Impossible Love

di sissi04
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un arrivo inaspettato ***
Capitolo 2: *** Decisioni ***
Capitolo 3: *** Volterra ***
Capitolo 4: *** Aylen ***
Capitolo 5: *** Una nuova sistemazione ***
Capitolo 6: *** Di leggende e notte ***
Capitolo 7: *** Dubbi e sentimenti ***
Capitolo 8: *** Abbi fiducia in me ***
Capitolo 9: *** La battaglia ***
Capitolo 10: *** Tutto bene o quasi ***
Capitolo 11: *** Nozze ***
Capitolo 12: *** Problemi nel buio ***



Capitolo 1
*** Un arrivo inaspettato ***


Bella era sola, sentiva tutto un turbinio di emozioni incontrollabili intorno a se che la rendevano ancora più sola.
L'unica persona con cui riuscisse a parlare e da cui si sentiva in parte capita era Jacob, Jacob Black.

Da alcune settimane ha scoperto un segreto su di lui che l'ha turbata per notti, mutando i suoi già frequenti incubi ed indirizzandoli verso una nuova creatura, un nuovo mostro.

 

                                                                                   °°°

Dall'alba perlustravano la zona senza sosta, Sam aveva lo aveva definito "necessario", ormai da troppo tempo trovavano tracce, segno che qualcun altro oltre a loro si aggirasse per la riserva.

Gli anziani erano preoccupati, qualsiasi cosa fosse avrebbero dovuto trovarla, capire cosa volesse e ucciderla se necessario; in cuor suo sapeva che la risposta più plausibile era che quelle tracce non fossero altro che segno del passaggio di quella fetida succhiasangue che dava la caccia a Bella, Victoria.

Inevitabilmente si ritrovò a pensare a Bella, al suo viso così bello e luminoso, i suoi occhi profondi, le sue labbra a cuore da cui spesso faceva uscire una risata capace di scaldargli il cuore nel profondo


 "Jake vuoi smetterla di pensare a Bella?! Sai che possiamo sentirti, tutto questo sdolcinamento mi sta dando sui nervi” disse Paul visibilmente ifastidito 
 “Ah sì? Bhe allora ti ci dovrai abituare” Jacob scrollò le spalle indifferente. 

Paul sbuffò ed entrambi notarono che Sam li guardò torvo, per poi tornare ha seguire le tracce che l'intruso aveva lasciato.

 

Fecero un altro paio di metri quando all'improvviso sentirono qualcosa muoversi sopra di loro; istintivamente sollevarono il capo e videro un' ombra scura su uno dei rami più alti.

Quasi non si resero conto quando quest'ultima si butto letteralmente dalla cima dell'albero, aggrappandosi prima di toccare il suolo ad uno dei rami più vicini a loro, per poi atterrare con innata grazia su una roccia.

Finalmente Jacob riuscì a vederla: i capelli castano scuro con alcuni riflessi più chiari erano mossi e lunghi fino alle spalle, gli occhi dolci di un colore castano che li fissavano con un certo divertimento, la figura magra e slanciata, la pelle liscia e bronzea.

Alcuni raggi di sole la illuminavano a tratti, facendo risplendere lievemente la sua pelle.


 “E così sareste voi l'unica tribù rimasta di uomini-lupo nel Nord America di cui ho tanto sentito parlare?” chiese quella con un sorrisetto stampato sul viso
 
 “Chi sei? Cosa vuoi?” la voce di Sam risuonò forte e potente
 “Ecco volevo sapere se posso fare parte della vostra tribù, dato che non ne ho più una mia” 

Sam stava per aprir bocca ma Paul lo precedette
 
 “Senti dolcezza, non c'è posto per delle femminucce nel nostro branco. Tanto vale che te ne ritorni da dove sei venuta”
 “Ah sì?” la ragazza si lasciò sfuggire un sorrisetto
 “Facciamo così, se non riuscirete a trovarmi entro domani a quest'ora potrò entrare a far parte del branco, in caso contrario lascerò per sempre le vostre terre. Ci state o avete troppa paura?” disse con un tono strafottente mentre 
un lieve ghigno si disegno sul suo viso.

Sam sembrò rifletterci per poi stringerle la mano guardandola duro negli occhi
 “Bene, siete pronti?”
 “Inizia a correre bambolina” un nuovo commento di Paul che ridacchiò stiracchiandosi i muscoli.

3,2,1 e quella si trasformò in un bellissimo lupo rossiccio. Al suo scatto in avanti partimmo.

La caccia era iniziata.

 

 

                                                                                    °°°

Poveri illusi, credevano davvero di poterla battere?!

Sospirò esausta continuando a camminare nel fitto della foresta, la corsa non era in programma.

Quando il Sole tramontò si accorse di essersi addentrata in una zona piena di radici, dove gli alberi crescievano fitti.
Non riusciva più a proseguire ormai, le forze incominciarono a venirle meno e un grosso sbadiglio deformò momentaneamente i lineamenti del suo viso. 
Si fermo sedendosi contro il tronco di un albero, mangiò l'ultimo boccone di pane che gli era rimasto e si addormentò fra due radici.

 

                                                                                    °°° 

La mattina arrivò più velocemente di quanto pensassero, l'intrusa era ancora dispersa tant'è che avevano dovuto divedersi per coprire una maggior superficie.

Si trovò in una zona che conosceva poco, c'era andato da bambino quando suo padre riusciva ancora a camminare, non ne aveva molta memoria però.

Da circa 20 minuti camminava avanti e avanti e avanti senza però trovare nemmeno l'ombra della ragazza.
Ad un  tratto vide una luce, era brillante e proveniva da un albero alla sua sinistra.

Quando si fu sottratto a quella luce quasi accecante, notò un corpo tra due radici.

Era lei, l'aveva trovata!

Fece per avvicinarsi per osservarla meglio e capire da dove proveniva il bagliore, ma in quell'istante la bella addormentata si mosse.

Trattene il respiro, temeva si svegliasse e scapasse di nuovo ma fortunatamente continuò a dormire.

Era a pochissima distanza da lei, si avvicinò ancora ma ad un tratto un potente calcio sferzò l'aria, colpendolo direttamente allo stomaco.

Cadde a terra piegato in due dal dolore ma abbastanza lucido da afferrare la ragazza alla caviglia mentre cercava nuovamente di scappare; la tirò verso di se facendole inevitabilmente perdere l'equilibrio, cadendo stesa a terra accanto a lui.

Con uno scatto si posizionò sopra il suo corpo, intrappolandole i polsi con le mani e con le ginocchia fece forza sulle sue gambe per costringerla a stare ferma.

Poco dopo smise di dimenarsi e si arrese sotto il peso di Jacob.


Lo guardò negli occhi e lui feci lo stesso con lei, notando una lieve sfumatura rossastra nei suoi.


Angolo autore
​Questo è il primo capitolo della mia fanfiction, pubblicherò a breve il resto.
​Spero vi piaccia!



P.s. ehilà! Ho appena revisionato il capitolo (IMBARAZZANTE), a breve farò lo stesso con tutti gli altri e, forse, mi deciderò a pubblicare il seguito❣️

Sissi04
Dom. 26/01/2020

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Capitolo 2
*** Decisioni ***


Stesa a terra e immobilizzata da quel ragazzino tutto muscoli, tentava di liberarsi ma senza successo
“Andavi da qualche parte?” un ghigno di sfida si dipinse sul viso di Jacob, stava per rispondergli ma la voce di Sam l'anticipò “Jacob lasciala” lentamente Jake lasciò la presa e lei si rizzò immediatamente in piedi.

“La sfida è finita e noi abbiamo vinto, avevamo un patto” disse Sam con il classico sguardo di pietra che faceva quando era risoluto
“ Lo so. Vi prego fatemi restare, non ho un posto dove andare”
“Questo non è un nostro problema” disse Paul seguito poi dagli assensi degli altri.

Sam la fissò, non sapeva se credere alle sue parole e fidarsi di lei o cacciarla; era completamente assorto nei suoi pensieri che non si accorse nemmeno che Paul e Jacob stavano litigando:
“Sta mentendo! Se ne deve andare! Non fa parte della nostra tribù, non ci possiamo fidare”
“ E se invece non stesse mentendo? Potrebbe anche tornarci utile”
“Ma fammi il piacere. Smettila di stare dalla sua parte!” Paul lo iniziò a spintonare ma la voce di Sam li fece fermare                  

" Smettetela tutti e due! Sembrate due verginelle impazzite; è mia la decisione e non credo stia mentendo.
Entrerà a far parte del branco, la terremo d'occhio. Ho anche deciso che tu, Jacob, la ospiterai a casa tua dato che ti sta tanto a cuore” accennò un leggero ghigno osservando il suo secondo, forse era il caso che Black imparasse quale era il suo posto.

"Ma...tu!” balbettò il ragazzo cercando di elaborare qualcosa di sensato da dire, osservando di sfuggita la ragazza 
“Non ammetto repliche. Tu, come ti chiami?” la sua voce era ferma e saggia che quasi impressionò l'altra
“Aylen. Vi ringrazio senza....” venne subito interrotta dal capo branco
“ Bene, lui è Jacob” disse indicandolo
“Per ora starai da lui. Loro sono Jared, Paul e Embry”
“ Piacere Aylen” strinse la mano di ognuno di loro accennando un leggero sorriso 
“Bene andiamo. Jake portala a casa tua, ci vediamo stasera da Emily”
“Va bene Sam” Jacob alzò gli occhi al cielo visibilmente irritato, trattenendosi a stento dallo sbuffare.


Subito dopo il resto del branco si trasformò e si allontanò nel fitto della foresta lasciandosi in un silenzio quasi inquietante
“Forza andiamo” Jake la prese per mano ma lei si divincolò, così si avviarono l'una accanto all'altro verso casa di Jake.

 

                                                                                                °°°

“Cara potrai rimanere qui quanto vuoi ma non abbiamo molto posto, spero non sia un problema ma dovrai condividere la stanza con Jacob” disse Bill prendendole la mano
“Si figuri signore è già tutto più che sufficiente!” Aylen gli sorrise gentile e lui ricambiò
“Chiedi pure nel caso di occorresse qualcosa” aggiunse l'uomo prima di sparire in cucina.

Aylen e Jacob rimasero in corridoio fermi a fissarsi
“Senti scusa se prima ti ho fatto male…” iniziò Jake, non sapeva bene come intavolare il discorso
“No figurati” si affrettò a tranquillizzarlo lei anche se entrambi stavano sprofondando nell'imbarazzo più completo.

“Beh, vieni ti mostro il mio buco di stanza” disse ridacchiando per poi incamminarsi lungo il corridoio e aprì la porta di una stanza che a primo impatto poteva essere scambiata per uno sgabuzzino; la maggior parte dello spazio era occupato da due brande, sul lato destro c’era una finestra dalla quale entrava tutta la luce, alcuni vestiti erano appoggiati alla rinfusa su una sedia dismessa.

“Benvenuta nella tua nuova dimora, tu dormi lì” disse indicando la branda a sinistra, Aylen lasciò cadere a terra la sua sacca e si sedette sul suo nuovo “letto”.
Fu allora che Jacob si perse a guardarla, era bella, non poteva non ammetterlo.

I capelli le ricadevano morbidi sulle spalle, incorniciando il suo viso ben delineato e gli occhi nocciola, la pelle bronzea, le labbra rosee e carnose, al collo portava una specie di medaglione; lasciò cadere per un secondo lo sguardo sul suo seno che si alzava ed abbassava al ritmo del suo respiro e si morse il labbro ai suoi stessi pensieri.
“ Sì può andare come letto. Posso farmi una doccia?” chiese Aylen rialzandosi e stiracchiandosi
“Certo vai pure” le indicò la strada, lei entrò in bagno e si richiuse la porta alle spalle.

 

Aylen, certo era un nome davvero strano e insolito da quelle parti, pensò Jacob grattandosi la testa per poi tornare a pensare a Bella, potrebbe essere in pericolo.

“Papà, Aylen è in bagno non appena esce digli che torno tra poco. Vado da Bella, non farla uscire di qua” disse prendendo velocemente la giacca di pelle per poi uscire richiudendosi la porta alle spalle.

Salì sulla moto e sfrecciò sulla strada umida di pioggia, coperta dagli alberi della riserva.


 

 

                                                                                       °°°

 

I giorni passarono velocemente e non riuscivano a trovare traccia di Victoria, Bella era in pericolo e così Aylen dovette farle da guardia diverse volte, facendoci amicizia


Dopo il salto di Bella dalla scogliera e l’arrivo di Alice

 

“Ti prego Bella non andare” disse Jake prendendola per un braccio cercando in tutti i modi di trattenerla
“Lasciami Jake, sono adulta posso decidere perfettamente dove andare senza aver bisogno di approvazione soprattutto da parte tua” ribattè la ragazza strattonandosi con rabbia dalla presa dell'amico.

Jake era su tutte le furie, le sue mani iniziarono a vibrare e tutto il suo corpo venne percorso da violenti spasmi, stava per strasformarsi, lo sentiva.
 
“Jake smettila!” lentamente la rabbia scemò, si voltò a guardare il viso corrucciato di Aylen 
“Bella, posso venire con voi? È più protezione per te e avrei un collegamento continuo con il branco…” disse avanzando verso di loro; Bella si fermò e cercò lo sguardo di Alice che sembrò titubante sul da farsi.

“Aylen stiamo andando in un posto dove non abbiamo certezze, in più sentirebbero il tuo particolare odore…”
“ Non preoccuparti Alice mi camufferò al momento opportuno" ribatté prontamente la lincantropa annuendo vistosamente.

Così deciso salirono tutte e tre in macchina e partirono alla volta di Volterra.




Angolo autore: ho sistemato il formato della storia, spero si legga meglio.

Ho impiegato molto tempo per questo capitolo e non è venuto come avrei voluto; spero vi piaccia ugualmente!
I prossimi capitoli saranno una bomba!
Sissi04

p.s. non ci credo, è stato difficile e lungo anche da revisionare!😂🙈

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Capitolo 3
*** Volterra ***


AYLEN

 

Il viaggio in aereo fu terrificante.

Bella non faceva che deprimersi come se il suo compagno succhiasangue fosse già morto, l'altra fredda è rimasta ferma impalata per ore e era la prima volta che volavo, in più oltre oceano.

 

Giunsero a Volterra alle 11.40, il tempo era quasi scaduto.

“Bella devi proseguire a piedi, lo troverai sotto la torre campanaria. Sbrigati, io e Aylen ti raggiungeremo tra poco” disse Alice, vedemmo Bella correre all'impazzata per la strada fino a sparire dietro una curva “Aylen dividiamoci, vado a trovare un posto dove poter scavalcare le mura, tu segui Bella da lontano controllando che passi innosservata dai Volturi” Aylen stava per avviarsi quando Alice la fermò nuovamente “ In caso le cose si mettessero male, dovrai proteggere Bella. Cerca di non farti scoprire, non so come potrebbe reagire Aro, Caius e Marcus alla scoperta del tuo stato ibrido” “Non preoccuparti, starò attenta” detto ciò si precipitarono in direzioni opposte.

 

                                                                          °°°

Bella salva Edward. Arrivano Jane, Felix e Demetri.

 

Andiamo, solo una visitina veloce. Aro tiene tanto a vedervi.” disse Demetri “Scordatelo” uscì dalla bocca di Edward quasi come un ringhio. Bella era stretta a lui, incapace di lasciarlo “ Lasciate andare Bella” “Temo non sia possibile” “Allora avete finito di dare spettacolo, Aro vuole vedervi. Felix vai a prendere la loro amica” arrivò Jane e a quel punto dovettero seguirla.

S'incamminarono per vicoli scuri, Bella si trovava tra Edward e dietro Alice; stavano per salire su un ascensore quando Felix tornò con Aylen legata con delle catene.

Proseguirono il loro viaggio verso quello che secondo Bella, era la fine.

 

                                                                           °°°

 

Giunsero in una sala ampia e straordinariamente luminosa, in fondo ad essa vi erano tre figure: Aro, Caius e Marcus “Ah Jane cara sei tornata! E hai portato con te Edward, oh e quella dev'essere Bella. Ovviamente lei dev'essere Alice, ma chi è l'altra? Oh vi prego, reputo che le catene non siano assolutamente necessarie” era Aro che aveva parlato, Felix sciolse le catene ad Aylen che si avvicinò subito a Edward, Bella e Alice.

Aro cominciò a fare domande testando anche i propri poteri e quelli di Jane su Bella, che però non sentiva e mostrava nulla; improvvisamente lo sguardo di Aro si posò su quello di Aylen “E tu mia cara? Sei diversa da Bella, non sei umana non è vero” Aylen rimase impietrita, mentre Alice e Edward si guardavano e discutevano mentalmente “ Il tuo odore è curioso, è dolce come il nostro ma allo stesso tempo amaro” Aylen lanciò un'occhiata veloce ad Alice che annuì “Sono un lupo mannaro ma al contempo sono per metà vampira” gli occhi stupiti di tutti erano puntati su di lei “Sbalorditivo. Permetti cara” disse Aro allungando la mano.

Aylen avanzò titubante e strinse la sua mano in quella fredda di Aro, le cui espressioni cambiavano ogni secondo nel vedere la sua storia “ Davvero sbalorditivo, non c'è che dire” i suoi occhi si spostarono veloci su Edward e Bella “Ma tornando alla vera ragione per cui siete qui...” fu interrotto da Caius “Fratello, l'umana sa troppo sai cosa dobbiamo fare. É un peso che non possiamo portare” “Eh già, un vero peccato, ha delle capacità straordinarie. Felix” detto questo fece un cenno a Felix che si avvicino a Bella ma Edward la protesse nuovamente “Non la toccate”, si scatenò così una breve rivolta da parte di Edward ed Alice che però vennerò subito bloccati “Mmm, visto che le cose stanno così vi propongo un accordo. Vi lascerò andare a patto che l'ibrida rimanga qua” “No mai” Edward ringhiò” “Allora non ci lasci altra scelta, peccato che tu non abbia avuto la forza per trasformarla in vampiro” disse Aro indicando e avvicinandosi a Bella per affondare i denti nel suo collo “No aspetta. Bella diventerà una vampira, lo farò io stessa. L'ho visto” disse Alice, dando la mano ad Aro per mostrargli la visione “ Che incantevole dono poter vedere le cose che devono ancora accadere. Se le cose stanno così potete andare, fate in modo che al più presto anche Bella si unisca al mondo di noi immortali” “ Senz'altro” disse Alice schietta, “Ora andate, Heidi sta per tornare. Non è il caso che Bella assista” detto ciò Edward, Bella, Alice e Aylen si uscirono dalla stanza condotti da Demetri.

Sul tragitto incontrarono Heidi con una comitiva di turisti “Bel bottino Heidi” “Sembrano succulenti” “Lasciamene qualcuno” detto ciò arrivarono alla fine del corridoio buio accelerando il passo, ma poco prima che potessero varcare la porta si incominciarono ad udire le grida.

 

                                                                            °°°

 

Erano tornati a Forks ormai da un mese ma Jake si ostinava a non parlare ad Aylen, finche una notte “Ok adesso basta” esplose Aylen, facendo sobbalzare Jacob “Siamo tornati da settimane e tu non mi hai ancora parlato. Posso capire che tu possa essere arrabbiato perchè tutti i mesi che hai passato con Bella siano stati vani, dato che ora Edward è tornato, ma non ti permetto di smetterla di parlarmi o di trattarmi male” Jake era rimasto ad ascoltarla e la stava guardando “Sei andata via, perchè non sei stata dalla mia parte? Perchè le hai aiutate a riportarlo qui?” “Perchè era giusto” “Aylen voglio la verità. Perchè non vuoi che Bella sia felice con me?” Aylen lo guardava, non sapeva cosa fare “I-io bhe vedi” “Allora?” “Va bene, secondo me te perdi solo tempo adando dietro a Bella, lei ha scelto una vita che non puoi seguire” “Questo lo dici tu, ricordati che sei per metà come loro” “No è un dato di fatto, Bella è fatta per Edward e tu sei solo il migliore amico, quello fraterno che non significherà mai più di questo” “Non è vero” Jacob si scagliò su di lei ma fermandosi appena in tempo riuscendo a rimprendere il controllo di se stesso. Aylen aveva lo sguardo nei suoi occhi poco distanti dai suoi “Mi dispiace, non so cosa mi sia preso” “Non preoccuparti, ti capisco, ma devi lasciarla andare” il suo sguardo era fisso in quello di Jacob, potevano sentire il respiro l'uno dell'altra sulla pelle del viso.

Le loro labbra si unirono in un bacio dolce, insicuro; schiusero le labbra e le loro lingue si toccarono. Era una senzazione bellissima, il profumo inebriante di Aylen penetrava nelle narici di Jake, interruppe il bacio per passare sul suo collo caldo ed esile.

Aylen sospirò ma c'era qualcosa che non andava “Jake,Jake aspetta” disse allontanandolo leggermente “Jake, non è la cosa giusta” “Perchè?” “Jake tu mi ami?” rimasero a fissarsi ma Jacob non riuscì a mantenere lo sguardo dell'altra così sincero e penetrante, abbassò gli occhi “ Io, Aylen, non lo so sono così confuso. Da una parte ci sei tu e dall'altra c'è Bella, io non riesco a dimenticarla” “Allora perchè mi hai baciato?” “Non lo so,dovevo capire se per me eri qualcosa di più che una buona amica ma ora come ora credo tu sia solo una buona amica” Aylen era impietrita, le sue parole la ferivano come nulla prima, improvvisamente si senti nuovamente sola, abbandonata a se stessa.

No non era giusto, si alzò di scatto e cominciò a mettere le sue cose nella sacca alla rinfusa “Aylen cosa stai facendo” Jacob si alzò in piedi “ Me ne vado” “È fuori discussione” “Non sei mio padre posso fare quello che mi pare” “Ma non puoi, cioè, insomma dove vuoi andare nel cuore della notte?!” “Ovunque è meglio che qui” era già nel corridoio che portava alla porta, Jake dietro che cercava di fermarla “Aspetta ti prego” le afferrò il braccio “Lasciami” “No se non mi dice dove andrai” “Non sono affari tuoi” “Invece sì, fai parte del branco, sei vincolata a noi. Ti prego almeno, se proprio non vuoi rimanere qui vai da qualcuno del branco, vai da Sam e Emily”, Aylen rimase a pensare un attimo “ Va bene andrò a casa di Emily” detto ciò si divincolò dalla sua presa, aprì la porta e corse fino al margine della foresta trasformandosi in lupo sotto la luna.

Sparì tra la vegetazione scura senza lasciare traccia.

Quello che però ignora è che ci qualcuno nella foresta ad attenderla.


Angolo autore: sono riuscita a scrivere in fretta e furia il nuovo capitolo, qua il rapporto tra Aylen e Jacob inizia ad evolversi.
Spero vi piaccia, in caso positivo scrivete una recensione per farmi capire che la mia storia piace a qualcuno e non è solo stata aperta per sbaglio.
Sissi04

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Capitolo 4
*** Aylen ***


AYLEN

 

Le lacrime scendevano amare lungo il muso, sentiva che le bagnavano il pelo, quasi bruciavano.

Le ombre degli alberi si stendevano scure e minacciose, i rami facevano passare rari raggi di luna;

il cuore, frenetico per la corsa, mancava un battito ogni volta che pensava a lui.

Non sapeva dove stava andando, non sarebbe andata da Sam ed Emily, voleva solo stare sola; andarsene lontano da lui.

 

Fruscii, scricchioli e cominciò a correre più veloce.

Le curve si susseguivano e la portavano sempre più nel cuore della foresta intorno a Forks.

Aveva l'impressione che qualcosa la seguisse, sentiva un' ombra strisciare nell'oscurità della notte.

 

Il cuore le batteva all'impazzata e le lacrime non cessavano, curvò accanto a un albero dal tronco ampio, uno stridio acuto la fermò; sentì qualcosa che si sfilava, un rumore metallico, il suo corpo era schiacciato da qualcosa di freddo e duro.

Poi più nulla.

                                                                              °°°

 

Erano passati due giorni da quella notte e Jacob non faceva che tormentarsi. Il giorno dopo la fuga di Aylen era andato da Sam ed Emily ma gli avevano detto che non era andata da loro quella notte.

Jacob non sapeva cosa fare, dove andare.

Sam aveva ordinato a tutto il branco di perlustrare la foresta in cerca di sue tracce, ma non riuscivano a trovare niente.

Poi un pensiero attraversò la mente di Jake “E se fosse andata dai succhiasangue?”; aggrappandosi a questo barlume di speranza, cominciò a correre verso casa Cullen.

 

Carlisle venne ad aprirgli.

“Jacob, che visita inaspettata, entra pure” “Devo parlare con voi di Aylen”, Carlisle osservò il viso del giovane, stravolto e consumato dalla stanchezza “ Certo vieni, siediti” disse indicandogli il divano.

Pochi secondi dopo arrivarono anche Esme, Alice, Jasper, Emmett, Rosalie e sorprendentemente Edward, “Che cosa è accaduto” disse Esme vedendo Jacob “Aylen, la notte scorsa è scappata. Stavamo discutendo e lei se n'è andata; mi aveva detto che sarebbe andata da Sam ed Emily, ma non ci è mai arrivata. Stiamo cercando sue tracce ma...” fece una breve pausa, “Certo Jacob vi aiuteremo senz'altro nelle ricerche” “Carlisle devo dirvi una cosa, cui non ho dato peso, non appena l'ho sentita. In Italia ho letto nella mente di Aro, era molto incuriosito da Aylen, anche se i suoi comportamenti sembravano dimostrare tutt'altro. Pensa sarebbe una parte importante per il suo esercito e ha anche una certa attrazione verso di lei” “Cosa?!” dissero tutti all'unisono “Edward per i Volturi creerebbe troppo scalpore rapire una ragazza per farla diventare una di loro” “Lo so, ma se si fossero fatti aiutare da qualcuno esterno al loro gruppo. Che magari si aggira da queste parti...” “Victoria”, Jacob scattò in piedi, furente di rabbia “La ammazzo!” “Jacob non ne abbiamo la certezza, potrebbe anche non essere così” disse Carlisle cercando di far calmare il ragazzo scosso da violenti spasmi, “Alice tu non hai visto niente?” domandò Carlisle alla vampira dai capelli corvini “No, non ho mai avuto visioni su di lei, ma posso provarci” il volto di Jacob s'illuminò di speranza “Bene andate” disse ad Alice e Jasper “Noi Jacob verremo con te” “Vi ringrazio”.

 

Con nuovi rinforzi immortali e instancabili riuscivano a coprire molto più territorio.

La speranza era accesa nel cuore di Jacob.

                                                                       °°°

Era legata a un lettino, con delle catene. La testa le girava incredibilmente, ombre sfocate si muovevano intorno a lei.

Aprì e richiuse gli occhi per svegliarsi dal suo intorpidimento “Bene è sveglia” “Perfetto procedete come dovete. In quanto a te...” la sagoma che aveva appena parlato usci dalla stanza dove si trovavano, seguita da una chiazza rossa accesa.

“Iniziamo. Riesci a sentirci?” le disse una voce vellutata, annuì debolmente con la testa “ Bene, devi risponderci ad alcune domande sulla tua natura” “Chi siete? Cosa mi state facendo” “Ti stiamo studiando, poi sarai portata in Italia dal padrone” “No” uscì debole dalle sue labbra “Cerca di fare la brava cagnolina, senno saremmo costretti a farti del male”.

Occhi rossi puntati su di lei.

                                                                               °°°

JACOB

“Adesso basta!” sputò Embry “da giorni la cerchiamo senza trovarla, è chiaro che se ne sia andata” “No, vi prego dobbiamo continuare le ricerche” Jacob era sull’orlo di una crisi isterica “Sappiamo quanto sia importante per te Jake, ma cerca di guardare in faccia la realtà. Non abbiamo trovato traccia di lei o dei suoi presunti rapitori” Sam cercava di far ragionare il giovane lupo ma senza riuscirci “Bene se non volete continuare a cercarla lo farò da solo!” con ringhio spaventoso si trasformò in lupo e sparì tra la vegetazione.

                                                                               °°°

ALICE

Si stava concentrando, cercava e ricercava tra le menti di Aro e Victoria ma senza trovarvi nulla.

Stava cadendo in preda allo sconforto “Io, Jasper, non riesco a trovare nulla” “Prova a sforzarti un altro po’ Alice. Aggrappati al ricordo che hai di lei”, Alice richiuse gli occhi e pensò ad Aylen.

D’un tratto ecco la notte, Aylen correva sola nella foresta, ombre scure intorno a lei, il battito del suo cuore spaventato. 

Una trappola, delle catene, occhi rossi la guardavano nell’oscurità, la colpirono alla testa.

Victoria e altri la trascinavano; una casa mal ridotta nel bel mezzo della foresta. 

Jane, il simbolo dei Volturi, Aylen in lacrime che grida.

 

Qualcosa la riportò alla realtà “Alice ti supplico reagisci, riesci a sentirmi? Ti prego Alice” la voce preoccupata di Jasper continuava a chiamarla “Jasper” “Sì Alice, sono qui” l’aiutò a mettersi seduta “Stai bene? Hai visto qualcosa?” “Sono stati loro. I Volturi l’hanno rapita con l’aiuto di Victoria” “Ne sei sicura?” “La stanno studiando, vogliono portarla in Italia. Si trova in una casa, poco lontana da qua” “Va bene, dobbiamo dirlo a Carlisle. Oh Alice mi hai fatto così preoccupare, avevi gli occhi sbarrati, non avevi mai fatto così” le posò un lieve bacio sulle labbra “Dovevi vedere cosa le stanno facendo. Sbrighiamoci”, si alzarono e andarono a cercare Carlisle, impegnato nelle ricerche.

                                                                               °°°

“Basta vi prego!” le urla di Aylen riecheggiavano nella stanza “Tu dicci ciò che vogliamo sapere e sarà tutto finito” “Mai!” si preparò ad un altro dolore lancinante, che non tardò ad arrivare “Allora vuoi continuare così o inizi a collaborare? Te lo ripeto un’altra volta: unisciti a noi o muori insieme ai tuoi amici” “Non vi azzardate a toccarli” la rabbia le salì e si trasformò in lupo, ma le catene che la tenevano stretta le impedivano ogni movimento “Finalmente, ecco, è venuto fuori il cane!” Aylen si dibatteva con le poche forze che le erano rimaste e riuscì a spintonare via l’uomo che le stava prendendo un nuovo campione di sangue “Questo ti costerà molto caro” detto ciò l’uomo che le aveva parlato fino ad ora si avvicino e le diede un colpo secco alla gamba. 

Un urlo atroce le uscì dalle labbra “Così imparerai a rispettarci”, la sua forma si ridusse fino a ritornare umana; la gamba era rotta.

“Lasciamola qui. Tranquilla cagnolina, torneremo più tardi; nel frattempo non tentare di scappare se tieni alla vita”, la porta si richiuse e rimase sola a piangere.

                                                                               °°°

Era ormai pomeriggio inoltrato, Jacob era seduto su una roccia e guardava il sole tramontare all’orizzonte; era tutta colpa sua se Aylen era in pericolo, se non l’avesse baciata non sarebbe successo nulla.

Ma no, lui non ha resistito; le sue labbra, il suo profumo… Come avrebbe potuto resistere.

In quell’istante arrivo Sam accompagnato da Carlisle e i Cullen “Jacob abbiamo novità” “Sappiamo dove si trova, i Volturi l’hanno rapita e la tengono in una casa”, Jake si alzò di scatto “Allora andiamo” “No, andranno loro” “È meglio così Jacob, non sono vampiri come gli altri. Non esiteranno ad uccidere se ne avranno l’occasione. In più noi passeremmo inosservati e faremo in un attimo a portarla via”.

Jacob tentò di protestare, ma alla fine si arrese.

Così la parte maschile della famiglia Cullen (meno Edward) partì alla volta della casa, dove Aylen era tenuta prigioniera.

                                                                            °°°

La stavano torturando nuovamente ma lei si rifiutava categoricamente di parlare “Molto bene, Gillian vedi un po’ di far rivedere un po’ di momenti della nostra ospite”.

Sentì un improvviso dolore al petto.

 

Vide una bambina, stava correndo in mezzo a un campo di fiori, il sole risplendeva sulla pelle.

Era inseguita da due figure, i suoi genitori. 

Sua madre era bellissima: la pelle bronzea, gli occhi celesti, le labbra rosee tirate in un sorriso, il suo medaglione con il simbolo del lupo al collo; suo padre era diverso: la pelle gli risplendeva sotto i raggi del sole, i capelli castani, gli occhi dorati.

Com’era possibile? Sua madre era morta dandola alla luce, eppure il suo miraggio era nitido nella sua mente.

Si fermò a guardarli, loro guardavano lei; poi d’improvviso le loro espressioni cambiarono, atterrite, guardavano alle sue spalle.

Il sogno cambiò, vide fuoco, vide morte. Tutti correvano, lei correva dalla parte da cui tutti scappavano: cercava suo padre.

Dalle fiamme spuntarono degli occhi rossi, delle mani la afferravano e la trascinavano via. Poi suo padre spuntò fuori dal nulla e cominciò a combattere contro gli occhi rossi “Aylen corri” tentò di aggrapparsi a lui, ma la spinse via “Ti prego Aylen va! Scappa piccola mia! Ti raggiungerò dopo!”.

Cominciò a correre per la foresta, senza meta. Si fermò nel campo di fiori, dove, però, tutto era bruciato e attese il ritorno di suo padre, senza mai vederlo arrivare.

Il sogno cambiò nuovamente: si trovava in Italia, a Volterra, Aro la guardava e rideva della sua faccia atterrita “Aylen cara, non ti devi preoccupare. D’ora in poi sarai per sempre al sicuro qua da noi” le accarezzo la guancia con la sua mano fredda, “No, no, no”.

 

I vampiri l’avevano lasciata sola e i Cullen colsero al volo l’occasione. Entrarono dalla finestra, al centro della stanza (molto simile a quella di un ospedale) Aylen era legata a un lettino, il corpo semi-nudo ansimante, gli occhi sbarrati e dalle labbra usciva una sola parola “No”.

“Emmett controlla che non arrivi nessuno, Jasper vieni a darmi una mano” si avvicinarono ad Aylen “Ha una gamba rotta e diverse ferite in tutto il corpo. Questi sono segni da ustioni”, Jasper aveva rotto le catene che la tenevano intrappolata, Carlisle si tolse la giacca e gliela mise per coprirla dal gelo della notte. 

La prese in braccio e saltò giù dalla finestra, seguito da Jasper ed Emmett. Si misero a correre nel cuore della notte, verso casa, verso Forks.


Angolo autore: ho impiegato giorno e notte per scrivere questo capitolo; spero tanto vi piaccia.
Lasciate una recensione!
A breve usciranno nuovi capitoli!
Buona Pasqua!
Sissi04

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Capitolo 5
*** Una nuova sistemazione ***


AYLEN

Le luci affusolate, sentiva delle voci e ombre si muovevano intorno a lei. Aprì meglio gli occhi, che fu però costretta a richiudere a causa della forte luce che li aveva feriti.

 

CARLISLE

“Non ha perso troppo sangue ma la gamba è rotta” disse a Edward tastando la gamba di Aylen stesa, semicosciente, su un lettino; “La guarigione accelerata da lupo l'ha già riparata, dovrò rompergliela di nuovo”, Edward si limitò ad annuire.

 

AYLEN

Respirava affannosamente. Aveva, stranamente, freddo. D'improvviso un dolore atroce gli perforò la gamba, un grido spaventoso le uscì dalle labbra.

Poi di nuovo buio.

 

Qualche giorno dopo a casa Cullen

 

Aylen era lì da giorni, immobile, su un lettino.

Jacob è lì e la sta guardando.

È tutta colpa sua se è stata rapita e torturata, se solo non fosse stato così stupido ed egoista.

Se non l'avesse lasciata andare da sola.

Una lacrima rigò il suo volto caldo, lentamente avvicinò una mano al suo viso e glielo accarezzo.

Era freddo.

Guardò le labbra candide su cui aveva posato le proprie qualche giorno prima, ora violacee.

Si avvicinò leggermente e lasciò un piccolo bacio sulla sua guancia, dopo di che se ne andò.

Aveva bisogno di riflettere.

                                                                                °°°

Una lacrima rigò la guancia destra di Aylen che lentamente aprì gli occhi.

Si guardò intorno, non riconosceva nulla di ciò che la circondava. Sentiva un bip insistente accanto a lei, si voltò e vide una macchina per contare i battiti del cuore.

Su un comodino lì vicino c’erano dei fiori azzurri, bianchi e lilla accompagnati da una J scritta su un pezzettino di carta; sorrise inconsciamente.

D’improvviso la porta della stanza si aprì ed entrò Carlisle sorridente: “Bene, vedo che finalmente ti sei svegliata! Come ti senti” cominciò ad armeggiare con la sacca d’acqua collegata al suo braccio da un sottile tubino “Bene, mi gira un po’ la testa” “Non preoccuparti, è normale, hai dormito per quasi cinque giorni” “Ma cosa è successo? Come avete fatto a trovarmi? E soprattutto a portarmi via? Ero prigioniera dei Volturi, ero convinta che la mia vita sarebbe finita dopo poco”.

“Jacob e il branco ti cercavano da giorni, erano molto preoccupati, Alice è riuscita a capire dov’eri e siamo corsi subito a riportarti a casa”, Aylen rimase molto colpita da quelle parole “Casa”.

Gli suonava così strano ma per la prima volta, dopo tanto tempo, si sentiva parte di qualcosa.

“Dov’è Jacob?” “Se n’è andato da poco. È rimasto qui giorno e notte in attesa del tuo risveglio; sai a volte le persone compiono sbagli, ma non per questo dobbiamo odiarli” “Io non odio per niente Jacob, sono solo arrabbiata. Perché non riesce a capire che Bella non può stare con lui; la notte in cui me ne sono andata c’eravamo baciati, ma a lui non importano i miei sentimenti, per lui esiste solo Bella”.

“Devi dargli tempo, Jacob è solo un ragazzo confuso. Io credo che quando sarà pronto sarete entrambi felici”, “Oh Carlisle come puoi te essere dannato. Mi ricordi molto mio padre, anche lui era come te. Dolce, gentile…” un velo di tristezza gli calò sul viso “Ti ringrazio, Alice è fuori che attende per aiutarti a vestire, devi stare attenta a non compiere troppi movimenti con il gesso” “Certo”.

Detto questo Carlisle uscì dalla stanza e al suo posto comparve Alice.

“Allora vediamo di darti una sistemata per quando ritornerà Jacob”, Aylen arrossì leggermente “Sono riuscita a trovarti qualcosa da metterti” mentre Aylen cercava di alzarsi, Alice appoggiò sul letto un paio di pantaloncini e una maglia color cielo.

Dopo essersi lavata e sistemata i vestiti si diresse con Alice in salotto, dove era riunita tutta la famiglia Cullen, per sapere cosa avrebbero fatto ora.

 

                                                                               °°°

Alcune settimane dopo

 

Jacob la sta cercando, si aggira silenzioso tra gli alberi intorno a casa Cullen. Non può assolutamente di perdere di nuovo, lo avrebbe perseguitato a vita.

Erano passate alcune settimane da quando aveva rischiato di perderla per sempre, i Cullen hanno paura che possano prendere ancora Aylen, per questo motivo lei è andata a vivere a casa loro ed esce raramente.

Lei e Jacob si sono circa chiariti ma una ferita ancora aperta lacera i cuori di entrambi.

Un attimo dopo sentì uno scricchiolio e senza farlo capire andò avanti girando dietro una grande quercia, Aylen osservava curiosa il punto in cui lo aveva visto sparire.

All’improvviso si sentì tirare dai fianchi e un millesimo di secondo dopo si trovava a terra tra le foglie.

Jacob rideva sopra di lei “Visto, ho vinto” “Sì siamo un punto per te e 40 per me” lo sfotte Aylen “Ah sì? Non ti conviene prendermi in giro, bambina, vuoi che ti ricordo chi al momento è sopra e chi è sotto?” un ghigno si dipinse sul suo volto, ma subito spento da una palla di foglie che gli arrivò direttamente in faccia.

In un attimo Aylen ribaltò le posizioni e si mise sopra di lui “Dicevi?”, si guardarono negli occhi.

Aylen era a cavalcioni sopra di lui e lui la teneva attaccata a lui dai fianchi.

Jacob arrossì violentemente e lei sorrise vittoriosa, gli diede un veloce bacio all’angolo della bocca.

Amava farlo impazzire con quella storia e amava farlo impazzire sfiorandolo con il suo corpo.

“Dai forza è ora di andare”, aiutò Jacob ad alzarsi e si avviarono verso casa Cullen.

 


Angolo autore: eccomi di nuovo tornata! Scusate se non ho pubblicato per un po'. 
In questo nuovo capitolo forse Jacob inizia a capire i suoi veri sentimenti per Aylen, ma sarà un'amica o qualcosa di più? ; )
Ringrazio BlackandLupin, kia30 per aver messo la storia tra le seguite e dany60 per averla messa tra le preferite!
Ringrazio tutti i lettori silenziosi e invito a lasciare una recensione!
Spero di riuscire a pubblicare il seguito al più presto!
Sissi04

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Capitolo 6
*** Di leggende e notte ***


Bella fa collaborare i licantropi e i vampiri per proteggere lei e suo padre da Victoria e la nuova minaccia che incombe.
 
Aylen si trovava a casa di Jacob, l’aveva portata lì qualche ora prima poiché quella sera ci sarebbe stata una riunione del consiglio.
Era la prima per Aylen e voleva viverla al meglio.
Indossò dei pantaloncini e una canottiera sui toni del turchese.
Si trovavano tutti intorno al fuoco attendendo l’arrivo di Jacob e quando scese dalla macchina anche Bella Aylen non riusciva a crederci.
Non aveva nulla contro di lei ma quella era una riunione segreta del consiglio, l’unico momento in cui aveva l’attenzione di Jake (specialmente in quelle settimane), e ora l’aveva portata anche lì.
 
Così Billy iniziò a raccontare le storie dei freddi, che lentamente prendevano forma nella mente di Aylen.
Lei in fondo era come loro, una vampira, suo padre lo era e glielo aveva trasmesso.
Ripensò a lui, a come la stringeva forte a se e adorava il contrasto che aveva la sua pelle fredda con la sua calda.
Ripensò all’ultima volta che l’aveva visto, in mezzo alle fiamme che combatteva contro occhi rossi.
Ripensò alla promessa che gli aveva fatto e che non era riuscito a mantenere. Non era tornato da lei.
 
Si ridestò dai suoi pensieri con una gomitata di Seth che gli sorrise dolcemente e lei ricambiò.
La riunione finì poco dopo, quella notte sarebbe rimasta a dormire da Jacob; quest’ultimo dopo aver riaccompagnato Bella tornò a casa sua.
Quella sera avrebbe dovuto proteggerla lui e lo avrebbe fatto anche a costo della vita.
                                                                                  °°°
Aprì piano la porta e trovò Aylen stesa nel suo letto; si fermò a guardarla.
Era bella come il primo giorno che l’aveva vista.
Lentamente si avvicinò all’altro letto  (che non aveva mai cambiato posizione anche quando lei se ne era andata) e lo avvicinò al suo.
Si stese accanto a lei e gli accarezzò una guancia, gli occhi di lei si aprirono di scatto e si perdettero in quelli di Jacob.
Si rannicchiò contro il suo petto muscoloso e lasciò che lui le circondasse la vita con un braccio.
Prima di chiudere gli occhi sussurrò nel buio della stanza “Mi sei mancato”, poi il sonno prese il sopravvento su entrambi. 

Angolo autore: ed eccomi tornata con un nuovo, breve capitolo della mia storia.
Spero vi piaccia!
Ringrazio tutti coloro che leggono la mia fanfinction e coloro che l'hanno messa tra le seguite/preferite.
Invito a lasciare una recensione!
Sissi04

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Capitolo 7
*** Dubbi e sentimenti ***


Erano passati all’incirca due giorni dalla riunione del consiglio, era sera e Aylen si trovava a casa Cullen.
Ad un tratto la porta dell’ingresso si spalancò, sulla soglia Edward e Bella che si teneva una mano.
“Cos’è successo?” chiese Carlisle mentre prendeva la valigetta dei medicinali “Jacob. Ha provato a baciare Bella e lei si è rotta una mano tirandogli un pugno”.
Aylen osservava la scena impietrita, nel frattempo erano arrivati nella stanza anche Emmett e Jasper, per lei era troppo tutto quello.
Senza dare troppo nell’occhio se ne andò nella sua stanza e si affacciò alla finestra; rimase lì, immobile, ad osservare la luna, a sentire il fruscio degli alberi, la brezza del vento sulla pelle…
 
Una mano gli si appoggiò sulla spalla, Aylen sobbalzò e si preparò ad attaccare quando “Ehi, ehi aspetta! Sono Jasper!” disse quello alzando le mani al cielo “Ah, sei tu” disse lei tornando a osservare fuori “So che le decisioni di Jacob ti fanno soffrire” “Ah sì? Beh sai che novità” disse lei in tono sarcastico, le lacrime cominciarono a inumidirle gli occhi “Tu devi avere fiducia nei vostri cuori, se sarà destino, vi unirete” “No, non capisci? Jacob ed io non staremo mai insieme! Non abbiamo avuto l’imprinting e per lui esiste solo Bella. Se mai un giorno cambiasse idea, non saremmo mai felici!” “E tu fai veramente affidamento a una stupida “regola” imposta dalla natura?! Ricorda Aylen, il cuore non ha regole” disse Jasper con il tono più dolce che Aylen avesse mai sentito, sorrise e abbassò gli occhi tentando di asciugarsi le lacrime “Ti ringrazio Jasper” “Di nulla. Ogni tanto mi so rendere utile anch’io” e con quest’ultima affermazione scoppiarono entrambi a ridere.
                                                                                  °°°
Era la sera della festa prima del diploma e Alice era un vero e proprio uragano.
Aylen indossava un leggero vestito nero, scese le scale e si perse nella mischia.
 
Si sedette su una sedia, in disparte, ad osservare gli altri che si divertivano e ballavano. Ad un tratto davanti a lei si parò un ragazzo, aveva gli occhi verdi, i capelli biondi, era alto e muscoloso ma aveva anche l’aria di uno che pensa di poter avere tutto ciò che vuole, a partire dalle ragazze.
Quest’ultima cosa, però, ad Aylen non importava, aveva bisogno di dare una scossa alla sua vita che negli ultimi mesi era diventata piatta, monotona, quasi opprimente.
“Ehi, ciao. Mi chiamo Dave. E tu raggio di sole?” “Mh, Aylen piacere di conoscerti” “Come mai una ragazza bella come te è tutta sola?” “Perché nessuno mi ancora chiesto di ballare” disse Aylen con un mezzo sorriso.
Dave le prese una mano e la portò al centro della pista, iniziando a ballare.
Lei volteggiava leggera tra le sue braccia come una piuma scossa da una brezza elettrizzante.
Lui gli appoggiò una mano alla base della schiena e una su un fianco e le sorrise, Aylen alzò lo sguardo sorridendogli maliziosamente; poi ripresero a ballare.
 
È mezzanotte passata e Jacob sta cercando Aylen tra i pochi rimasti alla festa. Deve assolutamente dirgli della mini riunione avvenuta tra licantropi e vampiri per prepararsi all’attacco dei neonati.
Esce in terrazza e controlla che Aylen non sia lì fuori, sta per tornare dentro ma d’improvviso sente la risata cristallina di lei.
Si sporge leggermente per vedere meglio attraverso l’oscurità e i suoi occhi non riescono a credere a ciò che vedono.
Aylen, completamente sbronza, abbracciata ad un biondino. Fa per chiamarla ma il suono gli si smorza in gola quando vede lui baciarla.
In quel momento sembra che un miliardo di frecce gli abbia trafitto il cuore, tutto il suo mondo sembra crollargli addosso.
La tristezza è subito rimpiazzata dalla rabbia, la voglia di andare lì e staccare la testa a morsi a quello è sempre più alta e reale.
No, non posso farlo, ha il diritto di vivere la sua vita.
Fa per andarsene ma la risata di Aylen diventa pian piano un mugolio di dissenso “Lasciami. Non mi toccare” “Eh dai piccola, vieni qua”; a Jacob bastano queste due semplici frasi per saltare giù dalla terrazza e scagliarsi (in forma umana) verso di loro.
Afferra il biondino per la nuca e comincia a tirargli dei calci all’addome, poi un pugno in faccia facendo sanguinare il labbro dell’altro “Jacob basta” la voce di Aylen arriva come un sussurro e Jacob si blocca lasciando cadere l’altro a terra “Ora va, non voglio sporcarmi le mani” dice in un ringhio all’altro, che subito inizia a correre verso la sua auto e se ne va.
Aylen è accasciata a terra tremante e cerca di reprimere le lacrime, lui le si avvicina piano e la stringe forte a se facendole dare sfogo a tutta la disperazione, il panico e la paura che aveva provato.
                                                                               °°°
La porta della stanza si apre con un cigolio facendovi entrare Jacob con in braccio Aylen.
La adagia delicatamente sul letto, l’accarezza e si alza per andarsene ma la mano di lei tiene saldamente la sua “Ti prego resta con me”, Jacob non riesce a rifiutare l’invito e così si stende sul letto accanto a lei.
Rimangono in silenzio, al buio, a fissarsi “Io, credo di amarti” detto ciò Jacob protende il suo viso verso quello dell’altra e sfiora le sue labbra con le proprie. Dopo un attimo d’incertezza, risponde al bacio.
Poi si staccano, lui le circonda la vita con un braccio e si addormentano.
Jacob è determinato, non appena avrà l’occasione, gli parlerà di quello che sente per lei mentre è sobria.

Angolo autore: ho avuto il tempo di scrivere anche questo capitolo che, secondo me, è molto importante poichè Jacob inizia a far chiarezza sui suoi sentimenti.
Spero vi piaccia e lasciate una recensione!
Sissi04

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Capitolo 8
*** Abbi fiducia in me ***


I Cullen e i licantropi sono pronti per la battaglia contro l’esercito di Victoria, si sono allenati insieme e hanno anche ideato un piano.
                                                                                °°°
 
JACOB
 
Bella e Edward non saranno presenti alla battaglia per la sicurezza di Bella, andranno sulle cime dei monti la sera prima.
Io andrò con loro e starò la fino all’inizio della battaglia, poi mi sostituirà Seth. Ho paura per Aylen, temo che gli possa accadere qualcosa. Non me lo perdonerei mai.
                                                                            °°°
È sera, manca solo un giorno o poco più alla battaglia, Jacob e Aylen sono a casa Black.
 
I due ragazzi sono sul divano e guardano la Tv, la tensione pre-battaglia si percepisce nell’aria: “Jake” dice Aylen spegnendo di colpo il televisore, attirando l’attenzione dell’altro
 “So che sei nervoso per la battaglia, so che non vuoi che io partecipi ma è una mia scelta. So badare a me stessa”
 “Sì, ma se ti succedesse qualcosa? Non sei ancora pienamente in forze dopo quello che ti è successo pochi mesi fa”.
 “Smettila, sto benissimo”
 “Perché non riesci a capire che se ti succede qualcosa io smetto di vivere?!” urla a un tratto Jacob alzandosi in piedi.
Aylen lo guarda, non sa cosa dire, si alza in piedi senza sapere che fare: “Se mai ti succedesse qualcosa, io non riuscirei mai a perdonarmelo” dice Jake in un sussurro
“Abbi fiducia in me”.
 
Posò le sue labbra su quelle di Jacob, che rispose a quel bacio passionale e disperato.
 
 Le loro lingue s'intrecciano e giocano; lei posa le mani dietro al suo collo, lui la tiene stretta a se, con la paura che qualcuno possa venire e strappargliela via da un momento all’altro.
 
La solleva e lei gli cinge i fianchi con le gambe, si stacca dalla sua bocca per baciare il suo collo caldo come aveva fatto mesi prima; si siede sul divano continuando a baciarla, lentamente le solleva la maglietta scoprendole il seno contenuto in un reggiseno di pizzo nero.
 
Aylen si stacca leggermente dalle sue labbra e lo guarda negli occhi “Ne sei sicuro?” come risposta riceve un nuovo bacio carico di passione; gli toglie la maglietta e comincia a slacciare i pantaloni.
 
Jacob le sfila i pantaloncini lasciandola solo in intimo, si solleva leggermente per liberarsi dei pantaloni che sono diventati di troppo.
 
Lentamente le toglie il reggiseno rivelando i suoi seni perfetti.
 
La fa stendere sotto di lui e comincia a baciarla dalla bocca scendendo lentamente sul suo collo, il suo seno, il suo ventre, provocandole dei sospiri di piacere.
Scende sempre più giù e le sfila gli slip con i denti.
Lei avvicina le mani ai suoi boxer e lentamente lo libera di questo indumento.
Rimangono per alcuni secondi a guardarsi, per poi ricominciare ad esplorare l’uno il corpo dell’altra.
 
Jacob entrò piano dentro di lei e lentamente cominciò a muoversi, per paura di farle male, fondendosi in un unico corpo e un’unica anima.
 “Non trattenerti” disse lei baciandolo, così Jacob inizia ad aumentare la velocità delle spinte e lei lo asseconda muovendo il bacino, provocando ad entrambi ondate di piacere immenso.
Raggiungono l’apice del piacere insieme gridando i loro nomi.
Passano il resto della notte insieme, abbracciati l’uno all’altra, come se fossero la loro unica ragione di vita.
                                                                          °°°
 
La luce del giorno entra fioca attraverso le tende del salotto di casa Black, Aylen apre lentamente gli occhi, si guarda per un attimo intorno cercando di ricordarsi perché si trova sul divano.
Improvvisamente si accorge di essere nuda e nota Jacob steso accanto a lei, che dorme.
 
Così gli ritorna alla mente quella notte trascorsa insieme, in cui entrambi hanno sussurrato il loro amore l’uno per l’altra contro pelle, caratterizzata da baci, gemiti e carezze.
 
Dopo pochi secondi si sveglia anche Jacob e la guarda negli occhi, con un sorriso dolce che Aylen non aveva mai visto.
“Ehy, buongiorno” gli dice baciandola.
“Buongiorno” dice Aylen sorridendo sulle sue labbra, “È il caso che ci prepariamo, tra poco dovremmo essere da Emily”.
“Mh, perché invece non rimaniamo ancora un po’ qui?” fa Jake iniziando a baciargli il collo e sovrastandola con il suo corpo.
“Perché dobbiamo andare, eccoti una buona ragione”, Aylen cerca di spostarlo e alzarsi, ma Jacob non glielo permette.
“Chi ti dice che ti farò andare” Jacob si avvicina sempre di più alla sua bocca ma Aylen tenta di fermarlo “Dai Jake, dobbiamo andare”.
“Tenti di resistermi?” “Mh fammi pensare… Sì” gli dice Aylen con aria divertita.
Jacob si china sul suo orecchio e le sussurra “Arrenditi”.
Così abbassa tutte le difese di Aylen e la fa sua nuovamente.
                                                                     
 

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Capitolo 9
*** La battaglia ***


Jacob e Aylen trascorsero il resto della giornata da Emily insieme agli altri licantropi per prepararsi alla battaglia, poi giunse il pomeriggio e Jacob doveva andare da Bella.
Non vuole lasciare Aylen sola, ma deve andare Bella ha bisogno di lui; così saluta i suoi compagni per ultima Aylen.
Si avvicina a lei e la accoglie tra le sue braccia possenti, lei si stringe al suo petto e ascolta i battiti del suo cuore:
“Ti prego stai attenta”
“Anche tu” si alza sulle punte dei piedi e gli da un lieve bacio, che sa di addio.
Jake la lascia e si trasforma in lupo per raggiungere il luogo d’incontro con Bella e il suo succhiasangue.
                                                                            °°°
 
Le prime luci dell’alba rischiarano le cime  dei monti, un nuovo giorno sta sorgendo.
Intorno alla piccola tenda è tutto bianco, come se qualcuno avesse sparso dello zucchero; Bella esce dalla tenda, dove si è risvegliata sola, in cerca di Edward e Jake.
Ad un tratto dagli alti abeti esce un lupo dalla pelliccia nocciola “Giusto, ciao Seth”, poi ecco Edward che le compare davanti, la pelle di cristallo illuminata dalle prime luci di quell’alba.
Poi succede tutto in un millesimo di secondo, una parola di troppo, un accenno al loro matrimonio e Jacob esce fuori dal suo nascondiglio
“Hai deciso di sposarlo?”, il suo cuore è in pezzi.
Nonostante ciò che è successo due notti scorse con Aylen, il fatto di aver veramente perso Bella lo faceva infuriare e gli straziava il cuore.
Si incamminò verso quella che lui voleva fosse la sua morte ma la voce di colei che aveva amato lo richiamò: “Con te ho chiuso! Hai capito? Ho chiuso” “Ma che cosa posso fare?” “Tu non puoi fare niente, io posso farlo! Uccidendo tutto quello che incontro” “No” il grido che uscì dalle labbra di Bella era disperato “Non sei abbastanza lucido, non farlo!” “E forse mi farò uccidere, così sarà più semplice per te” ed era quello che desiderava davvero in quel momento.
La morte.
“No, non puoi farlo! Ti prego resta qui”
“Perché?” si avvicina a lei “Prova a darmi una buona ragione”, “Perché io non ti voglio perdere Jacob” “Trovane una migliore” “Perché tu sei troppo importante. Non puoi abbandonare la tua famiglia, il branco, Aylen e…” prese un lungo respiro “E me”.
“Non è una buona ragione” si pentì immediatamente di quello che aveva appena detto, Aylen era una buona ragione, ma anche Bella.
“Jacob!” si fermò all’istante “Baciami”, il sangue gli si gelò nelle vene, si girò lentamente, incredulo “Jacob, ti ho chiesto di baciarmi” ripete Bella nemmeno lei sicura di ciò che è appena uscito dalle sue labbra.
Passano all’incirca tre secondi e Jacob si avvicina a lei con grandi falcate, un attimo d’incertezza e poi posa le labbra su quelle del suo tanto, agoniato primo amore.
Il bacio è appassionato e disperato, dato che è l’ultimo tentativo di Bella per convincere Jake a rimanere; sanno entrambi che quello sarà l’ultimo bacio che si scambieranno, ma entrambi faticano a staccarsi.
Poi Jake rompe il silenzio “Doveva essere questo il primo bacio. Devo andare. Tornerò” così Bella si arrende e lo lascia andare.
                                                                           °°°
I Cullen sono nella radura e attendono l’esercito dei neonati, i lupi sono nascosti tra gli alti alberi.
Ed ecco che appaiono i pallidi visi dei neo vampiri, i loro occhi scarlatti trasudano odio e fame;
così iniziano a combattere, in un balzo arrivano anche i lupi tra cui Aylen che si ritrova subito a combattere contro quattro neonati, che sconfigge egregiamente facendoli a pezzi.
Poi ecco che sul campo di battaglia arriva anche Jacob, mentre combatte cerca con lo sguardo Aylen che individua dall’altra parte della radura.
 
JACOB
Ok rimani concentrato, lei sta bene.
 
Dalla vegetazione accanto ad Aylen compare la folta chioma rossa di Victoria, che si rende conto che l’esercito di Riley sta perdendo.
Poi ecco che Aylen la vede una secondo prima che sparisca.
Avverte mentalmente Seth e gli altri del branco poi ricomincia a combattere.
 
                                                                               °°°
 
La battaglia è finita, hanno vinto; arrivano anche Edward, Bella e Seth.
Ad un tratto compare un neonato sopravvissuto, così Leah e Aylen li si gettano contro “Leah Aylen no!” prova a urlare Edward.
Il neonato butta contro un masso Leah e cerca di uccidere Aylen, ma Jacob va contro di lui con tutta la sua potenza riuscendo a liberarla ma ora è lui nella terribile morsa d’acciaio.
In un attimo il neonato gli spezza le ossa della parte destra della schiena, Jake si ritrasforma in umano dal dolore mentre il resto del branco finisce di uccidere il vampiro.
Subito dopo Carlisle, Edward e Bella si precipitano da lui; poi arriva anche il branco “Jacob, idiota, ce la facevo” gli urla Leah, ma viene zittita da Sam.
Aylen non dice nulla, rimane a fissare Jake, gli occhi sbarrati e la bocca spalancata a fissare colui che amava contorto dal dolore.
Il branco lo circonda e lo solleva con tutta la delicatezza possibile, ma questo non impedisce che un urlo di dolore fuoriesca dalle labbra di Jake.
S’incamminano velocemente verso casa di Billy, Aylen non guarda nessuno poiché le lacrime le solcano il viso.
 
                                                                       °°°
Carlisle è nella stanza di Jacob con il sottoscritto e Sam, per curarlo.
Da ormai mezz’ora alle orecchie di Aylen, del branco e di Billy (che aspettano fuori di casa) arrivano solo le urla straziate di Jake.
Arriva anche Bella, in un attimo osserva la scena che gli si presenta, guarda tutti, poi si sofferma su Aylen che si trova rannicchiata, tremante e in lacrime attaccata alla parete della casa.
Non fa in tempo a chiedere che viene interrotta da nuove urla di Jake.
Aylen trema, sussulta, le lacrime aumentano e stringe ancora di più le gambe al petto; il solo pensiero che colui che ama ora sta soffrendo a tal modo la distrugge.
E lei non può fare niente se non aspettare, aspettare che quella sofferenza finisca, aspettare di poter di nuovo abbracciare Jake e posare le sue labbra sulle sue.
 
Finalmente Carlisle esce seguito da Sam, tutti sono in attesa di sapere le novità; Aylen solleva la testa.
“Il peggio è passato, si rimetterà. Gli ho dato una dose di morfina ma il calore del suo corpo la brucerà subito. Torno più tardi per fargli una flebo” un sospiro di solievo si leva da tutti “La ringrazio” dice Billy stringendo la mano a Carlisle, “ Vi sta aspettando” dice rivolgendosi a Aylen e Bella.
“Va da lui, Jacob ha bisogno di te” dice Bella ad Aylen, che si alza piano per paura di ricadere a terra.
                                                                  °°°
 
Jacob è steso sul suo letto grondante di sudore e con il gesso a fasciarli tutto il petto e il braccio.
“Jake” lo chiama Aylen, “ciao” la ragazza si avvicinò al letto, si sedette accanto lui e passandogli  una mano tra i capelli corvini bagnati disse “Non avresti dovuto farlo, è tutta colpa mia se tu ora sei qui con mezza schiena rotta” le lacrime ricominciarono a scendere e bagnarono il suo viso caldo ma Jake, con non poco sforzo, riuscì ad asciugargliele “Non è stata colpa tua, hai solo agito d’impulso e io ho reagito d’impulso nel salvare anche a costo della vita colei che amo”, piano Aylen si chinò sul suo volto e depositò un leggero e dolce bacio sulle labbra di Jake che, nel tentativo di rispondere a quel bacio, riuscì solo a provocarsi una fitta incredibile dove le sue ossa aveva ceduto “Sta fermo e cerca di riposare. Chiaro?” disse Aylen guardandolo dritto negli occhi “Signorsì signora” scherzò Jacob, “Vado a prenderti un panno con cui asciugarti il viso. Ti mando Bella” “Ok”.
Ora lui aveva deciso, era Aylen che veramente amava e che meritava il suo amore e questo disse anche a Bella.

Angolo autore: Salve a tutti sono riuscita FINALMENTE a tornare a pubblicare i capitoli della mia storia, scusatemi davvero tanto per tutto questo periodo di assenza ma tra vacanze e compiti non riuscivo mai a pubblicare questi due benedetti capitoli che ho pronti da GIUGNO!!!
Spero di non avervi deluso, ringrazio tutti voi che continuate a leggere la mia storia, LASCIATE UNA RECENSIONE!!!! 
Detto questo passiamo a questi due capitoli: ebbene sì finalmente Jacob e Aylen hanno capito entrambi che si amano e che tengono ognuno all'altro più di qualsiasi altra cosa e FINALMENTE Jake ha lasciato perdere Bella ( o almeno per ora). 
Spero di aver descitto bene le varie scene che si sono susseguite, avendo fatto capire la situazione e le emozioni dei personaggi.
Bhe spero vi piaccia e che continuiate a leggere la mia storia!
Un bacio e BUON RIENTRO A SCUOLAAAAAA (aiuto)
Sissi04

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Capitolo 10
*** Tutto bene o quasi ***


È passata ormai una settimana da quel giorno, Aylen e Jacob stanno ufficialmente e finalmente insieme, lei si prende cura di lui aiutandolo a rimettersi.

Si trovano a casa di Jacob e Aylen gli sta cambiando le fasciature come le ha insegnato Carlisle; finito il tutto, si lascia cadere di peso sul letto a pancia in giù, indossa solo una canottiera e delle culottes nere aderenti, in questo modo Jake la osserva in tutta la sua bellezza: le sue curve morbide e formose, la pelle bronzea della quale riesce a percepire il calore, le labbra carnose, gli occhi chiusi, le guance rosee e i capelli castani mossi sparsi sopra il cuscino.

È semplicemente una visione.

“Sei stanche?” le chiede Jake avvicinandosi a lei e depositandogli dei caldi baci sul collo, come risposta riceve un mugolio d’affermazione.

Le attenzioni delle labbra di Jake si spostano dal collo alle spalle, la schiena, le solleva un po’ la canottiera e le bacia i fianchi provocandogli un brivido lungo la schiena; va sempre più giù ma Aylen alza il capo all’improvviso “Ehi, ehi, ehi cosa credi di fare?” gli domanda con aria divertita “Beh mi sembrava fosse chiaro” rispose lui con un sorrisetto malizioso continuando, ma Aylen gli artiglia il mento tirandosi su e facendolo ridistendere dov’era poco prima “Lo sai cos’ha detto Carlisle, niente sforzi fisici” “Mmm scommettiamo che ti faccio cambiare idea?” disse Jake baciandola con passione e invitandola a mettersi sopra di lui, rimasero in quella posizione a baciarsi per un po’ poi “Dai forza Jake, è tardi ed è l’ora di dormire” disse Aylen alzandosi da lui e stendendosi accanto “Uffa” disse Jacob aprendo il braccio che riusciva a muoversi per farla accoccolare sul suo petto “Notte amore mio” gli disse dandogli un bacio sulla fronte “Notte Jake”.

Così si addormentarono.

                                                                         

                                                                             °°°

 

Sono passati all’incirca due mesi, Aylen si trova a casa Cullen.

Da quando Jake era guarito dormivano tra casa Black e casa Cullen, cioè dormire è una parola grossa dal momento che quasi ogni notte facevano l’amore; erano entrambi affamati dell’altro e non ne potevano fare a meno.

Alla mattina Jacob le preparava sempre la colazione, anche sotto i continui scherni di Emmett e Jasper su alcuni strani rumori notturni che avevano sentito. 

Aylen sta preparando uno zaino da portarsi con sé quella mattina, infatti, lei e Jake sarebbero andati a La Push beach; la prima volta che l’aveva portata lì ne era rimasta estasiata, non immaginava che ci potesse essere così tanta magia e vita in un piccolo posto sperduto nella penisola di Olimpia nello stato di Washington.

 

Arrivano alla spiaggia verso le 10 di mattina, il momento migliore: la sabbia è umida e tiepida, sull’acqua ci sono lievi sfumature dorate causate dall’accenno di sole nel cielo, le onde a riva sono alte ma più a largo non sono pericolose.

Subito i due giovani si svestono e come due bambini iniziano a rincorrersi.

Aylen scappa in acqua con Jake alle calcagna che cerca, invano, di afferrarla “Dai forza Jake, se vuoi mi fermo” lo prende in giro lei “Non appena ti prendo non sai che ti faccio” arranca lui cercando di agguantarla.

L’acqua arrivava al collo di Aylen così si immerge spostandosi sotto la superficie, giù nell’acqua scura. Quando riemerse si guardò intorno in cerca di Jake ma non lo vide “Jake dove sei?” cominciò a tornare sui suoi passi cercandolo “Jake” urlò, ma il diretto interessato non le rispondeva.

Comincia ad ansimare, sa che le sta arrivando un attacco di panico e sa che deve calmarsi ma al momento le sembra impossibile; poi Jake riemerge dietro di lei.

“TU” cominciò a picchiarlo Aylen “SEI UN VERO” lo schizzò con l’acqua “DEFICIENTE! JACOB BLACK!” “Dai amore calmati sono qui” la intrappolò in un abbraccio “Mi hai fatto morire di terrore. Non farlo mai più, intesi?” disse lei appoggiandosi al suo petto “Certo. Ti amo” “Anch’io ti amo” si guardano negli occhi e si perdono in essi; Jacob la bacia e lei risponde subito a quel bacio che l’attira come una droga.

Jake la solleva e (come la prima volta) lei gli cinge i fianchi con le gambe e si abbandona a lui completamente, come in un limbo.

 

                                                                        °°°

Andava tutto a meraviglia: Jacob e Aylen si amavano, non c’erano più stati problemi che coinvolgevano la vita e l’incolumità di Bella, infine quest’ultima e Edward stavano organizzando il loro matrimonio.

Andava tutto bene, se non per alcuni vecchi sentimenti che tornarono a farsi strada nel cuore di Jake.

 

Era un qualunque giorno della settimana, pioveva a dirotto, la porta di casa Black si aprì di scatto facendo uscire la figura adirata di Jacob con in mano un foglio, Bill cercò di fermarlo ma non servì a nulla. Il ragazzo sparì dalla sua vista, nel folto della foresta.

 

“Sì sono sicura che sarà perfetto” disse Alice mostrando una bozza del trucco che avrebbe fatto a Bella per le nozze “Uhm, non credi sia un po’ eccessivo? Insomma, il rossetto rosso mi sembra un po’ fuori luogo” osservò Bella facendo un sorriso imbarazzato “Può darsi… Aylen tu che ne pensi?” Alice si rivolse alla ragazza che, seduta sulla finestra, guardava insistentemente gli alberi che si estendevano infiniti davanti a lei.

Alice e Bella si scambiarono un’occhiata, poi la prima decise di parlare: “Aylen se continui a guardare fuori scapperanno tutti gli animali, sentendosi così osservati” le si avvicinò sventolando vigorosamente il foglio davanti agli occhi dell’altra, che distratta dai suoi pensieri, tornò nel mondo dei viventi “Eh sì ci sono! Dov’eravamo rimaste? Alla musica?” cercò di rimediare come meglio poteva alla sua distrazione “Non proprio, cosa ne pensi del trucco che voglio fare a Bella?” detto ciò le mostrò il disegno “Il rosso del rossetto è fuori luogo, soprattutto per il suo viso. Credo che un rossetto color pesca andrà meglio” si sforzò di sorridere.

Da quando Jake se ne era andato difficilmente parlava con altri, si rinchiudeva in una barriera di solitudine che difficilmente veniva scavalcata solo in rare occasioni.

Era stata abbandonata di nuovo, sapeva perfettamente i sentimenti Jake provava nei sui confronti, ma essere stata messa nuovamente da parte per il matrimonio di Bella l’aveva ferita più di ogni altra cosa; circondata da persone si sentiva sola e si perdeva nei sui pensieri.

Sapeva che Jacob sarebbe tornato ma non aveva idea se il loro rapporto sarebbe mutato.

“Sì forse hai ragione” disse Alice sedendosi accanto a lei “Vuoi parlarne?” quella domanda lasciò totalmente senza fiato Aylen, che non sapendo cosa rispondere si limitò a rimanere in silenzio.

“So che ti manca, ma abbi fiducia, tornerà” le disse accarezzandole i capelli “ Lo so, ma ho paura. E se non mi amasse più? E se rovinasse il matrimonio? Dopo tutto se ha trovato il coraggio di scappare e celare i suoi sentimenti è capace di tutto”  “Non ti preoccupare di questo, lui ti ama ancora, preoccupati solo se accettare la sua richiesta di perdono. Io l’ho visto” le sussurrò quasi.

Aylen si asciugò veloce l’unica lacrima solitaria che era sfuggita al suo controllo, voltò il viso e sorrise alla vampira “Ti ringrazio Alice” disse sinceramente, abbracciandola.

Poi l’attenzione di Alice si spostò nuovamente su Bella, rimasta in disparte tutto il tempo della conversazione, “Bhe adesso io e te ci spostiamo fuori, devi ASSOLUTAMENTE provare i tacchi” disse prendendo Bella per un braccio e trascinandola verso le scale.

Ad Aylen scappò un piccolo sorriso, si alzò e andò a farsi un bagno caldo; l’avrebbe sicuramente aiutata a distendere i nervi e (sperava) a farle dimenticare per pochi minuti il volto di Jacob, che continuava a comparire insistentemente nella sua mente.     

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Capitolo 11
*** Nozze ***


Il giorno delle nozze arrivò presto, tutta casa Cullen era in agitazione: Alice stava dando di matto con Rosalie cercava di finire di prepararsi, Emmett e Jasper stavano finendo di spostare gli ultimi tronchi insieme a Carlisle, Esme stava cercando di tranquillizzare Edward in preda a una crisi isterica perché l’ultimo bottone della camicia aveva tranquillamente deciso di saltare via.

Quando arrivò Bella erano tutti pronti, non facendo minimamente vedere tutta la confusione che c’era prima, così Alice la prese per un braccio e la portò al piano di sopra.

 

A poco a poco tutti gli ospiti iniziarono ad arrivare, facendo crescere l’ansia di Bella.

Si trovava davanti allo specchio mentre Rosalie le acconciava i capelli;  pensava a quanto sarebbe stata bella la sua vita dopo, con Edward al suo fianco per sempre, un lieve velo di tristezza le passò sul viso quando il suo pensiero vagò su Jake. 

Chissà dove sarà adesso.

Dopo l’arrivo di sua madre indossò l’abito nuziale, che le stava d’incanto: “Oh cara ma sei bellissima!” pianse Renee “Sì davvero” esclamò Alice “Tutto merito dell’acconciatura” aggiunse Rosalie abbozzando un sorriso.

D’un tratto furono distratte da un’altra voce “Sei stupenda” nella stanza era entrata anche Aylen, gli occhi castani addolciti in occasione delle nozze, “ L’avevo detto che il rossetto color pesca era meglio” aggiunse facendo sorridere Bella e Alice.

“Eh già! Stai benissimo a proposito” disse la prima facendo sorridere Aylen “Per quest’abito che Alice mi ha fatto comprare a forza? Ti ringrazio!” le rispose facendo un piccolo inchino per scherzare.

Indossava uno splendido e lungo abito blù notte, senza spalline, con scollo a cuore, che le fasciava perfettamente il busto e scendeva morbido lungo le gambe.

Per acconciare i capelli si era fatta uno chignon basso, con alcuni ciuffi ondulati che uscivano  dall’elaborato lavoro vicino le orecchie.

“Bene ci siamo!” Alice, Renee e Rosalie accompagnarono Bella al piano di sotto fino alla fine delle scale, dove le attendevano Charlie, Jasper e Emmett.

Aylen era rimasta ancora al piano di sopra, intenta ad osservare il suo riflesso nello specchio; guardava quegli occhi smarriti, che avevano perso fiducia, la spaventavano, sembravano vuoti e privi di gioia. 

Lentamente sfiorò la collana con il lupo di sua madre, quanto avrebbe voluto averla lì accanto a lei.

Abbassò le palpebre, lasciando che alcune lacrime solcassero le sue guance; d’un tratto sentì bussare sulla porta aperta, alzò di scatto gli occhi asciugandoseli con le dita sottili:
“È permesso” si voltò e vide Emmett, appoggiato allo stipite della porta, un lieve sorriso gli si dipinse sulle labbra, facendo spuntare due fossette “Sei bellissima” le disse avvicinandosi “Ti ringrazio. Quanto sono in ritardo?” riuscì a dire cercando di sorridere nonostante le lacrime le pungessero gli occhi “Abbastanza direi. Dai vieni ti accompagno fuori così finalmente quei due si sposano” disse Emmett tendendogli il braccio facendola sorridere.

Insieme raggiunsero le prime panche destinate alla famiglia e si sedettero ai rispettivi posti, aspettando l’arrivo di Bella.

 

Dopo la cerimonia iniziò la festa.

Tutti andarono a fare le loro congratulazioni a Bella e Edward, poi ci fu il momento dei discorsi (tra quelli strappa lacrime e quelli più stupidi come quello di Emmett) e infine le danze.

Ognuno diede sfogo alle proprie abilità di ballerino, ovviamente i vampiri erano i migliori, anche Aylen passò la serata danzando con chiunque glielo chiedesse e tutto questo ballare le fece dimenticare per un po’ la voragine che le cresceva nel petto.

 

La notte avanzava e in mezzo alla pista da ballo vi erano ancora tanto persone, Aylen stava danzando con Seth e non si accorse nemmeno che i due novelli sposi erano spariti dalla scena.

Poi una sensazione le venne dritta dal cuore, spalancò gli occhi e alzò il viso dalla spalla di Seth lasciandolo solo; i piedi andavano da soli, senza che lei potesse fermarli, nemmeno lei sapeva dove stava andando.

 

“Questi non sono affari tuoi” disse Bella cercando di allontanarsi da lui “Invece sì” Jacob iniziò a tremare di rabbia e l’arrivo di Edward non lo aiutò per niente a calmarsi.

“Jacob adesso basta” disse quello con tono calma “Tu la ucciderai” urlò Jacob andando verso di lui, poi quattro forti braccia lo tennero fermo e in lontananza sentì anche la voce di Sam cercare di farlo calmare, ma era tutto inutile.

Iniziò a dimenarsi e a tremare più forte, era sul punto di esplodere, lo sguardo fisso su Edward.

“Jacob adesso basta” poche parole eppure furono più devastanti di un uragano, improvvisamente smise ti tremare e il suo volto contratto dalla rabbia si rilasso vedendo il viso di colei che aveva parlato. Edward e Bella colsero l’occasione per andarsene, imitati anche dal branco.

 

Un attimo, cuori in tumulto, occhi contro occhi, battiti persi; 

Jacob vede gli occhi Aylen dopo mesi, nota che la delusione è tanta in essi.

Abbassa i suoi e le volta le spalle avviandosi all’interno della foresta.

Fermalo è tutto ciò che passa per la mente della giovane e così lo raggiunse afferrandogli il braccio facendolo voltare.

“Cosa c’è?” le domanda senza guardarla

“Cosa c’è? Mi stai prendendo in giro? Sei sparito per settimane, posso capire tutto ma tu non mi hai detto nulla. Ho passato settimane senza sapere dove fossi, senza poter fare nulla per aiutarti, vedendo gli altri provare pietà per me che per l’ennesima volta è stata abbandonata.

Non voglio fartene una colpa, ti capisco, ma noi siamo una coppia, perché non e ne hai parlato?”

aveva sputato fuori tutte le parole e i pensieri che da giorni la tormentavano.

“Avevo paura. Paura che tu non capissi, io ti amo non ho mai avuto dubbi su di noi in questi mesi ma la notizia del matrimonio mi ha investito di emozioni che non sono riuscito a controllore e così sono scappato. Non ho mai voluto abbandonarti.”

“Però lo hai fatto” era fredda, quasi spietata, cercava di essere forte anche se il suo unico desiderio era baciarlo e farsi stringere da lui ma la rabbia infuocava la sua mente e il suo cuore.

“Devo andare” furono le uniche parole che gli uscirono dalla bocca, si girò e cominciò a correre nel buio della foresta.

Aylen era rimasta impietrita, ferma sulle sue gambe tremanti, non riusciva a credere a quello che aveva appena fatto; le lacrime iniziarono a pungerle gli occhi ma lei non gli permise di uscire.

Si mosse dalla sua immobilità iniziando, prima camminando poi correndo con il cuore in gola, verso la direzione dove Jacob era sparito sussurrando convulsamente il suo nome.

Mentre si addentrava nella foresta buia come la pece sentì il senso di paura tornargli a galla, da mesi non usciva da sola, per lo più di notte nella foresta; un improvviso senso di nausea la colpì senza preavviso, facendola arrestare per un secondo.

Appurato che non fosse nulla di preoccupante tornò alla sua disperata ricerca.

Andò avanti e avanti, sentì le incredibilmente stanche ma non volle fermarsi.

Poi ecco un altro attacco di nausea però accompagnato da una fitta lancinante al basso ventre, che la fece piegare in due dal dolore.

Si stese a terra, facendo scorrere le lacrime che da troppo tempo aspettavano di uscire, si sentiva così stanca, così impotente.

Aveva fatto andare via l’unica persona per cui avrebbe dato la vita, era stata crudele, lasciando che la rabbia prendesse il controllo di lei.

Con questi pensieri le palpebre si fecero pesanti e lasciò che il sonno più nero la prendesse. 


Angolo autore: salve a tutti, perdonate il periodo enorme di assenza ma ho avuto problemi con il computer e non ho potuto pubblicare.
COMUNQUE vi ho messo di nuovo due capitoli, uno perchè li avevo già pronti e due la vostra attesa deve esser pur ripagata in qualche modo. ; )
Non so bene come commentare cosa sta succedendo nella storia, prima Jacob c'è e per lui ed Aylen è la vita più bella del mondo, poi se ne va di nuovo; NON TEMETE le cose si sistemeranno molto presto anche grazie ad una piccola sorpresina *prega di non aver fatto uno spoiler*.
LASCIATE UNA RECENSIONE PER FARMI SAPERE VOI COSA NE PENSATE! Ci conto molto : )
Anyway buon Natale e buon anno (in ritardo ovviamente : P) e alla prossima, sperando sia il prima possibile.

Sissi04

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Capitolo 12
*** Problemi nel buio ***


“Ehy Rose ti va di andare a fare una piccola passeggiata al chiaro di luna?” chiese Emmett alla moglie, facendo spuntare quelle piccole fossette adorabili

“Una passeggiata? Adesso? Ma il matrimonio è appena finito, dobbiamo aiutare gli altri a ripulire” gli rispose alzando un sopracciglio Rose

“Oh andiamo! Il tuo scimmione ha bisogno di fare due passi e poi potremmo…” il resto della frase glielo sussurrò nell’orecchio, facendola sorridere e annuire

“Eh va bene ma una passeggiatina veloce, intesi?” disse Rose prendendogli la mano e accompagnandolo dentro il buio della foresta. 

 

Jake dove sei Jake?

Ho bisogno di te, torna da me ti prego.

Jake non lasciarmi sola.

Ho paura.

Vide Jacob davanti a se, tese la mano per raggiungerlo ma lui le voltò le spalle facendola cadere all’indietro dentro a un buco nero come la pece.

Aprì la bocca per gridare ma non ne uscì alcun suono.

Si trovava a Volterra di nuovo, mille occhi rossi su di lei, Aro le porgeva la sua mano fredda, cercò di gridare di nuovo ma dalla sua bocca non uscì nulla.

Poi l’immagini si susseguirono vorticosamente, andavano talmente veloci che Aylen non riusciva a capire cosa stesse accadendo, finché non giunse l’ultima immagine.

Era lei, si riconosceva in quella specie di viso scarno e pallido.

Sentì alcune voci in lontananza, sussurravano e non riusciva a capire chi fossero o cosa stessero dicendo, poi d’improvviso un dolore immenso le tolse il respiro facendola gridare.

Un’ombra nera incombeva su di lei.

JAKE

 

“Ahahah sì e hai visto come ho preso quel cervo alle spalle? Non si è nemmeno accorto che gli ero addosso” esclamò ridendo Emmett, “Uff sempre il solito, possibile che devi sempre vantarti di come cacci?” sbuffò Rosalie

“Eh dai piccola, lo so che tu sei la migliore in tutto e che niente e nessuno può contestarti” cercò di lusingarla il vampiro prendendola per i fianchi
“Sì grazie lo so, anche se non tutto tutto” sorrise di sottecchi la bionda

“A proposito, dopo la caccia si deve festeggiare. Anche il matrimonio si deve festeggiare” disse Emmett facendo spuntare le due fossette sulle sue guance

“Guarda che il matrimonio è di Bella e Edward, noi non siamo obbligati a ‘festeggiare’ come dici tu” “Bhe però…” ma il vampiro non riuscì a terminare la frase, poiché le sue orecchie avevano captato un suono, come un rantolo.

“Emmett cosa c’è” cercò di capire Rosalie “Aspetta ascolta attentamente” la bionda si mise ad ascoltare i rumori della notte, stava per dire che non sentiva nulla di particolare quando un suono diverso giunse alle sue orecchie.

Si guardarono negli occhi e poi si diressero veloci come il vento verso dove pensavano provenisse il suono.

Giunsero in una radura e lì a terra, tra le radici degli alberi c’era un corpo.

Non sapevano di chi fosse, non riconoscevano il volto perché in parte coperto da capelli e perché la notte era molto buia; cautamente Emmett si avvicinò e scostò i capelli, rivelando il volto del corpo che pareva morto.
Quando vide chi era ebbe un tuffo al cuore e sbiancò ancora di più (per quanto possibile).

Era Aylen. Velocemente la prese tra le sue forti braccia, sotto gli occhi sbarrati di Rosalie, e si avviò verso casa.

 

Quando giunsero in prossimità della casa Emmett iniziò a chiamare Carlisle, che uscì di corsa dalla casa seguito da Esme.

“Che cosa le è successo?” “Non lo so, stavamo passeggiando e l’abbiamo trovata per caso, stesa a terra, in mezzo a una radura” Carlisle le portò una mano prima alla fronte e poi alla guancia, Aylen emise dei deboli gemiti e corrugo lievemente le sopracciglia

“Presto portala nel mio studio” subito Emmett partì per la loro destinazione e la depositò sul lettino al centro della stanza “Aylen riesci a sentirmi?” Carlisle cercò di rianimarla e la ragazza mosse lievemente il capo “Cosa ti è successo? Sei stata attaccata?” “No, la pancia, sto morendo, ho delle fitte fortissime alla pancia” riuscì a rantolare lei.

Carlisle iniziò a massaggiargliela, premendo subito dopo, in uno di questi movimenti Aylen emise un grido; si trovava nel basso ventre. Cosa poteva essere?

Poi come un’illuminazione.

Corse a prendere lo strumento per le radiografie, le raccolse l’abito fino alla pancia, le mise sopra una specie di gel freddo e premette dolcemente lo strumento su di essa.

“Non è possibile” rimase incredulo di fronte a ciò che vedevano i suoi occhi

“Carlisle cosa ho? Ti prego dimmi qualcosa” Aylen non capiva, si sentiva debole e faticava a tenere gli occhi aperti

“Non so come sia potuto accadere. Tu sei sterile” “Sì esattamente, sia per i vampire che per i licantropi vale questa legge della natura. Perché?” Aylen temeva la risposta più di ogni altra cosa

“Aylen tu sei incinta” a quella affermazione la ragazza sbiancò

“Com’è possibile? Io sono sterile, non posso avere figli” i suoi occhi corsero al monitor che proiettava l’interno del suo ventre piatto aspettandosi di non trovare nulla e invece un piccolo puntino scuro era dentro il suo utero. Bhe più che un puntino era un puntone.

“Ora non preoccuparti, penseremo ad una soluzione. Devi riposarti, Emmett portala nella sua stanza” Aylen era sconvolta, non ribatte niente, si lasciò prendere nuovamente in braccio e si lasciò portare nella sua stanza. 

Non sapeva cos’era quel bambino che cresceva dentro di lei, non sapeva come fosse rimasta incinta, ma di una cosa era quasi certa: non sarebbe sopravvissuta.



Angolo autore: ok signori e signore siamo nei casini. Non ho idea se Aylen sopravviverà o no, sono indecisa anch'io; spero ovviamente che continui a vivere con Jacob e il loro bambino. 
Mi scuso se il capitolo non è scritto benissimo e se è presente qualche punto imprecioso ma lo ho scritto di getto e il più in fretta possibile perchè sennò lo avrei pubblicato a giugno, con un lieve ritardo : )
Come al solito spero vi piaccia e vi invito a farmelo sapere LASCIANDO UNA RECENSIONE!!!
Appena questa storia terminerà inizierò a pubblicare una nuova storia ambientata nella Terra di Mezzo, spero che siate tutti appassionati del Signore degli anelli/ Lo hobbit perchè sono convinta sarà una bomba!
Non perdetevi le mie one shot prequel!
Sissi04

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