Caged Bird

di Eilish
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** cap1 ***
Capitolo 2: *** Le bugie hanno le gambe corte ***



Capitolo 1
*** cap1 ***






















“Sei sempre più bella”
“Sai assomigli molto a tua madre”
 “Ottimo lavoro pulce”
“Ricordati che la tua famiglia ti vuole bene”
“Non dimenticarmi”
“Kagome…”
 




Mi sveglio di soprassalto….. ancora quel dannato sogno!
Tolgo le coperte scendendo dal letto per andare in bagno dove mi appoggio sul lavandino per poi specchiarmi… Lo sapevo, ho una faccia di merda! Sono già tre notti che faccio quest’incubo ma non capisco niente di quello che succede e come ogni volta che mi sveglio bastano due secondi per scordare tutto.
Già, tre notti che mi sveglio all’alba e non ho nemmeno la soddisfazione di ricordare il perché…  Tutto questo è atroce!
Mi faccio una doccia per non pensare più a nulla, mi vesto ed esco di casa per andare a fare una corsa…ho bisogno d’aria.
Tokyo la mattina presto è un toccasana per me, mi piace la tranquillità anche se non si direbbe per la nomina che ho ma vabbè ad ognuno la propria croce.
Arrivo in cima ad una collina dove c’è un bar in cui andavo sempre e dove attualmente lavoro. Conosco il proprietario da qualche anno,  lui si avvicinò a me in un periodo della mia vita in cui mi facevo schifo, mi ha preso sotto la sua ala protettiva e mi ha permesso di stare li come dipendente ma soprattutto per farmi sentire utile.
Da come mi parla sembra conoscermi da una vita e non capisco perché è stato cosi insistente con me nonostante non sia una persona molto affettiva,  non me l’ha mai voluto spiegare ed io non ho mai chiesto più di tanto…  si, ho molte domande nella testa e mai una risposta ma non esigo nulla, non m’importa e non vedo perché dovrei sprecare fiato per iniziare una conversazione che non mi porterà da nessuna parte.
Entro nel bar , meno male che ci sono docce e spogliatoi sennò col cavolo che la mattina vado a correre, sarebbe un macello tornare a casa per poi rifare la stessa strada….
 
Che stavo dicendo?
 
Ah si entro e subito m’investe un profumo succulento di cornetti e caffè, mi guardo intorno come sempre e inizio a guardare quell’ arredamento cosi strano. Ha uno stile americano con dei mobili anni 60 con colori che vanno sul bianco, verde e nero, sembra finta  ma è accogliente e quando entro qui dentro sento come se potessi respirare di nuovo, mi sento in pace.
Non so com’è possibile una cosa del genere non ho mai pensato che un luogo potesse farti sentire cosi rilassato ma adoro questo posto perché essendo in cima ad una collina la mattina non vi è un anima ma la sera si trasforma in un bar eccezionale, per carità non diventa una discoteca ma c’è più vita, si balla, si canta e ci si divertente… niente a che vedere con i pub ma ci si diverte in modo genuino anche se devo dire che le migliori ubriacature le ho fatte qui dentro.
Mi guardo ancora intorno questa volta alla ricerca del proprietario che non trovo ma in compenso vedo una furia venirmi addosso facendomi cadere per terra come se fossi scivolato su una buccia di banana che aspettava solo che la calpestassi.
Guardo la testolina nera sul mio petto accorgendomi solo in quel momento che è scossa da singhiozzi.
Non capisco…
 
“Rin che succede?”
Nessuna risposta, ok, niente panico! Non sarà successo niente di grave, è Rin! Lei piange anche quando uccido qualche insetto che le fa schifo.
Sento il suo pianto aumentare e mi allarmo ancora di più, non che abbia chissà quale legame con lei, oltre quello lavorativo è normale ma come minimo la dovrei almeno calmare.
Si, certo, come se ci stessi riuscendo.
Stiamo ancora cosi per altri minuti, io con mille domande in testa e lei ancora singhiozzante sul mio petto, in questo momento oltre ai punti interrogativi che sembrano formarsi sopra la mia testa mi accorgo che il pavimento mi sta facendo diventare il culo piatto e inizia anche a farmi male.
 
Aaaaaaaaaah ma perché a me?
Sembra avermi letto nel pensiero perché si stacca da me rimanendo seduta per terra… mi preoccupa, ha la lacrima facile ma poche volte l’ho vista in queste condizioni.
Alza lo sguardo e sento come se una voce dentro di me mi dicesse di non ascoltare quello che mi sta per dire, che sarebbe meglio scappare dal quel bar che tanto considero pari a casa.
 
“Vorrei non e-essere  io a dirtelo… d-davvero”
Sento e vedo che fa fatica a parlare ma cosa posso fare? Non riesco a muovermi dannazione!!!
“I-il proprietario… non potrà più v-venire”
Mi sveglio e non collego comunque
“Mi stai dicendo che il bar è stato dato in gestione?”
Impossibile, quel vecchio adora questo posto.
“N-no, il pr-proprietario è… m-morto”
 
 
 
 




“Ehi tu che ci fai qui a quest’ora?”
“Non sono affari suoi”
“Calmati, senti che ne dici di entrare dentro il bar? Ti faccio una cioccolata calda fenomenale”
“Senti un po’ si faccia i cazzi suoi e non rompa”
“Allora io ti faccio la cioccolata e poi mi farò i caz.. ehm, quello che voglio ma per adesso entra non voglio avere un cadavere davanti il mio bar e tra l’altro si gela oggi”
“Non voglio.. cosa sta facendo?”
“Ti sto portando dentro in braccio visto che non ascolti”
“Sei un uomo strano”
“Anche tu.. tieni a te la cioccolata”
“mmh”
“Prego non c’è di che…. a proposito io sono Testuya Higurashi e tu?”
“Inuyasha… Inuyasha Taisho”
“ahahaha gran bel nome Inu-chan”
 














Salve sono tornata!!!!
si, lo so che ho ancora l'altra fanfiction da finire ma è da tanto che non scrivevo e mi sono partite le dita per questa nuova storia.

Non durerà tantissimo, credo massimo 4/5 capitoli ma spero vi piacerà ^-^

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Capitolo 2
*** Le bugie hanno le gambe corte ***




Salve a tutti, vorrei spiegare che il comportamento dei personaggi non sarà per niente come quelli "reali", per i caratteri mi sono inspirata a quelli di Usui per Kagome e Misaki per Inuyasha dell'anime: Kaichou wa maid-sama, anche se a dirla tutta cambiano un po anche quest'ultimi. Bene buona lettura e spero che sia di vostro gradimento! :D











Sono passati alcuni mesi  dalla notizia e dopo aver celebrato il funerale del proprietario, tutto è tornato alla normalità.

“Taisho invece di stare li senza far niente con lo sguardo da pesce lesso perso nel vuoto del tuo cervello perché non dai una mano a quella povera di Rin?”

O almeno cosi credevo…

“Ka- chan tranquilla non c’è cosi tanta gente posso farcela da sola” dice Rin con una faccia da chi vuole fare del proprio meglio…

Ma porca paletta abbiamo due tavoli occupati perché quella stronzetta deve rompere proprio a me?

“Rin finirai per fare sempre tutto tu, già lo so. Vieni qui, ti consolo io” e la abbraccia

“Dovete stare per forza cosi attaccate mi fate venire la nausea”

“Taisho sei per caso geloso?”

“Come sei arrivata a questa conclusione capo?”

“Ti ricordo che ho un nome”

“Ti ricordo che sei tu che non mi permetti di chiamarti per nome, pazza psicopatica”

“Ah davvero? E quando te l’avrei detto?”

Quando? Questa ragazza mi farà impazzire.
Da quando il nostro vecchio proprietario è morto, il bar è diventato della figlia…. lei, il mio nuovo capo, questa pazza isterica di Kagome Higurashi.
È due anni più grande di me e prima di questo era una nullafacente che oziava a casa dalla mattina alla sera, oltre a questo di carattere è pessima. È manipolatrice, egoista, egocentrica, svampita, furba, lunatica, si atteggia a donna vissuta e ti guarda dall’alto al basso come se non potessi reggere il confronto con la sua maestosità….
Maestosità di sto cazzo!
… più la guardo e mi viene da pensare che rimarrà zitella a vita…
Dopo che è morto il padre non ha versato una lacrima, è stata zitta e muta, con lo sguardo perso, in un mondo tutto suo, era l’unico parente che aveva… incredibile quanto possa essere insensibile una persona  questo è quello che pensa la gente però…
…ogni mattina va a visitarne la tomba che è stata situata davanti il bar, non proprio davanti ma sotto l’albero di ciliegio che abbiamo poco distante  dove sedeva sempre lui quando era ancora in vita, adorava quel posto, l’ho potuto capire dal primo giorno che sono arrivato qui, lui amava questo luogo e continuerà a farlo.
Mi manca? Certo che mi manca è stato l’unico uomo che ho potuto considerare tale e l’unico che mi ha dato anche se con poco un minimo di riferimento. Gli devo la vita ed ho l’unico rimpianto di non averglielo mai detto.

“Inu la tua colazione, cos’è quel muso lungo?”  mi dice il mio nuovo capo avvicinandosi pericolosamente a me.

Questa di sicuro è una trappola, ora mi farà qualche scherzo.
Aspetto ancora ma niente guardo il tavolino davanti e vedo la mia solita colazione, cappuccino in tazza grande e cornetto alla marmellata.
Si, lo so non faccio colazione come i normali giapponesi ed ho gusti davvero fuori dal normale ma non mi interessa e anche a queste due non sembra risultare strano e a me va bene cosi.

“Grazie e non chiamarmi inu”
Grr quanto mi da fastidio che pronuncia cosi il mio nome, inizio a mangiare e intanto la osservo in cagnesco e minacciosamente tant’è che si volta e mi fissa.

“Cosa vuoi?”

Non mi risponde ma si alza e viene verso la mia parte e alza la mano verso il mio volto… ho capito questa pazza vuole schiaffeggiarmi!! Mostro di donna!!
Chiudo gli occhi d’istinto e sento le sue dita sulle mie labbra, apro gli occhi e vedo portarsele alla sua bocca per togliere la marmellata

“Taisho attento a come mangi” si gira e ritorna dietro il bancone
 
Ad un certo punto si sente un rumore fortissimo di una testa che sbatte contro un tavolo.

“Inuyasha ma che stai facendo? Mmh? Perché la tua faccia è tutta rossa?” mi chiede Rin

Ah per favore ma che scherziamo? Mi ha preso per un bambino?

“Io no-n so- ros-so”

“MA se sembra che devi prendere fuoco da un momento all’altro”

“Aaah non è vero” mi alzo ed esco

Non la vedo ma so che ha un sorriso compiaciuto, lo so, la conosco.
Appena fuori mi precipito dietro il bar e mi siedo appoggiato al muro con una mano sul petto e l’altra sulla testa, sto andando a fuoco davvero, sono bollente.
Mannaggia a lei! è tutta colpa sua! Tutta! Cazzo, dammi un attimo di pace! Sapevo che non dovevo avere niente a che fare con una come lei, lo sapevo ma quella volta, il girono del funerale di suo padre io l’ho vista! Io l’ho sentita!
 

Il giorno del funerale
 
Addio vecchio alla fine ce l’hai fatta, ora puoi incontrare tua moglie. Devi aver trovato finalmente la pace anche tu.
Mentre guardo la tua icona funebre sento qualcuno che parla.

“Hai visto la figlia degli Higurashi?”

“Si si quella ragazza proverei pena per lei se non avesse quella faccia”

“Si vocifera che forse non erano i suoi veri genitori”

“A maggior ragione dovrebbe mostrare almeno gratitudine”

Ma che cazzo stanno dicendo? La gente è spaventosa.

“Vi sarei grata di non infangare il nome della mia famiglia. Sono figlia loro e come tale mi piacerebbe che non commentaste anche come devo vivere il funerale di mio padre, se non vi va bene il fatto che non voglia far vedere il mio dolore agli altri preferirei che ve ne andaste”

Guardo le persone indignate  lasciare una ad una la sala, sul loro volto però si  capisce che sanno di aver esagerato, io rimango fermo sullo stipite della porta.
Il vecchio mi aveva detto di avere una figlia, all’inizio non mi interessava ma più ne parlava più non riuscivo a frenare la mia curiosità e man mano  iniziai a chiedere su di lei.
Eccola lì la mia prima richiesta che adesso è in ginocchio priva di forse ma comunque fiera.


 “che ne sanno loro? Eh papà? Tu mi avevi promesso di stare con me per sempre, che non mi avresti abbandonato come la mamma, che saresti stato al mio fianco qualsiasi cosa.. ma adesso? Cosa mi rimane? Senza di voi chi sono? Perché? Perché mi hai lasciata da sola?”

Ho ascoltato il suo sfogo in silenzio, il suo pianto? Finalmente è scivolato via da quegli occhi che tanto lo aspettavano.
Quel giorno feci una promessa
Che qualsiasi cosa fosse successa mi sarei preso io cura di lei, che mai nessuno le avrebbe fatto del male e che mai e poi mai avrebbe più provato il dolore di perdere qualcuno.
Volevo diventare la sua roccia e la sua luce ma non avevo considerato il suo carattere!

Quella donna dal primo giorno di lavoro di dimostrò spietata, mi perseguitava, mi prendeva in giro, mi scherniva.
All’inizio l’ho odiata davvero tanto, non la sopportavo e avevo deciso di mantenere quella promessa anche se a distanza ma lei, puntualmente finisce per cambiare ogni mio cedimento.
 
Ad oggi la situazione è questa  -> nel retro del bar a calmare un attacco cardiaco per colpa di quella stupida.
Sento dei rumori avvicinarsi e so già chi è…. Dammi una tregua per favore!

“Taisho che hai? Ti ho portato una spremuta oggi non l’hai bevuta”

La guardo sento il mio battito impazzire di nuovo, cosa vuole fare questo cuore? Uscirmi dal petto?
Insomma datti una calmata!

“Non mi va la puoi riportare dentro” le rispondo a fatica ma spero che non se ne sia accorta

“Taisho cos’hai? Per caso sei nei tuoi giorni? Anzi no, forse è quello che chiamano il periodo della pubertà?”

Questa tizia la uccido!
Perché deve dirmi queste cose? Perché mi vede ancora come…
 
“..un bambino” lo dico bisbigliando e vedo che lei non capisce

Questa donna è la più orribile del mondo! Cosa vuole farmi ancora per essere soddisfatta?
Ma più di tutto quand’è iniziato tutto questo? Perché lei mi fa quest’effetto?  
Voglio che mi veda come un uomo!
Voglio che mi veda come un uomo!

“se non la vuoi la bevo io” la guardo mentre si porta il bicchiere alle labbra e mi muovo da solo
Le strappo il bicchiere dalle mani e ne bevo un po’

“sapevo che la volevi” e sorride

Ah…. non è giusto….
Quel sorriso è solo per me vero? Non mostrarlo a nessun’altro… nessuno!!!
 
“Guarda me” bisbiglio di nuovo… che codardo che sono.

“Mmh? Io ti sto guardando Taisho”

Non in questo senso, cretina che non sei altro, guarda me! Non lo vedi che sono un uomo? Non sono un ragazzino, non voglio essere un bambino ai tuoi occhi, cosa devo fare? Cosa posso fare per dimostrartelo?
Alzo la testa e la guardo
Cosa devo fare per farmi notare?
Ah… perché mi ridi in quel modo? Io sono qui in crisi e tu sorridi?

“Taisho?”

Non prendermi per il culo

“Taisho?”

tu non sei…

“Taisho hai un pò di spremuta sulla guancia ma come fai a sporcarti in questo modo?

Con le labbra mi toglie la spremuta si alza e mi fa un occhiolino

“Ti aspetto dentro Taisho”

…per niente…

Mi metto una mano sul cuore e una sulla guancia cosa devo fare? Questa donna mi da sui nervi!!!

LA ODIO!!! Sto andando a fuoco!!

…carina.




Ah, mannaggia a me.










Holaaa, spero vi sia piaciuto e scusate se non sono molto presente ultimamente. In più spero di riuscire a rispondere a chi mi ha commentato e cercato, grazie mille :D 
 

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