Lo stregone e la sua dama
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Cap.1 Promessa ***
Capitolo 2: *** Cap.2 Galadriel salva Gandalf ***
Capitolo 3: *** Cap.3 Viaggio sulla bianca nave ***
Capitolo 1
*** Cap.1 Promessa ***
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Partecipa alla fanfiction challege II: Prompt: Stregone  Cap.1 Promessa Il vento faceva muovere le foglie d'edera delle due colonne ai lati della figura eterea. Gandalf avvertì una fitta al cuore, mentre osservava la luce solare illuminare i capelli dorati della dama bianca. Si sentiva in lontananza lo scrociare dell'acqua. Lo stregone si voltò di schiena e avanzò, la sua barba oscillava a ogni suo passo e la sua figura in ombra. Una corrente d'aria calda fece ondeggiare i due ciuffi al lato del viso liscio della dama elfica e le fece aderire il vestito candido al corpo, la sua veste si allargava in una serie di pieghe sul piedistallo di marmo sotto di lei. "Perché il mezzuomo?" domandò Galadriel. Teneva le braccia abbandonate ai suoi fianchi. Gandalf ticchettò con il piede per terra, mise le braccia dietro la schiena e si voltò. La luce tinse la sua barba bianca e le sue sopracciglia, facendogli brillare gli occhi. Coruggò la fronte e aggrottò le sopracciglia. "Non lo so" rispose, scuotendo il capo. Inspirò ed espirò un paio di volte, le labbra gli tremavano facendo oscillare i folti baffi. "Saruman ritiene che soltanto un grande potere riesca a tenere il male sotto scacco". Si voltò su un fianco, avvicinandosi a una colonna. "Ma non è ciò che ho scoperto io". Socchiuse gli occhi, mentre la luce solare diveniva aranciata. Diede le spalle nuovamente alla dama, abbassando il capo. "Io ho scoperto che sono le piccole cose, le azioni quotidiane della gente comune che tengono a bada l'oscurità". Congiunse le mani, passandosi il pollice di una sulle dita piegate dell'altra. La luce aranciata del tramonto illuminò le due colonne, rendendo rossastre le foglie delle piante rampicanti. "Semplici atti fatti di gentilezza e amore...". Proseguì lo stregone e la dama fece un paio di passi verso di lui. "Perché Bilbo Baggins?" chiese lo stregone. Sorrise e alcune rughe di espressione scomparvero sul suo viso. "Forse perché io ho paura..." Proseguì. Galadriel scese i gradini, raggiungendo le spalle di Gandalf. " ... e lui mi da coraggio". Concluse lo stregone grigio. Si voltò e abbassò lo sguardo, trovando la dama dinnanzi a lui. La donna emanava una luce biancastra. Il cielo era diventato bluastro, la luce della luna aumentava il bagliore candido intorno a lei. "Ed il coraggio che t'infonde riguarda solo questa missione alla montagna di Ereborn?" domandò. < Anni fa hai promesso che come stregone non avresti osato ben altro > gli comunicò mentalmente. Gli accarezzò la guancia con le dita affusolate, togliendogli una ciocca grigia dal volto. Gandalf prese le mani di lei tra le sue, s'inginocchiò e le baciò quella sinistra. "Bilbo ricava anche dai suoi errori utili insegnamenti, è giusto sbagli anche io" mormorò. Galadriel si sporse in avanti e gli sfiorò la fronte con le labbra. "Un giorno purificheremo questi sbagli, ma non è questo il giorno" mormorò. Gandalf le sorrise, si sporse in avanti e le sfiorò le labbra con le proprie. "Ci sarà tempo per purificarsi" ribatté lo stregone. |
Capitolo 2
*** Cap.2 Galadriel salva Gandalf ***
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Ringrazio anche solo chi legge. Partecipa alla fanfiction challenge II: Prompt: guerriero  Cap.2 Galadriel salva Gandalf La luce della luna filtrò da dietro le nuvole scure, illuminando le pietre dei muri semidistrutti delle rovine del castello. La voce strascicata di Gandalf risuonavano coperte dal cigolio della catena che teneva la sua gabbia di metallo. L'incantesimo risuonava nelle orecchie dell'orco, intento a ringhiare, la voce dello stregone risuonò fuori dal palazzo fino alle orecchie della dama bianca. Galadriel poggiò la mano pallida dalle dita affusolate sopra il nerbo di una pianta nera e rinsecchita. La luce della luna faceva splendere l'anello magico dalla gemma di diamanti che teneva all'anulare. L'elfa avanzò, i drappi sottili dei suoi vestiti ondeggiavano, accarezzò l'albero e proseguì. Sentiva le pietre gelide e aguzze sotto la pianta dei piedi pallidi e nudi. L'abito candido le aderì al corpo sinuoso, ad ogni suo passo i lunghi capelli le ondeggiavano ai lati del viso e alcune ciocche le finirono tra i seni prosperosi. Udì un suono metallico insieme ad un tonfo. L'orco guardò la gabbia di metallo con dentro Gandalf sbattere contro il pavimento di metallo, le sbarre si deformarono. L'orco raggiunse la gabbia e la sventrò, facendo leva con le mani e tirò fuori Gandalf. Lo fece cozzare contro il terreno e lo colpì al viso con un pugno. Galadriel accelerò il passo sentendo le grida dell'orco e il suono dei colpi, il battito cardiaco le risuonava nelle orecchie aguzze. Due lunghe ciocche bionde e pallide le ondeggiavano ai lati del volto aguzzo, la luce lunare faceva brillare la tiara d'argento sulla sua fronte. L'orco avvertì una presenza alle proprie spalle, lasciò cadere lo stregone e si voltò. Sgranò gli occhi vedendo l'elfa, spalancò la bocca e ruggì, facendo schizzare saliva tutt'intorno ed alcune gocce gli scivolarono tra i denti aguzzi. Galadriel socchiuse le labbra rosee, alzò il braccio di scatto e dalle sue dita affusolate esplose un getto di energia candida, che illuminò la sua intera figura facendole gonfiare i vestiti e sollevando le lunghe ciocche bionde. La magia creò un forte vento e si allargò tutt'intorno, avvolgendo l'intero maniero in una cupola di energia lattea. L'orco venne sbalzato e si disgregò. Galadriel s'inginocchiò accanto a Gandalf, lo sollevò delicatamente prendendolo in braccio, chinò il capo e sfiorò le labbra di lui con le proprie. "Sei... venuta..." biascicò lo stregone grigio. Galadriel gli sorrise e le sue iridi azzurre brillarono di riflessi eterei. "Per te, mio amato, posso divenire da dama a guerriero" sussurrò. |
Capitolo 3
*** Cap.3 Viaggio sulla bianca nave ***
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Ringrazio anche solo chi legge. Partecipai 'Prompt del lunedì' di 'Il giardino di Efp': Prompt: Champagne. Cap.3 Viaggio sulla bianca nave Galadriel sentiva il letto
sotto di lei ondeggiare. Si
appoggiò con la schiena alla parete candida della cabina
della nave bianca.
Osservò Gandalf stappare la bottiglia di champagne. “Quando seppi
che ‘eri caduto’ dalle menti degli altri
componenti della compagnia mi sentii morire a mia volta”
sussurrò. Strinse le
gambe e appoggiò le mani sulle ginocchia. “Sono tornato
dalle bianche sponde per compiere il mio
destino e ora sono al vostro fianco mia dama” rispose lo
stregone bianco.
Avvicinò due calici di cristallo decorati con delle foglie
d’edera d’oro. “Insieme al mio
sposo” ribatté l’elfa, osservando i due
calici riempirsi di champagne. “Se volete
allontanarmi per questo, mia signora, capirò”
sussurrò roco Ganfald, osservando le bollicine con gli occhi
socchiusi. “E se non ti
volessi allontanare?” chiese Galadriel. Si
sporse in avanti e prese uno dei bicchieri. Gandalf versò il
resto del
contenuto della bottiglia in una brocca e la sigillò con un
coperchio d’argento
apribile a scatto. “Sarò
lieto di rimanervi accanto. Siete aggraziata come un
cigno, splendente come una stella e bella come la più
preziosa delle gemme di
questo regno” spiegò. Mise la bottiglia vuota
dentro un cesto di vimini.
Galadriel bevve fino a metà del bicchiere. “La tua
eloquenza non è mai cambiata, mio furbo stregone”
disse. Si nascose la bocca con la mano e ridacchiò. Gandalf
prese l’altro
bicchiere. “E’ la
vostra beltà e il vostro ingegno a ispirarmi, mia
regina degli elfi” disse, facendo ticchettare il proprio
bicchiere con quello
dell’altra. < Forse
è giunto il tempo di purificare i nostri sbagli
> gli comunicò Galadriel mentalmente. Lo stregone
sorrise, facendo tremare i
baffi. “Sin da quando ero ragazzo e vi vidi la prima volta, non desiderai altro. Ero convinto che un simile fato non potesse mai toccare a un umile stregone” sussurrò. Sorseggiò il contenuto dal proprio bicchiere. Entrambi erano illuminati dalle luci delle lampade ad olio. “E’
per non perdere il coraggio di unirti a me che hai
portato con te il tuo vecchio amico Bilbo e suo nipote?”
domandò Galadriel, finendo
il proprio champagne. “Si sono
meritati quest’ultimo viaggio con noi. No, questa
volta lascerò che sia l’alcol a darmi il
coraggio” rispose Gandalf. Si sporse e
sfiorò le labbra di lei con le proprie. |