I wish we were together di Ayumi Yoshida (/viewuser.php?uid=34262)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** [#1] Nine-taled fox ***
Capitolo 2: *** [#2] Il giorno della fine ***
Capitolo 1 *** [#1] Nine-taled fox ***
I wish we were together
[Raccolta
di due
capitoli dedicata a Katia – Rinalamisteriosa -]
Dimenticate
tutto.
Cancellate gli ultimi capitoli del manga e fermatevi al 437, il
capitolo della
dichiarazione. E’ da questo punto che parte questa storia,
anzi queste storie.
Si tratta di due ‘what if?’ dalle direzioni
completamente opposte. La prima
finisce bene (?), la seconda no. Presenza di angst a palate, vi
avverto.
Purtroppo in questo periodo non riesco a partorire altro.
Grazie per l’attenzione e buona lettura.
A
Katia,
la ragazza più cara che abbia mai conosciuto.
E’ tutta per te, anche se sicuramente sarà orrenda.
Ti auguro il più felice compleanno del mondo!
Ti voglio bene <3
[#1]
Nine-taled fox
“Naruto
kun”
La sua voce
stanca è poco più di un sussurro,
coperta
dal sibilo del vento tagliente mosso dal
chakra rosso di Kyubi.
La volpe non
può udirlo. Anzi, lo sovrasta con un urlo disumano e sbatte
le sue
code sul suolo, facendolo sussultare. Hinata sente il suo corpo
tremare, se sia
di paura o di rabbia non lo sa.
Le braccia le
fanno male, si piegano quando cerca di rialzarsi ponendovi sopra
tutto il peso del corpo, ma, infine, si ritrova in piedi. Barcolla,
è scossa da
tremiti, ma è in piedi. Guarda dritto davanti a
sé, vede l’aria diventare rossa,
pesante, vede la volpe –Naruto- e,
con una sicurezza incrollabile, passo dopo passo, con
difficoltà, si dirige verso di lui. Non le importa
di
andare incontro alla morte, perché per lei non esiste Kyubi:
c’è solo Naruto,
il suo Naruto.
“Naruto
kun” ripete quando ormai gli sta di fronte. Le code del
demone smettono
di sbattere contro il suolo, si sollevano piano e i suoi occhi gialli e
penetranti indugiano su di lei.
“Naruto
kun”
Una macchia
bianca, due macchie lilla, una cornice viola. Questo riesce a
vedere Kyubi. Nulla di più.
Riesce a capire
solo che qualcuno sta chiamando il suo nome, ma non sa chi
possa essere.
“Naruto
kun”
Lacrime le
solcano la guance. Hinata piange. Piange perché Naruto non
da segno
di averla riconosciuta. I suoi occhi gialli continuano a fissarla,
penetranti,
mentre sul suo muso si disegna un espressione di rabbia. Lui non ricorda
più chi lei sia.
“Naruto
kun”
Due piccole linee
trasparenti si sono aggiunte al ritratto che la volpe può
vedere di Hinata. Sgorgano dalle macchie lilla, adesso quasi invisibili
dietro
la grande macchia bianca, e si disperdono nell’aria.
Qualcuno sta
piangendo.
Il demone scuote
la testa, di scatto, e si concentra sulla figura che si erge
davanti a sé.
Un rumore di
singhiozzi aumenta nell’aria rossa di chakra e la rende
irrespirabile.
Kyubi si sente
quasi soffocare.
“Naruto
kun”
La figura pian
piano prende forma.
Gli si avvicina
lentamente, ma costante nella sua andatura. Procede sempre
nella stessa direzione, verso di lui.
Giunta ai suoi piedi, lo guarda dall’alto in basso, rivoli di
lacrime ancora
presenti a bagnarle gli occhi.
“Naruto
kun” singhiozza piano. Le sue dita si avvicinano a
Kyubi,
ne sfiorano il chakra infuocato, lo
accarezzano, si bruciano. Gli fanno
ricordare.
All’improvviso
un volto si disegna nella mente del demone: un volto fine,
pallido, contornato da capelli lunghi e scuri, illuminato da due occhi
chiari e
misteriosi.
Hinata.
“Naruto
kun”
La kunoichi
attacca il suo petto al chakra del demone, lo cinge con le braccia,
lo stringe a sé.
Lo abbraccia e la
sua veste prende fuoco.
“Io…
io ti amo.”
Un altro sussurro
inudibile, eppure ben conosciuto. La mente della volpe è
confusa, mentre un’immensa battaglia infuria dentro di lui.
Io ti amo. Qualcosa di
già sentito. *
Quel volto. Qualcosa di
già
conosciuto.
In un attimo, una
coda del demone, scivolando sul terreno, avvolge Hinata e la
stringe forte, avvicinandola al suo corpo, nutrendosi delle sue
lacrime. Lei
appoggia il capo su quel chakra scuro e le lascia scorrere liberamente
,
abbandonandosi finalmente nelle braccia del suo Naruto.
Il
demone della volpe a nove code.
*Capitolo
437, pag. 12.
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Capitolo 2 *** [#2] Il giorno della fine ***
I wish we were together
Seconda e ultima parte di
questa mini raccolta. Come annunciato nello scorso capitolo, fine
tragica e angst a palate.
Se non apprezzate, chiudete pure la pagina.
Ringrazio
chi ha recensito lo scorso capitolo, chi ha messo questa storia nelle
preferite o nelle seguite. I pareri sono molto graditi.
Rinnovo i miei auguri a
Katia, augurandole tutta la felicità possibile,
perché se la merita tutta.
Ancora per te,
carissima.
Grazie per
l’attenzione e buona lettura.
And
now we're here again
Up on your roof so high
The whole world can just go to hell
For all I care tonight...
-Shikamaru
kun… hai… hai visto Naruto kun?-
Un sussurro
impercettibile che, nonostante tutto, le squarcia il petto.
-No, Hinata. Non ho
idea di dove sia. Mi dispiace.-
-Neji
niisan… hai visto Naruto kun?-
I suoi occhi duri si
offuscano.
-No… non so
dov’è. Mi dispiace.-
-Kiba kun…
hai visto Naruto kun?-
I suoi pugni si
stringono di colpo e cominciano a stritolare il terreno su cui
è seduto con più violenza che può.
-No, Hinata. No.
Scusa.-
Si alza e corre ad
aiutare gli altri feriti che giacciono per terra, esanimi.
-Shino kun…-
La voce di Hinata
ormai è solo un debole tremito tra le urla e il dolore, che
pone sempre la stessa domanda.
-Hai visto Naruto kun?-
Shino rimane immobile,
ma dietro le lenti scure i suoi occhi si chiudono e si riaprono
immediatamente.
-Io… non
l’ho ancora visto Hinata. Mi hanno detto che è
qui, che è venuto per combattere, ma non l’ho
visto. Mi dispiace.-
A
loro dispiace.
[Anche a me.]
Una lacrima sfiora
delicatamente la guancia della kunoichi e la percorre fino al collo,
per poi morire toccando il copri fronte del villaggio, sempre annodato
attorno al collo.
-V-va bene…
non f-fa niente…- balbetta con gli occhi lucidi,
stringendosi le mani tanto forte da cercare di distruggerle
–Grazie.-
E comincia a correre
verso il nulla, perché soltanto quello è rimasto
a Konoha.
Il nulla.
Il villaggio
è distrutto, raso al suolo. Di esso non è rimasta
che una profondissima buca nel terreno di cui non si riesce a scorgere
il fondo. Tutti giacciono tra le macerie.
Naruto è
tornato per combattere il nemico.
Finalmente
è tornato.
Hinata vorrebbe
gridarlo al mondo, ma non può. Il suo urlo le si strozza in
gola.
Naruto è
tornato.
Naruto è
tornato, ma di lui, per una Konoha fatta ormai solo di pietre e
calcinacci, non c’è alcuna traccia.
[#2]
Il giorno della fine
I
can feel the end is near
It all has come, as we had feared
Le gambe cominciano a
pesare, i piedi a fare male, dopo metri di cieca corsa tra i sassi, il
respiro a diventare più pesante e irregolare.
Ansante, Hinata si
lascia cadere sulla terra umida e si guarda intorno. Ormai i suoi occhi
non sono più in grado di vedere nulla, sono stanchissimi, le
vene del Byakugan attorno ad essi sono arrossate, ma ella continua a
scrutare l’orizzonte sperando di veder sbucare da qualche
parte Naruto.
Il biondino,
però, non appare.
Hinata vede solo
macerie, ombre di macerie sfuocate e confuse, sangue, distruzione e
sente il vomito salire a fiotti nella gola.
La luce ormai sta
sparendo del tutto dietro le nuvole, sta scendendo la sera su una
sconvolta Konoha.
Tutto è
calmo, non si odono più rumori, ma una strana, rumorosa
sensazione continua a crescere nel petto della kunoichi.
Hinata non riesce a
capire cosa sia: sente soltanto una fitta al cuore, poi più
nulla.
A metri di distanza, Naruto
viene colpito al petto.
La kunoichi
si porta una mano sul cuore e stringe forte la stoffa del suo vestito
in quel punto. Le lacrime rigano di nuovo il suo viso pallido e
sconvolto.
E’
cominciata la fine. Lo sa.
And if our final day has come
Let's pretend to carry on
And if the end has now
begun
Live on
Live on...
E’
cominciata la fine.
La stoffa della
casacca di Hinata si squarcia, strappata dalla mano tremante che la
stringe.
A metri di distanza, Naruto si
accascia a terra, sofferente.
Il suo
cuore perde un battito.
Naruto sta male,
riesce a sentirlo.
Il suo Byakugan,
però, non vede nulla.
La kunoichi continua a
girare di scatto la testa, disperata, per guardarsi intorno e tentare
di scovarlo.
Naruto è
lontano da lei, sta male e lei non può aiutarlo.
I suoi occhi scrutano
sconvolti davanti a lei, ma ancora una volta ci sono solo macerie.
Non riesce a vederlo.
Il suo cuore perde un
altro battito e Hinata smette di respirare.
Naruto è
lontano da lei e sta morendo.
La sua fine
è cominciata e lei non è accanto a lui.
-Naruto kun!- urla
all’aria, impotente.
Non può
stare ferma, immobile ad aspettare, a sperare che il suo Byakugan
ricominci a vedere, che Naruto si salvi.
Non può
continuare a fingere che nulla stia accadendo.
Non
può…
I
just can't believe the day has come
When our clocks stand still
The horizon seems to disappear
And all our dreams are unfulfilled
La kunoichi si
abbraccia le ginocchia, stringendosi forte nelle spalle.
La paura e il panico
si stanno impossessando di lei ad una velocità
impressionante, impedendole di pensare lucidamente. I secondi si
dilatano, diventano ore, giorni, anni e il silenzio vuoto che la
circonda sa sempre più di disperazione.
Un orologio stampato
nella sua mente batte ogni momento con una precisione impressionante e
rappresenta l’unico rumore, seppur debole, nel villaggio
ormai fantasma.
A metri di distanza,
Naruto tossisce e sputa sangue.
L’orizzonte
si staglia innanzi a lei, impalpabile, vuoto. L’unica cosa
che gli dà vita, troppa vita in mezzo alla morte,
è una sfumatura rosso vivo, che si stempera leggera dal
basso verso il cielo e la acceca.
Sangue.
Hinata può
sentire il sangue nella bocca, può sentire i denti impastati
e la lingua ardente. Nonostante tutto, non smette di morderla. Vuole
distruggerla per soffrire.
Soffrire
terribilmente.
Soffrire con lui.
Andare via con lui.
Perché ha
compreso che tutti i suoi desideri non sono che utopie irrealizzabili,
ormai.
Persino nelle sue
speranze più recondite.
This is our final day
This is our final day*
Due parole continuano
a rimbombarle nella testa.
Hinata,
però, si rifiuta di ascoltarle. Nonostante tutto.
E’
finita.
E’ finita.
E’
finita…
[Ma se rappresenta la
verità, l’unica disperata verità,
perché non dovrei crederci?]
L’ultimo lampo rischiara il cielo per un momento. Poi,
più nulla.
E’ cominciato il giorno della fine.
*
Tokio Hotel - Final Day
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