The Clow Cards: Le cronache del Signor Clow Reed - Parte 1

di Fabiola19
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La storia al principio ***
Capitolo 2: *** L'addestramento ***
Capitolo 3: *** Attacco all'Accademia ***
Capitolo 4: *** Urgente intervento ***
Capitolo 5: *** Missione prioritaria ***
Capitolo 6: *** Lo Scettro della Luna ***
Capitolo 7: *** Partenza ***
Capitolo 8: *** Arrivo movimentato ***
Capitolo 9: *** Miglioramenti ***
Capitolo 10: *** Mossa imprevista ***
Capitolo 11: *** Rottura ***
Capitolo 12: *** L'inizio dei guai ***



Capitolo 1
*** La storia al principio ***


<< E' da molto tempo che ormai le tradizioni dei popoli di intere civiltà vengono calpestate dal resto del mondo, portando nel dimenticatoio il rispetto reciproco. Una nazione in via di decadimento può solo essere ignorata dagli affari altrui >> raccontava una voce narrante, dal tono piuttosto saggio: << Questo fa in modo che il fuoco del rancore si propaghi e coinvolga i paesi limitrofi di quelli già caduti. È così che si generano le guerre >>.

<< La storia dei maghi più potenti nelle carte magiche và ricercata al suo principio. Alla creazione di ogni mondo >> con un balzo sfrecciante tra le stelle di ogni galassia, quasi vi fosse un riavvolgimento del nastro sulla storia dell'universo, la visione del saggio materializzò alla memoria il primo pianeta creato nel vuoto dell'infinita galassia colossale: << La Terra, al momento dei suoi sviluppi, aveva satelliti a migliaia di anni luce da lei che avevano il compito di mantenere la sua sicurezza. Il Pianeta dei Maghi rappresentava questa sicurezza >> proseguì il vecchio.

<< Il sistema planetario dei Sette Regni Magici era sotto il dominio del primo creatore di essi, resosi noto per i suoi enormi poteri >> nel pianeta dalle grandi dimensioni, rispetto a tutti gli altri sei che vi erano, vi abitava una popolazione già sviluppatasi col tempo, che era destinata a divenire una grande famiglia di stregoni, la prima vista nel mondo magico. Il loro leader, adornato di mantello blu e di un sorriso radiante in volto, si affacciò da una rupe nel primo paesaggio del pianeta che si presentava vasto di natura verde, e sovrastava la sua folla che lo acclamava.

Spalancò le braccia all'aria, provocando grande entusiasmo nel primo mucchio della popolazione riversato: << Un futuro prospero riservava per la sua gente, il primo tra tutti i regnanti stregoni. Egli venne in seguito rispettato dal vasto regno che creò, non solo per il suo enorme potenziale, ma anche per la sua sapienza universale e divina, mista alla sua pazienza >> i sei restanti pianeti vennero abitati dall'incremento degli abitanti, rianimando le terre e costruendo vere e proprie città.

Si andava così ad assumere una vita quotidiana, anche se agli inizi nessuno sapeva cosa fare o da dove iniziare: << Col tempo, gli abitanti dei Sette Regni diventarono più tecnologici, fino a che non ebbero raggiunto l'evoluzione prima di tutti. Si dimostrarono avanti coi tempi, rispetto agli abitanti della Terra >> aggiunse il saggio nel racconto. Infatti, pur essendo dotati di magia, i maghi si dilettavano anche nella costruzione di droidi, macchine avanzate dall'alta tecnologia che utilizzarono per via aerea.

<< Dotati anche di intelligenza avanzata, riuscirono a mandare i droidi aerei nello spazio, facendoli viaggiare in minor tempo fino a destinazione >> le macchine costruite alla perfezione viaggiarono grazie a turbi installati fino a pochi mesi di distanza dal pianeta cui era stato segnato che doveva essere protetto dal regno dei maghi. Passando inosservati come volatili in alto nel cielo, i droidi sorvolavano le città antiche che si cominciavano a intravedere insieme alle prime forme di vita umane.

Registravano i movimenti della gente, le loro abitudini, e inviavano i dati tramite chip impiantati fino alla base di controllo del lontano regno magico. I programmatori e gli scienziati esaminavano le scene e studiavano al meglio le persone che sembravano quasi uguali a loro di viso. Più di ogni altra cosa volevano assicurarsi la loro incolumità, cercando di accelerare nel produrre nuove difese per contrastare anche al minimo gli ostacoli o le difficoltà che si presentavano per la popolazione della Terra: << Insomma, al principio, la nostra era una società sviluppata che faceva di tutto per proteggere il pianeta dalla quale ci sentivamo più legati. Vennero istituiti anche dei centri di addestramento per i giovani affinchè divenissero dei buoni e potenti maghi come il proprio governante >>.

Vennero così erette alcune cupole, dove all'interno vi erano dei grandi saloni ed estesi anditi di palestre, ed era qui che si svolgevano gli addestramenti dei ragazzi dai 16 anni fino a che non fossero pronti ad entrare nella vita reale del loro mondo.

<< Ma tutta la serenità sembrò essere destinata a rompersi >> pronunciò quella tragica frase il vecchio narrante. Il cielo limpido del Pianeta dei Sette Regni magici si oscurò di nuvoloni scuri, inghiottendo nell'ombra ogni casolare e città sparsa per tutto quel globo. Sulla via che conduceva verso il Palazzo Principale, un misterioso individuo incappucciato percorreva la stradina fino ad esso con fare inquieto. Era una piccola figura nera che transitava sotto l'oscurità venuta in quell'ora. Ogni singolo mago si affacciò dai balconi del Palazzo, seguiti dal loro regnante, che non vedeva di buon occhio quella strana presenza.

Decise di presentarsi alle porte del Palazzo, scendendo per chiedere informazioni all'individuo che si era portato dietro tutta quella tetra atmosfera. Scortato da alcune sue guardie del corpo, il governante fu di fronte all'uomo velato di nero, facendo per chiedergli: << Tu chi saresti? Sapresti spiegarmi il motivo di tale incontro? >> ma l'uomo di fronte si limitò ad alzare il capo in alto, tenendosi nascosto metà viso nell'ombra del suo mantello.

Lanciò un'occhiata posso rassicurante al governante del Pianeta, minacciosa con un occhio che sembrava ardere di rosso nel profondo delle pupille: << Stia indietro, sire! >> si misero di mezzo le guardie, cercando di proteggere a qualunque costo il proprio re, nel caso il tipo incappucciato avesse attaccato in modo fulmineo. Ma egli aprì il palmo della mano sinistra, e con un gioco di illusione creato da una magia ben più potente di quella del mago, creò una piccola superficie sferica in miniatura, ma trasparente, come un ologramma.

Tra lo stupore di tutti, l'uomo incappucciato parlò: << Il vostro pianeta, tra pochi giorni, sarà investito da una pioggia di meteoriti. Se volete la salvezza, allora dovrete nominarmi il superiore mentore dei vostri allievi. Impareranno a conoscere il futuro e a prevenirlo, con i nuovi poteri che io ho >> li avvertì il tizio inquietante.

Le guardie del governante, anche dal canto suo però, sapevano già qual era la cosa giusta da fare: << Scordatelo. Non sappiamo quale incantesimo potrai usare per avvelenare la nostra grande famiglia. Non ti daremo mai ascolto! E ora vattene >> << Allora brucierete tutti nel fuoco dello spazio. Vi do la mia parola >> concluse senza fretta l'uomo, facendo sparire l'ologramma sul suo palmo, serrando la mano e stringendo il pugno che si formò.

Tornò così a dileguarsi nell'ombra della probabile notte che aleggiava nell'aria di ora. Scomparve come gli occhi di coloro che assistettero al fugace colloquio non lo videro più. Cosa si potevano aspettare da un misterioso individuo come quello?

<< Mentre le guardie del governante del regno lo facevano rientrare a Palazzo, egli cominciava a prendere sul serio le parole del mendicante che minacciò l'intero regno dalla distruzione. E prese nel poco tempo una decisione >> tornò a parlare il vecchio narrante della storia.

Il governante chiese consiglio ai sacerdoti del tempio che, nel cuore della notte, non smettevano di sorvegliare il loro monastero. Raccontò loro della venuta del nuovo e minaccioso mendicante, e domandò come avrebbe potuto proteggere la sua gente dall'arrivo della pioggia di meteoriti. Le speranze però sembravano ridotte ad un bricciolo. E prima che i sacerdoti potessero parlare, un grosso boato si udì nel cortile esterno: << Signore! L'apocalisse. È arrivata in anticipo. Che cosa facciamo? >> fece irruzione un subordinato del sire.

I meteoriti erano giunti prima del prevvisto e si abbattevano contro la città dei maghi, distruggendo palazzi e siti di incontro, così come le case. A nulla servì la disperata fuga di maghi, donne e uomini, che vennero investiti e schiacciati dalla violenta pioggia di pesanti rocce infuocate: << No >> disse funesto il governante, uscendo all'aperto insieme ai suoi sacerdoti e al consigliere. Si buttò sulle ginocchia, notando un campo di fuoco che ardeva l'intera città che fu costruita da lui per molti anni.

<< Occhio a quello! >> avvertì di nuovo il subordinato, alzando di poco gli occhi al cielo e notando un grosso meteorite che era a pochi metri dallo schiantarsi contro il tempio e quelli che erano riversati di fuori. Non ci fu il tempo per niente. Un'esplosione si verificò al momento dello schianto della roccia incandescente come distrusse il caseificio e uccise sul colpo il governante e i suoi sacerdoti.

Tra le urla disperate dei superstiti che cercavano di allontanarsi dalla città in decadenza, l'uomo incappucciato si sporgeva da un'alta rupe, ammirando il disastro compiersi sull'indifesa città dei maghi. Gli si intravide un sorrisino maligno dipingerglisi in volto, che era ancora coperto dal cappuccio.

La pioggia tempestosa di rocce ardenti cessò quando l'individuo lasciò il posto della rupe: << Solo pochi riuscirono a sopravvivere a quel terribile evento. Uno tra i quali fui io >> disse il vecchio occupato nel racconto, rappresentato a quel tempo come un ragazzo dai capelli neri e corti, indossante anche lui come alcuni apprendisti le vesti blu dei maghi. Lo sconvolgimento di quell'episodio era stampato sulle facce di ognuno dei compagni che trovava riemergere dalle macerie delle case. Si unirono una dozzina di abitanti sopravvissuti alla strage venuta dal cielo, e osservarono il campo di fuoco che non smetteva di bruciare i resti delle case che al loro interno scoppiavano di incendi provocati dalla caduta dei meteoriti: << Promisi a me stesso, perciò, che il nostro villaggio si sarebbe potuto ricostruire. E che la nostra tradizione sarebbe potuta continuare ad esistere >>.

Con l'aiuto reciproco degli abitanti rimasti in vita, il saggio uomo riedificò le palazzine della città, insieme al tempio distrutto inesorabile dalla devastante pioggia. I corpi della gente rimasta uccisa nel violento evento atmosferico vennero sepolti nei campi al dì fuori della nuova ricostruzione della città, e vennero costruite dei monumenti dinanzi alle sepolture, ricordando nel marmo di esse i nomi di coloro che caddero.

Un imponente scultura, raffigurante la statua del governante, era posta alla testa della bara di esso: << Io, Xiao Feng, mi promisi che l'accademia dei maghi avrebbe portato avanti il suo onore e che non si fosse mai più intimorita dalle catastrofi future. Senza di noi, la galassia della Terra non può essere sicura >> concluse infine, mentre ricordava il suo io giovane che salutava un'ultima volta la tomba del suo superiore, volendo portare avanti il suo sogno di prosperità.

L'anziano Xiao Feng richiuse il libro descrittivo della storia dei Sette Regni magici e si ributtò con un sospiro alla vita reale.

 

 

 

 

 

Eccomi qui! Sono tornata in questo nuovo ambiente dell'universo delle Carte di Clow. Come avrete letto si tratta di uno spin-off, e vi avviso che farà parte di una trilogia che spiegherà quello che è successo a Clow Reed nella sua gioventù. Mi sono interessata alla figura del personaggio di Clow Reed, e dopo aver meditato sulla storia da scrivere, finalmente l'ispirazione mi è giunta a voi!!

Cercherò di non essere troppo pesante nella stesura questa volta e di andare subito al sodo. Come sempre, spero che seguiate questa nuova fan-fiction!! A presto :)

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Capitolo 2
*** L'addestramento ***


Xiao Feng richiuse così il libro che stava sfogliando e si ributtò nella vita reale. Ora era vecchio, e tirò un sospiro dopo che la sua memoria fece uno sforzo nel fargli ricordare il brutto passato che segnò il primo declino dei Sette Regni. Xiao Feng si poggiò la schiena alla spalliera della sua sedia, rilassandosi per un attimo.

Il suo aspetto era del tutto diverso: una lunga barba bianca, con dei baffetti, gli scendeva fino al petto. Era calvo, e quei pochi capelli che aveva erano ai lati, vicino alle orecchie. Una specie di abito tradizionale si portava indosso: << Maestro. Si sbrighi. Gli addestramenti stanno per cominciare >> sopraggiunse nella stanza un subordinato di Feng.

<< Sì, arrivo subito >> rispose lui, spostando da una parte il libro nella scrivania e facendo per alzarsi dal posto. Abbandonò la stanza in cui era, sigillandola accuratamente e avviandosi insieme al suo subordinato verso il salone dove dovevano dare il via ai fatidici addestramenti.

Xiao Feng era il mentore dell'accademia fondata nel principale pianeta dei Sette Regni magici, e si portava addosso da qualche anno questo incarico ritenuto importante tra tutti i ranghi:

<< Gli iscritti di quest'anno hanno superato le nostre aspettative, a quanto pare >> disse il tipo che accompagnava il suo Maestro.

<< Mi fa piacere >> ribattè passivamente Xiao Feng.

<< Non siete entusiasta come gli altri anni, Maestro, vedo. È per via del poco tempo a disposizione? >>

<< A parte quello, ciò che mi tiene serio, sono alcuni cadetti degli anni passati che hanno difficoltà a passare le prove >> rivelò Xiao Feng.

<< Oh, beh, non è colpa loro. Del resto, il primo anno non è cosa da tutti superarlo da subito. Non quando un ragazzo si ritrova a dover affrontare un qualcosa che ha della magia >>

<< Anche quello, è vero. Ma mi preoccupa il fatto che qualcuno dei nuovi si possa far influenzare dai buoni a nulla >> disse Xiao Feng.

<< Non si preoccupi. Stia tranquillo. Quel ragazzo metterà la testa a posto, prima o poi >> rispose ottimista il subordinato.

<< Lo spero tanto, Kyle >> concluse la discussione Xiao Feng, svoltando l'angolo e aprendo due ante di un grande salone.

Oltre alle due porte, si presentava un esteso andito, riempito al centro da una marea di giovani maghi. Ragazze e ragazzi che costituivano quella mandria di futuri protettori dell'intero regno, cominciarono ad applaudire per il grande Maestro che da sempre ammiravano e che era rispettato in tutto il luogo.

Complimenti di ogni tipo si levarono tra lo scroscio degli applausi senza sosta, ma che terminarono con un gesto di Xiao Feng che serrò in alto un pugno.

Nel silenzio ammirevole che ci fu al suo cospetto, il Maestro ebbe l'occasione per tenere un breve discorso di apertura, mostrandosi felice ai volti nuovi che vide alle prime file dei nuovi arrivi: << Oggi, come sapete, hanno inizio le preparazioni al fine di condurre ogni allievo alle prove finali che si svolgeranno al termine di ogni fase lavorativa. Entro venti anni da ora, i nuovi cadetti percorreranno il sentiero per diventare un degno mago del bene. Io, per chi non lo sapesse, sono Xiao Feng. E do il benvenuto ai nuovi allievi, e un buon continuo ai precedenti >> altri applausi si liberarono con più energia, all'entusiasmo che facevano sentire al Maestro.

Gli occhi di quest'ultimo andarono proprio a posarsi nella fila laterale a sinistra, avvistando un ragazzo dalla corporatura esile, occhi blu e capelli del colore nero che si mischiavano con il primo.

Il giovanotto preso di mira si sentì a disagio ad incrociare lo sguardo diretto di Xiao Feng, che sembrava volerlo punire duramente.

Gli addestramenti ebbero inizio tra i vari livelli dei ranghi dei maghi che occupavano la sala, dai primi anni fino agli ultimi, ovvero quelli che portavano avanti lo svolgimento dei tanti anni dell'accademia.

Ognuno cominciava all'età di venti anni a dilettarsi con la magia, e ogni giovane promessa si esercitava con delle specie di tutor che li guidavano sui movimenti da attuare nell'addestramento.

Xiao Feng osservava da sopra un balcone rialzato l'operato della miriade di allievi che si teneva in allenamento, affiancato così dal suo subordinato di nome Kyle. Entrmabi avevano, comunque, gli occhi puntati sul ragazzo dai capelli blu che sembrava teso dall'inizio.

Ai molti maghetti nelle fasi delle prove veniva dato un bastone in legno, improvvisando come se tenessero tra le mani uno scettro. Era essenziale, per prima cosa, saper usare lo scettro come difesa, non solo per l'uso della magia: << E' nervoso >> constatò Kyle al Maestro.

<< Ha tirato fuori solo ora la sua sicurezza >> rispose Feng, mentre il povero ragazzo veniva disarmato con facilità dal bastone e si trovava a difese scoperte: << Ho parlato troppo presto... >> ribattè deluso Xiao Feng.

Il ragazzo venne steso a terra da una semplice mossa del tutor, e si sentì ridicolizzato davanti a tutti: << Troppo lento >> lo provocò in piedi il rivale, quasi schernendo il giovanotto. Quest'ultimo si sentì di aver attirato l'attenzione di alcuni maghi, soprattutto tra quelli di rango superiore.

Una giovane ragazza, capelli raccolti da dietro e neri, con una frangia pari che le copre mezza fronte, balenò il suo sguardo dagli occhi rossi verso il giovane caduto a terra: << Forza, Yuko. Non ti fermare >> la esortò il suo tutor, con la barba che gli cresceva dalle basette ed era cresciuta lungo i contorni del mento: << Va bene! >> esclamò la ragazza.

Il ragazzino, volendo rifar piombare l'attenzione di quella ragazza, decise di reagire. Mentre il tutor che lo aveva steso era voltato di spalle, ne approfittò per assestargli sulla schiena una bastonata fulminea, facendo piegare a terra l'uomo con un colpo sleale: << Ha! Ora non fai più lo sbruffone? >> ribattè pieno d' orgoglio il ragazzo.

Un verso di impressione si sparse tra tutti i maghetti che riempivano la vasta sala, facendo ricadere gli occhi verso al loro collega che sembrava spassarsela: << Ma che cosa sta facendo? >> chiese quasi sottovoce Xiao Feng.

Con una forza violenta, però, l'uomo colpito alle spalle si rialzò e spinse all'indietro il ragazzo, lanciandogli un'espressione piena di sfida in seguito: << Hai ancora molto da imparare, sempliciotto >>

<< Come mi hai chiamato? >> richiese adirato il giovane.

Intervennero così alcuni amici del tutor che stroncarono sul nascere la rissa, bloccando i due litiganti: << Ehi! Ehi! Stiamo calmi. Va bene? >> li avvisò a entrambi.

<< Tranquilli, è tutto a posto. Stavamo solo scherzando >> si giustificò il tutor, forzando un sorriso.

Fecero così per allontanarli, tra le acque agitate che si erano create. Ma il ragazzino afferrò con rapidità il bastone e lo lanciò contro il tutor da una certa distanza, colpendolo in volto: << Se ti prendo, ti faccio a pezzi! >> sbraitò l'uomo mettendosi a rincorrere il ragazzino vivace.

Questi scivolò dalla presa degli altri e cominciò a correre in mezzo ai maghetti, spintonandoli e urtandoli con veemenza, mentre cercava una via di fuga dal pericolo che lo seguiva.

Giunse in mezzo all'addestramento di maghi che testavano i loro primi poteri con scariche elettriche, riuscendo a schivarle con grande audacia: << Attento! >> si levò un grido verso il fuggitivo.

Si accorse in tempo che una saetta gli era diretta in un prossimo incrocio della sua strada, e frenò appena in tempo la corsa, ma ritrovandosi ugualmente nella traiettoria del fulmine scagliato dalla ragazza di prima. In sua protezione, si mise il tutor di questa, che a mano piena bloccò la scarica, salvando il ragazzo: << Grazie... >> ringraziò infine all'uomo che lo aveva tratto in salvo.

Una forte presa strattonò il ragazzino in fuga, raggiunto adesso dal tutor di prima, che lo appiccicò al muro e non aveva intenzione di fargliela passare liscia: << Stà fermo. Hai qualcosa sulla faccia >> gli disse caricandosi il pugno.

<< Ti potrei dire lo stesso >> ribattè beffardo il ragazzo.

Prima che il tutor gli potesse sferrare il possente gancio, l'altro giovane che era riuscito a trarre in salvo il malcapitato, estraò la sua lunga spada e la poggiò sulla schiena del suo collega che se la stava prendendo con un suo allievo:

<< E' mio cugino. Ti consiglio di lasciarlo andare >>

<< Wow! Va bene. Come vuoi, lo faccio >> disse innocentemente mollando la presa.

In quel momento, un istante dopo, sopraggiunse il Maestro Xiao Feng sul posto: << Che sta succedendo qui? >> domandò affiancato da Kyle.

<< Niente, signore. Stavo solo cercando di dare una lezione esemplare al nostro vecchio cadetto >> rispose il tutor ben piazzato.

<< Ma non era il caso di agire, in questo modo >> controbattè il cugino del ragazzo.

<< Maestro, gliela farete passare liscia? >>

<< Basta così. Non parlare >> sbottò Xiao Feng diretto al tutor che esagerò in qualche senso.

<< Infatti. Non rispondere al Maestro >> << Tu stai zitto, Clow. Invece, ha ragione >> proseguì adirato Feng, bacchettando il giovanotto.

<< Ma, Maestro-- >> << Niente “ma”. La tua superficialità ti sta costando cara anche adesso. Quando avrai intenzione di darti una sveglia? >> gli disse duramente, mentre il ragazzo cercava appoggio in suo cugino che abbassava la testa alla saggezza del loro Maestro.

Ora stavano tutti guardando la scena che interessava ancora una volta il soggetto in questione, ripreso di nuovo dal duro Maestro, come gli altri anni scorsi: << Se continuerai così, non diventerai mai un grande stregone come tuo padre! >> e a questa frase pesante sul morale, Clow fuggì dal posto, sotto gli occhi di tutti.

<< Clow, aspetta! >> cercò di richiamarlo il cugino, ma non lo ascoltò. In un secondo momento, il saggio Xiao Feng venne ripreso dalla sua allieva Yuko che gli indirizzò uno sguardo per niente d'accordo con la frase detta. Il Maestro capì che ci era andato giù molto pesante, e doveva subito scusarsi con quella testa dura di Clow.

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Capitolo 3
*** Attacco all'Accademia ***


Xiao Feng decise quindi di abbandonare la sala di addestramento, di fronte ai suoi molti allievi, e rincorse Clow per gli anditi della vasta Accademia. Si sentiva in colpa per avergli ricordato il famoso genitore che, probabilmente, era venuto a mancare nella vita del ragazzo.

Giunse già la sera, e Xiao Feng gironzolava ancora dentro all'immenso casolare alla ricerca dell'allievo fuggito. Il sommo mentore passò nei corridoi estesi, passando davanti ad ogni portone chiuso. Poi notò con la coda dell'occhio che due ante erano rimaste semichiuse verso l'esterno. Come diede una sbirciata veloce tra di esse, nella camera illuminata, vide che vi era Clow.

Il giovane era in fondo, seduto sul davanzale della finestra aperta, osservava nel suo silenzio il cielo che si rendeva ricco di stelle. Pur sapendo che quello non era un buon momento, Xiao Feng entrò lo stesso nella stanza.

<< Eccoti qui, finalmente. Ti stavo cercando fino ad ora, Clow >> disse facendo i primi passi. Ma il ragazzo non si degnò di rispondere ad un suo mentore. Quest'ultimo continuava lo stesso ad avvicinarsi alle spalle dell'allievo immerso nei suoi pensieri, noncurante della sua sfacciataggine nel non rispondergli. Si sedette anch'egli sul davanzale della finestra aperta, cercando di parlargli direttamente.

<< Clow, non era mia intenzione dirtelo... >>

<< Non c'è bisogno. Tanto lo sapevo di già >> rispose il ragazzo con serietà.

Ci fu un attimo di pausa, constatata dal fatto che Clow era di poche parole in quei momenti: << Non puoi andare avanti così. Noi ti proteggiamo e ti sosteniamo, sì, però anche da te ci deve essere una risposta. Guarda, per esempio, tuo cugino. Saresti potuto diventare come lui >>

<< No. Fei Wong è del tutto diverso da me, Maestro. Non sarò mai come lui, non lo neghi >> disse convinto Clow, proseguendo: << Viene da una famiglia diversa dalla mia. È più che comprensibile che l'ambizione lo abbia portato fino a qui >>.

<< E a te, invece, cosa ti ha portato sino a questa Accademia? Io lo so. Quella ragazza, Yuko >> intervenne sicuro di sé Xiao Feng. Colse così l'attenzione del giovane Clow, che guardò con pieni occhi il suo mentore, rivelandogli dei profondi sentimenti nascosti per la compagna in questione.

Ma prima che si continuasse nella discussione, un forte boato si udì fino a quella camera, mettendo in mobilitazione i due che parlavano: << Ma cos'è stato? >> si chiese Clow pronto all'azione. Un secondo rumore si sentì, e questa volta più forte del primo.

Xiao Feng perse per un attimo l'equilibrio, e si resse alla spalla di Clow per rimettersi in piedi. Entrambi si dettero alla corsa, uscendo dalla stanza dove erano.

I primi due boati che sentirono erano qualcosa di minaccioso che forse stava attaccando il complesso strutturale. Sviarono strada e dinanzi a loro trovarono la folla di allievi che si era riunita nel padiglione centrale dell'accademia dei Maghi. Mormoravano anche essi sull'accaduto che si era svolto in quella sala: << Permesso! Fate passare >> diceva Feng facendosi largo tra i cadetti, giungendo alle prime file, a fianco a Yuko e Fei Wong.

Come Clow e il Maestro volsero gli occhi davanti, rimasero stupiti al grosso squarcio creato nella parete, con macerie sparse nel pavimento: << Yuko, Fei Wong, che cosa è successo? >> domandò loro Clow, sconcertato.

<< Non lo sappiamo neanche noi. Qualcuno ha fatto irruzione qua >> rispose la ragazza dai capelli corvini. Un ennesimo boato giunse sopra le teste di tutti, ed era molto vicino, proprio al piano soprastante: << E' ancora qui! >> esclamò Fei Wong dirigendosi al piano superiore, cercando di essere fermato inutilmente dal suo Maestro Xiao Feng.

<< Inseguiamolo! >> disse anche Clow guidando con lui un paio di membri. Fei Wong fu così veloce a risalire le scale del piano di sopra e a spalancare con una spallata la porta della prima stanza. Ma non vi trovò nessuno, solo pezzi di muro sparsi nel pavimento all'ennesimo buco creato sul muro in fondo: << E' sparito >> commentò Yuko incapace di spiegarsi questo.

Il rumore si udì adesso in una camera in fondo al corridoio dove era il gruppo, e ancora una volta Fei Wong si diresse verso il boato, cercando di anticipare con la sua velocità l'intruso che stava seminando lo scompiglio generale. Trovò di nuovo la stanza vuota, con nient'altro che macerie del muro infranto. Si addentrò nella camera, attratto dal voler scoprire qualsiasi indizio potesse aver lasciato l'individuo “fantasma”.

Il resto del gruppo lo seguì a distanza di sicurezza. Alcune pietre si mossero nel pavimento, e Fei Wong reagì colpendole con una scarica di elettricità. Alle sue spalle, intanto, era riapparso il misterioso individuo, e questo mollò un calcio in volo alla schiena del malcapitato che fu colto impreparato.

<< Eccolo! >>

<< Prendetelo! >> esclamò uno degli allievi di Xiao Feng, dopo che Clow diede l'allarme. Il Maestro lanciò contro il nemico un forte getto d'aria dai palmi delle mani aperte, cercando di farlo svolazzare e catapultarlo al dì fuori della finestra. Ma l'essere nascosto dal cappuccio resistette alla forza del vento e, in un attimo di distrazione di Feng, superò il gruppo e uscì dalla stanza.

Di conseguenza, si misero alla corsa sfrenata del tipo incappucciato: << Kyle, occupati di Fei Wong >> ordinò il Maestro al suo subordinato per aiutare l'allievo messo K.O.

<< Va bene >> rispose Kyle mentre il gruppo percorreva gli anditi pur di trovare l'intruso. Xiao Feng però andava più veloce degli altri, e li seminò in men che non si dica.

Ora era rimasto solo al secondo piano dell'intera struttura dell'Accademia. Uno strano presentimento, avvertito prima, gli diceva che quell'uomo l'aveva già incontrato anni fa. Ma non riusciva a ricordarlo con esattezza. Il rumore di una pila di libri che cadde da un'ennesima stanza, lo condusse fino ad essa. Spalancò con violenza la porta, trovandosi nel suo studio, e subito chiedendosi come mai le ante erano spalancate visto che le aveva serrate lui stesso.

Nella sua scrivania vi era seduto sopra il misterioso individuo incappucciato, e in mano reggeva il libro dello stesso Maestro: << Non provare a toccarlo! Mettilo subito giù! >> ringhiò Xiao Feng al tipo.

<< Io penso che sai esattamente cosa sto cercando, non è vero, vecchio? >> parlò l'uomo coperto dalle vesti, facendo solo notare la parte inferiore del suo viso. A questo punto, i dubbi di Xiao Feng si stavano concretizzando, e magari quell'uomo era a conoscenza di chissà quali oggetti magici in possesso.

<< Insomma, chi sei? Si può sapere? >> gli domandò Feng.

<< Non importa chi sono. Ti basta sapere di cosa fui in grado di fare al vostro Pianeta, anni fa >> precisò la calda e persuadente voce dell'incappucciato.

Xiao Feng doveva fare molta cautela a non lasciarselo sfuggire con il libro che aveva appena preso tra le mani, considerato qualcosa di importante per lui. Nel corridoio esterno, intanto, sopraggiunse casualmente Clow alla ricerca del suo Maestro in quel piano.

Il ragazzo ingenuo sentì delle voci vicine e il suo sguardo si posò verso due ante semichiuse. Non appena vi sbirciò, notò la scena che era in corso: il suo Maestro stava discutendo con l'uomo coperto dalle sue vesti. Il momento era buono per un intervento immediato per braccare il nemico solo.

<< Che cosa vuoi? >> proseguì la delicata discussione Feng, tenendosi pronto ai suoi sensi quando avrebbero captato un abbassamento di guardia nell'individuo.

<< Dove la tieni, la Chiave? >> e in Feng ci fu un sussulto alla conoscenza di quell'oggetto da parte del cupo avversario: << Eccomi, Maestro, sono qui! >> decise di fare irruzione il ragazzo per scagliarsi subito sul nemico.

<< No, Clow, fermati! >> cercò di fermarlo Feng. Il nemico fu per un attimo sorpreso dall'improvviso intervento del ragazzo, e sbadatamente si lasciò cadere il libro in mano. Mentre esso cadeva verso il pavimento, una Chiave in miniatura con un becco rosa uscì dalle pagine del libro.

L'uomo notò l'oggetto diretto verso il suolo, e anche per sfortuna di Xiao Feng, che sperava che il suo allievo potesse fermarlo in tempo. Il libro cadde aperto sul suolo, mentre sopra si posava la piccola Chiave dorata.

Un momento dopo, Clow aveva già diretto il pugno verso il mento del nemico. Ma questi bloccò con grandi riflessi il gancio e afferrò al collo il ragazzo, sbattendolo con la schiena a terra e stordendolo. A cercare di fermare il tutto, entrarono nella stanza Yuko e Fei Wong.

<< Fermo lì! >> gridò la ragazza. Ma fu troppo tardi per evitare la fuga del tipo coperto da mantello e cappuccio: << Non mi avrete, mai! >> disse lui per ultimo. Nel suolo fece per far esplodere una bombetta, estratta al momento giusto, e per creare un diversivo tra i nemici: << Non lasciatelo scappare! >> ordinava Feng in mezzo alla polvere.

Ma il boato della parete che si distruggeva, gli fece capire che il nemico riuscì a scappare ugualmente, all'astuzia del suo piano. La coltre di fumo si dissolse e arrivarono altri rinforzi, giunti in un tempo sbagliato per tutti.

<< State bene? >> domandò Kyle soccorrendo il trio. Clow rimase attaccato al pavimento, dove ora vi era un solco del suo corpo sopra, dalla violenta pressione della forza dell'avversario: << Rialzati, cugino. Ce la fai? >> lo aiutò Fei Wong insieme a Yuko. Xiao Feng, invece, si precipitò subito a raccogliere il libro caduto, evitando le domande di Kyle.

Rimase per un po' con l'oggetto in mano, voltato di spalle agli altri: << Maestro? Chi era quello? >> gli domandò Clow, reggendosi a malapena in piedi, e attirando la curiosità degli altri al sapere che il loro Maestro aveva già incontrato quell'individuo. Feng lasciò cadere ai suoi piedi il libro, che si poggiò sempre con le pagine aperte in terra, senza più la Chiave posizionata in quelle pagine bianche.

<< Ci risponda, la prego. Che cosa sta succedendo? >> lo esortava Yuko. Con un misto di preoccupazione, Xiao Feng rispose: << Siamo nei guai... >> disse alla mancanza dell'oggetto che teneva nascosto in quel libro.

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Capitolo 4
*** Urgente intervento ***


Dopo l'improvviso attacco che provocò disordine all'Accademia, Feng venne scortato da alcune sue guardie del corpo, lasciando momentaneamente i suoi allievi, e questi con Clow Reed, affinchè egli si riprendesse dalle cure necessarie alla medicazione.

Il vecchio Xiao nella camminata veloce e ansiosa, dava disposizioni a quelli che lo affiancavano.

<< Voglio che la sorveglianza sia incrementata nelle prossime ore. Non possiamo permetterci un altro attacco, come questo >> ribadiva.

<< Cercheremo di fare il più possibile, Signore >> gli rispose un suo subordinato, mentre evitava la folla di maghi che si era accumulata negli anditi.

<< No. Dovete fare il più possibile. D'ora in avanti non esisteranno più le vie di mezzo. La storia si sta ripetendo >> constatò Feng.

<< Maestro, io oserei prima di tutto effettuare un'indagine su questo episodio >> propose Kyle.

<< Sai benissimo quanto è rischioso. Non correremo il pericolo di ritrovarci in mezzo a una nuova guerra >>

<< Ma lei sa, che è anche l'unico modo >> ribattè Kyle, facendo fermare il vecchio Maestro.

<< Ragazzo, il sistema planetario dei Sette Regni non sarà accondiscendente a spendere le sue difese in una caccia all'uomo. Senza contare che i nostri movimenti influenzeranno la concorrenza altrui, rischiando di farci superare da altri nel commercio galattico. La risposta è no. Bisogna fare qualcos'altro >> riprese Feng poi a camminare svelto.

<< E cosa, esattamente? >> replicò ancora Kyle. Sembrò adesso aver spiazzato il più grande dei Maestri di ogni tempo, ma ebbe anche questi la risposta pronta: << Sai, quasi quasi mi stupisci con la tua sfrontatezza, ragazzo. Spero che non ti stia rievolvendo nel teppistello di quando io ti trovai in strada, a rubare cibi dai mercati. Perchè hai cambiato idea? >>

<< Le giuro, mio Signore, che non era mia intenzione disturbarla in questo modo >>

<< Lo spero per te, Kyle. I tuoi occhi stanno cominciando a farmi venire qualche dubbio serio. Ma la punizione che ti rinnegai quella volta, potrebbe essere ancora fattibile >> lo avvertì Feng, stuzzicato da un atteggiamento da primo superiore nel suo subordinato Kyle, che in passato si doveva essere macchiato di qualche atto misterioso.

<< Tuttavia, sotto la tua fantomabile “presunzione”, c'è del vero. Non abbiamo altra scelta, indagheremo >> concluse Xiao Feng.

Insieme al suo piccolo gruppo di guardie e Kyle, giunse al piano sotterraneo dell'Accademia. Una porta automatica si aprì da sola, facendo spargere all'interno della stanza le guardie del corpo.

Nella sala che si presentò agli occhi di Feng, vi era una vera e propria stazione di controllo tecnologica. I pannelli dei comandi erano stati costruiti con un'incurvatura esterna verso i bordi delle pareti, lasciando al centro della stanza di comando una piattaforma con uno schermo piatto che emanava onde radio per controllare l'operato nelle vicinanze.

Gli operatori si misero così alla ricerca, tramite le loro apparecchiature elettroniche, dell'uomo incappucciato se era ancora nei paraggi: << Estendete il campo di ricerca a livello planetario >> << Ricevuto, Signore >> rispose una guardia sulla sua postazione, mentre il complesso lavoro era tenuto sotto controllo dagli occhi vigili e attenti di Xiao Feng, che balenava il suo sguardo da una pulsazione all'altra del radar su cui si era avviata la ricerca.

Nell'attesa di ricevere dei risultati utili, Feng si diresse verso la camera delle cure dove Clow era stato ricoverato dopo il tentativo di fermare l'avversario infiltrato all'accademia. Accanto al letto del ragazzo, dove questo aveva alcuni cerotti nella pelle, vi era Yuko.

<< Come sta? >> le chiese il Maestro, avvicinandosi.

<< Sta riposando, in questo momento. Le ferite non sono gravi. I medici dicono che ha solo qualche contusione >> rispose l'allieva seduta su uno sgabello.

<< Capisco.. >> rispose Feng poggiando una mano sulla spalla di Yuko.

<< Maestro. Cosa intendeva dire Clow riguardo a quell'uomo? Che cosa sapete? >> le domandò la giovane insistendo.

<< Vi spiegherò tutto più tardi. Ora, raggiungi Fei Wong. Saprà quello che dovrete fare >> disse pacato.

Yuko si limitò ad annuire al consiglio del suo Maestro e fece per lasciarlo, apprestandosi ad andare verso Fei Wong. Xiao Feng si sedette a fianco al letto di Clow, e senza indugi, risvegliò con un semplice tocco di mano il giovane disteso.

<< Dovrò farmi l'abitudine con lei e i suoi modi di svegliarmi >> disse Clow confuso dal brusco risveglio dalla magia di Feng.

<< Ti ci sei già abituato. Se è stato così facile per me svegliarti, allora quel tipo deve averti risparmiato una tortura ben peggiore >>

<< Sta dicendo che non ero alla sua altezza? >> chiese con un pizzico di fastidio.

<< No... Sto dicendo che sei fortunato a non aver subito un grave danno >>

<< Ah. Lo apprezzo. Anche se mi ha detto indirettamente la verità >> disse Clow, provocando una breve risatina tra lui e il Maestro.

<< Ascoltami, Clow >>

<< Maestro, mi ha già detto “scusa”. E comunque, sì. Ha ragione sul-->>

<< No. Ascoltami un attimo >> lo interruppe Feng: << Qualunque cosa succederà nei prossimi momenti, tu farai quello che ti chiedo >>

<< Perchè mi dice questo? >>

<< Signore. Ci sono ulteriori sviluppi sulla ricerca >> giunse sul posto un subordinato del Maestro, interrompendo un'altra discussione forse importante con Clow. Feng volse di nuovo lo sguardo verso il suo allievo, cercando nei suoi occhi una nota di fiducia.

Clow si riprese con la forza dalle sue lievi ferite, e seguì insieme a Feng, il subordinato che sputava le informazioni acquisite. E potevano essere quelle rilevanti: << Non è un mago. E dalla storia della nostra terra, abbiamo ricavato che apparve una sessantina di anni fa nel nostro mondo, al tempo in cui regnava il primo governante. Possiamo dirle, però, che abbiamo scoperto la natura del misterioso individuo >>

<< Quindi, potremmo prenderlo, senza problemi >> disse nella camminata Clow Reed.

<< Non esattamente. La sua natura è totalmente umana. Ma a causa di mancanza di indizi sul suo vero volto, non siamo riusciti a concludere al meglio la ricerca. Un'altra cosa, Signore: questo ricercato può spostarsi velocemente >>

<< Come fate a saperlo? >> domandò Feng.

<< Una capsula di espulsione nei nostri Hangar è scomparsa nel nulla. Il fuggitivo l'ha presa nella corsa ed ha avviato il volo >>

<< Scaltro, per non dire altro >> dedusse Feng. Fece di nuovo la sua entrata nella sala dei controlli, questa volta in compagnia di Clow, ed ebbe modo di fargli vedere l'operato di ricerca.

<< Non mi ha mai parlato di questo luogo, Maestro >> commentò il ragazzo ammirando la sala tecnologica, nei sotterranei dell'accademia.

<< Perchè tu non dovevi saperne niente. Questà è stata da sempre la base di controllo e sviluppo del sistema dei Sette Regni. Qui, avvengono le operazioni di salvaguardare i nostri satelliti della nostra galassia, e aiutare le popolazioni, in modo che si sviluppino >> spiegò il Maestro.

<< E' tutto molto complicato, ma bello al tempo stesso. E questa base è rimasta intatta per tutti questi anni? Anche durante l'attacco di trent'anni fa? >> chiese Clow incuriosito.

<< Sì, esatto >> rispose Feng.

<< Perchè ho la sensazione di non essere il primo a saperlo? >>

<< Perchè, in effetti, è così. Lo squadrone addetto alla Caccia era stato l'ultimo, prima di te, che venisse a sapere di ciò >>

<< Un premio di consolazione, quindi, sarebbe >> disse a bassavoce Clow. Si tornò così a parlare dei risultati della ricerca, facendo per proseguire Kyle: << I nostri sonar, nonostante tutto, stanno seguendo la rotta della nostra capsula, Maestro. Ha impostato la velocità massima per la destinazione >>

<< Temo che non ha dato molta importanza a deviare la sua meta. Sappiamo qual era la destinazione per quella navetta? >> domandò Feng.

Con semplici tocchi di dita sulla propria tastiera, Kyle riuscì a dare la risposta sullo schermo del pannello di fronte a lui. La scoperta della meta programmata lasciò quasi di sasso Feng, perchè era diretto...

<< Sulla Terra >> pronunciò quelle parole il saggio.

<< Cosa significa questo? >> chiese Clow alle facce preoccupate del resto del team di controllo.

<< Che non deve approdare su quel pianeta. L'oggetto che si è portato dietro di sé, potrebbe scatenare chissà quali esseri immondi. È nostro diritto proteggere la Terra >> ribattè Xiao Feng sbattendo le mani sulla scrivania della tastiera.

<< Ma, Maestro-- >>

<< Tu, Clow Reed, il tuo rango da semplice allievo sta per avere una svolta fulminea >>

<< Cosa? Ma io-- >>

<< Dovrai imparare ad utilizzare al più presto i poteri. Ne va della nostra incolumità. Delle nostre identità, e fame >> continuò a dirgli il Maestro, interrompendolo.

<< Cosa? Aspetti. Mi butta d'improvviso sull'avventura, senza neanche una fase preliminare? >>

<< Esatto >> gli rispose.

<< Ma come farò? Sono da solo >>

<< No. Non lo sarai >> ribattè Feng. Alle sue parole, i portelloni automatici della sala si riaprirono di nuovo all'ingresso di altri componenti che si sarebbero aggiunti alla compagnia di Clow, il quale rimase meravigliato dalle persone che si presentarono sull'uscio.

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Capitolo 5
*** Missione prioritaria ***


Le due ante metalliche e automatiche si spalancarono nella sala di controllo, attirando lo sguardo tanto curioso di Clow che doveva prepararsi a fare la conoscenza dei suoi nuovi compagni di viaggio che gli avrebbero insegnato le arti per divenire un nuovo “stregone”. Xiao Feng rimase composto nella sua posizione, ma un po' soddisfatto nel rivedere alcuni dei suoi allievi riuniti in quel momento.

Clow era costantemente osservato con la coda dell'occhio dal suo mentore, non volendosi perdere la faccia che il giovane avrebbe fatto all'arrivo della squadra. Il primo componente emise il suo passo in avanti nella sala, seguito a ruota da altri tre compagni al suo fianco.

L'ignaro Clow Reed, ora, si ridestò dal suo stato di lieve emozione, riconoscendo il primo compagno che avanzò di poco verso la sua direzione:

<< Fei Wong? Yuko? >> chiese lui con un misto di delusione in cuore, riconoscendo anche Yuko.

<< Sapevamo che ci sarebbe stato bisogno di noi >> dichiarò Fei Wong, onestamente fiero di essere stato di nuovo richiamato alle armi insieme alla sua compagna.

<< Vedo che vi sentite molto sicuri. Il tuo carisma benevolo è la cosa giusta da portare nell'animo di questa squadra, Fei Wong >> gli fece i complimenti il maestro.

<< Certo, Maestro Feng. Diciamo che il mio è un “raggio” di speranza alla cultura del nostro Mondo. Non vorrebbe nessuno che decadessimo nella più totale annullità >> rispose l'allievo, quasi il pupillo preferito di Xiao Feng, che gli sorrise con molta ammirazione alla sua saggezza.

<< Ma-ma sono loro, i miei “tutori”? Maestro, state cercando di farmi irritare? >> chiese Clow.

<< Quali notizie dalla ricerca? Diteci >> fece finta di nulla la giovane Yuko, a volte silenziosa, provocando un senso di nervoso a Clow, sottomesso apparentemente dalla superiorità dei suoi compagni:

<< Già... State cercando di irritarmi, presumo >> rispose tra sé e sé.

<< Sì, abbiamo notizie >> ribattè Feng alla serietà della ragazza, accogliendo lei e la squadra arrivata alla piattaforma di controllo al centro della stanza. Il Maestro e i restanti allievi si misero in cerchio intorno allo schermo piatto rialzato da terra, e si misero ad ascoltare Xiao Feng.

Anche i due nuovi compagni, completamente estranei a Clow, stettero in silenzio, osservati con timore dal ragazzino:

<< Quello che sappiamo è che c'è una buona notizia e una cattiva >> incominciò a parlare Feng.

<< Come in ogni cosa >> aggiunse scherzoso Clow, lasciando che il Maestro proseguisse.

Con leggeri movimenti delle dita sullo schermo piatto, Feng fece in modo che degli ologrammi dei vari sistemi galattici si materializzassero davanti agli occhi di tutti i presenti: << Come vedete, i nostri radar hanno rintracciato l'oggetto mancante che ha rubato il nostro visitatore. E ora, si dirige verso il Pianeta Terra >> disse corto Feng, continuando:

<< Quel mondo è strettamente collegato al nostro, proprio perchè abbiamo il diritto di proteggerlo da ogni calamità che possa abbattersi su di esso. Tempo addietro facemmo la conoscenza di alcuni umani, veggenti e altri che si dilettavano nella magia terrestre, e mostrammo a loro ciò di cui eravamo capaci. Decisero di mettersi sotto la nostra protezione, e si dimostrarono fiduciosi nei nostri confronti, riponendo in noi la speranza della salvaguardia del loro Pianeta >>

<< Ed è qui che viene la cattiva notizia... >> lo anticipò Fei Wong.

<< Esatto. Quell'uomo ha con sé uno dei più potenti oggetti magici mai creati nell'Universo. Nonostante sia piccolo, ha dentro di sé un potere immenso che col tempo potrebbe diventare incontrollabile, se è in mani non opportune. Noi siamo nel bel mezzo di tutto questo. La nostra missione, che è fondamentale per la sua compiuta, è di trovare quell'uomo e recuperare la Chiave >> concluse il Maestro.

<< Se posso chiederle, però, come faremo a catturare quel tipo senza farci notare? Voglio dire: la popolazione della Terra non ha mai visto altre persone con poteri al dì fuori del comune. Se li utilizzassimo in loro presenza, la magia che viene usata per il bene, potrebbe passare non di buon occhio per altri >> disse Yuko, mostrando la sua intelligenza ragionevole.

<< Non sappiamo se quelli saranno fiduciosi in noi, capisce? >>

<< Certo, capisco, Yuko >> disse Feng indebolito da questa opinione della ragazza.

Questa venne attirata dallo sguardo attento di Clow, che la fissava quasi incantato, e le distolse gli occhi con lieve imbarazzo quando glieli incrociò:

<< Yuko ha ragione. Sarà furbo questo nuovo avversario, e dai dati raccolti, è un umano. Ma con dei poteri che nessun essere normale si può permettere. Seminerà il panico >> intervenne anche Fei Wong.

Ma il buon vecchio Xiao Feng non si tirò indietro: << Ed è per questo che dovrete essere più veloci e più furbi di lui. Per battere un avversario superiore a voi e a chiunque, questo è il rimedio. Una prova per voi, si può dire >>

<< E inoltre, Clow Reed vi darà una mano >> aggiunse per non dimenticarsi dell'altro componente.

<< O siamo noi che dobbiamo dargli una mano? >> rigirò la domanda Yuko, quasi scherzosa nella sua serietà con il giovane. Ma anche Clow si dimostrò confuso dall'affermazione del Maestro:

<< Che volete dire? >> gli chiese.

<< In te, c'è una piccola spinta di coraggio. La giusta dosa che serve per scavalcare il timore iniziale. Tutto quello che ti manca è che devi essere uno stregone, niente di più >>

<< Ci riuscirò mai? >> si domandò con un punto interrogativo in sospensione, dubbioso nella sua età giovanile.

<< Questo dipenderà solo da te. Se ti lascerai ancora coinvolgere dai tuoi stupidi e inutili ripensamenti, allora non sei mai stato sicuro di intraprendere questa strada... Anche se, io non l'ho mai pensato. E non sei mai stato insicuro sulle tue scelte >> gli disse per incoraggiarlo, ma Clow sapeva benissimo che era la verità, forse.

Il suo cuore gli diceva che era a posto e la sua anima era confortata da ciò, trovando di nuovo fiducia nel proseguo.

D'un tratto, però, un allarme interno alla sala di controllo cominciò a suonare per pochi istanti. Xiao Feng si girò di scatto verso gli operatori al lavoro sui monitor e sui pannelli, chiedendo cosa avessero rivelato:

<< Signore. I radar non hanno più sufficiente campo d'azione per rivelare altri movimenti. Stiamo perdendo il segnale con il nostro obiettivo >> gli riferì Kyle seduto nella sua postazione.

Xiao Feng si rese conto della situazione che stava andando a suo sfavore: << Che cosa significa? >> gli chiese Clow Reed.

<< Significa che la navicella sta per abbandonare la nostra Galassia. E sta per entrare in quella della Terra. Tempo un giorno e il nostro individuo approderà su quel Pianeta >>.

Le cose si stavano svolgendo più veloci del previsto, e ancora non vi erano disposte le astronavi per la partenza della squadra: << Lo perderemo di vista, sicuro. Ci scapperà di nuovo >> diceva Fei Wong con rabbia, ricordandosi della sconfitta subita nello scontro con il misterioso uomo.

Fece per parlare uno dei due nuovi membri della squadra, i quali erano vestiti di abiti e mantelli scuri, quasi fossero gemelli:

<< Ci servirà tutto l'aiuto che possiamo disporre. Maestro, lei verrà con noi, vero? Vista la situazione, è meglio che ci guidi lei >> propose il ragazzo dallo sguardo color verde e i capelli a caschetto neri.

Xiao Feng sapeva che poteva correre dei rischi in missioni come questa. Si sentì insicuro, a causa anche della sua anziana età nella perdita dei riflessi. Ma a parte lui, nessun altro voleva che si mischiasse nella vicenda.

<< No, non lo faccia >> gli diceva Yuko per il suo bene.

<< Penseremo noi ai nostri errori. Resti qui >> lo rassicurava Fei Wong.

<< Ma è anche colpa mia, se siete in questa situazione. Volevo un mondo più sicuro, e non sono riuscito ad averlo. Non ha senso che io resti >>

<< Allora andrò io >> si alzò dalla postazione Kyle, mostrandosi impavido e leale a nome di tutti.

Ognuno si voltò, come di consueto, dal ragazzo con gli occhiali, e già si sentiva nell'aria un senso di rifiuto a quella frase. Xiao Feng cercò di non farla notare al subordinato quando lo guardò:

<< Se avrete bisogno di una mano in più, ci sarò io al vostro fianco >> continuava a prometter Kyle.

<< Kyle-- >>

<< Lo so, Maestro. Non ho nulla da rimpiangere del mio passato. Ho cancellato tutto, ormai. Posso esservi d'aiuto >>

<< E che cosa proponi? >> gli chiese Fei Wong, aspettandosi di tutto da uno come lui. Clow non conosceva il motivo di tanta sfiducia in Kyle, ma se non altro, non conosceva neanche Kyle dal passato avvolto nel mistero.

<< Sono un tecnico. Dispongo della conoscenza della lettura nei radar. Io potrei guidarvi fino al Pianeta, e-- >>

<< E abbandonarci lì. Vero? >> aggiunse Yuko attaccando per poco il ragazzo, non esprimendo alcun segno di amore per lui.

<< No. Metterci alla ricerca della nostra preda >> ribatteva lui sicuro.

<< Però tu, resterai con noi >> aggiunse il ragazzo rivestito di nero.

<< Sì, va bene >>

<< Sappi però, che non ti staccherò gli occhi di dosso, Kyle. Non riuscirai a scappare >> lo avvisava il giovane dagli occhi verdi, standogli faccia a faccia come da monito. Ma in Kyle si ebbe una smorfia schernevole alla sfrontataggine del compagno, quasi ci fosse abituato:

<< Mh. Come mai sono io quello che è diventato il fuggitivo? Il Varco Dimensionale non mi ha mai fatto provare questa sensazione-- >> e prima che potesse finire di parlare, il ragazzo dal mantello nero lo afferrò con veemenza alla gola, spiccando un volo diretto alla parete opposta:

<< Fermatevi! >> ordinò Xiao Feng.

Il corpo di Kyle venne sbattuto con forza al muro, ed era ancora tenuto sospeso dalla presa del giovane che aveva la capacità di volare. Ora il suo sguardo era accigliato, reso tale dal colorito delle sue iridi. In un certo senso era stato provocato da Kyle che si zittì subito alla rabbia che sfociava nel viso del suo compagno:

<< Tu non sai niente degli altri Mondi. Non sai cosa potrebbero sputare dal loro inferno >> gli disse con denti stretti.

<< Oh, invece credo di sì >> sussurrò con un sorrisino Kyle. Gli operatori degli altri pannelli si misero a osservare la tensione che fuoriuscì tra i due, rimanendo in silenzio come gli altri alla breve rissa. Ad allentare la presa sulla gola di Kyle, ci pensò il compagno assomigliante, mettendogli una mano sulla spalla:

<< Ora basta. Calmati, Kamui >> gli disse il compare, anche lui svolazzando a mezz'aria.

Kamui, chiamato così, volse per un po' un'occhiata fulminante a Kyle, prima di lasciarlo andare. Il ragazzo cadde di pochi metri dal muro, e per poco non sbattè la fronte sul pavimento dal forte atterraggio. Kamui si rimise con i piedi al suolo davanti a Kyle, e non si curò di aiutarlo a rialzarsi:

<< E' ovvio che c'è bisogno di tempo per organizzarsi sul da farsi. Questo imprevisto non lo aveva calcolato nessuno di noi. Ma ognuno deve fare il meglio per rimettere a posto le cose, così come quelli che l'hanno provocato >> parlò Xiao Feng, dandosi ancora la colpa per ultimo per il guaio.

Camminò di fronte ai suoi allievi risistemati, colto dal timore che l'unione tra di loro non sarebbe stata la stessa con una sua decisione:

<< Kyle andrai con loro >> disse.

<< Ma come-- >>

<< E tu, Fei Wong, guiderai questa spedizione. Domani mattina partirete verso la Terra >> continuò Xiao Feng, non ascoltando le parole di Kamui, che se ne andò con disapprovazione.

<< Se lo ritenete necessario, ogni vostra scelta è ben accolta da tutti noi, Maestro >> gli disse Fei Wong. Si fecero un cenno con la testa e si lasciarono, con Fei Wong seguito dai suoi compari di squadra, compreso Clow Reed:

<< No, Clow. Potrai seguirli domani mattina >> lo fermò il Maestro.

Il ragazzo si fermò come da ordine e ciò creò in lui un senso di caprio espiatorio alla prima incomprensione di Feng con uno dei suoi allievi. Clow Reed seguì il suo mentore verso un'altra stanza mentre osservava l'aria stravolta di Kyle e indifferente a tratti su ciò che gli avevano fatto. Anche Clow voleva tanto sapere cosa aveva fatto di tanto male quel loro compagno per meritarsi un disprezzo generale.

 

 

 

Buonasera a tutti, e bentornati di nuovo (e anche a me) nella lettura della fanfiction incentrata su Clow Reed.

A causa della mia ignoranza nella storia di alcune opere delle CLAMP, e nel voler mettere insieme alcuni personaggi di queste, il lavoro è rallentato (oltre che dai soliti impegni).

Spero che stiate ancora seguendo la storia e spero che la troviate interessante nello sviluppo.

Ci vediamo, comunque, al prossimo capitolo!!! Ciao, a presto :)

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Capitolo 6
*** Lo Scettro della Luna ***


La notte arrivò, per il giovane Clow, con un misto di tensione ed emozione per l'avventura che avrebbe intrapreso l'indomani mattina. Dopo il breve litigio a cui assistette tra due dei suoi futuri compagni di squadra, la preoccupazione di una non completa integrità del gruppo lo assillava nella mente.

Clow Reed, oltre a questo, era in pensiero anche per la sua incolumità, essendo alla più totale ignoranza sulle arti magiche. Ancora non riusciva a prendere sonno sul suo letto, a causa di tutto quel pensare che gli proiettava gli occhi verso il soffitto.

Per cercare di distrarsi, afferrò dalla sua tasca sinistra un oggetto che si portava da tempo a presso. Cominciò a giocare con quello che sembrava essere un ciondolo con la miniatura del simbolo del Sole. Ma si distolse subito da quella breve distrazione e decise di scendere dal letto.

Non seppe cosa fare, e cominciò a girovagare per gli anditi deserti dell'Accademia, curioso di volerla esplorare dopo tanto tempo e dopo aver dato un primo assaggio della sala di controllo da parte del suo Maestro. Si affacciò da ogni angolo prima di svoltarlo e camminare nel corridoio privo di guardie. I suoi passi lo portarono così in un altro salone.

Questo era più ampio rispetto al precedente in cui ospitava tutti gli stregoni iscritti all'Accademia. Le due ante dell'ingresso erano già spalancate, permettendo al ragazzo di entrare senza far alcun rumore e passare inosservato. Quasi quasi a Clow gli veniva il presentimento che qualcuno sapesse che lui sarebbe arrivato fino a quel punto. Ma della cosa non ci fece caso, per via della distrazione che gli provocavano alcuni oggetti in vetrina, mai visti. Era anche impressionato dalla decorosità dei muri nei quali vi erano appesi affreschi di grande arte.

Nelle vetrine visualizzava oggetti, quali bastoni e altre cose che sembravano essere inutili e facevano da mostra per bellezza. Si scostò da quei primi artefatti e volse lo sguardo davanti a sé. Ai suoi piedi notò che cominciava una lunga striscia grossa e rossa, un tappeto tipico dei palazzi reali.

E proprio in fondo alla sala, nella parete, vi era un trono degno di un Re, forse appartenente al precedente governatore del Regno magico. Sulla testa della spalliera della sedia vi era posto un simbolo, questa volta quello di una Luna. Si avvicinò ancora di più verso quel trono, volendo ammirare la miniatura reale dell'oggetto.

Ma i suoi passi lo fermarono prima, tenendolo a distanza dal trono che osservava estasiato con il simbolo della mezza luna che gli riempiva le pupille e lo costringevano a rimanere ancora ad osservare quel seggio. Si tirò di nuovo fuori il ciondolo del Sole, il simbolo opposto a quello cui era davanti: << Non riesci ancora a prendere sonno? >> gli domandò una voce da dietro.

Preso dall'imprevisto, Clow si girò di scatto, ritrovando Xiao Feng a coglierlo da solo come un'ombra. Questa volta il ragazzo non riuscì a dare da subito la risposta perchè forse il suo cervello stava ancora elaborando qualche informazione che poteva essere certa.

Xiao Feng roteò gli occhi prima sul viso frastornato di Clow, poi sulle sue mani, dove reggeva un ciondolo. Il giovane seguì la direzione degli occhi del Maestro che era incuriosito dall'oggetto. Feng allungò la mano e prese con delicatezza, e con concessione di Clow, il ciondolo del Sole:

<< Devo ammettere che di oggetti che riescano ad equilibrare i loro opposti, non ne ho mai trovato. Chi te l'ha dato? >>

<< Ehm.. Io non me lo ricordo, Maestro. L'ho sempre avuto dall'infanzia, ma non ho memoria di chi me lo abbia affidato >> rispose Clow.

A quella risposta, Feng emise un breve mugolìo con le labbra, restituendo l'oggetto tra le mani di Clow. Passò poi al suo fianco, continuando a parlargli: << Per i primi membri di un equipaggio, vale un addestramento speciale, in vista della missione di domani >> dettò quelle parole il Maestro, andando dietro al ragazzo e avviandosi verso il trono.

Il vecchio mentore, osservato con attenzione dal suo allievo, fece per prendere un altro bastone che fu a fianco alla gamba destra del trono:

<< Vogliamo iniziare? >> chiese a Clow Reed come se non ci fosse rimasto altro da fare.

Allievo e Maestro andarono così a effettuare l'allenamento nel giardino esterno, sotto il cielo notturno. Per Clow sarebbe stato come prendere il caffè per tenersi sempre sveglio, visto che quella notte l'avrebbe passata in bianco:

<< Allora? Di quali fantomatici segreti avrò bisogno per questa missione? >> chiese beffardo il giovane.

<< Tutto ciò che devi sapere, lo sai già. Il punto è farlo uscire e metterlo in pratica >> ribattè il vecchio roteando con abilità il suo bastone. E con movimenti veloci si piombò dinanzi al ragazzo, colpendolo ripetutamente in ogni parte del corpo, bastonandolo dove gli capitava.

L'indifeso Clow dovette farsi scudo con le braccia e cercare di deviare e scansare i colpi, nel tentativo di tener testa all'avversario. Ma lo scaltro Feng rese del tutto vulnerabile l'allievo, facendolo cadere all'indietro come gli sbattè lateralmente alle gambe il bastone:

<< Non sei ancora pronto. Ti consiglio di pensarci bene, prima di prendere decisioni pericolose >> disse voltando le spalle al ragazzo atterrato.

<< Io ci ho già pensato >> ribattè Clow scattando come un felino in un'occasione in cui sperava di poter raggirare il Maestro. Ma questi si spostò leggermente a destra, sbattendo seccamente il bastone sulla schiena del ragazzo e atterrandolo un'altra volta.

<< Gli avversari che ti si presenteranno in futuro saranno dotati di abilità magiche. Se vuoi sconfiggerli, dovrai fare affidamento alle tue forze. Dovrai renderti padrone dell'ambiente circostante >> spiegava il saggio, distante da Clow.

<< E come faccio? >> << Libera la mente. È l'unico modo, Clow >> disse Feng prima di rimettersi in difesa con il bastone e parare i pugni del ragazzo. Anche stavolta, riuscì a neutralizzarlo con facilità: << Coraggio, provaci >> lo incalzò con risolutezza.

E fu allora che Clow si sollevò in piedi e volse uno sguardo accigliato a Feng, sicuro delle sue possibilità di batterlo. Il ragazzo si strinse in una mano il ciondolo del Sole, mentre cercava di svuotare la testa e concentrarsi sul potere da acquisire.

Feng riusciva ad avvertire l'aria come cambiava intorno a Clow Reed, e in un attimo, il giovane si vide un turbine di vento che lo avvolgeva e che quasi lo faceva lievitare in aria. La breve raffica si dissolse come il ragazzo buttò giù il primo respiro e posò i piedi a terra.

Con uno scatto deciso, e un'occhiata fulminea, Clow si ripiombò di nuovo contro Feng, il quale non si aspettò un attacco del genere e a stento riusciva a reggere i pugni secchi dell'allievo. La sua rapidità nella difesa stava scemando in confronto a quella di Clow che aveva assunto la padronanza del campo, come dettogli dal Maestro.

Dopo alcuni brevi contrattacchi, Feng riuscì comunque a non inginocchiarsi dai colpi dell'avversario e a ritirarsi indietro prima che fosse sconfitto. Entrambi rimasero ancora in piedi ed erano al pari livello di espressioni di viso, divertiti e soddisfatti di quello che si aspettavano dall'altro.

<< Hai appena iniziato a prendere confidenza con la natura. Ma non ci siamo. Sei solo al primo livello >>

<< E' facile per lei parlare, quando si è ben difesi, vero? >> gli rinfacciò questo particolare Clow. Feng diede ragione al suo allievo e gettò da una parte il bastone, per stare davvero alla pari:

<< Adesso posso misurarmi in egual modo a te >>

<< Bene >> rispose il ragazzo partendo di nuovo all'attacco. Ma l'audace Feng gli bloccò il pugno senza essere spostato di un metro e con forza non tipica degli anziani capovolse a terra il corpo di Clow, sbattendo al suolo, sottomesso dall'abilità nelle arti marziali del Maestro.

<< Proprio come pensavo. Sfrutti troppo potere. Per te, è difficile, invece, quando si è lo stesso sulla difensiva >> dedusse Feng.

<< Ma cosa sta dicendo? >> chiese confuso Clow, prima di essere afferrato dal polso della mano dove racchiudeva il ciondolo.

<< Ho detto di aver visto pochi oggetti che si collegavano nel loro concetto di dualità, ma ho anche visto persone che sfruttavano il loro potere per far fronte agli ostacoli. Non puoi servirtene. Non sono queste le cose che faranno di te un vero stregone >> raccomandò a Clow, mollandogli la presa.

Il ragazzo si rialzò avvertendo una nota di severità nel mentore e di disaccordo ad una cosa che aveva fatto involontariamente e di cui non si era accorto di aver provocato. Voleva chiedere ulteriori spiegazioni per ciò e alla fine le trovò.

Feng si accovacciò per parlare con Clow Reed, in modo che potesse parlargli da vicino mentre era ancora seduto sul prato. Quello che aveva da dirgli doveva essere importante, e lo si capiva dal volto serio che Clow percepì.

<< In molti hanno abusato del potere degli oggetti magici, e ti posso assicurare, che tutti quelli che ci hanno provato erano appartenenti prima a questo Mondo. Perciò, fai molta attenzione quando vuoi attingere maggiore forza a te stesso. Specialmente quando hai quello >> spiegava.

<< Questo? Dice sul serio? >> domandava ingenuo Clow, proseguendo: << Ma come è possibile, che una cosa così piccola può essere tanto pericolosa? >>

<< E' pericolosa, eccome. Sono più che sicuro che quello sia l'altra parte mancante dello Scettro della Luna. Questo in origine era governato da pura malvagità, ma se impugnato insieme a quello del Sole, si disporrà di un potere eccezionale. Ma dipende sempre da come li si usino. Se nel bene, o nel male >> raccontò Feng.

<< E cosa successe a quelli che utilizzarono la magia nera, se posso chiedere, Maestro? >> chiese il giovane Clow.

<< Non fecero una bella fine >> concluse corto Feng, rialzandosi e facendo rientro verso il palazzo dell'Accademia, lasciando un po' scosso Clow Reed a quella risposta.

<< Vieni. Ti faccio vedere >> lo intimò a seguirlo. Clow decise di rialzarsi e stare dietro la schiena del mentore. I due percorsero il lungo manto rosso, arrivando fino al trono di prima, e dove dinanzi Clow rimase incantato dalla decorosità del seggio regale dove il suo Maestro osava mettere le mani.

<< Ma--? >>

<< Sì, sono io il nuovo governante. Ti facevo più perspicace, comunque >> rispose Feng mentre metteva le mani sulla sommità del trono. Afferrò dai due estremi le punte della mezza luna, facendo forza nell'estrarre il simbolo. Ma questo continuava con un lungo bastone dorato, rivelando al ragazzo quello che era uno Scettro.

Clow ne rimase ancora di più senza parole, ammirando per la prima volta un vero e proprio oggetto magico: << Questo fu lo Scettro che venne creato dal nostro primo signore, regnante del nostro Mondo. Lui era in grado di equilibrare la forza del male con quella del bene >>

<< E perchè ci avrebbe messo anche dei poteri oscuri su questo Scettro? >> chiese confuso Clow.

<< L'ha fatto per sua sfida. Una sfida tra lui e il suo male, se avrebbe o no prevalso. E così non fu. Ma quelli erano altri tempi >>

<< Già. Tutta quella saggezza non so a cosa gli servì >> rispose Clow non capendo il vero concetto.

<< Io ti dico questo: per poter sconfiggere il tuo avversario, devi prima conoscere i tuoi limiti, il tuo male. Se sei in grado o no di domarlo. Ma queste cose le imparerai a tue spese, non ti preoccupare >>.

Quello che però non capiva Clow, era il motivo di quella convocazione e di quella rivelazione: << Ma perchè mi sta rivelando tutto questo? È Fei Wong quello che sta per prenderle il posto. Io non riesco a capirla >>

<< No. Fei Wong è ambizioso, a fin troppo. Temo per lui che non possa reggere un tale peso. E poi, mi ricordi tanto tuo padre >> rivelò anche questo il saggio. E Clow tornò pensieroso, proprio per la sconosciuta identità del padre, che non conobbe mai:

<< Lei lo conosceva? >> << Sì. Eravamo grandi amici >> rispose Xiao Feng.

<< Ma non voglio riempirti di cattivi pensieri. Domani, devi partire. E fai buon uso dei tuoi poteri >> gli consigliò il Maestro prima di lasciarlo. Ma Clow si sentiva ancora più nel mistero a poche informazioni ricevute, riguardo al padre e forse anche qualcos'altro che gli stava nascondendo Feng.

Lo fermò per chiedergli un'ultima cosa, l'unica che gli passò per la testa: << Maestro? >> ed egli si girò per ascoltare ancora il suo allievo: << Perchè ha detto che ci saranno avversari futuri? >>

<< Niente. Era solo per tenerti in guardia >> spiegò semplicemente, lasciando questa volta sicuro l'allievo. Clow rimase ancora per un po' a titubare a quella risposta, e le sue preoccupazioni iniziali riguardo al litigio che coinvolse Kyle continuarono a tormentarlo, stranamente. 

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Capitolo 7
*** Partenza ***


Il grande giorno, quello più atteso, era arrivato. Il sole sorse più splendente che mai sul pianeta. Ogni singolo stregone, o altri operatori all'interno dell'Accademia, cominciarono a smuoversi non appena il primo raggio mattutino giunse nel giardino circostante la struttura.

<< Su, coraggio. Muovetevi. Muovetevi! >>

<< Non c'è tempo da perdere. Forza! >> correvano voci lungo i corridoi dell'Accademia per affrettare le azioni.

Tutti, in generale, si adoperavano quanto più veloce potevano per la preparazione iniziale della missione che coinvolgeva le sorti dei Pianeti dei Sette Regni. Gli addetti alle sale di controllo furono già alle loro postazioni, dando il via libera alle loro dita di scorrere nelle tastiere, visionati da capi maggiori che comunicavano, tramite delle corone circolari in fronte, delle informazioni ad altri subordinati:

<< Rendete sicura la zona degli hangar >>

<< Rendere sicuro il campo di volo! Via! Via! >> si sparse l'ordine da un operatore all'altro, sbracciandosi per fare segnali a colleghi che erano in arrivo sul posto.

La pista di partenza, quindi, doveva essere pronta al più presto per il decollo delle astronavi parcheggiate per la squadra missionaria per la Terra. Nel frattempo, i componenti del gruppo in partenza si erano già mossi di loro iniziativa. I due ragazzi gemelli, tra cui Kamui, afferrarono al volo un bastone con sulla sommità un cerchio e una rete in esso.

Delle palline appese dalla rete penzolavano come decoro del bastone. Ad entrare in possesso delle nuove armi vi furono anche Fei Wong e Yuko. Questi erano intenti a rivestirsi di strati di armature e protezioni nel corpo e nelle parti delicate, come se stessero per entrare nell'esercito. Al seguito, si portavano ciascuno una katana lunga da custodire dietro la schiena. Ma non era troppo ingombrante anche l'uso di un'altra spada, pensarono.

<< L'ambiente sulla quale state per partire non è un posto qualunque. La natura su quel pianeta potrebbe ritorcervisi contro, di sua volontà. È un luogo ostile. Prestate molta attenzione, mi raccomando >> disse Xiao Feng in discussione con i suoi due allievi più audaci, mentre si dirigevano verso l'hangar:

<< Yuko ha una capacità notevole nell'avvertire il pericolo. Siamo fortunati a riguardo, Maestro >> rispose Fei Wong alla sua sinistra.

<< Noi tutti ci siamo addestrati duramente negli anni passati, e in quest'ultimo periodo. Non crediamo ci possa essere qualcuno che possa tenerci testa. Né tanto meno quel mezzo uomo-stregone >> disse anche Yuko.

<< Quel “mezzo uomo-stregone” ha una Chiave del Sigillo, se ve ne siete dimenticati. Un oggetto che non risponde ancora ad un determinato tipo di magia. Incontrollabile, come vi ho già detto >> tornò a ravvisarli il Maestro:

<< Sarà maldestro e bramoso di potere, sicuramente. Canaglie di questo genere sono facili da capire e da mettere nel sacco >> concluse Fei Wong ancora nel pieno della sua sicurezza. A ciò, Xiao Feng non proferì alcuna parola, lasciando che parlassero i suoi passi fino all'ingresso dell'hangar:

<< Noi siamo già pronti per il decollo, Maestro >> avvertì il ragazzo dagli occhi verdi e capelli a caschetto: << Bene, Subaru. E tuo fratello, dov'è finito? >> gli domandò il saggio: << Pare che sia andato a recuperare un'arma per ognuno di noi due >> disse il giovane Subaru.

Da un'altra parte nei dintorni dell'Accademia, Clow Reed rimaneva dentro la sua camera per cercare qualcosa che potesse servirgli per il viaggio. Era inginocchiato davanti ad un baule e rovistava tra pezzi di pagine scritte e altri libri depositati. Ma sembrò non aver trovato nulla adatto ad un tipo di missione. Ci fu qualcosa che lo infastidiva all'altezza del petto.

Era qualcosa coperto sotto la sua maglietta blu, e tirandolo fuori si ricordò che era il suo ciondolo col simbolo del Sole. Lo guardò con nostalgia al pensiero di portarsi dietro un oggetto inutile per la missione. Lentamente, se lo tolse dal collo e lo poggiò a terra, a fianco al baule:

<< Ti stiamo aspettando >> gli giunse come sempre una voce improvvisa, attirandogli di consueto l'attenzione.

Era Kamui, l'altro ragazzo gemello, riconosciuto da Clow dopo quello screzio con Kyle: << Voi ce l'avete d'abitudine a sorprendermi, vero? Figuriamoci se sarò abituato ad improvvisi attacchi >> disse Clow ironicamente, suscitando una piccola risatina nel suo compagno sull'uscio della porta della stanza. Kamui si avvicinò verso il baule, notando a fianco il ciondolo lasciatol dal giovane:

<< E' tuo, questo? >> domandò a Clow, una volta preso l'oggetto.

<< Sì. Me lo hanno dato, non so quanto tempo fa >> spiegò l'ignota origine di quel ciondolo Clow:

<< Ah. È un peccato lasciarlo qui, sai? Potrebbe essere un punto di riferimento per la tua anima >> confidò questo al compagno.

<< Un punto di riferimento? Ma non è un'arma >> disse scettico Clow:

<< No, non è il fatto di avere una spada. Ma quello di avere la forza per imbracciarla. Non so se mi spiego >>

<< No che non ti spieghi >> disse subito Clow Reed, risultando un po' privo di esperienza per il compare che decise di specificare meglio:

<< Va bene >> e si sedette accanto a Clow, incrociando le gambe: << Da bambino andavo sempre alla ricerca di un qualcosa che mi facesse prendere coraggio. Tipo, un orsacchiotto che mi tenesse compagnia durante la notte, capisci? >>

<< Sì, ora ti capisco >> disse Clow da comando.

<< Poi, un giorno, crescendo di grado, capì che avevo bisogno di altre cose per far fronte alla vita. Fino a quando, non ne trovai più >>

<< E come mai? >> chiese Clow interessato delle vicende raccontate dal compare.

<< Perchè erano tutte dentro di me. Tutti i punti di riferimento si sono migliorati nella mia anima, facendo in modo che io smettessi di cercarli. E scommetto che quel ciondolo, ti renderà unico. Proprio come tu lo desideri >> concluse saggiamente Kamui.

<< Ti ringrazio per l'appoggio, davvero >> rispose Clow sentendosi per la prima volta sostenuto da uno dei suoi compagni di squadra, oltre che dal suo Maestro: << Figurati. Come dice Fei Wong: bisogna portare buon animo nel gruppo. Non te lo scordare. È importante >> detto ciò, Kamui si rialzò e aiutò anche il suo nuovo compagno a rimettersi in piedi con un sorriso.

<< Prima di partire, però.. questo devi essere costretto a portartelo >> aggiunse Kamui consegnando in mano al giovane uno dei bastoni presi dagli altri membri del gruppo: << Grazie ancora, ehm, ricordami il nome? >> << Kamui. Shirou Kamui >> disse il ragazzo.

<< Ah, Kamui. Anche questo giocattolo è bello, non è vero? >> disse con ironia Clow sul bastone che ammirava sulla sommità ben decorata. Questa frase strappò un'altra risatina a Kamui, il quale lasciò perplesso sul posto il compagno: << Ehm. Perchè hai riso? Non l'ho capita. Ho detto qualcosa di buffo? Ehi? >> continuava l'ingenuo Clow a chiedere spiegazioni. Guardò ancora un'ultima volta il ciondolo che aveva posato a terra, a cui stava ancora pensando se lasciarlo lì.

Infine, la squadra fu riunita nell'hangar. Lo spazio era proprio ampio, quanto i saloni dell'Accademia. Una grossa astronave, imponente nelle dimensioni e con dei grossi motori di propulsione che potevano dare un'accelerata immane al velivolo. I sei missionari, incluso Kyle, aspettarono che le ante metalliche del grosso hangar si spalancassero prima di salire sulla navicella.

Ma proprio dietro alle due porte del salone delle navi, nel mondo esterno, ci fu una grande folla che esplose di entusiasmo. L'intera popolazione era lì a salutarli con tanto affetto, augurandosi il ritorno dei loro avventurieri. I sei compari si erano posti davanti all'enorme astronave per rispondere serenamente al saluto delle molte persone, come dei paladini, nascondendo le tensioni che sfociavano tra loro agli occhi del popolo.

<< Non sono neanche abituato a questo tipo di emozione! >> disse Clow Reed con tutte quelle facce che a poco a poco stavano per farlo svenire. Fu il momento di mettere i primi passi dentro la nave. Un sibilo proveniente dal fianco di essa causò l'apertura di una lunga scaletta di gradini che andava a posarsi ai piedi del gruppo.

Clow, l'unico che a quanto capito era di prima esperienza, rimase sbalordito dall'automazione della scaletta: << Per chi non lo sapesse, questa nave ha il comando automatico. Una vera rivoluzione, vero? >> avvisò scherzoso Fei Wong alla squadra:

<< Già. Ma il genio di questo è entrato da poco con noi, o sbaglio? >> rispose Yuko mettendo in gioco il novellino Clow Reed: << Spiritosa. Ti ho sentito, sai? >> ribattè il giovane all'altezzosità della compagna che pareva snobbarlo. Ma Clow non ci fece caso, e lasciò passare, tra i brevi ridacchii di suo cugino Fei Wong.

Ogni componente andò verso la postazione dei comandi, situata sulla prua della grande navicella. La parte anteriore si prolungava come il becco di un pappagallo in avanti, superando di pochi metri i motori che aveva sotto le ali. La cupola in vetro che proteggeva la parte della prua, cioè della postazione dei comandi di bordo e dei passeggeri, era ancora sollevata in alto, dando ancora lo spettacolo immenso della folla radunata nel giardino ai missionari a bordo.

<< Ok, ragazzi. Sapete già come si fa. Ognuno prenda il proprio posto e collaudate ogni comando. D'accordo? >> diede l'ordine Yuko, seduta a fianco a Fei Wong: << E io, che faccio? Non sono in grado di “collaudare”. E poi, cosa significa? >> domandò Clow.

<< La tua postazione si trova di sotto. Nella sala di controllo principale. Scendi le scale da quel tombino, laggiù >> diede indicazioni la ragazza all'inesperto Clow, che accettò il compito assegnatogli:

<< Ma bene. Sembra un compito davvero da “principale” >> disse il ragazzo scendendo con cautela gli stretti gradini della scaletta verticale. Si dovette ricredere sulla sua postazione, però, in quanto era nient'altro che una sedia al centro di uno spazio per poco ristretto e cilindrico in vetro, che si affacciava sotto all'astronave, in direzione dei motori.

<< Dovrebbero mettere a punto l'ultima parola, infatti >> commentò Clow Reed desolato e di nuovo preso per gioco dai suoi compagni: << Secondo te, gli dispiacerà la nuova postazione? >> domandò Subaru a Yuko: << No. Non credo. Sarà soddisfatto >> rispose la ragazza indifferente già all'opera sui comandi, come l'intero gruppo.

Anche Kyle si dimostrò serio quanto il capo della squadra nel provare la funzionalità dei comandi. Fei Wong si mise già la cintura allacciata, ormai pronto per il decollo. Ma prima che premesse il pulsante per abbassare la cupola in vetro, alla sua altezza giunse Xiao Feng dall'esterno della navicella: << Siate prudenti, va bene? Io vi raggiungerò quando le cose si metteranno male >>

<< Ma come? Pensavo che ci dicesse “buona fortuna”, almeno, Maestro >> disse Fei Wong quasi sfacciato.

<< E' già troppo se vi lascio uno come Clow >>

<< Lo può dire che non si fida di noi >> ribattè Fei Wong, ammutolendo il Maestro per un momento.

Successivamente, Feng estraò dalla sua tunica arancione quello che sembrava essere un sonaglio con alcuni campanelli intorno: << Prendi questo >> disse a Fei Wong:

<< Cos'è? Il richiamo dei rinforzi? >> << Sì >> annuì il Maestro all'ironia del suo allievo: << Questo attrezzo è dotato di magia sufficiente per essere usato. Grazie alla velocità dei suoi rintocchi, potremmo essere avvertiti in tempo, quando i radar non ce lo permetteranno >> spiegò Feng.

<< A qualcosa dovranno pur servire. Ovvio. E come pensa di raggiungerci laggiù, in fretta? >> chiese curioso e sospettoso Fei Wong:

<< Saremmo già lì. Ti basta sapere questo >> << E' meglio che se lo levi dalla testa. Ho già capito cosa vuole fare >> rispose in disaccordo l'allievo:

<< Ma in casi estremi, bisogna fare un atto di fede. Un atto di protezione >> disse per ultimo il Maestro, dimostrando un affetto nei confronti di Fei Wong che quest'ultimo non si aspettava: << Ci lasci fare il nostro dovere >> ridisse però la stessa risposta Fei Wong:

<< Fei Wong >> lo richiamò ancora il Maestro seriamente: << Tenetelo d'occhio >> << Si riferisce a Clow? >> chiese con un pizzico di sdrammatizzazione. Ma gli occhi seri di Feng fecero capire al volo la persona interessata e che intendeva dire. Yuko era rimasta in ascolto sulla conversazione e lanciò un'occhiata guardinga al suo compagno, forse avvertendolo tramite lo sguardo che quella persona poteva essere un intoppo per la missione.

Tuttavia, Fei Wong chiuse la cupola in vetro e si preparò al lancio. Una voce interna alla sala della navicella informava la preparazione al decollo: << Tutti i comandi sono allineati al lancio. Partenza che avverrà fra 30 secondi. 29...28... >> << Tenetevi pronti! >> avvisava anche Fei Wong la squadra.

Tutti si allacciarono le cinture di sicurezza nel momento in cui Xiao Feng planava con i piedi a terra e lontano dallo spazio di volo, dopo aver lievitato per parlare con il suo allievo. La folla continuava a sbracciare in aria le sue mani, tra stregoni e abitanti, per ammirare tra le loro grida indistinte e piene di gioia la partenza della squadra.

L'astronave si levò da pochi metri in aria, come un aereo che stava cercando di prendere il volo con una rincorsa. Clow venne attirato troppo tardi dalla sua postazione di sotto dalla voce della cabina interna: << Mancano 10 secondi al decollo >> << Oh-oh. Ragazzi, sapete dove sono le cinture di sicurezza? >> chiese con voce un po' alta per sovrastare il rumore dei motori che cercavano di avviarsi:

<< Stà zitto e allacciati le cinture >> venne ripreso in modo sgarbato da Yuko: << La vuoi smettere di ignorarmi ogni volta che-- >> ma non finì in tempo di lamentarsi dal suo sbottare con la ragazza che l'astronave prese il volo ad una velocità supersonica, sbattendo violentemente il povero Clow contro la parete in vetro della sua postazione.

Agli occhi del popolo riversato sul giardino accademico, la nave partì come un razzo verso il cielo e sparì con lo scintillio del suo bianco colore oltre la cortina azzurra, diretta a viaggiare nello spazio infinito e destinazione Terra. Tra l'esultanza continua della gente, Xiao Feng mandò un augurio non detto ai suoi allievi: << Buona fortuna.. >> segno che forse non sarebbe intervenuto nella missione.

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Capitolo 8
*** Arrivo movimentato ***


La navicella viaggiava a velocità luce nell'universo costellato, con a bordo lo squadrone di Fei Wong. Tutti nell'equipaggio rimanevano attaccati con le schiene ai loro posti, mentre Clow Reed si era accartocciato contro il vetro della sua postazione di sotto, incapace di muoversi per la troppa velocità che esercitava la grande nave: << Va bene, Yuko. Stabilizza i motori >> le ordinò Fei Wong accanto.

E subito, la ragazza tirò giù una leva a manico di secchio nel suo pannello di comandi, stabilizzando gradualmente i motori. Tutta la pressione che ogni passeggero si sentiva addosso, lentamente si alleggeriva, così come la nave spaziale ora viaggiava a velocità costante: << Ah. È sempre bello provare questa brezza spaziale >> commentò Subaru alzandosi dal suo posto.

<< Kyle, dai un'occhiata ai comandi, va bene? >>

<< D'accordo >> rispose il ragazzo a Fei Wong mentre questi si apprestava ad avvicinarsi con gli altri da Clow Reed.

Si sporsero verso la bottola assicurandosi che il loro compare stesse bene: << Ehi, Clow, sei ancora intero laggiù? >> gli chiese Kamui notando il giovane messo sottosopra con la sedia che gli finì addosso:

<< Sì. Credo di avere tutti i pezzi al loro posto... >> rispose con un po' di goffaggine nel rialzarsi: << Mi ero dimenticata di dirti di tenerti forte! >>

<< Con te farò i conti dopo! C'è mancato che questa cabina si spaccasse dall'urto che ho dato >> replicò irritato Clow a Yuko, che emise una leggera risatina superba:

<< Non farci caso, cugino. Dovrai farti l'abitudine >> disse Fei Wong tendendo una mano a Clow per aiutarlo a risalire: << “Ci farò l'abitudine”, a cosa? A questa postazione? Perchè, se è così, avrei dei dubbi sul nome, se da principale o da principiante >> commentò il novellino con ironia, seguito da un cenno di Fei Wong.

Ma ora, Clow Reed non voleva lasciar perdere la risposta di poco fa di Yuko, e la affrontò apertamente:

<< Senti, ragazza. Il tuo atteggiamento poco rispettoso nei miei confronti non fa “da squadra”. Voglio dire, i compagni di viaggio non possono essere trattati come vuoi tu >> ma Yuko non sembrava starlo ad ascoltare, attenta a fissare la vetrata frontale che era rivolta verso la prua, mostrando le stelle del buio dello spazio.

<< Ehi, mi stai ascoltando? >> le chiese con fare indignato: << Non sei molto normale con i tuoi sbalzi di carattere, sai? >>

<< Ti avverto: mi dici un'altra parola che non mi và a genio, e ti mando direttamente fuori nello spazio. E poi, qui in squadra non siamo tutti come te, cosa credi? >> gli rispose la giovane senza molti indugi.

<< Cosa? >> << Io sono una guerriera ben addestrata, al pari di tuo cugino Fei Wong, e al servizio del Gran Maestro Xiao Feng. Hai idea di cosa significhi? >> gli domandò, lasciando Clow Reed a corto di parole:

<< Ehm, no-->>

<< Lo immaginavo. E non credere che sia un qualcosa di buono >> detto ciò, il ragazzo si voltò per un attimo a chiedere informazioni ai due gemelli, Kamui e Subaru: << Voi non sarete mica come lei, giusto? >>

<< Oh, beh, veramente sì. Cioè, vogliamo dire che non è come sembra... >> rispose Subaru per il fratello, destando in Clow Reed un senso di resa ma spiegando chiaramente le cose da subito:

<< Quello che Yuko voleva dire è che ognuno ha delle potenzialità. Noi, per esempio, siamo dei vampiri.. >>

<< Cosa? Dei vampiri? >> chiese Clow stupito da quella notizia:

<< Sì. Devi sapere che per entrare in un rango di una squadra abbiamo dovuto allenarci per molti anni >>

<< Ah... Quindi dovrei dire addio alle mie speranze? >> disse Clow sfiduciato alle parole di Kamui questa volta:

<< Potrai proseguire il tuo allenamento sulla Terra, per il momento >> aggiunse Kyle dalla sua postazione: << E perchè non ora? >>

<< Perchè siamo già arrivati >> rispose Fei Wong con tono di presentazione, attirando l'attenzione di Clow e quella più lucida degli altri: << Oh... >> commentò il giovane Clow alla vista dello spettacolo del pianeta che intravedeva dalla vetrata.

La Terra, adesso, si racchiudeva nella sua grandezza provvisoria nella cornice del vetro di protezione. Ma man mano che la navicella si avvicinava verso la sfera planetaria, quest'ultima si ingrandiva come se si fosse davanti ad uno specchio, solo che era tutto reale stavolta. La grande massa della Terra era circondata da dei colori blu e verdi in superficie, avvolti a loro volta da stracci di vapore bianco che parevano muoversi. Ora la visione che tutti avevano dell'oscurità dello spazio, era resa meno densa dalla luminosità del pianeta di destinazione.

Nel gruppo, nessuno proferì parola. C'era chi si limitava a godersi l'arrivo con tranquillità, come Yuko e Fei Wong, senza lasciarsi andare alle emozioni, e c'era chi rimaneva per la prima volta a bocca aperta, come Clow, mentre Kamui, Subaru e Kyle si dipinsero nei propri volti espressioni di meraviglia:

<< E così questa è la Terra >> parlò di nuovo Clow, avvicinandosi un po' di più alla vetrata e a Fei Wong con Yuko. L'enorme nave che trasportava i compagni eroici andava verso l'atmosfera della Terra, sorvolando le nubi bianche che si ingrandivano con il pianeta. Furono così riusciti a raggiungere il loro primo obiettivo del viaggio.

Nel frattempo, da qualche parte dello stesso pianeta, un'altra navetta era già atterrata al suolo dopo quello che sembrava un brusco arrivo. Un solco di alcuni metri si era formato all'interno di una giungla del vasto pianeta. Dei fumi fuoriuscivano dai lati della piccola navetta appena schiantata, segno che l'atterraggio è avvenuto da poco.

Un bip improvviso si sentì dallo sportello della navetta, aprendo di conseguenza lo sportello automatico. Ne uscì fuori l'individuo incappucciato, avvolto in tutto il corpo da un mantello nero.

Saltò giù dalla capsula con un balzo improvviso e si rimise in piedi, osservandosi intorno alla fitta foresta di vegetazione tropicale in cui era finito:

<< A quanto pare dovrò fare a meno di un altro viaggio. Ma se non altro, ho quello che mi serve >> disse tra sé e sé guardando sul palmo della mano la piccola chiave che aveva rubato.

Sentì in seguito un altro boato in lontananza, scorgendo nel cielo una grande astronave che sfrecciava parallelamente alla grande giungla. Una lieve folata di vento si levò tra i tronchi possenti delle palme, non appena passò la navicella della squadra che stava dando la caccia al ladro fuggitivo dal loro pianeta:

<< Ma bene. A quanto pare non siamo soli >> disse con il solo ghigno del suo sorriso, scoperto insieme a metà volto dal cappuccio che aveva in testa.

Il secondo velivolo, intanto, veniva guidato da Kyle per fare in modo di trovare un punto di atterraggio sicuro:

<< Ok. L'ho trovato. Ci siamo >> avvertì da subito il ragazzo manovrando una leva di comando verso sinistra. L'astronave s'incurvò verso la direzione presa e i membri della squadra dovettero reggersi per un po' fino a quando tutto il veicolo non si fosse reso stabile in fase di atterraggio.

La nave planava delicatamente verso il suolo dalle sue gambe in ferro che spuntarono da sotto il dorso come le ruote di un aereo. I motori si spensero poco alla volta come il veicolo si posò al suolo, in uno spiazzo esterno alla foresta che aveva di fronte.

Nel silenzio che albergava nel luogo circostante, il sibilo di una gradinata mobile si udì da sotto la navetta, permettendo alla compagine di scendere e di mettere piede nel nuovo habitat. Ognuno imbracciava il proprio bastone da difesa preso al momento della partenza.

Fei Wong si manteneva in testa al gruppo, osservando il luogo che si presentava ai suoi occhi e che a prima vista sembrava sicuro:

<< Beh, questa non è proprio una cosa che si vede tutti i giorni >> ammise tuttavia Kyle all'aria aperta sotto un sole che rendeva una giornata splendida:

<< Prima di avanzare, ho un messaggio da parte del Maestro tramite questo dispositivo. Ascoltiamolo >> disse Fei Wong rivolgendosi al gruppo.

Fece così per tirare fuori da una tasca un piccolo oggetto che emetteva una luce lampeggiante da un piccolo tasto. Mise al centro l'oggetto che a sua volta fece apparire di fronte a tutti l'ologramma di Feng:

<< Se state ascoltando questo messaggio, allievi miei, significa che siete già approdati a destinazione >> cominciò a parlare l'ologramma:

<< Io mi chiedo perchè i messaggi secretati non possono essere letti prima >> commentò Clow Reed poco disposto a seguire le regole:

<< Vi raccomando ancora una volta che la missione che è tutt'ora in corso è tra le più pericolose che abbiate mai affrontato, sopratutto perchè si svolge su un pianeta lontano dal nostro sistema solare. I bastoni che vi ho fornito sono degli ottimi attrezzi da combattimento, in grado di incanalare l'energia che avete e di sferrare degli attacchi diretti ai nemici. Qualcuno di voi avrà delle difficoltà a gestire i propri poteri ed è per questo che ho deciso di limitare i danni all'ambiente al minimo possibile >>

<< Sà, Maestro, mi stavo chiedendo anche se si fosse ricordato di me >> aggiunse di nuovo Clow non avendo alcun potere da governare:

<< Non voglio intrattenervi ancora a lungo e vi lascio alla vostra missione. Vi ricordo che non sarà possibile alcuna comunicazione ulteriore, per via della lunga distanza presente tra di noi. Buona fortuna, è tutto nelle vostre mani >> concluse con un augurio da impresa che doveva riuscire a compiersi:

<< A proposito.. Fei Wong? >> aggiunse ancora l'ologramma rivolgendosi al capitano:

<< Ripongo la mia fiducia in te. Se le cose dovessero mettersi male, sai cosa devi fare >> ridusse al minimo le spiegazioni per poi sparire. Seguì un cenno da parte di Fei Wong e si apprestò a raccogliere il dispositivo a terra e rimetterlo al proprio posto in tasca. Un sottile sentimento estraneo in Clow si manifestò sul suo volto a messaggio terminato:

<< Va bene, mettiamoci in marcia, ragazzi. Forza, Clow >> richiamò al cugino per poco incantato da chissà cosa:

<< Eh? Cosa? Ah, sì >> rispose il giovane affrettandosi a raggiungere il gruppo che lo aveva di poco staccato, tenendosi ben stretto alle mani il bastone da difesa:

<< Che cosa intendeva dire con “le cose dovessero mettersi male”? >> domandò a bassa voce Yuko alle orecchie di Fei Wong, tutt'altro che serena in questo istante. Bastò solo un'occhiata dello stesso Fei Wong perchè la ragazza avesse tutte le idee chiare ai suoi timori. Dietro loro due, lo stesso Clow intravide degli sguardi diversi nei due compagni, cominciando a sospettare di un pericolo nel proseguo della missione.

Dal Pianeta dei Sette Regni, intanto, il Maestro Xiao Feng seguì il viaggio della sua squadra all'interno dell'astronave tramite dei monitor che mostravano le immagini dalle telecamere del velivolo:

<< Comunicazioni interrotte, signore >> riferì uno degli operatori alla sala di controllo:

<< Bene. Cercherò di seguire i loro movimenti, nel frattempo >> avvertì Feng, cominciando a mettersi seduto a gambe incrociate in una posizione di meditazione.

Nel mentre, la squadra approdata sul Pianeta Terra macinava già i primi metri all'interno della foresta, facendosi largo tra cespugli alti e brevi corsi d'acqua che sgorgavano nel mezzo del loro cammino. Yuko estraeva ogni tanto la sua lunga katana per tagliuzzare le erbe che impedivano il passaggio facile nel percorso selvaggio di quella natura. Kyle faceva da guida a tutti gli altri tramite un radar che aveva a portata di mano e che indicava la strada da seguire:

<< Il cursore inizia a lampeggiare con più frequenza, ragazzi >> avvertì d'un tratto alla compagine che si fermò intorno a Kyle.

Nel constatare quanto aveva detto, Fei Wong emise un breve mugolìo con la bocca osservando il radar:

<< Il nemico è qui nei paraggi >> << Ma dove? Noi non vediamo niente >> aggiunse per ultimo Kamui guardandosi intorno. Suo fratello Subaru spiccò allora un salto verso un albero vicino, posizionandosi in piedi nel primo ramo e cercando di scorgere oltre un primo gruppo di fitti alberi che si presentavano in avanti. Ma la strada sembrava impossibile da intravedere.

<< Mi volete dire che la missione è già finita qui? Ah, se è così, allora è un peccato.. Beh! Possiamo tornarcene alla nave >> disse frettoloso Clow Reed alle orecchie incredule di Kamui:

<< Dì un po', non avrai mica paura? >> gli chiese Yuko in una delle sue ennesime provocazioni:

<< Chi? Io? Ma figurati! Stavo solo scherzando e ci sei cascata in pieno, stavolta >> replicò il ragazzo avendo la battuta pronta: << Buon per te >> rispose semplicemente la ragazza, interessandosi più a cercare il vero obiettivo della missione:

<< Ah! Visto? Adesso non sai come-->> << Sei proprio un bambino >> aggiunse Yuko per zittire Clow: << Ehi! Ti avevo detto di non interrompermi quando parlo! >> << Voi due, dateci un taglio una buona volta, e cerchiamo di non perdere la concentrazione >> li richiamò Fei Wong tornando a ragionare:

<< Allora... Come mai non c'è traccia della Chiave del Sigillo e del nostro amico? >>

<< Boh, forse se l'è data a gambe >> rispose Kamui azzardatamente.

<< O forse ha pensato bene di lasciare le sue tracce ben nascoste, che dite? >> disse Yuko affacciata dal bordo di un piccolo dirupo più avanti. Tutti fecero per avvicinarsi da lei, scoprendo così che al di sotto vi era una capsula, una piccola astronave, che aveva lasciato un solco lungo alcuni metri dietro di lei:

<< Se non altro abbiamo trovato l'astronave con cui è scappato >>

<< Ma non abbiamo il fuggitivo >> dissero rispettivamente Subaru e Kamui:

<< Kyle, dimmi una cosa, perchè il tuo dispositivo continua a segnalare che c'è qualcosa nelle vicinanze? >> chiese Fei Wong incuriosito:

<< Dovrebbe trattarsi della magia lasciata dall'oggetto che ha preso. Il mio radar l'ho reso sensibile al massimo proprio per intercettare meglio le cose. O almeno credo... >> spiegò Kyle.

Fei Wong si irrigidì di colpo, preoccupato dalle parole del suo compagno: << Che hai, Fei Wong? >> gli domandò Yuko:

<< Vorrei sbagliarmi, ma penso che un po' della magia della Chiave del Sigillo sia stata sprigionata involontariamente da quel criminale >> disse sotto tensione.

<< No, aspettate. Credo di averlo trovato. È qui >> si levò la voce di Clow Reed dietro al gruppo, indicando un oggetto luccicante tra i cespugli. E come il giovane afferrò la cosa nascosta nel cespuglio, questo si vide puntato dritto in faccia un lungo bastone utilizzato come un fucile da un individuo sconosciuto che si materializzò davanti ai presenti.

<< Oh no, Clow! >> << Stà fermo dove sei! Non ti farà del male >> lo avvertirono Kamui e Fei Wong. Ma appena un attimo dopo, spuntarono intorno alla squadra altri individui con gli stessi indumenti del primo e che puntavano i propri bastoni verso i componenti della squadra. Erano gli stessi bastoni che imbracciavano Fei Wong e gli altri:

<< Cugino? Sei sicuro di quello che hai detto? >> chiese Clow Reed preoccupato dalle sue sorti e per quelle dei suoi compagni:

<< Non è strano che per la prima volta Xiao Feng manda i suoi discepoli su un pianeta sperduto a risolvere i problemi del proprio Regno, dico bene, Fei Wong Reed? >> apparve un altro stregone dagli indumenti uguali ai suoi uomini. Questi però si differenziava da loro da una sottile barba nera che aveva sotto il mento e si parò di fronte a Fei Wong con aria severa.

Fei Wong si limitò a digrignare i denti ad un ostacolo non previsto, mentre il resto della squadra lo fissava interrogativamente su ciò che pareva esserne a conoscenza.

I “predatori” del gruppo di eroi trasportarono questi verso il lungo percorso visibile nella giungla, e quindi allontanandosi dal loro obiettivo. Avevano da un po' superato il confine della foresta, uscendo così all'aria aperta e diretti verso un villaggio più avanti ai piedi di una imponente montagna.

Arrivati al villaggio, la gente che lo abitava esplose in una esultanza ai fantomatici criminali che rappresentava il gruppo di Fei Wong:

<< Ci deve essere un errore.. Aspettate! >> insisteva Clow Reed strattonato dai tipi in divisa blu che lo costringevano ad andare avanti. Yuko guardava con faccia irritata ogni volto di persona che le capitava davanti, fulminandole con lo sguardo accigliato che aveva assunto in quel momento.

Kyle, Kamui e Subaru rimanevano uno dietro l'altro in fila indiana e passivi ad ogni ingiuria contro di loro della folla che li circondava. Fei Wong andava a sguardo sicuro lungo la strada fino a quando il gruppo si fermò non appena uno dei tipi in divisa si mise davanti per bloccare l'avanzata, trovandosi al centro della piazza del piccolo villaggio.

Dopo pochi istanti di attesa, tra i continui schiamazzi della gente, si fece avanti un signore dalla folta barba bianca e un po' più cicciottello di Xiao Feng. Con un gesto delle sue braccia, l'anziano fece zittire la sua gente per poter essere lui a parlare:

<< Mi è giunta voce che i protettori del Pianeta dei Sette Regni sono venuti qui, sulla Terra, per compiere un'importante missione per conto del loro Gran Maestro Feng. Dopo gli ultimi trent'anni, il buon e vecchio Xiao Feng non sa ancora stare alla larga dai guai, e mi chiedo il perchè di questo >>

<< Gran Maestro Juno, le assicuro che noi siamo qui per fare del bene. Noi non portiamo del male, davvero... >> << Ah sì? E i tuoi compagni? Sono affidabili come dici tu? >> indicò poi la squadra dietro:

<< Sono i più fedeli accompagnatori, signore, e-- >>

<< Già.. “Fedeli” >> sottolineò questa frase aspramente il Maestro Juno sulla reputazione che si erano fatti gli abitanti del Pianeta dei Sette Regni:

<< Fei Wong Reed, la vostra presenza è considerata un sospetto per ogni popolo estraneo a voi e al vostro Regno. Avete sentito cosa ha detto il Maestro? Andate >> intervenì il tipo dalla sottile barba nera di prima:

<< IeLung. Perdita temporanea della memoria. È così che questa gente è caduta nel vostro controllo >> disse Fei Wong francamente, avendo intuito che quegli abitanti erano stati soggiogati dal potere di uno degli uomini di Juno:

<< Bisogna pur sempre avere tutto sotto controllo con individui come voi >> replicò l'uomo. Clow Reed notò che tutti, negli indumenti, avevano delle stelle disegnate, e forse quei vestiti simboleggiavano l'appartenenza di un tempo al popolo dei Sette Regni. Il ragazzo si fece così avanti:

<< Ehm, mi scusi. Non sarò il più forte degli altri per dire questo, ma possiamo ancora fare meglio >>

<< E tu chi saresti? >> chiese Juno socchiudendo gli occhi su Clow:

<< E' mio cugino, signore. Le posso dire che con lui c'è da fidarsi. È alle prime armi e vorrebbe aiutare la giusta causa anche lui, come me >>

<< Mmh, dici? >> aggiunse Juno dubbioso. E ancora Clow replicò:

<< Siamo venuti fin qui per riprenderci una cosa che appartiene a Xiao Feng. Un ladro..non so, forse uno stregone, si è introdotto nel nostro Pianeta e ha rubato un oggetto pericoloso. Vogliamo il più possibile tenervi alla larga dai guai e che i nostri affari non vi coinvolgeranno. Questa è la mia parola >> disse Clow tutto d'un fiato.

<< Sì. Va bene. Ma che mi dici di lui? È tuo amico? >> chiese il Gran Maestro Juno indicando stavolta Kyle Rondart tra il gruppo. Clow stava per rispondere, ma intervenne ancora Fei Wong:

<< Sappiamo che in passato ci sono stati dei problemi con il nostro pianeta-->> << Sono stati più che dei semplici problemi, Fei Wong >> lo corresse Juno mentre un apparente innocente Kyle non aveva niente da ridire:

<< Le cose sono cambiate adesso >> << E come fai a dirlo? >> gli chiese insistendo:

<< Perchè sono sicuro che le cose non andranno più male come una volta. Il nostro gruppo sta crescendo, proprio come ognuno di noi ha fatto nel tempo. Più siamo, più siamo vicini ad una vittoria. Per troppo tempo hanno prevalso le incomprensioni tra di noi. Ascoltatemi! >> disse con un'energia e rivolgendosi ad ogni abitante del villaggio presente:

<< Confidate in noi. Dateci il sostegno per sistemare le cose, una alla volta. Io credo veramente nella riuscita di questa impresa, proprio perchè credo in ogni singolo individuo che forma quella che io chiamo una famiglia. Torniamo ad esserlo anche noi. Solo un'altra occasione >> un orgoglio mai visto prima si diffuse in Fei Wong, tanto quanto il suo carisma. Clow si sentì, come gli altri, trascinato da un'energia di coraggio dalle parole del loro capo squadra. A quelle parole, però, Juno esitò un po':

<< Non saprei. Tutti credono in te, mentre guardo i loro occhi... Comunque, hai pienamente ragione. Te lo devo ammettere. Lasciate i nostri prigionieri >> ordinò convinto il Gran Maestro. E per elogiare la liberazione di questi, Juno fece per far esultare la folla con un gesto delle braccia. Tra l'allegria sfociata, IeLung si avvicinò a Fei Wong, ravvisandolo:

<< Ma ricorda: solo un'occasione, capito? >> << Non la sprecherò >> ribattè sicuro Fei Wong: << Lo spero.. >> gli disse dandogli un'occhiata attenta prima di fare spazio al Gran Maestro Juno:

<< A voi tutti. Possiate riportare la pace nelle nostre galassie e anche un po' di fortuna negli anni a venire >> augurò questo prima di sciogliere l'incantesimo tra gli abitanti del villaggio, i quali svennero a terra uno dietro l'altro: << Siete osservati >> aggiunse ancora Juno non lasciando del tutto tranquilla la squadra. E questi presero le rispettive strade, separandosi dai discepoli di Xiao Feng.

Dopo questi primi episodi inaspettati a poche ore dal loro atterraggio, il gruppo tornò così a ripercorrere la fitta giungla che si presentava nella loro escursione:

<< Abbiamo un po' rallentato, ragazzi, perciò dobbiamo subito disporci a dovere >> dettava già i primi ordini Fei Wong agli altri:

<< Yuko, tu stai dietro di noi. Ci copri le spalle >> << Ricevuto >> rispose la giovane mettendosi a spada sguainata nelle retrovie:

<< Kamui e Subaru state sugli alberi. Sorvegliate la zona e attaccate se è necessario >> obbedirono così anche i due gemelli vampiro:

<< Clow, cugino. Vieni qui >> << Fei Wong, il mio radar dà ancora degli impulsi anomali. Forse sarà il caso che rientri all'astronave. Nel caso, potrò sorvegliarla e... >> ma la sua bocca si fermò quando gli sguardi minacciosi del resto della squadra gli si puntarono addosso. Capì che non aveva libero arbitrio e fece per restarsene al suo posto:

<< Kyle? Vai avanti. Sono sicuro che quell'affare funzioni ancora >> ribattè Fei Wong quasi bacchettandolo: << Va bene >> rispose corto il ragazzo osservato con pietà da Clow Reed. Egli colse l'occasione per sapere di più sul conto di Kyle non appena questi fu distante:

<< Come mai ce l'avete tutti con Kyle? Che ha fatto? >> domandò a bassa voce al cugino.

<< Diciamo che è un rinnegato. Da quando era un bambino non ha fatto altro che restare coinvolto in fatti del governo degli altri pianeti >>

<< Cosa? Ma quindi agiva per il bene degli altri >> diceva Clow Reed confuso:

<< Lo pensavano tutti. Poi, in un'occasione è stato ritrovato il solo sopravvissuto della sua gente. A quel tempo, il Maestro Xiao Feng era giovane e si ricordava tutto. Era in missione su uno dei pianeti più pericolosi dell'Universo. Era abitato esclusivamente da traditori.. e assassini. In quel pianeta, la rivolta era arrivata a livelli estremi. Attivarono una delle macchine temporali in grado di cancellare la memoria a chiunque attraversasse quel passaggio... >> Clow ascoltava nel silenzio mentre avanzava nella foresta:

<< Ma quando Xiao Feng giunse per impedire l'accaduto insieme ai suoi uomini, non trovarono più nessuno. A parte un innocente bambino voltato di spalle verso la macchina attivata >> raccontò Fei Wong:

<< Pensate che sia riuscito a far fuori tutte quelle persone e quegli assassini? >> domandò irrequieto Clow: << Non lo sappiamo con certezza. Tutto tace sulla popolazione degli assassini... >> e Fei Wong si bloccò sui suoi passi, non distogliendo gli occhi da davanti:

<< Che ti prende? >> domandò Clow al cugino quando tutti erano con lo sguardo fisso in avanti. Il giovane allora volse gli occhi verso Kyle, rendendosi conto che anche questo era paralizzato. E oltre Kyle, a distanza maggiore da lui, c'era un altro individuo avvolto da un mantello e da un cappuccio:

<< Vi stavo aspettando >> parlò così l'essere misterioso, ovvero il ladro. Tutti nella squadra rimasero sorpresi dalla sua inaspettata apparizione:

<< Ma come ho fatto a non rendermi conto di lui? >> si chiese Subaru in cima all'albero con il fratello non spiegandosene il motivo:

<< Cercate questa? >> chiese l'incappucciato eregendo la Chaive del Sigillo appesa ad un dito: << Maledetto! Ridaccela >> ringhiò Yuko puntando in avanti la sua lunga spada:

<< Oh. Ma come siamo frettolosi. Prima però dovreste riuscire a prendermi >> e il tipo emise sotto gli occhi dei presenti un balzo verso il ramo più alto di un albero, cominciando la fuga e saltando da un ramo all'altro in avanti e con velocità maggiore:

<< Subaru! Kamui! Non perdetelo di vista! >> ordinò di fretta Fei Wong cominciando a correre il più veloce che poteva con Yuko, che con la sua agilità riuscì a raggiungere il primo ramo e a saltare nei successivi, stando al passo dei due vampiri:

<< Ehi, aspettate! E io che faccio? >> domandò Clow rimasto a terra con Kyle.

Il gruppo fu così separato con quattro componenti avviati all'inseguimento del ladro in fuga. Fei Wong decise così anche lui di saltare tra i rami degli alberi. Utilizzò il bastone che aveva per incanalare delle scariche elettriche che esplosero in una sfera sulla sommità come Fei Wong la posizionò a terra, dandosi così una spinta verso l'alto.

Il fuggitivo si guardò indietro, vedendo quattro del gruppo che gli stavano alle costole e che erano abili tanto quanto lui a non mollare: << Però.. niente male. Ma come ve la cavate con questo? >> li avvisò prima di puntare la Chiave del Sigillo verso i suoi avversari e scagliare contro una sfera di energia.

Gli eroi riuscirono a scansare in volo la palla gialla che si infranse in un albero appena superato: << Accidenti. Sta usufruendo del potere della Chiave. Fate attenzione >> raccomandò Fei Wong.

Yuko allora tentò anche lei di usare il bastone che aveva, scaricando delle saette dirette all'avversario e che lo avrebbero arrostito in men che non si dica. Questi stava per poggiare il piede su un ramo, dove il fulmine lo avrebbe preso, ma si poggiò al busto cambiando così direzione ed evitando il colpo del fulmine:

<< Aspetta al momento opportuno, Yuko! >> la avvertì Fei Wong.

<< Ci pensiamo noi! >> disse Kamui per dare una mano alla compagna. Fecero per distrarre nei loro tentativi l'individuo, ricorrendo ai loro poteri.

Con la sola forza del pensiero, i due fratelli sradicarono dei rami più avanti e li lanciarono contro le varie direzioni che poteva prendere il fuggiasco, ma seppe cavarsela bene, scalciando anche da girato i vari tronchi che cercavano di colpirlo:

<< Ma è impossibile! >> << Continuiamo, Subaru! >> spronò al fratello per non arrendersi alle straordinarie doti del nemico.

Yuko riuscì così a trovare il tempo giusto per scagliare una scarica elettrica, avendo sotto tiro il bersaglio. Questo era a mezz'aria, sul punto di atterrare in un altro tronco:

<< Sì! Ti ho preso! >> esultava già la ragazza prima che un altro avversario si mettesse in mezzo per parare con la sua spada il colpo e sparire in un tempo:

<< Ma cosa...? >> disse incredula Yuko. Fei Wong si accorse da subito dell'avversario sconosciuto che apparve per pochi attimi, facendo da scudo all'incappucciato. Decise così di fermarsi e cercare di richiamare subito la squadra:

<< Yuko! Subaru! Kamui! Ritiratevi! >> << Come? >> ripetè tra sé e sé Yuko distratta da Fei Wong che lasciò indietro. Il tempo di fermarsi però non lo ebbero perchè altri tre avversari neri si pararono davanti ai tre compagni e si avventarono con rapidità verso di loro con le loro lunghe spade. Yuko fece uso della sua arma per abbattere il suo rivale, riuscendo però a contenere la sua conseguente parata con la rispettiva spada.

Kamui e Subaru, prima di essere raggiunti dai due avversari, fecero un attacco alternato tra di loro. Si scambiarono di posto, in modo da colpire il nemico opposto e disorientandolo tempestivamente.

Gli avversari caddero nel vuoto da un'altezza di alcuni metri, salvandosi come piantarono lungo la discesa le proprie armi sui tronchi degli alberi. Yuko si liberò dalla presa del suo rivale ed ebbe spazio per lanciargli contro una scarica elettrica, che evitò subito con grandi riflessi.

Per quanto riguardava gli altri due di sotto, si misero composti senza nulla di ammacato:

<< Dobbiamo distruggerli >> suggerì Kamui. Ma i due nemici si dileguarono tra i cespugli della foresta, sparendo alla vista di altri e lasciando inermi i quattro eroi. Fei Wong nel seguire i movimenti dei nemici al momento della fuga, intravide appostati più in là due uomini rivestiti interamente da una vestaglia nera che gli lasciava scoperta solo la visuale degli occhi, come i ninja. Anche loro avevano due spade dietro la schiena che custodivano in caso di attacco.

E anche questi sparirono tra le radure come i due loro compagni: << Perchè ci hai fermato, Fei Wong? >> domandò Subaru per un attimo poi forse capendo la risposta dalle facce degli altri al riconoscimento di quei avversari. Il fuggitivo, intanto, aveva fatto perdere le tracce anche lui, svanendo lontano nella foresta:

<< Non è da solo, dunque.. >> constatò il capo con preoccupazione.

Sopraggiunsero Clow Reed e Kyle, affannati dalla lunga corsa e sostando a terra parallelamente al gruppo che si trovava in alto:

<< Ragazzi? Che fate lassù? Avete trovato una scorciatoia? >> domandò Clow riprendendo fiato con un Kyle anch'esso in via di recupero, ma preoccupato a ciò che era successo. Tutta l'attenzione del gruppo si riversò così su Kyle ancora una volta, il fulcro da cui la missione potrebbe essere plasmata nei dettagli:

<< Ci fermiamo qui per stanotte. Accendiamo un fuoco >> ordinò schietto Fei Wong con il tono di voce più serio del previsto.

I quattro scesero dall'albero e atterrarono con i piedi al suolo, accolti dalle domande di Clow: << Allora? Perchè non siete andati avanti? Eh? >> << Ci accampiamo qui >> gli rispose Yuko anche lei schiettamente, sorpassandolo davanti. Il ragazzo quindi decise di starsi zitto ad una risposta che gli pareva conveniente, ma la missione aveva assunto delle pieghe insidiose.

 

 

 

 

 

 

Eccomi ancora una volta qui!! Scusate il ritardo per la pubblicazione del capitolo, ma i vari esami universitari mi hanno tenuto alla larga da un bel po'. Finalmente c'è una svolta in questa storia e non vedo l'ora di raccontarvene il seguito. Ringrazio tutti quanti che leggete questa avventura e siete davvero tanti!! Vi lascio con queste poche righe di commento e ci ritroviamo alla prossima!!! Ciao :)

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Capitolo 9
*** Miglioramenti ***


Il gruppo accese così il falò per la notte e si accampò su un pendio di una collinetta, composta da alti alberi magri. Nella fitta oscurità che era calata nei dintorni, solo il bagliore del fuoco si distingueva dal nero pece che rispecchiava lo stesso colore del cielo di questi istanti. Intorno al piccolo falò, per il momento, c'erano solo Fei Wong e dalla parte opposta Clow Reed.

Quest'ultimo non riusciva a fare a meno di continuare a riscaldarsi le braccia per via del vento fresco che gli arrivava addosso, assumendo una faccia irritata e sofferente:

<< Non poteva esserci un posto più riparato? >> si lamentò di poco Clow cercando di mettere qualcosa nel fuoco per farlo alimentare di più. A differenza sua, Fei Wong rimaneva impassibile e piuttosto serio sui suoi pensieri.

Giunsero poi Subaru, seguito da suo fratello Kamui e Yuko, a portare dell'altra legna da ardere e cui depositarono a terra:

<< Ah, sì. Grazie, ragazzi, altro calore per me >> tirò un sospiro di sollievo Clow alla fonte di energia che venerava:

<< Bel freschetto, vero? >> domandò scherzoso Kamui, facendo sbloccare la lingua di Yuko:

<< Dillo a Clow Reed >> disse per prenderlo in giro. E lo stesso ragazzo non perse occasione per cercare di ribattere alla rivale:

<< Si dà il caso che io non sono un tipo il cui sangue ribolle di continuo, come il tuo. Ma credo che tutto ciò sia dovuto al fatto che io sia più intelligente di te. In qualche modo >> << “Più intelligente” dici? >> chiese superstiziosa Yuko, irritando ancora Clow:

<< Senti, non ho intenzione di sopportarti ancora a lungo-- >>

<< E' meglio se guardi il fuoco >> lo interruppe Yuko:

<< Eh no! Adesso basta! Non puoi avere sempre tu l'ultima parola, devi starti zitta e far parlare gli altri, hai capito? >>

<< Ehm, Clow.. il tuo bastone >> << ..si sta bruciando dalla coda >> aggiunsero Subaru e Kamui, avvertendo il loro compagno che lanciò una rapida occhiata alla coda del bastone, notando che stava bruciando con piccole fiammelle:

<< Eh?! Aiuto! Al fuoco! Oh, no! E adesso?!! >> << Tu mi hai detto che dovevo starmi zitta... >> pronunciò quelle parole vittoriose da un altro scontro verbale la giovane guerriera, fastidiose per Clow.

Ma prima che questi potesse sbottare dalla rabbia, Fei Wong frenò la conversazione:

<< E' meglio se recuperate le forze tutti. Ne avremmo bisogno >> avvertì gli altri, lasciando Clow con la bocca aperta e non avendo più alcuna possibilità di rispondere a Yuko:

<< Sei diventato serio, Fei Wong. Davvero la situazione è più drastica del previsto? >> domandò Kamui, ricevendo come risposta un breve mugolìo dal capo squadra:

<< Ma dov'è Kyle? >> chiese Yuko d'un tratto, come se lo avesse richiamato all'appello:

<< Sono qui >> giunse Kyle con un po' di legna tra le mani anche lui dietro al gruppo: << Non ti abbiamo sentito prima andare con gli altri >> disse Clow sorpreso:

<< Ho avuto un po' più di fortuna. La legna l'ho trovata a pochi passi da qui. Non c'era bisogno che andassi più avanti >> spiegò lui, e prima che gli animi potessero riempirsi di sospetti, Fei Wong intimò tutti di pensare ad altro:

<< Coraggio. Dobbiamo organizzarci per prendere quel ladro, e tu, Clow, servirai per questo scopo >> disse mentre il gruppo si siedeva intorno al falò:

<< Ma non so se sarò in grado >> << Ed è per questo che ti prepareremo allo scontro >> aggiunse Fei Wong sicuro di sé, riservando il meglio per il cugino.

A quanto pare il piano di Fei Wong era quello di ricorrere alla carta “Clow Reed”, proprio come aveva suggerito Xiao Feng:

<< Ci servirà un posto adatto a reggere i nostri colpi provvisori >> dedusse Kamui:

<< Non credo ce ne siano, vista la fragilità del territorio >> intervenne Kyle:

<< Ma ci sarà uno scudo che può contenere i danni, giusto? >> << Cosa vuoi dire? >> domandò Yuko:

<< Kyle, scommetto che tra i tuoi apparecchi avanzati ce ne sia uno che crei un campo di forza >> ribattè di nuovo Fei Wong:

<< Sì, credo di aver capito cosa intendi dire >> << Io no. Sapete spiegarmi a cosa ci serve un campo di forza? >> domandò Clow, ricevendo spiegazione dal cugino: << E' semplice: la nostra magia, se viene usata in questo mondo, può ridurre a pezzi un'intera foresta, ne sono sicuro. Ma grazie al campo di energia cui ci fornirà Kyle, potremmo allenarci come se fossimo sul nostro pianeta >>

<< Era chiaro anche da prima >> disse Yuko lanciando indirettamente un'altra provocazione a Clow:

<< La vuoi smettere? >> rispose il ragazzo con voce quasi spazientita:

<< Quindi, questo campo di forza avrà anche una gravità indipendente da quella di questo pianeta, ma uguale a quella del nostro, vero? >> cercò di capire Kamui:

<< Esatto >> rispose Fei Wong confermando le parole del compare:

<< E allora come facevi a sapere dell'esistenza di questo apparecchio per conto di Kyle? >> chiese ancora Kamui:

<< E' stato per alcuni anni sotto l'operato del settore tecnologico, perciò ha potuto apprendere qualche nuova risorsa che potesse essere utile al dì fuori del nostro mondo >> spiegò Fei Wong, riprendendo a parlare:

<< Ora. Sappiamo che Clow ha potuto osservare qualcosa dagli allenamenti con il Maestro e che ha assunto, se non un totale, un parziale controllo della natura intorno a sé. E non è facile adesso che ci troviamo in un mondo incontrollato dalla magia. È per questo che la missione si rende difficile >>

<< Ah... Buono a sapersi, allora. Eh-eh >> ridacchiò un po' nervosamente Clow:

<< Dovremmo addestrarci duramente, se vogliamo risolvere le cose. Come ha detto il Maestro Feng, la natura è contro di noi e può darsi che il nemico si mimetizzi e ne approfitti per metterci in difficoltà. Invece, dovremmo anticiparlo >> diceva lo stratega a capo del gruppo.

Adesso sembrava aver azzeccato la giusta parola per dare spronamento alla squadra nella riuscita della missione:

<< Sì. D'accordo >> annuì Clow alla sicurezza del cugino, il solo che per il momento potesse dargli quella carica in più per andare avanti. Quasi rivedeva nel carattere condottiero delle tracce di Xiao Feng, il suo mentore:

<< E cosa facciamo con Jugo e il resto dei suoi uomini? Ci tengono d'occhio >> ricordò Yuko questo fatto al gruppo:

<< E' vero. A proposito, chi erano quelli che ci hanno fermato al nostro arrivo? >> ebbe l'occasione Clow per togliersi una curiosità:

<< Quelli sono, diciamo, “rivali” in commercio del nostro Regno. Vogliono a tutti i costi avere loro il governo dei Sette Regni e aspettano che ci troviamo in difficoltà per lasciarci qualche loro zampino nelle situazioni >>

<< E perchè se ne stanno in disparte, adesso? >> richiese Clow:

<< Beh, perchè sanno che gli oggetti magici non sono cose che vanno prese alla leggera >> tagliò corto Fei Wong in mezzo alla notte, con i suoi compagni, in una foresta di un mondo ancora sconosciuto a loro.

Ci fu una breve pausa in cui Fei Wong fu distratto dallo scoppiettìo delle fiamme e dal bagliore delle stesse che si stava attenuando, capendo che avrebbe dovuto abbandonare i pensieri per andare a dormire:

<< Quello che mi tiene sveglio in questo momento sono i guerrieri mascherati in nero che sono giunti in difesa del nostro fuggitivo >> disse chiaramente:

<< Hai qualche certezza su di loro? >> chiese Yuko tra la tensione e serietà di Subaru e Kamui.

Clow notò quella loro espressione più inquieta del solito, la stessa che Kamui assunse quando ci fu quel litigio con Kyle però mista a rabbia:

<< No, per ora nessuna. Ma dovremmo accertarci anche di questo. Su, riposiamo >> disse una volta per tutte: << Domani scatterà subito l'allenamento >> aggiunse:

<< Ma come, dormiamo per terra? >>

<< Hai paura di sporcarti? >> chiese Yuko stuzzicando Clow:

<< La cosa non ti riguarda >> ribattè il ragazzo.

<< Sarà meglio spegnere il fuoco, o attireremo chissà quali animali >> disse Subaru:

<< No! Ehm.. volevo dire.. no. Lo spengo io, tranquillo >> lo frenò Clow Reed con un pizzico di tremore nelle braccia:

<< Non è che ti ho spaventato con le mie supposizioni? >> << No, Subaru, è che è sempre stato un fifone. Si vede >> disse Yuko:

<< Non sono un fifone, è chiaro?! >> << Finitela adesso. Riposate e spegnete il fuoco >> ordinò ancora Fei Wong. Con una faccia piuttosto impaurita, Clow si vide oscurarsi tutta la vista allo spegnimento del fuoco:

<< Sei proprio un bambino >> replicò infine Yuko prima di sdraiarsi nell'erba fresca della notte.

La mattina del giorno seguente, la squadra aveva già lasciato da tempo il luogo in cui si erano accampati, assicurandosi di non lasciare tracce in ogni caso. Ora i componenti erano entrati di nuovo in una fitta foresta sovrastata da alti alberi e camminavano sopra i manti di foglie cadute al suolo, aiutandosi con i propri bastoni d'appoggio. Nel mentre, la voce di Fei Wong parlava parallelamente al cugino cui doveva sottoporsi all'allenamento:

<< Le prove a cui ti sottoporremo oggi riguarderanno la precisione con cui dovrai sferrare i tuoi attacchi al nemico, caro Clow. Alla base di un combattimento c'è sempre la personalità dell'uno e dell'altro. Quindi è un passo importante per quello che in futuro ti definiranno “stregone” >> spiegava Fei Wong:

<< Perciò, prevedevano questo le prove. Diventare uno stregone? >> chiese un po' riluttante il giovane, ancora non entrato nell'ottica della giusta strada da seguire:

<< Ovviamente. Tu, come ogni altro, sei ritenuto molto essenziale per ogni successo delle missioni, così come è il tuo di successo >> ma si accorse che Clow si era fermato indietro, pensieroso e alquanto preoccupato sulle sue capacità.

Fei Wong ritornò indietro da lui, lasciando proseguire il gruppo. Gli mise una mano sulla spalla e lo caricò di parole rivolte alla gloria:

<< Vedrai che ci riuscirai. Non temere >> gli disse con tono sereno e fiducioso. Per Clow bastò solo quella frase per ritornare sui suoi passi con un sorriso ricambiato al cugino, e quest'ultimo lo intimò a emettere ancora alcuni dei tanti passi del percorso della vita.

Giunti in un luogo abbastanza spazioso in mezzo alla natura, Kyle posò in terra dal suo zaino un apparecchio dalla forma di un marsupio e premette un tasto laterale per creare in pochi attimi un campo magnetico che si ingrandiva automaticamente per racchiudere abbondanti metri quadri di superficie:

<< Bene. Qui, incominciano le prove >> annunciò Fei Wong, brandendo come tutti il bastone che verrà usato come arma.

Al centro del campo magnetico si era fissato Clow Reed, mentre agli estremi dello stesso vi erano i quattro compari, escluso Kyle che stava a guardare, che si apprestavano a metterlo in difficoltà.

La sfida per il giovane si faceva molto impegnativa, in contemporanea alla sua vista che saettava in ogni compagno come se lo stesse incitando ad andargli contro. Yuko roteò con destrezza il bastone, facendosi trovare pronta agli occhi sicuri di Clow e cercando di intimorirlo:

<< Accidenti.. Non scherza! >> pensò Clow nel momento in cui i due fratelli vampiro si decisero ad attaccare:

<< Cosa? Niente bastone? >> pensò ancora il ragazzo abbassandosi all'attacco a mani nude di Subaru e Kamui. In seguito, Yuko si ritrovò già faccia a faccia con Clow, che preso di sorpresa venne urtato dalla spinta prorompente della ragazza che lo fece cadere all'indietro:

<< Ehi! Ma non è giusto. Mi hai preso di sorpresa >>

<< Che vuoi? Hai anche il bastone, non è sufficiente? >> gli fece notare Yuko non avendo fatto ricorso neanche lei all'arma. Prima che Clow replicasse, il trio tornò all'attacco su di lui e, con un po' di fortuna, il ragazzo riuscì a parare gli attacchi fisici con l'asta del bastone che impugnava tra le mani:

<< Fortunato. Ma non è una gara a chi le prende di meno >> << Grazie del complimento, ma-- Non ce la fai proprio a farmi parlare, eh? >> rispose Clow dovendosi schivare a un altro pugno di Yuko.

Subaru e Kamui lo sorpresero alle spalle, bloccandolo alle braccia e alle gambe e in questo modo impedendogli di muoversi per scansare il pugno che gli era diretto. Ma non appena chiuse gli occhi, Clow non sentì alcun dolore alla faccia.

Riaprì lentamente le palpebre, vedendo il pugno di Yuko fermo ad un soffio dalla sua fronte proprio perchè la ragazza l'ha voluto:

<< Devi imparare a guardarti intorno >> lo avvertì francamente:

<< Ma come? Io avevo gli occhi aperti >> disse confuso Clow mentre Yuko si allontanava da lui. Clow venne liberato a sua volta dai due vampiri, i quali gli consigliarono:

<< Quello che voleva dirti era di fare affidamento ai tuoi sensi >>

<< Già, i tuoi sensi >> ripetè Subaru.

<< Destreggiarti con il territorio circostante >>

<< Il territorio circo-- >> << Tutto questo parlare e parlare mi pare di capire che lo stiate facendo apposta a prendervi gioco di me! >> si irritò per un po' Clow. Gli fu vicino anche Fei Wong che dovette riprenderlo:

<< Clow, ricordati delle parole che ti dicono, è per il tuo bene. Il segreto è sentirsi tuttuno con l'ambiente. Libera la mente >>

<< Mi sembra impossibile.. >> << No, non è possibile. Sei già in grado a svuotarti la testa da solo >> disse Yuko a cui Clow si limitò a farle una smorfia:

<< No. Stavolta non ti sta prendendo in giro >> intervenne Fei Wong ridendoci un po' su:

<< Basta solo concentrarsi. L'hai fatto con il Maestro, ora devi solo prenderci la mano e continuare così >> e Clow decise allora di ritentare:

<< Aspetta un momento. Ehi, Fei Wong, perchè non ti sei voluto mischiare con loro? >> gli domandò azzardato Kyle:

<< Kyle, stai zitto! >> lo riprese Clow per un momento:

<< Volevo lasciare un po' di vantaggio a mio cugino, ma se lo dici tu.. >> << Ecco, lo sapevo >> tremò per un attimo Clow Reed all'intervento anche di suo cugino, ritenuto uno degli allievi più forti tra quelli che ha avuto Xiao Feng negli anni.

Una volta che tutti si misero agli estremi del campo magnetico, Clow tirò un sospiro e si concentrò, cercando di acquisire lentamente i poteri dall'atmosfera intorno a lui. Questa volta non doveva fallire, pensava.

Nella sua testa che si svuotava di ogni emozione che lo potesse distrarre in quegli istanti. Chiuse di nuovo gli occhi e si lasciò cadere le braccia lungo i fianchi, sentendo il suono impercettibile del vento leggero e il cinguettìo remoto degli uccelli che svolazzavano in cielo.

Sentiva così il fruscìo delle piante che ondeggiavano mentre si stringeva all'altezza della tasca dei pantaloni: << Mi sento leggero. E strano >> pensò inspiegabilmente. Il primo passo in avanti verso Clow lo emise proprio Yuko, e subito il ragazzo avvertì da lontano lo spostamento della compagna che fu sorpresa per un attimo.

Ma ad attaccare concretamente Clow fu Subaru da dietro e, senza neanche voltarsi, il giovane si scansò al colpo sicuro del compagno e parando velocemente quello reattivo del fratello Kamui. I tre combattenti provvisori si scambiarono veloci occhiate l'un l'altro per capire che anche Clow faceva sul serio.

I tre si divisero, e all'attacco passarono Fei Wong e Yuko, lanciando lievi scariche elettriche contro Clow che si sentì agile tutto d'un tratto, facendo capriole di seguito. Ora ad impegnarlo però c'era solo il cugino che velocizzava nel lancio delle scariche e cercava di prevedere le mosse già ripetute del giovane mentre la ragazza intraprese una corsa in mezzo alle saette, che erano dirette verso Clow, scansandole a sua volta.

La distanza verso di lui si accorciava di passo dopo passo, fino a quando Yuko non emise un salto abbastanza alto da permetterle di prendersi la carica con la sua spada, portandosela più in alto della testa e dirigerla verso il basso.

Clow, nel suo continuo destreggiarsi tra le scariche, avvertì che la sua vita era in pericolo, ma non potè fare nulla per impedire la discesa violenta della spada che era diretta contro di lui. Un grande scoppio sul terreno fu quello che poterono osservare i presenti, insieme ad un grande polverone e detriti che volarono nelle vicinanze:

<< Accidenti >> commentò Kamui all'attacco della micidiale ragazza, e fece per avvicinarsi assieme al fratello:

<< Aspetta, Kamui >> lo avvertì Subaru, nel frattempo che anche Fei Wong e Kyle si congiungevano ai due compagni per accertarsi della situazione. Il polverone enorme si dileguò subito, visualizzando ai quattro del gruppo un cratere superficiale di diametro esagerato.

Yuko era sul fondo di esso con la spada piantata sul terreno. Ora anche Clow era riuscito a vedere, anche per poco, qual era la vera potenza della compagna. Devastante.

In giro però non vi era il giovane compagno, o almeno quel che ne restava di lui: << Yuko stupisce ogni volta con la sua energia >> annotò Kyle, intimorito davanti ai suoi occhi dalla deformazione del terreno:

<< Sì, puoi ben dirlo. Ora però avremmo un conto in sospeso con Jugo e la sua gente >> disse Subaru con un pizzico di sdrammaticità, non attirando per niente l'attenzione di Kamui che cominciava a essere preoccupato. Fei Wong rimase vigile con lo sguardo, ripensando alla combo che aveva appena sferrato Yuko. Quest'ultima si tirò su in piedi ed emise una smorfia come se stesse disapprovando il suo tentativo di attacco.

Dopodichè raggiunse il gruppo sopra al bordo del cratere con fare normale:

<< Dov'è Clow? >> si chiese con ansia Kamui, entrato in stretto rapporto con l'amico che si era volatilizzato per ora:

<< Se l'è cavata. Non preoccuparti >> gli rispose Yuko con tono ammirevole stavolta. Per un attimo, tutti rimasero stupiti, poi seguirono l'espressione soddisfatta di Fei Wong che volgeva in alto, verso la cupola del campo magnetico creato.

Videro che Clow era rimasto con i piedi attaccato alla parete rosea e pare che avesse effettuato un salto fenomenale da terra:

<< Scusatemi! Forse ho esagerato un po', che dite? >> disse Clow esultando per poco al mancato attacco di Yuko, che si irritò tra sé e sé, dando campo all'esordiente compagno:

<< Ha imparato in fretta, vedo >> << Incredibile >> commentarono Fei Wong e Subaru. Clow si staccò così dalla parete, avendo pieno controllo delle sue abilità, e riatterrò con agilità al suolo di fronte alla squadra che lo approcciò:

<< Il Maestro Xiao Feng sarà entusiasta di questo buon risultato. Credo che ora hai tutte le carte in regola per diventare uno stregone. Ma dovrai fare molta strada >> lo avvisò scherzosamente Fei Wong:

<< Ehi, così mi dai più competizione! E mi piace >> ribattè sicuro Clow, facendo ridere brevemente tutti, eccetto Yuko che non si era ancora discostata dal suo atteggiamento quasi freddo verso Clow:

<< Ah, adesso sei tu che non mi sopporti, eh? >> però la ragazza buttò un'occhiataccia al compare che si irrigidì dalla paura. Ma l'idea che Yuko fosse spietata con lui non gli passò lontanamente, e questa si dimostrò pacata, ritirando la faccia cattiva riservata per Clow:

<< Continua così >> gli disse senza più di tanto, lasciando il ragazzo confuso da questo comportamento:

<< Eh? Tutto qui? >> << Su, muoviti, bambino >> << Ehi! Ripetilo, se hai il coraggio! >> ci fu un breve momento comico nel gruppo dove parve che Yuko sorridesse di spalle al ragazzo. Ma fu solo un'impressione di Clow. Senza neanche ordinarlo, Kyle disattivò il campo magnetico, sentendo un'atmosfera decisiva:

<< E' ora di fare sul serio >> disse Fei Wong, guidando di nuovo il gruppo caricato ulteriormente dalle nuove abilità di Clow.

Nel frattempo, sul pianeta dei Sette Regni, il Maestro Xiao Feng seguì fino ad ora la squadra tramite la sua tecnica di meditazione, mostrandosi pienamente fiero:

<< Mh. Ce l'hai fatta, Fei Wong >> poi si sciolse dalla sua posizione e andò a dirigersi verso la sala di controllo per guardare un po' l'operato. Nella strada, però, si fermò su una porta semichiusa della camera di Clow. Il sesto senso gli suggerì di entrare per assicurarsi che non ci fosse nulla fuori posto o che Clow avesse dimenticato.

Trovò su un mobiletto accanto alla porta il libro della Storia del Pianeta dei Sette Regni che l'allievo lasciò lì, senza riconsegnarlo al Maestro. Questi lo prese con delicatezza e lo aprì, sfogliando le pagine e fermandosi ad un punto impreciso. Emise un mugolìo non proprio sicuro né preoccupato allo sguardo pensieroso che assunse:

<< Signore, abbiamo trovato informazioni su probabili oggetti magici >> giunse un subordinato ad avvertire Xiao Feng.

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Capitolo 10
*** Mossa imprevista ***


Nel profondo della giungla infestata dal solo verde della natura, il gruppo proseguiva un'ultima volta avanti, fino alla ricerca del loro obiettivo che erano sicuri sarebbe stato acchiappato per sempre. Ora si poteva fare conto anche su Clow Reed, le quali abilità magiche erano riuscite ad essere tirate fuori da lui, grazie all'aiuto dei suoi nuovi compagni di viaggio.

Ognuno dei componenti del gruppo aveva come sempre l'aria seria, quella giusta da assumere alla vicinanza del bersaglio. Clow Reed, al contrario, era ancora entusiasta dei poteri che ora era in grado di controllare, non riuscendo a tenere a freno la sua gioia:

<< Ora che faccio davvero parte della squadra, conoscerò altri segreti, giusto? >> chiese in generale.

<< Non agitarti troppo, novizio >> gli diede un freno la solita Yuko: << Le informazioni sono informazioni. E poi non vorremmo spifferare le tue paure al prossimo >>

<< E di cosa avrei paura? >> domandò Clow

<< Del buio >> rispose la ragazza: << Ah-ah! Proprio spiritosa. Devo dir-- >>

<< BU! >> << AHHH! >> Clow si spaventò come Yuko si girò di scatto su di lui, cogliendolo impreparato. Seguì un sospiro di superiorità da parte della giovane:

<< I tuoi segreti sono in cassaforte con noi >> << L'ho già detto che non ti sopporto, vero? >> replicò l'emergente mago lasciando passare anche questa provocazione. Il sole in quei momenti si faceva meno denso dentro alla foresta, a causa delle foglie che erano aumentate sulla sommità degli alberi, ora più stretti tra di loro, quasi a formare una gabbia naturale. Fei Wong fermò la marcia:

<< OK, squadra. Altra sosta >> comunicò ai compagni:

<< Si entra in azione, capo? >> intervenne Subaru che circondava Fei Wong insieme agli altri:

<< Non bisogna avere fretta. Abbiamo il tempo a disposizione >> un'affermazione che lasciò tutti senza parole. Ad un punto si sentirono come se Fei Wong stesse bluffando; non era possibile che tutto ad un tratto la situazione poteva essere presa alla leggera:

<< “Abbiamo tempo”? >> ripetè confuso Kamui:

<< Esattamente. Perchè il nostro fuggitivo è dietro la nostra strada >> rivelò con sicurezza Fei Wong. Nel gruppo si diffuse un “cosa?” generale alla svolta positiva e al vantaggio che si stava concretizzando:

<< Lo sapevi fin dall'inizio? >> chiese Clow stupito e ammirando ancora una volta la genialità di suo cugino:

<< Sì. Non è vero, Kyle? >> chiese poi conferma al compagno armato di tecnologia. Quest'ultimo eresse in alto il suo radar, nella quale erano visualizzati due punti, uno dei quali lampeggiava ad una buona distanza dal primo: ed era proprio il segnale rintracciato dalla Chiave del Sigillo che si avvicinava gradualmente.

<< E' più che confermato >> rispose prontamente Kyle, confermando quanto detto da Fei Wong:

<< Quindi qual è il piano? >> domandò senza perdere tempo Yuko. Ci fu una breve occhiata tra lei e Fei Wong, con questo che capì che la ragazza non era una di quelle che abbassava la guardia con sé stessa, dopotutto. Fei Wong lasciò quasi andare un sospiro, prendendo a parlare:

<< D'accordo. Il piano è lo stesso che abbiamo utilizzato nell'ultimo allenamento. Solo che cambia l'attacco >> precisò chiaramente Fei Wong, che quindi non dava più le solite mosse ai fissi compari, ma anzi le dava a diversi elementi del gruppo:

<< Non sono molto distanti i nostri “amici”, perciò, vi schiererò diversamente. Dato che c'è anche Clow nella squadra, vi informo da subito che noi tutti cercheremo di isolare il nostro uomo dai suoi scagnozzi. Ed è proprio qui che entri in scena tu, mio caro Clow >>

<< Io? >> disse in modo lusinghiero:

<< Qui, tu, darai il colpo di grazia per stordire il nemico e metterlo nel sacco. Tutto chiaro, vero? >>

<< Sì. A parte la parte del sacco, ehm.. >>

<< No, è un modo di dire quello >> disse Kamui.

Clow scosse la testa nell'attimo in cui si sfilò le mani dalle tasche, risvegliandosi d'improvviso:

<< Ah, già, giusto.. Scusate >> rispose confuso ed entrando più nell'occhio vigile e attento di Yuko che rimase nella sua inquietudine in disparte. Il piano si fece per attuare. Kyle, Fei Wong e Yuko si posizionarono dietro a rispettivi tronchi di albero, mentre Kamui e Subaru sempre in alto tra i rami a sorvegliare la situazione. Clow, invece, rimaneva a metà strada, sempre nascosto tra i cespugli in attesa di poter cogliere di sorpresa l'intruso.

I minuti trascorrevano uno dietro l'altro, così come il soffio del vento scivolava con più rapidità tra i rami e le foglie, per poco che non influenzavano le posizioni dei due vampiri. Ma il gruppo non dovette aspettare molto, perchè il radar di Kyle bipava di continuo senza un attimo di tregua:

<< Ci siamo >> comunicò con il giusto tono Yuko, nascondendosi ancora di più nel cespuglio dopo aver visto il radar di Kyle. Tutti si mimetizzarono per bene e lo stesso Kyle spense il proprio apparecchio.

Il vento quasi si abbatteva con veemenza tra i boschi, sradicando per poco rami e cespugli.

Occhi fissi situati ad un'altezza pari a quella dei rami alti scorsero una figura nera e rapida che sfrecciò come un fulmine poco vicino a loro. Kamui e Subaru furono veloci a dare l'allarme in un piccolo lasso di tempo:

<< Adesso! >> gridò il secondo fratello. Kyle lanciò così al terreno il suo dispositivo elettro-magnetico, creando rapidamente il campo rosa che li racchiuse.

La figura rapida e nera terminò la sua corsa a mezz'aria, materializzandosi nell'uomo incappucciato. Si accorse velocemente che l'area in cui era si stava racchiudendo. È in trappola pensò Fei Wong a vittoria sicura. Ma in men che non si dica apparvero anche altre cinque figure al suo fianco. Fu il momento per la squadra ad entrare in azione.

Ognuno si scostò dalle proprie posizioni e si lanciarono sulle rispettive guardie del corpo del nemico:

<< Siete preparati, vedo >> commentò l'uomo avvolto dal mantello, scansando un attacco di Subaru. Yuko cercò di colpirlo con la sua lunga spada, ma questi fu ancora una volta al sicuro dietro le difese dei suoi uomini ninja. Incominciarono così una serie di attacchi e contrattacchi tra una fazione e l'altra, con scintille che fuoriuscivano dalle armi che si scheggiavano a vicenda.

Clow rimaneva ancora in disparte tra i cespugli, aspettando che l'uomo uscisse dalla bolgia in cui rimaneva a forza, schivando i suoi uomini che si agitavano negli attacchi dei loro duellanti.

Lo stesso Clow, però, notò che era rimasto da solo un altro guerriero e questi non esitò ad andare incontro a Kyle, pronto ad affettarlo con la sua lunga katana:

<< Fei Wong! >> gridò Clow per richiamare il cugino del pericolo che stava per avere Kyle.

<< No, resta qui, tu! >> urlò lo stesso Fei Wong correndo verso l'altro avversario a cui sbarrò la strada. Ora ne aveva due con cui combattere e riuscì in qualche modo ad allontanarli dalla zona di Kyle:

<< Forza, Clow! Avanti! >> lo esortò il cugino. Clow annuì all'ordine nell'istante in cui l'uomo con il mantello non era più circondato da alcun uomo nei dintorni. Il giovane si alzò in piedi e ancora una volta si mise una mano nella tasca destra, concentrandosi per accumulare forza.

Estraò la mano dalla tasca, esibendo nel suo palmo quello che era il ciondolo del Sole che si era portato dietro. Un'energia immensa gli circolò in tutto il corpo e un bagliore enorme si sprigionò con vortici d'aria intorno.

I presenti notarono che il giovane Clow stava abusando del potere del ciondolo che gli fu regalato in passato, e stava per commettere niente di buono. Un ghigno si formò di nuovo nel volto dell'incappucciato come si voltò verso il ragazzo che assimilava energia dentro di sé, capendo cosa stava per succedere.

La barriera cominciò così a tremare dall'interno con luci che si facevano ad intermittenza e lampeggianti in uno strano processo che si svolgeva.

Clow lanciò così il primo attacco che si tramutò in un potentissimo raggio di luce. L'uomo però saltò in aria, evitando con agilità l'attacco che ora era diretto verso il gruppo impegnato con gli altri scagnozzi:

<< Via da qui! >> urlò Yuko mollando lo scontro per mettersi da una parte con gli altri. Stessa cosa fecero i guerrieri, permettendo che il raggio di luce si infrangesse nel lato interno della barriera, creando una crepa spaventosa.

Clow adesso andava quasi alla cieca, cercando di colpire il bersaglio che si spostava con rapidità dal suo tiro, arrivando a rimbalzare da una parete all'altra. L'aura gialla e intensa pareva annebbiare la vista del ragazzo che non gli importava niente delle conseguenze dell'attacco che riceveva la barriera. Anch'egli si spostava in alto, seguendo e anticipando prima il suo attacco dell'appoggio che si dava sulla barriera:

<< Basta, Clow! Fermati! >> si sbracciava Subaru, ma senza alcun risultato. Il ragazzo andava imperterrito a lanciare i soliti attacchi, creando più crepe possibili:

<< Dobbiamo fermarlo >> ringhiò Yuko ma venendo bloccata dal suo avversario di prima, così come i suoi compagni ebbero le mani legate.

L'uomo incappucciato si diede ancora una volta una spinta con i piedi dal muro della barriera e indirizzandosi verso terra, nella direzione di Kyle:

<< Aiuto! >> gridò Kyle sentendosi in pericolo. Clow lanciò di nuovo il suo attacco e allo stesso tempo Fei Wong decise di agire, mollando lo scontro:

<< Accidenti! >> imprecò il capo gettandosi al salvataggio di Kyle. Clow riuscì a conferire ancora più energia al suo attacco che accorciava le distanze con il mantello dell'uomo. Ancora una volta si scansò dalla traiettoria e questa volta Kyle era a pochi metri dall'essere disintegrato.

Un'altra massa lo urtò da davanti, facendolo spostare di mezzo in modo da prendere la sua protezione. Fei Wong si trovava ora al posto di Kyle e con il bastone tenuto in alto, fece sprigionare una forte scarica elettrica contro la palla gialla.

Ma questa continuò imperterrita in avanti fino a che non si schiantò contro il bastone di Fei Wong, il quale venne potenziato di elettricità per cercare di fare resistenza. Fei Wong venne avvolto da un lieve campo elettrico prima che un violento urto lo sbalzasse all'indietro. L'attacco lanciato da Clow si infranse così sul terreno, dove vi era anche il dispositivo per il campo elettro-magnetico, il quale si distrusse in mille pezzi.

Nell'area ci fu così un enorme flash e un'altra onda d'urto e polveroni che si espansero fino a tutta la barriera. Si sentì tra il caos generale il rumore di vetri rotti che cadevano al suolo e saette che tornavano a sfrecciare nell'aria.

Il grosso polverone si dissolse subito e i membri della squadra poterono di nuovo incrociarsi con gli sguardi. A terra giacevano Clow e Fei Wong, entrambi impolverati in tutto il corpo.

Tutto a un tratto, in alto e in basso nell'area circostante non si vedeva più la grande cupola rosea del grande campo magnetico. Il gruppo corse subito verso i due compagni distesi a terra per accertarsi delle loro condizioni e con un po' di preoccupazione in cuore:

<< Clow! Fei Wong! >> gridò subito Kyle accorrendo insieme agli altri. I due cugini si mossero appena alle urla dell'amico, per poi rialzarsi coscienti sulle mani:

<< State tutti bene? >> chiese Fei Wong riprendendo in mano il suo bastone.

<< Sì, noi sì. E, invece, Clow? >> domandò Subaru, questa volta.

<< Beh, direi di-- >> << Che diavolo ti è preso? >> lo interruppe con tutta la severità del mondo la giovane Yuko:

<< Cosa? Io? >> ripetè un po' in imbarazzo Clow, mentre Yuko continuava a rimproverarlo:

<< Hai visto cosa hai fatto? Li hai fatti scappare >>

<< No, non è vero. Non l'ho fatto... L'ho fatto? >> chiese ingenuamente lui.

<< Da dove l'hai tirato fuori quel medaglione? >> fece per chiedere Kamui. Ma prevalse per prima un accorgimento del fratello gemello:

<< Dov'è Kyle? >> disse riguardo alla scomparsa di un loro membro del gruppo. Delle urla di disperazione si poterono udire nelle vicinanze:

<< Kyle! >> gridò Fei Wong per richiamarlo.

<< Oh no. Lo hanno preso >> constatò Yuko: << Tutto per merito tuo >> aggiunse ancora dando un colpo al petto di Clow.

<< Ehi! Cosa pensavate? Che fossi abbastanza preparato anch'io, per questo? >> seguì un silenzio imbarazzante e piuttosto personale per Clow:

<< Va bene. Lo pensavo anch'io.. >> disse amaramente a sé stesso.

<< Voi restate qui. Io vado a salvare Kyle >> avvertì Fei Wong preparandosi a partire.

<< No, aspetta. È troppo pericoloso andare da soli >> lo avvertì Yuko:

<< Correrò il rischio >> << Ma il Maestro ha detto-- >> << Me la caverò! >> esclamò prima di balzare in alto verso i rami degli alberi, senza perdere altro tempo. Seguì poi un verso di smorfia della ragazza rivolto a Clow:

<< Cosa? >> si domandò inspiegabilmente, vedendo che anche Yuko era partita verso gli alberi:

<< E ora, dove va? >> Subaru e Kamui si limitarono a sbuffare a bocca aperta alla quasi superficialità del loro amico, prendendolo a braccetto dai lati prima di partire anche loro.

Intanto, Fei Wong balzava da un ramo all'altro, facendosi strada nella fitta coltre di cespugli di foglie. Al solo pensiero che uno dei suoi compagni fosse in pericolo, il suo senso di responsabilità aumentava istante dopo istante. D'altronde, si trattava dell'unico compagno che non doveva essere esposto alle mani nemiche e l'unico dotato di grande ingegno. Il suo passato è stato non uno di quelli semplici, sopratutto per le leggende che giravano sulla sua gente e per ciò che gli accadde al suo ritrovamento.

Fei Wong, anche adesso, non si fidava a lasciare neanche per un secondo da solo l'indifeso Kyle. E ogni secondo che passava, sentiva che la missione sarebbe cambiata da un momento all'altro.

Decise di fermarsi a terra, balzando giù dall'ultimo ramo in cui sostò, reggendo ben stretto tra le mani il proprio bastone magico e aguzzando sempre più la vista in mezzo alla radura e agli alberi che lo circondavano. Ma dov'è? Pensava continuamente con il sudore che gli sgorgava ai lati della faccia.

Niente lo fece smuovere dalla sua posizione, tranne l'ennesimo urlo disperato di Kyle in lontananza:

<< Kyle! >> e scattò dritto, spostando cespugli ed erbe che si ritrovava in mezzo e aiutandosi con il bastone. Sbucò da una steppa, rallentando gradualmente la corsa e osservando ancora il paesaggio naturale che lo sovrastava dalla vista e pareva sopprimerlo dalle difficoltà. Non si udì più alcun grido per un po'...

<< Dimmi dov'è >> sentì per un attimo una voce subdola e minacciosa per un filo di tono:

<< Non so niente! >>

<< Dimmelo >>

<< No! >>

<< Kyle! Rispondimi! >> disse di nuovo Fei Wong. Fece alcuni passi di corsa, ritrovandosi sul ciglio di una collina. Al di sotto, sul fondo, vide Kyle disteso a faccia a terra con le gambe nascoste tra i cespugli. Non esitò di nuovo ad andargli incontro:

<< Kyle! >> ma si accorse che aveva causato un po' di rumore nel discendere dalla collina, raschiando le suola al terreno. Andò dapprima cauto, aspettandosi un attacco diretto da un momento all'altro, ma così non accadde. Allora decise di avvicinarsi con sicurezza verso il compagno:

<< Kyle... Kyle, rispondi, ti prego. Come stai? >> gli chiese preoccupato.

Kyle si riprese tremolante dalla voce e alzò la testa con un po' di fatica:

<< Lui.. stava cercando il... >> cercò di parlare.

<< Cosa? Stava cercando, cosa? >> domandò insistentemente.

<< Stava cercando il.. Passaggio Temporale... >>

<< Un Passaggio Temporale, per dove? >> chiese ancora Fei Wong. Digrignò i denti al solo pensiero che il misterioso individuo avesse scoperto qualcosa di più, qualcosa di pericoloso e che nessuno, neanche lo stesso Fei Wong, sapeva fino ad ora. Kyle svenne di nuovo:

<< Ehi, Kyle! >> ma Fei Wong venne attirato dal fruscio delle foglie del cespuglio di fronte, facendo scattare una spada che si era portato dalla partenza. Il fruscìo smise quasi subito, attirando l'attenzione di Fei Wong verso di esso e notando con la coda dell'occhio una striscia bianca e ondulante sulla schiena di Kyle. Era un serpente bianco.

<< E questo? Sarà uno degli animali di questa foresta >> constatò inspiegabile anche lui.

Il serpente sembrò aver sentito le sue parole e in uno scatto tirò su la testa, per poi balzare a fauci spalancate verso il volto di Fei Wong:

<< Ma cosa...?! >> e questi si parò aprendo la mano destra e sacrificandola per farla mordere alla viscida bestia. Fei Wong emise un urlo trattenuto, poi agitando la mano da una parte per levarsi il serpente, che fuggì dalla zona e lasciando dolorante Fei Wong.

Si guardò subito la mano, forse avendo le allucinazioni che i due buchi lasciati dalla vipera stessero cambiando forma, trasformandosi in due yin e yang.

Il tocco di una suola di stivale dietro di lui, lo fece subito passare sulla difensiva e a voltarsi, vedendo il misterioso individuo che correva verso di lui:

<< Siete finiti! >> gridò lui. Bastò un attimo per Fei Wong prendere l'inerme Kyle e spostarlo al sicuro, per poi vedersela lui stesso contro l'avversario:

<< Fatti sotto! Ah! >> si spronò agitando il bastone e incanalando scariche elettriche in esso e lanciando il primo attacco.

L'avversario evitò incredibilmente di un soffio l'attacco e continuava a schivare gli altri zig-zagando sulla traiettoria. Agli occhi di Fei Wong, questo gli sembrava che sparisse da una posizione e avanzava più avanti, come un fantasma. Fei Wong sapeva di essere in seria difficoltà, e in pochi passi l'uomo incappucciato gli fu davanti e lo privò con un colpo di piede del bastone:

<< Ti sei fregato da solo! >> si caricò Fei Wong decidendo di lanciare un attacco ravvicinato all'uomo.

Dai suoi palmi uscirono le scariche, le quali andarono ad avvolgere il rivale che si bloccò di colpo:

<< Ora sei tu in trappola. Uh? >> si chiese sconcertato vedendo che l'avversario sogghignava ancora tra tante scariche intorno:

<< Mi dispiace per te. Ma non sono un tipo da sottovalutare >> detto questo, adesso governava a suo piacimento l'elettricità e la concentrò a sua volta sui suoi palmi con estrema facilità e li poggiò velocemente sul petto di Fei Wong che venne investito dal suo stesso attacco.

Urlava adesso con tutto il fiato che aveva, sentendo un formicolìo altamente concentrato dentro di sé e che lo stava indebolendo fisicamente. L'uomo incappucciato, infine, diede un calcione allo stomaco di Fei Wong che cadde all'indietro e strisciò violentemente la schiena al suolo dalla forza che mise il rivale in quel contrattacco. Fei Wong rantolava allo stremo delle forze e messo KO dall'incappucciato dalle doti nascoste:

<< Ti sei spinto troppo oltre, a quanto pare >> disse lui superiormente. Fei Wong adesso era in balìa di qualsiasi altro attacco che poteva finirlo in fretta.

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Capitolo 11
*** Rottura ***


Fei Wong era al tappeto. Privo di forze, tremava al suolo dall'attacco che gli si ritorse contro ad opera dell'uomo incappucciato che sembrava riservare un non so che di abilità immortali sul suo conto. Ora egli tergiversava, avendo il pieno controllo della situazione, come uno squalo che osservava la sua preda e attendeva il momento giusto per tornare all'attacco:

<< Come vedi, non sei invulnerabile come ti aspettavi >> parlò il rivale in tutta calma, mentre Fei Wong strisciava al terreno e dolorante in quasi tutto il corpo.

Con gli occhi socchiusi e i denti stretti, Fei Wong spostò lo sguardo dal suo avversario al bastone che distava da lui di un paio di metri. Decise nel silenzio di tentare di avvicinarsi ad esso, sebbene gli occhi occultati dell'incappucciato lo stavano ancora osservando:

<< Oh, è tutto inutile, credimi >> parlò di nuovo l'uomo, continuando a buttare frasi e facendosi avanti verso Fei Wong:

<< Siete davvero dei tipi ostinati, voi maghi. E questo è un vostro punto debole, perchè non pensate mai al futuro. Alle conseguenze delle vostre azioni. A ciò che potrà succedere nel seguito >> e ad ogni passo che faceva il tono di voce si sistemava in modo che le orecchie di Fei Wong potessero sentirlo ancora, mentre quest'ultimo si sforzava con i gomiti a strisciare sull'erba, avanzando sempre verso il bastone.

Fei Wong si chiuse nelle sue forze e smise di ascoltare l'uomo, concentrandosi solo nel raggiungere l'arma. Allungò un'ultima volta il braccio e la mano potè poggiarsi sull'asta dell'oggetto, in contemporanea con un'altra pressione che avvertì su di esso. Alzò lo sguardo, seguendo un piede che poggiava a pochi centimetri dalla sua mano e che si prolungava in una vestaglia oscura:

<< Ti ho già detto che è tutto inutile >> fu ancora una volta l'uomo incappucciato a frenargli ogni azione.

Questi diede un calcio in pieno volto all'inerme Fei Wong, facendogli staccare la mano dal bastone che allontanò anche questo con una piedata:

<< Sei un maledetto! >> imprecò Fei Wong, ricominciando con i lamenti doloranti e rivolti alla sua mano e al resto del corpo. L'uomo col cappuccio emise un sorriso. Lo stesso Fei Wong fu colto da un leggero momento di panico dentro di sé, mentre Kyle rimaneva ancora privo di sensi.

Nessuno era ancora giunto in suo aiuto, e si avvicinava nella sua testa il pensiero di una fine terribile. Fino a che:

<< Fei Wong! Kyle! >> urlò Subaru, circondato dal resto del gruppo, arrivati tutti in tempo a salvare i propri compari. Da dietro le fila giunse per ultimo Clow, sfiancato come non mai:

<< Scusate... ero.. un po' stanco... ehm... >> cercò di parlare buttando in fuori il fiato che non era riuscito a espellere nella corsa. Tutti si voltarono a guardarlo mentre cercava di ricomporsi in sé, tra il solito imbarazzo che in qualche modo infestava quei momenti:

<< Siete molto ostinati. Non mi contraddico >> ripetè l'uomo, riattirando l'attenzione di tutti:

<< Fate attenzione, ragazzi >> li mise in guardia Fei Wong, cercando di rialzarsi da terra. L'uomo col cappuccio si voltò di scatto verso Fei Wong, spalancando verso di lui una mano in vista di un altro attacco da lanciargli addosso.

Yuko non resistette più ed estraò la sua spada:

<< Ora basta! >> ruggì la ragazza all'attacco del rivale incappucciato. Questi scansò senza guardare il fendente diretto della giovane, che perse l'equilibrio colpendo il vuoto. Ricevette poi un altro calcio alla schiena da parte dell'uomo, facendola cadere a terra.

Tutti gli altri si accingevano a contrattaccare subito, ma si fermarono non appena giunsero i ninja-scagnozzi dell'uomo misterioso che lo approcciarono, pronti a difenderlo:

<< No >> disse ingiustamente Kamui, rischiando di essere sopraffatto dai combattenti. Ormai tutti erano con le spalle al muro e l'uomo col cappuccio non esitò un altro minuto:

<< Questa è la fine per te >> disse a Fei Wong, caricandosi il palmo di scariche elettriche. Nell'aria si udì il suono di un attacco sconosciuto che veniva lanciato:

<< Cosa..? >> disse l'uomo vedendo all'ultimo una palla di energia gialla che andava a colpirlo pienamente insieme agli uomini-ninja che aveva intorno. Riuscirono ad evitarlo, così come si scansarono dalla traiettoria tutti quelli che erano in stretta vicinanza dell'uomo incappucciato. La potente palla di energia gialla si perse nel vuoto della foresta più avanti.

Questa volta, il misterioso individuo fu colto alla sprovista da un attacco lanciato all'improvviso e tutti i presenti poterono scoprire l'artefice del gesto:

<< Maestro! >> esclamò Yuko all'intervento tempestivo più che mai di Xiao Feng. Egli si ereggeva sulla collina retrostante e teneva impugnato un bastone del tutto diverso da quello degli altri:

<< Lo Scettro della Luna >> disse Clow, avendo già visto un'altra volta quel tipo di Scettro. Yuko rimase sorpresa dalla conoscenza del ragazzo.

Ognuno era rimasto più o meno impressionato dall'arrivo improvviso del Maestro, che salvò la situazione in un certo momento.

Kyle cominciò a risvegliarsi lentamente, ancora nel mezzo di un'atmosfera non proprio sicura e con i nemici pronti ad attaccare in qualsiasi momento:

<< Cosa succede? >> si chiese il ragazzo dall'aria stordita. Gli occhi coperti dell'uomo incappucciato, così come quelli di tutti, si rivolsero con grande importanza a Kyle che rischiava di nuovo il sequestro. Clow però estraò dalla sua tasca il medaglione del Sole e lo rivolse contro la banda dei rivali che stava per muoversi verso un Kyle che cercava di orientarsi:

<< Voi non farete una mossa >> ordinò il ragazzo sistemandosi bene sul palmo aperto il medaglione e subito dopo sarebbe partito un attacco diretto. Invece, Clow sentì che il medaglione venne tirato da qualcosa dal suo ciondolo, cadendo lontano dai suoi piedi.

Seguì la direzione dalla quale partì il colpo, rivolgendo la testa verso sinistra, sulla collina dove vi era Xiao Feng con un'espressione alquanto severa e con lo Scettro puntato proprio verso Clow. Quest'ultimo rimase senza parole, emettendo un leggero “ehm” con la sua voce. Ora pensava di essere il prossimo bersaglio esposto al pericolo:

<< Ti prego, non farmi del male! Ti prego, ti prego, ti prego! >> implorò all'uomo incappucciato con una sceneggiata al limite del ridicolo:

<< Non serve sprecare altro tempo >> disse pacatamente l'uomo a cui occhiate di ogni tipo gli furono rivolte. Clow non potè che starsene con le mani in mano, intuendo che l'espressione occulta del rivale fosse improntata alla distruzione selvaggia. Il giovane e goffo apprendista mago era sulla traiettoria desiderata per un probabile contrattacco dell'avversario:

<< Se pensi di sfuggire-- >>

<< No! Fermati, Yuko! >> gridò ad un certo punto il Mestro Feng, facendo irrigidire e bloccare la ragazza a spada sguainata. Ci furono sospiri di stupore da parte di tutti all'ordine della persona più importante e rispettata dal gruppo. Fei Wong si limitò a digrignare i denti, contorcendosi stavolta per la mano ferita che pareva pulsargli. L'incappucciato sorrise di soppiatto:

<< Come? Maestro? >> fece per parlare Yuko.

<< Questo non è il momento per le spiegazioni! Siamo usciti fuori strada... >>

<< Mh! Saggia mossa, vecchio >> replicò l'uomo coperto: << Dileguimoci! >> ordinò infine ai suoi ninja la fuga. Furono come saette che rimbalzarono dal terreno e tornavano a spiccare in aria in un punto imprecisato, facendo smuovere di poco delle foglie cadute sul manto erboso e lasciando tutti a bocca aperta, impotenti ancor di più alle abilità dei nemici. Ora c'era solo da capire il motivo di quella risposta da parte di Feng, anche se qualche risposta stava cominciando ad essere percepita da alcuni discepoli:

<< Fei Wong, cugino! Come stai? >> si apprestò a dargli soccorso Clow, lasciando perdere il resto. Fei Wong riusciva ancora a dare segni di coscienza, seppur con qualche ammaccamento e dolore:

<< Sto bene, non ti preoccupare.. >> cercò di rimettersi in piedi sostenuto dal cugino. A vista d'occhio Fei Wong sembrava sudare freddo, cosa che notò da subito Kamui, constatando:

<< Non possiamo più proseguire con lui. Ha bisogno di cure >>

<< Portalo alla navicella, presto >> ordinò composto Feng, osservando impietrito e a tratti adirato le circostanze, poi roteando gli occhi verso Kyle, giacente ancora a terra:

<< Piuttosto come stà Kyle? >> chiese a Yuko, quella più vicina al corpo del compagno di squadra. Questa gli poggiò due dita sul collo per sentire il battito:

<< E' solo svenuto, per il momento >> riferì lei.

<< Come ho già detto non possiamo più proseguire. Torniamo a casa >> ripetè Xiao come se conoscesse solo quegli ordini:

<< Ma, Maestro, e la missione-- >>

<< Sei una delusione, Clow Reed! >> sentenziò all'apprendista con rabbia mentre questo rimase confuso, mentre Kamui si faceva avanti per tenere il compagno ferito, dileguandosi da una parte. Ci fu silenzio rispettoso tra i componenti. Clow abbassò la testa anche lui percependo la furia, momentaneamente immotivata, del suo Maestro:

<< Ti avevo avvertito a maneggiare diversamente gli elementi della natura, ma mai mi sarei aspettato un tale atto da parte tua! >>

<< Non sapevo che fosse così pericoloso >> rispose Clow.

<< Mi sarei aspettato più intuito, ragazzo. Devi capire che non è uno scherzo questo! Hai messo troppo da parte l'arte magica, a parer mio >> annotò questo, continuando:

<< Temo sia arrivato a un punto drastico >>

<< A me non m'importa, lo sa? Bene, come dice lei, non sono degno di far parte del ''vostro mondo''? Meglio per me! >> d'improvviso Clow sbottò, ammettendo in parte il suo rifiuto:

<< Ma come ti permetti? Stai parlando al Grande Maestro, razza di-- >>

<< Lo so con chi sto parlando, cara Yuko! Ora ho capito chi sono. Cosa volevate dirmi da sempre. Ebbene, eccomi >> tolse tutto d'un fiato la sua sentenza l'apprendista a una Yuko impressionata. Fece uno scatto felino laterale e sorpassò la compagna, a tratti dispiaciuta, mentre si dirigeva verso il suo Scettro del Sole. Ma Feng si riprese con un gesto delle dita l'oggetto, prima che lo afferrasse il discepolo, e fluttuandolo a mezz'aria lo custodì tra le mani:

<< Questo è meglio se lo tengo io >> ribattè Xiao Feng.

Clow fu ancora più messo da parte: << Bene. Non ho intenzione di sprecare altro fiato. Mi è bastata la prima volta che mi ha ripreso. Credo di aver imparato la lezione, Feng >> scattò adesso a corsa intrapresa verso i cespugli, superando il Maestro e il gruppo, cercando di allontanarsi il più possibile da loro finchè non scomparve alla vista:

<< Clow! >> cercò di richiamarlo Subaru:

<< Lascialo stare. Lascialo andare >> ribattè saggiamente Feng.

<< Signore, le ha mancato pure di rispetto >> sottolineò ancora il fatto di averlo chiamato per cognome la giovane Yuko, ma Feng rituonò alzando lievemente la voce:

<< E' sufficiente, Yuko! Non voglio più sentirne parlare. Ha rischiato la vita e voi con lui, quasi >> constatò rammaricato anche per la piega che ha assunto la vicenda, terminando:

<< Andiamo >> facendogli per seguire all'ordine i discepoli rimasti. Clow stava ancora correndo, sbracciandosi tra il fogliame della giungla, agitando con veemenza i pugni serrati dalla rabbia e con gli occhi chiusi. I denti digrignavano dalla rabbia, mentre aumentava il distacco dal punto in cui era partito. Salì sopra una collina, riprendendo fiato e passeggiando lentamente e gradualmente sul pendio di essa. Mentre il sole gli si rifletteva sul viso, le conseguenze del senso di colpa e il caso avverso presero forma nella sua espressività, espirando per cercare di controllarsi. Si voltò dietro, con occhi stanchi e tristi, ma pieni di orgoglio, e serrò la bocca, evitando di rivolgere anche il minimo fiato a coloro che aveva ritenuto la sua ''famiglia''. Così riprese la corsa, scendendo la collina e inoltrandosi di nuovo nella foresta.

Nel mentre, il gruppo del Maestro Xiao Feng, a meno di un componente tra di loro, cercava di raccogliere i ''cocci'' di quello che era rimasto. Kyle si riprese, ancora un po' visibilmente scosso, ma riusciva ancora a rimanere in piedi. Fei Wong era retto da ognuna delle braccia da Kamui e Yuko da una parte, nonostante ciò avrebbe rallentato il proseguo:

<< Come stai? >> gli domandò il Maestro:

<< Per fortuna che non ho niente di rotto, ma solo tanta debolezza.. >> rispose pacatamente l'allievo, ammirato dalla maggior parte dei compagni e soprattutto da Feng. Da sempre aveva dimostrato tenacia e spirito combattivo per le missioni e i ranghi da raggiungere, un portento per le riuscite dell'imprese. Ma ora il Maestro aveva il dubbio che ci fosse qualcosa di più grande di loro. Non ci pensò più di tanto:

<< Capisco. Dispiace a tutti per quello che è successo. Mi assumo io tutta la responsabilità >> si confessava forse al suo discepolo preferito, trattenendosi nel non esporsi troppo, anche per una questione di saggio equilibrio e di controllo momentaneo:

<< Signore, e per Clow? Cosa facciamo? >> chiese Kyle.

<< Voglio prima scortarvi alla navicella, poi penserò a-->>

<< Non è neanche insolito che uno dei docenti di professione magica potesse ricorrere a mezzi rapidi di arrivo, vero, Xiao Feng? Se mi rammento bene, queste tecniche sono proibite per l'incolumità e la trasparenza dei due Mondi >> apparve alle spalle Juno, seguito a ruota da IeLung e da un altro paio di discepoli, schernendo quello che riteneva il ''contendente'' dei Sette Regni:

<< Juno >>

<< Xiao.. >> rispose Juno, con i discepoli che approcciavano il gruppo, seppur in minor numero. Yuko stette sulla difensiva, pronta a lanciare qualche magia in caso ma reggendo sempre il compagno ferito:

<< Che cosa insolita, Maestro Juno. Spero che mettiate da parte le vostre ''tresche'' politiche. Non è un buon momento >> disse con un misto di ironia e ostilità. Alle sue parole parve che anche i due gemelli ebbero lo stesso presentimento ostile, preparandosi a lanciare attacchi di telecinesi:

<< State fermi, vi prego >> ordinò Feng avendo capito cosa intendesse e ammettendo in parte il suo guaio:

<< Cosa? >> si chiese Subaru, incredulo.

<< Il Viaggio Dimensionale può essere uno strumento che non deve essere preso alla leggera >> disse Juno, facendo rimanere ancora più increduli i componenti della squadra di Feng:

<< Maestro..? Ma è vero quello che dice? >>

<< Sì, Kamui >> rispose IeLung, continuando: << E' arrivato il più in fretta che poteva, a quanto avete notato >> sorridendo beffardamente:

<< Questo non è del tutto un rischio. I Portali di ciascun Regno sono gestiti con un grande afflusso di energia temporaneo, perciò la percettibilità dello spostamento è innocua >> spiegò difendendosi Feng:

<< Eh eh, si però, ti conviene farlo in pianeti con il minimo afflusso di esseri viventi. E visto che siamo in un Pianeta che le persone lo abitano anche in villaggi nella natura, come poco fa, be' non regge del tutto la tua tesi, caro Xiao >> ribattè francamente Juno. Non proseguì più di tanto Xiao, cercando di dare ascolto al lato comprensivo e formale:

<< Eravamo in difficoltà, ah! >> si lamentò Fei Wong, parlando per un attimo e soffrendo inspiegabilmente più acutamente:

<< Fei Wong! >> si preoccupò Yuko, cercando in qualche modo di assisterlo:

<< Ma questo è compito delle vostre abilità, cercare di rimediare alla situazione, non del vostro Maestro. Un'alta carica come lui non può permettersela di passarla liscia. È contro il giuramento, vero? >> concluse Juno, volendo decretare la fine della conversazione. Nessuno aveva più voglia di continuare a quel punto:

<< Su, forza, andiamo >> ordinò Juno, infine, volendo smuovere i suoi uomini. Superò il gruppo e cominciò l'incamminata all'interno della Foresta. IeLung si soffermò a passi lenti su Yuko, ravvisando:

<< Non crediate che il Gran Maestro Juno non metta una buona parola al Gran Consiglio dei Maghi su di voi? >> e ricevette come risposta una smorfia da parte della ragazza, mentre Kamui rimase preoccupato alla piega che stava prendendo la situazione, superato da IeLung che scomparve nella radura.

Kyle si limitò a grattarsi la fronte passandosi il palmo della mano, mentre sospiri di frustrazione si levavano un po' da Xiao Feng a Kamui:

<< Non potrebbe andare peggio >> disse Subaru.

<< Andiamo, prima che sia tardi >> disse spazientito Feng, per evitarsi altre scocciature. Tutti ripresero il cammino, con Fei Wong sostenuto sempre dai due compagni, e armi e provviste recuperate senza nulla mancante, eccetto Clow.

D'improvviso, una voce giunse tra il gruppo:

<< Maestro Feng. Maestro Feng >>

<< Kazaki? >> rispose di fretta.

<< Eh? Kazaki? >> si chiese stupito Kamui, con il resto dei compagni che avevano il naso all'insù, ascoltando la voce dell'addetto alle monitorazioni di sorveglianza dal Pianeta dei Sette Regni. A quanto pare si era messo in contatto telepaticamente, assumendo la posizione dello yoga sul pavimento della sala di controllo:

<< Maestro, riesce a sentirmi? >> domandò ancora spasimante.

<< Sì, Kazaki. Cosa c'è, dimmi tutto >> lo spronò.

Kazaki continuò a parlare:

<< Signore, abbiamo un grosso problema >> andò subito al punto.

Tutti stettero col fiato sospeso, poi la sentenza continuò:

<< Un gruppo di esploratori è andato in ricognizione sul Pianeta Terra. Li abbiamo mandati per cercare risposte riguardo agli oggetti magici. Nel deserto, in una zona non molto distante dalla vostra, hanno trovato una vasta distesa di petali di ciliegio >> in quel momento, una lieve visione di un uomo con berretto e mantello rosso apparve al Maestro Feng. Scosso si fissò il palmo della mano dove reggeva il ciondolo del Sole, decidendo di rimetterselo in tasca. Sta succedendo qualcosa pensò, qualcosa si era smosso, mentre gli altri discepoli lo fissavano intimoriti quando sollevò lo sguardo e tendendo un orecchio all'ascolto:

<< Secondo antichi manufatti, e posso assicurarle che li abbiamo recuperati lì, gli oggetti magici potevano essere usati per rituali tra Divinità. Quindi, anche catastrofi >>

<< Ma c'era anche un'altra questione, o sbaglio, Kazaki? >> disse cupamente Feng.

<< S-sì, Signore >> tremò un attimo:

<< Abbiamo cominciato a scavare... pensavamo di trovare altri nostri remoti colleghi sotto quella specie di cimitero di sabbia, ma per fortuna erano solo brividi lungo la schiena... Questa è una buona notizia. Ma temiamo che ci sia un altro Passaggio Dimensionale sul Pianeta dove siete, nascosto. Sappiamo solo che i Varchi attingono energia anche tramite scariche elettriche, ecco.. sfruttando immensamente la portata di queste >>

Xiao Feng sobbalzò sul posto, ammettendo in cuor suo che gli oggetti magici dovevano ancora essere del tutto stabilizzati. La situazione era critica. Kazaki cominciò a sudare freddo:

<< Signore, temiamo che le persone scomparse tempo addietro a causa del ritrovamento dei Varchi Dimensionali siano ancora salve, ma sa anche lei a che prezzo. Il fatto è che non capisco cosa intende fare quel tizio >> Subaru si strinse i dorsi delle mani, avvertendo leggermente dolore dalle sue smorfie. Fu un'illuminazione per Feng e anche una scoperta inquietante, conoscendo più o meno i suoi allievi. Sgranò gli occhi:

<< Non intende liberare quelle povere anime... intende rievocarli... >> disse con un filo di voce. Kazaki si ammutolì. Yuko fu incredibilmente scossa, avendo appreso alcune cose dal Maestro:

<< Dimmi un'altra cosa! I Passaggi Dimensionali hanno bisogno di un arco d'anni che li possa ricaricare al massimo della potenza, giusto?! >> chiese ad un tratto Yuko, preoccupata per la catastrofe prossima:

<< Sì! Giusto! Si trovano situati ad alcuni metri sotto terra, nel migliore dei casi! Cioè, voglio dire, una caverna, una grotta, qualcosa del genere... >> e mentre dava indicazioni, Feng e il gruppo seguì le parole alla ricerca di una fantomatica grotta, mentre il loro sguardo si indirizzava in lontananza nella foresta e con una montagna che si stagliava al loro sguardo. Pensrono subito a Clow: era in pericolo!









Woah! Salve a tutti! Mi presento, sono la sorella minore di Fabiola (è un nome scelto per non svelare quello vero), comunque mia sorella non utilizza più questo Fandom da un bel po' e quindi ho preso le redini della storia che mi ha colpito. Proseguirò io d'ora in poi, magari con qualche consiglio da parte di mia sorella e tempo libero permettendo dovrei riuscire a concludere questa storia che cercherò di renderla avvincente, a modo mio, s'intende! Felice di iniziare questa nuova avventura con voi, detto questo vi lascio e alla prossima stesura!!! Ciao!!! ;)

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Capitolo 12
*** L'inizio dei guai ***


Nel mentre, Clow correva leggermente, accennando ad una corsetta e cercando per poco di riprendere fiato. Si scostò alcune piante dal sentiero e si poggiò sulle ginocchia, ansimando. Non si mise a ripensare neanche per un attimo agli altri, facendosi coraggio da solo. Ora doveva vedersela nel mezzo della grande giungla. Per un momento non si rese conto di essere ancora dentro un manto verde naturale:

<< Mi sono allontanato troppo >> commentando il tragitto che i suoi passi gli hanno fatto fare.

Poi sollevò la testa, come se un flebile lamento di animali lo avesse attirato, o forse erano i suoi sensi che si stavano affinando, pensò. Si rimise a schiena dritta e avanzò, tra i cespugli e alti alberi che si stagliavano intorno a lui. Sbucò in pieno terreno, dove terminava la vegetazione e iniziava l'estesa superficie di un suolo sabbioso e a tratti cosparso di cocci di pietroline. A una cinquantina di metri da lui si presentava quella che era una grotta enorme scavata alla base di una immensa montagna. Fu sbalordito dalla composizione del rilievo che si trovò a pochi passi:

<< Non è una cosa che si vede tutti i giorni >> disse seguendo con gli occhi l'imponenza della montagna fino in alto. Il coraggio sembrava, in un certo senso, volergli dire di proseguire, ma qualcosa lo faceva tentennare sul posto. Si girò nei paraggi accertandosi di non essere osservato, poi si incamminò temerariamente verso l'ingresso minaccioso e buio della caverna. Cominciava a preoccuparsi dell'assenza di luce che ci sarebbe stata all'interno della montagna, ma inaspettatamente trovò la via illuminata da una fila di torce contigue da entrambi i lati del muro della galleria che proseguiva fino in fondo.

Assunse un'andatura cauta e guardinga, così com'era esposto ad ogni pericolo possibile, e armato solo della sua probabile audacia. Man mano che andava avanti, l'aria calda del tunnel sembrava posargli leggermente sul collo, facendogli per un po' perdere il controllo del fiato che annaspava come se fosse già affaticato.

Il primo tratto del sentiero proseguiva poi con dei gradini a chiocciola, sempre illuminati dalle torce che seguivano verso il basso l'andamento di essi. Ormai non si poteva più tirare indietro. Fece gli scalini con la stessa premura che aveva mantenuto finora, questa volta non esitando più. Terminò anche la scalinata a chiocciola, i piedi cominciavano a pesargli un po', stranamente. Per poco pensò che tutto quel numero di torce fosse già preparato consapevolmente per la sua avvenuta:

<< Sono un ospite speciale, allora? >> commentò con lieve ironia ma non scherzando più di tanto. Nel breve tratto che percorse ora, notò alle pareti delle porte scavate sul muro che inizializzavano ad altri tunnel della montagna. In fondo, un'altra porta ma di dimensioni più grandi di quelle che ha visto. La superò e oltre c'era solo buio.

Un brivido lo percorse lungo la schiena, sentendo che lo spazio ignoto si era allargato di parecchio nella cecità. Giunse un alito di vento, stranamente, e come schiocchi di dita contigui, delle torce si accesero di fila con velocità assurda. Fu frastornato da quegli schiocchi di fuoco che echeggiavano con risonanza all'interno del monte.

Non avvertì grande influenza nelle orecchie perchè lo stupore lo salvò dalla distruzione dei timpani: il suono coordinato delle torce si elevò in alto, rilevando la stanza enorme in cui era finito Clow. Un salone enorme e immenso, anzi, che pareva essere retto da un modesto agglomerato che si presentò ai suoi occhi. Era un piccolo villaggio medievale con casette abbandonate e palazzi prolungati che formavano infine un'opera antica e mai ritrovata e dispersa tra quel luogo.

Fece alcuni passi in avanti per rendersi conto della lunga distanza che lo separava dall'agglomerato in bella vista. Un lago artificiale era situato tra lui e la città abbandonata. Si trovò sul bordo, sul punto di cadere in acqua, ma mantenendosi in equilibrio per evitare la caduta. Il suo sguardo continuava ad ammirare quella strana città, confuso e meravigliato dalle fatiche che dovettero fare gli abitanti di un tempo per costruire mattoni su mattoni delle loro case. Istintivamente, si voltò dietro di lui e lo stupore non gli mancò neanche adesso.

Un enorme cornicione, assomigliante ad uno specchio senza vetro, era incollato alla parete di fronte a lui. Dei gradini cominciavano alla base del grande specchio, una volta che chi li avrebbe saliti avrebbe scavalcato il cornicione. Sulla sua superficie vi erano delle piccole antenne sottili con delle sfere sulle punte, formando nella struttura un riccio inanimato. Per questo, l'ignaro Clow non ebbe risposta.

Osservava ancora per un po' l'oggetto di dimensioni enormi, quando gli parve di vedere ai lati dello specchione dei grafiti. La vista gli focalizzò il vasto disegno inscritto sulla roccia delle pareti, intorno allo specchio fino in alto, delle antiche civiltà che scesero fin lì. Ma la coda dell'occhio lo portò a voltarsi alla sua sinistra, dove gli parve che la luce della sala immensa scemava inspiegabilmente.

Notò uno degli scagnozzi del nemico che lo fissava dagli occhi scoperti e che distava una decina di metri. D'istinto si voltò a sinistra, notando il secondo alla stessa distanza e in procinto di avvicinarsi:

<< Notevole, non è vero? >> gli chiese una voce strisciante.

Riapparve il tipo incappucciato con il solito ghigno stampato alla penombra del suo velo. Clow ne fu intimidato più del solito ma cercava di fronteggiarlo implicitamente:

<< Oh! Hai preso coraggio, vedo >> disse ironicamente alla serietà dell'apprendista:

<< Non è il caso che me lo facessi notare >> replicò Clow quasi spavaldo e con il tono di voce che assunse per farsi forza.

<< Le famose divinità del tempo antico hanno avuto il loro da farsi. Pensa, sono riuscite a creare un luogo in cui forme di vita avrebbero fatto fatica a respirare sotto terra. Ti chiederai, ''come?''. Bè, devi sapere che esistevano prima ancora degli Uomini, le suddette divinità di cui ti sto parlando. Crearono forme di vita a loro simili, ponendo in loro la fiducia per costruire un luogo sicuro >> l'incappucciato si mise a parlare, mentre Clow iniziava a capire i disegni sulle pareti.

Erano le figure di Dei e Uomini raffigurate e i successivi passi che ne seguirono, alcune immagini brandivano delle armi in mano in tempi remoti:

<< Ma poi, si sa, l'interesse si fa più forte prendendo pian piano il posto della sicurezza. E gli Uomini mossero guerra alle Divinità. Cominciarono a formarsi piccole Sette, ognuna cercando con sotterfugi di superare le Divinità. Un gruppo di guerrieri astuti volle addirittura provare a raggiungere le alte protettrici, costruendo questi enormi archi circolari >> e indicò il vasto Arco Dimensionale.

Clow notò che i ninja-scagnozzi facevano piccoli passi cercando di mettere con le spalle al muro il giovane. Il ragazzo lo notò e si spostò verso sinistra, cercando di farsi seguire dall'incappucciato ancora ignoto d'identità.

<< Sai tutto questo.. come? >> chiese incuriosito Clow.

<< Si dice che un'avventura continua se il mistero perdura il più a lungo possibile. E tu, mio caro Clow Reed, mi davi l'impressione di essere uno di quei temerari che raramente fanno ritorno a casa. O, meglio dire, che non fanno mai ritorno a casa! Ti stai ritirando indietro, per caso? >>

<< Allora, tu hai viaggiato nel tempo, da quello che ho capito. Sei un fuorilegge >> affermò Clow.

<< Io credo fermamente che non ho mai fatto parte del ''vostro'' mondo. Penso più a me stesso >>

<< Facevi parte della razza dei tuoi scagnozzi, vero? Anni e anni di generazioni, però la stirpe di criminali di un tempo, be', la pensavo liquidata >>

<< Ci sei quasi, ti do una falsa consolazione. Ma se sapessi davvero il grande piano ordito che ho in mente, mi fermeresti all'istante >> confermò il nemico misterioso, ora camminando parallelamente a Clow, mentre i ninja li seguivano cautamente con le mani a fior di spade per attaccare il ragazzo.

Da un'altra parte del luogo, esattamente in un villaggio non molto distante, alcuni ninja-scagnozzi che si sono distaccati dal loro capo, per loro ordine, avanzava tra le capanne a passo felpato con nessuno nei paraggi che fermasse i viandanti. Superato il villaggio, si incamminarono verso una collina distante da occhi vigili e ravvicinati.

Lassù vi era un albero di ciliegio, sorvegliato da una guardia del villaggio. Questa sentì dei passi dietro di lei e notò i due individui che si avvicinavano:

<< Che volete? >> chiese loro. E in uno scatto fulmineo uno dei due diede un colpo secco al collo dell'uomo, facendolo svenire. Ora, di fronte all'albero, i due individui alzarono in alto le braccia e con un incantesimo muto fecero illuminare l'arbusto e le foglie. Una specie di segnale si creò nell'aria, iniziando la sua corsa da ogni Varco Dimensionale esistente ancora. Al villaggio, alcuni pescatori su un fiume, notarono una corona gigante illuminata a intermittenza da delle piccole sfere sul fondo del fiume che abbagliarono il fondale dello stesso.

<< Farai del male a molta gente >> si continuò nella discussione con Clow che si faceva più determinato.

<< Solo i deboli come te credono che bisogna avere pietà della gente. Traditori, appartenenti a nazioni potenti. Non è tra questi che c'è la sicurezza di relazioni facili >> disse l'uomo fermandosi nella breve passeggiata:

<< Il Mondo degli Uomini è da sempre stato fragile da miliardi di anni. È una cosa radicale. Si sono fatte guerre, cospirazioni per salire al trono, ridotto città in cenere. Ogni volta che una specie toccava la realizzazione delle sue capacità, questa cercava di ghermire sempre gli altri >> spiegò la sua versione a tratti pessimistica al giovane oppositore.

<< Ci sono cose buone nel Mondo. Credimi. Se solo-- >>

<< Come i tuoi amici? >> lo punzecchiò l'uomo:

<< Anche i buoni diventano disperati, Clow. Col tempo i pesi inutili li lasciano affondare e smettono di tenderti la mano >> cercava di persuaderlo. Clow fu colpito, quasi affondato e abbattuto. Ma resisteva. Erano solo parole.

<< Ho visto cosa sti passando. Ma tu puoi farcela da solo. Fidati di tè stesso, fai vedere di cosa sei capace. Falla pagare a tutti quelli che ti hanno deluso. Ti offro il mio appoggio, al mio fianco >> cercò di trattare un possibile arruolamento dell'ingenuo ragazzo.

<< Seguirò le parole sagge. Che mi porteranno ad essere un vero Mago >> disse una volta per tutte Clow, irremovibile.

<< Anche il Mondo dei Maghi è finito >> disse ancora più convinto l'uomo, facendo cenno ai suoi uomini. Questi fecero scorrere nei loro palmi delle scosse elettriche e le indirizzarono verso il Varco Dimensionale, cercando di dargli energia. Clow li vide con la coda dell'occhio mentre bagliori di luce blu lo inondavano alla prossima mossa apocalittica che osservava.

<< Quando un mondo è disperso e causa di sofferenze, l'unica soluzione è quella di sostituirlo con quello nuovo. Un giorno tutti apprenderanno cosa significa veramente il significato di ''guerra''. La comprensione sotto il dominio degli Onmyoji sarà totale, questa volta >>

<< Gli ''Onmyoji''? >> ripetè Clow socchiudendo gli occhi.

<< Esattamente! Le tradizioni, con gli anni, non cessano mai di esistere. E questo vale anche per le fazioni opposte. E naturalmente hanno sempre la meglio. Proprio come accadde a quel tempo >> ricordò un fatto, vantandosi. Clow assunse un'espressione un po' più torva, come se un bricciolo di sensibilità si fosse fatto spazio nel suo cuore, oltre alla spensieratezza. Sapeva che anche membri e antenati suoi e di tutta la sua specie erano rimasti coinvolti nell'''incidente'' di eoni fa.

<< Ho abbattuto facilmente quei poveri vermi. Intralci il corso degli eventi e il fato ti si scaglierà contro. Credevo che la mia tenacia mi avrebbe lasciato campo libero nella mia ricerca, ma invero, qualcuno rincarò la dose. Sono pronto a spazzare via ogni cosa! >> e nel tono si mescolavano parole che incrementavano ancora di più la tensione tra i due, che si scrutavano e giravano intorno a loro stessi, pronti a scattare:

<< L'avvento di un Nuovo Ordine è certo. Come i tuoi amici, tu sei troppo debole e buono per ostacolarmi. Ma se qualcuno di voi è pronto a porre resistenza, consiglio di abbandonare i propri cari e si risparmieranno vite in più! >> tuonò con ironia malevola il nemico.

Clow non ne potè più. Improvvisamente, si avventò contro l'incappucciato e senza staccargli gli occhi di dosso, e senza rendersene conto, dai palmi gli fuoriuscirono delle scariche elettriche e cercò di afferrare con quanta più velocità aveva in corpo di colpire l'uomo coperto. Questi fu più veloce di lui a schivare e parò gli avambracci del giovane apprendista e poi con ambedue le mani lo strinse per i polsi:

<< Non riuscirai nel tuo intento! >> ringhiò Clow.

<< Non hai ancora capito con chi hai a che fare, ragazzino! >> ribattè l'uomo, che aprì con scatto il suo palmo destro creando una sfera di energia elettrica che colpì in pieno Clow. Il giovane fu sbalzato per metri verso una parete che si affacciava al grande Lago e dopo un violento colpo alla schiena, perse conoscenza e cadde in acqua, sprofondando lentamente verso il fondo mentre alcune rocce si staccavano dalla parete colpita.

<< Le abilità sono l'unica arma vincente. In una prossima vita, farai bene a studiare meglio i tuoi avversari. Distruggete tutto >> si riferì poi ai suoi scagnozzi dopo che notò che il Varco emise una scintilla di scariche, segno del suo funzionamento ripreso. I ninja-scagnozzi rivolsero poi i loro palmi aperti verso il soffitto del salone e sprizzarono raggi laser di lunghe gittate che danneggiarono con crepe significative il posto, fino a farli fuoriuscire verso l'esterno. La loro furia fu inarrestabile tanto quanto l'ordine assoluto del loro capo.

<< Fate in fretta, raggiungetemi ai binari! >> ordinò a passo felpato l'incappucciato, uscendo da uno dei varchi creati dai suoi uomini e spiccando un salto all'aperto a velocità fulminea, sparendo nella foresta. A ruota lo seguirono i suoi uomini, lasciando che il tutto si sgretolasse da sé e lasciando che il corpo di Clow affondasse tra tutte le macerie.

Nel frattempo, Xiao Feng e due dei suoi allievi, Subaru e Kamui, si erano staccati da Yuko, Fei Wong e Kyle, per andare a correre in aiuto di Clow. Stavano saltando da un ramo all'altro, quando il Maestro avvertì insieme ai due vampiri un forte boato in lontananza. Discesero dagli alberi e atterrarono con un salto sull'erba, preoccupati del rumore:

<< Cos'è stato? >> chiese Subaru.

<< E' la montagna! >> disse Feng, osservando il monte che si sgretolava dalla cima e con pochi metri da macinare. Nessuno si attardò e accelerarono il passo tra gli alberi:

<< Maestro, avverto degli spostamenti a Est >> avvisò Kamui con i suoi poteri.

<< Il Nemico si muove velocemente >> constatò il vecchio, mordendosi per poco il labbro:

<< Dobbiamo fare in fretta prima che inizi a devastare il territorio circostante! >> proseguì prevedendo possibili disastri dalla squadra degli avventori.

<< Cerchiamo anche di preservare l'energia indispensabile. Di questo passo avremo poche possibilità per contrastarlo >> suggerì Subaru. Una cosa da tenere bene a mente, strategicamente, per il trio. La situazione andava leggermente complicandosi:

<< Tsk! Sbrighiamoci! >> ringhiò Feng, aumentando lo sprint. Ecco, ora la montagna era a pochi metri e, nel breve tempo che lo separava dall'entrata, il suo sguardo si posò sulla sua mano sinistra dove stringeva il ciondolo del Sole del suo allievo. Con rammarico, ripensò alle difficoltà che lo coinvolsero e che portò quasi sempre ad un trascuramento del giovane. In futuro, Feng si sarebbe ripromesso di valutarlo meglio. Strinse con decisione il pugno, rimettendosi in tasca il ciondolo e planando con i due allievi ai piedi di una delle pareti rocciose in decadimento:

<< Eccoci! >>

<< Clow! >> gridarono dall'esterno i due gemelli, cercando di smuovere qualche roccia con la telecinesi. Nel mentre, il corpo di Clow sprofondava lentamente sul fondale del Lago con massi enormi che lo stavano per raggiungere per seppellirlo per sempre, attenuate dalla fluidità dell'acqua. Il tempo stringeva e un varco venne creato da Subaru e Kamui, dando loro il via libera insieme a Xiao per addentrarsi all'interno del monte:

<< Dove sei, Clow? >> gridò Kamui. I tre fecero fatica a camminare per via dei forti boati di rocce che si staccavano e sbattevano con veemenza al suolo montuoso. Scesero con un salto il piano superiore e scavalcarono le gradinate da fare per poi staccare con un altro salto verso un varco roccioso in fondo ad un corridoio, vedendo da dove è iniziato il decadimento della Montagna. Nel salone che si sgretolava dalle rocce del soffitto, percorsero un breve tratto del bordo che si affacciava al Lago immenso, avvertendo subito la presenza seppur lieve del loro compare:

<< E' sott'acqua! Vado io >> disse sicuro Xiao Feng.

<< Ma-Maestro! Almeno la barba poteva accorciarsela prima di buttarsi in acqua! >> gridò Kamui, al quale il Maestro rivolse un'occhiata mista a incredulità e impertinenza ironica alla sentenza del suo discepolo, lasciandolo perdere e tuffandosi tra i rumori delle rocce nell'acqua del Lago.

Trattenendo il fiato, utilizzò i suoi poteri per darsi ancora di più la spinta e in contemporanea levare con la forza del pensiero le rocce che lo ostacolavano da Clow. Infine, lo vide, dapprima come un piccolo rettangolo e poi man mano che si avvicinava a lui notava che era privo di sensi. Si diede un'ultima spinta, stringendosi i denti pronto ad afferrare il suo allievo.

In superficie, Kamui e Subaru cercavano di trattenere le rocce che si staccavano dal soffitto con la loro magia per evitare che cadessero ancora in acqua. Ci furono i primi segni di cedimento dal troppo sforzo:

<< Maestro! >> gridò Subaru. E appena in tempo, Feng fuoriuscì dall'acqua con Clow tra le spalle, mentre i due vampiri mollarono la presa telepatica sulle rocce che caddero con prepotentemente in acqua, una dietro l'altra, creando una marea che avrebbe inondato la Montagna:

<< Fuggiamo, presto! >> urlò Feng ai due. Con istinto, Xiao saltellò da una parete all'altra prima che si sgretolasse per darsi le spinte nella fuga e caricò nel suo piede destro tutta la sua forza per creare un altro varco tra le mura, uscendo all'aria aperta e sani e salvi con tutti i componenti all'appello in quel momento. La Montagna si distrusse in sé stessa, esplodendo in un fiume d'acqua che creò alcune onde giganti per poi trasformarsi in una marea in piena che inondò l'ambiente vegetativo circostante e seppellendo qualsiasi cosa si trovasse all'interno del monte e sulla terraferma.

Feng, Subaru e Kamui furono sopra un ramo robusto di un albero, osservando esterrefatti il fenomeno naturale che si produsse in quegli istanti. Clow cominciò a tossire, riprendendo conoscenza:

<< Clow! >> dissero all'unisono i due gemelli.

Subaru lo curò per cercare di fargli riprendere aria dai polmoni e, fortunatamente, il ragazzo riprese a respirare correttamente:

<< In te scorre il sangue degli antichi Stregoni, non c'è che dire >> tirò un sospiro di sollievo Feng.

<< Pensavo di essere solo un po' fortunato! >> rispose Clow, continuando:

<< Mi dispiace, Maestro. Tutta la missione che ha indetto per noi.. è rovinata >> guardando alla marea disastrosa che imperversava di sotto, Clow si addossava in parte il fallimento della situazione. Si lamentò per poco alla schiena, avvertendo un lieve dolore dovuto al colpo preso:

<< C'è ben altro a cui pensare in questo momento, mio caro allievo >>

<< Ho sempre preso le cose a modo mio >> confessò il giovane. Ma per non abbatterlo del tutto, Feng ribattè:

<< Dopotutto, siamo come una famiglia. Ci aiutiamo giorno dopo giorno >> disse per rinforzare il legame e riacquistando fiducia in Clow che ricredette nella protezione dei suoi compagni e del Maestro, così come nelle sue capacità:

<< Lei è proprio tenace, vero? >> disse Clow quasi commosso.

<< Già, proprio così >> rispose Feng con un sorriso, contagiando anche Subaru e Kamui. In seguito, i quattro si allontanarono dall'albero, riprendendo a muoversi.

Nel villaggio di capanne, intanto, il caos si spargeva tra la gente. I ninja-scagnozzi erano già arrivati in numero sufficiente per riunirsi e raggruppare la popolazione al centro del villaggio. C'era chi tentava di scappare, ma veniva puntualmente sbalzato all'indietro con forze repulsive dai palmi:

<< Vi prego! Non fatemi del male! >> implorava un uomo accerchiato:

<< Vuoi tenere salva la pelle? Allora stai indietro, con la tua famiglia! >> lo minacciò un ninja.

Le urla di panico giunsero anche alle orecchie di Yuko, che trovandosi nelle vicinanze, insieme a Kyle, diretti verso l'astronave e mettere al sicuro un ferito Fei Wong, si fermarono tra i cespugli che si affacciavano ad un fiume che li separava dal villaggio:

<< Cosa avrà in mente quel criminale? >> notò la situazione la ragazza, non presagendo nulla di buono. Da quello che vedeva, il popolo che visitò con il resto della squadra era stato preso in ostaggio e portato in un unico punto compatto:

<< Cosa sono quelle luci sul fondo dell'acqua? >> si domandò osservando delle piccole sfere concentriche sulla superficie che rimanevano immobili. Fei Wong tornò a lamentarsi per le ferite subite:

<< Dobbiamo sbrigarci, Yuko. Fei Wong non resisterà a lungo >> disse Kyle.

<< Le ferite non sono profonde, bisogna lasciarle incurate per un po' per cicatrizzarsi da sole. Poi, proseguiremo con le cure. Può resistere ancora per molto >> rispose la ragazza esaustivamente, avendo notato il tipo di ferite del compare.

Tornò ad osservare la situazione al villaggio, visualizzando i ninja che ormai erano fermi e inermi e circondavano la cerchia di gente. Si rivolse di nuovo a Kyle:

<< Manda un segnale al Maestro. Qui le cose si stanno per mettere male >> disse al ragazzo.

<< Anche se lo avvisassimo non ce la faremo contro quelli. A quanto hanno riferito dalla Base potrebbero trattarsi di antichi assassini >>

<< Speriamo di sbagliarci. Ora fallo, però >> ribattè testardamente Yuko, e Kyle si concentrò per cercare di contattare Feng, con la ragazza che teneva sotto tiro la visuale.

D'un tratto, ecco che apparve avvolto da cappuccio e mantello l'uomo tanto ostico che doveva essere fermato:

<< E' qui?! >> si stupì Yuko, distraendo Kyle dal chiamare il Maestro. L'uomo videro che teneva in ostaggio un vecchio più o meno robusto, probabilmente il saggio del villaggio, immobilizzato da uno dei suoi uomini:

<< Tu. Sai dove sono andati il resto della compagnia di Feng? >> gli chiese un ninja-scagnozzo:

<< No-no! Non so di che parlate! Non ho visto nessuno! >> rispose terrorizzato il saggio.

<< E' ovvio che sono stati soggiogati da qualcun altro. Il classico incantesimo ''Perdita di Memoria a Breve Termine'' >> constatò l'uomo incappucciato.

<< Mh! Maledetto Juno! >> imprecò Yuko sottovoce, avendo aguzzato l'udito con i suoi poteri sviluppati. In seguito, il ninja lasciò andare il vecchio, risparmiandogli la vita.

<< Signori e signore! >> annunciò l'uomo:

<< Non fate mosse avventate. D'ora in avanti sarete sotto la nostra protezione >> rassicurò sottilmente la gente. Delle bolle cominciarono a formarsi dal fiume, mentre lentamente si visualizzava sulla superficie la cornice concentrica di un Varco Dimensionale, sollevato da una magia invisibile. Quando il Varco fluttuava a vista d'occhio sopra la superficie dell'acqua in orizzontale, al suo interno si creò una specie di centrifuga di nuvole temporali, come se si stesse caricando per un colpo.

Yuko per un attimo le parve di perdere l'attenzione. E ora godetevi lo spettacolo!

Una voce le giunse dietro di lei, con il tizio incappucciato che apparve per un attimo alle spalle. Fu reattiva nell'estrarre la spada, ma non a colpire l'avversario che fu coperto da due energumeni in pietra che affiorarono dal terreno, armati di spade grandi:

<< E questi cosa sono?! >> urlò Kyle impressionato.

Il Varco emerso, intanto, sprigionò un vasto fascio di luce minaccioso da cui fuoriuscirono scariche elettriche verso il cielo che si fece nero. In seguito, straboccarono a centinaia quelli che erano degli uomini vestiti con mantelli rossi e armati di spade. In breve si sparsero per la zona. Yuko e Kyle si trovarono in difficoltà a gestire la situazione, tra la loro incolumità, quella di Fei Wong e quella della popolazione che, presa dal panico, rientrò nelle proprie capanne per evitare di essere presa di mira:

<< Buona fortuna, ragazzi! >> disse l'uomo ironicamente, prima di superare i due e atterrare sulla costa del fiume.

Con un gesto della mano fece manodopera della sua magia e disotterrò da sotto terra, nei pressi del villaggio, un lungo binario e un vecchio metro ancora funzionante che avrebbe percorso molti chilometri fino ad un'altra montagna:

<< Questa vecchia locomotiva mi servirà per un bel po' di gente >> commentò l'uomo salendo e avvertendo i suoi uomini:

<< Trovate quel vecchio e gli altri due discepoli >> ordinando la ricerca di Feng. Il treno cominciò a partire, mentre il caos si distribuiva a pezzi a macchia d'olio.

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