veramente imbrana- ops!! »
Miranda
era famosa per essere un'incredibile sbadata, ma a cosa pensava Allen
quando ha chiesto a lei di portare i piatti?!
Fortunatamente,
Lavi afferrò le portate un attimo prima che queste potessero
cadere
a terra.
«
M-mi dispiace, scusatemi! Scusate! »
Miranda,
davvero mortificata, continuò a scusarsi per cinque minuti
buoni.
«
Non preoccuparti, Miranda-san, è tutto a posto! »
esclamò subito
Lenalee per rassicurarla.
«
Et voilà! » il giovane sistemò
agilmente i piatti sul tavolo,
sorridendo a Miranda « Non è successo nulla! Va
tutto bene. »
La
ragazza, ancora un po' imbarazzata, ma sollevata, ricambiò
il
sorriso, fece un piccolo inchino augurando loro buon appetito e se ne
andò, lasciandoli nuovamente soli.
«
Ehi Lavi, guarda! Questo non è il solito cibo che prepara
Jerry!
Patate, carne al sangue e poi, questa strana salsa... è
buona! »
La
ragazza prese un po' di quella salsa portandosela alla bocca annuendo
contenta, per poi lanciare uno sguardo a Lavi, il quale stava
osservando rapito la curva delle sue labbra. Sentendosi colto sul
fatto, Bookman Junior arrossì di colpo.
«
Lavi? Che ti succede? Sei strano. »
Lenalee
non riusciva a capire cosa passasse per la testa di quel ragazzo.
Poco prima sembrava che non fosse interessato a parlare con lei, e
subito dopo la guarda e arrossisce?
-
È
davvero insolito, fino a poco tempo fa parlavamo in un modo
così
naturale, perché siamo così impacciati?
Soprattutto lui... - pensò tra sé e sé
«
Sei strano. » ripeté piano, guardandolo negli
occhi.
«
Lenalee, io... vorrei dirti una cosa, vedi... »
Purtroppo
un gran fracasso interruppe bruscamente Lavi, sia lui che Lenalee
sentirono distintamente le voci di due persone che, urlando, si
stavano avvicinando a grandi passi verso la camera di Yu.
|
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Capitolo 4 *** Capitolo 4 ***
«
Walker!!! Si può sapere dove stai portando quei piatti?! Non
erano
per te? Guarda che non sono nato ieri, ho visto che sei sgattaiolato
chissà dove anche poco fa con le patate e la carne che avevo
preparato per te. »
«
L-Link, ecco, vedi... »
Allen
cercò invano di fermare il severo ispettore, suo supervisore
personale Howard Link,
«
No, aspetta ehm... posso spiegare tutto! »
Troppo
tardi. Rosso di rabbia e leggermente spettinato, il giovane biondo
spinse via con una mano il ragazzo dagli occhi grigi, mentre con
l'altra aprì furioso la porta della stanza di Yuu Kanda.
Lenalee
e Lavi si girarono e impallidirono. Tutti sapevano che l'ispettore
Link era un uomo piuttosto rigido e ligio alle regole e al dovere, e
organizzare una cena nella camera privata di un esorcista non
era
consentito, naturalmente... oltretutto senza il suo permesso!
«
C-che cosa sta succedendo qui? »
Link
si guardò intorno. Una grande tavola imbandita, piatti e
bicchieri
elegantemente abbinati, candele ovunque, ma soprattutto...
«
Q-Quelle sono le mie patate! Walker... »
«
Link, ti prego! Lavi è appena tornato dopo una missione di
mesi,
Jerry è fuori con dei suoi amici e l'unico che sappia
cucinare oltre
a lui sei tu! Non te l'ho detto perchè sapevo come avresti
reagito,
ehm ehm »
Allen
si mise sull'attenti imitando buffamente l'accento tedesco
dell'ispettore,
«
Walker, zei impazzito?! Kvesto è contro le regole! »
«
Zitto, Walker!! »
La
strana imitazione di Allen e l'intera situazione era talmente assurda
e improvvisa, da risultare incredibilmente comica.
Lavi,
non riuscendo a trattenersi oltre, scoppiò in una fragorosa
risata,
Lenalee e Allen ne furono quasi immediatamente contagiati e i tre
continuarono a ridere per un quarto d'ora buono, senza curarsi delle
proteste del povero Link.
Dopo
essersi calmati, gli esorcisti pregarono il biondo di non dire nulla
ai suoi superiori, ma nulla sembrava poter smuovere quel cuore di
pietra.
Ad
un tratto, Allen ebbe un lampo di genio, sapeva che l'ispettore
possedeva un lato tenero, ma più di tutto, sapeva che
esisteva
qualcosa per cui avrebbe volentieri chiuso un occhio: la
consapevolezza di poter fare un dispetto a Kanda.
Era
risaputo, infatti, che fra i due non scorresse buon sangue, caratteri
troppo diversi forse.
«
Link, ascolta... Posso parlarti un attimo? »
Allen
prese da parte il giovane corvo,
«
Se Kanda scoprisse cosa abbiamo fatto nella sua stanza si
arrabbierebbe molto, non credi? A entrambi sta antipatico, e ho visto
questa come un'occasione per fargliela pagare per tutte le volte che
mi ha chiamato “Moyashi”... »
Il
più giovane guardò di sottecchi l'altro, e vide
con soddisfazione
un sorrisetto sarcastico formarsi sulle sue labbra, sapeva di aver
colto nel segno.
Inoltre
aggiunse,
«
E ti prometto che mangerò di più e in modo sano. »
Questo
l'avrebbe di certo convinto, infatti Link disse
«
E va bene Walker, per questa volta non dirò nulla, ma vedi
di non venir
meno alle tue parole. »
Poi
si rivolse a Lavi e Lenalee soggiungendo
«
Mangiate pure, ora manca solo il dolce... »
A
quelle parole l'ispettore sbarrò improvvisamente gli occhi
terrorizzato, e correndo verso le cucine urlò
«
Ahhhh!!!! La mia torta, bruciaaaa!! »
Lavi osservò la
fuga di Link confuso, poi Lenalee e Allen e tutti e tre scoppiarono
di nuovo a ridere. Dopo un attimo, Allen si congedò,
lasciandoli soli.
La
simpatica scenetta fu provvidenziale; Allentò infatti tutte
le
tensioni che c'erano state fino a poco prima tra i due. Cominciarono a
parlare del più e del meno, Lavi
della missione appena conclusasi con Bookman, Lenalee degli aneddoti
accaduti all'Ordine in quegli ultimi mesi in cui era mancato.
«
Link, cucina davvero bene, non è vero, Lavi? »
«
Sì, soprattutto i dolci, mi sono piaciuti moltissimo! »
Esclamò
il giovane visibilmente soddisfatto toccandosi con una mano il ventre
gonfio,
«
Sono veramente pieno come un uovo! Ma soprattutto mi sto divertendo
tantissimo a stare con te, ti ho pensata spesso in questi mesi e... ehm
no, cioè non volevo dire, ehm... »
A
Lavi il viso diventò dello stesso colore dei suoi capelli,
rosso
acceso, quando capì di aver detto troppo, e, prima che la
ragazza
potesse aprir bocca, si alzò in tutta fretta scusandosi,
dicendo che
era molto stanco e che sarebbe andato a riposare. Non poteva restare
lì, si sarebbe tradito di nuovo, ne era certo!
Non
fece in tempo, però, ad uscire dalla stanza che quasi si
scontrò
con Allen.
«
Ehi, ma cosa fai? »
«
S-scusa, Allen! »
Lavi
riuscì appena in tempo ad afferrare la torta che il giovane
esorcista teneva in mano. Con la coda dell'occhio libero dalla benda
lesse due parole scritte con la glassa sulla parte superiore della
torta, “Non andare.”, che cosa voleva dire?
«
Lavi, aspetta, manca la torta, Lavi! »
Allen
lo guardò implorante, con una strana luce negli occhi.
Deciso, prese
per un braccio il giovane Bookman, dicendogli
«
Non scappare ancora! So cosa provate l'uno per l'altra, è
evidente!
Davvero rinunceresti a lei? »
Lavi
non riusciva a credere alle proprie orecchie, era evidente?
Aprì la
bocca, tentò di dire qualcosa ma non uscì alcun
suono dalle sue
labbra. Gli tornò alla mente quel momento in cui si era
chiesto se
l'avrebbe seguita come Bookman, oppure...? E allora riuscì a
pronunciare solo due parole,
«
Sì, devo. »
«
No, non devi! Non puoi! Stai scappando da troppo tempo, devi rivelarle
i tuoi sentimenti, non vuoi essere felice? »
«
Non potrei mai renderla felice! »
Lavi
si liberò bruscamente dalla stretta di Allen, guardandolo
serio,
«
Non capisci? Io sono un Bookman, non posso avere legami con gli
altri, lo sai, ormai a voi mi sono affezionato, questo sì,
ma non
posso assolutamente avere un legame oltre l'amicizia! Lei è
troppo
importante, la ferirei, ne sono certo. »
«
Ma tu la ami, giusto? Non è così? »
Gli
occhi di Allen lo fissavano gravi, ero deciso ad andare fino in
fondo, non avrebbe permesso a Lavi di essere infelice, e nemmeno a
Lenalee, erano i suoi migliori amici dopotutto.
«
Sì! Certo che la amo, altrimenti come potrei lasciarla
andare? Come
potrei... »
Le parole gli morirono sulle
labbra, tacque e abbassò lo sguardo. Una
sola lacrima gli rigò la guancia, il cuore non cessava di
dolergli.
«
Lavi... »
Lenalee
lo stava guardando sulla soglia della porta.
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Capitolo 5 *** Capitolo 5 ***
«
Oh Lavi... Lavi!! »
La
ragazza fece un passo in avanti, gettandosi fra le sue braccia,
«
Anch'io ti amo! Era da tempo che volevo dirtelo, ma non sapevo come
avrei potuto fare, perciò ho chiesto ad Allen di organizzare
questa
cena per noi... te l'avrei detto alla fine, alla torta... »
«
Esatto, l'appuntamento era stata un'idea di Lenalee e non mia
»
intervenne Allen,
«
Io ho solo organizzato il tutto e ho fatto credere agli altri che
fosse una mia iniziativa, Lenalee ti avrebbe poi rivelato tutto alla
fine, ma tu sei stato talmente stupido da volertene andare prima che
potesse farlo! Certo, la sorpresa ha funzionato bene anche
così, eh
eh... »
Lavi
sentì appena le parole dell'amico, quasi provenissero da un
mondo
lontano... Stava guardando Lenalee, finalmente fra le sue braccia, dove
aveva sempre sperato finisse. Oltretutto diceva pure di amarlo! Con
un lieve rossore sulle guance e pieno di gioia, la
abbracciò. Quante
volte aveva fantasticato di poterlo fare e ora finalmente... poteva.
Senza
dire una parola, si staccò leggermente da lei e la
guardò negli
occhi. Appoggiò una mano sulla sua guancia, chiuse le
palpebre e la
baciò.
Lenalee
si stupì, ma solo per un attimo, dopodichè
ricambiò felice il
bacio.
Allen,
dietro di loro, li guardò sorridendo, tirando un sospiro di
sollievo. Ce l'aveva fatta, non tutto era andato come previsto,
però
il risultato era stato raggiunto, ora entrambi conoscevano l'uno i
sentimenti dell'altra.
Piano
piano si allontanò da loro, lasciandoli soli, liberi di
parlarsi con
franchezza, senza più nascondere nulla.
-
Non vedo l'ora di raccontare tutto a Crowley e Miranda! -
pensò tra
sè e sè, mentre si dirigeva a passo svelto e di
buon umore verso le
cucine.
Appoggiato
allo stipite della finestra, il giovane Bookman osservò il
sorgere
del sole. Si trovava nella sua stanza, indossava solamente un
asciugamano intorno alla vita e la benda che non toglieva mai
dall'occhio destro. Se la toccò delicatamente con una mano,
-
Un giorno le dirò che cosa si nasconde qua sotto, non voglio
avere
segreti con lei... -
Girò
la testa verso il letto, osservando l'esile figura di Lenalee
addormentata. Al pensiero di cosa avevano fatto la notte precedente
si sentii le guance accaldate e un sorriso gli spuntò
spontaneo sul
volto.
«
Non mi sembra vero, sono... così felice... »
sussurrò.
In
silenzio le si avvicinò, si sedette sul letto e le
accarezzò piano
i capelli. Era certo che, con lei al suo fianco, sarebbe riuscito ad
affrontare qualsiasi sfida, persino l'ira di Komui!
Ridacchiò
sottovoce, un po' preoccupato pensando al momento in cui avrebbero
parlato del loro rapporto all'iperprotettivo fratello di Lenalee... E
proprio in quel
momento, la giovane aprì lentamente gli occhi.
«
Scusa Lenalee, non volevo svegliarti... »
«
Oh no, non preoccuparti... Non stai andando via, vero? »
Lo
sguardo di lei si incupì al solo pensiero, e Lavi vide un
lampo di
paura riflettersi nei suoi occhi. Allora lui le prese la mano,
intrecciando le dita con le sue. Disse deciso,
«
No, non ti lascerò così facilmente, mai
più. »
Le
baciò piano la fronte, poi le labbra. Lei allora gli sorrise
radiosa,
«
Grazie, amore mio! »
Lei
lo abbracciò forte. Era la prima volta che lo chiamava in
quel modo.
Si sentì ancora più felice di quanto non fosse.
Allora Lavi decise
di parlarle, cercando le parole più adatte, guardandola
negli occhi.
«
Lenalee, il nostro lavoro di esorcisti è pieno di pericoli,
questo
mondo ne è pieno, il Conte è ormai sul piede di
guerra contro di
noi, perciò... »
La
ragazza lo guardò un po' allarmata e confusa, cosa c'entrava
adesso
il Conte? Perchè ne stava parlando? Aveva appena detto che
non
l'avrebbe lasciata, cosa stava cercando di dirle?
«
... Sposami. Tu sei l'unica donna che abbia mai amato, Lenalee. Non
sappiamo cosa potrebbe accadere domani o in futuro, ma di una cosa
sono assolutamente certo: io ti amo e voglio stare con te, non
è
necessario che mi rispondi subito, posso aspettare, però...
volevo
dirtelo. »
Osservò,
mentre pronunciava quelle parole, il viso di lei, illuminato dai
primi raggi di sole che entravano dalla finestra. Lenalee si
sentì
commuovere e dalle guance le scesero piano delle lacrime di gioia.
«
Sì!! Milioni di volte sì! »
urlò felice, abbracciando di nuovo
l'amato, inebriandosi del suo profumo.
Il
giovane ricambiò l'abbraccio, per poi baciarla.
«
Mmm Lavi... » Lenalee ricambiò il bacio spingendo
il ragazzo verso
di lei,
«
Lenalee, cosa vuoi fare? » le chiese malizioso il giovane
Bookman,
lei rise piano e disse,
«
Dimostrarti quanto ti amo. »
Il
giovane sorrise e la baciò di nuovo, stringendola forte a
sè.
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