La battaglia dei tre angeli

di lmpaoli94
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una durissima situazione ***
Capitolo 2: *** Sono sempre qui ***
Capitolo 3: *** Nessun indizio ***
Capitolo 4: *** Cosa nasconde re Stefano? ***
Capitolo 5: *** L'angelo della morte ***
Capitolo 6: *** Con le ultime forze rimaste l'angelo vendicatore farà ritornare la pace ***



Capitolo 1
*** Una durissima situazione ***


Capitolo 1: Una durissima situazione
il principe Filippo era alquanto sconvolto. Non voleva ancora crederci.
«Chi può aver commesso un simile abominio?» domandò Filippo mentre aveva la testa tra le mani.
«Faremo di tutto per scoprirlo, vostra maestà.»
«Mettete tutti gli uomini necessari alla ricerca del suo assassino. Dovete trovarlo! Immediatamente! Altrimenti la mia furia non si placherà mai.»
I servitori non lo avevano mai visto così arrabbiato. Era completamente fuori di sé.
Rimaneva fisso nella camera della sua amata moglie a fissare la scena del delitto per tutto il giorno.
«Vostra altezza, non vi fa bene rimanere qua dentro.» disse re Umberto che cercava di non lasciare mai solo il suo unico figlio.
«Rimanendo qui nella sua camera, mi sento più vicino a lei.»
«Ti capisco figliolo, ma devi andare avanti. La vita continua. Anche senza di lei.»
Filippo fissava suo padre con sguardo accigliato e pieno di odio.
«Come potete dirmi una cosa del genere?! Aurora è stata mia moglie e senza di lei la mia vita non ha un senso!»
«Vedrai che tra un po’ di tempo starai meglio.»
«No! Non sarò mai più come quello di prima e non mi placherò finche non avrò la testa del suo uccisore!»
«Filippo, non puoi guastarti così il sangue…»
«Adesso padre smettetela! Fuori di qui! Voglio rimanere solo.»
«Ma…»
«Andatevene! Ora!»
Re Umberto se ne andò tutto sconsolato e triste, lasciando il figlio in preda ad una disperazione insopportabile.

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Capitolo 2
*** Sono sempre qui ***


Capitolo 2: Sono sempre qui
La notte dopo la morte di sua moglie, Filippo fece un sogno molto strano. Lui e Aurora vivevano felici nel loro castello finchè un drago travestito da stregone intrappolò la povera principessa in un vortice di fuoco.
Filippo non potè salvarla.
Il potere dello stregone di fuoco era troppo forte.
Vide morire sua moglie sotto i suoi stessi occhi, mentre lo stregone radeva al suolo tutto il regno.
«Aaah!» gridò il principe svegliandosi di soprassalto.
«Accidenti! Deve essere stato un incubo» disse con il fiato corto come se avesse corso per chilometri.
Non riusciva più a dormire.
Era come se mille voci gli si affollavano nella mente.
«Chi sei? Cosa vuoi da me?!»
«Sono io Filippo. Sono la tua Aurora.»
Filippo non riusciva a credere alle parole appena udite.
«No, non è possibile. Tu sei morta…»
«Sì, ma il mio spirito vaga ancora per questo castello. Devi aiutarmi, amore mio. Devi trovare il mio assassino.»
«Aurora, ma dove sei? Non ti vedo…»
Fu in quel momento che un bagliore di luce accecante inondò la camera del principe.
Davanti a sé vedeva colei che aveva sempre amato. Era Aurora. Ma sembrava diversa dalle altre volte…
«Aurora! Sei tu tesoro mio?»
«Sì Filippo, sono io. Ma non sono come vorrei farmi vedere da te.»
«Che intendi dire?»
Da dietro la schiena della principessa, apparvero due grandi ali.
«Sei forse…»
«Sono un angelo… Un angelo intrappolato in questo mondo.» rispose Aurora con tono affranto e triste.
«Non riesco ancora a credere a quello che sto vedendo… Tu… Davanti a me… Così?»
«È paradossale anche per me, credimi. Dopo che sono morta una luce immensa ha inondato la mia anima, e mi sono ritrovata… così. Come un fantasma.»
«A me non interessa in che stato ti manifesti a me. L’importante è che ti posso vedere con i miei occhi ancora una volta.»
Filippo era felice come non mai. Ma la sua felicità non sarebbe durata a lungo.
«Non posso rimanere qui per sempre. Ho una missione da compiere e ho bisogno del tuo aiuto.»
«Farò qualsiasi cosa per te, tesoro mio. Fosse l’ultima cosa che faccio.»
«Non avevo dubbi… Adesso andiamo nella mia camera. Voglio tornare dove è iniziata la mia fine.»

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Capitolo 3
*** Nessun indizio ***


Capitolo 3: Nessun indizio
Per Aurora, tornare nel luogo in cui si era consumata la sua morte, fu un durissimo colpo al cuore.
«Chi potrebbe essere mai stato? Chi potrebbe volermi così male da uccidermi?»
«Non lo so… Ti confesso che è un pensiero che mi fa continuamente impazzire.»
Filippo aveva lo sguardo perso nel vuoto. Vedeva sua moglie ma non poteva toccarla o abbracciarla. Ero un colpo molto duro per lui.
«Aurora… Io ti voglio…»
«Filippo, non puoi. Io non sono più di questo mondo. Lo devi capire.»
«Allora lascia che ti raggiunga. Così potremmo rimanere insieme… Per sempre.»
«No! Non te lo permetterò! Tu devi vivere mentre io…»
Aurora era scossa dalla rabbia. Non voleva che Filippo potesse morire per lei. Non l’avrebbe mai sopportato.
«Vorrei tornare in vita per starti vicino, tesoro mio. Ma è impossibile.»
«Aurora, io…»
«Filippo, di nuovo qui?»
Il padre di Aurora, re Stefano, era entrato nella camera della sua unica figlia stringendo a sé un mazzo di rose rosse, le sue preferite.
«Re Stefano.» disse il principe con tono sorpreso.
«Non potete stare lontano da qui, vero?»
«No… Aurora è parte di me. Una parte che non si cancellerà mai.»
«Questo mi fa molto piacere, Filippo.» rispose Stefano con un sorriso tirato ma sincero.
«Ci sono novità sull’assassinio?»
«Le guardie del regno hanno interrogato ogni singola persona della Brughiera, ma è stato solo una perdita di tempo. Nessuno avrebbe potuto far del male alla povera Aurora. Era ben voluta da tutti.»
«Eppure qualcuno la odiava…»
«Oppure qualcosa…»
«Cosa intendete dire, re Stefano?»
«Niente… Non fare caso a un vecchio come me… Bene, forse è meglio se me ne vado. Ti lascio solo ai tuoi pensieri.»
Re Stefano porse le rose rosse sul letto di sua figlia, per poi andarsene silenzioso e a testa china per non guardare negli occhi il suo unico genero.
«È strano…»
«Cosa è strano?» domandò Aurora a suo marito dopo che era riapparsa magicamente.
«C’è qualcosa in tuo padre che non mi convince…»
«Cosa vuoi dire?»
«Secondo me nasconde qualcosa. E sarà nostra premura scoprirlo.»

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Capitolo 4
*** Cosa nasconde re Stefano? ***


Capitolo 4: Cosa nasconde re Stefano?
«Andiamo Filippo, non vorrai scherzare! Cosa può entrarci mio padre nella mia morte?»
«Non lo so… Però quel suo fare misterioso ed enigmatico… Non mi è piaciuto per niente.»
«Secondo me stai divagando, Filippo. E anche di brutto.»
«Sarà, ma non possiamo tralasciare nessuna ipotesi. Anche se la questione riguarda esclusivamente tuo padre.»
«Ti dico che è una perdita di tempo sospettare di mio padre.»
«Pensa quello che vuoi, Aurora. Ma voglio arrivare in fondo a questa storia. Anche se c’è la possibilità di fare un buco nell’acqua.»
Aurora era esterrefatta dalle parole di Filippo. Non riusciva a capire le sue reali intenzioni.

Filippo seguì incessantemente per tutto il giorno il vecchio re Stefano. Girovagava senza sosta per il castello. Sembrava che fosse alla ricerca di qualcosa.
«Filippo, adesso smettila! Stai davvero esagerando.»
Ma improvvisamente re Stefano aprì una porta segreta nascosta dietro un enorme quadro che raffigurava lui e sua moglie.
Aurora guardò la scena sempre più interessata, rimanendo senza parole.
«Hai visto? Che ti dicevo! Tuo padre nasconde qualcosa.»
Entrarono senza farsi notare e quello che videro raggelò il loro sangue.
Re Stefano si dispose al centro di un cerchio illuminato da una decina di candele.
«Che cosa starà facendo quel pazzo?» sibilò il principe con tono impaziente.
«Ehi! Stai parlando di mio padre, ricordatelo. Comunque credo che stia cercando di evocare qualcuno…»
«O qualcosa…»
Il vecchio re gridava a squarciagola parole incomprensibili.
«Sembra posseduto! Dobbiamo fermarlo prima che…»
La visione che si presentò agli occhi dei giovani principi faceva rabbrividire il sangue: un uomo incappucciato che teneva in mano una grossa falce, era sbucato dal nulla.
«E questo? Chi diavolo è? Cosa significa questa storia?!» si domandò incessantemente il principe Filippo.
«Non lo so, ma è meglio se ce ne andiamo da qui. Questo posto non mi piace per niente…»
L’uomo, o meglio, la creatura misteriosa iniziò a parlare con tono profondo, inondando la sala di un silenzio sovrannaturale.
«Allora, re Stefano, hai concluso il nostro piano segreto?»
«Sì, vostra eminenza. Ho fatto tutto quello che mi avete chiesto.»
«Eccellente. Ora tocca al principe Filippo morire come è capitato a tua figlia.»
Aurora non voleva crederci. Non voleva credere a quelle parole appena udite.
«No, non è vero… non può essere stato lui… mio padre…»
«Avete un piano in mente, vostra maestosità?»
«Certo che sì. Non sono uno sprovveduto come tu pensi, sciocco vecchio re. Dovrai portare il principe Filippo nella torre più alta del castello. Io sarò lì ad aspettarti e subito dopo… Anche il futuro re della Brughiera verrà ucciso a sangue freddo, soccombendo per l’eternità.»
«Come volete voi.» rispose semplicemente Stefano come in preda ad uno stato di trance.
«Sai re Stefano, non avrei mai creduto che tu mi saresti tornato utile in qualche modo… credevo che le persone deboli e incapaci come te non servissero a nulla.»
«Sono felice di avervi servito con superba efficienza.»
«Sì, per ora… ma i tuoi compiti non sono finiti.»
«Allora mi metterò subito al lavoro, vostra magnificenza.»
«Benissimo. Ora va’ e non perdere tempo. Molto presto le forze oscure torneranno in vita e l’intero regno sarà distrutto sotto la loro forza.»
«Io non…» disse ad un certo punto Filippo venendo interrotto da Aurora.
«Credo che qui ci sia qualche intruso…»
«Andiamocene! Presto!» gridò Aurora senza riuscire però a non farsi sentire. Purtroppo lei e Filippo furono scoperti.

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Capitolo 5
*** L'angelo della morte ***


Capitolo 5: L’angelo della morte
«Credevate davvero di farla franca? Credevate di sfuggirmi? Forse non avete in mente chi sono io… sono l’angelo della morte, colui che porta distruzione e disperazione a chi cerca di ostacolare il suo cammino.»
«Che cosa vuoi da noi? Cosa vuoi dal nostro regno?!» domandò Filippo rabbioso.
«Mi sembra ovvio, no? Conquistarlo e sottometterlo. Solo così i miei poteri aumenteranno fino a farmi tornare in vita.»
«Se speri che te lo permetteremo, ti sbagli di grosso.»
«Cosa può farmi un insignificante essere umano come te e un angelo privo di poteri magici come la tua defunta moglie?!»
«Non parlare di lui in questo modo!» ruggì Aurora sfoderando uno sguardo torvo e truce. «Lui sarà solo un essere umano… ma tu non sai di che cosa può essere capace.»
«Le forze del bene non possono scalfirmi in nessun caso. Ed è per questo che sono invincibile.»
«Questo lo vedremo.»
La stanza nascosta in cui stava per iniziare la battaglia, fu scossa da potenti sortilegi che Aurora provò ad evocare, ma senza successo.
«Cosa ti dicevo? Nessun potere che riguardi le forze del bene può intaccarmi. Preparati a sparire per sempre insieme al tuo amato.»
Mentre l’angelo della morte stava compiendo il suo desiderio di far sparire la principessa Aurora, Filippo le fece da scudo, senza però evitare una tragedia annunciata.
«Filippo! No!»
Filippo era caduto sotto un incantesimo potente della creatura del male, facendogli esalare l’ultimo respiro.
«Sciocco principe. Dare la vita per salvare un’anima inutile come la tua, Aurora. È davvero patetico.»
«Come hai osato farlo?!» gridò Aurora con le lacrime che sgorgavano il suo viso. «Non la passerai liscia!»
«Che cosa credi di farmi insulsa creatura angelica? Non hai ancora capito che i tuoi incantesimi sono inutili contro di me?»
«Non mi importa! Farò di tutto per vendicare il mio povero principe.»
«Che coraggio! Degno di una principessa della Brughiera. Peccato che non ti servirà a nulla.»
«Silenzio! A noi due allora!»
La potenza dei due angeli era inspiegabile. Colpi su colpi venivano scagliati senza però mai andare a segno.
A causa della cruenta battaglia che si stava svolgendo, tutto il castello crollò sotto i loro colpi.
«È incredibile come tu possa ancora resistermi.»
«Le forze del bene non sono così deboli, sai?» commentò Aurora con tono sarcastico.
«Non darti la vittoria in modo così scontato, sciocca. Non hai ancora visto niente di me.»
L’angelo della morte si strinse intorno alle sue lunghissime ali, bofonchiando uno dei suoi tanti incantesimi.
Ben presto i due duellanti si ritrovarono in un’altra dimensione. Una dimensione buia e oscura.

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Capitolo 6
*** Con le ultime forze rimaste l'angelo vendicatore farà ritornare la pace ***


Capitolo 6: Con le ultime forze rimaste l’angelo vendicatore farà ritornare la pace
«Non avrai più scampo! Soccomberai in questa dimensione per l’eternità.» tuonò con tono duro l’angelo della morte.
All’improvviso Aurora si sentiva inspiegabilmente debole e senza forze. Era come se la dimensione oscura prosciugasse tutte le sue energie.
«Che cosa mi sta succedendo?» si domandò piegandosi in due dal dolore.
«Presto la tua anima vagherà nell’oltretomba. E non potrai far niente per evitare che ciò accada.»
«Basta! Sta zitto! Riportami nella mia dimensione, angelo sleale e maledetto.»
«Ahahah e perché dovrei farlo? È così che si vincono le battaglie. Non sempre la forze è tutto. Bisogna avere anche astuzia.»
Man mano che passava il tempo, la luce interiore ed esteriore di Aurora si stava spegnendo sempre più.
«Quando l’ultimo filo di luce sarà sparito in te, non avrai più speranza.»
Un forte boato sembrava preannunciare la fine di ogni cosa per la povera Aurora. Ma era solo l’inizio di una vittoria insperata.
Un angelo venuto dal nulla si presentò tra i due duellanti.
«E questo che significa? Chi sei tu?» domandò con tono spaventato l’angelo della morte.
«Il tuo peggior incubo…»
«Cosa?»
«Mi hai sentito perfettamente… Io, l’angelo vendicatore, vendicherò la mia morte e quella di mia moglie.»
«Quindi tu sei…»
«Non più ora… per colpa tua mi sono trasformato in un guerriero dal volto coperto e dell’animo rancoroso.»
«Questo è quello che accade quando ci si mette contro di me.»
«Ti farò pagare tutti i mali che mi hai fatto! Parola mia!»
«Accomodati allora. E cerca di fare presto. L’anima di tua moglie sta per scomparire per sempre.»
«Tranquillo, non ci vorrà molto.»
Con un balzo repentino e velocissimo, l’angelo vendicatore prese con sé Aurora e il suo nemico, trasportandoli nella dimensione reale.
«Come hai fatto? È impossibile!»
«I miei poteri sono immensi e pieni di mistero… è la mia forza di volontà che li manovra.»
«Cosa significa?» domandò l’angelo della morte che non riusciva a capire.
«Significa che la tua ora è giunta.»
L’angelo della morte fu investito da un bagliore di fuoco talmente potente che lo fece diventare in pochi minuti solo un cumulo di cenere.
Intanto mentre accadde ciò, Aurora era distesa a terra svenuta.
Solo quando il suo angelo vendicatore la prese tra le sue braccia riaprì gli occhi.
«Filippo… è finita?» domandò Aurora con voce flebile.
«Sì amore mio. Le forze del male sono state sconfitte per sempre.»
«Questa si che è una bella notizia… Ma a noi… cosa accadrà? Quale è il nostro destino?»
«Il nostro destino è rimanere accanto per l’eternità.» disse infine il suo angelo salvatore mentre la teneva stretta a sé per trasportarla nella loro nuova casa: il paradiso.

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