Dominion II

di CarlottaCamillocci98
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Scelte Amare ***
Capitolo 2: *** Una brutta sorpresa ***
Capitolo 3: *** Improbabili alleanze ***



Capitolo 1
*** Scelte Amare ***


!!!ATTENZIONE!!!: Si raccomanda la lettura del testo solo a seguito della visione della serie televisiva "Dominion" e del film "Legion"
 
 
 
POV NOMA

 
Noma, che cosa hai fatto?! Alex mi guarda e nei suoi occhi leggo delusione e tristezza. Mi sento morire, lo amo con tutta me stessa, ma quando ci siamo separati prima dello scontro con Duma, Lucifero mi ha parlato e ha usato la mia debolezza per farmi passare dalla sua parte in cambio delle ali. Non ho saputo resistere. Non essere umana e non poter più far parte degli angeli era per me insostenibile. "Te lo ripeto, ho giurato fedeltà solo per riavere le mie ali" Alex guardando per terra davanti a sé, si passa una mano tra i capelli con aria confusa "A chi?!". Lo guardo decisa "Lucifero". Il suo sguardo si sposta su di me e il suo volto si dipinge di disperazione "La stella del mattino" ripete a voce più bassa. Lucifero inizia a parlarmi, mi dice di raggiungerlo, perché sa con certezza che sarà il prescelto a venire da noi a tempo debito. Mentre ciò accade Alex fa qualche passo verso di me, tende la mano e sussurra "Noma...", di riflesso faccio qualche passo indietro e scuoto la testa "Addio...addio amore".
Finalmente nel cielo, riabbraccio la libertà, cullata dall'aria notturna. Delle lacrime mi rigano il volto, ora posso solamente andare avanti. Perdonami Alex, non posso tener fede al mio giuramento.  Per queste ali sono disposta a combattere contro tutto e tutti... tutti ma non te.  
 
 
 
 
 
 
POV ALEX
 
Noma mi ha tradito,ma del resto come darle torto? Il suo tradimento è un dolore che porterò per sempre dentro. Ho perso la mia amata, di nuovo...prima Claire e ora Noma. Sto ancora fissando  l'uscita del tunnel da cui è volata via, quando qualcuno alle mie spalle prende la parola "Signore, siamo pronti a liberare Vega da quegli angeli bastardi!". Quelle parole mi riportano alla realtà, devo proteggere questa città, lo devo a Claire. "Spostiamoci da qui e dividiamoci in tre gruppi, il primo andrà a conquistare la torre agricola, il secondo l'armeria e l'altro verrà con me a dare soccorso e arruolare altri civili per liberare Vega!" Guardo tra la folla e individuo due miei ex compagni dell'armata dell'arcangelo "Paul, Daniel! Affido a voi i restanti due gruppi!" i due annuiscono. Arrivati in città ci separiamo. Quanti umani saranno sopravvissuti?  Tutto tace e l'atmosfera è calma, forse anche troppo. Vorrei capire dove sono andati tutti gli eight-ball. Mentre finisco di formulare questo pensiero un bruciore mi prende all'avambraccio sinistro. Mi scosto la manica e vedo che uno dei tatuaggi ha iniziato a brillare. Assomiglia ad una rosa dei venti, sembrerebbe indicare un edificio lì vicino, o almeno credo. Faccio segno di seguirmi e con assoluta circospezione entriamo nel palazzo. Al suo interno ci sono una ventina di angeli che tengono in ostaggio un numerosissimo gruppo di civili, per lo più V1 e V2. Guardo i miei compagni, siamo circa in dieci, ci superano in numero e in molti dei miei non sono soldati, sarebbe una carneficina. Faccio segno di rimanere fermi e non intervenire. Ripongo nelle custodie le pistole ed entro nel campo visivo degli angeli, questi, all'unisono si voltano verso di me puntandomi contro i fucili. Non ho altra scelta che esorcizzarli. Inizio a formulare la preghiera, gli eight-ball si contorcono tappandosi le orecchie e alla fine del rituale sono tutti sdraiati per terra immobili. Si risvegliano da umani, è andato tutto a buon fine. Mi sento debole. Tra gli ostaggi si levano commenti di stupore. Dato che come tattica funziona bene, ripeto la solita dinamica per altri due palazzi. Al termine dell'opera sono stremato, ma almeno il lato esterno della trincea che si è creata dopo la guerra civile è libera dagli angeli. Arrivano due staffette che chiedono di me. Il primo mi riferisce che la torre agricola è stata liberata senza spargimenti di sangue. Il secondo  invece mi comunica che l'armeria è stata conquistata ma a carissimo prezzo. Dobbiamo riorganizzarci e attuare velocemente un piano per sconfiggere Duma. Con questi propositi ci dirigiamo alla torre agricola dove è stato allestito un momentaneo centro della ribellione. Dei volontari si occupano di razionare il cibo e distribuirlo ai sopravvissuti. Mi viene porto un piatto da una giovane ragazza. Mi vado a sedere il su una gradinata e dopo poco gli altri mi imitano sedendosi intorno e accanto a me. Osservo le persone. Ognuna di loro è intenta in un'attività diversa, tutti vogliono dare il proprio aiuto. Eravamo una grande città... la più grande, popolosa e ricca che continuava a combattere e a resistere a gli angeli. Adesso invece siamo talmente pochi da poter essere contati sulle dita delle mani. Il resto della popolazione, come i  V3, V4 e V5 sono  oltre la trincea. Chissà quanti ne sono sopravvissuti... I V6, invece, erano troppo pochi e sono morti tutti velocemente. Lo sguardo mi cade su un bambino che si è seduto proprio di fronte a me e mi guarda con curiosità. Di riflesso gli sorrido. Non posso non pensare che se Claire non avesse perso il bambino e non fosse morta... sarei stato padre. Un nodo mi si forma alla gola. Il bambino ricambia il sorriso e mi rivolge la parola timidamente "Signore, ma è vero? Sei davvero tu il prescelto?" a quella domanda anche un altro civile fa eco al bambino "Si, Siete davvero voi il prescelto?" Si alzano dei mormorii tutti intorno a me. Poso il piatto da cui stavo mangiando da un lato e mi alzo in piedi. Mi levo la maglia e guardo le persone che mi stanno di fronte "All'inizio non ci credevo nemmeno io, credevo che la leggenda del prescelto fosse una sorta di metafora. Che il popolo stesso di Vega era il salvatore. E ne sono ancora convinto! Ne è la prova la vostra tenacia, la vostra voglia di non arrendersi mai, la vostra solidarietà! E' vero, questi segni hanno dei poteri sovrannaturali, ma io sono un essere umano proprio come voi! Ho capito a cosa servono davvero questi tatuaggi" faccio una pausa e cerco di guardare negli occhi tutti i presenti, per non dimenticarmi di nessuno di loro "Servono a dare speranza e sono lo strumento attraverso il quale noi umani ci libereremo di questa schiavitù! Per questo vi chiedo di essere forti! Di avere fede! Solo tutti insieme e come un solo corpo potremo farcela! Libereremo Vega!" Grida di approvazione si levano dalla folla. La speranza è forte, non ci arrenderemo mai, perché siamo umani e ne siamo fieri.
 
 
 
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Ciao a tutti! Grazie per aver avuto la pazienza di leggere il primo capitolo di Dominion II ! Suppongo che se stiate leggendo questa storia sia perchè seguivate la serie televisiva che è stata cancellata  (se così non fosse, prima di farvi ulteriori spoiler guardate la serie televisiva). Personalmente è poco che sono venuta a conoscenza della sua esistenza. Quando è stata interrotta ci sono rimasta talmente male che, testona come sono, ho erroneamente creduto di poterne scrivere il continuo! Se vi va potete scrivere le vostre considerazioni, belle o brutte che siano, non fatevi problemi! Sono estremamente curiosa! Quindi scrivete, scrivete , scrivete!

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Capitolo 2
*** Una brutta sorpresa ***


POV MICHAEL
Il vento mi fa bruciare le ferite che si stanno rimarginando. Mi sto spingendo alla massima velocità, ma nelle mie condizioni sono troppo lento. Dobbiamo arrivare a Vega prima che Noma faccia del male ad Alex... Non mi sarei dovuto fidare di lei da principio... dovevo aspettarmi il suo tradimento dato che aveva già tradito mio fratello. Sto iniziando a credere che la voce che lei udì venticinque anni fa non fosse del padre, ma bensì di Lucifero...
 Ormai non manca molto. Riesco già a vedere il fumo che proviene dagli edifici in fiamme. Gabriel mi chiede di fermarci, evidentemente si è reso conto che non ce la faccio più e, conoscendomi, sa che non mi sarei mai fermato... Le sue ferite sono scomparse dopo che il Profeta di Lucifero lo ha guarito con il fuoco... quindi... è proprio per questo che lo ha fatto... mi fa irritare così tanto... in passato non lo avrei mai pensato o ammesso... ma sono debole. Dopo che il padre se n'è andato... mi sono sentito privo di uno scopo nella vita, io... la spada... non avevo più alcuna utilità. Alex era l'unica cosa che mi rimaneva di lui ed è diventato al contempo la mia forza e la mia debolezza. L'ho cresciuto e ho vegliato su di lui... per questo è ciò che per me più si avvicina ad un figlio.... l'unica cosa che il padre non ci ha concesso di avere...
Atterriamo su un'altura e ci sediamo per terra uno accanto all'altro. Riprendo fiato e mi costringo ad allentare la tensione. I muscoli della schiena mi fanno male. Era tanto che non volavo così, prima dovendo svolgere diverse mansioni per conto del padre ero molto più allenato, ma dopo anni passati in questo corpo a non fare granchè ho perso l’allenamento, e, volente o no si sa che il corpo adatto a vivere in questo mondo comporta inevitabilmente degli svantaggi come la fatica. Gabriel mi poggia una mano sulla spalla e mi chiede "Va meglio? Certo che ci tieni davvero... volare in queste condizioni e con le tue ferite è da folli!" So che sotto a questo sarcastico stupore nessuno meglio di lui comprende il sacrificio che si è disposti a fare per qualcosa di così simile ad un figlio. Sospiro e cambio argomento. "Non possiamo arrivare in volo a Vega, non sappiamo se ci sono delle guardie a sorvegliare le mura" Gabriel annuisce "Hai ragione... in più... devi sapere... che sotto l'effetto dell'Oscurità ho ordinato a Duma, incarnato nel corpo del generale Raisen, di prendere Vega con l'aiuto dell'esercito di New Delphi" Sogghigna e aggiunge "Gli umani saranno tutti morti a quest'ora, peccato..." Mi guarda divertito. Roteo gli occhi al cielo "Sei sempre il solito, dovrò rimediare alle tue sciocchezze!" Senza aspettare una delle sue possibili risposte sarcastiche volo in direzione di Vega. Abbiamo già perso troppo tempo per i miei gusti. Dopo un breve tratto arriviamo ad una casa abbandonata, sotto le cui fondamenta si trova un passaggio che porta nel cuore della città.
 
POV ALEX
La Diade possiede la conoscenza del generale Raisen a proposito della città, sarà complicato prenderlo di sorpresa. Fortunatamente i V1 sono pieni di risorse e mi hanno procurato una mappa molto vecchia, risalente a prima della guerra contro gli angeli. Ho scelto un tunnel che nessuno dei membri dei piani alti conosce, sembrerebbe chiamarsi "Metropolitana". Ora stiamo per far saltare il muro che fu successivamente costruito per chiudere l'uscita che spunta proprio nel settore dei V6. Il conto alla rovescia ha inizio.  
                           
 
                        5...
Non so per quale associazione di idee comincio a pensare alla piccola Bixby... quanto le volevo bene... quanto mi manca... era per me come una sorellina... entrambi eravamo orfani e V1, sentivo nei suoi confronti un profondo affetto e dovere di protezione... quando ci incontrammo la prima volta fu dopo che avevo finito un turno di guardia, ero ancora giovane e inesperto... l'armata dell'Arcangelo era stata fondata da poco ed io ne ero appena entrato a far parte... come per miracolo udii delle grida provenire da un vicolo buio e stretto. Senza pensarci due volte, corsi in aiuto di una bambina dai capelli simili alla paglia e visibilmente denutrita, e una bellissima ragazza...
                         4...
Quella ragazza era Claire... entrambe erano minacciate da un ubriacone che gli puntava contro un coltello arrugginito... mi ricordo che presi una grande rincorsa, lo spintonai a terra e dopo una breve colluttazione, credendo di averlo reso inerme, mi precipitai a controllare le condizioni delle due ragazze. Come uno stolto diedi le spalle all'uomo ... lui invece si alzò e conficcò il coltello nel mio fianco... provai un dolore lancinante.
Nonostante stessi per perdere i sensi riuscii comunque ad estrarre la pistola per colpirlo al volto con il calcio... a quel punto svenimmo entrambi. Quando riaprii gli occhi ero all'ospedale e la prima cosa che vidi fu il volto di Claire Raisen e Bixby... fu proprio in quel momento che mi innamorai di lei, della figlia del capo della città... il suo sorriso mi sembrò un raggio di sole venuto ad illuminare la mia vita che era divenuta triste e grigia... perché in quel periodo Noma mi aveva lasciato...
                         3...
Noma... è sempre stata un mistero per me... comparve dal nulla nell'armata dell'Arcangelo, nessuno l'aveva mai vista prima di quel momento... c'era uno strano feeling tra noi ed il nostro amore è esploso all'improvviso... e altrettanto è finito... un attimo prima mi guardava con dolcezza, un attimo dopo ero diventato un estraneo... mi ha sconvolto non poco scoprire che la ragazza con cui avevo avuto una relazione è un angelo... mi sono sentito tradito e preso in giro... per scoprire poi che era al servizio di Michael... e che era per suo volere che si era avvicinata a me e che per paura di una sua reazione si era allontanata non appena la notizia della nostra relazione aveva raggiunto i piani alti...
                            
 
                         2...
Michael... nonostante tutto ciò che ha fatto e che continua a fare, come sparire nei momenti in cui avrei più bisogno di lui, non riesco a non volergli bene, è come un padre, si è preso cura di me quando il mio se n’è andato... Michael mi ha insegnato moltissimo di quello che so... lui dice di non comprendere la nostra mentalità, eppure è il primo che compie azioni illogiche al pari di quelle umane... mi rendo anche conto che è presuntuoso pensare di poter  capire o conoscere un essere senza tempo come lui... di una cosa sono certo, appena lo rivredrò dovrà subirsi la mia ira per avermi lasciato in questa situazione!
                          
 
                         1...
Non posso più perdermi nei ricordi e nei pensieri, il tempo è scaduto, questa è l’unica occasione che abbiamo per liberare Vega e non posso permettermi di fallire.
 
Una coltre di fumo e polvere si solleva dopo l’esplosione, abbiamo di sicuro attirato l’attenzione, quindi non ci resta che fare una corsa contro il tempo per arrivare da Duma con il minor sacrificio di uomini.  Attraversiamo i vicoli della città che sta ormai cadendo a pezzi ed arriviamo alle scale antincendio poste sul retro dell’Hotel. Ho uno strano presentimento, gli eight-ball che ci sono venuti contro erano troppo pochi per la confusione che abbiamo fatto con l’esplosione... possibile che non si siano accorti di noi? Oppure devo credere che abbiano abbandonato la città?
Continuiamo la nostra corsa contro il tempo...un incedere frenetico ed incessante interrotto soltanto da qualche angelo che stupidamente si frappone fra noi e Duma.
Finalmente siamo dentro...troppo facile salire fino a quì...al piano riservato alla famiglia Raisen. Non abbiamo tempo per riflettere...una goccia di sudore mi solca la fronte...solo una porta rimane da oltrepassare...la sfondiamo...e....
Le nostre urla ci rimangono strozzate nella gola....di fronte a noi c’è Duma con più di venti eight-ball al suo servizio. Hanno le armi già puntate su di noi....Era una trappola! Maledizione! Come lo hanno saputo?!
Vorrei urlare di fare fuoco... sarebbe un massacro... magari uccideremmo Duma... ma non ho il diritto di sacrificare la vita dei miei uomini...non può finire tutto così dannazione.
La Diade sorride...”Arrendetevi miserabili inferiori”
So che Duma non mi vuole morto e questo mi permette di provare a sfruttare la situazione per negoziare la vita dei miei uomini o per prendere tempo ed escogitare un piano...sto per parlare....quando mi accorgo che nella stanza c’è anche David Whele...cosa ci fa qui!?. Digrigno i denti e sussurro “Lurido bastardo”.
 
 
 
 
Bentornati al secondo capitolo di Dominion II !! Scusate per il ritardo, mi impegnerò affinchè non accada più! Spero di aver migliorato almeno in parte la narrazione. Le vostre opinioni sono sempre ben accette, quindi rinnovo l’invito, scrivete, scrivete scrivete! Ci vediamo tra 15 giorni per il terzo capitolo ciaoooooo!!!!!!

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Capitolo 3
*** Improbabili alleanze ***


DAVID WHELE
Un eight-ball mi sta puntando una pistola nel fianco e mi trascina per un braccio. Stiamo percorrendo i corridoi dell'hotel in cui ho vissuto per venticinque anni... la casa di cui conosco ogni centimetro, la stessa in cui ho ucciso William... forse è per questo che provo un triste e amaro sentimento di nostalgia e di dolore... meritavo di morire... invece sono ancora qua.
Mi portano negli appartamenti di Claire Riesen. Varcando la porta, la prima persona che vedo è Edward Riesen seduto comodamente sul divano di pelle, alle sue spalle il vetro della finestra è rotto e le tende danzano al ritmo del vento. Non riesco a contenere un'espressione di puro stupore e confusione. Non mi sembra in fin di vita... Cosa diavolo gli sarà successo? Il generale che un attimo prima era intento a lucidare la sua pistola, alza lo sguardo su di me... è a quel punto che mi rendo conto che non è affatto l'uomo che conoscevo... no... i suoi occhi... non sono umani. "Tu devi essere David Whele" nemmeno la voce è quella del generale... annuisco debolmente  "Basandomi su i ricordi del mio compagno, so che sei un abilissimo manipolatore" Si alza in piedi. Fa un cenno agli eight-ball che mi tengono fermo e vengo liberato. "Sarò breve" il suo sguardo è fermo e incute in me un profondo terrore  "Devi convincere gli umani di questa città a seguirci fino a New Delphi, sappi che pretendo la tua totale collaborazione" Sono sempre più confuso. Lo guardo perplesso e finalmente riesco a comporre nella mia mente le domande che non riuscivo a fare "Chi diamine sei? Che significa compagno? E soprattutto... cosa o chi ti fa credere che io lo farò?" Il mostro dinanzi a me sogghigna divertito "Va bene Senatore, ora ti spiegherò la situazione, sono sicuro che accetterai la mia offerta e farai quello che ti dico" abbozzo un sorriso che trasmette tutto il mio nervosismo e rispondo "Questo è tutto da vedere". Il generale si avvicina alla finestra e dandomi le spalle osserva tutta la città. "L'uomo che tu conoscevi con il nome di Edward Reisen non esiste più, ciò che vedi adesso, di fronte ai tuoi occhi è una Diade... un essere nato dal perfetto equilibrio tra angelo e umano che vivono in un solo corpo, ciò avviene quando l'umano accogle sponteneamente e consapevolemnte un angelo superiore”.
Sono sconvolto, non posso credere a ciò che sentono le mie orecchie "Oh avanti! Il generale Reisen era un uomo estremamente convinto e devoto alla nostra causa! Non avrebbe mai fatto una cosa simile! Non mi raccontare stronzate!" La Diade rivolge lo sguardo verso il vetro ancora intatto e mi guarda attraverso il riflesso di esso. "Credici invece, perché niente e nessuno è invulnerabile. Se tieni alla tua vita faresti meglio ad eseguire i miei ordini senza opporre resistenza, se sarai meritevole potrai diventare una Diade ed essere così immortale pur conservando la tua coscienza" Se me lo avessero proposto prima della morte di William, mi sarei fatto una risata e ci avrei pensato sù, ma ora quell’uomo è morto con mio figlio.
Provo un forte desiderio di morire... voglio che accada... perchè la mia vita a questo mondo non ha più uno scopo... "Puoi anche uccidermi... non mi interessa...bastardo" Alle mie parole la Diade si gira e mi guarda con rabbia ed odio "Quindi, non ti interessa più nulla di questa città e delle persone che la popolano? Stai davvero dicendo questo Whele? Vuoi morire con il peso sulla coscienza dello sterminio delle poche persone che rimangono a Vega?"  Mi si gela il sangue nelle vene ed abbasso lo sguardo sul pavimento... sono combattuto, una parte di me non ce la fa più a lottare in questo mondo distrutto dalla guerra... l’altra è troppo legata alla mia città... Vega... e quello che ho fatto a William non sarebbe servito a nulla. Alzo lo sguardo e fisso la diade neglio occhi, il silenzio rimbomba intorno a noi ed un’idea si materializza nella mia mente. Spero che non abbia il potere di leggere nel pensiero; forse fingendo di collaborare con il nemico potrò ottenere una buona posizione e così facendo trovare un modo per salvare la popolazione...l’eventuale prezzo da pagare non mi interessa... "D'accordo, farò ciò che mi dici, ma non dovrai fare del male a questa gente". Mentre parliamo un eight-ball si avvicina alla Diade e gli sussurra qualcosa all’orecchio, subito lei con un sorriso fa cenno di portarmi via. Gli angeli inferiori si dispongono intorno alla porta a vetro, pochi istanti dopo questa si frantuma in mille pezzi. Un piccolo gruppo di umani armati fa irruzione e la prima persona che individuo è Alex Lennon. Lui ed i suoi uomini appaiono sorpresi, evidentemente si sono accorti di essere caduti in una trappola. Questo mostro non è da sottovalutare.
La Diade sorride... “ Arrendetevi miserabili inferiori”.
Alex rimane qualche istante in silenzio poi nota la mia presenza mi fissa con occhi colmi di odio, digrigna i denti e sussurra qualcosa... di certo non sono paroline d’amore. Capisco che il prescelto è perso e da ordine ai suoi uomini di arrendersi, immediatamente vengono disarmati. La Diade applaude ad i nuovi arrivati, poi in tono sarcastico dice ad Alex “Prescelto bentornato, mi permetto di dire che dovresti scegliere con più attenzione gli amici” Lo vedo guardare in mezzo al gruppo di uomini e indicarne uno. Un umano si fa avanti dal fondo del gruppo e con il capo chino si ferma tra Alex ed il mostro. Il prescelto è visibilmente scosso, posso capirlo...  ma è proprio un ingenuo, ancora non ha capito come siamo noi umani? “Daniel... come hai potuto?!” Il Traditore si gira a guardarlo. Sul volto, dagli zigomi alti, scivolano delle lacrime sincere “M-mi dispiace Alex... credimi non avrei voluto... ma hanno in ostaggio mia figlia e mia moglie...” Vedo la Diade sogghignare “Tranquillo, adesso ti mando da loro” detto questo Edward solleva la pistola che poco prima stava lucidando e uccide con un colpo alla nuca lo sventurato. Il rumore dello sparo riempie la stanza. Sobbalzo per il suono ravvicinato ed improvviso. Tutti gli umani in questa stanza, me compreso, sono senza parole ed atterriti per il gesto disumano di un essere immondo. Approfittando della confusione emotiva degli umani la Diade da ordine di portare via i prigionieri, fatta eccezione per il prescelto. Il Mostro osserva con disgusto il cadavere davanti ai suoi piedi “Portate via questo schifo”.
Alex, stringe con rabbia i pugni mentre viene tenuto fermo da degli angeli, urla improperi guardando con odio il generale Raisen, ma il bastardo non sembra sentirlo, si avvicina sorridendo e lo colpisce con un pugno ben assestato facendolo svenire. Si gira verso di me “Adesso possiamo iniziare a pensare al vostro futuro”.
 
POV GABRIEL
Il tunnel che stiamo percorrendo è umido e buio. Si sente la puzza di umani ovunque, è nauseabonda! Come diamine avrà fatto mio fratello a stare tra loro per venticinque anni? Non riesco quasi a credere che si sia abituato a questo tanfo! Addirittura la prima volta che lo rividi dopo degli anni mi sembrò che puzzasse quasi quanto un umano! Ho provato ad essere compassionevole con loro.... ma non se lo meritano. Come è possibile che esseri così spregevoli, che si uccidono l’un l’altro per motivi futili, che tradiscono, che si lasciano corrompere... esseri che non si fanno scrupoli ad uccidere un bambino innocente che gli portava in dono la libertà di vivere in uno stato guidato dalla grazia divina... come può essere che abbiano un posto in paradiso con noi?!
Se avessi saputo di questo passaggio tempo fa, di certo lo avrei usato per distruggere personalmente Vega... anche se non avrei più voluto combattere faccia a faccia contro mio fratello costringendo uno a prevalere sull'altro definitivamente. Prendo fiato e cerco di riempire il vuoto tra noi con delle parole "Ora che sappiamo che nostro fratello maggiore è ancora vivo... sarà difficile sconfiggerlo da soli... La volta precedente c'erano anche Uriel e Raphael, ma... la prima è morta... e la seconda è scomparsa dall'inizio della guerra... hai qualche idea?" Lo guardo in attesa di risposta, ma mio fratello si limita a corrugare la fronte e a rispondermi " Al momento no, non ci ho ancora pensato." Ecco la classica risposta di Michael, sempre sicuro di se e delle sue capacità. Spero davvero che mi venga in mente qualcosa... perchè se seguiamo la sua onesta integrità finiremo col soccombere.
Un dubbio mi si insinua nella mente... non vorrei che mio fratello credesse che con il ritorno di Lucifero, io non abbia più intenzione di sterminare l’umanità. E’ meglio mettere in chiaro la questione. Mentre camminiamo mi fermo, lo afferro per un braccio e guardandolo negli occhi gli parlo aspramente “Michael, non credere che gli umani non siano più nei miei pensieri... Lucifero fa si che tra noi ci sia una momentanea tregua, ma non appena ci saremo liberati di lui sarà mia premura concludere la faccenda e far tornare il Padre.” Mi guarda dritto negli occhi e dal suo volto non traspare alcuna emozione ... “Tranquillo, non mi sono dimenticato del motivo per cui ci combattiamo ...” fa una lieve pausa “... spero solo che con il tempo tu riesca a comprendere il tuo errore.” Lascio andare il suo braccio e riprendo a camminare lasciandolo indietro. No fratello, non accadrà. Loro si meritano di morire! Mi hanno tolto tutto, prima mio figlio, poi mio padre, il tuo affetto e hanno ucciso nostra sorella!... Tu sciocco che in passato eri guidato solo dalla furia e dalla rabbia, ora invece, ti lasci contagiare dai sentimenti umani... come la pena... si, pena... perché la tua non è compassione. Un giorno comprenderai... come ho compreso io. Abbiamo tutta l’eternità a differenza di questi vermi! Quando ti renderai conto che gli umani sono disposti a tutto per prolungare la loro inutile vita, anche a tradire te che sei la loro salvezza... Quando quel momento arriverà, sarai tu che ti pentirai del tuo errore e mi supplicherai di farti partecipare al loro sterminio. Forse... sentirò la mancanza di qualche loro femmina in calore, le avrei tenute solo per qualche mio piacere. Un sorriso fa capolino sul mio viso.
 Arriviamo alla fine del tunnel, bene... perchè non ne potevo più! Proprio di fronte a noi l'uscita è sbarrata dalle fiamme, sospiro spazientito "E ti pareva! Altro fuoco"
Ci proteggiamo con le ali e così oltrepassiamo l’ostacolo che ci bloccava la strada. Guardo la mia lunga giacca, come mi aspettavo è tutta bruciata in fondo... maledizione, per tutti i casini che mi sta facendo passare mio fratello mi deve come minimo dei vestiti nuovi!
Il sole sta sorgendo sulla città, che ormai è devastata... di fronte a noi si presenta uno spettacolo che ho sempre desiderato... cadaveri di umani ovunque... solo una voce rompe il silenzio. Da uno schermo in alto, sopra i palazzi, Duma lancia un messaggio a tutti i sopravvissuti, ovvero di consegnargli il prescelto in cambio della salvezza. Non mi stupirei se gli umani, idioti come sono, avessero creduto che quella sporca Diade mantenga davvero la parola e avessero realmente consegnato il prescelto nelle mani di un nemico per salvarsi la pelle... Osservo mio fratello, sta guardando la registrazione... il suo viso è velato da una profonda preoccupazione. Si morde il labbro e quella preoccupazione si trasforma in rabbia, la stessa che lo caratterizzava nei millenni passati quando aveva il compito di operare il volere del Padre. E’ proprio incredibile... quando si tratta di Alex non riesce proprio a nascondere le sue emozioni... che emergono con un risultato inaspettato sorprendendo chi, come me, lo conosce dall’inizio dei tempi.
Mi guarda dicendomi “Non sento più la presenza di Noma, quindi direi di andare da Duma e risolvere la questione prima che faccia prigioniero Alex così dopo lo cercheremo con calma tra i superstiti” Detto ciò spiega le ali e inizia a volare in direzione dell’Hotel. Sbuffo, ma non proferisco parola e mi limito a seguirlo in volo. Mentre ci avviciniamo intravedo attraverso le finestre infrante Alex tenuto fermo da degli eight-ball e Duma che lo colpisce all’addome. Spero solo che non abbia danneggiato i tatuaggi. Non mi riesce difficile immaginare i pensieri che sta facendo mio fratello, per questo quando Michael accellera l’andatura anche io faccio altrettanto. Mi dispiace per la finaccia che farà Duma in fondo ha fatto un buon lavoro con questi umani.
   
 
 
 
 
 
 
 
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Salve a tutti! Si... Si ... lo so quello che state pensando “ Carlotta!! Cavolooo!! Qualche giorno di ritardo va bene... ma non quindici giorniiii!!!!” lo so! Ci tengo a precisare che non è stata tutta colpa mia!! >.<  infatti, il mio caro computer portatile ha la sua veneranda età (più di 6 anni!!) ed era da un po’ che mi creava problemi, fatto sta che... qualche giorno prima della pubblicazione mi è letteralmente morto, ha perso tutta la memoria. Appena ho avuto tempo l’ho portato in assistenza, ma aimè ho perso i vari capitoli che mi ero preparata delle settimane addietro oltre a moltissimi file personali (si, sono paranoica e me li preparo delle volte con mesi di anticipo XD ) ci è voluto un po’ ma alla fine eccomi qui! Se nonostante tutto volete prendermi a cazzotti potete farlo... TT^TT. Comunque, computer permettendo, ci vediamo tra quindici giorni al nuovo capitolo! Spero che  questo vi sia piaciuto!! Scriveteeee!!!! Baciiiiii
P.S (per farmi perdonare aggiungo un disegno che ho fatto!... apprezzate la buona volontà XD   so che non gli rende giustizia) 

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