Allen Walker, Missione Cupido

di stellapreziosa93
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Era stata una giornata molto tranquilla all’organizzazione. Allen era appena tornato da una missione con Lenalee. Era ormai da qualche mese che viveva e lavorava come esorcista, aveva imparato a conoscere i suoi compagni, e a tutti si era affezionato, beh forse eccetto…

« Ohi, Moyashi!! »

- Ecco, lupus in fabula! - pensò Allen

« La smetti di starmi tra i piedi? Devo andare ad allenarmi, vuoi che ti usi come sacco da boxe? » Kanda, un esorcista particolarmente scontroso guardò storto il ragazzo dai capelli color neve, come sempre.

« Taci! » certo, anche Allen, se punzecchiato, non era il tipo da tirarsi indietro o da ignorare un’offesa.

Cominciarono, naturalmente, a discutere, quando ad un tratto apparve Lenalee urlando:

« Basta voi due, ma non cambiate mai?! »

La ragazza era l’unica persona in grado di dominare il caratteraccio di Yuu Kanda, infatti egli, dopo un indignato e sonoro « Tch » si allontanò.


Allen si girò verso l’amica e, osservandola meglio, le sembrò pensierosa e, forse, un po’ triste…

« Che ti succede Lenalee? »

Lei, sorpresa, alzò lo sguardo e, scuotendo il capo, disse « Sto bene, tranquillo Allen-kun! Stavo solo pensando che Lavi è ancora in missione con Bookman e… beh, è strano non vederlo né sentirlo per così tanto tempo, non credi? Sono già passate tre settimane… »

« Mmm… non è che ti manca, forse? »

Allen la guardò curioso, da tempo aveva notato l’interesse dell’allegro Lavi, loro compagno esorcista e amico, per Lenalee e voleva scoprire se anche lei provasse qualcosa per lui. Stava ancora pensando a questo, quando un inaspettato pugno lo colpì in pieno viso, così forte da farlo cadere a terra!

« Ehi, ma…! Ancora con i tuoi “pugni affettuosi”, Lenalee?! »

« Scusa, Allen-kun… è stato un riflesso! » la ragazza, consapevole di aver esagerato, aiutò il ragazzo a rialzarsi. Quest’ultimo, massaggiandosi la guancia dolorante, la vide voltarsi rapida, rossa in volto. Non si era sbagliato! - Vuoi vedere che pure a Lenalee piace Lavi? - pensò.

« Ehm… devo andare Allen, ci vediamo più tardi! »

« Ehi, ma… »

Osservò la sua figura allontanarsi e pensò tra sé che, appena Lavi fosse tornato, li avrebbe aiutati in qualche modo.

- Dopo tutte quelle volte che il maestro mi aveva chiesto di preparare una cenetta romantica per lui e la donna di turno, so bene come rendere l’atmosfera perfetta per… ehm… -

L’immagine di Lavi che ride un po’ brillo vestito come il maestro, seduto sul divano con due donne che lo guardano adoranti e in una mano una bottiglia di saké gli attraversò la mente. Allen si sentì quasi male al solo pensiero, - Ripensandoci, forse le cene del maestro Cross non erano propriamente romantiche… -


Il giorno seguente Allen decise di chiedere consiglio a Miranda, chissà, forse lei aveva qualche esperienza nell’organizzare eventi… Aveva sentito dire che era stato uno dei suoi tanti lavori prima di diventare un’esorcista.

« Ehi, Miranda-san! » la ragazza sobbalzò sentendosi chiamare così all’improvviso,

« Allen-kun! C-ciao! Scusami, non ti avevo sentito arrivare… »

Miranda era una ragazza molto insicura che aveva sempre paura di fare o dire qualche sciocchezza,

« Vorrei chiederti una cosa, ti va sederci? »

Un po’ sorpresa, la ragazza acconsentì.

« Ecco, forse te ne sarai accorta… non credi anche tu che due nostri compagni starebbero bene come… » si guardò intorno circospetto e notò con sollievo che erano soli. Se Komui l’avesse sentito! Geloso com’era della sorella! Allen rabbrividì al solo pensiero, poi riprese a parlare « … come più che amici? Lavi e Lenalee, per esempio…? ».

Miranda lo guardò non particolarmente sorpresa, e ad Allen la cosa non sfuggì, « Non è che forse sai qualcosa che io non so? Siamo compagni, amici! A me puoi dirlo, so mantenere un segreto… » si avvicinò curioso, e la giovane disse sottovoce « Lo penso anch’io, credo proprio che sarebbero una bella coppia! Una volta stavo chiacchierando con Lenalee ed era arrossita di colpo quando avevo nominato “Lavi” senza rifletterci, lei stava cercando di ricomporsi, ma la cosa non mi era affatto sfuggita. Ehm ehm… S-scusa, Allen-kun! Ora dovrei proprio andare! »

L’esorcista era sbiancata di colpo e scappata senza lasciare il tempo ad Allen di dire una parola,

- Ma cosa diamine… - Ad un tratto, sentì una mano posarsi sulla sua spalla, si irrigidì sorpreso per poi voltarsi piano,

« Lenalee arrossita… di cosa stavate parlando? Allen…? »

Komui, il fratello maggiore di Lenalee, guardava con sospetto il povero malcapitato,

« Io… ehm, ecco, hai capito male! Io parlavo di Lee… ehm, Link! Sì, proprio di lui! Ah ah! », rispose il ragazzo con una risatina nervosa.

« L’ispettore Howard Link che arrossisce? Non credo che… » cominciò Komui ma, in quel momento, apparvero Johnny e Reever, due addetti alla sezione scientifica dell’Organizzazione,

« Allen! Vieni a mangiare con noi? Ti abbiamo cercato dappertutto… ehi, ma… che succede? »

i due guardarono preoccupati prima Allen e poi Komui.

« Ah ah! Nulla ragazzi, nulla! Andate pure, ne riparleremo un’altra volta, vero Allen? », di nuovo improvvisamente gioviale, il supervisore strinse amichevolmente la spalla del ragazzo i cui capelli sembrarono a Reever e Johnny più bianchi del solito.

Komui se ne andò fischiettando, mentre Allen si accasciò al suolo tirando un enorme sospiro di sollievo. Poi si rivolse agli scienziati e raccontò loro entusiasta la sua idea di organizzare un appuntamento ai suoi amici, ma essi lo fissarono preoccupati,

« Ma al capo non hai pensato? » chiese Johnny,

« Ora capisco, ti ha sentito parlare di questo con Miranda e si è insospettito! L’hai scampata bella! Se lo scoprisse, si infurierebbe, lo sai… »

Il caposezione fece un eloquente segno sotto la gola, pallido in volto, « Oh peggio! Ti manderebbe contro uno dei suoi Komurin! »

Allen reagì con una risatina un po’ forzata, « Non dire così, Reever! Basta che voi lo teniate occupato per una sera, una sera soltanto! Vi prego, ho bisogno del vostro aiuto. »

Johnny sorrise, mise un braccio intorno al collo al ragazzo e, avvicinandoglisi disse « Ehi Allen, da quando ti vuoi improvvisare Cupido, eh? Non ti facevo così romantico! »

L’esorcista ricambiò il sorriso dell’amico un po’ imbarazzato, posò una mano dietro la nuca e disse « Vorrei solo… aiutare due amici. »

Gli scienziati si scambiarono una rapida occhiata e annuirono,

« Va bene, lascia fare a noi, Allen! Gli daremo molto lavoro da fare, come non ne ha mai avuto! »

« Grazie ragazzi, sapevo di poter contare su di voi! » esclamò il ragazzo abbracciandoli.


Aveva già pensato al resto. Lavi sarebbe arrivato il giorno dopo e, in men che non si dica, espose il suo piano ai suoi compagni esorcisti e agli altri addetti alla sezione scientifica, a tutti in pratica, tranne a Komui naturalmente! Si sentiva più emozionato che mai! Era davvero felice di poter fare qualcosa per i suoi cari amici, ed era certo che sarebbe andato tutto liscio.

- Bakanda è in missione, non lo scoprirà mai! Mi ucciderebbe se sapesse che l’appuntamento si svolgerà nella sua camera, però la sua è una delle più spaziose, anche perché è semivuota, fa tristezza solo a guardarla. Basterà spostare le sue cose, mettere un tavolo al centro della stanza, qualche candela qua e là, e il gioco è fatto! Chissà che faccia farebbe se lo sapesse! - Allen emanava un’aura di strana malvagità intorno al corpo e sghignazzava tra sé e sé mentre pensava questo.

« A-Allen, tutto bene? », Miranda lo stava guardando un po’ spaventata…

« M-Miranda-san?! Ehm… sì, tutto bene! Allora, hai pensato a come portare Lenalee nella stanza? Io mi occupo di Lavi. », il ragazzo si era già ricomposto ed era tornato lo stesso di sempre,

« Sì, allora… » la giovane donna estrasse un biglietto dalla tasca, quasi le cadde dalle mani, lo aprì e lesse « alle 20.00 in punto metterò una benda sugli occhi a Lenalee e la porterò nella camera di Kanda, le parlerò di una sorpresa molto speciale… poi tu entrerai con Lavi, anche lui bendato, giusto? »

« Sì, perfetto! »

Allen annuì con determinazione, cosa sarebbe potuto andare storto?


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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


«Oh, da quanto tempo eh, vecchio panda? È passato quasi un mese da quanto abbiamo lasciato l’Organizzazione per quella missione in India e… ehi, ma…! ?»

Lavi riuscì appena in tempo a schivare un gancio destro in pieno viso sferrato dal suo maestro,

« Quante volte ti ho detto di non chiamarmi così, razza di allievo snaturato?! »

Quel ragazzo dall’aria scherzosa si divertiva spesso a prendere in giro il suo maestro Bookman per via delle sue occhiaie, anzi, a dire il vero, Lavi adorava punzecchiare chiunque. Però dietro a quella maschera di spensieratezza si nascondeva, purtroppo, la paura di amare, di affezionarsi agli altri esseri umani che, solo fino a pochi anni prima, il giovane considerava dei “pezzi di Storia da registrare”. Ma ora era diverso. Aveva incontrato Allen, Komui, Marie, tutti gli scienziati, Miranda, Crowley, persino a Kanda si era affezionato… un po’. E poi c’era… Ogni volta che pensava a lei sentiva una voragine nel petto, gli sembrava di vedere il suo viso in qualsiasi viso di qualsiasi persona.

Lenalee. Ammirava la sua compagna e amica esorcista per il suo coraggio e la sua forza. Avevano passato periodi felici e brutti insieme, con gli altri loro compagni. Per esempio, quando erano rimasti intrappolati nell’Arca dei Noah, oppure durante il viaggio alla ricerca di Marian Cross.
Ripensando a quell’illusione che Road, un membro della famiglia Noah, gli aveva mostrato, rabbrividì: lei che giaceva in una bara trasportata dall’acqua e un altro sé stesso che gli diceva: “Anche lei, come tutti gli esseri umani, è solo una parte della Storia, non deve importarti, devi restare spettatore e non lasciarti coinvolgere”. Fu proprio allora che capì la natura dei suoi sentimenti nei suoi confronti. Nei confronti di Lenalee.

Ma proprio perché l’amava, non si sarebbe esposto, l’avrebbe di certo protetta in caso di pericolo… ma nulla sarebbe cambiato, poiché “Un Bookman non si può permettere di provare sentimenti”. Lavi, però, non era solo un Bookman, ma anche un normale essere umano e, grazie ai suoi amici e compagni esorcisti, era molto cambiato. Forse il vecchio gli avrebbe permesso di essere amico di Allen, di Crowley… lo era già in fondo, ma innamorato?! No, se l’avesse saputo gli avrebbe fatto di certo una ramanzina coi fiocchi.

- Le resterò vicino, ma per lei dovrò sempre essere solo un amico. – pensò deciso, ma non senza provare un’incredibile tristezza in fondo al cuore, - Eh già, sono davvero cambiato da quando sono qui. -

« Lavi! Sei tornato! », Allen e Crowley andarono incontro all’amico con un grande sorriso stampato in faccia.

Il giovane Bookman ricambiò entusiasta, « Kuro-chan! Allen! Come state? »

Naturalmente anche Crowley, loro compagno e amico dall’aspetto un po’ cupo e vampiresco, ma dal carattere estremamente generoso e gentile, era deciso ad aiutare Lavi a conquistare il cuore di Lenalee, perciò lui e Allen si scambiarono un’occhiata eloquente, dopo la quale entrambi esclamarono

« Lavi, ti abbiamo preparato un banchetto di bentornato! »

I due compagni non si sarebbero mai aspettati, conoscendo la natura apparentemente spavalda e giocosa di Lavi, che si sarebbe mostrato un po’ imbarazzato, ma visibilmente contento, al suono di quelle parole. Infatti, disse molto colpito

« Oh beh, grazie, non dovevate! Questa missione ci ha trattenuti più del previsto, ma non è stata particolarmente difficile, per fortuna! »

Sorrise e, ad un tratto, spostò lo sguardo dai visi dei suoi amici per poter vedere se alle loro spalle ci fosse qualcuno… e qualcuno c’era, ma purtroppo non chi avrebbe sperato di rivedere dopo un mese di assenza!

«  Ah, baka Usagi! »

Era Yu Kanda. Lavi si divertiva a chiamarlo per nome per irritarlo, perciò rispose prontamente alla sua provocazione,

« Ciao Yu! Dove stai andando? »

Preparandosi ad una sfuriata in pieno “stile Kanda” con tanto di katana sguainata pronta a colpire, Bookman Junior si allontanò di qualche passo, ma quello non lo guardò storto, sembrava non avesse tempo da perdere.

« Ora devo partire per una missione con Marie, non ho alcuna intenzione di starti a sentire. Ci vediamo, Moyashi, Crowley. »

Allen si girò di colpo,

« Ti ho detto mille volte che mi chiamo Allen! », ma ormai il giovane spadaccino si era già allontanato. Perciò strinse i denti, non aveva senso litigare in quel momento con lui, aveva cose ben più importanti a cui pensare.

- Spero che Miranda abbia già portato Lenalee nella stanza, ora manca solo… -

« … Yu è sempre il solito scontroso, non è vero Allen? Allen? Mi stai ascoltando? A cosa pensi? »

« S-scusa Lavi ero sovrappensiero! Dicevi di Kanda? »

« Mmm, niente, le solite cose… »

C’era una cosa che voleva domandare all’amico, ma si sentiva stranamente in imbarazzo a chiederlo, però perché mai? Anche lei è loro amica, no? Non c’è niente di male. Infatti, dopo un attimo di esitazione, aggiunse,

« Ascolta Allen, Lenalee non c’è? »

A quelle parole, Allen sembrò di nuovo attento e lo guardò di sottecchi. Quasi percependo i pensieri del compagno, Lavi si sentì le guance in fiamme e disse in fretta,

« S-sì, insomma, siete tutti qui e… è strano che non sia con te, con voi! »

A quel punto intervenne Crowley esclamando « Lo scoprirai presto! Invero! » e, porgendogli una benda, aggiunse « Però dovrai indossare questa. »

 

 

« Ehi insomma, mi dite cosa sta succedendo? Si può sapere per quale motivo mi hai bendata, Miranda? »

Lenalee aveva il presentimento che i suoi amici avessero preparato qualcosa per lei, però non era né il suo compleanno né ricorreva un qualche anniversario, si era forse dimenticata qualcosa?

« Tranquilla Lenalee, è una sorpresa, te l’ho detto! »

La voce un po’ tremante della goffa e impacciata esorcista non fece altro che farla insospettire ancora di più, ma dal tono della sua voce capì che sarebbe stato qualcosa di piacevole, molto piacevole. Però, ad un tratto le venne un dubbio,

- Oh no, e se ci fosse Komui dietro tutto questo? Magari qualcosa di imbarazzante come quel “Party dell’Amichevolezza”? -

La ragazza dai capelli neri e i tratti orientali arrossì di vergogna al pensiero che potesse essere qualcosa di simile, questa “fantomatica” sorpresa.

- Aveva architettato quell’assurdo piano solo per scoprire l’identità del fidanzato che in realtà non avevo affatto! Che sciocco! Certo, avere un ragazzo non sarebbe poi così male, però il lavoro di esorcista è così pericoloso… Siamo in guerra contro il Conte, e cose come pensare all’amore, ad una futura famiglia… Non posso permettermele. Komui e i miei amici sono la cosa più importante, devo pensare a proteggerli, sono loro la mia priorità. -

Lenalee era così persa nei suoi pensieri da non accorgersi che Miranda l’aveva fatta sedere di fronte ad un tavolo, senza ancora però toglierle la benda. Improvvisamente sentì una voce familiare,

« Allen, Crowley! Mi spiegate cosa sta succedendo?! Sembra che stiamo camminando da ore, e io sono appena tornato dalla missione con Bookman, avrò pur diritto a fare un sonnellino! »

- Lavi?! -

Pensò Lenalee, sentendosi improvvisamente felice senza capirne bene il motivo. Allora, non aspettò un minuto di più, si tolse la benda e corse incontro al ragazzo. Lo abbracciò e lui, togliendosi a sua volta il panno che gli copriva l’occhio sano e quello perennemente nascosto dalla benda, arrossì sorpreso e, sorridendo, strinse a sé la giovane.

L’atmosfera intorno a loro si fece strana, in qualche modo… romantica.

Allen guardò emozionato i due amici abbracciarsi, dopodiché scorse gli sguardi entusiasti di Miranda e Crowley, che fecero un cenno come per dire “Sta andando tutto per il verso giusto!”.

« Ehm ehm… » Allen tossì, facendo notare la sua presenza « dobbiamo forse lasciarvi soli? »

Subito Lenalee e Lavi si staccarono dall’abbraccio con una risatina un po’ nervosa e i visi accaldati, esclamando,

«Ma no, cosa dici? ».

Entrambi, però, non poterono fare a meno di continuare a sorridere guardandosi l’un l’altro.

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


- Eh eh, proprio come avevo previsto! - sfregandosi mentalmente le mani, Allen prese per un braccio Lavi esclamando allegro,

« Ecco qua, siediti pure! Non dovete preoccuparvi di nulla, io, Crowley e Miranda vi abbiamo organizzato un appuntamento a due a sorpresa, ta-dan!! »

Il giovane esorcista batté le mani e subito si accese uno schermo alle sue spalle sul quale apparve un Komui molto agitato sommerso da scartoffie, fogli e fascicoli che gli cadevano ripetutamente addosso,

« Capo, c'è questo! » « E anche questo! »

Erano le voci di Reever e Johnny.

« F-Fratellone? » mormorò perplessa Lenalee.

Con un altro battito di mani, Allen spense il monitor e l'immagine sparì,

« Dato che si tratta di un appuntamento con un ragazzo, e sottolineo RAGAZZO, sarà meglio che Komui non lo venga a sapere per ora, sei d'accordo con me Lenalee? »

I begli occhi scuri della giovane lo guardarono un po' divertita, «Oh Allen-kun, non ti sembra di esagerare un po'? Insomma lui non... ehm » ma subito il sorriso le si spense sulle labbra alla vista delle espressioni seriamente preoccupate dei suoi amici.

« Beh sì, forse non hai tutti i torti... »

Bookman Junior si guardò intorno con curiosità, dopodiché la ragazza sorridente di fronte a lui e infine Allen. Qualcosa non gli era ancora chiaro. Perciò chiese,

« Scusate, sono contento che ci abbiate organizzato una cena, ma sbaglio o questa... è la camera di Yu? Se venisse a sapere che gli avete trasformato la stanza... »

Il suo tono era scherzoso, ma una chiara punta di apprensione si avvertiva nel tono della sua voce. Indicò con la mano le candele accese, i bicchieri elegantemente decorati, le rose dai diversi colori...

« Si può sapere dove avete trovato tutte queste cose? »

« Nell'armadio di Kanda, ovvio! Ah ah ah! » esclamò Allen completamente rilassato.

Sia Lenalee che Lavi impallidirono visibilmente, e la ragazza batté furiosa una mano sul tavolo scattando improvvisamente in piedi,

« Ma sei impazzito, Allen-kun?! Dev'essere così, per forza! Non dirmi che queste sono... le sue ciotole per la soba?! »

A tutti, all'interno dell'Organizzazione e non, era proibito anche solo avvicinarsi alla stanza di Kanda e, in particolare, alle ciotole usate dallo scontroso esorcista per mangiare la sua adorata soba, ne era incredibilmente geloso.

« Persino voi, Crowley, Miranda-san... »

« Tranquilli ragazzi, è tutto sotto controllo. Kanda si trova a Matera con Marie, occupato in una missione che durerà diverse settimane! Sistemeremo tutto prima del suo ritorno. »

Allen sorrise ai presenti sicuro delle sue parole.

I due ragazzi tentarono di nuovo di protestare, ma l'amico dagli occhi grigi più brillanti del solito, li rassicurò nuovamente dicendo che Kanda non sarebbe mai venuto a saperlo e che lui, Miranda e Crowley desideravano solo che trascorressero una tranquilla serata in compagnia, senza preoccuparsi, almeno per una sera del loro duro lavoro di esorcisti e della difficile guerra contro il Conte del Millennio.

Sinceramente colpiti dall'attenzione dei loro amici, Lavi e Lenalee si scambiarono un'occhiata felice e si dissero d'accordo, sarebbero rimasti.

Allen sospirò di sollievo, pensando tra sé e sé - Pff, meno male, per un attimo ho davvero temuto che se ne sarebbero andati! -

« Bene, allora... chi cucinerà per noi stasera? Immagino Jerry-san, adoro i suoi manicaretti, sono proprio curiosa! » chiese gioviale la ragazza dai tratti orientali, mentre cercava di spiare oltre la porta della stanza, sicura che sarebbe spuntato da un momento all'altro l'eccentrico cuoco dell'Organizzazione.

Ma Miranda e Crowley, vestiti da perfetti camerieri, si erano già avviati verso le cucine, portandosi appresso anche Allen senza che nessuno le rispondesse. Forse non l'avevano sentita.

« Beh sì, immagino sarà lui... » rispose allora Lavi toccandosi nervosamente i capelli cremisi, erano soli.

- Con i capelli un po' più lunghi sei davvero bella... - avrebbe voluto dirle, ma si trattenne. La guardò soltanto per un attimo senza dire nulla.
Durante quelle settimane in cui non si erano visti, nonostante avesse provato e riprovato a non pensare a lei, la sua immagine gli era apparsa il sogno tante volte...
Il giovane Bookman si preoccupava sempre della sua difficile posizione di esorcista e, soprattutto, del suo maestro, Bookman senior.

- Non posso affezionarmi ad Allen, Crowley, Miranda... ero sicuro che l'Ordine sarebbe stato un posto come un altro, però poi ho incontrato loro ed è cambiato tutto... -

« … E allora ho pensato che il fratellone Komui di sicuro si sarebbe arrabbiato che avessi preso quei documenti senza il suo permesso, ma poi mi sono detta, beh Reever mi aveva detto che erano urgenti e allora... allora, ehm... Lavi, mi stai ascoltando? »

« Sì, ehm dicevi? Scusami Lenalee, ero distratto, dicevi di Komui? »

Da qualche minuto la ragazza aveva notato lo sguardo assente del ragazzo, che sembrava più interessato al tramonto serale che brillava fuori dalla finestra piuttosto che a chiacchierare con lei. Abbassando un po' lo sguardo sul piatto, si mise una ciocca di capelli dietro all'orecchio, dicendo

« Non è niente, scusami tu, forse sto parlando un po' troppo. Immagino sarai stanco a causa del lungo viaggio di ritorno... »

Lenalee mantenne il suo dolce sorriso sulle labbra, ma Lavi capì che qualcosa le oscurava lo sguardo, che non si trattava di un sorriso spontaneo. Preoccupato e, sentendosi un po' in colpa per la sua disattenzione, cercò di scusarsi, ma non fece in tempo ad aprir bocca poiché in quel momento entrò nella stanza Miranda con due piatti in mano.

Lavi si alzò prontamente, « Miranda! Aspetta, lascia che ti dia una mano! »

« Non preoccuparti, Lavi. Prima di diventare un'esorcista ho fatto innumerevoli lavori, tra cui anche la cameriera, la lavapiatti... nonostante fossi veramente imbrana- ops!! »

Miranda era famosa per essere un'incredibile sbadata, ma a cosa pensava Allen quando ha chiesto a lei di portare i piatti?!
Fortunatamente, Lavi afferrò le portate un attimo prima che queste potessero cadere a terra.

« M-mi dispiace, scusatemi! Scusate! » 

Miranda, davvero mortificata, continuò a scusarsi per cinque minuti buoni.

« Non preoccuparti, Miranda-san, è tutto a posto! » esclamò subito Lenalee per rassicurarla.

« Et voilà! » il giovane sistemò agilmente i piatti sul tavolo, sorridendo a Miranda « Non è successo nulla! Va tutto bene. »

La ragazza, ancora un po' imbarazzata, ma sollevata, ricambiò il sorriso, fece un piccolo inchino augurando loro buon appetito e se ne andò, lasciandoli nuovamente soli.

« Ehi Lavi, guarda! Questo non è il solito cibo che prepara Jerry! Patate, carne al sangue e poi, questa strana salsa... è buona! »

La ragazza prese un po' di quella salsa portandosela alla bocca annuendo contenta, per poi lanciare uno sguardo a Lavi, il quale stava osservando rapito la curva delle sue labbra. Sentendosi colto sul fatto, Bookman Junior arrossì di colpo.

« Lavi? Che ti succede? Sei strano. »

Lenalee non riusciva a capire cosa passasse per la testa di quel ragazzo. Poco prima sembrava che non fosse interessato a parlare con lei, e subito dopo la guarda e arrossisce?

- È davvero insolito, fino a poco tempo fa parlavamo in un modo così naturale, perché siamo così impacciati? Soprattutto lui... - pensò tra sé e sé

« Sei strano. » ripeté piano, guardandolo negli occhi.

« Lenalee, io... vorrei dirti una cosa, vedi... »

Purtroppo un gran fracasso interruppe bruscamente Lavi, sia lui che Lenalee sentirono distintamente le voci di due persone che, urlando, si stavano avvicinando a grandi passi verso la camera di Yu.

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


« Walker!!! Si può sapere dove stai portando quei piatti?! Non erano per te? Guarda che non sono nato ieri, ho visto che sei sgattaiolato chissà dove anche poco fa con le patate e la carne che avevo preparato per te. »

« L-Link, ecco, vedi... »

Allen cercò invano di fermare il severo ispettore, suo supervisore personale Howard Link,

« No, aspetta ehm... posso spiegare tutto! »

Troppo tardi. Rosso di rabbia e leggermente spettinato, il giovane biondo spinse via con una mano il ragazzo dagli occhi grigi, mentre con l'altra aprì furioso la porta della stanza di Yuu Kanda.
Lenalee e Lavi si girarono e impallidirono. Tutti sapevano che l'ispettore Link era un uomo piuttosto rigido e ligio alle regole e al dovere, e organizzare una cena nella camera privata di un esorcista  non era consentito, naturalmente... oltretutto senza il suo permesso!

« C-che cosa sta succedendo qui? »

Link si guardò intorno. Una grande tavola imbandita, piatti e bicchieri elegantemente abbinati, candele ovunque, ma soprattutto...

« Q-Quelle sono le mie patate! Walker... »

« Link, ti prego! Lavi è appena tornato dopo una missione di mesi, Jerry è fuori con dei suoi amici e l'unico che sappia cucinare oltre a lui sei tu! Non te l'ho detto perchè sapevo come avresti reagito, ehm ehm »

Allen si mise sull'attenti imitando buffamente l'accento tedesco dell'ispettore,

« Walker, zei impazzito?! Kvesto è contro le regole! »

« Zitto, Walker!! »

La strana imitazione di Allen e l'intera situazione era talmente assurda e improvvisa, da risultare incredibilmente comica.
Lavi, non riuscendo a trattenersi oltre, scoppiò in una fragorosa risata, Lenalee e Allen ne furono quasi immediatamente contagiati e i tre continuarono a ridere per un quarto d'ora buono, senza curarsi delle proteste del povero Link.
Dopo essersi calmati, gli esorcisti pregarono il biondo di non dire nulla ai suoi superiori, ma nulla sembrava poter smuovere quel cuore di pietra.
Ad un tratto, Allen ebbe un lampo di genio, sapeva che l'ispettore possedeva un lato tenero, ma più di tutto, sapeva che esisteva qualcosa per cui avrebbe volentieri chiuso un occhio: la consapevolezza di poter fare un dispetto a Kanda.
Era risaputo, infatti, che fra i due non scorresse buon sangue, caratteri troppo diversi forse.

« Link, ascolta... Posso parlarti un attimo? »

Allen prese da parte il giovane corvo,

« Se Kanda scoprisse cosa abbiamo fatto nella sua stanza si arrabbierebbe molto, non credi? A entrambi sta antipatico, e ho visto questa come un'occasione per fargliela pagare per tutte le volte che mi ha chiamato “Moyashi”... »

Il più giovane guardò di sottecchi l'altro, e vide con soddisfazione un sorrisetto sarcastico formarsi sulle sue labbra, sapeva di aver colto nel segno.
Inoltre aggiunse,

« E ti prometto che mangerò di più e in modo sano. »

Questo l'avrebbe di certo convinto, infatti Link disse

« E va bene Walker, per questa volta non dirò nulla, ma vedi di non venir meno alle tue parole. »

Poi si rivolse a Lavi e Lenalee soggiungendo

« Mangiate pure, ora manca solo il dolce... »

A quelle parole l'ispettore sbarrò improvvisamente gli occhi terrorizzato, e correndo verso le cucine urlò

« Ahhhh!!!! La mia torta, bruciaaaa!! »

Lavi osservò la fuga di Link confuso, poi Lenalee e Allen e tutti e tre scoppiarono di nuovo a ridere. Dopo un attimo, Allen si congedò, lasciandoli soli.
La simpatica scenetta fu provvidenziale; Allentò infatti tutte le tensioni che c'erano state fino a poco prima tra i due. Cominciarono a parlare del più e del meno, Lavi della missione appena conclusasi con Bookman, Lenalee degli aneddoti accaduti all'Ordine in quegli ultimi mesi in cui era mancato.

« Link, cucina davvero bene, non è vero, Lavi? »

« Sì, soprattutto i dolci, mi sono piaciuti moltissimo! »

Esclamò il giovane visibilmente soddisfatto toccandosi con una mano il ventre gonfio,

« Sono veramente pieno come un uovo! Ma soprattutto mi sto divertendo tantissimo a stare con te, ti ho pensata spesso in questi mesi e... ehm no, cioè non volevo dire, ehm... »

A Lavi il viso diventò dello stesso colore dei suoi capelli, rosso acceso, quando capì di aver detto troppo, e, prima che la ragazza potesse aprir bocca, si alzò in tutta fretta scusandosi, dicendo che era molto stanco e che sarebbe andato a riposare. Non poteva restare lì, si sarebbe tradito di nuovo, ne era certo!
Non fece in tempo, però, ad uscire dalla stanza che quasi si scontrò con Allen.

« Ehi, ma cosa fai? »

« S-scusa, Allen! »

Lavi riuscì appena in tempo ad afferrare la torta che il giovane esorcista teneva in mano. Con la coda dell'occhio libero dalla benda lesse due parole scritte con la glassa sulla parte superiore della torta, “Non andare.”, che cosa voleva dire?

« Lavi, aspetta, manca la torta, Lavi! »

Allen lo guardò implorante, con una strana luce negli occhi. Deciso, prese per un braccio il giovane Bookman, dicendogli

« Non scappare ancora! So cosa provate l'uno per l'altra, è evidente! Davvero rinunceresti a lei? »

Lavi non riusciva a credere alle proprie orecchie, era evidente? Aprì la bocca, tentò di dire qualcosa ma non uscì alcun suono dalle sue labbra. Gli tornò alla mente quel momento in cui si era chiesto se l'avrebbe seguita come Bookman, oppure...? E allora riuscì a pronunciare solo due parole,

« Sì, devo. »

« No, non devi! Non puoi! Stai scappando da troppo tempo, devi rivelarle i tuoi sentimenti, non vuoi essere felice? »

« Non potrei mai renderla felice! »

Lavi si liberò bruscamente dalla stretta di Allen, guardandolo serio,

« Non capisci? Io sono un Bookman, non posso avere legami con gli altri, lo sai, ormai a voi mi sono affezionato, questo sì, ma non posso assolutamente avere un legame oltre l'amicizia! Lei è troppo importante, la ferirei, ne sono certo. »

« Ma tu la ami, giusto? Non è così? »

Gli occhi di Allen lo fissavano gravi, ero deciso ad andare fino in fondo, non avrebbe permesso a Lavi di essere infelice, e nemmeno a Lenalee, erano i suoi migliori amici dopotutto.

« Sì! Certo che la amo, altrimenti come potrei lasciarla andare? Come potrei... »

Le parole gli morirono sulle labbra, tacque e abbassò lo sguardo. Una sola lacrima gli rigò la guancia, il cuore non cessava di dolergli.

« Lavi... »

Lenalee lo stava guardando sulla soglia della porta.

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


« Oh Lavi... Lavi!! »

La ragazza fece un passo in avanti, gettandosi fra le sue braccia,

« Anch'io ti amo! Era da tempo che volevo dirtelo, ma non sapevo come avrei potuto fare, perciò ho chiesto ad Allen di organizzare questa cena per noi... te l'avrei detto alla fine, alla torta... »

« Esatto, l'appuntamento era stata un'idea di Lenalee e non mia » intervenne Allen,

« Io ho solo organizzato il tutto e ho fatto credere agli altri che fosse una mia iniziativa, Lenalee ti avrebbe poi rivelato tutto alla fine, ma tu sei stato talmente stupido da volertene andare prima che potesse farlo! Certo, la sorpresa ha funzionato bene anche così, eh eh... »

Lavi sentì appena le parole dell'amico, quasi provenissero da un mondo lontano... Stava guardando Lenalee, finalmente fra le sue braccia, dove aveva sempre sperato finisse. Oltretutto diceva pure di amarlo! Con un lieve rossore sulle guance e pieno di gioia, la abbracciò. Quante volte aveva fantasticato di poterlo fare e ora finalmente... poteva.
Senza dire una parola, si staccò leggermente da lei e la guardò negli occhi. Appoggiò una mano sulla sua guancia, chiuse le palpebre e la baciò.
Lenalee si stupì, ma solo per un attimo, dopodichè ricambiò felice il bacio.

Allen, dietro di loro, li guardò sorridendo, tirando un sospiro di sollievo. Ce l'aveva fatta, non tutto era andato come previsto, però il risultato era stato raggiunto, ora entrambi conoscevano l'uno i sentimenti dell'altra.
Piano piano si allontanò da loro, lasciandoli soli, liberi di parlarsi con franchezza, senza più nascondere nulla.

- Non vedo l'ora di raccontare tutto a Crowley e Miranda! - pensò tra sè e sè, mentre si dirigeva a passo svelto e di buon umore verso le cucine.





Appoggiato allo stipite della finestra, il giovane Bookman osservò il sorgere del sole. Si trovava nella sua stanza, indossava solamente un asciugamano intorno alla vita e la benda che non toglieva mai dall'occhio destro. Se la toccò delicatamente con una mano,

- Un giorno le dirò che cosa si nasconde qua sotto, non voglio avere segreti con lei... -

Girò la testa verso il letto, osservando l'esile figura di Lenalee addormentata. Al pensiero di cosa avevano fatto la notte precedente si sentii le guance accaldate e un sorriso gli spuntò spontaneo sul volto.

« Non mi sembra vero, sono... così felice... » sussurrò.

In silenzio le si avvicinò, si sedette sul letto e le accarezzò piano i capelli. Era certo che, con lei al suo fianco, sarebbe riuscito ad affrontare qualsiasi sfida, persino l'ira di Komui!
Ridacchiò sottovoce, un po' preoccupato pensando al momento in cui avrebbero parlato del loro rapporto all'iperprotettivo fratello di Lenalee... E proprio in quel momento, la giovane aprì lentamente gli occhi.

« Scusa Lenalee, non volevo svegliarti... »

« Oh no, non preoccuparti... Non stai andando via, vero? »

Lo sguardo di lei si incupì al solo pensiero, e Lavi vide un lampo di paura riflettersi nei suoi occhi. Allora lui le prese la mano, intrecciando le dita con le sue. Disse deciso,

« No, non ti lascerò così facilmente, mai più. »

Le baciò piano la fronte, poi le labbra. Lei allora gli sorrise radiosa,

« Grazie, amore mio! »

Lei lo abbracciò forte. Era la prima volta che lo chiamava in quel modo. Si sentì ancora più felice di quanto non fosse. Allora Lavi decise di parlarle, cercando le parole più adatte, guardandola negli occhi.

« Lenalee, il nostro lavoro di esorcisti è pieno di pericoli, questo mondo ne è pieno, il Conte è ormai sul piede di guerra contro di noi, perciò... »

La ragazza lo guardò un po' allarmata e confusa, cosa c'entrava adesso il Conte? Perchè ne stava parlando? Aveva appena detto che non l'avrebbe lasciata, cosa stava cercando di dirle?

« ... Sposami. Tu sei l'unica donna che abbia mai amato, Lenalee. Non sappiamo cosa potrebbe accadere domani o in futuro, ma di una cosa sono assolutamente certo: io ti amo e voglio stare con te, non è necessario che mi rispondi subito, posso aspettare, però... volevo dirtelo. »

Osservò, mentre pronunciava quelle parole, il viso di lei, illuminato dai primi raggi di sole che entravano dalla finestra. Lenalee si sentì commuovere e dalle guance le scesero piano delle lacrime di gioia.

« Sì!! Milioni di volte sì! » urlò felice, abbracciando di nuovo l'amato, inebriandosi del suo profumo.

Il giovane ricambiò l'abbraccio, per poi baciarla.

« Mmm Lavi... » Lenalee ricambiò il bacio spingendo il ragazzo verso di lei,

« Lenalee, cosa vuoi fare? » le chiese malizioso il giovane Bookman, lei rise piano e disse,

« Dimostrarti quanto ti amo. »

Il giovane sorrise e la baciò di nuovo, stringendola forte a sè.

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