Sword Art Online: Micolt's adventures

di Micolt
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'inizio del gioco mortale ***
Capitolo 2: *** Le strade si dividono ***
Capitolo 3: *** Il Samurai Oscuro ***
Capitolo 4: *** In trappola ***
Capitolo 5: *** Liberi ***
Capitolo 6: *** Tradimento ***
Capitolo 7: *** Nascita di un amore ***
Capitolo 8: *** Berserk ***
Capitolo 9: *** La fine di Sword Art Online? ***
Capitolo 10: *** Nuovo Piano ***
Capitolo 11: *** Una Nuova Speranza ***
Capitolo 12: *** Boss Mortale ***
Capitolo 13: *** Fuori Dal Gioco ***
Capitolo 14: *** GGO ***
Capitolo 15: *** Death Gun ***
Capitolo 16: *** La Rivelazione ***
Capitolo 17: *** Il BoB Della Morte ***
Capitolo 18: *** Yuuki E Micolt Si Incontrano Nella Vita Reale ***
Capitolo 19: *** Nuova Quest: Excalibur ***
Capitolo 20: *** Il Re Dei Giganti ***
Capitolo 21: *** Ordinal Scale ***
Capitolo 22: *** Sword Art: Origin ***
Capitolo 23: *** La Sconfitta Di Genesis ***
Capitolo 24: *** SA:O In Salvo ***
Capitolo 25: *** Ritorno Su GGO ***
Capitolo 26: *** Un incontro inaspettato ***
Capitolo 27: *** Sorella?! ***
Capitolo 28: *** Deserto Infernale ***
Capitolo 29: *** Dentro la SBC Flügel ***



Capitolo 1
*** L'inizio del gioco mortale ***


"Anno 2022, finalmente uscito il gioco "Sword art online" per il Nerve Gear. il primo MMORPG virtuale della Storia." «Finalmente SAO è mio! Chi sono io? Il mio nome è Micolt, è il nome che uso in tutte le mie avventure nei videogiochi. non sono particolarmente alto, ho i capelli lunghi, rossi, ramati e soffro di eterocromia: ho un occhio marrone e uno viola» . interruppi il mio monologo come è mio solito fare quando devo iniziare un videogioco e indosso il Nerve Gear e dico: «Link start!» per accedere. «La mia avventura su SAO incomincia!» entro dentro il gioco e decido di andare in giro per capire come funziona il gameplay in modo da prenderci la mano. Vado quindi in un bosco, gli animali sono perfetti per allenarsi. Notai un cinghiale e provai ad attaccarlo... Ma la spada iniziale non è così potente e sono morto subito. «Battuto da un cinghiale, che vergogna» pensai tra me e me. Tornai in città per chiedere aiuto a qualcuno su come si gioca e notai un ragazzo poco più alto di me con i capelli neri che sembrava essere abbastanza forte, era insieme a un ragazzo che a prima vista sembra più grande di lui con i capelli rossi e una bandana in testa. mi avvicino e lo saluto: «Hey, ciao! Ecco... volevo chiederti se potevi darmi una mano per imparare a giocare». «Certamente! devo aiutare anche questo ragazzo tanto, vieni pure rispose. Io sono Kirito, e lui è Klein» . Così mi presentai e andammo fuori città, trovammo un paio di chingiali e Kirito si mise a spiegare: «É semplice, devi eseguire uno Switch mettendo la spada in questo modo sulla spalla e aspettare che si carichi, quando senti che è abbastanza carica rilascia in modo da causare più danni e poter poi colpire con gli attacchi normali» . Provai un paio di volte e finalmente mi riuscì uno Switch. Volevo staccare un po' perché giocavo da un paio di ore, ma notai non c'era più il tasto di log-out per uscire dal gioco, e pure Klein e Kirito si sono accorti che mancava. Mi arrivò poi un messaggio che mi diceva di andare nella piazza della città principale. Così ci avviammo e trovammo tutti i giocatori in piazza, e all'improvviso, una figura incappucciata gigantesca comparve facendo oscurare il cielo e ci disse: «Benvenuti in SAO, io sono il creatore di SAO e del Nerve Gear, Akihiko Kayaba. Finalmente il mio esperimento è riuscito. Di certo vi sarete accorti che manca l' opzione di log-out sul vostro menù. Non si tratta di un bug, voi ora siete rinchiusi qui e il primo che completerà i cento livelli del castello di Aincrad libererà tutti i giocatori. Se morite nel gioco, morite pure nella vita reale grazie alle microonde che il Nerve Gear produce, e se qualcuno prova a togliervi il casco, vi ritroverete il cervello fuso. Il Nerve Gear vi ha scansionato la faccia, dunque avrete i vostri veri volti. Buon divertimento nel mondo di SAO» . Kayaba scomparve e pochi secondi dopo è scoppiato il finimondo tra i giocatori. Mi girai e notai una ragazza molto bella dai capelli viola e occhi rossi che mi guardava, quando mi rivoltai per guardarla era scomparsa.

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Capitolo 2
*** Le strade si dividono ***


Mentre cercavo quella ragazza mi sentii afferrare una mano, era Kirito che ha portato me e Klein fuori città. «E ora come facciamo?! Siamo intrappolati qui!» disse Klein. «Non ti preoccupare, troveremo un modo. Io vado in una città qua vicino, la gente è ancora tutta nella città principale, venite con me?». «Non posso, devo andare da dei miei compagni, siamo una gilda, volete unirvi a noi?». Io e Kirito rispondemmo di no e ci avviammo nella città vicina. "Due mesi dopo" Sono passati due mesi, sono già morte 2000 persone e siamo ancora al primo piano. Non ho più rivisto quella ragazza. Ci riunimmo in una piazza per organizzare un raid contro il boss del primo piano, ci dissero di dividerci in gruppi e quando stavo per chiedere a Kirito di fare gruppo con me, lo ritrovai a parlare con una ragazza incappucciata che poco dopo se ne andò. Avevamo recuperato delle informazioni riguardo al boss e ci siamo riuniti per batterlo. Appena entrati il mostro uccise la prima fila di uomini compreso il capo che ha organizzato il raid. Kirito era a pezzi dopo aver visto quella scena, così io, lui e la ragazza incappucciata andammo in prima linea per affrontare il mostro. Kirito conosceva lo schema di attacco del boss e ci dava indicazioni su quando schivare. Riuscimmo a stordirlo e tutti e tre abbiamo attaccato effettuando uno Switch in perfetta sincronia che uccise il mostro all'istante. Ricevetti un' arma leggendaria, Togatta Ken, una spada a una mano simile a una katana nera. La lama rilasciava una specie di aura oscura, la roteai e me la misi sulla schiena. Kirito ottenne un giaccone nero e nel mentre che io ammiravo la mia nuova arma, tutti accusarono Kirito di essere un Beater, e in effetti così era, lui aveva giocato alla beta ed era per questo che era più forte degli altri e conosceva lo schema di attacco del boss. Stava per andarsene e notai che disse qualcosa alla ragazza incappucciata di nome Asuna, poi mi guardò e mi disse che ci saremmo rincontrati, dopodiché se ne andò. Da qui, le nostre strade si separarono.

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Capitolo 3
*** Il Samurai Oscuro ***


È passato un anno dall'avvenimento di SAO, e siamo solo al ventiduesimo piano. Sconfiggendo il boss del decimo piano ho vinto un'armatura niente male però: L' armatura di Toyohisa. È un'armatura samurai molto leggera, nera, con una giacca corta e dei rinforzi sulle braccia e sulle gambe. Mi sono anche fatto una reputazione, Kirito lo vedevo solo nei raid contro i boss, e grazie alle nostre abilità mi hanno dato il nome di "Samurai Oscuro" perché combattevo con il famoso Spadaccino Nero. Ero in cerca di materiali per potenziare Togatta Ken, a un certo punto sentii dei versi ripugnanti provenire da un bosco vicino. incuriosito andai a dare un'occhiata e la vidi, lei, la ragazza dai capelli viola mentre affrontava quattro coboldi. Era fortissima, combatteva fluidamente come se lo facesse da quando è nata. Rimasi a guardarla e dopo che sconfisse tutti i mostri si avvicinò a me e mi salutò. A un certo punto sentii un rumore da dietro un cespuglio e saltò fuori un coboldo che si diresse addosso alla ragazza e io velocissimo sguainai la spada e lo tagliai in due. «Stai bene?» le chiesi. «Sì, grazie» rispose arrossendo. «Io... Io sono Micolt, piacere». «Yuuki, mi chiamo Yuuki». «Ma che ci facevi da solo in questo bosco?». «Ecco, io sono una giocatrice solitaria e stavo... » Apparve un coboldo alto almeno quattro metri armato di uno spadone gigantesco che attaccó Yuuki. «Yuuki! Attenzione!».

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Capitolo 4
*** In trappola ***


Yuuki con dei riflessi prontissimi bloccò il colpo del mostro e io effettuai uno Switch stordendolo, attaccammo entrambi con le nostre skill di spada più forti. Lei aveva una skill incredibilmente potente, composta da 16 colpi, doveva essere una skill leggendaria perché sono molto rare quelle con così tanti colpi. Il mostro rimase con una barra di vita, attaccó Yuuki che si difese, ma lo spadone era troppo grande, la disarmó e la colpi con un calcio. «Yuuki!» esclamai. Tirai un urlo potentissimo, il mostro mi attaccó, gli schivai il fendente in scivolata e lo attaccai con tutte le forze che avevo riuscendo a sconfiggerlo. Andai a soccorrere Yuuki e la abbracciai forte dandole poi una pozione per curarla e finalmente riprese i sensi. «Me la sono vista davvero brutta, se non ci fossi stato tu sarei morta per colpa di quello spadone maledetto!» «Non preoccuparti io... Io ti proteggerò, Yuuki». Lei mi sorrise e ci avviammo verso la città per andare a letto. Qualche giorno dopo siamo venuti a sapere che al ventisettesimo piano c'era un demone che se sconfitto, dava come ricompensa una pietra leggendaria calda come l'inferno che poteva essere portata da un fabbro per essere trasformata in un arma incredibilmente potente. Io e Yuuki quindi ci muovemmo e arrivammo al ventisettesimo piano. Faceva davvero caldo, era una sorta di inferno e i mostri principali erano solo demoni. Arrivammo in una valle estesissima e non c'era nessun nemico. «È troppo calmo...» dissi a Yuuki. «Hai ragione, è meglio tenere gli occhi aperti!». Sentimmo un rumore di catene, ci guardammo intorno e all'improvviso cadde dal cielo un demone di dieci metri con un corno rotto e con delle catene legate sulle braccia che scendevano fino a terra, aveva una grossa ascia. Io e Yuuki ci nascondemmo per attaccarlo di sorpresa. Trovammo una grotta e ci rifugiammo lì, ma a un certo punto ci fu una frana e si chiuse l'entrata: eravamo intrappolati. Yuuki andò nel panico, così la presi, la guardai negli occhi e la rassicurai. Non potevamo usare i nostri cristalli di teletrasporto per tornare in città, era una trappola mortale, ma dovevamo trovare il modo di uscire...

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Capitolo 5
*** Liberi ***


Provai a colpire più volte il muro di rocce che copriva l'uscita della grotta ma non c'era nulla da fare. «Dannazione, siamo bloccati qui!». Mi girai verso Yuuki e la vidi con le lacrime agli occhi. «Micolt, io voglio uscire da qui, non voglio morire in questo modo. Se devo morire, voglio farlo combattendo!». Le asciugai le lacrime e la rassicurai. «Non devi preoccuparti Yuuki, troveremo un modo per uscire». Passarono le ore e venne sera, ma prima di metterci a dormire io e Yuuki parlammo. «Micolt, ho notato i tuoi occhi, sono davvero bellissimi, sai? È un occhio vero o è finto?». «È un occhio vero, sono nato con un occhio viola e uno marrone, è stato un caso. Credo sia l'unica cosa davvero bella che ho oltre alla mia bravura nei videogiochi MMORPG virtuali, ma lo devo solo a mio padre che mi iscrisse a kendo quando avevo dieci anni. Mio padre mi diceva sempre che era l'occhio più bello che avesse mai visto... Se solo ci fosse ancora... Purtroppo è morto in un incidente quando avevo undici anni, stavo partecipando a una gara di kendo quando mi diedero la notizia. Non riuscì a reggere il dolore e scappai via abbandonando la gara. Più avanti nel tempo decisi di vincere ogni gara per lui. Purtroppo non... Non potrò più vederlo... E tu che mi dici Yuuki?». «Micolt... mi dispiace moltissimo per tuo padre... Io purtroppo sono malata di AIDS, sono attaccata ad una macchina chiamata Mediucuboid che mi consente di giocare ai videogiochi e di avere una " vita" normale da quando avevo otto anni, è per questo che sono così brava a combattere. I miei genitori sono morti, le mie sorelle pure... Non ho più nessuno in famiglia, ma sorrido sempre...». La guardai con le lacrime che mi bagnavano il viso e la strinsi forte. «Non mi importa dove sei nella vita reale, completerò il gioco e ti farò guarire dalla tua malattia in qualche modo, promesso. Io...Io ti proteggerò!». Lei mi guardò commossa. «Sai, sei il primo che si preoccupa per me... Grazie... ». «Dai, ora andiamo a letto, domani troveremo un modo per uscire da questa grotta infernale». Spensi il falò che avevamo fatto per avere un po' di luce e ci sistemammo nei sacchi a pelo. Il giorno dopo un rumore molto forte ci svegliò all'improvviso, proveniva da fuori. Il mostro ci aveva localizzato e a quanto pare voleva ucciderci a tutti i costi. Io e Yuuki preparammo quindi le spade e dopo altri colpi la via si liberó e approfittammo della nube di polvere che si era alzata per fuggire senza farci vedere e affrontare il mostro. «Yuuki mi raccomando, fai molta attenzione, questo mostro è tosto. SWITCH!». Stordì il mostro e attaccammo all'unisono. il mostro mi colpì con l'ascia lasciandomi pochi Punti Vita. «M-MICOLT! NO!». Il mostro stava per darmi il colpo di grazia, Yuuki era furiosa, bloccò l'ascia e partì all'attacco lasciando il mostro senza pietà, poi venne a soccorrermi. «Sciocco! Devi stare più attento!». Le sorrisi un po' imbarazzato e prendemmo la pietra, poi tornammo in città.

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Capitolo 6
*** Tradimento ***


Andammo dal mio fabbro di fiducia, Lizbeth. La conosco grazie ad Asuna e ora vado sempre da lei. Le portai la pietra e la trasformò in una spada violacea molto elegante. La guardai un po' e mi girai verso Yuuki, mi avvicinai e gliela porsi. «Tieni Yuuki, è tua» lei mi guardò con aria sorpresa. «M-Micolt, sicuro? è un'arma leggendaria molto potente e...» «No, Yuuki, tienila. Te la sei meritata, grazie a te sono vivo. Ti meriti una ricompensa» si mise la spada sulla schiena e mi abbracciò forte. «Grazie mille, sei un tesoro. La userò sempre» io arrossii e la strinsi, ma fummo interrotti da Lizbeth. «Hey! I meriti vanno anche al fabbro!» disse ridendo. «Ma certo Liz, grazie mille. Non potevi fare lavoro migliore!» la ringraziai ancora e ce ne andammo. «Micolt, stavo pensando: e se creassimo una gilda? Gli Sleeping Knight, saremo noi due a comandare e assolderemo gente potente per i raid contro i boss. È una buona idea, no?». «Mh... Io sono un giocatore solitario ma... Perché no? Sarebbe bello fare una gilda con Kirito, Asuna e gli altri, almeno li conosci bene ma purtroppo tutti tranne Kirito sono in una gilda e Kirito non si unirà mai, oltre a essere un giocatore solitario gli portano brutti ricordi le gilde» «È fatta allora! Noi saremo gli Sleeping Knight, metterò un annuncio nelle locande della città. Sono entusiasta!». Il giorno dopo aver messo l'annuncio molto giocatori ci chiesero di entrare. Ne accettammo solo tre che erano messi bene di livello ed equipaggiamento. Ma uno di loro era strano, nascondeva qualcosa. Si chiamava Elzer e aveva una grossa armatura blu. Ci servivano dei materiali, così Elzer suggerì che io, lui e uno dei membri andassimo a prenderli, mentre Yuuki e l'ultimo della gilda rimasto andassero a fare rifornimento di pozioni e oggetti utili in battaglia. A metà strada dal nostro obiettivo ci fermammo a mangiare, Elzer ci diede il pranzo e appena morsi il panino rimasi paralizzato, era cibo avvelenato. Elzer rise di gusto e andò verso il membro della gilda uccidendolo. Si avvicinò a me e sentì un brivido corrermi lungo la schiena. Presto sarei morto.

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Capitolo 7
*** Nascita di un amore ***


Elzer mi ferì a un braccio, mi infilzó con la spada alla pancia e allargò il taglio per togliermi più Punti Vita. «Sarò una leggenda, sarò colui che ha ucciso il Samurai Oscuro AHAHAHA. E quando avrò finito con te, penserò alla tua amica» provai a liberarmi con le mie ultime forze ma era tutto inutile, vidi la barra dei miei Punti Vita scendere sempre più in basso e rimasi immobile. A un certo punto Elzer fu scagliato via, Yuuki mi tolse la spada e mi diede una pozione per poi andare ad uccidere Elzer. Yuuki era in netto vantaggio, si girò per guardare me e Elzer la disarmó, quando stava per darle il colpo di grazia mi precipitai verso di lui e lo tagliai in due con Togatta Ken. Yuuki si inginocchió con le lacrime agli occhi e mi strinse forte. «Ero preoccupatissima, Micolt, ho visto che il membro della gilda era scomparso nella lista degli amici e mi sono precipitata. Lo sapevo, lo sapevo che non dovevamo accettarlo, È tutta colpa mia. Scusami...» «N-non è colpa tua, Yuuki, anzi, mi hai salvato di nuovo la vita... Grazie» mi avvicinai lentamente al suo viso e la baciai. «Ora basta piangere, ci sono qui io, ok?» mi strinse ancora più forte e tornammo in città. Dopo l'accaduto decidemmo di rilassarci per un paio di giorni e così andammo nei dungeon dei piani inferiori per cacciare qualche mostro e per prendere del cibo con cui fare una sfida di cucina. Tornati a casa, preparammo la tavola e le pentole «Yuuki... Hai idea di come si cucini? Io sono un po' una frana... » «Oh, non preoccuparti, è semplicissimo» mi sorrise «Basta prendere la pentola, accendere il fuoco, selezionare l'ingrediente, aggiungi qualcosina qua e là e voilà, assaggia!» annuì col capo e assagiai il piatto, per risputarlo subito dopo e Yuuki scoppiò a ridere «Non ti piacciono gli scarafaggi melmosi?» «Scarafaggi melmosi?! Io odio gli insetti! Vuoi una sfida? Allora prova questo ora!» presi degli ingredienti a caso e le porsi il piatto, lei assaggió per sputarmi il tutto in faccia «Ma cos'è questa roba?!» «Mh... semplice carne di bovino, ti avevo detto che ero una frana a cucinare» mi pulii il viso, scoppiammo entrambi a ridere e chiamammo Asuna per farci da mangiare. Dopo aver finito andammo a letto, dormivamo insieme. «Yuuki, stavo pensando che forse sarebbe meglio unirsi alla Gilda di Asuna, così possiamo partecipare alle incursioni future. Dopotutto è la Gilda più forte di SAO, Magari gli Sleeping Knight li formiamo in un altro gioco quando usciremo da questo inferno, che ne dici?» «Non so, non voglio mettermi le loro armature, quei colori non mi stanno bene... Rimaniamo solo noi due al momento nella Gilda, Ok?» «Va bene, buona notte cara» ci abbracciammo e ci addormentammo.

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Capitolo 8
*** Berserk ***


Il giorno seguente ci preparammo per un raid contro un boss. Andammo nella stanza d'attesa del boss e mentre aspettavamo le ultime persone parlai con Kirito e Asuna. Si erano sposati e a volte sembrava quasi come se io e lui fossimo legati, ci accadevano cose molto simili, ma ci scherzammo su, ovviamente. Poi notai che aveva due spade e rimasi alquanto sorpreso dato che nel gioco non si era mai visto un personaggio con due spade. Arrivarono le ultime Gilde e entrammo nella stanza del boss del sessantaduesimo piano. Il boss in questione era un orco enorme armato di una clava chiodata e dopo avergli tolto la prima barra di vita, gettava via l'arma e usava due spade diventando molto veloce e più letale. Come avevamo previsto togliergli la prima barra di vita è stato uno scherzetto dato che era molto lento e che io, Kirito, Asuna, Yuuki e il capo dei Cavalieri del Sangue, Heathcliff, lavoravamo in perfetta sincronia. Ma le cose peggiorarono quando il mostro tirò fuori le spade, era tremendamente veloce e uccise in un attimo sette persone. Io e Kirito attaccammo in duo, ma fu inutile, l'orco aveva anche degli ottimi riflessi. Provammo a fare un colpo sincronizzato in quattro, Yuuki stava per stordire il mostro, ma questo parò lo Switch e colpì la ragazza con la spada, ferendola gravemente. Io mi fermai e mi inginocchiai, piangendo. Nel frattempo Asuna era stata messa fuori gioco e dopo poco anche Kirito fu scagliato via da un calcio dell'orco. Alzai lo sguardo e vidi tutti i miei amici feriti e in pericolo, non potevo permetterlo. Strinsi forte la mia katana, mi asciugai le lacrime e mi avventai sul mostro urlando così forte da generare un'aura attorno a me, mi sentivo strano, sentivo un incredibile potere ed era come se i miei riflessi e la mia forza fossero aumentati almeno del triplo. Cominciai ad attaccare il boss con una velocità incredibile. Cercavo di bloccare il più possibile i colpi del mostro ma ero così preso dalla rabbia che non riuscivo a sentirli quando mi colpiva, mi accorsi che gli rimaneva una barra di vita e che io ero arrivato alla barra rossa degli HP, così riuscii a creare un'onda d'urto parando un colpo del mostro che ci scaraventó via, caricai un colpo speciale e con uno scatto fulmineo arrivai dal mostro attaccandolo ancora, e ancora. Yuuki si riprese e quando vide la scena urlò con una voce strozzata:«Micolt, fai attenzione! È pericoloso. Non voglio perderti!». Cercò di alzarsi ma era ancora stordita, sentendo la sua voce aumentai ancora di più la velocità sconfiggendo il mostro con una skill di quindici colpi leggendaria. Mi tremarono le gambe e caddi in ginocchio al suolo conficcando la spada nel terreno e abbassando il capo. Gli altri mi raggiunsero rimanendo stupiti da quella scena. Yuuki corse subito verso di me e mi strinse forte piangendo «Sei uno sciocco! Ti avevo detto di stare attento, mi hai fatta preoccupare tantissimo! Ma che ti è preso? Eri come posseduto dalla rabbia...». «Io... Non lo so, ho visto quella scena, con voi al suolo feriti... Non potevo permettere che vi uccidesse... specialmente a te, Yuuki... Sono stato preso dalla rabbia e ho attaccato senza pietà il boss» Kirito sorrise e mi aiutò ad alzarmi «Sei stato bravissimo, nemmeno io ce l'avrei fatta senza di te, grazie». «Hey, io ci tengo a te, sei come un fratello per me!» dopo esserci dati un cinque notai un' icona nell'inventario, lo aprii e notai di aver sbloccato un potere leggendario con il quale potevo andare in modalità Berserk. Era un potere unico come la doppia spada di Kirito, mi guardai attorno e vidi Heathcliff quasi preoccupato, qualcosa puzzava...

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Capitolo 9
*** La fine di Sword Art Online? ***


Sono passati due mesi dallo scontro contro il boss e siamo riusciti ad arrivare fino al settantacinquesimo piano, abbiamo organizzato un raid per avanzare. Avevamo recuperato importanti informazioni riguardanti il boss. Si trattava dello Skull Reaper, un mostro scheletrico simile a un millepiedi incredibilmente potente e veloce. Ero preoccupato per Yuuki perché è uno dei boss più pericolosi del gioco e anche se lei è tra i più forti, temo sempre per la sua salute. Ci riunimmo davanti alla porta del boss e Heatcliff continuava a guardarmi con aria strana, ma io feci finta di niente. Yuuki mi guardò negli occhi e mi abbracciò molto forte sussurrandomi alle orecchie con una voce singhiozzante:«Micolt, fai molta attenzione, è un boss molto pericoloso, sappi che se dovessi morire io mi suiciderò, non posso stare senza te!». La strinsi più forte e la rassicurai, nel frattempo erano arrivati Kirito con tutta la compagnia ed eravamo pronti per entrare. Si aprirono le porte e prima di valicare la soglia io e Yuuki ci baciammo e entrammo mano nella mano. Nella stanza non c'era nessuno, ci guardammo con aria sorpresa e all'improvviso lo Skull Reaper atterrò davanti a noi, era davvero enorme e incuteva molta paura con quegli occhi rossi luminosi e quelle zampe taglienti a forma di falce. Ci fiondammo tutti contro il mostro e questo con una sola mossa eliminò il 20% del primo battaglione. I guerrieri più forti tentavano di limitare le perdite e finalmente riuscimmo a stordirlo e a togliergli la prima barra di vita. Si girò verso Yuuki all'improvviso e la attaccò con le sue lame, andai davanti a lei per proteggerla ma lei già gli aveva colpito le lame nel loro punto debole con una velocità tanto aggrazziata quanto letale. Rimasi immobile e un po' basito e infine attaccammo il mostro che grazie al colpo di Yuuki era rimasto stordito e riuscimmo a eliminarlo per sempre. Era stata una battaglia terribile e morirono più di quaranta persone. Eravamo così stremati che dovemmo sederci, ma le porte per proseguire nel settantaseiesimo piano non si aprirono e allora capii tutto, capii perché Heatcliff mi guardava sempre e capii perché quella volta in duello riuscì a battermi. Mi girai verso Kirito e intuii che anche lui stava pensando a quello che pensavo io, ci alzammo entrambi in piedi e guardammo Heatcliff. «Ora ho capito tutto, in effetti stare a guardare il gioco che si è creato è noioso, non è così, Akihiko Kayaba? Perché stare a guardare gli altri giocare quando puoi farlo anche tu?» esclamò Kirito, Heatcliff rise e io proseguii:«E questo è il motivo per cui la tua vita in battaglia non è mai scesa sotto la barra gialla e anche perché quella volta a duello sei riuscito a colpirmi: puoi metterti come soggetto immortale per non morire mai e poter bloccare il gioco per attaccare!». Heatcliff rise ancor più di gusto e disse:«Ma bravi! Mi congratulo con voi per avermi scoperto, avete ragione: io sono il creatore di Sword Art Online Akihiko Kayaba, nonché il nemico del centesimo piano Heatcliff. Sapete, le vostre abilità speciali, ossia la Doppia Lama e la modalità Berserk sono abilità che solo i migliori possono sbloccare e devo dire che tra Kirito e la tua dolce fidanzata se la sono giocata per ottenere quell' abilità, ma solo tu, con la tua rabbia potevi avere il Berserk. Ora ho una proposta per voi: vi sfido in un duello, se vincete voi finirete il gioco e sarete tutti liberati, mentre se vinco io voi due morirete e gli altri dovranno sfidarmi all'ultimo piano di Aincrad. Ah, ovviamente io toglierò l'immortalità e non userò nessun trucco, allora?» Gli altri ci dissero che era troppo pericoloso, ma noi accettammo. Prima di cominciare andai da Yuuki, la baciai e le dissi:«Non preoccuparti, ce la caveremo. Giuro che ti tirerò fuori da qui... Ti amo, Yuuki» mi girai verso Asuna e le dissi:«Asuna... nel caso dovessi morire, ti affido Yuuki, cerca di non farla suicidare, per favore» lei annui piangendo e potemmo cominciare. Era uno scontro di vita o di morte, sfoderai Togatta Ken, la ruotai e attesi qualche secondo per poi fiondarmi con uno scatto fulmineo contro il nemico, ma fu tutto inutile, il suo scudo è troppo grosso e non riuscii a penetrarlo. Mi allontanai, aspettai Kirito e cercammo di attaccarlo insieme, ma lui era sempre dietro lo scudo e se la rideva di brutto. Ero furioso, urlai e l'aura mi avvolse. Kirito e io eravamo perfettamente sincronizzati, ma c'era qualcosa che non andava, Heatcliff ogni tanto laggava* e proprio quando stavamo per colpirlo ci ritrovammo lontani di molti metri, riattaccammo insieme, Kirito venne lanciato via da un colpo di scudo, io attaccai ma venni disarmato. Yuuki aveva le lacrima agli occhi e urlò:«MICOLT!» tentando di venire in mio soccorso, ma Asuna la teneva, si dimenò e riuscii a lanciare la sua spada proprio un attimo prima che io venga colpito. Riprendo la mia arma con un'acrobazia e riuscii a distruggere lo scudo, Kirito corse incontro a me, stavamo per dargli il colpo di grazia e all'improvviso, un attimo prima che Heatcliff venisse colpito, scomparve nel nulla. Io e Kirito ci guardammo perplessi senza capire e le porte per il piano successivo si aprirono. Yuuki mi corse incontro e mi strinse forte piangendo. :«Dovevi stare più attento! Baka! Baka! Baka!**». Le baciai la testa sorridendo dolcemente e entrammo nel nuovo piano. Sentii un suono acustico, aprii il mio inventario e notai che tutti i punti attributo e i potenziamenti per armi e armature si erano azzerati. Non era ancora finita... * Il termine "laggare" viene usato spesso nei videogiochi quando un giocatore va a scatti per via della connessione ** Il termine "Baka" è una parola giapponese che significa "stupido" o "sciocco"

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Capitolo 10
*** Nuovo Piano ***


Cos'era successo? Perché i potenziamenti e gli attributi si erano azzerati? Io e gli altri provammo ad andare indietro nei vecchi piani, ma non riuscimmo. Non si poteva più tornare indietro. Lizbeth era preoccupata per il suo negozio e Kirito e Asuna erano tristi perché non potevano più tornare nella loro casa nel bosco. A Kirito arrivò un item, lo aprì e uscì fuori una bambina, era Yui: la "figlia" di Kirito e Asuna. Lui mi aveva raccontato cos'era successo. Dopo aver consolato Liz, andammo a esplorare il settantaseiesimo piano. Vidi un portale per il teletrasporto, mi avvicinai e all'improvviso mi ritrovai in un altro luogo sconosciuto, era una foresta. Poco dopo arrivò pure Kirito che si era preoccupato. Sentimmo dei rumori tra dei cespugli e vedemmo una ragazza incappucciata correre. Decidemmo di inseguirla per chiederle informazioni su dove ci trovavamo. Arrivata ad un vicolo cieco riuscimmo a raggiungerla, ma questa ci attaccò. Aveva una spada interessante: era quasi un pugnale e aveva una parte del filo della lama seghettata. Era piuttosto brava, ma all'improvviso apparve uno Skull Reaper. «Ancora questo bastardo?!» dissi urlando. Kirito guardando la ragazza disse:« Non c'è tempo per litigare tra di noi! Forza, uniamo le forze e sconfiggiamo questo mostro!». La ragazza annuì con uno sguardo molto diffidente. Riuscimmo a ucciderlo in poco tempo, era molto più debole dello Skull Reaper del settantacinquesimo piano. Rinfoderammo le armi e guardammo la ragazza. «Chi sei? E che cos'è questo posto?» chiese Kirito. La ragazza ci guardò ancora con l'arma in pugno e disse:« Mi chiamo Philia... É un mese che sono rinchiusa qui, non so nemmeno io dove siamo ». Poco dopo una luce illuminò il cielo e io e Kirito notammo uno strano segno luminoso sulla mano. «Ma che significa? Che sia la chiave per uscire di qua? » chiesi a Kirito. «Non lo so, Micolt, ma è meglio andare a controllare, potresti avere ragione » ribatté Kirito. La ragazza mise nel fodero l'arma e fece un colpo di tosse finto, ci guardammo e capimmo. La guardai e dissi:« Ah, sí! Io mi chiamo Micolt, lui invece è Kirito. Forza ora, non c'è tempo da perdere. Arrivammo dove c'era la luce. Era una sala comandi. Kirito ci macchinò un attimo e capì come tornare indietro: bastava semplicemente usare la pietra del teletrasporto. Philia ci disse che sarebbe uscita dopo perché aveva ancora delle cose da fare,così la salutammo e tornammo indietro. Arrivati di nuovo al settantaseiesimo piano andammo nella locanda che Agil aveva aperto appena siamo arrivati lì e trovammo tutti i ragazzi a discutere su dove eravamo e a cosa fare. Si girarono e ci corsero incontro. Yuuki mi strinse forte e disse quasi urlando:« Ma dove eravate finiti?! Eravamo così preoccupati! Su, forza! Parlate! ». Spiegammo a tutti la situazione e dopo aver rassicurato Asuna e Yuuki che con la ragazza non abbiamo fatto nulla, Klein volle provare ad andare in quel posto, ma non ci riuscì. Riprovammo io e Kirito e riuscimmo a tornare. Quando ritornammo dagli altri Klein ci rimase di sasso. Mentre gli spiegavamo la storia del simbolo luminoso e della luce, cadde dal cielo una ragazza. Aveva dei lunghi capelli biondi e aveva degli abiti verdi. Era svenuta. Appena rinvenne guardò Kirito e sussurrò:« Fratellone?! Che è successo? Mi ero connessa per giocare ad un gioco». Kirito rimase sorpreso e disse:« S-Suguha». Lei lo guardò e disse:« Chiamami Leafa, è così che mi chiamo nei videogiochi. Ma sai spiegarmi cos'è successo?». Intervenni subito e spiegai:« Credo che da quanto Heatcliff è scomparso e gli altri piani si sono sigillati, si è aperto un varco. In definitiva potrebbe succedere che qualcuno che connetta il Nerve Gear per giocare ad un gioco si ritrovi qui su SAO. Non so con quante probabilità possa succedere, ma è certamente la spiegazione più plausibile». Gli altri rimasero stupiti. Ma come può accadere una cosa simile? Che cosa avrà combinato Kayaba? E quando saremmo usciti da quel maledetto gioco?

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Capitolo 11
*** Una Nuova Speranza ***


Qualche giorno dopo aver incontrato Leafa, che era entrata nel gioco in una maniera che ancora non ci era chiara perché ai limiti dell'immaginazione, dovemmo rassicurare Asuna che era in preda al panico perché aveva visto Kirito con una ragazza a lei sconosciuta. Dopo essere stato costretto a spiare, andai al negozio di Agil e raccontai la scena che vidi: Kirito stava con una ragazza dai capelli grigi, quasi bianchi, aveva un costume viola molto scuro e due occhi rossi. Effettivamente era molto appiccicata a Kirito e gli ha chiesto aiuto per una cosa. Dopo che Asuna mi picchiò per l'ansia, andai avanti nel mio racconto: questa ragazza è una IA, proprio come Yui, e il suo compito era quello di rassicurare la gente in SAO, usando però un metodo molto strano perché abbracciava chiunque affondando la faccia del suo "cliente" nel suo seno per tranquillizzarlo. Poco dopo aver finito di raccontare ciò che vidi, arrivò Kirito con questa ragazza. «Ragazzi, lei si chiama Strea, è una IA e mi ha chiesto aiuto per una missione: possiamo riacquisire tutti i punti persi e le abilità così da poter avanzare molto più velocemente nei successivi piani. Si tratta di uno stregone oscuro nascosto in un dungeon che sigilla i poteri. L'unico problema è che il mostro ha un livello di 175, mentre noi siamo di livello 100. Sarà una missione molto rischiosa, ma se andiamo tutti insieme, potremo farcela. Oh, un'ultima cosa: state attenti a non farvi colpire, dato l'immensa differenza di livelli, con soli due colpi vi eliminerà. Ve la sentite?». Subito intervenni io:«Kirito, è una notizia fantastica, ma... È molto rischioso. Siamo molto numerosi e siamo molto forti se cooperiamo. Ma hai idea di quanto durerà questa lotta? Per sconfiggerlo occorrono come minimo venticinque minuti, non riuscire a essere colpiti per più di una volta è impossibile! È un suicidio! Dopotutto... È l'unica soluzione se vogliamo uscire da qui, quindi propongo sì di affrontarlo, ma se ci dovessimo trovare in difficoltà o solo uno di noi dovesse rischiare, ci ritireremo subito. Ci state?». Dopo averci pensato un po', tutti annuirono e ci preparammo a dovere per la missione. Dopo aver fatto scorta di pozioni e aver potenziato un po' le armi, andammo nel dungeon. Era un luogo molto buio, pullulava di soldati non morti e insetti giganti. Fortunatamente non erano mostri molto temibili e riuscimmo ad avanzare in fretta. I problemi arrivarono dopo, perché prima di affrontare questo stregone oscuro, bisognava battere un boss. Era un lupo gigantesco che poteva mangiarsi tranquillamente due uomini in un boccone. Ci avventammo tutti su di lui, ma non riuscimmo a torgliergli più di un quarto di vita. Improvvisamente la bestia ringhiò, facendo tremare il pavimento e facendoci quindi cadere a terra. Il lupo si lanciò contro Silica che, paralizzata dal terrore, non si movette. Lizbeth vedenendo la scena fece uno scatto fulmineo e con una mossa difensiva riuscì a stordire la bestia, salvando così Silica e permettendoci di attaccarla con tutte le nostre mosse finali. Riuscimmo a batterla abbastanza facilmente, ma ci sdraiammo tutti a terra respirando profondamente. Dopo un paio di minuti ci alzammo e entrammo nella stanza dello stregone. La battaglia stava per avere inizio.

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Capitolo 12
*** Boss Mortale ***


«Un mago, eh? Tsk, li odio» disse Klein. «A chi lo dici. Però stai attento, questo qui è armato di uno spadone. D'altronde la magia non esiste in questo gioco. Allora, siete pronti? Mi raccomando, non dovete farvi colpire. Andiamo!» Tutti urlammo e entrammo nella stanza del boss. C'era una figura gigantesca incappucciata seduta su un trono, appena ci vide, sguainò la spada. «All'attacco!» Urlai, e tutti ci avventammo su di lui. Ma per l'immenso dislivello non gli togliemmo quasi nulla e indietreggiammo. Kirito ripartì all'impazzata da solo. Era troppo rischioso, sarebbe morto sicuramente. Dovevo escogitare qualcosa, così pensai che se avessi attivato la modalità Berserker, avrei sicuramente aumentato la mia potenza di molti livelli. Così, senza pensarci due volte, attivai la modalità Berserker e andai all'attacco. Con la mia skill di spada effettivamente toglievo più danno. Kirito però fu sopraffatto, lo spinsi via e vidi due linee rosse a forma di X nel mio corpo. Le mie forze erano sparite e la mia spada cadde a terra. Mi girai e vidi tutti sconvolti, a bocca aperta. I loro sguardi erano vuoti, cercai di vedere Yuuki nonostante la vista si stesse offuscando e infine caddi a terra, per poi scomparire. «Io... Sono morto? Ma avrei dovuto battere Kayaba insieme a Kirito, no? Allora perché? Perché? Ho deluso tutti...» Poi vidi il soffitto di una caverna, la vista lentamente ritornò e vidi Klein che mi guardava speranzoso, e poi mi ritrovai sulla sua schiena per essere portato al sicuro. «Stai fermo, Micolt. Devo curarti, sei messo molto male...» Mi disse Klein. Nel frattempo vidi Yuuki scattare come una saetta andando contro quel maledetto mago. Kirito, Asuna, Leafa e Yuuki continuavano a usare le loro skill di spada più potenti e ad effettuare lo Switch, riuscendo a sconfiggere il boss, dopo altri 5 agoniati minuti. Appena il boss scomparve, molto in anticipo rispetto la mia previsione, arrivò una notifica e tutte le mie abilità e le armi erano tornate alla loro forza originale. Tutti vennero da me e Yuuki mi abbracciò fortissimo, piangendo disperata. «Cosa... Cosa è successo? Io ero morto...» chiesi agli altri. Subito Klein mi spiegò:«Vedi, nel Natale di due anni fa, Kirito sconfisse un boss che dava un item speciale per resuscitare un compagno caduto entro 20 secondi dalla sua morte. Lui me lo diede, ma non mi è mai servito, fino a questo momento. Non ho esitato un secondo e sono venuto a salvarti». Mi vennero gli occhi lucidi. «Grazie mille... A tutti quanti... Mi dispiace, vi ho fatti preoccupare. Sono stato troppo debole...» Ora che questa storia era finita, potevamo proseguire verso i successivi piani e arrivare al centesimo in un attimo.

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Capitolo 13
*** Fuori Dal Gioco ***


Finalmente è giunto il giorno. Dopo un mese dalla sconfitta del mago, siamo alle porte del centesimo piano di Aincrad. Stavamo preparando gli ultimi preparativi e saremmo entrati. «É la tua ora, Heatcliff...» sussurrai. Yuuki si avvicinò e mi abbracciò, per tranquillizzarmi. «Non essere teso, vedrai che ce la faremo, tutti insieme. Heatcliff ha sbagliato due calcoli: aveva detto che soltanto tu e Kirito sareste arrivati fin qui. E invece guarda: siamo tutti vivi e insieme lo sconfiggeremo!». «Entusiasta come sempre, eh? Be', in effetti hai ragione tu, non ha speranze. Forza, possiamo entrare» le accarezzai la testa ed entrammo. Non c'era nessuno. La stanza era vuota. «Dove sei, Heatcliff?!» urlai; e appena finii quella frase, piombò dal nulla una statua dalle fattezze femminili gigantesca con dieci braccia armate. Metteva i brividi. «C-che cos'è questo?!» disse Kirito. «All'attacco!» urlai, e tutti andammo incontro al nemico, nonostante non conoscessimo le sue mosse. Fu una brutta idea: la prima linea, ad eccezione per i più forti, era stata eliminata. «Tornate sulla difensiva, presto! Attaccando così moriremo tutti!» questo mostro ora era ancora più terrificante, ma dovevamo batterlo a tutti i costi. Ci pensai un attimo, ed elaborai che un mostro di fine livello come questo non poteva avere delle sequenze d'attacco preimpostate come i vecchi boss. Questo boss giocava d'istinto, nonostante fosse una IA poteva pensare come un uomo, esattamente come Yui e Strea. «Ascoltate: se vogliamo battere questo abominio, dovremo combattere come solo noi siamo capaci. Un boss del genere non ha una sequenza di attacchi preimpostata, attacca come vuole lui. Quindi noi dovremo attaccare e difenderci autonomamente avendo fiducia delle nostre abilità. L'unica idea che mi è venuta per sconfiggerlo è usare tutti insieme le nostre Abilità Di Spada più potenti appena il Boss avrà sarà senza guardia. Quindi ora combattiamo, e vinciamo!» attivai la modalità Berserker mentre Kirito estrasse la seconda spada. Il Boss mentre facevo il discorso si stava già avvicinando all'attacco, quindi dopo pochi secondi era già da noi. Quelle dieci braccia erano terribili, non si riusciva a tenere testa a tutte. Ma grazie all'abilità difensiva di Agil e Liz riuscimmo a respingere via un attacco e attaccarlo tutti insieme. Aveva funzionato, tutti insieme avevamo fatto un enorme danno al nemico, e non avevamo neanche usato le nostre skill. «Continuiamo cosí! al prossimo attacco usiamo tutti le nostre skill!» Liz e Agil insieme agli altri giocatori armati di scudi formarono una barriera impenetrabile. Quando il mostro attaccò, la barriera lo fece indietreggiare. «Ora!» partimmo all'attacco: i giocatori armati di mazze e martelli attaccarono la base della statua mentre la prima fila attaccò il centro. Era il nostro momento, Kirito e gli altri avevano appena finito, dopo un secondo apparimmo io e Yuuki e insieme incrociammo le nostre spade formando una skill unica. «Spade Gemelle, in azione! Skill unica attivata: Mother's Rosario Revenge! YAAAAH!» Urlammo all'unisono e le nostre spade si unirono in un'aura viola scurissimo. Il risultato fu una skill di 23 colpi che io e Yuuki avevamo inventato qualche giorno prima della battaglia finale, come nostro asso nella manica. Penetrammo il mostro che scomparve pochi secondi dopo. Poco dopo eravamo tutti a terra, stramazzati per la fatica. Tutti erano rimasti sorpresi da quell'attacco. «Wow! Ma che cos'era quello?!» chiese Klein. «É un attacco che abbiamo inventato io e Yuuki». «Allora... Ce l'abbiamo fatta, eh?» controllai il menu ma il tasto di log out non era ancora apparso. «Che cosa?! Non è possibile!». Sentii una risata: «E ti sorprendi pure? Avevo detto che per uscire da qui dovevate prima battermi. Mi dispiace molto per l'altra volta, purtroppo ci sono stati dei piccoli problemi di connessione. Pare anche che alcuni utenti che stavano facendo l'accesso per giocare ad altri giochi si siano ritrovati qui su SAO. Buffo, vero? ora vi aspetta la vera battaglia finale!» Heatcliff stava osservando tutto dall'alto. «Oh, e complimenti per quella vostra skill, mi ha davvero sorpreso. Potreste addirittura distruggere il mio nuovo scudo potenziato, ed è per questo che sarete tu e Kirito ad affrontarmi, proprio come avevo previsto in principio». Paralizzò tutti i giocatori come fece quella volta nel settantacinquesimo piano. «Non preoccuparti, Yuuki. Vinceremo!» io e Kirito ci guardammo un attimo e attaccammo a tempo. Eravamo perfettamente sincronizzati, continuando così avremmo presto battuto quel dannato di Kayaba. Heatcliff respinse via Kirito con lo scudo e mi disarmò con un colpo pesante della sua spada. Ancora una volta ero stato troppo debole. Heatcliff stava per darmi il colpo di grazie, quando Yuuki si mise davanti, facendosi colpire al posto mio. E mentre io la soccorrevo, lui come se niente fosse andò da Asuna ancora paralizzata e la infilzò. «Quell'uomo è un mostro... Yuuki, perché lo hai fatto? Razza di sciocca» le dissi singhiozzando. «Non preoccuparti, sarò sempre al tuo fianco, ricordatelo. Addio... Ti amo...» scomparve davanti ai miei occhi. «Oh, che peccato! La tua fidanzatina ti ha lasciato per sempre. Ma non preoccuparti, presto la raggiungerai» ero furioso, doveva morire. In quel momento mi martellava in testa solo un nome: Heatcliff. «Heatcliff, Heatcliff, Heatcliff, HEATCLIFF!» Lo attaccai con tutta la forza che avevo in corpo, ma non era abbastanza, stava per colpirmi con un affondo quando mi spostai di lato e Kirito deviò la sua lama, permettendomi di colpirlo ai lati. Anche Kirito era furioso, aveva gli occhi gialli, solitamente gli vengono solo quando ne ha più bisogno. Insieme unimmo le spade e lo tagliammo in due. Finalmente era finita. Heatcliff era sta sconfitto. Poco dopo io e Kirito ci ritrovammo in cielo, dove c'erano Yuuki e Asuna.«Siamo... Morti? Ma... Non l'avevamo sconfitto?». «Congratulazioni per aver completato il gioco, Micolt, Kirito, Asuna e Yuuki» ci disse Kayaba, spuntando dal nulla. «Perché? Perché lo hai fatto?» gli chiese Kirito. «"Perché?", mi chiedi? La verità è che ho scordato la ragione ormai da anni. Da bambino mi venne in mente l'idea di un castello di ferro fluttuante nel cielo. Ancora ora, sono convinto che da qualche parte quel castello sia da qualche parte». «Lo sarà senz'altro!». «Ora devo andare, ci rivedremo presto, Kirito e Micolt. Non vedo l'ora » Kayaba se ne andò. «Yuuki, la prima cosa che farò appena uscirò da qui sarà trovarti, promesso!». «Ti attendo con ansia...» Detto questo uscimmo dal gioco, ero debole, ma dovevo trovare Yuuki, così mi alzai dal letto e appoggiandomi a un carrello per anziani uscii dalla mia stanza. «La troverò, Yuuki! E troverò tutti gli altri. È una promessa!».

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Capitolo 14
*** GGO ***


Sono passati già 2 mesi dalla fine di SAO, e ancora non ho trovato Yuuki. Sono stato in riabilitazione fino a poche settimane fa quando l'Associazione per la sicurezza dei videogiochi non mi ha proposto un lavoro: in un gioco stava succedendo un fatto inspiegabile. Un giocatore chiamato Death Gun riusciva a uccidere le persone attraverso un videogioco, Gun Gale Online, detto anche GGO. A questa missione faceva parte anche Kirito, che aveva fornito informazioni riguardanti SAO. In pratica se avessi accettato questa missione mi avrebbero detto dove si trovava Yuuki e avrei potuto salvarla. Così io e Kirito accettammo. Saremmo stati tenuti sotto osservazione da un'infermiera, perciò non poteva accaderci nulla, almeno in teoria. Accedemmo perciò a GGO e vidi Kirito con un avatar femminile. Non potevo far altro che mettermi a ridere mentre lui invidiava il mio perché molto simile al me della vita reale, avevo pure gli occhi uguali. Comunque sia cercammo di capire cosa si faceva in GGO e scoprimmo che presto ci sarebbe stato un torneo, il Bullet Of Bullets, o BoB, che determinava il giocatore più forte di tutti. «Dannazione, questo non ce lo avevano detto però. Se c'è un torneo è logico che Death Gun vi parteciperà. Dobbiamo iscriverci!» dissi a Kirito. Lui si guardò intorno, vide una ragazza e disse:«Hai ragione! Chiediamo a quella ragazza». La ragazza disse che ci avrebbe accompagnati dato che eravamo novellini, solo che lei non ha capito che Kirito era un maschio e avrebbe potuto causare parecchi problemi, ma sono rimasto zitto. Arrivati alla lobby del login del torneo per un pelo, oltretutto, ci siamo iscritti e abbiamo cercato un modo per fare dei soldi. Così Kirito ha vinto un gioco d'azzardo grazie alla sua agilità e abbiamo diviso il profitto. Lui si è comprato una lama laser e una pistola, io invece ho preso un fucile di precisione e una lama laser. Detto questo entrammo a cambiarci prima del torneo e notai che Sinon era arrabbiata con Kirito e mi guardava un po' storto, poi capii. Pochi minuti dopo fui teletrasportato in una mappa, era arrivato il momento di far vedere a tutti le mie abilità.

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Capitolo 15
*** Death Gun ***


«Molto bene, andiamo!» Ero fortunato: la mappa era una foresta ed era perfetta per la mia arma, potevo nascondermi tra i cespugli e aspettare in silenzio il mio avversario. Però dovevo stare attento, la mappa era molto piccola e poteva tendermi un agguato in ogni momento. Mentre stavo cercando il mio avversario vidi delle linee rosse andare verso di me. «Merda!» esclamai e corsi subito via nascondendomi tra le foglie e accovacciandomi per far perdere le mie tracce. Sentii dei passi venire verso di me e udii una voce:«É inutile che tu ti nasconda, ti troverò molto presto e ti ucciderò ». Lo vidi davanti a me che si guardava intorno. Era armato di un fucile d'assalto, perciò eseguire uno scatto ed eliminarlo con la lama sarebbe stato un azzardo, così, il più silenziosamente possibile, mi coricai per terra e presi la mira e dopo pochi secondi un proiettile gli perforò la testa. «Boom! Prendi questo, sbruffone!». Venni di nuovo teletrasportato nella sala d'attesa dove riuscii a vedere la vittoria di Kirito. Appena Kirito tornò Sinon venne teletrasportata, ma non riuscimmo a vedere come giocava. Un uomo si fece avanti davanti a noi: aveva un lungo mantello con un cappuccio, dei terribili occhi rossi e una maschera di metallo con la forma di un teschio. Metteva i brividi. Aprii un elenco e ci chiese una cosa:«Questi nomi... Siete voi?». Kirito rimase paralizzato e anche io non riuscii a rispondere, quella voce l'avevo già sentita, ma non riuscivo più a ricordare dove e nemmeno di chi era. Sapevo soltanto che metteva i brividi. L'uomo se ne andò e disse:«Non fa nulla... Presto scoprirò se siete davvero voi oppure siete solo dei falsi...». Sinon nel frattempo era tornata e ci vide lì fermi, con uno sguardo spaventato, come se avessimo visto un fantasma. Ci chiese cosa ci era preso ma non riuscivamo a rispondere. Uscimmo dal gioco e io e Kirito decidemmo di fare una passeggiata. «Chi è quel tizio? Non sarà mica Death Gun? Quella voce... Quella voce l'ho già sentita, ma non riesco a ricordare dove...» Kirito rispose:«Non lo so, ma sono quasi sicuro che sia lui Death Gun... Io... Aspetta... Non sarà mica...? Oh, no!» guardai Kirito sorpreso:«Cosa c'è?». «Come ho fatto a non pensarci prima? Micolt, ci avevi fatto caso? Quando quel tipo ci mostrò quell'elenco, aveva un simbolo sul braccio... Era il simbolo dei Laughing Coffin!» Sgranai gli occhi e dissi:« I Laughing Coffin? Quella gilda di red player di SAO specializzata nell'uccidere le persone? Ma cosa ci fa su GGO? Questo vuol dire che è un sopravvissuto di SAO... Ma allora chi è? E perché ci sta cercando?» Kirito mi guardò con uno sguardo triste:«Non lo so che cosa vuole da noi, ma sono preoccupato...». Tornai a casa e mi chiusi in camera a pensare. «Devo ricordare... Che cosa successe su SAO? Se ci sta cercando vuol dire che cerca vendetta... Ma non solo, vuole uccidere altre persone, devo vincere a tutti i costi il BoB per evitare altre morti! Oh, Yuuki, se soltanto tu fossi qui...» in quel momento mi venne in mente una cosa. «Yuuki... Yuuki... Sì! Ora ricordo! Su SAO organizzammo una spedizione per annientare per sempre i Laughing Coffin, ma ci tesero un'imboscata e uccisi molte persone per salvare la vita di Yuuki che era stata accerchiata e disarmata. Però... Perché cerca vendetta? Non può essere uno di loro, sono morti. E se fosse un loro fratello che fu catturato?» mi scoppiava la testa, così decisi di mettermi a letto, giacché era tardi. Dovevo cercare di ricordare cosa era successo quel giorno, e scoprire perché ora quest'uomo cerca vendetta.

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Capitolo 16
*** La Rivelazione ***


Il giorno dopo chiamai Kirito e gli raccontai la mia teoria. All'improvviso riattaccò e non capii perché. Quando andai alla clinica per tornare su GGO capii. Vidi Kirito parlare con l'infermiera che ci teneva d'occhio e disse di avere sulla coscienza la morte di più persone di cui non sapeva nemmeno il nome. Dopo un po' lo rassicurammo ed entrammo su GGO. Sinon era già lì, ed era ancora arrabbiata con noi. «Andiamo bene...» dissi girando gli occhi. Questa volta ci sarebbe stato un preliminare del BoB che di sarebbe tenuto il giorno dopo. Io e Kirito ci eravamo raccomandati di non ucciderci e di aiutarci a vicenda se necessario. Quindi fummo teletrasportati nella mappa. La concorrenza non faceva paura, anzi, per essere un gioco per videogiocatori esperti, trovai alquanto bassa la potenza media dei giocatori. Mi riunii a Kirito, ma all'improvviso un colpo mi perforò il petto. «Merda, Sinon! Kirito, vinci tu!» Detto questo fui eliminato. Tornai nella lobby di attesa e guardai lo scontro tra Sinon e Kirito. A quanto pare volevano fare un duello, e Kirito lo vinse egregiamente tagliando a metà il proiettile di Sinon. Mentre loro parlavano un'oscura figura si avvicinò a me, era lui. «Allora? Questo è il tuo vero nome?» A quel punto persi la pazienza. «Sei così ansioso di sapere il mio nome? Non ti ho visto in partita prima, eppure sono certo che domani ci incontreremo e scoprirai se sarò io o no quando ti avrò sconfitto. E ora levati di qui, Laughing Coffin". Si mise a ridere intensamente con la sua voce metallica:«Sei proprio tu, il tuo carattere egocentrico e sicuro di te era molto famoso su SAO. Domani sarà la tua fine, e anche quella dello Spadaccino Nero!» se ne andò, ma prima che scomparisse gli dissi una cosa:«Ricorderò il tuo nome, stanne certo». Si mise a ridere intensamente e scomparve. Dopo pochi minuti Kirito ricomparve e gli dissi con certezza che Death Gun era stato veramente un giocatore di SAO e che sicuramente aveva combattuto contro di noi nel raid contro i Laughing Coffin. Detto questo ci disconnettemmo e tornammo il giorno dopo. Il BoB ci stava aspettando.

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Capitolo 17
*** Il BoB Della Morte ***


Era arrivato momento, il BoB stava per iniziare. Eravamo pronti, dovevamo vincere a tutti i costi o sarebbe stata la fine, Death Gun avrebbe vinto, ma io e Kirito non glielo avremmo permesso. Preparammo le armi ed entrammo nella lobby e come sempre Sinon era arrabbiata con noi, ma aveva promesso a Kirito di non farsi uccidere perché lo avrebbe dovuto fare lei. Detto questo fummo trasportati nella mappa. Era immensa, gigantesca, quindi dovevo pensare a una strategia. «Be', sono un cecchino, forse è meglio che mi apposti da qualche parte per un po', se uso la spada rischio di venire mitragliato di colpi» Quindi vidi una piccola montagnetta e mi nascosi dietro un cespuglio. «Bene, bene. Ma chi abbiamo qui? Sbam!» sparai un colpo e un giocatore scomparve. Riuscii a far fuori una dozzina di giocatori da lì senza farmi vedere, rimasi lì una ventina di minuti quando sentii degli spari provenire da dietro di me. «Vieni fuori! Tanto so che sei lì, ti ho visto sulla mappa» Nel frattempo ero riuscito a scendere e pensai che forse avrei dovuto leggere le regole del BoB, non sapevo dell'esistenza di una mappa. «Vuoi sconfiggermi? Allora prova a colpirmi!» Uscii allo scoperto e accesi la spada laser roteandola, poi mi avventai sopra al nemico. Il giocatore aprii il fuoco, ma aveva una pessima mira e quei pochi colpi che mi avrebbero colpito li parai con la spada e infine tagliai in due il nemico. «Tsk, con quella mira cosa credevi di fare? Devo muovermi, devo trovare Kirito» Smanettai un po' e infine riuscii a far funzionare la mappa, ero piuttosto distante da me. «Merda, ci metterò una vita!» Non persi tempo ed iniziai a correre; arrivai dopo altri venti minuti e infine lo trovai insieme a Sinon, stavano osservando un duello tra due giocatori, uno di questi era formidabile, aveva un'agilità mostruosa e infatti riuscii a sconfiggere il suo avversario senza il minimo sforzo. Ma poco dopo cadde a terra, era stato paralizzato da un dardo e poi comparve lui. Cercò di attirare più attenzione possibile, quando la telecamera lo inquadrò fece uno strano segno della croce e disse una frase:«It's show time!»; quindi tirò fuori una pistola e la puntò al giocatore a terra. A quel punto Kirito ordinò a Sinon di fare fuoco, ma Death Gun schivò il colpo e sparò al giocatore che dopo pochi secondi fu disconnesso per un errore di rete. «Merda! Dobbiamo prenderlo, sta scappando!» Sinon mi interruppe:«Aspetta, non essere troppo precipitoso! Ci serve un piano. Non so perché vi stiate comportando così, ma è in grado di schivare i miei colpi, il che non è normale» detto questo aprii la mappa e aggiunse:«Deve essere qui vicino, ma come vedete, il nome non c'è, com'è possibile?» Kirito disse che sott'acqua, togliendo tutto l'equipaggiamento, saresti diventato immune al radar della mappa, così venne un lampo di genio a Sinon:« Ho trovato! Ora quindi è senza equipaggiamento,se ci muoviamo e seguiamo la sponda del fiume che porta alla città riusciremo a prenderlo ed a eliminarlo!» ci pensai un attimo e dissi:«Sí, è un ottimo piano. Tu però sei un cecchino, è meglio che tu rimanga qua, saresti un bersaglio facile» Sinon si oppose e venne con noi. Ci addentrammo in una giungla dove eliminammo un giocatore e poi trovammo la sponda, ma non c'era nessuno. «Deve essere in città, apro la mappa» Kirito aprii la mappa e vedemmo due nomi: Sterben e Pistolero X. Così decidemmo di dividerci: Sinon si sarebbe appostata sul tetto in modo da poterci coprire ma anche per avere una visuale completa, mentre io e Kirito saremmo andati dal Pistolero X. Però qualcosa mi puzzava, c'era qualcosa che non andava. Riuscimmo a sconfiggere Pistolero X e quando mi girai vidi Sinon a terra, con uno sguardo terrorizzato e davanti a lei Death Gun con in mano la pistola. «Kirito, presto! Vai da lei, io ti offro copertura dall'alto e lo distraggo in modo che tu possa portare in salvo Sinon, poi vi raggiungerò». Kirito corse come un fulmine e io mi appostai, sparai un colpo a Death Gun ma quest'ultimo schivò il colpo. «Riesce a schivare anche da dietro la schiena?! Ma come fa?» Kirito non si fece attendere, lanciò una bomba fumogena, prese Sinon e scappò via, allora lo seguii, lesto. Trovammo delle macchine e scappammo, ma quel bastardo ci inseguii, Sinon era terrorizzata e venne presa da una crisi: non riusciva più a sparare. Kirito le disse qualcosa e ritrovò il coraggio,sparò un colpo ma mancò il nostro inseguitore; fortunatamente colpii un auto che esplose, provocando una reazione a catena e riuscendo a far scappare Death Gun. Ci rifugiammo tutti e tre in una grotta, da lì non potevamo essere rintracciati dalla mappa. Secondo Sinon eravamo forti interiormente e la cosa la fece imbestialire perché lei si sentiva debole; si calmò e ci raccontò il suo passato, allora capii tutto. «Sinon, mi dispiace che questo fatto ti abbia ferita profondamente. Ma, secondo me, tu non hai colpe, lo hai fatto per proteggere qualcuno. Anche io e Kirito abbiamo ucciso, lui tre persone, ma io... Non ne ho idea, ne ho fatti fuori così tante... Noi siamo dei sopravvissuti di un gioco: Sword Art Online, e lì c'era una Gilda di cui faceva parte quell'uomo con la maschera, i Laughing Coffin. Sono assassini che si divertono a uccidere i giocatori, ma in SAO era diverso, avresti ucciso veramente una persona. Organizzammo un raid per arrestare la Gilda, ma lo vennero a scoprire e fu una battaglia sanguinosa. Per proteggere la persona più importante per me, uccisi una decina di persone, forse quindici. Però, anche se è una cosa terribile, so che l'ho fatto per proteggere non solo quella persona, ma tutti i giocatori che parteciparono al raid. Una di queste persone che abbiamo catturato è quell'uomo con la maschera, e se stiamo qui, presto ci scoprirà e potrebbe ucciderci, lui ha questo potere inspiegabile: riesce ad uccidere con quella pistola nella vita reale e...» Kirito mi fermò:«Un momento! E se ci fossero due o più persone? Ascolta: si organizzano bene sui bersagli, uno entra nel gioco ed elimina il bersaglio, l'altro, nel frattempo, irrompe in casa e inietta un veleno che provoca un attacco cardiaco, in modo da far sembrare che sia morto per mano della pistola. Ora, da quello che ci hanno detto, Death Gun uccide persone che vivono da sole, ma escluderei che siano due, perché mirano a più bersagli, credo che siano in tre se non quattro. Prima miravano a Sinon... Sinon, tu vivi da sola?» lei annuí, Kirito allora la tranquillizzò. Qualcuno era in casa sua in attesa che venisse sconfitta per iniettarle il veleno. Fu presa dal panico ma fortunatamente si calmò, allora mi venne un'idea:«Ascoltatemi, ho un piano: Sinon, tu finché non vieni sconfitta, sei al sicuro. Siamo in un deserto, quindi Death Gun non può coglierci di sorpresa con il mantello invisibile perché lascerebbe le impronte. Quindi, Sinon si accosterà su un edificio alto, io e Kirito fungeremo da esca, quando lui ci sparerà, tu, Sinon, lo eliminerai. Se non dovesse funzionare, io e Kirito lo affronteremo. È un sopravvissuto a SAO, anche lui avrà sicuramente una lama». Sorrisi e ci preparammo. Dovevamo tenere la massima concentrazione, il proiettile non doveva colpirci. Lasciai a terra il mio fucile per essere più agile, tenendo solo la spada e aspettammo. All'improvviso sentimmo un colpo, Kirito lo schivò al pelo, ma Sinon fu intercettata, dovevamo sbrigarcela noi due. Ci avventammo sul nemico che tentò invano di colpirci con il cecchino; così si fece vedere e tirò fuori una lama di ferro. Non sapevamo che si potessero forgiare armi di metallo, comunque sia, ci lanciammo nel combattimento. Era veramente forte, riusciva a tenerci testa nonostante fossimo in due. Riuscii a dividerci mettendo Kirito fuori gioco con un dardo paralizzante. «Tocca a noi, volevi dimostrare la tua forza, Micolt, no? Vieni avanti!» Non me lo feci dire due volte e mi lanciai all'attacco. Era più veloce di me, ogni volta che attaccavo mi ritrovavo con un piccolo taglio da qualche parte. Respirai profondamente e si mise a ridere:«Non eri il grande Micolt? Il Samurai Oscuro? Sei un disonore!». Si lanciò verso di me come un fulmine e mi attaccò, ferendomi. «Eri uno dei migliori, volevi proteggere quella ragazza nonostante avesse le capacità per difendersi da sola, era anche più forte di te! Sai, credo che quando avrò finito con te, farò una visita pure a lei» mentre diceva tutto ciò io continuavo a subire danni, finché non mi ritrovai a terra; finita quella frase stave per trapassarmi con la lama, ma accesi la spada e deviai il colpo, nel frattempo Kirito li spinse via con un calcio volante. Mi rialzai e dissi:«Tu... Prova soltanto a toccarla con un dito e giuro che ti ammazzo. Io ti ammazzo, come ho fatto con tutti i tuoi compagni!» Mi lanciai di nuovo all'attacco, ero furibondo. Io e Kirito riuscimmo a ferirlo, ma cercò di scappare nascondendosi nel mantello invisibile, ma qualcosa lo distrasse: una finta da parte di Sinon. Kirito allora tiro fuori la pistola e lo mitragliò di colpi, facendolo ricomparire. A quel punto capii tutto: mentre lo attaccavo gli dissi sorridendo:«É tutto qui il tuo potere, Zaza Dagli Occhi Rossi? Sei finito, mi sono ricordato di te, quando avremo finito qui verrai arrestato!». Death Gun era rimasto sorpreso e infine io e Kirito lo eliminammo, sincronizzati con perfezione. Eravamo rimasti in tre al BoB: io, Kirito e Sinon. Sinon ci disse dove abitava andare da lei a controllare. Poi ci porse una granata, ci abbracciò e saltammo in aria tutti e tre insieme, vincendo così tutti e tre il BoB. Quando ci disconnettemmo trovammo Asuna e Yui, che era preoccupata per noi. L'infermiera ci disse che "Sterben" in medicina era un nome tedesco che indicava la morte, quindi ci consigliò di andare subito da Sinon. Kirito era già pronto, quindi partii subito, io dovetti rivestirmi. Quando arrivai vidi Kirito in serie difficoltà, così mi avventai su quel ragazzo sconosciuto e lo buttai a terra con un calcio volante e con qualche pugno ben assestato. «Le arti marziali servono a qualcosa, ehehe.... Kirito, tutto bene? Tu Sin- cioè, Asada? State tutti bene?» Kirito si era salvato per miracolo, ha rischiato di rimanere avvelenato, ma un elettrodo lo ha salvato. Così Shinkawa, il nome del ragazzo, e suo fratello furono arrestati, e il terzo complice sarebbe stato preso molto presto. Kirito, Asuna e gli altri fecero una sorpresa ad Asada, io però avevo una promessa da mantenere: dovevo andare da Yuuki e finalmente mi avevano detto dove si trovava. «Sto arrivando, Yuuki...»

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Capitolo 18
*** Yuuki E Micolt Si Incontrano Nella Vita Reale ***


L'ospedale di Yuuki era un po' distante da Tokyo, quindi dovetti prendere il treno. «Ah, gli Iron Maiden sono così rilassanti... Chissà come sta Yuuki, mi aveva detto che era malata ma spero che stia bene...» Arrivai all'ospedale dove attesi per quindici minuti abbondanti, poi arrivò un dottore. «Tu devi essere Micolt, Yuuki mi ha parlato molto di te, sapeva che l'avresti trovata. Io sono il medico che si occupa di Yuuki. Su, vieni. Andiamo da lei». Mi tolsi le cuffie e lo seguii. Entrammo in una stanza e vidi una scena terribile, mi vennero le lacrime agli occhi e dovetti sedermi. «Y-Yuuki? Oh, mio dio... Io... Io non pensavo che fosse ridotta così...» il dottore mi guardò un po' perplesso:« Mi dispiace molto... Yuuki mi aveva detto che vi eravate raccontati le vostre vite». Mi asciugai le lacrime e gli dissi:«Sí, è così. So tutto riguardo la famiglia e la malattia, ma... Non credevo fosse ridotta così...». Il dottore mi mise una mano sulla spalla. «Ragazzo, voglio essere sincero: purtroppo le medicine che prende non la guariscono e non so per quanto ancora vivrà» Lo guardai con uno sguardo come se volessi pietà ma all'improvviso una voce mi distrasse:«M-Micolt? Sei tu?! Oddio, sono così felice di vederti. Scusa se ti parlo da questo altoparlante, ma purtroppo non mi posso muovere... Il dottore ti ha detto tutto, vero?». Mi affacciai al vetro che copriva la stanza di Yuuki e le parlai con voce singhiozzante:«Sí, mi ha detto tutto... Tuttavia io non mi arrendo!». Mi girai verso il dottore e gli dissi:«Dottore, voglio donarle il mio midollo. So che le probabilità che guarisca sono minime, ma devo farlo. Sono disposto a qualunque cosa per lei. La prego». Il dottore mi guardò sorridendo:«Yuuki sapeva che avresti proposto questa cosa e io sono d'accordo. Certamente, non ti prometto nulla, ma proveremo a iniettarle il tuo midollo e vedremo cosa accadrà ». Mi misi d'accordo con il dottore riguardo l'estrazione di midollo e andai al Dicey Café, dove Kirito e gli altri mi aspettavano. Erano felici di sapere che Yuuki poteva essere salvata ed erano sicuri che sarebbe guarita. Per farmi pensare ad altro mi porsero una borsa con dentro un gioco. Si trattava di Alfheim Online, o ALO, un VRMMORPG in cui potevi volare. Mi dissero che c'era un guerriero fortissimo che sfidava la gente e che nessuno è riuscito a batterlo, così volevano farlo tutti insieme. Quando tornai a casa provai il gioco e andai nel luogo d'incontro del cavaliere, dopo che gli altri, con cui mi ero dato appuntamento, mi spiegarono come volare e mi dissero un po' di cose riguardo il gioco. Arrivato all'albero credevo di trovare un guerriero molto alto, con una grossa armatura e uno spadone, ma non c'era nessuno. A un certo punto udii una voce:«Allora? sei qui per sfidarmi?». Quella voce l'avevo già sentita, mi girai di scatto e trovai Yuuki. «Yuuki!» corsi ad abbracciarla. Gli altri avevano già incontrato Yuuki su ALO per puro caso, così mi fecero una sorpresa. Dopo quel giorno passarono un po' di mesi e non potevo andare da Yuuki, a detta del dottore perché doveva eseguire degli esami per vedere se ci fossero stati miglioramenti dopo l'operazione. Un giorno il dottore mi chiamò, dicendomi che Yuuki era stata male e aveva rischiato l'infarto. Mi affrettai ad andare all'ospedale e quando arrivai nella stanza di Yuuki non trovai nessuno. Sentii dei passi molto lenti venire verso di me e una voce debole parlarmi:«Certo che ci caschi sempre, eh?». Mi misi a piangere e corsi verso di lei stringendola molto forte. Arrivò poi il dottore:«Mi dispiace averti detto quella bugia, ma la signorina Yuuki ha insistito per farti una sorpresa. Sono lieto di annunciarti che Yuuki sta bene ed è guarita dalla sua malattia. Deve riprendere le normali funzioni e fare riabilitazione, oltre a dei regolari esami per vedere se le sue condizioni sono stabili, ma presto tornerà a casa e potrete uscire insieme». Ero al settimo cielo, finalmente era guarita e avrebbe potuto tornare a casa con me dopo qualche mese. Prima di tornare a casa dissi a Yuuki:«Preparati, piccola, ci sono un sacco di avventure da fare con Kirito e gli altri. Nel mondo reale e anche nel mondo virtuale. Ci vediamo presto». Tornai a casa e mi misi a suonare la chitarra, finalmente era tutto finito.

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Capitolo 19
*** Nuova Quest: Excalibur ***


Sono successe molte cose da quando Yuuki è guarita: innanzitutto ora è in grado di camminare e correre normalmente, finalmente il suo sogno di andare a scuola si è avverato e, dato che i suoi parenti sono morti, eccetto la zia bastarda che odia, ora vive insieme a me. E giochiamo sempre ad ALO insieme agli altri. Mentre eravamo a caccia di materiali ci è arrivata una notizia: la spada a una mano più forte del gioco, Excalibur, era appena uscita in un dungeon e migliaia di giocatori si stavano preparando per averla. Kirito la voleva ad ogni costo, così organizzammo un gruppo e tutti insieme andammo alla ricerca dell'Excalibur. Il dungeon poteva essere raggiunto solo in sella di stranissimi animali simili a un incrocio tra un elefante e una tarantola, e per nostra fortuna Leafa se n'era fatto amico uno. Mentre eravamo in viaggio, al gelo, una strana figura ci apparve e ci raccontó una storia, parlava dei giganti del fuoco che tentarono di bruciare l'Yggdrasil, l'albero della vita e di scacciare le creature che vi abitarono vicino. Fortunatamente questa donna e le sue sorelle respinsero i giganti, salvando l'albero. Ma i poteri della donna erano ormai quasi esauriti e se un medaglione magico fosse diventato completamente nero, tutto il mondo di ALO sarebbe cambiato. Detto ciò la figura scomparve. «Wow, che figata! Io amo la mitologia vichinga e trovarsi in una missione così vicina a essa è fantastico!» Kirito mi guardò e mi disse:«Però non essere troppo felice, se dovessimo fallire, temo che accadrà sul serio ciò che quella donna ci ha detto. Il sistema di ALO è in grado di mutare, perciò se i giganti vincessero, il gioco diventerebbe totalmente diverso...». Klein, che nel frattempo aveva smesso di sbavare, disse:«Eddai, Kirito, non devi preoccuparti! Vinceremo senza dubbio, abbiamo mai perso?». Arrivammo finalmente nel dungeon, era buio e freddo. «Etciù! Dannato freddo...» Yuuki mi guardò ridendo:«Sembra che qualcuno qui odi il freddo, eheh» la guardai sorridendo e aggiunsi:«e credo di non essere l'unico, sbaglio o stai tremando come una foglia? E poi anche Klein ha difficoltà, è un Salamander! Ma ho la soluzione, vieni qui» abbracciai Yuuki e proseguimmo appiccicati. «Eddai, non è giusto! E io come mi riscal-» Vedemmo una ragazza in una trappola, il nome mancava e chiedeva di liberarla. La lasciammo lì credendo fosse una trappola, ma Klein, come al solito, tirò fuori il suo animo da gentiluomo, o come dice lui, "onore da samurai" e la liberò. Si unì al gruppo e vedemmo il suo nome. «F-Freja?! La divinità? Era la dea vichinga del raccolto e della benevolenza. Beh, bel colpo, Klein. Peccato sia un NPC» dissi alla fine ridendo. Entrammo nel frattempo in una porta, ad aspettarci c'era un gigante seduto su un trono. Avevamo poco tempo per batterlo, e non sarebbe stata per nulla una battaglia semplice.

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Capitolo 20
*** Il Re Dei Giganti ***


Il gigante alzò lo sguardo e disse:«Bene, bene. A quanto pare sono entrati dei moscerini nel mio castello. Sarà meglio eliminarli». Appena finì quella frase apparvero il nome e le barre della vita e lì capii che la situazione era molto peggio di quello che credevo. «Ragazzi... È Thrym, il re dei giganti Jotnar... È colui che rubò Mjölnir a Thor. State in guardia, perché è davvero pericoloso ha una forza immensa e possiede i poteri del ghiaccio!» Il gigante si lanciò su di noi creando un'onda d'urto che ci spinse via. Attaccammo tutti insieme ma lo spazio era troppo piccolo per poterci muovere liberamente e i suoi pugni erano micidiali. A un certo punto inspirò profondamente e un attimo dopo una tempesta di ghiaccio ci arrivò addosso, arrecandoci danno da gelo e mi tirò un calcio talmente forte da farmi arrivare a pochi HP e facendomi volare all'inizio della stanza. «Merda... Il gelo rallenta i movimenti. Non ho tante pozioni con me, devo stare più attento. Aspetta! Forse ho trovato!» Attivai la modalità Berserk che potevo usare su ALO grazie all'ultimo aggiornamento e mi lanciai all'attacco, ma fu tutto inutile, nonostante la mia abilità unica, l'effetto del ghiaccio aveva lo stesso effetto su di me. A quel punto a Freja venne in mente un piano: ci disse che dovevamo cercare il suo tesoro in modo che potesse riacquisire i suoi poteri. Ci dividemmo in modo che chi cercava il tesoro non sarebbe stato disturbato da Thrym mentre l'altro gruppo lo teneva occupato affrontandolo. A un certo punto Yuuki trovò qualcosa di luccicante e con tutta la forza che aveva lanciò il tesoro a Freja che improvvisamente si trasformò in un gigantesco Thor che diede un pugno in pieno volto a Thrym. Klein sbiancò all'improvviso e dopo avergli detto di tutto ci lanciammo contro il nemico usando allo stesso tempo tutte le nostre skill più potenti e infine Thor, con il suo martello, gli diede il colpo di grazia fulminandolo. Eravamo salvi solo grazie a Thor, il nemico era troppo potente per tutti noi. Thor così ci ringraziò per averlo liberato e per averlo aiutato a riavere il suo martello, dando in dono un Mjölnir più piccolo a Klein, che si lamentò del fatto di non aver mai potenziato le sue abilità con i martelli da guerra. Così ci avviammo verso un'uscita e vedemmo incastrata tra le radici dell'Yggdrasil lei, Excalibur. Kirito tirò la spada con tutte le sue forze fino a quando non riuscì ad estrarla. A suo parere era davvero pesante e non capì perché non risultava nell'inventario. All'improvviso sentimmo un terremoto e tutto il dungeon stava crollando a pezzi, così scappammo. Ma per il peso eccessivo della spada, Kirito dovette lasciarla cadere rinunciandoci così per sempre... O perlomeno sarebbe accaduto così, se Sinon con il suo arco non avesse usato una corda per recuperarla. Così, mentre tornavamo a casa, apparve la donna misteriosa insieme alle sorelle e ci ringraziarono per aver sconfitto i Giganti e per aver salvato Yggdrasil. Organizammo poi una festa per festeggiare l'ottenimento di Excalibur e di Mjölnir. Ma l'avventura non era ancora finita, tante altre sorprese ci aspettavano.

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Capitolo 21
*** Ordinal Scale ***


Il mondo virtuale si è evoluto molto in poco tempo, hanno inventato l'Augma, un auricolare che aiuta gli studenti con le spese quotidiane effettuando sconti con i punti accumulati sui giochi. L'idea è buona, ma preferisco i classici giochi VR con l'Amusphere, anche Kirito è d'accordo con me. Tuttavia, siccome gli altri erano entusiasti, abbiamo preso anche noi l'Augma. È uscito un gioco chiamato Ordinal Scale, è uguale a SAO, addirittura i boss sono gli stessi del gioco. L'unica differenza è che la città è l'area di gioco. È questo che differenzia l'Augma dai VR classici: ti muovi con il tuo corpo e il luogo in cui sei è l'area di gioco. «Dicono che se batti i boss, Yuna, la super idol robotica con la voce più bella del mondo, ti darà un bacio e si complimenterà con te! Devo assolutamente vincere!» disse Klein. «Mh, sì, interessante. Anche se alla fine Yuna non è poi così grande. È brava, ma preferisco Simone Simons degli Epica come cantante» Silica mi guardò un po' male e mi disse:«Dici così solo perché sei metallaro! Io la amo, canto sempre le sue canzoni» ridacchiai e dissi:«Chissà, forse hai ragione. Piuttosto, dove apparirà il prossimo boss? Voglio provare questo Ordinal Scale... E voglio vedere la mia Yuuki che finalmente si è ripresa combattere dal vivo» Detti un bacio sulla guancia a Yuuki, che arrossì e ci dirigemmo verso l'area in cui sarebbe apparso il boss. Dopo una lunga attesa, finalmente arrivò. Era il boss del decimo piano di SAO, un enorme samurai con un nodachi molto lungo. «Ma guarda un po' chi si rivede... La mia katana ti trafisse su SAO, lo farò anche oggi» Sguainai la lama e mi lanciai in combattimento. Mi sentivo leggero e agile, Kirito invece non era molto a suo agio e ha rischiato di farsi ammazzare. Ma improvvisamente, proprio quando stavo per dare il colpo di grazia al boss grazie a un intervento di Yuuki, un ragazzo con un abito viola scuro al neon con uno scatto fulmineo mi uccise il boss. Era Eiji, il campione in carica di OS, un tempo giocatore di SAO piuttosto debole. Se ne andò senza dire nulla, ma eravamo tutti sbalorditi, aveva un'agilità disumana. Passarono i giorni, e Asuna divenne piuttosto famosa su OS perché sconfiggeva molti boss guadagnandosi il bacio di Yuna che tutti vogliono con ansia. Però durante una battaglia con un boss, Klein si ruppe il braccio senza che nessuno avesse visto nulla e nemmeno Klein stesso ricordava che cosa fosse successo quella notte. Mi insospettii, così iniziai a farmi vivo nel gioco e a raggiungere una certa notorietà assieme a Yuuki. Durante una battaglia Asuna venne sconfitta per salvare Silica e accadde una tragedia: aveva dimenticato ogni ricordo legato a SAO. A quel punto capii che qualcosa non andava, pure Klein non ricordava nulla. Io, Kirito e Yuuki iniziammo a indagare e le risposte ci furono date da Yuna stessa. Lei era una ragazza su SAO che morì, ma il padre le ridò la vita facendola diventare una IA. Su SAO aveva un ragazzo che era Eiji. Eiji vuole far dimenticare a tutti le vicende successe su SAO, facendo sì che, in qualche modo, se vieni battuto dai boss tu perda i ricordi legati al gioco. Sembrava impossibile, eppure era così. Dovevamo fermare Eiji ma non sapevamo ancora come. Il giorno dopo andammo al concerto di Yuna (io un po' a malincuore) e scoppiò un disastro: tutti i boss di SAO apparvero nello stadio. Era il piano finale di Eiji. Io e Kirito quindi andammo a cercarlo, mentre Yuuki rimaneva a proteggere gli altri con le sue straordinarie abilità. Dopo aver cercato un po' trovammo Eiji e ci preparammo alla battaglia. Era veloce, troppo veloce. Riusciva a schivare tutti i miei attacchi, poi Kirito capii tutto, attaccammo in coppia, io lo distrai un attimo e Kirito staccò dal suo collo uno strano oggetto che serviva per aumentare i suoi parametri. «Tsk, sei solo un debole, sarò io a umiliarti, ora!» Feci un fendente verso l'alto e Eiji cadde a terra svenuto. Ma i guai non erano ancora finiti: Ci ritrovammo improvvisamente nell'ultimo piano di Aincrad e ad attenderci c'era il boss dell'ultimo piano. «Merda! Ancora questa specie di statua divina! Cosa facciamo? Noi del gruppo non possiamo batterlo! E non c'è nemmeno Asuna che è rimasta su a proteggere gli altri giocatori...» Appena finii questa frase si aprii un varco e tutti i giocatori di ALO e GGO insieme ad Asuna vennero in nostro soccorso. Tutti eseguimmo le nostre skill più potenti e sconfiggemmo il boss anche grazie alla spada divina di Kirito, che con un solo fendente eliminò tutti gli altri boss. Tutto grazie a un'idea di Asuna che, grazie a Yui, ha avuto l'idea di inviarci dei soccorsi dopo aver avuto un brutto sentimento. Yuna scomparve e tutti ripresero la memoria. Non sappiamo bene cosa è successo, ma capimmo che Yuno centrava qualcosa. Alla fine tutti tornammo ai classici VR, anzi, presto sarebbe iniziata un'altra avventura su un altro gioco.

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Capitolo 22
*** Sword Art: Origin ***


Dopo gli eventi accaduti in Ordinal Scale, abbiamo deciso di tornare sui classici giochi VR su Amusphere. E, grazie al Seme, sì è creato un nuovo gioco che utilizza le stessa funzioni di SAO, ma con un mondo diverso e dove i giocatori non morivano: Sword Art: Origin. Ero pronto e carico a spaccare tutto, ma mi sarei cacciato presto in grossi guai. Kirito arrivò con una ragazza e scoprimmo che questa ragazza era un NPC e molto probabilmente faceva parte di una missione. Decidemmo di chiamarla Premiere. Premiere era una ragazza piuttosto bassa, indossava degli abiti molto carini azzurri e bianchi ed era molto timida. Portava i capelli a caschetto e aveva dei bellissimi occhi azzurri. Poco dopo aver conosciuto Premiere ci imbattemmo in uno strano tipo che stava sparlando di Kirito. Era un tipo molto alto, muscoloso e con degli abiti viola. Si chiamava Genesis ed era un vero sbruffone. Preso dalla rabbia andai verso di lui per dirgliene quattro, ma Yuuki mi fermò. Tuttavia lui si accorse del mio gesto e iniziò a fare lo sbruffone davanti a tutti dandomi del perdente e dicendo che lui era il giocatore più forte del gioco. E dopo aver detto questo, se ne andò e Yuuki, per consolarmi, mi abbracciò forte e mi disse che andava tutto bene. «Gliela farò pagare... Quel bastardo...» «Micolt, non ti preoccupare. Dai, andiamo a caccia di mostri, così ti dimentichi dell'accaduto» Ci avviammo presso le aree e a un certo punto si attivò un indicatore di missione sopra a Premiere. Entrammo in una grotta e trovammo uno strano portale e a quanto pare solo Premiere poteva attivarlo. Ma dopo questo non successe nulla. Tornammo in città e, mentre mi rifornivo di pozioni, mi sono accorto che l'NPC commerciante era differente da quella che mi aveva servito poco prima di andare in missione. Poco dopo sentii dei giocatori dialogare su quanto fosse stato facile uccidere un boss usando un NPC come esca. Allora capii tutto: i giocatori non potevano morire, ma gli NPC sì, così mi avviai dagli altri per raccontare loro della mia scoperta. Decidemmo quindi di proteggere Premiere da qualunque pericolo. Tuttavia la ragazza non era con noi, e andammo a cercarla. La vidi in mezzo alla gente, ma sembrava diversa: era come se non mi riconoscesse. A un certo punto mi sentii sollevare da terra. Era Genesis. «Cosa fai con la mia NPC, pivello?» «Tua? Non credo proprio, lei è la nostra Premiere!» mi tirò una ginocchiata sulla schiena e mi lanciò via scappando con Premiere. Anche se ero in una safe zone potevo sentire il dolore. Lo inseguii finché non mi ritrovai a doverlo affrontare. «Ragazzino, hai fatto un grosso errore, questa è la mia NPC, Mia, ed è la mia allieva!» «Lei si chiama Premiere, non Mia, e l'abbiamo trovata noi. È nostro compito proteggerla!» Iniziammo a combattere. Era forte, ma usava uno spadone, perciò era lento nei movimenti. Ma a un certo punto un'aura gialla avvolse il suo corpo e divenne incredibilmente veloce. Cercai di parare i suoi colpi, ma con un fendente verso l'alto finii a terra con la vita al minimo. Se fossi morto avrei rischiato di perdere Premiere per sempre.

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Capitolo 23
*** La Sconfitta Di Genesis ***


"Quindi questa è la fine... Non sono riuscito a salvare Premiere... Ho fallito, è stato tutto inutile... Perdonatemi, ragazzi..." Pensai mentre Genesis si avvicinava per darmi il colpo di grazia. «Sei stato coraggioso, ragazzino, ma è tutto inutile, sono molto più forte di te. E ora muori. Quando tornerai nella città principale sarà già troppo tardi. Addio, Samurai Oscuro» In quell'attimo vidi una vampata viola e Genesis fu colpito, costretto a indietreggiare. «Come hai osato far del male al mio Micolt? Ora ti farò vedere il potere della Spada Assoluta, sbruffone!» «Y-Yuuki... Sei qui...» «Non temere, gli altri stanno arrivando» Genesis tirò fuori uno sguardo folle e si lanciò al combattimento, ma Yuuki era formidabile. La sua eleganza non aveva eguali, tantomeno la sua velocità. Tuttavia Genesis era ancora troppo forte, feri a un braccio Yuuki ma all'improvviso si fermo. Pareva molto stanco e sembrava stesse soffrendo. Nel frattempo arrivarono anche gli altri e mi curarono, ma Genesis scappò insieme a Premiere usando un cristallo di teletrasporto d'emergenza. «Merda, dobbiamo inseguirlo! Ha preso Pre-» mi accorsi che era insieme agli altri «Sembri stupito, Micolt. Sono stata con gli altri tutto il tempo» «Ma allora... Chi è l'altra Premiere?» «Torniamo in città, ti spiegheremo tutto» Disse Kirito, e tornammo in città. «Micolt, abbiamo scoperto molte cose: innanzitutto ho trovato Premiere nella prima area del gioco ad allenarsi, e da lì è rimasta tutto il tempo con me. Secondo: ci sono due "Premiere", sono gemelle. L'altra deve averla trovata Genesis. Terzo: Genesis usa droghe digitali...» «Droghe digitali? Che cosa sono?» «È una sostanza illegale che ti permette di avere enormi vantaggi quando giochi. È per questo che non sei riuscito a batterlo. Puoi diventare un campione senza esserti mai allenato. Ma ora non è questo il problema. Dobbiamo assolutamente riprendere l'altra Premiere e completare la missione, o il gioco rischia si sparire per sempre. Sappiamo dov'è diretto, quando sei pronto, andiamo» «Andiamo, questa volta non mi batterà » Ci dirigemmo in un enorme castello. Dentro doveva esserci un tempio, e lì ci sarebbe stato ad attenderci Genesis. Arrivammo nel tempio ed era lì, come previsto. «Lo voglio affrontare io... Da solo» «Micolt, è meglio farlo in due » «No, Kirito. Apprezzo l'aiuto, ma è una questione personale. Oltre ad aver macchiato il mio onore di samurai ha ferito Yuuki. Non posso fargliela passare liscia...» Oh, a quanto pare il piccolo samurai si è offeso. Vuoi essere battuto una seconda volta? Allora vieni. Vieni e affrontami!» Guardai gli altri con uno sguardo deciso e mi avvicinai a Genesis. Dopo aver fatto un inchino sguainai la spada e mi lanciai nel combattimento. Genesis non aveva ancora attivato le droghe, ma dovevo metterlo alle strette, così attivai la modalità Berserk e iniziai ad infliggergli dei danni. «Mi hai stufato, verme» mi allontanò con un calcio e attivò le droghe, ma era più forte di quando me le suonò di santa ragione. Ma non potevo perdere. Usava colpi pesanti e prevedibili. Tuttavia aveva una difesa ferrea. Fu allora che mi venne un'idea. «lo sapevi che una delle sette virtù dei samurai dice di non imbrogliare? Se segui il Bushidō sarai un vero guerriero, ma tu non lo sei... Hai usato droghe digitali, vero?» «Me ne infischio dell'essere un vero guerriero! Io voglio solo vincere, e grazie a queste droghe sono il migliore di tutti! E ora tu morirai! E sconfiggerò tutti gli altri!» Ridacchiai e aggiunsi:« Scacco matto. Sei finito Genesis». Mi avvicinai con uno scatto fulmineo e lo infilzai con la katana, senza ucciderlo, dicendogli all'orecchio:« Sei stato ingannato» Poco dopo una voce condannò in arresto Genesis per aver usato sostanze illegali per giocare. Era Rain, che si occupa di sviluppare e aggiornare i giochi. Genesis non ci ascoltò e attivo ancora più droghe, allora dovetti eliminarlo tagliandogli la testa, visto che non mi ero mai allontanato da lui per timore di questa reazione. Genesis verrà arrestato, ma ora dovevamo pensare alla seconda Premiere... O meglio, a Mia.

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Capitolo 24
*** SA:O In Salvo ***


Ci dirigemmo di corsa nel luogo dove si credeva ci fosse Mia. Ma ad un certo punto sbucò dal terreno una parte del castello di Aincrad. Mia stava cercando di distruggere tutto il gioco e avevamo capito che era proprio sulla punta del castello. Fortunatamente non c'erano i boss originali a difendere, solo qualche mostro e ogni tanto dei piccoli boss per aprire le porte. Arrivammo in cima e trovammo Mia. Era furiosa, odiava tutto e tutti. Doveva tenere molto a Genesis. Attivò una bolla protettiva e una sorta di robot comandato da lei. Era pericolosissimo. «Ragazzi, qui si mette male... Ci sono lame rotanti ovunque. Dobbiamo distruggere la bolla, se moriamo sarà tutto perduto. Io, Yuuki e Kirito pensiamo alla bolla, voi invece pensate a tenere occupate le braccia e le lame. In bocca al lupo!» Ci dividemmo secondo i piani, gli altri riuscirono a tenere occupate le braccia e le lame, mentre noi attaccammo la bolla. Era molto resistente, ma prima o poi si sarebbe rotta, dovevamo solo unire le nostre tre skill. Tuttavia avevo fatto male i conti. Comparvero dal terreno delle strane luci rosse sotto di noi e all'improvviso scoppiarono, lanciandoci via con poca vita. «Merda, usa anche la magia. Che cosa facciamo?» A Kirito venne un'idea:«Distruggiamo prima le braccia, poi attacchiamo la bolla». Così attuammo il nuovo piano. E funzionò! Le braccia erano distrutte, era il momento: ci lanciammo io, Kirito e Yuuki contro la bolla, saltammo e urlammo tutti le nostre skill:«Mother's Rosario!» «Starbust Stream» «Minasse Masen! È la tua fine!» la bolla si ruppe e Mia fu sconfitta. La ragazza capii i suoi errori dopo aver visto che avevamo dato tutti noi stessi per salvare il gioco e ci chiese scusa. Tuttavia non rimase nel gruppo con noi e la vedevamo ogni tanto in città. Ma non era finita qui. Presto avrei fatto la conoscenza di nuovi giocatori.

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Capitolo 25
*** Ritorno Su GGO ***


Un enorme aggiornamento stava arrivando su GGO, così decidemmo insieme agli altri di andare su GGO. Ma gli altri dovevano ancora prendere il gioco e quindi mi ritrovai in fila al negozio di videogiochi per aspettare gli altri. «Che palle, siamo fermi da un'ora e mezza. Non ce la faccio più! Facevo prima a prestarvi il mio gioco per installarlo sull'Amusphere...» «Eddai, Micolt. Non fare il lagnone!» mi dissero tutti gli altri all'unisono. Comunque, dopo un'altra ora di attesa, io e Yuuki tornammo a casa e ci connettemmo al gioco. «Ci vorrà un po' per gli altri dato che devono installare il gioco, quindi ti insegnerò le basi» «D'accordo, Micolt» mi disse Yuuki sorridendo. Appena entrammo nel gioco una misteriosa ragazza apparve davanti a me chiamandomi. Aveva i capelli rossi molto accesi raccolti in una coda laterale, degli occhi azzurrissimi e indossava una tenuta da combattimento rosa. «Micolt, sei tu?! Certo che sei tu. Sei uguale ed identico alla realtà! Non ti ricordi più di me? Eravamo migliori amici da bambini. Però qui ho un nome diverso, chiamami Kureha, per favore» Rimasi a bocca aperta, non avrei mai pensato di incontrarla di nuovo su un videogioco online. «Nat- cioè, Kureha! Da quanto tempo! È bello rivederti! Non sapevo ti piacessero i giochi VR, mi fa molto piacere. Senti... Devo aiutare la mia ragazza Yuuki con le basi del gioco, ti va di farci compagnia?». Kureha accettò e, dopo aver mostrato a Yuuki le meccaniche e tutti i tipi di armi nel gioco, alla fine optò per impugnare una spada fotonica e una pistola. Kureha rimase sbalordita dalle abilità di spada di Yuuki, ma del resto è la Spada Assoluta. Dato che a Yuuki piace combattere contro altri giocatori, nell'attesa provò un deathmatch tutti contro tutti e nella sala d'attesa si trovava un pezzo grosso. Si chiamava Vinight, era piuttosto alto, con i capelli neri ricci e un corpo molto muscoloso, ed era specializzato nei fucili semiautomatici. Era uno dei primi dieci. Tuttavia conoscevo quel nome, così mi avvicinai a lui. «Allora? Com'è sentirsi tra i primi 10 su GGO, Vinight? Vedo che anche il tuo avatar è uguale al te reale» Lui mi guardò sorpreso:«Che mi venga un colpo... Predator, sei tu! Da quanto tempo! Dopo che sei scomparso non ho più potuto contattarti!» Rimasi un po' imbarazzato e gli risposi:«G-già... Mi dispiace, mi sei mancato molto. Comunque il mio nome non è più Predator, ho deciso di utilizzare il mio vero nome. Beh, già che sei qui, tu sei sempre stato il mio migliore amico, oltre che il primo. Quindi perché non ti unisci a me e alla mia squadra? Oltre ad essere uno dei migliori, verrai a conoscenza del cecchino glaciale Sinon e, beh, ti basta vedere lo schermo per vedere cosa sa fare quella piccola con la spada. È appena entrata ma già devia i proiettili». Beh, avevo ritrovato 2 amici, Yuuki era già un portento e gli altri stavano arrivando. Ma presto altre persone si sarebbero unite al nostro gruppo, e molti guai sarebbero arrivati.

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Capitolo 26
*** Un incontro inaspettato ***


Arrivarono finalmente Kirito e gli altri, facemmo le dovute presentazioni e andammo nella prima area del gioco per far allenare un po' gli altri a sparare. Se la cavavano piuttosto bene per essere la prima volta su GGO, ovviamente tranne Sinon e Kirito, che già avevano giocato al gioco insieme a me. Dopo un po' di allenamento, Kureha ci racconto che in un'area del gioco era nascosta una ricompensa straordinaria, e lei voleva trovarla per prima. Così decidemmo di andare tutti insieme per aiutarla; arrivati lì ci dividemmo e io andai con Yuuki, Vinight e Kureha. Mentre camminavamo finimmo in un'imboscata, i nemici erano dei robot. «Vinight, come ai vecchi tempi?» lui mi guardò e con un ghigno compiaciuto mi rispose:«Come ai vecchi tempi» Ci mettemmo schiena contro schiena e iniziammo a far fuori tutti i robot alternandoci le posizioni. Yuuki e Kureha non fecero in tempo neppure ad ucciderne uno e infatti protestarono:«E dai! Lasciate divertire pure noi ragazze!» mi misi una mano dietro la testa e imbarazzato risposi:«Eheh, scusateci. Ci siamo lasciati trasportare. Comunque ora andiamo avanti». Procedemmo in una stanza con un portone, ma c'era già qualcuno ad aspettarci: era Itsuki, uno dei giocatori più forti del gioco, capo dello squadrone più potente e anche il rivale di Vinight. «Mi dispiace, ma quest'area è nostra. La ricompensa spetta a me. Oh, Vinight, vedo che finalmente giochi in squadra con altra gente» Vinight era molto seccato:«Tsk, zitto, questo è il mio migliore amico, e sono certo che ti batteremo contro il tuo squadrone!». Itsuki sorrise e rispose:«Mi farebbe piacere un giorno affrontarvi. Ma non è questo il momento, comunque io sono Itsuki, stavamo giusto per entrare nella stanza del boss, quindi perché non ci fate vedere di che pasta siete fatti?». Entrammo dentro la stanza e apparì un mostro armato di alabarda, nulla di che per un gioco in cui si usano le armi, pensai. Ma nonostante la sua arma, con i suoi fendenti riusciva ad accorciare di molto le distanze. Tuttavia non durò molto perché facemmo un attacco a 4: Kureha, armata di lanciamissili, o prendeva dal fianco destro, Yuuki da quello sinistro, io e Vinight dal davanti. Io gli scivolai da sotto le gambe sparando nel frattempo con la mia mitraglietta, Vinight invece salto sopra la sua ascia per poi smitragliargli la faccia. Fu un lavoro da manuale che costò cara la vita del boss e che aprì le porte per continuare. Itsuki ci fece i suoi complimenti e, siccome la strada si divideva in due vie, Itsuki prese quella di sinistra, noi quella di destra. Arrivammo in una stanza in cui era presente un portale di teletrasporto disattivato e mentre ci ero dentro, Kureha smanettando con il computer presente nella stanza lo riattivó per errore spedendomi in una stanza enorme. Notai che dentro una specie di capsula c'era qualcuno, toccai la capsula e uscì fuori un ragazzo con i capelli neri un po' in stile emo con il ciuffo tutto da una parte, 2 occhi rossi e una strana divisa attillata. "Sembra il fratello di Kurumi di Date A Live" pensai ridacchiando, e poi questo strano personaggio riprese conoscenza e mi parlò:«C-capo!» lo guardai in modo strano perché non capivo, e nel frattempo arrivarono Kureha e gli altri, e Kureha sembrava un po' arrabbiata. «Oh, no! Micolt, cosa hai fatto?! Mi hai rubato la ricompensa, era questo che stavo cercando! Non fa nulla, a quanto pare tu non sai niente riguardo questa storia, torniamo dagli altri e poi andiamo nella stanza di Kirito, vi racconterò tutto lì» E così ci avviammo. Non sapevo ancora che quel personaggio mi avrebbe aiutato in moltissime situazioni.

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Capitolo 27
*** Sorella?! ***


Tornati nella stanza di Kirito, Kureha ci raccontó tutto: quel ragazzo dai capelli neri era un ArFA-sys, una IA molto avanzata che ti avrebbe aiutato in qualsiasi cosa nel gioco: dal combattimento, ai vestiti ed alla gestione del denaro. Ci disse pure che era di una rarità così alta che pochi giocatori ne hanno uno. Dovevo dargli un nome, così lo chiamai Kakatsu. Kakatsu mi diede un'arma rarissima che mi permetteva di agganciarmi a quasi tutte le superfici e che potevo usare anche contro i nemici, ma togieva pochissimi danni, era efficace sui droni. Tuttavia Kakatsu ci spiegò che durante l'atterraggio con la nave, lui perse alcuni dei suoi pezzi, e se volevamo avere tutte le funzioni di un ArFA-sys, allora dovevamo recuperarli. Kakatsu ci mostrò le coordinate e noi ci avviammo; ma nel frattempo incontrai Itsuki che mi chiese di andare a far parte del suo squadrone, ma rifiutai gentilmente e subito dopo conobbi Zeliska, una ragazza dai lunghi capelli bianchi raccolti in una coda laterale chiamata dagli altri giocatori: "La Regina Senza Corona" perché non partecipa mai agli eventi o negli squadroni. Zeliska aveva un' ArFA-sys di nome Daisy ed era molto gentile, così si unì al gruppo. Ci avviammo finalmente verso la prima area in cui si trovava il primo pezzo di Kakatsu. Beh, ovviamente non dovevamo certo andare lì e prendere il pezzo, dovevamo affrontare un boss se lo volevamo, e per proseguire nelle altre aree ne dovevamo affrontare degli altri. Dato che quell'area era abbastanza facile per noi, prima abbiamo affrontato i boss per accedere all'altra area, e poi siamo andati dal pezzo. Ma non sarebbe stato così semplice. Era un terribile mostro conosciuto per aver ucciso molti giocatori, la sua ascia era insanguinata. «Scusate, ma... Il sangue non esiste in questi giochi e poi non credo che qualcuno sia mai venuto qua» Ma Zeliska mi spiegò bene tutto:« Sono già venuti ad affrontarlo altri giocatori, ma hanno fallito. Questo mostro bisogna batterlo sia per avere il pezzo di Kakatsu, sia per poter accedere alla SBC Flügel, la nave del nuovo aggiornamento» «Oh, capisco... Beh, allora muoviamoci e sconfiggiamolo!» Ma non fu così semplice: il mostro era molto resistente ed era piuttosto veloce. Comunque ci venne un piano in mente: Kirito e Yuuki lo avrebbero attaccato con la spada, facendo da esca, mentre noi avremmo attaccato con le armi. Ma fu tutto inutile, gli togliemmo poca vita e il mostro si lanciò contro Vinight, lanciandolo via. «Vinight!» urlai, lui si rialzò e rise. «Credi che questo basti ad uccidermi? Tsk, ora ti faccio vedere io» il suo corpo venne avvolto da un'aura ed iniziò a sparare colpi esplosivi dalla sua arma, togliendo più danni al mostro. Avevo sentito parlare di queste abilità: sono le Arti delle armi, le puoi ottenere dopo aver raggiunto una certa affinità con le armi e ogni tipo di arma ha un effetto diverso. Il mostro era quasi morto, ma finimmo le munizioni e Yuuki e Kirito erano rimasti feriti dopo un colpo inaspettato. Ma all'improvviso udii una voce: «usa questa» mi girai e vidi una ragazza, mi lanciò contro una mitragliatrice leggera e mi mandò tutte le munizioni nell'inventario e Kakatsu, dopo aver guarito Kirito e Yuuki, venne di corsa da me scivolando sotto le gambe del mostro e mi disse di sparargli in un punto preciso del collo perché era il suo punto debole. Stava funzionando, il mostro barcollava quando lo colpivo e finalmente morì. Ottenemmo il nuovo pezzo e andai dalla ragazza, ridandole l'arma e le munizioni ma mi accorsi di una cosa. «Hey... Aspetta un attimo, ma... Sorella?!» «Ecco... Ciao, fratellone» mi disse ridacchiando. «Aspetta, lei è tua sorella? La posso conoscere? Quanti anni hai, bellezza?» «No, Klein, levatelo dalla testa. E comunque ha 15 anni» Klein rimase deluso e infine andammo tutti nella stanza di Kirito, spiegando la situazione a mia sorella Matsuka e presentandola agli altri. « Comunque, non credevo ti piacessero i videogiochi virtuali. Non ti ho mai vista giocarci» « Beh, è da un po' che ci gioco. È stato un caso incontrarvi lì» « Comunque se abbiamo vinto è anche grazie a me» disse Vinight ridacchiando con uno sguardo ammiccante e Kirito gli rispose:«In effetti hai ragione, non credevo possedessi un'Arte con il tuo fucile d'assalto semiautomatico. E non credevo nemmeno che fossero così forti!» Dopo una lunga chiacchierata mettemmo il pezzo su Kakatsu e così avrei potuto dare una paghetta al mio ArFA-sys e tenere conto di quanti soldi avevo. Ora il gruppo è al completo, ma c'è ancora un sacco di strada da percorrere.

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Capitolo 28
*** Deserto Infernale ***


Non vi ho ancora descritto mia sorella Matsuka: siamo gemelli, perciò possiede anche lei un occhio viola e uno castano, porta i capelli lunghi ma non troppo, circa a lunghezza spalle e tiene una parte dei suoi capelli legati in una piccola coda molto alta ed è alta sul metro e sessanta. Mi ha meravigliato vederla in un videogioco, non me ne aveva mai parlato. Ma adesso torniamo alla storia. Trovato un pezzo, dovevamo andare a prenderne un altro. Era la volta del deserto, così ci avviammo. Ma incontrammo per strada Itsuki e Zeliska. Itsuki mi ha sempre insospettito, ma ci passai sopra e, anche se Vinight non era d'accordo, ci avviammo. A quanto pare per recuperare il pezzo dovevamo sconfiggere un enorme verme, quindi, dopo una lunga camminata nel deserto facendoci strada tra decine e decine di robot, trovammo il cratere in cui viveva il verme, così scendemmo. « Dovrebbe essere qui? Ma non c'è nulla!» «Micolt, attento!» Vinight mi spinse via in tempo, sbucò dal terreno un verme gigantesco e Klein e Yuuki furono abbastanza schifati « Andiamo, con queste armi cosa vorremmo mai fare a quel vermone schifoso? Agil, ci affidiamo alla tua minigun» « Stai zitto, Klein, pensa a me che ho una spada e devo avvicinarmi!» Iniziammo la battaglia: gli sparammo tutti insieme, ma il boss era astuto: innanzitutto dopo 5 secondi andava sotto terra dove era impossibile prenderlo, e quando sbucava fuori lanciava della saliva corrosiva. Inoltre c'erano dei piccoli vermetti rompiscatole che venivano a disturbarti mentre sparavi al vermone. Dopo un lungo combattimento portammo la bestia a metà vita e si rifugiò sotto terra, ma non riemerse più. « Hey, dove diavolo è finito?» « Non lo so Micolt, ma fai attenzione...» All'improvviso, mentre eravamo in gruppo, il verme ricomparse dal terreno, buttandoci a terra e lanciandoci addosso la saliva « Capo, attento!» « Kakatsu, no!» Kakatsu prese l'acido al mio posto, e poi il verme ci colpì tutti con un colpo a 360 gradi usando il suo corpo. « Merda, se continuiamo così, moriremo!» « Hey, Micolt. Come ai vecchi tempi?» sorrisi e risposi:« Sì!» Guardai gli altri e dissi:« Ascoltatemi: Kakatsu, rimani indietro e curati, Yuuki, Kirito, Silica, Leafa: voi pensate ai vermi più piccoli, usate armi che fanno meno danno a questo tipo di mostro, ma sono efficaci contro quelli più piccoli. Sinon: tu copri Kakatsu. Tutti gli altri: usate tutti i caricatori contro quel mostro, se riusciamo a trovare il suo punto debole, abbiamo vinto. All'attacco!» Finalmente potevamo sparare al boss senza preoccuparsi dei mostri più piccoli, stava andando tutto bene, gli mancava un quarto di vita, il mostro sputò ancora la saliva, ma eravamo messi all'angolo, Kakatsu si mise davanti a noi e sparò alla bolla di saliva, facendola esplodere, salvandoci. « Che fate lì impalati? Combattete!» Tornammo in prima linea, Vinight attivò la sua Arte, così facendogli da leva con le braccia lo lanciai addosso il boss, in modo che potesse sparargli dritto in bocca, il mostro stava per mangiarmi, ma Yuuki gli tirò contro la spada, ferendolo « Ti piace mangiare? Allora mangia questa! È la tua fine!» Gli lanciai una granata in bocca, e quando esplose, il mostro morì, era finita. « Fiù, ci è mancato un pelo... Ma ora dobbiamo far fuori il mostro per accedere al prossimo livello, no?» « Sì, ma stai tranquillo: è molto più debole di questo. Ma dal prossimo non si scherza, sarà dura pure passare ai livelli successivi» « Oh, caro Vinight, non preoccuparti: manderò il mio squadrone ad eliminarlo, abbiamo già fatto abbastanza qui» « Stai zitto, Itsuki, io sono in ottima forma, posso affrontare anche questo boss» « Hey, voi due smettetela! La nostra priorità è recuperare i pezzi per Kakatsu, così potremo accedere alla SBC Flügel. Itsuki, manda i tuoi uomini, qui ci ritiriamo, vero Micolt?» « Sì, Yuuki. Torniamo nella stanza di Kirito e vediamo un po' cosa abbiamo sbloccato questa volta» Tornati alla base, mettemmo il pezzo su Kakatsu, così avrei potuto cambiare il colore degli abiti e delle armi sia miei che di Kakatsu senza dover andare negli appositi negozi e spendere soldi. Poco dopo ci raggiunsero gli uomini di Itsuki, che ci comunicarono che avevano abbattuto il mostro e ora potevamo accedere alla prossima area. Kakatsu era parecchio felice:« Manca solo un pezzo, e poi potremo accedere alla nave!» Tra non molto sarebbero arrivati i primi problemi.

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Capitolo 29
*** Dentro la SBC Flügel ***


Avevamo tutti i pezzi, ora dovevamo solo dirigerci alla nave. Ci dirigemmo tutti nell'area della nave, ma qualcosa non andava: la porta della nave non si apriva e ad un certo punto comparse un robot gigante, faceva da guardiano. «A quanto pare per entrare dovremmo affrontare questo bel robottone... Ci sto!» affermò Vinight. Ci lanciammo all'attacco, il robot era di qualche livello superiore, ma poco importava visto il numero che eravamo. Arrivato a metà vita il robot la riacquisii tutta, non potevamo farcela. «Merda! Credo sia fatto apposta in modo che sia invincibile. Dobbiamo ritirarci! Micolt, se Kakatsu muore, siamo finiti. Tu vai via, noi resteremo qui ad affrontarlo» «Ma... Kirito...» «Niente "ma"! Ora vai!» Scappai via insieme a Kakatsu, e dopo una mezz'oretta, Yuuki tornò nella stanza di Kirito. «Yuuki! Che è successo?» «Siamo stati spazzati via, non siamo riusciti a scappare ed era impossibile batterlo. Gli altri stanno arrivando» La abbracciai e intanto arrivarono gli altri, dovevamo escogitare un piano. «Allora, qualcosa non va: la nave non ha riconosciuto Kakatsu e c'è un robot invincibile che fa da guardia. Avete qualche idea?» A Kakatsu venne in mente una cosa, così ci disse:«Forse ho capito! Siamo andati alla nave tutti insieme, ma forse per entrare dentro dovremmo essere solo io e il mio capo, e successivamente potremo accedere tutti insieme» Ci pensai su e allora provammo ad andare solo io e Kakatsu. Funzionò, riuscimmo ad entrare e a far entrare gli altri. «Bene, ragazzi, credo che questa Flügel sia piuttosto grande,ci metteremo un po' ad esplorarla. Forse dovremmo dividerci e trovare la porta principale. Itsuki disse subito:«Io vado con Micolt! Facciamo gruppi di tre, così saremo io, Kakatsu e Micolt» Yuuki e Vinight lo guardarono piuttosto male e io affermai balbettando, aveva un'aria sinistra. La nave era davvero buia. Sentivo uno strano rumore e ad un certo punto un mostro tentò di aggredirmi, ma Itsuki mi salvò. «Stai bene? Fai attenzione, non puoi morire» «Sì, sto bene. Non preoccuparti» In giro non c'era nulla, ma ad un certo punto Yuuki mi mandò un messaggio dicendomi di raggiungerla seguendo le coordinate. Arrivati lì scoprimmo la porta principale, ma era sorvegliata da un robot volante. «Beh, si va in scena, ragazzi» dissi, e ci lanciammo nel combattimento. Il robot era goffo, d'altronde non poteva muoversi liberamente visto lo spazio chiuso. «È il peggior guardiano di sempre, forza! Eliminiamolo e passiamo!» disse Vinight. Lo guardai e gli dissi:«Hai ragione. Ora tu sparagli nel punto debole, e io lancerò Yuuki in aria» Mi misi in posizione, Vinight sparò il colpo e stordì il boss, Yuuki salì sulla mia mano, la lanciai e con uno scatto velocissimo distrusse il robot con la sua spada, facendolo a pezzettini. Ora potevamo entrare, ma i guai stavano per arrivare.

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