Amore Letale

di ShootBang
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Amore Letale-L'inizio di tutto ***
Capitolo 2: *** Amore Letale-Rumore sordo ***



Capitolo 1
*** Amore Letale-L'inizio di tutto ***


Tutto iniziò in una mite mattina d'Aprile,all'inizio del 3° anno di liceo alla scuola "Akademi".Era un giorno qualunque,mi svegliai,mi preparai la colazione e,dopo essermi vestito,usciì di casa intento ad andare a scuola.Una volta arrivato salutai entusiasta i miei amici che non vedevo da mesi e,dopo la cerimonia d'apertura del nuovo anno scolastico,iniziammo le lezioni.
Nonostante sia sempre stato molto bravo a scuola,non riuscì a concentrarmi per tutto il tempo,mi sentivo...osservato.Tuttavia non mi girai per constatare se le mie sensazioni fossero vere,o almeno fino alla 7^ ora,durante la lezione di Fisica.Mi girai lentamente e vidi Ayano Aishi che,con 3/4 della faccia coperta dal libro di Fisica,continuava a fissarmi.Spaventato,mi girai di scatto e,cercando di non pensare a quello sguardo terrificante continuai a "seguire" la lezione.
Finalmente arrivò la pausa pranzo.Presi il bento che mi preparò Osana e usciì velocemente dalla classe,sali velocemente le scale e arrivai sul terrazzo.Una volta arrivato,mi sedetti su una panchina e aspettai Osana.
Quando Osana mi raggiunse mi disse:"Ma sei scemo!?Che ti è preso?!" io non le risposi.
"Va bè,lasciamo stare,mangiamo il nostro bento piuttosto!" mi rispose seccata.
"Ok..." le risposi dispiaciuto.
Iniziai a mangiare il bento.Il sapore dei Nigiri,degli Hosomaki e degli Onigiri era qualcosa di paradisiaco,divinamente preparati.
"E OTTIMO!!!" le risposi a bocca piena.
Lei arrossì leggermente e poi disse:"Certo che è ottimo!l'ho preparato io!" con un'aria fiera.
Una volta finito il bento,andammo da Kokona e Saki a parlare del più e del meno.Neanche finito di parlare che suonò la campanella,quindi tornammo in classe.
Mentre ero intento a prendere appunti,per sbaglio,spinsi col gomito la penna lasciandola cadere a terra.Non feci neanche in tempo a raccoglierla che Ayano mi aveva già battuto sul tempo.
"Ecco,tieni..." mi disse con aria timida.
Quando la guardai di nuovo negli occhi,rimasi quasi rapito da quello sguardo così innocente.
"G-grazie" risposi,e presi la penna.
Continuai a sentirmi osservato,ma non mi girai,per evitare eventuali incubi che avrei avuto nelle notti seguenti.
Ecco che la campanella che segnalava la fine della giornata suonò.Tirai un sospiro di sollievo,mi alzai dalla sedia e uscì dalla classe insieme ad Osana.Una volta accompagnata a casa sua,mi incamminai verso casa.Continuai a sentirmi osservato,e,sta volta mi girai e vidi in lontanza,dietro un cassonetto una figura nera.Un forte brivido mi percorse la spina dorsale e,subito dopo mi misi a correre,il più velocemente possibile.In tempo record arrivai a casa e sbattei la porta con violenza tanto da far spaventare mia madre che stava guardando indisturbatamente la televisione.
"Cos'è successo!?Perchè hai sbattuto così violentemente la porta!?" mi disse arrabbiata.
"Scusa..." le risposi.
Mi limitai a risponderle così,senza parlare di quello che mi fosse succeso mentre tornavo a casa.
Arrivò la sera e,ormai stremato mi gettai sul letto e dormì profondamente fino al mattino seguente.

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Capitolo 2
*** Amore Letale-Rumore sordo ***


Non ricordo cosa sognai quella notte,ma dal mio sobbalzo deduco che non era qualcosa di particolarmente piacevole.
Ed ecco che un'altra noiosa giornata cominciò.
Mi preparai la colazione,mi vestii ed uscii.Mentre mi dirigevo verso la casa di Osana,mi accorsi di non sentirmi più osservato,come accadde il giorno prima,ma nonostante ciò decisi comunque di guardarmi attorno,ma nulla.Tirai un sospiro di sollievo e continuai a camminare.Dopo 10 minuti circa,arrivai da Osana.Mi stava già aspettando di fronte casa sua.
"Buongiorno Osana!"
"C-ciao!" mi salutò con aria leggermente disgustata.
"Beh vedo che anche oggi sei di buon umore." dissi ironicamente.
"Comunque,ecco il tuo bento!" detto ciò mi tirò addosso il bento,ma per fortuna non cadde a terra.
"G-grazie..." le risposi.
Conosco Osana da quando eravamo bambini, e sò che nonostante il suo comportamento molto spesso violento e scontroso ha un cuore d'oro,ed è sempre disposta ad aiutare gli altri.
"Allora!?andiamo!?" mi disse con aria seccata.
"Certo."
E ci incamminammo verso la scuola.
Ecco che dopo circa 15 minuti di camminata,arrivammo a scuola.
Ci unimmo al gruppo di ragazzi e ragazze che stavano parlando alla fontana.
All'improvviso,quella sensazione di essere osservato mi pervase.
Mi girai nervosamente in tutte le direzioni,ma nulla.Minuto dopo minuto,quella sensazione era sempre più pesante,e rese quei 40 minuti un'inferno.
Finalmente si udì il suono della campanella che indicava l'inizio delle lezioni.Corsi velocemente in classe.
Ora dopo ora,quella sensazione iniziò  lentamente a sparire.
Ecco che suonò la campanella che indicava la pausa pranzo.
Presi il mio bento,e andai sul terrazzo assieme ad Osana.
"Buon appetito!" esclamai.
"B-buon appetito" rispose Osana.
Mentre iniziammo a mangiare il nostro bento,improvvisamente,Osana iniziò a tossire violentemente.
"Tutto bene Osana?" le dissi.
All'inizio pensai che le era andato semplicemente un pò di riso di traverso,ma siccome Osana continuò a tossire sempre con più violenza,non riuscendo più neanche a prendere fiato,inziai a essere spaventato.
"Osana!?Che ti succede!?Tutto a posto?!" iniziai a spaventarmi.
Osana cadde al suolo,continuando a tossire violentemente.
A questo punto ero terrorizzato.Diventai bianco e iniziai a sudare freddo.
"OSANA!?COSA TI STA SUCCEDENDO!?RISPONDIMI!"
Osana disse con un fil di voce:"A...i...u...t...a...m...i." e dopodichè non si mosse più.
Rimasi a guardare il corpo senza vita di Osana.Volevo gridare,ma non uscì alcun suono.A quel punto,il tempo per me andava 1000 volte più lento,quasi se si fosse fermato.
Improvvisamente sentì le urla degli studenti che come me avevano assistito alla scena.Alcuni di loro corsero via,intenti ad avvertire un'insegnante,e altri,invece,fuggirono dalla scuola terrorizzati.
Ecco che dopo qualche minuto si avvicinò un'insegnante accompagnata da uno studente.
Inizialmente l'espressione dell'insegnante era incredula e scettica,ma dopo aver visto il corpo di Osana si tramutò immediatamente in un'espressione terrorizzata.
L'insegnante si avvicinò a me chiedendo spiegazioni sull'accaduto,ma io non le risposi,non riuscii a risponderle.Ogni volta che trovavo il coraggio di parlare,non usciva alcun suono,come se qualcuno mi avesse rubato la voce.
"Chiamo immediatamente la polizia!" gridò,e cosi fece.

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