Always and forever di Ms Mary Santiago (/viewuser.php?uid=976451)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Parte I ***
Capitolo 2: *** Parte II ***
Capitolo 3: *** Parte III ***
Capitolo 4: *** Parte IV ***
Capitolo 5: *** Parte V ***
Capitolo 1 *** Parte I ***
Primo
incontro
Vampiri.
Collaborare
con loro diventava di giorno in giorno sempre più difficile.
- Ho
chiesto di parlare con Camille e non me ne andrò
finchè non ci sarò riuscita. –
-
Dovrai aspettare molto, niña. Camille é in
Europa. –
Aggrottò
la fronte, osservando il ragazzo davanti a lei.
La
carnagione non era pallida come quella della maggior parte dei vampiri,
conservava
una sfumatura olivastra.
- Beh,
io ho comunque bisogno di mettermi in contatto con lei. –
Lo vide
allargare le braccia, sorridendo quanto bastava per lasciar intravedere
la
punta dei canini.
- Puoi
dire a me. –
- Tu
saresti? –
-
Raphael, il suo luogotenente. –
Lo
soppesò.
-
Meglio di niente suppongo. –
[110 parole]
Superstizioni
-
Quindi mi stai dicendo che voi non volate? –
Raphael parve francamente sconcertato.
- Dios, claro que no. –
Assottigliò
lo sguardo, - Ne sei assolutamente certo? –
- Credo
che me ne renderei conto se sapessi farlo, niña. –
Annuì.
- Okay,
tocca a te domandare. –
Raphael
parve concentrarsi in cerca della domanda giusta.
Quando
l’ebbe trovato le iridi scure luccicarono divertite.
- Nei
sotterranei dell’istituto ci sono davvero gli scheletri dei
Nascosti che
torturate? –
- Noi
non torturiamo i Nascosti! –
- Ne
sei sicura? Le storie sono piuttosto convincenti. –
Sbuffò.
– Credo che lo saprei se torturassi Nascosti, no? –
Raphael
proruppe nella sua solita risata roca. – Ti stavo prendendo
in giro. –
[110 parole]
Differenza
d’età
Raphael
osservò dubbioso il trailer del film.
-
Dobbiamo proprio andare a vedere questa roba? –
- Pensavo
ti piacesse. Non eri un ragazzino a quei tempi? –
Le
rivolse un’occhiata penetrante, una di quelle che la esortava
a lasciar perdere
la questione e a non rinfacciargli la sua età biologica.
I
vampiri tendevano a diventare suscettibili al riguardo.
- Stai
dicendo che sono vecchio, niña? –
Decisa
a non lasciar perdere, questa volta, gli fece un sorriso a trentadue
denti.
-
Esattamente. Però non preoccuparti, sei un vecchietto
incredibilmente sexy. –
Gli
scoccò un rapido bacio a fior di labbra e sfuggì
dalla sua presa.
- Visto?
Sono troppo rapida per te, vecchietto. –
[110 parole]
Spazio
autrice:
Salve!
Eccoci qui con una raccolta di drabble sulla mia nuova
ossessione/ship del momento.
Per il momento sarà una raccolta composta da 3 capitoli,
ognuno di 3 drabble, ma non escludo di continuarla se mi dovessero
venire in
mente altri prompt e se ovviamente dovesse piacere a voi lettori.
Spero che vogliate lasciarmi un commentino per farmi sapere
che ne pensate.
Al prossimo aggiornamento.
Stay tuned.
XO XO,
Mary Sibley
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Capitolo 2 *** Parte II ***
Cucciolo
-
Assolutamente no, non se ne parla. –
- Oh,
ma andiamo. Guardali, non sono adorabili? –
Lo
guardò facendo l’espressione più dolce
del suo repertorio e sbattè le lunghe
ciglia, ma sembrava che non ci fosse verso di convincerlo.
- No …
no e ancora no. –
-
Andiamo … solo uno – insistè, giungendo
le mani in segno di preghiera e
arricciando il labbro inferiore.
Vide
Raphael alzare gli occhi al cielo, imprecando in spagnolo.
Sapeva che
sarebbe riuscita a convincerlo prima o poi.
- Está
bien, ma solo uno. Quale vuoi? –
-
Sceglilo tu. –
Raphael
scrutò la cesta di gattini, estraendone uno nero come il
carbone. –
Aquí está el pequeño
bribón. –
[110 parole]
Lullaby
Non
aveva mai sopportato i temporali, soprattutto quando era notte e andava
via la
corrente.
Il
rumore di quei rombi incessanti la facevano sussultare in
continuazione,
impedendole di dormire.
Compose
il numero di Raphael, sperando che rispondesse e non fosse impegnato
nel tenere
d’occhio il resto del clan.
-
Gatita negra! –
- Ho un
problema. –
La voce
del vampiro si fece immediatamente vigile. – Sei in pericolo?
–
- No,
ma non riesco a dormire con questo temporale, ho paura –
ammise flebilmente.
Sentì
battere contro il vetro della finestra.
Raphael
era seduto sul davanzale.
Quando
lo fece entrare, si stese accanto a lei e
l’abbracciò.
Si
addormentò sentendolo cantare dolcemente in spagnolo.
[110 parole]
Presunte
cotte infantili
Katherine
notò con la coda dell’occhio una sagoma familiare,
proiettata sul grande
schermo al plasma di Raphael.
- Ah,
ma quello é Sylvester Stallone! Ho visto tutti i suoi film.
–
- Sei
un ragazza strana; lo sai, niña? –
- Non
hai la minima idea di quanto sia strana - rise mentre osservava il
primo piano
dell’attore.
Raphael
si accigliò.
-
Dovrei preoccuparmi? –
Scosse
la testa, continuando a ridere sotto i baffi. – Io non direi,
non troppo per lo
meno. –
- Continuo
a non capire. –
- Avevo
una cotta per lui quando ero piccola. –
- Una
cotta? – ripetè lentamente.
- Già.
Non sarai geloso. –
- No, affatto
… consideralo già morto. –
[110 parole]
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Capitolo 3 *** Parte III ***
Lezioni
di spagnolo
- Sei
sicura di voler imparare? –
Annuì.
-
Voglio sapere cosa borbotti quando torni alla tua lingua madre.
–
Raphael
sorrise malizioso. – Magari qualcosa che le tue innocenti
orecchie si
scandalizzerebbero troppo nel sentire in una lingua familiare.
–
Gli
rivolse una linguaccia, incrociando le braccia sotto al seno.
-
Voglio imparare. Insegnami. –
- Va
bene. Cominciamo dalle frasi più importanti …
Dame un beso. –
Era
sempre il solito.
Rise,
scoccandogli un bacio a fior di labbra.
- Que eres la mujer más hermosa que he visto en mi vida.
–
Scosse
la testa. – Non ho capito. –
-
Proviamo con qualcos’altro. Te amo con todo mi
corazòn. –
Lo baciò nuovamente, – Te quiero demasiado.
–
[110 parole]
Biscotti
al cioccolato
Farsi
aiutare da Magnus Bane in cucina metteva a rischio seriamente
l’incolumità del
genere umano, o Nephilim in quel caso, avrebbe dovuto stamparselo bene
nella
memoria.
Bussò
piano alla porta del bagno privato.
- Va’
meglio, niña? –
La voce
di Katherine gli giunse flebile mentre apriva la porta e faceva
capolino.
Le onde
castane erano arruffate e il volto un po’ troppo pallido.
- Sai,
cariño, credo che ci sia una ragione se tutti i cuochi
assaggiano il cibo prima
di servirlo – ironizzò.
Raphael
guardò minacciosamente la scatola di biscotti ancora sul
tavolo. – Ho sempre
detto che quello stregone è totalmente inutile; non
è capace neppure di fare da
cavia. –
[110 parole]
Hogwarts!AU
I
denti
bianchissimi di Raphael scintillarono
nell’oscurità mentre sorrideva al suo
indirizzo.
Il
Caposcuola di Serpeverde sembrava stranamente allegro.
- Fuori
dalla sala comune dopo il coprifuoco, Blackwell? –
- Però,
che occhio, Santiago – replicò, beffarda.
-
Potrei farti mettere in punizione; magari a te e McGarry passerebbe la
voglia
di andare in giro a cacciarvi nei guai. –
Inarcò
un sopracciglio con aria di sfida.
- Fammi
mettere in punizione, se ti fa sentire meglio, oppure fa la scelta
più
intelligente … -
Tornò
vigile, - Che intendi? –
- Se mi
lasci andare sono in debito. –
-
Sabato vieni a Hogsmeade con me? –
Sorrise
soddisfatta. – Pensavo non me lo chiedessi più.
–
[110 parole]
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Capitolo 4 *** Parte IV ***
Moto
demoniaca
-
Si
può sapere dove mi stai portando? –
-
Niente domande e continua a camminare, niña –
replicò, osservandola divertito
mentre si affidava completamente a lui e si lasciava guidare tenendo
gli occhi
ben coperti dalla benda.
Katherine
si sbilanciò, mettendo male un piede, ma la sorresse
prontamente.
- Non
farmi cadere. –
- Non
vai proprio da nessuna parte, ci sono io che ti tengo …
Adesso scavalca con la
gamba destra. Ecco, così … Sono davanti a te,
stringimi i fianchi. –
Quando
sentì la presa su di lui, mise in moto.
Sfrecciarono
verso l’alto e sentì Katherine sfilarsi la benda.
- Ho
sempre voluto farci un giro. –
- Lo
so. –
[110 parole]
Olfatto
Gli
Shadowhunters avevano quell’odore tipico della loro razza,
qualcosa che doveva
avere lo stesso sentore del più alto dei cieli del Paradiso.
Tutti i
Nascosti lo fiutavano, ma lei era diversa.
Katherine
aveva un suo profumo, qualcosa che gli permetteva di distinguerla tra
migliaia
di altri Shadowhunters.
Era un
retrogusto vanigliato, con appena una punta d’aspro, a dare
carattere al tutto.
- Che
stai facendo? – gli chiese ridendo, quando Raphael
affondò il volto nella sua
massa di onde profumate, - Mi annusi? –
Annuì,
tenendo il volto contro l’incavo del collo.
- Hai
un profumo delizioso – sussurrò.
Sorrise
soddisfatto quando sentì il suo corpo fremere al contatto
con il fiato caldo.
[110 parole]
Sogno
Raphael
non sognava da anni.
L’ultima
volta che era accaduto era nel periodo immediatamente successivo alla
sua
trasformazione e non erano stati affatto sogni piacevoli.
Di
solito riguardavano sua madre; Guadalupe scopriva cosa era diventato, e
lo
cacciava via spaventata, oppure lui perdeva il controllo e finiva con
uccidere
sia lei che i suoi fratellini.
Eppure
quella volta aveva sognato.
Probabilmente
il fatto che Katherine si fosse addormentata al suo fianco era connesso
in
qualche modo.
- Che
succede? – domandò, la voce assonnata.
- Ho
sognato – replicò, assaporando la sorpresa nella
sua stessa voce, - Ho sognato
noi due che giocavamo in giardino con dei bambini. Erano i nostri
bambini. –
[110 parole]
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Capitolo 5 *** Parte V ***
Alba
Katherine
scrutò con attenzione il bel volto del vampiro al suo fianco.
C’era
una luce strana negli occhi castano intenso di Raphael, come se fosse
fisicamente al suo fianco ma mentalmente lontano chilometri.
Posò
una mano sulla sua guancia fredda, spingendolo a guardare verso di lei.
- Cosa
c’è che non va? –
- Nada.
–
-
Raphael … -
Sospirò.
– A voi ragazze piacciono i tramonti, non è vero?
–
Accigliata,
annuì.
-
Solitamente sì, ma che c’entra? –
Gli
occhi castani si velarono di un lampo di tristezza.
- Non
potrò mai farti vedere un tramonto. –
Lo
baciò, accarezzandolo dolcemente.
- Un
piccolo segreto: il tramonto è sopravvalutato; ho sempre
preferito l’alba. –
[110 parole]
Compleanno
Oltre
ad allontanare Magnus Bane dalla cucina era assolutamente
d’obbligo tenerlo
lontano anche dai negozi di moda.
Aveva
un gusto tremendo e solo alla fine era riuscito a riportarlo al suo
appartamento.
La
seconda scelta era ricaduta su Lily, che al momento lo osservava
tormentarsi le
mani seduto su una panchina.
-
Sembri un idiota disperato. Avrai pure una mezza idea di cosa
regalarle. –
- Se lo
sapessi non starei qui, no? –
-
Giusto -, convenne, - Staresti gironzolando nei negozi come un idiota
disperato. –
Stava
giusto per mandarla al diavolo quando lo vide.
Un
abito in pelle nera.
Dopotutto
gli Shadowhunters erano gli strafighi in nero dal 1234, no?
[110 parole]
Cena
in
famiglia
Doveva
aver preso una botta in testa quando aveva accettato.
Sì, non
c’erano altre spiegazioni.
Perché
altrimenti avrebbe mai acconsentito all’idea di incontrare
allo stesso tavolo
l’intera famiglia Blackwell?
- Andrà
tutto bene, ti adoreranno – gli assicurò
Katherine, prendendolo per mano.
Dal
canto suo non ne era tanto convinto.
-
Allora, Raphael, che progetti hai per … insomma, per dopo?
–
- Dopo,
signore? –
- Sì,
insomma … Non aspirerai a fare il luogotenente per tutta la
vita. –
- Papà!
– protestò Katherine, guardandolo male.
Adrian
si schermì, - Dicevo solo per dire, sembra un tipo
intelligente. –
Sorrise.
A modo
suo stava cercando di metterlo a suo agio e, forse, lo approvava.
[110 parole]
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