Lily e James.

di StarkStar
(/viewuser.php?uid=605189)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** Il Litigio. ***
Capitolo 3: *** La Decisione. ***
Capitolo 4: *** L'Incontro. ***
Capitolo 5: *** La Discussione. ***
Capitolo 6: *** L'Individuo. ***
Capitolo 7: *** La Chiacchierata. ***
Capitolo 8: *** L'Appuntamento. ***
Capitolo 9: *** Il Fuggitivo. ***
Capitolo 10: *** La Minaccia. ***
Capitolo 11: *** Di riconciliazioni e sacchi di patate. ***
Capitolo 12: *** Di conoscenti e treni. ***
Capitolo 13: *** Epilogo, spiegazioni e robe varie ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***


 

 

Prologo:

 

(Quinto anno, dopo i GUFO)

 

Lily Evans non si era mai sentita veramente sola. Aveva sempre avuto qualcuno vicino: Tunia, Severus. Ma ora Severus non c'era più. L'aveva chiamata Sanguesporco. Chiunque si fosse avvicinato troppo al suo cuore, le aveva fatto male. Allora promise a se stessa di non far entrare mai più qualcuno nel suo cuore. Tutti quelli che aveva fatto entrare l'avevano distrutto.

Non avrebbe mai più avuto un migliore amico o amica, non si sarebbe mai più legata così tanto a qualcuno.

E Lily Evans mantenne quella promessa. O almeno la mantenne per circa un anno. Perché poi successe quello che successe: ovvero si innamorò della persona più sbagliata di questo mondo. Il che era esattamente la ragione per cui quella persona era perfetta. Ma di questo riparleremo più tardi.

 

 

Il Prologo (quello vero).

 

Ovvero come Lily Evans si innamorò di James Potter,

Sirius Black restò single

e Remus Lupin trovò un mostro di fidanzata.

 

 

 

 

 

La nostra storia inizia esattamente dove le vite e le storie delle persone si incrociano per brevi attimi, per poi separarsi: a King's Cross, nel giugno del 1977.

Ed è esattamente dove si separano le vite di Lily Evans e James Potter. C'è un prima e un dopo. Nulla sarebbe stato più lo stesso dopo quel giorno. Quello era il giorno in cui tutto cambiò.

 

Lily Evans odiava James Potter. Questo era un fatto noto a tutti. E quando dico a tutti, intendo davvero tutti: perfino il fiorista in fondo alla strada, o il gatto del signor Baggins*, o i bambini della signora Price ne erano a conoscenza. Lo sapevano davvero tutti.

Ma non tutti sapevano che James Potter era veramente innamorato di Lily Evans. In verità, lo sapevano solo quattro persone: i Malandrini. James Potter era innamorato di Lily Evans dall'Incidente Che Non Doveva Essere Nominato, accaduto alla fine del quinto anno. Era passato un anno, ma non era cambiato assolutamente nulla. James Potter faceva lo scemo, Lily Evans lo ignorava (o almeno tentava di farlo), Severus Piton cercava di farsi perdonare da Lily (ma senza successo) e i Malandrini assistevano alle enormi cazzate di James (impassibili). Era tutto assolutamente nella norma, o almeno finché non iniziò l'inizio della fine (o l'Apocalisse, se preferite). Quello è il giorno in cui tutto cambiò, ma nessuno se ne accorse (tranne la signora Evans, che era molto perspicace)

 

Lily

 

È finito il sesto anno scolastico a Hogwarts. L'anno prossimo sarebbe stato l'ultimo e poi sareie entrata nel modo reale. Nel mondo reale, dov'era in corso una guerra. In una guerra dove la gente come me veniva uccisa, e solo perché erano persone Nate Babbane o Mezzosangue. Mi sto guardando intorno, sperando di vedere i miei genitori, perché so che Petunia non verrà. Non lo fa mai. Noto che James Potter sta abbracciando qualcuno. È una ragazza. Bellissima, sembra una bambola: capelli neri, occhi azzurri, aria da cerbiatto indifeso. Decisamente il suo tipo. E allora perché provo quella strana sensazione allo stomaco? Quella che, per inciso, provo da un paio di mesi alla vista di Potter? O forse è solo perché non mi sta dando più così tanto tormento con gli scherzi? Sto diventando decisamente matta. Proverei qualcosa per James Potter? Quel James Potter? Non sono così disperata.

Mi impongo di pensare ad altro, perciò cerco con lo sguardo i miei genitori. Noto che, come al solito, Petunia non è con loro. Troppa magia nell'aria. E questo fatto mi fa sentire decisamente uno straccio. È mia sorella, come può odiarmi? Ma mi odia, indipendentemente dai nostri rapporti di parentela. E questa non è un'opinione. Li abbraccio e me ne vado con loro, sentendo lo sguardo di Potter fisso sulla mia schiena. Non mi volto. Non provo niente per lui. Nulla di vero, dopotutto.

 

James

 

L'anno scolastico è finito. Siamo alla stazione, i miei genitori dovrebbero essere qui da qualche parte. Ma poi noto che c'è qualcuno che conosco. Do una gomitata a Padfoot. Dopotutto è sua cugina, non la mia. Andromeda Black in Tonks non è una parente. O almeno non una parente in senso stretto. Siamo cugini di terzo grado, o qualcosa del genere. Tutti i purosangue sono imparentati tra di loro. In fondo le famiglie Purosangue più Purosangue sono solo ventotto e sono l'élite del mondo magico. Sono addirittura imparentato con Olivander: mia nonna era Gershwinde** Olivander in Potter. Padfoot sembra molto felice di vedere la cugina, anche se so già cosa vuole da noi: dovremo badare alla piccola peste Metamorfusmaga Ninfadora Tonks.

Quella bambina è una peste. Se avesse una decina d'anni in più, sarebbe una perfetta Malandrina. Andy abbraccia prima me e poi Sirius, dato che sono il più vicino. Mi volto e noto che la Evans è abbastanza vicino. Sembra cercare qualcuno con lo sguardo. La vedo abbracciare una donna molto simile a lei e un uomo, che ha i suoi stessi occhi. Se ne va con loro, senza nemmeno guardare nella mia direzione. E questo fa decisamente male. Però a livello del subconscio capisco che sa che la sto guardando. Ragionamenti non proprio da James Potter, eh? Io e Pads seguiamo Andy fuori dalla stazione, dove noto che la madre di Lily mi guarda. Più precisamente mi sta fissando. E sta risultando molto inquietante.

 

 

 

 

 

 

Toc, toc... C'è qualcuno?

 

Che ve ne pare? Questo è solo l'inizio, però gradirei sapere che ne pensate (e se dovrei continuare o no). Grazie in anticipo a tutti quelli che lasceranno una recensione o che solo leggeranno questa cosa – schifezza. E tanto per informarvi, questa è la prima long che pubblico.

Grazie per il supporto lily lunamoon, mia adorata recensitrice ufficiale.!

 

Note

*: dedicato al mio adorato (e odiato per le lacrime che ho versato su LOTR) J. R. R. Tolkien

**: Gershwinde è un nome inventato. Dato che molti Olivander hanno un nome che inizia con la G e hanno un suono germanico, ecco a voi Gershwinde Olivander in Potter.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Il Litigio. ***


Il Litigio.

 

 

 

 

 

Ritornare a casa è, per certi versi, stupendo, per altri è invece terribile. I lati positivi dell'estate sono i miei genitori, rivedere le amiche d'infanzia con cui sono cresciuta e Petunia. I lati negativi dell'estate sono Spinner's End, l'atteggiamento di Petunia e Piton. Di solito passo molto tempo fuori casa o, in alternativa, in camera mia. Ho molto tempo per riflettere sulla mia vita, sulle persone che conosco, sul mio futuro. L'estate è anche, per me, tempo di visite a casa di Mary.

Mary McDonald è una delle mie poche amiche ed è l'unica Grifondoro del mio anno simpatica, mentre le altre non lo sono per niente. Sono Serpi mancate e fanno tutte parte dei fan-club (fondati da loro) di Potter e Black. Le altre ragazze che considero amiche sono quasi tutte Tassorosso, dato che per indole sono quasi una Tassorosso mancata.

Sono scesa dal Hogwarts Express solo una settimana fa, ma già mi manca. Mi manca Hogwarts. Mi manca il castello, mi mancano le lezioni. Mi mancano le chiacchierate con Mary e le altre, la Sala Grande, mi manca addirittura James Potter.

No. non l'ho pensato davvero. Non posso averlo pensato davvero.

Quest'estate si prospetta molto più lunga del previsto, se ho pensato veramente a Potter. Se l'estate continuerà così, mi ucciderò dalla noia o dagli incubi causati da mia sorella e da quell'idiota di Potter. Penso che andrebbero d'accordo, dato che vogliono entrambi la mia morte.

Per fortuna oggi ho in programma una visita da Mary, che sicuramente mi risolleverà il morale e mi farà dimenticare tutte le mie preoccupazioni. Sto andando verso il bosco per Smaterializzarmi, quando qualcuno mi ferma. Qualcuno che non vorrei vedere mai più.

Piton. Severus Piton. Il mio ex-migliore amico Severus Piton. Anche l'ultima persona che vorrei vedere in questo momento. Anche Potter sarebbe un incontro migliore, dato che almeno lui non è mai stato mio amico e mai lo sarà.

“Lils...”

“No. Per te non sono più Lils o Lily. Ora per te sono solo una Sanguesporco, o, al massimo, Evans.”

“Non ce la faccio a chiamarti Evans! Sei la mia migliore amica! Non posso chiamarti per cognome!”

“Per te, Piton, non sono più nulla. Nemmeno un'amica. Ora, se vuoi scusarmi, devo proprio andare.”

“Fermati, non te ne andare! Ti devo dire una cosa im-”

“Cosa devi dirmi? Che sono una Sanguesporco? Questo lo sapevo già al primo anno! Quando, mi chiedo quando sono diventata una Sanguesporco per te!”

“Non lo sei mai stata! Sei ancora la mia Lily, la mia amica!”

“Non posso. Non posso perdonarti. Non sei più niente per me.”

“Non chiedo il tuo perdono!”

Ma è troppo. Me ne vado. Corro via, come una codarda. Non sono una Grifondoro, non in questo momento. Questa discussione mi ha esaurito. Non posso restare a Spinner's End, dove rischio di incrociarlo ad ogni passo. Me ne devo andare. Me ne devo andare da qualche parte dove non mi cercherà, perché ne sono sicura: mi cercherà.

Mi chiedo se Mary possa ospitarmi per l'estate.

Arrivo a casa e in cucina incrocio Petunia. Non so come prenderà la notizia, dato che per lei sono solo un mostro. Meglio non dirle nulla, altrimenti mi accuserà di essere egoista. Salgo in camera mia, dove scrivo una lettera a Mary, e spero, spero davvero che accetti.

 

Cara Mary!

 

Sicuramente sarai sorpresa da questa lettera, dato che avevo promesso di venire questo pomeriggio. È successa una cosa terribile: ho incrociato Piton, che ha cercato ancora di convincermi a perdonarlo per l'insulto. Non ce l'ho fatta. Sono scappata come una codarda. Sono sicura che mi verrà a cercare, lo conosco. O almeno lo conoscevo.

Non riesco a stare qui, a casa, dato che abitiamo abbastanza vicini e probabilmente si apposterà in modo da chiedere il suo perdono ogni volta che uscirò di casa. Ti posso chiedere un favore enorme? Potresti ospitarmi per il resto delle vacanze estive? So che ti sto chiedendo molto, ma ti imploro! Ogni volta che lo vedo rivivo quella scena e non posso fare a meno di restarci male ancora una volta, dato che gli volevo bene ed era il mio migliore amico.

 

Lily

 

 

Consegno la lettera a Brik, il mio gufo da granaio, che parte subito per consegnare a lettera a Mary. Ora non resta che aspettare la risposta e spero ardentemente che sia positiva. Dato che la risposta impiegherà qualche tempo ad arrivare, scendo a dare una mano in cucina. Mi è sempre piaciuto cucinare e ho decisamente imparato dalla migliore: mia madre.

Passo l'intero pomeriggio ad aiutare la mamma e,dato che la risposta non è ancora arrivata, presumo che arriverà domani mattina. Vado a dormire, sperando che quella risposta arrivi presto.

 

Quando apro gli occhi, capisco che la lettera è arrivata. Brik è seduto sulla sua gabbia e ha un pezzo di pergamena legato alla zampetta.

 

Vieni quando vuoi!

                      Mary

 

Ora non resta che comunicarlo ai miei genitori, che, ne sono sicura, non la prenderanno molto bene. Sei una Grifondoro, Lily. Puoi farcela. Davvero. Sei forte. Non ti uccideranno. E faccio davvero pena. Mento pure a me stessa. Non so cosa mi spaventi di più: la reazione di mamma o quella di papà. Mamma è protettiva, anche troppo, con me e Petunia. Papà invece ci vizia in modo vergognoso, ma la sua preferita sono io. E sì, sono decisamente una cocca di papà. E questo è un fatto che non cambierà mai. Sarò la sua cocca anche quando avrò sessant'anni, due figli, un marito e dodici gatti. È uno dei punti fermi della mia vita, la mia ancora di salvataggio. E sì, la sua possibile reazione mi spaventa. Da morire. Dai Lily, puoi farcela. Via il dente, via il dolore.

 

Stranamente non fanno obiezioni alla mia decisione. O almeno non ne fanno dopo aver raccontato la causa di quella decisione. Petunia ne sembra immensamente felice, dato che, a causa mia, Vernon non sarebbe potuto venuto in visita. Papà sembra triste, ma penso che non dica nulla per non farmi cambiare idea. Sa quanto abbia bisogno di stare lontano da Piton. È stato lui che mi ha consolato, tramite lettera, dopo l'episodio del quinto anno. Mamma sembra essere triste da un lato, ma sembra essere anche felice per Petunia, alla quale è molto legata.

Salgo in camera mia per recuperare il mio baule, che ho preparato in previsione della mia partenza. Ogni anno ripulisco e sistemo il mio baule, ma quest'anno non ne ho avuto il tempo. Poco male, lo farò prima dell'inizio dell'anno scolastico. Sono pronta per andarmene via da qui e nulla e nessuno mi fermerà. No, nemmeno le scale, dalle quali sono appena caduta.

Saluto i miei genitori e noto che Petunia non si è nemmeno degnata di scendere. Nemmeno un saluto. Come se ritornassi questa sera, come se non me ne stessi andando per l'intera estate. Esco di casa e mi dirigo verso il boschetto che separa il mio quartiere, West End, da Spinner's End. È l'unico posto dove posso Smaterializzarmi lontano da occhi indiscreti nel giro di miglia, ma, purtroppo per me, si trova vicino alla casa di Piton. Spero solo di non incontrarlo, sarebbe veramente troppo per me, unito a quello che mi ha fatto Petunia. Lo vedo solo di sfuggita, perché mi Smaterializzo prima che riesca a fermarmi.

Destinazione: Casa McDonald, Barnstaple, Devon.

 

 

 

 

 

Angolo Autrice

Ed ecco a voi il primo capitolo! Mi dispiace avervi fatto aspettare così tanto, però avevo in mente una trama ben precisa, ma poi ho capito che un evento cruciale della storia era assurdo e anacronistico, perciò ho dovuto cambiare alcuni eventi... Spero vi piaccia! Colgo l'occasione per ringraziare YourLove_AllNeed e lily lunamoon, che hanno recensito il primo capitolo della storia, Mareee e lily luna herondale che l'hanno inserita tra le seguite e Agatha Black, che l'ha inserita tra le ricordate.
Grazie, davvero.

*spoiler prossimo capitolo*
Si parlerà di James, dei Malandrini e di una testolina rossa di nostra conoscenza. Indovinate chi è?

Al prossimo capitolo,
Δ. Μ.

E ricordate: le recensioni sono sempre ben accettate. =)

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** La Decisione. ***


La Decisione.

 

 

 

 

 

Mi sto annoiando. E se sono annoiato faccio, come dice Remus, scherzi stupidi e infantili. Se a questo aggiungiamo il fatto che Sirius è andato a visitare Andy, mamma è al lavoro, e papà in missione come Auror, beh... Sono ore che sto girando per casa per trovare qualcosa da fare, ma niente... Mi siedo sul divano e ripenso all'ultima volta che ho visto Lily. Anche se è stato solo una settimana fa, mi sembra che sia passata un'eternità.

Sono innamorato di lei. E questo è un dato di fatto. E pensare che quelle (poche, a dir la verità) volte che le ho chiesto di uscire mi ha rifiutato. Forse non l'ho fatto nel momento giusto (in effetti non è stata una brillante idea chiederle di uscire mentre affatturavo Mocciosus) ma l'ho fatto con le migliori intenzioni. E ora, mentre mi sto annoiando, ripenso allo sguardo che mi ha lanciato: totalmente vuoto e inespressivo, come se non esistessi.

Sono sempre stato bravo a disegnare, anche da piccolo. E ho sempre disegnato Lily Evans, il mio soggetto preferito. Riprodurre le sfumature dei suoi capelli, le sue espressioni, le sue lentiggini, la ruga verticale che compare quando è concentrata, ma, soprattutto, i suoi occhi verde smeraldo. Occhi che stregano, che affascinano, ma che hanno un colore molto simile all'Avada Kedavra quando sono arrabbiati.

Recupero un blocco da disegno e un carboncino e inizio a disegnare il suo profilo. Lo conosco molto bene, anche se non sono mai riuscito a contare tutte le sue lentiggini, ne ha troppe. Traccio con mano sicura le linee, come ho già fatto molte volte. Quando finisco lo attacco vicino a tutti gli altri, nella mia camera.

La mia camera è grande, ha le pareti rosse, ma ognuna è decorata in modo differente. La prima, quella di fronte alla porta, è decorata con un enorme stemma di Grifondoro disegnato da me e circondato da stendardi e bandiere. La parete a sinistra è dedicata al Quidditch: è piena di poster della Nimbus e della mia squadra preferita, i Tutshill Tornados, mentre quella destra è dedicata ai Malandrini: infatti è ricoperta di foto di noi Malandrini a Hogwarts. La parete sopra la porta è dedicata ai miei disegni invece: Lily Evans, il suo profilo e i Boccini la fanno da padrone.

Forse questo continuo disegnarla è leggermente ossessivo, però io le voglio bene. Anche troppo, dato che mi considera solo un bullo arrogante e immaturo. Sto cercando di cambiare, e questo sta facendo felice Remus, mentre Sirius invece si lamenta in continuazione. Ma Sirius si lamenta sempre, perciò nemmeno gli do corda. O magari gli do corda solo per vedere come si legherà con le sue mani (o si impiccherà, a seconda dell'occasione).

 

***

 

Sirius è ritornato. Da cosa lo capisco? Dal fatto che mi sta strozzando. Perché? In fondo ho solo detto che sono più bello io. Cosa assolutamente vera, ma che lui non ammetterebbe mai. In fondo siamo gli unici che abbiamo un fan-club a Hogwarts. Il mio si chiama James Potter: il Cacciatore migliore della storia, mentre quello di Sirius si chiama Black: il nero va di moda! E, vi assicuro, di quei fan-club fanno parte solo oche, con cui non uscirei nemmeno morto. È Sirius quello che esce in continuazione con loro, e dato che facciamo più o meno le stesse cose, se lo fa lui, lo faccio anch'io. Poco importa se non mi hanno mai visto in giro con una di quelle ochette. È che i pettegolezzi viaggiano proprio così a Hogwarts: ingigantendo ogni notizia e cambiando i dettagli man mano che passa di bocca in bocca. Sirius si è stufato di strozzarmi e si è seduto sul divano. Mi fa pensare il fatto che si sia stufato così presto.

E poi capisco qualcosa: sono stufo. Stufo del fan-club, stufo dei pettegolezzi. Stufo di essere innamorato di qualcuno che non ti noterà mai in quella luce. Sono stufo e vorrei solo dimenticare. Vorrei dimenticarla. Dimenticarla e poterla superare, perché fa male.

“Sirius?”

“Che c'è, cornuto?”

“Voglio dimenticarla.”

“Chi? La Evans?”

“Sì.”

“Grazie Merlino, grazie! Non dovrò ascoltare più monologhi stressanti all'una di notte sulla Evans e sui suoi 'stupendi occhi verdi' e finalmente potrò andare a dormire senza i tuoi lamenti!”

“Non pensavo di essere così fastidioso.”

“Oh, ma lo sei. Solo che tu sei un Malandrino comunque, perciò non te l'abbiamo fatto pesare.”

“Comunque, Felpato, voglio dimenticarla davvero.”

“Bene, se vuoi dimenticarla bisogna festeggiare: andiamo da Rosmerta!”

“No, la vedremo già molte volte durante l'anno scolastico. Andiamo in qualche posto babbano.”

E così ci Smaterializziamo e ci ritroviamo a Londra, in un vicolo buio. Arriviamo al nostro bar babbano preferito, che abbiamo scoperto per caso durante un'esplorazione del magnifico mondo babbano. Per fortuna Remus non ne sa niente, altrimenti ci farebbe una predica con i fiocchi, dicendo che siamo irresponsabili, che non possiamo girare liberi quando ci sono i Mangiamorte che si divertono ad uccidere Babbani, che noi dovremmo dare il buon esempio... Discorsi tipici da Rem, il Prefetto Perfetto. Quando ha ricevuto la spilla non gli abbiamo parlato per giorni, io e Sirius.

Ci sediamo al bancone e ordiniamo due birre. Anche se nel mondo babbano non siamo ancora legalmente adulti, nel mondo magico lo siamo, perciò tecnicamente non stiamo infrangendo nessuna legge. O perlomeno nessuna di quelle importanti. Ma questi sono dettagli.

“Ora che hai deciso di dimenticare la Evans, devi trovarti una ragazza! E, per tua immensa fortuna, ho preparato una lista delle ragazze che vorrebbero uscire con te! Sapevo che questo giorno sarebbe arrivato!”

“Lo sai che è un'idea stupida, vero?”

“Non comportarti da Remus, su!”

“Io non mi comporto da Remus!” ribatto, imbronciandomi.

“Seee. E io mi chiamo Tartufo!”

“Tu ti chiami Tartufo! O meglio, il tuo unico neurone si chiama Tartufo!”

“Hai dato il nome a uno dei miei innumerevoli e funzionanti neuroni?”

“No. Al tuo unico neurone.”

“Non è vero! E poi devi scegliere la tua prossima ragazza!”

“Escludiamo tutte le Grifondoro e le Serpeverde. Non voglio avere una mia fiamma in giro per la Sala Comune e con le Serpeverde non esco per principio. Anche se, devo ammettere, la Nott ha un culo da paura.”

“Ma è anche stronza da far paura, te lo dico io. Ho passato praticamente tutta la mia infanzia con quelli. Tutti stronzi e odiosi fino al midollo.”

“Ah, già, dimenticavo... Ma la Nott da piccola aveva già un culo così?”

“E che ne so io? Mica le guardavo il culo!”

“Ah, Felpato, sei senza speranze!”

“No. Sei tu quello senza speranza. Con la Evans, intendo.”

“Non è vero! Chiunque è senza speranza con la Evans! Non è mai uscita con un ragazzo, a quanto ne so. E ti assicuro, le mie fonti sono assolutamente veritiere!”

“Chi è la tua fonte? Remus?”

“Ha-ha. Molto divertente. È Mary.”

“Mary McDonald? La vicina della mia cara cuginetta?”

“Tua cugina vive vicino a Mary McDonald? Meda?”

“Esatto. Si è trasferita dopo la morte di zio Alphard, che le ha lasciato in eredità una casa da quelle parti.”

“E a te ha lasciato un mucchio di denaro.”

“Esattamente. Ma ritorniamo all'argomento principale: ragazze. Che ne pensi di Charlotte Fawcett?”

“Senza dubbio è una bella ragazza. Corvonero, giusto? E non fa parte del mio fan-club, vero?”

“Assolutamente no! In effetti volevo uscire io con lei, però la lascio a te, se ti interessa...”

“Va bene. Uscirò con Charlotte Fawcett.”

Dopo aver bevuto una bella birra ghiacciata, ritorniamo a casa. Sirius mi avverte che anche domani dovrà fare da baby-sitter alla nostra Metamorfusmaga preferita e che perciò sarà assente tutta la mattina. “Ma quando ritorno facciamo una bella partita a Quidditch, ok?”

Dannazione: sa che non resisto al Quidditch. Quanto lo odio qualche volta.

 

 

 

 

 

Angolo autrice

 

Spero vi piaccia questo capitolo! E così io, da brava autrice malvagia, ho fatto desistere James Potter. Nella maggior parte delle ff corre in continuazione dietro a Lily, chiedendole in continuazione di uscire. Ho leggermente ribaltato questo, dato che James è innamorato, ma ha chiesto solo poche volte di uscire con Lily. Ringrazio ElenSofy e lily luna herondale, che hanno recensito lo scorso capitolo, ElenSofy che l'ha inserita tra le seguite e lilyluna97 che l'ha inserita tra le preferite. Grazie a tutti! E ricordate: le recensioni sono sempre gradite!

 

Δ. Μ.

 

p.s. Secondo voi dovrei inserire l'avvertimento OOC?

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** L'Incontro. ***


L'Incontro.

 

 

 

 

 

Quando riapro gli occhi mi trovo a Barnstaple, in un vicolo buio, che viene usato dai maghi della zona per la Smaterializzazione. Mary vive vicino alla piazza principale, in una delle vie laterali. È la miglior amica che possa desiderare. Dopo la disastrosa fine della mia amicizia con Piton ho scelto molto accuratamente le mie amiche. In effetti le poche amiche che avevo prima sono rimaste e ho stretto amicizia con Alice Prewett, una Grifondoro che aveva finito Hogwarts e che stava per diventare Auror. Rimpicciolisco il mio baule e me lo infilo in tasca, in modo da poterlo trasportare in giro facilmente. Cammino finché non raggiungo la casa di Mary. Dall'esterno sembra una normalissima casa babbana, ma per chi guarda attentamente ci sono alcuni segni della presenza di maghi: primo di tutti un piccolo Cespuglio Farfallino sul davanzale della finestra al primo piano. Mary mi sta salutando. O meglio, si sta sbracciando per salutarmi. Ha un carattere molto espansivo e allegro, però è anche un'amica leale.

Per lei sono come una sorella, il che non è un male, dato che la mia sorella, quella di sangue, mi ha ripudiato quando avevo nove anni. In questa zona vivono alcune famiglie magiche, che però hanno origini babbane. Questo mi è stato detto Mary, che ha come madre una fiera Purosangue, Isabelle Abbott, e come padre un Babbano, altrettanto fiero: Thomas McDonald. Lei è una Mezzosangue, con una madre Traditrice del proprio sangue. È stata anche aggredita per questo, da Avery e Mulciber, che l'hanno presa di mira solo perché il padre è un Babbano. È terribile, perché è una delle migliori persone che io conosca, insieme a Remus Lupin, Emily Clark e Miley Thompson.

Emily e Miley sono due mie amiche, entrambe Tassorosso. Sono totalmente opposte: una bionda, l'altra mora; la prima timida, la seconda espansiva. Proprio per questo si capiscono perfettamente e si capiscono solo con un'occhiata. Le adoro, anche se non lo do a vedere, ma loro mi capiscono e lo capiscono, anche se non lo dico ad alta voce.

Mary scende di corsa e tenta di uccidermi. Perlomeno questa è la mia impressione, dall'esterno sembrerebbe più probabilmente un abbraccio. Assassino, certo, ma un abbraccio. Mary è mia amica anche per questo: capisce quando devo sfogarmi e quando deve solo stritolarmi in un abbraccio per farmi sentire bene.

Mi fa entrare e saluto educatamente sua madre, che sta preparando il pranzo. Mary mi mostra dove dormirò: una brandina nella sua camera.

“Grazie Mary. Tu non puoi capire quanto bisogno avessi di fuggire da lì. Piton è stato solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso. La cosa peggiore è Petunia, che neanche mi parla. Mamma e papà mi vogliono bene, ma sono leggermente spaventati dalla magia, ora che sono maggiorenne. Che Piton viva praticamente dall'altra parte della via non migliora la situazione. Prima di andarmene ho evocato alcuni incantesimi di protezione, spero che i Mangiamorte non attacchino.”

“Staranno bene, vedrai. Ne sono sicura!”

“Oh, Mary! Tu sei sempre così ottimista! Vorrei esserlo anch'io...”

“Tu vedi la vita in una luce troppo negativa! So io cosa ci vuole: devi conoscere la figlia della vicina. È un vero mostro: non sta mai ferma, è perennemente in movimento. Vedrai, ti farà ritornare il sorriso. Andremo a trovarla domani, va bene?”

“Se ci tieni così tanto...”

“Sei così passiva, non va bene. Devi darti una mossa e fare qualcosa che ti tiri su. Non puoi portare il lutto per la tua amicizia con Piton per sempre!”

“Non sto portando il lutto!” ribatto imbronciata. Poi mi apro in un sorriso ed esclamo “Mi sei mancata, Mary!”

“Anche tu, rossa!” Per coronare il tutto mi stritola e tenta di soffocarmi in uno dei suoi famosi abbracci stritola-ossa e spezza-costole. Se volete il mio parere, una delle cose migliori che Dio abbia fatto. La migliore è stata creare la magia e i Tassorosso, ovviamente. Una delle rare cose che riescono a farmi ritrovare il sorriso.

 

***

 

“Sei sicura che alla tua vicina non dispiacerà ricevere visite?” chiesi, dubbiosamente. Mary mi stava letteralmente trascinando a conoscere la sua vicina di casa con una figlia Metamorfusmaga. E dato che non volevo disturbare, avevo proposto di andarci di pomeriggio.

“Ma lei mi adora! Sono quasi una sorellina per lei! E poi la sua storia è molto simile a quella di mamma. Anche lei ha un marito Nato Babbano, è Purosangue e la sua famiglia non la vuole più vedere.”

“Allora tua madre non è l'unica? Pensavo che fosse una cosa strana per il mondo magico.”

“Oh, mia mamma è tra le poche che hanno rinnegato la famiglia per fare qualcosa del genere. La maggior parte delle persone non lo fa.”

E cosi, chiacchierando, siamo arrivate davanti al portoncino. E io non me ne sono accorta. Mary è un vero genio del male, quando ci si mette. Ovvero: Mary ha l'affinata di poter raggirarmi ogni volta che vuole che faccia qualcosa. Cioè molto spesso.

La maggior parte delle volte vuole che perfezioni qualche scherzo 'ipotetico'. Che però in realtà non sono ipotetici. Chiamano i misteriosi malfattori 'Le Rose Rosse', dato che ogni volta che fanno uno scherzo lasciano alcune rose rosse sulla scena del crimine. Nessuno se n'è ancora accorto, ma di solito c'è anche qualcosa di verde. Verde e rosso: i miei occhi e i miei capelli. E Mary ne è l'autrice. Non è un caso che tutti i destinatari siano Serpeverde. Una piccola vendetta per quello che ci hanno fatto, suppongo.

Perché ferire nell'orgoglio due adolescenti è una cosa. Un'altra è ferire due adolescenti Grifondoro molto, molto vendicative. E suppongo che l'abbiano imparato a spese loro. Una volta non avrei accettato. Ma la fine dell'amicizia con Sev mi ha cambiato, molto più di quanto sembri dall'esterno. E anche se la maggior parte del tempo sembro forte, sicura di me e senza paura, in verità non è così. Ho paura, molta paura per ciò che succederà dopo la fine di Hogwarts. E persa nei miei pensieri non mi sono nemmeno accorta che siamo entrare e che Mary sta salutando qualcuno. Qualcuno abbastanza familiare, in verità. Qualcuno che mi causa crisi emotive abbastanza violente da anni, se si può dire così. Se per crisi emotive intendete che mi fa perdere la pazienza. E se con quel qualcuno intendete Sirius Black.

Mary ha notato il mio sguardo omicida-assassino diretto a Black.

“E lui che ci fa qui?” esclamo, puntandogli contro un dito con fare molto accusatorio. Poi mi accorgo che Mary non si è stupita, nemmeno un po'.

“Tu lo sapevi! Tu lo sapevi e non mi hai detto nulla!”

“Io non-” inizia Mary, però prima di poter finire la frase viene placcata da un mostriciattolo multicolore. L'unica cosa che riesco a vedere sono dei capelli assurdi, rosa e blu, che stanno tentando di strangolarla. E qualcosa mi dice che ha imparato proprio da Mary questo tipo si abbracci. Ed è proprio per questo che cerco di evitare questi abbracci. Peccato che nessuno mi dia il preavviso, perciò non è escluso che questa volta riuscirà ad uccidermi. Probabilmente in collaborazione spirituale con James Potter, Petunia Evans e Severus Piton, ovvero le persone che hanno più interesse nella mia morte prematura. Morirò giovane a causa di un mostriciattolo super-colorato, un ex-amico, una sorella malvagia e di un burlone che mi fa saltare i nervi.

Com'è bella la vita. E come amo il sarcasmo.

Ok, devo calmarmi, prima di chiedere a Black che diavolo ci fa qui.

“Black?” Che cos'è questo tono zuccheroso e mieloso da diabete che mi è uscito?

“Sì, Evans?” risponde lui con un tono altrettanto zuccheroso e falso.

“Che ci fai qui?”

“Sto badando alla peste, comunemente nota come Ninfadora Tonks, altresì nota come mia cugina.”

“Tua cugina? Ma la tua famiglia non è tutta Serpeverde fissata con il sangue Puro?”

“Sì, ma Meda è scappata con Tonks e tra reietti ci si fa compagnia.”

“Reietti?”

“La famiglia non ha accettato molto bene il mio Smistamento, mentre Meda è stata diseredata dopo che è scappata di casa.”

“Non ho capito una cosa: chi è Meda?”

“Meda è Andromeda, mia cugina e madre della peste. Sarebbe dovuta esserci lei a casa questa mattina, ma ha avuto un contrattempo ed è dovuta andare a Diagon Alley. Eccola, è quella a destra, nella foto.”

Mi giro e guardo la foto in questione. Io ho già visto questa donna dal vivo. Più precisamente alla stazione, mentre abbracciava Potter. Avevo pensato che fosse una sua fidanzata, ma mai avrei potuto sospettare che avesse già una famiglia. Cerco di non pensare al peso che mi ha tolto dallo stomaco. Non è niente, assolutamente niente.

Peccato che Black faccia l'idiota come Potter. Mary probabilmente gli ha raccontato la mia storia a sommi capi e lui ha dovuto fare qualche battuta idiota.

“Ripetilo.”

“Ho detto che Piton è un vero e proprio amore in confronto ai Black.” E questo è quello che fa traboccare il vaso. Esco dalla casa e vado nel parco giochi un paio di isolati più in là. Ci sono già stata, ma mai da sola. E poi mi ricorda quello in cui giocavamo da piccole io e Tunia.

Sento che qualcuno mi è arrivato alle spalle. Sicuramente Mary, dato che Black non si preoccupa dei sentimenti degli altri.

“Scusa.”

 

 

 

 

 

Il Posto di Delta_Mi

 

Spero possiate perdonarmi per la mia lunga assenza, però ho avuto alcuni problemi: prima ho avuto un blocco, perché non sapevo come poter scrivere per bene questo capitolo, poi ho avuto alcuni problemi di natura sentimentale ed infine si è intromessa pure la scuola babbana, perciò ho potuto aggiornare solo ora. Spero vi piaccia il capitolo e spero recensiate in molti, dato che il vostro parere è molto importante. Non so quando riuscirò ad aggiornare, ma probabilmente (spero) prima del 10 giugno. E spero di riuscire a pubblicare un capitolo a settimana, ma non prometto nulla.

Ringrazio l'anima che ha recensito il capitolo precedente, lily luna herondale, e tutti quelli che hanno inserito la storia tra le preferite, le seguite e le ricordate.

 

Al prossimo capitolo!

Δ. Μ.

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** La Discussione. ***


La Discussione.

 

 

 

 

 

Mi volto di scatto. Non ci posso credere. Mi ha seguito fino a qui. Sirius Black mi ha seguito e si è scusato. Un evento che ha dell'incredibile. Si è scusato, probabilmente perché costretto da Mary.

“Smettila di fingere. Non serve a niente.”

“Perché? Sto fingendo? E che cosa?”

“Mary ti ha costretto, vero?”

“A fare che cosa?”

“A scusarti.”

“Assolutamente no!”

“E allora perché l'hai fatto?”

“Perché ti ho ferito. E poi sei in una situazione molto simile alla mia quando sono scappato di casa. E Mary me lo ha fatto notare. E poi ho capito che Mary ha fatto per te quello che James ha fatto per me. Ti capisco, sai? Anche meglio di quanto tu possa pensare.”

“Tu capisci? TU CAPISCI? Non mi pare proprio! Tu non sai nulla! Tu non capisci nulla! Come potresti? No sei tu quello con i genitori che hanno proibito la magia! I miei genitori dicono di essere orgogliosi di me, ma non vogliono che faccia magie in casa. Me l'hanno proibito, ufficialmente per non far sentire fuori posto mia sorella, ufficiosamente perché ne sono spaventati. Mia sorella non mi rivolge la parola da anni, se non per insultarmi. Le mie amiche di prima, quelle poche che avevo, pensano che sia pazza e questo a causa delle chiacchiere e delle bugie messe in giro da mia sorella. Il mio ex-migliore amico sta per diventare un Mangiamorte e mi reputa una Sanguesporco. Le uniche che mi capiscono sono Mary, Miley e Emily. Ho solo tre amiche e la maggior parte delle persone che conosco mi odiano. Tu non puoi capire! Tu non sai nulla!”

“Oh, sì! Ti capisco anche meglio di quanto tu possa sospettare! Sai, mio padre non mi parla da anni, mentre mia madre lo fa solo per insultarmi. Mio fratello è stato cresciuto come loro ed è come loro. Le persone che conoscevo prima ora farebbero a gara per uccidermi. Una prospettiva stupenda vero? Sai, non siamo così diversi. Anche tu sei scappata, come me, in barba al coraggio Grifondoro. Anche tu ti senti perennemente fuori posto, come se fossi un estraneo, anche in casa tua. So anche troppo bene cosa si prova. So cosa si prova quando ti guardano come se fossi un estraneo, non un figlio o un fratello, ma un mostro. L'unica persona della mia famiglia che continuo a frequentare è proprio Andy. E sai perché? Perché anche lei è stata rinnegata, come me. Rinnegata perché si è innamorata di un Nato Babbano. Perché noi, i reietti della famiglia Black, dobbiamo fare fronte unito, soprattutto dopo la morte di nostro zio, l'unica persona che ci supportava in tutte le nostre decisioni.”

Black ha davvero sofferto tutto questo, come me? Chissà perché mi riesce difficile crederlo. Mi riesce davvero a capire? Ha provato anche lui sulla sua pelle tutto questo? È strano pensare a Sirius Black come a una persona con dei sentimenti. Per me è sempre stato un pallone gonfiato, quasi peggio di Potter. Ma ora... ora non so più cosa credere. Dovrò rivedere i miei giudizi su Black, perché dei sentimenti sembra averceli, e anche profondi.

“Sai, ho sempre pensato che tu avessi la profondità di una pozzanghera secca e l'intelligenza di un criceto.” Black sembra offeso, ma non intendevo offenderlo. Oooops. “Ma mi sono sbagliata, e di molto. È strano pensare a te come a una persona con dei sentimenti, ma sembra che tu li abbia. Non sei uno stronzo dal cuore di ghiaccio. A mia discolpa posso però dire che lo sembravi davvero.”

“Una cosa è sembrare uno stronzo dal cuore di ghiaccio, un'altra cosa è esserlo. Dovresti sapere, Evans, che molte volte le apparenze ingannano, e molto. In effetti anche tu sembri un ghiacciolo, tranne quando ti arrabbi con noi per i nostri scherzi.”

“Sembro davvero così? Gli altri mi vedono come una persona senza sentimenti?”

“Oh, sì. Decisamente. In effetti solo con Mary e con quelle Tassorosso non sembri così rigida.”

“Wow. Sirius Black conosce la parola 'rigida'. E a chi la applica?”

“Alla Mc, a te e a mia madre. Sai, dovresti veramente conoscere mia madre. Sembra che le abbiano ficcato una scopa su per il-”

“Ok, ok, basta. Non lo voglio sapere. Niente più domande di questo genere, l'ho capito.” Cerco di nascondere il leggero sorriso che mi è spuntato sulle labbra.

“Evans, quello è un sorriso? Lily Evans mi sta veramente sorridendo? Lily Evans ha veramente sorriso per qualcosa che ho detto? Questo è un miracolo. Oppure sto sognando! Dammi un pizzicotto!” E chi riuscirebbe a resistere?

“AHI! Non intendevo veramente!” Faccio spallucce.

“Ti passerà.”

“Mi sbaglio o stai mostrando un lato malandrino?”

“Black, non ti montare la testa. Esiste un lato di me che mostro solo a persone scelte e evidentemente tu non sei tra quelle.”

“Oh mia cara Evans-che-mi-ha-sorriso, non mi sto montando la testa. Sto solo pensando che riesco a far sorridere davvero tutti.”

“Black, sei davvero impossibile.”

“Naaah, non credo. Dopotutto sto parlando con te.”

“Black, se prendere alla lettera fosse una malattia, tu saresti già tre metri sottoterra.”*

“Mi stai augurando una fine lenta e dolorosa, Evans?”

“Io? Ma certo che no!”

“Chissà perché non ci credo. Dovremmo ritornare da Mary, comunque, prima che inizi a preoccuparsi. E, conoscendola, starà già impazzendo dalla preoccupazione.”

“Mary mi conosce bene, non sarà preoccupata. Sa che di tanto in tanto ho bisogno di trascorrere del tempo da sola, lontano da tutto e da tutti.”

“E io cosa sono? Un albero? O il fantasma di Merlino?”

“Black! Hai delle crisi d'identità? Dovresti davvero andare dallo psicologo. Comunque, eccoti un breve riepilogo. Sei Sirius Black, studente Grifondoro. Fai parte dei Malandrini e sei fuggito di casa a quindici anni. Attualmente vivi dal tuo migliore amico, Potter.”

“Psicoche? Qualche strana cosa babbana?”

“Black, è come un Medimago. Ti rimette a posto il cervello, ma non usa la magia. E poi tu non frequenti Babbanologia?”

“Ehi, non siamo ancora arrivati alle professioni dei Babbani! E poi ho capito, eri sola prima che arrivassi e questo ti è bastato.”

“Non avrei mai detto che ci saresti arrivato. E hai ragione, dovremmo ritornare da Mary. Starà sicuramente per uccidere tua cugina.”

“Ehi, nessuno può toccare la mia piccola Ninfadora!”

“Sei cosciente che è un nome veramente terribile? Ora non lo capisce ancora, ma lo capirà presto. Fa in modo di essere lontano, quel giorno.”

“Grazie per il consiglio, Evans. Stai cercando di salvarmi la vita, per caso?”

“Molto strano, ma sì.” Iniziamo a camminare verso casa di Mary, in silenzio, finché non mi dice qualcosa che mi gela sul posto.

“Ti posso confidare una cosa? Mary è proprio una bella ragazza.”

“Non te ne eri ancora accorto? Ti avverto, se le spezzi il cuore ti spezzo le gambe, per poi passare alle braccia. E tutto l'Ossofast di questo mondo non ti aiuterà. E per tua informazione questo è un avvertimento amichevole.” Black alza le mani come per annunciare la resa.

“Ehi, era solo una constatazione! Non voglio spezzarle il cuore, è solo un'amica per me!”

“Va bene. L'avvertimento però è ancora valido.” E in men che non si dica ci ritroviamo davanti alla casa di Mary. Sirius mi ha informato che probabilmente sua cugina è già ritornata, perciò Mary è a casa. Suono il campanello e mi viene ad aprire Mary, che ha stampato in faccia un sorriso enorme, ma soprattutto ebete. L'istinto di sopravvivenza e il sesto senso (quello per i guai) mi urlano di scappare.

“Lily! Non indovinerai mai chi è venuto a trovarmi!” E per mia enorme e perpetua sfiga solo allora noto la persona dietro di lei. E capisco molto dolorosamente che sarà una vera e propria giornata di merda. Perché lui è qui e mi sta guardando dritto negli occhi, come per sfidarmi.

E comprendo, con dolorosa certezza, che la vita è bastarda. E che quando pensi di aver toccato il fondo, ti dimostra in grande stile che non è così. Ed è proprio allora che il destino, la fortuna, il fato e il karma ti dimostrano che sì, è possibile che vada ancora peggio di così. E a questo punto manca solo la pioggia.

 

 

Angolo di Delta_Mi

 

 

*semi-citazione di Shadowhunters – Città di Ossa, saga che ho scoperto di recente e che adoro. (Herondale *occhi a cuoricino*)

 

Hehe, sono malvagia. Due capitoli interrotti prima di sapere chi è la persona della quale Lily sta parlando. Il capitolo non mi sembra così brutto, ma forse non è così. Spero recensirete in molto, dato che sono sempre super felice di leggere le vostre opinioni! Il prossimo aggiornamento sarà il 10 giugno, ovvero il mio compleanno! So che probabilmente la maggior parte di voi mi starà usando mentalmente come bambola voodo, però mi dispiace. In verità avevo scritto questo capitolo già lunedì, ma su carta e, purtroppo, sono riuscita a farlo solo oggi, dato che la scuola mi sta uccidendo.

I miei più sentiti ringraziamenti vanno a lily luna herondale e a Ele12, che hanno recensito lo scorso capitolo. Ringrazio anche le persone che hanno inserito la storia tra le preferite, le seguite e le ricordate. Vi amo tutti!

*spoiler*

La persona che ha fatto visita a Mary è un ragazzo, che Lily odia con tutto il cuore.

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** L'Individuo. ***


L'Individuo.

(ovvero la persona più spregevole che incontrerete in questa ff)

 

 

 

 

 

Quando avevo incontrato per la prima volta Thomas Owens, avevo pensato che avesse un sorriso fantastico. Ora, quattro anni dopo, quello stesso sorriso mi faceva venir voglia di prenderlo a schiaffi.

Lo avevo incontrato per la prima volta durante il terzo anno, appena dopo che si era trasferito dall'America. Era stato smistato in Corvonero ed erano stati amici per circa un anno, prima che lui mostrasse il suo vero carattere. Dopo aver capito che tipo di persona fosse, lo avevo allontanato. Mary non aveva mai saputo perché ci eravamo allontanati, e lui ne aveva approfittato. Aveva tentato di sabotare la nostra amicizia, senza però riuscirci. Così, durante il quinto anno aveva iniziato ad uscire con Mary, per infastidirmi. Lei non aveva ancora capito che tipo di persona fosse, perciò non potevo rivelarle che il ragazzo in questione era un vero stronzo, senza scrupoli, ambizioso e molto astuto. Se glielo avessi detto prima forse ci avrebbe creduto, ma ora Mary era emotivamente coinvolta e non volevo ferirla. In più, se lo avessi fatto e lei non mi avrebbe creduto sarei sembrata gelosa o invidiosa. Continuavo a sperare che si accorgesse da sola, ma non era successo.

Ho un lampo di genio e mi ricordo che Black è ancora dalla cugina. Mi serve aiuto, per quello che ho in mente, e Sirius Black è perfetto. Benedico e ringrazio mentalmente la cugina di Black, per essere vicina di casa di Mary. Mi serve Black. Oddio, che ho pensato. Se avessi tempo mi prenderei a schiaffi da qui all'eternità. E non sto scherzando.

“Mary, ho dimenticato di dire una cosa a Black. Ritorno subito!” Scappo come un codarda, il coraggio e l'orgoglio Grifondoro se ne sono andati quando... quando ho perso Severus come amico. Ma ora non è il momento di pensarci.

Busso come una pazza alla porta e aspetto che qualcuno venga ad aprirmi.

La persona che mi viene ad aprire è la cugina di Black, la ragazza che Potter salutava alla stazione. Che sia parente di Black è evidente, dato che hanno lineamenti molto simili.

“Ciao! Suppongo che tu sia Lily Evans.” Come mai sa il mio nome? Evidentemente la confusione che provo si deve intuire, dato che sembra che stia rispondendo ai miei pensieri.

“Oh, Mary e Sirius mi hanno parlato così bene di te! O perlomeno Mary l'ha fatto. Io sono Andromeda Tonks, cugina di quel farabutto conosciuto come Sirius Black e madre di Ninfadora. Entra, cara, non rimanere sulla porta.”

“Scusi, signora, ma sto cercando Sirius. Dovrei parlargli, è importante.”

“Oh, certo! Sali le scale, è nella prima stanza a sinistra, insieme a Ninfadora.”

“Grazie, signora.”

“Non chiamarmi così, mi fa sentire vecchia! Chiamami Andy, o al massimo Andromeda!”

“Va bene, Andromeda.”

Salgo le scale e busso alla porta indicatami da Andromeda. La peste multicolore (in tutti i sensi, dato che ha tutti i vestiti macchiati) Ninfadora mi apre la porta. Black alza lo sguardo e rimane scioccato. D'altronde scioccata lo sono anch'io, dato che ho visto Sirius Black che sta disegnando con colori tempera.

“Black, ho un problema.” Non sembra molto felice delle mie parole.

“E chi sono io? Mago Merlino? Cosa ho, un cartello sulla schiena che dice 'Risolvo problemi'? No, non mi pare. Perciò, Evans, lasciami in pace, sono impegnato.” Alzo uno sopracciglio, scettica.

“A fare cosa? Dipingere con le tempere con tua cugina?”

“Sì, esattamente.” Sta annuendo con aria molto seria e io mi chiedo perché non me ne sono già andata. Ma mi serve il suo aiuto. Avanti Lily, inspira, espira.

“Avanti, Black, mi puoi aiutare solo tu!”

“E Mary cos'è? Un accessorio?”

“Mary non può aiutarmi!”

“E perché no, sentiamo?”

“Perché lei è parte del problema.”

“Ma cosa diavolo stai dicendo, Evans? Che cosa ti sei bevuta? Che problemi hai con Mary? Le hai rubato lo shampoo?”

“Black, non scherzare. Il mio enorme problema ha una faccia, un corpo, parla e cammina.”

“Il tuo problema è Mary?” Il suo tono ha dell'incredulo. E infatti non ci posso credere nemmeno io.

“No! Ma che hai in quella testa? Pigne? Il mio problema è Thomas Owens. Sai il tipo che esce con Mary, Corvonero, nostro anno, biondo, occhi grigi? Mio ex amico?”

“Oh. Oh.

“Esattamente.”

“Il tuo problema è il finto biondo?”

“Centro. Spezzerà il cuore a Mary, ne sono sicura. E ora è da lei, in visita. Ogni volta che lo vedo mi viene voglia di togliere quello stupidissimo sorrisino a suon di schiaffi.”

“Beh, Evans, non sei l'unica. Come vorresti risolvere questo problema?”

“Ho bisogno di un piano veramente diabolico per mostrare a Mary che tipo di persona è veramente. E chi meglio di un Malandrino per aiutarmi?”

“Avrai bisogno dei Malandrini. Al completo.

“Assolutamente no. Non se ne parla nemmeno.”

“Eddai, Evans! Sei tu quella che ha chiesto il mio aiuto, ricordatelo.”

“No. Mai. Nemmeno morta.”

“Allora non se ne fa niente.”

“Se ti procuro un'altra mente diabolica e criminale, accetteresti?”

“Dipende. Chi è questa mente diabolica e criminale?”

“Ehm..” Mormorai qualcosa a bassa voce, per non farmi capire bene.

“Ripeti, non ci ho capito niente.” Ed ecco la mia reputazione che se ne va, per non fare mai più ritorno.

“Io.”

“Eeh?” Black mi guarda sconvolto e stralunato. Se fosse stato seduto, sarebbe caduto dalla sedia. Mi faccio coraggio e ripeto quello che ho già detto.

Black mi sta fissando e non sembra intenzionato a smettere. E poi mi scoppia a ridere in faccia. Dopo essersi ripreso, prorompe in un incredulo “Tu?” e si rimette a ridere. Questa volta alla risata si unisce anche la piccola Ninfadora, che ha ascoltato l'intera conversazione. Ninfadora ha i capelli giallo canarino a strisce blu e rosa e questo mi da una chiara indicazione del suo stato d'animo.

“Evans, questa era buona! Ci sono quasi cascato!”

“Black, non sto scherzando.” borbotto, con aria offesa e questo lo zittisce.

“Davvero, Evans? Non stai scherzando?” Alzo un sopracciglio con aria interrogativa. Con molta pratica si riesce a trasmettere varie domande con le sopracciglia. Ora la mia espressione sta dicendo più o meno ti-pare-che-potrei-scherzare-su-questo?

“Non ci credo. Lily Evans si è definita un genio criminale.”

“Non prendermi in giro,” ribatto “i miei piano sono sempre perfetti, ecco perché non ci hanno mai beccate.”

“Ci?”

“Io e Mary, il magico duo della criminalità.”

“E come mai nessuno si è accorto di questi scherzi?”

“Chi ti dice che non l'hanno fatto?” In un altro momento la sua espressione confusa e sorpresa mi avrebbe fatto ridere, ma ora lo sto compatendo.

Forse, e dico forse, vorrei avere una macchina fotografica per immortalare la sua espressione. Ma, in fondo, non sono così cattiva. Ora bisogna solo risvegliarlo dalla trance, e cosa c'è di meglio di una secchiata d'acqua in faccia?

Ora mi sta fissando arrabbiato e fradicio. Ninfadora approva il mio gesto, da quanto mi è dato capire, dato che sta ridendo a più non posso, saltellando intorno a Black con i capelli blu.

“Evans, mi hai rovesciato dell'acqua addosso.” Sta praticamente ringhiando ed è furioso. Ops. Annuisco e cerco di sembrare dispiaciuta.

“Va bene Evans, ti aiuterò.”

“Io ho un piano!!!” E questa è Ninfadora, che con occhioni da cucciolo ci sta spiegando la sua idea.

Lasciatemelo dire, questa bambina è diabolica.

 

Circa mezz'ora più tardi

 

“Evans, questo piano è perfetto! Dovresti aiutarmi sempre con gli scherzi!”

“Modestamente, lo so. E no, non ti aiuterò.”

“La mia unica preoccupazione è che Ninfadora si faccia sfuggire qualcosa.”

“Tu crederesti a una bambina di quattro anni con una fervida immaginazione?”

“No.”

“Ecco.”

“Speriamo che funzioni!”

 

 

 

 

Angolo autrice (molto veloce)

 

Sono di fretta, dato che oggi è il mio compleanno (tanti auguri a me) e stanno arrivando ospiti.

Spero che il capitolo vi piaccia, mi raccomando: recensite in molti.

 

Ringrazio Ele12 e lily luna herondale, che hanno recensito lo scorso capitolo.

 

Il prossimo aggiornamento sarà... boh.

 

Al prossimo capitolo,

Δ. Μ.

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** La Chiacchierata. ***


La Chiacchierata.

 

 

 

 

 

“Black, ho un brutto presentimento.”

“Evans, ti prego, non portare sfiga.”

“Non possiamo farlo un altro giorno?”

“No, Evans. Non possiamo. Mary capirà che tipo è Owens, lo mollerà e lui ci lascerà in pace per il resto delle vacanze.”

“Posso chiederti che scusa ti sei inventato con Potter?”

 

Flashback

 

Ehi, James, io esco.”

Dove vai? Non eri andato ieri a trovare Andy?”

Sì, ma ho incontrato una persona da Mary e... beh, ho un appuntamento.” 'o almeno una specie', aggiungo mentalmente.

Chi, scusa?”

Una mora, molto carina. È una Tassorosso. Mi pare si chiami Milly, Miley... Qualcosa del genere.”

Intendi Miley Thompson? La migliore amica della Evans? Cazzo. Mi ucciderà. Come se non mi odiasse già abbastanza per tutti gli scherzi che facciamo.”

Perché dai per scontato che andrà male?” ribatto, fingendomi offeso. In fondo devo solo mettere in pratica il piano e lo scherzo che abbiamo elaborato io, Evans e Ninfadora. Ah, la mia cuginetta. Diventerà un genio degli scherzi, ne sono sicuro. Sono così orgoglioso di lei.

Sirius, tu fai sempre finire male qualsiasi rapporto con qualsiasi ragazza, ad eccezione di tua cugina. E quel rapporto non è ancora fallito perché è tua parente.”

Evans se la prenderà con me, mica con te!”

Evans pensa che qualsiasi cosa faccia uno di noi due, la fa anche l'altro. Come mai ti spieghi tutte le voci sui miei appuntamenti con delle ochette che fanno parte del mio fan-club?”

Che diavolo ne so io? Se ci saranno problemi, parlerò io con la Evans. Ti basta?”

No. Ma tanto lo so che combinerai un casino comunque, perciò...”

 

Fine flashback

 

“Ho detto che uscivo con Miley Thompson.”

“Black, ti uccido.”

“Naah, ti servo per dimostrare a Mary che tipo è Owens.”

“Dopo però potrò tranquillamente ucciderti.”

“Evans, concentrati.”

“Abbiamo la certezza che Owens se la fa con Eleanor Porter, quinto anno Serpeverde.”

“E come lo sai?”

“I pettegolezzi di Hogwarts. Ho sentito dire che Eleanor se la stava facendo con un Corvonero del sesto anno, perciò se andiamo per esclusione rimane solo Thomas Owens.”

“Evans, sei un genio. Ma il problema rimane. Come farlo scoprire a Mary?”

“Disseminiamo indizi creati ad arte in giro. Una macchia di rossetto, un messaggio ambiguo et voilà, Thomas Owens esce dalla nostra vita. Inoltre la tua adorabile cuginetta ci ha dato un piano: lei intrattiene Mary, raccontandole che ha visto Owens con un'altra ragazza per insinuare il dubbio. Ovviamente Mary non ci crederà, però tutti gli indizi nelle tasche di Owens la convinceranno.”

“E come li infileremo lì?”

“Black, hai mai sentito parlare dell'incantesimo di levitazione? Wingardium Leviosa, primo anno?”

“Hai pensato proprio a tutto, non è vero?”

“Te l'ho detto, non ci hanno mai beccate. Che l'operazione 'annientiamo Owens' abbia inizio! E Black, non provare ad aprire la bocca riguardo il nome. Sei prevedibile. Hai i biglietti scritti con la calligrafia della Porter?”

“Sì. Eccoli. Quando arriva il tenero piccioncino?”

“Che soprannome schifoso. E nemmeno molto appropriato, a dirla tutta.”

“Ora nemmeno il tuo è appropriato. Prefetto Perfetto un corno. E prima o poi dovrai rivelarmi sotto quale nome vi conoscono.”

“Mai, Black. È meglio che tu non lo scopra mai.”

All'improvviso si sente un rumoroso 'crack' e Owens appare nel vicolo. Con un movimento veloce della bacchetta infilo i bigliettini nella tasca di Owens. Spero con tutto il cuore che Mary li trovi, dato che in questo preciso istante Ninfadora sta parlando della 'ragazza mora carina che stava baciando Thomas come mamma fa con papà'.

 

Ovviamente va tutto a rotoli, dato che Mary non scopre i bigliettini. Ma, devo ammetterlo, Ninfadora è stata dannatamente convincente e spero abbia insinuato il tarlo del dubbio nella mente di Mary.

“Lily, non ha funzionato.”

“Lo so, genio. L'ho capito anch'io.”

“E allora cosa facciamo?”

“Dovremo elaborare un piano perfetto, senza incognite e variabili.”

“Quanto tempo ci vorrà?”

“Il posto perfetto sarebbe Hogwarts, ma perderemmo tutte le vacanze.”

“Mary è mia amica ed è sicuramente più importante delle vacanze.”

“Il piano in sé è abbastanza semplice: fare in modo che Mary becchi Owens mentre sta pomiciando con la Porter. Ma dovrà essere tutto progettato nei minimi dettagli. Ci stai?”

“Certo che sì! Però per non insospettire Mary dovremmo incontrarci in un luogo più neutrale... che ne so, ad esempio Diagon Alley.”

“Sirius, sei un genio! La Gelateria di Florian Fortebraccio è perfetta!” Mi ha chiamato Sirius, non Black. E questo, per qualche strana e improbabile ragione, mi fa venire le lacrime agli occhi.

Significa che per lei non sono solo Black, il rinnegato, ma qualcosa di più. Sono Sirius, il Grifondoro che vive con il migliore amico, la persona che anche se è stata cresciuta in un certo ambiente, si è sempre opposta. Sono Sirius, il ribelle, la pecora bianca, la persona che ha perso il fratello dopo lo Smistamento.

E io l'ho chiamata Lily, non Evans. Per me lei non è più solo Evans, il Prefetto, me è Lily, genio del crimine, ragazza con molti più segreti di quanto si possa sospettare. Per me è la persona con ferite così simili alle mie, che non guariranno mai. Per me è la sorellina che non ho mai avuto.

“So che questo discorso sembrerà pazzo, ma voglio proporti una cosa. Un patto di alleanza e reciproco aiuto. Tu hai perso tua sorella, io mio fratello. In entrambi i casi a causa di Hogwarts. Perciò, Lily Evans, ti sto chiedendo di diventare mia sorella.” Lily mi sta fissando a bocca aperta, in stato di shock. E capisco che non è stata una buona idea rivelare tutto, senza pensarci prima.

Sto per girarmi e andarmene, quando mi ferma.

“Sirius, che diavolo. Potevi darmi almeno cinque minuti di preavviso! Sai, offerte di questo tipo non si ricevono tutti i giorni. Però io accetterei senza pensarci. Sei diverso da come mi aspettavo. Molto più profondo e intelligente. Molto più vulnerabile, molto più accessibile. E sì, sarei molto felice di averti come fratello.”

 

Qualche ora più tardi

 

“Sir, perché stai sorridendo come un idiota? L'appuntamento è andato come volevi?”

“No, anche meglio. Sai, non sono uscito con Miley Thomas, ma con Mary. E ci ho guadagnato una sorella.”

“Sei ubriaco, per caso?”

“Assolutamente no. Sono solo molto felice.”

 

“Lils, perché stai sorridendo come un'idiota?”

“Ho parlato con Sirius Black e ci ho guadagnato un fratello.”

“Sei ubriaca, per caso?”

“Assolutamente no. Sono solo felice, come non mi succedeva da molto tempo.”

 

 

 

Angolo di Delta_Mi

 

 

Saaalve! Questo è un capitolo abbastanza importante per la storia, infatti all'inizio avevo in mente un capitolo di passaggio, ma è venuto fuori questo. Spero vi piaccia, che non deluda nessuno (Ele12, mi riferisco a te) e che recensiate in molti, dato che ci ho messo il cuore.

 

Che dire di Sirius in versione 'facciamo sciogliere il cuore a tutti'? È veramente adorabile. Spero vi piaccia come piace a me.

 

Cos'altro? Ringrazio Ele12, lenemckinnon e lily luna herondale, che hanno recensito lo scorso capitolo e Moonlight22, che ha recensito i primi capitoli di questa storia.

 

Spoiler: litigate furiose, non-riappacificazioni, acquisti e Diagon Alley più alcuni personaggi interessanti. E per chi se lo starà chiedendo: la storia sarà ambientata durante l'estate tra il sesto e il settimo anno di Lily e dei Malandrini. Ma, ovviamente, seguirò il canon della storia, perciò Hogwarts sarà presente!

 

Al prossimo capitolo,

Δ. Μ.

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** L'Appuntamento. ***


L'Appuntamento.

 

 

 

 

 

Lily

 

Sirius mi ha mandato una lettera. È strano ricevere lettere da lui, ma comprensibile, dato che si è auto-nominato mio fratello.

 

Cara Lily,

dato che Meda ha bisogno di qualcuno che guardi Ninfadora, dovrò portarla con me, perché dovremo incontrarci da qualche altra parte per progettare il nostro piano malvagio. Propongo di incontrarci da Florian Fortebraccio domani alle 2. Sarò il ragazzo alto, ben vestito e moro con una peste multicolore seduto ad un tavolino fuori. Ma suppongo mi riconoscerai. E, mi raccomando, non dimenticare gli appunti per il piano.

 

Sirius

 

P.s. Sotto quale nome siete conosciute tu e Mary per gli scherzi?

 

La mia risposta è molto più breve, dato che consiste in una riga 'sì, ci sarò e no, non te lo dirò mai'. Sto sorridendo come un'idiota. A Mary non ho detto ancora niente, ho solo accennato qualcosa ieri sera. Non penso glielo dirò subito, perché prima devo abituarmi ad avere Sirius intorno, ma prima o poi glielo rivelerò.

 

Sirius

 

Sono nervoso, molto nervoso. In fondo sto solo per andare a Diagon Alley con James e scomparire dopo un po' per incontrarmi con la Evans. Cosa potrebbe andare storto? Niente, tranne... beh, tutto. Non ho detto niente a James del patto con Lily. A dire la verità lui non sa nemmeno che Lily è da Mary e quando lo scoprirà si arrabbierà con me, perché non ho detto niente. Ma ho giurato a Mary che avrei tenuto la bocca chiusa, perciò anche se avessi voluto dirglielo, non l'avrei fatto.

“James, andiamo! Ho un appuntamento alle due! E dobbiamo ancora comprare tutto il necessario per gli scherzi e per l'inizio dell'anno scolastico. Hai tu la mia lista? E perché la tua lettera non è ancora arrivata?” Entro nella sua camera e lo trovo a fissare un pezzo di pergamena. È la lettera, ma non è la solita lettera di accompagnamento. La cosa che però mi stupisce di più è la spilla allegata.

Caposcuola. James è Caposcuola, come se non bastasse avere Remus come Prefetto. Silente è impazzito, questo è sicuro. I ghiaccioli al limone gli hanno congelato il cervello.

 

James

 

Sto fissando la spilla nella mia mano da così tanto tempo che sembrano ore. Io Caposcuola. Non è possibile. Remus avrebbe dovuto ricevere questa spilla, non io. Remus se la merita, io no. Silente è decisamente impazzito. Chissà chi è l'altro Caposcuola. Forse la Evans. Ma se appena qualche settimana fa la prospettiva mi avrebbe fatto saltare di gioia, ora mi terrifica, dato che sto cercando di dimenticarla. Dimenticarla per davvero, questa volta. Spero con tutto il cuore non sia lei. Vanno bene anche Jasmine, Ashley o qualsiasi altra ragazza del nostro anno. Tutte tranne lei.

E poi qualcuno mi prende la spilla dalle mani. Sirius.

“Silente ti ha nominato Caposcuola? Vuole demolire il castello?”

“Sir, non credo sia per me. Forse la McGranitt si è sbagliata, forse la lettera è per Rem.”

“No, nella lettera c'è scritto il tuo nome. È per te di sicuro.”

“Devo dirlo a papà. Gli verrà un colpo e si chiederà dove ha sbagliato con me,”

“Naaa, non credo. Gli verrà solo un colpo. Zia Dorea invece sarà felicissima.”

“Sir?”

“Si, James?”

“Non voglio essere Caposcuola se significa doverla vedere molto spesso.”

“Chi?”

“La Evans.”

“Ti passerà, vedrai. E poi ho sentito che Mary sta minacciando di spezzare le gambe a chiunque le spezzi il cuore.”

“Il mio cuore si sta spezzando, Sirius.”

“Non essere tragico, James! È una ragazza, per Merlino! E tu sei un Malandrino, non puoi buttarti giù per una ragazza! Dai, andiamo! Alle due ho un appuntamento e devo essere puntuale.” Lentamente mi riprendo e mi preparo per andare a Diagon Alley, mostro la spilla a mia madre, pranzo velocemente e siamo pronti per andare.

 

Destinazione: Diagon Alley.

 

Abbiamo comprato tutto il necessario e ci siamo divertiti un mondo, sopratutto da Zonko. Abbiamo comprato di tutto per movimentare l'anno scolastico fino alla prima uscita a Hogsmeade. Ci siamo scatenati: Fuochi d'Artificio Filibuster, Caccabombe, Puzzalinfa e un mucchio di altre cose molto utili per gli scherzi che faremo. Non vedo l'ora di ritornare a Hogwarts.

“Ehi, io devo andare. Ritorno a casa più tardi, va bene?”

“Ok, io devo andare ancora da 'Accessori di Prima Qualità per il Quidditch' e comprare il lucido per la Nimbus. Devo comprare qualcosa per te?”

“No, non serve.” Non ho nemmeno il tempo di salutarlo, perché se ne va. Evidentemente la ragazza è bella e molto interessante per Felpato.

Compro anche le ultime cose, incontro per sbaglio una certa Charlotte, che fa da commessa e, dato che è così carina, le chiedo di uscire con me. Decido di dare un'occhiata all'appuntamento di Sirius. È seduto con una ragazza bassa con i capelli rossi e con Ninfadora.

Ninfadora? Questo è strano. Da quando si porta dietro la cugina per un appuntamento? La ragazza si gira leggermente e la riconosco. È la Evans. Non ci credo, non mi aspettavo un tradimento del genere da Sirius. Anche se ho detto di volerla dimenticare, me l'avrebbe potuto almeno dire.

Stanno ridendo e lui la abbraccia. Se ci avessi provato io, mi avrebbe preso a a calci. Ninfadora li guarda e sorride, evidentemente non è una scena nuova per lei.

Sul tavolo davanti a loro c'è un mucchio di fogli, pieni di frecce, schemi e riquadri colorati. Chissà cosa intendono fare. Tutto d'un tratto Dora urla “E lui verrà picchiato da zia!”

Chissà perché ho la sensazione che quel 'lui' si riferisca a me e che la 'zia' sia in realtà la Evans. Voglio dire, Sirius sa che sto cercando di dimenticarla, ma che prima sono stato innamorato di lei per anni, ma questo non lo ha fermato dall'uscire con la Evans.

Pensavo che fosse quasi un fratello per me, ma evidentemente il gene della stronzaggine made in Black è giunto anche a lui. Anche se Grifondoro è pur sempre un Black, e io l'ho dimenticato.

Me ne vado in fretta, prima che Sirius mi veda e prima che la rabbia che provo mi spinga a ucciderlo alla babbana.

Mia madre capisce che qualcosa non va, ma non si impiccia e per questo le sono grato. Potrà essere una Black, ma non lo sembra. È sempre stata quasi una pecora bianca , anche se è stata smistata in Serpeverde. Non è stata diseredata perché papà è Purosangue, anche se Babbanofilo. Papà è ancora al lavoro, a causa di tutti gli attacchi a Babbani, Mezzosangue e Nati Babbani.

Mi chiedo se riuscirò ad affrontare Sirius, quando ritornerà a casa. Chissà come reagirà. In fondo non posso vantare nessuna pretesa sulla Evans. Non sono il fratello, il padre o il fidanzato. Non ho alcun diritto di impicciarmi.

Dopo più di un'ora Siris ritorna, con un sorriso enorme. È evidente che si è divertito molto.

“Com'è andato l'appuntamento?”

“Una meraviglia! Sono convinto che lei è la parte mancante del mio cuore! La amo!”

“E quando mi avresti detto che è la Evans?”

“Oh, merda. Ci hai visto.”

“Sì. Era difficile non vedervi, con Ninfadora.”

“Te lo avrei detto che avevo un appuntamento con Lily, però lei mi ha fatto giurare di non dirlo a nessuno.”

“Me lo avresti detto veramente?”

“Sì.”

“Non ci credo.”

“Grazie della fiducia. Se le cose stanno così, me ne vado.” Va nella sua camera. Gli passerà, prima o poi.

“BAGAGLIUS!” E per la seconda volta quel giorno, il mio cuore si spezzò.

 

 

Angolo Autrice

 

Prima di maledirmi in tutte le lingue possibili, scagliarmi Cruciatus e Avada Kedavra, devo dire una cosa: era necessario. Per tutto quello che succederà dopo. E no, niente spoiler. Spero vi piaccia il lungo, anzi lunghissimo p.o.v. di James. E non temete, tutto si risolverà. Prima o poi.

Bene, con queste parole di speranza vi lascio.

Prima però ringrazio tutte quelle che hanno recensito lo scorso capitolo, ovvero Ele12, lily luna herondale e lenemckinnon.

 

Alla prossima,

Δ. Μ.

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Il Fuggitivo. ***


Il Fuggitivo.

 

 

 

 

 

Sirius

 

Perché diavolo il mio destino è perdere sempre la mia famiglia? Ho perso le persone che mi hanno messo al mondo più di due anni fa. E ora ho perso anche i Potter, quelli che mi hanno sempre trattato come un secondo figlio. Sono sempre quello che ci perde, sempre quello che non è mai abbastanza bravo, quello che non è Serpeverde, quello che tradisce la fiducia di tutti.

E pensare che dopo lo scherzo ai danni di Piton all'inizio dell'anno scolastico non aveva reagito così. Certo, si era incavolato e non mi avevano parlato per più di una settimana, ma non era stato così... definitivo.

Allora non mi sentivo come se mi avessero passato tutti i sentimenti in un trita-rifiuti. Ora... Beh, ora i miei sentimenti non sono stati fatti a pezzettini e poi rimessi insieme. Ora sono stati soltanto fatti a pezzi.

E la nostra amicizia, se sopravviverà, non sarà mai più la stessa. Probabilmente dovrei scrivere a Remus e a Peter per informarli e sfogarmi con loro. Fino a qualche giorno fa avrei fatto così. Ma ora no. Devo trovare un posto in cui vivere fino all'inizio del nuovo anno scolastico, magari a Diagon Alley, e poi andrò a parlare con Andy, Lily e Mary. Loro mi capiranno.

Affitterò una camera al Paiolo Magico e poi si vedrà. In fondo manca più di un mese all'inizio dell'anno scolastico.

 

Per tre Galeoni alla settimana ho affittato una camera e con tre Falci al giorno ho anche assicurati tre pasti.

La camera è spartana, pulita e contiene il necessario. Decisamente più piccola di quella che avevo a casa di James, ma non importa. Le tende sono rosso scuro, così come le coperte accatastate ai piedi del letto. Ho a disposizione un armadio, una scrivania e un letto. Il bagno è infondo al corridoio, ma le altre camere non sono occupate.

E ora devo pensare a come raccontare a tre donne il pasticcio che era diventata la mia vita senza farle infuriare. O peggio, senza che tentassero di uccidere me e quell'idiota che fino a qualche ora definivo migliore amico. E ho più o meno quattordici ore. Sono spacciato. Posso dire addio alla mia vita.

 

Puoi farcela. Sei un Grifondoro, non un codardo Serpeverde. Non ti ammazzeranno. Al massimo ti Schianteranno e... No. Non devo pensare negativo. Perciò no, non mi uccideranno. No, no mi tortureranno. E soprattutto no, non mi rideranno in faccia. Almeno spero.

“Sirius, se vuoi mettere le radici davanti alla porta, ti ammazzo. Entra, Dora è andata a fare un giro con Ted e ritorneranno tra qualche ora. Cos'hai combinato?”

“Cosa ti fa pensare che abbia combinato qualcosa?”

“Non lo so. Forse perché sei già da cinque minuti che stai fissando il campanello come se potesse morderti? O forse perché sembra che tu non abbia chiuso occhio? O forse perché hai lo sguardo da cucciolo investito? Scegli tu.”

“È davvero così evidente?”

“Sì, Sir. Ma io ti conosco bene.”

“Ho combinato un casino.”

“Che novità.”

“Questo è grave. James non vuole più vedermi. Penso che non saremo mai più amici.”

“Gli hai rovinato la Nimbus?”

“No.”

“Allora non è niente di irrecuperabile.”

“Ti ho detto che ha una cotta per una ragazza, vero?”

“Hai accennato qualcosa nelle tue lettere, sì.”

“Ecco. Lui pensa che la ragazza in questione stia uscendo con me, anche se siamo solo amici,”

“Sirius, glielo hai spiegato?”

“Non me ne ha dato tempo. E poi me ne sono andato e ora alloggio al Paiolo.”

“Oh, Sirius. Ti devo rivelare una cosa: noi Black abbiamo una spiccata predilezione per rapporti complicati. Sai, all'inizio Ted usciva con la zia di Mary, Amelia Bones. Poi si è accorto di me, ma era già fidanzato. Puoi immaginare che guazzabuglio ne sia uscito. Ma, alla fine, abbiamo avuto il nostro lieto fine.”

“Andy, lo stai dicendo alla persona sbagliata. Dovresti raccontarlo a James.”

“Oh, lo farò, ci puoi scommettere.”

“Devo dirlo a Lily, Mary, Remus e Peter.”

“Pensavo che avessi già scritto a Remus e Peter!”

“Non ne ho avuto il tempo! Pensavo di farlo stamattina, ma mi sono svegliato ed ero in ritardo e poi dovevo assolutamente venire quando non c'è Dora e-”

“Ok, ho capito. Ora vai da Mary e Lily e poi fatti aiutare a scrivere una lettera decente, che vada oltre il 'Hey, Andy come va? Tutto a posto?' che mi hai mandato in risposta a una lettera lunga due pagine.”

“Mi uccideranno.” borbotto in tono funereo.

“Probabilmente.” replica in tono allegro mia cugina. “Sciò, vattene! Ho da fare! Non puoi farmi perdere tempo in questo modo.” e molto gentilmente mi butta fuori di casa.

Mi incammino verso la casa vicina, trascinando i piedi per perdere tempo. La mia espressione è, ne sono sicuro, identica a quella di un condannato a morte.

Busso e aspetto che qualcuno venga ad aprirmi. Preferibilmente la signora McDonald.

Ma ovviamente la mia fortuna sta ridendo alle mie spalle. Ad aprirmi è Lily, che mi abbraccia felicissima. Mi detesto perché so che la felicità sparirà in un batter d'occhio appena le racconterò il motivo della visita. Dietro di lei c'è Mary, che sembra si sia appena alzata dal letto, e che indossa un buffissimo pigiama con delle pecore.

“Lily, Mary... Mi dovete aiutare. Ho combinato un casino.”

 

***

 

James

 

Sirius se n'è andato da meno di ventiquattro ore e sto meditando di suicidarmi o, in alternativa, di pianificare una vendetta crudele e dolorosa per il tradimento. Ho già scritto a Peter e a Remus, spiegando gli avvenimenti, inclusa la spilla da Caposcuola che attualmente si trova sul mio comodino.

Tutto d'un tratto la porta della mia camera si spalanca ed entra Peter, seguito da Remus. Un momento. Peter e Remus? Che diavolo ci fanno qui?

“Hey, amico! Dalle lettere si capiva che eri un po' giù,m perciò- offff! Remus, perché l'hai fatto?”

“Mi è partito il gomito.” No, questo è decisamente surreale. Rem e Pete che litigano in camera mia? Sto ancora sognando. Sopratutto perché Rem, il Prefetto Perfetto, ha detto una bugia enorme. Colossale, per i suoi miseri standard.

“Cosa diamine sta succedendo, James Charlus Potter?”

“Salve, signora Potter.”

“Salve ragazzi! Siete venuti per infilare un po' di sale in quella zucca vuota? Non ci posso ancora credere, ha fatto andare via Sirius.” Oh-oh. Guai in vista. Ora si sta rivolgendo direttamente a me. “James Potter, voglio che Sirius ritorni entro due settimane. Altrimenti puoi dire addio alla tua Nimbus e alla spilla da Capitano.”

 

***

 

Lily

 

Perché diavolo l'espressione da cane bastonato di Sirius mi fa temere il peggio? Spero solo che non sia morto nessuno, data la guerra che si sta scatenando là fuori.

“Lily, Mary... Mi dovete aiutare. Ho combinato un casino.” Io e Mary ci guardiamo e pensiamo pressapoco la stessa cosa. 'Sarà una lunga giornata.'

 

 

 

Angolo Autrice

 

Salve a tutti! So che i tempi di aggiornamento sono improponibili, però ho davvero un mucchio di cose da fare, come studiare, studiare, tentare di non uccidermi e studiare. Perciò spero vi piaccia il risultato di due ore di scrittura intensiva. Ho avuto un mucchio di problemi, non ultimo il titolo. Non riuscivo a trovare un titolo decente, perciò ho procrastinato ancora l'aggiornamento.

Passando alle cose importanti, devo ringraziare tutte le stupende persone che hanno recensito lo scorso capitolo, ovvero Moonlight22, lenemckinnon e lily luna herondale. Devo ringraziare anche tutti quelli che seguono e leggono questa storia. Vi amo tutti, dal primo all'ultimo!

Grazie di cuore, davvero.

 

Alla prossima,

Δ. Μ.

P.s. Lascate una recensione!

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** La Minaccia. ***


La Minaccia.

 

 

 

 

 

“Ripeti cosa diavolo hai fatto hai fatto.” Sto quasi urlando. La Lily Evans di qualche mese fa non avrebbe dato importanza ad un litigio tra Sirius Black e James Potter, anzi sarebbe stata felice, perché avrebbe avuto un po' di tregua dagli scherzi. La Lily Evans attuale invece ci teneva, perché Sirius Black era suo fratello. Cero, non per sangue o matrimonio, ma per scelta.

E, in fondo, chiunque avesse detto che gli amici erano una famiglia che si poteva scegliere, aveva ragione. E lei aveva scelto Mary McDonald, Miley Thompson, Emily Clark e Sirius Black. Essere sorella di Sirius includeva anche l'arduo compito di farlo ragionare e di sistemare le enormi cavolate che faceva regolarmente.

E litigare con James Potter a causa sua era l'emblema della stupidità.

“Sono arrivato a casa, James mi ha chiesto com'era andato l'appuntamento e quando ho risposto che era andata a meraviglia mi ha chiesto quando gli avrei detto che avevo un appuntamento con te e poi abbiamo litigato e io me ne sono andato. Più o meno è andata così... penso.”

“Cosa hai detto esattamente quando ti ha chiesto com'era andato l'appuntamento?”

“Che eri la mia anima gemella o comunque qualcosa di simile.”

“E perché l'hai fatto? Lo sai che ho rifiutato tutti i suoi inviti in questi anni!”

“E quante volte te lo ha chiesto? Due ad anno scolastico? Non aveva motivo di arrabbiarsi!”

“Quanto sei idiota! Non si è arrabbiato perché sono io, ma si è arrabbiato perché non gliel'hai detto! Si è sentito tradito e messo da parte e ha riversato la sua rabbia su di te! Ti prego, dimmi almeno che hai scritto a Remus e Minus.”

“Ehm..” Sirius è evidentemente a disagio. Non mi guarda e i suoi occhi non fissano nulla di preciso.

“No. Dimmi che non sei così idiota da non averlo detto ai tuoi migliori amici. Dimmelo!”

“Sono un idiota e non ho detto nulla a Remus e Peter.” dice in un sussurro ben udibile. Io e Mary scuotiamo in contemporanea la testa. Guardando Mary riesco a capire che insulti lancia, dato che sono pressapoco gli stessi che sto pensando io.

Maledetto il giorno in cui ho incontrato Severus Piton! Maledetto lui, maledetta la sua stupidità, maledetti Serpeverde, maledetti tutti! Non potevo avere un amico stabile?

Il Destino invece mi ha prima dato un migliore amico che sta per diventare Mangiamorte e poi mi ha dato un fratello che ha litigato a causa mia con la sua famiglia adottiva. Ho un'evidente propensione a scegliermeli tra quelli che mi causeranno guai, è evidente. Sono io che me li cerco, con la lente d'ingrandimento.

“Ora riporti il culo a casa di Potter e ti scusi, poi spieghi come stanno veramente le cose. E se solo provi a non farlo, ti trascino io lì, anche a forza, legato e imbavagliato.”

“Non pensavo di poterlo dire, ma, Evans, fai più paura di mia madre in questo momento.” E, con un sospiro, aggiunse “Va bene, lo farò. Ma non intendo tornare a vivere lì.”

“Ma-” provo a contestare la sua decisione, ma mi interrompe.

“Niente ma, Lily. Non si è fidato di me. Poteva chiedermi delle spiegazioni, ma no. Abbiamo solo litigato. Mi trasferirò da qualche parte, magari a Diagon Alley. Mio zio mi ha lasciato un mucchio di denaro, posso permettermelo.”

“Come vuoi tu... Però continuo a pensare che è una cattiva idea.”

“Ottimista come sempre, vedo.” In risposta alle sue parole faccio una linguaccia, mentre Mary ci guarda divertita, scuotendo la testa.

Spero solo che tutto vada bene e che il mio presentimento negativo sia falso.

 

 

 

Angolo autrice

 

Scusate il capitolo cortissimo, ma questa settimana è stata pazzesca e piena di impegni. Questo capitolo è corto, me ne rendo perfettamente conto, però non ho avuto tempo di scrivere qualcosa di meglio, dato che domenica parto e che domani sarò impegnata tutto il giorno.

 

Ringrazio lily luna herondale e Moonlight22, che hanno recensito lo scorso capitolo e Melany Potter, che ha recensito tutti i capitoli. Grazie davvero!

La storia verrà probabilmente aggiornata nella seconda metà di agosto.
 

Alla prossima,

Δ. Μ.

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Di riconciliazioni e sacchi di patate. ***


Di riconciliazioni e sacchi di patate.

 

 

 

 

 

Certe volte mi chiedo cosa c'è che non va nella mia vita e se potrei renderla migliore. La conclusione, alla quale sono giunto già anni fa, quando non avevo più di dieci anni, è che la mia vita è mia. Non posso permettere che altri mi influenzino. Non l'ho mai permesso, non ci sono mai riusciti.

Attualmente questo mio principio è in vacanza, insieme al cuore, al coraggio e al cervello. Tutti in vacanza al mare. Ed è esattamente per questa ragione che mi trovo davanti alla porta di Villa Potter, indeciso sul da farsi.

Avevo giurato di non farmi influenzare da altri, ma il mio piano brillante e geniale aveva un piccolo difetto: non aveva preso in considerazione l'uragano di nome Lily Evans che è entrato nella mia vita mandandomi a gambe all'aria.

Cazzo. Devo farlo. Prima o poi. Sperando più poi che prima.

 

 

Sono o non sono il Malandrino più bello, geniale e intelligente della storia? È tutto risolto!

Beh, più o meno.

Cioè, sono a un buon punto.

Ok, sono a un punto.

Che però non è necessariamente buono.

Va bene, lo ammetto! Lily Evans mi sta trascinando pietrificato a Casa Potter. Quella gran cara ragazza, che attualmente vorrei solo uccidere, mi ha scaricato come un pacco davanti a casa di Potter. Dorea sta ancora ridendo, mentre io vorrei solo riavere la mia bacchetta e seppellirmi in giardino.

Non sono mica un sacco di patate, io! Comunque ho chiarito l'accaduto con Dorea, che è stata comprensiva oltre ogni limite.

James non si è fatto vedere, ma in compenso ho parlato con la sua versione attempata e più saggia: suo padre, Charlus Potter. Quando ha scoperto cos'aveva combinato il figlio, ho pensato che lo avrebbe ucciso. Dopo si è lanciato in un monologo su come fosse stupido suo figlio. Oh, bene! Finalmente qualcun altro l'ha capito.

Ma poi mi ha chiesto che è la ragazza in questione. Al nome di Lily, una smorfia esasperata gli è comparsa sul volto. Da persona sensata e intelligente ho fatto due più due e ho capito tutto: James ha rotto le scatole anche a Charlus con i suoi monologhi interrotti da sospiri ed esclamazioni sulla persona di Lily Evans, che, giuro, non è una santa come sembra a prima vista.

“Ha rotto l'anima anche a te, con questa storia?” è la domanda molto educata che gli pongo.

“Dio santissimo! Sembra che questa ragazza sia Morgana, Circe e Tosca Tassorosso tutto in una persona! Se sento ancora una parola su di lei giuro che lo uccido. E sono suo padre, Cristo!”

“Charlus, devi sapere una cosa molto importante. Ti prego, non raccontarla a James, però. Ti ucciderebbe.” Con un sospiro esagerato mi preparo alla rivelazione dell'anno su Lilian Evans. “Lily Evans sarebbe una degna Malandrina. Anzi, è così furba da non essersi fatta beccare in flagrante durante i scherzi che organizza insieme a una complice.” Charlus è interessato, dato che l'argomento è decisamente uno dei più conosciuti a Casa Potter. D'altronde, con un figlio come James che si aspettavano?

“Voglio conoscere questa ragazza.” Ottimo lavoro, Sirius. Hai fatto esattamente ciò che non dovevi fare. Bel lavoro. Lily mi ammazzerà e farà una collana con il mio intestino.

“Scusa, Charlus, ma possiamo non parlarne? Sai, il suo istinto omicida è rivolto verso me, se faccio qualcosa di sbagliato. E questa conversazione rientra perfettamente nella categoria.” So che Charlus non insisterà, capisce sempre se è il momento di parlare o di tacere.

“Va bene, ragazzo, non ti chiederò nient'altro. Però a Hogwarts dovrai scrivermi tutti gli sviluppi.”

Mi strappa questa promessa, ma in cambio consegnerà le lettere a James, Remus e Peter, che sono andati a trovare Fiona Fawcett, una ragazza che ha finito gli studi un paio d'anni fa, ma con la quale James è rimasto in contatto.

La Evans, anche se non lo ammetterà mai e poi mai, è gelosa delle ragazze che girano intorno a James. Anche se non l'ha ammesso nemmeno con se stessa, si è presa una bella cotta per lui. E ora deve ammetterlo e accettare un appuntamento con James, che finalmente capirà il nostro rapporto. E così non ci saranno più sproloqui alle tre del mattino sull'ennesimo piano per irritare Lily Evans.

Speriamo che non succeda un mezzo disastro come l'altra volta.

 

 

Ho parlato con Fiona del mio comportamento con Sirius e di tutto quello che è successo dopo. Mi ha praticamente dato dell'idiota rimbecillito per aver creduto che stessero uscendo insieme. Le sue parole sono state 'Chi diavolo si porterebbe ad un appuntamento una bambina di quattro anni?'. Poi mi sono ricordato che davanti a loro c'erano delle pergamene. E ho capito che, forse, non era un vero appuntamento.

Sirius sa cosa provo per Lily, non farebbe mai qualcosa di così crudele come uscire con lei. Ma non riesco comunque a spiegarmi il loro rapporto. Non sono mai stati amici, non sono imparentati. Non hanno nulla in comune. Come mai allora sedevano a quel tavolino da Florian Fortebraccio insieme? Forse Lily ha chiesto aiuto per i compiti che ci hanno dato. Improbabile. Ci dev'essere una risposta che spiega anche il perché della presenza di Dora.

Mi sento così stupido. Ho litigato con il mio migliore amico per qualcosa che ho solo visto e non gli ho dato nemmeno l'opportunità di spiegarsi.

È tempo di tornare a casa e scrivere a Sirius.

 

 

 

Regulus

 

Essere un Black è stancante. Non sto scherzando. Provate voi a sopravvivere tra parenti Mangiamorte, cugine isteriche, genitori esigenti e zii fuori di testa.

Perciò, se voglio un po' di pace, devo andare a casa di Logan, il mio migliore amico. Ovviamente, è Purosangue. Non sono come Sirius, che si mescola a Sanguesporco e feccia del genere.

Con un sospiro mi abbandono sul suo divano.

“Cosa c'è oggi? Walburga che sta uscendo di testa per il matrimonio?” chiede Logan.

“Sì. Capisco che sarà una cerimonia in grande, però, diavolo, sarà tra più di un anno. E insieme a zia Druella e a zia Lucretia stanno discutendo se le tovaglie saranno color avorio o color panna. Per Salazar, non c'è nessuna differenza! E Narcissa non è di alcun aiuto, infatuata com'è di Malfoy. Sto diventando matto. E mio padre si nasconde da loro nel suo studio.”

“Per fortuna che si ritorna a Hogwarts presto!”

“Non sarà mai troppo presto! Mancano quattro settimane, cinque giorni e venti ore.”

Logan fa un fischio. “Diavolo, non vedi proprio l'ora di ritornare a Hogwarts, vero?”

“Cosa faresti tu?”

“Non lo so. Probabilmente finirei al San Mungo.”

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo autrice

 

*si schiarisce la gola*

Salve a tutti! Come va? *silenzio assoluto* Dubito che qualcuno si ricordi di questa storia, ma comunque... Come vi sembra il capitolo? Spero vi piaccia.

Piccola annotazione: Logan non è un mio personaggio. In verità è proprietà di Inathia Len, la meravigliosa autrice di We Stand Together.

Mi sembra giusto informarvi, ecco.

Passando ai ringraziamenti: ringrazio tutti coloro che hanno inserito la storia tra le preferite, le seguite e le ricordate. Un enorme grazie va a coloro che hanno recensito lo scorso capitolo, e cioè Melany Potter, Fremiona_Tirivispi e lily luna herondale.

Spero che il capitolo vi sia piaciuto. Il prossimo verrà postato (probabilmente) la prossima settimana, verso martedì o mercoledì.

 

Al prossimo capitolo,

Δ. Μ.

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Di conoscenti e treni. ***


Di conoscenti e treni.

 

 

 

 

 

1 settembre 1977, ore 10.59

 

Oggi è il primo settembre e sto per ritornare a Hogwarts, la mia casa. Dopo aver passato quasi l'intera estate a casa di Mary, ho passato l'ultima settimana di agosto con i miei genitori. Gli ho presentato Sirius e Ninfadora e si sono divertiti molto con la piccola peste.

Sirius e James hanno stabilito una specie di tregua e si frequentano più come conoscenti che come amici. Remus e Minus sono amici di entrambi, perciò fanno la spola tra Villa Potter e l'appartamento di Sirius a Diagon Alley.

Mary non si è ancora accorta che il suo fidanzato 'perfetto' la sta tradendo, perciò è felicissima. Io invece sto meditando un'azione abbastanza drastica - spaccargli le gambe – ma tengo i miei pensieri per me.

Ho deciso di iniziare a scrivere un diario. Fa tanto ragazzina Babbana ossessionata da qualche band o da un idolo, però mi è necessario, dato che non posso parlare di certe cose a Mary e dato che Sirius è un maschio, che non mi capirebbe.

Ninfadora sta crescendo in modo assurdo, e Andromeda non è molto contenta che passi così tanto tempo con Sirius, perché teme che la rovinerà. In compenso è molto felice che passi così tanto tempo con me.

Qualche settimana fa ho ricevuto la lettera per Hogwarts e dentro c'era una spilla. Più precisamente quella da Caposcuola. Da fonti certe so che l'altro Caposcuola è Potter.

È assurdo pensare che James Potter, il Malandrino, abbia ricevuto quella spilla. Silente è decisamente impazzito.

 

James

 

Oggi è il primo settembre, e, come al solito, sono in ritardo. Temo che quest'anno sarà l'anno in cui perderò veramente il treno per Hogwarts, e così l'opportunità di scioccare i Serpeverde con la mia spilla di Caposcuola. Voglio chiacchierare un po' con Charlotte, voglio evitare la Evans e vorrei mantenere la fragile amicizia che mi lega ancora a Sirius, perché non sono sicuro che resisterà ancora a qualcosa del genere.

Charlotte, o Lottie, come la chiamo io, è una adorabile Corvonero del mio stesso anno. Cosa strana, non mi sono mai accorto di lei. O almeno, non me n'ero mai accorto prima del fatidico giorno in cui ho perso l'amicizia e il rispetto di Sirius e qualsiasi possibilità di poter dimostrare alla Evans i miei sentimenti.

Che schifo.

Mi rendo perfettamente conto che lei vorrebbe qualcosa di più, ma per ora siamo in una fase tra l'amicizia e qualcosa che potrebbe implicare un coinvolgimento emotivo come ad esempio un'infatuazione. Io non sono sicuro, quello che è certo, è che ci voglio andare con i piedi di piombo. Non voglio ritrovarmi con il cuore spezzato e Remus sorridente fidanzato con Lottie.

“James, che diavolo ci fai qui? Non dovresti essere nello scompartimento dei Prefetti?” Remus interrompe i miei pellegrinaggi mentali con una domanda molto sensata.

Me ne sono dimenticato. La McGranitt mi ucciderà, insieme alla Evans e a Sirius.

Sono fregato.

Addio, mondo crudele! Addio!

 

Di nuovo Lily

 

Dove diavolo è finito l'idiota Caposcuola-Capitano conosciuto ai più come James Potter? Se non si presenterà nel giro di pochi secondi qui, lo ucciderò. Non siamo nemmeno arrivati a Hogwarts e già inizia a fare delle stupidaggini enormi. Lo strozzerò, immobilizzerò, ammutolirò e lo lascerò in un scompartimento di Serpeverde.

“Scu... Scusate. Il. Ritardo.” Oh, bene. È arrivato. Per calmarmi mi è d'aiuto che sembri che stia per morire a causa della mancanza di ossigeno. Anche se, a dir la verità, non so quanto ossigeno abbiano visto in tutta la loro vita i suoi neuroni.

“Potter, siediti. Prima che ti prenda a calci in culo da qui fino a Timbuctù.” Ora, una qualsiasi persona non avrebbe detto niente. Ma James Potter no. Lui è speciale. E perciò...

“Che diavolo è un Timbuctù?” Il suo commento mi spiazza. Andiamo! Tutti sanno che Timbuctù è una città. Tutti, tranne James Potter.

Per sua fortuna, Edgar McKinnon, Prefetto di Corvonero, prende la parola. E non mi volto nemmeno verso di lui per tutta la durata dell'incontro.

 

Di nuovo James

 

Appena finisce l'incontro, la Evans si fionda fuori dallo scompartimento, dove l'aspettano le sue amiche. Io sono l'ultimo ad uscire e perciò posso rendermi conto che qualcuno mi sta aspettando.

Charlotte Fawcett.

Lottie.

La mia amica.

La mia migliore amica.

La ragazza che sto usando per dimenticare la Evans.

Non potrebbero essere più diverse. Una rossa, l'altra castana. Una con occhi verdi, l'altra con occhi castani. Una irritante e perfettina, l'altra gentile e simpatica. Una Grifondoro e una Corvonero.

Non mi ero mai accorto di lei. Mai. Guardavo la ragazza sbagliata, mentre quella che poteva essere quella giusta passava ogni giorno accanto a me.

Qualche volta so essere veramente cieco.

 

 

 

 

 

Angolo autrice

 

Sono in ritardo, lo so. Ma sono stata impegnata con la scuola. E so già che le prossime due settimane saranno un vero incubo. Perciò non posso promettervi niente. Non so quando aggiornerò, però cercherò di farlo presto.

Spero che il capitolo vi piaccia.

Ringrazio le adorabili persone che hanno recensito lo scorso capitolo. Grazie a lily luna herondale, alpha_blacky ed Ele12.

Un grazie enorme a tutti quelli che hanno inserito la storia tra le preferite, le seguite e le ricordate.

Vi voglio bene!

 

 

 

Alla prossima,

 

Δ. Μ.




Edit 11/10/2014:
Ho leggermente modificato il titolo e la trama del capitolo.

Δ. Μ.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Epilogo, spiegazioni e robe varie ***


Epilogo, spiegazioni e robe varie

 

 

 

 

 

Salve a tutti (se siete rimasti)!

 

Vorrei davvero, davvero tanto avere buone notizie per questa storia, ma purtroppo non è cosi. Ho iniziato questa storia nel lontano aprile 2014, quando ero ancora alle superiori. Nel frattempo ho finito le superiori, iniziato a studiare in una università all’estero e avuto parecchi problemi in famiglia. Per concludere il tutto, il mio computer ha deciso che questa storia non gli piaceva, mi ha fatto perdere tutto quello che avevo scritto dei capitoli successivi e io stessa mi sono allontanata dalle fan-fiction su Harry Potter.

Ho deciso, quindi, con mio immenso rammarico di abbandonare questa storia. Non senza concluderla, o almeno provare a chiudere i vari filoni narrativi di essa. Se ho dimenticato qualcosa o qualcuno, vi prego di scriverlo in una recensione o di mandarmi un messaggio.

 

Lily e Sirius aiutano Mary a scoprire che Owens la sta tradendo, pettegolezzi su questo girano per tutta Hogwarts. Durante la prima visita dell’anno a Hogsmeade Sirius e James si chiariscono definitivamente, Voldemort attacca gli studenti, James salva Lily e Sirius incontra per la prima volta Charlotte. I due hanno una breve relazione, si viene a scoprire che lei è un’aspirante Mangiamorte. Regulus e Sirius litigano, il loro rapporto non si riporterà mai più.

James e Lily diventano amici dopo Hogsmeade, e hanno sentimenti profondi per l’altro. James chiede a Lily di uscire, lei, credendolo uno scherzo di cattivo gusto, rifiuta. Peter si sente escluso a causa della costante presenza di Lily, ma non ne parla a nessuno. Remus cerca soltanto di non farsi trascinare troppo nei vari guai che combinano James e Sirius.

Sirius si stufa di essere la persona a cui James e Lily parlano dell’altro e li intrappola nella Stanza delle Necessità, in quel momento un adeguato ripostiglio delle scope. Chiarimento dei due e loro primo bacio.

 

Epilogo

Mattina di Natale. James e Lily sono una coppia adorabile, con Sirius e Remus contenti per loro. Peter si finge contento, ma in verità ha già iniziato a frequentare cattive compagnie, in particolare Severus Piton. Regulus inizia a pentirsi di essere entrato tra i Mangiamorte, inizia a cercare indizi su come sconfiggere Voldemort.

 

 

Nella mia mente la storia sarebbe stata lunga circa una trentina di capitoli, con un eventuale seguito. Mi dispiace davvero tanto abbandonare questa storia, perché l’adoro, ma non sono più la stessa persona che aveva iniziato a scriverla, tre anni fa.

 

Grazie mille a tutti quelli che hanno letto o recensito la storia.

 

Alla prossima,

 

Δ. Μ.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2555827