I wish we were together

di Ayumi Yoshida
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** [#1] Nine-taled fox ***
Capitolo 2: *** [#2] Il giorno della fine ***



Capitolo 1
*** [#1] Nine-taled fox ***






I wish we were together

[Raccolta di due capitoli dedicata a Katia – Rinalamisteriosa -]

Dimenticate tutto. Cancellate gli ultimi capitoli del manga e fermatevi al 437, il capitolo della dichiarazione. E’ da questo punto che parte questa storia, anzi queste storie. Si tratta di due ‘what if?’ dalle direzioni completamente opposte. La prima finisce bene (?), la seconda no. Presenza di angst a palate, vi avverto. Purtroppo in questo periodo non riesco a partorire altro.
Grazie per l’attenzione e buona lettura.

 

 

A Katia,
la ragazza più cara che abbia mai conosciuto.
E’ tutta per te, anche se sicuramente sarà orrenda.
Ti auguro il più felice compleanno del mondo!
Ti voglio bene <3

 

 

 

[#1] Nine-taled fox

 

“Naruto kun”
La sua voce stanca è poco più di un sussurro, coperta  dal sibilo del vento tagliente mosso dal chakra rosso di Kyubi.
La volpe non può udirlo. Anzi, lo sovrasta con un urlo disumano e sbatte le sue code sul suolo, facendolo sussultare. Hinata sente il suo corpo tremare, se sia di paura o di rabbia non lo sa.
Le braccia le fanno male, si piegano quando cerca di rialzarsi ponendovi sopra tutto il peso del corpo, ma, infine, si ritrova in piedi. Barcolla, è scossa da tremiti, ma è in piedi. Guarda dritto davanti a sé, vede l’aria diventare rossa, pesante, vede la volpe –Naruto- e, con una sicurezza incrollabile, passo dopo passo, con difficoltà,  si dirige verso di lui. Non le importa di andare incontro alla morte, perché per lei non esiste Kyubi: c’è solo Naruto, il suo Naruto.
“Naruto kun” ripete quando ormai gli sta di fronte. Le code del demone smettono di sbattere contro il suolo, si sollevano piano e i suoi occhi gialli e penetranti indugiano su di lei.
“Naruto kun”
Una macchia bianca, due macchie lilla, una cornice viola. Questo riesce a vedere Kyubi. Nulla di più.
Riesce a capire solo che qualcuno sta chiamando il suo nome, ma non sa chi possa essere.
“Naruto kun”
Lacrime le solcano la guance. Hinata piange. Piange perché Naruto non da segno di averla riconosciuta. I suoi occhi gialli continuano a fissarla, penetranti, mentre sul suo muso si disegna un espressione di rabbia. Lui non ricorda più chi lei sia.
“Naruto kun”
Due piccole linee trasparenti si sono aggiunte al ritratto che la volpe può vedere di Hinata. Sgorgano dalle macchie lilla, adesso quasi invisibili dietro la grande macchia bianca, e si disperdono nell’aria.
Qualcuno sta piangendo.
Il demone scuote la testa, di scatto, e si concentra sulla figura che si erge davanti a sé.
Un rumore di singhiozzi aumenta nell’aria rossa di chakra e la rende irrespirabile.
Kyubi si sente quasi soffocare.
“Naruto kun”
La figura pian piano prende forma.
Gli si avvicina lentamente, ma costante nella sua andatura. Procede sempre nella stessa direzione, verso di lui. Giunta ai suoi piedi, lo guarda dall’alto in basso, rivoli di lacrime ancora presenti a bagnarle gli occhi.
“Naruto kun” singhiozza piano. Le sue dita si avvicinano a Kyubi,  ne sfiorano il chakra infuocato, lo accarezzano, si bruciano. Gli fanno ricordare.
All’improvviso un volto si disegna nella mente del demone: un volto fine, pallido, contornato da capelli lunghi e scuri, illuminato da due occhi chiari e misteriosi.
Hinata.
“Naruto kun”
La kunoichi attacca il suo petto al chakra del demone, lo cinge con le braccia, lo stringe a sé.
Lo abbraccia e la sua veste prende fuoco.
“Io… io ti amo.”
Un altro sussurro inudibile, eppure ben conosciuto. La mente della volpe è confusa, mentre un’immensa battaglia infuria dentro di lui.
Io ti amo. Qualcosa di già sentito. *
Quel volto. Qualcosa di già conosciuto.
In un attimo, una coda del demone, scivolando sul terreno, avvolge Hinata e la stringe forte, avvicinandola al suo corpo, nutrendosi delle sue lacrime. Lei appoggia il capo su quel chakra scuro e le lascia scorrere liberamente , abbandonandosi finalmente nelle braccia del suo Naruto.
Il demone della volpe a nove code.











*Capitolo 437, pag. 12.





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Capitolo 2
*** [#2] Il giorno della fine ***


I wish we were together


Seconda e ultima parte di questa mini raccolta. Come annunciato nello scorso capitolo, fine tragica e angst a palate.
Se non apprezzate, chiudete pure la pagina.
Ringrazio chi ha recensito lo scorso capitolo, chi ha messo questa storia nelle preferite o nelle seguite. I pareri sono molto graditi.
Rinnovo i miei auguri a Katia, augurandole tutta la felicità possibile, perché se la merita tutta.
Ancora per te, carissima.
Grazie per l’attenzione e buona lettura.






And now we're here again
Up on your roof so high
The whole world can just go to hell
For all I care tonight...

-Shikamaru kun… hai… hai visto Naruto kun?-
Un sussurro impercettibile che, nonostante tutto, le squarcia il petto.
-No, Hinata. Non ho idea di dove sia. Mi dispiace.-
-Neji niisan… hai visto Naruto kun?-
I suoi occhi duri si offuscano.
-No… non so dov’è. Mi dispiace.-
-Kiba kun… hai visto Naruto kun?-
I suoi pugni si stringono di colpo e cominciano a stritolare il terreno su cui è seduto con più violenza che può.
-No, Hinata. No. Scusa.-
Si alza e corre ad aiutare gli altri feriti che giacciono per terra, esanimi.
-Shino kun…-
La voce di Hinata ormai è solo un debole tremito tra le urla e il dolore, che pone sempre la stessa domanda.
-Hai visto Naruto kun?-
Shino rimane immobile, ma dietro le lenti scure i suoi occhi si chiudono e si riaprono immediatamente.
-Io… non l’ho ancora visto Hinata. Mi hanno detto che è qui, che è venuto per combattere, ma non l’ho visto. Mi dispiace.-

A loro dispiace.

[Anche a me.]

Una lacrima sfiora delicatamente la guancia della kunoichi e la percorre fino al collo, per poi morire toccando il copri fronte del villaggio, sempre annodato attorno al collo.
-V-va bene… non f-fa niente…- balbetta con gli occhi lucidi, stringendosi le mani tanto forte da cercare di distruggerle –Grazie.-
E comincia a correre verso il nulla, perché soltanto quello è rimasto a Konoha.
Il nulla.
Il villaggio è distrutto, raso al suolo. Di esso non è rimasta che una profondissima buca nel terreno di cui non si riesce a scorgere il fondo. Tutti giacciono tra le macerie.
Naruto è tornato per combattere il nemico.
Finalmente è tornato.
Hinata vorrebbe gridarlo al mondo, ma non può. Il suo urlo le si strozza in gola.
Naruto è tornato.
Naruto è tornato, ma di lui, per una Konoha fatta ormai solo di pietre e calcinacci, non c’è alcuna traccia.


[#2] Il giorno della fine

I can feel the end is near
It all has come, as we had feared

Le gambe cominciano a pesare, i piedi a fare male, dopo metri di cieca corsa tra i sassi, il respiro a diventare più pesante e irregolare.
Ansante, Hinata si lascia cadere sulla terra umida e si guarda intorno. Ormai i suoi occhi non sono più in grado di vedere nulla, sono stanchissimi, le vene del Byakugan attorno ad essi sono arrossate, ma ella continua a scrutare l’orizzonte sperando di veder sbucare da qualche parte Naruto.
Il biondino, però, non appare.
Hinata vede solo macerie, ombre di macerie sfuocate e confuse, sangue, distruzione e sente il vomito salire a fiotti nella gola.
La luce ormai sta sparendo del tutto dietro le nuvole, sta scendendo la sera su una sconvolta Konoha.
Tutto è calmo, non si odono più rumori, ma una strana, rumorosa sensazione continua a crescere nel petto della kunoichi.
Hinata non riesce a capire cosa sia: sente soltanto una fitta al cuore, poi più nulla.
A metri di distanza, Naruto viene colpito al petto.
La kunoichi si porta una mano sul cuore e stringe forte la stoffa del suo vestito in quel punto. Le lacrime rigano di nuovo il suo viso pallido e sconvolto.
E’ cominciata la fine. Lo sa.

And if our final day has come
Let's pretend to carry on
And if the end has now begun
Live on
Live on...

E’ cominciata la fine.
La stoffa della casacca di Hinata si squarcia, strappata dalla mano tremante che la stringe.

A metri di distanza, Naruto si accascia a terra, sofferente.
Il suo cuore perde un battito.
Naruto sta male, riesce a sentirlo.
Il suo Byakugan, però, non vede nulla.
La kunoichi continua a girare di scatto la testa, disperata, per guardarsi intorno e tentare di scovarlo.
Naruto è lontano da lei, sta male e lei non può aiutarlo.
I suoi occhi scrutano sconvolti davanti a lei, ma ancora una volta ci sono solo macerie.
Non riesce a vederlo.
Il suo cuore perde un altro battito e Hinata smette di respirare.
Naruto è lontano da lei e sta morendo.
La sua fine è cominciata e lei non è accanto a lui.
-Naruto kun!- urla all’aria, impotente.
Non può stare ferma, immobile ad aspettare, a sperare che il suo Byakugan ricominci a vedere, che Naruto si salvi.
Non può continuare a fingere che nulla stia accadendo.
Non può…


I just can't believe the day has come
When our clocks stand still
The horizon seems to disappear
And all our dreams are unfulfilled


La kunoichi si abbraccia le ginocchia, stringendosi forte nelle spalle.
La paura e il panico si stanno impossessando di lei ad una velocità impressionante, impedendole di pensare lucidamente. I secondi si dilatano, diventano ore, giorni, anni e il silenzio vuoto che la circonda sa sempre più di disperazione.
Un orologio stampato nella sua mente batte ogni momento con una precisione impressionante e rappresenta l’unico rumore, seppur debole, nel villaggio ormai fantasma.
A metri di distanza, Naruto tossisce e sputa sangue.
L’orizzonte si staglia innanzi a lei, impalpabile, vuoto. L’unica cosa che gli dà vita, troppa vita in mezzo alla morte, è una sfumatura rosso vivo, che si stempera leggera dal basso verso il cielo e la acceca.
Sangue.
Hinata può sentire il sangue nella bocca, può sentire i denti impastati e la lingua ardente. Nonostante tutto, non smette di morderla. Vuole distruggerla per soffrire.
Soffrire terribilmente.
Soffrire con lui. Andare via con lui.
Perché ha compreso che tutti i suoi desideri non sono che utopie irrealizzabili, ormai.
Persino nelle sue speranze più recondite.

This is our final day
This is our final day*

Due parole continuano a rimbombarle nella testa.
 Hinata, però, si rifiuta di ascoltarle. Nonostante tutto.
Efinita.
E’ finita.
E’ finita…

[Ma  se rappresenta la verità, l’unica disperata verità, perché non dovrei crederci?]


L’ultimo lampo rischiara il cielo per un momento. Poi, più nulla.
E’ cominciato il giorno della fine.


* Tokio Hotel - Final Day

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