La confraternita

di RedLesbian
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** 1 ***
Capitolo 3: *** 2 ***
Capitolo 4: *** 3 ***
Capitolo 5: *** 4 ***
Capitolo 6: *** 5 ***
Capitolo 7: *** 6 ***
Capitolo 8: *** 7 ***
Capitolo 9: *** 8 ***
Capitolo 10: *** 9 ***
Capitolo 11: *** 10 ***
Capitolo 12: *** 11. ***
Capitolo 13: *** 12 ***
Capitolo 14: *** 13. ***
Capitolo 15: *** 14 ***
Capitolo 16: *** 15 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Tutti una volta finito il liceo ambiscono al college, lasciare il nido, fare nuove esperienze e imparare a camminare sulle proprie gambe.. ovviamente tra questi capisaldi vi è anche l’entrare a far parte di una confraternita.
Ogni college ne possiede una o più alcune conosciutissime e altre meno, con rituali di iniziazione che richiedevano una certa resistenza fisica o un abbondante appoggio economico.
L’Alpha-Beta-Omega si distaccava da queste grandi richieste e si soffermava sostanzialmente su tre cose: lealtà, amicizia e lavoro di squadra.
-ragazzi- comparendo davanti alla porta della loro camera con le mani mollemente poggiate in tasca e un ghigno sul volto
-e tu chi diavolo sei? Qui ci siamo arrivati prima noi è stata assegnata a noi e non ci sono altri letti a disposizione nemmeno se sfidassimo le leggi della fisica!- piazzandosi davanti al ragazzo
-Bastian dai sii gentile ricordi che abbiamo detto? Niente liti o guai al college- lasciando perdere gli scatoloni e avvicinandoglisi
-Kurt ha ragione Bas ti ha fatto anche firmare un contratto- ammiccando ai due
Sebastian sbuffando per i loro comportamenti da mammine fece un respiro profondo e si girò verso l’intruso sorridendogli gentilmente.
-scusami per prima ti serve qualcosa?- cercando di restare calmo
Il tipo invece così com’era arrivato sempre col ghigno sul volto se ne andò per la sua strada senza dire una parola, dopotutto solo i disperati o gli informati sapevano riconoscere il leader di una confraternita a colpo d’occhio.
-dicevano che ne girava gente strana all’NYU ma quello lì li batte di sicuro!- indicandolo con un gesto secco del braccio
-Bastian non si indicano le persone è cattiva educazione! Vieni a darmi una mano con gli scatoloni piuttosto!- distribuendo il peso
 
Sebastian sbuffando nuovamente chiuse la porta con una tallonata per sicurezza e andò ad aiutare Kurt.
L’ABO per dimostrare che i suoi adepti vi erano entrati a pieno titolo, li trascinavano nel pieno della notte che ancora dormivano nel loro cortile e gli versavano sull’inguine una secchiata d’acqua fredda, solo che i tre non risposero esattamente come le loro aspettative.
-merda- ringhiando
Tutti e tre infatti dormivano della grossa incuranti di tutto quello che li circondava -compreso il ghiaccio nelle mutande- e non avevano neanche potuto scattargli una foto delle loro erezioni smorzate dalla botta di freddo perché non ce n’erano.
-Dwight che si fa?- guardando preoccupato il ragazzo
Proprio mentre il ragazzo stava per suggerire di andare a prendere altra acqua fredda, Puck si girò a pancia sotto -come da abitudine.
-ah cazzo!- sobbalzando
-Puck torna a dormire- parlando nel sonno
Kurt sapeva riconoscere i piagnistei del suo migliore amico anche nel sonno, Puck come tutte le notti si era girato dal lato più comodo del materasso per spalancare le gambe come una stella marina e dormire meglio, solo che nel farlo un lembo del fianco scoperto era andato a scontrarsi con un sassolino.
-Kurt vi conviene svegliarvi adesso- marcando l’ordine sbattendo le palpebre per la poca luce
-cosa c’è?- sbadigliando -chi cazzo mi ha bagnato il mio prezioso pigiama?- ringhiando
Alle lamentele del ragazzo Sebastian finalmente si svegliò e quello che trovò davanti al naso non gli piacque.
-che cazzo sta succedendo qui? Sacrifici umani?- guardando storto il gruppetto che si era accerchiato intorno a loro
-benvenuti nell’AlphaBetaOmega ragazzi- ghignando
Da quel momento in poi tutti i dubbi furono chiariti più o meno.

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Capitolo 2
*** 1 ***


-mi dovete un pigiama nuovo pulito e possibilmente asciutto- infilandosi la tuta che gli avevano prestato
-è una confraternita di soli maschi? Mi aspettavo di finire in una di sole donne passera e tette a volontà- strizzando i suoi slip dall’acqua in eccesso
Kurt invece di guardare stralunato il ragazzo pensò bene di sedersi accanto a Puck che aveva già preso la sua posizione.
-esaudiremo presto i tuoi desideri Sebastian, la nostra confraternita gemellata è sempre disposta ad offrirci qualche membro anziano per una rimpatriata- ghignando -prima però c’è qualcosa che dovete fare voi per noi, ora che vi abbiamo scelto dovete dimostrarci la vostra lealtà alla casa- sedendosi di fronte ai tre
-ero sicuro che certe cose da film non si facessero più da un pezzo!- sbuffando una risata
-siamo una confraternita molto tradizionalista su certe cose- con un gesto secco del capo
Alle spalle dei tre venne scostata una tenda rosso sporco dal pesante drappeggio che nascondeva una lavagna con una lista di cose da fare.
-la mia matrigna ne fa di molto più lunghe per quando resta fuori casa tutta la giornata- sbuffando una risata -quanto tempo abbiamo a disposizione?- girandosi verso il leader
-tre settimane e dovranno tutti essere dimostrati con una prova fotografica o con la presenza di uno dei membri anziani- porgendogli la macchina fotografica
Era una polaroid istantanea che stampava le foto al momento e che non permetteva di cancellarle come facevano le digitali, non se ne usavano più da secoli!
-ora capisco il tradizionalismo- passandosela da una mano all’altra
-prendetevi il tempo che vi serve per farvi passare la paura- ghignando e ritornando a sedersi
I tre non si fecero intimorire dalla simil tattica pseudo psicologica e si avvicinarono alla lavagna.
1 FARSI UNA CERETTA ALL’INGUINE MENTRE SI RICEVE UN POMPINO
2 FARSI FIRMARE UNA CHIAPPA DA UNA SPOGLIARELLISTA
9 FARE SESSO IN BIBLIOTECA
10 FARE UNO SPETTACOLO DI CABARET SUL SESSO
11 PARTECIPARE AD UNA GARA DI MOTO
3 PARTECIPARE AD UN SERVIZIO FOTOGRAFICO IN INTIMO
4 FARE LA CACCA MENTRE SI RICEVE UN POMPINO
12 INTERROMPERE UNA LEZIONE CON UN FLASH MOB
13 FARE BUNJEE JUMPING
14 FARE UNA LOTTA SU DEI GALLEGGIANTI
5 SERVIRE UNA CENA AL CLUB DEL LIBRO DELL’NYU NUDI
6 PARTECIPARE AD UNA CORSA CON UN EREZIONE
15 SLACCIARE 30 REGGISENI IN 1’
16 DORMIRE IN UNA GABBIA DI ANIMALI PERICOLOSI
17 RIMORCHIARE UN INSEGNANTE IN 30’’
7 ISCRIVERSI AD UNA GARA DI CANTO VESTITI DA DONNE
8 MANGIARE UN PIATTO DI INSETTI/ CIBO PICCANTE
18 FARE UN BAGNO IN UN LAGO/FIUME
19 ENTRARE NELLA CASA DEL RETTORE E RIEMPIRLA DI CARTA
20 RUBARE LA MASCOTTE DEI THETA NU
Quando Sebastian e Kurt finirono di leggere la lista si accorsero subito che era stata pensata per ridere in primis ma soprattutto per ragazzi etero, quello che la loro cara confraternita con le loro basse ricerche non era venuta a conoscenza è che i due erano gay sin dalla tenera età di 6 anni e una coppia aperta solamente dall’ultimo anno di liceo perché entrambi ancora non si sentivano pronti per un legame.
Puck lo sapeva benissimo dato che era cresciuto insieme ai due e non era mai stato un problema per lui, li voleva bene come dei fratelli che non aveva mai avuto oltretutto si divertiva a stuzzicarli e a far arrossire Kurt con le sue proposte di sesso a tre.
-come mai la mascotte dei Theta nu? E perché proprio la casa del rettore?- girandosi verso gli altri ancora seduti
-è solo un piccolo scherzo tra confraternite lo facciamo tutti gli anni e il rettore se le aspetta certe cose da una confraternita se non lo facessimo verrebbe lui stesso da noi a chiedercelo in ginocchio- accavallando le gambe
Kurt pensò che mentiva e che la questione della mascotte fosse solo uno stupido principio di orgoglio.
-io scommetto che ci metteremo anche di meno nel finirla- ghignando
-se ci riuscirete avrete birra gratis da ogni singolo membro della confraternita per sempre- accendendosi una sigaretta -ma non tutti ci riescono Puck- facendo un tiro
I ragazzi la presero come sfida .

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Capitolo 3
*** 2 ***


La prima sera uscirono tutti insieme per andare in uno strip club nel quale i membri anziani erano degli habitué.
-divertitevi ragazzi e non dimenticatevi la prova- ammiccando ai tre
Kurt e Sebastian una volta appruato che la piccola polaroid aveva uno schermo molto più ridotto rispetto alle altre macchine fotografiche fu facile capire come sfruttare la cosa a loro favore: bastava semplicemente inquadrare i punti giusti.
-ve la sentite di fare insomma di occuparvi anche delle altre prove?- sussurrando ai due coperto dalla musica
-fidati di noi non abbiamo mai messo a rischio niente e nessuno quindi non accadrà nemmeno adesso- dandogli una pacca sulla spalla
Puck rassicurato dalla cosa prese il pennarello dalle mani di Kurt e si diresse verso una delle spogliarelliste che stava attaccando il turno, due secondi e si ritrovò uno schiaffo piantato in faccia e accadde la stessa cosa per ben otto volte di fila con le risate di tutti i presenti di contorno.
-un drink dolcezza?- ghignando tra le risate
-magari del ghiaccio prima, certo che picchiano parecchio forte- massaggiandosi la guancia
-secondo te la forza per aggrapparsi a quei pali da dove la prendono?- alzandosi dallo sgabello
Il turno di Sebastian fu più tranquillo, niente schiaffi ma nessuna volle firmare la sua chiappa piuttosto si sarebbero offerte di farsi lasciare il suo numero di telefono su di una tetta dopo qualche lap dance gratis.
-e neanche le maniere gentili funzionano- sbuffando e sedendosi in mezzo ai due
-va bene lasciate spazio alla carta vincente- facendo un respiro profondo
Sebastian nascosto dalle stroboscopiche luci al neon dette una pacca sul sedere del ragazzo riprendendo molto tranquillamente a bere il suo drink.
-ciao posso fare un giro sul palo? Non l’ho mai fatto prima- avvicinandosi ad una biondina con le trecce
-oh ma quanto sei carino- scendendo fluidamente dal palo -ti posso adottare?- pizzicandogli le guance
Le altre subito si avvicinarono al ragazzo come uno stormo di gabbiani, era la sua croce tutte le ragazze lo trovavano carino e dolce come un orsacchiotto -gli davano i nervi perché lui non era un bambolotto!
-senti non è che potremmo andare in un posto più tranquillo?- da sopra la musica
Tutte volevano andare nel posto tranquillo con Kurt, la bionda se la litigò con tutte prima di mollare qualche calcio di dodici centimetri nel sedere di qualche spogliarellista e trascinarlo lontano dalle altre sottobraccio.
-wow fate pugilato per caso?- sedendosi sul divanetto
-siamo brave quando dobbiamo inscenare una finta rissa per un ragazzo- aggiustandosi la spallina del reggiseno
Kurt spalancò la bocca come un pesce fuor d’acqua.
-finta hai detto? Ora apparirò come un cretino agli occhi di quegli stupidi della confraternita!!- sbuffando
-sei proprio un bambino tesoro, tranquillo era tutto calcolato e concordato con il tuo ragazzo- ridacchiando
Kurt continuò sulla scia della bocca aperta e gli occhi spalancati come due piattini da the.
-non sono un bambino da proteggere perché non lo capisce?- sbuffando nel nervosismo
-perché mi diverte da matti vedere quel broncio sul muso- entrando dalla seconda tenda
-e.. e..-
-tranquillo le sue amiche li stanno tenendo occupati come si deve, Puck si sta ancora massaggiando la guancia- ridacchiando
-sei veramente un cretino- spintonandolo contro il divanetto
-ok ragazzi avete trenta minuti prima che io debba ritornare li fuori per il mio numero- intenerita dalla cosa
-senti prima che te ne vai potresti mettermi la firma sul sedere?- porgendole il pennarello
-sarà un vero piacere- dandogli un bacio brillantato sulla guancia
La ragazza accanto alla firma vi lasciò anche un coniglietto arrapato -era il suo marchio.
-devo ammetterlo ragazzi nonostante le risate ci siete riusciti- guardando la foto impressionato
-si si possiamo andare a casa adesso io ho una guancia che ancora fa male- tenendoci il ghiaccio stretto
Gli altri continuarono a ridere della cosa anche il giorno dopo.

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Capitolo 4
*** 3 ***


Lo scatto finì attaccato alla parete accanto al punto della lista, Puck fu costretto a mettere una bistecca sulla guancia e poi passare il resto della sua vita a massaggiarsela con una disgustosa pomata all’arnica!
-allora Puck vuoi provare finalmente il piacere di farti succhiare il cazzo da un ragazzo?- rigirandosi la polaroid tra le mani
-che co la rissa delle spogliarelliste ti ha annebbiato il cervello?- corrugando la fronte -hai battuto la testa mentre scendevi dal palo? O sono io che non mi sono ancora ripreso dalla marea di schiaffi e ora sto vivendo in un universo parallelo?- sbattendo le palpebre confuso
-Puck ragiona sappiamo bene che il cervello lo sai usare quando si tratta di sesso- ghignando
-volete fregarli è così? Volete imbrogliare in tutte le prove dove è richiesta la presenza di una ragazza?- inarcando un sopracciglio -e secondo voi che cazzo di lealtà gli andiamo a dimostrare mh?- sedendosi con un tonfo sul letto sfatto
-senti Noah sai benissimo che ne io ne Kurt andremo mai e poi mai a letto con una donna nemmeno se fossimo ubriachi e la dimostrazione l’hai avuta- sedendosi accanto al ragazzo
-già a chi se li dimentica quei balletti pornografici che facevate alle feste di Rachel- smorzando un sorriso
-appunto per questo invece di chiederti di fare sempre il maschio qualche volta io o Bastian ci metteremo una ridicola parrucca in testa e fingeremo di essere delle donne- avvicinandosi ai due
-si tratta soltanto di posizionare la macchina nel punto giusto cercando di nascondere il più possibile il resto pensi di riuscirci per noi?- con uno sguardo serio
-va bene va bene ma dovremo spostarci sul lettino dell’infermeria per questa roba- cercando di pensarci il meno possibile
-a questo abbiamo già provveduto tu dovrai soltanto offrirci il tuo meraviglioso uccello- ghignando
-come che ne sapete voi due? Non ve l’ho mai fatto vedere!- alzandosi di scatto
-non ne puoi essere così sicuro- ammiccandogli
Puck preferì alzarsi per andare a lezione uscendo di filata dalla stanza con solo una penna in mano.
-poverino l’abbiamo messo in imbarazzo- ridacchiando
-lo supererà ora dobbiamo solo trovare dei vestiti da donna e un paio di tette finte- avvicinandosi al pc
Kurt gli lasciò un bacio sulla nuca prima di prendere i suoi libri, quelli dell’amico e uscire per andare a lezione.
-dannata confraternita del cazzo- aspettando che internet si caricasse
Quel pomeriggio stesso i tre chiusero a chiave la porta dopo aver dato una canna all’infermiera e un pacchetto di biscotti al cioccolato, abbassarono le tende e accesero soltanto poche luci.
-pronto Puck?- cacciando le strisce epilatorie dalla borsa
-sono stato eccitato tutto il giorno- mordendosi il labbro inferiore -però mi chiedevo perché non fate una cosa veloce tra di voi?- spostando il peso da un piede all’altro
Kurt ghignando si mise dietro il paravento si tolse i vestiti e mostrò attraverso la plastica bianca un paio di tette senza capezzoli -una discreta prima ma molto sode.
-omiodio- arrossendo di botto -non puoi cazzo Kurt non puoi farmi questo!- guardando l’amico oltre il paravento
-Kurtie mettiti quei maledetti vestiti da donna prima che mi faccia venire in mente strane idee- vedendo il sedere del ragazzo coperto dai boxer da dietro il paravento
-mi stai dicendo che mi scoperesti con un paio di tette finte?- tirando fuori la testa stralunato
-strada sbagliata sto dicendo che se ti metti chinato a novanta e non tocco quelle cose schifose di plastica potrei scoparti tutto il giorno- ghignando
-volete piantarla maledizione?- urlando -ok va bene ci siete riusciti ce l’ho duro ora muoviti strappami i peli e finiamola qui- col fiatone
I due obbedienti cercando di non ridere della cosa si diedero una mossa per mettere fine alla storia: fecero stendere l’amico sul lettino, gli abbassarono gli slip, poggiarono la striscia preriscaldata su quei pochi ricci scuri e Kurt si mise un orrenda parrucca.
-Kurt.. ti prego- trattenendo il respiro -ti prego fallo- mordendosi le labbra a sangue
Proprio quando gli arrivò un verso gutturale dalla gola del ragazzo non riuscì più a resistere e nel momento in cui stava per venire accadde tutto troppo in fretta perché potesse dire una parola: venne nella gola del ragazzo -tanto-, Kurt gli strappò con forza la striscia di peli e Sebastian scattò la foto.
-perfetta davvero sembri una fottuta ragazza Kurt- mostrandogliela
-vi odio maledettamente- prendendo fiato
-però almeno ti è piaciuto- pulendosi la bocca
Puck non gli rivolse più la parola per tre giorni.

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Capitolo 5
*** 4 ***


-è una fetta di torta al cioccolato quella?- guardandola stranito
-so che l’hai fatto con tutte le buone intenzioni e ora Pucksaurus potrà ritenersi soddisfatto su tutte le curiosità di questo mondo almeno per un po’- porgendogli una forchetta
-digli a Pucksaurus che domani sera lo aspetta alla caffetteria una dolce ragazza dai capelli biondo fragola che vuole tanto conoscerlo- ammiccandogli
-grazie- dandogli un bacio sulla tempia -ma non pensare che dopo di questo mi sia innamorato di te- allontanandosi di filata
Kurt ridacchiando tra i morsi ritornò a leggere il libro di storia dell’arte del 400 del suo interessantissimo corso.
-allora ragazzi visto che ci state mettendo davvero troppo poco tempo per le vostre missioni con dei maledetti ottimi risultati- non riuscendo a staccare gli occhi dalla foto della ragazza con le tette da fuori -vi aggiungiamo un bonus se finite tutte le cose da fare entro una settimana e mezza, la domenica è di riposo per tutti, avrete il diritto e l’onore di organizzare una festa per la nostra confraternita e invitare chiunque volete-
-sai Dwight se la birra aveva già funzionato dopo di questo mio caro ti sei guadagnato l’ingresso per il miglior party del secolo- ammiccandogli
I tre erano conosciutissimi per le loro feste.
-staremo a vedere oggi pomeriggio presentatevi a questo indirizzo- porgendogli un foglietto di carta -non ci sarà bisogno della macchina fotografica- prendendola dalle mani di Kurt
Bastò un occhiata per capire che gli avevano organizzato il servizio fotografico in intimo.
-avrei voluto vantarmi un po’ sul fatto che tua madre fosse una delle stiliste di Victoria Secret hai idea di quante voci avremmo messo a tacere con quello?- sbuffando
-Kurtie finisci di mangiare la tua insalata scondita- rimettendogliela sotto il naso -siamo al college non possiamo usare continuamente i contatti di mamma e papà per ogni cosa oltretutto credevi davvero che una confraternita non si fosse preparata per certe cose?- inarcando un sopracciglio
-almeno ci speravo- ritornando a dare violente forchettate all’insalata
Quando il pomeriggio si presentarono al vecchio prefabbricato che sembrava un ex caserma dei pompieri, vi trovarono un ragazzetto che faceva da simil buttafuori -poteva avere al massimo 15 anni- che masticava rumorosamente una gomma al disgustoso odore di zucchero filato, aveva i pantaloni sotto il culo e delle orrende mutande bianche con la scritta sull’elastico ‘ragazzo tosto’ -da capogiro.
-l’avevo detto io che erano meglio i nostri agganci- bisbigliandolo agli amici
-siamo qui per il servizio- avvicinandosi al ragazzino
-la mamma mi ha detto di farvi aspettare sta preparando il set- continuando a masticare la sua gomma
-uh lavoro di famiglia non siamo molto distante da quello che accade a casa mia Kurt- ammiccandogli
-Timothy quante volte ti ho detto di smetterla di giocare a fare il buttafuori?- urlando da una finestrella -falli salire idiota! Non andrai mai alla CIA con questo atteggiamento!!- sbattendola
-grazie Tim- con un cenno del capo
Il ragazzino se ne tornò al suo posto all’ombra a leggere i suoi fumetti ascoltando musica da delle enormi cuffie rosse.
-quelle cuffie sono più grandi della sua testa!- indicandolo
-Puck sali maledizione!- spingendolo dentro
 -scusatemi mio figlio non conosce il concetto di ascoltare la madre quando gli ordina qualcosa di importante- sventolandosi con un ventaglio di carta -fa molto caldo oggi quindi direi che siete fortunati alcune volte fare questi servizi richiede di far bollire un po’ la situazione con i ragazzi- continuando a sventolarsi
-bollire? Signora non sono mica aragoste!- stupito dall’aggettivo
Kurt grazie a Sebastian sapeva bene come giravano le cose da quelle parti ma usare certi termini sbagliatissimi per un servizio toglieva professionalità all’intera faccenda!
-lo scusi è una principessina della grammatica adora mettere i punti su tutte le i- dandogli un pizzico sul fianco -Kurt ricorda cosa ti hanno insegnato le estati a casa mia si gentile sempre qualsiasi lavoro facciano- guardandolo serio
-va bene mamma- sbuffando
-bene cominciamo?- prendendo la macchina fotografica
Il servizio altro non era che un gruppo di ragazzi  e ragazze in pose compromettenti per una stupida rivista che girava all’interno del college e che tutti -anche i professori- usavano per masturbarsi, alla faccia del grande lavoro che l’ABO aveva dovuto fare!
Non si divertirono affatto, per loro non era mai stato un problema farsi vedere in mutande o seminudi lo facevano già abitudinariamente a casa loro!
-ok ora levatevi l’intimo e mettetevi questi- porgendogli delle buste nere chiuse
-c’è un cadavere qui dentro?- corrugando la fronte
La donna quando Kurt gli faceva qualche pungente domanda alzava gli occhi al celo e continuava a sventolarsi col suo ventaglio.
-bene se siete pronti mettetevi solo voi tre sul letto- riprendendo la macchina fotografica
I ragazzi non erano molto interessati ad uscire dal paravento in quel modo ed erano sicuri che li c’era  lo zampino della confraternita.
-ragazzi coraggio non ho tutto il giorno- riprendendo il ventaglio
-ok dobbiamo farci coraggio sperare che non si veda niente che non vorremmo e mettere fine a questo stupido punto- facendo un respiro profondo
Sebastian semplicemente coperto dalla trama leopardata del paravento baciò Kurt sapendo bene che funzionava sempre mentre Puck li abbracciava per coprirli -per ogni eventualità da occhi indiscreti.
-oh bene finalmente!- lasciando perdere amaramente il ventaglio -diamoci una mossa ho altre persone che verranno per un altro servizio- posizionando la macchina fotografica
Solo in quel momento con i loro corpi ricoperti di pelliccia di animali sintetica come dei futuristici Tarzan i ragazzi capirono che quello era il vero scopo della lista: avvicinarli il più possibile all’imbarazzo o far godere gli altri della confraternita con le loro imprese titaniche e in quello stesso momento realizzarono che li avrebbero ripagati con la stessa moneta..
-beh ragazzi devo ammettere che non vi era una vendita così alta di PMegazine da quando è uscito lo dicevo che avremmo fatto un grosso favore a Kristha- sfogliando le pagine
-si certo- cominciando a tossire come un ossesso
Kurt aveva dato una botta nel fianco a Puck per zittirlo.
-qualcosa di traverso Puck?- confuso da tanta tosse
-la mia saliva, comunque posso avere la copia ora? Devo portarla a mia madre così potrà vantarsi con le sue signore della briscola del giovedì- allungando il braccio
Nella stanza esplose uno scoppio di risate.
-e a me servirebbe per concentrarmi in bagno sapete ho lo stomaco con cui è difficile discutergli magari un giornale del genere potrebbe aiutarmi a vincere la conversazione- avvicinandosi all’amico
Sebastian si avvicinò agli altri due per dargli man forte, Kurt quando tirava fuori il suo lato da regina dei ghiacci nessuno poteva dirgli di no -era questa una delle tante cose per cui Sebastian adorava fare sesso con lui: il lato alpha.
-certamente Kurt la vostra polaroid- porgendogli entrambe le cose
-grazie Dwight- con un sorriso freddo
Una volta nella loro stanza però..
-Kurt sei sicuro di questa cosa? Passi per il masturbarti sulla tazza del cesso tutti l’hanno fatto ma ricevere un pompino mentre stai cacando.. è disgustoso persino per me- con una sensazione di voltastomaco che rischiava di uscire dalla bocca
-è qui che entrate in azione voi due- sedendosi sul letto -sapete bene di cosa mi succede quando bevo o mi trasformo in uno spogliarellista o- mandando giù saliva in gola
-passi la tua nottata sul cesso a svuotare lo stomaco Gandy benedica la tua assenza di riflesso faringeo!- prendendogli la mano
-esatto e conosco bene il mio limite per arrivare esattamente a quel punto- stringendogliela
-non posso chiedertelo di fare Kurt io.. io avevo semplicemente pensato di stonarmi un po’ andare in qualche locale bere due shot di qualsiasi cosa e portare una ragazza nel cesso del locale prima che crollassi come una pera cotta nel mondo dei sogni- sedendosi preoccupato accanto ai due
-la sua idea non è tanto malvagia Kurtie- passandogli il pollice sulla mano
-no Bastian non possiamo sempre sacrificare lui per tutte le cose che non ci piacciono già l’abbiamo costretto a quella stupida cosa del pompino da una finta donna ora anche questo? Quante altre cose della lista gli vogliamo far fare prima di cacciare le palle?- serio
-e dopo questo discorso potrei anche andare a votare per il presidente alla casa bianca- ridacchiando
Gli altri due lo seguirono nella risata.
-ok diamoci da fare ho bisogno di bere- prendendo finalmente fiato
I due seppero pienamente accontentarlo in questo era una delle prime richieste semplici che gli erano state proposte da quando erano entrati senza volerlo in quella stupida confraternita per ragazzini sessualmente repressi!
-Bastian credo che sia ubriaco abbastanza se passa all’altro livello rischiamo di non portare a termine quel cazzo di punto- gettando un occhio sull’amico steso sul letto
-ok passami quella cazzo di parrucca- con un gesto stizzito
Prima di portare Kurt nel mondo degli unicorni e delle pentole d’oro alla fine dell’arcobaleno si erano accordati che uno dei due dovesse mettersi la parrucca perché sicuramente quei cretini della confraternita non avrebbero visto di buon occhio un ragazzo che non solo si fa fare un pompino mentre sta cacando ma anche che è un ragazzo a farglielo.
-e se invece volessi ricambiargli il favore? Posso gestire l’odore sono abituato alle mie quando dormo e non controllo lo stomaco e poi.. non credo che la cacca di Kurt abbia un odore disgustoso come il resto della popolazione maschile- giochicchiando con una finta ciocca della parrucca
-non ci credo sei ancora rimasto dell’idea che Kurt abbia l’odore più buono del mondo anche quando è sudato come un maiale!- ridacchiando
Era una cosa del liceo che non era mai morta a quanto pare.
-esatto ora dammi questa cosa disgustosa le tette finte se mi entrano e vediamo di mettere fine alla sua tortura- con un cenno del capo
Kurt era nella fase ridarella senza senso, presto sarebbe arrivato alla voglia di sesso -come lo dimostrava il suo passare continuamente le mani intorno all’inguine- e conseguenzialmente a quella arrivava la fase del devo liberarmi lo stomaco di questa merda, era come un orologio svizzero: tutto precisamente incastrato.
-Kurtie- passandogli una mano sul braccio
-mmh Bastian ti va di scoparmi contro la finestra? Non l’abbiamo mai fatto prima- facendo le fusa
Nella fase voglia di sesso si tramutava in un tenero micino desideroso di attenzioni.
-certo piccolo tutto quello che vuoi- baciandogli l’interno del braccio -sicuro però di non voler farti una doccia prima?- continuando a lasciargli impronte delle sue labbra sulla pelle
Puck dal suo angolino guardava i due con mille pensieri in testa: segarsi per la scena, unirsi e fare una cosa a tre e mandare a puttane la confraternita, impedire a Kurt di fare ancora altre cazzate o darsi uno schiaffo sulla fronte e aspettare il momento?
-ai dio che male- massaggiandosi la fronte
Aveva optato per l’idea più sensata.
-che sta facendo il mio Puck?- facendo ancora altre fusa
-l’idiota come sempre, su coraggio alzati poi ti scopo anche sulla luna- tirandolo delicatamente su
Sapeva bene dei giramenti di testa che poteva avere, stavano bevendo dalle 5 di pomeriggio o meglio lo stavano facendo bere dal pomeriggio fregandogliene qualcuno per diminuirgli la dose.
-pronto?- guardandolo dritto negli occhi
Puck annuì semplicemente con la testa, Kurt era già seduto sulla tazza con i pantaloni calati e un erezione bella svettante da fuori i boxer.
-ok come cazzo si fa a capire da una foto che sta cacando?- ringhiando quasi
-Bastian credo che ti dovrai mettere di lato e scattare la tua foto- facendo un respiro profondo
Stava giurando a se stesso che se dopo tutta quella fottuta esperienza se ne fosse uscito che si stava incominciando ad interessare a Kurt o qualcosa del genere avrebbe commesso un confraternicidio poco gli importava del carcere si facevano esperienze del genere anche li.
-omiodio- strizzando gli occhi a più non posso -oddiosantissimo Puck- artigliandogli il collo da sotto la parrucca
Era molto più bravo di quanto si aspettasse.
-lo prendo come un complimento- ghignando
Kurt molto più rudemente gli prese il collo e lo riportò esattamente dove doveva essere, Sebastian intanto non sapeva se ridere della cosa chiamare i loro amici di Lima per fargli vedere la scena o decidersi a scattare quella maledetta foto dato che Kurt stava iniziando lentamente a riacquistare lucidità e aveva solamente pisciato.
-omerda- trattenendo il fiato
Il momento che tutti aspettavano, Puck a quel segnale gli strizzò delicatamente i testicoli e circondò il glande con la punta della lingua, Kurt in mezzo secondo riuscì a liberarsi lo stomaco e a mantenere l’erezione in bocca al ragazzo con un piccolo suono di scatto fotografico in sottofondo.
-grazie per la vostra prestazione ragazzi- sventolando la foto per farla asciugare
I due poterono vedere Kurt sul cesso che teneva occupati entrambi i buchi del suo corpo e una graziosa brunetta tra le sue gambe.
-ora Puck permetti che mi prenda anche io la mia parte?- ghignando
Puck semplicemente ridacchiando e pulendosi la bocca si alzò, chiuse la porta del bagno e mise a cuccia Pucksaurus con un semplice comando -non è il tuo momento- con ancora l’inconfondibile sapore della pelle di Kurt in bocca.

Mi scuso per il linguaggio non adatto al rating sono uscita un po fuori controllo e mi sono lasciata trascinare dal modo di parlare solitamente sia mio che dei ragazzi -amesso che ancora parlino così o sono ritornati ai soliti grugniti due o tre sbuffi? XD -scherzo sappiatelo anonimi lettori-_ 
Grazie per i vostri occhi silenziosi tchuss Red Lesbian

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Capitolo 6
*** 5 ***


Entrare nel club del libro fu facile e allo stesso modo esserne membri effettivi, erano tutte persone adulte e consenzienti -non come i cretini della confraternita- e poi Sebastian era veramente un avido divoratore di libri di lettura, non perdeva mai un ora del giorno senza leggere qualche pagina di un buon libro, Kurt aveva un attrazione per quelli antichi lasciati ingiallire dal tempo e Puck invece preferiva i fumetti nonostante avesse scoperto che anche quella era considerata letteratura!
-ok ragazzi la cena l’abbiamo organizzata  dobbiamo solo fare quello che ci è stato richiesto e poi sperare che non ci chiedano di abbandonare per sempre il club- prendendo fiato
-sai una cosa ho letto di questa agenzia che assume ragazzi pagati per servire la gente nudi- prendendo l’elenco telefonico
-sei un genio Bastian- abbracciandolo stretto
Kurt si infilò tra i due per dargli anche lui il suo ringraziamento a modo suo.
-wo signorine non abbiamo tempo per il sesso dobbiamo mettere in atto questa cena ora!- staccandoli
-guastafeste- borbottando
Quella sera i tre arrivarono per ultimi, in modo da non farsi riconoscere dagli altri membri coperti e incappucciati nemmeno fosse dicembre inoltrato.
-ok ragazzi il cibo è sui vassoi è già tutto pronto quando solo lo servite noi vi lasciamo la cucina libera per evitare imbarazzi o altro- togliendosi la toque
-grazie Patrick- poggiandogli una mano sulla spalla -te ne saremo molto riconoscenti- avviandosi dietro i suoi amici
Lo chef che era stato chiamato per la serata si era scoperto che fosse un ex membro della confraternita rivale i Theta Nu e conosceva benissimo di quanto l’ABO adorasse mettere in ridicolo i suoi nuovi adepti, così aveva acconsentito alla cosa in un attimo.
-signori e signore la cena è servita- entrando con i vassoi
-omiodio- arrossendo come il completo
-Kurt ragazzi che state facendo?- sbattendo le palpebre confusa e imbarazzata
-ci perdoni molto signora DeLorraine ma per stasera non avevano altri camerieri a disposizione per la serata così ci siamo offerti noi-
-potrebbe prendere spunto per la prossima riunione signora va molto in voga nei rinomati club del libro farsi servire da camerieri nudi, alcuni li utilizzano per mangiarvi il sushi- tenendo elegantemente le bottiglie di rosso e bianco in mano
-cara lascia che portino una ventata di fresco in questo vostro noioso club di Jane Austen- prendendole la mano
I consorti erano stati invitati in un secondo momento.
-sarà interessante- cercando di darsi un tono
La serata procedette a meraviglia, le signore furono ampiamente intrattenute dal buon cibo e dai ragazzi che nonostante l’assenza di vestiti -tolti i momenti di imbarazzo- sapevano comunque intavolare delle ottime discussioni sugli ultimi libri che avevano letto, fu il dopo cena a sorprenderli..
-ragazzi- poggiandosi con la mano sullo stipite della porta
-signor DeLorraine- coprendosi con il vassoio
-Kurt è un tantino assurdo che tu ti copra dopo che vi ho visto per tutta la serata come madre natura vi ha fatto non trovi?- ridacchiando
-con tutto il rispetto signore quello era per una sciocca scommessa ora si che è imbarazzante- rosso borgogna
-indovino è una delle cose da fare che quelli dell’AlphaBetaOmega vi hanno chiesto per dimostrargli la vostra lealtà?- inarcando un sopracciglio
-oh merd la prego mi dica che non è un ex membro di quella confraternita- guardandolo scongiurante
-no ma mio figlio lo è stato era il migliore amico di Dwight prima che quell’idiota perdesse completamente la zucca- drizzandosi
-mi sta dicendo signore che non è sempre stato così?- corrugando la fronte
-quando la sua ultima ragazza l’ha mollato mio figlio cercò di farlo ragionare ma lui invece fu irremovibile voleva diventare a tutti i costi un freddo e irremovibile cinico bastardo che fotte il mondo intero e così quando hanno iniziato ad andare in disaccordo mio figlio ha lasciato la confraternita e si è trasferito in Francia- sospirando
-quindi la storia di questa stupida lista è solo una scusa per fare il galletto è esatto?- lasciando perdere il vassoio
-certamente serve soltanto a vantarsi con i suoi stupidi cagnolini che riesce ancora a fare qualcosa di epico come mettere in imbarazzo delle matricole- sbuffando una risata -la teoria di mio figlio era che se qualcuno fosse stato in grado di trovargli una ragazza che ci tenga veramente a lui sarebbe ritornato in un batter d’occhio il ragazzo che era dolce, studioso e amante delle feste in piscina-
-non è che per caso avrebbe un contatto di suo figlio o qualcosa del genere?- avvicinandosi all’uomo
-certamente ragazzi tutto quello che vi serve- andando alla ricerca del cellulare
Non potevano lasciarsi scappare quell’occasione, poco importava che fosse un uomo sui 40 con dei setosi capelli grigi a servigliela dopo che loro gli avevano servito la cena con le palle al vento.
-e se vi serve qualcos’altro non esitate a chiamarmi erano anni che non vedevo una cena così movimentata- ammiccando ai ragazzi
Kurt restò un buon quarto d’ora confuso con la faccia tutta corrucciata alla ricerca di un qualche significato.
-Kurtie non hai capito che ci stava provando?- passandogli i vestiti
-ma.. ma.. è sposato! Ha un figlio!!- sorpreso
-tutti possono permettersi qualche scappatella Kurt soprattutto quelli che non sono mai stati etero- ghignando
-devo affinare il mio gay radar uscire sempre con voi due e fare queste cose idiote da etero me lo sta affievolendo!- rivestendosi
-si Kurt- dandogli una giocosa spallata
Quella sera stessa nella loro stanza fecero la piacevole conoscenza di Keith DeLorraine un gentile ragazzo dai modi educati proprio come i suoi genitori.
-allora ragazzi cosa avete di così urgente da dirmi il mio sonno può attendere se persino mio padre mi ha pregato di rispondere alle vostre richieste- ridacchiando dalla webcam
-si tratta di Dwight- serio
A quel nome il ragazzo perse la gentilezza.
-Keith ascolta sappiamo bene quello che è successo tra di voi tuo padre ce l’ha ampiamente spiegato noi vogliamo solamente qualche informazione su com’era lui prima che diventasse così- cercando di calmarlo
-già a magari sapere quali tipo di ragazze gli piacciono- sempre dritto al punto
-voi.. voi volete fregare Dwight? Lo odiate a tal punto?- corrugando la fronte
-ascolta questo non è il discorso del ti odio mi hai fatto fare la figura dello scemo davanti alle altre bambine non ti voglio più vedere no Keith non si tratta di questo è.. una faccenda molto più seria e grossa- soppesando le parole
-ascoltate io posso anche aiutarvi in questo perché anche a me farebbe piacere rivedere il mio vecchio migliore amico ma lui non si lascerà mai e poi mai fregare così nemmeno io ci sono mai riuscito!- aggiustandosi gli occhiali sul naso
-tu pensa solamente a fornirci informazioni il resto non è necessario che tu lo sappia- prendendo carta e penna
-va bene ragazzi ora avete tutto quello che vi serve e non dimenticate di mandarmi un messaggio se per caso qualcosa non quadra o va storto-
-ci auguriamo di no- salutandolo e chiudendo la videochiamata -speriamo che tutto questo dannato piano funzioni- facendo un lungo respiro profondo
-niente negativismo Kurt ci serve che questa macchinazione funzioni e basta- poggiandogli entrambe le mani sulle spalle
Alla confraternita arrivò per posta la foto di loro tre con i vassoi e la presidentessa del club che sorridevano come se volessero incorniciarla per gli auguri di natale!

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Capitolo 7
*** 6 ***


All’interno del college non vi erano squadre di calcio o altro come al liceo ma vi era un gruppo di ragazzi che una volta a settimana a livello agonistico si faceva 10 kilometri di corsa intorno al campus -che era abbastanza grande- proseguendo poi verso il parco adiacente, avveniva nel primo pomeriggio in modo che tutti potessero essere liberi dalle lezioni e con una doccia e un sonnellino sentirsi freschi e riposati per gli impegni serali.
-ecco a voi ragazzi, queste vi serviranno per la corsa- porgendogli tre pillole
-provo ad indovinare viagra Dwight?- inarcando un sopracciglio -grazie ma passo so benissimo controllare la mia erezione per tutta la giornata figuriamoci per dieci kilometri di corsa- restituendogliela
-oh bene un aiuto in più per me- mandandola giù in un secondo
Kurt non si stupì della cosa, per uno che era stato duramente mollato era naturale che non riuscisse più ad avere facilmente dei rapporti completi ma che avesse bisogno di un aiuto per durare di più.
Insieme -anche noi- riporgendogliele
-non tutti ragionano col proprio uccello 24 ore su 24- ammiccando al ragazzo
E insieme se ne uscirono dalla sala comune per andare a cambiarsi e prepararsi per la corsa, impertinentemente alla cosa Dwight mollò le due pillole agli altri e li seguì iscrivendosi anche lui.
-ragazzi- ammiccandogli
-voglio vedere quanto durerà con quella finta erezione- bisbigliandolo ai due
-non scommettere su certe cose Bas ricordati che è pur sempre un ragazzo con l’orgoglio ferito quindi è normale che faccia di tutto per dimostrare la sua mascolinità- roteando gli occhi
-in bocca al lupo Dwight chi prima arriva alla fine del campus riceve un bagno caldo in una spa a spese del perdente- ammiccandogli in risposta
Kurt aveva avuto la sfacciata fortuna di trovare un biglietto in una busta non sigillata sotto la sua porta, gli altri due ancora non si erano capacitati di come quel maledetto elfo dei boschi fosse riuscito a rimediare una cosa del genere!
-ok per i nuovi arrivati sappiate che non è obbligatorio che teniate lo stesso passo degli altri sentitevi liberi di rallentare o di fermarvi non è una competizione siamo solamente un gruppo di persone che cerca un momento o due di libertà dallo studio tutto qui- sorridendo al folto gruppo
Dwight sbuffò del consiglio -tipico- i tre sperarono solamente che l’andatura non fosse quella di un cavallo al trotto.
-ci vediamo al traguardo mammolette- ammiccando ai tre
La partenza del ragazzo fu strabiliante proprio come ci si aspettava, riuscì a superare tutti e ad arrivare a metà giro, solo che quando gli altri arrivarono Dwight stava già accusando mancamenti e stanchezza per via dello sforzo e dell’erezione che non lo aiutava a concentrarsi mentre loro tre con ancora un grosso palo svettante tra le gambe e molti sguardi incuriositi dai presenti riuscivano a seguire con grazia il percorso.
-già ti fermi Dwight?- ghignando
-divertente Kurt- prendendo fiato
Non riuscì nemmeno a fare due passi che fu costretto ad accasciarsi su di una panchina con l’erezione che rendeva il tutto scomodo oltre l’inverosimile, gli altri anni quella gara l’avevano fatta di notte sotto l’effetto di tanto alcool e ragazze in bikini o seminude che aiutava di molto la cosa, ma quella robetta sobria di pomeriggio con ancora il sole che gli squagliava la faccia e con la quasi inesistente presenza di ragazze rendeva il tutto poco divertente e noioso da morire.
-avete reso una delle tradizioni dell’ABO la cosa più noiosa dell’intero universo- prendendo ancora fiato
-sarà ma noi ci siamo divertiti e anche molto e in più abbiamo mantenuto alto il nostro obbiettivo- ghignando
-va bene fate quella dannata foto e poi  vedrò di procurarvi tre inviti per una spa- sbuffando
Quando cercò di alzarsi gli sembrò di avere attaccati ai testicoli dei manubri da 25 kili!
-ah dio che dolore- poggiandosi una mano sull’erezione
-ti suggerirei di farti una scopata per liberare il tuo piccolo soldatino ma non ti aiuterebbe con tutto quel sudore- trattenendo le risate
-ahah si ok divertente ora aiutatemi ad alzarmi da qui- sbuffando per il dolore
Proprio in quel momento passò accanto al gruppetto una delle signore del club del libro con le cuffie tra le orecchie, i capelli tirati in un elegante coda e una tuta morbida in lycra che fasciava il corpo della donna, Dwight inspiegabilmente alla vista di quei movimenti quasi a rallenty con le curve che saltellavano in perfetta armonia ad ogni passo lo fecero venire come un quindicenne che scopre la masturbazione per la prima volta!
La donna li ignorò loro se la risero e lui se ne vergognò per il resto della sua vita.
-oddio che vergogna- coprendosi il volto
-almeno sei venuto- ammiccandogli
Una volta nella loro stanza non la smisero più di ridere.
-omiodio non riesco a respirare- facendo brevi respiri tra le risate
-è la cosa più divertente che abbia mai visto- asciugandosi le lacrime
-la sua faccia dio come vorrei che qualcuno avesse registrato il momento in cui veniva solo per vederlo in loop strafogandomi di pop corn e patatine!!- poggiandosi una mano sulle costole doloranti
-non sei il solo Puck ma dobbiamo muoverci adesso abbiamo una missione da portare a termine- sedendosi davanti al pc
Gli altri due una volta ripresi dal ridere si avvicinarono al ragazzo spazzolando ogni informazione possibile per trovare la ragazza che faceva al caso loro, vagliarono ogni singolo dettaglio dai post su twitter alla pagina facebook, dalle foto ai video su youtube -la gente si fidava cecamente dei social network e vi lasciava qualunque cosa le celebrità erroneamente vi scrivevano il numero personale senza accorgersene! 
-coraggio Kurtie vai- spintonandolo
L’incaricato per attaccare bottone con la ragazza fu lui perché tra persone sensibili ci si capisce subito e poi nessuna ragazza sapeva dire di no a Kurt nemmeno quelle più inacidite, bastava guardarlo e si scioglievano come miele.
-omiodio scusami tantissimo ti sei fatta male?- accovacciandosi accanto alla ragazza
L’avevano spinto un po’ troppo violentemente, ok che la doveva soltanto urtare ma non farla volare come una trottola!
-no assolutamente no mi programmo intere settimane per farmi mettere sotto dai ragazzi!- sbuffando
-posso farmi perdonare con un muffin al cioccolato?- prendendole i libri più lontani
-tu si che sai come giocare bene le tue carte eh?- ridacchiando -non posso negare il piacere di mangiare un muffin soprattutto se in dolce compagnia- rialzandosi e portandosi una ciocca dietro l’orecchio
Kurt che non ne sapeva un accidente di donne, quel gesto lo riuscì ad interpretare perfettamente come l’aver fatto colpo sulla ragazza.
-sono Kurt comunque- porgendole la mano
-Amber dimmi vai spesso addosso alle ragazze?- stringendogliela
-solo quando sono tremendamente carine- ammiccandogli
Puck e le sue subdole tattiche di rimorchio, qualcosa l’aveva imparata dopo tutti quegli anni!
-ti ringrazio per la sincerità- arrossendo leggermente
-dovere odio i bugiardi e slogare accidentalmente le spalle alle persone- sincero
Parole vere, quando Kurt instaurava un rapporto con una persona era capace di raccontargli tutta la sacrosanta verità compresa la sua storia, miracoli e acciacchi non poteva farci nulla era più forte di lui.


Non so come facciate sempre a starmi dietro non dico una parola e altrettanto voi eppure continuate a leggere la mia storia -vista da questo punto di vista è una cosa che ti fa parecchio piacere come trovare degli spiccioli nei giubbini che non usavi dall'inverno scorso- perciò grazie.
Baci Red Lesbian.

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Capitolo 8
*** 7 ***


Fu grazie ad Amber che i ragazzi vennero a conoscenza di una gara di canto per principianti, lei era un appassionata di canto coreografato loro erano degli ex frequentatori di chooir room e gruppi acapella, ebbene si avevano fatto tutti e tre parte di un glee club, non erano andati molto lontano ma l’esercizio non l’avevano perso.
-ok ragazzi stasera metteremo in atto un ottimo piano quindi niente deve andare storto siamo intesi?- aprendo lo scatolone
All’interno vi erano tutti i costumi che avevano usato durante le coreografie per entrare nel personaggio come diceva quel matto del loro professore.
-Kurt piantala di fare il generale del terzo reich e muoviti!- sbuffando
Kurt era sempre stato un pilino maniacale sugli obblighi e i doveri, soprattutto quando si trattava del suo orgoglio e della sua dignità.
-mi sembrano secoli che non mettevo queste robe- guardando con un tenero sorriso le parrucche
-e invece è solo da qualche mese- lisciando una fluente parrucca bionda
-mi fa rabbia sapere che quelli della confraternita rideranno soltanto come iene per il fatto che siamo vestiti da ragazze senza apprezzare nemmeno un po’ la nostra bravura- sbuffando
-e chi te lo dice che non l’apprezzeranno Kurtie?- smorzando un ghigno
Il locale -gestito da due hipster- non era molto grande, ma per loro era sufficiente abituati a palchi piccoli e a pestarsi i piedi l’un l’altro durante le prove, per la gara c’erano soltanto tre iscritti loro compresi -oramai il canto acapella non era più in voga come quando loro andavano al liceo-, la clientela era altrettanto poca -tre persone forse anche degli abituali- e i drink offertogli non erano decisamente quello che uno si aspettava da un drink -troppo ghiaccio, sapore dubbioso e colore altrettanto inquietante- ma comunque andava dritto alla testa come una carrellata di mattoni, quindi funzionavano.
-siete nervosi? Io si da matti mi prudono le braccia- grattandosele
-Amber tesoro noi facciamo queste cose da più di cinque anni e poi non è una vera e propria competizione- fermandole le mani
-chissenefrega della competizione! Sto parlando del vostro amico che volete farmi conoscere a tutti i costi!! Non mi avete detto niente, non mi avete fatto vedere una sua foto non so nemmeno come si chiama!- con le mani che le tremavano dal prurito
-beh tesoro quando si dice che parli del diavolo- ghignando -eccolo li- indicandolo -seguito dai suoi fedeli cagnolini- roteando gli occhi
Amber seguendo il dito di Kurt si ritrovò davanti un ragazzo biondo con gli occhi verdi e il ghigno facile, era carino si ma non le diceva nulla di interessante.
-siete sicuri? A me sembra di vedere un pezzo di polistirolo vestito da quindicenne- sbuffando
-attenta tesoro ha l’udito molto fine se vuoi insultarlo fallo nella tua testa- ammiccandole
-oppure sfogati chissà che magari finite in un bacio violento e dell’altrettanto sesso per rabbia- ghignando
Tutti e tre -Puck!!-
Il ragazzo pensò di infilarsi nel minuscolo bagno per cambiarsi piuttosto che sentire i loro commenti.
-ed ora le tre.. pu.. pu.. chi cavolo ha scritto come un ubriaco?- strizzando gli occhi per leggere -uh scusate le tre Spanking girls- applaudendo col microfono in mano
Quando i tre salirono sul palco si sentirono già in sottofondo i risolini dei ragazzi, si erano vestiti come delle rockettes degli anni ’70: zeppe, pantaloni a zampa di elefante e tanto tantissimo glitter.
-ok signori e per coloro che ancora non si sentono signori ma hanno troppa paura ad uscire dall’armadio o da dove cavolo gli pare- roteando gli occhi -state zitti e ascoltate- mettendosi di spalle al pubblico
Kurt avrebbe voluto fare una scenografica presentazione ma la faccia di Dwight gli aveva fatto mettere direttamente il motore in folle, in sottofondo partì la canzone degli ABBA -riadattata nel musical Mamma mia- e.. li avvenne la magia.
You're so hot, teasing me
So you're blue
but I can't take a chance on a kid like you
That's something I couldn't do
There's that look in your eyes
I can read in your face
that your feelings are driving you wild
Ah, but you're only a child

Well I can dance with you honey
If you think it's funny
Does your mother know that you're out
And I can chat with you baby
Flirt a little maybe
Does your mother know that you're out

Take it easy (take it easy)
Better slow down boy
That's no way to go
Does your mother know?
Take it easy (take it easy)
Try to cool it boy
Take it nice and slow
Does your mother know?

I can see what you want
But you seem pretty young
to be searching for that kind of fun
So maybe I'm not the one
Now you're so cute, I like your style
And I know what you mean
when you give me a flash of that smile (smile)
oh but you're only a child

Well I can dance with you honey
If you think it's funny
Does your mother know that you're out
And I can chat with you baby
Flirt a little maybe
Does your mother know that you're out

Take it easy (take it easy)
Better slow down boy
That's no way to go
Does your mother know
Take it easy (take it easy)
Try to cool it boy
Take it nice and slow
Does your mother know

Well I can dance with you honey
If you think it's funny
Does your mother know that you're out
And I can chat with you baby
Flirt a little maybe
Does your mother know that you're out

Well I can dance with you honey
If you think it's funny
Does your mother know that you're out
And I can chat with you baby
Flirt a little maybe
Does your mother know that you're out

Well I can dance with you honey
If you think it's funny
Does your mother know that you're out
Does your mother know that you're out (4x)

Per tutto il tempo i tre non erano mai rimasti a lungo sul piccolo palco ma si erano aggirati tra il pubblico stuzzicando e divertendosi con gli altri ragazzi della confraternita, con Amber che si era lasciata completamente coinvolgere dalla cosa fino a diventare parte integrante del coro, e soprattutto con Dwight che non sapeva che pesci prendere.
-beh signori e signore ormai è chiarissimo chi siano i vincitori, potreste risalire sul palco voi tre? Ho qui il vostro premio- sventolando con un falso sorriso un cupon
-non ho mai vinto niente in vita mia- prendendoglielo dalle mani
-taci principessina del melodramma di quant’è?- con un gesto della mano
La presentatrice della serata fu eclissata dalla presenza del troppo glitter sul suo palco.
-il 25 per cento su di una consumazione qui?- corrugando la fronte
-hey è tutto quello che possiamo permetterci se volete qualcosa di più grosso infilatevi i vostri tacchi su per il culo!- guardandoli furiosa
-tesoro voglio una birra- svegliandosi dal bancone
-vattela a prendere da solo razza di schifoso succhiacazzi- strillando con una voce stridula
Il fidanzato a quel suono rotolò giù dal bancone prese una confezione di pillole da sotto il bancone e in due secondi gliela ficcò in gola.
-scusatela soffre di bipolarismo- con un sorriso d’imbarazzo -grazie a tutti per la serata e buonanotte- parlando al microfono
Una volta tutti usciti dal locale i tre si passavano il cupon l’un l‘altro ancora increduli della vittoria -ma non del premio quello l’avrebbero dato sicuramente a qualcuno della confraternita che voleva ubriacarsi a poco prezzo.
-e così voi tre cantate- poggiandosi con entrambe le braccia sulle spalle dei tre
-già si Dwight tutti più o meno sanno cantare- roteando gli occhi
-fermi un momento- ritrascinandoli sotto le sue braccia -non avevate detto niente di tutto ciò- leccandosi le labbra secche
-ascolta Dwight sei ubriaco e i drink che servivano li dentro credo che fossero fatti con l’amfetamina perciò va a dormire e non c’è niente da chiedere si tratta solo di qualche lezione di canto qui e la durante il liceo- allontanandolo da loro
-Kurtieee aspettami- caracollandogli addosso
-ee anche tu sei sulla stessa via dai tesoro ti portiamo a casa- prendendola in braccio
Per la sola sorpresa della confraternita Kurt riuscì facilmente a sollevare la ragazza e a caricarsela sulle braccia come se niente fosse.
-Dwight non credi che dovremmo iniziare a fare qualche ricerca?- avvicinandoglisi
-mmh naa no sono a posto- vomitandogli addosso
Nonostante nel suo subconscio coperto da pillole e alcool ci stava pensando da quando li avevano fatti entrare nella confraternita.

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Capitolo 9
*** 8 ***


-allora ragazzi si avvicina il momento ce la farete o no a mangiare queste delizie?- mostrandogli un video di insetti vivi
-Dwight per piacere queste bambinate valle a fare a tua madre sto studiando- allontanandolo da se
-Kurt ha ragione abbiamo un esame importante tra qualche giorno perciò te lo chiedo per piacere stavolta sparisci- con un gesto secco della mano
Quell’atteggiamento a lui non piacque, li preferiva terrorizzati all’idea di mettere nello stomaco un grosso verme o dei grilli fritti, non troppo preoccupati a fare un maledetto esame tutti lo sanno che la paura ti fa perdere la concentrazione!
-Dwight è per la tua stupida lista?- notando il cellulare -carini si possono anche fare al forno? Sono abbastanza nutrienti? Sai sono a dieta- poggiandosi una mano sul petto drammaticamente
-e tu chi sei? E cosa cazzo ne sai della lista?- confuso
-Amber piacere sono la migliore amica di quei tre bei ragazzi laggiù che stanno assiduamente studiando per un esame straimportante e che tu stai disturbando con le tue cazzate da confraternita ti basta? E ora gira a largo va a trovarti la tua sgualdrina di turno con cui strusciarti tra i cespugli- allontanandolo da se con una schioccata di capelli
Aveva i più bei e profumosi capelli castano cioccolato che il ragazzo avesse mai visto.
-hanno un buon odore- inalando a pieni polmoni
Il subconscio fu alimentato ancora di più ma messo sapientemente a tacere dal delizioso odore dei capelli della ragazza.
-allora superato?- avvicinandosi trepidante d’attesa e ansia ai tre
-lo sapremo la prossima settimana Amber era un test scritto- sbuffando -tanto studio e poi ce lo fanno fare scritto come se dovessimo superare un test attitudinale!- gettando all’aria la penna che ancora stringeva in mano
-coraggio stasera offro io la cena- prendendoli per i mignoli tutti e tre
Sembravano un padrone con i suoi tre cagnolini a passeggio.
-wo ragazzi e tizia di cui non ricordo il nome dove state andando vestiti di tutto punto?- notando le camicie stirate e inamidate -avete una lista da seguire- mostrando lo sfondo del cellulare di un grosso e grasso bruco verde
-senti Dwight punto primo il mio nome lo sai quindi smettila di atteggiarti da galletto del pollaio punto secondo hanno avuto tutti e tre una giornata di merda quindi lanciargli altra merda addosso non migliorerà la cosa perciò levati dai piedi e come ti ho già detto trovati la tua sgualdrina con cui strusciarti tra i cespugli- seria
I tre non aggiunsero altro e la seguirono dovunque avesse prenotato per la cena, anche se quella piccola scaramuccia li aiutò un po’ nella risalita dell’umore.
-Dwight pensi sempre che non dovremmo fare qualche ricerca adesso?- serio
-datemi un computer adesso- mortalmente serio
Il subconscio era decisamente pronto per eruttare, scoppiettava avidamente come un sacchetto di popcorn.
-ok allora sappiamo che vengono dall’Ohio che hanno fatto il liceo insieme e che hanno partecipato ad uno sfigatissimo glee club altro?- controllando le loro pagine facebook
Per la fortuna dei tre, loro non erano esattamente tanto svegli da fare delle ricerche così profonde, si erano semplicemente fermati ad un insulsa pagina facebook che creavi tu stesso con tutte le nozioni false che volevi!
-mi dispiace ma non ho trovato molto quei tre sono come la CIA!!- scostandosi dal pc
Il link che il ragazzo teneva aperto era di un nuovo gioco porno dove dovevi vestire la cameriera sexy in tempo prima che lei si lasciasse scopare dal puntatore del mouse.
-si sta facendo scopare da un puntatore?- incuriosendosi
Bastò poco -neanche un secondo- e tutti si interessarono a quella stupidata.
-Amber.. tesoro è un ristorante indiano?- inarcando un sopracciglio
-ok prima che vi incazzate ho sbirciato su uno dei vostri computer la lista di cose da fare che Dwight vi ha dato e.. diciamo che ho deciso di darvi una mano- con un alzata innocente di spalle
-fanno insetti qui?- bisbigliandolo quasi
Si trovavano nella zona del Lower East side di Manhattan in un posticino tranquillo chiamato Brick Lane Curry House dove servivano il cibo più piccante dell’intero pianeta, Amber aveva pensato che non ne valeva la pena per una stupida confraternita di arrivare fino a Los Angeles per provare il Dynamite Challenge di un qualche Jitlada a caso.
-no ma servono cibo piccante super piccante roba che ti ritroverai a limonare con un cetriolo per il resto della tua vita- ridacchiando
-tesoro io e Bastian lo facciamo già da tempo senza bisogno di deturparci le papille gustative- ammiccandole
Amber l’aveva capito il primo secondo dopo che li aveva conosciuti, certe cose una donna  le sentiva.
-fidatevi di me si tratta di un piccolo assaggio, ovviamente quello che non vi piace lo date a me avevo una coinquilina asiatica che mi ha aperto un mondo in tutti i sensi- arrossendo per la frase
-Amber non è che ti piacciono anche le ragazze?- corrugando la fronte
-Puck certe volte sei più stupido di quell’idiota della vostra confraternita!- dandogli uno scappellotto
-aia- portandosi una mano alla nuca -e basta con questi schiaffi! Devo ancora riprendermi da quelli sulla guancia!!- portandosi l’altra mano sulla guancia sopracitata
-bambinone- facendogli la linguaccia
Ordinò lei per loro visto che convivendo con una ragazza che mangiava quella roba tutte le sere ne sapeva mille volte di più di loro tre che il massimo che avevano provato era qualche jalapeno qua e la sulla pizza.
-ok ragazzi avete l’acqua, il latte se nel caso non bastasse i piattini di cetrioli tagliati a fette potete farcela mangerete sicuramente una montagna di robaccia tutti i giorni!- cercando di metterla sul ridere
-no tesoro stiamo molto attenti a quello che mangiamo, Puck ci prova ma ogni tanto sgarra e va a farsi un sandwich o un hamburger però si ci teniamo molto alla nostra linea- guardando terrorizzato il piatto che aveva sotto il naso
-a furia di stare sempre con loro certe cose le prendi senza neanche accorgertene- con un alzata di spalle
Amber stette mezz’ora a sbattere le palpebre sorpresa al massimo, credeva che tutti i ragazzi dal primo all’ultimo -anche quelli gay- mangiassero in quantità esagerate carne e altra robaccia non che.. si comportassero come lei quando mangiava troppa pizza nel fine settimana.
-ok lo faremo insieme- prendendo una grossa manciata di cibo -al tre- facendo un respiro profondo -uno-
-due-
Tutti insieme -tre-
Amber non fece una piega anzi le era mancato pure quel pizzicorino sulla lingua, Puck ne mangiò un secondo pezzetto per assicurarsi di aver mangiato davvero del piccante e gli altri due dopo la sensazione di fiamme sulla lingua bastò bere un po’ di latte e passò tutto.
-tutto qui? Mi aspettavo di peggio- bevendo altro latte
-siete davvero sicuri di non aver già fatto esperienze simili prima?- prendendo un terzo boccone più grosso
-tesoro non serve che ti stupisca così tanto forse abbiamo le papille gustative più allenate- prendendo un cetriolo
-ok scusate vado a fare una chiamata- alzandosi tranquilla da tavola
-perché ho il sentore che la cosa non prometta bene?- girandosi preoccupato verso gli altri due
-Kurt taci e non peggiorare le cose- dandogli un calcio sotto il tavolo
Amber li invitò nel suo appartamento dove ad aspettarli c’era la sua ex coinquilina asiatica che stava cucinando qualcosa dall’odore dubbiosamente strano.
-tesoro se credevi che Dwight non fa per te sta sicura che avete sicuramente qualcosa in comune- respirando dall’interno della sua camicia
-buon appetito ragazzi e grazie Sumi- congiungendo le mani e piegando il capo
-piccola stronzetta ora mi ripaghi di tutta questa cucina assurda con qualcosa di succulento o non ti lascio dormire per tre giorni e sai che ne sono capace- prendendola per un braccio -aspettate due minuti che si freddi e poi mangiate se vi serve qualcosa basta che urlate e i vicini accorreranno a salvarvi- trascinandola in camera
-mi fanno paura quelle due messe insieme- sorseggiando il the
-a me fa paura quello che c’è dentro i piatti- indicandoli con una bacchetta
L’unica cosa che riuscivano a scorgere dalle ondate di vapore caldo era l’odore di peperoncino come se non esistessero altre spezie sul pianeta, pesce e un vago odore di burro.
-ok ragazzi abbiamo superato quello che ci hanno servito al ristorante cosa vuoi mai che sia questo!- indicandolo con le bacchette
-forse perché nei ristoranti proprio per evitare parcelle e ispezioni sanitarie ci vanno molto cauti su queste cose?- continuando a bere il te
-oh femminucce- con un gesto della mano
Al primo morso Kurt non sentì niente ne al secondo o al terzo, il sapore di pesce prevaleva su tutto anche sulle spezie.
-cavoli forse ho davvero qualcosa che non va- mandando giù il boccone
-Kurt non è che per caso hai origini asiatiche?- rientrando in cucina con la ragazza
-tedesche tesoro- bevendo un sorso d’acqua
-e voi due quand’è che vi date una mossa?- poggiandosi le mani sui fianchi
Sebastian e Puck guardarono il ragazzo lo maledirono in mille lingue e poi diedero il primo morso al cibo, entrambi andarono a fuoco: Bastian lacrimò per tutto il tempo e Puck si gettò letteralmente con i vestiti addosso sotto la doccia.
-vi prego ditemi che li avete fotografati- mettendosi le mani sulle costole doloranti dal troppo ridere
-abbiamo fatto di meglio dolcezza- dandogli il cellulare
L’ABO ottenne esattamente quello che voleva tutti furono contenti e soddisfatti eccetto Dwight.
-Amber giusto?- sedendoglisi accanto
-oddio no ancora tu cosa c’è le tue sgualdrine sono occupate a fumarsi una canna con la passera?- alzando gli occhi al celo
-non ci credo che tu parli così- ridacchiando
-solo perché sono figa non significa che debba comportarmi da miss perfettinis tutti hanno un lato nascosto e io ho pensato bene di non nasconderlo- controllandosi le unghie
-sagge parole ascolta mi.. dispiace per come mi sono comportato ultimamente è che..-
-la confraternita ti rende un perfetto idiota si a questo ci ero arrivata Dwight- sbuffando
-no a dire la verità la storia è un’altra e.. sei la prima dopo un mio vecchio amico a cui la racconto- girandosi interamente verso di lei
-sai che non mi onori della cosa? Io non ti piaccio ti fa solo piacere che non sia la prima a cascare ai tuoi piedi e tu onestamente non piaci a me, sei stupido, presuntuoso e ti atteggi come una persona che non meriterebbe nemmeno di entrare in un Ashram!- alzandosi -quindi perdonami se non me ne frega un tubo del tuo passato della tua dolce fidanzatina che ti ha scaricato per tuo padre o per il cane che ti ha castrato alla tenera età di due anni perché tu a me non interesserai mai soprattutto per come ti comporti nei riguardi dei miei amici- andandosene alla ricerca dei ragazzi



Scusate l'assenza ma internet qualche volta scassa le palle più di Dwight XD comunque grazie a Baileyzambini90 per aver messo la storia tra le seguite e Vicky_KS per averla messa tra le preferite a presto Red..

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Capitolo 10
*** 9 ***


La mattina dopo  Kurt fu svegliato dagli sbuffi di Sebastian per andare alla ricerca di altra acqua, il lenzuolo su cui aveva dormito era zuppo di sudore e non aveva permesso a Kurt di dormire con lui per evitare ulteriori problemi, Puck semplicemente si rotolava da un punto all’altro del letto alla ricerca di un modo comodo di dormire per il suo povero stomaco messo sotto sforzo dalle enormi quantità di piccante che vi viaggiavano al suo interno.
-buongiorno- sorridendogli
-non hai la minima idea di quanto ti stia invidiando in questo momento- prendendo dei cubetti di ghiaccio
-posso aiutarti in qualche modo?- prendendogli il bicchiere dalle mani
-hai dei suggerimenti?- inarcando un sopracciglio
Kurt prese un cubetto di ghiaccio dal freezer e se lo portò alla bocca tirandosi Sebastian addosso e passando il cubetto intorno alle labbra per tre volte prima di infilarglielo quasi a forza all’interno della bocca e passarlo con la lingua in ogni singolo punto: interno delle labbra, l’incavatura delle guance, il palato, la lingua e poi glielo spinse delicatamente in gola attorcigliando la sua lingua fredda intorno a quella bollente del ragazzo per poi staccarsi con tutta la tranquillità del mondo.
-chiamami se ti viene ancora sete- ammiccandogli
Sebastian ora si trovava combattuto tra la voglia di scoparlo in un letto non suo ancora bagnato fradicio dalla notte precedente con altre tre ragazze in casa o chiudersi in bagno farsi una sega come si deve e mettersi a dormire senza svegliarsi con i problemi della sete.
-omiodio- arricciando le dita dei piedi
Aveva preso la decisione più saggia..
-Puck.. posso chiederti un favore?- accompagnandolo a lezione
-se si tratta di mangiare altra roba piccante giuro che mi taglio la lingua- stringendosi le braccia a petto per camminare più veloce
-no idiota fermati è una cosa seria- bloccandolo per un braccio
-si tratta di Dwight? Ti ha fatto qualcosa?- corrugando la fronte
-no ha provato a parlarmi e a farmi capire che sembra essere interessato a me- roteando gli occhi -però a me lui non interessa-
-non.. Amber sei sicura? Insomma avete entrambi un desiderio di vendetta una brama assurda di scommesse e di vincite che manco il più fissato con il gratta e vinci vi supera e nel profondo siete entrambi dei teneri orsacchiotti bisognosi di coccole cos’altro vi manca per andare finalmente d’accordo?- confuso
-l’intesa, l’eccitazione il desiderio di saltarsi addosso.. io per lui sento solamente un gran desiderio di prenderlo a legnate di smontargli dal corpo quella maledetta testa e vedere se continua a vivere ma non provo il minimo interesse nell’andare a letto con lui- disgustata
-oh Kurt giurava che prima o poi sarebbe arrivato col tempo anche quello prima lui e poi tu- grattandosi la testa sempre più confuso
-mi dispiace deluderlo ma no Puck non provo niente- con un alzata di spalle
Neanche nel profondo di se stessa aveva scovato il desiderio di baciarlo o altro, tutte le volte che chiudeva gli occhi si immaginava scenari apocalittici dove lui moriva agonizzante!
-ok allora di cosa si tratta questo favore?- riportando il braccio intorno al fianco
-ricordi che un punto della lista chiede che uno di voi faccia sesso in biblioteca?- arrossendo violentemente
-tu.. tu.. NO assolutamente no scordatelo non lo farò neanche per tutti i milioni del mondo NO- furioso
-perché? Vorresti dirmi che non ti piaccio nemmeno un po’?- dondolandosi sui talloni
-ascoltami bene, sei davvero una bella persona hai le palle e un animo gentile ma tutto questo non mi farà spuntare quella maledetta lista soltanto perché tu vuoi mettere in chiaro le cose con Dwight- rosso di rabbia -non mi piace partecipare a queste cose soprattutto con una ragazza come te-
-perché sono vergine? Troppo inesperta? Troppo sensibile?- sbuffando una risata -non mi conosci proprio Puck nessuno di voi tre mi ha ancora inquadrata- andandosene per la sua strada
Puck passò tutta la giornata in uno stato di forte stress e ansia.
-Puck che ti succede?- sedendoglisi accanto
-crampi? Ancora da ieri sera?- mettendosi alla sua destra
-Amber si è offerta di fare con me il punto nove di quella fottuta lista- quasi in un sussurro
-tutto qui? Sai che l’avevo già immaginato che te lo venisse a chiedere?- ridacchiando
-perché non me l’hai detto prima? Mi sarei evitato di passare l’intera giornata con l’ansia di averla definita una vergine bisognosa di altari sacrificali!- sbuffando
-la tua fervida fantasia non finirà mai di stupirmi- negando con la testa -ascolta dille che ci stai se portate a termine la cosa le dirai che l’hai fatto come amico se invece si tira indietro prima del previsto le dirai che la capisci e che per voi è meglio così- poggiandogli una mano sulle spalle
-ci sarà quell’unica volta che il mondo ti sorprenderà- sbuffando
-è già successo Puck sta tranquillo- ammiccandogli
Durante la giornata per Puck fu difficile trovare Amber dato che non frequentavano gli stessi corsi e poi era sicuro che lo stesse evitando per il modo in cui l’aveva trattata.
-Amber- sollevato di vederla
Non aspettò neanche che dicesse mezza parola, la prese per il polso e la trascinò lontano dalle sue amiche per parlarle.
-si può sapere che diavolo fai?- scrollandosi dalla sua presa a tenaglia
-ci sto stasera dopo cena fatti trovare li- ammiccandole
Amber restò due secondi come se fosse appena caduta dalle nuvole prima di capire cosa le stava offrendo.
-grazie Puck- parlando al corridoio vuoto
In camera dei ragazzi..
-omiodio ho una maledetta paura del diavolo Kurt!- facendo brevi respiri
-Puck non è la prima volta che vai a letto con una ragazza e di sicuro non sei così pudico da preoccuparti della presenza di me o Sebastian nelle vicinanze o di più persone! Ti ho visto fare sesso in un bagno pubblico con un casino di gente che ti ascoltava e guardava dal buco della serratura!- dandogli una spallata per scuoterlo un po’
-è storia vecchia quella! Mi piace la ragazza non voglio incasinare la cosa portandomela a letto per una stupida lista da bambini!- alzandosi dal letto
-ti piace come persona o ti piace nel senso che già ci hai fatto qualche sega sopra?- corrugando la fronte
-cos no mi piace come persona!! Potrebbe essere la sorella che non ho mai avuto!- disgustato dalla cosa
-Houston abbiamo un problema- girandosi verso il francese
-problema? Qua di quale diavolo di problema state parlando?- guardando i due come in una partita di pin pong
-io e Kurt credevamo che ci saresti stato senza pensarci due volte- vergognandosi del pensiero
-dicevi che il mondo non mi sorprende? Bhe eccotene la prova- imbarazzato
-voi credevate che anche conoscendola e trovandola adorabile avrei fatto una cosa ignobile come scoparmela in biblioteca?- sentendo la rabbia montare
-Puck ti rendi conto che parli di lei come se fosse la tua futura moglie?- alzandosi dal letto
-ok si è vero mi piace ma oh merda odio quando cerchi di farmi ragionare- sbuffando
-prova a non innamorarti di lei dopo questa storia- sedendoglisi in braccio
-ti odio- accoccolandoselo meglio
-vi lascio da soli per le vostre smancerie e vado a prendere della pizza?- alzandosi dal letto
-con doppio formaggio e vedi di non esagerare con quegli stupidi jalapeno- con un tenero broncio
-si signore- ridacchiando
Per quella sera Puck aveva fatto venti flessioni dopo la pizza, una lunga doccia calda per rilassare i nervi tesi e ricevuto due massaggi da Kurt.
-hey- sorridendole
-ciao ragazzi, resterete qui voi due?- mordicchiandosi una pellicina -sapete non sono proprio quello che si definisce un esibizionista-
-non hai idea di quello che possa scatenare la presenza di altre persone mentre fai sesso ma va bene questi sono solo i miei commenti da assatanato- prendendo la polaroid
-facciamo la nostra foto e ci leviamo dai piedi tesoro sta tranquilla- prendendole la mano
-dio Kurt perché non ti piacciono le ragazze?- sbuffando
-era lui la prima scelta?- inarcando un sopracciglio
-veramente lo eravate tutti e tre ma queste sono solo le fantasie malate che una ragazza per bene non rivela ai suoi amici- scostandosi i capelli dal viso
-sai che la cosa mi intriga non lo mai fatto a tre- ghignando
-Bastian tieni a freno le tue perversioni- dandogli una botta sul fianco -scusalo è francese certi limiti non li conosce-
-potreste darci un secondo prima di immortalarci?- indicando il corridoio alla loro destra
-certo tesoro- dandole un bacio sulla guancia
-e così hai fantasticato su di noi.. cosa facevamo per l’esattezza?- prendendole la mano
-te lo mostro se vuoi- tirandoselo contro
-Bastian- bisbigliando -è normale che mi ecciti per del sesso etero?-
-siamo in due- sbattendolo con la schiena sugli scaffali
Per la prima mezz’ora nella biblioteca si sentirono solo i sospiri e i gemiti di entrambe le coppie, poi vi fu il suono di una porta che si chiudeva cigolando e di un paio di scarpe da ginnastica che scricchiolavano sul pavimento.
-fermati- staccandolo da se
-cosa- prendendo fiato
Kurt gli fece segno di stare zitto, le scarpe da ginnastica sul pavimento si sentivano sempre più prepotentemente e si avvicinavano man mano proprio dove v’erano Puck e Amber che non avevano sentito nulla.
-dobbiamo uscircene da qui- rivestendosi
I due rapidi come un ladro in fuga sgusciarono lontano dalla scena del crimine e uscirono dalla porta secondaria, per loro fortuna Dwight era da solo.
-oh Puck- graffiandogli la schiena
-ah oddio- stringendo la presa sui fianchi
Quella foto non fu mai scattata..

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Capitolo 11
*** 10 ***


Da quel momento Puck e Amber facevano coppia fissa e si vedevano tutti i giorni si tenevano mano nella mano e cantavano smielose canzoncine sul loro amore appena sbocciato.. se si trattasse di una favola di principesse ed unicorni funzionerebbe ma no, per loro fortuna non ci furono momenti di imbarazzo certo lui era preso da lei ma cercava di non darlo troppo a vedere e lei che comunque lo notava ogni tanto lo prendeva e lo stritolava in grossi abbracci -non era proprio una cosa sana nemmeno da un punto di vista esterno..
Infatti vi era uno spiacevolissimo punto di vista esterno che non era per niente contento della cosa e che ringhiava ogni volta che li vedeva arrivare nella sala comune o che li vedeva passeggiare insieme nei corridoi della facoltà.
-Dwight sai che diventi fastidioso quando digrigni i denti?- attaccando la foto
Alla fine Kurt l’aveva scattata prima che si mettessero a scopare come ricci entrambi.
-levatela immediatamente da li sopra- stringendo i palmi delle mani a pugno -non è la vostra bacheca delle conquiste-
-sei serio?- indicando le altre foto sulla lavagna
-non è rispettoso nei confronti della ragazza, nelle altre non si vede la loro faccia- prendendone una a caso
-oh certo ma si vedono le tette il che è anche meglio- roteando gli occhi -senti lei ci ha dato il suo consenso sa che è soltanto una foto per la confraternita e non ne farà una tragedia greca quindi rilassati e fatti un po’ di quel brownie alla marjuana che tenete nascosto in qualche cassetto- riprendendosi la foto
-abbiamo dei brownie?? Con dentro la marjuana e non ci dici niente Dwight?- furioso
-taci Kirk- scostandolo lontano da se
-qualcuno è geloso proprio come mi aspettavo che accadesse- bisbigliandolo al ragazzo
-credi che lui si riprenderà da questa storia?- guardando l’amico perso nel suo mondo
-questa è una delle cose che non posso sapere, potrebbe anche finire il tutto in una scazzottata una ragazza in lacrime e qualche orgoglio ferito oppure.. potremmo perderlo come amico- sospirando -non sempre le emozioni umane giocano secondo le regole-
Sebastian gli dette una giocosa fiancata prima di ritornare a fissare la lavagna.
-c’è solo una cosa che mi sfugge- avvicinandosi ai due
-ti prego non dirmi che non sai cos’è un cabaret- inarcando un sopracciglio
Puck dette un meritatissimo scappellotto a Kurt.
-idiota no come faceva Dwight a sapere a che ora saremmo andati in biblioteca?- con la fronte corrugata
Tutti e tre si girarono verso il ragazzo che guardava assorto la finestra in cerca di calma, quando invece nessuno aveva capito che li stava attentamente ascoltando -certo la distanza era troppa e le voci dei ragazzi si accavallavano ma quel poco che gli serviva lo capiva.
-era ora che se ne accorgessero- parlando al vetro
Durante la pausa pranzo i tre andarono diretti nell’unico posto dove sapevano di trovare il ragazzo che stranamente già li aspettava comodamente seduto con le gambe accavallate su di una poltrona nella sala relax del campus.
-troppo tranquillo per i miei gusti- parlando agli altri due -proviamo a prenderlo di sorpresa- ghignando
I tre si diedero un cinque a pugno chiuso da dietro la schiena, un pilino di vendetta per tutta quella faccenda ci stava.
-Dwight i tuoi cagnolini da guardia li hai mandati a fare i loro bisognini? Ti servono delle buste per raccoglierli?- indicando il cestino della spazzatura
-e voi tre avete finito di complottare alle nostre spalle?- incrociando le mani sulle gambe -sono giorni che bisbigliate e vi appartate per preparavi alle nostre prove ho dovuto agire di conseguenza-
-interessante visto che tu stesso vai cercando lealtà dai tuoi cagnolini- accavallando le gambe -non mi sembra una cosa equa-
-ne tantomeno reciproca se vuoi ottenere le cose devi essere tu il primo a renderle possibili- serio e tranquillo
-e di sicuro non è che controllando ogni nostra mossa rendi le cose facili dato che dai a noi tre la possibilità di dubitare sulla tua fiducia e sulle tue vere motivazioni sul perché ci hai voluto nella tua confraternita-
-quella è stata una decisione unanime, vi abbiamo visti appena siete arrivati qui sembravate un muro di cemento proprio quello che ci serve-
-poetico ma poco importano le belle parole se fai le cose di nascosto-
-anche voi, so bene di quanta collaborazione richieda la preparazione di quei punti io stesso l’ho provata con..-
-il tuo ex migliore amico? Un certo Keith DeLorraine?- poggiandosi con la schiena al divanetto
Dwight perse l’uso della parola.
-la prossima volta che cerchi di spiarci o che ti venga la stupida idea di mettere delle telecamere nella nostra stanza sappi che anche noi abbiamo le nostre fonti perciò lasciaci fare la nostra scalata della vergogna e fine della storia- guardandolo dritto negli occhi
-e se ti interessa Amber fatti avanti adesso oppure scordatela come tutte le altre ragazze che ti sei portato a letto dopo la tua ex- aggiungendosi allo sguardo severo del ragazzo
-per inciso lei si è fatta una nuova vita proprio perché a detta di tutti tu eri troppo occupato a guardarti intorno perciò se vuoi evitare lo stesso errore va da uno psicologo di quelli bravi-
E si alzarono tutti e tre in contemporanea lasciandolo li tra i suoi pensieri.
-un muro di cemento proprio come avevo detto- parlando al vuoto
-come siamo teneri- sedendoglisi accanto sul bracciolo
-Amber? Che cosa ci fai qui?- cercando di allontanarsi dalla ragazza
-vi ho seguiti che domande- avvicinandoglisi sempre di più
-senti non so cosa stai cercando di fare ma non è il caso che tu lo faccia per la lista o qualsiasi altra giustificazione ti sia data- balbettando con la voce
-che carino tremi ascoltami bene pulcino prova ad origliare le nostre conversazioni o venirci a spiare ancora mentre io e Puck facciamo sesso e io ti taglio la lingua e la do in pasto ai pinguini- guardandolo mortalmente seria -passi per i miei amici ma come gli ho già detto non sono un esibizionista e non mi piace che la gente mi veda nei miei momenti di intimità perciò comportati bene- puntandogli un dito contro
-credo di aver proprio bisogno di quel brownie- alzandosi di scatto
Nessuno venne a conoscenza di quella seconda chiacchierata e le cose procedettero bene fino alla serata del cabaret.
-odio questo punto della lista- sbuffando infastidito
-aiuterebbe un massaggio?-
-un tiro?- offrendogli una sigaretta
-dilettanti- scostandoli dal ragazzo -vieni con me- prendendolo per mano
-dio benedica le donne- avvicinandosi al francese
-stavolta ti do ragione- soffiandogli in faccia
Kurt dopo anni che conosceva il vizio del ragazzo si era ben abituato a quella usanza, soprattutto dopo averne saputo il significato..
-oddio- artigliandosi al muro quasi staccando l’intonaco
-guarda che potevi anche prendermi per i capelli- leccandosi le labbra
-non sono quel tipo di persona e poi preferisco i fianchi- poggiando una mano sul punto -permetti- tirandole su la maglietta
-lo stai gi ah facendo- guardando in basso
In quel poco tempo in biblioteca Puck aveva avuto modo di conoscere tutti i punti deboli della ragazza, come la morbida e sensibile pelle della pancia dove vi era splendente e appuntito un piercing sull’ombelico.
-potreste usare questo come tema del cabaret il contatto- mordendosi le labbra
-grazie mia musa- leccandola intorno all’ombelico
Quando entrambi ritornarono dagli altri due la sala si era riempita il giusto, non era propriamente un genere preferito da molti ma comunque nascosto da vestiti neri e un basco vi era anche qualcuno a cui era stato severamente imposto di non frequentare i loro stessi posti.
-Dwight?- sedendoglisi vicino -checav non ti avevo detto di non farti vedere in certe circostanze?- abbassando il tono della voce
-si da il caso che a me piaccia il cabaret perciò lasciami divertire almeno una volta tanto- bevendo un sorso d’acqua
La ragazza non gli credette neanche un po’ -non si fidava delle persone che bevevano solo acqua- così sbuffando si allontanò dal ragazzo e andò a mettersi dietro le quinte facendo mostra di un grazioso succhiotto sul fianco proprio come solo Puck sapeva fare.
-merda- parlando al bicchiere vuoto
Stava cercando in tutti i modi di farsi passare la gelosia -aveva quasi consumato un intera teglia di brownie- ma gli bastava veramente poco per far saltare di nuovo i nervi.
-buonasera signori e signore benvenuti alla nostra serata di cabaret questa sera ci delizieranno della loro presenza tre beh lascerò a loro la presentazione- sgusciando dal palco
Non appena salirono sul palco con Kurt vestito da ragazza Dwight per poco non si fece andare l’acqua di traverso.
-sei tu la ragazza!!- urlando sbalordito dal suo posto
Tutti e tre insieme -Dwight?- confusi
-che cavolo ci fa lui qui?- scostandosi i capelli dal viso
-sei tu la ragazza delle foto- correndo a perdifiato sul palco
-di che diavolo stai parlando?- poggiandosi le mani sui fianchi
-riconoscerei quelle tette dovunque sei tu la ragazza che avete usato per le prove ci avete mentito!- furioso
-Dwight hai bevuto per caso? Di che cazzo stai parlando?- sempre più confuso
-di questo- togliendo la parrucca a Kurt -è finta come lo sono anche quelle tette che porta sotto la maglietta!- indicandole
-Dwight è normale non sono una donna- corrugando la fronte
-Dwight stai rovinando lo spettacolo- salendo sul palco -scendi immediatamente da qui o ti rompo la faccia- furiosa
-non stare sempre a difendere il tuo fidanzatino lascialo camminare sulle sue gambe mammina- facendogli il verso
Amber non ci vide più e gli mollò un cazzotto dritto su naso, stava anche per staccargli una grossa ciocca di capelli dalla testa se Sebastian non l’avesse presa di peso e allontanata dal ragazzo.
-sta buona qui o ti incateno al tavolo- incastrando la sedia sotto il tavolino -e tu piantala di darle fastidio non hai cinque anni e si Kurt si è dovuto vestire da donna perciò evita di farne un problema di uscirtene con cazzate simili e tornatene nel tuo buco nero a riflettere sui tuoi problemi con le ragazze- puntandogli un dito contro
-proverò che ho ragione- andandosene indispettito
-ci scusiamo per l’interruzione tutto questo non era previsto prego godetevi il nostro spettacolo- sorridendo al pubblico
Il quale impertinentemente all’avviso del ragazzo si mise ad applaudire con entusiasmo.
-certo che sono fuori-
-Kurt improvvisa fa qualcosa- bisbigliandoglielo
Kurt nel panico si mise a fare qualche mossa alla Marylin Monroe per poi uscirsene mostrando le finte tette incastrate nel reggiseno.
-pitilitilitan poo- alzando una gamba come in posa
Il pubblico continuò ad applaudire e Amber che se la rideva da matti, si scastrò dal suo castigo e fece una foto ai tre con la fantomatica polaroid.
-bravi biiis- mettendosi le mani a coppa sulla bocca
La foto mostrava solamente Kurt con delle tette finte e due ragazzi che gliele fissavano, non diceva assolutamente nulla ma scatenò un sacco di risate quando i ragazzi la videro appesa alla lavagna.
-sono fenomenali non trovi Dwight?- dandogli una gomitata
Il ragazzo sbuffò semplicemente, quei tre non l’avrebbero passata liscia su quella storia sapeva di avere ragione e l’avrebbe dimostrato a tutti.

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Capitolo 12
*** 11. ***


Dal giorno della scoperta Dwight non aveva chiuso occhio, analizzava in continuazione le foto dove compariva la stessa ragazza con la stessa forma di tette, bevendo caffè, masturbandosi per aiutare la concentrazione e facendo moltissime docce perché lo aiutava a riflettere.
Anche se tutto questo sbattimento non lo portava da nessuna parte..
-dite che avrà finito di spremere i suoi poveri neuroni come limoni?- bevendo un sorso d’acqua
-credo che la storia andrà avanti ancora per molto- dando un grosso morso al suo panino
Stranamente per i tre da quando avevano fatto quella prova con il piccante non potevano più farne a meno di metterlo in qualunque cibo mangiassero -Kurt vi era già abituato ma si era unito con piacere-, erano conosciuti come i tizi fighi con la bottiglietta di Cholula -non molto originale ma a loro non importava.
-allora ragazzi idee per la lista?- sedendosi accanto ai tre
-c’è una gara clandestina di moto non molto lontana dal campus basta iscriversi mandando una foto della propria moto e aspettare che ti mandino un messaggio con il luogo dell’incontro-
-ee voi tre ci sapete andare su di una moto?- inarcando un sopracciglio
-Kurt lavorava nell’officina del padre quindi le sa aggiustare-
-Puck lo sai che sono due cose completamente diverse?-
-non dovrebbe essere che una volta conosciuto l’oggetto già sai usarlo?-
-no però ho un idea- ghignando
Quello che i ragazzi non sapevano e che nessun social poteva svelargli era che Amber aveva un insana passione per le moto il suo motto era che più rumore facevano più erano perfette.
-tu sai andare sulle moto?- confuso -ma.. come.. quando?-
-mio fratello maggiore truccava moto per divertimento per poter uscire con i suoi amici dato che ero la piccola della famiglia e mi lasciavano sempre a lui i nostri genitori me ne sono appassionata come niente- con un alzata di spalle
-va bene è interessante ma come pensi di partecipare alla gara e soprattutto come pensi di farci superare il punto della lista?- tempestandola come un fiume in piena
-stasera vedrai- dandogli un bacio sulla guancia
Quella sera stessa i tre ricevettero un messaggio con il luogo dell’incontro, una strada tutta fossi e dossi che la poteva attraversare solamente un carro armato, era inagibile da mesi ma non vi era alcun divieto di attraversarla in quanto gli operai stavano ristrutturando una zona di Park Avenue o il sindaco sa cosa.
-dove diavolo è la tua ragazza Puck se non arriva dovremo salire noi su uno di quei trabiccoli su ruote-
-non è la mia ragazza Kurt non ancora- sbuffando
Poi un rombo in lontananza.
-oh mio dio- spalancando la bocca
-è lei?- corrugando la fronte
-ciao ragazzi come butta?- togliendosi il casco
-wo che cazz dove che è successo?- balbettando come un idiota
-shh Puck o mi farai saltare la copertura- dandogli una botta sul braccio -se può farlo Kurt perché non io e poi è fantastico indossare un cazzo finto- ghignando
Mentre scendeva dalla moto i tre poterono vedere che aveva incastrato il seno dentro una grossa fascia larga, i capelli sotto una parrucca presa da un qualche bagaglino per maschere di Halloween e spuntava leggermente dalla tuta da meccanico la forma di un pene in semi erezione.
-tesoro sai che potrei anche scoparti seduta stante?- ghignando
-concordo con lui- rialzando lo sguardo
-ragazzi giù le mani lei è mia- ringhiando
Amber se la rise di quella scenetta perché sapeva che stavano scherzando, così li abbracciò stretti e risalì sulla sua moto.
-allora è lui quello che farà la gara per voi?- indicando il ragazzo
-si siamo il suo team nel caso dovesse esserci qualche perdita- cacciando dalla tasca dei cacciaviti e una chiave inglese
Un buon meccanico come Kurt si portava sempre dietro gli attrezzi -era la loro salvezza quando ogni misera volta capitava che la macchina di uno dei due andava in panne.
-va bene chi primo arriva alla fine della strada e ritorna senza cadere dalla moto vince 500 dollari- mostrando il rotolo di soldi
-ne aggiungo 300 su di lui- dandogli rotolo
-Dwight?- confuso -che cavolo ci fai qui?-
-guardo il vostro amico sfracellarsi al suolo e dare il cambio a uno di voi tre- ghignando
-va bene scendi- prendendola per la spalla -fottiti a muovere a dare il via tu- mettendosi il casco  
-Kurt ma che fai?- urlando da sopra il motore
-VIA- urlando
Entrambe le moto schizzarono come razzi, Kurt non era stato propriamente leale con i suoi amici.. più di un giro su qualcuna delle moto che aveva riparato l’aveva fatto, dopo una quindicina di cadute aveva imparato come starci in equilibrio prima di restituirle al loro proprietario senza la supervisione di suo padre.
-porca miseriaccia nera!!!- sbarrando gli occhi
-voi lo sapevate?- guardando stranita i due
Insieme -assolutamente no- sorpresi quanto lei
-merdamerdamerda merda!!!- dandosi penose botte in testa -ma perché niente va secondi i miei piani!!-
Tutti e tre insieme -perché sei un idiota Dwight-
-e le tue idee fanno schifo basta guardare quell’insulsa lista che hai creato a posta per noi- sbuffando
Quando Kurt ritornò con una perfetta impennata dai ragazzi Dwight se n’era già andato.
-omiodio Kurt sei stato fantastico!!!- abbracciandolo a tipo piovra
-e non ci hai detto niente? Stasera che torniamo in camera ti concio per le feste- dandogli un pizzico
-i nostri soldi grazie- allungando la mano
Il tipo con un alzata di spalle diede i soldi al gruppetto e se ne tornò sulla sua moto per la sua strada.
-andiamo a mangiare qualcosa di buono?- sventolando i rotoli di soldi
-perché non li investiamo in qualche giochino erotico?- ghignando
-Bastian non ha tutti i torti sai?- sbottonandosi la tuta
-wo Amber tesoro non vorrai mica spo eri già vestita???- notando i vestiti della ragazza
-certo che cosa ti credevi?- piegando ben bene la tuta
-niente è che.. Kurt sotto quella roba non ha mai portato niente se non l’intimo chiedi a Bastian- indicandolo con la testa
-lo so che non va niente sotto ma mi sentivo troppo nuda così ho provato un alternativa- con un alzata di spalle
Dopotutto la ragazza indossava solamente dei leggins che facevano da seconda pelle e una canotta larga da ragazzo che copriva la fasciatura.
-vedo che non hai lasciato niente al caso- dandogli la sua giacca
-uff ma come fate voi ragazzi a non sentire freddo con le spalle scoperte?- infilandosi la giacca del ragazzo
-segreti dei ragazzi- ammiccandole
I soldi alla fine non li usarono, li misero su di una carta di credito per le emergenze -dopotutto si trattava sempre di 800 dollari non erano decisamente pochi date le loro finanze.
-allora quanti ve ne mancano adesso?- bevendo un sorso di birra
-nove ma sono sempre troppi per mettere fine a tutta questa faccenda e inoltre anche se ci abbiamo messo soltanto cinque giorni non ce la faremo mai in una settimana- giochicchiando con la cannuccia del suo drink
-perché voi ragazzi non siete multitasking come me o come la maggior parte delle donne sul pianeta- finendo la birra
-suggerimenti miss riesco a fare venti cose contemporaneamente?- lasciando perdere il drink
-invece di fare una cosa al giorno provate a farne più di una magari due o se vi riesce tre così arriverete per domenica che la mattina finite la vostra lista e la sera potrete organizzare la vostra festa-
-la tua ragazza non ha tutti i torti Puck- ammiccandole
-è così che sono conosciuta adesso?- inarcando un sopracciglio -sapete che c’è mi piace non sono mai stata la ragazza di uno tonto come lui- poggiandosi sul braccio del ragazzo
Puck per dispetto le tolse il braccio da sotto la testa e la fece sbattere contro la ciotola di patatine spargendole nei suoi capelli e per terra.
-appunto come dicevo- togliendosi le patatine da testa
-vieni qui ti do una mano- aiutandola
-però questo tonto ci tiene molto a te- ritornando al suo drink
-vero è per questo che mi piace la cosa- sorridendo da sotto la cascata di capelli
-va bene e sentiamo come dovremmo organizzarci per finirli tutti quanti entro domenica?- prendendo carta e penna
Kurt era sempre pronto e preparato ad ogni evenienza.
-ok ai Puck quella è una ciocca dei miei capelli!- massaggiandosi la testa
-scusa ma si era incastrata- mostrandogliela
-tanto i capelli sono comunque da lavare- tirandosi su -ok fatemela rivedere un ultima volta per organizzarmi- scostando la birra dal suo gomito
I ragazzi se la portavano sempre dietro per depennare ciò che avevano fatto.
-merda dimenticavamo la foto!- accorgendosi solo ora della polaroid dalla sua tasca
-ci sono qui fuori due harley basterà chiedere ai proprietari di farci una foto con loro e il gioco è fatto sono più truccate di quella con cui ha gareggiato Kurt ma non tanto diverse- con un gesto della mano
-Puck se non la sposi tu lo faccio io- saltellando sulla sedia dall’emozione
-metti un freno ai tuoi cavalli tesoro o ti attacco col sedere alla tazza del cesso- guardandolo storto
Amber semplicemente prese entrambi per le orecchie e li fece concentrare sulla lista.
-concentrate i vostri neuroni ragazzi- leggendo attentamente la lista
Passarono l’intera serata ad organizzare i loro compiti e con molti taglia e cuci arrivarono alla conclusione di una lista realizzabile anche ad occhi chiusi.
-tutto chiaro ragazzi?- finendosi il drink di Kurt
-speriamo solo di riuscirci- guardando la nuova copia della lista
Ne erano terrorizzati delle macchinazioni che la ragazza era riuscita a creare in sole due ore!!
-hey ma quella moto è diversa da quella con cui vi ho visto gareggiare- vedendo la foto
-Dwight sul serio ti aggrappi a queste cose inutili? E la ragazza nella foto sono io la prossima cosa sarà che le spogliarelliste in realtà sono degli uomini travestiti? Fatti un sonnellino di tredici ore e poi una lunga corsa per tutto il campus così chissà che forse la smetterai di assillarci con queste scemenze- attaccando la foto alla lavagna

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Capitolo 13
*** 12 ***


La lezione più noiosa di tutto il campus fu difficile da trovare, ognuno aveva la sua opinione e non tutti gli studenti concordavano sulla stessa idea -c’era da aspettarselo in un università di più di mille studenti- alla fine presero due piccioni con una fava precipitandosi nell’aula dove v’era lezione di una sexy professoressa di storia della filosofia e psicologia applicata -era una palla solamente il nome- il corso era frequentato da pochissimi ragazzi e tutte donne.
-ok la musica ce l’avete i passi li sapete dovete solamente darvi un pizzico sul sedere per entrare fare le vostre mosse e mettere fine a quegli stupidi punti oltre che alla lezione-
-Amber un flash mob almeno da quanto ho letto richiede la presenza di almeno un folto gruppo di persone non tre emeriti cretini che danzano sulle note di Shakira!- sbuffando
-e chi ti dice che non parteciperanno anche gli studenti presenti al corso?- ghignando -ora su muovetevi più tempo perdete a preoccuparvi e meno tempo avrete per mettere la parola fine su questa stupida storia da bambini!- spingendoli dentro l’aula
La lezione non era ancora cominciata, la professoressa era fuori al telefono e gli studenti chiacchieravano tra di loro o si copiavano gli appunti delle lezioni precedenti.
-salve ragazzi- ghignando
-co ma che non è possibile!! Hai deciso di diventare la nostra ombra Dwight?- lasciando perdere lo stereo
-poi dite che sono io che dico idiozie seguo da sempre questo corso- mostrandogli gli appunti con la sua orrenda calligrafia
-interessante- atono -scusaci- prendendo gli altri due per il braccio
-io con lui presente non mi metto a ballare nemmeno il tip tap!!- sbuffando
-stavolta non ha programmato niente segue davvero la lezione- aggiungendosi allo sbuffo
-ragazzi a quest’or avreste già dovuto mettervi a ballare che cavolo succede?- entrando in aula
-succede che c’è quell’idiota- indirizzandole la faccia verso il ragazzo
-segue questo corso? Lui? Questa si che è una barzelletta migliore del cammello a tre gobbe!!- trattenendosi dal ridere
-molto bene studenti cominciamo la lezione- chiudendo la porta antincendio -sedetevi prego- accomodandosi sulla cattedra
-wo la donna ci va leggera sul vestirsi- notando le lunghe gambe
-credo di aver capito il perché quell’idiota segue questo corso- sedendosi
La lezione per i ragazzi stranamente non fu affatto noiosa, la donna sapeva spiegarsi e farsi capire perfettamente -Amber prese addirittura appunti- solo che a lezione finita i tre erano ancora con uno stereo in mano e senza punto della lista spuntato.
-ci vediamo ragazzi- ammiccandogli
Amber era già pronta a scagliarsi contro il ragazzo per togliergli dalla faccia quell’aria da spaccone.
-buona ci vendicheremo anche di questa- trattenendola
Alla fine una soluzione la trovarono: crearono un flash mob proprio sul tetto del campus disturbando tutte le lezioni dopotutto si trattava dell’Harlem Shake nessuno poteva tirarsi indietro..
-bonsoir- avvicinandosi fluidamente al ragazzo
-bonsoir madamoiselle- sorridendole gentile
Non si erano accorti che alcuni professori si erano aggiunti al divertimento, come la donna che parlava un perfetto francese.
-che magnifico accento! Se i miei studenti parlassero così non avrei più un lavoro- bevendo un sorso di punch
-sono francese di nascita- con un alzata di spalle
-si mi è stato detto- giocando con il girocollo di perle
Sebastian era molto conosciuto per le sue instancabili ripetizioni di francese, cercava solamente un modo per farsi un suo gruzzoletto di soldi per tenerli da parte per le emergenze prima degli 800 dollari che avevano vinto alla gara clandestina e.. così la donna era venuta a sapere della sua esistenza, era quasi un semestre che cercava di parlare a tu per tu con una persona che conosceva perfettamente il francese quanto lei.
Solo che non immaginava che fosse così bello..
-em.. signorina perché mi ha portato nella tromba delle scale?-
Sebastian non era stupido ci era arrivato, aveva visto la donna toccargli il braccio con troppa sensualità per i suoi gusti, aveva i brividi di disgusto per i suoi gesti provocatori stava seriamente pensando di gettarsi giù dal tetto, aveva sperato che scendendo le scale avrebbe incontrato qualche amico e se la sarebbe tolta di torno e invece no era bloccato con lei che non smetteva un secondo di umettarsi le labbra.
-c’era troppo chiasso li fuori qui è molto più tranquillo no?- portando la mano sul braccio del ragazzo
‘oddio ti prego fa che soffra di narcolessia fa che ci sia un terremoto scala quattro fa che un gruppo di ragazzini rotoli giù per le scale fa che un fantasma si impossessi di me e mi faccia fluttuare ti prego qualsiasi cosa’ parlando tra se e se
Purtroppo per lui niente di sconvolgente sembrava volesse accadere, la festa proseguiva e nessuno faceva caso a due persone che parlavano fitto appartate nella tromba delle scale del dormitorio delle ragazze.
-allorz- avvicinandoglisi di più
-madamoiselle- facendo un respiro profondo
‘se proprio devo tanto vale che chiuda gli occhi’ chiudendoli di scatto
Quando le loro labbra si avvicinarono Sebastian ebbe il desiderio di vomitare di gettare i suoi attributi in un tritarifiuti e di bere un litro di acido, sperava solamente che non ci infilasse la lingua.
-oh scusate interrompo qualcosa?- affiancandosi ai due
-Kurt- contento di vederlo
-a dire a verità si io e il tuo amico stavamo parlando- riacquistando serietà
-madame excuse moï mais mes ami il ne pas disponible pour le vôtre plaisir sexuel- lanciandole una mezza smorfia
-oh a quanto pare non era l’unico con una buona pronuncia- sorpresa
-studio francese da quando ho imparato a camminare- urlando dalla fine delle scale
-mi dispiace- camminandogli vicino
-tranquillo non hai nulla di cui scusarti l’importante è che vi ho scattato quella maledetta foto- mostrandogliela -così abbiamo risolto tutto-  
-Kurt lo so che vorresti tirarmi un cazzotto per essermi trovato immerso in questa cosa perciò fallo uno schiaffo un calcio quello che vuoi poi vedrò di farmi perdonare come si deve- prendendogli la mano
-Bastian io e te non stiamo insieme non siamo una coppia quindi non ho nulla di cui essere geloso o dispiaciuto anche se si tratta di una cougar- lasciando la mano nella sua
-allora perché ultimamente sento sempre il bisogno di passare così tanto tempo con te?- carezzandogli il dorso della mano
-questa non è una novità l’hai sempre voluto- sorridendogli -sia con che senza il sesso-
-stavolta è diverso Kurt.. quando vedo il tuo volto nell’altro letto in mezzo alla stanza penso solamente che lo vorrei accanto al mio solo per poter guardare ogni singola sfaccettatura dalle tua faccia dalle lentiggini fino alle iridi dei tuoi occhi passando per le labbra- sospirando
-quando hai iniziato a realizzare questi pensieri?- fermandosi
-da un po’.. non lo so di preciso da quando forse stavano già maturando dentro di me e solo adesso hanno deciso di uscire fuori- con un alzata di spalle
-che scemo- dandogli una fiancata -andiamo ho fame è tutto il pomeriggio che ballo quello stupido Harlem Shake- riprendendo a camminare
Puck che li aveva visti dal tetto insieme ad Amber sentiva che l’amicizia con benefici era finalmente agli sgoccioli!!
-sono contento per loro finalmente la smetteranno di negare quello che provano da mesi- bevendo punch
-come sei dolce- baciandolo -sai dovremmo cominciare anche noi a fare così- leccandosi le labbra
-intendi che dovremmo stare insieme senza essere una coppia?- corrugando la fronte -per me va bene a patto però che non ti veda a letto o che gli fai un pompino a Dwight- serio
-certe volte sei davvero tonto- tirandolo contro di se
Intanto sul tetto la festa ancora continuava, avevano iniziato dopo pranzo a mettere a tutto volume quell’insulsa canzone ballandola prima solamente loro quattro, gli studenti attirati dalla musica si erano aggiunti poi fino ad arrivare alle dieci di sera ad una festa non programmata con birra piovuta dal celo, un dj e pizza a volontà -nessuno aveva idea di chi avesse pagato il conto del corriere.
-ecco qui le due prove- attaccandole alla lavagna
-ragazzi devo ammettere che se farete una festa come quella che avete fatto ieri sera state certi che inviterò anche la first Lady a partecipare!!- bevendo il caffè
Non poteva che sentirsi gasato della cosa: aveva conosciuto un infinità di ragazze carine, limonato con qualcuna e fatto sesso con qualcun’altra senza preoccuparsi di Puck e Amber che giocavano a chi infilava più a fondo la lingua giù per la gola dell’altro.
-hey Bastian una cosa come hai fatto a rimorchiare la prof di francese? Quella donna è talmente fredda e seria!- avvicinandosi al ragazzo
-è venuta lei da me le piacciono i tipi che parlano bene francese- con una alzata di spalle
Odiava quando i ragazzi si vantavano delle loro conquiste o si complimentavano con gli amici dei loro successi, nemmeno lui lo faceva con Kurt quando usciva con qualche bel ragazzo!! Ed era una di quelle cose che avrebbe piacevolmente voluto evitare per colpa di quella stupida lista!!
-grazie Bas- ammiccandogli
Sebastian lo ignorò completamente.
-bene noi andiamo Amber ci aspetta- avviandosi verso l’uscita
-un momento ragazzi- alzandosi dal divanetto
I tre iniziarono a pensare al peggio.
-perché non la fate entrare qui? Ormai è un membro effettivo della confraternita, passa molto tempo con voi o con me e vi sta aiutando nella lista o sbaglio?-
I tre lo guardarono come se avesse detto che c’è vita su Giove.
-sei sicuro? Non è che hai ancora i postumi da ieri sera?- corrugando la fronte
-e da quando fate entrare ragazze nella confraternita?- poggiandosi le mani sui fianchi
-già Dwight capisco che la ragazza ti piaccia ma lei sta con Puck perciò che cosa ti passa in quella zucca?- avvicinandosi all’amico
-si è una tosta ma qui non c’è posto per lei- aggiungendosi all’altro
Dwight in poco tempo si ritrovò accerchiato dai ragazzi della confraternita che cercavano risposte sulla sua pensata idiota.
Tutti e tre insieme -noi andiamo a presto- filandosela

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Capitolo 14
*** 13. ***


Per quel tris di prove i ragazzi dormirono veramente poco, mangiarono altrettanto poco e annullarono l’esistenza del sesso dalla loro vita, erano davvero troppo preoccupati di non riuscire a farcela.
-tesoro coraggio so che potete riuscirci- avvolgendogli un braccio intorno alle spalle
-la fai facile tu che devi solamente organizzare e starci a guardare- sbuffando
Erano diventati anche parecchio incazzosi, Kurt e Sebastian che già conoscevano le loro reazioni si vedevano solamente una volta al giorno per limitare i danni alla loro relazione.
-vado a farmi un sonnellino- alzandosi -scusa non c’entri tu è che non ragiono quando sono nervoso ed è meglio che limitiamo gli incontri almeno fino a quando queste tre prove non saranno passate- avviandosi verso la sua stanza
-ti voglio bene tesoro- urlandogli dietro
Puck gli rispose semplicemente con un mezzo sorriso prima di filarsene verso il dormitorio.
-poveri i miei adorati piccoli- guardando adorante e dispiaciuta il suo ragazzo
-hai adottato dei cuccioli Amber?- sedendosi al posto del ragazzo
-Dwight se tra tre secondi non fili via sulle tue gambe ti ci spedisco io nella tua confraternita con i miei adorati piedi taglia 40- dardeggiando fiamme dagli occhi
-oh abbiamo la stessa misura di piede- ignorando la frecciatina
-Dwight- urlando un ringhio
-ok vado- alzandosi di scatto
E pensare che era venuto ad offrirle il posto nella confraternita con tutti gli onori, aveva sudato 7 camicie per farla entrare dopo aver intelligentemente spiegato agli altri membri perché far entrare una ragazza aiutasse la stima oltre che il morale della confraternita -si era inventato un sacco di balle psicofilosofiche per metterli una volta per tutte a tacere!
-pace finalmente- sospirando
Non lo sopportava ne se gli parlava o se la guardava e peggio gli faceva saltare i nervi come niente semplicemente respirando! Lo odiava con tutta se stessa per quello che stava facendo passare ai suoi amici e al suo ragazzo, non era giusto si era documentata nessuna confraternita faceva più certe idiozie dagli anni 70!!
-tradizionalisti un cavolo- sbuffando
Le era anche passato il desiderio di bersi in santa pace il suo milk-shake al mango!
-quattro dollari sprecati- gettandolo nella pattumiera
Per quel pomeriggio i ragazzi erano riusciti a trovare il posto perfetto -un gruppo di pazzi che faceva prove di resistenza ogni giorno- dalle parti del fiume Hudson, lungo quello stesso fiume si sarebbero fatti una bella nuotata dopo aver staccato il collegamento con la corda elastica per poi issarsi su di una piattaforma galleggiante e simulare una lotta quasi alla foce del fiume, era tutto perfetto gli bastava semplicemente non vomitare dalla paura o peggio svenire dall’ansia.
-ok ragazzi le regole ve le ho spiegate se sentite che vi gira la testa o state per vomitare basta che date uno strattone alla corda e vi tireranno su- indicando i due ragazzi corpulenti
-coraggio ce la potete fare- cercando di infondergli coraggio
Non servì a niente erano ancora più tesi di prima, il ponte da cui si tuffavano non era molto alto rispetto al fiume però guardarlo da una corda elastica che ti sballonzola come uno yo-yo cambiava ogni prospettiva.
-buona fortuna ragazzi- dandogli una pacca sulla spalla
I tre presero un respiro profondo si sistemarono ben bene il casco sulla testa, controllarono che la corda fosse ben legata e poi come nuotatrici sincronizzate insieme agli altri si tuffarono, fu tragico..
Kurt -oddiosantissimoooooooo-
Sebastian -stopervomitareeeeeeee-
Puck -mamminaaaaaaaaaaaaa-
Tre urli che si unirono a quelli degli altri di gioia e felicità, Amber rischiò quasi di farsela addosso dal troppo ridere.
-ragazzi l’ho fatta potete smetterla di urlare come mammolette- urlando da sopra il ponte
-e tu come oh oddioo come ci raggiungi?- cercando di non farsi andare lo stomaco in gola
-volando idiota muovetevi ci vediamo giù- mettendosi la polaroid al collo
Guardandosi l’un l’altro, con la grossa sensazione di vederci doppio, in un secondo si slacciarono dalla corda mollarono il casco in un punto imprecisato alle loro spalle e si tuffarono come veri professionisti nel fiume, per loro fortuna erano nella parte profonda se si fossero tuffati 30 metri più su sarebbero finiti sfracellati come tanti pezzi di cocomero caduti dal quinto piano di una rampa di scale per la prova della forza di gravità di un compito di scienze!
-che idioti- arrotolando le corde vuote
Nuotare in un fiume che ti trascinava verso il senso opposto non era decisamente una passeggiata Kurt dopo dieci minuti già si sentiva stanco e infreddolito con un irresistibile voglia di andare a casa e mettersi a dormire per il resto della sua vita.
-coraggio Kurt nuota non ti fermare- urlando dal megafono -nuotate come se alla fine del fiume ci fosse una grossa vasca di gelato e burro d’arachidi a quintali- seguendoli a piedi
I tre fecero un respiro profondo e con più forza, più vigore e i continui incitamenti da parte di Amber nel pensare a ogni cosa più buona che loro desideravano riuscirono ad arrivare alla maledetta piattaforma che la ragazza aveva già montato -trovarla su ebay e pagarla una sciocchezza era stato l’unico problema.
-ok cosa cazzo dobbiamo fare adesso?- togliendosi l’acqua dagli occhi
-combattere idioti tra voi tre- lanciandogli dei bastoni ricoperti di gommapiuma -il primo che cade se ne va a casa e quello che resta in piedi vince una bella cioccolata calda che lo aspetta nella mia macchina- indicando la decapottabile con la testa
-dobbiamo farlo per forza? Sono stanco infreddolito e credo con qualche merda che mi cola tra le scapole e nei capelli- sbuffando
-combatti o resterai per sempre il ragazzo più fifone che io abbia mai conosciuto- urlando a pieni polmoni dal megafono
Quello e la scossa da parte di Puck col suo bastone lo fecero riprendere e mettersi in posa per la loro ridicola lotta.
-ok ragazzi come quando eravamo piccoli e giocavamo nel mio giardino- mettendosi al centro dei due
-chissà perché ma ero sempre io quello che perdeva per le tue mosse sleali- tirandogli una grossa bastonata
Sebastian barcollò un po’ ma riuscì a ritrovare l’equilibrio subito.
-tutto qui quello che sai fare Kurtie?- ghignando
Per la prima ora e mezza si impegnarono molto nello schivare, non cadere come idioti e cercare di dare al loro avversario degli scossoni più forti che lo facessero cadere in acqua -erano parecchio allenati tutti e tre- quando erano piccoli giocavano spessissimo nel giardino di casa Smythe a fare la lotta, Sebastian doveva sempre trovare un gioco che facesse piacere a tutti e tre ma dimenticava sempre che Kurt avendo un fratellastro certe cose le faceva tutti giorni anche prima di dichiararsi apertamente gay con tutta la famiglia, matrigna e fratellastro compresi.
-vogliamo seriamente continuare per tutta la giornata?- schivando altri colpi
-sei tu quello che non vuole cedere è mezz’ora che cerco di lanciarti segnali così cadi ed entri in macchina a riscaldarti- sbuffando
-perdonami Puck se c’è parecchia acqua sulla mia faccia, merda del fiume e vento- continuando a schivare i suoi colpi
-ok ora te lo dico chiaro e tondo cadi da questa maledetta piattaforma- spingendolo definitivamente in acqua
-mossa sleale tesoro ma vai così- urlando dal megafono
Kurt nuotando e sputando acqua accettò con immensa gratitudine la coperta che gli offrì la ragazza e pulendosi la faccia con qualche fazzoletto si infilò in macchina a scaldarsi dal freddo dell’acqua.
-perché l’hai fatto?- schivando le sue mosse
-sappiamo entrambi che non ti è mai piaciuto fare queste cose con Kurt e ora che è il tuo ragazzo anche meno- spostandosi rapido da destra a sinistra
-non c’entra Puck questo serviva per dargli una rivincita morale su quei pezzi di merda della confraternita hai idea di cosa avrebbero pensato se fosse stato lui a vincere?- sputando acqua che gli colava dalla faccia -che schifo-
-questa cosa fa schifo a tutti e tre se finiamo che cadiamo entrambi nessuno vince e tutti sono contenti-
-Puck quante lezioni di quella stupida professoressina di psicologia applicata stai seguendo?- inarcando un sopracciglio
-qualcuna- con un alzata di spalle
-beh ti sbagli di grosso- facendolo finalmente cadere
Amber in due secondi scattò la foto e corse a recuperare le coperte e la cioccolata corretta con del whiskey -conosceva bene i gusti di ognuno di loro.
-bene e anche questa è fatta- mostrandogli le foto
Erano tutti e tre avvolti nelle coperte come dei burritos che cercavano di non farsi venire qualche malanno guardando le foto con gli occhi mezzi chiusi per lo sforzo e la stanchezza.
-va bene non mi importa come sono uscite coraggio andiamo a casa ho bisogno di una doccia calda e del mio letto- sistemandosi meglio nella coperta
-vi bacerei subito se non fosse che siete sporchi di fango e altra robaccia del fiume- inserendo la chiave nel quadro
Tutti e tre -muoviti Amber- ringhiando
La ragazza ridacchiando mise in moto e chiudendo il tettuccio corse di filata a prendersi cura dei suoi tre cuccioli: Kurt e Sebastian si fecero una doccia insieme -bollente- per la prima volta senza coinvolgervi il sesso, Puck in camera della ragazza poco gli importava che ce ne fossero altre due che stavano studiando -primissima volta che accadeva una cosa simile-, una volta a letto dormirono fino al pomeriggio del giorno dopo caldi e riposati.
-non riesco a crederci- guardando le foto
Amber le aveva scattate alla perfezione.
-e non vi siete nemmeno rotti l’osso del collo o presi qualche decimo di febbre!- sempre più sorpreso
-credevi davvero che facessimo cose del genere per la prima volta? Non hai la minima idea di quello che facevamo al liceo Dwight- attaccando le foto
-allora c’è solo un modo per scoprirlo- avvicinandosi al trio -stasera verrete ad una delle nostre riunioni alle 9 siate puntuali- ghignando
Nella sala relax..
-merda ma che cavolo mi dice la testa?- sbuffando
-andiamo Kurt ci chiederanno solamente cose stupide del liceo non pensare che se ne usciranno col farci bere e farci confessare tutto- sedendoglisi accanto
-invece è qui che ti sbagli Bastian faranno esattamente quello che hai detto- accoccolandosi nell’angolo del divano
-portiamoci Amber con noi dopotutto hanno detto che fa parte della confraternita no?-
-si certo così voi due passerete la serata a limonare in qualche angolo e io e Sebastian dovremo schivare le loro domande- facendo sbucare la testa dal suo bozzolo
-che succede pulcino?- avvicinandosi preoccupata
-diteglielo voi io resterò qui a nascondermi fino a stasera- ritornando nel suo bozzolo
I tre passarono tutto il pomeriggio a cercare di convincere il cucciolo che non era poi così una cattiva idea parlare un po’ del loro passato a patto che a qualsiasi domanda spinosa avrebbero dovuto avere la prontezza di schivarla con sarcasmo..
-benarrivati- facendoli accomodare
-dio santo non siamo in una setta religiosa dateci un taglio con questa serietà del cazzo- sedendosi scompostamente al suo solito posto
Per sciogliersi avevano bevuto un paio di shot prima di andare, a Kurt davano quell’incredibile carica di fottere il mondo, Sebastian avrebbe potuto fargli un pompino anche davanti a tutti i presenti per come si comportava in quelle occasioni.
-allora cosa volete sapere?- accavallando le gambe
-che domanda idiota Kurt tutto sin dai primi passi- ghignando
-come desidera sua signoria- ghignando in risposta

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Capitolo 15
*** 14 ***


Purtroppo o forse per fortuna le altre prove non poterono più incastrarle come avevano fatto per quelle tre, certo potevano sempre dividerle tra mattina pomeriggio e sera ma non metterle tutte e tre contemporaneamente almeno a detta dell’organizzatrice della loro carneficina -non gli era per niente piaciuto la odiavano e allo stesso tempo la amavano perché aveva dato un netto taglio ai loro problemi.
-allora com’è andata?- porgendogli dei caffè fumanti
-tutto bene abbiamo riso ci siamo fatti le treccine e poi abbiamo provato una maschera al mirtillo e mango-
-mh la voglio provare- bevendo un sorso del cappuccino -me ne date la ricetta?- ridacchiando
Puck in risposta le dette una pacca sul sedere.
-vi voglio bene ci vediamo più tardi per la pausa pranzo- ammiccandogli
-voi dite che se la sono bevuta? Gli abbiamo raccontato molto più di quello che abbiamo veramente fatto al liceo- bevendo un sorso di caffè
-loro volevano i dettagli e noi li abbiamo accontentati credi che si sarebbero soffermati sul pessimo rapporto con mio padre perché ha abbandonato me e mia madre per andare dietro a qualche ragazzetta? O del fatto che hai un fratellastro? O di Sebastian e del suo inesistente rapporto con i suoi genitori?- indicandosi tutti e tre
-Puck ha ragione Kurt loro volevano solamente fare quello che ogni ragazzino in età preadolescenziale fa vantarsi e spararsi di seghe davanti ad un porno, perché credi che nella nostra lista ci siano così tanti riferimenti al sesso?-
-a questo ci ero arrivato Bastian ma.. non lo so mi sembra di aver descritto una versione più fica e da fumetto di me stesso- con un alzata di spalle
-ci farai l’abitudine tutti lo fanno a volte anche chi non va quotidianamente in un sito per incontri- dandogli un bacio sulla nuca
Kurt gli diede una fiancata ridendo, prima che Sebastian lo trascinasse allo Scandal, cercava ragazzi con cui parlare della sua omosessualità in chat anonime vantandosi di essere un prestigiatore o il figlio di un agente segreto della CIA, anche se erano appunto cose che solo gli adolescenti fanno non i ragazzi che frequentano il college!
-ci vediamo più tardi per andare allo zoo?- finendo il caffè
-si Kurtino se arriviamo in orario ci daranno anche un palloncino e un peluches a forma di leone- sbuffando
Kurt in risposta gli diede una pacca sul torace prima di filare a lezione, avevano pensato che dormire in una gabbia con degli animali non fosse così tanto male come dimostravano i film o Charlie Chaplin.. se gli animali dormivano e anche loro nessuno si sarebbe ritrovato con la gola squarciata o con qualche arto in meno.
-sapete che non ero mai stata allo zoo prima d’ora?- guardando entusiasta il posto
-stai scherzando?- guardandola stranito -tutti i bambini devono andare in un zoo è la regola non scritta del codice della crescita dell’essere umano!!-
-devi sapere che Puck è un vero patito degli zoo quando eravamo piccoli se c’era un circo in città voleva a tutti i costi che andassimo con lui anche se non avevamo la macchina o i nostri genitori ci avevano messo in punizione-
-e questo per ben 6 anni di fila- dandogli una pacca con la mappa dello zoo
-ooh che tenero ti piacevano gli animali feroci? E desideravi cavalcare una tigre del bengala?- avvicinandosi al ragazzo
-idioti tutti e tre- mettendo il broncio
Puck adorava il mondo animale: non avevano pregiudizi, etichette, problemi di sessualità o di accoppiamento.. se un maschio voleva accoppiarsi con un altro maschio non vi era nessuno che lo additava o lo ridicolizzava e la stessa cosa era per le femmine e la cosa più importante era che nessuno restava solo anche se non avevi tutte le zampe o eri nato con un occhio solo nel mondo animale ti accettavano esattamente per quello che eri parte del branco..
-dai su vediamo di farci un giro cercando di non attirare l’attenzione- inforcando gli occhiali da sole
Per tutto il pomeriggio fecero una miriade di foto con gli animali indicandoli come bimbi piccoli o saltellando come pony euforici, fino a quando non si fece sera e dovettero ingannare i custodi.
-ok avete scelto i posti?- avvicinandosi ai tre
-serpenti sapete bene di quanto mi piacciono- indicandoli sulla mappa
-grazie per la posizione scomoda ora devo decidere se andare a dormire con gli orsi o venire a stare con te e succhiarti il veleno dal corpo se per caso ti mordono- sbuffando
-sai che non ho mai fatto sesso nello zoo? Come facevi a saperlo che era una mia fantasia?- ghignando
-potremmo sfruttare la cosa anche se ho paura a sapere come possono reagire gli animali quando ci sono due persone che scopano- leggermente terrorizzato
-fifone- prendendolo per la collottola della camicia
-che dici li seguiamo nella stessa folle idea o vai a dormire con i leoni?- pungolandogli un fianco
-va bene ma sceglieremo i gorilla sono docili come animali no?- timoroso
Anche Puck aveva le stesse paure del francese, la sua memoria era circondata da pessimi ricordi dovuti a qualche sciocco film per adolescenti visti da piccolo insieme a sua madre.
-non hai avuto una cattiva idea sai?- sedendosi su di una roccia
-non sapevi che i rettili stanno in delle teche di vetro?- corrugando la fronte
-no credevo che la notte le lasciassero semiaperte per farli respirare- rabbrividendo leggermente per il freddo
-menomale che sei carino- trattenendo le risate
Sebastian in un attimo lo prese per la manica della felpa legata in vita e lo trascinò sopra di se gettandola a terra e baciandolo con foga, in sottofondo si sentivano i sonagli dei serpenti che vibravano.
-li senti?- poggiandosi sulle spalle del ragazzo
-già si stanno eccitando e anche io- ghignando
Kurt avrebbe voluto elencargli i mille e uno pregi dei serpenti invece Sebastian sapientemente gli chiuse la bocca con un languido bacio.
-sembrano tranquilli-
-ci credo Puck dormono- guardando gli animali appollaiati
-e se si svegliano? E se iniziano ad urlare attraverso le sbarre per sbranarci?-
-Puck quanti film dell’orrore sui gorilla ti sei visto?- inarcando un sopracciglio
-solo uno King Kong- con la testa infossata nella spalle
Amber semplicemente alzando gli occhi al celo e sospirando lo fece sedere su di una panchina senza schienale e si mise a cavalcioni del ragazzo.
-funziona a farti rilassare un po’?- passando le mani tra i capelli
Per lei se li stava facendo ricrescere, dopo averli portati per tutto il liceo a cresta e averli rasati dopo il diploma si stava rivelando un idea molto piacevole..
-Kurt tesoro ho una roccia conficcata nel fianco- cercando una posizione comoda
-io ho la tua erezione che mi sta bucando la gamba- prendendo fiato -accidenti a me e alle mie stupide idee!- ringhiano
I serpenti da tre quarti d’ora si erano interessati ad arrotolarsi al caldo per dormire invece di preoccuparsi del sentore di eccitazione che aleggiava nell’aria.
-non possiamo farci la foto e andarcene a casa?- cercando di rialzarsi
-assolutamente no a costo di dormire appeso ad una trave ma non mi lascerò buttare da Dwight né da quella stupida lista!- tirandolo su
Dall’altro lato dello zoo non è che la storia fosse diversa: Amber era già caduta un paio di volte da sopra quella maledetta panchina e Puck aveva perso la sensibilità delle gambe e la schiena era diventata un palo di legno.
-come cazzo ci è venuta quest’idea maledetta?- tirandosi su da terra
-lo so piccola è tutta colpa di quella lista del cazzo ai la mia schiena- drizzandosi lentamente -chiamo Kurt e gli dico che andiamo a casa- andando alla ricerca del cellulare
-no Puck- prendendogli il cellulare dalle mani -in questo modo Dwight l’avrà vinta e ti rinfaccerà da qui fino al prossimo secolo che non sei riuscito a dormire in una gabbia di gorilla per una maledettissima notte!- rimettendoglielo in tasca
-almeno posso chiamarlo per dirgli di vederci e cercare un posto più comodo?- guardandola con i suoi occhi da cucciolo
-non serve che usi le tue meschine tattiche da bambinone chiamalo e basta, dio domani avrò dei lividi assurdi e non saprò nemmeno come spiegarli senza arrossire come un campo di papaveri!- massaggiandosi il fondoschiena
Puck evitando di prenderla in giro compose il numero del ragazzo sperando che ci fosse campo nella tana dei serpenti.
-Kurt ti sei portato un vibratore dietro?- corrugando la fronte
Il ragazzo invece di prenderlo a scappellotti rispose al telefono.
‘dimmi Puck.. ahah anche noi si va bene vediamoci al chiosco dei gelati si quello dove ci siamo fermati tutto il pomeriggio in attesa che chiudessero’ chiudendo la chiamata
-andiamo Puck ha un idea su come migliorare le nostre posizioni- prendendo la felpa
-credo che nemmeno un massaggio ayurvedico potrà aiutarmi domani- tirandosi su
Alla fine decisero di mettersi a dormire sopra ai pinguini e gli orsi polari era l’unico posto dove fosse un po’ più riparato e meno scomodo per le loro schiene.
-speriamo che a nessuno di questi animaletti venga in mente di sbranarci durante la notte- poggiandosi con la testa sulle braccia incrociate
Amber invece di rispondere sospirò e si accoccolò a lui coprendoli con la coperta che si era portata dal suo comodo letto che tanto desiderava in quel momento.
-ingegnosa la ragazza non come noi che ci siamo portati solo due felpe- coprendosi la testa col cappuccio
-dormi Bas dormi- accoccolandoglisi accanto
Il mattino successivo non fu un buon risveglio per nessuno se non per i pinguini che si misero a giocare con la coperta di Amber che era scivolata dal ponticello, quando i quattro si svegliarono infreddoliti, doloranti, e con un principio di raffreddore seppero chi mandare il loro dolce buongiorno..
-aaaaaaaaaaaaaaaah- correndo come un matto nella sua stanza inciampando in ogni dove
Davanti alla porta della confraternita c’era una meravigliosa pantera dallo sguardo famelico con legata al collo la foto dei quattro che salutavano l’alba con i pinguini.
-Dwight ricevuta la foto? Sai Sasha è molto sensibile alle offese potrebbe scambiarti per un succulento cerbiatto se la ferisci- ghignando
Il ragazzo ancora bianco pallido non aveva per niente ripreso l’uso della parola da quella mattina..

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Capitolo 16
*** 15 ***


La lista era ormai e finalmente agli sgoccioli, mancavano solamente due cose che speravano di poterle mettere insieme per concludere con il botto, anche se la casa del rettore era troppo distante da quella dei Theta Nu e chiedere a delle modelle di aiutarli per quegli scherzetti e poi slacciargli i reggiseni pagandole profumatamente era una cosa che non avrebbero fatto nemmeno sotto tortura.
Inoltre vi era un grosso problema: Kurt e Sebastian avevano bisogno di pratica visto che non avevano mai slacciato dei reggiseni in vita loro nemmeno quand’erano bambini!
-sai che non mi va tanto a genio questa cosa Amber-
-Puck ti devo ricordare che i tuoi migliori amici non sono interessati a quello che porto sotto?- inarcando un sopracciglio
-no non mi convince e no perché non possiamo chiederlo a qualche tua amica che non li conosce? O oh si idea chiamiamo qualcuna delle stripper del club e ci togliamo dai problemi!-
-ascoltami Puck io lo faccio per te e per loro credi che una stripper si lascerebbe togliere il reggiseno anche facendosi pagare? Dico io ma in quale razza di strip club vi hanno portato?- sbuffando
-non possiamo fargli fare come insegnano nei film? Un cuscino e via?- guardandola scongiurante
-tesoro si può sapere di che hai paura? Che io mi innamori di loro o che loro passino dall’altra sponda?- corrugando la fronte
-di tutto e anche di più- sospirando
Amber semplicemente lo prese per mano e lo portò in caffetteria a prendersi qualcosa di dolce per calmarlo un pochino in vista dell’intenso pomeriggio che avrebbero passato i due a slacciare reggiseni e lei a proporsi come cavia.
Nella stanza dei ragazzi..
-devo ripetermi?- vedendo la sua ragazza in reggiseno
-Puck taci e va a prendere delle pizze e delle alette di pollo e qualche tacos muoio di fame- mettendogli dei soldi in mano
La ragazza quand’era sotto stress mangiava quanto un bue pentendosene poi per mesi e mesi.
-magari fra qualche ora- non muovendosi
-Puck coraggio non ci metteremo a tastare le tette della tua ragazza già mi spaventa questo piano figurati il resto- rannicchiato sul suo letto
-guarda che tu non mi preoccupi affatto è il tuo ragazzo che ha passato anni attorniato da modelle in intimo o nude- indicandolo con la testa
-Puck certe volte regredisci all’età di cinque anni! Chi si è fatto tutte le modelle che giravano in casa mia e chi si è fatto tutti i modelli ricordamelo un po’?- ridacchiando nel ghigno
-lo so ma eravamo ragazzini!- imbronciandosi
Amber semplicemente si piazzò davanti al ragazzo lo baciò fino a fargli perdere la ragione e ritornò tutta tranquilla a sedersi sul letto del francese in attesa delle prove.
-ora va a prenderci qualcosa da mangiare e da bere ho sete grazie- sorridendogli
Il ragazzo ancora stordito uscì dalla stanza senza dire una parola.
-bene ora diamoci una mossa signore- mettendosi al centro del letto
-Bas comincia tu- con un cenno del capo
-Kurt non siamo ad una sfilata per gli amici di mamma siamo io e te con Amber che dobbiamo solamente capire come funziona il gancio di un reggiseno quante prove pensi che ci vogliano?- timoroso della domanda
-vi faccio un piccolo paragone un ragazzo che va per la prima volta con una ragazza ci impiega all’incirca mezz’ora per capire come sganciare un reggiseno mentre lei lo bacia e lo palpeggia invece un ragazzo che è andato a letto con molte ragazze come Puck ci mette esattamente un minuto per liberale il seno da questo tortura muscoli- indicandolo -a voi la scelta- ammiccando ad entrambi
-fantastico- borbottando tra se e se
-Kurt tesoro ti ho sentito- girandosi verso il ragazzo
Alla fine Puck spazientito dal vedere Kurt che rischiava di slogarsi un polso o di Sebastian che sudava come se fosse in una sauna si mise di buona lena a spiegare ai due insieme alla sua ragazza come esattamente funzionasse il gancio di un reggiseno, con tutti i pro e i contro -apertura davanti, quattro ganci e via dicendo- a un certo punto della serata tirarono fuori della magica tequila e iniziarono a bere, un sorso per ogni reggiseno slacciato in meno di un minuto si divertirono da matti..
-cos che cazzo sta succedendo?- ringhiando
-Kurt dove sei non ci vedo- andando alla ceca
-ragazzi dove cazzo siete?- girandosi come una trottola
-Puuuuuuk- scalciando l’aria
-giuro che se ci ha trovato anche una setta satanica io cambio Stato- urlando
-ok ragazzi levategli i cappucci- con una risata malefica
Tutti e quattro insieme -Dwight- rossi di rabbia ringhiando
-salve mie piccole reclute- ghignando
Ebbene si L’ABO li aveva gentilmente prelevati durante la notte -qualcosa intorno alle 3 qualche minuto dopo che si erano finalmente addormentati dopo tutte le prove- per portarli nel loro scantinato e divertirsi.
-cosa cazzo sta succedendo Dwight?- con il fumo che gli usciva dalle orecchie
-ti sei dato al satanismo per caso?- incenerendolo con lo sguardo
-calma ragazzi vi abbiamo solo fatto un favore- schioccando le dita
In un attimo si accesero le luci e i quattro si accorsero che in quello scantinato la confraternita dava le loro sudice feste a base di alcool e ragazze che si spogliavano di loro spontanea volontà -va contro ogni logica perché potrebbe essere pensato come stupro o altro ma quelle ragazze sapevano cosa significava essere scelti dalle confraternite come ‘ornamenti’: che poi un giorno avrebbero avuto un lavoro importante ben pagato in qualche ufficio sulla 5th avenue..
-e io che mi aspettavo qualcosa di ancora più ridicolo come delle ragazze che nel bel mezzo della facoltà spuntavano come margherite e ci chiedevano di slacciargli i reggiseni davanti a tutti-
-interessante idea Kurt magari ce la riserviamo per le prossime reclute ma no noi puntiamo al sobrio-
A Kurt venne una risata sarcastica ma seppe nasconderla dietro un bicchiere di birra scadente.
-va bene bevete e divertitevi vi accorgerete da soli quando sarà il vostro momento di mostrare le vostre abilità con le mani- slacciando l’aria
-mi dispiace Dwight ma non porto il reggiseno quando dormo- allontanando con un gesto secco la mano dalla sua schiena
Il ragazzo si passò il labbro inferiore tra i denti prima di gettarsi sul suo grosso bicchiere di birra deliziato dalla notizia.
-non mi piace per niente questa idea sapete quanti topi ci sono qui? Io ne ho contati già otto- continuando a bere birra
-Kurt piantala di fare la ragazzina e concentrati qui c’è qualcosa che non quadra pensaci Dwight non è così intelligente da portare delle ragazze per farcele denudare mentre tutti gli altri guardano e bevono non è il tipo da orge anche Keith ce l’ha detto-
-magari è cambiato anche da quel punto dopo la rottura- girandosi verso l’amico
-no no non fate le vostre assurde macchinazioni lasciate lo spazio ai sobri- lanciando il bicchiere vuoto su di un tavolino da caffè
-è sempre così preciso quando s’incavola?- incuriosita dal gesto
-fidati è anche di peggio- poggiandole una mano sul braccio per tenerla lontana
Per loro fortuna la musica e gli schiamazzi di sottofondo coprivano i loro complotti e Dwight come al suo solito era già nel mondo del ‘freghiamocene di tutto e vediamo di scopare qualcosa’ -una mente molto umana..
-hey dolcezza ti andrebbe di appartarci da qualche parte?- languida
Sebastian chissà come o in che modo riuscì a capire che il momento di slacciare i reggiseni era arrivato, lanciò un segnale a Kurt -una cosa loro- e con una mano sulla spalla della ragazza in meno di mezzo secondo le tolse il reggiseno e le diede la sua camicia per coprirla.
-fuori non è decisamente estate tesoro- ghignando
Amber avrebbe voluto correre ad abbracciarlo e complimentarsi con lui, era la prima volta che qualcuno traeva frutto dai suoi consigli.
-dove diamine è Dwight? Ormai i bambini hanno quasi finito con quei cazzo di reggiseni!- andando alla ricerca del leader
Lo trovarono in bagno riverso in una chiazza del suo stesso vomito con i pantaloni calati e l’uccello ancora in tiro.
-speriamo per l’anima di Buffalo Bill che non sia morto- controllando il battito cardiaco
Corso di primo soccorso era obbligatorio per tutti il primo semestre, il rettore aveva imparato da tempo che se non poteva evitare che le confraternite facessero le loro stupide feste che almeno avessero una base di preparazione per ogni evenienza.
-congratulazione ragazzi ormai siete alla fine di questo percorso- attaccando la foto del reggiseno in testa a Puck
Tutti avevano concordato che fosse un modo come un altro per dire che avevano spuntato l’obbiettivo, tutti meno Dwight..
-Dwight si è ripreso?- leggermente preoccupato
Non era abituato a quel tipo di ubriacatura, era come l’ultimo girone della perdita dei sensi a causa dell’alcool.
-non è la prima volta che succede ma.. erano anni che non capitava, dev’essere stato qualcosa che ha fatto scattare la molla- sospirando
-Kirk da quanto tempo lo conosci?- cercando di non mostrare troppo interesse
-tre anni come tutti mese più mese meno, non so dirvi molto su di lui perché non apre bocca nemmeno quando è ubriaco marcio, e gli ex membri della confraternita non sono molto amichevoli a riguardo-
Intanto Dwight nel suo letto sepolto da una montagna di coperte con un disgustoso odore di pipì, birra e vomito nell’aria dormiva profondamente vagando in sogni senza senso come quando si è in preda al delirio della febbre.

Salve lettori causa feste e maltempo -nel paesino dove mi ritrovo appollaita come Raperonzolo nevica tremendamente nevica- non so quando potrò aggiornare l'uscita dei capitoli ma come penso abbiate capito siamo quasi alla fine perciò buone feste a tutti e buon anno.
Baci RD.

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