Vampire Academy e la storia continua

di Lily33
(/viewuser.php?uid=334984)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** TRAMA - PERSONAGGI AGGIUNTIVI ***
Capitolo 2: *** CAPITOLO 1 ***
Capitolo 3: *** CAPITOLO 2 ***
Capitolo 4: *** CAPITOLO 3 ***
Capitolo 5: *** AVVISO IMPORTANTE ***
Capitolo 6: *** Capitolo 4 ***



Capitolo 1
*** TRAMA - PERSONAGGI AGGIUNTIVI ***


ATTENZIONE: QUESTA È UNA SEMI-ANTEPRIMA, IL PRIMO CAPITOLO VERRA' PUBBLICATO DOMANI.
 
 
TRAMA
 
Zoey Vasilisa Belikov è la figlia del miracolo: una dhampir nata da due dhampir, Rose Hathaway e Dimitri Belikov.
Dedica la sua vita a proteggere la sua migliore amica, Caroline Dragomir, figlia della regina Vasilisa Dragomir e Lord Christian Ozera, suo marito.
Lei però non sa che la sua vita sta per cambiare, quando Damon Dragomir, fratello di Caroline, busserà alla porta della sua vita e la devasterà.
 
PERSONAGGI
 
Zoey Vasilisa Belikov è la figlia di Dimitri Belikov e Rose Hathaway. Ha 17 anni – quasi 18 – ed ispira a diventare guardiano, seguendo le orme dei genitori.
È chiamata 'il piccolo miracolo' perché è nata dall'unione di due dhampir, quando è risaputo che due mezzi vampiri non possono concepire.
 
 
Caroline Dragomir fa parte della famiglia reale Dragomir, ed è la figlia di Vasilisa Dragomir e Christian Ozera. Ha ereditato dalla madre il carattere dolce, i capelli biondi e gli occhi color giada: e con i connotati, anche lo spirito, il 5 elemento.
 
 
Damon Eric Dragomir è il primogenito di Vasilisa Dragomir e Christian Ozera. A differenza della sorella, è identico al padre: occhi azzurro madre, capelli scuri e carattere scontroso e riservato.
 
 
COMMENTO:
SALVE A TUTTI!
QUESTA È UNA SEMI- ANTEPRIMA DELLA MIA STORIA. VOLEVO PRESENTARVI I PERSONAGGI AGGIUNTIVI, OLTRE A QUELLI CHE CONOSCETE GIA'. SPERO CHE LA STORIA VI PIACCIA. DOMANI PUBBLICHERO' IL PRIMO CAPITOLO. UN BACIONE!
 
LILY33

 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** CAPITOLO 1 ***


Non si era mai sentita più distrutta. Le gambe le dolevano molto, come le stesse braccia e il resto del corpo: come se non bastasse, aveva delle continue fitte alla testa quel giorno. Si pèoteva dire, quindi che Zoey Belikov l'organismo completamente collassato. 
S'incamminò verso il dormitorio dei dhampir per potersi fare una bella doccia e mettersi a letto: intanto però si godeva quei pochi raggi di sole che facevano capolino da dietro le montagne del freddo Montana. L'orario dei vampiri era pessimo, quindi tutto ciò che gli umani facevano di giorno, i Moroi lo facevano di notte. 
Il sole non li uccideva, ma li rendeva incredibilmente vulnerabili e faceva abbassare loro il sistema immunitario. Per fortuna lei era una dhampir, più o meno. 
La sua nascita aveva scaturito una forte eccitaziomne tra l'opinione pubblica, in quanto era impossibile il concepimento tra due dhampir. Eppure era lì. 
Quando Rose, sua madre, aveva detto a Dimitri, suo padre, che era incinta, quest'ultimo aveva pensato ad un tradimento: idea molto stupida dato che è risaputo in tutto il mondo che Rose Hathaway amerà sempre e solo Dimitri Belikov. 
Infatti quando nacque dovette ricredersi: i lineamenti tipicamente russi, ma allo stesso tempo così delicati, la pelle bianca, i capelli lisci e scuri mettevano a nudo ogni dubbio: era la figlia di Dimitri. 
" Zoey!" si sentì chiamare e girò la testa. 
Eccolop lì, il suo ragazzo. Si chiamata Stefan, ed era bello, bello da morire.
I suoi capelli spettinati ad arte, castani e dotati di una leggera doratura che risplendeva al sole, e i suoi occhi verdi ricordavano molto quelle dei prati delle fictions in TV. 
Sorrise e le loro labbra s'incontrarono in un casto bacio " ti ho visto in palestra, sei stata grande" 
 
" Grazie" rispose sorridendo. "Dove stai andando?" gli domandò.
"Io... io.. ti stavo cercando" disse col fare nervoso, e il sorriso sulle labbra di Zoey svanì all'istante. 
" Cos'hai? È successo qualcosa di brutto? Dimmelo" disse accarezzandogli la guancia con una mano, mentre l'altra era allacciata alla sua schiena. 
Stefamn abbassò lo sguardo e poi lo riaalzò negli occhi castani della sua ragazza, che tanto amava " senti, Zoey, è da molto che stiamo insieme e io devo raccontarti delle cose."
 
Zoey annuì e lo guardò negli occhi " ti vedi con qualcun'altra? Questo vuoi dirmi?" domandò con un leggero tono aspro che fece sbiancare il viso di Stefan, che negò all'istante. 
" No..no.. si tratta di me." disse lui " senti.. che ne dici se dopo ci vediamo, ok? Vieni nella sala comune dei dhampir, ne parliamo lì ma non farti scoprire dalla custode alla reseption." 
Detto questo si salutarono e se ne andarono, anche se Zoey, invece di andare al suo dormitorio, andò da Caroline. 
Bussò con insistenza e quando la sua migliore amica aprì la porta e la vide più bianca di quanto non fosse già.
 

"Ti sei bevuta il cervello? Cercavo di dormire! Ho pure l'influenza" sbraitò, e si sdraiò di nuovo nel letto, coprendosi con una coperta rosso sangue. 
"Scusami, Caroline, avevo bisogno di te." disse sedendosi accanto a lei. 
Caroline la squadrò e poi un buffo ghigno le solcò il volto " cos'è successo con Stefan?" domandò sbruffando.
"E tu che ne sai?" chiese Zoey. 
"Te lo leggo in faccia. Su, avanti, sputa il rospo" 
Zoey esitò a parlare "Aspetta" disse e poi porle il polso a caroline " bevi, sai che ti farà stare bene dopo".
Da quando Caroline aveva bevuto il sangue di Zoey si ammalava spesso, il che era molto strano per un Moroi, soprattutto uno giovane come la piccola Dragomir. E l'unica cura era proprio lo stesso sangue. 
" No, Zoey, aspetto che mi passi" 
" Sai che non passerà. Avanti" disse scuotendo il braccio. 
Caroline afferò con riluttanza il polso, guardò negli occhi la sua migliore amica e trovò un appiglio di approvazione, poi lo morse provocando un'ondata di dolore a Zoey.  Solo e soltanto dolore perché le endrorfine dei Moroi non facesano effetto su di lei. 
La vide riacquistare colorito sulle guance, anche se pochissimo. 
" Grazie" disse, pulendosi le labbra con un fazzoletto. 
Zoey sorrise " Nulla".
Dopo le raccontò di quello che Stefan le aveva detto, e Caroline l'aveva tranquillizzata dicendole che non sarebbe stato nulla di grave. 
Zoey annuì anche se riluttante, non ne era molto sicura, anzi, questa storia non prometteva nulla di buono. 
"Ah, Zoey, tu non immagini chi verrà qui! Damon! Mio fratello!" esclamò Caroline battendo le mani con sincera felicità " è da molto che non lo vedo, e ha deciso di venire qui per fare un addrestamento. Sai, lui crede che anche i Moroi debbano allenarsi per potersi difendere." 
Zoey non aveva mai visto Damon, era andata a corte solo per poche settimane, le stesse in cui il ragazzo andava a svagarsi in qualche parte del mondo con i suoi amici, d'estate. 
In tutti i modi era felice per la sua migliore amica, la salutò e se ne andò, rincuorata - anche se di poco - dalle sue parole. 
Quando rivide Stefan nella saletta, per poco il cuore non le espose. 
"Siediti " le disse ccon un sorriso e si sedé nella poltrona difronte alla sua. 
" Quello che sto per dirti non è affatto facile, Zoey, ma ci proverò." iniziò torturandosi le mani " tu non sei una dhampir, e nemmeno io"
Zoey rimase basita. Era tra il vacillare tra il ridere o il disperarsi, perché la sua faccia era davvero molto seria. 
"Stai scherzando vero?" domandò ironica " E cosa siamo? Strigoi?" 
" Non scherzare. La mia razza, è molto antica. È un dono, un equilibrio, che è stato spezzato dai Strigoi." disse Stefan " Milioni di anni fa esistevano solo i Moroi e i dhampir, gli Strigoi sono apparsi solo successivamente. Quando questo accadde, la natura cercò di nuovo quell'equilibrio e donò ai Moroi lo spirito, per poter riportare gli Strigoi allo stato iniziale. Ma quando questi, riportati indietro, procrearono, nei loro successori erano stati trasmessi i geni Strigoi. La prima Vampire, così ci chiamiamo, si chiamava Flora. Suo padre era stato uno Strigoi, e quando and'essa lo diventò, venne riportata indietro. Ma non era la stessa dhampir di sempre. Lei era per metà Strigoi e per metà dhampir. Come me."
Sembrava uno scherzo architettato con astuzia e precisione, ma di certo Stefan non era una persona esuberante che poteva architettare tutto ciò. Le si formò un buco dolorosissimo al petto. 
" Cosa?" sussurrò " Cosa.. cosa sei esattamente?" 
" Un Vempire. Come te. Anche se i tuoi geni non sono ancora attivi nel tuo organismo. "
Soi toccò insintivamente la pancia e sospirò. " Cosa sono i Vampire? Quali sono le loro caratteristiche?" 
Stefan sospirò " Degli Strigoi ereditimo gli occhi rossi durante il nutirimento, la velocità, la forza. E facendo bere il nostro sangue a uno Strigoi possiamo riportarlo indietro. Ecco l'equilibrio che cercava la natura. Siamo noi. Anche se ora siamo quasi tutti estinti." 
" Perché? Perché siamo estinti?" domandò Zoey sempre più  basita. 
"Perché la nostra transizione è molto particolare e difficile, bisogna nascere da qualcuno che è stato Strigoi e poi diventarlo, per poi essere riportati indietro. Io so quant'è difficile, l'ho fatto. Poi, per paura, gli Stigoi ci hanno uccisi. Uno ad uno. Ad interi branchi."
" Tu sei stato uno Strigoi? Quanto tempo fa?" 
" Sono stato trasformato nel 1900. Io ho 114 anni." 
" Sei immortale?" chiese con voce bassa. 
Stefan annuì e lei si trovò in un baratro buio. 114 anni. Strigoi. Vampire. Queste parole girarono nella sua testa, che già le doleva parecchio. Si alzò dal divano e si allontanò da lui " Io non sono un mostro" disse con aria sprezzante " Sta lontano da me."
COMMENTO:
SALVE A TUTTIIII!
FINALMENTE IL CAPITOLO 1, MA NON SO QUANTO POTRò AGGIORNARE VISTO CHE IL PC  È ROTTO. MI DISPIACE. RINGRAZIO CHI MI SEGUE, GRAZIE MILLE! E FATEMI SAPERE COSA NE PENSATE! ^^ 
UN BACIO! 
LILY33

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** CAPITOLO 2 ***


La testa di Zoey stava scoppiando. Aveva tanta voglia di addormentarsi e di non svegliarsi mai più. E di piangere. Un qualsiasi sfogo le avrebbe alleviato quel dolore e quel vuoto che si era formato nel petto. Stefan uno Strigoi. Se qualcun'altro gliel'avesse detto, gli avrebbe riso in faccia dandogli del pazzo, ma invece..era tutto vero. Esisteva davvero questa razza? Se sì, come aveva fatto Stefan a nasconderlo? Le era sembrato sempre e solo un dhapir. Un dhampir e basta. 
La sua mente ragionava così velocemente e confusamente che non riusciva a capire nulla. Si fermò sulle scale e guardò verso la sala comune, e lo vide seduto su una poltrona - ovviamente rosso sangue - con le mani giunte sotto il mento. 
Un mostro. Come aveva potuto essere così dura con il ragazzo che amava? 
Ritornò indietro e riapparse nella sala comune, e Stefan girò la testa quando udì i suoi passi. 
Si guardarono un istante, profondamente, poi lei si avvicinò e lo strinse forte nelle sue braccia, attirandolo a sé. Stefan rispose quassi immediatamente a quel gesto d'affetto, colto di sorpresa, ma fu felice di riassaporare quel calore che pensava aver perso per sempre. 
"Zoe.." sussurrò nelle sue orecchie "ti prego.. allontanati." 
Zoey si distaccò, infastidita, e poi vide che lui si girò di scatto per non farle vedere il suo volto. Stefan si appoggiò con le braccia della poltrona e si curvò leggermente. 
"Che hai?" domandò lei premendogli una mano sul braccio, ma lui la scostò con uno strattone. 
"Ti prego.. ti prego non guardarmi in questo stato." rispose lui mentre si strofinava gli occhi. 
Zoe gòli premette di nuovo la mano sul braccio, ma questa volta lui non fece nulla, lo fece girare di pocco ma non ancora vedeva il suo volto "non nasconderti da me. Ti prego" sussurrò. 
Stefan ebbe un tuffo al cuore, e si sentì immediatamente sollevato. Anche se la paura di essere reputato mostro o abominio aveva la meglio su se stesso, pian piano si girò mostrando il viso deturpato dai connotati vampireschi. 
Gli occhi rossi, tipicamente Strigoi, le venature attorno a questi, i canini aguzzi e molto più lunghi di quelli Moroi, le vene gonfie fecero capire a Zoe che non c'era nulla di cui preoccuparsi: se fosse stato uno Strigoi, l'avrebbe già uccisa.

Passò le dita sopra le sue guance, ammirando i suoi occhi affascinanti e allo stesso tempo paurosi. Lo baciò con passione trasmettendo a lui tramite le labbra tutto l'amore che provava. 
Improvvisamente quei connotati vampireschi scomparirono e tornò il Stefan di prima "mi dispiaced per quello che ho detto. Tu non sei un mostro." 
Stefan l'attirò a sè rubandole un altro bacio "no, dispiace a me. Scusami, a volte non riesco a controllarmi." 
Passarono la maggior pare della notte - o meglio, del giorno - a farsi le coccole e a dire che per l'uno e l'altro ci sarebbero stati, sempre e persempre. 

Per il trambusto successo il giorno prima, Zoe si dimenticò totalmente della doccia, quindi si svegliò un'ora prima - un sacrificio enorme per lei, che amava dormire sopra ogni cosa - e andò negli spogliatoi della palestra, poichè la doccia in camera era fuori uso. 
Dopo aver finitò si vestì con dei vestiti scomodissimi che aveva trovato nel borsone, e quindi si ripromise di andarsi a cambiare di nuovo una volta in camera sua. 
Era calata a raccogliere le sue cose quando udì uin "bel sedere" da una voce maschile e profonda. 
Si girò all'istante e guardò questo ragazzo, che le sembrava uno dei più belli mai visti: i linementi aristocratici, gli occhi azzurro profondo e i capelli neri spettinati completavano il perfetto quadro del suo volto. 
Ma quando spostò gli occhi verso il passo notò, con vero imbarazzo, che era completamente... nudo.

Sgranò gli occhi mentre le guance avvamparono improvvisamente, e si girò dall'altra parte. 
"Come, scusa?" domandò con arroganza, cercando di controllare il respiro affannato per l'imbarazzo. 
"Bello spettacolo, eh? Anche tu non sei male." disse lui ironicamente, poi afferrò un asciugamano dall'armadietto "ma se la cosa t'imbarazza... mi sono coperto, puoi girarti." 
Si girò lentamente e vide che era avvolto da un asciugamano "cosa ci fai nello spogliatoio delle ragazze?" domandò lei.
"Mi serve dello shampoo. Quello di lì è finito." 
Zoe sospirò e lo guardò con aria scettica "e questo ti permette di girare nudo per la palestra?" 
Il ragazzo rise di gusto " Dai, non fare finta che ciò di dispiaccia" l'apostrofò seguendo una risata.
Zoe avvampò di rabbia e afferrò uno shampoo d'allarmadietto, glielo diede e disse "ecco il tuo shampoo, idiota." 

"Quindi ti stavo dicendo che Stefan mi ha detto.." non riuscì a finire la frase perchè la Kirova la interruppe. 
Fece un gesto per richiamare l'attenzione e zittire la sala, dove tutti di affrettavano a fare colazione. 
"È con vero onore che sono qui a presentarvi un ragazzo servizievole, dotato di grandi qualità, intelligente e bello.. Damon Eric Dragomir." 
La Kirova indicò il tavolo dove facevano colazione gli insiegnanti e un ragazzo dai capelli neri si alzò, salutando tutta la sala che applaudiva. 
A Zoe arrivò un pungo nello stomaco quando capì che quello era lo stesso che aveva incontrato nelle docce.
"È mio fratello, Zoe! È lui!" esclamò Caroline battendo le mani, come tutti gli altri.
La Kirova fece un altro gesto con la mano e tutti smisero di applaudire "Lord Dragomir si è già diplomato come Moroi qui alla St. Vladimir Academy, ma ha deciso di tornare per un anno, per seguire il cordo dei dhampir. Diamogli uin caloroso benvenuto!"
E, mentre tutti ripartivano con gli applausi e i fischi, Zoe mormorò "oh,no." 

COMMENTO
ehiiiii DOPO TANTO ECCOMI QUIIII 
SO CHE IL CAPITOLO È CORTO, MA ABBIATE PACIENZA, LA SCUOLA MI STRESSA!!!
COMUNQUE GRAZIE PER LE RECENSIONI, FARO' DEL MIO MEGLIO PROSSIMANETE!!
UN CALOROSO ABBRACCIO A TUTTIII!<3

LILY33

 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** CAPITOLO 3 ***


Zoe stava mangiando alla mensa con Caroline quando le raccontò tutto l'accaduto riguardo Stefan.
“ Un vampire? Wow” disse Caroline cacciandosi in bocca una forchettata d'insalata “ pensavo fossero estinti” continuò quando ingoiò “ li stiamo studiando proprio quest'anno. Sono stati inseriti da poco nel programma di studi Moroi. È nel corso Storia Dei Vampiri, quello che tu hai rifiutato di seguire”
Zoe sospirò prima di mordere l'hamburger “ ora non farmi la predica. E poi cosa ne potevo mai sapere io? Non capita mica tutti i giorni che il tuo ragazzo ti dice di essere un mezzo Strigoi.”
Caroline annuì “sì, hai ragione”
Non dissero più nulla e continuarono a mangiare, fino a che un gruppo di ragazzi si avvicinarono al loro tavolo.
Zoe riuscì a distinguere con chiarezza Damon, un paio di dhampir e anche dei Moroi reali che appartenevano alla casata Vooda.
La dhampir distolse lo sguardo evitando quello di ghiaccio di Damon che era puntato su di lei, gli altri guardavano pressappoco Caroline.
“ Signorine, come state?” disse Damon con la sua voce profonda, che Zoe incominciava a detestare.
“ Pranziamo” rispose Caroline dal canto suo “ ah, Damon, volevo presentarti Zoey, Zoey lui è Damon, mio fratello”
Zoe riportò gli occhi nocciola dentro quelli azzurro ghiaccio del Dragomir e in quel momento sentì una scossa farle vibrare l'anima.
Lui abbozzò un ghigno divertito dalla taciturnità della ragazza “ ci conosciamo” disse “ e anche molto bene” aggiunse con un a piccola risatina che stuzzicò la rabbia di Zoe.
Chiese appello ad ogni parte del suo essere per ricevere più autocontrollo possibile e distolse gli occhi da lui.
“ Cos..?” mormorò Caroline guardandoli entrambi, e capì che qualcosa era successo tra i due perchè il cipiglio della brunetta e quello divertito del fratello celavano una storia abbastanza curiosa.
“ Mi raccomando” disse poi Damon rivolto a Zoe “ Non dimenticare di venire a lezione in palestra. Non vorrai mica mancare, piccola dhampir?”
“Io non sono piccola dhampir, ne per te ne per nessuno.” rispose secca lei “ e non mancherò, tranquillo, anche se preferirei evitare di avere per un'ora intera la tua faccia davanti ai miei occhi”
“ Ci si diverte dopo, allora. Ciao ciao” salutò con un gesto della mano e si allontanò con i suoi 'seguaci'.
Zoe bevve un sorso d'acqua per spegnere la rabbia che bruciava nel petto, e non ebbe il coraggio di guardare in faccia alla sua migliore amica, anche se sentiva i suoi occhi su di sé.
“ Cosa voleva dire mio fratello?” le domandò dopo qualche minuto di silenzio, e la dhampir avvampò ricordando l'imbarazzante momento del giorno prima “ non so di che parla, tuo fratello”
Continuarono a mangiare in silenzio, finché arrivò Stefan e si avvicinò al loro tavolo “ buongiorno” disse loro e scoccò un bacio sulle labbra di Zoe.
Caroline ridacchiò e Zoe le diede una leggera gomitata, stando bene attenta a non farsi vedere da Stefan.
“ Allora Stefan, hai saputo la novità?” gli domandò Caroline con un sorriso a trentadue denti; il ragazzo la guardò imbarazzato e abbozzò un “no” come risposta.
“Mio fratello Damon è venuto qui, a studiare un corso di dhampir” esclamò eccitata battendo le mani.
Zoe s'irrigidì e, con grande sorpresa anche Stefan, che si passò una mano fra i capelli col fare nervoso.
“ Damon.. Damon Dragomir?” balbettò lui
“ Sì, chi altri se no?” rispose Caroline, poi spostò gli occhi più volte dalla ragazza al ragazzo “ volete dirmi voi due che problema avete con mio fratello?” esclamò esasperata.
 
Quando la colazione finì Caroline andò alle lezioni di magia,dall'altra parte del campo.
Camminavano mano nella mano, come sempre, ma Zoe percepiva il fastidio che Stefan provava. Ma non disse nulla, continuarono a camminare.
Fu lui a parlare per primo dopo un po' di tempo “ ascolta, Zoe, Damon ti ha fatto qualcosa? Ho notato la tua reazione prima e..”
“No, nulla. Piuttosto dimmi cosa è successo a te. Perché sei così...rigido?”
Stefan sospirò “Nulla” disse e continuarono a camminare, ma lei – incredibilmente testarda – non ci credette.
Entrarono in palestra dove li aspettava la guardiana Alberta con gli altri dhampir e.. Damon. C'era qualcosa di quel ragazzo che la incuriosiva molto, ma d'altra parte il suo carattere arrogante e ironico – per quanto aveva potuto constatare – la faceva andare in bestia.
Lo fissò per un attimo e, quando si accorse che lui ricambiava lo sguardo, lo posò su Stefan che era ancora più rigido di 5 minuti prima.
Guardò di nuovo Damon e lo vide sgranare gli occhi azzurro mare, in direzione del suo ragazzo.
Il suono squillante di un fischietto la distolse dai suoi pensieri. “Ok, novizi. Scegliete un partner e iniziate gli allenamenti. FORZA!” esclamò Alberta dopo un'altra fischiettata squillante.
Zoe guardò d'istinto Stefan per fargli capire che era chiaro che loro facevano coppia, ma quando il giovane Dragomir si avvicinò, Stefan riprese quel suo atteggiamento freddo e distaccato.
“Ciao fratello” disse Damon dandogli un piccolo buffetto sul braccio, che Stefan parve non gradire, perchè ringhiò un “ non sono tuo fratello”
Damon ghignò. “Ma certo che non lo sei! È che dopo l'accaduto, non far finta che io e te non abbiamo un legame. Non sanguigno, ma comunque speciale”
Zoe fremeva di curiosità. Cosa voleva dire? Di cosa stava parlando? “ L'accaduto?” le sfuggì dalla bocca involontariamente, tanto era la curiosità.
Stefan la guardò gelido, Damon ghignò come gli era solito fare.
“ Sì, beh, devi sapere che...” il fischietto risuonò ancora una volta e i tre si girarono in direzione di Alberta che intimava loro di iniziare a combattere, altrimenti avrebbero fatto 20 giri di pista extra.
“ Fai coppia con me?” domandò Damon a Zoe che parve spaesata “ io sto con Stefan” rispose lei indicandolo, ma il suo ragazzo non disse nulla per controbattere
“ Beh.. se non è un fastidio per lui..” mormorò Zoe.
Stefan scosse la testa “ No no, fate pure. Io andò ad allenarmi da solo con gli attrezzi.”
I due lo guardarono allontanarsi poi un “iniziamo?” di Damon le fece distogliere lo sguardo.
“ Va bene” rispose lei annuendo e si mise in posizione d'attacco.
Iniziarono a lottare e Zoe fu costretta a notare che se la cavava piuttosto bene, anche se non era un dhampir.
“ tutto qui quello che sai fare?” la prese in giro mentre schivava un pungo di lei con facilità.
Zoe bruciò di rabbia e scagliò un altro pugno, uno più forte, che andò a finire dritto sulla guancia di Damon, che cadde a terra, con il rossore sul viso.
Gli sarebbe rimasto un livido bello grosso per un paio di settimane, ma ben gli sta, pensò la dhampir che ghignava soddisfatta.
Il Moroi di alzò in piedi e la sfidò con lo sguardo. Lei era intenta a scagliare un altro pugno, forte come prima, ma lui era preparato e lo bloccò nella sua mano.
Fece per abbassare le loro braccia, e man mano che ciò accadeva i loro visi si facevano sempre più vicini e Zoe poté sentire il suo respiro caldo sfiorarle le labbra.
Il suo cuore iniziò ad accelerare visibilmente e la mano, sudaticcia, scivolava in quella di Damon.
“ Bravo, sei riuscito a bloccarmi” disse con un filo di voce.
Lui sorrise e la lasciò andare.
Continuarono per alcuni minuti, finché la lezione fu finita e Alberta congedò tutti. “ A domani, ragazzi. Avete fatto un buon lavoro”
Tutti gli altri uscivano e Zoe cercava Stefan che sembrava come dissolto tra la folla.
Ancora una volta il Dragomir si avvicinò a lei “ possiamo vederci dopo le lezioni? Andiamo al bar della scuola e prendiamo un caffè, che ne dici?” le domandò.
“ Forse non hai capito. Io ho già il ragazzo, sto con Stefan, e... non voglio frequentare altri. Mi..mi dispiace”
Damon sospirò. “Ok, capisco..ma solo da amici. Non lasciare che la pessima impressione che hai avuto di me mi lasci a bocca asciutta.”
Zoe si guardò attorno in cerca di Stefan, ma non lo vide. “ Ok, ci vediamo al bar verso le 3.”
 
COMMENTO
CIAO A TUTTIII!
SPERO CHE SIATE CONTENTI DELLA STORIA! VOLEVO RINGRAZIARE DI CUORE GLIO UTENTI CHE MI HANNO RECENSITO! GRAZIE DI CUORE! SONO LE VOSTRE RECENSIONI CHE MI FANNO ANDARE AVANTI E MI SPRONANO NELLO SCRIVERE LA STORIA! ^^
SPERO CHE IL CAPITOLO VI PIACCIA, VI ANNUNCIO CHE NEL PROSSIMO ACCADRA' UNA “RISVOLTA” DELLA STORIA, NON DAL PUNTO DI VISTA SENTIMENTALE MA DELL'AZIONE.
UN BACIONE A TUTTI,
 
LILY33

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** AVVISO IMPORTANTE ***


Salve a tutti! Ragazzi vi comunico questa cosa con grande dispiacere, ma sono costretta! Allora, poichè non dispongo più di un PC, ef EFP necessita di un editor dei capitoli ecc, ho deciso di spostare la storia VAMPIRE ACADEMY E LA STORIA CONTINUA si Wattpad, che è una piattaforma simile a quella di EFP. Potete usufruire di Wattpad sia da registrati che non, sia da PC sia da cellulare. Inoltre potete scaricare l'App ufficiale per godere a pieno di privilegi. Il consiglio che vi do è quello di registrarvi, tanto è un opzipne gratuita. Spero che voi riusciate a seguirmi anche da lì, il nome della storia rimarrà tale. E nulla... Alla prossima ! :)

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Capitolo 4 ***


Attendeva già da troppo Damon e Zoey stava perdendo la pazienza. Non solo lei era stata 'costretta' dalla sua irrefrenabile curiosità ad uscire con lui, doveva aspettare anche i suoi comodi. Ricacciò indietro un impeto di rabbia ricordando a se stessa che era in un bar circondata da dozzine di adolescenti, e per ammazzare il tempo buttò uno sguardo al giornale che aveva comprato - e che non aveva degnato di uno sguardo -, quando lesse il titolo in nero marcato NUOVO ATTACCO STRIGOI, MORTI DUE BAMBINI MOROI. Il titolo aveva stuzzicato abbastanza la sua attenzione, e così lesse: Attacco Strigoi all'asilo di New Orleans, in Louisiana. Questa volta l'attacco è stato numerossissimo, ben 24 Strigoi hanno circondato l'edificio che disponeva solo di una manciata di guardiani. Sorprendentemente nessuno di loro è deceduto, ma una dozzina sono ricoverati nell'American Hospital in terapia intensiva. Attacchi sempre più cruenti e difese sempre più deboli, cosa ne sarà del mondo Moroi? Zoey riconobbe che l'articolo era agghiaccianete e deglutì. Gli Strigoi non si muovevano in branchi perchè la loro indole malvagia impediva loro di convivere pacificente, e quando - raramente - succedevano attacchi simili, voleva dire che sotto c'era un complotto molto diabolico. Ma d'altronde era risaputo che gli Strigoi volessero mettere fine al governo Moroi. Si guardo ancora una volta in torno e questa volta - fortunatamente - vide Damon in lontananza che si avvicinava. Doveva ammettere che Damon era - seppur un gran rompiscatole - un bel ragazzo, alto, muscoloso - per via dei corsi dei dhampir che seguiva qui all'accademia - , dai capelli scuri e gli occhi chiarissimi proprio come quelli del padre. Sì, Damon era molto simole a Lord Christian Ozera, e aveva anche lo stesso caratteraccio. «Ciao» disse quando si sedette al tavolo, di fronte a Zoey «scusa il ritardo ma una ragazza mi ha trattenuto» continuò sogghignando mentre prendeva in mano il listino e faceva segno alla cameriera di avvicinarsi al suo tavolo. Quando ordinarono Damon - ovviamente - fece gli occhi dolci alla cameriera che ricambiò il suo sguardo sfoggiando il suo visino da gatta morta. Quando ella se ne andò, allora Zoey parlò «hai una bella faccia tosta! Prima mi inviti a bere questo caffè, e poi ti metti a fare il ruffiano con la cameriera. Ma ti sembra normale? Fa queste cose quando io non ci sono, grazie.» Damon sembrava interdetto, poi dalla sua espressione sembrò che una lampadina gli si accese in testa «sei gelosa». Zoey lo fissò «cosa?» Damon ridacchiò «sei gelosa. L'ho capito. Allora scusa, non voglio farti arrabbiare». La dhampir rise di scherno al Dragomir «io gelosa? Ti prego! Ho un fantastico ragazzo che mi aspetta, e non vedo l'ora che questa specie di uscita finisca, così potrò dedicare a lui tutto il mio tempo, ed ignorare te» La cameriera portò i caffè, e prima di dileguarsi lanciò un altro sguardo a Damon mimando ma parola "chiamami". Zoey cercò di ignorare il tutto, concentrandosi su Damon e su ciò che l'aveva spinta lì. «Un ragazzo che ti ha mentito su ciò che era e che ti ha resa uno stereotipo per la sua bella ideale?» disse Damon. «Che vuoi dire? Come fai a sapere che Stefan è un...» «Vampire?» domandò prontamente «perchè ho assistito alla sua trasformazione, e poi quasi tutte le persone del governo lo sanno, compresi i professori.» «Sei stato tu? Ma come..» «Qualche anno fa andavo a caccia di Strigoi e io e Steve c'imbattemmo in Stefan, che era in compagnia di Katherine, una Strigoi piccola, ma letale. Lì per lì non mi resi conto, ma solo quando ti ho vista ho capito che Stefan stava con te perchè sei esattamente come quella Strigoi. Quando la uccisi, lui impazzì. Ma riuscimmo a riportarlo indietro. È per questo che mi odia così tanto.» «Oh mio dio» sussurrò Zoey «indentica a me? Quindi lui, in  un certo senso, mi ha..» «Rimpiazzata? Beh, sì» rispose prontamente Damon. «Sì ma come possiamo essere identiche?» «Sei una sua discendente, credo. Quella ragazza è divenuta Strigoi molto prima che la incontrassi, quindi credo proprio che sia possibile che abbiate un legame di sangue» Zoey si passò una mano tra i capelli: aveva subito proprio un brutto colpo. Lei era solo un rimpiazzo. Chi poteva dirle che Stefan l'amasse davvero? Incominciò a mancarle l'aria, la stanza sembrava incredibilmente piccola. Si alzò di scatto dal tavolo, srava per andarsene ma Damon le bloccò il polso «dove vai?» le domandò. «Devo avere delle risposte.» Sapeva che avrebbe trovato Stefan in palestra, e così si affrettava a faggiungerla a grandi passi. Le vemne l'affanno, ma non se ne curò. Il suo unico obbiettivo era quello di varcare la soglia. Quando entrò Stefa si girò per salutarla, ma l'espressione dura della ragazza smortò il sorriso dalle labbra. «Che hai?» le chiese quando Zoey gli si piantò davanti. «Il nome 'Katherine' ti dice qualcosa?» ruggì lei rabbiosa. «Cosa..hai parlato con Damon?!» «Esatto, problemi al riguardo?» «Tu sai benissimo che quel ragazzo non mi piace, perchè c'hai parlato?!» «Se non l'avessi fatto a quest'ora non avrei saputo che io per te sono solo un rimpiazzo!» Orami Zoey stava urlando e Stefan ringraziò perchè la palestra fosse vuota. «Tu non sei un rimpiazzo! Non seguore le stupide storielle che ti ha raccontato quell'ingrato!» «Basta dare la colpa a lui e assumiti le tue responsabilità! No, Stefan, io non ce la faccio! Troppe storie, stroppi segreti, BASTA! IO NON SOPPORTO TUTTO CIÒ» «Che vuoi dire?» «Che tra noi è finita. Mi dispiace» Silenzio. Se ci fossero state delle mosche, si sarebbe sentito solo il loro ronzio. Ma nulla, tutto taceva, come l'oblio. Stefan e Zoey si guardavano fissi, impietriti come statue, senza parlare. Zoey voleva piangere, ma la rabbia ricacciava tutto il dispiacere indietro. Dopo qualche secondo si mosse e se ne andò, lasciando il ragazzo da solo nella fredda palestra. Correva veloce in quella sera d'inverno e il freddo le stava consumando la pelle. Corse sempre più forte, con la testa bassa, finchè non andò a sbattere contro qualcosa, o meglio, qualcuno. «Zoe!» era Caroline, la sua migliore amica «ma che hai? Sembri sconvolta.» La ragazza raccontò tutto alla Moroi, che cercò di consolarla e convincerla che fosse meglio così, che Stefan non era il ragazzo per lei. «Senti, se proprio non riesci a sopportare la situazione, distraiti. Stanno organizzando un ballo, perchè non vieni anche tu? È questo sabato, la Kirova c'ha dato il permesso» Zoey ci pensò su, e le sembrò subito una cattiva idea. Ma poi, alla fine, capì che rinchiudendosi in se stessa non sarebbe servito a nulla. «D'accordo, verrò.»

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2603135