R.A.I.N.B.O.W.

di SofyTrancy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** R ~ Romantic ***
Capitolo 2: *** A ~ Alive ***
Capitolo 3: *** I ~ Imagination ***
Capitolo 4: *** N ~ New ***
Capitolo 5: *** B ~ Blush ***
Capitolo 6: *** O ~ Omitted ***
Capitolo 7: *** W ~ Why ***



Capitolo 1
*** R ~ Romantic ***


Colore: Rosso
Significato: Amore
Parola scelta che inizia con la R: Romantic
Coppia: Ringabel x Edea

~ Ringabel & Edea ~

«Also a play boy like me can be very romantic if you want it.»
 

Edea si rigirò nel letto, non riuscendo a prendere sonno.

Non era per nulla facile dormire con quello stupido albino che russava a poca distanza da lei.

La bionda si mise a sedere, osservando la prima luce del mattino illuminare la stanza.

Era inutile cercare di dormire visto che si sarebbe comunque dovuta svegliare dopo poche ore.

Si alzò dal letto dirigendosi verso la porta-finestra in fondo alla camera.

Portò una mano alla fredda maniglia e aprì la porta, mentre una ventata di vento le scompigliava i capelli.

Uscì dalla camera, poggiando poi le braccia sulla ringhiera della terrazza e osservando il cielo ormai privo di stelle che passava dal blu della notte al caldo rosso dell'alba.

Sorrise.

Era da tanto che non si godeva un panorama del genere...

«Che cosa fai, Edea?»

La voce di Ringabel la fece sussultare, riportandola alla realtà.

Si voltò, osservando l'albino venire verso di lei mentre si sistemava il ciuffo completamente spettinato con la mano destra.

«Sto guardando l'alba visto che qualcuno ha russato tutto il tempo e non mi ha fatto chiudere occhio.» rispose la bionda, tornando ad osservare il cielo colorarsi di rosso.

Il ragazzo si avvicinò, mettendosi accanto a lei.

«Anche a me piace l'alba sai? E' romantica.» disse, ignorando il commento che la bionda gli aveva fatto poco prima.

«Tu non sei romantico.» rispose lei, ridacchiando.

L'albino prese uno dei fiori nel vaso della terrazza, posizionandolo poi tra i capelli della bionda.

«Anche un play boy come me può essere davvero romantico se lo vuoi.» sussurrò.

Edea sentì il viso in fiamme.

I loro sguardi si incrociarono, i loro visi si avvicinarono, le loro labbra si sfiorarono...

«EDEA!»

La bionda aprì gli occhi di scatto, ritrovandosi davanti il volto arrabbiato di Ringabel.

«C-che...?» disse confusa, guardandosi intorno e notando il buio che regnava nella stanza.

«Smettila di russare, non riesco a dormire!» esclamò lui, tornando poi sul suo letto.

Era stato tutto un sogno...?

Edea gli lanciò un cuscino.

«TU NON SEI PER NIENTE ROMANTICO!» gridò, mentre l'albino si addormentava bofonchiando un qualcosa di poco gentile nei confronti della ragazza.

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Capitolo 2
*** A ~ Alive ***


 

Colore: Arancione
Significato: Ottimismo
Parola scelta che inizia con la A: Alive
Coppia: Angelo x Aimee

~ Angelo & Aimee ~

«I always knew you were alive

Angelo chiuse di scatto il grande libro di ricette.

Non riusciva a concentrarsi.

Era da quella mattina che Aimee non tornava dalla foresta che stavano sorvolando, l'unica in cui era in grado di trovare i fiori con cui decorare la sua migliore torta. Ed era sempre da quella mattina che non riusciva a smettere di pensare a lei.

Era preoccupato, eccome se era preoccupato.

Insomma, per quanto la presenza di quella ragazza fosse irritante, non poteva negare che il non averla intorno da quasi 12 ore lo stesse mandando letteralmente in crisi.

E se fosse successo qualcosa?”

Quel pensiero inaspettato lo colse alla sprovvista.

No, lei era viva... doveva esserlo.

«Signore...»

Angelo si voltò di scatto, osservando il soldato che non aveva sentito entrare.

«Dimmi.» rispose, nascondendo l'ansia che lo stava attanagliando.

«Si tratta del generale Matchlock...»

A quelle parole le paure che Angelo cercava di nascondere esplosero.

Il ragazzo partì a corsa, superando velocemente il soldato. Voleva verificare con i suoi occhi quello che non aveva avuto il coraggio di sentire.

Dopo un tempo che gli sembrava quasi infinito spalancò la porta che lo avrebbe condotto nella sala d'ingresso.

«Aimee...!»

Angelo si bloccò, osservando la scena che aveva davanti ai suoi occhi.

Aimee Matchlock gli dava le spalle, mentre urlava a una decina di soldati di caricare sulla fortezza volante delle enormi casse.

«Pasticcino?– sentendosi chiamare, si voltò verso il pasticciere che spaesato osservava la scena –Sei venuto qui per aiutarmi?»

Angelo la guardò con fare interrogativo.

«Cosa è tutta quella roba?»

Il volto della ragazza fu solcato da un sorrisetto beffardo.

«Dopo aver trovato ciò che volevi, ho visto così tanti fiori che non ho resistito e li ho presi tutti! Sono stata brava?»

...

«Sapevo che eri viva, chi potrebbe mai uccidere una come te...» Angelo si lasciò sfuggire quel sussurro, mentre tutte le paure lo abbandonavano.

«Eh..?» domandò Aimee, colta alla sprovvista.

«Niente.– rispose il ragazzo tornando al suo tono da superiore –Ora sbrigati a caricare quelle casse o stasera non ti preparo nessun dolce.» aggiunse poi non riuscendo però a nascondere un piccolo sorriso.



NOTE AUTRICE:
Ed eccomi tornata! Mi scuso immensamente per il ritardo ma non ho avuto modo di scrivere per un bel po' :c
Spero di poter tornare ai miei vecchi ritmi!
~SofyTrancy

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Capitolo 3
*** I ~ Imagination ***


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Colore: Giallo
Significato: Fantasia
Parola scelta che inizia con la I: Imagination
Coppia: Barbarossa x Mephilia

~ Barbarossa & Mephilia ~

«My feelings for you go beyond my whole imagination

 

Mephilia osservò l'uomo che era sdraiato al suo fianco.

Un piccolo sorriso si dipinse sulle sue labbra, mentre notava che Barbarossa continuava a dormire profondamente, nonostante il sole fosse ormai sorto da un pezzo.

Era così buffo che anche un uomo grande e grosso come lui potesse sembrare un bambino così innocente in quel momento.

E pensare che quello stesso uomo che era lì, accanto a lei, era la persona che più amava al mondo... oh questo la mandava completamente in confusione!

Fino a soli pochi mesi prima, lei era convinta di non essere fatta per l'amore, non dopo tutto quello che aveva sofferto.

Si era rassegnata a vivere sola, a trascorrere il resto della sua esistenza in quel meraviglioso giardino che lei aveva iniziato a distruggere.

E poi era arrivato lui. Un uomo completamente diverso da lei, con neanche un briciolo di romanticismo era sceso dalla sua grande nave e le aveva rivolto la parola.

Da quel momento, Mephilia non era più riuscita a toglierselo dalla testa.

Ricordava bene le parole di sua sorella, quando le aveva parlato di quel sentimento che aveva iniziato a provare.

«Non puoi amare qualcuno se non ami te stessa.»” le aveva detto.

Stronzate.

Lei si era sempre odiata.

Aveva odiato il suo comportamento infantile, il fatto che avesse ucciso degli esseri innocenti per puro piacere personale, la sua completa sottomissione ai suoi superiori.

Ma lui...

I suoi sentimenti per lui andavano oltre ogni sua immaginazione. Lo amava così tanto da essere addirittura riuscita a dimenticarsi cosa volesse dire odiare se stessa.

Era grazie a lui se era riuscita a lasciarci quell'oscuro passato alle spalle, se aveva avuto il coraggio di abbandonare la sua terra così bella ma che la faceva sentire rinchiusa in una gabbia.

Era grazie a lui se adesso lei si trovava su quella nave, cullata dall'ondeggiare dell'oceano.

Passò il dorso della mano sulla sua guancia, accarezzandola dolcemente.

Lo amava. Lo amava tantissimo. E niente avrebbe potuto distruggere quei sentimenti.

Niente avrebbe potuto mettere fine a quei bellissimi momenti che stava trascorrendo.

Niente poteva cancellare l'amore che lei provava per lui.



NOTE:
Ehy! Sì lo so, è un anno non aggiorno ma ora le inserisco tutte xD
Spero vi piacciano :D

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Capitolo 4
*** N ~ New ***


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Colore: Verde
Significato: Speranza
Parola scelta che inizia con la N: New
Coppia: Tiz x Agnès

 

~ Tiz & Agnès ~

«I hope in a new future with you.»

 

Tiz si sistemò i gemelli che era riuscito (non con poca fatica) a inserire nel punto giusto della camicia per poi osservarsi allo specchio di fronte a lui.

«Non sta succedendo davvero... giusto?»

Sussurrò quelle parole al se stesso riflesso nella superficie liscia appesa alla parete.

Il completo che stava indossando non si addiceva minimamente alla sua persona ma, visto che Agnès ci teneva, non aveva espresso le sue perplessità.

«Ho letto in alcuni libri che in paesi lontani si vestono così quando si sposano!»” aveva detto qualche mese prima con aria sognante, mentre indicava un capo molto simile a quello che adesso il ragazzo aveva indosso.

Ma non era certo per quell'abbigliamento eccessivamente elegante che il ragazzo si sentiva così scombussolato in quel momento.

Mancavano poche ore infatti, solo poche ore e la ragazza che aveva amato fin dal loro primo incontro sarebbe diventata sua moglie. Sentì il cuore accelerargli nel petto quando questa consapevolezza si fece strada nella sua mente.

«Hai finito di prepararti?»

La voce di Ringabel lo colse di sorpresa e Tiz si voltò di scatto verso il ragazzo che era appena entrato nella stanza.

«Ho bussato.» ha subito aggiunto lui in sua difesa di fronte allo sguardo che l'altro gli aveva lanciato.

Tiz non era molto sicuro della veridicità di quelle parole, ma decise di lasciare perdere.

«Sì, solo due minuti e sono pronto.» rispose, indossando la giacca che era rimasta abbandonata sulla sedia senza accorgersi che Ringabel si era avvicinato e lo stava squadrando dalla testa ai piedi.

«Devo dire che pensavo ti stesse peggio.» commentò, ridacchiando.

«Grazie per la fiducia, davvero.»

«E incredibilmente Agnès ha anche buon gusto: quei gemelli sono stupendi.»

Tiz riportò il suo sguardo ai due gioielli che ornavano i suoi polsi, sorridendo alla vista della A e della T che erano incise sulla superficie liscia e alla piccola scritta che girava intorno a esse.

«Spero in un nuovo futuro con te.»”

«Andiamo?»

Il ragazzo annuì, controllando per un'ultima volta il suo riflesso allo specchio e constatando felicemente che, nel complesso, non stava poi così male vestito in quel modo.

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Capitolo 5
*** B ~ Blush ***


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Colore: Blu
Significato: Tenerezza
Parola scelta che inizia con la B: Blush
Coppia: Barras x Holly

~ Barras & Holly ~

«You're so pretty when you blush
 

«Facciamo a botte ora, quindi?»

Holly si portò la mano guantata alla tempia, trattenendo l'impulso di commettere un omicidio.

Barras l'avrebbe condotta alla follia con i suoi continui e inopportuni interventi.

«No Barras, no.– disse, cercando di mantenere la sua solita calma –Dobbiamo catturare la Vestale, non picchiarla.»

«Zitta donna! Voglio fare a botte!» urlò lui, non prestandole attenzione.

La maga bianca strinse i pugni, non riuscendo proprio a capire perché si fosse portata dietro un idiota del genere.

Ok, era molto forte in battaglia e sicuramente sarebbe stato capace di uccidere almeno una ventina di nemici da solo, ma cercare di avere con lui una conversazione normale era pressoché impossibile.

«Se ce ne sarà l'occasione farai a botte, ok?» gli rispose, esasperata.

Lui sembrò contento, infatti si zittì e Holly tornò a osservare la mappa della zona, cercando di capire dove fossero.

Stava per andare a dare ordini al pilota quando Barras parlò di nuovo.

«Farai a botte anche te con me, vero?»

Lei si voltò verso di lui, perplessa.

«Sono una maga bianca, curo da lontano e di nascosto. Non scendo sul campo di battaglia se non strettamente necessario.– gli spiegò, sistemandosi il grande cappello che portava sui capelli dorati –Rischierei solo di farmi del male.»

L'uomo restò in silenzio e questo sembrò fin troppo strano alla maga. Insomma, di solito non stava un attimo zitto se non con stupide promesse riguardo il combattimento.

Poi, dopo quella che sembrava un'eternità parlò.

«E se ti trovassero? Non sarebbe uguale?»

«Se mi trovassero me la vedrei sicuramente brutta.» rispose lei come se fosse la cosa più ovvia del mondo.

«Ti proteggerò io.»

Quella frase la colse completamente alla sprovvista.

«Se ti trovassero, ti proteggerei io. Ma ti proteggerei anche se combattessi al mio fianco, quindi perché non facciamo a botte insieme?»

Holly sentì improvvisamente le guance andarle in fiamme.

Cosa stava dicendo quello stupido energumeno tutto ad un tratto?

«N-non ci contare troppo.» rispose, andandosene dalla sala macchine.

Barras la guardò allontanarsi, sghignazzando.

Anche se non lo avrebbe mai detto ad alta voce, la trovava davvero carina quando lei arrossiva.

 

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Capitolo 6
*** O ~ Omitted ***


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Colore: Indaco
Significato: Silenzio
Parola scelta che inizia con la O: Omitted
Coppia: Yew x Janne

 

~ Janne & Yew ~

«I'm ready to tell you the words I have omitted so far.»
 

«Janne...»

«Combatti Yew, o giuro che ti taglio la testa.»

La voce con cui il ragazzo aveva pronunciato quelle parole non aveva lasciato spazio a interpretazioni.

Yew osservò il fioretto che l'altro gli puntava contro, all'altezza della gola.

Non poteva essere vero.

Il Janne che lui conosceva, quello che aveva da sempre considerato il suo migliore amico non avrebbe mai potuto fargli del male.

Certo, erano da sempre stati rivali e si erano spesso affrontati in battaglia, ma mai con l'intenzione di ferirsi o peggio uccidersi.

Puntò lo sguardo negli occhi che lo fissavano, cercando di scorgere ciò che Janne gli aveva da sempre comunicato in silenzio, con il solo luccichio presente nelle sue iridi.

Fiducia, dolcezza, affetto...

Ma niente di tutto questo era presente in quel momento.

Ciò che Yew poteva scorgere in quel mare verde come la giada erano sentimenti che mai prima aveva percepito: rancore, rabbia... odio.

Sentì Magnolia iniziare a recitare un incantesimo ma la fermò con il gesto di una mano.

Janne aveva sfidato lui, non tutto il gruppo.

Doveva farlo lui, da solo.

Estrasse la spada dal fodero, pronto a sostenere quell'ultimo duello con colui a cui un tempo non avrebbe mai voluto fare del male.

Ma adesso era diverso. Era pronto a colpirlo, a ferirlo se necessario.

Quello di fronte a lui non era il suo Janne.

Non era lo stesso ragazzo che lo aveva protetto e aiutato fin da quando erano piccoli.

Non era lo stesso ragazzo che gli aveva teso la mano ogni volta che si era trovato in difficoltà.

Non era lo stesso ragazzo di cui lui era innamorato fin dal loro primo incontro.

Avrebbe fatto di tutto per riavere indietro il Janne che gli voleva bene.

Avrebbe superato qualsiasi ostacolo pur di rivedere il suo vecchio rivale.

Sarebbe andato anche contro la morte, per poter riabbracciare il suo migliore amico.

Per questo, alzò la spada di fronte a sé, pronto a dirgli quelle parole che finora aveva omesso perché troppo spaventato delle conseguenze e che il solo pensarle gli aveva causato un forte dolore al petto.

«Va bene. Combattiamo.»

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Capitolo 7
*** W ~ Why ***


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Colore: Viola
Significato: Mistero
Parola scelta che inizia con la W: Why
Coppia: Jackal x Praline

 

~ Jackal & Praline ~

«Why did you save me?»

 

«Senti, so che sei un mio fan, ma non posso fare esibizioni private. Insomma, questo è sequestro di persona, capisci?»

Jackal alzò gli occhi al cielo, esausto.

«Ti ho già detto che non sapevo neanche che eri una cantante. Smettila di insistere.» le rispose, irritato.

Lei gli mostrò un'espressione compassionevole.

«Non devi vergognarti, tutti adorano la mia musica.»

Forse gli conveniva davvero buttarla in mare e lasciarla lì ad affogare, ma non gli sembrava una cosa molto carina da fare.

E in più non avrebbe ricevuto il suo denaro; quello si che sarebbe stato un problema.

Fallo per i soldi, Jackal. Fallo per loro.”

«Te lo ripeto: non sono un tuo fan. Non so neanche come ti chiami a dire la verità.– disse, cercando di mantenere quella calma che poche volte riusciva a trovare –Sto solo seguendo gli ordini. Dovevo trovarti e portarti ad Ancheim, tutto qui. Adesso sta lì buona per favore, così io riceverò i miei soldi.»

Il viso della ragazza divenne leggermente perplesso.

«Ma allora... perché mi hai salvata?» domandò, con una voce completamente diversa da prima.

Jackal alzò un sopracciglio, interdetto.

«Perché sono gli ordini, te l'ho spiegato.»

«Sì, ma non mi sembri il tipo che rischia la sua vita pur di portare a termine un ordine. Potevi benissimo dire che eri arrivato troppo tardi, eppure tu mi hai aiutata.»

Il ragazzo si zittì, non sapendo come risponde.

Aveva ragione, terribilmente ragione.

Lui non avrebbe mai rischiato così tanto solo per accontentare quello stupido re. Anzi, solitamente non avrebbe neanche accettato un incarico così assurdo.

Ma quando gli avevano mostrato la sua foto... qualcosa si era mosso dentro di lui. Non sapeva bene cosa, ma aveva sentito come una forte stretta allo stomaco.

«Non sono fatti tuoi.» borbottò, distogliendo lo sguardo da quel viso fin troppo carino per i suoi gusti.

Era lì per i soldi, solo per i soldi. Ma dentro di lui sapeva che non era così.

Per quanto lui stesso cercasse di negarlo, era per incontrare quella ragazza che aveva rischiato di morire e non certo per il poco denaro che avrebbe ricevuto.

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