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di Fannyy24
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** Garrett. ***
Capitolo 3: *** Sorpresa. ***
Capitolo 4: *** Una bella serata. ***
Capitolo 5: *** Cena di famiglia. ***
Capitolo 6: *** Partenza. ***
Capitolo 7: *** Sfilata. ***
Capitolo 8: *** Il paradiso e l'inferno. ***
Capitolo 9: *** Problemi di coppia. ***
Capitolo 10: *** Casa. ***
Capitolo 11: *** Una storia incredibile. ***
Capitolo 12: *** Sophia. ***
Capitolo 13: *** Una nuova vita. ***
Capitolo 14: *** Mamma. ***
Capitolo 15: *** Di nuovo noi. ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***


Prologo.



 
"Bella tesoro svegliati o farai tardi a lavoro!"
"No Rose ti prego, sono stanchissima lasciami dormire!"
"Bella hai la riunione stamattina ricordi?" Dio, l'avevo dimenticata!
"Che ore sono?"chiesi mettendomi seduta.
"Sono quasi le 8!"
"Cazzo Rose devo essere lì alle 9!"dissi correndo in bagno, mi feci una doccia veloce e mi vestii, non avevo tempo per truccarmi quindi misi solo un po' di phard perché ero fin troppo pallida, un filo di mascara e un rossetto chiaro.
"Ti ho preparato il caffè!"
"Grazie! Sei la mia salvezza lo sai?"chiesi e mi sorrise.
"Si lo so!"rispose.
"Ci vediamo stasera"dissi baciandole una guancia prima di correre in ufficio.
Era più o meno un anno che lavoravo in quella azienda e mi trovavo davvero benissimo, ero abbastanza felice della mia vita nonostante tutti i rimpianti che avevo.
Erano sei anni che non vedevo Edward e quasi sette da quando mia figlia se n'era andata ma tutto sommato ero stata fortunata, avevo avuto accanto a me delle persone splendide che mi avevano aiutato a superare quel dolore immenso e che continuavano a starmi accanto.
Ovviamente non mancavano i momenti in cui mi richiudevo in me stessa e passavo ore a pensare a come sarebbe stata la mia vita se tutto quello non fosse accaduto ma avevo capito che rimuginarci su non aiutava e la maggior parte delle volte erano Rosalie e Seth ad aiutarmi a rialzarmi.
Seth era ormai diventato mio fratello, lo era anche prima ma da quando Charlie faceva coppia fissa con Sue il nostro rapporto si era rafforzato tantissimo e amavo le nostre cene di famiglia.
Arrivai in azienda appena in tempo.
"Buongiorno Mary"
"Buongiorno Bella! Sbrigati che ti stanno aspettando!"la ringraziai e corsi in sala riunioni.
La mattinata passò veloce e per fortuna la riunione andò bene così la sera tornai a casa stanca ma soddisfatta.
"Allora com'è andata?"chiese Rose.
"Benissimo direi, hanno accettato il nostro progetto di un nuovo hotel a Los Angeles"risposi felice.
"Sono contenta!"
"Anch'io! Soprattutto perché molto probabilmente Will mi nominerà direttrice!"
"Wow ma è...fantastico!"disse abbracciandomi.
"Grazie"
"Aspetta un attimo ma questo significa che dovrai andartene?"chiese triste.
"Sapevamo che prima o poi sarebbe successo! Meglio a Los Angeles che in Italia non credi?"
"Sì certo però...uff! Mi mancherai!"
"Rosalie non è ancora successo nulla! Ce ne occuperemo a tempo debito!"dissi ed annuì.
"Hai ragione"
Rose ed io eravamo ormai inseparabili e mi sarebbe molto dispiaciuto averla lontana ma sapevo che sarebbe stata felice, lei aveva Emmett che l'amava alla follia! Erano più di sei anni che stavano insieme e sospettavo che mancasse poco al loro matrimonio.
Abitavano nell'appartamento di fronte al mio ma quando Emm era fuori per lavoro veniva a stare da me, così riuscivamo a trascorrere interi weekend insieme.
"Hai sentito Alice?"chiesi.
"Si stamattina, forse ci incontreremo tra qualche settimana, sai...parteciperemo alla stessa sfilata!"
"Davvero??"
"Già..."
Alice ed io eravamo rimaste in contatto ma non era più come una volta, irrimediabilmente le nostre strade si erano divise e nonostante avessi provato a mantenere lo stesso rapporto che avevamo un tempo avevamo fallito.
Vedere Edward soffrire per tanti anni a causa mia l'aveva fatta allontanare poco a poco, eravamo sempre amiche ma nessuna delle due si confidava più con l'altra e a me questa cosa mancava da morire.


Ciaoo a tuttiiii =)
So che sono in un ritardo tremendo ma vi assicuro che non è stato semplice cercare di coordinare tutti i miei impegni, il lavoro e l'università mi stanno stressando e riuscire anche a scrivere era davvero troppo difficile!
Comunque alla fine eccomi qui, non vedo l'ora che leggiate cosa ha partorito la mia mente malata e che mi scriviate tante recensioni per sapere cosa ne pensateee!
Cercherò di pubblicare almeno 2/3 volte a settimana come prima.
Devo lasciarvi, mi raccomando fatevi sentireee!
Baciii
Fannyy24

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Capitolo 2
*** Garrett. ***


Capitolo 1
Garrett.
 






Il giorno dopo mi svegliai ed ero di buon umore,essendo sabato non dovevo andare a lavoro così mi alzai facendo attenzione a non svegliare Rosalie che dormiva ancora e andai a prepararle la colazione.
"Mmm...che buon odore!"disse entrando in cucina.
"Buongiorno Rose, sto facendo i pancakes"
"Buongiorno a te! A cosa devo tutto questo stamattina?"
"Non deve esserci un motivo. Volevo semplicemente preparare la colazione alla mia migliore amica!"risposi e mi sorrise.
"Be allora grazie.."
"Figurati"dissi mettendo la colazione in tavola.
 
Dopo aver fatto colazione Rosalie si rinchiuse nel suo studio, tra qualche settimana aveva una sfilata molto importante e aveva molto da fare così io rassettai un po' casa e poi decisi di andare a fare la spesa.
"Bella?"sentii chiamarmi fuori dal supermercato e mi voltai.
"Ciao Garrett"risposi un po' imbarazzata.
"Come stai?"
"Bene grazie, tu invece?"
"Tutto bene...non ti ho più sentita!"
"Hai ragione scusami ma ho avuto tanto da fare a lavoro!"
"Si, Will me l'ha detto! Congratulazioni per ieri!" disse sorridendo e lo ringraziai.
Avevo conosciuto Garrett in ufficio, era un amico del mio capo Will ed eravamo usciti una sera a cena poi, però, non lo avevo più richiamato.
Garrett era un bell'uomo, alto, spalle grandi, capelli ed occhi scuri ma soprattutto era una bravissima persona. Anche lui aveva avuto una brutta esperienza, la sua ragazza Maddy l'aveva abbandonato all'altare e ci aveva messo un po' per riprendersi.
"Allora che ne dici se ci vediamo uno di questi giorni?"chiese sempre sorridendo ed annuii.
"Va bene"risposi.
"Domani per te va bene?" certo non mi aspettavo così presto ma non c'era nulla di male quindi accettai.
"Certo"
"Perfetto a domani allora, passo a prenderti alle sette"
"Ciao Garrett"risposi ed entrai nel supermercato per fare la spesa.
Quando tornai a casa Rose stava ancora lavorando, le portai una limonata e decisi di preparare il pranzo: cucinai il sugo con carote, sedano e cipolle che tanto piaceva alla mia amica e scaloppine con i funghi, poi avvisai Rosalie.
"Dio sono distrutta!"disse sedendosi a tavola.
"E ci credo! Sono ore che sei rinchiusa lì dentro!"
"È davvero importante per me, quei modelli devono essere fantastici!"
"Saranno meravigliosi Rose, non esiste nessuno migliore di te!"
"Lo spero tanto!"rispose e cominciammo a mangiare.
"Tu che hai fatto oggi?"
"Nulla, mi sono occupata della casa e sono andata a fare un po' di spesa..."risposi vaga.
"E poi?"
"Te l'ho detto! Niente!"
"Bella?"mi richiamò e sbuffai.
"Ho incontrato Garrett al supermercato!"
"Oh...era arrabbiato?"
"No affatto! Sapeva che ero stata molto occupata con il lavoro..."
"E di cosa avete parlato?"
"Mi ha invitata ad uscire domani!"
"Ma è fantastico!"disse Rose felice.
"Già..."
"Che hai tesoro?"mi chiese.
"Non lo so...Garrett è davvero una persona splendida ma temo che non possa funzionare!"
"Oh andiamo Bella! Perché devi comportarti così? Garrett è proprio una brava persona e tu non puoi costruire tutta la tua vita solo sulla carriera, so che ami essere indipendente e forte e credimi lo sei ma tutti hanno bisogno di una persona accanto con cui condividere la propria vita! Ovviamente avrai sempre me ma credo davvero che debba iniziare a pensare al tuo futuro tesoro..."
"Rose..."
"No Bella, aspetta e ascoltami! Non devi sposarti con Garrett, devi solo conoscerlo e capire se tra di voi può funzionare! Non è difficile!"disse ed annuii, aveva ragione. 
Ero stata bene la prima volta che eravamo usciti insieme quindi perché non provarci sul serio?
"D'accordo, mi hai convinta! Proverò a lasciarmi andare!"
"Ottimo!"rispose contenta.
Finimmo di mangiare e pulimmo la cucina.
"Vado a riposare, chiamami per le cinque okay?"chiese.
"Va bene, devi uscire?"
"Certo che sì! Domani hai un appuntamento e dobbiamo andare a fare shopping"disse entusiasta e se ne andò.
Era una pazza ma io l'adoravo.
Presi il computer per rispondere a delle mail di lavoro e mi resi conto che c'erano dei problemi con alcuni dati così chiamai il mio capo.
"Pronto?"
"Will? Sono Bella!"
"Ciao Bella, dimmi..."
"Ho notato alcuni errori nei dati che mi hai inviato!"spiegai.
"Oh no! Ho già inviato i dati al signor Forester"
"D'accordo facciamo così, cerco di risolvere io la questione entro mezz'ora d'accordo?"proposi.
"Grazie Bella! Sei un angelo!"disse sollevato e riattaccai.
Trascorsi la successiva mezz'ora a lavoro per aggiustare il tutto e inviai un'altra mail al nostro cliente con i dati corretti.
Mi rilassai un po' sul divano mentre guardavo la televisione ma squillò il cellulare, vidi chi era e risposi col sorriso sulle labbra.
"Hey Seth!"
"Ciao Bella, come stai?"
"Qui tutto bene, lì invece che si dice?"chiesi.
"Stiamo bene tranquilla, Charlie e mamma sono diventati un po' troppo sdolcinati ma sopravviverò!"disse facendomi ridere.
"Dai sono così carini!"risposi tra le risate.
"Anche troppo! Comunque...quando ci vediamo?"
"Non lo Seth, questa settimana non credo mi sia possibile venire, è stato approvato il progetto per l'hotel a Los Angeles e ho molto lavoro!"dissi dispiaciuta.
"Dai tranquilla, ci vedremo appena puoi!"
"Mi manchi tanto lo sai?"chiesi.
"Anche tu ci manchi! Non c'è più una musona in giro per casa!"
"Heyy! Io non sono musona!"protestai.
"Oh sì che lo sei!"disse ridendo.
Chiacchierammo un altro po' e alle 17 staccai per andare a svegliare Rose.
Trascorremmo un bel pomeriggio, ci divertimmo molto e spendemmo tantissimo come al solito, tornammo a casa la sera tardi stanche ma felici, ordinammo una pizza e crollammo subito dopo mangiato.
 
***
 
"Bella sei bellissima!"disse Rose.
"Sono nervosa..."
"Non devi, passerai una bella serata, ne sono sicura!"cercò di tranquillizzarmi.
Avevo indossato un vestito blu scuro con scollo a V abbellito con degli Swarovski, un paio di scarpe tacco 12 beige e Rose mi aveva truccata e acconciato i capelli.
Mi guardai allo specchio e rimasi davvero soddisfatta, erano anni che non mi preparavo così per un appuntamento, la prima volta che uscii con Garrett avevo il solito tailleur da lavoro dato che avevo fatto tardi in ufficio e andammo a cena direttamente da lì.
Garrett si presentò con cinque minuti di anticipo ma io ero già pronta.
"Wow...sei incantevole!"disse vedendomi.
"Grazie, stai molto bene anche tu"risposi ed era vero, aveva un completo grigio molto elegante che gli stava divinamente.
Mi aprì la portiera da vero gentiluomo e mi portò in un ristorante molto famoso di New York, era in realtà anche un hotel e ci ero stata più di una volta per delle cene di lavoro.
Era un posto molto elegante ed ero contenta di essermi messa in tiro o mi sarei sentita a disagio.
Mi prese sottobraccio ed entrammo nel ristorante dove ci sedemmo ad un tavolo un po' più appartato.
"Che ne dici di questo posto?"chiese gentile "ti piace?"
"Si moltissimo"risposi.
Ci accomodammo ed ordinammo due grigliate di pesce con contorno di insalata e un buon vino bianco.
"Allora ti trasferirai?"chiese.
"Non lo so ancora, voglio dire...non è ufficiale, non ne ho ancora parlato con Will"
"Però vorresti..."
"Si, mi piacerebbe molto dirigere il nuovo albergo di Los Angeles"
"Sono sicuro che accadrà"
"Sai qualcosa che io non so?"chiesi ormai curiosa.
"No, ho solo molta fiducia in te"
"Ti ringrazio, sei gentile"
"Sono solo sincero!"abbassai lo sguardo imbarazzata.
"A te invece, come procede il lavoro?"chiesi, Garrett era socio dell'azienda di famiglia, aveva alcuni ristoranti sparsi per il continente.
"È stato un periodo un po' difficile, probabilmente dovremo chiudere uno dei ristoranti"
"Oh...mi dispiace"
"A me dispiace di più per le persone che ci lavorano, scelgo molto accuratamente il mio personale e so per certo che sono tutte bravissime persone con una famiglia da sfamare e odio doverli mandare in mezzo a una strada"disse frustrato e senza neanche accorgermene gli presi la mano, lo feci per consolarlo ma lo interpretò in modo diverso e me la strinse, tuttavia non mi diede fastidio per niente, era una bella sensazione.
"Vedrai che andrà tutto bene"
"Grazie"sussurrò sorridendo e ricambiai.
"Facciamo una passeggiata...ti va?"
"Si, certo"risposi.
Pagò il conto ed uscimmo, la serata trascorse molto tranquillamente, chiacchierammo del più e del meno e mi convincevo sempre più della bellissima persona che era.
Ci tenemmo la mano per tutto il tempo e mi sentivo davvero molto serena.
"Sono stata benissimo"dissi e mi sorrise.
"Anch'io! Spero ci siano tante altre sere così"rispose e mi scoprii a desiderarlo anch'io.
"Mi farebbe piacere"
Eravamo uno di fronte all'altra e ci tenevamo ancora la mano, con l'altra Garrett mi accarezzò una guancia e mi persi nella dolcezza di quel gesto.
Si avvicinò lentamente fino a sfiorarmi le labbra con le sue, non approfondì e non andò oltre ed io lo apprezzai molto.
"È ora di andare non è vero?"chiese dopo.
"Già...domani si lavora!"risposi.
"D'accordo"
Ci dirigemmo alla macchina e mi riaccompagnò a casa.
"Grazie per la serata"dissi prima di scendere.
"Grazie a te" 
Gli diedi un bacio sulla guancia e scesi dalla macchina, aspettò che entrassi prima di mettere in moto e andare via.
Erano anni che non mi sentivo così leggera come in quel momento, sorrisi ed entrai in casa dove trovai Rosalie ad aspettarmi.
"Hey, che ci fai qui? Emmett non è tornato ancora?"chiesi salutandola.
"Sisi, è nel nostro appartamento che dorme! Volevo sapere com'era andata!"
"È andata benissimo!"dissi felice e sorrise.
"Vieni! Raccontami tutto!"annuii e mi sedetti accanto a lei.
Trascorremmo non so quanto tempo a parlare prima di andare a dormire.






Ciao a tutti =)
Rieccomi col primo capitolo, ovvamente non può che essere di passaggio, siamo ancora agli inizi ma tranquilli non vi deluderò, prometto che anche in questa ff ci sarano tante emozioni o almeno lo spero!
Il rapporto tra Bella e Rose è sempre più profondo, che ne pensate? E di quello con Seth invece? Loro sono state le persone che più hanno aiutato e capito la nostra protagonista, non c'è da meravigliarsi se sono così legati ora.  Presto parleremo comunque meglio anche di Alice. Che mi dite invece di Garrett, vi piace? A me sembra perfetto...per ora!
Va bene basta così, vi sto bombardando di domande!
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, Grazie a tutti coloro che hanno deciso di continuare a seguirmi in questa mia follia!
Grazie in particolar modo a  giuliascricciolo, Viky74, Jenny80_big e CamiPolly93 per aver recensito, un bacione!
A prestissimoo
Fannyy24

 

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Capitolo 3
*** Sorpresa. ***


Capitolo 2
Sorpresa.
 






Era trascorsa una settimana da quando Garrett ed io eravamo usciti insieme, ci sentivamo spesso ma gli impegni di lavoro non ci avevano permesso di incontrarci nuovamente.
Nonostante questo era sempre dolcissimo, la mattina appena sveglia il mio cellulare già lampeggiava ed era lui che mi dava il buongiorno, a metà mattinata ci sentivamo sempre telefonicamente e la sera prima andare a dormire anche. Era presente ma non invadente e mi piaceva molto.
"Bella stasera ceni insieme a me ed Emmett?"chiese Rose.
"Certo, c'è qualche motivo in particolare?"
"No, solo per stare un po' insieme"disse ma non mi convinse comunque accettai.
"Va bene a stasera!"dissi e la salutai per andare a lavoro.
La mattinata fu dura, ebbi tantissimo lavoro da fare ed ero anche nervosa perché Will non mi aveva ancora proposto nulla per quanto riguardava l'hotel a Los Angeles.
"Bella puoi venire nel mio ufficio?"chiese Will.
"Arrivo"risposi.
Sistemai delle cose ed andai.
"Prego accomodati!"annuii e mi sedetti dall'altro lato della scrivania, di fronte a lui.
"Sai che volevo mandarti a Los Angeles per la direzione del nuovo hotel giusto?"
"Ne sarei onorata"risposi felice.
"No Bella, non andrai a Los Angeles"disse e mi cadde il mondo addosso.
"Perché? Ho fatto qualcosa di sbagliato?"chiesi delusa.
"Assolutamente no! Ma ho bisogno di te da un'altra parte, sei la mia collaboratrice più fidata e vorrei che tu andassi a Parigi per qualche mese a dirigere l'azienda che ho lì, stanno avendo dei problemi ed io non posso spostarmi ora con tutti i progetti che stiamo cercando di attuare quindi vorrei che te ne occupassi tu..."
"Oh..."non me lo aspettavo.
"Ovviamente verrai retribuita bene, sei l'unica di cui mi fido Bella ed è per questo che lo sto chiedendo a te...te la senti?"chiese.
"Io...s-si certo! Scusami sono un po' sorpresa ma accetto, con molto piacere! Grazie per l'opportunità!"dissi scossa, ma ero felicissima.
"Bene, ti prometto che una volta sistemate le cose riparleremo della direzione dell'hotel a Los Angeles...quel posto rimane tuo comunque, sta' tranquilla!"
"D'accordo! Quando dovrei partire?"chiesi.
"Il prima possibile! Avevo pensato al prossimo lunedì, è un problema per te?"
"È un po' presto ma riuscirò sicuramente ad organizzarmi, non ti preoccupare!"
"Perfetto, allora ci vediamo domani per parlare dei dettagli, va' pure a casa ora..."
"Veramente avevo ancora del lavoro da svolgere!"
"Lo farà qualcun altro, tu pensa solo a salutare la tua famiglia e ad organizzare la partenza!"
"Va bene, a domani allora!"risposi ancora frastornata.
"A domani"disse e me ne andai.
Tornai a casa e nonostante volessi correre subito da Rose per raccontarle tutto mi trattenni, glielo avrei detto stasera a cena.
Entrai nel mio appartamento e chiamai subito mio padre che però non mi rispose, provai con Seth ma il risultato fu lo stesso così mi arresi e mi preparai qualcosa per pranzo, mi avrebbero richiamato più tardi.
 Dopo aver mangiato qualcosa velocemente controllai le mail e vidi che Will mi aveva mandato tutti i dati relativi all'azienda che aveva a Parigi così che potessi studiarli ed essere preparata quando fossi arrivata. Mi misi a lavoro e capii subito che la situazione era abbastanza grave, doveva fidarsi davvero molto per mandare me a risolverla.
Passai ore a studiare quei dati finché non mi resi conto che era tardi, dovevo prepararmi per la cena da Rose così mi feci una doccia rilassante e indossai un vestito semplice, morbido e lungo fino al ginocchio. Mi truccai leggermente, legai i capelli in una coda e fui pronta.
Uscii dal mio appartamento e sentii Rose urlare.
"Adesso basta! Fate silenzio!"disse, ma con chi stava parlando?
Suonai alla porta e mi aprì con un sorriso enorme.
"Eccoti finalmente!"
"Scusa stavo lavorando a un progetto e non ho visto l'ora"risposi.
"Va bene non fa niente"
"Rose?"
"Si?"
"Posso entrare?"chiesi dato che che mi teneva sulla porta.
"Oh sì certo, scusami!"disse spostandosi ed entrai.
"Accomodati pure in salotto, arrivo subito!"
"Posso darti una mano in cucina?"
"No!"esclamò con troppa enfasi e la guardai stranita.
"Tranquilla, è già tutto pronto"disse con più calma. 
Era davvero strana quella sera e capii il motivo non appena misi piede in salotto.
"SORPRESAA" urlarono mio padre, Sue e Seth.
Rimasi senza parole per qualche secondo, mio padre fu il primo ad abbracciarmi seguito da Seth e Sue.
"Seth mi ha detto che non potevi venire così siamo venuti noi da te"disse mio padre contento.
"Mi avete resa davvero felice...grazie"risposi con le lacrime agli occhi.
"Siamo felici anche noi di vederti cara!"disse Sue.
"Grazie, grazie a tutti!"
Amavo la mia famiglia alla follia, era tutto ciò che avevo.
"Bene, andiamo a cena ora!"disse Rose e ci spostammo nella sala da pranzo.
Aveva preparato tantissime cose deliziose ed era tutto perfetto.
Cenammo e chiacchierammo allegramente di tante cose ed io mi sentivo completa lì con tutta la mia famiglia.
Quando arrivammo al dolce decisi che era il momento di dire a tutti la novità.
"Ho una cosa da dirvi!"dissi all'improvviso e tutti si zittirono.
"Innanzitutto grazie: a voi papà, Seth e Sue per essere venuti qui, non potevate rendermi più felice di così, grazie a te Rose per aver organizzato tutto e a te Emmett perché sei sempre presente! Ero figlia unica una volta e adesso mi ritrovo con una sorella e due fratelli e non c'è niente di più bello, nulla che avrei desiderato di più!"dissi e vidi Rosalie commuoversi mentre Emmett la stringeva.
"Anche per questo motivo è ancora più difficile dirvi questa cosa"sospirai e Rose mi guardò triste ma comunque soddisfatta di me, credeva di sapere cosa stessi per dire e che sarei andata a Los Angeles ma si sbagliava.
"Mi hanno dato un'opportunità davvero importante che non posso farmi sfuggire, Will mi ha proposto di dirigere la sua azienda...a Parigi"dissi e vidi la sorpresa sul viso di tutti loro.
"A Parigi? Credevo andassi a Los Angeles!"
"Lo credevo anch'io ma per il momento ha bisogno di me lì, non so per quanto tempo e poi dopo andrò a Los Angeles"
"Quando dovresti partire?"chiese mio padre.
"Lunedì..."
"Cosa?? Ma è tra una settimana!!"disse Rose.
"Lo so ma la situazione è grave e devo andare il prima possibile! Ascoltate so che sarà difficile, mi mancherete tantissimo tutti, nessuno escluso ma è davvero una grande opportunità per me ed è per questo che vi chiedo di essere felici per me!"
"Certo che siamo felici per te Bella!"dissi Seth abbracciandomi.
"Congratulazioni"
"Grazie"
Uno ad uno vennero ad abbracciarmi tutti e a congratularsi, tutti tranne Rosalie.
"Tu non dici nulla?"
"Perdonami Bella è che...sapevo che sarebbe successo ma è troppo difficile! Tu sei tutto ciò che rimane della mia famiglia ed io non voglio perderti, per tutti questi anni non ci siamo mai separate e...ho paura che la lontananza possa dividerci!"disse piangendo e mi avvicinai prendendole le mani.
"Tesoro guardami!"dissi e lo fece.
"Non accadrà capito? Niente e nessuno potrà mai dividerci, sei mia sorella Rose, quella che mi è stata accanto nei momenti peggiori, quella che non si è mai arresa anche quando tutti credevano che avessi definitivamente perso la testa e non c'è al mondo nulla che possa portarmi via da te! Io ci sarò sempre anche quando saremo lontane e so che anche tu ci sarai!"
"Certo che ci sarò!"
"Vedi? Non c'è alcun pericolo!"disse e mi sorrise.
"Ti voglio bene Bella!"
"Te ne voglio anch'io"
Le asciugai le lacrime e la strinsi a me.
"Ci vedremo presto te lo prometto"sussurrai ed annuì.
La serata continuò tranquillamente, ovviamente avevo sganciato una bomba e non fu facile ritrovare la serenità di prima ma poco a poco ci riuscimmo e continuammo a divertirci e a stare bene tutti insieme.
"D'accordo, mi sa che è ora di andare? Si è fatto piuttosto tardi!"dissi verso le due passate.
Salutammo Rose ed Emmett e andammo nel mio appartamento, cedetti volentieri la mia camera a papà e Sue mentre Seth ed io dormivamo insieme nel divano letto.
Avevo anche un'altra camera ma non l'avevo ancora arredata e poi non mi dispiaceva dormire con Seth, lo consideravo davvero un fratello.
Il giorno dopo la mattina presto mi svegliò una telefonata, era Will che mi diceva di non recarmi a lavoro e di continuare a studiare i dati che mi aveva inviato, ne fui molto felice così potevo trascorrere più tempo con la mia famiglia dato che non sapevo fino a quando sarebbe rimasta.
Mi alzai per preparare il caffè ma il suono del campanello mi distrasse, andai ad aprire aspettandomi Rose ma sbagliavo completamente.
"Buongiorno"mi salutò Garrett con un sorriso enorme.
"C-ciao, che ci fai qui?"chiesi sorpresa.
"Ti ho portato la colazione, posso entrare?"
Ed ora che facevo? Era troppo presto per fargli conoscere la mia famiglia ma non volevo che ci rimanesse male.
"Bella? C'è qualcosa che non va?"chiese vedendomi turbata.
"N-no è solo che..."
"Bella chi è?"fui interrotta da Seth.
L'espressione di Garrett si trasformò da confusa in delusa.
"Scusa, è stata una pessima idea!"disse e si voltò per andare via.
"No Garrett aspetta!"
"Cosa Bella? Che devo aspettare? E da ieri che ti invio messaggi e tu non hai risposto ed ora so anche perché! Sai io...pensavo fossi diversa e invece mi sbagliavo!"
"Stai fraintendendo tutto! Non è come credi!"
"Oh ti prego non dire quella frase okay? Non posso sopportarlo!"
"È' mio fratello!"urlai esasperata e finalmente tacque.
"C-cosa?"
"Ieri non ti ho risposto perché la mia famiglia mi ha fatto una sorpresa venendo qui da Forks"spiegai e lo vidi impallidire.
"D-dici sul serio?"
"Già..."
"Oh bella ti prego scusa, mi dispiace! Non mi avevi mai detto di avere un fratello!"
"In realtà è il figlio della compagna di mio padre ma non fa differenza per me, lo amo come un fratello!"
"Dio mi sento così stupido...ti prego perdonami!"
"Non ti preoccupare, non potevi saperlo! Mi dispiace però che tu sia arrivato a conclusioni affrettate!"
"Hai ragione su tutto Bella, sono desolato!"
"Dai non fa niente! V-vuoi entrare?"
"No, lascia stare ci sentiamo più tardi okay?"
"Sei sicuro?"
"Si, tranquilla!"
"Va bene a dopo"lo salutai e se ne andò.
Che casino! 
Rientrai e trovai Seth molto divertito.
"E tu che ti ridi?"
"Scusa ma...hai visto la sua faccia quando gli hai detto che sono tuo fratello?"disse sbellicandosi dalle risate.
In effetti era divertente! 
"Non è divertente Seth!"dissi.
"Oh ti prego, lo so che vuoi ridere anche tu!"rispose e alla fine cedetti ridendo con lui.
"Comunque devi assolutamente presentarcelo!"
"Vedremo..."dissi e ricominciammo a ridere pensando alla scena di prima.
"Che succede qui?"chiese Charlie entrando in salotto.
"Posso dirglielo? Ti prego!"
"Seth smettila!"
"Dai per favore!"disse continuando a ridere e anch'io non riuscivo più a trattenermi e Seth lo prese come un consenso.
"È venuto il fidanzato di Bella e ci ha trovati a dormire insieme, ha dato di matto e quando Bella gli ha detto che ero suo fratello ha cambiato almeno dieci colori in viso prima di scappare via!"disse e anche mio padre si aggiunse a noi ridendo poi, però, ad un certo punto si bloccò.
"Aspetta un momento! Tu sei fidanzata?"chiese e il panico m'invase.
Il divertimento era finito.







Ciaooo, Buon Immacolata a tuttiiii! =)
Questo è il mio regalo per voi! Spero che il capitolo vi sia piaciuto!
Che dire? Bella ha ricevuto davvero una bella sorpresa ed è capitata a puntino visto che la settimana successiva dovrà partire e non li vedrà per un po', come vi avevo già accennato il rapporto tra lei e Rosalie si è intensificato tantissimo, hanno vissuto in simbiosi per più di sei anni e quindi è comprensibile la reazione di Rose, che ne pensate?
Garrett invece è ormai presente nella vita di Bella e lei sembra affezionarsi sempre più, come credete che andrà a finire?
E Charlie darà di matto nel prossimo capitolo? Penso proprio di si!
Grazie a tutti voi che continuate a seguirmi, grazie a coloro che hanno inserito la storia nelle tre liste e soprattutto ad AlmaRed, Vasco752 e a nientenessunoeinfinito per aver recenito il precedente capitolo.
Un bacione a tuttiii 
A prestissimo
Fannyy24

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Capitolo 4
*** Una bella serata. ***


Capitolo 3
Una bella serata.
 
 





"Papà per l'amore del cielo ascoltami!"
"Bella il problema non è che tu sia fidanzata, ma che tu non me l'abbia detto"disse per l'ennesima volta.
"Ma io non sono fidanzata!"dissi ancora una volta ma non mi ascoltò.
"So che non sei più una bambina, ma credevo che ci dicessimo sempre tutto noi due..."era come se parlasse da solo, stava dando di matto sul serio.
Guardai Seth che rideva sotto i baffi e mi innervosii di più.
"Buongiorno, ma che cos'è questo baccano?"chiese Sue entrando in cucina.
"Sue ti prego, porta via tuo figlio o lo prendo a calci!"dissi.
"Che hai combinato?"chiese sua madre.
"Non ho fatto niente te lo giuro!"rispose alzando le mani mentre Charlie continuava a parlare da solo.
Lanciai uno sguardo di fuoco a Seth.
"Va bene, va bene , ho capito...me ne vado!"disse alzandosi e andando in salotto.
"Papà adesso basta! Ascoltami!"urlai e finalmente si zittì.
"Garrett ed io non siamo fidanzati capito? Ci siamo visti due volte e non so neanche se tra di noi può funzionare! È  per questo che non te l'ho detto!"
"Hai ragione scusa è che io...non voglio che tu soffra, mi preoccupo per te"
"Lo so papà, ma sta' tranquillo...starò attenta!"
"D'accordo ti voglio bene piccola mia"
"Anch'io papà"dissi e ci abbracciamo.
"Posso tornare ora?"chiese Seth facendo ridere.
Facemmo colazione e poi mi misi a lavorare un po' mentre la mia famiglia faceva un giro in città.
Per pranzo ci incontrammo con Rosalie ed Emmett in un ristorante in centro.
"Quando dovete tornare papà?"chiesi mentre pranzavamo.
"Pensavamo di stare fino al week end"
"Oh...capisco"risposi.
"Se preferisci però aspettiamo fino a lunedì che devi partire tu!"
"Lo fareste?"chiesi contenta, Charlie guardò Sue che annuì.
"Certo, ti accompagneremo all'aeroporto e poi partiremo anche noi!"
"Ne sarei felice!"
"Bene, allora faremo così!"disse.
Trascorsi il resto del pranzo a chiacchierare con Sue e Rose mentre i maschi ovviamente parlavano di calcio e dopo pranzo papà accompagno Sue a casa dato che era stanca ed io ne approfittai per andare da Garrett, dubitavo che si sarebbe fatto vivo dopo l'episodio di quella mattina quindi preferii fare il primo passo.
Suonai alla porta e venne ad aprirmi dopo qualche secondo.
"Ciao"
"Ciao Bella, sono contento di vederti! Vieni entra!"annuii e lo seguii.
"Posso offrirti qualcosa? Un po' di te, caffè?"
"No grazie, sto bene così!" risposi notando il suo nervosismo.
"Sicura? Posso..."
"Garrett"lo interruppi "perché non ti siedi qui vicino a me?"
"C-certo"rispose accomodandosi.
Ci fu qualche secondo di silenzio imbarazzante che però Garrett spezzò.
"Mi dispiace tanto per stamattina, sono stato un vero idiota!"
"No, non è vero! Chiunque avrebbe reagito in quel modo, insomma... mi hai visto che dormivo con un uomo ed io...non ti ho mai parlato della mia famiglia a parte Rose quindi...non potevi saperlo!"
"Si però avrei dovuto lasciarti  spiegare, però Bella voglio che tu sappia che io mi fido di te, so che è presto per dirlo ma sono sicuro che tu sia sincera e mi dispiace aver dubitato anche solo per un attimo!"
"Che ne dici se ci lasciamo questa storia alle spalle?"chiesi ed annuì.
"Mi farebbe davvero piacere"
"Bene..."
"Non sei qui solo per questo vero?"chiese e negai.
"No infatti, senti Garrett io sto bene con te...sul serio ed era molto tempo che non uscivo con uomo dopo quello che ho...passato! Però non so se possa funzionare! Vedi io..."
"Devi partire per Parigi, lo so."
"Mi dispiace avrei voluto dirtelo io, ma l'ho saputo solo ieri!"
"Tranquilla Bella, so che speravi di andare a Los Angeles..."
"Sì ma...va bene così! Sono comunque contenta di poter fare questa esperienza"risposi e sorrise.
"Io ti aspetterò Bella e se vorrai potrei anche venirti a trovare!"
"Davvero?"chiesi sorpresa.
"Certo! Anche tu mi piaci Bella e tanto anche! Non so quali siano le tue esperienze passate, magari un giorno quando vorrai me le racconterai ma credo che potremmo stare davvero bene insieme! Che ne dici di darci una possibilità?"
"Lo vorrei tanto"risposi e mi sorrise.
"Bene, allora che ne dici di vederci domani sera?"
"Scusa ma non posso, ho una cena con la mia famiglia domani."
"Va bene, non fa niente! Fammi sapere tu quando sei libera okay?"
"Sarei libera oggi...non devo lavorare e i miei avevano deciso di andare al cinema!"risposi un po' imbarazzata.
"Ottimo! Che ti va di fare?"
"Mmm...non lo so! Avrei bisogno di un po' di relax!"
"Possiamo andare a cena fuori oppure ordinare una pizza e rimanere qui a vedere un film...se ti va, ovvio!"
"Vada per la pizza ed il film!"
"D'accordo, scegline uno, io torno subito"disse andando in cucina.
Non riuscivo ancora a credere che stesse accadendo sul serio, avevo sempre pensato che non sarei più riuscita ad innamorarmi né ad interessarmi ad un uomo e invece Garrett mi piaceva sul serio e riusciva ad abbattere le mie barriere.
"Allora, hai deciso?"chiese tornando con un enorme vassoio pieno di pop corn.
"No...mi aiuti?"
"Certo, che ne dici di questo?"chiese mostrandomi un film d'azione, non lo avevo mai visto ma mi piaceva quel genere quindi acconsentii.
Il film era molto bello ma ancora più piacevole era il contesto che si era creato, era appoggiata alla spalla di Garrett mentre lui mi accarezzava il braccio, poi i capelli, la schiena...era rilassante e stavo davvero bene.
Quando il film finì eravamo al buio, avevamo spento le luci e l'unica fonte di illuminazione durante il film era la televisione stessa, spenta quella non c'era altra luce nella stanza. Restammo qualche minuto in silenzio, imbarazzati poi mi voltai verso di lui, eravamo vicinissimi l'uno all'altra tanto che sentivo il suo respiro sul mio viso.
Lentamente mi baciò le guance, il naso, il mento fino ad arrivare all'angolo della bocca, mi sfiorò le labbra con le sue ma volevo di più , dovette accorgersene e finalmente mi baciò!
Fu un bacio lento e passionale, le mie braccia si strinsero attorno al suo collo e le sue dietro alla mia schiena accarezzandola da sotto la maglietta. Mi piaceva sentirmi così...desiderata, donna! Era una bella sensazione che non provavo da tempo, non che gli uomini non mi avessero notata prima di Garrett ma non avevo mai permesso a nessuno di avvicinarsi a me, con lui, però, era diverso, sentivo di potermi fidare piuttosto era di me stessa che non mi fidavo. 
Ci staccammo per mancanza di ossigeno, mi ero ormai abituata al buio e riuscii a vedere i suoi occhi scuri leggermente lucidi.
Continuammo a guardarci in quel modo finché non fummo interrotti dalla suoneria del mio cellulare.
"Rispondi"sussurrò.
"Okay"
Era Rose.
"Pronto Rose? Dimmi..."
"Bella ma che fine hai fatto? I tuoi sono tornati da un pezzo!"
Guardai l'orologio e vidi che erano già le dieci e mezza.
"Digli che torno per mezzanotte!"
"Ma si può sapere dove sei?"
"Devo andare Rose, a dopo"risposi.
"Sei con Garrett vero?"
"Sei una vera impicciona lo sai?"chiesi e rise.
"Siiiii lo sapevo!"urlò rompendomi un timpano.
"Ciao Rosalie"
"Dopo devi raccontarmi tutto mi racc.."attaccai il telefono e mi sedetti di nuovo vicino a Garrett.
"Scusa, era Rosalie"
"Si, l'avevo capito!"rispose ridendo.
Eravamo entrambi imbarazzati, non sapevamo che dire ne che fare.
"Bene quindi devi tornare a mezzanotte?"
"Più o meno, si..."
"Quindi abbiamo ancora un po' di tempo"disse avvicinandosi.
"Pare di sì.."
"E dobbiamo utilizzarlo bene"sussurrò ormai sulle mie labbra.
"Già..."dissi nel momento stesso in cui le sue labbra catturarono le miei in un bacio ancora più intenso del precedente, si stese accanto a me mentre continuava a baciarmi, mi accarezzava la schiena senza mai andare oltre e lo apprezzai tantissimo.
"Mi piaci da morire Bella"disse riprendendo fiato, non gli risposi ma lo avvicinai a me per baciarlo ancora.
"Mi mancherai a Parigi"dissi senza neanche pensarci e forse sbagliai perché si bloccò di colpo.
"Davvero?"chiese.
"Si" risposi e vidi la felicità nei suoi occhi.
"Allora ti verrò a trovare sicuramente!"affermò prima di ricominciare a baciarmi.
Trascorremmo così il resto del tempo che mancava, tra baci e coccole e mi sentivo bene...davvero bene! 
 
Tornai a casa ancora col sorriso stampato in volto.
"Hey sorellina, vedo che sei felice! Merito di qualcuno?"chiese prendendomi in giro.
"No, sto bene e basta!"risposi cercando di mostrare indifferenza.
"Eri da Garrett non è vero?"
"Seth smettila! Piuttosto...dove sono mamma e papà? Cioè voglio dire...papà e Sue"mi corressi subito ma era troppo tardi mi aveva sentito e anche Charlie e Sue che erano appena entrati in cucina.
"S-scusa Sue, è stato solo un attimo di confusione, mi dispiace tanto"dissi vedendo la sua espressione.
"Non sono arrabbiata tesoro, io...sono sempre stata attenta a come comportarmi con te, ho sempre temuto che potessi pensare che volessi prendere il posto di tua madre e ho sempre cercato di essere cauta. Per Seth é diverso, suo padre è morto da anni ormai e so che non ha speranze, con te invece ho sempre temuto che sperassi che un giorno i tuoi genitori potessero tornare insieme..."
"Non è così!"la interruppi.
"Io non voglio che tornino insieme, non voglio che faccia parte della nostra vita! Sono stata io ad allontanarla da Charlie e non me ne pento..."
"Che cosa?"chiese mio padre.
"Mi dispiace papà ma...sei anni fa quando seppi che i genitori di Rose erano tornati insieme la incontrai per dirle che doveva sparire dalle nostre vite, probabilmente ho sbagliato, non avrei dovuto ma...sapevo che era tornata non per sua volontà ma perché il padre di Rose era tornato con la moglie e...non volevo che soffrissi ancora!"rivelai 
"Davvero hai fatto questo?"chiese e annuii senza avere il coraggio di dire nulla.
"Bella guardami"lo feci ma non mi sembrava furioso com'era giusto che fosse.
"Io non sono arrabbiato! Sei dovuta crescere così in fretta piccola mia e mi dispiace di non averti potuto evitare tutto questo dolore! Sono fiero di te tesoro..."
"Oh papà!"dissi piangendo e mi strinse.
Lo abbracciai e poi abbracciai anche Sue.
"Non avrei potuto desiderare una persona migliore accanto a mio padre"le sussurrai.
"Grazie Bella, è importante per me..."
"Ti voglio bene Sue"
"Anch'io tesoro"rispose.
"E a me niente abbraccio?"chiese Seth facendoci ridere.
"Sei un rompiscatole! Ma ti voglio bene"dissi abbracciando anche lui.
"Tutti i fratelli sono rompiscatole"
"Credo proprio che stavolta tu abbia ragione!"risposi ridendo.
"Bella hai cenato?"chiese Sue e negai.
Alla fine Garrett ed io ci eravamo dimenticati di ordinare le pizze, mi aveva chiesto se volessi un hot dog prima si riaccompagnarmi ma avevo lo stomaco chiuso, in quel momento però iniziai a sentire un certo languorino.
"Ci sono ancora delle lasagne, te le riscaldo subito!"
"Tranquilla va' pure a riposare, ci penso io e Seth mi farà compagnia!"
"Perché io?"si lamentò.
"Perché sei mio fratello"risposi e sbuffò.
"E va bene ma solo se me ne dai un po'!"
"Ma hai già mangiato una pizza e metà della mia!"lo sgridò Sue.
"Devo mangiare per tenermi in forze!"
"Sei assurdo! Buonanotte Bella!"disse Sue e se ne andò.
Seth ed io cenammo e chiacchierammo per un po'.
"Domani porterai anche Garrett alla cena?"
"Non gliel'ho chiesto, veramente..."
"A me farebbe piacere conoscerlo, ti vedo serena e sono sicura che è anche merito suo!"
"Già...è vero, temo però che sia troppo presto!"
"Ti piace Bella? Cioè...credi di poter costruire qualcosa con lui?"
"Penso di sì..."
"Allora portalo domani!"
"Non lo metterai in imbarazzo vero?"chiesi preoccupata.
"Farò il bravo tranquilla!"
"Okay, lo chiamo domani"risposi.
Speravo solo che sarebbe andato tutto bene.

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Capitolo 5
*** Cena di famiglia. ***


Capitolo 4
Cena di famiglia.
 
 





Ero molto agitata per quella sera, avrei presentato Garrett alla mia famiglia e temevo che qualcosa potesse andare storto.
Quando lo avevo chiamato quella mattina per chiederglielo mi era sembrato sorpreso ma aveva accettato volentieri e già quello mi faceva sperare bene...
La mattina andai a lavoro e Will ed io organizzammo la mia partenza, parlammo dei dati che mi aveva mandato, avevo già delle idee per cercare di risollevare la situazione ed il mio capo sembrava davvero soddisfatto.
Pranzammo insieme e poi andai a casa per prepararmi per quella sera.
"Dove avete prenotato?"chiesi a Sue.
"Non lo so, ha organizzato tutto Rosalie! Ma che hai? Mi sembri un po'...tesa..."forse a lei potevo anche dirlo.
"Stasera presenterò Garrett a papà,  ho paura che qualcosa vada storto" rivelai e sorrise dolce.
"Non devi essere preoccupata, se piace a te tuo padre ti appoggerà, lo sai!"
"Si lo so, ma...non ho più avuto storie dopo Edward ed ho sempre avuto l'impressione che mio padre sperasse che tornassimo insieme un giorno..."
"Bella tuo padre vuole solo che tu sia felice, non gli interessa con chi! Voleva bene anche a Jacob ma mi sembra che ti abbia appoggiato quando lo hai lasciato per Edward o sbaglio?"
"Hai ragione, sono una stupida che si fa paranoie inutili!"
"No, non è vero! È una cosa nuova per te ed è normale che ti senta un po' sotto pressione ma andrà bene, te lo prometto!"
"Grazie, avevo proprio bisogno di sentirmelo dire!"
"Ci sarò sempre quando avrai bisogno di me tesoro" le sorrisi, era così dolce e le volevo un gran bene.
"Che ne dici di andarci a preparare ora? Sono quasi le sette"
"Buona idea"risposi .
***
 
Arrivammo al ristorante e Garrett ovviamente era già li, mi sorrise non appena mi vide, non sembrava nervoso ma forse sapeva solo mascherarlo molto bene.
"Buonasera"salutò educatamente.
"S-salve!"rispose mio padre preso in contropiede.
"Papà, lui è Garrett! Garrett questo è mio padre Charlie."
"È un piacere conoscerla Signore"
"Piacere mio, chiamami pure Charlie"
"La ringrazio"
Gli presentai anche Sue e Seth, Rose ed Emm invece già li conosceva.
"Ci spostiamo dentro?"chiese e mio padre annuì, Garrett mi prese sottobraccio ed entrammo.
"Sei meravigliosa"mi sussurrò facendomi arrossire, indossavo in abito rosso lungo creato da Rosalie, era bellissimo in effetti.
Ci sedemmo ed ordinammo prima di iniziare a chiacchierare un po'.
"Allora Garrett, tu che fai?"chiese mio padre.
"Lavoro nell'azienda di famiglia, ci occupiamo di ristorazione"
"Wow! Devo assolutamente provare  il tuo ristorante! Dove si trova?"chiese Seth.
"Ne abbiamo uno proprio qui a New York, un altro a Miami, uno a Los Angeles e stavamo pensando di aprirne uno a San Francisco" spiegò.
"Oh..."disse Seth sorpreso e Garrett sorrise.
"Fidati Seth, si mangia divinamente!"disse Emmett.
"Allora mi ci devi portare prima di lunedì!"rispose.
"Affare fatto amico!"
"E come vanno gli affari? Bene?"chiese ancora mio padre.
"Non mi posso lamentare"
Iniziammo a parlare del più e del meno, Seth ci chiese come ci eravamo conosciuti e gli spiegai che era un caro amico del mio capo Will, mi prese un po' in giro come al solito ma ci divertimmo.
La serata trascorse tranquilla e mio padre sembrava sereno, un po' preoccupato forse ma pensavo che gli piacesse Garrett.
Mi allontanai per andare un attimo in bagno e Rosalie mi seguì.
"Che ne dici? Mi sembra stia andando tutto bene no?"chiesi
"Direi di sì, credo che Garrett ti adori!"rispose felice.
"Dici?"
"Dai Bella hai visto come ti guarda? Come ti tiene la mano? È così...dolce!"rispose facendomi ridere.
"Mi fa stare bene..."
"Si vede...comunque io sono arrabbiata con te!"
"Dai ti racconto tutto quando torniamo okay?"
"Sarà meglio per te!"disse facendomi ridere.
Tornammo al tavolo ma non trovammo la stessa atmosfera che avevamo lasciato, l'area sembrava un po' più tesa.
"Va tutto bene?"chiesi a Garrett che annuì.
Sue sembrava arrabbiata con mio padre e Seth ed Emmett stranamente si erano ammutoliti.
Fecero finta di nulla per il resto della cena ma qualcosa non andava.
Emmett si alzò per fumare una sigaretta, ogni tanto se la concedeva anche contro la volontà di Rose ed io lo seguii, dovevo capire cos'era successo durante la mia assenza.
"Hey"lo chiamai.
"Hey"rispose.
"Dai sputa il rospo!"
"Di che parli?"
"Emm? Sai che con me non funziona! Cos'è successo mentre non c'ero?"
"Niente...davvero!"
"La smetti di dire cazzate?"chiesi un po' innervosita.
"Ti prego Bella...non mettermi in mezzo okay?"
"Per favore, voglio solo sapere cos'ha combinato mio padre!"
"Non ha fatto nulla di male, si stava solo raccomandando con lui!"
"Solo quello?"
"Forse...si è fatto scappare qualche parolina di troppo...ma non l'ha fatto a posta! Credeva lo sapesse!"
"Gli ha detto di Sophia?"chiesi furiosa.
"Si..."sussurrò.
"Però ti prego Bella, non fare scenate! Ti giuro che non voleva!"
Mi voltai per entrare nel ristorante a parlare con mio padre ma mi trovai Garrett di fronte.
"Non farlo!"disse.
"Non doveva intromettersi!"
"Non aveva intenzione di farlo! Credeva che lo sapessi, credeva che fossi importante dal momento in cui mi hai presentato a loro!"
"Tu lo sei..."
"Già, ma non sapevo una cosa così...importante!"
"Ti avevo detto che avevo sofferto e tu mi hai risposto che potevo parlartene quando mi sarei sentita pronta!"
"Credevo che si trattasse di una storia andata male Bella! La perdita di un figlio è un'altra cosa!"
"E tu che ne sai eh?"
"Niente! È questo il punto! Io non ne so niente e non so come affrontarlo!"
"Tu non lo devi affrontare! Io l'ho dovuto fare!"
"Senti Bella...ne parliamo domani va bene? Ho bisogno di riflettere! Non so se sono all'altezza di questa situazione e ho bisogno di capirlo..."
"Mi stai deludendo Garrett!"
"Lo so, mi dispiace..."disse e se ne andò.
Mi appoggiai alla ringhiera e cercai di tranquillizzarmi! Come aveva potuto farmi una cosa del genere? Mi sentivo...tradita! Da lui e anche da mio padre che in realtà non c'entrava un bel niente! 
"Bella tesoro va tutto bene?"chiese Rose e scoppiai a piangere.
"Se n'è andato..."
"Cosa? Perché?"
"Mio padre gli ha detto di Sophia e lui ha detto che non è all'altezza della situazione!"
"Che idiota!"rispose abbracciandomi.
"Accompagnami a casa per favore!"
"Certo, andiamo!"
Rosalie avvisò Emmett e tornammo a casa, mi aiutò a svestirmi e si stese nel letto accanto a me.
"Bella ascoltami, non devi arrenderti capito? Troverai qualcuno che ti meriti perché sei una persona stupenda e Garrett è solo un cretino, figlio di papà!"annuii tra le lacrime e mi addormentai tra le sue braccia.
Lei era il mio punto di riferimento, la mia ancora di salvezza, non avevo bisogno di uomo se avevo lei accanto! 
 
Mi svegliai il giorno dopo con l'odore dei cornetti caldi, aprii gli occhi e trovai una Rose sorridente con in mano il vassoio.
"Buongiorno"
"Buongiorno Rose"
"Ti ho preparato la colazione!"
"Grazie"sussurrai sorridendole e presi un cornetto al cioccolato, era il mio preferito.
"Dov'è Seth?"
"È rimasto a dormire a casa mia..."
"Sei rimasta qui tutta la notte?"chiesi.
"Ovvio che sono rimasta, credevi forse che me ne andassi?"
"No, so che non mi lasceresti mai!"
"Ecco, brava "
"Mi mancherai da morire a Parigi!"
"Oh ma sta tranquilla che ci vedremo!"
"Che intendi dire?"
"Vengo con te!"esclamò entusiasta.
"C-cosa?"balbettai stupefatta.
"La sfilata è tra due settimana e indovina un po'?"
"È a Parigi?"chiesi ed annuì.
"Già!"
"Oh Rose non puoi capire come sono contenta!"risposi abbracciandola.
"Anch'io tesoro..."
"E quanto rimarrai?"
"Due settimane!"
"Ed Emm?"
"Sono solo due settimane Bella! Poi tornerò qui da lui!"rispose.
"Volevo dirtelo ieri, era una sorpresa ma...con tutto quello che è successo..."
"Tranquilla, è una sorpresa meravigliosa!"risposi.
Non volevo separarmi da lei, non in quel momento ed ero felicissima che venisse con me.
Facemmo progetti per il nostro viaggio per la mezz'ora successiva finché non entrarono Sue e Charlie in salotto.
"Buongiorno ragazze"
"Ciao Sue"risposi.
"Buongiorno"sussurrò mio padre "Posso parlarti?"chiese ed annuii.
Sue e Rose andarono in cucina lasciandoci soli.
"Tesoro mi dispiace tantissimo per ieri..."
"Non avresti dovuto papà!"
"Lo so, sono mortificato!"
"Non fa niente!"dissi alla fine ma non capii subito.
"Mi sono reso conto troppo tardi del mio errore e...aspetta un attimo cos'hai detto?"
"Ho detto che non fa niente! Non è colpa tua papà! Meglio aver scoperto adesso che la pensa così che più in là...alla fine mi hai fatto un favore!"
"Mi dispiace che sia un tale idiota..."
"Anche a me! Ma non fa niente, ne ho superate di peggiori, questo non è niente! E poi...sto per partire per Parigi, lì sarà tutto diverso!"
"Spero solo che un giorno tu possa essere felice tesoro..."
"Lo sarò! Te lo prometto! Ora però devo andare a lavoro, ci vediamo più tardi okay?"
"D'accordo a dopo"rispose.
Andai a lavoro e cercai di dimenticare tutto quello che era successo la sera precedente! 










Buonasera a tuttiii,
innanzitutto volevo scusarmi per aver pubblicato il capitolo precedente senza scrivere neanche una nota, purtroppo ho avuto un po' di problemi con il computer ed ero già in ritardo, poi sono stata molto impegnata con un esame e quindi ho trovato un minuto per pubblicare di fretta furia dal posto di lavoro ma non ho potuto scrivere una nota, scusatemi!
Spero che il capitolo vi sia piacuto, che ne pensate ora di Garrett? Ha sbagliato? Non siate troppo duri, ha solo avuto paura di una cosa più grande di lui magari capirà di aver sbagliato ;)
Charlie ovviamente non c'entra nulla, quindi non prendetevela neanche con lui! L'unica con cui dovreste prendervela è con me ahahahah
Per fortuna per Bella c'è stata anche una bella notizia, Rose partirà con lei, almeno all'inizio, contenti?
Ci saranno molte sorprese a Parigi e non vedo l'ora di raccontarvele xD
Grazie infinite a chi mi segue, a chi ha inserito la ff nelle tre categorie e soprattutto a Viky74 che ha recensito il capitolo precedente e a Ross che so che legge ogni capitolo.
Fatemi sapere cosa ne pensate, mi raccomando!
A prestissimo
Baciiii
Fannyy24

 
 

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Capitolo 6
*** Partenza. ***


 

Capitolo 5

Partenza.

 











"Bella sei pronta?"chiese Rose ansiosa.

"Si certo, andiamo! Oggi sei insopportabile!"

"Perdiamo l'aereo!"urlò.

"Mancano due ore al nostro volo!"

"Si ma ce ne vuole una per arrivare all'aeroporto e dobbiamo ancora consegnare i bagagli, fare il check-in..."

"Si sì okay, ho capito! Sbrighiamoci!"dissi interrompendola.

Salimmo in macchina con Emmett mentre Papà Sue e Seth presero un taxi.

Non avevo più sentito Garrett da quella sera, non che mi aspettassi che si facesse vivo, però forse ci avevo sperato un pochino.

Mi aveva deluso tantissimo, non credevo che potesse lasciarmi per un motivo del genere, credevo di conoscerlo un po' e che quando glielo avessi detto mi avrebbe risposto che mi sarebbe stato accanto, invece era scappato come un codardo lasciandomi di nuovo sola. 

In realtà però non ero per niente sola! Avevo una famiglia splendida e mi bastava...per ora.

Dopo meno di un'ora arrivammo all'aeroporto, partiva prima il nostro volo e poi quello per Forks.

Consegnammo i bagagli e andammo a salutare tutti prima di fare il check-in.

"Ti voglio bene papà! Grazie per la

bellissima sorpresa! Ci vediamo presto okay?"

"Va bene, però mi raccomando fatti sentire spesso!"

"Te lo prometto!"dissi abbracciandolo.

Salutai Sue chiedendole di prendersi cura di mio padre e poi Seth ed Emmett, mi sarebbero mancati tutti, nessuno escluso.

Li guardai un'ultima volta e consegnai i documenti per il check-in ma sentii chiamarmi e mi voltai.

"Bellaaaa!"

"Garrett..."sussurrai.

Si avvicinò senza fiato, aveva corso per arrivare in tempo.

"Ma che ci fai qui?"chiesi sorpresa.

"Io...mi dispiace"

"Garrett scusa ma non ho tempo ora, il mio volo sta per partire e tu hai avuto tantissime possibilità per..."

"Ti amo"disse interrompendomi e mi bloccai di colpo, Rose accanto a me ebbe la stessa reazione.

"C-cosa?"

"Hai capito bene Bella! Io ti amo, mi sono innamorato di te dalla prima volta che ti ho vista e non m'importa se sarà difficile, io sono disposto ad affrontare tutto con te! Sono stato uno stupido a non capirlo prima ma...non potevo lasciarti andare senza dirtelo!"

"Garrett io...non so che dire, sono...confusa! Credevo non volessi più vedermi...io..."

"Shhh...non fa niente! Non dire nulla, io sono qui e aspetto te, ti aspetterò per sempre se sarà necessario"

"Io...devo andare!"

"Lo so, vai...ti chiamo più tardi!"annuii e mi abbracciò stringendomi forte.

"Mi farò perdonare e saremo felici...te lo prometto!"mi sussurrò prima di baciarmi, risposi al bacio ancora un po' confusa e poi mi lasciò andare.

"Buon viaggio amore"disse allontanandosi.

Vidi la mia famiglia guardarmi in cerca di risposte ma neanch'io ne avevo, così li salutai un'ultima volta, mi voltai e me ne andai.

Rosalie era rimasta accanto a me in silenzio tutto il tempo per darmi modo di fare ordine nel caos del mio cervello e del mio cuore.

"Bella va tutto bene?"chiese mentre eravamo in volo.

"Non lo so, non ci ho capito niente!Tu?"

"Ho capito che ti ama..."

"C-come può amarmi Rose? Ci siamo visti solo tre volte!!"

"Sai benissimo quanto me che non significa niente! Ho amato Emm dal primo momento in cui l'ho visto! Piuttosto...TU cosa provi?"chiese.

"Non lo so, sono solo molto confusa! Fino a stamattina ero convinta che non l'avrei più visto e poi si presenta in aeroporto e mi spara una bomba del genere!"

"Non hai tutti torti ma sembra che hai un bel po' di tempo per rifletterci no?"

"Già..."

"Un'altra cosa..."disse titubante.

"Sputa il rospo Rosalie!"

"Che farai nell'eventualità in cui dovessi incontrare Edward?"chiese e solo a sentire quel nome il mio cuore si fermò un attimo.

"Perché dovrebbe accadere?"chiesi.

"Oh andiamo Bella, non fingere di non averci pensato! Sai benissimo che è a Parigi da anni, inoltre hai promesso di venire alla mia sfilata dove sai benissimo che ci sarà anche Alice! Credi che si perderebbe la sfilata di sua sorella?" certo che ci avevo pensato, ma non era quello il momento di parlarne.

"Ci penserò quando verrà il momento!"risposi e capì che non volevo parlarne.

La verità era che avevo paura! Non vedevo Edward da ben 6 anni e temevo la reazione di entrambi! Dimenticarlo era impossibile, sarebbe stato come dimenticare la mia piccola Sophia e non sarebbe mai accaduto, era stato troppo importante per me, l'amore della mia vita ed in questi anni c'è sempre stata in me una piccola speranza di rivederlo anche solo per sapere se era felice, se aveva una fidanzata o si era spostato! Magari aveva anche dei figli! No, sapevo che non era così o Alice ce lo avrebbe detto! La verità era che avrei voluto solo vederlo e basta! Chissà com'era diventato!

"Terra chiama Bella! Ci sei?"

"C-cosa?"chiesi riprendendomi dal mio momento nostalgico.

"Pensavi a lui non è vero?"

"Pensavo che sarebbe un gran casino! Sarebbe meglio se non ci incontrassimo!"

"Che pessima bugiarda!"disse sorridendo ma feci finta di non sentirla ed iniziai a sfogliare una rivista.

 

***

 

Parigi era davvero bellissima e avevo visto ancora pochissimo, appena arrivata mi ero dovuta mettere subito a lavoro ed anche Rose però appena potevamo andavamo a fare un giro e a visitare qualcosa e mi stavo davvero innamorando di quella città.

Eravamo lì da quattro giorni, ci eravamo ambientate piuttosto bene  , l'unica pecca era che Rose non sarebbe rimasta lì con me ma se ne sarebbe andata subito dopo la sfilata che si teneva la settimana successiva.

Come promesso Garrett mi aveva telefonato e avevamo parlato a lungo, avevo deciso di dargli un'altra possibilità e Rosalie mi appoggiava.

"Bella ho bisogno di te! Subito!"corsi nel suo studio e vidi il panico sul suo viso.

"Tesoro, che succede?"

"La modella che avevo scelto per la sfilata...si è rotta una gamba!"disse piangendo.

"C-cosa?"

"Non può sfilare!"urlò in modo isterico e l'abbracciai.

"Shh...calmati! Risolveremo!"

"No Bella non risolveremo un bel niente! È un disastro! Tutti i miei vestiti sono fatti su misura per lei! Ho chiamato altre modelle della stessa taglia e altezza ma sono già occupate!" era davvero un bel guaio.

"Non puoi sfilare tu?"chiesi.

"No! Non mi è permesso!"rispose continuando a piangere.

"Aspetta!"disse ad un tratto.

"Potresti farlo tu!"

"I-io?"chiesi.

"Si, tu!"

"Rose io non so sfilare! Non l'ho mai fatto! Non ne sono capace!"stavo andando in panico.

"Hai ancora una settimana per prepararti, sei abituata a portare i tacchi alti ed io ti aiuterò!"

"Io...non credo sia una buona idea!"

"Ti prego Bella! Ho davvero bisogno di te o dovrò annullare tutto!"disse disperata.

"Va bene..."non so neanche perché accettai, ma odiavo vederla piangere e lei mi era sempre stata accanto ed ora toccava a me aiutare lei!

"Grazie tesoro, grazie, grazie, grazie!"iniziò ad urlare saltellando.

"Va bene, va bene, basta ora! Dovrai insegnarmi a sfilare!"

"Certo! Vieni indossa questo!"disse ed iniziammo a fare le prove! Mi ero cacciata in un grosso guaio!

Trascorsi l'intera settimana tra lavoro e prove per prepararmi per la sfilata, non era molto difficile e Rosalie diceva che ero nata per fare la modella ma sapevo che mi era semplicemente grata per quello che stavo facendo per lei, speravo solo che andasse tutto bene e non le facessi fare una brutta figura! 






Ciaooo a tuttiiiii
Spero che abbiate trascorso un felice Natale e buon Santo Stefano a tuttiii!
Piaciuto il capitolo?
Vi aspettavate il ritorno di Garrett?
Siete d'accordo sul fatto che Bella lo abbia perdonato?
Cosa pensate che accadrà alla sfilata?? Nel prossimo capitolo lo scoprirete!!!
Grazie a tutti voi che leggete la mia storia, a chi l'ha inserita nelle tre categorie e soprattutto a : Viky74 e Ros, Lunasole01, ilovedani, Jenny80_big, AlmaRed e crepuscolo1 per aver recensito il capitolo precedente!
Spero di risentirvii
A prestissimo
Baciii
Fannyy24


 

 

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Capitolo 7
*** Sfilata. ***


Capitolo 6

Sfilata.

 

 









Ero nervosissima, forse anche più di Rosalie, da questa sfilata dipendeva tutta la sua carriera ed io avevo il terrore di sbagliare.

"Sei bellissima"disse Rose guardandomi.

"Merito dei tuoi abiti"risposi.

"No, non solo!"le sorrisi.

"Sei nervosa?"chiese.

"Un po'" me la stavo facendo sotto in realtà.

"Sta' tranquilla, sarai perfetta!"

"Bella? Sei davvero tu?"sapevo esattamente a chi apparteneva quella voce.

"Ciao Alice"la salutai, c'era un po' di imbarazzo tra di noi e mi dispiaceva.

"Wow...sei molto bella! Non credevo facessi la modella!"

"Non faccio la modella infatti, do solo una mano a Rose"

"Comunque mi fa piacere rivedervi!"

"Anche a me"risposi, avrei voluto abbracciarla ma non osai muovermi.

"D'accordo allora...immagino che ci vedremo più tardi!"

"Certo"risposi.

"Buona fortuna Rose"

"Anche a te Ali"

"È triste non è vero?"

"Di cosa stai parlando?"chiesi.

"Del nostro rapporto con Alice, eravamo grandi amiche!"

"Rose, lei non ce l'ha con te! Voi potete ancora esserlo! Dovresti parlarle..."

"Bella non devi sentirti in colpa! Tu hai fatto le tue scelte e lei le sue! Hai ferito Edward è vero! Ma eri ferita anche tu! Io ti ho sostenuto e ti ho aiutata a rialzarti senza per questo odiare Edward o Alice per quello che era successo! Ali non può dare tutta la colpa a te se tra te e suo fratello non ha funzionato!"

"Grazie Rose"

"Sai che lo dico perché lo penso"

"Si , lo so"

"Ora basta! Tra poco tocca a te e sarai perfetta"disse sorridendomi.

"D'accordo, andiamo!"

 

***

"Sei pronta?"

"Credo di sì..."

"Bene, vai Bella!"disse.

Non riuscivo a credere che lo stavo facendo davvero, feci un bel respiro e iniziai a camminare come mi aveva fatto vedere Rose.

Non appena misi piedi sul palco tantissimi flash iniziarono ad accecarmi ma ero preparata anche a questo, guardai in fondo senza mai distogliere lo sguardo e soprattutto cercando di non guardare i flash.

Camminai con passo sicuro, mi fermai alla fine della passerella, misi una mano sul fianco, mi voltai e di nuovo mano sul fianco. Feci dietro front e tornai dietro le quinte, avevo l'adrenalina alle stelle, mi stavo divertendo da morire.

"Sei stata grandiosa!!"urlò Rose abbracciandomi.

"Vieni, devi indossare l'altro abito!"

La seguii e mi aiutò a cambiarmi, gli abiti erano sei.

Sfilai con il secondo e poi con il terzo ci stavo prendendo gusto!

Al quarto abito quando salii sulla passerella e arrivai in fondo mi bloccai per qualche secondo, lui era lì e mi stava guardando nel modo in cui solo lui sapeva fare. Ci guardammo negli occhi per un tempo che mi parve infinito, lui era sempre lo stesso, non era cambiato per nulla, occhi verde smeraldo, capelli spettinati...era bellissimo.

Mi persi nei suoi occhi e solo in quel momento capii quanto mi era mancato in tutti quegli anni.

Mi ripresi dal mio stato di trance e continuai a sfilare, ma mi tremavano le gambe.

"Bella stai bene?"chiese Rose quando tornai da lei.

"È qui"risposi solo.

"Bella è qui dall'inizio! Pensavo lo sapessi..."

"No, l'ho visto solo ora..."

"Oh...ce la fai a continuare?"chiese ed annuii, non potevo deluderla! 

"Okay, vieni che ti aiuto a cambiarti!"

Sfilai con gli ultimi due vestiti, sapevo dov'era ed evitai di guardarlo o mi sarei bloccata di nuovo, volevo che andasse bene...per Rosalie, glielo dovevo! 

Quando finii mi sentii sollevata.

"Stai bene?"

"Si, si sto bene! Com'è andata?"chiesi

"Alla grande Bella! Sapevo che saresti stata fantastica!"

"Grazie"

"Senti se non vuoi venire dopo al party ti capisco, non sentirti in dovere!"

"No Rosalie verrò ed indosserò uno dei tuoi abiti come avevamo stabilito!"

"Sei una grande! Ti voglio bene"

"Anch'io te ne voglio"

Avrei solo dovuto cercare di evitarlo e tutto sarebbe andato bene.

 

Finita la sfilata ci ritrovammo tutti per un brindisi, Rosalie aveva avuto un successo incredibile ed era accerchiata da giornalisti e fotografi. Non potevo essere più felice di così per lei, presi un bicchiere di champagne e andai fuori a prendere un po' d'aria.

"Oh eccola qui la nostra nuova modella!"disse un tipo alle mie spalle che non avevo mai visto prima di quel momento.

"Salve, ci conosciamo per caso?"

"No, non ancora per lo meno. Io sono Laurent"

"Bella"dissi porgendogli la mano.

"Nome molto appropriato! Da quanto fai la modella?"

"Non faccio la modella, è stata la mia prima sfilata!"

"Speriamo non sia l'ultima!"

"In realtà credo di sì..."

"Be, se dovessi cambiare idea...questo è il mio numero!"

"Grazie"risposi prendendo il bigliettino da visita.

"A presto Bella"disse e se ne andò.

"Hai fatto colpo eh?"

"Chi era?"chiesi a Rosalie.

"Laurent, un grandissimo stilista!"

"Mi vorrebbe come modella..."dissi mostrandole il bigliettino.

"Wow! E' il sogno di ogni modella!"

"Ma io non lo sono..."

"Si lo so, e non ti ringrazierò mai abbastanza per quello che hai fatto per me stasera!"

"Noi ci siamo l'una per l'altra!"

"Sempre!"disse abbracciandomi.

"Ciao ragazze"

"Ciao Alice"rispose Rose ed io sorrisi.

"Complimenti ad entrambe!"

"Anche tu, i tuoi abiti erano favolosi!"

"Non quanto i tuoi...ma va bene anche così! Sono felice di avervi rivisto comunque, quando partite?"

"Io la settimana  prossima!"

"Io invece resto a tempo indeterminato, lavoro in un'azienda qui a Parigi..."

"Ah...non sei venuta solo per la sfilata allora?"

"No, mi stabilisco qui per qualche mese e poi dovrò andare a Los Angeles!"

"Wow...hai fatto carriera!"

"Già..."

"D'accordo, spero di rivedervi prima che partiate! Buona fortuna per tutto!"

"Anche a te Alice"disse Rose.

"Ciao"risposi io.

"Tranquilla Edward non è venuto al party"disse Rosalie vedendomi nervosa.

"Temo che ti sbagli"risposi guardando in fondo alla sala, era lì che beveva un bicchiere di champagne e guardava nella nostra direzione.

"Lo avevo visto andare via..."

"Avrà cambiato idea"dissi.

"Sta venendo verso di noi Bella..."

"Lo vedo Rose..."

"Che facciamo?"

"Non possiamo di certo scappare!"

"Io potrei..."

"Non ti azzardare!"risposi continuando a guardarlo mentre avanzava verso di noi, non distoglieva lo sguardo da me.

Ancora pochi passi e mi avrebbe raggiunta! 



Ciaooo, buon anno a tuttiiiiii
spero che questo 2017 porti tanta serenità ad ognuno di voi e che sia migliore!!
Purtroppo non posso dilungarmi perchè questi per me sono giorni molto intensi, tra la sessione invernale e il lavoro non ho molto tempo ma sappiate che farò sempre il possibile per non farvi mancare i capitoli!!
Spero che questo vi sia piaciuto, finalmente ecco Edwarddd xD
Scusate per come ho concluso il capitolo ma dovevo ahahaha
Volevo ringraziare tutti coloro che leggono queta mia ff, che l'hanno inserita nelle tre categorie ma soprattutto AlmaRed, Jenny80_big, Jusy JB e crepuscolo1 per aver recensito il capitolo precedente! Adoro leggere le vostre recensioni, sapere cosa ne pensate della storia e rispondervi, spero di risentirvi prestissimo!
Un bacio enorme e ancora buon anno a tuttiii
Fannyy24

 

 

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Capitolo 8
*** Il paradiso e l'inferno. ***


Capitolo 7

Il paradiso e l'inferno.

 





Era davvero a pochissimi passi da me, feci un passo anch'io verso di lui, ero come ipnotizzata dal suo sguardo.

Quando però mancava pochissimo per raggiungerci una ragazza alta almeno  1.80 m, bionda e con un vestito succinto gli si pose davanti.

"Ciao Edward, ti ricordi di me?"chiese lasciva, gli occhi di lui ancora nei miei.

"Si, scusa...devo andare!"disse ma non demorse.

"No aspetta, sono Jeanne, l'amica di Alice...ci siamo visti l'altra sera, ricordi?"domandò ancora e capii che quello era il momento giusto per togliere il disturbo.

"Rose io vado"stava guardando la scena.

"C-cosa? Ma..."

"Tranquilla, tu resta! Ci vediamo a casa!"

"No no, vengo con te..."

"Ma no dai, è la tua serata..."

"Davvero, non è un problema! Andiamo..."disse prendendomi per mano e ci allontanammo da loro due, lei continuava a parlare mentre gli accarezzava un braccio, Ed invece mi guardò mentre me ne andavo.

 

TRE SETTIMANE DOPO

Parigi mi piaceva sempre di più, mi mancava tantissimo però Rosalie che era tornata a casa da Emmett e tutta la mia famiglia.

Sentii suonare al campanello ed andai ad aprire curiosa, chi poteva venire a casa mia a quell'ora di sera? Speravo solo non fosse di nuovo il mio vicino che ci provava in tutti i modi con me.

"Sorpresa!!" 

"Garrett!!"urlai felice e lo abbracciai.

"Mi mancavi troppo ed ho deciso di farti una sorpresa!"

"Ed hai fatto benissimo! Mi sei mancato anche tu!"

Lo feci entrare e accomodare in salotto.

"Stavo per cucinare, hai fame?"chiesi

"Veramente andiamo a cena fuori..."

"Oh..."

"Non ti va?"

"No no, certo che mi va! Vado subito a prepararmi!"dissi sorridendo.

"Si però prima...non lo merito un bacio?"

"Direi proprio di sì"dissi avvicinandomi e baciandolo.

 

Mi portò in un bellissimo ristorante Le sixieme sense, era piccolo ma molto elegante ed accogliente e il cibo era delizioso.

Cenammo e chiacchierammo in tranquillità ma senza sapere il motivo mi sentivo un po' a disagio, era come se qualcuno mi stesse fissando.

"Scusa Garrett torno subito"dissi andando un attimo in bagno a rinfrescarmi.

Mi sciacquai un po' il viso e aggiustai il trucco, quella strana sensazione non voleva lasciarmi e quando uscii dal bagno capii perché.

"Ciao Bella"

"Edward..."sussurrai.

"Come mai ancora qui a Parigi? La sfilata è finita da un pezzo!"

"Io ci lavoro qui! Credevo che Alice te l'avesse detto"risposi, ma capivo il motivo per il quale non l'aveva fatto.

"È il tuo fidanzato?"chiese riferendosi a Garrett.

"S-si, tu invece sei da solo?"

"No, sono ad una cena di lavoro..."

"Capisco, ora scusa ma devo andare!"risposi, dovevo assolutamente allontanarmi da lui.

Ogni volta che lo vedevo il mio cuore iniziava a battere come un forsennato proprio come anni addietro e non potevo permettermi di fare gli stessi errori.

"Aspetta"disse prendendomi per un braccio e tutto attorno a me scomparve, eravamo di nuovo vicini, i suoi occhi nei miei ed avevo i brividi dietro la schiena. Non c'era più nessuno, solo noi due, com'era sempre stato.

Fu un attimo e le sue labbra furono sulle mie, le sue mani mi stringevano il viso, dopo un attimo di esitazione e confusione cominciai a rispondere al bacio e la sua lingua danzava e combatteva con la mia.

Eravamo una cosa sola, lo eravamo sempre stati. Fu un bacio pieno di dolore, nostalgia, frustrazione, pentimento e la passione più accesa che io avessi mai provato.

Niente a che vedere con i baci che avevo dato a Garrett in quei mesi...

A quel pensiero i miei occhi si spalancarono, Garrett era in sala ad aspettarmi ed io stavo baciando il mio ex. Mi allontanai di scatto, avevo gli occhi lucidi e il cuore in tumulto.

Mi guardò per un attimo, sembrava di nuovo il ragazzo dolce di anni addietro poi però la sua espressione cambiò, era dura, impassibile, fredda.

"Devo andare"disse e si allontanò mentre io rimanevo lì immobile e senza fiato.

 

Mi ricomposi e tornai in sala.

"Ehi va tutto bene?"

"Si tranquillo sto bene"risposi al mio fidanzato ignaro di cosa fosse appena accaduto.

Ma la verità era che non stavo per niente bene, ero sconvolta, non credevo di poter provare ancora così tanto per Edward, quel bacio mi aveva portato al paradiso e all'inferno in una sola volta, tutto il dolore e la felicità che avevo provato stando insieme a lui sembravano essere tornati.

"Garrett scusa ma...non mi sento molto bene, devo aver mangiato qualcosa che mi ha fatto male...ti dispiace se andiamo via?"

"No assolutamente, chiedo il conto e andiamo" ringraziai il cielo che non mi conoscesse ancora così bene da capire che stavo mentendo spudoratamente, mi sentivo così in colpa.

Mentre uscivamo dal ristorante mi voltai e lo vidi, mi stava fissando con i suoi occhi smeraldo e mi sentii per un attimo persa...non era ad una cena di lavoro, era con la stessa ragazza della sfilata! Sentii il mio cuore andare in pezzi prima di voltarmi ed andarmene definitivamente dal quel posto maledetto.

Durante il viaggio di ritorno stetti nel silenzio più assoluto e lui per fortuna non mi fece domande.

Appena arrivammo a casa mi misi nel letto, Garrett si posizionò accanto a me abbracciandomi e lacrime silenziose sgorgarono dai miei occhi.

Perché mi hai fatto questo Edward?

 

Il giorno dopo ero davvero uno straccio, non avevo proprio dormito nonostante le tante tisana e la stanchezza.

Uscii di casa per andare a lavoro mentre Garrett ancora dormiva.

"Buongiorno Sam" salutai la mia segretaria, si chiamava Samantha ed era una bravissima ragazza.

"Buongiorno Bella, va tutto bene?"

"Si, sono solo un po' stanca, non sono riuscita a riposare molto stanotte!"

"Capisco, nel tuo ufficio ti sta aspettando il signor Norrison"

"Non avevamo appuntamento tra un'ora?"

"Si ma è arrivato cinque minuti fa"

"D'accordo grazie, non passarmi nessuna telefonata per favore"

"Agli ordini capo"disse facendomi sorridere.

Trascorsi le due ore successive a contrattare con il nostro cliente finché finalmente non riuscimmo ad arrivare ad un accordo conveniente per entrambi.

"È sempre un piacere fare affari con lei"disse sorridendo.

"Vale lo stesso per me signor Norrison" risposi dandogli la mano.

Ad un certo punto sentii però un gran baccano che veniva da fuori alla porta.

"Le ho detto che la signorina Swan è occupata in questo momento!"urlò Sam.

"Ed io ti ho detto che non me ne frega! Devo parlarle subito!"conoscevo benissimo quella voce.

"Chiedo scusa"dissi al mio cliente prima di aprire la porta.

"Sam lascia stare ci penso io"dissi.

"Mi dispiace io..."

"Tranquilla, non è colpa tua"annuì e se ne andò.

"Prego Alice entra pure"dissi ed entrò nel mio ufficio con la testa abbassata.

"Bene signorina Swan allora io vado, ci sentiamo presto!"

"Arrivederci signor Norrison"risposi e se ne andò.

Mi sedetti dietro alla scrivania e le feci segno di accomodarsi.

"Credo di aver capito che avevi urgenza di parlare con me"dissi, era imbarazzata.

"S-si"

"Bene, ora siamo sole! Parla pure!"

"Senti mi dispiace essermi presentata così nel tuo ufficio ma non puoi comportarti così!"

"Così come?"chiesi.

"T-tu non puoi tornare di punto in bianco e mettere a soqquadro le nostre vite!"

"Alice ti prego sii più chiara, temo di non capire..."

Sospirò prima di parlare.

"Ieri Edward è tornato a casa in uno stato pietoso! Era ubriaco e furioso!"

"E tu hai pensato che c'entrassi qualcosa io giusto?"

"No! Edward me l'ha detto! Mi ha detto di averti incontrata!"

"Ma non ti ha detto quello che è successo..."risposi ovvia.

"Perché non me lo dici tu?"domandò arrabbiata.

"Puoi anche non credermi ma io non ho fatto niente Alice! Fatti raccontare da lui quello che è successo ma non ti permettere mai più di piombare nel mio ufficio e di accusarmi se non sai quello che è successo, è chiaro?"dissi arrabbiata anch'io.

Chi di credeva di essere per trattarmi in quel modo? Anch'io ero sconvolta, anch'io stavo soffrendo e la colpa era solo di suo fratello!

"Sai io...credevo fossimo amiche"sussurrò.

"E sei proprio tu che vieni a parlarmi di amicizia? Io ti consideravo una sorella Alice e credevo di esserlo per te! Ma tu hai preferito scaricare tutta la colpa per il dolore di tuo fratello su di me ma la sai una cosa? Io non stavo messa meglio! Anch'io ho sofferto e anch'io avevo bisogno di te ma TU non c'eri o se c'eri mi facevi stare peggio guardandomi con quello sguardo accusatorio! Quindi per favore non venire a parlare di amicizia a me, perché sei stata tu ad allontanarti e a portarmi rancore tutt'oggi!" dissi e quando finii la mia sfuriata vidi che aveva gli occhi lucidi, mi faceva male vederla così ma non potevo fare niente! Avevo passato anni a sentirmi in colpa ed ora avevo deciso di smettere! Rosalie aveva ragione, le cose erano andate così per colpa di entrambi, io non ero il diavolo ed Edward non era il santo.

"Scusa devo andare"disse alzandosi e scappando via.

"Bella è tutto okay?"chiese Samantha entrando nella stanza.

"Si, tranquilla"

"Ma chi era quella pazza scatenata?"

"La sorella del mio ex...ed anche una delle mie più care amiche..."

"Oh...è andata via piangendo..."

"Si, lo so! L'ho ferita ma fidati ha fatto più male a me!"

"So cosa ci vuole in questi casi!"

"Cosa intendi?"

"Arrivo subito!"disse andando via e tornando cinque minuti dopo con due fette enormi di torta al cioccolato.

"Il cioccolato guarisce tutto!"disse sorridendo sedendosi di fronte a me, sorrisi anch'io e cominciammo a mangiarle, era deliziosa! 

 

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Capitolo 9
*** Problemi di coppia. ***


 
Capitolo 8
Problemi di coppia.








"Oddio non ci credo!"rispose Rose.
Eravamo al telefono da circa un'ora e aveva detto quella frase decine di volte. Le stavo raccontando tutto quello che era successo con Edward ed Alice ed era sconvolta più o meno quanto me.
"Ed è andata via piangendo..."terminai 
"Bella non devi sentirti colpa, ha sbagliato a trattarti in quel modo"
"Lo so, ma mi sento uno schifo lo stesso"
"Lo capisco ma devi essere forte! Alice è sempre stata molto impulsiva vedrai che capirà il suo errore"
"Lo spero tanto...ora devo andare Rose, Garrett tra poco sarà a casa e non ho ancora preparato la cena!"
"Con lui come va?"chiese.
"Non bene ed è colpa mia! Da quella sera sono cambiata con lui e credo se ne sia accorto, ha detto che vuole parlarmi stasera!"
"Gli dirai tutto?"
"No! Non posso! Mi odierebbe! E poi...non accadrà più quindi non c'è bisogno che lo sappia! Gli dirò che sono stressata per via del lavoro..."
"Come vuoi tesoro! Chiamami domani!"
"Lo farò"
"E Bella?"
"Si?"
"Se hai bisogno io corro lì da te!"
"No tranquilla, resta con Emmett! Ci sentiamo domani, ti voglio bene!"
"Anch'io tesoro"
Preparai la cena e mi andai a fare una doccia.
"Bella sono tornato!"
"Hey, arrivo subito"dissi vestendomi e raggiungendolo.
Gli diedi un bacio a timbro e ci sedemmo a tavola a mangiare.
"Allora, ti sei divertito oggi?"
"Si..."
"Che hai fatto?"
"Un giro, ho comprato qualche souvenir"
Cercavo di fare conversazione ma non era intenzionato a collaborare.
"Bene..."risposi.
"A te è andato tutto bene a lavoro?"
"Sì tutto bene, grazie"
"Bene..."
Continuai a mangiare il pesce che avevo nel piatto senza più parlare e lo stesso fece lui.
"Così non va!"disse all'improvviso
"Bella che ti succede?"
"Che intendi Garrett?"
"Credevo ti facesse piacere che ero venuto qui a trovarti ma dalla cena di quella sera sei strana, vuoi che me ne vada?"
"Cosa? No!"
"Allora dimmi che hai!"
"Sono solo stressata per il lavoro..."
"Oh ti prego...non usare la scusa del lavoro con me!"
"Che vuoi che ti dica allora?"
"Ad esempio chi era quel tipo al ristorante?"
"Q-quale tipo?"non credevo se ne fosse accorto.
"Quello che ti fissava fregandosene sia di me che della sua compagna! Lo conosci vero?"chiese ed era inutile mentire a quel punto quindi annuii.
"Chi era?"chiese di nuovo.
"Il padre di mia figlia"risposi tremando.
"Lo ami ancora?"
"C-cosa? No Garrett! Erano sei anni che non lo vedevo!"
"Non vederlo non significa non amarlo!"
"Senti, io non amo Edward!"
"E perché ti ha sconvolto così tanto?" perché mi aveva baciato! Ma non potevo dirglielo...
"Mi ha solo...fatto ricordare un brutto periodo della mia vita..."risposi ma stavo ancora mentendo sia a lui che a me stessa, non erano solo brutti i ricordi che mi aveva portato alla mente ma anche belli, i più felici di tutta la mia intera esistenza.
"Perché vi siete lasciati?" non volevo davvero parlarne ma non potevo più evitarlo.
"Non siamo riusciti ad affrontare la morte di Sophia, io...non riuscivo neanche più a guardarlo negli occhi senza pensare a lei..."risposi con le lacrime agli occhi.
"Mi dispiace, deve essere stato terribile"
"Si, lo è stato e lo è ancora!"
"Scusa se sono stato un po' scostante in questi giorni ma non sapere mi stava uccidendo!"
"Perché non me lo hai chiesto prima?"
"Credo di aver avuto paura della tua risposta..."
"Ed ora sei più tranquillo?"chiesi ed annuì.
"Bene!"dissi alzandomi e cominciando a sparecchiare.
"Vuoi vedere un film?"domandò.
"Scusa ma...sono veramente stanca! Vado a riposare ma tu resta pure a vedere il film! A dopo!"dissi e me ne andai.
Mentirgli mi faceva sentire veramente uno schifo ma la verità era che neanch'io sapevo cosa provavo per Edward, era stato l'amore più grande della mia vita e anche se credevo di averla superato forse non era così.

Erano trascorsi alcuni giorni e mi sforzavo di migliorare le cose con Garrett senza però riuscirci molto, ero sempre distratta, pensavo ad Edward e ad Alice e mi stavo convincendo che avrei dovuto parlare con entrambi per capirci qualcosa! Dovevo sapere perché Edward mi aveva baciata e poi era scappato senza dire una parola!
"Bella posso?"
"Dimmi Sam"
"C'è di nuovo qui la sorella del tuo ex..."
"Alice è qui?"
"Già, la faccio entrare?"
"Si, certo" annuì e poco dopo Alice entrò nel mio ufficio.
"Ciao Bella, posso entrare?"
"Accomodati pure"risposi e si sedette di fronte a me come l'ultima volta.
"Sono qui per...scusarmi con te"
"Mi fa piacere che tu sia venuta"dissi vedendola molto nervosa.
"Edward mi ha raccontato quello che è successo e...ho capito che sono stata davvero una cretina! Non avrei dovuto arrivare a conclusioni sbagliate così in fretta così come non avrei dovuto dare tutta la colpa a te in questi anni, so che è stato difficile per entrambi dopo...be si hai capito...e mi dispiace davvero tanto"
"Alice dimmi la verità...è stato lui a mandarti qui?"
"No io...dovevo scusarmi con te, per questo sono qui!"
Mi aveva appena dato la conferma che l'aveva mandata Edward, conoscevo Alice e sapevo quando mi stava mentendo.
"Scuse accettate"risposi.
"Credi che potremmo...tornare ad essere amiche?"
"Certo...un giorno! Quando sarai convinta delle tue parole! So che sei venuta con buone intenzioni, si vede! Ma so anche che non sei pronta, mi guardi e vedi ancora la persona che ha fatto soffrire tuo fratello ed io non...riesco a far finta che non sia così."
"Capisco..."
"Mi dispiace"
"Anche a me, eravamo grandi amiche e mi fa male che non sia più così"
"Purtroppo era inevitabile che succedesse, lo sapevamo entrambe quando sei partita anche se all'inizio ci speravo che non andasse così, ma io non ce l'ho con te! So quanto ami tuo fratello e so che non è stato facile per te vederlo soffrire comunque spero tanto che un giorno capirai che è inutile vedere in me la colpevole di quella sofferenza, sicuramente il mio abbandono non gli ha fatto bene ma io non sono stata meglio!"
"Lo so che hai sofferto tanto anche tu ed è per questo che sono così arrabbiata Bella! Perché sono convinta che se non foste stati così stupidi avreste potuto superare questa cosa insieme e invece avete preferito separarvi e soffrire il doppio!"
"Capisco il tuo punto di vista Ali, mi sono chiesta tante volte come sarebbe andata se non lo avessi lasciato partire ma io credo che se non lo avessi fatto ci saremmo distrutti a vicenda, io avrei sempre visto in lui mia figlia e lui avrebbe sempre visto il mio dolore quando lo guardavo e non saremmo riusciti ad andare avanti..."
"Forse hai ragione"
"Già..."
"Edward ha detto che ti ha visto con uomo? Sei fidanzata?"
"Si...da un paio di mesi..."
"E...sei felice?"
Lo ero prima che tuo fratello mi baciasse.
"Non è facile per me, è la prima storia dopo tuo fratello e a volte mi sento ancora molto confusa.."
"Credo anche che lui non ti abbia reso le cose più semplici"disse e capii che si riferiva al bacio.
"Vorrei solo capire...perché lo ha fatto? Cosa ha significato per lui? Perché è scappato dopo? Cosa vuole che io faccia adesso?"
"Credo che queste domande debba fargliele a lui"
"Ci avevo già pensato!"
"Bene, ora...io vado, ti lascio lavorare! 
"D'accordo, a presto!"
"Ciao Bella"rispose e se ne andò.
Che casino!

La sera tornai a casa e Garrett aveva ordinato le pizze, perché avevo fatto molto tardi.
"Ciao, tutto bene a lavoro?"chiese.
"Si, grazie! A te invece? Com'è andata la giornata?"
"Abbastanza bene, mi sono rilassato un po'!"
"Mi fa piacere"
Le cose si erano alquanto raffreddate tra di noi ed io non sapevo davvero cosa fare.
"Comunque volevo dirti che mi hanno chiamato dall'ufficio e...hanno bisogno di me!"
"Oh...devi tornare a New York?"chiesi ed annuì.
"Quando?"
"Parto domattina!"rispose.
Mi sentii così male nello scoprirmi sollevata invece che dispiaciuta, avevo bisogno di mettere un po' di ordine nella mia vita e di capire quello che volevo veramente e credevo fosse giusto restare un po' di tempo da sola.
Cenammo ed andammo a dormire, durante la notte lo sentii alzarsi e andare in cucina, non lo seguii e lui non tornò in camera.
Mi riaddormentai e quando mi svegliai la mattina seguente lui era già pronto per partire.
"Aspettami, ti accompagno all'aeroporto!"dissi.
"No, è meglio di no..."
"Cosa? Perché?"chiesi.
"Ascolta Bella, prima che partissi ti ho detto che ti amavo ed è così! So che per te non è facile ma io ho bisogno di certezze, sono stato abbandonato già una volta sull'altare e non voglio ripetere l'esperienza! Quindi ti chiedo di riflettere e la prossima volta che ci vediamo voglio sapere se è davvero me che vuoi..."annuii perché non sapevo davvero che dire.
"Ci sentiamo, ciao Bella"disse baciandomi una guancia e se ne andò.
Cosa avevo di sbagliato? Avevo finalmente trovato un brav'uomo che mi amava e che me lo dimostrava ogni giorno ed io che facevo? Lo allontanavo e lo facevo soffrire ma perché mi comportavo in quel modo? 
Chiamai Samantha per avvisare che non sarei andata a lavoro, non avevo impegni importanti quel giorno e potevo benissimo restare a casa a riposare, ne avevo bisogno.
Dopo aver bevuto un caffè, mi feci una doccia e decisi di andare a fare una passeggiata.
Entrai in qualche negozietto e acquistai qualche regalo per la mia famiglia e per me stessa, lo shopping mi teneva distratta e mi aiutava a non pensare.
Verso l'una mi fermai a mangiare qualcosa e poi andai in un parco lì vicino a rilassarmi, stavo leggendo il nuovo libro che avevo acquistato quando mi sentii chiamare.
"Bella?"alzai lo sguardo e me lo ritrovai davanti, bello come sempre.
"Edward..."
"C-come stai?"chiese.
"Bene grazie, tu come stai?"
"Bene"
C'era un silenzio imbarazzante che mi faceva venire voglia di scappare via ma non lo feci, non riuscivo a muovermi.
"Mi dispiace per quello che è successo con Alice"
"Già...anche a me"
"Io...le ho detto che non doveva intromettersi e che era stata colpa mia..."
"Perché l'hai fatto Edward?"chiesi alzandomi, eravamo uno di fronte all'altra, la tensione alle stelle.
"Non lo so"disse dopo un po'.
"Io...averti rivista dopo tanti anni...ero confuso..."balbettava frasi senza senso.
"Non ero sola quella sera e neanche tu!"
"Lei non era la mia fidanzata!"si giustificò subito.
"Ma Garrett si!"risposi io.
"Tu però non mi hai rifiutato"mi accusò e sapevo che aveva ragione.
"Perché ero sorpresa! Non mi aspettavo quel bacio..."
"Bella tu non ti sei semplicemente stata! Tu hai risposto a quel bacio! Quindi non dare la colpa solo a me..."aveva ragione ancora.
"Comunque è stato uno sbaglio!"disse e sentii il mio cuore sgretolarsi.
"Uno sbaglio..."sussurrai.
"Già! Non avrei dovuto farlo! Tu eri lì con il tuo fidanzato e anch'io ero in compagnia e poi...non c'è più niente tra di noi! È stato un momento di debolezza ma non riaccadrà!"
In quel momento mi resi conto che non era quelle le parole che avrei voluto sentire ma cosa mi aspettavo? Che dopo anni che non ci vedevamo lui mi dicesse che mi amava ancora? Ci eravamo fatti entrambi una vita ed era giusto così, ognuno doveva andare avanti senza farsi condizionare dall'altro.
"Hai ragione, è stato uno sbaglio!"dissi.
Mi sembrò di vedere un'ombra di tristezza sul suo viso poi però torno quello sguardo indifferente e quella freddezza che mi facevano male al cuore.
"Ciao Bella"
"Ciao Edward"
Se ne andò e una parte di me lo seguì.
Tornai a casa ancora più confusa di prima, mi feci una doccia rilassante e controllai la posta elettronica.
Notai subito un messaggio, non conoscevo il mittente che si chiamava Phil Dwyer, ma mi colpì perché l'oggetto era "Questione urgente", lo aprii e lo lessi.

Ciao Isabella, so che non mi conosci ma io conosco te. Ho una cosa estremamente importante da dirti e avrei bisogno di parlartene da vicino.
La settimana prossima sarò a Forks e mi piacerebbe che mi raggiungessi, si tratta di una questione di estrema urgenza e molto delicata.

Rimasi per qualche secondo con lo sguardo fisso sul computer, ero scombussolata, non sapevo chi fosse questo tipo e cosa volesse da me. La mail continuava con un indirizzo, voleva che ci vedessimo il martedì successivo.
Avevo bisogno di un consiglio così chiamai Rosalie.
"Ciao tesoro"
"Hey Rose come va?"
"Qui tutto bene, grazie! A te?"
"Non lo so in verità, mi stanno succedendo cose strane!"risposi.
"Raccontami tutto!"
"D'accordo" 
Le dissi della discussione con Garrett, dell'incontro con Alice, con Edward e della mail che avevo appena letto.
Dall'altra parte c'era il silenzio più assoluto.
"Rose? Non dici nulla?"
"Bella credo che tu debba andare a Forks!"
"Cosa? Perché?"
"Magari è davvero così importante quello che hanno da dirti..."
"Rosalie cosa mi stai nascondendo?"
"L'abbiamo ricevuta anche noi..."
"La mail?"
"Si..."
"Ma voi chi?"
"Io e...tuo padre!"
"Che cosa??"
"Bella io non so cosa stia accadendo ma credo che dobbiamo andare, ho già fatto i biglietti per Emmet e me!"
"Dici sul serio?"chiesi stupita.
"Si, tesoro ti prego vieni anche tu...dobbiamo capire cosa sta succedendo, chi è questo tipo e cosa vuole da noi..."
"D'accordo, fammi organizzare con il lavoro, ci vediamo a Forks" risposi.
"Perfetto, ora devo andare ci sentiamo domani"disse, la salutai e riattaccammo.
Chiamai Will e gli dissi di avere un problema in famiglia e che dovevo tornare subito a Forks, lui rispose che non era un problema, infondo anche se era passato poco tempo avevo fatto davvero un buon lavoro e le cose andavano nettamente meglio. 
Speravo solo che andasse tutto bene.




Ciao a tuttii, come state?
Prima di passare al commento del capitolo mi volevo innanzitutto scusare per non aver scritto una nota nel capitolo precedente ma non ho avuto tempo e poi vi volevo dire che notato un calo forte di questa ff, probabilmente non piace come la prima e quindi mi chiedevo se valeva la pena continuare a pubblicarla, vi prego perciò di dirmi se vi ha annoiato anche perché mi mancano gli ultimi capitoli ma non riesco a scriverli, un po’ perché non ho tempo ma soprattutto perché non mi sento motivata.
Aspetto vostre notizie, intanto ringrazio Jenny80_big per non avermi mai abbandonata!! 
Non  mi andava di scrivere solo un avviso senza pubblicare anche un capitolo perciò eccolo qui, spero vi piaccia!
Bacii
Fannyy24

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Capitolo 10
*** Casa. ***


Capitolo 9

Casa.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Due giorni dopo aver ricevuto la mail presi l'aereo per Forks, trascorsi l'intero viaggio a pensare a cosa avrebbe potuto dirmi quel tale, diceva di conoscermi eppure io non lo avevo mai sentito neanche nominare.

All'aeroporto venne a prendermi Seth, lo vidi da lontano sbracciarsi per farsi notare, gli corsi incontro e lo abbracciai forte.

"Ciao sorellina!!"mi salutò stringendomi.

"Ciao Seth, mi sei mancato!"

"Anche tu!"rispose.

Prese le mie valigie e sottobraccio ci dirigemmo alla macchina.

Il viaggio verso casa fu piacevole, adoravo quel posto ed ogni volta che ci tornavo una sensazione di benessere m'invadeva, mi sentivo al sicuro, a casa! Avevo trascorso dei momenti difficilissimi e dolorosi lì ma era anche uno dei posti in cui avevo i ricordo migliori, lì avevo conosciuto Jacob e mi ero innamorata per la prima volta poi avevo incontrato Edward e mi ero resa conto che l'amore non era quello che conoscevo, con lui avevo fatto delle esperienze bellissime, ero stata felice  ma neanche con lui avevo sperimentato l'amore profondo e viscerale perché quello lo avevo provato solo quando avevo sentito per la prima volta il battito della mia bambina, il mio puntino, quello che mi aveva fatto perdere la testa da subito e che nonostante la giovane età e i timori non avevo avuto nessun dubbio e l'avevo amata da subito! Poi era il luogo in cui avevo perduto tutto, ero sprofondata e piano piano mi ero ripresa, avevo conosciuto Seth e e mio padre aveva trovato Sue! Quindi come potevo non amare quel posto nonostante tutto? 

"Rose è già qui?"chiesi.

"No, ha chiamato stamattina per avvisare che sarebbe venuta domani pomeriggio ed ha anche avuto una piccola discussione con tuo padre!"

"E perché mai?"

"Perché insisteva per stare in un albergo con Emmett, cosa che ovviamente Charlie non le ha permesso! Le ha detto che questa è anche casa loro e non andranno in un albergo!"

"Certo, era ovvio! Perché mai dovrebbe andarci?"

"Infatti"rispose.

Giungemmo nel vialetto di casa mia e inevitabilmente sorrisi, ero così felice di essere a casa! 

Seth parcheggiò ed entrammo, venne subito ad accoglierci la dolcissima Sue che mi strinse in uno degli suoi abbracci ed io fui contenta di farmi coccolare.

"Com'è andato il viaggio tesoro?"

"Bene Sue, sono felice di essere tornata!"

"Lo siamo anche noi! Tuo padre sarà a casa tra poco, va bene per te sistemarti in camera tua con Seth? Così nella stanza degli ospiti staranno Rose ed Emm"

"Certo Sue, nessun problema!"

Seth mi aiutò a sistemare le mie cose mentre chiacchieravamo un po'.

"Allora come va a Parigi?"

"Bene, il lavoro mi piace e mi sto abituando a stare lì"

"Sono contento, pensavo di venirti a trovare qualche giorno! Mi piacerebbe vederla!"

"Ma certo! Ne sarei molto felice!"

"E con Garrett invece?"chiese.

"Non è proprio un periodo positivo per noi..."

"È successo qualcosa?"mi sedetti sul letto e sbuffai.

"È venuto a Parigi a farmi una sorpresa, ero contenta e siamo stati bene finché una sera non andammo a cena...lì ho incontrato Edward"

"Oh..."

"Già...quella sera mi ha baciato e poi è scappato!"

"E Garrett vi ha visto?"

"No, ma io non sono stata più la stessa dopo quell'episodio, se n'è andato qualche giorno dopo, mi ha ripetuto che mi ama ma che vuole delle certezze!"

"Capisco, be...non ha tutti i torti!"

"No, certo che no! Ma io sono così...confusa, so che è una brava persona, che potrebbe rendermi felice ma non so se io posso rendere felice lui...sono difettosa Seth, lo sono da quando mia figlia è morta e da quando Edward ed io ci siamo lasciati, lui è l'unico che riesce ancora a farmi sentire qualcosa! Non mi fraintendere, voglio bene a Garrett ma non lo amo e forse non lo amerò mai!"

"Sono convinto anch'io che probabilmente non lo amerai mai ma non perché sei difettosa ma perché non hai mai smesso di amare Edward! Il vostro è sempre stato un amore eterno, il più puro e bello che ci sia ed anche se vi siete intestarditi e avete preferito allontanarvi, non avete mai smesso di amarvi Bella e non lo farete mai..."

"È passato troppo tempo Seth, le cose non torneranno mai come prima e poi lui stesso ha definito quel bacio un errore!"

"Sono sicuro che non lo pensa o non lo avrebbe fatto!"

"Ha detto che è stato un momento di debolezza..."

"Sai cos'è un momento di debolezza Bella? Quando una persona smette di resistere e fa quello che desidera fare! Edward ti ha baciata perché lo voleva!"

"Non lo so Seth, è tutto così...difficile!"

"Sono le persone che rendono le cose difficili..."

"Può darsi, ma al momento non so come affrontarlo!"

"Ce la farai! Non ho mai una visto una persona forte quanto te e riuscirai ad uscirne anche stavolta!"

"Lo spero tanto..."dissi ed il discorso si chiuse lì.

Poco dopo arrivò mio padre e corsi giù a salutarlo.

"Bambina mia, che bello averti qui!"

"Sono felice anch'io papà! Non vedevo l'ora di rivedervi!"dissi stringendolo.

Dopodiché ci sedemmo a tavola per pranzare, gli raccontai della mia vita a Parigi e mi promisero di venirmi a trovare. Dopo pranzo gli diedi i regalini che avevo acquistato per loro e restammo a chiacchierare ancora un po'.

Mi sentivo davvero bene finalmente!

 

Il giorno successivo arrivarono anche Emmett e Rosalie e la mia famiglia era al completo.

"Sei preoccupata?"chiese Rose mentre facevamo un giro a Port Angeles.

"No...sono piuttosto curiosa però, non so cosa voglia questo Phil da noi e non vedo l'ora di scoprirlo!"risposi ed annuì.

"Be...sono sicura che andrà tutto bene comunque"

"Lo spero!"

 

Finalmente arrivò il giorno in cui avremmo scoperto tutto, la mia famiglia ed io ci recammo all'indirizzo che ci aveva dato Phil Dwyer e scoprimmo che si trattava di una casa anche bella grande.

Suonammo e ci aprirono immediatamente, dopo aver parcheggiato nel grande vialetto principale scendemmo dall'auto un po' intimoriti, Rose mi strinse la mano, avanti c'erano mio padre e Sue e dietro di noi Emmet e Seth.

Una signora venne ad aprirci la porta facendoci accomodare in un ampio salone, la casa era grande e arredata in stile moderno, molto bella.

Quando arrivammo nel salone mi resi conto che non eravamo gli unici ad essere stati chiamati, c'era la famiglia Cullen al completo.

"Mamma, papà, Edward , Ali..che ci fate qui?"chiese Emmett stupito.

"Credo per lo stesso motivo per il quale siete venuti voi..."rispose Carlisle.

"Avete ricevuto la mail?"chiese Rosalie ed annuirono.

"Ciao Bella"Esme fu la prima ad avvicinarsi e ad abbracciarmi, come mi era mancata, l'avevo considerata una madre per anni.

La strinsi un po' e la sentii sorridere.

"Mi sei mancata anche tu"sussurrò capendo il mio stato d'animo e si fecero gli occhi lucidi.

Abbracciai anche Carlisle, Alice mi sorrise mentre Edward non si mosse.

La signora che ci aprì, ci avvisò che il signor Dwyer sarebbe arrivato tra qualche minuto e ci offrì da bere per poi andarsene di nuovo.

"Non ne posso più! Ho l'ansia alle stelle"sussurrai a Rose che mi strinse la mano, la conoscevo e sapevo che era preoccupata anche lei. Perché i Cullen erano qui? Chi era questo tipo? Cosa voleva da tutti noi? Stavo veramente impazzendo a non sapere! 

 

 

 

Ciao a tutti :)

Scusate per l'attesa ma sono a letto con la febbre, ho preso questa brutta influenza che sta girando e vi assicuro che è orribile! Comunque volevo ringraziare tutti coloro che mi hanno sostenuta in questo periodo molto difficile per me e che hanno recensito il capitolo precedente facendomi sentire la loro presenza!

Per cui grazie ad AlmaRed, Jenny80_big, crepuscolo1, Vasco752, ZerriVoices e giugno! Scusate se non mi trattengo molto ma sono in pessime condizioni ahahah

Comunque questo è solo un capitolo di passaggio, quello importante verrà dopo!!

A prestissimo!

Baciii

Fannyy24

 

 

 

 

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Capitolo 11
*** Una storia incredibile. ***


Capitolo 10

Una storia incredibile.

 

 

Dopo non so quanto tempo finalmente un uomo sulla cinquantina ci raggiunse.

"Buonasera signori, grazie per essere venuti tutti! Come avrete sicuramente capito sono Phil Dwyer, so che siete confusi ma vi spiegherò subito tutto!"disse.

Si sedette di fronte a noi e mentre stava per iniziare a parlare una bambina gli corse incontro, era davvero molto bella, aveva dei riccioli color rame che le scendevano lungo la schiena e un visino molto dolce.

"Signorina, venga subito qui!"la sgridò la colf.

"Phil, posso avere la torta al cioccolato?"chiese la bambina facendogli gli occhioni dolci e l'uomo sorrise.

"Certo piccola ma adesso vai, ho da fare"disse e se ne andò tutta sorridente.

Prima di andarsene però mi guardò un attimo ed io le sorrisi, aveva qualcosa di familiare ma non riuscivo a capire cosa.

Phil mi guardò per un attimo come se capisse cosa stavo pensando e poi continuò.

"Scusate l'interruzione!"

"Perché siamo qui?"chiese Edward spazientito.

"Vorrei raccontarvi una storia"

"Ci ha fatti venire per raccontarci una storia?"chiese incredulo.

"Ti prego Edward, lasciami spiegare e alla fine capirai tutto" rispose e Carlisle poggiò una mano sul ginocchio del figlio per tranquillizzarlo.

"Quattro anni fa conobbi una donna, era nello studio di un mio caro amico J. Jenks che faceva l'investigatore privato! Ne rimasi completamente fulminato, era bella, solare e me ne innamorai quasi subito. Riuscii ad avere un appuntamento con lei, uscimmo per quasi due mesi poi sparì.

La cercai ovunque e quando la trovai la vidi con una bambina, aveva due anni e credetti che fosse sposata e mi avesse mentito così la affrontai e le dissi quanto mi avesse ferito ma mi spiegò che non aveva alcun marito, o meglio che stava per divorziare, che quella non era sua figlia ma sua nipote e che lei l'aveva cresciuta perché sua figlia era giovane e non aveva voluto tenerla"

"Che c'entra tutto questo con noi?"chiesi io.

"Abbi pazienza, ci sto arrivando!"annuii e continuò.

"Lei temeva che non volessi crescere la figlia di qualcun altro e si allontanò ma pian piano riuscii a convincerla che l'amavo e che non m'importava, così due anni dopo ci sposammo! Ero felice della vita che avevo, amavo quella donna alla follia e inevitabilmente mi ero innamorato anche di sua nipote...ma non sapevo che mi aveva sempre mentito!"

Più andava avanti con quella storia, più una strana consapevolezza si faceva strada in me, non riuscivo a pensare con lucidità ma dentro di me avevo capito perché ero lì!

"Un giorno mentre cercavo dei documenti trovai delle foto, capii subito che la ragazza che compariva in ogni foto era la figlia di mia moglie, lo capii dal colore degli occhi, erano uguali a quelli della bambina ma la cosa strana era che in ogni fotografia quella ragazza aveva il viso distrutto, come se la vita le avesse portato via tutto"

"Cosa le era successo?"chiese Alice sempre più presa dalla storia.

"Non ebbi il coraggio di chiederglielo per molti mesi finché un giorno lo feci! Quando mi raccontò la verità mi crollò il mondo addosso!

Non era vero che sua figlia non aveva voluto la bambina ma era molto giovane e si sarebbe rovinata la vita se l'avesse tenuta così le aveva fatto credere che fosse morta e l'aveva portata con se'! Ero inorridito da quella storia e dopo mesi trascorsi a pensare cosa fosse meglio fare l'ho denunciata"

"Che fine ha fatto ora?"chiese Seth.

"È in carcere! Ho riflettuto tanto dopo la sua rivelazione perché nonostante tutto l'amo ancora ma non avrei potuto fare diversamente, ogni volta che guardavo quelle foto vedevo una sofferenza immensa negli occhi di tutti i suoi familiari che credevano che la bambina fosse morta e non potevo permettere che continuassero a soffrire in quel modo!"

"Che significa tutto questo? Non può essere quello che penso!"disse papà.

"È esattamente quello che credi Charlie, quella donna era Renèe!"

"Che cosa?"gridarono tutti.

"Non è possibile!"disse Esme con le lacrime agli occhi.

Edward ed io invece eravamo rimasti in silenzio, completamente ammutoliti perché in fondo l'avevamo capito dall'inizio della storia ed eravamo sconvolti.

"Stai mentendo! Io ho visto mia nipote morta, l'ho presa in braccio!"disse Carlisle.

"Non era lei, accanto alla vostra stanza c'era un'altra partoriente, una senza tetto che era morta durante il parto così come la bambina, è quella la bambina che hai visto!"rispose Phil.

"Ma come ha fatto?"chiese Emmett.

"Si è travestita da infermiera, era nella stanza con voi nel momento del parto e quando Bella ha avuto quella complicazione ha portato via la piccola e l'ha sostituita! "

"Non ci credo"sussurrò Rosalie.

Edward ed io ci guardammo per un momento, entrambi con gli occhi lucidi, il cuore dilaniato ma anche uno spiraglio di speranza.

Mi voltai verso Phil che non aveva smesso di guardarmi un attimo.

"Quella...quella bambina ha i miei occhi"dissi ed annuì.

"Quella bambina è tua figlia, Sophia"

Ecco cosa aveva di familiare, aveva i miei stessi occhi e i capelli ramati come Edward.

Tutti quegli anni a credere che fosse morta, a piangere e a soffrire per la mia bambina perduta e invece lei era viva, stava bene! Perché? Perché mia madre, la donna che doveva amarmi e proteggermi mi aveva fatto questo?

"È tutta colpa mia..."sussurrò mio padre e mi voltai di scatto verso di lui, perché diceva così?

"Qualche giorno prima del tuo parto Renèe mi ha telefono, mi ha detto che eri toppo giovane e che avrebbe fatto di tutto per impedirti di rovinarti la vita!"

"Perché non me lo hai detto?"urlai.

"Mi dispiace tanto Bella, io...non potevo saperlo. Non credevo fosse capace di una cosa del genere!"

"Bella non poteva immaginare!"disse Rose e sapevo che aveva ragione ma ero sconvolta! 

"Io la uccido!"urlai alzandomi.

"Ti giuro che la uccido con le mie stesse mani!"gridai ancora piangendo finché non mi sentii prendere per le spalle e riconobbi subito il suo tocco, Edward mi voltò verso di lui e mi guardò negli occhi.

"Bella, nostra figlia è viva!"disse scandendo le parole.

"È solo questo che conta!"scoppiai a piangere e mi abbracciò.

Lo strinsi a me in modo convulso e gli bagnai tutta la camicia con le mie lacrime ma non gli importava, continuava a stringermi e ad accarezzarmi i capelli.

"Andrà tutto bene, da adesso nessuno vi toccherà mai più!"disse.

"Sophia...Sophia è viva...nostra figlia..."ripetevo continuamente mentre Edward continuava a stringermi.

Tutti i nostri parenti piangevano esattamente come noi.

Edward mi lasciò un attimo solo per permettere a Rose di abbracciarmi.

"Oh Rose, ti rendi conto di cosa significa? Mia figlia è viva!"

"Si tesoro, è una notizia bellissima! Sono davvero contenta per voi"rispose piangendo come me.

"I-io...non riesco ancora a realizzare tutto! La mia bambina..."

"La tua bambina è in questa casa Bella e la cosa più importante è che sta bene, devi pensare solo a questo!"annuii e mi asciugò le lacrime.

"Basta piangere adesso! Da oggi in poi devi sorridere e devi farlo per te ma soprattutto per tua figlia!"

"Si, si lo farò"risposi e mi sorrise.

Edward nel frattempo abbracciava sua madre e il resto della famiglia, nessuno riusciva a credere a quello che stava succedendo.

"Vi va di vedere vostra figlia?"chiese Phil dopo un po' e Edward rispose per entrambi, io ancora non riuscivo a parlare.

"Si...per favore"

Phil si allontanò un attimo per tornare poco dopo mano nella mano con Sophia.

"Tesoro voglio presentarti delle persone"disse avvicinandosi a noi.

"Loro sono Edward e Bella, ti conoscevano quando eri molto piccola per questo non ti ricordi di loro..."

"Ciao"disse timidamente.

"Ciao Sophia"risposi io mettendomi in ginocchio per arrivare alla sua altezza.

"Sono contenta di rivederti"sussurravo perché avevo un groppo in gola che mi faceva venire voglia di piangere.

Mi sorrise dolce.

"Sembri triste però...hai gli occhi lucidi!"disse.

"No piccola, sono lacrime di gioia, sono tanto felice di rivederti!"sottolineai di nuovo, non riuscivo a credere che quella di fronte a me fosse mia figlia! Quella che avevo portato in grembo per nove mesi, che avevo visto nascere e che credevo morta fino a cinque minuti prima! Era impensabile eppure era tutto vero, la riconoscevo dal suo sguardo sveglio, i suoi occhi color cioccolata come i miei ma soprattutto era il mio cuore a riconoscerla, sapeva che era lei perché l'amava, l'aveva sempre amata! 

"Anch'io sono felice di vederti anche se non ti conosco ancora bene"rispose sempre sorridendo.

Le accarezzai una guancia sotto agli occhi di tutti i miei parenti commossi.

"Ti va di giocare con me?"chiese poi e annuii.

"Certo, può venire anche Edward?"chiesi.

"Mmm...si, penso che potremo giocare tutti e tre insieme"rispose.

Mi prese per mano portandomi fuori, guardai tutti che mi sorridevano per incoraggiarmi e soprattutto Edward che ci guardava come se fossimo il tesoro più prezioso del mondo.

 

 

Ciao a tuttiiii

Ecco il colpo di scena che tanto colpo di scena non è perché la maggior parte di voi l'aveva intuito!! Questo ovviamente cambia tutte le carte in tavola, la vita dei nostri protagonisti sarà di nuovo sconvolta anche se questa volta in positivo!! 

Spero comunque che il capitolo vi

Sia piaciuto e che vi abbia emozionato come ha emozionato me scriverlo! 

Scusatemi la lunga attesa ma ho avuto problemi con la linea internet e non ho potuto pubblicare prima!

Volevo ringraziare Jusy JB, Jenny80_big, bangel91, ZerrieVoices, AlmaRed e paride per aver recensito il capitolo precedente e tutti coloro che hanno inserito la ff nelle tre categorie e mi seguono! 

Un bacione a tutti!!!

A prestissimo

Fannyy24.

 

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Capitolo 12
*** Sophia. ***


Capitolo 11

Sophia.

 

 

 

Ci sedemmo in giardino sull'erba fresca.

"A cosa vuoi giocare?"chiese Edward.

"Voglio fare un puzzle!"rispose saltellando.

"E puzzle sia!"dissi.

"Siiiii"

Corse a prendere il puzzle ed Edward ed io rimanemmo soli.

"Non riesco ancora a crederci"sussurrai.

"Neanch'io! È veramente bellissima!"

"È più che bellissima"risposi di nuovo con gli occhi lucidi, non potevo fare a meno di piangere.

La mia vita era stata letteralmente sconvolta ma questa volta in positivo. 

Sophia tornò tutta contenta con un puzzle della Disney.

"Venite qui!"ci chiamò e la raggiungemmo sedendoci attorno ad un tavolo, Sophia svuotò la scatola con tutti i pezzi sul tavolo e cominciammo a giocare.

Ci divertimmo da matti, osservavo ogni suo gesto, ogni suo sorriso, ascoltavo attentamente ogni parola che usciva da quelle piccole labbra e mi sembrava di stare in paradiso! 

"Ma noo!! Edward che fai?? Qui ci vuole questo!"disse Sophia sgridandolo per aver inserito il pezzo sbagliato.

"Perdonami piccola, non sono bravo con i puzzle..."

"Ufff Bella dai aiutami tu!"disse spazientita facendomi sorridere.

"Certo tesoro, prova questo"dissi passandole un pezzo.

"Bravaaaa!!"urlò quando vide che s'incastrava perfettamente.

Trascorremmo ore a giocare con lei senza stancarci, avrei trascorso tutta la vita così.

"Che ne dici ora di rientrare? Sta iniziando a fare freschetto!"dissi vedendo che si stava facendo buio.

Il tempo era trascorso troppo velocemente e mi rattristava sapere che tra poco avrei dovuto lasciarla.

"Va bene, lo finiamo domani?"chiese speranzosa ed annuii.

"Ma certo!"

"A Edward però lo mettiamo a colorare"disse facendomi ridere.

"Dai...è stato bravo!"

"Ma che dici? Non ha indovinato neanche un pezzo!"

"Ah sì?"chiese lui.

"Guarda un po' che ti faccio allora!"disse prendendola in braccio e iniziando a solleticarle la pancia.

"N-no...ti p-prego smettila!"disse tra le risate e si fermò.

"La smetto solo se mi chiedi scusa e mi dai un bacino!"disse.

"Mmm...e va bene scusa!"rispose prima di baciargli una guancia.

Li guardai e capii che era quello che desideravo da tutta la vita, guardare Edward che giocava con nostra figlia era tutto ciò di cui avevo bisogno. 

Rientrammo in casa e Sophia corse da Phil.

"Phil quando torna Renèe?"chiese e noi tutti ci bloccammo.

"Ti ho già spiegato piccola che non c'è e non la vedrai per un po'..."

"Allora può farmelo Bella il bagnetto?"

Guardai Phil speranzosa e sorrise.

"Ma certo tesoro! Andate pure!"

"Le mostro tutto io"si offrì la colf.

"Grazie"risposi e ci recammo di sopra.

Era tutto nuovo per me ma anche splendido.

Le feci il bagnetto aiutata da Margot, la colf, e ci divertimmo parecchio, ci schizzammo con l'acqua e giocammo con le paperelle.

Dopodiché la aiutai ad uscire dalla vasca e ad asciugarsi e dopo averle messo il pigiamino scendemmo di nuovo al piano di sotto.

"Vieni Sophia, ti presento altre persone"disse Phil, Sophia lo seguì ma senza mai lasciarmi la mano.

Phil gli presentò tutta la mia famiglia che gli sorrideva e lei abbracciava tutti, era una bambina dolcissima ed era esattamente come l'avevo sempre immaginata.

Cenammo tutti insieme, Edward ed io restammo per la maggior parte del tempo a parlare con Sophia che era una bambina davvero sveglia e intelligente.

Trascorse molto tempo anche con Charlie che era già praticamente innamorato di sua nipote.

"Adesso è tardi piccola, devi dormire, Bella potrebbe raccontarti la favola della buonanotte!"

"Siiii"

"Bene, andiamo"dissi prendendola per mano ma me la lasciò, mi voltai per capire cosa stesse accadendo e allargò le braccia per essere presa in braccio.

Le sorrisi e la presi, si appoggiò alla mia spalla e la portai di sopra. Edward ovviamente ci accompagnò e insieme la mettemmo a letto.

Margot mi diede un libro ed iniziai a leggerle una favola, quando stava per addormentarsi però mi chiamò.

"Bella? Ci vediamo domani?"

"Certo tesoro, te lo prometto!"

Poco dopo si addormentò, Edward ed io restammo lì a guardarla per un bel po' finché non ci raggiunse Phil.

"Va tutto bene?"chiese a bassa voce per non svegliarla.

"Si...è una bambina splendida..."risposi.

"Bella, io non voglio più separarti da tua figlia, se vorrai potrai portarla con te quando vorrai"

"Non vogliamo turbarla"rispose Edward ed annuii.

"Lo so e me ne rendo conto, comunque la settimana prossima io dovrò partire per tornare in Italia e...non credo che vogliate separarvi ancora da lei, quindi...prendetevi questa settimana per conoscerla meglio e per permetterle di abituarsi a voi va bene?"

"Grazie Phil, senza di te non avremo mai saputo nulla e non avremo avuto la possibilità di conoscere nostra figlia per questo voglio che tu sappia che te ne siamo immensamente grati!"

"Non devi ringraziarmi, Sophia è una bambina splendida e merita di essere felice con i suoi genitori"annuimmo e scendemmo di sotto.

Quella giornata mi aveva reso la donna più felice del mondo ed era stremata da tutte le emozioni che avevo provato, abbracciai mio padre che mi stava aspettando in salone e piansi ancora, dalla felicità e dal sollievo.

Mio padre mi strinse a se accarezzandomi i capelli.

Dopodiché salutammo Phil e tornammo a casa, non vedevo l'ora di tornare da Sophia il giorno dopo.

 

Ero nel mio letto con Seth.

"Come stai?"chiese sorridendo.

"Sono felice, non c'è una parola migliore per descrivermi in questo momento, ovviamente sono anche un po' scombussolata, è successo tutto così...in fretta! Non ci sto capendo ancora niente!"

"Lo capisco...non deve essere facile"

"Mi dispiace di non esserci stata quando ha detto la prima parola, quando ha mosso i primi passi e sono arrabbiata perché hanno scelto per me, mi hanno impedito di essere felice e quello che più mi fa infuriare e che è stata proprio mia madre a farlo!"

"Mi dispiace Bella, hai ragione ad essere arrabbiata però sei stata anche fortunata perché hai la possibilità di rifarti, di insegnarle tante altre cose e di starle accanto da oggi in poi..."

"Lo so, e sono molto grata a Phil per questo"

"E fai bene, perché è una brava persona! Ha mandato la donna che ama in galera per permettere a te ed Edward di essere felici con vostra figlia!"

"Già..."

"Che pensi di fare adesso con Edward? Pensi che potrete tornare insieme?"

"Non lo so Seth, non ci ho pensato! Tutto ciò a cui riesco a pensare e a mia figlia e a quanto sia meravigliosa"dissi innamorata e sorrise.

"È vero, è una bellissima bambina! Sono contento per te sorellina"rispose e lo abbracciai, sapevo che per lui era difficile, mi aveva parlato tante volte di sua moglie e sua figlia ed io non lo stavo aiutando in quel momento.

"Scusa...io non ho pensato che potesse essere difficile per te..."

"No Bella non pensarlo neanche, io sono felice per te"rispose.

"Lo so..."

 

 

Mi risvegliai il giorno dopo con l'odore del caffè, qualcuno mi accarezzava timidamente la guancia.

Aprii lentamente gli occhi e mi sentii la donna più felice della terra.

"Buongiorno Bella"disse Sophia con un ampio sorriso.

"Buongiorno tesoro"dissi sorridendole e prendendola in braccio.

"Sei qui tutta sola?"

"Seth sta arrivando, è tanto simpatico lo sai?"

"Si Seth è davvero una bella persona"risposi.

"Buongiorno sorellina"

"Buongiorno Seth"lo salutai.

"Vi ho portato la colazione"

"Io l'ho già fatta"disse Sophia.

"Lo so, ma sono sicuro che vorrai assaggiare un po' di questa torta fatta da Sue proprio per te!"

"È al cioccolato?"chiese la mia golosona con occhi a cuoricino.

"Certo!"

"Allora ne assaggio un pochino!"Seth sorrise e gliene diede un po'.

"L'ha accompagnata Phil?"chiesi e Seth annuì.

"Stamattina dopo colazione ha iniziato a fare i capricci perché voleva te"

A quelle parole il mio sorriso si ampliò, voleva me! Sapevo che ci sarebbe voluto tempo ma speravo tanto che imparasse a volermi bene almeno la metà di quello che già le volevo io.

"Seth puoi dire a mio padre di chiamare Edward?"non volevo che si perdesse neanche un momento con lei, era giusto che entrambi potessimo conoscerla e farci amare.

"Certo, torno subito"

"Ti piace?"chiese a Sophia che stava divorando la torta al cioccolato, quello lo aveva preso sicuramente da me.

Annuì vigorosamente, quando finì la portai in bagno a lavare le manine ed il viso.

Quando arrivò Edward ne approfittai per farmi una doccia e vestirmi anch'io, quando scesi in salone li trovai entrambi seduti a terra a giocare e mi incantai a guardarli, io li amavo entrambi, su questo non c'erano dubbi o forse era il mio stato d'animo super felice a confondermi. 

Quando mi vide Edward mi sorrise ed io per poco non mi sciolsi, ricambiai il sorriso e mi sedetti accanto a loro, c'erano anche Seth Sue e Charlie che stavano seduti invece sul divano ad osservarci.

"Allora piccola, che ti va di fare oggi?"

"Mmm...possiamo andare a mangiare il gelato?"

"Certo"rispose subito Edward e lo rimproverai con lo sguardo.

"Tesoro hai già mangiato la torta al cioccolato, ti va invece di andare al parco a giocare?"dissi io.

"Ma io...volevo il gelato"rispose imbronciandosi e mi si strinse il cuore, avrei voluto darle tutto quello che desiderava ma non era viziandola che sarei stata una brava madre.

"Lo so Sophia che lo vuoi ma tu non vuoi che ti vengano i mal di pancia vero?"chiesi e negò.

"Facciamo così, adesso andiamo a giocare al parco e a oggi pomeriggio andiamo a prendere il gelato che dici?"dissi infine e finalmente sorrise.

"D'accordo"accettò.

Le nostre famiglie decisero di lasciarci andare da soli per darci del tempo da trascorrere con lei e ne fui felice.

Arrivammo al parco e  la piccola si scatenò immediatamente, era così socievole che non ci mise molto a fare amicizia con altri bambini per giocare insieme sulle giostre.

La guardammo per ore, era così bello stare lì ad osservarla divertirsi.

"Bella vieni qui!"mi chiamò.

"Arrivo"risposi correndole in contro.

"Mi spingi un po' sull'altalena?"

"Ma certo"

Edward ci raggiunse e a turno la spingemmo anche se preferiva Edward perché "la faceva andare più in alto", io invece temevo che potesse farsi male.

Fu una mattinata bellissima!

"Ti va di fare una passeggiata ora?"chiese Ed e lei annuì.

Camminammo per un po', lei era al centro e teneva le mani ad entrambi.

"Quest'anno hai iniziato la scuola?"chiese Ed.

"Siii, mi piace tantissimo andarci!"

"Ah sì?"

"Si, sto imparando a scrivere il mio nome!"rispose tutta contenta e sorrisi.

"Quando andiamo a casa me lo farai vedere?"

"Certo, so anche contare! Vuoi vedere?"annuii e cominciò, si bloccò un paio di volte e l'aiutai, contammo fino a 20.

"Ma lo sai che sei bravissima?"

"Grazie Bella"disse con una vocina un po' triste.

"Che succede tesoro?"

"Stavo pensando ad una cosa..."

"A cosa?"chiese Ed.

"Adesso che non c'è Renee, chi verrà a prendermi a scuola?"

"Io tesoro! Non devi mai preoccuparti di questo! Edward ed io saremo sempre con te da oggi in poi, non ti lasceremo mai più!"dissi mettendomi in ginocchio davanti a lei, aveva gli occhi lucidi e mi si spezzò il cuore a vederla triste.

"D-davvero?"chiese.

"Te lo prometto"risposi e guardai Ed.

"E te lo prometto anch'io"disse lui e finalmente Sophia sorrise di nuovo.

"Vi voglio bene" a quelle parole il cuore per poco non mi scoppiava dalla felicità!

"Te ne vogliamo anche noi piccola"risposi e la abbracciai, era così piccola e fragile.

Non volle più scendere e la tenni in braccio fino alla macchina, poggiò la testolina nell'incavo del mio collo e ogni tanto le lasciavo dei baci sulla fronte, era tutto così...surreale! Tenevo mia figlia tra le braccia dopo che avevo passato anni a crederla morta e invece era lì, tra le mie braccia e non avrei potuto desiderare nulla di più.

Edward mi guardò sorridendomi ed io ricambiai.

Tornammo a casa ed Esme si offrì di farle il bagnetto con Sue ma Sophia non volle staccarsi da me così glielo feci io facendomi aiutare dalle nonne che desideravano trascorrere del tempo con la piccola.

Dopodiché la lasciai a giocare in salone con Emmett e Rosalie mentre io andai a farmi una doccia, dopo essermi vestita sentii bussare.

"Avanti"dissi ed Edward entrò.

"Hey"disse.

"Hey"

"Posso parlarti?"

"Ma certo!"

Si sedette sul mio letto ed io lo seguii.

"Sei molto brava con la piccola!"

"Ti ringrazio, mi viene così...naturale"

"È normale, sei sua madre..."

"E tu sei suo padre Edward!"

"Si, lo so ma non so come prenderla! Io le darei tutto quello che vuole anche stamattina quando voleva il gelato non ho saputo dirgli di no! Tu invece, sei stata bravissima sia in quel momento che al parco quando si è rattristata perché Renee non sarebbe andata a prenderla a scuola! Anche in quel frangente io non sapevo che dire, mi ha spiazzato vederla così, tu invece l'hai subito rassicurata e lei ti vuole già bene..."

"Forse non te ne sarai accorto ma lei ha detto che CI vuole bene Edward, non incolparti, è normale che tu sia in difficoltà, fidati lo sono anch'io anche se non sembra! Ho una paura tremenda che un giorno possa svegliarsi e desiderare di tornare da Phil! Nessuno insegna ad essere genitori, si impara col tempo e purtroppo a noi questo tempo all'inizio l'hanno tolto ma possiamo farcela...riuscirai a conquistarla, ne sono sicura!"

"Grazie"sussurrò.

"Andrà tutto bene"dissi abbracciandolo e mi strinse.

"Perdonami"disse dopo un po'.

"Per cosa?"chiesi.

"Per averti detto che quel bacio è stato un errore..."

"Non lo è stato?"

"No, baciarti per me non sarà mai un errore"disse sciogliendo l'abbraccio e guardandomi negli occhi.

"Prendiamoci del tempo d'accordo? Conosciamo nostra figlia, impariamo come comportarci con lei e poi decideremo cosa fare tra noi due!"

"Va bene"rispose annuendo e sorrisi.

"Edwaaaard dove sei??"chiese Sophia.

"Sono qui piccola!"

"Oh, eccoti! Vieni a giocare con me?"

"Certo che sì!"rispose prendendola per mano.

Mi guardò l'ultima volta mimando un grazie con le labbra e poi andò di sotto con nostra figlia.

Pranzammo insieme alla famiglia di Edward e Sophia sembrava stare davvero bene con noi.

"Bella, quando andiamo a prendere il gelato?"

"Più tardi tesoro, finisci prima di mangiare, riposiamo un po' e poi a andiamo va bene?"annuì poco convinta.

"Ma io non sono stanca"

"Oh sì che lo sei, ti faccio vedere che crollerai subito dopo mangiato!"

"Ma tu vieni con me? Ho paura di dormire da sola in un posto che non conosco"disse triste.

"Certo che vengo con te, non ti preoccupare"

Riprese a mangiare di nuovo sorridente e mio padre mi guardò con orgoglio, avevo ancora tante cose da imparare e non vedevo l'ora ma mi sentivo al mio posto, era come se fossi nata per il ruolo di madre o forse era solo perché c'era Sophia che mi veniva così naturale.

Dopo mangiato Sophia ed io andammo nella mia camera, come mi aspettavo non ci mise molto ad addormentarsi, restai lì a guardarla per un tempo indefinito e quando Edward mi raggiunse decisi di lasciarli un po' soli e scesi di sotto, le nostre famiglie erano in salotto a chiacchierare tra di loro.

"Dorme?"chiese Esme.

"Si, come un sasso! Si è sfrenata parecchio stamattina!"risposi sedendomi accanto a Rose.

"E tu come ti senti?"mi chiese quest'ultima.

"Felice"

"Si vede..."rispose Emm e gli sorrisi.

"È proprio una bambina splendida"disse Carlisle.

"Già..."

"Non poteva essere altrimenti, guarda i genitori"disse Alice e sorrisi anche a lei, le cose erano ancora un po' fredde tra di noi ma ero sicura che tutto sarebbe andato per il verso giusto ora.

"Adesso che farai?"chiese mio padre.

"Che intendi?"

"Con il lavoro...non dovresti tornare a Parigi?"

"Non ci ho ancora pensato..."e non era l'unica cosa che non avevo considerato, c'era anche Garrett che mi stava aspettando e che non sapeva neanche che fossi a Forks o  forse glielo aveva detto Will.

"Lunedì Phil partirà per l'Italia e noi decideremo cosa fare, non voglio separare Sophia dalla sua famiglia"

"Ma anche Edward è a Parigi!"rispose Ali.

"Si ma voi tutti no"

"Tranquilla tesoro, ci penseremo tra qualche giorno!"disse Rose ed annuii.

Non riuscivo a pensare di andare tutto il giorno a lavoro e lasciare Sophia da sola con una babysitter magari, l'avevo appena conosciuta e volevo trascorrere tutto il mio tempo con lei ma non riuscivo neanche ad immaginare la mia vita senza il mio lavoro, era una situazione davvero difficile ma sapere di non essere sola mi rendeva più forte.

Rosalie mi trascinò in giardino per stare un po' sole e parlare e devo dire che ne ero felice, ne avevo proprio bisogno.

"Hai pensato a che fare con Garrett?"chiese.

"Dovrò dirgli tutto..."

"Pensi che accetterà la situazione e continuerà a starti accanto?"non risposi ma senza che glielo dicessi capì i miei dubbi.

"Vuoi lasciarlo vero? Credi possa esserci ancora qualcosa con Edward?"

"Credo che con Edward  non sia mai finita Rose! Oggi è venuto da me perché aveva paura che Sophia non lo amasse e non sapeva come comportarsi con lei, l'ho rassicurato e l'ho abbracciato e mi ha chiesto scusa per avermi detto che quel bacio era stato un errore e che baciarmi per lui non sarà mai un errore!"

"E tu?"

"Gli ho detto di prenderci del tempo, di pensare solo a Sophia per il momento poi dopo avremmo risolto anche le cose tra noi!"annuì.

"Credo tu abbia fatto la cosa giusta...ma devi parlare al più presto con Garrett, lui ti aspetterà Bella e deve saperlo!"

"Lo farò!"annuì e mi sorrise.

"Sono così felice per te"disse commossa.

"Lo sono anch'io, non puoi immaginare come mi senta adesso...è come se il cuore potesse scoppiarmi dalla felicità da un momento all'altro!"

"Non sei più arrabbiata con Renèe?"

"Certo che lo sono! Ho promesso a me stessa che un giorno me la pagherà! Mi ha causato così tanto dolore..."

"Si Bella, ma sta già pagando! E' in carcere!"

"Non importa, non mi basta!"

"Non fare sciocchezze okay? Adesso hai tua figlia a cui pensare!"annuii e chiudemmo il discorso.

"Posso venire?"chiese Alice timidamente.

"Si, vieni pure!"si sedette di fronte a noi.

"Vi lascio un po' sole"disse Rosalie  alzandosi.

"No, per favore resta"la fermò Ali e si risedette.

"Ho pensato molto a quello che mi hai detto nel tuo ufficio l'ultima volta Bella e...volevo dirti che ora sono pronta, se vorrai mi piacerebbe recuperare il rapporto con te e non importa se tu e mio fratello non doveste mai tornare insieme, io ti voglio bene come ne voglio a lui...non voglio perderti..."stavolta era sincera e le sorrisi.

"La porta per te è sempre stata aperta Ali!"risposi e mi abbracciò.

"Mi dispiace per tutto, grazie per questa seconda opportunità!"sussurrò e la strinsi.

"Ti voglio bene"risposi solo.

Tornammo dentro e continuammo a chiacchierare finché dopo circa un'ora sentii un pianto che mi spezzò il cuore, mi alzai immediatamente per andare da mia figlia ma non ne ebbi il tempo perché Edward mi raggiunse con Sophia tra le braccia.

"Che succede?"chiesi spaventata.

"Si è svegliata e non ti ha trovata!"rispose in panico, la presi tra le braccia e si aggrappò ancora in lacrime.

"Shh...amore sono qui"sussurrai stringendola.

"T-tu n-non c'eri!"

"Amore ero scesa perché c'era Edward accanto a te!"

"P-pensavo non tornassi..."disse ancora.

"No, Sophia ascolta!"dissi guardandola negli occhi ancora umidi "io non me ne andrò mai capito? Non ti lascerei per nessuna ragione al mondo okay?"annuì.

"Quindi se anche non dovessi trovarmi accanto a te non dovrai mai dubitare del fatto che tornerò!"

"O-okay"

Le diedi un bacio sulla fronte e la strinsi di nuovo a me.

Vidi Edward sedersi accanto a sua madre che gli accarezzò la schiena, mi dispiaceva tanto che si sentisse escluso ma ero sicura che Sophia avesse solo bisogno di un po' di tempo per abituarsi a lui, ero quasi sicura che Phil non gli aveva fatto mancare l'amore di un padre mentre mia madre era stata fredda, forse non le aveva fatto mancare nulla materialmente ma a livello di amore non credevo le avesse dato tanto.

Mi sedetti accanto ad Edward con Sophia ancora aggrappata al mio collo, non voleva proprio saperne di lasciarmi, doveva essersi spaventata parecchio ma fece un gesto che fece sorridere sia me che Edward.

Mentre restava incollata a me con un braccio posò l'altra manina su quella di suo padre, Esme la guardò con occhi lucidi ed Edward finalmente sorrise stringendole la mano.

Per il resto del pomeriggio non si staccò un attimo da suo padre e questa cosa mi rese davvero felice, i bambini capivano subito quando qualcosa non andava e credevo che si fosse resa conta di aver ferito inconsapevolmente Edward, per questo non lo lasciava un attimo.

Come promesso le portammo a mangiare il gelato, con noi venne sia la mia famiglia che quella di Edward, Sophia sembrava star bene con tutti ed essere felice e questo era tutto ciò che m'interessava, lei era la mia priorità adesso.

Facemmo un giro al centro commerciale e non riuscii ad impedire ai nostri parenti di riempirla di regali e quando tornammo a casa era così stanca che quasi crollava nella doccia mentre le facevo il bagnetto.

Avevamo invitato Phil a cena, Sophia era molto contenta di vederlo e la mia paura che non volesse lasciarlo andare aumentava ogni minuto di più. Cenammo tranquillamente e quando si fece tardi iniziò a salirmi l'ansia, non volevo lasciarla andare! 

"Phil, lo sai che ti voglio bene?"chiese ad un certo punto e noi tutti ci bloccammo.

"Certo tesoro"rispose titubante.

"E che non voglio abbandonarti..."continuò lei, le mie paure si stavano avverando.

"Cosa cerchi di dirmi Sophia?"

"I-io vorrei restare a dormire qui...con Bella! Però non voglio che ci rimani male...io ti voglio bene"disse timidamente e dovetti trattenere le lacrime che combattevano per uscire, ero così emozionata e felice.

"Anch'io ti voglio bene Sophia, ma so che è questo il tuo posto, non ci rimarrò male, anzi...che ne dici di rimanere con loro per sempre? Noi ci rivedremo prestissimo!"

"Mi abbandoni anche tu come Renèe?"

"No, certo che no tesoro! Vedi neanche Renèe voleva ma è un posto dal quale non può andar via!"

"Oh...comunque si, voglio restare qui!"rispose sorridendo.

"Sei sicura?"chiesi.

"Posso dormire nel lettone con te?"

"Devi dormire nel lettone con me!"risposi.

"E anche Edward rimarrà con noi?"andai un attimo in panico, non sapevo cosa rispondere.

"Certo tesoro, dormirà nella stanza accanto alla vostra"rispose Rosalie per me.

"Tranquilla, noi andremo da Esme"sussurrò Emmett e annuii.

"Bella posso farti un'altra domanda?"

"Quello che vuoi..."

"Tu conoscevi la mia mamma?"

"C-cosa?"

"Renèe la conosceva e tu conosci Renèe..."disse ovvia.

Guardai Phil, non sapevo cosa rispondere! 

"Sophia che ne dici se ne parliamo domani?"intervenne Edward.

"Sei stanca, è ora di dormire..."

"Va bene"rispose sbadigliando.

Salutammo Phil che andò via ed anche la famiglia di Edward.

"Scusate ma io dove dormo?"chiese all'improvviso Seth.

"Non ci avevamo pensato..."rispose la stessa Sue.

"Oh grazie mamma, molto gentile da parte tua!"disse facendoci ridere.

"Va bene ho capito, per un po' starò bene sul divano!"disse andando di sopra per poi scendere con un cuscino e una coperta.

"Seth non voglio toglierti le tue comodità, posso dormire io sul divano!"disse Ed.

"Tranquillo amico! Il divano è anche più comodo di quel letto!"e in effetti non aveva tutti i torti, papà lo avevo comprato da poco ed era molto spazioso e comodo.

"Potete sempre dormire nella stessa stanza"suggerì Charlie.

"Inutile che cerchiate di sistemare le cose, non mi dimenticherò che vi eravate completamente scordati di me!"disse ancora facendoci ridere.

"Buonanotte Seth"disse la mia piccola quasi addormentata.

"Buonanotte piccolina"rispose lui dandole un bacio tra i capelli.

Salii di sopra con lei in braccio e dopo averle messo un pigiamino che Phil mi aveva messo nella borsa con alcune delle sue cose ci mettemmo nel letto.

Dopo due minuti venne Edward a darci la buonanotte e ci addormentammo abbracciate, era quello che desideravo da tutta una vita.

 

 

 

 

Ciao a tutti :)

Come state?

Come molti di voi mi avevano chiesto ecco un capitolo lungo e dedicato tutto alla nuova famiglia! Ovviamente ci sono dubbi, difficoltà e incomprensioni ma credo sia del tutto lecito, sono stati separati per sette anni e non poteva essere altrimenti! 

Sophia sembra reagire bene alla presenza di Bella e Edward, forse potrà sembrare che stia accadendo tutto troppo velocemente ma credo che qualsiasi bambino sia attratto da una famiglia bella e felice che lo renda sereno e quindi credo sia normale che le piaccia stare con loro ma cosa accadrà quando scoprirà che sono proprio loro i suoi genitori??? Lo scoprirete presto!!! 

Spero che il capitolo via sia piaciuto!

Grazie a EngyLove, Vasco752, Jenny80_big, bangel91 e ZerrieVoices per aver recensito il capitolo precedente e a tutti coloro che mi seguono e hanno inserito la ff nelle tre categorie!

Un bacione a tutti!

A prestissimo!

Fannyy24

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Capitolo 13
*** Una nuova vita. ***


Capitolo 12.

Una nuova vita.

 








Erano tre giorni che Sophia ormai stava con noi e riempiva le nostre giornate, Phil era venuto a trovarla solo una volta, voleva che si abituasse pian piano alla sua assenza e le aveva anche promesso di chiamarla tutti i giorni dall'Italia. Nonostante tutto lei sembrava serena con noi, c'era anche da dire che stava ricevendo tanto di quell'amore che era difficile non star bene.

Edward era rimasto con noi ma le cose si stavano complicando, entrambi saremmo dovuti tornare a Parigi per lavoro e non sapevamo davvero come fare, io non volevo allontanare la piccola dalla sua famiglia e poi mi piaceva l'idea che crescesse dov'ero cresciuta anch'io.

Seth era tornato a dormire nella sua vecchia casa anche se trascorreva le giornate con noi.

Emmett era già tornato a New York perché stava lavorando ad un progetto importante mentre Rose aveva preferito restarmi accanto, diceva di poter disegnare ovunque i suoi capi e non aveva bisogno di essere a chilometri di distanza ma a me dispiaceva tanto tenerla lontano dal suo fidanzato, sapevo che ci soffriva.

Anche Alice era rimasta per stare accanto ad Edward, a me e a Sophia...finalmente lei e Rosalie erano tornate ad essere grandi amiche come prima ed io ne ero veramente felice! 

"Bella hanno suonato! Vai tu?"chiese Sue che era in cucina mentre io guardavo un cartone animato con mia figlia.

"Si, tranquilla!"risposi.

Aprii la porta e mi ritrovai davanti l'ultima persona che mi sarei mai aspettata di vedere.

"Ciao Bella"

"G-Garrwtt, c-ciao"

"Come stai?"

"Sto bene grazie..."

"Posso entrare? Avrei bisogno di parlarti..."

"Ma che ci fai qui? Non dovresti essere a New York?"

"Te l'ho detto dovevo parlarti e non volevo farlo per telefono..."

"Oh..."ero sorpresa, mi aveva presa in contropiede e non sapevo cosa fare.

"Bella dove sei?"chiese Sophia raggiungendomi. Sorrise quando mi vide ed allargò le braccia per farsi prendere.

"Sophia lui è Garrett, un mio amico"

"Ciao"disse timidamente nascondendo il viso tra i miei capelli.

"Ciao"rispose lui esterrefatto.

La guardò un attimo e sapevo cosa vedeva, il colore dei miei occhi ed ero anche sicura di avergli rivelato una volta il nome che avevo scelto per mia figlia.

"Entra"dissi facendogli spazio, annuì e mi seguì.

Ci sedemmo in salotto e Sophia non voleva lasciami andare, si sentiva in soggezione perché non conosceva Garrett ed io ero felice al pensiero che si sentiva al sicuro tra le mie braccia.

Seth e Sue vennero a salutarlo offrendogli da bere.

"Piccola ti va di venire a giocare con me?"chiese Seth.

"No! Voglio stare con Bella!"disse stringendosi di più a me.

"Amore devo parlare un attimo con Garrett perché non vai con Seth? Non ci metterò molto!"

"No!"disse ancora e stava per piangere.

"Che c'è Sophia? Perché fai così?"chiesi guardandola.

"Non voglio che te ne vai!"

"Ti ho già detto che non andrò da nessuna parte...perché hai paura?"

Non rispose ed iniziò a piangere.

"No tesoro, non piangere! Resto qui con te okay?"annuì calmandosi e si appoggiò di nuovo alla mia spalla.

"Vedo che non è un buon momento, chiamami tu quando..."venne interrotto da qualcuno che entrava in salone.

"Edward!"urlò Sophia scendendo dalle mie gambe e andando da suo padre.

"Amore che succede?"

Garrett riconobbe immediatamente Edward anche se lo aveva visto una sola volta e sicuramente notò la somiglianza con Sophia, erano due gocce d'acqua.

Ed prese in braccio la piccola e salutò educatamente.

"Buonasera"anche lui aveva riconosciuto Garrett.

"Buonasera"rispose quest'ultimo.

"Noi andiamo a bere un po' di succo, torniamo subito!"disse Edward lasciandoci soli ma sentii Sophia lamentarsi, che l'era preso?

"Bella mi spighi che sta succedendo?"chiese Garrett una volta rimasti soli.

"È...complicato...e incredibile!"dissi.

"Per favore prova, mi sforzerò di capire!"

"Sophia è mia figlia! Mia e di Edward..."

"Ma...tu avevi detto che..."

"Si, so quello che ti ho detto ma...era tutto falso!"

"Tu mi hai mentito!"si alterò.

"No! Certo che no! Io non sapevo che fosse viva!"

"Non ci sto capendo nulla!"disse mettendosi la mani nei capelli.

Feci un lungo sospiro e gli raccontai tutto quello che era successo nei giorni precedenti.

"Stai scherzando vero? Come posso credere ad una cosa del genere?"

"Neanch'io potevo crederci! È tutto così...surreale!"

"Surreale dici? No Bella è impensabile! Queste cose accadono nei film, non nella vita reale, lo capisci?"

"Capisco la tua confusione Garrett! Ma questa è la verità!"

"E cosa farai adesso? Resterai qui? Tornerai a Parigi?"

"Non lo so ancora! Domani chiamerò Will e gli spiegherò la situazione..."

"E di noi Bella? Che ne sarà di noi?"

"Mi dispiace Garrett ma non ho una risposta neanche a questo! Devo pensare solo a mia figlia adesso, lei ha la priorità su tutto!"

"Io...non posso aspettarti in eterno..."

"Ed io non voglio che tu lo faccia!"

"Già...lo immaginavo!"

"Mi dispiace!"

"No, non è vero!"

"Garrett ti prego...non fare così..."

"Perché dovrebbe dispiacerti eh? Hai tutto quello che desideravi, la vita che hai sempre voluto, con tua figlia ma soprattutto con Edward! Io ero solo un passatempo! Che volevi fare? Vedere se riuscivi a dimenticarlo usando me?"

"Non ti permetto di dire queste cose! Io ci tengo a te e lo sai!"

"No Bella, non lo so!"

"Ti ho presentato la mia famiglia diamine!"

"Sì certo e poi? Che hai fatto dopo?"

"Nulla! Perché tu sei scappato come un codardo quando hai scoperto il mio passato!"

"Ma dopo sono tornato e ti ho detto che ti amavo! Sono venuto fino a Parigi con te e mi hai fatto sentire un estraneo! Sbagliato..."

"Sai che non era mia intenzione, ero felice di vederti..."

"Già! Prima di rincontrare lui! Dopo ero solo un peso per te!"

"Adesso basta! Sei arrabbiato, deluso, ferito...e lo capisco! Ma non puoi dire queste cose!"dissi con le lacrime agli occhi, capivo il suo stato d'animo ma quando era troppo era troppo, io non avevo mai usato Garrett, ne ci avevo pensato! Ero convinta di poter essere felice con lui...

"Sai che ti dico? Credevo che fossi diversa! Invece sei anche peggio di quella troia della mia ex!"urlò ed io ormai non sapevo più cosa ribattere, mi aveva ferito così tanto da lasciarmi senza parole.

"Ora basta!"urlò un'altra voce, la SUA voce.

"Non ti permetto di venire qui ed insultare la madre di mia figlia in questo modo in casa sua!"

"Edward ti prego..."sussurrai.

"No Bella! Sophia è di là che piange perché vi ha sentito urlare e lui non ha nessun diritto di venire qui e dire queste cose!"

"Non puoi cacciarmi! Non è neanche casa tua questa!"ribattè Garrett.

"Ma io posso!"

"Papà..."non lo avevo neanche sentito rientrare.

"Fuori da casa mia! Subito!"

"Volentieri!"disse Garrett prima di andarsene.

Ricaddi sul divano sconvolta! Sue cercò in tutti i modi di trattenere Sophia in cucina senza riuscirci, corse da me iniziando a piangere.

"Shh...non piangere, va tutto bene..."sussurrai stringendola ma stavo piangendo anch'io.

"M-ma chi era?"

"Nessuno, sta' tranquilla!"

"Non ti porterà via?"

"Nessuno lo farà!"risposi.

Cercai di tranquillizzarla ma non ci riuscivo, quell'idiota l'aveva spaventata urlando.

"Ti prego piccola...adesso calmati..."i singhiozzi le scuotevano tutto il corpicino.

Edward si avvicinò accarezzandole la schiena mentre Sue le sussurrava parole dolci. Mai avrei perdonato Garrett per aver fatto così male alla mia famiglia!

Sophia si addormentò tra le lacrime stremata, la portai di sopra e la misi a letto poi scesi di nuovo al piano di sotto.

"Come ti senti piccola?"

"Va tutto bene papà..."

"No, non va tutto bene!"

"Edward per favore...non ora!"dissi, stavo già abbastanza male per quello che avevo fatto a mia figlia perché doveva infierire?

"Ascoltami bene Bella: tu della tua vita puoi farne quello che vuoi ma non voglio più vedere Sophia piangere così fino allo sfinimento!"

"Ma che credi che a me non faccia male?"chiesi arrabbiata.

"Non avresti dovuto farlo venire qui!"

"Edward basta!"disse Seth.

"Non sono stata io ad invitarlo! Perché parli se non sai le cose?"ribattei.

"Ragazzi adesso dovete smetterla! Se la piccola si sveglierà e vi sentirà litigare sarà peggio!"disse Seth calmandoci all'istante.

"Hai ragione, scusa"dissi a mio fratello che mi abbracciò.

"Non è colpa tua! Va' da lei e sono sicuro che quando si sveglierà avrà già dimenticato tutto!"annuii, Edward era rimasto in silenzio, era ancora arrabbiato e speravo che Seth riuscisse a farlo ragionare.

Andai in camera e mi stesi accanto a mia figlia, dormiva tranquilla e fu un sollievo vederla così, le accarezzai piano i capelli per non svegliarla e si strinse di più a me abbracciandomi.

"Scusami piccola mia...non accadrà mai più...la mamma te lo promette!"sussurrai a voce bassissima.

 

 

Edward.

Ero stato un coglione! Sapevo che non era colpa di Bella ma già vedere Garrett mi aveva mandato fuori di testa, ero geloso cazzo! Vederlo così vicino a Bella e Sophia mi aveva fatto sentire saltare tutti i nervi, quando poi ha iniziato ad urlare e a dire quelle cose a Bella volevo spaccargli la faccia! Ma come cazzo si permetteva? Non doveva proprio azzardarsi! 

Quello che mi aveva perdere completamente il senno però era stato vedere mia figlia piangere! Avevo promesso che nessuno l'avrebbe fatta più soffrire e non avevo mantenuto la promessa, mi sentivo impotente e da vero idiota me l'ero presa con Bella che era già sconvolta di suo.

"Ti sei calmato?"

"Si, scusa Seth" 

"Tranquillo...capisco, però non prendertela con Bella, non ha fatto nulla..."

"Lo so, sono stato un idiota, è che...avrei voluto spaccargli la faccia per quello che le ha detto! Ero così furioso che ho indirizzato male la mia rabbia.."dissi dispiaciuto.

"So che significa Edward, ho avuto una figlia anch'io e vederla piangere mi distruggeva ma in questi casi tu e Bella dovete farvi forza a vicenda non litigare tra di voi..."

"Già...mi dispiace, le chiederò scusa appena scende!"annuì e mi diede una pacca sulla spalla prima di andarsene.

Mi sedetti sul divano a guardare la televisione e ad aspettare Bella.

 

 

Bella

Inevitabilmente mi addormentai anch'io e fui svegliata dalle carezze più dolci del mondo.

"Hey"sussurrai baciandole la fronte.

"Come stai?"

"Bene"disse sorridendo e sorrisi anch'io, Seth aveva ragione.

"Sophia so che te l'ho detto tante volte ma voglio che tu capisca che io e te non ci separeremo mai chiaro? Nessuno mi porterà via da te e mi dispiace tanto di aver litigato con Garrett e che tu abbia sentito tutto...mi perdoni per averti spaventata?"annuì timidamente.

"Resterai sempre con me quindi?"

"Si! Sai quand'ero piccola mio padre mi diceva sempre una frase quando ero triste, la frase era: io con te, tu con me...sempre!"

"Mi piace..."disse sorridendo.

"Oggi questa frase è una promessa per te piccola mia!"

"Ma possiamo dirla anche quando siamo felici?"chiese facendomi ridere.

"Certo, possiamo dirla quando vuoi!"risposi.

Si accoccolò a me ed io le accarezzai i capelli facendola rilassare, le piaceva tanto.

"Cosa ti va di fare oggi?"chiesi.

"Voglio rimanere qui con te, mi piacciono le coccole!"sorrisi, anche questo lo aveva preso da me.

"Ed io adoro fartele!"risposi baciandole una guancia.

Accesi la televisione e le misi i cartoni animati, li guardava assorta ma sembrava che stesse pensando ad altro.

Bussarono alla porta ed entrò Edward, Sophia gli sorrise e gli fece spazio accanto a lei.

Ed si stese con noi, mi guardò e sembrava dispiaciuto per quello che era successo prima, gli accarezzai una mano per fargli capire che andava tutto bene e che ne avremmo parlato dopo ma lui me la strinse e restai così, una mano intrecciata a quella di Edward mentre con l'altra coccolavo mia figlia e lui faceva lo stesso.

"Bella?"mi chiamò ad un certo punto Sophia.

"Si?"

"Ma quindi tu sei la mia mamma?"chiese ed io rimasi paralizzata così come Edward.

Ed ora? Cosa dovevo fare?

 

 






Ciao a tuttiii :)

Che ne pensate del nuovo capitolo? Direi che prima o poi Bella avrebbe dovuto parlare con Garret e quindi quello che è successo era inevitabile anche se lui poteva essere più comprensivo ma ricordate che lui aveva già sofferto molto in precedenza e quindi si è sentito tradito per la seconda volta! Di Edward invece che ne pensate? Sicuramente ancora esagerato ma la gelosia fa brutti scherzi!

I nostri protagonisti si stanno riavvicinando !!

Nel prossimo capitolo cosa credete che risponderà Bella? Le dirà la verità? E come la prenderà la piccola sophia? 

Aspetto con ansia le vostre recensioni su questo capitolo, intanto ringrazio AlmaRed, Jenny80_big, ZerrieVoices, bangel91, Jusy JB per aver recensito il capitolo precedente e tutti coloro che hanno inserito la ff nelle tre categorie.

A prestissimo!!

Un bacio a tutti

Fannyy24

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Capitolo 14
*** Mamma. ***


Capitolo 13

Mamma.

 







Edward ed io ci fissavamo senza sapere che fare o che dire, avrei voluto che ci fosse Sue con noi per indicarci la strada da prendere: dovevo risponderle la verità e sconvolgerla o mentirle ed eventualmente deluderla?

"Allora Bella? Sei o non sei la mia mamma?"chiese ancora Sophia guardandomi negli occhi.

"Tesoro io..."mi bloccai, che diavolo dovevo fare?

"Sophia a te farebbe piacere se lo fosse?"chiese Edward e lei non rispose, sembrava ci stesse pensando e questo un po' mi faceva male.

"Io...non ho mai avuto una mamma"rispose dopo un po' spezzandomi il cuore.

"E tu la vorresti?"continuò Edward.

"Credo...credo di sì..."disse ancora titubante.

"Vorresti che fosse Bella?"

"Vorrei...quella vera..."disse sincera e i miei occhi si riempirono di lacrime, non riuscivo più a resistere.

"Si"risposi d'impulso "sono la tua mamma" sgranò gli occhi.

"Quella...vera?"

"Si amore" si scostò da me mettendosi seduta.

"E dove sei stata in tutto questo tempo?" Edward mi guardò spaventato, avevo combinato un casino? Prima o poi avremmo dovuto dirle la verità...

"Io ero qui però...non sapevo dove fossi tu!"risposi cercando di dire una sorta di verità.

"Perché non lo sapevi?"

"Perché non me lo avevano detto!"

"Io...non capisco"disse triste e non riuscii a trattenermi, una lacrima scappò dal mio controllo finendomi sulla guancia.

"Sophia ascolta io non volevo lasciarti, te lo giuro!"

"Allora perché lo hai fatto?"domandò ancora con un tono di voce più alto.

"Perché...perché..."non riuscivo a trovare le parole.

"Voglio Phil!"disse scendendo dal letto.

"No aspetta...ascoltami...per favore..."

"No! Voglio andare da Phil!"urlò iniziando a piangere ed io con lei, quello che avevo temuto stava accadendo senza che io potessi fare nulla.

"Sophia perché non vieni qui vicino a me?"chiese Edward.

"E tu...tu chi sei?"chiese poi tra le lacrime.

Lo guardai annuendo, era meglio dirle tutto a quel punto.

"Sono il tuo papà...quello vero..."rispose.

"Neanche tu c'eri!"disse sempre più arrabbiata.

"Lo so...mi dispiace!"

"Voglio Phil!"urlò di nuovo iniziando a piangere di nuovo e Sue entrò preoccupata nella stanza.

"Che succede?"chiese preoccupata, Sophia si strinse alle sue gambe piangendo disperata e la prese in braccio.

"Sophia perché piangi?"

"V-voglio P-Phil..."sussurrò tra le lacrime.

"Lo chiamo io"disse mio padre che aveva assistito alla scena. 

Continuavo a piangere anch'io, Edward si avvicinò abbracciandomi e Sue portò la bambina giù per cercare di calmarla.

"M-mi dispiace...io...non avrei dovuto dirglielo così!"

"Prima o poi dovevamo farlo!"rispose lui con la voce incrinata.

"Credi...che ci perdonerà?"

"Sta' tranquilla...andrà tutto bene!"annuii poco convinta continuando a piangere.

Quando mi calmai scendemmo in salotto anche noi, Sophia era seduta sul divano con ancora gli occhi lucidi, era tra Sue e Seth.

Dopo poco arrivò Phil, mia figlia si precipitò tra le sue braccia e ricominciò a piangere.

"Che è successo? Si è fatta male?"chiese preoccupato e negammo.

"Ha scoperto chi siamo..."rispose Ed.

"Shh...calmati! Perché fai così piccola?"chiese.

"Pensa che l'abbiamo abbandonata"dissi io di nuovo con le lacrime agli occhi.

"Andiamo a fare una passeggiata, ti va?"le chiese e lei annuì senza staccarsi da lui.

"Ci vediamo più tardi, state tranquilli"disse prima di andarsene con mia figlia.

Scoppiai a piangere nuovamente e mio padre fu subito da me, mi abbracciò cercando di consolarmi ma niente poteva funzionare, avevo troppa paura di perderla di nuovo.

La porta si aprì e per un attimo sperai che fosse Phil ma lui non aveva le chiavi, Rosalie invece si...doveva averla avvisata mio padre.

"Tesoro perché piangi?"chiese correndo da me.

"S-se n'è andata..."risposi tra i singhiozzi.

"C-cosa? Perché?"

Seth gli spiegò velocemente la situazione e Rosalie mi strinse a sè sostituendo le braccia di mio padre.

Mi sembrava di morire! E se non fosse più tornata? Se non avesse più voluto vedermi?

Sue mi portò una tisana, mi calmai e cominciai a berla, non mi ero resa conto prima che con Rosalie era venuta anche Alice.

"Va meglio?"chiese proprio quest'ultima e negai.

"Non andrà meglio finché non tornerà da me!"risposi.

"Tornerà Bella! Devi stare tranquilla okay?"disse Edward, sapevo che anche lui stava soffrendo eppure anche in quel frangente lui pensava a me.

Mi appoggiai alla sua spalla e cercai di trovare la forza di cui avevo bisogno in lui.

Restai tutto il pomeriggio sul divano con la mia famiglia, Edward ed Alice.

"Tieni, mangia qualcosa"

"No, Rose...non mi va! 

"Dai...è una torta al cioccolato, non puoi rifiutarla!"sorrisi e presi il piattino, ne mangiai un po' per farla contenta e poi posai il piattino sul tavolino di fronte a me.

"Bella voglio solo che tu sappia che hai fatto la cosa giusta, Sophia ne sarebbe rimasta comunque sconvolta anche se lo avessi fatto in un modo diverso o in un altro momento..."disse Sue.

"Lei crede che io...l'abbia abbandonata!"

"Capirà che non è così che è andata...dalle tempo, è ancora così piccola..."

"Già, e ne ha passate già così tante...oggi mi ha detto di non aver mai avuto una mamma! Ma non è vero maledizione! Io ero qui...e piangevo per lei! Ringrazio il cielo che mia madre sia in carcere o non so cosa le avrei fatto"dissi su tutte le furie.

"Bella..."

"No Seth! È solo colpa sua se mia figlia non ha avuto una madre! Se crede che io l'abbia abbandonata!"

"Lo so...ma è inutile rimuginarci su adesso...devi andare avanti! Dimostrare a tua figlia quanto la ami..."

"Sono giorni che devo ripeterle che nessuno mi separerà più da lei..."

"E adesso sarà ancora più difficile cara..."disse Sue "dovrai dimostrarle giorno per giorno che può fidarsi di te, è questo il tuo compito ora, starle accanto anche quando ti rifiuterà...vedrai che capirà!"annuii.

"Hai ragione Sue..."sorrise e mi lasciò un bacio tra i capelli prima di andare in cucina.

"Ce la farai tesoro mio...non ho mai visto una donna più forte di te! Te l'ho detto tante volte ma non smetterò mai di ripetertelo, sei il mio orgoglio!"disse mio padre.

"E tu il mio papà...non so come avrei fatto senza di te con tutto quello che abbiamo passato!"

"Io ci sarò sempre!"

"Lo so"

 

Quella sera Sophia non tornò, Phil chiamò per chiederci del tempo ed addormentarmi senza di lei fu impossibile, feci qualche tentativo ma mi arresi e scesi in salotto per vedere un film.

"Hey"

"Dio Edward! Mi hai spaventata!"

"Scusa...non volevo!"

"Tranquillo..."era un po' timoroso come se non sapesse cosa fare così gli feci posto accanto a me e sorridendo si sedette ai miei piedi.

"Non riesco a dormire, neanche tu eh?"chiesi.

"No...ma dobbiamo stare calmi...tornerà!"

"Basta Edward!"dissi all'improvviso e mi guardò come se fossi pazza.

"Non devi più far finta di nulla! Se stai male puoi dirmelo, sfogati, dimmi quello che pensi e non temere che io possa star male! E' da sempre che cerchi di proteggermi, di fare la cosa giusta per me...pensa a te per una volta, appoggiati a me come ho sempre fatto io con te..."

"Io...sono terrorizzato, ho paura che non riesca a perdonarci!"annuii, sapevo esattamente cosa si provava.

"Vieni qui.."dissi allargando le braccia, mi guardò un attimo con quel suo sguardo perso e anche un po' sorpreso ma si avvicinò e fui io ad abbracciarlo questa volta.

Volevo essere forte e fargli capire che poteva contare su di me.

Avevo le gambe allargate, lui era posizionato al centro ed era appoggiato con la testa sul mio cuore, mille brividi mi percorrevano la schiena mentre gli accarezzavo i capelli, erano come li ricordavo, morbidi e belli...li avevo sempre adorati.

"Credo di aver sbagliato tutto con te..."sussurrò.

"Che intendi dire?"

"Sai perché ti ho amato dal primo momento Bella?"non risposi "Perché eri solare, forte e bella ovviamente...però quando poi ci siano messi insieme il mio unico pensiero era quello di proteggerti da tutto e da tutti...lì credo di aver sbagliato! Ho sempre pensato che non potessi superare gli ostacoli, il dolore e nonostante tu mi dimostrassi giorno dopo giorno che eri molto più forte di me continuavo a vederti in quel modo! Ricordo ancora la settimana dopo che credevamo che Sophia fosse morta, tu continuavi ad urlare e io continuavo a farti sedare poi un giorno venne Rosalie e ti diede un ceffone, avrei voluto ammazzarla in quel momento ma aveva fatto la cosa giusta per te che io non ero riuscito a fare! Credo sia per questo che siete così legate e che era l'unica persona che riuscivi a tollerare durante quel periodo...lei sa starti accanto, io non ho mai saputo come farlo nel modo giusto..."

"Ti sbagli! Edward sei l'uomo più dolce e premuroso che io conosca e ho sempre amato il tuo modo di guardarmi come se fossi la cosa più importante del mondo, da proteggere ad ogni costo! Non è colpa tua quello che è successo tra di noi ma solo mia...ho rinunciato a te perché sentivo che nulla avrebbe potuto più farmi felice, ero distrutta dal dolore e sapevo che se avessi continuato a starti accanto avrei soltanto distrutto anche te!"

"Ero distrutto anch'io Bella ma mi sono tenuto tutto dentro per cercare di far stare meglio te e invece ho fatto peggio!"

"Su questo sono d'accordo, non perché tu abbia fatto più male a me ma perché ne hai fatto di più a te stesso e di questo sono molto dispiaciuta!"

"Ormai è passato Bella, adesso dobbiamo solo farci forza e farci accettare da nostra figlia ma so che ci riusciremo! Noi la amiamo e se ne renderà conto presto...ne sono sicuro!"

"Lo spero!"risposi.

Non parlammo più, Edward si spostò per non pesarmi addosso posizionandosi accanto a me.

Fu così che ci svegliammo il giorno dopo, io ero su un fianco, Edward dietro di me che mi abbracciava forte. Aprii gli occhi lentamente e nello stesso momento anche lui si svegliò.

"Buongiorno"dissi mettendomi a pancia in su.

"Buongiorno"rispose lui un po' imbarazzato spostando il braccio da me.

"Scusa...mi sono addormentata!"

"Be l'ho fatto anch'io...non credo ci sia bisogno di scusarsi!"

"Giusto"dissi sorridendo.

Era bellissimo con quei capelli scompigliati, gli occhi lucidi e l'espressione ancora assonnata. Mi voltai e ci ritrovammo uno di fronte all'altro, le nostre gambe si sfioravano, ci guardammo negli occhi per non so quanto tempo e il mio unico desiderio era quello di avvicinarmi a lui e poggiare le mie labbra sulle sue, assaggiare di nuovo il suo sapore ma non mi mossi e neanche lui.

"Bella..."sussurrò facendomi vibrare l'anima.

"Edward..."

Non sapevo neanche che ore fossero, ma doveva essere presto perché non sentivo rumori in casa, segno che stavano ancora dormendo tutti.

Presa da una forza sconosciuta gli accarezzai una guancia...l'accenno di barba mi solleticò leggermente il palmo della mano e mi piacque.

"Non farlo..."sussurrò

Mi allontanai come se fossi stata scottata, pensavo che stesse provando le stesse cose che stavo provando io ma non era così...

Feci per allontanarmi ma non me lo permise.

"Non mi fraintendere Bella, sai che lo voglio anch'io ma non riuscirei a fermarmi e potresti pentirtene..."

"Chi Edward? Tu od io?"

"Io non potrei mai pentirmene..."annuì e mi alzai dai divano, non si fidava di me...credeva che io mi sarei pentita se lo avessi baciato o se fossimo andati oltre, pensava che io non lo amassi più ma non era così e questa notte lo avevo capito.

"Vado a farmi una doccia"dissi e me ne andai in camera mia lasciandolo solo sul divano.

 

 

 

 

Ciaoooooo:))

Scusate l'enorme ritardo ma ho di nuovo preso la febbre, giuro che farò un viaggio a Lourdes!!! 

Il momento che tanto aspettavate è arrivato, Sophia ha saputo tutto e non ha reagito bene, si è sentita ferita e abbandonata e Bella ed Edward ovviamente ne sono usciti distrutti ma grazie a questo si sono anche avvicinati per un attimo! Che succederà ora? Edward ha avuto paura ed ha allontanato Bella, come andrà a finire ora? E che ne pensate invece della loro chiacchierata? Si sono confidati, hanno veramente parlato col cuore, che ne dite? 

Spero che il capitolo vi sia piaciuto e cercherò di pubblicare più spesso!!

Intanto ringrazio AlmaRed, Jenny_80big e ZerrieVoices per aver recensito il capitolo precedente e tutti coloro che mi seguono!! 

Un bacione

Fannyy24

 

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Capitolo 15
*** Di nuovo noi. ***


Capitolo 14

Di nuovo noi.

 

 






Dopo essermi fatta la doccia mi avvolsi un'asciugamano intorno al corpo ed andai in camera dove trovai Edward seduto sul mio letto ad aspettarmi.

"Che ci fai qui?"chiesi.

"Io..."

"Tu?"sospirò

"Oh al diavolo!"disse alzandosi.

"Hai detto che devo pesare a me stesso no?"

"Si...ma che..."non mi fece finire la frase, si avvicinò e mi baciò! 

Risposi al bacio immediatamente, divorava la mia bocca come io divoravo la sua...e mi sentivo come se fossi tornata a respirare dopo anni che non lo facevo più. Fu un bacio così passionale che mi mancava il fiato ma non mi allontanai, non lo avrei mai fatto! Mi era mancato come l'ossigeno e non potevo rinunciarci.

Mi ritrovai schiacciata al muro dal corpo di Edward, non potevo muovermi ma non mi lamentavo. Ero felicissima, sentivo un turbinio di sensazioni che non provavo da tempo! Edward continuava a baciarmi mentre accarezzava tutto il mio corpo ed io stavo davvero andando fuori di testa...lo desideravo come nessuno in vita mia! Non ragionavo più ormai, gli tolsi la maglietta mentre continuavo a baciarlo, le nostre lingue si accarezzavano, combattevano tra di loro con dolcezza, passione e amore.

Si staccò un attimo da me e ci guardammo negli occhi, alzò una mano per accarezzarmi una guancia per poi scendere sul collo e sempre più giù, sussultai quando mi sfiorò un seno da sopra l'asciugamano, sentivo che stavo per andare a fuoco.

Arrivò appena sopra alla pancia e poi tornò su, slacciò il nodo dell'asciugamano che ricadde ai miei piedi lasciandomi completamente nuda. Mi guardò in un modo che mi fece eccitare da morire.

"Sei bellissima"sussurrò.

E lo era anche lui, le braccia muscolose, le spalle larghe, l'addome scolpito...era cresciuto parecchio dall'ultima volta che lo avevo visto nudo.

"Sei bellissimo anche tu"risposi e riprese a baciarmi, mi aggrappai al suo collo e strinsi i suoi capelli, mi prese tra le braccia poggiandomi sul letto e posizionandosi tra le mie gambe.

Gli sbottonai i jeans e mi aiutò a toglierseli insieme ai boxer.

Accarezzava e baciava ogni singola parte del mio corpo che ero sicura stesse letteralmente bruciando.

"Bella se vuoi fermarmi..."

"Ti voglio Edward!"risposi solo.

Mi guardò per un attimo prima di entrare dentro di me e finalmente mi sentii completa...

"Oddio Bella!"disse con il viso stravolto dal piacere.

Gemetti sulla sua bocca e questo sembrò farlo andare fuori di testa...era dolce come me lo ricordavo ma anche irruento e passionale e mi piaceva ancora di più! Riuscivo a sentire oltre all'amore che provavamo l'uno per l'altro anche il dolore e la frustrazione di quegli anni.

Avevamo bisogno dell'altro per non affondare ma ce n'eravamo resi conto troppo tardi! 

Le sue spinte si fecero sempre più veloci, ormai non capivo più nulla, c'eravamo solo noi, io, lui, il suo odore e il mio che si mescolavano nell'aria, i nostri gemiti.

Raggiunsi l'apice del piacere stringendolo a me e baciandolo profondamente per non urlare, poco dopo venne anche lui.

Restammo fermi, lui dentro me per non so quanto tempo a guardarci negli occhi.

"È stato...wow..."dissi ancora in estasi.

"Già..."rispose lui sorridendo e uscendo da me e mi sentii immediatamente vuota.

Sentivo anche un leggero fastidio, erano anni che non facevo sesso, in realtà erano 6 anni, da quando pensavo che mia figlia fosse morta.

Lui era stato l'unico uomo con cui avevo fatto l'amore e non riuscivo ad immaginare di farlo con qualcun altro che non fosse lui.

Si stese accanto a me a pancia in sopra senza dire nulla, mi poggiai su un gomito e lo guardai.

"Che c'è Edward?"chiesi preoccupata.

"Nulla, sto bene..."

"Sai che non devi mentirmi mai!"risposi un po' infastidita.

"Che hai fatto con me Bella?"era cretino o cosa? 

"Credo di non capire..."

"Io ti amo Bella"disse in modo ovvio ma il mio cuore fece un tuffo.

"Non ho mai smesso di amarti ed anche se ero preso dall'istinto e dalla passione io ho fatto l'amore con te!"era questo il problema? Credeva che per me fosse solo una scopata?

"E pensare che dicevi che sarei stata io a pentirmene..."dissi sarcastica.

"Non è questo il problema! Io non sono pentito! Non potrei mai esserlo!"

"Sai Edward invece io si!"dissi ferendolo ma non m'importava anche lui mi stava facendo male seppur senza accorgersene.

"E sai perché ne sono pentita? Perché tu pensi che per me sia stato solo sesso! Ma sai che ti dico? Se avessi voluto quello Edward non sarei venuta di certo da te! Ora per favore...esci dalla mia stanza!"

"Allora cos'è stato?"

"Vattene Edward"dissi alzandomi e cominciando a vestirmi.

"Ma non capisci?"chiese arrabbiato.

"Cosa dovrei capire? Che pensi che  tu sia stato solo una scopata per me?"

"No! Che ho bisogno di certezze perché ti amo e non ne posso più di questa confusione! Ho bisogno di sapere cosa provi tu!"urlò.

"Sei uno stronzo Edward! Certo che ti amo!"urlai guardandolo con le lacrime agli occhi. 

"T-tu mi ami?"

"Si!"urlai ancora "credevi che sarei venuta a letto con te altrimenti? Dai Edward sono stata sei anni senza fare sesso con nessuno se l'ho fatto con te e perché è te che voglio!"ero furiosa e non m'importava che i miei genitori ci sentissero! 

"M-ma tu eri fidanzata..."

"Già...e no, non l'ho fatto con Garrett né con nessun altro!"

Vidi i suoi occhi brillare mentre io ero molto arrabbiata.

Mi abbracciò di slancio ma io lo scostai.

"Va' via Edward!"

"No che non me ne vado! Non ora che mi hai detto che mi ami!"disse avvicinandosi e abbracciandomi di nuovo. Lo lasciai fare, non risposi all'abbraccio ma neanche lo allontanai.

"Mi dispiace..."sussurrò.

"Ho paura di perderti di nuovo Bella...io ti amo con tutta l'anima...tu e Sophia siete la mia vita, lo siete sempre stata ed io ho il terrore che possiate scomparire ancora!"sentii le sue lacrime bagnarmi il collo e piansi anch'io.

"Mi hai ferita Edward! Come hai potuto pensare una cosa del genere di me?"

"Ho temuto che ti fossi fatta prendere dal momento..."rispose imbarazzato.

"Non sono quel tipo di donna...dovresti saperlo..."

"Certo che lo so Bella! Scusami ti prego..."

"Va bene, lasciamo perdere"dissi sciogliendo l'abbraccio.

"Vado a farmi una doccia!"annuì ed iniziò a vestirsi.

"Mi farò perdonare...te lo giuro!"disse prima di uscire dalla mia camera.

Ma io l'avevo già perdonato! Nonostante mi avesse fatto male con quelle parole, lo amavo troppo, era tutto per me...come avrei potuto non perdonarlo dopo che aveva detto di amarmi? Era quello che sognavo da tutta una vita.

Dopo essermi fatta una doccia e vestita scesi in cucina dove trovai Sue.

"Buongiorno Sue"

"Buongiorno cara...va tutto bene?"

"Potrebbe andare meglio...avete sentito tutto, non è vero?"

"Solo quello che avete urlato!"rispose facendomi sorridere.

"Già...papà è arrabbiato?"

"No, tesoro! È solo preoccupato per te!"annuii.

"Digli di stare tranquillo, io sto bene!"

"D'accordo"rispose dandomi una tazza di caffè, la ringraziai e iniziai a berla.

Di tanto in tanto guardavo le scale in attesa che scendesse.

"È uscito"disse Sue capendo ciò che stavo pensando.

"Ti ha detto dove andava?"

"No, mi dispiace"

"Va bene, non fa niente! Vado da Rosalie...ci vediamo più tardi okay? Chiamami se senti Phil!"

"Certo, a dopo!"

Mi misi in macchina e andai a Villa Cullen.

"Ciao Bella"disse Esme aprendomi la porta.

"Ciao Esme"risposi abbracciandola.

"Rose è in casa?"

"Si è di sopra con Alice, va' pure"

"Grazie"dissi prima di raggiungerle.

La cercai nella sua stanza ma non c'era allora andai in quella di Alice e le trovai lì a chiacchierare e a disegnare insieme.

"Che ne dici?"chiese Ali a Rose, mostrandole un disegno.

"È ottimo Alice, brava!"

"Potrei cucirlo per la sfilata del mese prossimo..."

"Certo,è una bellissima idea! Faremo un figurone"rispose la mia amica emozionata.

Faremo? Lavoravano insieme adesso?

Bussai prima di entrare.

"Posso?"chiesi.

"Certo Bella! Vieni!"disse Alice venendomi incontro.

Mi baciò una guancia ed io feci lo stesso con Rose.

"Che fate? Lavorate?"

"Già..."rispose Rosalie.

"C'è qualcosa che vuoi dirmi?"le chiesi sorridendo.

"Non voglio che pensi che non te l'abbia detto per escluderti, è solo che...stai passando un periodo particolare e..."

"Rose?"la interruppi e mi guardò "non devi giustificarti con me! È vero ci siamo sempre dette tutto e un po' mi dispiace che tu non ne l'abbia detto ma non stata proprio una brava amica in questo periodo e comunque sono molto contenta che lavoriate insieme!"dissi sorridendo.

"Grazie per aver capito"sussurrò abbracciandomi.

"Tu invece come stai?"chiese e mi sedetti sul letto di Alice, mi seguirono anche loro, avevano capito che dovevo confessare loro qualcosa.

"Ho fatto l'amore con Edward"

"Cosa???"chiese Rose.

"Dici sul serio??"fece poi Alice.

"Com'è successo?"di nuovo Rosalie.

Raccontai tutto quello che ero successo la notte precedente e quella mattina, vedevo i loro visi sempre più sorpresi man mano che continuavo.

"Certo che mio fratello è proprio un coglione a volte!"esclamò Alice quando finii facendoci ridere.

"Be non hai tutti i torti!"le diede corda Rose.

"Io un po' lo capisco..."dissi e mi guardarono come fossi un'aliena.

"Ragazze pensateci...da sei anni a questa parte non ho fatto altro che allontanarlo, gridargli contro e ferirlo...neanch'io mi fiderei più di me stessa!"

"Certo che sei strana Bella! Tu dovresti essere arrabbiata ed io quella che lo difende!"rispose Ali e le sorrisi.

"Non fraintendetemi...sono ferita e arrabbiata anche per quello che mi ha detto però...non me la sento di dare tutta la colpa a lui! È confuso e ha paura che io lo ferisca ancora...so cosa si prova..." 

"Sei davvero molto comprensiva...probabilmente io gli avrei spaccato la faccia!"mi fece sorridere Rosalie.

"Voi che ne pensate?"

"Be...ha detto che si farà perdonare no?"chiese Ali.

"Già..."

"E allora aspetta e vedi che fa, non andare da lui a parlargli, non fare il primo passo...dev'essere lui adesso a farsi avanti!"

"Abbiamo una figlia Alice, non possiamo comportarci da ragazzini..."alzò un sopracciglio.

"Okay, va bene...farò così!"

"Ben detto ragazza!"

"Va bene, ora vado a casa ragazze...spero che torni Sophia!"

"Veniamo con te!"

"No Rose, voi dovete lavorare..."

"No dire altro! Andiamo!"

Sorrisi alle mie care e pazze amiche e andammo a casa mia.

"Hey sorellina! Ti stavo aspettando!"

"Ciao Seth! È successo qualcosa?"

"No no niente"rispose ma non mi convinse.

"Bene, allora scusate vado a chiamare Will, è ora di spiegargli la situazione!"annuirono e andai di sopra, accesi il computer e lo chiamai tramite Skype.

"Ciao Bella!"mi salutò quando rispose.

"Ciao Will!"

"Come stai?"

"Bene grazie tu? Come procedono le cose?"

"Tutto bene! Quando torni?"

"Ecco Will...è proprio di questo che volevo parlarti! Io...non credo di tornare...cioè...in realtà...non lo so..."

"Bella ma che sta succedendo?"

Will conosceva la mia storia, prima di prendermi a lavorare con lui eravamo amici ed io mi ero confidata con lui.

"Okay...ti spiego tutto dall'inizio!"dissi e gli raccontai tutto quello che era successo.

"Oddio non ci credo!"

"Non so che fare Will! Adoro il mio lavoro, lo sai ma...ora come ora non voglio allontanarmi da qui..."annuì.

"Facciamo così Bella, per ora a Parigi le cose sono stabili e vanno anche abbastanza bene, ci manderò Jane...tu prenditi un mese di vacanza va bene? E poi decideremo cosa fare!"

"Dici sul serio?"

"Certo! Perché dovrei mentirti? Sei una delle mie migliori collaboratrici e sono sincero quando ti dico che non voglio perderti ma mi rendo conto della situazione e poi ti devo tante di quelle ferie!"disse facendomi ridere.

"Grazie Will te ne sono molto grata!"

"Sta' tranquilla Bella! A presto!"

Le cose stavano andando per il verso giusto, era rimasta solo una cosa da fare...dovevo andare a riprendermi mia figlia! 

 

 

 

 

 

Salveee a tuttiii :)

Come state?? Spero bene!

Finalmente Bella ed Edward di nuovo insiemeeeee , siete contenti? Che ne pensate? Vi è piaciuto il loro momento??

Edward ha avuto paura e ha reagito male ma credo sia comprensibile, ne ha passato di tutti i colori, siete d'accordo? E cosa credete farà per farsi perdonare?

Invece della collaborazione di Alice e Rosalie che ne pensate? 

Non vi sembra che Seth stia nascondendo qualcosina???

Spero che il capitolo vi sia piaciuto, ringrazio AlmaRed, ZerrieVoices, bangel91 e Jusy JB e Jenny80_big per aver recensito il capitolo precedente, tutti coloro che hanno inserito la ff nelle tre categorie e che mi seguono!

Un bacione a tutti!!

A prestissimo

Fannyy24 

 

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