Me and You

di Iris__xX
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** solo ricordi ***
Capitolo 2: *** una nuova conoscenza ***
Capitolo 3: *** non dovrei amarti ma ti voglio ***
Capitolo 4: *** il piano ***
Capitolo 5: *** gelosia ***
Capitolo 6: *** Kurt ***
Capitolo 7: *** vivere è difficile...dimenticare,impossibile ***
Capitolo 8: *** incertezze ***
Capitolo 9: *** illusioni ***



Capitolo 1
*** solo ricordi ***


-ti giuro che niente e nessuno potrà mai separarci...noi 2 siamo una cosa unica...dureremo per sempre piccola mia...ti amo- Questo messaggio...il SUO messaggio. Alcune lacrime mi appannarono gli occhi e caddero sullo schermo del cellulare bagnandolo. Possibile che dopo un mese che ci eravamo lasciati io ancora non riuscissi a cancellare i suoi messaggi? Le lacrime mi sgorgavano dagli occhi, il mio viso era completamente bagnato e se non avessi smesso di piangere subito mi sarei ritrovata con tutti gli occhi rossi andando a scuola... ma non mi interessava nulla. Girai il viso dalla parte del comodino e il mio sguardo cadde su una foto incorniciata che rappresentava due ragazzi. I due ragazzi della foto erano abbracciati, sorridevano e avevano un'aria spensierata e felice. Il ragazzo era biondo, un bel fisico, occhi azzurri sul grigio e il piercing alla lingua come si poteva vedere dalla linguaccia che stava facendo mentre la ragazza beh....quella ragazza ero io: capelli castani scalati che arrivavano alle spalle con il ciuffo, occhi castani, bel fisico e un sorriso tra le labbra mentre abbracciavo il mio amore... Quella foto risaliva a qualche mese fa...luglio precisamente...io e Shane eravamo ancora insieme. Eravamo bellissimi, ce lo dicevano tutti e ci amavamo. Shane era il tipico bel ragazzo, dolce e simpatico ed io ero la tipica ragazza che si innamora di questi ragazzi. Ci incontrammo per la prima volta a scuola il primo anno di liceo e il secondo anno scoccò la scintilla e da li ebbe inizio la nostra favola. Stammo insieme 11 mesi, avevamo in comune tutto: stessi interessi, stessa musica, stesso modo di scherzare e di pensare ma...verso la metà di agosto esattamente il 23 ci lasciammo per futili motivi. -ti prometto che resteremo amici però...promesso??- mi disse Shane Io non risposi. Non riuscivo a pensare figuriamoci a parlare -Iris guardami...- disse sollevandomi il viso con la mano -cosa c'è- sussurrai -non è colpa tua se ho preso questa decisione te lo giuro.... sono io che non sono più sicuro di me stesso...preferisco fare del male solo a me che ferire anche qualcuno a cui tengo- Era sincero, lo potevo vedere dai suoi occhi colmi di lacrime -perciò amici?- dissi cercando di non piangere e mi sforzai di fare del mio meglio per fare una smorfia che assomigliasse ad un sorriso -amici- disse dandomi una pacca sulla spalla.... Erano queste le ultime parole che ci eravamo detti. Passò un mese da quando io e Shane ci lasciammo. Io non ero più me stessa: mangiavo a malapena, parlavo e ridevo pochissimo e passavo la maggior parte del mio tempo a piangere in camera mia....mi mancava, mi mancava troppo. Presi di nuovo il cellulare che avevo appoggiato sulla mensola e guardai l'ora: 7 e 55. non ce l'avrei mai fatta ad essere in classe per le 8 e 25 anche se avessi fermato il tempo perciò mi alzai con assoluta tranquillità dal mio letto e mi preparai con la lentezza degna di un bradipo. Arrivai in classe alle 9 e 10, all'inizio della seconda ora e mi sedetti al mio solito posto. Subito le mie amiche mi accerchiarono. -come mai in ritardo stamattina?- mi chiese jennifer -la sveglia non è suonata- mentii -Iris...ho visto Shane prima- intervenne Ashley Alzai lo sguardo verso di lei -Ash...per favore, sto cercando in tutti i modi di pensarci il meno possibile ed è un'impresa veramente difficile- avevo le lacrime agli occhi -scusami Iris- mi rispose triste abbracciandomi Ricambiai l'abbraccio e poco dopo entrò il prof in classe che cominciò a spiegare la lezione del giorno. All'intervallo mi dissociai dal gruppo delle mie amiche con la scusa di dover andare in bagno e andai sulla terrazza all'ultimo piano della scuola. Avevo bisogno di stare sola per poter pensare in assoluta tranquillità. Mi sporsi dal davanzale e dietro di me la porta si spalancò. Mi girai di scatto e davanti a me vidi l'ultima o forse l'unica persona che avrei voluto in quel preciso istante: Shane. -ehy Iris- disse sorridendo -wey- risposi con un mezzo sorriso -come mai qui tutta sola?...tutto bene?- domandò avvicinandosi cauto -tutto bene,tutto bene- -ehy...ti conosco...ti prego non mentirmi- abbassò lo sguardo -no Shane veramente va tutto a meraviglia- dissi cercando di trattenere le lacrime -vieni qui- Si avvicinò e mi abbracciò prima ancora che potessi rifiutare. Scoppiai a piangere affondando il viso tra le sue spalle. -mi manchi anche tu piccola davvero...mi manchi tantissimo- -non è vero- dissi tra un singhiozzo e l'altro Lui mi scostò leggermente e mi guardò sorpreso. Dio i suoi occhi. Il cuore mi bruciava -credi che sia facile per me? Credi che non stia soffrendo anche io per quello che ci è successo? Iris mi manchi ma non possiamo più stare assieme te l'ho già spiegato- -no non mi hai spiegato proprio niente invece!! Io non capisco. Davvero Shane cos'ho fatto di male per farti cambiare idea su di noi!?!- -ma cazzo tu non hai fatto nulla quante volte te lo devo dire??? Sono arrivato ad un punto che non so neanche io quello che voglio!! Non so più da che parte andare a sbattere la testa, non so più quello che è giusto o sbagliato...preferisco restare solo in questo momento- -mi dispiace ma non riesco a capire lo stesso- dissi allontanandomi da lui- non riesco a capirti scusa- -come fai a non capire Iris ti prego- -non riesco a capire perchè io ti amo- Il silenzio regnò tra noi per un paio di secondi poi lui riprese a parlare -questo non posso dirtelo Iris- rispose guardandomi con aria triste- ora è meglio che vada- Restò immobile per un momento attendendo una mia risposta ma non uscii nulla dalle mie labbra perciò si voltò, aprii la porta e ritornò all'interno dell'edificio scolastico.

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Capitolo 2
*** una nuova conoscenza ***


Alle 12 e 45 uscii da scuola. Non avevo molta voglia di prendere il bus perciò percorsi il pezzo di strada che mi separava da casa mia a piedi. Ogni luogo mi ricordava Shane, lui era perennemente dentro la mia testa e...facevo di tutto per non pensarci ma ogni odore, ogni gesto e ogni canzone mi faceva tornare in mente i momenti passati in sua compagnia. ILLUSA. Ero un'illusa ecco cos'ero. Solo una povera illusa. Pensavo che con l'andare del tempo il dolore che mi procurava il ricordo di Shane sarebbe diminuito ma non era così. Dopo un mese mi ritrovavo con gli stessi pensieri dei primi giorni dopo la nostra rottura. Avevo pensato di aver rinchiuso certi ricordi in un cassetto per sempre ma ad ogni minima cazzata saltavano fuori pronti per distruggermi, per farmi cadere più in basso per impedirmi di risalire. “ Goodbye ” di Miley Cyrus rimbombava nelle mie orecchie, il volume dell'i-pod era al massimo, quella canzone sembrava parlasse di me. Io come la ragazza della canzone mi svegliavo alla mattina con Shane in testa, guardavo la sua foto tutto il tempo e tutti i ricordi prendevano vita ma non mi importava granchè. Ricordavo di quando ci eravamo baciati, ricordavo le piccole cose fino a quando scoppiavo a piangere e l'unico ricordo che volevo cancellare era il momento dell'addio. Passai davanti ad un muro, lo conoscevo bene quel muro. -IRIS E SHANE 4EVER- ecco cosa c'era scritto in quel muro. La scritta fucsia grande tutta la parete mi sovrastava. Restai immobile ad osservarla. Quanti ricordi. Mi ricordavo di quando l'avevamo fatta. Io e Shane eravamo andati al negozio insieme per prendere la bomboletta -scegli tu il colore amore- mi aveva detto tenendomi stretta la mano Optai per il mio colore preferito il fucsia e la sera stessa quando non c'era gente andammo a dipingere quel muro. Shane era molto bravo a fare le scritte, aveva stile nello scrivere perciò gliela lasciai fare. Io ero fissata con le foto e lui lo sapeva bene perciò subito dopo ci abbracciammo baciandoci e ci mettemmo davanti alla scritta e scattammo una foto....quella foto è ancora appesa alla mia parete...non credo riuscirò mai a toglierla senza farmi del male -bella scritta!- Una voce alle mie spalle mi disconcentrò dai miei pensieri Mi girai per vedere a chi appartenesse quella voce e vidi un ragazzo che non conoscevo -già- dissi sorridendo -sai per caso chi l'ha fatta?- -in realtà si- -chi?- -il mio ex ragazzo- dissi guardando l'asfalto -ah...perciò...tu devi essere Iris- sorrise il ragazzo -già...indovinato- -beh piacere Iris io mi chiamo Kurt- disse allungando la mano Gliela strinsi -piacere mio- -in che scuola vai non ti ho mai vista in giro- -alla west-side high school...neanche io ti ho mai visto prima ad essere sincera- dissi sorridendo -io vado alla primary high school. Sarà per quello che non ci siamo mai beccati prima- -quanti anni hai?- gli domandai incuriosità -17 tu?- -17 anche io..beh siamo coetanei- -sisi...beh Iris mi ha fatto piacere conoscerti...magari ci rivedremo- -magari- dissi guardandolo -a presto- mi disse schiacciandomi l'occhiolino e sistemandosi lo zaino in una spalla Guardai Kurt andare via. Kurt era un tipo normale anche lui aveva i capelli castani sul ramato e gli occhi verdi, era qualche centimetro più alto di me ma c'era qualcosa in lui che mi attirava....forse era ora di mettere da parte i ricordi.

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Capitolo 3
*** non dovrei amarti ma ti voglio ***


L'incontro con Kurt mi rimase in testa per poco tempo e dopo aver finito di mangiare e vedere un po' di televisione non ci pensai più. Andai in camera e mi buttai sul letto. Era una bella giornata ma la voglia di uscire non c'era e non mi stupivo, chiusi gli occhi cercando di addormentarmi ma avevo troppi pensieri per la testa così guardai fuori dalla finestra, era proprio una bella giornata ed era stupido sprecarla restando in casa rimpiangendo tutti i momenti passati in sua compagnia quindi decisi di andare a fare un giro. Mi alzai dal letto e aprii l'armadio: avevo un sacco di vestiti, mi era sempre piaciuto sfoggiare indumenti diversi in momenti diversi della giornata, si poteva dire che vivevo per i vestiti, gioielli, scarpe e qualunque altra cosa che mettesse in risalto il mio corpo. Guardai attentamente tutti le mie maglie e ne scelsi una blu scollata a maniche lunghe abbinata con un paio di pantaloni rossi attillati con ai piedi un paio di stivali neri senza tacco. Mi vestii e mi guardai allo specchio: ero una bella ragazza me lo dicevano in molti ma Shane mi stava distruggendo. Sentivo dentro di me un vuoto immenso da quando ci eravamo lasciati e non riuscivo a colmarlo con niente e nessuno. Lui era speciale e trovare un'altra persona che mi facesse battere il cuore come solo lui sapeva fare era molto ma molto complicato. Mi bistrai gli occhi con la matita nera, mi misi un po' di terra nel viso, presi una borsa e uscii di casa. Andai verso il centro, avevo un po' di soldi con me, era da tanto che non praticavo il mio hobby preferito: lo shopping così perlustrai tutti i negozi in cerca di qualcosa adatto a me. A fine giornata avevo in mano 5 sacchetti stracolmi di roba e mi sentivo meglio. Guardai l'orologio che segnava le 6 di pomeriggio ed era ancora presto per tornare a casa così andai alla spiaggia. Appena passate le scalinate che portavano alla spiaggia vidi una persona seduta su uno scoglio. Mi avvicinai e lo riconobbi: era Kurt -ma guarda chi si rivede- dissi sedendomi accanto a lui -wey- disse sorridendomi e togliendosi la cuffia dell'i-pod dall'orecchio sinistro -osservi il mare tutto solo?- -stavo pensando.. di solito quando c'è qualcosa che mi preoccupa vengo qui a schiarirmi le idee- -e sentiamo cosa c'è che ti preoccupa?- -ma nulla di che...sai quei momenti in cui ti viene una strana malinconia e non sai neanche il perchè? Ecco- -ti capisco....-dissi abbassando lo sguardo Lui mi guardò e mi mise un braccio attorno alle spalle -ti manca molto vero?- -chi?- chiesi instintivamente -come chi...il tuo ex- sorrise -e tu come fai a saperlo?- -eddai Iris...la scritta di oggi che stavi ad osservare tutta silenziosa opera del tuo ex e la strana malinconia che ti viene....non può essere nient altro che il tuo ex che ti manca- Sorrisi di questo ragionamento -si tanto anche...siamo stati assieme undici mesi e qualche giorno e mi ha lasciata senza un vero motivo dicendomi che non era più sicuro di se stesso- -che idiota...- -in che senso?-dissi -io una ragazza come te non l'avrei mai lasciata- -anche lui mi aveva promesso che non mi avrebbe mai lasciato ma a quanto pare l'unica idiota che ci soffre sono io- -tu come fai a saperlo che anche lui non ci soffra?- mi chiese seriamente- ognuno ha delle reazioni diverse di fronte al dolore...ci sono persone che stanno li a ricordare e a piangere riuscendo a sfogarsi come il tuo caso e altre persone invece che si tengono tutto dentro e secondo me è ancora più doloroso- -Kurt.... mi manca tanto- dissi scoppiando a piangere Lui mi abbracciò -tu questo a lui gliel'hai detto?- -si ma...non ho risolto nulla...la sua scelta è quella e conoscendolo non la cambierà molto facilmente- -mi dispiace Iris, mi dispiace veramente- -abbracciami ti prego- Kurt mi strinse a se e aspettando che mi calmassi insieme guardammo il sole scomparire nell'oceano.

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Capitolo 4
*** il piano ***


Alle 8 Kurt mi riaccompagnò a casa. Mia madre non era ancora tornata dal lavoro così non mangiai neanche e andai in camera mia. Mi stesi sul letto per l'ennesima volta e neanche il tempo di appoggiare la testa al cuscino che mi squillò il cellulare per avvertirmi che mi era arrivato un messaggio: era Kurt -so come fare per riconquistare Shane- aveva scritto Guardai il cellulare con aria perplessa... che cosa voleva dire? Digitai in fretta la frase – che cosa intendi?- e glielo inviai Dopo 5 secondi mi rispose -tu non ti preoccupare ti spiego domani mattina con calma...ci vediamo al muro alle 8- Misi il cellulare sul comodino e andai sul balcone. Che cos'aveva in mente Kurt? Non ne avevo la minima idea, come faceva a dire che potevo riconquistare Shane se lo conosceva solo grazie alle mie descrizioni? Dio Shane....guarda cosa mi stai facendo....forse era meglio se non ti avessi mai conosciuto. Se quel giorno non mi avresti presa e baciata a quest'ora non sarei di certo qui a soffrire per te...sono stata una stupida a crederti, sono stata una sciocca a farmi illudere dal tuo per sempre.... ….e tutte quelle piccole cose che adesso mi ritornano in mente e mi fanno male. Mi tastai la pancia toccando il piercing all'ombelico...ecco un altro segno di te...quel maledetto piercing che mi regalasti come regalo dei miei 17 anni. Quanto vorrei strapparlo...ma tanto sarebbe inutile perchè puoi cancellare una scritta dal muro ma non puoi dimenticare di averla scritta quindi tanto vale lasciarlo li dove sta. Passarono varie ore e a mezzanotte rientrai in camera e ascoltando la musica a tutto volume mi addormentai. Il mattino seguente mi feci trovare al muro alle 8 come mi era stato detto. Kurt mi raggiunse 5 minuti dopo con un sacchetto in mano. -buongiorno principessa- disse porgendomi il sacchetto Sorrisi e lo guardai incuriosita. Aprii il sacchetto e dentro c'era un cornetto con la marmellato...il mio preferito. -ho pensato che non c'è modo migliore di iniziare la giornata se non con un cornetto caldo- -grazie Kurt davvero...mi ci voleva proprio e poi...il cornetto con la marmellata è il mio preferito- dissi ridendo -ahahah davvero?- -si davvero...di solito me li comprano sempre alla crema e li lascio li perchè mi fanno altamente schifo- -beh sono un genio..ammettilo- -sese dai genio sentiamo il tuo piano geniale- dissi spintonandolo scherzosamente -ah giusto... beh è semplice...lo devi far ingelosire- -e come- -beh con me- Lo guardai perplessa -spiegati- dissi addentando la brioche -dobbiamo far finta di stare insieme,devi fare la scema con me e se lui è ancora innamorato vedrai che si ingelosirà e tornerà da te- -ma come facciamo siamo in 2 scuole diverse- -tu non ti preoccupare...ti vengo a prendere all'uscita- -sicuro che funzionerà?- -Iris...sono o non sono un fottuto geniaccio? -ma zittooooooooooooooooo ahahah- Scoppiammo a ridere e poco dopo ognuno andò per la sua strada. Il piano di Kurt mi piaceva. Avrei fatto di tutto pur di riavere Shane al mio fianco e l'idea non era niente male.... ma una domanda mi sorgeva spontanea.... Shane era ancora innamorato di me?

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Capitolo 5
*** gelosia ***


Odio la scuola. Ecco cosa pensavo mente aspettavo con ansia che le 4 ore scolastiche finissero il più velocemente possibile. Non c'era niente di più noioso che ascoltare una vecchia bisbetica che parlava della chimica. Odiavo tutto ciò che avesse a che fare con la matematica e i numeri in generale. Era più forte di me, non riuscivo a capirla e più cercavo di farmela entrare in testa più il mio cervello si rifiutava di comprenderla. Non riuscivo a capire il perchè dovessi seguire un corso di chimica...c'è alla fine nella vita di tutti i giorni per esempio quando sarei andata a fare la spesa non mi sarebbe servito di certo quanti atomi di ossigeno conteneva una bottiglia d'acqua....o sbaglio? Quindi...perchè seguire una materia così inutile che per di più detestavo? E poi detto tra noi, la professoressa Smith stava sul cazzo ed ero sicura che lei mi odiasse almeno la metà di quanto la odiavo io. -è ancora tra noi signorina Stantford?- mi richiamò la prof vedendo che il mio sguardo era perso nei meandri dell'aula -ci sono- sbuffai -mi può ripetere cosa ho appena finito di dire?- -non la stavo ascoltando- -non ne avevo dubbi- Mi lanciò un' occhiataccia e ricominciò a spiegare le sue solite formule con quella voce stridula che un giorno o l'altro, ne ero certo, mi avrebbe perforato i timpani. Alle 12 e 45 finalmente la campana di fine giornata suonò. I corridoi si ripopolarono di studenti disperati che non vedevano l'ora di andarsene da quella, che tutti noi, reputavamo come un carcere minorile in cui ci rinchiudevano per 4 ore al giorno tutti i giorni. Uscii dall'aula di inglese stravolta, andai all'armadietto e mi avviai verso l'uscita. All'ingresso trovai Kurt che mi aspettava -il nostro piano ha inizio- disse e sembrava contento di quello che stavamo facendo -sono pronta- dissi seriamente guardandolo negli occhi Kurt mi prese la mano e me la strinse alla sua. Uscimmo da scuola mano nella mano e ci fermammo davanti ad una macchina nera. C'era un gruppetto di ragazzi davanti a noi e più in la, sulla scalinata c'era Shane con i suoi amici intendo a scherzare e a ridere. -abbracciami- mi disse Non esitai neanche un attimo e vidi con la coda dell'occhio che Shane ci stava fissando. Restammo per un paio di secondi abbracciati poi io mi sedetti sulle sue gambe e cominciammo a scherzare come una normale coppietta consapevoli che lo sguardo di Shane ci stava addosso. Prima di andarsene Kurt mi schioccò un bacio a stampo sulle labbra. Le mie guance avvamparono e sentii un calore improvviso invadermi il corpo. -ci sentiamo dopo- mi disse sorridendo e schiacciandomi l'occhiolino si allontanò Tirai un sospiro di sollievo guardando Kurt allontanarsi e alle mie spalle sentii la presenza di qualcuno. Mi girai istintivamente e vidi qualcuno che conoscevo bene...molto bene. -così te la fai già con un altro eh- mi disse con aria sprezzante -Shane sei tu che mi hai lasciata- -e con questo!?!- disse serio -e con questo cosa?? Cosa pretendi che non mi rifaccia una vita, che stia da sola aspettando che tu ritorni mentre tu ridi e scherzi come se non fosse successo nulla?? E' questo che vuoi?- -non intendevo questo- -e allora cosa intendevi?- -niente Iris....lascia perdere... ci vediamo- -si certo lascio perdere perchè con te non si può pretendere di avere un dialogo!- Shane mi guardò, abbassò lo sguardo e ritornò dai suoi amichetti. Ero incazzata, incazzata nera. Mi misi le cuffie dell'i-pod nelle orecchie e tornai a casa cercando di frenare le lacrime dal nervoso.

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Capitolo 6
*** Kurt ***


Appena arrivai a casa sbattei la cartella per terra lasciando mia madre in uno stato di shock nel vedermi e mi buttai nel letto in camera affondando la testa nel cuscino. Mia madre mi raggiunse ancora con in mano la zucchina che stava tagliuzzando poco prima della mia comparsa -tesoro tutto bene?- mi chiese poggiando la sua mano sulla mia scuola -non è nulla mamma, non preoccuparti- dissi singiozzando -lasciami indovinare....si tratta di Shane?- -si- -cos'è successo?- -niente davvero, solite cose...forse non riesco ad accettare che ci siamo lasciati...tutto qui- -tesoro lo so che è difficile ma sei una bella ragazza e il mare è pieno di pesci....so che sei forte e so che riuscirai a fartene una ragione- Mi diede un bacio sulla guancia e ritornò in cucina. Mi alzai per chiudere a chiave la porta di camera mia e mandai un messaggio a Kurt. Avevo bisogno di parlare, avevo bisogno di sfogarmi...forse avrei dovuto parlare con la mia amica Jennifer, lei era molto brava a consolare e a dare consigli ma....volevo parlare con Kurt....lui sembrava capirmi meglio di chiunque altro. -vediamoci alla spiaggia tra poco- mi scrisse come risposta. Mi alzai dal letto svogliatamente, mi risistemai i capelli e uscii da camera mia. -mamma vado alla spiaggia..non ho fame- -e cosa ci vai a fare alla spiaggia a quest'ora?- -non sono sola c'è un mio amico- -ah ok...divertiti tesoro...io alle 7 vado al lavoro ho il turno di notte oggi- -ok ciao ma'- Uscii di casa e una volta arrivata alla spiaggia mi sedetti su uno scoglio spiovente sul mare. Nonostante fosse fine settembre, quasi ottobre c'era ancora caldo. Adoravo il posto in cui abitavo, la California mi era sempre piaciuta....mare, spiagge, sole bei ragazzi e tanto tanto divertimento. -ehyyyyy- La voce di Kurt interruppe i miei pensieri -perchè hai uno zaino sulle spalle? Stai andando a scalare una montagna per caso?- dissi scherzosamente Si mise a ridere -no ho una asciugamano dentro, la musica e qualcosa da mangiare perchè non ho ancora pranzato...e credo neanche tu- -indovinato- dissi innocentemente Kurt stese il telo color rosso e ci sedemmo -allora abbiamo un po' di insalata di riso, dei panini e due coche- -scelto l'insalata di riso- -come vuole lei signorina- Scoppiamo a ridere tutte e due e cominciammo a mangiare. Chiacchierammo del più e del meno, mi piaceva parlare con Kurt, mi sentivo me stessa, non avevo bisogno di indossare maschere che non mi appartenevano...con lui...parlare di me era semplice -e tu? Cosa vorresti fare dopo la scuola?- chiesi -ho sempre sognato di fare l'attore ma mi accontento anche di un impiego in un ufficio- -anche io da piccolina volevo fare l'attrice...ero affascinata anzi a dire la verità sono affascinata dal mondo dello spettacolo- -mia madre era un'attrice- -davvero? Come si chiama?- -non era famosa- rise- ha fatto varie comparse in vari film niente di che- -e perchè ha smesso?- -mia madre non c'è più- mi rispose abbassando lo sguardo -oddio....scusami...- -no niente...sono passati 5 anni ormai....avevo 12 anni quando il cancro l'ha portata via- Lo guardai negli occhi e lo abbracciai -io mio padre non lo vedo da quando avevo 7 anni- dissi -dov'è andato?- -è a New York....manda giusto i soldi per pagarmi gli alimenti per il resto è come se non esistesse- -ti manca?- -certe volte si certe volte no....non mi ricordo molto com'era quando c'era anche lui con me e mamma....mi ricordo solo che il sabato e la domenica erano gli unici giorni che non lavorava e mi portava qui, in questa spiaggia e giocavamo fino a sera- Un sorriso mi affiorò nel viso. -sei bellissima quando sorridi- mi disse Kurt guardandomi -grazie- dissi arrossendo Kurt avvicinò il suo viso al mio e mi diede un bacio nella guancia -ora andiamo a fare due tuffi- disse con un sorriso a 32 denti.

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Capitolo 7
*** vivere è difficile...dimenticare,impossibile ***


-ma io non ho il costume- dissi ridendo -neanche io- mi rispose divertito -e allora come facciamo se non abbiamo il costume- -e chi ha parlato di costume?- Mi prese in braccio e prendendo la ricorsa si buttò dallo scoglio. L'acqua era caldissima e una volta che fummo risaliti tutti e due scoppiamo a ridere. -tu sei pazzo!- dissi schizzandogli l'acqua addosso -ahahahah avresti dovuto vedere la tua faccia- -spiritoso ahahah- Quel pomeriggio ci divertimmo come pazzi. Sembravamo due bambini mentre ci facevamo scherzi a vicenda. Era da tanto tempo che non ridevo così, era da più di un mese che non mi sentivo così...come dire...viva. Il tempo passa più velocemente quando ti diverti e la sera giunse in fretta -ora meglio che torniamo a casa- dissi -già...anche perchè domani ho un'interrogazione e non ho ancora cominciato a studiare- -che materia?- chiesi curiosa -letteratura inglese...Oscar Wilde- -ti posso dare una mano io, abbiamo fatto la verifica 2 settimane fa e ho peso una a...vai sul sicuro- -a tua madre non da fastidio se vengo stasera?- -nahhh...mia madre ha il turno di notte oggi, no problem...saremo a casa da soli- -ok ci sto- Sorrisi e ci incamminammo verso casa mia. Feci accomodare Kurt in soggiorno mentre mi asciugavo per bene i capelli e poco dopo lo raggiunsi. -tenuta casalinga?- mi chiese vedendomi con addosso il pigiama -si- risi- ti piace? È il mio preferito perchè è rosa- -suppongo sia il tuo colore preferito- -sono così prevedibile?- -ti ricordo che stai parlando con un genio- rise -ah già mi scusi- Mi buttai sul divano di fianco a lui e nel farlo la canotta del pigiama si sollevò al di sopra dell'ombelico scoprendo il piercing. -wow hai un piercing all'ombelico- disse guardandolo attentamente -già...me l'ha fatto fare Shane come regalo dei miei 17 anni quest'estate- -presumo che lui sia un anno più grande- presumi bene- risposi accarezzandomi il braccio -dai racconta....come vi siete conosciuti?- -è una storia lunga- sorrisi imbarazzata piegando la testa di lato -sono solo le 8 e 30- disse indicandomi l'orologio appeso alla parete. Lo guardai, non avrebbe ceduto lo sapevo così mi arresi e gli raccontai la nostra storia. Gli dissi del nostro primo incontro, di quanto, all'inizio non conoscendolo lo odiavo perchè si credeva uno dei ragazzi più belli di tutta la scuola. Gli raccontai di quella sera in cui ci scambiammo il nostro primo bacio sotto le stelle, si come tutte le volte che litigavamo era sempre lui a chiedermi scusa per primo, di tutti i regali che mi faceva solo per vedermi sorridere e gli raccontai della cosa più difficile da raccontare:la mia prima volta con lui. Erano 3 mesi esatti che stavamo insieme, Shane mi aveva portata in riva al mare di sera, mi aveva chiesto di esprimere 3 desideri. Lo feci, quella sera mi disse ti amo per la prima volta. Restai a casa sua quella notte, io ero vergine lui no. Mi disse di non preoccuparmi, che tutto sarebbe andato a meraviglia e fu così...fu dolcissimo, premuroso nei miei confronti e attento a non farmi più male del dovuto e quando tutto si concluse restammo fino alle 4 di mattina nel letto a coccolarci a vicenda per finire con l'addormentarci mentre lui mi accarezzava i capelli. -wow- disse Kurt restando senza parole- non credevo che Shane potesse dimostrare così tanto affetto nei confronti di qualcuno- -lo so che la prima impressione che da non è delle migliori...ma credo che nessuno lo conosca come l'ho conosciuto io. -ne sei innamorata persa eh- -si...-sospirai- sembra che mi manchi l'aria da quando non c'è lui- -ti capisco- Lo guardai con uno sguardo a punto di domanda e lui capii che doveva spiegarsi meglio. -anche io sono stato male per vari mesi a causa di una ragazza- -che vi è successo?- -si chiamava Amy, siamo stati assieme un anno emmezzo circa e un giorno l'ho trovata a letto con uno che non conoscevo nemmeno- -mi dispiace ma... guarda il lato positivo, ti sei sbarazzato di una falsa stronza- -hai ragione....ma il primo periodo non la pensavo così. Ero ridotto peggio di te, avevo addirittura smesso di andare a scuola pur di non vederla. Tu almeno cerchi di affrontare la cosa. Io non sapevo fare altro che scappare. Lo guardai con uno sguardo dolce e gli accarezzai il braccio. -l'importante è che ti sia ripreso- -per fortuna si- sorrise lui -dai va cominciamo a farti studiare- -giusto...altrimenti mi becco un altra f e mio padre mi uccide...letteralmente- Mi misi a ridere e tirai fuori i libri. Studiammo dalle 9 e 30 fino a mezzanotte e quando Kurt se ne fu andato rimasi sul divano a pensare per un po'. Chissà cosa stava facendo Shane in quel momento. Era improbabile che stesse dormendo...conoscendolo sarà stato li sul letto a pensare....ma pensare a cosa? Mi stava pensando? Sarò stata almeno una volta nei suoi pensieri in quest'ultimo mese? Chissà se, riguardando tutte quelle foto fatte insieme, gli sarò tornata in mente...ricordo che tutte le sere prima di andare a letto mi mandava il suo solito messaggio della buonanotte, mi ricordo di com'ero felice tutte le volte che lo ricevevo. Una lacrima accompagnata da un sorriso mi percorse le guance andando a morire tra l'incavo del collo e del mento. Quanto avrei voluto tornare indietro nel tempo, fermare le lancette nei momenti più belli e poterli riviverli, rivivere tutte le cose stupide, tutte le cazzate fatte insieme che rendevano ogni mio giorno degno di essere vissuto. Vorrei saper voltare pagine e ricominciare da capo. Passo dopo passo, giorno dopo giorno ma non ci riesco. Non ci riesco a dimenticare il ragazzo che mi ha cambiato la vita....quello che una volta, era la mia vita.

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Capitolo 8
*** incertezze ***


I giorni passarono e così anche i mesi. Il piano che avevamo messo in pratica io e Kurt funzionava alla grande, ormai tutti a scuola credevano che io e lui stessimo insieme per davvero. Shane era geloso, Kurt aveva ragione, lo potevo vedere dal modo in cui ci guardava, dalle sue battutine e dal modo in cui mi parlava quando con me c'era il mio pseudo fidanzato. Erano passati esattamente 2 mesi, dicembre era alle porte e io non vedevo l'ora che arrivasse il Natale. Adoravo il Natale e soprattutto adoravo scartare gli 800 regali che mi venivano fatti da amici e parenti. Era una tiepida mattinata di fine novembre quando all'improvviso mi arrivò un messaggio. -ehy principessa oggi non potrò venirti a prendere a scuola perchè mi è venuta la febbre...ci vediamo appena mi passa bacio- Era Kurt. Povero. Sorrisi e continuai a disegnare sul banco come se niente fosse. Ero stata fortunata ad incontrare Kurt, mi ci voleva proprio un amico come lui ma era da un po' di tempo che una domanda mi ronzava in testa: Kurt lo consideravo solo un amico o qualcosa di più? Mossi la testa come per cacciare via quel pensiero...che domande! Io amavo Shane, ero arrivata fino a quel punto solo per riavere Shane, perchè adesso mi dovevano venire questi dubbi?. Guardai fuori dalla finestra dell'aula, il sole splendeva...era proprio una bella giornata..decisi che il pomeriggio stesso sarei andata a trovare Kurt, non avevo proprio voglia di sprecare il mio pomeriggio al computer o davanti alla tv con un pacchetto di patatine in mano. Ormai uscivo solo ed esclusivamente con Kurt....le mie amiche le vedevo solo a scuola, mi avevano chiesto molte volte di fare loro compagnia ma avevo sempre rifiutato con una scusa quindi era normale che dopo un po' si fossero stufate di chiedermi se un pomeriggio sarei uscita con loro. Alle 12 e 45 come sempre uscii da scuola e appena uscii dal laboratorio di biologia mi trovai faccia a faccia con Shane -che ci fai qui- dissi guardandolo con aria fredda -devo parlarti- -non ho tempo ora- dissi sorpassandolo Mi prese il braccio e mi bloccò -Iris...ti prego, ho bisogno di parlarti- Sbuffai anche se l'idea che mi dovesse parlare mi piaceva ma dovevo fingere -ok- -vieni- Andammo alla terrazza così eravamo sicuri che nessuno potesse sentirci -allora cosa c'è Shane, cos'hai di così importante da dirmi- dissi incrociando le braccia al petto -scusa....- -eh?- -davvero Iris...scusa...scusa per tutto. Lo so che ci sei stata male tanto e ti chiedo scusa...non era mia intenzione farti soffrire- -dovevi pensarci prima di fare quello che hai fatto- -lo so....- -beh... è tutto? Posso andare?- -no- disse avvicinandosi -cosa c'è ancora?- -io....- Si avvicinò ancora di più. Il suo viso era a 5 cm dal mio. Sentivo il suo respiro sul collo -mi manchi piccola- -Shane io....- Dio....avevo sempre desiderato quel momento. Shane mi era mancato troppo -mi manchi mi sei sempre mancata...ho fatto male a lasciarti e me ne sono accorto solo adesso....quando ti ho vista per la prima volta con quello mi è venuto su un nervoso che non ti puoi nemmeno immaginare- Sorrisi e lo guardai negli occhi -mi sei mancato anche tu- dissi piangendo -ti amo amore- Le sue labbra toccarono le mie e la sua lingua entrò nella mia bocca. Avrei dovuto essere al settimo cielo, era quello che da mesi avevo sperato più di ogni cosa al mondo ma allora perchè?....perchè non riuscivo a pensare a nient altro che fosse che al posto di Shane in quell'istante, avrei voluto il ragazzo con gli occhi verdi che mi era stato accanto per tutto quei mesi?

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Capitolo 9
*** illusioni ***


-ti chiamo stasera- disse Shane salutandomi con un bacio prima di andarsene -ok- Mi girai e andai per la mia strada. Cos'era successo esattamente? Shane mi aveva chiesto se mi poteva parlare, mi aveva baciato e da li eravamo tornati insieme? Sisi era successo questo, non me l'ero sognato. Mi appoggiai ad un muro, alzai la testa e guardai l'immenso cielo azzurro che mi sovrastava. Tirai un sospiro e guardai l'orologio. Era l'una e un quarto, era presto per andare da Kurt ma non mi interessava...dovevo vederlo, avevo un assoluto bisogno di vederlo. Percorsi la strada che mi portava a casa sua e una volta che fui davanti alla sua porta bussai. -Iris!- disse con un sorriso vedendomi Cercai di sorridere anche io -ho pensato di venirti a trovare...d'altronde stavi male, credevo ti servisse un po' di conforto- -per fortuna la febbre è passata, si vede che ieri sera ho mangiato un po' troppo pesante e sono stato male- mi rispose facendomi accomodare Mi sedetti sul divano. -cosa stavi facendo di bello?- chiesi -nulla ho appena finito di sistemare camera....mio padre non è in casa perciò ho dovuto fare tutte le faccende di casa- Sorrisi. Lui si sedette vicino a me guardandomi -com'è andata a scuola?- -bene, solita rottura di palle- Gli occhi di Kurt continuavano a fissarmi -che c'è?- dissi ridendo -sei bellissima quando sorridi- -anche tu- risposi accarezzandogli una guancia e avvicinando il mio corpo al suo -vorrei baciarti- disse serio Non so cosa mi prese sta di fatto che le sue labbra conobbero le mie e le nostre lingue erano diventate una cosa unica. Kurt si fermò, si alzò e mi prese la mano -vieni- disse ricominciando a baciarmi Mi prese in braccio e finimmo per arrivare in camera da letto. Mi mise sul letto, mi sdraiai e lui si mise sopra di me -ti voglio- dissi mentre ero impegnata a baciargli il collo -anche io- mi rispose cercando di calmare il respiro. Le sue mani vagavano per il mio corpo mentre le mie erano avvinghiate ai suoi capelli. Gli slacciai i pantaloni e lui con uno sguardo divertito nel volto mi tolse la maglia e i pantaloncini. La sua bocca mi baciava la pancia, il seno e il collo. Gli tolsi i boxer e per circa quaranta minuti ci coccolammo a vicenda. Quando lui fu del tutto dentro di me mi baciò appassionatamente. Aveva i capelli tutti spettinati e sudaticci ma anche così era bellissimo. I suoi occhi catturavano i miei ma...sapevo di essere in colpa, sapevo che avevo fatto qualcosa che non dovevo neanche lontanamente fare. Fino alle 5 del pomeriggio restammo sotto le coperte abbracciati. Io non parlavo, non sapevo cosa dire e Kurt con il passare delle ore si accorse che c'era qualcosa che non andava -a cosa pensi?- mi chiese preoccupato facendo l'ultimo tiro di sigaretta -ti devo dire una cosa- -spara- -io e Shane ci siamo rimessi insieme- Lui non fiatò, aspettò che andassi avanti a parlare, si limitò a fissarmi -Kurt scusa- dissi scoppiando a piangere -vuoi forse dire che tu sei venuta a letto con me e sempre oggi ti sei rimessa insieme a Shane??- No parlai, le lacrime mi appannavano gli occhi e i singhiozzi erano gli unici rumori che uscivano dalla mia bocca -vattene ti prego- mi disse non guardandomi neanche -Kurt io...- cercai di replicare -VATTENE HO DETTO!!- Lo guardai impaurita, presi i miei vestiti, mi allacciai le scarpe e uscii dalla casa di Kurt senza sapere ne quando ne se mai più ci avrei fatto ritorno.

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