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“Ti prego Mary stai CALMA! Lo so che oggi è il nostro primo giorno di
scuola del 4anno del liceo! Ma per favore calmati!sei troppo eccitata!...”
Io, Giulia e Mary stavamo salendo le scale della nostra nuova scuola
New Yorkese. Eravamo tutte e 3 mano nella mano, tutte impazienti di esplorare
la nuova scuola, di incontrare i nostri nuovi prof, di fare nuove amicizie….
“ok,ok!! Mi calmo…. Ma tu non sei eccitata??!”
“NO” risposi secca.
“va bene. La smetto. Il fatto e che non sono mai stata qui a New York e
non vedo l’ora di visitare la città….”
“ma adesso sei a scuola e rimarrai in questo edificio ancora per ben 5
ore!”
“ma Ellie! Come sei pessimista!”. Era la voce di Giulia che, per la
prima volta in quella mattinata, si era messa a parlare dopo aver sopportato le
millediscussioni tra me e Mary.
“ok. Scusatemi. Sono nervosa piuttosto che eccitata….. tutto qui.”
In quel preciso istante la seconda campanella suonò e fummo costrette
ad accelerare il passo. Non volevano fare ritardo al nostro primo giorno di
scuola.
“allora. Ci siamo ragazze! Questa dovrebbe essere la nostra classe”
disse Giulia con un filo di ansia nella voce .Facemmo tutte e tre 2 grossi
respiri prima di entrare in classe. Eravamo come primatutte mano nella mano, ma Mary non si era
ancora accorta che per tutto il tempo a furia della sua troppa eccitazione mi
stava quasi staccando la mano sinistra.
La nostra aula era veramente enorme. C’erano lunghe pareti che
lasciavano posto a 4grossefinestre.
L’aula era illuminata dai raggi del sole che penetravano da questa finestre
chiuse. I banchi erano marroncini, disposti 2 a2 in file da 4. ci accorgemmo dopo aver
esaminato l’aula che stranamente era vuota, eccetto negli ultimi postidove seduti di schiena sopra i banchi,si
trovavano 3 ragazzi che discutevano serenamente e che forse non si erano ancora
accorti del nostro arrivo.
“ma dove sono tutti i nostri compagni?” chiese Giulia in un sussurro
per non farsi sentire da quei ragazzi.
“non ne ho la più pallida idea…” rispose Mary.
“ok….allora x saperlo ci rimane da fare soltanto un ultimacosa…chiedere informazioni a quei tipi
misteriosi laggiù…”dissi convinta.
“non se ne parla!! Comunque sia io non voglio chiedere…. Ho un po’ di
vergogna..” ammise Giulia arrossendo.
“ Mary?” le domandai.
“ ehm… be’ ecco….” Rispose imbarazzata.
“okok!! Ho capito, ci vado io!” dissi stufa di queste scenate
infantili. Così dicendo iniziai a camminare con passo lento ma deciso verso
quei nuovi misteriosi compagni di classe.
“scusate…. Sono nella classe giusta?.... be’ ecco…. Forse io e le mie
amiche ci siamo perse e … volevo sapere se siete anche voi del quarto anno del
liceo…” avevo detto tutto così veloce che non avevo più fiato.
I ragazzi si voltarono di scatto e quando vidi le loro facce ebbi un
tuffo al cuore.
“oh mio Dio!!!! i…i
Jo…Jo….JONAS BROTHERS!!” gridò in quel momento Mary che si era
avvicinata con Giulia di fianco a me.
E poi tutto successe molto velocemente….
Mary svenne e Giulia cercò di sorreggerla, ma fu veramente difficile,
così il ragazzo riccioluto e probabilmente il più piccolo dei Jonas,corse ,preoccupato, come un razzo verso di
lei e Giulia gli cedette il posto.
Gli altri 2 ragazzi Jonas guardarono la scena in silenzio, ma
sembravano divertiti. Intanto si stavano avvicinando a me.
“sì, siete nel posto giusto. Non vi preoccupate non avete sbagliato
classe…dovete avere un po’ di pazienza perché gli altri arriveranno…” disse
l’altro ragazzo riccioluto guardandomi negli occhi.
“siamo anche noi del 4 anno…… wow però Nicky!! Che velocità! Ci mancava
poco e battevi superman..!”disse scherzando l’altro Jonas. Nessuno rise alla
battuta, a parte Giulia.
“ non fare il cretino Joe!! Non vedi che è svenuta!” disse agitandosi
Nick.
“ adesso si rianima… stai tranquillo!” intervenne Giulia.
“ comunque io sono Kevin, questo è il simpaticone Joe e lui è Nick. Noi
siamo i……..”
“ Jonas Brothers!” dissi finendo la frase.
“sì…. Esatto…”rispose Kevin interdetto.
“ io sono Ellie, lei è la mia amica Giulia e …. Be’… quella svenuta si
chiama Mary…”
“qualcuno mi chiama..?!”disse Mary un po’ confusa mentre si rialzava
sorretta dalle braccia di Nick.
“è tutto Ok??” domandò Nick.
“ sì…sì….. oddio ma sei bellissimo!!” disse
Mary mettendosi in piedi e guardandolo negli occhi.
“grazie….” Disse Nick un po’ imbarazzato, ma divertito.
“ non ci posso credere !! i JONAS BROTHERS QUI!! Ragazzi siete
magnifici, io vi adoro e adoro la vostra musica…..! in pratica siete la mia
vita!!”. Mary era al settimo cielo, come lo era anche Giulia che non era
svenuta ma lo stava per fare.
“ già… chi l’avrebbe mai detto che tra i nostri compagni di scuola
incontrassimo i Jonas Brothers!! “disse Giulia che in quel preciso istante scambiò
uno sguardo dolce con Joe che silenziosamentela stava fissando da un paio di minuti.
“ok ragazzi… è meglio sedersi perché sta arrivando il prof…ah!! Mary?
Stiamo vicini?” domandò Nick
“certo!!” rispose Mary ancora sotto shock.
Ero l’unica in piedi e non mi ero accorta che l’aula si era riempita
finalmente dei miei nuovi compagni.
Giulia si avvicinò timidamente a Joe e gli chiese “ ci sono 2 banchi
vuoti in fondo….. insomma….”
“Mi stai chiedendo di mettermi vicino a te, giuso?”
“giusto!” rispose Giulia sorridendo.
“ ok…. Allora andiamo!” e così dicendo Joe prese per mano Giulia e
corsero insieme fino ai banchi vuoti.
“Buon giorno a tutti voi! “ disse il professore entrando in classe con
voce squillante.
“ avete già tutti preso posto, vedo….”
Io ero l’unica in piedi al centro della classe che cercava
disperatamente un posto da sedersi…..
“ mi scusi sig.na si dovrebbe sedere…. Guardi proprio lì vicino al sig
Jonas c’è un posto libero. Si sieda pure…”
Mi voltai e vidi che Kevin era in banco da solo e non aspettava altro
che mi sedessi di fianco a lui. Mi salutò e fece cenno di avvicinarmi. Io, controvoglia,
mi sedetti di fianco a lui.
“ok. Possiamo iniziare. Io sono il professor Dinkson vi do un lieto
benvenuto …. Quest ‘anno sarà un anno molto duro… e pieno di sorprese….”a
quelle ultime parole mi voltai verso verso i jonas brothers .
“adesso vi consegno dei brevi test che in coppia compilerete…” il prof
Dinkson distribuì ad ogni coppia il test.
“ci sei mai stata prima d’ora qui a New York…?” mi chiese calmo Kevin.
“No,…no… mai. Comunque nella domanda A la risposta secondo te è la 1 o
la 2??”chiesi del tutto distratta,presa
dal test.
“ mmh….. la 1!”
“…..e perché no la 2??!” protestai.
“ok..ok… la 2”
“ma hai appena detto la 1!!”dissi nervosa.
“lo so, ma adesso dico la 2!” Kevin rise quando vide la mia faccia
paonazza.
“sei impossibile!...” farfugliai ma Kevin mi aveva sentito lo stesso.
“ok. Adesso cancello e metto la n°2…. Hai per caso una gomma?”
“perché non te la porti da casa?!! Non mi dire che i Jonas Brothers non
hanno in casa nemmeno una gomma!!!” dissi acida.
“l’ho dimenticata…. Hai ragione scusami.” Disse Kevin dolce.
“uff… va bene, eccola…” e così dicendo gli passai la gomma dandogliela
delicatamente sul palmo della mano.
“ wow!! Come sei fredda!!” disse Kevin sbalordito.
“ lo so… ma da quando sono nata la mia circolazione del sangue funziona
al contrario…. “ dissi ironica e Kevin rise lo stesso.
“sicura di non avere freddo??!” chiese Kevin preoccupato per me.
“sicurissima!” risposi tranquilla.
“ok…ok, se lo dici tu….”
Passammo tutta l’ora a compilare questo maledetto test, fino a quando
suonò la campanella.
“intervallo ragazzi!! Tutti fuori dalla classe….” Disse il prof
Tutti si alzarono di scatto, nessuno voleva restare in classe e i miei
compagni come una mandria di bufali si diressero verso la porta della classe.
Kevin però con mossa da gentil uomo mi fece uscire dalla classe per prima.
“ragazzi che stress questo test!!! Anzi che stress la scuola!!”disse
Joe scocciato.
Come dargli torto?!
“hai ragione” rispose Nick.
Kevin non aprì bocca. Era da quando ci siamo incontrati che continuava
a fissarmi.
“dove sono andateGiulia e
Mary?”domandai ad un certo punto.
“…. In bagno” rispose Nick. Infatti dopo neanche pochi secondi, eccole
chetutte e due uscirono dal bagno e mi venirono in contro sorridenti.
“ti ha detto Kev che oggi pomeriggio faremo tutte e tre da baby sitter
al piccolo Frankie?!!!”
“Frankie?!!” chiesi perplessa.
“si… è nostro fratello minore” mi rispose Joe.
“oh….. be’… no…. Non mi ha detto niente…” dissi voltandomi verso Kevin.
“ si…. È vero. Scusami.” Disse Kevin imbarazzato.
“ allora il programma è questo: vi veniamo a prendere da casa verso le
15 e dopo voi starete nella nostra villa per fare da baby sitter a nostro
fratello, mentre noi facciamo un concerto. Quando finiremo il concertoFESTEGGIEREMO tutti insieme!” finì per raccontare Joe tutto
elettrizzato.
“si!! Noi ci stiamo!”disse felice Giulia, ma io come al solito
protestai.
“… è i compiti??”
“ li faremo poi….. che importa!!!”disse Mary entusiasta abbracciata a
Nick.
“già… che importa…” ripetei scoinvolta.
La campanella suonò di nuovo e tutti entrarono in classe
pronti come sempre per altre 2 noiosissime ore di lezione.
Kevin però continuava a fissarmi e questo mi dava molto fastidio. Certe
volte , durante la lezione, mi voltavo per chiedergli infastidita “ehi? Si può
sapere che cos’hai da guardare??!”, ma lui rispondeva sempre “niente….” Oppure
“io… ti trovo diversa dalle altre ragazze….!”.
Mentre io e Kevin passavamo il tempo a discutere, Mary e Giulia invece
se la spassavano beate.
Joe ogni 3 minuti diceva battutine stupide e Giulia rideva in
continuazione tanto che il prof fu costretto a mandarla un ‘attimo fuori per
farle riprendere fiato. Mary e Nick si stavano fissando per tutto il tempo
negli occhi come due piccioncini …… nessuno dei due aveva aperto bocca…. Erano soltantoi loro occhi a parlare….
La campanella ci avvertì fortunatamente della fine della scuola e tutti
se ne tornarono a casa.
“bene…. Allora ci vediamo oggi alle 15!!” disse Joe e davanti a tutti
diede un bacio dolce sulla fronte a Giulia, la quale arrossì.
“ok, ragazze… la nostra limousine ci sta aspettando…” disse Nick e
indicò la lunga e luccicante limousine nera dall’altra parte della strada.
“volete per caso un passaggio?” questa volta era Kevin a parlare, dopo
aver distolti lo sguardo dai miei occhi.
“wow!! Un passaggio in limousine!.... ok, noi……..”
“non accettiamo!” dissi scontrosa finendo la frase che Mary aveva
iniziato.
“abbiamo promesso ai nostri genitori che saremmo tornate tutte e tre a
piedi….grazie lo stesso!”così presi per mano Giulia e Mary, mi voltai e senza
salutare nessuno ce ne andammo.
Anche i Jonas si allontanarono, tranne Kevin che rimase 2 minuti fermo
dove era a fissarmi mentre me ne andavo a casa.
“Kev!!! Ohi?? Sveglia ! lo sappiamo che hai una cotta per Ellie…. Ma
cerca ancora di rimanere sulla terra!!” disse scherzando Joe e diede un 5 a Nick.
“non ho solo una cotta per Ellie!! Io …. Io sono pazzamente e
maledettamente innamorato di lei!!” precisò Kevin ancora imbambolato a
fissarmi.
“ok, capo! Abbiamo capito!... be’ ora è meglio tornare a casa o i mamma
e papà ci daranno per dispersi!” dopo aver detto questo Nick diede uno
strattone al fratello più grande che sembrò svegliarsi.
“ Tanto la rivedrai fra poche ore….”disse Nick.
“ le rivedremo tutte fra poche ore…” precisò Joe.
“già…. Sono delle ragazze speciali!”
“… speciali….” Concordò Kevin
e tutti e tre i Jonas si incamminarono verso la loro
luccicosa limousine che li stava aspettando.
Ero appena entrata in
casa dopo aver accompagnato Mary e Giulia.
“hey….!tesoro!”mi
disse mia mamma e avvicinandosi mi diede un bacio sulla fronte. Lo stesso fece
papà.
“allora
Ellie….come è andata a scuola?”mi domandò.
“hai fatto nuove
amicizie? Come sono i compagni? La scuola è spaziosa? Ti sei trovata
bene con i professori?...” mia mamma non stava più nella pelle,
voleva sapere tutto quello che era successo, ma io mi limitai a rispondere “tutto
bene….” E con aria indifferente mi chiusi in camera.
Papà e mamma
sembravano scoinvolti,ma visto che
mi conoscevano da ben 19 anni decisero di lasciarmi stare e fare finta di
niente.
Io rimasi nella mia
camera per ore e ore. Il mio pensiero era sempre fisso sui Jonas Brothers.
Sulla loro popolarità, il loro modo di fare, le loro facce da
angeli…..
Come facevano a
piacere alle teenager di tutto il mondo?!! Pensano solo a se stessi, piacciono
perché sono ricchi, famosi e carini….. uffa!! Gli odiavo con tutta
me stessa, ma mi dovevo rassegnare visto che erano i miei nuovi compagni di
scuola….
Immersa nei miei
pensieri mi addormentai profondamente.
“Ellie!!
Svegliati….”sentii una voce sussurrare al mio orecchio.
“Avanti
Ellie!!”. Alla fine decisi di svegliarmi, infastidita
“che…..
che c’è??”risposi frastornata, senza sapere di chi fosse
quella voce.
“sono io!
Mary!!”disse tirandomi su dal letto in modo un po’ violento.
“ok!ok! sono
sveglia….. ma che ci fai qui? Che c’è?!”dissi
più infastidita di prima.
“che
c’è?!!! Te lo dico io che c’è!! Sono le 15!! Questo
numero non ti ricorda qual cosa…?
“no….”
Dissi pensando.
“wow Ellie!! Sei
incredibile!... non ti ricordi che i Jonas ci hanno invitato a casa loro!!
Dobbiamo fare da baby sitter…”
“ giusto! Quindi
Ellie sbrigati!! I Jonas ti stanno aspettando là fuori con la loro
fichissima limousine da ben 10 minuti!! Tutti noi ti stavamo aspettando ma i
tuoi avevano detto che eri chiusa da ore nella tua camera e….”
“avete detto dei
Jonas ai miei genitori??” dissi scoinvolta.
“bè…..
ecco….sì ma pensavamo che tu glielo avessi già
detto…” Mary era imbarazzatissima.
“ODDIO!! Io non
avevo detto nulla a loro sulla scuola!! Meno che meno sui Jonas!! Adesso dove
sono??”dissi arrabbiata.
“non ti
preoccupare… stanno dormendo”disse Mary.
“ok! Per
fortuna!!” e diedi un’occhiataccia a Mary la quale fece gli occhi
dolci per farsi perdonare.
“dove è
Giulia?” chiesi per cambiare discorso.
“ è in
limousine… ti stiamo tutti aspettando! Sei tu la ritardataria!!!”
“va bene!
Okok…. Non si può neanche dormire un po’…”dissi
protestando.
Mary rise e poi tutte
e due uscimmo da casa e io chiusi la porta a chiave.
Davanti a casa mia c’era la lunga limousine nera che mi
aspettava. Dentro c’era Giulia( mi salutò quando mi vide
arrivare), Nick e Joe che ridevano assieme. Davanti alla portiera aperta della
limousine Kevin mi stava aspettando.
“prego ragazze….” Disse rivolto a Mary e a
me. Entrammo un po’ scoinvolte e dopo di noi entrò Kevin
divertito.
“ hey!! Come sta la bella addormentata nel
bosco??” mi domandò scherzando Joe.
“ non fa ridere….” Risposi scontrosa.
“okok…. La smetto”
“allora ragazze possiamo finalmente
partire…” e così dicendo Nick avvertì l’autista
che partì.
Dopo mezz’ora arrivammo a destinazione : casa Jonas
Brothers.
I Jonas vivevano in una meravigliosa villa bianca, con un
immenso giardino fiorito, finestre grosse con vetri colorati e di fianco al
giardino un immenso parco giochi (sicuramente riservato a Frankie).
Vicino al parco giochi di Frankie c’era una casettina
dove all’interno i Jonas suonavano e si preparavano per i loro concerti.
“arrivati!!” disse Kevin e fu il primo ad uscire
dalla limousine, poi fu il turno di Giulia, Mary; Nick; Joe e per ultima io.
Mentre stavo uscendo dalla limousine inciampai all’improvviso, ma Kevin
mi venne subito incontro e mi sorresse dalla brutta caduta.
“ DIO!! Stai bene??!” mi chiese preoccupato.
“io…..sì…..” risposi
arrossendo. “scusami….” Gli dissi in un sussurro di vergogna.
“ non ti preoccupare! Capita….” E mi
accompagnò tenendomi per mano dentro la sua grande villa.
“wow!! È davvero enorme!!” disse Giulia
sbalordita. In effetti era proprio vero. All’interno c’era un
lunghissimo corridoio che terminava in fondo con un grande salone. La cucina si
trovava di fianco al salone, mentre al secondo piano si trovavano ben 5 camere
da letto, 3 bagni, 1 sala tv e videogiochi.
Dopo aver esplorato la casa i Jonas ci portarono nel salone
dove, seduti su una poltrona in pelle, ci aspettavano i loro genitori e
Frankie.
“salve ragazze!! Piacere di conoscervi!... mi chiamo
Denise e sono la madre di queste piccole pesti….” Disse eccitata
Denise voltandosi verso i Jonas, i quali le fecero una smorfia.
“piacere di conoscerla….” Dissero in coro
Giulia e Mary felici.
“già….. piacere….” Dissi con
noncuranza e Mary mi diede una gomitata per dirmi che mi dovevo comportare
meglio.
“salve a tutte, molto piacere.” Questa volta era
il padre a parlare “mi chiamo Paul” e si avvicinò a noi.
“spero non sia un problema per voi fare da baby sitter
al nostro Frankie….”
“no!! Certo che no! Potete stare tranquilli con
noi…” disse contenta Mary.
“noi siamo Ellie, Giulia e Mary….” Dissi
rivolgendomi a Denise.
“molto piacere! Sembrate veramente delle brave
ragazze…. I Jonas si sono innamorati cotti di voi! Ogni volta che
tornano a casa non fanno altro che parlare di voi!! Vero ragazzi?”
domandò entusiasta ai Jonas.
“già… vero….” Risposero i
ragazzi imbarazzatissimi.
“grazie mamma….!” Disse con tono ironico
Joe.
“ragazzi è tardi! Il concerto è tra
un’ora e mezza e voi dovete ancora prepararvi e dobbiamo prendere il
Jonas Tour bus!!”
“hai ragione papà…. Adesso andiamo di
sopra e ci prepariamo….” Disse Nick e i Jonas ci portarono nelle
loro stanze. Mary che credeva di essere dentro un sogno andò in stanza
con Nick, Giulia, anche lei felice, con Joe ed
io…………………. Bè
io………. Con KEVIN!
Entrata nella sua camera Kevin si chiuse a chiave 2
volte…..
“perché ti chiudi a chiave?” domandai
perplessa.
“non voglio che nessuno entri mentre mi
cambio…..” rispose Kevin fissandomi con i suoi grandi occhi
verdi….. così maledettamente verdi…..
“allora perché mi hai fatto entrare?
Insomma…. Potevo benissimo aspettare fuori…” dissi e senza
perdermi d’animo mi voltai verso la porta per andarmene.
“NO!!” gridò all’improvviso Kevin e
corse verso di me per fermarmi. Io mi bloccai. Kevin mi abbracciò forte
e allora io rimasi paralizzata.
“ non voglio che tu te ne vada….” Disse
dolce Kevin stringendosi ancora di più a me.
“o….ok….” dissi del tutto
scoinvolta. Mi mancavano le parole e la mia mente era confusa, molto confusa.
Io avevo sempre odiato i Jonas Brothers! Che diavolo mi stava
succedendo…? Perché non riuscivo a staccarmi dal corpo di Kevin?
C’era 1 sola risposta a tutto questo : MI STAVO INNAMORANDO DI
LUI…..
In quel momento qualcuno bussò alla porta.
“ c’è nessuno? Hey…! Kev siamo
pronti…. Andiamo! Papà ci aspetta giù…” era la
voce di Nick.
“scusami, Ellie….
Io non ….volevo. devo andare.” e si staccò da
quell’abbracciò che era durato più del dovuto. Si
vestì velocemente, mi prese per mano e tutti e due scendemmo in silenzio
al primo piano, dove ci stavano aspettando gli altri.
“ allora ragazze…. Vi ho lasciato sul tavolo
della cucina tutta la roba da mangiare per voi e Frankie… potete portarlo
fuori se volete e…. se avete dei problemi chiamatemi pure!” si
raccomandò Denise.
“ok….. allora a dopo..” disse Giulia e Joe
si avvicinò a lei per sussurrarle nell’orecchio “ ti
amo…” e i due si baciarono con passione.
Nick e Mary si abbracciarono forte. Kevin era ancora mano
nella mano con me e di scatto sentii le sue braccia che mi avvolsero la vita.
Io rabbrividii. Posai la mia testa sotto il suo collo. Poi lui si
allontanò lentamente.
“a dopo , Ellie…..” mi sussurrò
all’orecchio dolcemente e tutta la famiglia Jonas, a parte il piccolo
Frankie, uscì dalla porta della villa e noi rimanemmo sole.
“ Dio mio ragazze!!! Sono veramente cotta di
Nick….!! Lo amo con tutta me stessa…” disse Mary portandosi una
mano al cuore.
“Sono dei ragazzi fantastici!! Anche io amo da morire
il mio Joe!!” disse Giulia
“ Ellie, Ellie….. non ci devi dire
niente….. insomma io e Mary abbiamo visto quell’abbraccio con
Kev…..”disse Giulia in aria di sfida.
“ok…. Avete vinto. Io odio i Jonas Brothers
perché sono popolari, piacciono perché sono famosi, hanno talento
e sono perfetti!! Diciamo che sono molto gelosa di loro!! Ma adesso che li
conosco…. Insomma…. Mi sono accorta che non è così e
le cose sono cambiate…” feci una breve pausa e mi sedetti sul
divano.
“sono delle persone a modo, simpaticissime, educate
nei nostri confronti e …. Quando sto con Kevin io….bè…
mi sento diversa! Cambio carattere! Non divento più scontrosa,
testarda…. Mi trasformo….”. Mary e Giulia ascoltavano in
silenzio. Tutto quello che avevo detto, dalla prima parola all’ultima,era
verissimo. Stavo cambiando, era Kevin che mi stava trasformando in un'altra
persona. Un'altra persona migliore…..
Frankie aveva seguito tutto il mio discorso in silenzio,
seduto sulla poltrona a guardare la tv.
“ allora che si fa?” domandò Frankie per
spezzare il silenzio che si era creato nella sala.
“ti va di andare al parco giochi e… non
so… dopo di giocare con me ai videogames??” gli chiesi contenta.
“siiii!! Evviva!”rispose il piccolino.
“allora andiamo!” disse Mary e Frankie le
saltò sulla schiena a cavalluccio. Tutti e 4 uscimmo dalla villa per
andare al parco giochi di Frankie.
Passarono molte ore e calò il buio. Io decisi di
tornare dentro, perché stava iniziando a fare freddo.
Decidemmo io e Frankie di giocare con i videogames.
“wow Ellie!! Sei fortissima!!...” disse il
piccolo Jonas tutto intento a sconfiggermi nel gioco.
“oh no! Mi stai raggiungendo…. Ma ti batto
io!!” dissi ridendo.
“uffi!” Frankie stava perdendo per la quarta
volta consecutiva.
“ ma…. Adesso mi stai battendo!!” esclamai
scioccata anche se, senza dirlo a Frankie, lo stavo facendo vincere apposta per
la prima volta.
“ HO VINTO!” gridò trionfante Frankie e
si mise a correre per la stanza.
“wow…” fu l’unica cosa che
riuscì a dire.
“ragazzi! Scendete giù… facciamo
merenda!” era la voce di Giulia che in cucina insieme a Mary stava
preparando da mangiare.
“ok… io e Frankie arriviamo..” e
così dicendo lo presi in spalla e correndo scendemmo giù in cucina.
“siete le migliori baby sitter che io abbia mai
avuto….! Siete mitiche!” disse felicissimo Frankie ed io, Mary e
Giulia iniziammo ad arrossire.
Mangiammo tutto in fretta e finito andammo nel salone.
“è volato il pomeriggio!!”
“già!” Frankie era veramente contento,
come d’altronde volevamo che fosse.
“mamma vuole che io vada a letto a
quest’ora….” Disse il piccolino Jonas e tutta la
felicità che aveva se ne andò….
“va bene…. In effetti è tardi! Sarai
stanco, Frankie…”
“ma io volevo stare ancora un po’ con
voi….”Frankie si stava rattristendo.
“ mi dispiace… ma sei stanco e hai bisogno di
riposarti….ti accompagno nella tua cameretta…” Mary
accompagnò Frankie nella sua cameretta e io e Giulia rimanemmo per pochi
minuti da sole.
“wow…. Mi sono divertita tantissimo….!!
È la festa non è ancora finita!!”disse Giulia guardandomi.
“già…” dissi. Ero immersa nei miei
pensieri.
“lo so a chi stai pensando, Ellie! È
normale…. Anche io penso sempre a Joe…”
“lo sai Giulia…. Kevin mi ha cambiato
veramente…è non so il motivo…” la mia espressione sul
viso era seria.
“in effetti hai ragione…. Non sei più
l’Ellie di prima… scontrosa, testarda, che si isolava davanti a
tutti… sei diversa!! Ma per me sarai per sempre la mia amica del
cuore….!”disse Giulia e mi abbracciò forte.
“hey…ragazze…. Frankie è a
letto…”Mary ci trovò abbracciate sul divano.
“anche io voglio un abbraccio!!!!!” e
così dicendo Mary ci abbracciò e tutte e 3 cademmo dal divano.
In quel preciso istante sentimmo la porta della villa
aprirsi ed entrarono i JonasBrothers elettrizzati. Quando entrarono nel salone ci videro tutte e 3 a terra.
“ ma che fate??” domandò Joe divertito.
“ehm…. Niente…..” rispondemmo
imbarazzate e ci rimettemmo in piedi.
“come è andato il concerto?!!”
domandò Mary.
“una favola….” Dissero Joe e nick in
coro…. Ma le loro espressioni non erano contente, infatti cambiarono
subito discorso.
“come vi siete trovate con Frankie?”
“benissimo!! È davvero un bel
bambino….” Disse Giulia.
“Ellie l’ha battuto un sacco di volte ai
videogames….vero Ellie?” mi domandò Mary.
Ma io ero assente. Non avevo sentito neanche la domanda.
“Ellie?!!”
Fissavo il vuoto. Tutta l’eccitazione che avevo prima
era sparita. Mi sentivo strana. Sentivo che mancava qualcosa…. LUI non
c’era…
“dov’è Kevin??” chiesi
all’improvviso, senza aver sentito la domanda.
“ecco…. Ellie ….Kevin….lui non vuole
che te lo diciamo, insomma…. Glielo abbiamo promesso….”
“VOLETE DIRMI DOVE CRISTO è
KEVIN!!?”urlai.
Mi stavo quasi per arrabbiare. Dov’era la persona che
mi aveva cambiato la vita?? Perché Nick e Joe non volevano dirmelo?? Che
cosa era successo?.....
“ok,ok….calmati, Kevin durante il concertonon stava molto bene, ma ha fatto finta
di niente e ha continuato a suonare….. ma dopo il
concerto…..”Joe si bloccò.
“dopo il concerto cosa??!!!!! Joe devi dirmi
tutto!!!!”
Non ce la facevo più!! Volevo sapere perché
Kevin non era lì con loro…. Tutto qui…
“….dopo il concerto è svenuto
e….”
“SVENUTO????”Kevin era svenuto e loro non mi
volevano dire niente!! In realtà stavo anche io per svenire!
“sì, Ellie. Denise e papà sono
all’ospedale con lui….. i medici non sanno che
cos’ha…”disse Nick sferrando i pugni.
“che cosa!! Kevin….. no!!!” ero
scoinvolta. Non riuscivo più a ragionare. Kevin stava benissimo prima
del concerto. Ci eravamo abbracciati……il nostro primo
abbraccio….
Il silenzio regnava ancora nella sala.
“vado all’ospedale!” dissi decisa.
“no!! Ellie…. Lui non vuole che
tu….”
“al diavolo quello che non vuole lui!!” ribattei
e me ne andaisbattendo la porta di
casa.
Avevo tanti pensieri per la testa….. Kevin all’ospedale,
Kevin svenuto, Kevin, Kevin e solo Kevin!!
Dovevo andarlo a trovare, volevo sapere come stava….
Presi il primo autobus della zona. Le lacrime mi invasero la
faccia. Non mi ero mai sentita così triste per una persona…. Una persona cara….
Una persona che non volevo perdere…. Una persona importante, paragonabile alla
mia vita….
In pochi minuti arrivai davanti all’ospedale, perché per
fortunaera vicino alla villa dei Jonas.
L’autobus si fermò alla fermata ed io scesi, asciugandomi con le maniche della
mia maglia il mio viso bagnato.
Non volevo farmi vedere da Kevin in quello stato. L’avrei
fatto soltanto soffrire di più, così decisi di trattenere le lacrime e di farmi
coraggio.
Entrata dentro l’ospedale quasi desertico vidi i genitori di
Kevin che stavano parlando con l’infermiera. Non erano contenti. I loro volti
erano seri, fin troppo seri. Mi avvicinai a loro e quando mi riconobbero mi
vennero subito in contro.
“Ellie!!! Oh santo cielo!! Che ci fai qui?? Da sola??!
Perché non mi hai avvertito….!” Denise sembrava più preoccupata per me che per
Kevin.
“volevo vedere Kevin!”dissi decisa, trattenendo le lacrime.
“ok cara!! Ti accompagno…. Ma vedi…. Lui non vuole che tu lo
veda in quello stato….”
“ MA IO LO DEVO VEDERE!!” urlai con tutta la voce che avevo
e questa volta una lacrima mi scese giù per la guancia. Io cercai di non
piangere e di trattenere le altre lacrime che stavano per uscire. Denise rimase
un po’ interdetta per quel mio improvviso sbalzo emotivo.
“che…. Che cos’ha??” domandai preoccupata, con voce più
calma.
“ i medici non lo sanno ancora…. Ma dicono che non sia
niente di grave…..” rispose Denise abbracciandomi. Mi portò dentro la stanza
dove era sdraiato Kevin nel letto.
“vi lascio soli….” E se ne andò.
La stanza era illuminata dalla luce dei neon e dentro c’era
il silenzio assoluto. Kevin stava dormendo sul letto dell’ospedale. Aveva un
colorito strano, pallido ed era sudato.
Mi avvicinai silenziosa al letto e quando lo vidi meglio
un'altra lacrima rigò la mia guancia. Ma io non volevo piangere e trattenni il
magone .
“Ke…Kevin?” gli sussurrai all’orecchio. Ma lui non si
svegliò. Allora gli accarezzai dolcemente la sua guancia bollente con la mia
mano fredda. Lui iniziò ad aprire lentamente gli occhi.
“ ma che cosa…. Ellie??!!!!” sgranò gli occhi quando vide
per bene la mia faccia alla luce dei neon.
“sì, sono io….. come stai?”dissi calma, per
tranquillizzarlo.
“Ellie!! Perché sei venuta??!!!! Non dovevi! Sei da sola??”
Kevin si stava agitando ma io lo rassicurai e gli presi la mano. Lui mi
abbracciò e mi costrinse a posare la testa contro il suo petto.
Nella stanza regnò ancora il silenzio. Si sentivano soltanto
i battitti veloci dei nostri cuori.
Dopo alcuni minuti Kevin spezzò il silenzio.
“Ellie….. sto bene!....perchè sei venuta??”
“perché sono venuta???!! Kevin mi hai fatto prendere un
colpo…insomma!! Tu NON stai bene!”ero disperata. Kevin che diceva di stare
bene!! Allora non si doveva trovare in quell’ospedale se stava bene!!
“I miei fratelli!! Sono stati loro a dirtelo!! Adesso che
ritorno a casa….!” Kevin era furioso.
“NO Kevin!! Lascia stare i tuoi fratelli!! Loro non
centrano….perchè non volevi che io lo sapessi?” domandai guardandolo negli
occhi.
“ bè….ecco…. non volevo chetu lo sapessi perché…non volevo che tu ti preoccupassi così tanto per
me!” e mi accarezzò la guancia. Wow ! che ragazzo premuroso e protettivo!!
Non sapevo cosa dire.
“sei…sei veramente caldo!” dissi stupita.
“…e tu veramente fredda!!” disse Kevin ridendo.
“lo so… ma non ho freddo…”dissi. In realtà stavo morendo dal
freddo!! Ma non volevo che lui si preoccupasse anche di questo.
Io e Kevin ci fissavamo negli occhi.
“allora… ti sei trovata bene con Frankie?” domandò Kevin
curioso.
“benissimo!! È un bambino veramente dolce, e simpatico… l’ho
battuto 4 volte alla playstation!!” e mi misi a ridere pensando alla faccia
imbronciata di Frankie che non riusciva mai a vincere.
“wow!! Non lo sapevo che tu giocassi alla
playstation..!”esclamò Kevin sbalordito.
“sì, e me la cavo piuttosto bene…”
“un giorno dobbiamo fare una partita insieme…”
In quel momento entrò l’infermiera con Denise.
“tesoro!! Ti sei svegliato! Come stai?”chiese Denise
preoccupata.
“mamma sto bene!....non ho più niente…!”disse stufo Kevin che voleva
andarsene da quel posto.
“abbiamo deciso che possiamo dimetterti…”disse l’infermiera.
“ secondo noi durante il concerto hai avuto soltanto un
forte calo di zuccheri e questo ha portato allo svenimento….sicuro adesso di
stare bene?” domandò a Kevin.
“sì,sì….benissimo” Kevin era guarito….lo si sentiva dalla
voce.
“bene…” e così dicendo l’infermiera staccò tutti i fili che
aveva addosso Kevin e lo sistemò.
“vieni Ellie! Andiamo. Lo aspettiamo fuori” Denise mi prese
per una mano e tutte e due andammo nel corridoio per non dare fastidio a Kevin.
Dopo circa un quarto d’ora Kevin era pronto e uscì dalla
stanza.
La prima ad andargli in contro fui io e lo abbracciai forte,
senza badare al fatto che era appena uscito dall’ospedale. Dopo quel lungo
abbraccio lui mi diede un bacio sulla fronte ed io ricambiai il bacio. Ero
contentissima che Kevin stesse bene e che fosse lì vicino a me in quel momento.
Nel nostro momento di coccole si intromise Denise, che aveva
assistito a tutto.
“Kevin sicuro di stare veramente bene??” domandò ancora un
po’ preoccupata.
“mamma!! Stai tranquilla!” Kevin si era proprio scocciato di
sua madre.
“ok,ok! Chiedevo!” disse Denise difendendosi.
“allora ragazzi…. Dobbiamo dare la notizia anche ai tuoi
fratelli Kevin! Quindi è meglio se torniamo a casa…. È stata una giornata
pesante oggi….” E così dicendo mi fissò. Io feci a Denise un sorrisino e
abbracciai ancora più forte Kevin. Uscimmo con passo svelto dall’ospedale. Paul
ci stava aspettando davanti alla sua macchina. Quando vide il figlio sano e
salvo gli andò in contro abbracciandolo, così io fui costretta a staccarmi e ad
allontanarmi da lui.
“il mio Kev!! Come ti senti?”chiese il padre
“meglio, grazie.” Ripetè Kevin per l’ennesima volta.
“ora torniamo a casa….” E tutti entrammo nella spaziosa
macchina del signor Jonas.
Passarono più meno 20 minuti (per via del traffico) prima di
arrivare alla villa.
“finalmente a casa…”disse Kevin contento ed io annuii
silenziosamente.
Scesi dalla macchina io e Kevin eravamo mano nella mano.
“eccoci ragazzi!! Kevin è tornato! Sta bene!!” gridò felice
Denise.
Joe, Nick e Mary, Giulia erano seduti sul divano a parlare,
ma al nostro arrivo smisero la discussione.
“Kev!! Kev!!” urlò Joe e andò incontro al fratello maggiore.
I 2 si abbracciarono e Kevin fu costretto a lasciare la mia mano.
“Kevin !! è tutto ok?!!” anche Nick gli venne incontro ma al
contrario di Joe , Nick diede amichevolmente una pacca sulla spalla a Kevin .
Mary e Giulia si avvicinarono.
“mano male Kev!! Sei guarito….” Disse allegra Giulia e
insieme a Mary lo abbracciarono.
“volete mangiare qualcosa? Che ne dite?” era Paul a parlare.
“ok…ci sto!” disse contento Joe.
“anche io…. Sto morendo dalla fame….”disse Kevin.
“allora preparo qualcosa!”Denise si mise subito ai fornelli.
“noi andiamo di sopra!” disse Nick e prendendo Mary per la
vita salirono di sopra.
“andiamo in camera…”disse Kevin rivolgendosi a me.
“ok!” risposi felice. Ora che Kevin stava bene mi ero
tranquillizzata….
La camera di Kevin era,al contrario di quella di Joe, in
perfetto ordine. Aveva un letto matrimoniale, una grande scrivania bianca e di
fianco alla scrivania teneva dentro le custodie le sue chitarre. Aveva un
armadio color avorio dove all’interno aveva tutti i suoi vestiti disposti per
settore, tutti lavati e stirati perfettamente. Il settore più pieno era quello
delle sciarpe….
“ti piacciono molto le sciarpe?” domandai esaminando.
“già!! Senza una di quelle addosso io non esco!” disse
ridendo Kevin.
“wow….” Era veramente un ragazzo originale….
“allora so cosa regalarti per il tuo compleanno…!”dissi
ridendo a Kevin. Lui mi rispose con un sorrisino.
Come sempre Kevin si era chiuso a chiave ed io non capivo
mai il motivo….. stare da soli nella sua camera era imbarazzante….. ma anche
molto eccitante.
Stavo ancora esaminando il suo armadio quando ad un certo
punto sentii le mani calde di Kevin sui miei fianchi, chiuse in un abbraccio.
Io cercai di voltarmi ma le braccia di Kevin me lo impedivano.
“Kevin….” Dissi in un sussurro, ma lui non mi ascoltò e mi
abbracciò ancora più forte. A quell’abbraccio si aggiunse anche un delicato
bacio sul mio collo ed io rabbrividii. Non ci stavo capendo più niente e mi
abbandonai a quella serie di baci che seguirono sul collo sudato, che durarono
un eternità.
Poi lui si staccò dal mio collo, soddisfatto come un vampiro
che aveva appena bevuto sangue umano, e mi trascinò dolcemente sul suo letto.
Eravamo sdraiati uno di fianco all’altroe Kevinaveva ancora le braccia avvolte sui miei fianchi. Il nostro volto era
vicinissimo, sentivo il suo respiro caldo sulla mia faccia. Kevin mi stava
fissando negli occhi.
“Ellie…. Io…” Kevin parlava piano e non trovava le parole.
Sembrava fosse ipnotizzato dai miei occhi.
“io…. Ti devo dire una cosa…..”stava cercando le parole
giuste per dirmi qualcosa di veramente importante.
“che cosa vuoi dirmi, Kevin? C’è qualcosa che non va??? Non
ti stai sentendo bene??” dissi incominciando ad agitarmi e avvicinandomi ancora
di più al suo volto per accarezzargli delicatamente la guancia morbida.
“no,no….. e che…. Ti volevo parlare del voto…” disse
imbarazzato allontanandosi di qualche centimetro dal mio volto.
“il voto?!!”non avevo mai sentito parlare di un voto!
“sì,sì ….il voto….è questo anello che tengo al dito” e cos’
dicendo mi fece vedere la piccola fedina d’argento che aveva al dito. Io non
capivo.
“ah…. E….. cosa significa?....” ero scoinvolta.
“bè… si chiama anello della purezza e anche i miei fratelli
ce l’hanno…è una scelta… una promessa che noi facciamo a noi stessi di rimanere
casti fino al matrimonio….”Kevin era imbarazzatissimo. Non aveva mai parlato di
questo con altre ragazze e forse non ne aveva discusso più neanche con i suoi
genitori.
“ah…..” ero ancora più scoinvolta di prima. Casto fino al
matrimonio???!! I Jonas brothers con il voto?!!! Non me lo sarei mai
aspettata….. e pensare che Kevin un secondo prima lo voleva infrangere con me!
Cercai di non allarmarmi troppo.
“ok…. Stai tranquillo….” E gli diedi un piccolo bacio sulla
fronte. Lui più sollevato ricambiò il bacio.
“Grazie, Ellie…. È stata una cosa difficile da dire, ma tu
mi hai capito… ti amo” mi sussurrò all’orecchio ed io lo abbracciai forte. Non
per tranquillizzare lui, ma per tranquillizzare me! Ero molto confusa…..
Kevin appoggiò delicatamente la testa riccioluta sul mio collo.
Nessuno dei due parlò più. Erano i battiti dei nostri cuori
a comunicare. Dopo molti minuti il silenzio fu interrotto dalla voce di Nick.
“Ehi!! Voi 2! Sento un silenzio sospetto qua dentro…..
comunque Denise ci vuole giù a cenare insieme….. forza venite!” disse Nick che
sembrava per un momento che stesse parlando all’aria.
“ok….arriviamo!” disse Kevin con voce più alta per farsi
sentire. Così tutti e due scendemmo dal letto e Kevin,abbracciato a me, aprì
con la chiave la porta della sua camera e con calma raggiungemmo gli altri, che
ci stavano aspettando nel salone.
“wow!! Denise!...quanta roba hai preparato!! Non dovevi!!”
la rimproverai appena vidi il bancone apparecchiato al centro della sala con
torte, dolci e delizie varie.
“oh….!! Sciocchezze!! Non vi preoccupate!! Prego… iniziate a
mangiare….” Denise sembrava soddisfatta del lavoro fatto.
“mmmh…. Che buona questa torta al cioccolato!!” disse Mary
che aveva appena finito di mangiare il quinto pezzo di torta.
“davvero squisite mamma!!” disse Joe assaggiando un dolcetto
alla crema. Joe e Giulia erano seduti in disparte sul divano che mangiavano e
ridevano insieme. Erano veramente una bella coppietta!!
Nick non toccò cibo, per la storia del diabete. Quando Mary
vide la faccia triste di Nick smise di mangiare anche lei.
“per favore mangia!!” disse severo Nick a Mary.
“no!!” protestò Mary. “non posso vederti così!!!” e
abbracciò forte Nick, il quale l’avvolse nelle sue grandi braccia e le diede un
bacio sulla fronte.
Io ero sempre accanto a Kevin, che stava mangiando il
secondo pezzo di torta al limone, ma smise subito quando mi vide ancora accanto
a lui, senza aver ancora toccato cibo.
“perché non mangi Ellie??... sono buonissime!” disse Kevin
mettendomi vicino alla bocca il suo pezzo di torta per farmi gola.
“lo immagino…..” dissi pensierosa.
“non ti senti bene??!!” disse subito Kevin , sbiancando in
faccia per la preoccupazione.
“ no,no….non ho fame tutto qui….” In realtà ero ancora un
po’ scossa per la storia dell’anello della purezza, ma mi dovevo rassegnare.
Non dissi nulla a Kevin altrimenti l’avrei fatto star peggio…..
“credo che per noi sia arrivato il momento di andare a
casa…..”dissi rivolta a Denise.
“ok ragazze…. Veniteci a trovare più spesso!! Grazie mille
per essere venute….” Disse Denise contenta.
“figurati!! È stato bellissimo!!” disse Giulia che si stava
avvicinando alla porta di casa mano nella mano con Joe.
“volete un passaggio,
per caso? Insommaa quest’ora è buio ed
è pericoloso andare in giro da sole…” chiese Nick rivolto a Mary.
“no, ragazzi…. Grazie lo stesso….” Rispose Mary.
“allora ci vediamo domani?” domandò Giulia.
“sì, domani!!” rispose prontamente Joe e diede un bacio sul
collo a Giulia.
“ok, a domani…..” dicemmo in coro tutte e tre.
Stavamo per uscire dalla casa dei Jonas quando Kevin mi
prese per un braccio all’improvviso e mi costrinse a voltarmi verso di lui. Non
riuscii a capire cosa volesse fare. Sentii solo le sue mani calde strette sui
miei fianchi in modo possessivo e le sue labbra morbide posarsi sulle mie.
Brividi mi percorsero la schiena.
Tutti fissavano in silenzio la scena, tutti erano scoinvolti
quanto lo ero io. Poi dopo quel lungo bacio Kevin tolse lentamente le sue
labbra dalle mie e mi sussurrò all’orecchio “ ti amo tanto!.... credo di
sognarti stanotte…..”e dopo questa rivelazione d’amore,per la quale tutti
rimasero scioccati, mi lasciò andare da quell’abbraccio dolce.
“ti amo anch’io….” Risposi scombussolata, ma allo stesso
tempo felicissima.
Mary e Giulia mi trascinarono fuori dalla villa.
“ciao!” gridò Giulia ai Jonas e loro la salutarono con la
mano e rientrarono in casa per avere delle spiegazioni da Kevin.
Casa mia era la più lontana, ma le mie amiche mi vollero
accompagnare lo stesso. Arrivate dopo 15 minuti a piedi, io ero esausta. Esausta
per tutto quello che era successo quel giorno.
“sicura di stare bene??” mi domandò un po’ preoccupata Mary.
“sì,sì ragazze. Grazie. Sto bene…..”mi voltai e mi diressi
verso la porta.
“a domani. Notte a tutte!!!”dissi felice.
“notte, Ellie….”dissero in coro Mary e Giulia facendo
dietrofront per poi scomparire nel buio.
Ringrazio a tutti voi che leggete
la mia fan fiction!!
Grazie a Roby_DamnImperfect
!!! sei la migliore!!!
E un grazie a jeeeeee
e a JonasBrothersfanke mi
recensiscono sempre!!!
Scusate per l’attesa, ma questo capitolo
è stato il più impegnativo e anche molto lungo….
Bussai alla porta di casa per ben 3 volte, ma nessuno mi
aprii. Solo allora realizzai che era l’una e mezza di
notte e che i miei stavano beatamente dormendo nel loro letto. Presi le chiavi
di casa che avevo in tasca e aprii finalmente la porta. Non accesi la luce per
non svegliare mamma e papà e salii silenziosamente le scale, chiudendomi in
camera.
Wow!! Che giornata. Il mio cervello era andato in tilt! IJonas come compagni di scuola,
Kevin che aveva una cotta pazza per me, Kevin all’ospedale, Kevin che mi aveva
baciata per la prima volta….
Se provavo anche solo per un attimo a non pensare a lui, mi
sentivo strana. Diversa.
Assorta nei miei pensieri misi il mio pigiama di hellokitty ed entraii dentro al mio letto caldo. Pensai solo a Kevin
quella notte. Al suo carattere dolcissimo, alla sua protettività
che aveva nei miei confronti, al suo stile, al suo fisico, ai suoi lunghi
riccioli che gli cascavano sulla fronte, ai suoi bellissimi occhi verdi, alle
sue labbra morbide…..
Rividi dentro la mia mente la scena del bacio che mi aveva
dato davanti a tutti sotto la sua villa e arrossii.
“forza, Ellie!!!
Ora devi pensare solo a dormire!! È tardi!” mi dissi
nella mia testa e così rimboccai le coperte, mi sistemai nella posizione di
sempre per dormire e chiusi quegli occhi, che avevano già visto fin troppo quel
giorno.
Il mattino seguente mi svegliai di soprassalto.
“Oddio!!!! Ma quanto ho dormito!!!!
È tardissimo! Devo andare a scuola!!...” dissi agitandomi,
guardando l’orologio digitale sul mio comodino che segnava le 9.00. Mi
alzaie velocemente preparai lo zaino e
scesi giù in cucina.
Rimasi sorpresa quando ancora non ci trovai nessuno.
“ma…..che cosa……” ero molto perplessa. I miei non si erano
ancora alzati?? Rimasi 2 minuti ferma in cucina. All’improvviso mi illuminai.
“ ma certo!!!! Oggi è Sabato!!!! Io
non vado a scuola al Sabato….. che deficiente!!...
cielo!” ero arrabbiata con me stessa e con passo lento mi incamminai di nuovo
nella mia camera, per dormire ancora un po’.
Ellie!! Svegliati,tesoro!! Sono le 12.30!” mi sussurrò
all’orecchio una voce familiare.
Io aprii gli occhi molto lentamente.
“mamma??!!.... ma… che ore sono hai
detto?...le 12.30?!!!” dissi alzandomi dal letto.
“sì tesoro!” mi rispose mia madre.
“ok,ok….sono sveglia…” dissi
strofinandomi gli occhi. Tutte e due stemmo in silenzio per circa 3 minuti, ma
alla fine mi ricordai di chiedere a mia mamma una cosa
importante, che mi turbava da tempo.
“ quindi, mamma…..Giulia e Mary ti
hanno detto tutto sui Jonas e su ieri sera……”
“sì…..perchè
non me lo volevi dire??” mi domandò mia mamma accarezzandomi dolcemente i
capelli.
“non lo so neanche io…… io gli odiavo.
Ma le cose adesso sono cambiate…” dissi imbarazzata pensando
a Kevin.
“ok, ok….sei perdonata per questa volta.
Adesso però vieni giù con noi in cucina….tuo padre ti vuole vedere….”dopo aver
detto questo scese in cucina,io la seguii.
“buongiorno,papy!!!!”
gli dissi.
“ciao tesoro! Ti sei divertita ieri con i tuoi amichetti?”
“ehm….sì,molto. Sono
dei ragazzi fantastici!”
Mio padre non amava iJonasBrothers.
“già….”si limitò a rispondere e indifferente tornò a leggere
il giornale.
“Ellie!!
Mi devi fare un favore…. Potresti uscire un attimo per andare a buttare la
spazzatura?”chiese mia mamma.
“certo….” Risposi con un sorrisino, anche se non ne avevo
proprio voglia!
Era una bellissima giornata estiva e il vento soffiava
lieve. Era una giornata ideale per uscire.
Dopo aver fatto questo servizio, rientrai in casa. Salii le
scale ma ad un certo punto mia madre mi bloccò.
“Ellie!!
Me ne stavo dimenticando…. Un ora fa ha telefonato un
tuo amico dei JonasBrothers…..un
certo Kevin…”
“KEVIN??!!” gridai stupita.
“sì.sì… proprio
lui e voleva parlare con te. Gli ho detto che l’avresti chiamato non
appena ti saresti svegliata…..” mi disse calma mia
madre.
“ok……”non sapevo cosa dire. Kevin mi aveva chiamata??!! Non stavo più nella pelle. Che cosa voleva?? Piccoli
brividi mi percorsero la schiena.
“adesso lo chiamo!” e presi il telefono. Velocemente digitai
il numero e aspettai 4 secondi,prima che una vocina di
mia conoscenza mi rispose.
“pronto?”
“Ciao Nick!!! Sono Ellie….c’è
Kevin??” domandai eccitata.
“certo…. Lo vado
a chiamare…” e aspettai altri secondi.
“hey!! Ellie…!” rispose
una voce dolce e allegra dall’altra parte del telefono.
“ciao Kevin!!” dissi felice di sentirlo.
“è bello sentire la tua voce!” ammise Kevin ed io arrossii.
“comunque volevo chiederti se tu…..insomma…..sei
libera oggi??” mi domandò Kevin con voce speranzosa.
“io….sì…certo! perché?”
“bè…. Voglio vederti… tutto qui!” a quelle parole mi venne un tuffo al
cuore. Che tenero!!
“Ellie ci sei?? Pronto?”
“sì….sì….ci sono….certo,ok…!”dissi
velocemente senza ragionare.
“bene. Ti passo a prendere verso le
13.30, così….bè avevo anche pensato di pranzare
insieme, magari….. se per te ve bene…” Kevin sembrava
felice. Come lo ero d’altronde anch’io.
“per me va benissimo…!... ok, ti
aspetto!!”
“non vedo l’ora di vederti!”disse Kevin dolce. Altro tuffo
al cuore.
“o..ok….a…a dopo…”balbettai.
“a dopo..” Kevin richiuse il
telefono e io feci la stessa cosa. Rimasi immobile dov’ero per qualche secondo.
Ero stra super iper mega
felice di passare una giornata con il mio Kevin.
“Stai calma! Stai calma! ….” Ripetei nella mia testa, ma non servì a niente. Ero
troppo eccitata. Entrai allora in camera.
“Cristo!! Sono di già le13!! Fra
mezz’ora arriva Kevin! Mi devo lavare, vestire, truccarmi….” Ero
nel panico totale.
Che vestiti mettersi? Come comportarsi? Piacevo veramente
così tanto a Kevin?
Scelsi di indossare un jeans attillato blu con ballerine ai
piedi dorate e untee-shirt
rossa(il mio colore preferito).i capelli li lasciai
sciolti. Erano lunghi e boccolosi. Mi misi il
cellulare in tasca e mi lavai faccia e denti. In meno di 3 minuti mi truccai in
modo semplice: phard, mascara e lucidalabbra…. E voilà!!
Ero finalmente pronta. Mancavano solo 10 minuti all’appuntamento. Riordinai la
mia camera e scesi le scale per dare la notizia ai miei(i
quali non sapevano ancora niente).
“esco con Kevin tra 10 minuti….è un’appuntamento!!”dissi in fretta tutta elettrizzata.
“Kevin Jonas?” chiese mio padre,
con un tono disgustato.
“sì, pranziamo anche insieme…… non vi dispiace se vi lascio
soli…?”
“no,no tesoro! Vai a divertirti con
Kevin…” disse mia mamma e mi salutò con un bacio sulla
fronte.
“…..ma non fate troppo tardi!!” disse
mio padre severo.
“non ti preoccupare…” e lo tranquillizzai abbracciandolo.
“allora esco…. A dopo!”
e uscì saltellando.
“ciao tesoro e divertiti!” aggiunse mia madre e tornò in
cucina.
Dopo 5 minuti Kevin arrivò con la sua macchina : una Chevrolet Tahoe 2 Mode hybrid
SUV nera!!
Si parcheggiò di fronte a me. Sceso dall’auto mi corse
incontro e mi abbracciò forte.
“mi sei mancata da morire!” mi sussurrò all’orecchio.
“….ma se ci siamo visti ieri!”replicai.
“lo so….ma per me è passato molto tempo…ti dovevo vedere a
tutti i costi, sennò impazzivo…”. Io mi strinsi a lui.
“oh Kevin….”dissi
“chiamami pure Kev!”
“va bene….Kev è più bello!” dissi divertita.
Ci staccammo da quell’abbraccio e lui con le mani mi avvolse
il volto, costringendomi a guardarlo negli occhi. In quei suoi occhi
maledettamente verdi.
“sei bellissima….” Disse ammaliato dai miei occhi scuri
color cioccolato. I nostri volti si avvicinarono sempre di più finchè non sentii il suo fiato caldo sul mio collo.
“Kev…..”sussurrai
“shhh…” mi mise un dito davanti
alla bocca e avvicinandosi alla mia bocca, il suo dito venne sostituito dalle
sue labbra morbide.
Fu un bacio lungo e molto passionale. Le mie labbra carnose
e fredde contro le sue calde e morbide come la seta.
Non riuscivamo più a staccarci l’uno dall’altro fino a
quando posai la mia mano fredda sulla guancia di Kevin.
“sei sempre così gelida…. Se hai freddo dimmelo…!”disse Kevin con la sua dolcissima voce
paterna.
“grazie ma non ho freddo…. Dopo questo
bacio mi sono scaldata abbastanza….” Dissi sorridendo. Lui mi riabbracciò.
“dove andiamo di bello?” gli chiesi. Avevo la faccia contro
al suo petto.
“facciamo un giretto, baby! Ti mostrerò un
po’ New York….”
“non vedo l’ora!!” e alzai la testa per guardarlo negli occhi.
La sua espressione era cambiata. Sembrava preoccupato.
“che cos’hai?”domandai.
“ecco,Ellie….promettimi
che starai sempre vicino a me e che non parlerai con nessuno…” Kevin parlava
con voce triste.
“ok,ok…..ma perché??”
“ci sono molti paparazzi per strada eio non voglio che coinvolgano anche te….tu
non centri niente”Kevin fissò i miei occhi ed io fissai i suoi, angosciati.
“non ti preoccupare…. Sono qui vicino a te!” e lo baciai. Lui sembrò
tranquillizzarsi.
“allora andiamo?” chiese Kev
“ok!” e mano nella mano entrammo in macchina.
“wow!! Sedili in pelle….è così
spaziosa e comoda…. Mi piace un sacco Kev!!”dissi
stupita, esaminando ogni singolo pezzo di quell’auto.
“già…..un regalo della mia famiglia….”rispose
Kevin.
Accese il motore della sua macchina e partimmo insieme per
le strade di New York.
New York era immensa! Le cose che mi colpirono di più furono
gli altissimi grattacieli, le piazze che pullulavano di persone e i mercati che
riempivano le strade. Scrutavo tutto questo dal finestrino della macchina di
Kev, in un religioso silenzio. Kevin non guardava fuori dal finestrino, ma il
suo sguardo cadeva sempre su di me. Erano poche le volte in cui distaccava lo
sguardo da me, o per controllare la frizione o per guardare il semaforo.
“ti sta bene il rosso….” Mi disse ad un certo punto. Io mi
voltai verso di lui per fissarlo negli occhi, distaccando lo sguardo dalla
bellissima New York.
“bè…. Grazie…” dissi allibita.
“è il tuo colore preferito?” domandò Kevin guardando come
ero vestita.
“si….” Risposi “…e il tuo qual è?...”
“il verde” disse Kevinsorridendo.
“wow….il verde è il colore della felicità, della gioia,
della natura anche!”dissi voltandomi dalla parte del finestrino.
“…e il rosso che significati ha??”chiese Kev interessandosi
all’argomento.
“il rosso….è il colore del fuoco, un colore acceso, grintoso
e…”
“…il colore dell’amore..”finì Kev la frase per stuzzicarmi.
Mi girai per guardarlo negli occhi.
“sì…è vero…”dissi imbarazzatae distolsi lo sguardo dagli occhi divertiti
di Kevin. Lui se ne accorse subito e cambiò espressione nel vedermi
imbarazzata. Tolse la sua mano dal volante per raccogliere le mie mani fredde.
Al contatto con la sua pelle rabbrividii. Era sorprendentemente così caldo!
Kevin strinse ancora di più le mie mani.
“scusami….”mi sussurrò all’orecchio.
“Kev……… non ti devi distrarre mentre guidi!” dissi
preoccupata, per cambiare discorso.
“ok,ok…”tolse la sua mano nelle mie e la riappoggiò al
volante.
“siamo quasi arrivati…” mi informò contento.
“ma……dove??”domandai guardando fuori dal finestrino.
“in un posto….”rispose Kev dolce. Parcheggiammo l’auto in un
piazzale davanti a migliaia di negozi. Kevin uscì per primo dalla macchina e
dopo mi venne ad aprire.
“madamoiselle…” disse con voce alla francese e da gentleman
mi prese la mano per aiutarmi ad uscire dalla auto.
“merci beaucoup!” risposi in francese e Kevin rise.
Ci incamminammo per le strade di New York dove vi era una
fiumana di gente. Avevo paura di perdermi, così strinsi forte la mano di Kev e
lui non mi mollò neanche per un secondo.
“hai fame?” mi chiese.
“un po’……” gli risposi.
“allora so dove portarti….”mi disse contento e incamminammo
per alcuni minuti poi Kevin mi portò davanti ad un ristorante.
“questo è il ristorante più lussuoso di New York e tu sei la
prima ragazza non famosa che ci entrerà per la prima volta…..!”
“non famosa??” domandai distogliendo lo sguardo da Kevin per
guardare il lussuosissimo ristorante new yorkese.
“sì….ci sono solo persone famose che pranzano qui
o,perlomeno, persone molto ricche…”spiegò Kevin guardando la mia faccia
scioccata.
“wow….” Fu tutto quel che riuscì a dire.
“se non vuoi pranzare qui andiamo da un’altra parte… non c’è
problema…”
“NO! Entriamo,anzi…”dissi felice. Un pranzetto romantico con
Kevin! Era tutto quello che volevo!
Il ristorante all’interno era veramente grande!era illuminato
da luci rosa,con musica rilassante di sottofondo. I tavoli erano apparecchiati
con posate e piatti d’argento, al centro di ogni tavolo c’era una rosa rossa in
un vaso di ceramica. Non c’erano molte persone stranamente, ma a me non
importava granchè. Kevin mi portò in un tavolo al centro della sala, poi spostò
indietro la sedia per farmi sedere e, dopo questa ennesima mossa da gentleman,
si sedette anche lui.
“wow Kev!! Sei veramente….”
“sorprendente??”disse finendo la frase.
“stavo per dire romantico….” Risposi divertita.
“ah…. Beh…è la mia specialità baby!” disse ironico e tutti e
due ridemmo.
“ci sei già stato quindi qui con la tua famiglia?”
“sì, già da quando avevo 6 anni ci venivo con imiei! Mi piacevano un sacco da piccolo le
luci rosa di questo locale e mia mamma mi continuava a ripetere che questo
locale era un locale per adulti, e che quando avrei trovato la ragazza giusta l’avrei
dovuta portare qui…”
Io ascoltavo in silenzio. Ci stavamo fissando negli occhi e
Kev mi prese la mano che avevo appoggiata sul tavolo e se la portò al cuore. Mi
accorsi che i suoi battiti non erano regolari.
“quindi…io sarei… la tua ragazza..” chiesi indifferente.
“la ragazza che avevo sempre sognato…”mi disse stringendomi
la mano. In quel momento perfetto arrivò il cameriere.
“ ehm..sì. che cos’è il menù del giorno?” chiese Kevin
tenendo ancora strette le mie mani.
“è il menù con tutte le nostre specialità. Potrebbe interessarvi?”
Kevin si girò verso di me.
“che ne dici, amore? Lo prendiamo?”
Amore??!! Mi aveva chiamata amore!!
“o..ok… va bene…”risposi scossa dalla bellissima parola
pronunciata da Kev.
“ok. 2 menù del giorno.” E così dicendo il cameriere se ne
andò. Io e Kevin eravamo vicinissimi. Avvertivo il suo fiato caldo sul mio
collo.
“ti piace essere chiamata amore?” mi chiese in un sussurro.
“da morire….” Risposi.
“ok, amore della mia vita!” disse Kev ridendo e
avvicinandosi sempre di più al mio viso. Chiudemmo tutti e due gli occhi e le
sue labbra si posarono dolcemente sulle mie. Ci baciammo a lungo, un bacio per
ogni secondo passato insieme, un bacio per ogni parola detta quel giorno, un
bacio che sarebbe durato per tutta l’eternità.
Dopo quella serie di baci Kevin si avvicinò al mio orecchio.
“non ti lascerò andare Ellie….” Mi disse in un sussurro. Le poche
persone che c’erano nel locale ci fissavano, ma noi non ce ne eravamo neanche
accorti. Noi eravamo innamorati. Troppo innamorati. Inseparabili. Quello che
provavo per Kevin era un sentimento indescrivibile. Eravamo 2 anime gemelle. Senza
l’altra ci sentivamo incomplete, soli. Kevin mi completava e mi avrebbe
completato per tutta la vita.
“ecco i vostri menù del giorno!” disse avvicinandosi al
tavolo il cameriere,tenendo in mano il nostro pranzo.
“grazie…” dissi.
Mangiammo per molti minuti in silenzio, ma fu Kevin ad un
certo punto a spezzarlo.
“non mi hai fatto ancora una domanda….” Disse curioso,
smettendo di mangiare.
“che domanda?”chiesi perplessa.
“ beh… abbastanza evidente direi…”
“ehmm… mi arrendo…!” dissi sorridendo
“ non ti sei chiesta per caso dove sono le tue amiche?” mi
domandò divertito dalla mia faccia priva di espressione.
“Giusto!!” realizzai tutto. “dove sono??”
“al cinema con Joe e Nick…” rispose.
“ok…. Mi farò raccontare da loro tutto domani a scuola…” e infilai in
bocca l’ultimo boccone di pasta all’italiana.
“già…in realtà avrei dovuto portarti anche io al cinema, ma…”
“…ma?..” domandai confusa.
“ma io ti voglio offrire il meglio! …ed eccoci qua!” Kevin
era felice.
“non so come ringraziarti Kev!! Tutto questo è stupendo! Il locale
è stupendo, New York è stupenda,..”
“… e anche tu sei stupenda…”intervenne Kevin fissandomi
negli occhi. Io arrossii.
“è vero!! Sei così maledettamente bella Ellie! Tenera,
dolce, sempre disponibile, simpatica, estroversa, romantica….”
“… per domani mattina credi di finire l’elenco??” dissi
ridendo.
“credo di sì…il fatto è…è che io….io ti amo alla follia
Ellie!” disse Kevin con la sua voce dolce e mi accarezzò la guancia rossa.
“anche io ti amo tanto Kev!” sussurrai. Ero persa nel suo
sguardo, in quei occhi verdi smeraldo. Lui si avvicinò e mi diede un bacio sul
collo. Io rabbrividii.
“Ti amo….” Sussurrò Kev con le sue labbra appoggiate al mio
collo. Fu l’ultima parola che pronunciò. Seguirono dopo una serie di infiniti e
dolcissimi baci.
Scusate ancora per l’attesa di questo capitolo… ma mi sono venute per la
testa un sacco di idee ke nn sono riuscita ancora a metterle per iscritto
Scusate ancora per l’attesa di
questo capitolo… ma mi sono venute per la testa un sacco di idee e nn sono
riuscita ancora a metterleper
iscritto!! Ringrazio tt quelli che seguono la mia fan fiction e ke recensiscono!
Vi voglio bene!!!! Questo capitolo sarà pieno di sorprese…. XDXD
Capitolo 6 : PAPARAZZI
Dopo circa un’ora io e Kev finimmo di mangiare. Pagò Kevin,
ovviamente, con la sua carta di credito e tutti e due ci incamminammo per le
strade affollate di New York.
Kevin mi teneva sempre stretta a lui. Si voltava
regolarmente ogni 5 secondi per vedere se qualche paparazzo tra la folla
l’aveva riconosciuto.
“Kev! Calmati amore!!” lo rimproverai. Ma lui non mi sentii
neanche.
“Kevin Paul Jonas !!” lo chiamai a voce alta per attirare la
sua attenzione. Lui finalmente si girò verso di me.
“amore! Sei veramente irriconoscibile!! Fidati!” ed era
proprio vero. Kevin indossava una maglietta stretta a strisce blu e verdi, un
jeans nero, occhiali scuri Lacoste ed una Keffiah bianca di seta.
“ok….ok… hai ragione.” Si scusò e ne approfittò per darmi un
bacio.
Deviammo improvvisamente per un vicolo buio. Dove non c’era
nessuno.
“ohh! Qui si che si sta bene. Lontani dalla folla…”
riflettei. Ma in quel momento Kevin si fermò. Con scatto veloce mi prese il
braccio.
“Ellie! Dobbiamo tornare subito ind…”non fece in tempo
nemmeno di finire la frase che un gruppo di paparazzi, nascosti dietro dei
cassonetti della spazzatura, spuntò davanti a noi e incominciarono ad
abbagliarci con i potenti flash delle loro macchine fotografiche.
“oddio!!!” gridai disperata, cercando di coprirmi il volto.
“corri!!!” urlò Kevin e tutti e due incominciammo a correre
senza sapere dove stessimo andando. Presi dal panico.
I paparazzi non la smettevano più di fare foto e ci stavano
inseguendo.
“Ellie!! Stammi vicino! Corri!!” gridò Kevin disperato
tenendomi per mano fortissimo e facendosi spazio tra la folla.
“Kev….che cosa…?” non ci stavo capendo niente. I paparazzi
ci stavano raggiungendo. Erano solo a un metro di distanza da noi. Io e Kevin
stavamo correndo da ben 5 minuti. Non avevo ormai più fiato, le mie gambe si
muovevano praticamente da sole. Kevin invece sembrava essere abituato a tutto
questo, infatti era sorprendentemente veloce! Le persone intorno a noi non
capivano quello che stava succedendo e così si misero a correre e a gridare. In
pochi minuti in quasi tutta New York si creò il panico. I paparazzi ci
raggiunsero. Io non ce la facevo più! Avevo il fiatone, non riuscivo a parlare,
le gambe mi facevano male, avevo paura econ tutte le persone che gridarono mi era venuto anche il mal di testa.
Lasciai la presa di Kevin, il quale si accorse della mia stanchezza e rallentò
il passo. Ormai non c’era più niente da fare. Ci avevano scoperto, che senso
aveva correre ancora a vuoto?
“scusami …. Ti prego!” mi sussurrò Kevin sul punto di
piangere e mi abbracciò in modo protettivo da tutti i paparazzi che ormai erano
intorno a noi e che non smettevano di scattare foto.
“notizia da primissima pagina, ragazzi!!!” disse uno.
“la pop-star Kevin Jonas ha trovato finalmente la sua anima
gemella!! Come ti chiami???” mi domandò l’altro più vicino a me e mi scattò,
senza che io me ne accorgessi, una foto tra le braccia di Kevin che mi
proteggevano da quegli avvoltoi.
“che dicono i tuoi Kevin Jonas?”
“lasciateci stare!!!” gridò Kev e diede uno strattone al
paparazzo più vicino, che mi aveva appena fotografato la faccia.
Con uno scatto mi prese la mano e ricominciammo a correre
verso la macchina, parcheggiata per fortuna nei paraggi.
Arrivati alla SUV nera Kevin gridò “entra Ellie, veloce!” e
così io entrai insieme a Kevin dentro la macchina. Kev partì prima di essere di
nuovo assalito dai paparazzi.
“Ellie, stai bene?”domandò angosciato e preoccupato Kevin
fissando i miei occhi pieni di terrore.
“Kev…. Sono…sono….” Non trovavo le parole giuste per
descrivere il mio stato d’animo in quel momento. Sconvolta? Turbata? Perplessa?
Frastornata? Impaurita? No…..io ero in quel momento semplicemente TERRORIZZATA.
“… insomma… ho paura…” dissi in un sussurro.
“anche io Ellie!!! Lamia paura non è altro che dieci volte la tua!! Ellie… scusami! È solo
colpa mia… perdonami ti prego!” e così dicendo si staccò dal volante e mi diede
un delicato bacio sulle labbra per tranquillizzarmi.
“Kevin…. Andiamo a casa adesso…”dissi guardando i suoi occhi
pieni di rabbia e paura.
“scusami….” Ripetè Kev in un sussurro dispiaciuto.
Povero Kevin! Ora avevo capito come era duro essere una
star! Nascondersi a vita per non farsi beccare da paparazzi avvoltoi! Ma quello
che contava di più era che Kevin mi aveva protetto da quei paparazzi assetati
di gossip, Kevin mi aveva chiesto scusa per tutto ed io l’avevo perdonato.
Kevin mi aveva protetto fino alla fine. Ed io gliene ero veramente grata.
Adesso lo amavo ancora di più.
Arrivammo a casa Jonas tutti e due frastornati, specialmente
Kevin. Non lo avevo mai visto così frustrato. Avevamo tutti e due paura. Non mi
era mai capitato in tutta la mia vita di essere seguita da 6 paparazzi
newyorkesi assetati tutti e 6 di puro gossip….. e purtroppo l’avevano anche
trovato. Io e Kevin eravamo più di un semplice gossip, più di una notizia di
prima pagina…. Per loro eravamo pura droga : eroina. Loro si nutrivano di noi.
Erano avvoltoi.
E adesso?? Che cosa sarebbe successo al mio Kev? A tutti i Jonas Brothers? Ma
soprattutto che cosa sarebbe successo a me?? Alla mia vita? Ora che mi avevano
beccata a gironzolare per le strade di New York abbracciata a Kevin…. Sarei
finita su tutti i giornali del mondo? Sarei diventata famosa?...non volevo
diventare famosa! Non così… . avrei dovuto nascondermi a vita come Kevin? I
paparazzi mi avrebbero per sempre perseguitata? E Kevin? Kevin mi avrebbe per
sempre protetta??? Terrore. Paura. Disperazione.
La villa dei Jonas era vuota. Non era ancora arrivato
nessuno e nessuno sapeva niente. Entrati, Kevin trovò sul tavolo della cucina
un bigliettino scritto con la tipica calligrafia perfetta di Denise dove c’era
scritto :
“ Ai miei
figli preferiti :
io e vostro
padre siamo usciti per fare commissioni…
torneremo
tra circa 2 ore. Non combinate niente ( mi riferisco soprattutto a Joe!)
vi vogliamo
bene. A dopo.
P.S: abbiamo
portato anche Frankie con noi.
Baci “
Dopo aver letto Kevin buttò con modo nervoso il bigliettino
nel cestino della spazzatura. Mi avvicinai a lui.
“ i miei sono usciti… Joe, Nick e le tue amiche sono ancora
al cinema… nessuno sa ancora fortunatamente di quello che è successo…” parlava
piano, con un filo di rabbia nella sua voce. Era veramente spaventato.
Arrabbiato. Aveva paura per me. Aveva cercato in qualche modo di
proteggermi, ma non c’era del tutto riuscito. Per tranquillizzarlo lo
abbracciai. Lo strinsi con tutta la forza che avevo, ma lui si allontanò da me
e si andò a sedere sul divano, con aria triste. Io non capii. Kevin aveva
appena rifiutato un mio abbraccio? Ma come?!! Era completamente distrutto e
vederlo in quello stato mi rattristiva molto anche a me. In tutti i casi non mi
persi d’animo e, testarda come ero, mi andai a sedere di fianco a lui.
“come va, Kevin?” domandai quasi in un sussurro, avvolgendo
il suo viso sconvolto tra le mie mani. Lui si decise finalmente di guardarmi
negli occhi.
“ Ellie….” Fu l’unica parola che riuscì a dire. Dopodiché mi
accarezzò la guancia e una lacrima gli scese dal suo occhio angosciato,
rigandogli a sua volta la guancia rossa.
“Kevin! Non fare così ti prego! … si sistemerà tutto,
vedrai! Non piangere! Non posso vederti così, ti prego!... amore…!” e con il
dito raccolsi la lacrima che si era fermata sotto il suo collo.
“Ellie… devi scusarmi, per tutto!!!..” cercò di dire
faticosamente tra un singhiozzo e l’altro.
“sono stato uno stupido! Questa cosa non si risolverà mai!!
Portarti in quel ristorante e …. E girare per le strade di New York come se
niente fosse!! Sono un.. un.. cretino… stupido…!” Kevin continuava a piangere.
“Kev ora basta insultarti!! Non è vero che sei uno stupido!
Kev… sei stato sorprendente… mi hai portato in un ristorante favoloso… abbiamo
passeggiato insieme… è stata una giornata indimenticabile!” dissi rimproverandolo.
Lui non rispose. Era assorto da brutti pensieri che lo tormentavano.
“devo assolutamente distrarmi….” E si asciugò l’ultima
lacrima che lenta stava scendendo dalla guancia.
“giusto, Kev!! Ti devi distrarre! Andiamo in camera…”
proposi. Non ottenni nessuna risposta. Lui rimase per 1 minuto in silenzio.
“vuoi che ti insegni a suonare la chitarra??” domandò
all’improvviso.
“la chitarra? Tu?...” chiesi stupita, sgranando gli occhi.
“sì! Insomma…. Suoni il pianoforte e… non capisco perché non
potresti suonare anche la chitarra! È facile!... ti insegno io amore!..”disse
guardandomi negli occhi.
“beh… se questa cosa ti fa star meglio e ti aiuta a
distrarti…. Okok. Va bene.” Kevin mi prese per mano e tutti e due salimmo le
scale per andare in camera. Mi preparai mentalmente ma anche psicologicamente
per la lezione di chitarracon Kevin. Si
stava tranquillizzando e questo rassicurava anche me. L’importante era che il
mio Kevin non soffrisse più.
Voilà !!! ecco un nuovissimo
capitolo pieno di sorprese! Che ne dite?? Please recensite vi supplico!!!
Per il prossimo capitolo ci
vorrà ancora un bel po’….. nn vi arrabbiate se lo aggiornerò tardi!! XDXD
“wooow!!! Questa chitarra è bellissima!...” dissi toccando
le corde dorate della chitarra che Kevin mi aveva appena dato.
“lo so.. è la mia preferita… la porto ad ogni concerto! È
per questo che te l’ho data…” e mi diede un delicato bacio sulla fronte. Io
sorrisi.
“allora… 1° cosa : la chitarra si tiene in questa
posizione…” disse Kevin prendendo un'altra chitarra e mostrandomi come dovevo
stare.
“prova tu!” così presi in mano la chitarra dorata di Kevin e
mi misi nella posizione corretta in meno di un secondo. Kevin rimase colpito.
“esatto amore!!! Proprio così! Inizi alla grande….credo che
tu non abbia bisogno delle mie spiegazioni….” Disse scherzando.
“dai smettila!!” e misi il broncio. Lui divertito si
avvicinò subito al mio collo e mi diede una serie infinita di baci, che mi
fecero impazzire.
“Kevin… andiamo avanti con la lezione…” sussurrai staccando
il viso di kev dal mio collo.
“ok, scusa…. Mi distraggo facilmente…” e si mise a ridere.
Io lo fulminai con lo sguardo.
“poi… 2° cosa : ad ogni corda corrisponde una nota così come
ad ogni tasto altre note… adesso ti faccio vedere come si suonano e dopo le
suonerai tu…” così dicendo lasciò la sua chitarra e utilizzò la mia che avevo
in mano. Si mise dietro di me per farmi vedere e avvolgendo le mie mani le mise
delicatamente su ciascuna corda. Le suonai una alla volta. Poi passammo ad
accordi più complicati. Ma io imparai alla svelta e mi sorpresi da sola, oltre
che sorprendere Kevin. Passò circa un’ora ed io e Kevin decidemmo di prendere
una pausa.
“allora…. Come va?? Dimenticata almeno un po’ la faccenda
dei paparazzi?...” chiesi baciandolo.
“no….” Rispose malinconico e io lo abbracciai forte. Lui
all’improvviso mi buttò sul letto e tutti e due cademmo, uno sopra all’altro.
“Kevin!!” lo rimproverai sussurrandogli il suo nome
all’orecchio.
“che c’è? Non posso toccare la mia ragazza??” domando,
facendosi serio.
“sì! Ma… mi fai prendere dei colpi!!” iniziai a ridere, ma
la mia risata fu subito bloccata da uno di quei baci passionali di Kevin. Mi
baciò a lungo.
Passarono 10 minuti e tutti e due eravamo ancora stesi sul
letto. In silenzio. Abbracciati. Kevin come al suo solito mi doveva per forza
fissare negli occhi.
“allora Kev…. Riprendiamo la lezione??”
“certo…” rispose lui e si staccò dall’abbraccio per alzarsi
in piedi e riprendere la sua chitarra. Anche io mi alzai dal letto.
Faticosamente.
“ora che ti ho insegnato alcuni accordi possiamo suonare
insieme…..vieni qui…” e fece cenno di sedermi di fianco a lui. Io non ci pensai
due volte. Presi la chitarra e mi sedetti.
“potremmo fare… non so…. Hello beautiful?!!”mi domandò.
“non so…” avevo vergogna di suonare con Kevin. Lui era
bravissimo! Io non avevo mai suonato la chitarra. E non sapevo neanche il testo
di questa canzone. Ero imbarazzata.
“dai!! Non ti preoccupare! Sei qui per imparare…. So che ce
la farai! Devi soltanto seguirmi….”
“ok ok…. Ci proverò…” e così dicendo ci mettemmo in
posizione e aspettai il via di Kevin per iniziare a suonare. Suonammo questo
brano 3 volte in modo che potessi memorizzare tutti gli accordi. Con mia grande
sorpresa alla 4° volta non feci neanche un errore. Hello beautiful era
bellissima. Io e Kevin andavamo perfettamente tutti e due a tempo,
sincronizzati. Dalle nostre chitarre usciva una bellissima melodia, dolce,
lenta, accompagnata dalla voce calda e bassa di Kev. Arrivati agli ultimi
accordi rallentammo, in modo da far rimanere nell’atmosfera le ultime note che
si propagarono con lentezza nella stanza. Io e Kev ci guardammo contenti negli
occhi. Kevin era soddisfatto di me. Ma tutta la felicità svanì quando sentimmo
aprire la porta di casa e riconoscere subito la voce squillante di Joe. Ci
scambiammo questa volta un’occhiata di terrore e corremmo giù nel salone per
raggiungere Joe, Nick, Giulia e Mary.
“ciaoo!!!!” mi salutarono felice Giulia e Mary in coro e mi
vennero in contro per abbracciarmi.
“ci…ciao!” risposi interdetta, quasi spaventata di vederle e
ricambiai l’abbraccio.
Joe e Nick non salutarono Kev, si limitarono solo a farmi un
sorriso. Io ricambiai il sorriso nervosa. Passò un minuto di silenzio. Tutti si
accorsero dello strano clima che c’era tra Kevin e i suoi fratelli, tra me e le
mie amiche, ma anche tra me e Kevin. Mary ebbe il coraggio di parlare.
“che… che è successo?” domandò allarmandosi.
“già… che cosa ci nascondete voi due??” chiese Giulia
rivolgendosi a me e a Kevin. “…siete tristi?”
“dobbiamo parlarvi…. Sediamoci.” Disse Kevin serio.
“ok kev!| ma così ci spaventi!!” disse Joe scherzando, ma
nessuno rise. Giulia lo fulminò con lo sguardo. Tutti sembravano preoccupati.
Nick si sedette vicino a Kevin, seguito da Mary. Kev Aspettò
che tutti si fossero seduti e iniziò a raccontare, cercando di non far notare
troppa ansia e disperazione nella sua voce già angosciata.
“io ed Ellie stavamo uscendo dal ristorante e ….e ci siamo
fermati in un vicolo quando… beh.. quando…” Kevin si interruppe.
“quando cosa Kev??” domandò Nick fissando gli occhi lucidi
del fratello.
“… quando un gruppo di paparazzi è spuntato da dietro un
cassonetto…e… ci ha beccati!!... non sapevo cosa fare…. Ci siamo messi a
correre ma ci erano sempre alle calcagne…ci hanno scoperti… ho tentato di
proteggere Ellie…. Invano…”Kevin riuscì a trattenere le lacrime e mi abbracciò.
Gli altri rimasero in silenzio. Mary però riprese a fare domande.
“quanti erano?”
“tanti….”fu l’unica risposta che riuscì a dare Kevin.
“mamma e papà non sanno ancora niente vero?” domandò Joe che
per la prima volta nella sua vita sembrava essere serio e interessarsi
all’argomento. Aspettammo tutti la risposta da Kevin, ma lui non aprì bocca.
“no… non sanno ancora niente…” intervenni io.
“ok…. Ma comunque staranno per arrivare….” Disse Nick
alzandosi dal divano.
“già…” risposi e posai la testa sulla spalla del mio Kev
cercando di tranquillizzarlo per la millesima volta. Ritornò nella sala ancora
il silenzio, ma fu spezzato da Joe che, perdendo la serietà che aveva avuto un
minuto prima, si mise a fare come al suo solito lo sbruffone.
“oh..oh… siete davvero nei guai voi due…!”
“smettila Joe!! Non fare il cretino!! È un momento
difficile…. Per tutti…” sbottò Nick e Mary annuii in silenzio.
“ha ragione Nick! Non fare almeno in questo momento il
deficiente!..”disse Giulia, ma Joe testardo com’era riprese con le sue
battutine stupide.
“ok,ok…. Ma questa cosa non si risolverà mai tanto!! Ellie
sei finita su tutti i giornali del mondo con Kevin!! Dovresti essere felice
invece!… pronta a diventare famosa??...” disse Joe ridendo. Ma non riuscì ad
iniziare un'altra stupida frase che Kevin gli saltò addosso, sferrandogli una
serie di pugni arrabbiatissimo come non mai!
“stronzo!!” gli gridò. Joe cercò di togliersi Kevin da dosso
ma gli arrivò subito uno schiaffo violento sulla faccia.
“KEV!!! Smettila ti prego!!” supplicò Joe.
“kev!! Calmati veramente!! Che ti prende?”gridaie separai Kevin dal corpo di Joe, stesoa terra con lividi ovunque.
“Joe!!! Non ridire mai più quello che hai detto!!!!!!”
“ok,ok….. stai calmino!!!”disse Joe massaggiandosi la
faccia. Mary e Giulia avevano guardato la scena in silenzio, più spaventate di
prima.
“ ragazzi basta!” intervenne Nick cercando di calmare i due
fratelli maggiori.
“non voglio più avere niente a che fare con un pazzo come te
Kevin!! Controllati!!” disse Joe impaurito ma anche scocciato alzando la voce.
“controllarmi Joe?!?!? Controllarmi??!?!? Controlla tu
le parole che fai uscire da quella tua maledetta boccaccia!! Ellie è nei casini fino al collo e….e..
tu le chiedi perché non è felice?? JOE!! Sei un vero cretino… dio! Cresci joe!! Cresci ogni tanto…!”urlò Kevin
fuori di sé.
“oh…. Sìsì…cresci Joe, cresci!!” gli fece
il versetto Joe.
“forse quello che deve crescere Kev sei proprio tu!! Accetta per una volta la realtà
così com’è!! Non cercare sempre altre soluzioni!per l’amor del cielo!! Tanto
ormai la cazzata è fatta!!....vuoi sempre aver ragione..”
e così dicendo Joe prese per mano Giulia e senza guardare in faccia nessuno si
diresse nella sua camera e si chiuse a chiave, lasciando nel salotto Kevin
pieno d’ira. Lo riabbracciai per calmarlo.
“Kev… Joe però….ha ragione..” ammisi sottovoce arrossendo.
“no! Ellie!”Kevin non si voleva
convincere. Si staccò dal mio abbraccio.
“glielo dici tu questo fatto ai genitori Kev!noi….andiamo
fuori…” disse Nick e, seguito da Mary ancora un po’ frustrata, uscirono fuori nel
parchetto. Io e Kev rimanemmo di nuovo soli. Che bel
casino!! Non avevo mai visto Kevin così arrabbiato. Era davvero distrutto.
“quello stronzo di mio fratello….” Sussurrò
“basta Kevin!” gridai e lui finalmente taque.
Passarono alcuni minuti e Denise, Frankie e Paul ritornarono a casa. Trovarono me e
Kevin seduti sul divano in silenzio.
“ciao ragazzi! Gli
altri sono arrivati?” domandò Denise.
“sì…” risposi. Frankie si avvicinò a me, incuriosito dal mio
strano silenzio.
“perché sei triste?” domandò il bambino con una vocina
dolce.
“non sono triste piccolo! Avanti… vai di sopra…!” dissi. Frankie non ci pensò 2 volte
e salì le scale saltellando. Era l’unico Jonas felice
in quel momento.
Paul si avvicinò a noi. Fece lo stesso
Denise.
“avete…avete litigato?” si azzardò di
domandare Paul.
“no papà…” rispose Kevin.
“che cosa è successo?”Denise si stava preoccupando. Io
cercai di spiegare.
“beh… ecco… usciti dal ristorante…. Noi…beh… Kevin..”
“ho fatto una cazzata!” gridò Kevin interrompendo il mio
discorso.
“Kevin!!” lo riprese la madre “ attento con le parole!!”
“ma è vero!!! Ellie è stata fotografata
da dei paparazzi… insieme a me… siamo su tutti i giornali!”.
I genitori di Kevin rimasero in silenzio, anche loro
scioccati.
“Kev… io te lo avevo detto che era
meglio se portavi Ellie al cinema come hanno fatto i
tuoi fratelli…almeno avevi Big Rob e altre guardie
del corpo!” Paul lo rimproverò. Sembrava arrabbiato, ma arrabbiarsi non serviva
a un bel niente…. Ormai ero stata scoperta.
“…in tutti i casi non
puoi fare più niente lo sai…” disse Denise con voce calma.
“lo so… volevo…. Io… volevo….” Kev non sapeva cosa dire. Si alzò di scatto e salì le scale
di corsa.
“devo stare da solo…” gridò dal secondo piano e subito dopo
si sentì il rumore assordante della porta sbattuta violentemente da Kevin.
E un silenzio misto tra tensione e paura regnò ancora in
casa Jonas.
Ecco a voi fresco fresco un altro capitolo!!! Scusate x l’attesa! Davvero!! Questo
è l’ultimo capitolo che posso aggiornare xk tra 1
giorno parto e non potrò usare il computer per un mese e mezzo!!!! Sighsigh…Lnon vi arrabbiate please! Vi prometto che aggiornerò il più presto!!.... dovete aspettare però agosto, quando tornerò….xk ho già scritto il continuo…J grazie a tutti quelli
che seguono e seguiranno fino alla fine la mia fan fiction!!! Vi voglio bene!!!
Siete mitici!! BUONE VACANZE A TUTTI!!!! Ci vediamo ad agosto con un altro
capitolo pieno di sorprese…!! Fatemi sapere le vostre opinioni sulla ff recensendo!!_Kiss and smack_
Erano passate già ben 2 settimane da quando avevo conosciuto
i Jonas Brothers. 2 settimane fantastiche, ma allo stesso tempo 2 settimane
piene di sorprese… come la storia dei paparazzi. Era successo un bel disastro
che non si poteva più risolvere. Joe e Kevin fortunatamente avevano fatto pace
dopo quella terribile specie di rissa in cui mi stavano per coinvolgere. Io
comunque mi sentivo sempre più frustrata. Di Kevin non ne parliamo
neanche…cercava ancora di proteggermi…invano. Dovevamo stare sempre in allerta
quando uscivamo di casa. Ecco com’era diventata la mia vita. Triste.
Angosciante. Col passare dei giorni diventava sempre più monotona.
“pronto?...” risposi debolmente con voce fioca in una specie
di mugolio. Erano appena le 6.30 del mattino ed io stavo beatamente dormendo
nel mio letto caldo finché fui svegliata improvvisamente dal suono squillante
del telefono su il mio comodino situato di fianco a me.
“Ellie!! Ciao amore.. sono Kevin! Scusami per l’orario…
davvero!! Mi dispiace tanto!Lo so che ti ho svegliata… non volevo…”Kevin aveva
una voce più forte rispetto la mia e questo mi diede l’impressione che fosse
sveglio già da ore.
“nono Kev… non mi hai…” stavo per dire la parola svegliata
quando uno sbadiglio mi uscì rumorosamente dalla mia bocca. Sentii dall’altra
parte del telefono Kevin ridere. Era meglio non dire bugie con lui. Stetti 2
secondi in silenzio per rimettere il cervello in funzione.
“che..che succede Kev?” domandai.
“ti devo parlare Ellie. Urgentemente. Devi venire qui a casa
mia. Adesso. Ti passo a prendere io fra un po’..” era stranamente più agitato
delle altre volte ma stava cercando di mantenere la calma.
“adesso??” domandai sgranando gli occhi
“sì… mi dispiace Ellie ma… ti ripeto è urgente!” io mi
limitai a rispondere un debole ok.
“qui sono tutti svegli e non disturbiamo nessuno… i tuoi
dormono??”
“i miei non sono a casa…”risposi.
“perfetto. Allora sto arrivando. Ti amo…”a quell’ultima
parola mi sciolsi completamente e tutto il sonno che in quel momento avevo
addosso se ne andò.
“anche io ti amo…” sussurrai dolcemente. Non mi volli
staccare dal telefono. Ma fu Kevin a riattaccare. Che aveva?? Era troppo
agitato per i miei gusti. Perfetto! Adesso avevo anche un altro problema in più
che mi frustrava.
In 5 minuti feci tutto. Mi lavai, mi vestii, mangiai 2
biscotti al cioccolato giusto per mettere qualcosa nello stomaco e scaricare la
tensione che avevo e poi uscii di casa. I miei non c’erano e quindi non si
sarebbero accorti di niente. Sarebbero ritornati nel pomeriggio.
Il tempo non era uno dei migliori. Il cielo era scuro, ma le
nuvole lasciavano penetrare piccoli raggi di sole che illuminavano l’intera
città. Fortunatamente non c’era molto freddo. Le strade erano deserte e avevo
un po’ di paura a stare fuori casa da sola. Poi all’improvviso spuntò dal nulla
una SUV nera che svoltò l’angolo e si parcheggiò davanti a me. Allora capii di
essere al sicuro. Dalla macchina uscì Kevin con il suo solito sorriso che mi
faceva impazzire.
“ciao!!!” disse abbracciandomi forte e in quel momento il
mio cuore accellerò i battiti.
“ciao… Kev…” dissi baciandolo. Ogni volta che lo abbracciavo
la felicità mi travolgeva.
“scusami ancora Ellie…ma ho trovato una soluzione per la
faccenda dei paparazzi…”
“davvero???” domandai incuriosita.
“meglio parlarne a casa…” e così dicendo Kev mi aprì la
portiera della macchina. Poi partimmo verso casa Jonas. Una casa che ormai
conoscevo molto bene. Una casa che condividevo con la famiglia Jonas. La mia
casa.
Arrivammo dopo pochi minuti a casa di Kev. Casa Jonas era
sempre così stupenda eaccogliente. Isolata
da tutte le altre case sembrava una reggia! Entrata vidi la famiglia Jonas
riunita in salotto.
“Ellie!”gridò Denise e fu la prima ad abbracciarmi seguita
dal marito. Joe e Nick si avvicinarono.
“hey Ellie! Scusaci per l’orario…” disse Nick sorridendomi.
“non preoccupatevi…. Kev ha detto che avete una soluzione…. Per
i paparazzi…”
“sì ma… dobbiamo discuterne però…” disse Joe.
“vieni cara” e Denise mi fece sedere sul divano.
“desideri del latte, cappuccino, caffè…”
“nono grazie Denise..” risposi prontamente interrompendola
prima che iniziasse tutto l’elenco delle bevande che aveva in casa. Kevin si
sedette di fianco a me. Dall’altra parte il padre mentre Joe e Nick decisero di
stare in piedi. Denise sorseggiava del caffèlatte fissandomi preoccupata. Notai
tensione fra tutti e perciò iniziai a parlare per prima io.
“Frankie dov’è?..” domandai.
“sta dormendo” rispose Nick. “beato lui…” disse Joe ironico ma Kevin lo
fulminò con lo sguardo. Il silenzio regnò di nuovo.
“ascolta Ellie….lo sai che sei finita su tutti i giornali di
mezzo mondo come”La Fiamma di Kevin!” e cose del genere…” e così dicendo Kev
aiutato da Denise prese una pila immensa di giornali provenienti da tutto il
mondo in cui c’era dappertutto la mia faccia. Io mi limitai a sospirare.
“beh… ecco…sei stata ufficialmente scoperta. ma c’è una ed
unica possibilità…” Kev si fermò ma poi riprese il discorso.
“l’altro giorno quando ti ho lasciata un attimo in camera
mia beh… ti ho sentito cantare… cioè ti abbiamo sentita cantare e… hai una
bellissima voce Ellie!! Davvero!” io sgranai gli occhi. Joe rise per il mio
cambiamento improvviso di espressione.
“ho capito dove vuoi andare a parare Kev! Ho capito
benissimo…! Ma n 1 : non ho una voce bellissima… insomma… è normale… n2: perché
mi avete spiato?.. non si origlia!!! E n3 : volete che canti con voi?!?? Con i
Jonas Brothers?? Ma siete impazziti per caso?”dissi tutto d’un fiato. Mi alzai
con scatto nervoso dal divano.
“Ellie calma! Ti prego! Lo so che non è una soluzione
magnifica ma noi siamo d’accordo a farti entrare nel gruppo… è una soluzione
splendida Ellie! Riflettici..”disse Joe. Kevin si avvicinò a me.
“Ellie ascoltami… ormai sanno tutti che tu sei la mia
ragazza. Non possiamo smentire tutto. Perché stiamo davvero insieme! Ellie ti
prego… all’inizio ero contrario a questa idea… ma non è male…sarebbe divertente
cantare con te…”
“ma voi siete i Jonas Brothers!! Non vi posso fare questo!una
ragazza che canta nella vostra band!... rovinerei la vostra immagine ragazzi…siete
un trio maschile!! Poi se divento famosa addio privacy…”
“ma non ce l’hai comunque neanche adesso la privacy!!!”sbottò
Joe.
“i paparazzi sono sempre dietro l’angolo. Ci deve essere
ogni volta Kevin con te!!” ribadì Nick. Io non risposi. Aveva maledettamente
ragione. Nascondersi a vita o diventare famosa e comunque nascondersi dai
paparazzi per sempre? Dovevo farlo. Ma con i Jonas?? No no no e poi no!
All’improvviso il campanello suonò ed entrarono Mary e
Giulia che mi piombarono addosso per abbracciarmi.
“Ellieeee!!” gridarono felici.
“ciao ragazze…” risposi assorta nei miei frustranti
pensieri. Le ragazze divenne subito serie.
“allora… i ragazzi te l’hanno detto che…”
“sì”sbottai senza far finire la frase a Giulia “ma come fate
a saperlo?”
“ce lo hanno detto ieri…ecco.. ti abbiamo sentita anche noi
cantare quando eri in camera…sei bravissima! Non ti avevamo mai sentito
cantare!” disse Mary dandomi una gomitata. La fulminai con lo sguardo.
“quindi cosa dovrei fare secondo voi?” domandai
“accettare!!” disse prontamente Mary e Giulia annuì.
“ma non voglio ragazze! Cosa ne sarà del trio Jonas più
famoso del mondo se entro io?? Io?!?? Una ragazza fotografata dai paparazzi con
Kevin Jonas! Chi sono? La ragazza dalla bella voce…? O la ragazza di Kevin Jonas…
non se ne parla neanche…” mi allontanai da Kev e mi avvicinai triste a Denise
la quale mi abbracciò. Stemmo 2 minuti in silenzio.
“ho un’idea bellissimaaa!!!” gridò Mary all’improvviso
facendo spaventare Nick e Joe che sobbalzarono dal divano. Tutti si voltarono sorpresi
verso di lei credendo fosse diventata pazza. Ma non era assolutamente così.
“scusate… ma… insomma Ellie canta molto bene e suona
benissimo il piano, Giulia con il canto non se la cava tanto però suona
benissimo la chitarra ed io canto e suono piano e violino bene!! Potremmo fondare
noi un gruppo!!! Che ne dite???”Mary era eccitatissima per questa idea. In effetti
non era niente male! Un gruppo tutto nostro… splendido!
“hai avuto un lampo di genio amore!!” disse Nick baciandola.
“già… giustissimo… così sarete le Jonas Brothers al femminile!!!”
disse ridendo Joe.
“Joe ha ragione!!!!” si intromise Giulia.
“per me va benissimo!!! Ellie??” domandò Kev contento che
sembrava approvare l’idea di Mary.
“certamente!!!! Si può fare in effetti…”
“eccome se si può fare…se vi servono strumenti noi abbiamo
tutto il necessario e vi possiamo dare anche la nostra casa discografica e
aiutarvi a comporre le canzoni…!”Papà Jonas aveva approvato questa soluzione e Denise
era contentissima.
“okok…va bene!!”e la tristezza che avevo addosso
improvvisamente sparì. Abbracciai forte Mary e la ringraziai per questa
splendida soluzione.
“figurati Ellie!!! Sono contentissima anche io di questo mio
lampo di genio!!”
Denise insieme al marito si misero subito al lavoro. Chiamarono
la casa di produzione dei Jonas e annunciarono la novità del nuovo trio girls. Discussero
anche per i nostri futuri dischi, la band, le prove ecc…
Intanto i Jonas, le mie amiche ed io salimmo in camera di Kevin.
“ciao ragazze!” disse ad un certo punto una vocina dolce. Era
Frankie in pigiama che si era appena
svegliato.
“ciao piccolo!! Ti abbiamo svegliato, vero’?” tutte e tre lo
andammo a salutare.
“nono… non vi preoccupate però… ho sentito delle grida…”
disse il Bonus Jonas.
“grida di eccitazione, piccolo!! Noi tre fonderemo una band!
Lo sai?” dissi
“wow! Che bello! Sicuramente sarete più brave dei miei
fratelli…” scherzò Frankie.
“ti abbiamo sentito!!” urlarono i Jonas dall’altra parte
della stanza.
“ma è vero!”disse Frankie divertito. Allora Joe uscì di
corsa dalla camera di Kev e inseguì il fratellino per tutta la casa.
“il mio Joe…” sospirò Giulia.
“ragazze!! Vi stiamo aspettando in camera!!” gridò Kevin
“stiamo arrivando…!” ed entrammo in camera per discutere con
i Jonas Brothers della nostra futura carriera da star. Del nuovo trio girls.
“Ellie?”Mary mi chiamò.
“che succede Mary?” domandai. Aveva un’espressione seria e
anche un po’ imbarazzata.
“beh Ellie… visto che ho avuto io questa idea della nostra
band.. vorrei essere il leader del gruppo….”
“certamente Mary… certamente…tu sarai il leader!”
“grazie mille Ellie!!! Ti voglio bene. Tanto bene. Sarai una
cantante fantastica.”
“lo spero….” E così dicendo ci abbracciammo. Questa idea
della band avrebbe sicuramente rafforzato la nostra amicizia. Per sempre.
Ecccomiii ragazze!!!! Vi sono
mancata?? Io credo di no…xDxD le vacanze sono andate bene… fortunatamente però
ho trovato il tempo di scrivere questo capitolo! Non ci credo ancora!!cmq ho
già iniziato a scrivere il prossimo chappy quindi non preoccupatevi! Adesso aggiornerò
regolarmente!!xD proprio una settimana fa sono andata a comprare i biglietti
del concerto dei Jo-Bros x il 3 novembre a Milano…!!!sono emozionatissima!!! Non
vedo l’ora…! Kevin arrivooooo!!! E ti obbligherò a lasciare quella cretina di
Danielle!!! L
Adesso passo ai ringraziamenti:
-un grazie a ovviamente tutti
coloro che seguono e recensiscono la mia fan fiction! Grazie mille e continuate
così!
-un grazie come sempre alla mia
bff Mary!! Mi manchi un casinoooo!! Torna presto!
-e un grazie ai mitici JonasBrothers che mi danno
sempre ispirazioni con la loro fantastica musica, ma soprattutto con la canzone
Black Keys la mia preferita del loro nuovo album
oltre a Turn Right!!
Recensite per favoree!! Mi servono i vostri pareri e impressioni sul
nuovo trio onlygirls di Ellie, Giulia e Mary!
Salve a tutte ragazze!!! Ho avuto
tempo di aggiornare presto!! Miticooo! Ecco un nuovo capitolo… ormai il gruppo
è fatto! Siete state fantastiche a recensire nello scorso capitolo…siete
fantastiche!!!xD vi auguro buona lettura! Ma prima…
passo ai ringraziamenti, cosa che di solito non faccio mai….
Ringrazio a :
-jeeeeee : grazie mille per aver
recensito per prima!! Davvero sono veramente felice!... lo so che ho avuto una
splendida idea… per essere precisi Mary ha avuto una splendida idea…xDxD sono
contenta che l’idea del gruppo ti sia piaciuta! Continua a seguire la mia ff! e
leggi questo fantastico chappy!!...un bacione!!!
-JonasBrothersFan : BFF!!! Sono
contenta che ti sia piaciuta la soluzione… e tu sei il leader! Vedi che
onore?!?? Che cosa vuoi di più?? Nono dai sche…xD comunque xk hai fatto leggere
la mia ff a tua sorella?? Me lo spieghi??? Va beh… spero almeno le sia
piaciuta…! W le MEG girls Maryyy!! Anzi.. w noi 4ever!!! Io te e la giu!! A
proposito che fine ha fatto la giu?? Non si fa più sentire…mi manca come mi
manchi tanto tu! Allora quest anno ci “divertiremo” molto a scuola!!! xDxD vero
Maryy?? xD sisi… io ne sono convinta purtroppo…continua a recensire bff!!!
Tvtrb!! Tanti saluti dalla tua coco2!
-Crazy_Me : ti ringrazio di cuore per
la tua recensione! Continua a seguirmi e vedrai che la storia diventerà sempre
più complicata…xD ecco per te un nuovissimo capitolo!!!!Spero ti piaccia… un bacio!!
-Mitber: ciauu!! Una nuova lettrice!
Splendido!! E lo so lo so.. l’idea del gruppo è stata veramente una figata
assurda!!!xDxD ecco un nuovo capitolo e mi raccomando continua a recensire!!!
Grazie mille!! Tantissimi saluti…!
-Maggie_Lullaby : heyy!!! Sono
contentissima che ti piaccia anche a te l’idea della band!! In questo chappy
mary(leader) romperà veramente tantissimo le scatole…!xD comunque adesso lo
leggerai…anche tu allora al concerto dei Jo-Bros eh?? Sarebbe fantastico se ci
incontrassimo…ti ho scritto tutto questo comunque nella mia lunghissima
recensione dell’ultimo tuo capitolo di Brothers and Sisters! Lo so lo so
Frankie è adorabile! Anche io lo adoro tanto!... aspetta… dopo il mio Kev
ovviamente!!xD continua a seguirmi e a recensire… baciiii!!!!
“Un’ottava più alta Ellie!!! Lo vuoi capire?? Hai fatto lo
stesso errore per ben 10 volte!”
“okok!! Ho capito Mary cavolo!! Ma sai.. non è facile
cantare e suonare la nostra prima canzone per la primissima volta! Sto per
andare in tilt!!...” avevo mal di testa. L’unico rumore che sentivo era la
forte pulsazione dal ritmo costante nelle mie tempie. Stavamo provando con i
ragazzi Jonas e loro padre da ben 2 ore e mezza! Senza neanche una brevissima
pausa. Non ce la facevo più. Era solo la nostra prima prova!! O esaurimento
nervoso o una crisi isterica. Ecco che cosa mi sarebbe venuto. Giulia ormai
aveva la gola secca e dolorante. Io suonavo il piano da ben 2 ore e ormai le
mie dita si muovevano da sole, aggiungendo il fatto che dovevo cantare. Quindi mal
di gola assicurato. Paul aveva molta pazienza con noi per fortuna, così come
erano pazienti i suoi figli che non avevano ancora aperto bocca. D’altronde era
diventato impossibile sopportare Mary. L’unica che nonostante le 2 ore e mezza
di puro lavoro, aveva ancora voce ed era eccitatissima. Ma quando vide le
nostre facce finalmente si fermò e si impietosì di noi.
“ok ragazze… forse 10 minuti di pausa potremmo farli…”
“anche 35!!!” aggiunse supplicando Giulia schiarendosi piano
la voce.
“ok ok … scusate! Vi ho fatto lavorare oggi… ma è
che..forse.. forse mi sono solo un po’ immedesimata nel ruolo della leader del
gruppo ecco….” Ammise Mary arrossendo.
“sì Mary! Proprio così…” confermò Nick.
“solo un po’??? Mary ti sei immedesimata TROPPO nel ruolo
della leader… stiamo provando da 2ore e mezza!! Renditene conto!” dissi
appoggiandomi completamente al piano sperando che mi sorreggesse. Kevin allora
mollò la sua chitarra e si avvicinò a me per soccorrermi.
“scusate.. veramente! Non so cosa mia sia preso…”
“non lo sappiamo neanche noi veramente…!” disse Joe avvicinandosi
a Giulia.
“ok ok dai! Scuse accettate Mary!” disse Giulia e la abbracciò.
“però… il pezzo è venuto bene! Non era niente male…” dissi
entusiasta. - dopo queste 2 ore di lavoro volevo sperare venisse bene!!- pensai
“già..” confermò Mary.
“giusto.. guardiamo la cosa positiva e non pensiamoci più a
queste maledette 2ore…” e così dicendo Nick tolse il microfono dalle mani di
Mary, la quale arrossì.
“comunque siete state fantastiche ragazze! Davvero.. molto
brave!” si complimentò con noi Kevin che per la prima volta aveva aperto bocca.
“volete qualcosa da bere immagino?” chiese Paul.
“a sì… grazie papà… una coca per tutti!” rispose Joe senza
neanche chiedere agli altri.
“va bene…” e interdetto papà Jonas andò in cucina.
In quel momento arrivo Denise eccitata.
“ragazze!! Bravissime! Complimenti davvero!! Avete tutte una
splendida voce! Ellie tu suoni veramente bene il piano!!”
“grazie mille Denise…” risposi soddisfatta.
“allora? Avete scelto il nome del gruppo? Sono curiosa…”
domandò mamma Jonas.
Io, Mary e Giulia ci scambiammo un’occhiata di quasi
terrore.
“ehm… giusto.. il nome! Cavolo!! Ce ne stavamo scordando…
grazie Denise!”disse Giulia.
“figuratevi ragazze…allora prima consultatevi e poi fatemi
sapere della scelta!... ma non chiedete consigli ai miei figli!! Non hanno
molta fantasia con i nomi… se vi elencassi tutti i nomi che avevano scelto per
la band prima di chiamarsi Jonas brothers…”
“ NoNo!! Grazie mamma… non vogliono saperli..!” gridò Nick e
insieme ai fratelli cacciò via la madre dalla stanza. Poi ritornò a sedersi vicino
a Mary e la fece sedere sulle sue gambe abbracciandola forte per confortarla perché
si sentiva ancora in colpa per prima.
“Hey piccola.. lo sai che per me tu sarai per sempre la
leader più bella e rompiscatole del pianeta…” le disse in tono ironico cercando
di farla ridere. Mary al contrario mise il broncio. Ma per poco perché non
seppe resistere alla forte tentazione di baciare quel dolce e simpatico ragazzo
riccioluto.
“ragazzi! Ragazzi! Concentrazione per favore! Dobbiamo inventare
il nome della band!” disse Joe infastidito dallo scenario che aveva davanti. Nick
e Mary allora decisero di ritornare seri.
“che ne dite di Stars Girls??” propose Kevin.
“ Stars Girls??...mi dispiace amore ma non mi piace tanto… insomma non siamo ancora delle
stelle..”
“.. ma lo diventerete …” disse il mio Kev sorridendo. Divertita
lo abbracciai e tutto il mal di testa che avevo sparì improvvisamente.
Comodo come cura!!!!
“…e The
Sound?” domandò Joe.
“The Sound? E che è?? Sembra più che altro qualcosa che
abbia a che fare con dei supereroi… è da maschi Joe!!” protestò Giulia.
“ok ok… proponevo…” rispose lui innocuo.
“sei sempre il solito…” gli disse Giulia con voce dolce
accarezzando il morbido viso del suo ragazzo “e per questo che ti amo..”
Intanto gli altri continuavano a proporre.
“The
Sisters Piece?” domandò Nick.
“ma non siamo sorelle! E poi cosa centra la pace??” rispose Mary
“The
Americans Hearts?” domandò Joe.
“no…”
“beautiful
Girls?” fu Kevin a proporlo.
“ma no!”
Era vero… I Jonas Brothers non avevano molta fantasia con i
nomi… ma se per questo neanche noi!!!.
Continuammo a proporre nomi insensati a raffica per ben 10
minuti. Poi mi venne un’idea.
“ragazze!! Che ne dite di MEG Girls??... Mary Ellie Giulia
Girls… è carina come idea…” MEG Girls mi sembrava perfetto.
“anche a me piace Ellie!” confermò Kev.
“sì.. può essere bello!” disse Giulia e Mary annuì. Anche Nick
sembrava approvare la mia idea.
“ma.. è molto semplice!! Insomma! Chi erano poi quelli che
non avevano fantasia eh??” protestò Joe con quel suo solito tono ironico.
“dai Joe!! A noi piace molto..! e poi io non ho mai detto
che avevamo fantasia noi con i nomi… anzi...!” risposi.
“ok ok allora sarete le MEG Girls…” Joe non era molto
convinto ancora della scelta del nome. Ma se piaceva a Giulia allora lui doveva
accettarlo per forza.
“ d’accordo… allora è deciso…” disse Kevin contento.
“andiamo a dare la notizia a nostra madre…”
Denise era sempre indaffarata. Anche quando aveva del tempo
libero lo sfruttava in qualche lavoro domestico. La trovammo infatti a pulire
il salotto aiutata dal marito e i 2 stavano discutendo felici, ma appena ci
videro smisero la conversazione. Denise ci venne incontro. Non l’avevo mai
vista così felice!
“ragazze!! Sapete la novità? La HoollywoodRecords ha deciso di ingaggiarvi e lavorare
con voi!! Vi aspetta fra 4 mesi per incidere il vostro primo disco!” Denise era
eccitatissima. D’altro canto… chi non lo era???
“woow!! Ma è fantastico!!” urlò Mary e tutta l’eccitazione
che aveva addosso prima le ritornò.
“splendido!! La nostra casa discografica!!” dissi facendo
salti di gioia.
“ehm ehm…” Joe si schiarì la voce.
“vorrai dire Ellie… la casa discografica dei Jonas Brothers…
che diventerà anche la vostra!”
“Joee!! Sei geloso per caso??” domandò Kevin al fratello.
“assolutamente no!!” rispose Joe…. Mentendo.
Giulia lo abbracciò
“Joe… non devi essere geloso.. è sbagliato! Voi rimarrete
per sempre e comunque i Jonas Brothers!! Non vi toglieremo di certo la vostra
fama mondiale! E poi siamo ancora agli inizi della nostra carriera… nessuno ci
conosce a parte voi!!” disse Giulia rimproverandolo.
“.. per ora nessuno vi conosce… comunque non sono geloso! Cioè…
un po’ ma ma credo sia normale perché magari diventerete anche voi delle rock
star famose e..e..okok forse e il caso che mi calmi … però…” Giulia per
fermarlo lo baciò.
“allora ragazze! Dobbiamo metterci al lavoro per il vostro
primo cd!!” sbottò Paul.
“sììì!! Sono emozionatissima!!” dissi e Kev mi abbracciò.
“è normale Ellie… è normale…”
“ma anche noi Denise ti dobbiamo dare una notizia….” Disse mary
e io aggiunsi “siamo le MEG Girls!!”
“è il nome della band?” domandò lei. Noi annuimmo.
“bello ragazze!! MEG Girls… davvero carino.. mi piace molto!”
disse mamma Jonas sorridendo.
“ecco a voi le vostre bibite!” e così dicendo Paul appoggiò
le coche sul tavolo.
“una coca fresca e dissetante!” disse Nick e in poco tempo
si scolò la sua lattina di Coca Light ( beveva solo quella a causa del
diabete).
Tutti lo raggiungemmo in cucina per dissetarci. Passammo tutto
il pomeriggio a chiacchierare con i Jonas e poi le MEG Girls tornarono a casa
dandosi appuntamento con i ragazzi il giorno dopo verso le 10 del mattino per
comporre le nostre primissime canzoni.
Ritornai di corsa verso casa per dare la notizia ai miei. Loro
erano veramente felici e orgogliosi di me e mi diedero il permesso di passare
anche giornate intere a casa Jonas!
Ed è proprio da questo momento in poi che la vita delle MEG
Girls cambiò radicalmente.
Scusate se è corto questo chappy ma
ho così tante idee che non riesco a fare capitoli contenuti!!xD certi mi
vengono lunghissimi e altri più corti di questo!!
Forse aggiornerò un po’ più tardi
stavolta il prox chappy … voi non allarmatevi!! xD non sarò morta!!
Cavolo lo scorso
capitolo 5 recensioni!! Vi adoro tuteee!!!
Heilààà!!!!! Ragazze ! sono
ritornata!! Finalmente Internet funzionaaa!!!! Siiii!! Non sarai stata tu per
caso Maggie a portarmi sfiga???xDxD no dai scherzo mon amour..! i computer sono
tutti così!!! questo capitolo l’ho scritto praticamente dopo la serie JONAS!!xD
avevo più ispirazione così!!!xD e sempre in questo chappy, come un po’ in tutta
la mia fan fiction, ho preso di mira Joe… povero! Comunque è TUTTO e ci tengo a
dire TUTTO inventato! Frutto della mia fantasia! Quindi i caratteri dei
personaggi e i modi di fare non corrispondono o per lo meno assomigliano
pochissimo a quelli della realtà! Chiaro? Okay…
Adesso passo ai ringraziamenti!! Il
momento più atteso da tutte le mie lettrici!!sisi… il momento in cui tutte le
mie lettrici , quando si accorgono che ho aggiornato un altro capitolo, disperate
si domandano: “mi avrà coco2 ringraziato per la recensione che le ho lasciato??”
oppure..: “chissà cosa mi dirà coco2 adesso…” e vogliono tutte vedere se
apparirà il proprio nome sulla mia pagina web… prima del capitolo. Ebbene sì… è
arrivato questo momento. Il vostro momento.
Il primo premio va aaa….
-jeeeeee : hai vinto il premio per la primissima recensione!! Sei sempre
la prima a recensirmi e non sai quanto mi rendi felice!! Mi fai pensare che
segui attentamente la mia storia!! Grazie mille je!!! Ti adorooo! Ti posso
assicurare, anzi garantire che sicuramente le MEG Girls faranno scintille!xD
continua a seguirmi…!!! Baciiii
…e adesso il premio della nuova
lettrice a…
-mitber: heilà!!! Mia nuova
lettrice! Mi stai già seguendo se non sbaglio da due capitoli!! Grandioso! E anche
a te un premio!!xD continua sempre a seguirmi e a recensire!! Salutiii!
Altro premio!!...questo solo e esclusivamente
a…
-JonasBrothersFan:
Maryyy!!! Hai vinto il premio per la migliore bff che esista al mondo!!! Grazie
come sempre alle tue fantastiche recensioni!xD io e te siamo micidiali!! Ecco xk
siamo bff!!!xD ti ho mandato una mail con il tuo capitolo corretto… mi
raccomando.. leggila! Ci sono scritte anche tutte le mie varie cazzatine
pomeridiane…xDxDxD ecco un altro capitolo dove ci sei tu… ehm… ti senti
chiamata in causa per caso???xD non ti preoccupare….lo sai che tvttttttttb per
sempre ricordatelo!!!! Baciiiiii mia Pizza Girl!!
…e ultimo premio, ma anche molto
importante, va a…
-Maggie_Lullaby: alla
mia Mon Amour!!!!!!! Caraa!! Hai vinto il premio di recensione più lunga!!!!xD
ti adoroo tantissimissimo!!! Il tuo Nick qua sclererà un bel po’… hihi…
coooomunque ci sentiamo al telefono dato che ci siamo scambiate i numeri…xD .. o
anche per mail… INTERNET è RISORTO!! (quando ho detto che mi hai portato un po’
di sfiga stavo ovviamente scherzando! Sia chiaro!)… meno 2 mesi al
concertoo! Meno 2 mesi al nostro incontroo!!xD sono felice tesoro! Finalmente poi
ci incontreremo….! Adesso basta con le mie chiacchiere e ti lascio al mio
freschissimo capitolo!xDxD recensisci mi raccomando… conto molto su di te! Baci
baci baciiiii!!!
Adesso ringrazio (senza premio mi
dispiace perché voi non state recensendo più…) a :
-Crazy_Me
-NickyLovePotter
Per aver messo la mia storia nelle
seguite
E :
-alice brendon cullen
-ffdipendente
-JonasBrothersFan
-Maggie_Lullaby
-PrInCeSsMaLfOy
-shadowhuntersNihal
Per aver messo la mia storia nei
preferiti.
Un grosso ringraziamento, con un
piccolissimo premio di bronzo però, a
-PrInCeSsMaLfOy
-JonasBrothersFan
Per aver messo la sottoscritta tra
gli autori preferiti!!!!!!
Vi amo tutte ragazze e continuate a
seguirmi anche se credo non riuscirò questa settimana ad aggiornare
regolarmente…
Ecco a voi il capitolo… BUONA
LETTURA!
CAPITOLO 10: Brothers 4ever
Eravamo tutte e tre nella sala prove dei Jonas. Io, Mary e
Giulia, ovvero le MEG Girls, a comporre le nostre prime canzoni.
Eravamo a buon punto. Ne avevamo scritte in un solo
pomeriggio già 3, in
collaborazione con i nostri Jonas ovviamente. 3 splendide canzoni che parlavano
tutte d’amore. Trovare l’ispirazione non era certo molto difficile. Per me
bastava solo fissare negli occhi il mio Kevin…. Ed ecco che arrivava
improvvisamente dentro di me senza preavviso una fantastica ispirazione. Ognuno
aveva un ruolo.
Kevin componeva insieme a Nick alla chitarra, Giulia e Mary
erano la “mente”della canzone. Coloro che pensavano alle parole della canzone. Io
invece componevo se era necessario al pianoforte e mi prendevo cura del ritmo e
della melodia uniforme che doveva avere la canzone e infine Joe… beh… era solo
e semplicemente Joe! Se ne stava beatamente sdraiato sul suo divanetto di pelle
bianco a fissarci uno ad uno, senza fare neanche con gli occhi un minimo
sforzo. C’era da aspettarselo in effetti! Non collaborava, non parlava e meno
che meno proponeva. Si impegnava soltanto a bere la sua bottiglietta d’acqua
minerale. Questo richiedeva infatti per lui un grossissimo sforzo! Ogni 3
secondi eccolo che beveva un sorso dalla sua bottiglietta, e poi un altro.. e
un altro ancora…
Eravamo da un’ora e mezza nella sala prove e Joe non aveva
ancora aperto bocca. Cioè.. l’apriva solo per bere e poi la richiudeva in una
smorfia quasi divertita. Come se lo stesse facendo apposta. Se ne stava
sdraiato a fissarci sul divanetto. Non aveva neanche la forza materiale per
andare in bagno con tutta quell’acqua che aveva bevuto!
“Joe!Stai fermo con
quella bottiglia?!? Te lo chiedo con tutta la calma possibile..” disse Nick
fissando in cagnesco il fratello. Era ormai quasi sul punto di una crisi
isterica. Era infastidito e scocciato dal rumore del tappino della bottiglia di
Joe e dai polpastrelli del fratello che picchiettavano rumorosamente sulla
plastica ad un ritmo sconosciuto.
“stai calmo Nicky!! Adesso smetto… smetto…”
“calmo?? Tu Joe Jonas osi dirmi di stare calmo?? Joe!! NO
che non sto calmo! E adesso ti spiego anche l’evidente motivo!!... ho lavorato
per un’ora e mezza, sopportato il rumore di quel tappino della tua maledetta
bottiglia d’acqua e il rumore dei tuoi sonori sbadigli e tu che non hai
lavorato mi dici indifferentemente di stare calmo?? Non hai fatto niente tu Joe!
Come al solito…” gridò Nicke così
dicendo si alzò di scatto e mollò la sua chitarra con nervosismo, appoggiandola
di fianco al divano sul quale era sdraiato il fratello.
“posso appoggiarla o le da fastidio, mia Maestà???” disse
spazientito Nick.
“Nick.. stai bene?” chiese Mary raggiungendo il suo ragazzo
furioso.
“sì…sto… sto bene Mary…io.. scusate ma.. io mi devo prendere
una pausa! Non posso stare qui e non posso sopportare neanche un minuto di più quello
scansafatiche !!!” sbottò Nick arrabbiato fissando Joe e uscì con passo svelto
dalla sala.
“Nick! Aspettami…” disse Mary. Ma Nick la bloccò.
“no! Scusa ma…voglio stare da solo Mary…” e se ne andò in
camera sua sbattendo fortemente la porta.
Ci fu silenzio.
Tutti ci girammo arrabbiati verso Joe e Mary gli si mise
davanti.
“TU!! Adesso ti alzi in piedi e vai a chiedere scusa a tuo
fratello! È arrabbiatissimo!.. come lo siamo tutti in questa stanza!” gridò
Mary
“che?? Scusa Mary ma non ti capisco… stai dando la colpa a
me quando quello che ha perso la testa è Nick?...in questo periodo è insopportabile
mio fratello…” disse Joe e prese indifferentemente per l’ennesima volta la sua bottiglia
d’acqua, ma Mary gliela tolse di scatto dalle mani facendola cadere a terra. Allora
Joe fissò negli occhi Mary, terrorizzato per la sua reazione.
“Giulia! Di qualcosa alla tua amica! È diventata pazza come
Nick per caso?...” domandò impaurito Joe.
“no Joe! Ha ragione Mary, come ha ragione anche Nick!!!” disse
Giulia fissando il suo ragazzo con aria scocciata.
“insopportabile Nick????Joe sei TU quello
insopportabile!!! Nick ha fatto bene ad arrabbiarsi e ha pienamente ragione! E tutti
in questa stanza sono d’accordo con me quindi è inutile che cerchi conforto da
qualcuno… anche da Giulia!! sei veramente infantile! Hai fatto un bel niente
per quasi 2 ore eccetto bere quella tua stra maledettissima bottiglia d’acqua
regolarmente ogni 5 minuti!! Sei veramente uno scansafatiche Joe! Perciò adesso
io ti obbligo ad alzarti da questo divano e a fare pace con tuo
fratello!!”
“ma…”
“subito!!” urlò Mary. Quando vide che Joe non si mosse,
allora lo prese dalle gambe e lo fece scivolare dal divano, facendolo cadere
rumorosamente a terra. Poi lo prese per le braccia e con tutta la forza che
aveva, perché Joe opponeva resistenza, lo fece finalmente mettere in posizione
eretta.
“Mary!! Mi hai fatto male! Cavolo!” si lamentò Joe.
“lo so Joe e se non vai da Nick adesso ti farò ancora più
male!! Faccio Judo io!!!..” disse Mary calmandosi, con un sorrisino soddisfatto
sulla bocca. Joe non aveva scelta. Quella Mary gli faceva paura.
“ok..ok… vado!!! Ma cosa vi è preso?? Siete tutti
schizzinosi oggi!..” e così dicendo salì le scale e sparì al piano di sopra.
“tutti schizzinosi??” gridò Mary. “ Joe!!! Oddio!... meglio
se adesso mi calmo…ma come fai a sopportarlo?” domandò rivolgendosi a Giulia.
“… anche se ti può sembrare strano… dopo ci si abitua….e
comunque Joe è così!” disse Giulia avvicinandosi all’amica.
“però Joe oggi ha proprio superato il limite!”
“hai ragione Mary!” dissi aprendo bocca per la prima volta. Avevo
fin ora guardato tutta la scenetta in silenzio, insieme a Kevin. Joe era
impossibile!
“ma fa sempre così… non vi preoccupate… anche quando
dobbiamo comporre noi le nostre canzoni…” disse Kevin con il suo solito tono
calmo. Con un tono di chi aveva già sopportato troppe cose in silenzio e sapeva
che sarebbe stato costretto a sopportarle per tutta la vita.
“Joe!!! Vattene subito!...” gridò Nick scocciato dall’altra
parte della camera.
“perché?? Sono venuto.. anzi… mi hanno obbligato a scusarmi
con te! Nick apri questa maledetta porta!” disse Joe dando calci alla porta di
legno.
“scusarti?? Non ti voglio parlare e neanche vedere…
vattene!!”
“Nick ti prego!! Io… ok, io ammetto di non aver collaborato
oggi…” riflettò Joe abbassando il tono di voce. Ci furono pochi secondi di
silenzio.
“meno male che qualche volta te ne rendi conto!!Joe! davvero!
Sia ringraziato il cielo! Perché non ti sopporto più Joseph Adam Jonas!!... il “leader”
dei Jonas Brothers…! Ma dove??? Se non sai neanche comporre una canzone! Joe! Non
ti sforzi neanche di proporre! Meno che meno non ti sforzi di pensare!! Mai! E dico
mai! Ci fosse stata una volta in cui Joe Jonas abbia scritto una canzone!! …
abbiamo sempre fatto tutto io e Kevin! Ma Kevin sta zitto e ti sopporta io
invece stavolta non sto zitto!! Questo tuo modo di fare mi sta dando veramente
sui nervi! Siamo una squadra? Giusto? Quindi da brava squadra collaboriamo
tutti!! Ma tu Joe è da quando abbiamo fondato la band che te ne stai sdraiato sulla
poltrona a oziare tutto il tempo! E poi finisce sempre che le canzoni che
componiamo io e Kevin le canti sempre tu!! E non è giusto questo Joe! Adesso basta!...”
Nick fece una piccola pausa per riprendere fiato.
“sei sempre in ogni concerto al centro del palco per fare
cosa? Il pagliaccio! Per fare il buffone e vantarti!! Per farti notare e basta…!
Sai fare solo questo! E la gente infatti ha solo occhi per te! Ma… forse
nessuno sa la verità!! Se non ci fossero stati dietro i tuoi fratelli tu ora
non saresti nessuno Joe! Nessuno!..allora.. chi è che ti ha insegnato a suonare
la chitarra e il pianoforte?? Chi è la persona che ha recitato a Broadway a
soli 3 anni e poi è stato ingaggiato dalla Sony Records per la sua voce
ritenuta particolare? Chi è che ti ha fatto entrare nella band?.. anzi.. chi è
che l’ha formata?? È stato il sottoscritto Joe! Io! Ho fatto tutto io! E Kevin suonava
già da piccolo la chitarra ed ha sempre conservato una grande passione per la
musica, quindi mi ha aiutato per la band… e tu Joe? Fin da piccolo volevi fare
il comico! Sempre e solo il comico! E francamente…sai fare solo quello…!” Nick
cercò di calmarsi. Si era tolto finalmente questo peso che aveva ormai da tanti
anni. Il peso di dire a Joe le cose come stavano. La verità.
Passarono 2 minuti di silenzio, che si trasformarono in 5
minuti. Fino ad arrivare a 10. 10 lunghissimi minuti di silenzio. Troppi minuti
di silenzio.
“Joe?..” si azzardò Nick di chiamare il fratello. Ma lui non
rispose. Era rimasto davanti alla porta, fermo. Immobile. Sembrava quasi non
respirasse più.
“Joe? Non dirmi che non mi stai rispondendo perché vuoi che
mi preoccupi di te e ti venga ad aprire così tu mi salti addosso o mi fai uno
dei tuoi scherzetti come sempre…?” domandò Nick. Ma Joe non rispose ancora. Silenzio.
Allora il fratello minore iniziò veramente a preoccuparsi
sul serio, perciò con tutta la buona volontà aprì la porta della sua camera che
era rimasta fino a quel momento chiusa a chiave. Joe non li fece scherzi né battute.
Lo trovò con grande sorpresa fermo davanti alla sua porta con la testa
abbassata. Sembrava quasi stesse piangendo. In effetti Nick notò che aveva gli
occhi un po’ lucidi quando alzò lentamente la testa.
Il fratello minore accorse subito di fianco a lui.
“hey… Joe? Stai.. stai bene?”domandò preoccupato.
“sì sì…” rispose Joe con tono quasi arrabbiato.
- adesso è lui quello arrabbiato..? non ero mica io???-
pensò Nick.
“forse… forse ho parlato un po’ troppo.. non è vero Joe??”
domandò Nick con uno sguardo da cane bastonato. Era dispiaciuto. Tanto dispiaciuto.
Ma il fratello non rispose ancora. Sembrava stesse riflettendo.
“se.. se è così Joe mi dispiace tantissimo…ecco io volevo…
volevo solo… farti capire…io…”
“hai fatto benissimo Nick!” sbottò Joe. Nick allora si
ammutolì. Aveva fatto benissimo?
“Nick.. io non meritavo di entrare nei Jonas Brothers. Come hai
detto tu non sono capace neanche di comporre una canzone! Che razza di
musicista sono allora? … non so fare proprio niente io…”
“ ma io non volevo dire questo!!” si scusò Nick, pentendosi
del discorso fatto poco prima e fissando il fratello perplesso.
“ma io non so fare veramente niente!! Non ho talento! So fare
solo il pagliaccio, d’altronde da piccolo volevo fare il comico… avevo 2
fratelli musicisti davvero in gamba e con del talento e non me ne sono mai
accorto... 2 fratelli che potevo seguire e prendere come esempio! Ma io…
ovviamente… ho fatto di testa mia. Siete stati sempre molto gentili nei miei
confronti…la dimostrazione? Mi avete dato il permesso di diventare il leader
dei Jo Bros !! e io?.. come vi ringrazio? Oziando su una poltrona… sono un
demerito cretino Nick! Un nullafacente…”
“non è vero!! Non dire così Joe!! Adesso stai esagerando!!”lo
sgridò Nick severo.
“sei mio fratello e non sei un nullafacente!!...sei semplicemente
Joe Jonas…”
“… il pagliaccio dei Jonas Brothers! Colui che non sa
scrivere canzoni anche se fa il cantante!! Ecco chi sono davvero…” disse Joe interrompendo
il discorso del fratello. Poi entrò in camera di Nick e si sedette sul letto,
mettendosi disperato le mani tra i suoi capelli piastrati.
Nick lo raggiunse.
“adesso smettila Joe! Basta!” disse Nick alzando la voce.
“non sono nessuno. Ecco. Nessuno. Sicuramente per fino
Frankie ha più talento di me!”
“basta!! Joe! Vuoi sapere la verità?? La verità è che non ci
provi! Tutto qui!” Nick sgridò per l’ennesima volta il fratello. Ne aveva
abbastanza. Forse aveva esagerato lui nel fare quel discorso sul conto di Joe. Ma
doveva farlo. Una cosa positiva c’era. Si trovava davanti un altro Joe. Un Joe maturo.
E questo gli faceva uno strano effetto.
“tu dici’.. ci… ci devo provare? Nick ma… non ho mai scritto
una canzone! Non sono capace!!” Joe si rattristì.
“appunto Joe! È ora di imparare! C’è sempre una prima volta
nella vita. Hai detto tu che hai due fratelli musicisti in gamba! Perciò i tuoi
fratelli ti insegneranno!..” Nick si alzò di scatto dal letto.
“su alzati Joe! Non fare quella faccia! Arriva finalmente il
tuo momento! allora… pronto per scrivere una canzone alle MEG Girls??”
“ma… io…” Joe era ancora un po’ incerto ma prima che potesse
rispondere Nick lo tirò per un braccio facendolo alzare dal letto e lo trascinò
nella sala prove dove tutti stavano aspettando. Nick sapeva benissimo che suo
fratello poteva farcela. Joe aveva veramente talento invece. Doveva avercelo. Perché?
Perché aveva il suo stesso sangue. Era suo fratello. E lo sarebbero stati per
tutta l’eternità.
Salveee ragazze!! Eccomi qui. Il momento delle MEG Girls si
sta avvicinando sempre più… ma non vi svelo niente!
Questo chappy l’ho scritto esclusivamente dopo la seconda
puntata della serie JONAS!!xD
Spero vi piaccia….
Ora passo come al solito ai ringraziamenti per tutte coloro
che seguono la mia storia:
- jeeeeee: Hey
amoree!!! Non ti preoccupare… anche se non sei stata la prima a recensirmi
nello scorso capitolo ti adoro lo stesso!!!xD l’incazzatura di Nick è stata favolosa..
lo so!! Hihi.. adesso ti lascio al nuovo capitolo… baciiiiiiiii!!!!!
-mitber:
ciaooo!!! Sei stata la prima a recensirmi!! Grazie grazie grazie! Mi stai
seguendo e io sono veramente felice!! Ecco un nuovo capitolo… continua così…
salutii!!
-Mon Amour: hey!!!! Mia Mon Amour!!! Sai che mi
sto riferendo a te vero???xD okok.. dai… per specificare… Mggie!!! Mi ha fatto
tanto piacere che ti sia piaciuto lo scorso capitolo!!
-36 giorni al concerto e al nostro incontroo!!! Ma ci
pensi?!?!? Dobbiamo poi proprio sentirci…sìsì… va beh… se mi devi dire cose
importanti o parlarmi scrivimi pure!! Ti lascio al capitolo moooolto
divertente…xD baci baci baci dalla tua Mon Amour
-JonasBrothersFan:
Maryy!!.. anzi Pizza Girl!!!... oppure BFF!!.. no..meglio Nicky!!!xDxD
okok..hai anche tu come me un sacco di soprannomi…
Come potevo non ringraziarti!!! Uff.. che palle… ricomincia
un'altra settimana di scuola!! O.O mama! W la tazza di Twilight che mi ha
regalato la Andreeea!!!xD Tvttttttttttttttttttttb!!!! Leggi questo chappy e
recensisci!! Baciiii la tua BFF!!
…ringrazio inoltre una mia amica speciale, nonché una mia
compagna di scuola che segue attentamente la mia fan fiction!:
-Pigga!!! Sei
proprio tu Giops!!!! xD grazie tanto tanto tanto tanto perché stai leggendo,
seguendo…ma soprattutto… correggendo la mia storia!:D mia lettrice Pigga!!
Ti lascio al nuovo capitolo così a scuola domani parleremo della mia storia e
mi dirai le tue impressioni…!!
Ti adoroo!!! Baciiii la tua Pigga scrittrice.
Ringrazio poi x aver messo Io e i Jonas Brothers nei
preferiti:
-alice brendon cullen
-ff dipendente
-JonasBrothersFan
-Maggie_Lullaby
-PrInCeSsMaLfOy
-shadowhuntersNihal
E invece:
-NickyLovePotter
-Crazy_Me
Per averla messa nelle seguite.
VI ADOROOO!!! A tutti quanti!
Recensite mi raccomando…
Baciiiii
Coco2
Capitolo 11: Fotografie
“Allora è fatta!” gridò soddisfatto Kevin
Jonas seduto sulla poltrona di pelle bianca situata in fondo alla sala prove. Ovvero
anche soprannominata la famosa poltrona di Joe.
“si! È fatta finalmente!!” gli fece eco gridando
il fratello minore. Poi Nick si alzò e andò ad abbracciare la sua Mary la quale
fremeva dalla gioia.
“siiiii!!!! Abbiamo il nostro primo cd!!
Tutti i brani fatti! Siamo grandi!” esclamai io in braccio a Kevin e
approfittai in quel momento di gioia assoluta per rubargli un delicato bacio a
fior di labbra.
“ragazze! Questo futuro cd sarà un
successo assicurato!... ve lo garantisco! Ho ascoltato con Denise tutti i brani
che avete composto e… niente male davvero!! Bravissime!!” si complimentò con
noi Paul entrando con la moglie proprio in quel momento nella sala prove.
“la Hollywood Records allora vi
aspetta!!” ricordò Denise elettrizzata quanto noi.
“giusto!! È non vediamo l’ora….!” Rispose
Giulia.
“ricordo infatti che mancano solo 2
settimane per incidere il disco! Il grande evento sta per arrivaree!!!” disse Joe
abbracciando affettuosamente Giulia.
“siamo tutte elettrizzate!!!” dissi io.
“ehm ehm…” si schiarì rumorosamente la
voce Joe
“vorrai dire… tutti elettrizzati !!!!!!
ci siamo anche noi che abbiamo collaborato e… da non dimenticare...il
sottoscritto ha composto per voi anche un’intera canzone….!!!! Per la sua primissima
volta…” aggiunse Joe vantandosi.
Noi scoppiammo a ridere.
“giusto!! È vero! Come avremmo fatto
altrimenti senza i nostri Jonas Brothers?? Anzi… senza la bellissima canzone di
Joe???...” dissi ridendo. Giulia annuii compiaciuta.
“ridete ridete ragazze… ma intanto vi
abbiamo aiutate molto!! Abbiamo composto quasi tutte le vostre canzoni e
abbiamo fatto un duetto insieme a voi e dato persino la nostra casa
discografica! È un atto di pura gentilezza questo!!!.. quindi…i Jonas Brothers
vogliono essere rispettati… senza di noi voi eravate perse!” disse Nick
sorridendo.
“avete ragione ragazzi! Scusate scusate…
è davvero TUTTO merito vostro!! Vi vogliamo bene…” e così dicendo io, Giulia e Mary
a turno abbracciammo quei fantastici ragazzi.
“grazie mille… veramente” sussurrai poi
all’orecchio di Kevin quando lo abbracciai. Lui mi strinse a sé ancora di più.
“… farei di tutto per te… lo sai…” mi
rispose a sua volta anche lui sussurrandomi all’orecchio. Rabbrividii. Sentii poi
le sue morbide dita calde che scivolarono dolcemente tra i miei capelli
castani.
Paul ci lasciò perché doveva
accompagnare Frankie al parco giochi.
“ragazze esco anche io! Vado a fare un
po’ di spesa…” ci disse Denise prendendo dal tavolo della cucina 4 bigliettini
per la spesa.
“okay mamma… a dopo…” salutarono in coro
i fratelli Jonas e con le proprie rispettive ragazze se ne andarono al piano
inferiore della casa: l’immensa sala giochi.
“ok… a dopo… ciao Ellie…” mi salutò
educatamente Denise.
“ a dopo Denise…” la salutai a sua volta
e mamma Jonas prese la sua corsettina di Gucci e se ne uscì tutta trafelata.
Così io e Kevin come al solito rimanemmo
in salotto da soli.
“allora… vuoi andare a giocare con i
video games con le tue amiche?” mi domandò Kev accarezzandomi la guancia e
sistemandomi un ricciolo ribelle dietro l’orecchio.
“in realtà non ne ho molta voglia…”
risposi a bassa voce.
“va bene.. non ti obbliga nessuno allora…”
disse Kevin con quel suo tono irresistibilmente dolce.
“in realtà… voglio andare su in camera
tua… non l’ho ancora esplorata a fondo…” dissi fissandolo negli occhi e prima
che lui potesse rispondermi lo presi per mano e lo trascinai al piano di sopra.
********
“è una camera normalissima Ellie! Ci sei
già stata! Non capisco cosa ci sia di tanto particolare…” disse Kevin ridendo. Aprì
la porta della sua camera ed entrammo dentro.
Io rimasi sorpresa.
Era rimasta perfettamente in ordine e
pulita come l’ultima volta che ci ero stata.
La scrivania occupava sempre gran parte
della stanza ed era affiancata dal grande letto matrimoniale.
Dall’altra parete invece c’erano i due
enormi armadi pieni di vestiti e Keffieh di Kevin.
La finestra era aperta e lasciava
entrare raggi luminosi di luce.
Ma io fui attratta da un'altra cosa. Una
cosa che non avevo visto prima. Dal piccolo cassetto della scrivania si
intravedeva un pezzo di quel che doveva essere un foglio. Mi avvicinai
incuriosita. Kevin mi seguì.
“Ellie… che hai trovato me lo dici?” mi
chiese altrettanto incuriosito.
Io non risposi. Arrivata al cassetto lo
aprì lentamente e mi accorsi che quel pezzo di foglio non era un semplice pezzo
di foglio qualunque. Era un pezzo che apparteneva ad una fotografia uscito per
sbaglio dal cassetto. Presi in mano la fotografia piegata e la esaminai. Sulla foto
sbiadita c’erano dei piccolissimi Nick, Joe e Kevin travestiti da Babbo Natale
sotto un grande arco di legno che probabilmente doveva essere una grande stufa.
Avevano tutti delle faccine sorridenti,
tranne Kevin stranamente.
Il piccolo Joe era seduto per terra
tutto concentrato ad aprire un grosso regalo dalla carta colorata.
Di fianco a lui c’era Nick. Stava mangiando
con le mani la sua fetta di torta al cioccolato che aveva nel suo piattino
rosso sporcandosi tutto il viso. Kevin invece era dietro a Joe. Aveva una
faccia molto arrabbiata e degli occhi arrossati. Questo mi diede l’impressione
che stesse piangendo da molto tempo. Infatti esaminando la faccia del piccolo
Kev più attentamente, notai una piccolissima lacrima vagante sulla sua guancia
sinistra.
“perché eri così triste Kevin?? Che era
successo?” domandai allarmandomi all’improvviso, rompendo il silenzio che si
era cerato in camera.
Kevin si avvicinò ancora di più a me e,
guardando quella vecchia foto, sorrise.
“ che c’è?” chiesi sorridendo a mia
volta. “eravate così carini…”
“qui eravamo proprio piccoli…. Avrò avuto…
massimo 7 anni… stavo piangendo perché un attimo prima che mia madre scattasse
la foto, il mio adoratissimo fratellino Joseph Adam mi aveva rotto la mia prima
chitarra nuova che mi era stata regalata da mio zio...”
E così dicendo Kevin si mise a ridere. Anche
io risi e appoggiai la foto sulla scrivania. Certo… Joe è sempre stato Joe! Fin
da bambino!
“eravate tutti e tre dei bellissimi
bambini!!” dissi abbracciandolo.
“io bellissimo in questa foto?? Non è
vero! Guarda che faccia disperata… sono orribile…!”
“non è vero Kev!! Tu sei bellissimo
anche quando piangi!” dissi baciandolo sul collo.
“tu sei sempre bello…” e le mie labbra
si posarono con passione sulle sue.
“pensavo di averla nascosta quella foto…”
confessò Kevin. Io mi staccai da lui.
“ma dai!! È così bella! I ricordi si
tengono!!.. e qui cosa abbiamo invece…” dissi accorgendomi che il cassetto
conteneva interi album di foto di Baby Jonas.
Così presi delicatamente il primo album
e lo sfogliai con interesse.
“o no amore!! dai!... sono cose
personali!!” disse Kevin imbarazzatissimo nel vedersi su quelle foto dove lo
ritraevano a fare il bagnetto.
“non c’è da avere vergogna Kev!! Ma guardati!!!
Come sei carino!!!! In quella vasca da bagno…!!”
“Ellie… ti prego…”
“lasciami vedere!!” così Kevin si
rassegnò e cingendomi la vita si mise dietro di me per guardare anche lui i
vecchi ricordi.
“qui sei con i cavalli!!” esclamai
guardando il piccolo Kev sopra un cavallo bianco e nero.
“sì… da piccolo io amavo i cavalli…”ammise.
“che carinoo!!!!” dissi accarezzando la
foto sbiadita.
“chi.. io o il cavallo?” domandò
sarcastico Kevin.
“spiritoso Kev…!! È ovvio che sto
parlando di te!! Eri un bambino splendido!!! Con le tue orecchie da Dumbo, il
tuo nasino a patatina, le tue guancine così… così… pacioccose!!!!” dissi entusiasta. Kevin invece mi squadrò.
“e.. questi sarebbero complimenti??” domandò.
“ ma certo! Sei adorabile!!” e lo baciai
per la seconda volta. Lui, divertito, mi strinse a sé ancora più forte.
Passarono 20 minuti ed io avevo ormai
già guardato e commentato ogni singola foto di ogni singolo album fotografico.
“amore… trovi divertente passare il
tempo sfogliando miei album personali??” domandò Kevin ormai scocciato.
“sì in effetti! Mi sto divertendo
molto!! I 3 Baby Jonas!! Siete così belli!! Dai porta pazienza Kev! Mi manca
solo questo album…”
“ok..ok…” disse Kevin calmo.
“qui Joe si era buttato tutto il brodo
addosso!! Che pasticcione!!” dissi ridendo per l’espressione che aveva Joe nella
foto.
“…e invece qui tu suoni la chitarra con
tuo padre!! Che musicisti di classe!! .... oh! Guardatevi!!! In questa foto
siete tutti in piscina!! Che cariniii!!!!” dissi allegra indicando la foto a
Kev.
“ah.. sì… mi ricordo. È stata una
giornata molto divertente. Io,Nick, Joe e Francy insieme che…”
“Francy???” domandai di colpo
interrompendo il discorso di Kevin e fissai la bambina bionda in costume nella
foto abbracciata al mio Kevin.
“oh…. Ehm sì… Francesca era la mia
migliore amica… cioè.. mamma e papà dicevano che noi 2… insomma…”Kevin si fermò.
Un po’ per l’imbarazzo e un po’ terrorizzato per la mia reazione.
Io lo fissai nei suoi grandi occhi
verdi. I miei invece erano diventati due piccole fessure.
“chi sarebbe questa scusami? Kevin?!? Non
me ne hai mai parlato?!?!?” dissi alzando la voce. Lui si staccò da me.
“Ellie… tesoro… cos’è questo tuo
improvviso sbalzo d’umore?... ti posso spiegare! Avevo solo 7 anni! E… insomma…
è stata la mia prima fidanzatina.. ecco…solo per 2 anni…! Ma eravamo piccoli!!”
Io mollai la foto facendola cadere per
terra e iniziai a seguire Kevin nella camera.
“Ellie!! Non fare così…! Io te lo avevo
detto che erano cose personali!! È tutto finito con quella lì!! Perché te la
prendi? Eravamo soltanto dei bambini…” Kevin non aveva esaurito tutte le scuse.
Avanzava piano all’indietro. Io lenta con passo deciso verso di lui.
“Ellie… ti prego…io…” ma non fece in
tempo a terminare la frase perché non si accorse del letto dietro di lui e
cadde sopra ad esso. Io balzai subito sopra di lui.
“Francy??? La tua fidanzatina eh?? Sono molto
ma molto gelosa!! Sappilo Jonas!!” dissi bloccandolo sotto di me.
“amore dai!! Non ti irritare! È finita!!..
insomma anche tu avrai avuto un fidanzatino da bambina…” Kevin si teneva sempre
sulla difensiva.
“no Kev! Sei stato proprio tu il mio
primo ragazzo!!” dissi tenendolo fermo sul letto e fissandolo negli occhi.
“stato?!?? Come… non…non capisco? Ellie?
Perché hai detto stato? Io.. io ti amo ancora…” Kevin adesso si fece serio.
Ci furono due secondi di silenzio, poi
scoppiai nuovamente a ridere.
“ma scherzavo Kev!!! Scherzavo! Tu SEI
il mio fidanzato! E scherzavo anche sul fatto di Francy!! Non me ne frega
niente di lei… dovrei fare l’attrice invece della cantante!… questo sì che si
chiama recitare!” dissi tra una risata e l’altra.
Kevin sentendosi preso in giro allora si
liberò della mai stretta e capovolse la situazione: si mise lui sopra di me.
“Kevin… ! lasciami per favore!!.. ti
prego!No!! Il solletico noo!!!” gridai
come una bambina cercando di liberarmi sa lui.
“adesso ti faccio vedere io!!” e iniziò
a farmi il solletico da tutte le parti. Poi quel solletico fastidioso si
trasformò in una serie di piacevolissimi baci sul collo. Io chiusi gli occhi. Sospirai.
“Kevin…sei… sei ancora arrabbiato con me?”
sussurrai piano.
“da morire…”rispose a bassa voce senza
staccare le labbra dalla mia faccia.
“ok…” fu l’unica risposta sensata che
riuscii a dire, cullata dai dolci baci di Kevin.
In seguito mi abbandonai completamente a
quella serie infinita di baci delicati sulle labbra e non capii davvero più
niente.
Kevin Paul Jonas II aveva trionfato di
nuovo su di me.
Oggi scusatemi ma non sono di buon
umore.. sarà perché non ho trovato il giornalino dei Jonas che cerco da 3
giorni… o forse perché ho raffreddore e forte mal di gola??? Mah…
Cooooomunque ci sono sempre i miei
Jonas Brothers che mi tirano su di morale con la loro splendida musica!!
Passo subito ai ringraziamenti.
Ringrazio di cuore a:
-JonasBrothersFan (la mia
BFF)
-Mon Amour (ovvero… la
signorina Maggie_Lullaby!)
Siete state in poche a recensire
questa volta però… *me triste* L
-grazie anche alle 4 persone che mi
tengono nelle seguite
-e alle 7 persone che hanno invece
messo la mia storia tra le preferite!
-un ringraziamento particolare anche
alla mia piccola Pigga lettrice!! Ti
adoro!! Mi raccomando guarisci con il dito!
Con ciò vi saluto (vado di fretta..)
e vi lascio al capitolo…
Ciao ciao. Baci.
Vostra coco2
Erano le 7.30 del mattino. Non riuscivo a dormire. Mi tolsi
delicatamente da dosso le braccia di Kevin,cercando di
non svegliarlo, e silenziosamente con le mie grosse pantofole pelose e la mia
camicia da notte scesi in cucina.
Il giorno prima io,
Giulia e Mary avevamo deciso di rimanere a dormire a casa Jonas, ovviamente con
l’approvazione di Denise.
Ma era stato
inizialmente veramente impossibile convincerla!
Tutto era iniziato
quando Denise verso pomeriggio decise di portare qualcosa da mangiare per me e
suo figlio e , quando aprì la porta della camera di Kevin, ci trovò sul letto
matrimoniale uno sopra all’altro mentreci stavamo baciando passionalmente e scambiando tante coccole. Io e
Kevin provammo a darle mille spiegazioni dopo quell’evento, ma lei niente.
Rimaneva impassibile.
Fortunatamente Paul la
fece ragionare, dicendole che non stavamo facendo niente di male. Così Denise
si calmò. E ritornò in sé.
In seguito a cena Joe le
chiese se le MEG Girls potessero restare a dormire. E lei miracolosamente
acconsentì, solamente se le MEG Girls sarebbero rimaste a dormire per tutta la
notte nella stanza ospiti, in un letto matrimoniale nel quale a malapena ci
potevamo sdraiare tutte e tre.
Perciò aspettammo che
Denise e Paul andassero nelle rispettive camere da letto per entrare in azione.
Nessuna delle tre voleva dormire senza accanto il proprio Jonas.
Allora ci intrufolammo
silenziosamente nelle camere da letto dei nostri fidanzati e rimanemmo a
dormire con loro.
Giulia con Joe, il
quale aveva la camera più grande.
Mary con Nick in fondo
al corridoio. Io con Kev.
Ovviamente io e Kevin
non passammo la notte solo a dormire….
Quando entrai nella
camera di Kevin lo trovai sveglio, sdraiato nel suo letto. Come se mi stesse
già aspettando.
Quella fu la notte più
bella di tutta la mia vita.
Io e Kev eravamo
rimasti per tutta la nottata nella medesima posizione. Lui abbracciato a me. Io
davanti a lui con la testa nell’incavo del suo collo.
Insieme ai Jonas non intendevamo dire assolutamente niente
di tutto questo a Paul e Denise.
Sarà stato il letto scomodo o l’eccitazione che avevo
addosso di stare così vicino al mio Kevin che non chiusi occhio per quasi tutta
la notte.
Decisi quindi di svegliarmi.
Mi intrufolai dal secondo piano in cucina , scendendo
cautamente le scale e mi preparai un bel cappuccino caldo.
In casa Jonas regnava il silenzio assoluto. Si sentiva solo
il pentolino del latte che bolliva a scoppiettii.
Mi sedetti su una delle sedie della cucina e, sorseggiando
piano il mio cappuccino pronto, iniziai a fissare la serie infinita di quadri
che abbellivano la cucina. Avevano tutti colori vivaci e diversi per ogni
singolo quadro. Opera di Denise. Non avevo dubbi. Quella donna era incredibile.
Il primo quadro, quello appeso di fianco al frigorifero,
ritraeva la famiglia Jonas al completo.
Il secondo situato più lontano, vicino alla finestra,
ritraeva invece una natura morta.
Un altro rappresentava il mare, con la tecnica degli
acquerelli.
La cucina era ben allestita e arredata. Come lo era
d’altronde tutta la casa. Tutto era in ordine e coordinato.
Denise prestava attenzione anche ad un minimo insignificante
particolare della casa.
Già. Era incredibile quella donna.
Immersa nei miei pensieri e distratta dal delicato profumo
che emanava il mio cappuccino, fui improvvisamente distratta da una voce. Una
voce non molto forte. Direi fosse una vocina debole.
“Che ci fai qui Ellie?” mi domandò la vocina concludendo la
domanda con un sonoro sbadiglio. Io mi girai di scatto e trovai davanti a me il
piccolo Frankie in pigiama a righe. Aveva delle brutte occhiaie e occhi
arrossati. Io mi avvicinai a lui, mollando il cappuccino sul tavolo.
“Hey piccolo!! Perché non sei a dormire?” domandai
preoccupata abbracciandolo e toccandoli delicatamente le sue piccole occhiaie.
“non ho sonno… ma tu non hai risposto alla mia domanda…”mi
disse con quella sua vocina dolce. Io lo fissai negli occhi.
- sai… ho dormito per tutta la notte nel letto di tuo
fratello abbracciata a lui e non ho chiuso occhio dall’eccitazione…- pensai.
No. Non potevo dirglielo. Dovevo far finta di niente. Avevo
passato la notte nella camera degli ospiti, non con Kevin.
“ehm… non riesco a dormire neanche io Frankie…” dissi
indifferentemente. Lui mi sorrise. Io lo baciai sulle sue guancine rosee.
“vuoi qualcosa da bere? The, latte, cappuccino…”
“no grazie Ellie. Ho piuttosto fame.” E così dicendo si
avvicinò al mobiletto delle merendine.
“ok…” dissi risedendomi al mio posto e finendo di bere il
cappuccino, ormai raffreddatosi.
Frankie si sedette di fianco a me, con la sua merendina al
cioccolato in mano. Non parlò. Si limitò soltanto per tutto il tempo a
scrutarmi.
Faci finta di niente sorseggiando l’ultima goccia di
cappuccino. Poi appoggiai la tazza sul tavolo.
Passarono 5 minuti e Frankie mi stava fissando ancora con
quei suoi occhi curiosi color nocciola.
Io mi alzai e andai ad appoggiare la tazza nel lavandino, in
silenzio, sentendomi lo sguardo del piccolo Jonas addosso.
Allora non ce la feci più. Mi girai verso di lui per
fissarlo bene negli occhi.
“piccolo… perché mi stai fissando così? c’è qualcosa che non
va?” chiesi sorridendo.
“no no… e… che..”poi si bloccò e divenne d’un tratto tutto
rosso come il suo pigiama. Io mi avvicinai a lui e lo abbracciai forte,
cercando di capire quale fosse il suo problema.
“è successo qualcosa? Parliamone…” dissi disponibile.
“Ellie… tu… tu e Kevin state insieme?” mi domandò staccando
improvvisamente lo sguardo dai miei occhi perplessi.
“sì… io e tuo fratello stiamo insieme piccolo…” risposi in
tono ovvio.
“ok… ma…”si bloccò di nuovo.
“ma cosa? Tu non vuoi che stiamo insieme?” domandai
preoccupandomi.
“no non è per quello… ma tu.. tu…non
porti l’anello della purezza come i miei fratelli…” esclamò Frankie toccandomi
le dita. Lo strinsi forte. Ancora la storia dell’anello!
“no… io, Mary e Giulia non lo portiamo…” dissi
accarezzandoli la guancia.
“ma… insomma… che… che cos’è? I miei
fratelli non me lo vogliono dire Ellie… neanche mamma e papà…” disse offeso
Frankie.
Lo fissai. Cavolo! E adesso?? Come dovevo spiegarglielo?
Meglio stare zitti…
“sei ancora troppo piccolo per saperlo Frankie… aspetta
ancora due anni e vedrai che…”
“no! Io voglio saperlo adesso Ellie! Ti prego!! Ti voglio
tanto tanto bene!! Di te mi fido…” mi disse supplicandomi. I suoi occhi
diventarono lucidi e minacciosamente dolci. Appoggiò la testa nell’incavo del
mio collo. Io sospirai.
- ti voglio tanto tanto bene- le parole che il piccolo Jonas
aveva pronunciato mi rimbombavano nella testa, come una cantilena.
…e adesso? Ero nei casini… Frankie voleva sapere del voto.
In effetti ne aveva il pieno diritto. Di me si fidava, più dei suoi fratelli.
Io avrei voluto dirglielo. Ma la famiglia Jonas dopo mi avrebbe ammazzato?
Sapevo che Frankie era destinato anche lui ad indossare il
suo purity ring.
Così decisi di spiegarglielo. Con molta calma, ma
soprattutto usando termini semplici.
“ok Frankie… voglio spiegartelo. Hai diritto a sapere la verità
su questi anelli che hanno i tuoi fratelli e che fra qualche anno, molto
probabilmente, avrai anche tu” dissi facendolo sedere sulle mie gambe. Lui
esplose dalla felicità.
“grazie Ellie!!” disse abbracciandomi forte e mi diede un
bacio sulla guancia. Era veramente dolce quel bambino. Meraviglioso. Come
potevo non dirgli la verità?
“allora… si chiamano anelli della purezza e… beh.. ci sono
persone come hai visto che non lo portano come me e altre come i tuoi fratelli
che lo indossano. Questaè…”
“sì sì…lo so! È una scelta che si fa! Fin qui papà me lo ha
detto! Ma io voglio sapere la loro funzione…” disse
agitandosi. Io sgranai gli occhi.
Ecco. Voleva sapere proprio la loro funzione! Aveva centrato
esattamente il centro della situazione. Perché toccava proprio a me spiegarglielo?
E come?? Frankie era un bambino molto maturo per i suoi 9 anni. Ma… conosceva
il sesso? Boh?!??
Probabilmente no dato che Denise e Paul non avevano mai
aperto bocca su questo argomento… dannazione!! E adesso?
“dunque Frankie…” non sapevo da dove iniziare. In effetti io
non avevo mai parlato a nessuno di questo argomento dei Purity Rings. Erano state
perfino rare le volte in cui avevo discusso di questo con Kevin.
“Ellie?? Allora??” mi domandò impaziente più che mai il
piccolo Jonas.
Io feci un grande respiro. Se dovevo raccontargli tutto lo
dovevo fare con precisione. Iniziai il mio discorso.
“la funzione degli anelli della purezza è quella di… beh… lo
dice anche il nome stesso “purezza”
cioè significa che la persona che lo indossa, parliamo in questo caso dei tuoi
fratelli, deve… deve… beh… ecco… deve…” brividi mi percorsero la schiena. Avanti
Ellie! Che c’era di strano! Dovevo dirglielo! Frankie si fidava di me… non c’era
niente di male! Forza!
“Ellie?” Frankie mi fissava con aria perplessa. Io volli
riprendere il discorso. Ero pronta. Mi ero convinta. Stavolta ce l’avrei fatta
davvero. Gli avrei detto tutta la verità su quei benedetti anelli. Sul sesso. Cominciai
con decisione la frase.
“… gli anelli significano che…” stavo iniziando la frase
tutto d’un fiato quando Frankie mi bloccò.
“ è…è una cosa brutta?” mi domandò spaventato. Io lo fissai
negli occhi e sorrisi per tranquillizzarlo. Poi gli presi una ciocca dei suoi
capelli per giocarci con le dita.
“no amore. non è assolutamente una cosa brutta. Ma… ti
sembrerà brutta se inizio a spiegartela ed io preferisco che quando sarà il
momento te la spieghino i tuoi genitori. Devi ancora crescere Frankie per
capire certe cose… e mamma e papà fanno bene a non spiegarti ancora niente…
stanno aspettando che tu diventi più grande…”
“ma io sono già grande!! Se non è una cosa brutta voglio
saperla!!”
“hai 9 anni, piccolo. Non avere fretta di crescere. È bellissimo
essere bambini. Fidati. Certe volte vorrei ancora avere la tua età e non
diventare grande… ma si deve crescere…” sospirai. Frankie mi fissava. Ma non
era perplesso, anzi. Sembrava essere molto curioso. Aveva seguito attentamente
parola per parola del mio ragionamento.
“quello che cerco di dirti è che… io te la potrei dire anche
la funzione degli anelli della purezza. Ma ti potrà sembrare una cosa magari
brutta… quando invece non lo è. Perciò devi crescere. Crescere serve a questo. Chiarire
le cose brutte. Quando sarà il momento discuterai di questo fatto con i tuoi
genitori…”
Il silenzio regnava per tutta la casa. Erano ancora le 8 del
mattino.
Frankie scese dalla sedia, sulla quale mi ero seduta anche
io abbracciata a lui e con passo lento uscì dalla cucina. Pensieroso.
Lo raggiunsi in salotto.
“hai capito mio piccolo Bonus Jonas?...” gli domandai dolcemente.
Lui si avvicinò a me e fece cenno di sì con il capo.
“sì Ellie.. capito… credo che
adesso vado a letto. Mi è venuto sonno!”mi disse
sbadigliando.
Io lo abbracciai forte.
“hai visto che adesso ti è venuto sonno? Ci vediamo dopo
allora… vatti a riposare piccolo…” e gli diedi un piccolo bacino sulla fronte. Lui
ricambiò il bacio, dandomelo delicato sulla guancia.
“ok… ciao Ellie…” e così dicendo con passo svelto si diresse
verso le scale.
Io rimasi ferma là dove ero. Dopo 5 gradini sentii Frankie
fermarsi.
“Ellie?” mi chiamò con voce bassa per non svegliare la
famiglia.
“sì, Frankie?” domandai.
“grazie. Ti voglio veramente bene… tanto
bene…”mi disse con la sua dolcissima vocina. Ci fu ancora silenzio. Si sentiva
solo il rumoroso russare di Paul.
Frankie era rimasto ancora fermo al quinto gradino. Probabilmente
aspettava una risposta da parte mia.
“anche io Frankie… te ne voglio tantissimo!”gli risposi
felice. Lui sorrise soddisfatto e salterellando a piccoli passi si diresse
verso la sua camera e chiuse la porta con un cigolio. Che fortunatamente non
svegliò nessuno.
Tutti dormivano ancora. Io ero rimasta sola in salotto,
pensando ancora alla discussione fatta poco prima con il più piccolo dei Jonas.
Nessuno sapeva niente. Nessuno doveva sapere.
Così tormentata dai miei pensieri sugli anelli della purezza
salii anche io in camera da Kevin.
I primi raggi di sole illuminavano fiochi casa Jonas.
Entrai in camera senza fare il minimo rumore e trovai il mio
Kevin che dormiva ancora esattamente nella posizione in cui lo avevo lasciato.
Solo al mio posto, tra le sue braccia, stringeva il mio
cuscino. Raggiunsi silenziosamente il letto matrimoniale e mi infilai sotto le
coperte.
Tolsi delicatamente il cuscino dalle braccia di Kevin e lo posizionai
sotto la mia testa. Poi cercai di infilarmi tra le sue braccia. Lui non si
mosse. Allora mi avvicinai di più al suo corpo. Improvvisamente Kev mi strinse
a sé e molto lentamente aprì gli occhi, infastidito dalla luce che filtrava
fioca dalla finestra della sua camera. Mi fissò.
“buongiorno amore…” sussurrò piano al mio orecchio.
“buongiorno…” risposi accarezzandogli il suo viso perfetto.
Kevin notò la mia voce squillante.
“sei sveglia da molto tempo?” mi domandò posando le sue
labbra calde sulle mie.
“oh..no. mi sono svegliata adesso anche io.” Dissi mentendo.
“ok…” rispose Kevin richiudendo gli occhi.
Mi girai dall’altro fianco e sobbalzai quando sentii le mani
calde di Kev avvolgersi sui miei fianchi. Poi mi strinse fortemente a sé in
modo possessivo.
Nessuno dei due parlò più.
Il suo anello della purezza era illuminato da un piccolo raggio
di sole.
Io lo osservai a lungo.
-Frankie lo saprà…- pensai-…la sua famiglia glielo spiegherà….
Prima o poi…-
FINE …
Vi prego recensite!... mi servono i vostri
commenti!... brutti o belli che siano!
“shhh!!!” la zittì improvvisamente un'altra. “così gli
svegli!”
“… ne approfitto per fare una foto…”
“Joe smettila!!!” richiamò severamente la prima voce.
“ così la metto su Internet…hihi…”
“Joe!!”
Era mattina. Un raggio di luce illuminò il mio volto stanco
e quello di Kevin. Ma non fu quel misero raggio di luce a svegliarmi, bensì le
rumorosi voci che continuavano a parlare ininterrottamente attorno a noi. Delle
voci familiari. Molto familiari.
Lentamente e con controvoglia Kevin aprì gli occhi.
Si accorse che era abbracciato, o meglio, attaccato
completamente al mio corpo. Dopo essersi staccato a sufficienza divenne tutto
rosso.
Nick e Joe risero.
“Buongiorno!!” disse ironico Nick avvicinandosi al letto.
“Buongiorno…” rispose Kevin infastidito già a prima mattina.
“Ma che ci fate qui?” domandò ai fratelli innervosendosi sempre
di più, svegliandomi allo stesso tempo con un delicato bacio sulla guancia.
Io stavo ancora dormendo. Ero stanchissima. Forse era stata
quella conversazione che avevo avuto poche ore prima con Frankie.
Al contatto con le morbide labbra di Kev, fui costretta ad aprire
gli occhi. Molto lentamente. Quando misi a fuoco l’immagine di Nick e Joe attorno
al letto, sobbalzai e mi coprii la schiena nuda con le lenzuola.
“Si può sapere che ci fate voi due qui?!?!?” domandai
spaventata e a poco a poco divenni tutta rossa dall’imbarazzo.
“Calma, calma voi due!!” esclamò Joe con espressione
divertita.
“in realtà noi non vi volevamo svegliare… ma eravate così
carini!!” disse Nick sorridendo al fratello maggiore ancora imbarazzato.
“Ma non capisco perché siete venuti proprio qui in camera di
Kevin?!” chiesi iniziandomi a stiracchiare. Kevin si alzò dal letto e con
prepotenza spinse con una gomitata Nick che era troppo vicino al suo letto.
“Beh… il motivo è che siamo tutti in cucina a fare
colazione! Vi stavamo aspettando già da mezz’ora giù… però non arrivavate
quindi siamo venuti a svegliarvi dormiglioni!” disse Joe, mettendo con aria
furtiva il cellulare dal quale ci aveva scattato la foto nella tasca dei jeans.
Ma Kevin se ne accorse.
“Joe! Dammi il cellulare!”gridò improvvisamente. Non ne
poteva più dei suoi fratelli. Tanto meno di Joe.
“Non ci penso neanche! Questa foto me la tengo io!!...” rispose
sfacciatamente il fratello.
“Joe! Non te lo ripeto più… dammi quel maledetto cellulare!!”
urlò di nuovo Kevin perdendo la pazienza. Si avvicinò con passo veloce a Joe.
“No,no ti ho detto!”
Allora Kevin con uno scatto veloce corse incontro al
fratello, il quale, sapendo la reazione che avrebbe avuto Kevin, si era già
messo a correre a gambe levate giù per le scale, gridando :“Tanto non mi prendi
Kevin!!!”
Così i due fratelli Jonas si rincorsero per tutta la casa. Io
e Nick rimanemmo da soli in camera da letto.
“Beh.. che dire…” disse Nick con tono di chi era già
abituato a queste scenate continue.
“Buona domenica mattina Ellie!” mi disse poi sorridendo.
Io ero ancora seduta sul letto. Con la mia canottiera di
seta azzurra e le culottes a completo. Ancora un po’ frustrata.
Nick si avvicinò.
“non ti devi preoccupare! Io e Joe terremo la bocca chiusa
con nostra madre! Non diremo assolutamente niente di questa nottata che hai
passato con Kevin…intesi?”
“sì… grazie Nick…” e lo abbracciai.
Ero ancora stanca. Forse per via del bel risveglio mattutino
di Joe e Kevin, oppure perché non avevo dormito tanto alla notte.
Decisi di iniziarmi a preparare per la giornata.
“Nick… adesso arrivo anche io in cucina… dammi solo il tempo
di cambiarmi…”
“ok! Ti aspettiamo giù…” e senza fare una piega, Nicholas se
ne andò socchiudendo la porta della camera di Kevin e lasciandomi sola, immersa
nei miei pensieri.
Feci due grossi respiri e iniziai a vestirmi.
Decisi di indossare una comoda camicia a maniche corte, un
paio di Jeans blu e di rimanere con le mie grosse e calde pantofole pelose.
Guardai l’orario sul piccolo orologio digitale situato sopra
il comodino di Kev. Erano le 10
in punto.
Prima di aprire la porta della camera mi ritornò in mente il
fatto di Frankie e gli anelli della purezza. E se il piccolo Jonas avesse
riferito tutto quello che era successo nelle precedenti ore a Denise e Paul?? Rabbrividii.
No. No poteva averlo fatto. Frankie sapeva mantenere un
segreto. Così feci ancora due grossi respiri.
-Avanti Ellie. È un nuovo giorno.-
******
“Buongiorno Ellie!! Ti stavamo aspettando!!” mi salutò Mary
con la sua solita voce squillante.
“Buongiorno Mary!”risposi abbracciando lei e Giulia.
Denise era girata verso la macchinetta del caffè, intenta
nel cercare il tasto che la facesse partire, ma appena mi vide lasciò la
macchinetta e mi venne subito incontro, abbracciandomi forte.
“allora… che cosa gradisci cara?? Mary ha preso del
caffèlatte con due croissant al cioccolato, mentre Giulia ha mangiato tre fette
di torta al limone e del latte scremato…, ma se vuoi ci sono anche dei biscotti
integrali o quelli al cioccolato, croissant vuoti e ripieni, tre torte fatte da
me al gusto di…”
“No! Grazie Denise! Io…non ho fame…” dissi prontamente per
interromperla. Lei rimase interdetta.
“non vuoi neanche qualcosa da bere? Non lo so… ho del latte
caldo, Caffèlatte, caffè normale o se vuoi abbiamo anche del tè al limone e
alla pesca… o succo di frutta… del cappuccino!”
“No! Veramente Denise…io…non ho fame né sete. Non mi va
niente. Grazie lo stesso!”
Non avevo veramente fame. Meno che meno sete. L’ultima
bevanda che pronunciò Denise mi fece ancora ritornare in mente il piccolo
Frankie.
“sicura Ellie?? Ho altro se vuoi…” Denise iniziò a
preoccuparsi di questa mia mancanza di appetito.
“sì.. sicura. Non preoccuparti Denise. Sta mattina non mi va
niente. Magari dopo…”le risposi sedendomi di fianco a Giulia.
“ok…” fu l’ultima parola che disse mamma Jonas, poi bevve
tutto d’un sorso il suo fumante caffè caldo.
Proprio in quel momento arrivò Frankie.
“Ciao a tutti!!” salutò educatamente il piccolo Jonas,
salterellando dentro quel suo pigiama a righe.
“Ciao piccolo!” lo salutammo io, Giulia e Mary.
“Frankie! Buongiorno tesoro! Hai dormito veramente tanto
oggi…” disse Denise baciando il figlio sulla fronte. Lui si limitò a sorridere.
Non rispose. Il suo sguardo ricadde su di me. Io lo fissai a sua volta
divertita.
“allora che vuoi per colazione?...” gli chiese Denise,
porgendoli la cesta delle merendine. Frankie arrossì.
“ehm… io mamma non ho fame…” disse fissandomi un’altra
volta.
“anche tu non hai fame? Ma che cosa succede oggi?” si
domandò perplessa
“va beh… ragazze io ritorno di sopra da Paul. Voi potreste
darmi una mano sparecchiando tutto?”
“certamente Denise!” disse Mary entusiasta e la madre dei
Jonas sparì per le scale. Frankie si avvicinò a me. Con quella sua solita
faccina dolce, da perfetto angioletto.
“Hey piccolo! Allora… dormito bene?”
“sì sì! .. non ho fame però… non ho detto niente alla mamma
della merendina che avevo mangiato prima…” disse ridendo. Io sorrisi.
“già.. hai fatto bene…” e così
dicendo gli diedi un piccolo bacio sulla guancia e lui contento se ne andò al
piano di sotto nella sala giochi.
Rimanemmo in cucina io, Mary e Giulia alle prese con la
tavola.
“allora Ellie… ci dai una mano?” mi chiese Giulia
posizionando le merendine e i biscotti nello scaffale.
Io presi i bicchieri sporchi e li appoggiai nel lavandino.
Mary invece pensò ai vassoi e alla tovaglia fiorita che
Denise metteva sul tavolo ogni domenica mattina.
In seguito mettemmo a posto i croissant rimasti fuori e il
contenitore dello zucchero.
“Ecco fatto…adesso dobbiamo dare una spolverata per terra….”
Disse mary soddisfatta e prese la scopa.
In quel momento entrò Nick in cucina.
“Heilà ragazze! Wow… avete già sparecchiato la tavola? Che velocità!!”
si stupì Nick.
“he he… abbiamo anche noi dei super poteri…” rispose ridendo
Giulia.
“ ok..ok…. Mary ti serve una mano?” chiese dolcemente Nick
alla sua fidanzatina, vedendola in difficoltà con la scopa.
“no! No! Ce la faccio beniss…” ma non fece in tempo neanche
di finire la frase che la scopa cadde a terra con un rumore assordante che ci
fece sobbalzare.
Nick allora corse in suo aiuto.
“amore… faccio io…” e prese il posto di Mary, che gli fece
la linguaccia. Io e Giulia ridemmo.
“a proposito… Joe e Kevin?? Che fine hanno fatto quei due?” domandai
ricordandomi del mio Kevin furioso.
“si stanno ancora rincorrendo per tutti i piani della casa…
ancora non hanno finito!” rispose Nick raccogliendo con la paletta la sporcizia
da terra e la buttò nel cestino della spazzatura.
“ah….ok. non hanno smesso ancora…” disse Giulia sospirando.
“nell’attesa di sapere come andrà a finire… sediamoci in
soggiorno a guardare un bel film!!” propose Nick.
“ok. Ci sto!” disse Mary e abbracciata al suo ragazzo si
diresse verso la poltrona più grande.
Io e Giulia li raggiungemmo.
“che cosa volete guardare ragazze??” domandò Mary.
“ok. Allora guardiamo Twilight! Anche a me piace…”disse Nick
prendendo il dvd.
“Ma anche a noi piaceva Nicky!! È solo che Ellie ce l’ho ha
fatto vedere tante di quelle volte che ormai lo sappiamo a memoria quel film!”esclamò
Mary.
“per vostra informazione sono state solo 19 volte!” dissi
difendendomi.
“e questa sarebbe la 20esima???” domandò Nick stupendosi più
che mai. Giulia e Mary annuirono piano.
“oh My God!” rispose il Jonas. Io arrossii.
“beh… è vero è la 20esima volta questa.. ma.. dai ragazzi! Così
battiamo un record!!!” dissi ridendo.
Giulia se ne andò a sedere sul divano.
Nick ridendo ancora fece partire il dvd e se ne andò a
sedere poi di fianco a Mary che sussurrando per non farsi sentire da me gli disse
all’orecchio :“ …compatiscila…”.
Il film finalmente iniziò.
Primissima scena: il cerbiatto nel cuore della foresta che
sente improvvisamente qualcosamuoversi
tra gli alberi e inizia a fuggire spaventato.
Dopo l’inquadratura cambia e la nuova scena fa vedere un’altra
figura che in segue a sua volta il cerbiatto, correndo velocissima.
Infine questa figura misteriosa raggiunge il povero
cerbiatto indifeso e improvvisamente spunta da dietro un albero, prendendo al
volo il cerbiatto in corsa. Questa figura era un vampiro.
Iniziò successivamente tutto il film.
******
NOTA IMPORTANTE DELL’AUTRICE :
scusate ma
non riesco ad aggiornare regolarmente per miei problemi personali.
Quindi per
tutte voi lettrici io aggiornerò, o cercherò di aggiornare
Ogni Mercoledì.
mi raccomando
le recensioni belle o brutte che siano sono sempre gradite!
Ringrazio infinitamente:
-Jeeeeee
-JonasBrothersFan
-Maggie_Lullaby
-BENNYY
-Pigga…grazie anche se non
mi recensisci!
Grazie alle 7 persone che
mi tengono nei preferiti e anche alle 3 delle seguite!
Anche a tutte coloro che
non mi recensiscono ma leggono lo stesso la mia ff!
Con questo concludo… spero
che il capitolo vi sia piaciuto.
Scusatemi veramente ma non ho
avuto proprio tempo di aggiornare!! Scusatemi vi pregoooo!!!
Non ho aggiornato perché si stava
avvicinando il concerto dei Jonas allora ero talmente eccitata e in
fibrillazione che non riuscivo a trovare idee e ispirazioni per la mia fic.
Poi come se non bastasse proprio
ieri mi è arrivata l’influenza con febbre altissima, mal di gola e mal di
testa. Sono distrutta!!
Ma oggi ho voluto aggiornare in
onore del 5 Novembre: il compleanno di Kevin!
L’ho fatto solo per lui e non so
dove io abbia trovato la forza di scrivere o di pensare alla storia, so solo
che io farei di tutto per il mio Kevin. Così ho deciso di mettermi qui davanti
al computer, con la febbre a 39.5, e scrivere questo capitolo. È corto, lo so.
Ma prometto che il prossimo sarà più lungo. Con questo passo adesso ai
ringraziamenti:
-Maggie_Lullaby : Mon
Amour! Ci siamo finalmente incontrate al concerto!! Che concerto fantastico!!!
Sono ancora tutta eccitata!xD grazie per aver recensito lo scorso capitolo… ci
sentiamo… ti lascio al nuovo capitolo! JB 4ever! Baci!!
-Jeeeeee: hey!!! Sono
contentissima che sei sempre la prima a recensire!!!xD e mi ha fatto molto
piacere che il capitolo precedente ti sia piaciuto. Grazie mille!! Ti lascio a
questo capitolo…
-Pigga: Giopyy!! Non
mi ricordo se avevi già letto o no il precedente capitolo… ma cmq ti ringrazio
di cuore xk segui la mia storia!!! Tauk!!! Spero di ritornare presto a scuola…
Sto malissimo… L fammi sapere il tuo parere
su questo nuovo chappy.. un bacio!
Mi raccomando recensite!!! Stanno
calando le recensioni… e questo mi fa star male ancora di più…
Vi prego. Ci tengo molto.
Baci
Vostra coco2
Capitolo 14: Incapace di Arrabbiarmi
“Ma si può sapere dove si sono cacciati quei due??” chiesi
spazientita tutto d’un tratto spezzando il silenzio che si era creato in sala.
Mi alzai nervosamente dal divano.
Eravamo già a metà film di Twilight e Kevin e Joe, dopo
essersi rincorsi a causa di un motivo futile per tutta la casa, non si erano
ancora fatti vivi.
“Ellie non ti preoccupare… vedrai che staranno ancora di
sopra a litigare… o saranno chiusi nelle proprie camere e non vorranno vedere
nessuno…” azzardò Nick.
“Ma non sentite?? C’è troppo silenzio!! Questa cosa è
proprio strana… adesso vado a vedere….” Girai i tacchi e sparì di sopra con
passo pesante.
“Ma vedrai che non sarà successo niente di grave…” disse
Mary con aria da “menefreghista”. Non la sentii. Io ero già di sopra.
“Ellie aspetta! Vengo anche io!” gridò Giulia. Probabilmente
anche lei voleva proprio vedere in che guaio si era cacciato il suo Joe.
Così mi raggiunse al piano superiore, lasciando Nick e Mary
sdraiati beatamente sul divano a godersi gli ultimi minuti di Twilight.
Giulia cercò Joe nella sua camera, in bagno, in quella dei
suoi genitori. Ma niente.
Io cercai Kevin nella sua rispettiva camera, in quella di
Nick e Frankie e negli altri 2 bagni. Ancora niente. Nessun risultato.
Perquisimmo tutto il secondo piano. Ma non ci trovammo
nessuno. Denise e Paul erano usciti.
“Trovato niente?”
“No…ma…magari sono nella sala giochi!” dissi illuminandomi. Una
luce di speranza si accese nei miei occhi castani.
“Andiamo…” e Giulia mi trascinò al piano inferiore.
La sala giochi Jonas era molto grande. C’erano videogame,
playstation e giochi di ogni tipo.
Entrate non trovammo né Kevin né Joe. Solo Frankie.
Allora decisi di azzardare a chiedergli dove si trovassero i
suoi fratelli.
“Ehm… ciao piccolo… ti posso chiedere una cosa?...” gli
domandai avvicinandomi a lui.
Frankie era tutto intento a giocare alla playstation, ma
mise in pausa appena mi vide.
“Certo Ellie… che c’è?” mi disse dolce fissandomi negli
occhi.
“Volevo sapere se… per caso hai visto Kevin e Joe?”
Frankie ci pensò su. Ma scosse la testa.
“ah… ok. Io e Giulia li stiamo cercando per tutta la casa ma
non ci sono!...”
“hanno litigato?” chiese Frankie con tono calmo. Era abituato
il piccolo Jonas ai litigi di Kevin e Joe e quindi non si stupì più di tanto.
“Beh.. sì. Hanno litigato.. per una cosa veramente inutile…”
borbottai.
“Non è una novità…” disse Frankie alzando gli occhi al
cielo.
“Allora tu non li hai proprio visti? Sicuro?” domandò Giulia
speranzosa.
“Sicuro.” Rispose deciso Frankie e si rimise a giocare con
la play. Io e Giulia ci scambiammo un’occhiata del tipo “ma dove sono quei 2 !”
e poi ci voltammo per andarcene dalla stanza, quando Frankie all’improvviso ci
corse incontro.
“Aspettate! Avete visto nella sala prove?? Di solito quando
litigano poi uno dei due si rifugia là… lo so perché è da una vita che fanno
così…e..”
“Giustissimo!!! La sala prove! Non ci avevamo pensato!” esclamai
di colpo interrompendo Frankie. Poi lo baciai con foga sulle sue guancie
morbide e lo abbracciai forte.
“Grazie piccolo!!! Sei un genio…” dissi felice. Ecco. La sala
prove.
“Lo so…” rispose modesto Frankie. Giulia sorrise.
“Andiamo da quei 2 Ellie… grazie Frankie… a dopo!”
“Ciao!” ci salutò lui e se ne ritornò al suo posto davanti
alla play, mentre io e Giulia finalmente ci incamminavamo verso la sala prove. Dove
avremmo incontrato i due amori di fratelli Jonas.
“Prima o poi ci porteranno all’esasperazione quei due…”
farfugliai a bassa voce e Giulia rise.
Più ci avvicinavamo alla sala prove, più sentivamo un brusio
di voci familiari che stavano discutendo ininterrottamente. Rimasi perplessa.
Arrivate davanti alla porta non bussammo neanche. Entrammo
sbattendo rumorosamente la porta.
Kevin e Joe erano seduti su un divano. Kevin era con la sua
chitarra che stava strimpellando alcuni accordi, mentre Joe stava cantando a
bassa voce. Al nostro arrivo si fermarono.
“ragazze… che ci fate qu…”
“No no Joe!… la domanda è: che ci fate VOI qui?? È da
stamattina che non vi siete fatti più vivi! Vi abbiamo cercato dappertutto! Ci stavate
facendo preoccupare…” sbottai esasperata.
“Ragazze… vi possiamo spiegare… quella storia della foto è
tutta risolta…ci siamo chiariti io e Joe. Adesso stavamo suonando un po’… tutto
qui.!” Ammise Kevin mollando la sua chitarra in verticale sul divano e mi venne
incontro per abbracciarmi. Anche Joe si alzò per abbracciare Giulia, ma tutte e
due ci scansammo dall’abbraccio dei nostri fidanzati.
“Ma che vi prende?” domandò Joe fissando preoccupato Giulia
negli occhi.
“Che ci prende?? Voi due certe volte siete proprio infantili!…
litigate per una stupidata e vi rincorrete per mezz’ora per tutta la casa… poi
noi vi cerchiamo preoccupate e vi troviamo qui belli calmi e sereni che state
suonando e cantando come se non fosse successo nulla…non vi capisco…” dissi
sedendomi stanca sul divano. Kevin mi raggiunse.
“Scusate… ma siamo fatti così…” sorrise e mi fissò con quei
suoi occhi minacciosamente dolci
Come si poteva tenere il broncio con uno come Kevin Jonas?
Cercai di abbozzare un sorriso, anche se dentro di me avrei
voluto saltargli addosso e baciarlo con passione. Ma mi trattenni. D’altronde
ero arrabbiata con lui, giusto?
“Ci dispiace… la prossima volta che litigheremo… vi
avviseremo…” disse Joe impacciato. Giulia non seppe resistere e gli si buttò al
collo per abbracciarlo forte.
“Oh Joe! Amore sei perdonato!”
Io rimasi zitta.
…e meno male che dovevamo essere arrabbiate con i Jonas!…
“E tu amore? Mi potrai mai perdonare?” mi sussurrò Kevin avvicinandosi
al mio viso.
Ecco. Lo sapevo. Riesce sempre a farmi impazzire e togliermi
il fiato.
“Beh… non lo so… mi sono veramente arrabbiata Kev… e…”
“Ti prego…” iniziò a supplicarmi Kevin e mi baciò sul collo.
Non ti sciogliere Ellie. Non ti sciogliere.
Il mio respiro si fece sempre più pesante.
“Kevin… così sei sleale!” dissi allontanando il suo viso dal
mio collo.
“Scusa… cercavo di farmi perdonare…” sorrise
“Ok…Ok… sei perdonato… ma la prossima volta guai a te!!” e finalmente
lo abbracciai. Lui mi strinse contro il suo petto.
“Grazie amore…” e mi baciò. Ero veramente un incapace nell’arrabbiarmi
con una persona. Specialmente se quella persona era Kevin Jonas.
“Ehm…Ehm…Guardate che ci siamo anche noi in questa stanza!!”
disse Joe interrompendo quel tenero bacio che ci stavamo dando io e Kev.
Arrossì leggermente.
“Ops…”
Mi staccai da Kevin e mi alzai dal divano. Lui mi cinse i
fianchi.
“Dove avete lasciato Mary e Nick?” chiese Joe
“Stanno guardando un film…” rispose Giulia.
“Sarà meglio raggiungerli…” e così dicendo tutti e quattro
ritornammo in salotto.
Trovammo Nick e Mary che si stavano baciando al buio sul
divano e non si erano accorti del nostro arrivo.
“Ehm ehm!” tossì per finta Joe.
Spaventati tutti e due si alzarono dal divano.
“Ke…Kevin… Joe… dove eravate alla fine…?” cercò di sciogliere
l’imbarazzo Nick.
“Nella sala prove… ma dimmi… Ellie e Giulia ci hanno detto
che stavate guardando un film… mentre la tv è spenta e tutta la sala è al buio…”
“Beh vi possiamo spiegare… il film era finito e…” Mary si
bloccò. Arrossì.
“…e noi volevamo soltanto passare un pomeriggio da soli
senza rotture di scatole!” esclamò Nick abbracciando Mary.
Joe e Kevin risero.
“ok…Ok. Capito.”
Rimanemmo in silenzio.
“Che ne dite di fare merenda?” proposi.
“Già… io ho una fame…” disse Kevin.
“Anche io… andiamo a mangiare qualcosa…”
Preparammo dei panini con la nutella e ce li mangiammo in
silenzio in cucina.
“Hey… andiamo a cantare qualcosa?” domandò con la bocca
piena Joe.
“Ok… ma prima tesoro finisci di masticare e ingoiare il panino!”
disse ridendo Giulia.
Joe eseguì l’ordine e si diresse per primo nella sala prove
canticchiando una canzone delle MEG Girls…
“Seguiamolo…” dissi e raggiungemmo Joe.
Nick e Kevin presero
la chitarra, Joe il suo tamburello e io mi misi al piano.
Passammo tutta la Domenica a cantare e suonare alcune
canzoni dei Jonas e altre delle MEG Girls.
Con quei ragazzi era veramente impossibile annoiarsi.
Con quei ragazzi era veramente impossibile arrabbiarsi.
Eccomi
qua ragazze! Sì, sono ancora io che vi rompo le balle con un altro capitolo! xD
È
un capitolo però molto importante questo, perché segnerà l’inizio della
carriera delle MEG Girls.
L’ho
diviso in due parti… l’altra l’aggiornerò appena posso…
Accetto
volentieri tutti i vostri commenti! Belli o brutti che siano!
Perché
le recensioni sono sempre ben gradite! xD
Ora
passo ai ringraziamenti!!
Mon Amour: Maggieee!!!! Non ci
sentiamo e vediamo da una vitaaa! ( dal 3 Novembre veramente….) Ma scusami
scusami scusami non ho proprio il tempo materiale per scriverti delle e-mail! L
Sono
ammalata… di nuovo…-.-e precisamente la
febbre e il mal di gola mi sono passati ma… adesso ho la BRONCHITE e BRONCOSPASMO
-.- *tossisce rumorosamente*
Povera
me…A casa mi annoio e non vedo l’ora di ritornare a scuola! Pensa te!!
Comunque
in queste giornate ho scritto il capitolo… è venuto schifosamente schifoso…
scusami, ma non ho la testa in questi giorni!
Ti
saluto sperando che al più presto ti riesca ad inviare una mail (il computer
blocca! Maledizionee!!)
Ti
voglio tanto tanto (…) tanto tanto bene!
Baciii
♥
Tua
Mon Amour malata.
Jeeeeee : Hey tesoro!! Mi fa
molto ma molto piacere che recensisci e continui a seguire la mia storia…!
Grazie
mille! Veramente! Scusami se questo capitolo è venuto da schifo ma… sono
malata! Quindi compatiscimi…xDxD
Per
la precisione ho bronchite e broncospasmo… -.- mannaggia a me!!
Sto
passando quasi tutta la settimana a casa… e mi annoio a morte!
Comunque
riguardo alla tua storia che è finita mi dispiace tanto tanto! *faccina triste*
Spero
ne inizierai una nuova perché sei realmente molto brava!!xD
Con
questo ti saluto e ti lascio al chappy!
Baci
baci baci ♥
Tua
coco2
Crazy_Me : Ciaoo! Anche se non mi
hai recensito prima nei capitoli, mi fa veramente piacere che in quello scorso
invece mi abbia recensito e che mi continui a seguire! Grazie grazie grazie!
Spero che tu trova il tempo anche di recensire e leggere questo nuovo capitolo.
Scusami se è maledettamente schifoso… ma non sto bene…
Bronchite
e broncospasmo! Già… -.-
In
tutti i casi continua a seguirmi!!!!
Baciii
♥
Tua
coco2 (…malata…)
Pigga : Non poteva mancare nei
ringraziamenti certamente la mia Pigga lettrice!! Mia Giopy!!! Ti adorooo!!! Anche tu sei stata a casa con la febbre eh? Va
beh… ormai ce la siamo passata tutti in classe!xD Mama!!! Però sono felice per
te che sei andata a scuola e ti sei ripresa! Comunque ecco per te un nuovo
capitolo… mi devo scusare se è venuto male… ma come tu sai non sto tanto bene
neanche io! L La mia mega bronchite
e broncospasmo! *tossisce, tossisce e non si ferma…*
Spero
che apprezzerai lo stesso il mio capitolo…
Mi
“recensirai” a scuola, d’accordo? Beh… quando ci vedremo!
Sono
sempre graditi i tuoi commenti sulla storia… anche se non sono scritti…
Tauk!!
Spero
al più presto di ritornare a scuola…
Baciii
♥
La
tua Pigga scrittrice con Bronchite…xD
Jonas_princess : grazie grazie grazie
mille per aver letto tutta la mia ff!!! e grazie anche per avermi recensito! *
sorride felice* Sono contenta che ti stia piacendo la storia…! È vero, con i
Jonas non ci si può arrabbiare mai!xD
Continua
a seguirmi!! Ti voglio bene!!!
Scusami
se questo capitolo è orribilmente orribile ma… sono a casa da 2 settimane con
la bronchite fissa! *me si dispera*
Baci
baci
Coco2
Adesso
devo ringraziare tutti coloro che mi tengono nei preferiti!!! Ben 10
personeee!!!! *salta di gioia dalla sedia della scrivania e non si ferma più*
Vi
amo!!!! ♥ Grazie grazie grazie di
cuore!!!! Siete realmente fantastici!!!! *si commuove ancora*
E
sono:
- alice brendon cullen
-BENNYY
-ff dipendente
-gatta stracciatella
-JonasBrothersFan
-jonas_ princess
-Maggie_Lullaby
-Niki _Cullen_
-PrInCeSsMaLfOy
-shadowhuntersNihal
Le
persone che mi tengono tra i loro autori preferiti: (grazie ragazze!)
-JonasBrothersFan
-PrInCeSsMaLfOy
…E
anche tutti quelli che tengono la mia storia nelle seguite!! ( 4 persone!)♥
E
sono:
-102luna
- BENNYY
-Crazy_Me
-gatta stracciatella
E
dopo questi lunghissimissimi ringraziamenti… vi lascio FINALMENTE al capitolo!
xD xD
Vi
voglio un moooondo di bene!!!
Continuate
a seguirmi e recensire!
Vostra
coco2
“È arrivato
il grande giorno ragazzi!!!!” urlò una voce maschile dal piano inferiore. Una
voce molto familiare.
“Tutti in
salotto!!”
Io stavo
ancora dormendo, in camera di Kevin Jonas.
Dormendo
beatamente tra le sue braccia che mi cingevano delicatamente la vita.
Le coperte
mi sfioravano il viso stanco e il fiato caldo irregolare di Kevin invece mi
sfiorava la guancia rossa. Quel suo delicato fiato caldo che mi faceva
impazzire.
Ci
svegliammo insieme. Sconvolti. Perplessi. Stanchi. Innamorati.
“ Ma che
diamine….?” Sussurrò Kevin al mio orecchio con voce scocciata. Lentamente tolse
le sue braccia dal mio corpo e si sedette dritto sul bordo del letto,
toccandosi nervosamente i capelli. Decisi faticosamente di aprire anche io i
miei occhi color cioccolato e vidi il suo volto distrutto, illuminato dalla luce
fioca che entrava dalla finestra socchiusa. Aveva delle brutte occhiaie, occhi
assonnati e i suoi ricci erano tutti spettinati e sbarazzini.
“… è tuo
fratello… Joe…” risposi sbadigliando e mi sedetti di fianco a Kevin.
Quella voce
era di Joe Jonas. Ormai la conoscevo fin troppo bene.
Non era una
novità che si mettesse a gridare come un pazzo alle 7 del mattino.
Kevin fece
un grosso respiro.
“Joe…”
ripeté a bassa voce per niente meravigliato. Anche lui era abituato al suo Danger.
“Ragazzeee!!!
Nick e Kevin! Venite giù!! Non possiamo fare assolutamente tardi!!! Oggi è il
grande giornoooo!!!” gridò di nuovo Joe più pimpante che mai.
Kevin si
alzò di scatto dal letto.
“Ma si può
sapere cosa gli prende a mio fratello?? Adesso giuro che vado in salotto e lo
uccido!! Parola di Jonas!!!” disse seccato e si avviò con passo deciso verso la
porta della camera.
“Kevin! Per
favore… ricominciamo con queste litigate? Adesso scendiamo tutti e due e
vediamo che cos’ha Joe…con calma…” dissi cercando di farlo ragionare.
Mi alzai di
malavoglia dal letto e seguendo Kevin scendemmo al piano di sotto, da dove Joe
stava ricominciando a gridare.
“Finalmente!
Eccovi! Allora pronta Ellie??” mi domandò eccitato Joe.
Io lo
squadrai.
“Joe ma che
diavolo ti prende?? Sono solo le 7 del mattino dannazione! Ci vuoi morti? Che cosa
è questa riunione mattutina nel salotto?” domandò Kevin con tutta la calma
possibile.
“Ragazzo!
Possibile che non ti ricordi niente? Oggi c’è un grande evento per le ragazze!”
e ritornò a fissarmi divertito.
Io cercai
di ignorarlo. Mi sedetti perplessa di fianco a Giulia.
“Ma che
cosa gli prende al tuo fidanzato?” chiesi arricciando il naso.
Giulia
sorrise.
“Ma Ellie!
Possibile che non ti ricordi neanche tu?” mi domandò riprendendo a sorseggiare
una tazza fumante di tè all’arancia.
“Che… che
cosa mi dovrei ricordare…?” domandai confusa.
Giulia rise
insieme a Joe.
Cercai
disperatamente allora un appoggio da Kevin.
Lui non
disse nulla. Era perplesso quanto me.
“Ma
ragazzi!! Kevin… vai a guardare sul calendario… sulla data di oggi…” sbottò Joe
senza fermarsi a ridere.
Lo fulminai
con lo sguardo.
“Ci vado
io…” borbottai a Kevin e mi diressi in cucina.
Il
calendario si trovava esattamente attaccato con due calamite rosse davanti al
frigorifero.
Lo presi in
mano.
“Allora… oggi
è…” ma non feci in tempo a finire nemmeno la frase che subito mi bloccai.
Improvvisamente
sbiancai.
Kevin
preoccupato mi venne in contro.
“Ellie…
tutto ok..?” mi domandò ansioso. Io non risposi.
Continuavo
a fissare l’enorme scritta in blu che occupava ben 3 righe sulla data del
giorno.
“Ellie…
così mi fai preoccupare… dammi il calendario…” disse Kevin, ma io lo buttai con
scatto veloce a terra e lo abbracciai forte, lasciandolo ancora più perplesso e
confuso di prima.
“Keviinn!!!!
Oddio!! Come abbiamo fatto a scordarci una cosa simile??? Amore! Ma si può?!?
Ti amo tanto Kev…” e lo baciai frettolosamente sulla guancia.
Lui mi
guardò come se fossi diventata pazza.
“Ma… Ellie…
io… che.. che cosa ci siamo scordati?” chiese fissandomi con quei suoi occhi
angosciati. Io sorrisi.
“Oggi le
MEG Girls vanno alla Hollywood Records!!!!!” urlai di felicità.
Lui rimase
un attimo interdetto.
Poi
realizzò tutto.
“La casa
discografica… il vostro primo cd… le MEG Girls… giusto!” disse Kevin
illuminandosi e mi baciò a sua volta con foga.
Joe e
Giulia erano rimasti in salotto, a guardare la scena divertiti.
“Già
ragazze! Oggi andrete alla Hollywood Records… ma come avete fatto a
scordarvelo?” chiese Joe prendendo per mano Giulia.
Io e Kevin
ci scambiammo un’occhiata che durò per quasi un minuto. Poi scoppiammo a ridere
anche noi.
“Scusateci…
non lo sappiamo neanche noi in realtà…!” ammisi ridendo. Kevin mi abbracciò.
“A che ora
dobbiamo essere là?” domandò Giulia interrompendo l’atmosfera gioiosa che si
era creata.
“
Precisamente… tra 3 ore!” rispose sussultando Joe.
“3 ore???
Non ci basteranno mai! Ci dobbiamo preparare, lavare, vestire, portare il
registratore con il nostro cd…e… avvisare Mary e Nick!” ricordai ansimando.
Kevin e Joe
salirono di sopra.
“Allora… ci
prepariamo prima noi… e pensiamo noi al registratore… voi pensate invece a
telefonare Mary e Nick!” gridò Kevin dalla sua camera.
“Ok.
Ricevuto.” Risposi emozionata.
“Allora
Giulia… la chiami tu Mary? Sarà sicuramente a casa sua con Nick… Hanno passato
la nottata insieme…”
“Ok…Ok…”
rispose Giulia e tutta trafelata prese il telefono di casa Jonas per chiamare
l’amica.
Io feci un
po’ di pulizie per casa, come d’altronde avevo promesso a Denise.
Denise e
Paul quel giorno erano andati in Texas per organizzare il futuro Tour dei
propri figli rock star, lasciando così le MEG Girls in mano ai Jonas.
“Pronto??
Sono Giulia! Come va?... sì… qui tutto bene… certo l’emozione è troppa!! Tu e
Nick ci raggiungete alla casa discografica?...ah… ok…alle 9.30 davanti alla
Hollywood… va bene Mary! Perfetto! Anche io non vedo l’oraa! Ciao Ciao!!” disse
Giulia e riattaccò subito dopo il primo Ciao.
Era ancora
più elettrizzata di prima.
“Elliee!!
Mary e Nick ci aspetteranno davanti alla casa discografica alle 9.30!” gridò
felice.
Io la
raggiunsi dalla cucina.
“Ok.
Benissimo. Ci dobbiamo però tranquillizzare Giulia!” ribadii fissandola nei
suoi occhi famelici.
“Hai
ragione Ellie… io… vorrei calmarmi… ma… ti rendi conto che stiamo andando alla
Hollywood Records per incidere il nostro cd??? Oddio!”
E così
dicendo Giulia mi abbracciò fino a quasi farmi rimanere senza fiato.
Io la
strinsi forte. Anche io ero eccitata.
Ma sapevo
contenermi.
“ Sai
l’ora?” domandai allarmandomi a Giulia. Lei si staccò da quell’abbraccio
amichevole tra amiche del cuore e prese il suo cellulare Nokia dalla tasca dei
jeans.
“… sono
esattamente le 7.25…” rispose.
Io annuii.
Rimanemmo
un attimo in silenzio. Nell’aria si percepiva tutta l’eccitazione che avevamo
addosso.
Poi Joe
scese in salotto con in mano delle camicie e due paia di jeans stretti.
“Ehm.. Giulia…
mi servirebbe il tuo parere… anzi… mi devi proprio aiutare… ecco… non so cosa
mettermi e…”
“Non ti
preoccupare Jonas! Hai qui davanti a te la persona giusta ed esperta di moda!!”
sbottò Giulia e baciando con passione il suo ragazzo, salì con lui in camera.
Io aspettai
ancora un po’ in salotto.
Aspettai
che Kevin uscisse dalla sua camera o dal bagno, così finalmente mi sarei potuta
preparare anche io per il grande evento.
Ma nessuno
scese più.
Decisi
dunque di salire da Kevin.
“Amore? sei
qui dentro? Devo prepararmi anche io… quindi… puoi sbrigarti?” chiesi bussando
sulla porta di legno chiusa a chiave.
Non ottenni
nessuna risposta.
“Kevin?...”
lo chiamai preoccupata.
All’improvviso
la porta si aprii di scatto e Kevin mi venne in contro.
Stupendo. Perfetto
come non mai.
Era
elegantissimo.
Indossava
una camicia con cravatta in tinta e sopra ad essa un elegante gilè blu.
Non si era
messo dei semplici jeans, ma pantaloni dello stesso colore della camicia e
stivaletti neri lucidi.
Ovviamente
al collo portava la sua immancabile Kefiah azzurra e bianca.
Mi diede un
bacio sulla fronte per farmi uscire da quello stato di trans provvisorio.
“ Allora…
che ne dici?” mi domandò stuzzicandomi.
Io lo
guardai ancora per una volta. Sorrisi.
“Che sei
bellissimo.. davvero…” rimasi senza parole.
Kevin rise.
“Ok.. beh..
in effetti l’ho fatto solo per te…”
Mi
avvicinai e gli aggiustai la Kefiah piegata in un angolo.
Lui arrossì
leggermente.
“Ecco… ora
sei perfetto!” dissi prendendolo in giro e ci baciammo nuovamente.
“Kev…
adesso devo vestirmi io però…si sta facendo tardi…”
“Ok…ok…”
rispose Kevin e mi fece entrare nella sua camera.
“I tuoi
vestiti gli ho messi vicino la sedia della scrivania, mentre la tua borsa con i
trucchi e tutto è sul letto…” mi informò contento e chiuse la porta.
Rimasi sola
nella stanza di Kevin.
“Ok…
allora… iniziamo dalla maglia e jeans…” mi dissi a me stessa.
Volevo
mettermi qualcosa di semplice, ma avevo paura di sfigurare poi di fianco al mio
elegante Kevin.
Optai
allora per un vestitino grigio e rosa di lana a maniche corte che ricadeva con
garbo sopra il jeans attillato stretto grigio e le mie inseparabili Converse.
Sì. Così
ero perfetta. I capelli li lasciai sciolti, con i miei boccoli che ricadevano
morbidamente sulle mie spalle.
Andai in
bagno a lavarmi i denti e velocemente mi truccai in modo leggero: un po’ di
lucidalabbra, fondo tinta e mascara.
Ero pronta.
Il cuore mi
batteva forte nel petto.
Ma io ce
l’avrei fatta. Non avrei commesso errori.
Non quel
giorno.
Giulia e
Joe erano pronti già da un bel pezzo e mi stavano aspettando ansiosamente,
insieme a Kevin, nel salotto.
Joe
indossava una camicia azzurra chiara messa dentro ai jeans attillati blu e un
giubbotto di pelle marrone scuro.
Portava
scarpe da ginnastica bianche e occhiali da sole Ray-Ban. (Anche se quel giorno
non c’era molto sole, il cielo era completamente coperto).
La sua
fidanzata, Giulia, indossava una maglietta a maniche lunghe rosa con sopra un
gilè di jeans nero. Aveva deciso poi di mettersi la mini gonna blu, calze a
rete in tinta con le ballerine dorate. I
capelli li aveva lasciati anche lei sciolti, legandosi con un fermaglio rosa
confetto solo le due ciocche davanti.
Finalmente
dopo un quarto d’ora feci il mio ingresso nel salotto. Il mio trionfale
ingresso nel salotto.
Kevin restò
a bocca aperta.
Giulia mi
applaudì, mentre Joe si limitò a fissarmi indifferente, anche se era rimasto
anche lui scioccato.
“Ellie! Sei
bellissima!!” mi disse Giulia sorridendomi.
“Anche tu Giulia
sei stupenda!”
Kevin si
alzò dal divano e mi porse una mano.
“Madamoiselle…”
mi disse con voce francese.
Io risi.
“Kevin non
fare il galante… ti prego!” risposi con tono implorante.
“Ok Ok…
comunque sei veramente bellissima… perfetta…divina…” sussurrò al mio orecchio, ammaliato
dalla mia bellezza.
Io lo
abbracciai forte.
Joe si
voltò dall’altra parte disgustato.
“Allora
vogliamo andare sì o no??” domandò uscendo dalla porta con Giulia.
Io e Kev ci
staccammo.
“Sì..
andiamo. Dobbiamo incontrarci ancora con vostro fratello e Mary…” ricordai
sistemandomi vanitosamente i capelli.
“Allora
sbrighiamoci…!” e così dicendo Kevin chiuse la porta di casa Jonas a chiave e
ci avviammo verso la sua vecchia SUV nera.
La
Hollywood Records ci stava aspettando.
Spero
non sia stato un capitolo noioso e schifoso. In tal caso scusatemi. Ripeto che Non
sto tanto bene e il mio cervello non connette più!!
Voglio
informarvi che mi farebbe molto piacere
se leggeste anche la mia storia sulla saga di Twilight intitolata : The Skin Of A Killer e mi diceste cosa ne pensate.
Sarei
molto contenta di leggere le vostre impressioni. Anche per sapere se devo
continuarla o meno.
Con
questo vi saluto.
Grazie.
Coco2
PS:
Oggi altra puntata dei JONAS alle 18.55! Miticooo! xD
Sono vivaa! Ragazze non
vi preoccupate! Non sono riuscita ad aggiornare perché x due settimane ho avuto
un Casino di verifiche! (casino con la C maiuscola!)
Aiuto! Adesso sono
morta! Mi voglio godere questa domenica per bene… perché dopo riprenderò con la
scuola… *me triste*
Scusate ma non posso
ringraziarvi una ad una!
Lo farò la prox
volta! Promesso!
Comunque questo
capitolo è per tutte voi che seguite la mia fan fiction!
Vi voglio un mondo
di bene!
Davvero! Siete speciali
e le vostre recensioni contano molto x me!
Un bacio a tutte e
in particolare alla mia Mon Amour!! <3
Coco2
Il sole splendeva alto nel cielo azzurro di Hollywood.
Quel giorno sarebbe stato un giorno semplicemente perfetto. Unico.
Importante.
La vecchia SUV nera di Kevin si parcheggiò curvando davanti
ad un immenso palazzo. Un grattacielo infinito.
Le cui porte d’ingresso erano il doppio rispetto a quelle di
un palazzo normale e le finestre sembravano altri piccoli grattacieli. Lunghi,
stretti e a specchio.
Dalla porta d’ingresso principale (quella più grossa9 si
stendeva un’enorme scalinata di tanti piccoli gradini di marmo bianco in ordine
crescente che finivano proprio davanti alla macchina, dalla quale noi eravamo
già scesi per ammirare in religioso silenzio quello straordinario spettacolo
davanti ai nostri occhi.
Era bellissimo.
“Ohh… My… God…!” balbettai stupita giusto per avvertire gli
altri che ero ancora viva, lasciando delicatamente la mano di Kevin.
Giulia fece lo stesso con Joe, ispirando ed espirando
lentamente l’aria fresca di Hollywood.
“Ragazze… eccoci qua!” sbottò d’improvviso Joe. Fu il primo
a rompere il silenzio di stupore che si era creato.
“Oddio…mi…mi…mancano le parole per esprimermi…!” balbettai
senza staccare lo sguardo da quel gigantesco portone d’ingresso. Il portone
della Hollywood Records.
“Già.. fa questo effetto!” ribadì Kevin e mi riprese la
mano, cercando disperatamente di farmi ragionare.
“Giulia? Tu che ne dici? Non hai ancora aperto bocca da
quando siamo qui ad Hollywood!” chiese Joe preoccupandosi fissando la sua
ragazza ansimante. Giulia fece un respiro profondo. Distaccò per brevi secondi
lo sguardo dal palazzo per abbracciare dolcemente Joe. Poi ritornò a fissarlo
eccitata.
“Diiiio Joe! Sono così felice!! È tutto stupendo qui ad
Hollywood! Non vedo l’ora di entrare… ma.. ho… ho anche un po’ di paura…” confessò
alla fine la ragazza. Joe sorrise rassicurandola.
“Dai forza! Andrà sicuramente tutto benone!” disse Joe accarezzandole
la guancia.
Giulia non rispose. Io la fissai preoccupata.
“Ma… in effetti…Giulia ha ragione… anche io ho paura! E se
non riusciremo a cantare davanti al produttore della Hollywood Records??” avevo
mille pensieri che in quel momento mi tormentavano.
E se non ce l’avremmo fatta?
La paura mi travolse.
Kevin si posizionò davanti a me, con scatto fulmineo. Mi avvolse
la testa con le sue mani calde. L’alzò leggermente, giusto quel tanto che
serviva per riuscirci a guardare negli occhi.
“Ellie, ti prego. Ascoltami bene. Le MEG Girls ce la
faranno, chiaro? Siete bravissime, avete talento e un futuro alle vostre
spalle. I Jonas saranno a vostra disposizione, vi seguiremo e vi daremo tutto
quel che serve. Siamo venuti fin qui perché voi possiate realizzare tutto
questo, ma soprattutto perché la storia dei paparazzi possa tornare alla
normalità o quasi. Non dovete avere paura. Voi ce la farete. Ne sono sicuro. E poi
ci sono io qui vicino a te. Non ti lascerò sola. Devi solo crederci…” mi disse
calmo Kevin.
Io abbassai lo sguardo. Kevin aveva ragione. Dovevo solo
crederci. A che cosa serviva in quel momento avere paura?
“Ok Kev…adesso mi sto tranquillizzando…più meno… grazie…”lo
abbracciai.
Lui mi strinse forte a sé.
“Sempre a tua disposizione amore!” sussurrò al mio orecchio.
“Ehm ehm! Scusate se disturbiamo questo
momento amoroso ma… sapete com’è… l’Hollywood Records ci aspetta!”disse
ironicamente Joe.
Giulia rise.
“Ok..Ok…” risposi staccandomi di malavoglia da Kevin.
“Ellie..? Mary e Nick non sono ancora arrivati?!” si stupì
Giulia.
“…è vero…” osservai. Ma proprio in quel preciso istante una
Mustang argento si parcheggiò di fianco alla SUV nera.
Dalla macchina ne uscì Nick, vestito con dei normalissimi
jeans neri e una camicia leggera, e Mary, indossava delle Converse con una
gonna di jeans e una maglietta brillanti nata con la scritta : I Love
Hollywood!
Appena la vidi mi misi a ridere.
“Hai scelto proprio la maglietta giusta per l’occasione… eh
Mary?” dissi venendole incontro.
“Certo! Mi sembrava la più adatta…” rispose prontamente Mary
dandosi delle arie.
Giulia sorrise e abbracciò la sua amica.
Io abbracciai Nick.
“Allora? Siete pronte?” mi domandò
“Prontissime!!” risposi con tutta l’eccitazione che avevo
addosso.
“Cavolo! L’Hollywood Records è enorme!!” si stupì Mary.
“Già.. ma non facciamoci scoraggiare!” la intimorì.
“Hey Nicky… portato il registratore?” domandò Joe al
fratello minore.
“Eccolo qui!” esclamò Nick contento, estraendolo dalla tasca
dei jeans.
“Perfetto! È tutto pronto! Si parte!” e così dicendo Joe entrò
dentro a quell’edificio, accompagnato dai suoi fratelli.
Le MEG Girls restarono un momento a contemplare in silenzio
il palazzo. Senza muoversi.
Avevamo tutte e tre un po’ di paura, ma sapevamo che i Jonas
contavano su di noi. Noi ce l’avremmo fatta quel giorno.
Ci scambiammo un’occhiata di incoraggiamento ed entrammo
senza esitare.
Come aveva detto Kevin, basta solo crederci.
Raggiungemmo i nostri Jonas.
L’Hollywood Records era immensa.
Appena all’entrata vi era un lungo tappeto rosso (proprio
tipico Hollywoodiano) che conduceva fino ad una porta. Le pareti di marmo erano
ricoperte da dischi di platino di artisti di tutte le epoche e in fondo sulla
parete principale c’era un grosso quadro che ritraeva in modo stilizzato un
musicista che suonava una tromba d’oro.
Poi la scala d’ingresso si divideva in due parti. Una rampa
di scale a est e un’altra a ovest rispetto alla porta principale, che doveva
essere molto probabilmente il punto informazioni.
“Seguiteci ragazze… ormai conosciamo l’ Hollywood Records
come le nostre tasche!” scherzò Kevin e tutti insieme salimmo la rampa di scale
est, che ci portarono al piano superiore: le sale registrazioni.
“Hey George!!” salutò Joe.
George si trovava davanti ad una delle tante porte socchiuse
delle sale di registrazioni e probabilmente stava aspettando qualcuno.
Era un uomo d’età. Non molto alto, corporatura robusta,
capelli bianchi come la neve e una faccia paffutella, dall’aspetto simpatico.
Appena vide i tre fratelli rock star un sorriso di stupore e
di gioia gli si stampò subito in bocca.
“Ragazzi!! Come sono felice di vedervi!! Come state??”
domandò abbracciando forte ogni Jonas.
“Bene bene George… ce la caviamo…” rispose sorridendo Joe.
“…e comunque non ci vediamo dal nostro ultimo album se non
mi sbaglio… da un mese!” aggiunse Kevin.
“ Sì sì… da un mese… Lines, Vines and Trying Times è stato un successone!! Splendidi ragazzi!
Splendidi! Sono fiero di essere il vostro produttore!” gridò di gioia George.
“Grazie mille George…” disse leggermente imbarazzato Nick.
“Allora… che ci fate qui? Non ditemi che avete già in mente
il vostro prossimo album! Perché se no siete veramente incredibili!!” esclamò
George ridendo.
“No,no… non si tratta di noi George ma.. di loro…” disse Joe
indicandoci. Il produttore rimase sorpreso.
Io, Giulia e Mary, che fino a quel momento eravamo rimaste
in silenzio, facemmo lentamente un passo in avanti.
“Piacere… io sono Ellie…” mi presentai per prima a George,
stringendogli la mano. Lui mi fissò interessato.
“Io invece sono Mary…” si presentò a sua volta. George le
strinse la mano.
“io sono Giulia…”
“Molto piacere ragazze…lieto veramente di conoscervi…quindi
voi suppongo siate le fidanzate dei Jonas Brothers, giusto?” domandò
interessato.
Noi non rispondemmo. Ci faceva uno strano effetto sentirci
dire : le fidanzate dei Jonas Brothers…
“Sì.. loro sono le nostre fidanzate…” risposero i Jonas
vedendoci in difficoltà.
“Ok.. ho capito.” Disse sorridendo George.
“Ecco…loro sono bravissime… Ellie suona il pianoforte e ha
una voce incredibile…” spiegò Kevin.
Io arrossì leggermente.
“…Mary suona benissimo il violino ed è molto intonata…”
Mary sussurrò al mio orecchio un : - modestamente-
Kevin riprese.
“.. e infine Giulia suona da 6 anni chitarra ed è molto
brava a cantare in coro…” concluse Kev.
Giulia sorrise.
“Abbiamo scoperto il loro talento proprio un mese fa a casa
nostra… sono davvero brave George…!” aggiunse Nick fissando il suo produttore
discografico che stava riflettendo.
George si dimostrò subito molto interessato nei nostri
confronti.
“Beh… mi sembrate delle brave ragazze.. proprio come i Jonas…avete
portato una registrazione con qualche brano che avete composto?” domandò
rivolgendosi a noi.
“Sì, certo…” sbottai.
“Abbiamo composto un album intero con l’aiuto dei Jonas…”
disse Mary contenta, togliendo dalle mani del suo ragazzo il piccolo
registratore e porgendolo a George.
“Wow! Sorprendente! In così pochi giorni un intero
album??... mmmmhh… mi piacete…” borbottò George sorridendo per l’ennesima
volta.
Io mi sentii più sollevata.
I ragazzi ci fissarono compiaciuti.
“Allora… andiamo nel mio studio! Non credo che sia proprio
il posto più adatto discuterne qui in corridoio! Ma prima.. volete qualcosa?
Caffè, del The, biscotti…”
“No,no… grazie lo stesso!” rispose Giulia.
“Ok… seguitemi…” e così dicendo George percorse tutto il
lunghissimo corridoio, entrando infine nel suo piccolissimo studio.
“Sedetevi pure su queste poltrone…” ci informò cortesemente
George.
Io, Giulia e Mary ci sedemmo su delle poltroncine. I Jonas
su delle sedie normali.
Il produttore della Hollywood Records prese il registratore
e lo collegò ad uno stereo molto strano. Poi lo accese.
Il silenzio di tensione che si era creato nella stanza fu
coperto dalle voce melodiche delle MEG Girls e un pianoforte di sottofondo.
Io mi riconobbi subito nella canzone, e arrossì. Lo stesso
fecero Giulia e Mary.
I Jonas ascoltavano il brano molto attentamente.
Le voci smisero di cantare dopo circa 2 minuti e la canzone
finì con un accordo acuto del pianoforte.
Ritornò il silenzio. Ma fu spezzato poco dopo da George che
applaudì.
Anche i Jonas applaudirono.
Mary allora si alzò dalla poltrona e fece un mezzo inchino,
io sorrisi.
“Brave, brave brave! Avete veramente un talento eccezionale!
Complimenti! Mi piacete molto ragazze! Anche soltanto ascoltando questa
canzone!... e bravissima Ellie! Questa canzone l’hai suonata tutta tu al
pianoforte! sei veramente brava!” si complimentò George applaudendo ancora.
“Grazie mille…” risposi incrociando lo sguardo felice di Kevin.
“Ok ragazze…qual è il nome della band?” ci chiese George.
“Le MEG Girls!” rispondemmo in coro.
“Ok.. MEG Girls…perfetto! Siete senz’altro dentro! Benvenute
alla Hollywood Records!! Adesso devo informare anche gli altri miei colleghi
ovviamente…e finirò dopo di ascoltare le vostre splendidi canzoni…intanto i
Jonas possono farvi fare un giro per la Hollywood… ci vediamo tra due ore qui
nel mio studio, così facciamo delle prove in sala registrazioni…” disse tutto d’un
fiato George e, con il registratore in mano, si alzò e uscì.
Presto il silenzio di tensione che regnava nello studio del
produttore fu sostituito a grida di gioia.
“Siiii!!! Ce l’abbiamo fatta!! Avete visto??” gridai
entusiasta e Kevin mi baciò.
“Siete state grandi!” disse Joe abbracciando Giulia che non
si reggeva quasi più in piedi.
“Oddio! Sono felicissima! Siamo una band!!” gridò Mary
saltando dalla gioia.
“Ragazze siete state ingaggiate finalmente dalla nostra casa
discografica! Che diventerà anche la vostra!” disse contento Nick.
“Non ci credo ancora!” esclamai.
“E adesso vi dobbiamo far vedere tutta l’Hollywood Records…
quindi preparatevi perché è immensa!” ci informò Joe.
Uscimmo dallo studio e ci dirigemmo verso i piani inferiori.
Il cuore mi batteva all’impazzata.
Saremmo presto diventate delle star.
L’Hollywood Records ci aveva ingaggiate e i Jonas Brothers
sarebbero stati sempre al nostro fianco.
Ci ho pensato a lungo e Vi posso solo dire che sono indecisa a
far finire Io E I Jonas Brothers tra 4 o 5 capitoli…
Ma notizia più sconvolgente : e che non so se fare un continuo o
iniziare un’altra storia completamente diversa!…
Mi serve il vostro parere girls! Quindi recensitemi vi prego!
Anche perché ho visto anche che le recensioni stanno calando…
*me molto triste x questo*
Perciò mi sono resa conto che la mia storia non sta piacendo
molto…
Vi chiedo solo questo… Devo continuare e fare un seguito?
Valuterò cosa fare dalle vostre recensioni e giudizi… recensite
recensite recensite!
Adesso, come avevo promesso nello scorso capitolo, passo ai
ringraziamenti:
- jeeeeee :Tesorooo! Mi fai davvero contenta ogni volta che leggo una tua
recensione! Davvero! Le Meg Girls finalmente sono state ingaggiate… già già… e
quindi siamo quasi al termine della mia storia…
Mi serve un tuo giudizio e consiglio se continuare o no…! Per me
conta moltissimo il tuo parere!
Ora ti lascio al capitolo! Baciii!!!
-Mon Amour :Ciaooo!!!! Maggiee! Domani ci vediamoo! Allora allora allora… Ti
chiamo io! Tieni acceso il cell! Secondo me verso le 3 del pomeriggio siamo in
centro… ma non ti assicuro niente! Dipende come gli gira al mio prof … e
soprattutto cosa ha in mente!
Spero vivamente di incontrarti però…! Anche tu mi devi dire se
continuare la storia e fare il seguito o iniziarne una nuovissima di zecca!xD
Perché non riesco in pratica più a leggere e tanto meno a scrivere ff! Il mio
tempo è veramente limitato! L Va beh…
Cercherò di dedicarmi almeno 40 minuti al giorno solo per leggere o scrivere
storie!xD Sìsì.. Ora smetto di blaterare( come dice mia nonna..xD) e Ti lascio
al capitolo.. spero ti piaccia…! Baci baci! Ti voglio tantotanto tanto tanto tanto tanto tanto bene!
Bye!
-jonas_princess : Heilà!! Mi stai continuando a seguire
ed io sono veramente felice di questo! **
Spero leggerai anche quest’altro capitolo… non è lunghissimo, lo
so… ma non ho avuto tempo di scriverlo domenica e per la fretta mi sono ridotta
a questo!xD
Dimmi anche che cosa ne pensi sul fatto di continuare o no la
storia! Te ne sarei grata se mi daresti un consiglio… con ciò… ti lascio al
capitolo! Baciii!
Era da due settimane che
andava avanti così.
George mi fissava con uno
sguardo indagatore. Da quando avevo fatto conoscenza con lui mi sentivo
piuttosto turbata dalle sue occhiate improvvise e sguardi eloquenti.
Io ovviamente facevo finta di
niente e rimanevo indifferente, ma più i giorni passavano, più le sue occhiate
si facevano sempre più taglienti. Tanto che anche Mary e Giulia se ne erano
accorte e mi avevano detto e ripetuto più di una volta che per loro non era
niente di cui allertarsi e che George fissava comunque un po’ tutte. Loro
sostenevano che era il suo modo di fare e ci fissava anche perché ci ammirava
per il nostro talento e voleva approfondire ancora di più la nostra conoscenza
dato che era diventato il nostro produttore. Ma a me non sembrava proprio così.
Certo, George fissava un po’ tutte e questo era vero, ma quando il suo sguardo
ricadeva su di me, allora assumeva un altro aspetto. Un aspetto che non avevo
mai visto prima. Diventava di pietra e si incantava a fissare il mio volto,
quasi spaventato.
Certe volte, quando mi
trovavo sola in sala per aspettare Mary e Giulia, lui mi spiava. Cioè.. non so
se mi spiava davvero, ma secondo me era proprio sul punto di farlo. Si metteva
davanti alla porta della sala e dopo avermi salutata ricominciava a fissarmi.
Dopo pochi minuti usava la scusa che doveva andare in bagno, oppure che doveva
lavorare con altre persone e se ne andava con passo felpato. Io rimanevo sempre
sola nella stanza con i miei pensieri che mi tormentavano. E lui quando poi
ritornava entrava nella sala di fianco alla mia e senza farsi vedere mi
controllava.
George era un uomo
simpatico, in gamba e gentile. Ma c’era qualcosa in lui che mi spaventava.
Le sue occhiate improvvise,
i suoi sguardi eloquenti e certe volte investigatori, il suo modo freddo con
cui si comportava con me. Erano tutte cose strane, che mi terrorizzavano.
Con le mie amiche, si vedeva
benissimo, si comportava in modo diverso. Era molto più aperto, formale e
scherzava in continuazione. Arrivavo io e tutta questa atmosfera gioiosa si
spegneva e le sue occhiate quasi taglienti mi perforavano l’anima.
Con Mary e Giulia era
inutile parlare di tutto questo, perché continuavano a sostenere la loro idea
della “conoscenza” e del “nostro talento” oppure “è un suo modo di fare”.
Quindi non potevo
assolutamente contare su di loro, sul loro appoggio sia fisico che mentale.
Volevo tanto parlarne con il
mio Kevin. Ma non volevo creargli l’ennesimo problema. Era già pieno di
problemi fino al collo.
Fra poco lui e i suoi
fratelli dovevano partire per il tour mondiale e a lui non gli andava giù, come
d’altronde neanche a me, l’idea di dovermi lasciare e partire. Inoltre era
stato convocato più di una volta dalla preside della scuola di Frankie perché
suo fratello minore aveva preso a pugni un suo compagno. Kevin poi voleva
comporre tutte le canzoni delle MEG Girls nonostante io gli avessi detto che
potevamo cavarcela anche da sole e che era troppo impegnato per farlo. Poi
tutte le interviste prima del Tour, le foto e le prove….Kevin era distrutto.
Il tempo per vederci era
minimo. Anche io con le ragazze dovevo provare.
George voleva finire di
incidere il nostro cd a fine mese. Quindi dovevamo impegnarci al massimo perché
mancava poco.
La paura di perdere Kevin si
avvicinava, mentre lui invece si stava allontanando sempre di più.
Rimanevo pomeriggi sola
chiusa in camera. A scrivere canzoni e a piangere allo stesso tempo.
Ripensando al passato, al
presente… e al mio futuro. Che cosa mi avrebbero preservato ancora?
I giorni passavano… la
solitudine si faceva sentire. Lasciava segni sempre più evidenti.
E lui mi mancava
terribilmente.
Un bel sabato pomeriggio
presi l’iniziativa e decisi di chiamare Kevin, pregando in tutte le lingue del
mondo che non avesse spento il cellulare.
Volevo passare un po’ di
tempo con lui. Ne avevo la necessità. Dovevo vederlo.
Fortunatamente Kevin
rispose.
“Amore!!! Sono a fare le
provecon i miei fratelli e mio padre…
quanto mi manchi, Ellie!! Tutto bene? E alla Hollywood??”
Sentire la sua voce per me
era un sollievo. Una speranza di vita. Mi faceva capire perché stavo facendo
tutto questo, perché esistevo veramente.
Trattenni a stento le
lacrime di gioia.
“Kev!!! Oddio! Che bello
sentirti! Qui va tutto bene…” mentii spudoratamente “…e anche alla Hollywood
tutto ok. George vuole far uscire il nostro cd a fine mese…” quando nominai il
nome del mio produttore rabbrividii.
“Davvero??? Ma è grandioso
amore! Peccato solo che… che.. non ci sarò… sai partiamo per …il Tour…” la sua
voce si fece un sussurro. L’ultima parola gli morì in gola.
Per dei secondi nessuno dei
due parlò più.
Poi all’improvviso sentii la
voce di Paul dall’altra parte del cellulare gridare : “ Hey Kevin! Avanti
dobbiamo continuare! Abbiamo poco tempo a disposizione per provare e non c’è
neanche un secondo da perdere!”
Una lacrima mi scese
lentamente dall’angolo dell’occhio, rigandomi la guancia.
“Scusami Ellie… Io… devo
andare… ma ti prometto che prima di partire per il Tour ci vediamo! Te lo
prometto!Ne sono certo amore! Ti amo e lo sai…” disse in un sussurro.
Io rimasi zitta. Le lacrime
stavano aumentando.
“Ellie??” Si preoccupò Kevin
sentendo silenzio.
Cercai di formulare una
domanda sensata e di non farmi scoprire da Kevin che stavo per scoppiare in lacrime.
Respirai a fondo.
“Ah…. Quindi oggi… oggi..
tu… non sei libero allora?” Domandai mormorando l’ultima parola in un rumoroso
singhiozzo.
Kevin si accorse subito che
stavo iniziando a piangere.
“Ellie… no ti prego!” mi
supplicò lui.” Dai Ellie! Oggi no…mi dispiace moltissimo… non sono libero… lo
sai.. ma ci vedremo! Stai tranquilla! Perché io ti voglio vedere!.. hai
capito?”
“Sì… sì… anche… anche …anche
io Kev…” Cercai di non farmi sentire piangere dai miei, nonostante la porta della
mia camera fosse chiusa a chiave, il mio pianto era acuto e straziante.
“Ellie così mi fai
preoccupare! Lo sai come sono! Ti prego … adesso calmati! Respira
profondamente…” mi disse allarmandosi.
Provai a respirare, ma
l’aria inspirata dal naso mi si bloccò in gola.
“non ce la faccio Kev… io…
non ce la faccio…” e così dicendo mi rannicchiai sul letto presa dal totale
sconforto.
“Kevin santo cielo! Non lo
ripeto più!” era Paul che gridava ancora dall’altra parte del cellulare.
Stavolta però si stava iniziando veramente ad arrabbiare.
“Dio Amore! Non piangere! Ti
prego! Lo sai che sono sempre vicino a te… in qualsiasi momento…” mi disse
cercando invano di confortarmi.
-vorrei poterti credere,
Kev…- pensai asciugandomi la guancia bagnata.
“Ellie! Ci vedremo! Sicuro!
Scusami… ma adesso devo andare… mio padre si sta proprio per arrabbiare… amore
ti amo! Ti amo tantissimo! E ti prego! Non piangere!” mi disse compassionevole
ma allo stesso tempo ansioso di chiudere la conversazione.
“Kevin…” sussurrai “Anche io
ti am…” ma non feci in tempo a pronunciare tutta la frase che cadde la linea.
“Pronto?? Kevin ti prego!
Rispondimi! Pronto??”
Ma non ottenni nessuna
risposta. Il mio solito sfondo celeste apparve sullo schermo del cellulare con quell’ odiosa scritta chiamata
terminata.
Se ne era andata la linea.
Rimasi rannicchiata sul
letto nella stessa posizione di prima, ancora con il cellulare vicino
all’orecchio sperando che Kevin mi richiamasse.
Aspettai speranzosa per un
minuto.
2 minuti.
- tanto adesso mi richiama…
lui odia le conversazioni lasciate a metà..- pensai
6 minuti.
-.. e… e poi gli stavo
dicendo ti amo… quindi mi dovrà per forza richiamare…-
10 minuti.
- Comunque adesso mi chiama
sicuro… starà litigando con suo padre magari ma…avrà vinto lui!-
25 minuti.
- Kev… adesso.. adesso… mi
chiama… lui mi ama…non mi lascia mai da sola…lui mi ama…- raccolsi con il dito
una lacrima vagante per la guancia.
Il tempo passava, ma Kevin
non si fece vivo.
Aspettai delle ore… ma
niente. Era inutile.
Piansi di nuovo.
Questa volta non riuscivo
più a fermarmi.
Kevin non mi avrebbe mai
abbandonata, questo lo sapevo. Ma io volevo solo passare un pomeriggio insieme
a lui perché sentivo tantissimo la sua mancanza e non volevo rimanere sola… era
chiedere veramente troppo?
Mi sentivo abbandonata da
tutti.
Ripensai a George. E mi
rimisi a piangere ininterrottamente.
Ripensai alle mie amiche
Mary e Giulia che non potevano aiutarmi. Perché erano partite quel giorno per
la montagna, lasciandomi sola.
Ripensai ai miei genitori.
Loro non sapevano proprio niente di quel che stava accadendo e di quel che era
accaduto. Non mi avrebbero potuto proteggere in tutti i casi. Non se ne erano mai
fregati così tanto della mia vita… forse non mi volevano neanche bene...
Tremai al sol pensiero.
Ero sola, abbandonata da
tutti e mi sentivo anche una mancanza d’affetto.
Mancanza d’affetto da parte
dei miei… e da parte di lui. Kevin.
Cercai di calmarmi e
ripensai alle parole di Kevin.
- prima che lui parta per il
Tour ci rivedremo… me l’ha promesso… dobbiamo vederci…- pensai sfogliando un
album fotografico che ritraeva me e Kevin abbracciati.
Bei ricordi quelli. Bei
tempi. Quando c’eravamo solo io e lui. Nient’altro.
- perché io lo amo…lo amo
più della mia stessa vita… e… so che anche lui mi ama…e non mi abbandonerà
mai…-
Così dicendo mi misi al
pianoforte per sfogarmi e passai il più brutto pomeriggio della mia vita.
Rieccomiii ragazze!!! Dopo una
lunghissima e straziante settimana d’inferno! Mamma mia! Meglio scordarsela!
Allora allora allora… sarò breve!
Innanzitutto volevo scusarmi se aggiorno
così tardi! Ma ho troppi impegni! Troppi troppi davvero!
Seconda cosa :
questo è l’ultimo capitolo prima delle vacanze natalizie, perché proprio domani
parto per la Puglia dai miei nonni e parenti e non avrò purtroppo il computer! *faccina
triste e disperata*
Riprenderò a Gennaio.
Terza cosa : è
un capitolo molto corto…lo so. Ma con un colpo di scena che vi farà rimanere
sicuramente con il fiato sospeso!xD
Ringrazio tutte voi che mi recensite:
Mon Amour, Jeeeeee, jonas_princess, gatta stracciatella, BENNYY.
E tutte voi che mi tenete nei preferiti :
alice brendon cullen,
BENNYY,
ff dipendente,
gatta
stracciatella,
JonasBrothersFan,
jonas_
princess,
Maggie
Lullaby,
PrInCeSs
MaLfOy,
shadowhuntersNihal
e tutte voi che mi tenete nelle
seguite invece! Grazie grazie grazie!!
102 luna,
BENNYY,
Crazy_Me,
flavy 624,
gatta stracciatella.
Vi adoro! A tutte quante!!
Spero che anche in questo capitolo
recensirete.. e spero che vi piaccia!
Scusate ma vado di fretta…
Vi auguro a tutte voi un Buon Natale!!! Merry
Christmas!
Perché siete veramente stupende! E ve lo
meritate!! :D vi amo ragazze!
Un Bacio!!!! Grazie mille perché mi
seguite ancora!
Coco2
Passai dei
giorni infernali.
Senza Kevin
la mia vita non aveva proprio un senso.
Senza un
appoggio morale dalle mie amiche.
Senza i
miei genitori. Assenti del tutto.
Mi sentivo
sola.
Ma cosa
ancora più orribile, mi sentivo abbandonata come un povero cane indifeso e
dimenticata da tutti. Le mie giornate erano sempre uguali. E monotone.
Al mattino
andavo a provare alla Hollywood fino alle 2 del
pomeriggio, poi ritornavo a casa e mi mettevo a fare i compiti e alla sera o
suonavo il pianoforte o piangevo nel letto.
E anche il
rapporto con George nei giorni non migliorò. Per niente.
Quell’uomo
mi metteva paura. Con le sue occhiate e i suoi sguardi indagatori. Con la sua
presenza vicino a me.
Ma un
giorno tutto questo cambiò.
Un bel
sabato mattina arrivata alla Hollywood trovai
stranamente George seduto davanti alla sala prove ad aspettarmi.
Giulia e
Mary non erano ancora arrivate.
Lui mi
fissò di sottecchi, ma con uno sguardo diverso dal solito.
Uno sguardo
spaventato.
Feci finta
di niente e gli passai davanti, ma a metà strada lui si alzò dalla sedia con un
rapido scatto e gridò forte il mio nome.
“Ellie!” disse
deciso.
Mi fermai
di colpo.
Rabbrividii
leggermente.
Mi girai
per guardarlo negli occhi. Lui avanzò piano verso di me.
In quel
momento c’eravamo solo io e George. Nient’altro. Come volevo che ci fosse Kevin
vicino a me in quel preciso momento. Almeno lui mi avrebbe confortata e portata
via.
Ma non c’era
e nessuno mi portò via in quell’istante
.
Solo allora
mi accorsi che i principi azzurri non esistono nella realtà, non ti proteggono
e non possono essere sempre presenti.
“Ellie…”
ripeté abbassando il tono di voce. Stavolta però abbassò lo sguardo quando si
ritrovò a faccia a faccia con me.
Io rimasi
zitta. Che dovevo dire se non – per caso mi odi?- oppure- lo sai che mi stai
fissando da 3 settimane?- o anche –mi fai veramente paura, sei la causa di
tutto questo…-
George fece
un grosso respiro prima di iniziare a parlare. E questo non mi piacque tanto.
“Ellie… io…
noi dobbiamo parlare…” disse deciso, ma allo stesso tempo con la voce tremante.
Adesso era
lui che aveva paura?? Ed io cosa dovevo dire allora? Che avevo fatto di
sbagliato?
“o..ok…”
risposi con un filo di voce. Quell’uomo che era tanto apprezzato dai Jonas e
dalle mie amiche si stava trasformando nel mio incubo peggiore.
“… seguimi…
parliamo nel mio studio…” e così dicendo se ne andò con passo pesante senza
neanche degnarmi di uno sguardo.
Da una
parte ero felice. Finalmente George aveva smesso di fissarmi.
Ma dall’altra
ero terrorizzata più di prima. Perché si stava comportando in questo modo ora? Che
gli avevo fatto?
Mi limitai
a seguirlo nel suo studio.
Camminando ripensai
a Kevin e al suo modo socievole e scherzoso che aveva con George, così come
anche Giulia e Mary si comportavano con lui. Perché con me lui non si apriva?
Mi ero
sempre ritenuta una ragazza socievole e altruista, che ci sapeva fare con le
persone insomma.
Ma… con
George era diverso. Lui non si apriva con me. E nemmeno io allora ero costretta
ad aprirmi con lui.
Seguii il
mio produttore per tutto un lungo corridoio, poi entrai nel suo grande studio
dove lo trovai in piedi davanti alla scrivania, con le spalle girate verso il
muro.
Io mi
sedetti su una poltrona in silenzio.
“Lo so che
mi sto comportando con te in un modo osceno... insomma brutto…” iniziò a dirmi acquistando
una padronanza incredibile di autocontrollo.
Poi si
fermò per vedere se stavo seguendo il suo discorso che aveva iniziato.
“Già…” fu
tutto quel che riuscii a dire. Ma in quella parola c’era tutto il mio disprezzo
e la rabbia che provavo verso quell’uomo.
“Lo so.. ma… c’è un motivo …” si fermò di nuovo.
- Un
motivo!!! E meno male!- pensai dentro di me.
“Quale
sarebbe allora questo motivo, George?” mormorai. Ero stufa di aspettare. Insomma,
avevo aspetto 3 settimane per sapere quale fosse questo benedetto motivo. Ora finalmente
me lo voleva dire.
Non ci
sarebbero state obiezioni.
“Vedi
Ellie, non ti ho parlato… o per lo meno l’ho fatto solo quando eri con Kevin.. solo perché ero imbarazzato.” E così dicendo si decise a
voltarsi.
-imbarazzato??
Lui?!?- pensai.
“Imbarazzato?... ma.. insomma.. dovrei essere io imbarazzata piuttosto
perch..”
“Sì so
anche questo… perché ti fisso… e giustamente ti dà fastidio…” sbottò
interrompendo la mia frase.
Io ammutolii.
Quell’uomo
era veramente strano. E allo stesso tempo incredibile.
“Ma la
ragione del mio imbarazzo nasce da un fatto ben preciso Ellie… ben preciso…” si
girò di nuovo, questa volta abbassò la testa. Era afflitto e aveva sul volto un’espressione
da cane bastonato.
Io ero
stufa di aspettare. Volevo sapere il motivo, anzi.. dovevo
sapere il motivo del suo comportamento.
Decisi allora
con tutta la grinta che avevo di chiederglielo.
“Insomma
George che cosa c’è che non va da più di 3 settimane? Me lo
vuoi dire santo cielo??” domandai alzando leggermente il tono della voce.
Forse avevo
esagerato.
Non mi ero
mai comportata così. che mi stava succedendo?
Mi resi
solo dopo conto del mio sbalzo d’umore e ritornai a fissare il pavimento, rossa in volto dalla vergogna.
“Scusa…”
sussurrai.
“No…non
devi scusarti… hai il pieno diritto di sapere cosa c’è che non va tra noi due
Ellie…” rispose.
Ci fu un
attimo di silenzio.
“riguarda Kevin
per caso?” domandai cercando di far vedere che ero calma.
“No…”
borbottò e sorrise “Nono.. i Jonas non sono la causa di tutto questo…”
“Allora
forse… forse mi odi?” chiesi azzardando.
Lui smise
improvvisamente di ridere.
“Odiarti? Io… io… non ti odio, Ellie… non ti odio… non posso odiarti!” esclamò
serio.
Io rimasi un attimo perplessa e stupita.
“Che… che
significa non puoi??” domandai incuriosendomi.
Era una
conversazione quella o un indovinello?
George
allora si girò e si avvicinò a me.
Mi guardò
dritto nei miei occhi castani perforandomi l’anima.
Io lo
guardai nei suoi occhi castani. Mi accorsi solo in quel momento che erano molto
simili ai miei, sia come forma che come colore.
Ma non ci
badai… coincidenze! Capitano…
Poi George
mi prese delicatamente le mani e me le strinse forte.
Come se si
stava preparando per dirmi una cosa brutta e subito dopo mi dovesse confortare.
Chiuse un
attimo gli occhi. Poi li riaprì.
Mi accorsi
che aveva preso anche un bel respiro prima di iniziare a parlare.
“Nessuno sa
niente… neanche il tuo Kevin o le tue amiche… forse solo i tuoi genitori...solo loro…” e a quelle ultime parole si rattristì.
Io era
confusa. E avevo paura.
“Che.. che cosa centrano adesso i miei genitori George?”
domandai. La voce mi stava tremando e il cuore mi batteva forte nel petto.
Silenzio.
“Centrano.
Eccome se centrano…” farfugliò George.
Stavo per
ribattere ma lui mi fermò.
“Ellie… io
sono tuo padre!” esclamò con voce piena d’angoscia e di tristezza.
Indietreggiai
piano, spaventata. E poi non capii più niente.
Riiieccomii!! Dopo
delle splendide vacanze natalizie!!*-* A Lecce scusatemi non avevo Internet
perciò non ho potuto aggiornare! Scusatemiiiii!!
Non ho potuto neanche recensire nessuno!!! Già... un posto dimenticato da Dio!xD
Ma
adesso sono ritornata!! E preparatevi con le
mie splendidi recensioni!xDD
Speriamo che questo 2010 sia veramente un buon anno... mah!
Ringrazio
coloro che mi hanno recensito nello scorso capitolo... vi amo! Tutte! Dalla
prima all’ultima! :
BENNYY :Ciaoo!! Grazie per aver recensito! Lo so… è stato un
vero colpo di scena… aspettatevene un altro in questo capitolo! E non ti
preoccupare… continuerò la storia! Baciii!!!
Ti voglio tanto bene!
Jeeeeee: amoreee!!! :D sono sempre contenta di leggere le tue recensioni!
Già... George è mio padre… ma capirai ancora meglio leggendo questo altro
capitolo!! Ti adoro come sempre! Baci!
MonAmour:MonAmour! Hihi…
hai proprio ragione! Da maniaco George si trasforma in padre di Ellie! xD
che colpo di scena! Ma ne vedrai un altro in questo capitolo!! Ti voglio anche
io tanto tantotanto […] bene! Tu non sai
quanto! Un grosso grosso
bacio! Tua MonAmour!
Tie :Hey!
Nuova mia lettrice!
Innanzitutto benvenuta! Grazie mille per la tua recensione! Anche le recensioni
mini sono sempre di mio gradimento!! Mi raccomando continua a seguirmi! Mi fa
tanto tanto piacere! Non sai
quanto! Un bacio!
Sbrodolina: Ciaooo!! Grazie mille per tutti i
complimenti che mi hai fatto! Ti adoro! Continua a seguirmi! Baci baci!
Jonas_princess: Heylà! Eccomi di nuovo qui!
Volevi sapere come andava a finire la faccenda? Beh… eccoti accontentata! Un
capitolo questo pieno di sorprese! Ti voglio bene! Grazie per la recensione e
continua così! Ciao!
Un
grazie anche a tutte quelle che tengono la mia storia tra i preferiti e le
seguite! Non mi scorderò mai di quanto siate fantastiche!
Vi
lascio al capitolo! Un bacio forte forteforte!
Mi
raccomando! Recensite in molte come nello scorso capitolo! Mi ha fatto molto
piacere! **
PS:
Kevin e Danielle si sono
sposati... sigh...me triste triste...:( MonAmour avevi proprio
ragione...I’m So Sad!
Adesso dobbiamo mettere in atto un altro nostro piano crudele... Muahahahahah!!!
Mi
sento moooooolto crudele!!
By coco2 (Scusate...ehm... sono un po’ fuori di
testa ultimamente... Babbo Natale mi ha fatto il lavaggio del cervello! xD)
“Non...non può essere... non... non è
possibile... tutto... tutto questo è... è assurdo George...tu non... non puoi essere... essere....” balbettai
terrorizzata e mi lasciai cadere pesantemente sul divano. Afflitta. Allibita.
Perplessa.
George si sedette di fianco a me. Con
aria da cane bastonato.
“Ellie... io te lo dovevo dire... e... in tutti i
casi...l’avresti saputo
comunque...”
“No che non l’avrei saputo!!”
ribattei scontrosa. Una lacrima mi rigò il viso, seguita da una serie di
singhiozzi disperati.
George mi abbracciò affettuosamente.
In quello strano abbraccio vi era tutto l’affetto e l’amore che provava per me.
Un amore strano. L’amore di un padre.
“Sì invece...lo avresti saputo dai tuoi genitori che ti hanno
adottata...” Disse George con voce tremante. Era disperato quanto me.
“No George....no! loro...
loro se ne stra fregano di
me... non mi parlano e in questo ultimo periodo in cui ho pianto quasi tutte le
notti loro sono stati del tutto assenti! Come se io non esistessi!! Io... io li
odio in effetti..Non mi
amano...” e le ultime parole mi morirono in gola.
Silenzio.
George mi fissò nei miei occhi pieni
d’angoscia.
“Hai... hai i miei stessi occhi...lo sai?” chiese sorridendo. Un
sorriso triste. Quasi Forzato.
“Sì... ci avevo fatto caso...” sussurrai e mi rimisi le mani
tra i capelli.
“Non posso crederci che sono stata
adottata...io... io non
voglio crederci, capisci? I miei genitori non mi hanno detto niente per ben 19
anni!! Sono 19 anni! Praticamente è da una vita che io ho dei genitori che non
mi vogliono bene,che non mi
appartengono! E meno che meno io non appartengo a loro!! Dio...” e così dicendo mi strofinai gli occhi per
assicurarmi che quello non fosse un sogno o un allucinazione.
Ma quella era la realtà. La dura e
pura realtà. E purtroppo la dovevo accettare così com’era.
George ascoltò il mio discorso in
silenzio. Compassionevole.
“...allora...allora è stata tutta una farsa...
già dalla mia nascita... una farsa...”
Iniziai a piangere e ripensai a tutte
quelle notti monotone in cui avevo pianto nel mio letto.
Ma adesso era un altro pianto. Non
più un pianto di solitudine e mancanza d’affetto, ma un pianto di sofferenza,
rabbia. Di dolore.
“Ascoltami Ellie... tu..
tu sei mia figlia... e lo devi accettare in qualche modo! È la verità!... io... te l’ho detto perché di
te mi fido! E mi fiderò per sempre! Perché sei una ragazza matura e
responsabile e non ti voglio nascondere niente... soprattutto se sono il tuo
produttore...” fece una
piccola pausa. “...soprattutto
se sono tuo padre...”
Quelle parole mi trafissero il cuore.
George era mio padre. Io ero stata adottata.
“Quindi sono stata adottata...” mormorai. Mio padre annuì
piano e mi strinse la mano tremante.
Sorrisi debolmente.
“Tutto questo sembra come un ultima scena drammatica di un
fottutissimo film, George! Ecco cosa sembra... ma...magari... magari è una Candid Camera invece!!forse... ci sono telecamere
nascoste..?”chiesi ironicamente.
George non rispose. Aveva anche lui
gli occhi lucidi.
“non essere stupida Ellie!... è tutto vero... non si deve scherzare con queste
cose...”
“Lo so...” sussurrai.
“Ci sono altre persone che...
insomma... sanno di questo fatto?”
“No” rispose secco mio padre “ Tranne i tuoi genitori...
nessuno...”
“Loro non sono i miei genitori!”
ringhiai “Loro non sono proprio nessuno! Sono solo dei
ciarlatani!”
“Non dire così adesso!” esclamò
arrabbiandosi George. Notai che alzò la voce, cosa molto insolita.
Io tacqui subito.
“Tu
Ellie non sai ancora niente del resto
della storia... niente! Ti ho detto il pezzo fondamentale... io sono tuo padre...
ma non sai il perché ti ho data via...perché
non ti volevo...” George strinse nervosamente i pugni.
Aveva ragione. Non sapevo ancora
proprio niente. Dovevo ascoltare come stavano veramente i fatti.
Mi alzai lentamente dal divano per
affacciarmi afflitta alla finestra dello studio di mio padre. Quel giorno era
una bella giornata. Il sole illuminava tutta Hollywood e gli uccelli
cinguettavano nel cielo. Ma questo non mi rincuorava.
“è vero... non so niente...ma se devo sapere la
verità...vorrei che tu però mi raccontassi tutto... senza tralasciare
particolari...” dissi mordendomi il labbro. In realtà non volevo più sentire
niente di niente su questa storia. Sapevo che mi avrebbe lasciata a bocca
aperta,senza fiato e mi
avrebbe addolorato ancora di più. Ma io dovevo sapere.
“allora ti dirò tutto...” rispose sospirando mio padre.
Un sospiro stanco e triste.
Appoggiai il gomito sul bordo della
finestra e mi misi in ascolto.
“ Era il 13 Febbraio del 1986 quando
io e tua madre ci sposammo..
eravamo una coppia felice. Io ero un musicista nato, suonavo il sax e il
pianoforte in una band all’epoca... proprio come i tuoi amici Jonas... e amavo la vita
spericolata, mentre tua madre, Elisa, era un’aspirante sognatrice. Scriveva
molto... infatti aveva sempre
desiderato diventare una scrittrice famosa. Era veramente sorprendente e anche
bellissima. Aveva il tuo stesso sguardo e i tuoi capelli ricci. Un corpo
perfetto ovviamente come il tuo.
Passammo il viaggio di nozze a
Seattle, il luogo di nascita di Elisa. Dopo pochi mesi decidemmo di mettere su
famiglia, proprio perchè ci
amavamo alla follia e volevamo passare il resto della nostra vita insieme...” George si bloccò e sorrise.
A quelle ultime parole pensai a Kevin
e una lacrima mi scese senza preavviso sulla guancia.
“...allora dopo 7 mesi dal
matrimonio, e precisamente il Settembre del ’86, tua madre scoprì di essere
incinta di te. Eravamo veramente felici e avevamo tantissimi progetti in testa,
per noi, per la casa... per te. Lei ti amava tanto, Ellie. Stravedeva per te e aveva promesso a sé
stessa che ti avrebbe sempre protetto. Ma devi sapere che io invece non mi
sentivo ancora pronto per avere un figlio. Avevamo soltanto 20 anni. Non ero
maturo come tua madre. Straordinario come tua madre. Ma se lei voleva un
figlio, io l’avrei accontentata...”
“... e dov’è
adesso mia madre?” domandai incuriosendomi, Ma mi pentii amaramente quando vidi
la faccia di mio padre farsi subito cupa e triste.
“Morì durante
il... il parto...” disse e
una lacrima gli scese sulla guancia. Lui si asciugò con la manica della
camicia.
Io mi sentii
l’ennesimo tuffo al cuore.
“che... che
cos..cosa?” chiesi in un
sussurro “No...” trattenni le lacrime “No...” ripetei con voce tremante.
“ Sì... il 7 Marzo del 1990 nacqui tu. Fu un parto dolorosissimo per tua
madre, tanto che i dottori volevano farla abortire all’ultimo momento. Ma lei
non volle assolutamente. Lei ti amava, Ellie
e non ti avrebbe mai fatto del male per nessun motivo al mondo. Rimase allora
sveglia per delle ore, con medicine e punture di ogni genere al midollo
spinale. Io ero sempre al suo fianco,ma
non sopportavo l’idea di vederla soffrire in quel modo. Lei aveva una grande
forza di volontà e questo la spinse a sopportare tutto...voleva vederti nascere ma...” fece una pausa per
trattenere le lacrime. Si sedette.
“... ma non andò così. Alle 11.30 di sera le vennero delle
fitte forti e quello fu il segnale che stavi per nascere. Chiamai subito il
dottore e questo volle addormentare tua madre per fare un parto cesario . All’inizio Elisa era contraria a questa idea di una anestesia totale perchè ti voleva vedere nascere,
uscire dal suo corpo. Ma il dolore divenne insopportabile e così dovette farla.
Si addormentò sussurrando il tuo nome e con un sorriso sulle labbra. Era
stranamente felice. Forse perché sapeva che avrebbe visto al suo risveglio la cosa
a cui teneva di più al mondo...”
si fermò di colpo. Stavolta le lacrime aumentarono tanto che non riuscì più a
parlare.
Io piangevo
in silenzio. Mi feci però coraggio e parlai.
“...ma... ma non si svegliò più... giusto?” chiesi
singhiozzando.
Mio padre mi
fissò angosciato.
“No...” disse in un sussurro.
“oddio.... no...” mormorai disperata.
“...dopo che nascesti i dottori ti
portarono via. Io rimasi ancora a fianco al corpo inerte della tua povera
madre. Ero fuori di testa. Il dolore mi travolse, tanto che decisi infatti di non tenerti... di darti
via!... non volevo avere la cosa più cara al mondo a cui teneva Elisa. Non ne
avevo la forza. Pensavo mi avresti portato per tutto il resto della mia vita
solo altro dolore e disperazione. Crescere un figlio poi significa avere una
grossa responsabilità, ed io non ce l’avevo. Non ce l’ho mai avuta. Così quella
notte scappai afflitto dal dolore. Scappai lontano da Seattle, lontano dalla
mia famiglia, ad Hollywood e non mi feci più sentire. Dopo anni mi ripresi e iniziai
a lavorare come produttore. Ma solo dopo parecchi e lunghissimi anni...ancora oggi non mi sono ripreso
del tutto...ma te lo dovevo dire, Ellie...”
Ci fu una
pausa di silenzio.
George smise
di piangere e mi abbracciò forte. Io cercai di calmarmi.
“Quindi.... quindi i miei genitori
adottivi... non hanno voluto dirmelo perchè
pensavano che...che poi ci sarei rimasta male e mi sarei arrabbiata con loro?”
George annuì
piano.
“Ti hanno
adottata, Ellie... dovresti
solo ringraziarli...Perché
senza di loro tu non saresti qui...” mi disse saggiamente.
“Hai ragione...”risposi.
“ Ellie... preferirei che tu non
dicessi niente aiJonas e a Kevin in particolare...
perché si arrabbierebbero molto se lo venissero a sapere...e mi odierebbero...e
poi.. beh...non voglio perdere il mio lavoro...è l’unica cosa che mi rimane...
oltre a mia figlia...” mormorò.
Questo mi
colpì molto.
“Sono...sono importante per te?” chiesi
Lui sorrise.
“Certo che lo
sei! Sei molto importante per me adesso...”
Mi venne da
piangere di nuovo, ma mi seppi contenere. Quell’uomo mi voleva davvero bene.
“Ok... giuro
che non aprirò bocca con iJonas... ma alle mie amiche posso
dirglielo?”
“Sì...a loro sì...deve rimanere però
solo tra noi 2 e loro...” rispose.
E proprio in
quel momento bussarono alla porta: erano arrivate Giulia e Mary.
Ed io mi feci
coraggio. Mi avvicinai a loro e li raccontai tutta la mia triste e drammatica
storia.
Lo so… può sembrare triste questo
capitolo… ma era fondamentale!
Eccomi
di nuovo qui! Un altro capitolo che vi aspetta!xD
Domani
ritorna la scuola!L
*faccia afflitta* e mi sa che non aggiornerò più così regolarmente…
Vado
di fretta perché devo studiare!
Perciò
sarò molto breve! Non sono in vena di scrivere tanto. Ringrazio di cuore:
Jeeeeee: ciao! Mi fai troppi complimenti, lo sai? Poi alla fine ci
prendo l’abitudine…xD grazie infinite! Ti adoro
proprio per questo! Sei unica e continua così! mi
recensisci sempre! Un bacio… ti lascio al capitolo…
BENNYY:
Lo so… è troppo figo mio padre!...xD volevo però trovare una foto in cui avesse più capelli
bianchi ma… vabbè… l’idea era quella! Grazie come
sempre x le tue splendide recensioni! Ti adoro! Un grosso grosso
bacio!
Mon
Amour :hey!!
Tesoro! Grazie per la tua “mini” recensione!!( mini si
fa per dire!xD) L’ho apprezzata davvero tanto! Lo so…
mi è venuto anche a me un infarto quando ho scoperto di essere stata adottata! O.O ma questo.. ovviamente… nella
storia!xDxD segui il mio consiglio che ti ho dato x
4ever and always! E fammi sapere come ti trovi nella
nuova scuola! Mi raccomando! Ti lascio al chappy! Ti
voglio un mondo, anzi, una galassia di bene! Baci!
Jonas_princess : Sì hai ragione! La storia
sta prendendo una piega originale! Sono contentissima che ti stia piacendo
ancora di più! Ti voglio tanto bene! Grazie per la recensione! Un bacio!
E 2 persone che non mi recensisco, ma leggono
ugualmente la storia! Sto parlando della mia nes95 ( soprannominata da
me nessie!) e la mia Pigga
preferita! Vi adoro un casino ragazze!! Graaaaaaaaaazieeeeeee!
Adesso
un premio grosso grossogrosso
a tutte coloro che tengono la mia storia nei preferiti! Non sapete quanto mi
facciate felice! J
-alice
brendoncullen
-Maggie_Lullaby
-BENNYY
-ff dipendente
-JonasBrothersFan
-shadowhuntersNiahl
-gatta
stracciatella
-guccigucci
-jonas_princess
-PrInCeSsMaLfOy
-flavy 624
E
chi la tiene nelle seguite:
-102
luna
-Maggie_Lullaby
-BENNYY
-Crazy_Me
-gatta
stracciatella
Siete
tutte veramente fantastiche ed è grazie a voi che la mia storia va avanti…
Vi
ringrazio ancora una volta perché mi sostenete sempre e spero lo facciate anche in futuro! ^^
Baci!
E BUONA EPIFANIA!
Vostra
coco2
Passarono 2 settimane da
quando scoprii che George, ovvero il mio produttore, era mio padre.
Adesso tutti e due ci
comportavamo in un altro modo. Un modo più formale rispetto a sguardi
sospettie occhiate indagatrici.
Un modo gioioso, un rapporto
tipico da padre e figlia.
Mary e Giulia erano a
conoscenza della verità, quello che presto sarebbe diventato un segreto. Non
dovevamo aprire bocca con iJonas.
Per nessun motivo al mondo.
Sarebbe stata la fine per
George… e anche la fine della fiducia che Kevin aveva in me.
L’idea di non poter parlare
di tutto questo a Kevin però mi faceva tremendamente soffrire, ma dovevo
mantenere il segreto.
Iniziammo a comporre nuove
canzoni con George e le nostre giornate erano sempre piene di impegni.
Di questo passo il nostro primo
cd sarebbe uscito nel giro di un mese.
Tutto questo era
insolitamente fantastico.
******
Drriiiin!
Il cellulare squillò
improvvisamente nel pieno della notte, facendo vibrare tutto il mio comodino.
Aprii infastidita gli occhi
e mi accorsi solo allora che mi ero dimenticata di mettere il modo silenzioso.
Driiiin!
Gli squilli si fecero sempre
più rumorosi e fastidiosi.
“Ellie! Rispondi a quel maledetto cellulare!” gridò mia madre dalla sua
camera da letto.
Io sbuffai. Era buio e non
vedevo proprio un bel niente. Lo cercai con la mano sul comodino e dopo un paio
di secondi lo trovai.
- ma chi è a quest’ora?...- pensai infastidita.
Accesi la lampada e ci
vollero molti secondi perché mi adattassi a quella luce forte.
Driiiin!
“Vuoi
rispondere Ellie? Sì o no?! È l’una del mattino! Stai svegliando tutto il condominio per l’amor del cielo!!” questa
volta a lamentarsi fu mio padre.
“Ok adesso rispondo!”
ribattei scontrosa. Schiacciai il tasto verde e, senza neanche leggere sullo
schermo di chi fosse quella chiamata misteriosa,mi misi il cellulare vicino all’orecchio.
“Pronto?” la mia voce era
tremolante, sinonimo di stanchezza e sonno.
Una voce dall’altra parte
del cellulare mi salutò con entusiasmo.
Dopo aver sentito quella
voce, tutta la stanchezza che avevo svanì come per magia, mi alzai dal letto
con scatto improvviso e, senza badare all’orario, lanciai un gridolino di
gioia.
Allo stesso tempo una
lacrima di felicità mi rigò il viso ancora assonnato.
“Kevin!!!” gridai piangendo
“Kevin! Sei tu?! Come va? Perché non mi hai chiamata
prima? Dio quanto mi manchi! Tu non hai neanche la minima
idea!”
Cercai di tranquillizzarmi,
ma non fu facile.
Arrivò mio padre in camera
per vedere cosa stava accadendo, ma appena vide il mio volto pieno di lacrime
ed io che saltellavo come una bambina, decise di lasciarmi sfogare e chiuse la
porta della mia camera.
Ritornò poi nel letto
matrimoniale, vicino a mia madre.
“Chi è? Si può sapere?” chiese scocciata
lei.
“… è Kevin…” rispose lui
sorridendo. Allora mia madre non ribatté più. Sapevano entrambi che Kevin mi
riempiva di gioia, che Kevin era tutta la mia vita.
“Calmati Ellie! Adesso
ti spiego tutto…ma prima… tu stai bene? Come va alla Hollywood?
Ci sono novità?” domandò curioso.
Io mi sedetti sul letto e
ripensai a George per l’ennesima volta.
- sì… ci sono molte novità…-
pensai facendo un sorrisino ironico.
“Qui alla Hollywood
va tutto bene! La novità c’è! È…” non riuscii a finire la
frase che un nodo alla gola mi paralizzò.
Volevo dirglielo. Dirgli la
verità. Ma sapevo quali sarebbero state le conseguenze dopo.
“Qual è Ellie?”
chiese preoccupandosi del mio blocco.
“è…è che George
probabilmente vuole fare uscire il nostro cd a fine mese…”
risposi tutto d’un fiato.
-è tutto passato Ellie… tutto passato…-
“Wow! Questa sì che è una
novità! Sono contentissimo per voi!... anche io avrei
una novità per te…”
A quelle parole la gioia mi
travolse del tutto.
“Oddio! Quale? Quale?”
Sentii Kevin ridere.
“domani lo scoprirai…”
rispose compiaciuto.
“Domani? E perché? Non ti capisco…”
“Devi aspettare fino a
domani amore! vedrai…”
Io acconsentii in silenzio e
rassegnata me ne tornai sotto le coperte, con il cuore che batteva
all’impazzata.
“Scusami se non ti ho chiamata
prima… non ho avuto veramente tempo…adesso amore devo andare!” disse Kevin
contento.
Contento? Stava lasciando la
conversazione con me ed era contento?
“Perché
devi lasciarmi…? Kevin? Mi
chiamerai in questi giorni, vero? Ti prego!...” ero
disperata.
“Amore calmati! Io adesso
devo andare… ma non servirà chiamarti… vedrai…”
“Non
servirà chiamarmi?? Kevin! Aspetta!…” odiavo dover lasciare Kevin al telefono in questo modo.
“Ellie,
sì.. vedrai la novità di domani e capirai.. ti amo
tantissimo! Ciao e notte! Scusami per l’orario…” e chiuse la
conversazione.
Silenzio.
“Kevin?” niente da fare.
Aveva chiuso ormai.
Riappoggiai il cellulare sul
comodino e spensi la luce.
Ma che cosa aveva? Perché
era stato così precipitoso?
- devo aspettare la novità
di domani…- questa frase mi ronzava in testa e ci vollero delle ore prima che
mi riaddormentassi del tutto.
Fortunatamente ci riuscii e
i miei soliti sogni strani si intrufolarono nella mia testa.
******
Era mattino.
La luce del giorno riempì la
mia camera ancora semi buia .
Mi alzai faticosamente dal
letto e accesi il cellulare per vedere se qualcuno mi aveva chiamata. Ma
niente.
-oggi ci sarà la novità…
mah!- ero perplessa. Scesi in cucina e per nascondere il mio nervosismo mangiai
6 biscotti al cioccolato.
“Hai veramente fame
stamattina!” si meravigliò mia madre.
“già…” mentii io.
“Io vado
ragazze! A
dopo!” esclamò mio padre pronto sulla soglia di casa per andare a lavorare.
“Ciao tesoro!” lo salutò mia
madre.
Io mi limitai a sorridergli.
Ero troppo nervosa.
“Devo
andare a casa di tua zia… dicono stia male! Starò via tutto il giorno… va bene?” domandò mia
madre vestendosi frettolosamente.
“Certo…” risposi con la
testa tra le nuvole.
“Ellie?
Che cos’ hai? Sei da ieri sera molto strana…”
“Niente
mamma! Niente…vai
pure dalla zia… io sto qua…” e così dicendo mi sedetti sulla poltrona in
soggiorno, sorseggiando una tazza di the.
“Non esci? Insomma… è
sabato! La Hollywood sarà pure chiusa, ma tu non dipendi
solo dalla tua casa discografica! Chiama Mary e Giulia… organizzate qualcosa!…
oppure…”
“sì mamma! Ho capito… no!… non voglio uscire
oggi…” la interruppi. Lei non rispose.
Prese il suo cappotto grigio
e mi salutò.
Rimasi sola.
Decisi di telefonare Mary e
Giulia. Dovevo riferire a loro tutto.
“Pronto?” rispose una
vocina.
“Ciao Giu…
sono Ellie! Oggi puoi venire qui
a casa mia? Insieme a Mary…”
“Certo! Mary è qui con me… a che ora?”
domandò
“il
prima possibile…” sussurrai ansiosa e abbassai lo sguardo.
“Ellie…? Che… che è successo?” questa volta fu Mary a parlare, che aveva
ascoltato la conversazione.
“Vi spiego quando venite…
ciao!” e riattaccai.
Non era da me riattaccare
una conversazione al telefono, ma quel giorno ero stufa, perplessa, stanca e
disperata.
Dovevo sfogarmi con
qualcuno. Non ce la facevo a tenere tutto dentro.
E chi meglio se non le mie
migliori amiche?
******
Mary e Giulia arrivarono
dopo mezz’ora. Piene di preoccupazione.
Bussarono alla porta e andai
ad aprire con passo svelto.
“Ciao
ragazze! Entrate!”
le salutai abbracciandole.
Erano le mie migliori amiche
e quando stavo insieme a loro la maggior parte delle volte, tutta l’ansia che
mi ritrovavo addosso se ne spariva improvvisamente.
Era proprio con loro che
stavo intraprendendo un viaggio fantastico verso la musica, il canto… la
popolarità.
“Ellie…
dicci subito che cos’ hai!” sbottò Mary.
“Sedetevi” dissi e ci
accomodammo nella mia cameretta.
“Questa notte mi ha chiamata
Kevin… era strano… in questo periodo è insolitamente così strano! Ha detto che
oggi ci sarebbe stata una novità… e poi ha riattaccato…”
“Wow… veramente strano!”
disse Giulia.
“..
e Nick e Joe? Erano con lui? Come stanno?” chiese Mary con un
filo d’agonia.
“Non lo so… non mi ha
lasciato neanche il tempo di qualche domanda…” risposi preoccupata.
“Mi manca Joe…” sussurrò
Giulia.
“E a me il mio Nick!”
esclamò Mary fissando lo schermo del suo cellulare dove vi era la foto di lei e
il suo ragazzo ricciolino in un tenero abbraccio.
“Non ci possiamo fare niente
ragazze… pensiamo alla “novità” di Kevin piuttosto… che cosa sarà?” domandai
curiosa.
“Boh… forse un regalino che
ti avrà spedito da dove stanno facendo il concerto!” ipotizzò Mary.
“… O
magari ti vorrà far vedere qualcosa alla tv! Questa può essere una novità!”
propose Giulia.
“ Oppure, meglio ancora, ti
vorrà richiamare!” esclamò Mary.
“Ragazze ragazze…
non lo so! Non so neanche a che ora ci sarà questa novità! So
solo che è oggi!”
Così dicendo mi alzai dal
letto e mi passai nervosa una mano fra i capelli.
“Volevo dirgli quella cosa…
di mio padre…”
“No! Ellie! Assolutamente no!
Lo sai! Dobbiamo tenere la bocca chiusa!” mi sgridò Mary.
“Hai ragione…ma… sono così…
così… sconvolta in questo periodo!” dissi.
Ad un certo punto il rumore
del campanello di casa fece sobbalzare inaspettatamente me
e le mie amiche.
“Sarà la posta… vado ad
aprire…” dissi scocciata e mi incamminai verso il salotto.
Arrivata davanti alla porta
feci un grosso respiro.
-che palle il postino!
Adesso che mi vede farò veramente la faccia tosta! È la seconda volta questa mattina
che viene a rompere!- pensai arrabbiata.
Con tutta la forza che avevo
aprii di scatto la porta.
Rimasi un attimo paralizzata
dalla visione che avevo davanti e un tuffo al cuore mi travolse di felicità.
“Sorpresa!” disse una
persona.
“Non te lo aspettavi vero?”
disse un’altra.
“E Mary e Giulia?” domandò
preoccupata l’ultima.
No. Non era il postino.
Mi stropicciai forte gli
occhi.
Ero confusa. Ero felice. Il
mio stato d’animo in quel momento era indescrivibile in realtà.
Ma quello non era un sogno,
nemmeno un’allucinazione. Quella era la realtà.
Esitai per qualche istante.
Poi quel forte nodo alla gola si sciolse e non seppi trattenermi dalla gioia e
dallo stupore.
“Kevin! Joe! Nick!” gridai con tutta la
voce che avevo e le mie preoccupazioni, ansie e le grandi paure se ne andarono
via.
Vorrei
tanto che le recensioni aumentassero, soprattutto dalle persone che hanno
seguito la mia storia ma adesso non mi stanno più recensendo! Lo so… sono fatta
così! Per me le recensioni sono fondamentali!... come credo anche per voi!
Questo
capitolo è dedicato esclusivamente alla mia amica Nessie (nes95!)
Ti voglio
beneeeeee!!! Grazie perché stai iniziando a leggere la mia fic! ^^
Allora! Ringrazio
a quelle anime cadute dal cielo x avermi recensito! Vi adoro e lo sapete! <3
Sto parlando
di :
Mon Amour:
in questo periodo sei sempre di fretta vero? xD non ti preoccupare… apprezzo lo
stesso le tue recensioni! Anzi! Apprezzo ancora di più il fatto che tu non hai
tempo per leggere storie, ma recensisci lo stesso! Ti adoro! Continua così
Maggie!
Nes95:
grazie grazie Nessie! Mi fa veramente piacere che ti stia iniziando a piacere
la mia long! E infatti ti ho voluto dedicare un mio capitolo! Spero ti
piaccia!Continua a seguirmi! Ti voglio tanto bene <3
Jeeeeee: lo
so… lo so… sono un genio!xDxD (poco modesta…). Sì i jonas finalmente fanno una
sorpresona alle nostre protagoniste! Leggi questo chappy e vedrai! Baci!
Jonas_princess:
tu sei la mia persona preferita! Te lo dico esplicitamente! Sei la numero uno e
ti sei guadagnata 100 punti da me!xD … ti starai chiedendo il perché,vero? Beh…
è molto semplice! Nella scorsa recensione hai detto che Kevin ed Ellie sono
meglio di Kevin e Danielle… perciò io ti adoro!! ** devi sapere che io odio
Danielle! Quindi… grazie mille!! Hai detto veramente una cosa giusta e
soprattutto bellissima! Mi raccomando… leggi anche questo capitolo mia adorata
principessa!xD tua coco2
BENNYY:
grazie mille per tutti i complimenti! Come al solito ti amo!!! I Jonas sono
tornati! Questo capitolo è molto carino… spero continuerai a seguirmi! Ti
adoro! Baci!
Pigga:
Amooooore!!! Grazie grazie grazie! Leggi sempre i miei capitoli! Lo apprezzo
tantissimissimo! Non sai quanto mi fai felice! Ti amo e lo sai! ^^ sei
veramente carinissima xk perdi preziosi minuti della tua vita a leggere questa
orrenda storia! xD te ne sarò grata a vita! Con questo chiudo e passo al
capitolo! Tauk!
E ringrazio
coloro che mi tengono nei preferiti ( ben 12 persone!)
E tutti
quelli che mi hanno nelle seguite (5!)
In generale
vi adoro tutti!! Mi raccomando! Ci tengo alle recensionii!!! È importante…
Adios! Bye
bye! Ciao! Au revoir! …( ehm… non so altre lingue!)
Peace and Love Jo Bros!
Vostra coco2
Eleonora!
Capitolo
22: Il ritorno dei Jo Bros
Ci sedemmo sul divano per
discutere e chiarire tutto.
“Che ci fate qui ragazzi?”
domandai felicemente sorpresa.
“Volevamo vedervi! Il Tour è
finito perciò abbiamo pensato… perché non andare a trovare le 3 ragazzepiù belle del mondo?!” rispose Joe facendoci
l’occhiolino.
Giulia lo baciò.
“Mi sei mancato tantissimo…”
gli sussurrò all’orecchio.
“Anche tu piccola!” e così
dicendo si sistemò per far sedere la sua ragazza sulle sue gambe.
Nick e Mary si scambiavano teneri
occhiati. Io e Kevin eravamo seduti abbracciati.
Ora ero al sicuro con lui. E
lo sarei stata per sempre.
“Allora ti è piaciuta la mia
novità?” chiese sorridendo Kevin. Io lo fissai soddisfatta. Come una giocatrice
che aveva appena vinto la medaglia d’oro.
“Certo! È stata davvero
fantastica! Sei tornato da me…” esclami e lo abbracciai ancora più forte.
Lui mi accarezzò
delicatamente i capelli e posò le sue labbra sulla mia fronte.
“Dovremmo festeggiare!”
propose Nick.
“sì! Al ritorno dei JB!”
disse Mary “Proprio con questo minuscolo oggetto!”ed estrasse dalla sua borsa un’infinità
di oggetti di ogni tipo, fino a trovare quello che le serviva in quel momento:
il cellulare.
La guardai perplessa.
“Mary? … vuoi festeggiare
con un cellulare?” risi
“Ma no! Chiamo una pizzeria
e ordino 6 pizze con i wurstel! Ecco perché dobbiamo festeggiare con questo
oggetto! È la fonte che ci permette di vivere e chiamare il cibo!” disse
filosoficamente e noi ridemmo.
Nick le cinse i fianchi,
togliendole il cellulare dalle mani.
“Chiamo io…” ribadì
Mary lo fermò.
“Eh no Jonas! Chiamo io!
Voglio organizzare io la festa! La sottoscritta!” ribatté
“E perché non vuoi che sia
io a ordinare almeno le pizze?”
“Perché non sai nemmeno in
che pizzeria voglio ordinare e… fondamentalmente… tu combini sempre casini,
amore! Ti conosco!” disse ridendo.
Nick offeso le diede il
cellulare e la baciò appassionatamente.
Mary lo fissò sconvolta
negli occhi.
“Se sei offeso… perché mi hai
baciato?
Nick sorrise e
accarezzandole la guancia sospirò.
“Perché non potrò mai
offendermi con te! Ti amo troppo…”
“Me too…” rispose divertita
e si allontanò con Nick dalla sala del soggiorno per ordinare le 6 pizze.
“Io penso alla musica! Sono
un intenditore…”intervenne Joe alzandosi dal divano e cercò dei cd adatti sulla
mia grandissima libreria.
“Ma per favore…” sbottò
Kevin e Joe lo fissò in cagnesco.
“Un intenditore… da quando?”
chiese ironicamente Giulia dietro di lui, stando attenta che Joe non facesse
cadere qualche cd.
“Da sempre amore! me ne
intendo, fidati…ecco! Trovato!” e così dicendo tirò fuori dallo scaffale un cd
colorato.
Giulia rise.
“Danger! Ma… quello per
caso… non è il vostro ultimo cd?” domandò.
Io e Kevin sospirammo insieme.
Joe sorrise e si passò una
mano tra i capelli corti e sbarazzini.
“Te l’avevo detto che so
scegliere buona musica!” e così dicendo mise il cd nello stereo e, prendendo
Giulia per mano, iniziò a ballare.
“Questi Jonas Brothers sono
una band fortissima!! Tu li conosci per caso?” chiese ballando a Giulia
Lei lo fissò divertita. Quel
ragazzo era proprio scemo! E, infatti, era questo che lo rendeva così
particolare.
“No… mai sentiti…” rispose
indifferentemente la ragazza e Joe rise.
******
La musica si propagò pian
piano per tutta la casa e noi iniziammo a ballare sulle note di Keep
It Real.
Joe cantava a squarciagola,
Nick con le braccia si divertiva a far finta di suonare una chitarra elettrica
e Kevin scatenandosi imitava le loro fan più pazze che si ammazzavano anche
solo per toccarli.
Era un vero e proprio
spettacolo! Io, Giulia e Mary eravamo sedute sul divano a fissarli compiaciute.
“Dio quanto è scemo il mio
Joe…” sussurrò Giulia ridendo a crepa pelle.
“Mai come il mio Kevin! Ma
l’hai visto!” chiesi mettendomi le mani tra i capelli.
Kevin in quel momento iniziò
a fare dei gridolini acuti, uguali a quelli che facevano le fan.
“Joe! Joe! Ti amo! Oddio!
Joeeee!!” si mise a urlare disperato.
Mary, che fino allora aveva visto
lo spettacolo in silenzio, scoppiò dalle risate.
“Kevin! Sei fortissimo!”
disse ridendo. “Vai così!!”
“Nickk!!! Sei la mia
vitaaa!!!” continuò a gridare prendendo in giro le loro fan esagerate.
Nick gli fece l’occhiolino.
Mentre Joe mandò al fratello maggiore un bacio volante.
“Oddio!!! Oh My God!!! Nick
mi ha fatto l’occhiolino!!! Mentre Joe… Joe mi ha mandato un bacio!!un bacio!!
Vi amo ragazzii!!” urlò svenendo infine a terra.
Dopo pochi secondi la musica
finì, così come Joe finì di cantare e ballare e Nick di far finta di suonare.
Noi ragazze applaudimmo
entusiasmate.
“Bravi! Bravi!” gridammo.
“Siete stati bravissimi! Che
spasso!” dissi ridendo.
Kevin era rimasto ancora
sdraiato a terra, con un sorriso. Io mi misi sopra di lui.
“Fan spietata dei Jonas
Brothers… come va?” chiesi baciandolo.
“Benone! Allora… sono stato
bravo?”
“Più che bravo Kev…
Superbo!” esclamai sorridendo. Lui mi strinse a sé.
Improvvisamente suonarono
alla porta.
“Pizza!!” gridò Mary e,
seguita da Joe ,andò ad aprire.
“sei pizze con i wurstel?”
chiese il ragazzo con in mano sei cartoni della pizza.
“Sì…10 dollari?” chiese Mary
prendendo le pizze.
Il ragazzo annuì.
“Ecco a lei… arrivederci!”
rispose la ragazza e aiutata da Joe portarono le pizze in salotto.
“Sono arrivate le pizze… hey
voi due! Contate di alzarvi?” domandò Nick fissando me e Kev
“Certo… arriviamo…” e mi
alzai da terra insieme a Kevin.
Lasciammo gli scatoloni a
terra e seduti sul divano mangiammo la pizza.
“Che bella serata!” disse Kevin
mordendo un pezzo di pizza.
“Già… la più bella di tutta
la mia vita!” rispose Mary.
“Volete da bere?” chiesi
alzandomi e scavalcai tre scatoloni buttati a terra.
- mamma mi ucciderà- pensai.
“Hai della Coca?” chiese
Nick.
“Certo! Vado a prend…”
“No No! Nick! Tu non puoi
bere la Coca! Ricordi? Diabete ti dice qualcosa…?” sbottò Mary apprensiva.
“Ok… hai vinto…ma… ce l’hai
Light? Perché se è Light posso berla!” disse implorante Nick, facendo gli occhi
dolci per corrompermi.
“No mi dispiace Nicky…
prendo l’acqua che è meglio…!” risposi e andai in cucina per prendere due
caraffe d’acqua.
Nick afflitto se ne tornò a
mangiare il suo secondo pezzo di pizza ai wurstel.
“maledetto diabete…”
sussurrò
******
“è stata una serata
fantastica!!” disse Giulia, accarezzando la testa di Joe che aveva sulle sue
gambe.
“Già.. bellissima! E
indimenticabile!” precisai io.
I Jonas si voltarono per
vedere l’orario sul decoder vicino alla mia tv.
“Ragazze! Dobbiamo andare… è
l’una! Avevamo promesso a mamma e papà che saremmo ritornati prima delle 11!”
esclamò Nick e si infilò svelto il suo giubbotto di pelle.
“Nick ha ragione…” disse Joe
alzandosi e diede un bacio a Giulia.
“Sicure che non volete una
mano nel riordinare questo casino?” domandò Kevin sistemandosi la Kefiah.
“No No! Tranquilli… ci
pensiamo noi… voi andate!” rispose Mary e salutò per l’ultima volta Nick.
Io mi avvicinai a Kevin e
gli toccai la Kefiah.
“Ma… questa è quella che ti
ho regalato io per il tuo compleanno?!” dissi sorpresa.
“Sì.. esatto! Grazie ancora
Ellie…” e mi abbracciò.
“A domani allora… puntuali
alla Hollywood!” scherzò Joe.
“Certo certo… notte
ragazzi!”
I Jonas ci salutarono e
sparirono dietro la porta d’ingresso.
Io e le mie amiche ci
scambiammo delle occhiate.
“Wow! Che serata! I Jonas
sono ritornati!” gridai felice.
“Sì sì… ma… come facciamo a
riordinare tutto il soggiorno?” domandò Mary spaventata.
Io mi girai e fissai il
soggiorno. Tutta la felicità di quella giornata se ne sparì di colpo e subentrò
il panico più totale.
Scatole di pizza buttate un
po’ sul divano e un po’ a terra, bicchieri sul pavimento, i cd sparpagliati su
tutto lo scaffale, il tappeto tutto piegato e i divani spostati.
“Ok ragazze… al lavoro!” dissi
e iniziammo a pulire e sistemare tutto.
“Facciamolo per la casa!”
gridai cercando di confortarmi.
“Facciamolo per i tuoi
genitori!” aggiunse Giulia.
“No ragazze… Facciamolo
semplicemente per i Jonas!” disse Mary
Questa
settimana è stata un inferno! Inferno vi dico!
Diio!
Ma come si fa?!? Tremila verifiche e interrogazioni! E
la prossima sarà anche peggio Bah…
Mi manca
l’estate… solo che siamo ancora troppo lontani… L
Questa volta
mi avete fatto veramente felicissimissima! Ben 6
recensioni! vi adoro! ** continuate così! vi prego!
Ecco dunque
che passo subito ai ringraziamenti:
Mon amour : sei la prima! Non ti preoccupare x il
ritardo…! Mi hai recensito lo stesso! E l’ho apprezzato tantissimo questo!
Davvero! Grazie mille! Spero che anche questa capitolo
ti piaccia… lo sai che oggi ho comprato il libro dei Jonas?
The Burning Up Tour! Scritto da loro! Con foto
inedite! È bellissimo! Quando l’ho visto ho subito gridato: LO
VOGLIO! E la commessa e tutte le persone che c’erano in quella libreria si sono
girate verso di me, guardandomi come se fossi impazzita…xDxD
però ne è valsa la pena di comprare quel libro! Perché è seriamente una cosa
incredibile!! Ti lascio… fatti sentire! Mi mancano molto le nostre pazzoidi
conversazioni… baci! <3
Nes95 :Nessieee! Amore! sono qui! Però questo capitolo non l’ho dedicato a te! Midisp! Ti ho già dedicato quello
precedente!xD… in realtà non ho dedicato questo
capitolo a nessuno..vabbè…
spero sia lo stesso di tuo gradimento! Un bacio grosso grossogrossoxk leggi e
recensisci la mia storia! Bye! Ci sentiamo x messaggi…Ps : ho letto e recensito la tua Shot!
È veramente fantastica!
Jeeeeee: sono di nuovo qui! Tu mi fai realmente
troppi complimenti! E questo mi imbarazza! Però mi rallegra allo stesso tempo!
^^ ti voglio tanto tantotantotantotantotantotantotantotantotantotantotanto […] tanto tantotantobeneee!
Xk mi continui a seguire! Grazie graziegrazie! Ti adoro!
Jonas_princess : lo so, lo so… il mio Kev fa morire dal ridere! xDxD in effetti quando stavo scrivendo il chappy non smettevo di immaginarmelo e
di ridere! Sembravo una fuori di testa… o forse lo sono di già? Mah… misteri
della vita!xD grazie mille x la recensione ! e
soprattutto x aver detto quelle cose sul conto di Danielle!
Anche io x il bene di Kevin non apro bocca… però mi sta veramente antipatica
quella sottospecie di donna! Cribbio! Vabbè… ormai è
fatta…! Lti lascio al mio “splendido” (si
fa per dire!) capitolo! Un bacio!
Crazy_Me : Ciao! Sono contenta che il capitolo ti
sia piaciuto… soprattutto Kevin che imitava le fans
inferocite!xDxD già già…
troppo forte! Grazie perché sei sempre presente a recensire in ogni mio
capitolo! Spero che continui a seguire la mia storia! Dimmi cosa ne pensi anche
di questo capitolo! Ti voglio bene! Byeee!
BENNYY : Ultima della lista! Ma non xk
non mi piaci! No nono!
Anzi…! Xk ho visto solo ora che mi hai recensito!! E
non sai quanto io sia felice per questa cosa!!! ** grazie graziegraziegraziegraziegraziegrazie!
Non ti preoccupare se mi recensisci in ritardo!… l’importante è che tu legga
con calma e non faccia tutto di fretta!xD e dopo mi
fai un piccolo commentino…^-^ sono felice che nonostante tutti questi giorni tu
ti sia ricordata della mia storia e di recensirmi! Questo mi riempie di gioia!
Adesso leggi anche questo capitolo! Un bacio! <3
Pigga :amoree!!! La
mia lettrice! Leggi anche questo capitolo mi raccomando! Ti avverto! È molto
triste… ma ormai ci sei abituata!xD ti amo
tantissimo! ^^ ci vediamo a scuola! Baci bacibaci! Muah! <3
Grazie alle 12 persone che mi tengono nei
preferiti! <3
E invece alle 5 che mi hanno nelle loro seguite… ma
chi ve l’ha fatta fare?!xDxDxD no no… dai! Sto
scherzando… vi amo invece!<3 <3
Ecco il
capitolo!
Ora finisco di
Blaterare…xD
Ele
“Ellie?
Ellie?”
gridò mia madre disperandosi.
Mi alzai assonnata dal
letto. Che ore erano? le tre del mattino? Le 4? O
addirittura le 5?
Guardai l’orologio digitale
sul mio comodino. Erano le 5.10.
“Sì? Che c’è mamma??”chiesi con voce
rauca, scendendo con passo pesante le scale per raggiungerla.
-ma proprio a quest’ora deve
iniziare a sclerare?- pensai sbuffando.
“Dov’è la mia bottiglia
d’acqua?” si preoccupò.
Io esitai.
“Ehm… non lo so… cioè… ieri
sono venuti iJonas e…”
“IJonas? Qui? Sono ritornati?” domandò stupendosi
sempre di più ad ogni domanda che poneva.
Io annuii piano. Mi
stropicciai gli occhi. Avevo le gambe a pezzi. Non mi ero del tutto riposata. D’altronde
ero andata a riposarmi soltanto 4 ore fa.
“Sì sì…
ti spiegherò per bene dopo… comunque io, Giulia e Mary abbiamo messo tutto in
ordine… perché il salotto era un vero disastro…”
“Voi avete
festeggiato qui?? Nel salotto? Senza neanche chiedere il permesso?” stavolta alzò la voce.
Rimasi un attimo interdetta
dalla sua reazione. Forse aveva ragione. Avrei dovuto avvertirla prima di fare
la festa.
“Ma io e le mie amiche abbiamo
messo tutto in ordine poi!” ribattei
Mia mamma allora si diresse verso il divano e, spostandolo,
prese da sotto un pezzo di cartone sporco, con dei resti di pizza.
“Questo lo chiami ordine??”
gridò. La fissai negli occhi.
“ Ma noi
avevamo messo in ordine tutto!
Beh… forse quello magari non lo abbiamo visto! Ma abbiamo
raccolto da terra tutto!” cercai di salvarmi da quella che sarebbe stata una
brutta giornata.
“Non lo
avevate visto? Ellie… perché io ero all’oscuro di tutto questo? Della
festa, deiJonas…” domandò
arrabbiata buttando il cartone nella spazzatura.
“Beh… tu stavi tutto il
giorno fuori di casa… e così… insomma… non sapevo che arrivassero iJonas! Mi hanno fatto una
sorpresa! E mi sono permessa di organizzare qualcosa!” esclamai
“Ma anche
se lo avresti saputo, tu dovevi dirmi lo stesso che avevi intenzione di
organizzare una festa!… una cena in salotto! In casa nostra!” gridò buttando
nervosamente la borsetta sul divano.
Cavolo. L’avevo fatta
arrabbiare. Mi trovavo adesso nei casini più totali.
“Mamma… ti posso spiegare…”
“No! Tu non mi devi spiegare proprio un bel niente! Ellie! Hai 19 anni! Pensavo fossi più matura! Ma niente!
Cresci Ellie! Cresci! Tu avresti fatto entrare dei
perfetti sconosciuti a casa nostra? Organizzando per di più una festa? Nel mio salotto?” gridò avvicinandosi a me.
“IJonasBrothers non sono dei
perfetti sconosciuti!!” replicai infastidita. Ora stava superando il limite.
“Ellie… non li conoscevi neanche 4 mesi fa! Solo perché frequentano la tua stessa scuola e sono
gentili con te, tu li consideri amici? Così come Kevin…! Sono delle persone
famose! Svegliati! Ti stanno sfruttando! Loro non se ne fregano niente della
tua vita! Lo so!” disse impaziente.
Io divenni rossa dalla
rabbia. Come poteva permettersi di dire quelle cose sul loro conto? Gli occhi
iniziarono a bruciarmi.
“No mamma! Tu non lo sai! Non sai niente! Sono io che li
frequento! Io che li conosco! E ti posso assicurare che Nick, Joe e Kevin sono
delle persone meravigliose! Fantastiche! Sono loro che mi hanno dato un lavoro alla Hollywood! Insieme a Giulia e Mary…”
gridai in lacrime.
Non potevo sentirla. Davvero
pensava tutte queste crudeltà?
Lei sbuffò.
“Sì… tu quello lo chiami
lavoro? Ellie! Svegliati! Ti stai distraendo da
tutto! Ti stai distraendo dalla tua vita! Dalla scuola! Dal tuo futuro! L’anno
prossimo hai l’esame di scuola e l’esame di pianoforte per passare al sesto
anno! E tu?? Che fai? Butti questa occasione per fondare una band alla Hollywood?!
Che cosa ci ottieni,Ellie?
Me lo vuoi dire? Divertimento? Ok… è vero… ci si diverte a cantare e a fare le
pop star… ma poi? Poi ti distrai da tutto! Tu stai prendendo troppo sul serio
la storia di diventare famosa! Troppo! È questo è un male! Ci si monta la testa
dopo! Come quei tuoi patetici Jonas… sono davvero
patetici! Ti distraggono e basta! Kevin è la causa di tutto questo! Kevin e solo lui!”
Non sentii gran parte del
suo discorso. Avevo le orecchie tappate. Le lacrime bagnarono tutto il mio
viso.
“Ah…
allora… allora è così? tu… la pensi così?” balbettai singhiozzando. La rabbia ribolliva
dentro di me.
“Certo!” rispose per niente
pentita. Poi se ne andò in cucina, farfugliando a bassa voce frasi del tipo : questa ragazza! Oppure… IJonas sono il problema!
Rimasi da sola. I singhiozzi
spezzavano il silenzio.
Feci un grosso respiro.
“ Quindi a te iJonas non sono mai piaciuti!…la
Hollywood non ti è mai piaciuta!Te ne
sei sempre strafregata di me! Io non ti sono mai piaciuta!”
gridai con tutta la voce che avevo.
Lei si girò verso di me.
“Non ho mai detto questo…”
disse indifferente.
“O invece sì! L’ho sempre
capito che mi odiavi! E odiavi iJonas!
Da sempre! Ma sai che ti dico? Non sarò abbastanza matura per
avvisarti, ma sono maturissima per decidere della mia
vita! Ed io ho preso la mia strada, mamma!”
“Cantare alla
Hollywood? Come i tuoi adorati Jonas? Non te
lo permetterò signorina! E non alzare quel tono di voce con
me!” urlò fuori di nervi.
“Io faccio
quello che voglio! Ho 19 anni! E
poi fra un’ora devo essere alla mia casa di produzione con gli altri! Incideremo il disco tra una settimana!” sbottai asciugandomi una
lacrima.
“Tu da questa casa per
andare alla Hollywood non esci più! Mai
più!” e mi sbatté la porta della cucina in faccia.
Ricominciai a piangere.
“Invece ci
andrò!! Voglio andare da una
persona che mi vuole realmente bene! Il mio vero padre!”
gridai.
Silenzio.
Forse avevo esagerato come
sempre. Non dovevo aprire bocca su George.
Sentii un rumore di pentole
cadere. E dei passi avvicinarsi verso la porta. La maniglia si mosse piano,
provocando un fastidioso cigolio.
“Tuo… tuo
padre vero? Ma…
che stai dicendo?” sussurrò interdetta.
“So tutta
la storia! Voi… voi mi avete
adottata! E l’avete fatto per pura compassione per una neonata che non aveva i
suoi genitori. Ma adesso che sto crescendo voi mi odiate. In
realtà mi avete sempre odiato!” Ritornarono i singhiozzi.
Mia mamma restò immobile. Quasi sorpresa.
“Quindi hai conosciuto tuo
padre… come si chiama?”
“George! E voglio andare a vivere con lui! Lui è una persona fantastica!” risposi fredda.
Lei scoppiò in una sonora
risata.
“George!… sì… era un tipo
strano quello…ma comunque ora sei mia figlia! Mi spiace ma vivi con me! Io ti ho
cresciuta! Io ho firmato quel contratto per adottarti! Sono stata io! Dovresti
solo ringraziarmi! E invece come mi ripaghi?… mi sporchi casa! Organizzi feste
a mia insaputa! Ti diverti alla Hollywood come una
bambina! Non dai più importanza alla scuola…. Al
pianoforte! la tua vera passione! Come ti realizzerai
un futuro? Non ci saranno iJonasBrothers a salvarti poi! E neanche
io….”
“Non è vero… non è vero…
smettila!” balbettai.
“Da oggi finisce questa
storia deiJonas e della
Hollywood! Ok? Da oggi ci sarà un’ altra Ellie!” esclamò.
Non avevo più le forze per
ribattere. La odiavo. Con tutta me stessa.
“Ma…” sussurrai.
“No! Niente repliche! Tu oggi non esci
di casa!” e se ne andò a pulire la cucina sbuffando.
Io corsi sopra in camera mia
e mi chiusi a chiave.
“Ti odio! Ti odio! Ti odio!” gridai
piangendo.
“Non può essere… la odio!”
Mi rannicchiai nel letto.
Avevo paura. Paura di mia madre. Paura del mio futuro.
Guardai l’ora sullo schermo
del mio cellulare : le 6 in punto.
- dovrei essere già alla Hollywood…- pensai tristemente, continuando a piangere
ininterrottamente.
Pensai a George. E
stranamente questo mi rincuorò. Per la prima volta mi sentii meglio.
-papà…- sussurrai
malinconicamente, lasciando cadere pesantemente il mio corpo sul letto e buttai
il mio cellulare sul comodino.
Siccome il mio pc
è letteralmente impazzito e siccome ho poco tempo a disposizione per stare al
computer…. Sarò mooooolto breve!
Ringrazio a :
Jonas_princess: Hey! Grazie come sempre per la
recensione! Ti voglio bene! <3 anche io odio mia madre! -.- leggi questo
chappy e vedrai! Un bacio!
Maggie_Lullaby: Mon Amour! Scusa scusa scusa! Ma non ti
posso scrivere tanto! Perché vado di fretta! <3 Spero che come le altre tu
legga il capitolo! E recensisca! Ti volgio un mondo di bene! <3 ci
sentiamo…. Baci!
Jeeeeee: Ciao tesoro! Leggi anche questo chappy! Qui il mio Kevin
sarà il principe azzurro! Ti adoro! Un bacio!
Crazy_Me: anche io odio tantissimissimo mia madre!! Leggi questo
capitolo e ti tranquillizzerai! xD ti voglio bene! Ciao ciao!
BENNYY: sìsì… lo so! Il capitolo era molto triste ma… dopotutto è
una storia drammatica questa, no? Comunque leggi questo altro capitolo e vedrai
che un sorrisino ti rispunterà sulla bocca! xD baci!
Nes95: Ciao nessie! Grazie grazie per la recensione! Mi raccomando!
Guarda il mio disegno su Face! Sono riuscita finalmente a pubblicarlo! Scusa ma
devo scappare! Un bacio!
Pigga: amoree!!! Leggi anche questo bel capitolo! Mi raccomando! xD
ci vediamo a scuola! Ti amo tantissimooo!! Baci baci baci!
E grazie anche a dolcissima77
che ha aggiunto la mia storia tra le sue seguite!
E a tutte le altre
5!
Grazieeee! <3
Più i 12
preferiti!
Vi voglio bene a
tutte! Non sapete quanto! ^^
Continuate così!
Vostra coco2
Capitolo 24 : Vieni con me
Le ore che passai nella mia
camera sembravano non finire più.
La mattinata la passai
infatti piangendo sul letto.
Volevo suicidarmi. No!
Volevo Gridare al mondo la mia sofferenza. Allo stesso tempo volevo fuggire per
sempre. Andare via. Con Kevin.
Kevin…
Doveva essere alla Hollywood
Records di già.
Controllai il cellulare.
Niente.
Non mi aveva chiamato
neanche una volta.
Piansi più forte.
Ma lui mi amava veramente? O
faceva solo finta?
In quel preciso momento mi
ritornarono in mente le parole taglienti di mia madre : “ Loro ti stanno
sfruttando, Ellie! Ti stanno usando… sono delle rock star… che gliene importa
di te? Della tua vita?”
Quelle parole mi ferirono un
sacco.
Rabbrividii.
E se fosse vero? Se Kevin,
Joe, Nick non mi volessero realmente tutto questo bene? Se Kevin non mi amasse
davvero?
No. Non poteva essere così.
Io lo amavo. Lo amavo
troppo.
Mi ero innamorata di lui.
E anche lui di me. Io lo
sapevo bene.
Ma le ore passarono e il
cellulare non squillò mai.
La raccolsi con un dito e la
fissai sul mio polpastrello a lungo.
E se la mia vita sarebbe
stata solo sofferenza? Tutta una sofferenza?
Sogni che nascono e si
infrangono? Amori che sbocciano e soffocano poco dopo?
Menzogne e segreti nascosti?
Non volevo passare una vita
così. Preferivo di gran lunga andare all’inferno.
Ma mi accorsi che io ero già
all’inferno.
Chiusa in quella casa, con
genitori che mi avevano adottata e mi avevano proibito di stare con i Jonas.
Mi sdraiai pesantemente sul
letto.
Quel giorno decisi di non
fare niente.
Stavo realmente male.
Infatti non mangiai, non
parlai, non mi alzai dal letto, non guardai più l’ora e il cellulare.
Mi assentai dal mondo,
Andando a finire così in un altro mondo tutto mio. Il mondo dentro di me che mi
diceva cosa era giusto e cosa era sbagliato. La voce della mia coscienza.
Quello era l’unico mondo che
mi dava ancora la forza di vivere.
Decisi di addormentarmi,
inoltrandomi così nei miei pensieri tormentosi e incubi più totali.
******
Cric Cric Cric
Mi svegliai di soprassalto.
La finestra stava cigolando
per l’ennesima volta.
Ma non era il vento a farla
muovere.
Pensai per un secondo che
fosse solo un’allucinazione.
La finestra che cigolava
sarebbe stata l’ultimo dei miei problemi.
Ripresi a dormire, ma non
appena chiusi gli occhi il cigolio incominciò di nuovo.
-ecco… anche la finestra ci
si mette…- sbuffai
Scesi dal letto ancora un
po’ frastornata e mi avvicinai alla finestra.
Ma tutto era normale.
Gli alberi erano beatamente
fermi al sole, gli uccelli cinguettavano felici.
-almeno loro sono felici…-
pensai malinconica. – adesso basta! Ritorno a dormire!-
E così dicendo mi infilai
sotto le coperte, chiusi gli occhi e svuotai la mente.
******
Passarono le ore e in camera
regnava il silenzio più totale.
Mia madre non mi aveva più parlato
da quella discussione che avevamo fatto nella mattinata.
Kevin non mi aveva più
chiamata.
Aprii leggermente gli occhi.
Kevin…. Kevin…
Cercai con la mano il
cellulare e quando lo trovai mi accorsi che avevo 6 chiamate perse.
-o cavolo!- esclamai
Era Kevin. Tutte sue le
chiamate. Mi aveva mandato anche 4 messaggi!
E in ogni messaggio c’era
scritta la solita frase: “ Che è
successo? Oggi alla HR non c’eri! Comunque sia aspettami, amore… ti sto venendo
a prendere…”
Un tuffo al cuore mi
paralizzò.
Cosa significava? Mi stava
venendo a prendere?
-oddio!- pensai
Lui non sapeva che non ci
potevamo più vedere! Mia madre non lo avrebbe permesso! Non lo avrebbe fatto
nemmeno entrare in casa!
L’ansia subentrò dentro di me,
mescolandosi a tutta quella serie di stati d’animo che mi avevano tormentata
fino a quel momento.
Senza più forze, senza più
parole, mi sedetti pesantemente sulla mia sedia.
Buttai il cellulare sulla
scrivania.
Che casino!
Volevo Kevin in quel momento
più di ogni altra cosa al mondo, ma allo stesso tempo mi rendevo conto che non
ci potevamo vedere. Mia madre era in casa. Mio padre sarebbe ritornato da
lavoro tra poche ore.
Presa dal panico più totale
aprì la porta della mia camera e scesi frettolosamente le scale, recandomi in
soggiorno.
“Ah buongiorno! Sei ancora
viva meno male!” sbottò acida mia madre, venendomi contro.
Non si era per niente
pentita di tutto quello che aveva detto. Sembrava stesse godendo a vedermi
così. Era compiaciuta.
Non le diedi retta. Non
avevo tempo.
-già… sono ancora
miracolosamente viva…- pensai.
Diedi un rapido sguardo
all’orologio appeso alla parete del soggiorno : le 11.35
Kevin mi aveva mandato
l’ultimo messaggio esattamente alle 8.35
Feci una serie di calcoli,
in silenzio. Mi sentivo addosso lo sguardo perplesso di mia madre.
“Ellie? Sei diventata pazza
per caso? Che ti prende?” domandò ironica.
“Niente… lasciami stare!…”
risposi secca.
Ripresi con i miei conti.
La distanza che c’era tra
Hollywood e New York era di 3 ore e dato che il messaggio me lo aveva inviato
precisamente tre ore prima, questo stava a significare che Kevin doveva
arrivare tra circa ….
-o merda!- pensai
sussultando.
- Cavolo! Cavolo! Cavolo!-
Salii le scale correndo.
Non volevo certo assistere
alla spiacevole conversazione, o litigata, che avrebbe avuto Kevin con mia
mamma.
Dimenticai il cellulare di
sotto. Dimenticai tutto.
Kevin sarebbe arrivato tra
momenti.
Mia madre era di sotto e non
sapeva nulla.
Io ero semplicemente
disperata.
Finii le scale e mi recai
nella mia camera. La trovai stranamente aperta.
Mi fermai.
- io ero certa di averla
chiusa…certissima! – pensai sbalordita.
Mi avvicinai cauta alla porta
semi aperta e sobbalzai quando sentii dei rumori.
Ladri? Vento? Allucinazioni?
Eppure io avevo realmente
sentito un rumore. Un rumore di passi.
Aspettai che questo cessasse
per entrare.
Avevo il cuore in gola.
Sentivo i battiti rimbombarmi nel cervello.
Feci un grosso respiro e
senza replicare o scappare, entrai spalancando la porta.
Se dovevo sfidare la sorte,
allora l’avrei fatto.
******
“O mio Dio!” il mio grido
suonò per tutta la casa, tanto che mia madre, per lo spavento, fece cadere una
pentola.
“Ellie? Perché urli?Ellie?”
mi chiamò. Ma io rimasi zitta.
“Vabbè… questa ragazza… è
proprio strana…” disse mia madre e continuò a lavorare.
Ero all’entrata della mia
camera. Ferma. Immobile.
Volevo gridare di nuovo. Ma
così avrei soltanto fatto spaventare ancora di più mia madre.
Non era un ladro quello
davanti a me. Non era nemmeno un’allucinazione.
Io avevo un ragazzo davanti
a me. Un ragazzo che conoscevo fin troppo bene.
La mia vita.
“Ke… Kevin?” sussurrai
debolmente. La voce mi tremava per l’emozione.
Lui si avvicinò a me e mi
abbracciò forte prima che mi mettessi a piangere.
“Amore! sono qui… sono qui…”mi
sussurrò all’orecchio.
Nascosi il mio viso pieno di
lacrime nell’incavo del suo collo.
“Kevin! Dio… non… non ce la
faccio! Io.. io..” singhiozzai.
Lui mi baciò dolcemente la
fronte. Mi accarezzò i capelli per tranquillizzarmi.
“Ssssh… va tutto bene! Sono qui!”
mi ripeté
“Sono venuto a prenderti…”
aggiunse sorridendo.
Mi ritrassi dall’abbraccio.
“Co… Cosa?” chiesi
spaventata.
Lui si preoccupò.
“Sono venuto a prenderti! C’è
qualcosa che non va? Non vuoi stare un po’ con me?” domandò dolcemente.
Io chiusi la porta della mia
camera prima che mia madre mi facesse fuori.
“Tu… tu non puoi portarmi
via Kev… io… devo stare qui… mia madre mi uccide se no…” balbettai.
Kevin mi accarezzò il viso.
“Che significa?” domandò.
“Significa che noi due… noi
due non possiamo stare insieme… mia madre me lo ha proibito… ha detto tante
cose brutte su di te Kev! Sui Jonas!” ricominciai a piangere.
Allora Kevin si impietosì.
“Ellie! Ti prego… non
crederai a tua madre, vero? Io ti amo… vieni via con me! Ti porto alla
Hollywood! Oggi erano tutti preoccupati per te…” disse Kevin.
Mi asciugai il viso con la
manica della maglia.
“Non lo so… vorrei ma… ma so
che dopo devo fare i conti con mia madre…” risposi sofferente.
Kevin mi fissò.
Cambiai discorso.
“.. da dove sei entrato?”
domandai cercando di sorridere.
Kevin rise.
“Dalla finestra… è stato
faticoso… ma ce l’ho fatta!”
Risi anche io. Era incredibile.
“Allora? Vuoi fuggire con
me?” domandò serio.
Lo fissai nei suoi profondi
occhi verdi. E mi accorsi che lui era la salvezza in persona. Riuscivo a vedere
al di là della sua anima. Come se fosse trasparente.
E capii che c’era ancora una
speranza.
Mi accertai che mia madre
stesse lavorando ancora in cucina.
“Andiamo!” esclamai felice.
Lui mi baciò.
“Ci sono io sotto… non devi
aver paura..” Poi aprì la finestra e scese per primo.
Non ero mai uscita o entrata
da una finestra e la cosa mi terrorizzava un pochino.
Ma se c’era Kevin, allora
potevo anche buttarmi da un palazzo di 150 piani.
Mi sentivo la principessa
che veniva salvata dalla sua matrigna cattiva e doveva fuggire dal castello con
il suo principe azzurro.
Era un’insolita sensazione. Bella.
Sensazione di libertà.
Io sarei andata alla
Hollywood quel giorno. Avrei rivisto le mie amiche e George.
Avrei continuato la mia vita
con Kevin.
Nessuno poteva fermarmi.
Spero il capitolo
sia stato di vostro gradimento.
Aggiorno raramente,
lo so.
Ma è per mancanza
di tempo.
Vi prometto che,
se farò il seguito di questa storia, aggiornerò ogni settimana.
Ciao a tutte!
Questa settimana non ho trovato tempo di aggiornare. Scusate scusate scusate!
Ma sono entrata in crisi (di nuovo!):
Continuare a
scrivere o smettere? È realmente importante!
Perché scrivere
storie su Efp è veramente bello ma… nell’ultimo periodo le recensioni stanno
calando e molte persone stanno togliendo la mia storia dalle loro seguite e
preferite e inoltre prende molto tempo! Ed io, soprattutto in questi ultimi
mesi, non ce ne ho di tempo!Mi ritrovo allora a scrivere di fretta e in furia
la domenica.
Voi che ne
pensate?
La storia vi
piace veramente? Vi prego ditemelo!
Adesso passo ai ringraziamenti e le
persone che ringrazio sono le persone a cui tengo moltissimo! Perché recensiscono
sempre ed è per loro che io scrivo:
Mon Amour : Amoooore! Come sempre ti ringrazio x
la tua splendida recensione! Sei al primo posto dei ringraziamenti Perché sei
veramente un’amica! J Anche se siamo lontane io ti tengo
e ti terrò per sempre nel mio cuore! Sappilo! Ti voglio tantissimo ( e anche
troppo) bene!xD per favore dimmi che cosa devo fare perché, come hai letto qui
sopra, mi trovo in crisi! Un bacione! E grazie!
Jeeeeee : Tesoroo! Eccomi qui! Su di te io
posso sempre contare, lo so! Sei splendida! Mi recensisci sempre! Ed è proprio
per questo che scrivo la storia anche per te! Leggi anche questo capitolo e
recensisci! Ti prego… dimmi se devo continuare a scrivere o no! È importante! Baci!
Jonas_princess : Ciao! Ciao! Sono di nuovo qua! Pronta
con un altro capitolo. La fine della mia fan fiction è molto vicina ma… non so
se fare un seguito o no! Secondo te ne vale la pena? Boh…
Recensisci
il capitolo, mi raccomando! Ti volgio tanto tanto tanto tanto tanto bene! Kiss kiss
PrInCeSsMaLfOy : Heilà! Grazie anche a te perché mi
recensisci in ogni capitolo! Grazie grazie grazie! La storia è giunta, quasi, a
terminazione. Ti prego dimmi cosa devo fare! Vale la pena fare un seguito? Aspetto
il tuo parere… ti lascio al capitolo! Ciao!
Crazy_Me : Grazie anche a te per la recensione!
Continua a leggere la mia storia… ti adoro! E anche tu devi dirmi il tuo parere
su quello che ho scritto qui sopra… ti prego! Adesso vado. Spero che anche
questo capitolo sia interessante come gli altri. Un bacio!
Pigga : Amore mioooo!!!! Spero che tu legga
questo capitolo! Tanto mi recensisci via sms!xDxD scusami ma oggi ero un po’
giù… vabbè! Leggi questo capitolo quando hai tempo, mi raccomando! Non sai
quanto ti amo! Tanto tanto tanto! E dimmi se devo continuare o no…Ci si vede a
scuola! Kiss kiss kiss kiss kiss
Grazie alle persone che ancora non hanno
cancellato dalle seguite o dai preferiti la mia storia! Vi amo veramente
tantissimo!
Vi lascio al
capitolo
Coco2
******
Finalmente
ero libera.
Libera da
oppressioni e pregiudizi su di me e i Jonas.
Io e Kevin.
Lontani da tutto e tutti.
Questo sarebbe
stato per sempre.
Questo era
il mio sogno e si stava realizzando veramente.
Stavamo fuggendo
dalla mia famiglia, dalla mia città. Da tutti quei brutti ricordi che mi
avrebbero portato solo angosce e paure.
Hollywood
era la mia metà. La Hollywood Record per precisione.
Sarei ritornata
ad una vita normale, con mio padre George e le mie amiche che sicuramente non
vedevano l’ora di rivedermi, mi avrebbero accolto a braccia aperte.
Avevo deciso
di lasciare New York una volta per tutte.
I miei
brutti ricordi, le mie prime esperienze di vita e la mia famiglia li avevo
lasciati là. E francamente non me ne pentivo.
Volevo ricominciare.
Abitare con i Jonas ad Hollywood sarebbe stato il mio primo inizio.
Non mi
importava più niente della scuola. Ero abbastanza grande da poter prendere
delle decisioni da sola, come voleva mia madre d’altronde.
La mia vera
passione era la musica. Potevo morire per la musica e la mia vita si basava
solo su questo. La musica e una carriera con le MEG Girls.
Perché
quando cantavo o suonavo il pianoforte , sgombravo la mente. Automaticamente mi
sentivo meglio e questa era un’insolita sensazione.
Potevo dire
finalmente che stavo bene.
Mi sentivo
nel mio mondo. Nel mio vero mondo.
******
“Ellie!
Ellie! Dio! Che ti è successo?” Domandò Giulia precipitandosi su di me.
Ero arrivata
alla Hollywood Records e stavo uscendo dalla SUV di Kevin, quando vidi le mie
amiche e gli altri due Jonas venirmi incontro.
“Perché non
c’eri stamattina? Insomma… potevi rispondere anche ad una delle mie 16
chiamate!” aggiunse Mary e mi abbracciò teneramente.
Joe mi
sorrise.
“Eravamo
tutti in pensiero per te!” esclamò Nick e mi abbracciò.
Io sospirai.
“Lo so…
diciamo che è una storia lunga… e Kevin è stato il mio salvatore!” sorrisi.
Lui mi
strinse a sé.
“Ma…
salvatore? In che senso? Non dirmi che eri a casa come una principessa
rinchiusa in una torre e Kevin è stato il tuo eroe e ti ha portata via!” disse Joe
e si mise a ridere.
In realtà
non c’era niente da ridere. Purtroppo Joe ci aveva azzeccato.
Abbassai lo
sguardo per nascondere agli altri la sofferenza che mi ero portata dietro per
ben 19 anni.
Kevin mi
baciò la fronte e si avvicinò al mio orecchio sussurrandomi: “ Ci sono qui io
vicino a te. Non devi avere paura di niente adesso. Ci sono io.”
“Lo so…”
sussurrai e lo baciai.
Gli altri
fissarono la scena perplessi e commossi.
“Allora…
andiamo dentro?” chiese Kevin.
“Certo!
Andiamo!” esclamarono felici Giulia e Mary, ma io mi bloccai.
“Ma.. voi…
pensate che George si sia arrabbiato con me? Insomma… non mi presento da
stamattina… e.. magari…”
“Ma
figuriamoci se George si dovrebbe arrabbiare! Dai Ellie! Non ti preoccupare!” mi
consolò Nick.
“Ok..
andiamo allora!” ed entrammo tutti e 6 alla Hollywood.
******
George come
sempre era seduto sulla sua poltrona di pelle nera nel suo studio. Quando entrammo
lui lasciò la sua tazza di caffè fumante e ci salutò.
“Ragazzi! Kevin,
Ellie! Ma che fine avete fatto?Insomma Kevin… tu eri alla Hollywood e… un
minuto dopo sei sparito!” disse scherzando.
“Sì George…
lo so. Ma ero preoccupato per lei…” e mi abbracciò dolcemente.
Fissai George
piena d’imbarazzo. Che gli dovevo dire? Mia madre mi ha tenuta in casa? Oppure sono
scappata e adesso voglio vivere qui?
“Ellie…
devi dirmi qualcosa?” Chiese George con tutta la calma di questo mondo.
Io lo
fissai.
“No no…
scusami per oggi ma… ma… ecco, mi ero scordata delle prove!” sì. Mentire sarebbe
stata la strada migliore.
Lui non mi
crebbe. Era mio padre. Chi volevo prendere in giro?
“Sicura?”
domandò, questa volta con un filo di preoccupazione.
“Sì.
Sicura.” Risposi secca.
“Va bene…”
fu quel che riuscì a dire. Non volle insistere.
“Allora
ragazzi! Voi Jonas avete un’intervista proprio tra un quarto d’ora nella sala 2…
credo vi dobbiate andare a preparare…mentre voi tre ragazze, seguitemi!” e cos’
dicendo George se ne andò in una sala prove.
“Ci vediamo
dopo!” ci salutarono i Jonas e se ne andarono pronti per essere intervistati.
Le MEG
Girls invece seguirono George.
Entrammo nella
nostra sala prove. Gli oggetti erano al loro posto. Come gli avevo visti l’ultima
volta.
“Ragazze! Manca
l’ultima canzone per completare il vostro cd! Oggi dobbiamo lavorare molto! L’ultima
canzone è Promise… che darà anche il
titolo al cd… quindi lavoriamo bene! Ok?”
“Ok!”
rispondemmo in coro.
“Allora…
prendete i posti… mi raccomando accertatevi che i vostri microfoni siano
integri! Perché ultimamente Mike sostituisce microfoni rotti a microfoni sani,
invece che il contrario!” rise George.
“Qui George
è tutto ok” dissi battendo il dito sopra al microfono. “Prova! Prova!”
“Anche il
mio è sano!” aggiunse Mary.
“Ok
ragazze! Beh… tu Giulia il microfono non ce l’hai perché suoni la chitarra e
non canti…” disse George dandole una chitarra classica Gibson Les Paul.
“Tutti ai
vostri posti… al mio via partite… mi dovete solo dare il tempo di sistemare l’amplificatore
stereo, i pannelli fono-diffondenti e le cuffie…” ribadì George.
Io impugnavo
nervosamente il microfono.
Solo un’ultima
canzone e il mondo avrebbe saputo dell’esistenza delle MEG Girls.
Sarei diventata
popolare.
Mary non
faceva altro che fare vocalizzi, mentre Giulia strimpellava accordi.
“Ok! Ci
sono! Allora…. Pronte?”
“Sì…”
risposi per niente convinta.
“Bene… 1 …
2 … 3 … Via!!”
Giulia
iniziò a suonare.
Poi Mary
iniziò a cantare la prima frase :
Tell me that’s ok…
And Tomorrow will be an another day
Where were have been you and me…
Ci fu un
attimo di pausa , Giulia suonò gli ultimi accordi e poi iniziai a cantare io:
My heart can’t to wait
And you are very very away from me you know…
Ohhh you know…
Ancora
Giulia con la chitarra. Nella stanza regnava una dolce melodia.
Poi io e
Mary in coro cantammo il ritornello:
But this is a Promise
That you should never and never to break
This is a Promise
That I love you and will love you
Forever…
Le nostre
voci si intrecciavano armonicamente. Erano sottili, ma allo stesso tempo tanto
dure da far capire il significato di quella canzone.
Giulia era
concentrata sugli arpeggi e gli accordi.
Ricantammo tutta
la canzone da capo. Poi Giulia smise di suonare. Ed io cantai da sola l’ultima
frase:
A Promise is so important…
Please, believe me.
Silenzio.
George finì
di registrare.
Ancora silenzio.
“Brave!
Abbiamo finito! Brave veramente! Sono fiero di voi! Molto bene Giulia! hai
suonato divinamente!” esultò George.
“Grazie
mille…” rispose lei soddisfatta.
“… e Mary? Sei
stata grande!”
“Modestamente!”
disse la ragazza ridendo.
Poi si girò
verso di me.
“Beh.. che
dire… hai un grosso talento tu, Ellie…davvero brava! Quel pezzo che hai cantato
da sola mi ha fatto quasi commuovere…”
“Grazie Pap…”
mi fermai di colpo. Ma che stavo dicendo? Papà?! Cavolo! Ma cosa mi era preso?
“Volevo
dire… George!” dissi frettolosamente.
Le mie
amiche mi guardarono confuse. Ma fortunatamente non dissero niente.
“Ora devo
solo sistemare alcune cose sul cd e… credo che per domani sarà pronto! Siete
felici?” ci chiese George.
Noi gridammo
dall’euforia.
“Certo!
Oddio oddio! Diventeremo delle pop star? Faremo concerti per tutto il mondo
come i Jonas?” Chiese Mary elettrizzata.
“Beh… se
avrete successo… sì!”
Smettemmo di
saltare di gioia a quelle parole.
“Che.. che
cosa vuol dire… se avremmo successo?” domandai.
“ragazze,
vedete… magari alla gente potete anche non piacere… ma non vi preoccupate! Voi
avete talento! E poi.. guardate i Jonas! Loro all’inizio non erano nessuno! Avevano
inciso il loro primo album ma… nessuno li apprezzava… poi dopo un paio di
canzoni… sono diventati l’idolo di miliardi di ragazzine! E non solo!” spiegò
mio padre.
“Hai
ragione…” dissi.
“Dobbiamo
solo aspettare… questione di tempo quindi” Ribadì Giulia.
Tutte e tre
sospirammo.
Speravamo che
il nostro album fosse perfetto. Ma non potevamo saperlo.
“Secondo me
andrete alla grande! Per oggi le prove sono finite! Abbiamo un album! Il vostro
primo album che avete inciso con me alla Hollywood!” disse George e batté il
cinque ad ognuna di noi.
“Ora
dobbiamo andare George. Adesso abitiamo con i Jonas qui ad Hollywood, lo
sapevi?” domandai.
Lui sorrise.
“Benissimo!
Così non farete ritardi e soprattutto… non vi scorderete delle prove!” disse
ironico fissandomi.
Feci un
sorriso forzato.
“Bene! A domani!
Mi raccomando puntuali alle 6 ! Vi dirò le novità del vostro album! Siete state
bravissime!Ciao!”
“Ciao
George” dissero Giulia e Mary e si avviarono verso l’uscita.
“sì… io…”
mi fermai. Dovevo proprio dirglielo? Dovevo dirgli che i miei erano delle
persone spregevoli ed ero scappata? Dovevo dirgli che loro non sapevano niente
di questa fuga?
Era meglio
tacere. Gli avrei complicato le cose. Non volevo si preoccupasse di me.
“Volevo
dirti che sei il padre migliore di tutto il mondo!” dissi.
Lui sorrise
felice.
“Grazie…”
Ci guardammo
negli occhi. Poi lui li distolse e fissò i microfoni.
“.. e
meglio che tu vada con le tue amiche Ellie… ci vediamo domani.” Disse.
“Ok. Ciao
Papà.” Risposi dolcemente.
Mi faceva
una sensazione strana chiamarlo Papà. Era strana sia per me che per lui.
Girai i
tacchi e me ne andai.
Trovai Giulia
e Mary che discutevano con i Jonas fuori dalla Hollywood.