Hanging Tree: l’albero dei maghi fuggiaschi

di gio9811
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1: Ti racconto una storia… ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2: Evan l'assassino ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1: Ti racconto una storia… ***


Hanging Tree

                                         l’albero dei maghi fuggiaschi


Capitolo 1: Ti racconto una storia…

DIAGON ALLEY, 25 MAGGIO 2000 - “Avvicinatevi! 

Avvicinatevi! Streghe e maghi, bambini e bambine! 

Avvicinatevi e ascoltate la storia dell’albero dei 

fuggiaschi!”, così un mago andava urlando per la via

principale di Diagon Alley e io da bambino curioso quale

ero chiesi a mio padre, che mi stava tenendo la mano

per non farmi allontanare da lui e scomparire tra 

l’immensa folla che era solita del posto, se potessimo

andare ad ascoltare quello che avrebbe detto quel

curioso personaggio, lui mi rispose, con un secco e

sonoro “NO!”, io in quel momento mi sentii sconsolato,

ma poi continuò, “Tu puoi andare ad ascoltarlo, io nel

frattempo devo sbrigare una cosa veloce da Olivander,

Bryan mi raccomando non ti allontanare da qui o quando 

ti ritroverò passerai dei brutti momenti!” concluse con lo

sguardo severo. Tutto felice corsi tre metri avanti dove

la folla si stava radunando per ascoltare la storia del

mago, arrivai giusto in tempo per ascoltare l’inizio del-

la storia che così faceva “Signori miei, fanciulli, vi ho

qua riunito davanti a me per parlarvi di Evan l’assassi-

no di, pensate un po’, Diagon Alley!”.


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Capitolo 2
*** Capitolo 2: Evan l'assassino ***


Capitolo 2: Evan l’assassino.

Evan era solito bazzicare tra le viuzze di Notturn Alley,

li cercava di vendere tutto quello che poteva ricavare

dai suoi soliti furti giornalieri, un giorno in particolare era

riuscito ad entrare in una casa particolarmente ricca di

oggetti preziosi, facili da rubare, prese tutto quello che

poté e fece per fuggire dalla finestra da cui era entrato,

ma proprio nel momento in cui mise il piede appena

fuori sentì aprire la porta, un bambino con i capelli ric-

cioli biondi e gli occhi azzurri stava entrando correndo, 

in quel momento colto alla sprovvista, senza pensarci 

urlò ‘Avada Kedavra!’ e un fascio viola inondò il bambino

che cadde in terra inerme, subito fuggì, corse il più velo-

ce possibile fino ad arrivare ad un vicolo in cui si smate-

rializzò. Nel frattempo nella casa in cui era avvenuta la

tragedia, i genitori del piccolo biondino corsero subito

verso la stanza in cui era presente il corpo ormai senza

vita del bambino, la madre entrata si buttò sul cadavere

urlando dal dolore che provava, mentre il padre si affacciò

alla finestra e vide Evan correre, provo a lanciare incanti

per fermarlo, ma era troppo distante e veloce per prenderlo.

Il ladro, ormai assassino, materializzato nella sua

casa di Notturn, prese vestiti a caso e si dileguò, sicuro

che gli auror sarebbero arrivati presto. Aveva ragione.

Arrivarono con solo qualche secondo di ritardo…

A Diagon iniziò una vera e propria caccia all’uomo, tutti

e dico tutti si erano messi a cercare il fuggiasco, sulla

quale ora pendeva una taglia di 1000 galeoni. Nessun per

mese intero riuscì a trovarlo, fino a quando, un gruppo di

auror lo sorprese mentre stava uscendo dalla sua tana

situata nel “bosco dell’edere”, riuscì ancora a scappare, ma

questa volta se la stava vedendo brutta, gli auror bacchetta

alla mano lo rincorrevano, lanciando schiantesimi di ogni

sorta, nel correre si perse e dopo degli alberi giganti trovò

una collina, sulla quale svettava un albero con le foglie

arancioni e un cappio che penzolava, mosso dal vento.

Sentitosi come intrappolato, si avvicinò all’albero e…”, il

mago, che ci stava raccontando la storia, ad un tratto si 

fermo, tre, quattro secondi lunghissimi, tutti radunati attorno

a lui fremevano dalla voglia di sapere il finale e poi mentre

qualcuno stava già voltando le spalle per andarsene rico-

minciò a parlare e proseguì dicendo “e, un grosso ramo lo

agguanto in una stretta, quasi, mortale. Una voce profonda

e che incuteva paura, chiese ‘CHI SEI TU?! COSA HAI

FATTO PER AVERCI TROVATO?! SARAI FORSE UN

LADRO O UN OMICIDA?! O MAGARI TUTTI E DUE?!’

Evan, immobilizzato sia dalla stretta sia dalla paura che

stava provando in quel momento, balbettò ’S s sono, E e

Evan e mi mi mi ssono pepee perso’, allora la stessa voce

ma con molta più rabbia di quanto avesse palesato prima

intonò ‘NON CI PRENDERE PER STUPIDI BABBANI

DELLA PEGGIOR SPECIE?! SAPPIAMO CHE TU HAI 

FATTO SICURAMENTE QUALCOSA DI LOSCO!?’

ancor più impaurito l’assassino rispose singhiozzando

’E vabbbbene ssono un un ladro’ e ancora la voce profon-

da ‘HAI SOLTANTO RUBATO? NE SEI SICURO!? NON

HAI UCCISO NESSUN BAMBINO? MAGARI BIONDO?’,

scoperto Evan cominciò a piangere e mugolava ‘È vero…

l’ho ucciso io! MA NON VOLEVO FARLO! E successo

tutto troppo in fretta’, da lontano si sentivano arrivare

delle persone che stavano correndo, probabilmente gli

auror e fu così che l’albero decise di aprirsi in due e

divorare il criminale… Molti dicono che quell’albero

sia solo una leggenda, una favola per bambini,  altri 

dicono che sia tutto vero e sia la tana di alcuni dei più noti

volti criminali del mondo magico Inglese, invece altri

ancora che si esiste un’albero che però uccide solo i

criminali…” con questo sembrò concludere e invece dopo

un secondo o due di silenzio, proseguì dicendo “Molti lo

hanno cercato, si dice che qualcuno lo abbia trovato, ma

che sia morto ucciso dallo stesso. E voi cosa ne pensate?”,

questa domanda pose davvero fine al racconto del mago,

che scomparve tra la folla dopo qualche secondo, mio

padre venne a riprendermi la dove mi aveva lasciato e

andiamo a casa, nel tragitto gli raccontai la storia e ne

rimase affascinato, così tanto da chiedermi di ripeterglie-

la altre tre volte.

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