La profezia di Khalid

di LadyUnicornGirl95
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Uno ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo 

Pianeta AALHAIB, anno 41
 

Le cose iniziarono un po' di tempo fa. Un tempo l'ambasciatore Omar41 esimo e l'ambasciatrice Khadija42 esima, erano diventati genitori da poco di un bellissimo cucciolo alieno e lo chiamarono Khalid. Erano molto contenti di aver avuto questo figlio, tanto da dimenticarsi dell'esistenza del loro già figli: Mohalamid e Fahiridha.

Mohalamid aveva da poco compiuto dodici anni ed era molto geloso del nuovo arrivato. Temeva che un giorno, Khalid avrebbe potuto rubargli l'eredità che i suoi genitori avevano assegnato a lui, Mohalamid, doveva dunque tenere d'occhio il fratellino minore ad ogni costo.

Purtroppo, un giorno dopo molti anni, la visione che si era fatto Mohalamid a riguardo del fratello minore divenne realtà. Khalid aveva sette anni e un giorno, l'ambasciatore Omar41 parlò a lui di una cosa.

« Khalid, figlio mio, un giorno tu sarai re di questo posto! » disse Omar41, orgoglioso di suo figlio.

In quel momento, al piccolo Khalid brillarono gli occhi di gioia.

« Io? Re? » rispose Khalid molto gioioso e sorpreso.

« Si, figliolo! Tu sarai il re di AALHAIB! » continuò fiero, l'ambasciatore.

Padre e figlio però, ignoravano il fatto che in quel momento Mohalamid stava ascoltando tutta la loro conversazione di nascosto. Mohalamid decise che era giunta l'ora di sbarazzarsi definitivamente del fratellino minore in modo che dopo, suo padre ci avrebbe ripensato a lasciare a Khalid l'eredità al trono e avrebbe scelto lui come futuro sovrano del pianeta.

Una notte mentre tutto il popolo di AALHAIB si era addormentato, Mohalamid prese con sè il piccolo Khalid e con lui nelle mani raggiunse la torre più alta del palazzo, dove spesso venivano lanciate le navicelle in viaggio dei soldati in battaglia.

Mohalamid posò Khalid ancora addormentato su una navicella. Nel frattempo, gestiva gli ultimi insignificanti passaggi prima del trasferimento di Khalid in un altro pianeta lontano.

SELEZIONARE UNA DESTINAZIONE

PIANETA TERRA

SELEZIONARE UN'ALTRA DESTINAZIONE

Già!! Quale destinazione avrebbe scelto Mohalamid per il suo fratellino minore tanto amato? Decise di pensarci un attimo.

Mohalamid voleva mandare il suo fratellino in un posto dove non avrebbe avuto vita facile. Per Khalid voleva una destinazione brutale, dove contavano molto il rispetto per Dio, ma anche un posto dove Khalid sarebbe stato trattato talmente male che avrebbe passato i suoi giorni a lamentarsi della sua misera esistenza.

« Ecco! Te ne andrai in Marocco moccioso... perché solo in Marocco sanno crescere per bene i mocciosetti insignificanti e stupidi come te, ti manderò a Casablanca in Marocco per la precisione e non solo... » Mohalamid si fermò un momento.

Voleva esagerare con il futuro del piccolo tanto che decise di lanciare un incantesimo o una profezia al bambino.

« Quando avrai compiuto venticinque anni, stanco di rimpiangere la tua vita malvagia, misera e crudele lascierai il Marocco e andrai in Italia, ti trasferirai a Carmagnola, ma passerai altri diciannove anni in miseria e farai le cose più crudeli. Ti ritroverai a quarantaquattro anni di età, senza moglie, senza famiglia, ma finalmente... un giorno penserai di aver trovato l'amore, ma potrebbe non essere corrisposto » recitò Mohalamid.

Poco dopo, Mohalamid ripetè da capo i passaggi precedenti.

SELEZIONARE UNA DESTINAZIONE

PIANETA TERRA

SELEZIONARE UN'ALTRA DESTINAZIONE

CASABLANCA, MAROCCO

FINE DELLA PARTENZA. NAVICELLA PARTITA.

 

 

 

 

 

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Capitolo 2
*** Uno ***


Uno

Casablanca, Marocco anno 1979

 

Khalid si sveglio una mattina. Non capiva più niente! Ma ciò che lo circondava non gli ricordava il pianeta AALHAIB. Stava cercando di fare il punto della situazione e la prima cosa chè aveva capito era che si trovava in un ambiente molto strano. Una volta uscito dalla sua navicella di un colore grigio/nero, non riusciva a capire che cosa fosse quell'enorme pozza blu e quello stranno terreno marrone che aveva sotto i suoi piedi.

Sul pianeta AALHAIB non esistevano spiagge e non c'era il mare. C'erano dei piccoli fiumi quasi invisibili, ma il mare era uno sconosciuto. Guardò improvvisamente la sua navicella che veniva sotterrata dalla sabbia. Poco dopo, si accorse di una presenza in lontananza.

« Mariz? ».

"Mariz", nella lingua del pianeta AALHAIB ovvero una lingua chiamata AARZEB, la parola "Mariz" significa mamma, mentre "Pariz" vuol dire padre.

La strana figura che aveva visto non era altro che una donna. Una donna umana, che indossava uno strano lungo vestito e del viso si vedevano solo e a malapena gli occhi, il naso e la bocca.

«Ya alllah! ma hu hdha alhayawan algharib 'amam eayni? ».

La donna aveva domandato "O Allah! Che cosa è questo strano animale davanti ai miei occhi?". Khalid ovviamente che non aveva mai visto una donna umana in vita sua era ancora terribilemente confuso.

« Mariz? » continuò Khalid, convinto che quella donna fosse sua madre.

« Ya allah! qul li 'ana fi hlm! » "O Allah! Dimmi che sto sognando! ", esclamò la donna.

« No tah da yiu mariz? » "Non sei la mia mamma?", domando Khalid alla strana donna.

« 'Ana la 'afham ealayk » "Io non ti capisco", ammise la donna.

Ora la donna pareva incuriosita da quello strano animale. Doveva trattarsi di un gatto con un brutto aspetto che sicuramente miagolava in un modo assai strano. Lei sapeva che quel gatto non le aveva parlato, ma stava solo cercando di miagolare in un modo decente. In effetti, nella sua famiglia c'era bisogno di un gatto nuovo, l'altro gli aveva lasciati due settimane fa. La donna prese Khalid in braccio perché lo aveva scambiato per un gattino.

« Yoiu mariz! » " Aiuto mamma!" aveva gridato Khalid spaventato.

Una volta arrivata alla sua abitazione, non vedeva l'ora di annunciare a suo marito il nuovo arrivato. L'uomo però non aveva un bel rapporto con gli animali, detestava in particolare i gatti perché erano cose che gli egiziani consideravano sacri e l'uomo, detesteva gli egiziani.

« Zawjjatan! Ma hu hdha alshshay'? » "Moglie! Cos'è questa cosa?", aveva domandato l'uomo.

« 'Innaha mjrd alqt! » " È solo un gatto!" aveva risposto la donna.

« Alqut? hdha lays alqitt! » "Gatto? Questo non è un gatto!" rispose l'uomo.

«Ma hu ealayh baed dhallika? » " Di cosa si tratta allora? » chiese la donna.

« 'Ala taraa 'ann alssabi hu khayif? » "Non vedi che il ragazzino ha paura?" continua l'uomo.

La donna osserva il marito stupita. Per lei quel coso non era un essere umano e non era un bambino, ma era semplicemente un gatto dal brutto aspetto.

« Marhabaan tifl! » "Ciao piccolo!" aveva detto l'uomo.

« Ji Koptu » "Ho paura" rispose Khalid spaventato.

« Zawj! hdha wasawf yazall qalilanaan 'hna fi eayilatina, wasawf tahmil aism Khalid » "Moglie! Questo rimarrà un po 'qui, nella nostra famiglia e, porterà il nome di Khalid" rispose l'uomo.

Da quel giorno, Khalid fu un membro della famiglia Najihr.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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