I randagi di Hogwarts

di Lavibale94
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** un inizio inaspettato ***
Capitolo 3: *** Prossima fermata Diagon Alley ***
Capitolo 3: *** Binario 9 e 3/4 ***
Capitolo 4: *** Nuovo inizio e Nuove amicizie ***
Capitolo 5: *** Home ***
Capitolo 6: *** Presenze nella Tana ***



Capitolo 1
*** un inizio inaspettato ***


Un inizio inatteso.
Ciao mi chiamo Lawrence Kendall e quello che  vi sto per raccontare è la mia vita tra il mio 11 anno di età fino ai diciotto anni, quello che scriverò per quanto possibile sono le mie memorie degli anni più incredibili ma anche più duri della mia vita, ora scriverò per i miei futuri nipoti questo diario dove voglio raccontarvi di un posto speciale, quella che per me è stata la mia scuola per 7 anni cioè la scuola di magia e di stregoneria di Hogwarts, quello che leggerete da ora in poi sono i  miei ricordi, continuate a leggere a vostro rischio e pericolo.
 
Era il 29 agosto 1991,sembrava un giorno come gli altri, ma invece non lo era perché quel giorno sarei andato per la prima volta a Diagon Halley, vi starete chiedendo che è Diagon Halley, se devo dirla tutta fino a tre giorni fa non lo sapevo neanche io, fino a quando non ho ricevuto una lettera misteriosa proveniente da una certa Hogwarts in cui mi avvisavano che ero un mago  e Hogwarts era proprio una scuola per maghi e un professore sarebbe venuto a spiegarmi la situazione e ad aiutarmi a comprare il materiale necessario per la scuola, li per li ho pensato che fosse tutto uno scherzo da parte di qualche scemotto, ma poi inaspettatamente due ore fa si presentata alla porta una signora un po’ grassoccia ma con una faccia simpatica che diceva di chiamarsi professoressa Sprite e che era li per me per parlare di Hogwarts e della magia. Entro in casa e per convincere i miei genitori  che era veramente un mago all’ improvviso tirò fuori una specie di Stecca di legno e  disse “wingardium leviosa” e la lampada su cui aveva puntato la tecca incominciò a lievitare cosi dal nulla, allora cosi i miei genitori si calmarono e si sederono ad ascoltare ciò che la loro strana ospite aveva da dirgli riguardo a loro figlio. Disse che io ero un mago nato da genitori senza magia, anche se lei li chiamava babbani, e  ora che avevo compiuto gli 11 anni di età sarei potuto andare  a hogwarts per imparare a controllare i miei poteri, i miei genitori chiesero quanto gli sarebbe costato a se era affidabile questa scuola cosi tanto strana a loro, la professoressa Sprite rispose che per i maghi figli di genitori non magici sarebbe stata la scuola a fornire i fondi per comprare il materiale scolastico, tra cui anche quella stecca di legno che lei chiamava Bacchetta, cosi poi chiese a me se ero convinto di voler andare a Hogwarts  “Ma certo che si,anzi non vedo l’ora”, risposi io convinto, ”allora è meglio che andiamo” “perché” chiesi io stupito, “Bè la scuola inizia il primo di settembre, quindi è meglio che ci muoviamo per andare a Diagon Halley per comprare tutto il necessario, perché non sei ancora del tutto convinto”: mi chiese lei con faccia sorridente, ”certo che lo sono”: risposi io convinto, cosi salutai i miei genitori ancora un po’ attoniti per quello strano incontro, e mi incamminai verso l’uscita con quella strana signora, ma che stranamente mi dava un senso di sicurezza, verso l’inizio di una nuova vita.

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Capitolo 3
*** Prossima fermata Diagon Alley ***


Appena usciti dall'uscio di casa ci incamminammo sul vialetto per prendere la strada per Diagon alley,o almeno era cosi che la professoressa sprite chiamava il luogo in cui avrei comprato il necessario per hogwarts,quando arrivammo sulla strada principale lei si fermò improvvisamente e di conseguenza anche io,:"perché ci fermiamo.":gli chiesi,:"non penserai che possiamo arrivare a charing cross a piedi.":rispose lei,:"ok capito,allora come ci arriviamo, in autobus per caso?":,:"più o meno solo che non sarà un semplice autobus babbano,ma un autobus magico, fatto apposta per permettere ai maghi di spostarsi per Londra senza dare nell'occhio,eccolo che arriva infatti":, dal nulla infatti apparse quello che all'apparenza poteva sembrare un normale autobus Londinese, ma che guardandolo meglio non era il solito mezzo,ma era più grande perché aveva un piano in più,e al suo interno al posto dei soliti sedili aveva delle brande e dei letti. L 'autobus si fermo esattamente davanti era di un viola scuro ,rispetto ai soliti autobus Londinesi, le porte si aprirono all'improvviso e un ragazzo abbastanza giovane ,ma anche strano, si rivolse alla professoressa Sprite chiedendogli i biglietti,lei glieli porse, e stranamente li aveva per tutte e due, il ragazzo li timbro e alla fine chiese:"Quale è la vostra destinazione":,"Paiolo Magico,Charing Cross": rispose lei,con un aria un po annoiata,"che Paiolo Magico sia allora,a tutti i passeggeri consiglio di tenersi forte a qualcosa perché si parte a tutta velocità per il paiolo magico":.Cosi partimmo,senza neanche che avessi il tempo di aggrapparmi a qualcosa fui scaraventato all'indietro dalla forte velocità presa,invece la professoressa Sprite era in piedi con le mani ben aggrappate a un asta e intanto tentava di rassicurarmi del fatto che saremmo arrivati a charing cross molto velocemente essendo quello un mezzo magico,inoltre disse che non potevano essere visti da nessuno a parte le persone magiche, perché era protetto da incantesimi contro i babbani,quindi non correvano nessun pericolo:"A parte quello di vomitare":,risposi io ancora un po scosso,:"la prima volta è sempre un trauma per tutti": disse lei un po divertita,alla fine ci sedemmo tutte e due su un letto e intanto guardavamo fuori dai finestrini,passare le auto e gli altri mezzi a tutta velocità,che con mio grande stupore n on ci notavano veramente,alla fine dopo pochissimi minuti l'autobus si stoppò di colpo e io che avevo lasciato andare la presa per qualche secondo venni scaraventato in avanti con la faccia che andò a scaraventarsi contro il pavimento,il conducente disse:"fermata Paiolo magico":,la professoressa Sprite mi prese per un braccio e mi fece alzare,cosi uscimmo da quel folle autobus,che scoprii solo in seguito che si chiamava nottetempo,e ci trovammo davanti all'entrata che all'apparenza sembrava quello di un normale pub inglese ma che avrei scoperto solo inseguito che non era esattamente cosi. Entrai insieme alla professoressa Sprite e mi disse che quel pub è invisibile agli occhi babbani e solo i maghi possono vederlo,come con il nottetempo,appena entrammo notai che che era un pub abbastanza affollato di gente a parer mio vestite decisamente in modo strano, ma che nel mondo dei maghi venni a sapere era il loro solito vestiario,il locale non era ben illuminato anzi era molto in penombra,per via del fatto che i maghi non usavano l'elettricità ma usavano ancora le candele,la professoressa si avvicinò al balcone e chiese di poter andare nel retro del locale e il barista,che a quanto pare si chiamava tom disse:"Stai trasportando un altro ragazzino per hogwarts e Sprite?":,:"si tom sto facendo esattamente questo":,rispose lei come al solito sempre con un sorriso,tom il barista gli diede le chiavi per li retro,lei mi fece un cenno e io la seguii senza esitazione,dovuta alla curiosità sempre più crescente dovuto a quello strano mondo che appena imparato a conoscere.Aprimmo una porta che dava sul retro e quando uscimmo ci trovammo davanti una parete di mattoni e io attonito chiesi:"E adesso cosa dovremmo fare":,:"tu aspetta e guarda perché tra poco saremmo a diagon alley":rispose lei con un aria felice.Incominciò a picchiettare con la bacchetta su dei mattoni,quando all'improvviso come per magia questi incominciarono ad aprirsi andando a formare un arco di mattoni che dava su una via tutta colorata,piena di negozi e oggetti magici,sicuramente ormai ne ero sicuro ero arrivato a diagon alley.

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Capitolo 3
*** Binario 9 e 3/4 ***


Sono a diagon alley,pensai ed era un posto totalmente diverso da quelli che aveva mai visto o che aveva visitato,le persone si vestivano in modo talmente strano,che sembravano provenire da un altra epoca,di per se erano simili nell'abbigliamento alla professoressa sprite,nelle vetrine dei negozi vedeva oggetti volare e animarsi da soli,e poi si vedevano degli strani giornali le cui immagini si muovevano,"Meraviglioso vero,la prima volta che si vede diagon alley lascia sempre tutti di stucco",disse la professoressa accanto a me."è vero è incredibile e se non sapessi che sono sveglia penserei che è tutto un sogno,ora cosa facciamo?",chiesi io."Per prima cosa dovremo comprare i libri per la scuola,poi l'uniforme scolastica,e poi comprare tutti gli oggetti sull'elenco,tra cui il più importante la tua bacchetta magica.".Mi fece un cenno per fare in modo che la seguissi,mi portò prima in una sartoria per maghi della signora McClan,per farmi confezionare la divisa,poi andammo al Ghirigoro per comprare i libri che mi servivano,ci siamo fermati poi per qualche minuto alla gelateria fortebraccio per prendere un gelato,alquanto strano per me,ma che la professoressa sprite adorava. Alla fine dopo aver comprato anche il calderone e altri oggetti che io non conoscevo,ma che avrei imparato ad usare,lei disse:"Allora ci mancano solo due oggetti da comprare,la bacchetta di cui ti occuperai tu e un gufo che sarà necessario per scambiare la posta con i tuoi genitori e i tuoi amici,di cui mi occuperò io,vedi quel negozio sulla destra con su scritto olivander sull'insegna,ok entra li e olivander ti consegnerà la tua bacchetta,hai capito?"."Si",risposi io e mi avviai verso quel negozio.era un negozio un po scuro e tetro e appena entrò non cambiò idea,era angusto e pieno di polvere sia per terra che sugli scaffali, a dargli il benvenuto era uno strano uomo abbastanza vecchio sulla 70,basso ma non sgradevole alla vista:"un nuovo cliente",esclamo lui:"cosa posso fare per lei ragazzo?","Sarei venuto qui,perché è dove dovrei acquistare una bacchetta,o cosi almeno mi hanno spiegato,lui mi guardò" e poi disse:"i tuoi genitori non sono maghi vero?",io annui e con la testa e lui poi disse :"Be nessun problema te ne cerco subito una". Si avvio in mezzo agli scaffali e in cominciò a cercare e all'improvviso ne prese una e me la mostrò:"Prova questa,legno di cedro lunga 20 centimetri con un anima fatta di corno di unicorno",me la passò e io la presi in mano,quando all'improvviso sentii un calore crescere dentro il mio corpo per poi passare alla bacchetta,da dove spuntarono dei fiotti d'acqua."Interessante la bacchetta ti ha scelto al primo tentativo".io lo guardai stranito e dissi:"La bacchetta mi ha scelto!?",lo guardai io perplesso,:"Si giovane ragazzo,per te sembrerà strano ma è la bacchetta a scegliere il mago non il contrario".Dopo questa frase mi impacchettò la bacchetta e me la fece pagare,dopodiché uscii dal negozio e trovai la professoressa sprite che mi aspettava con tutti gli oggetti comprati precedentemente più un gufo tutto grigio in una gabbietta.Ci incamminammo verso il paiolo magico,per poi uscirne e tornare sulla strada,per prendere nuovamente il nottetempo per tornare a casa.Appena arrivati a casa la professoressa sprite prima di congedarsi da me disse:"il 1 settembre dovrai presentarti alla stazione di king cross per mezzogiorno per prendere l'espresso che ti porterà ad hogwarts,lo troverai al binario 9 e 3/4,questo è il biglietto per il treno",mi porse uno strano biglietto e alla fine si congedò dicendomi che mi avrebbe rivisto ad hogwarts,in quanto professoressa di erbologia. Il primo settembre si svegliò tutto eccitato per la partenza tanto che stava uscendo di casa in pigiama,fu accompagnato dai suoi genitori alla stazione di king cross e lo scortarono fino ai binari nove e dieci e poi si fermarono senza capire dove andare,chiesi a un capostazione dove si trovava il binario 9 e 3/4,e lui rispose:"no, non so dove si trova questo binario,perché non esiste",alla fine se ne andò scocciato,dicendomi che ero il secondo quel giorno a fargli quella domanda stupida.Quando ormai io e i miei non sapevamo più che pesci pigliare, al' improvviso vicino a noi passarono una famiglia dai capelli tutti rossicci che incominciarono a correre contro il muro tra i binari 9 e 10,erano quasi tutti maschi a parte una femmina che sembrava essere la più piccola,inoltre c'era un altro ragazzino della mia età con i capelli tutti scombinati e gli occhiali rotti aggiustati con lo scotch.Dopo che vide scomparire tutte quelle persone tra quel muro,in cominciò a pensare che quello era l'unica maniera per raggiungere il binario 9 e 3/4,quindi dopo aver salutato caldamente i miei genitori,che sembravano un po perplessi e allo stesso tempo spaventati per quello che stavo per fare,mia lanciai con il carrello pieno di oggetti contro il muro,solo che al posto di sbatterci contro lo attraversai per finire in un altro posto,mi guardai in torno e lessi il cartello in alto che indicava il binario:"9 e 3/4 ce l'ho fatta",poi mi girai per osservare l'enorme locomotiva a vapore rossa e nera con su scritto espresso per hogwarts che sbuffava vapore e tanti ragazzini pronti come me a partire per un nuovo viaggio.

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Capitolo 4
*** Nuovo inizio e Nuove amicizie ***


Ciao sono di nuovo io e adesso mi trovo alla stazione di king cross, sul binario 9 3/4,davanti ai miei occhi si mette in mostra nella sua immensa grandezza l'espresso per hogwarts,rimango li ad osservare il treno,che stranamente andava ancora a vapore, ancora per qualche minuto,quando la mia attenzione viene richiamata dal grido di altri ragazzi più o meno della mia età:"il treno sta per partire è meglio sbrigarsi a salire per riuscire a trovare degli scompartimenti liberi".Appena finito di udire quelle chiacchiere,mi ripresi velocemente e mi sbrigai a sistemare i miei bagagli nel vagone dedicato ad essi,grazie all'aiuto di due adulti che si offrirono di aiutarmi vedendomi in difficoltà,infine dopo aver salutato e ringraziato i due per l'aiuto,mi avviai verso la quarta carrozza,vi entrai e incominciai a cercare uno scompartimento dove sedermi.La carrozza era carrozza era composta un corridoio lungo alla cui sinistra si trovavano gli scompartimenti, che al massimo potevano contenere 5 o 6 ragazzi alla volta,iniziai a percorrere il lungo corridoio,accorgendomi che gli scompartimenti erano quasi del tutto pieni e quelli che non erano stati riempiti del tutto,erano comunque occupati da quelli che sembravano gruppi di ragazzi più grandi con amicizie ben consolidate,finita la carrozza 4 passò a quella successiva,anche lì era tutto occupato,se non per il fatto che uno era libero,ma un ragazzino magro con i capelli biondi e due suoi scagnozzi,che parevano non molto furbi,mi sbatterono a terra dicendomi che quello scompartimento era loro,io feci quasi per protestare,per poi andarmene pensando che non ne valeva la pena litigare con loro.Alla fine dopo aver cambiato ancora carrozza e dopo aver cercato inutilmente un posto a sedere,riuscii a trovare uno scompartimento in cui c'era soltanto una ragazza più o meno della mia età,tutta sola,era molto magra abbastanza alta, con i capelli lunghi e castani e un pelle molto abbronzata,entrai nello scompartimento e gli chiesi:"Posso sedermi qui?",chiesi a lei non molto convinto,:"Ma certo entra pure e siediti,mi chiedevo appunto se avrei dovuto affrontare il viaggio per hogwarts tutta da sola,comunque piacere mi chiamo Kerry Smith",mi porse la mano e di conseguenza io gli porsi a mia volta la mia e gli dissi stringendogliela in quell'istante:"Piacere,io invece sono Lawrence Kendall",lei mi scrutò attentamente e poi mi disse:"Piacere Lawrence Kendall,io ti ho già detto come mi chiamo ma mi piacerebbe che mi chiamassi Kerry e basta,io sono di Londra del quartiere di Chelsea tu invece da dove provieni?":"Puoi chiamarmi semplicemente Law,e anche io sono di Londra ma a differenza tua provengo dalla periferia":"Ah molto interessante,ho sentito che da lì provengono un po di famiglie magiche,mio padre le conosce tutte, perché lavora al ministero della magia,tu da che famiglia provieni?",io la guardai negli occhi e con un tono imbarazzato gli risposi:"In verità io non provengo da una famiglia di maghi anzi fino a pochi giorni fa non sapevo non conoscevo nulla sull'esistenza di hogwarts e del mondo magico",lei mi mi guardò a poi scoppiò in una risata fragoroso,e dopo aver finito mi disse:"O scusa se mi son messa a ridere,ma non avevo mai incontrato nessuno che non avesse genitori maghi e tu sei il primo che incontro in assoluto,ma non volevo assolutamente offenderti con le mie parole",la guardai per un attimo e poi scoppiai a ridere anche io e gli dissi:"Tranquilla non mi sono offeso mica,credo che sia normale,ora però voglio che tu mi racconti tutto quello che sai sul mondo magico e su Hogwarts":"Va bene,però nel frattempo voglio che mi spieghi alcune cosette sul mondo babbano":"Va bene",e dopo aver condiviso di nuovo una risata incominciammo a chiacchierare senza che ci fossimo accorti che il treno fosse già partito ormai da un pezzo. Il viaggio trascorse velocemente perché lo passammo tutto a parlare,lei mi raccontò del ministero della magia e del quidditch,che a sua parere era il migliore sport del mondo,io invece gli parlai del mondo non magico e di come questo fosse differente per via del fatto che noi sopperivamo alla magia, grazie alla tecnologia che era più avanzata della loro,fummo interrotti solo dal passaggio di una signora anziana e un po grassa che spingeva un carrello pieno di dolci e caramelle varie, ci chiese se volevamo favorire e a quel punto Kerry si alzò a con i suoi soldi comprò un po di tutto quello che era presente nel carrello per farmeli provare,i più strani che provai furono:le caramelle tutti i gusti più uno,le ciocco-rane e le carte dei maghi famosi le cui immagini si muovevano come quelle di quel strano giornale.Il tempo passò velocemente quelle che furono ore per me sembrarono pochi minuti.si fece buio quindi alla fine Kerry mi disse che ci conveniva cambiarci per indossare la divisa perché saremmo sicuramente arrivati ad Hogwarts da li a pochi minuti,e cosi fu arrivammo pochi minuti dopo che me lo disse e cosi incominciammo a scendere dal treno tutti in divisa come gli altri studenti.Io e Kerry scendemmo dal treno insieme e ci chiedemmo cosa avremmo dovuto fare ora che il treno si era fermato,e proprio quando stavo per domandare a Kerry cosa avremmo dovuto fare,un voce dal tono molto alto risuonò dietro le mie spalle e disse:"Primo anno,primo anno,gli studenti del primo mi seguano che vi condurrò ad Hogwarts".A gridare quelle parole fu un omone alto almeno tre metri, che Kerry mi specifico che si chiamasse Hagrid,ed era il guardiacaccia di hogwarts ,con una barba molto folta,che di certo non poteva passare inosservato,con una grande lanterna nella mano sinistra,vidi altri ragazzi voltarsi e incominciare a seguirlo,quindi io e Kerry facemmo.Seguimmo quel gigantesco omone giù per un sentiero finché non giungemmo sulla riva di un lago e notammo che erano ormeggiate molte barche a remi,ma non c'era nessun rematore ad aspettarli,ci fermammo di colpo poi il gigante parlò di nuovo:"Ognuno salghi sulle barche,io ne prenderò una e vi guiderò",lui salì su una barca e noi facemmo altrettanto con le altre fino a che non ci sistemammo tutti.A quel punto le barche incominciarono a muoversi da sole come per magia, e incominciammo a navigare sul lago fino a quando non scorgemmo un vecchio castello in lontananza,Kerry che era seduta di fianco a me mi prese per un braccio e mi disse:"Vedi quell'enorme castello in lontananza,eh quello è hogwarts,quella che sarà la nostra casa per i prossimi sette anni".Io la guardai con un sguardo che era un misto tra lo spaventato e l'eccitato,per poi tornare ad osservare quel grande castello sempre più vicino senza fare a meno di chiedermi cosa sarebbe successo da li in avanti.

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Capitolo 5
*** Home ***


Scendemmo dalle barche appena giunti alla ai piedi del castello,percorremmo un sentiero tra scogli e sassi,Attraversammo un lungo passaggio nella roccia, guidati da Hagrid e dalla sua grande lampada, e finalmente emergemmo su un prato ricoperto di erba umida, proprio sotto il grande castello.Salimmo una grande scalinata di pietra per poi giungere ad affollarci ai piedi di un grande portone di legno di quercia.A quel punto Hagrid chiese:-Ci siamo tutti?-, chiese Hagrid guardandosi intorno. -E tu, ce l'hai ancora il tuo rospo?-, chiese a un ragazzo dalla faccia tonda, che annui stringendo un grosso rospo fra le braccia. Poi Hagrid alzò il pugno gigantesco e bussò tre volte. Poi la porta all'improvviso si aprì come se tutto fosse già stato programmato,e da essa ne ne uscì una donna tutta vestita di un lungo abito verde smeraldo e un cappello da strega,aveva inoltre dei capelli corvini raccolti in uno stretto chignon, e un volto dall'espressione molto severa, sormontato da un paio di occhiali squadrati.La guardai attentamente, e dall'aria seria capii subito che quella era una persona con cui era meglio non mettersi contro. poi intervenne di nuovo Hagrid,che con voce possente disse:-Ecco qua gli allievi del primo anno, professoressa McGranitt-, disse Hagrid.-Grazie, Hagrid. Da qui in avanti li accompagno io-rispose lei con aria severa.La professoressa McGranitt poi si girò e spalancò la porta.entrammo tutti e subito potei notare come la sala di ingresso era gigantesca,sembrava un grande giardino al chiuso, e il soffitto era talmente alto che si vedeva a malapena. Sulle pareti di pietra brillavano numerose torce, e il guizzo delle loro fiamme dava un senso di sicurezza e calore.Di fronte a noi si allungava una ricca e decorata scalinata in marmo, che conduceva ai piani superiori.Seguimmo la McGranitt attraverso la sala, e potevo udire il brusio di centinaia di voci provenire da una porta alla nostra destra. Immaginai che quella doveva essere la Sala Grande, e che gli altri studenti fossero già arrivati, ed ero già pronto ad entrare, ma la professoressa continuò dritta e ci guidò in una piccola stanza vuota. Ci stringemmo tutti dentro, un po’ scomodi, guardandoci intorno nervosi.Io fui l'ultimo ad entrare e infine la professoressa McGranitt disse: -Benvenuti ad Hogwarts-, disse la professoressa McGranitt non appena tutti fummo accomodati. -Il banchetto per l'inizio dell'anno scolastico avrà luogo tra breve, ma prima di prendere posto nella Sala Grande, verrete smistati nelle vostre case. Lo Smistamento è una cerimonia molto importante, perché per tutto il tempo che passerete qui a Hogwarts, la vostra casa sarà un po' come la vostra famiglia. Frequenterete le lezioni con i vostri compagni di casa, dormirete nei locali destinati alla vostra casa e passerete il tempo libero nella sala di ritrovo della vostra casa. Le quattro case si chiamano Grifondoro, Tassorosso, Corvonero e Serpeverde.-, io nervoso cercai lo sguardo di Kerry tra gli altri studenti e la vidi anche lei preoccupata poco più avanti di me,intanto la professoressa McGranitt continuava col suo discorso: -Ciascuno ha la sua nobile storia e ciascuno ha sfornato maghi e streghe di prim'ordine. Per il tempo che resterete a Hogwarts, i trionfi che otterrete faranno vincere punti alla vostra casa, mentre ogni violazione delle regole gliene farà perdere. Alla fine dell'anno, la casa che avrà totalizzato più punti verrà premiata con una coppa, il che costituisce un grande onore. Spero che ognuno di voi darà lustro alla casa a cui verrà destinato. La Cerimonia dello Smistamento inizierà tra pochi minuti, davanti a tutti gli altri studenti. Nell'attesa, vi suggerisco di farvi belli più che potete. Tornerò non appena saremo pronti per la cerimonia-, concluse dirigendosi verso l’uscita, e tutti ci facemmo da parte per farla passare. -Vi prego di attendere in silenzio-.A quel punto mi feci strada tra gli altri studenti e raggiunsi Kerry e gli chiesi:-Ma di preciso come avviene lo smistamento?,lei rimase sorpresa in un primo istante nell'udirmi ma poi dopo qualche secondo mi rispose:-Vedi Law di preciso non lo so neanche io i miei fratelli,che frequentano anche loro hogwarts non hanno voluto dirmelo,quindi sono ignorante quanto te in materia,come gli altri in questa stanza immagino-.Mi guardai in torno per rendermi conto che Kerry aveva ragione anche gli altri studenti come noi avevano l'aria preoccupata per quello che doveva accadere.Poi all'improvviso sentii udire:-Di preciso, in che modo ci smistano per casa?-, chiese un ragazzino dagli occhiali rotti e i capelli spettinati ad un altro studente alto e dai capelli rossi.-Una specie di prova, credo. Fred ha detto che fa un sacco male, ma penso che stesse scherzando-, rispose il rosso, ma sembrava un po’ preoccupato anche lui.Stavo per parlare di nuovo con Kerry quando all'improvviso sentii gli altri ragazzi gridare,cosi alzai lo sguardo e vidi una ventina di fantasmi erano appena entrati nella stanza attraverso la parete in fondo. Erano di un bianco perlaceo e leggermente trasparenti, si riusciva a vedere attraverso di loro, e scivolavano per la stanza a pochi centimetri da terra, parlando allegri tra di loro senza degnarci di uno sguardo.-Io dico che bisogna perdonare e dimenticare; dobbiamo dargli un'altra possibilità...-, stava dicendo il fantasma di quello che sembrava un piccolo monaco tondo e grasso.-Mio caro Frate, non abbiamo forse dato a Pix tutte le possibilità che meritava? Non fa che gettare discredito sul nostro nome, e poi lo sai, non è neanche un vero e proprio fantasma...-, gli rispose un fantasma in calzamaglia e gorgiera, che ad un tratto sembrò notare noi studenti. - Ehi, dico, che cosa ci fate qui?- Ma nessuno di noi rispose, eravamo troppo pietrificati per fare qualsiasi cosa.-Nuovi studenti!-, disse il frate grasso correndo ad abbracciare alcuni ragazzi. I poveri malcapitati rabbrividirono quando le grosse braccia del monaco li attraversarono, ma erano troppo spaventati per dire qualcosa.-In attesa di essere smistati, suppongo-, aggiunse.Alcuni fecero di sì con il capo, ma senza parlare.-Spero di vedervi tutti a Tassorosso!-, disse il Frate sorridendo. -Sapete, è stata la mia casa-.-E ora, sgombrare!-, ordinò una voce aspra e decisa all'improvviso. -Sta per cominciare la cerimonia dello smistamento!-.La professoressa McGranitt era tornata, e uno a uno i fantasmi abbandonarono la stanza attraversando il muro di fronte. -Mettetevi in fila e seguitemi-, ci ordinò la professoressa McGranitt. Io mi misi in fila di fianco a Kerry e ci incamminammo insieme agli altri studenti.Uscimmo dalla stanza in fila indiana, tornando nella sala d’ingresso. Passammo davanti a qualche paio di grosse porte, ed infine entrammo nella Sala Grande.Per la seconda volta nel giro di pochi minuti, restammo di nuovo tutti a bocca aperta.La Sala Grande era immensa, sembrava un’enorme cattedrale. I quattro tavoli delle case si allungavano tutto attorno a noi: erano apparecchiati con piatti e calici d’oro che scintillavano alla luce di migliaia di candele che volavano sospese a mezz'aria. In fondo alla sala c’era un quinto tavolo, posto in orizzontale, attorno al quale erano seduti tutti i professori, ed era li che la professoressa McGranitt ci stava conducendo.Tutto attorno a noi, centinaia di studenti ci osservavano incuriositi. Mi sentivo a disagio ad essere fissato in quella maniera, quindi per distogliere lo sguardo alzai la testa e fissai il soffitto. Sembrava un grande telo di velluto nero tempestato di tante stelle luminose.-E’ per magia che somiglia al cielo di fuori! L’ho letto in storia di Hogwarts!-, lo sentii dire da una ragazza dai crespi capelli castani che sembrava una saputella,poi tornai a fissare il soffitto della sala.Sembrava semplicemente che il soffitto non esistesse e che invece la sala si trovasse all'aperto, sotto il cielo stellato.Nel frattempo eravamo arrivati in fondo alla sala, di fronte al tavolo degli insegnanti, e la professoressa McGranitt aveva collocato uno sgabello a quattro gambe davanti a noi.Sopra lo sgabello mise un vecchio cappello da mago, logoro e pieno di toppe.Cominciai a guardarmi intorno, chiedendomi cosa sarebbe successo, ma notai che tutti nella sala stavano fissando il cappello, e li imitai.Per qualche secondo ci fu un silenzio assoluto, nessuno proferiva parola.Poi il cappello ebbe come un sussulto, un strappo vicino al bordo si spalancò come una bocca, e con mio grande stupore lui cominciò a recitare una filastrocca: ‘Forse pensate che non son bello, ma non giudicate da quel che vedete io ve lo giuro che mi scappello se uno più bello ne troverete. Potete tenervi le vostre bombette i vostri cilindri lucidi e alteri, son io quello che al posto vi mette e al mio confronto gli altri son zeri. Non c'è pensiero che nascondiate che il mio potere non sappia vedere, quindi indossatemi ed ascoltate qual è la casa in cui rimanere. Forse Grifondoro la vostra via, culla dei coraggiosi di cuore: audacia, fegato, cavalleria fan di quel luogo uno splendore. O forse è a Tassorosso la vostra vita, dove chi alberga è giusto e leale: qui la pazienza regna infinita e il duro lavoro non è innaturale. Oppure Corvonero, il vecchio e il saggio, se siete svegli e pronti di mente, ragione e sapienza qui trovano linguaggio che si confà a simile gente. O forse a Serpeverde, ragazzi miei, voi troverete gli amici migliori quei tipi astuti e affatto babbei che qui raggiungono fini ed onori! Venite dunque senza paure E mettetemi in capo all'istante Con me sarete in mani sicure Perché io sono un Cappello Parlante!’ No appena ebbe finito la filastrocca, tutta la sala scoppiò in un fragoroso applauso. Il cappello fece un breve inchino a ognuno dei quattro tavoli, e poi tornò immobile come prima. Non appena quello strano cappello ebbe finito di parlare Kerry mi disse:-Allora è cosi che ci smistano nelle case,umph menomale temevo di peggio,tu Law in che casa vorresti essere smistato?-.la guardai e poi gli risposi:-Non lo so per me vanno bene tutte-.Kerry stava per rimettersi a parlare,per poi essere interrotti dalla professoressa McGranitt che si fece avanti, tenendo un lungo rotolo di pergamena tra le mani. -Quando chiamerò il vostro nome, voi metterete il cappello in testa e vi siederete sullo sgabello per essere smistati-, spiegò brevemente. Poi lesse il primo nome in cima alla lista, e chiamò:-Abbot, Hannah!- Dalla fila sbucò una ragazzina dalla faccia rosea e con i capelli biondi raccolti in due codini. Per l’emozione inciampò, poi si sedette sullo sgabello e indossò il cappello che le ricadde sopra gli occhi in maniera buffa. Ci fu un attimo di silenzio, poi la bocca del capello gridò: -TASSOROSSO!- Il tavolo di Tassorosso, alla mia destra, fece un grido di gioia e cominciò a battere le mani mentre Hannah prendeva posto accanto a loro. -Boot, Terry- -Corvonero!- Questa volta fu il secondo tavolo a sinistra a battere le mani e gioire, e molti Corvonero si alzarono per stringere la mano di Terry mentre questi prendeva posto. Anche Brocklehurst Mandy finì a corvonero, ma poi Brown Lavanda fu assegnata a Grifondoro, e il tavolo all'estrema sinistra esplose in un boato generale mentre le davano il benvenuto. Bulstrode Millicent fu invece la prima Serpeverde. Notai che aveva un aspetto sgradevole, sembrava un piccolo troll con sembianze femminili.- Come al solito, i peggiori finivano a Serpeverde-.disse Kerry sottovoce pensando che nessuno potesse udirla. Non stavo più prestando attenzione ai nomi, ma quando la voce chiamò Granger Hermione,notai che era la ragazzina saputella di prima ed essa scattò in avanti urtandomi e quasi si mise a correre, afferrando il cappello e calandoselo in testa.Questi tuonò nuovamente -GRIFONDORO-, e successivamente la McGranitt chiamò.Dopo di lei la McGranitt tuonò a voce alta:-Kendall Lawrence-.Era il mio turno pensai,cosi tutto emozionato mi avviai velocemente verso lo sgabello,superando tutti gli studenti davanti a me,alla fine giunsi allo sgabello mi sedei e quando la professoressa McGranitt poi posò il cappello parlante sulla mia testa,subito esso tuonò :-Tassorosso-. E fu cosi che dal tavolo dei tassorosso giunsero grida e fischi di felicità,cosi mi andai ad accomodare al loro tavolo di fianco a un altra ragazza di tassorosso smistata precedentemente,nel frattempo lo smistamento continuava.Nel frattempo Paciock, Nevile era stato smistato a Grifondoro, e il ragazzo dalla faccia tonda era corso dallo sgabello con il cappello ancora in testa, ed era dovuto tornare indietro tra le risate generali per consegnarlo a Macdougal Morag. Seguì un ragazzo biondo dall'aria tracotante che fu smistato in Serpeverde non appena il cappello ebbe toccato la sua testa. Malfoy Draco corse tutto compiaciuto a sedersi al tavolo delle serpi.Due gemelle, entrambe Patil, furono però smistate in case diverse, una in Corvonero e l’altra in Grifondoro,-Potter, Harry!-, chiamò la voce della McGranitt, e io alzai lo sguardo ritornando alla realtà.Il ragazzo dagli occhiali rotti e i capelli spettinati che avevo visto prima cominciò ad avanzare verso lo sgabello, e io cercai di guardare la sua fronte. Fu allora che la vidi, una cicatrice a forma di saetta. Ebbi un sussulto di sorpresa.Notai che tutta la sala ad un tratto era stata percossa da numerosi sussurri. Tutti cercavano di allungare il collo per vedere meglio.Harry Potter si sedette sullo sgabello e si calò il cappello in testa, e presto la sua cicatrice non fu più visibile.Dopo un tempo sorprendentemente lungo, il cappello parlante tuonò: -GRIFONDORO-. Tutta la sala scoppiò in un boato, che notai provenire principalmente dal tavolo dei Grifondoro, dove tutti si stavano accalcando sul nuovo arrivato per poterlo salutare, e per poterlo vedere meglio. Dopo Harry Potter fu il turno di Kerry e per sua enorme fortuna e gratitudine anche lei fu smistata in tassorosso con lui,infatti appena giunse al tavolo dei tassorosso si sedette davanti a lui con gli altri compagni di casa che la salutavano e l'applaudivano. Erano rimaste ormai soltanto altre tre persone, Turpin Lisa diventò una Corvonero, Weasley Ronald un Grifondoro, e Zabini Blaise un Serpeverde. A quel punto tutti gli studenti erano stati smistati nelle loro nuove case,e dopo il discorso del preside di hogwarts Albus Silente,sul tavolo per magia comparve un banchetto maestoso,cosi incominciammo a banchettare con i compagni di quella che sarebbe stata la nostra nuova casa.

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Capitolo 6
*** Presenze nella Tana ***


A fine serata intervenne di nuovo il preside Albus Silente per annunciarci che il banchetto era terminato e che era ora di dirigerci verso i dormitori delle nostre rispettive case,avvisandoci prima che:era vietato l'accesso alla foresta proibita e al corridoio del terzo piano,la cui trasgressione era punita con la espulsione.Al termine del discorso il preside disse: - E ora, prima di andare a letto, intoniamo l'inno della scuola!'-, gridò Silente, e notai come in quel momento tutti gli insegnanti avessero assunto un'espressione particolarmente imbarazzata. Il preside diede un colpo di bacchetta, e della punta fuoriuscì un grande nastro dorato che si sollevo per aria, cominciando a contorcersi e piegarsi assumendo la forma delle parole. -Ognuna scelga il motivetto che preferisce-, disse silente. -Via!-. Tutta la scuola intonò: 'Hogwarts, Hogwarts del nostro cuore, te ne preghiamo, insegnaci bene giovani, vecchi, o del Pleistocene, la nostra testa tu sola riempi con tante cose interessanti. Perché ora è vuota e piena di venti, di mosche morte e idee deliranti. Insegnaci dunque quel che è richiesto, dalla memoria cancella l'oblio fai del tuo meglio, a noi spetta il resto finché al cervello daremo l'addio.' Ognuno nella sala finì la canzone in tempi diversi, e verso la fine erano rimasti solo due gemelli di Grifondoro che stavano intonando una lenta marcia funebre. Quando tutti ebbero finito, Silente applaudì fragorosamente. -Ah, la musica!- disse asciugandosi gli occhi. -Una magia che supera tutte quelle che noi facciamo qui! E adesso, è ora di andare a letto. Via di corsa!-.Incominciammo ad alzarci tutti per avviarci ai dormitori,stavo per chiedere a Kerry su come avremmo raggiunto questi dormitori,per poi essere interrotto dall'appello di un ragazzo che ad alta voce urlando chiese:-Primo anno,ragazzi del primo anno seguitemi io vi accompagnerò e vi mostrerò il castello per poi arrivare alla sala comune della vostra nuova casa.Si fece strada nella fiumana di gente, e noi lo seguimmo.Uscimmo dalla sala comune, e imboccammo la grande scalinata in marmo che avevo visto entrando. Sbucammo in una grande sala che si innalzava per molti piani, con decine di scale che collegavano i vari piani. Qui gli studenti di Grifondoro e Corvonero presero a salire verso le torri più alte, mentre noi e i Serpeverde ci imbucammo la scala che portava verso il basso. Le serpi svoltarono in un corridoio laterale, e sparirono subito dalla vista, mentre noi invece continuammo per un corridoio di pietra illuminato da decine di torce.-A differenza dei sotterranei, il seminterrato ha meno spifferi, e molto più accogliente, ospitale quasi-, spiegò il nostro Prefetto, che avevo appreso si chiamasse Thomas,indicando le molte torce appese ai muri,gli arazzi colorati e i dipinti disseminati qua e la. C'erano quadri di nature morte, un paesaggio di campagna, un ritratto di un vecchio mago, uno che rappresentava un cesto pieno di frutta e molti altri. All'improvviso il gruppo si fermò, e notai che tutti stavano fissando dei barili enormi impilati contro il muro di pietra del corridoio.Martin individuò la seconda botte dal basso, nel mezzo della seconda fila, e cominciò a colpirla seguendo un preciso ritmo. Un'istante dopo, il grande coperchio del barile si aprì verso l'esterno come una grande porta rotonda, rivelando un altro piccolo corridoio che sembrava proseguire all'interno della botte.Chi piegato, chi strisciando carponi, entrammo uno ad uno dentro la botte, e quando anche l'ultimo di noi fu dentro, questa semplicemente si richiuse senza far alcun rumore.-Perché, cosa succede se sbagliamo?-, chiesi io con voce molto preoccupata.-Oh, niente di che, il tappo del barile che avete colpito salterà in aria inondandovi di aceto-, rispose Thomas da davanti. -E in quel caso, vi sconsiglio vivamente di entrare dentro prima di esservi tuffati nel Lago Nero-.Qualcuno ridacchiò, e all'improvviso una luce si allargò davanti a me mentre emergevo dal tunnel.- Nuovi compagni, benvenuti , alla Tana di Tassorosso-, esclamò Thomas allungando un braccio insegno di saluto. Mi ritrovai in una grande e accogliente sala rotonda, dal soffitto basso, che ricordava vagamente la tana di un tasso. La stanza era decorata nei toni allegri del nero e del giallo, enfatizzati ulteriormente dalle lisce superfici del legno color miele di cui erano fatti i tavoli e le porte rotonde che portavano ai dormitori. Un profumo colorato di piante e fiori aleggiava ovunque nell'aria, creando un'atmosfera particolarmente rilassante e allegra. Numerosi piccoli arbusti erano disposti ordinati sulle file degli scaffali a ridosso delle mura, che apparivano leggermente incurvati per adattarsi alla forma del muro, e salutavano gli studenti agitando i rami e le foglie al loro passaggio. Dal soffitto pendevano dei piccoli contenitori bronzei, da cui lunghi viticci di felci ed edere oscillavano tranquilli accarezzandoti la testa quando ci passavi sotto.Sulla mensola lignea del camino era appeso un grande quadro, la cui cornice era stata finimenti intagliata con tanti piccoli tassi danzanti. Al suo interno, una sorridente Tosca Tassorosso salutava gli studenti, brindando a loro innalzando una piccola coppa dorata a due manici.Lungo le mura correvano una serie di piccole finestre rotonde, che davano sul livello del terreno e attraverso le quali si poteva scorgere il prato immerso nell'oscurità. Rimasi per qualche minuto incantato ad osservare ogni minuscolo dettaglio attorno a me, come rapito da ogni singola cosa.Non potei fare a meno di pensare che quel luogo sembrasse un posto incredibilmente comodo.Thomas apparve all'improvviso di fianco al nostro gruppetto del primo anno, riportandomi alla realtà.-Se i ragazzi del primo anno vorranno seguirmi, vi mostrerò il vostro dormitorio. Le ragazze possono seguire...oh dove diavolo è finita adesso?-, alzò il collo cercando qualcuno fra la folla. -Tanya, avrete tutta la sera per raccontarvi l'estate, ora potresti adempiere ai tuoi doveri sociali? O devo entrare io, di nuovo, nel dormitorio femminile?. A quel punto Tanya si girò verso Thomas e dopo aver borbottato un attimo sottovoce chiamo Kerry e le altre ragazze del primo invitandole a seguirla per mostrargli i dormitori i femminili. Appena Tanya se ne fu andata Thomas ricominciò a spiegare.-Allora per prima cosa facciamo l'appello orsù ditemi i vostri nomi-. -Io sono Lawrence Kendall,ma gli amici preferiscono chiamarmi Law-,scandii io subito ad alta voce con un tono vigoroso.-Io mi Samuel Mcgrady,per gli amici Sam-.Questa volta a intervenire fu un ragazzino minuto con gli occhiali e i capelli biondi.C'erano altri tre ragazzi oltre noi due e si chiamavano:John Morrison,Ernie Macmillan e Justin Finch–Fletchley. Dopo che finimmo di presentarci tutti Thomas,il cui cognome era Fletcher,ci mostrò dove si trovavano i nostri dormitori e ci disse che la nostra roba si trovava già lì.Dopo che finì di pronunciare quelle parole Tanya,il cui cognome si scoprì essere Bentley,tornò nella sala comune con le ragazze del primo anno,a quel punto arrivarono molti altri ragazzi e ragazze di altri anni,con un mucchio di roba da mangiare e da bere, che fu sistemata su dei tavoli e dopo che tutto fu sistemato Thomas prese la parola:-Per prima cosa voglio dare il benvenuto ai nuovi ragazzi nella casa di tassorosso e poi un caldo bentornato ai vecchi studenti,quindi dopo i caldi saluti di benvenuto di rito,e l'ora di festeggiare perché per un tassorosso un evento come questo e molti altri sono sempre buoni per fare una grande festa-. Così la nostra prima notte ad Hogwarts iniziò con una grande festa di benvenuto per noi del primo anno e di bentornato per i ragazzi più vecchi. Dopo la festa tutti noi studenti fummo invitati ad avviarci nei nostri dormitori,perché il giorno dopo sarebbe stato intensissimo,quindi dopo aver salutato Kerry,mi avviai verso la porta rotonda in fondo alla sala di destra per avviarmi verso il mio letto insieme agli altri ragazzi del primo anno. Dopo essere rientrato nel mio dormitorio,potei notare subito che i miei oggetti erano ai piedi di un letto a baldacchino bellissimo,decorato con tende dei colori di Tassorosso,come la coperte e il resto degli oggetti,come la carta da parati,all'interno del dormitorio.Ero cosi stanco che non riuscivo ad addormentarmi,forse anche per l'emozione di trovarsi in una situazione a cui era del tutto estraneo fino a meno di una settimana prima,allora uscii dal mio dormitorio il più silenziosamente possibile,per evitare di svegliare gli altri e per andare a bere un bicchiere di latte che mi aiutasse ad addormentarmi, mi avviai quindi verso il centro della tana nella speranza di trovare ancora qualcosa da bere sui tavoli rotondi. Quando aprii la porta che portava alla tana notai che nonostante fosse completamente al buio,si poteva notare ancora i festoni magici e i colori della sala,stavo per prendere un bicchiere del tavolo, per essere interrotto all'improvviso da una persona e un fantasma dall'aspetto inquietante ,che non avevo incontrato durante il banchetto nella sala grande,che mi stavano fissando.Stavo per reagire quando all'improvviso fui colpito da un lampo accecante e da li in poi solo il buio.

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