Le Cronache di una Gemma:Il risveglio degli angeli caduti

di Cronos22
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un nuovo inizio ***
Capitolo 2: *** Il risveglio ***
Capitolo 3: *** La rabbia celata nell'animo ***
Capitolo 4: *** Un'amara rivelazione ***
Capitolo 5: *** Il preludio di uno scontro ***
Capitolo 6: *** Scontro tra titani ***
Capitolo 7: *** Affrontare la verità ***
Capitolo 8: *** I tre comandanti ***
Capitolo 9: *** La decisione di Perla ***
Capitolo 10: *** Chaos celato all'interno dell'impero ***
Capitolo 11: *** L'inizio della tempesta ***
Capitolo 12: *** Partenza per il pianeta deposito ***
Capitolo 13: *** Battaglia per il destino dell'impero ***
Capitolo 14: *** L'ora più buia ***
Capitolo 15: *** Un aiuto proveniente dalla Terra ***
Capitolo 16: *** L'entità mascherata ***
Capitolo 17: *** Il pianeta maledetto ***
Capitolo 18: *** La caduta di un eroe ***
Capitolo 19: *** Le tre divinità ***
Capitolo 20: *** I dolori di un passato lontano ***
Capitolo 21: *** Il potere dei guardiani ***
Capitolo 22: *** La triade del fato ***
Capitolo 23: *** Risvolti prima della guerra ***
Capitolo 24: *** La guardiana dei morti ***
Capitolo 25: *** Il potere della morte ***
Capitolo 26: *** Due animi,Un solo essere ***
Capitolo 27: *** La sofferenza nel cuore di una perla ***
Capitolo 28: *** Scontro finale per il destino dell'universo ***
Capitolo 29: *** La furia di un demone e l'amarezza di una gemma ***
Capitolo 30: *** Kalimdor e Serienor:Passato e presente a confronto ***
Capitolo 31: *** L'albero della vita ***
Capitolo 32: *** Il risveglio dei draghi ***
Capitolo 33: *** Padre e figlio uniti nella battaglia ***
Capitolo 34: *** La caduta dell'ultimo serafico ***
Capitolo 35: *** La fine di un'era ***
Capitolo 36: *** Una pace ritrovata ***



Capitolo 1
*** Un nuovo inizio ***


Un nuovo inizio
 
Erano trascorsi due anni da quando il demone Nekroz era stato sconfitto su Homeworld e la pace finalmente poté tornare a regnare sovrana nell’universo e le gemme di Cristallo dopo aver trascorso tanti anni come delle ricercate e delle traditrici,furono nuovamente reintegrate all’interno della società di gemmica,decidendo però di rimanere sulla Terra come se fossero una sorta di ambasciatrici tra il loro mondo e quello degli umani,continuando ad abitare in quella piccola casetta sulla spiaggia illuminata debolmente dal caldo sole del tramonto,con il cielo che lentamente assumeva una colorazione arancione,con Garnet,che priva del suo visore,osservava sorridente dalla veranda l’immensa distesa azzurra marina,ripensando agli ultimi anni trascorsi privi per la prima volta da ogni preoccupazione,venendo improvvisamente distratta dai suoi pensieri dalla porta di casa,la quale aprendosi lentamente cigolando rivelò la presenza di un ragazzo alto,muscolo e un po’ paffutello con dei lunghi e folti riccioli neri avvolti in una sorta di coda di cavallo che sembrava a malapena contenere i suoi capelli,vestito con una maglietta bianca con una stella multicolore,dei jeans lunghi blu e delle scarpe da ginnastica bianche con delle strisce nere.
-Garnet per caso ho interrotto qualcosa?-domandò il ragazzo sorridendo,mentre si grattava la testa per il nervosismo
-No,Steven-rispose sorridendo –Stavo solo guardando il mare interrogandomi un po’ sul futuro-materializzando sul viso il suo visore
-Sai per caso dove si trova Perla?-
-Alla radura-esclamò la gemma rossa diventando improvvisamente malinconica –E già da molto tempo che è lì-continuò sospirando
-Grazie per l’informazione-assumendo un atteggiamento leggermente abbattuto,ma sempre sorridente –La raggiungerò immediatamente-allontanandosi con passo spedito da casa,dirigendosi verso Beach City,osservando mentre camminava il paesaggio surreale che lo circondava,con il mare stranamente calmo ed il cielo privo di nuvole,con le luci della città che si facevano sempre più forti,nell’addentrarsi al suo interno fino ad arrivare davanti al Big Donut,dove trovò Ametista intenta a sgranocchiare una ciambella seduta sopra un panchina.
-Yo Steven-esclamò la gemma viole scorgendo la figura del ragazzo –Che stai facendo?-
-Stavo raggiungendo Perla alla radura-
-Buona fortuna-esclamò ridacchiando –Spero che tu ci riesca a portarla via da quel luogo-alzandosi e dirigendosi verso il santuario,salutandolo di spalle con un semplice cenno della mano.
Steven comprese a malapena le parole dell’amica chiedendosi cosa volessero significare,affrettando il passo,cercando di raggiungere in fretta la radura fuori Beach city,mettendosi di colpo a correre prima che il sole tramontasse completamente,lasciando il posto alla notte.
La mente del ragazzo in quel momento sembrava correre ancor di più delle sue gambe,immaginandosi la scena che avrebbe trovato dinanzi a se non appena fosse arrivato,ignorando completamente il mondo che lo circondava,inciampando nel mentre sopra la radice di un albero cadendo rovinosamente a terra,rialzandosi lentamente con un leggero dolore provenire dal ginocchio destro,che aveva qualche piccolo taglio dovuto alla caduta,osservando il paesaggio intorno a se,rendendosi conto di essere appena arrivato all’interno di un’immensa distesa erbosa,scorgendo in lontananza Perla con un grande fiocco nero,seduta immobile davanti a quella che sembrava una tavola di pietra.
Steven si avvicinò con lentezza cercando di non disturbare la gemma bianca,che con gli occhi chiusi e con le mani aperte sopra le gambe,eseguiva dei lunghi e profondi respiri come in una sorta di trance,sedendosi con cautela al suo fianco,intristendosi leggermente nel vedere davanti a se la lapide appartenente al serafico Lance,sacrificatosi per il bene dell’universo.
-Perla-esclamò con amarezza il ragazzo,cercando di attirare l’attenzione della gemma –So benissimo quanto tu tenessi a lui,ma penso che sia arrivato il momento di andare avanti-guardandola con la coda dell’occhio
-Lo so Steven-esclamò aprendo lentamente gli occhi,osservando con sguardo triste la lapide grigia –Ma è veramente difficile dimenticare tutto quello che abbiamo passato insieme-abbassando le testa verso il terreno
-Tu non devi dimenticare-disse con risolutezza –Devi custodire nel tuo cuore la tua esperienza con lui,fare in modo che ti faccia crescere emotivamente-rivolgendo i suo occhi verso la perla –Queste esperienze devono diventare il tuo trampolino di lancio verso qualcosa di nuovo e radioso-rivolgendole un caldo sorriso
-Da quando sei diventato così saggio-esclamò sollevando la testa,sorridendo con un po’ di tristezza ancora evidente sul suo viso,ritornando a fissare il luogo di sepoltura simbolico del serafico –Ammetto che è stata una meravigliosa avventura ed anche se volessi non potrei più tornare indietro-accarezzando con una mano la fredda pietra
-A tutti noi manca-stringendola di colpo in un abbraccio –Capisco quanto tu ti sia potuta sentire persa in questi due anni-strofinandole dolcemente la schiena,venendo ricambiato dalla ragazza che lo strinse ancora più forte,piangendo per sfogare quel dolore che risiedeva dentro di lei da quando Lance era passato a miglior vita.
-Mi manca davvero tanto-esclamò separandosi lentamente dall’abbraccio e guardando negli occhi Steven,il quale sollevandosi in piedi tese una mano di aiuto alla ragazza.
-Che ne dici di tornare tutti e due al tempio-
-Va bene-afferrando la mano del ragazzo,alzandosi da Terra ed insieme a lui,allontanarsi da quel triste luogo,dando un ultima occhiata alla lapide,prima di voltarsi e di ritornare a casa insieme a quello che poteva essere considerato il suo bambino.
Nel frattempo all’interno della casa al mare,Garnet ed Ametista entrambe sedute sul divano,discutevano pacatamente riguardante il comportamento anomalo,anche se giustificato,della loro compagna di squadra,la quale diventava sempre più distante e distratta con il passare del tempo.
-Garnet capisco che Perla si senta persa,ma sono passati due anni-esclamò Ametista mentre giocava con una ciocca dei suoi capelli
-Ti ricordi com’era quando Rosa se n’era andata?-
-Uno straccio,non riusciva a capacitarsi sul perché ella avesse fatto un gesto così avventato-
-Ed anche tu ti sentivi come abbandonata-aggiunse rivolgendo il suo sguardo al piccolo quarzo viola
-E tutto questo cosa ha a che fare con me?-domandò spiazzata,rivolgendo un’occhiata stranita all’amica
 -Niente-esclamò togliendosi il visore,mostrando tutta la sua preoccupazione –Però ti volevo solo far notare che stavolta la situazione è diversa-
-In che senso diversa?-
-Ripensaci…nel caso di Rosa l’amore era solo unilaterale e non corrisposto,dominato unicamente dalla fervida fantasia di Perla,mentre con Lance era ricambiato e sincero quindi a mio avviso più doloroso e difficile da superare-
-Quindi pensi che potrebbe peggiorare?-
-Non lo so-esclamò sospirando –Ho avuto la possibilità di vedere tanti futuri diversi e la maggior parte di essi non sono per niente piacevoli,quindi non so sinceramente più cosa pensare ora come ora-
In quel preciso istante la discussione venne interrotta dall’apertura repentina della porta,con Steven insieme a Perla,con il viso rosso per le lacrime versate in precedenza,i quali varcarono la soglia,entrando all’interno del piccolo salotto,attirando l’attenzione delle due gemme,che con calma osservarono i due ragazzi mentre si sedevano sopra due sgabelli posti davanti al tavolo della zona cucina,intenti a parlare tranquillamente tra di loro,apparentemente incuranti della presenza delle altre due componenti del gruppo presenti in sala,con Garnet che si diresse con aria stoica verso i ragazzi.
-Perla come stai ora?-domandò la fusione con un minimo di apprensione,appena udibile dalla sua voce
-Un po’ meglio grazie a Steven-rivolgendo un piccolo sorriso all’adolescente
-Che cosa intendi fare ora?-domandò il bambino spiazzando la fusione,togliendole le parole di bocca
-Pensavo di prendermi una pausa e riflettere sul mio futuro-dirigendosi verso la porta del tempio
-Spero che la serenità della tua stanza riesca a farti riflettere e ti porti consiglio-esclamò Garnet,prima che la gemma bianca entrò dentro la sua stanza,chiudendola immediatamente dietro di lei.
Nel momento esatto in cui Perla entrò dentro il tempio di cristallo,la piattaforma di teletrasporto si attivò istantaneamente,materializzando davanti ai presenti Lapis Lazuli con in mano una piccola busta di carta e degli occhiali da sole sul viso,scendendo dalla piattaforma,avvicinandosi sorridente verso le gemme di cristallo,le quali rimasero sorprese e scioccate nel vederla.
-Guarda chi si rivede dopo un anno di assenza-esclamò Ametista ridacchiando,chiedendo entrambi gli occhi
-Lapis sei tornata dal tuo viaggio!-esclamò Steven eccitato,accogliendo la gemma blu con un abbraccio,accorgendosi immediatamente che mancava qualcuno all’interno della stanza –Scusa ma Peridot non era partita insieme a te?-
-E’ voluta tornare al santuario per vedere come stavano Sapphire e Sky,mi ha detto che sarebbe venuta a trovarvi non appena sistemerà un po’ di cose all’interno del castello-disse con un sorriso scompigliando dolcemente i capelli del ragazzo,porgendogli il piccolo pacchettino –Questo è per te-
-Che cos’è?-domandò aprendo con eccessiva rapidità il pacchetto,notando una piccola scatoletta decorata finemente,con rivestimenti in oro e argento,sopra uno sfondo blu marino con diverse sfumature di verde,che fungevano da accompagnamento allo sfondo
-E’ un carillon-rispose premendo un pulsante posto dietro il cofanetto,facendo partire una musica melodica rilassante –Mi sembrava il regalo adatto dopo il nostro viaggio a Vienna-
-E’ meraviglioso-osservando la gemma blu con gli occhi stellati e con un enorme sorriso sul volto
-Mi fa piacere che ti piaccia-esclamò sedendosi sopra uno degli sgabelli,strofinandosi la schiena con la mano sinistra -Ammetto che anche se sono una gemma,il tempo si fa sempre sentire prepotentemente-aggiunse ridacchiando,osservando l’ambiente interno,notando Garnet ed Ametista che la osservavano in modo alquanto strano e bizzarro,sentendosi improvvisamente a disagio e fuori luogo –Qualcosa non va ragazze?-rivolgendosi a loro con tono timoroso
-Volevamo solamente sapere come tu te la stia cavando?-domandò la fusione
-Se pensate che io sia ancora scossa per la morte di Lance,vi state sbagliando di grosso-esclamò seriamente,portando le braccia avanti con i palmi delle mani rivolte verso le due gemme –Ho superato quasi pienamente,grazie a Peridot,il trauma della sua scomparsa,quindi non vi preoccupate-esclamò sorridendo –Invece Perla come sta?-
-Non bene-rispose Ametista alzandosi dal divano,mettendosi a camminare avanti ed indietro per il salone –Visita ogni settimana il memoriale che abbiamo costruito e più il tempo passa,più lei diventa sempre più chiusa e riservata-
-Non sappiamo cosa fare-aggiunse Garnet incrociando le braccia
-Un modo per farla rasserenare esiste-esclamò Lapis congiungendo le mani ed abbassando la testa sopra le nocche sorridendo –Organizziamo una bella festa in suo onore-spiazzando le gemme presenti,le quali accolsero con entusiasmo la proposta dell’amica.
Intanto all’interno del santuario di Cristallo,Perla rimaneva seduta a meditare sopra la cascata centrale,osservando,con il suo occhio spento e privo di luce,la calma e la quiete che regnava sovrana all’interno di quello che poteva essere considerato il suo mondo,toccando con il palmo della sua mano destra la distesa d’acqua sottostante,evocando la sua collezione di spade da sotto la superficie acquatica,guardando con apparente disinteresse tutte le armi che nel corso del tempo aveva collezionato con tanta fatica e con tanto dolore,soffermandosi di colpo nella visione di una katana dal fodero bianco.
-Il mio regalo per te-pensò la ragazza afferrando con cura l’arma fluttuante,sfoderandola lentamente dal suo fodero,notando come la lama smussata ed apparentemente logora dopo la battaglia contro Nekroz,emanasse ancora una luce propria celestiale,come se stesse cercando di comunicare attraverso questo sfarfallio un preciso messaggio alla gemma bianca,la quale osservava affascinata la spada ripensando ancora una volta al momento esatto in cui ella la donò a Lance dopo il loro duello.
-Sarebbe stato più facile se tu non avessi ritrovato la memoria-esclamò tristemente la ragazza rinfoderando l’arma –Non avresti combattuto per Homeworld,non avresti rischiato la vita e soprattutto saresti ancora qui con me- poggiando la mano sinistra sopra lo specchio d’acqua,facendo apparire un manichino decorato con un abito e con un mantello bianco come l’avorio,e con delle scarpe dello stesso colore ma con dei lacci neri,che fungevano da contrasto all’intero abbigliamento,sorridendo nel vedere dopo tanto tempo l’antico abbigliamento lucente del serafico,venendo interrotta improvvisamente da un continuo,ma costante bussare provenire da dietro la porta del tempio,che attirò la sua attenzione,facendo scomparire rapidamente le spade ed il vestito,saltellando leggiadramente da una cascata all’altra fino a raggiungere l’ingresso,aprendolo di scatto e trovando Steven,che prese repentinamente Perla per un braccio,tirandola verso l’interno della casa sulla spiaggia,dove trovò Lapis,Garnet ed Ametista intente a preparare degli strani ed inusuali addobbi colorati,con palloncini e festoni sparsi per tutta la casa,senza un ordine ben preciso,causando nella gemma un lieve stato di irritazione misto a curiosità.
-Che state organizzando con tutte queste…cose?-domandò sconcertata la gemma bianca,mentre guardava Ametista gonfiare alcuni palloncini con la sua faccia.
-Stiamo organizzando una festa per risollevarti il morale-rispose Garnet,mentre portava degli scatoloni contenenti altri festoni a Steven e Lapis
-Ma non è necessario tutto questo-esclamò leggermente imbarazzata
-Invece sì che è necessario-esclamò Lapis,prendendo alcuni coriandoli dalla scatola mettendoli dentro alcuni sacchetti di plastica –Non stai passando un bel periodo dopo che abbiamo sconfitto Nekroz e a noi sembra il minimo celebrare le tue gesta-
-Ma non ho fatto molto durante quello scontro-esclamò con un leggero cipiglio avvolgerle il volto
-Non dire stupidaggini-controbatté la fusione facendo cadere alcuni scatoli dalle sue mani –Insieme a Lance hai sconfitto Diamante Giallo,Diamante Bianco e da sola hai tenuto testa a Nekroz-aggiunse con fermezza –Ti sembra poco?-
-Be no,ma…-venendo interrotta da Steven
-Ma niente-esclamò con risolutezza incrociando le braccia,con uno strano sorriso deciso e sicuro di se stampato sul volto –Abbiamo invitato tutte le persone che conosciamo in città per stasera-aprendo frettolosamente una scatola chiusa,con dentro alcune casse audio –Ed abbiamo poco meno di tre ore per sistemare tutto,quindi non puoi più tirarti indietro-
-Discutere con te era proprio come parlare con Lance-esclamò Perla sorridendo -Non potrò mai vincere vero?-
-No,finché non la smetterai di essere così negativa-afferrando una scatola da terra,porgendola alla gemma bianca –E siccome abbiamo poco tempo,anche se sei la festeggiata,abbiamo bisogno anche del tuo aiuto-
La ragazza stranamente rincuorata dal gesto alquanto anormale delle sue amiche e del suo bambino,decise alla fine di accogliere con un sorriso questa strano evento,rimbocccandosi le maniche e scartando anch’ella diverse scatole,aiutando le sue compagne ad organizzare l’evento,dimenticando per un momento la sofferenza che lentamente la stava avvolgendo sempre di più,sentendosi per la prima volta nuovamente libera e capace di compiere una qualsiasi impresa.
 
Note dell’autore
Io:Siamo finalmente tornati con il primo capitolo del secondo atto di questa nostra storia
Perla:Era ora,quanto tempo volevi aspettare i tuoi lettori?!
Io:Calmati non c’ho messo poi tanto tempo
Garnet:Ha ragione,anzi è riuscito a scriverlo in poco tempo
Ametista:anche si rimane pur sempre una lumaca
Io(sarcasticamente):Grazie ragazze siete davvero rincuoranti quando fate così
Ametista:Lo sappiamo
Garnet:Cerchiamo di fare del nostro meglio
Perla:Dopo tutto senza di noi come faresti?
Io(sarcasticamente):Penso che morirei
Perla:Vedi…questi è lo spirito giusto
Io:Ora basta con gli sproloqui…chi è chiude il capitolo?
Garnet:Io no
Perla:Non contate su di me
Steven:Non mi tirate in mezzo perché non chiudo niente io
Ametista:Non guardate me
Io:Anche dopo il primo atto,rimanete sempre le stesse
Bene cari lettori e care lettrici,spero che questa prima parte vi sia piaciuta,ci vediamo al prossimo spumeggiante capitolo

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Capitolo 2
*** Il risveglio ***


Il risveglio
 
Peridot si ritrovava da sola dinanzi all’immenso castello dopo un anno intero di lontananza e di pellegrinaggio intorno alla Terra insieme a Lapis Lazuli,venendo assalita nuovamente dai ricordi riguardanti il suo periodo di felicità e di spensieratezza all’interno di esso,sospirando tristemente ed avvicinandosi con lenta fermezza verso l’enorme portone di legno,portando entrambe le mani sopra la superficie legnosa,spingendola con forza,varcandone lentamente la soglia e ritrovandosi dentro la sala del trono,osservando con occhio triste,ma con espressione sorridente l’enorme artefatto di pietra posto al centro della stanza.
-Sembra che niente sia cambiato da quando me ne sono andata un anno fa-avvicinandosi verso il trono di pietra e strofinando dolcemente la sua mano destra sopra la superficie,facendosi cogliere,non appena toccata la levigata pietra grigia,da uno strano pensiero –Ora che Lance non c’è più,posso finalmente provare questo trono per capire cosa provasse nello stargli seduto-sedendosi comodamente sopra di esso,rilassando velocemente i suoi arti e le sue membra dopo il lungo viaggio.
Improvvisamente una figura nascosta dietro l’oscurità di uno dei tanti corridoi del castello si rese conto della presenza del tecnico gemma e del luogo dove ella stava trovando riposo,lanciando senza pensarci un attimo una falce contro la gemma verde,la quale accorgendosene all’ultimo istante spostò rapidamente la testa dallo schienale,facendo infilzare violentemente l’arma all’interno della nuda pietra ad un millimetro dalla sua testa.
-Chi ha osato?-domandò la gemma furiosamente con espressione spaventata,mentre si guardava intorno
-Sono stata io-esclamò Sky uscendo lentamente dalle ombre del corridoio –E la prossima volta sono sicura che non sbaglierò-muovendosi verso Peridot con passo fermo e deciso,intenta unicamente a recuperare la sua arma
-Ma perché avresti voluto colpirmi?!-
-Perché ti sei seduta sul suo trono-recuperando la falce,depositandola dentro il suo gioiello –E ti ricordo che nessuno si può sedere lì,se non lui-rivolgendole un’occhiata gelida e spietata
-D’accordo non mi siederò più sul trono-esclamò spaventata e con delle gocce di sudore,che scendevano lentamente dalla sua fronte –Ma la prossima cerca di essere più calma nelle reazioni-aggiunse il peridoto ricomponendosi,guardando la gemma azzurra con calma mista ad un pizzico di paura
La perla blu fece finta di non ascoltare le ultime parole di Peridot,allontanandosi da lei con freddo distacco,venendo però fermata dalla presenza di Sapphire,che la guardava con aria rassegnata e priva di speranza,mentre si avvicinava a lei con una mano posta sopra il suo unico occhio per simboleggiare tutto il suo disappunto.
-Sky come ha detto prima Peridot dovresti cercare di controllarti-esclamò il piccolo gioiello blu,mettendosi al fianco del maestoso trono di pietra danneggiato dal colpo di falce della gemma azzurra –Visto che senza accorgertene lo hai danneggiato-indicando l’enorme crepa causata dal colpo precedente
-Io non ho…-voltandosi verso il gioiello azzurro con aria spavalda,interrompendosi immediatamente dal suo parlare,costatando da se l’enorme danno che aveva causato –Io non avevo intenzione di danneggiarlo-esclamò con tono timoroso,mentre stringeva ancor più forte il manico della sua arma
-Non è un problema-esclamò lo zaffiro sorridendo –Penso di poter riuscire ad aggiustarlo-
-Scusate se vi interrompo,ma ci sarei anche io qua dentro,che stava tirando le cuoia per colpa sua-esclamò Peridot muovendo le mani,attirando l’attenzione delle due gemme presenti.
-Oh…scusa,ma mi ero proprio distratta-esclamò Sapphire dirigendosi verso il tecnico gemma con aria amichevole –Mi fa piacere che tu sia tornata qui con noi-stringendole la mano con delicatezza e notando l’assenza di una gemma dentro la stanza –Ma Lapis non era insieme a te?-
-E’ voluta andare a trovare Steven e le Crystal Gems per vedere come se la passassero dopo questi due anni lunghi anni dopo la sconfitta del demone Nekroz-esclamò la gemma verde,leggermente imbarazzata dalla domanda del gioiello blu -ed in più doveva consegnare un regalino del nostro ultimo viaggio al ragazzino-concluse ridendo
-Che cosa ti porta nuovamente qui da noi?-domandò mentre faceva cenno al peridoto di seguirla
-Sono voluta tornare per vedere come ve la stavate cavando in nostra assenza-rispose la gemma verde.mentre camminava insieme a Sapphire e Sky,dentro il corridoio nord della sala del trono.
-Noi stavamo benissimo prima che tu ritornassi-esclamò la perla azzurra con tono seccato,incrociando le braccia –Dopo tutto tu e quell’altra gemma avete deciso un anno fa di abbandonare tutto e tutti-
-Avevamo bisogno di riordinare le idee dopo lo scontro su Homeworld-esclamò il tecnico,aprendo delle tante porte presenti nel corridoio,entrando all’interno della cucina,sedendosi sopra una modesta sedia di legno,mentre veniva fulminata con gli occhi dalla gemma azzurra,la quale non credeva a una sola parola che usciva dalla sua bocca –Avevamo bisogno di capire-
-Che cosa avevate bisogno di capire?-esclamò stizzita
-Dovevamo capire il nostro ruolo in questo mondo-
-Lasciandoci sole al nostro destino,senza avere un minimo di aiuto da parte vostra-ringhiò furiosamente Sky sbattendo il pugno sopra il tavolo.
-Stai calma Sky-esclamò Sapphire,poggiando la sua mano destra sopra la schiena della gemma azzurra –Di certo avevano bisogno anche loro di avere il loro tempo per pensare-
-COME POSSO STARE CALMA!-urlò sbattendo nuovamente il pugno sul tavolo –Siamo state abbandonate a noi stesse,sia da loro due,che da Rhodocrosite,la quale ha deciso di ritornare a Homeworld al servizio di Diamante Bianco-aggiunse furiosamente con delle lacrime,che lentamente le rigavano il volto.
-Sky…io…io non pensavo che tu ti sentissi così-esclamò Peridot cercando di avvicinarsi a lei con la mano,venendo però allontanata da un colpo forte al braccio,che la fece tenere a distanza
-All’inizio pensavo che la nostra fosse una grande e variegata famiglia,ma in questi due anni ho avuto il tempo di riflettere-esclamò tristemente la gemma azzurra,sedendosi senza forze sopra una delle sedie della cucina –Ma mi sono resa conto con grande dispiacere,che l’unica cosa che ci teneva unite era solo Lance e la sua scomparsa ha fatto sì che ognuno di noi si allontanasse l’uno dall’altro-
-Ma non è vero!-esclamò la gemma verde alzandosi velocemente dalla sedia –Il nostro gruppo non era solo Lance-
-E allora se non era così,spiegami il perché ci siamo ritrovate stranamente sole e senza nessuno ad aiutarci?-
Peridot rimase come senza parole,priva di alcuna argomentazione con cui rispondere e soddisfare perla azzurra,perdendosi all’interno dei suoi pensieri,affinché potesse trovare una risposta a quella strana domanda,quando improvvisamente il suo telefono emise uno squillo prolungato,distogliendola dalle sue riflessioni,afferrandolo rapidamente da dentro la tasca del suo vestito,sbloccandolo rapidamente,trovando al suo interno un messaggio di Lapis Lazuli che le chiedeva di raggiungerla in fretta alla casa sulla spiaggia.
Letto il messaggio Peridot posò lo smartphone dentro la tasca della sua giacca,rivolgendo un sguardo triste e privo di luce alla ragazza azzurra,dirigendosi con passo lento e trascinato verso la porta della cucina.
-Mi dispiace,ma sono costretta ad andarmene-esclamò senza voltarsi –Lapis mi ha chiesto di aiutarla nei preparativi di una certa festa ed inoltre mi ha detto che se volevate venire,siete le benvenute-uscendo dalla stanza,lasciando sole le gemme all’interno della cucina in un clima stranamente teso ed infelice.
-Finalmente se né andata-esclamò rasserenata Sky
-Non pensi di essere stata troppo dura con lei?-domandò Sapphire sedendosi difronte alla perla azzurra
-No-rispose senza mezzi termini –E poi se avessi detto qualcosa che non pensavi neanche tu,mi avresti fermata-
-Ma forse…-venendo interrotta da Sky
-Niente ma,mia cara Sapphire-esclamò alzandosi dalla sedia –Anche tu ti sei sentita tradita e messa da parte da tutti,quindi smettila di cercare di trovare il lato positivo della situazione-
-E’ vero-esclamò stringendo una parte della sua tuta nera  -Mi sono sentita tradita,ma non possiamo continuare a comportarci in questo modo deplorevole con loro-rivolgendo il suo unico occhio alla gemma azzurra –Anche loro hanno sofferto come noi ed anche loro posso avere sbagliato come noi durante questo periodo nero-
-Si,ma…-venendo interrotta bruscamente dal piccolo gioiello blu
-Fammi concludere-esclamò prepotentemente –Quindi visto che non siamo le sole a soffrire,considerando che Lapis era sua sorella e Perla la sua ragazza,penso che il nostro dolore sia quasi equiparabile al loro e non trovo giusto il tuo comportamento nei loro confronti-
-Hai ragione come sempre-esclamò la perla azzurra rassegnata –Ma io non riesco a perdonare come facevate tu e Lance-
-Posso capire che non sia facile-avvicinandosi a Sky abbracciandola di colpo –Ma tentare non costa nulla-
-Ci proverò-ricambiando il gesto affettuoso,avvolgendole le braccia intorno al corpo,sollevandola da terra,spettinandole dolcemente i capelli con la mano.
Improvvisamente una strana scossa sismica rapida e violenta fece interrompere quel dolce momento di riconciliazione,causando un leggero spavento all’interno dei cuori delle due gemme,che si guardarono come stupite dopo quello strano evento,generando un lieve spavento in Sapphire e Sky.
La scossa tellurica era stata provocata all’interno di una stanza segreta del castello da una strana emissione di energia gemmica,proveniente dal cristallo azzurro contenente il corpo del serafico,il quale si illuminò intensamente di luce azzurra intensa,causando il risveglio del ragazzo,che aprendo gli occhi ed eseguendo un movimento secco con le braccia e con le gambe incrinò dall’interno l’involucro cristallino che lo avvolgeva,fino a distruggerlo completamente,lasciando in terra unicamente i frammenti ed i cocci dell’enorme gemma,ritornando per la prima volta dopo due lunghi anni di attesa a respirare e ad osservare l’ambiente che lo circondava,guardandosi intorno con atteggiamento incredulo e stupito nel poter constatare che era ancora vivo e vegeto dopo lo scontro con Nekroz.
-Impossibile-esclamò il serafico ridendo –Sono ancora vivo-continuando a ridere,mentre cercava lentamente di rimettersi in piedi –Non vedo l’ora di rivedere tutti gli altri e fargli vedere che sono sopravvissuto,anche se non ho capito come ho fatto-camminando con lentezza verso la porta della stanza,girando il pomello d’orato,notando che era chiusa a chiave dall’esterno,lasciandolo chiuso dentro senza possibilità di uscire da lì.
-Di certo non sarà una semplice porta a fermarmi-poggiando una mano sopra la superficie in legno –Obliterate-generando una forte esplosione,che scardinò completamente la porta,facendola sbattere con violenza contro il muro del corridoio illuminato da semplici torce,continuando nel frattempo a ridere senza controllo,con la sua voce che riecheggiava fortemente per le mura ed i corridoi del castello.
Le ragazze udirono la seconda esplosione e le strane risate provenire in lontananza all’interno della struttura,ciedendosi chi si fosse intrufolato all’interno del santuario,abbandonando nel frattempo in tutta fretta la piccola cucina,correndo per tutto il corridoio fino a raggiungere la sala del trono,con Sky che aveva appena estratto la sua falce bilama e Sapphire la sua spada di ghiaccio insieme al suo guanto di sfida.
-Non so come sia stato possibile,ma sembra che siamo sotto attacco-esclamò la gemma blu guardando ogni singolo corridoio che circondava la sala del trono
-Ma allora non era meglio che rimanevamo dentro la cucina-constatò la perla azzurra,osservando anch’ella le varie aperture –Qui siamo un bersaglio facile-
-Meglio combattere in uno spazio grande e con varie vie d’uscita,invece che all’interno di uno spazio stretto e limitato-ribadì Sapphire stringendo con forza il pugno coperto dal guanto di sfida.
Di colpo le torce che illuminavano i vari passaggi si spensero,lasciando avvolti i vari passaggi dalle tenebre, privandoli di quel poco di luce capace di rischiarare le varie ali del castello,con le due gemme che si interrogavano su chi avesse potuto attaccarle ed il perché di questo assalto,ma nel mentre esse cercavano di trovare una risposta,i loro pensieri vennero interrotti da una strana e melodiosa cantilena provenire da ognuno dei corridoi,diventando sempre più forte ed insistente,tuonando prepotentemente all’interno della sala del trono e con uno strano influsso oscuro che lentamente raggelò l’intero ambiente,inondandolo con una sinistra energia gelida di morte e di terrore.
-CHI SEI?-urlò Sapphire con rabbia puntando la spada di ghiaccio verso il corridoio ovest
-Non capisco perché usi un tale tono rabbioso nei miei confronti-esclamò l’entità celata nell’ombra
-Smettila di nasconderti e fatti vedere,così possiamo darti una lezione-
-Come volete voi,ma non spaventatevi-esclamò l’entità,manifestandosi lentamente da dietro l’oscurità,rivelando un abito elegante nero,con un enorme mantello che gli copriva le spalle,dei capelli verdi come l’erba del mattino e degli occhi color rosso cremisi intenti ad osservare le due gemme presenti in sala.
Le gemme guardarono il ragazzo presente dinanzi a loro con sguardo allibito e con la bocche spalancate per l’incredulità,facendo cadere per lo stupore le loro  rispettive armi,rimanendo come paralizzate verso quello strano essere che somigliava incredibilmente a Lance.
-L…L…Lance-esclamò Sky balbettando e con la bocca aperta per lo stupore,avvicinandosi lentamente verso il ragazzo,con passo tremante e traballante,tendendo una mano verso il volto di lui,poggiandola sopra la sua guancia –Sei davvero tu?!-cominciando a piangere copiosamente
-Certo che sono io-appoggiando la sua mano,sopra il dorso di quella della perla azzurra,che repentinamente per l’emozione lo strinse a se con tutte le forze che aveva in corpo,scaricando tutte le lacrime e la tristezza accumulata in tutti in questi due anni di sofferenza,emettendo un urlo liberatorio e tanti piccoli singhiozzii,che causarono stupore dentro la mente del serafico,il quale le strofinava la testa con dolcezza,scompigliandole la chioma azzurra,cercando di calmarla e di rassicurarla con parole dolci e rincuoranti.
Sapphire osservava dall’esterno la scena tra i due esseri immortali,non riuscendo anch’ella a trattenere le lacrime per la felicità e la gioia causate dal ritorno del serafico,coprendosi la bocca con la mano destra,cercando di ricomporsi senza riuscirci,con il serafico che accorgendosi dello stato del piccolo gioiello blu,si separò lentamente dalle braccia di Sky,avvicinandosi alla sue comandante in seconda,inginocchiandosi davanti a lei allargando le braccia.
-Penso che un abbraccio sia il minimo per farti stare meglio-esclamò sorridendo,stringendo di colpo la ragazza,che a differenza della sua amica,affossò completamente la testa la testa sopra al giacca nera del serafico,bagnandola con le sue lacrime.
-Lance ci sei mancato davvero tanto-esclamò la perla azzurra,portandosi vicino a lui,poggiandogli una mano sopra la spalla
-Sky non è che sono stato assente per così tanto-esclamò ridendo,separandosi dall’abbraccio con Sapphire,alzandosi velocemente in piedi,rivolegndo uno sguardo beffardo e sorridente alle due gemme
-In realtà…-esclamò la gemma blu con un tono di voce flebile –Sono passati due anni da quando hai sconfitto Nekroz su Homeworld-
-CHE COSA?!-urlò facendo un balzo all’indietro per lo shock –DUE ANNI!-
-Si Lance…ti abbiamo creduto morto per tutto questo tempo-esclamò Sky distogliendo lo sguardo dal serafico
-Pensavamo non fossi sopravvissuto-aggiunse Sapphire abbassando gli occhi sul pavimento
-Anche io pensavo di essere morto-esclamò sorridendo tristemente –Non so come sia potuto accadere,ma sono ancora vivo e vegeto-aggiunse sospirando –Ma se sono trascorsi davvero due anni ho bisogno,anzi ho la necessità di sapere cosa è accaduto nei due anni in cui ero assente-
-D’accordo –esclamarono in coro le due gemme
–Ti racconteremo tutto quello che è successo non appena raggiungeremo il salone del castello-esclamò Sapphire,facendogli cenno di seguirla,con Lance che senza esitare si affiancò a lei seguito a ruota da Sky,animato da uno strano senso di curiosità misto a terrore,mentre si dirigeva con passo spedito verso il corridoio est della magione,sparendo all’interno di esso insieme con tanti dubbi e tanti interrogativi che turbavano il suo animo,sperando di ottenere delle risposte riguardo questi due anni di vuoto.
 
Note dell’autore
Io:Lance è tornato
Lance:Come ti ho sempre detto,non è facile eliminare uno come me
Io:Nekroz fino a prova contraria,ti aveva distrutto
Lance:Ma che dici,in realtà ho vinto io quella battaglia
Io:Sicuro?
Lance:Certo che sono sicuro
Io:Stavo scherzando…volevo solamente farti irritare un po’
Lance:Non ci sei riuscito
Io:Pazienza…ciò provato,ma bando alle ciance che ne pensi di chiudere il capitolo
Lance:Perché no tanto non nient’altro da fare
Bene cari lettori e care lettrici ci vediamo al prossimo capitolo

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Capitolo 3
*** La rabbia celata nell'animo ***


La rabbia celata negli animo
 
Lance seguiva con passo lento e timoroso il piccolo gioiello blu attraverso il lungo corridoio reso oscuro dal precedente rilascio della sua aura,con il percorso lievemente illuminato da un piccolo fuocherello blu emesso dalla mano sinistra della gemma,che forniva un limitato campo visivo,che li condusse davanti ad una porta di legno spessa e levigata con numerosi simboli runici serafici,che ne decoravano i bordi,con al centro un fiamma stilizzata di colore nero e bianco,che sembrava apparentemente diffondersi per tutta la superficie legnosa,come animata da una strana magia che la rendesse in qualche modo viva e reale.
Sapphire senza scomporsi poggiò entrambe le mani sopra la porta,aprendo l’ingresso del salone,decorata da tantissimi arazzi appesi sopra le pareti,dei mobili antichi cinquecenteschi di quercia scura e con al centro della stanza quattro poltrone settecentesche,finemente rivestite in cuoio rosso cremisi,con la facciata rivolta dinanzi ad un camino elegante di colore bianco come l’avorio,con il fuoco acceso e scoppiettante,che forniva non solo calore,ma era anche l’unica fonte di luce che rischiarava la sottile penombra,che avvolgeva tutta la sala.
Il gioiello blu entrò senza esitazione all’interno della stanza sedendosi sopra una delle poltrone,facendo cenno al ragazzo di fare lo stesso,il quale si sedette accanto allo zaffiro con aria titubante ed incupita e con Sky,che si sistemò anch’essa sopra la poltrona vicina al serafico,allungando velocemente le mani verso il camino,come se stesse avvertendo una qualche strana forma di freddo percorrerle la pelle.
Il silenzio sembrava regnare sovrano all’interno di quell’atmosfera cupa e grigia e priva di felicità,con Lance e Sapphire che si scambiavano rapide occhiate,sospirando,incapaci di intraprendere una discussione inevitabilmente dolorosa e dai vari risvolti oscuri,quando improvvisamente questa fase di stallo venne interrotta dalla perla azzurra,che senza spostare le braccia dal camino e rimanendo con gli occhi fissi ad ammirare il crepitio naturale del fuoco,emise un lieve suono che attirò l’attenzione dei due esseri presenti in sala.
-Cosa ti interesserebbe sapere?-domandò la perla senza voltarsi,mentre continuava ad osservare con occhio spento l’intensa fiamma
-L’unica cosa che m’interessa sapere è…-stringendo i entrambe le mani sopra i braccioli della poltrona –Che cosa è successo in questi due anni?-
-La pace ha incominciato a regnare sovrana nell’universo e Homeworld ha deciso di abbandonare tutte le sue campagne di conquista,ma…tra di noi niente è stato più come prima-esclamò Sapphire con una lieve nota di amarezza
Lance si sentiva rincuorato nel sentire che con la sconfitta del demone Nekroz in tutto l’universo fosse tornata la pace,ma le ultime parole del piccolo gioiello blu lo fecero incuriosire ancora di più,interrogandosi sul significato di quella frase,non comprendendo inizialmente che cosa avessero realmente causato questi due anni in sua assenza,osservando con occhio stranito il viso della ragazza blu,la quale giunse le mani,poggiando pesantemente la schiena sopra lo schienale,mettendosi anch’ella ad osservare il fuoco,che lentamente stava perdendo d’intensità.
-Posso capire dal tuo sguardo che non hai inteso le mie ultime parole-esclamò il gioiello blu chiudendo gli occhi –Devi sapere che in questi due anni il nostro gruppo si è andato lentamente e rovinosamente a sfaldare,inizialmente con Rhodocrosite che decise di tornare ad Homeworld senza ripensarci un attimo,dopo con Lapis e Peridot,le quali intrapresero un viaggio intorno al globo senza farci inizialmente avere più loro notizie ed infine le Crystal Gems,che incominciarono a non farsi vedere più al castello,rimanendo praticamente da sole a badare a noi stesse-
-Ma com’è potuto accadere?!-domandò scioccato,mentre voltava velocemente la testa verso entrambe le gemme,le quali sembravano apparentemente ipnotizzate dinanzi a quel lento ed predominante scoppiettio
-La risposta è molto semplice-disse Sky voltandosi verso il serafico con occhio spento –Tu eri morto-
-Ma che risposta è…non ha senso-esclamò leggermente adirato e spaventato dalla dichiarazione della gemma blu
-Significa che tu eri l’unico collante che teneva unito questo gruppo-esclamò Sapphire sospirando
-Ma che state dicendo!-esclamò alzandosi dalla poltrona,sbracciandosi cercando di attirare l’attenzione delle due –Siete sempre state tutte unite anche senza di me e la mia morte non può aver causato tutto questo caos all’interno del vostro rapporto-
-Invece sembra di sì-esclamò la perla azzurra senza mostrare alcuna emozione
-Ditemi come avete fatto a diventare così fredde e prive di emozioni?-domandò scoraggiato il ragazzo,cadendo pesantemente sopra la poltrona
-Gli eventi ci hanno portato ad assumere un comportamento distaccato nei confronti delle altre-rispose Sky con una piccola che le cadeva lentamente dal viso –Ed anche se vorremmo perdonarle non c’è la facciamo-
-Non è facile passare oltre a tutto questo-aggiunse Sapphire strofinandosi i capelli per il nervosismo
-Non posso comprendere a pieno cosa voi abbiate passato in questi anni-esclamò sospirando –Non posso capire che cosa abbiate provato-guardando con la coda dell’occhio prima Sky e poi Sapphire –Ma isolarsi non è mai la risposta ai problemi,bisogna affrontare ogni cosa di petto e cercare di chiarire il più in fretta possibile-
-La fai molto facile tu!-esclamò Sky alzandosi in piedi,guardando in cagnesco il serafico –Non sei tu quello che ha dovuto soffrire-stringendo con forza la giacca con la mano –La vita per te è stata troppo semplice-
-Troppo facile-sussurrò spalancando gli occhi verso la perla azzurra,eseguendo un forte e persistente tic con il collo e con le dita della mano sinistra che si contorcevano da sole per il nervosismo,che andava con il passare dei secondi ad aumentare inesorabilmente –TROPPO FACILE!-urlò senza controllo afferrandole il braccio,scagliandola con tutta la forza che aveva in corpo contro il muro,avvicinandosi lentamente a lei con occhio furioso e privo di compassione.
-Pensi davvero che la mia vita sia stata semplice-guardando la gemma spaventata difronte alla sua reazione collerica –Tu non hai potuto ammirare con i tuoi occhi,il dolore e la sofferenza che ho visto io-abbassando il viso verso quello della gemma azzurra –Non hai potuto vedere tutte le gemme che morivano davanti ai miei occhi durante la guerra,venendo circondato nel mentre da quell’aria di morte che ti aleggia intorno e non ti lascia andare come se fossi il suo prigioniero-poggiando la sua mano fredda e tremante sopra il volto di lei –Rimanendo isolato da tutto e tutti,brancolando nell’oscurità perenne senza avere una via d’uscita-
-LANCE SMETTILA ORA!-urlò Sapphire catapultandosi verso di lui,tirandolo per il mantello,cercando di allontanarlo dall’amica,la quale,terrorizzata dalla reazione sadica ed incontrollata del ragazzo,impallidì visibilmente,cercando di nascondere la testa all’interno delle braccia,stringendo nel contempo le gambe al petto,assumendo un insolita posizione a riccio –CALMATI…NON LO VEDI COM’E’ SPAVENTATA?!-
-Spaventata o no-voltandosi verso il piccolo zaffiro –Nessuno mi può dire che ho avuto una vita facile priva di sofferenze-
-Lance devi cercare di capire-puntando il suo sguardo verso la perla azzurra –Lei sta avendo una reazione analoga alla tua dopo la sentenza dell’alto consiglio-
-Non puoi paragonare questi due anni al giudizio della triade del diamante!-
-Dimmi i sentimenti che hai provato dopo l’emissione della sentenza?-congiungendo le braccia,incrociando il suo sguardo con quello del serafico –E poi vedremo se non potrò paragonare i due eventi-
-Tradimento,rabbia e collera-esclamò digrignando i denti
-E queste sono le stesse sensazioni che si sono annidate nella sua mente-esclamò Sapphire,mettendosi in mezzo tra i due,tendendo successivamente una mano d’aiuto a Sky,la quale afferrò seppur tremando la mano dell’amica,che l’aiutò lentamente a rialzarsi da terra –Devi comprendere che le sue parole sono state dettate dalla rabbia e dall’ira e non era sua intenzione ferirti o farti ricordare il passato-
Dopo aver udito le parole di Sapphire,Lance si guardò inorridito le mani tremanti,capendo finalmente il dolore che Sky può avere provato nell’essersi sentita messa da parte,indietreggiando lentamente fino a trovare nello schienale di una delle poltrone un valido appoggio,chiedendosi,con una crescente paura salirgli prepotentemente l’animo,il perché del suo gesto incontrollato,lasciando attonita la perla azzurra,la quale superato quel momento di terrore,cercò di avvicinarsi verso di lui.
-STAI INDIETRO-esclamò il serafico portandosi le mani sopra i capelli –Non voglio ancora farti del male,quindi ti conviene starmi lontana-venendo però ignorato dalla gemma azzurra,che continuò imperterrita ad avanzare,fermandosi davanti a lui,osservandolo con occhio triste ed allo stesso tempo colpevole
-E’ stata colpa mia e delle mie parole se hai avuto quella reazione-esclamò la gemma abbassando la testa –Avrei dovuto riflettere prima di parlare,se solo…-venendo interrotta dal ragazzo
-Le tue almeno erano solo parole-cominciò con voce rauca e distrutta –Le mie invece sono state azioni che ti hanno fatto sia fisicamente che mentalmente del male-voltandosi dando le spalle a Sky –Dalla ragione sono passato dalla parte del torto con un semplice gesto incontrollato dettato dall’ira-rivolgendo il suo sguardo verso una piccola statuetta bianca posta in lontananza –Sono solo un ipocrita che cerca di porre rimedio con la sua falsa simpatia e la sua falsa saggezza a dei problemi che vanno oltre la mia portata-osservando con la coda dell’occhio le due gemme poste dietro di lui –Forse sarebbe stato meglio se io non fossi mai tornato in questo mondo,se fossi rimasto all’interno del dolce riposo eterno privo di sofferenza e di dolore,osservando da dietro quella linea di confine la vita dei vivi con distacco senza mai intervenire-
-Ma che stai dicendo!-esclamò Sky,girandolo con forza rifilandogli uno schiaffo in pieno volto –Non osare dire più una cosa del genere-mettendosi a piangere senza controllo –Ho passato anni difficili senza di te,immaginati cosa significa ritrovare l’essere che tu consideri come un figlio e dopo poco tempo vederlo morire davanti ai tuoi occhi senza poter fare niente per impedirlo-
-Sky…-venendo sovrastato dalle parole della perla azzurra
-La mia sofferenza non è stata causata solamente dal risentimento provato nei confronti delle altre gemme,ma è stato causato anche dalla tua morte-lasciando stupito Lance,nell’udire quelle parole cariche di dolore –Inizialmente ho incominciato a provare dell’odio nei tuoi confronti,non riuscivo a comprendere il perché tu avessi dato la vita per un pianeta che ti aveva tolto ogni cosa-chiudendo gli occhi continuando a piangere e a singhiozzare –Non capivo il perché tu avessi rinunciato alla tua pace e alla tua vita solo per inseguire un obiettivo che difficilmente si sarebbe realizzato,ma riflettendoci ora mi vergogno di aver provato rancore verso di te,mi vergogno di aver provato odio verso ogni essere vivente,mi vergogno di essere stata così chiusa nei confronti di coloro che hanno cercato di aiutarmi-
-Non ti devi vergognare-esclamò Lance abbracciandola improvvisamente –L’odio è quel sentimento che ci rende deboli e facilmente manipolabili,ma che ci aiuta con il suo superamento a comprendere ciò che veramente ci sta a cuore-strofinando con delicatezza la chioma azzurra della gemma,la quale cominciò a sfogare le sue lacrime sulla spalla del serafico,con quest’ultimo che iniziò anch’egli a lacrimare per tutto il dolore che aveva causato ad un componente della sua famiglia,con Sapphire che osservava sorridente e con soddisfazione,la rinnovata serenità all’interno della sala,disturbata lievemente da quel leggero crepitare del fuoco,che illuminava debolmente i tre esseri immortali presenti in sala.
-Ti chiedo ancora umilmente scusa per quello che ho fatto-esclamò il serafico stringendola con ancor più forza a se –Spero che non mi odierai-
-Io non posso odiare mio figlio-separandosi dolcemente dall’abbraccio –Non ora che è di nuovo qui accanto a me-accarezzandogli la guancia con la mano destra
-Cercherai di fare quello che inizialmente ho cercato di farti capire?-
-Ci proverò,anche se non sarà facile perdonarle-
-Come hai perdonato me,puoi farlo anche con loro-esclamò sorridendo
-Tu non sei un ipocrita-esclamò Sky allontanandosi lentamente da lui –quello che hai detto prima su di te è una bugia-osservandolo con occhio luminoso e ricco di speranza –Tu cerchi di tirare fuori il meglio dalle persone che ti stanno intorno,in un modo o in un altro tu ci provi sempre,riuscendoci nella maggior parte delle volte-
-Se tu pensi sia così,mi fa piacere sentirtelo dire-
-Scusate se vi interrompo-esclamò il piccolo gioiello blu con viso sorridente –Ma tecnicamente noi due siamo state invitate ad una festa da Peridot sulla spiaggia vicino al tempio,quindi che ne dite di andare da loro così possiamo finalmente chiarirci?!-rivolgendo successivamente il suo sguardo a Lance
-Mi sembra un’ottima idea,così finalmente risolverete questo problema tra di voi-
-Ma questo non è l’unico problema da risolvere-esclamò Sapphire sarcasticamente mentre sogghignava
-Che altri problemi ci sono?-domandò spiazzato il serafico,incrociando le braccia
-C’è una certa gemma bianca di mia conoscenza che si ritrova da sola da ben due anni e sinceramente ti volevo proporre se tu volessi confortarla abbracciandola -
-E ovvio che voglio riabbracciarla-esclamò Lance sospirando
-E allora che stai aspettando?!-esclamò euforicamente avvicinandosi a lui –Di certo non festeggeranno in eterno,quindi sarà il caso di recarci subito lì-
Lance udite le parole di Sapphire,manifestò immediatamente un portale di colore rosso davanti a loro,facendo cenno alle altre due gemme di seguirlo al suo interno,camminando verso di esso con loro due al suo fianco,sorridendo eccitato all’idea di poter nuovamente abbracciare la donna che lui amava,sparendo dentro il portale alimentato unicamente da un sentimento di felicità e di serenità che ricopriva il suo animo,facendogli sperare in un futuro migliore per lui e per tutte le gemme che aveva conosciuto.
 
Note dell’autore
Lance:Data la scarsa fantasia dell’autore il celebre teatrino post capitolo è stato annullato,ci dispiace per l’inconveniente
Io:Ma che stai dicendo?!
Lance:La verità
Io:Non è vero,il copione posti storia l’ho scritto!
Lance:Questo è vero,ma fa letteralmente schifo
Sky:Concordo
Sapphire:Ha ragione,poca fantasia e troppe volgarità
Io:Perché non l’ho scrivete voi la prossima volta?!
Sky:Faremo meglio di certo
Io:Allora da questo momento in poi vi lascio carta bianca
Lance:A noi sta benissimo
Io:e siccome vi lascio carta bianca,ora ci pensate voi a chiudere il capitolo
Sapphire:Ma…
Io:Niente ma,l’avete voluta voi la libertà ora vi arrangiate
Lance:E va bene…chi chiude il capitolo stavolta
Sky:Ci penso io
Bene cari lettori e care lettrici,spero che vi abbiamo appassionato con questo nostra vicenda e ci vediamo al prossimo entusiasmante capitolo

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Capitolo 4
*** Un'amara rivelazione ***


Un'amara rivelazione
 
Il sole scendeva lentamente verso il mare,donando al cielo con quei suoi ultimi raggi un colorito arancione scuro,che trasformava l’atmosfera marina della spiaggia da allegra e vivace a calma e riflessiva,con le Crystal Gems che stavano completando gli ultimi preparativi per la festa.
Ametista e Garnet si occupavano di gonfiare alcuni palloncini da sparpagliare intorno al perimetro sabbioso,Lapis e Steven appendevano vari striscioni di tanti colori diversi,Perla,anche se era la festeggiata,decise di occuparsi del rinfresco preparando diverse bevande al sapore di frutta,distribuendole uniformemente in varie brocche di vetro finemente decorate da motivi floreali,mentre Greg provvedeva poneva le tante cibarie accumulate sopra un enorme tavolo rettangolare,rivestita unicamente da una tovaglia bianca spartana.
Peridot invece si trovava da sola vicino alla casa mentre ultimava gli ultimi preparativi tecnologici della festa,collegando diversi cavi e disponendo vari strumenti di remix e di filodiffusione intorno al perimetro,pensando nel mentre alle parole e alla reazione di Sky,chiedendosi cosa fosse cambiato in questi due anni,cercando con insistenza di trovare una risposta ad i suoi interrogativi senza riuscirci,con Lapis e Steven,che avendo appena terminato di distribuire i festoni per tutta la spiaggia,la osservavano preoccupati,domandandosi che cosa fosse accaduto al castello per renderla stranamente triste e priva di vitalità.
Lapis incuriosita e preoccupata decise di avvicinarsi a lei,poggiandole con delicatezza una mano sopra la spalla,facendola sussultare per lo spavento,spiazzata da quel semplice gesto affettivo,voltando con rapidità la testa verso la gemma blu,che cercò di rassicurarla con piccolo sorriso che mostrava profondamente tutta la sua preoccupazione nei suoi confronti.
-Peridot-esclamò inginocchiandosi davanti a lei,poggiandole la mano sinistra sulla guancia –Che cos’hai?-
-Niente Lapis-rispose con rassegnazione,non guardandola negli occhi,rimanendo con lo sguardo rivolto verso la sabbia
-Peridot dimmi la verità-stringendola tra le sue braccia –Se qualcosa ti fa stare male,cerca di condividerlo anche con me cosicché io possa in qualche modo aiutarti-
-Va bene-affossando la testa nel petto della gemma,cercando calore e conforto –Si tratta di Sky e Sapphire,loro si sentono in qualche modo deluse da come le abbiamo trattate,ma non solo da noi due,ce l’hanno con tutte noi-mettendosi a piangere –Un rancore che ha preso possesso dei loro cuori e che difficilmente si dissiperà-
-Non piangere-esclamò strofinandole la capigliatura triangolare con la mano –Prima o poi tutto si sistemerà e sono sicura che andrà tutto per il meglio in futuro-baciandole con dolcezza la fronte dove è posto il suo gioiello verde
-Sai sempre come farmi stare meglio-alzando il viso rigato dalle lacrime,dandole un veloce bacio sulla guancia,perdendosi successivamente tra gli occhi azzurri della gemma blu,arrossendo vistosamente dinanzi al suo sguardo.
-Ora che ne dici di continuare con i preparativi prima che gli invitati arrivino?-domandò Lapis alzandosi in piedi e tendendo la mano verso il tecnico gemma con viso sorridente
-D’accordo-afferrando la mano della gemma,riprendendo insieme a lei il suo lavoro elettronico,che si rivelò stranamente facile e leggero rispetto a prima,riuscendo a finire in pochissimo tempo gli impianti musicali e la stazione di remixaggio,osservando con soddisfazione il lavoro appena svolto,sorridendo con gli occhi chiusi e con le braccia incrociate al petto il lavoro a suo avviso splendido e privo di imperfezioni.
Improvvisamente una figura umanoide indefinita si avvicinava correndo in lontananza,con in mano degli strani oggetti rettangolari illuminati dalla poca luce del sole,che lentamente lasciava posto alla luna,con l’essere umano che nel suo imperterrito avvicinarsi assumeva una conformazione sempre più definita e chiara,rivelando dei capelli biondi con un ciuffo rivolto verso l’alto,con un pantalone di tuta arancione acceso con numerosissime tasche,due piccole bretelle ciondolanti delle stesso colore poste vicino alle sue tasche,una felpa grigia come il fumo e due enormi cuffie poste ai lati del suo collo.
-Scusate il ritardo-esclamò Panna Acida fermandosi dinanzi alla gemma verde,respirando faticosamente e con delle piccole gocce di sudore formatasi sopra la sua fronte –E’ stato veramente difficile trovare il genere musicale che piace alla vostra amica-mostrando i dischi che aveva nella sua mano destra –Per quanto riguarda la stazione di remixaggio…è pronta?-domandò il ragazzo affannato
-Certo che è pronta-indicandola con la mano –Ciò messo un po’ a finirla,ma penso di aver fatto un ottimo lavoro-esclamò con aria fiera,mentre il ragazzo con tutta fretta si sedette dietro la console cominciando a preparare alcuna brani musicali per la festa,lasciando la gemma verde leggermente irritata dal suo comportamento
-Scusa se non ti posso dare molto credito in questo momento,ma ho visto mentre correvo gli altri invitati venire verso la spiaggia ed ancora non ho preparato la playlist per stasera-
-Stanno arrivando!-esclamò Lapis intromettendosi nella discussione con voce sorpresa –Ma ancora non abbiamo ultimato tutti i preparativi!-
-Ma di che ti stai preoccupando Lapis?-domandò Steven avvicinandosi a lei –Abbiamo finito di ultimare le ultime cose prima che tu e Peridot vi coccolaste a vicenda-concluse con un mezzo sorriso,che fece arrossire la gemma blu,la quale si grattò la testa e uscì la lingua in segno di allegria e di vergogna per la reazione esagerata di prima,seguita a ruota dalle risate contagiose di Steven e del tecnico gemma
Panna Acida mentre le due gemme discutevano tra di loro cercava di scegliere le canzoni giuste per la festa di Perla,cercando di trovare un mix perfetto tra i vari stili musicali preferiti dalla perla,con gli invitati che lentamente arrivavano all’interno della spiaggia e venendo accolti con simpatia da Ametista e Garnet,le quali indirizzavano i partecipanti verso il tavolo del rinfresco,dove Gerg serviva da dietro il bancone i vari aperitivi al sapore di frutta preparati in precedenza dalla gemma bianca,venendo improvvisamente aiutato da una ragazza vestita con un lungo abito da sera rosso,che fungeva da accompagnamento alla sua pelle scura come la terra.
-Connie!-esclamò vivacemente l’ex musicista –Che ci fai qui dietro insieme a me?-domandò stupito
-Le dò una mano-rispose sorridendo
-Ma dovresti essere insieme agli altri a divertirti e non qui insieme a me-
-In re…-venendo interrotta dalle urla di Steven,che non appena la vide si catapultò con rapidità verso di lei
-CONNIE!-abbracciandola di colpo e sollevandola lentamente da terra –Sei venuta!-
-Certo Steven-dandogli un bacio sulla guancia –Secondo te non sarei venuta?-domandò retoricamente con un piccolo sorriso stampato in volto
-Certo che saresti arrivata alla festa-esclamò visibilmente rosso in viso –Pensavo…lasciamo perdere pensavo solo a delle stupidaggini-
-Come sempre-esclamò dandogli un altro bacio sulla guancia –Ma è per questo che ti amo così tanto-separandosi lentamente dall’abbraccio,guardandolo negli occhi con passione,venendo interrotti dall’inizio di un pezzo di musica da ballo classico,che si diffuse in tutta la spiaggia spingendo tutti i partecipanti a cercarsi una compagni e ad iniziare a ballare a ritmo del brano.
-Mi vuole concedere questo ballo-esclamò Steven eseguendo un mezzo inchino che fece arrossire la ragazza per l’emozione
-Ma certo mio nobile cavaliere-eseguendo anch’ella un inchino,prendendo la mano del ragazzo ibrido e portandosi dentro la pista da ballo,danzando a ritmo di musica con le mani l’una sopra l’altra e con le gambe che sembravano coordinarsi come se fossero fusi in unica entità,dimenticandosi temporaneamente degli altri ospiti che ballavano accanto a loro,perdendosi all’interno degli occhi dell’altro isolandosi all’interno del loro mondo di passione.
Perla invece guardava sorridente dalle retrovie gli abitanti di Beach City,gustandosi vicino al tavolo del rinfresco un bicchiere di frutta fresca spremuta con un accenno di alcool,ripensando mentre beveva al suo amore perduto,rendendosi conto di essere da sola e senza alcun compagno con cui ballare,venendo avvolta lentamente da un leggero alone di tristezza,che si tramutò espressivamente  in un cipiglio appena visibile agli occhi degli altri invitati,ma che non sfuggì all’occhio attento del padre di Steven,che prendendo un bicchiere di macedonia si mise di fianco alla gemma bianca,bevendo con delicatezza un sorso della bevanda attirando l’attenzione di lei.
-Perché stai qui da sola e non ti metti a ballare con qualcuno in pista?-domandò leggermente preoccupato per la salute e per la felicità dell’amica
-Mi piacerebbe ballare con qualcuno,ma non ho più un compagno con cui ballare-rispose con un sorriso malinconico
-Allora che ne dici di ballare insieme a me,tanto per divertirti un po’?-domandò l’uomo imbarazzato
-Non saprei…non mi sento più in vena di ballare-rispose titubante e con gli occhi rivolti verso la sabbia
-Non fare la timida-esclamò sorridendo tendendole mano –Dopo tutto è la tua festa,ed è giusto che anche tu ti diverta un po’-
-Ti ringrazio Greg-afferrando la mano dell’uomo finendo di bere rapidamente il suo drink –Ma solo questo ballo-venendo accompagnata dentro la pista da ballo,cominciando a danzare con delicatezza un lento impostato da Panna Acida,che fece assumere all’atmosfera attorno alla spiaggia una conformazione strana irta di dolcezza e di passione,con tutti i partecipanti che ballavano cullati tra le braccia dell’altro e con Perla che con l’effetto alcolico della bevanda bevuta in precedenza che cominciava a farle perdere ogni freno inibitorio,appoggiò la testa sopra la spalla di Greg,mettendo improvvisamente a disagio l’uomo,il quale non capiva la strana reazione della ragazza,che iniziò lentamente a respirare affannosamente sul suo collo,seguiti da dei piccoli risolini che causarono ancora più confusione all’interno della mente del padre di Steven.
-Greg-sussurrò la gemma bianca nell’orecchio dell’uomo –Ora finalmente capisco cosa vuol dire essere lasciati veramente da soli dalla persona con cui hai avuto una vera storia d’amore-indietreggiando lentamente la testa in modo da poter guardare con i suoi occhi lucidi per l’ubriachezza le pupille dell’uomo,che cominciò lentamente a sudare freddo per la strana sensazione che si stava venendo a creare
-Perla forse è meglio che ti prendi una pausa e ti riposi-esclamò balbettando
-Non ho bisogno di una pausa-esclamò poggiandogli un dito sopra le labbra –Io voglio capire cosa tu abbia di speciale per essere riuscito ad attirare Rosa così vicino a te-dandogli un improvviso bacio sulla bocca che spaventò l’uomo e lasciò tutti i presenti sconvolti nel vedere quello che la gemma bianca stava facendo.
In quell’istante un portale rosso cremisi si materializzo all’ingresso della spiaggia,facendo apparire Lance seguito da una radiosa Sky e da un’allegra Sapphire,i quali osservavano con occhio attento i dintorni della città e l’immensa quantità luminosa provenire dall’interno della spiaggia,leggermente nascosta da una spessa parete di roccia che sembrava mascherare la parte finale del lungo tratto sabbioso.
-Penso che la festa sia già iniziata-esclamò la perla azzurra osservando Lance con occhio allegro
-Lo penso anche io-aggiunse il serafico scorgendo la luce dietro la parete di roccia –Non vedo l’ora di rivedere Perla e di abbracciarla forte forte a me-con una piccola lacrima cadergli lentamente dal viso –Di rivedere le altre e far sapere che sono ancora vivo-
-Allora andiamo-esclamò con voce calma il piccolo gioiello blu –Non vorremo di certo farle aspettare-
-Certo che no-spostando con il dito la lacrima che aveva sul volto,cominciando lentamente ad incamminarsi all’interno della spiaggia seguito dalle altre due gemme,dirigendosi verso la parete rocciosa che divideva morfologicamente i due tratti di spiaggia,pensando e ripensando continuamente nella sua testa a riabbracciare Perla,poterla avvolgere ed essere avvolto dalle sue braccia,perdersi nuovamente nei suoi occhi,dandole un lungo bacio irto di passione dopo i due lunghi anni in cui lei ha sofferto a causa della sua morte apparente,aggirando lentamente il grande sperone di roccia,potendo scorgere in lontananza le luci della festa,distinguendo Peridot ballare insieme a Lapis,Connie insieme a Steven e Garnet ed Ametista mentre osservavano con volto stranito un punto della pista da ballo,rivolgendo il suo sguardo verso quel determinato luogo rimanendo improvvisamente scioccato e pietrificato nel vedere Perla che si stava baciando appassionatamente con un altro uomo.
Il serafico osservava come paralizzato la scena posta dinanzi a lui,con Sapphire e Sky che poste dietro di lui non capivano cosa avesse causato quella strana reazione,spostandosi velocemente al lato del ragazzo,riuscendo ad osservare anche loro quello scioccante evento.
-Lance-esclamò timorosamente la perla azzurra
-Sapevo di non dover nutrire tante speranze-esclamò il serafico cercando di trattenere le lacrime –Io me ne vado,ma se volete rimanere fate pure-voltandosi di spalle,non vedendo Perla svenire tra le braccia dell’uomo
-Ma Lance tu…-esclamò l’ex comandate girandosi di spalle venendo interrotta dal serafico
-I morti Sapphire non ritornano ed è giusto che rimanga così-cominciò il serafico mentre camminava –Non dovete mai dire a nessuno qui sulla Terra che sono ancora vivo-abbassando la testo verso la sabbia –Ognuno qui in questo mondo deve continuare la propria vita senza di me-materializzando un portale davanti a lui venendo fermato dalle due gemme che lo afferrarono per le braccia
-Noi non ti lasceremo solo-esclamò Sapphire con decisione
-Grazie ragazze-esclamò varcando la soglia del portale insieme a loro,ritrovandosi all’interno della sala del trono,dinanzi all’enorme costrutto di pietra dov’era appoggiata delicatamente la sua katana nera,riposta con cura dentro il suo fodera oscuro,camminando verso di essa e raccogliendola con tristezza,poggiandola con fermezza dietro le sue spalle,materializzando improvvisamente un secondo portale che causò confusione all’interno delle menti delle due gemme che lo avevano accompagnato.
-In questo pianeta non c’è posto per un fantasma come me-esclamò seccamente senza voltarsi,manifestando una lunga cappa nera con un enorme mantello nero che copriva tutto il suo corpo e nascondeva il suo volto –E’ giunto il momento che io sparisca dalle vite di ogni essere che ho conosciuto su questo pianeta-avvicinandosi sempre di più al portale –Tornerò ad Homeworld lasciando che il tempo lentamente cancelli dalle loro menti il mio ricordo-venendo seguito dalle due gemme che non intendevano minimamente lasciarlo partire da solo
-Se intendi lasciare il pianeta non lo farai senza di noi-esclamò il piccolo gioiello azzurro,seguito da un lieve cenno affermativo della perla azzurra.
-Se vi fa piacere seguirmi fate come volete,ma siate consapevoli che sarà un viaggio di sola andata-esclamò ricevendo ancora una risposta affermativa dalle due gemme –Allora andiamo-esclamò addentrandosi all’interno del portale insieme a Sky e a Sapphire,con quest’ultima che prima di varcare la soglia,lasciò cadere un piccolo cristallo azzurro sul pavimento della sala,prima di ritrovarsi sopra un’immensa torre ricca di piattaforme di teletrasporto,dove al centro era posta la piattaforma galattica nuovamente attiva e funzionante,con Lance che con rapidità si posizionò sopra di essa guardando per l’ultima volta il cielo terrestre.
-Spero che tu possa continuare la tua vita senza di me-pensò chiudendo gli occhi prima di venire avvolto da un enorme fascio di luce che lo teletrasportò fuori dal pianeta lasciando dietro di se tutte le gemme e le persone che aveva conosciuto durante la sua permanenza all’interno del pianeta,avventurandosi verso quella che sarebbe stata la sua nuova vita su Homeworld.
 
Note dell’autore
Io:Triste finale per un felice capitolo
Lance:Visto che come sempre devi rovinare sempre tutto
Io:Io non rovino niente,siete voi a fare tutto questo
Sapphire:Come se potessimo prevedere il futuro
Io:In teoria tu dovresti farlo
Sky:Sei un caso senza speranze
Io:Perché?
Lance:Lascia perdere il perché tanto è così e basta
Sky:Quindi ora chiudi il capitolo senza fare storie
Io:E’ inutile fare storie con voi
Bene cari lettori e care lettrici ci vediamo al prossimo capitolo

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Capitolo 5
*** Il preludio di uno scontro ***


Il preludio di uno scontro
 
All’interno del flusso di trasporto Lance aspettava con ansia di raggiungere la destinazione prefissata per poter ricominciare nuovamente da capo la sua intera esistenza,cercando di dimenticare ogni pensiero riguardante la usa vecchia vita sulla Terra,intristendosi sempre di più però nel comprendere che tale azione si rivelasse impossibile,nascondendo il suo volto sempre di più dentro la cappa nera,celando al suo interno ogni singola emozione lo stesse attraversando.
Sapphire e Sky si guardavano a vicenda perplesse della situazione venutasi a creare per colpa di una misera e sconsiderata azione,chiedendosi se fosse davvero giusto abbandonare tutte le persone che hanno conosciuto durante il loro trascorso sulla Terra,osservando il flusso luminoso di colore bianco come la luce del mattino che li stava velocemente portando su Homeworld.
-Siamo finalmente arrivati-esclamò Lance con un filo di voce provenire dalla sua bocca –E’ solo una questione di secondi-concluse prima che il fascio intorno a lui si dissolvesse,ritrovandosi sopra una grande piattaforma azzurra,trovando di fronte a se l’immensa città di Meitar,che copriva con la sua gigantesca imponenza quasi tutta la visuale terrena del pianeta,illuminata dalla candida e leggiadra luce provenire dai due soli gemelli posti sopra l’immenso cielo azzurro del pianeta ora privo di nuvole.
-Non mi ero mai reso conto quanto Homeworld somigliasse alla Terra-esclamò con stupore mentre visionava il cielo
-E’ un mondo completamente diverso senza i fumi industriali che ne oscuravano il cielo-esclamò il gioiello blu avvicinandosi anch’essa stupita accanto al serafico
-Mi ricorda quando eri ancora piccolo-esclamò la perla azzurra,scendendo lentamente dalla piattaforma di teletrasporto –Quando ancora la guerra non regnava sovrana ed eravamo tutti un grande popolo unito-concluse sospirando con un sorriso malinconico sul viso
-Ed ora lo siamo di nuovo-aggiunse il serafico spiazzando la ragazza –Nekroz non regna più come un sovrano incontrastato all’ombra dell’Autorità Diamante-scendendo dalla piattaforma e camminando verso l’ingresso della città –Ormai non c’è più nulla che possa causare una guerra all’interno del nostro pianeta-fermandosi davanti l’enorme cancello aperto della città,con due guardie che lentamente si avvicinavano a lui con fare minaccioso
-Che cosa ti porta qui sul nostro pianeta straniero-esclamò una delle due guardie,vestita con una grande ed ingombrante armatura color lavanda,che lasciava soltanto intravedere i due occhi grigio scuro della gemma
-Richiedo un colloquio con l’Autorità Diamante-esclamò Lance non rivelando il suo volto
-Non credo sia possibile-esclamò la seconda guardia,che a differenza della prima indossava un armatura bianca –Prima dobbiamo capire se non sei un pericolo per Homeworld-
-Secondo te sarei venuto per creare scompiglio?!-domandò accesamente il ragazzo incrociando le braccia
-Secondo me chiunque venga qui senza rivelare il suo volto è una mina vagante-rispose a tono la prima guardia incrociando anch’ella le braccia
-Allora è…-venendo interrotto dalla perla azzurra,la quale si frappose fra i due esseri
-Ora basta così-esclamò con decisione –Ora ci penso io,quindi stai indietro-
-Lady Sky-esclamò la seconda guardia con tono reverenziale –Non mi ero accorto di voi-facendo cenno alla sua collega di calmarsi –Che cosa vi porta qui da noi?-
-Sto accompagnando questo mio vecchio amico di lunga data qui ad Homeworld per mostrargli la capitale-mentì mentre guardava negli occhi le due guardie –Spero non ci siano problemi a riguardo-
-Nessun problema milady-esclamarono le due guardie eseguendo un mezzo inchino,posizionandosi successivamente agli estremi del cancello,lasciando che i tre esseri ne varcassero la soglia,con Lance che guardava la ragazza azzurra con aria stupita ed incredula,mentre ripensava agli avvenimenti accaduti non meno di qualche secondo prima,non comprendendo inizialmente le dinamiche della vicenda.
-Milady?-domandò il serafico spiazzato,mentre seguiva la gemma per la lunga via principale della città –Da quando hai un titolo nobiliare?-
-Da quando abbiamo sconfitto Nekroz,ognuno di noi ha un titolo nobiliare-esclamò senza voltarsi –Ognuna di noi,ha un titolo ed una propria casata dopo quell’aspra battaglia di due anni or sono-
-E’ stata un’idea di Diamante Bianco di fornirci tali titoli-esclamò Sapphire con fredda indifferenza –Anche se non ne ho mai capito l’utilità-
-Anche tu fai parte della coorte di Homeworld-esclamò la gemma azzurra rivolgendosi a Lance –Ma vista la tua tragica fine,l’autorità decise di fornirti anche un riconoscimento straordinario per il tuo aiuto e per il tuo sacrificio-fermandosi dinanzi ad un enorme statua d’orata.
Lance alzò gli occhi verso quell’imponente costrutto d’orato che lo raffigurava con il suo lungo mantello che gli copriva tutta la schiena che sembrava animato,quasi come se il vento lo stesse facendo svolazzare da terra,il braccio destro sollevato verso avanti mentre teneva saldamente nella mano destra una katana che puntava verso l’orizzonte,quasi volesse indicare attraverso quel gesto di guardare sempre avanti senza mai ripensare al passato,delineato anche da un’espressione decisa ed allo stesso tempo decorata da un sorriso determinato dalla convinzione di riuscire in ogni impresa.
-Ho sempre odiato questo tipo di riconoscimenti-esclamò mentre si allontanava disgustato dalla statua
-Aspetta un momento-esclamò Sky afferrandolo per il lungo mantello –Non vuoi neanche sapere cosa hanno fatto scrivere i diamanti sulla base?-
-Se proprio ci tieni-ruotando gli occhi scocciato
-In memoria dell’unico essere che non ha fatto altro che combattere per questo pianeta anche quando l’aveva tradito…a colui che ha nutrito sempre la speranza di un futuro migliore per Homeworld e per tutte le gemme che vi abitano…a colui che si è dimostrato un condottiero leale ed un amico fedele per tutti gli esseri che hanno creduto in lui e che il suo spirito e la sua eredità possa essere tramandata nei cuori di coloro che vorranno migliorare se stessi e gli altri-esclamò Sapphire anticipando la perla azzurra,cercando di trattenere una lacrima mentre leggeva quelle poche righe ricche di significato
-Come dissi prima-rimettendosi a camminare per il distretto centrale,cercando di nascondere la voce spezzata per l’emozione,il viso arrossato e gli occhi lucidi stracolmi di lacrime –Ho sempre odiato questo tipo di riconoscimenti-abbassandosi ancor di più la cappa nera verso il volto,nascondendolo il più possibile agli occhi delle due gemme,che lentamente si avvicinavano a lui con atteggiamento triste e deluso,nel vedere il serafico apparentemente impassibile anche dinanzi ad un tributo in suo onore,costruito per volere unanime dell’intero popolo gemmico.
L’atmosfera intorno ai tre esseri immortali sembrò diventare apparentemente ancor più cupa è malinconica dopo aver visitato la statua in onore del serafico,con quest’ultimo che sembrò agli occhi di Sky e Sapphire sempre più freddo e distaccato,come se volesse allontanarsi da loro due senza una motivazione apparente,quando improvvisamente dinanzi al loro sguardo il ragazzo incappucciato urtò senza volerlo contro una gemma che correva frettolosamente nella direzione opposta,provocando la caduta di entrambi contro il ruvido terreno metallico.
Lance si toccò con la mano destra la schiena per il momentaneo dolore,mentre con la sinistra si teneva un lembo della cappa,alzando lo sguardo verso colei che l’aveva appena urtato,trovando una gemma di medie dimensioni,snella e con dei lineamenti delicati,vestita con una tuta sportiva di colore arancione come il sole durante il tramonto e con una gemma verde acqua esagonale situata sul suo viso al posto dell’occhio sinistro.
-Un Crioprasio-pensò alzandosi lentamente dal suolo e tendendo la mano verso la gemma,la quale,anche se con riluttanza,accettò l’aiuto di quello strano essere mascherato,manifestando un atteggiamento nervoso e preoccupato che destò molti interrogativi all’interno della mente del serafico.
-Ti ringrazio dell’aiuto ma ora devo andare-esclamò mentre tentava di correre via per la strada principale,venendo però afferrata per un braccio da Lance,il quale non aveva la minima intenzione di lasciarla andare senza avere prima delle risposte.
-Perché tutta questa fretta?-esclamò pacatamente tenendo saldamente la gemma tra le sue mani
-Non posso spiegarti,devo andare!-provando a divincolarsi dalla presa del ragazzo senza riuscirci
-Non prima che tu mi abbia detto che cosa sta succedendo-
-Io…-venendo interrotta da un urlò provenire in lontananza
-CRYOPHRASE-urlò un’altra gemma in lontananza,saltando un tetto ad un altro della città,raggiungendo in poco tempo la gemma verde,apparentemente spaventata per l’arrivo dell’enorme gioiello di colore viola,vestita da una grossa armatura pesante dello stesso colore della sua pelle e con dei capelli bianchi come la seta,che le coprivano le spalle e con una gemma esagonale posta sul dorso della sua mano destra –Che stai facendo con questi tre?-domandò ruvidamente
-Io…-venendo interrotta dall’essere incappucciato,che si frappose tra le due
-Ametiste sempre troppo istintive-esclamò il serafico senza scomporsi –Ti conviene starle alla larga se non vuoi avere dei problemi-osservandola con sguardo truce da dietro il cappuccio
-E tu chi ti credi di essere per immischiarti in una situazione che non ti compete?!-domandò stizzita la gemma viola incrociando le braccia con aria di sfida
-Colui che ti farà capire qual è il tuo posto-sfoderando da sotto il lungo mantello una doppietta nera con dei simboli runici cremisi disegnati intorno alla canna,puntandola contro il viso del soldato senza spaventarla minimamente.
-Credi che quella arma minuscola mi spaventi?!-domandò retoricamente mettendosi a ridere senza controllo,inconsapevole del pericolo
-Ti conviene non sfidarmi-esclamò stringendo con forza il calcio in legno nero dell’arma
-Allora vediamo di cosa sei capace-avventandosi contro l’essere incappucciato,venendo fermata repentinamente dall’arrivo di una altra gemma con un armatura verde e nera e con dei capelli neri selvaggi corti rivolti verso destra,che sbatté violentemente la testa del soldato viola contro il terreno per fermarne la carica
-Violet cosa ti ho detto riguardo attaccare i tuoi compagni di squadra e le persone per strada?!-domandò adirata Rhodocrosite mentre teneva saldamente con una mano la testa della gemma viola contro il suolo
-Che non devo farlo-esclamò cercando di reagire –Ma sono stati loro a provocarmi-liberandosi dalla presa della gemma rossa,guardando cagnescamente l’essere incappucciato mentre riponeva lentamente la sua arma dentro il mantello
-Non m’importa chi sia stato a cominciare sta di fatto che voglio che tu torni ora all’interno della caserma senza fare storie-esclamò guardando con decisione gli occhi stranamente impauriti dell’ametista –Sono stata chiara?!-
-Si,comandante-correndo via verso le caserme –MA NON FINISCE QUI INCAPPUCCIATO,LA NOSTRA SFIDA E’ STATA SOLO RIMANDATA!-urlò mentre si allontanava dal gruppo di gemme
-Lo stesso vale anche per te Cryophrase-ruotando la testa verso il gioiello verde,che senza discutere si diresse anch’ella verso il distretto bellico –Ti chiedo scusa per l’irruenza dei miei due soldati,spero che non ti abbiano causato disturbo-esclamò con riverenza il comandante eseguendo un mezzo inchino
-Per me nessun disturbo-esclamò freddamente il ragazzo –Anzi oserei dire che l’ametista ha rischiato di finire presto i suoi giorni,quindi ti conviene addestrare meglio i tuoi sottoposti-aggiunse con una nota d’indolenza presente nella sua voce
-Cercherò di porre rimedio-esclamò a denti stretti cercando di mantenere la calma,quando improvvisamente i suoi occhi caddero verso le due gemme poste dietro l’essere incappucciato,lasciandola stupita e perplessa nel vedere Sky e Sapphire su Homeworld un anno dopo la sua partenza,assumendo un’espressione stranita,che causò dentro l’animo della perla azzurra un sentimento crescente di odio e rancore.
-E’ inutile che fai quella faccia-esclamò rabbiosamente la gemma,stringendo i pugni
-Io pensavo che voi…-venendo interrotta bruscamente dalla gemma azzurra,che le diede uno schiaffo in pieno viso
-NON PENSAVI COSA?!-urlò senza controllo -CHE FOSSIMO TALMENTE ADDOLORATE PER LA TUA PARTENZA DA VENIRTI A CERCARE?!-dandole le spalle
-Sky ora calmati-esclamò con freddezza il piccolo gioiello blu,poggiandole una mano sopra la sua –Ricorda che siamo venute su questo pianeta per un solo motivo-
-E va bene-esclamò rabbiosamente,digrignando i denti per il nervosismo –Ma non intendo rivolgerle la parola-
-Rhodocrosite mi dispiace per il comportamento di Sky,ma cerca di capire,non l’ha presa bene tutta questa situazione-esclamò Sapphire cercando di costruire una sorta di difesa per il comportamento dell’amica
-Capisco-esclamò la gemma rossa con rassegnazione –Ma cosa vi porta qui ad Homeworld?-
-Vorrei interloquire con l’Autorità Diamante se possibile-esclamò Lance da dietro il cappuccio,nascondendo il più possibile il volto dall’occhio attento del comandante
-Seguitemi-disse voltandosi di spalle –Vi farò strada io fino al castello-camminando per la via principale della città in direzione dell’enorme costruzione che si ergeva imponente al centro della capitale,seguita dagli altri tre esseri che senza fiatare,là affiancarono in attesa di raggiungere la meta prestabilita,passando nel frattempo attraverso quello che sembrava un mercato dove le tutte gemme del pianeta potessero condurre degli scambi o acquistare delle merci di vario valore.
Lance nel suo lento camminare si limito unicamente ad osservare di sfuggita le varie gemme mentre intraprendevano i loro scambi commerciali,concentrandosi solamente sul suo obiettivo primario,interrogandosi nel mentre su cosa avesse dovuto fare non appena si fosse ritrovato dinanzi ai due diamanti che governavano Homeworld con apparente equità,venendo assalito da mille dubbi che non sembravano minimamente dissiparsi dalla sua mente irta di domande,perdendosi all’interno dei suoi pensieri,non accorgendosi di essere giunto davanti all’enorme portone di ferro tetra-colore sorvegliato da due guardie minute e snelle rispetto alle altre che ha incontrato durante il suo girovagare per il pianeta.
-Ideficazione-esclamò la prima guardia in tono imperativo,tenendo salda tra le sue mani una lunga lancia lunga tre volte il suo fisico
-Rhodocrosite,comandante a capo delle forze unificate di Homeworld-mostrando una sorta di tessera alla prima guardia –Sono qui per scortare questi tre visitatori per un colloquio privato con l’Autorità Diamante-
-Accesso consentito-restituendo la tessera alla gemma rossa e facendo segno alla seconda guardia di aprire il portone
I quattro esseri aperto l’ingresso del castello entrarono decisi all’interno dell’enorme salone centrale dove erano posti quattro troni,due vuoti e due occupati da Diamante Bianco,vestita con un abito lungo bianco di seta,e Diamante Giallo,che a differenza dell’altra sovrana il suo vestito era di un colore giallo acceso come il sole.
-Miei Diamanti-esclamò il comandante inchinandosi davanti a loro con riverenza
-Allora hai riflettuto sulla nostra proposta-esclamò Giallo con occhio freddo e calcolatore verso la gemma rossa
-Si c’ho riflettuto-sollevando lo sguardo verso le sovrane –E non posso accettare la carica di Generale delle forze armate-sospirando –Non mi sento all’altezza nel ricoprire tale incarico-
-Capisco-esclamò Bianco con rassegnazione e volgendo il viso verso i tre esseri che le stavano dietro,assumendo un’espressione di gioia nel rivedere dopo tanto tempo Sky e Sapphire –Vedo che avete deciso di venire finalmente a trovarci-esclamò sorridendo
-Diciamo che il motivo principale per cui siamo venute non è solamente una semplice visita di cortesia-disse Sapphire guardando con la coda dell’occhio il ragazzo incappucciato
-Ho potuto capire dal breve discorso tra voi tre che state cercando un generale-esclamò il serafico incrociando le braccia attirando l’attenzione dei due diamanti –Sarei ben lieto di ricoprire quel ruolo-
-Mi dispiace ma non esiste che doniamo l’incarico più importante al primo sconosciuto che lo desidera-esclamò Giallo alzandosi in piedi osservando con fermezza quello strano essere
-Sono passati due anni e ancora possiedi quel tono di superiorità che io detesto-
-Come ti permetti rivolgerti così ad un membro dell’autorità io…-venendo interrotta da Bianco che sollevandosi dal suo trono,le mise un braccio davanti al corpo per arrestare la sua avanzata,scrutando con curiosità il ragazzo misterioso.
-Sei molto sicuro e diretto nelle tue dichiarazioni-esclamò con un tono di voce fermo e deciso –Come se tu già ci conoscessi-abbassando il braccio che tratteneva Diamante Giallo –E quindi non volendo sembrare scortese…tu chi sei?-domandò con timore nel conoscere la risposta
-Sei davvero sicura di voler conoscere la risposta?!-disse notando il crescente nervosismo misto a paura del Diamante –Spero che non ti spaventerai dinanzi a ciò che ti troverai difronte-aggiunse ridacchiando,portandosi entrambe le mani sopra i lembi del cappuccio,scoprendosi lentamente il volto,lasciando i diamanti e Rhodocrosite impaurite e stupefatte nel conoscere l’identità dell’essere mascherato,il quale cominciò ad osservare tutti i presenti con atteggiamento divertito nel poter vedere le diverse espressioni che si manifestavano nei loro visi.
-Sembra che abbiate appena visto un morto che cammina-esclamò con uno strano sorriso sul volto
-Tu…-esclamò Diamante Giallo in preda alla paura –Tu non puoi essere ancora vivo-
-E invece eccomi qui-eseguendo un mezzo inchino –Vivo e vegeto dinanzi a voi-
-Ma ti abbiamo visto morire-disse Rhodocrosite tremando vistosamente per l’emozione
L’unica che non emise un fiato fu Diamante Bianco,che lentamente si avvicinò al serafico,allargando le braccia e stringendolo improvvisamente a se con le lacrime,che cominciarono copiose a sgorgare dai suoi occhi.
-Sei vivo!-esclamò con gioia,sollevandolo di peso e sballottandolo a destra e a sinistra
-Si va bene-esclamò Lance in balia del Diamante –Lo so che sei felice di rivedermi ma ti prego,mettimi giù se no vomito per quanto mi stai sballottando-
-Oh,giusto-rimettendolo a terra e guardando il suo viso estasiata,mentre con dolcezza gli poggiava una mano sopra la guancia –Non sai quante volte ho pensato a te in questi anni-accarezzandogli il viso con delicatezza –Pensavo che ormai…fossi…morto-concluse singhiozzando
-Lo pensavo anche io-cominciò sorridendo –Ma non so come…sono ancora vivo-
-L’importante e che sei di nuovo qui con noi-esclamò Giallo anticipando Bianco nel dirlo
-Ma tu non avevi paura di me?!-domandò con tono beffardo,voltandosi a guardare il Diamante leggermente rossa in viso
-Diciamo che in due anni molte cose possono cambiare-
-LANCE-urlò improvvisamente Rhodocrosite,correndo verso il serafico ed abbracciandolo stretto a se –Me lo sentivo che prima o poi saresti tornato…sapevo che uno come te non era facile da eliminare-
-Allora perché hai abbandonato le tue compagne da sole sulla terra?-esclamò con freddezza sia nello sguardo che nella voce
-Io…-separandosi da lui,vergognandosi e mantenendo lo sguardo fisso sul pavimento –Io…-venendo interrotta dal ragazzo,che le poggiò entrambe le mani sopra le spalle donandole un caldo sorriso
-Non m’importa conoscere il motivo,l’unica cosa che mi preme sapere e che farai qualunque cosa per farti perdonare-ricevendo un cenno affermativo dalla gemma rossa,voltandosi successivamente verso Diamante Bianco con fiducia e coraggio sul viso –Per quanto riguarda il fatto di diventare Generale…-venendo interrotto dall’irruenza di Bianco
-Considerati pure il nuovo Generale dell’armata di Homeworld-
-Ma prima di essere investito con un tale onere-esclamò osservando le pupille a forma di diamante della sovrana con determinazione –Vorrei affrontarti in una sfida pubblica nell’arena per vedere se sono ancora degno di questo titolo-
-Sfida accettata,ci vediamo dentro l’arena a mezzodì…ma stai certo che non sarà di facile affrontarmi-puntandosi il pollice sul petto,sorridendo,lasciando i presenti stupefatti ed allo stesso tempo perplessi nel vedere Lance e Diamante Bianco affrontarsi a viso aperto in uno scontro,che deciderà il destino del serafico durante la sua permanenza a Homeworld.
 
Note dell’autore
Io:Bianco e Lance,chissà cosa ne uscirà?
Diamante Bianco:Penso uno scontro mozzafiato
Lance:Storico che rimarrà sulla bocca di tutti
Io:Modesti voi due
Diamante Giallo:Tanto con loro è fatica sprecata
Sky:E pensare che l’abbiamo accompagnato a Homeworld…
Sapphire:Per vederlo combattere contro Bianco…ahhh
Rhodocrosite:Su il morale voi due,almeno sarà una battaglia emozionante
Sky e Sapphire:La fai facile tu
Io:Dai ragazze ha ragione Rhodocrosite non sarà un così così brutta,ma tornando a noi chi chiude il capitolo
Rhodocrosite:Ci penso io visto che tra depressi ed ultra-emozionati,sono solo io quella normale
Bene cari lettori e care lettrici ci vediamo al prossimo emozionante capitolo

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Capitolo 6
*** Scontro tra titani ***


Scontro tra titani
 
Il sole si ergeva lentamente da sopra l’immensa distesa d’acqua cristallina,illuminando con la sua forte e candida luce il paesaggio balneare di Beach City,cancellando ogni traccia dell’oscurità causata dal torpore della notte,con il suono delle onde del mare,che riecheggiava con uno strano fragore delicato sulla vasta distesa sabbiosa,come se una melodia celeste fosse in atto in quel particolare momento surreale,con la casa sulla spiaggia che veniva investita da tali suoni e con i suoi residenti che si lasciavano cullare da quel fantastico spettacolo sonoro.
Solo una delle gemme presenti in casa non riusciva ad udire le sonate delicate del pianeta Terra,addormentata ancora tra dolci ed amorevoli braccia del dio Morfeo,che la lasciarono all’interno del suo sonno beato e privo di malesseri,incapace di destarsi da sola da quel dolce stato di quiescenza,venendo disturbata però dai raggi solari che oltrepassavano la superficie riflettente delle finestre e del solaio,posizionandosi sopra i suoi occhi chiusi,causando un leggero ma costante disturbo che fece destare la gemma dal suo imperterrito dormire,la quale aprì lentamente i suoi due occhi stanchi,strofinandoli lentamente con la mano destra ed alzandosi da quello che sembrava all’apparenza il letto di Steven,ciondolando con lentezza per le scale e raggiungendo il salotto dell’abitazione,dove Garnet ed Ametista stavano discutendo con Greg riguardo gli eventi della sera precedente,non rendendosi inizialmente conto della presenza della perla bianca,la quale ancora stanca e con un leggero dolore alla testa,decise di rimanere immobile dietro di loro,cercando di ascoltare il più possibile le parole dei tre senza farsi notare.
-Ancora non posso credere a quello che è successo l’altra notte-esclamò Ametista con un sorriso beffardo decorarle il volto
-Era visibilmente ubriaca,non incominciare a farti venire strani pensieri-disse Greg,ammonendo la gemma viole con le sue parole
-Non capisco però quale recondito desiderio l’abbia spinta a baciarti-esclamò Garnet strofinandosi il mento con l’indice ed il pollice della mano sinistra
Perla nel sentire le ultime parole della gemma rossa emise un sussulto,che attirò l’attenzione delle gemme poste dinanzi a lei,le quali stupite nel vederla sveglia rimasero come imbambolate,guardandosi tra di loro con sguardi preoccupati,spaventati dalla possibile reazione che la perla potesse avere nell’assimilare tale informazione.
-Perla…-cominciò il leader delle gemme di cristallo,mentre osservava la gemma bianca che respirava in maniera pesante ed irregolare –Vedi…-venendo interrotta da uno scatto isterico di lei
-HO BACIATO GREG!-urlò portandosi le mani sopra i capelli
-Perla…-
-No…non può essere successo davvero-esclamò con gli occhi lucidi e pieni di lacrime –Non ditemi che davvero ho…ho-singhiozzando
-Perla calmati-esclamò il quarzo viola portandosi vicino a lei,poggiandole una mano sulla schiena –Non eri in te quella sera-
-IO NON POSSO CALMARMI-urlò tra le lacrime –CAPISCI CHE COSA HO APPENA FATTO?!-
-Non hai fatto niente-esclamò Greg intromettendosi tra le due ragazze –Neanche il tempo di cominciare che sei svenuta dopo pochi secondi-
-Quindi…-venendo interrotta nuovamente dal padre di Steven
-Quindi non può essere considerato un vero bacio,anche se all’apparenza poteva esserlo davanti a occhi estranei-iniziò guardando negli occhi la gemma bianca –E poi come ha detto prima Ametista,tu non eri in te,era l’alcool a parlare-concluse sorridendo
-Forse avete ragione-disse con un tono di malinconia –Ma non riesco a togliermi il pensiero di aver tradito la sua fiducia-
-Perla-esclamò Garnet poggiandole una mano sulla spalla –Lui è morto ormai da due anni,devi riuscire ad andare avanti-
-Però non è facile-mostrando un sorriso triste con gli occhi bassi
In quel momento la porta si aprì di scatto,smorzando l’atmosfera di tensione all’interno della casa ed attirando l’attenzione dei presenti,i quali videro Steven accompagnato da Lapis e Peridot,le quali parlavano tra di loro riguardo ad uno strano oggetto che la gemma blu teneva tra le sue mani,mostrandolo al tecnico gemma,che rimase particolarmente colpita nell’osservare quel singolare manufatto.
-Ragazze siamo tornati-esclamò sorridente il ragazzo,camminando all’interno dell’abitazione in legno
-Spero che tu ti sia divertito insieme a Peridot e Lapis al castello?-Chiese Garnet,guardando da dietro i suoi occhiali il giovane ibrido
-Certo che mi sono divertito insieme a loro-esclamò in preda all’euforia –Anche se questa mattina prima di tornare da voi abbiamo trovato uno strano cristallo azzurro sul pavimento della sala del trono-
-Si tratta di un cristallo trasportatore Steven-aggiunse la gemma verde osservando con accuratezza il manufatto gemmico
-E che cosa sarebbe?-domandò Ametista intromettendosi nella discussione
-Ti permette di raggiungere un determinato luogo,anche lontano nello spazio profondo,anche tramite una semplice piattaforma di teletrasporto non-intergalattica-
-Quindi una sorta di estensore di raggio-esclamò Garnet pacatamente,mentre si sedeva sopra il divano –Ed esattamente dove conduce?-
-Ad Homeworld-esclamò la gemma blu incrociando le braccia –A mio avviso sembra che Sapphire o Sky ce l’abbiano voluto lasciare prima di andarsene dal castello-
-Se ne sono andate?! -domandò stupita Perla,allargando gli occhi
-Si-rispose senza mezzi termini il tecnico gemma –Molto probabilmente per andare ad Homeworld-
-Per fare cosa?-Chiese Ametista con tono stranamente serioso,mentre giocherellava nervosamente con i suoi lunghi capelli
-Questo non lo sappiamo-risposero in coro le due gemme -Ma penso sia il caso di scoprirlo recandoci alla capitale-
-Mi sembra un ottima idea-esclamò una perla stranamente rianimata ed emozionata –Non solo per cercarle,ma anche per far scoprire a Steven la cultura gemmica ed il luogo dove ognuno di noi ha visto per la prima volta la luce-
-Non capita tutti i giorni un’occasione del genere-esclamò Ametista ridacchiando
-Greg vuoi venire con noi?-Chiese Lapis,voltandosi verso di lui,con dolcezza
-Non questa volta…preferisco rimanere sulla Terra-grattandosi la folta e lunga chioma con la mano –Ma divertitevi ugualmente anche senza di me-osservando nel mentre le gemme,che ad uno ad una si posizionavano sopra la piattaforma di teletrasporto
-D’accordo Greg,ci vediamo più tardi-esclamò la gemma rossa guardando tutti i componenti della squadra –Allora andiamo verso Homeworld-attivando il portale e sparendo all’interno del flusso bianco e azzurro,lasciando Greg da solo dentro la piccola casetta sul mare.
All’interno del flusso le sei gemme aspettavano con pazienza l’arrivo sul pianeta natale,nascondendo il loro entusiasmo nel tornarci in tempo di pace,non più come delle traditrice da giustiziare,ma come abitati effettivi del pianeta,ripensando alle loro tristi esperienze del passato prima della ribellione e guardando insieme la cima del fascio luminoso con occhi irti di speranza,mentre Steven eccitato all’idea di vedere finalmente il mondo dove sua madre ha vissuto,diventando sempre più irrequieto ed eccitato.
-Non ci credo che stiamo andando ad Homeworld!-esclamò il ragazzo gemma sbracciandosi per l’euforia –Non vedo l’ora di conoscere ogni luogo del pianeta-
-Frena l’entusiasmo ciccino-aggiunse Ametista sogghignando –Ricorda che prima dobbiamo trovare quelle due e dopo potrai esplorare per tutto il tempo che vuoi tu-
-Questo è vero-esclamò Perla incrociando le braccia –Ma è anche vero che Steven ora deve conoscere tutta la storia del popolo gemmico-
-Perla siamo in gita di piacere-esclamò Lapis sbuffando –Non pensi che possa esistere altro oltre ai libri?-
-Ma è giusto che lui conosca il passato del nostro popolo!-
-Ma è anche giusto lasciare che si diverta un po’-s’intromise Garnet sistemandosi il visore con l’indice della mano destra
-Ma…ma…-venendo interrotta dal tecnico gemma,che si mise tra lei e Steven
-Niente ma Perla…sarà per un’altra volta-
-Comunque,anche se non è oggi,sono sempre disposto ad imparare delle nozioni da te-aggiunse Steven sorridendo,rendendo la gemma bianca felice per le parole appena pronunciate da lui
Improvvisamente il flusso attorno a loro svanì,materializzandoli sopra una piattaforma intergalattica di trasporto,davanti all’ingresso principale della capitale,stranamente privo di guardie davanti al cancello,lasciando le gemme presenti apparentemente confuse nel constatare l’assenza di soldati attorno alla capitale.
Il gruppo si mosse con lentezza,dirigendosi all’interno di Meitar non scorgendo la presenza di alcun essere,guardandosi nel frattempo intorno a loro cercando qualcuno che potesse spiegare loro che cosa stia succedendo,non trovando nessuno e rimanendo sempre più confuse e destabilizzate davanti all’atmosfera surreale che avvolgeva tutta la via principale,quando repentinamente Lapis scorse in lontananza due gemme che stavano correndo velocemente verso un luogo imprecisato della città,urlando sempre di più durante il loro imperterrito correre-
-Dobbiamo muoverci,l’incontro all’interno dell’arena sarà cominciato-esclamò la prima gemma di colore grigio
-Non mi voglio assolutamente perdere Diamante Bianco contro quello che probabilmente potrebbe diventare il nuovo generale delle forze armate,quindi affrettiamo ancora di più il passo-esclamò la seconda gemma di colore cremisi accelerando ulteriormente la corsa,sparendo dal campo visivo delle Crystal Gem,le quali rimasero scioccate dalla notizia appena udita.
-Diamante Bianco sta combattendo contro qualcuno pubblicamente-esclamò Peridot scioccata,assumendo un’espressione facciale stravolta,con la bocca aperta e con gli occhi spalancati,che fissavano come ipnotizzati l’enorme arena circolare,che si ergeva imponente accanto al castello
-E quel qualcuno potrebbe diventare il nuovo Generale-esclamò Garnet con un accenno di curiosità nella sua voce –Penso che sia il caso di presenziare da spettatori alla battaglia-
-Non ne vedo il motivo-esclamò Ametista roteando gli occhi
-Invece un motivo esiste-esclamò la gemma rossa camminando verso l’arena con passo spedito,venendo seguita dalle altre gemme,che incuriosite dalle sue parole aspettavano una valida spiegazione –Con molta probabilità Sky e Sapphire possono essere all’interno dell’arena ad assistere allo scontro ed in più è un buon motivo per conoscere colui che probabilmente capeggerà le armate di Homeworld-fermandosi davanti all’ingresso,guardando tutte le gemme dietro di lei con decisione –Quindi…volete seguirmi ora che vi ho spiegato le mie motivazioni?-
Gli altri componenti del gruppo annuirono con fermezza senza parlare,lasciando il leader delle Crystal Gems felice e soddisfatto dalla loro decisione,entrando all’interno dell’immensa costruzione circolare e trovando dinanzi a se quasi tutto il popolo di Homeworld che aspettava con impazienza l’inizio dello scontro,osservando nel mentre le gemme intorno a se e notando in lontananza,vicino al trono dove Diamante Giallo stava seduta,Sky e Sapphire in compagnia di Rhodocrosite,facendo cenno alle altre di seguirla ed avvicinandosi lentamente verso le tre gemme,le quali rimasero sorprese nel vederle durante questo particolare evento.
-Che ci fate voi qui?!-domandò sgarbatamente la perla azzurra senza neanche voltarsi a salutarle
-Eravamo venute per far vedere a Steven il pianeta,ma non sapevamo di questo scontro-rispose Perla gesticolando con le mani
-Sedetevi insieme a noi lo scontro penso stia per cominciare-esclamò Sapphire,lasciando stupita la gemma azzurra,nell’udire il suo l’invito quasi amichevole
-Ma Sapphire…-venendo interrotta dal piccolo gioiello blu,la quale le poggiò con delicatezza una mano sopra la sua
-Ricorda per chi lo stiamo facendo-
-E va bene-disse rassegnata –sedetevi pure insieme a noi-facendo cenno con la mano sinistra,accogliendo seppur malvolentieri le Crystal Gems,le quali si sedettero l’una accanto all’altra alla destra di Rhodocrosite,osservando dall’alto Diamante Bianco al centro dell’arena mentre era in attesa del suo sfidante,con le braccia conserte sfoggiando un armatura bianca scintillante.
Nel frattempo Lance si trovava dentro il tunnel,che conduceva dentro l’arena dove Diamante Bianco lo stava aspettando,rimanendo con gli occhi chiusi e con la schiena poggiata sul muro,mentre inspirava profondamente cercando di trovare la giusta concentrazione per la battaglia imminente,aprendo di scatto gli occhi e voltandosi verso l’uscita del lungo corridoio
-E’ inutile farla aspettare ancora-sollevando il cappuccio,collegato alla sua tunica di colore nero,sopra la testa,nascondendo il suo volto e dirigendosi con passo deciso verso l’ingresso del campo di battaglia,uscendo sempre più dall’ombra,venendo avvolto dalla luce dei due soli che illuminavano il suo abbigliamento scuro e con gli spettatori,che lo guardavano in attesa che il duello tra i due esseri inizi,fermandosi dinanzi al Diamante,la quale rimase particolarmente sorpresa nel vederlo con quella tunica scura.
-Vedo che vuoi combattere in quello stato-esclamò il diamante sfoderando la sua spada bianca come la luce,puntandola contro il serafico
-Non m’importa cosa dici-materializzando delle lunghe catene dal suo braccio sinistro e sfoderando da dentro la tunica la sua doppietta nera come le tenebre –Tanto sarò io a vincere-
-Questo lo vedremo-disse la sovrana di Homeworld,scagliandosi con ferocia contro l’essere incappucciato con un affondo,il quale con scatto felino,schivò l’attacco della gemma puntandole contro la sua arma,sparando numerosi proiettili contro di lei,che vennero facilmente tagliati e deviati dalla lunga lama di lei,esplodendo ai lati della sua figura imponente,la quale per niente intimorita dal primo tentativo di attacco del ragazzo,lo osservò con un enorme sorriso ironico che le decorava il viso,ridacchiando vistosamente ed irritando il serafico,il quale si lanciò contro il diamante eseguendo un poderoso balzo e scagliando successivamente le catene evocate dal suo braccio sinistro contro di lei,che cominciò a d evitarle ad una ad una ogni singola catena,che si andava ad infrangere pesantemente contro il pavimento dell’arena,perforando il rivestimento metallico e sparendo all’interno della nuda terra,lasciando il serafico intrappolato ed apparentemente alla mercé dell’avversaria a causa del suo attacco.
-Vedo che non sei in grado di affrontarmi senza commettere degli errori-esclamò la sovrana osservandolo con sguardo deluso e privo di luce –Pensavo che sarebbe stata una sfida più avvincente ed invece…-venendo interrotta dal serafico
-Ed invece dovresti imparare ad osservare meglio i movimenti del tuo avversario-esclamò mentre le catene fuoriuscirono dal terreno,proprio sotto i piedi del diamante,avvolgendola completamente e stringendola sempre di più costringendola a  gemere per il dolore,scagliandola ferocemente contro i muri dell’arena,facendola ruotare successivamente come una trottolo in aria e sbattendola con violenza al suolo.
-Non pensare che una tecnica così debole riesca a battermi-spezzando le catene con la forza delle braccia e recuperando la spada,che le era precedentemente caduta a causa dell’attacco a sorpresa del suo avversario,facendola ruotare vorticosamente,generando una lama di energia circolare che successivamente lanciò contro il ragazzo,il quale,a causa della velocità del colpo generato dalla sua avversaria,riuscì a malapena ad evitare il suo attacco,spostandosi con rapidità alla destra del diamante,manifestando mentre si spostava quattro copie oscure di se stesso,che cominciarono a correre verso di lei con estrema rapidità,esplodendo non appena si trovassero in procinto di colpirla,ma venendo neutralizzati dalla sua sfidante tramite una sorta di scudo bolla bianco,che la avvolse completamente lasciandola indenne da quel tremendo attacco.
-Il miraggio nero-esclamò il diamante sorridendo –Non penserai che con una brutta copia di uno dei miei attacchi riuscirai a sconfiggermi-materializzando una sfera rossa dalla sua mano destra –Assapora pure la pioggia scarlatta del destino-scagliandola al cielo con tutta la sua forza,dividendosi in tante frecce informi che devastarono l’interno campo di battaglia,generando numerose esplosioni,che danneggiarono notevolmente il serafico che questa volta si trovava in ginocchio con la tunica lacerata,che mostrava parte del suo vestito originale e con il cappuccio semi-distrutto che rivelava il suo occhio cremisi.
-Se continuerai ad affrontarmi così non riuscirai a sconfiggermi-esclamò puntando nuovamente la sua spada contro di lui –Anzi sarai facilmente sconfitto e deriso successivamente dalla popolazione di Homeworld per la tua debolezza-
-L’hai voluto tu-alzandosi lentamente –Vuoi che combatta al massimo del mio potenziale?!-portandosi la mano sopra la tunica,afferrandola con forza –Ti accontento subito-strappandosi di dosso l’enorme abito nero,rivelando il suo vestito oscuro come la pece,il lungo mantello con il simbolo della fazione bianca impressa al centro ed il suo volto serio e deciso,mentre sguainava con forza la lunga katana nera posta dietro la schiena.
I presenti allo scontro rimasero scioccati e sconvolti nel vedere l’uomo che aveva salvato l’intero pianeta a costo della sua stessa vita,in piedi di fronte a loro mentre affrontava Diamante Bianco,ma tra tutti i presenti le più sconvolte erano le Crystal Gems,le quali osservarono spaventate il serafico ancora vivo davanti ai loro increduli occhi.
-Non può essere vero-esclamò Steven spaventato
-Deve essere un illusione oppure un clone,non c’è altra spiegazione-disse Peridot tremando,mentre osservava Lapis e Perla completamente pietrificate,che fissavano attonite la figura di Lance,il quale si avvicinava con aria minacciosa verso il diamante.
-Se pensi che io non intenda combattere al massimo delle mie forze,ti stai sbagliando-caricando la lama quasi stesse eseguendo un fendente orizzontale –Perché…perchè io sono Lance detto la lama nera-generando un potentissimo fendete di aura oscura contro la sua avversaria,la quale lo schivò difficilmente,vista la vicinanza del suo avversario,ma che sbatté con violenza contro una delle pareti circolari,incrinandola violentemente e lasciando sopra un profondo e visibile taglio orizzontale,che spaventò Diamante Bianco non appena lo vide.
-Di cosa hai paura?!-domandò con ironia il serafico,mentre giocherellava con la sua arma –Hai detto tu di combattere al massimo delle nostre capacità-materializzando le sue tre ali nere,volando con velocità verso di lei ed eseguendo un fendente verticale,che venne bloccato dalla gemma con la sua spada e che cercò con difficoltà di contrattaccare,venendo costantemente anticipata dalle movenze rapide ed imprevedibili del ragazzo,che la lasciarono completamente in balia dei continui e ripetuti assalti di lui,il quale non le concedeva un attimo di tregua,continuando imperterrito nel suoi feroci assalti,assumendo sempre di più un atteggiamento spavaldo e poco incline all’attenzione per le mosse altrui,causato dalla falsa consapevolezza di avere la vittoria nelle sue mani.
-Questo scontro sta diventando troppo semplice per i miei gusti-materializzando intorno al campo di battaglia una moltitudine di portali –E’ arrivato il momento di concludere definitivamente questo scontro-gettandosi all’interno di uno di essi e riapparendo sopra il diamante con volto beffardo –Carnevale del chaos- esclamò manifestando dai suoi portali altre figure identiche a lui con pose altrettanto beffarde –Non sarà facile prevedere da dove io possa attaccare-concluse ridendo maniacalmente
Diamante Bianco vista la sua incapacità nel distinguere il vero Lance attraverso l’uso della vista,chiuse gli occhi,giungendo entrambe le mani sopra l’elsa della sua spada in attesa di percepire anche un semplice suono o fruscio che provenisse dal serafico,respirando profondamente e concentrando i restanti quattro sensi nella ricerca,percependo un debole ma costante fruscio provenire dalle sue spalle che si faceva sempre più vicino.
-E’ finita-sussurrò Lance da dietro il diamante,eseguendo un fendente orizzontale alle spalle di lei,la quale aprendo velocemente gli occhi,si girò di scatto parando con estrema facilità l’attacco furtivo e disarmando il serafico con un semplice movimento rotatorio della sua arma,che scaraventò la katana nera lontana dal suo possessore,lasciandolo completamente senza difese ed in balia della sua avversaria,che con uno scatto felino,lo atterrò con una spazzata alle gambe,facendogli perdere l’equilibrio,sbattendo con violenza il piede sopra il suo petto per evitare che si rialzasse e puntandogli l’arma al viso in segno di vittoria.
-Sei stato uno sciocco a credere di riuscire a battermi-esclamò Diamante Bianco con volto serio e deciso,affondando lentamente il piedi sul petto del ragazzo –Due anni fa hai sconfitto Nekroz,ma lui non era in grado di gestire il mio corpo e le mie movenze,quindi se tu ti basavi su quello scontro mentre mi stavi affrontando,hai proprio sbagliato tutto nella formulazione della tua strategia,quindi arrenditi e facciamola finita-
-E chi dice che io mi voglio arrendere-esclamò ridendo poggiando entrambe le mani sopra il terreno,facendo fuoriuscire dal terreno delle lunghe catene di energia,che allontanarono la sovrana di Homeworld da lui,permettendogli lentamente di rialzarsi e di osservare con occhio convinto il volto incuriosito di lei –Abbiamo appena cominciato-venendo avvolto da un’aura nera con un lieve tono di azzurro che assunse repentinamente la forma di un cavaliere gigantesco armato di scudo ed alabarda,con degli occhi azzurri di puri energia,che trasparivano da sotto il poderoso elmo nero ed un enorme armatura a placche di energia pura nera con dei tagli blu scuri e con al centro il simbolo di Diamante Blu,lasciando sorpreso il suo mentore che indietreggio lentamente per la sorpresa
-Solo i diamanti sono capaci di trasformare la loro aura in difensori di energia pura-esclamò assumendo improvvisamente un’espressione divertita e soddisfatta –Sapevo che Diamante Blu non era morta senza lasciare un dono a colui che considerava come un figlio-osservando Lance,che teneva tra le sue mani lo scudo che gli diede in dono l’ex diamante,trasformandolo nell’alabarda appartenuta alla sua madre adottiva –Ma non pensare che mi faccia impressionare dalla tua aura-venendo avvolta anch’ella dalla sua energia bianca,che assunse la forma di un cavaliere appartenente al periodo templare,con un gigantesco mantello,un armatura leggera di maglia e con una spada lunga tenuta saldamente tra le mani dell’immenso guerriero
-Allora vieni ed affrontami-esclamò con foga,mentre il guerriero aureo esegui un fendente con la sua alabarda che andò a scontrarsi contro la spada del templare,generando una forte esplosione che fece spaventare tutti gli spettatori,i quali non riuscivano più a pronosticare un vincitore per quella sfida apparentemente infinita,dove ognunno dei due combattenti riusciva a controbattere ogni colpo ed ogni tecnica eseguita dall’altro,nel mentre guardando attoniti e stupiti i due giganti di energia scambiarsi numerosi attacchi che generavano degli impulsi di energia che si diffondevano violentemente in tutta l’arena e con i due sfidanti che non intendevano per niente cedere,aumentando sempre di più l’intensità dei loro assalti,cercando di mantenere il più possibile la forma energetica,ignorando la stanchezza che stava velocemente aumentando,concentrandosi unicamente sullo sconfiggere il loro rispettivo rivale,con Lance che ferocemente si difendeva con il suo scudo e contrattaccava con l’enorme alabarda,che si scontrava ripetutamente contro l’arma di Diamante Bianco e con quest’ultima che tentava di trovare una breccia all’interno della quasi impenetrabile difesa del serafico.
Improvvisamente i due combattenti allo stremo delle loro forze,caricarono contemporaneamente i loro fendenti,indirizzandoli con violenza inaudita contro il proprio nemico,tagliando di netto la testa dei due giganti energetici,i quali esplosero con fragore facendo sbattere con forza contro le pareti dell’arena i due contendenti,i quali cadendo a terra all’apparenza privi di forze,sembravano non riuscire più a rialzarsi,ma il serafico con ancora un briciolo di energia all’interno del suo corpo,graffiò il terreno con le unghie,facendo pressione sulle braccia per riuscire lentamente a sollevare il busto e a rialzarsi.
-Non può finire così senza un vincitore-esclamò il serafico,alzandosi a fatica,barcollando a causa dell’immenso stress psico-fisico generato dallo scontro con il diamante,osservando con il volto sanguinante quest’ultima,che anch’ella con le ultime forze residue che possedeva ancora all’interno del suo vessillo di luce e con le tante ferite che segnavano il suo corpo,si rialzò stringendo entrambi i pugni e digrignando i denti per lo sforzo.
-Hai ragione-respirando pesantemente –Un pareggio non è contemplato-avanzando senza la sua arma completamente disarmata
-Vedo che vuoi fare alla vecchia maniera-avvicinandosi anch’egli senza recuperare la sua arma,mettendosi a correre contro il diamante con i pugni chiusi,cominciando a sferrare una seria di ganci e montanti,che sbattevano con violenza contro le nocche del diamante,la quale imitava specularmente gli attacchi del serafico,tagliandosi e lacerandosi entrambi le mani dopo ogni colpo,con il sangue che ormai sgorgava dalle mani di Lance e con delle micro fratture che stavano compromettendo lo scontro del diamante.
-Ormai la mia energia sta per finire-pensarono entrambi i contendenti balzando all’indietro ed allontanandosi dal loro avversario -Quest’ultimo colpo decreterà l’esito del duello-scattando entrambi l’uno contro l’altro con il braccio alzato pronto ad eseguire l’ultimo assalto
-E’ FINITA!-urlò il serafico centrando in pieno viso il diamante,ma venendo a sua volta colpito dal Diamante Bianco sul volto,rimanendo entrambi paralizzati l’uno di fronte all’altro come delle statue con i loro pugni immobili sulla faccia dell’altro.
-Penso che sia un pareggio-esclamò la sovrana con un filo di voce
-Lo penso anch’io-aggiunse il ragazzo con le ultime forze che aveva in corpo,cadendo di schiena ormai privo di energie insieme a Diamante Bianco sul suolo metallico dell’arena,svenendo entrambi e lasciando la folla completamente sbalordita nel vedere che il redivivo Lance era riuscito a tenere testa ad uno dei diamanti,mentre Diamante Giallo allarmata per le condizioni dei due combattenti incaricò repentinamente una squadra di Peridoti e di Perle affinché portassero via dall’arena i loro corpi inermi e feriti che necessitavano di cure immediate e con le Crystal Gems che cercavano di elaborare l’improvvisa informazione riguardo le condizioni di vita del serafico,interrogandosi sul loro futuro ed in particolare Perla che cercava di capire come affrontare il serafico senza rivelare l’oscuro segreto che l’ha coinvolta la notte precedente.
 
Note dell’autore
Io:Scontro mozzafiato che finisce con uno strabiliante pareggio
Lance:Ma che poteva finire anche con la mia vittoria
Diamante Bianco:Ma anche con la mia
Io:invece è finita in pareggio…contenti?!
Lance:No
Diamante Bianco:Preferivo che tu decretassi un vincitore
Io:Ok…il vincitore sono io
Lance:Spiritoso
Diamante:E vista la tua spiritosaggine,il capitolo lo chiudi tu
Io:Che suscettibili che siete
Bene cari lettori e care lettrici ci vediamo al prossimo capitolo

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Capitolo 7
*** Affrontare la verità ***


Affrontare la verità
 
Le Crystal Gems osservavano allibite il campo di battaglia ora vuoto e senza più alcun combattente pronto ad imbandire uno scontro,mentre gli altri abitanti del pianeta anch’essi scioccati uscivano dall’immensa costruzione parlando del duello precedentemente consumato davanti ai loro occhi,lasciandole repentinamente da sole negli spalti,mentre cercavano di elaborare attentamente le nuove informazioni,che erano arrivate loro come un treno in corsa senza preavviso,guardandosi tra di loro,cercando di trovare conforto negli occhi dei loro compagni.
-Dev’essere stato solo un sogno quello a cui abbiamo appena assistito-esclamò Peridot ridacchiando provando a smorzare la tensione che aleggiava prepotentemente su di loro,voltando successivamente il suo viso ed osservando Lapis Lazuli,che con volto chino e con la testa persa nel suo mondo cominciò a farfugliare qualcosa d’incomprensibile all’orecchio della sua compagna,destando preoccupazione in Steven,il quale si avvicinò lentamente a lei poggiandole una mano sulla spalla scuotendola lievemente,cercando di destarla da quel suo isolarsi quasi delirante,riuscendo nel suo intento,ma ricevendo in cambio un’espressione scossa e piena di lacrime,le quali fluivano come un fiume in piena sul viso della gemma blu.
-Perché?!-esclamò con voce roca e consumata portando entrambe le sue mani sopra le spalle del bambino –Perché non è tornato da noi?!-
-Non te lo so spiegare-disse rammaricato mordendosi nervosamente il labbro inferiore –Avrà avuto le sue ragioni per non rivelarsi e decidere di andarsene su Homeworld-guardando con la coda dell’occhio Garnet,cercando di trovare conforto nella sua imponente e saggia figura,ricevendo un cennò da parte della fusione,la quale si alzò dal suo posto,avvicinandosi con lentezza verso le due gemme,strofinando con dolcezza la chioma della gemma blu,sorridendo ed osservando con amorevole cura la sua compagna di squadra,tentando di calmarla con il suo semplice gesto.
Sapphire,osservando con dolore la scena di fronte al suo occhio,fu attanagliata da numerosissimi dubbi riguardo il non rivelare la reale motivazione che spinse il serafico a sparire dalle vite delle gemme terrestri,stringendo con forza il pugno provando a mantenere la calma ed a reprimere il forte desiderio di confessare la verità,attirando con il suo strano atteggiamento la perla azzurra,la quale poggiò immediatamente la mano sinistra sopra quella del piccolo gioiello blu,richiamandola a se con un semplice gesto della testa,che esprimeva il suo dissenso riguardo il rivelare tutto dinanzi a Perla,spostando successivamente i suoi occhi verso Rhodocrosite,la quale intuendo la particolare situazione decise di abbandonare l’arena per raggiungere l’ospedale ed assicurarsi delle condizioni di salute dei due combattenti,allontanandosi dal gruppo,generando da quel suo comportamento la curiosità del quarzo viola,che alzandosi di scatto le afferrò con forza il mantello arancione,fermando l’avanzata della gemma rossa.
-Dove stai andando?-domandò Ametista osservandola con diffidenza mentre stringeva con forza un lembo del lungo mantello
-Vado a vedere di persona le condizione di Diamante Bianco e di Lance-tirando il mantello verso di se con il braccio,ricominciando nella sua lenta marcia verso l’uscita,venendo però fermata da un urlo provenire da una delle gemme sedute sugli spalti.
-ASPETTA?-urlò Perla sollevandosi rapidamente dalla sedia –Voglio venire con te-esclamò,osservando con i suoi occhi rossi e gonfi per le lacrime la gemma rimasta di spalle –Voglio andare a parlare con lui-
-Io non ho nulla in contrario-esclamò con tono deciso –Ma puoi venire solo tu e nessun altro-rimettendosi a camminare con fermezza,venendo raggiunta dalla perla bianca che la seguì con viso preoccupato e con passo titubante,attanagliata da numerosissimi dubbi mentre andava insieme al comandante dell’esercito verso il luogo dove i due sfidanti stavano ricevendo le cure necessarie per riprendersi,uscendo dall’enorme costrutto e sparendo dal campo visivo delle Crystal Gems,le quali continuarono a discutere tra di loro animatamente,con Lapis che si fece cogliere improvvisamente da un impulso rabbioso,mettendosi ad urlare e ad inveire contro tutto e tutti.
-PERCHE’ CI PUO’ ANDARE SOLO LEI?!-urlò venendo trattenuta da Garnet,la quale difficilmente riusciva a contenere la furia della compagna,che si dimenava imperterrita tra le sue braccia cercando di liberarsi dalla stretta morsa delle sue possenti braccia
-Calmati-esclamò la fusione stringendola ancora di più –Non è il momento per lasciarsi prendere dagli isterismi-
-PERCHE’ NON DOVREI?!-domandò rabbiosamente –E’ PUR SEMPRE MIO FRATELLO!-smettendo di muoversi ed abbandonandosi,come se fosse priva di forze,tra le braccia di Garnet –Ma lui non ha voluto rivedermi-continuò piangendo –Ha preferito nascondersi,invece di rivelarsi-
Intanto mentre Lapis esternava tutta la sua frustrazione e tutta la sua tristezza Sky e Sapphire si guardavano negli occhi rassegnate e sconfitte,consapevoli che la decisione presa quel giorno avrebbe portato soltanto altro dolore ed altra sofferenza,scambiandosi occhiate colpevoli per aver assecondato,a causa del loro risentimento verso il gruppo di gemme,quella folle idea,sospirando e mantenendo lo sguardo basso,attirando involontariamente l’attenzione del quarzo viola,che rimase particolarmente perplessa nel vedere il loro anomalo comportamento,posizionandosi velocemente davanti a loro,scrutandoli con attenzione.
-Cosa sapete in più rispetto a noi?-domandò con decisione,portandosi la mano destra sotto il mento
-Niente-rispose seccamente la perla azzurra,ignorando lo sguardo inquisitore di Ametista
-Stai mentendo-afferrando con forza un lembo del suo vestito
-Ora smettetela voi due-esclamò il gioiello blu richiamando l’attenzione di tutte le gemme su di se –Il tempo dei segreti è finito-sollevando il viso verso quello di Sky,la quale sembrava particolarmente scossa nel sentire le parole dell’amica
-Sapphire non puoi…-venendo interrotta dall’amica
-L’abbiamo seguito,ma non ho promesso di mantenere tutto questo un segreto-girandosi verso le altre gemme,sospirando pesantemente e guardando ognuna di loro in viso,tentando di trovare le parole giuste per spiegare tutta la situazione –Noi eravamo a conoscenza del ritorno alla vita di Lance questo non si discute e sapevamo anche della festa organizzata da tutte voi per celebrare le gesta di Perla-cominciò con il braccio destro tremante per il nervosismo -Avevamo informato Lance di tale avvenimento e come pensavamo lui si è diretto immediatamente verso Perla per riabbracciarla,ma qualcosa manifestatasi davanti ai suoi occhi gli fece cambiare idea,spingendolo ad allontanarsi da voi e da lei,sostenendo che sareste stati meglio senza di lui-
-E cosa l’avrebbe spinto a prendere una così sciocca decisione?!-esclamò Ametista sbracciandosi
-Il bacio-disse Peridot intromettendosi nella discussione,massaggiandosi la fronte per lo stress
-Per l’appunto-rispose Sky al posto dell’amica
-Si è sentito tradito-esclamò Garnet,lasciando lentamente la presa su Lapis –Ha pensato di essere stato facilmente sostituito con un altro e che con il suo ritorno avrebbe potuto rovinare la felicità di Perla-
-Anche noi abbiamo pensato la stessa cosa-esclamò la perla azzurra spostando lievemente la gemma viola da se ed accostandosi accanto ad una Sapphire visibilmente scossa ed intristita
-Se tutto questo fosse vero-esclamò Lapis voltandosi e dando le spalle al gruppo di gemme–Voglio sentirlo proprio da lui-incamminandosi verso l’uscita dell’arena,con le altre che senza più alcuna esitazione la seguirono senza opporsi,chiedendosi quale sarebbe stata la reazione del serafico nel rivederle dopo tutti questi anni.
Nel frattempo Rhodocrosite e Perla erano finalmente giunti alle porte del centro di recupero di Meitar,luogo dove tutte le gemme potevano essere assistite da medici specializzati durante il loro recupero e riabilitazione,con la perla bianca che osservava la struttura con stupore e meraviglia,suscitando orgoglio all’interno del cuore della gemma rossa,rivelando un enorme sorriso nel vedere l’espressione incuriosita di lei.
-In questi due anni abbiamo fatto davvero passi dai gigante rispetto al passato-
-Lo vedo-esclamò con uno strano bagliore provenirle dagli occhi –Non pensavo che un giorno si arrivasse anche a curare le gemme anziché distruggerle quando si dimostravano essere difettose e con imperfezioni fisiche o mentali-
-E’ stata un’idea di Diamante Bianco-disse il comandante mentre entrava dentro la struttura ospedaliera ed incamminandosi all’interno del salone centrale fino a raggiungere uno dei corridoi illuminati di luce bianca e decorati da delle statue olografiche rappresentanti diverse gemme che si sono distinte per la loro forza o per il loro intelletto,seguita dalla gemma bianca che guardava con curiosità ogni elemento circostante –Da quello che ho capito si è ispirata ad una vecchia idea attuata prima della guerra da Lance per i soldati della sua fazione-
-Capisco-esclamò Perla continuando a guardarsi intorno –Sapphire mi spiegò,seppur sommariamente,che Lance salvava quelle gemme che in passato venivano considerate dei difetti,tramutandoli in veri e propri soldati,forti ed implacabili ed allo stesso tempo intelligenti-
-Diciamo che vedeva in ogni gemma un potenziale nascosto da massimizzare-esclamò sorridendo amaramente,ricordando ancora con dolore i suoi vecchi compagni di squadra,fermandosi improvvisamente dinanzi ad una porta metallica chiusa,poggiando lentamente una mano sopra la fredda maniglia di colore dorato–Sei ancora sicura di voler andare fino in fondo?-domandò Rhodocrosite prima di aprire la porta che lì separava da Lance
-Si sono sicura-esclamò deglutendo timorosamente,spaventata da ciò che troverà davanti a se
La gemma rossa abbassò lentamente la maniglia della porta,facendo scattare con lentezza lo scatto,aprendola con delicatezza trovando dinanzi a se due letti posti l’uno nelle vicinanze dell’altro,dove in quello a sinistra vi era posta Diamante Bianco,con qualche leggera fasciatura posta intorno alle sue braccia ed alla testa,intenta a leggere un libro mentre in quello più destra era disteso Lance,ancora svenuto ed inerme sopra il morbido materasso,cosparso interamente da fasciature che gli coprivano entrambe le braccia e l’occhio sinistro.
-Mio Diamante-esclamò con riverenza il comandante,entrando all’interno della stanza
-Rhodocrosite-esclamò con sorpresa il diamante sollevando gli occhi dalle pagine del suo tomo –Cosa ti porta qui in questo luogo?-
-Volevo accertarmi delle vostre condizione e di quelle del Generale Lance-inchinandosi dinanzi a lei
-Non c’è bisogno che t’inchini dinanzi a me-facendole cenno di sollevarsi da terra –Per quanto riguarda me penso che in un paio di giorni uscirò da questa stanza d’ospedale,ma per quanto riguarda Lance,da quello che ho capito ci vorrà del tempo prima che egli si riprenda del tutto dopo il nostro duello-scorgendo mentre parlava la figura di Perla posta in lontananza dietro Rhodocrosite –Tu devi essere la perla di Quarzo Rosa,nonché colei che ha affrontato Nekroz insieme a Lance-volgendo il suo sguardo verso di lei,notando il suo lieve disagio nei suoi confronti –Sei venuta per lui?-
-Si,Diamante Bianco-esclamò cercando di ignorare lo sguardo del diamante
-Vai da lui allora-disse facendole cenno di avvicinarsi al letto del ragazzo –Fai finta che io e Rhodocrosite non fossimo presenti,sentiti libera di fare ciò che vuoi-concluse sorridendo e facendo segnale alla gemma rossa di avvicinarsi a lei e di lasciare sola la perla bianca,la quale si avvicinò con lentezza verso il serafico,prendendo una sedia posta all’angolo della stanza e sedendosi vicino al bordo del letto,toccando delicatamente la mano di lui con la sua,strofinandone dolcemente il dorso con il pollice ed accarezzando con la sinistra la guancia priva di bende del ragazzo,sorridendo per la felicità nel rivederlo dopo questi due lunghissimi anni,venendo però assalita nel mentre da tanti interrogativi riguardo lo strano comportamento del ragazzo,che fecero comparire all’interno della mente della gemma bianca numerosi interrogativi che all’apparenza non sembravano trovare alcuna risposta.
-Perché non ti sei fatto vedere-sussurrò Perla accarezzando la chioma folta del ragazzo –Non volevi più rivedermi-con una lacrima che lentamente le si formò sul viso,percorrendo tutto il suo volto con rapidità cadendo successivamente sopra il volto del serafico,generando una lieve reazione che lo svegliò improvvisamente dal suo torpore,aprendo lentamente gli occhi ed osservando il luogo dov’egli si trovasse,notando dinanzi a se il volto sorpreso di Perla,la quale era intenta ad osservarlo con le lacrime,che copiose scendevano dai suoi occhi,rimanendo allibito nel vederla e chiedendosi il perché ella si trovasse su Homeword,ma i suoi pensieri vennero però interrotti dall’abbraccio repentino della perla bianca,che lo strinse sempre di più a se come se non lo volesse più lasciare andare.
-Lance mi sei mancato così tanto-esclamò stringendolo sempre più forte a se –Non sai quante volte ho pensato a te in questi anni-
-Mi stai facendo male-rispose freddamente il ragazzo senza neanche ricambiare l’abbraccio –Potresti gentilmente smetterla di stringere così tanto-
-Oh…scusami-separandosi da lui e rimanendo letteralmente stupefatta dall’atteggiamento del ragazzo –Io non volevi farti sentire dolore-
-Che cosa ci fai qui?-
-Ero venuta solamente per far conoscere a Steven il pianeta dove tutti noi abbiamo avuto la vita-rispose con un sorriso forzato –Ma quando ti ho visto all’interno dell’arena,il mio unico pensiero sei stato tu,volevo rivederti-
-Perla-esclamò il ragazzo con sofferenza –Io sono il passato…non devi più pensare a me-
-Ma che stai dicendo?-domandò perplessa la ragazza,guardando con confusione il serafico,che osservava come perso nel vuoto la parete verde come l’erba
-Ora hai qualcun altro che ha preso il mio posto-esclamò mordendosi il labbro inferiore –Non ha più senso continuare a cercarmi-
-Non dirmi che…-
-Ero presente quella sera,mentre tu baciavi Greg Universe-continuò non rivolgendole neanche una lieve occhiata –Per questo motivo decisi che era il momento di farmi da parte e lasciarti fare la tua nuova vita con lui-
Perla rimase come paralizzata dalle parole udite dal ragazzo,osservandolo senza proferire una parola,rimanendo davanti a lui con gli occhi pieni di lacrime,le quali cadevano copiose sopra il lenzuolo che lo avvolgevano,mentre Diamante Bianco guardava sorpresa la reazione dei due amanti,rimanendo con la bocca socchiusa ed allontanando con un gesto delicato della mano Rhodocrosite,in modo tale da poter comprendere meglio la delicata situazione dei due esseri immortali,quando improvvisamente la porta della stanza si aprì di scatto,rivelando dietro di essa tutte le gemme terrestri,le quali entrarono velocemente dentro la sala ospedaliera,rimanendo colpite nel vedere Perla lacrimante dinanzi ad i loro occhi ed un Lance particolarmente indifferente,che non mostrava alcuna compassione nei confronti della perla bianca.
-Se non ti dispiace ti chiedo gentilmente di abbandonare questa stanza-rivolgendosi ancora una volta a Perla con tono gelido,la quale senza proferir parola si alzò dalla sedia,dirigendosi verso la porta della stanza con labbro tremante e con gli occhi rivolti verso il pavimento,venendo fermata nella sua avanzata da Sky,che la prese per una braccio,impedendole di andarsene.
-Che cosa ci fate voi qui?-guardando tutte le gemme presenti,accogliendole freddamente quasi volesse che abbandonassero immediatamente la stanza per lasciarlo da solo
-Volevamo vedere come stavi-rispose Garnet digrignando i denti per la rabbia –Ma posso constatare che stai abbastanza bene da trattare male la persona che più di tutti ti ha amato-
-Che ti sta succedendo amico?!-domandò esasperata il quarzo viola mettendosi davanti alla fusione –Non è da te fare così-
-Ma cosa ne potete sapere voi di come sono fatto io-sputando metaforicamente veleno contro i presenti –Voi non mi conoscete per niente-vedendo Lapis avvicinarsi di fianco a lui
-Quindi io non conosco come sei in realtà!-dando un pugno in volto al serafico,che per la botta cadde dal letto dolorante,toccandosi con la mano destra fasciata la zona colpita dalla gemma blu,venendo afferrato per un lembo del vestito ospedaliero e poi condotto davanti al viso furioso di Lapis,la quale mostrava i denti per la rabbia –Allora spiegami che cosa sei diventato?-
-LAPIS LASCIALO ANDARE-urlò Perla dalle retrovie
-Smettila di preoccuparti per lui-esclamò la gemma blu guardando con rabbia il volto privo di emozioni di suo fratello –E’ solo un essere insensibile che non ha a cuore la vita di nessuno di noi,un guscio vuoto,lo spettro di quello che era una volta-
-Allora se sono solo un guscio vuoto…che cosa stai aspettando a picchiarmi?-disse beffardamente il ragazzo,suscitando ancor di più le ire della ragazza
-Lance ora smettila con questo tuo orribile comportamento-esclamò Sky attirando l’attenzione dei due che si voltarono entrambi verso di lei –Noi conosciamo il vero motivo per cui Perla ha fatto quello che ha fatto-voltandosi verso lo zaffiro,facendole cenno di continuare al posto suo.
-Il giorno in cui l’hai vista baciare con Greg,lei era molto ubriaca,non sapeva quello che stava facendo e penso che lei non aveva intenzione di baciare Greg visto il suo amore ancora vivo per te--esclamò prendendo la mano della perla bianca ed avvicinandosi insieme verso il ragazzo,il quale scioccato dalla rivelazione dell’amica,non poté far altro che sentirsi in colpa per il comportamento che aveva avuto nei confronti di Perla,manifestando sul suo viso un senso di tristezza e di disagio evidente a tutte le gemme presenti all’interno della stanza
-Io non ho scuse-chiudendo gli occhi ed aspettando un altro colpo di sua sorella –Mi merito ogni singolo colpo tu mi voglia infliggere-concluse senza guardare Lapis sollevare il braccio al cielo quasi a voler infierire ancor di più su di lui,ma invece di dargli un altro pugno in pieno viso,lo afferrò delicatamente per il braccio aiutandolo a rialzarsi da terra,generando stupore dentro la mente del serafico,il quale non si spiegava lo strano cambiamento di atteggiamento della sorella.
-Non ho bisogno di infierire ulteriormente-esclamò mentre gli forniva il sostegno necessario per farlo sedere sopra il letto,ricongiungendosi successivamente alle altre gemme dietro di lei
-Perla-esclamò il ragazzo attirando l’attenzione della ragazza –Mi dispiace averti fatto sentire così male ed averti attaccato senza motivo,ma ero arrabbiato per quello che avevo visto e…-interrompendosi da solo,sospirando successivamente per chiarirsi le idee -Se tu non volessi più stare con me,lo capirò-deviando il suo sguardo da quello della gemma bianca,la quale senza pensarci lo abbracciò nuovamente a se,spiazzando il serafico che come paralizzato non riusciva ad avvolgerla tra le sue braccia.
-Io starò sempre con te non importa cosa accadrà in futuro-guardandolo negli occhi con passione
-Ed anche io-superando lo stupore momentaneo,stringendola a se con tutte le sue forze,dandole un bacio sulle labbra,che sanciva la ritrovata unione tra i due amanti e con le gemme presenti all’interno della stanza,che guardavano felici ed emozionate la scena d’amore dei due ragazzi e con Sky e Sapphire che poterono finalmente tirare un sospiro di sollievo e poter finalmente accantonare la loro disputa con le gemme terrestri,sperando che da quel momento in poi possa esistere un futuro radioso per ognuno di loro.
 
Note dell’autore
Io:E finalmente pace fu
Lapis:Era ora che questa storia finisse bene
Peridot:Almeno possiamo riabbracciare Lance
Io:Ve lo sognate
Lapis e Peridot:COSA?!
Io:Sto scherzando
Lapis:Ahh,meno male
Io:Ora scherzi a parte,chi chiude il capitolo?
Lapis:Ci penso io
Cari lettori e care lettrici ci vediamo al prossimo entusiasmante capitolo

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Capitolo 8
*** I tre comandanti ***


I tre comandanti
 
I due ragazzi continuavano a baciarsi senza sosta dinanzi al manipolo di gemme che li guardava con aria felice e soddisfatta,rimanendo quasi estasiati dal loro ricongiungimento,senza riuscire ad allontanare i loro occhi da quella scena toccante di pura passione,con Diamante Bianco,divertita nell’osservare la felicità del suo pupillo,che voltò il viso verso la parete ospedaliera,chiudendo gli occhi e sorridendo,attirando verso di se la curiosità di Rhodocrosite,la quale non comprendendo la strana reazione del diamante,si avvicinò a lei per cercare di capire cosa la spingesse ad assumere tale comportamento.
-Non pensavo di riuscire a rivederlo felice-esclamò lasciando scioccata la gemma rossa nell’udire tali parole–Dopo tutto quello che ha passato nella sua vita ha ancora la forza per sorridere e per amare-
-Mio Diamante-sussurrò cercando di non disturbare la pace dei due amanti –Perché dice questo,dopotutto ha sempre affrontato tutto con il sorriso-
-Sapher non conosceva la felicità-spiazzando il comandante difronte a lei,la quale assunse un’espressione triste nel ricordare il periodo della guerra –Quella parte di se conosceva solo l’odio e la vendetta-mordendosi il labbro per il nervosismo –Non sai quanto è stato triste ed angosciante non riuscire a farlo ragionare-con una piccola lacrima che lentamente rigò il suo viso,cadendo sopra le candide lenzuola bianche,lasciando una macchiolina scura indelebile vicino alla sua mano destra,che afferrava con forza un lembo di quella stoffa delicata,stritolandolo all’interno del suo palmo –Vederlo lentamente cadere nell’oblio-sospirando –E finire i propri giorni senza avere la possibilità di salvarlo da se stesso-rasserenandosi rapidamente ed asciugandosi con la mano sinistra quelle poche,ma fredde lacrime che scendevano dai suoi occhi lucidi –Ma ora per merito di una perla ha ritrovato la sua serenità,la sua voglia di vivere-osservando la sua sottoposta con occhio deciso –E puoi stare certa Rhodocrosite,che questa volta non permetterò a nessuno di fargli del male-
La gemma rossa nel sentire tali parole del diamante non riuscì a rispondere a parole,come se qualcosa le impedisse di formulare anche un singolo suono dalle suo corde vocali,bloccandole la voce con una sorta di nodo,che le stava avvolgendo interamente la gola,sintomo che era stata toccata nel profondo da quel piccolo e toccante discorso che le aveva colpito l’animo nel profondo,facendo un lieve cenno con la testa al suo superiore,in modo tale che comprendesse il suo essere d’accordo con la sua ideologia,portandosi una mano sul petto simbolo che anch’ella presterà il giuramento di proteggerlo anche a costo della vita.
Quel momento però fu interrotto da Lance che zoppicando lentamente per la stanza si avvicinò verso le due gemme,le quali rimasero allibite nel vederlo camminare verso di loro anziché rimanere a letto a riposarsi e passare del tempo con la sua ragazza.
-Dovresti rimanere a letto-esclamò il Diamante pacatamente,rivolgendo i suoi occhi grigi verso quelli rossi del ragazzo
-Lo sai che per me non esiste riposo-disse il ragazzo,raggiungendo l’armadio posto di fianco al letto di lei,aprendolo di scatto e recuperando il suo abito nero –Quindi non intendo rimanere qui fermo ad aspettare ed a non fare niente tutto il giorno-togliendosi la lunga veste ospedaliera di colore verde,rimanendo davanti a tutti in biancheria intima,mettendo in mostra le numerose fasciature che avvolgevano quasi interamente il suo corpo,suscitando l’imbarazzo di molte di loro,compresa Diamante Bianco,la risata ironica di Lapis ed il sorriso genuino di Perla,la quale era felice nel poter constatare che il serafico era rimasto lo stesso essere di due anni or sono,togliendosi rapidamente tutte le bende che lo avvolgevano,rivelando le grosse ferite e le contusioni che decoravano il suo corpo ed un enorme occhio nero con diversi tagli tutte intorno alla guancia,mettendosi successivamente una camicia bianca lunga di seta,i pantaloni neri e le scarpe dello stesso colore,ottenendo con quest’ultime qualche difficoltà nell’indossarle,a causa di un lieve ma persistente dolore alla schiena,che lo costrinse a chiedere l’aiuto della perla bianca,la quale lo aiuto con gentilezza nell’esecuzione di quel semplice atto quotidiano,ricevendo però nel mentre sguardi preoccupati dalle gemme presenti,le quali si domandarono se fosse davvero il caso di assecondare tale comportamento sconsiderato.
-Lance forse è meglio che ti riposi-esclamò Lapis cercando di farlo stare a riposo,prendendogli con dolcezza la mano per riportarlo a letto
-Ha ragione Lapis forse è meglio che torni a letto per recuperare le energie e far guarire quelle ferite-aggiunse Sky ponendosi di lato al serafico,afferrandogli l’altra mano per aiutare la gemma blu
-Forse non avete compreso-ritirando entrambe le mani –Ho intenzione di andarmene da qui-indossando velocemente la giacca nera ed avvolgendo successivamente la schiena con il lungo mantello nero con il simbolo della fazione bianca posto al centro.
-Ma...-esclamò Lapis venendo interrotta da Peridot,la quale si frappose tra i due materializzandodal suo gioiello una piccola boccetta contenente un liquido di colore viola,porgendola lentamente al serafico.
-Almeno prendi un po’ di pozione guaritrice prima di uscire da questa stanza-sorrise il peridoto rassegnato all’idea di non poterlo più fare ragionare dopo che si metteva in testa un’idea –Almeno non ti fai vedere dalla popolazione come un derelitto vivente-
-Gentile come sempre-afferrando la boccetta dalle mani del tecnico gemma,bevendo la metà del contenuto della fiala,che fece sparire repentinamente tutte le ferite che dal suo corpo,lasciandolo pulito ed immacolato come se non avesse mai ingaggiato quello scontro durissimo svolto in precedenza contro il diamante.
Il ragazzo appena guarito dalle ferite e con ancora in mano la boccetta contenente il liquido guaritore si voltò verso Diamante Bianco,avvicinandosi con passo lento e deciso,senza mostrare alcun segno di dolore o di agonia nel suo camminare,fermandosi dinanzi ad ella,prendendo dolcemente la mano della sovrana e poggiandole la fiala sopra il suo palmo bianco come la neve.
-Ti farà guarire in fretta-esclamò rivolgendole un caldo sguardo rassicurante –Una sola goccia sulla gemma ed ogni ferità che attanaglia il tuo corpo verrà immediatamente curata-
-Sicuro che tu non ne necessiterai in futuro?-domandò preoccupata il diamante con volto accigliato
-Ne sono sicuro-esclamò facendo cenno al suo mentore di usufruirne,la quale rassicurata dall’affermazione del ragazzo,aprì lentamente la fiala di vetro,inclinandola lentamente sopra il diamante posto sulla sua fronte,facendo cadere dall’orlo di essa una piccola goccia,la quale si frastagliò con violenza sopra il suo gioiello bianco,il quale si illuminò per un breve istante di una luce bianca intensa,curando repentinamente ogni ferita della sovrana,la quale riacquistando nuovamente le energie perdute,si alzò velocemente dal letto d’ospedale,poggiando una mano sopra la spalla di Lance in segno di gratitudine,ricevendo da egli un sorriso che mostrava tutti i suoi denti bianchi come l’avorio in segno di genuina felicità nel vederla nuovamente in forze.
-Visto che siamo finalmente guariti-esclamò il diamante cambiando rapidamente il suo vestito ospedaliero con un lungo abito bianco –Che ne pensi se andassimo tutti al castello?-
-E’ un ottima idea-esclamò il serafico visibilmente entusiasta,materializzando un portale rosso cremisi dinanzi a loro,lasciando inizialmente stupefatta il diamante nel vedere il varco spazio-temporale –Così almeno controlliamo che Giallo non faccia stupidaggini in nostra assenza-concluse ridacchiando
-Sei sempre il solito-aggiunse Bianco scuotendo la testa ed entrando all’interno del portale insieme a Lance e con le altre gemme al suo seguito,ritrovandosi all’interno del grande salone del castello dove Diamante Giallo seduta sul suo trono sembrava armeggiare con una sorta di computer olografico,intenta ad analizzare quelli che all’apparenza sembravano ai loro occhi dei dati numerici correlati a dei grafici particolari.
-Sempre intenta ad analizzare i dati dei tuoi esperimenti-esclamò Lance attirando l’attenzione del diamante –Su questo aspetto non sei cambiata neanche un po’-
-Vedo che vi siete ripresi in fretta-alzandosi dal suo trono,spostando con la mano lo schermo olografico fluttuante,avvicinandosi lentamente alla sorella abbracciandola di colpo dinanzi a tutti presenti,che rimasero spiazzati nel vedere una tale dimostrazione d’affetto da parte di lei –Mi hai fatto preoccupare tantissimo-
-Era solo una sfida amichevole-rispose Bianco cercando di sdrammatizzare
-Più che un amichevole in realtà sembrava una vera e propria guerra-esclamò Giallo separandosi lentamente da lei,mantenendo però entrambe le mani sopra le sue spalle
-E’ più divertente una sfida senza esclusione di colpi-esclamò Lance,intromettendosi nel discorso tra le due sovrane,guardando Bianco dritta negli occhi,ricevendo uno sguardo di complicità da parte di lei
-Siete identici voi due-esclamò scuotendo la testa in segno di disappunto –Se non vi fate del male mentre combattete non vi divertite-causando le risate dei due esseri immortali nel sentire l’ultima affermazione del diamante,suscitando la confusione nelle gemme che assistevano al dialogo tra le tre entità.
-Tornando a noi sorella-esclamò Bianco ritornando improvvisamente seria –Che tipo di dati stavi analizzando?-
-Stavo controllando il numero di prigionieri che avevamo all’interno delle nostre prigioni-
-Sai che all’interno delle segrete non c’è più nessuna gemma?-domandò retoricamente il diamante alla sorella allargando il braccio sinistro al cielo
-Questo è vero-esclamò Giallo con un tono stranamente grave e spaventato –Non c’è più una gemma all’interno delle prigioni,ma…-suscitando l’interesse del serafico,che nell’udire il discorso delle due sovrane si avvicinò ancor di più a Giallo,in attesa di scoprire cosa ella nascondesse –Durante la guerra di ribellione ho incarcerato tre elementi della fazione bianca come monito alle altre gemme di non tradirmi e di non tentare di rovesciare l’autorità diamante-
-Perché non me l’hai detto prima!-esclamò Bianco scioccata dalla rivelazione della sorella ed osservando Lance che aveva assunto un’espressione stranamente impassibile e con le braccia conserte sopra il petto
-Mi dispiace-abbassando lo sguardo ed incontrando casualmente quello del serafico –Non ho avuto il coraggio di dirtelo prima perché…-venendo interrotta dal ragazzo
-Perché pensavi che se Bianco me l’avesse detto,io avrei avuto una reazione esagerata nei tuoi confronti-esclamò monotonamente,senza lasciar trasparire alcuna emozione e ricevendo dal diamante un cenno affermativo,che fece sospirare Lance suscitando terrore all’interno nel cuore della sovrana,la quale era pronta a subire la sua ira,venendo spiazzata però da uno strano gesto del Generale che inspiegabilmente allungò la mano verso di lei con il palmo rivolto verso l’alto come se fosse in attesa di ricevere qualcosa da lei –Dammi le chiavi delle prigioni-esortandola con un gesto delle dita a consegnargliele –Se erano della fazione bianca allora ho il dovere di andare a liberarli dalla loro ingiusta condanna-
-Lo trovo giusto-materializzando dalla sua gemma una piccola chiave d’oro a forma di prisma,porgendola delicatamente sopra la mano del serafico,il quale immediatamente si diresse verso il piccolo corridoio posto alla destra della sala reale –Aspettatemi qui-esclamò addentrandosi all’interno del piccolo tunnel –Sarò presto di ritorno-sparendo dal raggio visivo delle gemme presenti in sala,le quali guardavano con stupore ed allo stesso tempo con orrore una Diamante Giallo stranamente assalita dai rimorsi e dai sensi di colpa per tutte le cattive azione che ha compiuto in passato.
Nel frattempo Lance all’interno del piccolo corridoio trovò dinanzi a se una piccola scala a chiocciola,simbolo che quella parte del castello non era ancora stata rinnovata secondo l’evoluzione tecnologica del pianeta natale,scendendo con lentezza ogni singolo gradino,venendo assalito nel mentre da numerosi ricordi durante il periodo della guerra di ribellione contro Quarzo Rosa,quando lui era ancora nascosto sotto le spoglie sadiche e crudeli del generale Sapher,sentendo intorno a se delle urla provenire unicamente dalla sua coscienza,ma che a suo avviso sembravano reali e che diventavano sempre più forti ad ogni passo che lui eseguiva verso il basso,ritrovandosi in poco tempo davanti ad una porta di legno logora ed usurata dal tempo,con numerosi infissi di ferro arrugginito e con tantissimi tagli eseguiti sulla superficie.
Lance afferrò con mano tremante la chiave datagli dal diamante,avvicinandola con lentezza e con timore verso la serratura dorata,girando con cautela la chiave,abbassando la maniglia della porta ed entrando all’interno delle segrete,decorate da tantissime celle fisiche ed energetiche inattive poste ai lati di un lungo corridoio,che conduceva verso un'altra porta di legno rotta che sbatteva a causa del vento,che penetrava dalle piccole finestrelle situate sopra i muri di ogni cella,generando un flusso che la faceva aprire e chiudere con violenza.
Il ragazzo s’incamminò all’interno di quel corridoio scarsamente illuminato da delle piccole torce energetiche antiche,osservando con orrore ogni cella presente,ricordando con disgusto e con disprezzo ogni singola vita che lui aveva torturato ed eliminato all’interno di queste mura,cercando di scacciare dalla sua mente ogni singolo ricordo doloroso del suo passato,raggiungendo in pochi istanti la vecchia porta scricchiolante e malfunzionante,afferrando con decisione la maniglia quasi cadente,tirandola verso di se,vedendo davanti a se tre bolle di contenimento di colore giallo contenenti tre gemme di colore e forma diverse,avvicinandosi verso di loro con passo lento e deciso per esaminarle con attenzione,notando che le gemme rinchiuse all’interno di quei campi di contenimento erano un’ambra,un’ossidiana ed un topazio.
-Siete ancora vive-esclamò scioccato il ragazzo mentre osservava stupefatto le tre gemme all’interno di quei campi di forza,avvicinando lentamente le mani verso la superficie liscia del bolle con occhio triste e felice allo stesso tempo –Il vostro tempo di riunirvi a questo nuovo mondo è finalmente giunto-scoppiando contemporaneamente tutte e tre le bolle lasciando cadere al suolo le gemme precedentemente imprigionate,le quali s’illuminarono improvvisamente di luce intensa,comiciando a fluttuare lentamente in aria al centro della stanza,con il serafico che guardava estasiato la rigenerazione dei tre esseri,che stavano assumendo sempre di più una conformazione fisica sempre più delineata e precisa e con il bagliore che scomparve rapidamente lasciando il posto a tre gemme poste in piedi davanti al ragazzo,con gli occhi chiusi e con le braccia rivolte verso l’esterno quasi a voler riabbracciare la libertà del loro corpo dopo tutti quegli anni di prigionia.
-Siamo libere-esclamò la gemma di colore arancio scura alta quanto il generale,con dei corti capelli rossastri con un ciuffo all’in su,vestita con un’armatura leggera di cuoio rosso,con un grande mantello giallo con il simbolo della fazione bianca posto al centro di essa e con un ambra esposta sulla spalla destra
-Non avrei mai pensato di vedere questo giorno-disse il secondo gioiello di colore nero come la pece con dei lunghi capelli bianchi lisci,che scendevano fluenti sopra il suo mantello grigio,coprendo parzialmente il simbolo della fazione e parte della sua armatura di maglia dello stesso colore del lungo tessuto posto sulle sue spalle e con un’ossidiana posta sulla sua spalla sinistra
-Non ci credo che siamo ancora vive-esclamò la gemma gialla,più alta delle due che le stavano accanto,con dei capelli corti giallo ocra rivolti all’indietro,vestita con un’armatura pesante dello stesso colore della sua pelle,con un lungo mantello blu scuro con il simbolo di Diamante bianco e con un topazio posto al centro del petto.
Lance osservava con felicità le tre gemme poste davanti a lui,rimanendo come paralizzato nel rincontrare i suoi tre comandanti ancora vivi dopo la guerra di ribellione,ricomponendosi in fretta da quel suo stato apparentemente pietoso ed impresentabile,inspirando ed espirando con calma,chiudendo ed aprendo gli occhi a tempo della respirazione,guardando ancora una volta le tre ragazze dinanzi a lui,sorridendo.
-Ben tornate-esclamò il serafico attirando l’attenzione delle tre gemme,le quali aprendo i loro occhi repentinamente,non appena udirono la voce del ragazzo,rimasero scioccate ed esterrefatte nel vedere Lance dinanzi a loro senza la sua maschera,tremando ancor di più nel vederlo ancora vivo e chiedendosi se questo evento non fosse solo un sogno.
-Lance-esclamò improvvisamente la gemma gialla avvicinandosi a lui con passo tremante –Sei davvero tu?-
-Si-afferrando con velocità la mano del suo ex comandante –E’ un piacere rivedervi dopo tutti questi anni-
-Com’è possibile?!-domandò scioccata la ragazza -Diamante Giallo ci aveva detto che eri morto,pensavamo di averti perso per sempre prima di essere lasciate qui a marcire-
-Invece sono ancora vivo-eseguendo un mezzo inchino
-Quanto tempo è passato dalla fine della guerra?-domandarono in coro le tre gemme
-Topaz,Amber,Obsidian mi duole dirvelo ma sono trascorsi ben cinquemila anni dal vostro imprigionamento-lasciando le tre ex comandanti letteralmente paralizzate nell’udire il quantitativo di tempo che hanno passato imprigionate su Homeworld
-Se metto le mani su quel collo a giraffa io la uccido-esclamò Amber in preda alla rabbia più ceca
-Ed io ridurrò in tanti piccoli frammenti il suoi gioiello-disse Obsidian scrocchiandosi le nocche delle mani
-Calme voi due-esclamò Topaz attirando la loro attenzione,rivolgendo successivamente il suo sguardo al serafico,che le osservava sorridente nel poter constatare come l’irruenza delle due gemme fosse rimasta immutata nel corso del tempo –Lance raccontaci cosa è successo mentre eravamo ancora imprigionate dentro quelle bolle maledette-
-Allora mettetevi comode-facendo cenno alle gemme di fronte a lui di sedersi per terra –Non sarà una storia breve da raccontare-concluse sedendosi sul pavimento,con le gemme che fecero altrettanto,curiose di conoscere gli avvenimenti che si sono verificati in passato durante la loro prigionia,osservando con impazienza il serafico,il quale sospirando,appoggiò la schiena contro la fredda parete metallica,guardando le gemme dinanzi a se pronto a rivelare ed a sciogliere ogni dubbio le attanagliasse la mente,cominciando lentamente a raccontare nel dettaglio e con estrema cura ogni singolo avvenimento verificatosi durante la loro assenza.
 
Note dell’autore
Perla:Devo cominciare io il fuori onda?
Lance:Si…l’autore si scoccia oggi
Perla:Che scansa fatiche che non è altro
Lance:Che ci possiamo fare,purtroppo ci dobbiamo accontentare di lui
Perla:Sempre meglio di niente
Lance:Ma,aspetta un attimo…le altre dove sono? (scorgendo un biglietto spora il tavolo vicino al copione),siamo a cena fuori per favore chiudete voi il capitolo.
Perla:Ma che grandi amici che abbiamo,ci hanno lasciato qui da soli a chiudere il capitolo
Lance:Meglio
Perla:Che significa meglio?!
Lance:Nel senso che ora posso coccolarti un po’ senza che nessuno di loro venga a scocciarci
Perla:Dai…non dirlo davanti ai nostri lettori
Lance:Hai ragione…aspetta che chiudo il capitolo
Bene cari lettori e care lettrici ci vediamo al prossimo spumeggiante capitolo
Lance(Dandole un bacio sul collo):Ora andiamo prima che ritornino
Perla:D’accordo (Aprendo la porta dello studio insieme a Lance e sparendo dietro di essa,lasciando lo studio vuoto e senza nessuno a badarci)

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Capitolo 9
*** La decisione di Perla ***


La decisione di Perla
 
All’interno delle prigioni Lance spiegava con calma tutti gli avvenimenti a cui ha assistito nel corso di quei lunghi millenni,illustrando nel dettaglio tutti gli eventi che l’hanno condotto sia direttamente che indirettamente verso la salvezza di Homeworld,con le tre comandanti che ascoltavano allibite ogni singola parola,scambiandosi nel mentre occhiate fugaci,che mettevano in evidenza i numerosi interrogativi che le stavano passando per la mente,la schiena inarcuata verso il Generale,quasi a sostenere a fatica il peso delle informazioni ricevute e le mani sopra il mento con le dita che coprivano parzialmente le loro bocche socchiuse per l’incredulità,osservando il serafico che si alzò improvvisamente dal suolo strofinandosi con la mano sinistra la schiena dolorante,appoggiandosi contro il freddo muro metallico,cercando di riprendere fiato,sospirando e guardando le gemme poste dinanzi a se che lo guardavano con occhi avidi di conoscenza.
-E questo è quello che è successo in questi cinquemila anni di guerre-eseguendo un mezzo sorriso,ricevendo da parte di Amber un’espressione poco convinta e piena di dubbi
-Ma ancora non ho capito come Bianco e Giallo possano coesistere in pace?-domandò la gemma ambrata sbracciandosi
-Purtroppo non posso rispondere a questa domanda-rispose con tono malinconico
-Perché non puoi?!-esclamò con calma Topaz alzandosi in piedi ed avvicinandosi lentamente a lui
-Diciamo che ho dovuto prendermi un periodo di riposo e di allontanamento dall’universo in questi ultimi due anni-grattandosi la testa con la mano,chiudendo gli occhi e sorridendo mentre pronunciava quelle parole
-Allora lo sai che ti dico Lance-esclamò la gemma gialla poggiandogli una mano sulla spalla –Non m’importa sapere tutto,l’unica cosa che conta per me adesso è vedere nuovamente il tuo volto privo di quella orribile maschera-
-Ha ragione Topaz,non dobbiamo per forza conoscere tutto- disse Obsidian ridacchiando portandosi al fianco di lei
-Dopotutto non è mai stato nel nostro stile e nelle nostre corde avere la massima conoscenza degli eventi- aggiunse Amber mettendosi anch’ella al fianco dell’enorme gemma,osservando con viso sicuro di se il serafico
-Non siete cambiate neanche dopo tutti questi anni di prigionia-esclamò portandosi una mano dentro la giacca,rivelando da dentro il suo vestito un piccolo cubo metallico posto sopra la sua mano destra,porgendolo lentamente alla gemma ambrata,la quale non sembrò all’apparenza capire il gesto del ragazzo,chiedendosi che cosa contenesse quel piccolo oggetto –E’ arrivato il momento che ti restituisca quello che tu mi prestasti millenni or sono durante la guerra di ribellione-premendo un pulsante sulla superficie della scatola,estraendo un rotolo di pergamena ben tenuto ed in perfetto stato,porgendolo con dolcezza sopra le mani di lei con immane cura,suscitando nel cuore della gemma ambrata un senso di stupore e di gratitudine nel poter constatare che il generale ha mantenuto la promessa che gli fece in passato,abbracciandolo repentinamente e spiazzando le altre gemme,le quali non aspettandosi un comportamento così affettuoso da parte del membro più istintivo del gruppo,osservavano divertite il serafico mentre veniva avvolto dalle lunghe braccia della sua ex compagna di squadra.
-Non pensavo le avessi ancora con te-esclamò commossa,sollevandolo con forza da terra per la gioia
-Certo che le ho tenute con me-esclamò con tono quasi offeso il serafico –Secondo te mi sarei mai potuto sbarazzare di un dono tanto importante?!-facendo cenno alla gemma di rimetterlo a terra –Mi è tornato utile così tante volte che per me era diventato quasi inseparabile,ma bisogna ammettere che la vera maestra nel maneggiarli eri tu-
-Non dire sciocchezze anche tu te la cavavi egregiamente-mettendo il suo braccio sopra le sue spalle in segno di amicizia
-Ma non quanto te…Gran maestra burattinaia Amber-voltandosi successivamente a guardare le altre gemme intorno a loro –Ora che ne dite di uscire da queste prigioni e di recarci all’interno della sala del trono dove le altre gemme mi stanno aspettando?-
-Facci strada-rispose Topaz sorridendo –Sarei curiosa di rivedere Sapphire dopo tutti questi anni-osservando con la coda dell’occhio la vecchia porta di legno cadente
Allora Lance sorridendo senza proferire parole,tolse con delicatezza il braccio della gemma ambrata dalle sue spalle,dirigendosi con decisione verso l’uscita dalla prigione,seguite dai tre comandanti che con determinazione non vedevano l’ora di riabbracciare nuovamente la libertà,riassaporare ancora una volta le strade di Homeworld e poter essere ancora decisive affinché il pianeta natale continui a prosperare ed a farsi valere in tutto l’universo.
Nel frattempo le gemme attendevano con impazienza il ritorno del serafico dalle prigioni del castello,osservando nel mentre con sguardo dubbioso ed insospettito Diamante Giallo,la quale assunse,dal momento in cui consegnò la chiave delle segrete al nuovo generale,un’espressione crucciata ed allo stesso tempo agitata,emettendo dei sospiri profondi ed irregolari mentre con la mano destra si strofinava la fronte come se stesse sudando freddo,attirando verso di se le attenzioni di sua sorella Bianco,che non sapendo come comportarsi dopo aver udito la scioccante rivelazione uscire dalla bocca piena di rimorso della sovrana di Homeworld,rimase lì a guardarla con occhio impassibile senza lasciar trasparire alcuna emozione,ma venendo travolta all’interno della sua mente da numerosissimi interrogativi riguardo le reazioni che potessero avere le gemme presenti all’interno della sala del trono non appena Lance fosse tornato con le tre prigioniere.
-Dannazione-esclamò improvvisamente Giallo sbattendo i pugni sul bracciolo metallico del trono
-Sorella-disse Bianco venendo però ignorata da Giallo,che continuò a disperarsi senza controllo
-Accecata dal potere non ho fatto altro che compiere una miriade di errori,che non hanno fatto altro che devastare questo pianeta-lasciando stupefatte le gemme di cristallo,le quali la guardavano con sguardi increduli –Tantissime vite sono state spezzate a causa delle mie decisioni-
-C’era Nekroz a tessere i fili cara sorella-
-NO!-urlò spiazzando il diamante bianco,che fece un passo indietro per lo spavento –Lui poteva pure agire nell’ombra-stringendo con forza i pugni e tenendo il volto verso il pavimento –Ma io ero libera di decidere,anche se all’ultimo mi è stata tolta ogni facoltà decisionale,prima avrei potuto fare qualcosa ed invece…-portandosi la mano sopra il viso,cominciando a ridere istericamente –Ho voluto seguire la strada per raggiungere un potere fittizio ed inesistente-
-Questo può essere anche vero-esclamò Perla intromettendosi tra i due diamanti –Ma ti ricordo che ti è stata data una seconda chance affinché tu possa sistemare gli errori commessi e poter migliorare sia come sovrana che come gemma-osservando con audacia gli occhi del diamante,la quale rimase incredula nel sentire tali parole provenire proprio dalla bocca di una perla –Quindi smetti di ripensare al passato e cerca di volgere il tuo sguardo al futuro per il bene del pianeta e della persona a cui tieni di più-
-Non avrei mai potuto pensare che una perla mi avrebbe fatto un discorso del genere-avvicinandosi lentamente verso la ragazza bianca,fermandosi a pochi centimetri da ella ed osservando con i suoi occhi gialli quelli azzurri di lei,che sembravano emanare una strana luce irta di coraggio –Eppure ora capisco cosa quello sciocco di Lance ha visto in te-poggiandole una mano sopra sulla guancia –Sei una gemma davvero audace a rivolgerti con questo tono ad un membro dell’autorità diamante-ritirando lentamente la mano –Ma anche molto saggia-
-La saggezza è derivante soltanto da esperienze positive o negative che nel tempo si sono rivelate costruttive-esclamò Perla incrociando le braccia –Ma io ancora non mi ritengo saggia,ho ancora molte cose da imparare,cose che non conosco e che meritano di essere analizzate con cura…-chiudendo gli occhi e giungendo le mani quasi fosse un pugno sopra il suo cuore –Ed eventi che saprò affrontare perché sarò sicura di poterle superare con la persona che amo-
In quel preciso istante mentre le tre gemme stavano discutendo,si udiva in lontananza da dentro il piccolo corridoio,un lieve ma costante suono di passi che si faceva sempre più forte,attirando l’attenzione delle gemme presenti in sala,le quali voltarono tutte contemporaneamente il loro sguardo verso l’ingresso del tunnel,dove videro spuntare da dentro di esso Lance accompagnato da tre gemme alte quanto lui se non di più,che osservavano con occhio interrogativo ogni gemma presente in sala,soffermandosi ad analizzare il piccolo gioiello azzurro,la quale stupefatta nel vedere Amber,Topaz ed Obsidian ancora vive,si avvicinò repentinamente verso di loro,anche se la sua mente le suggeriva di non farlo,il suo cuore le diceva che era il momento di stare accanto a loro.
-Comandanti-esclamò Sapphire in preda all’emozione avventandosi verso di loro,abbracciandoli ad uno ad uno,manifestando all’interno dei loro cuori un senso di felicità indescrivibile,che poté essere rivelando in piccola parte da un semplice abbraccio da parte di ognuna di loro verso quel piccolo gioiello che sempre è rimasto al loro fianco.
-E’ bello rivederti Sapphire-esclamò Topaz inginocchiandosi al livello della gemma blu arruffandone dolcemente i capelli -Spero che Lance non ti abbia fatto impazzire in questo periodo-ricevendo uno sguardo fulminante ed intimidatorio dal Generale
-Diciamo solamente che non è stato difficile stargli dietro-ridacchiando leggermente e coprendosi la bocca con la mano
-Non ti ci mettere anche tu Sapphire-s’intromise sospirando per la disperazione,strofinandosi lentamente la fronte con la mano per lo sconforto
-Stanno scherzando Lance-esclamò Amber poggiando il braccio sopra le spalle di Lance,causando la gelosia di Perla,che la guardava con occhio irritato,scrutando con attenzione ogni movimento eseguito dalla gemma ambrata –Non prendertela così tanto-avvicinandolo a se,generando una reazione che venne fermata sul nascere da Garnet,che l’afferrò per un braccio facendole cenno con il capo d’interrompere qualunque azione ella stia macchinando contro Amber,quando improvvisamente sopraggiunse da dietro di loro Rhodocrosite,la quale avanzava lentamente verso i tre ex comandanti della fazione bianca,tremando sempre di più dopo ogni passo che eseguiva verso di loro,arrestandosi di colpo davanti ad Obsidian,che notando la gemma rossa vicina al suo fianco,strinse per la rabbia il pugno destro,cercando di trattenersi dal colpire la persona che le aveva tradite durante la guerra.
-Che cosa vuoi traditrice?-distogliendo il suo sguardo da Rhodocrosite,rivolgendolo verso Topaz,che smise istantaneamente di parlare con Sapphire,avvicinandosi con fare minaccioso al sempre più spaventato comandante di Homeworld,la quale indietreggio lentamente cercando di sfuggire alla gigantesca gemma gialla,che si avvicinava con rabbia evidente sul suo volto verso di lei
-Io…Io-cominciò balbettando –Volevo soltanto-deglutendo per l’ansia –rivedervi-
-Ora l’hai fatto-esclamò seccamente Topaz,materializzando una lunga e gigantesca mazza ferrata dal suo gioiello,attirando l’attenzione di Lance,il quale spostando velocemente il braccio di Amber dalle sue spalle,si posizionò dinanzi al grande guerriero,osservandola con occhio severo mettendosi nel frattempo in posizione da combattimento.
-Cosa vi ho detto prima mentre eravamo dentro le prigioni-disse in tono severo
-E va bene-esclamò furiosamente Topaz,sbattendo con forza l’arma contro il pavimento in segno di rabbia e rivolgendo nuovamente il suo sguardo verso Rhodocrosite –Sarai pure riuscita a farti perdonare da Lance,ma con noi tre non sarà così facile-dissolvendo la mazza,dandole le spalle e dirigendosi con decisione verso Diamante Bianco seguita dalle sue due compagne,inginocchiandosi difronte alla sovrana,la quale rimanendo sorpresa nel vedere il suo ex generale perdere la calma,restò come paralizzata dinanzi ai suoi tre vassalli,osservandoli con una sorta di timore,che riusciva abilmente a celare dietro il suo viso apparentemente indifferente,decorato solamente da un lieve senso di felicità espresso unicamente dalle sue labbra inarcuate verso l’alto
-Topaz,Amber,Obsidian-osservando i tre guerrieri inginocchiati dinanzi a lei –E’ un piacere rivedervi nuovamente su Homeworld-
-Mio Diamante-esclamò la gemma Gialla alzando la testa,guardando negli occhi il diamante con fierezza –E’ un nostro piacere essere ritornati nuovamente al vostro servizio-scrutando con la coda dell’occhio Diamante Giallo,posta accanto a Diamante Bianco,che lì guardava con occhio colpevole e pieno di rimorso
-Topaz…-esclamò Giallo venendo immediatamente interrotta dal guerriero gemma
-Non m’interessa che cosa hai da dire-esclamò con rabbia –Abbiamo già subito abbastanza in questi anni di prigionia e delle semplici scuse non ci bastano-spostando il suo viso nuovamente verso Diamante Bianco –Noi siamo fedeli solo a lei-rivolgendosi alla sovrana con riverenza –Qualunque cosa lei voglia noi la eseguiremo-
-Topaz non c’è motivo di rivolgerti a me in questo modo-esclamò con una lieve nota di tristezza –Voi tre non siete più vincolate a me,siete libere di fare quello che più vi aggrada-poggiando una mano sopra la sua spalla –Ve lo siete meritato-ricevendo uno sguardo sorpreso da parte delle tre,che non sapendo come reagire si guardarono tra di loro senza trovare la giusta frase con cui rispondere al loro diamante,quando improvvisamente Lance sopraggiunse all’interno del discorso,mettendosi dinanzi a Bianco con strana ed inusuale spavalderia.
-Sinceramente,sempre se voi tre siate d’accordo,visto che sono il nuovo generale delle forze di Homeworld,vi vorrei al mio fianco come miei comandanti nell’addestramento delle nuove leve,data la mia inesperienza in questo campo-
-Siamo pronte a seguirti-esclamarono in coro con gli occhi illuminati da una strana luce raggiante –Sarà bello ricreare nuovamente un esercito invincibile privo di rivali-
-E poi-esclamò Obsidian alzandosi in piedi –Non mentire,conosciamo benissimo le tue abilità di addestratore-
-E’ vero non sono poi così bravo a mentire-rispose ridacchiando,avvicinandosi velocemente verso Perla afferrando con entrambe le mani la sia mano destra,lasciandola leggermente confusa da quello strano gesto
-Mi dispiace non poter ritornare con te sulla Terra a causa del mio nuovo ruolo da Generale-esclamò distogliendo gli occhi da quelli della ragazza –Ma un dovere più grande mi sta chiamando-
-Allora io resterò con te-
-Non posso permettertelo-accarezzando con dolcezza la guancia della perla bianca –Non ti permetterò di abbandonare la tua vita sulla Terra-sorridendo malinconicamente –E poi non dimenticare che hai una persona su cui vegliare-osservando Steven con la coda dell’occhio,il quale si avvicinò improvvisamente accanto alla gemma bianca
-Lance-esclamò Il ragazzo gemma con decisione –Se lei vuole restare con te è giusto che rimanga su Homeworld-afferrando mentre diceva queste parole la mano libera della sua madre adottiva
-Perla-rivolgendo i suoi occhi verso quelli lucidi e pieni di lacrime di lei –Ti sei presa cura di me per tanti anni,sacrificando spesso anche i tuoi desideri personali,ma ora è arrivato il momento che tu persegua la tua strada-lasciando andare lentamente la mano avvicinandosi verso Garnet,la quale sorridente e con una piccola lacrima uscire da dentro il visore,strofinò con dolcezza la chioma riccioluta nera del bambino,fiera di come sia cresciuto tanto il loro figliolo.
-Ha ragione Perla,è giunto il momento che anche tu viva la tua felicità-disse la fusione sollevando Steven da terra
-E poi P non è un addio-esclamò Ametista con nonchalance –Tanto ti verremo a trovare qualche volta-
-Vi ringrazio,non sapete quanto per me sia difficile dovermi separare da voi-con le lacrime che lentamente le scendevano copiose dagli occhi
-Resterai sempre una Crystal Gems-esclamò Garnet asciugandosi una lacrima con la mano
-Per quanto riguarda voi due,che cosa volte fare?-esclamò il serafico rivolgendosi a Lapis e Peridot
-Diciamo che qualcuno dovrà badare al castello in tua assenza-esclamò Lapis leggermente triste
-Ed anche alle attrezzature tecnologiche vi risiedono all’interno-aggiunse Peridot stringendo con forza la mano della compagna
-Capisco-esclamò Lance sorridendo –Non folleggiate troppo in mia assenza-facendo arrossire con quell’ultimo le guance di entrambe le gemme –Spero che veniate a trovarci molto presto-
-Stai tranquillo-disse Garnet facendo cenno alle altre di seguirla –Non sarà molto distante la nostra prossima visita-venendo seguita dalle altre gemme,le quali leggermente tristi nel dover lasciare Lance e Perla su Homeworld,lì salutarono ugualmente con un sorriso uscendo dall’enorme salone,dirigendosi con passo lento verso il porto intergalattico per ritornare nuovamente sulla Terra.
I due ragazzi leggermente tristi dalla partenza dei loro amici si scambiarono una occhiata di tristezza,ma felice vista la loro ritrovata unione,con Lance che improvvisamente prese in braccio Perla,facendola azzurrire completamente in volto e con le altre gemme che guardavano stupefatte il comportamento gioioso del serafico nei confronti della perla.
-Rhodocrosite conduci Topaz,Amber e Obsidian al centro di addestramento-materializzando un portale cremisi dinanzi a lui –Io vi raggiungerò più tardi-mettendosi a ridacchiare,mentre spariva all’interno di esso con Perla ancora tra le sue braccia e con le gemme presenti in sala confusi dallo strano gesto di lui,ad eccezione di Diamante Bianco,la quale ridendo si sedette sopra il suo trono,felice di poter vedere Lance nuovamente pieno della sua solita vitalità che lo ha contraddistinto ha sempre contraddistinto,augurandosi in cuor suo un futuro roseo sia per lui che per la sua compagna.
 
Note dell’autore
Diamante Bianco:Siamo tornati
Diamante Giallo:Ma non c’è nessuno
Ametista:Strano avremmo dovuto trovare Lance e Perla dentro lo studio
Io:Ed invece non c’è nessuno
Steven:Forse se la saranno presa perché lì abbiamo lasciati da soli
Garnet(Ridacchiando):Io invece penso che si siano divertiti più di noi
Lapis:Che cosa vuoi dire?
Peridot:Che cosa hai visto con le visioni future?
Garnet:Non ve lo posso dire
Perdiot:Non dirmi che…
Garnet:Chiudi il capitolo e te lo dirò
Peridot:Così non è leale
Garnet:Vuoi avere la certezza di quello che pensi allora chiudi il capitolo
Peridot:Ma…ma…
Garnet(sorridendo):Niente ma…o così o non se ne fa nulla
Peridot:E va bene….Allora cari lettori e care lettrici,anche se sotto ricatto,vi aspettiamo al prossimo capitolo

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Capitolo 10
*** Chaos celato all'interno dell'impero ***


Chaos celato all’interno dell’impero
 
In un luogo imprecisato della capitale,avvolto da degli strani alberi dal tronco bianco e dai petali rossastri come nel periodo autunnale terrestre,da un prato giallastro che veniva leggermente smosso dal vento generando quasi delle onde erbose che si frastagliavano verso una villetta posta al centro di questo surreale paesaggio,circondato da una lunga recinzione marmorea che delineava i confini del territorio,si materializzò al suo interno un portale del medesimo colore delle foglie degli immensi fusti arborei,dove apparirono dal suo interno Lance con in braccio Perla,la quale non appena si accorse dello strano luogo dove ella si trovasse,cominciò ad osservare quasi rapita lo strano paesaggio,lasciando cadere i suoi occhi verso la villetta rettangolare posta dinanzi a lei,costruita da quello che a suo modesto avviso sembrasse un marmo bianco finemente levigato,con un tetto composto da tegole di cristallo azzurre rinforzate da delle inserzioni metalliche esterne di colore verde e con dei piccoli alberelli identici a quelli presenti sul prato,sistemati sopra i due davanzali frontali situati rispettivamente alla destra ed alla sinistra di una porta in legno nera finemente intagliata e con un drago rosso stilizzato inciso sopra il legno.
-Benvenuta nella mia modesta residenza-esclamò il serafico tendendola ancora tra le sue braccia,incamminandosi lentamente verso la piccola costruzione,inspirando l’aria presente ed emettendo un lungo sospiro di sollievo nel ritornare finalmente a casa dopo tanti millenni di esilio,afferrando nel mentre il pomello d’orato con la mano,facendo attenzione a non lasciare cadere Perla dalle sue braccia,spingendo successivamente con il piede la porta ed entrando all’interno di un grande salone in stile gemmico antico decorato con numerosi quadri raffiguranti diverse gemme in pose ed espressioni diverse,sia in gruppo che da sole,dei mobili di legno bianco come gli alberi posti all’esterno,un enorme soffice divano rettangolare di colore azzurro,che stava davanti ad un grande camino spento,con sopra una piccola mensola d’acciaio dipinta di rosso,dove erano posti tre piccoli quadretti con una cornice argentea luccicante –Spero vivamente che ti piaccia-poggiandola dolcemente sopra il divano,sedendosi accanto ad alla perla bianca,la quale non riusciva a non guardare le decorazione della casa,concentrandosi per lo più sui quadri appesi alle pareti,ammirando visibilmente eccitata e con delle stelle formatale sopra gli occhi lo stile peculiare di tali ritratti.
-Meravigliosi-esclamò la ragazza giungendo entrambe le mani,portandosele davanti alla bocca leggermente socchiusa per lo stupore –Chissà chi saranno quelle gemme raffigurate?-pensò indirizzando il suo sguardo verso il serafico
-Modestie a parte sono io colui che li ha dipinti-lasciando ancor più stupita Perla nell’apprendere che il suo ragazzo possedeva delle doti pittoriche nascoste –Ed ogni dipinto rappresenta alcuni dei componenti che facevano parte dell’originale fazione bianca-sorridendo nel poter nuovamente ammirare quei quadri,voltandosi improvvisamente verso Perla,osservandola con occhio compiaciuto –Ma il più bello dei miei quadri è proprio qui davanti a me-avvicinando il suo viso verso quello di lei,dandole un bacio sopra la gemma,facendola azzurrire per l’emozione –Ricordo ancora la prima volta che ti ho vista-poggiandola una mano sopra la guancia –Giovane,spaventata,titubante,ma allo stesso tempo dolce come il miele,candida come la neve ed aggraziata come una ninfa delle acque-spingendola dolcemente verso i morbidi cuscini che rivestivano il mobile azzurro,facendola distendere sopra tutta la superficie,rimanendo sopra di lei con il viso ad un centimetro da quello della ragazza,che rimaneva con gli occhi spalancati che lentamente si stavano perdendo all’interno di quelli del serafico –Un sogno trasformato in realtà,nonché luce della mia vita-giungendo le sue labbra rosee sopra le candide labbra bianche della gemma,baciandola con un fervore e con una passione tale da mandare in estasi Perla,che impulsivamente avvolse le sue braccia lungo il torso del ragazzo,facendo salire le sue mani fino al livello della testa,dove cominciò a strofinare la chioma verde speranza di lui,portando infine entrambe le mani sopra il viso del suo ragazzo,separando con lentezza le labbra dalla sue,ansimando per il piacere e riprendendo nuovamente e con maggior foga quell’atto irto di passionalità,assumendo il pieno controllo della situazione e non rimanendo più in balia del Generale,afferrandolo con entrambe le braccia invertendo la situazione precedente,portandosi questa volta lei sopra di lui e cominciando a riempirlo di baci su tutto il viso e sul collo,causando dei lievi gemiti di piacere da parte di lui che fecero fermare la gemma bianca,la quale,con respiro irregolare ed ansimante,guardava come paralizzata il volto rosso del ragazzo.
-Sono rimasta da sola per due lunghi anni- accarezzandogli dolcemente la guancia destra con la mano –Ma ora che sei finalmente tornato-avvicinando il suo volto verso quello del ragazzo –Io…-sussurrò con le labbra vicine all’orecchio di lui –non ti lascerò andare mai più-mordicchiandoglielo leggermente,facendolo sussultare per quel suo improvviso e piacevolissimo gesto,rimanendo completamente in balia dei sentimenti e della forza passionale sprigionata da Perla,che lo aveva reso del tutto impotente alle effusioni carnali ed amorevoli della gemma bianca,che lentamente gli stavano rendendo sempre di più la mente meno lucida,cominciando ad abbandonare lentamente la padronanza del suo corpo in favore della gemma sopra di lui.
-Mi ero dimenticato quanto potevi essere passionale-esclamò con gli occhi chiusi e con un filo di voce provenire con difficoltà dalle sue corde vocali
-Ed io mi ero dimenticata il buon sapore che hanno le tue labbra-dando un ultimo e lento assaggio alle labbra rosee del serafico,alzandosi lentamente da sopra il suo corpo,non riuscendo però a tenersi con le braccia,ricadendo sopra il busto di lui,il quale l’avvolse repentinamente tra le sue lunghe braccia,poggiando la sua fronte sopra quella della gemma bianca,sfiorandone il gioiello che lentamente stava diventando sempre più luminoso
-Vorrei che questo momento durasse per sempre-esclamò il ragazzo chiudendo gli occhi
-Anche io-rispose la perla bianca prima di venire inghiottita all’interno di un inteso fascio di luce crepuscolare che avvolse i corpi dei due esseri immortali,lasciando da solo sopra il divano un Lancelot sorridente e stranamente soddisfatto,con gli occhi chiusi e con entrambe le braccia dietro la testa.
-Quant’è meraviglioso essere tornato-dischiudendo lentamente gli occhi,sollevando lentamente il tronco dal soffice mobilio ed alzandosi in piedi dirigendosi verso il camino,allungando una mano sopra la mensola metallica posto sopra di esso ed afferrando uno dei tre piccoli quadretti argentei,rimanendo come imbambolato nel guardare la piccola fotografia.
-Diamante Blu,spero di essere all’altezza del compito che mi è stato affidato-esclamò la fusione riposando la piccola cornice sopra la mensola,sparendo improvvisamente dall’interno della stanza,lasciandola vuota e senza nessuno al suo interno.
Nel frattempo Rhodocrosite accompagnata da Sapphire e Sky si dirigeva insieme ai tre ex-comandanti della fazione bianca verso il distretto militare,per mostrare loro gli innumerevoli progressi che la società gemmica sviluppo in campo bellico per quanto ne concerne le varie pratiche di addestramento,raggiungendo quello che all’apparenza sembrava una grande costruzione esagonale,con lo stemma dell’autorità diamante situato sopra il grande portone metallico grigio aperto e di facile accesso a chiunque volesse anche solo assistere alle esercitazioni.
Il gruppo di gemme vi entrarono al suo interno,giungendo all’interno di una grande sala priva di muri,con numerosi macchinari dove i soldati affinavano le loro capacità fisiche ed atletiche e con al centro un ring dove due quarzi stavano lottando corpo a corpo tra di loro,provando diverse mosse di sottomissione e di atterramento.
Nel vedere i suoi soldati allenarsi con tanto impegno Rhodocrosite assunse un posa che mostrava tutto il suo orgoglio e la sua fierezza nel poter mostrare l’ottimo lavoro che in questi due anni era riuscita a svolgere,ricevendo unicamente dell’espressioni perplesse da parte di Amber,Topaz Obsidian,le quali sembravano stranamente perplesse e dubbiose nel poter costatare una metodologia di allenamento unilaterale,basata solamente sulla forza bruta e non anche sulle capacità intellettive dei singoli,con l’enorme gemma gialla,che lentamente voltò il suo viso verso Sapphire e Sky,le quali anch’esse incredule non riuscivano a comprendere il senso di quegli allenamenti che all’apparenza sembravano favorire la tipologia dei Quarzi,predisposti per natura a quello stile di combattimento vista la loro massiccia stazza e poderosa muscolatura.
-Non pensi sia un allenamento troppo limitativo?-domandò Sapphire portandosi una mano sul mento,voltandosi verso il comandante,che rimase sorpresa nell’udire tale domanda dall’amica
-In verità trovo questa metodologia utile,affinchè ogni gemma possa riuscire a sviluppare lo stesso stile di combattimento-rispose con tono leggermente stizzito –Non è affatto limitativo-
-Invece non fa altro che indurre una netta separazione tra i propri soldati-s’intromise Topaz a braccia conserte mentre osservava,dall’ingresso della sala d’addestramento,come disgustata l’allenamento dei soldati gemma
-Ed in più-aggiunse Obsidian osservando tutte le gemme presenti all’interno del campo –Vedo che non sei riuscita ad insegnare la giusta disciplina ai tuoi uomini-indicando due gemme che si stavano azzuffando improvvisamente al centro dell’arena,buttando fuori bruscamente le prime due dal ring,evocando le loro armi e ingaggiando un vero e proprio duello all’ultimo sangue,attirando immediatamente l’attenzione di Rhodocrosite che si lanciò immediatamente verso di loro,scorgendo il giovane quarzo viola Violet mentre teneva tra le sue mani uno spadone dello stesso colore della sua pelle,intenta a combattere contro un Diaspro molto più grande di lei,che la disarmò facilmente con i suoi guanti ferrati,mettendola sempre più sotto pressione
-Voi due smettetela subito con questa zuffa priva di motivo!-ordinò il comandante senza però essere ascoltata dalle due gemme le quali continuavano imperterrite nella loro lotta
-Date retta al comandante-esclamò Cryophrase separandosi dalle altre gemme ed avvicinandosi alla gemma rossa –Prima che una di voi due vada in frantumi per una sciocchezza-con le lacrime agli occhi
-NO!-urlò la giovane ametista dando un pugno nello stomaco del diaspro –NON FINCHE’ NON MI CHIEDERA’ SCUSA PER QUELLO CHE MI HA FATTO-scagliandosi con forza contro il quarzo
-NON PENSARE CHE MI SCUSI PER NON AVER FATTO NIENTE-disse la gemma arancione preparandosi a ricevere l’assalto dell’ametista,quando improvvisamente si materializzò improvvisamente davanti a lei un essere colossale vestito di nero,che teneva tra le sue braccia una lunga alabarda dalla lama nera.
-ORA BASTA!-esclamò Lancelot bloccando l’assalto di Violet materializzando in pochissimi istanti il suo scudo azzurro romboidale,scagliandola violentemente verso l’estremità del ring,rimanendo fermo a guardarla con indifferenza,incutendo nel mentre timore al diaspro che per la paura cadde letteralmente sopra il tappeto,cominciando ad indietreggiare terrorizzata fino a raggiungere l’estremità opposta del quadrato
-Come osi interrompere la mia lotta?!-esclamò Violet per niente intimorita cominciando a guardare cagnescamente il ragazzo che aveva di fronte digrignando i denti –Tu non hai il permesso di intrometterti!-
-Come nuovo generale ho il dovere di impedire che vi distruggiate a vicenda-sbattendo con violenza l’arma contro il terreno,facendo tremare il quadrato vistosamente,lasciando impressionate dalle retrovie Obsidian ed Amber,le quali non si aspettavano un comportamento così duro e categorico,lasciando però perplessa Topaz,che si avvicinò lentamente verso di lui con passo cauto,arrestando la sua avanzata non appena raggiunti i bordi del ring,scrutando più a fondo il Generale e notando improvvisamente un gioiello bianco ovoidale sulla sua fronte
-Tu non sei Lance-materializzando la sua mazza ferrata e puntandola contro la fusione,seguita a ruota da un’allarmata Obsidian che sfoderò la sua nagitata nera come le tenebra e da una rabbiosa Amber,che fece apparire tre marionette da battaglia controllate a distanza attraverso fili di energia provenire dalle punte delle sue dita
-Calmatevi-esclamò ridacchiando leggermente Sapphire avvicinandosi al gruppo di gemme combattenti con Sky al suo fianco –Non c’è alcun motivo di preoccuparsi-osservando sorridente il ragazzo davanti a lei –E’ passato molto tempo dall’ultima volta che ci siamo visti-lasciando confuse i tre comandanti,che ritrassero rapidamente le loro armi
-Questo è vero-esclamò voltandosi verso il piccolo gioiello azzurro –Ma posso vedere con i miei occhi che non sei cambiata poi così tanto-facendola arrossire per il complimento,girandosi successivamente verso le tre antiche gemme visibilmente spaesate dalla sua presenza –Mi dispiace non essermi presentato prima,ma se non le avessi fermate queste due si sarebbero distrutte a vicenda-eseguendo un mezzo inchino –Io sono Lancelot fusione fra il generale Lance e la dolce Perla-
-Sei una fusione?!-esclamò scioccata Amber con la bocca spalancata
-Tra Lance e Perla?!-aggiunse Obsidian anch’ella allibita dalla notizia appena ricevuta
-Me lo dovevo aspettare-esclamò ridacchiando Topaz,lasciando confuse le sue compagne di squadra –Da come se l’è portata via e da come è sparito,mi dovevo immaginare un evento del genere-osservando con orgoglio la fusione posta dinanzi a lei –Sarà un piacere lavorare con te-
-Sarà sicuramente meraviglioso-ritornando in posizione retta e voltando il suo sguardo verso una ringhiosa Violet,che anche dopo aver appreso che il ragazzo davanti a lei era il nuovo generale delle forze armate,non si rassegnava a voler combattere contro di lui,avventandosi con uno spin-dash fulmineo che venne facilmente neutralizzato dal ragazzo,che con un semplice gesto della mano la fermò in aria,facendola fluttuare dinanzi a se,senza che ella potesse avere modo di liberarsi dalla sua morsa cinetica.
-Lasciami andare-esclamò digrignando i denti e provando a muovere il suo corpo invano
-Prima calmati-disse la fusione poggiandole la mano destra sulla fronte e la sinistra sul fianco dov’era situato il suo gioiello,guardandola negli occhi –Possiedi molta rabbia dentro di te ed io posso riuscire a fartela sfruttare in maniera più costruttiva ed utile-liberando la gemma dalla sua presa,conducendola lentamente al suolo –Permettimi solo di mostrarti la via-ritirando entrambe le mani dal corpo del quarzo viola,che come paralizzata non riusciva a separare i suoi occhi da quella della fusione
-D’accordo mio generale-inginocchiandosi dinanzi a lui con riverenza
-Ottimo-guardando tutte le gemme presenti in sala con occhio fiero e coraggioso –Comincia oggi la ricostruzione del glorioso esercito di Homeworld,ognuno di voi dovrà allenarsi con impegno affinché ogni gemma sul questo pianeta si senta al sicuro e mai minacciato da nessuno-sbattendo l’alabarda contro il terreno –E arrivata l’ora di dimostrare il vostro valore-ricevendo applausi ed urla di entusiasmo fragorose ed assordanti,venendo acclamato da tutti i soldati,i quali speravano finalmente di poter ottenere una guida poderosa ed incoraggiante,capace di saper tirar fuori dal loro animo ardente il massimo potenziale latente in loro per poter proteggere senza alcuna paura tutti gli esseri viventi all’interno dell’impero gemmico.
Nel frattempo su Harubar 23,un pianeta situato ai confini dell’impero,la popolazione nativa e gemmica che risiedeva al suo interno venne spazzato da un esercito sconosciuto di esseri avvolti sotto dei mantelli bianchi come la luce,macchiati visibilmente da polvere di gemme frantumate e di fluidi corporei appartenenti alle entità organiche del pianeta,che stavano davanti ad un castello ormai distrutto e cadente,dinanzi alla debilitata e ferita cancelliera Cubic Zirconia,la quale guardava con rabbia tutto quell’esercito di mostri,inveendo contro di loro mentre un essere incappucciato con una tunica di colore nero si avvicinava minacciosamente verso di lei,afferrandola per il collo e sollevandola violentemente verso il cielo.
-Dì pure alle tue care sovrane che il tempo di riprenderci ciò che ci apparteneva è appena giunto-esclamò l’entità ridendo malevolmente,gettando con violenza il cancelliere per terra e dandole un fortissimo calcio sulle costole,che la fece urlare dal dolore,rialzandosi lentamente e dirigendosi zoppicando verso la sua astronave,abbandonando il pianeta per comunicare la tragica notizia ai diamanti,con l’essere incappucciato che osservava divertito la gemma scappare con la sua nave,ridendo ancor più forte di prima facendo riecheggiare la sua orribile risata in tutto il terreno di morte e distruzione ricco di cadaveri e di gemme mandate in frantumi.
 
Note dell’autore
Io:E’ finalmente arrivato il cattivo della storia
Lancelot:Non potevi evitare?
Io:No
???:Se non m‘introduceva…secondo te dove andava a finire tutto il divertimento della storia?
Lancelot:…
Io:Era inesistente
Lancelot:Se lo dite voi,come se aggiungere altri problemi sistemasse i vecchi
Io:Vedi che hai colto a pieno lo spirito
Lancelot:Lasciamo perdere questo discorso senza senso,chiudo il capitolo e non se ne parla più
Bene cari lettori e care lettrici ci vediamo al prossimo roboante capitolo

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Capitolo 11
*** L'inizio della tempesta ***


L’inizio della tempesta
 
Erano passati diversi giorni da quando Lance era diventato il nuovo generale delle forze armate del pianeta natale,le truppe stavano lentamente aumentando sia come numero che come qualità,sorvegliando personalmente dall’esterno lo sviluppo delle sue truppe,mentre i suoi fidati comandanti insegnavano loro le varie tecniche di combattimento in base alla loro conformazione fisica e mentale di base,creando una sorta di divisione all’interno dei soldati,che sembrava separarli in quattro grandi fazioni con stile e tattiche diverse ma che riuscivano ad interconnettersi tra di loro in maniera quasi precisa ed ordinata.
La prima fazione costituita dai quarzi più forti presenti nella legione comprendeva tra le sue fila come comandante in seconda la giovane Ametista Violet,ora più calma e concentrata durante il corso delle lotte d’allenamento e nella creazione di strategie,e da Topaz capo della squadra di fanteria,che si sarebbe occupata di affrontare il nemico in prima linea durante le prime fasi degli scontri.
La Squadra a lungo raggio costituita da Lapislazzuli,smeraldi e ioliti all’apparenza più deboli rispetto alle altre gemme dell’esercito,ma con una notevole abilità nel combattimento a distanza,comandata dalla maestra burattinaia Amber e dal suo secondo Cryophrase,che nel corso degli allenamenti sembrava aver sviluppato una notevole capacità balistica nonché strategica nel corso delle simulazioni.
La squadra d’assalto,capitanata da Obsidian comprendeva tra le sue fila solamente Varisciti,Citrini e Perle,abili ad attaccare il nemico di sorpresa grazie alla loro forma fisica snella e delineata che conferiva loro una notevole velocità sia d’attacco che di difesa durante i raid notturni e durante gli assedi di villaggi e di roccaforti fortificati.
La squadra di supporto gestita dal comandante Rhodocrosite teneva tra le sue file un numero imprecisato di gemme di qualunque forma e dimensione,con l’unico scopo di fornire rinforzo durante le battaglie difficili in modo tale da poter confondere il nemico durante la formulazione delle sue strategie,in modo tale da aumentare il numero delle gemme all’interno della battaglia per poter riuscire a concludere in breve tempo lo scontro.
Tutte le fazioni si addestravano con ardore e con passione,animate da quella forza d’animo che li spingeva a migliorarsi sempre di più,ingaggiando allenamenti al limite delle sopportazione per temprare il loro corpo e la loro mente alle difficili prove che un giorno gli si potranno prospettare,con Lancelot che osservava con orgoglio dall’alto di una piattaforma metallica sopraelevata,l’intenso sforzo e la grande passione che ogni gemma metteva nell’allenamento,sorridendo,voltandosi di spalle e dirigendosi con lentezza verso una porta posta dietro la piattaforma,dove al suo interno si trovava Sapphire seduta davanti ad un’enorme scrivania,mentre osservava con dolcezza la fusione che si posizionava sopra una grande poltrona color grigio scuro,sporgendo il corpo in avanti e poggiando entrambe le braccia sulla scrivania,decorata unicamente da delle scartoffie situate su tutta la superficie metallica e coprendosi con le mani la bocca,che manifestava un persistente e duraturo sorriso.
-Le truppe grazie anche all’intervento di Amber,Topaz e Obsidian sembrano aver avuto una notevole miglioramento-esclamò Sapphire estraendo da dentro il suo gioiello una cartellina nera contenente alcuni fogli dov’erano riportati dati,grafici e resoconti riguardo gli allenamenti cui venivano sottoposti i soldati
-Stiamo parlando pur sempre dell’ex generale di Lance e dei suoi due comandanti-disse Lancelot poggiando con delicatezza la schiena sullo schienale,cominciando a giocherellare con le dita per la noia –Dopotutto sono tra i migliori presenti su Homeworld-
-Nonché i nostri stessi maestri-aggiunse il gioiello blu ridendo,voltandosi verso la porta della stanza e scorgendo la figura di Sky,che entrava leggiadramente all’interno con in mano un vassoio dov’erano poste sopra di esso una teiera di porcellana bianca ancora fumante con accanto tre tazzine del medesimo colore,collocate l’una accanto all’altra
-Spero che del thè sia di vostro gradimento dopo una giornata d’intenso lavoro-poggiando il vassoio d’argento sopra la scrivania ed incominciando a versare dentro ogni tazzina il contenuto della teiera,porgendole successivamente a Lancelot e Sapphire,i quali accettarono di buon grado,cominciando a degustare lentamente ogni singolo sorso di quella bevanda,che stava lentamente facendo rilassare i due ragazzi,che si distesero completamente sulle le loro sedie,affossandosi lentamente al loro interno.
-Sei sempre la migliore-esclamò la fusione rivolgendo uno sguardo ed un sorriso irto di gioia alla gemma azzurra,la quale anch’ella gustandosi il suo thè,si sedette sopra una delle sedie,chiudendo gli occhi,manifestando la sua felicità con un caldo sorriso per il commento positivo che Lancelot le aveva appena dedicato –Non so cosa farei se ti dovesse accadere qualcosa-
-Si-esclamò Sky posando lactazza sopra il vassoio ed abbassando successivamente la testa -Come faresti senza di me-concluse con un lieve tono di tristezza e con uno strano pensiero che cominciò a farsi strada all’interno della sue mente,diventando sempre più cupa ed agitata,iniziando a sfregarsi velocemente le mani ed attirando l’attenzione di Sapphire,la quale non riusciva a comprendere che cosa stesse passando per la mente dell’amica
 -Sky che cosa ti succede?-domandò poggiandole delicatamente una mano sopra la spalla sinistra
-Niente di niente-rispose con un falso sorriso,attirando questa volta l’attenzione della fusione,la quale poggiò lentamente le braccia sopra la scrivania di metallo volgendo i suoi occhi verso quelli di lei nascosti dalla folta chioma azzurra
-Se c’è qualcosa che ti sta causando problemi puoi dircelo-esclamò con dolcezza,lasciando la perla azzurra ancora più tesa –Se è la mia presenza la causa dei tuoi turbamenti non devi far altro che chiedere e mi separerò nuovamente in Lance e Perla-
-Non sei tu colui che mi affligge-rispose rasserenando parzialmente Lancelot,il quale rimase ugualmente preoccupato per la ragazza –Ma mi sembra di essere diventata inutile e priva di uno scopo-lasciando stupefatti i due esseri immortali mentre ascoltavano le parole rassegante dell’amica
-Tu non sei inutile-esclamò il ragazzo cercando di calmare la perla
-Invece lo sono-disse con amarezza –Mi comporto come una perla che serve il suo padrone,svolgo mansioni casalinghe e prive d’azione-stringendo il pugno destro con forza–Il momento in cui mi sono sentita veramente viva fu quando abbiamo affrontato l’esercito di Nekroz,mi sentivo utile alla squadra sia come combattente che come membro di un qualcosa di più grande,ma ora…-sospirando –mi sento come se io non fossi più necessaria-
-Tu in realtà sei importantissima per tutti noi-spiazzando la gemma –Ti potrà sembrare egoistico,ma io non vorrei che tu tornassi a combattere-disse schiettamente Lancelot rendendo ancor più triste la perla azzurra,la quale rimase con la testa bassa per la delusione nell’udire tali parole provenire da suo figlio –Hai sofferto così tanto nella tua vita e non vorrei che qualcosa di brutto si verificasse un’altra volta-alzandosi dalla sua poltrona,e dirigendosi verso di lei,poggiandole con dolcezza una mano sulla spalla –Io ti vorrei sempre avere accanto a me il più allungo possibile,con la consapevolezza che tu stia al sicuro-
-Se questo è quello…-esclamò la perla venendo interrotta dalla fusione,che le diede senza preavviso un bacio sulla guancia,facendola arrossire vistosamente
-Ma se il tuo desiderio più grande consiste nel voler ritornare a combattere-guardandola intensamente negli occhi,spostandogli con la mano le ciocche azzurre ordinate che gli mascheravano la parte superiore del viso -Allora tu affiancherai Sapphire come mio comandante in seconda-concluse dandole le spalle,rendendo Sky immensamente felice per la notizia,che per la gioia lo abbracciò da dietro così forte da impedirgli di muoversi,sollevandolo da terra e spiazzando il ragazzo che iniziò a guardare il piccolo gioiello blu chiedendole aiuto con lo sguardo,ricevendo unicamente un’occhiata beffarda piena di felicità,che gli lasciava intendere che lei non lo avrebbe aiutato a liberarsi dalla presa di Sky
-Non sai quanto mi fai felice-stringendolo ancora di più,facendolo sussultare per il dolore
-E tu mi renderesti ancora più felice mettendomi gentilmente a terra-esclamò stringendo i denti per la sofferenza causatagli dall’abbraccio –Stai stringendo troppo forte-
-Oh,scusami-mollando immediatamente la presa,lasciandolo cadere sul pavimento bruscamente –Ero così felice che non avrò controllato la mia forza-facendo la linguaccia al serafico,il quale si strofinava la schiena con la mano destra,quasi a voler lenire il dolore causatogli da quel brutale abbraccio
-A volte sei peggio di un quarzo-esclamò rialzandosi leggermente sofferente –Ma dove la tieni tutta questa forza?!-
-Sapessi-rispose la gemma scompigliandosi i capelli con la mano e facendo nuovamente la linguaccia,con il Generale che guardava come rassegnato la gemma davanti a se,sfregandosi la fronte con la mano in segno di rassegnazione,quando improvvisamente si udirono delle urla provenire dall’esterno,che misero in allarme i tre esseri all’interno della stanza,che uscirono repentinamente da dentro di essa,scorgendo dall’alto tutte le gemme soldato,che guardavano incuriositi una perla di colore giallo,con i capelli rivolti all’in su,un body da ballerina con delle spalline trasparenti svolazzanti e delle scarpe basse visibilmente consumate,come se avesse corso per un lungo tragitto.
-GENERALE LANCE!-urlò la gemma a pieni polmoni,spaventandosi di colpo nel vedere il ragazzo saltare dalla piattaforma sopraelevata ed atterrare delicatamente davanti a lei grazie all’aiuto fornitogli dalle sue ali tricromatiche
-Lancelot se non ti dispiace-esclamò con tono leggermente seccato,osservando con indifferenza una perla intimorita dall’imponente struttura fisica della fusione –Che cosa ti porta qui da me Yellow Pearl?-domandò incrociando le braccia
-I diamanti hanno indetto un consiglio straordinario e tutte le gemme di alto rango sono state chiamante a presenziare all’incontro in maniera urgente-
-E questo cosa avrebbe a che fare con me?-domandò sbadigliando,causando un leggero nervosismo all’interno della perla,la quale non gradiva il comportamento irriverente del nuovo generale –I diamanti vogliono anche la tua presenza-sbattendo il piede a terra per la rabbia
-Se proprio è necessario-esclamò sospirando e materializzando un portale rosso cremisi dinanzi a loro due –Verrò con te-voltandosi verso Sapphire,la quale guardava incredula dall’alto lo strano avvenimento –Lascio a te il comando finché io sarò assente-girandosi nuovamente verso la perla gialla,afferrandola rapidamente e caricandosela sulle spalle come un qualunque peso morto,suscitando ancor di più le ire della gemma,che cominciò a dimenarsi e ad imprecare contro il ragazzo,il quale senza dare molto peso alle parole della perla,varcò la soglia del portale,ritrovandosi immediatamente all’interno di una grande sala tetra-colore,che rappresentava le fazioni di appartenenza dei quattro diamanti,con numerose panche d’acciaio poste in tre file l’una dietro l’altra,con numerose gemme di alto rango sedute sopra di esse,che guardavano davanti a loro un immenso podio dov’erano sedute Diamante Giallo e Diamante Bianco,le quali lo fissavano intensamente,soprattutto Giallo,la quale rimase leggermente stizzita nel vedere la sua perla trattata in quel modo indecoroso e privo di rispetto.
-Perché mi avete chiamato?-domandò mentre aiutava la perla a scendere dalle sue spalle,al quale corse immediatamente verso il suo diamante,nascondendosi dietro la sua figura imponente
-Una delle nostre colonie di confine è stata attaccata-rispose Bianco incrociando le dita tra di loro e poggiandovi sopra la testa –Ed il nostro alto cancelliere è stato ferito gravemente e le truppe assegnatale da Giallo tutte eliminate-concluse venendo accompagnata da un sussulto generale da parte della coorte di Homeworld,con le gemme che stavano discutendo sottovoce riguardo le loro preoccupazioni sulle possibili ripercussioni che un secondo attacco nemico potrebbe avere sulla loro sicurezza personale
-Sicuramente qualche folle che vuole solo provocarci-esclamò con nonchalance scuotendo la testa sorridendo,sedendosi sopra una delle sedie vicine al podio
-Non sai proprio quello che stai dicendo!-esclamò fermamente una voce provenire da dentro uno dei due corridoi laterali –Tu non sai cosa ho visto io su quel pianeta-continuò l’essere celato nell’oscurità,avanzando lentamente verso la sala,uscendo dal corridoi di sinistra e rivelando la figura dell’alto cancelliere Cubic Zirconia adornata da numerose fasciature celate in parte da un lungo abito verde cerimoniale,tenuta in piedi a fatica da un bastone di ferro ospedaliero,mostrando una camminata irregolare dovuta al suo continuo zoppicare,sedendosi faticosamente alla destra di Diamante Giallo
-Che cosa avresti visto di così tanto spaventoso che non abbia ancora visto in tutti questi anni di esistenza?!-domandò beffardamente alla cancelliera incrociando le gambe e distendendosi lungo tutta la sua postazione-
-La morte del mio intero esercito e della popolazione che risiedeva su quel pianeta per mano di esseri alati simili ad angeli-sbattendo i pugni sopra i braccioli della sua sedia –Combattevano come indemoniati,senza pietà per nessuno ed ogni colpo che gli infliggevamo sembrava non scalfirli-
-Angeli?!-esclamò la fusione in evidente stato confusionale,abbassando la testa ed ignorando ogni singolo commento od intervento provenire dalle gemme presenti,perdendosi all’interno del suo mondo,dove un Lance abbastanza nervoso e preoccupato stava discutendo con una Perla stranamente calma e razionale
-Ha detto angeli che combattevano come degli indemoniati-esclamò Lance grattandosi nervosamente la testa con la mano
-Lance posso capire che cosa ti stia passando ora per la mente,ma è del tutto improbabile-disse Perla cercando di calmarlo e rasserenarlo
-Questo può significare che forse non sono più l’ultimo della mia specie-
-Sempre se si trattano di serafici-portandosi la mano sopra la fronte per l’irritazione –Non ne puoi essere sicuro-
-Con molta probabilità lo saranno-esclamò in tono entusiasta causando ancor di più l’irritazione della ragazza bianca
-Ed anche se lo fossero tu saresti costretto a combatterli-esclamò con decisione le gemma,fluttuando rapidamente verso il ragazzo –Purtroppo sono nemici di Homeworld ora-poggiandogli una mano dolcemente sopra la guancia destra
-Purtroppo è vero-disse il serafico abbassando la testa per la delusione,venendo di colpo abbracciato dalla perla bianca,che nel mentre gli accarezzava dolcemente i capelli color verde speranza
-Forse insieme riusciremo a capire il motivo della loro rabbia ed il perché hanno attaccato una colonia dell’impero-cercando di rassicurarlo
-Insieme c’è la faremo sicuramente-ricambiando l’abbraccio con forza e vigore
Nel frattempo in aula Cubic Zirconia continuava ad esporre la terribile esperienza che aveva vissuto su Harubar 23,soffermando ad esporre la terribile minaccia che questi esseri alati rappresentavano per tutto l’impero gemmico,con i due diamanti che ascoltavano rapiti ed allo stesso tempo sconvolti i fatti accaduti sul pianeta satellite,quando improvvisamente si alzò dalla sua postazione il generale Lancelot,il quale cominciò a camminare verso il centro della sala con lentezza e con decisione,attirando con il semplice rumore dei suoi passi,l’attenzione di tutte le gemme presenti all’interno della sala del consiglio,fermandosi dinanzi alle sovrane,che osservavano incredule lo strano cambio di comportamento della fusione,da spavaldo e derisorio a serio e deciso.
-Ci occuperemo noi di questa minaccia per il pianeta- portandosi un pugno sul cuore ed un altro dietro la schiena,eseguendo un mezzo inchino –Cercheremo di arginare e di eliminare ogni possibile ostacolo minacci la sicurezza di tutti gli esseri che risiedono all’interno dell’impero-materializzando un portale dietro di se –Fidatevi della forza dei vostri soldati e dei vostri comandanti-eseguendo un balzo all’indietro,sparendo all’interno di esso,lasciando tutte le gemme aristocratiche,pensierose e preoccupate per le sorti del loro pianeta,con sole Bianco e Giallo che confidavano nella promessa appena fatta dal loro generale,riponendo tutte le loro speranza nei loro valorosi soldati,sicure che sarebbero riusciti a proteggere il pianeta anche da questo male che lentamente si sta diffondendo in tutto l’universo.
 
Note dell’autore
Io:La guerra ha finalmente inizio
Atlas:Sarei curioso di sapere chi dei due eserciti prevarrà
Jhoira:Te lo potrei dire se tu lo vorresti sapere
Atlas:Non mi dire niente,lasciami almeno il gusto della sorpresa
Jhoira:Come vuoi
Atlas:Ma non ti secca sapere sempre tutto a causa delle visioni future?
Jhoira:Qualche volta si,qualche volta no
Io:Allora volete chiudere il capitolo sì o no?
Atlas:Non metterci fretta,il tempo di giocarcela a morra cinese
Jhoira:Tanto perderai
Atlas(scuotendo il pugno):Come no…sasso
Jhoira:Carta…tocca a te chiudere il capitolo
Atlas:Non è valido usare le visione future
Jhoira(sistemandosi gli occhiali):Non l’avevi specificato prima di cominciare a giocare,quindi ora non ti lamentare e chiudi il capitolo
Atlas:La prossima volta ti faccio vedere io...
Bene cari lettori e care lettrici,mi scuso per il comportamento poco professionale ed irriguardoso della mia collega,spero di rivedere tutti voi nel prossimo spumeggiante capitolo ricco di emozioni

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Capitolo 12
*** Partenza per il pianeta deposito ***


Partenza per il pianeta deposito
 
Il consiglio convocato dall’alto cancelliere era appena terminato con la sparizione e con la promessa del generale Lancelot,che lasciava parecchi dubbi ed interrogativi irrisolti privi di sicurezza,che misero in allarme le gemme aristocratiche,che cominciarono a dubitare della stabilità della nuova autorità diamante e della forza dell’esercito comandato dal serafico,fra tutte colei che titubava più di tutte sulle loro possibilità di sopravvivenza era la stessa Cubic Zirconia,la quale si dirigeva zoppicando verso il distretto di ricerca e sorveglianza,avvicinandosi in particolare verso un grande edificio tetraedrico dove peridoti e smeraldi compivano operazione di ricerca in ambito bellico ed urbano e le perle monitoravano attraverso un sistema di radar a lungo raggio i vari pianeti appartenenti all’impero,cercando di scovare dentro il loro raggio d’azione la presenza degli aggressori che hanno devastato Harubar 23 senza lasciare vivo alcun superstite.
L’alto cancelliere s’incamminò all’interno della struttura,entrando inizialmente dentro un grande salone d’accoglienza,dove le gemme della struttura discutevano sulle scoperte e sui vari progressi tecnologici che erano riuscite ad introdurre,camminando spedita,cercando di non intraprendere alcun tipo di conversazione con nessuna di loro,addentrandosi dentro un corridoio illuminato da forti luci al neon di colore verde,situato alla destra della sala principale,trovando davanti a se un elevatore alimentato a campi magnetici,salendoci senza esitazione e venendo trasportata in poco tempo all’ultimo piano dell’ala est della struttura,dove era presente solo una stanza chiusa da una porta in metallo giallo senza pomello,ma che al suo posto vi era presente un rivelatore d’identità ed una piccola tavoletta numerica,dove bisognava inserire un codice d’accesso dopo l’identificazione.
Zirconia per entrare all’interno della camera,abbassò lentamente il colletto del suo vestito cerimoniale,rivelando la sua gemma cubica color avorio,che veniva scansionata da una serie di raggi multi colore,susseguiti da una voce pre-registrata,che gli chiese l’inserimento di un codice ad otto cifre,inserito senza alcuna fatica dalla gemma,sbloccando la porta ed insediandosi dentro una grande sala,ricca di macchinari pesanti dove smeraldi e perle analizzavano senza sosta dati e coordinate fuoriuscire da un grande macchinario centrale,apparentemente primitivo rispetto agli altri,che forniva loro le informazioni attraverso messaggi non olografici in codice,che dovevano essere decifrate da un gruppo specializzato di peridoti,che avevano il compito di tradurre dal linguaggio macchina al linguaggio gemmico ogni singolo messaggio o informazione ricevuta,trasmettendola direttamente alle camere di controllo dei due diamanti in carica.
-Trovato qualche indizio di quegl’invasori?-esclamò il cancelliere attirando l’attenzione di tutte le gemme presenti nella cabina di monitoraggio
-Niente mia signora-esclamò una perla rosa acceso,con un lungo ciuffo all’indietro ed una tuta spaziale del medesimo colore –Non abbiamo trovato traccia di nessuna entità ostile all’interno dell’impero-
-Dannazione-disse con rabbia –Non possono girare impuniti per l’universo dopo quello che hanno fatto-
-Posso comprendere la sua rabbia-esclamò uno smeraldo con degli strani occhiali a forma di stella sulla fronte ed un camice bianco da laboratorio che copriva la maggior parte del suo abbigliamento originale –Ma useranno un qualche particolare sistema d’occultamento che li renderà invisibili ai nostri radar-
-Non m’importa che cosa stiano usando-sbattendo i pugni sopra una delle console di controllo –Io voglio trovarli per fargliela pagare-guardando con rabbia lo scienziato davanti a se
-Si,ma non…-cominciò lo smeraldo venendo bruscamente interrotto da un suono acuto provenire da una postazione sorvegliata da un peridoto con i capelli romboidali di colore rosso fuoco,che attirò immediatamente l’attenzione del cancelliere,la quale,con l’aiuto del suo bastone,si diresse zoppicando con rapidità verso la gemma dagli strani capelli simili al fuoco.
-Ho rilevato la posizione del nemico-esclamò con tono spaventato ed agitato,tremando vistosamente con le braccia
-Dov’è di preciso?-domandò Cubic Zirconia poggiando entrambe le mani sopra le spalle della gemma
-Galkar 13-rispose tremando
-Il pianeta deposito-disse sottovoce la gemma aristocratica –Devo avvertire immediatamente il generale Lancelot-correndo a fatica verso l’uscita –Non possiamo permetterci di perdere quel pianeta ricco di risorse e di armi-sbattendo la porta dietro di se –Questa volta non riusciranno a vincere-entrando all’interno dell’ascensore,affrettandosi a raggiungere il più in fretta possibile il distretto militare per comunicare la terribile notizia al ragazzo
Nel frattempo all’interno dell’arena di addestramento i soldati continuavano imperterriti i loro faticosi allenamenti,seguendo con attenzione ogni disposizione ed ogni insegnamento i loro comandanti impartivano loro,con Sapphire che ammirava dall’alto il lavoro perfetto che i suoi ex superiori stavano eseguendo,sorridendo ed osservando con enorme curiosità la loro metodologia di lavoro,con Sky che senza parlare teneva compagnia al piccolo gioiello azzurro,anch’ella felice nel poter finalmente ritornare a combattere e dimostrare nuovamente il suo valore ed il suo coraggio.
-Spero vivamente che l’equilibrio che abbiamo creato non venga disturbato-cominciò Sapphire,innescando la curiosità della gemma azzurra,che rimase stranita nel sentire le parole dell’amica,inclinando la testa verso destra,osservandola con occhio perplesso –Non voglio che altre guerre deturpino ancora il nostro universo-
-E’ un pensiero molto nobile il tuo-disse la perla azzurra sospirando –Ma mi sembra improbabile se non impossibile che questa pace duri a lungo-osservando con rassegnazione l’esercito sotto di lei
-Perché pensi una cosa del genere?-domandò rattristata,mentre girava lentamente la sua testa verso l’amica –Non vuoi una pace duratura?-guardandola dritta negli occhi
-Lo voglio,ma…-soffermandosi un attimo a riflettere alle parole da pronunciare,chiudendo nel mentre entrambi gli occhi –Il potere corrompe spesso anche l’animo più puro trasformandolo in una minaccia per l’universo-riaprendo nuovamente gli occhi e poggiando entrambe le mani sopra il corrimano per trovare sostegno –La vera pace non esiste e noi saremo costretti se non oggi o in un lontano futuro a dover difenderla con le unghie e con i denti,fino al momento in cui una nuova minaccia si ripresenterà a turbare nuovamente l’armonia universale-osservando il cielo azzurro privo di nuvole
-La pace non è altro che una quiete duratura prima dell’arrivo di una nuova tempesta-esclamò Lancelot apparendo improvvisamente dietro di loro –Ed oggi purtroppo questa quiete è stata interrotta per far posto ad una nuova tempesta-ponendosi in mezzo alle due gemme,che lo guardavano basite e con agitazione visibile nei loro occhi –Homeworld è di nuovo in guerra-
-Pensavo che con la sconfitta di Nekroz le mire dei diamanti sull’universo fossero finalmente giunte al termine?-esclamò Sapphire indietreggiando con passo tremante
-Non correre troppo Sapphire-esclamò ridendo -Non c’entrano i diamanti-ribatté con decisione alla domanda della suo secondo in comando –Una delle colonie dell’impero è stata attaccata da quello che all’apparenza sembrava uno stormo di angeli-portandosi le mani sopra il mento e guardando con la coda degli occhi entrambe le gemme accanto a lui -Cubic Zirconia è stata l’unica superstite di quel feroce attacco che ha mietuto ogni essere vivente nativo e gemmico presente su Harubar 23-
-Quindi il consiglio era stato indetto per decidere se andare in guerra contro questa minaccia angelica?-domandò Sapphire ritrovando improvvisamente la calma ed incamminandosi verso l’interno dell’ufficio,dove si accomodò sopra una delle due sedie davanti alla scrivania
-La decisione di andare in guerra era già stata presa prima ancora che arrivassi-entrando anch’egli dentro la stanza stranamente scura e poco illuminata,seguito da Sky che sembrava mostrare una particolare agitazione che all’apparenza sembrava essere dovuta alla notizia ricevuta da Lancelot –Il consiglio era stato convocato unicamente per informare la coorte del pericolo che incombe sull’impero-avvicinandosi alla sua scrivania e sedendosi sopra una grande poltrona grigio scura,affossandosi lentamente la schiena sopra di essa e mettendo entrambe le gambe sopra il tavolo,mentre giocherellava nervosamente con le dita,rendendo ancor più agitata la perla azzurra,la quale non riusciva a comprendere lo strano comportamento della fusione
-Che cosa ti sta succedendo Lancelot?-Domandò Sky sedendosi sopra una delle due sedie di ferro,attirando su di se le attenzioni del serafico –Non sembri lo stesso da quando sei tornato-esclamò con voce agitata e tremante
-Questa storia degli angeli mi fa dubitare del fatto che Lance sia l’unico della sua specie come ha sempre pensato in tutti questi anni-esclamò con tono grave e stranamente remissivo –Non dovrei dirlo,ma per la prima volta ho paura di conoscere la verità-
-Posso capire quello che provi-esclamò la madre adottiva del ragazzo con tono pacato e calmo,sostituendo il suo atteggiamento precedentemente agitato e privo di controllo–Essendo una perla ho dovuto spesso conoscere verità che non avrei mai voluto sapere-continuò causando la curiosità di entrambi i ragazzi –Verità che mi hanno spesso fatto dubitare dell’autorità diamante e del mio ruolo all’interno di questo mondo-osservando intensamente la fusione negli occhi,sperando che Lance capisca ciò che lei gli voglia dire –Ognuno di noi è costretto a far fronte a verità scomode,ma sono proprio queste verità a farci diventare le persone che siamo oggi,poiché solo passando attraverso le difficoltà si riesce a trovare il nostro vero io…-venendo però bruscamente interrotta dall’arrivo dell’alto cancelliere Cubic Zirconia,che aprì di scatto senza bussare la porta della stanza,entrandovi all’interno zoppicando vistosamente,causando però nel mentre la leggera irritazione della fusione,il quale non ha gradito l’intrusione da parte del cancelliere all’interno del suo piccolo dominio
-Abbiamo localizzato il prossimo pianeta che sarà bersagliato da quegli strani esseri-avvicinandosi verso la scrivania di Lancelot,ignorando le altre due gemme presenti e sbattendo con violenza la mano sopra la scrivania di ferro –Si stanno dirigendo su Galkar 13,il pianeta deposito-sbattendo questa volta il pugno sulla superficie ferrosa -mobilita immediatamente le tue truppe,non possiamo permetterci di perdere quel pianeta ricco di risorse-
Il Generale senza proferir parola si alzò lentamente dalla sua poltrona,dirigendosi verso l’uscita del suo studio con calma quasi innaturale,con i suoi due comandanti che notarono però un violento e persistente tic sull’occhio destro,sintomo che stava cercando di trattenere la sua rabbia contro il cancelliere.
Lancelot aprì lentamente la porta posta davanti a se e con passo deciso si avvicinò alla ringhiera della piattaforma metallica,appoggiandovi entrambe le mani ed abbassando la testa con lo sguardo rivolto verso il basso,venendo seguito da Zirconia,che non tollerando il comportamento irresponsabile del generale cominciò ad urlare e ad inveire contro di lui,interrompendo con le sue grida l’allenamento di tutte le gemme soldato,attirando di conseguenza la loro l’attenzione,i quali alzarono la testa verso di loro in attesa di capire cosa stesse succedendo.
-Che cosa stai aspettando,diglielo dannazione a te-esclamò sbracciandosi come una furia,con Sapphire e Sky che osservavano basite il comportamento folle della cancelliera –SAPEVO CHE TU SARESTI STATO SOLO UN PESO PER L’IMPERO!-causando con le sue parole lo sconcerto di tutte le gemme e la rabbia dei quattro comandanti
-Ora mi hai stufata-esclamò con ira il ragazzo,estraendo repentinamente una doppietta da dentro il suo vestito,puntandola sopra la fronte di Zirconia,ora spaventata e tremante –Non m’importa se sei la cancelliera di questo pianeta-premendo ancor di più la canna dell’arma sulla sua testa  -Nessuno può mancarmi di rispetto in questo modo-sparandole senza esitazionee facendola rientrare all’interno del suo gioiello per l’ingente danno subito
Il serafico dinanzi agli sguardi stupefatti ed allo stesso tempo quasi terrorizzati dei suoi soldati,ripose con calma la doppietta dentro la sua giacca,abbassandosi a raccogliere la pietra appartenente a Cubic Zirconia,lanciandola con indifferenza dentro il suo ufficio,voltandosi successivamente verso le sue truppe e poggiando nuovamente le mani sopra la ringhiera,osservando lo sguardo terrorizzato di ognuno di loro,consapevole che senza volerlo con il suo gesto aveva creato un alone di paura intorno a lui.
-Mi scuso dinanzi a tutte voi per la pietosa ed orribile scena a cui avete appena assistito,ma è stato una scelta necessaria affinché io vi potessi comunicare la notizia recentemente appresa durante il consiglio indetto dall’Autorità Diamante-esclamò sospirando –Homeworld è nuovamente in guerra,i nostri nemici hanno attaccato Harubar 23 ed ora sono in procinto di colpire anche Galkar 13-scorgendo mentre parlava la paura negli occhi di molti di loro –Noi siamo stati chiamati a combattere per difendere ogni essere vivente che risieda all’interno dell’impero,che sia gemma od organico,noi dovremmo combattere per mantenere intatta la loro sicurezza-chiudendo gli occhi e riaprendoli subito dopo –Capisco che molti di voi hanno paura di morire e non vi posso assicurare che riuscirete a tornare tutti vivi a casa,vi posso solo dare la certezza che riusciremo ad eliminare questa minaccia…perché noi siamo il più forte esercito presente in tutto l’universo conosciuto e non conosciamo la sconfitta!-alzando il pugno al cielo,venendo imitato a sua volta dai quattro comandanti,seguiti piano piano da ogni singola gemma dell’esercito,che cominciò ad urlare e ad inneggiare la forza di Homeworld e del loro generale,generando all’interno dell’animo della fusione un senso di fierezza che gli riempì completamente lo spirito,facendogli credere veramente di riuscire a sconfiggere questa nuova minaccia per Homeworld –Raccogliete le armi miei soldati perché riporteremo nuovamente la pace sul nostro pianeta-scendendo lentamente una rampa di scale accompagnato dalle sue due vice-comandanti,addentrandosi dentro il manipolo di soldati e facendo loro cenno di seguirlo –Non prenderemo ne navi da guerra o astronavi da carico-dirigendosi verso una parete di metallo apparentemente priva di significato,lasciando stranamente perplessi i soldati che dall’entusiasmo iniziali,passarono ad una confusione totale,non comprendendo le intenzioni del loro Generale,il quale aveva appena cominciato a tastare il muro con la mano destra,alla ricerca di qualcosa all’apparenza non presente davanti a i loro occhi.
-Che stai facendo Lancelot?-esclamò Sky con espressione stranita e poco convinta dalle azioni di lui
-Aspetta un momento e…-premendo un pulsante nascosto all’interno del muro –Vedrai-osservando la parete di ferro dividersi in due parti,generando stupore all’interno delle truppe ad eccezione dei tre antichi comandanti,rivelando un’altra enorme sala impolverata con dentro quattro gigantesche piattaforme per il teletrasporto intergalattico,capaci di poter tenere al loro interno un battaglione composto da diecimila soldati ed indirizzarli in qualunque parte dell’universo.
-Posso ben costatare che questo segreto appartenente ai membri della fazione bianca sia rimasto tale fino ad oggi-esclamò ridacchiando ed addentrandosi nel frattempo all’interno dell’enorme stanza,seguito dai suoi soldati che osservavano rapiti le antiche mura,che sono rimaste fino a quel momento nascoste sotto i loro occhi –Ottimo-fermandosi sopra una delle quattro piattaforme –Con queste riusciremo a spostarci velocemente da un luogo all’altro dell’universo dominato dall’impero senza l’ausilio delle navi-osservando i suoi comandanti con sorriso stranamente beffardo –Ogni divisione prenda posto sopra una di queste piattaforme il più in fretta possibile-vedendo i soldati correre velocemente sopra di esse seguite –Il destino ci aspetta è arrivato il momento di dimostrare di che pasta siete fatte tutte voi-allargando le braccia ed attivando contemporaneamente i quattro teletrasporti –E’ arrivata l’ora di mostrare al nemico la vostra forza ed il vostro coraggio-generando un fascio luminoso di colore azzurro che fece scomparire tutti i soldati,indirizzandoli verso il pianeta deposito Galkar 13,prossima sede della battaglia fra l’esercito di Homeworld ed il misterioso nemico.
 
Note dell’autore
Io:I preparativi finalmente hanno avuto fine
Cubic Zirconia:Si ma io ci ho rimesso quasi la pelle
Io:Tu non hai la pelle
Cubic Zirconia:E allora,rimane pur sempre un modo dire per…
Io(mettendogli una mano sulla bocca):Senti non m’interessa che cosa hai da dire
Cubic Zirconia(togliendosi la mano da sopra la bocca):Che cafone,come di permetti
Io:Smettila di fare l’aristocratica e comincia a renderti utile,come ad esempio chiudere il capitolo
Cubic Zirconia:Ed io mi dovrei abbassare a fare una cosa del genere,te lo scordi
Io(puntandogli a spada in viso):Fallo se non vuoi subire anche la mia ira
Cubic Zirconia(spaventata):Va bene
Cari lettori e care lettrici ci vediamo al prossimo capitolo
Io(ritraendo la spada):Ora va meglio,vedi che quando vuoi sei collaborativa

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Capitolo 13
*** Battaglia per il destino dell'impero ***


Battaglia per il destino dell’impero
 
Galkar 13 una grande ed immensa distesa di terra e di sabbia priva di qualunque tipo di vita organica,costellata da innumerevoli campi aridi ricchi di rocce amorfe e senza forma,un cielo grigio privo di luce,completamente coperto da una coltre di nubi nere come l’oblio che secernevano un liquido bluastro simile alla pioggia terrestre,che si abbatteva prepotente contro il suolo,mentre un manipolo composto da una quindicina di quarzi faceva la guardia ad una piccola caserma posta al centro di quell’enorme paesaggio desolato,che aveva unicamente davanti a se una serie infinita di piattaforme per il teletrasporto,che collegavano il pianeta deposito a tutti i pianeta controllati dall’impero.
Improvvisamente quattro piattaforme,le più grandi e le più capienti situate al centro di quella rete di pastiglie ordito si attivarono,manifestando sopra di esse quattro intere legioni da diecimila soldati l’uno e con i vari comandanti che lentamente scesero dalle piattaforme,avvicinandosi lentamente verso il piccolo stabilimento e con uno dei soldati,che osservava stupito l’arrivo dell’intero esercito di Homeworld,chiedendosi nel mentre li vedeva avvicinarsi,il perché della loro venuta senza aver ricevuto prima un avvertimento da parte dell’alto cancelliere Cubic Zirconia.
-Fermi!-esclamò con titubanza nella sua voce,alzando il braccio con il palmo delle mani rivolto verso i comandanti –Non avete il permesso di stare in quest’area-
-Siamo venuti sotto ordine del cancelliere-esclamò Topaz ponendosi davanti a tutti i presenti,rimanendo faccia a faccia con il soldato gemma –Questo pianeta tra poco sarà sotto attacco e siamo stati incaricati di raggiungere tempestivamente questo stabilimento-
 -Avremmo ricevuto una sorta di avvertimento riguardo al vostro arrivo,se quello che mi dice riguardo questa minaccia fosse vero-controbatté il quarzo con fermezza –E senza un avviso non posso permettervi di…-venendo interrotta dal Lancelot,che frapponendosi tra il suo comandante ed il soldato,afferrò quest’ultimo per il colletto della sua uniforme grigio scura,sollevandolo in aria di peso e guardandolo dritto negli occhi con spietata freddezza
-Non m’importa se non avete ricevuto i permessi-stringendo ancor di più il pugno sul tessuto –Noi siamo qui per fermare una minaccia a livello universale e non sarà un misero soldato di frontiera ad impedirmi di compiere il mio dovere-lasciandolo di colpo,facendolo cadere sopra il polveroso terreno leggermente bagnato dalla pioggia ed entrando all’interno della caserma da solo,senza l’ausilio delle sue truppe,vedendo dinanzi a se un edificio semi-deserto con solo altri cinque soldati presenti al suo interno ed un perla bronzea che sembrasse stesse svolgendo dei lavori di burocrazia sopra una scrivania ricca di carte.
-Sei tu che comandi questo posto-ponendosi davanti alla perla,la quale senza separare gli occhi dai suoi documenti fece un cenno con la mano al generale di sedersi sopra una delle sedie
-Si-esclamò con secchezza –Sono io quella che comanda-leggendo una serie di scartoffie –Cosa ti porta sul Galkar 13-
-Necessito dei cannoni ad onde soniche per una battaglia che si terrà su questo pianeta-esclamò poggiando entrambe le mani sopra il tavolo,rimanendo in piedi davanti alla gemma bronzea
-Prendili pure-esclamò con condiscendenza –Ho appena letto la richiesta del cancelliere-sollevando lo sguardo verso quello del Generale –Avrete la nostra piena disponibilità nel fronteggiare questa minaccia per l’impero-
-La ringrazio dal profondo del cuore-rispose allontanandosi dalla scrivania,poggiando una mano sopra il pomello della porta prima di venire fermato da un ultimo avvertimento della gemma
-Dica ad Ametista V7 di farvi strada verso il deposito Z78,noi vi raggiungeremo prima che lo scontro abbia inizio-disse prima che il Generale uscisse da quella porta,ritrovando davanti a lui Obsidian trattenuta da alcuni suoi soldati,mentre cercava di avventarsi contro l’ametista,che nel frattempo rideva di gusto nel vedere l’ossidiana arrabbiarsi sempre di più ai suoi insulti ed alle sue offese.
-Ametista V7 ho ricevuto indicazione dal tuo superiore-disse con tono indifferenza nelle sue parole –Portaci al deposito Z78,il più in fretta possibile-
-Se il caporale Bronze vuole così,vi porterò al deposito-facendo spallucce,dando le spalle all’intero esercito –Ma ti consiglio di mettere alcuni dei tuoi soldati in riga-osservando con la coda dell’occhio Obsidian,che lentamente stava facendo sbollire la rabbia,correndo verso il serafico,afferrandolo per un braccio,avvicinandolo a se con forza,mentre gli altri componenti dell’esercito seguivano senza sosta il quarzo irriverente
-Come puoi tollerare il comportamento di questi soldati privi di spina dorsale?-domandò con rabbia velenosa fuoriuscire dalle sue parole
-Io non li tollero-rispose spiazzando la gemma e riprendendo a camminare verso uno strano edificio sferico dello stesso colore della sabbia –Cerco di ignorarli per il bene di Homeworld e dovresti farlo anche tu-riunendosi al gruppo insieme alla gemma nera,la quale rifletteva riguardo le parole del serafico,chiedendosi se quello fosse il modo giusto di agire nei confronti di una tale insolenza,osservando nel mentre l’apertura di un immenso hangar,che conteneva al suo interno un centinaio di cannoni color verde scuro con delle linee ricurve giallo scuro su tutta la superficie liscia,prive di alcun tipo d’innesco manuale,sostenute da due ruote giganti che ne consentivano lo spostamento e da una specie di dispositivo posto all’apice della canna da fuoco che ne permette di stabilire la direzione tramite comandi vocali.
Lancelot osservava con entusiasmo le creazioni di Lance prima della guerra di ribellione,tenute ancora in perfetto stato e con nessun danno apparente a rovinarne la manifattura,entrando all’interno del hangar e prendendo uno dei cannoni portandolo fuori con le sue mani,facendo cenno agli altri componenti di fare lo stesso fino a quando tutto l’arsenale non fosse stato messo in posizione prima dell’imminente scontro,trasportando tutti i cannoni al centro di una landa fortificata vicina alla caserma,sistemando ogni singola arma l’una accanto all’altra suddividendole in tre file uguali e concentriche,sedendosi senza preavviso per terra incrociando le gambe,in attesa della mossa del nemico,quando apparì all’improvviso Bronze,che correva senza sosta verso di loro seguita da altri dieci quarzi al suo seguito,i quali s’inginocchiarono immediatamente davanti a lui,con il volto rivolto verso il terreno e con il braccio destro che poggiava sopra la gamba sinistra.
-Mio Generale-esclamò la perla bronzea con riverenza –I nostri radar ci hanno indicato che il nemico sta per entrare nell’atmosfera del pianeta proprio sopra di noi-sollevando il volto verso quello del serafico –Aspettiamo i suoi comandi-
-Preparate i cannoni soldati miei-esclamò ridendo mentre si alzava in piedi manifestando la sua alabarda –E’ l’ora di far vedere al nemico che con noi non si scherza-portandosi davanti ai cannoni ed osservando le nubi che velocemente stavano assumendo una strana conformazione,quasi stessero per svanire –Mirate alla nube e fate fuoco al mio comando-puntando l’alabarda verso quella che all’apparenza sembrava un incrociatore nero come lo spazio profondo,priva all’apparenza di scudi difensivi –FUOCO!-urlò ai suoi soldati,i quali fecero partire una raffica di proiettili sonori che colpirono in pieno l’astronave,che sembrava non essersi danneggiata dall’attacco appena subito,non manifestando però la minima intenzione a voler contrattaccare,atterrando lentamente sopra quella landa desolata,mentre veniva costantemente bersagliata e colpita dai violenti colpi sonici dei cannoni,i quali stava perdendo lentamente energia diventando con il tempo sempre più inefficaci.
-Generale-esclamò preoccupata Topaz portandosi alla sinistra del ragazzo –Non siamo riusciti neanche a scalfirla-
-Non importa-esclamò con strana convinzione il serafico –Preparatevi a fronteggiarla faccia a faccia-voltandosi verso la legione composta da quarzi –Prima divisione attaccateli prima che mettano anche solo un piede al suolo-puntando l’arma contro la nave spaziale –Circondateli ed affondateli prima che instaurino un’offensiva-
-Sentito il generale-disse Topaz cominciando a correre verso l’astronave sguainando la sua mazza ferrata –Chiudiamo in fretta questa battaglia-osservando il portellone principale dell’astronave aliena che si apriva velocemente,vedendo uscire tanti esseri incappucciati che brandivano un arsenale vario di armi da taglio o da fuoco,i quali si avventarono con foga contro l’esercito di Homeworld,bloccandoli in uno scontro frontale sanguinoso e violento,mentre una truppa aerea composta da una ventina di angeli sorvolava i cieli del campo di battaglia,bersagliando e sparando contro i soldati dell’esercito alleato con i loro mitragliatori ad energia quantica,che stavano lentamente riducendo il numero della fanteria,quando improvvisamente uno degli esseri alati venne colpito da un missile provenire dalle retrovie delle truppe di Lancelot,cadendo rovinosamente a terra e con gli altri suoi compagni che venivano attaccati a ripetizione da numerose scariche di proiettili,che sembravano sostituire la normale pioggia con una costituita da piombo ed acciaio.
-SECONDO VOI NON ERAVAMO PREPARATI AD UN’EVENTUALITA’ DEL GENERE!-urlò Amber manifestando i suoi burattini ed ingaggiando un duello a distanza contro numerosi soldati nemici,con Cryophrase che guidava la legione a lungo raggio con le sue indicazioni e la sua voglia di prevalere sul nemico,mentre lanciava numerose granate dal suo lanciagranate,causando ingenti danni sia alle truppe angeliche sia in parte alle truppe di fanteria,le quali continuavano ad avanzare senza sosta facendo indietreggiare lentamente il nemico.
-Una battaglia facile-esclamò Obsidian tenendo fermi i suoi soldati con un gesto della mano
-Nessuna battaglia è facile,ricordalo sempre-disse il Generale con voce solenne,voltandosi verso di lei sbattendo l’alabarda contro il terreno –Ordina ai tuoi uomini di circondare il perimetro del campo di battaglia,dobbiamo creare immediatamente una superiorità schiacciante-ricevendo un cenno affermativo dalla gemma nera,la quale cominciò a correre intorno al perimetro seguita dai suoi soldati,i quali si appostarono con i loro fucili d’assalto,iniziando a sparare contro gli esseri incappucciati decimando le forze nemiche,mettendoli in difficoltà,quando improvvisamente uscirono dalla nave altri due individui vestiti con una tunica nera,con il primo che teneva in braccio un enorme martello da guerra delle stesso colore della sua veste,mentre il secondo stringeva tra le sue mani un grande falcione viola,accompagnati da pochi soldati,i quali con un semplice cenno della mano eseguito dal primo essere misterioso entrarono all’interno del campo di battaglia mettendo inizialmente in difficoltà l’esercito alleato,attaccando senza sosta e senza alcuno schema tattico tutti i presenti all’interno di quella sanguinosa battaglia,sia che fossero nemici oppure alleati,a loro non faceva differenza,causando inizialmente sconcerto dentro la mente del serafico,che non capiva lo strano comportamento del nemico,richiamando a se Sapphire e Sky con cenno della mano,per ricevere un supporto tattico dai suoi due strateghi.
-Non capisco cosa stia succedendo all’interno delle fila nemiche-esclamò strofinandosi il mento con la mano sinistra –Perché attaccare anche i loro stessi alleati?!-rivolgendosi al suo secondo in comando con aria interrogativa
-A mio avviso sembra che vogliano concludere lo scontro anche sacrificando parte del loro esercito-disse incrociando le braccia –Ci vogliono spiazzare con questa subdola tattica suicida,ma è del tutto inutile-rivolgendo il suo unico occhio verso la squadra di supporto –Aumentando repentinamente il numero di soldati alleati presenti sul campo grazie al loro intervento vanificheremo la loro tattica-
-Bene-voltandosi anch’egli verso Bronze e Rhodocrosite –Sentito voi due dirigete le vostre rispettive truppe all’interno della battaglia,facciamogli capire chi è che comanda-
-Certamente mio Generale-esclamò la gemma rossa sguainando la sua ascia bipenne –Sentito il nostro comandante…all’attacco!-buttandosi al centro della mischia tagliando a metà due soldati con un movimento rotatorio del corpo e con i suoi soldati che stavano dando repentinamente manforte a tutte le truppe alleate,rendendo schiacciante la superiorità dell’esercito di Homeworld
-Di certo non rimarrò in disparte-disse il Generale camminando lentamente verso il conflitto armato –Quei due esseri fermi davanti l’astronave mi causano non poche preoccupazioni-stringendo tra le sue mani l’alabarda –Sky,Sapphire seguitemi-continuò con voce ferma e decisa –Poniamo fine allo scontro eliminando i comandanti nemici-
Nel frattempo i due esseri incappucciati osservavano a distanza lo scontro,con il primo che annoiato sbadigliava vistosamente,mentre la seconda giocherellava con il suo falcione,quando improvvisamente vide davanti a se il generale delle forze di Homeworld scendere in campo,attirando la sua attenzione e quella del suo compagno,i quali cominciarono a ridere come divertiti dall’ingresso di Lancelot all’interno dello scontro.
-Povero folle-esclamò il primo essere incrociando le braccia,scuotendo la testa da dentro il cappuccio –Non ha capito che lo scontro sta ormai volgendo a nostro favore-
-Lasciamoglielo scoprire dopo avergli dato una lezione che non dimenticherà mai-disse la seconda roteando la sua arma per l’emozione
-Hai ragione-disse il primo poggiando l’enorme martello da guerra sopra le sue spalle –E’ l’ora di rimetterlo al suo posto-indicando al suo compagno di entrare immediatamente nella battaglia,con quest’ultimo che senza farsi pregare balzò all’interno del territorio di guerriglia,camminando verso il serafico,facendo strisciare la punta della sua lama sopra l’arido terreno e con il primo incappucciato che lentamente si univa anche lui allo scontro,eliminando senza ripensamenti qualunque essere si ponesse tra lui ed il suo obiettivo.
Lancelot notando la figura incappucciata avvicinarsi a lui,alzò di scatto l’alabarda puntandola verso di lui,arrestandone di colpo l’avanzata,causando però una maligna e fragorosa risata,che mandò improvvisamente in confusione sia lui che le sue due vice,le quali non capivano il comportamento anomalo del nemico,che invece di attaccarle rimase immobile a ridere senza controllo.
-Saremo sempre contro io e te,mai una volta che combattessimo insieme- esclamò il comandante nemico,puntando la falce contro di lui
-Non so chi tu sia e perché tu dica questo,ma puoi star certa che tu non sopravvivrai-impugnando con entrambe le mani l’arma scintillante,preparandosi ad ingaggiare uno scontro contro di lui
-Davvero non mi riconosci-ricominciando a ridere –Ti devo forse rinfrescare la memoria-portandosi una mano sul cappuccio,rivelando lentamente il suo volto verde come le alghe ed un gioiello esagonale dello stesso colore situato al posto del suo occhio sinistro,causando incredulità nel volto del serafico,che sembrava come paralizzato dalla presenza della gemma posta davanti a lui –Vedo che ora ti ricordi di me-
-Moldavide-esclamò ringhiando e digrignando i denti per la rabbia –Ti avevo eliminata durante la guerra-sbattendo con forza l’alabarda sul terreno –COME HAI FATTO A SOPRAVVIVERE?!-
-Un ex generale non rivela mai i suoi segreti-dicendo no con un semplice oscillare a destra e sinistra del dito indice –Ma poi perché ti scaldi tanto,non sei felice di rivedermi-rimettendosi a ridere nuovamente –E poi non sarò io il tuo avversario-venendo raggiunta dal primo incappucciato,che prima di fermarsi accanto a lei aveva appena fatto rientrare all’interno del suo gioiello uno dei soldati di Lancelot con semplice colpo di martello –Sarà lui il tuo avversario-allontanandosi lentamente,portandosi davanti ai due vice comandanti–Io mi occuperò invece della glaciale Sapphire e della sua compagna-avventandosi con foga verso le due ragazze,le quali materializzando repentinamente le loro armi bloccarono l’assalto della gemma verde,venendo però allontanante dal generale Lancelot,il quale rimase da solo fermo ed impassibile davanti all’uomo che si nascondeva sotto la tunica con il cappuccio.
-Che disgusto vedere un nobile serafico fondersi con una gemma-esclamò l’essere incappucciato con disprezzo,sbattendo il suo martello contro il terreno –Dovresti essere eliminato solo per questo affronto…tu…abominio dell’universo-
-Se sono davvero un abominio-aggiunse sorridendo –Sconfiggimi se ci riesci-avventandosi con forza contro il suo nemico,eseguendo un fendente con la sua alabarda che venne facilmente bloccato dal comandante avversario,il quale sollevò il suo martello che sbatté con violenza contro la lama nera di Lancelot,generando un onda d’urto che creò un piccolo cratere intorno a loro,facendo volare via ogni essere gli stava intorno ed una folata di vento che scompigliò la folta chioma del Generale e che rimosse il cappuccio del nemico rivelando un volto pieno di rughe e di cicatrici,con una chioma bianca lunga priva di vitalità che copriva il suo occhio destro.
-Chi sei tu?-domandò allontanandosi da quello strano vecchio,puntandogli nuovamente l’arma contro il viso –Sei troppo reattivo per essere un vecchio-soffermandosi sui tratti che decoravano il suo viso
-Ti ringrazio per il tuo complimento-eseguendo un mezzo inchino di scherno –Io sono Serienor portatore della collera dei serafici,protettore dell’universo,nonché crociato verso la distruzione di Homeworld-rivelando tre ali verdi come l’erba da sotto il mantello
-Quindi tu sei un serafico?!-esclamò la fusione scioccata e sconvolta
-L’ultimo della mia specie,ma puoi stare certo che in questa battaglia io non sono il solo della specie-schioccando improvvisamente le dita al cielo,facendo fermare di colpo ogni singolo essere incappucciato,i quali si tolsero immediatamente la tunica che avvolgeva il loro corpo,manifestando i loro corpi semi-scheletrici e putrefatti,con ali semi-distrutte o lacerate dall’influenza del tempo ed alcuni frammenti di armi antiche ancora presenti dentro i loro vestiboli di carne danneggiata
-Questo è disumano e privo di ogni compassione per i morti-esclamò allibito la fusione,il quale riusciva a reggersi a malapena in piedi per lo shock appena ricevuto nel poter vedere i suoi fratelli serafici,ridestati dal loro sonno benedetto e costretti a combattere per il volere di un singolo uomo privo di scrupoli
-Questo non è essere disumani-esclamò Serienor ridendo senza controllo –LORO SONO TORNATI PER IMPORRE IL LORO DOMINIO E RIOTTENERE GIUSTIZIA DA PARTE DI UN POPOLO CHE CI HA TRADITO ED ANNIENTATO SOLO PERCHE’ SI SENTIVANO INFERIORI-urlò al cielo e con il martello rivolto verso la fusione –LORO CI HANNO TOLTO TUTTO ED ORA NOI FAREMO LO STESSO-scagliandosi contro Lancelot con una poderosa martellata orizzontale,che venne schivata a malapena da uno scatto laterale repentino eseguito dal ragazzo,che per contrattaccare eseguì un affondo contro quel vecchio folle,che senza fatica alcuna afferrò con la mano sinistra libera l’alabarda,bloccandola prima che riuscisse a penetrare nella sua carne,rimanendo apparentemente in una posizione di stallo,dove l’uno non poteva prevalere sull’altro
-Sembra che siamo alla pari-esclamò Lancelot con un evidente tono di stizza fuoriuscire dalla sua bocca
-Io non direi-esclamò Serienor spezzando con la mano l’arma del Generale,lasciandolo completamente privo di difese ed in balia del nemico,il quale cominciò ad assalirlo con numerosi attacchi del suo martello,che vennero parati faticosamente con lo scudo romboidale di Diamante Blu,che si stava lentamente incrinando dopo ogni attacco,costringendo la fusione a schivare gli attacchi dell’anziano serafico ed a materializzare la lancia di Perla,che lanciò contro di lui infilzandolo in una spalla ferendolo gravemente ed arrestando il suo folle assalto
-Pensi davvero che un semplice bastoncino appuntito possa fermarmi-sradicando l’arma dalla sua spalla,spezzandola con la mano sinistra –Non hai ancora capito che non potete fermarci-allargando le braccia
-Il tuo esercito mi sembra in evidente difficoltà-esclamò il ragazzo con sicurezza e spavalderia –Non credo che riesca a battere il miei soldati-concluse con leggero affanno
-I miei soldati se non te ne sei accorto sono già morti ed anche se dovessero cadere,torneranno sempre in piedi a continuare imperterriti con la loro missione-facendo cenno alla fusione di guardare con attenzione il campo di battaglia e di osservare i soldati angelici caduti,che anche se estremamente feriti si rialzavano come rigenerati continuando a combattere senza alcun senso del dolore o di auto controllo,causando orrore all’interno della mente del Generale,il quale cominciò a preoccuparsi per la salute delle sue truppe,chiedendosi se davvero questa battaglia non fosse una causa persa già in partenza,scacciando però repentinamente i suoi dubbi e materializzando nuovamente la sua alabarda da combattimento,pronto ad indire un nuovo duello contro il serafico anziano
-Se tu sei colui che li controlla basterà eliminarti e potrò liberare anche loro dalla prigionia in cui lì hai incatenati-scagliandosi con forza contro di lui senza controllo e senza alcuna strategia,dominato unicamente dal suoi istinto selvaggio
-Non hai ancora capito con chi ti stai fronteggiando-dandogli una poderosa martellata che lo colpì in pieno viso,facendolo finire contro la caserma distruggendola all’impatto,attirando l’attenzione di Topaz,Amber e Obsidian,le quali si frapposero immediatamente davanti al serafico con un ghigno rabbioso presente nelle loro facce e con Sapphrie e Sky desiderose di unirsi a loro ma impossibilitate a causa dei continui assalti di Moldavide che le teneva bloccate all’interno di quello scontro apparentemente senza fine.
-TOPAZ,TI PREGO AIUTALO NON SO PER QUANTO TEMPO RIUSCIRA’ A RESISTERE!-urlò con tutte le forze che aveva in corpo Sapphire,mentre parava con la sua spada di ghiaccio,aiutata dalla falce bilama di Sky,un altro attacco della gemma verde
-Ci pensiamo noi ora a te-esclamò il comandante venendo avvolta da una luce gialla,che le fece perdere la sua forma fisica,trasformandola in pura energia che fluttuava vicino alle sue compagne,le quali anche loro assunsero tale forma ma di colore nero ed ambrato,cominciando a volteggiare furiosamente nel cielo,unendosi tra di loro in un esplosione di luce arancio scuro,che materializzò dinanzi al serafico una gigantessa dorata alta dodici metri,vestita da un’armatura metallica del medesimo colore,con sei braccia muscolose e con altrettanti occhi,che osservavano rabbiosamente Serienor per quello che aveva fatto al suo generale,materializzando dai suoi tre gioielli,le armi appartenute ai tre componenti originali della fusione,unificandoli e generando un gigantesco Morgenstern di dimensioni colossali,capace di poter abbattere in un solo colpo tutto l’esercito nemico ed eliminarlo definitivamente dalla faccia dell’universo.
-Ora per quello che hai appena fatto-esclamò con furia la fusione,abbattendo con forza la sua arma contro il serafico –Assaggerai la furia di Gandora-colpendo il comandante nemico con una potenza tale,da generare un’onda d’urto tale da devastare l’intero campo di battaglia,con Serienor che bloccò seppur con difficoltà l’attacco della fusione colossale con il suo martello,dando una martellata direttamente nel punto senza spine dell’immensa arma,respingendola via e balzando felinamente contro Gandora atterrando sopra il suo naso,preparandosi a colpire,caricando da dietro la sua schiena il martello e scagliandolo successivamente con forza sulla fronte della fusione,perforandola senza fatica,annullando istantaneamente la fusione,lasciando a terra inermi i tre comandanti,che senza forze cadevano rovinosamente sopra il terreno,con Serienor,aiutato dalle sue ali,che atterrò dolcemente vicino a loro,camminando lentamente verso i residui della caserma,pronto a portare a termine il lavoro per cui aveva raggiunto Galkar 13
-Voi gemme siete sempre state deboli e patetiche-esclamò con disprezzo –Anche con l’aiuto delle vostre fusioni non riuscite a tenere testa ad un solo serafico-fermandosi davanti al corpo inerme e privo di forze di Lancelot,il quale lo osservava con odio e rancore,cercando di rialzarsi per continuare a combattere e vendicare la sorte delle sue compagne,senza però riuscirci,rimanendo in balia dell’antico serafico,che con una mano lo afferrò per il colletto della giacca,sollevandolo rudemente da terra,lanciandolo successivamente in aria con il braccio,caricando nuovamente il suo martello dietro la schiena e vedendo cadere la fusione verso di lui,sorrrise malignamente prima di lanciare una martellata circolare che colpì direttamente sulle costole Lancelot,facendolo urlare dal dolore e sputare sangue dalla sua bocca,disinnescando immediatamente la fusione con Lance gravemente e ferito e debilitato e con Perla che ansimava per l’immenso sforzo fisico e mentale,cercando di mantenere il busto sollevato con l’ausilio delle suo braccia tremanti
-Tu…maledetto-esclamò Lance,rialzandosi a fatica,sguainando la katana dal fodero e puntandola contro il Serienor,barcollando ed ansimando vistosamente,con il viso pieno di sangue,l’occhio sinistro chiuso ed il braccio che teneva in pugno l’arma tremante per la stanchezza –Non è ancora finita-cercando di fare un passo in avanti verso il nemico,perdendo l’equilibrio,ma riuscendo a tenersi alzato utilizzato la lama come supporto
-Ormai è finita per voi-camminando verso Lance,leccandosi le labbra avidamente quasi volesse assaporare ogni singolo momento della sua vittoria,quando improvvisamente si arrestò dinanzi alla figura del serafico ferito,scrutando con cura ogni singolo dettaglio fisico del suo avversario
-Il figlio di Kalimdor-pensò,soffermandosi nel guardare la singolare chioma verde e gli occhi rossi del ragazzo –E’ ancora vivo,quindi…-manifestando un malevole sorriso sul suo viso,smaterializzando la sua enorme arma,soffermandosi dinanzi alla figura stremata del generale di Homeworld.
-Ascoltami,il tuo esercito tra poco sarà annientato dal mio-guardandolo con aria di superiorità –Non si possono sconfiggere i morti ed i vivi non potranno fare altro che perire-
-Allora accoglierò nuovamente con onore la morte-ringhiando verso l’anziano serafico,che sorrise ancor di più nel sentire quelle parole
-Mi ricordi tanto un vecchio amico-poggiando una mano sopra la spalla insanguinata di lui –Ascolta,ho potuto constatare quanto tu tenga al tuo esercito e quanto loro siano disposti a dare per proteggerti,ma io voglio farti una proposta che credo non rifiuterai-
-Che genere di proposta?-
-Tu ti unisci a me ed io non attaccherò mai più Homeworld e lascerò vivere le tue armate-
-Quale sarebbe il trucco in questa proposta?-domandò con rabbia
-Affinché il nostro accordo resti valido nessuna gemma deve venire a riprenderti,altrimenti il nostro accordo sarà nullo e tu insieme al mio esercito sarai costretto a combattere contro le persone a cui tu vuoi bene-
-D’accordo accetto le tue condizioni-disse con sguardo basso,digrignando i denti per l’ira mista a rassegnazione –Ma richiama immediatamente il tuo esercito-
-Come desideri mio nuovo alleato-voltandosi verso i suoi soldati non-morti –FERMATEVI LA GUERRA E’ FINITA!-alzando le braccia al cielo –RITORNATE DENTRO LA NAVE SPAZIALE IN ATTESA DEL NOSTRO ARRIVO-notando i redivivi far sparire le loro armi e camminare lentamente verso l’astronave,lasciando dietro di loro unicamente un campo di battaglia in rovina e con numerose gemme ferite sparse lungo l’area del campo
-Ti concedo il tempo di salutare i tuoi ex soldati-esclamò allontanandosi da lui,diringendosi verso la nave,richiamando a se anche il generale Moldavide che senza discutere,guardò soddisfatta le due gemme sconfitte ai suoi piedi,prima di raggiungere repentinamente il serafico che rimaneva immobile ad aspettare l’arrivo di Lance,il quale zoppicava lentamente verso le sue truppe,fermandosi davanti a loro con le lacrime che scendevano copiose dai suoi occhi arrossati e stanchi
-Miei cari soldati è stato bello rimanere con voi finché è durato,ma per permettere ad Homeworld di sopravvivere mi devo sacrificare ed unirmi a Serienor e Moldavide-togliendosi il mantello dalla schiena,abbassandosi in ginocchio davanti alla gemma bianca,che cominciò anch’ella a piangere e a mordersi il labbro per la rabbia
-Mi dispiace amore mio-donandogli il suo mantello,con la gemma che guardava come paralizzata l’addio del serafico,senza riuscire ad emettere un fiato od un singolo movimento per fermarlo–Avrei voluto avere più tempo,ma per il bene di tutti devo andare-dandole un ultimo bacio sulla gemma ed allontanandosi lentamente dai suoi soldati,venendo arrestato da un urlò improvviso della perla azzurra,la quale con l’aiuto del sua falce cercò di raggiungerlo senza riuscirci,cadendo rovinosamente a terra ed estendendo il braccio verso di lui,quasi a volerlo afferrare e tenerlo con se
-LANCE NON TE NE ANDARE-urlò singhiozzando con Sapphire che gli poggio dolcemente una mano sulla spalla,cercando di fargli capire con quel suo semplice gesto che ormai era troppo tardi
-TOPAZ-attirando l’attenzione della grande gemma gialla,che a fatica veniva risollevata da Violet –Da oggi in poi sarai tu il nuovo Generale-ricominciando a camminare verso Serienor –Spero che tu riesca a fare meglio di quanto abbia fatto io-salendo con lentezza i gradini dell’incrociatore,fermandosi al centro tra l’anziano serafico e la gemma rinnegata,voltandosi un ultima volta verso le sue truppe ed i suoi amici –Questo è un addio-concluse con il portellone che lentamente di chiudeva davanti a lui,facendolo sparire da davanti gli occhi delle gemme presenti,le quali osservavano con dolore e rammarico l’astronave prendere quota ed allontanarsi sempre di più da Galkar 13,lasciando all’interno dei loro cuori l’amarezza per la sconfitta subita ed il dolore per la perdita di un caro amico che si era sacrificato per il bene di Homeworld.
 
Note dell’autore
Topaz:Non ci sono parole
Obsidian:Per cosa?
Topaz:Non ci sono parole per come questo autore maledetto ci deve rovinare ogni volta la vita
Io:Io narro,non scrivo,quindi che cosa ci c’entro io?
Amber:Ti consiglio di non dire più niente,quando è contrariata Topaz diventa spesso intrattabile
Io:Ma…
Topaz:Meglio che cominci a correre
Io(scappando):Ma che cosa ho fatto di male?!
Topaz(inseguendolo):Se ti prendo…
Obsidian:la solita irascibile
Amber:E pensare che sono io quella impulsiva tra tutte noi
Obsidian:Lasciamo perdere quei due,tanto non credo che lui riesca a salvarsi dalle sue grinfie
Amber:Lo penso anch’io,ma parlando seriamente chi chiude il capitolo?
Obsidian:Non so…lo vuoi fare tu?
Amber:Che ne dici di farlo tu invece?
Obsidian:E se lo facessimo insieme?
Amber:Accollata
Amber e Obsidian:Cari lettori e care lettrici,speriamo che questa notizia non vi abbia fatto venire voglia di uccidere l’autore,perché purtroppo serve ancora a noi,ma come sempre vi aspettiamo al prossimo capitolo

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Capitolo 14
*** L'ora più buia ***


L’ora più buia
 
La battaglia era finalmente giunta al termine,l’aria era piena di ceneri e polveri causate dalle violente esplosioni delle armi delle due fazioni,il cielo completamente nuvoloso e privo di spiragli di luce persisteva nel suo piangere lacrime grigie,l’acqua che si depositava acidamente sul terreno diventava sempre più torbida ed il suolo al suo contatto si tramutava in un inusuale fanghiglia bluastra che si diffondeva incessante in tutto il campo di battaglia,trasformandolo in un enorme palude dove era impossibile distinguere la civiltà dalle macerie.
L’intero esercito di Homeworld stava ancora immobile come pietrificato nell’osservare il punto in cui l’incrociatore del nemico era scomparso,portando insieme a se l’ex Generale Lance,lasciando una sorta di vuoto all’interno dell’animo di ogni singolo componente dei quattro battaglioni,soprattutto dentro i quattro comandanti che inginocchiati e con gli occhi fissi al cielo,tentavano di assimilare all’interno delle loro menti i fatti che li hanno coinvolti direttamente in questo tragico evento,con il comandante Topaz che ruotando lentamente la testa assisteva al dolore quasi silente della perla bianca,che stringeva con forza la stoffa nera del mantello,affossando completamente la testa dentro di esso,sentendo nel frattempo le urla agonizzanti della perla azzurra,la quale pronunciava mille maledizioni contro il serafico Serienor,squarciandosi lentamente le corde vocali dopo ogni urlo disumano e privo di controllo,che rendevano sempre più angosciosa l’atmosfera all’interno di quel piccolo ed improvvisato cerchio d’inferno.
Il nuovo generale cercò di alzarsi invano con le sue gambe da quella terra disgustosa piena di cocci,limitandosi ad osservare con orrore i frammenti di tanti colori delle gemme soldato che avevano combattuto valorosamente e che sono morti in battaglia contro il nemico,cadendo sopra le sue braccia,tremando come una foglia e piangendo come un fiume in piena,sbattendo con violenza il pugno a terra,emettendo suoni ed urli gutturali privi di significato,che attirarono le attenzioni di Rhodocrosite,che con passo lento si avvicinò cautamente alla compagna,inginocchiandosi accanto a lei strofinandone con cura la schiena coperta dall’armatura metallica,rimanendo con gli occhi bassi verso il topazio che non si accingeva a calmarsi.
-E’ inutile questo tuo comportamento ora-esclamò Rhodocrosite con un’indifferenza quasi glaciale,causando rabbia all’interno dell’animo della gemma gialla,la quale afferrò repentinamente la sua compagna per un lembo del mantello,tirandola con forza a se e facendola cadere sopra la fanghiglia
-Inutile?!-esclamò con un violento tic all’occhio sinistro –Abbiamo perso ogni cosa in questa battaglia Rhodocrosite-tirandola ancor più violentemente a se –Il nostro onore,le vite di alcuni nostri soldati ed il nostro Generale,queste sono le cose che abbiamo perso oggi-mostrando i denti aguzzi come lame di rasoio –E tu mi dici con quel tuo atteggiamento di fredda confidenza che è tutto inutile quello che sto facendo?!-
-Si-esclamò,facendo imbestialire ulteriormente Topaz,venendo scaraventata con violenza a terrae stretta tra le braccia della gemma –Ricorda che sei il nostro nuovo Generale e devi comportarti come tale-disse con voce leggermente strozzata a causa delle morsa a cui era sottoposta –Devi risollevare le tue truppe,guidarle e mostrargli che niente e perduto,oppure non riusciranno mai a andare oltre dopo questa dolorosissima e violenta battaglia-
-Come pensi che posso risollevare le mie truppe se non riesco neanche a controllare me stessa-
-Provaci Topaz-liberandosi dalla sua presa –Così facendo ti stai trasformando nello spettro di quella che eri una volta-ribaltando la presa a sua favore,sottomettendo la gemma gialla –Mostraci il perché Lance ha scelto te e non un altro di noi-lasciandola improvvisamente ed alzandosi da terra,osservandola attentamente per vedere se era riuscita a generare una qualche sorta di reazione all’interno dell’animo dell’amica,la quale dopo un iniziale momento di stasi,si sollevò lentamente da terra,barcollando non appena rimase su due gambe,trovando supporto nella gemma rossa,che con fiducia la teneva per un braccio come un bastone,aiutandola a camminare verso il centro del gruppo.
Topaz guardava mentre camminava i volti dei suoi soldati,mostravano evidenti segni di abbattimento,depressione e malinconia,ma tali emozioni erano niente rispetto a quelle di Amber,Perla e Sky,le quali tenevano chiuse dentro di loro una dolore latente che prima poi sarebbe scoppiato causando più danno che bene per la milizia,e rendendosi conto di questo,il nuovo generale fece cenno al comandante di fermarsi e di lasciarla libera,senza l’aiuto ed il supporto che ella le stava fornendo,chiudendo gli occhi e respirando,cercando di trovare la forza e la capacità necessaria di ricercare le parole giuste in un momento critico per tutto l’esercito,riaprendoli,soffermandosi verso i suoi comandanti con lo sguardo.
-Ognuno di voi me compresa a perso qualcuno a cui volevate bene-cominciò con una piccola lacrima scenderle dall’occhio sinistro –Ma il sole sia se esistiamo sia che non esistiamo continuerà sempre a sorgere,impassibile alle intemperie dell’universo-allargando le braccia verso i suoi soldati –Noi dobbiamo essere proprio come il sole,splendenti e valorosi,capaci di poter guardare sempre avanti e cercando di riscattarci con la stessa fierezza con cui abbiamo combattuto oggi-instillando un lieve barlume di speranza in alcuni di loro con le sue parole –Noi riusciremo a riprenderci ciò che abbiamo perduto a causa loro,diventeremo più forti fino al punto tale che anche lo stesso Serienor dovrà chiedere perdono per le azioni da lui commesse-alzando il pugno al cielo –La pace tornerà e nessuno la disturberà più finché noi saremo ancora in vita-concluse,vedendo i soldati inneggiarla e gridare il suo nome al vento,ponendo in lei la loro completa fiducia,ma tale comportamento fece adirare Perla,Sky ed Amber,con la prima che alzandosi in piedi e tenendo stretta tra le sue mani il mantello nero si avvicinò alle altre due,osservando con disprezzo come con quanta facilità tutti si fossero dimenticati del loro precedente comandante
-Come potete esservi dimenticati così facilmente di lui-esclamò la perla bianca digrignando i denti
-Eppure lui si è appena sacrificato per il bene ognuno di noi-continuò la perla azzurra con le lacrime agli occhi e con il labbro inferiore tremante
-Ed ora voi fate come se non fosse mai esistito-concluse la gemma ambrata distogliendo lo sguardo da Topaz,rivolgendolo ad Obsidian,che la guardò con impassibilità,fulminandola nel frattempo con gli occhi facendole capire di smetterla con il suo comportamento irriverente ed irrispettoso
-Ragazze-iniziò il nuovo generale zoppicando lentamente verso di loro –Posso capire il vostro dolore,ma…-venendo interrotta dal comandante ambrato
-Tu non comprendi il dolore che noi stiamo provando,tu…-venendo anch’ella interrotta dalla gemma nera,la quale frapponendosi fra le due,le diede uno schiaffo in pieno viso,sbilanciandola e facendola cadere a terra
-Posso capire la sofferenza che state provando,ma questo comportamento è un disonore nei confronti di Lance e della sua scelta-guardando con rabbia sia Amber,che si toccava la guancia dolorante per lo schiaffo,sia Sky e Perla –Ora smettetela di fare le bambine e torniamo tutti a Homeworld-voltandosi e dirigendosi seguita dalla sua legione verso la piattaforma per il teletrasporto,con Amber,che senza aggiungere niente al discorso effettuato in precedenza dal suo comandante,fece cenno alle gemme restanti di seguirla,con la gemma ambrata,che alzandosi lentamente da terra con l’aiuto di Cryophrase,si recò verso le piattaforme con volto basso e malinconico.
Anche Perla e Sky accompagnate da Sapphire,raggiunsero le piattaforme galattiche,salendo sopra di esse con animo privo di luce e di speranza,con la prima che stringeva come una reliquia quella stoffa donatale dal serafico prima di andarsene e con la seconda che con rigidità e freddezza non rispondeva alle cure del piccolo gioiello azzurro,che cercava invano di rincuorarla,mentre osservava il generale Topaz che con un semplice gesto della mano attivò i tele-trasportatori,venendo trasferite in pochi istanti nuovamente dentro la stanza confinante il centro di addestramento,accolte improvvisamente da Diamante Giallo e Diamante Bianco scortate da una rigenerata Cubic Zirconia,con la prima che sembrava stranamente adirata ed arrabbiata.
-Siete finalmente tornati-esclamò Diamante Giallo sbattendo impazientemente il piede sinistro sopra il pavimento –Devo discutere con il vostro Generale riguardo l’offesa subita dal nostro Alto Cancelliere da parte sua-
-Giallo ora smettila con questa storia-disse seccamente Diamante Bianco sbuffando –Abbiamo faccende più importante di cui discutere con loro in questo momento-voltandosi nuovamente verso i soldati gemma –Com’è andata su Galkar 13?-cercando di scrutare con lo sguardo la figura di Lancelot o di Lance senza trovarlo
-Terribilmente male mia signora-esclamò Topaz attirando l’attenzione dei due diamanti,mentre si faceva strada tra i suoi soldati aiutata da Rhodocrosite,ritrovandosi successivamente davanti alle sue sovrane che la osservavano con occhio interrogativo –Abbiamo ricevuto una cocente sconfitta,l’esercito nemico si è rivelato più forte di quello che ci aspettavamo-
-Quindi siamo ancora in pericolo!-esclamò con rabbia Zirconia allargando le braccia –Sapevo che dare il comando dell’esercito a Lance sarebbe stato un errore-concluse scatenando con le sue parole la furia di tutti i comandanti,che vennero fermati dalla gemma gialla,che allargando le braccia ne fermò l’avanzata
-Come puoi dire una cosa del genere,schifoso scarto della società-esclamò sbalordendo le gemme dietro di lei con le sue parole –Ti ricordo che se tu sei nella posizione in cui ti ritrovi ora lo devi grazie a lui ed alla sua generosità-
-Come ti permetti di…-venendo interrotta da Topaz che sbattendo con violenza il piede a terra fece tremare il suolo,facendola cadere a terra per la lieve scossa generata dal suo pestone
-Non m’importa chi tu sia ora-spalancando gli occhi per la furia –Tu non vali neanche una misera cellula di Lance,quindi non osare più rivolgerti con questo tono di superiorità a me o qualunque membro del mio esercito-causando panico e paura all’interno del cancelliere –Sono stata chiara?!-
-Topaz ora calmati-esclamò Bianco con autorità –E raccontami cosa è successo su Galkar 13-
-Certo mio diamante-sbuffando per la rabbia –Siamo stati attaccati dall’esercito di un certo Serienor,un altro serafico sopravvissuto alla grande guerra,e da Moldavide ex generale delle forze di Diamante Blu-cominciò la gemma ritrovando lentamente la calma
-Un altro serafico e Moldavide-disse sconcerta Giallo portandosi la mano sopra il mento –Questo non ci voleva-
-L’intero esercito era composto da altrettanti serafici tutti non-morti,incapaci di provare dolore o compassione,che ci hanno schiacciato lentamente conducendoci alla sconfitta,annientando tutte noi fuse insieme ed anche Lancelot-
-Quindi hanno conquistato anche Galkar 13-disse Bianco con calma,ma facendo notare attraverso il suo tremolio delle mani,la sua crescente preoccupazione
-No-rispose seccamente Topaz spiazzando le sovrane –Hanno conquistato qualcosa di più prezioso però-
-Che cosa?-domandarono in coro le due sovrane avvicinandosi al generale
-Lance-lasciandole sorprese non appena udirono questo nome –Lui si è sacrificato per il bene di Homeworld,se né andato con loro con la promessa che non avrebbero più attaccato nessuna colonia dell’impero-abbassando lo sguardo sul pavimento,cercando di evitare gli occhi del suo diamante,la quale per lo shock barcollò leggermente all’indietro,venendo afferrata rapidamente da Diamante Giallo,che preoccupata cercò di tenerla in piedi a fatica,mentre Zirconia quasi compiaciuta sorrideva di nascosto.
-Lance è…andato-disse il diamante con le lacrime agli occhi mentre si mordeva il labbro compulsivamente con i denti ed osservando il cielo con occhio perso nel vuoto
-Mi dispiace mia signora-disse Topaz eseguendo un mezzo inchino –Non ci è stato possibile impedirlo-
-Posso capire che la perdita di Lance ha causato un duro colpo nei vostri cuori-esclamò Giallo con tono monotono mentre teneva tra le sue spalle un braccio della sorella,fungendo da sostegno per lei –Ma purtroppo abbiamo un problema più grande tra le mani…ed il suo nome è Serienor-facendo cenno alla sua perla di avvicinarsi a lei –Perla gentilmente proietta la sua immagine olografica-
-Ma certo mia signora-disse eseguendo una piccola danza,che attivò il suo gioiello,generando davanti ai presenti un ologramma di luce solida,che rappresentava un serafico giovane con lunghi capelli viola selvaggi,vestito con una grande ed ingombrante armatura grigio cenere con due fulmini violacei che s’incrociavano su una placca metallica sopra elevata al livello del cuore
-Serienor era uno dei comandanti a capo dell’esercito serafico che affrontammo durante il periodo della grande guerra intergalattica sul pianeta Star-Seraph,nonché il più pericoloso della sua specie a causa delle sue doti innate ed imprevedibili-osservando con rabbia l’ologramma –E’ stato l’unico essere non gemma ad aver distrutto un diamante in battaglia-
-Quindi è stato lui a distruggere Diamante Blu-esclamò Sky intromettendosi nella discussione
-Diamante Blu era già stata ferita in precedenza e la sua morte fu dovuta ad altri fattori-disse Bianco cercando di trattenere le lacrime per il ricordo della sua defunta sorella
-Il Diamante sconfitto durante quella guerra fu l’antico Diamante Rosa,il predecessore di Quarzo Rosa all’interno dell’autorità-rivolgendo il suo sguardo ad Amber,la quale aveva assunto un atteggiamento stranamente colpevole e remissivo –Ma prima di venire frantumata l’antico diamante era riuscito ad infliggere il colpo di grazia a Serienor,facendolo cadere successivamente dentro un burrone dove pensavo sarebbe rimasto per l’eternità a marcire-
-Ed invece il mio Diamante ha fallito ed io non sono riuscita a salvarla da quel mostro-aggiunse con rimorso la gemma ambrata stringendo i pugni per la furia,rivolgendo nel frattempo i suoi occhi verso Perla,che cullava avidamente tra le sue mani quella stoffa nera irta di ricordi –Ed ora mi sono fatta portare via anche un altro frammento della mia esistenza-
-E’ inutile autocommiserarsi Amber-esclamò Obsidian intromettendosi nella discussione –Eravamo tutte e tre presenti,anche se in fazioni diverse,durante la guerra e sappiamo benissimo tutte e tre che tutto quello a cui abbiamo assistito era inevitabile-camminando lentamente verso Topaz,sistemandosi alla sua destra –Sapevamo che prima o poi noi avremmo pagato per il nostro crimine,ma non permetterò che un essere unico come Lance sia forzato a subire la nostre pene al posto nostro-materializzando la sua naginata dal suo gioiello –Sappiamo benissimo di non poter affrontare questo nemico senza l’aiuto dei Diamanti-voltandosi verso le loro sovrane,che accolsero con determinazione la richiesta di supporto da parte della gemma nera –Ma abbiamo anche bisogno dei salvatori provenienti dal pianeta Terra-allontanandosi velocemente dal gruppo e salendo di scatto sopra una delle piattaforme intergalattiche –Chiamerò le Crystal Gems ed il successore di Diamante Rosa affinché ci possano dare una mano contro questo potente nemico provenire dal passato-attivando istantaneamente il teletrasporto,sparendo davanti agli occhi delle gemme presenti,instillando in loro un lieve barlume di speranza attraverso quella sua azione avventata,irta a risollevare le sorti di questa nuova guerra e portare nuovamente la pace all’interno di quest’universo devastato da numerosi conflitti.
 
Note dell’autore
Amber:Diamante Rosa
Io:Smettila di rivangare il passato Amber
Amber:Lo so,ma è veramente difficile cercare di dimenticare un lungo frammento della propria vita
Io:Ricorda sempre che chiusa una porta si apre un portone
Amber:Questo è vero
Io:Quindi ora smettila di deprimerti e chiudi il capitolo
Amber:No
Io:No per non deprimerti oppure no per non chiudere il capitolo
Amber:La seconda
Io:E invece lo chiudi
Amber:Uffa,sei stressante lo sai
Io:Lo so,quindi ora chiudilo che siamo tutti stanchi
Amber:Ahhhh,e va bene
Cari lettori e care lettrici ci vediamo al prossimo capitolo ricco di rivelazioni

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Capitolo 15
*** Un aiuto proveniente dalla Terra ***


Un aiuto proveniente dalla Terra
 
Sulla Terra la pace sembrava regnare sovrana,nessuno degli eventi che hanno coinvolto l’impero gemmico ha scosso la serenità imperturbabile del pianeta,con il suo sole che si levava alto nel cielo azzurro privo di nuvole,con i suoi raggi che si posavano dolcemente sopra le cade sabbie di Beach city,inondando di calore etereo ogni singolo abitante di quel piccolo distretto balneare.
Le Crystal Gems approfittando di questo periodo di inattività poterono riposarsi concedendosi una tranquilla giornata al mare,lasciandosi cullare dai raggi solari e dal suono delle onde,che si frastagliavano delicatamente sopra la costa sabbiosa,che intonavano una strana melodia rilassante,la quale forniva un’atmosfera di calma quasi surreale,con Garnet che insieme a Peridot stava distesa sopra la sabbia,mentre Steven giocava in acqua con Connie,Lapis ed Ametista,in una sorta di lotta due contro due,dove il ragazzo gemma stava sopra le spalle di Lapis,mentre l’umana su quelle del quarzo viola,con quest’ultimi che però vennero sconfitti da un movimento delle acque causato dal gioiello azzurro,che fece perdere l’equilibrio all’ametista facendole cadere in acqua.
-Abbiamo vinto-esclamò il ragazzo gemma,scendendo dalle spalle dell’amiche dandole il cinque
-Però non è valido così-s’intromise Ametista sbracciandosi –Non è giusto che lei abbia usato i suoi poteri-
-Ogni cosa è lecita in una sfida-ribatté il gioiello azzurro ridacchiando
-Allora…-disse la ragazza scura mettendo una mano sopra la superficie acquosa –Anche questo-schizzando in viso Lapis Lazuli,la quale non aspettandosi una reazione del genere subì in pieno il colpo,indietreggiando lentamente ed inciampando sopra un sasso mentre si puliva gli occhi dal sale marino,cadendo di sedere sopra la sabbia bagnata,causando le risate di tutti i ragazzi presenti,che la osservavano con gioia e felicità,mentre lei si sollevava dal terreno,guardandoli con espressione sconfitta e sorridente allo stesso tempo
-Siete incorreggibili-portandosi la mano sopra la fronte
-Non saremmo così divertenti se come dici tu non fossimo incorreggibili-esclamò Ametista continuando a ridere,rivolgendo i suoi occhi successivamente alle due gemme sdraiate comodamente sopra la sabbia,focalizzando maggiormente il suo sguardo verso Peridot,intenta nella lettura di un libro di meccanica,avvicinandosi lentamente a Lapis e dandogli dei piccoli colpetti con il gomito,quasi a voler attirare la sua attenzione
-Lapis la vedi com’è concentrata nella lettura-facendole cenno di osservare la sua compagna –Che ne dici se diamo a lei,e non solo-indicando con lo sguardo la fusione -Un piccolo incentivo ad unirsi a noi-assumendo sul volto,un sorrisetto maligno
-Perché no-imitando la stessa espressione facciale del quarzo viola,sollevando la mano lentamente verso il cielo,creando una bolla d’acqua gigante –Dopotutto sarà divertente-scagliandola verso le due gemme sulla spiaggia,che non accorgendosene apparentemente,rimasero ferme mentre continuavano imperterrite nel loro attività
-Peridot-disse Garnet senza sollevarsi da terra –Attenta alla testa-attirando l’attenzione della compagna,la quale non capendo inizialmente le sue parole,alzò gli occhi al cielo,scorgendo una gigantesca bolla d’acqua che si stava dirigendo prepotentemente verso di loro,mettendosi ad urlare,cercando di spostarsi dal raggio d’azione di quello strano attacco senza riuscirci,venendo inondata,insieme alla fusione,completamente dall’acqua,causando una reazione isterica della prima ed una sorridente della seconda.
-Che ti avevo detto-esclamò senza scomporsi
-MA CHE COSA VI E’ PASSATO PER LA MENTE?!-urlò il peridoto sbracciandosi ed avvicinandosi minacciosamente al gruppo con passo veloce e furioso
-Rilassati Peridot-esclamò Ametista facendole spallucce –A volte sei peggio di Perla quando fai così,impara a stare calma-generando una sorta di malumore all’interno di Steven,citando l’unica persona che egli abbia mai considerato come una madre,facendo però in modo da non farlo notare alle ragazze,manifestando un sorriso forzato,che non sfuggì allo sguardo attento di Connie,la quale si avvicinò a lui,mentre le altre tre gemme discutevano tra di loro
-Steven che cosa ti succede?-bisbigliò al ragazzo senza farsi sentire dalle altre
-Non appena Ametista a menzionato il suo nome,ho ripensato subito a lei-bisbigliò,mentre guardava le altre discutere animatamente contro la gemma verde,che non sembrava avere alcuna intenzione di calmarsi –E’ incredibile che sia già passato un mese da quando lei decise di rimanere su Homeworld con Lance-
-Ti manca tanto vero?-domandò stringendogli forte la mano per rassicurarlo
-Si-rispose seccamente ricambiando stranamente la stretta della ragazza –Ma poi osservo le persone che mi stanno intorno e capisco che anche se lei non c’è,avrò sempre qualcuno che mi starà sempre accanto-facendo arrossire Connie con le sue parole,la quale appoggiò delicatamente la testa sopra la sua spalla,venendo coccolata da una mano di lui,che gli scompigliava leggermente i capelli,ma che le forniva tutto il calore e l’affetto che non pensava di ricevere,perdendosi all’interno di uno strano mondo al di fuori della realtà,dove solo lei e Steven erano presenti
-Avete finito voi due di fare i romanticoni?-domandò Ametista,riportandoli nuovamente alla realtà,con la ragazza che per l’imbarazzo si separò rapidamente da lui,rimanendo però completamente rossa in volto
-Noi non stavamo facendo i romanticoni-esclamò la ragazza scura in evidente stato di sovraeccitazione
-Si…come no-ribatté il quarzo viola ridendo –Se voi due non stavate facendo i romantici,allora io sono la regina d’Inghilterra-accasciandosi sopra il bordo dell’acqua,sbattendo compulsivamente mani e piedi sopra la superficie azzurra,fermando improvvisamente questa sua esplosione di gioia a causa di un terremoto di breve durata,che mise in allarme il leader delle Crystal Gems,la quale materializzò istantaneamente i suoi guanti da battaglia,mettendosi in posizione da combattimento,come se dovesse affrontare una minaccia non ancora presente all’interno del terreno sabbioso.
-Gemme evocate le vostre armi,un corrotto sta per raggiungere a breve la città e dobbiamo proteggerla con tutte le nostre forze-esortando le altre con il suo tono deciso e battagliero a seguirla,quando di colpo prima che tutte le gemme poterono evocare il loro arsenale,apparve da sottoterra un mostro gemmico informe,con cinque braccia e quattro gambe multicolori,tre volte più alto di Garnet e con muscolatura poderosa,privo del volto e con solo dei frammenti sfusi di gemme posti al centro del petto,che ruggiva contro di loro,facendo udire il suo urlo disumano in tutta la città.
-Era da molto che non affrontavo un corrotto-disse Ametista impugnando la sua frusta con entrambe le mani –Non vedo l’ora di sgranchirmi nuovamente le gambe-concluse camminando verso la mostruosa creatura con fare spavaldo,ma prima che potesse anche solo scontrarsi contro il mostro colossale,un fascio luminoso di colore azzurro si manifestò all’interno della casa sulla spiaggia,dove dal suo interno uscì a tutta velocità un essere di colore nero con in mano una naginata affilata luminosa come la luce,che si scaraventò ferocemente contro quell’abominio del passato,distruggendo con un semplice fendente la sua forma fisica,lasciando al suo posto i frammenti di gemma sopra la sabbia,rimanendo davanti ad essi,osservandoli con attenzione,mentre dava le spalle alle Crystal Gems,le quali non compresero inizialmente chi fosse quello strano individuo,chiedendosi cosa egli volesse da loro ed il perché della sua presenza proprio quando un corrotto lì stava attaccando.
L’essere oscuro inizialmente incurante della presenza delle gemme,abbassò lentamente la mano verso i frammenti,imbollandoli e spendendoli verso un luogo sconosciuto,voltandosi successivamente verso il gruppo,rivelando il suo volto e la sua identità,chiarendo repentinamente quasi tutti i dubbi e le domande che le gemme si erano poste in precedenza.
-Quanto tempo che non ci si vede-esclamò Obsidian mantenendo un’espressione seria ed indifferente
-Tantissimo tempo comandante Obsidian-esclamò Garnet sorridendo,nel vedere uno dei comandanti di Lance recarsi sulla Terra –Ma vedo che sei da sola,gli altri perché non sono venuti?-
-Diciamo che è una lunga storia-mantenendo saldamente la sua compostezza glaciale –Ma che ne dici d’invitarmi ad entrare all’interno della tua magione,affinchè io vi possa raccontare il perché della mia visita-eseguendo un mezzo inchino reverenziale,che lasciò stranamente perplessa Lapis Lazuli nel vedere tanta cortesia da parte della gemma nera
-Con molto piacere amica mia-disse la fusione facendo cenno al comandante ed al resto del gruppo di seguirla all’interno della piccola struttura balneare,raggiungendo in pochi istanti la porta d’ingresso,aprendola lentamente ed entrando all’interno del piccolo salotto,dove Obsidian lentamente si sedette sopra una delle sedie mentre le altre si sistemavano sopra il divano in attesa di sapere cosa la portasse sul loro pianeta da sola e senza compagnia,con Peridot e Lapis che si scambiavano occhiate perplesse,ipotizzando qualcosa di terribile e orrendo fosse accaduto ad Homeworld
-Che cosa ti porta qui da noi in questo piccolo angolo di paradiso?-Domandò Garnet gesticolando con la mano destra,assumendo una tonalità amichevole ed un’espressione priva di malizia
-Diciamo che sono venuta a chiedere il vostro aiuto per quanto riguarda un problema che sta affliggendo la nostra fazione ed Homeworld ormai da qualche tempo-rispose cercando di rimanere nel vago con le argomentazioni,instillando ancor di più la scintilla del dubbio all’interno della mente della gemma azzurra,la quale ora la osservava con occhio quasi fulminanti,provando a scrutare all’interno dell’animo della gemma le vere motivazioni che la spingessero a recarsi sulla Terra,non riuscendo a captare nessun movimento fuori dal normale o dettato dal nervosismo,che le potesse tornare utile ai fini di scoprire cosa la gemma avesse veramente in mente
-Perché il pianeta natale ha bisogno del nostro aiuto se avete già tra le vostre fila Lance e Perla?-domandò Ametista incuriosita dalla strana richiesta del comandante
-Diciamo…-venendo interrotta bruscamente dalla gemma azzurra,la quale spazientita dal comportamento incomprensibile del comandante,si alzò in piedi,avvicinandosi a lei con passo deciso e rabbioso
-Dicci la verità Obsidian!-esclamò con tono rabbioso,afferrandogli la spalla con la mano –Lance non avrebbe mai avuto bisogno del nostro aiuto-esclamò con ira furente -E se anche fosse successo qualcosa di grave,sarebbe venuto di persona a dircelo,non avrebbe mai mandato un’altra gemma ad eseguire il suo lavoro-sbalordendo le sue compagne di squadra,le quali non si aspettavano una reazione rabbiosa da parte di lei,lasciando la gemma nera stranamente scossa dalle parole di Lapis,assumendo improvvisamente un’espressione triste e malinconica,rivolgendo i suoi occhi non più alle Crystal Gems,ma bensì al pavimento legnoso e privo di vita,portandosi nel mentre entrambe le mani sopra la nuca,strofinandosi delicatamente la chioma bianca in modo tale da trovare la forza per comunicare loro la triste notizia senza più doverci girare intorno.
-E va bene-disse la gemma con tono rassegnato,sollevando lentamente lo sguardo verso i presenti –Come dici tu se fossimo stati in difficoltà sarebbe venuto lui direttamente a riferirvelo,ma purtroppo la verità è che lui è in pericolo e come vi ho menzionato prima anche Homeworld è in grandi difficoltà-sospirando e cercando di non far fuoriuscire le lacrime dai suoi occhi lucidi –Abbiamo affrontato un nemico più forte di quello che credevamo,un serafico di nome Serienor ha attaccato due colonie dell’impero,causando distruzione in entrambe-stringendo i pugni per la rabbia –Abbiamo ingaggiato una lotta contro di lui all’interno della seconda colonia,uscendone però sconfitte e devastate e con Lancelot facilmente abbattuto dalla forza di questo antico serafico,che ha costretto Lance a seguirlo per far in modo che noi potessimo continuare a vivere-mettendosi a piangere senza controllo –Non siamo riusciti a salvarlo ed ora noi cerchiamo disperatamente vendetta contro di lui-portandosi entrambe le mani sul viso –E’ per questo che sono venuta da voi,per chiedervi di aiutarci a salvarlo dalle grinfie di quel mostro-
Le gemme rimasero scosse nel sentire il racconto della gemma nera riguardanti gli eventi catastrofici che hanno avvolto il pianeta natale,ma soprattutto non si aspettavano che un essere potente come Lance si potesse piegare al volere di un altro,con Lapis quasi paralizzata dalla notizia appena udita,barcollò leggermente,cadendo infine rovinosamente sopra le sue ginocchia,poggiando entrambe le braccia terra,guardando con gli occhi spalancati e scossi il pavimento della casa,tremando vistosamente davanti alle altre,che rimasero immobili a guardare sia lei che il comandante di Diamante Bianco con occhi pieni di paura di terrore.
-Com’è potuto accadere?-domandò Garnet con voce flebile per lo shock –Non ho visto niente di tutto questo nelle mie visioni future-togliendosi il visore dal viso e strofinandosi tutti e tre gli occhi per il nervosismo –Com’è sta Perla?-alzando lo sguardo verso la gemma nera
-Per niente bene-rispose scuotendo la testa –Prima di venire da voi stava cullando il mantello di Lance come se fosse una reliquia-volgendo i suoi occhi successivamente a Lapis,che traumatizzata ed in lacrime risiedeva ora tra le braccia di Peridot,la quale cercava di cullarla e di consolarla,piangendo però anche lei e con le sue lacrime che precipitavano pesantemente sopra il viso della compagna –Lapis,Peridot comprendo il vostro dolore,ma ormai in questo momento non possiamo fare più nulla,dobbiamo aspettare il momento giusto per colpire-concluse la gemma nera strofinandosi gli occhi ed asciugandosi con la manica le lacrime dal volto
-E…lasciarlo nelle grinfie…di quel pazzo-esclamò la gemma azzurra singhiozzando –Io…non posso permetterlo…io devo andare da lui ora-cercando di rialzarsi,ma venendo fermata dalla gemma verde,che la strinse ancor di più a se
-Non fare follie Lapis-disse strofinandole dolcemente la chioma azzurra con la mano –Se non c’è l’ha fatta lui a sconfiggerlo che possibilità abbiamo noi ora-dandole un bacio sulla fronte –Anche se a malincuore,dobbiamo accettare la proposta di Obsidian ed aspettare il momento propizio per sferrare la controffensiva-appoggiando delicatamente la sua fronte sopra la chioma di lei,chiudendo gli occhi,lasciandosi cullare dai capelli morbidi e setosi della gemma blu –Devi soltanto avere pazienza-
-Io non voglio avere pazienza-affondando la faccia sul petto dell’amica –Io lo voglio di nuovo qui con noi-
-Lapis-esclamò la fusione attirando l’attenzione della gemma –E’ comprensibile il tuo dolore,ma se lo vuoi nuovamente sano e salvo dobbiamo accettare l’offerta di Obsidian-
-Ha ragione Garnet-esclamò Steven alzandosi in piedi ed avvicinandosi al comandante con passo fermo e deciso –L’unico modo per riportarlo indietro e ristorare la pace nell’universo,consiste nell’aiutare Homeworld con ogni mezzo a nostra disposizione-allungando improvvisamente un mano verso Connie,che lo guardava con aria confusa –E naturalmente desidererei che stavolta ci fossi anche tu al mio fianco-concluse sorridendo
-Come tuo cavaliere e come tua ragazza,accetto il tuo invito-afferrando la mano di lui con determinazione –Spero che la mia spada ti aiuti ad eliminare i nemici che ti perseguitano e che ti consenta di raggiungere i tuoi obiettivi-
-Quanta formalità-disse Ametista saltando letteralmente verso di loro con aria stranamente giocosa e fuori dal contesto –Bastava semplicemente dire che vi univate alla battaglia come sto facendo io,senza troppi giri di parole-
-Ametista ricordati però che affronteremo un nemico molto più potente del precedente-esclamò la fusione rossa camminando verso il gruppo di gemme situate attorno al comandante –Quindi meglio mantenere un profilo basso e cauto e senza spavalderie-poggiandole una mano sopra la spalla,manifestando un’espressione sorridente anziché una di rimprovero
-Invece voi due che cosa intendete fare?-domandò Obsidian alzandosi dalla sedia ed osservando scrupolosamente le gemme davanti a lei,con Peridot che lentamente abbassava la testa verso l’orecchio di Lapis,soffermandosi ad un passo da esso
-Ricorda che qualunque cosa accada non sarai mai da sola-le sussurrò,prima di rivolgere nuovamente i suoi occhi al comandante di Diamante Bianco –Accogliamo con favore la tua offerta,sperando che riporti indietro il nostro amico il più in fretta possibile-avvicinandosi verso il gruppo,aiutando nel frattempo Lapis ad alzarsi dal pavimento e dirigendosi verso la piattaforma di Teletrasporto dove tutte le altre stavano seguendo un’intrepida Obsidian,rincuorata nel vedere un gruppo così unito e forte,capace secondo lei di poter eliminare questa minaccia dalla faccia dell’intero universo,salendo successivamente sopra la piattaforma accompagnata dalle altre e sparendo all’interno di un fascio luminoso azzurro,che le stava conducendo velocemente ad Homeworld,lasciando apparentemente vuota la casa sulla spiaggia ormai priva di coloro che l’abitavano,quando improvvisamente uscì da dietro una parete,quasi potesse attraversare la materia come un fantasma,un essere vestito con un abito elegante di colore viola,avvolto dentro un lungo mantello nero,che nascondeva al suo interno le braccia e parte delle gambe e con un grande casco nero di forma sferoidale liscia,che manifestava un unico foro sulla sua superficie che mostrava un occhio con un’iride verde smeraldo avvolta da un fulmine circolare cremisi situato sulla sclera.
-Il tempo della verità è giunto-uscendo un braccio da sotto il mantello e schioccando due dita della mano destra,avvolte dentro un guanto nero aderente,materializzando un portale bianco davanti a lui –Spero solo che non sia troppo tardi per risistemare le cose-entrandovi al suo interno,volatilizzandosi rapidamente com’era apparso,lasciando alle sue spalle,unicamente una casa vuota e senza più nessuno ad abitarla.
 
Note dell’autore
Io:Colpo di scena,chi sarà mai quello strano essere mascherato?
Lapis:Se non lo sai tu come facciamo noi a saperlo?
Peridot:Appunto,spiegacelo
Io:Non vi anticipo proprio niente
Lapis:Quindi tu lo sai chi è
Io:Ovvio,ma non ve lo dirò ora
Lapis e Peridot:Davvero…allora lo sai cosa ti diciamo! Chiuditelo da solo il capitolo
Io:Antipatiche
Bene cari lettori e care lettrici,dopo tantissimi capitolo ritorno a chiudere il capitolo in prima persona e come sempre ci vediamo al prossimo spumeggiante capitolo

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Capitolo 16
*** L'entità mascherata ***


L’entità mascherata
 
Era appena scesa la notte su Homeworld,oscurando quasi completamente tutto il pianeta,illuminato solamente dalla luce artificiale generata dai lampioni alimentati a gemma energia,con le strade completamente vuote e con tutta la popolazione che risiedeva all’interno delle loro abitazioni,cercando di recuperare le forze per affrontare le difficoltà di un nuovo giorno,ma nel distretto imperiale,Diamante Bianco osservava tutta la capitale,illuminata dalla luce della sua luna,dal suo balcone,sospirando e ripensando al precedente incontro con Topaz e con l’esercito di Homeworld,prima che Obsidian se ne andasse per reclutare le Crystal Gems tra i loro ranghi,riascoltando nella sua mente le parole di Amber e rivivendo visivamente il dolore della perla bianca,che stava inginocchiata stringendo tra le sue mani con forza il mantello di Lance,chidendosi se tutte le azioni che hanno portato a questo fossero giuste,facendola dubitare di se stessa e con la consapevolezza che sarebbe stato quasi impossibile riportare il serafico nuovamente tra di loro,sedendosi stancamente sopra una delle sedie bianche come l’alabastro,rimanendo ad osservare quasi incantata la luna,che maestosa rimaneva immobile sopra il cielo del pianeta,mentre i suoi occhi cominciarono a secernere lacrime di tristezza,che caddero senza controllo sopra il suo vestito lungo da cerimonia.
-Ho fallito-disse con uno strano sorriso forzato e malinconico decorarle il volto –Mi ero ripromessa che nulla di male ti sarebbe più accaduto-mordendosi il labbro per la rabbia –E invece ti sei dovuto vendere ad un pazzo per salvarci-rivolgendo il suo sguardo ancor più assiduamente verso la candida luna –Non ti ho mai meritato,sin dal primo giorno in cui Blu ti ha dato a me,sapevo di non meritarti-continuò con il suo triste monologo,quando in quell’istante,al pronunciare di quelle parole,la sovrana si ritrovò catapultata all’interno di uno dei suoi tanti ricordi,estraniandosi completamente dal mondo che la circondava,non percependo in lontananza un lieve ma costante rumore di passi che si faceva sempre più intenso,con una figura mascherata che lentamente si avvicinava a lei,fermandosi all’ingresso della balconata,osservando con occhio vigile il diamante dagli occhi chiusi e privi di percezione,con le orecchie che percepivano i suoni generati dalla sua presenza,ma che non riuscivano ad inviarli alla mente della donna,rendendolo quasi invisibile alla sovrana di Homeworld,la quale si ritrovò all’interno della sua mente dentro una grande stanza bianca,dove vide se stessa ed un piccolo Lance,che cercava di camminare con molte difficoltà verso di lei,rimanendo in piedi a fatica sulle sue due piccole e sottili gambette e con le braccia rivolte in avanti,nel tentativo di raggiungerla.
-Su dai piccolino-esclamò il Bianco del passato –C’è la puoi fare,devi solo credere in te stesso-porgendo entrambe le braccia verso di lui,con il bambino serafico che a piccoli passi si avventurava incontro al suo mentore,cadendo improvvisamente e cominciando rapidamente a piangere senza controllo –Non devi piangere-disse sorridendo con un tono stranamente materno –Ricordati sempre di non arrenderti mai,qualunque cosa succeda-guardandolo intensamente negli occhi –Io credo in te-
Il bambino interruppe il suo intenso lacrimare nel sentire le parole del diamante e con una strana forza provenirgli da dentro,si sollevò nuovamente in piedi,con l’aiuto delle sue braccia,e con decisione nei suoi occhi si diresse,anche se con marcia instabile e traballante,in direzione della donna bianca,guardandola costantemente nei suoi occhi grigi,che gli fornivano uno strano calore e che gli permettevano di tentare anche l’impossibile,arrivando finalmente a toccare le lunghe dita di lei,la quale con assoluta felicità,lo prese immediatamente tra le sue braccia,abbracciandolo e coccolandolo con affetto innaturale per una gemma.
-Sei stato bravissimo-strofinando delicatamente la sua fronte sopra quella del bambino –Ora ti manca solamente la parola-toccandogli il naso con l’indice della mano destra
-Ma…ma…-Disse il bambino cercando di sforzarsi nel pronunciare una semplice parola –Ma…ma…mamma-esclamò a pieni polmoni il serafico,stupefacendo la gemma nel sentire tale parola da parte di lui,sentendosi in cuor suo parzialmente felice,ma allo stesso tempo triste e combattuta
-Mi dispiace Lance,io non sono la tua mamma-esclamò con un leggero cipiglio sul volto
-No…mamma-esclamò il bambino confuso e con delle piccole lacrimucce scendergli dai suoi occhi luccicanti
-No,mi dispiace-disse scuotendo la testa,notando la crescente tristezza del bambino serafico –Ma anche se non sono tua madre,io ti starò sempre accanto-baciandogli la fronte con amorevole dolcezza –Sempre-stringendolo forte a se e con la vera Diamante Bianco che assisteva alla scena,che si faceva sempre più lontana e sfocata,rimanendo immobile e con le lacrime che si facevano ancora più prepotenti nel cadere dal suo viso,fino a quando l’intero scenario non si fece nero e rimase soltanto lei al centro di tale oscurità,intenta ad asciugarsi le lacrime dal volto ed a singhiozzare cercando di formulare anche solo una parola dalla sua bocca impastata di dolore e di lacrime.
-Quando avevi bisogno di me io non ci sono mai stata mai-contemplando questa volta la cieca oscurità che l’avvolgeva –Ti sei dovuto far carico anche delle mie debolezze,diventando forte e risoluto anche per me,sorreggendomi e tramutandoti nel bastone che ho sempre pensato di non avere bisogno-stringendo con forza il pugno destro –Solo ora mi sono resa conto che in realtà io sono sempre stata debole,mi sono sempre fatta forza della tua presenza e quando la tua volontà a cominciato a vacillare,anche io mi sono sentita vacillare e quando tu sei caduto,anche io sono caduta-aprendo i suoi veri occhi alla realtà che la circondava,scorgendo nuovamente la luna bianca che la colpiva con i suoi innumerevoli raggi bianchi divini –Quella volta non dissi che ero tua madre,perché sapevo che non mi sarei mai meritata un figlio straordinario come te-sorridendo malinconicamente all’astro celeste e con l’essere mascherato che assisteva impassibile all’esternazione emotiva del diamante,rimanendo con le braccia incrociate e con la spalla destra appoggiata sullo stipite.
-Non ho mai visto un diamante piangere per la vita di un essere organico-esclamò la figura mascherata attirando l’attenzione della sovrana,che neanche voltandosi verso di lui,assunse un comportamento spaventato,ma allo stesso tempo rassegnato,come se avesse percepito la sua imminente fine da quelle semplici parole pronunciato da quello sconosciuto –E non c’avrei mai creduto se non l’avessi visto con i miei occhi-
-Sei qui per eliminarmi per conto di Serienor?-domandò per niente intimorita dalla presenza dell’entità mascherata -
-Per quanto io odi le gemme,non sono venuto fino a qui per farti del male-rispose avvicinandosi a lei,sedendosi sopra una delle sedie poste all’interno del balcone,posizionandosi al suo fianco,mettendosi ad osservare anche lui la luna bianca nel cielo –Sono qui per darvi un’informazione riguardante il possibile luogo dove quel folle di Serienor può aver portato Lance-
-Se ci odi così tanto perché ci stai aiutando?-domandò rivolgendo i suoi occhi verso quell’unico spiraglio presente sulla maschera di quello strano essere,scrutando in profondità quell’unico occhio verde stranamente malinconico e spento.
-Diciamo che lo faccio unicamente per salvarlo-rispose sospirando –Ed anche perché egli tiene ad ognuno di voi e non vuole vedervi soffrire-giungendo entrambe le mani nascoste dal enorme mantello,portandosele sopra il petto,percependo il suo cuore battere forte dopo ogni secondo che passava –L’unico luogo dove penso l’abbia portato è il pianeta Star Seraph,luogo di residenza originario di ogni serafico nell’universo-
-Ma quel pianeta dopo la guerra è diventato un’immensa distesa di sabbia inabitabile-esclamò la donna bianca con stupore sul suo viso
-Ed anche se lo fosse,Serienor è concentrato sul suo obiettivo di far risorgere i serafici a qualunque costo ed a qualunque prezzo,sterminando anche l’intera razza gemma che ha osato annientare il suo popolo-
-Allora proveremo nuovamente a fermarlo-mostrando i denti per la rabbia –E ci riprenderemo anche Lance di nuovo con noi-
-Con quali mezzi e con quali conoscenze pensate di fermarlo se la prima volta avete fallito?!- esclamò facendo sobbalzare Diamante Bianca,per la rabbia con cui ha pronunciato quelle parole,facendo riflettere improvvisamente la sovrana,che cominciò ad analizzare le reali condizioni in cui vessava l’esercito di Homeworld,comprendendo la crescente instabilità cui Topaz è costretta ad affrontare ogni giorno ora che il nemico aveva finalmente mosso per prima le file di quella che non sarà per niente una guerra facile
-Allora spiegaci che cosa dobbiamo fare per sconfiggerli?!-esclamò il Diamante esasperata dal continuo essere enigmatico dello strano essere
-Purtroppo questo non lo so neanche io-disse con un tono stranamente malinconico –Bisogna aspettare ed analizzare con cura la situazione ora che sussiste questo periodo di pace-sentendo in lontananza delle voci che si stava rapidamente avvicinando –Ora purtroppo devo andare,non posso più rimanere qui con te a discutere-alzandosi rapidamente dalla sedia,materializzando un portale bianco di fronte a lui
-Aspetta-esclamò il diamante interrompendo di colpo la fuga dell’essere mascherato –Dimmi almeno chi tu sia?-
-Ti posso dire soltanto che in passato ho amato tua sorella blu,al punto tale da affidargli la cosa a cui tenevo di più al mondo-sparendo repentinamente dentro il portale lasciando sola Diamante Bianco,con un’espressione completamente sconvolta nel sentire quelle ultime parole,quando improvvisamente una perla di colore viola e con la gemma situata sopra la sua spalla sinistra,entrò dentro le stanze della sovrana,inginocchiandosi repentinamente con la testa bassa e con gli occhi che osservavano fugacemente la figura maestosa della gemma bianca.
-Mio Diamante-esclamò la perla attirando la sua attenzione –Il comandante Obsidian è appena ritornata in compagnia delle Crystal Gems,la stanno aspettando all’interno della sala del trono in compagnia di sua sorella e del nuovo generale-
-Non facciamoli aspettare-esclamò la sovrana di Homeworld,alzandosi e dirigendosi verso l’uscita delle sue stanze,facendo cenno alla perla di accompagnarla attraverso quei lunghi corridoi,mentre ripensava nel frattempo alla strana dichiarazione dell’essere mascherato,che la facevano non poco pensare nello scoprire la sua vera identità,chiedendosi in cuor suo se non fosse una persona che ella stessa incontrò in passato,ritrovandosi senza neanche accorgersene all’interno della sala del trono dove Giallo in compagnia di Topaz e delle Crystal Gems,che stavano cercando di tranquillizzare Perla,la quale persisteva nel suo girare con indosso il mantello del suo amato,Sky e Sapphire che avevano assunto un comportamento freddo e glaciale,privo di alcuna fonte di felicità e di gioia.
-Bianco finalmente ti sei unita a noi-esclamò Giallo notando la presenza di sua sorella,invitandola a sedersi sul trono accanto al suo –Obsidian ha appena condotto le Crystal Gems nuovamente su Homeworld,chiedendo il loro aiuto che a mio avviso sarà fondamentale per sconfiggere questa nuova minaccia-rivolgendo il suo sguardo all’ibrido gemma,che sentendosi chiamare in causa si avvicinò ai due troni con passo deciso e con innata sicurezza
-Diamante Bianco…Diamante Giallo-rivolgendosi con riverenza alle due sovrane del pianeta –Potete stare sicure che riusciremo a fermare questa minaccia sia per il vostro che per il nostro pianeta-
-La tua determinazione è ammirevole ragazzo-esclamò Bianco elogiandolo –Ma in questo momento è meglio se non ingaggiate uno scontro aperto contro di loro-suscitando la curiosità della sorella,la quale assunse un’espressione allibita ed allo stesso tempo rabbiosa
-Sorella non è più il momento di aspettare,dobbiamo agire-
-Se agiremo come abbiamo fatto la prima volta possiamo star sicure di perdere anche questa battaglia,subendo perdite ancor più gravi delle prime-rivolgendo il suo sguardo verso Lapis e Peridot,le quali sembravano le più scosse nel sentire il discorso del diamante –Capisco che quello che ho appena detto può essere inteso come una sorta di tradimento nei confronti di Lance,ma non è così-toccandola fronte con la mano,strofinandosi la gemma nervosamente cercando di trovare la giusta espressione con cui esprimere il suo concetto senza incorrere nelle ire loro e di Perla –Egli ha sacrificato la propria libertà per il bene di Homeworld e se io agissi in modo avventato dichiarando guerra e mandando un esercito contro Serienor,tradirei la fiducia che lui ha riposto in noi,affidandoci le sorti dell’interno popolo si gemmico che umano-
-Allora se non hai intenzione di attaccarlo-esclamò la Peridot avvicinandosi al diamante con aria interrogativa –Che cosa intendi fare?-
-Studieremo una strategia che riesca a neutralizzare l’apparente invincibilità dell’esercito nemico,senza però intercorre in questo momento ad uno scontro aperto contro di loro-
-Anche se quello che dici è giusto è necessario però conoscere il luogo esatto in cui Serienor tiene la sua base principale-esclamò Garnet incrociando le braccia la petto,guardando da dietro il suo visore entrambi i diamanti
-Già ho individuato il luogo dove Serienor si nasconde-lasciando stupefatte tutte le gemme presenti
-E allora dove è la sua base segreta?-domandò in preda al nervosismo Diamante Giallo,sbattendo entrambe le braccia sopra i braccioli del trono metallico
-Star Seraph-disse la donna bianca chiudendo gli occhi,riaprendoli di colpo,guardando tutti i presenti in sala,concentrandosi per lo più sui tre comandanti,le quali assunsero delle espressione scioccate e sconvolte,con Amber che cadde improvvisamente a terra per lo sconforto,seguita da Topaz e da Obsidian,memori dell’impenetrabilità di quel pianeta durante la guerra contro i serafici,rimanendo vittima di un visibile sconforto che si diffuse in tutti i presenti
-Non c’è la faremo mai allora a recuperare Lance-esclamò Amber rattristandosi –Quel luogo è una fortezza impenetrabile,ci abbiamo impiegato degli anni per espugnare i cieli di Star Seraph…è un’impresa impossibile-
-Niente è impossibile Amber-esclamò Bianco con una strana determinazione nascerle dall’interno –Abbiamo espugnato Star Seraph una volta e lo rifaremo di nuovo-guardando tutti i presenti con volto deciso –Solo che questa volta lo faremo per una buona causa e non per arrecare distruzione-sedendosi stancamente sopra il trono –Noi ci riprenderemo ciò che è nostro è riporteremo la pace nei nostri due mondi-rivolgendosi questa volta all’ibrido –E con il vostro aiuto riusciremo a sconfiggerli-concluse il diamante,risollevando il morale di tutte le gemme,quando improvvisamente un peridoto con una strana capigliatura a forma di stella e con la gemma situata al posto dell’occhio destro,entrò dentro la sala del trono urlando a squarcia gola.
-MIEI DIAMANTI…MIEI DIAMANTI!-urlò la gemma verde fermandosi al centro della sala –Una navicella non autorizzata è appena uscita dal nostro spazio universale con una delle nostre navi e si sta dirigendo verso il quadrante proibito-suscitando il terrore all’interno del cuore di entrambi i diamanti
-Inviate immediatamente due navi e raggiungetela-esclamò rabbiosamente Diamante Giallo –Non possiamo permettere che una sola nave ci faccia saltare l’accordo con Serienor-guardando con nervosismo il Peridoto inginocchiato –Che stai aspettando muoviti!-disse facendo spaventare la gemma,che frettolosamente uscì dalla stanza,dirigendosi verso il porto intergalattico militare
-Non possiamo permettere che una nave s’introduca nello spazio universale di Star Seraph,ci farebbe saltare il trattato che Lance ha stipulato con Serienor-esclamò Bianco rivolgendosi a tutte le gemme –Ma nel caso non riuscissimo a fermarla,preparatevi immediatamente,la guerra potrebbe scoppiare nuovamente da un momento all’altro-ricevendo una risposta affermativa dalle gemme,le quali si diressero anche loro velocemente verso il distretto militari,preparando loro stesse e le truppe ad un nuovo scontro contro il nemico,che questa volta avrebbe determinato il destino del pianeta.
 
Note dell’autore
Io:Com’è volatile una tregua
Diamante Bianco:Anche troppo
Diamante Giallo:Ma non appena metto le mani sulla gemma che ha osato trasgredire le regole,gli farò pentire di essere nata
Io:Esagerata
Diamante:Sono giusta,non esagerata
Io:Non m’importa,l’unica cosa che mi preme è che qualcuno di voi due chiuda il capitolo
Diamante Bianco :Questa volta lo faccio io,visto che Giallo sembra piuttosto esagitata ora
Diamante Giallo:IO NON SONO ESAGITATA!
Diamante Bianco:Appunto
Bene cari lettori e care lettrici ci vediamo al prossimo capitolo

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Capitolo 17
*** Il pianeta maledetto ***


Il pianeta maledetto
 
Erano trascorse diverse lune da quando Lance si unì forzatamente all’esercito di Serienor,venendo trasportato contro la sua volontà sopra i residui del pianeta Star Seraph,sede antica dei serafici nonché loro tomba e santuario,costituito unicamente da sabbia e dai ruderi di un antica capitale,che ancora con grandiosità si ergeva sopra quella landa tenebrosa,dove ossa e detriti ne facevano da padrona e l’orribile odore di carni in decomposizione che dilagava in tutta quella terra,rendendo quasi irrespirabile l’aria dell’intero pianeta.
Il serafico dopo la sua cattura,poté assistere a questo terribile spettacolo richiuso all’interno di una stanza,dirigendo giorno dopo giorno il suo sguardo attraverso un’angusta finestra dai vetri rigati,collocata su delle mura crepate e fatiscenti,che consentivano a malapena il sostegno a quella singola apertura,dove il ragazzo osservò con i suoi occhi,le cadenti rovine della città,che con il passare del tempo cadeva inesorabilmente verso la rovina,con frammenti di mura che crollavano dagli edifici con costanza regolare,constatando l’ormai fragilità della capitale,consapevole che in poco tempo sarebbero rimaste solo rovine e macerie,ma i suoi occhi dovettero ricredersi quando osservò in lontananza un grande edificio perfettamente intatto e curato,costituito da un grande corpo centrale sferico,collegato in entrambi i lati da due piloni altissimi,che sembravano toccare il cielo,costituiti da ferro,come ossatura principale,ed avvolti da delle vetrate colorate con dei disegni indistinguibili per la lontananza cui il serafico stava guardando la grande struttura.
-Vedo che ti sei interessato alla nostra chiesa-disse ridacchiando Serienor,entrando di soppiatto all’interno della stanza,non scomponendo minimamente il ragazzo,che non si voltò verso di lui,rimanendo intento a guardare l’imponente chiesa
-Cosa ti porta nelle mie stanze dopo avermi portato via con un ricatto dal mio popolo-
-Il tuo popolo?!-esclamò con una certa nota di rancore,avvolgergli le parole –Loro non sono il tuo popolo-cercando di mantenere la calma –Loro sono solo una piaga e come tale va debellata-
-Però ti sei alleato con Moldavide-osservandolo con la coda dell’occhio con indifferenza –Come me la spieghi questa tua inusuale alleanza con una piaga?-
-Condividiamo un obiettivo comune-rispose avvicinandosi lentamente a lui e perdendosi anch’egli nell’osservare il paesaggio fatiscente e degradante –Ma al contempo io ne ho uno più grande-rivolgendo i suoi occhi vecchi e stanchi a Lance –Voglio ricreare i serafici,ripopolare il pianeta e farlo diventare ancora una volta la più grande potenza dell’intero universo-
-E pensi di farlo riportando in vita sotto forma di zombie i caduti della grande guerra?!-domandò con rabbia,fulminando con lo sguardo l’antico essere,che per niente intimorito,rimase ad osservarlo con volto compiaciuto
-Quello è solo il primo passo-esclamò dirigendosi verso la porta della camera,facendogli cenno di seguirlo –Voglio mostrarti di persona le altre parti del mio piano-superando in compagnia di Lance le guardie zombie appostate all’esterno,facendosi strada attraverso le macerie per raggiungere l’enorme chiesa posta davanti a loro e con i rianimati che girovagavano senza meta attraverso quelle rovine,incosci della loro attuale situazione di prigionia e di schiavitù.
-Perché li devi tenere prigionieri?-domandò con innaturale indifferenza,che andò lentamente a sostituire la rabbia dentro di lui –Non li senti soffrire attraverso i loro gemiti gutturali e privi di volontà?-
-Un dolore necessario per raggiungere un obiettivo più grande-esclamò mettendosi di colpo a ridere,causando disappunto nel giovane serafico,il quale non comprendeva il motivo di quelle risate –Non li hai mai conosciuti eppure di preoccupi per loro-disse continuando a ridere incessantemente –Somigli tanto al mio vecchio compagno d’arme Kalimdor-suscitando un strana curiosità dentro l’animo del ragazzo nel sentire il nome dello spirito,che molto tempo fa incontrò nella cripta delle sabbie –Si preoccupava sempre per le sorti degli altri e mai per le sue,esattamente come hai fatto tu durante il nostro scontro-fermandosi e voltandosi verso di lui,scorgendo il suo sguardo sorpreso ed allo stesso tempo incuriosito –I tuoi occhi mi dicono che tu l’hai incontrato-deglutendo con timore nel conoscere la risposta –Dove?-
-Sulla Terra-distogliendo lo sguardo dall’antico serafico –Ma non è più tra noi-
-Che intendi dire?-tremando improvvisamente -Kalimdor è morto?-
-Ho parlato con il suo spirito prima che passasse nell’oltremondo-esclamò sospirando,stringendo entrambi i pugni –Di lui non sono rimaste che solo le ossa dentro un armatura logorata dal tempo-alzando gli occhi verso Serienor,il quale aveva assunto un’espressione stranamente malinconica ed abbattuta,dandogli repentinamente le spalle,ricominciando a camminare verso la chiesa,senza più emettere un suono dalla sua bocca,cercando di nascondere nel mentre le lacrime,che rigavano il suo viso rugoso ed irto di cicatrici,nell’apprendere che l’amico con cui ha condiviso gioie e dolori ha lasciato per sempre il mondo terreno,facendogli comprendere di essere rimasto realmente solo a combattere questa dura battaglia contro l’impero di Homeworld,facendo crescere ancor di più dentro il suo animo quel sentimento di odio e quell’alone di oscurità che circondavano ormai quasi completamente il suo cuore,quando improvvisamente i suoi occhi s’illuminarono di luce oscura non appena arrivarono dinanzi al grande portone in ferro,poggiandovi sopra entrambe le mani e spingendolo con forza,aprendo l’ingresso della cattedrale,completamente vuota e decorata unicamente da un grande altare e da undici statue raffiguranti divinità apparente rinchiuse all’interno di grandi macchine antropomorfe umane,con degli specchi sul ventre che mostrava il loro volto.
Al di sotto di queste statue tre piccoli altarini erano collocati al di sopra di un grande altare e sopra uno di essi era riposto un grande scudo dorato,illuminato da una strana luce,che penetrava attraverso una delle tante finestre del corpo centrale.
-Che strano posto è mai questo-disse Lance addentrandosi al suo interno ed avvicinandosi con passo lento verso il grande altare,con Serienor che nel frattempo si tolse l’ingombrante tunica nera,rivelando al suo interno una grande armatura dello stesso colore dello scudo,togliedosela lentamente e rimanendo solamente con un vestito cerimoniale,camminando lentamente in direzione di uno dei piccoli altarini,poggiando sopra di esso il frammento di corazza,che venne anch’esso illuminato improvvisamente da una strana luce,che penetrò di colpo l’ampia finestra,lasciando stupito il ragazzo,il quale non comprendeva i meccanismi magici o fisici della chiesa.
-Questa è la chiesa del tempo-esclamò l’antico sedendosi con volto visibilmente affaticato sopra uno degli scalini,che conducevano all’altare principale –Luogo di culto dove i serafici veneravano gli undici signori temporali,che secondo un’antica leggenda furono rinchiusi dentro quegl’involucri d’acciaio dai tre antichi guardiani di Naya,dea creatrice dell’universo,a causa del loro immenso potere e relegati all’interno dell’albero della vita Ain Soph Aur,dove ancora oggi rimangono sigillati-
-E un’antica leggenda come ti potrà aiutare a portare a compimento il tuo piano?-domandò osservando l’apparente follia del serafico farsi sempre più evidente
-Si dice che l’albero stesso fu diviso in tre frammenti e camuffati sotto forma di armi ed armatura-rispose voltandosi ad osservare i due frammenti sopra i piccoli altarini –Noi ora siamo in possesso di due dei tre frammenti dell’albero,”Ain” lo scudo della protezione,capace di fornire una difesa invalicabile a colui che lo usa,”Soph” l’armatura del berserker,che dona una forza centomila volte maggiore alla propria-osservando questa volta Lance con uno strano sorriso maniacale sul volto –L’ultimo frammento che ci manca è “Aur” la spada delle mille verità,capace di distruggere anche lo spirito di chi colpisce con un suo fendente-alzandosi in piedi,allargando le braccia al cielo –Con loro tre insieme ricostruiremo l’albero della vita e faremo ritornare su questo mondo il dio Sephylon,che secondo la leggenda ha la capacità di riportare in vita qualunque essere,ricostituendo la loro forma originale-
-Tu sei pazzo!-disse Lance sguainando la katana,puntandola al volto dell’anziano –Pensi davvero che un piano così squilibrato possa funzionare?!-
-Certo che può funzionare-rispose mettendosi a ridere fragorosamente per la cattedrale –Sei già stato testimone del potere di Soph,quindi non ti conviene dubitare delle antiche leggende serafiche-continuò Serienor con volto ancor più maniacale,venendo interrotto dall’arrivo improvviso di Moldavide,che attraverso uno strano portale grigio e contorto,apparve davanti a loro,brandendo con forza la sua falce,inginocchiandosi successivamente con riverenza dinanzi a Serienor
-Serienor abbiamo un problema nel settore T57-disse rivolgendo i suoi occhi verso quelli dell’anziano –E’ richiesta la tua presenza immediata-
-Se insisti-disse avvicinandosi alla gemma verde,fermandosi dinanzi al portale,rimanendo però di spalle –Lance sarò presto di ritorno in cattedrale,aspettami che abbiamo ancora molte cose di cui discutere-sparendo attraverso il portale,accompagnato dalla sua socia,materializzandosi all’interno di quello che sembrava un porto spaziale in disuso e fatiscente,dove una nave appartenente apparentemente all’esercito di Homeworld,stazionava senza permesso all’interno del pianeta senza permesso,facendo infuriare Serienor,la quale inizialmente la prese come una sorta di sfida da parte dei Diamanti,ricredendosi repentinamente non appena vide fuoriuscire dal suo interno una gemma vestita in maniera particolarmente elegante,con un gioiello cubico sul collo bianco come l’avorio situato sul collo,che lentamente si dirigeva con passo lento verso di loro,scortata da due diaspri blu,che le fungevano da guardie del corpo.
-Cubic Zirconia-disse sorridendo il serafico –E da quando ho assalito Harubar 23 che non ci si vede-continuò allargando le braccia –Cosa ti porta qui da me?-
-Conosci benissimo le motivazioni della mia presenza-ribatté Zirconia con voce fredda ed insensibile –Sono qui per fornirti l’aiuto che ti serve per sbloccare questa situazione di stallo-indicando le sue due guardie corpo –Considerali per cominciare un piccolo regalo da parte mia per riprendere gli scontri con Homeworld-causando il disappunto dei suddetti,che vennero rapidamente distrutti da Moldavide ed i loro frammenti imbollati dentro una bolla verde scuro –Ed in più ti posso fornire l’ubicazione della spada delle mille verità-
-Ottimo-disse leccandosi le labbra –Qual è allora la sua esatta ubicazione?-
-Si trova sul pianeta Terra,all’interno di un santuario all’interno di un vasto deserto-esclamò la cancelliera,donando una mappa cartacea,contenente l’esatta ubicazione del santuario a Serienor,il quale l’afferrò rapidamente,inspezionandone rapidamente il contenuto,richiudendola frettolosamente e stringendo con forza la mano della gemma in segno d’intesa
-Spero solo che non ti abbiano seguita-disse stringendo con più forza la mano di lei,facendola squittire leggermente dal dolore
-Sono stata molto cauta-disse sorridendo –Nessuno sa della mia partenza e del luogo dove io mi sia diretta-lasciando la mano di lui,guardandolo negli occhi quasi pretendesse qualcosa da parte del serafico –Dopotutto quello che sto facendo per te,non ti dimenticare il nostro patto-
-Tranquilla-disse posando la mappa all’interno del vestito cerimoniale –Non appena distruggerò i diamanti,tu regnerai sovrana su Homeworld-
-Morte ai diamanti e lunga vita ai serafici-disse Cubic Zirconia alzando le mani al cielo
-Lunga vita ai serafici-si unì in coro Serienor sollevando anche lui le braccia al cielo
Nel frattempo all’interno del santuario Lance osservava la imponenti statue raffiguranti le undici divinità,inspezionando con cura ed attenzione le caratteristiche di ogni singola statua,domandandosi in cuor suo se quello che stava facendo fosse davvero giusto per la salvezza di Homworld,sedendosi di colpo per terra,osservando con occhio turbato la statua alla destra di Sephylon,raffigurante una divinità meccanica di colore rosso cremisi,con un volto che manifestava una certa tristezza quasi similare alla sua.
-Metaion,il signore macchina temporale dell’emotività e della benevolenza-lesse strofinandosi delicatamente i capelli con la mano,chiedendosi in cuor suo se la storia delle divinità fosse veramente vera o inventata,quando senza preavviso,si materializzo davanti a lui un portale vorticoso rosa,da dove apparì dal suo interno un leone color rosa acceso,con una folta criniera selvaggia che gli copriva una buona parte parte del corpo peloso e possente,che si ergeva fiero davanti a lui,osservandolo con uno sguardo di dissenso e di disappunto,quasi lo stesse criticando per le scelte che lui ha fatto durante il tempo in cui lui era ritornato alla vita.
-Non so come tu abbia fatto a raggiungermi Leone,ma ti conviene lasciare immediatamente questo luogo prima che lui ritorni-guardando il leone con occhio spaventato e timoroso
-Non prima che io ti abbia parlato-aggiunse il leone con voce femminile ,causando sconcerto all’interno della mente del serafico
-Tu sai parlare?!-facendo un lieve balzo all’indietro –Steven lo sa?-
-No,Steven non lo sa che sono in grado di parlare-iniziò il leone,venendo avvolto da una strana luce rosa che,lentamente gli stava permettendo di cambiare forma,modellando il suo corpo in una figura più umanoide,esile e priva di imperfezioni,vestita con un completo da ballerina rosa come la sua pelle,con capigliatura rosa scuro a forma di stella e con un gioiello a forma di perla sul torace –Ma è arrivato il momento che anche lui lo sappia-
-Tu…Tu sei una perla?!-domandò ancor più scioccato
-Io ero la perla appartenente all’antico Diamante Rosa-disse osservando nel frattempo le statue che decoravano la chiesa serafica –Sono venuta da te solo per metterti in guardia-
-Su Serienor?-incrociando le braccia,facendo sparire l’iniziale stupore nel sapere che Leone non era altro che una perla in incognito
-Si-rispose guardandolo negli occhi intensamente –Diffida delle sue parole,non lasciarti catturare dai suoi discorsi-stringendo entrambi i pugni con forza –Ho visto di cosa è capace quell’essere,non sottovalutarlo e non abbassare mai la guardia-
-Ed anche se fosse,lui non può più attaccare l’impero di Homeworld finché nessuna gemma metterà piede in questo luogo maledetto-concluse sorridendo
-Stai partecipando ad un gioco pericoloso Lance-disse con freddezza la perla rosa,voltandosi di spalle,materializzando davanti a se un portale rosa accesso,attraverso l’esecuzione di strani segni eseguiti con le sue mani –Ricorda che con quell’essere non esiste niente di scontato-camminando verso la fenditura spaziale,quando venne improvvisamente fermata dal ragazzo,che con scatto repentino si scagliò verso la gemma,afferrandole il braccio con forza impedendole di andarsene.
-Aspetta-disse il serafico stringendo ancor di più la presa sul braccio –Prima che tu te ne vada,vorrei che portassi un messaggio a Perla e Diamante Bianco-
-Quale sarebbe il messaggio?-
-Dì loro che sto bene e di non preoccuparsi-disse chiudendo gli occhi,lasciandosi sfuggire una lacrima mentre parlava –E che un giorno riuscirò a tornare a casa-rilasciando la presa esercitata sul braccio,lasciando la perla libera di attraversare il portale,la quale sparì davanti a lui proprio com’era arrivata,quando di colpo apparve nuovamente Serienor accompagnato dal generale Moldavide,la quale teneva accanto a lei come trofei,i resti di alcune gemme rinchiuse dentro una bolla del medesimo colore,deformandoli in un luogo sconosciuto,senza che Lance potesse avere notizie riguardo la loro presenza sul pianeta ed il perché della loro orribile esecuzione
-Ora che finalmente qualcuno ha messo piede sul pianeta,possiamo finalmente tornare in guerra…vero Serienor?-
-Ovviamente-rispose causando il terrore negli occhi di Lance –Visto che ora fai parte del nostro gruppo dovrai combattere anche contro i tuoi amici e con quelli che una volta si chiamavano alleati-
-Io…non…-venendo interrotto da Serienor che gli chiuse la bocca con forza con la mano
-Hai fatto un accordo-disse incrociando le braccia sorridendo –Ora tocca a te,mostrare a tutti noi di cosa sei veramente capace-
-Io…io…-disse sospirando,abbassando le braccia in maniera sconsolata
-Tu che cosa?-
-Parteciperò anche io alla guerra-disse con lo sguardo pieno di rimorso –Ma che sia chiaro,non intendo distruggere ne Perla ne Diamante Bianco-
-Per me va benissimo anche avere dei prigionieri-concluse l’anziano serafico,stringendo con vigore la forza di Lance-Basta che si rivelino utili come schiavi-continuò ridendo –Preparati ad entrare anche tu all’inferno-disse,osservando Lance,che era completamente abbattuto e sovra-pensiero,il quale pensava alle sorti del suo pianeta e della sua fidanzata,calcolando un piano di fuga che possa permettere lui di sfuggire dalle grinfie del serafico e di diventare ancora più forte,sperando di abbattere la sorgente dei serafici caduti,per ripristinare il giusto ordine universale.
 
Note dell’autore
Io:Benevenuti a Star Seraph
Serienor:Patria dei serafici e di coloro che cercano la morte,se siete gemme
Lance:Perché sei gentile?
Serienor:No…Ma mi fa piacere che qualcun altro pensi più in grande con me
Io:Visto qualcuno che finalmente mi apprezza,ma ora bando alle ciance e chiudiamo questo capitolo
Bene cari lettori e care lettrici ci vediamo al prossimo entusiasmante capitolo

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Capitolo 18
*** La caduta di un eroe ***


La caduta di un eroe
 
Su Homeworld l’intero distretto militare era in fermento ed in subbuglio nel sapere che una nave non autorizzata si stava dirigendo dentro il quadrante proibito,con tutti i soldati agli ordini di Topaz che si preparavano mentalmente e fisicamente per un nuovo scontro contro Serienor e la sua legione di non-morti,ma molti di loro erano rassegnati al fatto che questa nuova battaglia si sarebbe rivelata una crociata senza esito positivo,destinata unicamente a raggiungere un unico risultato possibile,che consisteva nella caduta dell’intero esercito e con il folle serafico e Lance che avanzavano vittoriosi verso la capitale pronti a distruggerla.
Diamante Giallo,mentre si preparava,intravise la paura farsi largo all’interno dei cuori delle gemme nell’affrontare nuovamente i serafici non-morti,interrogandosi anch’ella se la loro difesa non sia una semplice ed inutile perdita di tempo,vista la schiacciante superiorità dell’esercito nemico,ma il suo orgoglio prese rapidamente il sopravvento sui suoi dubbi,velocizzando ancor di più i suoi preparativi alla battaglia,indossando un’armatura giallo ocra completa,che copriva interamente il suo corpo,uscendo lentamente da dentro l’ufficio appartenente a Topaz con accanto la sua perla,dirigendosi lentamente verso il centro dell’arena di addestramento,dove un plotone di almeno centomila soldati erano disposti in fila l’uno accanto all’altro davanti alle Crystal Gems ed ai tre comandanti,i quali stavano fornendo alle armate le ultime istruzioni per difendere il pianeta in caso di attacco nemico.
Il Diamante si avvicinava rapidamente con volto cupo e deciso,consapevole che la sua missione nel fermare il disertore prima che raggiungesse il suo obiettivo era di fondamentale importanza,fermandosi di colpo davanti a tutti i soldati,attirando l’attenzione di tutti i presenti,che si voltarono ad osservarla con terrore e paura.
-Io ed il generale Topaz intraprenderemo una rapida spedizione per fermare immediatamente lo scellerato che sta osando avventurarsi nel territorio proibito-guardando tutti i presenti con rapide occhiate fulminee-Il tempo stringe ma sono sicura che noi riusciremo a fermarlo in tempo-voltandosi verso il generale –Hai reclutato i tuoi soldati migliori per questa missione?-
-Si,sono già sulla nave che ci aspettano-eseguendo un mezzo inchino alla sovrana
-Allora non c’è un minuto da perdere-disse incamminandosi velocemente verso l’uscita,facendo cenno al generale di seguirla,arrestando improvvisamente la sua marcia nel vedere sua sorella Bianco,anch’ella vestita con un’armatura simile alla sua,ma di colore grigio scuro,immobile davanti a lei,quasi le volesse ostacolare il passaggio.
-Io vengo con voi-disse il diamante incrociando le braccia –Voglio vedere con i miei occhi la gemma che ha osato tradirci-stringendo con forza entrambi i pugni
-Bianco ne abbiamo già discusso in precedenza,qualcuno deve rimanere a governare il pianeta nel caso io non tornassi più-avvicinandosi a lei spazientita,cercando di spostarla con un braccio senza riuscirci
-Non ti permetterò di andare senza di me,lasciandomi qui con il pensiero che forse non tornerai,nel caso Serienor vi attaccasse-imprimendo una forza eguale a quella della sorella,che le impediva di essere spostata
-Sorella non farmi perdere la calma-disse digrignando denti per lo sforzo -Più tempo perdiamo,prima i traditori raggiungeranno Star Seraph-
Improvvisamente un ruggito poderoso provenire dal nulla,si diffuse in tutta l’arena,interrompendo il piccolo battibecco tra le due sovrane,le quali volsero i loro sguardi verso l’arena,dove videro un leone rosa ergersi maestoso davanti a loro,con la criniera svolazzante quasi fosse animata da un vento mistico,il quale le osservava con occhi luminosi e privi di pupille,esponendo i denti quasi avesse voglia di ringhiargli contro ed attaccarle,ma quella strana atmosfera rabbiosa venne smorzata repentinamente da Steven,che andò dal suo compagno animale stringendolo forte in un abbraccio,che lasciò parecchio confuse tutte le gemme presenti,che non capivano come quello strano animale fosse giunto fino a loro eludendo la sorveglianza,con Giallo che incurante cercò di raggiungere nuovamente l’uscita per dirigersi verso il porto spaziale,venendo fermata da un secondo ruggito dell’animale,che fece sobbalzare la sovrana,che con una crescente rabbia in viso,si girò ancora una volta verso l’essere organico a quattro zampe.
-E’ inutile questa tua corsa verso Star Seraph-disse il leone scioccando tutte le Crystal Gems,che si chiedevano da quando il loro leone sapesse parlare –Quella gemma ha già raggiunto Serienor,il patto è stato rotto-disse avvicinandosi alla due regnanti
-Leone,tu parli?!-disse l’ibrido rimanendo a bocca aperta nel sentire il suo amico parlare
-Mi dispiace non averlo fatto prima-rispose senza voltarsi,tramutando nuovamente il suo corpo in quello di una perla –Ma era necessario che io mantenessi segreta la mia identità a tutti voi-
-Una perla?!-esclamò scioccata Giallo indietreggiando lentamente verso Bianco,la quale non era per niente sorpresa di rivedere quella gemma particolare
-Non una perla qualunque-esclamò Bianco senza scomporsi –Ma la Perla dell’antico Diamante Rosa-rimanendo ad osservarla con occhio rapito e perplesso –Pensavo fossi scomparsa-rivolgendosi alla perla rosa
-Ci sono tante cose che potrei raccontarvi,ma ora non abbiamo proprio tempo-guardando tutte le gemme presenti –Serienor è diretto sulla Terra alla ricerca di un’antica spada serafica situata all’interno di un santuario nel deserto-avvicinandosi lentamente a Steven ed alle Crystal Gems –So che tutte voi mi avete visto come un semplice leone,ma ora dovete fidarvi di me,vi racconterò tutto quello che voi volete sapere non appena recupereremo questo artefatto-rivolgendo successivamente i suoi occhi a Steven,i quali emanavano una strana luce calorosa ed allo stesso tempo amorevole –Puoi fidarti anche tu di me,anche se non sono l’essere che tu credevi?-
-Certo-rispose sorridendo –Basta che poi mi racconti tutte le tue avventure dopo questa missione-continuò ridacchiando
-Certo che sì piccolo cucciolo-voltandosi successivamente verso i comandanti ed i Diamanti,che immobili osservavano la scena con la braccia incrociata e con uno sguardo perplesso rivolto verso di lei –Mi serve pure il vostro aiuto per impedire che il loro piano si possa portare a termine-
-Se per impedire che un pazzo distrugga l’universo potete contare su tutte noi-disse Topaz,avvicinandosi insieme ai suoi due comandanti alla perla
-Lo stesso vale anche per noi-dissero in coro i diamanti camminando con fierezza verso il gruppo di gemme,con la perla che si mise ad urlare con vigore,lacerando il tessuto stesso dello spazio,materializzando un portale rosa vorticoso davanti a loro,entrandovi all’interno accompagnata dal gruppo di guerriere,ritrovandosi di colpo all’interno di un vasto deserto trovando dinanzi a loro una struttura esagonale piana in rovina,circondata da dei piccoli cristalli arancioni che fuoriuscivano dal terreno contorcendosi tra di loro,formando immense strutture piramidali,che sembravano graffiare il cielo con le loro punte acuminate.
-Siamo già state qui-disse Lapis facendosi strada all’interno del gruppo –E dove abbiamo incontrato lo spirito di…-venendo interrotta dalla perla rosa,che con i suoi poteri,generò una roccia gigantesca,che permise loro di nascondersi dietro di essa
-State zitte per favore-disse con una strana preoccupazione nelle sue parole –Sento un’oscura presenza avvicinarsi a noi-sporgendo lentamente parte della testa da dietro la parete rocciosa,scorgendo davanti a lei un portale rosso cremisi,dove al suo interno uscirono Serienor,Lance e Moldavide,i quali senza fermarsi si addentrarono con calma dentro il santuario,incuranti della presenza del gruppo di gemme,che rimasero sorpresi dalla rapidità con cui hanno raggiunto la Terra,un attimo dopo il loro arrivo.
-Dannazione-disse con rabbia la perla rosa sbattendo il piede sul terreno sabbioso –Pensavo di averli anticipati ed invece sono entrati prima loro dentro il santuario-
-Allora lo scontro diretto non potrà essere evitato-disse Giallo evocando la sua katana dorata,stringendo l’elsa con forza nella sua mano sinistra,uscendo da dietro la roccia ed avvicinandosi sempre di più verso il santuario
-Diamante Giallo,dove vai?-domandò la perla nervosamente –Dobbiamo elaborare un piano-
-Il piano è quello di farci condurre da loro alla spada-disse Topaz evocando la sua arma,emulata dalle altre gemme,facendo cenno loro di seguirla,raggiungendo in poco tempo la sovrana,che si trovava davanti l’ingresso e con la perla rosa,che esasperata dal loro comportamento spavaldo ed incosciente,si sbatté la mano in fronte per lo sconforto,materializzando dal suo gioiello una lancia simile a quella di perla ma di colore rosa acceso,posizionandosi accanto a Steven e Connie,addentrandosi all’interno delle rovine serafiche.
Nel frattempo Serienor e Moldavide,guidati da Lance superarono in poco tempo tutte le stanze del tempio,raggiungendo l’ingresso della sala dove riposavano i resti consumati di Kalimdor,addentrandovi al suo interno e trovando davanti a loro una stanza piena di tesori ed antichi manufatti serafici sparsi per tutta la sala,illuminata solamente da un misero raggio di sole penetrare da una crepa sul soffitto,lasciando i tre esseri immortali nel penombra più totale,con la gemma rinnegata che girava intorno senza distinguere la forma di nessun oggetto presente,cadendo successivamente a terra,inciampando sopra quello che a suo avviso sembrava un candelabro antico.
-E’ possibile avere un po’ più di luce,invece di avere solo quel misero raggio di sole?!-domandò stizzita la gemma rialzandosi da terra,ripulendosi il mantello nero dalla polvere
-Se la smetti di lamentarti forse riuscirò a trovare una fonte di luce-esclamò Lance esasperato,mentre camminava in cerca di una qualche sorta di meccanismo luminescente,fino a quando anche lui inciampò sopra un oggetto sconosciuto,ritrovandosi seduto sopra quello che sembrava un trono di pietra,che cominciò stranamente a tremare,lasciando inizialmente scombussolato il ragazzo,che non comprendeva le motivazioni per cui quello strano ornamento stesse tremando,ma senza neanche avere il tempo di ragionarci,l’enorme trono smise di muoversi ed ogni torcia,inizialmente spente e nascoste dall’oscurità,si accesero repentinamente assumendo un colore rosso acceso illuminando completamente tutta la stanza e rendendo finalmente visibili gli innumerevoli tesori presenti al suo interno.
-Finalmente un po’ di luce-disse la gemma verde,rincuorata dal fatto di non essere più avvolta dalle tenebre e di poter vedere finalmente ciò che le stava intorno,concentrando il suo sguardo verso Lance,che sembrava particolarmente incuriosito ed allo stesso tempo sconvolto da un qualcosa che ella non poteva comprendere a pieno,avvicinandosi lentamente a lui con modo di fare beffardo e con un ghigno beffardo in viso
-E’ impossibile-pensò il serafico osservando la postazione dove lui era collocato –Se questo era il trono di Kalimdor…dove sono finite le sue ossa-portandosi entrambe le mani sotto il mento,chiudendo gli occhi,cercando di riflettere sul dove possano essere finiti quei resti organici,ma i suoi pensieri vennero interrotti dai passi marcati di Moldavide,che lo distrassero dal suo rimuginare,costringendolo ad interrompere i suoi ragionamenti,osservandola con occhio cinico ed indifferente la sua figura snella e slanciata,rinchiusa dentro un’armatura sinuosa ed aderente e con la tunica nera slacciata che le fungeva unicamente da mantello.
-Guarda,guarda come sta comodo il piccolo principe sul suo bel trono di pietra-disse beffardamente la gemma verde,incrociando entrambe le braccia all’altezza del busto –Così indaffarato a non far niente,invece di aiutarci a cercare la spada-
-Non mi sembra che tu ti stia impegnando a cercare la spada-rispose affossando ancor di più la sua schiena sopra quel trono gigantesco –Posso constatare con immenso disappunto che tu ti stai occupando solamente di prendermi in giro,invece di svolgere il tuo dovere-causando con queste sue parole,una leggera rabbia dentro l’animo della gemma
-E con questo cosa vorresti dire?!-domandò rabbiosamente la gemma,digrignando i denti e tramutando il suo iniziale stato beffardo in uno collerico,con l’occhio destro semi-chiuso quasi a volerlo fulminare con lo sguardo
-Che sei inutile proprio come lo eri durante la guerra-rispose gesticolando con la mano,rimanendo completamente impassibile ed impermeabile nel vedere la rabbia sempre crescente di Moldavide
-ORA VEDRAI CHI…-venendo interrotta da un urlo poderoso del anziano serafico,che la fece sobbalzare dallo spavento
-Ora voi due la smettete-disse senza mezzi termini Serienor,voltandosi verso di loro con fare stizzito –Mentre voi eravate intenti a litigare,ho perlustrato tutta la stanza e non ho trovato tracce della spada delle mille verità-esclamò avvicinandosi lentamente al trono dove Lance era seduto –Ma sento in maniera inequivocabile il suo potere dentro questa stanza-continuò sospirando,poggiando un braccio sopra lo schienale di pietra dell’artefatto –Kalimdor deve averlo nascosto molto bene,in modo tale da non essere trovato e posseduto da mani indegne e prive di onore-continuò sentendo improvvisamente delle strane vibrazioni provenire dall’interno dello schienale del trono,sorprendendolo inizialmente e facendolo poi sorridere inspiegabilmente,lasciando Lance e Moldavide,confusi dalla strana reazione dell’antico serafico.
-Kalimdor è sempre stato il più furbo della nostra razza-allontanandosi lentamente dallo schienale,materializzando il sue enorme martello da guerra,facendo cenno al giovane serafico di spostarsi dalla sua traiettoria di tiro –Nascondere qualcosa nel posto più ovvio,dove a nessuno verrebbe mai in mente di cercare è geniale-alzando al cielo il martello,pronto a colpire ed a frantumare il trono di pietra –Ma ora è arrivato il momento di prendere ciò che mi appartiene-abbassando con velocità la sua arma verso l’artefatto di pietra,venendo però fermato da un raggio di energia bianco che gli fece perdere la presa sull’arma,facendola cadere a pochi passi da lui,voltandosi rabbiosamente verso la fonte del proiettile di luce,trovando dinanzi a se un manipolo di gemme guerriere,capitanate dalle due sovrane di Homeworld,che tenevano puntate contro di lui le loro armi acuminate.
-Che strano svolgimento di eventi-disse Lance con un leggero tono sorpreso decorare le sue parole –Non mi sarei mai aspettato che avessimo avuto compagnia-sguainando la spada da dietro la sua schiena
-Come hanno fatto a trovarci?!-domandò con estremo nervosismo Modavide,indietreggiando lentamente e materializzando la sua lunga falce dal suo gioiello
-Non ha importanza come hanno fatto-esclamò Serienor osservando rabbiosamente con il suo sguardo le gemme presenti in sala –Sta di fatto che io non sono mai impreparato ad affrontare imprevisti del genere-schioccando le dita al cielo,facendo apparire da sotto i loro piedi un piccolo plotone di venti soldati serafici non-morti armati fino ai denti con spade,scudi e fucili,facendo cenno con il braccio di attaccarli,ingaggiando immediatamente uno scontro all’interno di quell’ampia sala che vedeva nuovamente contrapposti i comandanti di Homeworld ed i soldati non-morti di Serienor,con questi ultimi che senza alcuna paura e senso della strategia,si avventarono selvaggiamente verso le gemme,venendo respinti e fronteggiati dai due diamanti,dai tre comandanti,dalle due perle rosa e blu,dalla fusione e dal lapislazzule,che innalzarono repentinamente un violento scontro che sembrava stesse per distruggere l’intero edificio,con le due sovrane che evocarono le loro aure da combattimeno,Topaz,Amber e Obsidian si erano rapidamente fuse in Gandora,distruggendo con la loro forza bruta ogni singolo serafico gli si parasse davanti,con Lapis che in evidente difficoltà vista l’assenza di acqua all’interno della struttura,si fuse anch’ella con Peridot,trasformandosi in Lapidot,evocando numerosi dischi circolari taglienti ed indirizzandoli violentemente verso l’esercito nemico e con Garnet che cercava di aprire una via di accesso alla spada fulminando con i suoi poteri elettrici tutti i non-morti che le si paravano davanti.
-Ametista,Perla,Steven,Connie andate immediatamente a recuperare la spada prima che lo faccia Serienor-esclamò Garnet,dando nel frattempo un pugno in faccia ad uno dei soldati nemici –SBRIGATEVI-
Le quattro gemme senza farselo ripetere una seconda volta attraversarono con velocità il campo di battaglia,venendo aiutate nella loro traversate dalle altre loro compagne che respingevano ed allontanavano ogni non-morto dalla loro strada,ritrovandosi a pochi metri dal trono di pietra,quando improvvisamente apparve dinanzi a loro Lance,il quale impugnava con forza la sua katana puntandola verso di loro con determinazione,intento a non lasciarli proseguire con la loro missione.
-Voi non passerete oltre le mie difese-stringendo con forza l’elsa della spada
-Steven,Connie,Ametista voi proseguite,a lui ci penso io-disse Perla imbracciando con forza la lunga lancia bianca come l’avorio,ricevendo cenno affermativo dai suoi compagni di squadra,che corsero verso il trono,venendo ignorati da Lance,il quale era unicamente concentrato a battersi contro colei che lo ama
-Purtroppo saremo sempre destinati a combattere contro io e te-disse il serafico con un lieve tono di rammarico nella sua voce
-Sarà anche vero-materializzando dal suo gioiello il mantello del suo amato,avvolgendoselo intorno al collo –Ma io intendo combattere per riaverti nuovamente con me-scagliandosi contro Lance,che bloccò l’assalto della sua amata con facilità,respingendola nuovamente davanti a lui,avventandosi successivamente con foga verso di lei assalendola con numerosi fendenti che venivano prontamente respinti e ribattuti dalla perla bianca,creando uno scontro senza esclusione di colpi dove era impossibile prevedere chi dei due avrebbe prevalso sull’altro.
Nel frattempo i tre ragazzi,correvano verso il trono,ormai vicini al raggiungimento del loro obiettivo,venendo però fermati dall’intervento repentino di Modavide e di Serienor,il quale avendo recuperato in fretta il suo martello,si accingeva ad ostacolare l’obiettivo dei tre terrestri.
-Voi tre non metterete mai le mani sulla spada delle mille verità-disse Serienor balzando poderosamente verso di loro,eseguendo un martellata che venne faticosamente schivata dai tre,i quali si ritrovarono di colpo divisi,con Ametista che stava affrontando da sola l’antico Serafico e Steven,con l’aiuto di Connie,combatteva contro Moldavide,la quale eseguiva numerose falciate facilmente schivabili,vista la statura minuta dell’ibrido e della terrestre,causando irritazione dentro l’animo del generale rinnegato che continuò ad attaccare senza sosta,non riuscendo però a colpire nessuno dei due ragazzi,spazientendosi sempre di più,diventando con il passare dei secondi sempre più prevedibile e scontata,con Connie che da sola riusciva quasi a tenere testa all’antica gemma.
-STEVEN-urlò Ametista mentre schivava con la sua velocità i colpi del serafico –STAI PRONTO A PRENDERE LA SPADA-rotolando vorticosamente intorno all’antico essere,che sempre più spazientito dai continui giochetti della gemma viola,eseguì una martellata circolare in senso opposto al giro eseguito dal quarzo,spedendola con forza verso il trono di pietra,che si frantumò all’impatto,facendo volare la spada presente al suo interno in aria,atterrando vorticosamente sopra il pavimento,infilzando la sua lama sopra la ruvida pietra.
-STEVEN ORA!-urlò scagliandosi nuovamente verso Serienor,per impedirgli di prendere possesso della spada,cercando di guadagnare il tempo necessario affinché l’ibrido recuperi l’antica arma
Il ragazzo sentendo il comando dell’amica,corse rapidamente verso il luogo dove era depositato l’artefatto serafico,cercando di estrarla dal terreno,con molta fatica,senza riuscire a far muovere di un singolo centimetro la lama,che sembrava bloccata all’interno del pavimento roccioso,con Moldavide,la quale approfittando del momento buono per recuperare la spada,diede un calcio improvviso al petto della ragazza,cominciando a correre in direzione del ragazzo gemma,che riuscì fortunosamente a rimuovere l’arma da terra,venendo però colto alla sprovvista dal generale rinnegato,che con un colpo della sua falce,infilzò violentemente il ragazzo al livello della gemma,sollevandolo con forza in aria come se fosse un trofeo,spezzando a metà la gemma posta sull’ombelico,sorridendo malignamente nel vedere il discendente di Quarzo Rosa sconfitto davanti a lei,innalzandolo sempre più al cielo,fino a quando non si sentì un fragorosa implosione provenire dal corpo di Steven,che sparì come quello di una gemma quando gravemente danneggiata,lasciando unicamente davanti al sadico generale i frammenti spezzati della sua gemma e la spada delle mille verità accanto ad essi.
La morte del ragazzo gemma davanti agli occhi pietrificati di Perla e Lance,aveva interrotto il loro scontro,con la prima che per l’incredulità aveva perduto la forza alle gambe cadendo a terra con gli occhi bassi e pieni di lacrime ed urlando con fragore agonizzante il nome del suo bambino ormai trapassato e con il secondo che lentamente cercava di metabolizzare la scomparsa del ragazzo che aveva cercato di proteggere durante i suoi anni di vita,venendo colto da un improvviso e folle scatto d’ira,che prese possesso rapidamente del suo corpo,avvicinandosi con passo lento e furioso verso Modavide,riponendo la sua katana,materializzando lo scudo di Diamante Blu,tramutandolo velocemente in una alabarda,fermandosi dietro la gemma verde e sbattendo con forza l’arma a terra,causando un immediato terrore all’interno dell’ex generale,che senza neanche avere il tempo di voltarsi,ricevette un pugno in testa da parte di Lance che la fece volare contro la parete della stanza.
-SEI IMPAZZITO!-urlò alzando velocemente e notando arrivare davanti a se il giovane serafico,che correva verso di lei caricando un fendente della sua alabarda che le taglio di netto il braccio destro facendola urlare dal dolore,ricevendo in rapida successione un primo calcio che la fece piegare su se stessa ed un secondo che la scaraventò nuovamente contro la parete della sala –Serienor aiutami!-esclamò vedendo avvicinare sempre di più a se il ragazzo furioso e privo di controllo
-Mi dispiace Moldavide-disse Serienor raccogliendo la spada da terra e raccogliendo dal paviemnto i frammenti dell’ibrido –Mi sei tornata molto utile in questi anni,ma ora è arrivato per te il momento di morire-osservando Lance dare un pestone al busto malconcio della gemma,affondando sempre di più il piede nel suo torace,sollevando in aria l’alabarda che scese rapidamente verso il gioiello di Moldavide,affondando la lama all’interno della sua testa,spezzando sempre di più la gemma posizionata al posto dell’occhio sinistro,sentendo urlare con agonia e con dolore straziante l’ex generale prima di scomparire all’interno di una coltre di fumo verde salmastro,lasciando i residui del suo gioiello sul pavimento,schiacciandoli ripetutamente sotto il suo piede fino a tramutarli in polvere,rimanendo fermò a contemplare il lavoro svolto,cadendo successivamente sulle ginocchia urlante ed agonizzante per la perdita del bambino gemma,svenendo successivamente sul posto privo di forze e di energie.
-Ora che Lance ha finalmente risolto un problema che mi affliggeva da tempo-iniziò l’antico serafico voltandosi verso i presenti,facendo ritirare le sue truppe dal campo di battaglia e sollevando al cielo la spada delle mille verità –Finirò tutti voi con il potere di Aur-eseguendo un fendente in aria che generò numerosi fendenti energetici,pronti ad abbattersi sul gruppo di gemme,quando improvvisamente si materializzò un portale fra Serienor e l’esercito alleato,da dove uscì un essere mascherato vestito di viola,che brandendo una spada dritta luminescente riuscì a fermare tutti i colpi generati dall’antico serafico,fermandosi immobile davanti a lui,con la mano sinistra irrorata da una strana luce bianca.
-Non è questo il momento della resa dei conti-esclamò l’essere enigmaticamente sprigionando una forte luce bianca accecante,che fece sparire da quel luogo di morte e sofferenza tutti i soldati di Homeworld,lasciando solamente Serienor che divertito dall’intervento disperato di quello strano essere mascherato,si avvicinò lentamente al giovane serafico che giaceva inerte sul terreno,inginocchiandosi di fianco a lui,afferrandolo per un braccio,caricandoselo di peso sopra le spalle.
-Non vedo l’ora di rivederti sul campo di battaglia mio caro essere misterioso,non vedo l’ora di farti testimone del potere dell’albero della vita-esclamò mettendosi a ridere malevolmente,inondando tutta la sala con il suono delle sue risate tenebrose,sintomo che l’oscurità stava lentamente prendendo possesso dell’universo e con quel barlume di speranza che lentamente si estingueva lasciando sempre di più il posto all’oscurità ed alla morte.
 
Note dell’autore
Io:Steven è morto!
Moldavide:Ed anche io sono morta!
Io:Tu te lo meritavi dopo aver ucciso Steven
Serienor:Ma quale ha fatto benissimo
Io:Poi lo vedremo se ha fatto bene mio caro folle
Serienor:Lo vedremo mio caro autore,lo vedremo
Modavide:La smettete di parlare solo voi due,non l’avete capito che sono appena uscita di scena
Io:Pazienza…ora chiudi il capitolo senza lamentarti
Moldavide:Ma…ma…
Io:Ho detto senza lamentarti
Moldavide:E va bene
Bene cari lettori e care lettrici ci vediamo al prossimo capitolo

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Capitolo 19
*** Le tre divinità ***


Le tre divinità
 
In un luogo etero dove sembrasse non essere mai giunta la fame e la pestilenza delle guerre,un luogo dove il sole risplendeva limpido sopra una lunga e vasta distesa di erba,le nuvole nel cielo immobili sembravano osservare quello strano frammento di terra,con il vento che accarezzava dolcemente ogni singolo filamento d’erba,dando ad ognuno di loro una propria vitalità ed un proprio vigore,ma questa calma eterea venne spezzata da un’esplosione luminosa bianca apparire improvvisamente sopra il grande campo erboso,materializzando sopra di esso le gemme e lo strano essere mascherato appena scampati alla furia dell’antico serafico Serienor.
Le Crystal Gems,poste dietro il loro enigmatico salvatore,cominciarono a piangere incontrollabilmente la perdita del giovane ibrido Steven,con Connie avvinghiata tra le braccia di Perla,urlavano all’unisono la perdita dell’amato per la prima e del figlio per la seconda,Garnet riusciva a malapena a rimanere un tutt’uno con se stessa,rinchiudendosi dentro la sua mente,dove Rubino e Zaffiro discutevano animatamente sul da farsi,senza riuscire a trovare un’intesa,Ametista era piombata in uno strano silenzio innaturale,osservando con malinconia Lapis che singhiozzante veniva consolata da Peridot,che non riusciva,pur provando a rimanere forte per la gemma blu,a trattenere le proprie lacrime di tristezza.
I tre comandanti ed i due diamanti a differenza delle gemme terrestri si osservavano tra di loro,scambiandosi sguardi perplessi ed inquisitori,cercando di incolparsi tra di loro per quello che era successo al tempio delle sabbie,ma fra tutto il gruppo solo la perla rosa sembrava avere la calma necessaria per poter analizzare il luogo dove l’entità mascherata lì aveva condotti,domandandosi il perché egli le avesse portate in quello strano campo,avvicinandosi a lui con passo lento e timoroso,sfregandosi le mani,cercando di trovare le parole giuste per interagire con quella strana entità,fermandosi al suo fianco con respiro affannato,quasi provasse una paura irrazionale nei confronti di un qualcuno che non aveva mai conosciuto durante i suoi anni di vita.
-Il tempo è poco,dovete seguirmi-esclamò senza voltarsi l’essere mascherato –Riferiscilo anche alle tue compagne,io nel frattempo vi aspetterò qui in attesa-incrociando le braccia al petto
La perla rosa non ebbe il coraggio di ribattere quelle parole cercando di ottenere delle informazioni da lui,girandosi,con la testa rivolta verso il manto erboso,verso il gruppo di gemme,deglutendo per la pressione nel vedere nuovamente la tristezza ed il rancore accumularsi dentro gli animi di altre gemme.
-Scusatemi,ma lui vuole che lo seguiamo-disse con timore quasi reverenziale,non incrociando lo sguardo verso nessuna di loro,con quest’ultime che non appena udirono le sue parole si voltarono ad osservarla con occhi spenti e privi di vitalità
-Se vuoi puoi pure seguirlo da sola-disse Ametista ringhiandole contro e guardandola con occhio pieno d’odio –Non vogliamo più avere a che fare con te oppure con lui-
-Ametista non mi sembra il caso di litigare tra di noi-ribatté Peridot mentre abbracciava la sua compagna –Ti ricordo che ci ha appena salvato da morte certa-
-Steven è morto,pensi che proprio adesso inizierò a prendere ordini da uno sconosciuto?!-
-Ametista comprendo il tuo dolore,ma se non vogliamo rendere vano il suo sacrificio dobbiamo fare qualcosa-esclamò
Garnet uscendo dal suo stato di trance,manifestando due lunghe scie di lacrime fuoriuscire da due dei suoi tre occhi coperti dal visore
-Non posso fidarmi di qualcuno che non si fa neanche vedere in volto-esclamò il quarzo viola sbattendo il piede a terra con violenza –Per quanto ne possiamo sapere lui può anche essere un agente di Serienor,incaricato di distruggerci dall’interno-
-Purtroppo anche se potresti avere ragione,noi ora non abbiamo scelta-disse Perla con voce singhiozzante,cercando di trattenere le lacrime e tenendo tra le braccia una Connie stanca ed afflitta
-Abbiamo perso fin troppo,non possiamo permetterci che le nostre emozioni ci ostacolino ancora-aggiunse Topaz camminando lentamente verso il piccolo gioiello viola –Dobbiamo essere forti ed andare avanti,proprio come quel ragazzino ha fatto fino alla fine-poggiandole una mano sopra la spalla,provando ad ottenere una reazione positiva e carica di orgoglio da lei,riuscendo solo a guadagnare una reazione rassegnata e priva di speranza
-Se volete pure seguirlo fatelo,ma non appena egli oserà tradirci,anche se fosse l’unica cosa che faccio prima di venire frantumata,lo eliminerò con le mie stesse mani-camminando verso lo strano essere,il quale senza emettere un fiato cominciò a camminare nell’immensa distesa erbosa,lungo un sentiero di cristallo,non appena vide con la coda dell’occhio le gemme avvicinarsi a lui,con in testa la perla rosa che non aveva il coraggio di voltarsi verso le sue compagne,quasi fosse in preda ai sensi di colpa per le sorti toccate al piccolo Steven,proseguendo il tratto tracciato dall’entità a testa bassa e con gli occhi socchiusi lucidi,che cercavano di non far fuoriuscire nemmeno una lacrima,mentre davanti a se si stava lentamente delineando una strana struttura piramidale trasparente come il cristallo,che rifletteva tutto l’ambiente circostante,divenendo quasi interamente un tutt’uno con il paesaggio,mimetizzandosi e rendendosi quasi invisibile al gruppo di viaggiatori,i quali non comprendevano l’esistenza di questo luogo apparentemente fuori dal tempo.
-Invenibus in tenebris lumen-pronunciò l’essere mascherato generando una sfera di luce nella sua mano destra,avvicinandosi lentamente allo strano portone di pietra trasparente e poggiando delicatamente l’arto sopra la superficie,che cominciò a brillare di luce bianca,svanendo nel nulla e lasciando solamente un varco oscuro e privo di luce davanti a loro,entrandovi senza paura al suo interno,venendo avvolti totalmente dall’oscurità di quel tetro corridoio,il quale sembrava farsi sempre più nero ed oscuro,con il gruppo di gemme spaventato dalla situazione cui l’essere mascherato le aveva portate,con quest’ultimo che con la sua mano irradiata dalla sfera di energia,cercava di creare un po’ di luce in modo tale da rendere il percorso meno tortuoso ed impervio.
Il lungo camminare delle gemme proseguì per un tempo quasi interminabile,alimentati unicamente dalla speranza di salvare l’universo ed i loro due pianeti,continuarono a seguire senza obiettare lo strano alieno mascherato,il quale le aveva condotte in quel luogo senza un apparentemente motivo valido,facendo loro da guida all’interno di quell’angusto tunnel,che lentamente veniva illuminato in lontananza da una luce quasi innaturale di colore biancastro provenire dall’altra estremità del passaggio,che consentì lui di interrompere l’incantesimo di luce e di uscire dall’interno di quel condotto,che portò tutti loro all’interno di una sala gigantesca,decorata da numerosi drappi,contenenti stemmi di dubbia decifratura e con un piano rialzato dove erano posti tre troni di marmo bianco,con tre esseri seduti rispettivamente sopra la propria postazione.
All’estrema destra della sala era seduto un essere simile ad un umano,vestito unicamente da una tunica bianca che copriva gran parte del suo corpo,lasciando scoperti solamente i capelli color rosso fuoco e gli occhi verdi come gli smeraldi,che scrutavano con attenzione il gruppo appena entrato in sala.
Al centro era posto un’entità simile ad una gemma,vestita con un’armatura dorata a placche che rivestiva interamente il suo corpo anziano e deturpato dal tempo,con una gioiello incolore romboidale esposto al centro del petto,una lunga chioma bianca che arrivava fino ai suoi piedi e degli strani gioielli collocati al posto dell’orecchio sinistro,stranamente assente e sostituito da un’appendice meccanica.
Alla sinistra invece l’essere che vi presidiava era vestito da un abito lungo nero che copriva il busto e parte delle gambe,le quali erano rivestite da un paio di stivali lunghi dello stesso colore,il volto stoico che fissava anch’ella i viaggiatori presenti all’interno della sala,con le sue labbra decorate da un rossetto nero ed i suoi occhi bianchi come la sua chioma,che osservava imperturbabile ogni singola gemma o umano fosse presente dinanzi a lei.
-Mia signora-disse l’entità elegante inginocchiandosi davanti a lei –Vi ho portato coloro che secondo me sono degni di essere i salvatori dell’universo-estendendo il suo braccio verso il gruppo di gemme di Homeworld
-Ottimo lavoro-disse la donna rivelando un paio di ali bianche luminescenti come il sole –Ma ti prego gentilmente di toglierti la maschera-disse materializzando un lungo bastone nero,dove all’estremità superiore era posto un sorta di bidente bianco ricurvo,sbattendolo con delicatezza a terra ed osservando l’entità togliersi lentamente la copertura dal volto,rivelando un viso simile in parte a quello di Lance,che spiazzò inizialmente tutte le gemme,tranne Lapis e Peridot che videro in passato quel viso,riconoscendo immediatamente la figura del serafico Kalimdor.
-Tu quindi sei Kalimdor?!-disse Lapis leggermente sorpresa nel vederlo vivo davanti a lei –Pensavo fossi morto-concluse sbracciandosi e ricevendo da lui una semplice occhiata gelida come la morte
-Io dovrei essere morto,ma i sovrani di questa dimensione hanno ritenuto che io ero fondamentale affinché le forze dell’universo rimanessero in equilibrio-voltando i suoi occhi versò l’entità poste sopra i loro troni
-La minaccia di Serienor ha necessitato l’esecuzione di misure drastiche-disse l’angelo sbattendo nuovamente il bidente sul terreno –La resurrezione di Kalimdor è stata la scelta più logica da compiere-
-Per decidere di ridestare dal suo sonno un morto…voi chi siete?-disse Peridot indietreggiando lentamente per la paura di essere distrutta dai guardiani
-Io sono Avacyn protettrice e progenitrice del popolo serafico–esclamò l’angelo alzandosi in piedi con forza
-Io sono Diamond protettrice e progenitrice del popolo gemmico-esclamò la donna anziana posta al centro della sala,trasformando lentamente il suo corpo rugoso in quello di una giovane ragazza aitante con i capelli blu lunghi brizzolati,che manifestavano diverse sfumature di quella tonalità
-Ed io sono Ulrich,protettore e progenitore degli umani-disse l’uomo alla sinistra della sala,privandosi della vestaglia nera e rivelando le sue numerose cicatrici decorargli il corpo,rimanendo con indosso solo dei lunghi pantaloni di pelle grigio scuro,sgualciti e logorati dal tempo.
-Avete dinanzi a voi i progenitori delle nostre tre razze-iniziò Kalimdor alzandosi in piedi,cominciando a camminare verso le tre divinità,salendo lentamente una lunga gradinata,fermandosi al fianco dell’angelo Avacyn,che imperturbabile guardava i presenti senza provare apparentemente alcuna emozione –Gli esseri più potenti che tutte le dimensioni abbiano mai conosciuto-
-Se sono davvero così potenti come dici-esclamò rabbiosamente Ametista,alimentando nuovamente la sua rabbia con pensieri negativi –Perché non hanno fermato Serienor quando ha cominciato a causare problemi nell’universo?!-
-Non ci è permesso invischiarci negli affari dei mortali-esclamò l’angelo con voce stoica,rivolgendo i suoi occhi verso il quarzo viola –La dea Naya ci ha incaricato di osservare e di mantenere l’equilibrio nell’universo-
-Ma per mantenere tale equilibrio siamo costretti a far ricorso a degli emissari che svolgano tale compito per noi-continuò Ulrich materializzando un lungo bastone di legno con una sfera di vetro posta sulla sommità dell’arma -Noi generiamo e riportiamo in vita solamente coloro che possano aiutarci in tale compito-
-Ma anche se fossimo intervenuti personalmente a fermare i folli intenti di Serienor,saremmo stati ugualmente sconfitti-continuò Diamond spaventando tutte le gemme nell’udire tali parole provenire da una divinità –Con la scomparsa della dea noi non abbiamo più molto potere e quel poco che ci resta,serve a tenere in piedi questa terra infradimensionale,che funge da corridoio per ogni universo conosciuto,sia terreno che ultraterreno-
-Ma allora se voi non avete la forza di fermarlo-esclamò Perla in preda alla rabbia ed alla tristezza –Come pensate che noi saremo in grado di farlo!-aggiunse correndo verso le tre entità,arrestando la sua avanzata davanti ad i gradini che conducevano alle divinità,generando la sua lancia e scagliandola con uno scatto d’ira incontrollato verso Diamond,la quale creando dal suo gioiello due lame ricurve argentate,tagliò in due parti con estrema facilità l’arma della ragzza,con i frammenti che deviati dal colpo della divinità,andarono ad affondare all’interno della parete bianca di marmo.
-E’ per questo motivo che vi abbiamo fatti condurre in questo luogo sacro-esclamò il diamante,sedendosi nuovamente sul suo trono –Noi possiamo fornirvi il potere necessario per sconfiggere il nostro nemico comune ed eliminarlo una volta per tutte-
-Allora che cosa stai aspettando a darci tale potere?!-esclamò Ametista sbattendo il piede a terra con violenza –Mentre noi stiamo parlando,lui potrebbe già aver scatenato tutte le sue armate contro persone innocenti-
-Non è così facile come pensi mio piccolo gioiello-disse Ulrich sedendosi anch’egli sul trono –Il potere a cui Diamond allude non si trova nel presente,ma bensì nel passato,esattamente nel pianeta Star Seraph durante la guerra contro le gemme-
-Serve uno di voi che torni indietro nel tempo e cerchi di acquisire tale capacità-esclamò Avacyn schioccando le dita,facendo apparire davanti a se cinque essere incappucciati,vestiti con delle cappe di cinque colori diversi,che si avvicinavano lentamente verso Perla,afferrandola con violenza per le braccia e trascinandola al centro della sala,con Ametista che nel vedere l’amica trattata in quel modo,si mise a correre verso di loro per liberarla,venendo però fermata da Kalimdor,il quale con balzo felino gli si parò davanti,afferrandola e lanciandola verso Garnet,che la afferrò,stringendola a se,impedendole di compiere un qualsiasi gesto dannoso e sconsiderato sia per lei che per la squadra
-Garnet lasciami andare-disse cercando di divincolarsi dalla presa dalla fusione
-Calmati e rimani ad osservare il tutto tra le mie braccia-disse stoicamente la gemma rossa,guardando i cinque esseri poggiare Perla al centro della sala,mettendosi in cerchio intorno a lei,con quest’ultima che urlava loro contro ogni possibile insulto esistente,quando improvvisamente uno degl’incappucciati,si avvicinò ad ella poggiandole dolcemente una mano sulla guancia,dandole un bacio sopra la gemma,lasciando la perla bianca apparentemente confusa,ma allo stesso tempo confortata da quel contatto quasi umano,simile a quello del ragazzo serafico.
-Dopo che sarai tornata dal tuo viaggio temporale ogni cosa ti sarà spiegata-disse l’entità ritraendo lentamente la mano dal suo viso –Ti chiedo solamente di avere fiducia in me-ricevendo un cenno affermativo dalla gemma,che come ammaliata da lui,si sedette senza protestare sopra la dura pietra,con l’essere mascherato che si allontanava da lei,ricongiungendosi con i suoi simili,i quali alzarono tutte le loro braccia al cielo,generando una sorta di sfera trasparente,che avvolgeva completamente la gemma bianca,facendo brillare il suo corpo di una luce bianca intensa ed innaturale
-Illusio tempus est-esclamarono in corso le cinque figure,generando dei fasci luminosi di vari colori,che fecero svanire la forma fisica della gemma bianca,relegandola apparentemente all’interno del suo gioiello,con le gemme che agitate non capivano cosa avessero fatto alla loro amica,allarmandosi e voltandosi rabbiose verso il serafico che immobile osservava indifferente l’operato dei cinque protettori.
-CHE COSA LE AVETE FATTO?!-domandò Ametista urlando contro il serafico,provando nuovamente a liberarsi dalla presa di Garnet,senza riuscire a trovare uno spiraglio nella morsa dell’amica
-Affinché Perla potesse viaggiare nel tempo senza rischi abbiamo mandato solamente il corpo fisico indietro nel tempo-disse senza voltarsi –Anche se la gemma è ancora qui con noi,potrà ancora usufruire dei suoi poteri-
-Ma perché mandare proprio lei e non un’altra di noi?-domandò Diamante Giallo intromettendosi nella discussione,rimanendo a braccia conserte e con gli occhi chiusi,mentre cercava di elaborare tutto quello che era appena accaduto
-Perché lei è l’unica che ama a tal punto mi figlio da poter dare tutto pur di salvarlo-esclamò mordendosi le labbra per la rabbia,lasciando inizialmente pietrificate tutte le gemme per la rivelazione appena udita da Kalimdor,rimanendo ad osservare con tristezza il dolore che il serafico redivivo stava provando in quel momento –L’unica capace a porre rimedio dove io ho fallito-lasciandosi sfuggire per la prima volta una lacrima dal volto ed osservando insieme a tutte le ragazze presenti,la gemma di Perla che giaceva dolcemente sopra il pavimento,circondata dalle cinque entità che continuavano a recitare canti arcaici,affinché il viaggio temporale funzionasse,sperando che ella riuscisse a salvare suo figlio dalle grinfie di quel folle serafico,venendo per la prima volta confortato da Ametista,che liberata dalla fusione si avvicinò a lui,manifestando un sorriso forzato ma sincero,afferrandogli nel frattempo con dolcezza la mano,cercando di dargli conforto in questo momento di difficoltà,confidando entrambi nelle capacità di Perla e nel suo amore per Lance per portare nuovamente pace all’interno dell’universo.
 
Note dell’autore
Io:Tre divinità,cinque protettori e Kalimdor che torna in vita,quindi il festival del soprannaturale
Kalimdor:Tu rimani sempre l’autore più assurdo che abbia mai conosciuto
Io:Nonché il migliore
Kalimdor:No
Ametista:Concordo con il vecchietto,fai schifo
Kalimdor:Non sono poi così vecchio
Io:Sempre ad insultarmi
Kalimdor:E’ il minimo che possiamo fare
Ametista:Nonché un onore per noi,ma visto che sei qui perché non chiudi il capitolo
Io:Ma perché non lo fate voi?!
Kalimdor:Perché ci secchiamo e ci offendiamo se non lo fai tu
Io:Siete assurdi voi
Bene cari lettori e care lettrici ci vediamo al prossimo spumeggiante capitolo

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Capitolo 20
*** I dolori di un passato lontano ***


I dolori di un passato lontano
 
In un luogo oscuro,dentro quel reame di paura e di terrore,senza terra e senza cielo,Perla fluttuava priva di coscienza al suo interno,in completa balia delle tenebre che decoravano questo luogo privo di forma,con i suoi occhi che lentamente cercavano di aprirsi senza riuscirci,rimanendo come senza forze e senza la voglia di combattere,avendo unicamente il semplice desiderio di volerla chiudere una volta per tutte con la sua vita,rivedendo all’interno della sua mente,la morte di Steven e l’abbandono di Lance,sperando in cuor suo di venire risucchiata dentro quel vortice oscuro,sperando di non poter soffrire mai più,ma nel suo fluttuare senza metà,la gemma bianca udì in lontananza una malinconica melodia,suonata attraverso quello che per lei potesse sembrare il suono di un violino,con una flebile luce che penetrava lentamente quella tetra oscurità,diventando sempre più forte e maestosa,illuminando completamente il suo corpo bianco come la neve e con quella melodia che si faceva sempre più potente ed assordante,come se le stesse chiedendo di entrare all’interno del fascio di luce,con la perla bianca,che aprendo lentamente i suoi due occhi azzurri,vide dinanzi a se una mano tesa da parte di un essere etereo e privo di definizione a causa della luce accecante,che le afferrò dolcemente la mano sinistra.
-E’ il momento di svegliarsi e di uscire dal tuo torpore-esclamò l’entità con delicatezza fuoriuscire dalla sua voce,mentre la avvicinava lentamente a se,immergendola all’interno di quella luce accecante e confortante.
La gemma non riuscì più a vedere quello strano essere velato a causa della luce,costringendola a chiudere nuovamente i suoi occhi per l’eccessiva intensità del fascio,riaprendoli successivamente con lentezza e notando di trovarsi sopra un letto a baldacchino rosso,all’interno di una stanza di pietra decorata da numerose torce per fornire la luce alla sala e con accanto uno strano ragazzo con un armatura bianca lucente sul corpo e con una spada situata sul fianco destro,con gli occhi rossi di lui che la osservavano con apprensione,manifestando uno strano sorriso non appena ella lo guardò in viso,diventando repentinamente azzurra in volto nel vedere tanta preoccupazione da parte di uno sconosciuto nei suoi riguardi.
-Ti sei svegliata finalmente-disse il ragazzo prendendo una sedia,posizionandosi accanto alla soglia del grande letto rosso –Sei rimasta svenuta per un bel po’ di tempo-
-Da quando per l’esattezza?-domandò toccandosi la fronte con la mano destra,notando l’assenza del suo gioiello ed al suo posto una fronte liscia e bianca priva d’imperfezioni
-Ti ho trovata due giorni fa priva di sensi nella città bassa-rispose prendendole la mano con dolcezza
-E dove mi trovo?-disse la gemma agitata a causa dell’assenza del suo gioiello sulla sua fronte
-Sei su Seylan,capitale di Star Seraph-rispose il cavaliere cercando di tranquillizzarla,sentendo però in lontananza dei vagiti provenire all’interno di una culla situata in un angolo della stanza,con il ragazzo che alzandosi dalla sedia,scusandosi con la sua ospite,si avvicinò al lettino,prendendo in braccio quello che sembrava un piccolo fagottino contente al suo interno un neonato che piangeva e si dimenava tra le braccia di lui –Lance,piccolino smettila di scalciare-disse cercando di calmarlo,lasciando nel mentre stupita Perla,che finalmente capì chi era quell’uomo che l’aveva accudita,togliendosi le coperte che l’avvolgevano,alzandosi dal letto ed avvicinandosi lentamente al suo salvatore,fermandosi al suo fianco,osservando con i suoi occhioni azzurri quelli rossi del piccolo,il quale smise improvvisamente di piangere,guardandola come imbambolato,lasciando stupefatto il cavaliere,che non capiva come ella fosse riuscita a calmarlo.
-Lo sai somigli tanto al tuo papà-disse giocherellando con il suo nasino –Un giorno sarai un ragazzo bello e forte capace di tenere tutto l’universo tra le tue mani-causando con le sue parole un leggero sorriso sdentato del bambino
-Nessuno era riuscito calmarlo prima di te-disse stupefatto il serafico,riponendo lentamente il bambino all’interno della culla –Devi avere un dono particolare con i bambini-
-Diciamo che ne ho già cresciuto uno,acquisendo l’esperienza necessaria per stare con loro-disse le gemma appoggiando entrambe le braccia sopra la recinzione,continuando ad osservare il piccolo Lance,appisolarsi dolcemente sopra le calde coperte bianche,quando improvvisamente la porta della stanza si aprì improvvisamente,rivelando dietro di essa due soldati corazzati che si fermarono davanti all’uscio della stanza con in braccio le loro lance acuminate.
-Generale Kalimdor,l’alto sacerdote ha indetto un consiglio straordinario ed è richiesta la vostra presenza nella sala reale-disse uno dei due soldati senza muovere neanche un muscolo
-Raggiungerò in fretta la sala del consiglio,intanto voi rimanete qui a sorvegliare mio figlio-esclamò Kalimdor avviandosi verso il luogo dove si sarebbe tenuto il consiglio,fermandosi di colpo davanti all’uscio della porta,voltandosi verso la ragazza pallida –Vieni anche tu con me-disse facendo cenno di seguirla,raggiungendolo immediatamente e con velocità attraversare un lungo corridoio rettilineo e giungere all’interno di una grande stanza,dove al suo interno vi erano altri due serafici con le braccia incrociate al petto.
Il primo era seduto sul trono dorato posto al centro del grande salone,adornato con una grande tunica rossa con cappuccio che copriva i suoi capelli bianchi e parte del suo volto consumato dal tempo,tenendo in mano un lungo bastone con un anello posto all’estremità superiore,mentre il secondo indossava un armatura nera,con un simbolo runico posto al centro del petto ed un grande martello posto sulla schiena,celato in parte dai lunghi capelli neri fluenti del serafico.
-Alto sacerdote Drenor,qual è l’emergenza per indire questo concilio straordinario-disse con preoccupazione Kalimdor,toccandosi il mento con le dita
-Le gemme di Homeworld,hanno appena invaso il nostro spazio aereo e sono appena atterrate dinanzi alle mura della capitale-disse con sguardo basso l’anziano sacerdote,alzandosi lentamente dal trono con l’aiuto del suo bastone
-Niente di particolare allora-disse Serienor,notando la presenza della ragazza accanto all’amico –Li fermeremo come abbiamo sempre fatto-facendole l’occhiolino per ingraziarsela,ricevendo un’espressione schifata e disgustata da parte di lei
-Che cosa stai dicendo folle che non sei altro!-venendo richiamato da Drenor,che con forza sbatte il suo bastone sopra il pavimento –Questa volta la faccenda è seria-avvicinandosi ai due generali con il terrore nei suoi occhi –Rispetto alle altre volte,ci sono i diamanti schierati insieme alle loro truppe-causando paura nel cuore di Kalimdor,ma altrettanta spavalderia in quello di Serienor
-La lotta si farà molto difficile,non sappiamo se questa volta saremmo in grado di fermarli-disse il primo generale con timore nelle sue parole,sentendo uno scoppio provenire dall’esterno
-La battaglia finale è già cominciata-disse ridendo il serafico da capelli lunghi,imbracciando il suo martello ed avventandosi verso l’ingresso del palazzo,aprendo con un pestone il grande portone e trovando dinanzi a se le mura distrutte e l’esercito serafico che aveva cominciato a combattere contro quello nemico,con le fiamme che si sparpagliavano per il distretto inferiore,con il suono di urla ed armi che si scontrano a farne da sottofondo –Ed io voglio esserne partecipe,affinché possa distruggere ogni gemma schifosa che ha osato attaccarci-saltando dalla cima del palazzo ed atterrando al centro del campo di battaglia,iniziando ad abbattere ogni gemma gli si parasse davanti con la sua arma poderosa.
-E’ un folle-esclamò rabbiosamente Kalimdor estraendo la lama bianca lucente dal suo fodero –Se non lo aiuto si farà ammazzare prima che entrino nella mischia anche i diamanti-correndo verso l’uscita del palazzo-saltando anche lui al centro del campo di battaglia,affiancandosi a Serienor,riuscendo a respingere insieme senza fatica le orde incessanti di soldati Homeworld che osavano attaccarli.
-Quei due sono sempre così impulsivi-disse rassegnato l’alto sacerdote avvicinandosi alla ragazza –Non riusciranno a fermare l’esercito nemico,la guerra è perduta-continuò avvicinandosi alla perla bianca,poggiandole una mano sulla spalla –Tu sei una gemma inviata dal futuro dalle divinità,alla ricerca dell’antico potere tramandato tra noi sacerdoti-lasciando stupefatta Perla,che non sapeva come rispondere o ribattere all’affermazione del vecchio serafico –Anche senza la tua gemma,ho potuto percepire il tuo potere e la tua forza-disse allontanandosi lentamente da lei –Se le divinità hanno mandato te ci sarà una ragione valida,quindi io senza oppormi al loro volere ti fornirò quello che sei venuta a cercare-avvicinandosi al trono,premendo uno strano pulsante sopra il bracciolo destro,che aprì un passaggio segreto collocato dietro l’artefatto dorato –Dobbiamo raggiungere in fretta la cattedrale degli spiriti e questo è il modo più sicuro è veloce per farlo-facendo cenno alla ragazza bianca di seguirlo,la quale corse rapidamente incontro a Drenor,entrando anch’ella all’interno del passaggio segreto,il quale si chiuse immediatamente dietro di lei,lasciando la sala del consiglio,che si riempì rapidamente di soldati pronti a difendere il palazzo dai nemici.
Nel frattempo Serienor e Kalimdor difendevano assiduamente la città imperiale,con il primo che eliminava con il suo martello orde di nemici,mentre il secondo aiutava il suo popolo a raggiungere in fretta il palazzo reale per scampare alla ferocia delle gemme,quando improvvisamente dinanzi al primo generale apparve dal cielo una donna alta il doppio di Kalimdor,con una grande armatura rosa che le copriva tutto il corpo,dei lunghi capelli lisci e fluenti dello stesso colore dell’armatura,con una grossa spada impugnata con la mano sinistra ed un diamante rosa posto al centro dello stomaco esposto e privo di protezione.
-Diamante Rosa-esclamò ringhiando il serafico impugnando con forza il suo martello –Erano anni che volevo averti come avversaria per poterti eliminare dopo quello che hai fatto a Krystal-evocando le sue ali verdi ed avventandosi con forza contro il diamante con un poderoso assalto,bloccato con difficoltà dalla spada della gemma rosa
-SERIENOR!-urlò il Kalimdor correndo verso l’amico per aiutarlo,venendo però fermato da un urlo dell’amico,mentre si allontanava dal diamante dopo l’attacco fallito
-KALIMDOR A LEI CI PENSO IO-facendo roteare in aria la sua arma –TU DEVI PROTEGGERI GLI ABITANTI DEL NOSTRO PIANETA DAGLI ALTRI DIAMANTI,NON APPENA AVRO’ FINITO CON LEI TI RAGGIUNGERO’-continuò scagliandosi una seconda volta contro Diamante Rosa,con Kalimdor che osservava combattuto la scena dinanzi a lui,voltandosi ed allontanandosi di scatto dalla battaglia,lasciando il suo amico ad affrontare da solo il diamante,che sembrava essere in evidente difficoltà contro il serafico.
-Che succede non riesci starmi dietro?!-domandò ironicamente il serafico,mentre continuava ad assalirla con le sue potenti martellate,che finivano costantemente parate dalla spada dell’avversaria –Paura di attaccare e di affrontarmi?!-dandole un colpo che la fece finire violentemente contro un muro
-Non ho paura di affrontarti o di attaccare-disse teletrasportandosi con rapidità dinanzi al serafico,infilzando il suo ventre con la spada e sollevandolo in aria con forza,godendo nel vederlo sofferente dinanzi ai suoi occhi e con il sangue che scendeva copioso dalla sua ferita e dalla sua bocca –Ho aspettato il momento giusto per eliminarti con un colpo solo-dandogli un calcio sul ventre sfregiato che lo fece finire contro il muro di una casa,venendo apparentemente sepolto sopra le macerie della costruzione di pietra,con la donna rosa che osservava compiaciuta la disfatta del suo avversario,riponendo la suo arma all’interno del suo fodero –Ora finalmente puoi raggiungere quell’abominio della tua fidanzata-esclamò allontanandosi dal campo di battaglia,incurante che Serienor si era appena liberato dalle macerie ed animato da una rabbia sovrumana,si scagliò imbracciando il suo martello,urlando verso il diamante,che presa alla sprovvista venne inizialmente colpita in faccia dal serafico,facendola cadere a terra dolorante e confusa.
-Mai abbassare la guardia contro noi serafici Diamante Rosa-affossando con violenza il piede sopra il petto della regnate di Homeworld –Ora è il momento che tu paghi per i tuoi crimini-alzando in aria il martello –MUORI!-sbattendolo con violenza sopra la gemma del diamante,mandandola in frantumi,non prima che ella potesse però evocare con rapidità un pugnale ed infilzarlo sul cuore di Serienor
-Se io devo morire-disse mentre il suo corpo manifestava uno strano sfarfallio elettrico –Ti porterò con me-sparendo in una coltre di fumo rosa,lasciando al suo posto i frammenti del suo gioiello sparsi per il terreno ed il serafico sofferente che barcollava per le strade ferito e debilitato.
-Kalimdor,mi dispiace-disse fermandosi ad osservare il genocidio davanti ai suoi occhi –Non potrò venire ad aiutarti-cadendo a terra privo di forze –Un giorno tornerò ed eliminerò ogni singola gemma nell’universo-spirando e lasciando i suoi resti mortali in balia della battaglia.
Kalimdor continuava imperterrito ad affrontare orde di nemici all’interno del palazzo imperiale,le guardie avevano già raggiunto lo stremo delle loro forze ed il numero del suo esercito era drasticamente ridotto,sapeva che non sarebbe riuscito a proteggere in eterno il palazzo,ma sperava di riuscire a guadagnare il tempo necessario affinché Serienor venisse a dargli supporto,ma nel mezzo della battaglia il serafico sentì un’esplosione provenire dall’interno del castello che lo mise subito in allarme,facendolo improvvisamente tremare di paura ripensando che suo figlio era da solo,scortato unicamente da due guardie all’interno della stanza da letto.
-Voi valorosi legionari,difendete il castello con tutte le forze che avete ancora in corpo-esclamò correndo all’interno del corridoi est del palazzo reale –Dobbiamo resistere ad ogni costo senza subire altre perdite-venendo fermato da Diamante Giallo che apparì fulmineamente dinanzi a lui,con la spada sguainata rivolta contro il suo volto e con un ghigno sadico decorarle il viso.
-Dove pensi di scappare?!-domandò ironicamente ridacchiando –Diamante Blu si sta già occupando delle forze ai lati della fortezza,a te ci penso io-disse avventandosi contro il generale,venendo però arrestata da un proiettile esplosivo,che la colpì in pieno viso,facendola volare contro la parete del castello,che crollò sopra di lei per l’impatto
-Vai a recuperare tuo figlio-disse l’anziano serafico vestito con abiti strappati,che mostravano gli arti lacerati e l’assenza del braccio sinistro,con il volto deturpato e con il fiatone causato dalla stanchezza della battaglia,con una doppietta in mano ancora fumante per il colpo appena sparato
-Ma…mio re…-venendo interrotto da un urlo poderoso dell’anziano
-NIENTE MA GENERALE KALIMDOR!-indicandogli con la mano il corridoio dove prima stava entrando –LA GUERRA E’ PERDUTA,RECUPERA TUO FIGLIO E SCAPPATE CON LA NAVE DI SALVATAGGIO INSIEME AGLI ALTRI ABITANTI DEL PIANETA-sparando nel mentre altri colpi per eliminare alcuni soldati nemici all’interno della sala –IO HO FATTO IL MIO TEMPO,LORO HANNO BISOGNO DI QUALCUNO CHE LI GUIDI-osservando il generale dinanzi a lui,che digrignando i denti e stringendo con forza i pugni per la rabbia,si voltò correndo attraverso quel lungo tunnel,sparendo dallo sguardo stanco del vecchio re,il quale si voltò verso Diamante Giallo appena liberatasi dalle macerie e con una brutta ustione sul volto.
-La pagherai vecchio-disse con disprezzo,correndo verso il serafico con ferocia e caricando un fendente verticale con la sua katana dorata
-Questo lo vedremo-rispose il re manifestando una spada rossa come il fuoco,parando con difficoltà il colpo della sovrana ed ingaggiando uno scontro ad armi pari contro di lei.
Nel frattempo Kalimdor correva imperterrito per quel lunghissimo ed infinito corridoio,eliminando mentre avanzava ogni singolo soldato gli si parasse davanti,raggiungendo in pochi istanti l’ingresso della stanza da letto,vedendo di sfuggita sotto i suoi piedi del sangue provenire da dentro quella sala,aprendo con frenesia la porta,sperando di non trovare il corpo privo di vita di suo figlio dentro la culla,ritrovando invece davanti a se Diamante Blu,con accanto i resti dei soldati morti incaricati di sorvegliare la sua prole,che sembrasse giocherellare inizialmente con il bambino con il suo mignolo,sentendo delle strane risate proprio da parte del neonato,che lasciarono inizialmente confuso Kalimdor,ma che senza alcuna esitazione puntò la sua spada sulla schiena della donna.
-Era necessario tutto questo Blu?!-domandò con rabbia il serafico,con le lacrime che gli scorrevano copiose sul volto –Era necessario sterminarci tutti?!-stringendo con forza la lama
-Kalimdor,ho provato a farli desistere,ma non ci sono riuscita-disse il diamante allontanandosi dalla culla ed avvicinandosi al serafico,togliendosi nel mentre il velo che le copriva la parte superiore del corpo,rivelando un viso triste ed amareggiato,già rigato dalle lacrime –Io non volevo tutto questo-portandosi le mani sopra la faccia –Non volevo che tu e Lance veniste feriti-incominciando a singhiozzare violentemente,con il serafico,che anch’esso colto dalla tristezza lasciò cadere l’arma a terra,avventandosi contro la sovrana,stringendola dolcemente tra le sue braccia –Perdonami per…essere così inutile-
-Ormai è finita Blu-disse con amarezza,togliendole delicatamente le mani dal volto,guardandola dritta nei suoi profondi occhi blu e dandole un improvviso e rapido bacio sulle sue labbra dello stesso colore dell’oceano,separandosi lentamente da ella,recuperando nuovamente la sua spada da terra,dandole le spalle ed avvicinandosi verso la porta con passo deciso –Con me troverà solo sofferenza ed odio,prenditi cura di lui amore mio-concluse mettendosi a correre piangendo per il corridoio,lasciando il diamante da sola,che prese tra le sue braccia il bambino,cercando di fuggire da quel luogo di morte.
Nel mentre la battaglia infuriava inesorabile sul pianeta Star Seraph,Perla seguiva l’alto sacerdote Drenor,attraverso quel passaggio segreto scarsamente illuminato ed angusto,con gocce d’acqua miste al sangue,che filtravano tra le pareti,creando disgusto nell’animo della gemma nel poter vedere quanto cruenta fu quella guerra,perdendosi all’interno di riflessioni macabre e terrorizzanti,che le fece analizzare nuovamente la malvagità presente in passato su Homeworld e l’insensatezza delle campagne di conquista attuate dai diamanti,ma i suoi pensieri vennero interrotti da una strana luce provenire alla fine di quel tunnel macabro,che la portò all’interno di una strana cattedrale,priva di decorazioni e di altari,con solo una piccola piattaforma dorata posta sotto una grande volta dello stesso colore.
-Non abbiamo molto tempo-disse Drenor avviandosi con passo rapido e felino sopra la piattaforma,estraendo da sotto la sua tunica un violino aureo,portandoselo al livello del collo,pronto a suonarlo e ad irradiare il tempio con le sue note –Rimani ferma dove sei ed ascolta la “Sonata degli spiriti”, che contiene all’interno delle sue note l’anima di coloro che crede ancora nella speranza-cominciando a suonare lo strumento musicale,con una calma prima assente nell’animo del serafico,intonando una melodia malinconica simile a quella che ella aveva udito all’interno del limbo oscuro,una sonata che si faceva sempre più forte e poderosa,animando quasi per incanto anche la cattedrale,che cominciò ad illuminarsi di un giallo intenso come il sole,con le campane che iniziarono a seguire il ritmo della canzone,con degli spiriti eterei serafici che apparvero improvvisamente al centro della grande sala accanto al sacerdote,suonando ognuno strumenti diversi in perfetta sincronia con la melodia intonata da Drenor,manifestando con la loro musica soprannaturale degli strani flussi gialli,che avvolsero completamente e sollevarono al cielo il corpo della ragazza,che sembrò reagire con quelli strani fasci energetici,tramutando il vestito della gemma in un abito lungo bianco svolazzante,tenuto fermo da un fiocco del medesimo colore posto sulla vita,i capelli una volta corti,ora erano lunghi e fluenti,iridi gialle sostituivano il candido colorito azzurro dei suoi occhi,la gemma nuovamente presente sulla sua fronte sembrava più lucente che mai,irradiando quasi l’intera cattedrale con la sua intensità e con la comparsa di tre maestose ali bianche pure come la neve,che immobili stavano dietro la sua schiena,atterrando con dolcezza divina sopra la fredda pietra e con gli spiriti che sparivano ad uno ad uno,lasciando Drenor da solo a concludere la sonata con il suo aureo violino.
-Ora hai il potere e la benevolenza degli spiriti-disse il serafico stremato,cadendo bruscamente sulle ginocchia ed ansimando per lo sforzo –Sei la voce dei serafici,la nuova sacerdotessa e la nuova protettrice dei deboli e degli oppressi-guardando con occhio rapito la gemma davanti a lui –Prendi anche questo-porgendole il suo strumento musicale –Questo è il violino angelico dell’evocazione,ti permetterà di evocare il tuo esercito di angeli guerrieri,che combatteranno al tuo fianco per difendere i tuoi ideali-
-Ti ringrazio Drenor-avvicinandosi a lui,prendendo con dolcezza lo strumento che il serafico le stava donando,mettendolo all’interno del suo gioiello
-Ora è il momento di salutarci mia cara-disse con le ultime forze che aveva in corpo,generando intorno a lei un sigillo verde con degli strani simboli runici al suo interno –Ora ti riporterò all’epoca a cui appartieni,fai buon uso del dono che ti ho fornito-facendo sparire in poco tempo la gemma bianca davanti a lui,rimanendo da solo all’interno della cattedrale,osservando sorridente la volta aurea della cattedrale,esalando il suo ultimo respiro con un grande sorriso irto di speranza sul volto,consapevole che in futuro esisteranno esseri puri di cuore capaci di cambiare l’universo.
 
Note dell’autore
Io:Un piccolo assaggio della guerra serafica
Drenor:Un piccolo assaggio,diciamo che gli hai mostrato quasi tutto
Io:Quasi,appunto
Kalimdor:Sta di fatto,che non è mai bello raccontare di distruzione e di sangue
Io:Ma a me piace
Kalimdor:Tu sei un pazzo sadico
Io:Grazie per il complimento
Drenor:Non era un complimento
Io:Lo so,ero molto sarcastico…ma passando alle faccende serie,chi chiude il capitolo?
Drenor:Ci penso io,visto che sarà la prima e forse l’ultima volta che sarò presente in questa storia
Cari lettori e care lettrici,spero che il prossimo capitolo vi possa fornire nuove emozioni e nuove aspettative
Io:Non sei stato un po’ troppo serio?
Drenor:Secondo me è perfetto
Kalimdor:Anche per me è perfetto
Io:Se lo dite voi,va bene

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Capitolo 21
*** Il potere dei guardiani ***


Il potere dei guardiani
 
All’interno dell’antica sala del concilio dei tre protettori,le cinque entità evocatrici restavano immobili in cerchio attorno al gioiello perlaceo,smettendo di intonare i loro canti antichi e misteriosi,abbassando le braccia e rivolgendo i loro sguardi verso il basso,con le gemme presenti che osservavano incuriosite lo strano comportamento degli incappucciati,chiedendosi se qualcosa non fosse andato storto durante il trasferimento della coscienza e del corpo fisico di Perla nel passato,inducendo nel cuore di ognuna di loro una forte paura ed un’apprensione angosciante per le sorti della ragazza,soprattutto in quello di Kalimdor ed Ametista,che rimasero con il fiato sospeso a fissare con intensità la pietra bianca priva di brillantezza posta sul liscio pavimento della sala,guardando nel frattempo i cinque esseri,immobili e con le braccia al petto,come se stessero aspettando che la gemma tornasse con le sue sole forze dal luogo dove l’avevano mandata,generando all’interno dell’animo del quarzo viola una rabbia crescente ed incontrollabile,manifestata da un frenetico ma perpetuo sbattere il piede contro il terreno.
-Mi spiegate cosa state facendo come tante statue?-domandò rabbiosamente il quarzo,digrignando successivamente i denti per l’ira crescente,non ottenendo nessuna risposta da parte di una delle entità mascherate –Ma mi avete sentito oppure no?!-cominciando a correre verso di loro con velocità,venendo immediatamente fermata da Kalimdor,che la prese per le braccia,tenendola stretta in una morsa in cui ella non riusciva a liberarsi,continuando però a dimenarsi ed a contorcersi pur di trovare una via d’uscita,quando improvvisamente,mentre cercava di uscire da quella presa,il gioiello bianco iniziò ad illuminarsi intensamente,fluttuando in aria e manifestando la figura leggiadra di Perla,avvolta dentro una toga bianca svolazzante,chiusa in vita da un fiocco dello stesso colore,con i capelli lunghi color pesca e tre ali innaturali,che le permisero di atterrare dolcemente con i suoi piedi nudi sopra il levigato pavimento.
Tutto l’esercito alleato,la guardava con occhio stupito ed allo stesso tempo perplesso,con una confusione generata dal nuovo aspetto assunto dalla compagna di squadra,il quale fece impallidire i due diamanti per la paura per l’immenso potere che riuscivano a percepire dalla perla bianca,guardandosi negli occhi con apprensione,chiedendosi interiormente se un tale potere nelle mani di una singola persona fosse un bene per l’intero universo,girando nuovamente lo sguardo verso la ragazza bianca,che si avvicinava lentamente verso la scalinata,dove in cima risiedevano i tre sacri protettori,che la scrutavano e la analizzavano scrupolosamente con i loro occhi privi di apparente emozione.
-Ho ottenuto il potere che mi avete incaricata di cercare-esclamò con una strana determinazione provenire dalla sua voce –Ora voglio sapere perché voi avete scelto me per acquisire tale capacità?-rivolgendo il suo sguardo verso Avacyn,la quale alzandosi dal suo trono,manifestò le sue due ali bianche,innalzando al cielo il suo bidente,guardandola con volto compiaciuto e soddisfatto evidenziato dall’ampio sorriso espresso dal viso dell’angelo
-Abbiamo scelto te proprio per la tua forza interiore-cominciò la donna angelica,spiazzando la gemma davanti a lei –Tu eri l’unica in tutto l’universo capace di poter essere la custode della mia chiesa,la custode del potere degli angeli,l’unica capace di unire le caratteristiche di gemme e serafici in unico corpo,l’unica che sarebbe riuscita a diventare l’emissaria e la forza portante di due popoli-continuò l’arcangelo,questa volta affiancata da Diamond e da Ulrich,che stavano immobili al suo fianco,con le loro armi sguainate rivolte verso le gemme,che rapite osservavano la scena dinanzi ai loro occhi –Tu sei la chiave per la pace,nonché la chiave per liberare il pieno potenziale di sei dei tuoi compagni-indicando i membri del gruppo originale che ha combattuto al fianco di Lance durante la liberazione di Homeworld dalla tirannia di Nekroz
-Avvicinatevi-esclamò Diamond al gruppo originale,facendo loro cenno di avvicinarsi alla scalinata,le quali senza esitazione si avvicinarono a fianco di Perla davanti ad i tre imponenti ed antichi guerrieri –E’ arrivato anche il vostro momento di rilasciare il vostro pieno potenziale-allargando le braccia,insieme ad i suoi compagni millenari,facendo illuminare il corpo di ogni singola gemma accanto alla sacerdotessa di una luce intensa dello stesso colore delle loro gemme
-Spatium temporis existentes extra fines liberabo-recitarono in coro I guardiani,facendo fluttuare le sei gemme terrestri,emettendo un fascio luminoso tricolore,rappresentante il loro elemento naturale,irradiando completamente la loro forma fisica,che cominciò a mutare all’interno di quel raggio. Garnet divenne più alta e mastodontica,la sua tuta divenne una corazza rosso cremisi,i suoi tre occhi divennero viola ed i suoi capelli cubici neri,divennero lisci e lunghi,avvolti all’interno di un grande elmo dello stesso colore dell’armatura.
Lapis assunse un colorito della pelle tendente al blu scuro come i fondali marini,il suo vestito in due pezzi divenne un unico abito lungo intero e fluente,che le lasciava le braccia scoperte,ma rivestite da uno spesso strato di ghiacccio,che le conferiva una notevole resistenza agli attacchi nemici e le sue ali d’acqua tramutate in ali di cristallo infrangibili che avvolgevano anche il suo gioiello,proteggendolo dagli urti.
Peridot venne rivestita da una potente armatura meccanizzata,che gli forniva un arsenale di armi tecnologiche devastanti,un armamentario che passava dalle semplici pistole a cannoni da braccio disintegratori,con un mirino di precisione sull’occhio sinistro che le consentiva una precisione balistica,capace di riuscire a colpire il bersaglio anche a chilometri di distanza.
Sapphire mutò il colore dei capelli da un colorito azzurro glaciale ad uno rosso fuoco acceso,la sua tuta nera divenne totalmente bianca con al centro del petto un cerchio nero,dov’era posto il simbolo della fazione bianca,il suo corpo totalmente avvolto da vene di ghiaccio le consentivano di usare la sua manipolazione glaciale senza far ricorso al potere del suo gioiello,consentedogli di tramutare in ghiaccio con il semplice tocco delle sue dita ogni essere o oggetto lei considerasse una minaccia
Sky cambiò la struttura corporea del suo corpo,ora più robusta,ma allo stesso tempo ugualmente esile ed elastica,il suo completo da ballerina sostituito da una tuta aderente dello stesso colore del suo corpo,nascondeva al suo interno sintetizzatori di velocità e dispositivi di camuffamento,che le permettevano di poter attaccare furtivamente il nemico senza essere scoperta.
Ametista a differenza delle altre non ricevette dalla sua trasformazione armi o armature tecnologiche,ma la sua potenza divenne pari a quella di un’ametista normale,con una forza fisica quintuplicata rispetto alla precedente e vestita unicamente con un armatura leggera di pelle.
Ogni gemma osservava con stupore la loro nuova forma ed i loro nuovi poteri,osservando nel mentre che i loro gioielli avevano uno strano simbolo runico a forma di drago posto al centro di esse,alzando stranite il loro sguardo verso i tre guardiani sorridenti e compiaciuti per la loro opera.
-Che cos’è questo simbolo sulle nostre gemme?-domandò Garnet sollevando entrambi i palmi delle mani verso di loro
-Il simbolo runico che avete sulle vostre gemme,vi permetterà di evocare il vostro vassallo draconico,che rispecchia l’animo della gemma in cui risiede,capace di difendervi e di attaccare ad ogni vostro comando-rispose Diamond incrociando le braccia
–Ora voi avete tutte le capacità per affrontare e sconfiggere Serienor una volta per tutte-esclamò Avacyn,sbattendo nuovamente il bidente sul pavimento –Ma anche se vi abbiamo donato delle nuove capacità,non significa che vi manderemo da soli-indicando i cinque esseri incappucciati dietro di loro
-Mostratevi a loro nostri vassalli-ricevendo cenno affermativo da parte delle entità,che ad uno ad uno si tolsero il cappuccio dalle loro teste,rimuovendo anche la tunica da sopra i loro corpi,rivelando i loro volti e le loro identità,che lasciarono scioccate tutte le gemme nel vedere le loro reali fattezze.
Lancelot,Jhoira,Atlas ed altri due esseri simili a Lance stavano davanti a loro immobili e con gli fissi ad osservare tutte le gemme,le quali non riuscivano a comprendere l’esistenza delle cinque fusioni senza che le due entità originali si siano fuse tra di loro per dare loro forma e vitalità,ma tra di loro Peridot e Lapis fissarono rapite le altre due entità,la prima con una lunga chioma azzurra e con delle ciocche verde smeraldo che si mescolavano in quel turbinio marino,i due occhi viola acceso con al centro pupille di forma romboidale,un naso leggermente rivoltò con la punta leggermente verso l’alto,vestito con un abito elegante blu notte,mentre la seconda aveva una capigliatura triangolare verde chiaro con le punte rivolte all’indietro,gli occhi marroni come la terra coperti da un visore trasparente simile a quello posseduto dal granato,una tuta verde-nera opaca da lavoro,coperta da una giacca sgualcita bianca come la seta ed un gioiello triangolare verde posto sulla fronte.
-Mobius-esclamò Lapis paralizzata e con lo sguardo fisso davanti la fusione tra lei e Lance
-Tron-disse Peridot pronunciando anch’ella il nome della sua fusione con il ragazzo serafico,assumendo lo stesso comportamento stranito dell’amica
-Come è possibile richiamare fusioni di persone ancora vive,senza che si fondano tra di loro?-domandò con agitazione Perla,rompendo il silenzio causato dalla presenza delle cinque fusioni,rivolgendo occhiate confuse verso la triade
-Esiste un luogo dove le fusioni posso vivere ed avere le loro personalità quando non sono evocate-rispose Lancelot attirando le attenzioni di tutti i presenti su di se –Quello che dici è vero-continuò alzando i suoi occhi verso Avacyn –Non possiamo esistere in questo mondo senza che i componenti che ci compongono non si fondono,ma l’antico potere della triade del destino andava oltre ogni immaginazione-avvicinandosi insieme ai suoi fratelli verso l’esercito alleato –Ci hanno evocato per proteggere il santuario ed aiutarvi solo nel momento in cui l’universo fosse stato veramente in pericolo-fermandosi davanti a Perla poggiandole entrambe le mani sopra le spalle –Noi vi forniremo tutto il supporto di cui avrete bisogno contro l’esercito nemico e poi…-mettendosi a ridacchiare senza un motivo apparente –Ho ancora un conto in sospeso con Serienor dopo i fatti accaduti su Galkar 13-riavvicinandosi nuovamente ai suoi fratelli –Ma ovviamente c’è chi ci conosce e chi no,quindi è giusto presentarci ad ognuno di voi-generando la sua alabarda e sbattendola con violenza sul terreno –Io sono Lancelot,generale di Homeworld e protettore dell’amore tra Lance e Perla-
-Io sono Jhoira-evocando i suoi guanti chiodati ed allargando le braccia al cielo –L’incarnazione della saggezza e dalla pace nonché custode del fato-
-Io sono Atlas-disse la fusione sovraeccitata,manifestando la sua spada allungabile,facendola roteare incontrollabilmente sopra la sua testa –Incarnazione della forza bruta e selvaggia di Ametista e del coraggio impavido di Lance-
-Io sono Mobius-esclamò con apatia,generando un fascio di luce azzurra che manifestò una gigantesca alabarda impugnata dalla mano destra ed uno scudo cristallino sul braccio sinistro –Custode dell’oblio e dei defunti-
-Io sono Tron-creando una lancia cannone dal suo gioiello –Abile costruttore e combattente,nonché il miglior tecnico presente in tutto l’universo conosciuto-
-Ora che il vostro gruppo è completo,adesso siete in grado di fronteggiare al massimo delle vostre capacità il nemico che minaccia l’intero universo-esclamarono in coro i tre guardiani,che innalzando al cielo le loro braccia,evocarono un cerchio magico arcobaleno,che circondò tutti gli esseri posti sotto di loro
-Kalimdor ricorda che ti ho evocato per una sola ragione-aggiunse Avacyn prima di attivare i poteri del sigillo –Devi distruggere Serienor a qualunque costo-ricevendo un cenno affermativo con la testa da parte del serafico,che sguainò la sua spada lucente dal fodero,innalzandola in direzione dell’arcangelo
-Andate nostri protettori,il mondo ora è vostro-dissero ancora una volta in coro,attivando la magia arcana,teletrasportando lontano da quel luogo etereo tutte le gemme e le fusioni una volta presenti all’interno della sala del concilio,rimanendo da soli ad osservare come spettatori lo svolgersi degli eventi,in attesa del compiersi dell’atto finale di questa guerra sanguinosa.
Nel frattempo però sul pianeta Star Seraph l’antico serafico Serienor aveva quasi ultimato i preparativi per il compimento della suo piano,rinchiuso dentro il santuario a contemplare le tre armi che avrebbero dato origine all’albero della vita,sorridendo e sogghignando tra se e se,mentre recitava sottovoce canti runici per augurare al suo esercito una buona sorte in battaglia,quando all’improvviso apparve attraverso un portale Lance,con indosso una maschera nera tagliata obliquamente da un fulmine rosso,che gli nascondeva completamente il viso.
-L’esercito è quasi pronto a dare l’assalto finale all’impero gemmico su Homeworld-esclamò senza un filo di emozione decorargli la voce,incrociando unicamente le braccia a livello del petto
-Eccellente-disse l’antico serafico compiaciuto e soddisfatto –Finalmente il momento che tanto ho atteso in tutti questi millenni sta finalmente per verificarsi-continuò ridendo senza controllo –Ora quelle schifose gemme pagheranno per il loro affronto al nostro popolo-avanzando verso i tre artefatti serafici,inginocchiandosi davanti a loro –Combatteranno contro coloro che consideravano amici ed in più…-schioccando le dita della mano destra,aprendo con quel semplice comando una parete del santuario,rivelando al suo interno il figlio di Quarzo Rosa,vestito con una giacca di pelle nera con dei pantaloni dello stesso colore,la sclera dei suoi occhi di un intenso ed opaco nero come l’oblio,che si differiva dalle pupille da un lieve alone viola intorno ad esso,un ghigno malevolo sul volto ed il gioiello sul suo ombelico,una volta di un rosa scintillante,ora ricoperto ed oscurato da un alone oscuro che trasformò quel colore pieno di speranza,in uno irto di sangue e odio –Affronteranno il discendente del comandante della ribellione,Steven Quarzo Universe-osservando con malizia il ragazzo davanti a lui che evocò uno scudo rotondo color sangue,afferrando da dietro la sua schiena uno spadone pesante del medesimo colore,sbattendo con violenza la lama al suolo,perforando il terreno della cattedrale ed inginocchiandosi dinanzi Serienor con riverenza.
-Mio signore,la mia lama ed il mio scudo saranno sempre al suo servizio per abbattere i suoi nemici con ferocia disumana,senza dar loro alcuna pietà-rimanendo con gli occhi bassi e senza poter vedere il viso ancor più soddisfatto di Serienor nel vedere il resuscitato piegarsi davanti a lui
-Lance,affido a te il ragazzo-disse dando le spalle ai due esseri immortali dietro di se –Sarà il tuo nuovo partner dopo la recente scomparsa di Moldavide,preparalo alla guerra-
-Sarà fatto-generando un altro portale che fece svanire Steven ed il serafico mascherato da quel luogo di culto,lasciando l’antico guerriero da solo davanti alla statua di un essere meccanico gigantesco
-Krystal-esclamò guardando gli occhi metallici della statua –Il giorno del tuo ritorno si sta inesorabilmente avvicinando ed insieme potremmo finalmente scrivere la parola fine alla storia delle gemme una volta per tutte-inginocchiandosi davanti alla statua,ricominciando ad intonare i suoi canti arcaici,in attesa che i soldati non-morti guidati dai suoi due nuovi comandanti concludano i preparativi per il secondo ed ultimo atto della guerra millenaria tra gemme e serafici e decretare una volta per tutte dopo anni di soprusi e di morte la supremazia del popolo angelico.
 
Note dell’autore
Io:Ed ora che le due fazioni si sono delineate chissà cosa ne verrà fuori
Lancelot:Spero un bel combattimento
Serienor:Io spero in un bel massacro
Io:E se speriamo che vi ammazzate tutte e due e basta?!
Serienor:Mai
Lancelot:Casomai noi due uccidiamo te
Serienor:Ottima idea per uno scarto di fusione
Lancelot:Chissà come non sia venuta in mente ad un folle sadico come te?
Serienor:Ti vuoi prendere questioni con me?
Lancelot:Se ci tieni io sono pronto
Io:Smettetela voi due e risparmiatevi per la battaglia,quindi ora Serienor chiudi il capitolo
Serienor:Perché proprio io?
Lancelot:Perché sei l’unico che ancora non l’ha fatto e che si è sempre rifiutato
Serienor:Ma state scherzando spero?!
Io e Lancelot:No
Serienor:Fate pena
Contro la mia volontà mi auguro che ognuno di voi goda di questo capitolo ed abbiate la pazienza di aspettarci con il prossimo aggiornamento

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Capitolo 22
*** La triade del fato ***


La triade del fato
 
Sulla Terra il sole stava lentamente tramontando,donando al paesaggio sabbioso dove sorgeva il tempio un colorito più scuro ed accentuato,con la sabbia che aveva assunto una colorazione dorato opaco,con il cielo che presentava tutte le sfumature dell’arancione e con le nuvole che sembravano quasi fondersi dentro quel paesaggio di tramontana,con il tempio serafico posto davanti al sole calante,illuminato da quei pochi raggi solari,che donava alle pareti ed alle mura lo stesso colore del terreno sabbioso,quasi fosse un tutt’uno con quell’arida distesa,creando in quello strano paesaggio un senso di pace e di serenità che venne interrotto da un lampo di luce arcobaleno,che fece comparire istantaneamente davanti all’ingresso del grande costrutto di pietra l’esercito di Homeworld accompagnato dall’antico serafico e dalle cinque fusioni.
-Vedo che siamo tornati sulla Terra davanti al tuo tempio-esclamò Ametista voltandosi con occhio stanco,sbadigliando verso Kalimdor,il quale non considerando minimamente le parole del quarzo viola evitò di parlarle,distratto da uno strano flusso di energia provenire dal pianeta che in passato non era riuscito a percepire,girando il viso in direzione del sole e manifestando le sue tre lunghe ali blu come il mare,causando confusione alle gemme che lo guardavano turbate a causa del suo strano comportamento.
-Kalimdor qualcosa ti turba?-domandò Perla avvicinandosi all’uomo con passo lento e cauto
-Prima di tornare ad Homeworld ho ancora qualcosa da fare qui sulla Terra-rispose con tono rapido e deciso,senza voltarsi verso la ragazza –Voi raggiungete il pianeta per ultimare i preparativi per la guerra-cominciando a camminare per la distesa sabbiosa,allontanandosi dal gruppo –Io vi raggiungerò più avanti-
-Aspetta-esclamò la perla bianca inseguendolo ed afferrandolo per un braccio –Io vengo con te-osservando Garnet con sguardo intenso,la quale comprendendo rapidamente da quella semplice occhiata la determinazione dell’amica,fece segnale alla perla rosa di creare un portale per Homeworld,la quale emettendo un forte urlò vocale,generò repentinamente uno squarcio spazio-temporale,che mostrava l’interno della sala di allenamento
-Attenderemo il vostro ritorno prima che la guerra cominci-esclamò fusione dando le spalle ai due esseri immortali,dirigendosi verso l’apertura spaziale seguita dalle altre gemme,che senza proferire parola seguirono la compagna dentro il portale,che si chiuse istantaneamente non appena Diamante Giallo entrò per ultima insieme a sua sorella Diamante Bianco,lasciandoli soli in quella distesa di rocce e sabbia.
-Dimmi perché ti sei ostinata a venire con me?-domandò il serafico ruotando lentamente la testa verso la gemma bianca,leggermente spaventata dallo sguardo gelido di lui
-Il tuo comportamento non appena siamo tornati è diventato improvvisamente distaccato e volevo capire che cosa ti avesse causato questo repentino cambiamento-rispose lasciando lentamente la presa sul suo braccio destro,manifestando anch’ella paio di ali bianche come quelle di Kalimdor
-Ho percepito tre strane presenze all’interno del globo,che possiedono un’energia simile a quella di mio figlio-librandosi in volo lentamente nel cielo insieme alla gemma –Voglio sapere se possono essere degli alleati o dei nemici in questa guerra-
-Ma non è meglio concentrarsi su Serienor,invece di perderci in dettagli secondari?-
-Una cosa che ho imparato come generale dell’esercito serafico è che non si lascia mai niente alle spalle-introducendo una mano all’interno del vestito e rivelando una strana carta nera con delle linee bianche irregolari situate su tutta la superficie –Quindi raggiungeremo le fonti di energia e capiremo immediatamente di cosa si tratta,prima che Serienor possa scoprirla ed usarla per i suoi fini-lanciandola in aria con forza,generando un portale nero con delle linee circolari vorticose continue,che sembravano venire risucchiate dentro quel vortice oscuro e privo di uscita,con Kalimdor che si avvicinava lentamente ad esso,fermandosi di colpo,voltandosi verso la gemma,che sembrava non avere voglia di seguirlo in quel vortice –Non è niente di pericoloso è un portale simile a quello che genera la perla di Diamante Rosa-tendendo la mano verso di lei,la quale la afferrò immediatamente e senza esitazione,dirigendosi insieme a lui verso quello strano portale,venendo risucchiati al suo interno con la stessa forza di un buco nero,ritrovandosi senza neanche accorgersene davanti ad una magione bianca come la luna,circondata da un fossato di acqua limpida,illuminata da primi raggi lunari,che avevano ormai sostituito quelli solari,che sembravano rimbalzare sopra quel cielo ricco di stelle,che donava un’atmosfera surreale a quello strano paesaggio ricco di calma e serenità,totalmente avvolto dai candidi e misteriosi raggi della luna crescente
-L’energia sembra provenire dal suoi interno-esclamò Kalimdor senza alcuna paura provenire dalla sua voce,mentre si avvicinava incurante verso il portone di legno dell’edifico chiuso e con delle teste di leoni d’argento situate vicino allo stipite in ordine sparso
-Somiglia ad una qualche sorta di enigma-esclamò Perla osservando la curiosa disposizione degli animali argentati –E come se…-venendo interrotta da un violento rumore di legno abbattuto,causato da un calcio da parte del serafico,che distrusse parte del portone,creando un buco di dimensioni sufficienti affinché potessero entrare indisturbati,causando all’interno della mente della gemma bianca una lieve sensazione di dejà vu –Simile a Lance-sussurrò senza farsi sentire dal serafico
-Entriamo-disse varcando la soglia e trovandosi all’interno di un grande salone spoglio e privo di mobili o decorazioni -non voglio aspettare che qualcuno ci venga ad aprire-addentrandosi dentro quella sala insieme alla perla bianca,cercando di trovare delle prove o un qualcosa di simile che potesse far comprendere più facilmente ai due esseri immortali quella situazione semplice,ma al contempo complicata,guardandosi intorno e vedendo l’assenza di corridoi o altri sbocchi per accedere alle altre stanze,causando ancor di più confusione nei due esseri,che brancolavano ancor di più nel buio del mistero di quello strano edificio.
-Sembra che abbiamo ospiti-esclamò una voce provenire in lontananza
-Perché non gli accogliamo al meglio delle nostre capacità-continuò una seconda voce ridacchiando
-Permettiamogli di proseguire e poi…-continuò una terza voce mettendosi anch’ella a ridacchiare leggermente -Fine dei giochi-
Kalimdor e Perla cercavano ancora di riuscire a trovare una soluzione a quell’intrigato enigma,senza riuscire a trovare una soluzione valida che potesse fornir loro una spiegazione valida a tale anomalia,quando improvvisamente dal muro est della stanza apparve un tunnel illuminato da delle torce,che avevano al loro apice un fuoco di colore blu intenso,che sembrava danzare a ritmo di una strana cantilena provenire da dentro quel passaggio appena apparso davanti ai loro occhi,con il serafico che incuriosito si diresse con passo lento verso quel corridoio,esaminando quelle torce anomale e la pietra una volta liscia ed ora ripiegata su se stessa per formare una sorta di arco marmoreo con delle strane sporgenze acuminate situate intorno all’entrata del corridoio.
-Non penso che dovremmo entrare-esclamò Perla avvicinandosi all’ex generale con volto perplesso –Potrebbe essere una trappola-
-Trappola o no-iniziò addentrandosi dentro quel tunnel illuminato da fuochi blu –Non posso aspettare per scoprirlo-facendo cenno alla gemma di seguirla,la quale strofinandosi la fronte con la mano cercando di calmarsi dall’impulsività dimostrata da Kalimdor,lo seguì anch’ella senza obiettare,rimanendo dietro di lui,visto lo spazio angusto,cercando di non colpire con la sua lunga chioma le torce poste ai lati del tunnel,camminando senza sosta al suo interno senza riuscire a vedere uno spiraglio di luce provenire dall’esterno,quando improvvisamente nel suo camminare insieme all’antico serafico,i suoi occhi vennero attirati da una intensa luce gialla e rossa provenire dalla fine del corridoio,cominciando a correre insieme al ragazzo per cercare di raggiungere in fretta la fonte di quella luce,trovandosi all’interno di un'altra sala vuota dove al suo interno questa volta erano presenti tre strani esseri,vestiti in modo abbastanza elegante
-Guarda chi finalmente è arrivato-esclamò la prima entità con un cilindro che copriva parzialmente i suoi capelli blu notte,vestita con un abito elegante bianco come la luce,avvolto da un mantello del stesso colore all’esterno,ma che al suo interno possedeva i colori dell’universo,un grande monocolo posto sull’occhio destro,un sorriso beffardo dove mostrava i suoi denti acuminati come lame di rasoio ed un bastone da passeggio con un diamante posto sull’apice
-Avevi ragione-esclamò il secondo situato alla destra del primo che possedeva una chioma folta rivolta all’indietro di colore rosso sangue,che indossava una giacca rossa cremisi e dei pantaloni neri come la pece,dei capelli corti del medesimo colore e con dietro la schiena una spada rossa luminescente
-Non ti si può mai dare torto-esclamò la terza voce,questa volta più femminile,provenire da una donna dai capelli lunghi neri posta al centro del gruppo,con un vestito lungo da ballo dello stesso colore dei suoi capelli,dei lunghi stivali e dei guanti rosso sangue che raggiungevano il gomito,tenendo su entrambe le mani due globi di cristallo di colore nero e bianco,che cominciarono lentamente a fluttuare intorno ad ella.
-Chi siete voi,per possedere parte della forza vitale di Lance?-domandò Kalimdor sguainando la sua spada e puntandola verso i tre esseri,che divertiti cominciarono a ridere senza controllo,generando ancora più ira nell’ex generale serafico,che stringeva con forza l’elsa della sua arma,tentando di mantenere il controllo e di riuscire a dialogare con loro –Parlate invece di ridere-infilzando con violenza la lama sopra il terreno con rabbia,mentre Perla cercava di scrutare con attenzione gli strani esseri che aveva di fronte,quando fu colta improvvisamente da una lampo di memoria,che le fece ricordare istantaneamente l’identità della triade,mostrando i denti ed evocando la sua lancia bianca,puntandola verso di loro.
-La triade del fato-esclamò guardandoli con odio e sputando veleno mentre parlava –Leyline-girando lo sguardo verso la donna –Genesis-spostandolo successivamente verso l’uomo con la giacca rossa –Geass-voltando un ultima volta i suoi occhi verso l’essere elegante vestito di bianco
-Vedo che ancora ti ricordi di noi-esclamò Genesis sfoderando il suo spadone rosso cremisi ed assumendo un’espressione beffarda sul volto
-Non mi potrò mai dimenticare la distruzione che avete causato durante la nostra permanenza forzata su questo pianeta-sbattendo con forza la lancia sul terreno –Avete causato senza ritegno morte e distruzione senza pensare alle conseguenze-stringendo con forza il manico dell’arma –EPPURE ANCHE VOI ERAVATE UMANI IN PASSATO!-
-Appunto mia cara Perla-disse Geass ruotando con le dita il bastone metallico –Noi eravamo umani-manifestando un’ala nera sul lato sinistro della schiena
-Eppure tu ti dovresti ricordare chi era il nostro comandante-continuò il guerriero cremisi,generando un’ala nera su lato destro della schiena
-Noi seguivamo i suoi ordini dopo che ci ha donato una vita più longeva e priva dei colpi sferzanti del tempo-aggiunse Leyline manifestando un’ala nera al centro della schiena –Sapher ci ha salvato dalla morte e noi l’abbiamo seguito in ogni suo piano-teletrasportandosi dietro di loro insieme al nobiluomo,rinchiudendoli all’interno di una formazione piramidale –Abbiamo avuto il compito di proteggere questo luogo e noi non vi permetteremo di causare altro scompiglio-allargando le braccia al cielo e scagliando contro i due ragazzi i suoi due globi,che generarono dei fulmini neri e bianchi,che tentavano di colpirli senza riuscirci,vista la velocità di movimento di Kalimdor e Perla,i quali vennero però colti alla sprovvista dalla rapidità del guerriero cremisi che eseguendo un fendente verticale stava per colpire la gemma bianca alle spalle,venendo fortunosamente salvata dal serafico che all’ultimo istante riuscì ad intercettare l’attacco del nemico respingendolo e scagliandolo con forza contro il muro della sala.
-E tutto qui quello che avete da offrire?!-esclamò Kalimdor facendo roteare la lama al cielo,sistemandosi immediatamente in posizione di guardia,poggiando la sua schiena alata su quella della ragazza bianca,che gli copriva le spalle in caso di attacco da dietro
-Siete abbastanza fastidiosi lo ammetto-esclamò Geass facendo ruotare al cielo il suo bastone –Ma non resisterete a questo attacco-evocando una serie di portali oscuri da dove uscirono una scarica di sfere energetiche che si scagliarono con velocità fulminea contro i due ragazzi,devastando tutto il campo di battaglia,causando enormi fori e crepe in tutta la stanza ed innalzando una coltre di fumo e di polvere che annebbiò la vista ai tre protettori,impedendogli di vedere con chiarezza l’intero campo di battaglia
-Approfittiamone ora-sussurrò la gemma al serafico,scagliandosi verso Leyline e riuscendo a colpirla in volto con una calcio che la fece cadere al suolo tramortita
-Utilizziamo questa coltre a nostro vantaggio-esclamò con uno strano sorrisetto divertito,mentre correva con furia verso il nobiluomo,colpendolo in viso con un pugno e spedendolo per la forza dell’impatto verso una delle mura ormai semi distrutte dallo scontro,con la nebbia che lentamente si diradava,mostrando Perla e Kalimdor l’uno di fianco all’altro e con i tre umano-serafici stesi e doloranti sulle mura della magione,che cercavano di rialzarsi a fatica,tentando di ingaggiare ancora una volta uno scontro contro i loro avversari,avvicinandosi repentinamente tra di loro ed ansimando per la stanchezza.
-Sarà ancora più difficile sconfiggerli vista la loro forza-esclamò il nobiluomo portandosi una mano sul petto per la stanchezza
-In passato Perla non era così forte e quel tipo è davvero di un altro livello-disse Genesis sorreggendosi con la sua spada ed osservando cagnescamente i sue ragazzi
-Forti o no dobbiamo sconfiggerli ed esiste un unico modo per batterli-esclamò Leyline allargando le braccia al cielo –Bisogna creare Oresthos l’implacabile-ricevendo un cenno affermativo da parte dei due uomini dietro di lei che vennero improvvisamente avvolti all’interno di aure oscure insieme alla donna,perdendo la loro forma organica,unendosi in un essere colossale con quattro braccia,sei gambe e tre teste,avvolto da una tunica lacerata di colore grigio,che nascondeva parte del suo corpo lacerato e che presentava delle scissure innaturali,che mostravano i suoi muscoli ed i suoi tendini,le braccia in parte di carne ed in parte scheletriche erano composte da artigli affilati come rasoi e le teste putrescenti si contorcevano in preda ad una furia animale,le mandibole dei due crani laterali erano spezzate a metà,cadenti e senza alcun supporto per tenerle attaccate ad eccezione di due tendini robusti ai lati degli zigomi,mentre la centrale possedeva due lunghe corna spezzate ed era priva dell’occhio sinistro.
-CHE COSA E’ SUCCESSO?!-esclamò ringhiando la testa appartenente a Genesis –PERCHE’ ABBIAMO QUESTA FORMA DISTORTA?!-con delle lacrime che uscirono senza controllo dai suoi occhi –CHE IL NOSTRO TEMPO SIA GIA’ GIUNTO AL TERMINE?-
-Non dire idiozie-ruggì la testa di Leyline mostrando i denti ai loro avversari –Anche se i nostri poteri si stanno riducendo ogni giorno che passa,abbiamo ancora forza sufficiente per schiacciare questi moscerini-alzando due delle sei gambe e scagliandosi con due giganteschi pestoni contro di loro,che vennero facilmente schivati dai due ragazzi,che osservarono straniti e disgustati la fusione che avevano di fronte
-Questo mostro non è Oresthos-disse Geass cercando di prendere il controllo del gigante,che rimase immobile e pietrificato dalla lotta interna dei tre immortali –Dobbiamo fermarci finché siamo ancora in tempo oppure perderemo noi stessi-
-Ora abbiamo la forza per annientarli- domandò con rabbia la donna,tentando di prendere possesso anch’ella del gigante putrescente-perché m’impedisci di portare a termine l’ordine che Sapher ci impartì cinquecento anni or sono?-
-Lui ci disse di difendere questo luogo per tutti coloro che avessero cercato rifugio e ristoro dalle guerre che affliggono il mondo,non ci ha detto di autodistruggerci e di causare noi stessi una guerra-esclamò il guerriero cremisi,voltando la sua testa verso Kalimdor e Perla –Voi due siete gli unici capaci di distruggere questo abominio,vi prego aiutateci-emettendo un urlo gutturale privo di controllo –Sbrigatevi,prima che la volontà selvaggia della fusione corrotta ci consumi-trattenendo insieme alla volontà del nobiluomo quella della fusione,spinta ad emergere dalla mente ormai soggiogata della donna
-Stai indietro-esclamò Perla,facendo cenno al compagno di allontanarsi,portando la sua lancia al livello della testa e chiudendo gli occhi per concentrarsi –Ci penserò io a distruggere questo abominio-riaprendo gli occhi ora carichi di una luce bianca e con un’aura dello stesso colore che l’avvolse completamente –Ora subirete la potenza del drago bianco-lanciandosi in volo verso Oresthos e con l’aura che assunse le dimensioni di un gigantesco drago bianco con gli occhi azzurri e con la fauci aperte,pronto ad azzannare e ad annientare il mostro dinanzi a lui,colpendolo con una potenza tale da perforargli il petto,facendolo implodere su se stesso,liberando i tre esseri che doloranti stavano distesi sopra il pavimento,privi di forze e senza più avere le energie necessarie per poter reagire o continuare la battaglia.
-Abbiamo perso-esclamò Leyline ritrovando lentamente la propria sanità mentale –Ed inoltre i nostri poteri e la nostre vite ci stanno inesorabilmente abbandonando,siamo ormai arrivati al capolinea della nostra lunga corsa-concluse con una piccola lacrima scenderle dal viso
-Fate di noi quello che volete-disse Geass girando lentamente la testa verso la gemma ed il serafico –Non abbiamo più niente da perdere ormai-
-Voi non avrete più niente da perdere,ma noi sì-esclamò Perla camminando verso la triade –Abbiamo bisogno del vostro aiuto per fermare un nemico che minaccia di distruggere l’intero universo-
-Non siamo più in grado di combattere in questo stato-esclamò Genesis con tono rassegnato
-Io rigenererò i vostri poteri,ma voi mi dovete promettere che ci aiuterete in questa guerra-guardando ognuno di loro negli occhi
-Perché dovremmo aiutarti?-domandò la donna con disgusto –Non abbiamo niente che ci leghi a voi-
-Sapher o Lance come lo volete chiamare non m’importa,è tenuto prigioniero da questo nemico temibile e lo usa come strumento per la sua campagna di conquista-sbattendo con forza la lancia sul pavimento –Ora che sapete che il vostro comandante è tenuto prigioniero avete intenzione di aiutarci?-
-D’accordo-esclamarono in coro –Ma solo per questa battaglia,poi noi spariremo e non vorremmo più essere disturbati dal nostro esilio-
-Accetto le vostre condizioni-allargando le braccia,con i palmi delle mani rivolte verso i tre esseri,avvolte da una luce bianca che generò un fascio luminoso,che colpì ogni singolo membro della triade,restituendogli il loro antico potere e le capacità perse durante secoli di inattività,i quali con le forze finalmente ritrovate si alzarono in piedi,camminando verso i due ragazzi,fermandosi davanti a loro con sguardo deciso e convinto
-Portateci dinanzi al vostro esercito-esclamò la donna elegante richiamando i suoi due globi mono cromatici –Dobbiamo distinguere i nostri alleati dai nemici-
-Kalimdor prepara il teletrasporto per Homeworld-voltandosi verso il serafico,il quale uscì nuovamente dalla sua giacca quella carta trasportatrice,lanciandola nuovamente in aria e generando un altro portale simile ad un buco nero –Seguitemi e vi mostrerò ogni cosa-esclamò la gemma entrando senza esitazione alcuna all’interno dello squarcio spazio-temporale,seguita dai membri della triade del fato e dall’ex generale serafico,lasciando quel luogo ormai distrutto e lacerato dallo scontro,con il sole che lentamente si ergeva dal suo torpore,decretando la fine di quella lunga notte di dolori e dando inizio ad un nuovo giorno ricco di pace,prima dell’imminente scoppio della guerra interplanetaria tra serafici e gemme,che avrebbe decretato la sopravvivenza o la distruzione dell’intero universo.
 
Note dell’autore
Io:Le fila alleate si fanno sempre più folte e ricche di nuovi personaggio con strabilianti poteri
Genesis:Strabiliante e dire poco
Geass:Ha ragione lui,noi sappiamo fare molto meglio di così
Io:Dimostratelo allora
Genesis:Non appena ne avremo l’occasione lo faremo
Io:Aspetterò con ansia quel momento,ma ora è arrivato il momento di chiedere chi chiuderà il capitolo?
Genesis:Io no
Geass:Io no
Leyline:Che bambini che siete,va bene ci penso io
Bene carissimi lettori e carissime lettrici ci vediamo al prossimo capitolo

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Capitolo 23
*** Risvolti prima della guerra ***


Risvolti prima della guerra
 
Dopo l’incontro avvenuto con i tre guardiani del tempo e dello spazio,l’esercito alleato era tornato su Homeworld all’interno del grande palazzo reale,dove Diamante Giallo e Diamante Bianco corsero con passo deciso verso i loro troni,sedendosi repentinamente sopra di essi,attivando una strana piattaforma di controllo olografica,che mostrava nella sua interezza tutto il pianeta e l’ubicazione dei sistemi di difesa interplanetari,armeggiando rapidamente sopra il centro di controllo,attivando manualmente ogni singola risorsa difensiva e con la sovrana dorata che nel mentre dichiarava a squarcia gola lo stato di emergenza,ordinando ad ogni gemma capace di combattere di unirsi all’esercito per fronteggiare la minaccia serafica,lasciando perplesse le gemme di cristallo che non comprendevano una tale preoccupazione da parte dei due diamanti,con Garnet che cercò di avvicinarsi lentamente verso i due troni colossali,venendo però interrotta dall’apertura improvvisa del grande portone grigio metallico,che manifestò davanti a loro la figura regale dell’alto cancelliere Cubic Zirconia,la quale con lentezza si dirigeva verso i suoi comandanti,assumendo nel frattempo uno sguardo perplesso ed irto di dubbi.
-Non ha senso allertare l’intera popolazione-esclamò la cancelliera con aria disgustata dal comportamento istintivo dei diamanti –Capisco che siamo in guerra,ma causare il terrore generale dentro il proprio popolo mi sembra eccessivo-manifestando dal suo gioiello un lungo bastone bianco,che teneva in pugno con la mano destra,sorreggendo tutto il suo peso su di esso
-I diamanti se hanno deciso di dare l’allarme,si vede che non c’era altro da fare-esclamò Lancelot camminando lentamente verso Cubic Zirconia,causando con la sua sola presenza il terrore nell’animo di lei,la quale spaventata indietreggio non riuscendo a distogliere lo sguardo dagli occhi arancio della fusione
-Tu non puoi esistere!-disse tremante la gemma trasparente –Non puoi essere reale!-
-Allora nessuno di noi è reale secondo te-esclamarono in coro Mobius e Tron,con il primo che manifesto dalle sue lunghe braccia,catene acquatiche che si avvicinavano come tanti serpenti verso di lei,mentre il secondo sfoderò da dentro la sua tunica da lavoro due dischi taglienti,legati ad una corda come fossero due yo-yo mortali pronti ad affettarla
-VOI NON POTETE ESISTERE TUTTI INSIEME!-urlò in preda alla paura più assoluta,cercando di scappare dalla sala,venendo fermata da un portale nero come la pece,che si generò dietro di lei con fulminea rapidità,facendo uscire dal suo interno Perla e Kalimdor,accompagnati dalla triade del fato,i quali osservavano la cancelliera intimorita davanti a loro,con la gemma bianca che con i suoi nuovi poteri poté percepire distintamente una minima traccia del potere di Serienor provenire dalla gemma aristocratica,convocando repentinamente la sua lunga lancia splendente e puntandola verso Zirconia,lasciando stupite tutte le gemme,che non comprendevano il perché di quel gesto avventato da parte dell’amica,che ora si avvicinava da sola ed inesorabile con l’arma puntata sulla fronte dell’aristocratica,la quale cominciò ad indietreggiare,arrestando la sua fuga non appena si rese conto di essere circondata da tutte le gemme presenti in sala.
-Qual è il tuo legame con Serienor?-domandò rabbiosamente la perla bianca,con gli occhi spalancati,mostrandole i denti
-Non ho nessun legame con il nemico-rispose calmandosi rapidamente ed assumendo un’espressione beffarda sul viso –Pensi davvero che io sia così sciocca da immischiarmi con quel folle?-
-La cancelliera lavora per l’autorità da molti millenni-s’intromise Diamante Giallo,alzandosi dalla sua console di comando ed avvicinandosi al fianco della sua subordinata,spostando con la mano l’arma della gemma-serafica –La sua fedeltà all’impero è indiscutibile e la tua accusa di tradimento nei confronti di un membro rispettato della nostra corte è davvero molto grave ed infondata-rimanendo impassibile in viso,mentre la gemma dinanzi a lei non riusciva a controllare la rabbia e l’odio verso la cancelliera
-In tempi di guerra bisogna dubitare anche di chi è stato sempre fedele-esclamò Kalimdor sfoderando la sua spada lucente dal fodero e puntandola anche lui verso la gemma aristocratica –E visto che non abbiamo in quest’istante alcuna prova tangibile-osservando Sapphire camminare lentamente verso di loro,fermarsi dietro la gemma e porre vicino alle sue orecchie entrambe le mani –Bisogna scavare e trovarle per avere la certezza di non avere traditori dentro le nostre fila-
-Che cosa pensa di fare questa pazza?-domandò nuovamente spaventata la gemma,cercando di spostare repentinamente la testa,ma venendo fermata dal gioiello azzurro,che per fermarla poggio i palmi con forza contro i suoi canali uditivi
-Qualche problema a farti analizzare i ricordi attraverso il nuovo potere di Sapphire?-domandò con uno strano ghigno beffardo apparirgli in volto –Non ci nasconderai qualcosa vero?-alitandogli in faccia,ridacchiando malevolmente mentre allontana il suo viso dal quello della ragazza
-Mio diamante la prego,non vorrà che mi torturino?-domandò implorante al suo superiore,la quale senza avere il coraggio di impedire la procedura,scostò lo sguardo da quello della sua subordinata dando implicitamente il suo assenso all’avvio della procedura,con Sapphire che senza preavviso emise delle scariche elettriche blu scuro che entrarono all’interno della mente di Zirconia,facendo illuminare il suo gioiello,che manifestò una sorta di proiettore olografico dove veniva illustrata attraverso la prospettiva dell’aristocratica il paesaggio distorto di Star Seraph e l’arrivo di Serienor accompagnato da Moldavide,che distrusse le guardie quarzo assegnatale dalla sovrana di Homeworld,mentre Cubic Zirconia consegnava uno strano frammento di carta al folle serafico,giurando al contempo fedeltà al popolo serafico,dopo che egli gli promise un posto di comando dopo aver vinto ed annientato i sovrani del pianeta natale.
Le immagini scaturite dal gioiello della cancelliera fecero rabbrividire tutte le gemme,ma in particolar modo Diamante Giallo,che guardava incredula la scena davanti a lei,con la bocca spalancata e gli occhi bloccati verso quel visore olografico,fino a quando il ricordo non si esaurì,con Zirconia ora libera dal controllo di Sapphire che cercava di rialzarsi a fatica dal pavimento della sala,osservando mentre si alzava il suo diamante,sempre più arrabbiato e con una crescente pervaderle tutto l’animo,respirando pesantemente cercando di mantenere la calma senza riuscirci,scaraventandosi con forza verso la sua cancelliera,afferrandole con forza il collo dove era posto il suo gioiello.
-DOVREI FRANTUMARTI SEDUTA STANTE!-urlò con ira funesta,mentre stringeva con forza il suo collo –TU HAI RIACCESO LA FAIDA CONTRO SERIENOR!-continuò afferrandole nel frattempo il braccio con la mano sinistra –TU HAI DATO IL PROSEGUITO AFFINCHE’ QUESTA GUERRA CONTINUASSE!-spezzandole il braccio con forza,facendola urlare dal dolore,lanciandola contro la parete della stanza e lasciandola a terra agonizzante,mentre si dimenava compulsivamente sul pavimento –IL GIORNO IN CUI LANCE TI HA PROPOSTO PER QUESTO RUOLO IO NON ERO PER NIENTE D’ACCORDO-esclamò il diamante con le lacrime agli occhi –ANZI OSTEGGIAVO LA TUA CANDITATURA,MA SOLO DOPO CHE SEI STATA ELETTA HO CAPITO QUANTO AFFIDABILE POTEVI ESSERE,CONSIDERANDOTI SPESSO COME UN’AMICA CON CUI CONFIDARSI-continuò avvicinandosi minacciosamente verso di lei –Ma solo ora mi rendo conto quanto tu abbia solo fatto finta di stare sempre dalla mia parte-evocando la sua katana dorata e puntandola verso il gioiello della cancelliera –Mi dispiace Zirconia,ti consideravo una gemma onorevole,ma mi sbagliavo ed ora devi pagare-eseguendo un affondo,che venne evitato da Zirconia,la quale cominciò a rotolare lontano dalla sovrana,raggiungendo una delle pareti della sala,senza alcuna via d’uscita apparente per scappare da quella trappola mortale che le si era venuta a creare tutt’intorno.
-Sei sempre stata una sciocca come sovrana-esclamò rialzandosi lentamente in piedi,ansimando per il dolore –Ti sei sempre concentrata solo su te stessa e mai ti sei preoccupata di chi ti stava accanto-rivelando una carta bianca con delle strisce nere spezzate simili a saette sul retro
-E Serienor si preoccupa di quello che pensi?-esclamò Kalimdor facendo segno alla triade del fato di intervenire –Io penso che ti stia solo usando-facendo cenno con la mano di attaccarla,venendo circondata da tutta la triade,che lentamente cominciò a trasformarsi davanti a lei,con i tre componenti che assunsero forme quasi ferali,con uno sguardo folle rivolto verso lo zircone cubico,i denti affilati come rasoi,che venivano allisciati dalla lingue che li inumidificava lentamente dando l’impressione che volessero divorarla
-E ovviamente farmi circondare dai vostri cani sarebbe la soluzione migliore-esclamò mettendosi a ridere fragorosamente –Ho cambiato me stessa per sopravvivere-subendo mentre parlava una mostruosa trasformazione,con i lineamenti aggraziati della gemma che diventarono sempre più spigolosi,il colore della sua pelle diventare di un viola scuro e la sua gemma distorcersi fino a perdere la sua forma originale per una indefinita e priva di struttura,le braccia si spezzarono a metà a livello del gomito,dividendosi in due appendici per lato con artigli affilati come rasoi al posto delle dita,il volto ora tumefatto e lacerato presentava un ghigno sadico e malsano ed i capelli ora lunghi e selvaggi di colore bianco,coprivano in parte il corpo deforme dell’ex cancelliera,nascondendo le cicatrici che le decoravano il corpo –Ed ora sono pronta a distruggere ed a rifondare questa società malsana-
-Sostieni pure quello che vuoi-esclamò Kalimdor con un mezzo sorriso ironico sul viso,schioccando le dita,dando il segnale d’attacco alla triade,che si avventò con ferocia verso la gemma deformata,la quale,attivando il potere della carta che aveva precedentemente estratto dal suo vestito,sparì istantaneamente,lasciando dietro di se solo polvere e detriti,mentre i tre umano-serafici riassumevano le loro sembianze umanoidi  -Ma tanto il tuo intento non si realizzerà-sussurrò rinfoderando la sua spada,iniziando una lenta camminata che lo portò al centro della stanza,guardando con disgusto la sovrana dorata piangere senza controllo per aver scoperto che la sua più stretta collaboratrice era in realtà una traditrice,sedendosi al suo posto ed avviando un planetario olografico che mostrava tutto il pianeta,impostando varie coordinate e vari grafici che incuriosirono Diamante Bianco,la quale era incredula nel vedere una tale padronanza del loro sistema da parte di un serafico.
-Come conosci i nostri sistemi ed i codici di accesso?-domandò leggermente spaventata la sovrana,fulminando con gli occhi il guerriero,che senza voltarsi continuava imperterrito nel suo lavoro
-Io ho costruito i vostri sistemi di sicurezza e di controllo sotto ordine di Diamante Blu-disse mentre apriva una cartella contenente informazioni segrete a cui neanche i diamanti avevano la capacità per accedere,con le gemme che scrutavano imperturbabili le mosse del loro compagno,fino a quando non comparve accanto al pianeta l’immagine olografica di due titani colossali
-Cosa sono?-domandò Peridot cercando di analizzare velocemente i dati che venivano illustrati dal computer centrale
-Sono il miglior sistema di difesa che noi serafici abbiamo mai costruito-rispose alzandosi lentamente dalla postazione di comando –Con il solo permesso di Diamante Blu,noi abbiamo impiantato all’interno del pianeta questi giganti,capaci di difendere Homeworld solo quando si troverà veramente in pericolo-illustrando nel mentre le capacità dei due guardiani del pianeta,impostando nel frattempo uno schema dove era disegnato un piano di difesa in caso di attacco da parte di Serienor e del suo esercito di non-morti,impostando un campo di battaglia su Homeworld e schematizzando i vari-piani d’attacco e di difesa durante l’invasione.creando all’interno della mente di Perla qualche dubbio.
-Ma come puoi pensare che siamo noi a dover aspettare lui e non noi a colpirlo direttamente sul suo pianeta?-domandò Perla camminando lentamente verso di lui –Sarebbe molto più semplice in modo tale da non devastare l’ecosistema del pianeta-
- Sarebbe più semplice questo è vero-esclamò il serafico camminando verso la gemma bianca potenziata,fermandosi davanti a lei con atteggiamento serio e distaccato –Ma non avremmo più il vantaggio giocare in casa,nel caso fosse lui ad aspettarci-esclamò lasciando cadere al minimo la fiducia della gemma –Poiché noi non conosciamo quali modifiche abbia apportato durante la sua permanenza sul mio pianeta,ma anzi noi conosciamo cose che lui non conosce riguardo questo pianeta-strofinandole il mento con la mano destra,per poi osservare ancora una volta tutto il gruppo di gemme,deciso più che mai a voler concludere questa guerra insensata e priva di logica –Illustro solo una volta il piano di difesa quindi fate attenzione alle mie parole-estraendo da dentro la sua giacca viola un fogli riegato più più volte su stesso,che mostrava al suo interno un disegno preciso di come dovrebbe svolgersi la guerra –La triade del fato sarà incaricata di proteggere Perla da eventuali attacchi nemici,mentre preparerà i suoi nuovi poteri-indicando Perla con il dito indice –Il gruppo originale affronterà il demone Sapher per abbatterlo e sconfiggerlo una volta per tutte,mentre le fusioni e capeggiate da me ed i generali con i loro rispettivi eserciti cercheranno di distruggere l’esercito di non-morti invocato da quel folle del mio vecchio amico,facendo in modo che non possano più riformarsi e tornare a combattere-illustrando ogni singolo punto del suo piano di battaglia
-E noi?!-esclamarono i due diamanti in coro,con Bianco che alzandosi dalla sua postazione di comando guardava stranita il  ragazzo,mentre Giallo ripresasi lentamente dalla batosta Cubic Zirconia,cercò di trovare dei punti deboli alla strategia di Kalimdor senza trovarli
-Voi occuperete delle retrolinee-esclamò con decisione –Interverrete solo quando non vi saranno altri fattori esterni provenire all’interno del campo-sistemando sì il colletto del vestito –Queste sono tutte le indicazione che vi ho potuto fornire prima che iniziasse la guerra-eseguendo una leggera espirazione –Siete pronti a fermare Serienor ed il suo folle piano?-ricevendo un incitamento positivo da parte di tutte le gemme,le quali non vedono il momento di distruggere una volta per tutte l’esercito serafico –Allora facciamo in modo che questa batosta non se la dimentichi mai più-alzando le braccia al cielo e ricevendo da ogni gemma il sostegno morale,fisico e psicologico,tale da poter accendere ancora una volta quel barlume di speranza che potrebbe decretare la parole fine a questo regno dell’incubo,portando ancora una volta il sole ad illuminare queste terre.
 
Note dell’autore
Io:Piccolo annuncio di servizio,Cubic Zirconia è cattiva
Diamante Giallo(sarcasticamente):Non si era capito
Io:Tu non l’avevi capito,quindi meglio che non ti intrometti
Diamante Bianco:Stavolta ha ragione
Perla:Hai commesso un errore gravissimo
Diamante Giallo:Va bene,ho capito sono un’inetta
Io:E come inetta chiudi il capitolo
Diamante Giallo:Va bene
Bene cari lettori e care lettrici ci vediamo al prossimo capitolo

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Capitolo 24
*** La guardiana dei morti ***


La guardiana dei morti
 
Il pianeta Star Seraph era in subbuglio,schiere di soldati e comandanti non-morti correvano e si preparavano per tutta la città,raccogliendo sotto ordine diretto di Serienor tutte le armi e le armature necessarie per distruggere l’esercito gemmico sul loro pianeta,revisionando i loro incrociatori e le astronavi d’assalto sotto l’occhio vigile del quarzo resuscitato,che osservava con attenzione scrupolosa ogni singola mossa dei suoi sottoposti,lucidando nel mentre la sua lama rosso sangue,immaginando nella sua mente di trucidare quante più gemme possibile affinché la piaga che rappresentano nell’universo venga finalmente debellata,manifestando un sorriso sadico sul volto mentre con una pietra cominciò ad affilare ancor di più l’enorme spada,non accorgendosi minimamente dell’arrivo del serafico mascherato alle sue spalle,che si sedette accanto a lui,scrutando senza emettere un suono il lavoro dell’esercito non-morto.
-Vuoi ammirare senza commentare lo splendido lavoro che il nostro esercito sta conducendo?-domandò mantenendo il suo sorriso malevolo,continuando imperterrito nel suo lavoro di affilatura,senza minimamente voltarsi verso di lui
-In verità volevo sapere cosa ti spinge a voler combattere contro i tuoi alleati?-girandosi verso di lui con espressione solenne,nascosta sotto quell’artefatto oscuro –A meno che tu non sia controllato da Serienor-
-Nessuno mi può controllare-esclamò con fredda indifferenza,riponendo la sua spada dentro il fodero cremisi –Questa è solo la mia rabbia che finalmente può avere libero sfogo-continuò alzandosi in piedi,guardando Lance con occhio truce ed intimidatorio –Hanno sempre voluto mia madre al posto mio ed ora assaporeranno cosa vuol dire essere sempre la seconda scelta-allontanandosi lentamente dalle macerie di quelle che una volta costituivano la piazza centrale della capitale
-Non stai pensando con chiarezza-ribatté Lance arrestando di colpo il lento passeggiare del ragazzo –La tua mente è offuscata dalla magia di Serienor-scendendo dal muretto decadente su cui era seduto –Tu non potresti mai far del male a coloro che ti hanno cresciuto e soprattutto alla tua ragazza-avanzando con lentezza verso il giovane quarzo,tentando di porgli una mano sulla spalla,venendo bruscamente respinto da una manata da parte di lui,che fece ritrarre velocemente il braccio di colui che cercava di farlo ragionare
-Tu non mi conosci-esclamò con rabbia crescente provenirgli da dentro l’animo corrotto –Tu sei solo un estraneo che si è insinuato nella mia vita come una piaga-stringendo con forza il pugno destro e puntando l’indice sinistro contro di lui –Tu sei solo…-venendo interrotto da un fascio luminoso bianco accecante,che costrinse il giovane resuscitato a coprirsi repentinamente gli occhi per la forte luce,mentre il serafico protetto dalla sua maschera poté scorgere distintamente l’immagine di un mostro deforme uscire da quello che sembrava un portale apparso dal nulla,che sparì con altrettanta velocità,consentendo anche al giovane ibrido di poter vedere il corrotto,sguainando con velocità la spada dal suo fodero e puntarla verso la misteriosa creatura dai lineamenti grotteschi
-CHI SEI?-urlò il quarzo rosa con determinazione,causando una risata compulsiva ed animalesca nell’essere appena apparso,lasciandolo apparentemente confuso e stranito dalla reazione della creatura
-Non pensavo che avessimo un nuovo elemento tra le nostre fila-esclamò l’entità ridendo con ancor più forza nelle sue corde vocali,portandosi due delle quattro appendici sulla sua folta chioma,strofinandosela divertita dalla domanda inutile posta dalla giovane gemma –E’ strano che tu non mi riconosca eppure ci siamo già incontrati in passato quando Nekroz dominava su Homeworld-osservandolo con occhio folle,venendo sfiorata improvvisamente da un proiettile,che le lasciò un piccolo graffio sulla guancia tumefatta,causando in lei una lieve reazione rabbiosa verso il serafico che teneva in pugno la sua doppietta nera come l’oblio ancora fumante per il colpo emesso dalla canna
-Cubic Zirconia-esclamò con rabbia mentre stringeva con forza il manico della sua arma –Ti sei finalmente rivelata per quello che sei veramente-
-Anche per me è un piacere rivederti Lance-strofinandosi la guancia con una delle sue quattro mani,assumendo un comportamento beffardo nei confronti del giovane serafico –Ne è passato di tempo dall’ultima volta che abbiamo avuto la possibilità di parlare-
-Non m’importa quanto tempo è passato-riponendo l’arma da fuoco dentro la sua giacca –Voglio solo sapere perché-incrociando le braccia
-Il perché di cosa?-domandò inclinando lievemente la testa verso destra
-Perché dopotutto quello che ho fatto per te hai tradito la mia e la fiducia di molti?-domandò cercando di mantenere la calma
-E’ solo questo che vuoi sapere?!-esclamò cercando di trattenere le risate –La ricerca del potere mi ha trasformato in quello che sono ora-assumendo nuovamente un volto folle con un sorriso maniacale sul volto  –Ovviamente un idealista come te non può capire cosa significa tradire per ottenere ancor più potere rispetto al passato-avvicinandosi con passo lento al serafico,mentre faceva roteare tutte e quattro le appendici con follia assoluta –Tu sei stato il mio trampolino di lancio e Diamante Giallo il veicolo che mi ha condotto dove sono oggi-continuò ridacchiando,ponendo lentamente la sua bocca il più vicino possibile al suo orecchio –Ora ho finalmente la forza per poter realizzare il sogno che abbiamo sempre coltivato-sussurrò con malizia,lasciando scioccato Lance dalle sue parole,il quale non riuscendo più a contenersi diede un pugno in pieno volto alla gemma deforme,che senza subire alcun dolore scoppiò in una nuova risata ancor più fragorosa della precedente,causando un senso di disgusto nell’animo del serafico,che lentamente cominciò ad allontanarsi dall’abominio insieme a Steven,il quale non riusciva neanche lui a comprendere come quell’orrore fosse un loro alleato,quando dal nulla comparve dinanzi a loro Serienor,che avanzava lentamente verso di loro con espressione di disappunto ed in procinto alla collera più oscura,generando un improvviso terrore nell’animo dell’ex cancelliera,la quale cominciò ad indietreggiare per la paura,fino a quando non perse l’equilibrio cadendo di schiena davanti all’anziano guerriero,che con occhio collerico non separava il suo sguardo da quello della spia
-Che cosa ci fai tu qui?-manifestando le sue ali verdi gigantesche da dietro la sua schiena
-Mio signore…io sono…-venendo interrotta dal comandante che sbattendo con violenza il piede a terra,generò una piccola scossa che crepò l’antico suolo in pietra,causando ancor più terrore nel cuore di Zirconia
-Ti sei fatta scoprire dall’esercito gemmico come una sciocca-esclamò digrignando i denti per il disappunto –Avresti dovuto prepararci il terreno per la nostra invasione ed invece…-sospirando pesantemente –Ora ti ritrovi qui di fronte a me con la coda tra le gambe-afferrando il martello da guerra dalla sua schiena,puntandolo verso il punto dov’era situato il suo gioiello –Dovrei eliminarti seduta stante ma mi servi viva per la guerra,quindi considerati fortunata che ancora mi torni utile-facendole cenno di rialzarsi e di seguirla –Noi due dobbiamo parlare al tempio-voltandosi successivamente verso Steven –E voglio che anche tu sia presente-ricevendo un mezzo inchino di riverenza come risposta affermativa –Invece Lance,voglio che tu finisca i preparativi per la guerra,le navi le voglio pronte prima di questa sera-materializzando attraverso una carta un portale bicolore bianco e nero,che fece sparire da davanti gli occhi imperturbabili del ragazzo i tre esseri,lasciandolo da solo ad affrontare il peso dei preparativi della guerra,dando alcune indicazioni ad alcuni soldati non-morti,quando repentinamente la sua attenzione venne distolta da uno strano sfarfallio luminoso provenire in lontananza verso le zone esterne della capitale.
Il giovane serafico si guardò inizialmente intorno sperando di non essere osservato da nessuno,camminando senza dare troppo nell’occhio verso un enorme cancello in pietra che portava davanti ad una distesa desolata e priva di vita,oscurata da delle nuvole perenni grigiastre che impedivano il passaggio dei raggi solari,illuminata unicamente da una scia luminosa bianca debole che s’insinuava all’interno di una fitta boscaglia di alberi fossilizzati,incamminandosi verso quella immensa distesa boscosa priva di linfa,percorrendo il percorso tracciato dalla scia senza esitare,scorgendo nel mentre gli scheletri di antichi serafici ancora dentro le loro armature e con in mano le loro armi,causando nell’animo del ragazzo un senso di tristezza per quelle povere anime che non hanno potuto ricevere una degna sepoltura,continuando imperterrito nella sua traversata fino a quando i suoi occhi non videro uno strano segno runico inciso sopra una delle tante cortecce grigio scuro,toccando con la mano la ruvida superficie,notando che l’incisione era recente,sospettando che qualcun altro all’infuori di loro avesse varcato le soglie del pianeta,chiedendosi il motivo per cui tale creatura avesse deciso di entrare in questo pianeta ostile,quando improvvisamente il bianco sentiero riapparve ancor più luminoso di prima,generando dentro quella fitta boscaglia un alone nebbioso,che oscurò parzialmente la vista del giovane,il quale girovagò senza poter più osservare il paesaggio intorno a lui,costretto da quella strana foschia a percorrere il sentiero,inconsapevole di cosa avrebbe potuto trovare alla fine della strada.
Egli continuò la sua lunga traversata,incapace con i suoi poteri di diradare quella nebbia sempre più fitta,che lo costrinse a brancolare nell’oscurità della foresta con la sola guida di quella linea lucente,tentando di mantenere la calma il più possibile,cercando di frenare la sua paura crescente assumendo un comportamento serio ed indifferente,porgendo nel mentre il braccio destro in avanti affinché potesse sentire in anticipo attraverso il tatto eventuali superfici od ostacoli,quando di colpo il palmo della sua mano sfiorò una parete liscia e priva di increspature,facendola scorrere lentamente sopra tale materiale,fino a quando non premette involontariamente una sorta di pulsante,che generò una lieve scossa sismica,creando una spaccatura in quella parete rocciosa che rivelò al suo interno un varco lievemente illuminato da delle torce con delle fiamme blu come il ghiaccio,rendendo ancora più tetro quel passaggio impervio ed apparentemente instabile viste le varie fratture e spaccature delle pareti e del soffitto,non scoraggiando il serafico che armato di coraggio entrò al suo interno,sentendo dietro di se chiudersi l’uscita,isolandolo ed impedendogli un’eventuale fuga,costringendolo ad avventurarsi all’interno di quelle mura che trasudavano un’energia negativa simile al giorno in cui trovò Sapphire all’interno del bozzolo metallico nell’asilo terrestre,provocando in lui le stesse sensazioni di disagio e di terrore provate unicamente durante quella missione,percorrendo forzatamente quel lungo tunnel,giungendo dinanzi ad i residui di un portone di pietra nera,distrutto e con i suoi frammenti sparsi per tutto il corridoio e dentro una grande sala circolare con tre statue che avevano la forma di tre guerrieri serafici identici,con un grande armatura pesante che copriva interamente il loro corpo e tre ali enormi esposte sulla loro schiena,mentre tenevano in braccio tre mannaie affilate con la lama spezzata.
Lance iniziò a camminare lentamente verso l’interno di quel grande salone,sentendo provenire dalle sue spalle un lieve venticello freddo,percependo improvvisamente una lieve energia emanata da una qualche forma di presenza aggirarsi dentro quell’antico salone,mettendo repentinamente sulla difensiva il serafico che sguainò la sua katana,tenendola obliquamente con la mano destra e sfoderando dalla giacca con la sinistra la sua doppietta,puntando entrambe le armi apparentemente verso il vuoto,cercando di scrutare con i suoi poteri la forma della creatura,riuscendo a visualizzare solamente uno spettro informe color rosso sangue,che volava senza controllo sopra la sua testa emettendo suoni gutturali ed urla agghiaccianti che riecheggiavano prepotenti addosso alle mura logore dal tempo.
-Rivelati invece di volare senza controllo sopra di me-esclamò con decisione sparando un colpo di avvertimento che colpì il soffitto della grotta,non scalfendolo minimamente e causando una lieve risata provenire dall’entità spiritica,la quale si fermò di colpo davanti a lui senza più muoversi
-Anche se è la prima volta che ti vedo separato da quella fusione,il tuo atteggiamento non è poi tanto differente dal passato-richiamando a se delle ossa sparse per tutta la grotta,che cominciarono ad unirsi,formando una sorta scheletro snello e dalle dimensioni simili a quelle di Lance,con lo spirito che s’insinuò al sopra di esse come una coltre salmastra,dando vita a quei resti consumati e generando al di sopra di essi una sorta di corpo astratto che assunse le sembianze del clone serafico Zero,il quale cominciò a fluttuare inesorabilmente verso di lui con espressione beffarda e derisoria sul viso
-Ti ho visto trasformarti in sabbia-esclamò senza provare alcuna emozione o sensazione –Tu sei morto eppure sei qui davanti a me-togliendosi lentamente la maschera dal viso ed osservando con i suoi occhi rossi lo spirito dinanzi a lui –Come fai ad esistere in questo mondo?-domandò riponendo entrambe le armi –E soprattutto come hai fatto a raggiungere questo pianeta?-
-Sarai pure un vero serafico eppure brancoli nel buio dell’ignoranza-esclamò ridacchiando Zero mentre fluttuava verso il centro della stanza sopra uno strano sigillo in pietra,che cominciò ad illuminarsi dello stesso colore del suo corpo etereo,generando dei flussi di energia che percorrevano dei canali sottostanti al pavimento,che alimentarono le statue di pietra sopra i piedistalli,i quali animati da quello strano flusso cominciarono a camminare verso il clone non-morto,alzando al cielo le loro armi spezzate,colpendo contemporaneamente tre fessure sul pavimento,spezzando in tre punti simmetrici il centro del suolo di pietra,rivelando sotto di essa una strana luce simile a quella che Lance vide durante il suo girovagare dentro la foresta,che si faceva sempre più forte e con uno strano meccanismo che la stava portando lentamente in superficie,rivelando un enorme cristallo azzurro spigoloso dove al suo interno vi era presente la figura di una giovane ragazza avvolta da un lungo abito cerimoniale azzurro,con dei capelli lunghi lisci dorati sparsi per tutto il cristallo,con le braccia incrociate rivolte sul petto che coprivano parzialmente una gemma ottagonale bianca situata al centro del petto.
-Chi è questa gemma?-domandò allo spettro,mentre si avvicinava cautamente verso l’enorme prigione cristallina,venendo rapidamente fermato dall’entità che con scatto fulmineo si frappose fra i due
-Non devi toccarla-esclamò con tono solenne -Oppure scioglierai il sigillo che le è stato applicato dall’originale Diamante Rosa durante la guerra tra gemme e serafici-
-Spiegati meglio Zero-esclamò fulminandolo con gli occhi –Dimmi il perché non dovrei liberarla?-
-Lei è Krystal custode del mondo dei morti per i serafici-iniziò osservando con la coda dell’occhio la donna addormentata dentro la prigione –Relegata in questo luogo per intrappolare gli spiriti irrequieti ed iracondi dentro questo limbo privo di pace-digrignando i denti per la rabbia nel ricordare la sua condizione
-I serafici non-morti sotto il controllo di Serienor però sono sfuggiti al controllo di questa guardiana-esclamò camminando intorno al cristallo azzurro
-Lui ha avuto il potere di spezzare il sigillo che li relegava in questo limbo,dando loro una forma corporea putrefatta affinché potessero ottenere la loro vendetta-rispose Zero osservandolo con indifferenza
-Lui sa della sua esistenza?-facendo ritornare nuovamente i suoi occhi verso l’immagine intrappolata e dormiente della guardiana femminile
-No-rispose con decisione,fluttuando al fianco di lui –Avesse saputo della sua esistenza l’avrebbe liberata per ricongiungersi alla sua amata ed insieme devastato l’intero universo-continuò con la sua spiegazione,non facendo attenzione al giovane serafico che poggiò delicatamente la mano sopra la prigione trasparente,causando l’improvviso risveglio della ragazza al suo interno,la quale aprì gli occhi blu come la notte,generando un energia tale da incrinare la sua prigione,con lo spirito che accorgendosi del danno causato da Lance,si avvicinò rabbiosamente a lui afferrando con le sue mani ossute il colletto della sua giacca,sollevando lentamente al cielo –CHE COSA HAI FATTO FOLLE?-urlandogli contro con forza
-L’ho liberata dalla sua prigionia affinché anche tu fossi liberato-spiazzando con le sua parole lo spirito che lo lasciò cadere immediatamente a terra –Ma mi serve un favore da parte tua prima che tu raggiunga il sonno eterno-continuò mentre la prigione della guardiana dietro di loro andava completamente in frantumi,rilasciando il suo corpo dal sigillo imposto dall’antico Diamante Rosa,con la donna che si guardava intorno,lasciando cadere il suo sguardo verso i due esseri serafici che silenziosamente si guardavano tra di loro con sguardo preoccupato,con lo spirito che voltò lentamente il suo viso verso di lei,osservandola con stupore e terrore allo stesso tempo.
-Tu devi essere Krystal-esclamò Lance spezzando quel momento di tensione avvicinandosi lentamente verso la donna,porgendole una mano per aiutarla a rialzarsi dal pavimento di pietra –Io sono Lance e sono colui che ti ha liberata dalla tua prigionia-
-Ti ringrazio nobile serafico-afferrando con dolcezza la sua mano,venendo aiutata con dolcezza a rialzarsi,barcollando mentre camminava e tenuta per un bracco dal giovane come una sorta di sostegno –Come posso ripagare la tua gentilezza?-domandò osservando con i suoi occhi grigi quelli rossi di lui
-Ti prego gentilmente di fornire nuovamente al mio amico una forma corporea affinché possa portare a termine una mia richiesta personale-esclamò voltandosi verso Zero,che con rassegnazione chiuse gli occhi in attesa che la guardiana dei morti eseguisse la richiesta del giovane serafico
-Se questo è il tuo desiderio,sarà un mio dovere esaudirlo dopo quello che hai fatto per me-estendendo il braccio verso lo spirito,aprendo il palmo della mano davanti a lui,irradiandolo con una luce azzurra come il cielo,estraendogli con i suoi poteri quello scheletro improvvisato,restituendo al clone al posto della sua forma etera un corpo fisico identico a quello che aveva prima del suo scontro contro il Cluster
-Ricorda il tuo compito-esclamò il serafico con decisione nei suoi occhi –Devi annientare le sue speranze e far propagare l’oscurità nel suo cuore,in modo tale da poter rilasciare il suo pieno potenziale-generando un portale cremisi varcato senza esitazione da Zero,che scomparve al suo interno –Ora Krystal è il momento che ti riporti da lui-continuò materializzando un secondo portale,varcato lentamente dai due,i quali si ritrovarono dentro una cattedrale,dove davanti ad un altare vi era Serienor insieme a Zirconia e Steven,mentre discutevano riguardo alle tattiche da attuare in guerra,con gli ultimi due che percepirono un rumore di passi farsi sempre più persistente,voltandosi verso il serafico con aria nervosa,attirando l’attenzione dell’antico guerriero che si voltò anch’egli verso di lui,rimanendo scioccato nel vedere la donna che stava trasportando alle sue spalle,mettendo da parte ogni azione stesse compiendo,avvicinandosi repentinamente verso i due ragazzi con espressione scioccata
-L’ho trovata dentro una grotta celata in una foresta-esclamò porgendo alla ragazza nel mentre una fiala contenente un liquido viola luminescente –So quanto tu l’abbia cercata in questi anni e quanto rancore tu abbia provato per le gemme,ma ora siete di nuovo insieme-osservando la ragazza bere il contenuto della provetta e riacquistare tutte le forze perdute
-Krystal sei viva-esclamò abbracciando la donna davanti a lui con forza –Pensavo di non rivederti mai più-ricevendo da lei un sorriso caloroso mentre gli accarezzava il viso segnato dalla vecchiaia,interrotta da Zirconia,che applaudì con ironia alla scena davanti a lei
-Una scena davvero molto toccante,ma le ricordo che tutte le nostre navi sono pronte per dare l’assalto ad Homeworld-esclamò l’ex cancelliera con una nota di disappunto decorarle la voce –Prima terminiamo questa guerra prima lei potrà dedicarsi alla sua dolce metà-
-Hai ragione-esclamò separandosi lentamente da lei,afferrandole però la mano con dolcezza –Homeworld finalmente conoscerà il significato della sofferenza che noi serafici abbiamo dovuto patire per causa loro-voltandosi verso l’uscita della cattedrale insieme a Krystal,seguito anche dallo Zircone e dal giovane ibrido –L’ora della verità è finalmente giunto-aprendo l’enorme portone dinanzi a lui –E’ arrivato il momento di salire sulle nostre navi e distruggere Homeworld una volta per tutte-incamminandosi verso il porto spaziale,dove i soldati non morti si stavano radunando,salendo ognuno dentro le loro navi d’appartenenza,mentre Lance rassegnato all’idea di non essere riuscito a far ragionare Serienor,anche dopo aver ritrovato la sua amata,si mise sul volto la maschera,incamminandosi anch’egli verso il porto spaziale,raggiungendo in poco tempo la nave ammiraglia,entrando al suo interno insieme ad i quattro esseri immortali,dentro la colossale nave nera,accendendo i motori e cominciando a fluttuare verso il cielo,dirigendosi inesorabilmente verso il pianeta madre delle gemme per dare inizio all’ultimo atto dell’antica guerra tra gemme e serafici.
 
Note dell’autore
Io:Krystal l’ultimo membro dell’esercito di Serienor ha fato finalmente la sua comparsa
Serienor:Con mio grande piacere
Lance:E mi grande delusione
Serienor:Per quale motivo?
Lance:Niente d’importante credimi
Cubic Zirconia:Sicuramente ha qualche lamentela senza senso da porre
Lance:No,ho deciso di rilassarmi e di non fare domande
Serienor:Megio,ora Zirconia chiudi il capitolo
Cubic Zirconia:Perché proprio io?
Io:Perché io,Lance ed anche Serienor ci secchiamo a farlo
Cubic Zirconia:Siete irrecuperabili
Cari lettori e care lettrici ci vediamo al prossimo capitolo ricco di emozioni

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Capitolo 25
*** Il potere della morte ***


Il potere della morte
 
In tutto Homeworld vigeva ormai lo stato di emergenza,tutte le gemme capaci di combattere si unirono immediatamente all’esercito nuovamente sotto il comando del generale Lancelot,allenate con passione ed ardore da Topaz,Amber ed Obsidian,cercando di istruire le nuove reclute temporanee al combattimento corpo a corpo ed a distanza,spiegando loro il funzionamento di ogni tipo di arma di arma fisica oltre quella che essi potevano naturalmente convocare,ingaggiando allenamenti duri ed al limite dello stremo affinché fossero preparate in fretta ad affrontare la minaccia nemica.
Le quattro fusioni,Lapis,Garnet ed Ametista aiutavano i meccanici ed i soldati incaricati alla manutenzione,fornendo assistenza durante la manutenzione delle armi e delle navi spaziali,attivando nel frattempo insieme a dei peridoti specializzati le difese planetarie un tempo disattivate e mai più rimesse in funzione,lasciate inattive ed in balie delle intemperie del tempo.
Kalimdor,Connie,Peridot,le tre perle ed i diamanti a differenza degli altri componenti della squadra stavano rinchiusi all’interno della sala di controllo ad elaborare strategie di difesa e di attacco,analizzando attraverso il computer olografico ogni possibile mossa e contromossa l’esercito nemico potesse compiere,con il serafico che sembrava apparentemente agitato e nervoso nel non riuscire ad elaborare una valida strategia,alzandosi improvvisamente in piedi e sbattendo con forza entrambi i pugni su una delle pareti,sospirando pesantemente cercando di calmarsi,risiedendosi dopo pochi istanti nuovamente sulla sua postazione,sistemandosi con la mano destra i capelli verde scuro all’indietro e riacquisendo rapidamente la propria compostezza davanti al gruppo di gemme e di umani.
-Mai come oggi è stato così difficile preparare un strategia-esclamò il serafico con lo sguardo basso,rivolto verso i tasti olografici della sua postazione –Non conosciamo molto del nostro nemico-giungendo entrambe le mani sotto il mento -Non sappiamo neanche il quantitativo effettivo delle sue forze o i poteri che hanno a disposizione-materializzando davanti a tutti loro l’immagine di Serienor da giovane –Che gioco malato e perverso hai imbastito per la tua vendetta contro l’impero gemmico?-domandò scrutando con attenzione la figura illusoria,sperando di poter ottenere da essa una qualche sorta di risposta
-Ormai è inutile farsi domande sulle modalità di questa guerra-esclamò con fermezza la perla bianca,attivando un programma all’interno del computer,che generò gli ologrammi di Zirconia e Lance accanto a quella del folle serafico –Dobbiamo trovare il modo di neutralizzare loro due per avere una qualche sorta di vantaggio-
-Perla ha ragione-esclamò Diamante Giallo scrutando le tre figure –Prima dobbiamo capire come neutralizzare Lance per avere un vantaggio enorme contro Serienor-
-E visto che conosciamo alla perfezione le sue caratteristiche penso che l’unica capace di tenergli testa sia proprio tu,Perla-disse Sky con tono malinconico,consapevole del terribile fardello che stava consegnando all’amica –Voi due avete gli stessi poteri,ma in chiave opposta-continuò,facendo cenno a Peridot di avvicinarsi e di poggiare una mano sopra il pannello,digitando alcuni comandi che le permisero di collegare la memoria della gemma al sistema operativo,trasmettendo dai ricordi del tecnico l’ultima parte dello scontro che i due amanti eseguirono all’interno del castello sulla Terra –Lui con il potere delle ali nere ha il potere di distruggere,mentre tu possiedi quello della rigenerazione-osservando l’ultima parte del duello,che vide l’apparizione dei due draghi complementari e la vittoria di Perla sul Generale –Tu sei l’unica che può affrontarlo,l’unica che può sconfiggerlo e l’unica che lo può salvare-concluse sospirando,generando un lieve cipiglio nel volto della gemma bianca,la quale aspettandosi di dover combattere un’altra volta contro il suo amato,cercò di farsi forza e di raccogliere tutto il proprio coraggio,non riuscendo però a lasciarsi sfuggire una lacrima scendere velocemente dal suo occhio sinistro e cadere rovinosamente sopra il tavolo,lasciando una piccola macchiolina trasparente leggermente riflettente
-Capisco che possa sembrare difficile-esclamò Diamante Bianco poggiandole con dolcezza entrambe le mani sulle spalle –Non ti lascerò portare questo peso da sola,ti aiuterò io a fronteggiarlo-ricevendo un lieve sorriso di gioia da parte della ragazza,che abbracciò di colpo la sovrana,la quale ricambiò rapidamente il gesto amorevole della perla,accarezzandole con cura la lunga chioma color pesca.
-Per quanto riguarda Cubic Zirconia…-iniziò Peridot venendo subito interrotta bruscamente dal diamante
-Lei è mia-sbattendo entrambi i pugni sopra la console di comando,distorcendo per poco tempo le tre immagini a causa della violenza del colpo dato al sistema di controllo –Lei pagherà per il suo tradimento nei miei confronti-esponendo i denti bianchi ed affilati allo stesso tempo –La distruggerò prima che possa chiedere pietà-causando un lieve terrore nel cuore dei presenti,nel vedere la sovrana adirata e con un lieve bagliore di aura dorata avvolgerle tutto il corpo
-Allora Serienor è mio-esclamò il serafico,osservando l’amico perduto –Lui mi dovrà dare…-venendo arrestato dal suono di un allarme provenire dal computer centrale,che fece scomparire le immagini dei tre nemici,materializzando al loro posto la mappa completa del pianeta ed indicando con un punto dov’era stato segnalato l’intrusione da parte di un nemico che il computer non riusciva ad identificare
-Vedo che qualcuno ha deciso di farci visita-esclamò con ironia la perla rosa,ridacchiando leggermente pensando alla sconsideratezza che quell’essere deve avere avuto nel penetrare dentro l’atmosfera planetaria –Non penso che si potrà rivelare un problema per il nostro esercito-
-Non possiamo mobilitare l’intero esercito per un solo essere-esclamò Kalimdor alzandosi dalla postazione di controllo,materializzando un piccolo portale dove fece cadere al suo interno un piccolo dispositivo azzurro a forma di piramide –Visto che ognuno di noi ha dei doveri da svolgere ho incaricato uno dei comandanti affinché se ne occupasse-risedendosi nuovamente e riattivando il simulatore olografico con l’immagine dell’esercito non-morto nemico,lasciando però nel mentre confuse le gemme presenti dentro la stanza,che si chiedevano a quale gemma avesse intenzione di affidare una tale missione,sorvolando rapidamente sulla questione e ricominciando insieme a serafico ad elaborare una strategia di combattimento contro l’esercito nemico.
Nel frattempo su di una radura incontaminata,lontana dai problemi della città imperiale e dalla guerra,Rhodocrosite stava seduta sopra la soffice erba verde scrutando il cielo azzurro irto di nuvole,ripensando a tutte le vicende che aveva vissuto e tutte le avventure che l’avevano condotta fino al punto in cui era arrivata,chiudendo gli occhi e rimanendo in balia di una soffice brezza che le accarezzava dolcemente il viso,rigato da delle lacrime improvvise che cominciarono a scorrerle copiose dagli occhi e che si riversavano senza controllo sopra le sue gambe e sulla calda brughiera,mentre con le mani stringeva con forza il terreno,strappando nel mentre alcuni fili d’erba per la rabbia.
-Com’è possibile che io non sia stata scelta dai guardiani?-si domandò ad alta voce,lasciandosi cadere all’indietro,poggiando bruscamente la schiena sopra il soffice terreno,portandosi entrambe le mani sopra il viso piangente –Che non si stata ritenuta degna del loro potere?-continuò guardando un nuvola che somigliava vagamente al volto sorridente del suo generale –Forse non sono stata ritenuta abbastanza forte per poterti salvare-mordendosi il labbro inferiore per la tristezza –Eppure tu mi hai sempre detto di trovare la mia forza da sola e di coltivarla per proteggere coloro a cui volevo bene-rivolgendo il suo sguardo alla gemma incastonata sul suo braccio –Ed invece non ho fatto altro che tradire e voltare le spalle a tutti quelli che confidavano in me-chiudendo gli occhi cercando di trovare conforto nei pensieri della sua mente –Forse hanno avuto le loro ragioni per non conferirmi tale dono-sospirando –Forse non merito altro che venire  mandata in frantumi e dimenticata una volta per tutte-percependo una strana presenza osservarla,alzandosi lentamente dal prato,guardandosi intorno,non notando nessuno dentro quella radura,quando improvvisamente non riuscì a scrutare una figura incappucciata osservarla da dietro un boschetto ai confini della vasta brughiera,cominciando a correre verso la figura per raggiungerla,la quale si addentrò dentro la fitta boscaglia,lasciando la gemma rossa da sola davanti all’ingresso di quel settore selvaggio di Homeworld,la quale con un minimo di timore vi entrò al suo interno,correndo dentro quella fitta boscaglia,tentando di non perdere di vista l’essere incappucciato,che correva veloce attraverso quel percorso accidentato e ricco di insidie,dove le radici ed i tronchi degli alberi costituivano un grande ostacolo per la marcia della gemma,che tentava in tutti i modi di fermare quello strano essere.
-FERMATI-gli urlò contro senza ricevere alcuna risposta dall’incappucciato,che senza fermarsi continuò nella sua corsa sfrenata,uscendo dalla foresta seguito dalla comandante dell’esercito,ritrovandosi all’interno di un’antica arena semi-distrutta,situata al centro di quella fitta boscaglia,con varie statute semi-distrutte rappresentanti i quattro diamanti originali,posti ognuno verso i quattro punti cardinali,con il loro sguardo di pietra che si rivolgeva verso il centro dell’arena,dove vi era una specie di piedistallo con un’incisione illeggibile situata ai piedi del parete marmorea erosa dal tempo
-Ora non mi puoi più scappare-esclamò Rhodocrosite,osservando il misterioso essere incappucciato,con corpo nascosto da una lunga cappa bianca,salire sopra il piedistallo vuoto –Dimmi perché mi stavi spiando?-invocando la sua ascia bipenne,puntandola verso l’entità che cominciò improvvisamente a ridere fragorosamente,causando una crescente irritazione nell’animo della gemma,manifestata dall’esposizione dei suoi denti affilati contro quell’essere misterioso –E spiegami perché stai ridendo?-sbattendo con violenza l’arma a terra,incrinando il pavimento in pietra usurato
-Sei così buffa e patetica-esclamò l’entità con una strana calma –Mi chiedo come tu sia potuta diventare un membro dell’esercito di Homeworld?-domandò retoricamente e con un pizzico di ironia nella sua voce -Eppure Diamante Giallo gli sceglie con cura i suoi cani da combattimento-
-Come ti permetti di chiamarmi in questo modo!-esclamò con foga,avventandosi con ferocia verso l’entità,eseguendo un’asciata verticale,che venne facilmente schivata dal nemico e che distrusse completamente il piedistallo di roccia
-Vedo che sei molto aggressiva e suscettibile-esclamò ridacchiando,mentre osservava la gemma estrarre con difficolta l’ascia incastrata dentro l’artefatto di pietra –E perdi facilmente le staffe quando non ottieni le rispose che vuoi-incrociando le braccia al petto –Ed allo stesso tempo sei insicura delle tue capacità-camminando lentamente intorno all’arena,seguito con lo sguardo dalla gemma che lo osservava cagnescamente –Prima mi hai chiesto il perché ti spiassi-fermandosi di colpo davanti a lei,portandosi entrambe le mani ai lati del cappuccio –Ma per ottenere tale informazione prima dovrai battermi in un duello-togliendosi il fastidioso tessuto bianco che gli copriva il volto e successivamente tutta la tunica ingombrante,esponendo agli occhi stupiti della gemma,un essere vestito con un abito elegante rosso fuoco,con il viso simile a quello di Lance,ma rugoso e deturpato,con un occhio metallico,una fossa informe incavata sulla fronte e dei capelli neri opachi che gli cadevano sul volto
-Tu chi sei?-domandò stupefatta la gemma stringendo con forza la sua ascia bipenne –E come fai ad avere l’aspetto di Lance?-
-Diciamo che per il mio aspetto quasi simile all’originale ringrazio la tua sovrana-esclamò ridacchiando,portandosi una mano sul petto ed eseguendo un mezzo inchino –Ma adesso bando agli indugi,il mio nome è Zero,incaricato di eliminarti e di distruggerti-evocando un fioretto francese lunghissimo e lucente,con un impugnatura in pelle nera e con una guardia crociata a forma di spirale che copriva in parte la mano del serafico,avventandosi con velocità contro la gemma rossa con veloci e violenti affondi schivati con difficoltà dalla comandante,che tentò di passare all’offensiva,venendo però sopraffatta dalle rapide stoccate eseguite dal copia,che sbattevano con violenza contro la superficie corazzata dell’ascia bipenne,impedendole di sferrare una controffensiva,rimanendo in balia di quella copia deforme di Lance,che con un calcio improvviso fece volare lontano l’arma della sua avversaria –Pensavo che avrei affrontato un duello più avvincente e divertente-esclamò scuotendo la testa in segno di disappunto –Ed invece mi ritrovo ad affrontare una gemma inutile-dando le spalle a Rhodocrosite,la quale ringhiò solamente alle accuse dello sfidante,non riuscendo a muoversi e costretta a subire le parole umilianti e scottanti che la colpivano direttamente nell’animo –Sinceramente non comprendo cosa Lance abbia visto in te-rigirandosi nuovamente verso di lei,agitando con incuranza l’arma al cielo
-Sinceramente non l’abbiamo capito neanche noi-esclamarono tre figure scendere repentinamente dal cielo,ormai oscurato da una fitta coltre di nuvole,che avvolgeva l’intero stadio,posizionandosi sugli spalti ed osservando divertiti la scena dinanzi a loro,con Zero che sorrise nel poter vedere dopo tanti anni coloro che l’hanno salvato dalla distruzione.
-Quindi non sono l’unico a pensarla in quel modo?!-esclamò Zero ridacchiando,rivolgendo la sua attenzione unicamente alla triade del fato seduta compostamente sopra le panchine in pietra erosa
-Lance ha visto un potenziale in ognuno di noi-iniziò Leyline giocherellando con i suoi globi –Ma osservando questa gemma,non riesco a comprendere cosa lui abbia visto-portandosi una mano sopra la bocca,cercando di fermare un lieve risata fuoriuscire prepotentemente dalle sue corde vocali
-Io fossi in voi non la sottovaluterei-esclamò Geass guardando la gemma rossa,camminare lentamente verso la sua ascia conficcata sopra una delle quattro statue
-Infatti lo scontro non è ancora giunto al termine mio caro Zero-esclamò Genesis con uno strano sorriso sul suo viso,mentre Rhodocrosite cominciò a correre freneticamente verso il clone,incurante che la sua avversaria,si fosse lanciata all’attacco,sollevando la sua ascia bipenne e saltando contro di lui,pronta a tagliarlo a metà,ma al momento dello sferrare il colpo,egli si voltò velocemente,bloccando senza fatica il colpo d’ascia con il suo fioretto,scaraventandola nuovamente e con ancor più violenza contro la parete dell’arena,con la gemma che cadde rovinosamente al suolo senza rialzarsi
-Tu non hai ancora capito che sei destinata a perire-avvicinandosi lentamente verso la comandante con andatura lenta e decisa –Finché non comprenderai chi sei veramente,tu sarai destinata ad essere sempre sconfitta-fermandosi dinanzi ad lei,dandole un violento pestone sull’addome ed infilzando sempre più in profondità il tallone dentro l’armatura semi-distrutta –Ma ho deciso di essere clemente e magnanimo-sollevando al cielo il fioretto e puntandolo contro la sua gemma –Ti concederò una morte veloce ed indolore-affondando velocemente la lama contro il gioiello rosso incastonato sul braccio,venendo repentinamente fermato da un raggio azzurro provenire in lontananza che gli congelò l’intero braccio destro,costringendolo ad allontanarsi dalla sua sfidante,mentre un piccolo gioiello con i capelli rosso fuoco apparì improvvisamente dinanzi a lui,ponendosi con volto aggressivo ed iracondo davanti alla sua amica ferita e malconcia per la battaglia.
-Meno male che sono riuscita ad arrivare in tempo-esclamò Sapphire evocando due lame ghiacciate ed affilate –Kalimdor mi aveva detto che un pazzo aveva osato addentrarsi nell’atmosfera interplanetaria,ma non pensavo fossi tu-esponendo i denti con ferocia –PERCHE’ HAI ATTACCATO UNA TUA AMICA SENZA MOTIVO?!-gli urlò rabbiosamente,causando una leggera risata compulsiva nel serafico,il quale portandosi la mano sinistra sopra il braccio congelato,emise una scia rossa incandescente,liberando rapidamente il suo arto dalla morsa congelante
-Non so per chi tu mi abbia scambiato-sistemandosi con cura i capelli con la mano –Ma non ti devi intromettere in questa lotta-schioccando le dita,osservando con la coda dell’occhio la triade del fato avventarsi contro la comandante,incatenandola attraverso catene di energia indistruttibili,che le impedirono ogni movimento,trasportandola sotto mille imprecazioni da parte del piccolo gioiello azzurro sopra gli spalti ad assistere impotente al duello tra i due esseri immortali –Ma ora ritornando a noi-voltandosi verso la gemma rossa,manifestando la sua ala scheletrica bianca –E’ arrivato il momento di concludere ciò che avevo iniziato,camminando nuovamente verso la guerriera,la quale si alzò nuovamente da terra ansimante e con un’espressione iraconda sul viso,con gli occhi completamente bianchi e prive di pupille o iridi e con una lieve aura nera salmastra,che le copriva quasi completamente il suo corpo,versando nel frattempo lacrime di pece,che scendevano copiose dalle sue orbite vuote
-Distruggere-esclamò ciondolando con lentezza verso di lui –Nessuna pietà-materializzando una falce nera dal suo gioiello completamente oscurato,causando una certa paura nei quattro esseri,che osservavano la trasformazione della compagna con terrore,con Zero l’unico soddisfatto nel vederla ridotta in quello stato privo di coscienza e di razionalità
-L’aura di morte-esclamò con ardore,respirando a pieni polmoni quell’aria salmastra –Solo un essere ogni mille anni può ereditare tale potere-osservando compiaciuto la gemma,trasformarsi lentamente,con il colorito dei suoi capelli allungare ed infoltirsi tipo quelli di un quarzo e diventare di un colore bianco puro –Ma nessuno riesce mai a domarlo-udendo un urlo primordiale ed atroce provenire dalla gemma,che corse con velocità disumana contro di lui,eseguendo una falciata verticale fulminea,che venne difficilmente schivata dal clone serafico e che distrusse parte dell’arena
-Tu morirai-esclamò Rhodocrosite venendo avvolta da un armatura composta da ossa –Niente rimarrà di te in questo mondo-eseguendo un secondo colpo contro il serafico,andato a vuoto grazie ai riflessi fulminei del clone –Tu mi darai altro potere con la tua morte-assumendo un’espressione delirante,con un sorriso sadico sul volto,che esprimeva tutta la follia ossessiva che si era impadronita dell’animo della gemma
-L’oscurità ora è stata esposta-pensò in fretta il clone serafico,mentre schivava con difficoltà ogni singolo colpo o fendente eseguito dal folle combattente –E’ arrivato il momento di…-venendo colto alla sprovvista da Rhodocrosite,che lo infilzò al centro del petto con la sua falce,alzandolo al cielo e giocherellando con il corpo gravemente danneggiato di Zero,con il sangue che scendeva copioso dal torace e cadeva sopra il viso compiaciuto della gemma oscura,che leccava avidamente ogni singola goccia
-Mi darai più forza con la tua morte-esclamò sorridendo malevolmente,rimanendo improvvisamente confusa nel vedere ridacchiare debolmente il clone –Che cos’hai da ridere?-
-Sono già morto una volta-poggiando una mano sopra la lama della falce,generando un alone rameico e polverizzando istantaneamente la lama che prima l’aveva perforato –Secondo te non sono capace di respingerla ancora una volta-appoggiando una mano sul petto della gemma colossale,risucchiando dentro di se l’alone oscuro che la ricopriva,riconferendo rapidamente a Rhodocrosite il suo normale aspetto,osservando nel mentre la comandante piangere copiosamente e sbattere i pugni al suolo con violenza
-Mi ero ripromessa di non fare più uscire quell’oscurità-esclamò piangendo,poggiando la testa al suolo per la vergogna –Avevo quasi eliminato la persona a cui tenevo di più a causa di quel potere-digrignando i denti per la rabbia –Ora capisco perché i guardiani non mi hanno concesso fiducia-
-Tu possiedi un potere che va oltre la normale comprensione-esclamò Zero,zoppicando lentamente verso di lei,premendosi il petto per il dolore con la mano sinistra –Forse non sarai in grado di controllarla da sola-inginocchiandosi davanti alla gemma e tendendo la mano destra fino a raggiungere il suo viso –Ma insieme potremmo riuscire a domarla-ansimando sempre di più per il dolore causato dalla ferita,causando una strana apprensione nella comandante che lo prese repentinamente tra le sue braccia,aiutandolo a distendersi sopra la superficie rocciosa e con le lacrime che le cadevano spora il volto rugoso del clone,il quale sorridente cercava di consolarla,accarezzandole il viso con la mano
-E’ impossibile controllarla-stringendo improvvisamente a se il clone serafico –Nessuno può aiutarmi-
-Sono già trapassato una volta,concedimi di aiutarti prima di salutare nuovamente questo mondo-esclamò toccando con la mano il gioiello della gemma rossa –Io ho il potere di domare e controllare questa forza-esclamò venendo avvolto da un alone rosso e nero,che lo faceva diventare sempre più trasparente –Diventerò un tutt’uno con il tuo spirito,acquisirai i miei ricordi e le mie abilità-continuò,mentre la triade del fato e Sapphire,ormai libera,si avvicinavano a loro con le lacrime che minacciavano loro di uscire dagli occhi,soffermandosi dinanzi ai due esseri con volto triste –Questo è il mio dono per te-avvolgendo con la sua aura anche il corpo della gemma,il quale si trasformò nuovamente nella sua forma oscurità,ma che a differenza della versione precedente,i suoi capelli erano di un colore nero lucido,i suoi occhi avevano due iridi di due colori distinti,la sinistra rosso cremisi e la destra verde smeraldo ed il suo corpo non più vestito da ossa,manteneva la sua armatura verde e nera,con l’aggiunta di sfumature rosso lava sugli spallacci
-Però è un vero peccato-esclamò Zero diventando sempre più evanescente,lasciando fluire dal suo corpo strane sfere di luce rossastre–Mi sarebbe piaciuto-con le ultime lacrime che gli uscivano lentamente dagli occhi –Avere una compagna su cui fare affidamento-concluse svanendo completamente dalle braccia della guerriera,lasciando dietro di se solamente il suo fioretto ed una pioggia di luce ascendente verso il cielo.
-Addio Zero-esclamò la guerriera alzandosi in piedi e raccogliendo il fioretto,infilzato dentro la ruvida pietra e riponendolo dentro il fodero situato accanto ad essa –Sarebbe piaciuto anche a me fare squadra con te-pensò scrutando con lo sguardo il cielo nuvoloso,che lentamente si aprì rivelando un piccolo raggio solare che le sfiorò dolcemente il viso,facendola sorridere ed asciugandosi gli occhi umidi dalle lacrime precedentemente versate,voltandosi verso i suoi compagni di squadra,finalmente sollevata da quel grande fardello che ha sempre dovuto sostenere da sola,camminando con di loro verso l’uscita di quell’arena distrutta e devastata dalla battaglia,dirigendosi verso la capitale,pronti ad affrontare con ancor più determinazione la minaccia dell’esercito non-morto,mantenendo vivo nei loro cuori il ricordo di Zero e del suo sacrificio pur di aiutare una di loro in un momento di difficoltà,facendole riscoprire la luce e la bontà che alberga nel cuore di ogni essere vivente.
 
Note dell’autore
Zero:Ed anche in questo racconto esco velocemente di scena
Io:Avrai avuto poche parti,ma sono state cruciali
Zero:Sarà anche vero,ma mi sarebbe piaciuto rimanere con lei ad aiutarla
Io:Sono sicuro che hai fatto il massimo che potevi
Zero:Lo penso anche io
Io:Ora che ne pensi visto che forse potrà essere l’ultima volta che ci vediamo…di chiudere il capitolo?
Zero:Sarebbe un onore
Cari lettori e care lettrici spero che abbiate goduto a pieno questo capitolo,sperando che aspettiate con ancor più fervore l’uscita del prossimo
Io:Davvero elaborato
Zero:Se devo uscire di scena,lo voglio fare in grande stile
Io:Concordo amico mio
Zero(uscendo dalla stanza con le lacrime agli occhi):Autore…Grazie
Io(piangendo e sorridendo nel vedere il suo personaggio uscire dalla porta):Grazie a te invece,amico mio

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Capitolo 26
*** Due animi,Un solo essere ***


Due animi,Un solo essere
 
Oscurità e ombre erano presenti in un mondo di tenebre senza luce,nessuno spiraglio di salvezza era presente in quel luogo malsano,consumato da un aria violacea di fumi tossici che rendevano quasi impossibile poter osservare un’orrida pianura secca e senza vita,con fili d’erba appassiti che si piegavano alla spietatezza di quel luogo,con il sole coperto dalle nubi cineree e dalle vaste rocce grigio scuro che rendevano ancora più tetro quell’ambiente amorfo,con Lance che vi camminava al suo interno con passo incerto e confuso,quasi fosse stordito dall’aria malsana e dall’odore di cadaveri in putrefazione che diventava ogni secondo sempre più intenso,continuando però imperterrito nella sua marcia,quasi fosse alla ricerca di qualcosa o di qualcuno,vagando senza meta in quel luogo tenebroso e girando più volte la testa come se si sentisse osservato,sfoderando repentinamente la sua spada dal fodero poggiato sulla schiena e tenendola nella sua mano destra per difendersi in caso di attacco.
-Io so che sei qui-sussurrò continuando a barcollare vistosamente,riuscendo a malapena a tenersi in piedi –Perché non ti mostri?-respirando sempre più faticosamente,cadendo in ginocchio dopo pochi istanti per la fatica generata dalla mancanza di aria respirabile
-Il semplice fatto di guardarti mi disgusta-disse una voce provenire dalle tenebre,con un lieve rumore di passi in sottofondo –Hai compiuto il gesto più deplorevole che potesse esistere-continuò l’essere che assumeva lentamente un aspetto umanoide più si avvicinava al serafico –Anche se l’hai fatto per proteggere i tuoi amici,non hai fatto altro che causare la morte di un bambino innocente–esclamò l’entità fermandosi dinanzi a Lance,il quale alzando lentamente il viso,scorse nitidamente la figura torreggiante della sua metà oscura,con viso deluso e disgustato allo stesso tempo e con delle vene nere che si erano diffuse in tutto il suo volto come una piaga –Sapher era un mostro,ma conosceva il valore dell’onore verso i propri compagni e coloro che lo hanno accudito-
-Sapher non mi è stata lasciata altra scelta-esclamò il ragazzo tossendo pesantemente per l’odore malsano dell’ambiente –Non mi è stata data l’occasione di decidere-
-Invece hai avuto tale occasione-rispose con tono lievemente adirata,celato da un’indifferenza tagliente come una spada,che trafisse simbolicamente il cuore del serafico –Hai permesso al tuo nemico di infondere il seme del dubbio nel tuo animo-lanciandogli mentre parlava una maschera per resistere ai fumi nocivi del mondo oscuro –Hai permesso ad un vecchio di far leva sulle tue debolezze-mostrando i suoi denti affilati ed appuntiti come quelli di un demone –Ed ora tu pagherai le conseguenze di questo cammino con il sangue ed i cocci dei tuoi amici-
-Io non permetterò che qualcuno elimini qualcuno dei miei amici-esclamò indossando la maschera,alzandosi lentamente in piedi a fatica
-Non puoi-esclamò con decisione Sapher,materializzando il suo spadone nero ed infilzandolo con forza sopra l’arido terreno –Perché sarai proprio tu il fautore della loro morte-continuò ridendo malevolmente –Sarai tu il loro esecutore-puntandogli l’enorme arma contro il viso –Ricorda che hai scelto un cammino oscuro e senza possibilità di tornare indietro-osservando con malizia la paura crescente del ragazzo –Tu tornerai ad essere lo stesso mostro della guerra di rivoluzione-
-MAI!-urlò ferocemente,scansando con violenza lo spadone dal suo volto con un fendente scomposto della sua katana –NON MI TRASFORMERO’ NUOVAMENTE IN SAPHER-
-Sei sicuro?!-continuò a ridere maniacalmente il lato oscuro del serafico –Eppure riesco a vedere ancora vividamente il volto agonizzante di Steven,mentre Moldavide frantumava la sua gemma con la sua falce,mostrandolo a tutti come fosse un trofeo-
-STAI ZITTO!-esclamò Lance,perdendo la presa dalla sua arma e portandosi entrambe le mani sopra le orecchie cercando di non udire le parole taglienti della sua controparte
-Finché siamo in un questo mondo tu potrai udire la mia voce anche se tenterai di ostacolarla-avvicinandosi lentamente al ragazzo,che cercava di allontanarsi sempre di più dal suo inquisitore –Non potrai scappare mai da me-materializzando dal suolo tre mura di pietra che circondarono il serafico,senza concedergli alcuna via di fuga dalle parole strazianti emesse da Sapher
-Perché mi stai facendo questo?-domandò quasi piangendo e raggomitolandosi su se stesso
-Perché non voglio vederti ancora una volta rimpiangere coloro che hai perso-assumendo un’espressione rabbiosa e triste allo stesso tempo –Il giorno in cui siamo entrati in quella stanza dove trovasti Sapphire,ho potuto udire le urla dei morti-infilzando con forza lo spadone al suolo,stringendo i pugni e digrignando con forza i denti per la rabbia –Ho potuto vedere le anime dei nostri soldati caduti martoriate e devastate,con i loro arti sezionati ed i loro corpi pieni di ferite e di suture-continuò facendo rabbrividire sempre di più il serafico,che osservò con orrore e spavento il suo doppio,che piangeva copiosamente –A differenza tua io ho visto attraverso questo mondo ogni singola anima che abbiamo trucidato senza pietà-respirando pesantemente ed osservandosi le mani,dal cui palmo cadeva del sangue quasi nero –Non voglio vedere anche Perla e Lapis insieme a loro-sedendosi con aria stanca sopra il suolo,respirando faticosamente e distendendo ogni singolo muscolo contratto del suo corpo,osservando nel mentre Lance riassumere una posizione eretta ed avvicinarsi cautamente verso di lui e poggiargli con delicatezza una mano sulla spalla destra,tentando di rassicurarlo
-Posso comprendere la tua paura ed il tuo odio-guardandolo dritto nei suoi occhi vitrei e pieni di lacrime –Ma ho tentato di fermare questa guerra sacrificando pure la nostra felicità-sedendosi dinanzi all’entità oscura,infilzando anch’egli la sua lama accanto a quella di lui –Eppure non è bastato-osservando con decisione il viso del serafico oscuro –Troppi hanno complottato contro di noi,molti ci rimetteranno la vita e sappiamo entrambi che non riusciremo a salvare tutti questa volta-
-Questo è anche vero-disse Sapher con voce dismessa e rauca per le lacrime,distogliendo il suo sguardo da quello della sua parte lucente -Ed anche se fossimo rimasti dalla parte di Homeworld,non credo che avremmo avuto la forza di proteggere il pianeta-
-Anche se ora siamo dalla parte del male-esclamò con ardore provenire dal suo animo –Anche se siamo luce ed ombra,noi traiamo sempre il nostro potere dall’oscurità-alzandosi in piedi e tendendo una mano verso il suo doppelganger –E’ arrivato il tempo di chiudere con i dualismi,di smettere di essere due persone e di diventare un'unica entità-
-Perché divisi cadremo-iniziò Sapher,afferrando con forza la mano del suo opposto
-Ma insieme resisteremo-esclamò tirandolo a se,generando un fascio luminoso fulmineo,che diradò il cielo e diede nuova vita a quel terreno ombroso e malsano,generando al posto delle due entità,un unico essere con in mano entrambe le armi e con le palpebre chiuse,che stava immobile nello stesso punto i cui opposti era scomparsi,lasciandosi cullare dal dolce vento puro che scompigliava i suoi capelli,aprendo lentamente i suoi due occhi ritrovandosi non più in quel luogo etereo,ma disteso sopra un freddo materasso all’interno di una piccola cabina passeggeri,arredata da uno scarno arredamento,dove erano presenti intorno a lui solamente un tavolo con una specchio ed una sedia,alzando lentamente il busto,scendendo da quello scomodo letto ed avvicinandosi verso quello specchio lucente.
-Siamo finalmente una cosa sola-togliendosi lentamente la maschera dal volto e toccando con il palmo della mano la superficie riflettente,venendo interrotto da un improvviso bussare,che lo distolse dai suoi pensieri,costringendolo ad avviarsi verso la porta per aprirla,rivelando dietro di essa la figura minuta di Krystal,che si sfregava lievemente le mani come se fosse turbata e nervosa,con il serafico che la invitò con un cenno della mano ad entrare,chiudendo rapidamente la porta dietro di loro.
-Lance ho bisogno di parlare con te di una cosa-respirando velocemente e sedendosi sopra la piccola sedia di metallo opaco
-Qualunque cosa mia cara-eseguendo un lieve inchino di rispetto,accomodandosi delicatamente sopra la punta del materasso –Che cos’è che ti turba?-domandò poggiandole con delicatezza una mano sopra quelle della gemma
-Si tratta di Serienor-rivolgendo i suoi occhi verso quelli del ragazzo –E’ cambiato-lasciandosi sfuggire una piccola lacrima dall’occhio sinistro –E’ ossessionato dalla sua sete di vendetta nei confronti dell’impero,che non fa altro che pianificare strategie e contromosse per annientare ogni singola gemma dell’universo-mordendosi il labbro inferiore con i denti –Io…Io…ho paura che non mi ami più e che voglia frantumarmi dopo la guerra-lasciando scendere copiose le sue lacrime
-Krystal non ti posso permettere di pensare una cosa del genere-spiazzando la gemma con le sue parole,la quale aprì gli occhi completamente,alzando rapidamente la testa verso il viso solenne del ragazzo –Anche nel l’ora più buia,l’unica cosa a cui non possiamo smettere di pensare nel profondo del nostro animo è il sentimento d’amore che proviamo per la nostra compagna –esclamò stringendo con entrambe le mani quelle della ragazza –Ho perso tutto in passato proprio come Serienor-osservando con i suoi occhi decisi quelli incerti di lei,che lo guardavano quasi rapita dalle sue parole –Sono diventato un mostro senza anima e solo dopo ho riacquisito nuovamente la padronanza di me stesso-lasciando comparire sul suo volto un piccolo sorriso triste,ma allo stesso tempo pieno di speranza –Per quanto folle un uomo possa diventare,non bisogna mai abbandonarlo a se stesso-
-Sei proprio come tuo padre Kalimdor-esclamò sorridendo la ragazza –Ha sempre cercato di fare sempre la cosa giusta,anche sapendo che l’avrebbe portato a scontrarsi contro quello in cui credeva-spostando il suo viso lentamente verso lo specchio,osservando con tristezza la sua figura riflessa –Invece io non ho fatto altro che nascondermi dietro la paura,compiendo azioni che io stessa ora mi pento di aver fatto-avvicinado entrambe le braccia al petto,stringendo il suo corpo improvvisamente tremante –La verità per cui io ero rinchiusa in quel cristallo non è perché mi ci ha forzato Diamante Rosa-sospirando pesantemente,cercando di trovare la forza di confessare finalmente la verità –Ma è stata una mia decisione-lasciando leggermente scioccato il serafico per quella rivelazione –Ho tradito Serienor,facendomi usare come collettore di anime da parte di Diamante Rosa,in modo tale che i serafici avessero sofferto anche durante la morte…-venendo interrotta da Lance,che gli poggiò con delicatezza un dito sopra le labbra,arrestando le sue parole e paralizzandola,impedendole con quel semplice gesto di reagire
-La paura può farci compiere scelte di cui non andremmo mai fieri mia cara Krystal-facendo scorrere delicatamente il sito sopra il suo viso,accarezzandole successivamente con il palmo della mano la sua guancia rossa dalle lacrime –L’importante però è sapere sempre andare avanti e cercare di fare il possibile per riscattarsi e rimettersi in gioco ancora una volta-alzandosi in piedi ed avvicinandosi anch’egli allo specchio,osservando nuovamente l’immagine riflessa su di esso
-Tuo padre sarebbe davvero molto fiero di sapere il tipo di uomo che sei diventato-posizionandosi accanto a lui con leggiadria,guardando i loro due volti in quella superficie riflettente,che sembrava come se riuscisse mostrare il loro lato interiore,celato dentro i loro corpi
-Se soltanto avessi avuto la possibilità di conoscerlo meglio-lasciando scivolare dolcemente una lacrima per tutto il suo viso –Mi sarebbe piaciuto apprendere qualcosa anche da lui-
-Non hai bisogno di imparare proprio niente da lui-esclamò la ragazza,rivolgendo il suo viso verso quello di Lance –Già possiedi tutte le sue doti-poggiando dolcemente la testa sopra la spalla di lui –Il suo onore,la sua voglia di giustizia e la sua compassione-venendo spiazzata dal ragazzo,che di colpo la abbracciò stretta a se,poggiandogli dolcemente la fronte sopra i suoi lunghi capelli dorati
-Tu sei davvero quello di cui Serienor ha bisogno-separandosi lentamente da lei ed avviandosi verso l’uscita della sua cabina,facendo cenno alla ragazza di accompagnarlo,la quale senza più timore e paura camminò insieme a lui attraverso quelle mura infestate da serafici non-morti,raggiungendo la sala di controllo dove Steven,Serienor e Cubic Zirconia discutevano riguardo al loro piano d’assalto,avvicinandosi lentamente a loro e soffermandosi dietro la figura dell’antico serafico,che senza voltarsi,osservò con la coda dell’occhio i due ragazzi fermi dietro di lui.
-Lance ti sei finalmente svegliato-esclamò con uno strano sorriso sul volto,mentre con le mani impostava varie pedine intorno alle carte astrali planetarie –Ti stavo aspettando-sbattendo con violenza una pedina due volte più grande delle altre al centro di quei fogli,girandosi velocemente verso di lui con insana follia,facendogli un rapido cenno con la mano,inviatandolo a seguirlo fino a raggiungere,rimanendo pur sempre all’interno della sala di controllo,un armadio d’acciaio rinforzato di colore nero,aprendolo di scatto con entrambe le mani e rivelando al suo interno i tre componenti dell’armatura dorata e uno strano violino nero con un fuoco fatuo rosso stilizzato sul retro –Io voglio che sia tu ad indossare questo equipaggiamento-porgendogli l’armatura del berserker,la spada delle mille verità e lo scudo invalicabile –Tu sei l’unico che può evocare in questo universo l’albero della vita-con il serafico che porgendo con delicatezza i tre componenti dell’armatura a Krystal,la quale si avvicinò con curiosità verso i due serafici,allungò il braccio verso il violino oscuro,afferrandolo con delicatezza insieme al suo archetto affilato come una lama di rasoio
-Come hai fatto ad ottenere questo strumento e ad aggiustarlo?-domandò basito il ragazzo,osservando intensamente gli occhi decisi e malevoli dell’anziano –Era stato danneggiato irreparabilmente durante la guerra di ribellione avvenuta sulla Terra-
-Lance anche io ho i miei metodi per ottenere quello che mi serve-rispose in modo enigmatico,lasciandolo ancora più confuso per quelle parole prive di certezze –Ma oltrepassando il modo in cui ho ottenuto l’altro violino dell’evocazione-osservando i pezzi dell’armatura dorata nelle mani della sua compagna –Evocherai l’albero della vita Ain Soph Aur e restituire nuovamente vigore al tuo popolo?-
-Non mi sembra di avere altra scelta-cominciando ad indossare lentamente i vari pezzi dell’armatura,osservando nel frattempo il cielo stellato dell’universo e scorgendo un piccolo pianeta in lontananza che si faceva sempre più grande e definito
-Siamo ormai quasi giunti ad Homeworld-esclamò Serienor convocando il suo martello da guerra,puntandolo in direzione del pianeta madre delle gemme –L’ora della resa dei conti finale è appena giunta e noi otterremo finalmente la nostra vendetta-ridendo fragorosamente,mentre la nave si avvicinava inesorabilmente verso l’ultimo campo di battaglia di questa lunga guerra,che avrebbe finalmente consegnato all’universo e ai suoi custodi il nome del vincitore e il sangue e le ceneri degli sconfitti.
 
Note dell’autore
Io:L’ultimo atto prima dell’inizio di questa guerra
Lance:Il momento della verità è appena giunto
Serienor:E’ nessuno ci potrà impedire di ottenere vendetta
Krystal:Anche se spero si concluda con il minimo di morti possibile
Serienor:Più sono meglio è
Lance:Tanto sempre morti ci dovranno essere,le guerre così funzionano
Io:Ma ora invece di parlare di guerre,perché qualcuno di voi non chiude il capitolo?
Serienor:Krystal che ne dici di farlo tu questa volta?
Krystal:Molto volentieri
Bene care lettrici e cari lettori ci vediamo al prossimo entusiasmante capitolo

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Capitolo 27
*** La sofferenza nel cuore di una perla ***


La sofferenza nel cuore di una perla
 
Su Homeworld la tensione era visibile in ogni essere all’interno del pianeta,ognuno si stava preparando per l’imminente guerra contro l’esercito serafico senza trascurare alcun dettaglio,cercando di impostare al meglio la propria condizione fisica e la propria determinazione per poter affrontare uno scontro,che si rivelerà ancor più sanguinoso della guerra di rivoluzione gemmica,con tutti i comandanti ed i nuovi alleati che stavano ultimando i propri piani di battaglia,ad eccezione di Perla che si trovava da sola dentro l’abitazione appartenuta a Lance,sdraiata sopra il divano davanti ad un fuoco scoppiettante ed energico e con dei raggi solari che debolmente le irradiavano il viso biancastro,mentre osservava con immensa tristezza il mantello nero che teneva tra le sue mani tremanti,sospirando e ripensando al suo amato perduto che ritornerà da lei come nemico,lasciando fluire nei meandri più oscuri della sua mente numerosi pensieri e scenari dove si vede costretta a combatterlo per difendere Homeworld e la Terra.
Ma dentro i suoi pensieri Lance non era l’unica sua preoccupazione,il ricordo della morte del suo amato bambino le feriva l’animo,come se venisse trafitto contemporaneamente dal lancio di mille coltelli,lasciando cadere il suo sguardo verso quella vivida fiamma nel camino,che le faceva rivivere attraverso i suoi colori la sofferenza provata durante quel maledetto giorno alla ricerca della spada delle mille verità,rivedendo attraverso i reami più reconditi della sua mente il suo caro Steven venire infilzato da Moldavide ed esplodere,lasciando solamente i resti della sua gemma sul pavimento,raccolti dall’antico serafico,che li imbollò,trasportandoli con se verso il suo pianeta d’origine,senza avere la possibilità di poter avere tra le mani e cullare personalmente un’ultima volta il ragazzo,che ai suoi occhi era non solo la progenie generata dal suo ex-leader,ma era come se fosse suo figlio.
Cercando di distogliere la sua mente da quegli orridi pensieri,la ragazza si abbandonò completamente sopra il divano,venendo disturbata improvvisamente da un lieve bussare provenire dalla porta d’ingresso,che la costrinse ad avviarsi verso l’uscio e ad aprire con lentezza la porta,trovando con sua grande sorpresa la perla di Diamante Giallo dall’altra parte dell’ingresso,che la osservava con un’espressione di apparente superiorità,ma che non riusciva a nascondere un certo disagio nel trovare davanti a se la perla rinnegata che ha combattuto al fianco del generale Quarzo Rosa durante la guerra di ribellione,rimanendo stranamente pietrificata ed impossibilitata nel compiere una qualunque azione ella voglia eseguire
-Vuoi rimanere fuori oppure entrare dentro?-domandò con estrema freddezza la perla bianca,ridestando repentinamente la sua collega da quel suo strano torpore,la quale incrociando convulsivamente le dita e strofinandole tra di loro,entrò all’interno del modesto maniero della zona residenziale di Meitar,camminando lentamente al suo interno con sguardo spaesato,trovando davanti a se una piccola sedia di legno situata a pochi passi dal camino,sedendovi sopra di essa,cominciando a respirare nervosamente,perdendo in pochi istanti quell’atteggiamento altezzoso e rimanendo con gli occhi bassi ad osservare il pavimento ligneo e finemente levigato.
-Che cosa ti porta in quest’umile dimora?-domandò Perla avviandosi lentamente verso il soffice divano rosso,sedendosi sopra di esso con cura e portandosi entrambe le mani sotto il mento,scrutando con cura la perla gialla davanti a se –Ti ha mandato Diamante Giallo per darmi una qualche sorta di messaggio?-
-No-rispose con freddezza senza indirizzare i suoi occhi dello stesso colore del sole verso quelli della compagna –Sono venuta di mia spontanea volontà pensando di non trovare nessuno-
-Ma perché sei venuta se pensavi di non trovare nessuno?-osservando la perla gialla mordersi il labbro inferiore nervosamente,agitando velocemente le dita che sembravano come sparire dinanzi agli occhi ancor più confusi della ragazza –Gialla…-allungando dolcemente la sua mano verso la spalla dell’altra perla,che non appena sentì sopra il suo corpo il contatto derivante dal lieve tocco con le dita della perla bianca,alzò velocemente il suo viso verso di lei,mostrando al di sotto dei suoi occhi due grandi gocce lacrimali che venivano a stento trattenute e che cominciarono a generare un flusso lento ma costante di lacrime,che la lasciò apparentemente sbalordita nel vederla esprimere per la prima volta un sentimento diverso dal disgusto o dall’indifferenza,materializzando rapidamente dal suo gioiello una scatola di fazzoletti che porse con delicatezza alla confidente di Diamante Giallo,la quale afferrò con titubanza un singolo fazzoletto di carta,strofinandoselo con cura sotto gli occhi,cercando di asciugare quelle lacrime che scorrevano rapidamente per tutto il suo viso e cadevano sopra il pavimento
-E’ così difficile rimettere piede dentro questa dimora dopo più di seimila di assenza-esclamò la perla osservando gli oggetti e le decorazioni del salone principale –Vedere che dopo tutti questi anni non è cambiato niente da quando me ne sono andata,rende l’esperienza ancora più dolorosa–soffiandosi con delicatezza il naso leggermente gocciolante con il fazzoletto
-Che cosa intendi con “rimettere piede”?-domandò la Perla ancor più confusa dagli strani vaneggiamenti di Gialla,la quale poggiò delicatamente la schiena sopra lo schienale in legno della sedia osservando con tristezza il soffitto azzurro come il cielo
-Sai Perla-esclamò con voce nostalgica senza distogliere i suoi occhi dal tetto dalla magione –Nessuno conosce la verità su di me-rivolgendo i suoi occhi verso quelli della perla bianca –Io non sono sempre stata la perla di Diamante Giallo-sospirando leggiadramente mentre chiudeva e riapriva le palpebre,seguendo il tempo di quella singola respirazione –In passato sono stata la prima ed unica perla appartenuta al maestro Lance-lasciando basita la gemma davanti a se,la quale aprì di scatto gli occhi per lo stupore e lo shock nel sentire tale notizia provenire proprio dalla bocca della perla gialla,lasciandosi cadere pesantemente sopra l’imbottitura soffice del divano,affondando lentamente al suo interno,mentre cercava di elaborare a pieno l’informazione appena ricevuta,con l’assistente del diamante,che si alzò lentamente dal suo posto,sedendosi successivamente accanto a lei,manifestando sul suo viso un piccolo sorriso,che racchiudeva al suo interno tanta tristezza,espressa dai suoi occhi bassi e spenti e dalle sue movenze quasi meccaniche e prive di qualunque autonomia
-Non mi ha mai detto di avere avuto una Perla al suo servizio-esclamò la gemma bianca ancora un po’ sconvolta da quelle strana ed assurda verità –Per essere stato sollevato da una perla mi sembra però alquanto strano che lui abbia accettato una gemma che stesse al suo servizio-sollevandosi lentamente dalla piccola fossa che si era scavata con la schiena all’interno della tappezzeria,rigirando nuovamente il suo viso verso quello della sua compagna,riuscendo a scorgere un certo imbarazzo misto a tristezza nel suo sguardo perso rivolto verso lo scoppiettante fuocherello dentro il camino.
-Non te l’avrà mai detto perché lui non mi ha mai considerato come una serva-strofinandosi lentamente i capelli mentre parlava –Gli sono stata assegnata dopo il suo rientro da una missione commissionatagli da Diamante Bianco,ma lui rifiutò categoricamente di avere una perla come serva-stringendosi con forza le spalle in una sorta di abbraccio forzato,che mostrava una crescente paura manifestarsi nell’animo della gemma –Gli dissero che se non avrebbe accettato mi avrebbero smaltito e usato i miei componenti per creare una nuova perla-stringendo le dita contro la sua pelle eterea quasi a volersi graffiare –Ero spaventata nel non sentire una sua risposta e soprattutto nel vederlo di spalle allontanarsi sempre di più,mentre due quarzi mi stavano portando via in attesa del mio tragico destino-lasciando scorrere una piccola lacrima dal suo occhio sinistro –Quando improvvisamente senza voltarsi a guardarmi,accettò di avermi come sua perla,facendo cenno ai due soldati di lasciarmi andare,facendo in modo che potessi cominciare ad assisterlo in tutto proprio come una brava assistente sa fare-voltandosi verso Perla,la quale ascoltava incuriosita la narrazione della perla gialla,rimanendo appoggiata delicatamente sopra il poggiaschiena,rimanendo con la gamba destra poggiata sopra la gamba sinistra,mentre teneva una mano sopra il mento per sorreggere apparentemente il peso della testa –Non mi permise mai di chiamarlo maestro,ripetendomi sempre che un guerriero non può avere una perla a causa della vita precaria che conduce,sostenendo che era alla ricerca della gemma adatta a cui potermi donare-con quelle ultime parole la gemma si sentì repentinamente triste ed abbattuta,il ricordo di quella semplice frase aveva riaperto una vecchia ferita,che sperava non ritornasse mai più –I cicli passavano,ma io rimanevo felicemente al suo fianco-interrompendo brevemente la narrazione,sospirando e cercando di riordinare perfettamente i ricordi –Fino a quando non mi donò a Diamante Giallo,segnando così l’inizio della mia nuova vita al costante servizio del mio diamante-guardando la ragazza con sguardo rattristato ed irto di dubbi
-Non posso credere che Lance ti abbia semplicemente ceduto a Diamante Giallo come semplice merce da buttar via-strofinandosi il mento con la mano,cercando di fornire una valida risposta alla gemma riguardo le azioni del serafico,facendo nel mentre adirare con quelle sue parole la ragazza gialla,che alzandosi in piedi espose i denti,stringendo con forza i pugni come se volesse aggredirla
-Lui non mi ha mai considerata!-esclamò rabbiosamente sbattendo con violenza un piede a terra –Io lo amavo e lui mi ha buttata via come un oggetto-piangendo copiosamente davanti alla gemma bianca,la quale la osservava con compassione e con tristezza
-Quello non è vero amore-esclamò la gemma,avvicinandosi lentamente verso l’altra,appoggiandogli con dolcezza entrambe le mani sulle guance segnate dalle lacrime –Noi perle eravamo programmate per mostrare devozione incondizionata a coloro che consideravamo nostri maestri-appoggiando con delicatezza la sua fronte su quella della compagna –Anche io mi sono sentita in questo modo quando stavo con Quarzo Rosa,ma solo dopo aver conosciuto Lance ho capito che non era amore quello che provavo,ma era soltanto un mero sentimento di devozione dovuto al mio precedente status di serva-
-Quello che dici potrà essere anche vero-separando la sua fronte da quella della compagna di squadra,togliendo delicatamente entrambe le mani sopra il suo viso,indietreggiando lentamente senza voltarsi,in modo tale da poterla guardare negli occhi –Ma quello che sentivo per lui,reale o no,ha reso ancor più difficile rimarginare quel dolore che mi tormenta da più di seimila anni-
-Mostrami il ricordo gentilmente-esclamò la gemma bianca spiazzando la compagna,la quale con un minimo di esitazione materializzò dal suo gioiello un ologramma dov’erano presenti Lance che teneva Giallo per mano,davanti ad un grande portone nero con una guardia in attesa che teneva tra le braccia un’ascia di ferro grigia impolverata
-Gialla potrà non sembrarti giusto,ma sono costretto a doverti affidare a Diamante Giallo-esclamò il serafico lasciando lentamente la mano della gemma,che comincio a mordersi lentamente il labbro inferiore cercando di rimanere forte per non piangere –E’ più sicuro per te essere la perla di un diamante-allontanandosi lentamente da lei,lasciando dietro di se alcune gocce delle su lacrime che cadevano velocemente sopra il terreno dove camminava –Che la perla di un soldato che prima o poi scomparirà lasciandoti per sempre da sola e alla mercé di esseri spietati-concluse,mentre l’ologramma generato dalle perla gialla svaniva sotto fasci di luce colorati,che si ritraevano dentro il gioiello situato sul suo petto
-Ora è tutto chiaro-esclamò Perla analizzando all’interno della sua mente quel breve dialogo a cui aveva precedentemente assistito –Lui sapeva di avere tanti nemici ad Homeworld in quegli anni-
-Di cosa stai parlando?-domandò confusa la gemma gialla,sbracciandosi –Era l’essere più rispettato tra le varie coorti ed anche dal popolo-continuò gesticolando vistosamente con le mani –Non poteva avere nemici-
-Aveva nemici nei meandri più oscuri dell’antica coorte di Diamante Giallo-iniziò la gemma camminando avanti e indietro per la stanza –Lo hanno fatto fuori con quel processo privo di regole,lo hanno trasformato in Sapher ed hanno annientato lui ed il suo esercito durante la guerra–fermandosi improvvisamente,rivolgendo i suoi occhi verso quelli della gemma gialla –Lui ti ha voluto proteggere,permettendoti di vivere invece di morire come è successo ad i suoi uomini-osservando il tetto blu come il mare,sorridendo e sospirando nel poter constatare ancora una volta il buon cuore del ragazzo –Il dono più grande che egli ti abbia mai potuto fare è stato quello di lasciarti andare-abbracciandola di colpo,causando nell’animo della perla gialla un sentimento di tristezza e di improvvisa felicità,nell’aver compreso le reali intenzione del suo vecchio maestro,abbandonandosi ad un pianto copioso e liberatorio,poggiando la testa sulla spalla della ragazza,lasciando fluire senza controllo le sue lacrime,mentre con dolcezza veniva rasserenata da Perla,che le accarezzava lentamente la schiena con la mano destra e i capelli con la sinistra,stringendola nel mentre ancora di più a se,tentando con quel semplice gesto di calmarla e di permetterle di riacquisire nuovamente la compostezza che ha sempre posseduto durante la sua permanenza alla coorte di Diamante Giallo.
Improvvisamente un poderoso allarme risuonò con fragore e con violenza per tutta la capitale di Homeworld,destando entrambe le gemme,avvolte in quell’abbraccio curativo,dal loro torpore,chiedendosi cosa stesse accadendo per attivare l’allarme globale senza prima essere stati prima avvisati dal centro di controllo,con la perla bianca che in fretta sfoderò una carta per il teletrasporto,lanciandola contro il muro e materializzando un portale grigio e bianco,attraversato in tutta fretta dalle due ragazze,le quali si ritrovarono catapultate all’interno della sala di controllo dove trovarono i diamanti,i cinque comandanti,le fusioni di Lance,le due perle,le Crystal Gems e Kalimdor,tutti raggruppati in un solo posto,con quest’ultimo che afferrò rapidamente il microfono situato sopra il computer centrale,cominciando velocemente a parlare ed a diffondere le sue parole in tutta Meitar
-A tutti i soldati di Homeworld,qui è il generale Kalimdor che vi parla-esclamò con foga –L’esercito nemico si sta avvicinando sempre di più allo spazio planetario di Homeworld,prego tutti i soldati di prepararsi per ingaggiare al più presto possibile uno scontro dove il nemico non dovrà avere via di fuga-voltandosi verso Amber,Obsidian,Topaz,Rhodocrosite,Sapphire e Lancelot,facendo cenno loro di raggiungere i loro soldati –A tutti i peridoti addetti alle difese planetaria,preprate i cannoni ad onde soniche e i distruttori tachionici,non voglio vedere neanche una singola navicella spaziale nemica addentrarsi all’interno dell’atmosfera del pianeta-osservando intensamente Peridot e Tron,i quali comprendendo le intenzioni del serafico si allontanarono immediatamente insieme ai comandati per preparare le difese aeree e di terra in caso di atterraggio del nemico –Ricordate che dal vostro coraggio dipenderà la sorte non solo del pianeta,ma dell’intero universo-chiudendo i contatti con il sistema di filodiffusione della capitale,poggiando con forza il microfono sulla base,voltandosi verso i componenti restanti della sua squadra con sguardo deciso e con aria combattiva –Ognuno di voi conosce il proprio ruolo in questa guerra-osservando ognuno di loro singolarmente –Ognuno di voi conosce il prezzo che potremmo pagare durante questo scontro sanguinoso-soffermandosi su Perla,che materializzando il mantello del generale Lance,se lo legò con cura dietro la schiena,come il simbolo di speranza che il giovane serafico ha sempre rappresentato per l’intera stirpe delle gemme –Posso solamente dirvi che per me è un onore combattere al vostro fianco,poter osservare la forza e la speranza di ognuno di voi mi rende orgoglioso di fare parte di questo gruppo-voltandosi verso lo schermo del computer centrale ed osservando con determinazione la flotta di navi avvicinarsi lentamente verso il pianeta natale –Facciamo in modo che Serienor si penta di aver causato così tanta sofferenza in ognuno di noi e ristabiliamo una volta per tutte la pace in tutto l’universo-sollevando il pugno al cielo seguito da un forte boato provenire dal gruppo di gemme,che sguainarono con foga le loro armi,alzandole al cielo ed inneggiando la forza del loro esercito con un urlo poderoso che riecheggio con forza in tutta la stanza,simbolo che il momento della resa dei conti era finalmente giunta,dimostrando che loro erano finalmente pronti ad affrontarla senza alcuna paura nell’animo e con solo una grande determinazione e coraggio alimentare i loro spiriti indomiti.

Note dell’autore
Kalimdor:E meno male che doveva essere il capitolo precedente l’ultimo prima della battaglia
Io:Senti mi sono sbagliato,ma ora posso dire che dopo questo capitolo comincerà la guerra
Serienor:E meno male,mi ero stufato di aspettare
Kalimdor:Sta parlando il guerrafondaio
Serienor:E fiero di esserlo
Io:Sentite facciamo in modo che non vi ammazziate prima della guerra,chiudiamo in fretta questo capitolo con la nostra new entry,Perla Gialla
Perla Gialla:Ma per forza devo chiuderlo io?
Io:O lo chiudi tu o questi due si ammazzano
Perla Gialla:E va bene,ci penso io
Bene cari lettori e care lettrici ci vediamo al prossimo capitolo ricco di azione

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Capitolo 28
*** Scontro finale per il destino dell'universo ***


Scontro finale per il destino dell’universo
 
Le navi nemiche si avvicinavano sempre di più verso l’atmosfera planetaria,inondando con la loro sola presenza il cielo immacolato e privo di nuvole di Homeworld,incutendo timore e paura in tutti i soldati,che osservavano impauriti l’arrivo del nemico,animati però da un forte desiderio di rivalsa che permise loro di rimanere con audacia senza scappare,evocando ognuno le proprie armi solo per difendere la loro casa e le persone che amavano,mentre Kalimdor davanti a loro,con accanto i suoi fedeli comandanti,osservava solennemente l’arrivo delle astronavi nemiche,manifestando le sue ali blu come la notte e sguainando la sua spada in direzione della navi,attivando un comunicatore olografico situato sul suo polso,che manifestò l’immagine di Tron con accanto un peridoto artigliere,seduto sulla sua postazione di tiro.
-Comandante Tron,ordini ai suoi artiglieri di cominciare a fare fuoco sulle astronavi nemiche-esclamò ritornando ad osservare con la coda dell’occhio quei giganteschi costrutti di metallo –Come ho detto prima non vogli vederli atterrare neanche con un singolo rottame-ricevendo un cenno affermativo dalla fusione,che impartì rapidamente l’ordine di sparare al nemico con i cannoni ad onde soniche ed i distruttori tachionici,che iniziarono a bersagliare senza sosta i veicoli serafici,irrorando il cielo di esplosioni e raggi rossi come il fuoco,che sembravano fornire all’atmosfera un colorito rosso sangue innaturale,e con il nemico che rispose immediatamente agli attacchi che stava subendo con i propri distruttori laser,che si rivelarono poco efficaci rispetto alle armi anti-aeree del pianeta madre,subendo ingenti danni in gran parte delle navi spaziali,che cercavano di compiere manovre elusive al fine di evitare i raggi distruttori delle gemme e riuscire a giungere a terra per liberare le truppe situate al proprio interno.
Serienor osservava adirato la contro-offensiva imbastita dall’esercito gemmico,sbattendo con forza i pugni contro la console di comando,urlando con rabbia e digrignando successivamente i denti per il nervosismo,generando un certo dissenso con il suo comportamento nell’animo dei suoi generali e della sua fidanzata,che lo guardavano con un pizzico di terrore espresso nei loro volti,con Krystal che si allontanò in fretta da loro,avvicinandosi ad un computer periferico per evitare di assistere ad un‘altra reazione folle del suo amato.
-LANCE!-urlò l’anziano serafico con tutta la foga che aveva in corpo,attirando a se il giovane comandante,che si fermò accanto a lui in attesa di ordini –Porta un truppa con te ed annienta personalmente quelle difese-ordinò sbattendo con furia nuovamente i pugni sui braccioli della sedia
-Posso farcela anche da solo-ricevendo delle occhiatacce da parte degli altri due comandanti,i quali consideravano eccessiva la fiducia che il giovane riponeva nei propri mezzi –Voi preparatevi ad atterrare-materializzando un portale e manifestando le sue tre lunghe ali nere –La nostra milizia aerea non può competere con i loro avanzati sistemi di difesa planetari-sorridendo da dietro la sua maschera -Ma io si-lanciandosi a tutta velocità dentro il portale,che sparì,lasciando l’anziano generale ad impostare le nuove strategie via terra ed i vari metodi d’atterraggio per le sue navi.
Kalimdor nel mentre osservava fiducioso la potenza delle difese riattivate in breve tempo dai peridoti incaricati da Diamante Giallo,sperando di riuscire a distruggere l’esercito di Serienor prima ancora che mettesse anche un solo piede sulla superficie di Homeworld,quando improvvisamente un portale rosso cremisi apparve in alto nel cielo,situato proprio al centro della linea di fuoco tra le due fazioni,dove al suo interno apparve con estrema rapidità un essere mascherato con indosso un’armatura dorata,con in braccio una spada ed uno scudo del medesimo colore,che volava con foga verso le armi a lunga gittata,evocando un enorme aura nera e blu dalle fattezze di un berserker alato,che con i suoi colpi sferzanti tagliava e distruggeva ogni singola stazione di difesa,lasciando al loro posto solamente rovine e fiamme incessanti,che tramite i loro fumi coprivano parzialmente l’atmosfera planetaria,inscurendo il cielo attraverso i vapori e le polveri causate dalle fiamme e dalle scorie generate dagli armamenti,coprendo l’intera superficie azzurra con una coltre di nuvole grigie artificiali,che coprirono i raggi del sole e portarono all’interno di una tetra oscurità l’intera capitale e gran parte delle terre esterne.
-Dannazione-digrignando i denti per la rabbia –Mio figlio è appena sceso in campo è sta distruggendo ogni cosa-girandosi verso Perla con sguardo deciso e combattivo –E’ il tuo momento,vai e fermalo-ricevendo un rapido si affermativo con la testa da parte della gemma,che cominciò a correre,minifestando velocemente le sue ali bianche,volando il più in fretta possibile contro il gigante oscuro che con la sua katana stava distruggendo ogni singola stazione di comando periferica e fornendo al nemico il tempo necessario affinché potesse atterrare indisturbato.
-LANCE FERMATI!-urlò con estrema forza,liberando dal suo animo la sua aura,trasformandosi in un gigantesco paladino bianco con una corazza mediavale,con in mano una lancia lucente come le stelle,avventandosi con furia verso il serafico,che schivò rapidamente l’assalto del titano colossale eseguendo un balzo all’indietro,rimanendo sospeso in aria attraverso il potere delle sue ali,dissolvendo improvvisamente l’enorme gigante aureo e rimanendo dinanzi alla ragazza con in mano semplicemente le sue armi e con la maschera nera che lo contraddistingueva durante il periodo della guerra di ribellione.
-Troppo tardi-esclamò eseguendo un mezzo inchino,sparendo repentinamente davanti a lei,lasciandola apparentemente confusa da quelle parole,voltandosi rapidamente verso il campo di battaglia ed osservando le navi nemiche atterrare sopra i territori esterni con l’esercito di Kalimdor,che imbracciava saldamente le proprie armi in attesa dell’uscita dei serafici non-morti,catapultandosi velocemente verso di loro dissolvendo rapidamente il suo gigante illusorio,affiancandosi al generale serafico all’interno di uno scenario che vedeva una parte della capitale bruciare e cadere dopo il violento scontro aereo.
La nave madre era situata davanti a tutte le altre,più grande ed imponente si ergeva come un re davanti ai suoi sudditi,aprendo lentamente il portellone anteriore,che scendeva diagonalmente,creando un ponte che portava dall’astronave all’esterno,con un lieve rumore di passi che si faceva sempre più forte e con delle ombre che uscivano lentamente dal suo interno,precedendo i loro proprietari che si avviavano verso l’esterno,con Serienor che fu il primo a rivelarsi,con indosso un’armatura antica e logorata dal tempo,tenendo in mano il suo martello da guerra,seguito da Lance e Cubic Zirconia,con quest’ultima che possedeva quattro revolver su ogni mano ed una tunica viola che celava le sue deformità.
-SERIENOR!-urlò Kalimdor attirando l’attenzione del suo ex compagno di battaglia,mostrando i denti ed assumendo una posa da combattimento,simbolo che era pronto ad affrontare il suo vecchio amico
-Kalimdor-esclamò leggermente sorpreso nel rivederlo ancora vivo,mantenendo però un sorriso beffardo sul viso –Me lo dovevo immaginare che eri tu quel giorno al tempio delle sabbie-continuò ridacchiando,schioccando nel frattempo le dita e liberando dalle altre astronavi il suo esercito non-morto
-Sempre a fare la cosa giusta anche se sei costretto ad allearti con il nemico-
-Almeno io non intrappolo i miei fratelli in quella forma corrotta solo per ottenere vendetta-infilzando la lama della spada nel terreno
-Io non lì ho intrappolati-sbattendo con forza il martello al suolo –Gli darò una nuova vita dopo questa guerra-eseguendo un movimento frustato con il braccio sinistro –Priva della presenza nauseante di questo popolo corrotto e senza alcuna morale-
-Potranno essere stati dei demoni in passato-guardando cagnescamente l’antico serafico –MA NON MERITANO DI MORIRE!-
-PERCHE’ NOI LO MERITAVAMO?!-rispondendo a tono alle parole dell’ex amico –Tuo figlio ha compreso la piaga che rappresentano e lui ha deciso di combattere al mio fianco per eliminare ognuno di loro-
-Tu l’hai costretto-venendo trattenuto da Rhodocrosite –Stai approfittando del suo onore-
-Ancora che parlate di onore-s’intromise Cubic Zirconia puntando i suoi quattro revolver verso il generale serafico delle gemme –In tempi di guerra questa parola perde molto del suo significato-fermandosi improvvisamente al suono dell’attivazione di un grilletto,osservando con la coda dell’occhio Lance puntargli la sua doppietta alle tempie e con il dito pronto a sparare non appena avesse fatto un passo falso
-Non ora Zirconia-esclamò il giovane con fredda indifferenza –C’è un tempo per ogni cosa,ma non è questo quel momento-ritraendo con cura la sua arma secondaria all’interno dell’armatura,osservando nel frattempo la gemma rinnegata deporre anch’ella le sue armi e venire osservato con disprezzo
-Lance ha ragione mia cara-aggiunse l’anziano serafico cercando di trattenere le sue risate –Ti ricordo che abbiamo ancora un componente da presentare-spostandosi lentamente alla sua sinistra,rivelando dietro di se la figura di un ragazzino con i capelli ricci neri,un’armatura demoniaca rosso lava con delle strisce nere simili a graffi,che mostrava al centro dello stomaco,dentro il suo ombelico una gemma rosso cremisi,ed impugnando un grosso spadone nero nella sua mano destra mentre sul braccio sinistro vi era la presenza di uno scudo del medesimo colore del suo gioiello –Il mio ultimo acquisto per questa guerra-esclamò Serienor,cominciando a ridere maniacalmente ed afferrando con forza il martello poggiato al suolo –Steven Quarzo Universe,figlio e discendente del generale della ribellione Quarzo Rosa-lasciando tutti i presenti sbigottiti ed attoniti nel vedere l’ibrido nuovamente vivo davanti a loro,causando le lacrime di tutte le Crystal Gems,ma soprattutto quelle di Perla,che cercò di correre verso il suo bambino venendo fermata rapidamente da Kalimdor,il quale le afferrò con velocità un manica della tunica,tirandola con forza verso di se,causando qualche imprecazione provenire dalla gemma,la quale non comprendeva il perché il serafico la stesse fermando dal semplice atto di riabbracciarlo,con l’uomo che gli indicò con l’indice il viso di Steven,evidenziando con precisione le sclere totalmente nere del ragazzo,generando sgomento nella ragazza,che rimase paralizzata nel vedere il suo caro Steven soggiogato dal potere di Serienor.
-Perché hai dovuto manipolare pure quel bambino?-esclamò il serafico con disprezzo,stringendo con forza i pugni e digrignando i denti per l’ira –Non ti bastava aver condannato la nostra gente ad un’esistenza tra la vita e la morte,ma dovevi pure condannare quel ragazzino?!-
-E’ stato Lance a supplicarmi di rianimarlo-esclamò ridacchiando –Io gli ho solo ridato la vita-rivolgendo il suo sguardo alle tre Crystal Gems originali –La colpa non è di certo mia se covava dentro di se questi sentimenti d’odio repressi-
-Maledetto-esclamò Kalimdor voltando il suo sguardo verso i soldati allenati da Lancelot –Soldati…Caricaaaaaaa-correndo velocemente verso il generale nemico,venendo fermato dall’arrivo dell’intero esercito non-morto che si parò dinanzi a lui come una grande muraglia da superare prima di raggiungere il suo obiettivo,seguito da tutti i soldati e da i suoi comandanti che cominciarono ad affrontare senza paura il nemico davanti a loro,in netta inferiorità numerica,ma difficilmente sopraffabile,vista la resistenza sovrumana dei non-morti che dopo ogni colpo mortale subito,non facevano altro che rialzarsi e continuare a combattere senza fermarsi neanche per un istante,mentre Serienor fermo immobile davanti all’astronave madre faceva cenno a Lance di raggiungere il punto più alto della nave insieme a Steven,con il serafico che eseguendo gli ordini volò in aria,tenendo il redivivo tra le mani fino al pennone,dove estrasse il violino dell’evocazione oscura,riparato e donatogli dall’antico guerriero,portandoselo al livello del collo sfoderando il suo archetto a forma di fioretto e cominciando a suonarlo con suprema maestria,intonando una melodia veloce,susseguita da intonazioni vocali demoniache che materializzarono una serie di portali neri dietro di lui,da dove uscirono una schiera di demoni di aspetto deforme e putrescente che si avventarono con ferocia verso ogni singola gemma presente sul campo di battaglia,soprattutto su Perla che cercò faticosamente di evitare ogni singolo assalto,tentando di allontanarsi il più velocemente possibile dal campo di battaglia,venendo però fermata ogni volta da uno o più nemici che le sbarravano ripetutamente il cammino.
-KALIMDOR HO BISOGNO DI RITIRARMI TEMPORANEAMENTE PER AIUTARVI!-urlò al generale,intento nel frattempo ad abbattere più nemici possibile
-TI AIUTO IO!-esclamò Diamante Bianco eseguendo un grande balzo in aria,eseguendo diversi fendenti energetici che abbatterono ogni nemico si parasse davanti alla perla bianca,atterrando davanti ad ella ed afferrandola per un braccio –Andiamo-cominciando a correre per il campo di battaglia,distruggendo ogni nemico con i suoi fendenti letali,riuscendo a portare la gemma fuori da quell’inferno,giungendo fino alle porte della città imperiale,dove vide la gemma materializzare un violino simile a quello del serafico ma con tonalità totalmente opposte
-Ti ringrazio Bianco-esclamò cominciando a suonare una melodia simile a quella di Lance,ma con intonazioni vocali angeliche –E’ arrivato il momento di combatterli con le loro stesse armi-materializzando una serie di portali dietro di lei,dove comparirono una schiera di angeli con in mano alabarde e spade che si abbatterono con ferocia verso l’orda di demoni,ingaggiando uno scontro alla pari tra forze della luce e dell’oscurità,generando una ventata di ottimismo nell’animo di tutti i soldati che cominciarono a combattere con ancor più foga di prima,riuscendo apparentemente ad acquisire una certa superiorità rispetto all’esercito nemico,che si trovò improvvisamente sotto i colpi sferzanti delle forze alleate di Homeworld,senza riuscire minimamente ad imporre la propria superiorità
-Vedo che lo scontro sta andando bene anche senza di noi-esclamarono Perla Rosa e Gialla alle spalle della ragazza,camminando lentamente verso di lei –Ma è arrivato anche il nostro momento ora-fondendosi rapidamente e dando vita ad una fusione con un body da ballerina argenteo,con delle spalline trasparenti svolazzanti ed una gonna corta bianca che metteva in risalto le sue lunghe gambe,quattro braccia e due occhi di ghiaccio leggermente coperti da una folta chioma arancione simile alla criniera di un leone –Bisogna far capire a questi serafici che con le perle non si scherza-manifestando due lunghi tridenti dai suoi gioielli,caricando con tenacia e decisione al centro del campo di battaglia sbaragliando ogni nemico con estrema facilità e balzando con velocità fino a raggiungere il serafico violinista,eludendo attraverso la sua rapidità nei movimenti la guardia dell’ibrido resuscitato ed infilzando lo strumento con immane violenza,distruggendolo e riducendolo in tanti frammenti che cadevano per il campo di battaglia,impedendogli di rigenerare e di evocare nuovi demoni dalla dimensione oscura,osservando per un istante il serafico immobile davanti a lei,che spezzava a metà infuriato l’archetto,sguinzagliandole contro il ragazzo gemma,il quale cercò di colpirla con un fendente,facilmente evitato dalla fusione,che eseguì un balzo all’indietro allontanandosi dai due esseri,precipitando dal pennone ed atterrando nuovamente all’interno della battaglia,continuando imperterrita a combattere ed eliminare ogni singolo rianimato.
-Un’arma in meno-esclamò sogghignando e gettando lo strumento distrutto dalla cima dell’astronave –Ma anche loro presto non avranno più quello strumento-osservando dalla cima del pennone la ragazza bianca che suonava con estrema maestria e velocità lo strumento musicale donatole dall’antico sacerdote,dando sempre più vigore e vitalità alla sua schiera di angeli,che affrontavano con grande forza tutti i loro nemici,incurante che alle sue spalle un piccolo portale rosso cremisi si era manifestato alle sue spalle,facendo uscire dal suo interno Krystal con in braccio una balestra,la quale con freddezza scoccò una freccia dalla sua arma,colpendo alle spalle lo strumento della gemma bianca,mandandolo in frantumi e sparendo prima ancora che la ragazza potesse girarsi e capire chi avesse compiuto una tale mossa,lasciandola inizialmente confusa,voltandosi velocemente in direzione del serafico che aveva dinanzi a se un portale dello stesso colore,che si stava lentamente richiudendo
-Maledetto è riuscito a riportare nuovamente in equilibrio la battaglia-evocando la sua lancia dal gioiello posto sulla fronte,abbandonando lo strumento a terra accanto a lei,camminando nuovamente verso il luogo della battaglia,venendo fermata dal diamante che si frappose tra lei ed il campo infernale
-Aspetta qui-esclamò con decisione la sovrana –Conoscendolo sarà lui a venire da noi-osservando il serafico mascherato in lontananza mentre interagiva con l’ibrido redivivo
-Ora che abbiamo riportato finalmente un po’ d’ordine-afferrando con forza il braccio del ragazzo -Mostriamo loro di cosa siamo veramente capaci-ricevendo un sadico sorriso da parte del ragazzo,il quale cominciò ad irrorarsi di luce oscura identica a quella emessa da Lance,perdendo rapidamente la sua forma fisica ed unendosi a lui,generando un enorme fusione rivestito da un armatura colossale e con il volto oscurato da una grande cappa nera simile a quella indossata dalla morte stessa,alto quindici metri,con sei braccia con in mano altrettanti spadoni e una sola ala nera,che copriva con la sua imponenza la maggior parte del campo di battaglia,distruggendo con il suo peso la nave madre,rimanendo fermo dinanzi ad entrambi gli eserciti,ringhiando come una bestia feroce ed allargando tutte le sue appendici superiori in segno di forza.
-Io sono Kaladesh il dio della distruzione giunto qui per devastare il vostro patetico mondo-avanzando lentamente verso Perla,schiacciando sotto i suoi piedi ogni essere si trovasse sul suo cammino,incurante se fossero alleati o nemici,avvicinandosi sempre più minacciosamente verso le due gemme bianche che lo osservavano impaurite ma determinate ad affrontarlo,quando improvvisamente una luce nera opaca ed una bianca accecante si manifestarono sotto il gigante,cominciandosi ad espandersi sempre di più fino a raggiungere la sua altezza,rivelando dentro di esse un essere colossale avvolto da un una tuta nera con il simbolo di Diamante Bianco sul petto,con quattro braccia che tenevano nelle mani due grandi spadoni rossi affilati,con dietro la schiena una serie di grandi sfere nere disposte circolarmente dietro di lui,con due grandi corna affilate poste sulla testa e nascoste parzialmente da una lunga chioma folta bianca come la neve e una gigantessa vestita da un’armatura metallica color ambrato,con sei braccia msucolose e con altrettanti occhi,che teneva in mano quattro giganteschi morgenstern,osservando insieme alla fusione organica il titano colossale davanti a loro
-Oresthos…Gandora-esclamò con indifferenza la fusione incappucciata senza scomporsi
-Vedo che ancora Lance si ricorda di me-scuotendo leggermente il collo e facendo scrocchiare le ossa con quel movimento forzato –Non vedo l’ora di batterti per dimostrare la mia supremazia-
-Ricorda che dobbiamo solo salvarlo da Serienor,non distruggerlo-rispondendo a tono alla provocazione eseguita dal compagno di squadra
-Ma ciò non toglie che posso ugualmente divertirmi un po’-esclamò ridacchiando,causando un lieve disappunto provenire dalla fusione dei tre comandanti Amber,Topaz e Obsidian
-Non importa cosa voi due vogliate fare-esclamò Kaladesh sospirando pesantemente –Voi due sarete sempre inferiori a me-avventandosi contro i due titani con tutte le sue lame,che sbatterono con violenza contro quelle invocate dai suoi avversario,dando inizio ad un duello titanico che deciderà attraverso il suo esito chi dei tre combattenti perirà e chi sopravvivrà,fornendo alla propria fazione un vantaggio sull’altra che determinerà la salvezza o la distruzione di Homeworld.
 
Note dell’autore
Io:Lo scontro è appena cominciato e le fusioni non si lasciano attendere
Kalimdor:Ed ovviamente neanche i folli
Serienor:Io non sono un folle,sono solo un essere che protegge il suo popolo
Kalimdor.Riducendolo ovviamente in schiavitù
Serienor:Lo vedremo chi ridurrà in schiavitù chi
Io:Posso capire il clima teso che regna tra voi due,ma è ora di chiudere il capitolo
Serienor:Io non lo faccio
Kalimdor:Neanche io
Io:E invece lo fate tutte e due ora!
Serienor e Kalimdor:D’accordo
Cari Lettori e Care lettrici ci vediamo al prossimo capitolo ricco d’azione
 
Excursus dell’autore
Io:Scusate il piccolo excursus dopo la classica frase di rito,ma siccome non riuscirò a pubblicare secondo la cadenza canonica il capitolo,intendo farlo un giorno prima,spero di farvi cosa gradita e ci vediamo al prossimo aggiornamento

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Capitolo 29
*** La furia di un demone e l'amarezza di una gemma ***


La furia di un demone e l’amarezza di una gemma
 
Il duello tra i tre giganti imperversava come una tempesta sul campo di battaglia coinvolgendo dentro la sua furia distruttiva anche i soldati appartenenti alle due fazioni,che venivano distrutti ed annientati senza alcuna cura,travolti dalla devastazione causata dagli attacchi di immane potenza scagliati dal dio della distruzione,che eseguiva potenti fendenti con le sue sei lame,che venivano difficilmente contrastati da Oresthos e Gandora,i quali cercavano con tutte le loro di forze di prevalere sul loro avversario,tentando di distruggere le sue difese attraverso attacchi mirati ed incentrati sul devastare la sua armatura e trovare un punto di rottura nel suo corpo,tentando di sfiancarlo il più possibile,affinché inizi a mostrare segni di cedimento,ma durante lo scontro compresero che Kaladesh sembrasse diventare sempre più forte con il passare del tempo,eseguendo fendenti sempre più veloci e fulminei che misero in estrema difficoltà la fusione dei tre generali,che non riusciva più a reggere il passo contro il demone,con la sua arma che dopo ogni parata s’incrinava sempre di più e la sua energia diminuiva costantemente sotto i corpi sferzanti del corrotto,allontanandosi velocemente da lui e raggiungendo il suo compagno,che con il fiatone osservava cagnescamente il suo avversario,ringhiandogli contro come un animale e puntandogli le sue due grandi lame in gesto di rabbia.
-Sei un demone senza scrupoli-esclamò Oresthos innalzando al cielo con il pensiero i globi posti sulla sua schiena –E per questo devi essere eliminato-scagliandoli contro il corrotto,che con le sue lame distrusse alcune delle sfere metalliche fluttuanti,mentre altre si schiantarono contro il viso coperto dalla gigantesca cappa nera,generando un’enorme esplosione non appena colpirono il suo viso,avvolgendolo in un’estesa coltre di fumo,dal cui interno cadevano brandelli di tessuto nero logoro e danneggiato dal fuoco,che continuava da dentro quella coltre a devastare l’indumento del demone,rivelando un viso completamente distorto,con due occhi segnati da lunghe cicatrici verticali,che tagliavano a metà le orbite,una bocca priva di labbra che mostrava due file di denti aguzzi gialli,privo di capelli e con due strane figure immobili come statue che fungevano da corna per la fusione.
Gandora osservò con disgusto il reale volto del demone,focalizzando il suo sguardo verso quelle strane protuberanze,scoprendo con grande orrore che le due corna non erano altro che Lance e Steven,intrappolate e calcificate sulla testa delle fusione,mentre assumevano posizioni strazianti ed al limite della sopportazione,vedendo i loro arti superiori intrecciarsi come radici esponendo le ossa che possiedono al loro interno come dei rami,osservando con i loro occhi spenti il cielo oscurato dalle nuvole.
-Tu che cosa sei in realtà?-domandò la fusione ambrata indietreggiando spaventata
-E buffo che tu me lo chieda-mettendosi a ridacchiare come un folle –Io sono nato dall’odio accumulato nelle anime di coloro che mi hanno dato la vita-avventandosi contro Oresthos con immane furia,sbattendo con violenza tutte le sei spade contro quelle del gigante organico –Le insicurezze di Steven-dando un calcio allo stomaco al suo avversario e tagliando di netto una delle due braccia destre  –L’ira e la rabbia di Lance-spezzando uno degli spadoni e tagliando anche un braccio sinistro al livello del gomito –E non solo-afferrando per il collo il gigante semi-serafico,che stava lentamente per perire dinanzi agli occhi terrorizzati di Gandora,che paralizzata non sapeva come intervenire per salvare il suo compagno –L’inettitudine e l’egoismo di gemme e persone come voi non hanno fatto altro che darmi forma-stringendo con maggiore forza il collo dell’organico che era quasi sul punto di spezzarsi –Voi non siete altro che parassiti ed io l’epuratore-voltando il suo viso deforme verso la fusione ambrata,che improvvisamente si trovò ad un passo da lui,dandogli in pieno viso un colpo diagonale del suo morgenstern,che fece automaticamente perdere la presa dal suo compagno e che costrinse il demone ad indietreggiare e toccarsi con dolore la mascella,ridendo nel frattempo come un folle –Voi siete solo destinati a morire per mano mia-saltando con furia verso le due fusioni titaniche,tentando di affondare le sue lame nei corpi dei suoi oppositori,venendo però infilzato in pieno petto mentre era ancora in volo da Oresthos,che con le sue due braccia rimanenti,afferrò con rapidità l’unico spadone ancora integro,introducendolo con violenza nel petto del corrotto,che rimase sospeso a mezz’aria dolorante ed agonizzante e gettato successivamente con violenza contro i resti della nave madre serafica
-Destinati a morire-esclamò Oresthos respirando con pesantezza con la bocca,mentre si avvicinava inesorabilmente verso la fusione oscura che cercava di rialzarsi e di togliersi dal petto lo spadone rosso cremisi,venendo però interrotto dalla fusione organica,che con il braccio la introdusse ancor più in profondità e con il piede gli schiacciava il petto danneggiato –Forse l’unico destinato alla morte sei tu-invocando altri globi con la forza del pensiero,che li circondarono e li avvolsero all’interno di una barriera trasparente di pura elettricità –Ma per essere sicuro-continuò con del sangue che colava copioso dalla sua bocca –Io ti seguirò pure nella morte-mettendosi a ridacchiare,causando la preoccupazione di Gandora,che sbatté con violenza i pugni contro la barriera,incurante delle ferite che il campo elettrostatico potesse procurarle
-Non c’è bisogno che ti sacrifichi per dissolvere la fusione-esclamò con foga,cercando di dissuaderlo dal suo intento folle e senza via di ritorno –Basta solamente separarli e ritorneranno normali-
-Tanto anche se decidessi di non sacrificarmi i miei componenti interni morirebbero non appena mi separerò-ritornando ad osservare con soddisfazione lo sguardo di paura e terrore manifestato dagli occhi vitrei del dio della distruzione –Tanto vale eradicare una volta per tutte e portare con me questo abominio-venendo avvolto da un aura dorata che si faceva sempre più luminosa –Il tuo tempo è scaduto-esclamò ridendo fragorosamente,prima che una forte esplosione si manifestasse dentro il campo di forza,distruggendo dall’interno le sfere di contenimento,facendo fuoriuscire un enorme scia di fumo giallo che mostrava sotto di essa gli scheletri della triade del fato,che lentamente si tramutavano in polvere,portando con loro un alone oscuro che si stava lentamente dissolvendo nel cielo sempre più oscuro,con Steven che giaceva inconscio sopra un cumulo di macerie e senza alcuna traccia di Lance,con Gandora che preoccupandosi maggiormente per lo stato di salute del ragazzino,lo raccolse dolcemente con la sua mano gigante,voltandosi di spalle e trasportandolo lentamente verso Perla e Diamante Bianco,inginocchiando e poggiandolo con accuratezza a terra,osservando come il gioiello del bambino fosse ritornato al suo colorito naturale,cominciando nel mentre ad avere qualche distorsione del suo modulo titanico,che la costrinse a riassumere le forme dei tre generali,che stremati cercavano di riprendersi dal duro scontro contro Kaladesh,quando improvvisamente il modulo di Obsidian cominciò a distorcersi con violenza,generando paura e preoccupazione nell’animo delle gemme presenti,le quali notarono con orrore che il gioiello posto sulla sua spalla sinistra era notevolmente danneggiato ed al limite della rottura completa.
-Non ci posso credere che dopo tutti questi millenni sia giunta la mia fine-esclamò a fatica con il suo corpo che si distorceva sempre di più
-Non dire così-esclamò Amber abbassandosi al livello dell’amica e stringendola con delicatezza tra le sue braccia –C’è la farai…ne sono sicura-osservando il volto adombrato di Topaz e la disperazione di Perla,la quale osservava impotente la fine di una delle sue compagne senza avere la possibilità di far nulla per impedirlo,quando davanti a loro si presentò Lance,ansimante e ferito al petto dopo lo scontro con Oresthos,che teneva in mano una boccetta contenente una fiala viola luminescente.
-La tua ora non è ancora giunta-lanciandola verso la gemma gialla,che la afferrò al volo –Voglio vederti viva dopo questa guerra-lasciando increduli tutte le gemme compresa il nuovo generale,che nel mentre aveva già aperto la fiala e versatone il contenuto sopra la gemma nera,che cominciò lentamente a fissarsi,mentre il serafico si allontanava il più velocemente possibile nel mezzo del campo di battaglia,eliminando mentre proseguiva nel suo cammino tutte le forme fisiche delle gemme che gli si parassero davanti,tentando in tutti i modi di ritirarsi e di ritrovare le forze per poter continuare a combattere,con la sua avanzata che venne arrestata da Rhodocrosite insieme a Diamante Giallo,le quali con le loro armi puntate verso di lui,gli impedivano di proseguire oltre.
-Tu vieni con noi ora-esclamò con tono solenne il diamante puntandogli contro la sua katana dorata
-Non ti permetteremo di continuare ad autodistruggerti dopo tutto quello che hai fatto per noi-continuò la gemma rossa,materializzando la sua grande ascia bipenne e il fioretto una volta appartenuto al clone serafico Zero –Non posso permettere che il mio mentore continui con questa follia-puntandoli con determinazione verso il ragazzo,che visibilmente indebolito dalla creazione di Kaladesh,sguainò con difficoltà la katana dal fodero posto sulla schiena,tenendola con entrambe le mani preparandosi al possibile assalto che le due gemme potrebbero eseguire contro di lui.
-Fatemi passare-esclamò con il fiatone –Voi non sapete a che gioco io stia giocando e quale sia il prezzo-
-Vedo che hai deciso di non arrenderti-disse Giallo scagliandosi verso il serafico con violenza –Allora sarà compito mio fermarti a tutti i costi-cercando di colpirlo con un fendete verticale,ma venendo fermata da un’esplosione generata di colpo tra i due sfidanti,che coprì con un coltre di fumo grigia spessa parte del campo di battaglia ed impedendo sia al comandante che al diamante,di poter percepire visivamente la figura di Lance,che zoppicando lentamente cercava di allontanarsi il più possibile,venendo fermato da un suono simile ad un sibilo che si propagava nella sua mente come un’onda.
-Ricorda che hai una missione da compiere-esclamò quella voce con determinazione –Lui non deve prevalere-continuò con un leggero singhiozzio provenire con forza dal sua gola –Mi dispiace che il nostro rapporto d’amicizia si sia incrinato,ma spero che in un’altra vita forse ritorneremo amici-
-Lo spero anche io-ricominciando a camminare lentamente verso il punto di raccolta delle astronavi serafiche,venendo percepito dalle due gemme che nell’oscurità cercavano di riuscire a fermarlo,brancolando nel buio e non riuscendo ad individuarlo,con il fumo che lentamente si diradava e mostrava al posto del serafico,la figura deforme di Cubic Zirconia che teneva tra le sue quattro mani i suoi revolver puntati con fermezza verso le due gemme stupite nel vederla sostituire Lance in questa battaglia,causando una certa felicità malsana nell’anima della sovrana di Homeworld,la quale cominciò a sogghignare di gusto,causando un leggero disappunto provenire dalla sua compagna d’arme,evidenziato dal suo sguardo lievemente confuso ed irritato
-Vedo che hai il coraggio di opporti ancora una volta a me…Ex cancelliera Cubic Zirconia-giocherellando con la sua spada in segno di fiducia –Questa volta non sopravvivrai rispetto a quando ti abbiamo scoperto-
-So benissimo di non riuscire a sopravvivere-esclamò Zirconia ridendo come un’ossessa –Ma dopo tutte le pene che mi hai fatto passare durante il periodo del tuo dominio incontrastato,sarò ben lieta di portarti con me-cominciando a sparare a raffica contro le due gemme,creando una vera e propria tempesta energetica,che si avventò con furia verso i suoi avversari,i quali si separarono repentinamente dividendo in due parti quella infinita raffica di colpi,che distrussero con la sua furia tutti i soldati gli si parassero davanti.
-Potrai essere pure brava nel combattimento a distanza-esclamò Rhodocrosite lanciandosi contro la gemma corrotta,usando la sua ascia bipenne come uno scudo e brandendo il fioretto come arma principale –Ma sei sempre rimasta chiusa nella tua dolce teca di cristallo-lanciandogli l’arma antica che gli si conficcò con violenza sulla spalla,facendola urlare dal dolore e perdere la presa su una delle quattro armi,arrestando quell’assalto continuo ed avventandosi con forza con la sua ascia verso la traditrice,eseguendo numerosi fendenti,che venivano schivati con facilità dall’ex cancelliera,che sfruttando la sua forma esile riusciva ad evitare,anche se a malapena,ogni singolo attacco del comandante,venendo però spiazzata improvvisamente dall’attacco repentino di Diamante Giallo,che la infilzò di spalle con violenza al petto e dandole con calcio poderoso che la fece volare lontano da entrambe,lasciandola a terra dolorante e debilitata per i continui assalti subiti.
-Siete senza onore-esclamò tossendo da terra –Due contro uno non è uno scontro alla pari-rialzandosi lentamente con l’aiuto delle sue quattro braccia ed estraendo il fioretto dalla sua spalla destra –Ma va bene lo stesso-continuò ridacchiando –Ho capito che non posso combattere contro di voi con questa misera forma-evocando un’aura violacea che le cosparse tutto il corpo come una piaga,generando sulla sua pelle una serie di striature nere come la pece,che si diffondevano per tutto il corpo,fino a giungere anche all’interno della sua gemma,provocando una trasformazione che le fece assumere un aspetto più alto ed imponente rispetto a prima,le sue quattro braccia diventarono scheletriche con degli aculei di cristallo nero che si diffondevano per tutti gli arti superiori ed inferiori,con il viso ora ricoperta da una lunga cicatrice semi-aperta diagonale,che secerneva uno strano liquido nero che si riversava copioso sopra i suoi denti aguzzi vitrei,leccando avidamente,con la lingua ora biforcuta,quella sostanza melmosa,osservando con i suoi occhi totalmente neri e senza pupille le due gemme,che assistevano inorridite al suo cambiamento ferale e demoniaco
-Che cosa sei diventata per avere un po’ di potere?-domandò disgustata la gemma rossa evocando una gigantesca falce ed imbracciandola con entrambe le mani
-Non ho accettato tutto questo solo per il potere-rivolgendo il suo sguardo vuoto verso Diamante Giallo –Io volevo la mia vendetta-scagliandosi con furia contro la sovrana con immensa velocità,afferrandola per il collo senza che ella poté accorgersene e sbattendola con potenza sopra il ruvido terreno,venendo attaccata nel frattempo da Rhodocrosite che cercava con il suo assalto di togliere il diamante dalle grinfie della traditrice,venendo però afferrata dal secondo paio di mani ossute e gettata il più lontano possibile,in modo tale che la corrotta potesse rimanere da sola con la sovrana senza essere disturbata,mentre quel liquido le colava copioso dalla ferita sul volto e scendeva goccia dopo goccia sopra quello del diamante,la quale osservava leggermente spaventata il volto malato e contorto dell’ex amica.
-Di cosa ti vorresti vendicare?-domandò con paura,rimanendo come paralizzata dalla morsa eseguita dalla corrotta –Sei sempre stata trattata con riverenza e con rispetto durante il mio dominio…-venendo colpita repentinamente da un pugno,che la costrinse ad interrompere il suo discorso
-Riverenza o no,io non volevo tutto questo-eseguendo un altro pugno che colpì con violenza il terreno accanto alla testa del diamante –Tu hai causato così tanta sofferenza nell’animo delle persone a cui volevo bene-dando un secondo colpo al terreno con l’altro braccio –Hai trasformato il mio mentore nel mostro che è oggi ed ora voglio vendetta per tutto-udendo un poderoso urlo provenire in lontananza –Vedo che la cavalleria non ti abbandona mai-alzando rapidamente la testa e scorgendo la figura di un quarzo viola,che caricava con estrema violenza verso di lei,travolgendo nel mentre ogni singolo essere le si parasse davanti –Ora ti faccio vedere come un vero cecchino elimina le sue prede-sfoderando ancora una volta dal suo gioiello i suoi quattro revolver,puntandoli contro l’ametista e sparando un primo colpo dritto in fronte per arrestarla ed un secondo colpo direttamente sul dorso della mano,mandando in frantumi il gioiello del soldato Homeworld,che prima di cadere al suolo esplose in una coltre di fumo,lasciando cadere i suoi frammenti per il campo di battaglia.
-VIOLET-urlò una seconda gemma,imbracciando in lontananza il suo fucile cominciando a colpire a distanza la gemma scheletrica,che schivava senza alcuna difficoltà ogni singolo proiettile,puntando successivamente tutte le sue armi verso la cecchina,pronta a sparare ed eliminarla una volta per tutte,quando improvvisamente Rhodocrosite correndo ed imbracciando la sua grande falce caricò un colpo ascendente per cercare di infilzarla in pieno petto,ma prima che potesse anche solo penetrare la sua carne eterea,l’ex cancelliera sparò quattro colpi,colpendo con uno dei proiettili vaganti la gemma situata al posto dell’occhio sinistro del soldato,mandando anch’essa in frantumi,ma venendo nel mentre infilzata con violenza al petto dal comandante che affondava con forza la lama dentro il suo corpo di luce.
-Maledetta-esclamò in preda alla rabbia più nera –Violet e Chryophrase non ti aveva fatto niente!-
-Questa è una guerra-ridendo maniacalmente,mentre dell’altro liquido nero scorreva da dentro la sua bocca –Non esiste la compassione,non…-venendo infilzata al centro del suo gioiello da parte di Diamante Giallo,che rialzandosi lentamente,affondò con ancora più violenza la lama dentro il gioiello della corrotta -Finalmente l’ora per te di dire addio a questo mondo è finalmente giunta-osservando con odio e rancore,il viso della gemma corrotta,che manifestava ugualmente uno strano sorriso,mentre guardava il cielo grigio come le tenebre
-Finalmente-esclamò con difficoltà quasi stesse per soffocare –L’ora di smettere di soffrire è finalmente giunta-implodendo rapidamente su se stessa e lasciando al suo posto i frammenti del suo gioiello una volta bianco come la neve,che si disgregava velocemente in tanti granelli di polvere che si diffondevano nell’aria,con le due gemme che osservavano il campo di battaglia,pensando ai caduti per mano del nemico,cercando anche di riuscire a scrutare la figura di Lance,che in tutto quell’inferno sembrava essere scomparsa nel nulla,non lasciando traccia del suo passaggio e creando una grande paura nei loro cuori per quello che insieme a Serienor era capace di fare,guardandosi entrambe negli occhi e cominciando rapidamente a correre per cercare di raggiungerlo e di fermarlo dai suoi intenti malvagi e riportarlo nuovamente sulla strada giusta,lontana dall’oscurità che l’anziano serafico aveva introdotto nel suo cuore.
 
Note dell’autore
Io:I primi morti di questa folle guerra
Perla:Purtroppo è stato impossibile salvarli
Io:La furia dei serafici è indomabile
Diamante Bianco:Ma dobbiamo riuscire a fermarla
Perla:Almeno per evitare altri morti inutili
Io:Ma sembra impossibile far ragionare Serienor e Lance
Perla:Io spero di riuscirci
Io:Le speranza sono sempre belle,ma non faranno chiudere il capitolo
Perla:Insensibile
Io:Pensala come vuoi,però chiudi il capitolo
Perla:Rimarrai sempre un incorreggibile
Bene Cari lettori e care lettrici ci vediamo al prossimo capitolo

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Capitolo 30
*** Kalimdor e Serienor:Passato e presente a confronto ***


Kalimdor e Serienor:Passato e presente a confronto
 
La guerra infuriava per tutti i terreni esterni alla capitale,l’odore delle carni lacerate e putrefatte dei soldati nemici cospargeva l’aria di un odore salmastro,lo scoppio dei cannoni e delle varie armi da fuoco riempivano il cielo con i loro fumi,schegge arcobaleno di soldati Homeworld defunti cospargevano e decoravano il terreno ormai sterile e privo di vita,dove il fuoco e le ossa le facevano ormai da padrone,venendo continuamente deturpata sia dalle gemme che dai non-morti serafici,che combattevano una guerra che sembrava ormai senza tempo e senza fine,destinata a ripetersi continuamente in un ciclo perpetuo di morte e rinascita.
Il generale nemico Lance zoppicava malconcio dentro tutto quest’odio tra razze,supportandosi con la sua spada verso il punto di ritrovo dove Serienor e Krystal lo stavano attendendo,osservando da dietro la sua maschera i volti sofferenti dei soldati di entrambe le fazioni,che sembravano lottare non più per un ideale più grande,ma per la loro stessa sopravvivenza ed in quel momento il ragazzo ricordò mentre camminava tutta la sofferenza ed il dolore patito durante la guerra di ribellione,gli amici caduti,i nemici sconfitti e la perdita della propria personalità,ogni evento di questo nuovo conflitto lo riportava indietro con la mente,quasi come se il passato si stesse manifestando nuovamente e lui,quasi fosse di nuovo il carnefice ed il burattinaio dietro tutto questo orrore,ma mentre si dirigeva ansimando verso le navi spaziali alleate,un urlo poderoso arrestò la sua marcia.
-LANCE!-urlò Kalimdor correndo e fermandosi dietro di lui,con la spada lucente tenuta saldamente sulla sua mano destra –Ferma questa follia!-
-Non si può più fermare questa spirale d’odio-esclamò ridacchiando malevolmente,ponendo dietro la sua schiena la sua spada e materializzando il suo scudo blu come il mare e tramutandolo in una gigantesca alabarda –Tutto questo padre è stato causato dalla nostra razza e dalle gemme che hanno voluto creare scompiglio nell’universo-sorreggendosi a malapena con il manico della sua arma piantato sul terreno –L’ora della fine per tutti è appena giunto-
-Anche se sei mio figlio-stringendo con forza l’elsa della lama –Non posso permetterti di continuare ad essere un burattino-avventandosi con violenza verso la propria progenie ed eseguendo un fendente verticale,schivato all’ultimo istante dal ragazzo,che con un balzo forzato e privo di eccessiva agilità,si allontanò dall’attacco del padre rimanendo fermo a fissarlo,quando improvvisamente la sua maschera cominciò a scindersi in due parti,con il lato sinistro che cominciò a cadere dal suo volto,cadendo a terra e spezzandosi in tanti frammenti,rivelando parte del suo viso,lasciando libero il suo occhio sinistro che lacrimava sangue,lasciando stupefatto il serafico resuscitato,che lentamente cercò di avvicinarsi cautamente al ragazzo,quando di colpo Serienor cadde dal cielo,posizionandosi al centro tra i due,imbracciando il suo martello da guerra tra le mani ed osservando con viso divertito padre e figlio,mentre lo guardavano con aria confusa.
-Qualcosa non va Kalimdor?-osservando il suo ex compagno di battaglia con sguardo folle e privo di compassione –Paura che il tuo caro figliolo ti faccia la pelle?-continuò con ironia provenire dalla sua voce,ridacchiando con gusto nel vedere l’espressione furiosa del suo ex alleato
-Che cosa gli hai fatto mostro?-domandò con rancore ed odio il generale serafico,digrignando i denti e stringendo con forza la base della sua arma–Che tipo di potere gli hai dato?-
-Io non gli ho dato proprio niente-portandosi il martello sopra le spalle e voltandosi con lentezza verso il giovane,che con la mano cercava di cancellare quella scia di sangue dal suo viso –Ti posso dire soltanto che lui è venuto già fornito del più grande e pericoloso dei nostri poteri-
-NON E’ POSSIBILE!-urlò con foga,dirigendo i suoi occhi verso il figlio da tempo perduto –Lance non dirmi che…-venendo interrotto dal comandante serafico,che sospirando osservò con il suo unico occhio scoperto il padre con aria decisa e convinta
-La ali nere sono parte di me ora-rivelando il suo tre paio di ali scure come l’oblio –Ho sofferto per la maggior parte della mia vita,fino al punto tale da diventare quello che sono oggi…-voltandosi di spalle e scorgendo dietro di lui la figura snella di Krystal,che con delicatezza lo aiutò ad allontanarsi lentamente da loro –Un mostro-con Kalimdor che non appena udì quelle parole si lanciò con decisione verso il figlio per fermarlo,ma venendo intercettato da Serienor che con una poderosa martellata colpì il terreno facendolo vibrare con violenza,vedendogli perdere l’equilibrio e cadere rovinosamente a terra,mentre con la coda dell’occhio poteva osservare Lance accompagnato dalla sua amata uscire finalmente dal campo di battaglia,lasciandolo da solo contro il suo vecchio alleato,che con lentezza si rialzava con l’aiuto della sua arma,osservandolo nel mentre con occhio cagnesco e pieno d’ira per tutto il dolore che aveva avuto il coraggio di generare e di causare ad ognuno di loro.
-In passato eravamo alleati Serienor-esclamò respirando in maniera irregolare –Abbiamo condiviso gioie e dolori-estraendo con forza la spada dal terreno morente –Ma ora...-stringendo con forza l’elsa della sua arma –VOGLIO SOLO UCCIDERTI!-avventandosi con ferocia animalesca verso l’anziano serafico ed eseguendo numerosi fendenti senza mira e precisione tattica,che finirono per colpire unicamente l’aria circostante,con l’anziano guerriero che schivava facilmente ogni singolo colpo,mentre teneva tra le sue spalle l’enorme martello da guerra,che sfoderò con estrema velocità,eseguendo una martellata circolare che urtò in pieno la zona intercostale destra,bloccando istantaneamente gli assalti sconclusionati di Kalimdor,che per il colpo subito rimase immobile,mentre dalla sua bocca colava copioso del sangue rosso e denso,che si cospargeva su tutta la sua giacca,mentre con la mano si toccava la zona danneggiata,dove poté percepire con il tatto la mancanza delle costole su quel lato,fratturate e distrutte che si muovevano dentro il suo petto,con le schegge ossee che si potevano infilare anche all’interno di organi vitali,danneggiando seriamente la sua tenuta al combattimento,rimanendo come pietrificato davanti all’ex amico che lo guardava con soddisfazione.
-Qualche problema amico mio?-domandò con ironia mentre gli girava intorno –Qualcosa ti impedisce di…-interrompendosi da solo nel vedere il petto del serafico resuscitato comprimersi e poi espandersi,ed osservando la sua bocca aperta mentre espelleva ossa bianche come l’avorio attraverso il suo sistema digerente,vomitandole dinanzi a lui,ansimando e rimettendosi nuovamente in posizione da combattimento,pronto e determinato a continuare e concludere vittorioso questo scontro
-Sorpreso di come possa espellere sostanze o materiali ingiuriosi dall’interno del mio organismo-eseguendo un affondo fulmineo con la spada,spiazzando il generale nemico ed infilzandolo con violenza nella sua spalla sinistra –Non mi chiamavano l’immortale senza motivo—affondando con ancora più veemenza la lama dentro il suo arto,tirandola successivamente fuori con ancor più violenza e portandosi la lama al livello della bocca,dove con la lingua assaggiò il sangue del suo rivale,rimanendone disgustato e spuntandolo immediatamente a terra,asciugandosi con la mano la sua bocca,profanata da quell’orrida mistura organica
-Ti è piaciuto?-ridette il serafico con ironia nella sua voce
-Sapevo che non eri sopravvissuto-invocando le sue ali blu come il mare e cospargendo il suo corpo con un aura del medesimo colore,che mascherò totalmente il suo corpo,tramutandolo in un essere di pura energia,con degli occhi rossi come il fuoco privo di pupille –Ma stringere un patto con Naya è pura follia-
-Mai quanto farsi resuscitare dai suoi carcerieri-esponendo le sue lunghe ali verdi ed assumendo lo stesso aspetto energetico del suo avversario,con la differenza che la sua aura era di un colore verde foglia ed i suoi occhi neri come la pece entravano in contrasto con l’armonia delle sue forme
-Vivi o morti…Controllati o liberi-impugnando con forza la sua spada di luce –Io non intendo permettere che tu porti a termine il tuo piano malsano-correndo con velocità verso di lui,imbracciando con forza la sua lama ed eseguendo dei poderosi fendenti,che andarono a schiantarsi contro il grande martello da guerra del suo sfidante,generando scintille e fiamme ogni volta che si scontravano,incenerendo ogni cosa intorno a loro,creando una sorta di cerchio mistico di fiamme bicolori,che li rinchiudeva al suo interno,rendendo quasi impenetrabile quel pezzo di terra,dove le loro armi si affrontavano alla pari e la loro determinazione incrollabile li spingeva a dare sempre di più per sconfiggere il loro rispettivo avversario,quando improvvisamente durante il combattimento,le loro armi scontrandosi si spezzarono ed i loro frammenti si riversarono con violenza per tutto il cerchio di fuoco,con Kalimdor a cui venne tagliato a metà l’occhio destro dalla parte superiore della sua spada,mentre a Serienor con gli spuntoni della sua arma fu lacerato la maggior parte del viso e tranciato a metà l’orecchio sinistro,ma entrambi i combattenti quasi non avessero avvertito dolore,rimasero immobili a fissarsi con rabbia e rancore,respirando e accumulando energia il più possibile,correndo successivamento l’uno contro l’altro ed ingaggiando uno scontro senza armi,che che li vide nuovamente alla pari,e con le loro urla che riecheggiavano poderose per tutte le terre esterne,scambiandosi una serie di ganci e montanti,che indebolivano solamente il loro corpo,ma il loro spirito rimaneva intatto,carico di determinazione e di passione nel portare a termine i loro corrispettivi incarichi e macchinazioni.
-NON PUOI VINCERE!-urlò Kalimdor con ardore mentre riempiva il corpo di Serienor con una scarica di pugni,che danneggiava la forma fisica dell’ex compagno di battaglia –TU NON DEVI PREVALERE!-infierendo con più potenza sul viso di lui,che sembrava ormai in balia dei suoi colpi –TUTTO QUESTO…-caricando il braccio destro per eseguire l’attacco finale che avrebbe decretato la fine del duello –FINISCE ORA!-scagliando il suo gancio verso Serienor,il quale afferrò di colpo la mano chiusa del suo avversario,sollevando lentamente la testa martoriata ed osservandolo con i suoi occhi neri come la morte,mentre sul volto si ripresentò nuovamente il suo ghigno beffardo,che lasciò spiazzato il generale di Homeworld,il quale spaventato cercava di ritrarre il suo arto,senza riuscire però a liberarsi dalla morsa che teneva intrappolata la sua mano.
-No Kalimdor-lanciando il suo sfidante lontano da lui –Il bello deve ancora venire-afferrando con lentezza la spada spezzata ed avvicinandosi con ghigno malefico e satanico –E tu ovviamente dovrai assistere alla caduta di questo impero-abbassando con forza la lama contro il braccio sinistro del serafico resusitato,tranciandolo di netto a livello della scapola,facendolo urlare dal dolore,mentre con la mano destra si toccava la parte sinistra del corpo,con la sua aura che lentamente svaniva e lasciava intravedere tutte le ferite ed il sangue che lo avvolgeva copioso dentro una pozzanghera rosso cremisi
-Maledetto-esclamò ansimando mentre con il suo unico occhio poteva osservare che anche l’aura verde di Serienor stava svanendo ed il muro di fuoco intorno a loro si era abbassato,lasciandoli esposti al centro del territorio di guerra –Ti fermeranno Serienor…tu non vincerai-
-Ne sei davvero sicuro?-esclamò ridendo fragorosamente,riuscendo ad udire in lontananza le urla di due gemme correre con velocità verso di loro –Questo lo vedremo-voltandosi di spalle,cominciando a correre il più velocemente possibile lontano da Kalimdor,svanendo nel mezzo della battaglia in corso,con Peridot e Lapis che si fermarono non appena videro il generale a terra gravemente ferito,mentre cercava di rialzarsi e di tentare di inseguire il suo ex commilitone,rimanendo però bloccato al suolo ansimante e dolorante,mentre urlava follemente al cielo in segno di rabbia ed ira.
-Kalimdor calmati ora-esclamò Lapis Lazuli,afferrandolo con delicatezza per le spalle,sollevando lentamente il busto in posizione verticale,cercando con mezzi di fortuna di fasciargli tutte le ferite e le lesione che aveva riportato durante il suo duello –In queste condizioni un altro sforzo eccessivo e rischi di morire-
-Non m’importa-sputando sangue dalla bocca –Io devo salvarlo-cercando di farsi ancora una volta forza con il braccio destro –Tu non puoi concepire il dolore che provo in questo momento-ricevendo un sonoro schiaffo da parte della gemma blu,che con occhio iracondo fece cenno a Peridot di continuare con le medicazioni
-Io sono sua sorella-esclamò con voce solenne dando le spalle ai due esseri –Ho vissuto con lui più tempo di quanto tu abbia fatto in vita tua-cominciando a camminare lentamente in direzione di dove era fuggito Serienor –Peridot scorta il più velocemente possibile Kalimdor al punto di soccorso per curare le sue ferite-
-E tu Lapis?-domandò con apprensione nella sua voce,mentre con cura sollevava in piedi il serafico malconcio –Non puoi andare da sola contro Serienor e Lance!-cercando con le sue parole di far cambiare idea alla sua amica –E’ UN SUICIDIO!-
-Devo comunque tentare-lasciando pietrificata sul posto il peridoto –Lui ha sacrificato la sua intera esistenza per cercarmi ed ora è giusto che ripaghi questo debito-
-Promettimi una cosa prima di continuare con la tua missione-esclamò il tecnico gemma dando le spalle alla gemma azzurra,cercando di nascondere i suoi occhi pieni di lacrime nascoste parzialmente dal visore elettronico –Torna da me ancora tutta intera-
-Sai benissimo che non è facile distruggermi-esclamò sorridendo senza voltarsi,riprendendo la sua corsa verso il campo base nemico,mentre Peridot attivando i suoi propulsori,volò velocemente verso le tende mediche dove affidò ai dottori ed al personale medico il serafico danneggiato,ritornando immediatamente in mezzo alla battaglia,continuando con più fervore a combattere,con la sua mente proiettata unicamente verso l’unico fattore possibile in questa guerra che consisteva nella vittoria senza alcun compromesso.
Nel frattempo però mentre la guerra infuriava ferocemente per quelle terre,Krystal riuscì a portare all’interno del campo serafico un malconcio Lance,poggiandolo con delicatezza con le spalle sulla parete di una delle astronavi,facendole sedere con cura a terra,osservando con attenzione il suo sguardo sofferente e rancoroso,mentre respirava a fatica,cercando di recuperare il più in fretta possibile le forze per continuare a combattere questa guerra sanguinaria.
-Lance è il momento che tu vada via da qui-esclamò la gemma cristallina lasciando scioccato il giovane serafico dalle sue parole –Il tuo posto non è qui con noi,devi raggiungere la tua vera famiglia prima che Serienor arrivi-
-E lasciarti da sola in balia di quel mostro-alzandosi lentamente in piedi con l’aiuto della sua spada –Te lo puoi scordare-zoppicando lentamente verso di lei –Io ho ancora una missione da portare a termine e non intendo andarmene prima di averla compiuta-rivolgendo il suo unico occhio scoperto verso la gemma,che con una lieve tonalità di rammarico e timore nei confronti del ragazzo,non ebbe il coraggio di continuare a guardarlo negli occhi,rivolgendo il suo sguardo verso il campo di battaglia dove vide arrivare correndo l’anziano serafico,ferito ed in parte debilitato,che arrestò immediatamente la sua marcia non appena vide Lance accanto alla sua amata,ancora integro e con abbastanza potere ancora in corpo per andare avanti con il suo piano di conquista.
-Lance il tempo stringe-esclamò l’antico generale osservandolo con un grande sorriso presente sul suo viso –E’ arrivato il momento di passare alla seconda fase del mio piano-ricevendo un cenno affermativo da parte del giovane,che con lentezza si toglieva,aiutato da Krystal,i vari frammenti dell’armatura dal petto,poggiandoli a terra con accanto la spada e lo scudo,illuminati da una strana ma luminosa aura dorata,che li trasformò in tre anelli concentrici che cominciarono a levitare dietro le spalle del ragazzo –Krystal avrà bisogno anche di parte del tuo potere per invocare l’albero della vita-rivolgendo i suoi occhi verso la sua amata,la quale con un semplice gesto della testa,annuì senza protestare all’ordine appena ricevuto,cominciando a levitare accanto a Lance,il quale materializzando le sue tre ali nere si librò lentamente in volo,pronto a dare inizio al rituale che avrebbe portato all’interno del loro universo l’albero della vita Ain Soph Aur e tutti i poteri che da esso derivano,cercando di dare a questa guerra una nuova svolta in favore dell’esercito serafico,in modo tale da riuscire ad eliminare una volte per tutte la piaga che le gemme rappresentavano in tutto l’universo.
 
Note dell’autore
Io:Kalimdor sconfitto e Lance ancora in balia di Serienor,non sembra cambiato poi granché
Kalimdor:Ad eccezione di una Lapis infuriata e pronta ad eliminare Serienor
Io:Alemno questo
Kalimdor:Secondo me non è poco
Zero:Basta ricordare che arrabbiata Lapis fa veramente paura
Io:Su questo hai ragione
Zero:Ho paura che faccia più danno che bene
Io:Ma questo bisogna ancora vederlo
Zero:Anche questo è vero
Io:Stavolta è inutile che chiedo a qualcuno di voi due di chiudere il capitolo perché tanto non lo fa nessuno ad eccezione di me
Zero e Kalimdor:Vedi che hai afferrato pienamente il punto
Io:Ragazzi siete proprio degli scansa fatiche
Bene cari lettori e care lettrici ci vediamo al prossimo capitolo

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Capitolo 31
*** L'albero della vita ***


L’albero della vita
 
I due ragazzi cominciarono a fluttuare lentamente in aria,sopraelevandosi al centro del campo di battaglia,attirando lo sguardo delle gemme che dalle retrovie del loro campo base,osservavano il serafico salire sempre più nel cielo oscuro di Homeworld,affiancato dalla figura lucente e radiosa di Krystal e con gli anelli dietro di loro che cominciarono lentamente ad allontanarsi,ponendosi l’uno sopra l’altro,emanando dal loro interno un piccolo barlume azzurro,che si trasformò in un fascio di grande proporzione,che con la sua potenza squarciò le nuvole,rivelando al posto del cielo del pianeta un portale aureo,che emanava dal suo interno piccole lucine e sferette eteree,che sembravano danzare accanto ai loro evocatori,che immobili osservavano indifferenti i combattenti sotto di loro.
-Guarda come si distruggono tra di loro-esclamò Lance cercando di contenere le risate –Non sanno che ormai la vera pace sarà fornita loro tramite l’albero della vita-voltandosi verso il grande tronco azzurro energetico che si stava lentamente ramificando e trasformando dietro di lui
-Ricorda che dovrai fermare questa guerra non appena avrai il potere dei signori temporali-
-Io non dimentico mai una promessa-cominciando a fluttuare vicino al costrutto energetico,che stava assumendo la forma di un albero rituale,con diversi rami ed altari di vari colori,che rappresentano con ogni loro tonalità una singola divinità,con poteri ed abilità diverse dagli altri,privo di foglie,ma con le radici che cominciavano ad affossarsi velocemente sopra l’arido terreno,fornendogli nuova linfa,facendo fiorire attorno ad esso tanti fiori ed alberi dalla forma distorta ed incomprensibile,che inglobavano al loro interno tutti le gemme ed i serafici non-morti che riuscivano a stringere nella loro morsa,tramutandoli in energia per il costrutto extra-dimensionale.
-Che cos’è questo abominio?!-esclamò Lapis cercando di scansare ogni singolo rovo,cercasse di afferrarla,scappando repentinamente verso le retrovie alleate,osservando nel mentre cadere i propri compagni sotto i feroci attacchi delle piante polimorfiche –Non può essere che questo sia il piano di Serienor-vedendo cadere anche molti serafici sotto i loro feroci attacchi –Sta decimando anche i suoi uomini,coloro che aveva promesso di salvare-correndo verso le tende mediche,scorgendo Perla insieme alle cinque fusioni di Lance,mentre osservavano impotenti la venuta di Ain Soph Aur,con la gemma bianca che indirizzava il suo sguardo verso il giovane serafico,che si avvicinava volando verso l’altare rosso cremisi.
-Io ti invoco signore macchina temporale dell’emotività e della benevolenza Metaion-esclamò il ragazzo attivando la piattaforma,che cominciò ad illuminarsi di luce sovrannaturale,trasformandosi in una sorta di portale per una creatura totalmente bianca come la luce,avvolta in una gigantesca armatura che mostrava al livello del petto un grande schermo con l’immagine di un volto giovane dagli occhi verdi,che osservava il suo evocatore con indifferenza –Aiutami ad abbattere i miei nemici-eseguendo un mezzo inchino di riverenza nei confronti della divinità imprigionata nel metallo,che accettando la richiesta del suo convocatore,estese con lentezza la mano sotto i piedi di lui,trasportandolo fino alla sua spalla destra,permettendogli di risparmiare le forze e di condurlo da colui che doveva essere eliminato dalla sua ira –Aiutami a distruggere Serienor-osservando l’anziano serafico dall’alto,il quale leggermente irritato dal tradimento del figlio di Kalimdor,mostrò un’espressione sorridente,ma che esponeva tutti i suoi denti affilati,mentre guardava il dio cremisi voltarsi verso di lui e generare una sfera di energia dello stesso colore,che scagliò con forza verso di lui,inghiottendolo all’interno di una forte esplosione,che lo lascio stranamente illeso e privo di escoriazioni,avvolto dentro una strana barriera mistica dello stesso colore dell’altare di Metaion.
-Sapevo che prima o poi tu mi avresti tradito-sciogliendo il sigillo che dava vita alla barriera –Ma non mi aspettavo che lo facessi nel momento di maggiore importanza per la riuscita del mio piano-rivelando le sue tre lunghe ali verdi,volando con velocità verso l’albero della vita,tenendo in mano uno strano amuleto dorato con dieci pietre preziose incastonate intorno al bordo dorato,che possedeva una configurazione simile a quella dei tre frammenti che composero il portale per la venuta dell’albero extra-dimensionale –Ma ormai ha poca importanza il quando-mostrando al cielo per una seconda volta l’amuleto dalle dieci sfere,che gli permise di attivare contemporaneamente i nove altari rimanenti e di invocare i restanti signori macchina temporali,che uscirono lentamente dalle loro dimensioni,ponendosi dietro le spalle di Serienor ad eccezione di Metaion,che rimase accanto a Lance,senza avvertire minimamente l’essenza corrotta emanata dal gioiello,che sembrava aver distorto la mente ed i propositi dei suoi fratelli –L’amuleto dei mille mondi mi dovrebbe permettere di controllare tutti i signori temporali,anche se non sono stato io a chiamarli-osservando con soddisfazione i nove che avevano risposto al suo appello –Ma si vede che la tua influenza su Metaion supera quella dell’amuleto-cominciando a ridere follemente senza controllo –Ma questo non m’importa!-sorridendo malignamente e volando lentamente verso il signore macchina temporale della guerra Sandaion,il quale era avvolto da un’imponente armatura tutta dorata,con anche lui uno specchio sul petto che mostrava un volto umano leggermente consumato dagli anni,atterrando sopra la sua spalla destra e puntando il suo dito indice contro la divinità non plagiata –Miei signori macchina temporali affrontate quei due blasfemi che non voglio piegarsi al mio volere,con tutta la forza che l’albero vi fornisce…DISTRUGGETE METAION E LANCE!-con i restanti otto che si fiondarono con ferocia verso di loro,circondandoli e colpendoli con numerosissimi raggi energetici che venivano schivati con difficoltà dal signore della benevolenza,che cercava in ogni modo possibile di contrattaccare contro i suo confratelli,con Lance che invocando la sua aura oscura,materializzò il suo berserker aureo,tentando di aiutare con i suoi fendenti il suo alleato divino,venendo facilmente sopraffatto dalla potenza esercitata dagli altri otto,che lo bersagliarono senza pietà,distruggendo in poco tempo la sua aura e lasciandolo in loro balia,mentre Serienor osservava soddisfatto l’imminente caduta del serafico traditore.
-Non può finire in questo modo-venendo rapidamente afferrato dal signore cremisi,che lo poggiò immediatamente sopra la sua spalla destra –Ci deve essere qualcosa che possiamo fare Metaion?!-
-Non c’è niente che potete fare ormai per salvarvi-con gli otto signori temporali,che li accerchiarono nuovamente,con i palmi delle mani rivolti verso di loro e con sfere di energia che li bersagliavano senza possibilità di evasione –Per voi è finita-dando il segnale d’attacco ai suoi combattenti che rilasciarono contro i due dei raggi energetici policromatici,pronti a distruggere entrambi,quando improvvisamente il signore metallico prese con forza il giovane serafico dalla sua spalla e lo scaraventò con violenza verso il suolo,con ragazzo che osservava stupito il gesto del dio,che sorrideva prima di essere distrutto dai raggi dei suoi fratelli e la sua anima rispedita all’interno del mondo dell’albero della vita,mentre lui cadeva inesorabilmente verso la capitale con aria sconfitta e rassegnata.
-Lance…-sussurrò Krystal portandosi entrambe le mani davanti alla bocca per lo sconcerto,venendo affiancata dopo poco tempo da Serienor,che la invitò con un cenno della mano a salire sopra Sandaion,accettando con indignazione l’invito del suo consorte mentre con la coda dell’occhio osservava l’impatto del’ex comandante sopra gli edifici della capitale
-Non ti penare troppo per Lance ora-guardando le gemme sotto di lui che velocemente si ritiravano dal campo di battaglia –Dovrai farlo per loro-sguinzagliando tutti i signori macchina temporali al suo servizio,contro le truppe nemiche,cominciando a devastare senza compassione la terra di Homeworld ed i suoi abitanti,che cadevano ad uno ad uno sotto i colpi sferzanti dei non-morti e delle divinità,con Perla ed i Diamanti che osservavano spaventate il loro nemico,indietreggiando lentamente e con gli occhi puntati verso i giganti davanti a loro.
-Lance è caduto-esclamò Diamante Bianco,lasciando cadere dalle sue mani la sua spada –Come possiamo noi da soli fronteggiare una tale potenza?!-
-Sembra di rivivere la guerra contro i serafici-disse Giallo stringendo con forza la katana dorata –Solo che questa volta quelli a perire saremo noi-
-E’ possibile che i poteri fin qui acquisiti si rivelino così inutili e…-venendo interrotta dall’apparizione delle cinque fusioni di Lance,che con lentezza superarono le tre gemme,dirigendosi senza timore verso il campo di battaglia con in mano le loro armi sguainate
-Noi li terremo a bada,fino a quando le forze ce lo consentiranno-esclamò Lancelot impugnando con forza la sua alabarda –Voi cercate di evocare i draghi e di non perdere la speranza-
-A quei bestioni laggiù ci pensiamo noi-disse con sicurezza Atlas,facendo roteare la sua spada estensibile sopra la sua testa e cominciando a caricare contro l’esercito nemico,eliminando ed annientando sotto i suoi colpi molti soldati appartenenti all’esercito non-morto
-Sempre così irruento-esclamò Jhoira invocando i suoi guanti chiodati,assistendo il suo compagno di squadra durante la lotta
-Radunatevi in fretta-esclamò Tron mettendo sopra le sue spalle uno zaino jet iper-tecnologico che lo fece librare in volo con estrema facilità,dirigendosi con determinazione verso i signori macchina temporali comandati dal generale nemico
-Perché il tempo ormai sta stringendo-sopraggiunse Mobius,il quale materializzando le sue ali acquatiche,cercò di raggiungere velocemente il suo compagno di squadra,aiutandolo nella sua lotta contro le gigantesche divinità,con Perla che ascoltando le parole delle fusioni,corse immediatamente a raggiungere gli altri suoi alleati che si sono ritirati dentro al capitale,con Serienor che osservava divertito il comportamento folle dei cinque combattenti che cercavano di opporsi a lui con tutte le loro forze,quando improvvisamente dal cielo si aprì un altro varco dimensionale bianco come la neve,dal cui interno uscirono armati fino ai denti i tre guardiani Avacyn,Diamond e Ulrich,pronti anche loro a fornire il loro contributo per fermare la follia del serafico e della sua armata.
-Avete deciso di rompere il vostro giuramento solamente per fermarmi?-domandò retoricamente l’anziano con atteggiamento divertito –Ne rimango colpito ed entusiasta nel vedervi finalmente all’opera-
-Non esserne tanto fiero di averci costretto a giungere nel mondo dei mortali per colpa tua e delle tue azioni-lo ammonì l’angelo bianco puntando il suo bidente contro di lui –Tu sei soltanto un altro essere spavaldo e privo di ragione che merita l’oblio-toccandosi rapidamente il petto con la mano destra ed ansimando per la stanchezza,insieme ai suoi compagni guardiani che sembravano soffrire del suo stesso malessere,che sembrava averli afflitti di colpo e senza alcuna causa apparentemente valida.
-Qualche problema mia cara matriarca?!-domandò con ironia,incrociando le braccia al petto
-Sapevamo che non dovevamo entrare in questa dimensione-rispose ridendo Diamond,mentre materializzava le sue spade ricurve dal gioiello,lanciandole dentro la città–Ma era l’unico modo per annientare la tua armata-creando un cerchio sotto di loro che circondò completamente tutte le truppe non-morte,che sembravano stranamente bloccate e pietrificate dal quel emblema incantato
-Ma solo noi avevamo il potere di distruggere il tuo esercito-continuò Ulrich lanciando il suo bastone verso la capitale,inondando le sue mani con una strana energia bianca,che aggiunse una seconda circonferenza più interna con degli strani simboli runici sopra di essa
-E concedendo agli dei la nostra vita,possiamo liberarli dalla prigione in cui tu li hai incatenati-concluse l’arcangelo,lanciando anch’ella il suo bidente verso Meitar ed atterrando al centro delle cerchio incatore,con Diamond ed Ulrich al suo fianco,che osservavano per l’ultima volta le fusioni del giovane serafico,sorridendo e venendo avvolti completamente da un fascio di luce crepuscolare che inondò ogni essere non-morto situato al suo interno,disintegrandone i corpi e rilasciando le loro anime,che ascendevano,non curanti delle parole dell’anziano che cercava di dissuaderle e di restare a combattere,verso il portale generato dai guardiani,lasciando il terreno di guerra completamente vuoto e senza più nessun serafico in grado di combattere,con le ceneri delle loro vecchie carcasse che si spargevano per tutta la terra,lasciando solamente Avacyn,Diamond e Ulrich che si dissolvevano con lentezza in tante sfere di luce.
-MALEDETTI!-urlò con rabbia Serienor dando l’ordine a Sandaion di scagliarsi contro i guardiani –IO GLI AVEVO PROMESSO LA LIBERTA’ E VOI GLI E LA PORTATE VIA!-con il dio che caricò un pugno poderoso,che colpì solamente il terreno,mentre da sotto le sue dita,uscivano diverse sfere di luce colorate,che salivano su per il cielo
-Troppo tardi-esclamarono tre voci in coro,che lo fecero urlare e disperare per l’ira nell’aver perso i suoi uomini ed i suoi compagni di battaglia,digrignando con forza i denti ed alzando con velocità lo sguardo verso le fusioni,che incrociando le armi al cielo lo osservavano con convinzione,venendo avvolti da aure di cinque colori diversi,appartenenti alle gemme che li componevano,perdendo la loro consistenza fisica ed unendosi fino a formare un gigante dalle stesse dimensioni di Kaladesh,avvolto da una lunga tunica nera,con quattro braccia,che presentavano delle striature nere sopra i palmi e i dorsi delle mani,cinque occhi,ognuno del colore di una delle fusioni,dei lunghi capelli verdi fluenti e dieci ali demoniache,che gli coprivano tutta la schiena e che si estendevano per chilometri.
-Il preludio che deciderà se dovrai combattere contro di loro-esclamò la fusione titanica,chiudendo tutti i suoi occhi –Oppure se verrai schiacciato dal supremo Katastor-allargando tutti i suoi arti superiori cominciando ad urlare ed avventandosi con forza contro le divinità dell’albero della vita,che lo attaccarono con forza immane,sfoderando numerosi attacchi fisici ed energetici,che lo colpirono in pieno petto,generando in lui numerosi buchi nella veste e diverse ferite profonde nel fisico,che sembravano non essere neanche avvertite dal titano,che con potenza distrusse una delle otto divinità,rispedendo la sua anima dentro l’albero ed accorciando di uno le fila del serafico rianimato.
-Dei o no-esclamò Serienor scendendo in campo insieme a Sandaion –Titani o guardiani…voi non siete altro che un ostacolo per la realizzazione di un mondo perfetto-generando numerose frecce energetiche che colpirono in pieno la fusione colossale,che sembrava in netta difficoltà contro tutte le divinità presenti sul campo di battaglia,raccogliendo tutte le forze che aveva in corpo per cercare di far guadagnare più tempo possibile a Perla e alle altre Crystal Gems,sorridendo convinto di poter riuscire nell’impresa,lanciandosi nuovamente all’assalto,imbastendo l’ultimo combattimento che tutti loro avrebbero eseguito prima di cadere per mano degli dei,con la convinzione di instillare nei cuori di coloro che stessero osservando il loro coraggio e la loro determinazione,pur sapendo di cadere e di cedere,quel minimo di combattività che deve essere presente nell’animo di ogni guerriero e di coloro che difendono la propria patria ed i propri ideali.
 
Note dell’autore
Io:Katastor la fusione tra Lance e di tutte le gemme darà il massimo contro Serienor e le sue divinità
Perla:L’ultima speranza di questa guerra
Diamante Bianco:Nonché il miglior combattente allo stesso livello di Kaladesh
Diamante Giallo:Ma bisogna vedere se tutta questa forza sarà sufficiente a battere i signori temporali
Lance:Ma a parte tutto questo ci stai impiegando venti miliardi di capitoli a narrare questa guerra
Io:Meglio tanti capitoli che spiegano tutto,che pochi sommari
Lance:Su questo hai ragione
Io:Ti ringrazio almeno per la sincerità,ora chiudi il capitolo
Lance:Cosa?!
Io:Fallo visto che sei stato sconfitto malamente
Lance:…E va bene
Bene cari lettori e care lettrici,spero soltanto che l’autore non vi abbia annoiato con tutta questa guerra,e non vedo l’ora di vedervi numerosi all’uscita del prossimo capitolo di questa storia.

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Capitolo 32
*** Il risveglio dei draghi ***


Il risveglio dei draghi
 
Lo scontro tra Katastor e le divinità corrotte dal potere dell’amuleto di Serienor si faceva sempre più intenso e catastrofico per le sorti del pianeta madre,distruggendo e devastando con la forza dei loro attacchi sia il cielo che la terra del pianeta madre,che sembrava velocemente collassare sotto la tremenda potenza del loro continuo darsi battaglia,con le gemme che dà dentro la città assistevano impotenti al duello,che rappresentava per loro una delle ultime speranze per la loro sopravvivenza,mentre i comandanti dell’esercito alleato con rapidità correvano verso il gruppo di gemme capitanato da Perla,che con accanto un Kalimdor ferito e debilitato,discutevano le ultime tattiche da attuare per portare a termine questa guerra il più in fretta possibile e senza più subire perdite all’interno delle loro fila.
-L’unica possibilità come ha detto prima Lancelot consiste nell’invocare i nostri draghi protettori ed attaccare Serienor a viso aperto-esclamò Perla,massaggiandosi lentamente le tempie con la mano sinistra,cercando di calmare quell’immenso fascio di nervi tesi e doloranti,che le affliggevano la mente con le loro scosse rapide e fulminee
-Sarebbe una follia attaccarlo senza una strategia-ribatté il serafico debilitato,mentre Diamante Giallo lo aiutava a tenersi in piedi,consentendogli grazie al suo aiuto di avvicinarsi zoppicando lentamente verso la gemma bianca –Ascoltami è un suicidio un attacco diretto contro di lui-
-Il tempo delle parole e delle tattiche è finito-voltandosi verso Garnet e Ametista –Abbiamo fatto a modo tuo e abbiamo fallito-facendo cenno anche a Lapis,Peridot,Sapphire e Sky di venire con lei –Ora si fa come dico io-lasciando impietrito il serafico con le sue parole,il quale ringhiando con forza si staccò dal braccio della monarca,zoppicando vistosamente per l’interno della capitale con espressione adirata –Pensate voi alle altre gemme mentre noi cerchiamo di invocare i nostri vassalli draconici-osservando con la coda dell’occhio le due monarche,che con un mezzo inchino accolsero con orgoglio alla richiesta della perla bianca,mentre si allontanava insieme alle Crystal Gems,lasciandole da sole mentre il titano cercava di guadagnare il maggior tempo possibile,affinché riuscissero a convocare i guardiani che le tre divinità decadute avevano loro fornito.
-Quindi adesso non dovremmo fare altro che aspettare che evochino i loro fantomatici famigli per salvarci?!-esclamò Starlight Pearl gesticolando senza controllo con entrambe le braccia
-Certo che no-esclamò un voce in lontananza –Noi dobbiamo recuperare uno dei nostri-attirando con il suo parlare,l’attenzione di tutte le gemme che voltarono i loro sguardi verso una essere femminile a piedi scalzi,dalla carnagione scura tendente al marrone chiaro,avvolta da un’armatura rosa con lo stemma delle Crystal Gems sul petto,coperto in parte da una lunga treccia nera,mentre impugnava con forza con la mano destra il lungo spadone una volta appartenuto a Quarzo Rosa e lo scudo dell’ibrido sul braccio sinistro
-Stevonnie-esclamò sorridendo Starlight,mentre si avvicinava lentamente alla fusione tra l’umana Connie ed il giovane discendente del generale rinnegato Steven –C’è ne hai messo di tempo per tornare tra di noi-poggiandogli entrambe le mani sopra le spalle
-Non è stato facile vista la condizione precaria di Steven dopo il controllo mentale di Serienor-esclamò la fusione ridacchiando –Ma sono di nuovo tra di voi ora-eseguendo un mezzo inchino verso tutte le gemme presenti davanti a lei –Anche se non è la situazione migliore per farlo mi presento a tutti voi…sono Stevonnie fusione che mostra il legame affettivo tra Steven e Connie-
-Una fusione tra un’umana e una gemma-esclamò stupita Diamante Giallo –Non è fisicamente e geneticamente possibile-analizzando con cura ogni singolo dettaglio appartenenti alla fusione ibrida
-Quindi il semplice fatto di vedere un serafico fondersi con le gemme non è anomalo vero?!-esclamò scocciata Diamante Bianco tirando per il colletto la sovrana dorata ed avvicinandola nuovamente a se –Ma ritornando a noi-rivolgendo il suo sguardo verso la ragazza –Sono d’accordo con te riguardo al suo recupero,è fondamentale che torni insieme a noi-
-Lui ha fornito a noi il suo supporto nel momento del bisogno-osservando con ardore tutte le gemme soldato presenti –Ed ora saremo noi a dargli aiuto questa volta-cominciando a camminare verso il luogo dove si è schiantato,venendo fermata improvvisamente da un forte fascio di luce,che divise Starlight Pearl nelle sue componenti originali
-Io verrò con te-esclamò Perla Gialla raggiungendola in fretta –Il mio maestro ha fatto tanto per me ed ora voglio ripagare il mio debito-
-Ed anche io voglio fare lo stesso-esclamò Amber raggiungendola con passo deciso e senza esitazione alcuna nelle sue parole
-E di certo non sarete le sole-aggiunse il diamante con ardore nella sua voce –Ho cresciuto Lance come se fossi sua madre-materializzando la spada dal suo gioiello –L’ho visto crollare nell’oscurità senza poter fare niente per impedirlo-fermandosi accanto alle tre gemme con espressione stoica e determinata sul volto -Ma stavolta non voglio rimanere solo a guardare,voglio agire per lui e per il mio pianeta-girando parzialmente la testa verso sua sorella –Lascio il comando dell’esercito nelle tue mani mentre non ci sono-camminando insieme agli altri componenti del gruppo di recupero verso le rovine della capitale,correndo il più repentinamente possibile verso le strade parzialmente ostruite per i detriti degli edifici cadenti e devastati dalla continua distruzione a cui erano costantemente sottoposti,con fulmini e scariche energetiche che si abbattevano con inusuale regolarità contro Meitar,colpendo e danneggiando ulteriormente le costruzioni ormai fragili e facendo cadere rovinosamente parte della loro costruzione in ferro sulle strade sottostanti,rendendo impervio il loro percorso,costringendoli a schivare o eliminare con i colpi delle loro armi ogni oggetto gli stesse per crollare sopra le loro teste,avanzando senza sosta verso un ampia distesa aperta situata al centro di quattro palazzi di forma piramidale,che rappresentavano i quattro colori e fazioni dell’autorità diamante,con al centro una grande piazza neutrale priva di colori,dove le gemme delle varie fazioni potevano incontrarsi liberamente senza dover sottostare alle regole del proprio diamante.
Tale distesa una volta ricca di vegetazione e di statue,era ora ridotta ad un cumulo informe di fosse,detriti e di alberi carbonizzati ancora fumanti e privi ormai di qualunque tipo di linfa o vitalità,con Diamante Bianco che osservava con tristezza quel luogo di pace ora ridotto ad una misera zona di guerra,avanzando lentamente al suo interno accompagnata dalle altre tre gemme,che dietro di lei cercavano senza sosta il luogo dove era atterrato rovinosamente il giovane serafico,scandagliando e perlustrando ogni centimetro di quella landa desolata,quando improvvisamente l’occhio del diamante si soffermò verso un grande frammento ferroso circondata dalle tre armi dei precedenti guardiani dell’universo,udendo nel mentre delle piccole ma soffocate urla di dolore,correndo velocemente verso quell’enorme detrito e scorgendo sotto di essa Lance schiacciato su tutto il lato sinistro del corpo,inerme e senza alcuna voglia di combattere,mentre osservava con occhio spento e quasi privo di vitalità lo scontro sopra i cieli della capitale,non accorgendosi della presenza dinanzi a lui del diamante,che inizialmente cercò di spostare da sola l’enorme blocco di ferro,senza riuscire neanche per un attimo a sollevarlo,ma riuscendo ad attirare con quel semplice gesto l’attenzione del serafico,che con l’unico occhio rimastogli diresse la sua pupilla verso di lei,osservandola con intensa tristezza.
-RAGAZZE VENITE L’HO TROVATO!-convocando con le sue urla le tre gemme,che rapidamente la raggiunsero attorno a quel frammento,rimanendo scioccate nel vedere il generale schiacciato parzialmente sotto di esso,tentando anch’elle di liberarlo,riuscendo grazie alle loro forze combinate a sollevare e spostare il gigantesco detrito,intristite e spaventate successivamente nel vedere il lato sinistro del giovane totalmente frantumato e con il sangue che usciva copioso dagli arti feriti.
-Diamante…Bianco-esclamò con le poche forze che aveva in corpo,tentando di afferrare una parte della sua armatura con la mano ancora integra –Ho…fallito-lasciando cadere senza forze il braccio sopra il ruvido terreno deturpato dalla guerra
-Maestro-esclamò con forza la perla inginocchiandosi dinanzi a lui e sfregandosi contro il suo viso la mano integra del generale –Mi dispiace aver dubitato di lei per tutti questi anni ed ora…-venendo interrotta dallo stesso Lance,che con il dito indice zittì la gemma gialla,che per lo stupore rivolse i suoi occhi verso il viso ora sorridente di lui
-Ora niente mia cara-esclamò ansimando dinanzi agli occhi intristiti di tutti,massaggiandogli la guancia –Sono io che ho causato tutta questa sofferenza pensando di essere nel giusto-spostando lentamente la testa verso la sovrana –Ed è questa la punizione che finalmente merito per essere un serafico-
-Lance non devi dire queste scempiaggini sul tuo conto-ribatté con forza Amber ponendosi dinanzi al suo unico occhio –E’ stato solo grazie a te se molte gemme difettose hanno sperimentato la vita-
-Ma è stata anche colpa mia se hanno trovato la morte-scioccando la gemma ambrata con le sue parole,che per la furia afferrò con forza il bidente di Avacyn,conficcato ai piedi della statua rappresentante il ragazzo e puntandola con violenza contro di lui a livello della testa –Vuoi davvero farmi fuori?-domandò con indifferenza,generando ancora più rabbia e furia nell’animo della soldatessa,che scaglio l’arma divina vicino al suo orecchio destro,avvicinandosi successivamente con il viso verso quello che una volta era il suo generale,osservandolo con disgusto ed orrore
-E pensare che una volta provavo qualcosa per te-sbattendo il pugno sinistro con impeto sopra il terreno ormai deturpato dalla guerra –Ma forse il mio amore era condizionato dalla tua voglia di non arrenderti mai,di continuare imperterrito con le tue decisioni anche se sarebbero rivelate suicide,con l’unico scopo di portare gloria al pianeta ed alla gente che lo abita-sputandogli in faccia ed indicandogli con il dito indice lo scontro che si stava svolgendo nei cieli tra il titano Katastor e le divinità temporali di Serienor –Lui sta dimostrando quello che una volta tu rappresentavi per tutti noi-dandogli rapidamente le spalle per la rabbia –Lui sarà composto dalle tue fusioni,ma tu non sei lo stesso essere che gli dava la vita-
-Amber-sussurrò con tristezza Stevonnie nell’udire quelle parole amare ma veritiere,guardando nel mentre il volto apparentemente imperturbabile del serafico,che manifestava una sola lacrima di sangue cadergli dal suo occhio deturpato dalla pressione del blocco di ferro
-AMBER!-urlò con foga la perla gialla scagliandosi con furia verso la soldatessa,venendo rapidamente fermata da Diamante Bianco,la quale la afferrò per un braccio,facendogli cenno con la testa di non intervenire o di non fare qualunque cosa potesse compromettere ulteriormente la loro situazione
-Lance-esclamò Stevonnie con compassione,sedendosi accanto a lui –Posso comprendere la sofferenza che devi aver provato nel non poter fare niente per fermare tutto questo,ma adesso è il momento di combattere tutti insieme-afferrando con forza la mano libera di lui –Dimostra di non soccombere alla sofferenza,mostrandoci come il potere dell’oscurità può anche essere usato per scopi benefici-
-Voi due siete sempre stati troppo ottimisti-esclamò ridacchiando leggermente,tossendo successivamente sangue dalla bocca –Ma in questo stato sono totalmente inutile-ansimando vistosamente davanti a tutti
-Questo potrà essere anche vero-esclamò un voce provenire nelle vicinanze –Ma noi possiamo permetterti di tornare a combattere-continuò lo spirito incorporeo di Diamond fuoriuscire dalle sue lame situate sopra la testa del serafico
-Ma tu dovrai prometterci che sconfiggerai Serienor-aggiunse Avacyn,manifestandosi dal suo bidente
-Ed in cambio ti concederemo quest’ultimo residuo di potere che ci ha permesso di incantare le nostre armi con parte delle nostre anime-concluse Ulrich manifestandosi dal suo bastone
-Io non posso promettervi di riuscire a sconfiggerlo da solo-osservando ad uno ad ogni singola gemma sia venuta a salvarlo dalle macerie che lo stavano stritolando –Ma se i miei compagni vorranno concedermi ancora una possibilità,sarò orgoglioso di combattere un’ultima volta insieme a loro-ricevendo sguardi soddisfatti da parte di Stevonnie,Diamante Bianco e Perla Gialla,ad eccezione di Amber,che ancora adirata con il giovane,non osò voltarsi minimamente verso di lui
-L’umiltà è una caratteristica inusuale in un serafico-esclamò l’arcangelo sorridendo,disponendosi a piramide,insieme ai guardiano dell’universo,attorno al serafico danneggiato –Tu sei l’unico dei miei discendenti che ha avuto la forza di dimostrare tale attitudine-allargando entrambe le braccia,in contemporanea con Diamond ed Ulrich,formando una piramide energetica bianca che avvolse totalmente il serafico,ristabilendo le sue ossa rotte ed i tendini danneggiati dalla caduta,fornendogli nuova linfa,facendolo fluttuare in aria e ruotandolo lentamente in posizione verticale,poggiandolo lentamente in piedi sopra il ruvido terreno –Spero di aver fatto la scelta giusta questa volta-esclamò la donna angelica sorridendo per la prima volta dopo milleni,sparendo dinanzi a lui al seguito dei suoi colleghi,lasciando dietro di lei le loro tre armi,con il ragazzo che cominciò a raccoglierle in memoria di coloro che con costanza hanno vegliato sull’universo.
-La vostra eredità non sarà dimenticata-avvicinandosi lentamente a Stevonnie imbracciando il bastone del primo umano esistente –Questo è per te Connie,l’unica essere sulla terra degno cui credo debba essere nominata nuova guardiana della razza umana-porgendo con entrambe le braccia il bastone verso la fusione,che con determinazione prese l’antico artefatto dalle mani del serafico –Queste spade sono per voi sovrane,le uniche che possono ereditare le armi del precursore della vostra razza-lanciandole entrambe verso Diamante Bianco,la quale con rapidità prima che colpissero il suo viso,le afferrò con entrambe le mani al livello dell’elsa –E questo bidente,simbolo della mia razza?-si domandò a voce alta ridacchiando,consegnandolo a Perla Gialla,la quale lo prese dalle sue mani con orgoglio ed onore nel servire un’ultima volta il suo maestro –Portatelo a Perla-camminando lentamente verso Amber,poggiandogli con determinazione una mano sulla sua spalla,ridestandola dal suo essere distaccata –Io e te abbiamo ancora del lavoro da fare-osservando il titano Katastor combattere,materializzando davanti a loro un portale rosso cremisi,che li fece svanire rapidamente dalla piazza abbandonata,lasciando da soli dentro quello spiazzale diroccato,cominciando a correre verso il luogo dove la ragazza bianca,insieme ad i suoi alleati stavano per invocare i loro guardiani draconici,procedendo a tutta velocità verso il cortile del castello centrale,dove videro le sei gemme disposte in cerchio con al centro la perla,che sembrava particolarmente nervosa ed agitata e che si sbracciava senza controllo
-Come può essere-esclamò con foga –Perché non riusciamo a convocarli?!-
-Forse la sconfitta dei guardiani può avere annullato tale capacità-disse Sapphire rendendo ancora più nervosa la gemma semi-serafica,che cominciò a cadere nel baratro della disperazione nel vedere vanificato l’ultimo tentativo di sopravvivenza della sua razza,quando improvvisamente voltando il suo sguardo verso l’ingresso del grande giardino,vide le tre gemme che le osservavano intensamente,focalizzandosi maggiormente sulla Perla Gialla,che teneva tra le sue braccia il bidente di Avacyn,il quale cominciò a risplendere di luce fioca,causando lo stesso effetto anche alle gemme appartenenti alle Crystal Gems
-Lance mi ha detto di consegnarti questo-avvicinandosi lentamente verso la ragazza,che con esitazione afferrò l’arma appartenuta all’arcangelo,che iniziò,non appena venne toccato dalle mani di lei,a brillare di una luce intensa,coordinandosi con il potere del suo gioiello e sbloccando l’ultimo potere che i guardiani avevano loro concesso –Finalmente siamo pronti-alzando al cielo l’arma colossale ed osservando con determinazione lo scontro epico tra i due essere sovrannaturali –La battaglia finale per la salvezza del nostro mondo può finalmente avere inizio-sorridendo con coraggio,mentre i gioielli di tutte le gemme terrestri si illuminavano di luce appartenente al loro colore naturale,generando un sigillo arcobaleno sotto i loro piedi,materializzando accanto a loro un portale,da cui uscirono prepotenti i loro famigli draconici che ruggirono insieme,dando finalmente inizio all’ultima parte di questa guerra per la sopravvivenza.
 
Note dell’autore
Io:Uno degli ultimi capitoli di questa lunga fanfiction,mi scuso per il ritardo ma purtroppo a differenza dei precedenti capitoli,questo in particolare si è rivelato abbastanza complicato e di difficile realizzazione.
Premetto che il prossimo capitolo uscirà con la solita data,cioè ogni lunedì mattina,quindi diciamo che non vi resta molto da aspettare.
Lance:Si spera
Io:Non ti ci mettere pure tu ora
Lance:Io non mi ci metto,ma è meglio che ti muovi la prossima volta
Io:D’accordo,chiudo il capitolo perché stavolta non ho scusanti
Ci vediamo ovviamente al prossimo entusiasmante capitolo

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Capitolo 33
*** Padre e figlio uniti nella battaglia ***


Padre e figlio uniti nella battaglia
 
All’interno della capitale l’esercito alleato stava riorganizzando i propri ranghi,le gemme cercavano di invocare i loro famigli,Kalimdor aveva abbandonato inspiegabilmente e senza alcuna ragione valida l’esercito gemmico e Lance,accompagnato dalla comandante Amber,era scomparso verso una meta sconosciuta ed apparentemente lontana dal luogo dello scontro,mentre Katastor affrontava con tutte le sue forze il serafico rinnegato e la sua armata di signori temporali,che lo attaccavano senza sosta e privi di alcuna pietà gli infliggevano pesanti danni,con il titano che volando per il cielo di Homeworld cercava di schivare la maggior parte degli attacchi che gli venivano scagliati contro,tentando in tutti i modi di rispondere al fuoco attraverso l’uso dei poteri combinati sia del giovane serafico che delle gemme che lo componevano,mettendo apparentemente in difficoltà le forze nemiche,che non sembravano riuscire a prendere il sopravvento sul colosso organico,che manifestò una nuova energia e tante potenti capacità per poter affrontare da solo l’intera minaccia,quando improvvisamente un raggio dorato proveniente dal signore macchina temporale Sandaion,che fino a quel momento non era ancora entrato all’interno dello scontro,colpì in pieno la fusione gemmo-serafica,disintegrando con quel semplice raggio tutte le ali demoniache poste sul lato sinistro di lui,facendolo cadere rovinosamente a terra ed avvicinandosi lentamente a lui,esponendo tutta la sua potenza e la sua imponenza su di lui.
-Ora non fai più lo spavaldo svolazzando per tutto il campo di battaglia?!-esclamò Serienor ridacchiando sopra la spalla del signore temporale,mentre quest’ultimo con il palmo aperto rivolgeva una sfera di energia rossa verso il titano –Diciamo che questo è l’epilogo di questo scontro noioso-gettando contro di lui il colpo di energia,che venne schivato all’ultimo istante dal titano,generando dietro di lui una violenta esplosione,che devastò parte del campo di battaglia,bruciandogli parte delle ali rimanenti e del volto
-Sei troppo arrogante per essere un superstite della prima guerra-esclamò sollevando lentamente il busto con le braccia –Ed è per questo che perderai-materializzando un’enorme lancia trivella rosso lava,che lo aiutò lentamente a rialzarsi da terra,scagliandosi con ardore verso Sandaion,azionando il meccanismo rotante,cercando di trafiggergli con un solo colpo il petto dove era situato lo specchio,venendo facilmente schivato e circondato nuovamente dalle sette divinità che lo avevano ancora una volta sotto tiro
-Tu sostieni che perderò-alzando il braccio al cielo,pronto a schioccare le dita della mano destra –Ma per mano di chi se tu stai per soccombere per mano mia-dando il segnale alle divinità corrotte di colpirlo con tutta la forza che avevano a disposizione,facendo loro scatenare una serie di raggi di energia,che generarono una violenta esplosione,che sembrò colpire in pieno la fusione titanica,creando una coltre di fumo che lo nascose dinanzi agli occhi dei suoi nemici,facendo credere loro di essere stato distrutto,con Serienor che osservava soddisfatto il suo operato,mentre Krystal disgustata distolse rapidamente lo sguardo,osservando con gli occhi pieni di lacrime quella che una volta era la sua terra natia,quando la sua attenzione fu attirata da uno scoppio provenire da dentro il muro di fumo,che materializzò dal suo interno un Katastor privo di tre delle quattro braccia e con un enorme buco al centro del petto dal cui interno sgorgava copioso del sangue,mentre cercava di tenersi in piedi con l’unico braccio a disposizione tenuto saldamente sopra il manico dell’arma,ridendo senza controllo,mentre dell’altro sangue colava dalla sua bocca e si riversava su tutto il suo vestito
-Potrò anche essere sconfitto-alzandosi velocemente in volo con le ultime forza che aveva in corpo –Ma questo non significa che io mi arrenda così facilmente-gettandosi successivamente in picchiata contro uno dei signori temporali comandati dall’antico serafico,impalandolo con forza e distruggendo completamente la sua forma fisica,rispedendo la sua anima all’interno del regno celeste contenuto nell’albero della vita,rimanendo davanti a Serienor,osservandolo con ferocia animalesca
-Sei solo patetico-ordinando a Sandaion di attaccarlo –Tu morirai e lascerai il tuo popolo senza difese in balia delle mie divinità-con la divinità che appoggiò una delle sue mani meccaniche sul busto lacerato e sanguinante del titano organico –Questa sarà la tua fine-preparando un raggio energetico sul palmo della sua mano destra
-E allora tu verrai con me-cercando di eseguire un’artigliata con la sua mano rimanente,venendo però anticipato dal signore temporale,che con il suo attacco trafisse ancora una volta il petto della fusione gemmo-serafica,facendola esplodere su se stessa in tante piccole sfere di luce,che si riversavano velocemente verso il cielo,facendo sparire sotto questo colpo violento l’unica speranza per la salvezza di Homeworld,con Serienor che cominciò a ridere maniacalmente,affermando con quella sua risata la sua vittoria incontrastata,con sua moglie che lo osservava disgustata,stringendo con forza entrambe le mani ed animata da un’ira incontrollata colpì in pieno viso Serienor,che spiazzato dal gesto della sua amata cadde sopra la spalla del gigante divino,toccandosi il volto con la mano sinistra per l’incredulità,osservando la sua compagna immobile davanti a lui mentre ritraeva lentamente il pugno,mentre alcune lacrime scendevano lentamente dal suo volto etereo
-Tu in passato parlavi di coesistere con gli altri mondi-esclamò con foga la ragazza,cominciando a fluttuare –Ma adesso sei soltanto un povero folle senza scrupoli e senza alcuna salvezza per la tua anima-allontanandosi lentamente dall’anziano serafico,con quest’ultimo,che veniva pervaso da un’aura verde e nera che lo stava per avvolgere completamente,mentre con i suoi occhi osservava la ragazza volare lontano da lui,materializzando una freccia di energia,che scagliò con velocità verso di lei colpendola in pieno petto e lasciandola cadere rovinosamente verso terra,quando venne afferrata improvvisamente da una mano blu gigante provenire da dentro un portale e sparire successivamente all’interno della frattura dimensionale,lasciando confuso apparentemente il serafico,il quale voltando nuovamente il suo sguardo verso la capitale notò avvicinarsi davanti a se un gigante meccanico dalle fattezze quasi umane,rivestito da una corazza nera metallica,con un lungo mantello di ferro,che lo rivestiva completamente su tutta la schiena,un elmo con diverse aperture che mostravano diverse luci rosse scarlatte,mentre teneva sulla sua mano destra uno spadone a due mani blu come il mare.
-Attaccare tua moglie in questo modo è da vigliacchi Serienor-esclamò Kalimdor da dentro il titano meccanico,mentre si avvicinava verso la divinità dorata
-Non è affare di uno che si nasconde come sempre dietro i suoi giocattoli di metallo-esclamò con derisione nella sua voce venendo colpito da un raggio provenire alle sue spalle,che fece spostare di qualche metro la divinità,che si girò immediatamente verso la direzione del colpo subito,notando dietro di se una grande marionetta dalle forme e dimensioni di Diamante Blu,avvolta da numerosi lacci rossi energetici provenienti da sopra la sua testa,dove erano posizionati Amber e Lance,che con i loro poteri combinati cercavano di gestire l’enorme costrutto,collocati all’interno di un unico grande baccello di vetro infrangibile,dove al suo interno vi era posta anche Krystal,che dolorante cercava di farsi forza e di resistere il più possibile alla ferita inflittagli dal marito.
-E’ non è il solo a nascondersi come dici tu dietro i suoi giocattoli-esclamò ridendo il giovane serafico,materializzando una grande alabarda blu meccanica da dentro il petto della marionetta,allo stesso livello dove era situato anticamente il gioiello rappresentante il diamante deceduto
-Tale padre,tale figlio-esclamò ringhiando per la rabbia nell’osservare entrambi i serafici,che assiduamente si ostinavano a dargli battaglia –Poco importa-rasserenandosi rapidamente,facendo svanire l’aura che lentamente lo stava avvolgendo –Tanto anche voi,proprio come Katastor,sarete destinati ad essere sconfitti-
-Questo è da vedere-esclamò il ragazzo,lanciandosi all’assalto con la sua creazione verso i signori che lui stesso aveva invocato –Preparati ad assaggiare il frutto di millenni di lavoro-alzando al cielo la gigantesca alabarda di metallo contro Sandaion –E a subire la forza della marionetta suprema-sorridendo con convinzione mentre si lanciava all’assalto –La forza del Requiem di Blu-mancando di poco il bersaglio,che con agilità aveva schivato il fendente verticale,venendo rapidamente supportato dai suoi fratelli,che cominciarono a colpire con forza l’enorme costrutto,che sembrava reggere a pieno ogni singolo dardo energetico,con Serienor che si allontanava velocemente dal luogo dello scontro,dirigendosi con estrema rapidità verso la capitale,fermato improvvisamente da un affondo verso il terreno da parte della gigante meccanico di Kalimdor,che gli bloccò di colpo la via verso l’esercito alleato,rimanendo fermo con imponenza dinanzi al signore dorato della guerra,coprendolo interamente con la sua ombra.
-La potenza di Alastor ti impedirà di raggiungere i tuoi propositi mio vecchio amico-sollevando nuovamente la spada da terra ed afferrandola con entrambe le sue mani guantate –Questa volta sarai tu ad essere sconfitto-eseguendo diversi fendenti che cercarono di colpire in ogni modo possibile il signore temporale,che riusciva a malapena a schivare ogni singolo attacco,volando nel cielo tentando di sfuggire ai potenti attacchi di spada del titano meccanico,quando dalle spalle di quest’ultimo apparirono due grandi cannoni,che spararono verso di lui una serie infinita di colpi al plasma,che illuminarono il cielo di rosso innaturale,causato dalle numerosi esplosioni generate dalle munizioni.
-SEI FORSE IMPAZZITO KALIMDOR!-urlò con foga il vecchio serafico,mentre tentava tramite la sua evocazione di sfuggire alle continue esplosioni –OLTRE ME VUOI ANCHE DISTRUGGERE QUESTO MONDO?!-separandosi da Sandaion e cominciando a volare spedito verso il gigante meccanico,mentre tra le sue mani teneva stretto il suo martello da guerra,colpendo in pieno petto Alastor,che non sembrò minimamente risentire del colpo subito,ma che anzi gli permise di afferrarlo con forza e di stritolarlo lentamente tra la sua mano sinistra,portandolo lentamente al livello dei suoi sensori ottici
-Ora pagherai per aver giocato con la vita di mio figlio-facendogli eseguire dei leggeri gridolini di dolore,mentre lo stringeva con lentezza e con ira crescente nel suo animo –Di pure addio a questo mondo-osservando uno strano sorriso apparire sul volto del suo nemico ormai prossimo alla fine
-Anche se mi eliminerai…-guardando con decisione il volto del cavaliere meccanico –Sandaion porterà a termine il mio piano di distruzione-generando preoccupazione nel cuore del serafico resuscitato,che spostò lentamente i suoi occhi verso la capitale,osservando il signore dorato pronto a scagliare due raggi mortali sul luogo dove si erano rifugiati i soldati dell’alleanza,lasciando rapidamente la presa sull’antico resuscitato,cominciando a correre verso Meitar,venendo  afferrato con potenza sovrumana da parte di Serienor,che riusciva,malgrado le sue dimensioni ridotte,a tenere a freno il colosso meccanico,impedendogli di raggiungere e di prevenire una catastrofe dagli effetti disastrosi –Questa volta potrai dire addio ai tuoi putridi alleati-con Sandaion che scagliò verso di loro i suoi due potenti colpi energetici,che si stavano per abbattersi con potenza verso la città gemmica,venendo fermati dal repentino intervento del Requiem di Blu,che con il braccio sinistro coprì l’intera superficie abitata,danneggiando irreparabilmente la sua appendice meccanica,che mentre si ritraeva,si staccò dal corpo della grande marionetta,cadendo con pesantezza sopra il terreno arido e privo di vita,lasciandola scoperta e priva di protezione dai continui e perpetui attacchi dei sei signori macchina temporali,che spalleggiati dal dio della guerra,si abbattevano con forza contro il burattino titanico,che questa volta sembrava in totale balia dei suoi assalitori,tentando con la sua alabarda di distruggere almeno uno di loro,non riuscendo minimamente a colpirli,causando preoccupazione nell’animo di Amber che dentro la cupola non aveva quasi più la forza per manovrare a pieno l’intero costrutto,voltandosi con preoccupazione verso Lance,che a differenza sua sembrava gioire della situazione,sorridendo dinanzi alla situazione avversa con insano,ma ammirevole coraggio.
-Lance dobbiamo abbandonare il Requiem-esclamò con preoccupazione la gemma ambrata –Se rimaniamo ancora qua dentro soccomberemo sicuramente-
-Affogare o nuotare…Vivere o morire-esclamò con decisione senza rivolgere il suo sguardo verso la sua comandante –E’ tutta una questione di punti di vista-guardando con la coda dell’occhio la soldatessa,che lo fissava con apprensione –Tu porta Krystal in un luogo sicuro,io penserò a loro insieme a mio…-venendo attirato da una violenta esplosione che spostò il suo sguardo verso il gigante Alastor,trafitto al petto da un raggio energetico,con l’elmo completamente distrutto,lasciando il titano senza testa e rivelando Kalimdor che attraverso uno strano artefatto più piccolo cercava di controllare l’intero colosso,che veniva costantemente bersagliato da esplosioni mirate e che causavano la perdita delle varie funzionalità del meccatitano,che cadde inginocchio e senza più possibilità di movimento,mentre Serienor volava nuovamente verso la spalla di Sandaion,osservando i suoi nemici soccombere sotto gli assalti delle sue divinità,rimanendone estasiato e compiaciuto nel poter vedere l’intera casata di Kalimdor cadere sotto le sue mani portatrici di giustizia,quando all’improvviso un fascio di luce multicolore si erse poderoso nel cielo,squarciando l’intero banco di nubi nere,che avevano avvolto l’intero campo di battaglia,generando una luce verde eterea,che avvolgeva l’intera capitale,dove da essa si ergevano sette draghi dalle forme a dai colori rappresentanti i loro evocatori,che si avvicinavano lentamente verso l’intera armata divina con a capo Perla,che con le sue ali si poneva al centro dello stormo draconico,con alla sua destra Garnet sopra i suoi due draghi rosso cremisi e blu marino,Ametista sopra il suo porpora spinoso intra-dimensionale e Peridot con il suo famiglio draconico verde semi-meccanico ed alla sua sinistra Lapis con il suo drago d’acqua e ghiaccio,Sky con il suo salta-nuovole azzurro e leggiadro come l’aria e Sapphire con il suo divora fulmini nero come la pece con numerose striature blu elettrico,che si ponevano l’uno al fianco dell’altro in uno formazione lineare dinanzi a Serienor e ai suoi signori macchina temporali.
-C’è ne avete messo di tempo per arrivare-esclamò Lance,sollevato nel vedere l’arrivo dei rinforzi –Pensavo che avrei fatto la fine di Katastor-mettendosi a ridere fragorosamente,mentre sollevava a fatica l’intero Requiem del Blu con il potere dei suoi fili di energia
-Diciamo che abbiamo avuto un piccolo contrattempo prima di riuscire a raggiungervi-rispose Perla sorridendo,mentre impugnava con entrambe le braccia il bidente di selenargento che una volta apparteneva all’arcangelo Avacyn
 -Meno male che c’eravamo noi a darvi più tempo-intervenne Kalimdor,riuscendo a far ripartire Alastor dal suo stato di quiete –Perché a quest’ora Serienor avrebbe distrutto ogni singolo essere sul pianeta –
-Ovviamente ringrazio tutti voi per l’aiuto che ci avete fornito prima della nostra ascesa in campo-eseguendo un mezzo inchino ai due serafici,che con i loro meccatitani danneggiati,si avvicinarono lentamente accanto allo stormo draconico –Ma ora è giunto il momento che l’ultimo atto di questa sanguinosa guerra si chiuda una volta per tutte-osservando con ardore e determinazione il generale nemico dinanzi a lei,che con iraconda e feroce determinazione la osservava con i suoi occhi deturpati dal tempo,sorridendole malignamente ed esponendo i suoi denti affilati come rasoi,con la il braccio destro rivolto verso l’alto,pronto a dare l’ordine per attaccare alle sue divinità,dando inizio all’ultimo scontro della guerra tra gemme e serafici sul pianeta di Homeworld.
 
Note dell’autore
Io:L’ultimo atto di questa lunga guerra sta finalmente per avere inizio
Diamante Bianco:Chissà chi dei due schieramenti riuscirà a prevalere?
Diamante Giallo:Speriamo sia il nostro
Cubic Zirconia:Anche se io punto però alla vittoria di Serienor
Io:Vediamo chi riuscirà a prevalere in questo scontro per il destino dell’universo
Cari lettori e care lettrici ci vediamo al prossimo entusiasmante capitolo ricco di emozioni

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Capitolo 34
*** La caduta dell'ultimo serafico ***


La caduta dell’ultimo serafico
 
Al lento calar dei due soli di Homeworld,il pianeta vedeva oramai contrapposti solamente il serafico Serienor e la sua armata di divinità contro l’esercito draconico delle Crystal Gems,supportate dai giganti ormai semi-distrutti dei due serafici,che si ergevano ugualmente imponenti al loro fianco,puntando con decisione le loro armi verso nemico,il quale osservava divertito e con strana allegria i suoi oppositori,sedendosi sopra la spalla di Sandaion e strofinandosi con lentezza i lunghi capelli bianchi segnati dal tempo,mentre la lunga cicatrice obliqua che gli segnava il viso,iniziò ad illuminarsi all’improvviso di una luce verde appena accennata,diffondendosi in tutto il suo corpo come tante vene fluorescenti che gli illuminarono di verde i suoi occhi ora privi di pupille,facendogli versare lacrime di sangue che entravano in contrasto con il colore della sua pelle,cadendo con lentezza sulle spalle della divinità della guerra,macchiandone il para-braccia scintillante ed etereo,con Kalimdor che osservava da dentro il suo bozzolo di sopravvivenza il cambiamento del rinnegato,rimanendone stranamente disgustato,ma allo stesso tempo intristito nel poter finalmente vedere in quale orribile mostro la vendetta l’abbia trasformato.
-La battaglia finale per il destino del pianeta-esclamò il serafico rinnegato leccandosi le labbra con la lingua,che secerneva fluidi simili al colore della sua pelle –E le visioni che ho avuto in passato continuano ancora oggi a darmi sconfitto-sbadigliando senza provare alcun timore per la situazione in cui si trovava –Ma proprio per questo non sono di certo impreparato ad ogni evenienza-alzando con lentezza un braccio al cielo,tenendo stretto tra le sue mani il medaglione che controlla i restanti signori temporali,costringendoli ad emularlo ed a generare un raggio energetico nero come l’oblio,che squarciò la parte di universo sopra il pianeta in due zone,creando una frattura inter-dimensionale,dove dal suo interno cominciò lentamente a varcarne la soglia una struttura meccanica con diversi reattori,dalla forma elicoidale che convergevano in una grande sfera gialla lampeggiante,che sembrava simulare un terzo sole ad intermittenza,che lasciò tutti i combattenti allibiti nel vedere quella costruzione mastodontica avvicinarsi con lentezza inesorabile verso il pianeta madre –Il Dorius sarà l’ultima arma che mi permetterà di distruggere questo pianeta pieno di impurità-
-COME OSI!-urlò con rabbia incontrollata Kalimdor –HO COSTRUITO IL DORIUS COME ULTIMA SPERANZA PER LA NOSTRA SPECIE-sbattendo l’unico braccio che possedeva dentro il bozzolo -E TU LA USI COME ARMA DI DISTRUZIONE PLANETARIA?!-
-L’avevi costruita per salvarci questo è vero-ribatté ridendo il suo ex amico –Ma non esisteva in questo universo una fonte di energia tanto potente da poter alimentare il motore ad energia perpetua-osservando con la coda dell’occhio l’albero della vita Ain Soph Aur alle sue spalle –Quindi necessitavo di un qualcosa che non fosse del nostro universo per alimentarla-
-E quindi hai utilizzato il potere delle divinità per eliminare sia noi che te-esclamò Lance con disgusto nella sua voce –Un piano davvero patetico per un essere ambizioso come te-
-Ognuno fa quello che può con i mezzi che si hanno a disposizione-osservando con derisione sul suo viso i draghi evocati dalle gemme –Ed ovviamente anche voi-ridendo senza controllo,facendo innervosire con quella dichiarazione la gemma bianca,che puntandogli contro il bidente,espose i suoi denti in segno di sfida
-Ora vedremo se avevamo pochi mezzi per fermarti-dando il segnale alle altre gemme di caricare contro il loro nemico comune,le quali si lanciarono insieme ai loro draghi verso i signori temporali del generale rinnegato,ingaggiando una lotta per i cieli di Homeworld,deturpato dai continui colpi dei draghi e delle divinità,che sembravano essere in perfetta parità già nelle prime battute della battaglia,distruggendosi e danneggiandosi a vicenda senza riuscire a prevalere sul proprio avversario,creando delle vere e proprie tempeste di fuoco ed energia che sembrò modificare brutalmente le caratteristiche tipiche del pianeta,con lingue di fuoco che cadevano su tutta la superficie della capitale e del campo di battaglia,esplosioni violente e gigantesche si manifestavano sopra tutta la superficie stellata e con urla disumane che donavano allo scontro atrocità e speranza nei cuori di coloro che avevano il coraggio di guardare,con Kalimdor e Lance che immobili ed impassibili rimanevano dinanzi a quel duello titanica e senza precedenti,mentre sopra le loro teste la corazzata si faceva sempre più vicina ed imponente sopra il pianeta
-Potrebbe essere ormai troppo tardi-esclamò il generale serafico con lieve rassegnazione nella sua voce –Finché i draghi saranno occupati a combattere i signori temporali,non esiste nessuno capace di fermare la sua avanzata-rivolgendo il suo sguardo verso la sua stessa creazione,con una piccola lacrima che gli scendeva dal volto
-Questo potrà essere anche vero-aggiunse Lance ridacchiando con malinconia –Ma abbiamo ancora i nostri costrutti,che posso fornirci un po’ di tempo-venendo afferrato per entrambe le spalle mentre parlava da Krystal,la quale con le poche forze che aveva in corpo,cercò di tenersi in piedi,con le gambe tremante che rischiavano ugualmente di cederle da un momento all’altro
-Abbiamo ancora una possibilità-esclamò sofferente ed ansimante mentre si estraeva con forza la freccia dal suo corpo –Noi abbiamo convocato l’albero e noi soli possiamo comandarlo-
-Tanta determinazione da una gemma che sta per passare a miglior vita non me lo sarei mai aspettato-portando il braccio sinistro di lei sopra le sue spalle,in modo tale da fornirle un appoggio per la sua andatura barcollante e priva di equilibrio –Amber-osservandola con la coda dell’occhio,mentre indossava la maschera spezzata verticalmente,coprendo solamente il suo lato destro,lasciandosi sfuggire un piccolo sorriso nascosto da quel piccolo frammento –Ti affido il Requiem-aprendo lentamente la cupola di vetro,cominciando lentamente a fluttuare con l’ausilio delle sue ali verso l’albero della vita –Sono sicuro che con te sarà in ottime mani-lasciando con quelle ultime parole la soldatessa ambrata,con le lacrime agli occhi per la fiducia che egli riponeva in lei,durante questa guerra senza onore
-Io credo in te-sussurrò azionando nuovamente l’immenso burattino,camminando lentamente verso Alastor,il quale si stava ritirando anch’egli verso la capitale di Homeworld,zoppicando e trascinandosi con lentezza l’enorme spadone con la mano destra
-Amber ho bisogno del tuo aiuto per fermare il Dorius-disse Kalimdor con voce solenne,senza far trasparire nessuna emozione dalla sua voce roca e quasi metallica per la stanchezza e la perdita,anche se lenta,delle forze –Dobbiamo ritirarci nuovamente nella capitale per attuare il mio piano-ricevendo un cenno affermativa da parte di lei,che con inesorabile ed incrollabile fiducia lo seguiva verso i residui brucianti di Meitar,svanendo all’interno di quella città priva di vita,lasciando le gemme da sole a combattere contro Serienor,che rispondeva senza esitare ad ogni loro mossa,riuscendone a prevedere i movimenti e le tattiche,assumendo una posizione di vantaggio inaspettata contro il gruppo di protettori draconici,che cominciarono a disporsi nuovamente in linea dinanzi ad i loro avversari,che tenevano tra le loro mani fasci energetici multi-colore,pronti ad essere scagliati verso di loro con immane potenza
-Siete pronti ad arrendervi oppure volete una morte lenta e dolorosa?-domandò Serienor con ironia nella sua voce,mentre guardava soddisfatto Perla ringhiargli contro con ferocia,mentre stringeva il bidente con forza fino a farsi quasi del male da sola
-Di certo non ci piegheremmo mai ad un essere spregevole come te-rispose con rabbia immane nella sua voce –Tu non conosci la nostra vera forza-avventandosi con violenza nuovamente verso Sandaion,supportata dalle sue compagne di squadra che cominciarono a tenere occupati i restanti signori temporali,fornendole la possibilità di attaccarlo direttamente senza essere disturbata dagli scagnozzi del generale nemico,ingaggiando un durissimo scontro con la divinità della guerra,riuscendo anche con le sue piccole dimensioni rispetto al suo avversario a mettere in apparente difficoltà Serienor,che cercava di aiutare il suo sottoposto con raggi e sfere energetiche,tentando di colpire la gemma semi-serafica,senza riuscire mai ad andare al bersaglio,ma con la perla bianca che con ogni colpo sembrava segnare inesorabilmente l’armatura dorata del titano,il quale non sembrava risentirne,continuando imperterrito nei suoi attacchi mirati e senza sosta,quando improvvisamente il serafico sopra la spalla del signore temporale udì delle violente esplosioni dietro di lui,seguite da vetri che si frantumavano e cadevano,voltandosi verso la fonte del rumore e scoprendo con sua grande paura che le sue evocazioni venivano distrutte con facilità da parte dei draghi delle Crystal Gems,lasciando rapidamente da solo e senza nessuno capace di potergli più dare aiuto nella sua campagna di distruzione
-Come può essere stato possibile?!-stringendo con forza entrambi i pugni e sbattendoli con isterismo sopra lo spallaccio di Sandaion –Voi tutte eravate in difficoltà!-osservando con ira funesta il viso serio della ragazza bianca –Stavate per essere sconfitte!-guardando con velocità ogni singolo drago e gemma sopra di essi –Tanto ormai non m’importa più di niente-esclamò ridendo di colpo dinanzi a tutti i combattenti presenti nel campo di battaglia –Tanto verremo distrutti dal Dorius-sedendosi con calma sopra il frammento dorato dell’armatura –Ma questo non vuol dire che mi farò sconfiggere così facilmente!-svanendo repentinamente e riapparendo alle spalle di Perla,con il signore temporale che sul palmo della mano aveva una sfera di energia pronta a colpirla –Infatti per cominciare tu sarai la prima ad essere eliminata per mano del mio potere-venendo improvvisamente fermato da un colpo esplosivo che colpì in pieno petto la divinità,costringendola ad indietreggiare ed a ritrarre il suo attacco energetico
-Finché ci sono io nessuno farà lei del male-esclamò Lance sopra il ramo sinistro più alto dell’albero della vita,tenendo saldamente in pugno la sua doppietta ancora fumante per il colpo appena sparato
-E ti impediremo di causare altre morti con le tue azioni sconsiderate-aggiunse Krystal seduta su quello opposto a dove era situato il serafico,toccandosi il petto ferito con la mano destra
-E come pensate di fermarmi?!-domandò con follia,lasciandosi sfuggire una risata che riecheggiò per tutti i cieli,mentre i guardiani draconici lo tenevano ancora sotto tiro
-Hai dimenticato chi sono coloro che hanno evocato l’albero della vita-rispose il giovane serafico sogghignando,manifestando nel mentre le sue tre ali nere come l’oblio,levitando insieme alla gemma cristallina verso l’apice del costrutto extra-dimensionale,allargando entrambe le braccia al cielo,generando un fascio energetico azzurro che separò in due il cielo del pianeta,creando attraverso tale forza un portale azzurro che si espandeva lentamente per tutta l’atmosfera,illuminando di luce soprannaturale i due esseri immortali,con gli occhi che avevano assunto una colorazione dorata,sembravano essere posseduti da una forza esterna,che stesse controllando i loro movimenti ed i loro pensieri
-Dietro la luce della libertà,dove i signori temporali comandano indisturbati-recitarono in coro con un lieve aura dorata avvolgerli parzialmente –Un luogo dove nemmeno i santi possono accedere e dove il supremo signore divino si manifesta nella sua forma infinita di luce benedetta-alzando entrambe le braccia al cielo,lanciando tramite raggi energetici,le loro aure all’interno del portale –Mostra a noi tutto il tuo potere Ain Soph Aur,libera dalle sue catene il supremo signore temporale Sephylon-generando dei lampi di luce ed ombra,che uscirono poderosi dal portale divino,devastando cielo e terra con le loro scariche,facendo materializzare lentamente da dentro la fenditura un titano dalle stesse dimensioni di Sandaion,con un armatura splendente come il sole,due lunghe ali meccaniche blu come il mare,un’aureola ramificata sopra un elmo bianco come l’avorio e con al centro del petto uno specchio dove era riflessa l’immagine del volto di un vecchio saggio dagli occhi cremisi con una lunga barba grigia e folta
-Non può essere-esclamò in preda al terrore l’anziano serafico,mentre vedeva dinanzi a lui il supremo signore temporale ergersi in tutta la sua magnificenza e ferocia davanti a lui –Voi…voi non avevate abbastanza forza per convocarlo-voltandosi verso i due esseri immortali che lentamente scendevano sopra le spalle del dio delle divinità
-Da soli possiamo essere anche deboli dinanzi a te-scrutandolo con il suo unico occhio scoperto,mentre afferrava la katana situata dietro le sue spalle –Ma insieme siamo molto più forti-
-Non importa chi o cosa avete invocato-materializzando le sue ali verdi come l’erba –Non avete speranza di resistere al Dorius-afferrando il suo martello da guerra,pronto ad affrontare l’ultima sfida della sua vita –Neanche Sephylon sarà in grado di salvarvi dall’inevitabile-catapultandosi ferocemente insieme a Sandaion,eseguendo un serie di colpi energetici in direzione della suprema divinità,la quale con il semplice palmo della mano destra fermò con facilità ogni singolo raggio,modellandoli con un semplice movimento delle dita in una sfera multicolore di grandi dimensioni che copriva con la sua grandezza la luce splendente dell’albero,lasciando impietrite le Crystal Gems,le quali spaventate dal potere manifestato da Lance,cominciarono ad indietreggiare lentamente dal luogo dello scontro,posizionandosi ad una distanza tale da non venire annientate da quella sfera di pura potenza divina,che veniva controllata dal supremo con un semplice dito della mano destra
-Pensavi davvero che il potere di Sephylon fosse eguale a quello di Sandaion?!-esclamò con rabbia Krystal,mentre osservava con le lacrime agli occhi il suo amato –Pensavi di riuscire ad annientare un intero pianeta senza che qualcuno riuscisse a fermarti?!-
-Krystal smettila con gli isterismi!-esclamò Lance con decisione,venendo però zittito rapidamente dalla gemma cristallina,che con sguardo iracondo si rivolgeva verso colui che lei ha sempre amato e che ora non riconosceva più come tale a causa del suo comportamento pieno di odio
-Ti darò un’ultima possibilità di redimerti Serienor-esclamò la ragazzo alzando lentamente il braccio verso l’alto –Se richiamerai il Dorius e la smetterai con la tua smania di vendetta avrai la possibilità di sopravvivere-
-Ormai a questo punto della vita non si può più tornare indietro-aggiunse il serafico,consapevole della sua imminente sconfitta –Fai pure quello che devi fare-incrociando le braccia,guardando con inaspettata dolcezza la sua amata,che con improvvisa esitazione non riusciva più ad impartire l’ordine di attacco per eliminare definitivamente il serafico rinnegato
–Ormai è inutile esitare-intervenne Lance,osservando il suo nemico con volto rassegnato,ma ugualmente sicuro di poter vincere –Se non lo fai tu allora-alzando il suo braccio al cielo –Lo farò io-indicando Sandaion con il suo indice sinistro –Sephylon distruggi una volta per tutte Serienor e le minacce che egli rappresenta per tutto l’universo-con il signore temporale che scagliò con forza l’enorme sfera energetica,che colpì in pieno il signore temporale della guerra,distruggendolo in un solo colpo,rispedendo la sua anima all’interno dell’albero della vita e con Serienor che cadeva svenuto per il pianeta da lui stesso minacciato,senza più le forze e senza la volontà di reagire ad altri assalti,abbandonandosi a unicamente al sentimento di sconfitta che pervadeva il suo animo,mentre lentamente spariva dal campo visivo di tutti i presenti,creando un vuoto incolmabile nel cuore della ragazza cristallina che cominciò a piangere la fine del suo amato,mentre Lance con occhio impassibile osservava il costrutto celeste scendere sempre più verso il pianeta madre,pronto a portare morte e distruzione dopo il suo passaggio su tutto il popolo gemmico.
 
Note dell’autore
Io:Serienor è stato finalmente sconfitto,ma sembra che i guai non siano ancora finiti
Lance:Ci mancava solamente la presenza di un’arca inter-dimensionale a complicare la situazione
Perla:Ovviamente dovevamo aspettarci l’ultimo regalo di Serienor
Io:Dai ancora non è il momento di arrendersi
Lance:E chi si sta arrendendo
Perla:Noi siamo pronti ad affrontare anche quest’ultima sfida
Io:E’ questo lo spirito giusto,ma tornado a parlare di argomenti più seri…chi chiude il capitolo
Perla:Fallo tu per questa volta visto che siamo impegnati
Io:D’accordo,ma solo per stavolta
Bene cari lettori e care lettrici,anche questa volta con un po’ di ritardo sul normale programma,ma la guerra ha bisogno di essere studiata di più rispetto ad altre situazioni,ma tralasciando questo piccolo dettaglio,ci vediamo al prossimo entusiasmante capitolo

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Capitolo 35
*** La fine di un'era ***


La fine di un’era
 
Serienor era stato sconfitto,ma il suo ultimo artefatto si ergeva con potenza distruttiva sopra i cieli di Homeworld,oscurando con la sua imponenza i due soli del sistema solare,mentre con lentezza inesorabile precipitava verso il pianeta,dove le gemme dell’esercito alleato osservavano spaventate la loro fine imminente,ma con le Crystal Gems comandate da Perla,che senza alcuna paura dopo la sconfitta dell’antico serafico,ripresero a combattere contro la possente arca metallica,tentando con i loro famigli draconici di arrestare la sua avanzata,colpendolo con numerosi e devastanti fiammate,che sembravano non scalfire minimamente la corazza rivestita del Dorius,con Lance che osservava con indifferenza l’avvicinarsi della fine,mentre Perla si avvicinava lentamente a lui con timore,sperando di rivedere nuovamente dinanzi a lei l’uomo che ha sempre amato e che l’ha sempre supportata
-Lance-allungando lentamente una mano tremante verso il viso del ragazzo,che senza rispondere,le rivolse un’espressione sorridente e priva di malizia –Finalmente posso nuovamente starti accanto-abbandonandosi tra le braccia di lui,che cominciarono ad avvolgerla con calore,mentre delle piccole lacrime scendevano dai loro visi stremati dalla guerra
-Mi sei mancata così tanto in questo lungo periodo di sofferenze-stringendola sempre di più verso il suo corpo –Ho sempre sperato di ritornare nuovamente insieme a te,ma ancora oggi sembra che il destino voglia giocare con noi-toccandosi con disprezzo la parte di volto ancora coperta dalla maschera –Sapher deve portare a termine la sua ultima missione-
-Che cosa vuol dire?!-domandò con paura,separandosi lentamente da lui ed osservandolo con intensità nell’unico occhio scoperto,che non sembrava manifestare alcuna luce o barlume di speranza
-Serienor disse che il Dorius prende la sua energia dall’albero del vita-avvicinandosi lentamente a Krystal,aiutandola a rimettersi in piedi –Quindi finché Ain Soph Aur rimarrà in questo mondo sarà impossibile distruggere l’arca serafica-dando le spalle ad una Perla rapidamente terrorizzata e spaventata
-Tu non puoi chiedermi di farlo-indietreggiando lontano da Sephylon –Io non posso farlo dopo tutto quello che abbiamo passato-
-Io non te lo sto chiedendo-dandole uno sguardo irto di oscurità –Per salvare questo mondo tu dovrai affrontarmi e sconfiggermi-sguainando la sua spada dal fodero posto alle sue spalle –L’unico modo per far sparire l’albero della vita e battere coloro che lo hanno evocato-puntando la sua lama verso la ragazza bianca,che impaurita all’idea di combattere ancora una volta contro colui che ama,cercò in fretta di scappare dal campo di battaglia,quando improvvisamente la sua attenzione venne attirata da un urlo poderoso provenire dal cielo,dove vide le sue compagne di squadra stremate dalla combattimento,volare via con velocità dal gigantesco artefatto,ponendosi accanto alla perla bianca,osservando con difficoltà la situazione che si era venuta a mostrare davanti ai loro occhi increduli,con Garnet che cominciò a fluttuare lentamente verso la loro comandante,poggiandole con rassegnazione un braccio sulla spalla
-Perla è l’unico modo purtroppo-disse con voce piena di tristezza –Non esiste altra soluzione-osservando Lance sorreggere con forza la gemma cristallina,mentre con Sephylon indietreggiavano con lentezza verso il tronco dell’albero,senza mai voltarsi,continuando a guardarle con occhi rassegnati,ma allo stesso tempo pieni di speranza
-Io non voglio combatterlo ancora Garnet-esclamò la ragazza bianca con rabbia,mentre due grandi gocce lacrimali rimanevano fisse ai lati dei suoi occhi –Perché devo soffrire per coloro che amo-
-Tu non stai affrontando colui che ami in questo momento-aggiunse il ragazzo toccandosi la parte del viso scoperta con la mano –Stai combattendo contro il distruttore della prima guerra-venendo irrorato da un’aura oscura come la morte,che si diffondeva in tutto il suo corpo e con delle vene nere che si manifestarono in tutto il suo volto –Io sono Sapher…il generale oscuro-lasciando stupefatte le gemme davanti a lui,che lo guardarono con orrore nel vedere quella trasformazione e quel cambio di personalità repentino che sostituì quel giovane pieno di speranza,in uno privo di scrupoli e di compassione
-No…ti prego io…-venendo interrotta da un urlo di Krystal,che con rinnovato vigore si separò dalle braccia del serafico,camminando con lentezza sopra lo spallaccio destro della divinità,fino a raggiungere il sinistro,mentre teneva saldamente tra le sue mani una balestra bianca con tante striature blu,che sembravano secernere una sorta di sostanza viscida e luminescente,che cadeva sopra le sue braccia e che sembravano percorrerle tutto il corpo,disegnando degli strani simboli runici che cominciarono a brillare di luce intensa
-Sapher ha ragione-esclamò con tono severo,mentre guardava con indifferenza le sue avversarie –Per far sì che voi possiate ottenere la pace,dovete fermare l’unica fonte che alimenta il Dorius-puntandosi l’arma contro la testa –E per fare in modo che questo accada-togliendo lentamente la punta dell’arma contro le sue tempie -Dovete sconfiggerci-mostrando in viso un sorriso malsano irto di malizia,esponendo i suoi denti bianchi come l’avorio che entravano in contrasto con la malignità della sua espressione
-Lance…-sussurrò sotto voce Perla digrignando i denti e stringendo con forza entrambi i pugni per la rabbia e la disperazione che le stavano pervadendo l’animo –Perché?-osservando con i suoi occhi iracondi,l’espressione divertita del serafico,mentre giocherellava con la sua katana nera
-Qualcosa non va mia cara Perla?-domandò ridacchiando con ironia –Non riesci più a combattermi come hai fatto due anni fa nella mia umile dimora?-toccandosi con disinteresse verso i suoi avversari la sua chioma verde folta –L’amore ti ha reso debole-rivolgendo successivamente la sua attenzione verso Ain Soph Aur –Ma tranquilla ti darò un valido motivo per affrontarmi-allargando entrambe le braccia verso il costrutto extra-dimensionale,che cominciò ad illuminarsi di una luce azzurra fortissima,che sembrò quasi abbagliare l’intera capitale,che si canalizzò verso l’apice dell’albero,colpendo in pieno il supremo signore temporale,il quale pervaso da quell’onda di energia,la canalizzò attraverso le sue braccia meccaniche ricoperte da scariche poderose –Attraverso Sephylon attivo l’ultimo potere di Ain Soph Aur-continuò mentre la divinità unì le sue mani al livello dei polsi,lasciando scoperti entrambi i palmi,dove al centro vi erano due sfere blu incastonate al centro,che cominciarono a controllare il flusso di energia appena assorbito,tramutandolo e facendogli assumere numerose sfaccettature colorate,rappresentante ogni singolo signore temporale precedentemente evocato –A causa del mio potere debilitato,grazie alla presenza del dio degli dei,posso evocare solamente due signori macchina temporali dalla dimensione dell’eterium e fornire loro la stessa potenza di Sephylon-facendo fuoriuscire dal palmo della sua evocazione due piccole sfere che cominciarono velocemente ad ingrandirsi e a dare vita nuovamente ad i potenti signori temporali,che portarono grandi scompigli sotto il volere di Serienor –Tornate a combattere con più forza di prima-alzando il braccio destro al cielo –Signore della guerra dorato Sandaion e Signore cremisi della benevolenza Metaion-posizionandosi in tutta la loro grandezza accanto a Sapher e Krystal,che stremati per l’evocazione dei due signori temporali,si toccarono il petto con la mano,quasi come se mille coltelli li stessero lacerando il petto con violenza,osservando la ragazza bianca,che con viso preoccupato lo guardava con tristezza ed amarezza
-Garnet,Peridot,Ametista,Lapis,Sapphire,Sky-esclamò citando i loro nomi ad uno ad uno attirando di conseguenza l’attenzione dei nominati,che con decisione voltarono i loro sguardi verso la perla bianca –Vi prego di lasciarmi i vostri draghi e di ritirarvi-chiudendo e riaprendo con lentezza le palpebre,tentando di ritrovare la calma perduta –Non voglio che vi facciate del male-osservando con convinzione il generale serafico davanti a loro –E poi questa battaglia riguarda solo me-ricevendo un risposta affermativa da parte di tutte le gemme,che attraverso i loro nuovi poteri evocarono un portale alle loro spalle,entrandovi al loro interno e sparendo dal campo di battaglia celeste,lasciando solamente la ragazza gemmo-serafica ed i suoi draghi contro i suoi avversari ed i loro tre signori temporali,che fluttuavano nei cieli di Homeworld,con il Dorius che ancora incombeva minaccioso sopra le loro teste
-Finalmente hai deciso di combattere-esclamò ridendo il serafico puntandole nuovamente contro la sua lama nera –Stai pur certa che questo non sarà un combattimento facile-
-Chi ha mai chiesto un combattimento facile-innalzando verso l’alto il bidente di Avacyn,facendo fuoriuscire da esso un raggio di luce bianco,che frammentò in due parti il cielo,creando una spaccatura bianca luminosa,dove al suo interno fuoriuscirono delle catene gialle come il sole,che avvolsero tutti i draghi e li spinsero al suo interno –Ora ti mostrerò anche io il mio vero potere-continuò mentre un raggio di pura energia venne scagliato dal portale verso il terreno di Homeworld –Ecco che si manifesta in tutta la sua gloria Dregulos il drago delle mille stelle-esclamò mentre dal flusso energetico si manifestò dinanzi a loro un drago bianco come la polvere delle stelle,due grandi ali azzurre,due grandi occhi dorati e con altrettante mascelle dentate,che si aprirono simultaneamente,ringhiando contro i signori temporali posti davanti a lui
-Finalmente-pensò il serafico mentre osservava con stupore l’evocazione della sua ragazza –Mostrami tutto quello che hai imparato durante questo periodo di lotte e di guerra-osservandola con uno strano sorriso apparentemente malizioso,ma che manteneva nascosta al suo interno la sua voglia infiammante di combattere ancora una volta contro la sua ragazza –Questa volta non mi farò sconfiggere come due anni fa-le urlò con voce poderosa mentre fluttuava lentamente verso la spalla sinistra di Metaion
-Tu la vedi come un sfida personale-esclamò la ragazza sopra la testa del drago bianco –Ma in gioco ci sono le vite di molte gemme e del pianeta stesso-stringendo con forze entrambe le mani sopra il bidente –COME FAI A NON COMPRENDERLO!-scagliandosi con forza con il suo drago verso il signore cremisi,cercando di dargli un’artigliata con i suoi lunghi artigli di energia,venendo però rapidamente fermata dall’evocazione dorata,che con un pugno rapido e preciso,colpì in pieno stomaco la fusione dei draghi,lanciandola lontano dal serafico,il quale vide sopra il suo salvatore la figura snella e debilitata di Krystal,che con difficoltà si teneva ancorata sopra lo spallaccio del dio,ansimante e con numerosi glitch dovuti al danneggiamento del suo gioiello che la stavano portando lentamente alla distruzione fisica
-Ricorda che non stai affrontando solo lui-tenendosi una mano stretta sopra la sua gemma –Ci sono anche io-caricando con violenza verso il drago,che con rapidità riuscì a riassestarsi e ad eseguire un contrattacco con le sue mascelle,che bloccò con la sua morsa il braccio destro del gigante divino,con l’armatura che lentamente si spezzava con la forza impressa sul metallo da parte delle bocche dell’antica viverna,la quale con velocità si separò dall’avambraccio del suo avversario,caricando attraverso le sue fauci una sfera di energia che colpì in pieno il suo avversario,che per l’impatto fu sbalzato lontano fino a sbattere la schiena contro l’albero della vita,ridestandosi lentamente dalla fossa che aveva generato per l’impatto,mostrando tante crepe sopra la sua corazza divenuta opaca e priva di luminescenza e con il drago bianco che si ergeva minaccioso davanti a lui,mentre si preparava a lanciare un secondo attacco energetico che avrebbe segnato definitivamente la fine di Sandaion e di Krystal,quando con mossa repentina Lance,lanciato da Metaion,riuscì a poggiare una mano sopra il muso a scaglie della fusione draconica,generando un’esplosione attraverso il palmo della sua mano,che riuscì a deviare la direzione dell’attacco verso l’albero,che non subì alcun danno all’impatto,mentre Perla osservava sconcertata il muso della sua evocazione distorto a causa del colpo subito dal generale serafico,che volò con velocità nuovamente verso Metaion,allontanandosi dalle fauci di Dregulos
-Noi ci spalleggiamo a vicenda-esclamò Sapher con ardore nella sua voce –Se vuoi fare del male a lei prima dovrai passare su di me-posizionandosi con il suo signore temporale davanti alla gemma cristallina,mentre caricava attraverso le sue mani un’aura informe di energia nera,con scariche rosso cremisi che vi ruotavano impetuose intorno –Preparati ad essere distrutta-scagliandole contro un raggio oscuro,pervaso dalle anime dei morti in battaglia della prima guerra,che con le loro espressioni sofferenti ed addolorate,cercavano di fuoriuscire da quel colpo oscuro e di distruggere ogni essere gli si parasse davanti,impattando in pieno contro il corpo del drago,che invece di soccombere a quel raggio irto di oscurità,sembrasse invece capace di assorbirlo e di tramutarlo in tante piccole sferette di luce azzure,che cadevano con dolcezza verso i soldati che sotto di loro assistevano allo scontro tra i due immortali
-Se pensi di fermarmi con l’odio accumulato in millenni di battaglie ti stai sbagliando-puntandogli contro il dito contro il suo volto coperto dalla mezza maschera –La luce e la speranza che ci accomuna sarà sempre più forte dell’oscurità che vi portate nel cuore-
-Questo potrà anche essere vero-esclamò Sapher ridendo malinconicamente –Ma un generale non si arrende mai,neanche quando le situazioni dinanzi a lui si dimostrano avverse e prive di speranza-puntandogli contro la spada con decisione –Mostrami il tuo colpo migliore se non vuoi soccombere alla nostra ira funesta-guardando con perplessità il comportamento combattuto della ragazza bianca,che con una piccola lacrima sul viso,creò attraverso il suo bidente un’aura dorata,che si mescolò con quella bianca del drago,canalizzandosi con rapidità verso le fauci di quest’ultimo,generando un sfera di energia gialla come il sole che veniva puntata con amara e triste decisione verso il serafico,che con sorriso combattivo non aspettava altro che affrontare quell’attacco apparentemente invincibile
-L’HAI VOLUTO TU!-urlò la perla digrignando i denti per la tristezza,che la stava lentamente consumando –FASCIO DISTRUTTIVO DEL DRAGO STELLARE-con il raggio che si diresse con violenza verso il serafico,che con coraggio era pronto a fermare quell’attacco con le sue forze insieme a quelle di Metaion,quando improvvisamente Krystal con Sandaion,si frappose tra lui e il raggio distruttivo,subendo in pieno il colpo,che distrusse con una fragorosa esplosione il signore temporale della guerra,scaraventando con violenza la ragazza verso ila capitale sotto di loro,con Lance che con rapidità cercò di afferrarla con il braccio sinistro,prima che potesse cadere verso la città distrutta,quando di colpo il corpo del serafico non rispose,bloccandosi senza avere la possibilità di afferrarla e di salvarla dalla morte.
-Addio-esclamò la ragazza ritrovandosi ad un passo dal serafico prima di cadere –E’ stato bello avere conosciuto il discendente di Kalimdor-concluse sentendo subito dopo una forte spaccatura provenire dal suo gioiello,che con legami precari sembrava rimanere ancora integro,mentre ella si abbandonò definitivamente al suo destino di morte,con il ragazzo che scioccato guardava la fine della sposa di Serienor,voltandosi successivamente verso Perla con espressione seria,mentre con Metaion si avvicinava verso Sephylon,salendoci successivamente sopra la spalla sinistra,riponendo con lentezza la katana dentro il suo fodero
-Ne hai eliminato uno-esclamò con tono solenne,mentre scrutava l’animo della ragazza alimentato da una strana tristezza –Ora tocca al secondo-allargando le braccia verso di lei,lasciandola allibita con quel suo semplice gesto che non riservava più alcuna forma di malizia –Sempre se hai ancora le forze per affrontarmi dopo quel colpo che penso ti abbia lasciato quasi senza energie-
-Con il potere che le mie compagne hanno deciso di donarmi,io non sarò mai senza energie-sollevando il bidente verso il cielo,mentre sette sfere di energetiche,con i colori rappresentanti i draghi che lo costituivano fuoriuscivano dal corpo di Dregulos,avvolgendolo tutt’intorno come un anello –Con Questo attacco distruggerò Sephylon e la minaccia che l’albero della vita rappresenta-indicando con l’indice sinistro il dio dei signori temporali –Devastatore Arcobaleno-con le sette sfere che si scagliarono con velocità e potenza verso il titano dorato,che venne con rapidità schermato da Metaion,che subì l’attacco al posto del suo signore,distruggendo il suo corpo nella difesa e rispedendo la sua anima insieme a quella di Sandaion nel regno dell’eterium,lasciando Lance e la sue evocazione senza difese ed in balia del prossimo attacco della ragazza gemmo-serafica,che chiudendo lentamente gli occhi,ripensò a tutte le persone che contavano su di lei,fino a giungere ad un’immagine di lei e Lance felici insieme e senza gli orrori della guerra che segnavano il loro cammino,ritrovando una nuova forza d’animo,che le diede la capacità di aprire le palpebre e di canalizzare ancora una volta il potere del suo bidente e quello del suo drago nuovamente nelle fauci della fusione draconica,che puntava con la sua aura,questa volta di colore bianco come l’avorio,il supremo signore temporale che rimaneva immobile dinanzi alla sua fine,con Lance che sorrideva dinanzi alla forza ed alla determinazione dimostrata dalla sua ragazza
-Ora ti mostrerò il potere del popolo gemmico-aprendo la sua mano sinistra verso il suo avversario –Dregulos…distruggi definitivamente Sephylon…Fulminatore sonico-facendo partire contro il titano un raggio gigantesco che colpì in pieno il signore temporale,che esplose per il colpo subito,lasciando cadere verso la capitale un Lance ormai privo di energie e senza più le capacità per imbastire un nuovo attacco
-Com’è potuto accadere?!-si domandò mentre precipitava verso l’albero della vita –Io…ho perso-con la maschera che andò completamente in frantumi,mentre l’albero all’impatto con la schiena di lui cominciò ad implodere su se stesso,crollando verso la capitale,ma scomparendo prima ancora che toccasse terra,lasciando il serafico sopra le macerie di alcuni palazzi di Meitar,immobile e senza alcuna possibilità di rialzarsi,con la Perla che preoccupata per le condizioni del suo ragazzo,fece svanire in fretta il drago da lei evocato,volando velocemente verso il ragazzo che con le lacrime agli occhi,la vedeva avvicinarsi sempre di più a lui,mentre urlava il suo nome con preoccupazione
-Perla-esclamò con tristezza nella sua voce,mentre la ragazza si fermò in ginocchio al suo fianco –Io ho solo cercato di cambiare il futuro che avevo scrutato due anni fa quando ero Jhoira-afferrandogli debolmente la mano con la sua –Volevo solo salvare questo mondo dalla sua distruzione senza altri sacrifici-osservando il Dorius che anche dopo la distruzione di Ain Soph Aur sembrava non arrestare la sua marcia –Ma si vede che ho fallito-sputando sangue dalla sua bocca
-Non ti sforzare-esclamò con dolcezza,alzandosi in piedi ed guardando l’artefatto colossale crollare verso il pianeta –Se questo è il mio destino,allora non mi opporrò-osservando un ultima volta il suo amato –Sarà la mia ultima missione prima della fine-manifestando le sue ali bianche come le nuvole volando velocemente verso la gigantesca arca,entrando all’interno di una delle tante aperture causate dai colpi eseguiti durante la battaglia contro la macchina titanica,percorrendo con velocità un lungo passaggio illuminato con i dieci colori dei signori temporali,armata solamente della sua determinazione nel salvare il suo pianeta dalla distruzione,quando improvvisamente apparì attraverso un portale Kalimdor all’interno del suo guscio vitale,affiancandola durante la sua corsa verso il nucleo centrale dell’arca
-Kalimdor!-esclamò con sorpresa la ragazza nel vederlo comparire accanto a lei
-Perla non posso permettere che tu ti sacrifichi per rimediare alle colpe di noi serafici-esclamò con determinazione nella sua voce –Tu sei la luce che può mantenere la pace in questo mondo-abbassando lentamente la mano gigante meccanica verso la ragazza –Lascio il futuro dell’universo nelle tue mani-lanciandola con forza lontano da lui,mentre continuava la sua traversata fino a raggiungere un anello spesso d’acciaio dov’era situato il nucleo centrale
-KALIMDOR!-urlò la ragazza in lontananza,senza riuscire a vedere il generale serafico sfondare il rivestimento della grande turbina e buttarsi all’interno del flusso energetico multi-colore
-Diamante Blu,finalmente potremmo riunirci nell’aldilà-facendosi avvolgere dall’energia presente nella camera,che rapidamente cominciò a dissolversi ed a scomparire facendo crollare la struttura interna dell’arca,che lentamente veniva richiamata dentro il portale dove era stata convocata,con Perla che cercava di uscire il più in fretta possibile,evitando ogni singolo ostacolo la struttura le mandasse contro,riuscendo in tempo a scappare da esso,prima che sparisse definitivamente dentro la fenditura spazio-temporale,scendendo lentamente verso la capitale fino a raggiungere nuovamente Lance,che tristemente osservava il cielo pieno di stelle,mentre tutte le gemme che hanno combattuto questa guerra sanguinosa si riunivano attorno al giovane ed alla ragazza entrambi stesi al suolo sorridenti,ma al contempo intristiti per la dipartita del generale Kalimdor,sacrificatosi per il bene della società gemmica e di tutto l’universo,mentre il cielo notturno del pianeta li deliziava con la visione di numerose stelle cadenti,che segnavano definitivamente la fine della lunga ed aspra lotta tra le gemme ed il popolo serafico.
 
Note dell’autore
Io:E con questo capitolo finisce definitivamente la guerra tra gemme e serafici
Lance:Ora finalmente io e Perla potremmo stare insieme
Perla.E senza più l’assillo della guerra ad ostacolarci
Lance:Potremmo ricominciare nuovamente la nostra vita insieme
Perla:Insieme agli amici che ci hanno sempre sostenuto
Io:Ed ovviamente tralasciando questi due piccioncini,che poveretti finalmente si meritano di riposarsi,mi sa che questa volta tocchi a me chiudere il capitolo
Cari lettori e care lettrici ci vediamo al prossimo (che con molta probabilità sarà l’ultimo) entusiasmante capitolo

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Capitolo 36
*** Una pace ritrovata ***


Una pace ritrovata
 
Erano passati diversi mesi dalla caduta dell’esercito serafico e la sconfitta del generale rinnegato Serienor e Homeworld si stava lentamente riprendendo da quella guerra sanguinaria e spaventosa,che ha mietuto senza distinzione molte gemme guerriere,che hanno combattuto solamente per far sì che le generazioni future potessero vedere e scrutare ancora una volta la luce dei due soli,che con la loro intensità illuminavano con ardore la capitale che veniva lentamente ricostruita,facendo risplendere al centro della città un monumento dorato,che rappresentava ogni singolo caduto dello scontro finale,con il generale serafico che seduto sopra un panchina,osservava la luminosità della scultura con viso rattristato mentre teneva tra le sue mani un piccolo libricino chiuso con una copertina verde menta,con inciso tre cerchi neri disposti piramidalmente ed una linea orizzontale del medesimo colore sopra il vertice del triangolo,dove al suo interno vi era situata una penna in legno antica con la punta metallica,afferrando nel mentre con un lieve gesto della mano un piccolo calamaio posto alla sua sinistra
-Le cicatrici della guerra per quanto si ci possa lavorare non passeranno mai-pensò ad alta voce,aprendo il libretto ed inzuppando con cura la punta metallica dentro il liquido denso nero dentro la boccetta –Ma spetta a noi non dimenticare coloro che si sono sacrificati per il bene della libertà-cominciando ad incidere all’interno di quelle pagine ingiallite dal tempo dei nomi e degli strani simboli runici accanto ad ognuno di essi –E’ un nostro dovere preservarne il ricordo-sentendo avvicinarsi a lui,mentre scriveva quelle parole,una figura snella dalla carnagione biancastra e dai lunghi capelli che danzavano armoniosamente con il vento –Ed ovviamente far in modo che i giovani imparino dai nostri errori-girando il suo sguardo verso la ragazza,che con occhio triste e con un lieve sorriso lo fissava intensamente –Giusto Perla?-
-Hai ragione-esclamò la ragazza bianca sedendosi accanto a lui,poggiandogli sopra la spalla la testa con dolcezza,mentre si teneva la pancia stranamente rigonfia con la mano destra –Bisogna tramandare le emozioni e gli insegnamenti di coloro che sono morti-arruffandogli la chioma verde con la sinistra,giocherellando lentamente con le sue ciocche lisce e prive di imperfezioni
-Tramandare…-esclamò con una lieve preoccupazione espressa dal suo tono di voce,che divenne rapidamente cupo e grave –Non penso di riuscire a fare tutto questo da solo-poggiando la sua mano sopra la pancia di lei,coperta dal suo vestito azzurro e legato dal fiocco bianco che aveva indosso durante la loro permanenza sulla Terra –Senza di te non sarà la stessa cosa-
-Lance tu hai la tendenza a preoccuparti sempre troppo per me-esclamò Perla sospirando,cercando nel mentre di trattenere una risatina –Con la mia parziale trasformazione in serafica,non ho più bisogno di abbandonare la forma fisica per dare vita a nostro figlio-dandogli un piccolo bacino sul collo,che lo risollevò parzialmente dalla sua condizione di tristezza –Non ti sbarazzerai di me con facilità-
-Di te no-poggiando il suo viso sopra i lunghi e folti capelli color pesca della ragazza bianca –Ma di questi spero vivamente di si-giocandoci con il dito indice della mano sinistra
-Non sono poi così male!-sollevando la testa dalla sua spalla ed osservandolo dritto nei suoi due occhi rossi come il fuoco –Possono anche essere utili-
-Utili o no-disse Lance,giocherellando con il suo naso con quello della gemma bianca –Per me eri più bella quando avevi i capelli corti-dandole un bacio veloce sulle labbra
-Allora sarai accontentato-usando il potere del suo gioiello per ridurre i suoi capelli,fino a quando non riassunsero la loro forma originale –Meglio ora?-gli domandò maliziosamente con un leggero sorrisetto beffardo sul volto
-Ovviamente-chiudendo con velocità il libricino che aveva in mano,posando tutti gli strumenti dentro la sua giacca nera,afferrando rapidamente con entrambe le braccia la perla bianca,che si ritrovò,senza poter ribattere al suo gesto repentino,tra le braccia del ragazzo,che con lentezza cominciò ad allontanarsi dalla statua dorata,dirigendosi verso l’uscita della piazza,con la gemma che con un lieve azzurrimento del viso,cercò di mostrare un caldo sorriso nei confronti di lui
-Ma ora non pensare che io mi sia ridotta i capelli senza ricevere un qualcosa in cambio-avventandosi con desiderio sulle labbra del generale,perdendosi in un lungo e soave bacio,che sembrò far dimenticare loro quasi completamente tutti gli orrori della guerra,concentrandosi unicamente sulla loro passione,mentre con dolcezza i raggi dei due soli di Homeworld lì illuminava con candore,separandosi lentamente l’uno dall’altro,con il serafico che la poggiò lentamente al suolo,riprendendo la loro camminata per le strade della capitale,ammirando il mondo che con fatica aveva dato origine,dove ogni gemma o essere vivente dell’universo era libero da ogni tipo di vincolo,dove ognuno poteva essere ciò che più desiderava.
-Sono contento che mio figlio potrà crescere in un universo privo di malvagità-esclamò Lance osservando ogni singola gemma lavorare nel ricostruire Meitar e divertirsi tra di loro,senza più distinzioni tra caste
-Crescerà sano e forte in un mondo che lo aiuterà-concentrandosi nell’ammirare le varie perle ora privi di padroni che svolgevano svariati compiti che non fosse la schiavitù inflittale in passato –Ma il dubbio che ho in questo momento è...-volgendo i suoi occhi verso quelli del serafico –Che nome gli daremo?-
-Io una mezza idea ce l’avrei se tu sei d’accordo con essa-grattandosi nervosamente il retro del capo –Vorrei che avesse il mio nome durante la guerra di ribellione-
-Vorresti che lo chiamassimo Sapher?!-domandò inizialmente scioccata la ragazza bianca spalancando entrambi gli occhi –Spiegami il perché?-
-Vorrei tanto che questo nome venga rivalutato perché…-eseguendo un lungo respiro a pieni polmoni,ma venendo interrotto dalla perla che gli poggiò con delicatezza un dito sopra le labbra,rivolgendogli nel frattempo un sorriso di comprensione,che lasciò allibito il ragazzo,che come se si fosse bloccato,non riusciva più ad emettere neanche una parola dalla sua bocca
-Non c’è bisogno che mi spieghi il motivo della tua scelta-trascinando lentamente il dito fino al suo mento e ritraendolo con lentezza verso di lei –Ho già capito e ti posso dire che se sarà un maschio sarei d’accordo a chiamarlo Sapher-
-Ti ringrazio-esclamò eseguendo un mezzo inchino –Non sai quanto questo mi renda felice-
-Ma se sarà un femmina la chiameremo Rose-pietrificando letteralmente con le sue parole il giovane serafico,che rimase immobile con espressione stranita e disorientata,mentre la ragazza cominciò a ridacchiare di lui –Dopotutto visto che siamo in tema a questo punto scegliamo i nomi dei due generali che si sono dati battaglia durante la prima guerra-ricominciando a camminare per la via principale,con Lance che scuotendo lentamente la testa in segno di dissenso,non poté far altro che sospirare e seguire con il sorriso la sua dolce metà,che con allegria si stava godendo con passione quel singolo giorno libero da impegni,quando improvvisamente nel mezzo della folla comparve la perla gialla di Diamante Giallo,che con passo svelto si dirigeva verso i loro,accelerando con costanza la sua corsa,fino ad arrestarsi dinanzi al serafico,che per salutarla eseguì un mezzo inchino,ricambiato dalla gemma gialla.
-Gialla che cosa ti porta a dover inseguire un veterano come me?-domandò sorridendo,mentre gli poggiava una mano sopra la spalla
-I diamanti ti hanno convocato per parlarti di un argomento di grande importanza,cui nemmeno a me è concesso saperne i dettagli-materializzando da dentro il suo gioiello una piccola busta di carta chiusa con un sigillo bicolore,dove al suo interno vi era posto l’immagine stilizzata di una fenice –Dicono che ti devi recare da loro il più velocemente possibile-
-Neanche il tempo di finire una guerra che già vengo ancora una volta convocato dalle sovrane-esclamò strofinandosi il collo con la mano,mostrando un’espressione leggermente pensierosa ed allo stesso tempo stizzita –Comunque come generale sono costretto a recarmici-facendo segno a Perla di accompagnarlo durante questo colloquio e dando nel frattempo il segnale alla gemma gialla di scortarli fino al luogo dove si teneva l’incontro,con quest’ultima che sorridendo iniziò a camminare davanti a loro percorrendo tutta la via principale fino a giungere dinanzi all’enorme castello,ancora in fase di ricostruzione e con alcune parti ancora scoperte,con i tecnici ed operai che lavoravano senza sosta per fare in modo che la struttura reale fosse completata senza imperfezioni,varcandone il portone di ferro nero e trovandosi all’interno della sala del trono dove videro al suo interno i due diamanti sedute sulle loro postazioni,Steven insieme a Garnet e Lapis ed i quattro comandanti di Homeworld,che stavano tutti al centro della stanza ad interloquire con le sovrane,senza che nessuno di essi si accorgesse dell’arrivo dei due ragazzi scortati dalla perla,che lentamente si avvicinarono con decisione verso il gruppo di guerrieri,che udendo dei passi farsi sempre più forti,si voltarono coralmente verso i nuovi arrivati,arrestando rapidamente i loro discorsi,osservandoli con serietà e trasformando quel brusio di sottofondo in un silenzio quasi tombale,dove tutti si scrutavano ma nessuno aveva il coraggio di parlare
-Lance-esclamò pacatamente Diamante Bianco alzandosi dalla suo trono bianco come l’avorio –Mi fa piacere che tu abbia accettato di unirti a noi-
-Diciamo che se vengo convocato in veste di generale non è che posso rifiutare-rispose con un sorriso forzato sul volto –Quale è la motivazione che vi ha spinto a convocarmi dopo la guerra contro i serafici?-
-Diciamo che dopo aver analizzato con cura ogni singolo evento…-gesticolando lentamente con le mani cercando di trovare le parole giuste con cui comunicare la notizia al suo pupillo,venendo però interrotta dalla sorella che con rapidità si alzò anch’ella,sguainando con forza la sua spada dal fodero
-Vorremmo che tu e Steven diventiate i due nuovi diamanti dell’autorità-esclamò il diamante,lasciando completamente spiazzato il giovane ragazzo gemma,ma lasciando quasi totalmente indifferente il serafico,che si strofinava con lentezza il mento con la mano destra
-Ma perché proprio io?-domandò Steven con preoccupazione nella sua voce,mentre correva verso le sovrane,fermandosi ad un passo da loro
-Le tue abilità uniche del tuo genere e la tua generosità e bontà verso ogni singolo essere dell’universo fanno di te il candidato perfetto per essere il nuovo Diamante Rosa-rispose Diamante Giallo spiazzando con la sua risposta l’ibrido,che cominciò seriamente a riflettere alla proposta delle sovrane,con Garnet e Lapis che accanto a lui gli poggiarono con delicatezza una mano sulle sue spalle,cercando di rasserenarlo e di permettergli di prendere la decisione giusta per entrambi i mondi
-Per quanto sia lusingato per tale proposta,io non posso accettare questo ruolo-esclamò con decisione e riverenza nei confronti delle due sovrane,che rimasero leggermente allibite nell’udire tali parole dall’ibrido –Sono ancora giovane e inesperto e poi ho ancora tante persone che mi aspettano sulla Terra-ripensando all’immagine della sua ragazza Connie
-Comprendo pienamente la tua decisione di rinunciare a questo ruolo pieno di responsabilità-esclamò Bianco volgendo successivamente il suo sguardo verso il generale serafico,che con sguardo basso stava riflettendo con attenzione –E tu Lance…-attirando con le sue parole l’attenzione di lui,che alzò i suoi occhi verso quelli della sovrana –Che cosa hai deciso di fare?-
-Non posso non ammettere che questa proposta non fosse allettante per me-coprendosi con la mano il suo sorriso deciso e pieno di gioia,al semplice pensiero di poter diventare uno dei sovrani del pianeta –In passato avrei accettato senza rifletterci neanche un attimo ad essere il nuovo Diamante Nero-guardando con la coda dell’occhio la perla bianca che sorridente e con le mani giunte lo stava osservando con un’espressione piena di gioia e di passione –Ma ora la situazione è totalmente diversa-ritornando a guardare con intensità gli occhi di colei che lo ha cresciuto –Adesso ho altre responsabilità di cui occuparmi e perciò non posso accettare la vostra richiesta di essere un membro dell’autorità diamante-
-Sapevamo in cuor nostro che voi due non avreste mai accettato-disse la sovrana bianca con un sorriso irto di tristezza sul viso –E’ stato un tentativo che sapevamo sarebbe finito con questo risultato-
-In altri tempi noi due avremmo accettato-esclamò Lance,gurdando Steven eseguire un cenno affermativo con la testa,per confermare le sue parole –Ma ora noi desideriamo soltanto poterci godere un periodo di tempo senza più obblighi o responsabilità-avvicinandosi con decisione verso Rhodocrosite,ponendo una mano all’interno della sua giacca nera e tirando fuori un mantello bianco con il simbolo dell’autorità diamante cucito al centro,custodito gelosamente dentro una piccola scatola trasparente –E con ciò intendo cedere il mio ruolo di generale a te Rhodocrosite-porgendole con la mano il contenitore contenente il simbolo del suo potere
-Ma mio generale...-rimanendo improvvisamente paralizzata nel vedere il suo mentore consegnarli un tale incarico –Ci sono gemme sicuramente più…-venendo interrotta da Amber,Obsidian e Topaz che sorridendo le poggiarono una mano sulla spalle,facendole comprendere di non rifiutare il ruolo che il serafico le stava concedendo –Ma…-sospirando lentamente e riacquisendo la sua compostezza –Accetto con orgoglio il ruolo di generale supremo delle forze armate-eseguendo un mezzo inchino al suo mentore,che sorridendo cominciò ad allontanarsi dai presenti insieme a Perla,Garnet,Lapis e Steven
-Ricordate voi tre di starle sempre accanto anche nei momenti difficili-spalancando con entrambe le mani il grande portone di ferro –Ricordate però che questo non si tratta di un addio-continuò senza voltarsi rimanendo fermo sulla soglia –Anche se sarò sulla Terra,non esitate a chiamarci in caso di bisogno-uscendo dal castello insieme ai suoi amici,dirigendosi con decisione verso la stazione dov’erano situati tutte le piattaforme interplanetarie,salendo sopra quello che portava verso il pianeta azzurra,attivandolo e sparendo dentro un raggio di luce azzurra che le teletrasportò rapidamente verso la loro nuova casa,abbandonando temporaneamente il luogo che li aveva visti protagonisti di una guerra irta di sofferenza e di dolore,ma nel momento stesso in cui il gruppo di ragazzi abbandonò Homeworld,una strana figura incappucciata uscì dall’ombra,sorretto da un lungo bastone d’acciaio,mentre osservava con uno strano sorriso nascosto dalla cappa nera opaca,le porte della città imperiale
-Non vedo l’ora di poter vedere questa nuova era con i miei stessi occhi-esclamò prima di sparire attraverso un portale color verde menta,che lo condusse in un luogo sconosciuto dove nessuno poteva accedere,osservando nell’oscurità di quel paesaggio dove al suo interno era presente solamente un castello bianco luminescente,quella pace che le gemme del pianeta natale avevano faticosamente ottenuto dopo millenni di battaglia e guerre contro i vari popoli dell’universo.
 
Note dell’autore
Io:Non è mai facile scrivere l’ultimo atto di una storia,poiché segna la fine di un ciclo durato veramente molto tempo e con tante emozioni a farne da padrona,ma purtroppo ogni cosa bella deve arrivare sempre ad una fine ed a malincuore vi comunico che questa sarà la fine di questa fanfiction,ringrazio ancora coloro che hanno seguito con passione il mio racconto,fornendovi con queste poche righe tutto il mio affetto e la mia sincera gratitudine verso chiunque si fosse interessato nella lettura di questa fanfiction.
Lance:Perché ogni volta devi fare in cosi?!
Perla:Perché li prendi sempre in giro dicendogli che sarà l’ultimo atto?
Lance:E digli la verità una volta tanto
Io:Irruenti come sempre…comunque come Perla e Lance hanno voluto farvi capire,voglio pubblicare entro breve tempo(il tempo di assestare un po’ le idee) l’ultimo frammento di questa trilogia intitolato “Le Cronache di una Gemma:La sovrana del multiverso”,spero di avervi ancora come lettori e ci vediamo all’inizio di un capitolo,che fornirà a tutti voi una nuova emozionante avventura

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