L'alleato dall'oscuro passato

di Iron_Captain
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il serpente ***
Capitolo 2: *** Scomparsa? ***
Capitolo 3: *** L'arciere ***



Capitolo 1
*** Il serpente ***


Capitolo 1: Il serpente

Dopo aver iniziato il viaggio, il nuovo team di Ruby riuscì a superare il difficile e tortuoso passo sulle montagne, completamente ricoperte dalla neve; affrontando diversi pericoli, ripide scalate e bufere di neve; arrivando, in seguito, a superare i temibili canyon rocciosi desolati, circondati da diverse colline, dove non esistevano città, villaggi o accampamenti...soltanto desolazione e grimm. Era stata dura, ma alla fine i ragazzi riuscirono a raggiunsero le foreste orientali di Vale, dove sorgevano alcuni villaggi e città piccole sorvegliate da cacciatori esperti, dove il pericolo era molto ridotto. Apparentemente, il peggio sembrava essere passato.
"Ragazzi: quanto manca per raggiungere Turrym?" chiese Jaune.
Per poter raggiungere Mistral, i ragazzi dovevano arrivare a Turrym, piccola città marittima che ospitava il porto più famoso di tutta Vale, che possedeva le migliori navi da viaggio e militari.
"Due giorni di cammino, se tutto va bene." rispose Nora osservando la mappa.
I ragazzi erano parecchio stanchi, ma soprattutto avevano poche provviste che dovevano razionare ogni giorno.
"E scommetto che non possiamo affrettare di più il passo e che dovremo accamparci non appena il sole sarà tramontato."
"Purtroppo si, capo." rispose la ragazza dai capelli arancioni con tono ironico.
L'unico membro che non partecipò al dialogo era proprio Ruby che, oltre a sentire la mancanza del suo vecchio team, ripensò alle condizioni di sua sorella: era uscita, dalla battaglia persa per proteggere la Beacon, sconfitta e demoralizzata in tutti gli aspetti; a causa della perdita del braccio, aveva deciso di non voler combattere più, convinta di non essere più di alcun aiuto. Aveva anche saputo, da lei, che Blake era andata via senza dare delle spiegazioni. Nonostante pensasse ci fosse una ragione per cui l'avesse fatto, iniziò a dare spazio alle parole di Yang:

"No, invece non c'è! A volte, semplicemente, le cose brutte accadono, Ruby."

Quella risposta l'aveva sconvolta e abbattuta, portandola a chiudersi in se stessa. Cercò di nascondere le sue attuali condizioni agli occhi dei suoi amici, cercando di essere sicura di sé e tirando fuori la sua allegria e ironia.
"Tutto bene, Ruby?"
Improvvisamente la ragazza dal mantello rosso dovette abbandonare i suoi pensieri e le preoccupazioni, per assumere, in seguito, la sua solita espressione; "Ehm, si. Jaune."
Nonostante cercasse di essere come era di solito, non riusciva ad ingannare Jaune: proprio perché anche lui aveva perso la cosa che gli era più cara al mondo: Pyrrha Nakos.
"Se hai bisogno di parlare, io ci sono." si limitò a rispondere, poggiando la mano sulla spalla della ragazza. Anche lui capiva bene quello che Ruby stava provando...la verità era che lo capivano tutti, perché, chi meno e chi più, tutti avevano perso qualcosa, quel giorno in cui la Beacon...la loro seconda casa, era caduta.
"Certo, Jaune..." rispose Ruby togliendo la mano del ragazzo. "Grazie."
Prima che Jaune potesse replicare, o che Nora e Ren potessero intromettersi, in lontananza cominciò a intravedersi un uomo che stava correndo verso di loro; aveva i capelli biondi, era vestito con abiti semplici e aveva una sacca stretta fra le mani. Subito dopo apparvero tre individui vestiti di nero, con un'armatura che copriva loro il torace, ed erano armati. Alla vista di ciò, Ruby fu la prima ad andare incontro verso l'uomo.
"Aspetta Ruby!" esclamò Jaune che, dopo aver sguainato la spada e impugnato lo scudo, andò a raggiungerla, seguito dai suoi compagni.
Dopo aver preso la sua Crescent Rose, la cacciatrice corse ad attaccare i malviventi, i quali reagirono: due di loro si spostarono di lato, togliendosi dal sentiero, mentre il terzo sguainò la sua katana nera da dietro la schiena per parare il colpo che stava per subire. Le due lame, dopo essere entrate a contatto tra loro, emisero un forte suono acuto metallico.
"Molto brava cacciatrice; ma quesssta quessstione non vi riguarda." rispose il fauno emettendo dei sibilii e tirando fuori, a volte, la lingua.
"È facile prendersela con chi non sa difendersi!" replicò Ruby aggressiva, accompagnata da un profondo disgusto che le provocò il criminale.
Detto ciò, il fauno-serpente allontanò, con un veloce fendente di spada, la cacciatrice. I due avversari iniziarono a squadrarsi, pronti a prevenire le mosse dell'altro.

Vedendo che uno di quei criminali, uno molto grosso, cercò di raggiungere l'uomo per derubarlo, Nora si separò dai suoi compagni per andare a fermarlo.
"Nora!...Ren, vai con lei: io penso all'altro complice!"
Dopo aver detto ciò, il ragazzo dagli abiti verdi andò ad aiutare la sua amica, lasciando solo il guerriero dall'armatura lucete.
Va bene Jaune: ce la puoi fare...devi avere più fiducia in te, disse tra sé il ragazzo, mentre corse ad impedire a uno dei malviventi di aggredire alle spalle Ruby.

Angolo autore
Chiedo scusa se avevo cancellato questa fanfiction per rimpiazzarla con un nuovo capitolo, ma purtroppo il precedente capitolo non era stato scritto molto bene. Spero possa piacervi lo stesso e che sia ben scritto, nonostante gli impegni che ho in questo periodo.
Soprattutto devo ancora pensare come mandare avanti le battaglie in corso: per questo motivo mi sono fermato in questo modo.

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Capitolo 2
*** Scomparsa? ***


Capitolo 2: Scomparsa?

Il malvivente incappucciato si era nascosto molto bene tra i cespugli: era pronto ad eliminare la cacciatrice dal mantello rosso con i dardi della sua cerbottana.
"Stai indietro!" urlò Jaune, impedendo al criminale di cogliere di sorpresa la propria amica. Aveva lo scudo e la spada ben alzati, pronto a prevenire qualsiasi mossa.
Il suo avversario, lentamente, si alzò in piedi e squadrò il guerriero. "hihihihih...Tu non sai...hihihihihi...con chi...hihihihihi...hai a che fare."
Il ragazzo sentì le strane risate del criminale, che sembravano simili a degli squittii. Quando lo vide effettuare un grande balzo, poté finalmente vedere la lunga coda fina che fino adesso aveva tenuto arrotolata intorno alla vita, confermando il fatto che anche lui era un fauno. Quando ebbe alzato lo sguardo, Jaune dovette alzare lo scudo, poiché la luce abbagliante del sole gli impedì di vedere cosa fece il criminale. Fu un bene, poiché sarebbe morto a causa dei coltelli che il criminale aveva lanciato contro di lui. Successivamente dovette subire una serie di calci e di rapidi fendenti con i coltelli che andarono a colpire lo scudo del ragazzo.
“Quello scudo non ti proteggerà in eterno, cacciatore...hihihihihi.”
Ha ragione: devo trovare un modo per stenderlo, pensò Jaune, che nel frattempo continuò a subire quei colpi.

“Sei mio, piccolo umano!” disse il grosso criminale correndo verso di lui.
L'uomo, adulto ma gracile, tenne stretta sé la sua piccola borsa, la quale conteneva un oggetto prezioso che non voleva far cadere nelle mani di quei ladri. Arretrò impaurito, sapendo che non poteva affrontarlo o scappare da lui.
“Dove credi di andare, gigantone?” disse Nora interrompendo l'avanzata del grosso malvivente.
“Levati di mezzo, donna!”
A quel punto la ragazza si arrabbiò: “Ehi! Non ti hanno insegnato le buone maniere?”
Dopo aver detto ciò, la cacciatrice, con il martello stretto fra le mani, corse verso il nemico, preparando un fendente dall'alto. Ma la reazione del suo avversario fu che le venne incontro con gran rapidità e, con le sue lunghe unghie, le graffiò il petto. Oltre a provocarle delle ferite di grandi dimensioni, le fece anche perdere l'equilibrio.
“Non puoi competere con l'agilità e la forza di una tigre.” disse il criminale togliendosi il cappuccio; aveva i due canini leggermente più lunghi degli altri denti, il viso tondo e pieno, i capelli marroni scuri con diverse sfumature bionde folti ma non tanto lunghi, e una corta barba bionda.
I respiri di Nora erano accelerati e, nonostante avesse pensato di reagire, sapeva che non avrebbe fatto in tempo a respingere quel fauno, che si preparò a darle il colpo di grazia. Ma ciò non accadde: in quel momento arrivò Ren, che con i suoi piccoli mitra sparò contro il malvivente, allontanandolo dalla sua amica. Purtroppo il suo avversario reagì; con un balzò riuscì a raggiungere il giovane cacciatore, che riuscì a schivare l'assalto lanciato dall'alto con una capriola laterale. Grazie alla sua agilità e abilità, il ragazzo riuscì ad evitare gli attacchi del ladro e a contrattaccarlo. A causa del fatto che era robusto, non era facile per Ren sconfiggere tanto facilmente quel nemico.

Ruby era in difficoltà: quel fauno era un avversario veramente forte; ogni volta che tentava di attaccarlo, non era mai riuscito a colpirlo o a sbilanciarlo; riusciva a parare ogni colpo e a prevenire ogni mossa.
“Non sssei in grado di potermi affrontare...” disse l'uomo-serpente, che con un rapido fendente di spada colpì la cacciatrice.
Nonostante avesse parato il colpo, la ragazza finì a terra e fu anche disarmata: la sua falce cadde per qualche metro di distanza. Naturalmente non aveva intenzione di arrendersi; perciò cercò di andare riprendersela.
Ad un tratto apparve una piccola luce blu sopra di lei. Non seppe spiegarsi come, ma ciò che accadde in seguito fu che la lucina si allargò sempre di più e a scagliare fulmini da tutte le parti, poi il paesaggio iniziò a deformarsi, fino a sparire completamente. Non riuscì più ad avvertire la gravità ed ebbe la sensazione di ruotare intorno a quella specie di flusso blu in cui era entrata. Poi, in fondo a quella specie di tunnel blu, comparve una specie di buco nero. Ruby ebbe paura, ma non poté evitarlo: proprio perché una specie di forza la trascinò sempre di più verso quel buco. Era forse giunta la fine?

Ciò che i tre ragazzi e i criminali videro, mentre combattevano, fu una specie di portale azzurro apparso dal nulla, dal quale partirono diversi fulmini che colpirono in ogni punto del terreno. Quando i due fauni videro il loro capo che venne risucchiato, andarono ad aiutarlo. Ma i loro sforzi furono vani. Ma quel che era peggio fu che anche la cacciatrice dal mantello rosso non riuscì ad evitare quel portale.
“Ruby!” esclamò Jaune, il quale si affrettò ad andare ad aiutarla. Ma non fece in tempo: non poteva essere più veloce.
Dopo aver risucchiato i tre malviventi e la cacciatrice, il portale sparì.
Mentre Ren andò a controllare, e a cercare di curare, le ferite di Nora, il loro leader volse il suo sguardo verso l'umano che avevano aiutato, e con passo deciso andò verso di lui: non ci volle molto a capire che era stato lui ad aver aperto quella specie di portale. Non aveva potuto vedere come avesse fatto, né sapeva cosa fosse successo a Ruby; Ma sperava, in cuor suo, che era ancora viva.
“Che cosa hai fatto?” chiese con tono intimidatorio.
Mentre Jaune interrogò l'uomo, il quale cercò di far finta di non sapere niente, Ren, dopo aver fasciato la ferita di Nora, che richiedeva un intervento medico, andò verso il punto in cui era apparso prima il portale; poiché gli era sembrato di aver notato qualcosa. Dopo essersi chinato, raccolse una pietra blu scintillante...un cristallo di Dust.

Angolo autore
Ho trovato un po' di tempo per continuare la fanfiction e, con fatica, ho cercato di scrivere meglio che potevo (ho anche riletto per cercare gli errori, e infatti ho migliorato il capitolo). Se mi è scappato qualche errore, fatemelo sapere...e spero di non aver peggiorato la fanfiction, visto che questa volta mi sono impegnato tanto a scrivere bene questo capitolo. Forse, adesso, sarà più facile con i prossimi capitoli...ma si vedrà. Buona lettura.

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Capitolo 3
*** L'arciere ***


Capitolo 3: L'arciere

La cacciatrice dal mantello si ritrovò catapultata in un luogo completamnte buio. Non riuscì a trovare la propria arma, né capì dove si trovasse; ma riuscì a percepire, con il tatto delle proprie dita, il freddo dell'acciaio di cui era fatto il terreno. Desiderava alzarsi, ma non lo fece: preferiva non correre il rischio di camminare alla cieca e farsi male inciampando.
“Capo, state bene?”
“Sssi, sssto bene.”
Ruby riconobbe quella voce sibilante: anche quei fauni criminali erano qui, insieme a lei.
“Capo.” disse il terzo complice. “C'è la cacciatrice con il mantello rosso, davanti a noi.”
Oh no: era stata scoperta, e per di più lo aveva detto con tono deciso. Che quel fauno avesse la capacità di vedere al buio?
“Dove sssi trova?” chiese il fauno serpente.
“Davanti a noi...ed è disarmata.”
Ebbene si: pteva vedere al buio. Ciò significava che era completamente spacciata. Non aveva neanche la propria arma tra le mani, né potè vederla; ma sperava che non l'avesse perduta.
“Adesso morirai, cacciatrice.”
Non aveva altra scelta: Ruby avrebbe dovuto alzarsi e correre per non farsi uccidere subito da quei criminali. Ma prima che potesse mettere in pratica la sua idea, le porte davanti a lei si aprirono. Dopo essere stata abbagliata dall'improvvisa luce che proveniva dall'esterno, la cacciatrice capì di trovarsi dentro il rimorchio di un camion, che conteneva diverse casse di legno, alcune molto grandi; poi vide, davanti a sé, degli uomini con una specie di tute nere di pelle, le cinture piene di esplosivi e caricatori di munizioni, e armati con delle grosse armi da fuoco ; mentre a pochi passi da lei, c'era la propria falce.
“E voi chi siete, e cosa ci fate qui?” chiese uno di loro.
La ragaza non volle alzarsi per non creare il panico, ma sapeva anche che alle sue spalle c'erano quei fauni, sicuramente pronti ad uccidere quelle povere persone. Doveva trovare il modo per impedire che ci fosse un massacro.
“Bene bene bene, sembra che abbiamo degli infiltrati.”
Alle spalle di quegli uomini, che somigliavano a dei militari, apparve un uomo con una giacca e dei pantaloni scuri; aveva la barba intorno al viso, capelli neri schiacciati, il fisico non tanto robusto, e uno sguardo poco piacevole. A vederlo, non sembrava essere una brava persona.
“Volevate sabotare i miei affari?”
Nessuno rispose: i tre criminali erano calmi e impassibili; Ruby era tesa: “Ascolti...!”
Non appena la cacciatrice tentò di rimettersi in piedi, i quattro uomini le puntarono contro le proprie armi, pronti a ucciderla all'istante. Senza fare altri gesti precipitosi, la ragazza continuò a parlare: “Quei tre sono dei ladri e assassini senza scrupoli!”
Si sentiva strana: avvertiva una strana sensazione; come se quegli uomini non fossero delle persone per bene. Tuttavia, gli abiti che avevano indosso e le armi che possedevano, suggerivano che forse erano dei poliziotti o qualcosa del genere...nel suo mondo,perlomeno, sarebbe stato così.
“Ah si?” chiese quell'uomo, rivolgendo il proprio sguardo prima sulla ragazza, poi sui tre fauni. “E così voi sareste dei temibili assassini, eh? Allora ho una proposta che non potrete rifiutare.”
Sperava tanto di aver sbagliato, ma quel campanello d'allarme era reale: neanche quegli uomini erano brave persone...probabilmente aveva deciso di provare a fidarsi perché era in grande difficoltà...e sola. Aveva sbagliato. Forse per l'ultima volta.
“Qual'è quesssta proposssta?” chiese l'uomo-serpente incuriosito.
“Unirvi a me: sarete ben pagati e avrete la possibilità di dominare insieme a me una città.”
Il fauno, con la sua katana stretta in pugno, rifletté su.
“Io penso sia giusto accettare l'offerta, capo.” si intromise il grosso fauno, che aveva il suo pensiero fisso sui soldi.
Dopo essersi voltato verso l'altro complice, il quale si limitò ad annuire, il capo dei tre malviventì acconsentì: “Va bene; ma solo se ci permetterai di uccidere la ragazzina.”
“Fate pure. E benvenuti nella banda.” disse senza ulteriori indugi l'umano, che si allontanò.
La cacciatrice cercò di farsi venire un'idea di come poter venire fuori da quella situazione in cui si era cacciata, ma le opzioni a disposizione erano veramente scarse: era completamente circondata da criminali, e qualsiasi cosa avesse fatto, sarebbe di sicuro morta. Non poteva farcela da sola. Sentì i passi del fauno che si avvicinò sempre di più.
“Fine della caccia.” disse il criminale, pronto a trafiggerla con la sua spada.
In quello stesso istante, uno de criminali che stava puntando il mitragliatore contro la ragazza lanciò un secco urlo di lamento prima di cadere a terra. Ruby cercò di alzare lo sguardo: vide gli altri tre nemici che iniziarono a guardarsi attorno nervosamente, come se fossero impauriti; in quel preciso momento uno di loro fu colpito da una freccia, prima di cadere a terra. Decisa a tentare il tutto per tutto, la cacciatrice, che non aveva dato peso alla distrazione del fauno stava per ucciderla, scattò rapidamente in avanti. Dopo aver preso la sua Crescent Rose ed essere uscita dal camion, si portò davanti ai due malviventi con i mitragliatori e con un rapido fendente li eliminò.
“No! Eliminatela!” ordinò il capo dei fauni, i quali si precipitarono ad aggredirla.
Adesso Ruby era pronta ad affrontarli; con un veoce fendente parò il colpo del fauno dalle caratteristiche da tigre e allo stesso tempo riuscì ad allontanarlo, insieme all'altro complice.
“Sembra che le sorti si siano ribaltate.” disse Ruby, felice di poter essere ancora viva e di potersi battere contro quei criminali che volevano ucciderla. Era intenzionata a prendersi la rivincita.
“Hihihihihi...” iniziò a ridere il fauno con le caratteristiche da topo, il quale prese uno dei suoi coltelli dalla cintura.
Quando la cacciatrice si preparò ad attaccare i due criminali, una freccia colpì il nemico armato di coltello alle spalle. Senza perdere tempo, Ruby attaccò con un fendente il complice, colpendolo con il proiettile che partì dalla canna della falce, ferendolo sulla spalla destra.
“Ahahaaaahhh!” piagnucolò il fauno dalla lunga coda.
“Meglio andare via!” esclamò il complice.
Quando i due criminali si voltarono per andarsene, rimasero immobili a ciò che successivamente videro. Anche Ruby rimase sorpresa nel vedere la scena a cui dovette assistere: il capo di quei criminali, il fauno dalla voce da serpente, era stato sconfitto da un uomo con un abito verde scuro, il viso coperto da un cappuccio verde scuro e una mascherina nera, e con un arco sul quale aveva caricato la sua prossima freccia da poter scoccare.
“Lasciate in pace quela ragazza, o morirete.” disse il misterioso arciere, il quale mascherava la sua vera voce.
Non appena cominciarono a sentirsi i rumori delle sirene della polizia, i due fauni decisero di scappare, lasciando il loro capo nelle grinfie dei due eroi.
Dopo aver abbassato l'arco e riposto la freccia, il giustiziere legò i polsi del fauno con un laccio in plastica ben stretto. Poi si rivolse alla cacciatrice: “Consegnalo alla polizia, poi vai con loro.”
Detto ciò, l'arciere fece per andarsene.
“Aspetta!” esclamò improvvisamente Ruby, la quale voleva assolutamente sapere il nome del suo salvatore. Dopo essersi voltato, l'arciere si presentò: “Mi chiamo Green Arrow”
Dopo averlo visto andare via, la cacciatrice rimase stupita e affascinata dallo stile di quell'uomo mascherato. Avrebbe voluto conoscerlo e combattere ancora al suo fianco...Senza neanche pensarci, promise a se stessa di scoprire chi era realmente.

Angolo autore
Dopo aver letto e migliorato dove occorreva il capitolo, ho deciso subito di pubblicarlo, poiché mi era venuto molto bene. Da quando avevo visto l'ultimo episodio della terza stagione di RWBY, ho deciso di fare immediatamente questo crossover. Non vedevo l'ora di pubblicare questo capitolo e, spero, che sia venuo veramente bene. Ve lo sareste mai aspettato? Fatemi sapere se ci sono errori che mi sono sfuggiti e, soprattutto, se vi piace.

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