Maybe you could change me

di bieberhug__
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1: so complicated ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2: the perfect meeting ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3: could we see again? ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4: What would I do? ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1: so complicated ***



Maybe you could change me

 
Capitolo 1: so complicated
 
Per quanto io tenti di sforzarmi ad essere più semplice e alla mano con tutti, è più forte di me essere acida e diffidente nei loro confronti; d’altronde non sono una facile e non la sbandiero ai 4 venti come fanno la maggior parte delle mie, se così si possono definire, ‘amiche. Avere 18 anni sembra quasi un’impresa più che difficile, dato che tutti credono che tu abbia una sorta di controllo su te stessa e che tu sia capace di fare tutto in piena autonomia. Boston non è una gran città per noi giovani, ci sono poche possibilità di sbocco per gente come noi, cioè intendevo come me, con un quoziente intellettivo e una capacità espressiva che vanno oltre le feste delle confraternite, le droghe e le discoteche; in sostanza non sono il mio ambiente.

Oggi è un giorno come un altro, uno come gli altri. Momenti speciali? Nessuno, Amici? Nessuno, dialoghi con persone che non siano i professori? Nessuno. La lezione di oggi è come le solite se non per una stupida ragazzina, apparentemente di prima, che consegna un volantino per pubblicizzare cosa?! Un concerto di un certo Justin Bieber. L’ho già sentito, ma sinceramente non conosco neanche una sua canzone eppure dicono che sia molto famoso. Sarà che non ho la televisione, né facebook o quant’altro.
Nel tornare a casa da scuola decido di farmi un giretto su youtube e cerco qualche canzone di questo tale.

What do you mean? Oh, oh
When you nod your head yes
But you wanna say no
What do you mean? Hey-ey
When you don't want me to move
But you tell me to go
What do you mean?
Oh, what do you mean?
Said you're running out of time, what do you mean?
Oh, oh, oh, what do you mean?
Better make up your mind
What do you mean?


Beh.. dai non male, sembra carina. Appena arrivo a casa magari approfondisco le ricer..
“Oh mi scusi! Non l’avevo vista, tutto ok?” Che sbadata non avevo visto questo ragazzo passare e l’ho completamente travolto. Colpa tua Justin Bieber!
“non ti preoccupare! Tutto a posto ahah scusa tu, nemmeno io ti avevo vista!”
“se ti può consolare non mi nota mai nessuno!” Lo vidi sorridere, e devo dire che aveva proprio un bel sorriso.. mmm carino sto ragazzo.
“Ma come? Eppure sei così carina che ti si noterebbe anche lontano un miglio! Comunque scusa sono stato maleducato, sono Justin! Presumo tu sappia chi sono!” Ora che lo guardo meglio sembra quello del vid.. NO VABBE MA E’ LUI, assurdo.
“Se devo essere completamente sincera ho saputo circa chi fossi perché ho visto un tuo video su youtube, pardon” che figuraccia dire a una popstar talmente famosa che non so praticamente chi sia, difatti dalla sua faccia si poteva notare l’espressione sconvolta e sconcertata. Diventai paonazza per l’imbarazzo e mi misi le masi sul viso come se potessi scomparire in quell’istante.
“Allora di nuovo piacere Justin, con chi ho il piacere di parlare?”
“Sono Margaret, piacere e scusami ancora. Che figuraccia!” Sinceramente mi sarei voluta sotterrare per tale figura. Vi pare possibile? Neanche una barzelletta squallida sarebbe così imbarazzante!
“Dai Margaret se vuoi farti perdonare per tale sacrilegio vieni a prendere qualcosa da mangiare con me, che ho una fame che ne vedo due di te! Non accetto un no come risposta, sappilo!”
Annuii, cercando di nascondere il più possibile quel poco di dignità che mi era rimasta e cercare di mantenere il più possibile la calma. Non ero abituata a certi casi così delicati.

Mi incamminai con lui per non so proprio dove, quanta fiducia che stavo dando a questo ragazzino; ma quanti anni ha? Non è che finisco in galera? Li avrà diciassette anni? E se è più grande? MARGARET STAI CALMA SANTO CIELO, QUANDO MAI TI POTREBBE RICAPITARE UNA COSA DEL GENERE?! Notai che lui era un po’ perplesso dal mio momentaneo comportamento di semi panico, così sforzai un sorriso quasi convincente per farlo stare tranquillo e non farlo sospettare dei miei 5738947234 attacchi di panico.
Arrivammo in un tenero bar sulla sedicesima, con il cornicione del gazzebo decorato da vasi di fiori stupendi tutti molto colorati. Penso che l’unico motivo per cui io non ci sia mai stata.. è l’eccessivo costo delle cose, sì ecco forse dovrei dirlo a Justin..
“Justin, scusa, ma questo posto no è alla mia portata, non so hai capito..” figuraccia pt.2
“Non dire altro e vieni con me” Alzò gli occhi al cielo e mi tirò per il braccio verso l’ingresso del locale. Mi sentivo un po’ fuori luogo come a quelle serate in discoteca a cui le mie amiche mi costringevano ad andare. Forse Justin lo aveva capito dal mio parlare incerta e timorosa e forse anche dal mio mordermi il labbro con forte pressione. Lo vidi guardarmi..
“Non fare così che dopo mi piace seriamente..” Si mise a ridere come se fosse tutto nella norma, come se fossimo amici di vecchia data. Tutta questa confidenza? Ok che sei una popstar mondiale ma fly down eh, ricordo che non sono semplice per niente! (che poi davanti a un ragazzo così bello, gentile ed affascinante beh potrei anche cedere.. NO IO SONO BRAVA).
“Adulatore” mi misi a ridere piano e a guardare altrove, mi sentivo troppo in imbarazzo. Poi tutto il bar ci guardava, mi guardava e la vedevo se chiedeva chi io fossi e me lo chiedevo pure io..

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Capitolo 2
*** Capitolo 2: the perfect meeting ***



Capitolo 2: the perfect meeting

 

Tutti quegli occhi addosso non mi facevano molto piacere, mi mettevano parecchia soggezione. Ok, le star non fanno a caso mio dato che hanno costantemente gli occhi di tutti puntati addosso. Mi guardo in torno nervosa e picchietto la mano sul bancone senza rendermene conto
“Mag tutto bene? Non ti senti a tuo agio vero? Non era mia intenzione..” devo ammettere che è proprio un ragazzo molto premuroso, come fa la gente a parlarne così male? Che invidiosi!

“diciamo che mi sento un po’ osservata, e io sono una ragazza parecchio riservata che preferisce stare nel suo, ma non preoccuparti, per un’occasione del genere posso fare anche un’eccezione!” gli feci un occhiolino, un po’ anche per convincermi che fosse davvero un’ottima idea quella di rimanere lì, con lui... Lo vidi sorridermi, e quell’agitazione che mi stava prendendo tutti i muscoli e si stava impossessando del controllo su me stessa, sparì come d’incanto. Ogni minima ed insignificante preoccupazione che stavo avendo in quel momenti, sparì del tutto quando mi sorrise. Guardai altrove per cercare di non fargli capire quanto apprezzassi il suo sorriso e tutto ciò che lo riguarda, non voglio dargli speranze al primo appuntamento (come se potessero essercene altri HAHAHAHHAAH che illusa, dai è Justin Bieber, non il figlio dei migliori amici dei tuoi).

“Vieni Mag! Sediamoci in quel tavolino lì fuori, mi sembra un bel posticino non credi?” Mi limitai solo ad annuire e a sorridere like no Tomorrow ahaha. Ci sedemmo e cademmo in un silenzio abbastanza imbarazzante. Forse era il momento che io dicessi qualcosa.
“Allora … che ci fai di bello a Boston? Non è ‘normale’ vederti qui.. giusto?!” Non avevo la minima idea di ciò che stavo dicendo ma dopo le varie figuracce che avevo fatto, fare finta di niente era il minimo.
“sono in tournée! È uscito da un po’ il mio nuovo album e da qualche settimana ho cominciato i concerti. E nulla.. sta sera tocca a Boston!” direi proprio che è molto impegnato, nonostante questo spuntino di pranzo. Da lontano vedo la cameriera arrivare con ciò che avevamo ordinato, ovvero io la cosa meno costosa del meno quindi un’insalata senza niente, solo foglie di lattuga (porco schifo che FAME), e lui un mega hamburger che mi faceva colare la bava dalla bocca solo al pensiero. Justin aveva insistito per farmi prendere qualcosa di sostanziose, ma la mia educazioni in questo eccezionale e particolarissimo caso è alquanto estrema!!

“Justin, senti, come faccio poi a ridarti i soldi per questa insalata? È più forte di me..” sbuffò come se avessi detto qualcosa di tremendamente noioso, ma era davvero più forte di me, mi scoccia tanto farmi offrire da qualcuno..
“Prenderò ciò che mi hai detto, come scusa per rivedermi ok? Per cui sta sera ci vediamo dopo il concerto. Se non sono troppo sfacciato, mi diresti dove abiti? Passo a prenderti” non mi dà vie di uscita questo ragazzo. Possibile che io non possa fare niente? Mi fa sentire così impotente, eppure vorrei farmi valere diamine!
“non ho possibilità di scelta immagino.. Va bene, Justin. Ti lascio il mio indirizzo su questo biglietto. Verso che ora devo farmi trovare pronta? Devo aspettare a mangiare o posso abbuffarmi?” Risi per cercare di salvare il culo alla mia dignità anche se ormai era andata a farsi benedire.
“passerò verso le 11.30 va bene? Tempo di uscire dall’arena e sarò subito da te. No tranquilla, meglio se mangi ahaha dopo mi accompagni al Mc e mi guarderai mangiare!” aveva già intuito la mia passione per il cibo, però di vederlo mangiare al Mc non ne avevo proprio voglia per cui credo proprio che mangerò con lui.. cioè se avrò qualche soldino sì.. che poveraccia che sono, e non aggiungo altro a riguardo.. è meglio.

Una volta finita la mia insalata e dato il biglietto a Justin, cercai di liquidarlo da vera ragazza menefreghista ma poi guardai i suoi occhi e.. e il suo sorri.. NO devo andare o mamma me le suona di santa ragione!
“ Justin perdonami ma devo proprio tornare a casa o mia madre mi si accolla come un pitbull con una bistecca. Ti dispiace se vado? Tanto poi ci vediamo questa sera no?” non gli dissi delle ragazzine appostate accanto a noi, volevo evitare domande e qualcuno che attaccasse bottone con me, quindi una volta salutato Justin con un bacio sulla guancia, corsi in modo goffo e osceno verso l’autobus, così non avrei rischiato fan accanite di Justin.
 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3: could we see again? ***


Capitolo 3: could we see again?



Per quanto potrebbe sembrarmi assurdo e paranormale, stava davvero succedendo e proprio me. Stavo seriamente uscendo con una pop star? Mentre stavo tornando a caso non potevo fare a meno di immaginarmi il suo sorriso e quei dolci occhi castani simili al miele.. forse stavo divagando o impazzendo. Appena entrai in casa, la fantastica idea di correre in camera mia per ascoltare qualche sua canzone, anche se sinceramente era bello non sapere nulla di lui, come se fosse una persona “normale”. Salendo le scale decisi che non avrei cercato altre canzoni, ma avrei guardato delle sue foto, giusto per andare a letto tranquilla.

Era davvero un bel ragazzo; non aveva alcuna imperfezione, persino i suoi piccoli brufoletti sulla fronte gli davano un’aria tremendamente perfetta e anche sexy; poi quei suoi tatuaggi.. ne vado tremendamente pazza, è pienamente il mio tipo di ragazzo. Margaret non saltare a conclusioni! Magari si presenta come una persona e si scopre che è come tutti gli altri! Magari non ti affascina veramente! Eppure..
Per evitare certi pensieri e auto rimproveri, decido di andarmi a fare una doccia, anche perché tra qualche ora sarebbe passato Justin a prendermi e non potevo puzzare ci cipolla andata a male. Mentre mi metto lo shampoo e successivamente il bagnoschiuma, non posso evitare di canticchiare quella canzoncina così orecchiabile; mi metteva parecchia allegria. Una volta essere uscita ed asciugata i capelli, me ne vado in camera a scegliere qualcosa di decente da mettermi. Ah, sì! Dimenticavo di essere una poveraccia senza un minimo di gusto nella moda e in tutto quello che riguarda la vita. Mi metterò il vestito per i matrimoni.. no dai troppo! Ok vada per jeans e un top ‘carino’, meglio di così non posso fare, scusami Justin.

Neanche il tempo di finire di truccarmi, che era già arrivata l’ora di punta; di lì a poco sarebbe arrivato ed io ero fottutamente terrorizzata. Non sapevo come comportarmi, cosa dire, come guardarlo, se sorridere.. va bene, lo ammetto, è il primo ragazzo con cui esco. DON’T JUDGE!

Driiiiiin!

Bene, sarà lui sicuramente! Ora posso uccidermi.
“Mamma vado io!!!” Corsi spedita verso la porta, prima che lei potesse avvicinarcisi. Non volevo assolutamente che lei lo vedessi.
Aprii e non potei fare a meno di sorridere.
“Ciao Justin! Dimmi solo che questi non sono per me!” Feci un sorriso che probabilmente non avevo mai sfoggiato, e da ragazza più timida che altro arrossii e mi misi le mani tra i capelli. Mi aveva innervosita con quel mazzo di fiori. Non ce n’era assolutamente bisogno!
“E invece sì Mag, sono proprio per te! Valli a mettere in un vaso, io ti aspetto qui!” presi i fiori e, sempre con lo stesso sorriso di prima, li portai in cucina e li misi nel vaso, poi salutai mia madre e tornai da Justin, che mi aspettava sull’uscio della porta con le mani nelle tasche e quella mascella perfettamente delineata..

“Ci sono! Possiamo andare” mi prese sottobraccio e, davanti alla macchina, mi aprì gentilmente la portiera. Galante questo Bieber! Si mise accanto a me ma leggermente più distante, come se fosse troppo azzardato sedersi molto vicini. Lo vedevo un po’ nervoso ma come al solito, ruppe nuovamente il ghiaccio.
“Allora.. hai mangiato o hai pensato che guardarmi mangiare patatine fritte e hamburger ti avrebbe fatto soffrire troppo?” Non so bene per quale preciso motivo, ma mi fece troppo ridere ciò che disse e non riuscivo più a smettere. Era incredibile come, con poco, riusciva a portarmi tanta allegria e spensieratezza. Più lo guardavo e più mi sentivo bene.
“Diciamo che almeno questa cena, per sta sera, posso permettermela. Hai beccato bene Justin, altrimenti ti avrei negato di mangiare o ti avrei aspettato fuori come un cane legato al palo!!” rise molto anche lui, e subito si avvicinò come se in quel momento fossimo pienamente entrambi a nostro agio.

Vidi l’insegna del Mc e gli occhi quasi mi diventarono lucidi, ero stata praticamente a digiuno tutto il giorno e stavo letteralmente morendo di fame. Neanche il tempo di far fermare la macchina che già mi ero catapultata fuori per andare ad ordinare il mio BigMc menù e dietro Justin a ruota. Per fortuna Justin aveva scelto un Mc un po’ lontano dal centro della città, anzi devo dire che era il Mc accanto a casa mia e questa sera non c’era davvero nessuno.

“Grazie a Dio non c’è nessuno sta sera, solo all’idea di poter incontrare quale ‘amico’ mi fa quasi passare la fame, no quella no perché è troppa, ma mi infastidisce ahaha” Lui stranamente non rideva, eppure mi sembrava di aver detto qualcosa di simpatico..

“Mag, posso chiederti perché non hai amici?” tasto dolente toccato, zero vie di uscita. Margaret, puoi fidarti. Fallo! Apriti per una santa buona volta.
“mh vediamo, in pratica perché non sono una ragazza facile e quindi mi escludono e mi mettono da parte, poi sono molto diffidente e parecchio acida da quando è venuto a mancare mio padre.. nulla tutto qui, meglio sola che male accompagnata no?” Ordinai come per apparire indifferente alla situazione, anche se il non avere nessuno che mi ascoltasse, che si prendesse cura di me o che semplicemente imparasse a conoscermi, mi faceva davvero tanto male. Ma per fortuna che esiste il mio amato BigMc a sistemare tutto quanto. Prendo il mio vassoio e aspetto Justin al tavolo. Lo vedo arrivare con due vassoi e tantissima roba sopra. ESAGERATO!
Alzai gli occhi al cielo come per farglielo capire e intanto risi, ma lui lo vedevo molto serio.

“Justin, per piacere, non essere così serio e non dispiacerti per me.. va tutto bene, tranquillo! Dai vieni qui e mangiamo che ho una gran fame!!”  Gli sorrisi, magari si sarebbe tranquillizzato e sarebbe tornata quella bella atmosfera che c’era in macchina. Nulla, era sovrappensiero, si vedeva. Cominciai a sbuffare e decisi di prendergli il braccio e ci giocarci, a caso. Di colpo si girò verso di me, e “mi è venuta un’idea!” sembrava un artista ispirato, chissà a che pensava. Lo guardai con aria interrogativa..

“Domani vengono a trovarmi i miei a casa mia, a Los Angeles, ti andrebbe di unirti a noi? Cucina mamma, non puoi morire di fame. Saranno contenti di conoscerti! Poi se ti va potresti venire a qualche concerto.. con me!” Era spaventosamente convinto di ciò che stava dicendo, e io mi sentivo ancor di più a deciso perché come mi sarei presentata ai suoi? Avrei fatto la figura della sciattona e della poveraccia, e poi cosa avremmo raccontato? Ci siamo scontrati per strada e suo figlio mi ha offerto il pranzo e la sera mi ha portata a mangiare al Mc(?). Non era una gran bella storia.
“Justin sei sicuro che sia una buona idea? Io non so se..” Mi interruppe subito.
“Mag.. taci!! Ti passo a prendere domani verso le 7.30 che poi prendiamo il jet. Prenditi dei cambi che magari potresti rimanere lì a dormire.. per un paio di giorni, se ti va..”  Non sarebbe stato brutto, e di certo non mi sarebbe dispiaciuto.. accettai e dio quanto ero emozionata di fare questa esperienza.

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Capitolo 4
*** Capitolo 4: What would I do? ***


Capitolo 4: what would I do?
 
L’unica cosa che mi lasciava un pò perplessa era: ma cosa gli avrei dovuto dire ai suoi? Cioè se mi avessero chiesto come ci fossimo conosciuti.. che avrei dovuto dire?
“Ma se i tuoi mi chiedono come ci siamo conosciuti.. che devo dire? Io sono una ragazza molto timida, soprattutto in queste situazioni”
“Mag, stai tranquilla. So che ci siamo appena conosciuti e so perfettamente che non ti fidi di me, ma fin da subito mi è piaciuta la tua presenza, la tua risata e le stupidaggini che dici..” Del resto non aveva tutti i torti, c’eravamo trovati bene fin da subito, e ammetto che le mie stupidaggini fanno sempre colpo sulle persone (no, non è vero). In fin dei conti la pensavo così anche io, la sua presenza mi piaceva e non poco. Era gradevolmente gradevole. Gli sorrisi; un sorriso avrebbe dato la risposta giusta e infatti mi sorrise anche lui, come se gli avessi fatto un regalo.

“Ma.. ora possiamo mangiare? Ti prego sto morendo!” mentre io letteralmente morivo di fame, Justin se la rideva come un matto, manco fossi caduta davanti ad un milione di persone! Gli tirai una pacchetta sul braccio per dirgli di smetterla, e dopo aver mimato un sostanziale AMEN, cominciammo a mangiare. FINALMENTE.

Quando finii il mio cibo, puntai subito l’occhio su qualcosa di Justin.. per esempio quel bel cheeseburger lasciato in solitario nell’angolino del vassoio … perfetto ora è mio! Lo presi e in un nano secondo lo scartai per mangiarmelo.
“Ma sei tremenda! Quella era mio, ma per sta volta chiuderò un occhio..” fece una faccia minacciosa finché non finì di mangiare e fino alla fine non riuscii a togliergli lo sguardo di dosso. È così bello.. così carino.. così dolce.. così.. EVITIAMO MARGARET!
Era un po’ tardi e sinceramente dovevo pensare a una scusa da dire a mia madre per dirle che sarei andata a Los Angeles e in giro per il mondo per qualche giorno o settimana.. non l’ho ben capito sinceramente, meglio chiedere

Justin posso chiederti qualche informazione per questo ‘viaggio’?”


“Dimmi Mag! Sarò più che felice di risponderti”

“Io non ho ben capito per quanto tempo dovrei ehm.. soggiornare mh da te o con te.. diciamo che non ho capito nulla sostanzialmente” si mise a ridere. Beh sì, sono tonta e stupida e tutto quello che volete, ma ho bisogno di capire certe cose!!

“Allora, poi dimmi se sono stato abbastanza chiaro, domani arrivano i miei a Los Angeles a casa mia e sei più che invitata, anzi praticamente costretta!” scossi la testa per far capire che fino a qui, c’ero!

“..E se hai piacere puoi rimanere per un paio di giorni e poi ti riporto a casa. Tutto qui in pratica” Quindi la proposta per i concerti non è più valida? E io che non vedevo l’ora di andare via da sta città uff. Abbassai lo sguardo, e mi feci un po’ abbattuta anche se ero stra contenta!
“E io che volevo vederti in concerto” Feci finta di piagnucolare; che attrice che sono. Grazie, grazie ora voglio il premio Oscar però eh!
“Ma è ovvio che mi vedrai! Te l’avevo anche già detto!” Pt.1 è mezzanotte e se permetti sono STANCA! E dovresti esserlo anche tu dato che hai appena fatto un concerto. Pt.2 non ti fai capire caro mio!

“e come ci arrivo ai tuoi concerti? Metto le ali e volo?”

“Mag.. dai per piacere, ovviamente ti vengo a prendere. Ti pare?” Come se fosse una cosa da tutti i giorni no? Amici di una vita che si conoscono come le proprie tasche e via così, Mag&Justin BFF for ever and ever. Ho capito che con queste domande sono passata per una vera e propria CRETINA. Feci la finta arrabbiata e permalosa, con le braccia incrociate sbuffando.
“Vieni qui scema e smettila di fare la finta arrabbiata, dai!” Si alzò e venne dalla mia parte e di botto mi sbiancai perché non avevo idea di cosa volesse fare. Mi tirò su in piedi e.. MI HA ABBRACCIATA. Il cuore cominciò a battermi fortissimo, così lo strinsi ancora più forte. Mi ricordò mio padre e tutti i momenti passati assieme prima che morisse. Era l’abbraccio che stavo aspettando da anni che nessuno mi era mai riuscito a dare. Rimanemmo in quella posizione per qualche secondo, ma sembrarono minuti, ore, giorni, anni. Forse potrebbe cambiarmi..
Una volta staccati, mi guardò negli occhi e mi sorrise ed io contraccambiai

“Aspettavo un momento del genere da anni, e non puoi capire quanto io te ne sia grata” gli dissi senza pensarci due volte. Io la verità la devo dire, qualsiasi essa sia.

“Non devi assolutamente ringraziarmi!” ormai si era fatto tardi e forse dovevo anche tornare a casa, soprattutto se poi domani devo svegliarmi così presto per partire con Justin. Probabilmente questa notte manco dormirò, che ansia.
“Justin, forse dovrei tornare a casa, o domani mattina col cavolo che mi riesco a svegliare presto ahah!”
“Certo Mag! So che ti vuoi sbarazzare di me, non serve che usi la stanchezza come pretesto sappilo!”

“Ma finiscila va là! Comunque posso anche andare a piedi tanto è qui vicino!”

“Non ti farei andare a piedi e sola nemmeno se fossi donna! Dai andiamo che la macchina è qui fuori! La signorina è stanca. Madame prenda pure il braccio, la scorterò alla macchina!” lo presi sottobraccio e ci incamminammo alla macchina come una coppia del medioevo. Io la dama e lui il signorotto.

Salimmo in macchina e questa volta restammo abbracciati per tutto il tragitto e fu in un attimo l’eternità. Quando arrivò il momento di scendere, non ebbi le forze. Mi dovetti sforzare ai massimi livelli per scendere, come quando ti sei appena sdraiato sul divano ed il telecomando è sul tavolo in cucina. Avrei voluto restare in quella macchina, su quei sedili, tra quelle braccia.. tutta la notte fino alla notte successiva, e anche quella dopo, e anche quella dopo ancora. Penso che non ne avrei mai avuto abbastanza. È proprio il ragazzo che fa per me, è proprio quello che potrebbe dare la svolta alla mia vita. Meglio non sperarci troppo Margaret, le delusioni sono sempre dietro l’angolo.
“A domai Justin! Smack”
“non vedo l’ora! Smack”
Tutta notte pensai a Justin, non un minuto in meno. Non dormii per via dell’ansia di partire e di conoscere i suoi genitori. È successo tutto così in fretta.
Capitolo 4: what would I do?
 
L’unica cosa che mi lasciava un pò perplessa era: ma cosa gli avrei dovuto dire ai suoi? Cioè se mi avessero chiesto come ci fossimo conosciuti.. che avrei dovuto dire?
“Ma se i tuoi mi chiedono come ci siamo conosciuti.. che devo dire? Io sono una ragazza molto timida, soprattutto in queste situazioni”
“Mag, stai tranquilla. So che ci siamo appena conosciuti e so perfettamente che non ti fidi di me, ma fin da subito mi è piaciuta la tua presenza, la tua risata e le stupidaggini che dici..” Del resto non aveva tutti i torti, c’eravamo trovati bene fin da subito, e ammetto che le mie stupidaggini fanno sempre colpo sulle persone (no, non è vero). In fin dei conti la pensavo così anche io, la sua presenza mi piaceva e non poco. Era gradevolmente gradevole. Gli sorrisi; un sorriso avrebbe dato la risposta giusta e infatti mi sorrise anche lui, come se gli avessi fatto un regalo.
“Ma.. ora possiamo mangiare? Ti prego sto morendo!” mentre io letteralmente morivo di fame, Justin se la rideva come un matto, manco fossi caduta davanti ad un milione di persone! Gli tirai una pacchetta sul braccio per dirgli di smetterla, e dopo aver mimato un sostanziale AMEN, cominciammo a mangiare. FINALMENTE.
Quando finii il mio cibo, puntai subito l’occhio su qualcosa di Justin.. per esempio quel bel cheeseburger lasciato in solitario nell’angolino del vassoio … perfetto ora è mio! Lo presi e in un nano secondo lo scartai per mangiarmelo.
“Ma sei tremenda! Quella era mio, ma per sta volta chiuderò un occhio..” fece una faccia minacciosa finché non finì di mangiare e fino alla fine non riuscii a togliergli lo sguardo di dosso. È così bello.. così carino.. così dolce.. così.. EVITIAMO MARGARET!
Era un po’ tardi e sinceramente dovevo pensare a una scusa da dire a mia madre per dirle che sarei andata a Los Angeles e in giro per il mondo per qualche giorno o settimana.. non l’ho ben capito sinceramente, meglio chiedere
“Justin posso chiederti qualche informazione per questo ‘viaggio’?”
“Dimmi Mag! Sarò più che felice di risponderti”
“Io non ho ben capito per quanto tempo dovrei ehm.. soggiornare mh da te o con te.. diciamo che non ho capito nulla sostanzialmente” si mise a ridere. Beh sì, sono tonta e stupida e tutto quello che volete, ma ho bisogno di capire certe cose!!
“Allora, poi dimmi se sono stato abbastanza chiaro, domani arrivano i miei a Los Angeles a casa mia e sei più che invitata, anzi praticamente costretta!” scossi la testa per far capire che fino a qui, c’ero!
“..E se hai piacere puoi rimanere per un paio di giorni e poi ti riporto a casa. Tutto qui in pratica” Quindi la proposta per i concerti non è più valida? E io che non vedevo l’ora di andare via da sta città uff. Abbassai lo sguardo, e mi feci un po’ abbattuta anche se ero stra contenta!
“E io che volevo vederti in concerto” Feci finta di piagnucolare; che attrice che sono. Grazie, grazie ora voglio il premio Oscar però eh!
“Ma è ovvio che mi vedrai! Te l’avevo anche già detto!” Pt.1 è mezzanotte e se permetti sono STANCA! E dovresti esserlo anche tu dato che hai appena fatto un concerto. Pt.2 non ti fai capire caro mio!
“e come ci arrivo ai tuoi concerti? Metto le ali e volo?”
“Mag.. dai per piacere, ovviamente ti vengo a prendere. Ti pare?” Come se fosse una cosa da tutti i giorni no? Amici di una vita che si conoscono come le proprie tasche e via così, Mag&Justin BFF for ever and ever. Ho capito che con queste domande sono passata per una vera e propria CRETINA. Feci la finta arrabbiata e permalosa, con le braccia incrociate sbuffando.
“Vieni qui scema e smettila di fare la finta arrabbiata, dai!” Si alzò e venne dalla mia parte e di botto mi sbiancai perché non avevo idea di cosa volesse fare. Mi tirò su in piedi e.. MI HA ABBRACCIATA. Il cuore cominciò a battermi fortissimo, così lo strinsi ancora più forte. Mi ricordò mio padre e tutti i momenti passati assieme prima che morisse. Era l’abbraccio che stavo aspettando da anni che nessuno mi era mai riuscito a dare. Rimanemmo in quella posizione per qualche secondo, ma sembrarono minuti, ore, giorni, anni. Forse potrebbe cambiarmi..
Una volta staccati, mi guardò negli occhi e mi sorrise ed io contraccambiai
“Aspettavo un momento del genere da anni, e non puoi capire quanto io te ne sia grata” gli dissi senza pensarci due volte. Io la verità la devo dire, qualsiasi essa sia.
“Non devi assolutamente ringraziarmi!” ormai si era fatto tardi e forse dovevo anche tornare a casa, soprattutto se poi domani devo svegliarmi così presto per partire con Justin. Probabilmente questa notte manco dormirò, che ansia.
“Justin, forse dovrei tornare a casa, o domani mattina col cavolo che mi riesco a svegliare presto ahah!”
“Certo Mag! So che ti vuoi sbarazzare di me, non serve che usi la stanchezza come pretesto sappilo!”
“Ma finiscila va là! Comunque posso anche andare a piedi tanto è qui vicino!”
“Non ti farei andare a piedi e sola nemmeno se fossi donna! Dai andiamo che la macchina è qui fuori! La signorina è stanca. Madame prenda pure il braccio, la scorterò alla macchina!” lo presi sottobraccio e ci incamminammo alla macchina come una coppia del medioevo. Io la dama e lui il signorotto.

Salimmo in macchina e questa volta restammo abbracciati per tutto il tragitto e fu in un attimo l’eternità. Quando arrivò il momento di scendere, non ebbi le forze. Mi dovetti sforzare ai massimi livelli per scendere, come quando ti sei appena sdraiato sul divano ed il telecomando è sul tavolo in cucina. Avrei voluto restare in quella macchina, su quei sedili, tra quelle braccia.. tutta la notte fino alla notte successiva, e anche quella dopo, e anche quella dopo ancora. Penso che non ne avrei mai avuto abbastanza. È proprio il ragazzo che fa per me, è proprio quello che potrebbe dare la svolta alla mia vita. Meglio non sperarci troppo Margaret, le delusioni sono sempre dietro l’angolo.

“A domai Justin! Smack”

“non vedo l’ora! Smack”

Tutta notte pensai a Justin, non un minuto in meno. Non dormii per via dell’ansia di partire e di conoscere i suoi genitori. È successo tutto così in fretta.

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