Una notte fuori dal mondo...

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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1_prologo ***
Capitolo 2: *** 2 ***
Capitolo 3: *** 3 ***
Capitolo 4: *** 4 ***
Capitolo 5: *** 5 ***
Capitolo 6: *** 6 ***
Capitolo 7: *** 7 ***
Capitolo 8: *** 8 ***
Capitolo 9: *** 9 ***
Capitolo 10: *** 10 ***
Capitolo 11: *** 11 ***
Capitolo 12: *** 12 ***
Capitolo 13: *** 13 ***
Capitolo 14: *** 14.il ballo_1 ***
Capitolo 15: *** 15.il ballo_2 ***
Capitolo 16: *** 16 ***
Capitolo 17: *** 17 ***
Capitolo 18: *** 18 ***
Capitolo 19: *** 19 ***
Capitolo 20: *** 20_epilogo ***



Capitolo 1
*** 1_prologo ***


Ciao a tutti,

allora questa storia si svolge dopo l’episodio “l’Antonella che non ti aspetti”.

Inizialmente l’avevo scritta come una one-shot, ma ora mi è venuto il dubbio e non so più se lasciarla una one-shot o farla diventare una long-fiction. Datemi voi un consiglio per favore. Se potete quando leggete le parti con le canzoni mettetele in sottofondo, che rende di più. Le canzoni sono; parla con me di Eros Ramazzotti e io con te tu con me di dj Matrix.

Aspetto anche un parere e spero che i personaggi non siano troppo ooc.

Un bacione a tutte e buona lettura!

 

Sono le due di notte…

Scendo a prendere un bicchiere d’acqua e poi mi siedo in divano. La casa è buia e silenziosa, anche Patty finalmente si è addormentata..

Poverina è stata una serata dura per lei ed io come al solito nei momenti difficili le sono accanto! È strano il rapporto che ho con Patty, un giorno la odio, il giorno dopo le voglio un gran bene! Forse mio zio Fito ha ragione, in fondo in fondo sono buona, molto in fondo però eh.

Una cosa però è certa: io Antonella Lama Bernardi, Antonella la divina, Antonella la the best, voglio molto bene alla dolce papera che sta dormendo sul mio letto.

La sua situazione mi ha reso molto triste, è un po’ quello che sto passando io, ma non lo do a vedere, mi tengo tutto dentro. Una cosa che ammiro di Patty è proprio questa, il fatto di riuscire a esternare così bene le sue emozioni, cosa che a me non riesce per niente. A volte sento la mancanza di avere qualcuno con cui parlare, con cui confidarmi e con cui condividere tutto, sono sempre stata convinta che io che sono la the best me la posso cavare da sola, ma non è sempre così!

Vedo il pianoforte e non resisto, inizio a intonare la canzone di Eros Ramazzotti.

Ma dove guardano ormai
quegli occhi spenti che hai?
Cos’è quel buio che li attraversa?
Hai tutta l’aria di chi
da un po’ di tempo oramai
ha dato la sua anima per dispersa.

Abbiamo l’anima persa io e te, piccola Patty, per la mancanza di due persone fondamentali nella vita di chiunque, una madre sincera e un padre presente, cosa che noi non possiamo avere. Il buio che attraversa i nostri occhi è lo stesso buio che giace nel nostro cuore.

Non si uccide un dolore
anestetizzando il cuore
c’è una cosa che invece puoi fare
se vuoi se vuoi se vuoi..

Sorrido e vedo in cima alle scale Patty che canta con le lacrime agli occhi, devo averla svegliata. Intoniamo insieme.

Parla con me, parlami di te
io ti ascolterò
vorrei capire di più
quel malessere dentro che hai tu.
Parla con me, tu provaci almeno un po’
non ti giudicherò
perchè una colpa se c’è
non si può dare solo a te.
Parla con me

Si Patty, so che con te posso parlare, che tu mi capirai, forse sei l’unica persona su cui posso veramente contare. Sembra strano però, io la divina, tu la popolare, io il cigno, tu il brutto anatroccolo, io fredda e spietata, tu buona e dolce con tutti, siamo qua a cantare e piangere insieme.

Poi quando hai visto com’è
anche il futuro per te
lo vedi come un mare in burrasca,
che fa paura lo so
io non ci credo però
che almeno un sogno tu non l’abbia in tasca.

Patty, il tuo futuro non è come un mare in burrasca, hai l’occasione di vivere con una vera famiglia, che ti voglia bene, vedrai che finito questo brutto periodo sarai la persona più felice della terra.

Ma perchè quel canto asciutto?
Non tenerti dentro tutto.
C’è una cosa che invece puoi fare
se vuoi se vuoi se vuoi..

Forse un giorno sarò pronta a tirare fuori le mie emozioni e confidarmi, ma per il momento preferisco continua re a nascondermi dietro questa maschera.

Parla con me, parlami di te
io ti ascolterò
vorrei capire di più
quel malessere dentro che hai tu.
Parla con me, tu dimmi che cosa c’è
io ti risponderò,
se vuoi guarire però
prova un po’ a innamorarti di te.
Parla con me..di-parla-con-me-
Parla con me..

-Grazie!- mi dici abbracciandomi…

-Grazie a te- sussurro, non so se mi hai sentita, ma dentro al tuo cuore sai che lo sto facendo!

-Guarda guarda, altre notturne-

Da in cima alle scale compare Nicolas. Il mio cuore inizia a battere più velocemente, ormai ne sono certa provo qualcosa per Nicolas, ma per lui sono una sciocca ragazzina, forse non ha ancora capito chi è Antonella, quello che voglio lo ottengo, e presto avrò il tuo cuore Nicolas.

-Cosa sono quelle faccine tristi? Forse so un modo per tirarvi su di morale.-

-Dai zio spara.- gli dico.

-Andate a vestirvi che stasera facciamo una pazzia, andiamo a vedere il mare di Pinamar di notte, veloci-

-No dico, zio, stai scherzando vero?- gli chiedo.

-No Antonella, sono serio, non ti va l’idea?-

-Mi va eccome dai Patty, andiamo a prepararci, vedrai che vedere il mare di notte ti tirerà su di morale di sicuro.-

Finalmente la vedo sorridere –non sono mai stata a Pinamar, che bello!-

-Ehi zio, potremmo andare a prendere anche Matias, il fidanzato di Patty.-

-Ah per me non ci sono problemi…forza vi aspetto tra 5 minuti in macchina.-

Io e Patty corriamo in camera mia, dove ci cambiamo, presto uno dei miei vestiti a Patty e poi preparo una borsa con un asciugamano per sederci sulla spiaggia, poi compongo il numero di Matias.

-Pronto Antonella, è successo qualcosa?-

-Io e Patty stiamo andando al mare con mio zio Nicolas per distrarci un po’, preparati che tra 5 minuti siamo sotto casa tua.-

-Ma a quest’ora siete pazze?-

-Matias, tra 5 minuti giù ho detto, con Antonella non si discute!Baci baci.-

-Allora che ha detto?- mi domanda emozionata Patty.

-Che viene, mi pare ovvio, forza scendiamo, ma facciamo piano eh, mia madre non deve sentirci.-

Usciamo di casa e saliamo in macchina di Nicolas.

-meno male che dovevano essere 5 minuti.-

-Dai zio non rompere, metti in moto.-

Finalmente partiamo, passiamo a prendere Matias e dopo 2 ore e mezza di macchina arriviamo finalmente a Pinamar.

Non ci sono parole per descrivere lo spettacolo che si presenta, sono quasi le 5 e il cielo comincia a schiarirsi leggermente, l’acqua del mare luccica e una leggera brezza crea qualche dolce onda.

-è stupendo.- esclama Patty.

Mi giro verso di lei e la vedo sorridere, si gira pure lei verso di me, ci togliamo le scarpe e corriamo incontro al mare come due bambine per bagnarci i piedi.

Ridiamo come due pazze e poi mi abbraccia.

-Grazie grazie grazie anto.-

Ma si, stasera sta prevalendo la mia parte buona, quindi la abbraccio pure io.

Stendo l’asciugamano vicino alla riva e ci sediamo tutti e quattro ad ammirare il mare.

Dopo un po’ prendo la mano di mio zio Nicolas.

-Andiamo a fare una passeggiata?- e gli faccio l’occhiolino indicando Patty e Matias abbracciati accanto a noi.

-Ma si dai, ho proprio voglia di fare 4 passi, noi torniamo tra un po’ ragazzi.-

Vado in riva al mare  e iniziamo a passeggiare in silenzio, accompagnati dal dolce cullare delle onde.

-Da piccola adoravo camminare in riva al mare, ogni estate venivo qua con mio padre, lui mi prendeva in braccio e mi buttava in mare…ricordo che ridevo come una matta quando lo faceva, è uno dei ricordi più belli che ho con lui…- dico quasi senza rendermene conto persa nei miei pensieri.

Mio zio si gira verso di me sorridendo –Sai Antonella, forse mi sono sbagliato, quando ti ho sentito parlare con Leandro di Patty, poi con tua madre e infine con Patty stanotte mi sono reso conto che forse la ragazzina non sei tu, sono io.-

-Perché dici questo Nicolas?-

-Perché sono io che ho paura di aprirmi con gli altri e il fatto che forse stavo iniziando a provare qualcosa per te mi ha spaventato.-

-Nicolas, mi hai fatto credere che fossi io quella che non andava.- gli dico.

-Mi dispiace Antonella, ma la nostra sarebbe comunque una storia impossibile, tutti sanno che sono tuo zio e se si scoprisse che non sono tuo zio dovrei comunque andarmene quindi non potremmo stare insieme comunque. La nostra è proprio una storia impossibile.-

-Non stanotte Nicolas, stanotte è successo di tutto, Patty ha trovato un padre, io ho capito quanto è perfida mia madre, è emerso il mio lato buono, stanotte possiamo anche renderla possibile questa storia, e domani come per incanto, svanirà tutto.-

-Sai che forse mi hai convinto…-

Si avvicina a me…

Sento il suo respiro sul collo…

I suoi occhi verdi si fanno sempre più grandi…

Finchè sento la sue labbra sulle mie e un sapore dolce mi prende, approfondisco il bacio, non voglio staccarmi mai più da te. Ti butto le braccia al collo e tu mi prendi in braccio. Continuiamo a baciarci, come se avessimo bisogno l’uno dell’altro per vivere.

Sono quasi le sei e dalla finestra di un abitazione parte una canzone…Inizio a cantare accompagnando la voce del cantante guardandoti negli occhi.

io con te, tu con me
sotto il cielo, d'estate
a dipingere un sogno
che già lo so non rivivrò più

 

Già, dopo stanotte tutto finirà, mi sento come Cenerentola con il suo principe azzurro.

io con te, tu con me
come, in una poesia
dove c'è
un mondo scritto a posta per noi

Ora sei tu a cantare, non ti avevo mai sentito cantare, hai una voce dolcissima, se poi canti per me è ancora più bella!


sento nel tuo cuore
un desiderio palpitare
leggo nei tuoi occhi verdi un'emozione
corro a piedi nudi
sulla sabbia illuminata
dalle mille stelle dalla luna piena

 

Ci rincorriamo per la spiaggia, seguendo le parole della canzone, perché mi fai sentire così bene Nicolas?


fisso le tue labbra rosa
penso a quanto ti vorrei baciare
coccolare, quando sarà brutto quando io non lo potrò
fare più, mi toccherà, stare là
ricordare, immagino seduto a piangere

 

-Non è giusto che dopo stanotte sarà tutto finito…- dico con le lacrime agli occhi quasi.

Mi prendi la mano e ricominci a cantare…

io con te, tu con me
la mia mano, la tua
respirando il sapore di questa notte magica che...
non dimenticherò, resterà unica
magica, come tutto quel che riguarda te
di questa notte magica che...
come tutto quel che riguarda te

 

-Non la dimenticherò mai questa notte Anto, è una promessa!-

Sorrido, neanch’io la dimenticherò mai, la porterò per sempre nel cuore…

sento il vento tra i capelli
un brivido sale la schiena
guardo all'orizonte sta sorgendo il sole
non si può son già le sei
fra un pò, non sarò, più con te
già lo so, morirò io voglio stare qui...


-Voglio stare con te Nicolas…-


io con te, tu con me
ora non piangere
abbracciami, stringimi
questo amore può durare lo sai
ora io me ne andrò ma se vuoi tornerò
perchè tu sei la cosa più bella che c'è
sei la cosa più bella che c'è...
che c'è....
la cosa più bella che c'è...

Mi stringi forte a te, il destino è contro di noi, ma io voglio lottare per averti, e la otterrò come al solito! Lotterò contro mia madre se necessario, lotterò contro il mondo, ma noi staremo insieme. Intanto mi accontento di sentirti vicino questa notte…

Sciolgo l’abbraccio e mi perdo nei tuoi occhi stupendi…

Ad un tratto mi sento sollevare da terra, mi stringi al tuo petto e ti dirigi verso il mare.

-Allora principessa, devo buttarla in mare per farle rivivere la sua giovinezza?-

-Cosa Nicolas, ma sei pazzo? Mettimi giù immediatamente, te lo ordina Antonella la the best!-

Non riesco neanche a finire la frase che mi trovo sott’acqua.

Riemergo e vedo Nicolas ridere.

-Questa me la paghi-

Gli salto addosso facendogli perdere l’equilibrio e facendolo cadere in acqua insieme a me.

Passiamo un altro po’ di tempo assieme, poi mi carica sulle spalle e torniamo fradici da Patty e Matias.

Li abbiamo quasi raggiunti ma mio zio si ferma prima e mi fa scendere dalle sue spalle.

E mi bacia.

Poi mi prende per mano e mi sussurra.

-Andiamo Cenerentola, l’incantesimo è finito, si torna alla realtà!-

 

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Capitolo 2
*** 2 ***


Ciao a tutti,

le quattro fantastiche lettrici che mi hanno commentato mi hanno convinto a continuarla e quindi eccomi qua. Vorrei anche ringraziarle di cuore per avermi commentato la storia e spero continueranno a seguirmi e a darmi consigli.

Un bacione.

Gaia

 

 

È passata una settimana da quella notte a Pinamar…

Una settimana che Antonella la the best che ha sempre tutto, si sente senza qualcosa…

Senza una parte del suo cuore, rubata da lui

La sera dopo quella notte c’è stato pure il concerto dei ragazzi a scuola.

Io e Nicolas eravamo fuori in giardino, non abbiamo resistito, ma poi quello che mi ha detto mi ha ferito più di mille spade nel cuore, mi ha detto “scusa è stato uno sbaglio, non possiamo qua, tutti pensano che io sia tuo zio, mi dispiace Anto, pensa a qualcun altro, io continuerò la storia con Emma.” Da quella volta non ci siamo più parlati.

Lo so che non lo pensavi veramente Nicolas, che l’hai detto solo perché hai paura che qua la nostra storia non potrà funzionare, ma io sto mentendo a mia madre e mio fratello per farti restare, a me non ci pensi? Sei solo un egoista.

-Forza, salgano sul palco le popolari.- dice il professore.

Mi riscuoto dai miei pensieri, mi ero scordata di essere a lezione di musical.

Vedo le popolari salire sul palco: Giusy, Tamara, la mia amica Patty. Eh già io e Patty stavolta siamo rimaste amiche e ne sono contenta, voglio starle accanto in questo brutto momento, è ancora arrabbiata con sua madre e non so quanto ci metterà a perdonarla.

Poi ecco che sale Emma, appena è sul palco si mette a urlare.

-Aaaaa, c’è Nicolas il mio ragazzo, Nico vieni a darmi un bacio di incoraggiamento che sto per salire sul palco col mio gruppo.-

Mi giro e lo vedo appoggiato alla porta del teatro. Incontro il suo sguardo e le lacrime mi invadono gli occhi. No! Io sono Antonella la divina, e Antonella non piange davanti a tutti. Mi giro dall’altra parte o non riuscirei a sostenere il suo sguardo.

Probabilmente devi avergli fatto segno di no perché Emma sta insistendo allo sfinimento.

-Eddai Nico, forza vieni qua.-

-Nicolas per favore avvicinati o qua non iniziamo più la lezione!- gli dice mio zio Fito.

Sento i suoi passi e lo vedo avvicinarsi e baciarsi con Emma che se lo tiene ben stretto.

Le popolari ballano amigos del corazon e come al solito Emma comincia a lamentarsi dei passi, mamma mia questa è peggio di me!

-Forza divine!-

-Ma abbiamo già ballato!- dico a mio zio Fito!

-Lo so, ma oggi vi voglio proporre un’altra attività, canterete una canzone di un cantante famoso!Forza che vi metto la base, Anto mettiti nel microfono davanti, voi ragazze farete coro nel microfono a fianco!Forza nipotina che la conosci benissimo questa canzone!-

Sento il suo sguardo addosso, ma sorrido, spingo indietro i capelli e do l’ok a mio zio!

La musica parte…ma che canzone è??

Oh no, ci mancava solo questa canzone…

 

 A volte mi domando se,
Vivrei lo stesso senza te,
Se ti saprei dimenticare.
Ma passa un attimo e tu sei,
Sei tutto quello che vorrei
Incancellabile oramai!

 

Sei tutto quello che voglio Nicolas, prendo in mano il microfono e inizio a muovermi sul palco come solo io so fare, al ritmo lento di questa splendida canzone!

Sembrava un'altra storia che,
Il tempo porta via con se,
Tu non lasciarmi mai!
Tu non lasciarmi!
E più mi manchi, più tu stai
Al centro dei pensieri miei
Tu non lasciarmi mai
Perché
oramai sarai
Incancellabile

 

Lacrime nascoste dietro a sorrisi, sorrido agli altri che mi stanno guardando, sorrido a Patty che ricambia emozionata. Sorrido perché non posso fare altro, è inutile cantare non lasciarmi perché l’hai già fatto! Incancellabile, si lo sarai per me, ma non lo saprai mai.

Con la tua voce, l'allegria
Che dentro me non va più via
Come un tatuaggio sulla pelle.
Ti vedo dentro gli occhi suoi,
Ti cerco quando non ci sei
Sulle mie labbra sento la voglia
Che ho di te

 

Passo con gli occhi tutta la sala, finché non incontro il tuo sguardo fisso su di me. Il mio viso cambia espressione, non riesco a staccare gli occhi da te, come se avessi paura che alla perdita di questo contatto tu te ne andassi via!

Così profondamente mio
Non ho mai avuto niente io
Tu non lasciarmi mai
Tu
non lasciarmi

E più ti guardo e più lo sai
Di te io m'innamorerei
Tu non lasciarmi mai
Tu
non lasciarmi,
Non farlo mai perché

E canto così. Continuando a fissarti, come se stessi cantando per te, bè forse lo sto facendo!


Se guardo il cielo
Io sento che sarai
Incancellabile oramai oh no!
Tu non lasciarmi mai
Tu
non lasciarmi
Incancellabile tu sei
Nei miei respiri e i giorni miei
Tu non lasciarmi mai

 

Sento le lacrime scorrermi sulle guance. Basta!

Ho anch’io un cuore, penso di avere il diritto di piangere, anche se ora le popolari staranno ridendo di me. Non lasciarmi per favore, mi sento sola senza di te!

(coro)E si fa grande dentro me
Questo bisogno che ho di te

Tu non lasciarmi mai
Tu
non lasciarmi
Tu non lasciarmi
Tu non lasciarmi
Oh no
(coro)E più mi manchi e più tu sei
Al centro dei pensieri miei
Tu non lasciarmi mai
Tu
non lasciarmi mai
Tu
non lasciarmi
Da sola senza te
Ora e per sempre
Resterai dentro
I miei occhi
Incancellabile

 

Appoggio per terra il microfono e scappo via. Ho già fatto troppo ridere! Questa volta è diverso, non sono finte lacrime queste, anche se molti lo pensano, non sto piangendo per attirare sguardi su di me questa volta, vorrei solo uno sguardo, proprio quello per cui sto piangendo!

Sento dei passi dietro di me…

Mi volto…

Sei tu…

-Vattene via!-

-Anto aspetta, per favore!-

-NON CHIAMARMI ANTO!- dico ormai urlando!

-Nicolas, perché gli sei corso dietro? Vieni via, tanto starà facendo finta come al solito!- Bene, è arrivata anche Emma ora.

-Ecco, portatelo via che mi fai pure un piacere!- gli dico.

Si sta per avvicinare ma io indietreggio, perché fai così Nicolas, non capisci che mi stai facendo male??

-Non voglio parlare con te Nicolas, sei l’ultima persona che vorrei vedere!Vattene.-

-Aspetta Antonella ti prego.-

-TI HO DETTO DI ANDARTENE!!-

-Cosa succede qua? Anto…- è arrivato anche Fabio. Corre verso di me e mi abbraccia mentre io continuo a piangere!

-Zio per favore, lasciaci soli!- gli dice mio fratello.

Finalmente se ne va con la smorfiosa attaccata al suo braccio.

Ci sediamo su una delle panchine del giardino.

-Anto mi vuoi spiegare cosa succede? Siamo tutti preoccupati là dentro!-

-fabio, io ti racconto tutto, ma non devi dirlo a nessuno, neanche a Tamara per favore!Me lo prometti?-

-Te lo prometto sorellina, dai raccontami!-

-Fabio, io mi sono innamorata di Nicolas!-

-Ma Anto, è nostro zio!- mi dice Fabio.

-Andiamo fratellino, lo so che non è nostro zio, mi ha raccontato tutto, ma non devi dirlo alla mamma altrimenti lo caccia via e io non voglio che se ne vada!-

-Bè ma allora scusa, non vedo il problema!-

-Ecco, la notte che è scoppiata la bomba che leandro è il papà di patty, Nicolas ci ha portato a Pinamar me Patty e Matias e per lasciare i due fidanzatini da soli io e Nicolas siamo andati a fare una passeggiata. Anche lui è innamorato di me, abbiamo passato una notte stupenda, ma è finito tutto là perché qua a Buenos Aires la nostra storia non può funzionare perché tutti sanno che lui è mio zio e vederlo con Emma mi fa stare male Fabio, mi sono sentita usata e presa in giro!-

Lo vedo un attimo stordito, poi mi abbraccia.

-Lo so cosa vuol dire stare male per amore sorellina!-

-E ora come faccio?-

-Tranquilla, ho un piano! Mi sento un po’ te a escogitare piani di questo tipo, non sono proprio il mio genere fare queste cose! Forza andiamo dentro a spiegare che hai avuto un attimo di nostalgia per papà!-

Mi alzo e seguo Fabio, sono proprio curiosa di sentire questo piano!!

 

 

 

Fine capitolo!

La canzone è incancellabile di laura Pausini!

Allora ringrazio di cuore:

Amimy: ciaooo, grazie mille del tuo commento, sono molto contenta che la storia ti sia piaciuta, ed è grazie a voi che mi è venuta voglia di continuarla, ho apprezzato molto la tua recensione, spero continuerai a seguirmi e a farmi sapere come va, magari anche con qualche critica se necessario!Un bacione e grazie mille!

Valevigi1995: Ciao, eccomi qua a continuare la storia, grazie mille per avermi spinto a continuarla, spero continuerai a farmi sapere come sto andando!

Mileybest: Ciao, grazie mille per la tua recensione, ecco qua il continuo… Spero di non averti delusa! Un bacione!!

Misty_pan96: Ciao grazie mille per avermi detto che scrivo bene, questo è diciamo un attimo l’inizio della storia, poi stai tranquilla che ho già in mente varie lotte e intrighi vari! Spero ti sia piaciuta! Baciii!!

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Capitolo 3
*** 3 ***


Sono le nove di sera.

Sono in camera mia a guardare un film in televisione mentre ripenso alla scenata che ho fatto stamattina. Non ero in me per quanto stavo male! Sono venuta direttamente a casa dopo, ho mandato Fabio ad avvisare tutti del finto motivo per cui stavo male!

Bè ora spengo la tv e ballo un po’ per tirarmi su di morale.

Bussano alla porta!

-Avanti!-

Entra Caterina con una faccia da funerale.

-Ciao Anto!Come stai? Devo dirti una cosa!-

-Sto meglio, avanti dimmi Caterina!-

-Ecco vedi, Pia e Luciana hanno convinto il professore e hanno formato un gruppo per conto loro, capitanate da Emma!-

Il mondo mi crolla addosso, le mie divine mi hanno abbandonato e tutto per colpa di chi?

Lei, sempre lei, ma cosa vuole rovinarmi la vita? Prima mio zio e ora anche le divine. Me la pagherai Emma, è una promessa!

-Tu perché non sei andata con loro?- domando a Caterina.

-perché noi siamo amiche dall’asilo, e io cioè non mi andava di lasciarti da sola un’altra volta!-

Sorrido e di slancio la abbraccio, questo non se lo aspettava!

È proprio vero, stare con Patty mi sta facendo diventare più buona!

-Grazie!- gli dico.

Caterina mi sorride.

-Anto posso parlarti di una cosa?-

-Va bene dai, dimmi.-

-Mi sa che ho fatto una cavolata a lasciare Alan, mi manca un sacco!-

-E allora cosa ci fai qua? Corri da lui no?- beata lei che può stare col ragazzo che le piace!

-Hai ragione, corro, grazie Anto, a domani!-

Come esce Caterina entra mio fratello, certo che questa camera è un via vai.

-Anto, lo conosci bene il mio piano perché l’ha già utilizzato anche matias, comunque ti ho procurato un fidanzato, finto naturalmente!-

-Scusa, che me ne faccio di un fidanzato?- gli domando confusa!

-Come che ci fai, ci fai ingelosire Nicolas no?-

-Fratellino sei un genio, non ci avevo pensato! Bravo vedo che stai prendendo qualche mia qualità!-

Sorride –dai vieni in salotto che ti presento Marcos.-

Scendo in salotto e trovo un ragazzo biondo con gli occhi azzurri che sembra uscito da una rivista da quanto bello è. Sarà un piacere fingere che sia il mio ragazzo!

-Marcos, lei è mia sorella Antonella!-

-Incantato!- dice il ragazzo.

-Bè, sono divina come al solito!-

Mio fratello sbircia dalla finestra.

-Sta arrivando Nicolas, mi raccomando Marcos ti ho spiegato quello che devi fare, e tieni le mani a posto con mia sorella eh, io vado su!-

Fabio sale in camera sua e io ora che faccio con questo tipo?

Sorrido e provo ad attaccare discorso –Allora come vi siete conosciuti te e mio fratello?-

In quel momento si apre la porta, non faccio neanche in tempo a girarmi che Marcos mi prende e mi bacia.

Mi viene da tirargli uno schiaffo, ma come si permette questo di prendermi e baciarmi così?

Ma sto al gioco anche perché è appena entrato Nicolas

Il mio finto zio inizia a schiarirsi la voce per attirare la nostra attenzione, ma senza successo.

Finchè non si mette a urlare.

-Scusate!-

Marcos lo guarda –sii?-

-Cosa state facendo?- domanda Nicolas leggermente arrabbiato!

-Sto baciando la mia ragazza, qualche problema?-

-La tua ragazza?-

-Si, la sua ragazza Nicolas!- mi intrometto io.

Ci lancia un’occhiata di fuoco e se ne va di sopra!

Mi giro verso il signorino qui presente.

-Allora, mettiamo in chiaro qualche cosina darling. Ho capito che dobbiamo fingere, ma la prossima volta prima di baciarmi mi avvisi e non ti prendi tutta questa libertà!-

-Allora baby, forse non l’hai capito, ma ora il gioco ce l’ho in mano io, o fai quello che voglio o io vado a dire tutto al tuo bel Brad Pitt, quindi mi prendo tutte le libertà che voglio. Chiaro? Ci vediamo domani a scuola bella.-

Mi dà un altro bacio sulle labbra e se ne va.

Fabio e le sue idee…

Vabbè, sopporterò, pur di riavere Nicolas, e si sa, quando io voglio qualcosa, prima o poi lo ottengo!

Ora devo pensare alle divine, devo trovare un modo per riavere Pia e Luciana nel mio gruppo, ah si pentiranno di avermi lasciato, se ne pentiranno di sicuro!

-Ah ah ah Dorina, il nostro piano sta funzionando alla grande!!-

La voce starnazzante di mia madre arriva dalla cucina, c’è la porta semichiusa.

Mi metto ad ascoltare.

-Si si Bianca, ora tu devi essere favolosa, ma soprattutto devi essere molto comprensiva con Leandro. Forza sistemiamoci i capelli.-

Ah, i soliti piani sballati di mia madre che poi non funzionano mai.

-Si Dorina, presto riconquisterò Leandro, ormai è arrabbiato con Carmen e non sospetta minimamente che sono stata io a falsificare il test del dna che aveva fatto con Patty.-

-Tu cosa hai fatto?-

-Anto.!- si spaventa mia madre, non ci posso credere che abbia falsificato il test, come si può essere crudeli?

-Ma ti rendi conto di quello che hai fatto?- le chiedo.

-Si ma ecco vedi Antonella, tu dovresti capirmi, l’ho fatto perché volevo che Leandro restasse con me.-

-Mamma, si trattava di dare una padre a una ragazzina! Un padre, quella persona che neanch’io ho mai potuto avere, quella persona per cui ho sofferto per anni credendo fosse morta e che invece è in carcere in Spagna. Non ti facevo così bugiarda.-

-Antonella non ti permetto di parlarmi così!-

-Io parlo come mi pare e piace!-

Me ne vado sbattendo la porta.

- Non dirlo a nessuno!- Mi urla mia madre dalla cucina.

Che rabbia. Come ha potuto mia madre fare questo? Certe volte proprio non la capisco.

Pure io sono crudele, ma certe cose so che possono ferire molto.

Su quante cose ha mentito mia madre, sulla gravidanza, sul test del dna, sul fatto di Nicolas, sul fatto di mio padre…

Già mio padre…

Sono arrabbiata con lui, ma comunque è pur sempre mio padre e gli voglio un sacco di bene. Quanto mi piacerebbe sentirlo o vederlo anche solo per pochi minuti.

Suonano alla porta…

Vado ad aprire e vedere chi è.

Mi trovo davanti Patty in lacrime.

-Patty, cos’è successo?-

-Antonella, ho appena visto Luciana e Matias baciarsi!-

 

 

 

 

 

Fine capitolo!

Ciao a tutti…Spero che questo capitolo vi sia piaciuto.

Volevo chiedervi un grosso favorone! Non so con chi fare stare Patty…Matias o Bruno? Per favore datemi un consiglio. Un bacione!

Amimy: Ciao cara, le tue recensioni mi fanno sempre molto piacere, riescono a darmi un sorriso e a darmi la voglia di continuare a scrivere. Spero che il piano ti sia piaciuto, anche se è un po’ banale, ma mi pareva ci stesse bene quindi l’ho inserito. Spero ti piaccia anche questo nuovo personaggio, Marcos, che se non si è capito è un cattivo, ma si spiegherà meglio tutto più avanti. Spero che continuerai a seguirmi e grazie ancora per le tue splendide recensioni! Un bacione!

Valevigi1995: ciaoo, grazie mille per la tua recensione, spero non ti abbia deluso il piano, è un po’ banale, ma calzava a pennello e provocherà un altro po’ di intrighi! Spero che questo capitolo ti sia piaciuto! Baciii.

Misty_Pan96: Ciao, grazie mille per la tua recensione, mi ha fatto piacere che sono riuscita a riscrivere Emma perfettamente! Spero di non fare Antonella troppo buona! Anch’io adoro Laura Pausini, metterò spesso sue canzoni, sono troppo fantastiche! Fammi sapere se ti è piaciuto anche questo capitolo! Bacio…

Mileybest: Ciao cara, eh si avevi proprio indovinato il piano, ma scommetto che molti se lo aspettavano! Spero ti piaccia il personaggio nuovo e spero di essere riuscita a inquadrarlo bene come “cattivo”. Grazie mille della tua recensione! Baci!

BAbyDany94: Ciao, grazie mille per la tua recensione, grazie per avermi lasciato un commentino! Spero continuerai a seguire la storia e farmi sapere come va! Un bacio!!

 

Grazie anche a chi ha solo letto!

Alla prossima.

Gaia

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Capitolo 4
*** 4 ***


-Cosaaaa?? Patty stai scherzando?-

-No Anto purtroppo no!- mi dice Patty ancora in lacrime.

La abbraccio e ci andiamo a sedere sul divano.

-Forza, raccontami!-

-Stavo passando per il parco e li ho visti che si baciavano!-

-Non hanno fatto altro?- le chiedo.

-No, non lo so, sono scappata via subito!-

-Dovevi aspettare Patty, magari è stata Luciana a baciare Matias. Magari lui non voleva.-

-Non lo so Antonella, ma non penso sia così!- mi dice in lacrime.

-Ascolta c’è una sola cosa da fare, andiamo a casa di Matias, tu fai finta di niente e vedi cosa ti dice lui. Va bene?-

-Ok…-

-Dai fammi un sorriso.-

Finalmente la mia amica sorride! E insieme ci avviamo a casa di Matias.

 

Arriviamo davanti casa Beltran.

-Bene, io ti aspetto qua fuori, mi raccomando fai finta di niente!-

Annuisce ed entra in casa. Non capisco perché Luciana si sia interessata a Matias, ma una mezza idea ce l’ho e di sicuro c’è di mezzo Emma!

Dopo un quarto d’ora circa Patty esce pensierosa!

-Allora?- Le domando!

-Avevi ragione tu, come sono entrata matias mi ha raccontato cosa è successo, senza che io gli chiedessi niente! Luciana si è avvicinata e l’ha baciato e quando lui l’ha mandata via lei ha detto che l’aveva fatto così, perché aveva voglia e se n’era andata! Non capisco proprio perché l’ha fatto, che voglia portarmi via Matias?- mi chiede preoccupata Patty.

-Sai cosa penso io invece?-

-No cosa?-

-Luciana e Pia hanno lasciato le divine per formare un nuovo gruppo con Emma e dato che tu sei mia amica l’hanno fatto perché sapevano che sarei stata male anch’io per te! Ora vado da Luciana, adesso mi sente quella!-

-No Anto lascia stare, aspetta!-

Senza ascoltare Patty mi dirigo alla pretty land school of arts sperando di trovarla là!

Ed infatti la trovo in teatro con Emma e Pia che provano una canzone ridicola!

-Luciana devo parlarti puoi venire un attimo?-

Luciana si guarda un attimo spaesata, intimorita e cerca lo sguardo di Emma che gli fa cenno di no con la testa.

-Veramente starei provando!- mi dice.

-Oh bè non ci sono problemi, te lo dirò qua, posso sapere perché hai baciato Matias davanti a Patty, perché tu sapevi che Patty era là, vero?- gli dico con tono aggressivo!

-Ehi pagnottella, parla con me, dato che ho ideato io questo piano.-

-Posso sapere il motivo Flemma?-

-Certo, ecco vedi,io voglio far capire a tutte le persone che ti stanno vicine che soffriranno se continueranno a starti accanto, vedi non mi è proprio andata giù che tu non mi abbia lasciato a capo delle divine.- la fulmino.

Nel frattempo Patty, che era rimasta dietro la porta ad ascoltare tutto, spunta fuori e col coraggio che da un po’ ha tirato fuori dice a Emma –Bè Flemma questo piano ti è andato male, perché io continuerò a stare accanto ad Antonella!-

Mi porto una mano davanti la bocca e con tono falso dico –oh ma quanto mi dispiace! Ciao ciao Flemma!-

Mi giro e faccio per andarmene a braccetto con Patty, quando Emma mi si fionda addosso iniziando a tirarmi i capelli.

Patty viene in mio aiuto tirando Emma per la maglietta, ma ecco Pia e Luciana che accorrono in aiuto di Emma, Pia inizia a tirare Patty per un braccio mentre Luciana inizia a spintonarmi.

-Ti odio Tontonella!- mi urla Emma.

-Ehi, solo io posso chiamarla così!- Giusy e Tamara compaiono sulla porta del teatro e accorrono in aiuto di me e Patty.

La rissa continua fino a quando arrivano Nicolas, i ragazzi della band, Marcos e Matias che riescono a separarci.

-Si può sapere cosa succede?- chiede Nicolas che tiene fra le braccia un’infuriata Emma.

-Oh Nicolas, ha cominciato lei.- dice Flemma indicandomi.

-Scusami Darling ma vedi di non raccontare stupidaggini chiaro?- dico staccandomi dalla presa di Marcos.

-Emma ha ragione, ha cominciato Antonella.- dice quella falsa di Pia.

Ghigno e alzo gli occhi al cielo.

-Noi siamo arrivate dopo, Patty, tu sai chi ha cominciato e sappiamo che te non racconteresti mai una bugia!- dice Giusy.

Patty che è tenuta stretta da Matias dice –ha cominciato Emma, io e Anto ce ne stavamo andando e lei le è saltata addosso.-

-Ma mi pare ovvio che dice così tesori, è una sua amica.- dice Pia con quella sua vocina odiosa.

-Io me ne vado, non ho voglia di stare qua a sentire stupidaggini!-

-Antonella, prima devi dire qualcosa a qualcuno!- mi dice Marcos tenendomi come se fosse veramente il mio ragazzo che mi fa la ramanzina, indicando Emma con la testa, ma cosa vuole questo? Che io gli chieda scusa?

-Si hai ragione!- mi giro verso Giusy e Tamara sorridendo –Grazie mille popolari!-

E me ne vado lasciando Emma e le sue compari nere di rabbia, Giusy e Tamara con un sorriso stupito e tutti gli altri con un sorrisino divertito.

 

 

È mezzanotte passata ma non riesco a prendere sonno.

Sento la porta della mia stanza aprirsi lentamente.

Di sicuro sarà mia madre, da quando sono amica di Patty ogni sera viene a dirmi quanto male ci ha fatto sua madre, che gli ha portato via Leandro, che Patty è perfida, non ne posso più.

Chiudo gli occhi e faccio finta di dormire, chissà che se ne vada se vede che dormo!

Sento la porta richiudersi, se ne sarà andata…

Ma dei passi si avvicinano al mio letto…

Una mano delicata mi sposta una ciocca dalla fronte…

Riconosco questo tocco, questa mano, questa sensazione, queste emozioni…

Rimango immobile continuando a fingere di dormire, sperando che non se ne vada…

Due labbra dolci e morbide sfiorano le mie…

Un brivido mi sale lungo la schiena, una morsa mi stringe lo stomaco…

-Ti voglio bene…- mi sussurri…

Poi ti allontani e richiudi la porta alle spalle.

-Anch’io Nicolas…-

 

 

 

Fine capitolo…

Ciaooo a tutte! Allora premetto che qualche scena la prenderò dal telefilm, ma comunque vi avviserò e non la spaccerò per mia. I sopranomi delle due nemiche ad esempio sono quelli del telefilm. Spero vi sia piaciuto questo capitolo. Vi avviso che ci sarà anche un seguito di questa storia e una volta finita la scuola aggiornerò un po’ prima!

Ringraziamenti:

mileybest: Ecco sistemata la faccenda di Luciana. Volevo farti un ringraziamento speciale che mi commenti dall’inizio della storia e mi dai sempre suggerimenti!Grazie mille veramente!un bacione!

Roby_: Ciaooo, tranquilla che c’era un motivo se baciava Luciana. Grazie mille per avermi detto che scrivo bene, mi ha fatto piacere ricevere il tuo commento, spero continuerai a seguirmi!Un bacio!

GinevraMalfoy90: Ciaooo, tranquilla, penso proprio che Patty la lascerò con Matias, grazie per avermi commentato, fammi sapere come va avanti e se hai qualche critica falla pure, che apprezzo pure quelle, mi aiutano a migliorare!Baciii

Feffe_Cullen_Blast: Ciao, tranquilla che la rissa succederà presto, e ho già in mente cosa fargli fare a questo ceffo! Comunque grazie mille, ho apprezzato la tua recensione, mi fa piacere ricevere anche qualche critica ogni tanto, mi aiutano a migliorare!Spero sia stato piacevole anche questo capitolo! Un bacio!

 

Al prossimo capitolo…

Gaia

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Capitolo 5
*** 5 ***


Quinto capitolo

Sono passati due giorni dalla litigata con Emma e le altre divine.

Ammetto che un po’ ci sono rimasta male, non pensavo che potessero tradirmi così… Pensavo fossero veramente mie amiche.

Sono stanca…perché Emma è dovuta venire qua?

È da quando è arrivata che tutto mi va male…ma se crede che gliela darò vinta si sbaglia di grosso.

Mi butto a letto, che palle, venerdì sera e non so cosa fare…

Bussano alla porta e entra mio fratello.

-Ehi sorellina, cos’è quella faccia?-

-Eh dai, lo sai Fabio.-

-Bè preparati che stasera andiamo a ballare, forza ti aspetto giù tra un quarto d’ora!-

-Ma non ce la faccio a prepararmi in quindici minuti- gli dico.

-Dai dai sorellina e togliti quel muso!Puntuale eh.-

-Ma Fabio…-

Niente, è gia sceso…ma si dai, uscire un po’ mi farà bene e poi io adoro ballare.

Indosso una maglia lunga a fascia bianca, un paio di pantaloni neri stretti e le decolté bianche. Dopo mezzora scendo.

-Evviva la puntualità!- mi dice mio fratello.

-Scusa, ma loro che ci fanno qua?- dico quando mi accorgo che in salotto ci sono pure Marcos e Tamara.

-Andiamo tutti insieme no?- mi dice mio fratello.

Annuisco, ma la voglia di andare che avevo prima è svanita non appena ho visto Marcos, non mi piace quel tipo, non mi piacciono gli atteggiamenti che ha verso di me, mi fa quasi paura e non posso dire a mio fratello che smettiamo la recita o lo andrebbe a dire a Nicolas.

Ah, ma si stasera pensiamo a divertirci.

Andiamo a piedi fino a una discoteca del centro tanto è vicina.

Entriamo e il ritmo ad alto volume mi travolge, sento la voglia di ballare che mi sale lungo il corpo, non riesco a stare ferma e mi butto al centro della pista.

Inizio a muovermi come solo io so fare, con la mia eleganza, il fascino dei miei movimenti, eh bè sono Antonella la the best.

Sento due mani sconosciute poggiarsi sui miei fianchi.

-Ciao bellissima.- mi giro e un tipo alto con i capelli neri sparati in aria e gli occhi scuri come il petrolio mi sorride, non mi piace il suo sorriso.

-Scusa, ma non ti conosco.-

-Possiamo conoscerci ora , sei qua da sola?-

-No veramente sono con il mio ragazzo!- Bè dai Marcos serve a qualcosa.

-Non lo vedo vicino a te.-

-è a farsi un giro.-

-Bè vorrà dire che mi porterò via la sua ragazza!- mi dice.

-Scusa? Ma lo sai con chi stai parlando? Io sono Antonella la the best e decido io con chi stare!-

-Mi dispiace Antonella the best, ma stasera vieni a farti un giro con me bambolina.- Mi afferra per il polso, provo a dimenarmi ma non mi lascia andare, ha una stretta forte.

-Ti ho detto di lasciarmi andare!- insisto.

Lui per risposta aumenta la presa e mi si avvicina.

-Scusa, ti ha chiesto di lasciarla andare.-

Giro la testa e dietro di me compare Nicolas, come se fosse il mio angelo custode.

-Non ti ha mai detto nessuno di farti gli affari tuoi?- gli risponde spavaldo il ragazzo che mi tiene ancora stretto il polso.

-Veramente questi sono affari miei.- risponde Nicolas.

-E tu chi saresti per intrometterti?-

-Sono suo zio!-

-Bè mi dispiace ma stasera la tua nipotina viene via con me, saluta lo zio Antonella.-

Non fa in tempo a girarsi verso di me che il pugno di Nicolas gli rompe il labbro e lo fa cadere a terra.

-Andiamo via.- Mi prende la mano e mi trascina fuori dalla folla che incurante continua a ballare.

Usciamo nel giardino del locale.

-Grazie.- gli dico.

-Non mi va che giri da sola, hai capito?-

-Ma non ero da sola, c’erano anche Fabio, Tamara e Marcos, ci saremo persi di vista un attimo.-

-Bè vedi di stare attenta la prossima volta.- mi dice.

-Ma scusa ma perché ti importa tanto?-

-Perché…perché è come se fossi mia nipote.-

-Nicolas per favore, ti ho sentito che sei entrato in camera mia l’altra sera, io non ce la faccio più.- gli confesso, gli occhi diventano lucidi, finalmente ho il coraggio di dirglielo, non posso più sopportare di vederlo con Emma.

Mi accarezza una guancia…-Anto…io…-

-Antonella, ma dov’eri finita? Nicolas, cosa ci fai qua?-

E ti pareva che arrivava mio fratello a rovinare questo momento perfetto.

Toglie la mano dal mio viso.

-Un ragazzo stava importunando Antonella e sono andato ad aiutarla.-

-Anto tutto bene?- mi abbraccia Marcos. Perché ho accettato di fare il piano di mio fratello quella volta?

-Vedi di stare più attento alla tua ragazza la prossima volta.- gli dice Nicolas.

-Si si, stai tranquillo che a lei ci penso io.-

-Vedo come gli sei stato vicino questa sera!-

-Scusa, ma tu non sei nessuno per dirmi cosa devo fare con la MIA ragazza.- Marcos gli si avvicina.

-La tua ragazza è anche mia nipote e giustamente mi preoccupo.-

Iniziano a spintonarsi leggermente finchè Fabio non li separa.

-Buoni per favore, eravamo venuti qua per divertirci!-

-Si hai ragione, torno a cercare Emma. Ci vediamo.-

Una pugnalata al cuore avrebbe fatto meno male…Emma…quindi era qua con lei.

Le lacrime iniziano a minacciare di scendere.

-Noi torniamo dentro, vi lasciamo soli.- dice mio fratello.

-Scusami darling ma perché ti sei comportato in quel modo? Devi solo fare finta di essere il mio ragazzo e stasera hai proprio esagerato.- gli dico a Marcos.

-Vediamo di capirci bambolina, la recita finisce qua, sei una bella ragazza, mi piaci Antonella, quindi ora il gioco lo dirigo io, ti ripeto che ti conviene non dirlo a nessuno se non vuoi che Nicolas sappia la verità, ma penso che tu non voglia vero? Da oggi in poi sarai tu a fare tutto quello che dico io! E la prima cosa che voglio è che tu sia la mia ragazza, poi lo diciamo a tuo fratello, così capirà che non è più una recita.-

-Sorry baby, forse non ci siamo capiti, ma chi ti credi di essere?-

Mi si avvicina e appoggia la sua fronte sulla mia e mi sussurra –io sono colui che può rovinarti la vita, so il vostro segreto, so che Nicolas non è tuo zio e immagino non vogliate che si sappia in giro, ma stai tranquilla, manterrò il segreto, questo e altro per la mia ragazza.- Mi mette una mano dietro il collo, mi attira a sé e mi bacia. Non riesco a respingerlo e cedo, ma provo un senso di schifo a baciarlo, una brutta sensazione.

-Sei un mostro.-

-Sarà meglio che cambi atteggiamento piccola mia.-

-Io non sono tua chiaro?- metto in chiaro le cose.

Lo vedo ghignare allora mi giro e me ne vado.

Esco e me ne torno a casa, voglio dimenticare al più presto questa serata.

Mi butto sul letto e piango, piango per tutto quello che mi sta succedendo, piango perché ogni lacrima che scende spero possa portare via l’amore che provo per te Nicolas, ma non è così, tu ormai sei dentro me, incancellabile.

Non voglio che Marcos venga a dirti del piano, non mi perdoneresti mai se lo venissi a sapere così, c’è solo una cosa da fare Nicolas…

 

Fine capitolo.

Ciao a tutteeee…scusatemi ma non ho tempo di ringraziarvi tutte personalmente perché sono di corsa. Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e che mi farete sapere come sempre anche con delle critiche se necessario.

Grazie mille per le bellissime recensioni a: GinevraMalfoy90, mileybest, Misty_Pan96, BAbyDany94, _chocola_, Roby_!!

Un bacio

Gaia

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Capitolo 6
*** 6 ***


Sesto capitolo

Sono passati due giorni da quella sera in discoteca. Due giorni che sono la ragazza di Marcos, costretta, non ce la faccio più, mi fa schifo baciarlo, quando mi abbraccia non sento niente, non provo nulla, non si può fingere di amare una persona.

Sono le tre di notte, e come succede da qualche notte non riesco a dormire. Mi giro e rigiro nel letto fissando il soffitto. Voglio dirti tutta la verità Nicolas, devo togliermi questo peso, ma non so quando dirtelo, sei sempre insieme a quell’oca di Emma.

Basta, o finisco per impazzire, mi alzo lentamente dal letto e molto silenziosamente mi avvio verso camera tua.

Busso alla porta della camera che un tempo era di Leandro e che ora ci dormi tu.

-Ma chi è a quest’ora? Avanti- beneee, è già mezzo arrabbiato perché l’ho svegliato.

-Ciao, ti ho svegliato?- ti dico entrando.

-Antonella, tranquilla, tanto non riuscivo a dormire.-

Faccio un respiro profondo, ti sei messo a sedere sul letto e mi guardi in attesa che io dica qualcosa.

-Nicolas, io devo dirti tutta la verità perché non ce la faccio più a vivere così. Io e Marcos non stiamo veramente insieme, era tutta una finta perché volevo farti provare quello che provo io quando tu stai con Emma sperando che tutto questo servisse a farti riflettere su di noi, ma ora le cose si sono complicate e ho capito che a te di me non interessa niente, quindi dovevo togliermi questo peso e dirti tutta la verità, scusa se ti ho disturbato, buonanotte!-

Le lacrime scendono copiose dai miei occhi, mi giro e faccio per andarmene, ma mi blocchi il polso e mi sorridi.

-Non piangere per me Anto, il tuo piano ha funzionato.-

-Cosa vuoi dire?- gli chiedo.

-Che non hai idea di quanto ero geloso di vederti con quel tipo.- finalmente sorrido.

-E perché non me lo hai mai detto scusa?-

-Perché pensavo ti piacesse veramente quel tipo, oddio Antonella non hai idea di quanto mi rendi felice.-

Mi circondi la vita con un braccio e mi attiri te, vedo le tue labbra farsi sempre più vicine, finché ci uniamo in quel bacio che tutti e due aspettavamo da tempo, in quel bacio che sa di amore e lacrime, in quel bacio che è pieno di passione, di voglia di stare insieme.

-Non ce la facevo più a stare senza di te Antonella.- mi dici.

-Neanch’io Nicolas, neanch’io –

Continuiamo a baciarci con passione e ci sdraiamo sul tuo letto.

Rimaniamo così per un po’, accoccolati vicini, sentendo il respiro caldo dell’altro sul collo, sentendo il petto alzarsi e abbassarsi secondo i nostri respiri.

-Nicolas, rimane il problema dell’altra volta, io non voglio stare con te di nascosto.-

-Ma tutti pensano che io sia tuo zio.-

-Mezzo zio, e poi che male ci sarebbe se ci siamo innamorati, alla fine siamo mezzi parenti.-

Sorridi e mi stringi forte.

-E con tua madre come la mettiamo?- mi domandi.

-Se ne dovrà fare una ragione.-

-Quanto mi sei mancata.- mi dici.

Questa è la seconda notte più bella della mia vita.

 

 

Alcuni raggi di sole che filtrano dalla finestra mi svegliano. Sento un peso sullo stomaco, sorrido, è il braccio di Nicolas che mi tiene stretta anche mentre dormivamo.

Gli do un bacio sulla guancia.

-Però, che dolce risveglio.- mi sussurra.

-Forza dormiglione che è tardi, io ho scuola oggi.-

-Già, e poi oggi dobbiamo lasciare Emma e Marcos.-

-Nicolas posso farti una domanda?- ti chiedo.

-Anche cento se vuoi tesoro.-

-Ma eri veramente innamorato di Emma?-

-No, in verità sono stato con lei perché volevo vedere se riuscivo a dimenticarti, ma non ci sono riuscito.-

-è ovvio Darling, mi paragoni a quella Emma Taylor? Io sono molto the best.-

- Lo so tesoro, lo so.-

Ci diamo un alto bacio, e poi un altro ancora e un altro ancora.

Quando la porta si spalanca.

-Nicolas hai visto Antonella…??-

Mia madre rimane un attimo scioccata a vederci insieme, ma poi si ricompone.

-Qualcuno può spiegarmi cosa succede qua?-

Io e Nicolas ci guardiamo un attimo, indecisi su cosa dire, ma optiamo per la verità.

-Ecco vedi mamma, io so che Nicolas non è mio zio e abbiamo iniziato a volerci bene.-

-Tanto bene.- aggiunge Nicolas.

-Si infatti- dico sorridendogli –e sai com’è da cosa nasce cosa e eccoci qua.-

Vedo mia madre distogliere lo sguardo pensierosa e infine dice…

-Va bene, ma badate che Leandro non venga a sapere che tu non sei realmente suo zio.-

Detto questo se ne va. Sorrido tristemente.

-Tutto ok?- mi chiede Nicolas.

-No, ti pare normale che una madre possa preoccuparsi solo di questo?-

Mi rintano tra le tue braccia e mi sento protetta.

-Fortuna che ci sei tu.-

Mi dai un bacio in fronte e per mano scendiamo a fare colazione.

 

 

Sono nel giardino della scuola, sto aspettando Marcos, finalmente l’incubo di stare con lui finirà.

-Ciao piccola.-

Sta per baciarmi, ma io mi scanso.

-Ehi, non vorrai che Nicolas sappia del piano o che tutti sappiano che è tuo zio.-

-Mi dispiace Marcos, la recita finisce qua, Nicolas sa già tutto del piano, e se vai a dire in giro che non è mio zio lo negherò fino alla morte.-

Sul suo viso si dipinge un gihgno –ma brava Antonellina, me l’hai proprio fatta questa volta.-

Mi accarezza con un dito il viso. Gli mollo una sberla.

-Non mi toccare mai più.-

-Questa me la paghi Antonella, me la pagherai molto cara.-

Non do peso alle sue parole e me ne vado, anche se forse avrei dovuto preoccuparmi un po’ di più delle sue minacce.

 

All’uscita di scuola trovo Nicolas ad aspettarmi, gli corro incontro e lo abbraccio.

-Allora? L’hai lasciata?- gli domando.

-Certo, non l’ha presa molto bene, mi ha minacciato di farmela pagare.-

-Anche a me Marcos, ma cosa vuoi che facciano? A me ora importa solo di stare con te.-

Ci baciamo, senza sapere che un ragazzo e una ragazza ci guardavano nascosti premeditando una vendetta.

 

 

 

 

 

Fine capitolo.

Ciao a tutte…non ho molto da dire, spero che il capitolo vi sia piaciuto!

Ringraziamenti:

mileybest: ciaoo, grazie mille per avermi recensito anche questo capitolo! Spero continuerai a farmi sapere come va, se hia delle critiche falle pure! Baciii

Misty_Pan96: Ciaoo, grazie mille per i tuoi suggerimenti, visto che li ho seguiti? Spero che ti sia piaciuto come li ho svolti e che continuerai a seguirmi e consigliarmi. Un bacione.

Roby_: Ciaooo, mi dispiace ma Marcos non posso metterlo con Emma, deve creare un bel po’ di casini prima, magari non proprio insieme, ma una bella alleanza potrebbe starci!Grazie mille della recensione. Un bacione.

 

Grazie anche a chi legge solamente.

Gaia

 

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Capitolo 7
*** 7 ***


 

Settimo capitolo

 

 

 

 

 

Sono le sette di mattina,

Ieri ho finalmente chiarito le cose con Nicolas e ora stiamo insieme,non ci posso ne ancora credere, abbiamo passato una giornata stupenda, siamo stati tutto il tempo insieme a coccolarci e parlare. Con Nicolas mi sento a mio agio e sento di poter essere me stessa per la seconda volta con qualcuno, dopo Patty.

La mia amica ha finalmente perdonato sua madre e ora sta cercando di dare una mano ai suoi genitori a risolvere le cose.

Mi stiracchio e mi metto a sedere sul letto. Noto che sul mio comodino è appoggiata una rosa e un biglietto.

La prendo in mano e annuso il suo dolce profumo, penso di sapere chi me l’ha mandata.

Apro emozionata il biglietto e leggo le due righe scritte:

Sono uscito a correre presto stamattina, stavi ancora dormendo

E non ho potuto darti il buongiorno personalmente,

quindi ti lascio questo pensiero.

Preparati che oggi riceverai una bella notizia.

Buona giornata piccola, ti voglio bene.

Nicolas

 

Sorrido, il primo sorriso della giornata e me lo hai regalato tu Nicolas.

Metto il biglietto dentro il cassetto, voglio conservarlo, e mi dirigo in cucina per fare colazione.

 

Sto passando per il parco vicino casa mia per raggiungere la Pretty Land School of Arts., quanto qualcuno mi viene addosso.

-Ehi guarda dove cammini.-

-Oh scusa, l’ho fatto apposta.-

Alzo lo sguardo e mi trovo davanti Emma Taylor.

-E posso sapere perché Emma Taylor?- dico prendendola in giro.

-Perché per colpa tua Nicolas mi ha lasciato e io ho intenzione di riprendermelo, chiaro?-

-Bè, stai sprecando energie cara mia, perché Nicolas ora è mio, bye Darling.-

La spengo di brutto e continuo per la mia strada, ma la sento tirare fuori il telefonino e urlare: papiiiii…tutta arrabbiata!

Che sciocca!

Cosa crede che suo padre possa intimorirmi? No ha decisamente sbagliato persona, perché io, Antonella, non mi lascio intimorire da nessuno.

Finalmente arrivo a scuola e trovo Patty all’ingresso.

Corro ad abbracciarla e salutarla.

-Anto, come mai sei così contenta oggi?-

-Patty, pronta per una notizia bomba?-

-Oh si dai dimmi.- mi dice emozionata Patty.

-Io e Nicolas ci frequentiamo.-

-Aaaaah, ma è fantastico Anto!- mi abbraccia di slancio e io ricambio.

-Forza andiamo a lezione o facciamo tardi.- Le dico tirandola per un braccio.

 

A lezione di musical sono già tutti seduti ad ascoltare i professori, ci uniamo anche io e Patty.

-Emma, Pia e Luciana devo darvi una brutta notizia, la preside non è d’accordo sul fatto di creare un terzo gruppo, quindi mi dispiace ma tornerete a fare parte delle divine.- dice mio zio Fito.

Cavolo, questa non ci voleva, non le voglio quelle tre nel mio gruppo.

-Mi scusi professore, ma io Antonella proprio non la sopporto, mi faccia almeno cantare con le popolari.- dice la Taylor.

-Va bene, non ci sono problemi. Forza allora popolari, sul palco, voglio vedervi scatenate, proviamo fiesta, veloci che finite le prove dobbiamo darvi una bellissima notizia.-

Grazie al cielo, almeno non dovrò sopportare quella Emma anche nel gruppo.

Le popolari iniziano a cantare fiesta, non lo ammetterò mai, ma il ritmo di questa canzone mi piace e anche la coreografia non è male, naturalmente nessuno dovrà mai sapere questo pensiero.

-Fermi tutti.-

-Emma cosa succede?- La rompiballe fa interrompere il numero delle mie rivali.

-La coreografia non va bene, è troppo banale, troppo scontata, non è originale, bisogna cambiarla tutta, anzi sapete cosa faccio, chiamo subito il coreografo di Britney, così cambieremo questa schifezza.-

-Scusa, ma come ti permetti bambina viziata che non sei altro di chiamare schifezza la nostra coreografia?- Ecco la mia degna rivale Giusy metterla a tacere.

-Bambina viziata a me? Io cari, sono Emma Taylor!-

-Ma lo sai quanto me ne importa cara mia, non ti permetto di venire qua ad offendere il nostro lavoro.-

-Scusami Emma, ma Giusy ha ragione, sei libera di dare consigli, ma non di offendere il lavoro delle tue compagne, vedi di controllarti.- interviene mio zio Fito.

Mentre Emma sbuffa indignata.

-Forza forza, facciamo salire le divine adesso, io direi di ascoltare tango lloron che è quella più recente.-

-Perfetto!- dico io e salgo sul palco.

Accanto a me si mette Pia come al solito, mi giro a guardarla.

-Scusa Pia, potresti fare scambio di posto con Caterina?-

-Co…cosa? E perché scusa?-

-Perché Caterina se lo merita di più, e ora vai dietro come ti ho detto.- Dico col mio tono cattivo.

Caterina passa avanti e col labiale mi sussurra –grazie!-

Le sorrido e poi mi impegno a dare il meglio sul palco, come al solito del resto, sono troppo divina!

Finiamo il numero e ci sediamo ad ascoltare la notiziona che devono darci il professore Barcaroli e mio zio.

-Bene ragazzi, allora la grande notizia è che tra due giorni partiremo per un altro campeggio.-

Noi ragazzi applaudiamo e urliamo di gioia, ci volevano proprio due giorni di pace in mezzo alla natura.

-Purtroppo però siete troppi e per problemi di responsabilità legale io e il professore Fito non bastiamo per controllarvi.-

Un coro di noooo si leva da noi ragazzi.

-Lasciatemi finire- esclama Barcaroli –quindi…ci accompagnerà anche Nicolas, manager della band dei ragazzi e zio di Antonella e Fabio.-

Nicolas entra nella sala e sorride nella mia direzione.

Quindi era questa la bella notizia, ricambio il sorriso, che bello!

Potrò passare un finesettimana in campeggio con Nicolas, Patty Caterina e tutti i miei compagni, lontana per un po’ da tutti i problemi che ci sono qua in città.

Non vedo l’ora di partire.

 

 

 

 

 

Fine capitolo.

Scusate ma sono di fretta, grazie mille a tutte per le recensioni, fatemi sapere se vi è piaciuta l’idea di riproporre un campeggio a questo punto della storia. La scena in cui le popolari ballano e Emma le offende è preso dal telefilm più o meno. Un bacio a tutti!!!

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Capitolo 8
*** 8 ***


Ottavo capitolo

 

 

 

 

 

-Allora, contenta della sorpresa?-

Io e Nicolas siamo appena tornati a casa e finalmente possiamo stare un po’ da soli.

Saliamo in camera mia.

-E me lo chiedi? Certo che sono contenta tesoro mio.-

Gli do un bacio veloce sulle labbra.

-Solo che ci sarà anche quella antipatica di Emma, ma come hai fatto a stare con lei?-

-Guarda, sinceramente non lo so proprio.- mi risponde sorridendo.

-Quando avevi me davanti gli occhi poi, tu eri pazzo.-

-Lo sono ancora, pazzo di te.-

-Aaaah, ma quanto ti adoro!-

Lui mi bacia e come mi succede da un po’ di giorni, volo direttamente in paradiso.

-Forza, fuori adesso, ci vediamo dopo, devo chiamare Patty perché mi venga ad aiutare a fare le valigie.- gli dico.

-Guarda che staremo via solo tre giorni, e poi siamo in campeggio.- protesta.

-Ma tesoro, io sono una divina, e devo esserlo sempre! Ci vediamo dopo.-

-Un ultimo bacio?- mi chiede ed io non posso fare a meno di sorridergli.

-Eh va bene dai, vieni qua.-

 

 

 

 

-Ciao, ho sentito che sei stato scaricato da Antonella.-

-Sono affari miei, cosa te ne importa?-

-Vedi, anche a me quella smorfiosa ha fatto un torto e ci terrei a fargliela pagare, posso contare sul tuo aiuto?-

-Scusa ma tu chi sei?-

-Non mi conosci? Sono Emma Taylor.-

-Bene Emma Taylor, piacere, sono Marcos, sono sicuro che diventeremo buoni amici!-

 

 

 

Finalmente stiamo partendo. Metà bagagliaio della corriera è occupato solo dalle mie valigie, ma si sa, una divina deve avere sempre tutto con sé, per essere perfetta a ogni occasione.

A fianco a me è seduta Caterina e stiamo ascoltando le canzoni di Madonna dal mio mp3.

Presto sarò io a essere ascoltata negli mp3, perché presto diventerò una star.

Dopo tre ore di viaggio finalmente arriviamo al posto dell’altra volta.

Scarichiamo i bagagli, naturalmente Guido e mio fratello mi aiutano a portare le mie, lamentandosi per il peso e poi iniziamo a montare le tende che stavolta dividerò solo con Caterina.

Quando abbiamo finito vado in cerca di Patty.

-Pattyyyy, vieni a fare il bagno nel lago?- le chiedo.

Il suo viso assume un’espressione strana, quasi impaurita, non capisco cosa le sia preso.

Poi mi viene in mente, qualche mese fa l’avevo quasi fatta annegare, povero Patty, ero stata veramente perfida. Mi avvicino e la abbraccio.

-Oh Patty scusami, ti prometto che stavolta non ti capiterà niente. Siamo amiche ora no?- le sorrido e lei ricambia.

-Si hai ragione andiamo, anzi sai come puoi fare per farti perdonare? Potresti insegnarmi a nuotare? Mi sarebbe utile.-

-E me lo chiedi?Ma certo, andiamo!-

Io e Patty passiamo un’oretta a schizzarci e scherzare finchè non ci raggiungono anche Caterina e le altre popolari.

Io e Giusy abbiamo trovato una cosa che abbiamo in comune: il nostro odio verso Emma.

Quindi a parte qualche piccolo battibecco posso dire di aver passato un pomeriggio piacevole, forse non saranno divine come me, ma non sono comunque male queste popolari.

 

È mezzanotte e mezza circa, la serata è volata, abbiamo cantato e ballato, mi sto proprio divertendo questa volta al campeggio. Non riesco a prendere sonno, esco dalla mia tenda e cammino in riva al lago.

Improvvisamente sento dei passi che si avvicinano, corro a nascondermi dietro a un albero, se è il professore Barcaroli o mio zio Fito mi mettono in punizione perché sono fuori dalla mia tenda oltre l’orario massimo.

Mi tranquillizzo quando vedo Guido venire avanti, sto per andargli incontro, ma mi blocco quando sento che intona una canzone stupenda…

 

I know it's late,I know you're weary
I know your plans don't include me
Still here we are, both of us lonely
Longing for shelter from all that we see
Why should we worry, no one will care
Look at the stars so far away
We've got tonight
Who needs tomorrow?
We've got tonight
Why don't you stay?

 

é dedicata a Giusy, ne ho sentito parlare della loro storia piena di problemi, a quanto pare il padre di lei non approva la relazione con Guido. È terribile quello che gli sta succedendo, dev’essere orrendo amare una persona e non poterci stare insieme, mi ritengo fortunata.

Abbiamo stanotte a che serve il domani, deve mancargli moltissimo Giusy, si vede come canta col cuore.

Deep in my soul, I've been so lonely
All of my hopes, fading away
I've longed for love, like everyone else does
I know I'll keep searching, even after today

 

Giusy è comparsa dietro di lui e stanno cantando insieme, come sono romantici. Lei ha le lacrime agli occhi, sembra stiano vivendo un sogno, un sogno lungo una notte, che poi se ne andrà, come è successo a me con Nicolas…

So that there it is
We've got it all now

And here we are
What do you say?

We've got tonight
Who needs tomorrow?
We've got tonight
Why don't you stay?

 

Avete stanotte, che importa del domani, sono parole stupende, ma bisogna guardare in faccia la realtà, perchè domani arriverà che tu lo voglia o no, l’unica cosa che potete fare è vivere a pieno questa notte che il cielo concede al vostro amore.

I know it's late, I know you're weary
I know your plans don't include me

Still here we are, both of us lonely
Both of us lonely
We've got tonight
Who needs tomorrow?
Let's make it last
Let's find a way

-Ciao piccola, lo sai che non si spia vero?- mi giro di colpo.

-Cosa vuoi Marcos?-

-Non mi è per niente piaciuto quello che mi hai fatto l’altro giorno, nessuna ragazza si permette di scaricarmi, hai capito?-

-Ma io sono Antonella la divina, a me è permesso tutto!-

-Non con me baby.- mi strattona il braccio.

-Cosa vuoi fare?- gli domando.

-Prendermi quello che non ho potuto avere prima.-

Mi imprigiona tra le sue braccia contro l’albero, cerco di scappare per sotto, ma riesce a bloccarmi prima. Mi mette una mano dietro al collo e come ha fatto più volte preme le sue labbra contro le mie. Lo colgo di sorpresa mentre mi bacia e lo spingo via.

Il cuore mi batte all’impazzata nel petto, mi fa paura quel ragazzo, scappo via e corro in riva al lago dove prima c’erano Giusy e Guido.

Vedo sul ponte di legno il mio finto zio. Gli corro incontro, proprio la persona che speravo di incontrare.

-Nicolas!!-

-Anto cos’è successo? Cosa ci fai in giro a quest’ora?-

-Marcos ha provato a baciarmi.-

-Cosa? Dov’è quello…io lo…-

-No Nicolas lascia stare, andandolo a picchiare non risolvi niente, anzi ti metti nei guai, stai tranquillo, troverò il modo di vendicarmi.-

-Va bene, ma se osa sfiorarti anche solo un’altra volta con un dito io lo uccido.-

-Mi piace quando sei geloso!- gli dico.

-Perché di solito non ti piaccio?- mi chiede con fare scherzoso.

-Tu mi piaci sempre tesoro mio.-

E ci baciamo, ci coccoliamo, parliamo, scherziamo, voliamo in paradiso, nel nostro paradiso, contornati dall’atmosfera magica che solo una notte stellata e la riva di un lago possono dare.

 

 

La mattina dopo ci svegliano presto, e mi tiro su a fatica visto le ore piccole che ho fatto stanotte.

-Bene ragazzi, vi annuncio l’attività che faremo oggi.- ci dice il professor Barcaroli.

Noi studenti annuiamo tutti mezzi addormentati.

-Oggi farete una prova d’orientamento all’interno del bosco, vi raccomando massima attenzione, tenete sempre sottomano le bussole e le mappe, seguite attentamente il percorso nel bosco o rischiate di perdervi, vi raccomando la massima attenzione!- finisce di dirci il professore.

Sarà di sicuro una passeggiata, io Antonella vincerò anche questa sfida, come al solito, anche se due persone richiamano la mia attenzione, Emma e Marcos si stanno lanciando strane occhiate. Bah, starà nascendo qualcosa tra loro due.

Dopo un’oretta partiamo e ci addentriamo nel bosco. Seguo minuziosamente la mappa e per una buona mezzora riesco ad orientarmi solo con quella, ma dopo un po’ perdo l’orientamento, non trovo il sentiero che è segnato su questa mappa, e nemmeno il ruscello.

Tiro fuori la bussola dallo zaino e la posiziono davanti a me, l’ago inizia a ruotare segnando in continuazione un punto cardinale diverso.

Ma cosa significa?

Mi guardo intorno sperando di scorgere almeno uno dei punti di riferimento segnati sulla mappa, ma niente, mi è tutto sconosciuto, la bussola continua a non funzionare.

Mi sono persa!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fine capitolo.

Ciao a tutte…la settimana prossima parto, spero di riuscire a postare un altro capitolo questa settimana. La canzone scritta nel pezzo Giusy/Guido è we’ve got tonight di Ronan Keating e Giorgia.

Ringraziamenti:

mileybest: ciao, voglio farti un ringraziamento speciale perché continui a seguirmi e a darmi consigli.Grazie mille…un bacio

Misty_Pan96: ciaooo, annegare no, ma perdere nel bosco si, spero ti sia piaciuto questo capitolo! Grazie mille per le tue recensioni che continui a farmi e perché continui a seguirmi! Un bacio.

Ashleyily95: Ciao, eh eh mi dispiace ma Antonella stavolta non farà la cattiva. Sono contenta che la fiction ti sia piaciuta. Spero che questo capitolo ti sia piaciuto! Baciii.

 

Grazie mille anche a chi legge solamente.

Un bacio.

Gaia




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Capitolo 9
*** 9 ***


Ciao, volevo farvi una piccola premessa, la prima parte è narrata da Nicolas, quando vedrete una linea vuol dire che si cambia narratore.

Buona lettura.

 

 

 

 

-Fito, sono le sette di sera, dobbiamo andarla a cercare, abbiamo aspettato tre ore e non è ancora tornata.-

-Si hai ragione Nicolas, chiamiamo la guardia forestale?-

-Chiamala se vuoi, io corro a cercarla subito.-

Antonella ma dove sei finita? Ho lo stomaco chiuso dalla preoccupazione, torna per favore, sto morendo a saperti sola in mezzo a un bosco e sta anche facendo buio. Ma come hai fatto a perderti? Le mappe erano molto dettagliate e con la bussola era praticamente impossibile perdersi. Non ce la faccio più.

-Professore, Antonella non si trova da ore, potete dirci dov’è finita?- Arriva Patty, la migliore amica della mia Anto e chiede a Fito dove si trova.

Il mio amico mi guarda, gli faccio cenno di si con la testa, dobbiamo dirgli la verità.

-Patty, Antonella non è ancora tornata dalla prova nel bosco.- le dico.

-Cosa? E non siete ancora andati a cercarla? Ma sta facendo buio, potrebbe esserle successo qualcosa.- Patty scoppia a piangere e subito arrivano Giusy e Matias ad abbracciarla.

-Patty ma cos’è successo?- domanda Giusy.

Io e Fito ci guardiamo, era meglio se gli altri studenti non sapessero questa storia, era meglio non fare preoccupare pure loro.

-Antonella non è ancora tornata.- dice Patty tra le lacrime. Mi fa quasi pena, deve volere molto bene ad Antonella se ci sta così male da scoppiare a piangere.

-Dobbiamo andarla a cercare, corro ad avvisare tutti gli altri.-

-No Giusi aspetta.- tenta di fermarla Fito ma ormai è corsa via.

Dopo un quarto d’ora circa si presentano davanti a noi quasi tutti gli studenti del corso di musical. È strano vederli tutti qua insieme, divine e popolari, pronti ad aiutare una loro compagna. Patty, Matias, Giusy, Tamara, Sol, Fabio, Guido, Caterina, Alan, Santiago, Felipe, Bruno e Gonzalo sono davanti a noi, con bussole, mappe, zaini e torce.

-Aspettateci.- Dal campo arrivano correndo Pia e Luciana –veniamo anche noi.-.

-Dove pensate di andare?- urla Emma arrivando anche lei dal campo.

-Ad aiutare una nostra amica. Avremo anche lasciato il gruppo, ma ora Antonella ha bisogno di noi.- dice Pia.

Emma se ne va pestando i piedi per terra e Caterina corre sorridendo ad abbracciare Pia e Luciana.

-Ragazzi mi dispiace ma non so se è il caso che andiate, è meglio chiamare la guardia forestale.- dice Fito.

-Quelli arrivano dopo trent’anni, vogliamo andare noi a cercarla, per favoreeee…- pregano tutti insieme i ragazzi.

-Fito, sono quasi le otto, è da troppo che è persa da sola là dentro, lasciamoli andare, hanno le mappe, le bussole e le torce, se saranno prudenti non gli succederà niente.- cerco di convincerlo, dobbiamo trovarla a tutti i costi.

-Oh e va bene, ma veniamo anche noi.- cede alla fine Fito.

-Partiamo subito allora, c’è mia sorella sola là in mezzo.- dice Fabio.

Finalmente partiamo, Anto, ma dove ti sei cacciata?

 

 

 

 

Mi siedo ai piedi di un albero. Le gambe non mi reggono più.

Apro lo zaino alla ricerca di qualcosa che mi possa essere utile, sono ore che vago per questa foresta senza trovare un sentiero. Ma qualcuno si è accorto della mia assenza?

Inizio a frugare nello zaino: lucidalabbra, specchietto, pettine, lacci per capelli, fazzoletti, il cd con le mie canzoni (che porto sempre con me, non si sa mai che incontro un famoso produttore per la strada), cellulare. Tiro fuori quest’ultimo ma niente, ho già controllato un centinaio di volte, non c’è campo,guardo l’ora, già le otto di sera??

Sto tremando, fa freddo qua fuori, non c’è più il sole che scaldava questo pomeriggio e stare in un bosco in montagna con canottiera e shorts non è proprio il massimo. Mi gira la testa e mi fa male, spero di non avere la febbre come l’altra volta, mi capitava anche da piccola, bastava un piccolo cambio d’aria e mi ammalavo, figuriamoci ora che sto congelando.

È tardi, perché nessuno mi viene a prendere? Nicolas…dove sei?

Forse a nessuno interessa di me, ma cosa sto dicendo, io sono Antonella la divina…

Si però qua non arriva nessuno. Sento un rumore dietro di me e spaventata mi giro, ma non vedo niente, sarà stato un animale…piccolo…speriamo.

Non ce la faccio più, voglio andarmene da questo posto. Inizio a piangere come una bambina.

Ho paura.

 

 

 

Dopo un tempo che mi sembra un’eternità sono ancora qua a piangere, ma sento una voce.

-ANTONELLAAAA-

-Sono qua- tento di urlare, ma per colpa del pianto e della febbre ne esce quasi un sussurro.

Grazie al silenzio che regna nel bosco riesce a sentirmi e sento dei passi che si avvicinano.

-Antonella.-

-Giusy, non sono mai stata così contenta di vederti.-

Per la prima volta dopo quindici anni che ci conosciamo (da quando siamo nate) ci abbracciamo.

-Giusy, voglio tornare al campo.- le dico piangendo.

-Tranquilla, ora ti porto indietro, chi l’avrebbe mai detto che sarei stata proprio io a ritrovarti? Ma cos’hai?- mi tasta la fronte.

-Hai la fronte leggermente calda, ma si può sapere come fai ad ammalarti ogni volta che veniamo in campeggio?-

-è il cambio d’aria, mi succede sempre, mi basta stare un po’ a riposo e passa.-

-Non ho neanche una giacca da darti. Forza, ce la fai a camminare?-

-Si si dai, ci provo.-

Metto un braccio attorno alle spalle di Giusy e lei mi tiene per la vita e così ci incamminiamo verso il campo finalmente.

-Grazie.-

-Ehi, è la seconda volta che me lo dici in pochi giorni, basta o mi ci abituo.- dice Giusy.

Scoppiamo a ridere entrambe, e compare una piccola speranza di amicizia tra noi due.

-ANTONELLAAAA.-

-Siamo qui, l’ho trovata.- dice Giusy alla voce urlante. Quindi qualcun altro è venuto a cercarmi, mi sto quasi commuovendo, non pensavo potessero fare questo per me.

-Antonella…Giusy…-

-Guido.- i due rimangono un po’ a fissarsi negli occhi. Poi Guido si risveglia.

-Antonella, come stai?- mi abbraccia forte, tra me e Guido c’è sempre stata una bella amicizia, fin da quando eravamo bambini, non a caso ha scelto di stare con le divine.

-Ha un po’ di febbre, quanto manca per arrivare al campo?- dice Giusy.

-Eh manca un bel po’, tieni.- Guido mi dà la sua felpa e la indosso. La testa inizia a girarmi, capisco sempre meno, ogni sussurro mi sembra un urlo.

Per fortuna Guido se ne accorge e mi sorregge. Mi fa salire in spalla e insieme riprendiamo a camminare verso il campo.

Guido e Giusy continuano a scambiarsi occhiate piene di amore, sono troppo dolci, mi sento quasi di troppo.

-Ancora mezzoretta e dovremmo esserci.- dice ad un certo punto Guido.

Appoggio la testa sulla sua spalla, chiudo gli occhi e cado in una specie di dormiveglia finchè qualche minuto dopo una voce mi risveglia.

-Guido, Giusy l’avete tro…ANTONELLA!-

Mi faccio forza e scendo dalle spalle di Guido.

-Nicolas.-

Il mio ragazzo mi stringe forte in un abbraccio e finalmente mi sento al sicuro. Scoppio in un pianto liberatorio.

-Nicolas, dov’eri? Ho avuto tanta paura.- dico singhiozzando.

-Shhhh tesoro basta. Ora sono qua, non avere più paura ok?-

Mi asciuga le lacrime e poi mi stampa un dolce bacio sulle labbra.

Guido e Giusy spalancano gli occhi.

-Ma quindi voi…state insieme?-

-Più o meno, tanto siamo mezzi parenti, e l’amore non si può comandare.- risponde Nicolas tenendomi stretta. Giusy e Guido sorridono, e lui le prende la mano.

-Ma si può sapere come hai fatto a perderti?-

-Non lo so Nicolas, e sinceramente adesso non mi interessa, voglio solo tornare al campo e dormire, ho la testa che mi scoppia.- mi lamento io.

-Hai ragione, dai andiamo.- mi passa una mano sotto le ginocchia e una sulla schiena e riprende a camminare. Finalmente appoggiata al suo petto riesco ad addormentarmi e il mio sonno è popolato da sogni stupendi, che hanno come protagonista questo angelo che mi sta stringendo forte.

 

 

Fine capitolo.

Ciao a tutteee...Ho notato meno recensioni dall’inizio della storia. Spero non stia diventando noiosa. Ci terrei a sapere un vostro parere. Un bacione.

Grazie mille a mileybest e Ashleyili che non mi hanno abbandonato. Siete grandi!!

Baciii…

Gaia

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Capitolo 10
*** 10 ***


-Antonella…Antonella…-

Mmmmm…apro gli occhi, ma vedo tutto sfuocato, qualcuno spenga la luce. Faccio un sonoro sbadiglio e richiudo le palpebre.

-Antonella…-

Ma qualcuno faccia stare zitta questa voce. Non riesco a riconoscere di chi sia, ma tappatele la bocca per favore, voglio dormireeee.

-Antonella…è mattina!!-

-Bastaaa, voglio dormire!- le dico sperando che stia zitta.

-Anto, sono 13 ore che dormi, è quasi mezzogiorno e siamo in campeggio, forse sarebbe il caso se ti alzassi.-

Apro gli occhi d’istinto e finalmente mi sveglio dal mio stato di coma e ricordo tutto: il campeggio, il bosco, mi ero persa, Giusy, Nicolas…

Mi tiro a sedere e accanto a me trovo Patty che mi travolge subito con un abbraccio.

-Anto, non hai idea di quanto mi hai fatto preoccupare ieri.-

-Credimi, avrei voluto non farlo, ma Patty, come mai sono nella mia tenda? Ieri mi sono addormentata in braccio a Nicolas.-

-Ti ha portato lui qua ed è stato con te tutta la notte!- mi dice sorridendo e d’istinto sorrido pure io. Non ci posso credere…Che dolce, è stato accanto e ma tutta la notte.

-Ma Patty, qualcuno ha scoperto come mai mi sono persa?- chiedo.

-La tua mappa era sbagliata e qualcuno aveva smagnetizzato la bussola.-

Qualcuno…non è difficile immaginare chi, ho solo bisogno di alcune prove per confermare i miei sospetti.

-Immagino già chi può essere stato.- dico a Patty.

-Si, penso di saperlo anch’io.- mi dice la mia amica.

-Si può??- dalla tenda compare Caterina.

-Cate! Vieni!-

-Veramente non sono da sola.- dietro a Caterina compaiono anche Pia e Luciana.

-Ah.- il mio sorriso si spegne.

-Vi lascio sole.- Ci dice Patty e se ne va.

-Cosa volete?- dico.

-Anto, noi non vogliamo giustificare il nostro comportamento, perché siamo state veramente delle stronze ad avere seguito Emma, ma ci aveva promesso il successo, il coreografo di Madonna e molte altre cose e ci siamo lasciate trasportare, ma quando ieri abbiamo saputo che ti eri persa Emma ci ha detto che se venivamo a cercarti non ci avrebbe più dato niente.- mi spiega Pia, forse un po’ riesco a capirle, anch’io probabilmente mi sarei lasciata corrompere così.

-E noi abbiamo capito che il successo non ci interessa se non possiamo raggiungerlo con te e le divine, che l’amicizia non si può comprare con i soldi! Quindi vogliamo chiederti scusa.- Continua Pia.

Sorrido, quanto mi mancavano le mie ragazze.

-Bè, avete scelto di raggiungere il successo con la migliore, venite qua.-

Ci abbracciamo, noi quattro divine, come un tempo, come prima che arrivasse Emma.

-Nadie pasa de esta esquina
aquí mandan las divinas
porque somos gasolina
gasolina de verdad
.-

Intoniamo e scoppiamo a ridere. Le mie divine sono tornate e resteremo insieme forever.

-ANTO, ANTO, ANTO.-

Patty entra urlando nella tenda, seguita da Tamara. Iniziamo a starci strette dentro sta tenda.

-Dimmi Patty cosa succede?-

-Tamara, dille cosa hai sentito.-

-Allora, prima stavo passeggiando vicino al lago quando ho sentito delle voci dietro a un albero, mi sono avvicinata e c’erano Emma e Marcos che parlavano e Marcos faceva i complimenti a Emma per la bella idea di farti perdere nel bosco truccando mappa e bussola per fartela pagare di qualcosa che non ho capito.-

Mi alzo in piedi e pesto tutti quanti per uscire, sarò anche diventata più buona, ma la mia parte istintiva e quella vendicativa sono ancora qua. Avevo il sospetto di loro due, ma sentirmelo dire così con certezza mi ha montato su una rabbia.

-Anto, dove vai? Hai la febbre…- mi urla Patty.

-MI è PASSATA.- dico urlando.

Attraverso tutto il campo a passo veloce, ignorando chi mi chiede come sto o come mi sento, il mio istinto mi dice solo di trovare Emma e Marcos.

Finalmente li vedo seduti a parlare vicino al bosco. Gli vado incontro e come mi vedono si alzano con un sorrisetto beffardo in viso.

-Antonella, ma non eri persa nel bosco?- mi dice Marcos prendendomi per il sedere.

-STAI ZITTO TU!- gli mollo un calcio in mezzo alle gambe che lo fa piegare a terra.

-Cattivella la ragazza.- dice la Taylor sorridendo.

-TU…- la incenerisco con lo sguardo.

-Io?- mi dice istigandomi.

-TI ODIO!-

Prendo una manciata di fango da per terra e gliela schiaccio in testa. Diventeranno una tradizione le lotte col fango al campeggio. Gliene tiro in faccia altre due manciate e metto su io ora un sorrisetto beffardo mentre Emma non riesce a muoversi e tiene gli occhi chiusi per l’indignazione.

-Oh sorry Darling, ho sporcato Emma Taylor, che disastro.- dico con tono cattivo per sfotterla.

La mia avversaria emette un ringhio e mi spintona, facendomi cadere per terra in mezzo al fango e mettendosi cavalcioni su di me mi riempie la faccia e i capelli di fango. Peccato per lei che io riesco a liberarmi e rotoliamo per terra, eseguendo una lotta col fango vera e propria.

-Cosa succede qua?-

Mio zio Fito e Barcaroli ci compaiono davanti.

-Antonella, nipotina, come stai?- mi chiede mio zio cambiando espressione quando mi vede.

-Non sono neanche riuscito a parlarti ieri, dormivi così beata, avevi la febbre alta. Ma scusate potete spiegarmi cosa succede qua?-

-Lei mi ha attaccato.- dice Emma.

-Confermo.- le fa verso Marcos.

-Antonella, avevi un motivo valido per attaccare Emma, spero per te!- mi domanda Chico.

-Si professore. Emma e Marcos hanno manomesso la mia mappa e la bussola.-

-Coma fai a dirlo? Non hai le prove!- mi dice Flemma.

-Si che ce le ho, una ragazza della scuola ti ha sentita parlare con Marcos, il tuo complice.-

-Potrebbe esserselo inventato per difenderti.- dice Marcos. Cavolo, questa non ci voleva.

-Emma ha ragione Antonella.- dice mio zio.

-Invece non me lo sono inventato, ho la registrazione nel cellulare.-

Devo fare un monumento a Tamara, una statua d’oro si merita.

Sorrido soddisfatta e i prof e gli altri studenti ascoltano la registrazioni e sul volto di Emma e Marcos compare una maschera di terrore.

-Emma, Marcos, tra due ore partiremo per tornare alla pretty land school of arts e là sarete mandati in presidenza e verrete severamente puniti.- sentenzia Barcaroli.

La giustizia ha trionfato! Fa strano sentirlo dire da me, con la madre che mi ritrovo e con tutti i tiri mancini che ho fatto io alle altre persone.

-Me la pagherai pagnottella, me la pagherai molto cara.- mi sussurra Emma andandosene insieme a tutti gli altri.

Bof, sai che paura, tanto vinco sempre io.

-Anto, ma cosa hai combinato??-

-Nicolas.- gli corro incontro e gli salto in braccio.

-Piano che mi sporchi tutto. Ma perché sei così sporca?-

-Ah niente di che, ho fatto una lotta nel fango con Emma.- suona così ridicolo dirlo.

-Scusa?- mi chiede con faccia perplessa e gli spiego tutta la storia.

-Non avrei mai pensato che Emma potesse arrivare a tanto.-

-Bè, ora è passata, lei avrà una bella punizione da Ines e vedrai che la prossima volta ci penserà due volte prima di fare qualcos’ altro a me, Antonella la divina.-

Nicolas scoppia a ridere e poi si ferma a fissarmi, sembra quasi imbambolato.

-Nicolas, tutto bene?- si riscuote e mi guarda negli occhi.

-Stavo constatando quanto fossi sexy tutta ricoperta di fango.-

Faccio un sorriso furbetto e mi butto addosso al mio ragazzo facendolo cadere in mezzo alla pozza di fango.-

-Ora siamo sexy tutti e due tesoro mio.-

Ride e poi mi bacia e a me sembra di toccare il cielo con un dito come ogni volta.

 

 

 

 

Fine capitolo.

Lo so, scusatemi ma fa veramente pena. Diciamo che è un capitolo di passaggio che bisognava scrivere. Nel prossimo capitolo subentra un po’ di azione, dopo un bel po’ di romanticismo, diciamo che sarà un capitolo decisivo della storia il prossimo, servirà poi a spiegare il seguito che scriverò di questa fiction.

Che dire? Spero vi sia piaciuto.

Un grazie a mileybest, Misty_Pan96, _chocola_...grazie mille per le vostre recensioni, spero mi farete sapere come è stato anche questo capitolo. Un bacioneee!

 

Gaia

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Capitolo 11
*** 11 ***


È passata un’altra settimana da quando siamo tornati dal campeggio.

Il periodo più bello della mia vita…non mi ero mai innamorato prima d’ora, ho avuto un sacco di altre ragazze, ma nessuna mi ha mai fatto battere il cuore come Antonella, nessuna mi ha mai fatto sentire i brividi che mi fa sentire lei.

In più finalmente ho trovato un vero amico, qualcuno di cui potermi fidare ciecamente: Fito. A lui so che posso raccontare tutto, sono stato veramente fortunato a venire qua a riprendere i soldi per mio padre.

Esco da casa dei Molina dove sono appena stato con gli altri ragazzi della band e sui tergicristalli della mia macchina trovo un biglietto piegato.

Lo apro:

Ho voglia di vederti…

Troviamoci di fronte al campo da tennis alle 16 e mezza.

Ti aspetto.

Kiss

Anto la divina

Sorrido e guardo l’ora, mancano dieci minuti all’appuntamento, faccio a tempo a portare a casa la macchina e andare a piedi.

 

 

Arrivo davanti al campo di tennis alle 16 e 29, la mia Anto non è ancora arrivata.

-Ciao Nicolas.-

-Emma, cosa ci fai qua?-

-Sono venuta qua per te…-

-Per me?-

-Certo, il biglietto te l’ho mandato io…-

-Come me l’hai mandato tu…?-

Non faccio in tempo a capire che mi ritrovo la sua bocca incollata alla mia. La allontano da me ma è troppo tardi, Antonella ha visto tutto.

Viene verso di noi con le lacrime che gli scorrono sulle guance.

-Anto…- voglio parlarle, voglio spiegarle che era tutta una trappola, un piano di Emma per incastrarci e farci lasciare, ma non me ne dà il tempo, mi molla uno schiaffo e mi guarda, con quegli occhi che amo tanto, ma che ora sono pieni di disprezzo e odio.

-Ti odio, mi hai delusa Nicolas, è il modo peggiore che potevi usare per lasciarmi, mandarmi un biglietto per farmi vedere che eri tornato con Emma, sei orribile.-

E se ne va correndo.

La inseguo, sono più veloce di lei, se mi impegno la raggiungo ed infatti alla fine del parco riesco a fermarla per un braccio.

-Fermati, lasciami spiegare.-

-NON C’è NIENTE DA SPIEGARE, TI HO VISTO BACIARLA!-

-Antonella, non piangere per favore, non posso vederti così, è stata una trappola di Emma.- tento di asciugarle una lacrima, ma mi scansa.

-Mollami il braccio.- dice scandendo bene le parole.

-No, prima mi devi ascoltare.-

-NO!- mi molla un pestone al piede e se ne va, stavolta guadagnando un po’ di vantaggio.

Cazzo che male, che caratterino che ha.

Non vedo più dove è scappata via.

Devo spiegarle come stanno le cose e farmi perdonare e so anche chi mi può aiutare.

Corro a casa.

-Fitoooo!-

-Eccomi eccomi, che succede, ero in riunione con i miei aiutanti.-

Gli spiego tutta la storia e lui naturalmente si fida di me e mi crede, anche perché sa come è fatta Emma.

-Nicolas, ascoltami attentamente, perché dovrai riuscire a farti perdonare veramente, altrimenti Antonella non perdonerà neppure me per quello che ti sto raccontando.-

-Va bene dimmi.- mi ha incuriosito.

-Domani è il compleanno di Antonella.-

-Cosa? Ma io non lo sapevo? Perché non me lo ha detto?-

-Non lo sa nessuno, solo Fabio, ma mantiene il segreto su richiesta di Antonella. Vedi, lei ha sempre adorato festeggiare il suo compleanno quando era piccola, ma il giorno del suo quinto compleanno le dissero che suo padre era morto, da quella volta ogni anno finge che non sia il suo compleanno, lo passa come un giorno normale, perché è un ricordo troppo doloroso.-

Sono sconvolto, Antonella non finisce mai di sorprendermi, dietro la sua maschera da dura in realtà soffre anche lei come tutte le altre persone, forse anche di più.

-Vai tranquillo, ho già in mente qualcosa!-

 

 

 

23 e 59.

Sono a letto e sto cercando di dormire, ma non ci riesco, guardo l’ora nella radiosveglia. Ancora un minuto e compirò gli anni. Un altro compleanno da schifo, è destino che il giorno del mio compleanno sia orribile.

 

00.00.

Tanti auguri a me!! Prima papà, adesso Nicolas, chi altri dovrò perdere l’anno prossimo?

Toc toc.

-Avanti.- ma non entra nessuno.

Mi alzo e apro la porta. Ai miei piedi vedo un pacchetto. Sorrido, sarà Fabio, il mio fratellino è un angelo, non lo ricorda a nessuno come gli avevo chiesto, ma anche mi tira fuori almeno un sorriso a ogni compleanno.

Richiudo la porta e mi siedo sul letto.

Strappo la carta, dicono che porti fortuna e apro la scatola.

All’interno c’è un cd e un'altra scatola con un biglietto.

Metti su il cd. Poi apri la seconda scatola.

Accendo la radio e inserisco il disco, strano il regalo di Fabio quest’anno.

 

00.01

 

È un regalo speciale che dedico a te
Sembra strano ma il pacco col fiocco non c’è
Non c’è nemmeno un biglietto
Perché
Tu lo sai le sorprese non le faccio mai
Ma
stavolta forse son riuscito
Quando a mezzanotte ed un minuto

 

Non è di Fabio, il mio orgoglio mi dice di scendere e dare fuoco a tutto, ma il mio cuore mi dice di aprire anche il resto. Decido di seguire il mio cuore. Apro la seconda scatola. Un orsetto di peluche col fiocchetto al collo tiene in mano un cuore con ricamato sopra due iniziali: A+N, un’altra scatola e un biglietto. Lo apro: Ho voglia di vederti…

Troviamoci di fronte al campo da tennis alle 16 e mezza.Ti aspetto.

Kiss Anto la divina.

Questa non è la mia scrittura, è identica a quella del biglietto che ho ricevuto oggi.

Ora capisco, aveva ragione Nicolas, era tutta una trappola di Emma. Che stupida.


Buon compleanno Amore canto a te
Col cuore
Che sei la cosa che amo più di me
Sono solo musica e parole
Non c’è proprio niente da scartare
È un pensiero scritto per amarti
Ancora un po’ di più
E la torta fatta dal mio cuore
Con la dolcezza che sai dare tu
Buon compleanno Amore canto a te
Non ho soldi per comprarti il mondo
Per adesso ti regalo il mondo
Che c’è dentro me

 

Apro anche l’ultima scatola e trovo un ciondolo con due catenine. È un cuore, quelli da dividere, su una metà c’è scritto Antonella e sull’altra Nicolas. Apro anche l’ultimo biglietto:

Quando vorrai, io sarò qua, pronto a ricevere una metà del tuo cuore.

Scoppio a piangere di felicità, nessuno aveva mai fatto tutto questo per me.

Scendo dal letto e corro a cercarlo.

Sul computer stasera c’è posta per te
Basta premere un tasto che parte da se
Ascolta questa canzone, è per te
Tu lo sai le sorprese non le faccio mai
Ma
stavolta mi son superato
Quando a mezzanotte ed un minuto

 

Scendo le scale, lo chiamo, ma in salotto non c’è, guardo in cucina, torno su e guardo anche in camera sua, ma niente, mentre dalla mia camera arrivano le note della canzone stupenda che mi ha dedicato.

Buon compleanno amore canto a te
Col cuore
Che sei la cosa che amo più di me
Sono solo musica e parole
Non c’è proprio niente da scartare
È un pensiero scritto per amarti
Ancora un po’ di più
E la torta fatta dal mio cuore
Con la dolcezza che sai dare tu

 

 Torno in camera mia, chiedendomi dove sia finito, ma non appena apro la porta me lo trovo seduto sul mio letto. Sta zitto e immobile in attesa che io faccia qualcosa. Dopo qualche secondo mi avvicino tenendo la testa bassa, la alzo solo quando gli sono davanti e vedo la sua espressione dubbiosa, non riesce a capire se la faccenda è chiusa oppure no. Sorrido, mi siedo a cavalcioni sulle sue gambe e lo bacio. Lui risponde subito, come se non aspettasse altro. Un bacio atteso, dimenticato, pieno di rabbia, salato dalle mie lacrime.

 

Se t’avessi portato la luna d’argento
Nel mare quaggiù
Già domani sarebbe sparita nel blu
E le rose più belle lo sai
Dopo un giorno non durano più
Mentre questo che ho scritto oramai

-Auguri amore mio.- mi dice, e io mi accoccolo sulla sua spalla.

-Chi te lo ha detto?-

-Fito, ma mi ha detto di dirti che l’ha fatto per una buona causa e di non arrabbiarti.-

-Eh va bene…per questa volta gliela faccio passare.-

Lo sento trafficare con la scatola, poi mi sposta e mi appoggia al collo il mezzo cuore con scritto Nicolas, me lo lega dietro il collo, spostandomi i capelli.

-Ti ho donato il mio cuore, abbine cura.- mi dice.

Prendo l’altra metà dalla scatola e gliela faccio indossare.

-E tu tienilo bene, che tra non molto potrai vantarti di avere il cuore di una famosa cantante!-

Scoppia a ridere e mi fa sdraiare sul letto, lui si stende accanto a me, tenendomi stretta.

 

Resterà per la vita lo sai
Perché
Con amore
Io canto quello che c’è dentro me
Anche se non ho più tanta voce
Spero che tu mi perdonerai
Quando a mezzanotte ed un minuto
Tu mi cercherai

 

-Buonanotte Anto.-

-Buonanotte Nicolas.-

 

 

 

 

Fine capitolo.

Allora, lo scorso capitolo vi avevo promesso l’azione in questo, ma mi ero dimenticata di dovere inserire prima la piccola vendetta di Emma, vi prometto che nel prossimo capitolo la storia si animerà se vi è parsa un po’ noiosa in questi capitoli!La canzone è mezzanotte e un minuto di Gigi d’Alessio!

Ringraziamenti:

mileybest: eh eh, ecco qua la vendetta di Emma, che però non ha funzionato, nel prossimo capitolo arriva anche l’odiato Alan Taylor!Un bacioooo…

_chocola_: Ciaooo…purtroppo in questa storia il personaggio che mi hai suggerito non ci sta!=) ma ti prometto che nel seguito metterò quel nome alla persona che castigherà Emma e il padre=)..grazie per la recensione!!Un bacioneeee!

Ashleyily95: ciaooo…si effettivamente la lotta col fango l’ho presa un po’ dalla tua idea e un po’ dalla lotta che hanno fatto al campeggio nell’episodio 17 mi sembra!(sorry se sembra un po’ copiato!=()…comunque non ti anticipo niente sul finale di questa storia, ti assicuro solamente che avrà un seguito con tante novità!!Grazie mille per la tua recensione!!Un kiss Darling =)

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Capitolo 12
*** 12 ***


È passata un’altra settimana e mezza dal mio compleanno.

La mia storia con Nicolas procede alla grande, abbiamo discusso su come comportarci con Emma e abbiamo deciso di lasciarla perdere che prima o poi si stancherà. Anche perché sennò la storia degli scherzi sarebbe continuata all’infinito. Io naturalmente all’inizio non ero molto d’accordo, se fosse stato per me sarei andata là e le avrei strappato tutti i capelli.

Finisco di cenare e poi me ne vado in camera.

Sono le undici e sto finendo i compiti per domani quando qualcuno bussa alla porta.

-Avanti.-

-Buonasera!-

-Nicolas!- gli faccio posto sul letto e lui mi si siede vicino.

Mi guarda, come se fosse in attesa di qualcosa.

-Cosa c’è?- gli domando a un certo punto.

-Non ti ricorda niente questa serata?- mi dice.

Ci penso un attimo su, ma vuoto totale.

-No perché? Cosa dovrebbe ricordarmi?-

-Ma dai Anto! Un mese fa…-

-Aaaah…Darling, ora ricordo!!-

-Bè non ti andrebbe di tornarci?- mi chiede.

-Adesso?-

-Si.- gli sorrido.

-Ok, tanto figurati, mia madre neanche si accorgerà che sono fuori casa.-

Prendo la borsa viola grande e ci butto dentro un asciugamano. Un mese fa esatto io, Nicolas, Patty e Matias siamo stati a Pinamar e lì io e il mio ragazzo ci siamo scambiati il primo bacio. Che notte!

Scendiamo lentamente le scale, il salotto è completamente al buio, non c’è anima viva.

Stiamo per aprire la porta e uscire ma dal nulla sentiamo una voce dietro di noi.

-Dove pensate di andare?-

Il mo cuore smette per un attimo di battere, se non ho fatto ora un infarto sono a posto per tutta la vita. Questa è la mia fine, se mia madre scopre che sto uscendo di nascosto di notte con Nicolas mi uccide.

Lentamente ci giriamo e dall’ombra compare…

Mio zio Fito!! Che scoppia a ridere.

-Ah ah ah, vi o fatto prendere un bello spavento, dovevate vedere le vostre facce…comunque, tonando seri, dove pensate di andare?-

-Andiamo alla spiaggia, dove ci siamo baciati per la prima volta, ti avevo raccontato no?- Spiega Nico.

-Si si mi ricordo.-

-Zio, non farai la spia vero?-

Gli chiedo, lui sembra pensarci un po’ su, ma poi esclama tutto sorridente…

-Ma certo che no, andate tranquilli che vi copro io!!-

Lo salutiamo e sorridenti ci avviamo verso la mini blu di Nicolas.

 

Dopo le solite due ore e mezza arriviamo e non posso fare a meno di restare affascinata dal mare che brilla alla luce della luna nel buio. Mi capita ogni volta, potrei vederlo tutti i giorni, ma per me resterebbe sempre uno spettacolo mozzafiato.

Guardo la spiaggia, quanti ricordi, prima con mio padre, poi Patty e Nicolas, insomma con tutte le persone più importanti della mia vita.

La spiaggia è deserta, stendiamo l’asciugamano e ci sdraiamo vicini ad osservare le stelle.

-Mi piace troppo guardare il cielo e pensare, sai da quanto tempo è là il cielo? Lui le ha viste tutte, dai dinosauri ai romani, dalla rivoluzione francese alla prima guerra mondiale, è un peccato che la gente sia sempre di fretta e non trovi un minuto per soffermarsi a guardarlo.- Dico dando voce ai miei pensieri.

-Se le stelle fossero belle quanto te, fidati che tutti amerebbero guardare il cielo.-

Sorrido e cerco la sua mano per poi intrecciarla con la mia.

Dopo qualche minuto Nicolas si puntella sul gomito e mi guarda negli occhi.

-Antonella, ascoltami attentamente, perché sto per dire una cosa che non ho mai detto a nessuno. Ho avuto un sacco di altre ragazze nella mia vita, ma nessuna e ripeto nessuna mi ha colpito come hai fatto tu. TI AMO Antonella Lamas Bernardi.-

 

Una lacrima va giù
Dagli occhi nella gola
Se sei tu che mi lasci sola
Oh no!

 

Una lacrima riga la mia guancia, non avrei mai pensato che qualcuno me lo avrebbe detto così sinceramente, che lo avrebbe dedicato a me, sempre scontrosa e acida con tutti, ma poi sei arrivato tu.

-Ti amo anch’io Nicolas, ti amo come non sono mai riuscita a fare con nessun’altro.-

Ti chini su di me e mi baci, un bacio dietro l’altro, e poi un altro ancora…

Sei tu quello giusto, sei tu il ragazzo che voglio…

Il nostro cuore e la nostra mente non capiscono più niente quando siamo insieme.

Ti sfilo la maglietta e appoggio le mani sui tuoi pettorali scolpiti, mi tiro su e mi aggrappo a te, in due secondi anche la mia maglietta finisce accanto alla tua.


Adesso che vorrei
Sentire il tuo respiro
Su di me brivido divino
Che mi dai
Quando sei un dolcissimo
Dolore dentro
Dentro me
Fino a che siamo al limite del mondo io e te

Ti fermi un attimo e mi guardi.

-Anonella, sei sicura?-

-Si Nicolas, non c’è nessun altro momento, luogo e persona che cambierei, voglio che la mia prima volta sia con te, questa sera.-

Un sorriso…

 

Perché sai
Due innamorati come noi
Non si arrenderanno mai
Nemmeno
quando una bugia
Ci ruba i sogni e l'allegria.
Due innamorati come noi
Indivisibili oramai
Stessi segreti, stessi guai
Per noi.

Mi spogli dolcemente, ricoprendomi di baci ed io faccio lo stesso con te, non ho paura, ho solo voglia di sentirti ancora più mio.

 

Stanotte voglio te
A consumarmi il cuore
Ridere
Poi ritrovarsi a far l'amore
Grido a Dio
Che sei mio
E in un attimo tu stai arrivando
Dentro me
Fino a che diventiamo un corpo solo
Io e te

Mi aggrappo alle tue spalle, ti sento, stai cercando di essere il più delicato possibile.

Ti prego Nicolas, amami come stai facendo ora, tutta la vita.

 

Perché sai
Due innamorati come noi
Non si divideranno mai
Perché
c'è sempre una magia
Tra la tua anima e la mia.
Due innamorati come noi
Inconfondibili oramai
Stessi sorrisi, stessi guai
Come uno specchio siamo noi.
Solo noi
Con la voglia di sentirsi adosso
Noi
Sempre noi
Fino all'ultimo respiro che mi dai.

-Ti amo.- mi sussurri.

-Io di più.-

-Ridillo.-

-Ti amo, ti amo, ti amo…-

 

Perché ormai
Due innamorati come noi
Si cercheranno sempre sai
E non impareremmo mai
A
stare soli, senza noi
La spiaggia vuota intorno a noi
La sabbia su il capelli tuoi
Niente e nessuno sara mai
Innamorato
come noi
Tu dimmi solo che mi vuoi
Che noi non cambieremo mai
È tutto quello che vorrei

-Nicolas?-

-Dimmi.-

-Non amerò mai nessuno quanto te nella mia vita, è una promessa.-

-Neanch’io Anto…neanch’io.-

 

Siamo una cosa sola noi
E se mi guardi troverai
Due innamorati come noi
Indivisibili oramai
Solo noi
Innamorati come noi
Come noi

 

 

 

 

 

 

 

 

Sono le cinque di mattina, raccogliamo le nostre cose e torniamo alla cara mini blu che ci aspetta parcheggiata nel lungomare. Non riusciamo più a staccarci, abbracciati, per mano, un bacio dietro l’altro, ormai abbiamo bisogno l’uno dell’altro per vivere, siamo come l’aria che respiriamo.

Saliamo in macchina e imbocchiamo la statale.

Mi appoggio al sedile, chiudo gli occhi e sogno, un sogno stupendo in cui i protagonisti naturalmente siamo io e Nicolas.

Bam.

Un forte botto e la macchina che sbanda mi fanno aprire gli occhi.

Bam.

Un'altra botta e la mini invade la corsia del senso opposto. Nicolas accelera come se stesse scappando.

-Nicolas cosa succede?- gli domando spaventata.

-Non ne ho idea, due macchine ci inseguono, sembra ci vogliano mandare fuori strada, non capisco perché cazzo, sto provando a seminarli.-

Mi attacco meglio al sedile ma…

Bam.

Una macchina ci colpisce da dietro. La strada è deserta a quest’ora, ci siamo solo noi.

Una terza macchina arriva contromano, ci sta venendo addosso a una velocità pazzesca, se facciamo un frontale è la fine.

Nicolas sterza e usciamo fuori strada, precipitando per un tempo che mi sembra infinito.

Chiudo gli occhi mentre scendiamo nel burrone e cerco la mano di Nicolas.

Aiuto!

 

 

 

 

Fine capitolo.

Ciao a tuttiii…spero che questo capitolo vi sia piaciuto. La canzone è due innamorati come noi di Laura Pausini!

Un grazie molto speciale a: Ashleyily95, mileybest, Misty_Pan96.

E a chi ha messo la fic tra i preferiti e le seguite.

Grazie anche a chi legge solamente.

Un bacione.

Gaia

 

 

 

 

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Capitolo 13
*** 13 ***


Stringo la mano di Antonella, l’ho sentita che cercava la mia e premo il tasto sul pedale del freno fino a farmi male al piede, ma l’auto continua a scendere.

Finalmente la discesa finisce e ci troviamo ai piedi di un bosco, l’auto frena bruscamente e si attivano gli airbag.

Tutto sprofonda in un silenzio innaturale, l’auto non dà più segni di vita. Mi giro verso Anto.

-Stai bene?- sta piangendo.

-Si, ma Nicolas, cos’è successo? Ho paura…-

Sento un odore di benzina mista a fumo…

Oh cazzo!

-ANTONELLA SCENDI DALL’AUTO, VELOCE!-

Si gira spaventata verso di me, e vista la mia faccia preoccupata apre la portiera e scende velocemente dall’auto.

-Nicolas, ma cosa…?-

Le prendo la mano e corro verso la foresta, più distante possibile dall’auto. Finalmente trovo un tronco caduto orizzontalmente a terra, mi ci butto dietro e stringo Antonella che continua a tremare, contro il mio petto.

Poi un botto fortissimo, come un esplosione. Sento Antonella sussultare dallo spavento e appoggio la mia guancia contro la sua per calmarla.

Quando sento che è un po’ più calma ci alziamo, un po’ spostata da noi vediamo la mia mini, o meglio quel che ne rimane, le scosse prese devono averle fatto saltare il motore che è esploso. Della mia auto non rimane praticamente niente e ringrazio il cielo per avere sentito in tempo quell’odore nauseante o dentro quell’auto ci saremmo potuti essere anche noi.

-Nicolas, cosa facciamo adesso?-

-Chiamo tuo zio che ci venga a recuperare e domani andremo a fare denuncia.-

Sono quasi le sei di mattina, ormai inizia a fare chiaro, chiamo Fito che mi maledice per averlo svegliato e gli chiedo di venirci a prendere che siamo rimasti senza macchina e gli dico che gli avrei spiegato tutto quanto dopo.

Mi giro in cerca di Antonella e la vedo seduta con la schiena contro un albero, lo sguardo fisso su un punto indefinito davanti a lei. Mi accuccio accanto.

-Ehi piccola.-

Si gira verso di me e mi sorride, ma dai suoi occhi scendono due lacrime traditrici. La abbraccio e la cullo dolcemente per farla calmare.

-Stai tranquilla, è tutto finito.-

-Ho avuto paura…-

-Non dovevi averne, avrei fatto di tutto perché a te non capitasse niente.- le dico per rassicurarla.

-Io non avevo paura per questo, io ho avuto paura di perderti.-

-Non mi perderai mai Anto. Io sarò con te per sempre.-

-Per sempre è un tempo tanto lungo.-

-Ho tutto il tempo del mondo!-

Mi sorride e ci baciamo, un bacio dietro l’altro, appassionato, per mandare via tutta la paura appena passata con un po’ d’amore.

-Ehm ehm, Buongiorno.-

Ci stacchiamo imbarazzati.

-Ciao zio!- dice Antonella.

Fito ci guarda con un sorriso simpaticamente rimprovevole.

-Posso sapere cos’è successo?-

-Te lo spieghiamo in macchina, portaci a casa per favore.- gli dico.

Metto un braccio intorno alle spalle di Anto e andiamo verso la macchina di Fito.

 

 

 

Arriviamo a casa che sono le sette passate, Bianca e i suoi compari devono ancora svegliarsi. Ci sediamo davanti una tazza di the caldo per riprenderci dall’accaduto. Non riesco proprio a capire cosa volevano quelle macchine da noi, non è stato un incidente, era intenzionale, ma proprio non riesco a spiegarmelo.

Suonano il campanello. Alle sette di mattina?

-Vado io.- dice Anto e si alza per andare ad aprire.

Fito si gira verso di me. –Grazie!- mi dice.

-Per cosa?-

-Perché sei stato accanto alla mia nipotina Nicolas, l’hai protetta. Sono proprio contento che stia con te.-

Sorrido e gli rispondo.

-Lo sai che farei qualsiasi cosa per Antonella, tengo troppo a lei, non mi sono mai innamorato così. Non voglio perderla.-

Mi sorride anche lui, sono proprio fortunato ad avere trovato un amico come Fito.

-Non c’era nessuno, forse era qualcuno che voleva fare uno scherzo!- dice Anto.

Dopo due minuti risuona il campanello. Stavolta mi alzo io.

-Vado io a vedere chi è, e se trovo qualcuno gli passerà la voglia di fare scherzi.-

Mi avvio verso il salotto. Apro la porta e davanti a me compare un uomo sulla cinquantina, capelli grigi, è vestito molto elegante con giacca e cravatta, deve essere un uomo d’affari.

-Cosa posso fare per lei?- domando.

-Sei Nicolas giusto?-

-Si.-

-Ho bisogno di parlare con te, usciamo un attimo.-

Andiamo nel giardino davanti della casa di Leandro che sta prestando a Bianca.

-Mi scusi, ma lei chi è?- domando.

-Io sono Alan Taylor caro Nicolas, l’uomo che tuo padre ha truffato, ma anche sono il padre di Emma.-

Rimango a bocca aperta. Cosa vuole da me, io non centro niente con mio padre.

-Mi dispiace ma non ho niente a che vedere con le faccende di mio padre.-

-Oh ma non sono qua per parlare di questo. So che sei stato insieme alla mia bambina, e lei ora è molto triste perché tu l’hai lasciata per questa insignificante Antonella. Sai sarebbe meglio che tu tornassi con mia figlia.-

-Sarebbe meglio per chi? Non ho intenzione di cedere a ricatti.-

-Fai come preferisci, ma pensavo che l’avviso di stanotte ti fosse bastato.-

-Cosa? Vuole dire che le macchine che ci sono venute addosso erano suoi uomini?-

-Precisamente, io se fossi in te lascerei questa tua nuova ragazza per la mia bambina, sai è un consiglio da futuro suocero, ora scusami ma ho da fare. Ah un’ultima cosa, sarebbe meglio che Antonella non sapesse di tutta questa storia e soprattutto di questa discussione, per la sua salute, ti ripeto sarebbe meglio che non gli dicessi niente. Ci vediamo.-

Risale su una limousine parcheggiata lì vicino. Non ci posso credere dove si possa spingere un uomo per la propria figlia. Non so proprio che fare… Non credo che le minacce di quest’uomo siano poi così pericolose e non voglio fare soffrire Antonella, ma non si sa mai…

Devo parlarne con Fito.

Rientro in casa. La mia ragazza e il mio migliore amico sono ancora in cucina. Mi fermo a guardarla, quanto è bella con quei due occhi piccoli marroni da cerbiatta, sta bevendo la tazza di the, mi fermo a fissare le sue labbra e mi viene un irrefrenabile voglia di baciarla e improvvisamente capisco che non voglio perderla, che insieme supereremo tutte le difficoltà che la vita ci presenterà, anche questo Alan Taylor. Sono stato troppo fortunato a incontrarla, non voglio perderla, non devo!

-Chi era?-

-Ah nessuno, un venditore porta a porta.-

-Strano, passano raramente da queste parti.- mi dice.

-E questo è stato uno di quei casi rari.-

-Va bene, vado a letto, non me la sento di andare a scuola, ho bisogno di dormire, ci vediamo dopo!-

Mi dà un bacio a fior di labbra e esce dalla cucina. Mi siedo e guardo Fito seriamente.

-Ho bisogno di parlare con te.-

Gli spiego tutta la discussione avuta poco prima col padre di Emma e aggiungo.

-Capisci Nicolas? Io non so cosa fare, non voglio perdere Antonella per questo maniaco.-

-Sai cosa penso? Che alla fine le macchine di stasera non volevano farvi male, probabilmente volevano solo spaventarvi, non credo sia un tipo pericoloso, dopo che è pure uscito allo scoperto in questo modo. Non dovete lasciarvi intimorire.-

-Ah e un’altra cosa, è meglio che Antonella non sappia niente, col carattere che ha Emma si ritroverebbe senza capelli in meno di due minuti!-

Scoppiamo a ridere e prendo la mia decisione! Non avrei lasciato Antonella perché questo me lo viene a dire. Non penso vada visto come un pericolo quell’uomo.

Non sapevo quanto mi sbagliavo!

 

 

 

 

 

Fine capitolo.

Eccoci qua, finalmente la storia prende un po’ di azione!! Spero di non avervi annoiate finora!!

Ringrazio:

mileybest: tranquilla si sono salvati…=)…ti rispondo anche al commento di qualche capitolo fa: la storia del compleanno l’ho inventata io, mi è venuta in mente ascoltando la canzone di Gigi d’Alessio. Vorrei dirti anche un’altra cosa…dove sei finitaaa?? Sono qua che aspetto l’aggiornamento delle tue fiction!! Spero che questo capitolo ti sia piaciuto! Se hai qualche critica sono qua pronta ad accettarla!!Un bacione!

Ashleyily95: ciaoooo…tranquilla, questo posso dirlo con certezza, non farò morire nessuno, ti lascio coi dubbi sul finale però, penso di arrivare a circa venti capitoli, ma non sono ancora del tutto sicura. Che dire? Spero che il capitolo sia stato di tuo gradimento!!Un bacio enorme!

Misty_Pan96: ciao! Azzeccato che erano gli scagnozzi di Alan Taylor! E di chi sennò? XD…Sono proprio contenta comunque che anche a te piaccia Laura Pausini, è una grande, forse la migliore voce italiana! Spero che il capitolo non ti bbia deluso!Baciiii.

 

Ciao a tutti!

Gaia

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Capitolo 14
*** 14.il ballo_1 ***


Esco a prendere la posta, dato che stamattina non sono andata a scuola è meglio che faccia qualcosa per dare un aspetto decente a questa dimora che non viene sistemata da settimane.

Apro la cassetta della posta e trovo una busta indirizzata a me e la mia famiglia…come se ne avessi una!

Apro incuriosita e su una lettera formale leggo:

Gentili Antonella, Fabio e famiglia Lamas Bernardi,

La Pretty Land School of Arts è lieta di invitarvi al ballo di primavera

Sabato 10 aprile che si svolgerà presso lo stabile in via Napoleone dove si è tenuta

Anche la festa in occasione delle feste natalizie.

La invitiamo a indossare un abito elegante.

Distinti saluti.

La preside.

 

 

 

Oh cavolo, ho solo cinque giorni per trovare un abito divino.

 

 

 

IL BALLO

 

 

Non ne posso già più, questo ballo è cominciato da dieci minuti e già mi sto annoiando come mai in vita mia. La pista da ballo è ancora deserta, la direttrice deve ancora tenere il suo discorso iniziale. Voglio andarmene.

-Ehi Guido!-

Mi giro e vedo Alan venirmi incontro.

-Ciao!- gli dico.

-Che fortuna averti trovato, almeno ci annoieremo insieme.-

-Eh già.-

Almeno non sono l’unico a pensarla così. Niente da dire sul buffet, sulla musica, sull’organizzazione e soprattutto sul luogo, ma non è proprio cosa per noi ragazzi.

Il posto è stupendo, è una vecchia villa, il salone dove si sta svolgendo la festa è grandissimo, Ci si accede attraverso una grande scalinata dove gli ospiti fanno il loro ingresso, e altre porte portano a stanze minori tipo il guardaroba, la cucina o il bagno.

Sto studiando proprio bene questo posto, non ho niente da fare. Volgo lo sguardo verso la scalinata e la bocca mi si spalanca, vedo scendere la creatura più bella che ho mai visto in vita mia: Giusy. Sembra una dea, fasciata nel suo vestito giallo pallido lungo fin sotto al ginocchio, porta i capelli lisci con incastrato un fiore giallo abbinato al vestito. Mi riscuoto quando dietro di lei compaiono suo padre e sua madre. Bene, col padre in giro sarà impossibile anche solo salutarla. Fortunatamente la direttrice ferma i suoi genitori e la vedo avviarsi al buffet. È girata di spalle e non si accorge di me, appoggio le mie mani sui suoi fianchi.

-Sei stupenda stasera!-

Si gira spaventata.- Guido! Vai via, se mio padre ci vede…-

-Eh dai Giusy, non possiamo continuare così, voglio stare con te, di nascosto se necessario, ci vedremo poco forse, ma voglio provarci, la mia vita così non ha più senso.-

-Guido, no…ah vieni con me.-

Mi prende per mano e mi trascina verso lo stanzino adibito al guardaroba.

-Ma Giusy qua potrebbe vederci qualcuno.-

-Ma va, non entrerà nessuno, fa già caldissimo non si porterà nessuno la giacca. E poi cosa fai, prima mi preghi e ora ti tiri indietro?-

-E chi ha detto che mi tiro indietro?-

Un bacio, un altro ancora, e poi ancora e ancora. Forse mi sbagliavo, non mi sto per niente annoiando a questo ballo!

 

 

Li ho visti. E cosa ho provato? Un po’ di gelosia, poca non troppa, dentro di me l’ho sempre saputo che Guido e Giusy erano fatti per stare insieme, forse ho visto Giusy come una sfida, toglierla a Guido come lui aveva tolto Luciana a me. Luciana… quante me ne ha fatte, troppe, sono stato uno sciocco, non ho mai capito che lo faceva perché ci teneva e non voleva perdermi, solo ora mi sveglio. Forse non è troppo tardi.

Giro tutto il salone, ma non la trovo, non è a ballare, nemmeno nei bagni, esco nel giardino della villa, è immenso, cammino un po’ tra le aiuole curate, finché la vedo seduta sola su una panchina, stupenda nel suo vestito blu elettrico che le fascia la vita perfetta mentre si allarga nella gonna, facendola sembrare una principessa. Tiene in mano una scarpa a punta col tacco a spillo, blu anche questa abbinata al vestito. Mi avvicino.

-Ehi.-

Prende paura e si gira spaventata.

-Gonzalo, mi hai fatto fare un colpo.-

-Scusa, male ai piedi?- mi siedo vicino a lei.

-Eh si, non è il massimo passare tutta la serata con questi trampoli.-

Sorrido. –Sai, non ho mai capito perché voi ragazze indossiate certe cose se vi fanno male.-

-Questione di estetica, ti slanciano, ti rendono più bella.- mi dice.

-Bè, ma tu allora non ne hai bisogno, sei già bellissima di tuo!-

Scuote la testa.- Non prendermi in giro per favore Gonzalo, non è serata!-

-Non ti sto prendendo in giro Luciana.-

-Dai, lo so che mi consideri una sciocca per quello che ti ho fatto.-

-No Luciana, lo sciocco sono io che non ho mai capito che lo facevi perché ci tenevi a me.-

Due lacrime scendono sul suo viso. –ci tengo ancora adesso se è per questo.-

Non ce la faccio più, le prendo il viso tra le mani e la bacio. E capisco molte cose, capisco che è con lei che voglio stare, con la principessa che sto baciando in questo momento!

 

 

 

-Hai visto Caterina? Luciana è fuori con Gonzalo, ah quanto la invidio, noi invece siamo qua come due disperate a cui nessuno chiede di ballare.-

Non sai quanto la invidio pure io Pia, vorrei essere io al suo posto con Alan, ma questo non succederà mai perché ho fatto l’errore di lasciarlo.

Ma non ti dico tutto questo, mi limito ad annuire e darti ragione.

-Ciao Pia.-

Ci giriamo e vediamo Bruno, in tutta la sua bellezza. La mia amica balbetta imbarazzata un ciao.

-Ti va di ballare?- gli domanda Bruno, la mia amica naturalmente accetta e mi lascia sola come un cane. Non mi vuole nessuno, perché non sono bella come le altre? Forse Alan mi noterebbe di più e vorrebbe tornare con me. Ho comprato questo vestito apposta per lui, pensavo mi notasse, è rosso a fascia, lungo fino a metà coscia, fermato sotto al seno da una cinturina chiusa da un fiocco nero. Tutto inutile.

Vado in bagno, non mi va di farmi vedere qua sola come una stupida.

Qualcuno mi ferma per il polso.

-Aspetta.-

Mi volto…-Alan!-

-Come mai tutta sola? Non ti ha neancora detto nessuno quanto sei divina con questo vestito?-

-No, forse perché non lo sono.- gli rispondo e abbasso lo sguardo. Alan mi punta due dita sotto il mento e mi alza il viso, facendo incontrare i miei occhi nei suoi.

-Non voglio sentirti dire queste cose, per me sei la ragazza più bella presente in questa sala stasera.-

-Dici sul serio?-

-Si Caterina. Posso invitarti a ballare?-

Annuisco e ci avviamo verso la folla. Mi stringe i fianchi e seguiamo per un po’ la musica non riuscendo a distogliere gli sguardi.

Finché non si avvicina e sento le sue labbra sulle mie. Mi sposto.

-Non qua Alan, ci vedono tutti.-

-Meglio, così sapranno che da questo momento sei di nuovo mia.-

Non resisto e rimetto le mie labbra sulle sue.

Solo sua da questo momento, per sempre…

 

 

 

 

 

 

Fine capitolo.

Ciao a tuttiiii. Capitolo un po’ particolare, questa è la prima parte, mi è venuto lo schizzo di scrivere un trafiletto per ogni coppia. Spero non sia noioso. Nel prossimo capitolo metterò un breve pezzo di Tamara/Fabio, Patty/Matias e naturalmente un bel pezzo di Anto/Nico, e alla fine naturalmente il colpo di scena. Alan Taylor deve vendicarsi perché Nicolas non gli ha dato ascolto. Ah, tutto questo si svolge circa una settimana dopo l’incidente se non si era capito.

Un ringraziamento speciale a: Giulysan (oh che bello una nuova commentatrice, mi ha fatto proprio piacere il tuo commento!Grazie mille!!=)), mileybest e Misty_Pan96…siete grandi, grazie mille!!

Al prossimo capitolo.

Gaia

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Capitolo 15
*** 15.il ballo_2 ***


Sto scendendo la grande scalinata, molto lentamente, non sono abituata a usare le scarpe con i tacchi, ma Antonella mi ha costretto stavolta, ha detto che devo essere splendida, divina! Sorrido pensando alla faccia che farebbe Giusy se glielo dicessi. Vedo molti occhi puntati su di me. Troppi, mi mettono in imbarazzo, avevo detto ad Antonella di non esagerare, ma naturalmente non mi ha dato ascolto. Mi ha lisciato i capelli, e messo le lenti a contatto. Naturalmente mi ha truccato leggermente e fatto indossare un abito splendido che mi aveva regalato qualche tempo fa, rosa chiaro lungo quasi fino alla caviglia.

Matias mi porge il braccio appena scendo.

-Come mai questo cambiamento Patty?- mi domanda.

-L’ho fatto per te, non volevo ti vergognassi a mostrarti con una ragazza bruttina come me.- gli dico.

-Ma non diciamo cavolate, come se di solito fossi brutta.-

Sorrido, come al solito Matias riesce a farmi sentire speciale. Mi porta in mezzo alla pista e iniziamo a volteggiare. Mi sento tanto Cenerentola quando balla con il principe. Con una piccola differenza, tutto questo a mezzanotte non se ne andrà.

Visto Cenerentola? Non sei l’unica a cui si avverano i sogni!

 

 

 

 

-Ciao, posso invitarti a ballare?-

Mi sto avvicinando a Tamara quando un altro ragazzo mi precede, vedo Tamara ignorarlo e sorridermi, ma un’ondata di  gelosia mi prende.

-No veramente è già impegnata.- Dico prendendola per mano e trascinandola via.

-Sei molto richiesta stasera.- le dico facendole intendere leggermente un po’ di fastidio.

-Eh dai Fabio, lo sai che per me ci sei solo tu.- Niente da fare, come al solito riesce a sciogliermi e tutto il fastidio che avevo provato vola via.

-Non ho voglia di ballare, stiamo un po’ da soli?- le chiedo.

-Va bene, ma poi mi prometti che mi porti a ballare? Almeno un po’.- mi chiede con la faccia da cucciolo.

-Eh va bene.- Cedo. Le metto le mani sulle spalle e con fare protettivo ci avviamo dietro una colonna, sarà meglio che tutti i ragazzi della sala vedano che lei è mia, solo mia. L’ho sempre vista come un’amica, lo sapevo che lei era un’amica diversa dalle altre, ma non sono mai riuscito a vederla come qualcosa di più, o forse dentro di me ne ero consapevole, ma non mi ero mai innamorato, ero stato con molte ragazze, un bacio e via, solo per una sera, ma qualcosa di così grande non l’avevo mai provato.

E invece poi, col tempo qualcosa è scattato dentro di noi, ed è stata la cosa più bella che il cielo potesse regalarmi.

 

 

Sorseggio un altro po’ di champagne, sono vicino al tavolo del buffet, certo che la cara Ines ha fatto proprio le cose in grande stavolta. Fortuna che l’invito è stato esteso anche i familiari, altrimenti non avrei potuto partecipare in veste di zio di Fabio e Antonella, e  quindi non avrei potuto passare la serata con Antonella, non l’ho ancora vista, non deve essere ancora arrivata o probabilmente è in giro e non la vedo.

Improvvisamente tutti quanti si voltano verso la grande scalinata con sguardo ammirato. Sarà arrivata la direttrice, m allora non mi spiegherei gli sguardi da pesce lesso di tutti i ragazzi.

Mi volto pure io e probabilmente la mia espressione prende la stessa forma di tutti gli altri presenti.

Antonella è in cima alla scalinata, bella, più del solito se possibile, perfetta.

I capelli lisci, come non li porta mai, con in mezzo un cerchiello fino bianco. Due brillantini bianchi splendono sulle sue orecchie, gli occhi sono contornati da un trucco leggerissimo, non ne ha bisogno lei. Le spalle scoperte, il seno e la vita fasciate da un bustino bianco brillantato, che le accarezza dolcemente anche i fianchi. La gonna scende particolare, stretta, più corta su un lato fino a metà coscia e cadendo obliquamente sull’altra gamba. Ai piedi dei sandali argentati completano il tutto. Meravigliosa, ma questi come si permettono di guardarla così? Fisso invidioso il mio finto nipote Fabio e la sua ragazza e Alan e Caterina, loro possono stare con le proprie ragazze, far vedere a tutti quanto gli vogliono bene, a me e Anto purtroppo non è concesso, stasera poi c’è pure Leandro in giro. Bè, da quando in qua a uno zio è vietato ballare con la propria nipote. Aspetto che scenda e che saluti alcuni suoi compagni.

-Allora, la mia bella nipotina concederebbe un ballo a suo zio?-

-Ma certo zietto.- dice urlando in modo che la gente ci senta e nessuno si insospettisca.

Appoggio le mani sui suoi fianchi e mi avvicino al suo orecchio per sussurrarle.

-Dovresti andare a casa a cambiarti.- le dico.

-Perché? Pensi che stia male?- mi chiede preoccupata.

-No penso solo che prima mi era venuta la tentazione di uccidere tutto il genere maschile presente in questa stanza.-

Scoppia a ridere e poi mi dice.

-Bè Nicolas si sa, sono la migliore in tutto, anche nell’essere bella.-

Ora tocca a me scoppiare a ridere, mi fa morire quando se la tira così tanto. Le faccio fare una giravolta e stiamo a volteggiare per la sala ancora un po’.

Finché non gli viene sete.

-Andiamo a prendere qualcosa da bere?- mi chiede.

-Certo.-

Le verso un bicchiere di spumante e poi ne prendo uno anche per me. Un ragazzo la sta fissando troppo, inizia a infastidirmi, non si è ancora levato quell’espressione da pesce lesso, ora glielo dico io di smetterla di fissarla, sono sempre lo zio, è normale che sia protettivo. Sto per aprire bocca, ma lei mi precede e con la sua solita aria di superiorità lo fissa e poi secca gli dice.

-Meglio che chiudi la bocca o ci entrano le mosche.-

Poi gli sorride, il ragazzo si riscuote e rosso come un peperone se ne va. Io scoppio a ridere.

-Ascolta te la sentiresti di assentarci per un po’ dalla festa?- le chiedo.

-Si guarda, tanto è di una noia mortale. Ma dove? Ricordati che non ci deve vedere nessuno.-

-Bè, là c’è una porta collegata a un corridoio che porta ai piani superiori della villa. Non penso ci andrà nessuno.-

Mi sorride e insieme sgattaioliamo via dal salone gremito di gente.

Mentre sto per uscire incrocio lo sguardo di Emma che ci fissa con odio. Suo padre stasera non è presente, non succederà niente.

Troviamo una camera da letto vuota. Ci infiliamo dentro e cominciamo a baciarci.

-Non resistevo più a stare con te senza poterti baciare.-

Lei mi sorride.

-E allora taci e continua a farlo- mi dice e stavolta tocca a me sorridere.

La prendo in braccio e la faccio sdraiare dolcemente sul letto, mi metto sopra di lei senza farle pressione e inizio a slacciare i laccetti che le fissano il bustino dietro la schiena. Lei fa lo stesso con la mia camicia…

E facciamo l’amore, sì perché il nostro non è sesso, è amore, c’è sentimento.

Un amore più sicuro della prima volta…

Un amore nascosto, perché sappiamo che per tutti siamo nipote e zio, e la nostra relazione non dovrebbe esistere, ma quando siamo soli esistiamo solo noi…

Un amore pericoloso perché nella camera di questa villa potrebbe entrare chiunque da un momento all’altro…

Eppure noi ci amiamo, perché al cuor non si comanda…

 

 

La guardo mentre è seduta sul letto a riallacciarsi il vestito e mi sento incredibilmente fortunato a stare con lei.

Mi guarda seria.

-Nicolas ma alla fine secondo te chi è stato a buttarci fori strada con la macchina l’altra notte?-

Cazzo, pensavo si fosse dimenticata.

-Non ne ho idea, probabilmente qualcuno che aveva voglia di fare un brutto scherzo.-

-Si forse hai ragione, ogni tanto ci ripenso e mi vengono su i brividi, non ho mai avuto così tanta paura come l’altra sera, neanche quando mi sono persa nel bosco, perché là almeno ero da sola, nell’incidente c’eri anche tu che rischiavi.- mi dice con sguardo dolce. La prendo e la stringo a me e mi sorprendo di quanto dolce sa essere questa ragazza, poi però ripenso al ragazzo che la guardava in sala e a come gli ha parlato, è incredibile la maschera che riesce a mettere su, sembra che solo io riesca a farle crollare.

-Sono le undici quasi, mi sa che è il caso che scendiamo.- mi dice.

-Si hai ragione.-

Le prendo la mano e guardandoci intorno con circospetto ci avviamo per le scale e per il corridoio che ci riporterà in sala. Mi sento tanto in un film di James Bond mentre spio dalla porta socchiusa se qualcuno sta passando. E probabilmente deve averlo pensato pure lei perché scoppia a ridere come una bambina prendendomi in giro.

Mentre percorriamo il corridoio sempre e rigorosamente per mano le luci si spengono all’improvviso.

-Nicolas?-

-Sono qua, sarà un black out.-

Accelero il passo per arrivare in sala, ho un brutto presentimento.

Come arriviamo tutti i presenti sono in mezzo alla sala che si guardano intorno spaventati.

La preside cerca di rassicurare tutti dicendo che sarà un black out temporaneo.

Non è un black out, ne sono sicuro, tengo stretta la mano di Antonella, devo sentirla vicino per stare tranquillo.

-NON SI APRONO LE PORTE, SONO STATE BLOCCATE DALL’ESTERNO!-

Urla Bianca mentre tenta di aprire la porta. Altri uomini provano a forzare la porta, ma niente da fare, qualsiasi uscita è bloccata, sia porte che finestre. Ma cosa sta succedendo? Osservo attentamente tutti i presenti, di Emma Taylor non c’è traccia. Inizio a capire, ma una puzza di bruciato arriva dalla porta che conduce al piano di sopra.

-Nicolas, senti anche tu puzza di bruciato?- mi domanda Anto spaventata. Non posso vederla così,la abbraccio, chi se ne frega se qualcuno ci vedrà.

-Si Anto, è scoppiato un incendio nel piano superiore, dobbiamo uscire tutti di qui!-

 

 

 

 

 

 

 

Fine capitolo.

Ciao a tutti…spero vi sia piaciuto questo capitolo. Fatemi sapere!

Ringraziamenti:

BAbyDany94: Ciaooo…sei tornata!! Che bello rivedere un tuo commento. Sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto, grazie mille!! Un bacio.

Giulysan: Ciao, grazie mille del tuo commento, mi ha fatto proprio piacere che hai cominciato a commentare, spero che questa parte non ti abbia deluso e che sia di tuo gradimento. Baciiiii…

 

Alla prossima. Ringrazio anche le 10 persone che hanno messo la storia tra i preferiti e le 2 tra le seguite.

Gaia

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Capitolo 16
*** 16 ***


-Nicolas, ma quando finirà questo periodo?- mi domanda Antonella.

-Vorrei saperlo Anto, credimi.-

Tutta la gente inizia ad accorgersi dell’odore nauseante che arriva dal piano superiore e che fra poco ci farà mancare l’aria. Ines cade nel panico e non è più in grado di gestire la situazione che sta degenerando.

Mi guardo intorno, tutta la gente è terrorizzata, ma come può quell’Alan Taylor rovinare una festa scolastica, mettere in pericolo un sacco di persone per farla pagare a noi e fare contenta la figlia. Quell’uomo non ha principi.

Sorrido lievemente però notando che ogni ragazzo in sala tiene stretta la sua ragazza, per proteggerla, proprio come sto facendo io, e in una situazione come questa non mi interessa cosa penserà la gente. Guardo meglio, Gonzalo con Luciana, Fabio con Tamara, Guido con Giusy, Alan con Caterina e Bruno con Pia. Meno male che i ragazzi della band non dovevano avere ragazze e immischiarsi in faccende di cuore e ora invece eccoli là, persino Bruno. È incredibile come l’amore influenza le persone.

Leandro sale sul palco improvvisato nella sala dove stava suonando il dj e prende il comando.

-Per favore, ascoltatemi tutti, devo chiedervi di mantenere la calma e non andare nel panico, non succederà niente, nessun cellulare ha campo qua dentro, deve esserci qualche interferenza quindi per il momento non è possibile chiamare i soccorsi, ora vorrei qualche adulto che mi aiutasse a provare a rompere i vetri delle finestre.-

-Nooo, Leandruccio, non possiamo rompere i vetri della villa.- interviene Ines, non capisco come possa essere la direttrice di una scuola, il suo cervello è molto limitato.

-Mamma, per favore, è l’unico modo per uscire vivi da qui.- la rimprovera Leandro, fortuna che non ha preso dalla madre.

-Vado ad aiutare a provare a rompere le finestre.- lascio la mano di Anto.

-No, non lasciarmi sola per favore.- mi dice.

-Devo Anto, vieni ti porto da Patty.-

-Ok!- mi dice con sguardo triste. Mi guardo un attimo intorno, nessuno bada a noi, le do un veloce bacio a fior di labbra e questo la fa accennare a un minimo sorriso.

La porto da Patty che è con Matias vicino alle scale e mi rivolgo verso di lei.

-Te la affido un attimo.- gli dico a Patty e lei annuisce e la prende per mano.

Accarezzo la guancia ad Antonella e vado verso Leandro. Per la strada trovo Fito che sta venendo anche lui da Leandro.

-Antonella?- mi domanda.

-è da Patty.-

-Bene, pensi anche tu che sia colpa della stessa persona che penso pure io.-

-Si, temo di si.- gli dico.

Arriviamo nel gruppo di altri uomini che si sono riuniti vicino al palco.

-Oh ecco altri due baldi giovanotti pronti a darci una mano.- dice Pedro stringendoci la mano a entrambi. Vicino a Leandro stiamo io, Fito, il professor Barcaroli, il padre di Giusy e Matias, Germano e Andres.

-Bene, io direi di provare con delle sedie, sbattiamole con forza contro il vetro.- Propone Fito.

Prendiamo tutti in mano una sedia, ma i vetri sono infrangibili, provo con più violenza e nasce una piccola crepa, devo insistere.

-AAAAAH, SPOSTATEVI DA VICINO LA SCALA, PATTYYY.-

Ci voltiamo tutti quanti sentendo urlare Carmen, la madre di Patty, giusto in tempo per vedere  il soffitto sopra le scale sbriciolarsi in polvere bianca, per poi piegarsi e crollare in grossi cumuli. Il fuoco deve avere bruciato o indebolito le travi di legno che reggevano quella stanza al piano superiore, un grosso polverone si alza.

Realizzo in due secondi che il soffitto è crollato sopra le scale, ovvero dove si trovava Patty, e con Patty c’era…

-Antonella.-

Mi faccio largo tra la gente e ignoro la polvere che mi brucia gli occhi. Urlo il suo nome, ma non sento risposta. Vedo Patty tra le braccia di sua madre e le corro incontro.

-Patty, dov’è Antonella?-

-Non lo so Nicolas, era vicino a me, trovala per favore.- Mi dice in lacrime.

Certo che devo trovarla, giro attorno alle macerie col cuore in gola, urlando il suo nome.

-Nicolas, sono qua.-

Corro verso la voce e la trovo rannicchiata in un angolo.

-Anto, stai bene?-

-Si, mi sono messa negli angoli perché dicono che sono i posti più sicuri, che reggono di più, voglio uscire da qui Nicolas.- mi dice in lacrime, la abbraccio e la bacio sulla guancia per calmarla, e proprio mentre la bacio noto un taglio sulla sua fronte.

-Anto, sei ferita.-

-No, non è niente, non mi fa tanto male, mi è venuto addosso un pezzo di legno, piccolo per fortuna.-

-Meno male, mi hai fatto prendere paura.- Le schiocco un altro bacio sulla guancia e la aiuto a rialzarsi.

-Ce la fai a camminare?- Le chiedo notando che non riesce a reggersi da quanto le tremano le gambe.

-Si si, è solo un po’ di paura.- La tengo su per la vita, per aiutarla e andiamo da Patty e Carmen per tranquillizzare la migliore amica della mia ragazza.

-Dove andiamo?- mi domanda.

-Da Patty, era in pensiero per te.- le spiego. Lei annuisce con la testa e socchiude per un attimo gli occhi. Il taglio sulla fronte continua a sanguinare. Mi strappo un pezzo di camicia e le asciugo il sangue che scende lungo le sue guance.

-Tranquilla, presto sarà tutto solo un brutto ricordo.- le dico. Devo essere forte, ho una paura boia, ma devo essere ottimista, devo esserlo anche per lei, ha solo quindici anni e ne sta passando troppe, per colpa mia, forse sono un’egoista, sarebbe meglio se me ne andassi, starebbe male per un po’, ma si riprenderebbe. Questi pensieri mi passano per la testa, ma mi basta guardarla per capire che sì, sono un egoista, e voglio esserlo fino in fondo, voglio stare solo con lei…

Crack…

Due vetri delle finestre finalmente cedono. La gente subito si ammassa in quella zona, ma Leandro riprende il comando e fa formare una fila ordinata. Mi imbuco con Antonella in mezzo alla fila. La gente scorre velocemente e ci troviamo davanti alla finestra in poco tempo.

La aiuto a scavalcare senza tagliarsi nei vetri rotti e finalmente siamo fuori.

Respiro a pieni polmoni l’aria fresca della sera, dopo tutto quel fumo è un vero toccasana.

Dalle finestre del piano superiore della villa si vede uscire fumo e fiamme, sembra che ci sia l’inferno là dentro.

-Là c’è tua madre, Fabio e alcuni tuoi compagni, è meglio andare con loro.- dico.

Anto annuisce, ancora visibilmente turbata dall’accaduto.

-Aaaaaah, Antonella sei salva.- Bianca ci viene incontro urlando come un’oca come suo solito.

-Antonella!- Anche Fabio corre ad abbracciare sua sorella.

-Fabio.- Anto ricambia l’abbraccio di suo fratello e scoppia a piangere.

-Shhh, va tutto bene adesso.- la rassicura suo fratello maggiore.

Andiamo a sederci nelle panchine del giardino della villa in attesa dei soccorsi che Fito ha prontamente chiamato. Vicino a noi ci sono Fabio, Tamara, i suoi genitori, Bianca, Pia e la madre, Alan e Caterina e Patty, Carmen e Leandro.

Iniziamo a parlare del più e del meno per distrarci: del corso di musical, dei pettegolezzi del quartiere, insomma ogni argomento è buono.

Inizia a tirare un leggero vento freddo e sulla pelle di Anto spuntano alcuni brividi. La prendo tra le braccia e la faccio appoggiare al mio petto sperando di dargli un po’ di calore.

Lourdes ci squadra da capo a piedi e si rivolge verso Bianca.

-Scusami Bianca, ma cos’è tutta questa confidenza tra tuo fratello e tua figlia?-

Bianca si trova un attimo spaesata e ci guarda con gli occhi spalancati, ma da brava truffatrice racconta l’ennesima bugia con estrema facilità.

-Vedi cara, Antonella e suo zio non si sono potuti conoscere prima e stanno recuperando il tempo perduto, sai com’è, hanno legato molto in questo periodo, sono quasi due fratelli più che zio e nipote.- dice Bianca sorridendo.

-Sarà, a me sembrano più due fidanzati.- ribatte Lourdes.

-Ahahaha Lourdes, ma come sei spiritosa, è praticamente impossibile!-

Bianca ci fulmina con lo sguardo ma io risolvo tutto con un’alzatina di spalle e un sorrisetto.

La sirena di pompieri e ambulanze ci fa voltare tutti quanti verso la strada.

Finalmente i soccorsi sono arrivati…

 

 

 

 

Fine capitolo.

Eccoci qua. Questo capitolo è stato abbastanza difficile da scrivere, spero non sia stato noioso o troppo frettoloso, ma non so se mi vengono molto bene le scene tanto movimentate. Ho fatto il conto, questa fiction si concluderà al ventesimo capitolo. O meglio, la prima parte perché come ho già detto avrà un seguito che mi ronza in testa da un po’ e che non vedo l’ora di scrivere.

Ringraziamenti:

Giulysan: oddio, non penso di meritarmeli tutti questi complimenti, troppo buona!!=)…Sono contenta che la fic ti piaccia, se hai delle critiche da farmi o dei consigli da dare li ascolto volentieri. Spero che questo capitolo non ti abbia deluso! Baciii

BAbyDany94: eccomi qua, spero di non averti fatto attendere e che questo capitolo ti piaccia,è stato difficilino da scrivere e non so neanche come è venuto! Aspetto un tuo parere! Comunque grazie mille, sei troppo gentile!!Un bacio.

Mileybest: Ciaooo, tranquilla, non ne farò una tragedia, li voglio vivi tutti quanti!!=)=)…Spero ti sia piaciuto come l’ho descritto!!Grazie mille che anche stavolta mi hai lasciato un tuo parere!! Un bacione!!

KikkaSmartieChan: Ciao, allora grazie mille, ma veramente di cuore, non hai idea di quanto piacere mi abbia fatto il tuo commento, mi hai reso veramente contenta e se devo dirti la verità pure un po’ soddisfatta che questa fiction sia piaciuta!! Grazie mille!!! Carina comunque l’idea di Nicolas in veste di 007!!=)…Spero ch questo capitolo non ti abbia deluso!! Un bacio…

 

Alla prossima!!

Gaia

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Capitolo 17
*** 17 ***


I pompieri si mettono subito all’opera per spegnere l’incendio. Vicino all’entrata stanno quattro ambulanze ma nessuno è ferito gravemente per fortuna. Mi sento sollevato che tutti siamo riusciti ad uscirne vivi. Vicino a pompieri e autostrade si fa largo un’ampia folla di giornalisti che cercano di scoprire qualcosa per poter arricchire il loro articolo.

Si avvicinano al nostro gruppo dei volontari.

-Ciao, state tutti bene?- ci domanda uno dei volontari.

-No veramente mia figlia ha problemi ai reni e io non vorrei che con tutto il fumo che ha respirato avesse dei problemi, deve capire sono piuttosto in ansia, mia figlia è quella laggiù, è piccolina, io non vorrei…- dice Carmen tutto d’un fiato, mi stupisco di come riesca a parlare tanto velocemente!!

-Carmen, stai tranquilla, ora la portiamo in clinica.- dice Leandro tranquillizzando Carmen poi si rivolge al volontario. –Stia tranquillo, sono medico è tutto a posto.-

-Anto, dovresti fare vedere il taglio al volontario.- dico alla mia ragazza. Lei annuisce e schiocca le dita per chiamare il volontario.

-Mi scusi lei mi ascolti un attimo, io sono Antonella la divina e ho bisogno molto urgente che mi controlli il taglio che ho sulla fronte, non vorrei restassero cicatrici, il mio corpo deve restare perfetto per quando sarò famosa!- Alzo gli occhi al cielo, è impossibile questa ragazza.

Il volontario la esamina un attimo.

-Sarebbe meglio mettere qualche punto per evitare appunto che ti resti il segno, non è niente di grave comunque, vieni ti porto all’ambulanza che ti porterà all’ospedale, sei minorenne devi farti accompagnare da qualcuno però.-

Si gira verso di me e speranzosa mi domanda.

-Nicolas, vieni tu con me?-

-Non preferisci che venga tua madre?- le domando.

-Se guardala, è impegnata a fare l’oca con Leandro, non si è neanche accorta che sto per andare via in ambulanza, vieni tu per favore.-

Annuisco e insieme ci avviamo verso il mezzo di trasporto. Dentro di me speravo di essere io ad accompagnarla, ma mi sembrava giusto che fosse sua madre, ma evidentemente a sua madre non interessa niente, chissà quanto ci sta male la mia Anto sotto quella maschera di superiorità.

Saliamo nel veicolo e un medico esamina più attentamente la ferita. Ogni tanto quando gliela tocca Antonella strizza gli occhi, deve bruciare parecchio.

-Bene, ci vogliono si 4 punti a occhio e croce, lei è lo…?- mi domanda il medico. E ora che rispondo?

-Sono lo zio.- Tanto ormai mi conoscono tutti quanti così.

-Bene, siamo arrivati, io devo correre in un altro reparto, andate al piano numero cinque , troverete un’infermiera che vi porterà nel giusto reparto.-

Salutiamo e ringraziamo il medico e ci avviamo a prendere l’ascensore.

-Nicolas?-

-Dimmi.-

-Ma secondo te chi è stato ad appiccare l’incendio e a bloccare porte e finestre? Pensi sia lo stesso che ci ha fatto fare l’incidente?- mi domanda Anto.

Cazzo, tra le mille preoccupazioni di questa serata non mi sono preparato su cosa dire quando mi avrebbe posto questa domanda, ma si improvvisiamo.

-No, sinceramente penso sia stato qualcuno che voleva fare un torto a Ines, la preside, sai com’è aveva organizzato lei questa festa.-

-Non sono della tua stessa idea sai, troppe coincidenze, spero di sbagliarmi per la prima volta e che abbia ragione tu.-

Le passo un braccio sulle spalle e mi avvicino per sussurrarle.

-Stai tranquilla, vedrai che sarà passato tutto, muoviamoci che il dottore ci starà aspettando.-

-Va beneee…-

Arriviamo al quinto piano e troviamo l’infermiera come ci avevano detto, è una donnona robusta, di mezza età con i capelli bianchi dall’aria molto gentile.

-Antonella e lo zio?- ci domanda indicandoci.

-Si, siamo noi.- dico.

-Bene Antonella il dottore ti sta aspettando in quella stanza a fianco alla pianta. Accomodati pure.-

-E Nicolas?- domanda.

-No mi dispiace tesorino, è meglio che vai da sola.- spiega l’infermiera.

-Va bene, mi aspetti qua vero?- mi domanda Antonella.

-Certo tesoro.- le do un veloce bacio sulla guancia, non posso spingermi oltre, l’infermiera mi crede lo zio.

Si allontana con la donna e mi siedo su una sedia posta sul corridoio apposta per la gente che attende. Alla mia destra vi è un posto libero, mentre alla mia sinistra una donna tiene in braccio una bambina addormentata, poverina, chissà da quanto aspetta e a quest’ora di notte non è proprio il massimo per una piccola come lei.

Prendo in mano una rivista e mi metto a sfogliarla molto svogliatamente. Sento qualcuno sedersi alla mia destra.

-Buonasera.- dico non ponendo attenzione c continuando a concentrarmi sulla rivista.

-Buonasera Nicolas.- alzo la testa, ho riconosciuto la voce.

-Cosa vuole ancora signor Taylor?- domando.

-Vedo che l’avvertimento dell’incidente non ti è bastato, mi hai costretto a dare fuoco a una villa, ti rendi conto che qualcuno avrebbe potuto farsi molto male, vero?-

-Si me ne rendo conto e non capisco come possa fare una cosa del genere solo per togliere un capriccio a sua figlia, ma lei non ha proprio un cuore.- dico alzando un po’ il tono per farmi valere.

-Ma si che ce l’ho un cuore Nicolas, altrimenti non sarei qua per fare contenta mia figlia.-

-Bè, non ho intenzione di cedere, io amo Antonella, e non sono disposto a rinunciare a lei.-

-Che bella cosa l’amore, sei troppo dolce. Bè Nicolas, sono solito dare tre avvertimenti di solito, dopo di che lascio perdere, siamo a due, ci vediamo presto e allora sarò lieto di sentire la tua decisione.- mi dice e fa per stringermi la mano.

La osservo riluttante.

-Non cambierà signor Taylor.-

-Vedremo, buonanotte ragazzo.-

Così dicendo se ne va, mi sento un po’ più sollevato, ancora una ne dovremo sopportare, dopo di che mi lascerà in pace, ma non so cosa aspettarmi. Mi prendo la testa tra le mani.

Sento la signora accanto a noi mettermi una mano sulla spalla.

-Stai bene caro?- mi domanda.

Mi giro ad osservarla, sarà sulla quarantina, ma li porta bene, ha un bel fisico, i capelli corti e ordinati.

-No, non sto bene, ha sentito la discussione?- domando.

-Si ho ascoltato alcuni pezzi, comunque piacere, mi chiamo Serena, vuoi raccontarmi?-

.-Nicolas.- Le tendo la mano.

-Guarda mi farebbe proprio bene sfogarmi.- Non mi interessa chi sia, se lo andrà a dire a qualcuno o se verrà fuori qualche problema, ho solo bisogno di sfogarmi, ora.

Ogni tanto annuisce o fa dei commenti negativi. Quando ho finito la storia mi dice.

-Non so cosa dire, siete proprio in un bel guaio. Stai tranquillo, non ne farò parola con nessuno, mi ha fatto piacere parlare con te Nicolas, tanto per passare il tempo. Ma parlami un po’ di questa ragazza.-

-Bè lei è…stupenda…è….Antonella!-

La porta dell’ambulatorio si è appena aperta e Antonella ne sta uscendo con un grosso cerotto bianco in fronte.

-Aaaah Nicolas, guarda cosa mi hanno messo in fronte, come farò a essere la più divina ora?-Mi dice facendo una faccia che mi fa morire dal ridere.

-Amore, ma stai tranquilla che tu sei sempre e comunque la più bella.- le dico prendendole il viso tra le mani.

-Lo so, ma uffaaaa.- mi fa il faccino triste.

-Ah Antonella, questa è Serena, Serena lei è Antonella, la ragazza di cui ti parlavo prima.-

Si stringono le mani e si sorridono.

-Bè noi ora andiamo, grazie per la chiacchierata di prima Serena.-

-Ciao ragazzi, statemi bene.-

Usciamo dall’ospedale per avviarci a piedi a casa e lei mi domanda con faccia sospettosa.

-Chi era quella? – mi chiede.

-Ah una donna che ho conosciuto prima in ospedale, abbiamo parlato un po’ del più e del meno.- le dico.

Annuisce e fa un’alzatina di spalle. La guardo di sottecchi.

-Sei gelosa?-

-No.-

Sei gelosa.-

-Ti ho detto di no.-

-Dimmi la verità.-

-No!-

-Ah, ma senti questa.-

Me la carico in spalla e le faccio il solletico.

-Ah, Nicolas, basta, ok, si sono gelosa!- mi dice ridendo. La metto a terra e la abbraccio da dietro. Non so come farei senza di lei, ora è tutta la mia vita.

-Vedi, riesci a farmi ridere anche quando passo dei momenti brutti, con tutto quello che è successo stanotte! Grazie Nicolas.-

-Grazie a te Anto.-

 

 

 

Fine capitolo!

Ciao a tutti, scusatemi, capitolo un po’ noioso lo ammetto, ma era solo di passaggio, dovevo metterlo. Scusatemiii…Spero comunque che vi sia piaciuto.

-3 capitoli alla fine!!

Ringraziamenti:

Giulysan: Ah grazie mille per la tua recensione!!Mi fa proprio piacere che hai cominciato a commentare costantemente!Grazie veramente. Spero che questo capitolo ti sia piaciuto!!Un bacione.

 BAbyDany94:ecco qua l’aggiornamento, sono stata veloce? Spero di si. Sono proprio contenta che il capitolo ti sia piaciuto, spero sia lo stesso per questo!! Baci!!

Ashleyily95: Ehi, tranquilla, mi fa piacere sapere che sei ancora qui a commentare!! Eh eh si nello scorso capitolo ho cercato di fare Ines più uguale possibile al telefilm. Un bacio!!

KikkaSmartieChan: Ecco il 17, spero sia stato di tuo gradimento!  Sono contenta che Ines ti sia piaciuta nello scorso capitolo!! Grazie per la tua recensione…Bacissimi.

Misty_Pan96: Ciao, tranquilla, fortuna che sei tornata! Eh a Matias sinceramente non ho proprio pensato, sorry XD! Comunque vai tranquilla che era là in gro e sta bene!! Grazie del tuo commento!! Un bacio!!!

 

 

Ciao a tutti!!

Gaia

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Capitolo 18
*** 18 ***


Una settimana è passata dal ballo della scuola che si è poi trasformato in una quasi tragedia.

Quando ci ripenso mi viene ancora il cuore in gola, ho preso troppo paura, è successo tutto troppo in fretta: mi sono persa nel bosco, l’incidente e poi l’incendio. L’unica fortuna che mi ha dato la forza di continuare e superare tutto è il fatto di avere Nicolas al mio fianco.

Non so come farei senza di lui, senza il suo sorriso, senza la sua forza, senza il suo ottimismo, senza i suoi abbracci, i suoi baci, le sue carezze.

Sembra incredibile, ma io, Antonella la divina che non ha mai avuto bisogno di nessuno, che ha sempre fatto di testa sua, senza contare il giudizio degli altri, ora ho il vitale bisogno di sentire la presenza di Nicolas.

Bussano alla porta di camera mia, immagino già chi sarà, mi è venuto a svegliare dato che sono ancora al calduccio nel mio lettino.

-Entra pure.-

-Buongiorno principessa. È domenica oggi, che ha voglia di fare?-

Sorrido e sto per rispondere ma squilla il mio cellulare.

-Scusami un attimo Darling!- dico e lui si siede sul mio letto.

Guardo sul display, numero sconosciuto.

-Pronto?-

-Antonella?-

-Si chi parla?- domando, è la voce di un uomo, mi sembra di conoscerla.

-Sono Roberto, tuo padre.-

Spalanco gli occhi e sento le mani tremare. Calde lacrime iniziano a sgorgare e butto il cellulare sul letto, non voglio parlargli, già è un brutto periodo, non voglio parlare con l’uomo che ha abbandonato me e mio fratello quando eravamo piccoli, dov’era lui quando mi svegliavo nel cuore della notte in preda agli incubi? Dov’era quando sono andata nella scuola elementare per la prima volta? Dov’era quando ho cantato in pubblico per la prima volta? E quando ho fatto l’incidente? Mai, non c’è mai stato, ha abbandonato noi e mia madre. Forse col tempo lo perdonerò, ma non ora.

Nicolas prende in mano il cellulare e con tono cattivo, pensando che fosse qualcuno che voleva importunarmi dice.

-Chi parla?- poi fa una faccia strana, a metà tra lo stupito e il dispiaciuto.

-Ah Roberto, ciao, si sono Nicolas, guarda non è un bel momento, si si ti spiegherò. Mi dispiace. Ciao, salutami mio padre.- chiude il cellulare.

Io mi alzo e faccio finta di niente, comincio a vestirmi come se niente fosse asciugandomi le lacrime col palmo della mano.

-Antonella posso sapere cosa ti è preso?- mi domanda Nicolas.

-Non mi andava di parlargli.-

-Antonella è tuo padre!- mi dice alzando il tono.

-Mi dispiace ma non so se posso considerarlo ancora mio padre.- dico molto tranquillamente.

-Come non puoi considerarlo ancora un padre Antonella?! Io conosco Roberto e non hai idea di quanto tiene a te e Fabio, siete tutta la sua vita, è molto pentito. Non sai quanto sta male a starvi lontano.-mi urla addosso praticamente.

-Ascolta, nella storia tra me e mio padre ne devi stare fuori ok? Non centri niente Nicolas, faccio quello che mi pare.- gli urlo anch’io addosso.

-No, non ne sto fuori se fai le scelte sbagliate.-

-Bè le scelte che faccio non sono affar tuo perché la vita è la mia chiaro?-

Ormai ci stiamo urlando addosso questi due concetti da dieci minuti, fino a che mio fratello non entra spalancando la porta.

-Ehi cosa succede qua?- dice Fabio.

-Fabio, devo raccontarti una cosa!- gli dico.

Mio fratello ci guarda stranito, io mi volto verso Nicolas.

-Te ne vai? Devo parlare con mio fratello!- gli dico con tono acido, mi ha proprio fatto arrabbiare stavolta.

-Me ne vado, me ne vado tranquilla.-

Esce dalla stanza abbastanza infuriato.

-Anto, forza raccontami.-

Racconto a mio fratello tutta la storia, compreso quello che mi ha detto Nicolas e quello che ho risposto io.

-Naturalmente ho ragione io!- dico incrociando le braccia.

-Ehm Antonella, devi sapere un’altra parte della storia.-

-Quale parte? Nostro padre è in prigione, ha truffato delle persone e ci ha lasciato per anni fingendosi morto.- dico ormai sull’orlo di nuove lacrime.

-Vedi, è andata un po’ diversamente, mamma sapeva che papà era in prigione, la bugiarda è lei, è  per questo che me ne ero andato di casa. Lei e Paolo hanno denunciato papà e gli hanno rubato tutti i soldi, lei sapeva che era vivo ci ha raccontato una bugia.-

Mi butto tra le braccia di mio fratello.

-Fabio, non te lo dico spesso, ma ti voglio bene, sei l’unica persona in questa famiglia di cui mi posso fidare, oltre a zio Fito.- dico singhiozzando.

-Dai stai tranquilla, insieme supereremo anche questa, dai fammi un sorriso da divina come sai fare tu di solito.-

Accenno un sorriso, parlare con Fabio mi fa proprio bene, ora però c’è un’altra cosa che devo fare, oltre a quella volta di Emma non avevo mai discusso così con Nicolas, e stavolta ho torto io, devo trovarlo per fare pace.

 

 

 

 

Sto passeggiando nel parco in cerca di Nicolas, è da un’ora che lo cerco, ho guardato a casa, a scuola, e ora sto facendo un giro nel quartiere.

Guardo verso la strada, nell’altro lato della strada è parcheggiata una limousine bianca, deve essere una macchina di lusso molto costosa.

Continuo per la mia strada, quando mi squilla il cellulare.

Guardo il nome sul display: Nicolas. Rispondo tutta contenta.

-Nicolas, ti sto cercando da un’ora, ma dove cavolo sei? Volevo dirti che hai ragione tu, e fissatelo bene in testa perché è la prima volta che ammetto di avere torto, quindi voglio chiederti scusa, mi perdoni vero?- dico tutto d’un fiato, tanto da sembrare Carmen, la mamma di Patty.

-Antonella, devo dirti una cosa.- non mi piace il suo tono.

-Sei ancora arrabbiato Nicolas?- domando con vocina triste.

-No Antonella, ma la litigata di oggi mi ha fatto capire che sei soltanto una ragazzina che non ha ancora capito niente, e poi ho rivisto Emma quando me ne sono andato e ho capito che in fondo in fondo ho sempre amato lei.-

-Cosa vuoi dire Nicolas?- ora la mia voce è strozzata dal pianto.

-Ti sto dicendo che è finita Anto, me ne vado in Spagna con Emma e la sua famiglia, torno da mio padre.-

-No Nicolas, ma e tutte le tue promesse? Nicolas tu mi ami, cos’è successo?-

-Te l’ho già spiegato Antonella, le promesse erano tutte bugie per farti contenta, mi dispiace Antonella, è andata così.-

-Mi stai dicendo addio?- domando col cuore in gola.

-Si, addio Antonella Lamas Bernardi.-

 

 

 

 

 

Fine capitolo!

Ecco il colpo di scena..siamo ormai quasi alla fine, è un pò cortino!!Spero vi si piaciuto!!

-2 alla fine!!

Allora sono un po’ di fretta, spero mi scuserete! Un ringraziamento speciale a: BAbyDany94, Giulysan, Ashleyily95, mileybest, Misty_Pan96.

Scusatemi se non vi posso ringraziare personalmente, spero che questo capitolo vi sia piaciuto e grazie mille per le vostre splendide recensioni che mi fanno venire voglia di continuare la storia!!

Un bacio…

Gaia

 

 

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Capitolo 19
*** 19 ***


Esco a prendere la posta.

Nessuno lo fa al posto mio, fortuna che sono rimasto in questa casa, non so come Anto avrebbe affrontato questa situazione se non ci fossimo stati io e Fabio. È chiusa in camera sua da due settimane, non mangia, non dorme, piange e basta, non l’ho mai vista così, dov’è finita tutta la sua grinta, la sua passione per la danza e il canto e perché no, la sua aria da essere superiore? Te li sei portati via te Nicolas, insieme al suo cuore. Non capisco perché le hai fatto questo, sono sicuro che centra Alan Taylor, ma un accenno, un biglietto, un saluto di persona avresti potuto lasciarlo, o almeno una piccola spiegazione a me, che potevo considerarmi il tuo migliore amico.

Niente, sei sparito così nel nulla, sono quasi preoccupato per te, non vorrei facessi qualche sciocchezza.

Rientro in casa e mi butto sul divano a passare in rassegna la posta.

Bollette, bollette, offerte pubblicitarie, bollette e…una lettera.

Giro per vedere il destinatario: Fito Bernardi.

Chi può avermela mandata?

Do un’occhiata veloce, la scrittura è disordinata, veloce e spigolosa. Guardo la firma e per poco non mi prende un colpo.

Caro Fito,

è difficile per me scriverti questa lettera, sono certo che sei arrabbiato nero con me, e come darti torto?

Non oso neanche pensare come sta Antonella, se sta come sto io è messa male. Mi sento il cuore spezzato in due Fito, non so più per cosa vivere, anzi, forse una mezza idea ce l’ho, vivo con la speranza che un giorno tornerò e proverò a farmi perdonare da lei.

Ma torniamo al motivo per cui ti ho scritto questa lettera, voglio spiegarti tutto Fito, ormai ti consideravo come il mio migliore amico e non voglio che tu ce l’abbia con me per qualcosa che non ho fatto.

Cominciamo dalla domenica mattina di due settimane fa. Sai bene della litigata tra me e Antonella per la questione di Roberto, che non si è mai risolta, e non hai idea di quanto mi senta in colpa, ho calcato troppo la mano, non mi riguardava la faccenda di suo padre, ma non è quello il problema, sicuramente avremo risolto tutto, il problema è nato quando sono uscito a fare qualche passo per far sbollire la rabbia.

Stavo passeggiando vicino al parco quando una limousine bianca mi si è affiancata, vedo uscire due uomini che assomigliavano più a due armadi, vestiti di nero con occhiali scuri a coprire il volto. Mi prendono per un braccio ciascuno e mi trascinano in macchina. Già immaginavo chi c’era ad aspettarmi dentro l’auto.

E infatti entro e nei sedili posteriori trovo Alan Taylor ad aspettarmi. Ti trascrivo il dialogo.

-Buongiorno Nicolas.-

-Cos’è, un tentativo di rapimento questo?- domando.

-No Nicolas, ti ho caricato in macchina per darti l’ultimatum, allora cosa vuoi fare? Lasciare Antonella per mia figlia o no?-

-La mia risposta è sempre la stessa signor Taylor.-

-Voglio vedere se questo ti farà cambiare idea.- mi dice.

Non sapevo cosa aspettarmi, pensavo a uno dei suoi soliti “incidenti”, non immaginavo neanche che potesse arrivare a tanto.

Mi indica un punto fuori dal finestrino e vedo una ragazza camminare nel parco, la riconosco subito, la riconoscerei tra mille: Antonella.

-Bè, dove starebbe stavolta l’incidente casuale?- domando.

-Osserva dietro quell’albero e poi rispondi.-

Guardo dietro l’albero indicatomi da Alan Taylor e vedo un altro uomo armadio, sempre vestito completamente di nero con in mano una pistola, inizialmente non capisco le sue intenzioni fino a quando non lo vedo puntare la pistola verso…Antonella.

Ho tentato di alzarmi e ho iniziato a urlare, ma i finestrini erano chiusi, Antonella non mi sentiva. Alan Taylor con molta tranquillità mi ha detto che la mia decisione avrebbe compromesso l’esito della pallottola all’interno della pistola, sarebbe potuta rimanere là o sarebbe potuta finire da un’altra parte. Sono andato in ansia Fito, non sapevo che fare, ero sicuro che sarebbe stato capace di farlo, di uccidere una ragazzina e non potevo permettere che questo succedesse. Non ho potuto fare altro che ubbidirgli, mi ha detto di prendere in mano il telefono e mi ha dettato cosa dire ad Antonella. Non puoi neanche immaginare quanto ho sofferto a vedere Antonella cadere in ginocchio e piangere. Mi ha detto anche che per la salute della mia ormai ex ragazza non avrebbe dovuto sapere niente e che lui sicuramente lo avrebbe saputo se avessi detto qualcosa ad Antonella.Quindi per favore non dire niente né a lei né a Fabio.

Fito ora sono in Spagna, vivo con Emma e suo padre, sono stato costretto a tornare con lei, non ce la faccio più amico mio, vivo in una villa con piscina, stanze enormi, ho tutto quello che vorrei avere, tranne quello che voglio veramente.

Ti devo lasciare, te la sto scrivendo di nascosto questa lettera, mi controllano, mi sento un carcerato. Ti prometto che tornerò presto, prenditi cura di Antonella e ricordati che non mi dimenticherò mai di lei, anzi di voi.

A presto, si spera.

Nicolas.

 

Finalmente capisco molte cose.

 

 

 

 

 

 

Fine capitolo.

Buonasera ragazze mie. Ecco giunto il capitolo con la spiegazione, scritta in modo un po’ particolare e non molto lungo, ma non ho voluto aggiungere altro, faceva più effetto un capitolo così corto con solo la lettera. Ormai resta solo l’epilogo, spero che questo capitolo vi sia piaciuto.

-1 capitolo alla fine.

Ringrazio calorosamente BAbyDany94, Giulysan, Ashleyily95 e Misty_Pan96 che mi continuano a recensire. Grazie mille per le recensioni, non so come avrei fatto senza i vostri commenti che mi davano la voglia di continuare a scrivere (mi sa che sono un po’ ripetitiva perché l’ho già detto un sacco di volte!XD).

Al prossimo capitolo.

Un bacio.

Gaia

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Capitolo 20
*** 20_epilogo ***


Spezzata, ecco come mi sento.

Dove sei Nicolas? Non capisci che senza di te la mia vita non funziona?

Oggi sarebbero stati due mesi e sono voluta tornare in quel posto, il nostro posto. In quella spiaggia stupenda dove tutto è iniziato, certo fa male, troppi ricordi affiorano: il primo bacio, le nostre coccole, la nostra prima volta, ma dovevo venire qua. In questo posto posso percepire e respirare la tua presenza, mi sembra di averti qui, ma tu non ci sei.

Sposto una mano sul collo in cerca della catenina con inciso il tuo nome. Non la toglierò mai, ti ho donato metà del mio cuore, avevi detto che te ne saresti preso cura, invece l’hai calpestato, mi hai uccisa Nicolas. Le lacrime iniziano a scendere, devo sfogare il dolore in un altro modo. Inizio a cantare.

 

Tu non rispondi più al telefono
E appendi al filo ogni speranza mia
Io non avrei creduto mai di poter
Perder la testa per te

 

Mai, mai e poi mai avrei pensato di potermi innamorare così perdutamente di te. Ora che mi viene in mente, provo a richiamarti, avrò provato un milione di volte, un milione e uno di sicuro non farà la differenza.

All'improvviso sei fuggito via
Lasciando il vuoto in questa vita mia
Senza risposte ai miei perché adesso
Cosa mi resta di te

 

Mi restano i regali del mio compleanno, mi resta il biglietto che mi hai scritto una mattina di tanto tempo fa, ma soprattutto mi restano i ricordi e le emozioni che provo per te, non scompariranno mai, anche se te ne sei andato all’improvviso, senza una spiegazione. Puf, da un momento all’altro sei sparito, avrei voluto vederti per l’ultima volta.

Non c'è , non c'`e il profumo della tua pelle
Non c'è il respiro di te sul viso
Non c'è la tua bocca di fragola
Non c'è il dolce miele dei tuoi capelli
Non c'è che il veleno di te sul cuore
Non c'è via d'uscita per questo amore
Non c'è, non c'è vita per me, più
Non c'è, non c'è altra ragione che mi
Liberi l'anima

C’è il veleno che hai lasciato con la tua partenza e con le tue ultime parole, quelle mi hanno fatto più male Nicolas. Non c’è via d’uscita no, sono in un vicolo cieco, chiusa tra le spire del tuo amore, ma senza di te, che amore vivo? Trovami una ragione per vivere Nicolas, anche se forse un ragione sta nascendo.


Incatenata a notte di follia
Anche in prigione me ne andrai per te
Solo una vita non basta
Per me
E anche l'estate ha le sue nuvole
E tu sei l'uragano contro me
Strappando i sogni nei giorni miei te ne sei
Andato di fretta perché

Avevo tanti sogni, tutto si può dire di me, ma non che non sapessi sognare. Dove sono finiti quei sogni Nicolas? Ridammeli per favore, ridammi almeno la speranza di immaginarmi un futuro. Perché te ne sei andato così?


Non c'è che il veleno di te sul cuore
Non c'è via d'uscita per questo amore
Non c'è vita per me, più
Non c'è altra ragione per me
Se esiste un Dio no può scordarsi di me anche se
Fra lui e me c'è un cielo nero nero senza fine
Lo pregherò, lo cercherò e lo giuro ti troverò
Dovessi entrare in altre dieci cento mille vita

 

Forse un giorno ti cercherò, e se anche ti troverò cosa ti dirò? Magari non ti ricorderai più di me, quanto mi sono illusa, sicuramente sono stata una delle tante per te, forse quelle promesse le avevi fatte a tutte. Perché mi hai detto quelle cose? Potevi lasciarmi almeno con l’illusione di essere stata importante per te.

In questa vita buia senza di te sento che
Ormai per me sei diventato l'unica ragione
Se c'è un confine nell'amore giuro lo passerò
E nell'immenso vuoto di quei giorni senza fine
Ti amerò
Come la prima volta a casa tua
Ogni tuo gesto mi portava via
Sentivo perdermi dentro
Di te

 

Ti amerò, sempre e comunque, odiami se vuoi, ma io non potrò mai farlo, stai con un’altra se questo ti renderà felice, perché Antonella Lamas Bernardi non perde mai e il mio scopo da raggiungere è quello di saperti felice. Se stare con Emma era quello che volevi, se là hai trovato la felicità, bè è la dimostrazione che Antonella la divina non perde mai!

 

 

 

Mi affaccio al poggiolo di camera mia e guardo il paesaggio che si può ammirare dalla villa, a Barcellona. Il mare si infrange lento sulla spiaggia. È una notte splendida, le stelle brillano nel cielo, si potrebbero contare se non fossero così tante, una sola nuvola è nel cielo a coprire la luna, ma d’altronde oggi è una notte speciale. Sono due mesi che Antonella sa che la amo, o meglio che l’amavo. Come vorrei averla qui al mio fianco, non passa secondo in cui non la penso. La vita è stata ingiusta con noi, non doveva privarci l’uno dell’altro. L’unica cosa bella che mi sia mai capitata in tutta la vita e me la portano pure via. Qua non sto bene, mi sento solo, perso, spezzato. La villa è stupenda, ho camerieri e servitori ovunque, ogni cosa che voglio basta che chieda e la ottengo, ma quello che voglio veramente non si può comprare. Dalla radio accesa nella mia stanza comincia una canzone che conosco bene.

 


Notte fonda Senza luna
E un silenzio che mi consuma
Il tempo passa in fretta
E tutto se ne va...
preda degli eventi e dell'età
Ma questa paura per te non passa mai

Tutto se ne va…preda degli eventi…è proprio vero, sembra la mia storia. Gli eventi…eventi negativi che ci hanno fatto allontanare, la paura per te non passerà mai, ne ho avuta tanta, anche troppa, quel giorno in macchina con Alan Taylor.

 

Angelo, prenditi cura di lei
Lei non sa vedere al di la di quello che da
E l'ingenuità è parte di lei...
Che è parte di me

 

Guardo verso il cielo e spero veramente che qualche angelo si prenda cura di lei, è così giovane, ne ha vissute troppe, ora poi che è pure ricomparso suo padre, quell’argomento la fa molto soffrire, lo so per certo. Continuo a riflettere sulle parole della canzone, ingenuità, Antonella ne è piena, si atteggia da grande, ma è ancora molto ingenua come una bambina. È parte di me, non è una parte, lei è tutta dentro me, dentro il mio cuore, tutto se lo è preso, tienilo pure, quando tornerò me lo restituirai, perché io tornerò.


Cosa resta
Del dolore
E di preghiere, se Dio non vuole?
parole vane al vento
Ti accorgi in un momento:
Siamo soli... è questa la realtà?
Ed è una paura che... non passa mai

 

No, non siamo mai soli, riguardo in alto, siamo sotto lo stesso cielo e finché vivrò gli occhi del mio cuore vedranno sempre e solo te, ne sono più che sicuro. Ti avevo detto che non credevo nell’amore, bè sei riuscita a farmi capire che esiste veramente.


Angelo, prenditi cura di lei
Lei non sa vedere al di la di quello che da
E tutto il dolore
Che grida dal mondo
Diventa un rumore
Che scava, profondo...
Nel silenzio di una lacrima
Lei non sa vedere al di la di quello che da
L'ingenuità è parte di lei...
Che è parte di me.

 

Tutto il dolore del mondo diventa un rumore e scava, profondo nel mio cuore, rompendolo, spezzandolo in mille pezzi. Niente ha più senso senza te, ogni cosa che faccio mi sembra inutile, ora so cosa vuol dire mettere su una maschera, lo faccio ogni volta che sto con Emma, devo fingere di essere il ragazzo perfettamente innamorato. Ogni tanto Alan mi minaccia ancora, se non mi comporto bene fa presto a tornare a quel giorno in macchina, ma io un giorno troverò il modo di tornare, nel frattempo sarò il tuo angelo, che veglierà su di te da qua.

Lo sai, non sopporto gli addii, quello che ti ho detto silenziosamente è stato solo un arrivederci.

 

 

 

 

 

Fine fiction.

Aaaah, eccoci qua. Non pensavo sarei mai riuscita a finire una fiction e invece eccomi qua. Ma state tranquille, per vostra disgrazia dovrete sopportarmi ancora se lo vorrete perché se ce la faccio domani o al massimo massimo la settimana prossima posto già il seguito. Spero mi seguirete anche in quello.

Allora voglio ringraziare di cuore voi che mi avete recensito durante questa storia e che spero di ritrovarvi anche nel seguiti perché mi siete state di grande aiuto col vostro supporto e mi avete fatto sempre venire voglia di continuare questa fiction che era partita come una shot e ora invece sono arrivata a decidere di scrivere pure un seguito, quindi un GRAZIE veramente dal profondo del mio cuore a: amimy, valevigi1995, mileybest (sei stata fantastica, grazie mille per avermi commentato ogni capitolo!!), Misty_Pan96 (Grazie anche a te che mi hai recensito fino alla fine!!), Roby_, sugarludo, BAbyDany94, GinevraMalfoy90, Feffe_Cullen_Blast, nana_girl, Ashleyily95, Giulysan, KikkaSmartieChan. Siete state fantastiche.

Ringrazio anche chi leggerà e commenterà questa storia in futuro.

Ringrazio anche chi ha aggiunto la storia tra le seguite e le preferite, ovvero: amimy, Ashleyily95, BAbyDany94, Bellafifi1986, Giulysan, ladydramione, mileybest, Misty_Pan96, valevigi1995, _chocola_, GinevraMalfoy90, stellabella.

Alla prossima.

Un bacione!!

Gaia

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