Vendetta: POV Bella sono passati ormai dieci anni da quel giorno infame. Dieci anni da quando lui si è preso la mia vita, la mia anima, i miei sogni… tutto. Ormai non sono altro che un guscio vuoto, condannato a vivere per l’eternità, attanagliato da una sete di sangue. Ancora oggi, i miei pensieri, quando non riesco a controllarli; volano a quel giorno lontano e a quella persona (ma si può definire così) che mi ha reso ciò che sono. Ricordo che i primi giorni sono stati orribili, avrei tanto voluto piangere, ma anche questo ormai mi è negato. Sono sola adesso e l’unica cosa che posso fare è andare avanti, mantenendo il ricordo di quell’umanità che mi è stata strappata…mantenendo il ricordo della mia freschezza, delle mie guance rosee e della mia fragilità. Ma in questi dieci anni tante cose sono cambiate, io principalmente. Non sono più fragile, sono forte, crudele e determinata. Ciò che mia anima, altro non è che un desiderio di vendetta. Un desiderio di vendetta verso il mio aguzzino, ciò che voglio è sentire la sua pelle marmorea frantumarsi sotto i miei denti, sentire le sue urla…chiedermi pietà. Voglio che senta lo stesso dolore che ho sentito io, quando succhiava la mia linfa vitale, mentre faceva scorrere il suo veleno nelle mie vene. Ora è giunto il momento in cui riscatterò questi dieci anni, che ho passato in solitudine, convivendo con un potere troppo forte per me. Ora però ho piegato questo potere, posso controllarlo e usarlo come voglio. E lo userò per uccidere colui che mi ha fatto diventare un vampiro. Ormai ho perso tutto ciò che avevo, non mi ricordo più nemmeno della mia famiglia, anche se prima spesso andavo a cercarla. Se dovrò morie scontrandomi contro di lui,se dovrò andare all’Inferno, almeno ci andrò perché ho combattuto per qualcosa. Non mi resta che cercare quella sanguisuga, peccato che di lui conosca a malapena l’aspetto..

POV Edward: ero steso nel mio letto, in un giorno qualsiasi della mia vita…non tenevo più il conto ormai. Erano passati dieci anni da quando avevo ucciso la mia cantante. L’avevo lasciata morente nel bosco; non dimenticherò mai la dolcezza, la fragranza del suo sangue e il senso di pienezza e felicità che mi ha lasciato. Ma se all’inizio mi ero sentito così soddisfatto, completo, vivo e sazio dopo mi ero sentito, però, sporco e malvagio. Avevo cercato di redimermi con l’aiuto della mia famiglia. Speravo mi avrebbero cacciato, punito.. perché mi ero reso conto del mio increscioso errore, mi ero reso conto di non essere diverso dagli altri vampiri, preda dei propri istinti. Ero una bestia, un mentecatto…avevo dimenticato tutti gli insegnamenti di mio padre. Nessuno però nella famiglia mi punì come speravo, mi perdonarono, mi dissero che accadeva a tutti… ma io mi sentivo così in colpa, ero in balia della disperazione, ero alla ricerca di qualcosa che i miei affetti non avrebbero potuto darmi. Così per un po’ me ero andato, mi ero lasciato andare ad una vita sregolata e di perdizione. Del resto avevo già distrutto i miei ideali, cosa avrebbe comportato continuare? Avevo soddisfatto appieno i desideri della carne, senza curarmi dello scotto che la mia anima avrebbe richiesto (sempre se ne avevo una). Per questo ora sono tornato dalla mia famiglia, come un bambino dopo aver combinato una marachella, sono tornato per cercare di riacquistare l’umanità che avevo un tempo. Ho deciso che riprenderò a nutrirmi di soli animali, nonostante questi buoni propositi, non scorderò mai ciò che ho fatto in quel giorno di dieci anni fa.

Il capitolo non è lunghissimo, spero di scrivere di più in seguito. Fatemi sapere!^_^ e recensite!!!